Finaosta 2014 - finaosta.com

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FINAOSTA S.p.A.
FINANZIARIA REGIONALE
VALLE D’AOSTA
SOCIETA’ PER AZIONI
BILANCIO D’ESERCIZIO
e
BILANCIO CONSOLIDATO
01.01.2014 - 31.12.2014
Società per Azioni uni personale con sede in Aosta
Codice Fiscale e Camera di Commercio di Aosta: 00415280072
Capitale Sociale: Euro 112.000.000.i.v.
Direzione e Coordinamento dell’Ente Regione Autonoma Valle d’Aosta
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
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Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
ENTI PARTECIPANTI AL CAPITALE
REGIONE AUTONOMA VALLE D’AOSTA
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Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
ORGANI SOCIALI
Consiglio di Amministrazione
PRESIDENTE
Giuseppe CILEA
CONSIGLIERI
Luisa VUILLERMOZ
Nicola ROSSET
Alberto VARALLO
Comitato Esecutivo
PRESIDENTE
Giuseppe CILEA
CONSIGLIERE
Alberto VARALLO
Collegio Sindacale
PRESIDENTE
Oscar BETRAL
SINDACI EFFETTIVI
Adolfo GARBI
Andrea LEONARDI
SINDACI SUPPLENTI
Federica PAESANI
Gennaro DE MARTINO
Direzione Generale
DIRETTORE GENERALE
Giuseppe CILEA
Società di Revisione
Deloitte & Touche S.p.A.
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Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
CONVOCAZIONE ASSEMBLEA
Vi comunichiamo che l'Assemblea Ordinaria dei Soci è convocata in Aosta, Via Festaz, n. 22, per il
giorno 26 giugno 2015, alle ore 11.00, in prima convocazione, e per il giorno 13 luglio 2015, stessi luogo ed ora, in
seconda convocazione, con il seguente ordine del giorno:
1) relazione del consiglio di amministrazione sulla gestione, bilancio al 31/12/2014 - costituito da stato
patrimoniale, conto economico e nota integrativa - e relazione del collegio sindacale e del revisore legale.
2) rinnovo organi sociali e determinazione dei compensi;
Per intervenire all'Assemblea l’azionista dovrà depositare le proprie azioni, nei modi e nei termini di
legge, presso la Sede legale in Aosta, Via Festaz n° 22, o presso l’Istituto UniCredit S.p.A..
Distinti saluti.
Il Presidente
(Dott. Giuseppe Cilea)
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Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
RELAZIONI
DI ACCOMPAGNAMENTO
AL BILANCIO D’ESERCIZIO
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Bilancio d’esercizio 2014
RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
SULLA GESTIONE
Signori Azionisti,
il bilancio dell’esercizio chiuso al 31.12.2014 è stato stilato con i criteri internazionali IAS / IFRS, così come prescritto
dalla vigente normativa in materia introdotta dal Decreto Legislativo n 38 del 28.02.2005 e successive modifiche ed in
applicazione delle istruzioni emanate, dalla Banca d’Italia in data 22.12.2014. In merito al perimetro di inclusione delle
attività su mandato regionale, il Consiglio di Amministrazione, confortato anche da un parere concorde della società di
revisione Deloitte & Touche S.p.A. e del Collegio Sindacale, deliberò in data 31.05.2006 di includere in bilancio tutte le
attività su mandato con l’esclusione delle operazioni il cui rischio ricade esclusivamente sulla Regione. Delle operazioni
escluse dal bilancio viene data separata evidenza nella parte D – Altre informazioni – della nota integrativa e, per
quanto concerne le partecipazioni in Gestione Speciale, separato commento nella presente relazione.
Il bilancio della società è costituito:
-
dallo stato patrimoniale;
-
dal conto economico;
-
dal prospetto della redditività complessiva;
-
dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto;
-
dal rendiconto finanziario;
-
dalla nota integrativa, redatta in prospettiva di continuità aziendale, che ha lo scopo di fornire l’illustrazione,
l’analisi e la comparazione con l’esercizio precedente di ogni voce di bilancio.
In relazione alla predisposizione del bilancio consolidato, in conformità ai principi contabili internazionali, secondo le
condizioni previste dal D.Lgs. 38/05, il perimetro di consolidamento accoglie le Società controllate Aosta Factor S.p.A.
e Pila S.p.A..
NOTE ECONOMICHE
Nel 2014 il sistema economico non ha mostrato sostanziali cambiamenti rispetto alla situazione di crisi manifestatasi a
decorrere dall’anno 2008. L’andamento dell'economia mondiale e del commercio internazionale nel corso del 2014 è
stato, infatti, certamente inferiore alle attese. La fase congiunturale ha ripreso slancio negli Stati Uniti e nel Regno
Unito, ma si è indebolita in Giappone e nelle economie emergenti. I rischi di un ulteriore rallentamento sono aumentati,
anche a seguito delle tensioni geopolitiche e del possibile aggravarsi di squilibri strutturali in alcuni Paesi emergenti.
L'assestamento del prezzo del petrolio ai bassi livelli attuali si prevede influisca moderatamente, anche se in senso
positivo, sulla crescita economica dei principali Paesi europei.
Anche le previsioni di crescita dell'economia globale per il 2015 restano incerte. Nonostante il ricordato calo del prezzo
del petrolio, il deprezzamento dell'euro e dello yen e il miglioramento della situazione economica statunitense, la
crescita economica globale non ha ancora fornito risultati rilevanti.
A livello globale, la crescita attesa è stata ridimensionata: nei prossimi due anni dovrebbe fermarsi al 3,5% nel 2015 e al
3,7% nel 2016. Le uniche notizie positive arrivano dagli Stati Uniti, che dovrebbero crescere del 3,6% nel 2015 e del
3,3% nel 2016, grazie a un incremento della domanda interna, mentre anche il Giappone ha patito nel 2014 due trimestri
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Bilancio d’esercizio 2014
consecutivi di contrazione. I principali organismi internazionali intravedono quindi un'accentuazione della divergenza
fra Stati Uniti da un lato e area Euro e Giappone dall'altro.
Nei Paesi emergenti e in via di sviluppo, la crescita dei prossimi due anni dovrebbe rimanere più o meno stabile, anche
se in realtà è stata soggetta a una riduzione delle stime per alcuni paesi tra cui la più significativa è la situazione in
Russia a causa dell'impatto del calo del prezzo del petrolio e le oscillazioni dei prezzi di altre materie prime con una
prevista crescita negativa nel 2015 e 2016 dovuta anche per effetto delle sanzioni internazionali.
Per l'Eurozona ci si aspettava un rimbalzo degli investimenti, che non si è verificato probabilmente a causa della
debolezza della domanda e delle esportazioni meno significativa nei confronti dei mercati emergenti. L'inflazione
dell'area euro è calata ancora a dimostrazione dei bassi livelli raggiunti dalla domanda interna.
Le preoccupazioni principali, in termini di effetti sulla crescita generale globale, vengono dall’Europa che costituisce il
blocco economico più rilevante, ma anche quello meno dinamico. La scarsissima avanzata dei prezzi nell’eurozona,
concomitante, in particolare, con l’inatteso rallentamento dell’economia tedesca negli ultimi mesi e la debole ripresa
dell’Italia da poco uscita dalla recessione, inducono alla prudenza sulle prospettive della crescita europea.
Risultano, tuttavia, interessanti gli andamenti economici di alcuni paesi europei quali Regno Unito, Spagna, Irlanda e
Portogallo. La Banca Centrale Europea, a sua volta, si è impegnata a garantire liquidità aggiuntive ai paesi dell’area
Euro, finalizzata a promuovere nuovi investimenti.
Per l'Italia, le stime sono state tagliate di mezzo punto percentuale sia per quest'anno sia per l'anno prossimo e
prevedono una crescita dello 0,4% nel 2015 e più robusta nel 2016 (Bankitalia 1,2% - FMI 0,8%), dopo una contrazione
dello 0,4% nel 2014 e dell'1,9% nel 2013. Resta, comunque, una incertezza sul raggiungimento degli obiettivi della
ripresa della spesa per investimenti, della domanda interna e dell’occupazione.
L’inflazione risente della domanda debole e del calo del prezzo del petrolio e si mantiene a livelli molto contenuti.
Le condizioni del credito alle imprese migliorano gradualmente, ma restano più difficili per quelle di minore
dimensione; i tassi di interesse medi sui nuovi prestiti sono scesi progressivamente, pur mantenendosi superiori a quelli
dell’area dell’euro. Fattori di domanda legati alla debolezza degli investimenti, unitamente alla percezione di un alto
rischio di credito per alcune categorie di imprese, frenano ancora la dinamica dei finanziamenti.
L’economia valdostana, anche nel 2014, è stata caratterizzata da una fase di debolezza. La stagnazione della domanda
interna continua a riflettersi sulla produzione industriale, pur in presenza di una lieve ripresa delle esportazioni. In
particolare ha pesato la congiuntura del settore costruzioni, che è rimasta negativa sia nella componente pubblica sia in
quella privata.
Il terziario ha continuato a risentire della debole domanda interna: sulle attività turistiche, peraltro confortanti, e su
quelle commerciali hanno influito anche le avverse condizioni climatiche estive.
Le previsioni formulate non registrano un significativo cambiamento della congiuntura, evidenziando aspettative ancora
preoccupanti, complice la stagnazione che si riscontra sui livelli produttivi e sulle esportazioni, ad eccezione del
manifatturiero in ripresa. Anche il terziario, e in particolare i servizi legati all’edilizia, confermano una perdurante
difficoltà ad uscire dalla crisi.
I livelli contenuti di attività e l’incertezza sui tempi della ripresa si rifletterebbero in un sostanziale ristagno degli
investimenti. Resta infatti all’80% la percentuale di imprese che non prevedono variazioni rispetto agli investimenti
programmati; permane sostanzialmente stabile al 63% il dato relativo al grado medio di utilizzo degli impianti, con il
settore manifatturiero che si distingue registrando una maggior tenuta.
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Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
Le condizioni dell’economia locale si riflettono anche sul mercato del lavoro, con un tasso di disoccupazione in
marginale crescita e con un aumento del numero di imprenditori che si dichiara propenso a ricorrere allo strumento
della Cassa Integrazione.
Con riferimento al credito alle imprese, occorre sottolineare come esso abbia continuato a contrarsi, seppur a ritmi
lievemente meno accentuati dello scorso anno. Ciononostante, in presenza di una domanda che rimane debole,
soprattutto nella componente per investimenti, il processo di irrigidimento dell’offerta creditizia si è arrestato nel corso
del 2014; nei confronti delle imprese più rischiose permane, tuttavia, un orientamento selettivo.
La Regione Autonoma Valle d’Aosta, al fine di continuare a fornire sostegno all’economia regionale, ha disposto con la
l.r. n. 13 del 2014 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione autonoma Valle
d’Aosta) la proroga, anche per l’anno 2015, di alcuni interventi già previsti dalla l.r. n. 1/2009 (Misure regionali
straordinarie ed urgenti in funzione anti-crisi per il sostegno alle famiglie e alle imprese) mantenendo, per alcune
attività produttive, dei parametri da rispettare per aver titolo alla presentazione della domanda di sospensione.
Tra gli interventi previsti vi è la possibilità di sospendere il pagamento delle rate dei finanziamenti contratti con
Finaosta S.p.A. in scadenza nel periodo compreso tra l’01.03.2015 e il 29.02.2016. Sono pervenute richieste di
sospensione per circa 1300 pratiche di mutuo, rispetto a circa 1500 richieste dell’anno precedente.
L’OPERATIVITA’ DI FINAOSTA
L’erogazione di finanziamenti (mutui e contributi) e la partecipazione a quote di capitale di imprese operanti nel
territorio regionale sono le attività caratteristiche della Vostra Società che opera sia con fondi propri, sia con fondi
regionali, per i quali vi può essere o non essere l’assunzione di rischio diretto, a seconda di quanto disciplinato dalle
convenzioni che regolamentano i rapporti con la Regione.
La gestione di progetti per conto della Regione Valle d’Aosta, l’attività di consulenza rivolta alla ristrutturazione e al
consolidamento del tessuto economico locale e il supporto all'attività delle società controllate sono state le tematiche
entro le quali si sono sviluppate le altre principali attività dell'esercizio chiuso al 31.12.2014.
In tutti i settori di intervento è ovviamente proseguita l'attività istruttoria, di finalizzazione e di "reporting" degli
interventi finanziari, articolati nelle varie tipologie, svolta sia in Gestione Ordinaria sia in regime convenzionato per
conto della Regione.
Il personale della società è inoltre sistematicamente coinvolto in varie Commissioni costituite per la definizione o
l'adeguamento degli strumenti normativi regionali.
Vi informiamo altresì che la Società non detiene né ha detenuto nel corso dell’esercizio, direttamente o indirettamente,
azioni proprie.
Gestione dei fondi propri (Gestione Ordinaria) e regionali (Gestione Speciale e Fondi di
rotazione)
Passando ad analizzare in dettaglio l’attività caratteristica della società e l’attività di gestione dei vari fondi, compresi
quelli non a rischio, si evidenzia che nel corso dell’esercizio di competenza sono stati erogati circa 182 milioni di euro
(per 1.150 interventi sotto forma di mutui, contributi e partecipazioni), che sommati a quelli degli anni precedenti
incrementano il totale delle erogazioni effettuate, a decorrere dall’esercizio 1982/1983, a oltre 3,4 miliardi di euro.
L’importo delle erogazioni è superiore a quello dello scorso anno di circa 29 milioni di euro, il numero si è
decrementato di 15 unità, quale effetto combinato dei nuovi interventi di anticipazione trattamenti di cassa integrazione
guadagni straordinaria, ai sensi della legge regionale 26 gennaio 2005, n.4, che vengono rimborsati a mano a mano che
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Bilancio d’esercizio 2014
l’INPS provvede al pagamento e della forte contrazione delle erogazioni di microcredito. Nei conteggi non sono state
considerate le erogazioni dei contributi per il sostegno economico nelle spese per il riscaldamento domestico (Bon de
Chauffage) che, a decorrere dal 2011, la Regione ha affidato a Finaosta. L’impegno per assolvere tale incarico si è
concretizzato in circa 7.500 erogazioni di Bon de Chauffage (49.300 nel 2013) per complessivi 2,5 milioni di euro (18,5
nel 2013). Analogamente non sono state considerate le erogazioni per il sostegno dato direttamente ai consumatori per
ridurre il costo dell’energia degli anni 2012 e 2013. Tale sovvenzione, erogata per la prima volta attraverso i fondi della
Gestione speciale, ha dato luogo a circa 77.600 erogazioni per un controvalore di 5,2 milioni di euro.
L’edilizia residenziale rimane sempre l’attività principale che occupa l’operatività della Società, con 632 erogazioni
(leggi 33/1973 capo I e 76/1984 confluite nella nuova legge quadro di settore 3/2013) per un controvalore pari a 34
milioni di euro; tra le attività economiche si evidenziano i diversi settori che fanno capo ai fondi della Gestione Speciale
(circa 270 interventi per complessivi 107,2 milioni di euro) e il settore turistico-ricettivo (alberghi e commercio) che ha
prodotto 36 erogazioni per un totale di 15,2 milioni di euro.
La tabella e il grafico seguente dettagliano l’operatività della Vostra società nell’esercizio 2014, riportando il numero e
gli importi delle diverse operazioni.
TABELLA RIEPILOGATIVA OPERATIVITA'
Gestione
Erogazioni
Rientri
Delibere
(migliaia di euro)
G.O.
L.R. 101/82*
L.R. 33/73
L.R. 03/13
L.R. 33/93
L.R. 43/96
L.R. 19/01
L.R. 6/03
L.R. 7/04
L.R. 29/06
Totali gestioni con
rischio diretto
n.
53
0
0
632
0
39
36
48
0
5
importo
10.128
0
0
34.138
0
1.952
15.239
8.113
0
208
capitale
25.533
87
4.299
50.274
34
1.052
5.021
2.013
79
16
interessi
3.164
7
642
5.898
2
348
1.245
264
4
21
n.
41
0
0
352
0
5
16
14
0
0
importo
9.028
0
0
33.638
0
1.002
7.019
1.317
0
0
813
69.778
88.408
11.595
428
52.004
G.S.
L.R. 46/85*
L.R. 84/93
L.R. 9/03*
L.R. DOCUP*
L.R. 11/02
DGR2121/09
L.R. 52/09
L.R. 14/2011
Totali gestioni
senza rischio
269
0
20
0
0
0
4
44
0
107.234
0
5.013
0
0
0
50
93
0
31.696
2.895
0
3
81
1
0
191
0
3.144
362
0
0
0
1
0
5
0
0
0
0
0
0
0
0
3
0
0
0
0
0
0
0
0
10
0
337
112.390
34.867
3.512
3
10
1.150
182.168
123.275
15.107
431
52.014
TOTALI
* = gestioni chiuse
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Bilancio d’esercizio 2014
A completamento dell’esposizione riportiamo le tabelle che riepilogano il numero delle erogazioni (quietanze incluse) e
gli importi delle erogazioni (gli importi sono espressi in migliaia di euro) nei vari anni a partire dalla data di
costituzione della Società.
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Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
NUMERO EROGAZIONI
1982/1983
12
8
72
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
di cui a
Totale rischio
52/09
diretto
0
92
84
1983/1984
15
27
243
24
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
309
282
1984/1985
27
39
246
80
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
392
353
1985/1986
18
62
175
90
148
0
23
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
516
431
1986/1987
21
43
247
95
593
0
22
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.021
956
1987/1988
15
36
242
182
852
0
70
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.397
1.291
1988/1989
30
14
213
204
909
0
55
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.425
1.356
1989/1990
18
44
184
189
736
0
26
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.197
1.127
1990/1991
21
98
257
186
930
0
27
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.519
1.394
1991/1992
22
31
170
217
976
0
41
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.457
1.385
1992/1993
79
21
173
272
923
0
46
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.514
1.447
1993/1994
99
19
197
291
893
0
48
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.547
1.480
1994/1995
54
33
151
168
890
0
35
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.331
1.263
1995/1996
48
77
120
220
713
0
36
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.214
1.101
1996/1997
94
65
159
253
710
0
15
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.296
1.216
1997/1998
66
76
125
244
647
0
15
11
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.184
1.093
1998/1999
70
55
129
190
638
0
24
26
0
2
14
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.148
1.055
1999/2000
117
99
86
202
594
0
25
38
2
4
32
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1.199
1.041
2000/2001
77
58
78
209
500
0
15
37
0
2
40
0
3
0
0
0
0
0
0
0
0
1.019
903
2001/2002
77
88
29
213
505
0
9
36
0
2
68
9
13
0
0
0
0
0
0
0
0
1.049
871
2002/2003
83
40
15
218
635
0
6
25
0
0
36
91
11
0
0
0
0
0
0
0
0
1.160
1.067
2003/2004
82
87
5
229
571
0
2
12
0
0
7
102
10
4
0
0
0
0
0
0
0
1.111
1.005
2004/2005
49
123
1
237
411
0
0
19
0
0
0
78
5
19
0
0
0
0
0
0
0
942
814
2005/2006
42
138
0
282
329
0
1
20
0
0
0
84
6
32
0
0
0
0
0
0
0
934
789
2006
23
86
0
146
252
0
0
13
1
0
0
56
4
18
0
0
0
0
0
0
0
599
508
2007
66
122
0
211
468
0
5
28
0
0
0
60
13
53
0
2
1
0
0
0
0
1.029
886
2008
50
106
0
238
612
0
0
25
0
0
0
85
12
88
5
0
2
3
1
0
0
1.227
1.104
2009
62
132
0
228
596
0
0
23
0
0
0
64
16
69
2
0
0
3
1
0
0
1.196
1.045
2010
85
92
0
224
636
0
0
40
0
0
0
53
20
48
1
0
0
2
6
5
55
1.267
1.093
2011
53
112
0
270
595
0
0
61
0
0
0
45
11
38
0
0
0
0
3
0
133
1.321
1.065
2012
86
41
0
194
545
0
0
60
0
0
0
61
8
25
0
0
0
0
2
5
147
1.174
976
2013
89
83
0
0
0
641
0
55
0
0
0
49
14
35
0
0
0
0
2
12
185
1.165
871
2014
53
269
0
0
0
632
0
39
0
0
0
36
20
48
0
0
0
0
5
4
44
1.150
813
546
568
3
10
197
873
166
477
8
2
3
8
20
26
564
36.101 30.889
Esercizi
Gestione Gestione
ordinaria * speciale** 101/82* 33/73* 76/84* 03/13*
Totali
1.803
2.424
*Gestioni a rischio diretto
** Gestione in parte a rischio
3.317
6.006 17.807 1.273
46/85 43/96*
Fondi di rotazione di cui alle seguenti leggi regionali
62/93 33/93* 22/98 19/01* 84/93 6/03* 7/04*
12
9/03 DOCUP
11/02 29/06* 2121/09
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
13
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
IMPORTO EROGAZIONI
Esercizi
Gestione Gestione
ordinaria* speciale** 101/82*
1.140
Fondi di rotazione di cui alle seguenti leggi regionali
33/73*
0
76/84*
0
03/13*
0
46/85 43/96* 62/93 33/93*
0
0
0
0
22/98
19/01*
84/93
0
6/03* 7/04* 9/03 DOCUP 11/02 29/06* 2121/09 52/09
2.545
5.377
1983/1984
1.540
10.486
3.590
1.911
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
17.528
7.042
1984/1985
1.582
8.422
3.708
3.180
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
16.893
8.470
1985/1986
3.083
13.663
3.018
3.621
4.269
0
6.728
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
34.382
13.990
1986/1987
2.711
10.010
4.996
6.589
17.471
0
5.004
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
46.781
31.767
1987/1988
2.174
6.564
6.079
9.746
20.941
0
10.358
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
55.861
38.940
1988/1989
4.676
3.993
5.654
11.338
22.759
0
4.887
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
53.308
44.427
1989/1990
2.965
15.764
4.137
14.253
16.613
0
1.103
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
54.835
37.967
1990/1991
3.291
13.650
7.370
16.563
23.878
0
2.237
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
66.990
51.103
1991/1992
3.333
21.667
6.019
20.993
20.023
0
4.136
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
76.170
50.367
1992/1993
12.911
13.350
5.763
20.335
23.874
0
6.755
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
82.989
62.884
1993/1994
10.860
17.068
7.630
18.936
20.296
0
4.406
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
79.197
57.722
1994/1995
14.770
62.617
6.208
13.133
19.199
0
3.040
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
118.967
53.310
1995/1996
12.911
40.161
4.785
11.899
13.202
0
5.872
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
88.830
42.797
1996/1997
13.720
30.765
6.923
12.702
16.253
0
994
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
81.357
49.598
1997/1998
11.502
36.679
4.855
13.374
14.476
0
2.680
750
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
84.316
44.957
1998/1999
23.943
36.110
5.697
9.663
15.725
0
5.873
1.292
0
272
739
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
99.312
56.591
1999/2000
53.245
27.592
3.593
13.457
14.362
0
3.748
1.418 2.582
157
1.747
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
121.901
86.232
2000/2001
15.716
430.008
3.207
10.712
12.416
0
1.519
1.956
0
28
2.375
0
697
0
0
0
0
0
0
0
0
478.633
44.035
2001/2002
18.846
24.603
1.550
14.015
12.665
0
861
1.526
0
35
4.478
813
2.901
0
0
0
0
0
0
0
0
82.293
49.450
2002/2003
13.239
5.970
1.253
10.440
18.815
0
326
731
0
0
2.355
15.312
3.473
0
0
0
0
0
0
0
0
71.914
59.790
2003/2004
17.835
13.767
354
6.734
17.337
0
46
481
0
0
274
17.603
2.610
243
0
0
0
0
0
0
0
77.284
60.587
2004/2005
18.091
20.570
65
6.119
12.265
0
0
870
0
0
0
12.204
678
2.350
0
0
0
0
0
0
0
73.212
51.964
2005/2006
13.379
20.969
0
7.398
11.445
0
191
1.135
0
0
0
15.300
1.428
3.030
0
0
0
0
0
0
0
74.275
51.687
2006
4.200
87.727
0
3.393
11.947
0
0
749
23
0
0
10.682
1.096
1.457
0
0
0
0
0
0
0
121.274
32.428
2007
6.320
66.112
0
5.353
21.340
0
4.385
1.872
0
0
0
15.167
4.049
7.816
0
42
77
0
0
0
0
132.533
57.868
2008
20.545
71.902
0
6.014
28.743
0
0
1.378
0
0
0
22.406
3.223
9.803 1.967
0
362
70
61
0
0
166.474
90.917
2009
11.920
98.905
0
6.384
28.956
0
0
937
0
0
0
14.926
6.147 10.679 209
0
0
30
31
0
0
179.124
74.042
2010
20.313
49.544
0
6.694
38.891
0
0
3.678
0
0
0
12.170
7.335
4.593
211
0
0
10
518
51
192
144.200
87.068
2011
18.513
43.803
0
8.087
34.597
0
0
4.229
0
0
0
11.019
4.314
2.895
0
0
0
0
272
0
536
128.265
79.612
2012
22.629
62.474
0
5.228
32.917
0
0
3.413
0
0
0
14.588
2.876
1.513
0
0
0
0
178
49
438
146.303
102.577
2013
26.700
78.260
0
0
0
32.053
0
2.904
0
0
0
10.506
3.010
4.368
0
0
0
0
150
112
388
158.451
98.640
2014
10.128
107.234
0
0
0
34.138
0
1.952
0
0
0
15.239
5.013
8.113
0
0
0
0
208
50
93
182.168
69.778
Totali
420.136 1.555.788 97.593 298.266 545.674 66.191 75.150 31.271 2.605
0
0
42
439
110
1.418
262
11.967 187.935 48.850 56.860 2.387
*Gestioni a rischio diretto
** Gestione in parte a rischio
0
14
0
0
0
0
0
0
9.062
di cui a
rischio
diretto
3.685
1982/1983
492
0
Totale
1.647 3.405.082 1.642.032
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
15
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
Servizio COA Energia
Le attività del COA energia (Centro Osservazione e Attività sull’energia) sono proseguite secondo lo specifico Piano di
Attività annuale concordato con l’Assessorato attività produttive, energia e politiche del lavoro e approvato con
deliberazione della Giunta regionale numero 356 del 28 marzo 2014.
Con riferimento alla pianificazione energetica si evidenzia nel 2014: i) l’approvazione da parte del Consiglio regionale,
in data 25 settembre 2014, del Piano Energetico Ambientale Regionale, la cui proposta era stata redatta e aggiornata dal
COA energia in collaborazione con i competenti uffici regionali; ii) la raccolta dati effettuata dal COA energia per il
periodo 2007-2013 relativa all’aggiornamento dei Bilanci Energetici Regionali la cui revisione è attualmente sospesa in
attesa dell’eventuale approvazione della metodologia nazionale di “Burden-Sharing”; iii) nell’ambito del progetto
europeo AlpBC, di cui Finaosta è partner, la redazione da parte del COA energia di un Piano energetico a scala
sovracomunale per l’area pilota della Comunità Montana Monte Cervino, oltre alla predisposizione di linee guida da
fornire agli altri Comuni della Regione per l’adozione di analoghi strumenti di pianificazione energetica.
Il COA energia è stato coinvolto, inoltre, nella redazione del disegno di legge che sostituirà la l.r. 26/2012, supportando
gli uffici regionali nello sviluppo ed aggiornamento del documento e della relativa relazione di accompagnamento, nella
valutazione della normativa nazionale ad essa correlata e nella condivisione del testo con i diversi soggetti interessati
(ordini e collegi professionali, uffici competenti sulle tematiche urbanistiche e legislative). Il testo di legge è stato
approvato dal Consiglio regionale in data 20 maggio 2015.
In tema di rendimento energetico nell’edilizia è continuato lo sviluppo e la gestione del sistema regionale di
certificazione energetica degli edifici, denominato “Beauclimat”, svolgendo, in particolare, le istruttorie di
accreditamento dei certificatori energetici, curando lo sviluppo del software che implementa la metodologia di calcolo
regionale per la determinazione delle prestazioni energetiche degli edifici e gestendo l’aggiornamento del “Portale
Energia” che costituisce l’interfaccia “web” utilizzato per la gestione del sistema.
Nel corso dell’esercizio è proseguita l’attività di divulgazione ai cittadini e agli enti locali, anche attraverso
l’aggiornamento dei dati statistici significativi nonché la consegna, a chi ne fa richiesta, delle targhe riportanti la classe
energetica dell’edificio certificato. Inoltre, il servizio COA ha fornito assistenza tecnica ai professionisti (1800 contatti
nel 2014) ed ha organizzato cinque incontri formativi su tematiche specialistiche connesse al rendimento energetico in
edilizia. Tra le varie attività è stato inoltre coordinato l’avvio del sistema dei controlli sui certificati energetici e sugli
impianti termici (predisponendo e aggiornando apposito applicativo web per la raccolta dati) ed è proseguita la
collaborazione con l’Assessorato competente per il supporto tecnico nella redazione delle proposte di deliberazioni.
Per quanto riguarda le attività di informazione, lo Sportello Info Energia Chez Nous ha registrato nel corso dell’anno
circa 1300 contatti fornendo consulenza generica od assistenza tecnica specifica in tema di energia a privati, enti locali,
imprese e professionisti. Il personale ha mantenuto aggiornata la sezione “Energia” del sito regionale ed ha fornito il
servizio di “newsletter” mensile con circa 513 iscritti a dicembre 2014.
Il servizio COA ha proseguito la collaborazione con l’Assessorato attività produttive, energia e politiche del lavoro
negli aspetti operativi connessi alla chiusura delle pratiche relative alla legge regionale 3/2006, poi sostituita dalla legge
regionale 26/2012, in particolare nelle istruttorie valutative e nella valutazione e gestione, assieme ad ARPA, di progetti
dimostrativi.
Infine, nel corso del 2014, il COA energia ha: i) fornito supporto tecnico a diversi tavoli di lavoro regionali e
interregionali; ii) provveduto ad effettuare le verifiche tecniche e le relative istruttorie per il bando promosso dalla
Camera valdostana delle imprese e delle professioni “Promozione ed efficienza energetica nel sistema territoriale
alpino: il corretto efficientamento energetico come vantaggio competitivo dell’impresa”.
16
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
Interventi in favore della ricerca e sviluppo
Nel corso dell’anno 2014 il Servizio Studi e Assistenza alle Imprese ha istruito 6 domande di contributo a valere sulla
legge regionale 7 dicembre 1993 n. 84, presentate presso l’Assessorato regionale Attività Produttive, Energia e Politiche
del Lavoro, di cui una è stata oggetto di rinuncia prima della conclusione dell’iter istruttorio.
A fronte di 5 domande di contributo valutate positivamente da parte del Comitato tecnico, la Giunta regionale ha
deliberato 4 contributi per 1,4 milioni di euro nei primi mesi del 2015 (una pratica è in attesa di deliberazione).
Nel corso del 2014 la Giunta regionale ha altresì deliberato le quote aggiuntive di contributo, a valere sui fondi PORFESR 2007/2013, per le aziende operanti nell’area industriale Cogne di Aosta e nella Pépinière d’Entreprises di PontSaint-Martin:
-
per il 2013 circa 0,6 milioni di euro relativi a tre progetti in corso di svolgimento;
-
per il 2014 circa 0,4 milioni di euro relativi a tre progetti in corso di svolgimento.
È stato verificato l’avanzamento di 13 progetti di ricerca e sviluppo e sono stati erogati contributi a favore di altrettante
aziende per un importo di circa 5 milioni di euro (rispetto ai 3 milioni di euro del 2013), di cui 4,7 milioni di euro a
valere su fondi regionali (comprensivi di 1,6 milioni di euro a favore di un’azienda che ha concluso due progetti negli
anni precedenti) e 0,3 milioni di euro a valere su fondi POR-FESR 2007/2013.
Per la valutazione tecnico-scientifica dei piani di ricerca e sviluppo il Servizio si è avvalso, come peraltro già avvenuto
negli anni passati, della collaborazione di alcuni dipartimenti del Politecnico di Torino, del Politecnico di Milano e
dell'Università degli Studi di Genova.
La legge regionale 23 dicembre 2014 n. 16, entrata in vigore il 1° gennaio 2015, ha previsto l’introduzione della
modalità di presentazione delle domande a bando (in sostituzione di quella a sportello) e ha abbassato i massimali di
contributo a 500.000 euro per le grandi imprese, 250.000 euro per le medie imprese e 125.000 euro per le piccole
imprese.
Interventi in favore delle nuove imprese innovative
Nel corso dell’anno 2014 il Servizio Studi e Assistenza alle Imprese ha istruito due pratiche, di cui una è stata ammessa
ai benefici della legge regionale 14 giugno 2011 n. 14 e una è stata archiviata in seguito a rinuncia da parte del
proponente prima della conclusione dell’iter istruttorio.
In seguito alle valutazioni del Comitato tecnico è stato deliberato un contributo a valere sulla L.R. 14/2011 per 0,3
milioni di euro.
Nell’esercizio 2014 non sono state effettuate erogazioni di contributo.
Presso Finaosta sono istituiti due fondi di dotazione per i contributi in favore delle nuove imprese innovative destinati,
rispettivamente, alle risorse comunitarie e alle risorse regionali.
La legge regionale 23 dicembre 2014 n. 16, entrata in vigore il 1° gennaio 2015, ha modificato la L.R. 14/2011, con
particolare riferimento a due aspetti:
-
il contributo massimo concedibile per impresa è passato da euro 300.000 a euro 150.000;
-
l’intensità massima dell’agevolazione è passata dal 75% al 60% delle spese ammissibili.
Nell’ambito delle attività connesse con la gestione della L.R. 14/2011, il Servizio Studi e Assistenza alle Imprese ha
svolto anche attività di assistenza alle imprese start-up interessate a insediarsi in Valle d’Aosta, interagendo con Vallée
d’Aoste Structure e con la Struttura regionale competente in materia d’industria, con particolare riferimento
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Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
all’applicazione della normativa comunitaria per la verifica della classificazione delle imprese in base alla dimensione
aziendale.
Interventi in regime di leasing convenzionato
Nell'ambito delle tradizionali attività di finanziamento a valere sull’art.5 della L.R. 7/2006 (Gestione Ordinaria), una
quota degna di nota continua ad essere rappresentata dagli interventi di locazione finanziaria mobiliare e immobiliare in
regime convenzionato con primarie società di leasing. Tali convenzioni consentono alle imprese che realizzano
investimenti nel territorio regionale di sottoscrivere contratti di leasing a condizioni particolarmente agevolate grazie
alla sottostante provvista finanziaria erogata da Finaosta S.p.A.. Le società di leasing ad oggi convenzionate sono:
Unicredit Leasing S.p.A., Mediocredito Italiano S.p.A.; Iccrea BancaImpresa S.p.A., Biella Leasing S.p.A., Ubi Leasing
S.p.A. e Alba Leasing S.p.A., la cui convenzione è stata formalizzata nel corso del mese di novembre 2014.
Nel corso dell’esercizio sono state effettuate erogazioni per un totale di circa euro 8 milioni (euro 21 milioni nel 2013) a
fronte di n. 45 operazioni di leasing agevolate (n. 49 nel precedente esercizio). Le nuove delibere nel corso
dell’esercizio ammontano a complessivi euro 6 milioni circa (euro 9 milioni nel 2013) per un totale di n. 39 nuove
operazioni (n. 33 nell’anno precedente).
Alla data di chiusura del bilancio l’accordato complessivo a favore delle società di leasing risultava essere pari a oltre
84 milioni di euro (n. 256 contratti) di cui 8 milioni di euro di impegni per provviste ancora da erogare (nel 2013
rispettivamente euro 88 milioni di accordato complessivo e euro 11 milioni di impegni da erogare).
Ad ottobre 2014 è stata sottoscritta una convenzione anche con Alba Leasing S.p.A. portando a 6 il numero
complessivo delle convenzioni in essere con le principali società operanti nel mercato del leasing.
Ufficio estero di Parigi – Maison du Val d’Aoste
L’Ufficio estero di Parigi, Ufficio di Promozione turistica e culturale della Regione Autonoma della Valle d’Aosta
Maison du Val d’Aoste, ha operato con continuità nella propria sede.
Le attività si sono sviluppate lungo i seguenti ambiti operativi:
•
informazione turistica
•
organizzazione di mostre di artisti valdostani
•
attività di promozione enogastronomica
•
attività di stage con l’inserimento di giovani valdostani
•
attività di public relation e lobby istituzionale
•
attività di gestione dell’immobile di proprietà e adempimenti tecnici e amministrativi inerenti: manutenzioni
ordinarie, straordinarie e gestione problematiche condominiali
•
sostegno a progetti di operatori valdostani principalmente nell’ambito di operazioni commerciali e culturali
A fronte dell’attività ordinaria di informazione turistica e accoglienza di seguito si riepilogano le principali attività extra
ordinarie sviluppate nell’esercizio.
Nel mese di gennaio l’Ufficio Maison du Val d’Aoste ha preso parte alla giornata organizzata dall’”Association des
Levalloisiens d’Origine Valdôtaine”, a Levallois-Perret e sempre a gennaio il Presidente della Regione ha accolto i
Presidenti delle Associazioni Emigrés per la consueta riunione annuale. Nella stessa data si è tenuto il vernissage della
mostra degli artisti Denise Ponziani e Angelo Lasagna “Couleurs, traditions, contes et comptines” e in tale occasione la
Maison du Val d’Aoste ha accolto tutti i valdostani arrivati a Parigi per partecipare a l’annuale manifestazione
dell’Arbre de Noël de l’Union valdôtaine de Paris.
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Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
Sempre nel mese di gennaio, sono stati confezionati e inviati alle agenzie di viaggio parigine, precedentemente
contattate dei dossier appositamente assemblati concernenti l’offerta turistica invernale del territorio valdostano,
Nel mese di febbraio l’Ufficio ha partecipato al Salone Internazionale dell’Agricoltura, dedicandosi al presidio costante
dello stand allestito per la suddetta manifestazione; oltre 700 mila persone hanno visitato il Salone apprezzando
notevolmente i prodotti valdostani.
L’Ufficio ha effettuato attività di comunicazione e promozione della Mostra “Au-delà des savoirs et des techniques”
organizzata dal Liceo Artistico di Aosta.
In occasione delle Journées de la Francophonie il personale dell’Ufficio è intervenuto, via webcam, al dibattito
organizzato presso il Salone delle Manifestazioni del Palazzo regionale illustrando i principali campi d’azione, gli
eventi organizzati presso l’Ufficio e l’opportunità per i giovani studenti valdostani di partecipare agli stages promossi
da FINAOSTA di concerto con la Regione.
Nel mese di marzo 2014 sono stati accolti gli alunni dell’Istituto Professionale Regionale Turistico di Saint-Vincent,
sono state loro illustrate la storia e le attività della Maison du Val d’Aosta, con particolare attenzione alle strategie di
marketing turistico portate avanti dalla Francia in campo mondiale e all’analisi del profilo tipo di turista francese.
Sempre nel mese di marzo è stata inaugurata la mostra “Au-delà des savoirs et des techniques”, realizzata in
collaborazione con gli studenti del Liceo Artistico di Aosta.
Nel mese di maggio, la Maison du Val d’Aoste ha partecipato, con un proprio stand promozionale, ai campionati
parigini della Pasta, tenutisi presso il ristorante “Da Fabio”.
Nel mese di maggio si è lavorato sulla preparazione della mostra “Codice Maquignaz dell’artista Gabriele Maquignaz
inaugurata nel mese di giugno. Sempre nel mese di giugno l’Ufficio ha provveduto a fornire il necessario supporto
tecnico e logistico all’Università La Sorbonne per l’organizzazione di un seminario di 300 persone in Valle d’Aosta e
inoltre si è aperta la “Semaine italienne de Paris” con l’installazione di uno stand della Maison du Val d’Aoste sulla
Place d’Italie, antistante il Municipio del tredicesimo arrondissement.
Ulteriori attività di rilievo sono state la partecipazione alla Festa della Musica, presso lo stand dell’ALOV a LevalloisPerret e l’incontro a Rugins, tra alcune aziende valdostane enogastronomiche e due dei più importanti importatori e
distributori operanti sul territorio francese.
Nel mese di luglio l’Ufficio ha partecipato al Days Off, presso la Cité de la Musique, con l’intento di proporre gruppi
musicali valdostani per l’edizione della Festa della Musica 2015. Si è inoltre effettuata la distribuzione dei cataloghi
della mostra “Codice Maquignaz” a 23 gallerie d’arte moderna di Parigi e si è tenuto un incontro con una delegazione
del Municipio del tredicesimo arrondissement al fine di incrementare la partecipazione di gruppi musicali e teatrali
valdostani in occasione dell’edizione 2015 della “Semaine italienne de Paris”.
Nel mese di agosto il personale della Maison è rientrato in Valle d’Aosta per partecipare alla trentanovesima Rencontre
valdôtaine des Emigrés che si è tenuta nel Comune di Pollein. Il mese di agosto si è concluso con un incontro con
l’Amministratore del sito internet della società “A spasso per Parigi” per definire la messa in rete delle iniziative
condotte dalla Maison du Val d’Aoste.
Nel mese di settembre si è lavorato per fornire assistenza tecnica all’Assessorato al Turismo per la partecipazione al
Salon Marbeuf e inoltre si è partecipato con attività di scouting all’IFTM (Salone professionale del turismo) a Porte de
Versailles.
Nel mese di ottobre l’Ufficio ha partecipato alla serata dedicata alla Valle d’Aosta, organizzata dalla Scuola di lingua
italiana a Parigi “Polimnia” presentando la Regione agli studenti e ai partecipanti presenti. Si è inoltre visitato il Sial
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Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
(Salone dell’industria agroalimentare) coordinando un incontro conoscitivo tra il direttore della suddetta manifestazione
e il rappresentante della Cooperativa Produttori Latte e Fontina.
In vista della settimana gastronomica valdostana presso il ristorante “il Settimo”, in programma per il mese di dicembre,
nel mese di novembre si è lavorato sull’organizzazione al fine di proporre un menù esclusivamente composto da portate
di cucina valdostana, e per definire gli aspetti di marketing relativi al lancio dell’evento. Nel mese di novembre si sono
registrati l’aumento della richiesta di prodotti valdostani da parte del mercato al dettaglio di Parigi, con particolare
riferimento ai vini e al miele, e un aumento considerevole della richiesta di informazioni circa l’offerta turistica
valdostana per la stagione invernale.
Il mese di dicembre è stato caratterizzato dalla preparazione del Salone Internazionale dell’Agricoltura concordando
con l’Assessorato le modalità di intervento. Si è inoltre tenuta la settimana gastronomica valdostana presso il ristorante
“Il Settimo” di Parigi. Il mese è stato caratterizzato dalla preparazione dell’edizione 2015 dell’Arbre di Noel con
particolare riferimento alla predisposizione della mostra dell’artista Gianfranco Anzola e agli aspetti organizzativi e
logistici.
Ufficio estero di Bruxelles – Bureau de Représentance de Bruxelles
Nel corso del 2014, l’Ufficio ha seguito direttamente l’avvio della nuova programmazione dell’Unione europea per il
periodo 2014-2020. In particolare, è continuata l’attività di reperimento, analisi ed elaborazione dei documenti
riguardanti i Programmi a gestione diretta comunitaria. La documentazione è stata inviata ai soggetti per i quali
l’Ufficio ritiene che le relative politiche di settore possano avere un’incidenza, con particolare riguardo ai programmi
concernenti le tematiche prioritarie del programma di maggioranza regionale: ambiente - attività produttive - beni
culturali - energia - istruzione - lavoro -trasporti - sanità - sicurezza - turismo - università.
L’Ufficio si è altresì impegnato a monitorare l’evoluzione dei nuovi pacchetti legislativi europei in materia di Politica di
Coesione e Politica Agricola Comune. Seguendo le linee di indirizzo delineate dalla Giunta regionale è stata dedicata
una particolare attenzione al settore turistico al quale è stata riconosciuta una dimensione orizzontale che attraversa
diversi programmi e politiche europee, dall’ambiente alle piccole e medie imprese, dalla ricerca alla cultura e alla
salvaguardia del patrimonio europeo.
Per quanto riguarda i programmi tematici, il personale dell’Ufficio ha provveduto all’aggiornamento della
documentazione resa disponibile sul sito web della Regione, sezione Europa, inserendovi i nuovi programmi adottati a
cavallo tra il 2013 e il 2014 e pubblicando regolarmente gli inviti a presentare proposte della Commissione europea.
L’Ufficio ha fornito assistenza tecnica alle strutture regionali anche per quanto riguarda i loro rapporti con gli organi,
gli organismi e gli uffici comunitari oltre che con Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Unione europea e ha
assicurato un collegamento costante con le altre rappresentanze regionali italiane, principalmente attraverso il
Coordinamento degli Uffici di Rappresentanza delle Regioni italiane a Bruxelles (URC) e tramite la partecipazione a
diversi incontri multilaterali.
Il personale dell’Ufficio ha, inoltre, risposto a richieste specifiche provenienti dalle Strutture regionali e riguardanti
aspetti particolari e più dettagliati della legislazione comunitaria e dei programmi a gestione diretta. Al fine di svolgere
tale attività al meglio, sono stati presi contatti con diversi rappresentanti delle Istituzioni europee e di altre
organizzazioni di interesse nel panorama comunitario.
L’Ufficio ha regolarmente portato avanti le attività di monitoraggio dell’evoluzione della legislazione e della
giurisprudenza comunitaria. L’analisi di tale evoluzione è stata costantemente inoltrata alle strutture regionali al fine di
rispondere alle esigenze specifiche di ciascun dipartimento od organo valdostano potenzialmente interessato.
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Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
L’Ufficio ha poi provveduto a tenere informate le Strutture regionali sulle procedure d’infrazione di rilevanza nazionale
e regionale.
Il secondo semestre del 2014 è stato poi segnato dalla Presidenza italiana dell’Unione che l’Ufficio ha seguito
direttamente partecipando agli eventi e alle riunioni organizzati dalla Rappresentanza Permanente e dal Coordinamento
informale degli Uffici di rappresentanza (URC). L’Ufficio si è impegnato in particolare a dare il proprio contributo in
materia di cultura e sanità e, durante il semestre italiano di Presidenza, sono stati organizzati due side events proprio su
queste tematiche.
La struttura di rappresentanza regionale, conformemente alle competenze affidategli con DGR n. 2158 del 25 luglio
2008, ha fornito supporto alla partecipazione e alle attività del rappresentante valdostano in seno al Comitato delle
Regioni, in particolare dal punto di vista logistico. In particolare, il referente FINAOSTA si è occupato direttamente
delle attività di assistenza e supporto al Presidente della Regione, dott. Augusto Rollandin, per quanto riguarda la
partecipazione ai lavori delle commissioni (ENVE, EDUC) e delle sedute plenarie. Il referente FINAOSTA ha, inoltre,
seguito direttamente i negoziati relativi all’accesso al gruppo politico Alleanza Europea del Comitato delle Regioni e si
è occupato del monitoraggio dei negoziati in vista del nuovo mandato del CdR che ha preso il via dal mese di febbraio
2015.
L’Ufficio ha infine seguito il processo di creazione della nuova Strategia Macroregionale Alpina (EUSALP)
partecipando direttamente alle conferenze e ai seminari di informazioni organizzati nel corso del 2014. Si segnalano in
questo senso la Conferenza degli Stakeholder del 1-2 dicembre 2014 e l’approvazione del parere del Comitato delle
Regioni “Una strategia regionale Alpina per l’Unione europea” durante la plenaria del 3-4 dicembre 2014. La Valle
d’Aosta ha partecipato direttamente alla creazione del parere grazie al lavoro svolto dal Presidente della Regione con il
supporto del Dipartimento Politiche Strutturali e Affari Europei e dell’Ufficio di Rappresentanza a Bruxelles.
EVENTI
Di concerto e in collaborazione con le Strutture regionali competenti e/o interessate, nonché con altri organismi del
tessuto economico valdostano, l’Ufficio ha realizzato diverse iniziative finalizzate alla promozione e allo sviluppo del
panorama regionale, con particolare riferimento ai settori del turismo e della produzione agroalimentare tipica.
Gli eventi a cui l’Ufficio ha preso parte sono i seguenti:
Festa dell’Europa, Journée portes ouverstes interinstitutionelle, 17 maggio 2014:
Come da tradizione ormai, l’Ufficio ha garantito anche quest’anno la partecipazione all’evento. Anche nell’edizione di
quest’anno lo stand istituzionale non ha compreso altri partner e lo staff dell’Ufficio si è concentrato sull’informazione
e sulla promozione dell’offerta turistica, culturale ed enogastronomica della Valle d’Aosta. Scopo generale della
manifestazione era quello di avvicinare i cittadini all’Unione Europea e farne conoscere le sue particolarità, non solo
istituzionali;
Open Days - Settimana europea della regioni e delle città, 6-9 ottobre 2014:
In occasione dell’edizione 2014 degli Open Days, l’Ufficio ha co-organizzato, in data 8 ottobre, l’atelier “L’approccio
cluster: vie innovative verso una rafforzata competitività regionale”, come partner associato del conglomerato Cluster
for Growth, composto dalla regione Umbria, dai voivodati polacchi di Swietokrzyskie e Podlaskie, dal comune turco di
Silivri, dall’Irlanda del Nord, dalla Navarra e dalla Regione di Bruxelles-Capitale. Per la Valle d’Aosta ha partecipato in
qualità di relatore il dott. Francesco Fionda dell’Assessorato Attività Produttive, Energia e Politiche del Lavoro.
L’evento, ospitato nella sede di rappresentanza dell’Irlanda del Nord ha voluto presentare gli aspetti politici della
gestione delle nuove Smart Specialisation Strategies a livello regionale e le buone pratiche in materia di cluster
d’impresa per l’innovazione e la crescita economica.
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Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
Nel corso del 2014 l’Ufficio ha, inoltre, proseguito la collaborazione con i responsabili degli Uffici di rappresentanza a
Bruxelles dell’Euroregione Alpi-Mediterraneo, anche mediante incontri informali periodici. L’Ufficio ha assicurato la
partecipazione attiva alle riunioni organizzate dalla Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Unione europea,
dall’Ambasciata italiana presso il Belgio, dall’Istituto italiano di cultura di Bruxelles, e, soprattutto, a quelle di
Coordinamento degli Uffici di Rappresentanza delle Regioni italiane a Bruxelles (URC), strumento informale che gli
uffici regionali italiani hanno formato per razionalizzare e ottimizzare le proprie attività.
Associazione Forte di Bard
Il 2014 ha rappresentato il nono esercizio dell’Associazione Forte di Bard, ente di diritto privato cui Finaosta S.p.A.
contribuisce operativamente, in veste di socio sostenitore, anche con l’inserimento di un proprio dirigente nel Consiglio
di Amministrazione in veste di Consigliere Delegato e con la prestazione di servizi di management. L’Associazione
annovera in quote paritarie tra i suoi soci fondatori la Regione Valle d’Aosta e le due Fondazioni bancarie private
Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT. I risultati conseguiti nel corso del 2014, anche in considerazione della
contrazione delle risorse messe a disposizione da parte dei soci, ammontano a circa 280 mila visitatori, dato in crescita
rispetto all’esercizio precedente, anche grazie ai progetti straordinari relativi alla Mostra “Montserrat. Capolavori
dell’Abbazia” e alla produzione cinematografica “Avengers” e sono da considerarsi soddisfacenti in termini di gestione
economica delle entrate, di perseguimento degli obiettivi di contenimento dei costi e di riscontri da parte dei media di
settore e con un feedback di ben 9620 secondi Radio, 12200 secondi TV e 1071 articoli di stampa. L’anno in esame è
stato caratterizzato da 5 eventi espositivi di grande valore artistico-culturale concretizzatisi nella Grande Mostra
“Montserrat. Opere maggiori dell’Abbazia” che ha consuntivato 48.276 visitatori, produzione diretta dell’Associazione
e prima mondiale; “Sergio Larrain. Vagabondages” ulteriore prestigioso con l’Agenzia Fotografica Magnum Photos,
mostra che ha fatto registrare 14.501 ingressi e che ha visto il Forte di Bard come prima location dopo le venue dei
produttori; “Pablo ha fatto registrare 34.836 visitatori prima italiana del progetto autoriale organizzato in partenariato
con il prestigioso Museo Picasso di Munster; il consueto appuntamento con “Wildlife Photographer of the year Award”
alla quinta edizione, scelto da 27.997 visitatori e la seconda edizione del “Progetto WorldPressPhoto” destinato a
diventare un appuntamento fisso al Forte di Bard con 6.731 ingressi in un solo mese di apertura.
Oltre al mantenimento dei principali format del Forte di Bard quali ad esempio “I Colloqui del Forte”, “Meteolab” e la
linea dei “Worshop”, l’esercizio ha visto il consolidamento di due grandi progetti: il MonterosaWalserUltraTrail,
competizione di Trail e UltraTrail ambientata alle pendici del Monterosa sui territori Walser dell’alta Valle del Lys;
Napoleonica, seconda edizione della rievocazione dello storico assedio Napoleonico che ha attirato al Forte circa 9.000
spettatori. Ai suddetti va aggiunto inoltre il Capodanno al Forte.
A livello museale si sono erogati i servizi di visita e laboratoriale dei percorsi del Museo delle Alpi, di Alpi dei Ragazzi,
delle Prigioni e del percorso esterno. Inoltre sono proseguite le attività di test e progettazione logistica del Museo del
Forte in apertura nei primi mesi del 2015.
E’ inoltre proseguita l’attività volta a costituire progressivamente anche una collezione interna al Forte, attraverso le
opere acquisite nell’ambito dei contratti espositivi negoziati, talune acquisizioni e i comodati/depositi negoziati con
collezionisti e gallerie. Ciò è sfociato nell’allestimento e apertura al pubblico di due percorsi di arte moderna e
contemporanea, di cui l’uno dedicato all’artista Francesco NEX e l’altro ad alcune opere di varie correnti e provenienze
organizzate negli spazi denominati FdB modern.
Durante l’esercizio è proseguita l’attività di networking finalizzata a sviluppare relazioni e far conoscere il Forte di Bard
a livello nazionale e internazionale oltre a avviare lo sviluppo di nuovi progetti.
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Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
L’anno è stato inoltre caratterizzato dall’analisi e preparazione progettuale dei grandi progetti invernali di “Josef
Koudelka. Vestiges” e di “Astrattismo in Europa” a tutt’ora in corso, oltre alla impostazioni di nuove linee espositive
per il secondo semestre e una pianificazione di medio periodo.
Durante l’anno lo staff del Forte, con particolare riferimento al primo trimestre, è stato molto intensamente impegnato
nella gestione del progetto MARVEL Avengers: Age of Ultron che ha necessitato di una fase contrattuale e di una fase
operativa molto intense condotte con molta soddisfazione rispetto alle ricadute sul territorio, quantificate dalla
produzione stessa a livello economico diretto durante le riprese in euro 2,5 milioni e soprattutto in termini di immagini e
visibilità stante la ampissima diffusione delle immagini girate in Valle e soprattutto in relazione al Forte di Bard a
livello mondiale attraverso i trailers online e alla data odierna anche in considerazione della effettiva dominanza
straordinaria che riveste il Forte di Bard all’interno del film, già primo assoluto nelle classifiche mondiali dopo una
settimana dall’uscita nei teatri.
Per quanto attiene ai flussi programmati nell’esercizio sono ammontati a 913 gruppi ripartiti in 197 gruppi laboratori
didattici, 55 gruppi Alpi dei Ragazzi e 661 gruppi visite Assistite.
Per quanto attiene le sole scolaresche in totale il numero di alunni in visita al Forte nel corso del 2014 è stato di 7.953
unità.
Sono inoltre proseguite le collaborazioni di comarketing
con diversi enti: possiamo ricordare al riguardo la
convenzione ADAVA (Associazione degli Albergatori della Valle d’Aosta), estesa a numerosi alberghi che ha visto
1.912 nel 2014. Il Forte ha inoltre sviluppato operazioni di comarketing con importanti realtà no-profit quali il FAI
(Fondo per l’Ambiente Italiano) e la Associazione Torino Musei (48.174 ingressi) e il Touring Club Italiano, e
commerciali quali l’outlet Vicolungo-The Style Outlet, la Società Sitrasb, le Terme di Saint-Vincent e di Prè Saint
Didier, gli impianti di risalita Monterosa Ski e Monte Bianco. Si è inoltre potenziata l’importante collaborazione con il
Rafting Aventure di Chavonne con l’avvio di un percorso di navigazione con sbarco diretto al Forte stesso.
Anche nel 2014 le mostre temporanee e gli eventi estivi hanno rappresentato il fattore determinante per assicurare al
Forte le seconde visite e l’interesse da parte dei media.
Di natura straordinaria e di pari portata la produzione del film “Avengers: Age of Ultron”. Al riguardo si segnala come
il suddetto progetto e i risultati conseguiti abbiano comportato un elevato assorbimento di tempo da parte del
Consigliere Delegato e di parte della struttura.
In termini di interventi straordinari effettuati dall’Associazione per conto della Regione, sulla base dei contenuti
finanziamenti stanziati, si segnalano gli interventi di tamponamento dei sottotetti dell’Opera Ferdinando e Vittorio,
prive di tali occlusioni essenziali al fine di preservare gli impianti da eventi atmosferici e intrusione di animali; gli
interventi di coibentazione e impermeabilizzazione dei locali denominati Scuderie e Casa Urbano; interventi
manutentivi straordinari sugli ascensori; interventi di automazione accensione e spegnimento luci spazi pubblici;
interventi di sostituzione serramenti vani Piazza di Gola.
L’esercizio è stato inoltre caratterizzato dal potenziamento del Bookshop attraverso l’ampliamento delle referenze e il
miglioramento nella gestione dei flussi di accesso.
E’ inoltre stata avviata una gestione diretta in economia anche a fronte dei mancati riscontri di interesse da parte del
mercato dell’Hotel Cavour et des Officiers, progettato nell’ambito del progetto originario del Forte di Bard e preso in
consegna dall’Associazione a beneficio dei visitatori del Forte.
Nel corso dell’esercizio il modello di Governance ha confermato la direzione in capo al Consiglio di Amministrazione
con una struttura operativa snella e a base allargata, intorno ad un modello di lavoro organizzato per processi orizzontali
e per progetti. L’azione gestionale è stata improntata al principio di ricerca di efficienze e economicità sul lato dei costi,
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Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
con azioni volte alla eliminazioni di duplicazioni/sovrapposizioni di costi, economie di scala, analisi make/buy,
ottimizzazione della programmazione dei diversi segmenti di offerta, concentrazione delle risorse sulle attività a
maggior ritorno, ricerca di contribuzioni finanziarie esterne, esperimento di analisi volte a verificare ambiti di efficienza
e di risparmio energetico.
Rapporti con le società partecipate nell’ambito della Gestione Ordinaria
I rapporti con le società partecipate e le relative quote di partecipazione sono elencati in apposite tabelle riportate nella
parte B - sezione 9 – e nella parte D – sezione 6 - della nota integrativa.
Di seguito si riportano sinteticamente le attività svolte dalle società ritenute più significative ai fini del presente
documento; l’elencazione è formulata sulla base della percentuale di partecipazione indicata tra parentesi accanto alla
ragione sociale di ogni società.
La società AOSTA FACTOR S.p.A. (79%) ha proseguito regolarmente la propria attività nel settore del factoring. Il
bilancio 2014 chiude con un utile pari a 2,2 milioni di euro (1,4 milioni di euro nel precedente esercizio), al netto di
rettifiche di valore per deterioramento di crediti per 2,1 milioni di euro (1,7 milioni nel 2013) e imposte di competenza
dell’esercizio per 1,1 milioni di euro.
Il risultato economico conseguito risulta essere il migliore mai realizzato dalla Società.
Il turnover realizzato ammonta a 820 milioni di euro, in aumento del 9% circa rispetto al 2013 (752 milioni di euro),
principalmente realizzato in Lombardia (30%), in Piemonte/Liguria (25%) ed in Valle d’Aosta (14%).
Il risultato del bilancio chiuso al 30 giugno 2014 dalla PILA S.p.A. (57%), titolare delle attività funiviarie dell'omonima
area sciistica direttamente collegata al capoluogo regionale, è positivo come negli anni precedenti. L’esercizio in esame
è il primo successivo al perfezionamento della fusione per incorporazione delle società Funivie Gran Paradiso S.p.A.,
Grand Saint Bernard S.p.A. e Siski S.r.l..
La stagione invernale 2013/14 si è rivelata sotto l’aspetto delle condizioni nivometeorologiche non particolarmente
favorevole ed il continuo perdurare del maltempo, soprattutto nei fine settimana, associato alle continue nevicate,
ancorché non particolarmente abbondanti, non solo ha inciso significativamente sulla frequentazione dei comprensori
ma anche sull’impiego di personale e mezzi battipista per la manutenzione delle piste.
Le difficili condizioni metereologiche registrate sul comprensorio di Crevacol, ed in particolare modo le temperature
estremamente elevate per il periodo che non hanno permesso di ricorrere in maniera efficace all’impianto di
innevamento programmato, hanno ritardato l’apertura al pubblico degli impianti sino alla data del 26 dicembre.
La stazione di Pila è stata aperta per un totale di 143 giorni, quella di Crevacol, considerando la ritardata apertura, per
un totale di 95 giorni ed il comprensorio di Cogne per un totale di 106 giorni.
Nel complesso la stazione di Pila ha registrato circa 429.900 presenze, contro le 428.300 (+0,38%) della passata
stagione. I ricavi netti di biglietteria invernale si sono attestati a circa 7,87 milioni di euro, registrando un +2,5% rispetto
alla stagione precedente (7,68 milioni di Euro).
Il comprensorio di Crevacol ha registrato 29.654 presenze contro le 35.476 (-16%) della passata stagione; il parco
giochi di Flassin ha registrato 6.416 presenze contro le 5.933 (+8%) della passata stagione. I ricavi netti di biglietteria
invernale sono stati pari a circa 410 mila euro, registrando un -10% rispetto alla stagione precedente (455 mila euro),
cui vanno a sommarsi ricavi netti di biglietteria del parco giochi di Flassin per circa 51 mila euro (+124% rispetto alla
passata stagione che è stata condizionata dalla riduzione delle tariffe a causa dell’indisponibilità del tappeto).
Il comprensorio di Cogne ha registrato 32.194 presenze, contro le 29.936 (+7%) della passata stagione. I ricavi netti di
biglietteria invernale si sono attestati a circa 269 mila euro, registrando un +13% rispetto alla stagione precedente (237
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Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
mila euro), cui vanno a sommarsi ricavi netti di biglietteria del parco giochi di S. Orso per circa 79 mila euro (+39%
rispetto alla passata stagione) e ricavi netti di biglietteria del fondo per circa 110 mila euro (+10% rispetto alla passata
stagione).
Il bilancio al 30 giugno 2014 della Pila S.p.A. si è chiuso con un utile di 565 mila euro, contro un utile di 632 mila euro
al 30 giugno 2013 e di 395 mila euro al 30 giugno 2012.
La società FUNIVIE MONTE BIANCO S.p.A. (35%) concessionario della parte italiana della tratta funiviaria
transfrontaliera che collega Courmayeur alla località francese di Chamonix, continua a profondere il massimo impegno
per un tempestivo e puntuale avanzamento del programma di rinnovo del complesso funiviario.
Nel corso del 2014 sono proseguiti i lavori di costruzione, sospesi durante l’inverno con uno stato di avanzamento a
dicembre 2014 pari all’82%.
L’esercizio 2013/14 è stato nuovamente penalizzato dai problemi legati ai provvedimenti cautelativi emanati dal
Comune di Courmayeur e dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta in relazione all’evoluzione del movimento franoso
del versante ovest del Mont de La Saxe, che hanno imposto la chiusura dell’impianto dall’8 aprile al 4 maggio 2014
compresi.
I lavori del nuovo complesso funiviario, come già detto, stanno procedendo nel rispetto del cronoprogramma e nel corso
del 2015 la nuova funivia verrà aperta al pubblico.
La partecipazione nel Consorzio di garanzia fidi VALFIDI S.C. è stata acquisita alla fine del 2009 con lo scopo di
dotare lo stesso consorzio dei requisiti patrimoniali necessari per l’iscrizione tra gli Enti finanziari vigilati da Banca
d’Italia la cui tipologia è riportata nell’art. 107 del T.U.B.. Tale iscrizione è avvenuta il 27.04.2010.
L’attività di rilascio garanzie da parte del consorzio è proseguita regolarmente nel 2014 e la Società ha chiuso
l’esercizio 2014 in sostanziale pareggio, confermando il trend positivo dei precedenti esercizi.
Rapporti con le società partecipate per conto della Regione nell’ambito della Gestione
Speciale
I rapporti con le società partecipate e le relative quote di partecipazione sono elencati in due tabelle riportate nella parte
D - sezione 1 - della nota integrativa.
Nel settore della produzione e vendita dell’energia elettrica, nel quale opera la società CVA S.p.A. (100%), il 2014 ha
purtroppo confermato le previsioni negative formulate nel corso dell’anno precedente, e si sono vanificati i timidi
segnali di ripresa di inizio 2014. L’anno e si è chiuso con un ulteriore calo della domanda elettrica nazionale, assestatasi
a 309 TWh, in contrazione del 3% sul 2013. Questo ulteriore calo segna ben tre anni di “recessione elettrica” (20122014). Tali cali consecutivi non si registravano dalla seconda Guerra Mondiale . Ancora, in cinque degli ultimi sette
anni la domanda elettrica ha registrato una discesa. Con la flessione registrate nel 2014 la richiesta elettrica torna
indietro di 12 anni collocandosi al di sotto del 2002.
La richiesta di energia elettrica per abitante si colloca addirittura ai livelli del 1999, con un consumo pro-capite inferire
di circa il 13% rispetto alla punta del 2007. Se al calo complessivo della domanda elettrica concorre il risparmio
energetico attuato da famiglie ed imprese, è innegabile che la crisi e le conseguenti difficoltà del sistema industriale
hanno giocato, e giocano, un peso determinante in questa costante discesa dei consumi del Paese . Il calo della domanda
si è registrato sull’intero territorio nazionale.
Il calo della richiesta elettrica ha comportato una discesa della produzione netta del 4%, risultato di un ulteriore
contrazione della produzione termica del 9.7% - la domanda di gas per usi termoelettrici a dicembre 2014 ha subito una
riduzione record del 21%, con una contrazione su base annua del 14.6% - e un incremento della produzione da fonti
rinnovabili del 6.8%.
