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FINAOSTA S.p.A. FINANZIARIA REGIONALE VALLE D’AOSTA SOCIETA’ PER AZIONI BILANCIO D’ESERCIZIO e BILANCIO CONSOLIDATO 01.01.2014 - 31.12.2014 Società per Azioni uni personale con sede in Aosta Codice Fiscale e Camera di Commercio di Aosta: 00415280072 Capitale Sociale: Euro 112.000.000.i.v. Direzione e Coordinamento dell’Ente Regione Autonoma Valle d’Aosta Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 2 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 ENTI PARTECIPANTI AL CAPITALE REGIONE AUTONOMA VALLE D’AOSTA 3 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 ORGANI SOCIALI Consiglio di Amministrazione PRESIDENTE Giuseppe CILEA CONSIGLIERI Luisa VUILLERMOZ Nicola ROSSET Alberto VARALLO Comitato Esecutivo PRESIDENTE Giuseppe CILEA CONSIGLIERE Alberto VARALLO Collegio Sindacale PRESIDENTE Oscar BETRAL SINDACI EFFETTIVI Adolfo GARBI Andrea LEONARDI SINDACI SUPPLENTI Federica PAESANI Gennaro DE MARTINO Direzione Generale DIRETTORE GENERALE Giuseppe CILEA Società di Revisione Deloitte & Touche S.p.A. 4 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 CONVOCAZIONE ASSEMBLEA Vi comunichiamo che l'Assemblea Ordinaria dei Soci è convocata in Aosta, Via Festaz, n. 22, per il giorno 26 giugno 2015, alle ore 11.00, in prima convocazione, e per il giorno 13 luglio 2015, stessi luogo ed ora, in seconda convocazione, con il seguente ordine del giorno: 1) relazione del consiglio di amministrazione sulla gestione, bilancio al 31/12/2014 - costituito da stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa - e relazione del collegio sindacale e del revisore legale. 2) rinnovo organi sociali e determinazione dei compensi; Per intervenire all'Assemblea l’azionista dovrà depositare le proprie azioni, nei modi e nei termini di legge, presso la Sede legale in Aosta, Via Festaz n° 22, o presso l’Istituto UniCredit S.p.A.. Distinti saluti. Il Presidente (Dott. Giuseppe Cilea) 5 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 RELAZIONI DI ACCOMPAGNAMENTO AL BILANCIO D’ESERCIZIO 6 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULLA GESTIONE Signori Azionisti, il bilancio dell’esercizio chiuso al 31.12.2014 è stato stilato con i criteri internazionali IAS / IFRS, così come prescritto dalla vigente normativa in materia introdotta dal Decreto Legislativo n 38 del 28.02.2005 e successive modifiche ed in applicazione delle istruzioni emanate, dalla Banca d’Italia in data 22.12.2014. In merito al perimetro di inclusione delle attività su mandato regionale, il Consiglio di Amministrazione, confortato anche da un parere concorde della società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. e del Collegio Sindacale, deliberò in data 31.05.2006 di includere in bilancio tutte le attività su mandato con l’esclusione delle operazioni il cui rischio ricade esclusivamente sulla Regione. Delle operazioni escluse dal bilancio viene data separata evidenza nella parte D – Altre informazioni – della nota integrativa e, per quanto concerne le partecipazioni in Gestione Speciale, separato commento nella presente relazione. Il bilancio della società è costituito: - dallo stato patrimoniale; - dal conto economico; - dal prospetto della redditività complessiva; - dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto; - dal rendiconto finanziario; - dalla nota integrativa, redatta in prospettiva di continuità aziendale, che ha lo scopo di fornire l’illustrazione, l’analisi e la comparazione con l’esercizio precedente di ogni voce di bilancio. In relazione alla predisposizione del bilancio consolidato, in conformità ai principi contabili internazionali, secondo le condizioni previste dal D.Lgs. 38/05, il perimetro di consolidamento accoglie le Società controllate Aosta Factor S.p.A. e Pila S.p.A.. NOTE ECONOMICHE Nel 2014 il sistema economico non ha mostrato sostanziali cambiamenti rispetto alla situazione di crisi manifestatasi a decorrere dall’anno 2008. L’andamento dell'economia mondiale e del commercio internazionale nel corso del 2014 è stato, infatti, certamente inferiore alle attese. La fase congiunturale ha ripreso slancio negli Stati Uniti e nel Regno Unito, ma si è indebolita in Giappone e nelle economie emergenti. I rischi di un ulteriore rallentamento sono aumentati, anche a seguito delle tensioni geopolitiche e del possibile aggravarsi di squilibri strutturali in alcuni Paesi emergenti. L'assestamento del prezzo del petrolio ai bassi livelli attuali si prevede influisca moderatamente, anche se in senso positivo, sulla crescita economica dei principali Paesi europei. Anche le previsioni di crescita dell'economia globale per il 2015 restano incerte. Nonostante il ricordato calo del prezzo del petrolio, il deprezzamento dell'euro e dello yen e il miglioramento della situazione economica statunitense, la crescita economica globale non ha ancora fornito risultati rilevanti. A livello globale, la crescita attesa è stata ridimensionata: nei prossimi due anni dovrebbe fermarsi al 3,5% nel 2015 e al 3,7% nel 2016. Le uniche notizie positive arrivano dagli Stati Uniti, che dovrebbero crescere del 3,6% nel 2015 e del 3,3% nel 2016, grazie a un incremento della domanda interna, mentre anche il Giappone ha patito nel 2014 due trimestri 7 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 consecutivi di contrazione. I principali organismi internazionali intravedono quindi un'accentuazione della divergenza fra Stati Uniti da un lato e area Euro e Giappone dall'altro. Nei Paesi emergenti e in via di sviluppo, la crescita dei prossimi due anni dovrebbe rimanere più o meno stabile, anche se in realtà è stata soggetta a una riduzione delle stime per alcuni paesi tra cui la più significativa è la situazione in Russia a causa dell'impatto del calo del prezzo del petrolio e le oscillazioni dei prezzi di altre materie prime con una prevista crescita negativa nel 2015 e 2016 dovuta anche per effetto delle sanzioni internazionali. Per l'Eurozona ci si aspettava un rimbalzo degli investimenti, che non si è verificato probabilmente a causa della debolezza della domanda e delle esportazioni meno significativa nei confronti dei mercati emergenti. L'inflazione dell'area euro è calata ancora a dimostrazione dei bassi livelli raggiunti dalla domanda interna. Le preoccupazioni principali, in termini di effetti sulla crescita generale globale, vengono dall’Europa che costituisce il blocco economico più rilevante, ma anche quello meno dinamico. La scarsissima avanzata dei prezzi nell’eurozona, concomitante, in particolare, con l’inatteso rallentamento dell’economia tedesca negli ultimi mesi e la debole ripresa dell’Italia da poco uscita dalla recessione, inducono alla prudenza sulle prospettive della crescita europea. Risultano, tuttavia, interessanti gli andamenti economici di alcuni paesi europei quali Regno Unito, Spagna, Irlanda e Portogallo. La Banca Centrale Europea, a sua volta, si è impegnata a garantire liquidità aggiuntive ai paesi dell’area Euro, finalizzata a promuovere nuovi investimenti. Per l'Italia, le stime sono state tagliate di mezzo punto percentuale sia per quest'anno sia per l'anno prossimo e prevedono una crescita dello 0,4% nel 2015 e più robusta nel 2016 (Bankitalia 1,2% - FMI 0,8%), dopo una contrazione dello 0,4% nel 2014 e dell'1,9% nel 2013. Resta, comunque, una incertezza sul raggiungimento degli obiettivi della ripresa della spesa per investimenti, della domanda interna e dell’occupazione. L’inflazione risente della domanda debole e del calo del prezzo del petrolio e si mantiene a livelli molto contenuti. Le condizioni del credito alle imprese migliorano gradualmente, ma restano più difficili per quelle di minore dimensione; i tassi di interesse medi sui nuovi prestiti sono scesi progressivamente, pur mantenendosi superiori a quelli dell’area dell’euro. Fattori di domanda legati alla debolezza degli investimenti, unitamente alla percezione di un alto rischio di credito per alcune categorie di imprese, frenano ancora la dinamica dei finanziamenti. L’economia valdostana, anche nel 2014, è stata caratterizzata da una fase di debolezza. La stagnazione della domanda interna continua a riflettersi sulla produzione industriale, pur in presenza di una lieve ripresa delle esportazioni. In particolare ha pesato la congiuntura del settore costruzioni, che è rimasta negativa sia nella componente pubblica sia in quella privata. Il terziario ha continuato a risentire della debole domanda interna: sulle attività turistiche, peraltro confortanti, e su quelle commerciali hanno influito anche le avverse condizioni climatiche estive. Le previsioni formulate non registrano un significativo cambiamento della congiuntura, evidenziando aspettative ancora preoccupanti, complice la stagnazione che si riscontra sui livelli produttivi e sulle esportazioni, ad eccezione del manifatturiero in ripresa. Anche il terziario, e in particolare i servizi legati all’edilizia, confermano una perdurante difficoltà ad uscire dalla crisi. I livelli contenuti di attività e l’incertezza sui tempi della ripresa si rifletterebbero in un sostanziale ristagno degli investimenti. Resta infatti all’80% la percentuale di imprese che non prevedono variazioni rispetto agli investimenti programmati; permane sostanzialmente stabile al 63% il dato relativo al grado medio di utilizzo degli impianti, con il settore manifatturiero che si distingue registrando una maggior tenuta. 8 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 Le condizioni dell’economia locale si riflettono anche sul mercato del lavoro, con un tasso di disoccupazione in marginale crescita e con un aumento del numero di imprenditori che si dichiara propenso a ricorrere allo strumento della Cassa Integrazione. Con riferimento al credito alle imprese, occorre sottolineare come esso abbia continuato a contrarsi, seppur a ritmi lievemente meno accentuati dello scorso anno. Ciononostante, in presenza di una domanda che rimane debole, soprattutto nella componente per investimenti, il processo di irrigidimento dell’offerta creditizia si è arrestato nel corso del 2014; nei confronti delle imprese più rischiose permane, tuttavia, un orientamento selettivo. La Regione Autonoma Valle d’Aosta, al fine di continuare a fornire sostegno all’economia regionale, ha disposto con la l.r. n. 13 del 2014 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione autonoma Valle d’Aosta) la proroga, anche per l’anno 2015, di alcuni interventi già previsti dalla l.r. n. 1/2009 (Misure regionali straordinarie ed urgenti in funzione anti-crisi per il sostegno alle famiglie e alle imprese) mantenendo, per alcune attività produttive, dei parametri da rispettare per aver titolo alla presentazione della domanda di sospensione. Tra gli interventi previsti vi è la possibilità di sospendere il pagamento delle rate dei finanziamenti contratti con Finaosta S.p.A. in scadenza nel periodo compreso tra l’01.03.2015 e il 29.02.2016. Sono pervenute richieste di sospensione per circa 1300 pratiche di mutuo, rispetto a circa 1500 richieste dell’anno precedente. L’OPERATIVITA’ DI FINAOSTA L’erogazione di finanziamenti (mutui e contributi) e la partecipazione a quote di capitale di imprese operanti nel territorio regionale sono le attività caratteristiche della Vostra Società che opera sia con fondi propri, sia con fondi regionali, per i quali vi può essere o non essere l’assunzione di rischio diretto, a seconda di quanto disciplinato dalle convenzioni che regolamentano i rapporti con la Regione. La gestione di progetti per conto della Regione Valle d’Aosta, l’attività di consulenza rivolta alla ristrutturazione e al consolidamento del tessuto economico locale e il supporto all'attività delle società controllate sono state le tematiche entro le quali si sono sviluppate le altre principali attività dell'esercizio chiuso al 31.12.2014. In tutti i settori di intervento è ovviamente proseguita l'attività istruttoria, di finalizzazione e di "reporting" degli interventi finanziari, articolati nelle varie tipologie, svolta sia in Gestione Ordinaria sia in regime convenzionato per conto della Regione. Il personale della società è inoltre sistematicamente coinvolto in varie Commissioni costituite per la definizione o l'adeguamento degli strumenti normativi regionali. Vi informiamo altresì che la Società non detiene né ha detenuto nel corso dell’esercizio, direttamente o indirettamente, azioni proprie. Gestione dei fondi propri (Gestione Ordinaria) e regionali (Gestione Speciale e Fondi di rotazione) Passando ad analizzare in dettaglio l’attività caratteristica della società e l’attività di gestione dei vari fondi, compresi quelli non a rischio, si evidenzia che nel corso dell’esercizio di competenza sono stati erogati circa 182 milioni di euro (per 1.150 interventi sotto forma di mutui, contributi e partecipazioni), che sommati a quelli degli anni precedenti incrementano il totale delle erogazioni effettuate, a decorrere dall’esercizio 1982/1983, a oltre 3,4 miliardi di euro. L’importo delle erogazioni è superiore a quello dello scorso anno di circa 29 milioni di euro, il numero si è decrementato di 15 unità, quale effetto combinato dei nuovi interventi di anticipazione trattamenti di cassa integrazione guadagni straordinaria, ai sensi della legge regionale 26 gennaio 2005, n.4, che vengono rimborsati a mano a mano che 9 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 l’INPS provvede al pagamento e della forte contrazione delle erogazioni di microcredito. Nei conteggi non sono state considerate le erogazioni dei contributi per il sostegno economico nelle spese per il riscaldamento domestico (Bon de Chauffage) che, a decorrere dal 2011, la Regione ha affidato a Finaosta. L’impegno per assolvere tale incarico si è concretizzato in circa 7.500 erogazioni di Bon de Chauffage (49.300 nel 2013) per complessivi 2,5 milioni di euro (18,5 nel 2013). Analogamente non sono state considerate le erogazioni per il sostegno dato direttamente ai consumatori per ridurre il costo dell’energia degli anni 2012 e 2013. Tale sovvenzione, erogata per la prima volta attraverso i fondi della Gestione speciale, ha dato luogo a circa 77.600 erogazioni per un controvalore di 5,2 milioni di euro. L’edilizia residenziale rimane sempre l’attività principale che occupa l’operatività della Società, con 632 erogazioni (leggi 33/1973 capo I e 76/1984 confluite nella nuova legge quadro di settore 3/2013) per un controvalore pari a 34 milioni di euro; tra le attività economiche si evidenziano i diversi settori che fanno capo ai fondi della Gestione Speciale (circa 270 interventi per complessivi 107,2 milioni di euro) e il settore turistico-ricettivo (alberghi e commercio) che ha prodotto 36 erogazioni per un totale di 15,2 milioni di euro. La tabella e il grafico seguente dettagliano l’operatività della Vostra società nell’esercizio 2014, riportando il numero e gli importi delle diverse operazioni. TABELLA RIEPILOGATIVA OPERATIVITA' Gestione Erogazioni Rientri Delibere (migliaia di euro) G.O. L.R. 101/82* L.R. 33/73 L.R. 03/13 L.R. 33/93 L.R. 43/96 L.R. 19/01 L.R. 6/03 L.R. 7/04 L.R. 29/06 Totali gestioni con rischio diretto n. 53 0 0 632 0 39 36 48 0 5 importo 10.128 0 0 34.138 0 1.952 15.239 8.113 0 208 capitale 25.533 87 4.299 50.274 34 1.052 5.021 2.013 79 16 interessi 3.164 7 642 5.898 2 348 1.245 264 4 21 n. 41 0 0 352 0 5 16 14 0 0 importo 9.028 0 0 33.638 0 1.002 7.019 1.317 0 0 813 69.778 88.408 11.595 428 52.004 G.S. L.R. 46/85* L.R. 84/93 L.R. 9/03* L.R. DOCUP* L.R. 11/02 DGR2121/09 L.R. 52/09 L.R. 14/2011 Totali gestioni senza rischio 269 0 20 0 0 0 4 44 0 107.234 0 5.013 0 0 0 50 93 0 31.696 2.895 0 3 81 1 0 191 0 3.144 362 0 0 0 1 0 5 0 0 0 0 0 0 0 0 3 0 0 0 0 0 0 0 0 10 0 337 112.390 34.867 3.512 3 10 1.150 182.168 123.275 15.107 431 52.014 TOTALI * = gestioni chiuse 10 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 A completamento dell’esposizione riportiamo le tabelle che riepilogano il numero delle erogazioni (quietanze incluse) e gli importi delle erogazioni (gli importi sono espressi in migliaia di euro) nei vari anni a partire dalla data di costituzione della Società. 11 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 NUMERO EROGAZIONI 1982/1983 12 8 72 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 di cui a Totale rischio 52/09 diretto 0 92 84 1983/1984 15 27 243 24 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 309 282 1984/1985 27 39 246 80 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 392 353 1985/1986 18 62 175 90 148 0 23 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 516 431 1986/1987 21 43 247 95 593 0 22 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.021 956 1987/1988 15 36 242 182 852 0 70 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.397 1.291 1988/1989 30 14 213 204 909 0 55 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.425 1.356 1989/1990 18 44 184 189 736 0 26 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.197 1.127 1990/1991 21 98 257 186 930 0 27 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.519 1.394 1991/1992 22 31 170 217 976 0 41 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.457 1.385 1992/1993 79 21 173 272 923 0 46 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.514 1.447 1993/1994 99 19 197 291 893 0 48 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.547 1.480 1994/1995 54 33 151 168 890 0 35 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.331 1.263 1995/1996 48 77 120 220 713 0 36 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.214 1.101 1996/1997 94 65 159 253 710 0 15 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.296 1.216 1997/1998 66 76 125 244 647 0 15 11 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.184 1.093 1998/1999 70 55 129 190 638 0 24 26 0 2 14 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.148 1.055 1999/2000 117 99 86 202 594 0 25 38 2 4 32 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.199 1.041 2000/2001 77 58 78 209 500 0 15 37 0 2 40 0 3 0 0 0 0 0 0 0 0 1.019 903 2001/2002 77 88 29 213 505 0 9 36 0 2 68 9 13 0 0 0 0 0 0 0 0 1.049 871 2002/2003 83 40 15 218 635 0 6 25 0 0 36 91 11 0 0 0 0 0 0 0 0 1.160 1.067 2003/2004 82 87 5 229 571 0 2 12 0 0 7 102 10 4 0 0 0 0 0 0 0 1.111 1.005 2004/2005 49 123 1 237 411 0 0 19 0 0 0 78 5 19 0 0 0 0 0 0 0 942 814 2005/2006 42 138 0 282 329 0 1 20 0 0 0 84 6 32 0 0 0 0 0 0 0 934 789 2006 23 86 0 146 252 0 0 13 1 0 0 56 4 18 0 0 0 0 0 0 0 599 508 2007 66 122 0 211 468 0 5 28 0 0 0 60 13 53 0 2 1 0 0 0 0 1.029 886 2008 50 106 0 238 612 0 0 25 0 0 0 85 12 88 5 0 2 3 1 0 0 1.227 1.104 2009 62 132 0 228 596 0 0 23 0 0 0 64 16 69 2 0 0 3 1 0 0 1.196 1.045 2010 85 92 0 224 636 0 0 40 0 0 0 53 20 48 1 0 0 2 6 5 55 1.267 1.093 2011 53 112 0 270 595 0 0 61 0 0 0 45 11 38 0 0 0 0 3 0 133 1.321 1.065 2012 86 41 0 194 545 0 0 60 0 0 0 61 8 25 0 0 0 0 2 5 147 1.174 976 2013 89 83 0 0 0 641 0 55 0 0 0 49 14 35 0 0 0 0 2 12 185 1.165 871 2014 53 269 0 0 0 632 0 39 0 0 0 36 20 48 0 0 0 0 5 4 44 1.150 813 546 568 3 10 197 873 166 477 8 2 3 8 20 26 564 36.101 30.889 Esercizi Gestione Gestione ordinaria * speciale** 101/82* 33/73* 76/84* 03/13* Totali 1.803 2.424 *Gestioni a rischio diretto ** Gestione in parte a rischio 3.317 6.006 17.807 1.273 46/85 43/96* Fondi di rotazione di cui alle seguenti leggi regionali 62/93 33/93* 22/98 19/01* 84/93 6/03* 7/04* 12 9/03 DOCUP 11/02 29/06* 2121/09 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 13 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 IMPORTO EROGAZIONI Esercizi Gestione Gestione ordinaria* speciale** 101/82* 1.140 Fondi di rotazione di cui alle seguenti leggi regionali 33/73* 0 76/84* 0 03/13* 0 46/85 43/96* 62/93 33/93* 0 0 0 0 22/98 19/01* 84/93 0 6/03* 7/04* 9/03 DOCUP 11/02 29/06* 2121/09 52/09 2.545 5.377 1983/1984 1.540 10.486 3.590 1.911 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 17.528 7.042 1984/1985 1.582 8.422 3.708 3.180 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 16.893 8.470 1985/1986 3.083 13.663 3.018 3.621 4.269 0 6.728 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 34.382 13.990 1986/1987 2.711 10.010 4.996 6.589 17.471 0 5.004 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 46.781 31.767 1987/1988 2.174 6.564 6.079 9.746 20.941 0 10.358 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 55.861 38.940 1988/1989 4.676 3.993 5.654 11.338 22.759 0 4.887 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 53.308 44.427 1989/1990 2.965 15.764 4.137 14.253 16.613 0 1.103 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 54.835 37.967 1990/1991 3.291 13.650 7.370 16.563 23.878 0 2.237 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 66.990 51.103 1991/1992 3.333 21.667 6.019 20.993 20.023 0 4.136 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 76.170 50.367 1992/1993 12.911 13.350 5.763 20.335 23.874 0 6.755 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 82.989 62.884 1993/1994 10.860 17.068 7.630 18.936 20.296 0 4.406 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 79.197 57.722 1994/1995 14.770 62.617 6.208 13.133 19.199 0 3.040 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 118.967 53.310 1995/1996 12.911 40.161 4.785 11.899 13.202 0 5.872 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 88.830 42.797 1996/1997 13.720 30.765 6.923 12.702 16.253 0 994 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 81.357 49.598 1997/1998 11.502 36.679 4.855 13.374 14.476 0 2.680 750 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 84.316 44.957 1998/1999 23.943 36.110 5.697 9.663 15.725 0 5.873 1.292 0 272 739 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 99.312 56.591 1999/2000 53.245 27.592 3.593 13.457 14.362 0 3.748 1.418 2.582 157 1.747 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 121.901 86.232 2000/2001 15.716 430.008 3.207 10.712 12.416 0 1.519 1.956 0 28 2.375 0 697 0 0 0 0 0 0 0 0 478.633 44.035 2001/2002 18.846 24.603 1.550 14.015 12.665 0 861 1.526 0 35 4.478 813 2.901 0 0 0 0 0 0 0 0 82.293 49.450 2002/2003 13.239 5.970 1.253 10.440 18.815 0 326 731 0 0 2.355 15.312 3.473 0 0 0 0 0 0 0 0 71.914 59.790 2003/2004 17.835 13.767 354 6.734 17.337 0 46 481 0 0 274 17.603 2.610 243 0 0 0 0 0 0 0 77.284 60.587 2004/2005 18.091 20.570 65 6.119 12.265 0 0 870 0 0 0 12.204 678 2.350 0 0 0 0 0 0 0 73.212 51.964 2005/2006 13.379 20.969 0 7.398 11.445 0 191 1.135 0 0 0 15.300 1.428 3.030 0 0 0 0 0 0 0 74.275 51.687 2006 4.200 87.727 0 3.393 11.947 0 0 749 23 0 0 10.682 1.096 1.457 0 0 0 0 0 0 0 121.274 32.428 2007 6.320 66.112 0 5.353 21.340 0 4.385 1.872 0 0 0 15.167 4.049 7.816 0 42 77 0 0 0 0 132.533 57.868 2008 20.545 71.902 0 6.014 28.743 0 0 1.378 0 0 0 22.406 3.223 9.803 1.967 0 362 70 61 0 0 166.474 90.917 2009 11.920 98.905 0 6.384 28.956 0 0 937 0 0 0 14.926 6.147 10.679 209 0 0 30 31 0 0 179.124 74.042 2010 20.313 49.544 0 6.694 38.891 0 0 3.678 0 0 0 12.170 7.335 4.593 211 0 0 10 518 51 192 144.200 87.068 2011 18.513 43.803 0 8.087 34.597 0 0 4.229 0 0 0 11.019 4.314 2.895 0 0 0 0 272 0 536 128.265 79.612 2012 22.629 62.474 0 5.228 32.917 0 0 3.413 0 0 0 14.588 2.876 1.513 0 0 0 0 178 49 438 146.303 102.577 2013 26.700 78.260 0 0 0 32.053 0 2.904 0 0 0 10.506 3.010 4.368 0 0 0 0 150 112 388 158.451 98.640 2014 10.128 107.234 0 0 0 34.138 0 1.952 0 0 0 15.239 5.013 8.113 0 0 0 0 208 50 93 182.168 69.778 Totali 420.136 1.555.788 97.593 298.266 545.674 66.191 75.150 31.271 2.605 0 0 42 439 110 1.418 262 11.967 187.935 48.850 56.860 2.387 *Gestioni a rischio diretto ** Gestione in parte a rischio 0 14 0 0 0 0 0 0 9.062 di cui a rischio diretto 3.685 1982/1983 492 0 Totale 1.647 3.405.082 1.642.032 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 15 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 Servizio COA Energia Le attività del COA energia (Centro Osservazione e Attività sull’energia) sono proseguite secondo lo specifico Piano di Attività annuale concordato con l’Assessorato attività produttive, energia e politiche del lavoro e approvato con deliberazione della Giunta regionale numero 356 del 28 marzo 2014. Con riferimento alla pianificazione energetica si evidenzia nel 2014: i) l’approvazione da parte del Consiglio regionale, in data 25 settembre 2014, del Piano Energetico Ambientale Regionale, la cui proposta era stata redatta e aggiornata dal COA energia in collaborazione con i competenti uffici regionali; ii) la raccolta dati effettuata dal COA energia per il periodo 2007-2013 relativa all’aggiornamento dei Bilanci Energetici Regionali la cui revisione è attualmente sospesa in attesa dell’eventuale approvazione della metodologia nazionale di “Burden-Sharing”; iii) nell’ambito del progetto europeo AlpBC, di cui Finaosta è partner, la redazione da parte del COA energia di un Piano energetico a scala sovracomunale per l’area pilota della Comunità Montana Monte Cervino, oltre alla predisposizione di linee guida da fornire agli altri Comuni della Regione per l’adozione di analoghi strumenti di pianificazione energetica. Il COA energia è stato coinvolto, inoltre, nella redazione del disegno di legge che sostituirà la l.r. 26/2012, supportando gli uffici regionali nello sviluppo ed aggiornamento del documento e della relativa relazione di accompagnamento, nella valutazione della normativa nazionale ad essa correlata e nella condivisione del testo con i diversi soggetti interessati (ordini e collegi professionali, uffici competenti sulle tematiche urbanistiche e legislative). Il testo di legge è stato approvato dal Consiglio regionale in data 20 maggio 2015. In tema di rendimento energetico nell’edilizia è continuato lo sviluppo e la gestione del sistema regionale di certificazione energetica degli edifici, denominato “Beauclimat”, svolgendo, in particolare, le istruttorie di accreditamento dei certificatori energetici, curando lo sviluppo del software che implementa la metodologia di calcolo regionale per la determinazione delle prestazioni energetiche degli edifici e gestendo l’aggiornamento del “Portale Energia” che costituisce l’interfaccia “web” utilizzato per la gestione del sistema. Nel corso dell’esercizio è proseguita l’attività di divulgazione ai cittadini e agli enti locali, anche attraverso l’aggiornamento dei dati statistici significativi nonché la consegna, a chi ne fa richiesta, delle targhe riportanti la classe energetica dell’edificio certificato. Inoltre, il servizio COA ha fornito assistenza tecnica ai professionisti (1800 contatti nel 2014) ed ha organizzato cinque incontri formativi su tematiche specialistiche connesse al rendimento energetico in edilizia. Tra le varie attività è stato inoltre coordinato l’avvio del sistema dei controlli sui certificati energetici e sugli impianti termici (predisponendo e aggiornando apposito applicativo web per la raccolta dati) ed è proseguita la collaborazione con l’Assessorato competente per il supporto tecnico nella redazione delle proposte di deliberazioni. Per quanto riguarda le attività di informazione, lo Sportello Info Energia Chez Nous ha registrato nel corso dell’anno circa 1300 contatti fornendo consulenza generica od assistenza tecnica specifica in tema di energia a privati, enti locali, imprese e professionisti. Il personale ha mantenuto aggiornata la sezione “Energia” del sito regionale ed ha fornito il servizio di “newsletter” mensile con circa 513 iscritti a dicembre 2014. Il servizio COA ha proseguito la collaborazione con l’Assessorato attività produttive, energia e politiche del lavoro negli aspetti operativi connessi alla chiusura delle pratiche relative alla legge regionale 3/2006, poi sostituita dalla legge regionale 26/2012, in particolare nelle istruttorie valutative e nella valutazione e gestione, assieme ad ARPA, di progetti dimostrativi. Infine, nel corso del 2014, il COA energia ha: i) fornito supporto tecnico a diversi tavoli di lavoro regionali e interregionali; ii) provveduto ad effettuare le verifiche tecniche e le relative istruttorie per il bando promosso dalla Camera valdostana delle imprese e delle professioni “Promozione ed efficienza energetica nel sistema territoriale alpino: il corretto efficientamento energetico come vantaggio competitivo dell’impresa”. 16 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 Interventi in favore della ricerca e sviluppo Nel corso dell’anno 2014 il Servizio Studi e Assistenza alle Imprese ha istruito 6 domande di contributo a valere sulla legge regionale 7 dicembre 1993 n. 84, presentate presso l’Assessorato regionale Attività Produttive, Energia e Politiche del Lavoro, di cui una è stata oggetto di rinuncia prima della conclusione dell’iter istruttorio. A fronte di 5 domande di contributo valutate positivamente da parte del Comitato tecnico, la Giunta regionale ha deliberato 4 contributi per 1,4 milioni di euro nei primi mesi del 2015 (una pratica è in attesa di deliberazione). Nel corso del 2014 la Giunta regionale ha altresì deliberato le quote aggiuntive di contributo, a valere sui fondi PORFESR 2007/2013, per le aziende operanti nell’area industriale Cogne di Aosta e nella Pépinière d’Entreprises di PontSaint-Martin: - per il 2013 circa 0,6 milioni di euro relativi a tre progetti in corso di svolgimento; - per il 2014 circa 0,4 milioni di euro relativi a tre progetti in corso di svolgimento. È stato verificato l’avanzamento di 13 progetti di ricerca e sviluppo e sono stati erogati contributi a favore di altrettante aziende per un importo di circa 5 milioni di euro (rispetto ai 3 milioni di euro del 2013), di cui 4,7 milioni di euro a valere su fondi regionali (comprensivi di 1,6 milioni di euro a favore di un’azienda che ha concluso due progetti negli anni precedenti) e 0,3 milioni di euro a valere su fondi POR-FESR 2007/2013. Per la valutazione tecnico-scientifica dei piani di ricerca e sviluppo il Servizio si è avvalso, come peraltro già avvenuto negli anni passati, della collaborazione di alcuni dipartimenti del Politecnico di Torino, del Politecnico di Milano e dell'Università degli Studi di Genova. La legge regionale 23 dicembre 2014 n. 16, entrata in vigore il 1° gennaio 2015, ha previsto l’introduzione della modalità di presentazione delle domande a bando (in sostituzione di quella a sportello) e ha abbassato i massimali di contributo a 500.000 euro per le grandi imprese, 250.000 euro per le medie imprese e 125.000 euro per le piccole imprese. Interventi in favore delle nuove imprese innovative Nel corso dell’anno 2014 il Servizio Studi e Assistenza alle Imprese ha istruito due pratiche, di cui una è stata ammessa ai benefici della legge regionale 14 giugno 2011 n. 14 e una è stata archiviata in seguito a rinuncia da parte del proponente prima della conclusione dell’iter istruttorio. In seguito alle valutazioni del Comitato tecnico è stato deliberato un contributo a valere sulla L.R. 14/2011 per 0,3 milioni di euro. Nell’esercizio 2014 non sono state effettuate erogazioni di contributo. Presso Finaosta sono istituiti due fondi di dotazione per i contributi in favore delle nuove imprese innovative destinati, rispettivamente, alle risorse comunitarie e alle risorse regionali. La legge regionale 23 dicembre 2014 n. 16, entrata in vigore il 1° gennaio 2015, ha modificato la L.R. 14/2011, con particolare riferimento a due aspetti: - il contributo massimo concedibile per impresa è passato da euro 300.000 a euro 150.000; - l’intensità massima dell’agevolazione è passata dal 75% al 60% delle spese ammissibili. Nell’ambito delle attività connesse con la gestione della L.R. 14/2011, il Servizio Studi e Assistenza alle Imprese ha svolto anche attività di assistenza alle imprese start-up interessate a insediarsi in Valle d’Aosta, interagendo con Vallée d’Aoste Structure e con la Struttura regionale competente in materia d’industria, con particolare riferimento 17 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 all’applicazione della normativa comunitaria per la verifica della classificazione delle imprese in base alla dimensione aziendale. Interventi in regime di leasing convenzionato Nell'ambito delle tradizionali attività di finanziamento a valere sull’art.5 della L.R. 7/2006 (Gestione Ordinaria), una quota degna di nota continua ad essere rappresentata dagli interventi di locazione finanziaria mobiliare e immobiliare in regime convenzionato con primarie società di leasing. Tali convenzioni consentono alle imprese che realizzano investimenti nel territorio regionale di sottoscrivere contratti di leasing a condizioni particolarmente agevolate grazie alla sottostante provvista finanziaria erogata da Finaosta S.p.A.. Le società di leasing ad oggi convenzionate sono: Unicredit Leasing S.p.A., Mediocredito Italiano S.p.A.; Iccrea BancaImpresa S.p.A., Biella Leasing S.p.A., Ubi Leasing S.p.A. e Alba Leasing S.p.A., la cui convenzione è stata formalizzata nel corso del mese di novembre 2014. Nel corso dell’esercizio sono state effettuate erogazioni per un totale di circa euro 8 milioni (euro 21 milioni nel 2013) a fronte di n. 45 operazioni di leasing agevolate (n. 49 nel precedente esercizio). Le nuove delibere nel corso dell’esercizio ammontano a complessivi euro 6 milioni circa (euro 9 milioni nel 2013) per un totale di n. 39 nuove operazioni (n. 33 nell’anno precedente). Alla data di chiusura del bilancio l’accordato complessivo a favore delle società di leasing risultava essere pari a oltre 84 milioni di euro (n. 256 contratti) di cui 8 milioni di euro di impegni per provviste ancora da erogare (nel 2013 rispettivamente euro 88 milioni di accordato complessivo e euro 11 milioni di impegni da erogare). Ad ottobre 2014 è stata sottoscritta una convenzione anche con Alba Leasing S.p.A. portando a 6 il numero complessivo delle convenzioni in essere con le principali società operanti nel mercato del leasing. Ufficio estero di Parigi – Maison du Val d’Aoste L’Ufficio estero di Parigi, Ufficio di Promozione turistica e culturale della Regione Autonoma della Valle d’Aosta Maison du Val d’Aoste, ha operato con continuità nella propria sede. Le attività si sono sviluppate lungo i seguenti ambiti operativi: • informazione turistica • organizzazione di mostre di artisti valdostani • attività di promozione enogastronomica • attività di stage con l’inserimento di giovani valdostani • attività di public relation e lobby istituzionale • attività di gestione dell’immobile di proprietà e adempimenti tecnici e amministrativi inerenti: manutenzioni ordinarie, straordinarie e gestione problematiche condominiali • sostegno a progetti di operatori valdostani principalmente nell’ambito di operazioni commerciali e culturali A fronte dell’attività ordinaria di informazione turistica e accoglienza di seguito si riepilogano le principali attività extra ordinarie sviluppate nell’esercizio. Nel mese di gennaio l’Ufficio Maison du Val d’Aoste ha preso parte alla giornata organizzata dall’”Association des Levalloisiens d’Origine Valdôtaine”, a Levallois-Perret e sempre a gennaio il Presidente della Regione ha accolto i Presidenti delle Associazioni Emigrés per la consueta riunione annuale. Nella stessa data si è tenuto il vernissage della mostra degli artisti Denise Ponziani e Angelo Lasagna “Couleurs, traditions, contes et comptines” e in tale occasione la Maison du Val d’Aoste ha accolto tutti i valdostani arrivati a Parigi per partecipare a l’annuale manifestazione dell’Arbre de Noël de l’Union valdôtaine de Paris. 18 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 Sempre nel mese di gennaio, sono stati confezionati e inviati alle agenzie di viaggio parigine, precedentemente contattate dei dossier appositamente assemblati concernenti l’offerta turistica invernale del territorio valdostano, Nel mese di febbraio l’Ufficio ha partecipato al Salone Internazionale dell’Agricoltura, dedicandosi al presidio costante dello stand allestito per la suddetta manifestazione; oltre 700 mila persone hanno visitato il Salone apprezzando notevolmente i prodotti valdostani. L’Ufficio ha effettuato attività di comunicazione e promozione della Mostra “Au-delà des savoirs et des techniques” organizzata dal Liceo Artistico di Aosta. In occasione delle Journées de la Francophonie il personale dell’Ufficio è intervenuto, via webcam, al dibattito organizzato presso il Salone delle Manifestazioni del Palazzo regionale illustrando i principali campi d’azione, gli eventi organizzati presso l’Ufficio e l’opportunità per i giovani studenti valdostani di partecipare agli stages promossi da FINAOSTA di concerto con la Regione. Nel mese di marzo 2014 sono stati accolti gli alunni dell’Istituto Professionale Regionale Turistico di Saint-Vincent, sono state loro illustrate la storia e le attività della Maison du Val d’Aosta, con particolare attenzione alle strategie di marketing turistico portate avanti dalla Francia in campo mondiale e all’analisi del profilo tipo di turista francese. Sempre nel mese di marzo è stata inaugurata la mostra “Au-delà des savoirs et des techniques”, realizzata in collaborazione con gli studenti del Liceo Artistico di Aosta. Nel mese di maggio, la Maison du Val d’Aoste ha partecipato, con un proprio stand promozionale, ai campionati parigini della Pasta, tenutisi presso il ristorante “Da Fabio”. Nel mese di maggio si è lavorato sulla preparazione della mostra “Codice Maquignaz dell’artista Gabriele Maquignaz inaugurata nel mese di giugno. Sempre nel mese di giugno l’Ufficio ha provveduto a fornire il necessario supporto tecnico e logistico all’Università La Sorbonne per l’organizzazione di un seminario di 300 persone in Valle d’Aosta e inoltre si è aperta la “Semaine italienne de Paris” con l’installazione di uno stand della Maison du Val d’Aoste sulla Place d’Italie, antistante il Municipio del tredicesimo arrondissement. Ulteriori attività di rilievo sono state la partecipazione alla Festa della Musica, presso lo stand dell’ALOV a LevalloisPerret e l’incontro a Rugins, tra alcune aziende valdostane enogastronomiche e due dei più importanti importatori e distributori operanti sul territorio francese. Nel mese di luglio l’Ufficio ha partecipato al Days Off, presso la Cité de la Musique, con l’intento di proporre gruppi musicali valdostani per l’edizione della Festa della Musica 2015. Si è inoltre effettuata la distribuzione dei cataloghi della mostra “Codice Maquignaz” a 23 gallerie d’arte moderna di Parigi e si è tenuto un incontro con una delegazione del Municipio del tredicesimo arrondissement al fine di incrementare la partecipazione di gruppi musicali e teatrali valdostani in occasione dell’edizione 2015 della “Semaine italienne de Paris”. Nel mese di agosto il personale della Maison è rientrato in Valle d’Aosta per partecipare alla trentanovesima Rencontre valdôtaine des Emigrés che si è tenuta nel Comune di Pollein. Il mese di agosto si è concluso con un incontro con l’Amministratore del sito internet della società “A spasso per Parigi” per definire la messa in rete delle iniziative condotte dalla Maison du Val d’Aoste. Nel mese di settembre si è lavorato per fornire assistenza tecnica all’Assessorato al Turismo per la partecipazione al Salon Marbeuf e inoltre si è partecipato con attività di scouting all’IFTM (Salone professionale del turismo) a Porte de Versailles. Nel mese di ottobre l’Ufficio ha partecipato alla serata dedicata alla Valle d’Aosta, organizzata dalla Scuola di lingua italiana a Parigi “Polimnia” presentando la Regione agli studenti e ai partecipanti presenti. Si è inoltre visitato il Sial 19 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 (Salone dell’industria agroalimentare) coordinando un incontro conoscitivo tra il direttore della suddetta manifestazione e il rappresentante della Cooperativa Produttori Latte e Fontina. In vista della settimana gastronomica valdostana presso il ristorante “il Settimo”, in programma per il mese di dicembre, nel mese di novembre si è lavorato sull’organizzazione al fine di proporre un menù esclusivamente composto da portate di cucina valdostana, e per definire gli aspetti di marketing relativi al lancio dell’evento. Nel mese di novembre si sono registrati l’aumento della richiesta di prodotti valdostani da parte del mercato al dettaglio di Parigi, con particolare riferimento ai vini e al miele, e un aumento considerevole della richiesta di informazioni circa l’offerta turistica valdostana per la stagione invernale. Il mese di dicembre è stato caratterizzato dalla preparazione del Salone Internazionale dell’Agricoltura concordando con l’Assessorato le modalità di intervento. Si è inoltre tenuta la settimana gastronomica valdostana presso il ristorante “Il Settimo” di Parigi. Il mese è stato caratterizzato dalla preparazione dell’edizione 2015 dell’Arbre di Noel con particolare riferimento alla predisposizione della mostra dell’artista Gianfranco Anzola e agli aspetti organizzativi e logistici. Ufficio estero di Bruxelles – Bureau de Représentance de Bruxelles Nel corso del 2014, l’Ufficio ha seguito direttamente l’avvio della nuova programmazione dell’Unione europea per il periodo 2014-2020. In particolare, è continuata l’attività di reperimento, analisi ed elaborazione dei documenti riguardanti i Programmi a gestione diretta comunitaria. La documentazione è stata inviata ai soggetti per i quali l’Ufficio ritiene che le relative politiche di settore possano avere un’incidenza, con particolare riguardo ai programmi concernenti le tematiche prioritarie del programma di maggioranza regionale: ambiente - attività produttive - beni culturali - energia - istruzione - lavoro -trasporti - sanità - sicurezza - turismo - università. L’Ufficio si è altresì impegnato a monitorare l’evoluzione dei nuovi pacchetti legislativi europei in materia di Politica di Coesione e Politica Agricola Comune. Seguendo le linee di indirizzo delineate dalla Giunta regionale è stata dedicata una particolare attenzione al settore turistico al quale è stata riconosciuta una dimensione orizzontale che attraversa diversi programmi e politiche europee, dall’ambiente alle piccole e medie imprese, dalla ricerca alla cultura e alla salvaguardia del patrimonio europeo. Per quanto riguarda i programmi tematici, il personale dell’Ufficio ha provveduto all’aggiornamento della documentazione resa disponibile sul sito web della Regione, sezione Europa, inserendovi i nuovi programmi adottati a cavallo tra il 2013 e il 2014 e pubblicando regolarmente gli inviti a presentare proposte della Commissione europea. L’Ufficio ha fornito assistenza tecnica alle strutture regionali anche per quanto riguarda i loro rapporti con gli organi, gli organismi e gli uffici comunitari oltre che con Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Unione europea e ha assicurato un collegamento costante con le altre rappresentanze regionali italiane, principalmente attraverso il Coordinamento degli Uffici di Rappresentanza delle Regioni italiane a Bruxelles (URC) e tramite la partecipazione a diversi incontri multilaterali. Il personale dell’Ufficio ha, inoltre, risposto a richieste specifiche provenienti dalle Strutture regionali e riguardanti aspetti particolari e più dettagliati della legislazione comunitaria e dei programmi a gestione diretta. Al fine di svolgere tale attività al meglio, sono stati presi contatti con diversi rappresentanti delle Istituzioni europee e di altre organizzazioni di interesse nel panorama comunitario. L’Ufficio ha regolarmente portato avanti le attività di monitoraggio dell’evoluzione della legislazione e della giurisprudenza comunitaria. L’analisi di tale evoluzione è stata costantemente inoltrata alle strutture regionali al fine di rispondere alle esigenze specifiche di ciascun dipartimento od organo valdostano potenzialmente interessato. 20 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 L’Ufficio ha poi provveduto a tenere informate le Strutture regionali sulle procedure d’infrazione di rilevanza nazionale e regionale. Il secondo semestre del 2014 è stato poi segnato dalla Presidenza italiana dell’Unione che l’Ufficio ha seguito direttamente partecipando agli eventi e alle riunioni organizzati dalla Rappresentanza Permanente e dal Coordinamento informale degli Uffici di rappresentanza (URC). L’Ufficio si è impegnato in particolare a dare il proprio contributo in materia di cultura e sanità e, durante il semestre italiano di Presidenza, sono stati organizzati due side events proprio su queste tematiche. La struttura di rappresentanza regionale, conformemente alle competenze affidategli con DGR n. 2158 del 25 luglio 2008, ha fornito supporto alla partecipazione e alle attività del rappresentante valdostano in seno al Comitato delle Regioni, in particolare dal punto di vista logistico. In particolare, il referente FINAOSTA si è occupato direttamente delle attività di assistenza e supporto al Presidente della Regione, dott. Augusto Rollandin, per quanto riguarda la partecipazione ai lavori delle commissioni (ENVE, EDUC) e delle sedute plenarie. Il referente FINAOSTA ha, inoltre, seguito direttamente i negoziati relativi all’accesso al gruppo politico Alleanza Europea del Comitato delle Regioni e si è occupato del monitoraggio dei negoziati in vista del nuovo mandato del CdR che ha preso il via dal mese di febbraio 2015. L’Ufficio ha infine seguito il processo di creazione della nuova Strategia Macroregionale Alpina (EUSALP) partecipando direttamente alle conferenze e ai seminari di informazioni organizzati nel corso del 2014. Si segnalano in questo senso la Conferenza degli Stakeholder del 1-2 dicembre 2014 e l’approvazione del parere del Comitato delle Regioni “Una strategia regionale Alpina per l’Unione europea” durante la plenaria del 3-4 dicembre 2014. La Valle d’Aosta ha partecipato direttamente alla creazione del parere grazie al lavoro svolto dal Presidente della Regione con il supporto del Dipartimento Politiche Strutturali e Affari Europei e dell’Ufficio di Rappresentanza a Bruxelles. EVENTI Di concerto e in collaborazione con le Strutture regionali competenti e/o interessate, nonché con altri organismi del tessuto economico valdostano, l’Ufficio ha realizzato diverse iniziative finalizzate alla promozione e allo sviluppo del panorama regionale, con particolare riferimento ai settori del turismo e della produzione agroalimentare tipica. Gli eventi a cui l’Ufficio ha preso parte sono i seguenti: Festa dell’Europa, Journée portes ouverstes interinstitutionelle, 17 maggio 2014: Come da tradizione ormai, l’Ufficio ha garantito anche quest’anno la partecipazione all’evento. Anche nell’edizione di quest’anno lo stand istituzionale non ha compreso altri partner e lo staff dell’Ufficio si è concentrato sull’informazione e sulla promozione dell’offerta turistica, culturale ed enogastronomica della Valle d’Aosta. Scopo generale della manifestazione era quello di avvicinare i cittadini all’Unione Europea e farne conoscere le sue particolarità, non solo istituzionali; Open Days - Settimana europea della regioni e delle città, 6-9 ottobre 2014: In occasione dell’edizione 2014 degli Open Days, l’Ufficio ha co-organizzato, in data 8 ottobre, l’atelier “L’approccio cluster: vie innovative verso una rafforzata competitività regionale”, come partner associato del conglomerato Cluster for Growth, composto dalla regione Umbria, dai voivodati polacchi di Swietokrzyskie e Podlaskie, dal comune turco di Silivri, dall’Irlanda del Nord, dalla Navarra e dalla Regione di Bruxelles-Capitale. Per la Valle d’Aosta ha partecipato in qualità di relatore il dott. Francesco Fionda dell’Assessorato Attività Produttive, Energia e Politiche del Lavoro. L’evento, ospitato nella sede di rappresentanza dell’Irlanda del Nord ha voluto presentare gli aspetti politici della gestione delle nuove Smart Specialisation Strategies a livello regionale e le buone pratiche in materia di cluster d’impresa per l’innovazione e la crescita economica. 21 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 Nel corso del 2014 l’Ufficio ha, inoltre, proseguito la collaborazione con i responsabili degli Uffici di rappresentanza a Bruxelles dell’Euroregione Alpi-Mediterraneo, anche mediante incontri informali periodici. L’Ufficio ha assicurato la partecipazione attiva alle riunioni organizzate dalla Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Unione europea, dall’Ambasciata italiana presso il Belgio, dall’Istituto italiano di cultura di Bruxelles, e, soprattutto, a quelle di Coordinamento degli Uffici di Rappresentanza delle Regioni italiane a Bruxelles (URC), strumento informale che gli uffici regionali italiani hanno formato per razionalizzare e ottimizzare le proprie attività. Associazione Forte di Bard Il 2014 ha rappresentato il nono esercizio dell’Associazione Forte di Bard, ente di diritto privato cui Finaosta S.p.A. contribuisce operativamente, in veste di socio sostenitore, anche con l’inserimento di un proprio dirigente nel Consiglio di Amministrazione in veste di Consigliere Delegato e con la prestazione di servizi di management. L’Associazione annovera in quote paritarie tra i suoi soci fondatori la Regione Valle d’Aosta e le due Fondazioni bancarie private Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT. I risultati conseguiti nel corso del 2014, anche in considerazione della contrazione delle risorse messe a disposizione da parte dei soci, ammontano a circa 280 mila visitatori, dato in crescita rispetto all’esercizio precedente, anche grazie ai progetti straordinari relativi alla Mostra “Montserrat. Capolavori dell’Abbazia” e alla produzione cinematografica “Avengers” e sono da considerarsi soddisfacenti in termini di gestione economica delle entrate, di perseguimento degli obiettivi di contenimento dei costi e di riscontri da parte dei media di settore e con un feedback di ben 9620 secondi Radio, 12200 secondi TV e 1071 articoli di stampa. L’anno in esame è stato caratterizzato da 5 eventi espositivi di grande valore artistico-culturale concretizzatisi nella Grande Mostra “Montserrat. Opere maggiori dell’Abbazia” che ha consuntivato 48.276 visitatori, produzione diretta dell’Associazione e prima mondiale; “Sergio Larrain. Vagabondages” ulteriore prestigioso con l’Agenzia Fotografica Magnum Photos, mostra che ha fatto registrare 14.501 ingressi e che ha visto il Forte di Bard come prima location dopo le venue dei produttori; “Pablo ha fatto registrare 34.836 visitatori prima italiana del progetto autoriale organizzato in partenariato con il prestigioso Museo Picasso di Munster; il consueto appuntamento con “Wildlife Photographer of the year Award” alla quinta edizione, scelto da 27.997 visitatori e la seconda edizione del “Progetto WorldPressPhoto” destinato a diventare un appuntamento fisso al Forte di Bard con 6.731 ingressi in un solo mese di apertura. Oltre al mantenimento dei principali format del Forte di Bard quali ad esempio “I Colloqui del Forte”, “Meteolab” e la linea dei “Worshop”, l’esercizio ha visto il consolidamento di due grandi progetti: il MonterosaWalserUltraTrail, competizione di Trail e UltraTrail ambientata alle pendici del Monterosa sui territori Walser dell’alta Valle del Lys; Napoleonica, seconda edizione della rievocazione dello storico assedio Napoleonico che ha attirato al Forte circa 9.000 spettatori. Ai suddetti va aggiunto inoltre il Capodanno al Forte. A livello museale si sono erogati i servizi di visita e laboratoriale dei percorsi del Museo delle Alpi, di Alpi dei Ragazzi, delle Prigioni e del percorso esterno. Inoltre sono proseguite le attività di test e progettazione logistica del Museo del Forte in apertura nei primi mesi del 2015. E’ inoltre proseguita l’attività volta a costituire progressivamente anche una collezione interna al Forte, attraverso le opere acquisite nell’ambito dei contratti espositivi negoziati, talune acquisizioni e i comodati/depositi negoziati con collezionisti e gallerie. Ciò è sfociato nell’allestimento e apertura al pubblico di due percorsi di arte moderna e contemporanea, di cui l’uno dedicato all’artista Francesco NEX e l’altro ad alcune opere di varie correnti e provenienze organizzate negli spazi denominati FdB modern. Durante l’esercizio è proseguita l’attività di networking finalizzata a sviluppare relazioni e far conoscere il Forte di Bard a livello nazionale e internazionale oltre a avviare lo sviluppo di nuovi progetti. 22 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 L’anno è stato inoltre caratterizzato dall’analisi e preparazione progettuale dei grandi progetti invernali di “Josef Koudelka. Vestiges” e di “Astrattismo in Europa” a tutt’ora in corso, oltre alla impostazioni di nuove linee espositive per il secondo semestre e una pianificazione di medio periodo. Durante l’anno lo staff del Forte, con particolare riferimento al primo trimestre, è stato molto intensamente impegnato nella gestione del progetto MARVEL Avengers: Age of Ultron che ha necessitato di una fase contrattuale e di una fase operativa molto intense condotte con molta soddisfazione rispetto alle ricadute sul territorio, quantificate dalla produzione stessa a livello economico diretto durante le riprese in euro 2,5 milioni e soprattutto in termini di immagini e visibilità stante la ampissima diffusione delle immagini girate in Valle e soprattutto in relazione al Forte di Bard a livello mondiale attraverso i trailers online e alla data odierna anche in considerazione della effettiva dominanza straordinaria che riveste il Forte di Bard all’interno del film, già primo assoluto nelle classifiche mondiali dopo una settimana dall’uscita nei teatri. Per quanto attiene ai flussi programmati nell’esercizio sono ammontati a 913 gruppi ripartiti in 197 gruppi laboratori didattici, 55 gruppi Alpi dei Ragazzi e 661 gruppi visite Assistite. Per quanto attiene le sole scolaresche in totale il numero di alunni in visita al Forte nel corso del 2014 è stato di 7.953 unità. Sono inoltre proseguite le collaborazioni di comarketing con diversi enti: possiamo ricordare al riguardo la convenzione ADAVA (Associazione degli Albergatori della Valle d’Aosta), estesa a numerosi alberghi che ha visto 1.912 nel 2014. Il Forte ha inoltre sviluppato operazioni di comarketing con importanti realtà no-profit quali il FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) e la Associazione Torino Musei (48.174 ingressi) e il Touring Club Italiano, e commerciali quali l’outlet Vicolungo-The Style Outlet, la Società Sitrasb, le Terme di Saint-Vincent e di Prè Saint Didier, gli impianti di risalita Monterosa Ski e Monte Bianco. Si è inoltre potenziata l’importante collaborazione con il Rafting Aventure di Chavonne con l’avvio di un percorso di navigazione con sbarco diretto al Forte stesso. Anche nel 2014 le mostre temporanee e gli eventi estivi hanno rappresentato il fattore determinante per assicurare al Forte le seconde visite e l’interesse da parte dei media. Di natura straordinaria e di pari portata la produzione del film “Avengers: Age of Ultron”. Al riguardo si segnala come il suddetto progetto e i risultati conseguiti abbiano comportato un elevato assorbimento di tempo da parte del Consigliere Delegato e di parte della struttura. In termini di interventi straordinari effettuati dall’Associazione per conto della Regione, sulla base dei contenuti finanziamenti stanziati, si segnalano gli interventi di tamponamento dei sottotetti dell’Opera Ferdinando e Vittorio, prive di tali occlusioni essenziali al fine di preservare gli impianti da eventi atmosferici e intrusione di animali; gli interventi di coibentazione e impermeabilizzazione dei locali denominati Scuderie e Casa Urbano; interventi manutentivi straordinari sugli ascensori; interventi di automazione accensione e spegnimento luci spazi pubblici; interventi di sostituzione serramenti vani Piazza di Gola. L’esercizio è stato inoltre caratterizzato dal potenziamento del Bookshop attraverso l’ampliamento delle referenze e il miglioramento nella gestione dei flussi di accesso. E’ inoltre stata avviata una gestione diretta in economia anche a fronte dei mancati riscontri di interesse da parte del mercato dell’Hotel Cavour et des Officiers, progettato nell’ambito del progetto originario del Forte di Bard e preso in consegna dall’Associazione a beneficio dei visitatori del Forte. Nel corso dell’esercizio il modello di Governance ha confermato la direzione in capo al Consiglio di Amministrazione con una struttura operativa snella e a base allargata, intorno ad un modello di lavoro organizzato per processi orizzontali e per progetti. L’azione gestionale è stata improntata al principio di ricerca di efficienze e economicità sul lato dei costi, 23 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 con azioni volte alla eliminazioni di duplicazioni/sovrapposizioni di costi, economie di scala, analisi make/buy, ottimizzazione della programmazione dei diversi segmenti di offerta, concentrazione delle risorse sulle attività a maggior ritorno, ricerca di contribuzioni finanziarie esterne, esperimento di analisi volte a verificare ambiti di efficienza e di risparmio energetico. Rapporti con le società partecipate nell’ambito della Gestione Ordinaria I rapporti con le società partecipate e le relative quote di partecipazione sono elencati in apposite tabelle riportate nella parte B - sezione 9 – e nella parte D – sezione 6 - della nota integrativa. Di seguito si riportano sinteticamente le attività svolte dalle società ritenute più significative ai fini del presente documento; l’elencazione è formulata sulla base della percentuale di partecipazione indicata tra parentesi accanto alla ragione sociale di ogni società. La società AOSTA FACTOR S.p.A. (79%) ha proseguito regolarmente la propria attività nel settore del factoring. Il bilancio 2014 chiude con un utile pari a 2,2 milioni di euro (1,4 milioni di euro nel precedente esercizio), al netto di rettifiche di valore per deterioramento di crediti per 2,1 milioni di euro (1,7 milioni nel 2013) e imposte di competenza dell’esercizio per 1,1 milioni di euro. Il risultato economico conseguito risulta essere il migliore mai realizzato dalla Società. Il turnover realizzato ammonta a 820 milioni di euro, in aumento del 9% circa rispetto al 2013 (752 milioni di euro), principalmente realizzato in Lombardia (30%), in Piemonte/Liguria (25%) ed in Valle d’Aosta (14%). Il risultato del bilancio chiuso al 30 giugno 2014 dalla PILA S.p.A. (57%), titolare delle attività funiviarie dell'omonima area sciistica direttamente collegata al capoluogo regionale, è positivo come negli anni precedenti. L’esercizio in esame è il primo successivo al perfezionamento della fusione per incorporazione delle società Funivie Gran Paradiso S.p.A., Grand Saint Bernard S.p.A. e Siski S.r.l.. La stagione invernale 2013/14 si è rivelata sotto l’aspetto delle condizioni nivometeorologiche non particolarmente favorevole ed il continuo perdurare del maltempo, soprattutto nei fine settimana, associato alle continue nevicate, ancorché non particolarmente abbondanti, non solo ha inciso significativamente sulla frequentazione dei comprensori ma anche sull’impiego di personale e mezzi battipista per la manutenzione delle piste. Le difficili condizioni metereologiche registrate sul comprensorio di Crevacol, ed in particolare modo le temperature estremamente elevate per il periodo che non hanno permesso di ricorrere in maniera efficace all’impianto di innevamento programmato, hanno ritardato l’apertura al pubblico degli impianti sino alla data del 26 dicembre. La stazione di Pila è stata aperta per un totale di 143 giorni, quella di Crevacol, considerando la ritardata apertura, per un totale di 95 giorni ed il comprensorio di Cogne per un totale di 106 giorni. Nel complesso la stazione di Pila ha registrato circa 429.900 presenze, contro le 428.300 (+0,38%) della passata stagione. I ricavi netti di biglietteria invernale si sono attestati a circa 7,87 milioni di euro, registrando un +2,5% rispetto alla stagione precedente (7,68 milioni di Euro). Il comprensorio di Crevacol ha registrato 29.654 presenze contro le 35.476 (-16%) della passata stagione; il parco giochi di Flassin ha registrato 6.416 presenze contro le 5.933 (+8%) della passata stagione. I ricavi netti di biglietteria invernale sono stati pari a circa 410 mila euro, registrando un -10% rispetto alla stagione precedente (455 mila euro), cui vanno a sommarsi ricavi netti di biglietteria del parco giochi di Flassin per circa 51 mila euro (+124% rispetto alla passata stagione che è stata condizionata dalla riduzione delle tariffe a causa dell’indisponibilità del tappeto). Il comprensorio di Cogne ha registrato 32.194 presenze, contro le 29.936 (+7%) della passata stagione. I ricavi netti di biglietteria invernale si sono attestati a circa 269 mila euro, registrando un +13% rispetto alla stagione precedente (237 24 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 mila euro), cui vanno a sommarsi ricavi netti di biglietteria del parco giochi di S. Orso per circa 79 mila euro (+39% rispetto alla passata stagione) e ricavi netti di biglietteria del fondo per circa 110 mila euro (+10% rispetto alla passata stagione). Il bilancio al 30 giugno 2014 della Pila S.p.A. si è chiuso con un utile di 565 mila euro, contro un utile di 632 mila euro al 30 giugno 2013 e di 395 mila euro al 30 giugno 2012. La società FUNIVIE MONTE BIANCO S.p.A. (35%) concessionario della parte italiana della tratta funiviaria transfrontaliera che collega Courmayeur alla località francese di Chamonix, continua a profondere il massimo impegno per un tempestivo e puntuale avanzamento del programma di rinnovo del complesso funiviario. Nel corso del 2014 sono proseguiti i lavori di costruzione, sospesi durante l’inverno con uno stato di avanzamento a dicembre 2014 pari all’82%. L’esercizio 2013/14 è stato nuovamente penalizzato dai problemi legati ai provvedimenti cautelativi emanati dal Comune di Courmayeur e dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta in relazione all’evoluzione del movimento franoso del versante ovest del Mont de La Saxe, che hanno imposto la chiusura dell’impianto dall’8 aprile al 4 maggio 2014 compresi. I lavori del nuovo complesso funiviario, come già detto, stanno procedendo nel rispetto del cronoprogramma e nel corso del 2015 la nuova funivia verrà aperta al pubblico. La partecipazione nel Consorzio di garanzia fidi VALFIDI S.C. è stata acquisita alla fine del 2009 con lo scopo di dotare lo stesso consorzio dei requisiti patrimoniali necessari per l’iscrizione tra gli Enti finanziari vigilati da Banca d’Italia la cui tipologia è riportata nell’art. 107 del T.U.B.. Tale iscrizione è avvenuta il 27.04.2010. L’attività di rilascio garanzie da parte del consorzio è proseguita regolarmente nel 2014 e la Società ha chiuso l’esercizio 2014 in sostanziale pareggio, confermando il trend positivo dei precedenti esercizi. Rapporti con le società partecipate per conto della Regione nell’ambito della Gestione Speciale I rapporti con le società partecipate e le relative quote di partecipazione sono elencati in due tabelle riportate nella parte D - sezione 1 - della nota integrativa. Nel settore della produzione e vendita dell’energia elettrica, nel quale opera la società CVA S.p.A. (100%), il 2014 ha purtroppo confermato le previsioni negative formulate nel corso dell’anno precedente, e si sono vanificati i timidi segnali di ripresa di inizio 2014. L’anno e si è chiuso con un ulteriore calo della domanda elettrica nazionale, assestatasi a 309 TWh, in contrazione del 3% sul 2013. Questo ulteriore calo segna ben tre anni di “recessione elettrica” (20122014). Tali cali consecutivi non si registravano dalla seconda Guerra Mondiale . Ancora, in cinque degli ultimi sette anni la domanda elettrica ha registrato una discesa. Con la flessione registrate nel 2014 la richiesta elettrica torna indietro di 12 anni collocandosi al di sotto del 2002. La richiesta di energia elettrica per abitante si colloca addirittura ai livelli del 1999, con un consumo pro-capite inferire di circa il 13% rispetto alla punta del 2007. Se al calo complessivo della domanda elettrica concorre il risparmio energetico attuato da famiglie ed imprese, è innegabile che la crisi e le conseguenti difficoltà del sistema industriale hanno giocato, e giocano, un peso determinante in questa costante discesa dei consumi del Paese . Il calo della domanda si è registrato sull’intero territorio nazionale. Il calo della richiesta elettrica ha comportato una discesa della produzione netta del 4%, risultato di un ulteriore contrazione della produzione termica del 9.7% - la domanda di gas per usi termoelettrici a dicembre 2014 ha subito una riduzione record del 21%, con una contrazione su base annua del 14.6% - e un incremento della produzione da fonti rinnovabili del 6.8%. 25 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 La dinamica di crescita della produzione da fonti rinnovabili è la risultante dell’incremento della potenza istallata nel comparto fotovoltaico ed eolico e della produzione record per gli impianti idroelettrici che hanno prodotto 58 TWh, con un aumento del 7% sul 2013 e il 35% in più sul 2012. Quanto sopra non può che portare ad un pesante effetto sul prezzo dell’energia. Il prezzo dell’elettricità sulla Borsa elettrica ha chiuso il 2014 con una flessione del 17.3%, continuando la caduta già registrata nel 2013 del 16.6%. Con riferimento allo scenario prezzi, al 31 dicembre 2014 la quotazione media del PUN TWA (Prezzo Unico Nazionale Time Weighted Average), si è attestata quindi a 52.08 euro/MWh dai 62.99 euro/MWh del 2013 e i 75.48 euro/MWh del 2012. Il crollo del prezzo elettrico è ancora più evidente se si considera che il prezzo mensile più alto, registrato in ottobre a seguito di un aumento del prezzo del gas e di alcune limitazioni sull’import dalla Svizzera, è stato inferiore alla media annua del 2013. Il calo ha caratterizzato tutte le fasce orarie, con lo stesso impatto del -16% nelle ore di picco e ore di fuori picco, mentre nei giorni festivi il calo è stato del - 20%. L’andamento positivo della produzione idroelettrica nazionale è riflesso dalla produzione delle centrali idroelettriche di proprietà della CVA S.p.A e del Gruppo. La produzione ha infatti raggiunto i 2.988 GWh, rispetto ai 3.103 GWh del 2013 (-3.7%), anno che vantava livelli record con un incremento del 9% sui 2.824 GWh del 2012. Complessivamente, considerando la produzione idroelettrica realizzata dalla controllata Valdigne Energie S.r.l. (81 GWh), dagli impianti fotovoltaici della sede, di Botticino e La Tour, oltre a quelli della controllata CVA Sole S.r.l. per complessivi 15,3 GWh, degli eolici delle controllate Piansano Energy S.r.l. e Saint Denis Vento S.r.l. pari a complessivi 77,5 GWh, la produzione totale da fonte rinnovabile è stata di circa 3.162 GWh, rispetto a 3.286 GWh del 2013 e ai 2.923 GWh nel 2012. Il valore della produzione della C.V.A. S.p.A. è stimato pari a circa 200.000 migliaia di Euro, in calo rispetto a 228.542 migliaia di Euro del 2013. La variazione negativa è dovuta per la quasi totalità alla caduta dei prezzi dell’energia (11 euro/MWh misurato in termini di PUN). A livello di Gruppo, il fatturato consolidato è atteso superiore a 1.100.000 migliaia di Euro. La contrazione del valore della produzione ha trascinato nella stessa direzione il margine operativo lordo (EBITDA), che si stima posizionato a 130.000 migliaia di Euro rispetto a 160.408 migliaia di Euro nel 2013. L’Utile ante Imposte (EBT) è stimato pari a 85.000 migliaia di Euro rispetto a 105.458 migliaia di Euro dell’anno precedente e sconta, tra l’altro, accantonamenti per rischi ed oneri per circa 3.000 migliaia di Euro e un accantonamento straordinario per il piano “isopensioni” di circa 6.000 migliaia di euro. Corre, inoltre, l’obbligo evidenziare il rating di merito creditizio del gruppo CVA, attribuito da parte di Moody’s ( “Baa1”) e di FitchRatings (“A”) che ha visto confermare l’outlook “stabile” in ragione del più favorevole atteggiamento degli Istituti sul merito a lungo termine della Repubblica Italiana e della posizione finanziaria netta attiva del Gruppo e della CVA S.p.A. La società STRUTTURA VALLE D’AOSTA S.r.l. (100%) non ha ancora approvato il bilancio al 31.12.2014. Le perdite degli ultimi esercizi sono dovute principalmente ai costi che la Società sostiene per la manutenzione dei fabbricati e alle difficoltà riscontrate nell’avviare a pieno regime le aree disponibili per gli insediamenti produttivi. Il bilancio del 2013 ha chiuso con una perdita di 1,69 milioni di euro (l’esercizio 2012 si era chiuso con una perdita di poco meno di 3 milioni di euro). Per quanto concerne il 2014 si segnala che, ai sensi del comma 4 dell’art. 2 della L.R. 10/2004 e di quanto previsto dalla D.G.R. 1589 del 14 novembre 2014, è stata esperita ed aggiudicata, da parte della Finaosta S.p.A., la gara per la valutazione dei beni facenti parte del patrimonio immobiliare regionale (destinati alla trasformazione e 26 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 commercializzazione dei prodotti agricoli) che dovranno essere conferiti nel patrimonio della Società. La valutazione di cui sopra è in corso e entro la fine del 2015 è previsto il perfezionamento del conferimento dei beni. La società COMPLESSO OSPEDALIERO UMBERTO PARINI S.r.l. (100%) è stata costituita nel novembre del 2009 e si occupa della ristrutturazione e dell’ampliamento dell’Ospedale regionale e delle aree adiacenti. Il bilancio chiuso al 31.12.2014, presenta un pareggio in quanto un’apposita convenzione prevede la copertura dei costi di gestione con un corrispettivo di pari importo erogato da Finaosta a valere sui fondi di Gestione speciale. La Società, nell’esercizio che ci occupa, ha proseguito la propria attività finalizzata alla realizzazione del nuovo complesso ospedaliero di Aosta che si articola in 5 fasi. Ultimata la prima fase (cunicolo di via Roma), nel mese di febbraio 2014 sono stati avviati i lavori della seconda fase (scavo archeologicamente assistito propedeutico all’avvio dei lavori della terza fase). A luglio 2014 sono venuti alla luce reperti dell'età del ferro che hanno portato alla proroga del termine di ultimazione dei lavori al 22 dicembre 2014 a all’approvazione della perizia di variante n. 2. All'inizio di novembre 2014 è emerso un cumulo di pietre e nell'ipotesi si trattasse di "tumulo" dell'età del ferro, è iniziata un’ulteriore indagine archeologica che ha comportato la concessione, a richiesta dell'impresa, di ulteriore proroga del termine dei lavori al 3 marzo 2015. Da dicembre 2014 a febbraio 2015 nell'area del "tumulo" è proseguita l'esplorazione per definirne l'ingombro e la natura (tumulo funerario con al centro un inumato maschile con corredo di spada e parte terminale del fodero). Il 3 marzo 2015 è stata concessa, a richiesta dell'impresa, ulteriore proroga del termine di ultimazione dei lavori al 18 maggio 2015 al fine di: • definire in contraddittorio direzione lavori/impresa lo stato di fatto; • ottenere dalla direzione scientifica le specifiche progettuali di messa in sicurezza del tumulo; • aggiornare, in base a quanto sopra, la perizia di variante n. 2 per eseguire - a conclusione del contratto nell'ambito delle residue risorse disponibili - i lavori di messa in sicurezza del tumulo e di esplorazione parziale dell'area 1 fino allo strato "sterile" (depositi III millennio). Riguardo ai restanti lavori da effettuare, si segnala, inoltre, che a seguito dell'applicazione della risoluzione del Consiglio regionale n. 436/XIV, del 13 febbraio 2014, di subordinazione della gara a verifica di "sostenibilità economica" del progetto esecutivo e della successiva delibera della Giunta regionale n. 1495 del 24 ottobre 2014 a riconsiderare detto progetto in funzione di minori spese d'investimento per 5,8 milioni di euro, non è stata esperita la gara per l'aggiudicazione dei lavori di terza fase (ampliamento polo tecnologico, parcheggio sud, corpo H24, "hospital street"). Tenuto conto di quanto sopra, l’attività di revisione del progetto esecutivo della terza fase, avviata il 31 ottobre 2014 in esecuzione di quanto stabilito dalla DGR 1495/14, è stata sospesa in attesa delle determinazioni che l’Amministrazione regionale vorrà assumere in ordine al trattamento finale dei reperti emersi. Per i motivi sopra esposti la Società non ha ancora presentato il piano annuale dei lavori e il programma pluriennale. Analogamente, a novembre 2009 è stata costituita la società NUOVA UNIVERSITÀ VALDOSTANA S.r.l. (100%) che si occupa della riqualificazione della caserma Testafochi e delle aree militari al fine di realizzare un Polo universitario. Il bilancio chiuso al 31.12.2014 presenta un pareggio in quanto un’apposita convenzione prevede la copertura dei costi di gestione con un corrispettivo di pari importo erogato da Finaosta a valere sui fondi di Gestione speciale. Per ciò che concerne le Caserme Battisti, Ramires e l’Eliporto militare di Pollein, nel corso dell’anno 2014 sono state realizzate la gran parte delle opere di ristrutturazione previste, che dovrebbero terminare nel corso del 2015. 