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di Riccardo Monti via P. Togliatti, 16 Grottaglie T. 389 996 1634 novità SERVIZIO A DOMICILIO GROTTAGLIE Piazza Principe di Piemonte T 340 5153576 Set timanale d’informa zione GROTTAGLIESE Anno 1 - n. 3 - Venerdì 8 maggio 2015 - Distribuzione gratuita Editoriale La perversione non è una notizia U Satirik Regionali, candidati da fantascienza di Anna Rita Palmisani n uomo è stato arrestato a Grottaglie per pedofilia. Le forze dell’ordine non rilasciano dichiarazioni, i giornali e i blog non danno spazio alla vicenda, il nostro giornale ha affrontato l’argomento dando meno particolari possibili. Eppure la notizia c’è e potrebbe essere anche approfondita. Ma quando si parla di pedofilia, è necessario farlo con molta cautela per tutelare, in primis, le vittime. Questa dovrebbe essere la regola, ma non lo è sempre. Da diverse settimane si parla del caso dei preti pedofili, scoppiato dopo le dichiarazioni di un uomo di Rovigo, che ha coinvolto in particolare un sacerdote che prestava il proprio servizio a Messina. Il denunciante, anch’egli coinvolto nel caso, avrebbe tirato in ballo tra gli altri, un sacerdote di Grottaglie, senza però, in questo caso fare nomi. Ad oggi, non risulta esserci alcun provvedimento giudiziario nei confronti di sacerdoti locali. Si è trattato di un’accusa, lanciata attraverso mezzi di informazione poco corretti che, non solo non è attualmente supportata da alcuna prova, ma va a colpire un’intera categoria a 360°, senza tenere conto dei danni che potrebbe provocare a coloro che compiono con correttezza la propria missione giornalmente. Fin qui poco male. Si tratta di persone adulte che, volendo, potrebbero far valere i propri diritti. Il problema maggiore sorge quando ad essere travolti dalla mannaia mediatica, sono i bambini. Nel dare la notizia dello scambio di battute in chat, fra il denunciante e il prete di Messina, infatti, molti siti – alcuni dei quali semplici blog – hanno postato lo screenshot della conversazione fra i due, lasciando le immagini del bambino di 6 anni abusato dal sacerdote. Immagini che ledono la dignità del bimbo e che, se pur parzialmente coperte da un piccolo bollino rosso, non solo non lasciano dubbi sulle caratteristiche fisiche del bambino, ma lasciano senza parole per la loro esplicita volgarità. Si è sempre pronti a far valere il “diritto” e la “libertà” di stampa e di informazione, dimenticando spesso, però, quelli che sono i doveri di chi informa. continua a pag. 2 Proroga e ampliamento cava Ecolevante Il 13 maggio la conferenza dei servizi in Regione L nigrasso è Alfonso Ma ANTASallT’oICccorrenza MR. Ffo rma si tras iè Vito Rossin A e UMANle pizz LA TORcoCcIA he cuoce un fuo aleone è Antonella G E INVISIBIL LA DOhNa NvisAta mai nessuno non l’ ntoro Michele Sa è LA COoSmAe le pietre duro c a convocazione da parte della Regione Puglia di una conferenza dei Servizi in merito alla richiesta di ampliamento di più di 300mila metri quadri della cava di tufo e calcare in contrada “Amici”, da parte della Ecolevante – Lgh SpA, torna a destare apprensione. A rendere più preoccupante la vicenda è la farraginosità degli atti e delle procedure. Già un anno fa, alcune forze politiche avevano sollevato il problema, ricevendo l’assicurazione da parte del primo cittadino, che l’amministrazione comunale si sarebbe opposta a tale ampliamento. Ciò, partendo dal presupposto continua a pag. 3 e l a i Speclessia Dis pag. 5 Cronaca ef pag. 7 ello ch la ricetta d Arrestato a Grottaglie uomo accusato di pedofilia L di Anna Rita Palmisani Regionali 2015 DIAMO I NUMERI retrocessi! pag. 6 Il “mostro” della porta accanto pag. 2 a voce si è ormai diffusa in tutta la città. A metà della scorsa settimana, un sessantenne di Grottaglie è stato arrestato con l’accusa di aver compiuto atti di pedofilia nei confronti di un minore, non è dato sapere se di sesso maschile o femminile. Data la delicatezza dell’argomento, dalle forze dell’ordine non rilasciano dichiarazioni. In questi casi è necessario tutelare principalmente la vittima. ELSY FINO AL Il tam-tam cittadino, però, ripete che l’uomo sarebbe stato arrestato per aver abusato di minori di etnia rom. Voci più vicine alle fonti, invece, dichiarano che in questo caso il minore sarebbe grottagliese. Il fatto potrebbe essere collegato alla vicenda segnalata nel mese di aprile del 2014, da Livù (allora mensile), che in un’inchiesta a firma di Angela Marraffa denominata “infanzia violata”, denunciò alcuni casi di prostituzione minorile nel centro storico della città. Si parlava 30 continua a pag. 2 ZIONE LLE O C A L L SU abbigliamento 0-16 anni ER V A M I R P A Grottaglie • via Parini, 18 2 Editoriale Cronaca segue dalla prima pagina segue dalla prima pagina Esiste addirittura una “Carta dei doveri dei giornalisti” ed in essa sono specificati diversi punti. Fra questi uno in particolare riguarda proprio i bambini. “Il giornalista – si legge in essa - rispetta i principi sanciti dalla Convenzione ONU del 1989 sui diritti del bambino e le regole sottoscritte con la Carta di Treviso per la tutela della personalità del minore, sia come protagonista attivo sia come vittima di un reato. In particolare: a) non pubblica il nome o qualsiasi elemento che possa condurre all’identificazione dei minori coinvolti in casi di cronaca; b) evita possibili strumentalizzazioni da parte degli adulti portati a rappresentare e a far prevalere esclusivamente il proprio interesse; c) valuta, comunque, se la diffusione della notizia