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Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
La dinamica di crescita della produzione da fonti rinnovabili è la risultante dell’incremento della potenza istallata nel
comparto fotovoltaico ed eolico e della produzione record per gli impianti idroelettrici che hanno prodotto 58 TWh, con
un aumento del 7% sul 2013 e il 35% in più sul 2012.
Quanto sopra non può che portare ad un pesante effetto sul prezzo dell’energia. Il prezzo dell’elettricità sulla Borsa
elettrica ha chiuso il 2014 con una flessione del 17.3%, continuando la caduta già registrata nel 2013 del 16.6%. Con
riferimento allo scenario prezzi, al 31 dicembre 2014 la quotazione media del PUN TWA (Prezzo Unico Nazionale
Time Weighted Average), si è attestata quindi a 52.08 euro/MWh dai 62.99 euro/MWh del 2013 e i 75.48 euro/MWh
del 2012.
Il crollo del prezzo elettrico è ancora più evidente se si considera che il prezzo mensile più alto, registrato in ottobre a
seguito di un aumento del prezzo del gas e di alcune limitazioni sull’import dalla Svizzera, è stato inferiore alla media
annua del 2013. Il calo ha caratterizzato tutte le fasce orarie, con lo stesso impatto del -16% nelle ore di picco e ore di
fuori picco, mentre nei giorni festivi il calo è stato del - 20%.
L’andamento positivo della produzione idroelettrica nazionale è riflesso dalla produzione delle centrali idroelettriche di
proprietà della CVA S.p.A e del Gruppo. La produzione ha infatti raggiunto i 2.988 GWh, rispetto ai 3.103 GWh del
2013 (-3.7%), anno che vantava livelli record con un incremento del 9% sui 2.824 GWh del 2012. Complessivamente,
considerando la produzione idroelettrica realizzata dalla controllata Valdigne Energie S.r.l. (81 GWh), dagli impianti
fotovoltaici della sede, di Botticino e La Tour, oltre a quelli della controllata CVA Sole S.r.l. per complessivi 15,3
GWh, degli eolici delle controllate Piansano Energy S.r.l. e Saint Denis Vento S.r.l. pari a complessivi 77,5 GWh, la
produzione totale da fonte rinnovabile è stata di circa 3.162 GWh, rispetto a 3.286 GWh del 2013 e ai 2.923 GWh nel
2012.
Il valore della produzione della C.V.A. S.p.A. è stimato pari a circa 200.000 migliaia di Euro, in calo rispetto a 228.542
migliaia di Euro del 2013. La variazione negativa è dovuta per la quasi totalità alla caduta dei prezzi dell’energia (11
euro/MWh misurato in termini di PUN). A livello di Gruppo, il fatturato consolidato è atteso superiore a 1.100.000
migliaia di Euro.
La contrazione del valore della produzione ha trascinato nella stessa direzione il margine operativo lordo (EBITDA),
che si stima posizionato a 130.000 migliaia di Euro rispetto a 160.408 migliaia di Euro nel 2013. L’Utile ante Imposte
(EBT) è stimato pari a 85.000 migliaia di Euro rispetto a 105.458 migliaia di Euro dell’anno precedente e sconta, tra
l’altro, accantonamenti per rischi ed oneri per circa 3.000 migliaia di Euro e un accantonamento straordinario per il
piano “isopensioni” di circa 6.000 migliaia di euro.
Corre, inoltre, l’obbligo evidenziare il rating di merito creditizio del gruppo CVA, attribuito da parte di Moody’s (
“Baa1”) e di
FitchRatings (“A”) che ha visto confermare l’outlook
“stabile” in ragione del più favorevole
atteggiamento degli Istituti sul merito a lungo termine della Repubblica Italiana e della posizione finanziaria netta attiva
del Gruppo e della CVA S.p.A.
La società STRUTTURA VALLE D’AOSTA S.r.l. (100%) non ha ancora approvato il bilancio al 31.12.2014.
Le perdite degli ultimi esercizi sono dovute principalmente ai costi che la Società sostiene per la manutenzione dei
fabbricati e alle difficoltà riscontrate nell’avviare a pieno regime le aree disponibili per gli insediamenti produttivi.
Il bilancio del 2013 ha chiuso con una perdita di 1,69 milioni di euro (l’esercizio 2012 si era chiuso con una perdita di
poco meno di 3 milioni di euro).
Per quanto concerne il 2014 si segnala che, ai sensi del comma 4 dell’art. 2 della L.R. 10/2004 e di quanto previsto dalla
D.G.R. 1589 del 14 novembre 2014, è stata esperita ed aggiudicata, da parte della Finaosta S.p.A., la gara per la
valutazione dei beni facenti parte del patrimonio immobiliare regionale (destinati alla trasformazione e
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Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
commercializzazione dei prodotti agricoli) che dovranno essere conferiti nel patrimonio della Società. La valutazione di
cui sopra è in corso e entro la fine del 2015 è previsto il perfezionamento del conferimento dei beni.
La società COMPLESSO OSPEDALIERO UMBERTO PARINI S.r.l. (100%) è stata costituita nel novembre del 2009
e si occupa della ristrutturazione e dell’ampliamento dell’Ospedale regionale e delle aree adiacenti. Il bilancio chiuso al
31.12.2014, presenta un pareggio in quanto un’apposita convenzione prevede la copertura dei costi di gestione con un
corrispettivo di pari importo erogato da Finaosta a valere sui fondi di Gestione speciale.
La Società, nell’esercizio che ci occupa, ha proseguito la propria attività finalizzata alla realizzazione del nuovo
complesso ospedaliero di Aosta che si articola in 5 fasi. Ultimata la prima fase (cunicolo di via Roma), nel mese di
febbraio 2014 sono stati avviati i lavori della seconda fase (scavo archeologicamente assistito propedeutico all’avvio dei
lavori della terza fase).
A luglio 2014 sono venuti alla luce reperti dell'età del ferro che hanno portato alla proroga del termine di ultimazione
dei lavori al 22 dicembre 2014 a all’approvazione della perizia di variante n. 2.
All'inizio di novembre 2014 è emerso un cumulo di pietre e nell'ipotesi si trattasse di "tumulo" dell'età del ferro, è
iniziata un’ulteriore indagine archeologica che ha comportato la concessione, a richiesta dell'impresa, di ulteriore
proroga del termine dei lavori al 3 marzo 2015.
Da dicembre 2014 a febbraio 2015 nell'area del "tumulo" è proseguita l'esplorazione per definirne l'ingombro e la natura
(tumulo funerario con al centro un inumato maschile con corredo di spada e parte terminale del fodero).
Il 3 marzo 2015 è stata concessa, a richiesta dell'impresa, ulteriore proroga del termine di ultimazione dei lavori al 18
maggio 2015 al fine di:
•
definire in contraddittorio direzione lavori/impresa lo stato di fatto;
•
ottenere dalla direzione scientifica le specifiche progettuali di messa in sicurezza del tumulo;
•
aggiornare, in base a quanto sopra, la perizia di variante n. 2 per eseguire - a conclusione del contratto
nell'ambito delle residue risorse disponibili - i lavori di messa in sicurezza del tumulo e di esplorazione parziale
dell'area 1 fino allo strato "sterile" (depositi III millennio).
Riguardo ai restanti lavori da effettuare, si segnala, inoltre, che a seguito dell'applicazione della risoluzione del
Consiglio regionale n. 436/XIV, del 13 febbraio 2014, di subordinazione della gara a verifica di "sostenibilità
economica" del progetto esecutivo e della successiva delibera della Giunta regionale n. 1495 del 24 ottobre 2014 a
riconsiderare detto progetto in funzione di minori spese d'investimento per 5,8 milioni di euro, non è stata esperita la
gara per l'aggiudicazione dei lavori di terza fase (ampliamento polo tecnologico, parcheggio sud, corpo H24, "hospital
street").
Tenuto conto di quanto sopra, l’attività di revisione del progetto esecutivo della terza fase, avviata il 31 ottobre 2014 in
esecuzione di quanto stabilito dalla DGR 1495/14, è stata sospesa in attesa delle determinazioni che l’Amministrazione
regionale vorrà assumere in ordine al trattamento finale dei reperti emersi.
Per i motivi sopra esposti la Società non ha ancora presentato il piano annuale dei lavori e il programma pluriennale.
Analogamente, a novembre 2009 è stata costituita la società NUOVA UNIVERSITÀ VALDOSTANA S.r.l. (100%)
che si occupa della riqualificazione della caserma Testafochi e delle aree militari al fine di realizzare un Polo
universitario. Il bilancio chiuso al 31.12.2014 presenta un pareggio in quanto un’apposita convenzione prevede la
copertura dei costi di gestione con un corrispettivo di pari importo erogato da Finaosta a valere sui fondi di Gestione
speciale.
Per ciò che concerne le Caserme Battisti, Ramires e l’Eliporto militare di Pollein, nel corso dell’anno 2014 sono state
realizzate la gran parte delle opere di ristrutturazione previste, che dovrebbero terminare nel corso del 2015.
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Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
Per quanto riguarda il Polo Universitario, nel corso del 2014 è avvenuta la consegna dei lavori del 1°lotto del Polo
universitario, sospesi poi nel mese di novembre 2014 in conseguenza dei ricorsi relativi alla gara della direzione lavori.
Nel corso del 2015, a seguito della pronuncia del TAR sul ricorso relativo alla gara per la direzione lavori, la Società ha
aggiudicato tale appalto e i lavori di costruzione sono stati ripresi. Successivamente, è stato presentato un nuovo ricorso
sempre sulla gara relativa alla direzione lavori, che risulta essere in attesa di pronuncia da parte del Consiglio di Stato.
Nel 2014 l’attività della società AUTOPORTO VALLE D’AOSTA S.p.A. (98%) è consistita nella gestione del
complesso autoportuale, oltre che nella conclusione della realizzazione degli interventi di riqualificazione dell’edificio
Botteghe artigiane per trasformarlo a “energia zero”. I lavori sono stati ultimati nel mese di gennaio 2014.
Nel 2014 la società ha sottoscritto 18 nuovi contratti di locazione, 8 rinnovi ed ha risolto 11 contratti; al 31/12/2014 le
unità non locate erano complessivamente 19 (4 uffici, 2 negozi, 7 depositi e 6 archivi).
La società ha chiuso l’esercizio con una perdita pari a 126 mila euro.
Per quanto riguarda la società consortile PROGETTO FORMAZIONE s.c.r.l., (92%) è proseguita nel 2014 l’attività
formativa in linea con quella dei precedenti esercizi. Il bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sarà
approvato entro la fine del prossimo mese di giugno.
CMBF S.p.A. (92%), ha chiuso l’esercizio 2013/14 con un risultato positivo. La frequentazione del comprensorio è
cresciuta rispetto alla precedente stagione del 2%: le presenze totali sono state pari a 457 mila, contro le 448 mila della
precedente stagione e le 407 mila unità di quella 2011/12.
Per via di quanto sopra, i ricavi delle vendite, pari a poco meno di 11,2 milioni di euro, sono cresciuti rispetto
all’esercizio precedente (11 milioni di euro, +1,8%) ed anche rispetto a quelli della stagione 2011/12 (9,9 milioni di
euro).
A questo risultato ha contribuito il saldo dello scambio di biglietteria MBU con i comprensori della valle di Chamonix
che si è attestato a 568 mila euro (424 mila euro nella precedente stagione, 363 mila euro in quella ancora precedente).
Il valore della produzione si è attestato a poco più di 12,8 milioni di euro, contro i 12,2 milioni di euro del passato
esercizio.
La società CERVINO S.p.A. (86%) ha chiuso l'esercizio 2013/14 con un utile di 667 mila euro, contro un utile di 39
mila euro circa nel passato esercizio (utile di 1,2 milioni di euro nel 2011/12).
La stagione invernale si è aperta a Cervinia il 19 ottobre 2013, per un totale di 189 giorni, 7 giorni in meno rispetto alla
passata stagione. Le altre stazioni sono rimaste aperte: Valtournenche per 149 giorni, Torgnon per 104 giorni e Chamois
per 91 giorni. Le nevicate più importanti si sono verificate nella seconda metà di novembre 2013.
Gli incassi lordi della stagione dei 4 comprensori hanno realizzato il record storico attestandosi a poco meno di 22
milioni di euro, con una crescita del 5,5% rispetto alla stagione precedente; la crescita, rispetto all’inverno 11/12, è stata
dello 0,6%, e, rispetto all’inverno 10/11, l’incremento è stato dell’11,6%.
L’andamento dei primi ingressi del comprensorio Breuil-Cervinia Valtournenche si attesta a circa 649 mila unità, in
crescita del 2,5%, con quasi 16 mila primi ingressi in più rispetto all’anno passato; rispetto all’inverno 11/12 si rileva un
calo del 6,2%, con 43 mila primi ingressi in meno.
Per quanto riguarda le altre stazioni si possono evidenziare le buone performance di incassi di Torgnon che chiude con
un + 7,3% rispetto alla stagione passata e un +16% rispetto all’inverno 2011/2012. Il comprensorio di Chamois ha
invece evidenziato un calo del 16% rispetto alla scorsa stagione e del 3,1% rispetto alla stagione invernale 2011/2012.
Il 13 gennaio 2014, il Consiglio di amministrazione della società ha dato avvio alla gara volta alla realizzazione di un
importante investimento (oltre 6 milioni di euro) nel settore dell’innevamento artificiale. La procedura si è formalmente
avviata il 31 gennaio 2014 e in data 10 luglio 2014 il Consiglio di amministrazione ha deliberato l’aggiudicazione
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Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
definitiva. Successivamente, uno dei soggetti esclusi, ha impugnato davanti al TAR per la Valle d’Aosta
l’aggiudicazione definitiva dell’appalto. A seguito, pertanto, dei ricorsi in essere, la società ha deliberato di rinviare
l’investimento al 2015.
La stagione estiva 2014 per Cervinia è iniziata il 28 giugno 2014 e gli impianti fino a Plateau Rosà sono rimasti aperti
fino al 7 settembre 2014, per un periodo complessivo di 72 giorni, pari a quello delle passate stagioni.
L’andamento delle vendite complessive è stato condizionato dalle sfavorevoli condizioni atmosferiche fino alla metà di
agosto; nella seconda metà del mese e a inizio settembre, grazie al miglioramento del tempo, la società ha recuperato
una piccola parte delle perdite subite nell’inizio di stagione. Su 72 giorni di apertura a Cervinia, 20 sono stati i giorni di
chiusura degli impianti sul ghiacciaio svizzero, con una percentuale di chiusura del 28%, peggior dato degli ultimi 10
anni.
MONTEROSA S.p.A. (81%), proprietaria e gestore del comprensorio “Monterosa Ski” nelle Valli di Ayas, Gressoney e
Champorcher, ha chiuso il bilancio 2014 con una perdita di 1,2 milioni di euro, contro una perdita di 2,1 milioni di euro
registrata nel 2012/13 (nel 2011/12 il risultato d’esercizio era negativo per poco meno di 1,3 milioni di euro).
La stagione invernale 2013/14 si è rivelata sotto l’aspetto delle condizioni nivometeorologiche non particolarmente
favorevole. Il maltempo che ha caratterizzato diversi fine settimana, associato alle continue nevicate, ancorché non
particolarmente abbondanti, non solo ha inciso significativamente sulla frequentazione dei comprensori ma anche
sull’impiego di personale e mezzi battipista per la manutenzione delle piste.
Ciò nonostante i proventi netti di biglietteria sono stati pari a 13,9 milioni di euro, contro 13,2 milioni di euro del
precedente esercizio e 11,1 milioni di euro del 2011/12. L’andamento dei primi ingressi risulta in ripresa rispetto allo
scorso anno ma non sufficiente a garantire un’inversione di tendenza rispetto al quinquennio precedente.
FUNIVIE PICCOLO SAN BERNARDO S.p.A., (69%) titolare dell'area italiana del comprensorio sciistico
internazionale costituito tra le stazioni di La Thuile e di La Rosière (Savoia - Francia) denominato "Espace San
Bernardo" ha chiuso il bilancio al 30 giugno 2014 con una perdita di 598 mila euro, contro un risultato negativo pari a
131 mila euro del precedente esercizio.
Le temperature piuttosto rigide registrate alla fine del mese di novembre, unitamente alla poca neve naturale, hanno
permesso di confermare l’apertura, seppur in modo parziale, della stagione 2013/14, programmata per il 30 novembre.
La festività dell’Immacolata è stata caratterizzata da una scarsa affluenza; il giorno 14 dicembre è stato aperto il
collegamento internazionale.
Le temperature piuttosto elevate e la scarsità di precipitazioni nevose si sono susseguite per tutto il mese di dicembre
rendendo molto difficoltosa l’apertura degli ultimi impianti e delle piste ancora chiuse.
Le vacanze di fine anno sono state caratterizzate da una massiccia affluenza e da condizioni meteo favorevoli; l’inizio
di gennaio, fino alla festività dell’Epifania, ha visto un’importante presenza di turisti a La Thuile.
Il difficile inizio della stagione (nel mese di dicembre gli incassi hanno registrato un decremento del 7,5% rispetto
all’anno precedente) è proseguito con risultati negativi nei mesi di gennaio (-5%) e febbraio (-12%); nel mese di marzo
gli incassi sono finalmente cresciuti (+21,5%), mentre il mese di aprile è tornato a segnare valori negativi (-13%).
A fine stagione gli incassi lordi segnano un +1,23% rispetto all’esercizio precedente.
I passaggi totali sono aumentati del 7% e i primi ingressi dell’8,30%; per contro, analizzando le presenze dei soli clienti
italiani, esse sono diminuite del 2,30% .
La società SERVIZI PREVIDENZIALI VALLE D’AOSTA S.p.A. (50%) presta principalmente servizi amministrativi
e contabili a favore del fondo di previdenza integrativa regionale (FOPADIVA). La società si configura come “In house
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Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
diretta” della Regione Autonoma Valle d’Aosta in quanto l’altro 50% del capitale è detenuto direttamente dalla stessa.
Il bilancio al 31 dicembre 2014 ha chiuso con un utile pari a 5 mila euro, in crescita rispetto al precedente esercizio.
Nel corso del 2014, la società ha proseguito nella campagna di informazione e formazione in materia di previdenza al
fine di mantenere ed incrementare le adesioni ai fondi pensione territoriali.
La società SIMA S.p.A. (49%), ha proseguito, per effetto dell’Accordo siglato tra Heineken Italia S.p.A. e Finaosta
S.p.A. l’attività di affitto di azienda, con annessi servizi di logistica e manutenzione, alla società Heineken Italia S.p.A.,
chiudendo il bilancio al 31 dicembre 2014 con un risultato negativo pari a 0,4 milioni di euro rispetto all’utile di 0,9
milioni di euro realizzato nel 2013.
GOVERNO SOCIETARIO, ASSETTI ORGANIZZATIVI E SISTEMI DI CONTROLLO
Finaosta S.p.A. adotta il modello di governance tradizionale che, anche nel rispetto di quanto disciplinato dall’Organo
di Vigilanza in materia di gestione e controllo dei rischi, attribuisce specifiche responsabilità, in base alle rispettive
competenze, ai seguenti organi:
-
il Consiglio di Amministrazione che rappresenta l’“organo con funzione di supervisione strategica”, ovvero
l’organo al quale sono attribuite funzioni di indirizzo della gestione sociale (ad esempio, mediante esame e delibera in
ordine alle operazioni strategiche della società);
-
il Comitato Esecutivo, la Direzione Generale e le Vice Direzioni Generali che rappresentano gli “organi con
funzione di gestione”, ovvero le funzioni aziendali alle quali spettano o sono delegati compiti di gestione corrente,
intesa come attuazione degli indirizzi deliberati nell’esercizio della funzione di supervisione strategica;
-
il Collegio Sindacale che rappresenta l’“organo con funzione di controllo”, ovvero l’organo preposto a vigilare
sull’osservanza delle norme di legge, regolamentari e statutarie, sulla corretta amministrazione, sull’adeguatezza degli
assetti organizzativi di Finaosta S.p.A..
Completano il quadro delle Direzioni 3 unità di business:
- la Direzione Uffici Esteri e Relazioni Esterne,
- la Direzione Istruttorie,
- la Direzione Studi e Assistenza alle Imprese,
oltre a tre di staff:
-
la Direzione Amministrazione e Finanza
-
la Direzione Legale e Contenzioso ;
-
la Direzione Risorse Umane e Organizzazione.
Coerentemente al suo costante sviluppo, all’iscrizione tra gli intermediari finanziari ex art. 107 T.U.B. e all’attenzione
riposta nella definizione di un sistema di gestione e controllo dei rischi nel quale è assicurata la netta separazione delle
funzioni di controllo da quelle produttive, Finaosta S.p.A. si è dotata di specifiche funzioni aziendali a supporto
dell’Organo Amministrativo e di quello di gestione della Società.
Al primo fa riferimento il Servizio Controllo Interno, mentre al secondo il Servizio Gestione Rischi / Funzione
Antiriciclaggio ed il Servizio Compliance.
Dal punto di vista operativo e nel rispetto di quanto stabilito dalla normativa di Banca d’Italia sono stati delineati i
seguenti livelli di controllo:
-
I livello - controlli di linea: sono svolti nell'ambito delle attività operative che vengono svolte quotidianamente da
parte delle singole unità organizzative e dei responsabili dei vari uffici, sono diretti ad assicurare il corretto svolgimento
delle operazioni, normalmente sono incorporati nelle singole procedure operative;
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Finaosta S.p.A.
-
Bilancio d’esercizio 2014
II livello - controlli sulla gestione dei rischi: sono affidati al Risk Manager e sono finalizzati a verificare che:
le unità organizzative aziendali svolgano le mansioni e rispettino i limiti loro assegnati;
i controlli di linea siano eseguiti in modo regolare e nel rispetto delle procedure;
l'operatività sia coerente con gli obiettivi di rischio - rendimento attesi.
Inoltre il Servizio Gestione Rischi / Funzione Antiriciclaggio ha la responsabilità di coordinare e verificare le attività
che permettono la gestione del rischio riciclaggio.
A seguito della riorganizzazione aziendale dell’agosto 2014, l’Ufficio Monitoraggio Anagrafiche, istituito nell’agosto
2013 nell’ambito del Servizio Gestione Rischi/Funzione Antiriciclaggio, è stato collocato a diretto riporto del neo
costituito Servizio Monitoraggio Crediti. Al fine di garantire il proseguimento del monitoraggio costante dell’adeguata
verifica della clientela, il cui presidio diretto spetta a Servizio Gestione Rischi Funzione Antiriciclaggio, ma
operativamente è effettuato da Servizio Monitoraggio Crediti, la responsabile del Servizio Gestione Rischi Funzione
Antiriciclaggio ha proposto alla Responsabile del Servizio Monitoraggio Crediti la formalizzazione di un “Accordo di
Servizio” (AdS) tra le due funzioni citate, avente ad oggetto la pianificazione/rendicontazione semestrale delle
controparti da convocare per gli adempimenti connessi al tema in oggetto. Tale AdS è, ad oggi, a tutti gli effetti,
operativo.
-
II livello – controlli di conformità alle norme: sono affidati al Servizio Compliance, istituito nel corso del 2012, e
sono finalizzati a verificare che le procedure interne siano coerenti con l’obiettivo di prevenire la violazione di
determinate normative esterne (leggi e regolamenti) e di autoregolamentazione (codici di condotta, codici etici)
applicabili a Finaosta S.p.A.
Dei risultati dell’attività svolta viene costantemente informata la Direzione Generale e periodicamente il Consiglio di
Amministrazione.
-
III livello - revisione interna (Internal Auditing): attività di competenza della funzione di Internal Auditing.
L'Internal Auditing avendo accesso a tutte le attività, i dati e le documentazioni aziendali, svolge un ruolo volto ad
individuare andamenti anomali, violazioni delle regole delle procedure e soprattutto a garantire l'adeguatezza e la
funzionalità del sistema dei controlli interni nel suo complesso come definito dall’Organo Amministrativo della Società.
Dei risultati dell’attività svolta vengono periodicamente informati il Consiglio di Amministrazione, la Direzione
Generale ed il Collegio Sindacale.
Il controllo contabile di Finaosta S.p.A. è esercitato da una società di revisione che svolge le proprie funzioni secondo
quanto previsto dall’art.14 del Decreto Legislativo 27 gennaio 2010, n.39
Infine, si segnala che Finaosta S.p.A., adottando il Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/01,
ha istituito un Organismo di Vigilanza collegiale che monitora costantemente il rispetto della normativa, ne cura
l’implementazione e periodicamente relaziona le attività poste in essere all’Organo Amministrativo.
GESTIONE DEL RISCHIO DI CREDITO
Le principali fonti del rischio di credito sono riconducibili agli impieghi sotto forma di finanziamenti (mutui). Questi
vengono erogati utilizzando i fondi della gestione ordinaria e/o quelli dei fondi di rotazione ovvero della gestione
speciale. L’esposizione verso il rischio di credito è differente a seconda delle diverse fonti: è completamente a carico di
Finaosta S.p.A. nella gestione ordinaria, è normalmente a carico della Regione Autonoma Valle d’Aosta per quanto
riguarda la gestione speciale, ad eccezione delle operazioni di cui alle DGR 453/2011 e 1465/2012, è mista per i fondi
di rotazione. Considerazioni più di dettaglio in merito al rischio di credito vengono fornite nella parte D - sezione 3 della nota integrativa.
31
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
L'attività di erogazione di mutui è, per la maggior parte, regolata da leggi regionali che impongono, tra l’altro, la
tipologia di controparti, i limiti massimi di importo erogabile, i tassi di interesse da applicare, la durata del
finanziamento. E' discrezione di Finaosta S.p.A. effettuare le valutazioni economico finanziarie dei progetti presentati a
corredo della richiesta di finanziamento, avendo cura di effettuare una verifica della congruità delle garanzie offerte,
sempre nel rispetto delle indicazioni statutarie che impongono alla società di concorrere allo sviluppo socio-economico
del territorio regionale.
Sempre tramite le fonti di Gestione Ordinaria vengono erogate provviste a società di leasing che provvedono a
reimpiegarle presso loro clienti nell’ambito di una convenzione stabilita con Finaosta S.p.A. in cui è specificato, tra
l’altro, che ogni rischio connesso alle operazioni di leasing, compreso quello di credito, è a totale carico della società di
leasing. Finaosta S.p.A., per contro, deve gestire il rischio di controparte, incluso in quello di credito, nei confronti delle
società di leasing stesse.
Al 31.12.2014, il portafoglio crediti (mutui) è composto al 98% da posizioni in bonis, il restante 2% è allocato nelle
fasce di crediti non performing. L’esposizione lorda delle suddette posizioni è pari, rispettivamente, al 95% e al 5%.
Al fine di evidenziare i valori assoluti e percentuali relativi alle esposizioni per finanziamenti (mutui) a rischio, si
riporta il seguente prospetto.
4.198
9.327
1,3%
5.162 55,3%
4.165
Altr finanz. Deteriorati
27.004
3,7%
6.195
22,9%
20.809
29.202
4,0%
6.536 22,4%
22.665
Totale Att. Deteriorate
38.677
5,4%
13.670
35,3%
25.007
38.529
5,3% 11.699 30,4%
26.830
Totale Attività in bonis
682.250
94,6%
1.605
0,2%
680.644 682.839
1.848
0,3% 680.991
Totale Finanziam enti
720.926 100,0%
15.275
2,1%
705.651 721.368 100,0% 13.546
1,9% 707.821
94,7%
% di copertura
Esposizione netta
64,0%
% di copertura
7.475
Rettifiche di valore
% su tot finanziamenti
1,6%
Esposizione netta
11.673
Rettifiche di valore
Esposizione lorda
Bilancio 2013
Sofferenze
Esposizione lorda
% su tot finanziamenti
Bilancio 2014
Dagli importi sopra indicati si evincono le seguenti considerazioni rispetto all’esercizio precedente:
-
gli impieghi lordi sono pressoché invariati, così come la ripartizione tra bonis e deteriorati;
-
le rettifiche di valore specifiche hanno registrato un incremento di circa 2 milioni di euro; rapportate all’esposizione
lorda generano, in termini percentuali, una copertura delle attività deteriorate pari al 35%.
Si precisa, infine, che il processo di monitoraggio del credito è stato oggetto di rivisitazione nel corso del 2014 con
l’obiettivo di rafforzare le attività e le modalità con cui sono periodicamente riesaminate le esposizioni da
finanziamento (mutui). L’Organo Amministrativo della Società, facendo anche seguito ai rilievi di Banca d’Italia
presenti nel rapporto ispettivo ricevuto in data 27 gennaio 2014, ha istituito, in data 22 agosto, una nuova struttura
operativa denominata Servizio Monitoraggio Credito nell’ambito della Vice Direzione Generale Investimenti e Sistemi.
L’unità organizzativa risulta composta da 3 persone dedicate unicamente all’attività di revisione istruttoria delle
controparti finanziate e a fungere da elemento di coordinamento tra tutte le strutture organizzative coinvolte nel
monitoraggio del rischio di credito e nella relativa valutazione. Il Servizio ha sostanzialmente operato nel corso
dell’ultimo trimestre del 2014 disciplinando le regole connesse con la propria attività e dando contestuale avvio
32
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
all’attività di revisione istruttoria. Durante l’adunanza del 18 dicembre 2014 il Consiglio di Amministrazione ha
approvato la procedura interna che descrive modalità operative,
ruoli, compiti e responsabilità della nuova struttura
aziendale. Inoltre, quale ulteriore elemento di coordinamento e interazione tra le strutture coinvolte nell’attività in
esame, è stato istituito il “Comitato Monitoraggio del Credito” presieduto dal responsabile della Vice Direzione
Generale Investimenti e Sistemi ed è composto dalla responsabile della Direzione Legale e Contenzioso, dalla
responsabile del Servizio Monitoraggio Credito e dalla responsabile del Servizio Gestione Rischi Funzione
Antiriciclaggio. L’organo collegiale ha poteri deliberativi in ordine alla valutazione del merito creditizio delle
controparti finanziate oggetto di revisione e alla classificazione del credito che, per quanto riguarda le sole posizioni per
cui ci sarà una proposta di stato a sofferenza, saranno portate all’attenzione della Direzione Generale.
Complessivamente, dalla sua istituzione e fino al mese di aprile del corrente esercizio, il Servizio Monitoraggio del
Credito ha sottoposto ad aggiornamento istruttorio 170 pratiche, corrispondenti a un’esposizione di 21 milioni di euro
circa, di cui 123 relative a privati (esposizione di 7,3 milioni di euro circa) e 47 a imprese (esposizione 14 milioni di
euro circa). L’attività di revisione ha condotto alla riclassificazione a incaglio manuale di 5 pratiche, di cui 3 riferite ad
imprese e 2° privati, e all’appostazione a sofferenza di una pratica riferita a un privato.
FATTI DI RILIEVO DELL’ESERCIZIO
La Giunta regionale con deliberazione n. 453 del 4 marzo 2011 avente per oggetto “Conferimento di incarico a Finaosta
S.p.A. per il ricorso all’indebitamento a sostegno degli investimenti regionali previsti dall’articolo 40 della legge
regionale n. 40/2010. impegno di spesa”, aveva dato incarico a Finaosta di contrarre, per il periodo 2011-2015, una
linea di credito, senza obbligo di tiraggio, per un importo massimo di euro 371.000.000 a beneficio del fondo in
gestione speciale, di cui 180.000.000 milioni attivabili nel triennio 2011-2013. Le risorse finanziarie così acquisite
dovevano essere utilizzate per finanziare una serie di interventi strutturali prevalentemente concentrati nei settori degli
impianti funiviari, della sanità e della pubblica istruzione.
Finaosta ha quindi richiesto al sistema bancario la concessione di una prima quota del mutuo, pari a 95 milioni di euro,
da erogare entro il 31 dicembre 2013, tenuto conto della rimodulazione degli investimenti prevista dalla summenzionata
delibera di Giunta. Quale controparte finanziatrice è stata individuata Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. (CDP) e nel mese
di ottobre del 2013 si è proceduto con l’erogazione a saldo della quarta ed ultima tranche del finanziamento per
complessivi a 95,6 milioni di euro, interamente destinati ai beneficiari nel corso del 2014. In data 18.09.2014 è stato
quindi stipulato un nuovo contratto con Cassa Depositi e Prestiti, per un ammontare deliberato di 40 milioni di euro e
tiraggi registrati al 31.12.2014 per 30 milioni di euro, dei quali 12,8 milioni di euro ancora da destinare ai beneficiari,
ridotti a 8,8 milioni alla data odierna.
La Giunta regionale, con deliberazione n. 1465 del 20 luglio 2012, aveva incaricato Finaosta S.p.A., in Gestione
Speciale, di perfezionare due operazioni di mutuo chirografario di cui la prima tra Finaosta S.p.A, e Compagnia
valdostana delle acque - CVA S.p.A. per il reperimento dei fondi necessari alla seconda operazione tra Finaosta S.p.A. e
Casino de la Vallée S.p.A per il finanziamento di parte del piano di sviluppo di quest’ultima società; entrambi i mutui
chirografari sono stati stipulati nel mese di settembre 2012 ad un tasso di interesse fisso (determinato in base alle
condizioni di mercato, risultato pari al 6%) e con durata massima di anni 15 (più due anni di preammortamento) e
interamente erogati nel corso del 2014.
Con deliberazione di Giunta regionale n.1527 del 20 settembre 2013 Finaosta S.p.A. è stata incaricata di stipulare un
ulteriore mutuo chirografario in Gestione Speciale con Casino de la Vallée S.p.A. destinato al finanziamento dei
33
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
maggiori oneri del piano di sviluppo della società; l’importo è pari a 10 milioni di euro con una durata massima di anni
20 (più due anni di preammortamento) e un tasso di interesse fisso (determinato in base alle condizioni di mercato,
risultato pari al 6,04%). Le erogazioni di tale finanziamento sono iniziate nel 2014 e al 31.12.2014 sono stati erogati
complessivamente 9,7 milioni di euro.
Nel luglio 2014, con DGR 1125/2014 i tassi di entrambi i mutui sono stati modificati con validità 01.07.2014:
-
operazione in Gestione Speciale a rischio: dal 6% al 3,28%;
-
operazione in Gestione Speciale: dal 6,04% al 3,28%.
Il 31.10.2014, inoltre, il Consiglio di Amministrazione ha accettato il mandato conferito con delibera del Consiglio
regionale n. 823/XIV, approvata nella seduta del 23 ottobre 2014, con il quale si incarica Finaosta S.p.A.:
-
(…) di finalizzare un importo pari a 30.000.000 di euro dell’aumento di capitale al rimborso parziale del mutuo che
la Casino de la Vallée S.p.A. ha in essere nei confronti di Finaosta S.p.A., ai sensi della deliberazione della Giunta
regionale n. 1465 del 20 luglio 2012;
-
di rimborsare con l’importo di 30.000.000 di euro ricevuti dalla Casino de la Vallée S.p.A. il mutuo che la stessa
Finaosta S.p.A. ha con la società Compagnia Valdostana delle Acque - CVA S.p.A..
A seguito di tali interventi, perfezionati in data 11.11.2014, il debito residuo del mutuo in Gestione Speciale a Rischio a
fine esercizio si attesta a 20 milioni di euro.
L’informativa su entrambe le operazioni (in Gestione Speciale e in Gestione Speciale a Rischio) viene prodotta con
cadenza trimestrale per il Consiglio di Amministrazione.
Al 31.12.2014 i finanziamenti risultano in regolare ammortamento.
I valori segnalati al 31.12.2014 del rischio di credito (metodo standardizzato senza il ricorso ad ECAI) e del rischio
operativo (metodo base) sono stati pari rispettivamente a 50,8 e 2,9 milioni di euro.
Il Patrimonio di Vigilanza al 31.12.2014, al lordo del risultato d’esercizio, è pari a 200 milioni di euro, risultando quindi
congruo sia rispetto all’assicurare un grado di solvibilità elevato, sia riguardo alla normativa dei “grandi rischi” prevista
dalla Banca d’Italia, sia in considerazione delle esigenze di copertura dei rischi sopra indicati.
La Vostra Società è soggetta all’esercizio dell’attività di direzione e coordinamento dell’Ente Regione Autonoma Valle
d’Aosta. Si precisa che i rapporti intercorsi con l’Ente che esercita tale attività sono regolati secondo le disposizioni
della legge costitutiva della Società, delle leggi regionali istitutive dei fondi di rotazione e delle relative convenzioni. Il
risultato economico derivante da tale attività corrisponde alle commissioni attive maturate (voce 10 e 30 del Conto
economico). Nella tabella che segue si evidenziano i costi sostenuti su mandato dell’Amministrazione regionale con
indicati i rispettivi rimborsi.
COSTI
RICAVI
Oneri sostenuti per conto RAVA
130.827
259.911
Centro Osservazione Energia (COA)
117.068
507.589
62.078.225
62.078.225
Appalti/Oneri
Gestione uffici esteri
Totale
341.998
336.816
62.668.118
63.182.541
Si precisa che i costi sostenuti per conto della Regione per l’attività di consulenza e per il COA non comprendono
l’onere del personale di Finaosta.
34
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
Nei costi di gestione degli uffici esteri non sono compresi gli acquisti di beni durevoli che vengono iscritti all’attivo
dello stato patrimoniale ed ammortizzati.
Ai sensi dell’articolo 2497-bis del Codice Civile, si precisa inoltre che esistono rapporti con la Società Casino de la
Vallée S.p.A. soggetta alla direzione e coordinamento del medesimo Ente. Di tali rapporti, eseguiti in ottemperanza a
mandati conferiti dalla Giunta regionale, si dà ampia evidenza nella presente relazione e nella Nota integrativa, parte B
Sezione 6.3.
I RISULTATI ECONOMICI ED IL PATRIMONIO DI FINAOSTA
Il bilancio della Vostra società chiude con un utile netto di euro 4.913.119, dopo aver operato:
-
rettifiche di valore nette su attività finanziarie per euro 1.744.333;
-
ammortamenti e rettifiche di valore di attività materiali e immateriali per euro 731.323;
e conteggiato imposte a carico dell’esercizio per euro 2.068.341.
Il predetto risultato di esercizio, unitamente alle riserve accumulatesi negli anni, porta il patrimonio netto della società a
euro 223 milioni, corrispondente a circa il 17% degli impieghi (rappresentati prevalentemente da crediti e
partecipazioni) della Vostra società, in essere al 31.12.2014.
Il Patrimonio di vigilanza, comprensivo del risultato di esercizio, passa quindi da 206 milioni di euro al 31.12.2013 a
200 milioni di euro al 31.12.2014 quale effetto combinato della proposta di attribuzione a riserva dell’utile di esercizio,
che ne aumenta il valore, e la sottoscrizione di un prestito obbligazionario subordinato computato nel patrimonio di
vigilanza dell’emittente che è stato dedotto dal nostro patrimonio di vigilanza.
Il capitale investito netto risulta incrementato rispetto allo scorso esercizio attestandosi a 1.288 milioni di euro (1.267
milioni al 31.12.2013) a causa principalmente dei maggiori crediti e debiti relativi all’operazione con Cassa Depositi e
Prestiti.
Nel corso dell’esercizio si è provveduto ad erogare 69,8 milioni di euro per finanziamenti a rischio diretto e sono state
adottate delibere per 52 milioni di euro.
Al fine di evidenziare le dinamiche e l’andamento dei principali aggregati di bilancio si espongono i dati dello stato
patrimoniale nella tabella seguente con un commento delle voci più significative.
35
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
10.
40.
50.
60.
90.
100.
110.
120.
140.
Voci dell'attivo
Cassa e disponibilità liquidite
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Crediti
Partecipazioni
Attività materiali
Attività immateriali
Attività fiscali
Altre attività
TOTALE ATTIVO
31/12/2014
3.862
26.058.458
10.452.393
1.194.383.989
18.028.679
13.687.031
30.358
6.026.511
19.172.569
1.287.843.850
31/12/2013
23.639
983.740
250.615
1.206.773.895
18.028.678
14.359.102
45.182
6.888.462
19.270.096
1.266.623.409
∆
-19.777
25.074.718
10.201.778
-12.389.906
1
-672.071
-14.824
-861.951
-97.527
21.220.442
10.
70.
90.
100.
110.
120.
160.
170.
180.
Voci del passivo e del patrimonio netto
Debiti
Passività fiscali
Altre passività
Trattamento di fine rapporto del personale
Fondi per rischi e oneri
Capitale
Riserve
Riserve da valutazione
Utile (Perdita) d'esercizio
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
31/12/2014
1.034.353.291
14.216.605
14.196.525
2.229.696
314.645
112.000.000
104.882.628
737.341
4.913.119
1.287.843.850
31/12/2013
1.015.608.035
15.576.677
15.305.845
1.998.548
331.291
112.000.000
101.790.432
988.150
3.024.431
1.266.623.409
∆
18.745.256
-1.360.072
-1.109.320
231.148
-16.646
0
3.092.196
-250.809
1.888.688
21.220.442
%
-83,66
2.548,92
4.070,69
-1,03
0,00
-4,68
-32,81
-12,51
-0,51
1,68
%
1,85
-8,73
-7,25
11,57
-5,02
0,00
3,04
-25,38
62,45
1,68
Attività finanziarie disponibili per la vendita: l’incremento è conseguente alla sottoscrizione di un prestito
obbligazionario con durata biennale emesso da un Istituto bancario.
Crediti: l’importo rappresenta le operazioni di finanziamento verso la clientela e le operazioni di investimento della
liquidità, con un incremento delle prime e una riduzione delle seconde.
Altre attività: la voce è costituita prevalentemente da risconti non ricondotti relativi agli oneri fiscali dei contratti di
mutuo che dovrebbero essere a carico della clientela ma che sono pagati da Finaosta in virtù di quanto stabilito dalle
convenzioni in essere con l’Amministrazione regionale e da crediti della Gestione ordinaria nei confronti dei fondi
regionali che trovano contropartita nella voce “Altre passività”.
Debiti: ricomprende il debito verso l’Azionista per i fondi a rischio amministrati, pari a 882 milioni di euro, e i debiti
verso clientela ed enti finanziari per le operazioni di finanziamento passivo precedentemente descritte con un importo
pari a circa 152 milioni di euro.
Altre passività: la voce è costituita prevalentemente dal fondo istituito per svalutare una garanzia rilasciata e dai debiti
dei fondi regionali gestiti nei confronti della Gestione ordinaria; questi debiti hanno origine nel momento in cui Finaosta
anticipa per conto del cliente il pagamento degli oneri fiscali che vengono rimborsati a rate nel periodo di
ammortamento del finanziamento.
Per meglio comprendere l’andamento dei risultati economici è stato riclassificato il conto economico nella tabella che
segue e sono state commentate le voci più significative.
36
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
Voci
10. Interessi attivi e proventi assimilati
20. Interessi passivi e oneri assimilati
Margine di interesse
30. Commissioni attive
Commissioni nette
Margine di intermediazione
100 Rettifiche di valore nette
110 Spese amministrative
120 Rettifiche di valore nette su attività materiali
130 Rettifiche di valore nette su attività immateriali
150 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
160 Altri proventi e oneri di gestione
Risultato della gestione operativa
180. Utili (Perdite) da cessione di investimenti
Utile (Perdita) dell'attività corrente al lordo delle imposte
190. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'attività corrente
Utile (Perdita) dell'attività corrente al netto delle imposte
UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO
31/12/2014
35.171.115
-20.629.013
14.542.102
4.031.582
4.031.582
18.573.684
-1.744.333
-9.396.753
-697.187
-34.136
-70.783
351.161
6.981.653
-193
6.981.460
-2.068.341
4.913.119
4.913.119
31/12/2013
∆
34.013.995
1.157.120
-17.815.627 -2.813.386
16.198.368 -1.656.266
3.824.359
207.223
3.824.359
207.223
20.022.727 -1.449.043
-3.275.257
1.530.924
-9.328.072
-68.681
-721.398
24.211
-74.415
40.279
-140.426
69.643
-194.042
545.202
6.289.117
692.536
2.223
-2.416
6.291.340
690.120
-3.266.909
1.198.568
3.024.431
1.888.688
3.024.431
1.888.688
%
3,4
15,8
-10,2
5,4
5,4
-7,2
-46,7
0,7
-3,4
-54,1
-49,6
-281,0
11,0
-108,7
11,0
-36,7
62,4
62,4
Margine di interesse: valore inferiore a quello del 2013 a causa, principalmente, dei maggiori interessi passivi che, si
ricorda, comprendono l’incremento a rischio dei fondi regionali da riconoscere alla Regione Valle d’Aosta che si è
attestato a 13,7 milioni di euro. I fondi con rischio a totale carico di Finaosta hanno registrato utili per 12,2 milioni di
euro (10,4 nel 2013), mentre la quota di risultato dei fondi non a rischio relativa alla gestione della liquidità, che è
considerata a rischio, è stata pari a 1,5 milioni di euro (2,3 nel 2013) su un risultato totale positivo di tali fondi pari a
136,9 (55,3 nel 2013) milioni di euro. I singoli incrementi sono dettagliati nella successiva tabella. Il margine di
interesse riferito alla sola Gestione ordinaria, costituito interamente da interessi attivi, è sceso a 14,5 milioni di euro
rispetto ai 14,8 milioni di euro del 2013. Si rammenta che tra gli interessi attivi sono ricomprese le commissioni attive
percepite per la gestione dei fondi regionali a rischio, pari a 10,5 milioni di euro nel 2014 e 10,2 nel 2013.
Commissioni nette: la voce è costituita prevalentemente dalle commissioni regionali percepite per la gestione dei fondi
non a rischio.
Rettifiche di valore nette: l’importo delle rettifiche di valore nette è riconducibile alle rettifiche analitiche operate sui
crediti deteriorati che sono state pari a 4,6 milioni di euro (2,3 milioni su sofferenze, 2,2 milioni su incagli e 100 mila
euro su scaduti deteriorati) e le riprese analitiche sono state pari a 2,6 milioni di euro (1,6 milioni su sofferenze e 1
milione su incagli). Le riprese nette relative alle pratiche in bonis sono pari a 250 mila euro.
Spese amministrative: pressoché invariate rispetto a quelle del precedente esercizio. Il numero di dipendenti al
31.12.2013 era pari a 83 unità, di cui 9 dirigenti e 9 part-time. Nel corso dell’esercizio non si sono registrate nuove
assunzioni e dimissioni; il numero dei dipendenti al 31.12.2014 era pari a 83 unità, delle quali 9 dirigenti e 7 part-time.
37
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
Incremento / decremento
dei fondi (€/000)
Leggi di riferimento
Gestione speciale DGR 453/2011 e 1465/2012
573
L.R. 101/1982
24
L.R. 33/1973
997
L.R. 3/2013
7.628
L.R. 43/1996
469
L.R. 33/1993
11
L.R. 19/2001
1.958
L.R. 6/2003
554
L.R. 7/2004
6
L.R. 17/2007
7
L.R. 29/2006
29
L.R. 11/2010
1
Totale gestioni con rischio diretto
12.257
Gestione speciale
135.943
L.R. 46/1985
396
L.R. 62/1993
0
L.R. 22/1998
0
L.R. 84/1993
507
L.R. 9/2003
0
DOCUP OB.2
18
L.R. 11/2002
1
D.G.R. 2121/09
4
L.R. 52/2009
3
L.R. 14/2011
5
L.R: 20/2013
44
Totale gestioni senza rischio
136.921
Totale generale
149.178
I principali indicatori di risultato finanziari, raffrontati con quelli dell’esercizio precedente, vengono riportati nel
seguente prospetto.
Indici di redditività
2014
Utile netto / Patrimonio netto (ROE)
2,21%
Utile netto / Totale attivo medio (ROAA)
2013
∆
1,39%
59%
0,10%
0,06%
60%
Costi operativi netti / Margine di interesse
79,71%
84,78%
-6%
Spese del personale / Margine di intermediazione
40,12%
37,22%
8%
Costi operativi netti / Margine di intermediazione
62,41%
68,59%
-9%
FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO ED
EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
L’andamento dell’attività di erogazione di finanziamenti nel primo trimestre del nuovo esercizio è illustrato dalla tabella
seguente.
38
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
Gestione
Erogazioni
(migliaia di euro)
n.
importo
Ordinaria
2
1.994
L.R. 33/73
0
0
L.R. 76/84
120
6.583
L.R. 33/93
0
0
L.R. 43/96
7
473
L.R. 19/01
3
1.562
L.R. 6/03
7
496
L.R. 7/04
0
0
L.R. 29/06
0
0
139
11.108
44
1.540
L.R. 84/93
4
636
L.R. 9/03
0
0
Totali gestioni con
rischio diretto
Speciale
DOCUP
0
0
L.R. 11/02
0
0
DGR2121/09
4
45
85
161
senza rischio
137
2.382
TOTALI
276
13.490
LR52/09
Totali gestioni
In base alle informazioni sinora note alla Società, si prevede che l’evoluzione dell’attività di erogazione sia in linea con
il normale andamento fino ad ora rilevato.
Per quanto concerne l’operazione di finanziamento attivo a Casino de la Vallée SpA si evidenzia che nei primi mesi del
2015 non sono state effettuate ulteriori erogazioni a valere sul mutuo di Gestione speciale da originari 10 milioni di
euro, pertanto la somma erogata è pari a 9,7 milioni di euro e quella ancora da erogare, ai sensi del contratto stipulato,
sarà disponibile fino al 03/04/2016.
L’articolo 30 della Legge regionale 19 dicembre 2014, n.13 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e
pluriennale della Regione autonoma Valle d’Aosta) ha autorizzato, per il finanziamento degli investimenti a valere su
fondi di rotazione regionali, istituiti o da istituire con legge regionale, per il triennio 2015/2017, un indebitamento sotto
forma di linea di credito, di durata massima quindicennale, presso il fondo di dotazione della gestione speciale di
FINAOSTA S.p.A. di cui all'articolo 6 della l.r. 7/2006, per un importo massimo di euro 100.000.000. La società ha
avviato contatti con le istituzioni creditizie con lo scopo di verificare a quali condizioni sia possibile adempiere al
mandato conferitole.
La Giunta regionale con deliberazione n. 153 del 6 febbraio 2015 ha conferito l’incarico a FINAOSTA S.P.A., ai sensi
dell’art.. 6 della l.r. 16/03/2006, n. 7 e in attuazione della l.r. 29/09/2014 n. 9, per la sottoscrizione di capitale azionario
39
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
della Monterosa S.p.A. per un importo massimo complessivo di circa 5 milioni di euro, previa estinzione da parte della
stessa Monterosa S.p.A. dei 76 mutui in essere a valere sulle leggi regionali 46/85 e 8/98, nonché sui fondi della
Gestione Speciale. Il mandato è stato eseguito in data 16 febbraio 2015.
Per quanto riguarda il rientro dei finanziamenti erogati, si evidenzia che la l.r. 13/2014 ha concesso l’opportunità di
presentare un’ulteriore richiesta per la sospensione dei pagamenti delle rate nel 2015, limitatamente ad una semestralità.
Il numero dei mutui erogati a valere sui fondi regionali per i quali la richiesta di sospensione del pagamento delle rate è
stata accettata è riportato nella seguente tabella suddivisa per tipologia di finanziamento.
Da evidenziare che la l.r. 13/2014 ha posto alle imprese operanti in taluni settori dei vincoli, legati ai risultati economici
degli ultimi esercizi, riguardo la possibilità di presentare le domande di sospensione e, a differenza dei precedenti
esercizi, non prevedeva la possibilità di presentare la domanda di sospensione per i finanziamenti stipulati nell’anno
immediatamente precedente. La riduzione del numero delle domande presentate e dei mutui in essere aventi diritto a
presentare la domanda si può ricondurre, quindi, anche a questo fattore e all’estinzione anticipata dei finanziamenti alla
società Monterosa di cui al precedente paragrafo.
Mutui sospesi
Mutui in essere
% sospensione
Anno Imprese Privati Totale Imprese Privati Totale Imprese Privati Totale
2009
681 1.054 1.735
1.116 8.583
9.699
61%
12%
18%
2010
732 1.178 1.910
1.131 8.912 10.043
65%
13%
19%
2011
752
975 1.727
1.176 9.357 10.533
64%
10%
16%
2012
686 1.203 1.889
1.193 9.625 10.818
58%
12%
17%
2013
659
990 1.649
1.215 9.597 10.812
54%
10%
15%
2014
496
994 1.490
1.196 9.391 10.587
41%
11%
14%
2015
392
931 1.323
1.055 8.879
37%
10%
13%
9.934
Stante le modalità di gestione dei fondi regionali e considerando le giacenze di liquidità sui conti correnti e la possibilità
di smobilizzo nel breve termine degli investimenti finanziari, il posticipo dei rientri connessi ai mutui di cui sopra non
causerà particolari problematiche all’attività tipica di erogazione di finanziamenti.
Il Consiglio di Amministrazione della società ha approvato in data 28.04.2015 il “processo interno di determinazione
dell’adeguatezza patrimoniale (Internal Capital Adeguacy Assessment Process – ICAAP)”, conformemente a quanto
disciplinato da Banca d’Italia nella circolare 216/96, Parte Prima, Capitolo V, Sezione XI.
Attraverso un resoconto strutturato, predisposto con cadenza annuale, Finaosta S.p.A. illustra all'Organo di Vigilanza le
caratteristiche fondamentali del processo, l'esposizione ai rischi individuati e l'entità del capitale ritenuta adeguata a
fronteggiarli.
Si evidenzia che la realizzazione del processo ICAAP, essendo legato all'esecuzione di attività anche operative che
coinvolgono a diversi livelli tutte le funzioni aziendali, necessita di continui aggiornamenti.
Le fasi dell'ICAAP sono riepilogate nelle seguenti attività:
-
individuazione dei rischi da sottoporre a valutazione;
-
misurazione dei singoli rischi e del relativo capitale interno;
40
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
-
misurazione del capitale interno complessivo;
-
determinazione del capitale complessivo e riconciliazione con il Patrimonio di Vigilanza.
Sulla base delle quantificazioni di capitale effettuate, si evidenzia come i rischi di c.d. primo pilastro assorbano al
31.12.2014 circa il 27% del Patrimonio di Vigilanza ed integrati da quelli di secondo pilastro conducano ad un
assorbimento di circa il 32%.
Si sottolinea, pertanto, come il capitale disponibile per fronteggiare i rischi non quantificati, oggetto di valutazione
qualitativa ed inclusi nel secondo pilastro, sia pari a circa il 68% del Patrimonio di Vigilanza.
Il rapporto tra Patrimonio di base e Attività di rischio ponderate (TIER 1 capital ratio) è pari al 23%.
Il Consiglio ha valutato come adeguata la situazione patrimoniale della società e non ritiene necessario valutare
l'individuazione di nuove fonti patrimoniali a copertura di tutti i rischi identificati.
Con la DGR n. 364 del 13 marzo 2015 l’Amministrazione regionale ha approvato le modalità di esercizio del controllo
analogo dell’Azionista Regione Autonoma Valle d’Aosta sulle proprie società “in house”. La delibera ha ricompreso tra
le società direttamente controllate dalla Regione che sono in possesso dei requisiti della società ”in house” anche la
Vostra società.
Con la stessa delibera sono, inoltre, state individuate quattro società definite “in house partecipate indirettamente” per le
quali l’esercizio del controllo analogo è demandato a Finaosta S.p.A.. Le società controllate in Gestione Speciale da
Finaosta S.p.A. individuate sono: Coup S.r.l., Nuv S.r.l., Autoporto VdA S.p.A. e Struttura Valle d’Aosta S.r.l.
A seguito dell’adozione da parte della Regione Autonoma Valle d’Aosta del piano operativo di razionalizzazione delle
società e della partecipazioni societarie, avvenuta con DGR n. 428 del 27 marzo 2015, le partecipazioni detenute dalla
Vs società a valere sulla Gestione Speciale nella “S.r.l. pour le Developpement Touristique de la Valgrisenche” e nella
“Società Incremento Turistico Saint-Barthelemy S.r.l.” sono state ritenute non indispensabili al perseguimento delle
finalità istituzionali e, pertanto, dovrà essere avviata una procedura di dismissione. Secondo quanto previsto dal piano
sopra richiamato, la delibera di liquidazione della società o di cessione della quote dovrà avvenire entro il 31 dicembre
2015.
Nel marzo 2015, in esecuzione del mandato ricevuto con la DGR n. 423 del 27 marzo 2015, è stato rinnovato fino al
2026 l’accordo con Heineken Italia S.p.A., salvaguardando l’attività produttiva nello stabilimento di Pollein e con la
prospettiva di vedervi realizzati investimenti importanti.
INFORMAZIONI AI SENSI DEL DOCUMENTO BANCA D’ITALIA/CONSOB/ISVAP N. 2
DEL 6 FEBBRAIO 2009 e N. 4 DEL 3 MARZO 2010
Redazione del bilancio in continuità aziendale
Gli amministratori hanno redatto il bilancio d’esercizio nell’ambito di una ragionevole aspettativa di continuità
aziendale, in quanto non sussistono indicatori finanziari e/o gestionali o eventuali incertezze che possano in qualche
modo comportare l’insorgere di seri dubbi sulla capacità di Finaosta S.p.A. di continuare ad operare.
Informazioni sui rischi finanziari
Finaosta S.p.A., sulla base delle politiche di assunzione dei rischi adottate, effettua investimenti della propria liquidità e
della liquidità detenuta per conto della Regione principalmente attraverso strumenti finanziari a breve e a medio termine
adottando profili di rischio, sia di controparte sia di strumento finanziario, molto bassi. Detti strumenti sono, pertanto,
selezionati tra quelli che danno le maggiori garanzie in merito alle somme esposte e al rischio di default degli emittenti.
41
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
Informazioni in merito alla verifica delle riduzioni per perdite di valore
Nell’ambito della valutazione analitica dei crediti, in considerazione dell’attuale deterioramento del ciclo economico e
con la finalità di creare adeguata copertura nelle ipotesi di esito dubbio, sono stati adottati criteri di valutazione
restrittivi, anche prescindendo dall’esistenza di garanzie capienti per le esposizioni caratterizzate da maggiore criticità.
Per la determinazione del fair value dei crediti verso la clientela regolamentati da tasso fisso è stato adottato il metodo
di attualizzazione dei relativi flussi finanziari futuri secondo la curva dei tassi “zero coupon” al 31.12.2014.
Per la determinazione del fair value dei titoli di capitale iscritti tra le attività finanziarie disponibili per la vendita sono
state considerate la “significatività” e la “durevolezza” delle perdite di valore registrate.
CENNI SULLE ATTIVITA’ NON RICOMPRESE NEL PERIMETRO DI BILANCIO
Come già riportato all’inizio della presente Relazione, le attività su mandato regionale sono incluse nel perimetro di
redazione del bilancio con l’esclusione delle operazioni il cui rischio ricade esclusivamente sulla Regione. Come
conseguenza di quanto anzi detto il bilancio della Vostra società presenta, pertanto, un totale di attivo sensibilmente
ridotto rispetto a quello relativo ai bilanci redatti secondo i principi italiani. Al fine di integrare i dati del presente
bilancio, le attività non ricomprese nel perimetro sono evidenziate separatamente, nella Parte D – Altre informazioni –
Sezione 1 – punto H della nota integrativa. Si precisa che il prospetto di movimentazione dei fondi regionali gestiti
riporta valori calcolati secondo la normativa civilistica italiana.
INFORMATIVA AL PUBBLICO
L’informativa al pubblico prevista al capitolo V, sezione XII della Circolare di Banca d’Italia n. 216 del 05.08.1996
(Settimo aggiornamento) può essere reperita in un’apposita sezione del sito istituzionale della Vostra Società
(www.finaosta.com) unitamente al bilancio d’esercizio e al bilancio consolidato.
L’aggiornamento dei dati pubblicati avverrà con cadenza annuale entro 30 giorni dalla data di approvazione del bilancio
da parte dell’Assemblea dei soci.
PROPOSTA DI DESTINAZIONE DELL’UTILE DI ESERCIZIO
L’esercizio chiude, come si è già visto, con un utile netto di euro 4.913.119 che proponiamo di destinare come segue:
-
a riserva legale
euro
245.656
-
a riserva statutaria
euro 1.228.280
(pari al
5%)
(pari al 25%)
e euro 3.439.183 da destinarsi secondo le determinazioni dell’Assemblea.
Le riserve legale e statutaria vengono così a consolidarsi rispettivamente in euro 6.813.902 e in euro 25.590.440.
Invitiamo pertanto l’Assemblea ad approvare il bilancio così come è stato proposto, con la destinazione dell’utile di
esercizio risultante.
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
(dott. Giuseppe CILEA)
42
STATO PATRIMONIALE
VOCI DELL'ATTIVO
10.
Ca s s a e di s poni bi l i tà l i qui de
40.
50.
60.
Credi ti
90.
Pa rteci pa zi oni
100.
Atti vi tà materi a l i
110.
Atti vi tà i mma teri a l i
120.
Atti vi tà fi s cal i
140.
31/12/2014
31/12/2013
3.862
23.639
Atti vi tà fi na nzi a ri e di s poni bi l i per l a vendi ta
26.058.458
983.740
Atti vi tà fi na nzi a ri e detenute s i no a l l a s ca denza
10.452.393
250.615
1.194.383.989
1.206.773.895
18.028.679
18.028.678
13.687.031
14.359.102
30.358
45.182
6.026.511
6.888.462
a)
correnti
3.051.919
4.183.662
b)
anticipate
2.974.592
2.704.800
b1) di cui alla L. 214/2011
2.756.099
2.521.172
Al tre a tti vi tà
TOTALE ATTIVO
VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO
10.
Debi ti
70.
Pas s i vi tà fi s ca l i
19.172.569
19.270.096
1.287.843.850
1.266.623.409
31/12/2014
31/12/2013
1.034.353.291
1.015.608.035
14.216.605
15.576.677
a) correnti
3.028.902
4.356.883
b) differite
11.187.703
11.219.794
90.
Al tre pa s s i vi tà
100.
Tra tta mento di fi ne rapporto del pers onal e
110.
Fondi per ri s chi e oneri
14.196.525
15.305.845
2.229.696
1.998.548
314.645
331.291
a) quiescenza e obblighi simili
0
0
b) altri fondi
314.645
331.291
120.
Capi ta l e
112.000.000
112.000.000
160.
Ri s erve
104.882.628
101.790.432
170.
Ri s erve da va l uta zi one
737.341
988.150
180.
Uti l e (Perdi ta ) d'es erci zi o (+/-)
4.913.119
3.024.431
1.287.843.850
1.266.623.409
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
43
CONTO ECONOMICO
VOCI
31/12/2014
31/12/2013
10.
Intere ss i a ttivi e proventi a ss imi la ti
35.171.115
34.013.995
20.
Intere ss i pa s si vi e oneri a ss imi la ti
-20.629.013
-17.815.627
MARGINE DI INTERESSE
14.542.102
16.198.368
Commiss ioni a ttive
4.031.582
3.824.359
COMMISSIONI NETTE
4.031.582
3.824.359
18.573.684
20.022.727
-1.744.333
-3.275.257
30.
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
100.
Rettifiche/riprese di va lore nette per deteri ora mento di:
a ) a ttività fina nzia rie
-1.744.333
-3.275.257
b) a ltre opera zioni fi na nzia rie
110.
Spese a mmi nis tra tive :
-9.396.753
-9.328.072
a ) spese per il persona le
-7.412.302
-7.451.787
b) a ltre s pese a mmi nis tra ti ve
-1.984.451
-1.876.285
120.
Rettifiche/riprese di va lore nette su a ttivi tà ma te ria li
130.
-697.187
-721.398
Rettifiche/riprese di va lore nette su a ttivi tà imma teri a li
-34.136
-74.415
150.
Acca ntona menti netti a i fondi per ri schi e oneri
-70.783
-140.426
160.
Altri proventi e oneri di gestione
351.161
-194.042
RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE OPERATIVA
6.981.653
6.289.117
-193
2.223
6.981.460
6.291.340
-2.068.341
-3.266.909
UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE
4.913.119
3.024.431
UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO
4.913.119
3.024.431
180.
Util i (Perdite) da cess ione di inve stimenti
UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE
190.
Impos te s ul re ddito dell 'e sercizio de ll'ope ra tività corre nte
44
PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA
VOCI
10.
31/12/2014
Utile (Perdita) d'esercizio
4.913.119
31/12/2013
3.024.431
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico
40.
Pi ani a benefici definiti
-183.044
-94.770
-183.044
-94.770
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico
130.
140.
Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte
Redditività complessiva (Voce 10+130)
4.730.075
45
2.929.661
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO 2013
Variazioni dell'esercizio
Allocazione risultato
esercizio precedente
Esistenze al
31.12.2012
Modifica saldi
apertura
Operazioni sul patrimonio netto
Esistenze al
1.1.2013
Variazioni di
riserve
Dividendi e altre
destinazioni
Riserve
Distribuzione
Acquisto azioni
straordinaria
proprie
dividendi
Emissione
nuove azioni
Variazione
strumenti di
capitale
Altre
variaizoni
Redditività
complessiva
esercizio
31.12.2013
Patrimonio netto
al 31.12.2013
Capitale:
a) azioni ordinarie
112.000.000
112.000.000
112.000.000
b) altre azioni
Sovrapprezzi di emissione
Riserve:
a) di utili
b) altre
Riserve da valutazione
3.860.306
3.860.306
94.009.475
-570.572
3.343.628
53.894
94.009.475 3.981.858
1.136.814
1.136.814
3.411.286
3.411.286 -3.411.286
98.446.804
455.471
-53.894
-94.770
988.150
3.024.431
3.024.431
2.929.661
217.803.013
Strumenti di capitale
Azioni proprie
Utile (Perdita) di esercizio
Patrimonio netto
214.417.881
214.417.881
0
0
0
0
0
0
0
455.471
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO 2014
Variazioni dell'esercizio
Allocazione risultato
esercizio precedente
Esistenze al
31.12.2013
Modifica saldi
apertura
Operazioni sul patrimonio netto
Esistenze al
1.1.2014
Variazioni di
riserve
Dividendi e altre
destinazioni
Riserve
Distribuzione
Acquisto azioni
straordinaria
proprie
dividendi
Emissione
nuove azioni
Variazione
strumenti di
capitale
Altre
variaizoni
Redditività
complessiva
esercizio
31.12.2014
Patrimonio netto
al 31.12.2014
Capitale:
a) azioni ordinarie
112.000.000
112.000.000
112.000.000
b) altre azioni
Sovrapprezzi di emissione
Riserve:
a) di utili
b) altre
Riserve da valutazione
3.343.628
98.446.804
988.150
3.343.628
844.181
4.255.574
67.765
100.627.054
98.446.804 2.180.250
988.150
-67.765
-183.044
737.341
4.913.119
4.913.119
4.730.075
222.533.088
Strumenti di capitale
Azioni proprie
Utile (Perdita) di esercizio
Patrimonio netto
3.024.431
217.803.013
3.024.431 -3.024.431
217.803.013
0
0
0
46
0
0
0
0
0
RENDICONTO FINANZIARIO
METODO DIRETTO
IMPORTO
A. ATTIVITA' OPERATIVA
31/12/2014
1. Gestione
31/12/2013
6.931.366
7.243.988
Interessi attivi incassati (+)
35.171.115
34.013.995
Interessi passivi pagati (-)
-20.629.013
-17.815.627
Commissioni nette (+/-)
4.031.582
3.824.359
Spese per il personale (-)
-7.511.995
-7.431.463
Altri costi (-)
-1.984.453
-2.723.431
Dividendi e proventi simili (+)
0
Altri ricavi (+)
351.161
0
-2.497.031
-2.623.845
0
0
-50.280.468
-18.099.138
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
0
0
Attività finanziarie valutate al fair value
0
0
Attività finanziarie disponibili per la vendita
-25.076.250
0
Crediti verso banche
-25.221.878
98.345.970
Crediti verso enti finanziari
14.331.501
-31.135.725
Crediti verso clientela
-14.411.368
-84.485.080
Imposte e tasse (-)
Costi/ricavi relativi ai gruppi di attività in via di dismissione e al netto dell'effetto fiscale (+/-)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie
Altre attività
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie
Debiti verso banche
97.527
-824.303
17.626.873
127.163.668
0
0
Debiti verso enti finanziari
24.277.398
72.610.519
Debiti verso clientela
-5.532.142
53.995.987
Titoli in circolazione
0
0
Passività finanziarie di negoziazione
0
0
Passività finanziarie valutate al fair value
0
0
-1.118.383
557.162
-25.722.229
116.308.518
Altre passività
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa A
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da
537
2.227
Vendite di partecipazioni
0
0
Dividendi incassati su partecipazioni
0
0
38
4
499
2.223
Vendite/rimborsi di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Vendite di attività materiali
Vendite di attività immateriali
0
Vendite di rami d'azienda
2. Liquidità assorbita da
Acquisti di partecipazioni
0
0
-10.246.936
-151.088
0
0
-10.201.816
0
Acquisti di attività materiali
-25.808
-98.743
Acquisti di attività immateriali
-19.312
-52.345
0
0
-10.246.399
-148.861
Emissioni/acquisti di azioni proprie
0
0
Emissioni/acquisti di strumenti di capitale
0
0
Distribuzione dividendi e altre finalità
0
0
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista C
0
0
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO D = A +/- B +/- C
-35.968.628
116.159.657
Acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Acquisti di rami d'azienda
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento B
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
LEGENDA
(+) generata; (-) assorbita
IMPORTO
RICONCILIAZIONE
T
T-1
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio
180.669.823
64.510.166
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio
-35.968.628
116.159.657
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio
144.701.195
180.669.823
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Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
NOTA INTEGRATIVA
PARTE A – POLITICHE CONTABILI....................................................................................................................... 50
A.1 – PARTE GENERALE .......................................................................................................................................... 50
Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali .......................................................... 50
Sezione 2 – Principi generali di redazione ............................................................................................................... 50
Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio .......................................................................... 51
Sezione 4 – Altri aspetti ............................................................................................................................................ 51
A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO ....................................................................... 51
A.3 – INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITA’ FINANZIARIE .................... 59
A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: valore contabile, fair value ed effetti sulla redditività complessiva .......... 59
A.4 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE................................................................................................................. 59
A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati ................................................................ 59
A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni............................................................................................................ 59
A.4.3 Gerarchia del fair value .................................................................................................................................. 60
A.4.4 Altre informazioni............................................................................................................................................ 60
A.4.5 Gerarchia del fair value .................................................................................................................................. 60
A.5 Informativa sul c.d. “Day one profit/loss” ......................................................................................................... 62
PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE ........................................................................ 63
ATTIVO ....................................................................................................................................................................... 63
Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide – Voce 10 ................................................................................................. 63
Sezione 4 – Attività finanziarie disponibili per la vendita – Voce 40 ....................................................................... 63
Sezione 5 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza – Voce 50.................................................................... 66
Sezione 6 – Crediti – Voce 60 ................................................................................................................................... 68
Sezione 9 – Partecipazioni – Voce 90 ....................................................................................................................... 71
Sezione 10 – Attività materiali – Voce 100 ............................................................................................................... 72
Sezione 11 – Attività immateriali – Voce 110 ........................................................................................................... 76
Sezione 12 – Attività fiscali e passività fiscali – Voci 120 dell’Attivo e 70 del Passivo ........................................... 77
Sezione 14 – Altre attività – Voce 140 ...................................................................................................................... 81
PASSIVO...................................................................................................................................................................... 83
Sezione 1 – Debiti – Voce 10 .................................................................................................................................... 83
Sezione 7 – Passività fiscali – Voce 70 ..................................................................................................................... 83
Sezione 9 – Altre passività – Voce 90 ....................................................................................................................... 84
Sezione 10 – Trattamento di fine rapporto del personale – Voce 100 ...................................................................... 84
Sezione 11 – Fondi per rischi e oneri – Voce 110 .................................................................................................... 86
PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO ................................................................................... 89
Sezione 1 – Interessi – Voci 10 e 20 ......................................................................................................................... 89
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Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
Sezione 2 – Commissioni – Voci 30 e 40 .................................................................................................................. 90
Sezione 8 – Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento – Voce 100 ......................................................... 91
Sezione 9 – Spese amministrative – Voce 110 .......................................................................................................... 93
Sezione 10 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 120 ...................................................... 95
Sezione 11 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 130 .................................................. 95
Sezione 13 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 150 ............................................................... 96
Sezione 14 – Altri proventi e oneri di gestione – Voce 160 ...................................................................................... 96
Sezione 16 – Utili (Perdite) da cessione di investimenti – Voce 180 ........................................................................ 98
Sezione 17 – Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente – Voce 190 ............................................. 98
PARTE D – ALTRE INFORMAZIONI ..................................................................................................................... 100
Sezione 1 – Riferimenti specifici sull’operatività’ svolta ........................................................................................ 100
Sezione 3 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura ............................................................. 110
3.1 Rischio di credito .............................................................................................................................................. 111
3.2 Rischi di mercato .............................................................................................................................................. 121
3.3 Rischi operativi ................................................................................................................................................ 123
3.4 Rischio di liquidità ........................................................................................................................................... 128
Sezione 4 – Informazioni sul patrimonio ................................................................................................................ 131
Sezione 5 – Prospetto analitico della redditività complessiva ................................................................................ 136
Sezione 6 – Operazioni con parti correlate ............................................................................................................ 137
Sezione 7 – Altri dettagli informativi ...................................................................................................................... 138
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Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
PARTE A – POLITICHE CONTABILI
A.1 – PARTE GENERALE
Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali
La società FINAOSTA S.p.A. dichiara che il presente bilancio d’esercizio, redatto in unità di euro, è stato
predisposto, al pari di quello dello scorso anno, in conformità di tutti i Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS)
emanati dall’International Accounting Standard Board e delle relative interpretazioni dell’International Financial
Reporting Interpretation Committee vigenti e omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura prevista
dal regolamento UE n. 1606/2002 conforme al D.Lgs n° 38/2005 e successivi aggiornamenti e della novellata
normativa di Banca d’Italia del 22 dicembre 2014 “Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli
Intermediari finanziari ex art.107 del TUB, degli Istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM” che ha
sostituito le precedenti istruzioni datate 21 gennaio 2014.
Sezione 2 – Principi generali di redazione
La presente relazione si fonda sull’applicazione dei seguenti principi generali di redazione dettati dallo IAS 1:
1.
Continuità aziendale. Il bilancio è stato predisposto nella prospettiva della continuazione dell’attività
aziendale, pertanto, attività, passività ed operazioni “fuori bilancio” sono valutate secondo valori di
funzionamento.
2.
Competenza economica. Costi e ricavi vengono rilevati, a prescindere dal momento del loro regolamento
monetario, per periodo di maturazione economica e secondo il criterio di correlazione.
3.
Coerenza di presentazione. Presentazione e classificazione delle voci sono mantenute costanti nel tempo allo
scopo di garantire la comparabilità delle informazioni, salvo che la loro variazione sia richiesta da un Principio
Contabile Internazionale o da una interpretazione oppure renda più appropriata, in termini di significatività e di
affidabilità, la rappresentazione dei valori. Se un criterio di presentazione o di classificazione viene cambiato,
quello nuovo si applica – ove possibile – in modo retroattivo; in tal caso vengono anche indicati la natura e il
motivo della variazione, nonché le voci interessate.
4.
Aggregazione e rilevanza. Tutti i raggruppamenti significativi di voci con natura o funzione simili sono
riportati separatamente. Gli elementi di natura o funzione diversa, se rilevanti, vengono presentati in modo
distinto.
5.
Divieto di compensazione. Attività e passività, costi e ricavi non vengono compensati tra loro, salvo che ciò
non sia richiesto o permesso da un Principio Contabile Internazionale o da una Interpretazione oppure dagli
schemi predisposti dalla Banca d’Italia per i bilanci degli Intermediari Finanziari iscritti nell’”elenco speciale”.
6.
Informativa comparativa. Le informazioni comparative dell’esercizio precedente sono riportate per tutti i dati
contenuti nei prospetti contabili, a meno che un principio Contabile Internazionale o una Interpretazione non
prescrivano o consentano diversamente. Sono incluse anche informazioni di natura descrittiva o commenti,
quando utili per la comprensione dei dati.
7.
Bilancio di Finaosta S.p.A.. Include interamente la gestione ordinaria ed i fondi di rotazione a rischio, la
gestione speciale e i fondi di rotazione senza rischio per la parte relativa alla gestione della liquidità. Dal lato
passivo è incluso il debito nei confronti dell’Amministrazione Regionale nei limiti dei rischi assunti ed esposti
nel lato attivo.
8.
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS applicati dal 1° gennaio 2014. Emendamento allo IAS
50
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
32 “Compensazione di attività finanziarie e passività finanziarie”, il principio è volto a chiarire l’applicazione
dei criteri necessari per compensare in bilancio attività e passività finanziarie. L’emendamento si applica in
modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014. L’adozione di tale emendamento non ha comportato per il corrente
esercizio effetti sul bilancio della Società.
Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio
Per quanto concerne la presente sezione si rimanda a quanto già esposto nella relazione sulla gestione nel capitolo
riguardante i fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio.
Sezione 4 – Altri aspetti
Il Bilancio della Società è sottoposto alla revisione contabile della società Deloitte & Touche S.p.A. alla quale è
stato conferito l’incarico per il periodo 2012/2020 in esecuzione della delibera assembleare del 15 giugno 2012.
A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO
PRINCIPI CONTABILI
I principi contabili applicati per la redazione del bilancio della Vostra società sono illustrati qui di seguito.
Per le principali voci dello stato patrimoniale si riporta l’indicazione dei criteri seguiti in ordine agli aspetti della
classificazione, dell’iscrizione, della valutazione, della cancellazione e della rilevazione delle componenti
reddituali.
STATO PATRIMONIALE - ATTIVO
VOCE 40 - Attività finanziarie disponibili per la vendita
Criteri di classificazione
In tale categoria sono classificate le attività finanziarie non derivate e quelle non classificate come Attività
finanziarie detenute per la negoziazione, Attività finanziarie detenute sino alla scadenza e Crediti.
In particolare sono incluse in tale categoria le Partecipazioni diverse da quelle di controllo, controllo congiunto o
sottoposte a influenza notevole e i titoli obbligazionari emessi da Banche o da imprese, acquistati per temporanei
investimenti di liquidità.
Criteri di iscrizione
Le Attività finanziarie disponibili per la vendita sono iscritte inizialmente al momento del loro regolamento e sono
contabilizzate al costo inteso come il fair value dello strumento, comprensivo dei costi o proventi di transazione
direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Fatte salve deroghe previste dallo IAS 39, non sono possibili trasferimenti dal portafoglio disponibile per la
vendita agli altri portafogli e viceversa.
Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale le attività finanziarie sono valutate al fair value. Per la determinazione
del fair value attendibile, nel caso in cui non siano disponibili quotazioni sui mercati attivi, si tiene conto di
transazioni recenti avvalorate anche da transazioni avvenute successivamente alla data di chiusura del bilancio che
ne confermino i valori di fair value. Qualora non siano disponibili le suddette transazioni, tali attività sono valutate
al costo di acquisto. Nel caso in cui, a seguito di perdite registrate dalla società partecipata, risulti un valore di
iscrizione in bilancio superiore alla frazione di patrimonio netto corrispondente alla quota di partecipazione, tali
attività sono sottoposte a valutazione (impairment) al fine di determinare la “significatività” e la “durevolezza”
51
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
delle perdite registrate. Nello specifico, si reputa significativa una perdita superiore al 20% del patrimonio netto e
durevole una perdita di bilancio che si è ripetuta per più di tre esercizi consecutivi a prescindere dall’entità della
stessa. Tali parametri vengono applicati per la valutazione di imprese operative e con prospettive di continuità
aziendale. Nel caso di attività in fase di avvio (start-up) o cessazione (liquidazione, fallimento) vengono adottati
parametri ad hoc dei quali viene data evidenza in nota integrativa. Le perdite di valore che, sulla base dei parametri
sopra riportati, denotano caratteristiche di significatività o durevolezza vengono rilevate nella voce di conto
economico denominata “Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la
vendita”.
La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di perdite di valore viene effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di
situazione semestrale.
Criteri di cancellazione
Le Attività finanziarie disponibili per la vendita sono cancellate quando l’attività in esame viene ceduta,
trasferendo sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici connessi o quando scadono i diritti contrattuali sui flussi
finanziari.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli interessi, se presenti, sono calcolati con il metodo del tasso di interesse effettivo che tiene conto dei costi di
transazione e sono rilevati a conto economico.
VOCE 50 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Criteri di classificazione
In tale categoria sono classificate le attività finanziarie non derivate e quelle non classificate come Attività
finanziarie detenute per la negoziazione, Attività finanziarie disponibili per la vendita e Crediti.
In particolare sono incluse in tale categoria i titoli obbligazionari emessi da Banche o da Enti pubblici, acquistati
per investimenti di liquidità nel medio-lungo termine.
Criteri di iscrizione
Le Attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono iscritte inizialmente al momento del loro regolamento e
sono contabilizzate al costo inteso come il prezzo di acquisto dello strumento, esclusi l’eventuale rateo di interessi
e i costi o i proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Fatte salve deroghe previste dallo IAS 39, non sono possibili trasferimenti dal portafoglio detenute fino alla
scadenza agli altri portafogli e viceversa.
Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale le attività finanziarie sono valutate al prezzo di mercato. Per la
determinazione di tale prezzo, nel caso in cui non siano disponibili quotazioni sui mercati attivi, si tiene conto di
transazioni recenti avvalorate anche da transazioni avvenute successivamente alla data di chiusura del bilancio che
ne confermino il valore. Qualora non siano disponibili le suddette transazioni, tali attività sono valutate al costo di
acquisto. Le perdite di valore vengono rilevate nella voce di conto economico denominata “Rettifiche di valore
nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza”.
La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di perdite di valore viene effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di
situazione semestrale.
Criteri di cancellazione
52
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
Le Attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono cancellate quando l’attività in esame viene ceduta,
trasferendo sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici connessi o quando scadono i diritti contrattuali sui flussi
finanziari.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli interessi, se presenti, sono calcolati con il metodo del tasso di interesse effettivo che tiene conto dei costi di
transazione e sono rilevati a conto economico.
VOCE 60 - Crediti
Criteri di classificazione
In tale categoria sono classificati gli impieghi con banche, enti finanziari e clientela, effettuati con diverse tipologie
di rapporto tra le quali conti correnti, carte commerciali, pronti contro termine, finanziamenti a medio-lungo
termine, polizze assicurative di capitalizzazione e crediti per attività di servizio.
Si tratta di attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi e determinabili che non sono quotate in un mercato
attivo e non sono classificabili all’origine tra le “Attività finanziarie disponibili per la vendita”.
Criteri di iscrizione
I crediti e finanziamenti vengono iscritti inizialmente al momento della loro erogazione o del loro acquisto e non
possono essere trasferiti ad altro portafoglio. Il credito deve essere incondizionato. Le operazioni di pronti contro
termine e le polizze assicurative sono iscritte in bilancio come operazioni di impiego. In particolare le operazioni di
acquisto a pronti e rivendita a termine sono rilevate come credito per l’importo versato a pronti.
La rilevazione iniziale avviene al fair value che corrisponde all’ammontare erogato, o prezzo di sottoscrizione,
integrato con i costi e i ricavi di transazione direttamente attribuibili.
Criteri di valutazione
I crediti sono valutati – successivamente alla rilevazione iniziale – al costo ammortizzato, qualora ne sussistano i
presupposti. Il criterio del costo ammortizzato non viene applicato ai crediti a breve termine – con scadenza sino ai
18 mesi – in quanto gli effetti di tale applicazione sono irrilevanti.
Il costo ammortizzato è il valore di prima iscrizione, diminuito o aumentato del rimborso di capitale, delle
rettifiche e riprese di valore e dell’ammortamento – calcolato con il metodo del tasso di interesse effettivo – della
differenza tra l’ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza.
Il tasso di interesse effettivo rilevato inizialmente, o contestualmente alla variazione del parametro di
indicizzazione del finanziamento, viene sempre utilizzato successivamente per attualizzare i flussi previsti di cassa.
Alla chiusura di ogni bilancio annuale viene effettuata una valutazione della perdita di valore su tutto il portafoglio
crediti determinando le perdite di valore dei crediti dipendenti dal deterioramento della solvibilità dei creditori e
tenendo distinti i crediti deteriorati e i crediti in bonis così come definiti dalla normativa di Vigilanza di cui alla
circolare di Banca d’Italia n. 217, 12° aggiornamento del 30.09.2014.
Le valutazioni si basano sul principio del costo ammortizzato sottoponendo i crediti ad impairment test se
ricorrono evidenze sintomatiche dello stato di deterioramento della solvibilità dei debitori. Con riguardo
specificamente ai crediti l'impairment test si articola in due fasi:
1.
le valutazioni individuali, finalizzate all'accertamento dei singoli crediti deteriorati ed alla determinazione delle
rispettive perdite di valore;
2.
le valutazioni collettive, finalizzate all'individuazione secondo il modello delle "incurred losses" dei portafogli
53
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
di crediti in bonis e alla rilevazione forfetaria delle perdite in essi latenti.
Le perdite di valore attribuibili a ciascun credito deteriorato sono date dalla differenza tra il loro valore
recuperabile e il relativo costo ammortizzato. Il valore recuperabile corrisponde al valore attuale dei flussi di cassa
attesi calcolato in funzione dei seguenti elementi:
a)
del valore dei flussi di cassa contrattuali al netto delle perdite attese, stimate tenendo conto sia della specifica
capacità del debitore di assolvere le obbligazioni assunte sia del valore realizzabile delle eventuali garanzie
reali o personali assunte;
b) del tempo atteso di recupero stimato anche in base allo stato delle procedure in atto per il recupero del credito;
c)
del tasso interno di rendimento.
L'impairment individuale è stato effettuato, in maniera conforme a quanto richiesto dal principio contabile IAS 39,
attualizzando i valori di presumibile realizzo dei crediti stessi in relazione ai tempi attesi di recupero.
I crediti per i quali non sussistono evidenze oggettive di perdita, crediti in bonis, sono soggetti a valutazione
collettiva procedendo alla loro suddivisione in gruppi omogenei tenuto conto anche delle caratteristiche
economiche e di rischio presentate dai debitori. I coefficienti di svalutazione del portafoglio sono determinati in
base a parametri di rischio, stimati su base storico-statistica, espressi dalla probabilità di insolvenza della
controparte (PD) e dal tasso di perdita in caso di insolvenza del credito (LGD).
Criteri di cancellazione
I crediti sono cancellati quando l’attività in esame viene ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici
connessi, quando scadono i diritti contrattuali e quando il credito è considerato definitivamente irrecuperabile.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Le rettifiche di valore, determinate sia analiticamente sia collettivamente, sono iscritte a conto economico.
Eventuali riprese di valore non possono eccedere l’ammontare delle svalutazioni contabilizzate in precedenza.
VOCE 90 - Partecipazioni
Criteri di classificazione
Sono considerate controllate le imprese, ad eccezione di quelle poste in liquidazione, nelle quali la capogruppo,
direttamente o indirettamente, possiede più della metà dei diritti di voto o quando pur con una quota di diritti di
voto inferiore la capogruppo ha il potere di nominare la maggioranza degli amministratori della partecipata o di
determinare le politiche finanziarie ed operative della stessa.
Criteri di iscrizione
Le partecipazioni sono iscritte alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale le interessenze
partecipative sono contabilizzate al costo, comprensivo dei costi o proventi direttamente attribuibili alla
transazione.
Criteri di valutazione
Nelle valutazioni successive, se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una
riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale
dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare incluso il valore finale di dismissione
dell’investimento. Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata
in conto economico nella voce “Utili (Perdite) delle partecipazioni”. Nel caso in cui i motivi della perdita di valore
siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore,
54
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico nella voce “Utili (Perdite) delle
partecipazioni”.
La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di perdite di valore viene effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di
situazione semestrale
Criteri di cancellazione
Le partecipazioni vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività
stesse o quando la partecipazione viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.
VOCE 100 – Attività materiali
Criteri di classificazione
In questa categoria sono classificati i terreni, gli immobili, gli impianti tecnici, i mobili, gli arredi ed altre
attrezzature.
Criteri di iscrizione
Le Attività materiali sono iscritte inizialmente al costo di acquisto comprensivo degli eventuali oneri accessori
sostenuti, direttamente imputabili all’acquisto ed alla messa in funzione del bene.
Per tutti gli stabili dei quali la Società è l’unica proprietaria si è proceduto alla suddivisione tra il valore del terreno
ed il valore del fabbricato con conseguente ripresa a riserva di Patrimonio netto delle pregresse quote di
ammortamento attribuibili ai terreni.
Criteri di valutazione
Le attività materiali sono valutate al costo di acquisto al netto degli ammortamenti e delle perdite durevoli di valore
dopo la prima rilevazione.
Le attività materiali sono ammortizzate lungo la loro vita utile in modo sistematico, ad esclusione dei terreni,
acquisiti singolarmente o incorporati nel valore dell’immobile, in quanto hanno vita utile indefinita.
La suddivisione del valore dell’immobile tra valore del terreno e valore del fabbricato è avvenuta, per tutti gli
immobili, sulla base di perizia.
L’ammortamento avviene:
−
per fabbricati con una aliquota annua uniforme del 3%;
−
per le altre attività materiali in base ad aliquote ritenute rappresentative della residua possibilità di utilizzo del
cespite.
Criteri di cancellazione
Le attività materiali sono cancellate nel momento in cui vengono dismesse o quando vengono meno i benefici
economici futuri connessi al loro utilizzo.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli ammortamenti periodici, le perdite durevoli di valore, eventuali riprese di valore vengono allocate a conto
economico alla voce “Rettifiche di valore nette su attività materiali” mentre i profitti e le perdite derivanti dalle
operazioni di cessione vengono allocati nella voce “Utili / perdite da cessione di investimenti”.
VOCE 110 – Attività immateriali
Criteri di classificazione
In tale categoria sono registrate attività non monetarie, identificabili, intangibili ad utilità pluriennale, rappresentate
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Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
nella realtà operativa della Società in particolare da oneri per l’acquisto d’uso di software. Gli oneri relativi alla
ristrutturazione di locali di proprietà di terzi presi in locazione sono esposti alla voce “ Altre attività immateriali”.
Criteri di iscrizione
Le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto iniziale, comprensivo delle spese direttamente attribuibili e,
per quanto concerne una parte degli applicativi software, al costo del personale dedicato al suo sviluppo.
Criteri di valutazione
Le attività immateriali sono valutate, dopo la rilevazione iniziale, al netto degli ammortamenti e delle perdite
durevoli di valore.
L’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali viene effettuato in quote annuali costanti in funzione della
loro vita utile.
Criteri di cancellazione
L’attività immateriale viene eliminata dallo Stato patrimoniale nel momento in cui viene dimessa o non è in grado
di fornire benefici economici futuri.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli ammortamenti periodici, le perdite durevoli di valore, eventuali riprese di valore vengono allocate a conto
economico alla voce “Rettifiche di valore nette su attività immateriali”.
VOCE 120 – Attività fiscali correnti e anticipate
Criteri di classificazione
Le voci includono attività fiscali correnti ed anticipate e passività fiscali correnti e differite.
Le attività fiscali correnti includono eccedenze ed acconti di pagamenti (attività correnti) e debiti da assolvere
(passività correnti) per imposte di competenza del periodo.
Le poste di fiscalità differita rappresentano, invece, imposte sul reddito recuperabili in periodi futuri in
connessione con differenze temporanee deducibili (attività differite / anticipate) e imposte sul reddito pagabili in
periodi futuri come conseguenza di differenze temporanee tassabili (passività differite / differite).
Criteri di iscrizione
La Società calcola le imposte sul reddito – correnti, differite e anticipate – sulla base delle aliquote vigenti e le
stesse vengono rilevate a Conto economico ad eccezione di quelle relative a voci addebitate o accreditate
direttamente a Patrimonio netto.
L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato secondo una previsione dell’onere fiscale corrente, di
quello anticipato e di quello differito. In particolare le imposte anticipate e le imposte differite sono determinate
secondo le differenze temporanee – senza limiti temporali – tra il valore attribuito ad una attività o ad una
passività, sulla base di criteri civilistici, ed i corrispondenti valori assunti ai fini fiscali.
Le attività per imposte anticipate sono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero,
valutata sulla base della capacità della società di generare con continuità redditi imponibili positivi.
Le passività per imposte differite vengono iscritte in bilancio con la sola eccezione delle eventuali riserve in
sospensione di imposta in quanto la consistenza delle riserve disponibili già assoggettate a tassazione consente
ragionevolmente di ritenere che non saranno effettuate operazioni di iniziativa che ne comportino la tassazione.
Le imposte anticipate e quelle differite sono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza
compensazioni rispettivamente nella voce Attività fiscali e nella voce Passività fiscali.
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Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
Le attività e le passività iscritte per imposte anticipate e differite vengono sistematicamente valutate per tenere
conto di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle aliquote.
La consistenza delle Passività fiscali viene adeguata per far fronte agli oneri che potrebbero derivare da
accertamenti già notificati o comunque da contenziosi in essere con le autorità fiscali.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Attività e passività fiscali sono imputate a conto economico alla voce “imposte sul reddito dell’esercizio
dell’operatività corrente” salvo nel caso in cui derivino da operazioni i cui effetti sono attribuiti direttamente al
Patrimonio Netto; in questa fattispecie vengono attribuiti direttamente a Patrimonio Netto.
STATO PATRIMONIALE - PASSIVO
VOCE 10 – Debiti
Criteri di classificazione
I debiti accolgono tutte le forme tecniche di provvista relativamente al fabbisogno finanziario necessario all'attività
della Società.
Criteri di iscrizione
La prima iscrizione di tale passività finanziaria avviene nel momento della ricezione delle somme raccolte ed è
effettuata sulla base del fair value che, normalmente, è pari all'ammontare incassato.
Criteri di valutazione
Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso
di interesse effettivo. Fanno eccezione le passività a breve termine ove il fattore temporale risulta trascurabile.
Criteri di cancellazione
Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte.
VOCE 70 – Passività fiscali correnti e differite
Si rimanda a quanto scritto per la voce 120 dell’attivo.
VOCE 100 – Trattamento di fine rapporto
Criteri di classificazione
Riflette la passività nei confronti di tutti i dipendenti relativa all’indennità da corrispondere al momento della
risoluzione del rapporto di lavoro.
Criteri di valutazione
Il trattamento di fine rapporto del personale è iscritto sulla base del valore attuariale calcolato annualmente da
attuario indipendente.
In base a quanto disposto dallo IAS 19, il TFR rappresenta un beneficio successivo al rapporto di lavoro a
prestazioni definite, la cui rilevazione deve avvenire mediante ricorso a metodologie attuariali.
Ai fini dell’attualizzazione viene adottato il metodo della proiezione unitaria del credito che considera la
proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche e statistiche e della curva demografica; il tasso di
attualizzazione è un tasso di interesse di mercato.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli utili e le perdite attuariali derivanti da aggiustamenti delle stime attuariali sono state contabilizzate in
contropartita del patrimonio netto in osservanza a quanto stabilito dalla nuova versione dello IAS 19 emanata dallo
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Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
IASB nel giugno dell’anno 2011.
VOCE 110 – Fondi per rischi ed oneri
I Fondi per rischi e oneri sono relativi all’accantonamento effettuato in osservanza ai criteri dettati dal principio
IAS 19 a fronte del premio di anzianità che sarà corrisposto ai dipendenti alla maturazione del 25° e del 35° anno
di servizio e all’accantonamento effettuato a fronte del premio incentivante che viene di norma corrisposto al
personale dirigente nel corso dell’estate successiva all’esercizio di riferimento. La determinazione del premio di
anzianità è effettuata mediante metodologie attuariali ed è calcolata annualmente da attuario indipendente.
CONTO ECONOMICO
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
I ricavi sono riconosciuti nel momento in cui vengono percepiti o quando è probabile che saranno ricevuti i
benefici economici futuri e tali benefici possono essere quantificabili in modo attendibile.
In particolare:
−
i dividendi sono rilevati alla data di incasso;
−
gli interessi contrattuali sono rilevati sulla base della maturazione “pro rata temporis”;
−
gli interessi di mora sono rilevati al momento del loro incasso effettivo;
−
le commissioni sono iscritte per competenza e calcolate sulla base di accordi contrattuali con
l’Amministrazione regionale.
I costi sono rilevati in conto economico nei periodi nei quali sono contabilizzati i relativi ricavi. Se l’associazione
tra costi e ricavi non può essere effettuata in modo specifico e diretto, i costi sono iscritti su più periodi con
procedure razionali e su base sistematica. I costi che non possono essere associati ai proventi sono rilevati
immediatamente a conto economico.
ALTRE INFORMAZIONI
Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione del bilancio d’esercizio
La redazione del bilancio d’esercizio richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare
significativi effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonché sull’informativa
relativa alle attività e passività potenziali riportate in bilancio.
L’elaborazione di tali stime implica l’utilizzo delle informazioni disponibili e l’adozione di valutazioni soggettive,
fondate anche sull’esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la
rilevazione dei fatti di gestione.
Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di periodo in periodo; non può quindi escludersi
che negli esercizi successivi gli attuali valori iscritti in bilancio potranno differire anche in maniera significativa a
seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.
Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l’impiego di valutazioni soggettive da parte del
Consiglio di Amministrazione sono:
−
la quantificazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle altre attività finanziarie;
−
la determinazione del fair value degli strumenti finanziari da utilizzare ai fini dell’informativa di bilancio;
−
l’utilizzo di modelli valutativi per la rilevazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati in mercati
attivi;
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Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
−
la valutazione della congruità del valore delle altre attività immateriali;
−
la quantificazione dei fondi del personale e dei fondi per rischi e oneri;
−
le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva.
La descrizione delle politiche contabili applicate sui principali aggregati di bilancio fornisce i dettagli informativi
necessari all’individuazione delle principali assunzioni e valutazioni soggettive utilizzate nella redazione del
bilancio d’esercizio.
Per le ulteriori informazioni di dettaglio inerenti la composizione e i relativi valori di iscrizione delle poste
interessate dalle stime in argomento si fa, invece, rinvio alle specifiche sezioni di nota integrativa.
A.3 – INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITA’ FINANZIARIE
A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: valore contabile, fair value ed effetti sulla redditività complessiva
La società non è stata interessata da operazioni che hanno determinato una riclassificazione degli strumenti
finanziari e non si sono prodotti di conseguenza effetti sulla redditività complessiva.
A.4 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE
INFORMATIVA DI NATURA QUALITATIVA
Nel corso del 2011 lo IASB ha emesso un emendamento all'IFRS 13 che ha meglio definito le metodologie di
definizione del fair value.
Al riguardo sono riscontrabili tre livelli di fair value e più precisamente:
-
livello 1: riferito allo strumento finanziario quotato in un mercato attivo;
-
livello 2: se il fair value è misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri
osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario;
-
livello 3: se il fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri
non osservabili sul mercato.
A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati
L’attivo di bilancio è costituito generalmente da crediti a medio-lungo termine, rivenienti da erogazioni finanziarie
concesse, da impieghi di liquidità a breve termine, sotto forma principalmente di carte commerciali o operazioni di
pronti contro termine, e da impieghi di liquidità a medio termine attuati mediante l’acquisto di polizze assicurative
di capitalizzazione.
Una quota residuale è rappresentata da Attività finanziarie disponibili per la vendita e da Attività finanziarie
detenute sino alla scadenza.
Le tecniche di valutazione impiegate per la valorizzazione delle suddette voci sono indicate nel capitolo A.2 della
presente Nota.
A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni
Il fair value dei crediti può subire variazioni per eventuali perdite che dovessero sorgere a causa di fattori che ne
determinano la parziale o totale inesigibilità.
Al riguardo, come in precedenza descritto nella parte dei principi contabili, la Società determina il cambiamento
del valore sulla base di serie statistiche ovvero, in presenza di partite deteriorate, in ragione di valutazioni inerenti
allo stato del credito
Il fair value delle attività AFS può subire variazioni per eventuali riduzioni del valore del patrimonio netto delle
società partecipate con caratteristiche di durevolezza e significatività.
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Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
A.4.3 Gerarchia del fair value
In via gerarchica il fair value dei crediti è classificato al terzo livello in quanto le condizioni contrattuali del credito
sorgono da accordi privatistici di volta in volta convenuti tra le controparti e pertanto non osservabili sul mercato.
Analogamente, le Attività disponibili per la vendita, rappresentate da azioni e quote di società per le quali non sono
disponibili quotazioni sui mercati attivi, né transazioni recenti, sono classificate al terzo livello, mentre quelle
rappresentate da Obbligazioni emesse da banche sono classificate al secondo livello.
A.4.4 Altre informazioni
Non ci sono altre informazioni da aggiungere a quanto sopra indicato.
INFORMATIVA DI NATURA QUANTITATIVA
A.4.5 Gerarchia del fair value
A.4.5.1 Attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli del fair
value
Attività/Passività misurate al fair value
Livello 1
Livello 2
Livello 3
TOTALE
25.076.250
982.208
26.058.458
25.076.250
982.208
26.058.458
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie valutate al fair value
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
4. Derivati di copertura
5. Attività materiali
6. Attività immateriali
TOTALE
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Passività finanziarie valutate al fair value
3. Derivati di copertura
TOTALE
Le voci “Attività materiali” e “Attività immateriali” non sono state valorizzate in quanto la Società possiede
unicamente attività valutate al costo.
Il Fair Value delle attività disponibili per la vendita di Livello 2 è stato stimato pari al costo di acquisto e al rateo
maturato al 31.12.2014 in quanto l’emittente si è impegnato ad un eventuale riacquisto anticipato ad un valore non
inferiore al nominale.
60
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
1.
Esistenze iniziali
2.
Aumenti
Attività finanziarie
valutate al
fair value
Attività finanziarie
disponibili per
la vendita
Derivati
di copertura
Attività
Attività
materiali Immateriali
983.740
2.1 Acquisti
2.2 Profitti imputati a:
2.2.1 Conto Economico
- di cui: Plusvalenze
2.2.2 Patrimonio netto
2.3 Trasferimenti da altri livelli
2.4 Altre variazioni in aumento
3. Diminuzioni
1.532
3.1 Vendite
3.2 Rimborsi
3.3 Perdite imputate a:
1.532
3.3.1 Conto Economico
1.532
- di cui Minusvalenze
3.3.2 Patrimonio netto
3.4 Trasferimenti ad altri livelli
3.5 Altre variazioni in diminuzione
4. Rimanenze finali
982.208
A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione
per livelli di fair value
Attività e passività non misurate al fair value o misurate al fair value
su base non ricorrente
31/12/2014
VB
Livello 1 Livello 2
31/12/2013
Livello 3
Livello 1 Livello 2
Livello 3
250.615
1.194.383.989
1.244.650.979 1.206.773.895
1.197.227.150
1.822.399
1.899.616
TOTALE
1.206.658.781
1.255.103.372 1.208.924.126
1.197.477.765
1. Debiti
1.034.353.291
1.078.350.132 1.015.608.035
1.058.588.210
1.034.353.291
1.078.350.132 1.015.608.035
1.058.588.210
2. Crediti
3. Attività materiali detenute a scopo di investimento
10.452.393
VB
250.615
1. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
10.452.393
4. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
2. Titoli in circolazione
3. Passività associate ad attività in via di dismissione
TOTALE PASSIVITA'
VB = Valore di bilancio; L1 = Livello 1; L2 = Livello 2, L3 = Livello 3
61
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
A.5 Informativa sul c.d. “Day one profit/loss”
Non ci sono state operazioni che hanno determinato perdite/profitti secondo quanto stabilito dall’IFRS 7 par. 28.
62
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE
ATTIVO
Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide – Voce 10
1.1 - Composizione della voce 10 “Cassa e disponibilità liquide” :
TOTALE
TOTALE
31/12/2014
31/12/2013
Cassa
TOTALE
3.862
23.639
3.862
23.639
Sezione 4 – Attività finanziarie disponibili per la vendita – Voce 40
4.1 – Composizione della voce 40 “Attività finanziarie disponibili per la vendita”:
VOCI/VALORI
Livello 1
1. Titoli di debito
TOTALE
TOTALE
31/12/2014
31/12/2013
Livello 2
Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
25.076.250
Titoli strutturati
Altri titoli di debito
25.076.250
2. Titoli di capitale e quote di OICR
982.208
983.740
982.208
983.740
3. Finanziamenti
TOTALE
25.076.250
I titoli di debito sono rappresentati da un prestito obbligazionario emesso dalla Banca Popolare di Sondrio a tasso
variabile con scadenza gennaio 2016.
I titoli di capitale si riferiscono alle 6 società nelle quali Finaosta detiene partecipazioni di minoranza non incluse
nel perimetro di consolidamento, di cui si fornisce un dettaglio in calce. Il Fair Value di tali titoli, data l’assenza di
quotazioni o transazioni degli stessi, è stimato pari al costo di acquisto, eventualmente rettificato se in seguito al
processo di impairment, svolto annualmente, risulta un minor valore.
La società Funivie Monte Bianco S.p.A., partecipata per oltre il 20 %, non è stata considerata collegata poiché
Finaosta S.p.A. non esercita influenza notevole sulla stessa la cui attività ricade prevalentemente nella sfera delle
iniziative promosse e sostenute completamente dalla Regione.
63
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
SOCIETA'
% voti
Funivie Monte Bianco Spa
Valore di
bilancio
34,82%
467.756
Valfidi Scc
2,61%
100.000
Cervino Spa
0,68%
400.292
Monterosa Spa
0,11%
11.237
Air Vallée Spa
0,11%
2.792
Regional Airport Srl
0,11%
131
TOTALE
982.208
4.2 – Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti:
TOTALE
TOTALE
VOCI/VALORI
31/12/2014 31/12/2013
Attività finanziarie
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
25.076.250
d) Enti finanziari
100.000
100.000
e) Altri emittenti
882.208
883.740
26.058.458
983.740
TOTALE
Si precisa che la voce “Enti finanziari” riporta la quota di partecipazione sottoscritta nel 2009 nel consorzio di
garanzia fidi Valfidi S.C.C..
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Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
4.3 – Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue:
Titoli di capitale
VARIAZIONI/TIPOLOGIE
Titoli di debito
Finanziamenti
TOTALE
e quote di OICR
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B1. Acquisti
983.740
983.740
25.076.250
25.076.250
25.000.000
25.000.000
76.250
76.250
B2. Variazioni positive di FV
B3. Riprese di valore
- imputate al conto economico
- imputate al patrimonio netto
B4. Trasferimenti da altri portafogli
B5. Altre variazioni
C. Diminuzioni
-1.532
-1.532
C4. Rettifiche di valore
-1.532
-1.532
- imputate al conto economico
-1.532
-1.532
982.208
26.058.458
C1. Vendite
C2. Rimborsi
C3. Variazioni negative di FV
- imputate al patrimonio netto
C5. Trasferimenti ad altri portafogli
C6. Altre variazioni
D. Rimanenze finali
25.076.250
Gli acquisti sono rappresentati da un prestito obbligazionario emesso dalla Banca Popolare di Sondrio con durata
pari a 24 mesi.
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Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
Sezione 5 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza – Voce 50
5.1 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione per debitori/emittenti”:
Fair value
Valore di bilancio
31/12/2014
VOCI/VALORI
Fair Value
31/12/2014
L1
L2
Valore di bilancio 31/12/2013
L3
31/12/2013
L1 L2
L3
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Enti finanziari
e) Altri emittenti
1.2 Altri titoli
10.452.393
10.201.816 250.577
250.615
250.615
250.577
250.577
250.615
250.615
10.201.816
10.201.816
10.452.393
10.201.816 250.577
250.615
250.615
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Enti finanziari
e) Altri emittenti
2. Finanziamenti
a) Banche
b) Enti finanziari
c) Clientela
TOTALE
L1 = Livello 1; L2 = Livello 2, L3 = Livello 3
La presente voce è costituita da un prestito obbligazionario subordinato emesso da Banca Sella e da un Buono
Ordinario Regionale. Non avendo elementi specifici per il calcolo, il Fair Value viene stimato pari al valore di
bilancio.
66
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
5.2 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: variazioni annue:
VARIAZIONI/TIPOLOGIE
Titoli di debito Finanziamenti
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B1. Acquisti
TOTALE
250.615
250.615
10.201.816
10.201.816
10.200.000
10.200.000
1.816
1.816
-38
-38
-38
-38
10.452.393
10.452.393
B2. Riprese di valore
B3. Trasferimenti da altri portafogli
B4. Altre variazioni
C. Diminuzioni
C1. Vendite
C2. Rimborsi
C3. Rettifiche di valore
C4. Trasferimenti ad altri portafogli
C5. Altre variazioni
D. Rimanenze finali
Gli acquisti si riferiscono al prestito obbligazionario subordinato emesso da Banca Sella.
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Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
Sezione 6 – Crediti – Voce 60
6.1 – “Crediti verso banche”:
TOTALE
TOTALE
31/12/2014
31/12/2013
COMPOSIZIONE
Fair Value
VALORE DI BILANCIO
L1 L2
1. Depositi e conti correnti
Fair Value
VALORE DI BILANCIO
L3
L1 L2
L3
144.697.333
144.697.333
180.646.183
180.646.183
2. Finanziamenti
87.781.656
92.054.006
62.559.778
62.869.820
2.1 Pronti contro termine
37.759.028
37.759.028
27.070.424
27.070.424
50.022.628
54.294.978
35.489.354
35.799.396
232.478.989
236.751.339
243.205.961
243.516.003
2.2 Leasing finanziario
2.3 Factoring
- pro-solvendo
- pro-soluto
2.4 Altri finanziamenti
3. Titoli di debito
- titoli strutturati
- altri titoli di debito
4. Altre attività
TOTALE
L1 = Livello 1; L2 = Livello 2, L3 = Livello 3
Per la determinazione del fair value dei crediti a medio-lungo termine verso banche regolamentati da tasso fisso è
stato adottato il metodo di attualizzazione dei relativi flussi finanziari futuri secondo la curva dei tassi “zero
coupon” al 31.12.2014. Per i crediti a vista o a breve termine il Fair Value è stato equiparato al valore di bilancio.
Il saldo della voce è costituito da momentanee eccedenze di liquidità giacenti su conti correnti bancari, di norma
liquidabili a vista, da operazioni di pronti contro termine e dalle provviste erogate a banche a fronte di operazioni di
leasing convenzionato.
68
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
6.2 – “Crediti verso enti finanziari”:
COMPOSIZIONE
TOTALE
TOTALE
31/12/2014
31/12/2013
VALORE DI BILANCIO
FAIR VALUE
VALORE DI BILANCIO
Deteriorati
Bonis
Deteriorati
L1 L2
L3
Bonis
Acquistati Altri
1. Finanziamenti
FAIR VALUE
L1
L2
L3
Acquistati Altri
104.944.051
106.097.672
48.294.731
48.725.198
104.944.051
106.097.672
48.294.731
48.725.198
70.980.821
70.980.821
106.097.672 119.275.552
119.706.019
1.1 Pronti contro termine
1.2 Leasing finanziario
1.3 Factoring
- pro-solvendo
- pro-soluto
1.4 Altri finanziamenti
2. Titoli di debito
- titoli strutturati
- altri titoli di debito
3. Altre attività
TOTALE
104.944.051
L1 = Livello 1; L2 = Livello 2, L3 = Livello 3
Per la determinazione del fair value dei crediti verso enti finanziari regolamentati da tasso fisso è stato adottato il
metodo di attualizzazione dei relativi flussi finanziari futuri secondo la curva dei tassi “zero coupon” al 31.12.2014.
Per i crediti a breve termine il Fair Value è stato equiparato al valore di bilancio.
I crediti sopra citati sono costituiti da “carte commerciali”, che rappresentano un investimento temporaneo di
liquidità, e dalle provviste erogate a enti finanziari a fronte di operazioni di leasing convenzionato, entrambe
classificate tra gli altri finanziamenti a decorrere dal 2014. Lo spostamento si è reso necessario per uniformare
l’informativa di bilancio alle segnalazioni di vigilanza operate conformemente alla procedura PUMA2 rilasciata da
Banca d’Italia.
Tra i crediti per “carte commerciali” si segnalano circa 48,5 milioni di euro nei confronti della controllata Aosta
Factor S.p.A. e circa 29,8 milioni nei confronti di altri intermediari vigilati.
69
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
6.3 – “Crediti verso la clientela”:
TOTALE
TOTALE
31/12/2014
COMPOSIZIONE
VALORE DI BILANCIO
31/12/2013
FAIR VALUE
VALORE DI BILANCIO
Deteriorati
Bonis
L1 L2
Acquistati
1. Finanziamenti
FAIR VALUE
Deteriorati
L3
Bonis
Altri
L1 L2
Acquistati
L3
Altri
681.091.686
25.006.769
750.939.473 680.991.904
26.830.024
697.534.674
681.091.686
25.006.769
750.939.473
680.991.904
26.830.024
697.534.674
4.661.502
4.674.869
1.1 Leasing Finanziario
di cui: senza opzione finale d'acquisto
1.2 Factoring
- pro-solvendo
- pro-soluto
1.3 Credito al consumo
1.4 Carte di credito
1.5 Concessi in relazione a serv.pagamento
1.6 Altri finanziamenti
di cui: da escussione di garanzie ed impegni
2. Titoli di debito
4.661.502
4.674.869
2.1 titoli strutturati
2.2 altri titoli di debito
3. Altre attività
4.661.502
4.661.502
4.674.869
4.674.869
146.200.992
146.200.992
131.795.586
131.795.586
Totale (valore di bilancio) 831.954.180
25.006.769
901.801.967 817.462.358
26.830.024
834.005.128
L1 = Livello 1; L2 = Livello 2, L3 = Livello 3
Per la determinazione del fair value dei crediti verso la clientela regolamentati da tasso fisso è stato adottato il
metodo di attualizzazione dei relativi flussi finanziari futuri secondo la curva dei tassi “zero coupon” al 31.12.2014.
La classificazione delle esposizioni in bonis o deteriorate è stata effettuata tenendo conto delle disposizioni di
vigilanza emanate da Banca d’Italia. Tra le esposizioni in bonis da segnalare, per 20 milioni di euro, un mutuo a
favore di Casinò de la Vallée S.p.A. ai sensi del mandato conferito dalla Regione con DGR 1465/2012.
I crediti verso la clientela per altre attività sono costituiti da crediti verso compagnie assicurative a fronte di polizze
di capitalizzazione stipulate per investire la liquidità nel medio termine e dai crediti verso la Regione Autonoma
Valle d’Aosta per le commissioni e i rimborsi spese spettanti a fronte dei servizi resi, nonché dai crediti a mediolungo termine nei confronti dell’Azionista sorti in seguito alla parziale esecuzione del mandato conferito con DGR
453/2011 che, alla data di chiusura del bilancio, ammontavano a 118,3 milioni di euro.
70
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
6.4 – “Crediti”: attività garantite:
COMPOSIZIONE
TOTALE
TOTALE
31/12/2014
31/12/2013
Crediti
verso
banche
Crediti
verso Enti
finanziari
VE
VE
VG
VG
1. Attività in bonis garantite da:
Crediti verso clientela
VE
VG
Crediti
verso
banche
VE
Crediti
verso Enti
finanziari
VG
VE
Crediti verso clientela
VG
VE
VG
831.954.178 831.954.178
680.991.904 680.991.904
761.140.000 761.140.000
626.477.061 626.477.061
Beni in leasing finanziario
Crediti per factoring
Ipoteche
Pegni
Garanzie personali
70.814.178
70.814.178
54.514.843
54.514.843
25.006.771
25.006.771
26.830.024
26.830.024
24.331.267
24.331.267
26.463.987
26.463.987
675.504
675.504
366.037
366.037
Derivati su crediti
2. Attività deteriorate garantite da:
Beni in leasing finanziario
Crediti per factoring
Ipoteche
Pegni
Garanzie personali
Derivati su crediti
TOTALE
856.960.949 856.960.950
707.821.928 707.821.928
VE = Valore di bilancio delle esposizioni; VG = fair value delle garanzie
La voce riporta il saldo contabile delle posizioni garantite di cui al punto 6 della tabella 6.3 – “Crediti verso la
clientela”. Per la stima del “fair value” delle garanzie si è fatto riferimento al valore contrattuale delle stesse,
sempre superiore al capitale garantito.
Sezione 9 – Partecipazioni – Voce 90
9.1 – Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi:
DENOMINAZIONE IMPRESA
Sede legale Sede operativa
Quota di Dispon. voti
partecip. %
%
Valore di
bilancio
Fair Value
A. Imprese controllate in via esclusiva
1. PILA S.p.A.
AOSTA
AOSTA
57,28%
57,28%
2. AOSTA FACTOR S.p.A.
AOSTA
AOSTA
79,31%
79,31% 11.938.117 11.938.117
B. Imprese controllate in modo congiunto
C. Imprese sottoposte ad influenza notevole
71
6.090.562
6.090.562
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
Per le informazioni sulle singole società controllate si rimanda alla Relazione sulla Gestione e alla Nota Integrativa
del Bilancio Consolidato di Finaosta S.p.A.
9.2 – Variazioni annue delle partecipazioni:
Partecipazioni
di gruppo
A. Esistenze inziali
Partecipazioni
non di gruppo
TOTALE
18.028.679
18.028.679
18.028.679
18.028.679
B. Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Riprese di valore
B.3 Rivalutazioni
B.4 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Rettifiche di valore
C.3 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
Le informazioni richieste nelle tabelle 9.3, 9.4 e 9.5 non vengono fornite in questa sede in quanto la società redige
il bilancio consolidato a cui si fa rimando.
Sezione 10 – Attività materiali – Voce 100
10.1 – Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo
TOTALE
TOTALE
31/12/2014
31/12/2013
ATTIVITA'/VALORI
1.1 Attività di proprietà
11.850.339
12.445.525
a) terreni
1.700.000
1.700.000
b) fabbricati
9.621.382
9.981.149
c) mobili
376.611
549.405
d) strumentali
130.455
181.611
21.891
33.360
11.850.339
12.445.525
e) altre
1.2 Attività acquisite in leasing finanziario
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
d) strumentali
e) altre
TOTALE
72
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
Si precisa che le voci d) “strumentali” non sono state rinominate in “impianti elettronici” come indicato nelle
istruzioni emanate da Banca d’Italia in data 22 dicembre 2014 al fine di mantenere la medesima classificazione
prevista nella tabella 10.1 della Parte C e fornire nel contempo maggior dettaglio informativo in quanto la Società
dovrebbe includere nella voce “impianti elettronici” solo beni di valore residuale rispetto al totale dei cespiti.
10.2 – Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al costo
TOTALE
TOTALE
31/12/2014
31/12/2013
ATTIVITA' /VALORI
VALORE DI
BILANCIO
Fair Value
L1 L2 L3
VALORE DI
BILANCIO
Fair Value
L1 L2 L3
1.822.399
1. Attività di proprietà
a) terreni
b) fabbricati
295.780
295.780
1.526.619
1.603.836
1.822.399
1.899.616
2. Attività acquisite in leasing finanziario
a) terreni
b) fabbricati
TOTALE
Le attività detenute a scopo di investimento sono costituite dai terreni e dal fabbricato utilizzati come sede
amministrativa della società fino al 2007. Le suddette attività materiali sono locate all’Amministrazione regionale,
ai sensi del contratto stipulato in data 25.05.2009, che è stato prorogato anche per il corrente anno.
La società detiene anche altri beni a scopo di investimento, per un importo pari a circa 14 mila euro, costituiti dagli
arredi e dagli impianti tecnologici lasciati nella vecchia sede e locati anch’essi all’Azionista.
In assenza di valutazioni aggiornate a prezzi di mercato dell’immobile si è preferito non indicare il valore del Fair
Value.
73
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
10.5 – Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue:
Terreni
A. Esistenze iniziali lorde
Fabbricati
1.700.000 12.175.666
Mobili
Strumentali
Altre
TOTALE
1.785.602
1.141.320
269.015
17.071.603
-2.194.517 -1.236.197
-959.709
-235.655
-4.626.078
9.981.149
549.405
181.611
33.360
12.445.525
B. Aumenti
5.586
24
22.599
28.209
B.1 Acquisti
5.586
18.672
24.258
24
3.927
3.951
-172.818
-73.755
-400
-4.244
-365.354
-172.418
-69.511
-11.469
-618.752
9.621.381
376.611
130.455
21.891
11.850.339
-2.559.871 -1.409.015
-1.033.464
-247.124
-5.249.474
1.163.919
269.015
17.099.812
A.1 Riduzioni di valore totali nette
A.2 Esistenze iniziali nette
1.700.000
B.2 Spese per migliorie capitalizzate
B.3 Riprese di valore
B.4 Variazioni positive di fair value imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
B.5 Differenze positive di cambio
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo investimento
B.7 Altre variazioni
C. Diminuzioni
-365.354
C.1 Vendite
C.2 Ammortamenti
-11.469
-623.396
-4.644
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.4 Variazioni negative di fair value imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.5 Differenze negative di cambio
C.6 Trasferimenti a:
a) attività materiali detenute a scopo di investimento
b) attività in via di dismissione
C.7 Altre variazioni
D. Rimanenze finali nette
1.700.000
D.1 Riduzioni di valore totali nette
D.2 Rimanenze finali lorde
E. Valutazione al costo
1.700.000 12.181.252
-
1.785.626
-
Gli acquisti e le dismissioni prevalenti sono relativi a macchine elettroniche.
74
-
-
-
-
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
10.6 – Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue:
VARIAZIONI/TIPOLOGIE
Terreni
A. Esistenze iniziali
295.780
B. Aumenti
Fabbricati
1.603.836
950
B.1 Acquisti
950
B.2 Spese per migliorie capitalizzate
B.3 Variazioni positive di fair value
B.4 Riprese di valore
B.5 Differenze di cambio positive
B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale
B.7 Altre variazioni
C. Diminuzioni
-78.167
C.1 Vendite
C.2 Ammortamenti
-78.167
C.3 Variazioni negative di fair value
C.4 Rettifiche di valore da deterioramento
C.5 Differenze di cambio negative
C.6 Trasferimenti ad altri portafogli di attività
a) immobili ad uso funzionale
b) attività non correnti in via di dismissione
C.7 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
295.780
E. Valutazione al fair value
75
1.526.619
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
Sezione 11 – Attività immateriali – Voce 110
11.1 – Composizione della voce 110 “Attività immateriali”:
TOTALE
TOTALE
31/12/2014
31/12/2013
VOCI/VALUTAZIONE
Attività valutate Attività valutate
al costo
al fair value
Attività valutate
al costo
1. Avviamento
2. Altre attività immateriali
2.1 di proprietà
30.358
45.182
30.358
45.182
30.358
45.182
30.358
45.182
- generate internamente
- altre
2.2 acquisite in leasing finanziario
Totale 2
3. Attività riferibili al leasing finanziario
3.1 beni inoptati
3.2 beni ritirati a seguito di risoluzione
3.3 altri beni
Totale 3
4. Attività concesse in leasing operativo
Totale (1+2+3+4)
76
Attività valutate
al fair value
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
11.2 – Attività immateriali: variazioni annue
TOTALE
A. Esistenze iniziali
45.182
B. Aumenti
19.312
B.1 Acquisti
19.312
B.2 Riprese di valore
B.3 Variazioni positive di fair value imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
B.4 Altre variazioni
C. Diminuzioni
-34.136
C.1 Vendite
C.2 Ammortamenti
-34.136
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.4 Variazioni negative di fair value imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.5 Altre variazioni
D. Rimanenze finali nette
30.358
Gli acquisti sono relativi alle migliorie e agli aggiornamenti apportati al sistema informativo aziendale.
Sezione 12 – Attività fiscali e passività fiscali – Voci 120 dell’Attivo e 70 del Passivo
12.1 – Composizione della voce 120 “Attività fiscali: correnti e anticipate”:
Attività fiscali
TOTALE
TOTALE
31/12/2014
31/12/2013
a) Attività fiscali correnti
3.051.919
4.183.662
b) Attività fiscali anticipate
2.974.592
2.704.800
- in contropartita del conto economico
2.789.616
2.614.959
- in contropartita del patrimonio netto
184.976
89.841
Totale attività
6.026.511
6.888.462
77
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
I crediti verso l’erario per attività fiscali correnti si riferiscono principalmente agli acconti versati, per 1,7 milioni di
euro, ai crediti della dichiarazione dei redditi del precedente periodo d’imposta, per 0,8 milioni di euro, mentre la
restante parte si riferisce ai crediti per istanze di rimborso di imposte e per ritenute subite.
12.2 – Composizione della voce 70 “Passività fiscali: correnti e differite”:
TOTALE
TOTALE
31/12/2014
31/12/2013
Attività fiscali
a) Passività fiscali correnti
3.028.902
4.356.883
b) Passività fiscali differite
11.187.703
11.219.794
14.216.605
15.576.677
Totale attività
I debiti verso l’erario correnti sono composti per 2,7 milioni di euro dalle imposte correnti, per 240 mila euro da
ritenute alla fonte da versare e per la restante parte da Iva a debito.
12.3 – Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico):
1. Esistenze iniziali
2. Aumenti
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio
TOTALE
TOTALE
31/12/2014
31/12/2013
2.614.959
2.377.427
442.043
462.952
442.043
462.952
442.043
462.952
-267.386
-225.420
-267.386
-225.420
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) riprese di valore
d) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
a) rigiri
-50.292
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
c) dovute al mutamento di criteri contabili
d) altre
-217.094
-225.420
2.789.616
2.614.959
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
a) Trasf. In crediti d'imposta di cui alla L.214/2011
b) Altre
4. Importo finale
78
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
Gli incrementi corrispondono alle imposte anticipate calcolate sui 4/5 delle svalutazioni effettuate in bilancio, sui
premi al personale e sull’acconto delle spese di revisione legale. Le diminuzioni si riferiscono allo scarico dei
diciottesimi e dei quinti delle rettifiche di valore non dedotte in precedenti esercizi, dell’acconto delle spese di
revisione legale non dedotti nello scorso esercizio e dei premi sul personale pagati nell’esercizio ma tassati in
quello precedente.
Nella tabella che segue sono indicati per tipologia i crediti per imposte anticipate (in contropartita del conto
economico):
1. Premi personale dirigente
TOTALE
TOTALE
31/12/2014
31/12/2013
22.010
32.114
2. Premi anzianità
8.699
58.991
3. Acconto spese revisione legale
2.809
2.683
2.756.098
2.521.171
2.789.616
2.614.959
4. Svalutazioni non dedotte
TOTALE
12.3.1 – Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011(in contropartita del conto economico):
1. Importo iniziale
TOTALE
TOTALE
31/12/2014
31/12/2013
2.521.172
2.292.157
2. Aumenti
417.224
421.652
3. Diminuzioni
-182.297
-192.637
3.1 Rigiri
-182.297
-192.637
2.756.099
2.521.172
3.2 Trasformazione di crediti d'imposta
a) derivate da perdite di esercizio
b) derivate da perdite fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
Il Decreto legge n. 225 del 2010, art. 2, commi da 55 a 56-bis, ha stabilito la convertibilità in crediti di imposta
delle imposte anticipate iscritte in bilancio a fronte di svalutazioni di crediti e di avviamenti, in particolare nel caso
in cui dal bilancio individuale risulti una perdita di esercizio. Tale convertibilità ha introdotto una modalità di
recupero aggiuntiva e integrativa, che risulta idonea ad assicurare il recupero di tali tipologie di imposte anticipate
in ogni situazione, indipendentemente dalla redditività futura dell’impresa. Tale convertibilità si configura pertanto,
in ogni caso, quale sufficiente presupposto per l’iscrizione ed il mantenimento in bilancio di tali tipologie di
imposte anticipate. La suddetta impostazione trova peraltro conferma nel documento congiunto Banca d’Italia,
Consob e ISVAP n. 5 del 15 maggio 2012 (emanato nell’ambito del Tavolo di coordinamento in materia di
79
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
applicazione degli IAS/IFRS), relativo al “Trattamento contabile delle imposte anticipate derivante dalla L.
214/2011”.
12.4 – Variazione delle imposte differite (in contropartita del conto economico):
1. Esistenze iniziali
TOTALE
TOTALE
31/12/2014
31/12/2013
11.219.794
11.301.298
0
9.264
2. Aumenti
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio
7.430
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
7.430
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
1.834
3. Diminuzioni
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio
a) rigiri
-32.091
-90.768
-32.091
-90.768
-24.588
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
-7.503
-90.768
11.187.703
11.219.794
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
La diminuzione si riferisce principalmente a variazioni dell’accantonamento TFR e in minima parte alla ripresa a
tassazione di una perdita.
Nella tabella che segue sono indicati per tipologia i debiti per imposte differite:
TOTALE
TOTALE
31/12/2014
31/12/2013
1. Differenze da disinquinamento
2.370.805
2.370.805
2. Svalutazioni effettuate solo ai fini fiscali
2.242.543
2.242.616
3. Adeguamento FTA IAS fondo svalutazione collettivo
6.397.012
6.397.012
0
32.018
62.385
62.385
114.958
114.958
11.187.703
11.219.794
4. Adeguamento FTA IAS fondo TFR
5. Adeguamento FTA IAS fondo amm.to terreni
6. Adeguamento FTA IAS crediti v/clientela (costo amm.to)
TOTALE
80
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
12.5 – Variazione delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto):
TOTALE
TOTALE
31/12/2014
31/12/2013
1. Esistenze iniziali
2. Aumenti
89.841
53.894
122.195
35.947
71.903
35.947
71.903
35.947
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
50.292
-27.060
3. Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
-27.060
a) rigiri
-24.588
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
c) dovute al mutamento di criteri contabili
d) altre
-2.472
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
184.976
89.841
L’importo corrisponde alle variazioni attuariali del fondo TFR e del fondo premi di anzianità
Sezione 14 – Altre attività – Voce 140
14.1 – Composizione della voce 140 “Altre attività”:
Depositi cauzionali
Crediti verso altre gestioni
Altri crediti diversi
Ratei attivi
Risconti attivi
TOTALE
TOTALE
TOTALE
31/12/2014
31/12/2013
4.910
7.808
7.245.950
6.789.016
580.328
1.112.777
600
1.462
11.340.781
11.359.034
19.172.569
19.270.097
Gli importi più significativi riguardano i crediti verso i fondi di rotazione relativi agli oneri fiscali che la Gestione
Ordinaria anticipa per i clienti dei fondi di rotazione a rischio, 7,2 milioni di euro, che trovano contropartita nella
81
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
voce 90 del Passivo e il risconto degli oneri fiscali, pari a 11,3 milioni di euro, che, per convenzione, la Gestione
ordinaria e alcuni fondi di rotazione devono pagare in sostituzione della clientela. L’onere sostenuto viene iscritto
tra i risconti attivi e portato a costo in proporzione agli interessi attivi che maturano annualmente sui rispettivi
finanziamenti.
82
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
PASSIVO
Sezione 1 – Debiti – Voce 10
1.1 – Debiti
TOTALE
TOTALE
31/12/2014
31/12/2013
VOCI
verso
banche
1. Finanziamenti
verso enti
finanziari
verso clientela
verso
banche
verso enti
finanziari
verso clientela
118.463.649
20.722.111
94.186.251
44.125.174
118.463.649
20.722.111
94.186.251
44.125.174
1.1 Pronti contro termine
1.2 Altri finanziamenti
2. Altri debiti
895.167.531
TOTALE
877.296.610
118.463.649
915.889.642
94.186.251
921.421.784
Fair Value - livello 3
157.578.284
920.771.848
119.231.404
939.356.806
Totale Fair Value
157.578.284
920.771.848
119.231.404
939.356.806
Fair Value - livello 1
Fair Value - livello 2
I debiti verso enti finanziari rappresentano il saldo dei finanziamenti passivi nei confronti di Cassa Depositi e
Prestiti, aperti nel dicembre 2012 e nel settembre 2014, erogato a saldo per un importo di 95,4 milioni di euro il
primo e per 30 milioni di euro su un totale di 40 il secondo. Il rimborso è previsto in rate semestrali con quota
capitale costante e scadenza ultima dicembre 2033. Tale operazione rientra nell’ambito del mandato conferito dalla
Regione con DGR 453/2011 come riportato nella Relazione sulla Gestione.
I debiti verso la clientela rappresentano, invece, il saldo del finanziamento passivo nei confronti della controllata in
Gestione speciale CVA S.p.A., stipulato nel settembre 2012 per 50 milioni di euro con un rimborso anticipato
parziale di 30 milioni di euro nell’ultimo trimestre del 2014. La provvista viene impiegata per erogare un
finanziamento di analogo importo a Casinò de la Vallée S.p.A. in esecuzione del mandato conferito dalla Giunta
Regionale con DGR 1465/2012. Il rimborso del finanziamento avverrà in rate semestrali costanti a partire dal 2017
e fino al 2031.
Gli importi degli altri debiti verso clientela, invece, si riferiscono prevalentemente all’ammontare dei fondi gestiti
per conto dell’Amministrazione regionale il cui rischio ricade sulla Società. Si tratta di 11 fondi interamente a
rischio e di 12 per i quali il rischio è limitato alla sola gestione della liquidità.
