Sportiamo no 17.indd

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SPICCHI
IL
PERSONAGGIO
DI SPORT
Testo
Ugo Morselli
e Sabrina Luraschi Rezzonico
Foto
Ti-Press e HCL
HC Lugano,
giovani in vetrina
Molti i nomi di giocatori cresciuti nel Settore Giovanile
dell’HC Lugano, che fanno
parte della rosa attuale della
prima squadra.
Dopo aver seminato per moltissimi anni, nelle ultime stagioni dal vivaio giovanile sono
arrivati i primi frutti. Per un ragazzo poter giocare dapprima
nella categoria degli Juniores
Elite e poi fare il grande balzo
nella propria prima squadra,
è la massima aspirazione. Il
talento non basta, ci vuole
anche tanto impegno, sacrificio, volontà e … una struttura
adeguata alle spalle.
Nell’ultimo decennio gli sforzi
si sono moltiplicati, non di-
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mentichiamo che attualmente
sono ben 400 i ragazzi e le
ragazze che giornalmente si
allenano e giocano nel Lugano. 14 le squadre iscritte, con
27 tra allenatori e assistenti,
di cui 6 professionisti (1 di
loro al 50%). Diversi i collaboratori che aiutano a tempo
parziale, mentre i volontari
superano il centinaio. Le ore
di ghiaccio che vengono svolte
nelle due piste della Resega,
tra allenamenti e partite (ben
oltre 200) sono circa 1’400.
Quattro pulmini percorrono
annualmente oltre 50’000
km per portare le squadre a
giocare in tutta la Svizzera.
Da non dimenticare anche le
attività collaterali, ossia la gerenza della “casetta gialla” e
la vendita di torte. Non vi sono
solo sport e risultati da ottenere, ma l’hockey su ghiaccio
deve fungere anche da scuola
di vita. Il livello formativo è di
primo ordine e viene curato in
ogni suo dettaglio. Tutto questo con un dispendio di forze
notevole, senza dimenticare
l’aspetto finanziario.
Alla guida del Settore Giovanile troviamo Marco Werder, ex
giocatore di hockey su ghiaccio, che ha militato in compagini di serie A e B, giocando
per Lugano, Rapperswil e Coira. Werder si è attorniato di
validi collaboratori per dirigere
dal 2012 un comitato orientato a dare continuità a questo
magnifico progetto.
Il nuovo sito
dell’Hockey
Club Lugano
Navigazione semplice ed
intuitiva con una grafica
moderna e accattivante all’interno dei diversi contenuti
(News, Team, Season, Club,
Fanzone, Hospitality, Sponsor,
Tickets, Merchandising, Food
& Beverage). Informazione
immediata praticamente in
“real time” su calendario, risultati, classifica e statistiche del
campionato grazie alla lettura
automatica dei dati della Nationalleague. Layout adattabile
(design “responsive”) ai vari
dispositivi di lettura (computer,
tablet, smartphone). Spiccato
orientamento ai social media
mediante l’immediata connessione al profilo Facebook e agli
account ufficiali Twitter (@
OfficialHCL) e Instagram (rivista_lugano_hockey) del Club.
Valorizzazione delle immagini fornite dall’agenzia fotografica Ti-Press e dai fotografi
Felix Eicher e Photobrusca &
Luckyvideo. Altre sorprese e
novità in cantiere prossimamente. Ecco i punti forti del
nuovo sito ufficiale dell’Hockey
Club Lugano (www.hclugano.
ch) realizzato dall’azienda Fontanz di Davide Fontana con
sede a Mezzovico in collaborazione con la REDESIGN Sagl
di Camorino online dallo scorso
17 ottobre. Il sito è disponibile
al momento attuale in lingua
italiana. La versione in lingua
tedesca e inglese – un unicum
nel panorama hockeistico elvetico – sarà pronta nelle prossime settimane.
La storia del sito ufficiale
dell’Hockey Club Lugano riflette in qualche modo quella
del progresso tecnologico. Nel
1998, un’era digitale fa!, l’HCL
era stato quasi pionieristico nel
presentarsi sulla rete come società sportiva agli albori dei siti
internet. Quale responsabile
della comunicazione il sottoscritto ricorda quasi con nostalgia le visite quasi quotidiane a casa Bordoni-Brooks per
consegnare ritagli di giornale e
altra documentazione cartacea
da fotografare, scansionare e
inserire sulla home page realizzata dalla ditta Emsitù. Un
aneddoto curioso è legato al testo sulla storia dell’HCL ideato
e scritto allora da una certa…
Vicky Mantegazza. Nel 2003 il
passo avanti fu sostanziale con
la website creata e gestita per
otto anni dall’Amila Productions di Roberto Luzzani , costola tecnologica di Publigood.