relativa al minore giovi effettivamente all’interesse del minore stesso. E dire che non ci sarebbe bisogno di un codice ad hoc per comprendere ciò che la Carta riporta. Basterebbe semplicemente un pizzico di buon senso per capire che sbattere sul web le immagini di un bambino abusato, “lede il suo interesse”. Questo modo di intendere l’informazione, non offre nulla di più alla notizia, se non la spettacolarizzazione morbosa della stessa. di bambini Rom, obbligati dai propri genitori a vendersi a uomini di Grottaglie e di uomini che quei bambini li comprano, spesso ad un prezzo molto basso. Diverse le segnalazioni che giunsero al giornale e che, epurate dal nome dei protagonisti, vennero riportate nel lungo reportage. Tutto questo vociare sul caso ci ha indotto ad andare a riprendere quell’articolo, che tanto ha in comune con le voci che caratterizzano la vicenda di questi giorni. In un punto, nell’articolo di Livù si leggeva: «Il mittente della segnalazione ci ha riferito di aver visto entrare, in quell’occasione, un uomo ben vestito, sulla sessantina, con a seguito una donna rumena – o comunque una zingara – ed una bambina che avrà avuto otto anni circa. L’uomo ha chiesto alla bambina cosa volesse da mangiare e lei ha scelto una pacchetto di patatine. Ad un tratto l’uomo in questione ha salutato un conoscente. A quest’ultimo la donna (presumibilmente madre della bambina) si è rivolto dicendo: “compra anche tu un po’ d’amore (indicando la bambina) come fa lui (indicando l’uomo con cui lei era entrata nel bar). Questi, stizzito, ha iniziato ad imprecare contro di lei, accusandola di dire assurdità e, dopo aver pagato, è uscito frettolosamente dal bar». «Avete mai visto quella ragazzina bionda ossigenata magrolina, sempre in giro con le infradito? – dichiarava un altro abitante del contro storico – è sempre in giro con sua madre. So che si prostituiscono entrambe, ma la figlia avrà massimo tredici anni». Tante altre le testimonianze di gente che, se pur rimanendo anonima, volle in quell’occasione esporsi. Molto più approfonditi i particolari che vennero riferiti e che per correttezza giornalistica, si evitò ed eviteremo di riportare. Casi come questi spaventano e fanno scaturire sentimenti di rabbia e di impotenza difronte ad uno dei reati più crudeli che esistano. Soprattutto quando sembra che “il mostro” tu lo abbia in casa. E se il fenomeno dovesse effettivamente essere diffuso, come risulta dalle dichiarazioni raccolte dal nostro giornale, allora la cosa si farebbe più inquietante. Chi sa, però, dovrebbe denunciare direttamente alle forze dell’ordine, in modo che le indagini possano essere più mirate e possano essere ricostruiti puntualmente i fatti. Elezioni regionali 2015 Diamo i numeri S ono 19 le liste presentate a sostegno dei 7 candidati governatori di Puglia. 950 candidati per 50 seggi in consiglio regionale. A primeggiare per numero di sostenitori, il candidato del centrosinistra, Michele Emiliano. Sono 8 i partiti o movimenti collegati all’ex sindaco di Bari: Pd, La Puglia con Emiliano, Emiliano sindaco di Puglia, Noi a sinistra, Partito comunista d’Italia, Popolari, Popolari per l’Italia, Pensionati, invalidi e giovani insieme. Il centro destra correrà “spaccato” per il governo della Regione. Da una parte Adriana Polibortone, candidata ufficiale di Forza Italia e sostenuta oltre che dal partito di Berlusconi anche da: Puglia Nazionale, Noi con Salvini e Partito liberale italiano. Dall’altra Francesco Schittulli, sostenuto dalle tre liste dell’area “fittiana”: Movimento Schittulli, Area popolare, Fratelli d’Italia e Oltre con Fitto. Unica la lista a sostegno degli altri quattro candidati: Riccardo Rossi con L’altra Puglia, la grillina Antonella Laricchia sostenuta dal Movimento5stelle, Gregorio Mariggiò con i Verdi e Michele Rizzi con Alternativa comunista. 7 i seggi che scatteranno nella provincia di Taranto, dove si contano 133 candidati nelle 19 liste, 4 dei quali grottagliesi. 15 i seggi per la provincia di Bari, leggici online www.livu.it 5 per la BAT, 10 per la provincia di Lecce, 8 per Foggia e 5 per Brindisi. A candidarsi da Grottaglie nelle fila del Pd jonico a sostegno di Emiliano, il presidente del consiglio comunale Alfonso Manigrasso. Nella lista Oltre con Fitto, per sostenere Schitulli, troviamo il consigliere comunale (ed ex consigliere provinciale) Michele Santoro. Vito Rossini, ex conigliere provinciale e comunale, ha deciso di candidarsi nella lista L’altra Puglia per Riccardo Rossi. A sostenere Antonella Laricchia del Movimento 5 stelle, c’è Antonella Galeone, candidata già come consigliere comunale a Grottaglie nei Ds nel 2006. La campagna elettorale è ufficialmente aperta! «Avete mai visto quella ragazzina bionda ossigenata magrolina, sempre in giro con le infradito? è sempre in giro con sua madre. So che si prostituiscono entrambe, ma la figlia avrà massimo tredici anni» Una finestra sul Comune Nuovi loculi ed ossari per il cimitero di Grottaglie Accantonata l’ipotesi del Tempio di cremazione D urante la seduta dello scorso 4 maggio, il consiglio comunale di Grottaglie ha approvato, a larga maggioranza, una delibera che pone alcuni punti fermi, chiari e forti circa la problematica inerente l’ampliamento del cimitero comunale. Un punto sul quale era sorta una forte contrapposizione fra maggioranza ed opposizione, e che aveva visto il sindaco di Grottaglie, annunciare in una conferenza stampa, che il progetto presentato dalla coop. sociale Kalia e della ditta edile Vispin, portato in commissione consiliare