Stante la tipologia del debito, non negoziabile, l’importo del fair value è stato convenzionalmente stimato pari a
quello iscritto in bilancio.
Per maggiori dettagli si rimanda alla tabella H.3.2 della Parte D, Sezione 1 della presente nota.
Sezione 7 – Passività fiscali – Voce 70
Vedere la sezione 12 dell’Attivo
83
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
Sezione 9 – Altre passività – Voce 90
9.1 – Composizione della voce 90 “Altre passività”
Debiti verso enti previdenziali
TOTALE
TOTALE
31/12/2014
31/12/2013
289.999
289.483
Debiti verso GO
7.245.950
6.789.016
Altri debiti
6.534.691
8.066.224
125.886
161.123
14.196.525
15.305.845
Risconti passivi
TOTALE
In questa voce figurano i debiti dei fondi di rotazione nei confronti della Gestione Ordinaria relativi agli oneri
fiscali che quest’ultima anticipa per i clienti dei fondi di rotazione a rischio, che trovano contropartita nella voce
140 dell’Attivo e, tra gli altri debiti, l’accantonamento di 3,8 milioni di euro effettuato nel 2009, nel 2011 e nel
2012 per svalutare una garanzia rilasciata originariamente per complessivi 13 milioni di euro, con un rischio
attuale pari a 11,7 milioni.
Sezione 10 – Trattamento di fine rapporto del personale – Voce 100
10.1 – “Trattamento di fine rapporto del personale”: variazioni annue
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B1. Accantonamenti dell'esercizio
B2. Altre variazioni in aumento
C. Diminuzioni
TOTALE
TOTALE
31/12/2014
31/12/2013
1.998.548
2.000.355
233.384
151.541
29.912
47.186
203.472
104.355
-2.236
-153.348
C1. Liquidazioni effettuate
-153.348
C2. Altre variazioni in diminuzione
D. Esistenze finali
-2.236
2.229.696
1.998.548
L’accantonamento considera l’incidenza del calcolo attuariale in osservanza ai criteri dettati dal principio IAS 19
per un importo pari a 204 mila euro.
Con riferimento alle basi tecniche di natura demografica, le analisi effettuate sulle serie storiche del personale della
Società sono state rivolte ad osservare il trend, dal 2007 al 2013, delle seguenti cause di eliminazione:
− decessi: è stata adottata la tavola di sopravvivenza ISTAT, distinta per età e sesso, del 2012;
− inabilità: si sono adottate le tavole utilizzate per il modello INPS per generare “Le prime proiezioni al 2010”;
− pensionamento, dimissioni/licenziamenti, scadenza del contratto: tali cause di eliminazione sono state desunte
dall’osservazione dei dati aziendali. Per il personale inquadrato con contratto a tempo determinato, si è portato
84
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
l’orizzonte temporale di sviluppo fino alla scadenza prevista del contratto (non essendovi nulla di contrattualmente
garantito sul prosieguo del rapporto di lavoro) ed è stato ipotizzato che non vi siano uscite anticipate rispetto alla
scadenza del contratto. Nelle valutazioni attuariali sono state considerate le nuove decorrenze per i trattamenti
pensionistici previste dal Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201 recante “Disposizioni urgenti per la crescita,
l'equità e il consolidamento dei conti pubblici”, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011 n.
214, nonché la disciplina di adeguamento dei requisiti di accesso al sistema pensionistico agli incrementi della
speranza di vita ai sensi dell'articolo 12 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni,
dalla legge 30 luglio 2010, n. 122; la probabilità di uscita è stata stimata pari all’1,0%..
− anticipazioni di TFR: al fine di tenere conto degli effetti che tali anticipazioni hanno sul timing delle erogazioni
di TFR, e dunque, sull’attualizzazione del debito dell’azienda, sono state costruite le probabilità di uscita di parte
dei volumi maturati. Le frequenze di anticipazione, nonché le percentuali medie di TFR richieste a titolo di
anticipo sono state desunte dall’osservazione dei dati aziendali.
La probabilità annua di chiedere un anticipo di TFR è stata posta pari all’1%. L’aliquota media del Fondo
richiedibile a titolo di anticipazione, è stata prudenzialmente posta pari al 70% del TFR maturato, ovvero al
massimo previsto dalla normativa vigente in materia.
− previdenza complementare: coloro che hanno sempre devoluto interamente il proprio TFR alla previdenza
complementare sollevano la Società da impegni in termini di TFR e, dunque, non costituiscono oggetto di
valutazione. Con riferimento agli altri dipendenti, invece, le valutazioni sono state effettuate considerando le scelte
effettivamente manifestate dai dipendenti aggiornate al 31.12.2014, comunicate alla Società.
La metodologia prevista dallo IAS 19 richiede inoltre l’adozione di basi tecniche economico-finanziarie che
riflettono la loro influenza sia sullo sviluppo prospettico dei flussi (a seguito degli incrementi salariali e degli
scenari inflazionistici prevedibili), che, soprattutto, sull’attualizzazione alla data di valutazione del debito stimato
della Società. Il tasso di sconto, infatti, è la principale assunzione da cui dipendono in maniera sensibile i risultati
dell’elaborazione.
In particolare, le ipotesi adottate nella valutazione del benefit sono:
1. l’inflazione;
2. i tassi di attualizzazione;
3. gli incrementi retributivi.
Con riferimento alla prima assunzione, lo scenario inflazionistico è stato desunto dal documento “Nota di
Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2014” adottando un tasso pari all’inflazione programmata
dell’1,0%.
Ai sensi dello IAS 19R, il tasso di attualizzazione adottato nella valutazione del benefit è stato determinato con
riferimento ai rendimenti di mercato di titoli obbligazionari di aziende primarie alla data di valutazione. A tale
proposito, è stata utilizzata la curva dei tassi di interesse “Composite” di titoli emessi da emittenti Corporate di
rating AA della classe “Investment Grade” dell’area Euro (fonte: Bloomberg) al 31.12.2014.
Con riferimento al Fondo TFR, al fine di tenere conto delle modifiche all’impostazione metodologica introdotte a
seguito della Riforma Previdenziale, non si rende più necessario adottare un’ipotesi di incremento retributivo per le
aziende che, mediamente, nel 2006 hanno impiegato più di 50 dipendenti, quali Finaosta.
85
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
Sezione 11 – Fondi per rischi e oneri – Voce 110
11.1 – Composizione della voce 110 “Fondi per rischi e oneri”
TOTALE
TOTALE
31/12/2014 31/12/2013
1. Fondi di quiescenza aziendali
2. Fondi per controversie legali
3. Fondi oneri per il personale
314.645
331.291
80.038
116.777
234.607
214.514
314.645
331.291
3.1 Fondo indennità fine rapporto
3.2 Fondo premio risultato
3.3 Fondo rischi su mobilità
3.4 Fondo anzianità
3.5 Fondo Performance Ind./incentivazioni commerciali
4. Altri fondi per rischi e oneri
4.1 Fondo rischi e oneri
4.1 Fondo rischi fiscali
4.3 Fondo rischi vertenze
4.5 Altri fondi
TOTALE
L’importo si riferisce all’accantonamento effettuato in osservanza ai criteri dettati dal principio IAS 19 a fronte del
premio di anzianità che sarà corrisposto ai dipendenti alla maturazione del 25° e del 35° anno di servizio e del
premio incentivante al personale dirigente che, di norma, viene corrisposto nell’esercizio successivo all’anno di
competenza.
11.2 – Variazioni nell’esercizio della voce 110 “Fondi per rischi e oneri”
Variazioni / Tipologie
TOTALE
TOTALE
31/12/2014
31/12/2013
A. Esistenze iniziali
331.291
295.833
B. Aumenti
109.120
140.426
109.120
140.426
-125.766
-104.968
-125.766
-104.968
314.645
331.291
B1. Accantonamenti dell'esercizio
B2. Altre variazioni in aumento
C. Diminuzioni
C1. Liquidazioni effettuate
C2. Altre variazioni in diminuzione
D. Esistenze finali
L’utilizzo dell’esercizio è dovuto all’erogazione del premio incentivante corrisposto al personale dirigente e
86
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
all’adeguamento IAS del fondo per il premio di anzianità.
Sezione 12 – Patrimonio – Voci 120, 130, 140, 150
12.1 – Composizione della voce 120 “Capitale”:
Importo
Tipologie
31/12/2014
1. Capitale
1.1 Azioni ordinarie
112.000.000
1.2 Altre azioni
TOTALE
112.000.000
12.5 – Altre informazioni
Riserve – Voce 160
Importo
Tipologie
31/12/2014
Riserva legale
6.568.246
Riserva statutaria
24.362.160
Altre riserve
73.952.222
TOTALE
104.882.628
Riserve da valutazione – Voce 170
Importo
Tipologie
31/12/2014
Leggi speciali di rivalutazione
1.225.005
Utili/perdite attuariali relative a piani previdenziali a benefici definiti
TOTALE
-487.664
737.341
Nella tabella seguente, come richiesto dall’art. 2427, comma 7 bis, del Codice civile, sono illustrate in modo
analitico le voci di Patrimonio netto con l’indicazione della loro origine e possibilità di utilizzazione e
distribuibilità.
87
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
Patrimonio netto
2014
Capitale sociale
2013
Possibilità di
utilizzazione
112.000.000 112.000.000
Riserva legale
6.568.246
6.417.024
B
Riserva statutaria
24.362.160
23.606.052
B
Riserva straordinaria
47.397.948
46.125.028
A, B, C*
Riserva avanzo di fusione
455.472
455.472
A, B, C
Riserva di prima applicazione
21.843.228
21.843.228
A, B, C
Riserva di utili portati a nuovo
4.255.574
3.343.628
A, B, C
Riserva di valutazione
Risultato di esercizio
737.341
988.150
4.913.119
3.024.431
Totale 222.533.088 217.803.013
A = per aumento di capitale; B = per copertura perdite; C = per distribuzione ai soci
* la riserva straordinaria risulta indisponibile per l’ammontare di Euro 2.974.592 corrispondente al valore del
credito per imposte anticipate, come risulta dalla voce 120.b dell’attivo)
88
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO
Sezione 1 – Interessi – Voci 10 e 20
1.1 – Composizione della voce 10 “Interessi attivi e proventi assimilati”:
Voci/Forme Tecniche
TOTALE
TOTALE
31/12/2014
31/12/2013
Titoli di debito Finanziamenti Altre operazioni
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie valutate al fair value
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
459.941
459.941
1.298
1.298
1.216
77.457
16.215.315
18.417.104
34.709.876
34.012.779
5.1 Crediti verso banche
1.730.193
2.252.853
3.983.046
5.640.843
5.2 Crediti verso enti finanziari
1.534.981
1.534.981
1.490.716
5. Crediti
5.3 Crediti verso clientela
77.457
12.950.141
6. Altre attività
--
--
7. Derivati di copertura
--
--
538.696
16.215.315
TOTALE
16.164.251
29.191.849 26.881.220
18.417.104
35.171.115
34.013.995
Gli interessi della voce 3 si riferiscono al prestito obbligazionario sottoscritto nel mese di gennaio.
La voce Crediti verso banche per finanziamenti riporta gli interessi relativi alle provviste erogate per operazioni di
leasing in convenzione e per operazioni di pronti contro termine.
La voce Crediti verso banche per altre operazioni rappresenta gli interessi derivanti dalla remunerazione dei
depositi di conto corrente
La voce Crediti verso enti finanziari per finanziamenti riporta gli interessi derivanti dalla remunerazione delle
provviste erogate per operazioni di leasing in convenzione e dei finanziamenti sotto forma di “carte commerciali”.
La voce Crediti verso clientela per finanziamenti riporta gli interessi relativi ai mutui concessi in Gestione
ordinaria e sui fondi regionali a rischio.
La voce Crediti verso clientela per altre operazioni è costituita essenzialmente dagli interessi maturati sulle polizze
assicurative di capitalizzazione sottoscritte per investire la liquidità e dalle commissioni riconosciute dalla Regione
per la gestione dei fondi di rotazione a rischio. L’importo di tale tipologia di ricavo è pari a circa 10,5 milioni di
euro nel 2014 e 10,2 milioni nel 2013.
89
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
1.3 – Composizione della voce 20 “Interessi passivi e oneri assimilati”:
Voci/Forme Tecniche
Finanziamenti Titoli
1. Debiti verso banche
TOTALE
TOTALE
31/12/2014
31/12/2013
Altro
--
2. Debiti verso enti finanziari
4.418.692
--
3. Debiti verso clientela
2.461.222
--
4. Titoli in circolazione
4.418.692
3.091.920
13.749.099
16.210.321
14.723.707
13.749.099
20.629.013
17.815.627
--
5. Passività finanziarie di negoziazione
6. Passività finanziarie valutate al fair value
7. Altre passività
--
--
8. Derivati di copertura
--
--
TOTALE
6.879.914
La voce accoglie, oltre all’incremento dei fondi regionali gestiti che viene interamente riconosciuto
all’Amministrazione regionale, gli interessi verso Cassa Depositi e Prestiti e verso CVA S.p.A. per le operazioni di
finanziamento passivo accese nel corso del 2012 e del 2014.
Sezione 2 – Commissioni – Voci 30 e 40
2.1 – Composizione della voce 30 “Commissioni attive”:
TOTALE
TOTALE
DETTAGLIO
31/12/2014 31/12/2013
1. operazioni di leasing finanziario
2. operazioni di factoring
3. credito al consumo
4. attività di merchant banking
5. garanzie rilasciate
6. servizi di:
− gesAone fondi per conto terzi
3.992.918
3.713.874
3.992.918
3.713.874
38.664
110.486
38.664
110.486
4.031.582
3.824.359
− intermediazione in cambi
− distribuzione prodoB
− altri
7. servizi di incasso e pagamento
8. servicing in operazioni di cartolarizzazione
9. altre commissioni
9.1 altri servizi verso Regione
TOTALE
90
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
L’importo principale è relativo alle commissioni riconosciute dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta per il
servizio di gestione dei fondi di rotazione non a rischio e dell’esecuzione dei mandati dell’Amministrazione
regionale.
Le altre commissioni si riferiscono sempre a prestazioni rese nei confronti dell’Amministrazione regionale quali
istruttorie e erogazioni di finanziamenti.
Sezione 8 – Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento – Voce 100
8.1 – “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti”:
Rettifiche di valore
Riprese di valore
TOTALE
TOTALE
31/12/2014
31/12/2013
Voci/Rettifiche
specifiche di portafoglio specifiche di portafoglio
1. Crediti verso banche
- per leasing
- per factoring
- altri crediti
2. Crediti verso enti finanziari
Crediti deteriorati acquistati
- per leasing
- per factoring
- altri crediti
Altri Crediti
- per leasing
- per factoring
- altri crediti
3. Crediti verso clientela
Crediti deteriorati acquistati
- per leasing
- per factoring
- per credito al consumo
- altri crediti
Altri Crediti
- per leasing
- per factoring
- per credito al consumo
- altri crediti
-4.633.080
-84.177 2.647.711
326.745
-1.742.801
-2.954.874
TOTALE -4.633.080
-84.177 2.647.711
326.745
-1.742.801
-2.954.874
Le rettifiche di valore specifiche si riferiscono a crediti nei confronti di soggetti classificati scaduti deteriorati, ad
incaglio o a sofferenza. Si evidenzia che quest’anno il numero di soggetti classificati a sofferenza si è
91
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
incrementato, passando da 57 a 73 anche in conseguenza delle raccomandazioni contenute nel rapporto
dell’ispezione di Banca d’Italia di fine 2013.
Le rettifiche di valore di portafoglio sono relative all’accantonamento al fondo svalutazione forfettario.
Le riprese di valore specifiche sono prevalentemente dovute alla chiusura di posizioni precedentemente classificate
ad incaglio o sofferenza.
Le riprese di valore di portafoglio riguardano interamente il fondo svalutazione forfettario.
8.2 – “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita”:
Voci/Rettifiche
TOTALE
TOTALE
31/12/2014
31/12/2013
Rettifiche di valore Riprese di valore
1. Titoli di debito
2. Titoli di capitale e quote di OICR
-1.532
-1.532
-320.384
-1.532
-1.532
-320.384
3. Finanziamenti
TOTALE
Le rettifiche di valore si riferiscono alle perdite conseguenti all’abbattimento di capitale sociale deliberato dalla
società Monterosa SpA.
92
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
Sezione 9 – Spese amministrative – Voce 110
9.1 – Composizione della voce 110.a “Spese per il personale”:
TOTALE
TOTALE
Voci/Settori
31/12/2014 31/12/2013
1. Personale dipendente
7.173.921
7.192.168
a) salari e stipendi
5.142.581
5.150.961
b) oneri sociali
1.380.692
1.389.441
228.904
229.034
10.257
20.325
271.518
276.126
271.518
276.126
139.969
126.281
4.068
8.655
234.313
250.965
7.412.302
7.451.787
c) indennità di fine rapporto
d) spese previdenziali
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
h) altre spese
2. Altro personale in attività
3. Amministratori e sindaci
4. Personale collocato a riposo
5. Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende
6. Rimborsi di spese per dipendenti distaccati presso la società
TOTALE
Gli importi sono sostanzialmente equivalenti a quelli del passato esercizio.
9.2 – Numero medio dei dipendenti ripartiti per categoria:
TOTALE
TOTALE
Tipologia dipendenti
MEDIA
31/12/2014 31/12/2013
Personale dipendente:
a) dirigenti
9
9
9
b) quadri direttivi
36
36
36
c) restante personale dipendente
34
34
34
79
79
79
Altro personale
TOTALE
Al 31.12.2014 i dipendenti assunti con contratto part-time erano 3 tra i quadri direttivi e 4 nelle aree professionali.
93
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
9.3 – Composizione della voce 110.b “Altre spese amministrative”:
TOTALE
TOTALE
Tipologia spesa
31/12/2014 31/12/2013
Spese per immobili/mobili - fitti e canoni passivi
141.768
74.158
Spese per immobili/mobili - altre spese
496.783
420.364
Spese per acquisto beni/servizi non professionali
148.599
151.288
Spese per acquisto di servizi professionali
223.735
157.996
Premi assicurativi
154.914
143.481
Imposte indirette e tasse
440.930
469.870
Altre
377.722
459.128
1.984.451
1.876.285
TOTALE
I canoni passivi si sono incrementati prevalentemente per la stipula di un nuovo contratto per l’utilizzo
dell’hardware e del software necessari alla produzione delle segnalazioni di vigilanza, centrale rischi e
all’elaborazione del bilancio. Gli oneri per la manutenzione e la gestione della sede hanno subito un aumento
principalmente in conseguenza della sostituzione di alcune parti degli impianti tecnologici. Le consulenze
professionali sono relative a servizi amministrativi e legali, in parte riaddebitati ai clienti in contenzioso. La
riduzione delle altre spese amministrative risente della presenza, nello scorso esercizio, di una sanzione
amministrativa di circa 90 mila euro; le minori spese di rappresentanza per circa 30 mila euro sono state infatti
controbilanciate da circa 40 mila euro in più di oneri bancari.
94
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
Sezione 10 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 120
10.1 – Composizione della voce 120 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali”:
Ammortamento
(a)
Voci/Rettifiche riprese di valore
1. Attività ad uso funzionale
Rettifiche di valore per
Riprese di valore
deterioramento
(c)
(b)
Risultato Netto
(a+b-c)
618.752
618.752
618.752
618.752
b) fabbricati
365.354
365.354
c) mobili
172.418
172.418
d) strumentali
69.511
69.511
e) altri
11.469
11.469
78.435
78.435
78.435
78.435
697.187
697.187
1.1 di proprietà
a) terreni
1.2 acquisite in leasing finanziario
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
d) strumentali
e) altri
2. Attività detenute a scopo di investimento
Uffici vecchia sede
TOTALE
Sezione 11 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 130
11.1 – Composizione della voce 130 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali”:
Voci/Rettifiche riprese di valore
1. Avviamento
Ammortamento
(a)
Rettifiche di valore per
Riprese di valore
deterioramento
(c)
(b)
--
Risultato Netto
(a+b-c)
--
2. Altre attività immateriali
34.136
34.136
2.1 di proprietà
34.136
34.136
34.136
34.136
2.2 acquistate in leasing finanziario
3. Attività riferibili al leasing finanziario
4. Attività concesse in leasing operativo
TOTALE
95
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
Sezione 13 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 150
13.1 – Composizione della voce 150 “Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri”:
TOTALE
TOTALE
Voci/Rettifiche riprese di valore
31/12/2014 31/12/2013
Acc.to fondo rischi ed oneri fiscali
Acc.to fondo rischi ed oneri vertenze personale
Acc.to fondo rischi ed oneri litigation
Acc.to fondo rischi ed oneri altri
TOTALE
70.783
140.426
70.783
140.426
L’importo si riferisce all’accantonamento effettuato in osservanza ai criteri dettati dal principio IAS 19 a fronte del
premio di anzianità che sarà corrisposto ai dipendenti alla maturazione del 25° e del 35° anno di servizio e
comprende anche l’accantonamento effettuato per il premio incentivante al personale dirigente che, di norma,
viene corrisposto nell’esercizio successivo all’anno di competenza.
Sezione 14 – Altri proventi e oneri di gestione – Voce 160
14.1 – Composizione della voce 160 “Altri proventi e oneri di gestione”:
VOCI
1 Oneri costruzione Funivia La Palud-Punta Helbronner
2 Oneri accordo Heineken
3 Spese ufficio di Parigi
4 Spese ufficio di Bruxelles
TOTALE
TOTALE
31/12/2014
31/12/2013
-40.537.236
-19.064.258
-7.600.000
-8.000.000
-280.461
-279.392
-61.537
-68.694
5 COA
-117.068
-162.473
6 Oneri gestione COUP
-503.661
-462.810
7 Oneri gestione NUV
-417.114
-463.297
8 Oneri sostenuti per conto della RAVA
-130.827
-226.654
9 IRAP di competenza fondi
-27.132
-74.022
10 Oneri fiscali L.R.
-1.152.978
-1.110.427
11 Oneri costruzione COUP
-3.359.490
-3.735.241
12 Oneri costruzione NUV
-9.660.723
-11.654.628
13 Contributi a fondo perso
-2.650.121
-5.354.261
-66.498.349
-50.656.157
14 Sopravvenienze passive
Costi sostenuti per conto di terzi
-14.560
-74.826
15 Abbuoni e sconti passivi
-50
-37
-20.272
-24.021
16 Altri oneri
Altri
TOTALE ONERI
96
-34.882
-98.884
-66.533.231
-50.755.041
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
VOCI
1 Rimborso oneri costruzione Funivia La Palud-PH
2 Rimborso oneri accordo Heineken
3 Rimborso spese ufficio di Parigi
TOTALE
TOTALE
31/12/2014
31/12/2013
40.537.236
19.064.258
7.600.000
8.000.000
302.749
297.102
4 Rimborso spese ufficio di Bruxelles
34.067
47.088
5 COA
507.589
415.594
6 Rimborso oneri gestione COUP
503.661
462.810
7 Rimborso oneri gestione NUV
417.114
463.297
8 Rimborso consulenze
259.911
370.540
9 Rimborso IRAP
10 Rimborsi spese
27.132
74.022
169.217
168.160
11 Rimborso oneri costruzione COUP
3.359.490
3.735.241
12 Rimborso oneri costruzione NUV
9.660.723
11.654.628
13 Rimborso contributi a fondo perso
2.650.121
5.354.261
66.029.012
50.107.001
14 Compensi nostri rappresentanti
Recuperi di spese
169.701
150.149
15 Sopravvenienze attive
295.394
42.567
16 Abbuoni e sconti attivi
32
235
390.253
261.047
17 Altri proventi
Altri
TOTALE PROVENTI
Totale altri proventi e oneri di gestione
855.380
453.998
66.884.392
50.560.999
351.161
-194.042
Le prime 3 voci e le voci 6, 7, 11 e 12 rappresentano i costi sostenuti su mandato regionale interamente rimborsati
dalla Gestione speciale, mentre la voce 4 ha un rimborso parziale.
La voci 3 e 4 non comprendono, tra i costi, gli ammortamenti dei cespiti che sono contabilizzati nelle voci 120 e
130, mentre la voce 5, che si riferisce alle spese sostenute per l’attività del “Centro Osservazione e Attività
sull’energia”, non comprende, sempre tra i costi, quello del personale che è contabilizzato interamente nella voce
110a; il rimborso indicato tra i proventi copre parzialmente anche tale onere.
Le sopravvenienze attive riguardano rimborsi di imposte degli anni 2011 e 2012 per 165 mila euro, interessi
pregressi su posizioni in sofferenza riportate in bonis per 70 mila euro e il parziale recupero di un credito verso un
fallimento, a suo tempo stralciato, per 60 mila euro.
Gli altri proventi sono composti prevalentemente dalle penali contrattuali pagate dai clienti, 70 mila euro, dagli
affitti attivi e dai rimborsi spese, 145 mila euro, pagati prevalentemente dalla controllata Aosta Factor S.p.A., cui è
affittata una parte dell’edificio della sede sociale e da un risarcimento per 75 mila euro.
97
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
Sezione 16 – Utili (Perdite) da cessione di investimenti – Voce 180
16.1 – Composizione della voce 180 “Utili (Perdite) da cessione di investimenti”:
TOTALE
TOTALE
VOCI
31/12/2014 31/12/2013
1. Immobili
1.1 Utili da cessione
1.2 Perdite da cessione
2. Altre attività
2.1 Utili da cessione
2.2 Perdite da cessione
RISULTATO NETTO
-193
2.223
74
2.883
-267
-660
-193
2.223
Sezione 17 – Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente – Voce 190
17.1 – Composizione della voce 190 “Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente”:
TOTALE
TOTALE
31/12/2014 31/12/2013
1. Imposte correnti (-)
2.570.499
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-)
3.582.734
-269.706
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+)
3. bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediit d'imposta legge n.214/2011
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-)
-224.949
-234.321
-7.503
-81.504
2.068.341
3.266.909
5. Variazione delle imposte differite (+/-)
TOTALE
Le imposte correnti corrispondono a Ires per euro 2,1 milioni e a Irap per euro 500 mila.
Le variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi si riferiscono ad un ricalcolo IRES di competenza 2013.
98
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
17.2 – Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio:
IRES
imponibile
Imposta sull'utile lordo di esercizio
imposta
6.981.460 1.919.902
IRAP
aliquota imponibile
27,50% 15.780.919
imposta aliquota
588.628
3,73%
Diff. temporanee tassabili in esercizi successivi
Diff. temporanee deducibili in esercizi successivi
1.397.568
384.331
5,51%
-744.526
-204.745
-2,93%
Diff. positive che non si riverseranno negli esercizi successivi
385.343
105.969
1,52%
37.805
0,24%
Diff. negative che non si riverseranno negli esercizi successivi
-541.966
-149.041
-2,13% -3.012.089 -112.351
-0,71%
29,46% 13.782.365
3,26%
Rigiro differenze temporanee deducibili esercizi precedenti
Rigiro differenze temporanee tassabili esercizi precedenti
1.013.535
Variazioni imposte correnti esercizi precedenti
Imposte sul reddito d'esercizio ed aliquota fiscale effettiva
7.477.879 2.056.417
514.082
Ai fini IRAP è stata utilizzata l’aliquota agevolata del 3,73 % prevista dalla legge regionale n. 30/2011 della Valle
d’Aosta e attuata dalla Delibera di Giunta Regionale n. 1599 del 4 ottobre 2013 per le nuove assunzioni.
99
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
PARTE D – ALTRE INFORMAZIONI
Sezione 1 – Riferimenti specifici sull’operatività’ svolta
D. GARANZIE RILASCIATE E IMPEGNI
D.1 – Valore delle garanzie rilasciate e degli impegni
OPERAZIONI
IMPORTO
IMPORTO
31/12/2014
31/12/2013
1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria a prima richiesta
a) Banche
b) Enti finanziari
c) Clientela
2) Altre Garanzie rilasciate di natura finanziaria
7.885.753
8.479.272
7.885.753
8.479.272
27.045.410
72.561.826
a) Banche
b) Enti finanziari
c) Clientela
3) Garanzie rilasciate di natura commerciale
a) Banche
b) Enti finanziari
c) Clientela
4) Impegni irrevocabili a erogare fondi
a) Banche
7.175.035
i) a utilizzo certo
7.175.035
ii) a utilizzo incerto
b) Enti finanziari
3.551.095
i) a utilizzo certo
3.551.095
ii) a utilizzo incerto
c) Clientela
27.045.410
i) a utilizzo certo
61.835.696
61.835.696
ii) a utilizzo incerto
27.045.410
5) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione
6) Attività costituite in garanzia di obblìgazioni di terzi
7) Altri impegni irrevocabili
a) a rilasciare garanzie
b)altri
TOTALE
34.931.163
81.041.098
Le garanzie rilasciate sono relative ad un’operazione di pegno su conto corrente a garanzia di un credito
ristrutturato.
Per quanto riguarda gli impegni, successivamente ad un confronto con il Servizio RST di Banca d’Italia, nei dati del
100
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
2014 sono considerati solo quelli per contratti già stipulati. Stante l’operatività prevista dalle convenzioni in essere
con gli istituti di credito e gli intermediari finanziari, non compaiono più impegni nei confronti di tali controparti,
mentre gli impegni verso la clientela sono rappresentati da finanziamenti in corso di erogazione a stato avanzamento
lavori, classificati tra gli impegni irrevocabili a utilizzo incerto.
Nel 2013 gli impegni verso la clientela per finanziamenti in corso di erogazione erano pari a 32,9 milioni di euro.
D.3 – Garanzie rilasciate: rango di rischio assunto e qualità
Garanzie rilasciate non deteriorate
Controgarantite
Tipologia di rischio assunto
Altre
Garanzie rilasciate deteriorate: sofferenze
Controgarantite
Altre
Altre garanzie deteriorate
Controgarantite
Altre
Rettifiche di
Rettifiche di
Rettifiche di
Rettifiche di
Rettifiche di
Rettifiche di
Valore lordo
valore
Valore lordo
valore
Valore lordo
valore
Valore lordo
valore
Valore lordo
valore
Valore lordo
valore
complessive
complessive
complessive
complessive
complessive
complessive
Garanzie rilasciate con assunzione di rischio di
prima perdita
− garanzie finanziarie a prima richiesta
− altre garanzie finanziarie
− garanzie di natura commerciale
Garanzie rilasciate con assunzione di rischio
di tipo mezzanine
− garanzie finanziarie a prima richiesta
− altre garanzie finanziarie
− garanzie di natura commerciale
Garanzie rilasciate pro quota
− garanzie finanziarie a prima richiesta
− altre garanzie finanziarie
11.655.753
3.770.000
11.655.753
3.770.000
− garanzie di natura commerciale
TOTALE
101
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
D.8 – Variazione delle garanzie rilasciate deteriorate: altre
Ammontare delle variazioni
Garanzie di natura
finanziaria a prima
richiesta
Altre garanzie di natura
finanziaria
Controgarantite Altre Controgarantite
A) Valore lordo iniziale
Altre
Garanzie di natura
commerciale
Controgarantite Altre
12.249.272
B) Variazioni in aumento
b1. trasferimenti da garanzie in bonis
b2. trasferimenti da altre garanzie in sofferenza
b3. altre variazioni in aumento
--
--
--
--
--
--
C) Variazioni in diminuzione
c1. uscite verso garanzie in bonis
c2. uscite verso garanzie in sofferenza
c3. escussioni
c4. altre variazioni in diminuzione
593.519
--
D) Valore lordo finale
-11.655.753
Le altre variazioni in diminuzione sono relative al parziale rimborso della somma di denaro vincolata da parte
dell’istituto di credito in conseguenza del rimborso proporzionale del prestito da parte del debitore principale.
102
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
E. MERCHANT BANKING
E.1 – Tabella riepilogativa delle partecipazioni di merchant banking
Totale 31/12/2014
Totale 31/12/2013
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Valore
Totale rettifiche di
originario valore/Svalutazioni
Totale riprese di
Valore di
valore
bilancio
/Rivalutazioni
Valore
originario
Totale rettifiche di
valore/Svalutazioni
Totale riprese di valore Valore di
/Rivalutazioni
bilancio
1. PARTECIPAZIONI
a) controllate
- banche ed enti finanziari
- altri soggetti
b) controllate congiuntamente
- banche ed enti finanziari
- altri soggetti
c) sottoposte a influenza notevole
- banche ed enti finanziari
- altri soggetti
2. ALTRE INTERESSENZE
(Att. finanz. disp. per la vendita
- banche ed enti finanziari
- altri soggetti
TOTALE
5.569
2.645
2.924
5.569
2.645
2.924
5.569
2.645
2.924
5.569
2.645
2.924
Le partecipazioni sono relative alle società Air Vallée S.p.A. e Regional Airport S.r.l.
E.3 – Variazioni annue delle partecipazioni di merchant banking:
A. ESISTENZE INIZIALI
2.924
B. Aumenti
B1. Acquisti
B2. Riprese di valore
B3. Altre variazioni
C. Diminuzioni
C1. Vendite
C2. Rettifiche di valore
C3. Altre variazioni
A. RIMANENZE FINALI
2.924
E.4 – Attività e passività finanziarie verso società partecipate per merchant banking:
La società non ha partecipazioni per merchant banking in società controllate, controllate congiuntamente o
sottoposte a influenza notevole
103
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
H. OPERATIVITA’ CON FONDI DI TERZI
H.1 – Natura dei fondi e forme di impiego
Totale 31/12/2014
Voci/Fondi
Totale 31/12/2013
Fondi pubblici di cui: a rischio Fondi pubblici di cui: a rischio
proprio
proprio
1. Attività in bonis
- leasing finanziario
13.520.747
13.528.774
- factoring
- altri finanziamenti
735.817.739
669.026.096
702.609.491
640.803.051
di cui per escussione di garanzie e impegni
- partecipazioni
654.066.505
651.021.635
di cui: per merchant banking
- garanzie e impegni
25.735.422
25.735.422
63.153.633
52.064.909
13.484.870
8.288.901
13.687.227
8.495.278
22.268.948
21.864.329
24.089.966
23.813.334
1.269.489
1.269.489
1.496.085
1.496.085
2.193.305
2.110.157
1.337.491
1.250.002
40.500
40.500
728.334.894 1.470.924.303
727.922.660
1. Attività deteriorate
'2.1 Sofferenze
'- leasing finanziario
'- factoring
'- altri finanziamenti
di cui per escussione di garanzie e impegni
'-garanzie e impegni
'2.2 Incagli
'- leasing finanziario
'- factoring
'- altri finanziamenti
di cui per escussione di garanzie e impegni
'-garanzie e impegni
'2.3 Esposizioni ristrutturate
'- leasing finanziario
'- factoring
'- altri finanziamenti
di cui per escussione di garanzie e impegni
'-garanzie e impegni
'2.4 Esposizioni scadute
'- leasing finanziario
'- factoring
'- altri finanziamenti
di cui per escussione di garanzie e impegni
'-garanzie e impegni
TOTALE 1.468.397.525
104
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
H.2 – Valori lordi e netti delle attività a rischio proprio
Fondi pubblici
Voce
Valore lordo Rettifiche di valore Valore netto
1. Attività in bonis
- leasing finanziario
- factoring
- altri finanziamenti
669.026.096
1.241.428 667.784.668
25.735.422
25.735.422
di cui: per escussione di garanzie e impegni
- garanzie e impegni
- partecipazioni
di cui: per merchant banking
2. Attività deteriorate
2.1 Sofferenze
- leasing finanziario
- factoring
- altri finanziamenti
8.288.901
5.074.327
3.214.574
21.864.329
4.929.543
16.934.786
di cui: per escussione di garanzie e impegni
- garanzie e impegni
2.2 Incagli
- leasing finanziario
- factoring
- altri finanziamenti
di cui: per escussione di garanzie e impegni
- garanzie e impegni
1.269.489
1.269.489
2.3 Esposizioni ristrutturate
- leasing finanziario
- factoring
- altri finanziamenti
di cui: per escussione di garanzie e impegni
- garanzie e impegni
2.4 Esposizioni scadute
- leasing finanziario
- factoring
- altri finanziamenti
2.110.157
143.955
1.966.202
di cui: per escussione di garanzie e impegni
- garanzie e impegni
40.500
40.500
TOTALE 728.334.894
11.389.253 716.945.641
H.3 – Altre informazioni
H.3.1 – Attività a valere su fondi di terzi
Al fine di dare un’informazione integrativa, nel presente punto vengono forniti i valori più significativi delle
operazioni effettuate su mandato regionale il cui rischio ricade esclusivamente sull’Amministrazione regionale e
che pertanto non sono stati inclusi nel perimetro di redazione del bilancio.
105
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
H.3.1.1 – Attività finanziarie disponibili per la vendita.
Nella tabella seguente sono esposte le società nelle quali Finaosta S.p.A. detiene una partecipazione di minoranza
per conto dell’Amministrazione regionale in Gestione Speciale (i valori sono espressi in migliaia di Euro).
Valore di
Quota di
Disponibilità
bilancio partecipazione %
voti %
Denominazione imprese
Servizi previdenziali VDA S.p.A.
SIMA S.p.A.
Sede
52
50,00%
50,00% Aosta
10.484
49,00%
49,00% Pollein
8
39,56%
39,56% Nus
2.475
27,42%
27,42% Gressan
S.I.T. Saint Barthelemy S.r.l.
Pila S.p.A.
Verres S.p.A. in liquidazione
Totale
attivo
Totale
ricavi
Importo del
Risultato dell'ultimo
patrimonio netto
esercizio
795
599
141
5
34.066
3.106
22.568
-388
40
63
20
-24
45.239
9.084
16.712
565
0
27,35%
27,35% Verres
4.210
152
765
4
ISECO S.p.A.
21
20,00%
20,00% Saint Marcel
4.300
4.737
860
168
Funivie Monte Bianco S.p.A.
39
15,18%
15,18% Courmayeur
14.103
2.134
1.406
0
2
3,56%
3,56% Valgrisenche
84
223
63
1
D.T. Valgrisenche s.r.l.
TOTALE
13.081
I dati di bilancio sopra riportati si riferiscono all’ultimo esercizio chiuso disponibile.
Per informazioni sull’andamento delle società partecipate si rimanda alla relazione sulla gestione.
H.3.1.2 – Partecipazioni.
Nella tabella seguente sono esposte le società nelle quali Finaosta S.p.A. detiene una partecipazione di controllo
per conto dell’Amministrazione regionale in Gestione Speciale (i valori sono espressi in migliaia di Euro).
Valore di
Quota di
Disponibilità
bilancio partecipazione %
voti %
Denominazione imprese
C.V.A. S.p.A.
Struttura Valle d'Aosta S.r.l.
Compl. Ospedaliero U.Parini S.r.l.
Nuova Università Valdostana S.r.l.
Totale
ricavi
Importo del
Risultato dell'ultimo
patrimonio netto
esercizio
100%
100% Chatillon
1.439.417
206.400
904.884
56.807
78.206
100%
100% Aosta
109.295
4.501
78.206
-1.694
907
100%
100% Aosta
1.795
2.240
907
0
100% Aosta
893
100%
36.640
98%
CMBF S.p.A.
22.654
92,47%
1.421
91,77%
Cervino S.p.A.
Totale
attivo
417.481
Autoporto Valle d'Aosta S.p.A.
Progetto Formazione S.c.r.l.
Sede
3.593
7.667
893
0
42.631
2.575
37.892
-126
92,47% Courmayeur
57.937
11.160
31.621
6
91,77% Pollein
14.773
1.114
1.770
5
98% Pollein
47.832
85,65%
85,65% Valtournenche
87.405
20.618
60.043
667
Monterosa S.p.A.
8.654
81,43%
81,43% Gressoney L.T.
86.491
15.101
10.961
-1.245
Funivie Piccolo S.Bernardo S.p.A.
7.966
68,72%
68,72% La Thuile
19.061
6.757
11.974
-598
TOTALE 622.654
I dati di bilancio sopra riportati si riferiscono all’ultimo esercizio chiuso disponibile.
Per informazioni sull’andamento delle società controllate si rimanda alla relazione sulla gestione.
106
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
H.3.1.3 – Crediti verso la clientela.
Nella tabella seguente sono esposti i finanziamenti effettuati sotto forma di mutui, leasing e prestiti obbligazionari
per conto dell’Amministrazione regionale in Gestione Speciale e nei fondi di rotazione di cui alle ll.rr. n. 46/1985,
n. 22/1998, n. 9/2003, n.11/2002, n. 52/2009 e al DOCUP Obiettivo 2.
Totale 31/12/2014
Totale 31/12/2013
Composizione
Bonis
1. Leasing finanziario
Deteriorate
Bonis
13.520.747
13.528.774
66.791.643
5.683.736 61.806.440
Deteriorate
- di cui: senza opzione finale per l'acquisto
2. Factoring
- pro-solvendo
- pro-soluto
3. Credito al consumo
4. Carte di credito
5. Altri finanziamenti
5.556.070
di cui: da escussione di garanzie e impegni
6. Titoli di debito
- titoli strutturali
- altri titoli di debito
902.224
1.080.253
7. Altre attività
Totale valore di bilancio 80.312.390
107
6.585.960 75.335.214
6.636.323
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
H.3.1.4 – Attività materiali.
Nella tabella che segue sono esposti i valori relativi ai cespiti acquisiti per conto dell’Amministrazione regionale,
concessi in locazione ed in leasing.
Totale 31/12/2014
Totale 31/12/2013
Composizione
Attività valutate al Attività valutate al fair
Attività valutate al fair value
Attività valutate al costo
costo
value o rivalutate
o rivalutate
1. Attività ad uso funzionale
1.1 di proprietà
a) terreni
3.213.552
3.213.552
b) fabbricati
3.288.001
3.431.584
6.501.553
6.645.137
13.520.747
13.528.774
13.520.747
13.528.774
20.022.300
20.173.911
c) mobili
d) strumentali
e) altri
1.2 acquistate in leasing finanziario
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
d) strumentali
e) altri
Totale 1
2. Attività riferibili al leasing finanziario
2.1 beni inoptati
2.2 beni ritirati a seguito di risoluzione
2.3 altri beni
Totale 2
3. Attività detenute a scopo di investimento
- di cui: concesse in leasing operativo
Totale 3
Totale (1+2+3)
108
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
H.3.2 – Fondi di terzi
Nella tabella che segue sono elencati i fondi di dotazione gestiti per conto dall’Amministrazione regionale suddivisi tra fondi a rischio diretto di Finaosta S.p.A. e fondi il cui rischio
ricade sull’Amministrazione regionale con l’evidenziazione delle variazioni intervenute nell’esercizio a valere sui fondi stessi. Gli importi esposti sono calcolati utilizzando i principi
contabili civilistici e non quelli IAS adottati per le altre voci del bilancio.
SaldI al 31-12-2013
Norma di riferimento
Fondo di
dotazione
Variazioni in aumento
Variazione in diminuzione
Prelievi
Incrementi /
Incrementi/
Contributi
esercizio e
decrementi Stanziamenti Trasferimenti decrementi Trasferimenti
erogati
pagamenti
esercizi
dell'esercizio da altri fondi
maturati
ad altri fondi
nell'esercizio
effettuati per
precedenti
nell'esercizio
(**)
conto RAVA
Rimborsi
gestione
strutture
L.R. 101/1982
0
1.722.745
22.311
L.R. 33/1973
31.115.385 30.527.444
683.562
4.200.000
L.R. 3/2013 (**)
312.365.332 116.111.676
6.126.507
6.895.517
99.210
L.R. 43/1996
28.966.021
481.899
5.500.000
391.905
L.R. 33/1993
774.685
16.473
10.254
L.R. 19/2001
172.305.014
0
500.000
8.200.000
1.596.288
L.R. 6/2003
50.664.938
110.753
469.056
L.R. 6/2003 (1)
1.069.538
17.141
9.843
447.725
L.R. 7/2004
880.000
112.711
6.001
L.R. 29/2006
1.850.000
38.647
27.014
L.R. 17/2007
450.000
127.351
6.867
L.R. 11/2010
199.767
2.868
786
Totale gestioni a rischio
600.640.679 149.269.707
12.126.507
8.200.000 10.119.403
4.200.000
99.210
447.725
0
LL.RR. 7/2006 art. 5, 86/92,
88/85, 76/94, 38/98 e 4/05 (*)
580.622.166 175.030.184
22.895.336
6.150.500 135.891.569
4.000.000 90.334.074
1.529.825
822.482
L.R. 46/1985(*)
17.472.263 11.015.131
363.277
L.R. 62/1993 (*)
0
4.105
60
L.R. 22/1998 (*)
80
17.272
242
L.R. 84/1993 (*)(1)
25.651.000
6.784.031
241.391
504.977
6.900.500
4.719.161
L.R. 84/1993(*)(1)(2)
482.891
3.951
293.921
1.532
293.921
L.R. 9/2003 (*)
42.375
3.086
186
DOCUP Ob.2 (*)
1.017.374
129.461
18.071
L.R. 11/2002 (*)
111.864
0
551
D.G.R. 2121/2009 (*)(1)
471.624
19.365
3.644
50.050
L.R. 52/2009 (*)
864.304
7.860
2.618
L.R. 52/2009 (*)(1)
58.777
0
350.000
221
78.786
L.R. 14/2011 (*)(2)
299.851
2.624
1.168
L.R. 14/2011 (*)(1)
0
0
750.000
3.754
8.414
L.R. 20/2013 (*)(2)
4.500.000
556
44.304
Totale gestioni senza rischio
631.594.571 193.017.627
23.780.648
6.900.500 136.836.175 10.900.500 90.342.488
6.671.744
822.482
TOTALE
1.232.235.250 342.287.333
35.907.155 15.100.500 146.955.578 15.100.500 90.441.698
7.119.468
822.482
(*): Il rischio sulle operazioni in essere grava sull'Amministrazione regionale (**): La L.R. 3/2013 ingloba la L.R. 76/1984 e la L.R. 33/1973, capo 1°, abrogate
(1): Contributi (2): Fondi europei
109
Costi di
costruzione, di
ristrutturazione
e acquisto
attrezzature
addebitati
Consulenze e
servizi vari
addebitati
0
0
9.608.484
22.974.323
Commissioni
addebitate
16.035
1.181.100
4.676.155
467.963
4.850
3.062.655
758.318
9.100
19.952
27.747
1.762
618
10.226.257
1.729.020
56.945.290
436.723.667
34.871.862
796.562
179.538.646
50.486.428
639.698
978.760
1.887.914
582.456
202.803
765.383.105
4.289.270
399.012
12
249
787.031.298
28.451.659
4.153
17.345
21.561.737
488.375
45.647
1.164.906
110.847
438.583
873.532
323.012
303.643
742.351
4.544.860
846.101.950
1.611.485.055
1.568
6.000
1.250
7.200
2.989
9.608.484
9.608.484
22.974.323
22.974.323
SaldI al 31-122014
4.707.550
14.933.807
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
Sezione 3 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Premessa
Nella presente sezione sono fornite le informazioni riguardanti i profili di rischio, le politiche di gestione e
copertura messe in atto da Finaosta S.p.A. relativamente ai rischi di seguito elencati:
•
rischio di credito;
•
rischi di mercato;
•
rischio di tasso di interesse,
•
rischio di liquidità;
•
rischio di concentrazione;
•
rischi operativi.
Sono state oggetto di costante aggiornamento ed ulteriore implementazione le attività di adeguamento alle
disposizioni di vigilanza prudenziale disciplinate da Banca d'Italia nella Circolare 216/96.
La struttura regolamentare prudenziale si fonda sulla base di tre parti distinte, note come “pilastri”.
Primo Pilastro: Requisiti Patrimoniali
Nell’ambito del primo pilastro sono disciplinati i requisiti patrimoniali che gli intermediari sono tenuti a rispettare
affinché dispongano del patrimonio minimo necessario a fronteggiare i tipici rischi dell’attività bancaria e
finanziaria (rischio di credito e di controparte, rischi di mercato e rischi operativi).
Al fine di determinare il suddetto requisito patrimoniale, la normativa prevede, per ogni tipologia di rischio,
metodologie alternative di calcolo che gli intermediari possono adottare in funzione del livello di sofisticazione e
di complessità dei propri sistemi interni di misurazione e gestione dei rischi.
Secondo Pilastro: Processo di Controllo Prudenziale
Il secondo pilastro ha introdotto l’obbligo per gli intermediari di attuare un processo interno di autovalutazione
della propria adeguatezza patrimoniale (“Internal Capital Adequacy Assessment Process” - ICAAP) in rapporto al
proprio profilo di rischio e di dotarsi, a tal fine, di strategie e di processi di controllo prudenziale dell’adeguatezza
patrimoniale, attuale e prospettica, volti a determinare il livello di capitale interno adeguato a fronteggiare ogni
tipologia di rischio, anche aggiuntivo rispetto a quelli presidiati dal requisito patrimoniale complessivo di primo
pilastro.
L’adeguatezza del processo interno di autovalutazione nonché l’affidabilità e la coerenza dei relativi risultati sono
sottoposti ad un processo valutativo (“Supervisory Review and Evaluation Process” - SREP) di competenza
dell’Autorità di Vigilanza, che riesamina l’ICAAP e formula un giudizio complessivo sulla banca.
Terzo Pilastro: Informativa al Pubblico
Il terzo pilastro, al fine di rafforzare la trasparenza nei confronti del mercato e di favorire una più accurata
valutazione della solidità patrimoniale degli intermediari, prevede l’obbligo di pubblicare un’informativa al
pubblico riguardante l’esposizione ai rischi con indicazione delle caratteristiche principali dei sistemi preposti
all’identificazione, misurazione e gestione degli stessi e informazioni dettagliate sull’adeguatezza patrimoniale
dell'intermediario stesso. Tali informazioni hanno carattere quantitativo e qualitativo, sono proporzionali alle
dimensioni dell’intermediario e sono oggetto di pubblicazione con periodicità annuale sul sito internet di Finaosta
all’indirizzo www.finaosta.com, nell’apposita sezione.
Coerentemente con il disposto normativo per gli intermediari di classe 3, Finaosta S.p.A. ha adottato per la
quantificazione dei rischi di primo pilastro e secondo pilastro le seguenti metodologie:
110
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
•
il metodo standardizzato senza ricorso ad ECAI per quantificare il rischio di credito;
•
il metodo Basic Indicator Approach per quantificare il rischio operativo;
•
il metodo semplificato secondo l'algoritmo di Granularity Adjustment per quantificare il rischio di
concentrazione single name;
•
il metodo previsto dal modello ABI-PricewaterhouseCoopers per quantificare il rischio di concentrazione
geosettoriale;
•
la metodologia semplificata proposta dalla normativa di vigilanza per il calcolo del rischio tasso di interesse.
Al fine della quantificazione del capitale interno complessivo da allocare a fronte dei rischi misurati di Primo e
Secondo Pilastro Finaosta S.p.A. adotta la metodologia building block semplificata che prevede di sommare tra
loro i capitali interni calcolati a fronte di ciascuno dei rischi misurati.
A seguito delle suddette scelte, Finaosta S.p.A. ha posto in essere, come disposto dalla normativa in vigore, un
processo di autovalutazione dell’adeguatezza patrimoniale presentando a Banca d'Italia la rendicontazione ICAAP
con riferimento ai dati al 31 dicembre 2014 (approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta svoltasi il 28
aprile 2015), tale processo persegue la finalità di determinare, in ottica sia attuale sia prospettica, il capitale
complessivo necessario a fronteggiare tutti i rischi rilevanti cui Finaosta S.p.A. può essere esposta.
Il processo ICAAP, secondo le indicazioni fornite dall'Organo di Vigilanza, è stato sviluppato identificando le
seguenti macro fasi:
•
mappatura dei rischi sulla base dell’elenco fornito, a titolo esemplificativo, dall'Allegato K della Circolare
216/96, Parte Prima, Capitolo V, Sezione XI. È stata fornita per ciascuna tipologia di rischio una definizione
puntuale. Il risultato dell'attività di risk assessment è stato riepilogato nel documento "Mappa dei Rischi";
•
definizione dei ruoli e dei compiti degli organi societari e delle diverse funzioni aziendali coinvolte
direttamente o indirettamente nel processo di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale. A tal fine è stato redatto il
documento "Ruoli e Compiti degli Organi Societari e delle funzioni aziendali coinvolte nel processo ICAAP";
•
definizione dell'articolazione del processo interno di adeguatezza patrimoniale, mediante l’illustrazione dei
passaggi logici e delle modalità operative utilizzati per calcolare il capitale interno complessivo necessario alla
copertura dei rischi rilevanti a cui Finaosta S.p.A. può essere esposta in termini attuali e prospettici. Tale attività è
stata illustrata nel documento "Mappatura del Processo ICAAP";
•
redazione del documento "Resoconto del Processo ICAAP".
3.1 Rischio di credito
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
1. Aspetti generali
Il rischio di credito è un rischio tipico dell’attività di intermediazione creditizia, può essere considerato il
principale rischio a cui Finaosta S.p.A. è esposta e l’erogazione del credito costituisce la principale attività di
business esercitata dalla società.
La mission aziendale è quella di contribuire a promuovere lo sviluppo economico, sociale e territoriale della Valle
d’Aosta. Finaosta S.p.A., infatti, come indicato nello Statuto, promuove e compie attività o pone in essere
interventi che, seguendo le linee guida di una politica di programmazione regionale ed in armonia con le direttive
da quest’ultima emanate, sono tesi a favorire lo sviluppo socio-economico del territorio regionale.
L’attività istituzionale è svolta con l’obiettivo di mantenimento della solidità patrimoniale seguendo una logica di
sana e prudente gestione aziendale.
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Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
Con riferimento alle informazioni quantitative dettagliate nel presente bilancio, Finaosta S.p.A. attua gli interventi
previsti dagli articoli 5 (oggetto sociale) e 6 (modalità e limiti) dello Statuto attraverso la Gestione Ordinaria,
utilizzando mezzi propri, o tramite risorse di terzi (Regione Autonoma Valle d’Aosta) con i Fondi di rotazione
regolati da specifiche leggi regionali.
L’esposizione verso il rischio di credito è completamente a carico di Finaosta S.p.A. nella Gestione Ordinaria e nei
Fondi di Rotazione a Rischio, mentre è assente per la Gestione Speciale e i Fondi di rotazione a carico della
Regione Autonoma Valle d'Aosta; questi ultimi non rientrano nel perimetro del bilancio.
Il dimensionamento e la composizione del portafoglio crediti riflettono le necessità finanziarie di due specifici
segmenti di clientela: le famiglie e l'imprenditoria in via maggioritaria di piccola e media dimensione; la
localizzazione dei crediti per finanziamenti, vista la natura istituzionale di Finaosta S.p.A., è prevalentemente la
Valle d'Aosta.
2. Politiche di gestione del rischio di credito
2.1 Aspetti organizzativi
Il rischio di credito è generato principalmente nello svolgimento dell'attività tradizionale di intermediazione
creditizia; Finaosta S.p.A. è, infatti, esposta al rischio che i crediti erogati non vengano rimborsati dai prenditori
alla scadenza e debbano essere parzialmente o integralmente svalutati.
2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo
Il processo di gestione del rischio in esame è ispirato al principio di separatezza tra le attività proprie del processo
istruttorio rispetto a quelle di gestione / monitoraggio dei crediti.
L’intero processo del credito è costantemente oggetto di attenzione e sottoposto ad accurate verifiche.
La gestione del rischio credito viene monitorata su tre livelli:
a) a livello di singola controparte nel momento dell’istruttoria della pratica (attività espletata dai Servizi che
predispongono l’istruttoria);
b) a livello di portafoglio complessivo per quanto riguarda i finanziamenti già erogati (attività a cura del Servizio
Gestione Rischi);
c) a livello di singola controparte in fase di revisione istruttoria e/o gestione delle attività deteriorate (attività
svolta dal Servizio Monitoraggio Crediti e dalla Direzione Legale e Contenzioso).
Le fasi dell'istruttoria fidi (valutazione, concessione, monitoraggio) sono disciplinate in diverse procedure
operative interne.
L’istruttoria è disciplinata da procedure organizzative che concernono il controllo formale e di merito della
richiesta di finanziamento, l’inserimento dei dati nel sistema informativo, la raccolta di informazioni (esterne ed
interne) sul richiedente, l’attività di valutazione del merito del credito e delle garanzie presentate, di redazione
della relazione istruttoria, di definizione delle condizioni contrattuali e di delibera dell’agevolazione.
Sulla scorta del quadro informativo che emerge dalle analisi e dai riscontri effettuati e in seguito alla validazione e
all’interpretazione delle informazioni assunte, viene accertata la capacità di rimborso del credito richiesto, in
relazione alle potenzialità economiche e reddituali del richiedente e alla garanzia offerta.
L’analisi può differenziarsi secondo il profilo economico del richiedente, della Legge regionale di riferimento o in
relazione all’appartenenza al settore privato/imprese.
Gli interventi sui Fondi di rotazione sono disciplinati da leggi regionali, da delibere della Giunta regionale e da
apposite convenzioni stipulate con l’Amministrazione regionale.
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Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
Tali interventi sono deliberati dall’Amministrazione regionale, che provvede alla valutazione dell’ammissibilità
della spesa, alla determinazione dell’importo del finanziamento, della durata e del tasso di interesse e sono
successivamente soggetti all’istruttoria di Finaosta S.p.A. attività che consiste nella valutazione del merito di
credito del prenditore e delle garanzie collegate.
Ciò implica una rigidità, sia sulla stratificazione del tipo di clienti affidati (per tipologia e per dislocazione
geografica) sia sulle condizioni di tasso applicate, che non è modificabile da scelte di gestione interna.
Gli interventi in Gestione Ordinaria prevedono la presentazione della richiesta direttamente a Finaosta S.p.A., che
effettua l’istruttoria e, ad avvenuta delibera, procede all’erogazione, previa acquisizione delle garanzie e
subordinatamente al verificarsi delle condizioni previste nella delibera stessa.
Gli interventi sulla Gestione Ordinaria sono di norma erogati a favore di imprese e sono disciplinati dalle norme
contenute nella Legge regionale 07/2006 e nello Statuto nonché in apposite delibere del Consiglio di
Amministrazione, che regolamentano, in armonia con le disposizioni emanate dalla Comunità Europea in materia
di agevolazioni a favore di imprese, i requisiti soggettivi, gli investimenti finanziabili, la percentuale di
finanziabilità, il tasso di interesse.
Nel processo di erogazione le funzioni aziendali si avvalgono di procedure informatiche personalizzate e
sviluppate internamente.
La Direzione Legale e Contenzioso interviene sistematicamente nella gestione delle azioni da attuare a seguito dei
ritardi di rata in termini di sollecitazione e/o altre attività mirate a contenere l'esposizione creditizia.
La procedura organizzativa interna in tema di monitoraggio del credito descrive le attività da svolgere a cura della
Direzione Legale e Contenzioso: sono dettagliati "step procedurali" diversificati a seconda della classificazione del
credito che prevedono anche l'analisi dei bilanci, l'aggiornamento delle visure e delle perizie. L' attività di revisione
degli affidamenti, ossia di aggiornamento dell'istruttoria, è svolta dal Servizio Monitoraggio Crediti su nominativi
segnalati dalla Direzione Legale e Contenzioso e dal Servizio Gestione Rischi.
Al Servizio Monitoraggio Credito è, inoltre, affidato il processo di controllo andamentale e il monitoraggio delle
esposizioni a rischio nei confronti delle controparti clienti. Il monitoraggio andamentale è finalizzato a verificare il
merito creditizio delle controparti al fine di garantire il presidio dei rischi assunti, segnalare tempestivamente
l’insorgere di anomalie e di assicurare l’adeguatezza delle rettifiche di valore e dei passaggi a perdita. Eventuali
proposte formulate a seguito dell’analisi andamentale sono portate all’attenzione del Comitato Monitoraggio del
Credito, vedasi procedura operativa interna, approvata dal Consiglio di Amministrazione del 18 dicembre 2014.
Si sottolinea che istruttoria, monitoraggio e rendicontazione di operazioni rilevanti, seguono un iter procedurale
differente rispetto alle operazioni ordinarie; tale iter vede come attori la Vice Direzione Generale Investimenti e
Sistemi / Servizio Monitoraggio Credito nella fase di istruttoria e di annuale revisione degli accordati, il Servizio
Gestione Rischi nelle periodiche attività di monitoraggio del flusso di centrale rischi (trimestrale) e la Direzione
Generale nella proposta di valutazione analitica del credito da sottoporre al Consiglio di Amministrazione.
Durante l’esercizio 2014 è proseguita da parte del Servizio Gestione Rischi l’attività di elaborazione e
implementazione di un sistema di reporting mensile e trimestrale che, con gradi di analiticità differenti, espone
informazioni sulla situazione del portafoglio finanziamenti offrendo una vista per gestione e settore sull'analisi dei
crediti perfoming e non perfoming, sul grado di copertura del fondo svalutazione, oltre ad un raffronto
andamentale degli stessi.
Le analisi effettuate permettono di valutare l'esposizione dello stato di salute del portafoglio crediti anche
113
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
nell'ottica di costituire la base per le rilevazioni andamentali di anomalie.
Per il calcolo dell’esposizione netta, è attualmente previsto che il valore del fondo svalutazione analitico sia
aggiornato, complessivamente e ufficialmente, due volte all’anno in corrispondenza delle valutazioni fatte in sede
di redazione del bilancio annuale e semestrale.
La reportistica direzionale monitora, dunque, le politiche di copertura dei crediti ed ha, inoltre, il compito di
presentare all’Alta Direzione l’andamento degli indicatori sintetici di rischio (indicatori di early warning) per una
migliore e tempestiva predisposizione di piani d’azione necessari a mitigare od evitare i fattori di rischio.
La reportistica prodotta è oggetto di condivisione mensile con gli organi di gestione e trimestrale con l’organo di
supervisione strategica.
Il processo creditizio si articola è nelle seguenti fasi:
-
politica creditizia;
-
valutazione del merito creditizio dei richiedenti il fido;
-
concessione del credito;
-
controllo andamentale dei crediti;
-
gestione dei crediti non perfoming;
-
misurazione e controllo dei rischi creditizi.
La politica creditizia nell'attività di erogazione di mutui è, per la maggior parte, regolata da leggi regionali che
impongono, tra gli altri, la tipologia di controparti, i limiti massimi di importo erogabile, i tassi di interesse da
applicare e la durata del finanziamento.
Le normative regionali sono integrate da disposizioni interne che disciplinano il processo del credito e ne
definiscono le successive fasi di gestione, monitoraggio e controllo.
Il Consiglio di Amministrazione, nell’esercizio della responsabilità attinente l’istituzione di un efficace sistema di
gestione e controllo del rischio di credito, ha:
-
deliberato l’attribuzione delle responsabilità alle strutture aziendali coinvolte conferendo specifici poteri
deliberativi al Comitato Esecutivo, al Direttore Generale e ad altre figure aziendali anche con l'obiettivo di rendere
più efficaci ed efficienti i vari processi decisionali;
-
individuato e approvato le Politiche di Assunzione dei Rischi, relativamente alle quali provvede ad un riesame
periodico al fine di assicurarne l’efficacia nel tempo;
-
approvato le modalità attraverso le quali il rischio di credito è rilevato e valutato;
-
deliberato le modalità di calcolo dei requisiti prudenziali e del valore da allocare come capitale interno a fronte
del rischio di credito.
Le "Politiche di Assunzione dei Rischi", periodicamente riviste, descrivono gli indicatori di rilevanza utili
all’individuazione di anomalie, monitorati costantemente dal Servizio Gestione Rischi. Nell’elaborazione delle
politiche creditizie è stata posta particolare attenzione al mantenimento di un adeguato profilo di rischio /
rendimento e all’assunzione dei rischi coerenti con le regole definite dall'Alta Direzione e approvate dal Consiglio
di Amministrazione. In ottemperanza alla normativa di vigilanza, le Politiche di Assunzione dei Rischi citate
comprendono anche la definizione delle soglie di risk appetite e il monitoraggio dei coefficienti patrimoniali (Tier
1 Ratio e Total Capital Ratio).
Un controllo sul corretto esercizio dei poteri deliberativi è realizzato dalle funzioni di controllo di secondo e terzo
livello nell’ambito delle rispettive verifiche periodiche.
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Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito
Nell'espletamento dell'attività istituzionale di erogazione mutui, Finaosta S.p.A. di norma acquisisce garanzie reali
(ipoteche). Al fine di tutelare maggiormente l’assunzione dei rischi, ove ritenuto necessario, come disciplinato
nelle procedure interne, acquisisce garanzie personali (fideiussioni).
Come già ricordato, Finaosta S.p.A. ai fini del calcolo del rischio credito applica il metodo standardizzato, senza il
ricorso ad ECAI. Dal marzo 2014, a seguito della migrazione al nuovo software segnaletico CEDACRI per la
produzione delle Segnalazioni di Vigilanza, di Centrale Rischi e di Bilancio e dei dati ICAAP, Finaosta S.p.A. si
avvale di tecniche di CRM semplificate, beneficia, pertanto, di ponderazioni particolari nella quantificazione del
capitale interno a fronte del rischio credito.
2.4 Attività finanziarie deteriorate
Le definizioni delle categorie di rischio utilizzate da Finaosta S.p.A. corrispondono a quelle prescritte ai fini di
vigilanza e redazione del bilancio integrate con disposizioni interne che fissano i criteri e le regole per il passaggio
dei crediti nell'ambito delle diverse categorie di rischio.
In particolare, le esposizioni deteriorate sono articolate nelle seguenti classi di rischio:
-
esposizioni in sofferenza, rappresentate dalla totalità delle esposizioni in essere con soggetti in stato di
insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili a prescindere dalle garanzie che le assistono e/o dalle
eventuali previsioni di perdita;
-
esposizioni incagliate, rappresentate dalle totalità delle esposizioni nei confronti dei debitori che vengono a
trovarsi in temporanea situazione di obiettiva difficoltà che si prevede possa essere rimossa in congruo periodo di
tempo;
-
esposizioni ristrutturate, rappresentate da quelle esposizioni per le quali, a causa di un deterioramento dei
requisiti economico finanziari del debitore, si acconsente a modifiche delle originarie clausole contrattuali che
comportano una perdita;
-
esposizioni scadute e/o sconfinanti, rappresentate dalle esposizioni insolute e/o sconfinanti in via continuativa
secondo parametri di importo e di durata fissati dalle vigenti disposizioni di vigilanza.
