CRIF - Rsi

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CRIF - Rsi
CRIF
Le confermo che gli Headquarters di CRIF sono a Bologna, ma sottolineo che CRIF SA è gestita da Zurigo e
che si attiene al diritto e alle normative svizzere.
Le ricordo che se durante la trasmissione vorrete citare CRIF e i nostri servizi utilizzando frasi o contenuti
diversi rispetto alle risposte sotto, vi è necessario ottenere la nostra previa approvazione alle singole
citazioni.
1. Quante sono le persone incluse nella vostra banca dati?
Nella banca dati gestita da CRIF in Svizzera sono registrate tutte le aziende, quasi tutte le persone
fisiche economicamente attive nel nostro Paese, così come i direttori di società svizzere residenti
all’estero. La legge sulla protezione dei dati in Svizzera definisce i contenuti e le condizioni relative
alla raccolta, alla conservazione e all’elaborazione dei dati. Inoltre, l’Incaricato federale per la
protezione dei dati e della trasparenza analizza periodicamente il nostro operato.
2. Fra queste, mi risulta che vi sono anche dei minorenni? Come mai?
Nel pieno rispetto della normativa vigente, nel database gestito da CRIF sono registrati anche dati
relativi ai minori di età , principalmente per i seguenti motivi:
1) I minorenni con capacità di discernimento possono stipulare un contratto. Per esempio un
apprendista di 14 anni ha la possibilità di concludere un acquisto online, ad esempio di un libro o un
gioco elettronico. In questo senso, CRIF aiuta a tutelare i giovani dal rischio di indebitamento
2) La banca dati gestita da CRIF viene anche utilizzata per verificare i dati anagrafici di una persona
(nome, cognome, indirizzo e data di nascita). In alcuni ambiti è necessario per legge identificare i
minorenni, ad esempio per impedire loro l’acquisto di superalcolici o tabacchi.
3. Su quali fonti vi basate per allestire la valutazione della solvibilità della persona?
Le principali fonti utilizzate sono il registro di commercio, l’elenco telefonico, il foglio ufficiale, i
fallimenti, le esecuzioni, i pignoramenti e i procedimenti di recupero credito. La valutazione sulla
solvibilità viene quindi determinata considerando soprattutto numero, gravità e frequenza di eventi
negativi, i quali vengono ponderati a seconda dell’importanza che essi rivestono. Ad esempio, al
crescere del numero di eventi negativi peggiora la valutazione. Un singolo evento negativo non
porta automaticamente ad una valutazione negativa.
4. A chi è indirizzato questo servizio?
Nel rispetto della normativa vigente, i servizi di CRIF sono indirizzati solo a persone giuridiche che
hanno un interesse legittimo per accedere ad ogni singolo dato. Dunque non solo banche, ma
anche commercianti, locatari o imprese che offrono dei servizi su credito, al fine di supportarli nella
gestione dei clienti morosi.
5. All’anno, quante richieste di informazione ricevete da parte di persone che vogliono sapere se
sono incluse nella vostra banca dati?
Negli ultimi 12 mesi le richieste ricevute sono state quasi 4'000. Per ricevere un proprio estratto è
necessario inviarci una copia di un documento di identità e la risposta viene solitamente fornita
entro pochi giorni.
6. Quante sono, sempre annualmente, le richieste di correzione?
Ogni anno viene richiesta la rettifica di circa 300 pratiche. Normalmente le correzioni non
riguardano le informazioni di pagamento, bensì la data di nascita o l’indirizzo di residenza.
7. E quanto le correzioni da voi apportate in seguito a queste richieste?
Tutte le richieste vengono corrette tempestivamente, previa necessaria verifica sulla loro congruità
e legittimità.
8. Considerato che un eventuale giudizio di insolvibilità può avere conseguenze gravi per la persona
in oggetto, non ritenete che questa dovrebbe esserne informata così da poter intervenire nei casi
in cui la valutazione si basi su informazioni sbagliate (come l’esperienza dimostra che può
succedere)?
La normativa vigente prevede che le persone vengano informate. A questo riguardo, gli operatori di
recupero crediti generalmente informano direttamente il debitore relativamente all’affidamento a
CRIF delle informazioni sulla sua situazione.
9. Considerato che nelle interviste effettuate più volte mi sono stati segnalati errori commessi dalle
vostre società sarebbe a nostro parere opportuno che un rappresentante di CRIF partecipasse alla
trasmissione così da poter spiegare quali sono i metodi utilizzati nell’allestimento delle banche
dati.
Considerando la complessità del tema trattato riteniamo che la modalità più efficace per dare una
informazione completa ed esaustiva ai telespettatori sia attraverso risposte scritte. Naturalmente,
in caso di richieste di ulteriori informazioni relative alle tematiche trattate, CRIF è disponibile a
fornire gli opportuni approfondimenti o chiarimenti sugli specifici punti. Vorremmo cogliere questa
occasione per informare i telespettatori che da decenni praticamente tutti i Paesi sviluppati
dispongono di sistemi di informazioni creditizie. Questi sistemi sono considerati uno strumento
essenziale per poter erogare credito e, al contempo, per consentire ai consumatori un accesso al
credito più semplice e veloce nonché per tutelarli dal rischio di sovra indebitamento.
Per queste stesse ragioni, ad esempio, nei Paesi in via di sviluppo che hanno la necessità di
ampliare il mercato del credito, la Banca Mondiale appoggia la costituzione di sistemi di
informazioni creditizie in grado di facilitare l’accesso al credito a consumatori privati e a micro
imprese. Su questo fronte CRIF è stata selezionata per realizzare il sistema di informazioni creditizie
di Paesi quali il Bangladesh (per antonomasia la patria del microcredito), il Vietnam, l’Indonesia, le
Filippine, il Marocco e il Benin. Per altro, alla luce dell’esperienza sviluppata su scala globale negli
ultimi 25 anni, CRIF ha realizzato anche il sistema di informazioni creditizie in Italia, in Repubblica
Ceca, in Slovacchia, in Russia, in India, negli Emirati Arabi Uniti, in Tajikistan e in Giamaica.