nelle scorse settimane, sarebbe stato ritirato. Una decisione presa in seguito alle proteste pubbliche manifestate dai partiti di oppo- sizione. Su proposta proprio del primo cittadino, al fine di giungere ad una massima condivisione, il consiglio ha discusso e successivamente votato un unico testo che raccoglieva le indicazioni e le proposte, provenienti sia dalla maggioranza che dall’opposizione, scaturite in seno al consiglio comunale. Preliminarmente, con la delibera approvata, il consiglio comunale ha posto fine alla richiesta della coop. sociale Kalia e della ditta edile Vispin, per la realizzazione di un “Tempio di cremazione nel Comune di Grottaglie e per l’ampliamento del Cimitero Comunale”. Tale progetto, infatti, a parere del consiglio comunale, contiene elementi di rilevante modifica dell’attuale modello gestionale e che, pertanto, la massima assise cittadina ha ritenuto di respingere. Altro punto importante, contenuto nella deliberazione approvata, è l’affidamento all’ufficio tecnico comunale – LL.PP. - di un progetto esecutivo da concludersi entro il 15 maggio prossimo, che prevede la realizzazione di 100 loculi e 40 ossari per un importo complessivo di € 250.000. Infine, l’UTC-LL.PP. redigerà un progetto preliminare – definitivo ed esecutivo – della quarta Tomba Comunale che prevede la realizzazione di 500 loculi e 100 ossari, per una spesa complessiva di € 1.000.000, già inserito nel Piano Triennale LL.PP. 2015-2017. Proroga e ampliamento cava Ecolevante segue dalla prima pagina che, essendo a suo dire illegittima la proroga di 7 anni alla coltivazione della cava originaria – identificata nella ormai rinomata particella 61 - accordata lo scorso anno alla Ecolevante da parte della Regione Puglia, l’ampliamento non potesse essere concesso. Le motivazioni di questa contrarietà sono state riportate dal Comune di Grottaglie in un Ricorso al Presidente della Repubblica, depositato lo scorso luglio e con il quale si chiede, in via preliminare la sospen- fiuti speciali non pericolosi, di proprietà della stessa Ecolevante. La cava originaria in questione è stata autorizzata, per l’estrazione di materiali tufacei, nel 2000, ottenendo proroghe nel 2005, nel 2010 e nel 2014, senza mai, però, essere rimessa in attività. Da quanto rilevato dal comune di Grottaglie, quella cava sarebbe ormai esaurita, essendo stata scavata già per 8mt dal piano delle campagne da una parte (limite massimo di scavo) e 10 mt dalla qua potabile dell’AQP, al parco naturale Terra delle Gravine e a numerose masseria, oltre a ricadere la stessa cava all’interno della fascia di rispetto individuata dal Piano Paesaggistico Territoriale della Regione Puglia. Nel ricorso presentato dal Comune a firma dell’avvocato Giovanni Pellegrino, però, più volte si confonde il termine “cava” con quello di “discarica”. Un refuso che nella lettura dell’atto, crea non poca confusione. sentato un nuovo ricorso al Consiglio di Stato per annullare la sentenza dello stesso Tar. Tar che ha rigettato il primo ricorso in seguito alla presentazione da parte del Comune, di una nota (con parere negativo al rilascio della VIA) con cui interrompe il silenzio, considerato insufficiente da parte della Ecolevante. Tanto da indurla a chiedere al Consiglio di Stato la nomina di un Commissario ad Acta che sostituisca l’amministrazione comunale in questa procedura. ga in “autotutela”. Provvedimento non accettato dalla Regione Puglia, che continua a ritenere legittima la concessione di proroga. In questo intreccio di atti, sono numerose le domande che ad oggi avrebbero bisogno di una risposta. Alcune di esse troveranno un responso solo dopo la prima seduta della conferenza dei servizi del prossimo 13 maggio in Regione. Ne proponiamo qualcuna. Le attività messe in campo dal Comune di Grot- 3 sione della proroga concessa dalla Regione e nel merito il suo annullamento. Tre i principali punti di criticità evidenziati dal comune di Grottaglie nel ricorso: da una parte l’illegittimità della concessione della proroga alla coltivazione di una cava non attiva da molti anni; dall’altra la conseguente invalidità della richiesta di ampliamento di una cava che non avrebbe dovuto ricevere quella proroga; in fine la preoccupante vicinanza della cava alla discarica di ri- parte considerata residua. L’area interessata, quindi, sempre a detta dell’amministrazione comunale, dovrebbe solo essere recuperata da un punto di vista ambientale, mediante il ricolmo ed il riutilizzo ai fini agricoli. Non è dato sapere, però, ciò che è previsto dal progetto della cava, approvato originariamente. Tra i numerosi punti richiamati nel ricorso, oltre alla vicinanza della cava alla discarica, si evince la vicinanza ad un’altra cava, ad una condotta di ac- Mentre il Comune focalizza la sua attenzione sulla proroga, la Ecolevante, intanto, continua ad andare avanti con le sue richieste di ampliamento. Il seguito alla dichiarazione di improcedibilità da parte del Tar di Lecce, in merito al ricorso presentato dalla stessa Ecolevante, per costringere l’amministrazione comunale a procedere alla conclusione del procedimento per il rilascio della valutazione di impatto ambientale (VIA), la società ha pre- Le motivazioni del parere negativo dell’ufficio comunale, sono le stesse riportate nel Ricorso al Presidente della Repubblica. In più, in esso si rileva che “la nuova carta idrogeomorfologica della Regione Puglia […] ricomprendeva la cava in esame tra quelle definite, con riferimento alla data di pubblicazione della cartografica (ottobre 2009), come “cave abbandonate”. Motivo che aveva portato il Comune a chiedere alla Regione l’annullamento dell’atto di proro- taglie, sono state tardive come accusano le opposizioni? La concessione di proroga della “particella 61” è legittima? Basterà il parere negativo da parte degli uffici comunali a fermare la procedura per l’ampliamento? Intanto, il dubbio più grande, in tutta questa vicenda, è quello che tale cava – prorogata e ampliata - facendo riferimento ad un progetto datato, possa in futuro trasformarsi nel quarto lotto della discarica. Colora la tradizione GROTTAGLIE - viale Jonio, 10 Z.I. T. 099 5665227 • C. 329 2250090 www.quarantagiuseppe.com - [email protected] Cultura “I giovani sono il nostro capitale” La BCC San Marzano nelle scuole. “Fare impresa qui è possibile” di Raffaella Capriglia “V 4 ogliamo puntare sui giovani, sul loro futuro. I giovani sono il nostro capitale. In questo momento di crisi, lo sforzo è creare la giusta sinergia tra scuola, territorio e imprese locali”. Il direttore commerciale della BCC San Marzano Franco Peluso spiega le iniziative promosse dalla banca negli istituti scolastici. Da circa un anno alcune scuole della provincia di Taranto sono state coinvolte in progetti in cui sono stati protagonisti i ragazzi. “La BCC – dice – ha il compito, come banca locale, di stimolare non solo la crescita economica e finanziaria, ma anche la valorizzazione culturale del territorio”. Ecco perché l’istituto di credito, con la collaborazione dei dirigenti scolastici e dei docenti, ha messo in campo ‘Le olimpiadi della conoscenza’ e altre iniziative, con in palio borse di studio per gli studenti. Oggi è tempo di un primo bilancio, in chiusura dell’anno scolastico. “I ragazzi sono entusiasti”, commenta Franco Peluso. Le olimpiadi della conoscenza si sono svolte in due fasi. Una prima selezione (sessanta domande in sessanta minuti) inerente le materie curriculari; una seconda ‘competizione’ in cui sono stati selezionati gli alunni che - nella gara iniziale - avevano risposto al maggior numero di quesiti. A Grottaglie, sono state coinvolte le scuole Pertini, Moscati, Pignatelli e don Sturzo. Le competizioni si sono svolte anche nella scuola Leonardo Sciascia a Talsano e a Pulsano, nell’istituto alberghero Mediterraneo. Nella scuola Pignatelli, così come in un istituto a Faggiano, sono state realiz- zate anche le olimpiadi della conoscenza “for kids”, per bambini. “L’obiettivo, dopo una prima fase di selezione, è stato stimolare il lavoro di gruppo”, spiegano gli organizzatori. Non a caso altre classi - diverse da quelle che hanno partecipato ai quiz - hanno realizzato progetti in squadra, come reportage con foto e video sul proprio territorio. Si è puntato, infine, alla tipicità delle materie di studio nella scuola alberghiera di Pulsano, con il progetto ‘Il mio chef è differente’: le classi sono state impegnate in una gara gastronomica e giudicati da docenti e chef, tra cui il presidente dell’associazione nazionale cuochi, sezione di Taranto, Giuseppe Domenico Lillo. Preziosa è stata la collaborazione delle imprese locali. Fisco, lotta al riciclaggio, moneta elettronica sono stati invece i temi del progetto ‘la mia scuola è differente’: sono stati stanziati oltre duemila euro per donare ai ragazzi una carta di credito ricaricabile, con una piccola somma già presente nella card. I ragazzi si sono cimentati, inoltre, in uno studio di marketing sul lancio di un prodotto bancario. Per promuovere lo scambio interculturale, la solidarietà, l’amicizia tra alunni provenienti da tutto il mondo, la BCC San Marzano ha infine curato un progetto con l’associazione Intercultura. Il vincitore intraprenderà a settembre per una lunga esperienza all’estero. “Nel prossimo anno scolastico puntiamo a far diventare i progetti di studio vere e proprie imprese; i giovani potrebbero trovare opportunità nel settore turistico-ricettivo, nella valorizzazione dell’artigianato locale, dalla ceramica alla biodiversità nella produzione agricola”, spiega Peluso. Una delle ipotesi è il commercio on-line. “La risposta delle scuole è stata positiva, ci è stato chiesto di affiancare le start up di impresa presenti in alcune scuole; è un modo per avvicinare i ragazzi al mondo del lavoro, abbiamo dato consigli per avviare le attività. Grottaglie ha molte potenzialità”, conclude il direttore commerciale BCC. “Si deve far leva sui giovani, che hanno buone idee imprenditoriali, ma spesso hanno bisogno di una consulenza per metterle in pratica. Che facciano le loro esperienze all’estero, che viaggino e studino, ma - poi - diciamo ai ragazzi di tornare qui e provare a realizzare il loro futuro sul nostro territorio, con le giuste competenze”. Cime tempestose Recensione di un classico con gli occhi di una quindicenne di Alessandra Arces “N on posso vivere senza la mia vita! Non posso vivere senza la mia anima” Voglio cominciare così la mia seconda recensione per Livù, con una frase di una delle sette donne della letteratura inglese: Emily Brontë. L’opera di cui parlerò è “Cime Tempestose”, romanzo pubblicato nel 1887. Questo romanzo parla della storia d’amore distruttiva tra Heathcliff e Catherine e dell’effetto che il senso di gelosia e lo spirito di vendetta hanno sugli individui. La storia si apre nell’anno 1801 e viene raccontata da due narratori: il signor Lockwood, da poco trasferitosi nella brughiera dello Yorkshire di Thrushcross Grange come coinquilino nella proprietà del signor Heathcliff e dalla signora Nelly Dean, serva