27 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 Per quanto riguarda il Polo Universitario, nel corso del 2014 è avvenuta la consegna dei lavori del 1°lotto del Polo universitario, sospesi poi nel mese di novembre 2014 in conseguenza dei ricorsi relativi alla gara della direzione lavori. Nel corso del 2015, a seguito della pronuncia del TAR sul ricorso relativo alla gara per la direzione lavori, la Società ha aggiudicato tale appalto e i lavori di costruzione sono stati ripresi. Successivamente, è stato presentato un nuovo ricorso sempre sulla gara relativa alla direzione lavori, che risulta essere in attesa di pronuncia da parte del Consiglio di Stato. Nel 2014 l’attività della società AUTOPORTO VALLE D’AOSTA S.p.A. (98%) è consistita nella gestione del complesso autoportuale, oltre che nella conclusione della realizzazione degli interventi di riqualificazione dell’edificio Botteghe artigiane per trasformarlo a “energia zero”. I lavori sono stati ultimati nel mese di gennaio 2014. Nel 2014 la società ha sottoscritto 18 nuovi contratti di locazione, 8 rinnovi ed ha risolto 11 contratti; al 31/12/2014 le unità non locate erano complessivamente 19 (4 uffici, 2 negozi, 7 depositi e 6 archivi). La società ha chiuso l’esercizio con una perdita pari a 126 mila euro. Per quanto riguarda la società consortile PROGETTO FORMAZIONE s.c.r.l., (92%) è proseguita nel 2014 l’attività formativa in linea con quella dei precedenti esercizi. Il bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sarà approvato entro la fine del prossimo mese di giugno. CMBF S.p.A. (92%), ha chiuso l’esercizio 2013/14 con un risultato positivo. La frequentazione del comprensorio è cresciuta rispetto alla precedente stagione del 2%: le presenze totali sono state pari a 457 mila, contro le 448 mila della precedente stagione e le 407 mila unità di quella 2011/12. Per via di quanto sopra, i ricavi delle vendite, pari a poco meno di 11,2 milioni di euro, sono cresciuti rispetto all’esercizio precedente (11 milioni di euro, +1,8%) ed anche rispetto a quelli della stagione 2011/12 (9,9 milioni di euro). A questo risultato ha contribuito il saldo dello scambio di biglietteria MBU con i comprensori della valle di Chamonix che si è attestato a 568 mila euro (424 mila euro nella precedente stagione, 363 mila euro in quella ancora precedente). Il valore della produzione si è attestato a poco più di 12,8 milioni di euro, contro i 12,2 milioni di euro del passato esercizio. La società CERVINO S.p.A. (86%) ha chiuso l'esercizio 2013/14 con un utile di 667 mila euro, contro un utile di 39 mila euro circa nel passato esercizio (utile di 1,2 milioni di euro nel 2011/12). La stagione invernale si è aperta a Cervinia il 19 ottobre 2013, per un totale di 189 giorni, 7 giorni in meno rispetto alla passata stagione. Le altre stazioni sono rimaste aperte: Valtournenche per 149 giorni, Torgnon per 104 giorni e Chamois per 91 giorni. Le nevicate più importanti si sono verificate nella seconda metà di novembre 2013. Gli incassi lordi della stagione dei 4 comprensori hanno realizzato il record storico attestandosi a poco meno di 22 milioni di euro, con una crescita del 5,5% rispetto alla stagione precedente; la crescita, rispetto all’inverno 11/12, è stata dello 0,6%, e, rispetto all’inverno 10/11, l’incremento è stato dell’11,6%. L’andamento dei primi ingressi del comprensorio Breuil-Cervinia Valtournenche si attesta a circa 649 mila unità, in crescita del 2,5%, con quasi 16 mila primi ingressi in più rispetto all’anno passato; rispetto all’inverno 11/12 si rileva un calo del 6,2%, con 43 mila primi ingressi in meno. Per quanto riguarda le altre stazioni si possono evidenziare le buone performance di incassi di Torgnon che chiude con un + 7,3% rispetto alla stagione passata e un +16% rispetto all’inverno 2011/2012. Il comprensorio di Chamois ha invece evidenziato un calo del 16% rispetto alla scorsa stagione e del 3,1% rispetto alla stagione invernale 2011/2012. Il 13 gennaio 2014, il Consiglio di amministrazione della società ha dato avvio alla gara volta alla realizzazione di un importante investimento (oltre 6 milioni di euro) nel settore dell’innevamento artificiale. La procedura si è formalmente avviata il 31 gennaio 2014 e in data 10 luglio 2014 il Consiglio di amministrazione ha deliberato l’aggiudicazione 28 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 definitiva. Successivamente, uno dei soggetti esclusi, ha impugnato davanti al TAR per la Valle d’Aosta l’aggiudicazione definitiva dell’appalto. A seguito, pertanto, dei ricorsi in essere, la società ha deliberato di rinviare l’investimento al 2015. La stagione estiva 2014 per Cervinia è iniziata il 28 giugno 2014 e gli impianti fino a Plateau Rosà sono rimasti aperti fino al 7 settembre 2014, per un periodo complessivo di 72 giorni, pari a quello delle passate stagioni. L’andamento delle vendite complessive è stato condizionato dalle sfavorevoli condizioni atmosferiche fino alla metà di agosto; nella seconda metà del mese e a inizio settembre, grazie al miglioramento del tempo, la società ha recuperato una piccola parte delle perdite subite nell’inizio di stagione. Su 72 giorni di apertura a Cervinia, 20 sono stati i giorni di chiusura degli impianti sul ghiacciaio svizzero, con una percentuale di chiusura del 28%, peggior dato degli ultimi 10 anni. MONTEROSA S.p.A. (81%), proprietaria e gestore del comprensorio “Monterosa Ski” nelle Valli di Ayas, Gressoney e Champorcher, ha chiuso il bilancio 2014 con una perdita di 1,2 milioni di euro, contro una perdita di 2,1 milioni di euro registrata nel 2012/13 (nel 2011/12 il risultato d’esercizio era negativo per poco meno di 1,3 milioni di euro). La stagione invernale 2013/14 si è rivelata sotto l’aspetto delle condizioni nivometeorologiche non particolarmente favorevole. Il maltempo che ha caratterizzato diversi fine settimana, associato alle continue nevicate, ancorché non particolarmente abbondanti, non solo ha inciso significativamente sulla frequentazione dei comprensori ma anche sull’impiego di personale e mezzi battipista per la manutenzione delle piste. Ciò nonostante i proventi netti di biglietteria sono stati pari a 13,9 milioni di euro, contro 13,2 milioni di euro del precedente esercizio e 11,1 milioni di euro del 2011/12. L’andamento dei primi ingressi risulta in ripresa rispetto allo scorso anno ma non sufficiente a garantire un’inversione di tendenza rispetto al quinquennio precedente. FUNIVIE PICCOLO SAN BERNARDO S.p.A., (69%) titolare dell'area italiana del comprensorio sciistico internazionale costituito tra le stazioni di La Thuile e di La Rosière (Savoia - Francia) denominato "Espace San Bernardo" ha chiuso il bilancio al 30 giugno 2014 con una perdita di 598 mila euro, contro un risultato negativo pari a 131 mila euro del precedente esercizio. Le temperature piuttosto rigide registrate alla fine del mese di novembre, unitamente alla poca neve naturale, hanno permesso di confermare l’apertura, seppur in modo parziale, della stagione 2013/14, programmata per il 30 novembre. La festività dell’Immacolata è stata caratterizzata da una scarsa affluenza; il giorno 14 dicembre è stato aperto il collegamento internazionale. Le temperature piuttosto elevate e la scarsità di precipitazioni nevose si sono susseguite per tutto il mese di dicembre rendendo molto difficoltosa l’apertura degli ultimi impianti e delle piste ancora chiuse. Le vacanze di fine anno sono state caratterizzate da una massiccia affluenza e da condizioni meteo favorevoli; l’inizio di gennaio, fino alla festività dell’Epifania, ha visto un’importante presenza di turisti a La Thuile. Il difficile inizio della stagione (nel mese di dicembre gli incassi hanno registrato un decremento del 7,5% rispetto all’anno precedente) è proseguito con risultati negativi nei mesi di gennaio (-5%) e febbraio (-12%); nel mese di marzo gli incassi sono finalmente cresciuti (+21,5%), mentre il mese di aprile è tornato a segnare valori negativi (-13%). A fine stagione gli incassi lordi segnano un +1,23% rispetto all’esercizio precedente. I passaggi totali sono aumentati del 7% e i primi ingressi dell’8,30%; per contro, analizzando le presenze dei soli clienti italiani, esse sono diminuite del 2,30% . La società SERVIZI PREVIDENZIALI VALLE D’AOSTA S.p.A. (50%) presta principalmente servizi amministrativi e contabili a favore del fondo di previdenza integrativa regionale (FOPADIVA). La società si configura come “In house 29 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 diretta” della Regione Autonoma Valle d’Aosta in quanto l’altro 50% del capitale è detenuto direttamente dalla stessa. Il bilancio al 31 dicembre 2014 ha chiuso con un utile pari a 5 mila euro, in crescita rispetto al precedente esercizio. Nel corso del 2014, la società ha proseguito nella campagna di informazione e formazione in materia di previdenza al fine di mantenere ed incrementare le adesioni ai fondi pensione territoriali. La società SIMA S.p.A. (49%), ha proseguito, per effetto dell’Accordo siglato tra Heineken Italia S.p.A. e Finaosta S.p.A. l’attività di affitto di azienda, con annessi servizi di logistica e manutenzione, alla società Heineken Italia S.p.A., chiudendo il bilancio al 31 dicembre 2014 con un risultato negativo pari a 0,4 milioni di euro rispetto all’utile di 0,9 milioni di euro realizzato nel 2013. GOVERNO SOCIETARIO, ASSETTI ORGANIZZATIVI E SISTEMI DI CONTROLLO Finaosta S.p.A. adotta il modello di governance tradizionale che, anche nel rispetto di quanto disciplinato dall’Organo di Vigilanza in materia di gestione e controllo dei rischi, attribuisce specifiche responsabilità, in base alle rispettive competenze, ai seguenti organi: - il Consiglio di Amministrazione che rappresenta l’“organo con funzione di supervisione strategica”, ovvero l’organo al quale sono attribuite funzioni di indirizzo della gestione sociale (ad esempio, mediante esame e delibera in ordine alle operazioni strategiche della società); - il Comitato Esecutivo, la Direzione Generale e le Vice Direzioni Generali che rappresentano gli “organi con funzione di gestione”, ovvero le funzioni aziendali alle quali spettano o sono delegati compiti di gestione corrente, intesa come attuazione degli indirizzi deliberati nell’esercizio della funzione di supervisione strategica; - il Collegio Sindacale che rappresenta l’“organo con funzione di controllo”, ovvero l’organo preposto a vigilare sull’osservanza delle norme di legge, regolamentari e statutarie, sulla corretta amministrazione, sull’adeguatezza degli assetti organizzativi di Finaosta S.p.A.. Completano il quadro delle Direzioni 3 unità di business: - la Direzione Uffici Esteri e Relazioni Esterne, - la Direzione Istruttorie, - la Direzione Studi e Assistenza alle Imprese, oltre a tre di staff: - la Direzione Amministrazione e Finanza - la Direzione Legale e Contenzioso ; - la Direzione Risorse Umane e Organizzazione. Coerentemente al suo costante sviluppo, all’iscrizione tra gli intermediari finanziari ex art. 107 T.U.B. e all’attenzione riposta nella definizione di un sistema di gestione e controllo dei rischi nel quale è assicurata la netta separazione delle funzioni di controllo da quelle produttive, Finaosta S.p.A. si è dotata di specifiche funzioni aziendali a supporto dell’Organo Amministrativo e di quello di gestione della Società. Al primo fa riferimento il Servizio Controllo Interno, mentre al secondo il Servizio Gestione Rischi / Funzione Antiriciclaggio ed il Servizio Compliance. Dal punto di vista operativo e nel rispetto di quanto stabilito dalla normativa di Banca d’Italia sono stati delineati i seguenti livelli di controllo: - I livello - controlli di linea: sono svolti nell'ambito delle attività operative che vengono svolte quotidianamente da parte delle singole unità organizzative e dei responsabili dei vari uffici, sono diretti ad assicurare il corretto svolgimento delle operazioni, normalmente sono incorporati nelle singole procedure operative; 30 Finaosta S.p.A. - Bilancio d’esercizio 2014 II livello - controlli sulla gestione dei rischi: sono affidati al Risk Manager e sono finalizzati a verificare che: le unità organizzative aziendali svolgano le mansioni e rispettino i limiti loro assegnati; i controlli di linea siano eseguiti in modo regolare e nel rispetto delle procedure; l'operatività sia coerente con gli obiettivi di rischio - rendimento attesi. Inoltre il Servizio Gestione Rischi / Funzione Antiriciclaggio ha la responsabilità di coordinare e verificare le attività che permettono la gestione del rischio riciclaggio. A seguito della riorganizzazione aziendale dell’agosto 2014, l’Ufficio Monitoraggio Anagrafiche, istituito nell’agosto 2013 nell’ambito del Servizio Gestione Rischi/Funzione Antiriciclaggio, è stato collocato a diretto riporto del neo costituito Servizio Monitoraggio Crediti. Al fine di garantire il proseguimento del monitoraggio costante dell’adeguata verifica della clientela, il cui presidio diretto spetta a Servizio Gestione Rischi Funzione Antiriciclaggio, ma operativamente è effettuato da Servizio Monitoraggio Crediti, la responsabile del Servizio Gestione Rischi Funzione Antiriciclaggio ha proposto alla Responsabile del Servizio Monitoraggio Crediti la formalizzazione di un “Accordo di Servizio” (AdS) tra le due funzioni citate, avente ad oggetto la pianificazione/rendicontazione semestrale delle controparti da convocare per gli adempimenti connessi al tema in oggetto. Tale AdS è, ad oggi, a tutti gli effetti, operativo. - II livello – controlli di conformità alle norme: sono affidati al Servizio Compliance, istituito nel corso del 2012, e sono finalizzati a verificare che le procedure interne siano coerenti con l’obiettivo di prevenire la violazione di determinate normative esterne (leggi e regolamenti) e di autoregolamentazione (codici di condotta, codici etici) applicabili a Finaosta S.p.A. Dei risultati dell’attività svolta viene costantemente informata la Direzione Generale e periodicamente il Consiglio di Amministrazione. - III livello - revisione interna (Internal Auditing): attività di competenza della funzione di Internal Auditing. L'Internal Auditing avendo accesso a tutte le attività, i dati e le documentazioni aziendali, svolge un ruolo volto ad individuare andamenti anomali, violazioni delle regole delle procedure e soprattutto a garantire l'adeguatezza e la funzionalità del sistema dei controlli interni nel suo complesso come definito dall’Organo Amministrativo della Società. Dei risultati dell’attività svolta vengono periodicamente informati il Consiglio di Amministrazione, la Direzione Generale ed il Collegio Sindacale. Il controllo contabile di Finaosta S.p.A. è esercitato da una società di revisione che svolge le proprie funzioni secondo quanto previsto dall’art.14 del Decreto Legislativo 27 gennaio 2010, n.39 Infine, si segnala che Finaosta S.p.A., adottando il Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/01, ha istituito un Organismo di Vigilanza collegiale che monitora costantemente il rispetto della normativa, ne cura l’implementazione e periodicamente relaziona le attività poste in essere all’Organo Amministrativo. GESTIONE DEL RISCHIO DI CREDITO Le principali fonti del rischio di credito sono riconducibili agli impieghi sotto forma di finanziamenti (mutui). Questi vengono erogati utilizzando i fondi della gestione ordinaria e/o quelli dei fondi di rotazione ovvero della gestione speciale. L’esposizione verso il rischio di credito è differente a seconda delle diverse fonti: è completamente a carico di Finaosta S.p.A. nella gestione ordinaria, è normalmente a carico della Regione Autonoma Valle d’Aosta per quanto riguarda la gestione speciale, ad eccezione delle operazioni di cui alle DGR 453/2011 e 1465/2012, è mista per i fondi di rotazione. Considerazioni più di dettaglio in merito al rischio di credito vengono fornite nella parte D - sezione 3 della nota integrativa. 31 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 L'attività di erogazione di mutui è, per la maggior parte, regolata da leggi regionali che impongono, tra l’altro, la tipologia di controparti, i limiti massimi di importo erogabile, i tassi di interesse da applicare, la durata del finanziamento. E' discrezione di Finaosta S.p.A. effettuare le valutazioni economico finanziarie dei progetti presentati a corredo della richiesta di finanziamento, avendo cura di effettuare una verifica della congruità delle garanzie offerte, sempre nel rispetto delle indicazioni statutarie che impongono alla società di concorrere allo sviluppo socio-economico del territorio regionale. Sempre tramite le fonti di Gestione Ordinaria vengono erogate provviste a società di leasing che provvedono a reimpiegarle presso loro clienti nell’ambito di una convenzione stabilita con Finaosta S.p.A. in cui è specificato, tra l’altro, che ogni rischio connesso alle operazioni di leasing, compreso quello di credito, è a totale carico della società di leasing. Finaosta S.p.A., per contro, deve gestire il rischio di controparte, incluso in quello di credito, nei confronti delle società di leasing stesse. Al 31.12.2014, il portafoglio crediti (mutui) è composto al 98% da posizioni in bonis, il restante 2% è allocato nelle fasce di crediti non performing. L’esposizione lorda delle suddette posizioni è pari, rispettivamente, al 95% e al 5%. Al fine di evidenziare i valori assoluti e percentuali relativi alle esposizioni per finanziamenti (mutui) a rischio, si riporta il seguente prospetto. 4.198 9.327 1,3% 5.162 55,3% 4.165 Altr finanz. Deteriorati 27.004 3,7% 6.195 22,9% 20.809 29.202 4,0% 6.536 22,4% 22.665 Totale Att. Deteriorate 38.677 5,4% 13.670 35,3% 25.007 38.529 5,3% 11.699 30,4% 26.830 Totale Attività in bonis 682.250 94,6% 1.605 0,2% 680.644 682.839 1.848 0,3% 680.991 Totale Finanziam enti 720.926 100,0% 15.275 2,1% 705.651 721.368 100,0% 13.546 1,9% 707.821 94,7% % di copertura Esposizione netta 64,0% % di copertura 7.475 Rettifiche di valore % su tot finanziamenti 1,6% Esposizione netta 11.673 Rettifiche di valore Esposizione lorda Bilancio 2013 Sofferenze Esposizione lorda % su tot finanziamenti Bilancio 2014 Dagli importi sopra indicati si evincono le seguenti considerazioni rispetto all’esercizio precedente: - gli impieghi lordi sono pressoché invariati, così come la ripartizione tra bonis e deteriorati; - le rettifiche di valore specifiche hanno registrato un incremento di circa 2 milioni di euro; rapportate all’esposizione lorda generano, in termini percentuali, una copertura delle attività deteriorate pari al 35%. Si precisa, infine, che il processo di monitoraggio del credito è stato oggetto di rivisitazione nel corso del 2014 con l’obiettivo di rafforzare le attività e le modalità con cui sono periodicamente riesaminate le esposizioni da finanziamento (mutui). L’Organo Amministrativo della Società, facendo anche seguito ai rilievi di Banca d’Italia presenti nel rapporto ispettivo ricevuto in data 27 gennaio 2014, ha istituito, in data 22 agosto, una nuova struttura operativa denominata Servizio Monitoraggio Credito nell’ambito della Vice Direzione Generale Investimenti e Sistemi. L’unità organizzativa risulta composta da 3 persone dedicate unicamente all’attività di revisione istruttoria delle controparti finanziate e a fungere da elemento di coordinamento tra tutte le strutture organizzative coinvolte nel monitoraggio del rischio di credito e nella relativa valutazione. Il Servizio ha sostanzialmente operato nel corso dell’ultimo trimestre del 2014 disciplinando le regole connesse con la propria attività e dando contestuale avvio 32 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 all’attività di revisione istruttoria. Durante l’adunanza del 18 dicembre 2014 il Consiglio di Amministrazione ha approvato la procedura interna che descrive modalità operative, ruoli, compiti e responsabilità della nuova struttura aziendale. Inoltre, quale ulteriore elemento di coordinamento e interazione tra le strutture coinvolte nell’attività in esame, è stato istituito il “Comitato Monitoraggio del Credito” presieduto dal responsabile della Vice Direzione Generale Investimenti e Sistemi ed è composto dalla responsabile della Direzione Legale e Contenzioso, dalla responsabile del Servizio Monitoraggio Credito e dalla responsabile del Servizio Gestione Rischi Funzione Antiriciclaggio. L’organo collegiale ha poteri deliberativi in ordine alla valutazione del merito creditizio delle controparti finanziate oggetto di revisione e alla classificazione del credito che, per quanto riguarda le sole posizioni per cui ci sarà una proposta di stato a sofferenza, saranno portate all’attenzione della Direzione Generale. Complessivamente, dalla sua istituzione e fino al mese di aprile del corrente esercizio, il Servizio Monitoraggio del Credito ha sottoposto ad aggiornamento istruttorio 170 pratiche, corrispondenti a un’esposizione di 21 milioni di euro circa, di cui 123 relative a privati (esposizione di 7,3 milioni di euro circa) e 47 a imprese (esposizione 14 milioni di euro circa). L’attività di revisione ha condotto alla riclassificazione a incaglio manuale di 5 pratiche, di cui 3 riferite ad imprese e 2° privati, e all’appostazione a sofferenza di una pratica riferita a un privato. FATTI DI RILIEVO DELL’ESERCIZIO La Giunta regionale con deliberazione n. 453 del 4 marzo 2011 avente per oggetto “Conferimento di incarico a Finaosta S.p.A. per il ricorso all’indebitamento a sostegno degli investimenti regionali previsti dall’articolo 40 della legge regionale n. 40/2010. impegno di spesa”, aveva dato incarico a Finaosta di contrarre, per il periodo 2011-2015, una linea di credito, senza obbligo di tiraggio, per un importo massimo di euro 371.000.000 a beneficio del fondo in gestione speciale, di cui 180.000.000 milioni attivabili nel triennio 2011-2013. Le risorse finanziarie così acquisite dovevano essere utilizzate per finanziare una serie di interventi strutturali prevalentemente concentrati nei settori degli impianti funiviari, della sanità e della pubblica istruzione. Finaosta ha quindi richiesto al sistema bancario la concessione di una prima quota del mutuo, pari a 95 milioni di euro, da erogare entro il 31 dicembre 2013, tenuto conto della rimodulazione degli investimenti prevista dalla summenzionata delibera di Giunta. Quale controparte finanziatrice è stata individuata Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. (CDP) e nel mese di ottobre del 2013 si è proceduto con l’erogazione a saldo della quarta ed ultima tranche del finanziamento per complessivi a 95,6 milioni di euro, interamente destinati ai beneficiari nel corso del 2014. In data 18.09.2014 è stato quindi stipulato un nuovo contratto con Cassa Depositi e Prestiti, per un ammontare deliberato di 40 milioni di euro e tiraggi registrati al 31.12.2014 per 30 milioni di euro, dei quali 12,8 milioni di euro ancora da destinare ai beneficiari, ridotti a 8,8 milioni alla data odierna. La Giunta regionale, con deliberazione n. 1465 del 20 luglio 2012, aveva incaricato Finaosta S.p.A., in Gestione Speciale, di perfezionare due operazioni di mutuo chirografario di cui la prima tra Finaosta S.p.A, e Compagnia valdostana delle acque - CVA S.p.A. per il reperimento dei fondi necessari alla seconda operazione tra Finaosta S.p.A. e Casino de la Vallée S.p.A per il finanziamento di parte del piano di sviluppo di quest’ultima società; entrambi i mutui chirografari sono stati stipulati nel mese di settembre 2012 ad un tasso di interesse fisso (determinato in base alle condizioni di mercato, risultato pari al 6%) e con durata massima di anni 15 (più due anni di preammortamento) e interamente erogati nel corso del 2014. Con deliberazione di Giunta regionale n.1527 del 20 settembre 2013 Finaosta S.p.A. è stata incaricata di stipulare un ulteriore mutuo chirografario in Gestione Speciale con Casino de la Vallée S.p.A. destinato al finanziamento dei 33 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 maggiori oneri del piano di sviluppo della società; l’importo è pari a 10 milioni di euro con una durata massima di anni 20 (più due anni di preammortamento) e un tasso di interesse fisso (determinato in base alle condizioni di mercato, risultato pari al 6,04%). Le erogazioni di tale finanziamento sono iniziate nel 2014 e al 31.12.2014 sono stati erogati complessivamente 9,7 milioni di euro. Nel luglio 2014, con DGR 1125/2014 i tassi di entrambi i mutui sono stati modificati con validità 01.07.2014: - operazione in Gestione Speciale a rischio: dal 6% al 3,28%; - operazione in Gestione Speciale: dal 6,04% al 3,28%. Il 31.10.2014, inoltre, il Consiglio di Amministrazione ha accettato il mandato conferito con delibera del Consiglio regionale n. 823/XIV, approvata nella seduta del 23 ottobre 2014, con il quale si incarica Finaosta S.p.A.: - (…) di finalizzare un importo pari a 30.000.000 di euro dell’aumento di capitale al rimborso parziale del mutuo che la Casino de la Vallée S.p.A. ha in essere nei confronti di Finaosta S.p.A., ai sensi della deliberazione della Giunta regionale n. 1465 del 20 luglio 2012; - di rimborsare con l’importo di 30.000.000 di euro ricevuti dalla Casino de la Vallée S.p.A. il mutuo che la stessa Finaosta S.p.A. ha con la società Compagnia Valdostana delle Acque - CVA S.p.A.. A seguito di tali interventi, perfezionati in data 11.11.2014, il debito residuo del mutuo in Gestione Speciale a Rischio a fine esercizio si attesta a 20 milioni di euro. L’informativa su entrambe le operazioni (in Gestione Speciale e in Gestione Speciale a Rischio) viene prodotta con cadenza trimestrale per il Consiglio di Amministrazione. Al 31.12.2014 i finanziamenti risultano in regolare ammortamento. I valori segnalati al 31.12.2014 del rischio di credito (metodo standardizzato senza il ricorso ad ECAI) e del rischio operativo (metodo base) sono stati pari rispettivamente a 50,8 e 2,9 milioni di euro. Il Patrimonio di Vigilanza al 31.12.2014, al lordo del risultato d’esercizio, è pari a 200 milioni di euro, risultando quindi congruo sia rispetto all’assicurare un grado di solvibilità elevato, sia riguardo alla normativa dei “grandi rischi” prevista dalla Banca d’Italia, sia in considerazione delle esigenze di copertura dei rischi sopra indicati. La Vostra Società è soggetta all’esercizio dell’attività di direzione e coordinamento dell’Ente Regione Autonoma Valle d’Aosta. Si precisa che i rapporti intercorsi con l’Ente che esercita tale attività sono regolati secondo le disposizioni della legge costitutiva della Società, delle leggi regionali istitutive dei fondi di rotazione e delle relative convenzioni. Il risultato economico derivante da tale attività corrisponde alle commissioni attive maturate (voce 10 e 30 del Conto economico). Nella tabella che segue si evidenziano i costi sostenuti su mandato dell’Amministrazione regionale con indicati i rispettivi rimborsi. COSTI RICAVI Oneri sostenuti per conto RAVA 130.827 259.911 Centro Osservazione Energia (COA) 117.068 507.589 62.078.225 62.078.225 Appalti/Oneri Gestione uffici esteri Totale 341.998 336.816 62.668.118 63.182.541 Si precisa che i costi sostenuti per conto della Regione per l’attività di consulenza e per il COA non comprendono l’onere del personale di Finaosta. 34 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 Nei costi di gestione degli uffici esteri non sono compresi gli acquisti di beni durevoli che vengono iscritti all’attivo dello stato patrimoniale ed ammortizzati. Ai sensi dell’articolo 2497-bis del Codice Civile, si precisa inoltre che esistono rapporti con la Società Casino de la Vallée S.p.A. soggetta alla direzione e coordinamento del medesimo Ente. Di tali rapporti, eseguiti in ottemperanza a mandati conferiti dalla Giunta regionale, si dà ampia evidenza nella presente relazione e nella Nota integrativa, parte B Sezione 6.3. I RISULTATI ECONOMICI ED IL PATRIMONIO DI FINAOSTA Il bilancio della Vostra società chiude con un utile netto di euro 4.913.119, dopo aver operato: - rettifiche di valore nette su attività finanziarie per euro 1.744.333; - ammortamenti e rettifiche di valore di attività materiali e immateriali per euro 731.323; e conteggiato imposte a carico dell’esercizio per euro 2.068.341. Il predetto risultato di esercizio, unitamente alle riserve accumulatesi negli anni, porta il patrimonio netto della società a euro 223 milioni, corrispondente a circa il 17% degli impieghi (rappresentati prevalentemente da crediti e partecipazioni) della Vostra società, in essere al 31.12.2014. Il Patrimonio di vigilanza, comprensivo del risultato di esercizio, passa quindi da 206 milioni di euro al 31.12.2013 a 200 milioni di euro al 31.12.2014 quale effetto combinato della proposta di attribuzione a riserva dell’utile di esercizio, che ne aumenta il valore, e la sottoscrizione di un prestito obbligazionario subordinato computato nel patrimonio di vigilanza dell’emittente che è stato dedotto dal nostro patrimonio di vigilanza. Il capitale investito netto risulta incrementato rispetto allo scorso esercizio attestandosi a 1.288 milioni di euro (1.267 milioni al 31.12.2013) a causa principalmente dei maggiori crediti e debiti relativi all’operazione con Cassa Depositi e Prestiti. Nel corso dell’esercizio si è provveduto ad erogare 69,8 milioni di euro per finanziamenti a rischio diretto e sono state adottate delibere per 52 milioni di euro. Al fine di evidenziare le dinamiche e l’andamento dei principali aggregati di bilancio si espongono i dati dello stato patrimoniale nella tabella seguente con un commento delle voci più significative. 35 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 10. 40. 50. 60. 90. 100. 110. 120. 140. Voci dell'attivo Cassa e disponibilità liquidite Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Crediti Partecipazioni Attività materiali Attività immateriali Attività fiscali Altre attività TOTALE ATTIVO 31/12/2014 3.862 26.058.458 10.452.393 1.194.383.989 18.028.679 13.687.031 30.358 6.026.511 19.172.569 1.287.843.850 31/12/2013 23.639 983.740 250.615 1.206.773.895 18.028.678 14.359.102 45.182 6.888.462 19.270.096 1.266.623.409 ∆ -19.777 25.074.718 10.201.778 -12.389.906 1 -672.071 -14.824 -861.951 -97.527 21.220.442 10. 70. 90. 100. 110. 120. 160. 170. 180. Voci del passivo e del patrimonio netto Debiti Passività fiscali Altre passività Trattamento di fine rapporto del personale Fondi per rischi e oneri Capitale Riserve Riserve da valutazione Utile (Perdita) d'esercizio TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 31/12/2014 1.034.353.291 14.216.605 14.196.525 2.229.696 314.645 112.000.000 104.882.628 737.341 4.913.119 1.287.843.850 31/12/2013 1.015.608.035 15.576.677 15.305.845 1.998.548 331.291 112.000.000 101.790.432 988.150 3.024.431 1.266.623.409 ∆ 18.745.256 -1.360.072 -1.109.320 231.148 -16.646 0 3.092.196 -250.809 1.888.688 21.220.442 % -83,66 2.548,92 4.070,69 -1,03 0,00 -4,68 -32,81 -12,51 -0,51 1,68 % 1,85 -8,73 -7,25 11,57 -5,02 0,00 3,04 -25,38 62,45 1,68 Attività finanziarie disponibili per la vendita: l’incremento è conseguente alla sottoscrizione di un prestito obbligazionario con durata biennale emesso da un Istituto bancario. Crediti: l’importo rappresenta le operazioni di finanziamento verso la clientela e le operazioni di investimento della liquidità, con un incremento delle prime e una riduzione delle seconde. Altre attività: la voce è costituita prevalentemente da risconti non ricondotti relativi agli oneri fiscali dei contratti di mutuo che dovrebbero essere a carico della clientela ma che sono pagati da Finaosta in virtù di quanto stabilito dalle convenzioni in essere con l’Amministrazione regionale e da crediti della Gestione ordinaria nei confronti dei fondi regionali che trovano contropartita nella voce “Altre passività”. Debiti: ricomprende il debito verso l’Azionista per i fondi a rischio amministrati, pari a 882 milioni di euro, e i debiti verso clientela ed enti finanziari per le operazioni di finanziamento passivo precedentemente descritte con un importo pari a circa 152 milioni di euro. Altre passività: la voce è costituita prevalentemente dal fondo istituito per svalutare una garanzia rilasciata e dai debiti dei fondi regionali gestiti nei confronti della Gestione ordinaria; questi debiti hanno origine nel momento in cui Finaosta anticipa per conto del cliente il pagamento degli oneri fiscali che vengono rimborsati a rate nel periodo di ammortamento del finanziamento. Per meglio comprendere l’andamento dei risultati economici è stato riclassificato il conto economico nella tabella che segue e sono state commentate le voci più significative. 36 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 Voci 10. Interessi attivi e proventi assimilati 20. Interessi passivi e oneri assimilati Margine di interesse 30. Commissioni attive Commissioni nette Margine di intermediazione 100 Rettifiche di valore nette 110 Spese amministrative 120 Rettifiche di valore nette su attività materiali 130 Rettifiche di valore nette su attività immateriali 150 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 160 Altri proventi e oneri di gestione Risultato della gestione operativa 180. Utili (Perdite) da cessione di investimenti Utile (Perdita) dell'attività corrente al lordo delle imposte 190. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'attività corrente Utile (Perdita) dell'attività corrente al netto delle imposte UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO 31/12/2014 35.171.115 -20.629.013 14.542.102 4.031.582 4.031.582 18.573.684 -1.744.333 -9.396.753 -697.187 -34.136 -70.783 351.161 6.981.653 -193 6.981.460 -2.068.341 4.913.119 4.913.119 31/12/2013 ∆ 34.013.995 1.157.120 -17.815.627 -2.813.386 16.198.368 -1.656.266 3.824.359 207.223 3.824.359 207.223 20.022.727 -1.449.043 -3.275.257 1.530.924 -9.328.072 -68.681 -721.398 24.211 -74.415 40.279 -140.426 69.643 -194.042 545.202 6.289.117 692.536 2.223 -2.416 6.291.340 690.120 -3.266.909 1.198.568 3.024.431 1.888.688 3.024.431 1.888.688 % 3,4 15,8 -10,2 5,4 5,4 -7,2 -46,7 0,7 -3,4 -54,1 -49,6 -281,0 11,0 -108,7 11,0 -36,7 62,4 62,4 Margine di interesse: valore inferiore a quello del 2013 a causa, principalmente, dei maggiori interessi passivi che, si ricorda, comprendono l’incremento a rischio dei fondi regionali da riconoscere alla Regione Valle d’Aosta che si è attestato a 13,7 milioni di euro. I fondi con rischio a totale carico di Finaosta hanno registrato utili per 12,2 milioni di euro (10,4 nel 2013), mentre la quota di risultato dei fondi non a rischio relativa alla gestione della liquidità, che è considerata a rischio, è stata pari a 1,5 milioni di euro (2,3 nel 2013) su un risultato totale positivo di tali fondi pari a 136,9 (55,3 nel 2013) milioni di euro. I singoli incrementi sono dettagliati nella successiva tabella. Il margine di interesse riferito alla sola Gestione ordinaria, costituito interamente da interessi attivi, è sceso a 14,5 milioni di euro rispetto ai 14,8 milioni di euro del 2013. Si rammenta che tra gli interessi attivi sono ricomprese le commissioni attive percepite per la gestione dei fondi regionali a rischio, pari a 10,5 milioni di euro nel 2014 e 10,2 nel 2013. Commissioni nette: la voce è costituita prevalentemente dalle commissioni regionali percepite per la gestione dei fondi non a rischio. Rettifiche di valore nette: l’importo delle rettifiche di valore nette è riconducibile alle rettifiche analitiche operate sui crediti deteriorati che sono state pari a 4,6 milioni di euro (2,3 milioni su sofferenze, 2,2 milioni su incagli e 100 mila euro su scaduti deteriorati) e le riprese analitiche sono state pari a 2,6 milioni di euro (1,6 milioni su sofferenze e 1 milione su incagli). Le riprese nette relative alle pratiche in bonis sono pari a 250 mila euro. Spese amministrative: pressoché invariate rispetto a quelle del precedente esercizio. Il numero di dipendenti al 31.12.2013 era pari a 83 unità, di cui 9 dirigenti e 9 part-time. Nel corso dell’esercizio non si sono registrate nuove assunzioni e dimissioni; il numero dei dipendenti al 31.12.2014 era pari a 83 unità, delle quali 9 dirigenti e 7 part-time. 37 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 Incremento / decremento dei fondi (€/000) Leggi di riferimento Gestione speciale DGR 453/2011 e 1465/2012 573 L.R. 101/1982 24 L.R. 33/1973 997 L.R. 3/2013 7.628 L.R. 43/1996 469 L.R. 33/1993 11 L.R. 19/2001 1.958 L.R. 6/2003 554 L.R. 7/2004 6 L.R. 17/2007 7 L.R. 29/2006 29 L.R. 11/2010 1 Totale gestioni con rischio diretto 12.257 Gestione speciale 135.943 L.R. 46/1985 396 L.R. 62/1993 0 L.R. 22/1998 0 L.R. 84/1993 507 L.R. 9/2003 0 DOCUP OB.2 18 L.R. 11/2002 1 D.G.R. 2121/09 4 L.R. 52/2009 3 L.R. 14/2011 5 L.R: 20/2013 44 Totale gestioni senza rischio 136.921 Totale generale 149.178 I principali indicatori di risultato finanziari, raffrontati con quelli dell’esercizio precedente, vengono riportati nel seguente prospetto. Indici di redditività 2014 Utile netto / Patrimonio netto (ROE) 2,21% Utile netto / Totale attivo medio (ROAA) 2013 ∆ 1,39% 59% 0,10% 0,06% 60% Costi operativi netti / Margine di interesse 79,71% 84,78% -6% Spese del personale / Margine di intermediazione 40,12% 37,22% 8% Costi operativi netti / Margine di intermediazione 62,41% 68,59% -9% FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO ED EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE L’andamento dell’attività di erogazione di finanziamenti nel primo trimestre del nuovo esercizio è illustrato dalla tabella seguente. 38 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 Gestione Erogazioni (migliaia di euro) n. importo Ordinaria 2 1.994 L.R. 33/73 0 0 L.R. 76/84 120 6.583 L.R. 33/93 0 0 L.R. 43/96 7 473 L.R. 19/01 3 1.562 L.R. 6/03 7 496 L.R. 7/04 0 0 L.R. 29/06 0 0 139 11.108 44 1.540 L.R. 84/93 4 636 L.R. 9/03 0 0 Totali gestioni con rischio diretto Speciale DOCUP 0 0 L.R. 11/02 0 0 DGR2121/09 4 45 85 161 senza rischio 137 2.382 TOTALI 276 13.490 LR52/09 Totali gestioni In base alle informazioni sinora note alla Società, si prevede che l’evoluzione dell’attività di erogazione sia in linea con il normale andamento fino ad ora rilevato. Per quanto concerne l’operazione di finanziamento attivo a Casino de la Vallée SpA si evidenzia che nei primi mesi del 2015 non sono state effettuate ulteriori erogazioni a valere sul mutuo di Gestione speciale da originari 10 milioni di euro, pertanto la somma erogata è pari a 9,7 milioni di euro e quella ancora da erogare, ai sensi del contratto stipulato, sarà disponibile fino al 03/04/2016. L’articolo 30 della Legge regionale 19 dicembre 2014, n.13 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione autonoma Valle d’Aosta) ha autorizzato, per il finanziamento degli investimenti a valere su fondi di rotazione regionali, istituiti o da istituire con legge regionale, per il triennio 2015/2017, un indebitamento sotto forma di linea di credito, di durata massima quindicennale, presso il fondo di dotazione della gestione speciale di FINAOSTA S.p.A. di cui all'articolo 6 della l.r. 7/2006, per un importo massimo di euro 100.000.000. La società ha avviato contatti con le istituzioni creditizie con lo scopo di verificare a quali condizioni sia possibile adempiere al mandato conferitole. La Giunta regionale con deliberazione n. 153 del 6 febbraio 2015 ha conferito l’incarico a FINAOSTA S.P.A., ai sensi dell’art.. 6 della l.r. 16/03/2006, n. 7 e in attuazione della l.r. 29/09/2014 n. 9, per la sottoscrizione di capitale azionario 39 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 della Monterosa S.p.A. per un importo massimo complessivo di circa 5 milioni di euro, previa estinzione da parte della stessa Monterosa S.p.A. dei 76 mutui in essere a valere sulle leggi regionali 46/85 e 8/98, nonché sui fondi della Gestione Speciale. Il mandato è stato eseguito in data 16 febbraio 2015. Per quanto riguarda il rientro dei finanziamenti erogati, si evidenzia che la l.r. 13/2014 ha concesso l’opportunità di presentare un’ulteriore richiesta per la sospensione dei pagamenti delle rate nel 2015, limitatamente ad una semestralità. Il numero dei mutui erogati a valere sui fondi regionali per i quali la richiesta di sospensione del pagamento delle rate è stata accettata è riportato nella seguente tabella suddivisa per tipologia di finanziamento. Da evidenziare che la l.r. 13/2014 ha posto alle imprese operanti in taluni settori dei vincoli, legati ai risultati economici degli ultimi esercizi, riguardo la possibilità di presentare le domande di sospensione e, a differenza dei precedenti esercizi, non prevedeva la possibilità di presentare la domanda di sospensione per i finanziamenti stipulati nell’anno immediatamente precedente. La riduzione del numero delle domande presentate e dei mutui in essere aventi diritto a presentare la domanda si può ricondurre, quindi, anche a questo fattore e all’estinzione anticipata dei finanziamenti alla società Monterosa di cui al precedente paragrafo. Mutui sospesi Mutui in essere % sospensione Anno Imprese Privati Totale Imprese Privati Totale Imprese Privati Totale 2009 681 1.054 1.735 1.116 8.583 9.699 61% 12% 18% 2010 732 1.178 1.910 1.131 8.912 10.043 65% 13% 19% 2011 752 975 1.727 1.176 9.357 10.533 64% 10% 16% 2012 686 1.203 1.889 1.193 9.625 10.818 58% 12% 17% 2013 659 990 1.649 1.215 9.597 10.812 54% 10% 15% 2014 496 994 1.490 1.196 9.391 10.587 41% 11% 14% 2015 392 931 1.323 1.055 8.879 37% 10% 13% 9.934 Stante le modalità di gestione dei fondi regionali e considerando le giacenze di liquidità sui conti correnti e la possibilità di smobilizzo nel breve termine degli investimenti finanziari, il posticipo dei rientri connessi ai mutui di cui sopra non causerà particolari problematiche all’attività tipica di erogazione di finanziamenti. Il Consiglio di Amministrazione della società ha approvato in data 28.04.2015 il “processo interno di determinazione dell’adeguatezza patrimoniale (Internal Capital Adeguacy Assessment Process – ICAAP)”, conformemente a quanto disciplinato da Banca d’Italia nella circolare 216/96, Parte Prima, Capitolo V, Sezione XI. Attraverso un resoconto strutturato, predisposto con cadenza annuale, Finaosta S.p.A. illustra all'Organo di Vigilanza le caratteristiche fondamentali del processo, l'esposizione ai rischi individuati e l'entità del capitale ritenuta adeguata a fronteggiarli. Si evidenzia che la realizzazione del processo ICAAP, essendo legato all'esecuzione di attività anche operative che coinvolgono a diversi livelli tutte le funzioni aziendali, necessita di continui aggiornamenti. Le fasi dell'ICAAP sono riepilogate nelle seguenti attività: - individuazione dei rischi da sottoporre a valutazione; - misurazione dei singoli rischi e del relativo capitale interno; 40 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 - misurazione del capitale interno complessivo; - determinazione del capitale complessivo e riconciliazione con il Patrimonio di Vigilanza. Sulla base delle quantificazioni di capitale effettuate, si evidenzia come i rischi di c.d. primo pilastro assorbano al 31.12.2014 circa il 27% del Patrimonio di Vigilanza ed integrati da quelli di secondo pilastro conducano ad un assorbimento di circa il 32%. Si sottolinea, pertanto, come il capitale disponibile per fronteggiare i rischi non quantificati, oggetto di valutazione qualitativa ed inclusi nel secondo pilastro, sia pari a circa il 68% del Patrimonio di Vigilanza. Il rapporto tra Patrimonio di base e Attività di rischio ponderate (TIER 1 capital ratio) è pari al 23%. Il Consiglio ha valutato come adeguata la situazione patrimoniale della società e non ritiene necessario valutare l'individuazione di nuove fonti patrimoniali a copertura di tutti i rischi identificati. Con la DGR n. 364 del 13 marzo 2015 l’Amministrazione regionale ha approvato le modalità di esercizio del controllo analogo dell’Azionista Regione Autonoma Valle d’Aosta sulle proprie società “in house”. La delibera ha ricompreso tra le società direttamente controllate dalla Regione che sono in possesso dei requisiti della società ”in house” anche la Vostra società. Con la stessa delibera sono, inoltre, state individuate quattro società definite “in house partecipate indirettamente” per le quali l’esercizio del controllo analogo è demandato a Finaosta S.p.A.. Le società controllate in Gestione Speciale da Finaosta S.p.A. individuate sono: Coup S.r.l., Nuv S.r.l., Autoporto VdA S.p.A. e Struttura Valle d’Aosta S.r.l. A seguito dell’adozione da parte della Regione Autonoma Valle d’Aosta del piano operativo di razionalizzazione delle società e della partecipazioni societarie, avvenuta con DGR n. 428 del 27 marzo 2015, le partecipazioni detenute dalla Vs società a valere sulla Gestione Speciale nella “S.r.l. pour le Developpement Touristique de la Valgrisenche” e nella “Società Incremento Turistico Saint-Barthelemy S.r.l.” sono state ritenute non indispensabili al perseguimento delle finalità istituzionali e, pertanto, dovrà essere avviata una procedura di dismissione. Secondo quanto previsto dal piano sopra richiamato, la delibera di liquidazione della società o di cessione della quote dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2015. Nel marzo 2015, in esecuzione del mandato ricevuto con la DGR n. 423 del 27 marzo 2015, è stato rinnovato fino al 2026 l’accordo con Heineken Italia S.p.A., salvaguardando l’attività produttiva nello stabilimento di Pollein e con la prospettiva di vedervi realizzati investimenti importanti. INFORMAZIONI AI SENSI DEL DOCUMENTO BANCA D’ITALIA/CONSOB/ISVAP N. 2 DEL 6 FEBBRAIO 2009 e N. 4 DEL 3 MARZO 2010 Redazione del bilancio in continuità aziendale Gli amministratori hanno redatto il bilancio d’esercizio nell’ambito di una ragionevole aspettativa di continuità aziendale, in quanto non sussistono indicatori finanziari e/o gestionali o eventuali incertezze che possano in qualche modo comportare l’insorgere di seri dubbi sulla capacità di Finaosta S.p.A. di continuare ad operare. Informazioni sui rischi finanziari Finaosta S.p.A., sulla base delle politiche di assunzione dei rischi adottate, effettua investimenti della propria liquidità e della liquidità detenuta per conto della Regione principalmente attraverso strumenti finanziari a breve e a medio termine adottando profili di rischio, sia di controparte sia di strumento finanziario, molto bassi. Detti strumenti sono, pertanto, selezionati tra quelli che danno le maggiori garanzie in merito alle somme esposte e al rischio di default degli emittenti. 41 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 Informazioni in merito alla verifica delle riduzioni per perdite di valore Nell’ambito della valutazione analitica dei crediti, in considerazione dell’attuale deterioramento del ciclo economico e con la finalità di creare adeguata copertura nelle ipotesi di esito dubbio, sono stati adottati criteri di valutazione restrittivi, anche prescindendo dall’esistenza di garanzie capienti per le esposizioni caratterizzate da maggiore criticità. Per la determinazione del fair value dei crediti verso la clientela regolamentati da tasso fisso è stato adottato il metodo di attualizzazione dei relativi flussi finanziari futuri secondo la curva dei tassi “zero coupon” al 31.12.2014. Per la determinazione del fair value dei titoli di capitale iscritti tra le attività finanziarie disponibili per la vendita sono state considerate la “significatività” e la “durevolezza” delle perdite di valore registrate. CENNI SULLE ATTIVITA’ NON RICOMPRESE NEL PERIMETRO DI BILANCIO Come già riportato all’inizio della presente Relazione, le attività su mandato regionale sono incluse nel perimetro di redazione del bilancio con l’esclusione delle operazioni il cui rischio ricade esclusivamente sulla Regione. Come conseguenza di quanto anzi detto il bilancio della Vostra società presenta, pertanto, un totale di attivo sensibilmente ridotto rispetto a quello relativo ai bilanci redatti secondo i principi italiani. Al fine di integrare i dati del presente bilancio, le attività non ricomprese nel perimetro sono evidenziate separatamente, nella Parte D – Altre informazioni – Sezione 1 – punto H della nota integrativa. Si precisa che il prospetto di movimentazione dei fondi regionali gestiti riporta valori calcolati secondo la normativa civilistica italiana. INFORMATIVA AL PUBBLICO L’informativa al pubblico prevista al capitolo V, sezione XII della Circolare di Banca d’Italia n. 216 del 05.08.1996 (Settimo aggiornamento) può essere reperita in un’apposita sezione del sito istituzionale della Vostra Società (www.finaosta.com) unitamente al bilancio d’esercizio e al bilancio consolidato. L’aggiornamento dei dati pubblicati avverrà con cadenza annuale entro 30 giorni dalla data di approvazione del bilancio da parte dell’Assemblea dei soci. PROPOSTA DI DESTINAZIONE DELL’UTILE DI ESERCIZIO L’esercizio chiude, come si è già visto, con un utile netto di euro 4.913.119 che proponiamo di destinare come segue: - a riserva legale euro 245.656 - a riserva statutaria euro 1.228.280 (pari al 5%) (pari al 25%) e euro 3.439.183 da destinarsi secondo le determinazioni dell’Assemblea. Le riserve legale e statutaria vengono così a consolidarsi rispettivamente in euro 6.813.902 e in euro 25.590.440. Invitiamo pertanto l’Assemblea ad approvare il bilancio così come è stato proposto, con la destinazione dell’utile di esercizio risultante. Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente (dott. Giuseppe CILEA) 42 STATO PATRIMONIALE VOCI DELL'ATTIVO 10. Ca s s a e di s poni bi l i tà l i qui de 40. 50. 60. Credi ti 90. Pa rteci pa zi oni 100. Atti vi tà materi a l i 110. Atti vi tà i mma teri a l i 120. Atti vi tà fi s cal i 140. 31/12/2014 31/12/2013 3.862 23.639 Atti vi tà fi na nzi a ri e di s poni bi l i per l a vendi ta 26.058.458 983.740 Atti vi tà fi na nzi a ri e detenute s i no a l l a s ca denza 10.452.393 250.615 1.194.383.989 1.206.773.895 18.028.679 18.028.678 13.687.031 14.359.102 30.358 45.182 6.026.511 6.888.462 a) correnti 3.051.919 4.183.662 b) anticipate 2.974.592 2.704.800 b1) di cui alla L. 214/2011 2.756.099 2.521.172 Al tre a tti vi tà TOTALE ATTIVO VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 10. Debi ti 70. Pas s i vi tà fi s ca l i 19.172.569 19.270.096 1.287.843.850 1.266.623.409 31/12/2014 31/12/2013 1.034.353.291 1.015.608.035 14.216.605 15.576.677 a) correnti 3.028.902 4.356.883 b) differite 11.187.703 11.219.794 90. Al tre pa s s i vi tà 100. Tra tta mento di fi ne rapporto del pers onal e 110. Fondi per ri s chi e oneri 14.196.525 15.305.845 2.229.696 1.998.548 314.645 331.291 a) quiescenza e obblighi simili 0 0 b) altri fondi 314.645 331.291 120. Capi ta l e 112.000.000 112.000.000 160. Ri s erve 104.882.628 101.790.432 170. Ri s erve da va l uta zi one 737.341 988.150 180. Uti l e (Perdi ta ) d'es erci zi o (+/-) 4.913.119 3.024.431 1.287.843.850 1.266.623.409 TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 43 CONTO ECONOMICO VOCI 31/12/2014 31/12/2013 10. Intere ss i a ttivi e proventi a ss imi la ti 35.171.115 34.013.995 20. Intere ss i pa s si vi e oneri a ss imi la ti -20.629.013 -17.815.627 MARGINE DI INTERESSE 14.542.102 16.198.368 Commiss ioni a ttive 4.031.582 3.824.359 COMMISSIONI NETTE 4.031.582 3.824.359 18.573.684 20.022.727 -1.744.333 -3.275.257 30. MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 100. Rettifiche/riprese di va lore nette per deteri ora mento di: a ) a ttività fina nzia rie -1.744.333 -3.275.257 b) a ltre opera zioni fi na nzia rie 110. Spese a mmi nis tra tive : -9.396.753 -9.328.072 a ) spese per il persona le -7.412.302 -7.451.787 b) a ltre s pese a mmi nis tra ti ve -1.984.451 -1.876.285 120. Rettifiche/riprese di va lore nette su a ttivi tà ma te ria li 130. -697.187 -721.398 Rettifiche/riprese di va lore nette su a ttivi tà imma teri a li -34.136 -74.415 150. Acca ntona menti netti a i fondi per ri schi e oneri -70.783 -140.426 160. Altri proventi e oneri di gestione 351.161 -194.042 RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE OPERATIVA 6.981.653 6.289.117 -193 2.223 6.981.460 6.291.340 -2.068.341 -3.266.909 UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE 4.913.119 3.024.431 UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO 4.913.119 3.024.431 180. Util i (Perdite) da cess ione di inve stimenti UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE 190. Impos te s ul re ddito dell 'e sercizio de ll'ope ra tività corre nte 44 PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA VOCI 10. 31/12/2014 Utile (Perdita) d'esercizio 4.913.119 31/12/2013 3.024.431 Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico 40. Pi ani a benefici definiti -183.044 -94.770 -183.044 -94.770 Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico 130. 140. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte Redditività complessiva (Voce 10+130) 4.730.075 45 2.929.661 PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO 2013 Variazioni dell'esercizio Allocazione risultato esercizio precedente Esistenze al 31.12.2012 Modifica saldi apertura Operazioni sul patrimonio netto Esistenze al 1.1.2013 Variazioni di riserve Dividendi e altre destinazioni Riserve Distribuzione Acquisto azioni straordinaria proprie dividendi Emissione nuove azioni Variazione strumenti di capitale Altre variaizoni Redditività complessiva esercizio 31.12.2013 Patrimonio netto al 31.12.2013 Capitale: a) azioni ordinarie 112.000.000 112.000.000 112.000.000 b) altre azioni Sovrapprezzi di emissione Riserve: a) di utili b) altre Riserve da valutazione 3.860.306 3.860.306 94.009.475 -570.572 3.343.628 53.894 94.009.475 3.981.858 1.136.814 1.136.814 3.411.286 3.411.286 -3.411.286 98.446.804 455.471 -53.894 -94.770 988.150 3.024.431 3.024.431 2.929.661 217.803.013 Strumenti di capitale Azioni proprie Utile (Perdita) di esercizio Patrimonio netto 214.417.881 214.417.881 0 0 0 0 0 0 0 455.471 PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO 2014 Variazioni dell'esercizio Allocazione risultato esercizio precedente Esistenze al 31.12.2013 Modifica saldi apertura Operazioni sul patrimonio netto Esistenze al 1.1.2014 Variazioni di riserve Dividendi e altre destinazioni Riserve Distribuzione Acquisto azioni straordinaria proprie dividendi Emissione nuove azioni Variazione strumenti di capitale Altre variaizoni Redditività complessiva esercizio 31.12.2014 Patrimonio netto al 31.12.2014 Capitale: a) azioni ordinarie 112.000.000 112.000.000 112.000.000 b) altre azioni Sovrapprezzi di emissione Riserve: a) di utili b) altre Riserve da valutazione 3.343.628 98.446.804 988.150 3.343.628 844.181 4.255.574 67.765 100.627.054 98.446.804 2.180.250 988.150 -67.765 -183.044 737.341 4.913.119 4.913.119 4.730.075 222.533.088 Strumenti di capitale Azioni proprie Utile (Perdita) di esercizio Patrimonio netto 3.024.431 217.803.013 3.024.431 -3.024.431 217.803.013 0 0 0 46 0 0 0 0 0 RENDICONTO FINANZIARIO METODO DIRETTO IMPORTO A. ATTIVITA' OPERATIVA 31/12/2014 1. Gestione 31/12/2013 6.931.366 7.243.988 Interessi attivi incassati (+) 35.171.115 34.013.995 Interessi passivi pagati (-) -20.629.013 -17.815.627 Commissioni nette (+/-) 4.031.582 3.824.359 Spese per il personale (-) -7.511.995 -7.431.463 Altri costi (-) -1.984.453 -2.723.431 Dividendi e proventi simili (+) 0 Altri ricavi (+) 351.161 0 -2.497.031 -2.623.845 0 0 -50.280.468 -18.099.138 Attività finanziarie detenute per la negoziazione 0 0 Attività finanziarie valutate al fair value 0 0 Attività finanziarie disponibili per la vendita -25.076.250 0 Crediti verso banche -25.221.878 98.345.970 Crediti verso enti finanziari 14.331.501 -31.135.725 Crediti verso clientela -14.411.368 -84.485.080 Imposte e tasse (-) Costi/ricavi relativi ai gruppi di attività in via di dismissione e al netto dell'effetto fiscale (+/-) 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie Altre attività 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie Debiti verso banche 97.527 -824.303 17.626.873 127.163.668 0 0 Debiti verso enti finanziari 24.277.398 72.610.519 Debiti verso clientela -5.532.142 53.995.987 Titoli in circolazione 0 0 Passività finanziarie di negoziazione 0 0 Passività finanziarie valutate al fair value 0 0 -1.118.383 557.162 -25.722.229 116.308.518 Altre passività Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa A B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO 1. Liquidità generata da 537 2.227 Vendite di partecipazioni 0 0 Dividendi incassati su partecipazioni 0 0 38 4 499 2.223 Vendite/rimborsi di attività finanziarie detenute sino alla scadenza Vendite di attività materiali Vendite di attività immateriali 0 Vendite di rami d'azienda 2. Liquidità assorbita da Acquisti di partecipazioni 0 0 -10.246.936 -151.088 0 0 -10.201.816 0 Acquisti di attività materiali -25.808 -98.743 Acquisti di attività immateriali -19.312 -52.345 0 0 -10.246.399 -148.861 Emissioni/acquisti di azioni proprie 0 0 Emissioni/acquisti di strumenti di capitale 0 0 Distribuzione dividendi e altre finalità 0 0 Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista C 0 0 LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO D = A +/- B +/- C -35.968.628 116.159.657 Acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza Acquisti di rami d'azienda Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento B C. ATTIVITA' DI PROVVISTA LEGENDA (+) generata; (-) assorbita IMPORTO RICONCILIAZIONE T T-1 Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 180.669.823 64.510.166 Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio -35.968.628 116.159.657 Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 144.701.195 180.669.823 47 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 NOTA INTEGRATIVA PARTE A – POLITICHE CONTABILI....................................................................................................................... 50 A.1 – PARTE GENERALE .......................................................................................................................................... 50 Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali .......................................................... 50 Sezione 2 – Principi generali di redazione ............................................................................................................... 50 Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio .......................................................................... 51 Sezione 4 – Altri aspetti ............................................................................................................................................ 51 A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO ....................................................................... 51 A.3 – INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITA’ FINANZIARIE .................... 59 A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: valore contabile, fair value ed effetti sulla redditività complessiva .......... 59 A.4 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE................................................................................................................. 59 A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati ................................................................ 59 A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni............................................................................................................ 59 A.4.3 Gerarchia del fair value .................................................................................................................................. 60 A.4.4 Altre informazioni............................................................................................................................................ 60 A.4.5 Gerarchia del fair value .................................................................................................................................. 60 A.5 Informativa sul c.d. “Day one profit/loss” ......................................................................................................... 62 PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE ........................................................................ 63 ATTIVO ....................................................................................................................................................................... 63 Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide – Voce 10 ................................................................................................. 63 Sezione 4 – Attività finanziarie disponibili per la vendita – Voce 40 ....................................................................... 63 Sezione 5 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza – Voce 50.................................................................... 66 Sezione 6 – Crediti – Voce 60 ................................................................................................................................... 68 Sezione 9 – Partecipazioni – Voce 90 ....................................................................................................................... 71 Sezione 10 – Attività materiali – Voce 100 ............................................................................................................... 72 Sezione 11 – Attività immateriali – Voce 110 ........................................................................................................... 76 Sezione 12 – Attività fiscali e passività fiscali – Voci 120 dell’Attivo e 70 del Passivo ........................................... 77 Sezione 14 – Altre attività – Voce 140 ...................................................................................................................... 81 PASSIVO...................................................................................................................................................................... 83 Sezione 1 – Debiti – Voce 10 .................................................................................................................................... 83 Sezione 7 – Passività fiscali – Voce 70 ..................................................................................................................... 83 Sezione 9 – Altre passività – Voce 90 ....................................................................................................................... 84 Sezione 10 – Trattamento di fine rapporto del personale – Voce 100 ...................................................................... 84 Sezione 11 – Fondi per rischi e oneri – Voce 110 .................................................................................................... 86 PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO ................................................................................... 89 Sezione 1 – Interessi – Voci 10 e 20 ......................................................................................................................... 89 48 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 Sezione 2 – Commissioni – Voci 30 e 40 .................................................................................................................. 90 Sezione 8 – Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento – Voce 100 ......................................................... 91 Sezione 9 – Spese amministrative – Voce 110 .......................................................................................................... 93 Sezione 10 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 120 ...................................................... 95 Sezione 11 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 130 .................................................. 95 Sezione 13 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 150 ............................................................... 96 Sezione 14 – Altri proventi e oneri di gestione – Voce 160 ...................................................................................... 96 Sezione 16 – Utili (Perdite) da cessione di investimenti – Voce 180 ........................................................................ 98 Sezione 17 – Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente – Voce 190 ............................................. 98 PARTE D – ALTRE INFORMAZIONI ..................................................................................................................... 100 Sezione 1 – Riferimenti specifici sull’operatività’ svolta ........................................................................................ 100 Sezione 3 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura ............................................................. 110 3.1 Rischio di credito .............................................................................................................................................. 111 3.2 Rischi di mercato .............................................................................................................................................. 121 3.3 Rischi operativi ................................................................................................................................................ 123 3.4 Rischio di liquidità ........................................................................................................................................... 128 Sezione 4 – Informazioni sul patrimonio ................................................................................................................ 131 Sezione 5 – Prospetto analitico della redditività complessiva ................................................................................ 136 Sezione 6 – Operazioni con parti correlate ............................................................................................................ 137 Sezione 7 – Altri dettagli informativi ...................................................................................................................... 138 49 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 PARTE A – POLITICHE CONTABILI A.1 – PARTE GENERALE Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali La società FINAOSTA S.p.A. dichiara che il presente bilancio d’esercizio, redatto in unità di euro, è stato predisposto, al pari di quello dello scorso anno, in conformità di tutti i Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS) emanati dall’International Accounting Standard Board e delle relative interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretation Committee vigenti e omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura prevista dal regolamento UE n. 1606/2002 conforme al D.Lgs n° 38/2005 e successivi aggiornamenti e della novellata normativa di Banca d’Italia del 22 dicembre 2014 “Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli Intermediari finanziari ex art.107 del TUB, degli Istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM” che ha sostituito le precedenti istruzioni datate 21 gennaio 2014. Sezione 2 – Principi generali di redazione La presente relazione si fonda sull’applicazione dei seguenti principi generali di redazione dettati dallo IAS 1: 1. Continuità aziendale. Il bilancio è stato predisposto nella prospettiva della continuazione dell’attività aziendale, pertanto, attività, passività ed operazioni “fuori bilancio” sono valutate secondo valori di funzionamento. 2. Competenza economica. Costi e ricavi vengono rilevati, a prescindere dal momento del loro regolamento monetario, per periodo di maturazione economica e secondo il criterio di correlazione. 3. Coerenza di presentazione. Presentazione e classificazione delle voci sono mantenute costanti nel tempo allo scopo di garantire la comparabilità delle informazioni, salvo che la loro variazione sia richiesta da un Principio Contabile Internazionale o da una interpretazione oppure renda più appropriata, in termini di significatività e di affidabilità, la rappresentazione dei valori. Se un criterio di presentazione o di classificazione viene cambiato, quello nuovo si applica – ove possibile – in modo retroattivo; in tal caso vengono anche indicati la natura e il motivo della variazione, nonché le voci interessate. 4. Aggregazione e rilevanza. Tutti i raggruppamenti significativi di voci con natura o funzione simili sono riportati separatamente. Gli elementi di natura o funzione diversa, se rilevanti, vengono presentati in modo distinto. 5. Divieto di compensazione. Attività e passività, costi e ricavi non vengono compensati tra loro, salvo che ciò non sia richiesto o permesso da un Principio Contabile Internazionale o da una Interpretazione oppure dagli schemi predisposti dalla Banca d’Italia per i bilanci degli Intermediari Finanziari iscritti nell’”elenco speciale”. 6. Informativa comparativa. Le informazioni comparative dell’esercizio precedente sono riportate per tutti i dati contenuti nei prospetti contabili, a meno che un principio Contabile Internazionale o una Interpretazione non prescrivano o consentano diversamente. Sono incluse anche informazioni di natura descrittiva o commenti, quando utili per la comprensione dei dati. 7. Bilancio di Finaosta S.p.A.. Include interamente la gestione ordinaria ed i fondi di rotazione a rischio, la gestione speciale e i fondi di rotazione senza rischio per la parte relativa alla gestione della liquidità. Dal lato passivo è incluso il debito nei confronti dell’Amministrazione Regionale nei limiti dei rischi assunti ed esposti nel lato attivo. 8. Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS applicati dal 1° gennaio 2014. Emendamento allo IAS 50 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 32 “Compensazione di attività finanziarie e passività finanziarie”, il principio è volto a chiarire l’applicazione dei criteri necessari per compensare in bilancio attività e passività finanziarie. L’emendamento si applica in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014. L’adozione di tale emendamento non ha comportato per il corrente esercizio effetti sul bilancio della Società. Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio Per quanto concerne la presente sezione si rimanda a quanto già esposto nella relazione sulla gestione nel capitolo riguardante i fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio. Sezione 4 – Altri aspetti Il Bilancio della Società è sottoposto alla revisione contabile della società Deloitte & Touche S.p.A. alla quale è stato conferito l’incarico per il periodo 2012/2020 in esecuzione della delibera assembleare del 15 giugno 2012. A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO PRINCIPI CONTABILI I principi contabili applicati per la redazione del bilancio della Vostra società sono illustrati qui di seguito. Per le principali voci dello stato patrimoniale si riporta l’indicazione dei criteri seguiti in ordine agli aspetti della classificazione, dell’iscrizione, della valutazione, della cancellazione e della rilevazione delle componenti reddituali. STATO PATRIMONIALE - ATTIVO VOCE 40 - Attività finanziarie disponibili per la vendita Criteri di classificazione In tale categoria sono classificate le attività finanziarie non derivate e quelle non classificate come Attività finanziarie detenute per la negoziazione, Attività finanziarie detenute sino alla scadenza e Crediti. In particolare sono incluse in tale categoria le Partecipazioni diverse da quelle di controllo, controllo congiunto o sottoposte a influenza notevole e i titoli obbligazionari emessi da Banche o da imprese, acquistati per temporanei investimenti di liquidità. Criteri di iscrizione Le Attività finanziarie disponibili per la vendita sono iscritte inizialmente al momento del loro regolamento e sono contabilizzate al costo inteso come il fair value dello strumento, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Fatte salve deroghe previste dallo IAS 39, non sono possibili trasferimenti dal portafoglio disponibile per la vendita agli altri portafogli e viceversa. Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale le attività finanziarie sono valutate al fair value. Per la determinazione del fair value attendibile, nel caso in cui non siano disponibili quotazioni sui mercati attivi, si tiene conto di transazioni recenti avvalorate anche da transazioni avvenute successivamente alla data di chiusura del bilancio che ne confermino i valori di fair value. Qualora non siano disponibili le suddette transazioni, tali attività sono valutate al costo di acquisto. Nel caso in cui, a seguito di perdite registrate dalla società partecipata, risulti un valore di iscrizione in bilancio superiore alla frazione di patrimonio netto corrispondente alla quota di partecipazione, tali attività sono sottoposte a valutazione (impairment) al fine di determinare la “significatività” e la “durevolezza” 51 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 delle perdite registrate. Nello specifico, si reputa significativa una perdita superiore al 20% del patrimonio netto e durevole una perdita di bilancio che si è ripetuta per più di tre esercizi consecutivi a prescindere dall’entità della stessa. Tali parametri vengono applicati per la valutazione di imprese operative e con prospettive di continuità aziendale. Nel caso di attività in fase di avvio (start-up) o cessazione (liquidazione, fallimento) vengono adottati parametri ad hoc dei quali viene data evidenza in nota integrativa. Le perdite di valore che, sulla base dei parametri sopra riportati, denotano caratteristiche di significatività o durevolezza vengono rilevate nella voce di conto economico denominata “Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita”. La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di perdite di valore viene effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione semestrale. Criteri di cancellazione Le Attività finanziarie disponibili per la vendita sono cancellate quando l’attività in esame viene ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici connessi o quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli interessi, se presenti, sono calcolati con il metodo del tasso di interesse effettivo che tiene conto dei costi di transazione e sono rilevati a conto economico. VOCE 50 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Criteri di classificazione In tale categoria sono classificate le attività finanziarie non derivate e quelle non classificate come Attività finanziarie detenute per la negoziazione, Attività finanziarie disponibili per la vendita e Crediti. In particolare sono incluse in tale categoria i titoli obbligazionari emessi da Banche o da Enti pubblici, acquistati per investimenti di liquidità nel medio-lungo termine. Criteri di iscrizione Le Attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono iscritte inizialmente al momento del loro regolamento e sono contabilizzate al costo inteso come il prezzo di acquisto dello strumento, esclusi l’eventuale rateo di interessi e i costi o i proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Fatte salve deroghe previste dallo IAS 39, non sono possibili trasferimenti dal portafoglio detenute fino alla scadenza agli altri portafogli e viceversa. Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale le attività finanziarie sono valutate al prezzo di mercato. Per la determinazione di tale prezzo, nel caso in cui non siano disponibili quotazioni sui mercati attivi, si tiene conto di transazioni recenti avvalorate anche da transazioni avvenute successivamente alla data di chiusura del bilancio che ne confermino il valore. Qualora non siano disponibili le suddette transazioni, tali attività sono valutate al costo di acquisto. Le perdite di valore vengono rilevate nella voce di conto economico denominata “Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza”. La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di perdite di valore viene effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione semestrale. Criteri di cancellazione 52 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 Le Attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono cancellate quando l’attività in esame viene ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici connessi o quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli interessi, se presenti, sono calcolati con il metodo del tasso di interesse effettivo che tiene conto dei costi di transazione e sono rilevati a conto economico. VOCE 60 - Crediti Criteri di classificazione In tale categoria sono classificati gli impieghi con banche, enti finanziari e clientela, effettuati con diverse tipologie di rapporto tra le quali conti correnti, carte commerciali, pronti contro termine, finanziamenti a medio-lungo termine, polizze assicurative di capitalizzazione e crediti per attività di servizio. Si tratta di attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi e determinabili che non sono quotate in un mercato attivo e non sono classificabili all’origine tra le “Attività finanziarie disponibili per la vendita”. Criteri di iscrizione I crediti e finanziamenti vengono iscritti inizialmente al momento della loro erogazione o del loro acquisto e non possono essere trasferiti ad altro portafoglio. Il credito deve essere incondizionato. Le operazioni di pronti contro termine e le polizze assicurative sono iscritte in bilancio come operazioni di impiego. In particolare le operazioni di acquisto a pronti e rivendita a termine sono rilevate come credito per l’importo versato a pronti. La rilevazione iniziale avviene al fair value che corrisponde all’ammontare erogato, o prezzo di sottoscrizione, integrato con i costi e i ricavi di transazione direttamente attribuibili. Criteri di valutazione I crediti sono valutati – successivamente alla rilevazione iniziale – al costo ammortizzato, qualora ne sussistano i presupposti. Il criterio del costo ammortizzato non viene applicato ai crediti a breve termine – con scadenza sino ai 18 mesi – in quanto gli effetti di tale applicazione sono irrilevanti. Il costo ammortizzato è il valore di prima iscrizione, diminuito o aumentato del rimborso di capitale, delle rettifiche e riprese di valore e dell’ammortamento – calcolato con il metodo del tasso di interesse effettivo – della differenza tra l’ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza. Il tasso di interesse effettivo rilevato inizialmente, o contestualmente alla variazione del parametro di indicizzazione del finanziamento, viene sempre utilizzato successivamente per attualizzare i flussi previsti di cassa. Alla chiusura di ogni bilancio annuale viene effettuata una valutazione della perdita di valore su tutto il portafoglio crediti determinando le perdite di valore dei crediti dipendenti dal deterioramento della solvibilità dei creditori e tenendo distinti i crediti deteriorati e i crediti in bonis così come definiti dalla normativa di Vigilanza di cui alla circolare di Banca d’Italia n. 217, 12° aggiornamento del 30.09.2014. Le valutazioni si basano sul principio del costo ammortizzato sottoponendo i crediti ad impairment test se ricorrono evidenze sintomatiche dello stato di deterioramento della solvibilità dei debitori. Con riguardo specificamente ai crediti l'impairment test si articola in due fasi: 1. le valutazioni individuali, finalizzate all'accertamento dei singoli crediti deteriorati ed alla determinazione delle rispettive perdite di valore; 2. le valutazioni collettive, finalizzate all'individuazione secondo il modello delle "incurred losses" dei portafogli 53 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 di crediti in bonis e alla rilevazione forfetaria delle perdite in essi latenti. Le perdite di valore attribuibili a ciascun credito deteriorato sono date dalla differenza tra il loro valore recuperabile e il relativo costo ammortizzato. Il valore recuperabile corrisponde al valore attuale dei flussi di cassa attesi calcolato in funzione dei seguenti elementi: a) del valore dei flussi di cassa contrattuali al netto delle perdite attese, stimate tenendo conto sia della specifica capacità del debitore di assolvere le obbligazioni assunte sia del valore realizzabile delle eventuali garanzie reali o personali assunte; b) del tempo atteso di recupero stimato anche in base allo stato delle procedure in atto per il recupero del credito; c) del tasso interno di rendimento. L'impairment individuale è stato effettuato, in maniera conforme a quanto richiesto dal principio contabile IAS 39, attualizzando i valori di presumibile realizzo dei crediti stessi in relazione ai tempi attesi di recupero. I crediti per i quali non sussistono evidenze oggettive di perdita, crediti in bonis, sono soggetti a valutazione collettiva procedendo alla loro suddivisione in gruppi omogenei tenuto conto anche delle caratteristiche economiche e di rischio presentate dai debitori. I coefficienti di svalutazione del portafoglio sono determinati in base a parametri di rischio, stimati su base storico-statistica, espressi dalla probabilità di insolvenza della controparte (PD) e dal tasso di perdita in caso di insolvenza del credito (LGD). Criteri di cancellazione I crediti sono cancellati quando l’attività in esame viene ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici connessi, quando scadono i diritti contrattuali e quando il credito è considerato definitivamente irrecuperabile. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Le rettifiche di valore, determinate sia analiticamente sia collettivamente, sono iscritte a conto economico. Eventuali riprese di valore non possono eccedere l’ammontare delle svalutazioni contabilizzate in precedenza. VOCE 90 - Partecipazioni Criteri di classificazione Sono considerate controllate le imprese, ad eccezione di quelle poste in liquidazione, nelle quali la capogruppo, direttamente o indirettamente, possiede più della metà dei diritti di voto o quando pur con una quota di diritti di voto inferiore la capogruppo ha il potere di nominare la maggioranza degli amministratori della partecipata o di determinare le politiche finanziarie ed operative della stessa. Criteri di iscrizione Le partecipazioni sono iscritte alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale le interessenze partecipative sono contabilizzate al costo, comprensivo dei costi o proventi direttamente attribuibili alla transazione. Criteri di valutazione Nelle valutazioni successive, se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare incluso il valore finale di dismissione dell’investimento. Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata in conto economico nella voce “Utili (Perdite) delle partecipazioni”. Nel caso in cui i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, 54 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico nella voce “Utili (Perdite) delle partecipazioni”. La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di perdite di valore viene effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione semestrale Criteri di cancellazione Le partecipazioni vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando la partecipazione viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi. VOCE 100 – Attività materiali Criteri di classificazione In questa categoria sono classificati i terreni, gli immobili, gli impianti tecnici, i mobili, gli arredi ed altre attrezzature. Criteri di iscrizione Le Attività materiali sono iscritte inizialmente al costo di acquisto comprensivo degli eventuali oneri accessori sostenuti, direttamente imputabili all’acquisto ed alla messa in funzione del bene. Per tutti gli stabili dei quali la Società è l’unica proprietaria si è proceduto alla suddivisione tra il valore del terreno ed il valore del fabbricato con conseguente ripresa a riserva di Patrimonio netto delle pregresse quote di ammortamento attribuibili ai terreni. Criteri di valutazione Le attività materiali sono valutate al costo di acquisto al netto degli ammortamenti e delle perdite durevoli di valore dopo la prima rilevazione. Le attività materiali sono ammortizzate lungo la loro vita utile in modo sistematico, ad esclusione dei terreni, acquisiti singolarmente o incorporati nel valore dell’immobile, in quanto hanno vita utile indefinita. La suddivisione del valore dell’immobile tra valore del terreno e valore del fabbricato è avvenuta, per tutti gli immobili, sulla base di perizia. L’ammortamento avviene: − per fabbricati con una aliquota annua uniforme del 3%; − per le altre attività materiali in base ad aliquote ritenute rappresentative della residua possibilità di utilizzo del cespite. Criteri di cancellazione Le attività materiali sono cancellate nel momento in cui vengono dismesse o quando vengono meno i benefici economici futuri connessi al loro utilizzo. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli ammortamenti periodici, le perdite durevoli di valore, eventuali riprese di valore vengono allocate a conto economico alla voce “Rettifiche di valore nette su attività materiali” mentre i profitti e le perdite derivanti dalle operazioni di cessione vengono allocati nella voce “Utili / perdite da cessione di investimenti”. VOCE 110 – Attività immateriali Criteri di classificazione In tale categoria sono registrate attività non monetarie, identificabili, intangibili ad utilità pluriennale, rappresentate 55 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 nella realtà operativa della Società in particolare da oneri per l’acquisto d’uso di software. Gli oneri relativi alla ristrutturazione di locali di proprietà di terzi presi in locazione sono esposti alla voce “ Altre attività immateriali”. Criteri di iscrizione Le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto iniziale, comprensivo delle spese direttamente attribuibili e, per quanto concerne una parte degli applicativi software, al costo del personale dedicato al suo sviluppo. Criteri di valutazione Le attività immateriali sono valutate, dopo la rilevazione iniziale, al netto degli ammortamenti e delle perdite durevoli di valore. L’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali viene effettuato in quote annuali costanti in funzione della loro vita utile. Criteri di cancellazione L’attività immateriale viene eliminata dallo Stato patrimoniale nel momento in cui viene dimessa o non è in grado di fornire benefici economici futuri. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli ammortamenti periodici, le perdite durevoli di valore, eventuali riprese di valore vengono allocate a conto economico alla voce “Rettifiche di valore nette su attività immateriali”. VOCE 120 – Attività fiscali correnti e anticipate Criteri di classificazione Le voci includono attività fiscali correnti ed anticipate e passività fiscali correnti e differite. Le attività fiscali correnti includono eccedenze ed acconti di pagamenti (attività correnti) e debiti da assolvere (passività correnti) per imposte di competenza del periodo. Le poste di fiscalità differita rappresentano, invece, imposte sul reddito recuperabili in periodi futuri in connessione con differenze temporanee deducibili (attività differite / anticipate) e imposte sul reddito pagabili in periodi futuri come conseguenza di differenze temporanee tassabili (passività differite / differite). Criteri di iscrizione La Società calcola le imposte sul reddito – correnti, differite e anticipate – sulla base delle aliquote vigenti e le stesse vengono rilevate a Conto economico ad eccezione di quelle relative a voci addebitate o accreditate direttamente a Patrimonio netto. L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato secondo una previsione dell’onere fiscale corrente, di quello anticipato e di quello differito. In particolare le imposte anticipate e le imposte differite sono determinate secondo le differenze temporanee – senza limiti temporali – tra il valore attribuito ad una attività o ad una passività, sulla base di criteri civilistici, ed i corrispondenti valori assunti ai fini fiscali. Le attività per imposte anticipate sono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero, valutata sulla base della capacità della società di generare con continuità redditi imponibili positivi. Le passività per imposte differite vengono iscritte in bilancio con la sola eccezione delle eventuali riserve in sospensione di imposta in quanto la consistenza delle riserve disponibili già assoggettate a tassazione consente ragionevolmente di ritenere che non saranno effettuate operazioni di iniziativa che ne comportino la tassazione. Le imposte anticipate e quelle differite sono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni rispettivamente nella voce Attività fiscali e nella voce Passività fiscali. 56 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 Le attività e le passività iscritte per imposte anticipate e differite vengono sistematicamente valutate per tenere conto di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle aliquote. La consistenza delle Passività fiscali viene adeguata per far fronte agli oneri che potrebbero derivare da accertamenti già notificati o comunque da contenziosi in essere con le autorità fiscali. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Attività e passività fiscali sono imputate a conto economico alla voce “imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente” salvo nel caso in cui derivino da operazioni i cui effetti sono attribuiti direttamente al Patrimonio Netto; in questa fattispecie vengono attribuiti direttamente a Patrimonio Netto. STATO PATRIMONIALE - PASSIVO VOCE 10 – Debiti Criteri di classificazione I debiti accolgono tutte le forme tecniche di provvista relativamente al fabbisogno finanziario necessario all'attività della Società. Criteri di iscrizione La prima iscrizione di tale passività finanziaria avviene nel momento della ricezione delle somme raccolte ed è effettuata sulla base del fair value che, normalmente, è pari all'ammontare incassato. Criteri di valutazione Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo. Fanno eccezione le passività a breve termine ove il fattore temporale risulta trascurabile. Criteri di cancellazione Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. VOCE 70 – Passività fiscali correnti e differite Si rimanda a quanto scritto per la voce 120 dell’attivo. VOCE 100 – Trattamento di fine rapporto Criteri di classificazione Riflette la passività nei confronti di tutti i dipendenti relativa all’indennità da corrispondere al momento della risoluzione del rapporto di lavoro. Criteri di valutazione Il trattamento di fine rapporto del personale è iscritto sulla base del valore attuariale calcolato annualmente da attuario indipendente. In base a quanto disposto dallo IAS 19, il TFR rappresenta un beneficio successivo al rapporto di lavoro a prestazioni definite, la cui rilevazione deve avvenire mediante ricorso a metodologie attuariali. Ai fini dell’attualizzazione viene adottato il metodo della proiezione unitaria del credito che considera la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche e statistiche e della curva demografica; il tasso di attualizzazione è un tasso di interesse di mercato. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli utili e le perdite attuariali derivanti da aggiustamenti delle stime attuariali sono state contabilizzate in contropartita del patrimonio netto in osservanza a quanto stabilito dalla nuova versione dello IAS 19 emanata dallo 57 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 IASB nel giugno dell’anno 2011. VOCE 110 – Fondi per rischi ed oneri I Fondi per rischi e oneri sono relativi all’accantonamento effettuato in osservanza ai criteri dettati dal principio IAS 19 a fronte del premio di anzianità che sarà corrisposto ai dipendenti alla maturazione del 25° e del 35° anno di servizio e all’accantonamento effettuato a fronte del premio incentivante che viene di norma corrisposto al personale dirigente nel corso dell’estate successiva all’esercizio di riferimento. La determinazione del premio di anzianità è effettuata mediante metodologie attuariali ed è calcolata annualmente da attuario indipendente. CONTO ECONOMICO Criteri di rilevazione delle componenti reddituali I ricavi sono riconosciuti nel momento in cui vengono percepiti o quando è probabile che saranno ricevuti i benefici economici futuri e tali benefici possono essere quantificabili in modo attendibile. In particolare: − i dividendi sono rilevati alla data di incasso; − gli interessi contrattuali sono rilevati sulla base della maturazione “pro rata temporis”; − gli interessi di mora sono rilevati al momento del loro incasso effettivo; − le commissioni sono iscritte per competenza e calcolate sulla base di accordi contrattuali con l’Amministrazione regionale. I costi sono rilevati in conto economico nei periodi nei quali sono contabilizzati i relativi ricavi. Se l’associazione tra costi e ricavi non può essere effettuata in modo specifico e diretto, i costi sono iscritti su più periodi con procedure razionali e su base sistematica. I costi che non possono essere associati ai proventi sono rilevati immediatamente a conto economico. ALTRE INFORMAZIONI Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione del bilancio d’esercizio La redazione del bilancio d’esercizio richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare significativi effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonché sull’informativa relativa alle attività e passività potenziali riportate in bilancio. L’elaborazione di tali stime implica l’utilizzo delle informazioni disponibili e l’adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull’esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di periodo in periodo; non può quindi escludersi che negli esercizi successivi gli attuali valori iscritti in bilancio potranno differire anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate. Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l’impiego di valutazioni soggettive da parte del Consiglio di Amministrazione sono: − la quantificazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle altre attività finanziarie; − la determinazione del fair value degli strumenti finanziari da utilizzare ai fini dell’informativa di bilancio; − l’utilizzo di modelli valutativi per la rilevazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi; 58 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 − la valutazione della congruità del valore delle altre attività immateriali; − la quantificazione dei fondi del personale e dei fondi per rischi e oneri; − le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva. La descrizione delle politiche contabili applicate sui principali aggregati di bilancio fornisce i dettagli informativi necessari all’individuazione delle principali assunzioni e valutazioni soggettive utilizzate nella redazione del bilancio d’esercizio. Per le ulteriori informazioni di dettaglio inerenti la composizione e i relativi valori di iscrizione delle poste interessate dalle stime in argomento si fa, invece, rinvio alle specifiche sezioni di nota integrativa. A.3 – INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITA’ FINANZIARIE A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: valore contabile, fair value ed effetti sulla redditività complessiva La società non è stata interessata da operazioni che hanno determinato una riclassificazione degli strumenti finanziari e non si sono prodotti di conseguenza effetti sulla redditività complessiva. A.4 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE INFORMATIVA DI NATURA QUALITATIVA Nel corso del 2011 lo IASB ha emesso un emendamento all'IFRS 13 che ha meglio definito le metodologie di definizione del fair value. Al riguardo sono riscontrabili tre livelli di fair value e più precisamente: - livello 1: riferito allo strumento finanziario quotato in un mercato attivo; - livello 2: se il fair value è misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario; - livello 3: se il fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato. A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati L’attivo di bilancio è costituito generalmente da crediti a medio-lungo termine, rivenienti da erogazioni finanziarie concesse, da impieghi di liquidità a breve termine, sotto forma principalmente di carte commerciali o operazioni di pronti contro termine, e da impieghi di liquidità a medio termine attuati mediante l’acquisto di polizze assicurative di capitalizzazione. Una quota residuale è rappresentata da Attività finanziarie disponibili per la vendita e da Attività finanziarie detenute sino alla scadenza. Le tecniche di valutazione impiegate per la valorizzazione delle suddette voci sono indicate nel capitolo A.2 della presente Nota. A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni Il fair value dei crediti può subire variazioni per eventuali perdite che dovessero sorgere a causa di fattori che ne determinano la parziale o totale inesigibilità. Al riguardo, come in precedenza descritto nella parte dei principi contabili, la Società determina il cambiamento del valore sulla base di serie statistiche ovvero, in presenza di partite deteriorate, in ragione di valutazioni inerenti allo stato del credito Il fair value delle attività AFS può subire variazioni per eventuali riduzioni del valore del patrimonio netto delle società partecipate con caratteristiche di durevolezza e significatività. 59 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 A.4.3 Gerarchia del fair value In via gerarchica il fair value dei crediti è classificato al terzo livello in quanto le condizioni contrattuali del credito sorgono da accordi privatistici di volta in volta convenuti tra le controparti e pertanto non osservabili sul mercato. Analogamente, le Attività disponibili per la vendita, rappresentate da azioni e quote di società per le quali non sono disponibili quotazioni sui mercati attivi, né transazioni recenti, sono classificate al terzo livello, mentre quelle rappresentate da Obbligazioni emesse da banche sono classificate al secondo livello. A.4.4 Altre informazioni Non ci sono altre informazioni da aggiungere a quanto sopra indicato. INFORMATIVA DI NATURA QUANTITATIVA A.4.5 Gerarchia del fair value A.4.5.1 Attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli del fair value Attività/Passività misurate al fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3 TOTALE 25.076.250 982.208 26.058.458 25.076.250 982.208 26.058.458 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie valutate al fair value 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 4. Derivati di copertura 5. Attività materiali 6. Attività immateriali TOTALE 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Passività finanziarie valutate al fair value 3. Derivati di copertura TOTALE Le voci “Attività materiali” e “Attività immateriali” non sono state valorizzate in quanto la Società possiede unicamente attività valutate al costo. Il Fair Value delle attività disponibili per la vendita di Livello 2 è stato stimato pari al costo di acquisto e al rateo maturato al 31.12.2014 in quanto l’emittente si è impegnato ad un eventuale riacquisto anticipato ad un valore non inferiore al nominale. 60 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3) Attività finanziarie detenute per la negoziazione 1. Esistenze iniziali 2. Aumenti Attività finanziarie valutate al fair value Attività finanziarie disponibili per la vendita Derivati di copertura Attività Attività materiali Immateriali 983.740 2.1 Acquisti 2.2 Profitti imputati a: 2.2.1 Conto Economico - di cui: Plusvalenze 2.2.2 Patrimonio netto 2.3 Trasferimenti da altri livelli 2.4 Altre variazioni in aumento 3. Diminuzioni 1.532 3.1 Vendite 3.2 Rimborsi 3.3 Perdite imputate a: 1.532 3.3.1 Conto Economico 1.532 - di cui Minusvalenze 3.3.2 Patrimonio netto 3.4 Trasferimenti ad altri livelli 3.5 Altre variazioni in diminuzione 4. Rimanenze finali 982.208 A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value Attività e passività non misurate al fair value o misurate al fair value su base non ricorrente 31/12/2014 VB Livello 1 Livello 2 31/12/2013 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 250.615 1.194.383.989 1.244.650.979 1.206.773.895 1.197.227.150 1.822.399 1.899.616 TOTALE 1.206.658.781 1.255.103.372 1.208.924.126 1.197.477.765 1. Debiti 1.034.353.291 1.078.350.132 1.015.608.035 1.058.588.210 1.034.353.291 1.078.350.132 1.015.608.035 1.058.588.210 2. Crediti 3. Attività materiali detenute a scopo di investimento 10.452.393 VB 250.615 1. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 10.452.393 4. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 2. Titoli in circolazione 3. Passività associate ad attività in via di dismissione TOTALE PASSIVITA' VB = Valore di bilancio; L1 = Livello 1; L2 = Livello 2, L3 = Livello 3 61 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 A.5 Informativa sul c.d. “Day one profit/loss” Non ci sono state operazioni che hanno determinato perdite/profitti secondo quanto stabilito dall’IFRS 7 par. 28. 62 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE ATTIVO Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide – Voce 10 1.1 - Composizione della voce 10 “Cassa e disponibilità liquide” : TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 Cassa TOTALE 3.862 23.639 3.862 23.639 Sezione 4 – Attività finanziarie disponibili per la vendita – Voce 40 4.1 – Composizione della voce 40 “Attività finanziarie disponibili per la vendita”: VOCI/VALORI Livello 1 1. Titoli di debito TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 25.076.250 Titoli strutturati Altri titoli di debito 25.076.250 2. Titoli di capitale e quote di OICR 982.208 983.740 982.208 983.740 3. Finanziamenti TOTALE 25.076.250 I titoli di debito sono rappresentati da un prestito obbligazionario emesso dalla Banca Popolare di Sondrio a tasso variabile con scadenza gennaio 2016. I titoli di capitale si riferiscono alle 6 società nelle quali Finaosta detiene partecipazioni di minoranza non incluse nel perimetro di consolidamento, di cui si fornisce un dettaglio in calce. Il Fair Value di tali titoli, data l’assenza di quotazioni o transazioni degli stessi, è stimato pari al costo di acquisto, eventualmente rettificato se in seguito al processo di impairment, svolto annualmente, risulta un minor valore. La società Funivie Monte Bianco S.p.A., partecipata per oltre il 20 %, non è stata considerata collegata poiché Finaosta S.p.A. non esercita influenza notevole sulla stessa la cui attività ricade prevalentemente nella sfera delle iniziative promosse e sostenute completamente dalla Regione. 63 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 SOCIETA' % voti Funivie Monte Bianco Spa Valore di bilancio 34,82% 467.756 Valfidi Scc 2,61% 100.000 Cervino Spa 0,68% 400.292 Monterosa Spa 0,11% 11.237 Air Vallée Spa 0,11% 2.792 Regional Airport Srl 0,11% 131 TOTALE 982.208 4.2 – Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti: TOTALE TOTALE VOCI/VALORI 31/12/2014 31/12/2013 Attività finanziarie a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche 25.076.250 d) Enti finanziari 100.000 100.000 e) Altri emittenti 882.208 883.740 26.058.458 983.740 TOTALE Si precisa che la voce “Enti finanziari” riporta la quota di partecipazione sottoscritta nel 2009 nel consorzio di garanzia fidi Valfidi S.C.C.. 64 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 4.3 – Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue: Titoli di capitale VARIAZIONI/TIPOLOGIE Titoli di debito Finanziamenti TOTALE e quote di OICR A. Esistenze iniziali B. Aumenti B1. Acquisti 983.740 983.740 25.076.250 25.076.250 25.000.000 25.000.000 76.250 76.250 B2. Variazioni positive di FV B3. Riprese di valore - imputate al conto economico - imputate al patrimonio netto B4. Trasferimenti da altri portafogli B5. Altre variazioni C. Diminuzioni -1.532 -1.532 C4. Rettifiche di valore -1.532 -1.532 - imputate al conto economico -1.532 -1.532 982.208 26.058.458 C1. Vendite C2. Rimborsi C3. Variazioni negative di FV - imputate al patrimonio netto C5. Trasferimenti ad altri portafogli C6. Altre variazioni D. Rimanenze finali 25.076.250 Gli acquisti sono rappresentati da un prestito obbligazionario emesso dalla Banca Popolare di Sondrio con durata pari a 24 mesi. 65 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 Sezione 5 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza – Voce 50 5.1 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione per debitori/emittenti”: Fair value Valore di bilancio 31/12/2014 VOCI/VALORI Fair Value 31/12/2014 L1 L2 Valore di bilancio 31/12/2013 L3 31/12/2013 L1 L2 L3 1. Titoli di debito 1.1 Titoli strutturati a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Enti finanziari e) Altri emittenti 1.2 Altri titoli 10.452.393 10.201.816 250.577 250.615 250.615 250.577 250.577 250.615 250.615 10.201.816 10.201.816 10.452.393 10.201.816 250.577 250.615 250.615 a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Enti finanziari e) Altri emittenti 2. Finanziamenti a) Banche b) Enti finanziari c) Clientela TOTALE L1 = Livello 1; L2 = Livello 2, L3 = Livello 3 La presente voce è costituita da un prestito obbligazionario subordinato emesso da Banca Sella e da un Buono Ordinario Regionale. Non avendo elementi specifici per il calcolo, il Fair Value viene stimato pari al valore di bilancio. 66 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 5.2 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: variazioni annue: VARIAZIONI/TIPOLOGIE Titoli di debito Finanziamenti A. Esistenze iniziali B. Aumenti B1. Acquisti TOTALE 250.615 250.615 10.201.816 10.201.816 10.200.000 10.200.000 1.816 1.816 -38 -38 -38 -38 10.452.393 10.452.393 B2. Riprese di valore B3. Trasferimenti da altri portafogli B4. Altre variazioni C. Diminuzioni C1. Vendite C2. Rimborsi C3. Rettifiche di valore C4. Trasferimenti ad altri portafogli C5. Altre variazioni D. Rimanenze finali Gli acquisti si riferiscono al prestito obbligazionario subordinato emesso da Banca Sella. 67 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 Sezione 6 – Crediti – Voce 60 6.1 – “Crediti verso banche”: TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 COMPOSIZIONE Fair Value VALORE DI BILANCIO L1 L2 1. Depositi e conti correnti Fair Value VALORE DI BILANCIO L3 L1 L2 L3 144.697.333 144.697.333 180.646.183 180.646.183 2. Finanziamenti 87.781.656 92.054.006 62.559.778 62.869.820 2.1 Pronti contro termine 37.759.028 37.759.028 27.070.424 27.070.424 50.022.628 54.294.978 35.489.354 35.799.396 232.478.989 236.751.339 243.205.961 243.516.003 2.2 Leasing finanziario 2.3 Factoring - pro-solvendo - pro-soluto 2.4 Altri finanziamenti 3. Titoli di debito - titoli strutturati - altri titoli di debito 4. Altre attività TOTALE L1 = Livello 1; L2 = Livello 2, L3 = Livello 3 Per la determinazione del fair value dei crediti a medio-lungo termine verso banche regolamentati da tasso fisso è stato adottato il metodo di attualizzazione dei relativi flussi finanziari futuri secondo la curva dei tassi “zero coupon” al 31.12.2014. Per i crediti a vista o a breve termine il Fair Value è stato equiparato al valore di bilancio. Il saldo della voce è costituito da momentanee eccedenze di liquidità giacenti su conti correnti bancari, di norma liquidabili a vista, da operazioni di pronti contro termine e dalle provviste erogate a banche a fronte di operazioni di leasing convenzionato. 68 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 6.2 – “Crediti verso enti finanziari”: COMPOSIZIONE TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 VALORE DI BILANCIO FAIR VALUE VALORE DI BILANCIO Deteriorati Bonis Deteriorati L1 L2 L3 Bonis Acquistati Altri 1. Finanziamenti FAIR VALUE L1 L2 L3 Acquistati Altri 104.944.051 106.097.672 48.294.731 48.725.198 104.944.051 106.097.672 48.294.731 48.725.198 70.980.821 70.980.821 106.097.672 119.275.552 119.706.019 1.1 Pronti contro termine 1.2 Leasing finanziario 1.3 Factoring - pro-solvendo - pro-soluto 1.4 Altri finanziamenti 2. Titoli di debito - titoli strutturati - altri titoli di debito 3. Altre attività TOTALE 104.944.051 L1 = Livello 1; L2 = Livello 2, L3 = Livello 3 Per la determinazione del fair value dei crediti verso enti finanziari regolamentati da tasso fisso è stato adottato il metodo di attualizzazione dei relativi flussi finanziari futuri secondo la curva dei tassi “zero coupon” al 31.12.2014. Per i crediti a breve termine il Fair Value è stato equiparato al valore di bilancio. I crediti sopra citati sono costituiti da “carte commerciali”, che rappresentano un investimento temporaneo di liquidità, e dalle provviste erogate a enti finanziari a fronte di operazioni di leasing convenzionato, entrambe classificate tra gli altri finanziamenti a decorrere dal 2014. Lo spostamento si è reso necessario per uniformare l’informativa di bilancio alle segnalazioni di vigilanza operate conformemente alla procedura PUMA2 rilasciata da Banca d’Italia. Tra i crediti per “carte commerciali” si segnalano circa 48,5 milioni di euro nei confronti della controllata Aosta Factor S.p.A. e circa 29,8 milioni nei confronti di altri intermediari vigilati. 69 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 6.3 – “Crediti verso la clientela”: TOTALE TOTALE 31/12/2014 COMPOSIZIONE VALORE DI BILANCIO 31/12/2013 FAIR VALUE VALORE DI BILANCIO Deteriorati Bonis L1 L2 Acquistati 1. Finanziamenti FAIR VALUE Deteriorati L3 Bonis Altri L1 L2 Acquistati L3 Altri 681.091.686 25.006.769 750.939.473 680.991.904 26.830.024 697.534.674 681.091.686 25.006.769 750.939.473 680.991.904 26.830.024 697.534.674 4.661.502 4.674.869 1.1 Leasing Finanziario di cui: senza opzione finale d'acquisto 1.2 Factoring - pro-solvendo - pro-soluto 1.3 Credito al consumo 1.4 Carte di credito 1.5 Concessi in relazione a serv.pagamento 1.6 Altri finanziamenti di cui: da escussione di garanzie ed impegni 2. Titoli di debito 4.661.502 4.674.869 2.1 titoli strutturati 2.2 altri titoli di debito 3. Altre attività 4.661.502 4.661.502 4.674.869 4.674.869 146.200.992 146.200.992 131.795.586 131.795.586 Totale (valore di bilancio) 831.954.180 25.006.769 901.801.967 817.462.358 26.830.024 834.005.128 L1 = Livello 1; L2 = Livello 2, L3 = Livello 3 Per la determinazione del fair value dei crediti verso la clientela regolamentati da tasso fisso è stato adottato il metodo di attualizzazione dei relativi flussi finanziari futuri secondo la curva dei tassi “zero coupon” al 31.12.2014. La classificazione delle esposizioni in bonis o deteriorate è stata effettuata tenendo conto delle disposizioni di vigilanza emanate da Banca d’Italia. Tra le esposizioni in bonis da segnalare, per 20 milioni di euro, un mutuo a favore di Casinò de la Vallée S.p.A. ai sensi del mandato conferito dalla Regione con DGR 1465/2012. I crediti verso la clientela per altre attività sono costituiti da crediti verso compagnie assicurative a fronte di polizze di capitalizzazione stipulate per investire la liquidità nel medio termine e dai crediti verso la Regione Autonoma Valle d’Aosta per le commissioni e i rimborsi spese spettanti a fronte dei servizi resi, nonché dai crediti a mediolungo termine nei confronti dell’Azionista sorti in seguito alla parziale esecuzione del mandato conferito con DGR 453/2011 che, alla data di chiusura del bilancio, ammontavano a 118,3 milioni di euro. 70 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 6.4 – “Crediti”: attività garantite: COMPOSIZIONE TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 Crediti verso banche Crediti verso Enti finanziari VE VE VG VG 1. Attività in bonis garantite da: Crediti verso clientela VE VG Crediti verso banche VE Crediti verso Enti finanziari VG VE Crediti verso clientela VG VE VG 831.954.178 831.954.178 680.991.904 680.991.904 761.140.000 761.140.000 626.477.061 626.477.061 Beni in leasing finanziario Crediti per factoring Ipoteche Pegni Garanzie personali 70.814.178 70.814.178 54.514.843 54.514.843 25.006.771 25.006.771 26.830.024 26.830.024 24.331.267 24.331.267 26.463.987 26.463.987 675.504 675.504 366.037 366.037 Derivati su crediti 2. Attività deteriorate garantite da: Beni in leasing finanziario Crediti per factoring Ipoteche Pegni Garanzie personali Derivati su crediti TOTALE 856.960.949 856.960.950 707.821.928 707.821.928 VE = Valore di bilancio delle esposizioni; VG = fair value delle garanzie La voce riporta il saldo contabile delle posizioni garantite di cui al punto 6 della tabella 6.3 – “Crediti verso la clientela”. Per la stima del “fair value” delle garanzie si è fatto riferimento al valore contrattuale delle stesse, sempre superiore al capitale garantito. Sezione 9 – Partecipazioni – Voce 90 9.1 – Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi: DENOMINAZIONE IMPRESA Sede legale Sede operativa Quota di Dispon. voti partecip. % % Valore di bilancio Fair Value A. Imprese controllate in via esclusiva 1. PILA S.p.A. AOSTA AOSTA 57,28% 57,28% 2. AOSTA FACTOR S.p.A. AOSTA AOSTA 79,31% 79,31% 11.938.117 11.938.117 B. Imprese controllate in modo congiunto C. Imprese sottoposte ad influenza notevole 71 6.090.562 6.090.562 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 Per le informazioni sulle singole società controllate si rimanda alla Relazione sulla Gestione e alla Nota Integrativa del Bilancio Consolidato di Finaosta S.p.A. 9.2 – Variazioni annue delle partecipazioni: Partecipazioni di gruppo A. Esistenze inziali Partecipazioni non di gruppo TOTALE 18.028.679 18.028.679 18.028.679 18.028.679 B. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Riprese di valore B.3 Rivalutazioni B.4 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Rettifiche di valore C.3 Altre variazioni D. Rimanenze finali Le informazioni richieste nelle tabelle 9.3, 9.4 e 9.5 non vengono fornite in questa sede in quanto la società redige il bilancio consolidato a cui si fa rimando. Sezione 10 – Attività materiali – Voce 100 10.1 – Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 ATTIVITA'/VALORI 1.1 Attività di proprietà 11.850.339 12.445.525 a) terreni 1.700.000 1.700.000 b) fabbricati 9.621.382 9.981.149 c) mobili 376.611 549.405 d) strumentali 130.455 181.611 21.891 33.360 11.850.339 12.445.525 e) altre 1.2 Attività acquisite in leasing finanziario a) terreni b) fabbricati c) mobili d) strumentali e) altre TOTALE 72 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 Si precisa che le voci d) “strumentali” non sono state rinominate in “impianti elettronici” come indicato nelle istruzioni emanate da Banca d’Italia in data 22 dicembre 2014 al fine di mantenere la medesima classificazione prevista nella tabella 10.1 della Parte C e fornire nel contempo maggior dettaglio informativo in quanto la Società dovrebbe includere nella voce “impianti elettronici” solo beni di valore residuale rispetto al totale dei cespiti. 10.2 – Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al costo TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 ATTIVITA' /VALORI VALORE DI BILANCIO Fair Value L1 L2 L3 VALORE DI BILANCIO Fair Value L1 L2 L3 1.822.399 1. Attività di proprietà a) terreni b) fabbricati 295.780 295.780 1.526.619 1.603.836 1.822.399 1.899.616 2. Attività acquisite in leasing finanziario a) terreni b) fabbricati TOTALE Le attività detenute a scopo di investimento sono costituite dai terreni e dal fabbricato utilizzati come sede amministrativa della società fino al 2007. Le suddette attività materiali sono locate all’Amministrazione regionale, ai sensi del contratto stipulato in data 25.05.2009, che è stato prorogato anche per il corrente anno. La società detiene anche altri beni a scopo di investimento, per un importo pari a circa 14 mila euro, costituiti dagli arredi e dagli impianti tecnologici lasciati nella vecchia sede e locati anch’essi all’Azionista. In assenza di valutazioni aggiornate a prezzi di mercato dell’immobile si è preferito non indicare il valore del Fair Value. 73 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 10.5 – Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue: Terreni A. Esistenze iniziali lorde Fabbricati 1.700.000 12.175.666 Mobili Strumentali Altre TOTALE 1.785.602 1.141.320 269.015 17.071.603 -2.194.517 -1.236.197 -959.709 -235.655 -4.626.078 9.981.149 549.405 181.611 33.360 12.445.525 B. Aumenti 5.586 24 22.599 28.209 B.1 Acquisti 5.586 18.672 24.258 24 3.927 3.951 -172.818 -73.755 -400 -4.244 -365.354 -172.418 -69.511 -11.469 -618.752 9.621.381 376.611 130.455 21.891 11.850.339 -2.559.871 -1.409.015 -1.033.464 -247.124 -5.249.474 1.163.919 269.015 17.099.812 A.1 Riduzioni di valore totali nette A.2 Esistenze iniziali nette 1.700.000 B.2 Spese per migliorie capitalizzate B.3 Riprese di valore B.4 Variazioni positive di fair value imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico B.5 Differenze positive di cambio B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo investimento B.7 Altre variazioni C. Diminuzioni -365.354 C.1 Vendite C.2 Ammortamenti -11.469 -623.396 -4.644 C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico C.4 Variazioni negative di fair value imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico C.5 Differenze negative di cambio C.6 Trasferimenti a: a) attività materiali detenute a scopo di investimento b) attività in via di dismissione C.7 Altre variazioni D. Rimanenze finali nette 1.700.000 D.1 Riduzioni di valore totali nette D.2 Rimanenze finali lorde E. Valutazione al costo 1.700.000 12.181.252 - 1.785.626 - Gli acquisti e le dismissioni prevalenti sono relativi a macchine elettroniche. 74 - - - - Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 10.6 – Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue: VARIAZIONI/TIPOLOGIE Terreni A. Esistenze iniziali 295.780 B. Aumenti Fabbricati 1.603.836 950 B.1 Acquisti 950 B.2 Spese per migliorie capitalizzate B.3 Variazioni positive di fair value B.4 Riprese di valore B.5 Differenze di cambio positive B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale B.7 Altre variazioni C. Diminuzioni -78.167 C.1 Vendite C.2 Ammortamenti -78.167 C.3 Variazioni negative di fair value C.4 Rettifiche di valore da deterioramento C.5 Differenze di cambio negative C.6 Trasferimenti ad altri portafogli di attività a) immobili ad uso funzionale b) attività non correnti in via di dismissione C.7 Altre variazioni D. Rimanenze finali 295.780 E. Valutazione al fair value 75 1.526.619 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 Sezione 11 – Attività immateriali – Voce 110 11.1 – Composizione della voce 110 “Attività immateriali”: TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 VOCI/VALUTAZIONE Attività valutate Attività valutate al costo al fair value Attività valutate al costo 1. Avviamento 2. Altre attività immateriali 2.1 di proprietà 30.358 45.182 30.358 45.182 30.358 45.182 30.358 45.182 - generate internamente - altre 2.2 acquisite in leasing finanziario Totale 2 3. Attività riferibili al leasing finanziario 3.1 beni inoptati 3.2 beni ritirati a seguito di risoluzione 3.3 altri beni Totale 3 4. Attività concesse in leasing operativo Totale (1+2+3+4) 76 Attività valutate al fair value Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 11.2 – Attività immateriali: variazioni annue TOTALE A. Esistenze iniziali 45.182 B. Aumenti 19.312 B.1 Acquisti 19.312 B.2 Riprese di valore B.3 Variazioni positive di fair value imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico B.4 Altre variazioni C. Diminuzioni -34.136 C.1 Vendite C.2 Ammortamenti -34.136 C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico C.4 Variazioni negative di fair value imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico C.5 Altre variazioni D. Rimanenze finali nette 30.358 Gli acquisti sono relativi alle migliorie e agli aggiornamenti apportati al sistema informativo aziendale. Sezione 12 – Attività fiscali e passività fiscali – Voci 120 dell’Attivo e 70 del Passivo 12.1 – Composizione della voce 120 “Attività fiscali: correnti e anticipate”: Attività fiscali TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 a) Attività fiscali correnti 3.051.919 4.183.662 b) Attività fiscali anticipate 2.974.592 2.704.800 - in contropartita del conto economico 2.789.616 2.614.959 - in contropartita del patrimonio netto 184.976 89.841 Totale attività 6.026.511 6.888.462 77 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 I crediti verso l’erario per attività fiscali correnti si riferiscono principalmente agli acconti versati, per 1,7 milioni di euro, ai crediti della dichiarazione dei redditi del precedente periodo d’imposta, per 0,8 milioni di euro, mentre la restante parte si riferisce ai crediti per istanze di rimborso di imposte e per ritenute subite. 12.2 – Composizione della voce 70 “Passività fiscali: correnti e differite”: TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 Attività fiscali a) Passività fiscali correnti 3.028.902 4.356.883 b) Passività fiscali differite 11.187.703 11.219.794 14.216.605 15.576.677 Totale attività I debiti verso l’erario correnti sono composti per 2,7 milioni di euro dalle imposte correnti, per 240 mila euro da ritenute alla fonte da versare e per la restante parte da Iva a debito. 12.3 – Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico): 1. Esistenze iniziali 2. Aumenti 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 2.614.959 2.377.427 442.043 462.952 442.043 462.952 442.043 462.952 -267.386 -225.420 -267.386 -225.420 a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) riprese di valore d) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 3. Diminuzioni 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio a) rigiri -50.292 b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità c) dovute al mutamento di criteri contabili d) altre -217.094 -225.420 2.789.616 2.614.959 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni a) Trasf. In crediti d'imposta di cui alla L.214/2011 b) Altre 4. Importo finale 78 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 Gli incrementi corrispondono alle imposte anticipate calcolate sui 4/5 delle svalutazioni effettuate in bilancio, sui premi al personale e sull’acconto delle spese di revisione legale. Le diminuzioni si riferiscono allo scarico dei diciottesimi e dei quinti delle rettifiche di valore non dedotte in precedenti esercizi, dell’acconto delle spese di revisione legale non dedotti nello scorso esercizio e dei premi sul personale pagati nell’esercizio ma tassati in quello precedente. Nella tabella che segue sono indicati per tipologia i crediti per imposte anticipate (in contropartita del conto economico): 1. Premi personale dirigente TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 22.010 32.114 2. Premi anzianità 8.699 58.991 3. Acconto spese revisione legale 2.809 2.683 2.756.098 2.521.171 2.789.616 2.614.959 4. Svalutazioni non dedotte TOTALE 12.3.1 – Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011(in contropartita del conto economico): 1. Importo iniziale TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 2.521.172 2.292.157 2. Aumenti 417.224 421.652 3. Diminuzioni -182.297 -192.637 3.1 Rigiri -182.297 -192.637 2.756.099 2.521.172 3.2 Trasformazione di crediti d'imposta a) derivate da perdite di esercizio b) derivate da perdite fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale Il Decreto legge n. 225 del 2010, art. 2, commi da 55 a 56-bis, ha stabilito la convertibilità in crediti di imposta delle imposte anticipate iscritte in bilancio a fronte di svalutazioni di crediti e di avviamenti, in particolare nel caso in cui dal bilancio individuale risulti una perdita di esercizio. Tale convertibilità ha introdotto una modalità di recupero aggiuntiva e integrativa, che risulta idonea ad assicurare il recupero di tali tipologie di imposte anticipate in ogni situazione, indipendentemente dalla redditività futura dell’impresa. Tale convertibilità si configura pertanto, in ogni caso, quale sufficiente presupposto per l’iscrizione ed il mantenimento in bilancio di tali tipologie di imposte anticipate. La suddetta impostazione trova peraltro conferma nel documento congiunto Banca d’Italia, Consob e ISVAP n. 5 del 15 maggio 2012 (emanato nell’ambito del Tavolo di coordinamento in materia di 79 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 applicazione degli IAS/IFRS), relativo al “Trattamento contabile delle imposte anticipate derivante dalla L. 214/2011”. 12.4 – Variazione delle imposte differite (in contropartita del conto economico): 1. Esistenze iniziali TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 11.219.794 11.301.298 0 9.264 2. Aumenti 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 7.430 a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 7.430 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 1.834 3. Diminuzioni 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio a) rigiri -32.091 -90.768 -32.091 -90.768 -24.588 b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre -7.503 -90.768 11.187.703 11.219.794 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale La diminuzione si riferisce principalmente a variazioni dell’accantonamento TFR e in minima parte alla ripresa a tassazione di una perdita. Nella tabella che segue sono indicati per tipologia i debiti per imposte differite: TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 1. Differenze da disinquinamento 2.370.805 2.370.805 2. Svalutazioni effettuate solo ai fini fiscali 2.242.543 2.242.616 3. Adeguamento FTA IAS fondo svalutazione collettivo 6.397.012 6.397.012 0 32.018 62.385 62.385 114.958 114.958 11.187.703 11.219.794 4. Adeguamento FTA IAS fondo TFR 5. Adeguamento FTA IAS fondo amm.to terreni 6. Adeguamento FTA IAS crediti v/clientela (costo amm.to) TOTALE 80 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 12.5 – Variazione delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto): TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 1. Esistenze iniziali 2. Aumenti 89.841 53.894 122.195 35.947 71.903 35.947 71.903 35.947 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 50.292 -27.060 3. Diminuzioni 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio -27.060 a) rigiri -24.588 b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità c) dovute al mutamento di criteri contabili d) altre -2.472 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 184.976 89.841 L’importo corrisponde alle variazioni attuariali del fondo TFR e del fondo premi di anzianità Sezione 14 – Altre attività – Voce 140 14.1 – Composizione della voce 140 “Altre attività”: Depositi cauzionali Crediti verso altre gestioni Altri crediti diversi Ratei attivi Risconti attivi TOTALE TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 4.910 7.808 7.245.950 6.789.016 580.328 1.112.777 600 1.462 11.340.781 11.359.034 19.172.569 19.270.097 Gli importi più significativi riguardano i crediti verso i fondi di rotazione relativi agli oneri fiscali che la Gestione Ordinaria anticipa per i clienti dei fondi di rotazione a rischio, 7,2 milioni di euro, che trovano contropartita nella 81 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 voce 90 del Passivo e il risconto degli oneri fiscali, pari a 11,3 milioni di euro, che, per convenzione, la Gestione ordinaria e alcuni fondi di rotazione devono pagare in sostituzione della clientela. L’onere sostenuto viene iscritto tra i risconti attivi e portato a costo in proporzione agli interessi attivi che maturano annualmente sui rispettivi finanziamenti. 82 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 PASSIVO Sezione 1 – Debiti – Voce 10 1.1 – Debiti TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 VOCI verso banche 1. Finanziamenti verso enti finanziari verso clientela verso banche verso enti finanziari verso clientela 118.463.649 20.722.111 94.186.251 44.125.174 118.463.649 20.722.111 94.186.251 44.125.174 1.1 Pronti contro termine 1.2 Altri finanziamenti 2. Altri debiti 895.167.531 TOTALE 877.296.610 118.463.649 915.889.642 94.186.251 921.421.784 Fair Value - livello 3 157.578.284 920.771.848 119.231.404 939.356.806 Totale Fair Value 157.578.284 920.771.848 119.231.404 939.356.806 Fair Value - livello 1 Fair Value - livello 2 I debiti verso enti finanziari rappresentano il saldo dei finanziamenti passivi nei confronti di Cassa Depositi e Prestiti, aperti nel dicembre 2012 e nel settembre 2014, erogato a saldo per un importo di 95,4 milioni di euro il primo e per 30 milioni di euro su un totale di 40 il secondo. Il rimborso è previsto in rate semestrali con quota capitale costante e scadenza ultima dicembre 2033. Tale operazione rientra nell’ambito del mandato conferito dalla Regione con DGR 453/2011 come riportato nella Relazione sulla Gestione. I debiti verso la clientela rappresentano, invece, il saldo del finanziamento passivo nei confronti della controllata in Gestione speciale CVA S.p.A., stipulato nel settembre 2012 per 50 milioni di euro con un rimborso anticipato parziale di 30 milioni di euro nell’ultimo trimestre del 2014. La provvista viene impiegata per erogare un finanziamento di analogo importo a Casinò de la Vallée S.p.A. in esecuzione del mandato conferito dalla Giunta Regionale con DGR 1465/2012. Il rimborso del finanziamento avverrà in rate semestrali costanti a partire dal 2017 e fino al 2031. Gli importi degli altri debiti verso clientela, invece, si riferiscono prevalentemente all’ammontare dei fondi gestiti per conto dell’Amministrazione regionale il cui rischio ricade sulla Società. Si tratta di 11 fondi interamente a rischio e di 12 per i quali il rischio è limitato alla sola gestione della liquidità. Stante la tipologia del debito, non negoziabile, l’importo del fair value è stato convenzionalmente stimato pari a quello iscritto in bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda alla tabella H.3.2 della Parte D, Sezione 1 della presente nota. Sezione 7 – Passività fiscali – Voce 70 Vedere la sezione 12 dell’Attivo 83 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 Sezione 9 – Altre passività – Voce 90 9.1 – Composizione della voce 90 “Altre passività” Debiti verso enti previdenziali TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 289.999 289.483 Debiti verso GO 7.245.950 6.789.016 Altri debiti 6.534.691 8.066.224 125.886 161.123 14.196.525 15.305.845 Risconti passivi TOTALE In questa voce figurano i debiti dei fondi di rotazione nei confronti della Gestione Ordinaria relativi agli oneri fiscali che quest’ultima anticipa per i clienti dei fondi di rotazione a rischio, che trovano contropartita nella voce 140 dell’Attivo e, tra gli altri debiti, l’accantonamento di 3,8 milioni di euro effettuato nel 2009, nel 2011 e nel 2012 per svalutare una garanzia rilasciata originariamente per complessivi 13 milioni di euro, con un rischio attuale pari a 11,7 milioni. Sezione 10 – Trattamento di fine rapporto del personale – Voce 100 10.1 – “Trattamento di fine rapporto del personale”: variazioni annue A. Esistenze iniziali B. Aumenti B1. Accantonamenti dell'esercizio B2. Altre variazioni in aumento C. Diminuzioni TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 1.998.548 2.000.355 233.384 151.541 29.912 47.186 203.472 104.355 -2.236 -153.348 C1. Liquidazioni effettuate -153.348 C2. Altre variazioni in diminuzione D. Esistenze finali -2.236 2.229.696 1.998.548 L’accantonamento considera l’incidenza del calcolo attuariale in osservanza ai criteri dettati dal principio IAS 19 per un importo pari a 204 mila euro. Con riferimento alle basi tecniche di natura demografica, le analisi effettuate sulle serie storiche del personale della Società sono state rivolte ad osservare il trend, dal 2007 al 2013, delle seguenti cause di eliminazione: − decessi: è stata adottata la tavola di sopravvivenza ISTAT, distinta per età e sesso, del 2012; − inabilità: si sono adottate le tavole utilizzate per il modello INPS per generare “Le prime proiezioni al 2010”; − pensionamento, dimissioni/licenziamenti, scadenza del contratto: tali cause di eliminazione sono state desunte dall’osservazione dei dati aziendali. Per il personale inquadrato con contratto a tempo determinato, si è portato 84 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 l’orizzonte temporale di sviluppo fino alla scadenza prevista del contratto (non essendovi nulla di contrattualmente garantito sul prosieguo del rapporto di lavoro) ed è stato ipotizzato che non vi siano uscite anticipate rispetto alla scadenza del contratto. Nelle valutazioni attuariali sono state considerate le nuove decorrenze per i trattamenti pensionistici previste dal Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201 recante “Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici”, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011 n. 214, nonché la disciplina di adeguamento dei requisiti di accesso al sistema pensionistico agli incrementi della speranza di vita ai sensi dell'articolo 12 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122; la probabilità di uscita è stata stimata pari all’1,0%.. − anticipazioni di TFR: al fine di tenere conto degli effetti che tali anticipazioni hanno sul timing delle erogazioni di TFR, e dunque, sull’attualizzazione del debito dell’azienda, sono state costruite le probabilità di uscita di parte dei volumi maturati. Le frequenze di anticipazione, nonché le percentuali medie di TFR richieste a titolo di anticipo sono state desunte dall’osservazione dei dati aziendali. La probabilità annua di chiedere un anticipo di TFR è stata posta pari all’1%. L’aliquota media del Fondo richiedibile a titolo di anticipazione, è stata prudenzialmente posta pari al 70% del TFR maturato, ovvero al massimo previsto dalla normativa vigente in materia. − previdenza complementare: coloro che hanno sempre devoluto interamente il proprio TFR alla previdenza complementare sollevano la Società da impegni in termini di TFR e, dunque, non costituiscono oggetto di valutazione. Con riferimento agli altri dipendenti, invece, le valutazioni sono state effettuate considerando le scelte effettivamente manifestate dai dipendenti aggiornate al 31.12.2014, comunicate alla Società. La metodologia prevista dallo IAS 19 richiede inoltre l’adozione di basi tecniche economico-finanziarie che riflettono la loro influenza sia sullo sviluppo prospettico dei flussi (a seguito degli incrementi salariali e degli scenari inflazionistici prevedibili), che, soprattutto, sull’attualizzazione alla data di valutazione del debito stimato della Società. Il tasso di sconto, infatti, è la principale assunzione da cui dipendono in maniera sensibile i risultati dell’elaborazione. In particolare, le ipotesi adottate nella valutazione del benefit sono: 1. l’inflazione; 2. i tassi di attualizzazione; 3. gli incrementi retributivi. Con riferimento alla prima assunzione, lo scenario inflazionistico è stato desunto dal documento “Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2014” adottando un tasso pari all’inflazione programmata dell’1,0%. Ai sensi dello IAS 19R, il tasso di attualizzazione adottato nella valutazione del benefit è stato determinato con riferimento ai rendimenti di mercato di titoli obbligazionari di aziende primarie alla data di valutazione. A tale proposito, è stata utilizzata la curva dei tassi di interesse “Composite” di titoli emessi da emittenti Corporate di rating AA della classe “Investment Grade” dell’area Euro (fonte: Bloomberg) al 31.12.2014. Con riferimento al Fondo TFR, al fine di tenere conto delle modifiche all’impostazione metodologica introdotte a seguito della Riforma Previdenziale, non si rende più necessario adottare un’ipotesi di incremento retributivo per le aziende che, mediamente, nel 2006 hanno impiegato più di 50 dipendenti, quali Finaosta. 85 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 Sezione 11 – Fondi per rischi e oneri – Voce 110 11.1 – Composizione della voce 110 “Fondi per rischi e oneri” TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 1. Fondi di quiescenza aziendali 2. Fondi per controversie legali 3. Fondi oneri per il personale 314.645 331.291 80.038 116.777 234.607 214.514 314.645 331.291 3.1 Fondo indennità fine rapporto 3.2 Fondo premio risultato 3.3 Fondo rischi su mobilità 3.4 Fondo anzianità 3.5 Fondo Performance Ind./incentivazioni commerciali 4. Altri fondi per rischi e oneri 4.1 Fondo rischi e oneri 4.1 Fondo rischi fiscali 4.3 Fondo rischi vertenze 4.5 Altri fondi TOTALE L’importo si riferisce all’accantonamento effettuato in osservanza ai criteri dettati dal principio IAS 19 a fronte del premio di anzianità che sarà corrisposto ai dipendenti alla maturazione del 25° e del 35° anno di servizio e del premio incentivante al personale dirigente che, di norma, viene corrisposto nell’esercizio successivo all’anno di competenza. 11.2 – Variazioni nell’esercizio della voce 110 “Fondi per rischi e oneri” Variazioni / Tipologie TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 A. Esistenze iniziali 331.291 295.833 B. Aumenti 109.120 140.426 109.120 140.426 -125.766 -104.968 -125.766 -104.968 314.645 331.291 B1. Accantonamenti dell'esercizio B2. Altre variazioni in aumento C. Diminuzioni C1. Liquidazioni effettuate C2. Altre variazioni in diminuzione D. Esistenze finali L’utilizzo dell’esercizio è dovuto all’erogazione del premio incentivante corrisposto al personale dirigente e 86 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 all’adeguamento IAS del fondo per il premio di anzianità. Sezione 12 – Patrimonio – Voci 120, 130, 140, 150 12.1 – Composizione della voce 120 “Capitale”: Importo Tipologie 31/12/2014 1. Capitale 1.1 Azioni ordinarie 112.000.000 1.2 Altre azioni TOTALE 112.000.000 12.5 – Altre informazioni Riserve – Voce 160 Importo Tipologie 31/12/2014 Riserva legale 6.568.246 Riserva statutaria 24.362.160 Altre riserve 73.952.222 TOTALE 104.882.628 Riserve da valutazione – Voce 170 Importo Tipologie 31/12/2014 Leggi speciali di rivalutazione 1.225.005 Utili/perdite attuariali relative a piani previdenziali a benefici definiti TOTALE -487.664 737.341 Nella tabella seguente, come richiesto dall’art. 2427, comma 7 bis, del Codice civile, sono illustrate in modo analitico le voci di Patrimonio netto con l’indicazione della loro origine e possibilità di utilizzazione e distribuibilità. 87 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 Patrimonio netto 2014 Capitale sociale 2013 Possibilità di utilizzazione 112.000.000 112.000.000 Riserva legale 6.568.246 6.417.024 B Riserva statutaria 24.362.160 23.606.052 B Riserva straordinaria 47.397.948 46.125.028 A, B, C* Riserva avanzo di fusione 455.472 455.472 A, B, C Riserva di prima applicazione 21.843.228 21.843.228 A, B, C Riserva di utili portati a nuovo 4.255.574 3.343.628 A, B, C Riserva di valutazione Risultato di esercizio 737.341 988.150 4.913.119 3.024.431 Totale 222.533.088 217.803.013 A = per aumento di capitale; B = per copertura perdite; C = per distribuzione ai soci * la riserva straordinaria risulta indisponibile per l’ammontare di Euro 2.974.592 corrispondente al valore del credito per imposte anticipate, come risulta dalla voce 120.b dell’attivo) 88 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO Sezione 1 – Interessi – Voci 10 e 20 1.1 – Composizione della voce 10 “Interessi attivi e proventi assimilati”: Voci/Forme Tecniche TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 Titoli di debito Finanziamenti Altre operazioni 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie valutate al fair value 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 459.941 459.941 1.298 1.298 1.216 77.457 16.215.315 18.417.104 34.709.876 34.012.779 5.1 Crediti verso banche 1.730.193 2.252.853 3.983.046 5.640.843 5.2 Crediti verso enti finanziari 1.534.981 1.534.981 1.490.716 5. Crediti 5.3 Crediti verso clientela 77.457 12.950.141 6. Altre attività -- -- 7. Derivati di copertura -- -- 538.696 16.215.315 TOTALE 16.164.251 29.191.849 26.881.220 18.417.104 35.171.115 34.013.995 Gli interessi della voce 3 si riferiscono al prestito obbligazionario sottoscritto nel mese di gennaio. La voce Crediti verso banche per finanziamenti riporta gli interessi relativi alle provviste erogate per operazioni di leasing in convenzione e per operazioni di pronti contro termine. La voce Crediti verso banche per altre operazioni rappresenta gli interessi derivanti dalla remunerazione dei depositi di conto corrente La voce Crediti verso enti finanziari per finanziamenti riporta gli interessi derivanti dalla remunerazione delle provviste erogate per operazioni di leasing in convenzione e dei finanziamenti sotto forma di “carte commerciali”. La voce Crediti verso clientela per finanziamenti riporta gli interessi relativi ai mutui concessi in Gestione ordinaria e sui fondi regionali a rischio. La voce Crediti verso clientela per altre operazioni è costituita essenzialmente dagli interessi maturati sulle polizze assicurative di capitalizzazione sottoscritte per investire la liquidità e dalle commissioni riconosciute dalla Regione per la gestione dei fondi di rotazione a rischio. L’importo di tale tipologia di ricavo è pari a circa 10,5 milioni di euro nel 2014 e 10,2 milioni nel 2013. 89 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 1.3 – Composizione della voce 20 “Interessi passivi e oneri assimilati”: Voci/Forme Tecniche Finanziamenti Titoli 1. Debiti verso banche TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 Altro -- 2. Debiti verso enti finanziari 4.418.692 -- 3. Debiti verso clientela 2.461.222 -- 4. Titoli in circolazione 4.418.692 3.091.920 13.749.099 16.210.321 14.723.707 13.749.099 20.629.013 17.815.627 -- 5. Passività finanziarie di negoziazione 6. Passività finanziarie valutate al fair value 7. Altre passività -- -- 8. Derivati di copertura -- -- TOTALE 6.879.914 La voce accoglie, oltre all’incremento dei fondi regionali gestiti che viene interamente riconosciuto all’Amministrazione regionale, gli interessi verso Cassa Depositi e Prestiti e verso CVA S.p.A. per le operazioni di finanziamento passivo accese nel corso del 2012 e del 2014. Sezione 2 – Commissioni – Voci 30 e 40 2.1 – Composizione della voce 30 “Commissioni attive”: TOTALE TOTALE DETTAGLIO 31/12/2014 31/12/2013 1. operazioni di leasing finanziario 2. operazioni di factoring 3. credito al consumo 4. attività di merchant banking 5. garanzie rilasciate 6. servizi di: − gesAone fondi per conto terzi 3.992.918 3.713.874 3.992.918 3.713.874 38.664 110.486 38.664 110.486 4.031.582 3.824.359 − intermediazione in cambi − distribuzione prodoB − altri 7. servizi di incasso e pagamento 8. servicing in operazioni di cartolarizzazione 9. altre commissioni 9.1 altri servizi verso Regione TOTALE 90 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 L’importo principale è relativo alle commissioni riconosciute dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta per il servizio di gestione dei fondi di rotazione non a rischio e dell’esecuzione dei mandati dell’Amministrazione regionale. Le altre commissioni si riferiscono sempre a prestazioni rese nei confronti dell’Amministrazione regionale quali istruttorie e erogazioni di finanziamenti. Sezione 8 – Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento – Voce 100 8.1 – “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti”: Rettifiche di valore Riprese di valore TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 Voci/Rettifiche specifiche di portafoglio specifiche di portafoglio 1. Crediti verso banche - per leasing - per factoring - altri crediti 2. Crediti verso enti finanziari Crediti deteriorati acquistati - per leasing - per factoring - altri crediti Altri Crediti - per leasing - per factoring - altri crediti 3. Crediti verso clientela Crediti deteriorati acquistati - per leasing - per factoring - per credito al consumo - altri crediti Altri Crediti - per leasing - per factoring - per credito al consumo - altri crediti -4.633.080 -84.177 2.647.711 326.745 -1.742.801 -2.954.874 TOTALE -4.633.080 -84.177 2.647.711 326.745 -1.742.801 -2.954.874 Le rettifiche di valore specifiche si riferiscono a crediti nei confronti di soggetti classificati scaduti deteriorati, ad incaglio o a sofferenza. Si evidenzia che quest’anno il numero di soggetti classificati a sofferenza si è 91 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 incrementato, passando da 57 a 73 anche in conseguenza delle raccomandazioni contenute nel rapporto dell’ispezione di Banca d’Italia di fine 2013. Le rettifiche di valore di portafoglio sono relative all’accantonamento al fondo svalutazione forfettario. Le riprese di valore specifiche sono prevalentemente dovute alla chiusura di posizioni precedentemente classificate ad incaglio o sofferenza. Le riprese di valore di portafoglio riguardano interamente il fondo svalutazione forfettario. 8.2 – “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita”: Voci/Rettifiche TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 Rettifiche di valore Riprese di valore 1. Titoli di debito 2. Titoli di capitale e quote di OICR -1.532 -1.532 -320.384 -1.532 -1.532 -320.384 3. Finanziamenti TOTALE Le rettifiche di valore si riferiscono alle perdite conseguenti all’abbattimento di capitale sociale deliberato dalla società Monterosa SpA. 92 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 Sezione 9 – Spese amministrative – Voce 110 9.1 – Composizione della voce 110.a “Spese per il personale”: TOTALE TOTALE Voci/Settori 31/12/2014 31/12/2013 1. Personale dipendente 7.173.921 7.192.168 a) salari e stipendi 5.142.581 5.150.961 b) oneri sociali 1.380.692 1.389.441 228.904 229.034 10.257 20.325 271.518 276.126 271.518 276.126 139.969 126.281 4.068 8.655 234.313 250.965 7.412.302 7.451.787 c) indennità di fine rapporto d) spese previdenziali e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: - a contribuzione definita - a benefici definiti g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: - a contribuzione definita - a benefici definiti h) altre spese 2. Altro personale in attività 3. Amministratori e sindaci 4. Personale collocato a riposo 5. Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende 6. Rimborsi di spese per dipendenti distaccati presso la società TOTALE Gli importi sono sostanzialmente equivalenti a quelli del passato esercizio. 9.2 – Numero medio dei dipendenti ripartiti per categoria: TOTALE TOTALE Tipologia dipendenti MEDIA 31/12/2014 31/12/2013 Personale dipendente: a) dirigenti 9 9 9 b) quadri direttivi 36 36 36 c) restante personale dipendente 34 34 34 79 79 79 Altro personale TOTALE Al 31.12.2014 i dipendenti assunti con contratto part-time erano 3 tra i quadri direttivi e 4 nelle aree professionali. 93 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 9.3 – Composizione della voce 110.b “Altre spese amministrative”: TOTALE TOTALE Tipologia spesa 31/12/2014 31/12/2013 Spese per immobili/mobili - fitti e canoni passivi 141.768 74.158 Spese per immobili/mobili - altre spese 496.783 420.364 Spese per acquisto beni/servizi non professionali 148.599 151.288 Spese per acquisto di servizi professionali 223.735 157.996 Premi assicurativi 154.914 143.481 Imposte indirette e tasse 440.930 469.870 Altre 377.722 459.128 1.984.451 1.876.285 TOTALE I canoni passivi si sono incrementati prevalentemente per la stipula di un nuovo contratto per l’utilizzo dell’hardware e del software necessari alla produzione delle segnalazioni di vigilanza, centrale rischi e all’elaborazione del bilancio. Gli oneri per la manutenzione e la gestione della sede hanno subito un aumento principalmente in conseguenza della sostituzione di alcune parti degli impianti tecnologici. Le consulenze professionali sono relative a servizi amministrativi e legali, in parte riaddebitati ai clienti in contenzioso. La riduzione delle altre spese amministrative risente della presenza, nello scorso esercizio, di una sanzione amministrativa di circa 90 mila euro; le minori spese di rappresentanza per circa 30 mila euro sono state infatti controbilanciate da circa 40 mila euro in più di oneri bancari. 94 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 Sezione 10 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 120 10.1 – Composizione della voce 120 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali”: Ammortamento (a) Voci/Rettifiche riprese di valore 1. Attività ad uso funzionale Rettifiche di valore per Riprese di valore deterioramento (c) (b) Risultato Netto (a+b-c) 618.752 618.752 618.752 618.752 b) fabbricati 365.354 365.354 c) mobili 172.418 172.418 d) strumentali 69.511 69.511 e) altri 11.469 11.469 78.435 78.435 78.435 78.435 697.187 697.187 1.1 di proprietà a) terreni 1.2 acquisite in leasing finanziario a) terreni b) fabbricati c) mobili d) strumentali e) altri 2. Attività detenute a scopo di investimento Uffici vecchia sede TOTALE Sezione 11 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 130 11.1 – Composizione della voce 130 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali”: Voci/Rettifiche riprese di valore 1. Avviamento Ammortamento (a) Rettifiche di valore per Riprese di valore deterioramento (c) (b) -- Risultato Netto (a+b-c) -- 2. Altre attività immateriali 34.136 34.136 2.1 di proprietà 34.136 34.136 34.136 34.136 2.2 acquistate in leasing finanziario 3. Attività riferibili al leasing finanziario 4. Attività concesse in leasing operativo TOTALE 95 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 Sezione 13 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 150 13.1 – Composizione della voce 150 “Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri”: TOTALE TOTALE Voci/Rettifiche riprese di valore 31/12/2014 31/12/2013 Acc.to fondo rischi ed oneri fiscali Acc.to fondo rischi ed oneri vertenze personale Acc.to fondo rischi ed oneri litigation Acc.to fondo rischi ed oneri altri TOTALE 70.783 140.426 70.783 140.426 L’importo si riferisce all’accantonamento effettuato in osservanza ai criteri dettati dal principio IAS 19 a fronte del premio di anzianità che sarà corrisposto ai dipendenti alla maturazione del 25° e del 35° anno di servizio e comprende anche l’accantonamento effettuato per il premio incentivante al personale dirigente che, di norma, viene corrisposto nell’esercizio successivo all’anno di competenza. Sezione 14 – Altri proventi e oneri di gestione – Voce 160 14.1 – Composizione della voce 160 “Altri proventi e oneri di gestione”: VOCI 1 Oneri costruzione Funivia La Palud-Punta Helbronner 2 Oneri accordo Heineken 3 Spese ufficio di Parigi 4 Spese ufficio di Bruxelles TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 -40.537.236 -19.064.258 -7.600.000 -8.000.000 -280.461 -279.392 -61.537 -68.694 5 COA -117.068 -162.473 6 Oneri gestione COUP -503.661 -462.810 7 Oneri gestione NUV -417.114 -463.297 8 Oneri sostenuti per conto della RAVA -130.827 -226.654 9 IRAP di competenza fondi -27.132 -74.022 10 Oneri fiscali L.R. -1.152.978 -1.110.427 11 Oneri costruzione COUP -3.359.490 -3.735.241 12 Oneri costruzione NUV -9.660.723 -11.654.628 13 Contributi a fondo perso -2.650.121 -5.354.261 -66.498.349 -50.656.157 14 Sopravvenienze passive Costi sostenuti per conto di terzi -14.560 -74.826 15 Abbuoni e sconti passivi -50 -37 -20.272 -24.021 16 Altri oneri Altri TOTALE ONERI 96 -34.882 -98.884 -66.533.231 -50.755.041 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 VOCI 1 Rimborso oneri costruzione Funivia La Palud-PH 2 Rimborso oneri accordo Heineken 3 Rimborso spese ufficio di Parigi TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 40.537.236 19.064.258 7.600.000 8.000.000 302.749 297.102 4 Rimborso spese ufficio di Bruxelles 34.067 47.088 5 COA 507.589 415.594 6 Rimborso oneri gestione COUP 503.661 462.810 7 Rimborso oneri gestione NUV 417.114 463.297 8 Rimborso consulenze 259.911 370.540 9 Rimborso IRAP 10 Rimborsi spese 27.132 74.022 169.217 168.160 11 Rimborso oneri costruzione COUP 3.359.490 3.735.241 12 Rimborso oneri costruzione NUV 9.660.723 11.654.628 13 Rimborso contributi a fondo perso 2.650.121 5.354.261 66.029.012 50.107.001 14 Compensi nostri rappresentanti Recuperi di spese 169.701 150.149 15 Sopravvenienze attive 295.394 42.567 16 Abbuoni e sconti attivi 32 235 390.253 261.047 17 Altri proventi Altri TOTALE PROVENTI Totale altri proventi e oneri di gestione 855.380 453.998 66.884.392 50.560.999 351.161 -194.042 Le prime 3 voci e le voci 6, 7, 11 e 12 rappresentano i costi sostenuti su mandato regionale interamente rimborsati dalla Gestione speciale, mentre la voce 4 ha un rimborso parziale. La voci 3 e 4 non comprendono, tra i costi, gli ammortamenti dei cespiti che sono contabilizzati nelle voci 120 e 130, mentre la voce 5, che si riferisce alle spese sostenute per l’attività del “Centro Osservazione e Attività sull’energia”, non comprende, sempre tra i costi, quello del personale che è contabilizzato interamente nella voce 110a; il rimborso indicato tra i proventi copre parzialmente anche tale onere. Le sopravvenienze attive riguardano rimborsi di imposte degli anni 2011 e 2012 per 165 mila euro, interessi pregressi su posizioni in sofferenza riportate in bonis per 70 mila euro e il parziale recupero di un credito verso un fallimento, a suo tempo stralciato, per 60 mila euro. Gli altri proventi sono composti prevalentemente dalle penali contrattuali pagate dai clienti, 70 mila euro, dagli affitti attivi e dai rimborsi spese, 145 mila euro, pagati prevalentemente dalla controllata Aosta Factor S.p.A., cui è affittata una parte dell’edificio della sede sociale e da un risarcimento per 75 mila euro. 97 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 Sezione 16 – Utili (Perdite) da cessione di investimenti – Voce 180 16.1 – Composizione della voce 180 “Utili (Perdite) da cessione di investimenti”: TOTALE TOTALE VOCI 31/12/2014 31/12/2013 1. Immobili 1.1 Utili da cessione 1.2 Perdite da cessione 2. Altre attività 2.1 Utili da cessione 2.2 Perdite da cessione RISULTATO NETTO -193 2.223 74 2.883 -267 -660 -193 2.223 Sezione 17 – Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente – Voce 190 17.1 – Composizione della voce 190 “Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente”: TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 1. Imposte correnti (-) 2.570.499 2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) 3.582.734 -269.706 3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) 3. bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediit d'imposta legge n.214/2011 4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) -224.949 -234.321 -7.503 -81.504 2.068.341 3.266.909 5. Variazione delle imposte differite (+/-) TOTALE Le imposte correnti corrispondono a Ires per euro 2,1 milioni e a Irap per euro 500 mila. Le variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi si riferiscono ad un ricalcolo IRES di competenza 2013. 98 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 17.2 – Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio: IRES imponibile Imposta sull'utile lordo di esercizio imposta 6.981.460 1.919.902 IRAP aliquota imponibile 27,50% 15.780.919 imposta aliquota 588.628 3,73% Diff. temporanee tassabili in esercizi successivi Diff. temporanee deducibili in esercizi successivi 1.397.568 384.331 5,51% -744.526 -204.745 -2,93% Diff. positive che non si riverseranno negli esercizi successivi 385.343 105.969 1,52% 37.805 0,24% Diff. negative che non si riverseranno negli esercizi successivi -541.966 -149.041 -2,13% -3.012.089 -112.351 -0,71% 29,46% 13.782.365 3,26% Rigiro differenze temporanee deducibili esercizi precedenti Rigiro differenze temporanee tassabili esercizi precedenti 1.013.535 Variazioni imposte correnti esercizi precedenti Imposte sul reddito d'esercizio ed aliquota fiscale effettiva 7.477.879 2.056.417 514.082 Ai fini IRAP è stata utilizzata l’aliquota agevolata del 3,73 % prevista dalla legge regionale n. 30/2011 della Valle d’Aosta e attuata dalla Delibera di Giunta Regionale n. 1599 del 4 ottobre 2013 per le nuove assunzioni. 99 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 PARTE D – ALTRE INFORMAZIONI Sezione 1 – Riferimenti specifici sull’operatività’ svolta D. GARANZIE RILASCIATE E IMPEGNI D.1 – Valore delle garanzie rilasciate e degli impegni OPERAZIONI IMPORTO IMPORTO 31/12/2014 31/12/2013 1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria a prima richiesta a) Banche b) Enti finanziari c) Clientela 2) Altre Garanzie rilasciate di natura finanziaria 7.885.753 8.479.272 7.885.753 8.479.272 27.045.410 72.561.826 a) Banche b) Enti finanziari c) Clientela 3) Garanzie rilasciate di natura commerciale a) Banche b) Enti finanziari c) Clientela 4) Impegni irrevocabili a erogare fondi a) Banche 7.175.035 i) a utilizzo certo 7.175.035 ii) a utilizzo incerto b) Enti finanziari 3.551.095 i) a utilizzo certo 3.551.095 ii) a utilizzo incerto c) Clientela 27.045.410 i) a utilizzo certo 61.835.696 61.835.696 ii) a utilizzo incerto 27.045.410 5) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione 6) Attività costituite in garanzia di obblìgazioni di terzi 7) Altri impegni irrevocabili a) a rilasciare garanzie b)altri TOTALE 34.931.163 81.041.098 Le garanzie rilasciate sono relative ad un’operazione di pegno su conto corrente a garanzia di un credito ristrutturato. Per quanto riguarda gli impegni, successivamente ad un confronto con il Servizio RST di Banca d’Italia, nei dati del 100 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 2014 sono considerati solo quelli per contratti già stipulati. Stante l’operatività prevista dalle convenzioni in essere con gli istituti di credito e gli intermediari finanziari, non compaiono più impegni nei confronti di tali controparti, mentre gli impegni verso la clientela sono rappresentati da finanziamenti in corso di erogazione a stato avanzamento lavori, classificati tra gli impegni irrevocabili a utilizzo incerto. Nel 2013 gli impegni verso la clientela per finanziamenti in corso di erogazione erano pari a 32,9 milioni di euro. D.3 – Garanzie rilasciate: rango di rischio assunto e qualità Garanzie rilasciate non deteriorate Controgarantite Tipologia di rischio assunto Altre Garanzie rilasciate deteriorate: sofferenze Controgarantite Altre Altre garanzie deteriorate Controgarantite Altre Rettifiche di Rettifiche di Rettifiche di Rettifiche di Rettifiche di Rettifiche di Valore lordo valore Valore lordo valore Valore lordo valore Valore lordo valore Valore lordo valore Valore lordo valore complessive complessive complessive complessive complessive complessive Garanzie rilasciate con assunzione di rischio di prima perdita − garanzie finanziarie a prima richiesta − altre garanzie finanziarie − garanzie di natura commerciale Garanzie rilasciate con assunzione di rischio di tipo mezzanine − garanzie finanziarie a prima richiesta − altre garanzie finanziarie − garanzie di natura commerciale Garanzie rilasciate pro quota − garanzie finanziarie a prima richiesta − altre garanzie finanziarie 11.655.753 3.770.000 11.655.753 3.770.000 − garanzie di natura commerciale TOTALE 101 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 D.8 – Variazione delle garanzie rilasciate deteriorate: altre Ammontare delle variazioni Garanzie di natura finanziaria a prima richiesta Altre garanzie di natura finanziaria Controgarantite Altre Controgarantite A) Valore lordo iniziale Altre Garanzie di natura commerciale Controgarantite Altre 12.249.272 B) Variazioni in aumento b1. trasferimenti da garanzie in bonis b2. trasferimenti da altre garanzie in sofferenza b3. altre variazioni in aumento -- -- -- -- -- -- C) Variazioni in diminuzione c1. uscite verso garanzie in bonis c2. uscite verso garanzie in sofferenza c3. escussioni c4. altre variazioni in diminuzione 593.519 -- D) Valore lordo finale -11.655.753 Le altre variazioni in diminuzione sono relative al parziale rimborso della somma di denaro vincolata da parte dell’istituto di credito in conseguenza del rimborso proporzionale del prestito da parte del debitore principale. 102 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 E. MERCHANT BANKING E.1 – Tabella riepilogativa delle partecipazioni di merchant banking Totale 31/12/2014 Totale 31/12/2013 Attività finanziarie disponibili per la vendita Valore Totale rettifiche di originario valore/Svalutazioni Totale riprese di Valore di valore bilancio /Rivalutazioni Valore originario Totale rettifiche di valore/Svalutazioni Totale riprese di valore Valore di /Rivalutazioni bilancio 1. PARTECIPAZIONI a) controllate - banche ed enti finanziari - altri soggetti b) controllate congiuntamente - banche ed enti finanziari - altri soggetti c) sottoposte a influenza notevole - banche ed enti finanziari - altri soggetti 2. ALTRE INTERESSENZE (Att. finanz. disp. per la vendita - banche ed enti finanziari - altri soggetti TOTALE 5.569 2.645 2.924 5.569 2.645 2.924 5.569 2.645 2.924 5.569 2.645 2.924 Le partecipazioni sono relative alle società Air Vallée S.p.A. e Regional Airport S.r.l. E.3 – Variazioni annue delle partecipazioni di merchant banking: A. ESISTENZE INIZIALI 2.924 B. Aumenti B1. Acquisti B2. Riprese di valore B3. Altre variazioni C. Diminuzioni C1. Vendite C2. Rettifiche di valore C3. Altre variazioni A. RIMANENZE FINALI 2.924 E.4 – Attività e passività finanziarie verso società partecipate per merchant banking: La società non ha partecipazioni per merchant banking in società controllate, controllate congiuntamente o sottoposte a influenza notevole 103 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 H. OPERATIVITA’ CON FONDI DI TERZI H.1 – Natura dei fondi e forme di impiego Totale 31/12/2014 Voci/Fondi Totale 31/12/2013 Fondi pubblici di cui: a rischio Fondi pubblici di cui: a rischio proprio proprio 1. Attività in bonis - leasing finanziario 13.520.747 13.528.774 - factoring - altri finanziamenti 735.817.739 669.026.096 702.609.491 640.803.051 di cui per escussione di garanzie e impegni - partecipazioni 654.066.505 651.021.635 di cui: per merchant banking - garanzie e impegni 25.735.422 25.735.422 63.153.633 52.064.909 13.484.870 8.288.901 13.687.227 8.495.278 22.268.948 21.864.329 24.089.966 23.813.334 1.269.489 1.269.489 1.496.085 1.496.085 2.193.305 2.110.157 1.337.491 1.250.002 40.500 40.500 728.334.894 1.470.924.303 727.922.660 1. Attività deteriorate '2.1 Sofferenze '- leasing finanziario '- factoring '- altri finanziamenti di cui per escussione di garanzie e impegni '-garanzie e impegni '2.2 Incagli '- leasing finanziario '- factoring '- altri finanziamenti di cui per escussione di garanzie e impegni '-garanzie e impegni '2.3 Esposizioni ristrutturate '- leasing finanziario '- factoring '- altri finanziamenti di cui per escussione di garanzie e impegni '-garanzie e impegni '2.4 Esposizioni scadute '- leasing finanziario '- factoring '- altri finanziamenti di cui per escussione di garanzie e impegni '-garanzie e impegni TOTALE 1.468.397.525 104 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 H.2 – Valori lordi e netti delle attività a rischio proprio Fondi pubblici Voce Valore lordo Rettifiche di valore Valore netto 1. Attività in bonis - leasing finanziario - factoring - altri finanziamenti 669.026.096 1.241.428 667.784.668 25.735.422 25.735.422 di cui: per escussione di garanzie e impegni - garanzie e impegni - partecipazioni di cui: per merchant banking 2. Attività deteriorate 2.1 Sofferenze - leasing finanziario - factoring - altri finanziamenti 8.288.901 5.074.327 3.214.574 21.864.329 4.929.543 16.934.786 di cui: per escussione di garanzie e impegni - garanzie e impegni 2.2 Incagli - leasing finanziario - factoring - altri finanziamenti di cui: per escussione di garanzie e impegni - garanzie e impegni 1.269.489 1.269.489 2.3 Esposizioni ristrutturate - leasing finanziario - factoring - altri finanziamenti di cui: per escussione di garanzie e impegni - garanzie e impegni 2.4 Esposizioni scadute - leasing finanziario - factoring - altri finanziamenti 2.110.157 143.955 1.966.202 di cui: per escussione di garanzie e impegni - garanzie e impegni 40.500 40.500 TOTALE 728.334.894 11.389.253 716.945.641 H.3 – Altre informazioni H.3.1 – Attività a valere su fondi di terzi Al fine di dare un’informazione integrativa, nel presente punto vengono forniti i valori più significativi delle operazioni effettuate su mandato regionale il cui rischio ricade esclusivamente sull’Amministrazione regionale e che pertanto non sono stati inclusi nel perimetro di redazione del bilancio. 105 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 H.3.1.1 – Attività finanziarie disponibili per la vendita. Nella tabella seguente sono esposte le società nelle quali Finaosta S.p.A. detiene una partecipazione di minoranza per conto dell’Amministrazione regionale in Gestione Speciale (i valori sono espressi in migliaia di Euro). Valore di Quota di Disponibilità bilancio partecipazione % voti % Denominazione imprese Servizi previdenziali VDA S.p.A. SIMA S.p.A. Sede 52 50,00% 50,00% Aosta 10.484 49,00% 49,00% Pollein 8 39,56% 39,56% Nus 2.475 27,42% 27,42% Gressan S.I.T. Saint Barthelemy S.r.l. Pila S.p.A. Verres S.p.A. in liquidazione Totale attivo Totale ricavi Importo del Risultato dell'ultimo patrimonio netto esercizio 795 599 141 5 34.066 3.106 22.568 -388 40 63 20 -24 45.239 9.084 16.712 565 0 27,35% 27,35% Verres 4.210 152 765 4 ISECO S.p.A. 21 20,00% 20,00% Saint Marcel 4.300 4.737 860 168 Funivie Monte Bianco S.p.A. 39 15,18% 15,18% Courmayeur 14.103 2.134 1.406 0 2 3,56% 3,56% Valgrisenche 84 223 63 1 D.T. Valgrisenche s.r.l. TOTALE 13.081 I dati di bilancio sopra riportati si riferiscono all’ultimo esercizio chiuso disponibile. Per informazioni sull’andamento delle società partecipate si rimanda alla relazione sulla gestione. H.3.1.2 – Partecipazioni. Nella tabella seguente sono esposte le società nelle quali Finaosta S.p.A. detiene una partecipazione di controllo per conto dell’Amministrazione regionale in Gestione Speciale (i valori sono espressi in migliaia di Euro). Valore di Quota di Disponibilità bilancio partecipazione % voti % Denominazione imprese C.V.A. S.p.A. Struttura Valle d'Aosta S.r.l. Compl. Ospedaliero U.Parini S.r.l. Nuova Università Valdostana S.r.l. Totale ricavi Importo del Risultato dell'ultimo patrimonio netto esercizio 100% 100% Chatillon 1.439.417 206.400 904.884 56.807 78.206 100% 100% Aosta 109.295 4.501 78.206 -1.694 907 100% 100% Aosta 1.795 2.240 907 0 100% Aosta 893 100% 36.640 98% CMBF S.p.A. 22.654 92,47% 1.421 91,77% Cervino S.p.A. Totale attivo 417.481 Autoporto Valle d'Aosta S.p.A. Progetto Formazione S.c.r.l. Sede 3.593 7.667 893 0 42.631 2.575 37.892 -126 92,47% Courmayeur 57.937 11.160 31.621 6 91,77% Pollein 14.773 1.114 1.770 5 98% Pollein 47.832 85,65% 85,65% Valtournenche 87.405 20.618 60.043 667 Monterosa S.p.A. 8.654 81,43% 81,43% Gressoney L.T. 86.491 15.101 10.961 -1.245 Funivie Piccolo S.Bernardo S.p.A. 7.966 68,72% 68,72% La Thuile 19.061 6.757 11.974 -598 TOTALE 622.654 I dati di bilancio sopra riportati si riferiscono all’ultimo esercizio chiuso disponibile. Per informazioni sull’andamento delle società controllate si rimanda alla relazione sulla gestione. 106 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 H.3.1.3 – Crediti verso la clientela. Nella tabella seguente sono esposti i finanziamenti effettuati sotto forma di mutui, leasing e prestiti obbligazionari per conto dell’Amministrazione regionale in Gestione Speciale e nei fondi di rotazione di cui alle ll.rr. n. 46/1985, n. 22/1998, n. 9/2003, n.11/2002, n. 52/2009 e al DOCUP Obiettivo 2. Totale 31/12/2014 Totale 31/12/2013 Composizione Bonis 1. Leasing finanziario Deteriorate Bonis 13.520.747 13.528.774 66.791.643 5.683.736 61.806.440 Deteriorate - di cui: senza opzione finale per l'acquisto 2. Factoring - pro-solvendo - pro-soluto 3. Credito al consumo 4. Carte di credito 5. Altri finanziamenti 5.556.070 di cui: da escussione di garanzie e impegni 6. Titoli di debito - titoli strutturali - altri titoli di debito 902.224 1.080.253 7. Altre attività Totale valore di bilancio 80.312.390 107 6.585.960 75.335.214 6.636.323 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 H.3.1.4 – Attività materiali. Nella tabella che segue sono esposti i valori relativi ai cespiti acquisiti per conto dell’Amministrazione regionale, concessi in locazione ed in leasing. Totale 31/12/2014 Totale 31/12/2013 Composizione Attività valutate al Attività valutate al fair Attività valutate al fair value Attività valutate al costo costo value o rivalutate o rivalutate 1. Attività ad uso funzionale 1.1 di proprietà a) terreni 3.213.552 3.213.552 b) fabbricati 3.288.001 3.431.584 6.501.553 6.645.137 13.520.747 13.528.774 13.520.747 13.528.774 20.022.300 20.173.911 c) mobili d) strumentali e) altri 1.2 acquistate in leasing finanziario a) terreni b) fabbricati c) mobili d) strumentali e) altri Totale 1 2. Attività riferibili al leasing finanziario 2.1 beni inoptati 2.2 beni ritirati a seguito di risoluzione 2.3 altri beni Totale 2 3. Attività detenute a scopo di investimento - di cui: concesse in leasing operativo Totale 3 Totale (1+2+3) 108 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 H.3.2 – Fondi di terzi Nella tabella che segue sono elencati i fondi di dotazione gestiti per conto dall’Amministrazione regionale suddivisi tra fondi a rischio diretto di Finaosta S.p.A. e fondi il cui rischio ricade sull’Amministrazione regionale con l’evidenziazione delle variazioni intervenute nell’esercizio a valere sui fondi stessi. Gli importi esposti sono calcolati utilizzando i principi contabili civilistici e non quelli IAS adottati per le altre voci del bilancio. SaldI al 31-12-2013 Norma di riferimento Fondo di dotazione Variazioni in aumento Variazione in diminuzione Prelievi Incrementi / Incrementi/ Contributi esercizio e decrementi Stanziamenti Trasferimenti decrementi Trasferimenti erogati pagamenti esercizi dell'esercizio da altri fondi maturati ad altri fondi nell'esercizio effettuati per precedenti nell'esercizio (**) conto RAVA Rimborsi gestione strutture L.R. 101/1982 0 1.722.745 22.311 L.R. 33/1973 31.115.385 30.527.444 683.562 4.200.000 L.R. 3/2013 (**) 312.365.332 116.111.676 6.126.507 6.895.517 99.210 L.R. 43/1996 28.966.021 481.899 5.500.000 391.905 L.R. 33/1993 774.685 16.473 10.254 L.R. 19/2001 172.305.014 0 500.000 8.200.000 1.596.288 L.R. 6/2003 50.664.938 110.753 469.056 L.R. 6/2003 (1) 1.069.538 17.141 9.843 447.725 L.R. 7/2004 880.000 112.711 6.001 L.R. 29/2006 1.850.000 38.647 27.014 L.R. 17/2007 450.000 127.351 6.867 L.R. 11/2010 199.767 2.868 786 Totale gestioni a rischio 600.640.679 149.269.707 12.126.507 8.200.000 10.119.403 4.200.000 99.210 447.725 0 LL.RR. 7/2006 art. 5, 86/92, 88/85, 76/94, 38/98 e 4/05 (*) 580.622.166 175.030.184 22.895.336 6.150.500 135.891.569 4.000.000 90.334.074 1.529.825 822.482 L.R. 46/1985(*) 17.472.263 11.015.131 363.277 L.R. 62/1993 (*) 0 4.105 60 L.R. 22/1998 (*) 80 17.272 242 L.R. 84/1993 (*)(1) 25.651.000 6.784.031 241.391 504.977 6.900.500 4.719.161 L.R. 84/1993(*)(1)(2) 482.891 3.951 293.921 1.532 293.921 L.R. 9/2003 (*) 42.375 3.086 186 DOCUP Ob.2 (*) 1.017.374 129.461 18.071 L.R. 11/2002 (*) 111.864 0 551 D.G.R. 2121/2009 (*)(1) 471.624 19.365 3.644 50.050 L.R. 52/2009 (*) 864.304 7.860 2.618 L.R. 52/2009 (*)(1) 58.777 0 350.000 221 78.786 L.R. 14/2011 (*)(2) 299.851 2.624 1.168 L.R. 14/2011 (*)(1) 0 0 750.000 3.754 8.414 L.R. 20/2013 (*)(2) 4.500.000 556 44.304 Totale gestioni senza rischio 631.594.571 193.017.627 23.780.648 6.900.500 136.836.175 10.900.500 90.342.488 6.671.744 822.482 TOTALE 1.232.235.250 342.287.333 35.907.155 15.100.500 146.955.578 15.100.500 90.441.698 7.119.468 822.482 (*): Il rischio sulle operazioni in essere grava sull'Amministrazione regionale (**): La L.R. 3/2013 ingloba la L.R. 76/1984 e la L.R. 33/1973, capo 1°, abrogate (1): Contributi (2): Fondi europei 109 Costi di costruzione, di ristrutturazione e acquisto attrezzature addebitati Consulenze e servizi vari addebitati 0 0 9.608.484 22.974.323 Commissioni addebitate 16.035 1.181.100 4.676.155 467.963 4.850 3.062.655 758.318 9.100 19.952 27.747 1.762 618 10.226.257 1.729.020 56.945.290 436.723.667 34.871.862 796.562 179.538.646 50.486.428 639.698 978.760 1.887.914 582.456 202.803 765.383.105 4.289.270 399.012 12 249 787.031.298 28.451.659 4.153 17.345 21.561.737 488.375 45.647 1.164.906 110.847 438.583 873.532 323.012 303.643 742.351 4.544.860 846.101.950 1.611.485.055 1.568 6.000 1.250 7.200 2.989 9.608.484 9.608.484 22.974.323 22.974.323 SaldI al 31-122014 4.707.550 14.933.807 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 Sezione 3 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Premessa Nella presente sezione sono fornite le informazioni riguardanti i profili di rischio, le politiche di gestione e copertura messe in atto da Finaosta S.p.A. relativamente ai rischi di seguito elencati: • rischio di credito; • rischi di mercato; • rischio di tasso di interesse, • rischio di liquidità; • rischio di concentrazione; • rischi operativi. Sono state oggetto di costante aggiornamento ed ulteriore implementazione le attività di adeguamento alle disposizioni di vigilanza prudenziale disciplinate da Banca d'Italia nella Circolare 216/96. La struttura regolamentare prudenziale si fonda sulla base di tre parti distinte, note come “pilastri”. Primo Pilastro: Requisiti Patrimoniali Nell’ambito del primo pilastro sono disciplinati i requisiti patrimoniali che gli intermediari sono tenuti a rispettare affinché dispongano del patrimonio minimo necessario a fronteggiare i tipici rischi dell’attività bancaria e finanziaria (rischio di credito e di controparte, rischi di mercato e rischi operativi). Al fine di determinare il suddetto requisito patrimoniale, la normativa prevede, per ogni tipologia di rischio, metodologie alternative di calcolo che gli intermediari possono adottare in funzione del livello di sofisticazione e di complessità dei propri sistemi interni di misurazione e gestione dei rischi. Secondo Pilastro: Processo di Controllo Prudenziale Il secondo pilastro ha introdotto l’obbligo per gli intermediari di attuare un processo interno di autovalutazione della propria adeguatezza patrimoniale (“Internal Capital Adequacy Assessment Process” - ICAAP) in rapporto al proprio profilo di rischio e di dotarsi, a tal fine, di strategie e di processi di controllo prudenziale dell’adeguatezza patrimoniale, attuale e prospettica, volti a determinare il livello di capitale interno adeguato a fronteggiare ogni tipologia di rischio, anche aggiuntivo rispetto a quelli presidiati dal requisito patrimoniale complessivo di primo pilastro. L’adeguatezza del processo interno di autovalutazione nonché l’affidabilità e la coerenza dei relativi risultati sono sottoposti ad un processo valutativo (“Supervisory Review and Evaluation Process” - SREP) di competenza dell’Autorità di Vigilanza, che riesamina l’ICAAP e formula un giudizio complessivo sulla banca. Terzo Pilastro: Informativa al Pubblico Il terzo pilastro, al fine di rafforzare la trasparenza nei confronti del mercato e di favorire una più accurata valutazione della solidità patrimoniale degli intermediari, prevede l’obbligo di pubblicare un’informativa al pubblico riguardante l’esposizione ai rischi con indicazione delle caratteristiche principali dei sistemi preposti all’identificazione, misurazione e gestione degli stessi e informazioni dettagliate sull’adeguatezza patrimoniale dell'intermediario stesso. Tali informazioni hanno carattere quantitativo e qualitativo, sono proporzionali alle dimensioni dell’intermediario e sono oggetto di pubblicazione con periodicità annuale sul sito internet di Finaosta all’indirizzo www.finaosta.com, nell’apposita sezione. Coerentemente con il disposto normativo per gli intermediari di classe 3, Finaosta S.p.A. ha adottato per la quantificazione dei rischi di primo pilastro e secondo pilastro le seguenti metodologie: 110 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 • il metodo standardizzato senza ricorso ad ECAI per quantificare il rischio di credito; • il metodo Basic Indicator Approach per quantificare il rischio operativo; • il metodo semplificato secondo l'algoritmo di Granularity Adjustment per quantificare il rischio di concentrazione single name; • il metodo previsto dal modello ABI-PricewaterhouseCoopers per quantificare il rischio di concentrazione geosettoriale; • la metodologia semplificata proposta dalla normativa di vigilanza per il calcolo del rischio tasso di interesse. Al fine della quantificazione del capitale interno complessivo da allocare a fronte dei rischi misurati di Primo e Secondo Pilastro Finaosta S.p.A. adotta la metodologia building block semplificata che prevede di sommare tra loro i capitali interni calcolati a fronte di ciascuno dei rischi misurati. A seguito delle suddette scelte, Finaosta S.p.A. ha posto in essere, come disposto dalla normativa in vigore, un processo di autovalutazione dell’adeguatezza patrimoniale presentando a Banca d'Italia la rendicontazione ICAAP con riferimento ai dati al 31 dicembre 2014 (approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta svoltasi il 28 aprile 2015), tale processo persegue la finalità di determinare, in ottica sia attuale sia prospettica, il capitale complessivo necessario a fronteggiare tutti i rischi rilevanti cui Finaosta S.p.A. può essere esposta. Il processo ICAAP, secondo le indicazioni fornite dall'Organo di Vigilanza, è stato sviluppato identificando le seguenti macro fasi: • mappatura dei rischi sulla base dell’elenco fornito, a titolo esemplificativo, dall'Allegato K della Circolare 216/96, Parte Prima, Capitolo V, Sezione XI. È stata fornita per ciascuna tipologia di rischio una definizione puntuale. Il risultato dell'attività di risk assessment è stato riepilogato nel documento "Mappa dei Rischi"; • definizione dei ruoli e dei compiti degli organi societari e delle diverse funzioni aziendali coinvolte direttamente o indirettamente nel processo di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale. A tal fine è stato redatto il documento "Ruoli e Compiti degli Organi Societari e delle funzioni aziendali coinvolte nel processo ICAAP"; • definizione dell'articolazione del processo interno di adeguatezza patrimoniale, mediante l’illustrazione dei passaggi logici e delle modalità operative utilizzati per calcolare il capitale interno complessivo necessario alla copertura dei rischi rilevanti a cui Finaosta S.p.A. può essere esposta in termini attuali e prospettici. Tale attività è stata illustrata nel documento "Mappatura del Processo ICAAP"; • redazione del documento "Resoconto del Processo ICAAP". 3.1 Rischio di credito INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Aspetti generali Il rischio di credito è un rischio tipico dell’attività di intermediazione creditizia, può essere considerato il principale rischio a cui Finaosta S.p.A. è esposta e l’erogazione del credito costituisce la principale attività di business esercitata dalla società. La mission aziendale è quella di contribuire a promuovere lo sviluppo economico, sociale e territoriale della Valle d’Aosta. Finaosta S.p.A., infatti, come indicato nello Statuto, promuove e compie attività o pone in essere interventi che, seguendo le linee guida di una politica di programmazione regionale ed in armonia con le direttive da quest’ultima emanate, sono tesi a favorire lo sviluppo socio-economico del territorio regionale. L’attività istituzionale è svolta con l’obiettivo di mantenimento della solidità patrimoniale seguendo una logica di sana e prudente gestione aziendale. 111 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 Con riferimento alle informazioni quantitative dettagliate nel presente bilancio, Finaosta S.p.A. attua gli interventi previsti dagli articoli 5 (oggetto sociale) e 6 (modalità e limiti) dello Statuto attraverso la Gestione Ordinaria, utilizzando mezzi propri, o tramite risorse di terzi (Regione Autonoma Valle d’Aosta) con i Fondi di rotazione regolati da specifiche leggi regionali. L’esposizione verso il rischio di credito è completamente a carico di Finaosta S.p.A. nella Gestione Ordinaria e nei Fondi di Rotazione a Rischio, mentre è assente per la Gestione Speciale e i Fondi di rotazione a carico della Regione Autonoma Valle d'Aosta; questi ultimi non rientrano nel perimetro del bilancio. Il dimensionamento e la composizione del portafoglio crediti riflettono le necessità finanziarie di due specifici segmenti di clientela: le famiglie e l'imprenditoria in via maggioritaria di piccola e media dimensione; la localizzazione dei crediti per finanziamenti, vista la natura istituzionale di Finaosta S.p.A., è prevalentemente la Valle d'Aosta. 2. Politiche di gestione del rischio di credito 2.1 Aspetti organizzativi Il rischio di credito è generato principalmente nello svolgimento dell'attività tradizionale di intermediazione creditizia; Finaosta S.p.A. è, infatti, esposta al rischio che i crediti erogati non vengano rimborsati dai prenditori alla scadenza e debbano essere parzialmente o integralmente svalutati. 2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo Il processo di gestione del rischio in esame è ispirato al principio di separatezza tra le attività proprie del processo istruttorio rispetto a quelle di gestione / monitoraggio dei crediti. L’intero processo del credito è costantemente oggetto di attenzione e sottoposto ad accurate verifiche. La gestione del rischio credito viene monitorata su tre livelli: a) a livello di singola controparte nel momento dell’istruttoria della pratica (attività espletata dai Servizi che predispongono l’istruttoria); b) a livello di portafoglio complessivo per quanto riguarda i finanziamenti già erogati (attività a cura del Servizio Gestione Rischi); c) a livello di singola controparte in fase di revisione istruttoria e/o gestione delle attività deteriorate (attività svolta dal Servizio Monitoraggio Crediti e dalla Direzione Legale e Contenzioso). Le fasi dell'istruttoria fidi (valutazione, concessione, monitoraggio) sono disciplinate in diverse procedure operative interne. L’istruttoria è disciplinata da procedure organizzative che concernono il controllo formale e di merito della richiesta di finanziamento, l’inserimento dei dati nel sistema informativo, la raccolta di informazioni (esterne ed interne) sul richiedente, l’attività di valutazione del merito del credito e delle garanzie presentate, di redazione della relazione istruttoria, di definizione delle condizioni contrattuali e di delibera dell’agevolazione. Sulla scorta del quadro informativo che emerge dalle analisi e dai riscontri effettuati e in seguito alla validazione e all’interpretazione delle informazioni assunte, viene accertata la capacità di rimborso del credito richiesto, in relazione alle potenzialità economiche e reddituali del richiedente e alla garanzia offerta. L’analisi può differenziarsi secondo il profilo economico del richiedente, della Legge regionale di riferimento o in relazione all’appartenenza al settore privato/imprese. Gli interventi sui Fondi di rotazione sono disciplinati da leggi regionali, da delibere della Giunta regionale e da apposite convenzioni stipulate con l’Amministrazione regionale. 112 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 Tali interventi sono deliberati dall’Amministrazione regionale, che provvede alla valutazione dell’ammissibilità della spesa, alla determinazione dell’importo del finanziamento, della durata e del tasso di interesse e sono successivamente soggetti all’istruttoria di Finaosta S.p.A. attività che consiste nella valutazione del merito di credito del prenditore e delle garanzie collegate. Ciò implica una rigidità, sia sulla stratificazione del tipo di clienti affidati (per tipologia e per dislocazione geografica) sia sulle condizioni di tasso applicate, che non è modificabile da scelte di gestione interna. Gli interventi in Gestione Ordinaria prevedono la presentazione della richiesta direttamente a Finaosta S.p.A., che effettua l’istruttoria e, ad avvenuta delibera, procede all’erogazione, previa acquisizione delle garanzie e subordinatamente al verificarsi delle condizioni previste nella delibera stessa. Gli interventi sulla Gestione Ordinaria sono di norma erogati a favore di imprese e sono disciplinati dalle norme contenute nella Legge regionale 07/2006 e nello Statuto nonché in apposite delibere del Consiglio di Amministrazione, che regolamentano, in armonia con le disposizioni emanate dalla Comunità Europea in materia di agevolazioni a favore di imprese, i requisiti soggettivi, gli investimenti finanziabili, la percentuale di finanziabilità, il tasso di interesse. Nel processo di erogazione le funzioni aziendali si avvalgono di procedure informatiche personalizzate e sviluppate internamente. La Direzione Legale e Contenzioso interviene sistematicamente nella gestione delle azioni da attuare a seguito dei ritardi di rata in termini di sollecitazione e/o altre attività mirate a contenere l'esposizione creditizia. La procedura organizzativa interna in tema di monitoraggio del credito descrive le attività da svolgere a cura della Direzione Legale e Contenzioso: sono dettagliati "step procedurali" diversificati a seconda della classificazione del credito che prevedono anche l'analisi dei bilanci, l'aggiornamento delle visure e delle perizie. L' attività di revisione degli affidamenti, ossia di aggiornamento dell'istruttoria, è svolta dal Servizio Monitoraggio Crediti su nominativi segnalati dalla Direzione Legale e Contenzioso e dal Servizio Gestione Rischi. Al Servizio Monitoraggio Credito è, inoltre, affidato il processo di controllo andamentale e il monitoraggio delle esposizioni a rischio nei confronti delle controparti clienti. Il monitoraggio andamentale è finalizzato a verificare il merito creditizio delle controparti al fine di garantire il presidio dei rischi assunti, segnalare tempestivamente l’insorgere di anomalie e di assicurare l’adeguatezza delle rettifiche di valore e dei passaggi a perdita. Eventuali proposte formulate a seguito dell’analisi andamentale sono portate all’attenzione del Comitato Monitoraggio del Credito, vedasi procedura operativa interna, approvata dal Consiglio di Amministrazione del 18 dicembre 2014. Si sottolinea che istruttoria, monitoraggio e rendicontazione di operazioni rilevanti, seguono un iter procedurale differente rispetto alle operazioni ordinarie; tale iter vede come attori la Vice Direzione Generale Investimenti e Sistemi / Servizio Monitoraggio Credito nella fase di istruttoria e di annuale revisione degli accordati, il Servizio Gestione Rischi nelle periodiche attività di monitoraggio del flusso di centrale rischi (trimestrale) e la Direzione Generale nella proposta di valutazione analitica del credito da sottoporre al Consiglio di Amministrazione. Durante l’esercizio 2014 è proseguita da parte del Servizio Gestione Rischi l’attività di elaborazione e implementazione di un sistema di reporting mensile e trimestrale che, con gradi di analiticità differenti, espone informazioni sulla situazione del portafoglio finanziamenti offrendo una vista per gestione e settore sull'analisi dei crediti perfoming e non perfoming, sul grado di copertura del fondo svalutazione, oltre ad un raffronto andamentale degli stessi. Le analisi effettuate permettono di valutare l'esposizione dello stato di salute del portafoglio crediti anche 113 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 nell'ottica di costituire la base per le rilevazioni andamentali di anomalie. Per il calcolo dell’esposizione netta, è attualmente previsto che il valore del fondo svalutazione analitico sia aggiornato, complessivamente e ufficialmente, due volte all’anno in corrispondenza delle valutazioni fatte in sede di redazione del bilancio annuale e semestrale. La reportistica direzionale monitora, dunque, le politiche di copertura dei crediti ed ha, inoltre, il compito di presentare all’Alta Direzione l’andamento degli indicatori sintetici di rischio (indicatori di early warning) per una migliore e tempestiva predisposizione di piani d’azione necessari a mitigare od evitare i fattori di rischio. La reportistica prodotta è oggetto di condivisione mensile con gli organi di gestione e trimestrale con l’organo di supervisione strategica. Il processo creditizio si articola è nelle seguenti fasi: - politica creditizia; - valutazione del merito creditizio dei richiedenti il fido; - concessione del credito; - controllo andamentale dei crediti; - gestione dei crediti non perfoming; - misurazione e controllo dei rischi creditizi. La politica creditizia nell'attività di erogazione di mutui è, per la maggior parte, regolata da leggi regionali che impongono, tra gli altri, la tipologia di controparti, i limiti massimi di importo erogabile, i tassi di interesse da applicare e la durata del finanziamento. Le normative regionali sono integrate da disposizioni interne che disciplinano il processo del credito e ne definiscono le successive fasi di gestione, monitoraggio e controllo. Il Consiglio di Amministrazione, nell’esercizio della responsabilità attinente l’istituzione di un efficace sistema di gestione e controllo del rischio di credito, ha: - deliberato l’attribuzione delle responsabilità alle strutture aziendali coinvolte conferendo specifici poteri deliberativi al Comitato Esecutivo, al Direttore Generale e ad altre figure aziendali anche con l'obiettivo di rendere più efficaci ed efficienti i vari processi decisionali; - individuato e approvato le Politiche di Assunzione dei Rischi, relativamente alle quali provvede ad un riesame periodico al fine di assicurarne l’efficacia nel tempo; - approvato le modalità attraverso le quali il rischio di credito è rilevato e valutato; - deliberato le modalità di calcolo dei requisiti prudenziali e del valore da allocare come capitale interno a fronte del rischio di credito. Le "Politiche di Assunzione dei Rischi", periodicamente riviste, descrivono gli indicatori di rilevanza utili all’individuazione di anomalie, monitorati costantemente dal Servizio Gestione Rischi. Nell’elaborazione delle politiche creditizie è stata posta particolare attenzione al mantenimento di un adeguato profilo di rischio / rendimento e all’assunzione dei rischi coerenti con le regole definite dall'Alta Direzione e approvate dal Consiglio di Amministrazione. In ottemperanza alla normativa di vigilanza, le Politiche di Assunzione dei Rischi citate comprendono anche la definizione delle soglie di risk appetite e il monitoraggio dei coefficienti patrimoniali (Tier 1 Ratio e Total Capital Ratio). Un controllo sul corretto esercizio dei poteri deliberativi è realizzato dalle funzioni di controllo di secondo e terzo livello nell’ambito delle rispettive verifiche periodiche. 114 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito Nell'espletamento dell'attività istituzionale di erogazione mutui, Finaosta S.p.A. di norma acquisisce garanzie reali (ipoteche). Al fine di tutelare maggiormente l’assunzione dei rischi, ove ritenuto necessario, come disciplinato nelle procedure interne, acquisisce garanzie personali (fideiussioni). Come già ricordato, Finaosta S.p.A. ai fini del calcolo del rischio credito applica il metodo standardizzato, senza il ricorso ad ECAI. Dal marzo 2014, a seguito della migrazione al nuovo software segnaletico CEDACRI per la produzione delle Segnalazioni di Vigilanza, di Centrale Rischi e di Bilancio e dei dati ICAAP, Finaosta S.p.A. si avvale di tecniche di CRM semplificate, beneficia, pertanto, di ponderazioni particolari nella quantificazione del capitale interno a fronte del rischio credito. 2.4 Attività finanziarie deteriorate Le definizioni delle categorie di rischio utilizzate da Finaosta S.p.A. corrispondono a quelle prescritte ai fini di vigilanza e redazione del bilancio integrate con disposizioni interne che fissano i criteri e le regole per il passaggio dei crediti nell'ambito delle diverse categorie di rischio. In particolare, le esposizioni deteriorate sono articolate nelle seguenti classi di rischio: - esposizioni in sofferenza, rappresentate dalla totalità delle esposizioni in essere con soggetti in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili a prescindere dalle garanzie che le assistono e/o dalle eventuali previsioni di perdita; - esposizioni incagliate, rappresentate dalle totalità delle esposizioni nei confronti dei debitori che vengono a trovarsi in temporanea situazione di obiettiva difficoltà che si prevede possa essere rimossa in congruo periodo di tempo; - esposizioni ristrutturate, rappresentate da quelle esposizioni per le quali, a causa di un deterioramento dei requisiti economico finanziari del debitore, si acconsente a modifiche delle originarie clausole contrattuali che comportano una perdita; - esposizioni scadute e/o sconfinanti, rappresentate dalle esposizioni insolute e/o sconfinanti in via continuativa secondo parametri di importo e di durata fissati dalle vigenti disposizioni di vigilanza. La gestione dei crediti problematici è presidiata dalla Direzione Legale e Contenzione e disciplinata nella procedura “ Monitoraggio del credito” che descrive le attività da espletare per il monitoraggio dei crediti con la finalità di assumere le iniziative o gli interventi necessari per ricondurre i crediti alla normalità ovvero il recupero degli stessi in presenza di situazioni che impediscano la prosecuzione del rapporto, le valutazione degli stessi e i flussi informativi che periodicamente vengono prodotti. La classificazione delle attività deteriorate avviene sulla base di un processo continuo che, a partire dalla concessione iniziale del finanziamento, si esplica in attività di monitoraggio tese alla pronta individuazione di eventuali anomalie. Il monitoraggio è avviato su posizione creditoria a partire dal giorno in cui la procedura informatica segnala un ritardo da 61 a 90 giorni; la procedura consente, dunque, di intercettare tali posizioni già durante la prima fase di sconfino. La presa in carico delle posizioni avviene giornalmente, le posizioni segnalate vengono, così, inserite nella “Gestione del Contenzioso”. Si sottolinea, tuttavia, che l’inserimento delle posizioni creditorie tra i crediti problematici può essere effettuato dalla Direzione Legale e Contenzioso indipendentemente dal ritardo, ad esempio, utilizzando quotidianamente informazioni presenti nel flusso di ritorno della Centrale Rischi che trimestralmente sono oggetto di completa analisi tramite supporto del Servizio Gestione Rischi. 115 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 La presa in carico delle posizioni comporta attività quali, ad esempio, azioni di sollecito al pagamento, redazione di scheda informativa, aggiornamento dell'istruttoria e valutazione di proposta di passaggio di stato ad incaglio / sofferenza. Per quanto concerne i crediti in sofferenza, incagliati, ristrutturati e scaduti viene effettuato un monitoraggio di tipo andamentale finalizzato a: - verificare la reversibilità o meno dello stato di difficoltà economico-finanziaria delle controparti; - valutare eventuali piani di rientro presentati dai debitori con riferimento alle relative capacità di rimborso nei previsti dai piani stessi; - esaminare l'esito delle iniziative assunte per normalizzare / recuperare i crediti stessi; - determinare le relative previsioni di perdita. In particolare, al fine di ottimizzarne il presidio sulle pratiche non performing, la Direzione Legale e Contezioso e il Servizio Monitoraggio Crediti si avvalgono di specifiche unità organizzative facenti capo alla Direzione Istruttorie per l’aggiornamento peritale. Nel corso del 2014, è stato istituito il Servizio Monitoraggio del Credito, nell’ambito della Vice direzione Generale Investimenti e Sistemi, le attività svolte dal servizio, disciplinate nella procedura operativa dedicata, sono volte a verificare il merito creditizio delle controparti con l’obiettivo di garantire il presidio dei rischi assunti, segnalare tempestivamente l’insorgere di anomalie e di assicurare l’adeguatezza delle rettifiche di valore e dei passaggi a perdita. Il processo di controllo andamentale e monitoraggio prende il via con l’individuazione delle controparti per le quali procedere all’aggiornamento della situazione economica e finanziaria, utilizzando i criteri di selezione specificati in procedura. Il processo prosegue con la raccolta delle informazioni aggiornate di tipo quantitativo e qualitativo al fine di aggiornare le valutazioni con riferimento al merito creditizio delle controparti finanziate e proporre eventuali interventi a tutela del credito. Le pratiche per le quali si rilevano anomalie e le eventuali proposte formulate a seguito dell’analisi andamentale sono portate all’attenzione del Comitato Monitoraggio del Credito, organismo avente potere deliberativo, costituito con lo scopo di assicurare la gestione coordinata delle problematiche connesse all’analisi andamentale dei finanziamenti a rischio concessi da FINAOSTA S.p.A. e presieduto dal Vice Direttore Generale Investimenti e Sistemi e composto dal Responsabile della Direzione Legale e Contenzioso, dal Responsabile del Servizio Gestione Rischi e dal Responsabile del Servizio Monitoraggio del Credito. Per quanto riguarda l’entità degli accantonamenti, esiste una formale policy che indica, a seconda della tipologia di mutuo (ipotecario e chirografario), i criteri cui attenersi nella determinazione dei dubbi esiti. L’ammontare dei singoli accantonamenti è proposto dalla Direzione Legale e Contenzioso e deliberato dal Consiglio di Amministrazione, la valutazione dell’adeguatezza delle rettifiche di valore avviene analiticamente, per singola posizione, assicurando adeguati livelli di copertura delle perdite previste, con cadenza semestrale in occasione della redazione del bilancio annuale e semestrale. Politiche di ammortamento La procedura "Monitoraggio del credito" disciplina l'iter da seguire in caso di estinzioni di posizioni con evidenza di una perdita e di transazioni con il cliente. In particolare, l'attività è curata dalla Direzione Legale e Contenzioso che all'atto di ricevimento di una proposta di transazione redige una scheda informativa da sottoporre alla Direzione Generale che ha facoltà di delibera nell'ipotesi in cui il valore della transazione e la gestione di 116 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 riferimento rientrino nei poteri di firma propri della Direzione stessa, diversamente deve rimettere al Consiglio di Amministrazione la delibera. Nell’esercizio chiuso al 31.12.2014, non sono state registrate transazione ed è stato rilevato un passaggio a perdita per 39,5 K€. In virtù delle complesse problematiche connesse alla gestione dei crediti anomali e delle potenziali ricadute di natura finanziaria ed economica, i vertici aziendali e lo stesso Consiglio di Amministrazione vengono regolarmente informati sulla materia. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1. Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia PORTAFOGLI/QUALITA' Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate Esposizioni scadute Esposizioni scadute deteriorate non deteriorate Altre attività TOTALE 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie valutate al fair value 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 25.076.250 25.076.250 4. Attività finanziarie detenute sino a scadenza 10.452.393 10.452.393 5. Crediti verso banche 232.478.992 232.478.992 6. Crediti verso enti finanziari 104.944.052 104.944.052 7. Crediti verso clientela 4.198.020 18.842.547 1.966.202 15.357.524 816.596.656 856.960.949 TOTALE 4.198.020 18.842.547 1.966.202 15.357.524 1.189.548.343 1.229.912.637 TOTALE 31/12/2013 4.164.674 21.423.034 1.242.317 11.322.606 1.168.871.880 1.207.024.511 8. Derivati di coperture 117 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 2. Esposizioni creditizie 2.1 Esposizioni creditizie verso clientela: valori lordi e netti Esposizione lorda Rettifiche di valore specifiche ESPOSIZIONI PER CASSA: 38.676.711 -13.669.941 25.006.769 - Sofferenze 11.673.152 -7.475.132 4.198.020 - Incagli 24.893.401 -6.050.854 18.842.547 2.110.158 -143.955 1.966.202 12.925.242 -3.770.000 9.155.242 TIPOLOGIE ESPOSIZIONI/VALORI Rettifiche di valore di portafoglio Esposizione netta A. ATTIVITA' DETERIORATE - Esposizioni ristrutturate - Esposizioni scadute ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO: - Sofferenze - Incagli 1.269.489 - Esposizioni ristrutturate 1.269.489 11.655.753 -3.770.000 7.885.753 51.601.952 -17.439.941 34.162.011 - Esposizioni scadute TOTALE A B. ESPOSIZIONI IN BONIS - Esposizioni scadute non deteriorate 15.448.429 -90.907 15.357.522 843.886.845 -1.514.267 842.372.578 TOTALE B 859.335.274 -1.605.174 857.730.100 TOTALE A+B 910.937.226 -1.605.174 891.892.111 - Altre esposizioni Fascia scaduto - Esposizioni scadute non deteriorate 1 - 90 gg -17.439.941 91 - 180 gg 9.559.439 3.752.195 181 - 360 gg 2.136.795 > 360 gg 0 Si precisa che non esistono esposizioni in bonis oggetto di rinegoziazione nell’ambito di Accordi collettivi quali, a titolo esemplificativo, “Accordo quadro ABI_MEF”. Per contro, come già riportato in precedenza nella presente Nota e nella Relazione sulla Gestione, si evidenzia che l’Amministrazione regionale con il provvedimento legislativo n. 13 del 2014 ha prolungato di un ulteriore semestre la possibilità, per i clienti, di richiedere la sospensione del pagamento delle rate dei mutui contratti a valere sulle leggi regionali di settore. Le richieste pervenute hanno interessato 1.323 contratti di mutuo a valere sui fondi regionali gestiti da Finaosta e 23 contratti di mutuo a valere sui fondi della Gestione ordinaria, per i quali la Società ha concesso la possibilità di sospendere il pagamento della sola quota capitale dei finanziamenti. 118 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 2.2 Esposizioni creditizie verso banche ed enti finanziari: valori lordi e netti TIPOLOGIE ESPOSIZIONI/VALORI Esposizione lorda Rettifiche di valore specifiche Rettifiche di valore di portafoglio Esposizione netta A. ATTIVITA' DETERIORATE ESPOSIZIONI PER CASSA: - Sofferenze - Incagli - Esposizioni ristrutturate - Esposizioni scadute ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO: - Sofferenze - Incagli - Esposizioni ristrutturate - Esposizioni scadute TOTALE A B. ESPOSIZIONI IN BONIS - Esposizioni scadute non deteriorate - Altre esposizioni 372.701.111 372.701.111 TOTALE B 372.701.111 372.701.111 TOTALE A+B 372.701.111 372.701.111 Per il dettaglio dei crediti verso banche ed enti finanziari si rimanda alla Parte B – Sezione 6 della presente Nota. 2.3 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni ed interni La società non si avvale di rating per la classificazione della propria clientela 119 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 3. Concentrazione del credito 3.1 – Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio per settore di attività economica della controparte: Settore di attività economica (Crediti lordi) 31/12/2014 a) Amministrazioni pubbliche 131.569.500 b) Società finanziarie 390.720.035 c) Società non finanziarie 278.125.117 d) Famiglie 442.915.960 e) Istituzioni senza scopo di lucro f) Resto del mondo g) Unità non classificabili e non classificate 1.718.315 20.292 118.535 TOTALE 1.245.187.754 3.2 – Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio per area geografica della controparte Tale informazione non risulta rilevante in quanto i finanziamenti alla clientela con fondi di terzi, core business della Società, vengono effettuati quasi esclusivamente a soggetti residenti in Valle d’Aosta. 3.3 – Grandi rischi Al fine di limitare i rischi di instabilità degli intermediari connessi a esposizioni di importo rilevante rispetto al Patrimonio di Vigilanza, la normativa prudenziale di Banca d'Italia 216/96 (Parte Prima, Capitolo V, Sezione X) disciplina i limiti di concentrazione in tema di Grandi Rischi. Tali limiti, commisurati al Patrimonio di Vigilanza, riguardano i rischi assunti a qualunque titolo nei confronti della medesima controparte (singolo cliente o gruppo di clienti connessi); sono stabiliti sia con riferimento all'entità dei rischi nei confronti della singola controparte, sia all'ammontare complessivo delle esposizioni di maggiore importo, la finalità della norma è quella di limitare la potenziale perdita massima che gli intermediari potrebbero subire in caso di insolvenza di una singola controparte e di mantenere un soddisfacente grado di frazionamento del rischio di natura creditizia. I “grandi rischi" vengono determinati facendo riferimento al valore di bilancio delle "esposizioni". L'importo delle "posizioni a rischio" viene fornito facendo riferimento sia al valore di bilancio sia al valore ponderato. La rappresentazione del doppio valore permette di evidenziare in modo più preciso il grado di concentrazione dei crediti. Banca d'Italia definisce grande rischio l'esposizione ponderata nei confronti di un cliente qualora sia maggiore o uguale al 10% del Patrimonio di Vigilanza, mentre l’indicatore per il calcolo del limite individuale è posto al 25%. 120 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 Valore non ponderato Controparte 1) Regione Autonoma Valle d'Aosta 2) ICCREA Holding Spa TOTALE Valore ponderato Limite min grandi Limite max grandi rischi per Finaosta rischi per Finaosta 153.520.831 33.551.222 20.036.461 50.091.154 29.406.872 23.422.783 20.036.461 50.091.154 182.927.703 56.974.005 Al 31.12.2014 Finaosta aveva due esposizioni che rientravano nei limiti quantitativi dei Grandi rischi come riportato nella tabella. Con finalità di monitoraggio, Finaosta S.p.A. quantifica l’esposizione al rischio di concentrazione e il relativo assorbimento di capitale interno con cadenza trimestrale. 4 – Modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di credito Coerentemente con il disposto normativo per gli intermediari di classe 3, Finaosta S.p.A. ha adottato per la quantificazione del rischio di credito il metodo standardizzato senza ricorso ad ECAI previsto dalla circolare 216/96 di Banca d’Italia. 3.2 Rischi di mercato Finaosta S.p.A. orienta le proprie politiche di investimento della liquidità verso strumenti a breve termine o altamente liquidabili ed escludendo, di norma, l’investimento azionario. La normativa 216/96 di Banca d’Italia, Capitolo V, Parte Prima, sezione VII, prevede che non sono tenuti al rispetto dei requisiti patrimoniali a fronte dei rischi di mercato, con riferimento al portafoglio di negoziazione di vigilanza, gli intermediari per i quali, di norma, il portafoglio di negoziazione di vigilanza risulti inferiore al 5 per cento del totale dell’attivo e comunque non superi i 15 milioni di euro. Ogni qualvolta il portafoglio di negoziazione di vigilanza risulti superiore al 6% del totale dell’attivo dell’intermediario oppure abbia superato i 20 milioni di euro, gli intermediari sono tenuti comunque al rispetto dei requisiti fino alla fine del trimestre in corso al momento del supero. Ai fini del primo pilastro Finaosta S.p.A., non avendo portafoglio di negoziazione di vigilanza, non rientra tra gli intermediari che secondo normativa sono tenuti al rispetto dei requisiti patrimoniali e non viene pertanto allocato capitale regolamentare a fronte dei rischio di mercato. Sono periodicamente monitorati gli investimenti della liquidità posti in essere, il Servizio Finanza fornisce un'informativa mensile all'Alta Direzione e trimestrale al Consiglio di Amministrazione. 3.2.1 Rischio di tasso di interesse INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Aspetti generali Il rischio tasso di interesse sulle posizioni incluse nel portafoglio immobilizzato consiste nella possibilità che una variazione dei tassi di interesse di mercato determini variazioni del margine di interesse dell'intermediario. In presenza di differenze nelle scadenze e nei tempi di ridefinizione del tasso di interesse di attività e passività finanziarie presenti in bilancio, le fluttuazioni dei tassi possono, inoltre, determinare una variazione del valore di 121 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 mercato delle attività e delle passività e, quindi, del valore economico dell'intermediario. Per quanto riguarda Finaosta S.p.A. si precisa che, ad eccezione delle operazioni in Gestione Ordinaria, finanziate tramite mezzi propri, le operazioni effettuate sul portafoglio immobilizzato prevedono l'applicazione dello stesso tasso di interesse riconosciuto alla R.A.V.A., fornitrice della provvista. L’esposizione al rischio di tasso d’interesse è misurata con riferimento alle attività ed alle passività comprese nel portafoglio immobilizzato (non di negoziazione). INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1. Distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie VOCI/DURATA RESIDUA 1. Attività a vista fino a 3 mesi 179.153.464 144.223.382 1.3 Altre attività oltre 10 anni Durata indeterminata 16.672.768 32.123.130 227.559.877 249.065.168 360.311.445 29.737.752 250.577 0 3.397.205 6.804.612 0 0 169.204.690 114.485.630 13.136.562 28.837.501 197.877.639 209.404.264 307.811.027 0 0 1.1 Titoli di debito 1.2 Crediti da oltre 3 mesi da oltre 6 mesi da oltre 1 anno da oltre 5 anni fino a 6 mesi fino a 1 anno fino a 5 anni fino a 10 anni 0 9.948.774 0 3.285.629 3.285.629 26.285.033 32.856.292 52.500.418 -151.838.184 -93.841.814 -12.075.139 -29.032.759 -195.369.548 -216.547.773 -334.675.317 -151.838.184 -93.841.814 -12.075.139 -29.032.759 -195.369.548 -216.547.773 -334.675.317 0 2.2 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 2.3 Altre passività 0 0 0 0 0 0 0 0 3.1 posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 3.2 posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 3.3 posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 3.4 posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 2. Passività 2.1 Debiti 3. Derivati finanziari Opzioni Altri derivati 2. Modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di tasso di interesse L’esposizione al rischio di tasso d’interesse è misurata con riferimento alle attività ed alle passività comprese nel portafoglio immobilizzato (non di negoziazione). Finaosta S.p.A., per la quantificazione del rischio tasso, adotta la metodologia semplificata proposta nell'Allegato M del Capitolo V, Parte Prima, Sezione XI della Circolare 216/96 di Banca d’Italia, ed utilizza, quindi, l'algoritmo previsto dalle Istruzioni di Vigilanza, definito come rapporto tra la sommatoria delle esposizioni ponderate esposte al rischio di tasso e il Patrimonio di Vigilanza. Le attività e passività sono ripartite negli scaglioni temporali indicati nella Circolare 217/96; in particolare le attività si distingue tra posizioni: • a tasso fisso, classificate nelle fasce temporali in base alla loro vita residua; • a tasso variabile, ricondotte nelle diverse fasce temporali in base alla data di rinegoziazione del tasso di interesse • a tasso indeterminato. 122 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 La ponderazione viene effettuata utilizzando i fattori indicati dalla normativa all'allegato M sopracitato: tali fattori sono ottenuti come prodotto tra una variazione ipotetica dei tassi – 200 punti base – e un’approssimazione della duration modificata relativa alle singole fasce. La somma algebrica delle posizioni nette delle 16 fasce temporali determina l’esposizione al rischio di tasso. L'importo ricavato viene rapportato al Patrimonio di Vigilanza ottenendo, così, l'indice di rischiosità, la cui soglia di attenzione è fissata da Banca d'Italia al 20%. Al 31.12.2014 tale indicatore risulta pari al 3,4%. Finaosta S.p.A. ha stabilito di quantificare la propria esposizione al rischio tasso di interesse, secondo la metodologia prudenziale descritta nel paragrafo precedente, con cadenza trimestrale, in modo da monitorare l’assorbimento di capitale interno a fronte di tale rischio e il relativo indicatore soglia. 3.3 Rischi operativi INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo Per rischio operativo si intende la possibilità di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure a causa di eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l’altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell’operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione. Per rischio operativo si intende, dunque, la possibilità di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure a causa di eventi esogeni (risk driver). Si evidenzia che il rischio operativo è generato trasversalmente da tutte le funzioni aziendali. Al fine di mitigare questo rischio Finaosta S.p.A. ha proseguito anche nel corso del 2014 il sostanziale piano di rivisitazione delle procedure, concordato con la Direzione Generale, al fine di definire più puntualmente i controlli di primo livello che devono essere effettuati e sta realizzando in collaborazione con un fornitore esterno un sostanziale cambiamento del sistema informatico esistente. Il presidio sul rischio in analisi è garantito da: - controlli sulle singole attività di primo e secondo livello, definiti dalle procedure aziendali; - controlli di terzo livello a cura del Servizio Controllo Interno; - diffusione di una cultura aziendale improntata ai principi di onestà, correttezza e rispetto delle regole internamente definite (Codice Etico). Si ricorda, altresì, che le normative di Banca d’Italia relative ai sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari, sono disciplinate da apposita procedura interna; responsabile dell’intero procedimento è l’Ufficio Reclami, istituito presso la Direzione Legale e Contenzioso. Il Consiglio di Amministrazione riceve flussi informativi trimestrali, redatti dal Servizio Gestione Rischi, sul numero, importo ed esito dei reclami pervenuti. Con cadenza annuale, viene sottoposta all’approvazione del Consiglio anche una rendicontazione sull'attività di gestione dei reclami e sulle verifiche effettuate sul rispetto dei termini previsti dalla procedura per la tempestiva e corretta gestione dei singoli casi di reclamo, nonché per la gestione del procedimento presso l’ABF e/o il Conciliatore Bancario, redatta a cura della Direzione Legale e Contenzioso e oggetto di controllo da parte del Servizio Compliance. 