Nell’inverno 2010 il passaggio
a XL Team che, tra mille problemi, è stata la curatrice delle
pagine internet dell’HCL andate in pensione qualche settimana orsono.
Ed ora nel 2014 si è ripartiti con un sito molto “userfriendly” per dirlo all’inglese,
di facile consultazione per dirlo
in italiano. I tempi sono cambiati. Al sito si sono affiancati
applicazioni e social network, i
filmati su Youtube e mille altre
diavolerie. Ma un bel biglietto
da visita non appena nel motore di ricerca si scrivono le
tre parole magiche “Hockey”,
“Club” e “Lugano” resta essenziale.
Luca Righetti
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IL PERSONAGGIO
Caro HC Lugano,
come sai, vivo in Lapponia, terra da cui
hai attinto, lo so, per regalare ai tuoi
tifosi e a te stesso emozioni e successo.
Qualche nome: Juha Pekka Rantasila,
Henri Leppä, Håkan Hjerpe, Kari Eloranta, Ville Peltonen, Jukka Hentunen, Ilkka
Heikkinen e NATURALMENTE Petteri
Nummelin, per citarne solo alcuni.
In fondo facciamo lo stesso mestiere,
ci siamo assunti il compito di regalare
gioia, almeno, questo è quello che cerchiamo di fare. Scrutiamo nel cuore dei
bambini – grandi e piccini - per cogliere i
loro desideri reconditi che trasformiamo
in regalo da scartare sotto l’albero di
Natale, accanto al fuoco, su una pista di
ghiaccio.
E che gioia gioire della gioia del bambino
quando aprendo il pacco regalo scopre
che coincide con quanto aveva sperato di
ricevere!
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Touché!, esclamano i francesi, “che
emozion!”, i ticinesi.
Caro HC Lugano,
Come sai verso in difficili condizioni.
La mia esistenza è vieppiù messa in
discussione.
A tre anni i bambini già discutono di
ermeneutica, da non confondere con
astronauta, sostengono che Babbo Natale sono i genitori travestiti e allora dov’è
l’incanto, sostengono a sei anni.
Per non parlare dei trentenni, che nemmeno si scambiano più un sorriso…
E via di seguito.
Caro HC Lugano,
Sei nato contadino,
sei diventato cittadino e anche facoltoso.
Allora ti scrivo perché mi piacerebbe ricevere in regalo un buono per un viaggio
– e tu di viaggi te ne intendi - a Lugano.
La città in cui sei nato e cresciuto e che
so essere abitata da persone larghe di
cuore e di mente. Come te.
Mi piacerebbe scendere poi sul ghiaccio
della Resega, e fa niente se ci giocano
diversi svedesi, la mia mente gira come
quella di un allocco, anche se vivo nel
chiuso della tua mente, che in questo
momento sta scrivendo “Caro Babbo Natale”… chiedendogli di portare un altro
titolo a Lugano.
Chissà, non dipende da me.
La gioia arriva gratis.
Hei ystävät!
Uti
IL PERSONAGGIO
!
Elvis Merzlikins
Fino a un anno fa uno dei
tanti giovani talenti del settore giovanile dell’ HC Lugano.
Poi nella passata stagione la
sua incredibile evoluzione. Da
terzo portiere, diventa uno dei
protagonisti del club bianconero. Passaporto lettone, ma
hockeisticamente svizzero. Ha
già vestito la maglia della sua
nazionale. Anche quest’anno
sta dando molte soddisfazioni
alla società e ai suoi tantissimi
tifosi. Nato a Riga nel 1994,
cresciuto i primi 7 anni della
sua vita in Lettonia, poi con la
mamma si è trasferito a Lugano per due anni. Rientrato in
patria, ma nel 2008 il Lugano
lo ha richiamato. Da qui la sua
incredibile ascesa, dai Novizi
agli Elite e alla prima squadra.
Personaggio molto estroverso,
ma in privato talvolta ha bisogno di restare solo.
Quali sono i tratti principali del tuo carattere?
«Sono molto gioviale, paziente
e amichevole. Se devo scegliere
uno dei miei difetti dico chiaramente che sono troppo nervoso».