prolissa. Il primo si reca a far visita ai vicini di Wuthering Heights, dove rimane colpito sia da una grave influenza e sia dalla curiosità per lo strano assemblaggio dei personaggi del posto. Qui, viene curato dalla sua governante, la signora Dean, la quale inizia il suo lungo flashback, che ci porta indietro di quarant’anni, all’arrivo di Heathcliff a Wuthering Heights. In quest’ultima, viveva felice la famiglia Earnahaw finché, nel 1771, il signor Earnahaw adotta un trovatello di sei anni, Heathcliff. Questo ultimo attirerà la disgrazia su questa famiglia. Fin dall’inizio tra il trovatello e Hindley, figlio di Earnahaw, si instaura un rapporto di odio profondo e sarà Heathcliff a subire il rancore del ragazzo, diventato padrone della proprietà, alla morte del suo vecchio benefattore. leggici online www.livu.it Tra Heathcliff e Catherine, figlia di Earnahaw, si stabilisce una profonda intesa affettiva. I rapporti tra i due innamorati s’incrina per l’insorgere di barriere di classe e la ragazza s’impegna a sposare Edgar Linton, un ragazzo ricco e gentile. Heathcliff, umiliato e offeso anche dalla persona amata, giura di distruggere le due famiglie che lo hanno fatto così soffrire e si allontana. Da qui le vite dei protagonisti si intrecciano in un giogo che coinvolge anche le generazioni successive, giungendo al momento della morte di Heathcliff. Il suo corpo verrà trovato affianco a quello di Catherine. La narrazione si conclude con Lockwood che visita la tomba e nega che gli spiriti di Heathcliff e Catherine, finalmente liberi di amarsi, vaghino per la brughiera tenendosi per mano, come sostiene invece la superstizione locale. Ed è così che finisce questa. Ho sempre amato questa grandissima opera della Brontë, perché l’autrice ha messo bianco su nero il fatto che l’amore, il più delle volte è egoista. L’ho riletto svariate volte e ancora non comprendo come abbia fatto Heathcliff a fare così tanto male anche alla persona che amava. A Catherine, quella ragazza tanto “odiata” dai lettori per ciò che ha fatto a Heathcliff, in parte do ragione. Tra lei e il suo amato non poteva esserci nulla e soprattutto lei non poteva promettergli una vita terrena felice e serena. Ma penso che le cose bisogna farle se si ha la volontà di farle. Seguite sempre il vostro cuore, diffondete amore e non odio, perché è l’unica arma che abbiamo per cambiare il mondo. [email protected] da l 7a l 24 ma ggi o2 015 di Cosimo (off erte sot toc o SPAGNULO sto v alid ed al 7 ma ggi op er 1 0g ior seguici sulla nostra pagina Facebook ni) Grottaglie - via Diaz, 28 Psyco Dislessia: ultima frontiera di Alfonso Masciocchi Segretario dell’associazione RELESSICA per la tutela dei ragazzi dislessici Sì, perché un altro tratto della dislessia è la sua presenza per tutta la durata della vita. Non essendo, infatti, una malattia, ma una caratteristica innata, non passa come non passano gli occhi azzurri. Tuttavia, il dislessico si compensa tramite strategie sue o apprese, adattandosi più o meno allo standard. Spesso ciò accade in età adulta e: o non ci si ricorda più di essere dislessici o se ne mena vanto, arrivando addirittura a smontare le strategie di compensazione perché il nostro essere dislessici sia evidente in ogni ambito della nostra vita, fenomeno oggi definito “orgoglio dislessico”. Un bambino o un ragazzo, invece generalmente darebbe via la dislessia per due figurine della sua squadra del cuore se potesse. Sappiamo tutti quanto sia scomodo essere il leone bianco del branco. La dislessia si manifesta con la difficoltà di decodificare alcuni codici (alfabeto e numeri ad esempio). E’ quindi evidente come un dislessico incontri difficoltà a relazionarsi alla parola scritta o al calcolo. Per noi incolonnare e suddividere a volte è faticoso e perciò aggiungiamo imprecisione a difficoltà. So già che qualcuno dirà che con l’esercizio e un maggior ordine si potrebbe migliorare e in realtà nei primissimi anni di vita ci si potrebbe potenziare e avvicinarsi allo standard. Ma sappiate che far esercitare un dislessico perché migliori la sua performance con i codici, è come voler fare esercitare un miope perché legga bene senza occhiali. La dislessia è stata divisa in “quattro sottospecie” che si possono presentare “isolate” (rarissimo caso e ancora controversa analisi del fenomeno) o in “comorbilità”… “comorbilità” con che cosa, dato che non parliamo di malattia, non è dato saperlo. Sarebbe più corretto dire che la dislessia, alla luce del fatto che ogni dislessico differisce dagli altri, si può presentare come difficoltà di decodifica e codifica di un codice che avrà maggior ricaduta su un certo tipo di attività. Ecco quindi la dislessia, la disgrafia, la disortografia, la discalculia. Sorvoliamo sulla bruttezza di queste definizioni e passiamo a spiegarle per sommi capi. Un disortografico avrà maggior ricaduta sugli aspetti che il nome sottintende, un disgrafico scriverà male e magari lentamente, un discalculico Letture consigliate Il fantasma nel quaderno Scaricabile gratuitamente da internet avrà maggior ricaduta nell’area del calcolo e un dislessico propriamente detto nell’area della lettura. Per ognuno di questi aspetti la scuola presenta delle soluzioni compensative, come gli occhiali per i miopi, i famosi strumenti compensativi che vanno dalla calcolatrice all’uso del computer per scrivere, o allo scrivere solo in stampatello maiuscolo, dalla sintesi vocale che legge per noi testi e documenti in modo che possiamo concentrarci sul contenuto e non ci affatichiamo nel