La gestione dei crediti problematici è presidiata dalla Direzione Legale e Contenzione e disciplinata nella
procedura “ Monitoraggio del credito” che descrive le attività da espletare per il monitoraggio dei crediti con la
finalità di assumere le iniziative o gli interventi necessari per ricondurre i crediti alla normalità ovvero il recupero
degli stessi in presenza di situazioni che impediscano la prosecuzione del rapporto, le valutazione degli stessi e i
flussi informativi che periodicamente vengono prodotti. La classificazione delle attività deteriorate avviene sulla
base di un processo continuo che, a partire dalla concessione iniziale del finanziamento, si esplica in attività di
monitoraggio tese alla pronta individuazione di eventuali anomalie.
Il monitoraggio è avviato su posizione creditoria a partire dal giorno in cui la procedura informatica segnala un
ritardo da 61 a 90 giorni; la procedura consente, dunque, di intercettare tali posizioni già durante la prima fase di
sconfino. La presa in carico delle posizioni avviene giornalmente, le posizioni segnalate vengono, così, inserite
nella “Gestione del Contenzioso”.
Si sottolinea, tuttavia, che l’inserimento delle posizioni creditorie tra i crediti problematici può essere effettuato
dalla Direzione Legale e Contenzioso indipendentemente dal ritardo, ad esempio, utilizzando quotidianamente
informazioni presenti nel flusso di ritorno della Centrale Rischi che trimestralmente sono oggetto di completa
analisi tramite supporto del Servizio Gestione Rischi.
115
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
La presa in carico delle posizioni comporta attività quali, ad esempio, azioni di sollecito al pagamento, redazione di
scheda informativa, aggiornamento dell'istruttoria e valutazione di proposta di passaggio di stato ad incaglio /
sofferenza.
Per quanto concerne i crediti in sofferenza, incagliati, ristrutturati e scaduti viene effettuato un monitoraggio di tipo
andamentale finalizzato a:
-
verificare la reversibilità o meno dello stato di difficoltà economico-finanziaria delle controparti;
-
valutare eventuali piani di rientro presentati dai debitori con riferimento alle relative capacità di rimborso nei
previsti dai piani stessi;
-
esaminare l'esito delle iniziative assunte per normalizzare / recuperare i crediti stessi;
-
determinare le relative previsioni di perdita.
In particolare, al fine di ottimizzarne il presidio sulle pratiche non performing, la Direzione Legale e Contezioso e
il Servizio Monitoraggio Crediti si avvalgono di specifiche unità organizzative facenti capo alla Direzione
Istruttorie per l’aggiornamento peritale.
Nel corso del 2014, è stato istituito il Servizio Monitoraggio del Credito, nell’ambito della Vice direzione Generale
Investimenti e Sistemi, le attività svolte dal servizio, disciplinate nella procedura operativa dedicata, sono volte a
verificare il merito creditizio delle controparti con l’obiettivo di garantire il presidio dei rischi assunti, segnalare
tempestivamente l’insorgere di anomalie e di assicurare l’adeguatezza delle rettifiche di valore e dei passaggi a
perdita. Il processo di controllo andamentale e monitoraggio prende il via con l’individuazione delle controparti
per le quali procedere all’aggiornamento della situazione economica e finanziaria, utilizzando i criteri di selezione
specificati in procedura.
Il processo prosegue con la raccolta delle informazioni aggiornate di tipo quantitativo e qualitativo al fine di
aggiornare le valutazioni con riferimento al merito creditizio delle controparti finanziate e proporre eventuali
interventi a tutela del credito.
Le pratiche per le quali si rilevano anomalie e le eventuali proposte formulate a seguito dell’analisi andamentale
sono portate all’attenzione del Comitato Monitoraggio del Credito, organismo avente potere deliberativo, costituito
con lo scopo di assicurare la gestione coordinata delle problematiche connesse all’analisi andamentale dei
finanziamenti a rischio concessi da FINAOSTA S.p.A. e presieduto dal Vice Direttore Generale Investimenti e
Sistemi e composto dal Responsabile della Direzione Legale e Contenzioso, dal Responsabile del Servizio
Gestione Rischi e dal Responsabile del Servizio Monitoraggio del Credito.
Per quanto riguarda l’entità degli accantonamenti, esiste una formale policy che indica, a seconda della tipologia di
mutuo (ipotecario e chirografario), i criteri cui attenersi nella determinazione dei dubbi esiti.
L’ammontare dei singoli accantonamenti è proposto dalla Direzione Legale e Contenzioso e deliberato dal
Consiglio di Amministrazione, la valutazione dell’adeguatezza delle rettifiche di valore avviene analiticamente, per
singola posizione, assicurando adeguati livelli di copertura delle perdite previste, con cadenza semestrale in
occasione della redazione del bilancio annuale e semestrale.
Politiche di ammortamento
La procedura "Monitoraggio del credito" disciplina l'iter da seguire in caso di estinzioni di posizioni con evidenza
di una perdita e di transazioni con il cliente. In particolare, l'attività è curata dalla Direzione Legale e Contenzioso
che all'atto di ricevimento di una proposta di transazione redige una scheda informativa da sottoporre alla
Direzione Generale che ha facoltà di delibera nell'ipotesi in cui il valore della transazione e la gestione di
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Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
riferimento rientrino nei poteri di firma propri della Direzione stessa, diversamente deve rimettere al Consiglio di
Amministrazione la delibera.
Nell’esercizio chiuso al 31.12.2014, non sono state registrate transazione ed è stato rilevato un passaggio a perdita
per 39,5 K€.
In virtù delle complesse problematiche connesse alla gestione dei crediti anomali e delle potenziali ricadute di
natura finanziaria ed economica, i vertici aziendali e lo stesso Consiglio di Amministrazione vengono regolarmente
informati sulla materia.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
1. Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia
PORTAFOGLI/QUALITA'
Sofferenze
Incagli
Esposizioni
ristrutturate
Esposizioni scadute Esposizioni scadute
deteriorate
non deteriorate
Altre attività
TOTALE
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie valutate al fair value
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
25.076.250
25.076.250
4. Attività finanziarie detenute sino a scadenza
10.452.393
10.452.393
5. Crediti verso banche
232.478.992
232.478.992
6. Crediti verso enti finanziari
104.944.052
104.944.052
7. Crediti verso clientela
4.198.020
18.842.547
1.966.202
15.357.524
816.596.656
856.960.949
TOTALE 4.198.020
18.842.547
1.966.202
15.357.524
1.189.548.343
1.229.912.637
TOTALE 31/12/2013 4.164.674
21.423.034
1.242.317
11.322.606
1.168.871.880
1.207.024.511
8. Derivati di coperture
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Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
2. Esposizioni creditizie
2.1 Esposizioni creditizie verso clientela: valori lordi e netti
Esposizione lorda
Rettifiche di valore
specifiche
ESPOSIZIONI PER CASSA:
38.676.711
-13.669.941
25.006.769
- Sofferenze
11.673.152
-7.475.132
4.198.020
- Incagli
24.893.401
-6.050.854
18.842.547
2.110.158
-143.955
1.966.202
12.925.242
-3.770.000
9.155.242
TIPOLOGIE ESPOSIZIONI/VALORI
Rettifiche di valore
di portafoglio
Esposizione netta
A. ATTIVITA' DETERIORATE
- Esposizioni ristrutturate
- Esposizioni scadute
ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO:
- Sofferenze
- Incagli
1.269.489
- Esposizioni ristrutturate
1.269.489
11.655.753
-3.770.000
7.885.753
51.601.952
-17.439.941
34.162.011
- Esposizioni scadute
TOTALE A
B. ESPOSIZIONI IN BONIS
- Esposizioni scadute non deteriorate
15.448.429
-90.907
15.357.522
843.886.845
-1.514.267
842.372.578
TOTALE B
859.335.274
-1.605.174
857.730.100
TOTALE A+B
910.937.226
-1.605.174
891.892.111
- Altre esposizioni
Fascia scaduto
- Esposizioni scadute non deteriorate
1 - 90 gg
-17.439.941
91 - 180 gg
9.559.439
3.752.195
181 - 360 gg
2.136.795
> 360 gg
0
Si precisa che non esistono esposizioni in bonis oggetto di rinegoziazione nell’ambito di Accordi collettivi quali, a
titolo esemplificativo, “Accordo quadro ABI_MEF”.
Per contro, come già riportato in precedenza nella presente Nota e nella Relazione sulla Gestione, si evidenzia che
l’Amministrazione regionale con il provvedimento legislativo n. 13 del 2014 ha prolungato di un ulteriore semestre
la possibilità, per i clienti, di richiedere la sospensione del pagamento delle rate dei mutui contratti a valere sulle
leggi regionali di settore.
Le richieste pervenute hanno interessato 1.323 contratti di mutuo a valere sui fondi regionali gestiti da Finaosta e
23 contratti di mutuo a valere sui fondi della Gestione ordinaria, per i quali la Società ha concesso la possibilità di
sospendere il pagamento della sola quota capitale dei finanziamenti.
118
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
2.2 Esposizioni creditizie verso banche ed enti finanziari: valori lordi e netti
TIPOLOGIE ESPOSIZIONI/VALORI
Esposizione lorda
Rettifiche di valore
specifiche
Rettifiche di valore
di portafoglio
Esposizione netta
A. ATTIVITA' DETERIORATE
ESPOSIZIONI PER CASSA:
- Sofferenze
- Incagli
- Esposizioni ristrutturate
- Esposizioni scadute
ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO:
- Sofferenze
- Incagli
- Esposizioni ristrutturate
- Esposizioni scadute
TOTALE A
B. ESPOSIZIONI IN BONIS
- Esposizioni scadute non deteriorate
- Altre esposizioni
372.701.111
372.701.111
TOTALE B
372.701.111
372.701.111
TOTALE A+B
372.701.111
372.701.111
Per il dettaglio dei crediti verso banche ed enti finanziari si rimanda alla Parte B – Sezione 6 della presente Nota.
2.3 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni ed interni
La società non si avvale di rating per la classificazione della propria clientela
119
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
3. Concentrazione del credito
3.1 – Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio per settore di attività economica della
controparte:
Settore di attività economica (Crediti lordi)
31/12/2014
a)
Amministrazioni pubbliche
131.569.500
b)
Società finanziarie
390.720.035
c)
Società non finanziarie
278.125.117
d)
Famiglie
442.915.960
e)
Istituzioni senza scopo di lucro
f)
Resto del mondo
g)
Unità non classificabili e non classificate
1.718.315
20.292
118.535
TOTALE 1.245.187.754
3.2 – Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio per area geografica della controparte
Tale informazione non risulta rilevante in quanto i finanziamenti alla clientela con fondi di terzi, core business
della Società, vengono effettuati quasi esclusivamente a soggetti residenti in Valle d’Aosta.
3.3 – Grandi rischi
Al fine di limitare i rischi di instabilità degli intermediari connessi a esposizioni di importo rilevante rispetto al
Patrimonio di Vigilanza, la normativa prudenziale di Banca d'Italia 216/96 (Parte Prima, Capitolo V, Sezione X)
disciplina i limiti di concentrazione in tema di Grandi Rischi.
Tali limiti, commisurati al Patrimonio di Vigilanza, riguardano i rischi assunti a qualunque titolo nei confronti
della medesima controparte (singolo cliente o gruppo di clienti connessi); sono stabiliti sia con riferimento
all'entità dei rischi nei confronti della singola controparte, sia all'ammontare complessivo delle esposizioni di
maggiore importo, la finalità della norma è quella di limitare la potenziale perdita massima che gli intermediari
potrebbero subire in caso di insolvenza di una singola controparte e di mantenere un soddisfacente grado di
frazionamento del rischio di natura creditizia.
I “grandi rischi" vengono determinati facendo riferimento al valore di bilancio delle "esposizioni". L'importo delle
"posizioni a rischio" viene fornito facendo riferimento sia al valore di bilancio sia al valore ponderato. La
rappresentazione del doppio valore permette di evidenziare in modo più preciso il grado di concentrazione dei
crediti.
Banca d'Italia definisce grande rischio l'esposizione ponderata nei confronti di un cliente qualora sia maggiore o
uguale al 10% del Patrimonio di Vigilanza, mentre l’indicatore per il calcolo del limite individuale è posto al 25%.
120
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
Valore non
ponderato
Controparte
1) Regione Autonoma Valle d'Aosta
2) ICCREA Holding Spa
TOTALE
Valore
ponderato
Limite min grandi Limite max grandi
rischi per Finaosta rischi per Finaosta
153.520.831 33.551.222
20.036.461
50.091.154
29.406.872 23.422.783
20.036.461
50.091.154
182.927.703 56.974.005
Al 31.12.2014 Finaosta aveva due esposizioni che rientravano nei limiti quantitativi dei Grandi rischi come
riportato nella tabella.
Con finalità di monitoraggio, Finaosta S.p.A. quantifica l’esposizione al rischio di concentrazione e il relativo
assorbimento di capitale interno con cadenza trimestrale.
4 – Modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di credito
Coerentemente con il disposto normativo per gli intermediari di classe 3, Finaosta S.p.A. ha adottato per la
quantificazione del rischio di credito il metodo standardizzato senza ricorso ad ECAI previsto dalla circolare
216/96 di Banca d’Italia.
3.2 Rischi di mercato
Finaosta S.p.A. orienta le proprie politiche di investimento della liquidità verso strumenti a breve termine o
altamente liquidabili ed escludendo, di norma, l’investimento azionario.
La normativa 216/96 di Banca d’Italia, Capitolo V, Parte Prima, sezione VII, prevede che non sono tenuti al
rispetto dei requisiti patrimoniali a fronte dei rischi di mercato, con riferimento al portafoglio di negoziazione di
vigilanza, gli intermediari per i quali, di norma, il portafoglio di negoziazione di vigilanza risulti inferiore al 5 per
cento del totale dell’attivo e comunque non superi i 15 milioni di euro.
Ogni qualvolta il portafoglio di negoziazione di vigilanza risulti superiore al 6% del totale dell’attivo
dell’intermediario oppure abbia superato i 20 milioni di euro, gli intermediari sono tenuti comunque al rispetto dei
requisiti fino alla fine del trimestre in corso al momento del supero.
Ai fini del primo pilastro Finaosta S.p.A., non avendo portafoglio di negoziazione di vigilanza, non rientra tra gli
intermediari che secondo normativa sono tenuti al rispetto dei requisiti patrimoniali e non viene pertanto allocato
capitale regolamentare a fronte dei rischio di mercato.
Sono periodicamente monitorati gli investimenti della liquidità posti in essere, il Servizio Finanza fornisce
un'informativa mensile all'Alta Direzione e trimestrale al Consiglio di Amministrazione.
3.2.1 Rischio di tasso di interesse
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
1. Aspetti generali
Il rischio tasso di interesse sulle posizioni incluse nel portafoglio immobilizzato consiste nella possibilità che una
variazione dei tassi di interesse di mercato determini variazioni del margine di interesse dell'intermediario.
In presenza di differenze nelle scadenze e nei tempi di ridefinizione del tasso di interesse di attività e passività
finanziarie presenti in bilancio, le fluttuazioni dei tassi possono, inoltre, determinare una variazione del valore di
121
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
mercato delle attività e delle passività e, quindi, del valore economico dell'intermediario.
Per quanto riguarda Finaosta S.p.A. si precisa che, ad eccezione delle operazioni in Gestione Ordinaria, finanziate
tramite mezzi propri, le operazioni effettuate sul portafoglio immobilizzato prevedono l'applicazione dello stesso
tasso di interesse riconosciuto alla R.A.V.A., fornitrice della provvista.
L’esposizione al rischio di tasso d’interesse è misurata con riferimento alle attività ed alle passività comprese nel
portafoglio immobilizzato (non di negoziazione).
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
1. Distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie
VOCI/DURATA RESIDUA
1. Attività
a vista
fino a 3 mesi
179.153.464 144.223.382
1.3 Altre attività
oltre 10 anni
Durata
indeterminata
16.672.768
32.123.130
227.559.877
249.065.168
360.311.445
29.737.752
250.577
0
3.397.205
6.804.612
0
0
169.204.690 114.485.630
13.136.562
28.837.501
197.877.639
209.404.264
307.811.027
0
0
1.1 Titoli di debito
1.2 Crediti
da oltre 3 mesi da oltre 6 mesi da oltre 1 anno da oltre 5 anni
fino a 6 mesi fino a 1 anno
fino a 5 anni
fino a 10 anni
0
9.948.774
0
3.285.629
3.285.629
26.285.033
32.856.292
52.500.418
-151.838.184
-93.841.814
-12.075.139
-29.032.759
-195.369.548
-216.547.773
-334.675.317
-151.838.184
-93.841.814
-12.075.139
-29.032.759
-195.369.548
-216.547.773
-334.675.317
0
2.2 Titoli di debito
0
0
0
0
0
0
0
0
2.3 Altre passività
0
0
0
0
0
0
0
0
3.1 posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
0
3.2 posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
3.3 posizioni lunghe
0
0
0
0
0
0
0
0
3.4 posizioni corte
0
0
0
0
0
0
0
0
2. Passività
2.1 Debiti
3. Derivati finanziari
Opzioni
Altri derivati
2. Modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di tasso di interesse
L’esposizione al rischio di tasso d’interesse è misurata con riferimento alle attività ed alle passività comprese nel
portafoglio immobilizzato (non di negoziazione).
Finaosta S.p.A., per la quantificazione del rischio tasso, adotta la metodologia semplificata proposta nell'Allegato
M del Capitolo V, Parte Prima, Sezione XI della Circolare 216/96 di Banca d’Italia, ed utilizza, quindi, l'algoritmo
previsto dalle Istruzioni di Vigilanza, definito come rapporto tra la sommatoria delle esposizioni ponderate esposte
al rischio di tasso e il Patrimonio di Vigilanza.
Le attività e passività sono ripartite negli scaglioni temporali indicati nella Circolare 217/96; in particolare le
attività si distingue tra posizioni:
•
a tasso fisso, classificate nelle fasce temporali in base alla loro vita residua;
•
a tasso variabile, ricondotte nelle diverse fasce temporali in base alla data di rinegoziazione del tasso di
interesse
•
a tasso indeterminato.
122
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
La ponderazione viene effettuata utilizzando i fattori indicati dalla normativa all'allegato M sopracitato: tali fattori
sono ottenuti come prodotto tra una variazione ipotetica dei tassi – 200 punti base – e un’approssimazione della
duration modificata relativa alle singole fasce.
La somma algebrica delle posizioni nette delle 16 fasce temporali determina l’esposizione al rischio di tasso.
L'importo ricavato viene rapportato al Patrimonio di Vigilanza ottenendo, così, l'indice di rischiosità, la cui soglia
di attenzione è fissata da Banca d'Italia al 20%.
Al 31.12.2014 tale indicatore risulta pari al 3,4%.
Finaosta S.p.A. ha stabilito di quantificare la propria esposizione al rischio tasso di interesse, secondo la
metodologia prudenziale descritta nel paragrafo precedente, con cadenza trimestrale, in modo da monitorare
l’assorbimento di capitale interno a fronte di tale rischio e il relativo indicatore soglia.
3.3 Rischi operativi
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
1. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo
Per rischio operativo si intende la possibilità di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di
procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure a causa di eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l’altro,
le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell’operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze
contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli
strategici e di reputazione.
Per rischio operativo si intende, dunque, la possibilità di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla
disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure a causa di eventi esogeni (risk driver).
Si evidenzia che il rischio operativo è generato trasversalmente da tutte le funzioni aziendali.
Al fine di mitigare questo rischio Finaosta S.p.A. ha proseguito anche nel corso del 2014 il sostanziale piano di
rivisitazione delle procedure, concordato con la Direzione Generale, al fine di definire più puntualmente i controlli
di primo livello che devono essere effettuati e sta realizzando in collaborazione con un fornitore esterno un
sostanziale cambiamento del sistema informatico esistente.
Il presidio sul rischio in analisi è garantito da:
-
controlli sulle singole attività di primo e secondo livello, definiti dalle procedure aziendali;
-
controlli di terzo livello a cura del Servizio Controllo Interno;
-
diffusione di una cultura aziendale improntata ai principi di onestà, correttezza e rispetto delle regole
internamente definite (Codice Etico).
Si ricorda, altresì, che le normative di Banca d’Italia relative ai sistemi di risoluzione stragiudiziale delle
controversie in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari, sono disciplinate da apposita procedura interna;
responsabile dell’intero procedimento è l’Ufficio Reclami, istituito presso la Direzione Legale e Contenzioso.
Il Consiglio di Amministrazione riceve flussi informativi trimestrali, redatti dal Servizio Gestione Rischi, sul
numero, importo ed esito dei reclami pervenuti. Con cadenza annuale, viene sottoposta all’approvazione del
Consiglio anche una rendicontazione sull'attività di gestione dei reclami e sulle verifiche effettuate sul rispetto dei
termini previsti dalla procedura per la tempestiva e corretta gestione dei singoli casi di reclamo, nonché per la
gestione del procedimento presso l’ABF e/o il Conciliatore Bancario, redatta a cura della Direzione Legale e
Contenzioso e oggetto di controllo da parte del Servizio Compliance.
123
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
Con riferimento all’esercizio 2014, da detta relazione risulta che la Società ha ricevuto n. 3 reclami, tutti non
accolti.
Due dei reclami pervenuti sono stati promossi da mutuatari, persone fisiche, ed avevano ad oggetto la richiesta di
imputazione a FINAOSTA S.p.A. del costo relativo al rinnovo dell’iscrizione ipotecaria; entrambi i reclami non
sono stati accolti, in quanto il costo del rinnovo ipotecario, come previsto dal contratto di mutuo, è ad esclusivo
carico della parte mutuataria.
Il terzo reclamo è stato promosso da un cliente mutuatario, persona fisica, che contestava la correttezza del
conteggio di estinzione anticipata effettuato da FINAOSTA S.p.A. alla data di estinzione del mutuo; la richiesta
non è stata accolta in quanto non sono stati riscontrati errori nel calcolo dell’importo fatturato a titolo di estinzione
anticipata del mutuo.
Quanto al rischio di reputazione, con l'obiettivo di contenere specificatamente tale rischio, Finaosta S.p.A. ha
redatto il Codice Etico, aggiornato nel corso del 2014, volto a disciplinare i comportamenti, sia dell’azienda nel
suo complesso, sia dei singoli dipendenti. La diffusione di una cultura aziendale improntata ai principi di onestà,
correttezza e rispetto delle regole internamente definite può essere, infatti, considerata uno strumento di controllo
del rischio di reputazione.
Come previsto dalla normativa, è altresì data informativa del numero, ambito di applicazione ed esito dei reclami
in un’apposita sezione del sito internet aziendale, aggiornata con periodicità annuale.
Allo scopo di garantire il presidio sul rischio di reputazione e di non conformità per violazione di norme vengono
poi effettuati controlli interni, secondo quanto previsto dalle singole procedure.
In tale prospettiva, Finaosta S.p.A. si era dotata, nel corso del 2012, del Servizio Compliance, funzione di controllo
di secondo livello, organizzata in struttura autonoma e indipendente, collocata in staff alla Direzione Generale,
dedicata al presidio diretto del rischio di non conformità con riguardo a selezionate normative applicabili alla
Società, nonché al presidio indiretto del medesimo rischio, con riguardo alle normative rimaste sotto la
responsabilità delle Funzioni Aziendali competenti.
Il Servizio Compliance, nel corso del 2014, ha svolto la propria attività nel rispetto del “Regolamento del Servizio
Compliance”, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 19 dicembre 2012, e secondo
quanto fissato dal “Programma delle attività 2014”, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 31
marzo 2014.
Si segnala, inoltre, che in tale sede si è stabilito di:
a) ampliare il perimetro normativo del Servizio Compliance, includendo tra le materie oggetto di presidio
diretto la disciplina pubblicistica applicabile a Finaosta S.p.A. in quanto Società controllata dalla Regione
autonoma della Valle d’Aosta, in tema di:
c.d. DURC (documento unico di regolarità contributiva);
c.d. anticorruzione (L. n. 190/2012);
c.d. amministrazione trasparente (D. Lgs. n. 33/2013);
b) rafforzare l’organico del Servizio Compliance, istituendo l’Ufficio Compliance e destinando ad esso una
risorsa.
Il Servizio Compliance ha finalizzato le proprie attività all’individuazione ed alla valutazione dei principali rischi
di non conformità cui è esposta Finaosta S.p.A., verificando l’adeguatezza, l’effettività e l’efficacia dei presidi in
124
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
essere, attraverso la revisione delle procedure organizzative e normative adottate dalla Società, nonché verificando
la tenuta dei controlli previsti dalle stesse, al fine di approntare eventuali ulteriori misure di mitigazione del rischio
di non conformità ritenute necessarie o opportune.
Nell’ambito di tali misure si collocano anche le attività di :
consulenza agli Organi di Vertice ed alle altre Funzioni Aziendali, con riferimento a tutte le normative che
impattano sull’azienda, oggetto di presidio diretto ed indiretto;
formazione del personale, che il Servizio Compliance ha svolto con particolare riferimento alle aree
operative oggetto di aggiornamento e/o adeguamento normativo.
In data 28 aprile 2015 il Servizio Compliance ha rendicontato al Consiglio di Amministrazione di Finaosta S.p.A.
gli esiti della propria attività, concludendo per una valutazione complessiva del rischio compliance “Medio-Alta”,
in considerazione delle difficoltà interpretative ed applicative poste dalle richiamate discipline pubblicistiche
aventi rilevante impatto sull’operatività aziendale.
In pari data il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato il programma delle attività del Servizio
Compliance per l’anno 2015.
In linea con le disposizioni volte a rafforzare la gestione del rischio di non conformità, Finaosta S.p.A. si è dotata
di un modello organizzativo finalizzato a presidiare i rischi connessi alla ricettazione, al riciclaggio e all’impiego
di denaro, beni e utilità di provenienza illecita.
Le disposizioni organizzative ed operative, nonché le procedure adottate sono rispondenti alle disposizioni
legislative in materia. In particolare, è stata predisposta una procedura che disciplina i seguenti aspetti:
• adeguata verifica della clientela;
• valutazione del rischio;
• gestione del rischio;
• limitazione relative al trasferimento di denaro;
• segnalazione di operazioni sospette.
Tale complesso normativo, operativo e procedurale è finalizzato non solo ad adempiere alle inderogabili
disposizioni di legge, ma anche ad evitare il coinvolgimento, anche inconsapevole, di Finaosta S.p.A. in fatti di
riciclaggio e terrorismo.
Ai fini della mitigazione del rischio assumono rilievo prioritario il coinvolgimento degli organi societari e il
corretto adempimento degli obblighi che su questi ricadono.
La Funzione Antiriciclaggio si è, inoltre, fatta promotrice, anche nel corso del 2014, di iniziative di formazione del
personale rivolte all’intero organico aziendale.
Particolare attenzione è stata dedicata, poi, al costante aggiornamento del personale sulle tematiche analizzate,
anche mediante la consultazione on line di un’apposita sezione dell’intranet aziendale, predisposta e
periodicamente aggiornata dalla Funzione Antiriciclaggio.
Nella procedura interna inerente la normativa sull’antiriciclaggio ed il contrasto al terrorismo sono, inoltre,
disciplinati i flussi informativi che periodicamente devono essere sottoposti all’attenzione dell’Alta Direzione, del
Consiglio di Amministrazione, dell’Organismo di Vigilanza e del Collegio Sindacale, tra gli altri si evidenzia il
report periodico contenente informazioni su:
• numero e importo delle segnalazioni sospette pervenute alla Funzione Antiriciclaggio;
• numero e importo delle segnalazioni sospette archiviate dal Responsabile Operazioni Sospette;
• numero e importo delle segnalazioni sospette inoltrate all’UIF.
Con riferimento all’ adeguata verifica clientela, si sottolinea che tale attività è stata svolta dall’Ufficio
125
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
Monitoraggio Anagrafiche a diretto riporto di Servizio Gestione Rischi Funzione Antiriciclaggio dal suo
insediamento (agosto 2013) sino alla riorganizzazione aziendale dell’agosto 2014 che ha visto la costituzione del
Servizio Monitoraggio Crediti e l’assorbimento da parte di quest’ultimo dei compiti assegnati all’Ufficio
Monitoraggio Anagrafiche.
Al fine di garantire il proseguimento del monitoraggio costante dell’adeguata verifica della clientela, il cui
presidio diretto spetta a Servizio Gestione Rischi Funzione Antiriciclaggio, ma operativamente è effettuato da
Servizio Monitoraggio Crediti, Servizio Gestione Rischi Funzione Antiriciclaggio ha proposto alla Responsabile
del Servizio Monitoraggio Crediti la formalizzazione di un “Accordo di Servizio” tra le due funzioni citate, avente
ad oggetto la pianificazione / rendicontazione semestrale delle controparti da convocare per gli adempimenti
connessi al tema in oggetto. Tale Accordo è, ad oggi, a tutti gli effetti, operativo.
La Funzione Antiriciclaggio ha predisposto una relazione annuale che evidenzia le principali attività effettuate nel
2014 e quelle pianificate per il 2015.
Finaosta S.p.A. risponde, dunque, in modo responsabile alla complessità e pericolosità dei fenomeni di riciclaggio
e di finanziamento al terrorismo, dedicando la massima attenzione alle azioni e agli strumenti di contrasto, nella
consapevolezza che la ricerca della redditività e dell’efficienza debba essere coniugata con il presidio continuo ed
efficace dell’integrità della struttura aziendale.
La Società riserva assoluto impegno alle politiche volte a prevenire il proprio coinvolgimento in fenomeni di
riciclaggio e di finanziamento del terrorismo internazionale che possano danneggiarne reputazione e stabilità. Essa
svolge le proprie attività in conformità alle disposizioni normative nazionali e comunitarie. Si dota ed aggiorna le
proprie disposizioni interne, le procedure, i programmi di formazione, le attività di monitoraggio ed i controlli
volti a garantire il rispetto della normativa vigente da parte del personale, degli amministratori, dei sindaci.
Si evidenzia, infine, che, è proseguita, da parte del Servizio Gestione Rischi, l’attività di rilevazione delle perdite
operative con la finalità di identificare e classificare i rischi in macrocategorie così da supportare la metodologia
quantitativa di base con una valutazione qualitativa degli eventi di perdita riconducibili al rischio operativo.
L'archiviazione sistematica degli eventi di perdita consente, nel tempo, una migliore comprensione dei fattori da
cui origina il rischio operativo, così da consentire l'impostazione di adeguate politiche di contenimento, controllo e
copertura del rischio al fine di ridurre l'esposizione al rischio stesso.
Tale processo gestionale richiede:
− la preventiva identificazione e classificazione dei rischi operativi, connessi con l'attività di Finaosta S.p.A.;
− la costruzione di una base dati funzionale alle successive analisi.
Finaosta S.p.A. ha definito il concetto di perdita operativa effettiva riferendosi a flussi economici e patrimoniali
negativi, indipendentemente dall'importo (non sono, quindi, indicate soglie), caratterizzati da:
− certezza della quantificazione dell'ammontare in quanto passati a conto economico, con l'inclusione degli
accantonamenti specifici e l'esclusione di quegli accantonamenti generici per i quali Finaosta S.p.A. non è in
grado di ricondurre determinati e specifici eventi a “porzione” di tali accantonamenti. Il criterio guida è,
quindi, l’avvenuto impatto sul conto economico. La registrazione della perdita può non coincidere con
l’effettiva perdita lorda; nel database le perdite operative sono censite al lordo dei rimborsi.
− riconducibilità all'evento, direttamente o attraverso rilevazioni gestionali. La riconducibilità diretta vale sia per
la perdita che per le eventuali spese – fatturate da terzi - sostenute per la risoluzione dell’evento.
− non dovuti a compensazioni di costi o ricavi di esercizio erroneamente valutati;
126
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
− non dovuti all'introduzione di normativa retroattiva.
La fase di identificazione dei rischi e la loro classificazione in macrocategorie consentono la raccolta dei dati da
inserire nel database perdite operative aziendali.
L'identificazione delle determinanti del rischio (risk driver) e degli eventi generatori del rischio (event types) è
stata effettuata prendendo a modello gli schemi proposti dal Comitato di Basilea e recepiti dall'Allegato A e C
della Circolare di Banca d'Italia 263/2006, Parte Quarta, Titolo II, Capitolo 5. Le linee guida fornite
dall'Osservatorio del database italiano delle perdite operative, in forma abbreviata DIPO, sono risultate essere un
utile strumento per la mappatura degli event types.
L'iter di rilevazione delle perdite operative prevede che la Direzione Amministrazione e Finanza rilevi la perdita,
connessa con uno degli eventi event types mappati, è, quindi, responsabile della correttezza del dato segnalato. Con
cadenza trimestrale il Servizio Gestione Rischi richiede alla Direzione Amministrazione e Finanza l’elenco delle
perdite operative rilevate, compila, con il supporto della Direzione generatrice dell'evento di perdita, e sulla base
delle informazioni disponibili, una scheda di sintesi contenente i dati che descrivono cause e circostanze in cui si è
verificato l'evento; in seguito, alimenta il database perdite operative.
Le fonti di tipo contabile richiedono, infatti, un processo di arricchimento informativo, a garanzia della
completezza del loro contenuto. A tal fine viene redatta la scheda evento di perdita, valorizzata utilizzando le
codifiche dei risk driver, degli event types e dei loss event types, descritte del manuale database perdite operative.
Nel caso in cui la perdita sia imputabile a più direzioni si attribuisce la stessa in base al criterio della prevalenza
conseguente alle varie attività/responsabilità disciplinate nelle procedure di riferimento.
Le principali informazioni valorizzate nella scheda evento sono:
-
dati sulla perdita, valore lordo, accantonamenti stimati, eventuali recuperi attesi, tipologia di esborso (esempio:
risarcimento danni, multa, interessi legali, furto, danni), breve descrizione dell'evento che ha causato la perdita;
-
dati sulla direzione che ha generato la perdita, ogni perdita deve essere riferita, per quanto possibile, alla
direzione, area e fase di attività generatrice della perdita;
-
dati sui fattori di rischio cui la perdita è riconducibile;
-
dati sugli eventi di rischio cui la perdita è riconducibile;
-
dati su eventuali rimborsi ricevuti grazie a polizze di assicurazione di copertura.
Si evidenzia che le perdite operative sono tracciate e clusterizzate nel relativo database a partire dal 2010.
La graduale rilevazione di tali dati permetterà di:
-
valutare l'adeguatezza dei controlli presenti nelle procedure;
-
verificare le modalità di contabilizzazione delle perdite, in modo da poter ottenere una riconducibilità più
immediata agli eventi di perdita stessi;
-
migliorare il presidio sul rischio operativo sulla società.
La progressiva costruzione di un database sulle perdite consentirà di migliorare, nel tempo, la gestione del rischio
in esame.
Le rilevazioni gestionali saranno analizzate anche sulla base delle seguenti variabili:
127
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
-
la probabilità del rischio, cioè la frequenza di accadimento del rischio (frequency);
-
la gravità degli effetti, ossia l'impatto economico delle perdite che sorgono per ogni evento considerato
(severity).
Con cadenza trimestrale, il Servizio Gestione Rischi predispone una reportistica informativa per il Consiglio di
Amministrazione.
Si sottolinea che le perdite operative sono state tracciate e clusterizzate nel relativo database a partire dal
01.01.2010, l’analisi svolta ha dimostrato che l’ammontare di perdite effettivamente riscontrate annualmente è
ampiamente coperta dal requisito patrimoniale determinato con il metodo base.
Con riferimento alla misurazione del requisito prudenziale a fronte del rischio operativo l’intermediario adotta la
stessa metodologia scelta per il calcolo del requisito patrimoniale, ossia il metodo base (Basic Indicator Approach
– BIA).
Il requisito patrimoniale a fronte del rischio operativo viene misurato applicando il coefficiente regolamentare del
15% alla media delle ultime tre osservazioni su base annuale del margine di intermediazione riferite alla situazione
di fine esercizio (31 dicembre), determinato in base ai principi contabili internazionali IAS/ IFRS.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
Il capitale interno a fronte del rischio operativo, quantificato secondo il metodo Base, al 31.12.2014 risulta pari a
2,9 milioni di euro, con un'incidenza sul Patrimonio di Vigilanza dell’1,5%. Nel corso dell’esercizio non sono
transitati in conto economico costi significativi relativi a multe o sanzioni derivanti da rischi operativi.
3.4 Rischio di liquidità
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
1. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità
Il rischio di liquidità rappresenta l’eventualità che Finaosta S.p.A. non sia in grado di adempiere alle proprie
obbligazioni alla loro scadenza, con specifico riferimento agli impegni di cassa.
Il rischio di liquidità si manifesta in genere sotto forma di inadempimento ai propri impegni di pagamento, che può
essere causato da incapacità di reperire fondi (Funding Liquidity Risk), ovvero dalla presenza di limiti allo
smobilizzo delle attività (Market Liquidity Risk). Nell’ambito dei rischi di liquidità si ricomprende anche il rischio
di fronteggiare i propri impegni di pagamento a costi non di mercato, ossia sostenendo un elevato costo della
provvista, ovvero (e talora in modo concomitante) incorrendo in perdite in conto capitale in caso di smobilizzo di
attività.
Risulta fondamentale ricordare il tipo di operatività che Finaosta S.p.A. svolge.
La Regione Autonoma Valle d'Aosta, socio unico, fornisce, di norma, la provvista tramite la costituzione di
appositi Fondi di Rotazione. Finaosta S.p.A. provvede alla gestione degli stessi erogando i finanziamenti secondo
quanto sancito nelle leggi regionali di riferimento. La parte di Fondo non impegnata, se ritenuto opportuno a
seguito dell’analisi degli impegni ad erogare, viene investita. Le convenzioni prevedono la possibilità di
rescissione con un preavviso di 90 giorni.
Le fonti di finanziamento, al 31.12.2014, sono identificabili prevalentemente nel socio unico R.A.V.A.; per
specifiche operazioni Finaosta S.p.A. ha fatto ricorso all’indebitamento presso Cassa Depositi e Prestiti e C.V.A.
S.p.A. come da mandato conferito con le DGR 453/2011 e 1465/2012.
128
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
Il processo di gestione del rischio di liquidità è disciplinato nella procedura “Gestione della Tesoreria” nella quale
sono descritte le modalità di svolgimento delle attività sui mercati finanziari, la gestione del profilo di rischiorendimento e l’amministrazione degli strumenti finanziari detenuti per conto proprio e di terzi. La gestione del
processo è ispirata a criteri di sana e prudente gestione; in tal senso, si definisce “sana” in quanto orientata alle
migliori opportunità imprenditoriali e rispettosa delle normative vigenti, e “prudente” in quanto privilegia un
profilo rischio/rendimento tale da non determinare situazioni di squilibrio finanziario all’interno della Società.
Il processo è articolato in tre fasi operative:
-
Gestione liquidità: si riferisce all’analisi ed alla programmazione dei flussi in entrata ed in uscita, all’utilizzo di
un corretto mix di strumenti tali da bilanciare le scadenze dell’attivo e del passivo dello Stato Patrimoniale, senza
che questo vada a discapito della redditività complessiva dell’azienda;
-
Impiego della liquidità: attiene alla creazione ed alla gestione di un portafoglio di strumenti finanziari in linea
con le indicazioni provenienti, tempo per tempo, dagli Organi Amministrativi;
-
Gestione Amministrativa: attiene allo svolgimento di attività necessarie per il rispetto degli adempimenti
contabili e non, finalizzati alla riconciliazione delle operazioni, nel rispetto delle disposizioni legislative ed interne.
La struttura organizzativa preposta alla gestione della liquidità è individuata nel Servizio Finanza, facente capo alla
Direzione Amministrazione e Finanza, che opera sulla base delle indicazioni, tempo per tempo, fornite dal
Consiglio di Amministrazione.
Nel documento “Politiche di Assunzione dei Rischi”, predisposto dal Servizio Gestione Rischi per conto della
Direzione Generale e annualmente sottoposto all’approvazione del Consiglio di Amministrazione, sono individuate
le tipologie di controparti e strumenti finanziari ammessi, sono fissate le policies di gestione del rischio di liquidità
e la soglia di risk tolerance ammessa. Con riferimento a quest’ultima si evidenzia che la soglia di propensione al
rischio è stata fissata dal Consiglio di Amministrazione ad un livello di rischio “basso”.
Il controllo del rispetto dei mantenimento dei limiti stabiliti nelle “Politiche di Assunzione dei Rischi” è
demandato al Servizio Gestione Rischi.
La Direzione Generale e il Consiglio di Amministrazione sono informati dalla Direzione Amministrazione e
Finanza sullo stato della gestione della liquidità tramite appositi report.
Il Servizio Finanza fornisce alla Direzione Generale, con cadenza mensile, e al Consiglio di Amministrazione
trimestralmente un rapporto sullo stato della liquidità, nel quale sono evidenziati per singolo istituto di credito,
intermediario finanziario e compagnia di assicurazione:
-
la giacenza su conto corrente e tasso di interesse applicato;
-
l'esposizione in pronti contro termine;
-
l'esposizione in carte commerciali;
-
l'esposizione polizze di capitalizzazione;
-
l'esposizione titoli pubblici e obbligazioni (residuale);
-
il dettaglio e il riepilogo sulle polizze di capitalizzazione;
-
la tabella dei tassi applicati nell’ultimo mese per la liquidità.
Il Servizio Gestione Rischi, con cadenza trimestrale, predispone una reportistica per l’Alta Direzione offrendo le
seguenti analisi andamentali sulla liquidità gestita:
-
disponibilità;
-
distribuzione consistenze per tipologia di investimento;
129
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
-
disponibilità investite per controparti in relazione;
-
rispetto della soglie stabilite nelle “Politiche di Assunzione dei Rischi”.
Si ricorda che Finaosta S.p.A. valuta qualitativamente il rischio in esame secondo la metodologia della Maturity
Ladder; non viene invece quantificato l’assorbimento di capitale interno a fronte di tale rischio.
Per quanto riguarda l’orizzonte temporale di riferimento, l’intermediario analizza sia il rischio di liquidità nel breve
periodo (dipendente dal grado di solvibilità in un arco temporale ristretto), sia quello che si manifesta come
squilibrio finanziario nel medio/lungo termine (trasformazione delle scadenze).
Vista la tipologia di operatività svolta dalla Società, il tipo di strumenti ammessi alla compravendita sia per
tipologia sia per controparte, la consistente percentuale di liquidità mantenuta sui conti correnti, il rischio di
liquidità era stato stimato sino al 2012 medio – basso, tuttavia, considerando le recenti operazioni di indebitamento
con CVA e CDP, il mancato rientro dei finanziamenti dovuto alle sospensioni, si ritiene di confermare, in ottica
prudenziale, il grado di rischio ad un livello MEDIO, già attribuito nell’esercizio 2013.
Nel caso si riscontrasse un gap di liquidità sulla gestione dei fondi propri, evento che, peraltro, non si è mai
verificato, l'intermediario ricorrerebbe, comunque, al mercato.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e delle passività finanziarie – Valuta di
denominazione: euro
VOCI/SCAGLIONI TEMPORALI
Attività per cassa
a vista
da oltre 1 giorno da oltre 7 giorni da oltre 15 giorni da oltre 1 mese
a 7 giorni
a 15 giorni
a 1 mese
fino a 3 mesi
da oltre 3 mesi
fino a 6 mesi
da oltre 6 mesi da oltre 1 anno
fino a 1 anno
fino a 3 anni
da oltre 3 anni
fino a 5 anni
112.007.115
Oltre 5 anni
161.728.509
52.721
18.230.818
45.289.516
52.460.668
20.634.409
47.323.540
158.265.064
622.660.324
25.000.000
3.396.600
11.703.400
151.779.735
52.721
18.230.818
45.289.516
52.460.668
14.482.362
35.675.682
113.110.178
95.467.998
525.600.215
6.152.047
11.647.858
20.154.886
13.142.517
85.356.709
131.838.184
48.219
16.686.238
41.504.772
35.602.585
12.075.139
29.032.760
103.625.189
95.003.893
567.963.556
131.838.184
48.219
16.686.238
41.504.772
35.602.585
12.075.139
29.032.760
103.625.189
95.003.893
567.963.556
3.241.279
3.241.279
19.447.672
12.965.114
85.800.216
131.838.184
48.219
16.686.238
41.504.772
35.602.585
8.833.860
25.791.481
84.177.517
82.038.779
482.163.340
37.045.410
810.520
3.301.397
3.398.753
29.534.740
A.1 Titoli di Stato
A.2 Altri titoli di debito
A.3 Finanziamenti
A.4 Altre attività
Passività per cassa
B.1 Debiti verso
9.948.774
- banche
- enti finanziari
- clientela
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività
Operazioni "fuori bilancio"
C.1 Derivati finanziari con scambio capitale
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C.2 Derivati finanziari senza scambio capitale
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C.3 Finanziamenti da ricevere
- posizioni lunghe
10.000.000
- posizioni corte
10.000.000
C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi
- posizioni lunghe
810.520
- posizioni corte
27.045.410
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
C.6 Garanzie finanziarie ricevute
130
3.301.397
3.398.753
19.534.740
indeterminata
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
Sezione 4 – Informazioni sul patrimonio
4.1 Il patrimonio dell'impresa
Il Patrimonio aziendale è costituito dal capitale sociale e dalle riserve, a qualunque titolo costituite.
4.1.1. Informazioni di natura qualitativa
Sotto il profilo regolamentare, la configurazione di patrimonio utilizzata è quella definita dalle disposizioni di
vigilanza. Il rispetto su base continuativa dei requisiti patrimoniali minimi, monitorato regolarmente, rappresenta
una condizione inderogabile dell’attività aziendale.
Sotto il profilo della gestione del rischio, che rappresenta una delle funzioni fondamentali dell’attività di
intermediazione, il patrimonio viene considerato come il principale presidio a fronte delle possibili perdite
originate dai diversi rischi cui Finaosta S.p.A. è esposta.
4.1.2 Informazioni di natura quantitativa
4.1.2.1. Patrimonio dell'impresa: composizione
VOCI/VALORI
1. Capitale
TOTALE
TOTALE
31/12/2014
31/12/2013
112.000.000
112.000.000
6.568.246
6.417.024
24.362.160
23.606.052
51.653.522
49.468.656
22.298.700
22.298.700
1.225.005
1.225.005
-487.664
-236.855
4.913.119
3.024.431
222.533.088
217.803.013
2. Sovrapprezzi di emissione
3. Riserve
- di utili
a)legale
b)statutaria
c)azioni proprie
d)altre
- altre
4. (Azioni proprie)
5. Riserve da valutazione
- Attività finanziarie disponibili per la vendita
- Attività materiali
- Attività immateriali
- Copertura di investimenti esteri
- Copertura dei flussi finanziari
- Differenze di cambio
- Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
- Leggi speciali di rivalutazione
- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti
- Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto
6. Strumenti di capitale
7.Utile (perdita) desercizio
TOTALE
131
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
4.2 Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza
4.2.1. Patrimonio di Vigilanza
4.2.1.1. Informazioni di natura qualitativa
Il Patrimonio di vigilanza è stato determinato secondo la vigente normativa, così come definito dalle disposizioni
dell’Organo di Vigilanza.
E' costituito dalla somma del patrimonio di base, ammesso nel calcolo senza alcuna limitazione e del patrimonio
supplementare, che viene ammesso nel limite massimo del patrimonio di base. Da tale aggregato vengono
effettuate le deduzioni previste dalla normativa vigente alla data del 31.12.2014.
Patrimonio di Base
Per Finaosta S.p.A., gli elementi positivi del patrimonio di base sono rappresentati dal capitale sociale, dalle
riserve e dall’utile dell’esercizio 2014 che, nel presupposto di approvazione della proposta di riparto da parte
dell’assemblea dei soci, verrà destinato a riserve; gli elementi negativi sono costituiti dalle immobilizzazioni
immateriali (voce 110 dell’attivo).
Le partecipazioni in banche, società finanziarie e IMEL superiori al 10% del capitale sociale dell’ente e i prestiti
obbligazionari subordinati sottoscritti vengono dedotte al 50% dal patrimonio di base e per il 50 % dal patrimonio
supplementare.
Nessuno strumento innovativo di capitale concorre a costituire il patrimonio di base.
Patrimonio Supplementare
Il Patrimonio supplementare di Finaosta S.p.A. è composto quale elemento positivo dalle riserve da valutazione su
attività materiali (leggi speciali di rivalutazione) e quale elemento da dedurre le partecipazioni in banche, società
finanziarie e IMEL superiori al 10% del capitale sociale dell’ente e i prestiti obbligazionari sottoscritti.
Patrimonio di Terzo livello
Non sussistono elementi da ricomprendersi nel patrimonio di terzo livello.
132
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
4.2.1.2 Informazioni di natura quantitativa
A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali
TOTALE
TOTALE
31/12/2014
31/12/2013
221.277.725
B. Filtri prudenziali del patrimonio di base:
0
B.1 - filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi (+)
0
B.2 - filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi (-)
0
C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A+B)
D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base
E. Totale patrimonio di base (TIER1) (C-D)
F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali
216.769.681
221.277.725
216.769.681
11.069.058
5.969.058
210.208.667
210.800.623
1.225.005
1.225.005
G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare:
0
G.1- filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi (+)
0
G.2- filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi (-)
0
H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F+G)
1.225.005
1.225.005
I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare
11.069.058
5.969.058
L. Totale patrimonio supplementare (TIER2) (H-I)
-9.844.053
-4.744.053
M. Elementi da dedurre dal totale del patrimonio di base e supplementare
N. Patrimonio di vigilanza (E + L - M)
0
200.364.614
O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3)
206.056.570
0
P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER3 (N + O)
200.364.614
206.056.570
Dal raffronto con il dato riferito al precedente esercizio, si evince come il patrimonio di vigilanza si sia
decrementato di 5,7 milioni di euro, quale effetto combinato della proposta di attribuzione a riserva dell’utile di
esercizio, che ne aumenta il valore, e la sottoscrizione di un prestito obbligazionario subordinato computato nel
patrimonio di vigilanza dell’emittente che è stato dedotto dal nostro patrimonio di vigilanza.
4.2.2. Adeguatezza patrimoniale
4.2.2.1 Informazioni di natura qualitativa
L'approccio adottato per la valutazione dell'adeguatezza patrimoniale si basa su due presupposti:
-
sostenere adeguatamente l'operatività di Finaosta S.p.A.;
-
rispettare le indicazioni dell'Organo di Vigilanza per quanto concerne i livelli di patrimonializzazione.
Si evidenzia che Finaosta S.p.A., in quanto intermediario che non raccoglie risparmio tra il pubblico, nel
rispetto della normativa prudenziale, è tenuta a mantenere costantemente, quale requisito patrimoniale a fronte
del rischio di credito, un ammontare del Patrimonio di Vigilanza pari almeno al 6% delle esposizioni ponderate
per il rischio (Total capital ratio).
In termini assoluti l'eccedenza di patrimonio rispetto al minimo obbligatorio (capitale interno a fronte dei rischi di
133
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
Primo Pilastro) è di circa 147 milioni di euro, importo che si ritiene adeguato alle esigenze attuali e future.
Ai fini dell'attribuzione dei giudizi qualitativi in merito all'adeguatezza patrimoniale in ottica attuale, prospettica ed
in condizione di stress, Finaosta S.p.A. ha definito dei parametri interni con riferimento al valore assunto dal
rapporto tra i rischi quantificati (Primo e Secondo Pilastro) e il Patrimonio di Vigilanza. Nelle Politiche di
Assunzione dei Rischi, il Consiglio di Amministrazione ha fissato come soglia massima di assorbimento per i
rischi di Primo e Secondo Pilastro un grado di rischio medio
Percentuale assorbimento Patrimonio di
Vigilanza da parte di ogni singolo rischio
quantificato
0% - 20%
20% - 40%
40% - 60%
60% - 80%
80% - 100%
Valutazione interna livello di
rischio
Basso
Medio-basso
Medio
Medio-alto
Alto
I risultati dell'autovalutazione dell'adeguatezza del capitale complessivo rispetto sia ai requisiti patrimoniali
obbligatori di vigilanza sia al capitale interno complessivo in ottica attuale (31.12.2014), prospettica (31.12.2015)
ed in ipotesi di stress evidenziano come:
−
nessun singolo rischio quantificato supera il livello medio-basso anche considerando le ipotesi di stress;
−
l’ammontare complessivo dei rischi di primo pilastro dati actual e prospettici in rapporto ai relativi valori del
Patrimonio di Vigilanza non supera il livello medio-basso. Le rispettive percentuali di assorbimento sono,
infatti, pari al 26,83% e al 27,09%,
−
la quantificazione aggregata dei singoli rischi di primo e secondo pilastro in rapporto al Patrimonio di
Vigilanza ricade all’interno del livello medio-basso sia per quanto riguarda i dati actual 31,94% sia per quelli
determinati in condizioni di stress 36,92%,
−
anche relativamente ai dati prospettici il livello aggregato dei rischi di primo e secondo pilastro sul Patrimonio
di Vigilanza si attesta come medio-basso sia nell’ipotesi di base (32,79%) sia in quella di stress (38,22%).
In considerazione dei dati elaborati e indicati nel presente documento si ritiene che, anche in considerazione dei
decrementi registrati dai rischi oggetto di quantificazione ed in particolare da quelli di credito e concentrazione a
fronte delle scelte effettuate con il cambio del software per le Segnalazioni di Vigilanza, la situazione patrimoniale
risulti adeguata a fronteggiare, sulla base della regolamentazione esistente, l’operatività attuale e prospettica di
Finaosta S.p.A. anche nell’ottica del contenimento dell’ammontare complessivo dei rischi del primo e del secondo
pilastro entro un livello di rischio medio-basso, stabilito, nelle Politiche di Assunzione dei Rischi approvate
dall’Organo Amministrativo, come soglia-target, per l’esercizio 2015.
Inoltre si valutata che il capitale libero disponibile sia adeguato a coprire eventuali manifestazioni negative
derivanti dai rischi non quantificati.
Pertanto non si ritiene necessario individuare nuove fonti patrimoniali a copertura di tutti i rischi identificati da
Finaosta S.p.A..
134
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
4.2.2.2. Informazioni di natura quantitativa
Importi non ponderati
VOCI/VALORI
Importi ponderati / requisiti
TOTALE
TOTALE
TOTALE
TOTALE
31/12/2014
31/12/2013
31/12/2014
31/12/2013
1.297.288.166
1.341.568.977
857.137.418
967.597.692
1.297.288.166
1.341.568.977
857.137.418
967.597.692
51.428.245
58.055.862
B.3 RISCHIO OPERATIVO
2.947.328
3.214.665
1. Metodo base
2.947.328
3.214.665
54.375.573
61.270.526
906.440.802
1.021.379.675
C.2 Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio)
23,19%
20,64%
C.3 Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio)
22,10%
20,17%
A. ATTIVITA' DI RISCHIO
A.1 RISCHIO DI CREDITO E DI CONTROPARTE
1. Metodologia standardizzata
2. Metodologia basata su rating interni
2.1 Base
2.2 Avanzata
3. Cartolarizzazioni
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA
B.1 RISCHIO DI CREDITO E DI CONTROPARTE
B.2 RISCHI DI MERCATO
1. Metodologia standard
2. Modelli interni
3. Rischio di concentrazione
2. Metodo standardizzato
3. Metodo avanzato
B.4 ALTRI REQUISITI PRUDENZIALI
B.5 ALTRI ELEMENTI DI CALCOLO
B.6 TOTALE REQUISITI PRUDENZIALI
C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA
C.1 Attività di rischio ponderate
135
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
Sezione 5 – Prospetto analitico della redditività complessiva
Importo
lordo
Voci
Imposta sul
reddito
10. Utile (Perdita) d'esercizio
Importo
netto
4.913.119
Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico
20.
Attività materiali
30.
Attività immateriali
40.
Piani a benefici definiti
50.
Attività non correnti in via di dismissione:
60.
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto:
-278.179
95.135
-183.044
130. Totale altre componenti reddituali
-278.179
95.135
-183.044
140. Redditività complessiva (voce 10 + 130)
-278.179
95.135 4.730.075
Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico
70.
Copertura di investimenti esteri:
a) variazioni di fair value
b) rigiro e conto economico
c) altre variazioni
80.
Differenze di cambio
a) variazioni di fair value
b) rigiro e conto economico
c) altre variazioni
90.
Copertura dei flussi finanziari:
a) variazioni di fair value
b) rigiro e conto economico
c) altre variazioni
100.
Attività finanziarie disponibili per la vendita:
a) variazioni di valore
b) rigiro e conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utili / perdite da realizzo
c) altre variazioni
110.
Attività non correnti in via di dismissione:
a) variazioni di fair value
b) rigiro e conto economico
c) altre variazioni
120.
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto:
a) variazioni di fair value
b) rigiro e conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utili / perdite da realizzo
c) altre variazioni
136
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
Sezione 6 – Operazioni con parti correlate
6.1 – Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica
Compensi ai dirigenti con responsabilità strategica
31/12/2014 31/12/2013
Amministratori
51.800
76.132
Collegio sindacale
182.514
174.833
Direzione generale e Vice-direzioni generali
712.434
747.285
946.748
998.250
TOTALE
6.2 – Crediti e garanzie rilasciate a favore di amministratori e sindaci:
Nel prospetto seguente sono riportati i crediti vantati nei confronti di amministratori e sindaci o di società nelle
quali detengono partecipazioni.
Tipologia parte correlata
Amministratori
Sindaci
31/12/2014
31/12/2013
Credito Credito verso
diretto partecipate
Totale
Credito Credito verso
diretto partecipate
69.434
69.434 80.609
0
TOTALE 69.434
0
116.615 116.615
Totale
67.668 148.277
0
126.136 126.136
116.615 186.049 80.609
193.804 274.413
Non vi sono garanzie rilasciate in favore di tali soggetti.
137
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
6.3 – Informazioni sulle transazioni con parti correlate:
Nella tabella seguente sono dettagliati i rapporti con parti correlate:
Crediti verso enti finanziari
Tipologia
Aosta Factor
Finanziamenti a breve
Aosta Factor
Ratei interessi
Crediti verso clientela
48.454.000
33.919
Tipologia
Amministratori e Dirigenti con responsabilità strategica
Importo
Finanziamenti a m/l
Importo
147.773
Amministratori regionali
Finanziamenti a m/l
8.162
Pila
Finanziamenti a m/l
158.574
Pila
Obbligazioni convertibili
Pila
Ratei interessi
Regione Autonoma Valle d'Aosta
Servizi finanziari
Regione Autonoma Valle d'Aosta
Mandato DGR 453/2011
11.502
9.821.325
Debiti
Tipologia
Regione Autonoma Valle d'Aosta
Altri debiti verso clientela
Interessi attivi e proventi assimilati
4.650.000
Tipologia
118.340.450
Importo
882.404.404
Importo
Amministratori e Dirigenti con responsabilità strategica
Interessi finanziamenti
1.462
Amministratori regionali
Interessi finanziamenti
129
Regione Autonoma Valle d'Aosta
Gestione fondi a rischio
10.505.551
Regione Autonoma Valle d'Aosta
Rimborso interessi mutui DGR 453/2011
Aosta Factor
Interessi finanziamenti
574.265
Pila
Interessi finanziamenti
9.865
Pila
Interessi obbligazioni convertibili
Interessi passivi e oneri assimilati
Regione Autonoma Valle d'Aosta
Tipologia
Incremento fondi regionali
Commissioni attive
Regione Autonoma Valle d'Aosta
Tipologia
Gestione fondi non a rischio
Altri proventi e oneri di gestione
Tipologia
Aosta Factor
Affiti attivi e rimborso spese
Regione Autonoma Valle d'Aosta
Affiti attivi
Regione Autonoma Valle d'Aosta
Recuperi di spesa
4.879.613
77.457
Importo
13.749.099
Importo
4.031.582
Importo
92.927
6.000
514.423
Sezione 7 – Altri dettagli informativi
7.1 – Informativa ai sensi art. 2427 - 16-bis del c.c.
Il corrispettivo erogato per l’anno 2014 alla società di revisione legale per la revisione legale dei conti annuali
ammonta a euro 48 mila.
Da parte della società di revisione legale non sono stati erogati altri servizi di verifica o servizi di consulenza
fiscale o altri servizi diversi dalla revisione contabile.
7.2 – Attività di direzione e coordinamento
Si comunica che Finaosta S.p.A. è soggetta all’attività di direzione e coordinamento dell’Ente Regione Autonoma
Valle d’Aosta, con sede in Aosta, Piazza Deffeyes n.1, che detiene il 100% del capitale sociale. Si precisa che i
rapporti intercorsi con l’Ente che esercita attività di direzione e coordinamento sono regolati secondo le
138
Finaosta S.p.A.
Bilancio d’esercizio 2014
disposizioni della legge costitutiva della Società, delle leggi regionali istitutive dei fondi di rotazione e delle
relative convenzioni. Ai sensi dell’articolo 2497-bis del Codice Civile, si riporta un prospetto riepilogativo dei dati
essenziali estratti dal rendiconto generale della Regione Autonoma Valle d’Aosta per l’esercizio finanziario 2013
in quanto il rendiconto relativo al 2014 non è stato ancora approvato dal Consiglio regionale.
REGIONE AUTONOMA VALLE D'AOSTA
Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2013
Valori espressi in migliaia di euro
p. 112-113
SPESA
consuntivo
ENTRATA
Tributi propri e gettito di tributi erariali
Contributi e trasferimenti statali, Unione
Europea e altri soggetti
Entrate extratributarie
Alienazione di beni patrimoniali, trasferimenti
di capitali e rimborso di crediti
Mutui, prestiti e altre operazioni di
indebitamento
Contabilità speciali e partite di giro
Avanzo di amministrazione
p. 562-563
consuntivo
1.282.700 Spese correnti
1.244.981
76.054 Spese di investimento
272.943
52.739 Spese per rimborso di mutui e prestiti
45.625
3.135
64.657
128.620 Spese per partite di giro
128.620
84.264 Disavanzo di amministrazione
TOTALI
1.692.169
Approvato con l.r. 30 giugno 2014, n.3
139
TOTALI
1.692.169
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
RELAZIONE DI ACCOMPAGNAMENTO E BILANCIO CONSOLIDATO
DEL GRUPPO FINAOSTA
2014
(DATI IN MIGLIAIA DI EURO)
141
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
RELAZIONE SULLA GESTIONE
Signori azionisti,
il bilancio del Gruppo Finaosta chiuso al 31.12.2014 è stato stilato secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS,
così come prescritto dalla vigente normativa in materia introdotta dal Decreto Legislativo n. 38 del 28.02.2005, in base
a quanto previsto dal Regolamento UE 1606/2002, dal Provvedimento della Banca d’Italia n° 262 e successivi
aggiornamenti, quale da ultimo del 22.12.2014 e dal Decreto Legislativo n. 32 del 02.02.2007 con il quale è stata data
parziale attuazione alla direttiva comunitaria 51/2003. Il bilancio consolidato del gruppo è costituito dallo stato
patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del
patrimonio netto, dal rendiconto finanziario, dalla nota integrativa ed è corredato da una sintetica relazione degli
amministratori sull’andamento della gestione e sulla situazione del Gruppo.
Al 31 dicembre 2014 il perimetro di consolidamento comprende, oltre la società controllante Finaosta S.p.A., le società
controllate Aosta Factor S.p.A. e Pila S.p.A. come di seguito rappresentato:
FINAOSTA
FINAOSTAS.P.A.
S.P.A.
57,28%
79,31%
AOSTA FACTOR
S.P.A.
PILA S.P.A.
Le quote di partecipazione della società controllante sono elencate nella tabella esposta nella parte A.1 – parte generale
– sezione 5 - della nota integrativa. Si precisa che le quote di attività finanziarie il cui rischio grava
sull’Amministrazione regionale sono escluse dal bilancio di Finaosta, pertanto, esse non entrano nel perimetro di
consolidamento del bilancio del Gruppo Finaosta.
Per quanto concerne il contesto economico in cui ha operato il Gruppo Finaosta a livello nazionale e locale si rinvia, per
le considerazioni di carattere generale, a quanto descritto nelle relazioni sulla gestione di Finaosta e di Aosta Factor. Si
rinvia inoltre alle predette relazioni per i commenti sui risultati operativi, sulla situazione economica e patrimoniale e
sui fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio delle stesse società: di seguito si riporta una sintesi dei
risultati conseguiti.
142
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
L'esercizio chiuso il 31 dicembre 2014 conferma il consolidamento dell’attività del Gruppo Finaosta quale insieme di
soggetti competitivi nei servizi finanziari e nelle proposte turistiche ribadendo l’importanza strategica dello stesso
gruppo nel tessuto economico, finanziario e sociale della Regione Autonoma Valle d’Aosta.
Di seguito si riportano gli aspetti più significativi delle società appartenenti al Gruppo.
FINAOSTA S.p.A. ha realizzato un utile netto di 5 milioni di euro dopo aver operato rettifiche di valore nette su attività
finanziarie per 1,7 milioni di euro, ammortamenti e rettifiche di valore di attività materiali e immateriali per 0,7 milioni
di euro e dopo aver conteggiato imposte a carico dell’esercizio per 2,1 milioni di euro.
Il predetto risultato di esercizio, unitamente alle riserve accumulatesi negli anni, porta il patrimonio netto della società a
euro 222 milioni, corrispondente a circa il 17% degli impieghi (rappresentati prevalentemente da crediti e
partecipazioni) in essere al 31.12.2014.
La Società AOSTA FACTOR S.p.A. ha chiuso l’esercizio con un utile ante imposte di Euro 3,4 milioni di euro che ha
determinato un utile netto di euro 2,2 dopo aver stanziato rettifiche di valore lorde per deterioramento crediti per Euro
2,7 milioni al netto di riprese di valore per 0,6 milioni di euro.
I risultati economici conseguiti nel 2014 sono stati ancora influenzati dal perdurare di un ciclo economico sfavorevole,
caratterizzato da una produzione industriale negativa e da un ancora diffusa restrizione del credito alle imprese.
Come negli esercizi più recenti, la politica degli accantonamenti è stata improntata ad un puntuale rigore e ha quindi
influito sul risultato finale, peraltro pervenendo alla pressoché integrale copertura di alcune storiche posizioni in
contenzioso ereditate dal passato.
La marginalità da intermediazione ha accompagnato la costante crescita della produzione commerciale, il risultato di
fine esercizio ha fatto registrare un consuntivo (Euro 7 milioni) che, spinto dall’aumento dei volumi, ha ricevuto un
determinante impulso dalla marginalità da interessi (Euro 4 milioni), in sensibile avanzamento sul budget e sullo stesso
periodo del 2013, in quanto sostenuta dalla gestione accorta della tesoreria, in presenza di una sostanziale tenuta dei
tassi attivi.