Il tuo sogno di felicità…
«Arrivare un giorno a giocare
nella NHL. Un sogno che da
molto tempo è in me, che spero
ardentemente si avveri; inoltre
di vincere un campionato qui a
Lugano».
Qual è la qualità che apprezzi maggiormente nelle
persone?
«Soprattutto la sincerità e l’onesta. Gli amici devono essere
molto sinceri, mi devo fidare
ciecamente».
E invece ciò che proprio
non sopporti?
«Persone che mentono, che si
inventano le cose, sfruttando
la tua notorietà».
Se potessi scegliere, quale
dono di natura vorresti avere?
«Mi piacerebbe avere due poteri strani... di poter giocare a
hockey tutta la vita e di rallentare i dischi che mi vengono
regolarmente scagliati addosso… (ride)».
Il tuo motto è…
«Non mollare e non fare entrare nella propria mente cose
negative».
Chi è il tuo idolo?
«Henrik Lundquist: il portiere
svedese di hockey, che gioca
in Canada nella NHL per i NY
Rangers».
Il libro, il film, l'attore e la
musica che preferisco sono…
«L’ultimo libro letto è “The
secret”, mentre tra i film che
ho apprezzato maggiormente “Miracle” e “Never break
down”, tra gli attori Vin Diesel
e il compianto Paul Walker».
Se tu potessi scegliere
dove vivere, dove vivresti?
«Sto bene in Svizzera, ma
come alternativa il Brasile».
Se non fossi stato un giocatore di hockey sarei stato…
«Giocatore di basket».
Ti piacciono gli animali?
«Molto, soprattutto i cani,
in modo particolare la razza
huskie».
Come vedi la tua vita dopo
la carriera di giocatore di hockey su ghiaccio?
«Mi piacerebbe fare l’allenatore di hockey».
Hai un rito pre-partita?
«Tantissimi, sono troppi da
elencare…».
Quattro cose che ti porteresti su un’isola deserta?
«La mia ragazza, il mio amico,
cibo e bevande…. e un enorme
yacht».
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IL PERSONAGGIO
!
Giacomo Dal Pian
Giacomo Dal Pian è nato a Lugano nel 1993 e da allora la
sua passione per l’hockey ed
in particolar modo per l’Hockey Club Lugano è aumentata sempre di più. Cresciuto
nelle squadre giovanili della
sua squadra del cuore, Giacomo è riuscito a giocare con la
prima squadra alla giovane età
di diciotto anni durante la stagione 2011-2012. Essendo un
ragazzo con la testa sulle spalle, ha deciso di proseguire con
gli studi universitari. Dopo aver
frequentato il liceo economico
a Lugano ed essersi preso un
anno sabatico, ha deciso di tornare sui banchi di scuola per
frequentare l’università a Lugano. Confessa che conciliare
le due cose non è molto semplice, ma che è per lui di fondamentale importanza sapere
di avere in mano un diploma.
Quali sono i tratti principali
del tuo carattere?
«Sono un ragazzo socievole ed
amo stare a contatto con la
gente; un mio difetto è invece la
testardaggine».
Se potessi scegliere, quale
dono di natura vorresti avere?
«Mi piacerebbe avere dei superpoteri ed in particolar modo
trasformarmi in altre persone o
animali…».
Il tuo sogno di felicità…
«“…è poter riuscire a vivere
di hockey su ghiaccio, creare
una famiglia con almeno tre o
quattro bambini, essere felice
ed in salute. Non ho bisogno di
grandi cose bensì di semplicità
e serenità».
Il tuo motto è…
«Non ho nessun motto».
Qual è la qualità che apprezzi maggiormente nelle
persone?
«La sincerità».
E invece ciò che proprio
non sopporti?
«La falsità».
Chi è il tuo idolo?
«Zanetti, giocatore dell’Inter.
Ritengo che sia una persona
eccezionale oltre ad essere un
grande giocatore. Da piccolo
invece adoravo Che Guevara
per il suo modo di pensare e di
essere».
Il libro, il film, l'attore e la
musica che preferisco sono…
«Il mio libro preferito è Se questo è un uomo di Primo levi,
mentre per quanto riguarda
i film, adoro la triologia de Il
signore degli anelli, e il mio at-
tore preferito è Jason Statham.
Non ho dei generi di musica
che prediligo, mi piacciono un
po’ tutti…».
Se tu potessi scegliere
dove vivere, dove vivresti?
«Adoro la Svizzera, dunque
non vorrei vivere in altri posti;
l’unico lato negativo è che non
c’è il mare che io adoro…».