123 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 Con riferimento all’esercizio 2014, da detta relazione risulta che la Società ha ricevuto n. 3 reclami, tutti non accolti. Due dei reclami pervenuti sono stati promossi da mutuatari, persone fisiche, ed avevano ad oggetto la richiesta di imputazione a FINAOSTA S.p.A. del costo relativo al rinnovo dell’iscrizione ipotecaria; entrambi i reclami non sono stati accolti, in quanto il costo del rinnovo ipotecario, come previsto dal contratto di mutuo, è ad esclusivo carico della parte mutuataria. Il terzo reclamo è stato promosso da un cliente mutuatario, persona fisica, che contestava la correttezza del conteggio di estinzione anticipata effettuato da FINAOSTA S.p.A. alla data di estinzione del mutuo; la richiesta non è stata accolta in quanto non sono stati riscontrati errori nel calcolo dell’importo fatturato a titolo di estinzione anticipata del mutuo. Quanto al rischio di reputazione, con l'obiettivo di contenere specificatamente tale rischio, Finaosta S.p.A. ha redatto il Codice Etico, aggiornato nel corso del 2014, volto a disciplinare i comportamenti, sia dell’azienda nel suo complesso, sia dei singoli dipendenti. La diffusione di una cultura aziendale improntata ai principi di onestà, correttezza e rispetto delle regole internamente definite può essere, infatti, considerata uno strumento di controllo del rischio di reputazione. Come previsto dalla normativa, è altresì data informativa del numero, ambito di applicazione ed esito dei reclami in un’apposita sezione del sito internet aziendale, aggiornata con periodicità annuale. Allo scopo di garantire il presidio sul rischio di reputazione e di non conformità per violazione di norme vengono poi effettuati controlli interni, secondo quanto previsto dalle singole procedure. In tale prospettiva, Finaosta S.p.A. si era dotata, nel corso del 2012, del Servizio Compliance, funzione di controllo di secondo livello, organizzata in struttura autonoma e indipendente, collocata in staff alla Direzione Generale, dedicata al presidio diretto del rischio di non conformità con riguardo a selezionate normative applicabili alla Società, nonché al presidio indiretto del medesimo rischio, con riguardo alle normative rimaste sotto la responsabilità delle Funzioni Aziendali competenti. Il Servizio Compliance, nel corso del 2014, ha svolto la propria attività nel rispetto del “Regolamento del Servizio Compliance”, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 19 dicembre 2012, e secondo quanto fissato dal “Programma delle attività 2014”, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 31 marzo 2014. Si segnala, inoltre, che in tale sede si è stabilito di: a) ampliare il perimetro normativo del Servizio Compliance, includendo tra le materie oggetto di presidio diretto la disciplina pubblicistica applicabile a Finaosta S.p.A. in quanto Società controllata dalla Regione autonoma della Valle d’Aosta, in tema di: c.d. DURC (documento unico di regolarità contributiva); c.d. anticorruzione (L. n. 190/2012); c.d. amministrazione trasparente (D. Lgs. n. 33/2013); b) rafforzare l’organico del Servizio Compliance, istituendo l’Ufficio Compliance e destinando ad esso una risorsa. Il Servizio Compliance ha finalizzato le proprie attività all’individuazione ed alla valutazione dei principali rischi di non conformità cui è esposta Finaosta S.p.A., verificando l’adeguatezza, l’effettività e l’efficacia dei presidi in 124 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 essere, attraverso la revisione delle procedure organizzative e normative adottate dalla Società, nonché verificando la tenuta dei controlli previsti dalle stesse, al fine di approntare eventuali ulteriori misure di mitigazione del rischio di non conformità ritenute necessarie o opportune. Nell’ambito di tali misure si collocano anche le attività di : consulenza agli Organi di Vertice ed alle altre Funzioni Aziendali, con riferimento a tutte le normative che impattano sull’azienda, oggetto di presidio diretto ed indiretto; formazione del personale, che il Servizio Compliance ha svolto con particolare riferimento alle aree operative oggetto di aggiornamento e/o adeguamento normativo. In data 28 aprile 2015 il Servizio Compliance ha rendicontato al Consiglio di Amministrazione di Finaosta S.p.A. gli esiti della propria attività, concludendo per una valutazione complessiva del rischio compliance “Medio-Alta”, in considerazione delle difficoltà interpretative ed applicative poste dalle richiamate discipline pubblicistiche aventi rilevante impatto sull’operatività aziendale. In pari data il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato il programma delle attività del Servizio Compliance per l’anno 2015. In linea con le disposizioni volte a rafforzare la gestione del rischio di non conformità, Finaosta S.p.A. si è dotata di un modello organizzativo finalizzato a presidiare i rischi connessi alla ricettazione, al riciclaggio e all’impiego di denaro, beni e utilità di provenienza illecita. Le disposizioni organizzative ed operative, nonché le procedure adottate sono rispondenti alle disposizioni legislative in materia. In particolare, è stata predisposta una procedura che disciplina i seguenti aspetti: • adeguata verifica della clientela; • valutazione del rischio; • gestione del rischio; • limitazione relative al trasferimento di denaro; • segnalazione di operazioni sospette. Tale complesso normativo, operativo e procedurale è finalizzato non solo ad adempiere alle inderogabili disposizioni di legge, ma anche ad evitare il coinvolgimento, anche inconsapevole, di Finaosta S.p.A. in fatti di riciclaggio e terrorismo. Ai fini della mitigazione del rischio assumono rilievo prioritario il coinvolgimento degli organi societari e il corretto adempimento degli obblighi che su questi ricadono. La Funzione Antiriciclaggio si è, inoltre, fatta promotrice, anche nel corso del 2014, di iniziative di formazione del personale rivolte all’intero organico aziendale. Particolare attenzione è stata dedicata, poi, al costante aggiornamento del personale sulle tematiche analizzate, anche mediante la consultazione on line di un’apposita sezione dell’intranet aziendale, predisposta e periodicamente aggiornata dalla Funzione Antiriciclaggio. Nella procedura interna inerente la normativa sull’antiriciclaggio ed il contrasto al terrorismo sono, inoltre, disciplinati i flussi informativi che periodicamente devono essere sottoposti all’attenzione dell’Alta Direzione, del Consiglio di Amministrazione, dell’Organismo di Vigilanza e del Collegio Sindacale, tra gli altri si evidenzia il report periodico contenente informazioni su: • numero e importo delle segnalazioni sospette pervenute alla Funzione Antiriciclaggio; • numero e importo delle segnalazioni sospette archiviate dal Responsabile Operazioni Sospette; • numero e importo delle segnalazioni sospette inoltrate all’UIF. Con riferimento all’ adeguata verifica clientela, si sottolinea che tale attività è stata svolta dall’Ufficio 125 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 Monitoraggio Anagrafiche a diretto riporto di Servizio Gestione Rischi Funzione Antiriciclaggio dal suo insediamento (agosto 2013) sino alla riorganizzazione aziendale dell’agosto 2014 che ha visto la costituzione del Servizio Monitoraggio Crediti e l’assorbimento da parte di quest’ultimo dei compiti assegnati all’Ufficio Monitoraggio Anagrafiche. Al fine di garantire il proseguimento del monitoraggio costante dell’adeguata verifica della clientela, il cui presidio diretto spetta a Servizio Gestione Rischi Funzione Antiriciclaggio, ma operativamente è effettuato da Servizio Monitoraggio Crediti, Servizio Gestione Rischi Funzione Antiriciclaggio ha proposto alla Responsabile del Servizio Monitoraggio Crediti la formalizzazione di un “Accordo di Servizio” tra le due funzioni citate, avente ad oggetto la pianificazione / rendicontazione semestrale delle controparti da convocare per gli adempimenti connessi al tema in oggetto. Tale Accordo è, ad oggi, a tutti gli effetti, operativo. La Funzione Antiriciclaggio ha predisposto una relazione annuale che evidenzia le principali attività effettuate nel 2014 e quelle pianificate per il 2015. Finaosta S.p.A. risponde, dunque, in modo responsabile alla complessità e pericolosità dei fenomeni di riciclaggio e di finanziamento al terrorismo, dedicando la massima attenzione alle azioni e agli strumenti di contrasto, nella consapevolezza che la ricerca della redditività e dell’efficienza debba essere coniugata con il presidio continuo ed efficace dell’integrità della struttura aziendale. La Società riserva assoluto impegno alle politiche volte a prevenire il proprio coinvolgimento in fenomeni di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo internazionale che possano danneggiarne reputazione e stabilità. Essa svolge le proprie attività in conformità alle disposizioni normative nazionali e comunitarie. Si dota ed aggiorna le proprie disposizioni interne, le procedure, i programmi di formazione, le attività di monitoraggio ed i controlli volti a garantire il rispetto della normativa vigente da parte del personale, degli amministratori, dei sindaci. Si evidenzia, infine, che, è proseguita, da parte del Servizio Gestione Rischi, l’attività di rilevazione delle perdite operative con la finalità di identificare e classificare i rischi in macrocategorie così da supportare la metodologia quantitativa di base con una valutazione qualitativa degli eventi di perdita riconducibili al rischio operativo. L'archiviazione sistematica degli eventi di perdita consente, nel tempo, una migliore comprensione dei fattori da cui origina il rischio operativo, così da consentire l'impostazione di adeguate politiche di contenimento, controllo e copertura del rischio al fine di ridurre l'esposizione al rischio stesso. Tale processo gestionale richiede: − la preventiva identificazione e classificazione dei rischi operativi, connessi con l'attività di Finaosta S.p.A.; − la costruzione di una base dati funzionale alle successive analisi. Finaosta S.p.A. ha definito il concetto di perdita operativa effettiva riferendosi a flussi economici e patrimoniali negativi, indipendentemente dall'importo (non sono, quindi, indicate soglie), caratterizzati da: − certezza della quantificazione dell'ammontare in quanto passati a conto economico, con l'inclusione degli accantonamenti specifici e l'esclusione di quegli accantonamenti generici per i quali Finaosta S.p.A. non è in grado di ricondurre determinati e specifici eventi a “porzione” di tali accantonamenti. Il criterio guida è, quindi, l’avvenuto impatto sul conto economico. La registrazione della perdita può non coincidere con l’effettiva perdita lorda; nel database le perdite operative sono censite al lordo dei rimborsi. − riconducibilità all'evento, direttamente o attraverso rilevazioni gestionali. La riconducibilità diretta vale sia per la perdita che per le eventuali spese – fatturate da terzi - sostenute per la risoluzione dell’evento. − non dovuti a compensazioni di costi o ricavi di esercizio erroneamente valutati; 126 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 − non dovuti all'introduzione di normativa retroattiva. La fase di identificazione dei rischi e la loro classificazione in macrocategorie consentono la raccolta dei dati da inserire nel database perdite operative aziendali. L'identificazione delle determinanti del rischio (risk driver) e degli eventi generatori del rischio (event types) è stata effettuata prendendo a modello gli schemi proposti dal Comitato di Basilea e recepiti dall'Allegato A e C della Circolare di Banca d'Italia 263/2006, Parte Quarta, Titolo II, Capitolo 5. Le linee guida fornite dall'Osservatorio del database italiano delle perdite operative, in forma abbreviata DIPO, sono risultate essere un utile strumento per la mappatura degli event types. L'iter di rilevazione delle perdite operative prevede che la Direzione Amministrazione e Finanza rilevi la perdita, connessa con uno degli eventi event types mappati, è, quindi, responsabile della correttezza del dato segnalato. Con cadenza trimestrale il Servizio Gestione Rischi richiede alla Direzione Amministrazione e Finanza l’elenco delle perdite operative rilevate, compila, con il supporto della Direzione generatrice dell'evento di perdita, e sulla base delle informazioni disponibili, una scheda di sintesi contenente i dati che descrivono cause e circostanze in cui si è verificato l'evento; in seguito, alimenta il database perdite operative. Le fonti di tipo contabile richiedono, infatti, un processo di arricchimento informativo, a garanzia della completezza del loro contenuto. A tal fine viene redatta la scheda evento di perdita, valorizzata utilizzando le codifiche dei risk driver, degli event types e dei loss event types, descritte del manuale database perdite operative. Nel caso in cui la perdita sia imputabile a più direzioni si attribuisce la stessa in base al criterio della prevalenza conseguente alle varie attività/responsabilità disciplinate nelle procedure di riferimento. Le principali informazioni valorizzate nella scheda evento sono: - dati sulla perdita, valore lordo, accantonamenti stimati, eventuali recuperi attesi, tipologia di esborso (esempio: risarcimento danni, multa, interessi legali, furto, danni), breve descrizione dell'evento che ha causato la perdita; - dati sulla direzione che ha generato la perdita, ogni perdita deve essere riferita, per quanto possibile, alla direzione, area e fase di attività generatrice della perdita; - dati sui fattori di rischio cui la perdita è riconducibile; - dati sugli eventi di rischio cui la perdita è riconducibile; - dati su eventuali rimborsi ricevuti grazie a polizze di assicurazione di copertura. Si evidenzia che le perdite operative sono tracciate e clusterizzate nel relativo database a partire dal 2010. La graduale rilevazione di tali dati permetterà di: - valutare l'adeguatezza dei controlli presenti nelle procedure; - verificare le modalità di contabilizzazione delle perdite, in modo da poter ottenere una riconducibilità più immediata agli eventi di perdita stessi; - migliorare il presidio sul rischio operativo sulla società. La progressiva costruzione di un database sulle perdite consentirà di migliorare, nel tempo, la gestione del rischio in esame. Le rilevazioni gestionali saranno analizzate anche sulla base delle seguenti variabili: 127 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 - la probabilità del rischio, cioè la frequenza di accadimento del rischio (frequency); - la gravità degli effetti, ossia l'impatto economico delle perdite che sorgono per ogni evento considerato (severity). Con cadenza trimestrale, il Servizio Gestione Rischi predispone una reportistica informativa per il Consiglio di Amministrazione. Si sottolinea che le perdite operative sono state tracciate e clusterizzate nel relativo database a partire dal 01.01.2010, l’analisi svolta ha dimostrato che l’ammontare di perdite effettivamente riscontrate annualmente è ampiamente coperta dal requisito patrimoniale determinato con il metodo base. Con riferimento alla misurazione del requisito prudenziale a fronte del rischio operativo l’intermediario adotta la stessa metodologia scelta per il calcolo del requisito patrimoniale, ossia il metodo base (Basic Indicator Approach – BIA). Il requisito patrimoniale a fronte del rischio operativo viene misurato applicando il coefficiente regolamentare del 15% alla media delle ultime tre osservazioni su base annuale del margine di intermediazione riferite alla situazione di fine esercizio (31 dicembre), determinato in base ai principi contabili internazionali IAS/ IFRS. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA Il capitale interno a fronte del rischio operativo, quantificato secondo il metodo Base, al 31.12.2014 risulta pari a 2,9 milioni di euro, con un'incidenza sul Patrimonio di Vigilanza dell’1,5%. Nel corso dell’esercizio non sono transitati in conto economico costi significativi relativi a multe o sanzioni derivanti da rischi operativi. 3.4 Rischio di liquidità INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità Il rischio di liquidità rappresenta l’eventualità che Finaosta S.p.A. non sia in grado di adempiere alle proprie obbligazioni alla loro scadenza, con specifico riferimento agli impegni di cassa. Il rischio di liquidità si manifesta in genere sotto forma di inadempimento ai propri impegni di pagamento, che può essere causato da incapacità di reperire fondi (Funding Liquidity Risk), ovvero dalla presenza di limiti allo smobilizzo delle attività (Market Liquidity Risk). Nell’ambito dei rischi di liquidità si ricomprende anche il rischio di fronteggiare i propri impegni di pagamento a costi non di mercato, ossia sostenendo un elevato costo della provvista, ovvero (e talora in modo concomitante) incorrendo in perdite in conto capitale in caso di smobilizzo di attività. Risulta fondamentale ricordare il tipo di operatività che Finaosta S.p.A. svolge. La Regione Autonoma Valle d'Aosta, socio unico, fornisce, di norma, la provvista tramite la costituzione di appositi Fondi di Rotazione. Finaosta S.p.A. provvede alla gestione degli stessi erogando i finanziamenti secondo quanto sancito nelle leggi regionali di riferimento. La parte di Fondo non impegnata, se ritenuto opportuno a seguito dell’analisi degli impegni ad erogare, viene investita. Le convenzioni prevedono la possibilità di rescissione con un preavviso di 90 giorni. Le fonti di finanziamento, al 31.12.2014, sono identificabili prevalentemente nel socio unico R.A.V.A.; per specifiche operazioni Finaosta S.p.A. ha fatto ricorso all’indebitamento presso Cassa Depositi e Prestiti e C.V.A. S.p.A. come da mandato conferito con le DGR 453/2011 e 1465/2012. 128 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 Il processo di gestione del rischio di liquidità è disciplinato nella procedura “Gestione della Tesoreria” nella quale sono descritte le modalità di svolgimento delle attività sui mercati finanziari, la gestione del profilo di rischiorendimento e l’amministrazione degli strumenti finanziari detenuti per conto proprio e di terzi. La gestione del processo è ispirata a criteri di sana e prudente gestione; in tal senso, si definisce “sana” in quanto orientata alle migliori opportunità imprenditoriali e rispettosa delle normative vigenti, e “prudente” in quanto privilegia un profilo rischio/rendimento tale da non determinare situazioni di squilibrio finanziario all’interno della Società. Il processo è articolato in tre fasi operative: - Gestione liquidità: si riferisce all’analisi ed alla programmazione dei flussi in entrata ed in uscita, all’utilizzo di un corretto mix di strumenti tali da bilanciare le scadenze dell’attivo e del passivo dello Stato Patrimoniale, senza che questo vada a discapito della redditività complessiva dell’azienda; - Impiego della liquidità: attiene alla creazione ed alla gestione di un portafoglio di strumenti finanziari in linea con le indicazioni provenienti, tempo per tempo, dagli Organi Amministrativi; - Gestione Amministrativa: attiene allo svolgimento di attività necessarie per il rispetto degli adempimenti contabili e non, finalizzati alla riconciliazione delle operazioni, nel rispetto delle disposizioni legislative ed interne. La struttura organizzativa preposta alla gestione della liquidità è individuata nel Servizio Finanza, facente capo alla Direzione Amministrazione e Finanza, che opera sulla base delle indicazioni, tempo per tempo, fornite dal Consiglio di Amministrazione. Nel documento “Politiche di Assunzione dei Rischi”, predisposto dal Servizio Gestione Rischi per conto della Direzione Generale e annualmente sottoposto all’approvazione del Consiglio di Amministrazione, sono individuate le tipologie di controparti e strumenti finanziari ammessi, sono fissate le policies di gestione del rischio di liquidità e la soglia di risk tolerance ammessa. Con riferimento a quest’ultima si evidenzia che la soglia di propensione al rischio è stata fissata dal Consiglio di Amministrazione ad un livello di rischio “basso”. Il controllo del rispetto dei mantenimento dei limiti stabiliti nelle “Politiche di Assunzione dei Rischi” è demandato al Servizio Gestione Rischi. La Direzione Generale e il Consiglio di Amministrazione sono informati dalla Direzione Amministrazione e Finanza sullo stato della gestione della liquidità tramite appositi report. Il Servizio Finanza fornisce alla Direzione Generale, con cadenza mensile, e al Consiglio di Amministrazione trimestralmente un rapporto sullo stato della liquidità, nel quale sono evidenziati per singolo istituto di credito, intermediario finanziario e compagnia di assicurazione: - la giacenza su conto corrente e tasso di interesse applicato; - l'esposizione in pronti contro termine; - l'esposizione in carte commerciali; - l'esposizione polizze di capitalizzazione; - l'esposizione titoli pubblici e obbligazioni (residuale); - il dettaglio e il riepilogo sulle polizze di capitalizzazione; - la tabella dei tassi applicati nell’ultimo mese per la liquidità. Il Servizio Gestione Rischi, con cadenza trimestrale, predispone una reportistica per l’Alta Direzione offrendo le seguenti analisi andamentali sulla liquidità gestita: - disponibilità; - distribuzione consistenze per tipologia di investimento; 129 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 - disponibilità investite per controparti in relazione; - rispetto della soglie stabilite nelle “Politiche di Assunzione dei Rischi”. Si ricorda che Finaosta S.p.A. valuta qualitativamente il rischio in esame secondo la metodologia della Maturity Ladder; non viene invece quantificato l’assorbimento di capitale interno a fronte di tale rischio. Per quanto riguarda l’orizzonte temporale di riferimento, l’intermediario analizza sia il rischio di liquidità nel breve periodo (dipendente dal grado di solvibilità in un arco temporale ristretto), sia quello che si manifesta come squilibrio finanziario nel medio/lungo termine (trasformazione delle scadenze). Vista la tipologia di operatività svolta dalla Società, il tipo di strumenti ammessi alla compravendita sia per tipologia sia per controparte, la consistente percentuale di liquidità mantenuta sui conti correnti, il rischio di liquidità era stato stimato sino al 2012 medio – basso, tuttavia, considerando le recenti operazioni di indebitamento con CVA e CDP, il mancato rientro dei finanziamenti dovuto alle sospensioni, si ritiene di confermare, in ottica prudenziale, il grado di rischio ad un livello MEDIO, già attribuito nell’esercizio 2013. Nel caso si riscontrasse un gap di liquidità sulla gestione dei fondi propri, evento che, peraltro, non si è mai verificato, l'intermediario ricorrerebbe, comunque, al mercato. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e delle passività finanziarie – Valuta di denominazione: euro VOCI/SCAGLIONI TEMPORALI Attività per cassa a vista da oltre 1 giorno da oltre 7 giorni da oltre 15 giorni da oltre 1 mese a 7 giorni a 15 giorni a 1 mese fino a 3 mesi da oltre 3 mesi fino a 6 mesi da oltre 6 mesi da oltre 1 anno fino a 1 anno fino a 3 anni da oltre 3 anni fino a 5 anni 112.007.115 Oltre 5 anni 161.728.509 52.721 18.230.818 45.289.516 52.460.668 20.634.409 47.323.540 158.265.064 622.660.324 25.000.000 3.396.600 11.703.400 151.779.735 52.721 18.230.818 45.289.516 52.460.668 14.482.362 35.675.682 113.110.178 95.467.998 525.600.215 6.152.047 11.647.858 20.154.886 13.142.517 85.356.709 131.838.184 48.219 16.686.238 41.504.772 35.602.585 12.075.139 29.032.760 103.625.189 95.003.893 567.963.556 131.838.184 48.219 16.686.238 41.504.772 35.602.585 12.075.139 29.032.760 103.625.189 95.003.893 567.963.556 3.241.279 3.241.279 19.447.672 12.965.114 85.800.216 131.838.184 48.219 16.686.238 41.504.772 35.602.585 8.833.860 25.791.481 84.177.517 82.038.779 482.163.340 37.045.410 810.520 3.301.397 3.398.753 29.534.740 A.1 Titoli di Stato A.2 Altri titoli di debito A.3 Finanziamenti A.4 Altre attività Passività per cassa B.1 Debiti verso 9.948.774 - banche - enti finanziari - clientela B.2 Titoli di debito B.3 Altre passività Operazioni "fuori bilancio" C.1 Derivati finanziari con scambio capitale - posizioni lunghe - posizioni corte C.2 Derivati finanziari senza scambio capitale - posizioni lunghe - posizioni corte C.3 Finanziamenti da ricevere - posizioni lunghe 10.000.000 - posizioni corte 10.000.000 C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi - posizioni lunghe 810.520 - posizioni corte 27.045.410 C.5 Garanzie finanziarie rilasciate C.6 Garanzie finanziarie ricevute 130 3.301.397 3.398.753 19.534.740 indeterminata Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 Sezione 4 – Informazioni sul patrimonio 4.1 Il patrimonio dell'impresa Il Patrimonio aziendale è costituito dal capitale sociale e dalle riserve, a qualunque titolo costituite. 4.1.1. Informazioni di natura qualitativa Sotto il profilo regolamentare, la configurazione di patrimonio utilizzata è quella definita dalle disposizioni di vigilanza. Il rispetto su base continuativa dei requisiti patrimoniali minimi, monitorato regolarmente, rappresenta una condizione inderogabile dell’attività aziendale. Sotto il profilo della gestione del rischio, che rappresenta una delle funzioni fondamentali dell’attività di intermediazione, il patrimonio viene considerato come il principale presidio a fronte delle possibili perdite originate dai diversi rischi cui Finaosta S.p.A. è esposta. 4.1.2 Informazioni di natura quantitativa 4.1.2.1. Patrimonio dell'impresa: composizione VOCI/VALORI 1. Capitale TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 112.000.000 112.000.000 6.568.246 6.417.024 24.362.160 23.606.052 51.653.522 49.468.656 22.298.700 22.298.700 1.225.005 1.225.005 -487.664 -236.855 4.913.119 3.024.431 222.533.088 217.803.013 2. Sovrapprezzi di emissione 3. Riserve - di utili a)legale b)statutaria c)azioni proprie d)altre - altre 4. (Azioni proprie) 5. Riserve da valutazione - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Attività materiali - Attività immateriali - Copertura di investimenti esteri - Copertura dei flussi finanziari - Differenze di cambio - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - Leggi speciali di rivalutazione - Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti - Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto 6. Strumenti di capitale 7.Utile (perdita) desercizio TOTALE 131 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 4.2 Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza 4.2.1. Patrimonio di Vigilanza 4.2.1.1. Informazioni di natura qualitativa Il Patrimonio di vigilanza è stato determinato secondo la vigente normativa, così come definito dalle disposizioni dell’Organo di Vigilanza. E' costituito dalla somma del patrimonio di base, ammesso nel calcolo senza alcuna limitazione e del patrimonio supplementare, che viene ammesso nel limite massimo del patrimonio di base. Da tale aggregato vengono effettuate le deduzioni previste dalla normativa vigente alla data del 31.12.2014. Patrimonio di Base Per Finaosta S.p.A., gli elementi positivi del patrimonio di base sono rappresentati dal capitale sociale, dalle riserve e dall’utile dell’esercizio 2014 che, nel presupposto di approvazione della proposta di riparto da parte dell’assemblea dei soci, verrà destinato a riserve; gli elementi negativi sono costituiti dalle immobilizzazioni immateriali (voce 110 dell’attivo). Le partecipazioni in banche, società finanziarie e IMEL superiori al 10% del capitale sociale dell’ente e i prestiti obbligazionari subordinati sottoscritti vengono dedotte al 50% dal patrimonio di base e per il 50 % dal patrimonio supplementare. Nessuno strumento innovativo di capitale concorre a costituire il patrimonio di base. Patrimonio Supplementare Il Patrimonio supplementare di Finaosta S.p.A. è composto quale elemento positivo dalle riserve da valutazione su attività materiali (leggi speciali di rivalutazione) e quale elemento da dedurre le partecipazioni in banche, società finanziarie e IMEL superiori al 10% del capitale sociale dell’ente e i prestiti obbligazionari sottoscritti. Patrimonio di Terzo livello Non sussistono elementi da ricomprendersi nel patrimonio di terzo livello. 132 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 4.2.1.2 Informazioni di natura quantitativa A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 221.277.725 B. Filtri prudenziali del patrimonio di base: 0 B.1 - filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi (+) 0 B.2 - filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi (-) 0 C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A+B) D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base E. Totale patrimonio di base (TIER1) (C-D) F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 216.769.681 221.277.725 216.769.681 11.069.058 5.969.058 210.208.667 210.800.623 1.225.005 1.225.005 G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare: 0 G.1- filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi (+) 0 G.2- filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi (-) 0 H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F+G) 1.225.005 1.225.005 I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare 11.069.058 5.969.058 L. Totale patrimonio supplementare (TIER2) (H-I) -9.844.053 -4.744.053 M. Elementi da dedurre dal totale del patrimonio di base e supplementare N. Patrimonio di vigilanza (E + L - M) 0 200.364.614 O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3) 206.056.570 0 P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER3 (N + O) 200.364.614 206.056.570 Dal raffronto con il dato riferito al precedente esercizio, si evince come il patrimonio di vigilanza si sia decrementato di 5,7 milioni di euro, quale effetto combinato della proposta di attribuzione a riserva dell’utile di esercizio, che ne aumenta il valore, e la sottoscrizione di un prestito obbligazionario subordinato computato nel patrimonio di vigilanza dell’emittente che è stato dedotto dal nostro patrimonio di vigilanza. 4.2.2. Adeguatezza patrimoniale 4.2.2.1 Informazioni di natura qualitativa L'approccio adottato per la valutazione dell'adeguatezza patrimoniale si basa su due presupposti: - sostenere adeguatamente l'operatività di Finaosta S.p.A.; - rispettare le indicazioni dell'Organo di Vigilanza per quanto concerne i livelli di patrimonializzazione. Si evidenzia che Finaosta S.p.A., in quanto intermediario che non raccoglie risparmio tra il pubblico, nel rispetto della normativa prudenziale, è tenuta a mantenere costantemente, quale requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito, un ammontare del Patrimonio di Vigilanza pari almeno al 6% delle esposizioni ponderate per il rischio (Total capital ratio). In termini assoluti l'eccedenza di patrimonio rispetto al minimo obbligatorio (capitale interno a fronte dei rischi di 133 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 Primo Pilastro) è di circa 147 milioni di euro, importo che si ritiene adeguato alle esigenze attuali e future. Ai fini dell'attribuzione dei giudizi qualitativi in merito all'adeguatezza patrimoniale in ottica attuale, prospettica ed in condizione di stress, Finaosta S.p.A. ha definito dei parametri interni con riferimento al valore assunto dal rapporto tra i rischi quantificati (Primo e Secondo Pilastro) e il Patrimonio di Vigilanza. Nelle Politiche di Assunzione dei Rischi, il Consiglio di Amministrazione ha fissato come soglia massima di assorbimento per i rischi di Primo e Secondo Pilastro un grado di rischio medio Percentuale assorbimento Patrimonio di Vigilanza da parte di ogni singolo rischio quantificato 0% - 20% 20% - 40% 40% - 60% 60% - 80% 80% - 100% Valutazione interna livello di rischio Basso Medio-basso Medio Medio-alto Alto I risultati dell'autovalutazione dell'adeguatezza del capitale complessivo rispetto sia ai requisiti patrimoniali obbligatori di vigilanza sia al capitale interno complessivo in ottica attuale (31.12.2014), prospettica (31.12.2015) ed in ipotesi di stress evidenziano come: − nessun singolo rischio quantificato supera il livello medio-basso anche considerando le ipotesi di stress; − l’ammontare complessivo dei rischi di primo pilastro dati actual e prospettici in rapporto ai relativi valori del Patrimonio di Vigilanza non supera il livello medio-basso. Le rispettive percentuali di assorbimento sono, infatti, pari al 26,83% e al 27,09%, − la quantificazione aggregata dei singoli rischi di primo e secondo pilastro in rapporto al Patrimonio di Vigilanza ricade all’interno del livello medio-basso sia per quanto riguarda i dati actual 31,94% sia per quelli determinati in condizioni di stress 36,92%, − anche relativamente ai dati prospettici il livello aggregato dei rischi di primo e secondo pilastro sul Patrimonio di Vigilanza si attesta come medio-basso sia nell’ipotesi di base (32,79%) sia in quella di stress (38,22%). In considerazione dei dati elaborati e indicati nel presente documento si ritiene che, anche in considerazione dei decrementi registrati dai rischi oggetto di quantificazione ed in particolare da quelli di credito e concentrazione a fronte delle scelte effettuate con il cambio del software per le Segnalazioni di Vigilanza, la situazione patrimoniale risulti adeguata a fronteggiare, sulla base della regolamentazione esistente, l’operatività attuale e prospettica di Finaosta S.p.A. anche nell’ottica del contenimento dell’ammontare complessivo dei rischi del primo e del secondo pilastro entro un livello di rischio medio-basso, stabilito, nelle Politiche di Assunzione dei Rischi approvate dall’Organo Amministrativo, come soglia-target, per l’esercizio 2015. Inoltre si valutata che il capitale libero disponibile sia adeguato a coprire eventuali manifestazioni negative derivanti dai rischi non quantificati. Pertanto non si ritiene necessario individuare nuove fonti patrimoniali a copertura di tutti i rischi identificati da Finaosta S.p.A.. 134 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 4.2.2.2. Informazioni di natura quantitativa Importi non ponderati VOCI/VALORI Importi ponderati / requisiti TOTALE TOTALE TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 31/12/2014 31/12/2013 1.297.288.166 1.341.568.977 857.137.418 967.597.692 1.297.288.166 1.341.568.977 857.137.418 967.597.692 51.428.245 58.055.862 B.3 RISCHIO OPERATIVO 2.947.328 3.214.665 1. Metodo base 2.947.328 3.214.665 54.375.573 61.270.526 906.440.802 1.021.379.675 C.2 Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) 23,19% 20,64% C.3 Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 22,10% 20,17% A. ATTIVITA' DI RISCHIO A.1 RISCHIO DI CREDITO E DI CONTROPARTE 1. Metodologia standardizzata 2. Metodologia basata su rating interni 2.1 Base 2.2 Avanzata 3. Cartolarizzazioni B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA B.1 RISCHIO DI CREDITO E DI CONTROPARTE B.2 RISCHI DI MERCATO 1. Metodologia standard 2. Modelli interni 3. Rischio di concentrazione 2. Metodo standardizzato 3. Metodo avanzato B.4 ALTRI REQUISITI PRUDENZIALI B.5 ALTRI ELEMENTI DI CALCOLO B.6 TOTALE REQUISITI PRUDENZIALI C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA C.1 Attività di rischio ponderate 135 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 Sezione 5 – Prospetto analitico della redditività complessiva Importo lordo Voci Imposta sul reddito 10. Utile (Perdita) d'esercizio Importo netto 4.913.119 Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico 20. Attività materiali 30. Attività immateriali 40. Piani a benefici definiti 50. Attività non correnti in via di dismissione: 60. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: -278.179 95.135 -183.044 130. Totale altre componenti reddituali -278.179 95.135 -183.044 140. Redditività complessiva (voce 10 + 130) -278.179 95.135 4.730.075 Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico 70. Copertura di investimenti esteri: a) variazioni di fair value b) rigiro e conto economico c) altre variazioni 80. Differenze di cambio a) variazioni di fair value b) rigiro e conto economico c) altre variazioni 90. Copertura dei flussi finanziari: a) variazioni di fair value b) rigiro e conto economico c) altre variazioni 100. Attività finanziarie disponibili per la vendita: a) variazioni di valore b) rigiro e conto economico - rettifiche da deterioramento - utili / perdite da realizzo c) altre variazioni 110. Attività non correnti in via di dismissione: a) variazioni di fair value b) rigiro e conto economico c) altre variazioni 120. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: a) variazioni di fair value b) rigiro e conto economico - rettifiche da deterioramento - utili / perdite da realizzo c) altre variazioni 136 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 Sezione 6 – Operazioni con parti correlate 6.1 – Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica Compensi ai dirigenti con responsabilità strategica 31/12/2014 31/12/2013 Amministratori 51.800 76.132 Collegio sindacale 182.514 174.833 Direzione generale e Vice-direzioni generali 712.434 747.285 946.748 998.250 TOTALE 6.2 – Crediti e garanzie rilasciate a favore di amministratori e sindaci: Nel prospetto seguente sono riportati i crediti vantati nei confronti di amministratori e sindaci o di società nelle quali detengono partecipazioni. Tipologia parte correlata Amministratori Sindaci 31/12/2014 31/12/2013 Credito Credito verso diretto partecipate Totale Credito Credito verso diretto partecipate 69.434 69.434 80.609 0 TOTALE 69.434 0 116.615 116.615 Totale 67.668 148.277 0 126.136 126.136 116.615 186.049 80.609 193.804 274.413 Non vi sono garanzie rilasciate in favore di tali soggetti. 137 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 6.3 – Informazioni sulle transazioni con parti correlate: Nella tabella seguente sono dettagliati i rapporti con parti correlate: Crediti verso enti finanziari Tipologia Aosta Factor Finanziamenti a breve Aosta Factor Ratei interessi Crediti verso clientela 48.454.000 33.919 Tipologia Amministratori e Dirigenti con responsabilità strategica Importo Finanziamenti a m/l Importo 147.773 Amministratori regionali Finanziamenti a m/l 8.162 Pila Finanziamenti a m/l 158.574 Pila Obbligazioni convertibili Pila Ratei interessi Regione Autonoma Valle d'Aosta Servizi finanziari Regione Autonoma Valle d'Aosta Mandato DGR 453/2011 11.502 9.821.325 Debiti Tipologia Regione Autonoma Valle d'Aosta Altri debiti verso clientela Interessi attivi e proventi assimilati 4.650.000 Tipologia 118.340.450 Importo 882.404.404 Importo Amministratori e Dirigenti con responsabilità strategica Interessi finanziamenti 1.462 Amministratori regionali Interessi finanziamenti 129 Regione Autonoma Valle d'Aosta Gestione fondi a rischio 10.505.551 Regione Autonoma Valle d'Aosta Rimborso interessi mutui DGR 453/2011 Aosta Factor Interessi finanziamenti 574.265 Pila Interessi finanziamenti 9.865 Pila Interessi obbligazioni convertibili Interessi passivi e oneri assimilati Regione Autonoma Valle d'Aosta Tipologia Incremento fondi regionali Commissioni attive Regione Autonoma Valle d'Aosta Tipologia Gestione fondi non a rischio Altri proventi e oneri di gestione Tipologia Aosta Factor Affiti attivi e rimborso spese Regione Autonoma Valle d'Aosta Affiti attivi Regione Autonoma Valle d'Aosta Recuperi di spesa 4.879.613 77.457 Importo 13.749.099 Importo 4.031.582 Importo 92.927 6.000 514.423 Sezione 7 – Altri dettagli informativi 7.1 – Informativa ai sensi art. 2427 - 16-bis del c.c. Il corrispettivo erogato per l’anno 2014 alla società di revisione legale per la revisione legale dei conti annuali ammonta a euro 48 mila. Da parte della società di revisione legale non sono stati erogati altri servizi di verifica o servizi di consulenza fiscale o altri servizi diversi dalla revisione contabile. 7.2 – Attività di direzione e coordinamento Si comunica che Finaosta S.p.A. è soggetta all’attività di direzione e coordinamento dell’Ente Regione Autonoma Valle d’Aosta, con sede in Aosta, Piazza Deffeyes n.1, che detiene il 100% del capitale sociale. Si precisa che i rapporti intercorsi con l’Ente che esercita attività di direzione e coordinamento sono regolati secondo le 138 Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2014 disposizioni della legge costitutiva della Società, delle leggi regionali istitutive dei fondi di rotazione e delle relative convenzioni. Ai sensi dell’articolo 2497-bis del Codice Civile, si riporta un prospetto riepilogativo dei dati essenziali estratti dal rendiconto generale della Regione Autonoma Valle d’Aosta per l’esercizio finanziario 2013 in quanto il rendiconto relativo al 2014 non è stato ancora approvato dal Consiglio regionale. REGIONE AUTONOMA VALLE D'AOSTA Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2013 Valori espressi in migliaia di euro p. 112-113 SPESA consuntivo ENTRATA Tributi propri e gettito di tributi erariali Contributi e trasferimenti statali, Unione Europea e altri soggetti Entrate extratributarie Alienazione di beni patrimoniali, trasferimenti di capitali e rimborso di crediti Mutui, prestiti e altre operazioni di indebitamento Contabilità speciali e partite di giro Avanzo di amministrazione p. 562-563 consuntivo 1.282.700 Spese correnti 1.244.981 76.054 Spese di investimento 272.943 52.739 Spese per rimborso di mutui e prestiti 45.625 3.135 64.657 128.620 Spese per partite di giro 128.620 84.264 Disavanzo di amministrazione TOTALI 1.692.169 Approvato con l.r. 30 giugno 2014, n.3 139 TOTALI 1.692.169 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 RELAZIONE DI ACCOMPAGNAMENTO E BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO FINAOSTA 2014 (DATI IN MIGLIAIA DI EURO) 141 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 RELAZIONE SULLA GESTIONE Signori azionisti, il bilancio del Gruppo Finaosta chiuso al 31.12.2014 è stato stilato secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS, così come prescritto dalla vigente normativa in materia introdotta dal Decreto Legislativo n. 38 del 28.02.2005, in base a quanto previsto dal Regolamento UE 1606/2002, dal Provvedimento della Banca d’Italia n° 262 e successivi aggiornamenti, quale da ultimo del 22.12.2014 e dal Decreto Legislativo n. 32 del 02.02.2007 con il quale è stata data parziale attuazione alla direttiva comunitaria 51/2003. Il bilancio consolidato del gruppo è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario, dalla nota integrativa ed è corredato da una sintetica relazione degli amministratori sull’andamento della gestione e sulla situazione del Gruppo. Al 31 dicembre 2014 il perimetro di consolidamento comprende, oltre la società controllante Finaosta S.p.A., le società controllate Aosta Factor S.p.A. e Pila S.p.A. come di seguito rappresentato: FINAOSTA FINAOSTAS.P.A. S.P.A. 57,28% 79,31% AOSTA FACTOR S.P.A. PILA S.P.A. Le quote di partecipazione della società controllante sono elencate nella tabella esposta nella parte A.1 – parte generale – sezione 5 - della nota integrativa. Si precisa che le quote di attività finanziarie il cui rischio grava sull’Amministrazione regionale sono escluse dal bilancio di Finaosta, pertanto, esse non entrano nel perimetro di consolidamento del bilancio del Gruppo Finaosta. Per quanto concerne il contesto economico in cui ha operato il Gruppo Finaosta a livello nazionale e locale si rinvia, per le considerazioni di carattere generale, a quanto descritto nelle relazioni sulla gestione di Finaosta e di Aosta Factor. Si rinvia inoltre alle predette relazioni per i commenti sui risultati operativi, sulla situazione economica e patrimoniale e sui fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio delle stesse società: di seguito si riporta una sintesi dei risultati conseguiti. 142 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 L'esercizio chiuso il 31 dicembre 2014 conferma il consolidamento dell’attività del Gruppo Finaosta quale insieme di soggetti competitivi nei servizi finanziari e nelle proposte turistiche ribadendo l’importanza strategica dello stesso gruppo nel tessuto economico, finanziario e sociale della Regione Autonoma Valle d’Aosta. Di seguito si riportano gli aspetti più significativi delle società appartenenti al Gruppo. FINAOSTA S.p.A. ha realizzato un utile netto di 5 milioni di euro dopo aver operato rettifiche di valore nette su attività finanziarie per 1,7 milioni di euro, ammortamenti e rettifiche di valore di attività materiali e immateriali per 0,7 milioni di euro e dopo aver conteggiato imposte a carico dell’esercizio per 2,1 milioni di euro. Il predetto risultato di esercizio, unitamente alle riserve accumulatesi negli anni, porta il patrimonio netto della società a euro 222 milioni, corrispondente a circa il 17% degli impieghi (rappresentati prevalentemente da crediti e partecipazioni) in essere al 31.12.2014. La Società AOSTA FACTOR S.p.A. ha chiuso l’esercizio con un utile ante imposte di Euro 3,4 milioni di euro che ha determinato un utile netto di euro 2,2 dopo aver stanziato rettifiche di valore lorde per deterioramento crediti per Euro 2,7 milioni al netto di riprese di valore per 0,6 milioni di euro. I risultati economici conseguiti nel 2014 sono stati ancora influenzati dal perdurare di un ciclo economico sfavorevole, caratterizzato da una produzione industriale negativa e da un ancora diffusa restrizione del credito alle imprese. Come negli esercizi più recenti, la politica degli accantonamenti è stata improntata ad un puntuale rigore e ha quindi influito sul risultato finale, peraltro pervenendo alla pressoché integrale copertura di alcune storiche posizioni in contenzioso ereditate dal passato. La marginalità da intermediazione ha accompagnato la costante crescita della produzione commerciale, il risultato di fine esercizio ha fatto registrare un consuntivo (Euro 7 milioni) che, spinto dall’aumento dei volumi, ha ricevuto un determinante impulso dalla marginalità da interessi (Euro 4 milioni), in sensibile avanzamento sul budget e sullo stesso periodo del 2013, in quanto sostenuta dalla gestione accorta della tesoreria, in presenza di una sostanziale tenuta dei tassi attivi. Il risultato economico conseguito anticipa gli obiettivi del Piano Industriale e si configura come il migliore realizzato dalla Società nella sua storia ultra ventennale; nel valutarne la rilevanza non è da trascurare il quadro economico ancora perturbato, che ha visto rafforzare una già severa politica di governo dei rischi, anche applicando criteri doverosamente rigorosi di rettifica delle posizioni ad andamento anomalo. Sul fronte dei costi, pur continuando una concreta azione di contenimento, permane la rigidità delle poste più importanti, quali gli oneri complessivi del personale e il canone del service fornito dall’outsourcer, componenti di costo sulle quali si è intervenuti in ottica di efficientamento e riduzione, con particolare riferimento ai costi dell’infrastruttura tecnologica. La moderata crescita delle spese è stata anche originata dall’aumento di oneri legali e dall’Iva indetraibile. Sugli oneri più direttamente controllabili, sono invece stati realizzati i programmati risparmi, in particolare sui centri di costo per viaggi, spese per automezzi, telefonia e consulenze. Dal punto di vista della produttività, si conferma il progressivo favorevole andamento da inizio piano: risultano, infatti, in miglioramento gli indici per dipendente, con un turnover pro capite che nel 2014 passa a Euro 75 milioni (Euro 68 milioni nel 2013); altrettanto positivamente si evolve la produttività dal punto di vista economico, con un margine d’intermediazione pro capite che, sempre nel 2014, arriva a Euro 720 mila (Euro 588 mila nel 2013) 143 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 Per quanto concerne i risultati operativi conseguiti nel 2014, il turnover ha raggiunto i 819,5 milioni di euro, con un incremento del 9 % rispetto al 2013 (752 milioni di euro). Nell’esercizio i cedenti che hanno contribuito alla produzione, anche in virtù di una rinnovata spinta propulsiva, sono stati 117 di cui 34 di nuova attivazione, in recupero sull’anno precedente (101 di cui 28 nuovi nel 2013). Occorre, peraltro, considerare che il dato sulla clientela è sempre influenzato dall’alto tasso di sostituzione/abbandono dei cedenti operanti, tipico del settore factoring. L’attività riconducibile al territorio ha coinvolto oltre 60 tra cedenti valdostani e aziende dell’indotto, sviluppando un turnover di circa Euro 117 milioni (Euro 148 milioni nel 2013), cui si aggiungono Euro 45 milioni (Euro 27 milioni nel 2013) relativi a cedenti fuori Valle ma con debitori residenti, con un volume d’affari diretto e indiretto sostanzialmente in linea con l’esercizio precedente. L’azione commerciale, pur improntata ad un’attenta e prudente selezione delle opportunità di mercato, nel 2014 ha visto intensificare l’attività di sviluppo, con la struttura che ha operato soprattutto in difesa dei rapporti in portafoglio più qualificati, in primis intensificando l’impegno a sostenere costantemente l’economia privata e pubblica valdostana. Anche il numero dei debitori intermediati si delinea nel 2014 in sostanziale crescita, attestandosi a 7.446 soggetti contro gli 858 del 2013. Il dato è influenzato dall’acquisizione di clientela caratterizzata da portafoglio crediti estremamente frazionato: nella sua potenziale significatività statistica, il dato uscente, nettato di tale concentrazione di debitori, risulta, comunque, in aumento rispetto al 2013, documentando l’impegno a diversificare e frazionare il rischio debitore per singolo cedente. Gli impieghi finanziari a reddito, specificatamente sui valori medi dell’esercizio hanno raggiunto un risultato di Euro 168,5 milioni, spinti dallo sviluppo progressivo della produzione commerciale, risultando in concreto aumento sull’esercizio precedente 2013 (Euro 153 milioni) e in apprezzabile crescita anche sugli obiettivi di budget. Il dato puntuale dello stock degli impieghi a reddito cedenti e debitori al 31 dicembre 2014, ha raggiunto Euro 194 milioni, denotando anche in questo caso un significativo miglioramento sul corrispondente valore del 2013 (Euro 176 milioni) in ragione del progressivo aumento degli impieghi e della produzione commerciale di fine periodo. La provvista aziendale ha continuato ad essere strutturata dalle fonti messe a disposizione dalla Capogruppo (Polizze di credito commerciale di durata massima tre mesi, regolate a condizioni di mercato opportunamente negoziate) e dall’utilizzo dei fidi bancari disponibili, con forme tecniche di breve periodo (sempre di durata massima tre mesi) correlate al ciclo dei crediti intermediati. E’ continuata un’opportuna selezione delle fonti di provvista in relazione all’andamento dell’offerta bancaria, che si è ampliata su nuove controparti; l’andamento dell’esercizio 2014 evidenzia una performante gestione finanziaria della tesoreria, nell’ambito di un mercato caratterizzato da una fase di buona liquidità. Gli incoraggianti risultati in termini finanziari sono stati ottenuti attraverso una intensa attività negoziale ed una gestione della tesoreria sempre equilibrata e finalizzata ad ottimizzare il costo pro tempore, con finanziamenti “denaro caldo” di durata massima 3 mesi e con lo smobilizzo di portafoglio commerciale. L’esercizio 2014 conclude il Piano Industriale triennale nel solco degli esercizi precedenti, registrando risultati superiori alle attese anche rispetto ai nuovi obiettivi di budget, sia in termini di volumi di produzione (turnover e impieghi) quanto innanzitutto in rapporto alla marginalità da intermediazione. Pur misurandosi ancora con un problematico contesto congiunturale e dovendo anche affrontare importanti sfide organizzative, gli obiettivi commerciali e soprattutto reddituali sono stati raggiunti grazie alla costante determinazione dell’intera struttura; la gestione attenta e prudente del portafoglio clienti ha consentito di valorizzare e fidelizzare 144 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 ulteriormente le relazioni più importanti, ampliando e diversificando i settori economici e gli ambiti territoriali di riferimento, operando sempre nella direzione di rafforzare tutte le partnership commerciali e finanziarie più meritevoli. Le strategie commerciali portate avanti su tutti i territori di riferimento, quale applicazione dei piani e delle linee guida aziendali, hanno consentito di valorizzare ulteriormente la Società, a dimostrazione delle potenzialità del mercato di riferimento e della efficacia degli investimenti effettuati e da effettuare. La situazione contabile annuale IAS al 31/12/2014 della società PILA S.p.A. (approvata dal Consiglio di Amministrazione della società stessa in data 13.05.2014) ha chiuso con una perdita di 0,117 milioni di euro contro un utile di 0,73 milioni di euro della situazione precedente. Il bilancio della società è influenzato dall’effetto della fusione per incorporazione delle società Funivie Gran Paradiso S.p.A., Grand Saint Bernard S.p.A. e SISKI s.r.l., operanti nel settore degli impianti a fune avvenuta nel precedente esercizio.al fine di creare un più ampio processo di riorganizzazione e razionalizzazione del settore funiviario valdostano, volto al conseguimento di effettivi recuperi di efficienza del sistema, consolidando il ruolo delle aziende funiviarie quali primari strumenti per il sostegno e lo sviluppo socio economico locale. La stagione invernale 2014 si è rivelata sotto l’aspetto delle condizioni nivometereologiche non particolarmente favorevole dove il continuo perdurare del maltempo, soprattutto nei fine settimana, associato alle continue nevicate, ancorché non particolarmente abbondanti, non solo ha inciso significativamente sulla frequentazione dei comprensori ma anche sull’impiego di personale e mezzi battipista per la manutenzione delle piste. Nonostante la carenza di precipitazioni nevose associata alle elevate temperature registrate nel mese di novembre ed inizio dicembre, è stato comunque possibile garantire l’apertura di gran parte del comprensorio di Pila con 11 impianti su 13 (sono inizialmente rimasti chiusi la seggiovia Grimondet, il tappeto della Platta de Grevon e la funivia Gorraz Grand Grimod) a partire dalla data prevista del 30 novembre, per proseguire “a regime” a partire dalle festività natalizie, ad eccezione della seggiovia Grimondet, non asservita da alcun impianto di innevamento programmato, entrata in funzione solo a partire dal 11 gennaio. Le basse temperature registrate sul comprensorio di Cogne hanno permesso di attivare da subito l’impianto di innevamento in condizioni ottimali e rispettare, quindi, la data di apertura programmata del 7 dicembre, il cui servizio si è svolto, come programmato, limitando il periodo di apertura ai soli fine settimana per poi proseguire “a regime” da sabato 21 dicembre. Le difficili condizioni metereologiche registrate sul comprensorio di Crevacol, ed in particolare modo le temperature estremamente elevate per il periodo che non hanno permesso di ricorrere in maniera efficace all’impianto di innevamento programmato, hanno ritardato l’apertura al pubblico degli impianti, resasi peraltro possibile solo grazie ad una nevicata di circa 40 cm registrata il giorno di Natale, sino alla data del 26 dicembre. Come sempre, quindi, le condizioni ambientali condizionano fortemente i risultati sia in termini di presenze sia in termini di incassi, soprattutto se si verificano nella prima parte della stagione, caratterizzata da una frequentazione prevalentemente giornaliera. Nel complesso la stazione di Pila ha registrato circa 429.900 presenze, contro il primato delle 482.000 (- 11%), del 2008/2009 e le 428.300 (+0,38%) della passata stagione, registrando una buona frequentazione media giornaliera (3.007 utenti contro i 3.293 della scorsa stagione). Il comprensorio di Crevacol ha registrato 29.654 presenze contro le 35.476 (-16%) della passata stagione, registrando una frequentazione media giornaliera pari a 312 utenti. 145 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 Il comprensorio di Cogne (compresa la pista baby-parco giochi di S. Orso) ha registrato 32.194 presenze, contro il primato delle 36.805 (-13%), del 2008/2009 e le 29.936 (+7%) della passata stagione, registrando una frequentazione media giornaliera pari a 304 utenti. Alla formazione dei ricavi conseguiti dalla società ha contribuito il saldo positivo, nei confronti delle altre stazioni valdostane, derivante della ripartizione dei proventi di biglietteria plurigiornaliera a validità regionale, risultato favorevole per €. 19.190,50 lordi, di cui 19.005 €. relativi al comprensorio di Pila e 185,50 €. relativi a quello di Crevacol. Il numero degli addetti in forza con contratto a tempo indeterminato, nonostante la riorganizzazione aziendale conseguente all’incorporazione delle società Funivie Gran Paradiso S.p.A., Grand Saint Bernard S.p.A. e Siski S.r.l che ha previsto in particolare lo spostamento di n. 1 dipendente dal comprensorio di Pila a quello di Cogne, è rimasto invariato pari a 78 unità, mentre l’impiego di forza lavoro stagionale ha registrato una punta massima di complessivi 81 addetti contro gli 84 del precedente esercizio in ragione della razionalizzazione di alcuni settori delle società incorporate. Il numero massimo dei dipendenti complessivamente in forza alla società su tutti e tre i comprensori è stato pari a 159 unità. La stagione estiva 2014 è iniziata il 13 giugno e ha visto l’apertura al pubblico degli impianti del comprensorio quali la telecabina Aosta - Pila, le seggiovie Chamolé e Couis 1 nonché le piste per le MTB ed il parco avventura. Questa stagione, caratterizzata certamente dalle più sfavorevoli condizioni atmosferiche degli ultimi anni, a fronte di un calo di presenze pari a circa il 14%, ha registrato un fatturato complessivo pari ad €. 447.889, con un decremento del 5% rispetto alla scorsa stagione che ricordiamo essere stata quella record a livello di incassi, confermando, con il secondo migliore risultato in termini di fatturato, il trend positivo degli ultimi anni. E' questo un effetto combinato di un incremento di tutte le attività. I ricavi di biglietteria relativi alle MTB (giornalieri, stagionali e plurigiornalieri) registrano un incremento complessivo del 11% per un importo complessivo pari a circa 0,122 milioni €.; anche il noleggio di biciclette, che costituisce una voce numericamente marginale nell'ambito dei proventi aziendali ma che è importante in quanto accessoria al servizio degli impianti, con circa 57 mila € di ricavi, ha sostanzialmente mantenuto il volume del 2013. La frequentazione del Parco Avventura registra invece un calo di presenze pari al 16% (1.392 contro le 1.652 della scorsa stagione) e, conseguentemente, dei ricavi che passano da circa 19 mila €. a 16 mila €. Sul fronte promozionale il comprensorio di Pila ha ospitato sabato 21 giugno la prima edizione della “Pila Ski Trail”, gara di corsa in montagna su tracciati di diversa difficoltà che ha visto la partecipazione di quasi 450 atleti riscuotendo un ottimo successo anche a livello pubblicistico. Sabato 16 e domenica 17 agosto si è svolta la tappa italiana del circuito IXS European Downhill Cup 2014 con la partecipazione di oltre 400 atleti italiani e stranieri, richiamando numerosi appassionati delle due ruote. In riferimento alla prevedibile evoluzione della gestione si segnala come in questo esercizio caratterizzato dal nuovo assetto societario assunto dalla società a seguito della fusione per incorporazione delle società Funivie Gran Paradiso S.p.A., Grand Saint Bernard S.p.A. e SISKI s.r.l., si sia posta particolare attenzione all’avviamento, a livello operativo, delle prime azioni di razionalizzazione societaria attraverso il coordinamento e l’ottimizzazione delle risorse e dei processi aziendali. Si può ragionevolmente ritenere che la società disponga delle potenzialità e dei mezzi necessari per supportare equilibratamente la continuità aziendale, e, quindi, guardare con una certa serenità all'avvio della stagione invernale. 146 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 I risultati ottenuti dalle società appartenenti al Gruppo, effettuate le opportune scritture di elisione, hanno determinato un totale dell'attivo consolidato pari a 1.449 milioni di euro a fronte di 1.420 milioni di euro dello scorso esercizio. Il Gruppo ha chiuso l’esercizio con un utile ante imposte di 10 milioni di euro determinando un utile netto di Gruppo di 7 milioni, di cui 6,6 milioni di pertinenza della capogruppo, dopo aver stanziato imposte per 3,2 milioni di euro. A tutto il personale delle società, passato da 244 unità al 31 dicembre 2013 a 243 al 31 dicembre 2014, che ha lavorato con competenza, dedizione e professionalità, va l'apprezzamento di tutto il Consiglio di Amministrazione di Finaosta. Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente (dott. Giuseppe CILEA) 147 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 BILANCIO CONSOLIDATO ESERCIZIO SOCIALE 2014 148 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 STATO PATRIMONIALE INTERMEDIARI FINANZIARI CONSOLIDATO 10. 40. 50. 60. 100. 110. 120. 140. 10. 70. 90. 100. 110. 120. 150. 160. 170. 180. 190. VOCI DELL'ATTIVO Ca s s a e di s poni bi l i tà l i qui de Atti vi tà fi na nzi a ri e di s poni bi l i per l a vendi ta Atti vi tà fi na nzi a ri e detenute s i no a l l a s ca denza Credi ti Atti vi tà ma teri a l i Atti vi tà i mma teri a l i Atti vi tà fi s ca l i a ) correnti b) a nti ci pa te - di cui alla L.214/2011 Al tre a tti vi tà TOTALE ATTIVO VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO Debi ti Pa s s i vi tà fi s cal i a ) correnti b) di fferi te Al tre pa s s i vi tà Tra tta mento di fi ne ra pporto del pers ona l e Fondi per ri s chi e oneri a ) qui es cenza e obbl i ghi s i mi l i b) a l tri fondi Ca pi ta l e Sovra pprezzi di emi s s i one Ri s erve Ri s erve da va l utazi one Uti l e (Perdi ta ) d'es erci zi o Pa tri moni o di perti nenza di terzi TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 149 31/12/2014 31/12/2013 517 26.289 10.452 1.350.748 26.282 2.506 10.544 4.622 5.922 5.422 607 1.222 251 1.354.365 28.437 2.730 10.884 5.732 5.152 4.929 21.533 1.448.871 21.792 1.420.288 31/12/2014 1.156.725 16.697 4.734 11.964 21.132 3.714 395 0 395 112.000 0 118.371 620 6.630 12.587 1.448.871 31/12/2013 1.133.911 17.974 5.971 12.003 20.943 3.265 487 0 487 112.000 0 113.889 932 4.567 12.320 1.420.288 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 CONTO ECONOMICO INTERMEDIARI FINANZIARI CONSOLIDATO VOCI 10. 20. 31/12/2014 Interessi attivi e proventi assimilati Interessi passivi e oneri assimilati MARGINE DI INTERESSE 30. 40. Commissioni attive Commissioni passive COMMISSIONI NETTE MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 100. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di a) attività finanziarie -3.873 b) altre operazioni finanziarie 0 110. Spese amministrative a) spese per il personale -14.778 b) altre spese amministrative -11.680 120. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali 130. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali 150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 160. Altri proventi e oneri di gestione RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE OPERATIVA 180. Utili (Perdite) da cessione di investimenti UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE 190. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO 210. Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi 220. Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza della capogruppo 150 31/12/2013 40.778 -21.917 18.862 39.235 -19.346 19.889 7.765 -174 7.591 6.687 -135 6.552 26.453 26.442 -3.873 -4.983 -4.983 0 -26.458 -27.596 -15.071 -12.524 -5.043 -306 -71 19.517 10.218 -5.389 -371 -140 21.460 9.423 26 10.244 12 9.435 -3.199 7.045 -4.264 5.171 7.045 5.171 415 6.630 605 4.567 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 PROSPETTO DELLA REDDITIVITA’ CONSOLIDATA COMPLESSIVA INTERMEDIARI FINANZIARI VOCI 10. Utile (Perdita) d'esercizio Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico 40. Pi a ni a benefi ci defi ni ti Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico 130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 140. Redditività complessiva (voce 10 + 130) 150. Reddi ti vi tà cons ol i da ta compl es s i va di perti nenza di terzi 160. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo 151 31/12/2014 31/12/2013 7.045 5.171 -312 -131 -312 6.733 415 6.318 -131 5.040 605 4.435 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO INTERMEDIARI FINANZIARI - CONSOLIDATO Capitale 112.000 Variazioni di riserve Emissione nuove azioni Acquisto azioni proprie Distribuzione straordinaria dividendi Variazioni strumenti di capitale Altre variazioni Patrimonio netto di terzi al 31/12/2013 Operazioni sul patrimonio netto Patrimonio netto del gruppo al 31/12/2013 Variazioni dell'esercizio Redditività consolidata complessiva esercizio 31/12/2013 Riserve Dividendi e altre destinazioni Allocazione risultato esercizio precedente Esistenze al 01/01/2013 Modifica saldi apertura Esistenze al 31/12/2012 Prospetto al 31/12/2013 112.000 112.000 Sovrapprezzo emissione Riserve: a) di utili b) altre Riserve da valutazione 6.673 102.961 -100 6.573 102.961 1.225 -162 1.063 5.136 262 5.397 227.995 227.994 9.139 9.139 6.630 107.259 57 4.305 -131 932 -5.397 4.567 4.567 -1.041 4.435 231.388 Strumenti di capitale Azioni proprie Utile (perdita) di esercizio Patrimonio netto del gruppo Patrimonio netto di terzi 2.576 605 12.320 Capitale 112.000 112.000 6.630 6.630 Emissione nuove azioni Acquisto azioni proprie Distribuzione straordinaria dividendi Variazioni strumenti di capitale Altre variazioni Patrimonio netto di terzi al 31/12/2014 Operazioni sul patrimonio netto Variazioni di riserve Patrimonio netto del gruppo al 31/12/2014 Riserv e Variazioni dell'esercizio Redditività consolidata complessiva esercizio 31/12/2014 Allocazione risultato esercizio precedente Dividendi e altre destinazioni Esistenze al 01/01/2014 Modifica saldi apertura Esistenze al 31/12/2013 Prospetto al 31/12/2014 112.000 Sovrapprezzo emissione Riserve: a) di utili b ) altre 107.259 107.259 932 932 Utile (perdita) di esercizio 4.567 4.567 Patrimonio netto del gruppo 231.388 231.388 12.320 12.320 Riserve da valutazione 8.594 1.964 109.777 2.525 -312 620 -4.567 6.630 6.630 -85 6.318 237.621 Strumenti di capitale Azioni proprie Patrimonio netto di terzi -148 415 152 12.587 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 RENDICONTO FINANZIARIO INTERMEDIARI FINANZIARI CONSOLIDATO IMPORTO 31/12/2014 31/12/2013 1. Gestione 16.778 17.271 - i nteres s i a tti vi i nca s s ati (+) 41.440 39.845 - i nteres s i pa s s i vi pa gati (-) -22.578 -19.956 - di vi dendi e proventi s i mi l i (+) 0 0,156 - commi s s i oni nette (+/-) 7.591 6.552 - s pes e per i l pers onal e (-) -14.877 -15.051 - a l tri cos ti (-) -11.773 -13.469 - a l tri ri ca vi (+) 19.609 21.752 - i mpos te e tas s e (-) -2.634 -2.403 - cos ti /ri ca vi rel ati vi a i gruppi di atti vi tà i n vi a di di s mi s s i one e a l netto del l 'effetto fi s ca l e (+/-) 0 0 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie -67.079 -58.404 - a tti vi tà fi na nzi a ri e detenute per l a negozi a zi one 0 0 - a tti vi tà fi na nzi a ri e a l fai r va l ue 0 0 - a tti vi tà fi na nzi a ri e di s poni bi l i per l a vendi ta -25.069 -147 - credi ti vers o ba nche -25.222 100.350 - credi ti vers o enti fi nanzi a ri 11.150 -29.031 - credi ti vers o cl i entel a -27.967 -127.873 - a l tre a tti vi tà 29 -1.703 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 29.815 176.302 - debi ti vers o ba nche 8.086 45.186 - debi ti vers o enti fi na nzi ari 32.380 72.115 - debi ti vers o cl i entel a -9.131 57.609 - ti tol i i n ci rcol a zi one 8 -141 - pa s s i vi tà fi na nzi a ri e di negozi a zi one 0 0 - pa s s i vi tà fi na nzi a ri e a l fa i r va l ue 0 0 - a l tre pa s s i vi tà -1.529 1.534 Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa A -20.486 135.169 A. ATTIVITA' OPERATIVA B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO 1. Liquidità generata da - vendi te di pa rteci pa zi oni - di vi dendi i nca s s ati s u parteci pa zi oni - vendi te / ri mbors i di a tti vi tà fi na nzi ari e detenute s i no al l a s cadenza - vendi te di atti vi tà materi a l i - vendi te di atti vi tà i mma teri a l i - vendi te di s oci età control l ate e ra mi di a zi enda 2. Liquidità assorbita da - a cqui s ti di pa rteci pazi oni - a cqui s ti di a tti vi tà fi nanzi a ri e detenute s i no a l l a s ca denza - a cqui s ti di a tti vi tà ma teri al i - a cqui s ti di a tti vi tà i mmateri a l i - a cqui s ti di s oci età control l a te e ra mi di azi enda Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di investimento B 27 0 0 0,038 27 0 0 -13.172 0 -10201,816 -2.889 -81 0 -13.145 12 0 0 0,004 12 0 0 -4.067 0 -0,00017 -3.221 -846 0 -4.055 - emi s s i one/a cqui s ti di a zi oni propri e - emi s s i one/a cqui s ti di s trumenti di capi ta l e - di s tri buzi one di vi dendi e a l tre fi na l i tà Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista C 0 0 0 0 0 0 0 0 LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO D=A+/-B+/-C -33.631 131.114 C. ATTIVITA' DI PROVVISTA 153 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 RICONCILIAZIONE RICONCILIAZIONE Ca s s a e di s poni bi l i tà l i qui de a l l 'i ni zi o de l l 'es erci zi o* Li qui di tà tota l e netta gene ra ta /a s s orbi ta nel l 'e s erci zi o Ca s s a e di s poni bi l i tà l i qui de a l l a chi us ura del l 'es erci zi o* * i saldi comprendono anche le disponibilità sui c/c bancari liberi 154 IMPORTO 31/12/2014 31/12/2013 207.031 75.917 -33.631 131.114 173.400 207.031 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 NOTA INTEGRATIVA CONSOLIDATA PARTE A – POLITICHE CONTABILI .................................................................................................................... 157 A.1 – PARTE GENERALE ....................................................................................................................................... 157 Sezione 1 – Dichiarazioni di conformità ai principi contabili internazionali ....................................................... 157 Sezione 2 – Principi generali di redazione ........................................................................................................... 157 Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio ...................................................................... 157 Sezione 4 – Altri aspetti......................................................................................................................................... 157 Sezione 5 – Area e metodi di consolidamento ....................................................................................................... 157 A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO .................................................................. 159 A.3 – INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITA’ FINANZIARIE ............... 167 A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: valore contabile, fair value ed effetti sulla redditività complessiva ....... 167 A.4 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE ............................................................................................................. 167 A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati ............................................................ 167 A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni ........................................................................................................ 167 A.4.3 Gerarchia del fair value .............................................................................................................................. 168 A.4.4 Altre informazioni ........................................................................................................................................ 168 A.4.5 Gerarchia del fair value .............................................................................................................................. 168 A.5 – INFORMATIVA SUL C.D. “DAY ONE PROFIT/LOSS” ............................................................................. 170 PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO ....................................... 171 ATTIVO..................................................................................................................................................................... 171 Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide – Voce 10 ............................................................................................. 171 Sezione 4 – Attività finanziarie disponibili per la vendita – Voce 40 .................................................................... 171 Sezione 5 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza – Voce 50 ................................................................ 173 Sezione 6 – Crediti – Voce 60 ............................................................................................................................... 175 Sezione 11 – Attività immateriali – Voce 110 ....................................................................................................... 182 Sezione 12 – Attività fiscali e passività fiscali – Voci 120 dell’Attivo e 70 del Passivo ........................................ 183 Sezione 14 – Altre attività – Voce 140 .................................................................................................................. 188 PASSIVO ................................................................................................................................................................... 189 Sezione 1 – Debiti – Voce 10................................................................................................................................. 189 Sezione 7 – Passività fiscali – Voce 70 ................................................................................................................. 189 Sezione 9 – Altre passività – Voce 90.................................................................................................................... 189 Sezione 10 – Trattamento di fine rapporto del personale – Voce 100 .................................................................. 190 Sezione 11 – Fondi per rischi e oneri – Voce 110 ................................................................................................. 190 Sezione 12 – Patrimonio – Voci 120, 130, 140, 150, 160 e 170 ............................................................................ 191 Sezione 13 – Patrimonio di pertinenza di terzi – Voce 190................................................................................... 192 PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO .................................................. 193 Sezione 1 – Interessi – Voci 10 e 20 ...................................................................................................................... 193 155 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 Sezione 2 – Commissioni – Voci 30 e 40 ............................................................................................................... 194 Sezione 8 – Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento – Voce 100 ..................................................... 195 Sezione 9 – Spese amministrative – Voce 110 ....................................................................................................... 196 Sezione 10 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 120 ................................................... 198 Sezione 11 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 130 ............................................... 199 Sezione 13 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 150 ........................................................... 199 Sezione 14 – Altri proventi e oneri di gestione – Voce 160 ................................................................................... 200 Sezione 16 – Utili (Perdite) da cessione di investimenti – Voce 180 .................................................................... 201 Sezione 17 – Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente – Voce 190 ......................................... 202 Sezione 19 – Conto economico: altre informazioni .............................................................................................. 203 Sezione 22 – Utile (perdita) d’esercizio di pertinenza di terzi – Voce 210 ........................................................... 204 PARTE D – ALTRE INFORMAZIONI ..................................................................................................................... 205 Sezione 1 – Riferimenti specifici sull’operatività svolta ....................................................................................... 205 Sezione 3 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura ........................................................... 218 3.1 Rischio di credito ............................................................................................................................................ 221 3.2 Rischio di mercato........................................................................................................................................... 