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Capelli in ordine e taglio
perfetto, la passione degli italiani
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Si allungano però i tempi tra una tinta e l'altra: ora 45 giorni a fronte dei 30 di qualche anno fa
Bologna, 23 mar. (Labitalia) - Capelli in ordine e taglio
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perfetto. E' una delle passioni degli italiani che neanche
la crisi riesce a spegnere: le ristrettezze del portafoglio,
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infatti, frenano, ma non bloccano, il consumo di prodotti
ADN Kronos
e servizi di acconciatura. Il bilancio dei consumi dal
parrucchiere nel periodo 2013-2014 si è chiuso con un 3,5% a fronte però di un -8,4% del periodo 2012-2013. E le previsioni per il 1° semestre 2015 si attestano a -2,4%,
mostrando un ulteriore miglioramento. Se ne è parlato questa mattina al Cosmoprof, in corso a Bologna, al
convegno 'Nuovi scenari per l'acconciatura professionale italiana: istruzioni per l'uso', organizzato dalla Camera
italiana per l'acconciatura. "Gli italiani e le italiane -spiega a Labitalia Gian Andrea Positano, segretario generale
della Camera italiana dell'acconciatura- non rinunciano a frequentare i saloni di bellezza. Magari riducono la
frequenza, soprattutto le signore, e passano a farsi la tinta ogni 45 giorni anziché ogni 33 come era qualche anno
fa, ma non rinunciano certo al parrucchiere".Insomma, riassume Positano: "La crisi ha frenato la propensione al
consumo dei prodotti cosmetici per acconciature ma non ha bloccato il consumatore". Il settore acconciatura
assorbe il 6,9% del totale dei consumi nella cosmesi, che sono esercitati per la maggior parte (oltre il 40%) nella
Grande Distribuzione Organizzata, seguita dalla Profumeria (21,9%) e dalla Farmacia (18,9%). La crisi in certi casi
ha fornito anche l'occasione di una efficace riorganizzazione. "Ci sono esempi di saloni che, proprio con
l'occasione della crisi, hanno ripensato il modello di business, puntando di più sull'accoglienza, sulla
personalizzazione dei servizi, sul comfort del cliente, e hanno vinto la scommessa, tanto che le loro attività vanno
benissimo", osserva Positano. Questo è il modello vincente del parrucchiere del terzo millennio, dice ancora
Positano. "Bisogna creare il clima giusto -spiega il segretario generale della Camera Italiana dell'Acconciatura- non
basta più essere dei bravi 'tecnici' e avere buoni prodotti. Occorre dare al cliente qualcosa di più, creare un
ambiente e un'accoglienza che facciano sentire il cliente coccolato"."E' quello che nei Paesi anglosassoni
chiamano 'shopping experience', ossia il cliente non ha bisogno di comprare solo un prodotto, ma di fare
un'esperienza allargata", sostiene Positano. Insomma, la clientela oggi è più consapevole e esigente. "Certamente
-conferma Positano- anche per questo bisogna sempre usare prodotti di primissima qualità e tracciabili, che il
cliente, su richiesta, deve poter visionare e scegliere. Ma in Italia questo problema non c'è -conclude Positanoperchè i nostri acconciatori seguono alla lettera le norme del regolamento europeo sulla sicurezza".
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