tentativo di decodifica delle lettere e delle parole. Possiamo leggere, naturalmente, solo che la lentezza e la fatica riducono la capacità di memorizzazione. Va bene se leggiamo un romanzo, ma per studiare crea qualche problema. Questo genera qualche spesa in più da parte delle famiglie, che tuttavia possono avere un rimborso solo se accettano di far rientrare il figlio sotto la tutela della legge 104, in parole povere farlo dichiarare disabile, salvo in alcune regioni dove un bonus economico è riconosciuto a monte della semplice esigenza di dotarsi di mezzi costosi di compensazione. Anche i programmi specifici costano e anche tanto, alcuni sono gratuiti, ma spesso le scuole, preferiscono quelli “griffati”. E per gli adulti? Nessuno nota che un adulto prende appunti sullo smartphone o usa un programma per scrivere sul computer e una calcolatrice per fare i calcoli. E se deve compilare un bollettino, basta dire di aver dimenticato gli occhiali e qualcuno che da una mano si trova. Gli adulti, a meno che non decidano il contrario, sono invisibili. Nonostante queste conoscenze, accettare un dislessico per la scuola vuol dire spesso relazionarsi con un ragazzo difficile, indolente, zuccone, strafottente oppure eccessivamente timido. La colpa viene subito riversata sul modulo educativo della famiglia. Insomma la scuola pare ancora oggi più impegnata a chiamarsi fuori, che ad accogliere, senza contare che insegnanti con una reale conoscenza del mondo dislessico, al di la delle grandi dichiarazioni, sono pochissimi e, spesso, sono stati formati in ambiti dov’è interesse vendere - e non uso il termine a caso - la dislessia come disturbo. Si possono vendere, appunto, tante cosine alla famiglia di un dislessico e meno c’è comprensione, più c’è mercato, arrivando a sdoganare anche patologie estremamente controverse come causa di grande sofferenza. In sostanza un dislessico è un ragazzino o una ragazzina normale sotto ogni aspetto, che ha avuto la ventura di nascere un poco diverso dagli altri, per utilizzo di alcune aree del cervello. E’ tutto lì, non ci sono antenne, non ci sono code o orecchie a punta. Solo una giusta via da trovare per fargli apprendere le cose che lo formeranno come uomo o donna, senza causargli eccessive sofferenze. Un po’ si, ma questo un dislessico lo impara ancora prima di essere consapevole della cosa. E’ importante anche una certa sensibilità verso i dislessici, specie gli adulti. Quindi vi diamo le istruzioni per l’uso, non si sa mai ne incontraste uno, siamo il 5% della popolazione in fin dei conti. Ricordate di non fare mai riferimento alla dislessia come patologia; dislessici si E’, non essendo una malattia, non si HA; stiamo lavorando perché cambi anche la sigla DSA ,quindi non fate riferimento alla dislessia come disturbo; lasciate perdere cose come poverino, ciccino, mio Dio e altre esclamazioni pietistiche; mai e diciamo Mai, fare riferimento a sentito dire – esempio: al figlio della Teresa è passata con la logopedista - rischiereste davvero molto in questi casi, anche perché non è vero! Se non sapete, dite piuttosto “interessante mi spieghi?” sempre che poi abbiate un bel otto orette di tempo per sentire tutte le spiegazioni; sappiate che un dislessico di 6 anni è un lottatore! Mai sottovalutarlo. Figuratevi un adulto. Perché un adulto come me si occupa di dislessia se non ne è coinvolto non avendo figli a scuola? Perché come dislessico adulto ho passato troppe notti sperando che non ci fosse un mattino e ora voglio che i bambini e i ragazzi passino le loro notti in compagnia dei sogni non della paura. Al di la dello scherzo, che è gradito, basta poco per farci male. Non lo daremo a vedere, ma sanguineremo e ne porteremo le cicatrici fino alla fine. Quindi maneggiateci con cura da piccoli. Da grandi dovreste solo sopportarci. Alfonso Masciocchi, dislessico adulto e orgoglioso di esserlo! www.livu.it Su misura, per i tuoi momenti Fragranze by Francesco Guida Fragranze di Francesco Guida Flower Stilist Via Roma, 11 · MONTEIASI (Ta) tel. 099 5907377 · cell. 340 8416233 [email protected] foto©antoniozanata.it L’ ultima frontiera, in realtà, è una scuola che sia in grado di accogliere e far crescere in sapienza, bellezza, e conoscenza i nostri figli, a partire da come sono. Ma in attesa che venga scoperta una tale meraviglia, occupiamoci di dislessia… uno spettro che ancora incute timore. Si sussurra la sigla DSA (disturbo specifico di apprendimento) con timore medioevale, quasi a paventare la comparsa di un demone ungulato. E invece, come tante altre varianti della specie homo sapiens sapiens, è una forma di normalità. Come il mancinismo, che oggi non rappresenta più un problema una volta che avete trovato il modo di invertire i tasti del mouse. Se dislessia è un termine sì contestato, ma internazionalmente riconosciuto, DSA è una definizione tutta italiana, frutto di una conferenza dove esperti, in maggior parte clinici, hanno analizzato e codificato la dislessia per poi inserirla nella legge che dovrebbe tutelare i nostri figli dislessici, ma che stenta ad affermarsi a cinque anni dalla sua promulgazione: la legge 170 del 2010. Il fatto che sia stata definita “disturbo” da parte di persone che sono abituate a definire “disturbo” ogni difformità da uno standard o dall’omeostasi, ci ha creato qualche problema. Ad esempio: l’assunto che se è un disturbo si possa curare; che sia un deficit; o ancora, che sia un handicap. Niente di tutto questo! Il dislessico ha intelligenza pari e spesso superiore alla media; il dislessico non ha deficit cognitivi; il dislessico non ha tratti somatici differenti dal suo gruppo etnico di appartenenza. In sostanza, il dislessico fuori da schemi didattici tarati appunto sullo standard medio, non ha alcun problema. Spesso ci si sente domandare se è normale per un dislessico un determinato comportamento. Ebbene sì! E’ normale come per chiunque altro. Se un bambino viene continuamente frustrato a scuola, è normale che sviluppi tratti che vanno dalla depressione all’insofferenza. Ma lo sarebbe per chiunque, non certo solo per un dislessico. Parlare, quindi, di disturbo, è ampiamente improprio. Ma diamo per buona la definizione DSA, che comunque tutti riconoscono in ambito scolastico e si è estesa anche ai dislessici adulti. 