236 3.3 Rischi operativi ............................................................................................................................................... 241 3.4 Rischio liquidità .............................................................................................................................................. 246 Sezione 4 –Informazioni sul patrimonio ................................................................................................................ 252 Sezione 5 – Prospetto analitico della redditività consolidata complessiva........................................................... 254 Sezione 6 – Operazioni con parti correlate........................................................................................................... 255 Sezione 7 – Altri dettagli informativi .................................................................................................................... 256 156 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 PARTE A – POLITICHE CONTABILI A.1 – PARTE GENERALE Sezione 1 – Dichiarazioni di conformità ai principi contabili internazionali Il bilancio consolidato del Gruppo Finaosta S.p.A. al 31 dicembre 2014 è redatto secondo i principi contabili IAS/IFRS emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e le relative interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 12 Luglio 2002. Il bilancio consolidato è predisposto secondo quanto previsto dalle Istruzioni della Banca d’Italia del 22 dicembre 2014 “Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli Intermediari finanziari ex art. 107 del TUB, degli Istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM” che ha sostituito le precedenti istruzioni datate 21 gennaio 2014. Sezione 2 – Principi generali di redazione Il bilancio consolidato è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla nota integrativa. Il bilancio consolidato è inoltre corredato da una relazione degli amministratori sull’andamento della gestione e sulla situazione dell’intermediario e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento. Il Bilancio Consolidato è redatto nella prospettiva della continuità aziendale, in applicazione del principio della contabilizzazione per competenza economica. Il bilancio consolidato e la nota integrativa sono redatti in migliaia di euro. Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio Non si segnalano significativi eventi successivi alla data di riferimento di bilancio da segnalare. Sezione 4 – Altri aspetti Il bilancio del Gruppo è sottoposto alla revisione contabile della società Deloitte & Touche S.p.A. alla quale è stato conferito l’incarico per il periodo 2012/2020 in esecuzione della delibera assembleare del 15 giugno 2012. Sezione 5 – Area e metodi di consolidamento 1. Partecipazioni in società controllate in via esclusiva Il bilancio consolidato include il bilancio della Capogruppo Finaosta S.p.A. e quelli delle società delle quali Finaosta esercita il controllo, così come definito dall’ IFRS 10, ossia quando il gruppo ha il potere, direttamente o indirettamente, di determinare le politiche finanziarie ed operative di ogni impresa al fine di ottenere benefici dalla sua attività. Nel seguente prospetto viene fornito l’elenco delle società consolidate integralmente, comprendente la denominazione, la sede legale, la percentuale di capitale posseduto e la percentuale dei voti esercitabili in assemblea. 157 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 Denominazione imprese Sede Tipo di rapporto Rapporto di partecipazione Impresa partecipante Quota % A. Imprese consolidate integralmente 1. Aosta Factor S.p.A. 2. Pila S.p.A. Aosta 1 Finaosta S.p.A. 79,31 Gressan 1 Finaosta S.p.A. 57,28 tipo di rapporto: 1 = maggioranza dei diritti di voto nell’assemblea ordinaria 2. Valutazioni e assunzioni significative per determinare l’area di consolidamento Il Bilancio Consolidato include Finaosta S.p.A. e le società da questa controllate, secondo la nozione di controllo prevista dall’IFRS 10. L’area di consolidamento comprende Aosta Factor S.p.A. e Pila S.p.A.. Secondo quanto previsto dall’IFRS 10, un’entità detiene il controllo di una società partecipata, al verificarsi contemporaneamente dei seguenti requisiti: 1) L’entità ha il potere di dirigere le attività rilevanti, ossia le attività che incidono in maniera significativa sui rendimenti della partecipata; 2) L’entità è esposta o ha un diritto sui rendimenti variabili, in funzione dell’andamento economico della partecipata; 3) L’entità ha la capacità di esercitare il proprio potere per incidere sui rendimenti derivanti da tale rapporto. In assenza di ulteriori elementi (contratti o accordi) che possano essere presi in considerazione ai fini dell’esercizio del controllo e dalle analisi svolte sulle società incluse nel perimetro di consolidamento si ritiene sussistere il controllo in considerazione della maggioranza dei voti esercitabili in sede di assemblea dei soci delle stesse. 3. Partecipazioni in società controllate in via esclusiva con interessenze di terzi significative Non applicabile. 4. Restrizioni significative Con riferimento a quanto previsto dall’IFRS 12, non si ravvisano nella struttura partecipativa restrizioni legali, contrattuali o normative che possano limitare in modo significativo la capacità della Capogruppo di disporre delle attività o di estinguere le passività del Gruppo. 5. Altre informazioni In riferimento alla partecipazione Funivie Monte Bianco S.p.A., pur in considerazione del fatto che la Finaosta detiene il 20 % e oltre dei diritti di voto, non è stata considerata collegata in quanto la Finaosta non esercita influenza notevole e pertanto non rientra nell’area di consolidamento. 158 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 METODI DI CONSOLIDAMENTO Nella preparazione del bilancio consolidato, i bilanci della Capogruppo e delle sue controllate, redatti secondo i principi contabili IAS/IFRS, sono consolidati voce per voce sommando tra loro i corrispondenti valori dell’attivo, del passivo, del patrimonio netto, dei ricavi e dei costi. Il valore contabile delle partecipazioni della capogruppo in ciascuna controllata e la corrispondente parte del patrimonio netto di ciascuna controllata posseduta dalla capogruppo sono eliminati. Tutte le operazioni significative intercorse fra le imprese del Gruppo e i relativi saldi sono eliminati nel consolidamento. La quota di interessenza degli azionisti di minoranza nelle attività nette delle controllate consolidate è indicata separatamente rispetto al patrimonio netto del gruppo. Tale interessenza viene determinata in base alla percentuale da essi detenuta nei fair value delle attività e passività iscritte alla data dell’acquisizione originaria e nelle variazioni di patrimonio netto dopo tale data. I bilanci della Capogruppo e delle altre società utilizzati per la predisposizione del bilancio consolidato fanno riferimento alla stessa data. A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO PRINCIPI CONTABILI I principi contabili applicati per la redazione del bilancio del Gruppo Finaosta sono illustrati qui di seguito. Per le principali voci dello stato patrimoniale si riporta l’indicazione dei criteri seguiti in ordine agli aspetti dell’iscrizione, della classificazione, della valutazione, della cancellazione e della rilevazione delle componenti reddituali. STATO PATRIMONIALE - ATTIVO VOCE 40 - Attività finanziarie disponibili per la vendita Criteri di iscrizione Le Attività finanziarie disponibili per la vendita sono iscritte inizialmente al momento del loro regolamento e sono contabilizzate al costo inteso come il fair value dello strumento, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Fatte salve deroghe previste dallo IAS 39, non sono possibili trasferimenti dal portafoglio disponibile per la vendita agli altri portafogli e viceversa. Criteri di classificazione In tale categoria sono classificate le attività finanziarie non derivate e quelle non classificate come Attività finanziarie detenute per la negoziazione, Attività finanziarie detenute sino a scadenza, Crediti verso banche e Crediti verso clientela. In particolare sono incluse in tale categoria le Partecipazioni diverse da quelle di controllo, controllo congiunto o collegamento. Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale le attività finanziarie sono valutate al fair value. Per la determinazione del fair value attendibile, nel caso in cui non siano disponibili quotazioni sui mercati attivi, si tiene conto di transazioni recenti avvalorate anche da transazioni avvenute successivamente alla data di chiusura del bilancio che ne 159 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 confermino i valori di fair value. Qualora non siano disponibili le suddette transazioni, per la determinazione del fair value dei titoli di capitale si utilizza il metodo patrimoniale che determina il valore della società partecipata sulla base del saldo algebrico tra attività e passività, desunto dall’ultimo bilancio disponibile. Qualora, a seguito di perdite registrate dalla società partecipata, risulti un valore di iscrizione in bilancio superiore alla frazione di patrimonio netto corrispondente alla quota di partecipazione, tali attività sono sottoposte a valutazione (impairment) al fine di determinare la “significatività” e la “durevolezza” delle perdite registrate. Le perdite di valore che, sulla base dei parametri sopra riportati, denotano caratteristiche di significatività o durevolezza vengono rilevate nella voce di conto economico denominata “Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita”. La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di perdite di valore viene effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione semestrale. Criteri di cancellazione Le Attività finanziarie disponibili per la vendita sono cancellate quando l’attività in esame viene ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici connessi o quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli interessi, se presenti, sono calcolati con il metodo del tasso di interesse effettivo che tiene conto dei costi di transazione e sono rilevati a conto economico. VOCE 50 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Criteri di classificazione In tale categoria sono classificate le attività finanziarie non derivate e quelle non classificate come Attività finanziarie detenute per la negoziazione, Attività finanziarie disponibili per la vendita e Crediti. In particolare sono incluse in tale categoria i titoli obbligazionari emessi da Banche o da Enti pubblici, acquistati per investimenti di liquidità nel medio-lungo termine. Criteri di iscrizione Le Attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono iscritte inizialmente al momento del loro regolamento e sono contabilizzate al costo inteso come il prezzo di acquisto dello strumento, esclusi l’eventuale rateo di interessi e i costi o i proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Fatte salve deroghe previste dallo IAS 39, non sono possibili trasferimenti dal portafoglio detenute fino alla scadenza agli altri portafogli e viceversa. Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale le attività finanziarie sono valutate al prezzo di mercato. Per la determinazione di tale prezzo, nel caso in cui non siano disponibili quotazioni sui mercati attivi, si tiene conto di transazioni recenti avvalorate anche da transazioni avvenute successivamente alla data di chiusura del bilancio che ne confermino il valore. Qualora non siano disponibili le suddette transazioni, tali attività sono valutate al costo di acquisto. Le perdite di valore vengono rilevate nella voce di conto economico denominata “Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza”. La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di perdite di valore viene effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione semestrale. Criteri di cancellazione 160 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 Le Attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono cancellate quando l’attività in esame viene ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici connessi o quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli interessi, se presenti, sono calcolati con il metodo del tasso di interesse effettivo che tiene conto dei costi di transazione e sono rilevati a conto economico. VOCE 60 – Crediti Criteri di iscrizione I crediti e finanziamenti vengono iscritti inizialmente al momento della loro erogazione o del loro acquisto e non possono essere trasferiti ad altro portafoglio. Il credito deve essere incondizionato. Le operazioni di pronti contro termine sono iscritte in bilancio come operazioni di raccolta o impiego. In particolare le operazioni di vendita a pronti e riacquisto a termine sono rilevate in bilancio come debiti per l’importo incassato a pronti, mentre le operazioni di acquisto a pronti e rivendita a termine sono rilevate come credito per l’importo versato a pronti. La rilevazione iniziale avviene al fair value che corrisponde all’ammontare erogato, o prezzo di sottoscrizione, incrementato dei costi e dei ricavi di transazione direttamente attribuibili. Criteri di classificazione In tale categoria sono classificati gli impieghi con banche, enti finanziari e clientela, effettuati con diverse tipologie tra le quali conti correnti, carte commerciali, pronti contro termine, finanziamenti a medio-lungo termine, polizze assicurative di capitalizzazione e crediti per attività di servizio. Si tratta di attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi e determinabili che non sono quotate in un mercato attivo e non sono classificabili all’origine tra le “Attività finanziarie disponibili per la vendita”. Criteri di valutazione I crediti sono valutati – successivamente alla rilevazione iniziale – al costo ammortizzato, qualora ne sussistano i presupposti. Il criterio del costo ammortizzato non viene applicato ai crediti a breve termine – con scadenza sino ai 18 mesi – in quanto gli effetti di tale applicazione sono irrilevanti. Il costo ammortizzato è il valore di prima iscrizione, diminuito o aumentato del rimborso di capitale, delle rettifiche e riprese di valore e dell’ammortamento – calcolato con il metodo del tasso di interesse effettivo – della differenza tra l’ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza. Il tasso di interesse effettivo rilevato inizialmente, o contestualmente alla variazione del parametro di indicizzazione del finanziamento, viene sempre utilizzato successivamente per attualizzare i flussi previsti di cassa. Alla chiusura di ogni bilancio annuale viene effettuata una valutazione della perdita di valore su tutto il portafoglio crediti determinando le perdite di valore dei crediti dipendenti dal deterioramento della solvibilità dei creditori e tenendo distinti i crediti deteriorati e i crediti in bonis così come definiti dalla normativa di Vigilanza di cui alla circolare di Banca d’Italia n. 217, 9° aggiornamento del 02.02.2011. Le valutazioni si basano sul principio del costo ammortizzato sottoponendo i crediti ad impairment test se ricorrono evidenze sintomatiche dello stato di deterioramento della solvibilità dei debitori. Con riguardo specificamente ai crediti l'impairment test si articola in due fasi: 1. le valutazioni individuali, finalizzate all'accertamento dei singoli crediti deteriorati ed alla determinazione delle rispettive perdite di valore; 161 Gruppo Finaosta S.p.A. 2. Bilancio consolidato 2014 le valutazioni collettive, finalizzate all'individuazione secondo il modello delle "incurred losses" dei portafogli di crediti deteriorati vivi e alla rilevazione forfetaria delle perdite in essi latenti. Le perdite di valore attribuibili a ciascun credito deteriorato sono date dalla differenza tra il loro valore recuperabile e il relativo costo ammortizzato. Il valore recuperabile corrisponde al valore attuale dei flussi di cassa attesi calcolato in funzione dei seguenti elementi: a) del valore dei flussi di cassa contrattuali al netto delle perdite attese, stimate tenendo conto sia della specifica capacità del debitore di assolvere le obbligazioni assunte sia del valore realizzabile delle eventuali garanzie reali o personali assunte; b) del tempo atteso di recupero stimato anche in base allo stato delle procedure in atto per il recupero del credito; c) del tasso interno di rendimento. L'impairment individuale è stato effettuato, in maniera conforme a quanto richiesto dal principio contabile IAS 39, attualizzando i valori di presumibile realizzo dei crediti stessi in relazione ai tempi attesi di recupero. I crediti per i quali non sussistono evidenze oggettive di perdita, crediti in bonis, sono soggetti a valutazione collettiva procedendo alla loro suddivisione in gruppi omogenei tenuto conto anche delle caratteristiche economiche e di rischio presentate dai debitori. I coefficienti di svalutazione del portafoglio sono determinati in base a parametri di rischio, stimati su base storico-statistica, espressi dalla probabilità di insolvenza della controparte (PD) e dal tasso di perdita in caso di insolvenza del credito (LGD). Criteri di cancellazione I crediti sono cancellati quando l’attività in esame viene ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici connessi, quando scadono i diritti contrattuali e quando il credito è considerato definitivamente irrecuperabile. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Le rettifiche di valore, determinate sia analiticamente sia collettivamente, sono iscritte a conto economico. Eventuali riprese di valore non possono eccedere l’ammontare delle svalutazioni contabilizzate in precedenza. VOCE 100 – Attività materiali Criteri di iscrizione Le Attività materiali sono iscritte inizialmente al costo di acquisto comprensivo degli eventuali oneri accessori sostenuti, direttamente imputabili all’acquisto ed alla messa in funzione del bene. Per tutti gli stabili dei quali il Gruppo è l’unico proprietario si è proceduto alla suddivisione tra il valore del terreno ed il valore del fabbricato con conseguente ripresa a riserva di Patrimonio netto delle pregresse quote di ammortamento attribuibili ai terreni. Criteri di classificazione In questa categoria sono classificati i terreni, gli immobili ad uso strumentale, gli immobili ad uso investimento, gli impianti tecnici, i mobili, gli arredi ed altre attrezzature. Criteri di valutazione Le attività materiali sono valutate al costo di acquisto al netto degli ammortamenti e delle perdite durevoli di valore dopo la prima rilevazione. Le attività materiali sono ammortizzate lungo la loro vita utile in modo sistematico, ad esclusione dei terreni, acquisiti singolarmente o incorporati nel valore dell’immobile, in quanto hanno vita utile indefinita. La suddivisione del valore dell’immobile tra valore del terreno e valore del fabbricato è avvenuta, per tutti gli immobili, sulla base di perizia. 162 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 L’ammortamento avviene: - per fabbricati con una aliquota annua uniforme del 3%; - per le altre attività materiali in base ad aliquote ritenute rappresentative della residua possibilità di utilizzo del cespite. Criteri di cancellazione Le attività materiali sono cancellate nel momento in cui vengono dismesse o quando vengono meno i benefici economici futuri connessi al loro utilizzo. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli ammortamenti periodici, le perdite durevoli di valore, eventuali riprese di valore vengono allocate a conto economico alla voce “Rettifiche di valore nette su attività materiali” mentre i profitti e le perdite derivanti dalle operazioni di cessione vengono allocati nella voce “Utili / perdite da cessione di investimenti”. VOCE 110 – Attività immateriali Criteri di iscrizione Le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto iniziale, comprensivo delle spese direttamente attribuibili. Criteri di classificazione In tale categoria sono registrate attività non monetarie, identificabili, intangibili ad utilità pluriennale, rappresentate nella realtà operativa della Società in particolare da oneri per l’acquisto d’uso di software. Gli oneri relativi alla ristrutturazione di locali di proprietà di terzi presi in locazione sono esposti alla voce “ Altre attività immateriali”. Criteri di valutazione Le attività immateriali sono valutate, dopo la rilevazione iniziale, al netto degli ammortamenti e delle perdite durevoli di valore. L’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali viene effettuato in quote annuali costanti in funzione della loro vita utile e viene portato in diretta diminuzione del loro valore. Criteri di cancellazione L’attività immateriale viene eliminata dallo Stato patrimoniale nel momento in cui viene dimessa o non è in grado di fornire benefici economici futuri. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli ammortamenti periodici, le perdite durevoli di valore, eventuali riprese di valore vengono allocate a conto economico alla voce “Rettifiche di valore nette su attività immateriali”. VOCE 120 – Attività fiscali correnti e anticipate Criteri di iscrizione La Società calcola le imposte sul reddito – correnti, differite e anticipate – sulla base delle aliquote vigenti e le stesse vengono rilevate a Conto economico ad eccezione di quelle relative a voci addebitate o accreditate direttamente a Patrimonio netto. L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato secondo una previsione dell’onere fiscale corrente, di quello anticipato e di quello differito. In particolare le imposte anticipate e le imposte differite sono determinate secondo le differenze temporanee – senza limiti temporali – tra il valore attribuito ad una attività o ad una passività, sulla base di criteri civilistici, ed i corrispondenti valori assunti ai fini fiscali. Le attività per imposte anticipate sono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero, valutata sulla base della capacità della società di generare con continuità redditi imponibili positivi. 163 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 Le passività per imposte differite vengono iscritte in bilancio con la sola eccezione delle riserve in sospensione di imposta in quanto la consistenza delle riserve disponibili già assoggettate a tassazione consente ragionevolmente di ritenere che non saranno effettuate operazioni di iniziativa che ne comportino la tassazione. Le imposte anticipate e quelle differite sono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni rispettivamente nella voce Attività fiscali e nella voce Passività fiscali. Le attività e le passività iscritte per imposte anticipate e differite vengono sistematicamente valutate per tenere conto di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle aliquote. La consistenza delle Passività fiscali viene adeguata per far fronte agli oneri che potrebbero derivare da accertamenti già notificati o comunque da contenziosi in essere con le autorità fiscali. Criteri di classificazione Le voci includono attività fiscali correnti ed anticipate e passività fiscali correnti e differite. Le attività fiscali correnti includono eccedenze ed acconti di pagamenti (attività correnti) e debiti da assolvere (passività correnti) per imposte sul reddito di competenza del periodo. Le poste di fiscalità differita rappresentano, invece, imposte sul reddito recuperabili in periodi futuri in connessione con differenze temporanee deducibili (attività differite / anticipate) e imposte sul reddito pagabili in periodi futuri come conseguenza di differenze temporanee tassabili (passività differite / differite). Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Attività e passività fiscali sono imputate a conto economico alla voce “imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente” salvo nel caso in cui derivino da operazioni i cui effetti sono attribuiti direttamente al Patrimonio Netto; in questa fattispecie vengono attribuiti direttamente a Patrimonio Netto. STATO PATRIMONIALE – PASSIVO VOCE 10 – Debiti Criteri di iscrizione La prima iscrizione di tale passività finanziaria avviene nel momento della ricezione delle somme raccolte ed è effettuata sulla base del fair value che, normalmente, è pari all'ammontare incassato. Criteri di classificazione I debiti accolgono tutte le forme tecniche di provvista relativamente al fabbisogno finanziario necessario all'attività della Società. Criteri di valutazione Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo. Fanno eccezione le passività a breve termine ove il fattore temporale risulta trascurabile. Criteri di cancellazione Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. VOCE 70 – Passività fiscali correnti e differite Si rimanda a quanto scritto per la voce 120 dell’attivo. VOCE 100 – Trattamento di fine rapporto Criteri di classificazione Riflette la passività nei confronti di tutti i dipendenti relativa all’indennità da corrispondere al momento della risoluzione del rapporto di lavoro. Criteri di valutazione 164 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 Il trattamento di fine rapporto del personale è iscritto sulla base del valore attuariale calcolato annualmente da attuario indipendente. In base a quanto disposto dallo IAS 19, il TFR rappresenta un beneficio successivo al rapporto di lavoro a prestazioni definite, la cui rilevazione deve avvenire mediante ricorso a metodologie attuariali. Ai fini dell’attualizzazione viene adottato il metodo della proiezione unitaria del credito che considera la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche e statistiche e della curva demografica; il tasso di attualizzazione è un tasso di interesse di mercato. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli utili e le perdite attuariali derivanti da aggiustamenti delle stime attuariali, diversamente dagli esercizi precedenti, sono state contabilizzate in contropartita del patrimonio netto in osservanza a quanto stabilito dalla nuova versione dello IAS 19 emanata dallo IASB nel giugno dell’anno 2011. VOCE 110 – Fondi per rischi ed oneri I Fondi per rischi ed oneri accolgono accantonamenti a fronte di passività con scadenza o ammontare incerti. Gli accantonamenti rappresentano la migliore stima dell’uscita richiesta per adempiere all’obbligazione; le stime vengono effettuate sia sull’esperienza passata sia su giudizi degli organi tecnici della Gruppo e di esperti esterni. Tali fondi possono essere rilevati in bilancio quando ricorrono le seguenti contestuali condizioni: 1) l’impresa ha un’obbligazione attuale (legale o implicita), ossia in corso alla data di riferimento del bilancio, quale risultato di un evento passato; 2) è probabile che per adempiere all’obbligazione si renderà necessario un impiego di risorse economiche; 3) può essere effettuata una stima attendibile dell’importo necessario all’adempimento dell’obbligazione. Tra i Fondi per rischi e oneri sono rientra inoltre l’accantonamento effettuato in osservanza ai criteri dettati dal principio IAS 19 a fronte del premio di anzianità che sarà corrisposto ai dipendenti alla maturazione del 25° e del 35° anno di servizio. La determinazione di detto premio è effettuata mediante metodologie attuariali ed è calcolata annualmente da attuario indipendente. I Fondi vengono riesaminati alla fine di ogni esercizio ed adeguati per riflettere la migliore stima corrente. Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta. Non sono presenti Fondi di quiescenza e per obblighi simili. Operazioni in valuta Criteri di classificazione Le operazioni in valuta sono costituite da tutte le attività e passività denominate in valute diverse dall’Euro. Criteri di iscrizione e cancellazione Le predette attività e passività in valuta sono inizialmente convertite in euro secondo il tasso di cambio a pronti alla data di ciascuna operazione. Criteri di valutazione Alla data di riferimento della situazione contabile la conversione delle attività e passività in valuta viene effettuata in base ai tassi di cambio a pronti a quella data. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Le operazioni in valuta diverse dall’Euro sono peraltro marginali rispetto all’attività complessiva; inoltre un’operazione di impiego in divisa estera è di norma fronteggiata da una provvista in pari valuta, non generando pertanto le condizioni per un rischio sui cambi. 165 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 Le eventuali differenze di cambio, peraltro marginali, sono rilevate nella voce del conto economico “risultato netto dell’attività di negoziazione”. CONTO ECONOMICO Criteri di rilevazione delle componenti reddituali I ricavi sono riconosciuti nel momento in cui vengono percepiti o quando è probabile che saranno ricevuti i benefici economici futuri e tali benefici possono essere quantificabili in modo attendibile. In particolare: − i dividendi sono rilevati alla data di incasso; − gli interessi contrattuali sono rilevati sulla base della maturazione “pro rata temporis”; − gli interessi di mora sono rilevati al momento del loro incasso effettivo; − le commissioni sono iscritte per competenza e calcolate sulla base di accordi contrattuali con l’Amministrazione regionale. I costi sono rilevati in conto economico nei periodi nei quali sono contabilizzati i relativi ricavi. Se l’associazione tra costi e ricavi non può essere effettuata in modo specifico e diretto, i costi sono iscritti su più periodi con procedure razionali e su base sistematica. I costi che non possono essere associati ai proventi sono rilevati immediatamente a conto economico. Altre informazioni Azioni proprie Il Gruppo non detiene in portafoglio azioni proprie. Pagamenti basati su azioni Il Gruppo non ha in essere piani di stock options a favore dei propri dipendenti e degli Amministratori. ALTRE INFORMAZIONI Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione del bilancio consolidato La redazione del bilancio consolidato richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare significativi effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonché sull’informativa relativa alle attività e passività potenziali riportate in bilancio. L’elaborazione di tali stime implica l’utilizzo delle informazioni disponibili e l’adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull’esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di periodo in periodo; non può quindi escludersi che negli esercizi successivi gli attuali valori iscritti in bilancio potranno differire anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate. Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l’impiego di valutazioni soggettive da parte del Consiglio di Amministrazione sono: − la quantificazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle altre attività finanziarie; − la determinazione del fair value degli strumenti finanziari da utilizzare ai fini dell’informativa di bilancio; − l’utilizzo di modelli valutativi per la rilevazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati in mercati Attivi; 166 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 − la valutazione della congruità del valore delle altre attività immateriali; − la quantificazione dei fondi del personale e dei fondi per rischi e oneri; − le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva. La descrizione delle politiche contabili applicate sui principali aggregati di bilancio fornisce i dettagli informativi necessari all’individuazione delle principali assunzioni e valutazioni soggettive utilizzate nella redazione del bilancio consolidato. Per le ulteriori informazioni di dettaglio inerenti la composizione e i relativi valori di iscrizione delle poste interessate dalle stime in argomento si fa, invece, rinvio alle specifiche sezioni di nota integrativa. A.3 – INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITA’ FINANZIARIE A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: valore contabile, fair value ed effetti sulla redditività complessiva La società non è stata interessata da operazioni che hanno determinato una riclassificazione degli strumenti finanziari e non si sono prodotti di conseguenza effetti sulla redditività complessiva. A.4 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE Informativa di natura qualitativa Nel corso del 2011 lo IASB ha emesso un emendamento all'IFRS 13 che ha meglio definito le metodologie di definizione del fair value. Al riguardo sono riscontrabili tre livelli di fair value e più precisamente: - livello 1: riferito allo strumento finanziario quotato in un mercato attivo; - livello 2: se il fair value è misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario; - livello 3: se il fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato. A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati L’attivo del bilancio del Gruppo è costituito generalmente da crediti di medio-lungo termine, rivenienti da erogazioni finanziarie concesse, da impieghi di liquidità a breve-medio termine. Le tecniche di valutazione impiegate per la valorizzazione delle suddette voci sono indicate nel capitolo A.2 della presente nota. A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni Il fair value dei crediti può subire variazioni per eventuali perdite che dovessero sorgere a causa di fattori che ne determinano la parziale o totale inesigibilità. Al riguardo, come in precedenza descritto nella parte dei principi contabili, il Gruppo determina il cambiamento del valore sulla base di serie statistiche ovvero, in presenza di partite deteriorate, in ragione di valutazioni inerenti allo stato del credito Il fair value delle attività AFS può subire variazioni per eventuali riduzioni del valore del patrimonio netto delle società partecipate con caratteristiche di durevolezza e significatività. 167 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 A.4.3 Gerarchia del fair value In via gerarchica il fair value dei crediti è classificato al terzo livello in quanto le condizioni contrattuali del credito sorgono da accordi privatistici di volta in volta convenuti tra le controparti e pertanto non osservabili sul mercato. Analogamente, le Attività disponibili per la vendita, rappresentate da azioni e quote di società per le quali non sono disponibili quotazioni sui mercati attivi, né transazioni recenti, sono classificate al terzo livello. A.4.4 Altre informazioni Non ci sono altre informazioni da aggiungere a quanto sopra indicato. Informativa di natura qualitativa A.4.5 Gerarchia del fair value A.4.5.1. Attività e passività valutata al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value Attività / Passività misurate al fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3 TOTALE 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie valutate al fair value 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 25.076 1.213 26.289 25.076 1.213 26.289 4. Derivati di copertura 5. Attività materiali 6. Attività immateriali TOTALE 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Passività finanziarie valutate al fair value 3. Derivati di copertura TOTALE 168 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 A.4.5.2.Variazioni annue delle attività valutata al fair value su base ricorrente (livello 3) Attività Attività Attività finanziarie finanziarie finanziarie Derivati di Attività detenute per valutate al fair disponibili per copertura materiali la negoziazione value la vendita 1. Esistenze iniziali 2. Aumenti 1.222 2.1. Acquisti 2.2. Profitti imputati a: 2.2.1 Conto economico di cui: plusvalenze 2.2.2 Patrimonio netto 2.3. Trasferimenti da altri livelli 2.4. Altre variazioni in aumento 3. Diminuzioni 9 3.1. Vendite 3.2. Rimborsi 3.3. Perdite imputate a: 3.3.1 Conto economico 2 di cui: minusvalenze 3.3.2 Patrimonio netto 3.4. Trasferimenti ad altri livelli 3.5. Altre variazioni in diminuzione 4. 7 Rimanenze finali 1.213 169 Attività immateriali Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 A.4.5.4. Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value. Attività/passività non misurate al fair value o misurate al fair value su base non ricorrente 1. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 31/12/2014 VB L1 L2 31/12/2013 L3 VB L1 L2 L3 10.452 10.452 251 251 1.348.826 1.399.093 1.392.077 1.382.530 1.822 0 1.900 0 TOTALE 1.361.101 1.409.545 1.394.227 1.382.781 1.155.259 1.199.256 1.132.021 1.175.001 TOTALE 1.155.259 1.199.256 1.132.021 1.175.001 2. Crediti 3. Attività materiali detenute a scopo di investimento 4. Derivati di copertura 5. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 1. Debiti 2. Titoli in circolazione 3. Passività associate ad attività in via di dismissione VB= Valore di bilancio L1= Livello 1 L2= Livello 2 L3= Livello 3 A.5 – INFORMATIVA SUL C.D. “DAY ONE PROFIT/LOSS” Non ci sono state operazioni che hanno determinato perdite/profitti secondo quanto stabilito dall’IFRS 7 par. 28. 170 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO ATTIVO Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide – Voce 10 1.1 - Composizione della voce 10 “Cassa e disponibilità liquide” : Totale Totale 31/12/2014 31/12/2013 VOCI/VALORI 1. Denaro contante TOTALE 517 607 517 607 Sezione 4 – Attività finanziarie disponibili per la vendita – Voce 40 4.1 – Composizione della voce 40 “Attività finanziarie disponibili per la vendita”: Totale 31/12/2014 VOCI/VALORI Livello 1 Livello 2 Totale 31/12/2013 Livello Livello 1 Livello 2 Livello 3 3 1. Ti tol i di debi to - ti tol i s truttura ti - a l tri ti tol i di debi to 25.076 2. Ti tol i di ca pi ta l e e quote di OICR 1.213 1.222 3. Fi na nzi a menti TOTALE 0 25.076 1.213 0 0 4.2 – Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti: Totale Totale 31/12/2014 31/12/2013 VOCI/VALORI Atti vi tà fi na nzi a ri e a ) Governi e Ba nche Centra l i b) Al tri enti pubbl i ci c) Ba nche 25.076 d) Enti fi na nzi a ri 120 120 e) Al tri emi ttenti 1.093 1.102 26.289 1.222 TOTALE 171 1.222 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 4.3 – Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue: VARIAZIONI/TIPOLOGIE Titoli di capitale e Finanziamenti quote di OICR Titoli di debito A. Es i s tenze i ni zi a l i 0 1.222 TOTALE 1.222 B. Aumenti B.1 Acqui s ti 25.000 B.2 Vari a zi oni pos i ti ve di fa i r val ue B.3 Ri pres e di va l ore: - i mputate a l conto economi co - i mputate a l pa tri moni o netto B.4 Tra s feri menti da a l tri porta fogl i B.5 Al tre va ri a zi oni 76 76 C. Di mi nuzi oni C.1 Vendi te 0 C.2 Ri mbors i C.3 Vari a zi oni negati ve di fai r va l ue C.4 Retti fi che di val ore 0 -2 C.5 Tra s feri menti a d a l tri porta fogl i C.6 Al tre va ri a zi oni D. Ri ma nenze fi na l i 25.076 -7 -7 1.213 26.289 Gli acquisti sono rappresentati da un prestito obbligazionario emesso dalla Banca Popolare di Sondrio con durata pari a 24 mesi sottoscritto dalla capogruppo Finaosta S.p.A. 172 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 Sezione 5 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza – Voce 50 5.1 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione per debitori / emittenti: Valore di bilancio 31/12/2014 VOCI/VALORI Fair value 31/12/2014 L1 L2 L3 Valore di bilancio 31/12/2013 Fair value 31/12/2013 L1 L2 L3 1. Titoli di debito 1.1 Ttitoli strutturati a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Enti finanziari e) Altri emittenti 10.452 1.2 Altri titoli 10.202 251 251 251 251 251 251 251 251 a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici 251 c) Banche 10.202 10.202 d) Enti finanziari e) Altri emittenti 2. Finanziamenti a) Banche b) Enti finanziari c) Clientela TOTALE 10.452 0 10.202 0 0 251 L1 = livello 1 L2 = livello 2 L3 = livello 3 La presente voce è costituita da un prestito obbligazionario subordinato emesso da Banca Sella e da un Buono Ordinario Regionale a capo della capogruppo Finaosta S.p.A. Non avendo elementi specifici per il calcolo, il Fair Value viene stimato pari al valore di bilancio. 173 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 5.2 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: variazioni annue Titoli di debito VARIAZIONI/TIPOLOGIE A. Esistenze iniziali Finanziamenti 251 B. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Riprese di valore B.3 Trasferimenti da altri portafogli B.4 Altre variazioni TOTALE 0 251 10.202 10.202 10.200 10.200 2 2 0 0 C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Rimborsi C.3 Rettifiche di valore C.4 Trasferimenti ad altri portafogli C.5 Altre variazioni D. Rimanenze finali 10.452 0 10.452 Gli acquisti si riferiscono al prestito obbligazionario subordinato emesso da Banca Sella sottoscritto dalla capogruppo Finaosta S.p.A. 174 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 Sezione 6 – Crediti – Voce 60 6.1 – “Crediti verso banche”: Totale 31/12/2014 COMPOSIZIONE Valore di bilancio 1. Depositi e conti correnti 2. Finanziamenti 2.1 Pronti contro termine 2.2 Leasing finanziario 2.3 Factoring Totale 31/12/2013 Fair value L1 L2 L3 Valore di bilancio Fair value L1 L2 L3 172.882 172.882 206.424 206.424 88.069 92.341 62.560 62.870 37.759 37.759 27.070 27.070 287 287 50.023 54.295 35.489 35.799 0 0 268.983 269.294 - pro-solvendo - pro-soluto 2.4 altri finanziamenti 3. Titoli di debito - titoli strutturati - altri titoli di debito 4. Altre attività TOTALE 260.951 265.223 L1 = livello 1 L2 = livello 2 L3 = livello 3 175 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 6.2 – “Crediti verso enti finanziari”: Totale 31/12/2014 Totale 31/12/2013 Fair value Valore di bilancio Valore di bilancio Fair value COMPOSIZIONE Deteriorate Bonis Deteriorate L1 L2 L3 Bonis Acquistati Altri 1. Finanziamenti 1.1 ProntI contro termine 1.2 Leasing finanziario 1.3 Factoring - pro-solvendo L1 L2 L3 Acquistati Altri 71.533 72.686 60.193 60.624 15.080 15.080 11.899 11.899 56.453 57.607 48.295 48.725 31.101 31.101 72.686 91.294 91.725 - pro-soluto 1.4 Altri finanziamenti 2. Titoli di debito - titoli strutturati - altri titoli di debito 3. Altre attività TOTALE 71.533 L1 = livello 1 L2 = livello 2 L3 = livello 3 176 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 6.3 – “Crediti verso la clientela”: Totale 31/12/2014 Totale 31/12/2013 Fair value Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio COMPOSIZIONE Deteriorate Acquistati 1. Finanziamenti Deteriorate L1 L2 Bonis L3 Bonis L1 L2 Altri Acquistati L3 Altri 844.264 27.718 916.824 829.659 32.564 851.936 106.414 2.384 108.798 109.629 5.644 115.273 56.781 321 38.737 83 38.820 681.070 25.013 750.924 681.293 26.838 697.844 1.1 Leasing finanziario - di cui: senza opzione finale d'acquisto 1.2 Factoring - pro-solvendo - pro soluto 57.102 1.3 Credito al consumo 1.4 Carte di credito 1.5 Finanziamenti concessi in relazione ai servizi di pagamento prestati 1.6 Altri finanziamenti - di cui: da escussione di garanzie e impegni 2. Titoli di debito 2.1 titoli strutturati 2.2 altri titoli di debito 3. Altre attività 0 0 146.282 TOTALE 990.547 27.718 L1 = livello 1 L2 = livello 2 L3 = livello 3 177 0 0 146.282 131.864 131.864 1.063.106 961.523 32.564 0 983.800 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 6.4 – “Crediti”: attività garantite: TOTALE 31/12/2014 Crediti verso banche VE 1. Attività in bonis garantite da: VG Crediti verso enti finanziari VE VG TOTALE 31/12/2013 Crediti verso clientela VE VG Crediti verso banche VE VG Crediti verso enti finanziari VE Crediti verso clientela VG VE VG 15.080 15.080 937.932 937.932 11.897 11.856 791.044 790.896 15.080 15.080 104.438 104.438 11.897 11.856 106.447 106.299 761.140 761.140 626.477 626.477 - Beni in leasing finanziario - Crediti per factoring - Ipoteche - Pegni - Garanzie personali 72.354 72.354 58.120 58.120 27.391 27.391 32.474 32.473 1.814 1.814 5.012 5.011 24.887 24.887 27.096 27.096 690 690 366 366 - Derivati su crediti 2. Attività deteriorate garantite da: - Beni in leasing finanziario - Crediti per factoring - Ipoteche - Pegni - Garanzie personali - Derivati su crediti TOTALE 15.080 15.080 965.323 965.323 11.897 11.856 823.518 823.369 VE= valore di bilancio delle esposizioni VG= fair value delle garanzie La voce riporta il saldo contabile delle posizioni garantite di cui al punto 6 della tabella 6.3 – “Crediti verso la clientela”. Per la stima del “fair value” delle garanzie si è fatto riferimento al valore contrattuale delle stesse, sempre superiore al capitale garantito. 178 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 Sezione 10 – Attività materiali – Voce 100 10.1 – Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo Totale Totale 31/12/2014 31/12/2013 ATTIVITA'/VALORI 1. Attività di proprietà 24.445 26.523 6.102 5.732 13.176 13.591 512 715 d) strumentali 2.736 3.537 e) altre 1.918 2.948 24.445 26.523 a) terreni b) fabbricati c) mobili 2. Attività acquisite in leasing finanziario a) terreni b) fabbricati c) mobili d) strumentali e) altre TOTALE Si precisa che le voci d) “strumentali” non sono state rinominate in “impianti elettronici” come indicato nelle istruzioni emanate da Banca d’Italia in data 22 dicembre 2014 al fine di mantenere la medesima classificazione prevista nella tabella 10.1 della Parte C e fornire nel contempo maggior dettaglio informativo in quanto la Società dovrebbe includere nella voce “impianti elettronici” solo beni di valore residuale rispetto al totale dei cespiti. 10.2 – Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al costo Totale 31/12/2014 ATTIVITA'/VALORI Totale 31/12/2013 Valore di Fair value 31/12/2014 Valore di Fair value 31/12/2013 bilancio bilancio L1 L2 L3 L1 L2 L3 1. Attività di proprietà a) terreni b) fabbricati 1.822 1.900 296 296 1.527 1.604 2. Attività acquisite in leasing finanziario a) terreni b) fabbricati TOTALE 1.822 0 0 0 1.900 0 0 0 Le attività detenute a scopo di investimento sono costituite dai terreni e dal fabbricato utilizzati come sede amministrativa della Capogruppo fino al 2007. Le suddette attività materiali sono locate all’Amministrazione regionale, ai sensi del contratto stipulato in data 25.05.2009, che è stato prorogato anche per il corrente anno. 179 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 La società detiene anche altri beni a scopo di investimento, per un importo pari a circa 14 mila euro, costituiti dagli arredi e dagli impianti tecnologici lasciati nella vecchia sede e locati anch’essi all’Azionista. In assenza di valutazioni aggiornate a prezzi di mercato dell’immobile si è preferito non indicare il valore del Fair Value. 10.5 – Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue: Terreni A. Esistenze iniziali A.1 Fabbricati 5.732 B. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Spese per migliorie capitalizzate B.3 Riprese di valore B.4 Variazioni positive di fair value imputate a: Altri TOTALE 16.584 2.134 22.726 5.742 52.918 -2.993 -1.419 -19.196 -2.786 -26.395 5.732 13.591 715 3.530 2.955 26.523 370 313 0 2.539 342 3.565 162 244 603 254 1.263 208 69 0 1.936 88 2.302 -1 -728 -203 -3.326 -1.386 -5.643 -1 -239 0 -70 -85 -394 -490 -202 -3.013 -1.260 -4.965 -243 -41 -284 Riduzioni di valore totali nette A.2 Esistenze iniziali nette Mobili Strumentali a) patrimonio netto b) conto economico B.5 Differenze positive di cambio B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento B.7 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Ammortamenti C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico C.4 Variazioni negative di fair value imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico C.5 Differenze positive di cambio C.6 Trasferimenti a: a) attività materiali detenute a scopo di investimento b) attività in via di dismissione C.5 Altre variazioni D. Rimanenze finali nette 6.102 13.176 512 2.740 1.915 24.445 -3.889 -1.711 -47.231 -9.126 -61.957 6.102 17.065 2.223 49.971 11.041 86.402 - - - D.1 Riduzioni di valore totali nette D.2 Rimanenze finali lorde E. Valutazione al costo 180 - - - Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 10.6 – Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue: TOTALE Terreni A. Esistenze iniziali B. C. 296 Fabbricati 1.604 Aumenti 1 B.1 Acquisti 1 B.2 Spese per migliorie capitalizzate B.3 Variazioni positive di fair value imputate a: B.4 Riprese di valore B.5 Differenze di cambio positive B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale B.7 Altre variazioni Diminuzioni -78 C.1 Vendite C.2 Ammortamenti C.3 Variazioni negative di fair value C.4 Rettifiche di valore da deterioramento C.5 Differenze di cambio negative C.6 Trasferimenti ad altri portafogli di attività: -78 a) immobili ad uso funzionale b) attività non correnti in via di dismissione C.7 Altre variazioni D. Rimanenze finali E. 296 Valutazione al fair value 181 1.527 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 Sezione 11 – Attività immateriali – Voce 110 11.1 – Composizione della voce 110 “Attività immateriali”: Totale 31/12/2014 Attività Attività valutate al valutate al costo fair value VOCI/VALUTAZIONE Totale 31/12/2013 Attività Attività valutate al valutate al costo fair value 1. Avviamento 2. Altre attività immateriali 2.1 di proprietà - generate internamente - altre 2.2 0 0 2.506 2.730 acquisite in leasing finanziario Totale 2 2.506 0 2.730 0 0 0 0 0 2.506 0 2.730 0 3. Attività riferibili al leasing finanziario 3.1 beni inoptati 3.2 beni ritirati a seguito di risoluzione 3.3 altri beni Totale 3 4. Attività concesse in leasing operativo Totale (1 + 2 + 3 + 4) Totale 182 2.506 2.730 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 11.2 – Attività immateriali: variazioni annue TOTALE A. Esistenze iniziali 2.730 B. Aumenti B.1 Acquisti 106 B.2 Riprese di valore B.3 Variazioni positive di fair value: a) patrimonio netto b) conto economico B.4 Altre variazioni 1 C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Ammortamenti C.3 Rettifiche di valore imputate a -306 a) patrimonio netto b) conto economico C.4 Variazioni negative di fair value: a) patrimonio netto b) conto economico C.5 Altre variazioni -25 D. Rimanenze finali 2.506 Sezione 12 – Attività fiscali e passività fiscali – Voci 120 dell’Attivo e 70 del Passivo 12.1 – Composizione della voce 120 “Attività fiscali: correnti e anticipate”: TOTALE TOTALE Attività fiscali 31/12/2014 31/12/2013 a) Attività fiscali correnti 4.622 5.732 b) Attività fiscali anticipate 5.922 5.152 - in contropartita del conto economico 5.737 5.152 - in contropartita del patrimonio netto 185 0 10.544 10.884 Totale attività 183 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 12.2 – Composizione della voce 70 “Passività fiscali: correnti e differite”: PASSIVITA' a) Passività fiscali correnti TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 4.734 5.971 11.964 12.003 - in contropartita del conto economico 11.557 11.579 - in contropartita del patrimonio netto 407 424 Totale passività 16.698 17.974 b) Passività fiscali anticipate 12.3 – Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico) TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 1. Esistenze iniziali 5.062 4.559 2. Aumenti 1.243 911 1.001 911 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio a) realtive a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) riprese di valore d) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 3. Diminuzioni 3.1 0 242 0 -568 -408 -351 -179 -217 -225 Imposte anticipate annullate nell'esercizio a) rigiri b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità c) dovute al mutamento di criteri contabili d) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni -3 a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla Legge n.214/2011 b) altre 4. Importo finale 5.737 184 5.062 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 12.3.1 – Variazione delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011 (in contropartita del conto economico): 1. Esistenze iniziali 2. 3. TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 4.929 4.441 Aumenti 965 860 Diminuzioni -471 -372 3.1 Rigiri -471 -372 3.2 Trasformazione di crediti d'imposta 0 0 5.422 4.929 a) derivante da perdite di esercizio b) derivante da perdite fiscali 3.3 4. Altre diminuzioni Importo finale Il Decreto legge n. 225 del 2010, art. 2, commi da 55 a 56-bis, ha stabilito la convertibilità in crediti di imposta delle imposte anticipate iscritte in bilancio a fronte di svalutazioni di crediti e di avviamenti, in particolare nel caso in cui dal bilancio individuale risulti una perdita di esercizio. Tale convertibilità ha introdotto una modalità di recupero aggiuntiva e integrativa, che risulta idonea ad assicurare il recupero di tali tipologie di imposte anticipate in ogni situazione, indipendentemente dalla redditività futura dell’impresa. Tale convertibilità si configura pertanto, in ogni caso, quale sufficiente presupposto per l’iscrizione ed il mantenimento in bilancio di tali tipologie di imposte anticipate. La suddetta impostazione trova peraltro conferma nel documento congiunto Banca d’Italia, Consob e ISVAP n. 5 del 15 maggio 2012 (emanato nell’ambito del Tavolo di coordinamento in materia di applicazione degli IAS/IFRS), relativo al “Trattamento contabile delle imposte anticipate derivante dalla L. 214/2011”. 185 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 12.4 – Variazione delle imposte differite (in contropartita del conto economico): TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 1. Esistenze iniziali 2. Aumenti 2.1 11.580 11.820 1 32 Imposte differite rilevate nell'esercizio a) relative a precedenti esercizi 21 b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 7 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 3. Diminuzioni 3.1 1 3 -24 -272 -15 -168 -8 -91 Imposte differite annullate nell'esercizio a) rigiri c) dovute al mutamento di criteri contabili d) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 186 0 -2 -14 11.557 11.580 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 12.5 – Variazione delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto): TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 1. Esistenze iniziali 2. Aumenti 2.1 90 54 122 36 72 36 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio a) realtive a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 50 3. Diminuzioni 3.1 -27 0 Imposte anticipate annullate nell'esercizio a) rigiri -25 b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni -2 4. Importo finale 185 90 12.6 – Variazione delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto): TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 1. Esistenze iniziali 2. Aumenti 2.1 424 415 -6 9 Imposte differite rilevate nell'esercizio a) realtive a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 3. 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti -6 Diminuzioni 3.1 11 -2 -11 Imposte differite annullate nell'esercizio a) rigiri b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 4. 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni Importo finale -11 407 187 424 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 Sezione 14 – Altre attività – Voce 140 14.1 – Composizione della voce 140 “Altre attività”: TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 VOCI 1. Crediti verso dipendenti 2 2 2. Cauzioni 5 8 3. Crediti verso l'erario 18 18 4. Crediti verso altre Gestioni 7.245 6.788 5. Partite in corso di liquidazione 18 27 6. Crediti commerciali verso clienti 1.593 1.900 7. Altre attività 1.135 1.520 8. Risconti attivi 11.517 11.529 21.533 21.792 TOTALE 188 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 PASSIVO Sezione 1 – Debiti – Voce 10 1.1 – Debiti TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 VOCI verso banche 1. Finanziamenti verso enti finanziari verso clientela verso banche verso enti finanziari verso clientela 120.839 119.930 20.721 112.772 96.077 44.124 120.839 119.930 20.721 112.772 96.077 44.124 47 5 895.182 28 0 880.909 TOTALE 120.886 119.935 915.903 112.800 96.077 925.033 Fair value -livello 3 120.886 207.695 920.786 112.800 121.348 942.970 Totale Fair value 120.886 207.695 920.786 112.800 121.348 942.970 1.1 pronti contro termine 1.2 altri finanziamenti 2. Altri debiti Fair value -livello 1 Fair value -livello 2 L’aumento dei finanziamenti verso il sistema bancario si riferisce esclusivamente alla società controllata Aosta Factor S.p.A. ed è collegato a un maggior impiego verso la clientela. Sezione 7 – Passività fiscali – Voce 70 Vedere la sezione 12 dell’Attivo Sezione 9 – Altre passività – Voce 90 9.1 – Composizione della voce 90 “Altre passività”: TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 VOCI 1. Debiti verso enti previdenziali 690 724 51 53 0 32 4. Debiti verso Gestione Ordinaria 7.246 6.789 5. Debiti verso fornitori 2.278 3.587 372 1.446 9.607 6.587 8. Partite in corso di liquidazione 132 1.194 9. Risconti passivi 758 531 21.132 20.943 2. Debiti verso erario 3. Debiti verso altre Gestioni 6. Debiti verso dipendenti 7. Altri debiti Totale 189 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 Sezione 10 – Trattamento di fine rapporto del personale – Voce 100 10.1 – “Trattamento di fine rapporto del personale”: variazioni annue TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 A. Esistenze iniziali 3.265 2.957 458 484 59 94 399 390 -8 -176 B. Aumenti B.1 Accantonamento dell'esercizio B.2 Altre variazioni in aumento C. Diminuzioni C.1 Liquidazioni effettuate -6 -176 C.2 Altre variazioni in diminuzione -2 0 3.714 3.265 D. Esistenze finali Le altre variazioni in aumento/diminuzione sono dovute all’incidenza del calcolo attuariale in osservanza ai criteri dettati dal principio IAS 19R. Sezione 11 – Fondi per rischi e oneri – Voce 110 11.1 – Composizione della voce 110 “Fondi per rischi e oneri”: TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 TIPOLOGIA 1. Fondi di quiescenza aziendali 0 0 2. Altri fondi per rischi ed oneri 395 487 0 0 81 157 314 330 0 0 395 487 2.1 rischi su crediti 2.2 controversie legali 2.3 oneri per il personale 2.4 altro TOTALE L’importo comprende, anche l’accantonamento effettuato per il premio incentivante al personale dirigente che, di norma, viene corrisposto nell’estate successiva all’anno di competenza. 190 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 11.2 – Variazioni nell’esercizio della voce 110 “Fondi per rischi e oneri”: Variazioni / Tipologie TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 A. Esistenze iniziali 487 376 B. Aumenti 109 216 B.1 Accantonamento dell'esercizio 109 140 B.2 Altre variazioni in aumento 0 76 Diminuzioni -202 -105 C.1 Utilizzi o rigiri -126 -105 C.2 Altre variazioni in diminuzione -76 0 395 487 C. D. Esistenze finali Sezione 12 – Patrimonio – Voci 120, 130, 140, 150, 160 e 170 12.1 – Composizione della voce 120 “Capitale”: Importo 31/12/2014 Tipologie 1. Capitale 1.1 Azioni ordinarie 112.000 1.2 Altre azioni TOTALE 112.000 12.5 – Altre informazioni Riserve – Voce 160 Importo 31/12/2014 Tipologie Riserva legale 8.108 Riserva statutaria 24.362 Altre riserve 85.901 TOTALE 191 118.371 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 Riserve da valutazione – Voce 170 Importo 31/12/2014 Tipologie Leggi speciali di rivalutazione 1.225 Utili/perdite attuariali relative a piani previdenziali a benefici definiti -605 TOTALE 620 Sezione 13 – Patrimonio di pertinenza di terzi – Voce 190 13.1 – Composizione della voce 190 “Patrimonio di pertinenza di terzi”: TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 VOCI/VALORI 1. Capitale 6.944 6.944 5. Riserve 5.344 4.828 -117 -57 415 605 12.587 12.320 6. Riserve da valutazione 7. Utile (Perdita) dell'esercizio TOTALE Prospetto di raccordo tra il Patrimonio netto e l’utile della Capogruppo ed il Patrimonio netto e l’utile consolidati di pertinenza del Gruppo Bilancio di Finaosta S.p.A. individuale Contabilizzazione del patrimonio e dei risultati conseguiti dalle controllate in sostituzione dei valori eliminati e rettifiche diverse di consolidamento Elisioni dei valori delle partecipazioni consolidate a Bilancio Finaosta e al netto delle rettifiche di consolidamento effettuate Bilancio Consolidato di Gruppo - Patrimonio Netto di cui Utile al 31/12/2014 d'esercizio 222.533 4.913 33.117 1.717 18.029 237.621 6.630 di pertinenza dei Terzi 12.587 415 Totale Gruppo e Terzi 250.208 7.044 192 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO Sezione 1 – Interessi – Voci 10 e 20 1.1 – Composizione della voce 10 “Interessi attivi e proventi assimilati”: Titoli di debito Voci / Forme tecniche 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie valutate al fair value 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 4. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza 5. Crediti TOTALE TOTALE Altre operazioni 31/12/2014 31/12/2013 Finanziamenti 460 460 0 1 1 1 5.1 Crediti verso banche 1.832 2.335 4.167 5.926 5.2 Crediti verso enti finanziari 1.436 0 1.436 1.467 77 18.471 16.164 34.714 31.841 18.499 40.778 39.235 TOTALE TOTALE 5.3 Crediti verso clientela 6. Altre attività X X 7. Derivati di copertura X X 539 21.740 TOTALE 1.3 – Composizione della voce 20 “Interessi passivi e oneri assimilati”: Voci / Forme tecniche Finanziamenti Titoli Altro 31/12/2014 31/12/2013 1. Debiti verso banche 1.247 X 2. Debiti verso enti finanziari 4.445 X 3. Debiti verso clientela 2.452 X 4. Titoli in circolazione X 23 5. Passività finanziarie di negoziazione 6. Passività finanziarie valutate al fair value 7. Altre passività X X 8. Derivati di copertura X X 8.145 23 TOTALE 193 0 1.247 1.548 4.445 3.109 16.202 14.589 23 100 0 0 0 13.749 21.917 19.346 13.750 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 Sezione 2 – Commissioni – Voci 30 e 40 2.1 – Composizione della voce 30 “Commissioni attive”: TOTALE TOTALE DETTAGLIO 31/12/2014 31/12/2013 1. Operazioni di leasing finanziario 2. Operazioni di factoring 3. Credito al consumo 4. Attività di merchant banking 5. Garanzie rilasciate 6. Servizi di: - gestione fondi per conto terzi 3.638 2.748 3.993 3.714 134 225 7.765 6.687 - intermediazione in cambi - distribuzione prodotti - altri 7. Servizi di incasso e pagamento 8. Servicing in operazioni di cartolarizzazione 9. Altre commissioni TOTALE 2.2 – Composizione della voce 40 “Commissioni passive”: TOTALE TOTALE Dettaglio/settori 31/12/2014 31/12/2013 1. Garanzie ricevute 2. Distribuzione di servizi da terzi 3. Servizi di incasso e pagamento 4. Altre commissioni TOTALE 194 174 135 174 135 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 Sezione 8 – Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento – Voce 100 8.1 – Rettifiche / riprese di valore nette per deterioramento di crediti: Rettifiche di valore Voci / Rettifiche specifiche 1. Riprese di valore di portafoglio specifiche TOTALE di portafoglio TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 Crediti verso banche - per leasing - per factoring - altri crediti 2. Crediti verso enti finanziari Crediti deteriorati acquistati - per leasing - per factoring - altri crediti Altri crediti - per leasing - per factoring -22 0 -22 -30 - altri crediti 3. Crediti verso la clientela Crediti deteriorati acquistati - per leasing - per factoring - per credito al consumo - altri crediti Altri crediti - per leasing - per factoring -2.738 0 573 60 -2.105 -1.696 -4.636 -84 2.648 328 -1.744 -2.935 -7.374 -106 3.221 388 -3.871 -4.661 - per credito al consumo - altri crediti TOTALE 195 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 8.2 – Rettifiche / riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita: Rettifiche di valore Voci / Rettifiche 1. Titoli di debito 2. Titoli di capitale e quote di OICR 3. Finanziamenti Riprese di valore TOTALE 31/12/2014 -2 Totale -2 0 TOTALE 31/12/2013 -2 -322 -2 -322 Sezione 9 – Spese amministrative – Voce 110 9.1 – Composizione della voce 110.a “Spese per il personale”: TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 Voci / Settori 1. Personale dipendente a) salari e stipendi 10.049 10.166 3.001 2.997 277 278 229 229 69 100 282 288 346 424 2. Altro personale in attività 44 48 3. Amministratori e sindaci 480 541 14.778 15.071 b) oneri sociali c) indennità di fine rapporto d) spese previdenziali e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: - a contribuzione definita - a benefici definiti g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: - a contribuzione definita - a benefici definiti h) altre spese 4. Personale collocato a riposo 5. Recuperi di spesa per dipendenti distaccati presso altre aziende 6. Rimborsi di spesa per dipendenti distaccati presso la società TOTALE 196 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 9.2 – Numero medio dei dipendenti ripartiti per categoria: TOTALE TOTALE MEDIA 31/12/2014 31/12/2013 Tipologia dipendenti Personale dipendente: a) Dirigenti 12 12 12,0 b) Quadri direttivi 39 40 39,5 c) Restante personale dipendente 192 192 192,0 244 243,5 Altro personale Restante personale 0 TOTALE 243 9.3 – Composizione della voce 110.b “Altre spese amministrative”: TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 Tipologia spesa 1. Consulenze professionali 334 291 2. Noleggio e manutenzione apparecchiature 491 376 3. Noleggio e manutenzione Edp 42 19 4. Noleggio e spese di gestione autoveicoli 28 28 181 280 2 0 7. Spese per premi di assicurazione 409 388 8. Imposte indirette e tasse 778 849 9. Affitti passivi 260 265 1.182 1.173 154 148 24 23 13. Altri oneri amministrativi 6.633 7.402 14. Materiale di consumo 1.162 1.280 11.680 12.524 5. Spese manutenzione beni materiali 6. Spese di spedizione documenti 10. Oneri per utenze e gestione immobili 11. Spese telefoniche 12. Spese postali TOTALE 197 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 Sezione 10 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 120 10.1 – Composizione della voce 120 “Rettifiche / riprese di valore nette su attività materiali”: Ammortamento Rettifiche di valore per deterioramento Riprese di valore Risultato netto (a) (b) (c) (a+b-c) Voci / Rettifiche e riprese di valore 1. Attività ad uso funzionale 1.1 4.965 4.965 4.965 4.965 b) fabbricati 490 490 c) mobili 202 202 d) strumentali 3.013 3.013 e) altri 1.260 1.260 77 77 di proprietà a) terreni 1.2 acquisite in leasing finanziario a) terreni b) fabbricati c) mobili d) strumentali e) altri 2. Attività detenute a scopo di investimento TOTALE 5.043 198 0 0 5.043 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 Sezione 11 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 130 11.1 – Composizione della voce 130 “Rettifiche / riprese di valore nette su attività immateriali”: Voci / Rettifiche e riprese di valore Ammortamento (a) Rettifiche di valore per deterioramento (b) Riprese di valore Risultato netto (c) (a+b-c) 1. Avviamento 2. Altre attività immateriali 306 306 2.1 di proprietà 306 306 2.2 acquisite in leasing finanziario 3. Attività riferibili al leasing finanziario 4. Attività concesse in leasing operativo TOTALE 306 0 0 Sezione 13 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 150 13.1 – Composizione della voce 150 “Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri”: TOTALE 31/12/2014 Tipologia di spesa TOTALE 31/12/2013 1. Altri fondi per rischi e oneri 1.1 Controversie legali 1.2 Oneri per il personale 0 0 71 140 71 140 1.3 Altri TOTALE 199 306 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 Sezione 14 – Altri proventi e oneri di gestione – Voce 160 14.1 – Composizione della voce 160 “Altri proventi e oneri di gestione”: TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 ALTRI PROVENTI DI GESTIONE 1. Rimborso oneri costruzione Funivia La Palud - Punta Helbronner 40.537 19.064 7.600 8.000 508 416 260 371 34 47 6. Rimborso spese ufficio di Parigi 303 297 7. Rimborso oneri gestione COUP 3.863 4.198 417 463 2.650 5.354 27 74 8.304 9.216 12. Rimborsi spese 169 168 13. Compensi nostri rappresentanti 170 150 14. Incrementi di immobilizzazioni 175 93 11.156 12.720 16. Sopravvenienze attive 392 93 17. Oneri costruzione NUV 9.661 11.656 86.226 72.380 2. Rimborso oneri accordo Heineken 3. Rimborso oneri COA Rimborso altri oneri sostenuti per conto dell'Amministrazione 4. regionale 5. Rimborso spese ufficio di Bruxelles 8. Rimborso oneri gestione NUV 9. Rimborso contributi a fondo perso 10. Rimborso IRAP 11. Ricavi delle società commerciali 15. Altri proventi TOTALE 200 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 ALTRI ONERI DI GESTIONE 1. Oneri costruzione Funivia La Palud - Punta Helbronner -40.537 -19.064 2. Oneri accordo Heineken -7.600 -8.000 3. Oneri COA -117 -162 4. Altri oneri sostenuti per conto dell'Amministrazione regionale -131 -227 5. Spese ufficio di Bruxelles -62 -69 6. Spese ufficio di Parigi -280 -279 7. Oneri gestione COUP -3.863 -4.198 8. Oneri gestione NUV -10.078 -463 9. Contributi a fondo perso -2.650 -5.354 -27 -74 -1.153 -1.110 -164 -160 -48 -104 -1 -11.656 TOTALE -66.710 -50.920 Totale altri proventi e oneri di gestione 19.517 21.460 10. IRAP di competenza fondi 11. Oneri fiscali L.R. 12. Altri oneri 13. Sopravvenienze passive 14. Rimborso oneri costruzione NUV Le voci 1, 2, 6, 7 e 8 si riferiscono alla controllante e rappresentano i costi sostenuti su mandato regionale interamente rimborsati dalla Gestione speciale. Le sopravvenienze attive si riferiescono principalmente alla capogruppo e riguardano rimborsi di imposte degli anni 2011 e 2012 per 165 mila euro, interessi pregressi su posizioni in sofferenza riportate in bonis per 70 mila euro e il parziale recupero di un credito verso un fallimento, a suo tempo stralciato, per 60 mila euro. Sezione 16 – Utili (Perdite) da cessione di investimenti – Voce 180 16.1 – Composizione della voce 180 “Utili (Perdite) da cessione di investimenti”: TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 VOCI 1. Immobili 26 10 1.1 Utili da cessione 26 10 Altre attività 0 2 2.1 Utili da cessione 0 3 2.2 Perdite da cessione 0 -1 26 12 1.2 Perdite da cessione 2. RISULTATO NETTO 201 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 Sezione 17 – Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente – Voce 190 17.1 – Composizione della voce 190 “Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente”: TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 1. Imposte correnti 2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi 3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio 4.096 5.018 -269 -22 0 0 0 0 3 bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla legge n. 214/2011 4. Variazione delle imposte anticipate -484 -509 5. Variazione delle imposte differite -144 -223 3.199 4.264 Imposte di competenza dell'esercizio 17.2 – Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio: IRAP IRAP IRAP Finaosta Spa Aosta Factor Spa Pila Spa imponibile imposta aliquota imponibile imposta aliquota imponibile imposta aliquota Imposta sull'utile lordo di esercizio Differenze temporanee tassabili in esercizi successivi Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi Differenze positive che non si riverseranno negli esercizi successivi Differenze negative che non si riverseranno negli esercizi successivi Imposte sul reddito d'esercizio ed aliquota fiscale effettiva 589 3,73% 3.355 156 4,65% 5.805 190 3,28% 0 0,00% -752 -35 -1,04% 0 0 0,00% 0 0 0,00% 2.128 99 2,95% 0 0 0,00% 1.014 38 0,24% 1.076 50 1,49% -1.311 -43 -0,74% -3.012 -112 -0,71% 229 8 0,13% 514 3,26% 155 2,67% 15.781 270 8,05% Come evidenziato nella tabella di cui sopra le società del Gruppo hanno applicato per l’anno 2014 per il calcolo dell’IRAP diverse percentuali: la capogruppo l’aliquota agevolata del 3,73 %, Aosta Factor l’aliquota del 4,65 % in quanto la Legge regionale non ha previsto agevolazioni per l’esercizio in corso e Pila Spa ha applicato la percentuale agevolata del settore di riferimento del 3,28%. 