Il risultato economico conseguito anticipa gli obiettivi del Piano Industriale e si configura come il migliore realizzato
dalla Società nella sua storia ultra ventennale; nel valutarne la rilevanza non è da trascurare il quadro economico ancora
perturbato, che ha visto rafforzare una già severa politica di governo dei rischi, anche applicando criteri doverosamente
rigorosi di rettifica delle posizioni ad andamento anomalo.
Sul fronte dei costi, pur continuando una concreta azione di contenimento, permane la rigidità delle poste più
importanti, quali gli oneri complessivi del personale e il canone del service fornito dall’outsourcer, componenti di costo
sulle quali si è intervenuti in ottica di efficientamento e riduzione, con particolare riferimento ai costi dell’infrastruttura
tecnologica. La moderata crescita delle spese è stata anche originata dall’aumento di oneri legali e dall’Iva indetraibile.
Sugli oneri più direttamente controllabili, sono invece stati realizzati i programmati risparmi, in particolare sui centri di
costo per viaggi, spese per automezzi, telefonia e consulenze.
Dal punto di vista della produttività, si conferma il progressivo favorevole andamento da inizio piano: risultano, infatti,
in miglioramento gli indici per dipendente, con un turnover pro capite che nel 2014 passa a Euro 75 milioni (Euro 68
milioni nel 2013); altrettanto positivamente si evolve la produttività dal punto di vista economico, con un margine
d’intermediazione pro capite che, sempre nel 2014, arriva a Euro 720 mila (Euro 588 mila nel 2013)
143
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
Per quanto concerne i risultati operativi conseguiti nel 2014, il turnover ha raggiunto i 819,5 milioni di euro, con un
incremento del 9 % rispetto al 2013 (752 milioni di euro).
Nell’esercizio i cedenti che hanno contribuito alla produzione, anche in virtù di una rinnovata spinta propulsiva, sono
stati 117 di cui 34 di nuova attivazione, in recupero sull’anno precedente (101 di cui 28 nuovi nel 2013). Occorre,
peraltro, considerare che il dato sulla clientela è sempre influenzato dall’alto tasso di sostituzione/abbandono dei cedenti
operanti, tipico del settore factoring.
L’attività riconducibile al territorio ha coinvolto oltre 60 tra cedenti valdostani e aziende dell’indotto, sviluppando un
turnover di circa Euro 117 milioni (Euro 148 milioni nel 2013), cui si aggiungono Euro 45 milioni (Euro 27 milioni nel
2013) relativi a cedenti fuori Valle ma con debitori residenti, con un volume d’affari diretto e indiretto sostanzialmente
in linea con l’esercizio precedente.
L’azione commerciale, pur improntata ad un’attenta e prudente selezione delle opportunità di mercato, nel 2014 ha visto
intensificare l’attività di sviluppo, con la struttura che ha operato soprattutto in difesa dei rapporti in portafoglio più
qualificati, in primis intensificando l’impegno a sostenere costantemente l’economia privata e pubblica valdostana.
Anche il numero dei debitori intermediati si delinea nel 2014 in sostanziale crescita, attestandosi a 7.446 soggetti contro
gli 858 del 2013. Il dato è influenzato dall’acquisizione di clientela caratterizzata da portafoglio crediti estremamente
frazionato: nella sua potenziale significatività statistica, il dato uscente, nettato di tale concentrazione di debitori, risulta,
comunque, in aumento rispetto al 2013, documentando l’impegno a diversificare e frazionare il rischio debitore per
singolo cedente.
Gli impieghi finanziari a reddito, specificatamente sui valori medi dell’esercizio hanno raggiunto un risultato di Euro
168,5 milioni, spinti dallo sviluppo progressivo della produzione commerciale, risultando in concreto aumento
sull’esercizio precedente 2013 (Euro 153 milioni) e in apprezzabile crescita anche sugli obiettivi di budget.
Il dato puntuale dello stock degli impieghi a reddito cedenti e debitori al 31 dicembre 2014, ha raggiunto Euro 194
milioni, denotando anche in questo caso un significativo miglioramento sul corrispondente valore del 2013 (Euro 176
milioni) in ragione del progressivo aumento degli impieghi e della produzione commerciale di fine periodo.
La provvista aziendale ha continuato ad essere strutturata dalle fonti messe a disposizione dalla Capogruppo (Polizze di
credito commerciale di durata massima tre mesi, regolate a condizioni di mercato opportunamente negoziate) e
dall’utilizzo dei fidi bancari disponibili, con forme tecniche di breve periodo (sempre di durata massima tre mesi)
correlate al ciclo dei crediti intermediati.
E’ continuata un’opportuna selezione delle fonti di provvista in relazione all’andamento dell’offerta bancaria, che si è
ampliata su nuove controparti; l’andamento dell’esercizio 2014 evidenzia una performante gestione finanziaria della
tesoreria, nell’ambito di un mercato caratterizzato da una fase di buona liquidità.
Gli incoraggianti risultati in termini finanziari sono stati ottenuti attraverso una intensa attività negoziale ed una
gestione della tesoreria sempre equilibrata e finalizzata ad ottimizzare il costo pro tempore, con finanziamenti “denaro
caldo” di durata massima 3 mesi e con lo smobilizzo di portafoglio commerciale.
L’esercizio 2014 conclude il Piano Industriale triennale nel solco degli esercizi precedenti, registrando risultati superiori
alle attese anche rispetto ai nuovi obiettivi di budget, sia in termini di volumi di produzione (turnover e impieghi)
quanto innanzitutto in rapporto alla marginalità da intermediazione.
Pur misurandosi ancora con un problematico contesto congiunturale e dovendo anche affrontare importanti sfide
organizzative, gli obiettivi commerciali e soprattutto reddituali sono stati raggiunti grazie alla costante determinazione
dell’intera struttura; la gestione attenta e prudente del portafoglio clienti ha consentito di valorizzare e fidelizzare
144
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
ulteriormente le relazioni più importanti, ampliando e diversificando i settori economici e gli ambiti territoriali di
riferimento, operando sempre nella direzione di rafforzare tutte le partnership commerciali e finanziarie più meritevoli.
Le strategie commerciali portate avanti su tutti i territori di riferimento, quale applicazione dei piani e delle linee guida
aziendali, hanno consentito di valorizzare ulteriormente la Società, a dimostrazione delle potenzialità del mercato di
riferimento e della efficacia degli investimenti effettuati e da effettuare.
La situazione contabile annuale IAS al 31/12/2014 della società PILA S.p.A. (approvata dal Consiglio di
Amministrazione della società stessa in data 13.05.2014) ha chiuso con una perdita di 0,117 milioni di euro contro un
utile di 0,73 milioni di euro della situazione precedente.
Il bilancio della società è influenzato dall’effetto della fusione per incorporazione delle società Funivie Gran Paradiso
S.p.A., Grand Saint Bernard S.p.A. e SISKI s.r.l., operanti nel settore degli impianti a fune avvenuta nel precedente
esercizio.al fine di creare un più ampio processo di riorganizzazione e razionalizzazione del settore funiviario
valdostano, volto al conseguimento di effettivi recuperi di efficienza del sistema, consolidando il ruolo delle aziende
funiviarie quali primari strumenti per il sostegno e lo sviluppo socio economico locale.
La stagione invernale 2014 si è rivelata sotto l’aspetto delle condizioni nivometereologiche non particolarmente
favorevole dove il continuo perdurare del maltempo, soprattutto nei fine settimana, associato alle continue nevicate,
ancorché non particolarmente abbondanti, non solo ha inciso significativamente sulla frequentazione dei comprensori
ma anche sull’impiego di personale e mezzi battipista per la manutenzione delle piste.
Nonostante la carenza di precipitazioni nevose associata alle elevate temperature registrate nel mese di novembre ed
inizio dicembre, è stato comunque possibile garantire l’apertura di gran parte del comprensorio di Pila con 11 impianti
su 13 (sono inizialmente rimasti chiusi la seggiovia Grimondet, il tappeto della Platta de Grevon e la funivia Gorraz
Grand Grimod) a partire dalla data prevista del 30 novembre, per proseguire “a regime” a partire dalle festività
natalizie, ad eccezione della seggiovia Grimondet, non asservita da alcun impianto di innevamento programmato,
entrata in funzione solo a partire dal 11 gennaio. Le basse temperature registrate sul comprensorio di Cogne hanno
permesso di attivare da subito l’impianto di innevamento in condizioni ottimali e rispettare, quindi, la data di apertura
programmata del 7 dicembre, il cui servizio si è svolto, come programmato, limitando il periodo di apertura ai soli fine
settimana per poi proseguire “a regime” da sabato 21 dicembre. Le difficili condizioni metereologiche registrate sul
comprensorio di Crevacol, ed in particolare modo le temperature estremamente elevate per il periodo che non hanno
permesso di ricorrere in maniera efficace all’impianto di innevamento programmato, hanno ritardato l’apertura al
pubblico degli impianti, resasi peraltro possibile solo grazie ad una nevicata di circa 40 cm registrata il giorno di Natale,
sino alla data del 26 dicembre.
Come sempre, quindi, le condizioni ambientali condizionano fortemente i risultati sia in termini di presenze sia in
termini di incassi, soprattutto se si verificano nella prima parte della stagione, caratterizzata da una frequentazione
prevalentemente giornaliera.
Nel complesso la stazione di Pila ha registrato circa 429.900 presenze, contro il primato delle 482.000 (- 11%), del
2008/2009 e le 428.300 (+0,38%) della passata stagione, registrando una buona frequentazione media giornaliera (3.007
utenti contro i 3.293 della scorsa stagione).
Il comprensorio di Crevacol ha registrato 29.654 presenze contro le 35.476 (-16%) della passata stagione, registrando
una frequentazione media giornaliera pari a 312 utenti.
145
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
Il comprensorio di Cogne (compresa la pista baby-parco giochi di S. Orso) ha registrato 32.194 presenze, contro il
primato delle 36.805 (-13%), del 2008/2009 e le 29.936 (+7%) della passata stagione, registrando una frequentazione
media giornaliera pari a 304 utenti.
Alla formazione dei ricavi conseguiti dalla società ha contribuito il saldo positivo, nei confronti delle altre stazioni
valdostane, derivante della ripartizione dei proventi di biglietteria plurigiornaliera a validità regionale, risultato
favorevole per €. 19.190,50 lordi, di cui 19.005 €. relativi al comprensorio di Pila e 185,50 €. relativi a quello di
Crevacol.
Il numero degli addetti in forza con contratto a tempo indeterminato, nonostante la riorganizzazione aziendale
conseguente all’incorporazione delle società Funivie Gran Paradiso S.p.A., Grand Saint Bernard S.p.A. e Siski S.r.l che
ha previsto in particolare lo spostamento di n. 1 dipendente dal comprensorio di Pila a quello di Cogne, è rimasto
invariato pari a 78 unità, mentre l’impiego di forza lavoro stagionale ha registrato una punta massima di complessivi 81
addetti contro gli 84 del precedente esercizio in ragione della razionalizzazione di alcuni settori delle società
incorporate. Il numero massimo dei dipendenti complessivamente in forza alla società su tutti e tre i comprensori è stato
pari a 159 unità.
La stagione estiva 2014 è iniziata il 13 giugno e ha visto l’apertura al pubblico degli impianti del comprensorio quali la
telecabina Aosta - Pila, le seggiovie Chamolé e Couis 1 nonché le piste per le MTB ed il parco avventura.
Questa stagione, caratterizzata certamente dalle più sfavorevoli condizioni atmosferiche degli ultimi anni, a fronte di un
calo di presenze pari a circa il 14%, ha registrato un fatturato complessivo pari ad €. 447.889, con un decremento del
5% rispetto alla scorsa stagione che ricordiamo essere stata quella record a livello di incassi, confermando, con il
secondo migliore risultato in termini di fatturato, il trend positivo degli ultimi anni.
E' questo un effetto combinato di un incremento di tutte le attività. I ricavi di biglietteria relativi alle MTB (giornalieri,
stagionali e plurigiornalieri) registrano un incremento complessivo del 11% per un importo complessivo pari a circa
0,122 milioni €.; anche il noleggio di biciclette, che costituisce una voce numericamente marginale nell'ambito dei
proventi aziendali ma che è importante in quanto accessoria al servizio degli impianti, con circa 57 mila € di ricavi, ha
sostanzialmente mantenuto il volume del 2013. La frequentazione del Parco Avventura registra invece un calo di
presenze pari al 16% (1.392 contro le 1.652 della scorsa stagione) e, conseguentemente, dei ricavi che passano da circa
19 mila €. a 16 mila €.
Sul fronte promozionale il comprensorio di Pila ha ospitato sabato 21 giugno la prima edizione della “Pila Ski Trail”,
gara di corsa in montagna su tracciati di diversa difficoltà che ha visto la partecipazione di quasi 450 atleti riscuotendo
un ottimo successo anche a livello pubblicistico. Sabato 16 e domenica 17 agosto si è svolta la tappa italiana del circuito
IXS European Downhill Cup 2014 con la partecipazione di oltre 400 atleti italiani e stranieri, richiamando numerosi
appassionati delle due ruote.
In riferimento alla prevedibile evoluzione della gestione si segnala come in questo esercizio caratterizzato dal nuovo
assetto societario assunto dalla società a seguito della fusione per incorporazione delle società Funivie Gran Paradiso
S.p.A., Grand Saint Bernard S.p.A. e SISKI s.r.l., si sia posta particolare attenzione all’avviamento, a livello operativo,
delle prime azioni di razionalizzazione societaria attraverso il coordinamento e l’ottimizzazione delle risorse e dei
processi aziendali.
Si può ragionevolmente ritenere che la società disponga delle potenzialità e dei mezzi necessari per supportare
equilibratamente la continuità aziendale, e, quindi, guardare con una certa serenità all'avvio della stagione invernale.
146
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
I risultati ottenuti dalle società appartenenti al Gruppo, effettuate le opportune scritture di elisione, hanno determinato
un totale dell'attivo consolidato pari a 1.449 milioni di euro a fronte di 1.420 milioni di euro dello scorso esercizio. Il
Gruppo ha chiuso l’esercizio con un utile ante imposte di 10 milioni di euro determinando un utile netto di Gruppo di 7
milioni, di cui 6,6 milioni di pertinenza della capogruppo, dopo aver stanziato imposte per 3,2 milioni di euro.
A tutto il personale delle società, passato da 244 unità al 31 dicembre 2013 a 243 al 31 dicembre 2014, che ha lavorato
con competenza, dedizione e professionalità, va l'apprezzamento di tutto il Consiglio di Amministrazione di Finaosta.
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
(dott. Giuseppe CILEA)
147
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
BILANCIO CONSOLIDATO
ESERCIZIO SOCIALE
2014
148
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
STATO PATRIMONIALE INTERMEDIARI FINANZIARI
CONSOLIDATO
10.
40.
50.
60.
100.
110.
120.
140.
10.
70.
90.
100.
110.
120.
150.
160.
170.
180.
190.
VOCI DELL'ATTIVO
Ca s s a e di s poni bi l i tà l i qui de
Atti vi tà fi na nzi a ri e di s poni bi l i per l a vendi ta
Atti vi tà fi na nzi a ri e detenute s i no a l l a s ca denza
Credi ti
Atti vi tà ma teri a l i
Atti vi tà i mma teri a l i
Atti vi tà fi s ca l i
a ) correnti
b) a nti ci pa te
- di cui alla L.214/2011
Al tre a tti vi tà
TOTALE ATTIVO
VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO
Debi ti
Pa s s i vi tà fi s cal i
a ) correnti
b) di fferi te
Al tre pa s s i vi tà
Tra tta mento di fi ne ra pporto del pers ona l e
Fondi per ri s chi e oneri
a ) qui es cenza e obbl i ghi s i mi l i
b) a l tri fondi
Ca pi ta l e
Sovra pprezzi di emi s s i one
Ri s erve
Ri s erve da va l utazi one
Uti l e (Perdi ta ) d'es erci zi o
Pa tri moni o di perti nenza di terzi
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
149
31/12/2014
31/12/2013
517
26.289
10.452
1.350.748
26.282
2.506
10.544
4.622
5.922
5.422
607
1.222
251
1.354.365
28.437
2.730
10.884
5.732
5.152
4.929
21.533
1.448.871
21.792
1.420.288
31/12/2014
1.156.725
16.697
4.734
11.964
21.132
3.714
395
0
395
112.000
0
118.371
620
6.630
12.587
1.448.871
31/12/2013
1.133.911
17.974
5.971
12.003
20.943
3.265
487
0
487
112.000
0
113.889
932
4.567
12.320
1.420.288
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
CONTO ECONOMICO INTERMEDIARI FINANZIARI
CONSOLIDATO
VOCI
10.
20.
31/12/2014
Interessi attivi e proventi assimilati
Interessi passivi e oneri assimilati
MARGINE DI INTERESSE
30.
40.
Commissioni attive
Commissioni passive
COMMISSIONI NETTE
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
100. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di
a)
attività finanziarie
-3.873
b)
altre operazioni finanziarie
0
110. Spese amministrative
a)
spese per il personale
-14.778
b)
altre spese amministrative
-11.680
120. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
130. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
160. Altri proventi e oneri di gestione
RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE OPERATIVA
180. Utili (Perdite) da cessione di investimenti
UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE
190. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente
UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE
UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO
210. Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi
220. Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza della capogruppo
150
31/12/2013
40.778
-21.917
18.862
39.235
-19.346
19.889
7.765
-174
7.591
6.687
-135
6.552
26.453
26.442
-3.873
-4.983
-4.983
0
-26.458
-27.596
-15.071
-12.524
-5.043
-306
-71
19.517
10.218
-5.389
-371
-140
21.460
9.423
26
10.244
12
9.435
-3.199
7.045
-4.264
5.171
7.045
5.171
415
6.630
605
4.567
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
PROSPETTO DELLA REDDITIVITA’ CONSOLIDATA
COMPLESSIVA INTERMEDIARI FINANZIARI
VOCI
10. Utile (Perdita) d'esercizio
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico
40. Pi a ni a benefi ci defi ni ti
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico
130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte
140. Redditività complessiva (voce 10 + 130)
150. Reddi ti vi tà cons ol i da ta compl es s i va di perti nenza di terzi
160. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo
151
31/12/2014 31/12/2013
7.045
5.171
-312
-131
-312
6.733
415
6.318
-131
5.040
605
4.435
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO
INTERMEDIARI FINANZIARI - CONSOLIDATO
Capitale
112.000
Variazioni
di riserve
Emissione
nuove
azioni
Acquisto
azioni
proprie
Distribuzione
straordinaria
dividendi
Variazioni
strumenti
di capitale
Altre
variazioni
Patrimonio netto di terzi al 31/12/2013
Operazioni sul patrimonio netto
Patrimonio netto del gruppo al
31/12/2013
Variazioni dell'esercizio
Redditività consolidata complessiva
esercizio 31/12/2013
Riserve
Dividendi e altre
destinazioni
Allocazione risultato
esercizio
precedente
Esistenze al 01/01/2013
Modifica saldi apertura
Esistenze al 31/12/2012
Prospetto al 31/12/2013
112.000
112.000
Sovrapprezzo
emissione
Riserve:
a) di utili
b) altre
Riserve da
valutazione
6.673
102.961
-100
6.573
102.961
1.225
-162
1.063
5.136
262
5.397
227.995
227.994
9.139
9.139
6.630
107.259
57
4.305
-131
932
-5.397
4.567
4.567
-1.041
4.435
231.388
Strumenti di
capitale
Azioni proprie
Utile (perdita) di
esercizio
Patrimonio netto
del gruppo
Patrimonio netto
di terzi
2.576
605
12.320
Capitale
112.000
112.000
6.630
6.630
Emissione
nuove
azioni
Acquisto
azioni
proprie
Distribuzione
straordinaria
dividendi
Variazioni
strumenti
di capitale
Altre
variazioni
Patrimonio netto di terzi al 31/12/2014
Operazioni sul patrimonio netto
Variazioni
di riserve
Patrimonio netto del gruppo al
31/12/2014
Riserv
e
Variazioni dell'esercizio
Redditività consolidata complessiva
esercizio 31/12/2014
Allocazione risultato
esercizio
precedente
Dividendi e altre
destinazioni
Esistenze al 01/01/2014
Modifica saldi apertura
Esistenze al 31/12/2013
Prospetto al 31/12/2014
112.000
Sovrapprezzo
emissione
Riserve:
a) di utili
b
)
altre
107.259
107.259
932
932
Utile (perdita) di
esercizio
4.567
4.567
Patrimonio netto
del gruppo
231.388
231.388
12.320
12.320
Riserve da
valutazione
8.594
1.964
109.777
2.525
-312
620
-4.567
6.630
6.630
-85
6.318
237.621
Strumenti di
capitale
Azioni proprie
Patrimonio netto di
terzi
-148
415
152
12.587
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
RENDICONTO FINANZIARIO INTERMEDIARI FINANZIARI
CONSOLIDATO
IMPORTO
31/12/2014
31/12/2013
1. Gestione
16.778
17.271
- i nteres s i a tti vi i nca s s ati (+)
41.440
39.845
- i nteres s i pa s s i vi pa gati (-)
-22.578
-19.956
- di vi dendi e proventi s i mi l i (+)
0
0,156
- commi s s i oni nette (+/-)
7.591
6.552
- s pes e per i l pers onal e (-)
-14.877
-15.051
- a l tri cos ti (-)
-11.773
-13.469
- a l tri ri ca vi (+)
19.609
21.752
- i mpos te e tas s e (-)
-2.634
-2.403
- cos ti /ri ca vi rel ati vi a i gruppi di atti vi tà i n vi a di di s mi s s i one e a l netto del l 'effetto fi s ca l e (+/-) 0
0
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie
-67.079
-58.404
- a tti vi tà fi na nzi a ri e detenute per l a negozi a zi one
0
0
- a tti vi tà fi na nzi a ri e a l fai r va l ue
0
0
- a tti vi tà fi na nzi a ri e di s poni bi l i per l a vendi ta
-25.069
-147
- credi ti vers o ba nche
-25.222
100.350
- credi ti vers o enti fi nanzi a ri
11.150
-29.031
- credi ti vers o cl i entel a
-27.967
-127.873
- a l tre a tti vi tà
29
-1.703
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie
29.815
176.302
- debi ti vers o ba nche
8.086
45.186
- debi ti vers o enti fi na nzi ari
32.380
72.115
- debi ti vers o cl i entel a
-9.131
57.609
- ti tol i i n ci rcol a zi one
8
-141
- pa s s i vi tà fi na nzi a ri e di negozi a zi one
0
0
- pa s s i vi tà fi na nzi a ri e a l fa i r va l ue
0
0
- a l tre pa s s i vi tà
-1.529
1.534
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa A
-20.486
135.169
A. ATTIVITA' OPERATIVA
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da
- vendi te di pa rteci pa zi oni
- di vi dendi i nca s s ati s u parteci pa zi oni
- vendi te / ri mbors i di a tti vi tà fi na nzi ari e detenute s i no al l a s cadenza
- vendi te di atti vi tà materi a l i
- vendi te di atti vi tà i mma teri a l i
- vendi te di s oci età control l ate e ra mi di a zi enda
2. Liquidità assorbita da
- a cqui s ti di pa rteci pazi oni
- a cqui s ti di a tti vi tà fi nanzi a ri e detenute s i no a l l a s ca denza
- a cqui s ti di a tti vi tà ma teri al i
- a cqui s ti di a tti vi tà i mmateri a l i
- a cqui s ti di s oci età control l a te e ra mi di azi enda
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di investimento B
27
0
0
0,038
27
0
0
-13.172
0
-10201,816
-2.889
-81
0
-13.145
12
0
0
0,004
12
0
0
-4.067
0
-0,00017
-3.221
-846
0
-4.055
- emi s s i one/a cqui s ti di a zi oni propri e
- emi s s i one/a cqui s ti di s trumenti di capi ta l e
- di s tri buzi one di vi dendi e a l tre fi na l i tà
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista C
0
0
0
0
0
0
0
0
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO D=A+/-B+/-C
-33.631
131.114
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
153
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
RICONCILIAZIONE
RICONCILIAZIONE
Ca s s a e di s poni bi l i tà l i qui de a l l 'i ni zi o de l l 'es erci zi o*
Li qui di tà tota l e netta gene ra ta /a s s orbi ta nel l 'e s erci zi o
Ca s s a e di s poni bi l i tà l i qui de a l l a chi us ura del l 'es erci zi o*
* i saldi comprendono anche le disponibilità sui c/c bancari liberi
154
IMPORTO
31/12/2014
31/12/2013
207.031
75.917
-33.631
131.114
173.400
207.031
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
NOTA INTEGRATIVA CONSOLIDATA
PARTE A – POLITICHE CONTABILI .................................................................................................................... 157
A.1 – PARTE GENERALE ....................................................................................................................................... 157
Sezione 1 – Dichiarazioni di conformità ai principi contabili internazionali ....................................................... 157
Sezione 2 – Principi generali di redazione ........................................................................................................... 157
Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio ...................................................................... 157
Sezione 4 – Altri aspetti......................................................................................................................................... 157
Sezione 5 – Area e metodi di consolidamento ....................................................................................................... 157
A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO .................................................................. 159
A.3 – INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITA’ FINANZIARIE ............... 167
A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: valore contabile, fair value ed effetti sulla redditività complessiva ....... 167
A.4 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE ............................................................................................................. 167
A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati ............................................................ 167
A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni ........................................................................................................ 167
A.4.3 Gerarchia del fair value .............................................................................................................................. 168
A.4.4 Altre informazioni ........................................................................................................................................ 168
A.4.5 Gerarchia del fair value .............................................................................................................................. 168
A.5 – INFORMATIVA SUL C.D. “DAY ONE PROFIT/LOSS” ............................................................................. 170
PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO ....................................... 171
ATTIVO..................................................................................................................................................................... 171
Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide – Voce 10 ............................................................................................. 171
Sezione 4 – Attività finanziarie disponibili per la vendita – Voce 40 .................................................................... 171
Sezione 5 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza – Voce 50 ................................................................ 173
Sezione 6 – Crediti – Voce 60 ............................................................................................................................... 175
Sezione 11 – Attività immateriali – Voce 110 ....................................................................................................... 182
Sezione 12 – Attività fiscali e passività fiscali – Voci 120 dell’Attivo e 70 del Passivo ........................................ 183
Sezione 14 – Altre attività – Voce 140 .................................................................................................................. 188
PASSIVO ................................................................................................................................................................... 189
Sezione 1 – Debiti – Voce 10................................................................................................................................. 189
Sezione 7 – Passività fiscali – Voce 70 ................................................................................................................. 189
Sezione 9 – Altre passività – Voce 90.................................................................................................................... 189
Sezione 10 – Trattamento di fine rapporto del personale – Voce 100 .................................................................. 190
Sezione 11 – Fondi per rischi e oneri – Voce 110 ................................................................................................. 190
Sezione 12 – Patrimonio – Voci 120, 130, 140, 150, 160 e 170 ............................................................................ 191
Sezione 13 – Patrimonio di pertinenza di terzi – Voce 190................................................................................... 192
PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO .................................................. 193
Sezione 1 – Interessi – Voci 10 e 20 ...................................................................................................................... 193
155
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
Sezione 2 – Commissioni – Voci 30 e 40 ............................................................................................................... 194
Sezione 8 – Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento – Voce 100 ..................................................... 195
Sezione 9 – Spese amministrative – Voce 110 ....................................................................................................... 196
Sezione 10 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 120 ................................................... 198
Sezione 11 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 130 ............................................... 199
Sezione 13 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 150 ........................................................... 199
Sezione 14 – Altri proventi e oneri di gestione – Voce 160 ................................................................................... 200
Sezione 16 – Utili (Perdite) da cessione di investimenti – Voce 180 .................................................................... 201
Sezione 17 – Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente – Voce 190 ......................................... 202
Sezione 19 – Conto economico: altre informazioni .............................................................................................. 203
Sezione 22 – Utile (perdita) d’esercizio di pertinenza di terzi – Voce 210 ........................................................... 204
PARTE D – ALTRE INFORMAZIONI ..................................................................................................................... 205
Sezione 1 – Riferimenti specifici sull’operatività svolta ....................................................................................... 205
Sezione 3 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura ........................................................... 218
3.1 Rischio di credito ............................................................................................................................................ 221
3.2 Rischio di mercato........................................................................................................................................... 236
3.3 Rischi operativi ............................................................................................................................................... 241
3.4 Rischio liquidità .............................................................................................................................................. 246
Sezione 4 –Informazioni sul patrimonio ................................................................................................................ 252
Sezione 5 – Prospetto analitico della redditività consolidata complessiva........................................................... 254
Sezione 6 – Operazioni con parti correlate........................................................................................................... 255
Sezione 7 – Altri dettagli informativi .................................................................................................................... 256
156
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
PARTE A – POLITICHE CONTABILI
A.1 – PARTE GENERALE
Sezione 1 – Dichiarazioni di conformità ai principi contabili internazionali
Il bilancio consolidato del Gruppo Finaosta S.p.A. al 31 dicembre 2014 è redatto secondo i principi contabili
IAS/IFRS emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e le relative interpretazioni
dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) omologati dalla Commissione Europea,
come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 12 Luglio 2002.
Il bilancio consolidato è predisposto secondo quanto previsto dalle Istruzioni della Banca d’Italia del 22 dicembre
2014 “Istruzioni per la redazione dei bilanci e dei rendiconti degli Intermediari finanziari ex art. 107 del TUB,
degli Istituti di pagamento, degli IMEL, delle SGR e delle SIM” che ha sostituito le precedenti istruzioni datate 21
gennaio 2014.
Sezione 2 – Principi generali di redazione
Il bilancio consolidato è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività
complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla nota integrativa.
Il bilancio consolidato è inoltre corredato da una relazione degli amministratori sull’andamento della gestione e
sulla situazione dell’intermediario e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
Il Bilancio Consolidato è redatto nella prospettiva della continuità aziendale, in applicazione del principio della
contabilizzazione per competenza economica.
Il bilancio consolidato e la nota integrativa sono redatti in migliaia di euro.
Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio
Non si segnalano significativi eventi successivi alla data di riferimento di bilancio da segnalare.
Sezione 4 – Altri aspetti
Il bilancio del Gruppo è sottoposto alla revisione contabile della società Deloitte & Touche S.p.A. alla quale è stato
conferito l’incarico per il periodo 2012/2020 in esecuzione della delibera assembleare del 15 giugno 2012.
Sezione 5 – Area e metodi di consolidamento
1.
Partecipazioni in società controllate in via esclusiva
Il bilancio consolidato include il bilancio della Capogruppo Finaosta S.p.A. e quelli delle società delle quali
Finaosta esercita il controllo, così come definito dall’ IFRS 10, ossia quando il gruppo ha il potere, direttamente o
indirettamente, di determinare le politiche finanziarie ed operative di ogni impresa al fine di ottenere benefici dalla
sua attività.
Nel seguente prospetto viene fornito l’elenco delle società consolidate integralmente, comprendente la
denominazione, la sede legale, la percentuale di capitale posseduto e la percentuale dei voti esercitabili in
assemblea.
157
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
Denominazione imprese
Sede
Tipo di
rapporto
Rapporto di partecipazione
Impresa
partecipante
Quota %
A. Imprese consolidate integralmente
1. Aosta Factor S.p.A.
2. Pila S.p.A.
Aosta
1
Finaosta S.p.A.
79,31
Gressan
1
Finaosta S.p.A.
57,28
tipo di rapporto:
1 = maggioranza dei diritti di voto nell’assemblea ordinaria
2.
Valutazioni e assunzioni significative per determinare l’area di consolidamento
Il Bilancio Consolidato include Finaosta S.p.A. e le società da questa controllate, secondo la nozione di controllo
prevista dall’IFRS 10.
L’area di consolidamento comprende Aosta Factor S.p.A. e Pila S.p.A..
Secondo quanto previsto dall’IFRS 10, un’entità detiene il controllo di una società partecipata, al verificarsi
contemporaneamente dei seguenti requisiti:
1) L’entità ha il potere di dirigere le attività rilevanti, ossia le attività che incidono in maniera significativa sui
rendimenti della partecipata;
2) L’entità è esposta o ha un diritto sui rendimenti variabili, in funzione dell’andamento economico della
partecipata;
3) L’entità ha la capacità di esercitare il proprio potere per incidere sui rendimenti derivanti da tale rapporto.
In assenza di ulteriori elementi (contratti o accordi) che possano essere presi in considerazione ai fini dell’esercizio
del controllo e dalle analisi svolte sulle società incluse nel perimetro di consolidamento si ritiene sussistere il
controllo in considerazione della maggioranza dei voti esercitabili in sede di assemblea dei soci delle stesse.
3.
Partecipazioni in società controllate in via esclusiva con interessenze di terzi significative
Non applicabile.
4.
Restrizioni significative
Con riferimento a quanto previsto dall’IFRS 12, non si ravvisano nella struttura partecipativa restrizioni legali,
contrattuali o normative che possano limitare in modo significativo la capacità della Capogruppo di disporre delle
attività o di estinguere le passività del Gruppo.
5.
Altre informazioni
In riferimento alla partecipazione Funivie Monte Bianco S.p.A., pur in considerazione del fatto che la Finaosta
detiene il 20 % e oltre dei diritti di voto, non è stata considerata collegata in quanto la Finaosta non esercita
influenza notevole e pertanto non rientra nell’area di consolidamento.
158
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
METODI DI CONSOLIDAMENTO
Nella preparazione del bilancio consolidato, i bilanci della Capogruppo e delle sue controllate, redatti secondo i
principi contabili IAS/IFRS, sono consolidati voce per voce sommando tra loro i corrispondenti valori dell’attivo,
del passivo, del patrimonio netto, dei ricavi e dei costi.
Il valore contabile delle partecipazioni della capogruppo in ciascuna controllata e la corrispondente parte del
patrimonio netto di ciascuna controllata posseduta dalla capogruppo sono eliminati.
Tutte le operazioni significative intercorse fra le imprese del Gruppo e i relativi saldi sono eliminati nel
consolidamento.
La quota di interessenza degli azionisti di minoranza nelle attività nette delle controllate consolidate è indicata
separatamente rispetto al patrimonio netto del gruppo. Tale interessenza viene determinata in base alla percentuale
da essi detenuta nei fair value delle attività e passività iscritte alla data dell’acquisizione originaria e nelle
variazioni di patrimonio netto dopo tale data.
I bilanci della Capogruppo e delle altre società utilizzati per la predisposizione del bilancio consolidato fanno
riferimento alla stessa data.
A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO
PRINCIPI CONTABILI
I principi contabili applicati per la redazione del bilancio del Gruppo Finaosta sono illustrati qui di seguito.
Per le principali voci dello stato patrimoniale si riporta l’indicazione dei criteri seguiti in ordine agli aspetti
dell’iscrizione, della classificazione, della valutazione, della cancellazione e della rilevazione delle componenti
reddituali.
STATO PATRIMONIALE - ATTIVO
VOCE 40 - Attività finanziarie disponibili per la vendita
Criteri di iscrizione
Le Attività finanziarie disponibili per la vendita sono iscritte inizialmente al momento del loro regolamento e sono
contabilizzate al costo inteso come il fair value dello strumento, comprensivo dei costi o proventi di transazione
direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Fatte salve deroghe previste dallo IAS 39, non sono possibili trasferimenti dal portafoglio disponibile per la
vendita agli altri portafogli e viceversa.
Criteri di classificazione
In tale categoria sono classificate le attività finanziarie non derivate e quelle non classificate come Attività
finanziarie detenute per la negoziazione, Attività finanziarie detenute sino a scadenza, Crediti verso banche e
Crediti verso clientela.
In particolare sono incluse in tale categoria le Partecipazioni diverse da quelle di controllo, controllo congiunto o
collegamento.
Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale le attività finanziarie sono valutate al fair value. Per la determinazione del
fair value attendibile, nel caso in cui non siano disponibili quotazioni sui mercati attivi, si tiene conto di transazioni
recenti avvalorate anche da transazioni avvenute successivamente alla data di chiusura del bilancio che ne
159
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
confermino i valori di fair value. Qualora non siano disponibili le suddette transazioni, per la determinazione del
fair value dei titoli di capitale si utilizza il metodo patrimoniale che determina il valore della società partecipata
sulla base del saldo algebrico tra attività e passività, desunto dall’ultimo bilancio disponibile.
Qualora, a seguito di perdite registrate dalla società partecipata, risulti un valore di iscrizione in bilancio superiore
alla frazione di patrimonio netto corrispondente alla quota di partecipazione, tali attività sono sottoposte a
valutazione (impairment) al fine di determinare la “significatività” e la “durevolezza” delle perdite registrate. Le
perdite di valore che, sulla base dei parametri sopra riportati, denotano caratteristiche di significatività o
durevolezza vengono rilevate nella voce di conto economico denominata “Rettifiche di valore nette per
deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita”.
La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di perdite di valore viene effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di
situazione semestrale.
Criteri di cancellazione
Le Attività finanziarie disponibili per la vendita sono cancellate quando l’attività in esame viene ceduta,
trasferendo sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici connessi o quando scadono i diritti contrattuali sui flussi
finanziari.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli interessi, se presenti, sono calcolati con il metodo del tasso di interesse effettivo che tiene conto dei costi di
transazione e sono rilevati a conto economico.
VOCE 50 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Criteri di classificazione
In tale categoria sono classificate le attività finanziarie non derivate e quelle non classificate come Attività
finanziarie detenute per la negoziazione, Attività finanziarie disponibili per la vendita e Crediti.
In particolare sono incluse in tale categoria i titoli obbligazionari emessi da Banche o da Enti pubblici, acquistati
per investimenti di liquidità nel medio-lungo termine.
Criteri di iscrizione
Le Attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono iscritte inizialmente al momento del loro regolamento e
sono contabilizzate al costo inteso come il prezzo di acquisto dello strumento, esclusi l’eventuale rateo di interessi
e i costi o i proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Fatte salve deroghe previste dallo IAS 39, non sono possibili trasferimenti dal portafoglio detenute fino alla
scadenza agli altri portafogli e viceversa.
Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale le attività finanziarie sono valutate al prezzo di mercato. Per la
determinazione di tale prezzo, nel caso in cui non siano disponibili quotazioni sui mercati attivi, si tiene conto di
transazioni recenti avvalorate anche da transazioni avvenute successivamente alla data di chiusura del bilancio che
ne confermino il valore. Qualora non siano disponibili le suddette transazioni, tali attività sono valutate al costo di
acquisto. Le perdite di valore vengono rilevate nella voce di conto economico denominata “Rettifiche di valore
nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza”.
La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di perdite di valore viene effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di
situazione semestrale.
Criteri di cancellazione
160
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
Le Attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono cancellate quando l’attività in esame viene ceduta,
trasferendo sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici connessi o quando scadono i diritti contrattuali sui flussi
finanziari.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli interessi, se presenti, sono calcolati con il metodo del tasso di interesse effettivo che tiene conto dei costi di
transazione e sono rilevati a conto economico.
VOCE 60 – Crediti
Criteri di iscrizione
I crediti e finanziamenti vengono iscritti inizialmente al momento della loro erogazione o del loro acquisto e non
possono essere trasferiti ad altro portafoglio. Il credito deve essere incondizionato. Le operazioni di pronti contro
termine sono iscritte in bilancio come operazioni di raccolta o impiego. In particolare le operazioni di vendita a
pronti e riacquisto a termine sono rilevate in bilancio come debiti per l’importo incassato a pronti, mentre le
operazioni di acquisto a pronti e rivendita a termine sono rilevate come credito per l’importo versato a pronti.
La rilevazione iniziale avviene al fair value che corrisponde all’ammontare erogato, o prezzo di sottoscrizione,
incrementato dei costi e dei ricavi di transazione direttamente attribuibili.
Criteri di classificazione
In tale categoria sono classificati gli impieghi con banche, enti finanziari e clientela, effettuati con diverse tipologie
tra le quali conti correnti, carte commerciali, pronti contro termine, finanziamenti a medio-lungo termine, polizze
assicurative di capitalizzazione e crediti per attività di servizio.
Si tratta di attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi e determinabili che non sono quotate in un mercato
attivo e non sono classificabili all’origine tra le “Attività finanziarie disponibili per la vendita”.
Criteri di valutazione
I crediti sono valutati – successivamente alla rilevazione iniziale – al costo ammortizzato, qualora ne sussistano i
presupposti. Il criterio del costo ammortizzato non viene applicato ai crediti a breve termine – con scadenza sino ai
18 mesi – in quanto gli effetti di tale applicazione sono irrilevanti.
Il costo ammortizzato è il valore di prima iscrizione, diminuito o aumentato del rimborso di capitale, delle
rettifiche e riprese di valore e dell’ammortamento – calcolato con il metodo del tasso di interesse effettivo – della
differenza tra l’ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza.
Il tasso di interesse effettivo rilevato inizialmente, o contestualmente alla variazione del parametro di
indicizzazione del finanziamento, viene sempre utilizzato successivamente per attualizzare i flussi previsti di cassa.
Alla chiusura di ogni bilancio annuale viene effettuata una valutazione della perdita di valore su tutto il portafoglio
crediti determinando le perdite di valore dei crediti dipendenti dal deterioramento della solvibilità dei creditori e
tenendo distinti i crediti deteriorati e i crediti in bonis così come definiti dalla normativa di Vigilanza di cui alla
circolare di Banca d’Italia n. 217, 9° aggiornamento del 02.02.2011.
Le valutazioni si basano sul principio del costo ammortizzato sottoponendo i crediti ad impairment test se
ricorrono evidenze sintomatiche dello stato di deterioramento della solvibilità dei debitori. Con riguardo
specificamente ai crediti l'impairment test si articola in due fasi:
1.
le valutazioni individuali, finalizzate all'accertamento dei singoli crediti deteriorati ed alla determinazione delle
rispettive perdite di valore;
161
Gruppo Finaosta S.p.A.
2.
Bilancio consolidato 2014
le valutazioni collettive, finalizzate all'individuazione secondo il modello delle "incurred losses" dei portafogli
di crediti deteriorati vivi e alla rilevazione forfetaria delle perdite in essi latenti.
Le perdite di valore attribuibili a ciascun credito deteriorato sono date dalla differenza tra il loro valore
recuperabile e il relativo costo ammortizzato. Il valore recuperabile corrisponde al valore attuale dei flussi di cassa
attesi calcolato in funzione dei seguenti elementi:
a)
del valore dei flussi di cassa contrattuali al netto delle perdite attese, stimate tenendo conto sia della specifica
capacità del debitore di assolvere le obbligazioni assunte sia del valore realizzabile delle eventuali garanzie
reali o personali assunte;
b) del tempo atteso di recupero stimato anche in base allo stato delle procedure in atto per il recupero del credito;
c)
del tasso interno di rendimento.
L'impairment individuale è stato effettuato, in maniera conforme a quanto richiesto dal principio contabile IAS 39,
attualizzando i valori di presumibile realizzo dei crediti stessi in relazione ai tempi attesi di recupero.
I crediti per i quali non sussistono evidenze oggettive di perdita, crediti in bonis, sono soggetti a valutazione
collettiva procedendo alla loro suddivisione in gruppi omogenei tenuto conto anche delle caratteristiche
economiche e di rischio presentate dai debitori. I coefficienti di svalutazione del portafoglio sono determinati in
base a parametri di rischio, stimati su base storico-statistica, espressi dalla probabilità di insolvenza della
controparte (PD) e dal tasso di perdita in caso di insolvenza del credito (LGD).
Criteri di cancellazione
I crediti sono cancellati quando l’attività in esame viene ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici
connessi, quando scadono i diritti contrattuali e quando il credito è considerato definitivamente irrecuperabile.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Le rettifiche di valore, determinate sia analiticamente sia collettivamente, sono iscritte a conto economico.
Eventuali riprese di valore non possono eccedere l’ammontare delle svalutazioni contabilizzate in precedenza.
VOCE 100 – Attività materiali
Criteri di iscrizione
Le Attività materiali sono iscritte inizialmente al costo di acquisto comprensivo degli eventuali oneri accessori
sostenuti, direttamente imputabili all’acquisto ed alla messa in funzione del bene.
Per tutti gli stabili dei quali il Gruppo è l’unico proprietario si è proceduto alla suddivisione tra il valore del terreno
ed il valore del fabbricato con conseguente ripresa a riserva di Patrimonio netto delle pregresse quote di
ammortamento attribuibili ai terreni.
Criteri di classificazione
In questa categoria sono classificati i terreni, gli immobili ad uso strumentale, gli immobili ad uso investimento, gli
impianti tecnici, i mobili, gli arredi ed altre attrezzature.
Criteri di valutazione
Le attività materiali sono valutate al costo di acquisto al netto degli ammortamenti e delle perdite durevoli di
valore dopo la prima rilevazione.
Le attività materiali sono ammortizzate lungo la loro vita utile in modo sistematico, ad esclusione dei terreni,
acquisiti singolarmente o incorporati nel valore dell’immobile, in quanto hanno vita utile indefinita.
La suddivisione del valore dell’immobile tra valore del terreno e valore del fabbricato è avvenuta, per tutti gli
immobili, sulla base di perizia.
162
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
L’ammortamento avviene:
-
per fabbricati con una aliquota annua uniforme del 3%;
-
per le altre attività materiali in base ad aliquote ritenute rappresentative della residua possibilità di utilizzo del
cespite.
Criteri di cancellazione
Le attività materiali sono cancellate nel momento in cui vengono dismesse o quando vengono meno i benefici
economici futuri connessi al loro utilizzo.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli ammortamenti periodici, le perdite durevoli di valore, eventuali riprese di valore vengono allocate a conto
economico alla voce “Rettifiche di valore nette su attività materiali” mentre i profitti e le perdite derivanti dalle
operazioni di cessione vengono allocati nella voce “Utili / perdite da cessione di investimenti”.
VOCE 110 – Attività immateriali
Criteri di iscrizione
Le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto iniziale, comprensivo delle spese direttamente attribuibili.
Criteri di classificazione
In tale categoria sono registrate attività non monetarie, identificabili, intangibili ad utilità pluriennale, rappresentate
nella realtà operativa della Società in particolare da oneri per l’acquisto d’uso di software. Gli oneri relativi alla
ristrutturazione di locali di proprietà di terzi presi in locazione sono esposti alla voce “ Altre attività immateriali”.
Criteri di valutazione
Le attività immateriali sono valutate, dopo la rilevazione iniziale, al netto degli ammortamenti e delle perdite
durevoli di valore.
L’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali viene effettuato in quote annuali costanti in funzione della
loro vita utile e viene portato in diretta diminuzione del loro valore.
Criteri di cancellazione
L’attività immateriale viene eliminata dallo Stato patrimoniale nel momento in cui viene dimessa o non è in grado
di fornire benefici economici futuri.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli ammortamenti periodici, le perdite durevoli di valore, eventuali riprese di valore vengono allocate a conto
economico alla voce “Rettifiche di valore nette su attività immateriali”.
VOCE 120 – Attività fiscali correnti e anticipate
Criteri di iscrizione
La Società calcola le imposte sul reddito – correnti, differite e anticipate – sulla base delle aliquote vigenti e le
stesse vengono rilevate a Conto economico ad eccezione di quelle relative a voci addebitate o accreditate
direttamente a Patrimonio netto.
L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato secondo una previsione dell’onere fiscale corrente, di
quello anticipato e di quello differito. In particolare le imposte anticipate e le imposte differite sono determinate
secondo le differenze temporanee – senza limiti temporali – tra il valore attribuito ad una attività o ad una
passività, sulla base di criteri civilistici, ed i corrispondenti valori assunti ai fini fiscali.
Le attività per imposte anticipate sono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero,
valutata sulla base della capacità della società di generare con continuità redditi imponibili positivi.
163
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
Le passività per imposte differite vengono iscritte in bilancio con la sola eccezione delle riserve in sospensione di
imposta in quanto la consistenza delle riserve disponibili già assoggettate a tassazione consente ragionevolmente di
ritenere che non saranno effettuate operazioni di iniziativa che ne comportino la tassazione.
Le imposte anticipate e quelle differite sono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza
compensazioni rispettivamente nella voce Attività fiscali e nella voce Passività fiscali.
Le attività e le passività iscritte per imposte anticipate e differite vengono sistematicamente valutate per tenere
conto di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle aliquote.
La consistenza delle Passività fiscali viene adeguata per far fronte agli oneri che potrebbero derivare da
accertamenti già notificati o comunque da contenziosi in essere con le autorità fiscali.
Criteri di classificazione
Le voci includono attività fiscali correnti ed anticipate e passività fiscali correnti e differite.
Le attività fiscali correnti includono eccedenze ed acconti di pagamenti (attività correnti) e debiti da assolvere
(passività correnti) per imposte sul reddito di competenza del periodo.
Le poste di fiscalità differita rappresentano, invece, imposte sul reddito recuperabili in periodi futuri in
connessione con differenze temporanee deducibili (attività differite / anticipate) e imposte sul reddito pagabili in
periodi futuri come conseguenza di differenze temporanee tassabili (passività differite / differite).
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Attività e passività fiscali sono imputate a conto economico alla voce “imposte sul reddito dell’esercizio
dell’operatività corrente” salvo nel caso in cui derivino da operazioni i cui effetti sono attribuiti direttamente al
Patrimonio Netto; in questa fattispecie vengono attribuiti direttamente a Patrimonio Netto.
STATO PATRIMONIALE – PASSIVO
VOCE 10 – Debiti
Criteri di iscrizione
La prima iscrizione di tale passività finanziaria avviene nel momento della ricezione delle somme raccolte ed è
effettuata sulla base del fair value che, normalmente, è pari all'ammontare incassato.
Criteri di classificazione
I debiti accolgono tutte le forme tecniche di provvista relativamente al fabbisogno finanziario necessario all'attività
della Società.
Criteri di valutazione
Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso
di interesse effettivo. Fanno eccezione le passività a breve termine ove il fattore temporale risulta trascurabile.
Criteri di cancellazione
Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte.
VOCE 70 – Passività fiscali correnti e differite
Si rimanda a quanto scritto per la voce 120 dell’attivo.
VOCE 100 – Trattamento di fine rapporto
Criteri di classificazione
Riflette la passività nei confronti di tutti i dipendenti relativa all’indennità da corrispondere al momento della
risoluzione del rapporto di lavoro.
Criteri di valutazione
164
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
Il trattamento di fine rapporto del personale è iscritto sulla base del valore attuariale calcolato annualmente da
attuario indipendente.
In base a quanto disposto dallo IAS 19, il TFR rappresenta un beneficio successivo al rapporto di lavoro a
prestazioni definite, la cui rilevazione deve avvenire mediante ricorso a metodologie attuariali.
Ai fini dell’attualizzazione viene adottato il metodo della proiezione unitaria del credito che considera la
proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche e statistiche e della curva demografica; il tasso di
attualizzazione è un tasso di interesse di mercato.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli utili e le perdite attuariali derivanti da aggiustamenti delle stime attuariali, diversamente dagli esercizi
precedenti, sono state contabilizzate in contropartita del patrimonio netto in osservanza a quanto stabilito dalla
nuova versione dello IAS 19 emanata dallo IASB nel giugno dell’anno 2011.
VOCE 110 – Fondi per rischi ed oneri
I Fondi per rischi ed oneri accolgono accantonamenti a fronte di passività con scadenza o ammontare incerti. Gli
accantonamenti rappresentano la migliore stima dell’uscita richiesta per adempiere all’obbligazione; le stime
vengono effettuate sia sull’esperienza passata sia su giudizi degli organi tecnici della Gruppo e di esperti esterni.
Tali fondi possono essere rilevati in bilancio quando ricorrono le seguenti contestuali condizioni:
1)
l’impresa ha un’obbligazione attuale (legale o implicita), ossia in corso alla data di riferimento del bilancio,
quale risultato di un evento passato;
2)
è probabile che per adempiere all’obbligazione si renderà necessario un impiego di risorse economiche;
3)
può essere effettuata una stima attendibile dell’importo necessario all’adempimento dell’obbligazione.
Tra i Fondi per rischi e oneri sono rientra inoltre l’accantonamento effettuato in osservanza ai criteri dettati dal
principio IAS 19 a fronte del premio di anzianità che sarà corrisposto ai dipendenti alla maturazione del 25° e del
35° anno di servizio. La determinazione di detto premio è effettuata mediante metodologie attuariali ed è calcolata
annualmente da attuario indipendente.
I Fondi vengono riesaminati alla fine di ogni esercizio ed adeguati per riflettere la migliore stima corrente.
Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.
Non sono presenti Fondi di quiescenza e per obblighi simili.
Operazioni in valuta
Criteri di classificazione
Le operazioni in valuta sono costituite da tutte le attività e passività denominate in valute diverse dall’Euro.
Criteri di iscrizione e cancellazione
Le predette attività e passività in valuta sono inizialmente convertite in euro secondo il tasso di cambio a pronti alla
data di ciascuna operazione.
Criteri di valutazione
Alla data di riferimento della situazione contabile la conversione delle attività e passività in valuta viene effettuata
in base ai tassi di cambio a pronti a quella data.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Le operazioni in valuta diverse dall’Euro sono peraltro marginali rispetto all’attività complessiva; inoltre
un’operazione di impiego in divisa estera è di norma fronteggiata da una provvista in pari valuta, non generando
pertanto le condizioni per un rischio sui cambi.
165
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
Le eventuali differenze di cambio, peraltro marginali, sono rilevate nella voce del conto economico “risultato netto
dell’attività di negoziazione”.
CONTO ECONOMICO
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
I ricavi sono riconosciuti nel momento in cui vengono percepiti o quando è probabile che saranno ricevuti i
benefici economici futuri e tali benefici possono essere quantificabili in modo attendibile.
In particolare:
−
i dividendi sono rilevati alla data di incasso;
−
gli interessi contrattuali sono rilevati sulla base della maturazione “pro rata temporis”;
−
gli interessi di mora sono rilevati al momento del loro incasso effettivo;
−
le commissioni sono iscritte per competenza e calcolate sulla base di accordi contrattuali con
l’Amministrazione regionale.
I costi sono rilevati in conto economico nei periodi nei quali sono contabilizzati i relativi ricavi. Se l’associazione
tra costi e ricavi non può essere effettuata in modo specifico e diretto, i costi sono iscritti su più periodi con
procedure razionali e su base sistematica. I costi che non possono essere associati ai proventi sono rilevati
immediatamente a conto economico.
Altre informazioni
Azioni proprie
Il Gruppo non detiene in portafoglio azioni proprie.
Pagamenti basati su azioni
Il Gruppo non ha in essere piani di stock options a favore dei propri dipendenti e degli Amministratori.
ALTRE INFORMAZIONI
Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione del bilancio consolidato
La redazione del bilancio consolidato richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare
significativi effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonché sull’informativa
relativa alle attività e passività potenziali riportate in bilancio.
L’elaborazione di tali stime implica l’utilizzo delle informazioni disponibili e l’adozione di valutazioni soggettive,
fondate anche sull’esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la
rilevazione dei fatti di gestione.
Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di periodo in periodo; non può quindi escludersi
che negli esercizi successivi gli attuali valori iscritti in bilancio potranno differire anche in maniera significativa a
seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.
Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l’impiego di valutazioni soggettive da parte del
Consiglio di Amministrazione sono:
− la quantificazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle altre attività finanziarie;
− la determinazione del fair value degli strumenti finanziari da utilizzare ai fini dell’informativa di bilancio;
− l’utilizzo di modelli valutativi per la rilevazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati in mercati
Attivi;
166
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
− la valutazione della congruità del valore delle altre attività immateriali;
− la quantificazione dei fondi del personale e dei fondi per rischi e oneri;
− le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva.
La descrizione delle politiche contabili applicate sui principali aggregati di bilancio fornisce i dettagli informativi
necessari all’individuazione delle principali assunzioni e valutazioni soggettive utilizzate nella redazione del
bilancio consolidato.
Per le ulteriori informazioni di dettaglio inerenti la composizione e i relativi valori di iscrizione delle poste
interessate dalle stime in argomento si fa, invece, rinvio alle specifiche sezioni di nota integrativa.
A.3 – INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITA’ FINANZIARIE
A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: valore contabile, fair value ed effetti sulla redditività complessiva
La società non è stata interessata da operazioni che hanno determinato una riclassificazione degli strumenti
finanziari e non si sono prodotti di conseguenza effetti sulla redditività complessiva.
A.4 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE
Informativa di natura qualitativa
Nel corso del 2011 lo IASB ha emesso un emendamento all'IFRS 13 che ha meglio definito le metodologie di
definizione del fair value.
Al riguardo sono riscontrabili tre livelli di fair value e più precisamente:
- livello 1: riferito allo strumento finanziario quotato in un mercato attivo;
- livello 2: se il fair value è misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri
osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario;
- livello 3: se il fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri
non osservabili sul mercato.
A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati
L’attivo del bilancio del Gruppo è costituito generalmente da crediti di medio-lungo termine, rivenienti da
erogazioni finanziarie concesse, da impieghi di liquidità a breve-medio termine.
Le tecniche di valutazione impiegate per la valorizzazione delle suddette voci sono indicate nel capitolo A.2 della
presente nota.
A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni
Il fair value dei crediti può subire variazioni per eventuali perdite che dovessero sorgere a causa di fattori che ne
determinano la parziale o totale inesigibilità.
Al riguardo, come in precedenza descritto nella parte dei principi contabili, il Gruppo determina il cambiamento
del valore sulla base di serie statistiche ovvero, in presenza di partite deteriorate, in ragione di valutazioni inerenti
allo stato del credito
Il fair value delle attività AFS può subire variazioni per eventuali riduzioni del valore del patrimonio netto delle
società partecipate con caratteristiche di durevolezza e significatività.
167
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
A.4.3 Gerarchia del fair value
In via gerarchica il fair value dei crediti è classificato al terzo livello in quanto le condizioni contrattuali del
credito sorgono da accordi privatistici di volta in volta convenuti tra le controparti e pertanto non osservabili sul
mercato.
Analogamente, le Attività disponibili per la vendita, rappresentate da azioni e quote di società per le quali non
sono disponibili quotazioni sui mercati attivi, né transazioni recenti, sono classificate al terzo livello.
A.4.4 Altre informazioni
Non ci sono altre informazioni da aggiungere a quanto sopra indicato.
Informativa di natura qualitativa
A.4.5 Gerarchia del fair value
A.4.5.1. Attività e passività valutata al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value
Attività / Passività misurate al fair value
Livello 1 Livello 2 Livello 3
TOTALE
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie valutate al fair value
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
25.076
1.213
26.289
25.076
1.213
26.289
4. Derivati di copertura
5. Attività materiali
6. Attività immateriali
TOTALE
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Passività finanziarie valutate al fair value
3. Derivati di copertura
TOTALE
168
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
A.4.5.2.Variazioni annue delle attività valutata al fair value su base ricorrente (livello 3)
Attività
Attività
Attività
finanziarie
finanziarie
finanziarie Derivati di Attività
detenute per valutate al fair disponibili per copertura materiali
la negoziazione
value
la vendita
1.
Esistenze iniziali
2.
Aumenti
1.222
2.1. Acquisti
2.2. Profitti imputati a:
2.2.1 Conto economico
di cui: plusvalenze
2.2.2 Patrimonio netto
2.3. Trasferimenti da altri livelli
2.4. Altre variazioni in aumento
3.
Diminuzioni
9
3.1. Vendite
3.2. Rimborsi
3.3. Perdite imputate a:
3.3.1 Conto economico
2
di cui: minusvalenze
3.3.2 Patrimonio netto
3.4. Trasferimenti ad altri livelli
3.5. Altre variazioni in diminuzione
4.
7
Rimanenze finali
1.213
169
Attività
immateriali
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
A.4.5.4. Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per
livelli di fair value.
Attività/passività non misurate al fair value o misurate al fair
value su base non ricorrente
1. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
31/12/2014
VB
L1
L2
31/12/2013
L3
VB
L1
L2
L3
10.452
10.452
251
251
1.348.826
1.399.093
1.392.077
1.382.530
1.822
0
1.900
0
TOTALE 1.361.101
1.409.545
1.394.227
1.382.781
1.155.259
1.199.256
1.132.021
1.175.001
TOTALE 1.155.259
1.199.256
1.132.021
1.175.001
2. Crediti
3. Attività materiali detenute a scopo di investimento
4. Derivati di copertura
5. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
1. Debiti
2. Titoli in circolazione
3. Passività associate ad attività in via di dismissione
VB= Valore di bilancio
L1= Livello 1
L2= Livello 2
L3= Livello 3
A.5 – INFORMATIVA SUL C.D. “DAY ONE PROFIT/LOSS”
Non ci sono state operazioni che hanno determinato perdite/profitti secondo quanto stabilito dall’IFRS 7 par. 28.
170
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
ATTIVO
Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide – Voce 10
1.1 - Composizione della voce 10 “Cassa e disponibilità liquide” :
Totale
Totale
31/12/2014 31/12/2013
VOCI/VALORI
1.
Denaro contante
TOTALE
517
607
517
607
Sezione 4 – Attività finanziarie disponibili per la vendita – Voce 40
4.1 – Composizione della voce 40 “Attività finanziarie disponibili per la vendita”:
Totale
31/12/2014
VOCI/VALORI
Livello 1 Livello 2
Totale
31/12/2013
Livello
Livello 1 Livello 2 Livello 3
3
1. Ti tol i di debi to
- ti tol i s truttura ti
- a l tri ti tol i di debi to
25.076
2. Ti tol i di ca pi ta l e e quote di OICR
1.213
1.222
3. Fi na nzi a menti
TOTALE
0
25.076
1.213
0
0
4.2 – Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti:
Totale
Totale
31/12/2014 31/12/2013
VOCI/VALORI
Atti vi tà fi na nzi a ri e
a ) Governi e Ba nche Centra l i
b) Al tri enti pubbl i ci
c) Ba nche
25.076
d) Enti fi na nzi a ri
120
120
e) Al tri emi ttenti
1.093
1.102
26.289
1.222
TOTALE
171
1.222
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
4.3 – Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue:
VARIAZIONI/TIPOLOGIE
Titoli di
capitale e
Finanziamenti
quote di OICR
Titoli di
debito
A. Es i s tenze i ni zi a l i
0
1.222
TOTALE
1.222
B. Aumenti
B.1 Acqui s ti
25.000
B.2 Vari a zi oni pos i ti ve di fa i r val ue
B.3 Ri pres e di va l ore:
- i mputate a l conto economi co
- i mputate a l pa tri moni o netto
B.4 Tra s feri menti da a l tri porta fogl i
B.5 Al tre va ri a zi oni
76
76
C. Di mi nuzi oni
C.1 Vendi te
0
C.2 Ri mbors i
C.3 Vari a zi oni negati ve di fai r va l ue
C.4 Retti fi che di val ore
0
-2
C.5 Tra s feri menti a d a l tri porta fogl i
C.6 Al tre va ri a zi oni
D. Ri ma nenze fi na l i
25.076
-7
-7
1.213
26.289
Gli acquisti sono rappresentati da un prestito obbligazionario emesso dalla Banca Popolare di Sondrio con durata
pari a 24 mesi sottoscritto dalla capogruppo Finaosta S.p.A.
172
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
Sezione 5 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza – Voce 50
5.1 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione per debitori / emittenti:
Valore di
bilancio
31/12/2014
VOCI/VALORI
Fair value 31/12/2014
L1
L2
L3
Valore di
bilancio
31/12/2013
Fair value 31/12/2013
L1
L2
L3
1. Titoli di debito
1.1 Ttitoli strutturati
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Enti finanziari
e) Altri emittenti
10.452
1.2 Altri titoli
10.202
251
251
251
251
251
251
251
251
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
251
c) Banche
10.202
10.202
d) Enti finanziari
e) Altri emittenti
2. Finanziamenti
a) Banche
b) Enti finanziari
c) Clientela
TOTALE
10.452
0
10.202
0
0
251
L1 = livello 1
L2 = livello 2
L3 = livello 3
La presente voce è costituita da un prestito obbligazionario subordinato emesso da Banca Sella e da un Buono
Ordinario Regionale a capo della capogruppo Finaosta S.p.A.
Non avendo elementi specifici per il calcolo, il Fair Value viene stimato pari al valore di bilancio.
173
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
5.2 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: variazioni annue
Titoli di
debito
VARIAZIONI/TIPOLOGIE
A. Esistenze iniziali
Finanziamenti
251
B. Aumenti
B.1
Acquisti
B.2
Riprese di valore
B.3
Trasferimenti da altri portafogli
B.4
Altre variazioni
TOTALE
0
251
10.202
10.202
10.200
10.200
2
2
0
0
C. Diminuzioni
C.1
Vendite
C.2
Rimborsi
C.3
Rettifiche di valore
C.4
Trasferimenti ad altri portafogli
C.5
Altre variazioni
D. Rimanenze finali
10.452
0
10.452
Gli acquisti si riferiscono al prestito obbligazionario subordinato emesso da Banca Sella sottoscritto dalla
capogruppo Finaosta S.p.A.