5 Calcio 299 anni fa moriva San Francesco De Geronimo 6 I di Luigi Magazzino L’epilogo di questa disastrosa stagione: gli ultras bruciano l’abbonamento. Foto Mimmo Lacava Retrocessi Dopo quattordici anni, l’Ars et labor lascia la serie D di Ciro Sanarica U na retrocessione che sembrava essere annunciata, in agosto, quando non c’era squadra, non c’era neppure la certezza che, quelle persone capaci di prendere a cuore le sorti dell’Ars et Labor, decidessero di andare avanti. Una retrocessione che pareva inevitabile quando iniziava la stagione ufficiale. Con una banda di ragazzini e senza un allenatore in panchina, che incassavano sei gol in casa dal Potenza in occasione del preliminare di Coppa Italia. Inevitabile sembrava la settimana dopo, quando la “prima” di campionato, era persa con poco più di una banda di ragazzini in campo e sempre senza allenatore in panchina. Il campionato del Grottaglie iniziava realmente alla terza giornata, dopo aver perso anche nettamente in casa con il Bisceglie. Una squadra costruita in fretta e furia, senza un minimo di criterio e senza un’adeguata prepa- razione. Senza una programmazione, senza pretese quasi. Ma per oltre metà campionato, quella squadra, ha fatto crescere le attese, ha fatto rianimare le speranze. Capace di vivere per qualche settimana addirittura fuori dalla zona playout, ha illuso, fino a quando è venuta fuori la reale carenza dell’Ars et Labor. La reale assenza di un presidente finanziatore con il sacrosanto diritto di prendere scelte. Quando manca chi, responsabilmente, si assume il diritto ed il dovere decisionale perché è la carica che lo vuole, perché è il “suo” (che sia danaro o nome, o faccia o…altro, poco importa) ad essere in gioco. Nel momento di maggiore difficoltà, l’ansia, la paura, l’incertezza, sono emerse ed hanno portato a commettere errori, gravi, gravissimi, determinanti, dagli effetti irreparabili. Il caos e la confusione hanno avuto la meglio sulla scaltrezza decisionale e sulla ragione. La ponderatezza decisionale e la dignità nello scegliere la retta via hanno avuto la peggio ed ecco che quella squadra è tornata ad essere quella che molti temevano fosse. Undici sconfitte di fila, divise tra un Pizzonia ed un Pettinicchio in panchina. Undici settimane di agonia per quanti all’Ars et Labor ci tengono. Una squadra che ha perso i pezzi col passare del tempo, perdendo con loro la testa, lo spirito, l’identità. La Gelbison Cilento ha vinto al “D’Amuri” quella che sarà stata l’ultima gara interna del Grottaglie in serie D negli ultimi quattordici anni. La Cavese, nell’ultima giornata, farà sì che il sipario cali definitivamente su una storia che ha emozionato. Si giocherà a porte chiuse l’ultima gara di quattordici anni vissuti nell’anticamera del professionismo che lo sportivo grottagliese non potrà mai dimenticare l 26 agosto 1945, la città di Grottaglie accolse in festa le “sacre ossa” di San Francesco De Geronimo; concittadino morto a Napoli l’11 maggio del 1716. Quel giorno di agosto, in processione dietro la statua lignea di San Ciro e le statue d’argento di San Francesco De Geronimo e della Madonna di Mutata, c’erano tutte le autorità civili con in testa l’allora sindaco Vincenzo Bartolomeo D’Addario e le autorità religiose con a capo l’arciprete don Antonio D’Elia. Ma chi era Francesco? Nato a Grottaglie il 17 dicembre del 1642 da Gentilesca Gravina e da Giovanni Leonardo De Geronimo, fu il primogenito di una famiglia numerosa. Si narra che sin da piccolo cominciò a compiere i primi miracoli. All’età di 10 anni entrò nella comunità di San Mattia (oggi chiesa della Madonna del Lume) dove imparò a leggere, scrivere e fare i conti. In questa comunità vi rimase per ben otto anni. Nel 1659 entrò nel seminario di Taranto, dove ricevette il suddiaconato ed il diaconato. Nel 1665 si recò a Napoli per frequentare il corso di diritto e di teologia. Anche qui Francesco entrò a far parte della Congregazione Mariana, preparandosi al sacerdozio che avvenne dopo solo sette mesi dal suo arrivo a Napoli, esattamente il 20 marzo del 1666 a Pozzuoli. Nel luglio del 1670 entrò nel noviziato. L’anno seguente partì per Lecce, dove vi rimase per tre anni (1671/1673). Nel 1674 ritornò a Napoli dove frequentò il quarto anno di teologia. L’anno seguente entrò nel Gesù Nuovo. Francesco avrebbe voluto andare in India, ma per ben quarant’anni, rimase a Napoli (1676/1716), dove diede dimostrazione di ciò che il Signore avrebbe disegnato per la sua vita. L’11 maggio 1716, poco prima di mezzogiorno, spirò. Il 26 maggio 1839 venne canonizzato da Papa Gregorio XVI. Nel 1844 fu proclamato patrono principale di Grottaglie con solenni festeggiamenti civili e religiosi nella prima domenica di settembre. Tanta era la devozione del popolo grottagliese