202 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 IRES IRES Finaosta Spa Aosta Factor Spa imponibile Imposta sull'utile lordo di esercizio imposta 7.237 Differenze temporanee tassabili in esercizi successivi Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi Rigiro differenze temporanee deducibili esercizi precedenti Differenze positive che non si riverseranno negli esercizi successivi Differenze negative che non si riverseranno negli esercizi successivi Imposte sul reddito d'esercizio ed aliquota fiscale effettiva 1.990 aliquota imponibile 27,50% imposta aliquota 3.362 925 27,50% -1.084 -390 -11,61% 2.128 585 17,41% 1.398 384 5,31% -745 -205 -2,83% 385 106 1,46% 129 46 1,38% -797 -219 -3,03% -182 -65 -1,95% 2.056 28,42% 1.100 32,70% Sezione 19 – Conto economico: altre informazioni 19.1 – Composizione analitica degli interessi attivi e delle commissioni attive Interessi attivi VOCI/CONTROPARTE Banche Commissioni attive TOTALE TOTALE Enti Enti Clientela Banche Clientela 31/12/2014 31/12/2013 finanziari finanziari 1. Leasing finanziario - beni immobili - beni mobili - beni strumentali - beni immateriali 2. Factoring 0 - su crediti correnti 475 5.609 475 4.992 - su crediti futuri 0 217 3.517 9.818 8.409 217 3.383 9.068 7.419 126 39 164 401 491 95 586 589 3.517 9.818 8.409 - su crediti acquistati a titoli definitivo - su crediti acquistati al di sotto del valore originario - per altri finanziamenti 3. Credito al consumo - prestiti personali - prestiti finalizzati - cessione del quinto 4. Garanzie e impegni - di natura commerciale - di natura finanziaria TOTALE 0 475 5.608 203 0 217 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 Sezione 22 – Utile (perdita) d’esercizio di pertinenza di terzi – Voce 210 22.1 – Composizione della voce 210 “Utile (Perdita) d’esercizio di pertinenza di terzi”: Denominazione imprese Importo 1. Aosta Factor S.p.A. 465 2. Pila S.p.A. -50 TOTALE 204 415 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 PARTE D – ALTRE INFORMAZIONI Sezione 1 – Riferimenti specifici sull’operatività svolta B. FACTORING E CESSIONE DI CREDITI B.1 – Valore lordo e valore di bilancio B.1.1 Operazioni di factoring TOTALE 31/12/2014 VOCE/VALORI Valore lordo Rettifiche di valore TOTALE 31/12/2013 Valore netto Valore lordo Rettifiche di valore Valore netto 1. Attività in bonis 179.757 1.196 178.561 161.499 1.234 160.265 - esposizioni verso cedenti (pro-solvendo): 122.595 1.102 121.493 122.684 1.157 121.528 1.658 5 - cessioni di crediti futuri - altre 1.653 3.647 3.629 120.937 1.096 - esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto) 57.162 95 57.067 38.814 77 38.737 2. Attività deteriorate 13.952 11.247 2.705 14.843 9.117 5.726 2.1 Sofferenze 119.841 119.037 18 1.139 117.899 13.218 10.890 2.328 9.081 8.299 782 13.218 10.890 2.328 9.081 8.299 782 - cessioni di crediti futuri 4.312 3.741 571 4.312 3.832 479 - altre 8.906 7.149 1.758 4.769 4.467 302 734 358 377 5.762 818 4.944 234 179 56 5.676 815 4.862 234 179 56 5.676 815 4.862 500 179 321 86 3 83 500 179 321 86 3 83 193.709 12.443 - esposizioni verso cedenti (pro-solvendo): - esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto): - acquisti al di sotto del valore nominale - altre 2.2 Incagli - esposizioni verso cedenti (pro-solvendo): - cessioni di crediti futuri - altre - esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto): - acquisti al di sotto del valore nominale - altre 2.3 Esposizioni ristrutturate - esposizioni verso cedenti (pro-solvendo): - cessioni di crediti futuri - altre - esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto): - acquisti al di sotto del valore nominale - altre 2.4 Esposizioni scadute - esposizioni verso cedenti (pro-solvendo): - cessioni di crediti futuri - altre - esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto): - acquisti al di sotto del valore nominale - altre TOTALE 205 181.266 176.341 10.350 165.991 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 B.2 – Ripartizione per vita residua B.2.1 – Operazioni di factoring pro-solvendo: anticipi e “monte crediti”: Anticipi Montecrediti Fasce temporali 31/12/2014 31/12/2013 31/12/2014 31/12/2013 - a vista 859 3.542 780 3.002 104.970 98.003 129.741 127.656 - oltre 3 mesi fino a 6 mesi 1.890 3.987 7.882 5.363 - da 6 mesi a 1 anno 3.374 6.785 1.928 1.694 985 1.133 0 0 11.800 13.723 34.446 25.946 123.878 127.171 174.777 163.661 - fino a 3 mesi - oltre 1 anno - durata indeterminata TOTALE B.2.2 – Operazioni di factoring pro-soluto: esposizioni Es posizioni Fas ce tem porali 31/12/2014 31/12/2013 - a vista 1.515 3.043 50.629 27.694 - oltre 3 mesi fino a 6 mesi 141 294 - da 6 mesi a 1 anno 321 6.874 0 0 4.782 915 57.389 38.820 - fino a 3 mesi - oltre 1 anno - durata indeterminata TOTALE 206 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 B.3 – Dinamica delle rettifiche di valore B.3.1 Operazioni di factoring Altre variazioni positive Cancellazioni Utili da cessione Trasferimenti ad altro status Variazioni in diminuzione Riprese di valore Altre variazioni positive Trasferimenti da altro status Rettifiche di valore iniziali VOCE Perdite da cessione Rettifiche di valore Variazioni in aumento Rettifiche di valore finali Specifiche su attività deteriorate -9.117 -2.737 -518 573 518 33 -11.247 Esposizioni verso cedenti -9.117 -2.737 -518 573 518 33 -11.247 -8.299 -2.526 -518 421 33 -10.890 -818 -211 153 -1.234 -23 60 -1.196 -1.234 -23 60 -1.196 -10.350 -2.760 - Sofferenze - Incagli 518 -358 - Esposizioni ristrutturate - Esposizioni scadute Esposizioni verso debitori ceduti - Sofferenze - Incagli - Esposizioni ristrutturate - Esposizioni scadute Di portafoglio su altre attività - Esposizioni verso cedenti - Esposizioni verso debitori ceduti TOTALE -518 634 518 33 B.4 – Altre informazioni B.4.1 – Turnover dei crediti oggetto di operazioni di factoring TOTALE 31/12/2014 VOCI 1. Operazioni pro soluto TOTALE 31/12/2013 167.133 132.323 652.401 619.650 819.535 751.973 - di cui: acquisti al di sotto del valore nominale 2. Operazioni pro solvendo TOTALE 207 -12.443 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 B.4.3 – Valore nominale dei contratti di acquisizione di crediti futuri TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 VOCE Flusso dei contratti di acquisto di crediti futuri nell'esercizio 17.205 63.011 Ammontare dei crediti in essere alla data di chiusura dell'esercizio 29.904 44.596 D. GARANZIE RILASCIATE E IMPEGNI D.1 – Valore delle garanzie rilasciate e degli impegni IMPORTO 31/12/2014 OPERAZIONI IMPORTO 31/12/2013 1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria a prima richiesta a) Banche b) Enti finanziari c) Clientela 2) Altre garanzie rilasciate di natura finanziaria 7.886 8.479 7.886 8.479 28.777 74.204 a) Banche b) Enti finanziari c) Clientela 3) Garanzie rilasciate di natura commerciale a) Banche b) Enti finanziari c) Clientela 4) Impegni irrevocabili a erogare fondi a) Banche 7.175 i) a utilizzo certo 7.175 ii) a utilizzo incerto b) Enti finanziari 3.551 i) a utilizzo certo 3.551 ii) a utilizzo incerto c) Clientela i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto 28.777 63.478 0 62.063 28.777 1.415 36.662 82.683 5) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione 6) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi 7) Altri impegni irrevocabili a) a rilasciare garanzie b) altri TOTALE 208 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 D.3 – Valore delle garanzie rilasciate: rango di rischio assunto e qualità Altre garanzie deteriorate Rettifiche di valore complessive Altre Valore lordo Rettifiche di valore complessive Valore lordo Contro garantite Altre Valore lordo Rettifiche di valore complessive Contro garantite Valore lordo Rettifiche di valore complessive Altre Valore lordo Rettifiche di valore complessive Valore lordo Tipologia di rischio assunto Contro garantite Garanzie rilasciate deteriorate: sofferenze Rettifiche di valore complessive Garanzie rilasciate non deteriorate Garanzie rilasciate con assunzione di rischio di prima perdita - garanzie finanziarie a prima richiesta - altre garanzie finanziarie - garanzie di natura commerciale Garanzie rilasciate con assunzione di rschio di tipo mezzanine - garanzie finanziarie a prima richiesta - altre garanzie finanziarie - garanzie di natura commerciale Garanzie rilasciate pro quota - garanzie finanziarie a prima richiesta - altre garanzie finanziarie 11.656 3.770 11.656 3.770 - garanzie di natura commerciale TOTALE D.8 – Valore delle garanzie rilasciate deteriorate: altre Ammontare delle variazioni Garanzie di natura finanziaria a prima richiesta Altre garanzie di natura finanziaria Controgarantite Altre Controgarantite A)Valore lordo iniziale Altre 12.249 B) Variazioni in aumento - (b1) trasferimenti da garanzie in bonis - (b2) trasferimenti da altre garanzie in sofferenza - (b3) altre variazioni in aumento C) Variazioni in diminuzione - (c1) uscite verso garanzie in bonis - (c2) uscite verso garanzie in sofferenza - (c3) escussioni - (c4) altre variazioni in diminuzione 594 D) Valore lordo finale 0 209 11.656 Garanzie di natura commerciale Controgarantite Altre Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 E. MERCHANT BANKING E.1 – Tabella riepilogativa delle partecipazioni di merchant banking Valore di bilancio Totale Riprese di valore Rivalutazioni Valore originario Totale Rettifiche di valore / Svalutazioni Totale 31/12/2013 Valore di bilancio Totale Riprese di valore Rivalutazioni Valore originario Attività finanziarie disponibili per la vendita 1. Totale Rettifiche di valore / Svalutazioni Totale 31/12/2014 Partecipazioni a) controllate - banche ed enti finanziari - altri soggetti b) controllate congiuntamente - banche ed enti finanziari - altri soggetti c) sottoposte a influenza notevole - banche ed enti finanziari - altri soggetti 2. Altre interessenze (Att. Fin. disp. per la vendita) - banche ed enti finanziari - altri soggetti TOTALE 6 3 3 6 3 3 6 3 3 6 3 3 E.3 – Variazioni annue delle partecipazioni di merchant banking: A. Esistenze iniziali B. C. 3 Aumenti B1. Acquisti B2. Riprese di valore B3. Altre variazioni 0 Diminuzioni C1. Vendite C2. Rettifiche di valore C3. Altre variazioni D. Rimanenze finali 0 3 E.4 – Attività e passività finanziarie verso società partecipate per merchant banking Il gruppo non ha partecipazioni per merchant banking in società controllate, controllate congiuntamente o sottoposte a influenza notevole. 210 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 H. OPERATIVITA’ CON FONDI DI TERZI H.1 – Natura dei fondi e forme di impiego TOTALE 31/12/2014 TOTALE 31/12/2013 Fondi pubblici Fondi pubblici Voci/Fondi di cui: a rischio proprio 1. di cui: a rischio proprio Attività in bonis - leasing finanziario 13.521 13.529 - factoring - altri finanziamenti 735.818 669.026 702.609 640.803 di cui: per escussione di garanzie e impegni - partecipazioni 654.067 651.022 di cui: per merchant banking - garanzie e impegni 2. 25.735 25.735 63.154 52.065 13.485 8.289 13.687 8.495 22.269 21.864 24.090 23.813 1.269 1.269 1.496 1.496 2.193 2.110 1.337 1.250 41 41 1.468.398 728.335 1.470.924 727.923 Attività deteriorate 2.1 Sofferenze - leasing finanziario - factoring - altri finanziamenti di cui: per escussione di garanzie e impegni - garanzie e impegni 2.2 Incagli - leasing finanziario - factoring - altri finanziamenti di cui: per escussione di garanzie e impegni - garanzie e impegni 2.3 Esposizioni ristrutturate - leasing finanziario - factoring - altri finanziamenti di cui: per escussione di garanzie e impegni - garanzie e impegni 2.4 Esposizioni scadute - leasing finanziario - factoring - altri finanziamenti di cui: per escussione di garanzie e impegni - garanzie e impegni TOTALE 211 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 H.2 – Valori lordi e netti delle attività a rischio proprio Fondi pubblici VOCE Valore lordo 1. Rettifiche di valore Valore netto Attività in bonis - leasing finanziario - factoring - altri finanziamenti 669.026 1.241 667.785 25.735 0 25.735 8.289 5.074 3.215 21.864 4.930 16.935 1.269 0 1.269 2.110 144 1.966 41 0 41 728.335 11.389 716.946 di cui: per escussione di garanzie e impegni - garanzie e impegni - partecipazioni di cui: per merchant banking 2. Attività deteriorate 2.1 Sofferenze - leasing finanziario - factoring - altri finanziamenti di cui: per escussione di garanzie e impegni - garanzie e impegni 2.2 Incagli - leasing finanziario - factoring - altri finanziamenti di cui: per escussione di garanzie e impegni - garanzie e impegni 2.3 Esposizioni ristrutturate - leasing finanziario - factoring - altri finanziamenti di cui: per escussione di garanzie e impegni - garanzie e impegni 2.4 Esposizioni scadute - leasing finanziario - factoring - altri finanziamenti di cui: per escussione di garanzie e impegni - garanzie e impegni TOTALE 212 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 H.3 – Altre informazioni H.3.1 – Attività a valere su fondi di terzi Al fine di dare un’informazione integrativa, nel presente punto vengono forniti i valori più significativi delle operazioni effettuate su mandato regionale da parte della Capogruppo il cui rischio ricade esclusivamente sull’Amministrazione regionale e che pertanto non sono stati inclusi nel perimetro di redazione del bilancio. H.3.1.1 – Attività finanziarie disponibili per la vendita Nella tabella seguente sono esposte le società nelle quali la controllante Finaosta S.p.A. detiene una partecipazione di minoranza per conto dell’Amministrazione regionale in Gestione Speciale. D e no m ina zio ne im pre s e Servizi P revidenziali VDA S.p.A . Q uo t a di V a lo re di pa rt e c ipa bila nc io zio ne % D is po nib ilit à v o t i % S e de 52 50% 50% A o sta 10.484 49% 49% P o llein 8 39,56% 39,56% Nus 2.475 27,42% 27,42% Gressan 0 27,35% 27,35% Verres ISECO S.p.A . 21 20% Funivie M o nte B ianco S.p.A . 39 2 SIM A S.p.A . S.I.T. Saint B arthelemy S.r.l. P ila S.p.A . Verres S.p.A . in liquidazio ne D.T.Valgrisenche s.r.l. T O T A LE T o t a le a t t iv o Im po rt o R is ult a t o T o t a le de l de ll'ult im o ric a v i P a t rim o nio e s e rc izio ne t t o Q uo t a zi o ne ( S i/ N o ) 795 599 141 5 No 34.066 3.106 22.568 -388 No 40 63 20 -24 No 45.239 9.084 16.712 565 No 4.210 152 765 4 No 20% Saint M arcel 4.300 4.737 860 168 No 15,18% 15,18% Co urmayeur 14.103 2.134 1.406 0 No 3,56% 3,56% Valgrisenche 84 223 63 1 No 13 .0 8 0 I dati di bilancio sopra riportati si riferiscono all’ultimo esercizio chiuso disponibile. Per informazioni sull’andamento delle società partecipate si rimanda alla relazione sulla gestione individuale. 213 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 H.3.1.2 – Partecipazioni Nella tabella seguente sono esposte le società nelle quali la controllante Finaosta S.p.A. detiene una partecipazione di controllo per conto dell’Amministrazione regionale in Gestione Speciale. D e no m ina zio ne im pre s e V a lo re Q uo t a di D is po nibili di pa rt e c ip tà vo ti % bila nc io a zio ne % S e de C.V.A . S.p.A .* 417.481 100% 100% Chatillo n Struttura Valle d'A o sta S.r.l. 78.206 100% Co mpl. Ospedaliero U.P arini S.r.l. 907 Nuo va Università Valdo stana S.r.l. T o t a le a t t iv o T o t a le ric a v i Im po rt o R is ult a t o de l de ll' ult im o P a t rim o ni e s e rc izio o ne t t o 1.439.417 206.400 904.884 56.807 100% A o sta 109.295 4.501 78.206 -1.694 100% 100% A o sta 1.795 2.240 907 0 893 100% 100% A o sta 3.593 7.667 893 0 A uto po rto Valle d'A o sta S.p.A . 36.640 98% 42.631 2.575 37.892 -126 CM B F S.p.A . 22.654 92,47% 92,47% Co urmayeur 57.937 11.160 31.621 6 1.421 91,77% 91,77% P o llein 14.773 1.114 1.770 5 47.832 85,65% 85,65% Valto urnenche 87.405 20.618 60.043 667 Cervino S.p.A . 8.654 81,43% 81,43% Gresso ney L.T. 86.491 14.339 10.961 -1.245 Funivie P icco lo S. B ernardo S.p.A . 7.966 68,72% 68,72% La Thuile 19.061 6.757 11.974 -598 P ro getto Fo rmazio ne S.c.r.l.* M ONTEROSA S.p.A . 98% P o llein T O T A LE 6 2 2 .6 5 4 I dati di bilancio sopra riportati si riferiscono all’ultimo esercizio chiuso disponibile. Per informazioni sull’andamento delle società partecipate si rimanda alla relazione sulla gestione individuale. 214 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 H.3.1.3 – Crediti verso la clientela Composizione Totale Totale 31/12/2014 31/12/2013 Bonis 1. Leasing finanziario Deteriorate Bonis Deteriorate 13.521 0 13.529 0 66.792 5.684 61.806 5.556 - di cui: senza opzione finale d'acquisto 2. Factoring - pro-solvendo - pro soluto 3. Credito al consumo (incluse carte revolving ) 4. Carte di credito 5. Altri finanziamenti - di cui: da escussione di garanzie e impegni 6. Titoli di debito - titoli strutturati - altri titoli di debito 902 1.080 7. Altre attività Totale valore di bilancio 80.312 6.586 75.335 6.636 Nella tabella sopra riportata sono esposti i finanziamenti effettuati sotto forma di mutui, leasing e prestito obbligazionari per conto dell’Amministrazione regionale in Gestione Speciale e nei fondi di rotazione di cui alle ll.rr. n. 46/1985, n. 22/1998, n. 9/2003, n. 11/2002, n. 52/2009 e al DOCUP Obiettivo 2. 215 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 H.3.1.4 – Attività materiali Totale 31/12/2014 Attività Attività valutate al valutate al fair value o costo rivalutate Composizione Totale 31/12/2013 Attività Attività valutate al valutate al fair value o costo rivalutate 1. Attività ad uso funzionale 1.1 di proprietà a) terreni 3.214 3.214 b) fabbricati 3.288 3.432 6.502 6.645 13.521 13.529 13.521 13.529 20.023 20.174 c) mobili d) strumentali e) altri 1.2 acquistate in leasing finanziario a) terreni b) fabbricati c) mobili d) strumentali e) altri Totale 1 2. Attività riferibili al leasing finanziario 2.1 beni inoptati 2.2 beni ritirati a seguito di risoluzione 2.3 altri beni Totale 2 3. Attività detenute a scopo di investimento - di cui: concesse in leasing operativo Totale 3 Totale (1+2+3) Nella tabella sopra riportata sono esposti i valori relativi ai cespiti acquisiti per conto dell’Amministrazione regionale da parte della controllante Finaosta S.p.A. utilizzati direttamente o concessi in locazione ed in leasing. 216 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 H.3.2 – Fondi di terzi SaldI al 31-12-2013 Norma di riferimento L.R. 101/1982 L.R. 33/1973 L.R. 3/2013 (**) L.R. 43/1996 L.R. 33/1993 L.R. 19/2001 L.R. 6/2003 L.R. 6/2003 (1) L.R. 7/2004 L.R. 29/2006 L.R. 17/2007 L.R. 11/2010 Totale gestioni a rischio diretto CODICE CONTABILE Fondo di dotazione Variazione in diminuzione Prelievi Incrementi / Incrementi/ Contributi Trasferime esercizio e decrementi Stanziamenti Trasferimenti decrementi erogati nti ad altri pagamenti esercizi dell'esercizio da altri fondi maturati nell'eserci fondi effettuati per precedenti nell'esercizio zio (**) conto RAVA 70-71-72 0 1.722.745 60-62-63 31.115.385 30.527.444 50-51-52-53-54-55-56-61 312.365.332 116.111.676 90 28.966.021 481.899 65 774.685 16.473 21-22-23 172.305.014 0 25-26-27-28 50.664.938 110.753 35 1.069.538 17.141 83-84-85-86 880.000 112.711 92 1.850.000 38.647 87 450.000 127.351 88 199.767 2.868 39-40-41-42LL.RR. 7/2006 art. 5, 86/92, 43-44-45-4688/85, 76/94, 38/98 e 4/05 (*) 48-49 Variazioni in aumento 6.126.507 5.500.000 500.000 8.200.000 22.311 683.562 6.895.517 391.905 10.254 1.596.288 469.056 9.843 6.001 27.014 6.867 786 Rimborsi gestione strutture Costi di costruzione, di ristrutturazi one e acquisto attrezzature addebitati Consulenze e servizi vari addebitati 4.200.000 99.210 447.725 600.640.679 149.269.707 12.126.507 8.200.000 10.119.403 4.200.000 580.622.166 175.030.184 22.895.336 6.150.500 135.891.569 4.000.000 99.210 SaldI al 31-122014 16.035 1.181.100 4.676.155 467.963 4.850 3.062.655 758.318 9.100 19.952 27.747 1.762 618 1.729.020 56.945.290 436.723.667 34.871.862 796.562 179.538.646 50.486.428 639.698 978.760 1.887.914 582.456 202.803 447.725 0 0 0 10.226.257 765.383.105 90.334.074 1.529.825 822.482 9.608.484 22.974.323 4.289.270 787.031.298 399.012 12 249 28.451.659 4.153 17.345 21.561.737 488.375 45.647 1.164.906 110.847 438.583 873.532 323.012 303.643 742.351 4.544.860 846.101.950 1.611.485.055 L.R. 46/1985(*) 80-81 17.472.263 11.015.131 363.277 L.R. 62/1993 (*) 10 0 4.105 60 L.R. 22/1998 (*) 76-77-78 80 17.272 242 L.R. 84/1993 (*)(1) 15 25.651.000 6.784.031 241.391 504.977 6.900.500 4.719.161 L.R. 84/1993(*)(1)(2) 16 482.891 3.951 293.921 1.532 293.921 L.R. 9/2003 (*) 17 42.375 3.086 186 DOCUP Ob.2 (*) 19 1.017.374 129.461 18.071 L.R. 11/2002 (*) 58 111.864 0 551 D.G.R. 2121/2009 (*)(1) 11-12 471.624 19.365 3.644 50.050 L.R. 52/2009 (*) 66-67 864.304 7.860 2.618 L.R. 52/2009 (*)(1) 68 58.777 0 350.000 221 78.786 L.R. 14/2011 (*)(2) 14 299.851 2.624 1.168 L.R. 14/2011 (*)(1) 18 0 0 750.000 3.754 8.414 L.R. 20/2013 (*)(2) 69 4.500.000 556 44.304 Totale gestioni senza rischio 631.594.571 193.017.627 23.780.648 6.900.500 136.836.175 10.900.500 90.342.488 6.671.744 TOTALE 1.232.235.250 342.287.333 35.907.155 15.100.500 146.955.578 15.100.500 90.441.698 7.119.468 (*): Il rischio sulle operazioni in essere grava sull'Amministrazione regionale (**): La L.R. 3/2013 ingloba la L.R. 76/1984 e la L.R. 33/1973, capo 1°, abrogate (1): Contributi (2): Fondi europei 217 Commissioni addebitate 1.568 6.000 1.250 7.200 2.989 822.482 822.482 9.608.484 9.608.484 22.974.323 22.974.323 4.707.550 14.933.807 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 L. ALTRE ATTIVITA’ Le altre attività svolte sono quelle relative all’ attività tipica della società non finanziarie inclusa nel bilancio consolidato: Pila S.p.A. - gestione stazione invernale alpina. Sezione 3 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Premessa Nella presente sezione sono fornite le informazioni riguardanti i profili di rischio, le politiche di gestione e copertura messe in atto da Finaosta S.p.A. relativamente ai rischi di seguito elencati: • rischio di credito; • rischi di mercato; • rischio di tasso di interesse, • rischio di liquidità; • rischio di concentrazione; • rischi operativi. Sono state oggetto di costante aggiornamento ed ulteriore implementazione le attività di adeguamento alle disposizioni di vigilanza prudenziale disciplinate da Banca d'Italia nella Circolare 216/96. La struttura regolamentare prudenziale si fonda sulla base di tre parti distinte, note come “pilastri”. Primo Pilastro: Requisiti Patrimoniali Nell’ambito del primo pilastro sono disciplinati i requisiti patrimoniali che gli intermediari sono tenuti a rispettare affinché dispongano del patrimonio minimo necessario a fronteggiare i tipici rischi dell’attività bancaria e finanziaria (rischio di credito e di controparte, rischi di mercato e rischi operativi). Al fine di determinare il suddetto requisito patrimoniale, la normativa prevede, per ogni tipologia di rischio, metodologie alternative di calcolo che gli intermediari possono adottare in funzione del livello di sofisticazione e di complessità dei propri sistemi interni di misurazione e gestione dei rischi. Secondo Pilastro: Processo di Controllo Prudenziale Il secondo pilastro ha introdotto l’obbligo per gli intermediari di attuare un processo interno di autovalutazione della propria adeguatezza patrimoniale (“Internal Capital Adequacy Assessment Process” - ICAAP) in rapporto al proprio profilo di rischio e di dotarsi, a tal fine, di strategie e di processi di controllo prudenziale dell’adeguatezza patrimoniale, attuale e prospettica, volti a determinare il livello di capitale interno adeguato a fronteggiare ogni tipologia di rischio, anche aggiuntivo rispetto a quelli presidiati dal requisito patrimoniale complessivo di primo pilastro. L’adeguatezza del processo interno di autovalutazione nonché l’affidabilità e la coerenza dei relativi risultati sono sottoposti ad un processo valutativo (“Supervisory Review and Evaluation Process” - SREP) di competenza dell’Autorità di Vigilanza, che riesamina l’ICAAP e formula un giudizio complessivo sulla banca. Terzo Pilastro: Informativa al Pubblico Il terzo pilastro, al fine di rafforzare la trasparenza nei confronti del mercato e di favorire una più accurata valutazione della solidità patrimoniale degli intermediari, prevede l’obbligo di pubblicare un’informativa al pubblico riguardante l’esposizione ai rischi con indicazione delle caratteristiche principali dei sistemi preposti all’identificazione, misurazione e gestione degli stessi e informazioni dettagliate sull’adeguatezza patrimoniale dell'intermediario stesso. Tali informazioni hanno carattere quantitativo e qualitativo, sono proporzionali alle 218 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 dimensioni dell’intermediario e sono oggetto di pubblicazione con periodicità annuale sul sito internet di Finaosta all’indirizzo www.finaosta.com, nell’apposita sezione. Coerentemente con il disposto normativo per gli intermediari di classe 3, Finaosta S.p.A. ha adottato per la quantificazione dei rischi di primo pilastro e secondo pilastro le seguenti metodologie: • il metodo standardizzato senza ricorso ad ECAI per quantificare il rischio di credito; • il metodo Basic Indicator Approach per quantificare il rischio operativo; • il metodo semplificato secondo l'algoritmo di Granularity Adjustment per quantificare il rischio di concentrazione single name; • il metodo previsto dal modello ABI-PricewaterhouseCoopers per quantificare il rischio di concentrazione geosettoriale; • la metodologia semplificata proposta dalla normativa di vigilanza per il calcolo del rischio tasso di interesse. Al fine della quantificazione del capitale interno complessivo da allocare a fronte dei rischi misurati di Primo e Secondo Pilastro Finaosta S.p.A. adotta la metodologia building block semplificata che prevede di sommare tra loro i capitali interni calcolati a fronte di ciascuno dei rischi misurati. A seguito delle suddette scelte, Finaosta S.p.A. ha posto in essere, come disposto dalla normativa in vigore, un processo di autovalutazione dell’adeguatezza patrimoniale presentando a Banca d'Italia la rendicontazione ICAAP con riferimento ai dati al 31 dicembre 2014 (approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta svoltasi il 28 aprile 2015), tale processo persegue la finalità di determinare, in ottica sia attuale sia prospettica, il capitale complessivo necessario a fronteggiare tutti i rischi rilevanti cui Finaosta S.p.A. può essere esposta. Il processo ICAAP, secondo le indicazioni fornite dall'Organo di Vigilanza, è stato sviluppato identificando le seguenti macro fasi: • mappatura dei rischi sulla base dell’elenco fornito, a titolo esemplificativo, dall'Allegato K della Circolare 216/96, Parte Prima, Capitolo V, Sezione XI. È stata fornita per ciascuna tipologia di rischio una definizione puntuale. Il risultato dell'attività di risk assessment è stato riepilogato nel documento "Mappa dei Rischi"; • definizione dei ruoli e dei compiti degli organi societari e delle diverse funzioni aziendali coinvolte direttamente o indirettamente nel processo di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale. A tal fine è stato redatto il documento "Ruoli e Compiti degli Organi Societari e delle funzioni aziendali coinvolte nel processo ICAAP"; • definizione dell'articolazione del processo interno di adeguatezza patrimoniale, mediante l’illustrazione dei passaggi logici e delle modalità operative utilizzati per calcolare il capitale interno complessivo necessario alla copertura dei rischi rilevanti a cui Finaosta S.p.A. può essere esposta in termini attuali e prospettici. Tale attività è stata illustrata nel documento "Mappatura del Processo ICAAP"; • redazione del documento "Resoconto del Processo ICAAP". La controllata Aosta Factor S.p.A. distingue fra le seguenti attività di governo dei rischi: - proposta di assunzione del rischio; - responsabilità in materia di assunzione del rischio; - controllo dell’esposizione al rischio; - gestione del rischio. 219 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 Le singole funzioni intervengono, mediante le attività citate, nel processo di governo dei singoli rischi negli ambiti di propria competenza, secondo i poteri ad esse conferiti dal Consiglio di Amministrazione ed in base a quanto stabilito nel “Regolamento Organizzativo e dei Controlli Interni” e nelle singole procedure aziendali. Aosta Factor ha definito una articolazione dei processi aziendali su tre livelli: 1. aree (“Core Business”, “Governo”, “Supporto”), 2. macro-processi, 3. processi-funzioni. Il risk management è preposta alle attività di controllo sulla gestione dei rischi o controlli di II° livello ed è collocata in staff alla Direzione Generale. I controlli di II° livello hanno l’obiettivo di concorrere alla definizione delle metodologie di misurazione del rischio, di verificare il rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative e di controllare la coerenza dell’operatività delle singole aree produttive con gli obiettivi di rischio e rendimento assegnati per le singole fattispecie di rischio. Sono affidati a strutture diverse da quelle produttive. Il Risk Management può introdurre nuovi controlli o modificare quelli già esistenti secondo le esigenze che via via emergono nel corso dell’attività aziendale. Il Risk Management opera in conformità alle Istruzioni di Vigilanza della Banca d’Italia in materia di controlli interni per gli intermediari finanziari. E’ responsabile della definizione e manutenzione dei processi organizzativi e delle procedure operative in coerenza con le linee guida della strategia aziendale definita dall’Alta Direzione. Assicura, in particolare, l’aggiornamento delle procedure coerentemente con le esigenze interne ed esterne, rispondendo della propria attività direttamente al Direttore Generale. Nell’ambito dei controlli di II° livello il Risk Management svolge i seguenti compiti: • definire principi, metodologie e regole per un efficace presidio del sistema dei rischi aziendali, come rappresentato nel Regolamento organizzativo e dei controlli interni; • con specifico riferimento al rischio di credito: - monitorare i profili di rischio/ rendimento - verificare il rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative, - controllare la coerenza dell’operatività delle singole aree con gli obiettivi di rischio-rendimento definiti dalla politica aziendale, - intervenire, nell’ambito delle proprie deleghe per il superamento di eventuali anomalie riscontrate avendo a tal fine adeguato accesso al sistema informativo aziendale, • verificare il rispetto delle procedure; gestire e monitorare i sistemi di misurazione del rischio operativo e degli altri rischi cosi come definiti nel Regolamento organizzativo e dei controlli interni; • monitorare le attività svolte dagli outsourcer sia verificando la presenza di processi di controllo interni ai fornitori di servizi sia effettuando controlli a campione direttamente presso le sedi degli outsourcer. In tale ambito controlla la funzionalità del sistema informativo, in termini di correttezza e affidabilità delle procedure e dei dati. In particolare, in caso di anomalie ai sistemi informativi che potrebbero arrecare pregiudizio all’operatività della Società, e che non siano risolte tempestivamente, il Risk Management, 220 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 informato dalle unità organizzative che hanno rilevato la criticità, si attiva nei confronti della società gestrice del sistema informativo, per la definizione e attuazione delle soluzioni necessarie; • portare tempestivamente a conoscenza l’Alta Direzione ogni episodio di rilevante irregolarità della gestione del rischio, di inadeguatezza del sistema dei controlli interni, di significativa variazione del livello dei rischi censiti; • procedere a specifiche verifiche su indicazione della Direzione Generale o del Consiglio di Amministrazione; • fornire adeguata e tempestiva informativa in merito ai controlli svolti ed alle eventuali anomalie rilevate alla Direzione Generale ed al Consiglio di Amministrazione ed alla funzione di Internal Auditing; • gestisce di concerto con la funzione di Internal Auditing i rapporti con la società di revisione. 3.1 Rischio di credito INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Aspetti generali Il rischio di credito è un rischio tipico dell’attività di intermediazione creditizia, può essere considerato il principale rischio a cui Finaosta S.p.A. è esposta e l’erogazione del credito costituisce la principale attività di business esercitata dalla società. La mission aziendale è quella di contribuire a promuovere lo sviluppo economico, sociale e territoriale della Valle d’Aosta. Finaosta S.p.A., infatti, come indicato nello Statuto, promuove e compie attività o pone in essere interventi che, seguendo le linee guida di una politica di programmazione regionale ed in armonia con le direttive da quest’ultima emanate, sono tesi a favorire lo sviluppo socio-economico del territorio regionale. L’attività istituzionale è svolta con l’obiettivo di mantenimento della solidità patrimoniale seguendo una logica di sana e prudente gestione aziendale. Con riferimento alle informazioni quantitative dettagliate nel presente bilancio, Finaosta S.p.A. attua gli interventi previsti dagli articoli 5 (oggetto sociale) e 6 (modalità e limiti) dello Statuto attraverso la Gestione Ordinaria, utilizzando mezzi propri, o tramite risorse di terzi (Regione Autonoma Valle d’Aosta) con i Fondi di rotazione regolati da specifiche leggi regionali. L’esposizione verso il rischio di credito è completamente a carico di Finaosta S.p.A. nella Gestione Ordinaria e nei Fondi di Rotazione a Rischio, mentre è assente per la Gestione Speciale e i Fondi di rotazione a carico della Regione Autonoma Valle d'Aosta; questi ultimi non rientrano nel perimetro del bilancio. Il dimensionamento e la composizione del portafoglio crediti riflettono le necessità finanziarie di due specifici segmenti di clientela: le famiglie e l'imprenditoria in via maggioritaria di piccola e media dimensione; la localizzazione dei crediti per finanziamenti, vista la natura istituzionale di Finaosta S.p.A., è prevalentemente la Valle d'Aosta. Il rischio di credito per la controllata Aosta Factor S.p.A. è un rischio tipico dell’attività di intermediazione finanziaria e può essere considerato il principale rischio cui è esposta la Società. L’attività di factoring, che costituisce l’esclusivo ambito operativo di Aosta Factor S.p.A., è la principale determinante del rischio di credito. L’attività di factoring ha peraltro alcune specificità che incidono sui relativi fattori di rischio: la presenza di più soggetti (cedente e debitore ceduto) e la cessione a favore del factor del credito di fornitura intercorrente tra il cedente ed il debitore ceduto. Tali fattori, da un lato, permettono di contenere il rischio di credito rispetto a quello 221 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 della ordinaria attività bancaria e, dall’altro, connotano l’intero processo creditizio che in Aosta Factor S.p.A. è regolamentato da specifiche procedure operative. Secondo quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione in occasione della delibera della risk policy, il principio generale cui si ispira la gestione dell’attività riguarda l’obiettivo di ottimizzazione del rapporto rischio– rendimento, che deve fare leva più sul contenimento del rischio che sull’ampliamento del rendimento, tenendo conto del livello attuale e prospettico di capitalizzazione, anche in una prospettiva di medio termine, e dell’evoluzione congiunturale. 2. Politiche di gestione del rischio di credito 2.1 Aspetti organizzativi In riferimento alla capogruppo Finaosta S.p.A., il rischio di credito è generato principalmente nello svolgimento dell'attività tradizionale di intermediazione creditizia; Finaosta S.p.A. è, infatti, esposta al rischio che i crediti erogati non vengano rimborsati dai prenditori alla scadenza e debbano essere parzialmente o integralmente svalutati. 2.1 Sistemi di gestione, misurazione e controllo Il processo di gestione del rischio in esame è ispirato al principio di separatezza tra le attività proprie del processo istruttorio rispetto a quelle di gestione / monitoraggio dei crediti. L’intero processo del credito è costantemente oggetto di attenzione e sottoposto ad accurate verifiche. La gestione del rischio credito viene monitorata su tre livelli: a) a livello di singola controparte nel momento dell’istruttoria della pratica (attività espletata dai Servizi che predispongono l’istruttoria); b) a livello di portafoglio complessivo per quanto riguarda i finanziamenti già erogati (attività a cura dell’Ufficio Gestione Rischi); c) a livello di posizione per i crediti scaduti (attività svolta dalla Direzione Legale e Contenzioso / Direzione Investimenti e Sistemi). Le fasi dell'istruttoria fidi (valutazione, concessione, monitoraggio) sono disciplinate nelle varie procedure interne che sono state riviste nel corso dell'ultimo anno oggetto di costante aggiornamento. L’istruttoria è disciplinata da procedure organizzative che concernono il controllo formale e di merito della richiesta di finanziamento, l’inserimento dei dati nel sistema informativo, la raccolta di informazioni (esterne ed interne) sul richiedente, l’attività di valutazione del merito del credito e delle garanzie presentate, di redazione della relazione istruttoria, di definizione delle condizioni contrattuali e di delibera dell’agevolazione. Sulla scorta del quadro informativo che emerge dalle analisi e dai riscontri effettuati e in seguito alla validazione e all’interpretazione delle informazioni assunte, viene accertata la capacità di rimborso del credito richiesto, in relazione alle potenzialità economiche e reddituali del richiedente e alla garanzia offerta. L’analisi può differenziarsi secondo il profilo economico del richiedente, della Legge regionale di riferimento o in relazione all’appartenenza al settore privato/imprese. Gli interventi sui Fondi di rotazione sono disciplinati da leggi regionali, da delibere della Giunta regionale e da apposite convenzioni stipulate con l’Amministrazione regionale. Tali interventi sono deliberati dall’Amministrazione regionale, che provvede alla valutazione dell’ammissibilità della spesa, alla determinazione dell’importo del finanziamento, della durata e del tasso di interesse e sono 222 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 successivamente soggetti all’istruttoria di Finaosta S.p.A. attività che consiste nella valutazione del merito di credito del prenditore e delle garanzie collegate. Ciò implica una rigidità, sia sulla stratificazione del tipo di clienti affidati (per tipologia e per dislocazione geografica) sia sulle condizioni di tasso applicate, che non è modificabile da scelte di gestione interna. Gli interventi in Gestione Ordinaria prevedono la presentazione della richiesta direttamente a Finaosta S.p.A., che effettua l’istruttoria e, ad avvenuta delibera, procede all’erogazione, previa acquisizione delle garanzie e subordinatamente al verificarsi delle condizioni previste nella delibera stessa. Per quanto riguarda gli interventi in Gestione Ordinaria la politica seguita è quella di mantenere i tassi di interesse in linea con l’azione della società secondo quanto previsto dallo statuto. Gli interventi sulla Gestione Ordinaria sono di norma erogati a favore di imprese e sono disciplinati dalle norme contenute nella Legge regionale 07/2006 e nello Statuto nonché in apposite delibere del Consiglio di Amministrazione, che regolamentano, in armonia con le disposizioni emanate dalla Comunità Europea in materia di agevolazioni a favore di imprese, i requisiti soggettivi, gli investimenti finanziabili, la percentuale di finanziabilità, il tasso di interesse. Nel processo di erogazione le funzioni aziendali si avvalgono di procedure informatiche personalizzate e sviluppate anche internamente. La Direzione Legale e Contenzioso interviene sistematicamente nella gestione delle azioni da attuare a seguito dei ritardi di rata in termini di sollecitazione e/o altre attività mirate a contenere l'esposizione creditizia. La procedura organizzativa interna in tema di monitoraggio del credito descrive le attività da svolgere a cura della Direzione Legale e Contenzioso: sono dettagliati "step procedurali" diversificati a seconda della classificazione del credito che prevedono anche l'analisi dei bilanci, l'aggiornamento delle visure e delle perizie. L' attività di revisione degli affidamenti, ossia di aggiornamento dell'istruttoria, è svolta dal Servizio Monitoraggio Crediti su nominativi segnalati dalla Direzione Legale e Contenzioso e dal Servizio Gestione Rischi.. Al Servizio Monitoraggio Credito è, inoltre, affidato il processo di controllo andamentale e il monitoraggio delle esposizioni a rischio nei confronti delle controparti clienti. Il monitoraggio andamentale è finalizzato a verificare il merito creditizio delle controparti al fine di garantire il presidio dei rischi assunti, segnalare tempestivamente l’insorgere di anomalie e di assicurare l’adeguatezza delle rettifiche di valore e dei passaggi a perdita. Eventuali proposte formulate a seguito dell’analisi andamentale sono portate all’attenzione del Comitato Monitoraggio del Credito, vedasi procedura operativa interna, approvata dal Consiglio di Amministrazione del 18 dicembre 2014. Si sottolinea che istruttoria, monitoraggio e rendicontazione di operazioni rilevanti, seguono un iter procedurale differente rispetto alle operazioni ordinarie; tale iter vede come attori la Vice Direzione Generale Investimenti e Sistemi / Servizio Monitoraggio Credito nella fase di istruttoria e di annuale revisione degli accordati, il Servizio Gestione Rischi nelle periodiche attività di monitoraggio del flusso di centrale rischi (trimestrale) e la Direzione Generale nella proposta di valutazione analitica del credito da sottoporre al Consiglio di Amministrazione. Durante l’esercizio 2014 è proseguita da parte del Servizio Gestione Rischi l’attività di elaborazione e implementazione di un sistema di reporting mensile e trimestrale che, con gradi di analiticità differenti, espone informazioni sulla situazione del portafoglio finanziamenti offrendo una vista per gestione e settore sull'analisi dei crediti perfoming e non perfoming, sul grado di copertura del fondo svalutazione, oltre ad un raffronto andamentale degli stessi. Le analisi effettuate permettono di valutare l'esposizione dello stato di salute del portafoglio crediti anche 223 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 nell'ottica di costituire la base per le rilevazioni andamentali di anomalie. Per il calcolo dell’esposizione netta, è attualmente previsto che il valore del fondo svalutazione analitico sia aggiornato, complessivamente e ufficialmente, due volte all’anno in corrispondenza delle valutazioni fatte in sede di redazione del bilancio annuale e semestrale. La reportistica direzionale monitora, dunque, le politiche di copertura dei crediti ed ha, inoltre, il compito di presentare all’Alta Direzione l’andamento degli indicatori sintetici di rischio (indicatori di early warning) per una migliore e tempestiva predisposizione di piani d’azione necessari a mitigare od evitare i fattori di rischio. La reportistica prodotta è oggetto di condivisione mensile con gli organi di gestione e trimestrale con l’organo di supervisione strategica. Il processo creditizio si articola nelle seguenti fasi: - politica creditizia; - valutazione del merito creditizio dei richiedenti il fido; - concessione del credito; - controllo andamentale dei crediti; - gestione dei crediti non perfoming; - misurazione e controllo dei rischi creditizi. La politica creditizia nell'attività di erogazione di mutui è, per la maggior parte, regolata da Leggi Regionali che impongono, tra gli altri, la tipologia di controparti, i limiti massimi di importo erogabile, i tassi di interesse da applicare e la durata del finanziamento. Le normative regionali sono integrate da disposizioni interne che disciplinano il processo del credito e ne definiscono le successive fasi di gestione, monitoraggio e controllo. Il Consiglio di Amministrazione, nell’esercizio della responsabilità attinente l’istituzione di un efficace sistema di gestione e controllo del rischio di credito, ha: − deliberato l’attribuzione delle responsabilità alle strutture aziendali coinvolte conferendo specifici poteri deliberativi al Comitato Esecutivo, al Direttore Generale e ad altre figure aziendali anche con l'obiettivo di rendere più efficaci ed efficienti i vari processi decisionali; − individuato e approvato le Politiche di Assunzione dei Rischi, relativamente alle quali provvede ad un riesame periodico al fine di assicurarne l’efficacia nel tempo; − approvato le modalità attraverso le quali il rischio di credito è rilevato e valutato; − deliberato le modalità di calcolo dei requisiti prudenziali e del valore da allocare come capitale interno a fronte del rischio di credito. Le "Politiche di Assunzione dei Rischi", periodicamente riviste, descrivono gli indicatori di rilevanza utili all’individuazione di anomalie, monitorati costantemente dall'Ufficio Gestione Rischi. Nell’elaborazione delle politiche creditizie è stata posta particolare attenzione al mantenimento di un adeguato profilo di rischio / rendimento e all’assunzione dei rischi coerenti con le regole definite dall'Alta Direzione e approvate dal Consiglio di Amministrazione. In ottemperanza alla normativa di Basilea 2, le Politiche di Assunzione dei Rischi citate comprendono anche la definizione delle soglie di risk appetite e il monitoraggio dei coefficienti patrimoniali (Tier 1 Ratio e Total Capital Ratio). Un controllo sul corretto esercizio dei poteri deliberativi è realizzato dalle funzioni di controllo di secondo e terzo livello nell’ambito delle rispettive verifiche periodiche. 224 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito Nell'espletamento dell'attività istituzionale di erogazione mutui, Finaosta S.p.A. di norma acquisisce garanzie reali (ipoteche). Al fine di tutelare maggiormente l’assunzione dei rischi, ove ritenuto necessario, come disciplinato nelle procedure interne, acquisisce garanzie personali (fideiussioni). Come già ricordato, Finaosta S.p.A. ai fini del calcolo del rischio credito applica il metodo standardizzato, senza il ricorso ad ECAI. Dal marzo 2014, a seguito della migrazione al nuovo software segnaletico CEDACRI per la produzione delle Segnalazioni di Vigilanza, di Centrale Rischi e di Bilancio e dei dati ICAAP, Finaosta S.p.A. si avvale di tecniche di CRM semplificate, beneficia, pertanto, di ponderazioni particolari nella quantificazione del capitale interno a fronte del rischio credito. 2.4 Attività finanziarie deteriorate Le definizioni delle categorie di rischio utilizzate da Finaosta S.p.A. corrispondono a quelle prescritte ai fini di vigilanza e redazione del bilancio integrate con disposizioni interne che fissano i criteri e le regole per il passaggio dei crediti nell'ambito delle diverse categorie di rischio. In particolare, le esposizioni deteriorate sono articolate nelle seguenti classi di rischio: - esposizioni in sofferenza, rappresentate dalla totalità delle esposizioni in essere con soggetti in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili a prescindere dalle garanzie che le assistono e/o dalle eventuali previsioni di perdita; - esposizioni incagliate, rappresentate dalle totalità delle esposizioni nei confronti dei debitori che vengono a trovarsi in temporanea situazione di obiettiva difficoltà che si prevede possa essere rimossa in congruo periodo di tempo; - esposizioni ristrutturate, rappresentate da quelle esposizioni per le quali, a causa di un deterioramento dei requisiti economico finanziari del debitore, si acconsente a modifiche delle originarie clausole contrattuali che comportano una perdita; - esposizioni scadute e/o sconfinanti, rappresentate dalle esposizioni insolute e/o sconfinanti in via continuativa secondo parametri di importo e di durata fissati dalle vigenti disposizioni di vigilanza. La gestione dei crediti problematici è presidiata dalla Direzione Legale e Contenzione e disciplinata nella procedura “ Monitoraggio del credito” che descrive le attività da espletare per il monitoraggio dei crediti con la finalità di assumere le iniziative o gli interventi necessari per ricondurre i crediti alla normalità ovvero il recupero degli stessi in presenza di situazioni che impediscano la prosecuzione del rapporto, le valutazione degli stessi e i flussi informativi che periodicamente vengono prodotti. La classificazione delle attività deteriorate avviene sulla base di un processo continuo che, a partire dalla concessione iniziale del finanziamento, si esplica in attività di monitoraggio tese alla pronta individuazione di eventuali anomalie. Il monitoraggio è avviato su posizione creditoria a partire dal giorno in cui la procedura informatica segnala un ritardo da 61 a 90 giorni; la procedura consente, dunque, di intercettare tali posizioni già durante la prima fase di sconfino. La presa in carico delle posizioni avviene giornalmente, le posizioni segnalate vengono, così, inserite nella “Gestione del Contenzioso”. Si sottolinea, tuttavia, che l’inserimento delle posizioni creditorie tra i crediti problematici può essere effettuato dalla Direzione Legale e Contenzioso indipendentemente dal ritardo, ad esempio, utilizzando quotidianamente informazioni presenti nel flusso di ritorno della Centrale Rischi che trimestralmente sono oggetto di completa analisi tramite supporto del Servizio Gestione Rischi. 225 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 La presa in carico delle posizioni comporta attività quali, ad esempio, azioni di sollecito al pagamento, redazione di scheda informativa, aggiornamento dell'istruttoria e valutazione di proposta di passaggio di stato ad incaglio / sofferenza. Per quanto concerne i crediti in sofferenza, incagliati, ristrutturati e scaduti viene effettuato un monitoraggio di tipo andamentale finalizzato a: - verificare la reversibilità o meno dello stato di difficoltà economico-finanziaria delle controparti; - valutare eventuali piani di rientro presentati dai debitori con riferimento alle relative capacità di rimborso nei previsti dai piani stessi; - esaminare l'esito delle iniziative assunte per normalizzare / recuperare i crediti stessi; - determinare le relative previsioni di perdita. In particolare, al fine di ottimizzarne il presidio sulle pratiche non performing, la Direzione Legale e Contezioso e il Servizio Monitoraggio Crediti si avvalgono di specifiche unità organizzative facenti capo alla Direzione Istruttorie per l’aggiornamento peritale. Nel corso del 2014, è stato istituito il Servizio Monitoraggio del Credito, nell’ambito della Vice direzione Generale Investimenti e Sistemi, le attività svolte dal servizio, disciplinate nella procedura operativa dedicata, sono volte a verificare il merito creditizio delle controparti con l’obiettivo di garantire il presidio dei rischi assunti, segnalare tempestivamente l’insorgere di anomalie e di assicurare l’adeguatezza delle rettifiche di valore e dei passaggi a perdita. Il processo di controllo andamentale e monitoraggio prende il via con l’individuazione delle controparti per le quali procedere all’aggiornamento della situazione economica e finanziaria, utilizzando i criteri di selezione specificati in procedura. Il processo prosegue con la raccolta delle informazioni aggiornate di tipo quantitativo e qualitativo al fine di aggiornare le valutazioni con riferimento al merito creditizio delle controparti finanziate e proporre eventuali interventi a tutela del credito. Le pratiche per le quali si rilevano anomalie e le eventuali proposte formulate a seguito dell’analisi andamentale sono portate all’attenzione del Comitato Monitoraggio del Credito, organismo avente potere deliberativo, costituito con lo scopo di assicurare la gestione coordinata delle problematiche connesse all’analisi andamentale dei finanziamenti a rischio concessi da FINAOSTA S.p.A. e presieduto dal Vice Direttore Generale Investimenti e Sistemi e composto dal Responsabile della Direzione Legale e Contenzioso, dal Responsabile del Servizio Gestione Rischi e dal Responsabile del Servizio Monitoraggio del Credito. Per quanto riguarda l’entità degli accantonamenti, esiste una formale policy che indica, a seconda della tipologia di mutuo (ipotecario e chirografario), i criteri cui attenersi nella determinazione dei dubbi esiti. L’ammontare dei singoli accantonamenti è proposto dalla Direzione Legale e Contenzioso e deliberato dal Consiglio di Amministrazione, la valutazione dell’adeguatezza delle rettifiche di valore avviene analiticamente, per singola posizione, assicurando adeguati livelli di copertura delle perdite previste, con cadenza semestrale in occasione della redazione del bilancio annuale e semestrale. Politiche di ammortamento La procedura "Monitoraggio del credito" disciplina l'iter da seguire in caso di estinzioni di posizioni con evidenza di una perdita e di transazioni con il cliente. In particolare, l'attività è curata dalla Direzione Legale e Contenzioso che all'atto di ricevimento di una proposta di transazione redige una scheda informativa da sottoporre alla Direzione Generale che ha facoltà di delibera nell'ipotesi in cui il valore della transazione e la gestione di 226 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 riferimento rientrino nei poteri di firma propri della Direzione stessa, diversamente deve rimettere al Consiglio di Amministrazione la delibera. Nell’esercizio chiuso al 31.12.2014, non sono state registrate transazione ed è stato rilevato un passaggio a perdita per 39,5 K€. In virtù delle complesse problematiche connesse alla gestione dei crediti anomali e delle potenziali ricadute di natura finanziaria ed economica, i vertici aziendali e lo stesso Consiglio di Amministrazione vengono regolarmente informati sulla materia. Relativamente alla società Aosta Factor la politica di gestione del rischio di credito è così strutturata: 2.1 – Aspetti organizzativi L’assunzione del rischio di credito è disciplinata dalle politiche deliberate annualmente dal Consiglio di Amministrazione ed è regolata da procedure interne che definiscono le attività di gestione, misurazione e controllo e identificano le unità organizzative responsabili delle stesse. Con riferimento al 2013, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato le seguenti linee guida in materia di composizione e dimensione del portafoglio impieghi: − In osservanza alla normativa di Vigilanza sulla concentrazione dei rischi – che dal 1 gennaio 2012 fissa nel 25% (ex 40%) del patrimonio di vigilanza il livello massimo dei grandi rischi individuali o di gruppo – il fondamentale ed incontrovertibile limite è rappresentato dalla direttiva di Banca d’Italia pro tempore vigente, che si intende quindi integralmente richiamata. Fermo quanto precede , e nel rispetto dei limiti di rischio considerati, viene confermata la possibilità di superare tale plafond, esclusivamente nelle tipologie di affidamento che prevedano la ponderazione del rischio sui debitori ceduti, adeguatamente frazionati, se soddisfatti i requisiti operativi volti ad assicurare che il recupero delle esposizioni creditizie dipenda dai pagamenti effettuati dai debitori ceduti piuttosto che dalla solvibilità dei cedenti; in tali casi il limite massimo assoluto per ciascun cedente ( singole aziende o gruppi) potrà essere pari al 60% del patrimonio netto della Società, con un valore assoluto fissato a € 15.000.000 (importo a sua volta basato sull’ipotesi prudenziale del Patrimonio di Vigilanza). Eventuali eccezioni, per gruppi o singoli cedenti, dovranno essere motivate esclusivamente dal riconosciuto standing dei nominativi e solo dopo approfondita analisi del loro merito di credito e/o del rating qualora convenuto. Analogo limite è fissato per i debitori ceduti (singole aziende o gruppi), ancorchè eventualmente ponderati sul cedente, esclusivamente nei rapporti pro solvendo e pro soluto “mitigato” (che non abbia superato il test per la derecognition), per la determinazione dei “grandi rischi individuali” ai sensi della normativa di Vigilanza pro tempore vigente; − Con riferimento al settore merceologico non si ritiene necessaria l’esclusione a priori di aziende operanti in determinati settori, ma è altresì evidente che il protrarsi, ed in alcuni casi l’aggravarsi, della crisi economica impongono una valutazione approfondita e il più possibile circostanziata della situazione economica e patrimoniale delle imprese maggiormente esposte. Criteri prudenziali devono essere tenuti in debita considerazione soprattutto per quanto concerne le aziende che svolgono la loro attività in settori quali l’edilizia, il tessile/abbigliamento e l’automotive; quest’ultimo inteso nel senso più ampio, comprendendo tutto l’indotto, diretto e indiretto. E’ evidente che l’area geografica di primario interessa per la nostra società è anche quella maggiormente soggetta ai contraccolpi legati all’andamento e alle scelte strategiche e finanziarie operate da primario gruppo automobilistico italiano. Tendenzialmente non graditi sono interventi nel comparto 227 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 del direct marketing (che si traducono in pratica in pagamenti anticipati a fronte di vendite rateali). Eventuali eccezioni dovranno tenere in conto il consolidamento dell’iniziativa, nonché l’immagine e la serietà del cedente e/o lo standing complessivo del gruppo di appartenenza. − Consistenza del cedente. Fermi i limiti assoluti già individuati, l’importo deliberato deve essere congruo rispetto agli aspetti dimensionali e patrimoniali del soggetto, considerate anche la natura e la consistenza di eventuali garanzie accessorie. Inoltre, ove disponibile, dovrà essere tenuto nel debito conto il rating attribuito al nominativo dalle agenzie accreditate ai sensi della normativa “Basilea 2”; − Valutazione dell’andamento reddituale. Pur confermando rilievo sull’andamento economico, storico e prospettico, le valutazioni poste in atto nel 2014 non possono non tenere conto dei riverberi della crisi attesi sui bilanci 2013. Si conferma che, in presenza degli ultimi due esercizi consecutivi e completi in perdita (se questa supera il 2% del fatturato), ove gli effetti delle perdite sul patrimonio aziendale siano, cumulate fra loro, superiori al 10 % dello stesso, la proposta deve esplicitare le motivazioni analitiche per le quali si ritiene comunque proponibile il rapporto, ma in tale valutazione si terrà debito conto della particolarità del biennio 2010-2011; − Tipologia di rapporto. L’indicazione strategica è orientata a privilegiare i rapporti di factoring a contenuto più tipico (cessione di crediti notificati nei confronti di pluralità di nominativi), nella tipologia pro solvendo. Ove si ritenga di prendere in considerazione approcci diversi per cogliere opportunità commerciali ritenute interessanti e correlate a volumi consistenti, dovrà essere valutato con adeguata attenzione la rispondenza dei cedenti (NOFI) e/o dei debitori ceduti (pro soluto). Il ridotto livello di delega già in essere per i rapporti a contenuto più finanziario (operazioni finanziarie, senza notifica, con notifica ma su debitori infragruppo, anticipi su ordini / contratti, che non dovranno di norma superare, salvo eccezioni adeguatamente motivate e correlate sia allo standing del cedente, che ai contenuti della prestazione, il 25 % del contratto stesso) e, seppur in misura attenuata, per i rapporti di factoring monoceduto, esprime la volontà di valutare con particolare attenzione e collegialità tali tipologie di rapporto. L’aspetto oggettivo deve peraltro essere abbinato a quello soggettivo, selezionando quindi lo standing del cedente in presenza di rapporti oggettivamente più rischiosi ed enfatizzando invece la componente rapporto tipico / rispondenza dei debitori ceduti in presenza di cedenti a minor capitalizzazione e/o di recente avvio. Da valutare bene, inoltre, la natura del credito (soprattutto in termini di contestabilità), la tipologia dei debitori (oltre alla rispondenza, la disponibilità alla collaborazione in termini di controllo del credito ceduto e/o di riconoscimenti), la durata attesa (di norma entro i 180 giorni, salvo degli EE.PP. “fuori Valle” ed in particolare delle A.S.L.), e le modalità di incasso, ove diverse dallo standard (bonifico bancario). − Localizzazione clientela. Premesso che la Società intende operare prioritariamente in Valle d’Aosta, nelle zone limitrofe e comunque nel Nord Ovest, eventuali eccezioni devono essere motivate da una logica di “factoring indiretto” (debitori ceduti valdostani o limitrofi) o da considerazioni di opportunità, supportate da adeguati riscontri economici (rapporti di dimensione medio grande, tali da giustificare i più complessi aspetti logistici) e da tutelanti valutazioni di rischio o, in ultima analisi, dalla tipologia operativa “pool passivi”, per i quali la localizzazione della clientela è sostanzialmente priva di rilievo pratico. − Aspetti economici. La valutazione deve essere fatta sia in relazione alla complessità gestionale sia, soprattutto, nell’ottica di obiettivi espressi in termini di rischio/rendimento. In base al principio generale stabilito al punto precedente, l’ottimizzazione del profilo rischio-rendimento deve fare leva più sul contenimento del rischio che 228 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 sull’ampliamento del rendimento. La valutazione del margine di contribuzione atteso dal rapporto si conferma uno degli aspetti di rilievo dell’istruttoria, con margini unitari adeguati allo standing del rapporto ed ai volumi attesi. Le linee guida di politica del credito sono riviste e aggiornate almeno su base annuale da parte del Consiglio di Amministrazione e sono comunicate sia alle Aree Commerciali sia alla Funzione Operativa. Il Consiglio ha inoltre stabilito obiettivi di allocazione del capitale interno a fronte del rischio di credito e degli altri rischi di primo e secondo pilastro, definendo gli indicatori di rilevanza utili nell’individuazione di anomalie. I poteri di delibera in materia di affidamenti sono stati attribuiti dal Consiglio di Amministrazione al Comitato Esecutivo, a Presidente e Direttore Generale e ad alcune funzioni aziendali, secondo il principio della firma congiunta e della separatezza tra attività istruttorie e attività di gestione e monitoraggio dei crediti. Il controllo sul rispetto dei limiti stabiliti dalle politiche del credito e dalle procedure è affidato agli organi di controllo di secondo e di terzo livello (Risk Controller e Internal Auditing), nell’ambito delle rispettive verifiche periodiche, i cui esiti sono portati all’attenzione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale con periodicità trimestrale. Procedure specifiche disciplinano le seguenti attività: - istruttoria, delibera e rinnovo del credito, - valutazione debitori, - gestione dei crediti ad andamento anomalo. Ulteriori procedure normano i diversi profili connessi con le diverse fasi operative di gestione e monitoraggio del credito. In tutte le procedure sono specificati i controlli di primo e di secondo livello sulle singole attività e sono indicate le unità organizzative responsabili. Le procedure sono oggetto di continua manutenzione e di aggiornamento in relazione all’evoluzione delle normative e delle esigenze dell’attività aziendale. 2.2 - Sistemi di gestione, misurazione e controllo La gestione del rischio credito viene monitorata su tre livelli: a) a livello di singole controparti (cedente e debitore/i ceduto/i) nel momento dell’istruttoria della pratica (attività di competenza della Funzione Operativa); b) a livello di portafoglio complessivo per quanto riguarda i crediti erogati (attività di competenza del Risk Controller); c) a livello di posizione per i crediti scaduti (attività di competenza della Funzione Operativa). In fase di assunzione della delibera, gli organi incaricati verificano innanzitutto la coerenza delle operazioni proposte con le politiche del credito. Nella fase di istruttoria viene acquisita tutta la documentazione necessaria per effettuare un’adeguata valutazione del merito creditizio del potenziale cliente sia per quanto riguarda il profilo patrimoniale sia per quello reddituale. Vengono inoltre raccolte le informazioni riguardanti i debitori al fine di ottenere la valutazione degli stessi che si esplicita in una formale delibera sia nei casi di pro soluto che di pro solvendo. Tutte le informazioni raccolte vengono sempre valutate in relazione al prodotto e servizio che si prevede di collocare al potenziale cliente. Le Aree Commerciali possono richiedere garanzie a copertura dell’operazione. In funzione delle politiche di assunzione del rischio di credito, la struttura del fido cedente può prevedere modalità di erogazione specifiche. 229 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 La fase di affidamento cedente viene attivata inizialmente dall’Area Commerciale e successivamente acquisita e proseguita, nell’ottica della contrapposizione dei ruoli, dall’Ufficio Fidi. Al fine di garantire una omogeneità di giudizio, tale ufficio si occupa di inserire, riclassificare e commentare i bilanci e le altre informazioni raccolte ed inoltre, valutando l’intera operazione, proporre eventuali modifiche alla struttura del fido. Le Aree Commerciali non intervengono in alcun modo nel processo di delibera relativo alla valutazione debitori. La successiva delibera del fido cedente viene assunta in forma collegiale secondo i livelli di autonomia previsti. In questa fase possono essere inseriti vincoli gestionali o ulteriori richieste di garanzie. Successivamente vengono attivate le fasi di “perfezionamento” ed “attivazione” finalizzate alla preparazione della modulistica necessaria all’apertura del rapporto, alla raccolta dei documenti di identificazione dei soggetti, al perfezionamento della cessione dei crediti attraverso lo scambio dei moduli e della corrispondenza con i cedenti ed eventualmente con i debitori. Quanto sopra avviene nel rispetto delle specifiche normative vigenti. Al fine di valutare correttamente l’esposizione dell’azienda, sono quindi raccolte ed aggiornate, ove possibile in modo automatizzato, le informazioni legate alle vicende dei crediti acquisiti nell’ambito delle operazioni di factoring (situazione dei debitori ceduti, andamento del contenzioso, etc.) ed alla situazione degli obbligati principali nel caso di “limiti di credito” concessi con acquisizione di garanzie. Sono inoltre previste azioni di monitoraggio atte ad evidenziare eventuali deterioramenti delle posizioni di rischio mediante l’utilizzo di alcuni supporti informatici tra i quali il flusso di ritorno della Centrale dei Rischi e il tabulato dei crediti in essere, suddiviso tra crediti scaduti e crediti a scadere (“aging”). Nel processo di analisi sono prese in considerazione anche informazioni relative ad eventi esterni che possono incidere sulla determinazione del giudizio complessivo, quali eventi pregiudizievoli e informazioni dirette. Qualora si evidenzino situazioni di rischio, vengono messe in atto misure per recuperare il credito. I casi di inadempienza sono gestiti tramite apposite procedure interne, fino al passaggio in contenzioso. I rinnovi dei “limiti di credito” cedenti sono normati da procedure interne. Nell’iter di rinnovo si tengono peraltro in considerazione tutti i dati e gli elementi che derivano dalla sperimentazione del rapporto stesso. L’attività di gestione ordinaria (ivi comprese le posizioni codificate in”watch-list” e “sorvegliate”) è affidata all’Ufficio Debitori. L’Ufficio gestisce i crediti scaduti attraverso un apposito applicativo che permette anche eventuali annotazioni sugli interventi eseguiti. I nominativi oggetto di particolare attenzione sono segnalati in una apposita “watch list” aziendale che funge da sistema di early warning. Il rischio di credito è sottoposto a monitoraggio continuo e capillare da parte degli organi preposti come indicato all’interno delle procedure. Il monitoraggio dà luogo a flussi informativi strutturati e ad eventuali attività di approfondimento in merito a particolari argomenti di rilievo. Si evidenzia, inoltre, che per quanto riguarda la nuova regolamentazione prudenziale, ai fini della determinazione dei requisiti patrimoniali per il rischio credito Aosta Factor S.p.A. ha adottato la metodologia standardizzata. A tal fine, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di utilizzare i rating esterni pubblicati dall’agenzia di valutazione del merito di credito (ECAI, External Assessment Credit Institution) FitchRatings, solo per i seguenti portafogli regolamentari: - “Esposizioni verso Amministrazioni Centrali e Banche Centrali”, - “Esposizioni verso o garantite da enti territoriali”, - “Esposizioni verso o garantite da enti senza scopo di lucro ed enti del settore pubblico”, “Esposizioni verso o garantite da intermediari vigilati”. 230 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 Le valutazioni del merito di credito relative alle esposizioni non sono estese a esposizioni e/o portafogli comparabili. Aosta Factor S.p.A. ha inoltre posto in essere un sistema di misurazione del rischio di concentrazione del portafoglio crediti. Tale rischio è considerato particolarmente rilevante a causa della limitata dimensione operativa concentrata in un territorio abbastanza circoscritto. Ciò nonostante, la Società riesce a mantenere contenuta la numerosità delle posizioni configurabili come grandi rischi e a garantire una relativa diversificazione settoriale della propria clientela. La misurazione del rischio è svolta secondo la metodologia semplificata del Granularity Adjustment proposta dalla normativa prudenziale in materia di Processo ICAAP. Su tale base, il rischio di concentrazione è monitorato trimestralmente dal Risk Controller ai fini della verifica del rispetto dei limiti stabiliti dal Consiglio di Amministrazione in materia di assorbimento di capitale interno. 2.3 - Tecniche di mitigazione del rischio di credito Aosta Factor S.p.A. non si avvale di tecniche di mitigazione del rischio di credito ai sensi della normativa prudenziale e, pertanto, non beneficia di riduzioni in termini di ponderazioni differenti nell'attribuzione delle esposizioni alle varie classi di attività (portafogli regolamentari). Al fine di tutelare maggiormente l’assunzione dei rischi, si acquisiscono peraltro, se ritenuto necessario, garanzie personali (fideiussioni) o reali. La gestione di tali garanzie è normata da una apposita procedura operativa. 2.4 - Attività finanziarie deteriorate La classificazione delle attività nelle varie categorie (sofferenze, incagli, ristrutturate, scadute e in bonis) fa riferimento alla normativa emanata in materia da Banca d'Italia, integrata con disposizioni interne che fissano i criteri e le regole per il passaggio dei crediti nell'ambito delle diverse categorie di rischio. L’attività di gestione e coordinamento delle attività finanziarie deteriorate (“incagli” e “sofferenze”) è affidata al Responsabile della Funzione Operativa, in stretta collaborazione con l’Alta Direzione e con il Servizio Legale (in outsourcing). Il Consiglio di Amministrazione riceve, in occasione di ogni riunione mensile, i principali dati relativi alle posizioni in “contenzioso” (incagli, sofferenze, passaggi a perdita) sulla base dei vari aggiornamenti forniti dai legali esterni, assumendo le conseguenti decisioni in merito alle azioni da intraprendere per il recupero del credito, che trovano poi riscontro nelle relazioni periodiche degli Organi di controllo. La classificazione è analitica (per singolo debitore) e per classe di rischio. L’eventuale ritorno in bonis viene proposto sulla base del ripristino delle normali condizioni di rotazione dei crediti ceduti e del venir meno del presupposti soggettivi che avevano determinato il passaggio fra le attività deteriorate ed è demandato a specifica delibera del Consiglio di Amministrazione. Il definitivo ammortamento delle partite deteriorate viene valutato dal Consiglio di Amministrazione sui presupposti di effettiva irrecuperabilità e previa verifica dei relativi requisiti civilistici e fiscali. Tale valutazione viene effettuata di norma alla fine del primo semestre ed alla fine di ciascun esercizio. Negli ultimi due esercizi vi sono stati passaggi a perdita per Euro 212.659 (media per esercizio Euro 106.329), tutti relativi a partite già in sofferenza. Non vi sono quindi stati passaggi a perdita relativi a posizioni classificate “in bonis”. Le posizioni scadute deteriorate e gli incagli oggettivi sono monitorate giornalmente attraverso programmi che segnalano in via anticipata le situazioni di scaduto che potenzialmente saranno oggetto di segnalazione, dando la possibilità per un controllo preventivo. 231 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 Relativamente alla controllata Pila S.p.A. il rischio di credito alla quale è soggetta si riferisce al mancato incasso del fatturato verso imprese e controparti commerciali. A livello di Gruppo il rischio non risulta comunque significativo. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1. Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia PORTAFOGLI/QUALITA' Esposizioni Esposizioni Esposizioni Sofferenze Incagli ristrutturat scadute scadute non e deteriorate deteriorate Altre attività TOTALE 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie valutate al fair value 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 25.286 25.286 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 10.452 10.452 260.951 260.951 71.533 71.533 5. Crediti verso banche 6. Crediti verso enti finanziari 7. Crediti verso la clientela 6.526 19.226 1.966 27.613 962.934 1.018.265 8. Derivati di copertura TOTALE 31/12/2014 6.526 19.226 0 1.966 27.613 1.331.156 1.386.488 TOTALE 31/12/2013 4.946 26.375 0 1.243 25.973 1.296.288 1.354.825 232 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 2. Esposizioni creditizie 2.1 Esposizioni creditizie verso clientela: valori lordi e netti TIPOLOGIE ESPOSIZIONI/VALORI Esposizione lorda Rettifiche di valore specifiche Rettifiche di valore di portafoglio Esposizione netta A. ATTIVITA' DETERIORATE ESPOSIZIONI PER CASSA 52.638 -24.920 27.718 - Sofferenze 24.891 -18.364 6.527 - Incagli 25.637 -6.412 19.225 2.110 -144 1.966 12.925 -3.770 9.155 1.269 0 1.269 11.656 -3.770 7.886 65.563 -28.690 0 36.873 27.782 0 -169 27.613 996.089 0 -2.561 993.528 Totale B 1.023.871 0 -2.730 1.021.141 Totale (A+B) 1.089.434 -28.690 -2.730 1.058.014 - Esposizioni ristrutturate - Esposizioni scadute deteriorate ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO: - Sofferenze - Incagli - Esposizioni ristrutturate - Esposizioni scadute deteriorate Totale A B. ESPOSIZIONI IN BONIS - Esposizioni scadute non deteriorate - Altre esposizioni 233 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 2.2 Esposizioni creditizie verso banche ed enti finanziari: valori lordi e netti Esposizione lorda TIPOLOGIE ESPOSIZIONI/VALORI A. Rettifiche di valore specifiche Rettifiche di valore di portafoglio Esposizione netta ATTIVITA' DETERIORATE ESPOSIZIONI PER CASSA - Sofferenze - Incagli - Esposizioni ristrutturate - Esposizioni scadute deteriorate ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO: - Sofferenze - Incagli - Esposizioni ristrutturate - Esposizioni scadute deteriorate TOTALE A B. 0 0 0 0 -73 416.253 ESPOSIZIONI IN BONIS - Esposizioni scadute non deteriorate - Altre esposizioni 416.326 TOTALE B 416.326 0 -73 416.253 TOTALE (A+B) 416.326 0 -73 416.253 3. Concentrazione del credito 3.1 – Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio per settore di attività economica della controparte Settore di attività economica 31/12/2014 a) Amministrazioni pubbliche 132.449 b) Società finanziarie 427.525 c) Società non finanziarie 432.082 d) Famiglie 442.916 e) Istituzioni senza scopo di lucro f) 1.718 Resto del mondo 11.307 g) Unità non classificabili e non classificate TOTALE 234 119 1.448.117 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 3.2 – Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio per area geografica della controparte Tale informazione non risulta rilevante a livello di Gruppo in quanto i finanziamenti alla clientela con fondi di terzi, core business della Società Capogruppo, vengono effettuati quasi esclusivamente a soggetti residenti in Valle d’Aosta. In riferimento alla controllata Aosta Factor si segnala che il 94 % dei finanziamennti (comprese le esposizioni verso debitori) sono erogati sul territorio italiano mentre il restante 6% tra Europa e Paesi extra UE. In particolare la suddivisione dell’esposizione creditizia sul territorio risulta la seguente: AREE GEOGRAFICHE 31/12/2014 Italia 191.672 Nord ovest 143.970 Nord Est 12.364 Centro 22.937 Sud 10.291 Isole 2.109 Europa 4.265 Paesi Extra-UE 6.992 TOTALE 202.929 3.3 – Grandi rischi Grandi rischi 31/12/2014 31/12/2013 a) Valore non ponderato 259.704 318.814 b) Valore ponderato 133.750 158.791 c) Numero 16 17 4. Modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di credito Al fine di limitare i rischi di instabilità degli intermediari connessi a esposizioni di importo rilevante rispetto al Patrimonio di Vigilanza, la normativa prudenziale di Banca d'Italia 216/96 (Parte Prima, Capitolo V, Sezione X) disciplina i limiti di concentrazione in tema di Grandi Rischi. Tali limiti, commisurati al Patrimonio di Vigilanza, riguardano i rischi assunti a qualunque titolo nei confronti della medesima controparte (singolo cliente o gruppo di clienti connessi); sono stabiliti sia con riferimento all'entità dei rischi nei confronti della singola controparte, sia all'ammontare complessivo delle esposizioni di maggiore importo, la finalità della norma è quella di limitare la potenziale perdita massima che gli intermediari potrebbero subire in caso di insolvenza di una singola controparte e di mantenere un soddisfacente grado di frazionamento del rischio di natura creditizia. I “grandi rischi" vengono determinati facendo riferimento al valore di bilancio delle "esposizioni". L'importo delle "posizioni a rischio" viene fornito facendo riferimento sia al valore di bilancio sia al valore ponderato. La rappresentazione del doppio valore permette di evidenziare in modo più preciso il grado di concentrazione dei crediti. 235 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 Banca d'Italia definisce grande rischio l'esposizione ponderata nei confronti di un cliente qualora sia maggiore o uguale al 10% del Patrimonio di Vigilanza, mentre l’indicatore per il calcolo del limite individuale è posto al 25%. Con finalità di monitoraggio, Finaosta S.p.A. quantifica l’esposizione al rischio di concentrazione e il relativo assorbimento di capitale interno con cadenza trimestrale. Coerentemente con il disposto normativo per gli intermediari di classe 3, Finaosta S.p.A. ha adottato per la quantificazione del rischio di credito il metodo standardizzato senza ricorso ad ECAI previsto dalla circolare 216/96 di Banca d’Italia Aosta Factor S.p.A. adotta, ai fini della misurazione del requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito, l’approccio standardizzato previsto dalla nuova normativa prudenziale. Il ricorso ai rating esterni è peraltro limitato, per il momento, alle controparti rappresentate da Amministrazioni Centrali e Banche Centrali, Enti territoriali, Intermediari Vigilati ed Enti del settore pubblico. 3.2 Rischio di mercato Finaosta S.p.A. orienta le proprie politiche di investimento della liquidità verso strumenti a breve termine o altamente liquidabili ed escludendo, di norma, l’investimento azionario. La normativa 216/96 di Banca d’Italia, Capitolo V, Parte Prima, sezione VII, prevede che non sono tenuti al rispetto dei requisiti patrimoniali a fronte dei rischi di mercato, con riferimento al portafoglio di negoziazione di vigilanza, gli intermediari per i quali, di norma, il portafoglio di negoziazione di vigilanza risulti inferiore al 5 per cento del totale dell’attivo e comunque non superi i 15 milioni di euro. Ogni qualvolta il portafoglio di negoziazione di vigilanza risulti superiore al 6% del totale dell’attivo dell’intermediario oppure abbia superato i 20 milioni di euro, gli intermediari sono tenuti comunque al rispetto dei requisiti fino alla fine del trimestre in corso al momento del supero. Ai fini del primo pilastro Finaosta S.p.A., non avendo portafoglio di negoziazione di vigilanza, non rientra tra gli intermediari che secondo normativa sono tenuti al rispetto dei requisiti patrimoniali e non viene pertanto allocato capitale regolamentare a fronte dei rischio di mercato. Sono periodicamente monitorati gli investimenti della liquidità posti in essere, il Servizio Finanza fornisce un'informativa mensile all'Alta Direzione e trimestrale al Consiglio di Amministrazione. Aosta Factor S.p.A. non ha nel proprio portafoglio prodotti che espongono la Società ad elevati rischi di mercato; il rischio di cambio è l’unica forma di rischio di mercato a cui può essere sottoposta marginalmente l’attività. 3.2.1 Rischio di tasso di interesse INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Aspetti generali Il rischio tasso di interesse sulle posizioni incluse nel portafoglio immobilizzato consiste nella possibilità che una variazione dei tassi di interesse di mercato determini variazioni del margine di interesse dell'intermediario. In presenza di differenze nelle scadenze e nei tempi di ridefinizione del tasso di interesse di attività e passività finanziarie presenti in bilancio, le fluttuazioni dei tassi possono, inoltre, determinare una variazione del valore di mercato delle attività e delle passività e, quindi, del valore economico dell'intermediario. Per quanto riguarda Finaosta S.p.A. si precisa che, ad eccezione delle operazioni in Gestione Ordinaria, finanziate tramite mezzi propri, le operazioni effettuate sul portafoglio immobilizzato prevedono l'applicazione dello stesso tasso di interesse riconosciuto alla R.A.V.A., fornitrice della provvista. 236 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 L’esposizione al rischio di tasso d’interesse è misurata con riferimento alle attività ed alle passività comprese nel portafoglio immobilizzato (non di negoziazione). Per quanto concerne Aosta Factor l’operatività di factoring è per sua natura concentrata nel breve termine; i finanziamenti concessi sono di tipo autoliquidante ed hanno una vita residua breve direttamente connessa ai tempi di incasso dei crediti commerciali ceduti. Inoltre, il factor ha di norma la facoltà contrattuale di: - modificare i tassi in qualsiasi momento in ragione della variazione del costo della provvista, con l’unico vincolo del preavviso previsto dalla vigente normativa in tema di “trasparenza”; - chiedere il rimborso delle somme anticipate a fronte del corrispettivo dei crediti ceduti. Già tali caratteristiche determinano una mitigazione notevole dell’esposizione al rischio di tasso di interesse. Aosta Factor ha peraltro adottato una politica di “pricing” che prevede per la sostanziale totalità della clientela l’indicizzazione contrattuale, su base mensile, del tasso di interesse ad un parametro di mercato, che di norma è la media dell’Euribor a 3 mesi. Ciò determina un automatico ed immediato adeguamento dei ricavi finanziari all’andamento del mercato, senza necessità di modifiche unilaterali o concordate della parte economica degli aspetti contrattuali. Eventuali, sporadiche operazioni a “tasso chiuso”, di durata che non eccede di norma i tre mesi, sono fronteggiate con provvista di analoga durata e, a sua volta, a condizioni economiche predefinite. Sul fronte della provvista, la situazione è più variegata, in quanto, assieme a forme tecniche rivedibili “a vista” ed indicizzate al mercato (anche in questo caso il parametro di riferimento è l’Euribor) non sono infrequenti operazioni che prevedano la fissazione del tasso di interesse per tutta la durata dell’operazione; peraltro, tale durata si colloca sempre nel “range” del brevissimo termine: da 1 settimana a tre mesi. Ciò limita oggettivamente la portata del rischio di tasso sul versante della provvista ed assume valenza potenzialmente sfavorevole, ancorché limitata, solo in presenza di una tendenza a flettere dei tassi di interesse. Il presidio del rischio di tasso di interesse è affidato al alla Direzione Generale, che si avvale di servizi in outsourcing per l’esecuzione materiale delle transazioni e per il controllo dei flussi e delle condizioni applicate sulle operazioni di raccolta. Controlli periodici sulle attività di tesoreria svolte in outsourcing sono effettuati dalla funzione Internal Auditing. Dell’esito di tali verifiche la funzione fornisce un resoconto al Consiglio di Amministrazione nell’ambito delle proprie relazioni trimestrali. La società Pila S.p.A. non risulta esposta al rischio di tasso in quanto i tassi fissi ai quali sono soggetti i finanziamenti ottenuti a valere sulle leggi regionali di settore, erogati dalla Finaosta, sono considerevolmente al di sotto degli attuali tassi di mercato mentre per il prestito obbligazionario è previsto un tasso di interesse con una forma di variabilità che ne garantisce una quantificazione sicuramente migliore rispetto alle normali condizioni di mercato. 237 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1. Distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie 1.2 Crediti 1.3 Altre attività 2. Passività 2.1 Debiti 216.758 249.275 360.311 3.397 13.395 32.019 197.897 3.285.629 4.874 26.285 209.404 307.811 32.856 52.500 1.220 16 228.203 16.057 29.347 196.214 221.198 334.870 180.341 228.203 16.057 29.347 196.214 216.548 334.870 4.650 16 2.3 Altre passività 3. Derivati finanziari Opzioni 3.1 Posizioni lunghe 3.2 Posizioni corte Altri derivati 3.3 Posizioni lunghe 3.4 Posizioni corte 1. Attività 2.785 1.1 Titoli di debito 1.2 Crediti 2.785 1.3 Altre attività 2. Passività 2.1 Debiti 2.818 2.818 2.2 Titoli di debito 2.3 Altre passività 3. Derivati finanziari Opzioni 3.1 Posizioni lunghe 3.2 Posizioni corte Altri derivati 3.3 Posizioni lunghe 3.4 Posizioni corte 238 Durata indeterminata Oltre 10 anni Da oltre 5 anni fino a 10 anni Da oltre 1 anno fino a 5 anni Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Fino a 3 mesi A vista USD VOCI/DURATA RESIDUA 1.220 7.015 180.341 2.2 Titoli di debito Durata indeterminata 227.579 Oltre 10 anni 36.893 250.577 270.363 9.949 Da oltre 5 anni fino a 10 anni Fino a 3 mesi 30.008.115 3.549.601 29.737.752 Da oltre 1 anno fino a 5 anni 226.707 1.1 Titoli di debito Da oltre 6 mesi fino a 1 anno 1. Attività A vista VOCI/DURATA RESIDUA Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi EURO Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 2.Modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di tasso di interesse Finaosta S.p.A. per la quantificazione del rischio tasso, adotta la metodologia semplificata proposta nell'Allegato M del Capitolo V, Parte Prima, Sezione XI della Circolare 216/96 di Banca d’Italia, ed utilizza, quindi, l'algoritmo previsto dalle Istruzioni di Vigilanza, definito come rapporto tra la sommatoria delle esposizioni ponderate esposte al rischio di tasso e il Patrimonio di Vigilanza. Le attività e passività sono ripartite negli scaglioni temporali indicati nella Circolare 217/96; in particolare le attività si distingue tra posizioni: • a tasso fisso, classificate nelle fasce temporali in base alla loro vita residua; • a tasso variabile, ricondotte nelle diverse fasce temporali in base alla data di rinegoziazione del tasso di interesse • a tasso indeterminato. La ponderazione viene effettuata utilizzando i fattori indicati dalla normativa all'allegato M sopracitato: tali fattori sono ottenuti come prodotto tra una variazione ipotetica dei tassi – 200 punti base – e un’approssimazione della duration modificata relativa alle singole fasce. La somma algebrica delle posizioni nette delle 16 fasce temporali determina l’esposizione al rischio di tasso. L'importo ricavato viene rapportato al Patrimonio di Vigilanza ottenendo, così, l'indice di rischiosità, la cui soglia di attenzione è fissata da Banca d'Italia al 20%. Al 31.12.2014 tale indicatore risulta pari al 3,4%. Finaosta S.p.A. ha stabilito di quantificare la propria esposizione al rischio tasso di interesse, secondo la metodologia prudenziale descritta nel paragrafo precedente, con cadenza trimestrale, in modo da monitorare l’assorbimento di capitale interno a fronte di tale rischio e il relativo indicatore soglia. Nell’ambito del Processo ICAAP, Aosta Factor rileva periodicamente la propria esposizione al rischio di interesse mediante un’analisi della struttura per scadenze dell’attivo e del passivo. La misurazione dell’esposizione al rischio di interesse avviene, nell’ambito del Processo ICAAP, sulla base della metodologia semplificata proposta dalla regolamentazione (Circolare di Banca d’Italia 216/96, 7° aggiornamento (Capitolo V, Sezione XI, Allegato M) ) – modello del cash flow mapping/metodo delle fasce di vita residua. Al fine di implementare tale metodologia, Aosta Factor procede, su base semestrale, a: 1. identificare e determinare le valute rilevanti; 2. classificare le attività e le passività di natura finanziaria in fasce temporali; 3. determinare la posizione netta all’interno di ciascuna fascia e ponderarla per il relativo coefficiente; 4. determinare la somma delle posizioni nette ponderate per ciascuna fascia; 5. aggregare le esposizioni per le diverse valute in presenza di situazioni significative; 6. determinare l’indicatore di rischiosità e verificarne il rispetto della soglia indicata dall’Autorità di Vigilanza. 3.2.2 Rischio di prezzo INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Aspetti generali Il gruppo investe la liquidità in strumenti a breve equiparabili a cash mentre, per gli strumenti a medio periodo, utilizza polizze di capitalizzazione, preferendo attività non soggette alla negoziazione in mercati regolamentati. In virtù del tipo di portafoglio gestito, si è ritenuto di non approntare modelli di valutazione del VaR ai fini della stima della probabilità di perdite in eccesso rispetto a livelli fissati. 239 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 Nel portafoglio non sono presenti azioni di società quotate e strumenti derivati. 3.2.3 Rischio di cambio INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Aspetti generali Il rischio di cambio nel Gruppo risulta assolutamente marginale in riferimento unicamente alla controllata Aosta Factor S.p.A. vista la sporadicità e l’esiguità delle operazioni in valuta. Inoltre, gli aspetti contrattuali consentono sempre una rivalsa sul cedente per eventuali oneri legati al rischio di cambio. In caso di impiego in divisa, l’azienda provvede ad accendere una provvista correlata per valuta e scadenza, neutralizzando quindi il rischio potenziale anche a beneficio del cedente. Nell’esercizio 2014 la Società ha effettuato un’unica operazione di impiego in divisa fronteggiata da una provvista di pari valuta. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati Valute Voci Dollari USA Sterline Yen Dollari canadesi Franchi svizzeri 1. Attività finanziarie 1.1 Titoli di debito 1.2 Titoli di capitale 1.3 Crediti 2.785 1.4 Altre attività finanziarie 2. Altre attività 3. Passività finanziarie 3.1 Debiti 2.818 3.2 Titoli di debito 3.3 Altre passività finanziarie 4. Altre passività 5. Derivati 5.1 Posizioni lunghe 5.2 Posizioni corte Totale attività 2.785 Totale passività 2.818 Sbilancio - 2. 33 Modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di cambio Si rimanda a quanto già esposto negli “Aspetti generali”. 240 Altre valute Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 3.3 Rischi operativi INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo Relativamente a Finaosta la possibilità di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure a causa di eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l’altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell’operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione. Per rischio operativo si intende, dunque, la possibilità di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure a causa di eventi esogeni (risk driver). Si evidenzia che il rischio operativo è generato trasversalmente da tutte le funzioni aziendali. Al fine di mitigare questo rischio Finaosta S.p.A. ha proseguito anche nel corso del 2014 il sostanziale piano di rivisitazione delle procedure, concordato con la Direzione Generale, al fine di definire più puntualmente i controlli di primo livello che devono essere effettuati e sta realizzando in collaborazione con un fornitore esterno un sostanziale cambiamento del sistema informatico esistente. Il presidio sul rischio in analisi è garantito da: - controlli sulle singole attività di primo e secondo livello, definiti dalle procedure aziendali; - controlli di terzo livello a cura del Servizio Controllo Interno; - diffusione di una cultura aziendale improntata ai principi di onestà, correttezza e rispetto delle regole internamente definite (Codice Etico). Si ricorda, altresì, che le normative di Banca d’Italia relative ai sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari, sono disciplinate da apposita procedura interna; responsabile dell’intero procedimento è l’Ufficio Reclami, istituito presso la Direzione Legale e Contenzioso. Il Consiglio di Amministrazione riceve flussi informativi trimestrali, redatti dal Servizio Gestione Rischi, sul numero, importo ed esito dei reclami pervenuti. Con cadenza annuale, viene sottoposta all’approvazione del Consiglio anche una rendicontazione sull'attività di gestione dei reclami e sulle verifiche effettuate sul rispetto dei termini previsti dalla procedura per la tempestiva e corretta gestione dei singoli casi di reclamo, nonché per la gestione del procedimento presso l’ABF e/o il Conciliatore Bancario, redatta a cura della Direzione Legale e Contenzioso e oggetto di controllo da parte del Servizio Compliance. Con riferimento all’esercizio 2014, da detta relazione risulta che la Società ha ricevuto n. 3 reclami, tutti non accolti. Due dei reclami pervenuti sono stati promossi da mutuatari, persone fisiche, ed avevano ad oggetto la richiesta di imputazione a FINAOSTA S.p.A. del costo relativo al rinnovo dell’iscrizione ipotecaria; entrambi i reclami non sono stati accolti, in quanto il costo del rinnovo ipotecario, come previsto dal contratto di mutuo, è ad esclusivo carico della parte mutuataria. Il terzo reclamo è stato promosso da un cliente mutuatario, persona fisica, che contestava la correttezza del conteggio di estinzione anticipata effettuato da FINAOSTA S.p.A. alla data di estinzione del mutuo; la richiesta non è stata accolta in quanto non sono stati riscontrati errori nel calcolo dell’importo fatturato a titolo di estinzione anticipata del mutuo. Quanto al rischio di reputazione, con l'obiettivo di contenere specificatamente tale rischio, Finaosta S.p.A. ha 241 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 redatto il Codice Etico, aggiornato nel corso del 2014, volto a disciplinare i comportamenti, sia dell’azienda nel suo complesso, sia dei singoli dipendenti. La diffusione di una cultura aziendale improntata ai principi di onestà, correttezza e rispetto delle regole internamente definite può essere, infatti, considerata uno strumento di controllo del rischio di reputazione. Come previsto dalla normativa, è altresì data informativa del numero, ambito di applicazione ed esito dei reclami in un’apposita sezione del sito internet aziendale, aggiornata con periodicità annuale. Allo scopo di garantire il presidio sul rischio di reputazione e di non conformità per violazione di norme vengono poi effettuati controlli interni, secondo quanto previsto dalle singole procedure. In tale prospettiva, Finaosta S.p.A. si era dotata, nel corso del 2012, del Servizio Compliance, funzione di controllo di secondo livello, organizzata in struttura autonoma e indipendente, collocata in staff alla Direzione Generale, dedicata al presidio diretto del rischio di non conformità con riguardo a selezionate normative applicabili alla Società, nonché al presidio indiretto del medesimo rischio, con riguardo alle normative rimaste sotto la responsabilità delle Funzioni Aziendali competenti. Il Servizio Compliance, nel corso del 2014, ha svolto la propria attività nel rispetto del “Regolamento del Servizio Compliance”, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 19 dicembre 2012, e secondo quanto fissato dal “Programma delle attività 2014”, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 31 marzo 2014. Si segnala, inoltre, che in tale sede si è stabilito di: a) ampliare il perimetro normativo del Servizio Compliance, includendo tra le materie oggetto di presidio diretto la disciplina pubblicistica applicabile a Finaosta S.p.A. in quanto Società controllata dalla Regione autonoma della Valle d’Aosta, in tema di: c.d. DURC (documento unico di regolarità contributiva); c.d. anticorruzione (L. n. 190/2012); c.d. amministrazione trasparente (D. Lgs. n. 33/2013); b) rafforzare l’organico del Servizio Compliance, istituendo l’Ufficio Compliance e destinando ad esso una risorsa. Il Servizio Compliance ha finalizzato le proprie attività all’individuazione ed alla valutazione dei principali rischi di non conformità cui è esposta Finaosta S.p.A., verificando l’adeguatezza, l’effettività e l’efficacia dei presidi in essere, attraverso la revisione delle procedure organizzative e normative adottate dalla Società, nonché verificando la tenuta dei controlli previsti dalle stesse, al fine di approntare eventuali ulteriori misure di mitigazione del rischio di non conformità ritenute necessarie o opportune. Nell’ambito di tali misure si collocano anche le attività di : consulenza agli Organi di Vertice ed alle altre Funzioni Aziendali, con riferimento a tutte le normative che impattano sull’azienda, oggetto di presidio diretto ed indiretto; formazione del personale, che il Servizio Compliance ha svolto con particolare riferimento alle aree operative oggetto di aggiornamento e/o adeguamento normativo. In data 28 aprile 2015 il Servizio Compliance ha rendicontato al Consiglio di Amministrazione di Finaosta S.p.A. gli esiti della propria attività, concludendo per una valutazione complessiva del rischio compliance “Medio-Alta”, 242 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 in considerazione delle difficoltà interpretative ed applicative poste dalle richiamate discipline pubblicistiche aventi rilevante impatto sull’operatività aziendale. In pari data il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato il programma delle attività del Servizio Compliance per l’anno 2015. In linea con le disposizioni volte a rafforzare la gestione del rischio di non conformità, Finaosta S.p.A. si è dotata di un modello organizzativo finalizzato a presidiare i rischi connessi alla ricettazione, al riciclaggio e all’impiego di denaro, beni e utilità di provenienza illecita. Le disposizioni organizzative ed operative, nonché le procedure adottate sono rispondenti alle disposizioni legislative in materia. In particolare, è stata predisposta una procedura che disciplina i seguenti aspetti: • adeguata verifica della clientela; • valutazione del rischio; • gestione del rischio; • limitazione relative al trasferimento di denaro; • segnalazione di operazioni sospette. Tale complesso normativo, operativo e procedurale è finalizzato non solo ad adempiere alle inderogabili disposizioni di legge, ma anche ad evitare il coinvolgimento, anche inconsapevole, di Finaosta S.p.A. in fatti di riciclaggio e terrorismo. Ai fini della mitigazione del rischio assumono rilievo prioritario il coinvolgimento degli organi societari e il corretto adempimento degli obblighi che su questi ricadono. La Funzione Antiriciclaggio si è, inoltre, fatta promotrice, anche nel corso del 2014, di iniziative di formazione del personale rivolte all’intero organico aziendale. Particolare attenzione è stata dedicata, poi, al costante aggiornamento del personale sulle tematiche analizzate, anche mediante la consultazione on line di un’apposita sezione dell’intranet aziendale, predisposta e periodicamente aggiornata dalla Funzione Antiriciclaggio. Nella procedura interna inerente la normativa sull’antiriciclaggio ed il contrasto al terrorismo sono, inoltre, disciplinati i flussi informativi che periodicamente devono essere sottoposti all’attenzione dell’Alta Direzione, del Consiglio di Amministrazione, dell’Organismo di Vigilanza e del Collegio Sindacale, tra gli altri si evidenzia il report periodico contenente informazioni su: • numero e importo delle segnalazioni sospette pervenute alla Funzione Antiriciclaggio; • numero e importo delle segnalazioni sospette archiviate dal Responsabile Operazioni Sospette; • numero e importo delle segnalazioni sospette inoltrate all’UIF. Con riferimento all’ adeguata verifica clientela, si sottolinea che tale attività è stata svolta dall’Ufficio Monitoraggio Anagrafiche a diretto riporto di Servizio Gestione Rischi Funzione Antiriciclaggio dal suo insediamento (agosto 2013) sino alla riorganizzazione aziendale dell’agosto 2014 che ha visto la costituzione del Servizio Monitoraggio Crediti e l’assorbimento da parte di quest’ultimo dei compiti assegnati all’Ufficio Monitoraggio Anagrafiche. Al fine di garantire il proseguimento del monitoraggio costante dell’adeguata verifica della clientela, il cui presidio diretto spetta a Servizio Gestione Rischi Funzione Antiriciclaggio, ma operativamente è effettuato da Servizio Monitoraggio Crediti, Servizio Gestione Rischi Funzione Antiriciclaggio ha proposto alla Responsabile del Servizio Monitoraggio Crediti la formalizzazione di un “Accordo di Servizio” tra le due funzioni citate, avente 243 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 ad oggetto la pianificazione / rendicontazione semestrale delle controparti da convocare per gli adempimenti connessi al tema in oggetto. Tale Accordo è, ad oggi, a tutti gli effetti, operativo. La Funzione Antiriciclaggio ha predisposto una relazione annuale che evidenzia le principali attività effettuate nel 2014 e quelle pianificate per il 2015. Finaosta S.p.A. risponde, dunque, in modo responsabile alla complessità e pericolosità dei fenomeni di riciclaggio e di finanziamento al terrorismo, dedicando la massima attenzione alle azioni e agli strumenti di contrasto, nella consapevolezza che la ricerca della redditività e dell’efficienza debba essere coniugata con il presidio continuo ed efficace dell’integrità della struttura aziendale. La Società riserva assoluto impegno alle politiche volte a prevenire il proprio coinvolgimento in fenomeni di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo internazionale che possano danneggiarne reputazione e stabilità. Essa svolge le proprie attività in conformità alle disposizioni normative nazionali e comunitarie. Si dota ed aggiorna le proprie disposizioni interne, le procedure, i programmi di formazione, le attività di monitoraggio ed i controlli volti a garantire il rispetto della normativa vigente da parte del personale, degli amministratori, dei sindaci. Si evidenzia, infine, che, è proseguita, da parte del Servizio Gestione Rischi, l’attività di rilevazione delle perdite operative con la finalità di identificare e classificare i rischi in macrocategorie così da supportare la metodologia quantitativa di base con una valutazione qualitativa degli eventi di perdita riconducibili al rischio operativo. L'archiviazione sistematica degli eventi di perdita consente, nel tempo, una migliore comprensione dei fattori da cui origina il rischio operativo, così da consentire l'impostazione di adeguate politiche di contenimento, controllo e copertura del rischio al fine di ridurre l'esposizione al rischio stesso. Tale processo gestionale richiede: − la preventiva identificazione e classificazione dei rischi operativi, connessi con l'attività di Finaosta S.p.A.; − la costruzione di una base dati funzionale alle successive analisi. Finaosta S.p.A. ha definito il concetto di perdita operativa effettiva riferendosi a flussi economici e patrimoniali negativi, indipendentemente dall'importo (non sono, quindi, indicate soglie), caratterizzati da: − certezza della quantificazione dell'ammontare in quanto passati a conto economico, con l'inclusione degli accantonamenti specifici e l'esclusione di quegli accantonamenti generici per i quali Finaosta S.p.A. non è in grado di ricondurre determinati e specifici eventi a “porzione” di tali accantonamenti. Il criterio guida è, quindi, l’avvenuto impatto sul conto economico. La registrazione della perdita può non coincidere con l’effettiva perdita lorda; nel database le perdite operative sono censite al lordo dei rimborsi. − riconducibilità all'evento, direttamente o attraverso rilevazioni gestionali. La riconducibilità diretta vale sia per la perdita che per le eventuali spese – fatturate da terzi - sostenute per la risoluzione dell’evento. − non dovuti a compensazioni di costi o ricavi di esercizio erroneamente valutati; − non dovuti all'introduzione di normativa retroattiva. La fase di identificazione dei rischi e la loro classificazione in macrocategorie consentono la raccolta dei dati da inserire nel database perdite operative aziendali. L'identificazione delle determinanti del rischio (risk driver) e degli eventi generatori del rischio (event types) è stata effettuata prendendo a modello gli schemi proposti dal Comitato di Basilea e recepiti dall'Allegato A e C della Circolare di Banca d'Italia 263/2006, Parte Quarta, Titolo II, Capitolo 5. Le linee guida fornite dall'Osservatorio del database italiano delle perdite operative, in forma abbreviata DIPO, sono risultate essere un utile strumento per la mappatura degli event types. 244 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 L'iter di rilevazione delle perdite operative prevede che la Direzione Amministrazione e Finanza rilevi la perdita, connessa con uno degli eventi event types mappati, è, quindi, responsabile della correttezza del dato segnalato. Con cadenza trimestrale il Servizio Gestione Rischi richiede alla Direzione Amministrazione e Finanza l’elenco delle perdite operative rilevate, compila, con il supporto della Direzione generatrice dell'evento di perdita, e sulla base delle informazioni disponibili, una scheda di sintesi contenente i dati che descrivono cause e circostanze in cui si è verificato l'evento; in seguito, alimenta il database perdite operative. Le fonti di tipo contabile richiedono, infatti, un processo di arricchimento informativo, a garanzia della completezza del loro contenuto. A tal fine viene redatta la scheda evento di perdita, valorizzata utilizzando le codifiche dei risk driver, degli event types e dei loss event types, descritte del manuale database perdite operative. Nel caso in cui la perdita sia imputabile a più direzioni si attribuisce la stessa in base al criterio della prevalenza conseguente alle varie attività/responsabilità disciplinate nelle procedure di riferimento. Le principali informazioni valorizzate nella scheda evento sono: - dati sulla perdita, valore lordo, accantonamenti stimati, eventuali recuperi attesi, tipologia di esborso (esempio: risarcimento danni, multa, interessi legali, furto, danni), breve descrizione dell'evento che ha causato la perdita; - dati sulla direzione che ha generato la perdita, ogni perdita deve essere riferita, per quanto possibile, alla direzione, area e fase di attività generatrice della perdita; - dati sui fattori di rischio cui la perdita è riconducibile; - dati sugli eventi di rischio cui la perdita è riconducibile; - dati su eventuali rimborsi ricevuti grazie a polizze di assicurazione di copertura. Si evidenzia che le perdite operative sono tracciate e clusterizzate nel relativo database a partire dal 2010. La graduale rilevazione di tali dati permetterà di: - valutare l'adeguatezza dei controlli presenti nelle procedure; - verificare le modalità di contabilizzazione delle perdite, in modo da poter ottenere una riconducibilità più immediata agli eventi di perdita stessi; - migliorare il presidio sul rischio operativo sulla società. La progressiva costruzione di un database sulle perdite consentirà di migliorare, nel tempo, la gestione del rischio in esame. Le rilevazioni gestionali saranno analizzate anche sulla base delle seguenti variabili: - la probabilità del rischio, cioè la frequenza di accadimento del rischio (frequency); - la gravità degli effetti, ossia l'impatto economico delle perdite che sorgono per ogni evento considerato (severity). Con cadenza trimestrale, il Servizio Gestione Rischi predispone una reportistica informativa per il Consiglio di Amministrazione. Si sottolinea che le perdite operative sono state tracciate e clusterizzate nel relativo database a partire dal 01.01.2010, l’analisi svolta ha dimostrato che l’ammontare di perdite effettivamente riscontrate annualmente è ampiamente coperta dal requisito patrimoniale determinato con il metodo base. Con riferimento alla misurazione del requisito prudenziale a fronte del rischio operativo l’intermediario adotta la stessa metodologia scelta per il calcolo del requisito patrimoniale, ossia il metodo base (Basic Indicator Approach 245 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 – BIA). Il requisito patrimoniale a fronte del rischio operativo viene misurato applicando il coefficiente regolamentare del 15% alla media delle ultime tre osservazioni su base annuale del margine di intermediazione riferite alla situazione di fine esercizio (31 dicembre), determinato in base ai principi contabili internazionali IAS/ IFRS.Per quanto concerne Aosta Factor S.p.A., in base alle definizioni di Basilea II, recepite in seguito anche da ABI e Banca d’Italia, il rischio operativo è il rischio di perdite derivate da processi inadeguati o inefficaci, dai sistemi informativi, dal personale o da eventi esterni. Poiché il rischio operativo origina da eventi estremamente eterogenei, è necessario procedere ad una classificazione di eventi di rischio, che deve partire da un’analisi molto dettagliata di tutti i microprocessi operativi per individuare i fenomeni che li generano e rendere possibile una rilevazione sistematica degli eventi pregiudizievoli e delle perdite sopportate. A tale scopo, Aosta Factor ha definito una mappa dei processi aziendali (articolata in aree, macroprocessi e processi), cui sono state ricollegate le diverse procedure operative, e una classificazione degli eventi pregiudizievoli (risk event) specifici per la propria attività, sulla base di una griglia proposta da Assifact, Associazione italiana per il factoring, nell’ambito del Progetto GRIFO - Governo dei rischi operativi nel factoring. Tale modello supporta un’attività di assessment periodico della rilevanza (peso/frequenza) dei singoli risk event. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA In riferimento a Finaosta S.p.A. il capitale interno a fronte del rischio operativo, quantificato secondo il metodo Base, al 31.12.2014 risulta pari a 2,9 milioni di euro, con un'incidenza sul Patrimonio di Vigilanza dell’1,5%. Nel corso dell’esercizio non sono transitati in conto economico costi significativi relativi a multe o sanzioni derivanti da rischi operativi. Ai fini della misurazione del rischio operativo, Aosta Factor adotta il metodo base (BIA – Basic Indicator Approach), proposto dall’Autorità di Vigilanza. Il requisito patrimoniale a fronte del rischio operativo al 31.12.2014 è pari a 1,02 milioni di euro pari al 15% della media dei margini di intermediazione 2012-2014, di € 6,8 milioni di euro. 3.4 Rischio liquidità INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità Il rischio di liquidità rappresenta l’eventualità che Finaosta S.p.A. non sia in grado di adempiere alle proprie obbligazioni alla loro scadenza, con specifico riferimento agli impegni di cassa. Il rischio di liquidità si manifesta in genere sotto forma di inadempimento ai propri impegni di pagamento, che può essere causato da incapacità di reperire fondi (Funding Liquidity Risk), ovvero dalla presenza di limiti allo smobilizzo delle attività (Market Liquidity Risk). Nell’ambito dei rischi di liquidità si ricomprende anche il rischio di fronteggiare i propri impegni di pagamento a costi non di mercato, ossia sostenendo un elevato costo della provvista, ovvero (e talora in modo concomitante) incorrendo in perdite in conto capitale in caso di smobilizzo di attività. Risulta fondamentale ricordare il tipo di operatività che Finaosta S.p.A. svolge. La Regione Autonoma Valle d'Aosta, socio unico, fornisce, di norma, la provvista tramite la costituzione di appositi Fondi di Rotazione. Finaosta S.p.A. provvede alla gestione degli stessi erogando i finanziamenti secondo quanto sancito nelle leggi regionali di riferimento. La parte di Fondo non impegnata, se ritenuto opportuno a 246 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 seguito dell’analisi degli impegni ad erogare, viene investita. Le convenzioni prevedono la possibilità di rescissione con un preavviso di 90 giorni. Le fonti di finanziamento, al 31.12.2014, sono identificabili prevalentemente nel socio unico R.A.V.A.; per specifiche operazioni Finaosta S.p.A. ha fatto ricorso all’indebitamento presso Cassa Depositi e Prestiti e C.V.A. S.p.A. come da mandato conferito con le DGR 453/2011 e 1465/2012. Il processo di gestione del rischio di liquidità è disciplinato nella procedura “Gestione della Tesoreria” nella quale sono descritte le modalità di svolgimento delle attività sui mercati finanziari, la gestione del profilo di rischiorendimento e l’amministrazione degli strumenti finanziari detenuti per conto proprio e di terzi. La gestione del processo è ispirata a criteri di sana e prudente gestione; in tal senso, si definisce “sana” in quanto orientata alle migliori opportunità imprenditoriali e rispettosa delle normative vigenti, e “prudente” in quanto privilegia un profilo rischio/rendimento tale da non determinare situazioni di squilibrio finanziario all’interno della Società. Il processo è articolato in tre fasi operative: - Gestione liquidità: si riferisce all’analisi ed alla programmazione dei flussi in entrata ed in uscita, all’utilizzo di un corretto mix di strumenti tali da bilanciare le scadenze dell’attivo e del passivo dello Stato Patrimoniale, senza che questo vada a discapito della redditività complessiva dell’azienda; - Impiego della liquidità: attiene alla creazione ed alla gestione di un portafoglio di strumenti finanziari in linea con le indicazioni provenienti, tempo per tempo, dagli Organi Amministrativi; - Gestione Amministrativa: attiene allo svolgimento di attività necessarie per il rispetto degli adempimenti contabili e non, finalizzati alla riconciliazione delle operazioni, nel rispetto delle disposizioni legislative ed interne. La struttura organizzativa preposta alla gestione della liquidità è individuata nel Servizio Finanza, facente capo alla Direzione Amministrazione e Finanza, che opera sulla base delle indicazioni, tempo per tempo, fornite dal Consiglio di Amministrazione. Nel documento “Politiche di Assunzione dei Rischi”, predisposto dal Servizio Gestione Rischi per conto della Direzione Generale e annualmente sottoposto all’approvazione del Consiglio di Amministrazione, sono individuate le tipologie di controparti e strumenti finanziari ammessi, sono fissate le policies di gestione del rischio di liquidità e la soglia di risk tolerance ammessa. Con riferimento a quest’ultima si evidenzia che la soglia di propensione al rischio è stata fissata dal Consiglio di Amministrazione ad un livello di rischio “basso”. Il controllo del rispetto dei mantenimento dei limiti stabiliti nelle “Politiche di Assunzione dei Rischi” è demandato al Servizio Gestione Rischi. La Direzione Generale e il Consiglio di Amministrazione sono informati dalla Direzione Amministrazione e Finanza sullo stato della gestione della liquidità tramite appositi report. Il Servizio Finanza fornisce alla Direzione Generale, con cadenza mensile, e al Consiglio di Amministrazione trimestralmente un rapporto sullo stato della liquidità, nel quale sono evidenziati per singolo istituto di credito, intermediario finanziario e compagnia di assicurazione: - la giacenza su conto corrente e tasso di interesse applicato; - l'esposizione in pronti contro termine; - l'esposizione in carte commerciali; - l'esposizione polizze di capitalizzazione; - l'esposizione titoli pubblici e obbligazioni (residuale); 247 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 - il dettaglio e il riepilogo sulle polizze di capitalizzazione; - la tabella dei tassi applicati nell’ultimo mese per la liquidità. Il Servizio Gestione Rischi, con cadenza trimestrale, predispone una reportistica per l’Alta Direzione offrendo le seguenti analisi andamentali sulla liquidità gestita: - disponibilità; - distribuzione consistenze per tipologia di investimento; - disponibilità investite per controparti in relazione; - rispetto della soglie stabilite nelle “Politiche di Assunzione dei Rischi”. Si ricorda che Finaosta S.p.A. valuta qualitativamente il rischio in esame secondo la metodologia della Maturity Ladder; non viene invece quantificato l’assorbimento di capitale interno a fronte di tale rischio. Per quanto riguarda l’orizzonte temporale di riferimento, l’intermediario analizza sia il rischio di liquidità nel breve periodo (dipendente dal grado di solvibilità in un arco temporale ristretto), sia quello che si manifesta come squilibrio finanziario nel medio/lungo termine (trasformazione delle scadenze). Vista la tipologia di operatività svolta dalla Società, il tipo di strumenti ammessi alla compravendita sia per tipologia sia per controparte, la consistente percentuale di liquidità mantenuta sui conti correnti, il rischio di liquidità era stato stimato sino al 2012 medio – basso, tuttavia, considerando le recenti operazioni di indebitamento con CVA e CDP, il mancato rientro dei finanziamenti dovuto alle sospensioni, si ritiene di confermaree, in ottica prudenziale, il grado di rischio ad un livello MEDIO, già attribuito nell’esercizio 2013. Nel caso si riscontrasse un gap di liquidità sulla gestione dei fondi propri, evento che, peraltro, non si è mai verificato, l'intermediario ricorrerebbe, comunque, al mercato. La gestione della liquidità e della tesoreria di Aosta Factor è di competenza del Direttore Generale, che opera sulla base delle linee guida definite dal Consiglio di Amministrazione. Il Direttore Generale si avvale, per l’esecuzione e il controllo delle transazioni, delle strutture competenti dell’outsourcer Factorit. La politica della liquidità – formulata dal Direttore Generale – è approvata dal Consiglio di Amministrazione. Il Consiglio è informato periodicamente della situazione di liquidità della Società. Al riguardo Aosta Factor, pur nel rispetto delle proprie specificità, è allineata ai principi relativi alla governance del rischio di liquidità stabiliti dal documento del Comitato di Basilea, Principles for Sound Liquidity Risk Management and Supervision, del settembre 2008 (principi nn. 1-4), richiamato dal documento dello stesso Comitato, Basel III: International framework for liquidity risk measurement, standards and monitoring, del dicembre 2010. Si è inoltre tenuto conto, per quanto applicabile all’attività di factoring, dei principi di “governo e gestione del rischio di liquidità”, di cui alla Circolare Banca d’Italia, n.263/2006. La Società, pur avendo considerato analiticamente i contenuti della documentazione “Basilea III” prodotta dal Comitato di Basilea, ritiene invece di non dover calcolare i due ratios formulati nel documento del dicembre 2010 (Liquidity Coverage Ratio e Net Stable Funding Ratio), non detenendo riserve di liquidità dal lato dell’attivo, ma avvalendosi solo di fonti di provvista di liquidità rappresentate dai margini di fido inutilizzati verso la Capogruppo e il sistema bancario, e non avendo investimenti oltre il breve termine. Le linee guida deliberate dal Consiglio stabiliscono che la provvista finanziaria della Società debba essere articolata totalmente sul breve termine e con forme tecniche tali da escludere il rischio di cambio (provvista in valuta solo a fronte di analoghi impieghi) e da minimizzare il rischio di tasso, con operazioni a “tasso chiuso” (tipiche degli anticipi s.b.f., dei finanziamenti “denaro caldo” e delle polizze di credito commerciale) per durate da 15 giorni a massimo 3 mesi; eventuali operazioni di durata maggiore possono essere attivate solo in presenza di un corrispondente 248 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 impiego sulla clientela. Il Direttore Generale ha l’obbligo di riferire al Consiglio di Amministrazione, con cadenza quanto meno trimestrale, in ordine al totale dei fidi in essere, agli utilizzi per ciascuna forma tecnica ed al relativo costo pro tempore. L’attività svolta dall’outsourcer in materia di gestione della liquidità e della tesoreria è disciplinata da uno specifico Service Level Agreement che costituisce parte integrante del contratto di service. Il rischio di liquidità, che nel caso di Aosta Factor si configura come funding risk non essendovi né un’attività di trading né investimenti in valori mobiliari, è stato rilevato nell’ambito del Processo ICAAP mediante l’approccio dei flussi di cassa (maturity ladder). Il rischio è mitigato dalla presenza di entrate (incasso dei crediti) ed uscite (pagamento anticipato dei crediti) che normalmente si equivalgono nel caso di turnover costante. Per la società Pila S.p.a. gli strumenti finanziari attivi rappresentano l’impiego di temporanee eccedenze di liquidità investite in prodotti finanziari con scadenza nel breve periodo (o comunque rapidamente monetizzabili) i quali, si ritiene, non espongono la società ad alcun rischio finanziario apprezzabile stante la natura delle controparti e le condizioni contrattuali in linea con i riferimenti di mercato. Gli strumenti finanziari passivi sono rappresentati dalle fonti di finanziamento alle quali si è fatto ricorso per finanziare gli investimenti di lungo termine della società. Non si ritiene che la società sia esposta in misura apprezzabile al rischio liquidità in considerazione delle riserve di liquidità a disposizione e del cash flow che la gestione sociale è, ragionevolmente, in grado di generare. Inoltre il rapporto tra attività e passività a breve e quelle a lungo deve ritenersi assolutamente equilibrato. 249 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie. – Valuta di denominazione: EURO D a o lt re 7 gio rni a 15 gio rni D a o lt re 15 gio rni a 1 m e se D a o lt re 1 m es e f ino a 3 m e si 2 02 .5 27 5.88 9 2 3.216 98 .3 39 14 2.4 5 7 2 2 .69 7 5 1.113 192.578 5.889 23.216 98.339 142.457 16.544 39.465 6.152 11.648 20.155 13.143 85.357 16 0.214 4.25 7 41.178 116 .6 22 6 6.0 7 5 15 .98 3 2 9 .0 33 10 3 .6 25 9 5.00 4 5 6 7.96 4 28.362 4.209 V O C I/ S C A G LIO N I T E M P O R A LI A vist a A t t iv it à pe r c a ss a A .1 Tito li di Stato A .2 A ltri titoli di debito A .3 Finanziamenti A .4 A ltre A ttività P a s sivit à pe r c as s a B .1 9.949 15 8 .4 26 D a o lt re 3 a nni f ino a 5 a nni 112 .7 19 O lt re 5 anni 6 2 2.66 0 25.000 3.397 11.703 113.271 96.180 525.600 Debiti verso: - B anche - Enti finanziari - Clientela B .2 Tito li di debito B .3 A ltre passività 131.852 48 13.722 46.975 20.893 3.908 10.770 28.143 9.579 3.241 3.241 19.448 12.965 85.800 16.686 41.505 35.603 8.834 25.791 84.178 82.039 482.163 3 7 .04 5 8 11 3.30 1 3.39 9 2 9.53 5 O pe razio ni "f uo ri bila nc io " C.1 Da D a o lt re o lt re 3 D a o lt re 1 6 m e si m e si a nno f ino f ino a 1 f ino a 6 a 3 anni a nno m e si D a o lt re 1 gio rno a 7 gio rni Derivati finanziari co n scambio di capitrale - P o sizioni lunghe - P o sizioni co rte C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale - Differenziali po sitivi - Differenziali negativi C.3 Finanziamenti da ricevere - P o sizioni lunghe 10.000 - P o sizioni co rte C.4 10.000 Impegni irrevo cabili a erogare fo ndi - P o sizioni lunghe 811 - P o sizioni co rte C.5 Garanzie finanziarie rilasciate C.6 Garanzie finanziarie ricevute 27.045 250 3.301 3.399 19.535 D urat a indet e r m inat a Gruppo Finaosta S.p.A. 2. Bilancio consolidato 2014 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie. – Valuta di denominazione: USD V O C I/ S C A G LIO N I T E M P O R A LI A vist a D a o lt re 1 gio rno a 7 gio rni D a o lt re 7 gio rni a 15 gio rni D a o lt re 15 gio rni a 1 m e se A t t iv it à pe r c a ss a A .1 Tito li di Stato A .2 A ltri titoli di debito A .3 Finanziamenti A .4 A ltre A ttività 2 .8 18 2.818 P a s sivit à pe r c as s a B .1 2 .8 18 Debiti verso: - B anche 2.818 - Enti finanziari - Clientela B .2 Tito li di debito B .3 A ltre passività O pe razio ni "f uo ri bila nc io " C.1 Derivati finanziari co n scambio di capitrale - P o sizioni lunghe - P o sizioni co rte C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale - Differenziali po sitivi - Differenziali negativi C.3 Finanziamenti da ricevere - P o sizioni lunghe - P o sizioni co rte C.4 Impegni irrevo cabili a erogare fo ndi - P o sizioni lunghe - P o sizioni co rte C.5 D a o lt re 1 m es e f ino a 3 m e si Garanzie finanziarie rilasciate 251 Da D a o lt re o lt re 3 D a o lt re 1 6 m e si m e si a nno f ino f ino a 1 f ino a 6 a 3 anni a nno m e si D a o lt re 3 a nni f ino a 5 a nni O lt re 5 anni D urat a indet e r m inat a Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 Sezione 4 –Informazioni sul patrimonio 4.1 Il patrimonio dell'impresa Il Patrimonio aziendale è costituito dal capitale sociale e dalle riserve, a qualunque titolo costituite. 4.1.1. Informazioni di natura qualitativa Sotto il profilo regolamentare, la configurazione di patrimonio di Finaosta S.p.A. utilizzata è quella definita dalle disposizioni di vigilanza. Il rispetto su base continuativa dei requisiti patrimoniali minimi, monitorato regolarmente, rappresenta una condizione inderogabile dell’attività aziendale. Sotto il profilo della gestione del rischio, che rappresenta una delle funzioni fondamentali dell’attività di intermediazione, il patrimonio viene considerato come il principale presidio a fronte delle possibili perdite originate dai diversi rischi cui Finaosta S.p.A. è esposta. Aosta Factor è tenuta al rispetto dei requisiti patrimoniali minimi obbligatori, ai sensi del primo pilastro della normativa prudenziale (Circolare Banca d’Italia 216/96, 7° aggiornamento), con riferimento al rischio di credito e al rischio operativo. Il rischio di mercato, secondo la definizione fornita dalla normativa prudenziale, non è presente nell’attività di Aosta Factor, poiché la Società non detiene un portafoglio di negoziazione di vigilanza. Il rischio non rileva quindi ai fini della determinazione dei requisiti minimi obbligatori. Anche il rischio di cambio, secondo la definizione fornita dalla normativa prudenziale, non è presente nell’attività di Aosta Factor, poiché data l’operatività corrente la società presenta una “posizione netta aperta in cambi” riferita ad un’unica controparte dove gli impieghi in divisa sono fronteggiati da una provvista nella medesima valuta. 252 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 4.1.2 Informazioni di natura quantitativa 4.1.2.1. Patrimonio dell'impresa: composizione TOTALE TOTALE 31/12/2014 31/12/2013 VOCI/VALORI 1. Capitale 112.000 112.000 8.108 6.630 24.362 24.081 8.594 6.630 77.307 76.549 1.225 1.225 -605 -293 6.630 4.567 237.621 231.388 2. Sovrapprezzi di emissione 3. Riserve - di utili a)legale b)statutaria c)azioni proprie d)altre - altre 4. (Azioni proprie) 5. Riserve da valutazione - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Attività materiali - Attività immateriali - Copertura di investimenti esteri - Copertura dei flussi finanziari - Differenze di cambio - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - Leggi speciali di rivalutazione - Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti - Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto 6. Strumenti di capitale 7.Utile (perdita) desercizio TOTALE 4.2 Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza In tale sezione non vengono riportati i dati consolidati in quanto la normativa vigente non prevede le segnalazioni di vigilanza consolidata per gli intermediari finanziari ex art. 107 TUB che non fanno parte di un Gruppo bancario. 253 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 Sezione 5 – Prospetto analitico della redditività consolidata complessiva Importo Imposta lordo sul reddito Voci 10. Utile (Perdita) d'esercizio Importo netto X X 7.045 -464 152 -312 130. Totale altre componenti reddituali -464 152 -312 140 Redditività complessiva (voce 10 + 130) -464 152 6.733 Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico 20. Attività materiali 30. Attività immateriali 40. Piani a benefici definiti 50. Attività non correnti in via di dismissione: 60. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico 70. 80. Copertura di investimenti esteri: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni Differenze di cambio: a) 90. 100. variazioni di valore b) rigiro e conto economico c) altre variazioni Copertura dei flussi finanziari: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni Attività finanziarie disponibili per la vendita: a) b) variazioni di fair value rigiro e conto economico - rettifiche da deterioramento - utili / perdite da realizzo c) 110. 120. altre variazioni Attività non correnti in via di dismissione: a) variazioni di fair value b) rigiro e conto economico c) altre variazioni Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: a) b) variazioni di fair value rigiro e conto economico - rettifiche da deterioramento - utili / perdite da realizzo c) altre variazioni 150. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi 415 160. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo 254 6.318 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 Sezione 6 – Operazioni con parti correlate 6.1 – Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica Compensi ai dirigenti con responsabilità strategica 31/12/2014 31/12/2013 Amministratori 185 224 Collegio Sindacale 295 317 Direttori generali e altri dirigenti 917 942 1.398 1.483 TOTALE 6.2 – Crediti e garanzie rilasciate a favore di amministratori e sindaci: 31/12/2014 Tipologia parte correlata Credito diretto Amministratori Sindaci TOTALE 31/12/2013 Credito verso partecipate Totale Credito diretto Credito verso partecipate Totale 69 0 69 81 68 148 0 117 117 0 126 126 69 117 186 81 194 274 Si tratta esclusivamente di crediti, non vi sono garanzie rilasciate in favore di tali soggetti. 6.3 – Informazioni sulle transazioni con parti correlate Nella tabella seguente sono dettagliati i rapporti con parti correlate: Crediti verso clientela Tipologia Amministratori e Dirigenti con responsabilità strategica Finanziamenti a m/l Amministratori regionali Finanziamenti a m/l Regione Autonoma Valle d'Aosta Servizi finanziari Regione Autonoma Valle d'Aosta Mandato DGR 453/2011 148 8 9.821 Debiti Tipologia Regione Autonoma Valle d'Aosta Altri debiti verso clientela Interessi attivi e proventi assimilati Importo Tipologia 118.340 Importo 882.404 Importo Amministratori e Dirigenti con responsabilità strategica Interessi finanziamenti 1 Amministratori regionali Interessi finanziamenti 0 Regione Autonoma Valle d'Aosta Gestione fondi a rischio 10.506 Regione Autonoma Valle d'Aosta Rimborso interessi mutui DGR 453/2011 Interessi passivi e oneri assimilati Tipologia Regione Autonoma Valle d'Aosta Incremento fondi regionali Commissioni attive Tipologia Regione Autonoma Valle d'Aosta Gestione fondi non a rischio Altri proventi e oneri di gestione Tipologia Regione Autonoma Valle d'Aosta Affiti attivi Regione Autonoma Valle d'Aosta Recuperi di spesa 255 4.880 Importo 13.749 Importo 4.032 Importo 6 514 Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2014 Sezione 7 – Altri dettagli informativi 7.1 Corrispettivi spettanti per la revisione legale dei conti e per servizi diversi dalla revisione (Art. 2427, n. 16-bis Codice civile) Il corrispettivo di Gruppo erogato per l’anno 2014 alla società di revisione per la revisione legale dei conti ammonta a euro 84 mila. 256 Aosta Factor S.p.A. Situazione economico-patrimoniale 01/01/2014 – 31/12/2014 SITUAZIONE ECONOMICO-PATRIMONIALE DELLA SOCIETA’ AOSTA FACTOR S.p.A. 257 Aosta Factor S.p.A. Situazione economico-patrimoniale 01/01/2014 – 31/12/2014 STATO PATRIMONIALE VOCI DELL'ATTIVO 31/12/2014 10. 40. 60. 100. 110. 120. Cassa e disponibilità liquidite Attività finanziarie disponibili per la vendita Crediti Attività materiali Attività immateriali Attività fiscali a) correnti b) anticipate - di cui alla L. 214/2011 140. Altre attività 891 20.000 202.928.994 5.342 28.200 3.806.036 1.105.914 2.700.122 2.666.207 TOTALE ATTIVO VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 10. 70. 80. 90. 100. 110. 120. 160. 170. 180. 31/12/2013 789.241 2.441.764 2.407.787 64.362 37.151 206.853.825 188.610.521 31/12/2014 Debiti Passività fiscali a) correnti b) differite Passività associate ad attività in via di dismissione Altre passività Trattamento di fine rapporto del personale Fondi per rischi e oneri a) quiescenza e obblighi simili b) altri fondi Capitale Riserve Riserve da valutazione Utile (Perdita) d'esercizio TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 258 820 20.000 185.303.168 11.177 7.200 3.231.005 31/12/2013 169.392.326 2.146.887 1.370.995 775.892 156.334.297 2.015.841 1.233.869 781.972 3.571.620 170.882 79.856 0 79.856 780.214 142.244 79.666 0 79.666 14.993.000 14.279.717 -29.680 2.249.217 14.993.000 12.861.800 -14.458 1.417.917 206.853.825 188.610.521 Aosta Factor S.p.A. Situazione economico-patrimoniale 01/01/2014 – 31/12/2014 CONTO ECONOMICO VOCI 10. 20. 30. 40. 31/12/2014 31/12/2013 Interessi attivi e proventi assimilati Interessi passivi e oneri assimilati 6.186.700 -1.821.466 5.758.576 -2.013.897 MARGINE DI INTERESSE 4.365.234 3.744.679 Commissioni attive Commissioni passive 3.733.872 -174.088 2.862.620 -134.677 COMMISSIONI NETTE 3.559.784 2.727.943 MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 7.925.018 6.472.622 -2.128.473 -1.705.650 120. 130. 150. 160. Rettifiche di valore nette per deterioramento di a) attività finanziarie d) altre operazioni finanziarie Spese amministrative a) spese per il personale b) altre spese amministrative Rettifiche di valore nette su attività materiali Rettifiche di valore nette su attività immateriali Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri Altri proventi e oneri di gestione 180. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 100. 110. -2.128.473 0 -2.448.945 -1.201.926 -1.247.019 RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA -2.427.326 -1.220.967 -1.206.359 -9.061 -7.500 -191 31.591 -15.998 -1.800 71 36.799 3.362.439 2.358.718 -313 0 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'attività corrente 3.362.126 -1.112.909 2.358.718 -940.801 UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE 2.249.217 1.417.917 UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO 2.249.217 1.417.917 UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE 190. -1.705.650 0 259 Pila S.p.A. Situazione economico - patrimoniale 01/01/2014 – 31/12/2014 SITUAZIONE ECONOMICO - PATRIMONIALE DELLA SOCIETA’ PILA S.p.A. 260 Pila S.p.A. Situazione economico - patrimoniale 01/01/2014 – 31/12/2014 STATO PATRIMONIALE VOCI DELL'ATTIVO 31/12/2014 10. 40. 60. 100. 110. 120. Cassa e disponibilità liquidite Attività finanziarie disponibili per la vendita Crediti Attività materiali Attività immateriali Attività fiscali a) correnti b) anticipate 140. Altre attività 512.538 211.021 6.746.186 12.589.240 2.447.414 710.819 464.228 246.591 TOTALE ATTIVO VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 10. 20. 70. 90. 100. 110. 120. 150. 160. 170. 180. 31/12/2013 759.235 5.018 2.296.012 2.513.304 25.513.230 27.892.206 31/12/2014 Debiti Titoli in circolazione Passività fiscali a) correnti b) differite Altre passività Trattamento di fine rapporto del personale Fondi per rischi e oneri a) quiescenza e obblighi simili b) altri fondi Capitale Sovrapprezzi di emissione Riserve Riserve da valutazione Utile (Perdita) d'esercizio 582.734 218.116 7.069.228 14.066.670 2.677.901 764.253 31/12/2013 1.624.932 4.665.500 333.935 333.935 0 2.116.949 4.657.750 381.607 380.527 1.080 3.363.656 1.313.916 0 0 0 TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 261 4.867.052 1.123.920 75.841 0 75.841 8.993.498 6.183 5.588.382 -259.920 -116.851 8.993.498 6.183 5.065.591 -125.445 729.260 25.513.230 27.892.206 Pila S.p.A. Situazione economico - patrimoniale 01/01/2014 – 31/12/2014 CONTO ECONOMICO VOCI 10. 20. 31/12/2014 Interessi attivi e proventi assimilati Interessi passivi e oneri assimilati MARGINE DI INTERESSE 90. 31/12/2013 81.845 -127.629 72.867 -126.685 -45.784 -53.818 COMMISSIONI NETTE 0 0 Utile / Perdita da cessione o riacquisto di: a) attività finanziarie d) passività finanziarie 0 156 0 0 MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 156 0 -45.784 100. Rettifiche di valore nette per deterioramento di a) attività finanziarie d) altre operazioni finanziarie 110. Spese amministrative a) spese per il personale b) altre spese amministrative 120. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali 130. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali 160. Altri proventi e oneri di gestione -53.662 0 0 0 -1.823 -1.823 0 -14.705.127 -6.163.501 -8.541.626 RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE OPERATIVA 170. Utili (Perdite) delle partecipazioni 180. Utili (Perdite) da cessione di investimenti UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE 190. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'attività corrente -15.938.365 -6.398.744 -9.539.621 -4.337.166 -263.970 19.226.742 -4.651.860 -294.357 21.715.573 -125.305 775.506 0 26.420 0 10.148 -98.885 785.654 -17.967 -56.394 UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE -116.851 729.260 UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO -116.851 729.260 262 Finanziaria Regionale Valle d'Aosta S.p.A. - Società unipersonale Soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte della Regione Autonoma Valle d’Aosta. Sede legale: Via Festaz, 22 - Aosta Capitale sociale: euro 112.000.000,00 interamente versato Iscrizione Registro Imprese di Aosta e codice fiscale n. 00415280072 Elenco generale UIF n. 806 - Elenco speciale BANKIT n. 33050 VERBALE DELL'ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI DEL 13 LUGLIO 2015 L'anno duemilaquindici, il giorno tredici, del mese di luglio, alle ore undici, in Aosta - Via Festaz, 22 - si è riunita l'Assemblea Ordinaria dell’azionista della società, convocata in seconda convocazione per questo giorno, luogo e ora, per discutere e deliberare sul seguente: ORDINE DEL GIORNO 1) RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULLA GESTIONE, BILANCIO AL 31/12/2014 COSTITUITO DA STATO PATRIMONIALE, CONTO ECONOMICO E NOTA INTEGRATIVA - E RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE E DEL REVISORE LEGALE; 2) RINNOVO ORGANI SOCIALI E DETERMINAZIONE DEI COMPENSI. Assume la Presidenza il Presidente, dott. Giuseppe CILEA, funge da Segretario il Consigliere di amministrazione, dott.ssa Luisa VUILLERMOZ. Il Presidente constatato che: . l'Assemblea è stata regolarmente convocata in prima convocazione per il giorno 26 giugno 2015, in Aosta - Via Festaz, 22, alle ore undici ed in seconda convocazione per il giorno 13 luglio 2015, stessi luogo ed ora; . è presente l’azionista unico della società in persona del dott. Roberto NUVOLARI; . sono presenti i sottoelencati componenti il Consiglio di amministrazione: dott.ssa Luisa VUILLERMOZ e rag. Nicola ROSSET; . sono presenti i sottoelencati componenti il Collegio sindacale: rag. Oscar BETRAL, Presidente, dott. Adolfo GARBI e dott. Andrea LEONARDI, Sindaci effettivi; . scusa l’assenza il Consigliere di amministrazione, avv. Alberto VARALLO; . partecipano altresì alla riunione il dott. Ezio BONATTO e il dott. Paolo COMPOSTELLA della Società di revisione “Deloitte & Touche S.p.A.”, il dott. Christian HAUSHERR, Responsabile della Direzione Amministrazione e Finanza, il dott. Gabriele ACCORNERO, Responsabile della Direzione Uffici Esteri e Relazioni Esterne e il dott. Philip BALESTRINI, Responsabile del Servizio Bilancio, Vigilanza Banca d’Italia e Centrale Rischi; . la riunione è da considerarsi valida in seconda convocazione risultando rappresentato il 100% del capitale sociale di euro 112.000.000,00 ed essendo stati regolarmente depositati i titoli rappresentanti il suddetto capitale sociale, contenuti nei certificati azionari n. 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8, presso l’istituto di credito designato, come fa fede il biglietto di ammissione all'Assemblea rilasciato dall’Istituito bancario “UniCredit S.p.A.”, in data 10 giugno 2015. Il Presidente, prima di passare all'esame dell'ordine del giorno, rivolge un saluto al rappresentante dell'azionariato, ai componenti gli Organi sociali e agli altri intervenuti. Il Presidente dichiara, quindi, aperta la seduta e passa all'esame dell'ordine del giorno: I - RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULLA GESTIONE, BILANCIO AL 31/12/2014 COSTITUITO DA STATO PATRIMONIALE, CONTO ECONOMICO E NOTA INTEGRATIVA - E RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE E DEL REVISORE LEGALE Il Presidente, avuta la dispensa dall’azionista unico, omette la lettura della relazione del Consiglio di amministrazione sulla gestione, che si allega al presente verbale sotto la lettera A) e del bilancio al 31 dicembre 2014 costituito da stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa, che si allega al presente verbale sotto la lettera B), e fornisce una sintesi dei principali fatti e dati contenuti nei documenti sopra citati. Il Presidente si sofferma in particolare sulla gestione del rischio di credito e ricorda all’Assemblea che al 31 dicembre 2014 il portafoglio crediti è composto al 98% da posizioni in bonis e al 2% da crediti non performing. Il Presidente precisa che tale risultato ha risentito delle sospensioni del pagamento dei mutui regionali. A tale proposito, come indicato dalla Banca d’Italia, si è dato corso alla istituzione del Servizio di Monitoraggio Credito per consentire una più corretta valutazione della reale situazione economico-finanziaria di tali aziende che pur in bonis avevano utilizzato le suddette “misure anticrisi”. Il Presidente passa in seguito ad illustrare i principali key performance indicators della società soffermandosi in particolare sull’ammontare delle erogazioni che nell’esercizio 2014 ammontano a 1150 per 182 milioni di euro. Dopo essersi soffermato sulle attività del COA energia, del Forte di Bard, degli uffici esteri di Parigi e Bruxelles, della Ricerca, dei Leasing convenzionati, il Presidente passa quindi in rassegna le società partecipate in Gestione Ordinaria evidenziando per ogni società il risultato di esercizio e i principali fattori che lo hanno determinato: • Aosta Factor S.p.A. • Pila S.p.A. • Funivie Monte Bianco S.p.A. • Valfidi S.c. Il Presidente ricorda poi all’Assemblea l’elenco delle partecipate in Gestione Speciale che non rientrano nel bilancio della FINAOSTA perché non rappresentano un rischio per la stessa e, più precisamente: • CVA S.p.A. • Struttura Valle d’Aosta S.r.l. • COUP S.r.l. • NUV S.r.l. • Progetto Formazione S.c.r.l. • Courmayeur Mont Blanc Funivie S.p.A. • Cervino S.p.A. • Monterosa S.p.A. • Funivie Monte Bianco S.p.A. • Funivie Piccolo San Bernardo S.p.A. • Servizi Previdenziali Valle d’Aosta S.p.A. Il Presidente dopo aver ricordato l’operazione CVA - Casinò de la Vallée e gli impegni oggi presenti in merito alla stessa, informa che il bilancio della società chiude al 31 dicembre 2014 con un utile netto di euro 4.913.119, dopo aver operato rettifiche di valore nette su attività finanziarie per euro 1.744.333 ammortamenti e rettifiche di valore di attività materiali e immateriali per euro 731.323 e conteggiato imposte a carico dell’esercizio per euro 2.068.468. In merito ai fatti di rilievo successivi alla chiusura dell’esercizio, il Presidente ricorda all’Assemblea che in data 16 giugno 2015 è stato concesso un mutuo Bei di euro 100 milioni, stipulato per euro 40 milioni, finalizzato ad alimentare i fondi di rotazione. Tale mutuo è assistito da una fidejussione Unicredit rilasciata per un massimo di euro 115 milioni. L’importanza di tale operazione testimonia la fiducia del mercato nella solidità e solvibilità di FINAOSTA. Al termine dell’esposizione, il Presidente invita il rag. Oscar BETRAL - Presidente del Collegio sindacale - ad esporre all'Assemblea il testo della relazione del Collegio sindacale al bilancio d'esercizio, che si allega al presente verbale sotto le lettere C). Il Presidente invita, quindi, il dott. Ezio BONATTO della società “Deloitte & Touche S.p.A.” ad esporre all'Assemblea il testo della relazione della Società di revisione sul bilancio d'esercizio, che si allega al presente verbale sotto la lettera D). Il Presidente, quindi, propone all'Assemblea di accantonare l'utile conseguito al 31 dicembre 2014, pari a euro 4.913.119, a riserva legale per euro 245.656, a riserva statutaria per euro 1.228.280 ed euro 3.439.183 da destinarsi secondo le determinazioni dell'Assemblea. Al termine dell’esposizione del Presidente, il dott. Roberto NUVOLARI, in rappresentanza dell’unico azionista, esprime parere favorevole circa l’approvazione dei documenti posti a votazione proponendo la destinazione del residuo libero dell’utile d’esercizio a riserva straordinaria. A seguito di ciò il patrimonio netto della società ammonta a euro 223 milioni. Il Presidente ringraziando l’azionista per il suo intervento, pone a votazione i documenti sopra indicati per alzata di mano. L'ASSEMBLEA DELIBERA . di approvare i documenti posti a votazione (RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULLA GESTIONE, BILANCIO AL 31/12/2014 - COSTITUITO DA STATO PATRIMONIALE, CONTO ECONOMICO E NOTA INTEGRATIVA - E RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE E DEL REVISORE LEGALE) disponendo di accantonare l'utile conseguito al 31 dicembre 2014, pari a euro 4.913.119, a riserva legale per euro 245.656, a riserva statutaria per euro 1.228.280 e a riserva straordinaria per euro 3.439.183; . di prendere atto del contenuto del bilancio consolidato. II - RINNOVO ORGANI SOCIALI E DETERMINAZIONE DEI COMPENSI Prende la parola il dott. Roberto NUVOLARI, in rappresentanza dell’unico azionista, il quale propone di rinviare la trattazione del secondo punto all’ordine del giorno ad una prossima seduta dell’Assemblea ordinaria. L'ASSEMBLEA DELIBERA di rinviare l’esame del secondo punto all’ordine del giorno ad una prossima seduta, in data da definirsi. *** Null'altro essendovi da deliberare, la seduta è tolta alle ore dodici. Il Segretario Il Presidente (dott.ssa Luisa VUILLERMOZ) (dott. Giuseppe CILEA)