174
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
Sezione 6 – Crediti – Voce 60
6.1 – “Crediti verso banche”:
Totale 31/12/2014
COMPOSIZIONE
Valore di
bilancio
1. Depositi e conti correnti
2. Finanziamenti
2.1
Pronti contro termine
2.2
Leasing finanziario
2.3
Factoring
Totale 31/12/2013
Fair value
L1
L2
L3
Valore di
bilancio
Fair value
L1
L2
L3
172.882
172.882
206.424
206.424
88.069
92.341
62.560
62.870
37.759
37.759
27.070
27.070
287
287
50.023
54.295
35.489
35.799
0
0
268.983
269.294
- pro-solvendo
- pro-soluto
2.4
altri finanziamenti
3. Titoli di debito
- titoli strutturati
- altri titoli di debito
4. Altre attività
TOTALE
260.951
265.223
L1 = livello 1
L2 = livello 2
L3 = livello 3
175
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
6.2 – “Crediti verso enti finanziari”:
Totale 31/12/2014
Totale 31/12/2013
Fair value
Valore di bilancio
Valore di bilancio
Fair value
COMPOSIZIONE
Deteriorate
Bonis
Deteriorate
L1
L2
L3
Bonis
Acquistati Altri
1. Finanziamenti
1.1
ProntI contro termine
1.2
Leasing finanziario
1.3
Factoring
- pro-solvendo
L1
L2
L3
Acquistati Altri
71.533
72.686 60.193
60.624
15.080
15.080 11.899
11.899
56.453
57.607 48.295
48.725
31.101
31.101
72.686 91.294
91.725
- pro-soluto
1.4
Altri finanziamenti
2. Titoli di debito
- titoli strutturati
- altri titoli di debito
3. Altre attività
TOTALE 71.533
L1 = livello 1
L2 = livello 2
L3 = livello 3
176
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
6.3 – “Crediti verso la clientela”:
Totale 31/12/2014
Totale 31/12/2013
Fair value
Valore di bilancio
Fair value
Valore di bilancio
COMPOSIZIONE
Deteriorate
Acquistati
1. Finanziamenti
Deteriorate
L1 L2
Bonis
L3
Bonis
L1 L2
Altri
Acquistati
L3
Altri
844.264
27.718
916.824 829.659
32.564
851.936
106.414
2.384
108.798 109.629
5.644
115.273
56.781
321
38.737
83
38.820
681.070
25.013
750.924 681.293
26.838
697.844
1.1 Leasing finanziario
- di cui: senza opzione finale
d'acquisto
1.2 Factoring
- pro-solvendo
- pro soluto
57.102
1.3 Credito al consumo
1.4 Carte di credito
1.5
Finanziamenti concessi in relazione
ai servizi di pagamento prestati
1.6 Altri finanziamenti
- di cui: da escussione di garanzie e
impegni
2. Titoli di debito
2.1 titoli strutturati
2.2 altri titoli di debito
3. Altre attività
0
0
146.282
TOTALE 990.547
27.718
L1 = livello 1
L2 = livello 2
L3 = livello 3
177
0
0
146.282 131.864
131.864
1.063.106 961.523
32.564
0
983.800
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
6.4 – “Crediti”: attività garantite:
TOTALE
31/12/2014
Crediti
verso
banche
VE
1. Attività in bonis garantite da:
VG
Crediti verso
enti finanziari
VE
VG
TOTALE
31/12/2013
Crediti verso
clientela
VE
VG
Crediti
verso
banche
VE
VG
Crediti verso
enti finanziari
VE
Crediti verso
clientela
VG
VE
VG
15.080 15.080 937.932 937.932
11.897 11.856 791.044 790.896
15.080 15.080 104.438 104.438
11.897 11.856 106.447 106.299
761.140 761.140
626.477 626.477
- Beni in leasing finanziario
- Crediti per factoring
- Ipoteche
- Pegni
- Garanzie personali
72.354
72.354
58.120
58.120
27.391
27.391
32.474
32.473
1.814
1.814
5.012
5.011
24.887
24.887
27.096
27.096
690
690
366
366
- Derivati su crediti
2. Attività deteriorate garantite da:
- Beni in leasing finanziario
- Crediti per factoring
- Ipoteche
- Pegni
- Garanzie personali
- Derivati su crediti
TOTALE
15.080 15.080 965.323 965.323
11.897 11.856 823.518 823.369
VE= valore di bilancio delle esposizioni
VG= fair value delle garanzie
La voce riporta il saldo contabile delle posizioni garantite di cui al punto 6 della tabella 6.3 – “Crediti verso la
clientela”.
Per la stima del “fair value” delle garanzie si è fatto riferimento al valore contrattuale delle stesse, sempre
superiore al capitale garantito.
178
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
Sezione 10 – Attività materiali – Voce 100
10.1 – Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo
Totale
Totale
31/12/2014 31/12/2013
ATTIVITA'/VALORI
1.
Attività di proprietà
24.445
26.523
6.102
5.732
13.176
13.591
512
715
d) strumentali
2.736
3.537
e) altre
1.918
2.948
24.445
26.523
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
2.
Attività acquisite in leasing finanziario
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
d) strumentali
e) altre
TOTALE
Si precisa che le voci d) “strumentali” non sono state rinominate in “impianti elettronici” come indicato nelle
istruzioni emanate da Banca d’Italia in data 22 dicembre 2014 al fine di mantenere la medesima classificazione
prevista nella tabella 10.1 della Parte C e fornire nel contempo maggior dettaglio informativo in quanto la Società
dovrebbe includere nella voce “impianti elettronici” solo beni di valore residuale rispetto al totale dei cespiti.
10.2 – Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al costo
Totale 31/12/2014
ATTIVITA'/VALORI
Totale 31/12/2013
Valore di Fair value 31/12/2014 Valore di Fair value 31/12/2013
bilancio
bilancio
L1
L2
L3
L1
L2
L3
1. Attività di proprietà
a) terreni
b) fabbricati
1.822
1.900
296
296
1.527
1.604
2. Attività acquisite in leasing finanziario
a) terreni
b) fabbricati
TOTALE
1.822
0
0
0
1.900
0
0
0
Le attività detenute a scopo di investimento sono costituite dai terreni e dal fabbricato utilizzati come sede
amministrativa della Capogruppo fino al 2007. Le suddette attività materiali sono locate all’Amministrazione
regionale, ai sensi del contratto stipulato in data 25.05.2009, che è stato prorogato anche per il corrente anno.
179
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
La società detiene anche altri beni a scopo di investimento, per un importo pari a circa 14 mila euro, costituiti dagli
arredi e dagli impianti tecnologici lasciati nella vecchia sede e locati anch’essi all’Azionista.
In assenza di valutazioni aggiornate a prezzi di mercato dell’immobile si è preferito non indicare il valore del Fair
Value.
10.5 – Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue:
Terreni
A. Esistenze iniziali
A.1
Fabbricati
5.732
B. Aumenti
B.1
Acquisti
B.2
Spese per migliorie capitalizzate
B.3
Riprese di valore
B.4
Variazioni positive di fair value imputate a:
Altri
TOTALE
16.584
2.134
22.726
5.742
52.918
-2.993
-1.419
-19.196
-2.786
-26.395
5.732
13.591
715
3.530
2.955
26.523
370
313
0
2.539
342
3.565
162
244
603
254
1.263
208
69
0
1.936
88
2.302
-1
-728
-203
-3.326
-1.386
-5.643
-1
-239
0
-70
-85
-394
-490
-202
-3.013
-1.260
-4.965
-243
-41
-284
Riduzioni di valore totali nette
A.2 Esistenze iniziali nette
Mobili Strumentali
a) patrimonio netto
b) conto economico
B.5
Differenze positive di cambio
B.6
Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento
B.7
Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1
Vendite
C.2
Ammortamenti
C.3
Rettifiche di valore da deterioramento imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.4
Variazioni negative di fair value imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.5
Differenze positive di cambio
C.6
Trasferimenti a:
a) attività materiali detenute a scopo di investimento
b) attività in via di dismissione
C.5
Altre variazioni
D. Rimanenze finali nette
6.102
13.176
512
2.740
1.915
24.445
-3.889
-1.711
-47.231
-9.126
-61.957
6.102
17.065
2.223
49.971 11.041
86.402
-
-
-
D.1 Riduzioni di valore totali nette
D.2 Rimanenze finali lorde
E. Valutazione al costo
180
-
-
-
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
10.6 – Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue:
TOTALE
Terreni
A. Esistenze iniziali
B.
C.
296
Fabbricati
1.604
Aumenti
1
B.1
Acquisti
1
B.2
Spese per migliorie capitalizzate
B.3
Variazioni positive di fair value imputate a:
B.4
Riprese di valore
B.5
Differenze di cambio positive
B.6
Trasferimenti da immobili ad uso funzionale
B.7
Altre variazioni
Diminuzioni
-78
C.1
Vendite
C.2
Ammortamenti
C.3
Variazioni negative di fair value
C.4
Rettifiche di valore da deterioramento
C.5
Differenze di cambio negative
C.6
Trasferimenti ad altri portafogli di attività:
-78
a) immobili ad uso funzionale
b) attività non correnti in via di dismissione
C.7
Altre variazioni
D. Rimanenze finali
E.
296
Valutazione al fair value
181
1.527
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
Sezione 11 – Attività immateriali – Voce 110
11.1 – Composizione della voce 110 “Attività immateriali”:
Totale
31/12/2014
Attività
Attività
valutate al valutate al
costo
fair value
VOCI/VALUTAZIONE
Totale
31/12/2013
Attività
Attività
valutate al
valutate al
costo
fair value
1. Avviamento
2. Altre attività immateriali
2.1
di proprietà
- generate internamente
- altre
2.2
0
0
2.506
2.730
acquisite in leasing finanziario
Totale 2
2.506
0
2.730
0
0
0
0
0
2.506
0
2.730
0
3. Attività riferibili al leasing finanziario
3.1
beni inoptati
3.2
beni ritirati a seguito di risoluzione
3.3
altri beni
Totale 3
4. Attività concesse in leasing operativo
Totale (1 + 2 + 3 + 4)
Totale
182
2.506
2.730
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
11.2 – Attività immateriali: variazioni annue
TOTALE
A. Esistenze iniziali
2.730
B. Aumenti
B.1
Acquisti
106
B.2
Riprese di valore
B.3
Variazioni positive di fair value:
a) patrimonio netto
b) conto economico
B.4
Altre variazioni
1
C. Diminuzioni
C.1
Vendite
C.2
Ammortamenti
C.3
Rettifiche di valore imputate a
-306
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.4
Variazioni negative di fair value:
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.5
Altre variazioni
-25
D. Rimanenze finali
2.506
Sezione 12 – Attività fiscali e passività fiscali – Voci 120 dell’Attivo e 70 del Passivo
12.1 – Composizione della voce 120 “Attività fiscali: correnti e anticipate”:
TOTALE
TOTALE
Attività fiscali
31/12/2014 31/12/2013
a) Attività fiscali correnti
4.622
5.732
b) Attività fiscali anticipate
5.922
5.152
- in contropartita del conto economico
5.737
5.152
- in contropartita del patrimonio netto
185
0
10.544
10.884
Totale attività
183
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
12.2 – Composizione della voce 70 “Passività fiscali: correnti e differite”:
PASSIVITA'
a) Passività fiscali correnti
TOTALE
TOTALE
31/12/2014 31/12/2013
4.734
5.971
11.964
12.003
- in contropartita del conto economico
11.557
11.579
- in contropartita del patrimonio netto
407
424
Totale passività
16.698
17.974
b) Passività fiscali anticipate
12.3 – Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)
TOTALE
TOTALE
31/12/2014 31/12/2013
1. Esistenze iniziali
5.062
4.559
2. Aumenti
1.243
911
1.001
911
2.1
Imposte anticipate rilevate nell'esercizio
a) realtive a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) riprese di valore
d) altre
2.2
Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3
Altri aumenti
3. Diminuzioni
3.1
0
242
0
-568
-408
-351
-179
-217
-225
Imposte anticipate annullate nell'esercizio
a) rigiri
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
c) dovute al mutamento di criteri contabili
d) altre
3.2
Riduzioni di aliquote fiscali
3.3
Altre diminuzioni
-3
a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla Legge n.214/2011
b) altre
4. Importo finale
5.737
184
5.062
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
12.3.1 – Variazione delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011 (in contropartita del conto economico):
1.
Esistenze iniziali
2.
3.
TOTALE
TOTALE
31/12/2014
31/12/2013
4.929
4.441
Aumenti
965
860
Diminuzioni
-471
-372
3.1
Rigiri
-471
-372
3.2
Trasformazione di crediti d'imposta
0
0
5.422
4.929
a) derivante da perdite di esercizio
b) derivante da perdite fiscali
3.3
4.
Altre diminuzioni
Importo finale
Il Decreto legge n. 225 del 2010, art. 2, commi da 55 a 56-bis, ha stabilito la convertibilità in crediti di imposta
delle imposte anticipate iscritte in bilancio a fronte di svalutazioni di crediti e di avviamenti, in particolare nel caso
in cui dal bilancio individuale risulti una perdita di esercizio. Tale convertibilità ha introdotto una modalità di
recupero aggiuntiva e integrativa, che risulta idonea ad assicurare il recupero di tali tipologie di imposte anticipate
in ogni situazione, indipendentemente dalla redditività futura dell’impresa. Tale convertibilità si configura pertanto,
in ogni caso, quale sufficiente presupposto per l’iscrizione ed il mantenimento in bilancio di tali tipologie di
imposte anticipate. La suddetta impostazione trova peraltro conferma nel documento congiunto Banca d’Italia,
Consob e ISVAP n. 5 del 15 maggio 2012 (emanato nell’ambito del Tavolo di coordinamento in materia di
applicazione degli IAS/IFRS), relativo al “Trattamento contabile delle imposte anticipate derivante dalla L.
214/2011”.
185
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
12.4 – Variazione delle imposte differite (in contropartita del conto economico):
TOTALE
TOTALE
31/12/2014 31/12/2013
1. Esistenze iniziali
2. Aumenti
2.1
11.580
11.820
1
32
Imposte differite rilevate nell'esercizio
a) relative a precedenti esercizi
21
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
7
2.2
Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3
Altri aumenti
3. Diminuzioni
3.1
1
3
-24
-272
-15
-168
-8
-91
Imposte differite annullate nell'esercizio
a) rigiri
c) dovute al mutamento di criteri contabili
d) altre
3.2
Riduzioni di aliquote fiscali
3.3
Altre diminuzioni
4. Importo finale
186
0
-2
-14
11.557
11.580
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
12.5 – Variazione delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto):
TOTALE
TOTALE
31/12/2014 31/12/2013
1. Esistenze iniziali
2. Aumenti
2.1
90
54
122
36
72
36
Imposte anticipate rilevate nell'esercizio
a) realtive a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
2.2
Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3
Altri aumenti
50
3. Diminuzioni
3.1
-27
0
Imposte anticipate annullate nell'esercizio
a) rigiri
-25
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
3.2
Riduzioni di aliquote fiscali
3.3
Altre diminuzioni
-2
4. Importo finale
185
90
12.6 – Variazione delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto):
TOTALE
TOTALE
31/12/2014 31/12/2013
1.
Esistenze iniziali
2.
Aumenti
2.1
424
415
-6
9
Imposte differite rilevate nell'esercizio
a) realtive a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
3.
2.2
Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3
Altri aumenti
-6
Diminuzioni
3.1
11
-2
-11
Imposte differite annullate nell'esercizio
a) rigiri
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
4.
3.2
Riduzioni di aliquote fiscali
3.3
Altre diminuzioni
Importo finale
-11
407
187
424
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
Sezione 14 – Altre attività – Voce 140
14.1 – Composizione della voce 140 “Altre attività”:
TOTALE
TOTALE
31/12/2014 31/12/2013
VOCI
1.
Crediti verso dipendenti
2
2
2.
Cauzioni
5
8
3.
Crediti verso l'erario
18
18
4.
Crediti verso altre Gestioni
7.245
6.788
5.
Partite in corso di liquidazione
18
27
6.
Crediti commerciali verso clienti
1.593
1.900
7.
Altre attività
1.135
1.520
8.
Risconti attivi
11.517
11.529
21.533
21.792
TOTALE
188
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
PASSIVO
Sezione 1 – Debiti – Voce 10
1.1 – Debiti
TOTALE
TOTALE
31/12/2014
31/12/2013
VOCI
verso
banche
1. Finanziamenti
verso enti
finanziari
verso
clientela
verso
banche
verso enti
finanziari
verso
clientela
120.839
119.930
20.721
112.772
96.077
44.124
120.839
119.930
20.721
112.772
96.077
44.124
47
5
895.182
28
0
880.909
TOTALE 120.886
119.935
915.903
112.800
96.077
925.033
Fair value -livello 3 120.886
207.695
920.786
112.800
121.348
942.970
Totale Fair value 120.886
207.695
920.786
112.800
121.348
942.970
1.1
pronti contro termine
1.2
altri finanziamenti
2. Altri debiti
Fair value -livello 1
Fair value -livello 2
L’aumento dei finanziamenti verso il sistema bancario si riferisce esclusivamente alla società controllata Aosta
Factor S.p.A. ed è collegato a un maggior impiego verso la clientela.
Sezione 7 – Passività fiscali – Voce 70
Vedere la sezione 12 dell’Attivo
Sezione 9 – Altre passività – Voce 90
9.1 – Composizione della voce 90 “Altre passività”:
TOTALE
TOTALE
31/12/2014 31/12/2013
VOCI
1. Debiti verso enti previdenziali
690
724
51
53
0
32
4. Debiti verso Gestione Ordinaria
7.246
6.789
5. Debiti verso fornitori
2.278
3.587
372
1.446
9.607
6.587
8. Partite in corso di liquidazione
132
1.194
9. Risconti passivi
758
531
21.132
20.943
2. Debiti verso erario
3. Debiti verso altre Gestioni
6. Debiti verso dipendenti
7. Altri debiti
Totale
189
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
Sezione 10 – Trattamento di fine rapporto del personale – Voce 100
10.1 – “Trattamento di fine rapporto del personale”: variazioni annue
TOTALE
TOTALE
31/12/2014 31/12/2013
A. Esistenze iniziali
3.265
2.957
458
484
59
94
399
390
-8
-176
B. Aumenti
B.1
Accantonamento dell'esercizio
B.2
Altre variazioni in aumento
C. Diminuzioni
C.1
Liquidazioni effettuate
-6
-176
C.2
Altre variazioni in diminuzione
-2
0
3.714
3.265
D. Esistenze finali
Le altre variazioni in aumento/diminuzione sono dovute all’incidenza del calcolo attuariale in osservanza ai criteri
dettati dal principio IAS 19R.
Sezione 11 – Fondi per rischi e oneri – Voce 110
11.1 – Composizione della voce 110 “Fondi per rischi e oneri”:
TOTALE
TOTALE
31/12/2014 31/12/2013
TIPOLOGIA
1. Fondi di quiescenza aziendali
0
0
2. Altri fondi per rischi ed oneri
395
487
0
0
81
157
314
330
0
0
395
487
2.1
rischi su crediti
2.2
controversie legali
2.3
oneri per il personale
2.4
altro
TOTALE
L’importo comprende, anche l’accantonamento effettuato per il premio incentivante al personale dirigente che, di
norma, viene corrisposto nell’estate successiva all’anno di competenza.
190
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
11.2 – Variazioni nell’esercizio della voce 110 “Fondi per rischi e oneri”:
Variazioni / Tipologie
TOTALE
TOTALE
31/12/2014 31/12/2013
A. Esistenze iniziali
487
376
B.
Aumenti
109
216
B.1
Accantonamento dell'esercizio
109
140
B.2
Altre variazioni in aumento
0
76
Diminuzioni
-202
-105
C.1
Utilizzi o rigiri
-126
-105
C.2
Altre variazioni in diminuzione
-76
0
395
487
C.
D. Esistenze finali
Sezione 12 – Patrimonio – Voci 120, 130, 140, 150, 160 e 170
12.1 – Composizione della voce 120 “Capitale”:
Importo
31/12/2014
Tipologie
1. Capitale
1.1 Azioni ordinarie
112.000
1.2 Altre azioni
TOTALE
112.000
12.5 – Altre informazioni
Riserve – Voce 160
Importo
31/12/2014
Tipologie
Riserva legale
8.108
Riserva statutaria
24.362
Altre riserve
85.901
TOTALE
191
118.371
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
Riserve da valutazione – Voce 170
Importo
31/12/2014
Tipologie
Leggi speciali di rivalutazione
1.225
Utili/perdite attuariali relative a piani previdenziali a benefici definiti
-605
TOTALE
620
Sezione 13 – Patrimonio di pertinenza di terzi – Voce 190
13.1 – Composizione della voce 190 “Patrimonio di pertinenza di terzi”:
TOTALE
TOTALE
31/12/2014 31/12/2013
VOCI/VALORI
1. Capitale
6.944
6.944
5. Riserve
5.344
4.828
-117
-57
415
605
12.587
12.320
6. Riserve da valutazione
7. Utile (Perdita) dell'esercizio
TOTALE
Prospetto di raccordo tra il Patrimonio netto e l’utile della Capogruppo ed il Patrimonio netto e l’utile
consolidati di pertinenza del Gruppo
Bilancio di Finaosta S.p.A. individuale
Contabilizzazione del patrimonio e dei risultati conseguiti dalle controllate in sostituzione
dei valori eliminati e rettifiche diverse di consolidamento
Elisioni dei valori delle partecipazioni consolidate a Bilancio Finaosta e al netto delle
rettifiche di consolidamento effettuate
Bilancio Consolidato di Gruppo
-
Patrimonio Netto
di cui Utile
al 31/12/2014
d'esercizio
222.533
4.913
33.117
1.717
18.029
237.621
6.630
di pertinenza dei Terzi
12.587
415
Totale Gruppo e Terzi
250.208
7.044
192
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
Sezione 1 – Interessi – Voci 10 e 20
1.1 – Composizione della voce 10 “Interessi attivi e proventi assimilati”:
Titoli di
debito
Voci / Forme tecniche
1.
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2.
Attività finanziarie valutate al fair value
3.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
4.
Attività finanziarie detenute fino alla scadenza
5.
Crediti
TOTALE
TOTALE
Altre
operazioni 31/12/2014 31/12/2013
Finanziamenti
460
460
0
1
1
1
5.1 Crediti verso banche
1.832
2.335
4.167
5.926
5.2 Crediti verso enti finanziari
1.436
0
1.436
1.467
77
18.471
16.164
34.714
31.841
18.499
40.778
39.235
TOTALE
TOTALE
5.3 Crediti verso clientela
6.
Altre attività
X
X
7.
Derivati di copertura
X
X
539
21.740
TOTALE
1.3 – Composizione della voce 20 “Interessi passivi e oneri assimilati”:
Voci / Forme tecniche
Finanziamenti
Titoli
Altro
31/12/2014 31/12/2013
1.
Debiti verso banche
1.247
X
2.
Debiti verso enti finanziari
4.445
X
3.
Debiti verso clientela
2.452
X
4.
Titoli in circolazione
X
23
5.
Passività finanziarie di negoziazione
6.
Passività finanziarie valutate al fair value
7.
Altre passività
X
X
8.
Derivati di copertura
X
X
8.145
23
TOTALE
193
0
1.247
1.548
4.445
3.109
16.202
14.589
23
100
0
0
0
13.749
21.917
19.346
13.750
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
Sezione 2 – Commissioni – Voci 30 e 40
2.1 – Composizione della voce 30 “Commissioni attive”:
TOTALE
TOTALE
DETTAGLIO
31/12/2014 31/12/2013
1.
Operazioni di leasing finanziario
2.
Operazioni di factoring
3.
Credito al consumo
4.
Attività di merchant banking
5.
Garanzie rilasciate
6.
Servizi di:
- gestione fondi per conto terzi
3.638
2.748
3.993
3.714
134
225
7.765
6.687
- intermediazione in cambi
- distribuzione prodotti
- altri
7.
Servizi di incasso e pagamento
8.
Servicing in operazioni di cartolarizzazione
9.
Altre commissioni
TOTALE
2.2 – Composizione della voce 40 “Commissioni passive”:
TOTALE
TOTALE
Dettaglio/settori
31/12/2014 31/12/2013
1.
Garanzie ricevute
2.
Distribuzione di servizi da terzi
3.
Servizi di incasso e pagamento
4.
Altre commissioni
TOTALE
194
174
135
174
135
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
Sezione 8 – Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento – Voce 100
8.1 – Rettifiche / riprese di valore nette per deterioramento di crediti:
Rettifiche di valore
Voci / Rettifiche
specifiche
1.
Riprese di valore
di
portafoglio
specifiche
TOTALE
di
portafoglio
TOTALE
31/12/2014 31/12/2013
Crediti verso banche
- per leasing
- per factoring
- altri crediti
2.
Crediti verso enti finanziari
Crediti deteriorati acquistati
- per leasing
- per factoring
- altri crediti
Altri crediti
- per leasing
- per factoring
-22
0
-22
-30
- altri crediti
3.
Crediti verso la clientela
Crediti deteriorati acquistati
- per leasing
- per factoring
- per credito al consumo
- altri crediti
Altri crediti
- per leasing
- per factoring
-2.738
0
573
60
-2.105
-1.696
-4.636
-84
2.648
328
-1.744
-2.935
-7.374
-106
3.221
388
-3.871
-4.661
- per credito al consumo
- altri crediti
TOTALE
195
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
8.2 – Rettifiche / riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita:
Rettifiche di
valore
Voci / Rettifiche
1.
Titoli di debito
2.
Titoli di capitale e quote di OICR
3.
Finanziamenti
Riprese di
valore
TOTALE
31/12/2014
-2
Totale
-2
0
TOTALE
31/12/2013
-2
-322
-2
-322
Sezione 9 – Spese amministrative – Voce 110
9.1 – Composizione della voce 110.a “Spese per il personale”:
TOTALE
TOTALE
31/12/2014 31/12/2013
Voci / Settori
1. Personale dipendente
a) salari e stipendi
10.049
10.166
3.001
2.997
277
278
229
229
69
100
282
288
346
424
2. Altro personale in attività
44
48
3. Amministratori e sindaci
480
541
14.778
15.071
b) oneri sociali
c)
indennità di fine rapporto
d) spese previdenziali
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale
f)
accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
g)
versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
h) altre spese
4. Personale collocato a riposo
5. Recuperi di spesa per dipendenti distaccati presso altre aziende
6. Rimborsi di spesa per dipendenti distaccati presso la società
TOTALE
196
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
9.2 – Numero medio dei dipendenti ripartiti per categoria:
TOTALE
TOTALE
MEDIA
31/12/2014 31/12/2013
Tipologia dipendenti
Personale dipendente:
a)
Dirigenti
12
12
12,0
b)
Quadri direttivi
39
40
39,5
c)
Restante personale dipendente
192
192
192,0
244
243,5
Altro personale
Restante personale
0
TOTALE
243
9.3 – Composizione della voce 110.b “Altre spese amministrative”:
TOTALE
TOTALE
31/12/2014 31/12/2013
Tipologia spesa
1. Consulenze professionali
334
291
2. Noleggio e manutenzione apparecchiature
491
376
3. Noleggio e manutenzione Edp
42
19
4. Noleggio e spese di gestione autoveicoli
28
28
181
280
2
0
7. Spese per premi di assicurazione
409
388
8. Imposte indirette e tasse
778
849
9. Affitti passivi
260
265
1.182
1.173
154
148
24
23
13. Altri oneri amministrativi
6.633
7.402
14. Materiale di consumo
1.162
1.280
11.680
12.524
5. Spese manutenzione beni materiali
6. Spese di spedizione documenti
10. Oneri per utenze e gestione immobili
11. Spese telefoniche
12. Spese postali
TOTALE
197
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
Sezione 10 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 120
10.1 – Composizione della voce 120 “Rettifiche / riprese di valore nette su attività materiali”:
Ammortamento
Rettifiche di
valore per
deterioramento
Riprese di
valore
Risultato netto
(a)
(b)
(c)
(a+b-c)
Voci / Rettifiche e riprese di valore
1. Attività ad uso funzionale
1.1
4.965
4.965
4.965
4.965
b) fabbricati
490
490
c) mobili
202
202
d) strumentali
3.013
3.013
e) altri
1.260
1.260
77
77
di proprietà
a) terreni
1.2
acquisite in leasing finanziario
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
d) strumentali
e) altri
2. Attività detenute a scopo di investimento
TOTALE
5.043
198
0
0
5.043
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
Sezione 11 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 130
11.1 – Composizione della voce 130 “Rettifiche / riprese di valore nette su attività immateriali”:
Voci / Rettifiche e riprese di valore
Ammortamento
(a)
Rettifiche di
valore per
deterioramento
(b)
Riprese di
valore
Risultato netto
(c)
(a+b-c)
1.
Avviamento
2.
Altre attività immateriali
306
306
2.1
di proprietà
306
306
2.2
acquisite in leasing finanziario
3.
Attività riferibili al leasing finanziario
4.
Attività concesse in leasing operativo
TOTALE
306
0
0
Sezione 13 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 150
13.1 – Composizione della voce 150 “Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri”:
TOTALE
31/12/2014
Tipologia di spesa
TOTALE
31/12/2013
1. Altri fondi per rischi e oneri
1.1 Controversie legali
1.2 Oneri per il personale
0
0
71
140
71
140
1.3 Altri
TOTALE
199
306
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
Sezione 14 – Altri proventi e oneri di gestione – Voce 160
14.1 – Composizione della voce 160 “Altri proventi e oneri di gestione”:
TOTALE
TOTALE
31/12/2014 31/12/2013
ALTRI PROVENTI DI GESTIONE
1. Rimborso oneri costruzione Funivia La Palud - Punta Helbronner
40.537
19.064
7.600
8.000
508
416
260
371
34
47
6. Rimborso spese ufficio di Parigi
303
297
7. Rimborso oneri gestione COUP
3.863
4.198
417
463
2.650
5.354
27
74
8.304
9.216
12. Rimborsi spese
169
168
13. Compensi nostri rappresentanti
170
150
14. Incrementi di immobilizzazioni
175
93
11.156
12.720
16. Sopravvenienze attive
392
93
17. Oneri costruzione NUV
9.661
11.656
86.226
72.380
2. Rimborso oneri accordo Heineken
3. Rimborso oneri COA
Rimborso altri oneri sostenuti per conto dell'Amministrazione
4.
regionale
5. Rimborso spese ufficio di Bruxelles
8. Rimborso oneri gestione NUV
9. Rimborso contributi a fondo perso
10. Rimborso IRAP
11. Ricavi delle società commerciali
15. Altri proventi
TOTALE
200
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
TOTALE
TOTALE
31/12/2014 31/12/2013
ALTRI ONERI DI GESTIONE
1.
Oneri costruzione Funivia La Palud - Punta Helbronner
-40.537
-19.064
2.
Oneri accordo Heineken
-7.600
-8.000
3.
Oneri COA
-117
-162
4.
Altri oneri sostenuti per conto dell'Amministrazione regionale
-131
-227
5.
Spese ufficio di Bruxelles
-62
-69
6.
Spese ufficio di Parigi
-280
-279
7.
Oneri gestione COUP
-3.863
-4.198
8.
Oneri gestione NUV
-10.078
-463
9.
Contributi a fondo perso
-2.650
-5.354
-27
-74
-1.153
-1.110
-164
-160
-48
-104
-1
-11.656
TOTALE
-66.710
-50.920
Totale altri proventi e oneri di gestione
19.517
21.460
10. IRAP di competenza fondi
11. Oneri fiscali L.R.
12. Altri oneri
13. Sopravvenienze passive
14. Rimborso oneri costruzione NUV
Le voci 1, 2, 6, 7 e 8 si riferiscono alla controllante e rappresentano i costi sostenuti su mandato regionale
interamente rimborsati dalla Gestione speciale.
Le sopravvenienze attive si riferiescono principalmente alla capogruppo e riguardano rimborsi di imposte degli anni
2011 e 2012 per 165 mila euro, interessi pregressi su posizioni in sofferenza riportate in bonis per 70 mila euro e il
parziale recupero di un credito verso un fallimento, a suo tempo stralciato, per 60 mila euro.
Sezione 16 – Utili (Perdite) da cessione di investimenti – Voce 180
16.1 – Composizione della voce 180 “Utili (Perdite) da cessione di investimenti”:
TOTALE
TOTALE
31/12/2014 31/12/2013
VOCI
1.
Immobili
26
10
1.1 Utili da cessione
26
10
Altre attività
0
2
2.1 Utili da cessione
0
3
2.2 Perdite da cessione
0
-1
26
12
1.2 Perdite da cessione
2.
RISULTATO NETTO
201
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
Sezione 17 – Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente – Voce 190
17.1 – Composizione della voce 190 “Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente”:
TOTALE
TOTALE
31/12/2014 31/12/2013
1.
Imposte correnti
2.
Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi
3.
Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio
4.096
5.018
-269
-22
0
0
0
0
3 bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti
d'imposta di cui alla legge n. 214/2011
4.
Variazione delle imposte anticipate
-484
-509
5.
Variazione delle imposte differite
-144
-223
3.199
4.264
Imposte di competenza dell'esercizio
17.2 – Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio:
IRAP
IRAP
IRAP
Finaosta Spa
Aosta Factor Spa
Pila Spa
imponibile imposta aliquota imponibile imposta aliquota imponibile imposta aliquota
Imposta sull'utile lordo di esercizio
Differenze temporanee tassabili in
esercizi successivi
Differenze temporanee deducibili in
esercizi successivi
Differenze positive che non si
riverseranno negli esercizi successivi
Differenze negative che non si
riverseranno negli esercizi successivi
Imposte sul reddito d'esercizio ed
aliquota fiscale effettiva
589
3,73%
3.355
156
4,65%
5.805
190
3,28%
0
0,00%
-752
-35
-1,04%
0
0
0,00%
0
0
0,00%
2.128
99
2,95%
0
0
0,00%
1.014
38
0,24%
1.076
50
1,49%
-1.311
-43
-0,74%
-3.012
-112
-0,71%
229
8
0,13%
514
3,26%
155
2,67%
15.781
270
8,05%
Come evidenziato nella tabella di cui sopra le società del Gruppo hanno applicato per l’anno 2014 per il calcolo
dell’IRAP diverse percentuali: la capogruppo l’aliquota agevolata del 3,73 %, Aosta Factor l’aliquota del 4,65 % in
quanto la Legge regionale non ha previsto agevolazioni per l’esercizio in corso e Pila Spa ha applicato la percentuale
agevolata del settore di riferimento del 3,28%.
202
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
IRES
IRES
Finaosta Spa
Aosta Factor Spa
imponibile
Imposta sull'utile lordo di esercizio
imposta
7.237
Differenze temporanee tassabili in esercizi
successivi
Differenze temporanee deducibili in esercizi
successivi
Rigiro differenze temporanee deducibili
esercizi precedenti
Differenze positive che non si riverseranno
negli esercizi successivi
Differenze negative che non si riverseranno
negli esercizi successivi
Imposte sul reddito d'esercizio ed aliquota
fiscale effettiva
1.990
aliquota
imponibile
27,50%
imposta
aliquota
3.362
925
27,50%
-1.084
-390
-11,61%
2.128
585
17,41%
1.398
384
5,31%
-745
-205
-2,83%
385
106
1,46%
129
46
1,38%
-797
-219
-3,03%
-182
-65
-1,95%
2.056
28,42%
1.100
32,70%
Sezione 19 – Conto economico: altre informazioni
19.1 – Composizione analitica degli interessi attivi e delle commissioni attive
Interessi attivi
VOCI/CONTROPARTE
Banche
Commissioni attive
TOTALE
TOTALE
Enti
Enti
Clientela Banche
Clientela 31/12/2014 31/12/2013
finanziari
finanziari
1. Leasing finanziario
- beni immobili
- beni mobili
- beni strumentali
- beni immateriali
2. Factoring
0
- su crediti correnti
475
5.609
475
4.992
- su crediti futuri
0
217
3.517
9.818
8.409
217
3.383
9.068
7.419
126
39
164
401
491
95
586
589
3.517
9.818
8.409
- su crediti acquistati a titoli definitivo
- su crediti acquistati al di sotto
del valore originario
- per altri finanziamenti
3. Credito al consumo
- prestiti personali
- prestiti finalizzati
- cessione del quinto
4. Garanzie e impegni
- di natura commerciale
- di natura finanziaria
TOTALE
0
475
5.608
203
0
217
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
Sezione 22 – Utile (perdita) d’esercizio di pertinenza di terzi – Voce 210
22.1 – Composizione della voce 210 “Utile (Perdita) d’esercizio di pertinenza di terzi”:
Denominazione imprese
Importo
1. Aosta Factor S.p.A.
465
2. Pila S.p.A.
-50
TOTALE
204
415
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
PARTE D – ALTRE INFORMAZIONI
Sezione 1 – Riferimenti specifici sull’operatività svolta
B. FACTORING E CESSIONE DI CREDITI
B.1 – Valore lordo e valore di bilancio
B.1.1 Operazioni di factoring
TOTALE 31/12/2014
VOCE/VALORI
Valore
lordo
Rettifiche
di valore
TOTALE 31/12/2013
Valore
netto
Valore
lordo
Rettifiche
di valore
Valore
netto
1. Attività in bonis
179.757
1.196
178.561 161.499
1.234 160.265
- esposizioni verso cedenti (pro-solvendo):
122.595
1.102
121.493 122.684
1.157 121.528
1.658
5
- cessioni di crediti futuri
- altre
1.653
3.647
3.629
120.937
1.096
- esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto)
57.162
95
57.067
38.814
77
38.737
2. Attività deteriorate
13.952
11.247
2.705
14.843
9.117
5.726
2.1 Sofferenze
119.841 119.037
18
1.139 117.899
13.218
10.890
2.328
9.081
8.299
782
13.218
10.890
2.328
9.081
8.299
782
- cessioni di crediti futuri
4.312
3.741
571
4.312
3.832
479
- altre
8.906
7.149
1.758
4.769
4.467
302
734
358
377
5.762
818
4.944
234
179
56
5.676
815
4.862
234
179
56
5.676
815
4.862
500
179
321
86
3
83
500
179
321
86
3
83
193.709
12.443
- esposizioni verso cedenti (pro-solvendo):
- esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto):
- acquisti al di sotto del valore nominale
- altre
2.2 Incagli
- esposizioni verso cedenti (pro-solvendo):
- cessioni di crediti futuri
- altre
- esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto):
- acquisti al di sotto del valore nominale
- altre
2.3 Esposizioni ristrutturate
- esposizioni verso cedenti (pro-solvendo):
- cessioni di crediti futuri
- altre
- esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto):
- acquisti al di sotto del valore nominale
- altre
2.4 Esposizioni scadute
- esposizioni verso cedenti (pro-solvendo):
- cessioni di crediti futuri
- altre
- esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto):
- acquisti al di sotto del valore nominale
- altre
TOTALE
205
181.266 176.341
10.350 165.991
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
B.2 – Ripartizione per vita residua
B.2.1 – Operazioni di factoring pro-solvendo: anticipi e “monte crediti”:
Anticipi
Montecrediti
Fasce temporali
31/12/2014 31/12/2013 31/12/2014 31/12/2013
- a vista
859
3.542
780
3.002
104.970
98.003
129.741
127.656
- oltre 3 mesi fino a 6 mesi
1.890
3.987
7.882
5.363
- da 6 mesi a 1 anno
3.374
6.785
1.928
1.694
985
1.133
0
0
11.800
13.723
34.446
25.946
123.878
127.171
174.777
163.661
- fino a 3 mesi
- oltre 1 anno
- durata indeterminata
TOTALE
B.2.2 – Operazioni di factoring pro-soluto: esposizioni
Es posizioni
Fas ce tem porali
31/12/2014 31/12/2013
- a vista
1.515
3.043
50.629
27.694
- oltre 3 mesi fino a 6 mesi
141
294
- da 6 mesi a 1 anno
321
6.874
0
0
4.782
915
57.389
38.820
- fino a 3 mesi
- oltre 1 anno
- durata indeterminata
TOTALE
206
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
B.3 – Dinamica delle rettifiche di valore
B.3.1 Operazioni di factoring
Altre variazioni
positive
Cancellazioni
Utili da cessione
Trasferimenti ad
altro status
Variazioni in diminuzione
Riprese di valore
Altre variazioni
positive
Trasferimenti da
altro status
Rettifiche
di valore
iniziali
VOCE
Perdite da cessione
Rettifiche di valore
Variazioni in aumento
Rettifiche
di valore
finali
Specifiche su attività deteriorate
-9.117
-2.737
-518
573
518
33
-11.247
Esposizioni verso cedenti
-9.117
-2.737
-518
573
518
33
-11.247
-8.299
-2.526
-518
421
33
-10.890
-818
-211
153
-1.234
-23
60
-1.196
-1.234
-23
60
-1.196
-10.350
-2.760
- Sofferenze
- Incagli
518
-358
- Esposizioni ristrutturate
- Esposizioni scadute
Esposizioni verso debitori ceduti
- Sofferenze
- Incagli
- Esposizioni ristrutturate
- Esposizioni scadute
Di portafoglio su altre attività
- Esposizioni verso cedenti
- Esposizioni verso debitori ceduti
TOTALE
-518
634
518
33
B.4 – Altre informazioni
B.4.1 – Turnover dei crediti oggetto di operazioni di factoring
TOTALE
31/12/2014
VOCI
1. Operazioni pro soluto
TOTALE
31/12/2013
167.133
132.323
652.401
619.650
819.535
751.973
- di cui: acquisti al di sotto del valore nominale
2. Operazioni pro solvendo
TOTALE
207
-12.443
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
B.4.3 – Valore nominale dei contratti di acquisizione di crediti futuri
TOTALE
TOTALE
31/12/2014 31/12/2013
VOCE
Flusso dei contratti di acquisto di crediti futuri nell'esercizio
17.205
63.011
Ammontare dei crediti in essere alla data di chiusura dell'esercizio
29.904
44.596
D. GARANZIE RILASCIATE E IMPEGNI
D.1 – Valore delle garanzie rilasciate e degli impegni
IMPORTO
31/12/2014
OPERAZIONI
IMPORTO
31/12/2013
1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria a prima richiesta
a) Banche
b) Enti finanziari
c) Clientela
2) Altre garanzie rilasciate di natura finanziaria
7.886
8.479
7.886
8.479
28.777
74.204
a) Banche
b) Enti finanziari
c) Clientela
3) Garanzie rilasciate di natura commerciale
a) Banche
b) Enti finanziari
c) Clientela
4) Impegni irrevocabili a erogare fondi
a) Banche
7.175
i) a utilizzo certo
7.175
ii) a utilizzo incerto
b) Enti finanziari
3.551
i) a utilizzo certo
3.551
ii) a utilizzo incerto
c) Clientela
i) a utilizzo certo
ii) a utilizzo incerto
28.777
63.478
0
62.063
28.777
1.415
36.662
82.683
5) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione
6) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi
7) Altri impegni irrevocabili
a) a rilasciare garanzie
b) altri
TOTALE
208
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
D.3 – Valore delle garanzie rilasciate: rango di rischio assunto e qualità
Altre garanzie deteriorate
Rettifiche di
valore
complessive
Altre
Valore lordo
Rettifiche di
valore
complessive
Valore lordo
Contro
garantite
Altre
Valore lordo
Rettifiche di
valore
complessive
Contro
garantite
Valore lordo
Rettifiche di
valore
complessive
Altre
Valore lordo
Rettifiche di
valore
complessive
Valore lordo
Tipologia di rischio assunto
Contro
garantite
Garanzie rilasciate
deteriorate: sofferenze
Rettifiche di
valore
complessive
Garanzie rilasciate non
deteriorate
Garanzie rilasciate con assunzione di
rischio di prima perdita
- garanzie finanziarie a prima richiesta
- altre garanzie finanziarie
- garanzie di natura commerciale
Garanzie rilasciate con assunzione di
rschio di tipo mezzanine
- garanzie finanziarie a prima richiesta
- altre garanzie finanziarie
- garanzie di natura commerciale
Garanzie rilasciate pro quota
- garanzie finanziarie a prima richiesta
- altre garanzie finanziarie
11.656
3.770
11.656
3.770
- garanzie di natura commerciale
TOTALE
D.8 – Valore delle garanzie rilasciate deteriorate: altre
Ammontare delle variazioni
Garanzie di natura
finanziaria a prima
richiesta
Altre garanzie di natura
finanziaria
Controgarantite Altre Controgarantite
A)Valore lordo iniziale
Altre
12.249
B) Variazioni in aumento
-
(b1) trasferimenti da garanzie in bonis
-
(b2) trasferimenti da altre garanzie in sofferenza
-
(b3) altre variazioni in aumento
C) Variazioni in diminuzione
-
(c1) uscite verso garanzie in bonis
-
(c2) uscite verso garanzie in sofferenza
-
(c3) escussioni
-
(c4) altre variazioni in diminuzione
594
D) Valore lordo finale
0
209
11.656
Garanzie di natura
commerciale
Controgarantite Altre
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
E. MERCHANT BANKING
E.1 – Tabella riepilogativa delle partecipazioni di merchant banking
Valore di bilancio
Totale Riprese di
valore Rivalutazioni
Valore originario
Totale Rettifiche di
valore / Svalutazioni
Totale 31/12/2013
Valore di bilancio
Totale Riprese di
valore Rivalutazioni
Valore originario
Attività finanziarie disponibili per la vendita
1.
Totale Rettifiche di
valore / Svalutazioni
Totale 31/12/2014
Partecipazioni
a)
controllate
- banche ed enti finanziari
- altri soggetti
b)
controllate congiuntamente
- banche ed enti finanziari
- altri soggetti
c)
sottoposte a influenza notevole
- banche ed enti finanziari
- altri soggetti
2.
Altre interessenze (Att. Fin. disp. per la vendita)
- banche ed enti finanziari
- altri soggetti
TOTALE
6
3
3
6
3
3
6
3
3
6
3
3
E.3 – Variazioni annue delle partecipazioni di merchant banking:
A. Esistenze iniziali
B.
C.
3
Aumenti
B1.
Acquisti
B2.
Riprese di valore
B3.
Altre variazioni
0
Diminuzioni
C1.
Vendite
C2.
Rettifiche di valore
C3.
Altre variazioni
D. Rimanenze finali
0
3
E.4 – Attività e passività finanziarie verso società partecipate per merchant banking
Il gruppo non ha partecipazioni per merchant banking in società controllate, controllate congiuntamente o
sottoposte a influenza notevole.
210
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
H. OPERATIVITA’ CON FONDI DI TERZI
H.1 – Natura dei fondi e forme di impiego
TOTALE 31/12/2014
TOTALE 31/12/2013
Fondi pubblici
Fondi pubblici
Voci/Fondi
di cui: a rischio
proprio
1.
di cui: a rischio
proprio
Attività in bonis
- leasing finanziario
13.521
13.529
- factoring
- altri finanziamenti
735.818
669.026
702.609
640.803
di cui: per escussione di garanzie e impegni
- partecipazioni
654.067
651.022
di cui: per merchant banking
- garanzie e impegni
2.
25.735
25.735
63.154
52.065
13.485
8.289
13.687
8.495
22.269
21.864
24.090
23.813
1.269
1.269
1.496
1.496
2.193
2.110
1.337
1.250
41
41
1.468.398
728.335
1.470.924
727.923
Attività deteriorate
2.1 Sofferenze
- leasing finanziario
- factoring
- altri finanziamenti
di cui: per escussione di garanzie e impegni
- garanzie e impegni
2.2 Incagli
- leasing finanziario
- factoring
- altri finanziamenti
di cui: per escussione di garanzie e impegni
- garanzie e impegni
2.3 Esposizioni ristrutturate
- leasing finanziario
- factoring
- altri finanziamenti
di cui: per escussione di garanzie e impegni
- garanzie e impegni
2.4 Esposizioni scadute
- leasing finanziario
- factoring
- altri finanziamenti
di cui: per escussione di garanzie e impegni
- garanzie e impegni
TOTALE
211
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
H.2 – Valori lordi e netti delle attività a rischio proprio
Fondi pubblici
VOCE
Valore lordo
1.
Rettifiche
di valore
Valore netto
Attività in bonis
- leasing finanziario
- factoring
- altri finanziamenti
669.026
1.241
667.785
25.735
0
25.735
8.289
5.074
3.215
21.864
4.930
16.935
1.269
0
1.269
2.110
144
1.966
41
0
41
728.335
11.389
716.946
di cui: per escussione di garanzie e impegni
- garanzie e impegni
- partecipazioni
di cui: per merchant banking
2.
Attività deteriorate
2.1 Sofferenze
- leasing finanziario
- factoring
- altri finanziamenti
di cui: per escussione di garanzie e impegni
- garanzie e impegni
2.2 Incagli
- leasing finanziario
- factoring
- altri finanziamenti
di cui: per escussione di garanzie e impegni
- garanzie e impegni
2.3 Esposizioni ristrutturate
- leasing finanziario
- factoring
- altri finanziamenti
di cui: per escussione di garanzie e impegni
- garanzie e impegni
2.4 Esposizioni scadute
- leasing finanziario
- factoring
- altri finanziamenti
di cui: per escussione di garanzie e impegni
- garanzie e impegni
TOTALE
212
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
H.3 – Altre informazioni
H.3.1 – Attività a valere su fondi di terzi
Al fine di dare un’informazione integrativa, nel presente punto vengono forniti i valori più significativi delle
operazioni effettuate su mandato regionale da parte della Capogruppo il cui rischio ricade esclusivamente
sull’Amministrazione regionale e che pertanto non sono stati inclusi nel perimetro di redazione del bilancio.
H.3.1.1 – Attività finanziarie disponibili per la vendita
Nella tabella seguente sono esposte le società nelle quali la controllante Finaosta S.p.A. detiene una partecipazione
di minoranza per conto dell’Amministrazione regionale in Gestione Speciale.
D e no m ina zio ne im pre s e
Servizi P revidenziali VDA S.p.A .
Q uo t a di
V a lo re di
pa rt e c ipa
bila nc io
zio ne %
D is po nib
ilit à v o t i
%
S e de
52
50%
50% A o sta
10.484
49%
49% P o llein
8
39,56%
39,56% Nus
2.475
27,42%
27,42% Gressan
0
27,35%
27,35% Verres
ISECO S.p.A .
21
20%
Funivie M o nte B ianco S.p.A .
39
2
SIM A S.p.A .
S.I.T. Saint B arthelemy S.r.l.
P ila S.p.A .
Verres S.p.A . in liquidazio ne
D.T.Valgrisenche s.r.l.
T O T A LE
T o t a le
a t t iv o
Im po rt o
R is ult a t o
T o t a le
de l
de ll'ult im o
ric a v i P a t rim o nio
e s e rc izio
ne t t o
Q uo t a zi
o ne
( S i/ N o )
795
599
141
5
No
34.066
3.106
22.568
-388
No
40
63
20
-24
No
45.239
9.084
16.712
565
No
4.210
152
765
4
No
20% Saint M arcel
4.300
4.737
860
168
No
15,18%
15,18% Co urmayeur
14.103
2.134
1.406
0
No
3,56%
3,56% Valgrisenche
84
223
63
1
No
13 .0 8 0
I dati di bilancio sopra riportati si riferiscono all’ultimo esercizio chiuso disponibile.
Per informazioni sull’andamento delle società partecipate si rimanda alla relazione sulla gestione individuale.
213
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
H.3.1.2 – Partecipazioni
Nella tabella seguente sono esposte le società nelle quali la controllante Finaosta S.p.A. detiene una partecipazione
di controllo per conto dell’Amministrazione regionale in Gestione Speciale.
D e no m ina zio ne im pre s e
V a lo re Q uo t a di
D is po nibili
di
pa rt e c ip
tà vo ti %
bila nc io a zio ne %
S e de
C.V.A . S.p.A .*
417.481
100%
100% Chatillo n
Struttura Valle d'A o sta S.r.l.
78.206
100%
Co mpl. Ospedaliero U.P arini S.r.l.
907
Nuo va Università Valdo stana S.r.l.
T o t a le
a t t iv o
T o t a le
ric a v i
Im po rt o
R is ult a t o
de l
de ll' ult im o
P a t rim o ni
e s e rc izio
o ne t t o
1.439.417
206.400
904.884
56.807
100% A o sta
109.295
4.501
78.206
-1.694
100%
100% A o sta
1.795
2.240
907
0
893
100%
100% A o sta
3.593
7.667
893
0
A uto po rto Valle d'A o sta S.p.A .
36.640
98%
42.631
2.575
37.892
-126
CM B F S.p.A .
22.654
92,47%
92,47% Co urmayeur
57.937
11.160
31.621
6
1.421
91,77%
91,77% P o llein
14.773
1.114
1.770
5
47.832
85,65%
85,65% Valto urnenche
87.405
20.618
60.043
667
Cervino S.p.A .
8.654
81,43%
81,43% Gresso ney L.T.
86.491
14.339
10.961
-1.245
Funivie P icco lo S. B ernardo S.p.A .
7.966
68,72%
68,72% La Thuile
19.061
6.757
11.974
-598
P ro getto Fo rmazio ne S.c.r.l.*
M ONTEROSA S.p.A .
98% P o llein
T O T A LE 6 2 2 .6 5 4
I dati di bilancio sopra riportati si riferiscono all’ultimo esercizio chiuso disponibile.
Per informazioni sull’andamento delle società partecipate si rimanda alla relazione sulla gestione individuale.
214
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
H.3.1.3 – Crediti verso la clientela
Composizione
Totale
Totale
31/12/2014
31/12/2013
Bonis
1. Leasing finanziario
Deteriorate
Bonis
Deteriorate
13.521
0
13.529
0
66.792
5.684
61.806
5.556
- di cui: senza opzione finale d'acquisto
2. Factoring
- pro-solvendo
- pro soluto
3. Credito al consumo (incluse carte revolving )
4. Carte di credito
5. Altri finanziamenti
- di cui: da escussione di garanzie e impegni
6. Titoli di debito
- titoli strutturati
- altri titoli di debito
902
1.080
7. Altre attività
Totale valore di bilancio
80.312
6.586
75.335
6.636
Nella tabella sopra riportata sono esposti i finanziamenti effettuati sotto forma di mutui, leasing e prestito
obbligazionari per conto dell’Amministrazione regionale in Gestione Speciale e nei fondi di rotazione di cui alle
ll.rr. n. 46/1985, n. 22/1998, n. 9/2003, n. 11/2002, n. 52/2009 e al DOCUP Obiettivo 2.
215
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
H.3.1.4 – Attività materiali
Totale
31/12/2014
Attività
Attività
valutate al
valutate al
fair value o
costo
rivalutate
Composizione
Totale
31/12/2013
Attività
Attività
valutate al
valutate al
fair value o
costo
rivalutate
1. Attività ad uso funzionale
1.1
di proprietà
a) terreni
3.214
3.214
b) fabbricati
3.288
3.432
6.502
6.645
13.521
13.529
13.521
13.529
20.023
20.174
c) mobili
d) strumentali
e) altri
1.2
acquistate in leasing finanziario
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
d) strumentali
e) altri
Totale 1
2. Attività riferibili al leasing finanziario
2.1
beni inoptati
2.2
beni ritirati a seguito di risoluzione
2.3
altri beni
Totale 2
3. Attività detenute a scopo di investimento
- di cui: concesse in leasing operativo
Totale 3
Totale (1+2+3)
Nella tabella sopra riportata sono esposti i valori relativi ai cespiti acquisiti per conto dell’Amministrazione regionale da
parte della controllante Finaosta S.p.A. utilizzati direttamente o concessi in locazione ed in leasing.
216
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
H.3.2 – Fondi di terzi
SaldI al 31-12-2013
Norma di riferimento
L.R. 101/1982
L.R. 33/1973
L.R. 3/2013 (**)
L.R. 43/1996
L.R. 33/1993
L.R. 19/2001
L.R. 6/2003
L.R. 6/2003 (1)
L.R. 7/2004
L.R. 29/2006
L.R. 17/2007
L.R. 11/2010
Totale gestioni a rischio
diretto
CODICE
CONTABILE
Fondo di
dotazione
Variazione in diminuzione
Prelievi
Incrementi /
Incrementi/
Contributi
Trasferime esercizio e
decrementi Stanziamenti Trasferimenti decrementi
erogati
nti ad altri pagamenti
esercizi
dell'esercizio da altri fondi
maturati
nell'eserci
fondi
effettuati per
precedenti
nell'esercizio
zio (**)
conto RAVA
70-71-72
0
1.722.745
60-62-63
31.115.385 30.527.444
50-51-52-53-54-55-56-61
312.365.332 116.111.676
90
28.966.021
481.899
65
774.685
16.473
21-22-23
172.305.014
0
25-26-27-28
50.664.938
110.753
35
1.069.538
17.141
83-84-85-86
880.000
112.711
92
1.850.000
38.647
87
450.000
127.351
88
199.767
2.868
39-40-41-42LL.RR. 7/2006 art. 5, 86/92,
43-44-45-4688/85, 76/94, 38/98 e 4/05 (*) 48-49
Variazioni in aumento
6.126.507
5.500.000
500.000
8.200.000
22.311
683.562
6.895.517
391.905
10.254
1.596.288
469.056
9.843
6.001
27.014
6.867
786
Rimborsi
gestione
strutture
Costi di
costruzione,
di
ristrutturazi
one e
acquisto
attrezzature
addebitati
Consulenze e
servizi vari
addebitati
4.200.000
99.210
447.725
600.640.679 149.269.707
12.126.507
8.200.000
10.119.403
4.200.000
580.622.166 175.030.184
22.895.336
6.150.500 135.891.569
4.000.000
99.210
SaldI al 31-122014
16.035
1.181.100
4.676.155
467.963
4.850
3.062.655
758.318
9.100
19.952
27.747
1.762
618
1.729.020
56.945.290
436.723.667
34.871.862
796.562
179.538.646
50.486.428
639.698
978.760
1.887.914
582.456
202.803
447.725
0
0
0
10.226.257
765.383.105
90.334.074 1.529.825
822.482
9.608.484
22.974.323
4.289.270
787.031.298
399.012
12
249
28.451.659
4.153
17.345
21.561.737
488.375
45.647
1.164.906
110.847
438.583
873.532
323.012
303.643
742.351
4.544.860
846.101.950
1.611.485.055
L.R. 46/1985(*)
80-81
17.472.263 11.015.131
363.277
L.R. 62/1993 (*)
10
0
4.105
60
L.R. 22/1998 (*)
76-77-78
80
17.272
242
L.R. 84/1993 (*)(1)
15
25.651.000
6.784.031
241.391
504.977 6.900.500
4.719.161
L.R. 84/1993(*)(1)(2)
16
482.891
3.951
293.921
1.532
293.921
L.R. 9/2003 (*)
17
42.375
3.086
186
DOCUP Ob.2 (*)
19
1.017.374
129.461
18.071
L.R. 11/2002 (*)
58
111.864
0
551
D.G.R. 2121/2009 (*)(1)
11-12
471.624
19.365
3.644
50.050
L.R. 52/2009 (*)
66-67
864.304
7.860
2.618
L.R. 52/2009 (*)(1)
68
58.777
0
350.000
221
78.786
L.R. 14/2011 (*)(2)
14
299.851
2.624
1.168
L.R. 14/2011 (*)(1)
18
0
0
750.000
3.754
8.414
L.R. 20/2013 (*)(2)
69
4.500.000
556
44.304
Totale gestioni senza rischio
631.594.571 193.017.627
23.780.648
6.900.500 136.836.175 10.900.500 90.342.488 6.671.744
TOTALE
1.232.235.250 342.287.333
35.907.155 15.100.500 146.955.578 15.100.500 90.441.698 7.119.468
(*): Il rischio sulle operazioni in essere grava sull'Amministrazione regionale (**): La L.R. 3/2013 ingloba la L.R. 76/1984 e la L.R. 33/1973, capo 1°, abrogate
(1): Contributi (2): Fondi europei
217
Commissioni
addebitate
1.568
6.000
1.250
7.200
2.989
822.482
822.482
9.608.484
9.608.484
22.974.323
22.974.323
4.707.550
14.933.807
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
L. ALTRE ATTIVITA’
Le altre attività svolte sono quelle relative all’ attività tipica della società non finanziarie inclusa nel bilancio
consolidato: Pila S.p.A. - gestione stazione invernale alpina.
Sezione 3 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Premessa
Nella presente sezione sono fornite le informazioni riguardanti i profili di rischio, le politiche di gestione e
copertura messe in atto da Finaosta S.p.A. relativamente ai rischi di seguito elencati:
•
rischio di credito;
•
rischi di mercato;
•
rischio di tasso di interesse,
•
rischio di liquidità;
•
rischio di concentrazione;
•
rischi operativi.
Sono state oggetto di costante aggiornamento ed ulteriore implementazione le attività di adeguamento alle
disposizioni di vigilanza prudenziale disciplinate da Banca d'Italia nella Circolare 216/96.
La struttura regolamentare prudenziale si fonda sulla base di tre parti distinte, note come “pilastri”.
Primo Pilastro: Requisiti Patrimoniali
Nell’ambito del primo pilastro sono disciplinati i requisiti patrimoniali che gli intermediari sono tenuti a rispettare
affinché dispongano del patrimonio minimo necessario a fronteggiare i tipici rischi dell’attività bancaria e
finanziaria (rischio di credito e di controparte, rischi di mercato e rischi operativi).
Al fine di determinare il suddetto requisito patrimoniale, la normativa prevede, per ogni tipologia di rischio,
metodologie alternative di calcolo che gli intermediari possono adottare in funzione del livello di sofisticazione e
di complessità dei propri sistemi interni di misurazione e gestione dei rischi.
Secondo Pilastro: Processo di Controllo Prudenziale
Il secondo pilastro ha introdotto l’obbligo per gli intermediari di attuare un processo interno di autovalutazione
della propria adeguatezza patrimoniale (“Internal Capital Adequacy Assessment Process” - ICAAP) in rapporto al
proprio profilo di rischio e di dotarsi, a tal fine, di strategie e di processi di controllo prudenziale dell’adeguatezza
patrimoniale, attuale e prospettica, volti a determinare il livello di capitale interno adeguato a fronteggiare ogni
tipologia di rischio, anche aggiuntivo rispetto a quelli presidiati dal requisito patrimoniale complessivo di primo
pilastro.
L’adeguatezza del processo interno di autovalutazione nonché l’affidabilità e la coerenza dei relativi risultati sono
sottoposti ad un processo valutativo (“Supervisory Review and Evaluation Process” - SREP) di competenza
dell’Autorità di Vigilanza, che riesamina l’ICAAP e formula un giudizio complessivo sulla banca.
Terzo Pilastro: Informativa al Pubblico
Il terzo pilastro, al fine di rafforzare la trasparenza nei confronti del mercato e di favorire una più accurata
valutazione della solidità patrimoniale degli intermediari, prevede l’obbligo di pubblicare un’informativa al
pubblico riguardante l’esposizione ai rischi con indicazione delle caratteristiche principali dei sistemi preposti
all’identificazione, misurazione e gestione degli stessi e informazioni dettagliate sull’adeguatezza patrimoniale
dell'intermediario stesso. Tali informazioni hanno carattere quantitativo e qualitativo, sono proporzionali alle
218
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
dimensioni dell’intermediario e sono oggetto di pubblicazione con periodicità annuale sul sito internet di Finaosta
all’indirizzo www.finaosta.com, nell’apposita sezione.
Coerentemente con il disposto normativo per gli intermediari di classe 3, Finaosta S.p.A. ha adottato per la
quantificazione dei rischi di primo pilastro e secondo pilastro le seguenti metodologie:
•
il metodo standardizzato senza ricorso ad ECAI per quantificare il rischio di credito;
•
il metodo Basic Indicator Approach per quantificare il rischio operativo;
•
il metodo semplificato secondo l'algoritmo di Granularity Adjustment per quantificare il rischio di
concentrazione single name;
•
il metodo previsto dal modello ABI-PricewaterhouseCoopers per quantificare il rischio di concentrazione
geosettoriale;
•
la metodologia semplificata proposta dalla normativa di vigilanza per il calcolo del rischio tasso di interesse.
Al fine della quantificazione del capitale interno complessivo da allocare a fronte dei rischi misurati di Primo e
Secondo Pilastro Finaosta S.p.A. adotta la metodologia building block semplificata che prevede di sommare tra
loro i capitali interni calcolati a fronte di ciascuno dei rischi misurati.
A seguito delle suddette scelte, Finaosta S.p.A. ha posto in essere, come disposto dalla normativa in vigore, un
processo di autovalutazione dell’adeguatezza patrimoniale presentando a Banca d'Italia la rendicontazione ICAAP
con riferimento ai dati al 31 dicembre 2014 (approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta svoltasi il
28 aprile 2015), tale processo persegue la finalità di determinare, in ottica sia attuale sia prospettica, il capitale
complessivo necessario a fronteggiare tutti i rischi rilevanti cui Finaosta S.p.A. può essere esposta.
Il processo ICAAP, secondo le indicazioni fornite dall'Organo di Vigilanza, è stato sviluppato identificando le
seguenti macro fasi:
•
mappatura dei rischi sulla base dell’elenco fornito, a titolo esemplificativo, dall'Allegato K della Circolare
216/96, Parte Prima, Capitolo V, Sezione XI. È stata fornita per ciascuna tipologia di rischio una definizione
puntuale. Il risultato dell'attività di risk assessment è stato riepilogato nel documento "Mappa dei Rischi";
•
definizione dei ruoli e dei compiti degli organi societari e delle diverse funzioni aziendali coinvolte
direttamente o indirettamente nel processo di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale. A tal fine è stato redatto il
documento "Ruoli e Compiti degli Organi Societari e delle funzioni aziendali coinvolte nel processo ICAAP";
•
definizione dell'articolazione del processo interno di adeguatezza patrimoniale, mediante l’illustrazione dei
passaggi logici e delle modalità operative utilizzati per calcolare il capitale interno complessivo necessario alla
copertura dei rischi rilevanti a cui Finaosta S.p.A. può essere esposta in termini attuali e prospettici. Tale attività è
stata illustrata nel documento "Mappatura del Processo ICAAP";
•
redazione del documento "Resoconto del Processo ICAAP".
La controllata Aosta Factor S.p.A. distingue fra le seguenti attività di governo dei rischi:
- proposta di assunzione del rischio;
- responsabilità in materia di assunzione del rischio;
- controllo dell’esposizione al rischio;
- gestione del rischio.
219
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
Le singole funzioni intervengono, mediante le attività citate, nel processo di governo dei singoli rischi negli ambiti
di propria competenza, secondo i poteri ad esse conferiti dal Consiglio di Amministrazione ed in base a quanto
stabilito nel “Regolamento Organizzativo e dei Controlli Interni” e nelle singole procedure aziendali.
Aosta Factor ha definito una articolazione dei processi aziendali su tre livelli:
1. aree (“Core Business”, “Governo”, “Supporto”),
2. macro-processi,
3. processi-funzioni.
Il risk management è preposta alle attività di controllo sulla gestione dei rischi o controlli di II° livello ed è
collocata in staff alla Direzione Generale.
I controlli di II° livello hanno l’obiettivo di concorrere alla definizione delle metodologie di misurazione del
rischio, di verificare il rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative e di controllare la coerenza
dell’operatività delle singole aree produttive con gli obiettivi di rischio e rendimento assegnati per le singole
fattispecie di rischio. Sono affidati a strutture diverse da quelle produttive.
Il Risk Management può introdurre nuovi controlli o modificare quelli già esistenti secondo le esigenze che via via
emergono nel corso dell’attività aziendale.
Il Risk Management opera in conformità alle Istruzioni di Vigilanza della Banca d’Italia in materia di controlli
interni per gli intermediari finanziari.
E’ responsabile della definizione e manutenzione dei processi organizzativi e delle procedure operative in
coerenza con le linee guida della strategia aziendale definita dall’Alta Direzione. Assicura, in particolare,
l’aggiornamento delle procedure coerentemente con le esigenze interne ed esterne, rispondendo della propria
attività direttamente al Direttore Generale.