Se non fossi stato un giocatore di hockey sarei stato…
«…da piccolo avrei voluto fare
il pilota d’aerei, ma adesso non
so cosa avrebbe avuto in serbo
per me la vita».
Ti piacciono gli animali?
«Adoro i cani anche se al momento non ne ho uno…».
Come vedi la tua vita dopo
la carriera di giocatore di hockey su ghiaccio?
«A livello lavorativo non ci ho
ancora pensato in quanto al
momento sono completamente
focalizzato sull’hockey, ma mi
piacerebbe rimanere in questo
fantastico ambito; per quanto
riguarda il lato umano, circondato da una bella famiglia e con
tanti figli».
Hai un rito pre-partita?
«Non sono una persona scaramantica, ma cerco sempre di
fare le stesse cose il giorno della
partita».
Quattro cose che ti porteresti su un’isola deserta?
«Un amico, la ragazza, cibo ed
acqua».
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IL PERSONAGGIO
!
Riccardo Sartori
Per gli amici e compagni di
squadra semplicemente “Richi”.
La passata stagione è stato
capitano della squadra Elite A
dell’HCL, battuta in finale dei
play-off dal Berna. Selezionato
per le varie nazionali svizzere
giovanili, quest’anno si è guadagnato la fiducia dello staff
tecnico della 1° squadra ed
è stato inserito nel roster. Difensore dalle eccellenti qualità
tecniche, un buon primo passaggio e ottimo senso della
posizione, quando l’allenatore
del Lugano Patrick Fischer lo
ha inserito in squadra, ha subito mostrato il suo valore e ha
potuto giocare con continuità.
Quali sono i tratti principali
del tuo carattere?
«Sono un ragazzo molto tranquillo, ma con un forte carattere,
non mi nascondo dietro le prime
difficoltà. I lati negativi sono
troppi da elencare…(ride)».
Il tuo sogno di felicità…
«Raggiungere il massimo a
livello sportivo, perché no di
giocare in Nazionale e di essere sempre in buona salute».
Qual è la qualità che apprezzi maggiormente nelle
persone?
«La sincerità, dire la verità in
faccia, senza raggiri ed essere
diretti».
E invece ciò che proprio
non sopporti?
«L’arroganza in senso negativo».
Se potessi scegliere, quale
dono di natura vorresti avere?
«Ci ho pensato a lungo, ma sinceramente non ne ho trovati».
Il tuo motto è…
«In qualsiasi cosa che fai devi
crederci».
Chi è il tuo idolo?
«Non ne ho uno fisso, mi piacciono molti sportivi, ma nessuno in particolare».
Il libro, il film, l'attore e la
musica che preferisco sono…
«Leggo molto e mi piacciono
i libri “gialli”e prediligo i film
d’azione. L’attore preferito è
Denzel Washington e ascolto
volentieri la musica pop».
Se tu potessi scegliere
dove vivere, dove vivresti?
«Vivere negli USA non sarebbe
male».
Se non fossi stato un giocatore di hockey sarei stato…
«Avrei continuato a fare lo
studente».
Ti piacciono gli animali?
«Mi piacciono i cani e gli animali feroci».
Come vedi la tua vita dopo
la carriera di giocatore di hockey su ghiaccio?
«Anche adesso nel tempo libero studio, quindi sono già proiettato al “dopo hockey"».
Hai un rito pre-partita?
«Non faccio mai le stesse cose,
quindi nessun rito particolare,
l’importante è rimanere tranquilli».
Quattro cose che ti porteresti su un’isola deserta?
«Domanda difficilissima, non
ho mai pensato a queste cose.
La mia ragazza, il mio amico,
l’amica del mio amico ... e un
coltellino svizzero».
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IL PERSONAGGIO
!
Luca Fazzini
Non ancora ventenne, l’attaccante bianconero, da tutti
chiamato “Fazz”, può considerarsi uno dei più talentuosi
giocatori della nuova generazione. A suon di reti si è fatto
conoscere nei Mini, nei Novizi
e negli Elite dell’HC Lugano;
nella stagione 2012/13 le sue
prime apparizioni e anche Patrick Fischer nel campionato
scorso lo aveva fatto scendere
in pista. Quest’anno impiegato con molta più regolarità è
alla ricerca della consacrazione definitiva. Molte inoltre le
convocazioni delle diverse nazionali svizzere giovanili.
Quali sono i tratti principali del tuo carattere?
«Sono orgoglioso, determinato
e ogni tanto geloso, ma anche
affettuoso».