che, nel 1894, fecero realizzare il simulacro d’argento, al quale furono affidate, simbolicamente, le chiavi della Città. Per ricordare i 299 anni dalla sua morte, a partire da venerdì 8 maggio sino a lunedì 11 maggio, presso il santuario di San Francesco De Geronimo nel centro storico di Grottaglie, verranno celebrate le solennità per il Santo Patrono della città. Orari ed eventi sono riportati sul manifesto a margine. per te... PERCORSO specia l price STOPCELLULITE 39 € TISANA DI BENVENUTO IN SALA RELAX IDROMASSAGGIO PRESSOTERAPIA MASSAGGIO A SCELTA TRA LINFODRENANTE O CUPPING MASSAGE KIT BIANCHERIA MASSERIA CARNEVALE Contrada Carnevale | Grottaglie - Villa Castelli (prolungamento Via Madonna di Pompei - seguendo la complanare) T. 099 5610183 • www.planetbeauty.it Foto della settimana a cura di Fernando Santopietro foto Fabio Mazza la ricetta dello Chef di Salvatore Carlucci chef ristorante La Barca - Marina di Pulsano ta Torta sala rdure e v e a d a p di pesce s Ingredienti per quattro persone Per la pasta 300 gr di farina 00 150 gr di burro 15 gr di sale Poca acqua Per la farcia 200 gr di polpa di pesce spada 125 gr di ricotta di mucca Una zucchina un peperone ed una melanzana di media grandezza 3 uova 80 gr di parmigiano La scorza grattugiata di un limone Olio evo, sale e pepe Oroscopate Procedimento Impastare velocemente la farina con il burro ammorbidito (se l’impasto dovesse risultare troppo friabile aggiungere qualce goccia d’acqua). Lasciar riposare in frigorifero per almeno mezz’ora. Ottenere dei dadini dalla polpa di spada. Soffriggere questi ultimi in poco olio e regolare di sale e pepe. Procedere allo stesso modo con le verdure, spadellare e lasciare di cottura al dente. Sbattere le tre uova con la ricotta, un pizzico di sale, la scorza del limone ed il pesce e le verdure. Stendere la pasta omogeneamente a più di un centimetro di spessore e rivestire con essa uno stampo da crostata o una tortiera bassa, riempire poco sotto il bordo con la farcia. Cuocere in forno a 180 gradi per 40 minuti. Ottima sia servita calda che fredda. Consiglio di accompagnarla con un buon Fiano servito ben freddo! a cura di Buranio Ariete Ariete Siete da primo posto... in amore sarete focosi, sul lavoro avrete gratificazioni e in amicizia sarete presenti! Jata a mei !!! Leone Bisogna aspettare un poco per i risultati.. ma tranquilli, arriveranno... prima o poi arriveranno... siate fiduciosi e positivi. La cucchiara canosci li ‘uai tlà pignata Sagittario Il vostro zelo e la vostra precisione vi faranno guadagnare delle gratificazioni... non vi bastano? Pensate a chi sta peggio... Cueigghj l’aqqua quanna gghiouvi “Una macchina fotografica non ha mai creato una grande immagine,come una macchina da scrivere non hai mai creato un grande romanzo.” Peter Adams CINEMA Toro Per voi, torelli, l’amore sta per bussare alla porta.. l’amore vero quello che dura tutta la vita.. quello da finché escort non ci separi! Puru “Riciu” caccia cranu Vergine Avete il timone in mano. Ora potete decidere dove andare. Siete i capitani della vostra nave. Potete dare agli eventi la direzione migliore! ...Talli ca sè martieddu ... Capricorno Si prospetta una settimana piena di incontri interessanti...possibili fughe nel weekend... Mama m’à fattu troppu beiddu! Gemelli In settimana, se potete rinviare qualche decisione importante, fatelo... sarebbe meglio aspettar la prossima. sarete sicuramente più decisi. Ahè ... crèi si peinsa Bilancia Sfruttando la vostra grinta e creatività, potrete dimostrare, grazie all’aiuto di marte, un’inaspettata abilità nell’improvvisazione. E c’eira !... mai nnà giouia! Acquario Se lavorate in team con altri, cercate di non essere troppo pignoli per evitare discussioni. Un atteggiamento conciliante e lo spirito di adattamento vi garantiranno relazioni serene. Lu figghiu sciarpu, sulu la mamma lu capisci Cancro Agili e scattanti, dimostrerete dimestichezza e voglia di fare... ad ogni modo conservate un po’ di energie per il post lavoro... great fornication Fatia e fatia ... e la sera pani e cipoddi Scorpione Incontri deludenti ti tolgono lo stimolo e la fantasia. Per fortuna amate la solitudine... momenti intimi con voi stessi saranno piacevoli. Aaaaaah ... quanta è luengu stu mesi !!! Pesci L’amore andrà bene...il lavoro andrà bene... le amicizie andranno bene... ma siete tristi...giù la maschera e sputate il rospo! Lu ti chiù ... lu sapi Cristu Pizzafast GROTTAGLIE via Calò, 49 Tel. 099 563 9902 cell. 347 883 2296 PIZZA A PRANZO PUCCERIA A BUFFET Nuovo Cinema Vittoria Info & prenotazioni 0995622931 ore 17,30 - 19,30 Doraemon - il film ore 21,30 Adaline - l’eterna giovinezza Farmacie di turno leggici online www.livu.it venerdì 8 maggio dr. Benedetto - viale Matteotti, 17 Tel. 099.5624091 / 099. 5661576 da sabato 9 maggio a sabato 16 maggio Farmacia D’Addario - via Marconi, 94 Tel. 099.5661173 Orario farmacie di turno 08:30-13:00 / 17:00-21:30 Direttore responsabile Anna Rita Palmisani Redazione Pietro Spagnulo, Raffaella Capriglia, Giuseppe Vinci, Ciro De Angelis, Francesca Vinci, Valeria Arcadio, Luigi Magazzino, Salvatore Carlucci, Fernando Santopietro, Ciro Sanarica, Francesco Burano, Alessandra Arces, Annalisa Vozza Foto: Mimmo Lacava Editore Indde di Marco Francesco Carrino via Ennio 155/c - Grottaglie (Ta) T. 099 5668560 Iscrizione tribunale di Taranto n.04/08 del 21/02/2008 Stampa Litografia Ettorre - Grottaglie (Ta) Il materiale pubblicitario su questa rivista è di proprietà dell’editore. È vietata la riproduzione, anche parziale. 7