Il tuo sogno di felicità…
«Vuol dire star bene con se
stessi e avere la salute, penso
siano le cose principali».
Qual è la qualità che apprezzi maggiormente nelle
persone?
«La chiarezza e la sincerità».
E invece ciò che proprio
non sopporti?
«Le persone che quando sei
da solo si comportano in un
modo, invece in presenza di altre cambiano completamente,
con atteggiamenti strani».
Se potessi scegliere, quale
dono di natura vorresti avere?
«Poter fare quello che penso».
Il tuo motto è…
«Non ne ho nessuno».
Chi è il tuo idolo?
«Il calciatore svedese Zlatan
Ibrahimovic».
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Il libro, il film, l'attore e la
musica che preferisco sono…
«Non leggo molto, nessuno in
particolare, invece come attore
Jason Statham. Per i film mi
piacciono tutti quelli d’azione».
Se tu potessi scegliere
dove vivere, dove vivresti?
«Mi piacerebbe vivere in Spagna».
Se non fossi stato un giocatore di hockey sarei stato…
«Riuscivo anche bene nel tennis e nel calcio, poi mi sono deciso per l’hockey, quindi forse
anche in queste due altre discipline avrei potuto emergere».
Ti piacciono gli animali?
«Si molto, per il momento ho
un gatto, ma tra qualche anno
prenderò anche un cane».
Come vedi la tua vita dopo
la carriera di giocatore di hockey su ghiaccio?
«Sinceramente non ci ho ancora pensato, vivo il presente e
basta».
Hai un rito pre-partita?
«Non sono scaramantico, ogni
volta diverso».
Quattro cose che ti porteresti su un’isola deserta?
«Cibo, qualche amica e amici,
un jet privato per tornare a
casa».
IL PERSONAGGIO
!
Matteo Romanenghi
Matteo Romanenghi, classe
1995 ha già vestito alcune
maglie prima di approdare
sulle rive del Ceresio quattro anni fa. Da allora il suo
obiettivo è uno solo, difendere i colori della sua squadra,
l’Hockey Club Lugano. Dopo
aver frequentato la scuola per
sportivi d’élite a Tenero, Matteo ha deciso di concentrarsi
ora unicamente sul suo lavoro,
l’hockey su ghiaccio.
Quali sono i tratti principali del tuo carattere?
«Mi ritengo un ragazzo tranquillo e socievole, ma con poca
pazienza».
ascoltare la musica commerciale in generale, non ho un
genere preferito».
Se tu potessi scegliere
dove vivere, dove vivresti?
«Adoro il mare e, siccome da
piccolo mi recavo ogni estate in
Sardegna, mi piacerebbe vivere in quel posto».
Se non fossi stato un giocatore di hockey sarei stato…
«…se devo essere sincero non
saprei proprio dire qualcosa».
Ti piacciono gli animali?
«Mi piacciono tantissimo i gatti».
Come vedi la tua vita dopo
la carriera di giocatore di hockey su ghiaccio?
«Mi piacerebbe restare nell’ambito dell’hockey su ghiaccio ma
al momento mi concentro unicamente sul presente e non ho
ancora pensato al futuro"».
Hai un rito pre-partita?
«Non sono una persona scaramantica, e dunque non ho
alcun rito pre gara. L’unica
cosa che tendo a fare, è fare la
stessa cosa della partita precedente se la mia performance in
pista è stata ottimale, ma nulla di più».
Quattro cose che ti porteresti su un’isola deserta?
«Il mio gatto, un amico, la televisione e, il giorno in cui avrò
una ragazza, porterei anche
lei».
Il tuo sogno di felicità…
«… è riuscire a proseguire nel
migliore dei modi la mia carriera hockeistica».
Qual è la qualità che apprezzi maggiormente nelle
persone?
«L’umiltà».
E invece ciò che proprio
non sopporti?
«L’arroganza».
Se potessi scegliere, quale
dono di natura vorresti avere?
«Mi piacerebbe essere più alto
e possedere dei superpoteri…».
Il tuo motto è…
«Non ho nessun motto».
Chi è il tuo idolo?
«Cristiano Ronaldo, oltre ad
essere un ottimo giocatore, è
anche una brava persona».
Il libro, il film, l'attore e la
musica che preferisco sono…
«Il mio libro preferito è Il postino di Neruda; il mio attore
preferito è Nicolas Cage ed
adoro tutti i suoi film quali
ad esempio il Codice da Vinci
ed Angeli e Demoni. Mi piace
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