Nell’ambito dei controlli di II° livello il Risk Management svolge i seguenti compiti:
•
definire principi, metodologie e regole per un efficace presidio del sistema dei rischi aziendali, come
rappresentato nel Regolamento organizzativo e dei controlli interni;
•
con specifico riferimento al rischio di credito:
-
monitorare i profili di rischio/ rendimento
-
verificare il rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative,
-
controllare la coerenza dell’operatività delle singole aree con gli obiettivi di rischio-rendimento
definiti dalla politica aziendale,
-
intervenire, nell’ambito delle proprie deleghe per il superamento di eventuali anomalie
riscontrate avendo a tal fine adeguato accesso al sistema informativo aziendale,
•
verificare il rispetto delle procedure;
gestire e monitorare i sistemi di misurazione del rischio operativo e degli altri rischi cosi come definiti nel
Regolamento organizzativo e dei controlli interni;
•
monitorare le attività svolte dagli outsourcer sia verificando la presenza di processi di controllo interni ai
fornitori di servizi sia effettuando controlli a campione direttamente presso le sedi degli outsourcer. In
tale ambito controlla la funzionalità del sistema informativo, in termini di correttezza e affidabilità delle
procedure e dei dati. In particolare, in caso di anomalie ai sistemi informativi che potrebbero arrecare
pregiudizio all’operatività della Società, e che non siano risolte tempestivamente, il Risk Management,
220
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
informato dalle unità organizzative che hanno rilevato la criticità, si attiva nei confronti della società
gestrice del sistema informativo, per la definizione e attuazione delle soluzioni necessarie;
•
portare tempestivamente a conoscenza l’Alta Direzione ogni episodio di rilevante irregolarità della
gestione del rischio, di inadeguatezza del sistema dei controlli interni, di significativa variazione del
livello dei rischi censiti;
•
procedere a specifiche verifiche su indicazione della Direzione Generale o del Consiglio di
Amministrazione;
•
fornire adeguata e tempestiva informativa in merito ai controlli svolti ed alle eventuali anomalie rilevate
alla Direzione Generale ed al Consiglio di Amministrazione ed alla funzione di Internal Auditing;
•
gestisce di concerto con la funzione di Internal Auditing i rapporti con la società di revisione.
3.1 Rischio di credito
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
1. Aspetti generali
Il rischio di credito è un rischio tipico dell’attività di intermediazione creditizia, può essere considerato il
principale rischio a cui Finaosta S.p.A. è esposta e l’erogazione del credito costituisce la principale attività di
business esercitata dalla società.
La mission aziendale è quella di contribuire a promuovere lo sviluppo economico, sociale e territoriale della Valle
d’Aosta. Finaosta S.p.A., infatti, come indicato nello Statuto, promuove e compie attività o pone in essere
interventi che, seguendo le linee guida di una politica di programmazione regionale ed in armonia con le direttive
da quest’ultima emanate, sono tesi a favorire lo sviluppo socio-economico del territorio regionale.
L’attività istituzionale è svolta con l’obiettivo di mantenimento della solidità patrimoniale seguendo una logica di
sana e prudente gestione aziendale.
Con riferimento alle informazioni quantitative dettagliate nel presente bilancio, Finaosta S.p.A. attua gli interventi
previsti dagli articoli 5 (oggetto sociale) e 6 (modalità e limiti) dello Statuto attraverso la Gestione Ordinaria,
utilizzando mezzi propri, o tramite risorse di terzi (Regione Autonoma Valle d’Aosta) con i Fondi di rotazione
regolati da specifiche leggi regionali.
L’esposizione verso il rischio di credito è completamente a carico di Finaosta S.p.A. nella Gestione Ordinaria e nei
Fondi di Rotazione a Rischio, mentre è assente per la Gestione Speciale e i Fondi di rotazione a carico della
Regione Autonoma Valle d'Aosta; questi ultimi non rientrano nel perimetro del bilancio.
Il dimensionamento e la composizione del portafoglio crediti riflettono le necessità finanziarie di due specifici
segmenti di clientela: le famiglie e l'imprenditoria in via maggioritaria di piccola e media dimensione; la
localizzazione dei crediti per finanziamenti, vista la natura istituzionale di Finaosta S.p.A., è prevalentemente la
Valle d'Aosta.
Il rischio di credito per la controllata Aosta Factor S.p.A. è un rischio tipico dell’attività di intermediazione
finanziaria e può essere considerato il principale rischio cui è esposta la Società. L’attività di factoring, che
costituisce l’esclusivo ambito operativo di Aosta Factor S.p.A., è la principale determinante del rischio di credito.
L’attività di factoring ha peraltro alcune specificità che incidono sui relativi fattori di rischio: la presenza di più
soggetti (cedente e debitore ceduto) e la cessione a favore del factor del credito di fornitura intercorrente tra il
cedente ed il debitore ceduto. Tali fattori, da un lato, permettono di contenere il rischio di credito rispetto a quello
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Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
della ordinaria attività bancaria e, dall’altro, connotano l’intero processo creditizio che in Aosta Factor S.p.A. è
regolamentato da specifiche procedure operative.
Secondo quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione in occasione della delibera della risk policy, il
principio generale cui si ispira la gestione dell’attività riguarda l’obiettivo di ottimizzazione del rapporto rischio–
rendimento, che deve fare leva più sul contenimento del rischio che sull’ampliamento del rendimento, tenendo
conto del livello attuale e prospettico di capitalizzazione, anche in una prospettiva di medio termine, e
dell’evoluzione congiunturale.
2. Politiche di gestione del rischio di credito
2.1 Aspetti organizzativi
In riferimento alla capogruppo Finaosta S.p.A., il rischio di credito è generato principalmente nello svolgimento
dell'attività tradizionale di intermediazione creditizia; Finaosta S.p.A. è, infatti, esposta al rischio che i crediti
erogati non vengano rimborsati dai prenditori alla scadenza e debbano essere parzialmente o integralmente
svalutati.
2.1 Sistemi di gestione, misurazione e controllo
Il processo di gestione del rischio in esame è ispirato al principio di separatezza tra le attività proprie del processo
istruttorio rispetto a quelle di gestione / monitoraggio dei crediti.
L’intero processo del credito è costantemente oggetto di attenzione e sottoposto ad accurate verifiche.
La gestione del rischio credito viene monitorata su tre livelli:
a) a livello di singola controparte nel momento dell’istruttoria della pratica (attività espletata dai Servizi che
predispongono l’istruttoria);
b) a livello di portafoglio complessivo per quanto riguarda i finanziamenti già erogati (attività a cura dell’Ufficio
Gestione Rischi);
c) a livello di posizione per i crediti scaduti (attività svolta dalla Direzione Legale e Contenzioso / Direzione
Investimenti e Sistemi).
Le fasi dell'istruttoria fidi (valutazione, concessione, monitoraggio) sono disciplinate nelle varie procedure interne
che sono state riviste nel corso dell'ultimo anno oggetto di costante aggiornamento.
L’istruttoria è disciplinata da procedure organizzative che concernono il controllo formale e di merito della
richiesta di finanziamento, l’inserimento dei dati nel sistema informativo, la raccolta di informazioni (esterne ed
interne) sul richiedente, l’attività di valutazione del merito del credito e delle garanzie presentate, di redazione
della relazione istruttoria, di definizione delle condizioni contrattuali e di delibera dell’agevolazione.
Sulla scorta del quadro informativo che emerge dalle analisi e dai riscontri effettuati e in seguito alla validazione e
all’interpretazione delle informazioni assunte, viene accertata la capacità di rimborso del credito richiesto, in
relazione alle potenzialità economiche e reddituali del richiedente e alla garanzia offerta.
L’analisi può differenziarsi secondo il profilo economico del richiedente, della Legge regionale di riferimento o in
relazione all’appartenenza al settore privato/imprese.
Gli interventi sui Fondi di rotazione sono disciplinati da leggi regionali, da delibere della Giunta regionale e da
apposite convenzioni stipulate con l’Amministrazione regionale.
Tali interventi sono deliberati dall’Amministrazione regionale, che provvede alla valutazione dell’ammissibilità
della spesa, alla determinazione dell’importo del finanziamento, della durata e del tasso di interesse e sono
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Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
successivamente soggetti all’istruttoria di Finaosta S.p.A. attività che consiste nella valutazione del merito di
credito del prenditore e delle garanzie collegate.
Ciò implica una rigidità, sia sulla stratificazione del tipo di clienti affidati (per tipologia e per dislocazione
geografica) sia sulle condizioni di tasso applicate, che non è modificabile da scelte di gestione interna.
Gli interventi in Gestione Ordinaria prevedono la presentazione della richiesta direttamente a Finaosta S.p.A., che
effettua l’istruttoria e, ad avvenuta delibera, procede all’erogazione, previa acquisizione delle garanzie e
subordinatamente al verificarsi delle condizioni previste nella delibera stessa.
Per quanto riguarda gli interventi in Gestione Ordinaria la politica seguita è quella di mantenere i tassi di interesse
in linea con l’azione della società secondo quanto previsto dallo statuto.
Gli interventi sulla Gestione Ordinaria sono di norma erogati a favore di imprese e sono disciplinati dalle norme
contenute nella Legge regionale 07/2006 e nello Statuto nonché in apposite delibere del Consiglio di
Amministrazione, che regolamentano, in armonia con le disposizioni emanate dalla Comunità Europea in materia
di agevolazioni a favore di imprese, i requisiti soggettivi, gli investimenti finanziabili, la percentuale di
finanziabilità, il tasso di interesse.
Nel processo di erogazione le funzioni aziendali si avvalgono di procedure informatiche personalizzate e
sviluppate anche internamente.
La Direzione Legale e Contenzioso interviene sistematicamente nella gestione delle azioni da attuare a seguito dei
ritardi di rata in termini di sollecitazione e/o altre attività mirate a contenere l'esposizione creditizia.
La procedura organizzativa interna in tema di monitoraggio del credito descrive le attività da svolgere a cura della
Direzione Legale e Contenzioso: sono dettagliati "step procedurali" diversificati a seconda della classificazione del
credito che prevedono anche l'analisi dei bilanci, l'aggiornamento delle visure e delle perizie. L' attività di
revisione degli affidamenti, ossia di aggiornamento dell'istruttoria, è svolta dal Servizio Monitoraggio Crediti su
nominativi segnalati dalla Direzione Legale e Contenzioso e dal Servizio Gestione Rischi..
Al Servizio Monitoraggio Credito è, inoltre, affidato il processo di controllo andamentale e il monitoraggio delle
esposizioni a rischio nei confronti delle controparti clienti. Il monitoraggio andamentale è finalizzato a verificare il
merito creditizio delle controparti al fine di garantire il presidio dei rischi assunti, segnalare tempestivamente
l’insorgere di anomalie e di assicurare l’adeguatezza delle rettifiche di valore e dei passaggi a perdita. Eventuali
proposte formulate a seguito dell’analisi andamentale sono portate all’attenzione del Comitato Monitoraggio del
Credito, vedasi procedura operativa interna, approvata dal Consiglio di Amministrazione del 18 dicembre 2014.
Si sottolinea che istruttoria, monitoraggio e rendicontazione di operazioni rilevanti, seguono un iter procedurale
differente rispetto alle operazioni ordinarie; tale iter vede come attori la Vice Direzione Generale Investimenti e
Sistemi / Servizio Monitoraggio Credito nella fase di istruttoria e di annuale revisione degli accordati, il Servizio
Gestione Rischi nelle periodiche attività di monitoraggio del flusso di centrale rischi (trimestrale) e la Direzione
Generale nella proposta di valutazione analitica del credito da sottoporre al Consiglio di Amministrazione.
Durante l’esercizio 2014 è proseguita da parte del Servizio Gestione Rischi l’attività di elaborazione e
implementazione di un sistema di reporting mensile e trimestrale che, con gradi di analiticità differenti, espone
informazioni sulla situazione del portafoglio finanziamenti offrendo una vista per gestione e settore sull'analisi dei
crediti perfoming e non perfoming, sul grado di copertura del fondo svalutazione, oltre ad un raffronto
andamentale degli stessi.
Le analisi effettuate permettono di valutare l'esposizione dello stato di salute del portafoglio crediti anche
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Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
nell'ottica di costituire la base per le rilevazioni andamentali di anomalie.
Per il calcolo dell’esposizione netta, è attualmente previsto che il valore del fondo svalutazione analitico sia
aggiornato, complessivamente e ufficialmente, due volte all’anno in corrispondenza delle valutazioni fatte in sede
di redazione del bilancio annuale e semestrale.
La reportistica direzionale monitora, dunque, le politiche di copertura dei crediti ed ha, inoltre, il compito di
presentare all’Alta Direzione l’andamento degli indicatori sintetici di rischio (indicatori di early warning) per una
migliore e tempestiva predisposizione di piani d’azione necessari a mitigare od evitare i fattori di rischio.
La reportistica prodotta è oggetto di condivisione mensile con gli organi di gestione e trimestrale con l’organo di
supervisione strategica.
Il processo creditizio si articola nelle seguenti fasi:
-
politica creditizia;
-
valutazione del merito creditizio dei richiedenti il fido;
-
concessione del credito;
-
controllo andamentale dei crediti;
-
gestione dei crediti non perfoming;
-
misurazione e controllo dei rischi creditizi.
La politica creditizia nell'attività di erogazione di mutui è, per la maggior parte, regolata da Leggi Regionali che
impongono, tra gli altri, la tipologia di controparti, i limiti massimi di importo erogabile, i tassi di interesse da
applicare e la durata del finanziamento.
Le normative regionali sono integrate da disposizioni interne che disciplinano il processo del credito e ne
definiscono le successive fasi di gestione, monitoraggio e controllo.
Il Consiglio di Amministrazione, nell’esercizio della responsabilità attinente l’istituzione di un efficace sistema di
gestione e controllo del rischio di credito, ha:
−
deliberato l’attribuzione delle responsabilità alle strutture aziendali coinvolte conferendo specifici poteri
deliberativi al Comitato Esecutivo, al Direttore Generale e ad altre figure aziendali anche con l'obiettivo di
rendere più efficaci ed efficienti i vari processi decisionali;
−
individuato e approvato le Politiche di Assunzione dei Rischi, relativamente alle quali provvede ad un
riesame periodico al fine di assicurarne l’efficacia nel tempo;
−
approvato le modalità attraverso le quali il rischio di credito è rilevato e valutato;
−
deliberato le modalità di calcolo dei requisiti prudenziali e del valore da allocare come capitale interno a
fronte del rischio di credito.
Le "Politiche di Assunzione dei Rischi", periodicamente riviste, descrivono gli indicatori di rilevanza utili
all’individuazione di anomalie, monitorati costantemente dall'Ufficio Gestione Rischi. Nell’elaborazione delle
politiche creditizie è stata posta particolare attenzione al mantenimento di un adeguato profilo di rischio /
rendimento e all’assunzione dei rischi coerenti con le regole definite dall'Alta Direzione e approvate dal Consiglio
di Amministrazione. In ottemperanza alla normativa di Basilea 2, le Politiche di Assunzione dei Rischi citate
comprendono anche la definizione delle soglie di risk appetite e il monitoraggio dei coefficienti patrimoniali (Tier
1 Ratio e Total Capital Ratio).
Un controllo sul corretto esercizio dei poteri deliberativi è realizzato dalle funzioni di controllo di secondo e terzo
livello nell’ambito delle rispettive verifiche periodiche.
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Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito
Nell'espletamento dell'attività istituzionale di erogazione mutui, Finaosta S.p.A. di norma acquisisce garanzie reali
(ipoteche). Al fine di tutelare maggiormente l’assunzione dei rischi, ove ritenuto necessario, come disciplinato
nelle procedure interne, acquisisce garanzie personali (fideiussioni).
Come già ricordato, Finaosta S.p.A. ai fini del calcolo del rischio credito applica il metodo standardizzato, senza il
ricorso ad ECAI. Dal marzo 2014, a seguito della migrazione al nuovo software segnaletico CEDACRI per la
produzione delle Segnalazioni di Vigilanza, di Centrale Rischi e di Bilancio e dei dati ICAAP, Finaosta S.p.A. si
avvale di tecniche di CRM semplificate, beneficia, pertanto, di ponderazioni particolari nella quantificazione del
capitale interno a fronte del rischio credito.
2.4 Attività finanziarie deteriorate
Le definizioni delle categorie di rischio utilizzate da Finaosta S.p.A. corrispondono a quelle prescritte ai fini di
vigilanza e redazione del bilancio integrate con disposizioni interne che fissano i criteri e le regole per il passaggio
dei crediti nell'ambito delle diverse categorie di rischio.
In particolare, le esposizioni deteriorate sono articolate nelle seguenti classi di rischio:
-
esposizioni in sofferenza, rappresentate dalla totalità delle esposizioni in essere con soggetti in stato di
insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili a prescindere dalle garanzie che le assistono e/o dalle
eventuali previsioni di perdita;
- esposizioni incagliate, rappresentate dalle totalità delle esposizioni nei confronti dei debitori che vengono a
trovarsi in temporanea situazione di obiettiva difficoltà che si prevede possa essere rimossa in congruo periodo di
tempo;
-
esposizioni ristrutturate, rappresentate da quelle esposizioni per le quali, a causa di un deterioramento dei
requisiti economico finanziari del debitore, si acconsente a modifiche delle originarie clausole contrattuali che
comportano una perdita;
-
esposizioni scadute e/o sconfinanti, rappresentate dalle esposizioni insolute e/o sconfinanti in via continuativa
secondo parametri di importo e di durata fissati dalle vigenti disposizioni di vigilanza.
La gestione dei crediti problematici è presidiata dalla Direzione Legale e Contenzione e disciplinata nella
procedura “ Monitoraggio del credito” che descrive le attività da espletare per il monitoraggio dei crediti con la
finalità di assumere le iniziative o gli interventi necessari per ricondurre i crediti alla normalità ovvero il recupero
degli stessi in presenza di situazioni che impediscano la prosecuzione del rapporto, le valutazione degli stessi e i
flussi informativi che periodicamente vengono prodotti. La classificazione delle attività deteriorate avviene sulla
base di un processo continuo che, a partire dalla concessione iniziale del finanziamento, si esplica in attività di
monitoraggio tese alla pronta individuazione di eventuali anomalie.
Il monitoraggio è avviato su posizione creditoria a partire dal giorno in cui la procedura informatica segnala un
ritardo da 61 a 90 giorni; la procedura consente, dunque, di intercettare tali posizioni già durante la prima fase di
sconfino. La presa in carico delle posizioni avviene giornalmente, le posizioni segnalate vengono, così, inserite
nella “Gestione del Contenzioso”.
Si sottolinea, tuttavia, che l’inserimento delle posizioni creditorie tra i crediti problematici può essere effettuato
dalla Direzione Legale e Contenzioso indipendentemente dal ritardo, ad esempio, utilizzando quotidianamente
informazioni presenti nel flusso di ritorno della Centrale Rischi che trimestralmente sono oggetto di completa
analisi tramite supporto del Servizio Gestione Rischi.
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Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
La presa in carico delle posizioni comporta attività quali, ad esempio, azioni di sollecito al pagamento, redazione
di scheda informativa, aggiornamento dell'istruttoria e valutazione di proposta di passaggio di stato ad incaglio /
sofferenza.
Per quanto concerne i crediti in sofferenza, incagliati, ristrutturati e scaduti viene effettuato un monitoraggio di
tipo andamentale finalizzato a:
-
verificare la reversibilità o meno dello stato di difficoltà economico-finanziaria delle controparti;
-
valutare eventuali piani di rientro presentati dai debitori con riferimento alle relative capacità di rimborso nei
previsti dai piani stessi;
-
esaminare l'esito delle iniziative assunte per normalizzare / recuperare i crediti stessi;
-
determinare le relative previsioni di perdita.
In particolare, al fine di ottimizzarne il presidio sulle pratiche non performing, la Direzione Legale e Contezioso e
il Servizio Monitoraggio Crediti si avvalgono di specifiche unità organizzative facenti capo alla Direzione
Istruttorie per l’aggiornamento peritale.
Nel corso del 2014, è stato istituito il Servizio Monitoraggio del Credito, nell’ambito della Vice direzione
Generale Investimenti e Sistemi, le attività svolte dal servizio, disciplinate nella procedura operativa dedicata,
sono volte a verificare il merito creditizio delle controparti con l’obiettivo di garantire il presidio dei rischi assunti,
segnalare tempestivamente l’insorgere di anomalie e di assicurare l’adeguatezza delle rettifiche di valore e dei
passaggi a perdita. Il processo di controllo andamentale e monitoraggio prende il via con l’individuazione delle
controparti per le quali procedere all’aggiornamento della situazione economica e finanziaria, utilizzando i criteri
di selezione specificati in procedura.
Il processo prosegue con la raccolta delle informazioni aggiornate di tipo quantitativo e qualitativo al fine di
aggiornare le valutazioni con riferimento al merito creditizio delle controparti finanziate e proporre eventuali
interventi a tutela del credito.
Le pratiche per le quali si rilevano anomalie e le eventuali proposte formulate a seguito dell’analisi andamentale
sono portate all’attenzione del Comitato Monitoraggio del Credito, organismo avente potere deliberativo,
costituito con lo scopo di assicurare la gestione coordinata delle problematiche connesse all’analisi andamentale
dei finanziamenti a rischio concessi da FINAOSTA S.p.A. e presieduto dal Vice Direttore Generale Investimenti
e Sistemi e composto dal Responsabile della Direzione Legale e Contenzioso, dal Responsabile del Servizio
Gestione Rischi e dal Responsabile del Servizio Monitoraggio del Credito.
Per quanto riguarda l’entità degli accantonamenti, esiste una formale policy che indica, a seconda della tipologia di
mutuo (ipotecario e chirografario), i criteri cui attenersi nella determinazione dei dubbi esiti.
L’ammontare dei singoli accantonamenti è proposto dalla Direzione Legale e Contenzioso e deliberato dal
Consiglio di Amministrazione, la valutazione dell’adeguatezza delle rettifiche di valore avviene analiticamente,
per singola posizione, assicurando adeguati livelli di copertura delle perdite previste, con cadenza semestrale in
occasione della redazione del bilancio annuale e semestrale.
Politiche di ammortamento
La procedura "Monitoraggio del credito" disciplina l'iter da seguire in caso di estinzioni di posizioni con evidenza
di una perdita e di transazioni con il cliente. In particolare, l'attività è curata dalla Direzione Legale e Contenzioso
che all'atto di ricevimento di una proposta di transazione redige una scheda informativa da sottoporre alla
Direzione Generale che ha facoltà di delibera nell'ipotesi in cui il valore della transazione e la gestione di
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Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
riferimento rientrino nei poteri di firma propri della Direzione stessa, diversamente deve rimettere al Consiglio di
Amministrazione la delibera.
Nell’esercizio chiuso al 31.12.2014, non sono state registrate transazione ed è stato rilevato un passaggio a perdita
per 39,5 K€.
In virtù delle complesse problematiche connesse alla gestione dei crediti anomali e delle potenziali ricadute di
natura finanziaria ed economica, i vertici aziendali e lo stesso Consiglio di Amministrazione vengono
regolarmente informati sulla materia.
Relativamente alla società Aosta Factor la politica di gestione del rischio di credito è così strutturata:
2.1 – Aspetti organizzativi
L’assunzione del rischio di credito è disciplinata dalle politiche deliberate annualmente dal Consiglio di
Amministrazione ed è regolata da procedure interne che definiscono le attività di gestione, misurazione e controllo
e identificano le unità organizzative responsabili delle stesse.
Con riferimento al 2013, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato le seguenti linee guida in materia di
composizione e dimensione del portafoglio impieghi:
−
In osservanza alla normativa di Vigilanza sulla concentrazione dei rischi – che dal 1 gennaio 2012 fissa nel
25% (ex 40%) del patrimonio di vigilanza il livello massimo dei grandi rischi individuali o di gruppo – il
fondamentale ed incontrovertibile limite è rappresentato dalla direttiva di Banca d’Italia pro tempore vigente,
che si intende quindi integralmente richiamata. Fermo quanto precede , e nel rispetto dei limiti di rischio
considerati, viene confermata la possibilità di superare tale plafond, esclusivamente nelle tipologie di
affidamento che prevedano la ponderazione del rischio sui debitori ceduti, adeguatamente frazionati, se
soddisfatti i requisiti operativi volti ad assicurare che il recupero delle esposizioni creditizie dipenda dai
pagamenti effettuati dai debitori ceduti piuttosto che dalla solvibilità dei cedenti; in tali casi il limite massimo
assoluto per ciascun cedente ( singole aziende o gruppi) potrà essere pari al 60% del patrimonio netto della
Società, con un valore assoluto fissato a € 15.000.000 (importo a sua volta basato sull’ipotesi prudenziale del
Patrimonio di Vigilanza). Eventuali eccezioni, per gruppi o singoli cedenti, dovranno essere motivate
esclusivamente dal riconosciuto standing dei nominativi e solo dopo approfondita analisi del loro merito di
credito e/o del rating qualora convenuto. Analogo limite è fissato per i debitori ceduti (singole aziende o
gruppi), ancorchè eventualmente ponderati sul cedente, esclusivamente nei rapporti pro solvendo e pro soluto
“mitigato” (che non abbia superato il test per la derecognition), per la determinazione dei “grandi rischi
individuali” ai sensi della normativa di Vigilanza pro tempore vigente;
− Con riferimento al settore merceologico non si ritiene necessaria l’esclusione a priori di aziende operanti in
determinati settori, ma è altresì evidente che il protrarsi, ed in alcuni casi l’aggravarsi, della crisi economica
impongono una valutazione approfondita e il più possibile circostanziata della situazione economica e
patrimoniale delle imprese maggiormente esposte. Criteri prudenziali devono essere tenuti in debita
considerazione soprattutto per quanto concerne le aziende che svolgono la loro attività in settori quali
l’edilizia, il tessile/abbigliamento e l’automotive; quest’ultimo inteso nel senso più ampio, comprendendo tutto
l’indotto, diretto e indiretto. E’ evidente che l’area geografica di primario interessa per la nostra società è
anche quella maggiormente soggetta ai contraccolpi legati all’andamento e alle scelte strategiche e finanziarie
operate da primario gruppo automobilistico italiano. Tendenzialmente non graditi sono interventi nel comparto
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Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
del direct marketing (che si traducono in pratica in pagamenti anticipati a fronte di vendite rateali). Eventuali
eccezioni dovranno tenere in conto il consolidamento dell’iniziativa, nonché l’immagine e la serietà del
cedente e/o lo standing complessivo del gruppo di appartenenza.
−
Consistenza del cedente. Fermi i limiti assoluti già individuati, l’importo deliberato deve essere congruo
rispetto agli aspetti dimensionali e patrimoniali del soggetto, considerate anche la natura e la consistenza di
eventuali garanzie accessorie. Inoltre, ove disponibile, dovrà essere tenuto nel debito conto il rating attribuito
al nominativo dalle agenzie accreditate ai sensi della normativa “Basilea 2”;
−
Valutazione dell’andamento reddituale. Pur confermando rilievo sull’andamento economico, storico e
prospettico, le valutazioni poste in atto nel 2014 non possono non tenere conto dei riverberi della crisi attesi sui
bilanci 2013. Si conferma che, in presenza degli ultimi due esercizi consecutivi e completi in perdita (se questa
supera il 2% del fatturato), ove gli effetti delle perdite sul patrimonio aziendale siano, cumulate fra loro,
superiori al 10 % dello stesso, la proposta deve esplicitare le motivazioni analitiche per le quali si ritiene
comunque proponibile il rapporto, ma in tale valutazione si terrà debito conto della particolarità del biennio
2010-2011;
−
Tipologia di rapporto. L’indicazione strategica è orientata a privilegiare i rapporti di factoring a contenuto più
tipico (cessione di crediti notificati nei confronti di pluralità di nominativi), nella tipologia pro solvendo. Ove
si ritenga di prendere in considerazione approcci diversi per cogliere opportunità commerciali ritenute
interessanti e correlate a volumi consistenti, dovrà essere valutato con adeguata attenzione la rispondenza dei
cedenti (NOFI) e/o dei debitori ceduti (pro soluto). Il ridotto livello di delega già in essere per i rapporti a
contenuto più finanziario (operazioni finanziarie, senza notifica, con notifica ma su debitori infragruppo,
anticipi su ordini / contratti, che non dovranno di norma superare, salvo eccezioni adeguatamente motivate e
correlate sia allo standing del cedente, che ai contenuti della prestazione, il 25 % del contratto stesso) e, seppur
in misura attenuata, per i rapporti di factoring monoceduto, esprime la volontà di valutare con particolare
attenzione e collegialità tali tipologie di rapporto. L’aspetto oggettivo deve peraltro essere abbinato a quello
soggettivo, selezionando quindi lo standing del cedente in presenza di rapporti oggettivamente più rischiosi ed
enfatizzando invece la componente rapporto tipico / rispondenza dei debitori ceduti in presenza di cedenti a
minor capitalizzazione e/o di recente avvio. Da valutare bene, inoltre, la natura del credito (soprattutto in
termini di contestabilità), la tipologia dei debitori (oltre alla rispondenza, la disponibilità alla collaborazione in
termini di controllo del credito ceduto e/o di riconoscimenti), la durata attesa (di norma entro i 180 giorni,
salvo degli EE.PP. “fuori Valle” ed in particolare delle A.S.L.), e le modalità di incasso, ove diverse dallo
standard (bonifico bancario).
−
Localizzazione clientela. Premesso che la Società intende operare prioritariamente in Valle d’Aosta, nelle zone
limitrofe e comunque nel Nord Ovest, eventuali eccezioni devono essere motivate da una logica di “factoring
indiretto” (debitori ceduti valdostani o limitrofi) o da considerazioni di opportunità, supportate da adeguati
riscontri economici (rapporti di dimensione medio grande, tali da giustificare i più complessi aspetti logistici) e
da tutelanti valutazioni di rischio o, in ultima analisi, dalla tipologia operativa “pool passivi”, per i quali la
localizzazione della clientela è sostanzialmente priva di rilievo pratico.
−
Aspetti economici. La valutazione deve essere fatta sia in relazione alla complessità gestionale sia, soprattutto,
nell’ottica di obiettivi espressi in termini di rischio/rendimento. In base al principio generale stabilito al punto
precedente, l’ottimizzazione del profilo rischio-rendimento deve fare leva più sul contenimento del rischio che
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Bilancio consolidato 2014
sull’ampliamento del rendimento. La valutazione del margine di contribuzione atteso dal rapporto si conferma
uno degli aspetti di rilievo dell’istruttoria, con margini unitari adeguati allo standing del rapporto ed ai volumi
attesi.
Le linee guida di politica del credito sono riviste e aggiornate almeno su base annuale da parte del Consiglio di
Amministrazione e sono comunicate sia alle Aree Commerciali sia alla Funzione Operativa.
Il Consiglio ha inoltre stabilito obiettivi di allocazione del capitale interno a fronte del rischio di credito e degli altri
rischi di primo e secondo pilastro, definendo gli indicatori di rilevanza utili nell’individuazione di anomalie.
I poteri di delibera in materia di affidamenti sono stati attribuiti dal Consiglio di Amministrazione al Comitato
Esecutivo, a Presidente e Direttore Generale e ad alcune funzioni aziendali, secondo il principio della firma
congiunta e della separatezza tra attività istruttorie e attività di gestione e monitoraggio dei crediti.
Il controllo sul rispetto dei limiti stabiliti dalle politiche del credito e dalle procedure è affidato agli organi di
controllo di secondo e di terzo livello (Risk Controller e Internal Auditing), nell’ambito delle rispettive verifiche
periodiche, i cui esiti sono portati all’attenzione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale con
periodicità trimestrale.
Procedure specifiche disciplinano le seguenti attività:
- istruttoria, delibera e rinnovo del credito,
- valutazione debitori,
- gestione dei crediti ad andamento anomalo.
Ulteriori procedure normano i diversi profili connessi con le diverse fasi operative di gestione e monitoraggio del
credito. In tutte le procedure sono specificati i controlli di primo e di secondo livello sulle singole attività e sono
indicate le unità organizzative responsabili. Le procedure sono oggetto di continua manutenzione e di
aggiornamento in relazione all’evoluzione delle normative e delle esigenze dell’attività aziendale.
2.2 - Sistemi di gestione, misurazione e controllo
La gestione del rischio credito viene monitorata su tre livelli:
a) a livello di singole controparti (cedente e debitore/i ceduto/i) nel momento dell’istruttoria della pratica (attività di
competenza della Funzione Operativa);
b) a livello di portafoglio complessivo per quanto riguarda i crediti erogati (attività di competenza del Risk
Controller);
c) a livello di posizione per i crediti scaduti (attività di competenza della Funzione Operativa).
In fase di assunzione della delibera, gli organi incaricati verificano innanzitutto la coerenza delle operazioni
proposte con le politiche del credito.
Nella fase di istruttoria viene acquisita tutta la documentazione necessaria per effettuare un’adeguata valutazione
del merito creditizio del potenziale cliente sia per quanto riguarda il profilo patrimoniale sia per quello reddituale.
Vengono inoltre raccolte le informazioni riguardanti i debitori al fine di ottenere la valutazione degli stessi che si
esplicita in una formale delibera sia nei casi di pro soluto che di pro solvendo.
Tutte le informazioni raccolte vengono sempre valutate in relazione al prodotto e servizio che si prevede di
collocare al potenziale cliente. Le Aree Commerciali possono richiedere garanzie a copertura dell’operazione.
In funzione delle politiche di assunzione del rischio di credito, la struttura del fido cedente può prevedere modalità
di erogazione specifiche.
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Bilancio consolidato 2014
La fase di affidamento cedente viene attivata inizialmente dall’Area Commerciale e successivamente acquisita e
proseguita, nell’ottica della contrapposizione dei ruoli, dall’Ufficio Fidi. Al fine di garantire una omogeneità di
giudizio, tale ufficio si occupa di inserire, riclassificare e commentare i bilanci e le altre informazioni raccolte ed
inoltre, valutando l’intera operazione, proporre eventuali modifiche alla struttura del fido.
Le Aree Commerciali non intervengono in alcun modo nel processo di delibera relativo alla valutazione debitori.
La successiva delibera del fido cedente viene assunta in forma collegiale secondo i livelli di autonomia previsti. In
questa fase possono essere inseriti vincoli gestionali o ulteriori richieste di garanzie.
Successivamente vengono attivate le fasi di “perfezionamento” ed “attivazione” finalizzate alla preparazione della
modulistica necessaria all’apertura del rapporto, alla raccolta dei documenti di identificazione dei soggetti, al
perfezionamento della cessione dei crediti attraverso lo scambio dei moduli e della corrispondenza con i cedenti ed
eventualmente con i debitori. Quanto sopra avviene nel rispetto delle specifiche normative vigenti.
Al fine di valutare correttamente l’esposizione dell’azienda, sono quindi raccolte ed aggiornate, ove possibile in
modo automatizzato, le informazioni legate alle vicende dei crediti acquisiti nell’ambito delle operazioni di
factoring (situazione dei debitori ceduti, andamento del contenzioso, etc.) ed alla situazione degli obbligati
principali nel caso di “limiti di credito” concessi con acquisizione di garanzie.
Sono inoltre previste azioni di monitoraggio atte ad evidenziare eventuali deterioramenti delle posizioni di rischio
mediante l’utilizzo di alcuni supporti informatici tra i quali il flusso di ritorno della Centrale dei Rischi e il tabulato
dei crediti in essere, suddiviso tra crediti scaduti e crediti a scadere (“aging”). Nel processo di analisi sono prese in
considerazione anche informazioni relative ad eventi esterni che possono incidere sulla determinazione del giudizio
complessivo, quali eventi pregiudizievoli e informazioni dirette.
Qualora si evidenzino situazioni di rischio, vengono messe in atto misure per recuperare il credito. I casi di
inadempienza sono gestiti tramite apposite procedure interne, fino al passaggio in contenzioso.
I rinnovi dei “limiti di credito” cedenti sono normati da procedure interne. Nell’iter di rinnovo si tengono peraltro
in considerazione tutti i dati e gli elementi che derivano dalla sperimentazione del rapporto stesso.
L’attività di gestione ordinaria (ivi comprese le posizioni codificate in”watch-list” e “sorvegliate”) è affidata
all’Ufficio Debitori. L’Ufficio gestisce i crediti scaduti attraverso un apposito applicativo che permette anche
eventuali annotazioni sugli interventi eseguiti. I nominativi oggetto di particolare attenzione sono segnalati in una
apposita “watch list” aziendale che funge da sistema di early warning.
Il rischio di credito è sottoposto a monitoraggio continuo e capillare da parte degli organi preposti come indicato
all’interno delle procedure. Il monitoraggio dà luogo a flussi informativi strutturati e ad eventuali attività di
approfondimento in merito a particolari argomenti di rilievo.
Si evidenzia, inoltre, che per quanto riguarda la nuova regolamentazione prudenziale, ai fini della determinazione
dei requisiti patrimoniali per il rischio credito Aosta Factor S.p.A. ha adottato la metodologia standardizzata. A tal
fine, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di utilizzare i rating esterni pubblicati dall’agenzia di
valutazione del merito di credito (ECAI, External Assessment Credit Institution) FitchRatings, solo per i seguenti
portafogli regolamentari:
- “Esposizioni verso Amministrazioni Centrali e Banche Centrali”,
- “Esposizioni verso o garantite da enti territoriali”,
- “Esposizioni verso o garantite da enti senza scopo di lucro ed enti del settore pubblico”, “Esposizioni verso o
garantite da intermediari vigilati”.
230
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
Le valutazioni del merito di credito relative alle esposizioni non sono estese a esposizioni e/o portafogli
comparabili.
Aosta Factor S.p.A. ha inoltre posto in essere un sistema di misurazione del rischio di concentrazione del
portafoglio crediti. Tale rischio è considerato particolarmente rilevante a causa della limitata dimensione operativa
concentrata in un territorio abbastanza circoscritto. Ciò nonostante, la Società riesce a mantenere contenuta la
numerosità delle posizioni configurabili come grandi rischi e a garantire una relativa diversificazione settoriale
della propria clientela. La misurazione del rischio è svolta secondo la metodologia semplificata del Granularity
Adjustment proposta dalla normativa prudenziale in materia di Processo ICAAP. Su tale base, il rischio di
concentrazione è monitorato trimestralmente dal Risk Controller ai fini della verifica del rispetto dei limiti stabiliti
dal Consiglio di Amministrazione in materia di assorbimento di capitale interno.
2.3 - Tecniche di mitigazione del rischio di credito
Aosta Factor S.p.A. non si avvale di tecniche di mitigazione del rischio di credito ai sensi della normativa
prudenziale e, pertanto, non beneficia di riduzioni in termini di ponderazioni differenti nell'attribuzione delle
esposizioni alle varie classi di attività (portafogli regolamentari).
Al fine di tutelare maggiormente l’assunzione dei rischi, si acquisiscono peraltro, se ritenuto necessario, garanzie
personali (fideiussioni) o reali. La gestione di tali garanzie è normata da una apposita procedura operativa.
2.4 - Attività finanziarie deteriorate
La classificazione delle attività nelle varie categorie (sofferenze, incagli, ristrutturate, scadute e in bonis) fa
riferimento alla normativa emanata in materia da Banca d'Italia, integrata con disposizioni interne che fissano i
criteri e le regole per il passaggio dei crediti nell'ambito delle diverse categorie di rischio.
L’attività di gestione e coordinamento delle attività finanziarie deteriorate (“incagli” e “sofferenze”) è affidata al
Responsabile della Funzione Operativa, in stretta collaborazione con l’Alta Direzione e con il Servizio Legale (in
outsourcing).
Il Consiglio di Amministrazione riceve, in occasione di ogni riunione mensile, i principali dati relativi alle
posizioni in “contenzioso” (incagli, sofferenze, passaggi a perdita) sulla base dei vari aggiornamenti forniti dai
legali esterni, assumendo le conseguenti decisioni in merito alle azioni da intraprendere per il recupero del credito,
che trovano poi riscontro nelle relazioni periodiche degli Organi di controllo.
La classificazione è analitica (per singolo debitore) e per classe di rischio. L’eventuale ritorno in bonis viene
proposto sulla base del ripristino delle normali condizioni di rotazione dei crediti ceduti e del venir meno del
presupposti soggettivi che avevano determinato il passaggio fra le attività deteriorate ed è demandato a specifica
delibera del Consiglio di Amministrazione.
Il definitivo ammortamento delle partite deteriorate viene valutato dal Consiglio di Amministrazione sui
presupposti di effettiva irrecuperabilità e previa verifica dei relativi requisiti civilistici e fiscali. Tale valutazione
viene effettuata di norma alla fine del primo semestre ed alla fine di ciascun esercizio. Negli ultimi due esercizi vi
sono stati passaggi a perdita per Euro 212.659 (media per esercizio Euro 106.329), tutti relativi a partite già in
sofferenza. Non vi sono quindi stati passaggi a perdita relativi a posizioni classificate “in bonis”.
Le posizioni scadute deteriorate e gli incagli oggettivi sono monitorate giornalmente attraverso programmi che
segnalano in via anticipata le situazioni di scaduto che potenzialmente saranno oggetto di segnalazione, dando la
possibilità per un controllo preventivo.
231
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
Relativamente alla controllata Pila S.p.A. il rischio di credito alla quale è soggetta si riferisce al mancato incasso
del fatturato verso imprese e controparti commerciali. A livello di Gruppo il rischio non risulta comunque
significativo.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
1.
Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia
PORTAFOGLI/QUALITA'
Esposizioni Esposizioni Esposizioni
Sofferenze Incagli ristrutturat scadute
scadute non
e
deteriorate deteriorate
Altre
attività
TOTALE
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie valutate al fair value
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
25.286
25.286
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
10.452
10.452
260.951
260.951
71.533
71.533
5. Crediti verso banche
6. Crediti verso enti finanziari
7. Crediti verso la clientela
6.526 19.226
1.966
27.613
962.934 1.018.265
8. Derivati di copertura
TOTALE 31/12/2014
6.526 19.226
0
1.966
27.613 1.331.156 1.386.488
TOTALE 31/12/2013
4.946 26.375
0
1.243
25.973 1.296.288 1.354.825
232
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
2. Esposizioni creditizie
2.1 Esposizioni creditizie verso clientela: valori lordi e netti
TIPOLOGIE ESPOSIZIONI/VALORI
Esposizione
lorda
Rettifiche di
valore
specifiche
Rettifiche di
valore di
portafoglio
Esposizione
netta
A. ATTIVITA' DETERIORATE
ESPOSIZIONI PER CASSA
52.638
-24.920
27.718
- Sofferenze
24.891
-18.364
6.527
- Incagli
25.637
-6.412
19.225
2.110
-144
1.966
12.925
-3.770
9.155
1.269
0
1.269
11.656
-3.770
7.886
65.563
-28.690
0
36.873
27.782
0
-169
27.613
996.089
0
-2.561
993.528
Totale B
1.023.871
0
-2.730
1.021.141
Totale (A+B)
1.089.434
-28.690
-2.730
1.058.014
- Esposizioni ristrutturate
- Esposizioni scadute deteriorate
ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO:
- Sofferenze
- Incagli
- Esposizioni ristrutturate
- Esposizioni scadute deteriorate
Totale A
B.
ESPOSIZIONI IN BONIS
- Esposizioni scadute non deteriorate
- Altre esposizioni
233
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
2.2 Esposizioni creditizie verso banche ed enti finanziari: valori lordi e netti
Esposizione
lorda
TIPOLOGIE ESPOSIZIONI/VALORI
A.
Rettifiche di
valore
specifiche
Rettifiche di
valore di
portafoglio
Esposizione
netta
ATTIVITA' DETERIORATE
ESPOSIZIONI PER CASSA
- Sofferenze
- Incagli
- Esposizioni ristrutturate
- Esposizioni scadute deteriorate
ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO:
- Sofferenze
- Incagli
- Esposizioni ristrutturate
- Esposizioni scadute deteriorate
TOTALE A
B.
0
0
0
0
-73
416.253
ESPOSIZIONI IN BONIS
- Esposizioni scadute non deteriorate
- Altre esposizioni
416.326
TOTALE B
416.326
0
-73
416.253
TOTALE (A+B)
416.326
0
-73
416.253
3. Concentrazione del credito
3.1 – Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio per settore di attività economica della
controparte
Settore di attività economica
31/12/2014
a) Amministrazioni pubbliche
132.449
b) Società finanziarie
427.525
c) Società non finanziarie
432.082
d) Famiglie
442.916
e) Istituzioni senza scopo di lucro
f)
1.718
Resto del mondo
11.307
g) Unità non classificabili e non classificate
TOTALE
234
119
1.448.117
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
3.2 – Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio per area geografica della controparte
Tale informazione non risulta rilevante a livello di Gruppo in quanto i finanziamenti alla clientela con fondi di
terzi, core business della Società Capogruppo, vengono effettuati quasi esclusivamente a soggetti residenti in Valle
d’Aosta.
In riferimento alla controllata Aosta Factor si segnala che il 94 % dei finanziamennti (comprese le esposizioni
verso debitori) sono erogati sul territorio italiano mentre il restante 6% tra Europa e Paesi extra UE.
In particolare la suddivisione dell’esposizione creditizia sul territorio risulta la seguente:
AREE GEOGRAFICHE 31/12/2014
Italia
191.672
Nord ovest
143.970
Nord Est
12.364
Centro
22.937
Sud
10.291
Isole
2.109
Europa
4.265
Paesi Extra-UE
6.992
TOTALE
202.929
3.3 – Grandi rischi
Grandi rischi
31/12/2014 31/12/2013
a)
Valore non ponderato
259.704
318.814
b)
Valore ponderato
133.750
158.791
c)
Numero
16
17
4. Modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di credito
Al fine di limitare i rischi di instabilità degli intermediari connessi a esposizioni di importo rilevante rispetto al
Patrimonio di Vigilanza, la normativa prudenziale di Banca d'Italia 216/96 (Parte Prima, Capitolo V, Sezione X)
disciplina i limiti di concentrazione in tema di Grandi Rischi.
Tali limiti, commisurati al Patrimonio di Vigilanza, riguardano i rischi assunti a qualunque titolo nei confronti
della medesima controparte (singolo cliente o gruppo di clienti connessi); sono stabiliti sia con riferimento
all'entità dei rischi nei confronti della singola controparte, sia all'ammontare complessivo delle esposizioni di
maggiore importo, la finalità della norma è quella di limitare la potenziale perdita massima che gli intermediari
potrebbero subire in caso di insolvenza di una singola controparte e di mantenere un soddisfacente grado di
frazionamento del rischio di natura creditizia.
I “grandi rischi" vengono determinati facendo riferimento al valore di bilancio delle "esposizioni". L'importo delle
"posizioni a rischio" viene fornito facendo riferimento sia al valore di bilancio sia al valore ponderato. La
rappresentazione del doppio valore permette di evidenziare in modo più preciso il grado di concentrazione dei
crediti.
235
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
Banca d'Italia definisce grande rischio l'esposizione ponderata nei confronti di un cliente qualora sia maggiore o
uguale al 10% del Patrimonio di Vigilanza, mentre l’indicatore per il calcolo del limite individuale è posto al 25%.
Con finalità di monitoraggio, Finaosta S.p.A. quantifica l’esposizione al rischio di concentrazione e il relativo
assorbimento di capitale interno con cadenza trimestrale.
Coerentemente con il disposto normativo per gli intermediari di classe 3, Finaosta S.p.A. ha adottato per la
quantificazione del rischio di credito il metodo standardizzato senza ricorso ad ECAI previsto dalla circolare
216/96 di Banca d’Italia
Aosta Factor S.p.A. adotta, ai fini della misurazione del requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito,
l’approccio standardizzato previsto dalla nuova normativa prudenziale. Il ricorso ai rating esterni è peraltro
limitato, per il momento, alle controparti rappresentate da Amministrazioni Centrali e Banche Centrali, Enti
territoriali, Intermediari Vigilati ed Enti del settore pubblico.
3.2 Rischio di mercato
Finaosta S.p.A. orienta le proprie politiche di investimento della liquidità verso strumenti a breve termine o
altamente liquidabili ed escludendo, di norma, l’investimento azionario.
La normativa 216/96 di Banca d’Italia, Capitolo V, Parte Prima, sezione VII, prevede che non sono tenuti al
rispetto dei requisiti patrimoniali a fronte dei rischi di mercato, con riferimento al portafoglio di negoziazione di
vigilanza, gli intermediari per i quali, di norma, il portafoglio di negoziazione di vigilanza risulti inferiore al 5 per
cento del totale dell’attivo e comunque non superi i 15 milioni di euro.
Ogni qualvolta il portafoglio di negoziazione di vigilanza risulti superiore al 6% del totale dell’attivo
dell’intermediario oppure abbia superato i 20 milioni di euro, gli intermediari sono tenuti comunque al rispetto dei
requisiti fino alla fine del trimestre in corso al momento del supero.
Ai fini del primo pilastro Finaosta S.p.A., non avendo portafoglio di negoziazione di vigilanza, non rientra tra gli
intermediari che secondo normativa sono tenuti al rispetto dei requisiti patrimoniali e non viene pertanto allocato
capitale regolamentare a fronte dei rischio di mercato.
Sono periodicamente monitorati gli investimenti della liquidità posti in essere, il Servizio Finanza fornisce
un'informativa mensile all'Alta Direzione e trimestrale al Consiglio di Amministrazione.
Aosta Factor S.p.A. non ha nel proprio portafoglio prodotti che espongono la Società ad elevati rischi di mercato;
il rischio di cambio è l’unica forma di rischio di mercato a cui può essere sottoposta marginalmente l’attività.
3.2.1 Rischio di tasso di interesse
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
1. Aspetti generali
Il rischio tasso di interesse sulle posizioni incluse nel portafoglio immobilizzato consiste nella possibilità che una
variazione dei tassi di interesse di mercato determini variazioni del margine di interesse dell'intermediario.
In presenza di differenze nelle scadenze e nei tempi di ridefinizione del tasso di interesse di attività e passività
finanziarie presenti in bilancio, le fluttuazioni dei tassi possono, inoltre, determinare una variazione del valore di
mercato delle attività e delle passività e, quindi, del valore economico dell'intermediario.
Per quanto riguarda Finaosta S.p.A. si precisa che, ad eccezione delle operazioni in Gestione Ordinaria, finanziate
tramite mezzi propri, le operazioni effettuate sul portafoglio immobilizzato prevedono l'applicazione dello stesso
tasso di interesse riconosciuto alla R.A.V.A., fornitrice della provvista.
236
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
L’esposizione al rischio di tasso d’interesse è misurata con riferimento alle attività ed alle passività comprese nel
portafoglio immobilizzato (non di negoziazione).
Per quanto concerne Aosta Factor l’operatività di factoring è per sua natura concentrata nel breve termine; i
finanziamenti concessi sono di tipo autoliquidante ed hanno una vita residua breve direttamente connessa ai tempi
di incasso dei crediti commerciali ceduti.
Inoltre, il factor ha di norma la facoltà contrattuale di:
- modificare i tassi in qualsiasi momento in ragione della variazione del costo della provvista, con l’unico vincolo
del preavviso previsto dalla vigente normativa in tema di “trasparenza”;
- chiedere il rimborso delle somme anticipate a fronte del corrispettivo dei crediti ceduti.
Già tali caratteristiche determinano una mitigazione notevole dell’esposizione al rischio di tasso di interesse.
Aosta Factor ha peraltro adottato una politica di “pricing” che prevede per la sostanziale totalità della clientela
l’indicizzazione contrattuale, su base mensile, del tasso di interesse ad un parametro di mercato, che di norma è la
media dell’Euribor a 3 mesi. Ciò determina un automatico ed immediato adeguamento dei ricavi finanziari
all’andamento del mercato, senza necessità di modifiche unilaterali o concordate della parte economica degli
aspetti contrattuali. Eventuali, sporadiche operazioni a “tasso chiuso”, di durata che non eccede di norma i tre mesi,
sono fronteggiate con provvista di analoga durata e, a sua volta, a condizioni economiche predefinite.
Sul fronte della provvista, la situazione è più variegata, in quanto, assieme a forme tecniche rivedibili “a vista” ed
indicizzate al mercato (anche in questo caso il parametro di riferimento è l’Euribor) non sono infrequenti
operazioni che prevedano la fissazione del tasso di interesse per tutta la durata dell’operazione; peraltro, tale durata
si colloca sempre nel “range” del brevissimo termine: da 1 settimana a tre mesi. Ciò limita oggettivamente la
portata del rischio di tasso sul versante della provvista ed assume valenza potenzialmente sfavorevole, ancorché
limitata, solo in presenza di una tendenza a flettere dei tassi di interesse.
Il presidio del rischio di tasso di interesse è affidato al alla Direzione Generale, che si avvale di servizi in
outsourcing per l’esecuzione materiale delle transazioni e per il controllo dei flussi e delle condizioni applicate
sulle operazioni di raccolta.
Controlli periodici sulle attività di tesoreria svolte in outsourcing sono effettuati dalla funzione Internal Auditing.
Dell’esito di tali verifiche la funzione fornisce un resoconto al Consiglio di Amministrazione nell’ambito delle
proprie relazioni trimestrali.
La società Pila S.p.A. non risulta esposta al rischio di tasso in quanto i tassi fissi ai quali sono soggetti i
finanziamenti ottenuti a valere sulle leggi regionali di settore, erogati dalla Finaosta, sono considerevolmente al di
sotto degli attuali tassi di mercato mentre per il prestito obbligazionario è previsto un tasso di interesse con una
forma di variabilità che ne garantisce una quantificazione sicuramente migliore rispetto alle normali condizioni di
mercato.
237
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
1. Distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie
1.2 Crediti
1.3 Altre attività
2. Passività
2.1 Debiti
216.758
249.275 360.311
3.397
13.395
32.019
197.897
3.285.629
4.874
26.285
209.404 307.811
32.856
52.500
1.220
16
228.203
16.057
29.347
196.214
221.198 334.870
180.341
228.203
16.057
29.347
196.214
216.548 334.870
4.650
16
2.3 Altre passività
3. Derivati finanziari
Opzioni
3.1 Posizioni lunghe
3.2 Posizioni corte
Altri derivati
3.3 Posizioni lunghe
3.4 Posizioni corte
1. Attività
2.785
1.1 Titoli di debito
1.2 Crediti
2.785
1.3 Altre attività
2. Passività
2.1 Debiti
2.818
2.818
2.2 Titoli di debito
2.3 Altre passività
3. Derivati finanziari
Opzioni
3.1 Posizioni lunghe
3.2 Posizioni corte
Altri derivati
3.3 Posizioni lunghe
3.4 Posizioni corte
238
Durata indeterminata
Oltre 10 anni
Da oltre 5 anni fino a 10
anni
Da oltre 1 anno fino a 5
anni
Da oltre 6 mesi fino a 1
anno
Da oltre 3 mesi fino a 6
mesi
Fino a 3 mesi
A vista
USD
VOCI/DURATA RESIDUA
1.220
7.015
180.341
2.2 Titoli di debito
Durata indeterminata
227.579
Oltre 10 anni
36.893
250.577
270.363
9.949
Da oltre 5 anni fino a 10
anni
Fino a 3 mesi
30.008.115 3.549.601
29.737.752
Da oltre 1 anno fino a 5
anni
226.707
1.1 Titoli di debito
Da oltre 6 mesi fino a 1
anno
1. Attività
A vista
VOCI/DURATA RESIDUA
Da oltre 3 mesi fino a 6
mesi
EURO
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
2.Modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di tasso di interesse
Finaosta S.p.A. per la quantificazione del rischio tasso, adotta la metodologia semplificata proposta nell'Allegato
M del Capitolo V, Parte Prima, Sezione XI della Circolare 216/96 di Banca d’Italia, ed utilizza, quindi, l'algoritmo
previsto dalle Istruzioni di Vigilanza, definito come rapporto tra la sommatoria delle esposizioni ponderate esposte
al rischio di tasso e il Patrimonio di Vigilanza.
Le attività e passività sono ripartite negli scaglioni temporali indicati nella Circolare 217/96; in particolare le
attività si distingue tra posizioni:
•
a tasso fisso, classificate nelle fasce temporali in base alla loro vita residua;
•
a tasso variabile, ricondotte nelle diverse fasce temporali in base alla data di rinegoziazione del tasso di
interesse
•
a tasso indeterminato.
La ponderazione viene effettuata utilizzando i fattori indicati dalla normativa all'allegato M sopracitato: tali fattori
sono ottenuti come prodotto tra una variazione ipotetica dei tassi – 200 punti base – e un’approssimazione della
duration modificata relativa alle singole fasce.
La somma algebrica delle posizioni nette delle 16 fasce temporali determina l’esposizione al rischio di tasso.
L'importo ricavato viene rapportato al Patrimonio di Vigilanza ottenendo, così, l'indice di rischiosità, la cui soglia
di attenzione è fissata da Banca d'Italia al 20%.
Al 31.12.2014 tale indicatore risulta pari al 3,4%.
Finaosta S.p.A. ha stabilito di quantificare la propria esposizione al rischio tasso di interesse, secondo la
metodologia prudenziale descritta nel paragrafo precedente, con cadenza trimestrale, in modo da monitorare
l’assorbimento di capitale interno a fronte di tale rischio e il relativo indicatore soglia.
Nell’ambito del Processo ICAAP, Aosta Factor rileva periodicamente la propria esposizione al rischio di interesse
mediante un’analisi della struttura per scadenze dell’attivo e del passivo.
La misurazione dell’esposizione al rischio di interesse avviene, nell’ambito del Processo ICAAP, sulla base della
metodologia semplificata proposta dalla regolamentazione (Circolare di Banca d’Italia 216/96, 7° aggiornamento
(Capitolo V, Sezione XI, Allegato M) ) – modello del cash flow mapping/metodo delle fasce di vita residua.
Al fine di implementare tale metodologia, Aosta Factor procede, su base semestrale, a:
1. identificare e determinare le valute rilevanti;
2. classificare le attività e le passività di natura finanziaria in fasce temporali;
3. determinare la posizione netta all’interno di ciascuna fascia e ponderarla per il relativo coefficiente;
4. determinare la somma delle posizioni nette ponderate per ciascuna fascia;
5. aggregare le esposizioni per le diverse valute in presenza di situazioni significative;
6. determinare l’indicatore di rischiosità e verificarne il rispetto della soglia indicata dall’Autorità di Vigilanza.
3.2.2 Rischio di prezzo
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
1.
Aspetti generali
Il gruppo investe la liquidità in strumenti a breve equiparabili a cash mentre, per gli strumenti a medio periodo,
utilizza polizze di capitalizzazione, preferendo attività non soggette alla negoziazione in mercati regolamentati.
In virtù del tipo di portafoglio gestito, si è ritenuto di non approntare modelli di valutazione del VaR ai fini della
stima della probabilità di perdite in eccesso rispetto a livelli fissati.
239
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
Nel portafoglio non sono presenti azioni di società quotate e strumenti derivati.
3.2.3 Rischio di cambio
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
1.
Aspetti generali
Il rischio di cambio nel Gruppo risulta assolutamente marginale in riferimento unicamente alla controllata Aosta
Factor S.p.A. vista la sporadicità e l’esiguità delle operazioni in valuta. Inoltre, gli aspetti contrattuali consentono
sempre una rivalsa sul cedente per eventuali oneri legati al rischio di cambio.
In caso di impiego in divisa, l’azienda provvede ad accendere una provvista correlata per valuta e scadenza,
neutralizzando quindi il rischio potenziale anche a beneficio del cedente.
Nell’esercizio 2014 la Società ha effettuato un’unica operazione di impiego in divisa fronteggiata da una provvista
di pari valuta.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
1.
Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati
Valute
Voci
Dollari USA Sterline Yen
Dollari
canadesi
Franchi
svizzeri
1. Attività finanziarie
1.1 Titoli di debito
1.2 Titoli di capitale
1.3 Crediti
2.785
1.4 Altre attività finanziarie
2. Altre attività
3. Passività finanziarie
3.1 Debiti
2.818
3.2 Titoli di debito
3.3 Altre passività finanziarie
4. Altre passività
5. Derivati
5.1 Posizioni lunghe
5.2 Posizioni corte
Totale attività
2.785
Totale passività
2.818
Sbilancio -
2.
33
Modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di cambio
Si rimanda a quanto già esposto negli “Aspetti generali”.
240
Altre
valute
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
3.3 Rischi operativi
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
1. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo
Relativamente a Finaosta la possibilità di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di
procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure a causa di eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l’altro,
le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell’operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze
contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli
strategici e di reputazione.
Per rischio operativo si intende, dunque, la possibilità di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla
disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure a causa di eventi esogeni (risk driver).
Si evidenzia che il rischio operativo è generato trasversalmente da tutte le funzioni aziendali.
Al fine di mitigare questo rischio Finaosta S.p.A. ha proseguito anche nel corso del 2014 il sostanziale piano di
rivisitazione delle procedure, concordato con la Direzione Generale, al fine di definire più puntualmente i controlli
di primo livello che devono essere effettuati e sta realizzando in collaborazione con un fornitore esterno un
sostanziale cambiamento del sistema informatico esistente.
Il presidio sul rischio in analisi è garantito da:
-
controlli sulle singole attività di primo e secondo livello, definiti dalle procedure aziendali;
-
controlli di terzo livello a cura del Servizio Controllo Interno;
-
diffusione di una cultura aziendale improntata ai principi di onestà, correttezza e rispetto delle regole
internamente definite (Codice Etico).
Si ricorda, altresì, che le normative di Banca d’Italia relative ai sistemi di risoluzione stragiudiziale delle
controversie in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari, sono disciplinate da apposita procedura interna;
responsabile dell’intero procedimento è l’Ufficio Reclami, istituito presso la Direzione Legale e Contenzioso.
Il Consiglio di Amministrazione riceve flussi informativi trimestrali, redatti dal Servizio Gestione Rischi, sul
numero, importo ed esito dei reclami pervenuti. Con cadenza annuale, viene sottoposta all’approvazione del
Consiglio anche una rendicontazione sull'attività di gestione dei reclami e sulle verifiche effettuate sul rispetto dei
termini previsti dalla procedura per la tempestiva e corretta gestione dei singoli casi di reclamo, nonché per la
gestione del procedimento presso l’ABF e/o il Conciliatore Bancario, redatta a cura della Direzione Legale e
Contenzioso e oggetto di controllo da parte del Servizio Compliance.
Con riferimento all’esercizio 2014, da detta relazione risulta che la Società ha ricevuto n. 3 reclami, tutti non
accolti.
Due dei reclami pervenuti sono stati promossi da mutuatari, persone fisiche, ed avevano ad oggetto la richiesta di
imputazione a FINAOSTA S.p.A. del costo relativo al rinnovo dell’iscrizione ipotecaria; entrambi i reclami non
sono stati accolti, in quanto il costo del rinnovo ipotecario, come previsto dal contratto di mutuo, è ad esclusivo
carico della parte mutuataria.
Il terzo reclamo è stato promosso da un cliente mutuatario, persona fisica, che contestava la correttezza del
conteggio di estinzione anticipata effettuato da FINAOSTA S.p.A. alla data di estinzione del mutuo; la richiesta
non è stata accolta in quanto non sono stati riscontrati errori nel calcolo dell’importo fatturato a titolo di estinzione
anticipata del mutuo.
Quanto al rischio di reputazione, con l'obiettivo di contenere specificatamente tale rischio, Finaosta S.p.A. ha
241
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
redatto il Codice Etico, aggiornato nel corso del 2014, volto a disciplinare i comportamenti, sia dell’azienda nel
suo complesso, sia dei singoli dipendenti. La diffusione di una cultura aziendale improntata ai principi di onestà,
correttezza e rispetto delle regole internamente definite può essere, infatti, considerata uno strumento di controllo
del rischio di reputazione.
Come previsto dalla normativa, è altresì data informativa del numero, ambito di applicazione ed esito dei reclami
in un’apposita sezione del sito internet aziendale, aggiornata con periodicità annuale.
Allo scopo di garantire il presidio sul rischio di reputazione e di non conformità per violazione di norme vengono
poi effettuati controlli interni, secondo quanto previsto dalle singole procedure.
In tale prospettiva, Finaosta S.p.A. si era dotata, nel corso del 2012, del Servizio Compliance, funzione di controllo
di secondo livello, organizzata in struttura autonoma e indipendente, collocata in staff alla Direzione Generale,
dedicata al presidio diretto del rischio di non conformità con riguardo a selezionate normative applicabili alla
Società, nonché al presidio indiretto del medesimo rischio, con riguardo alle normative rimaste sotto la
responsabilità delle Funzioni Aziendali competenti.
Il Servizio Compliance, nel corso del 2014, ha svolto la propria attività nel rispetto del “Regolamento del Servizio
Compliance”, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 19 dicembre 2012, e secondo
quanto fissato dal “Programma delle attività 2014”, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 31
marzo 2014.
Si segnala, inoltre, che in tale sede si è stabilito di:
a) ampliare il perimetro normativo del Servizio Compliance, includendo tra le materie oggetto di presidio
diretto la disciplina pubblicistica applicabile a Finaosta S.p.A. in quanto Società controllata dalla Regione
autonoma della Valle d’Aosta, in tema di:
c.d. DURC (documento unico di regolarità contributiva);
c.d. anticorruzione (L. n. 190/2012);
c.d. amministrazione trasparente (D. Lgs. n. 33/2013);
b) rafforzare l’organico del Servizio Compliance, istituendo l’Ufficio Compliance e destinando ad esso una
risorsa.
Il Servizio Compliance ha finalizzato le proprie attività all’individuazione ed alla valutazione dei principali rischi
di non conformità cui è esposta Finaosta S.p.A., verificando l’adeguatezza, l’effettività e l’efficacia dei presidi in
essere, attraverso la revisione delle procedure organizzative e normative adottate dalla Società, nonché verificando
la tenuta dei controlli previsti dalle stesse, al fine di approntare eventuali ulteriori misure di mitigazione del rischio
di non conformità ritenute necessarie o opportune.
Nell’ambito di tali misure si collocano anche le attività di :
consulenza agli Organi di Vertice ed alle altre Funzioni Aziendali, con riferimento a tutte le normative che
impattano sull’azienda, oggetto di presidio diretto ed indiretto;
formazione del personale, che il Servizio Compliance ha svolto con particolare riferimento alle aree operative
oggetto di aggiornamento e/o adeguamento normativo.
In data 28 aprile 2015 il Servizio Compliance ha rendicontato al Consiglio di Amministrazione di Finaosta S.p.A.
gli esiti della propria attività, concludendo per una valutazione complessiva del rischio compliance “Medio-Alta”,
242
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
in considerazione delle difficoltà interpretative ed applicative poste dalle richiamate discipline pubblicistiche
aventi rilevante impatto sull’operatività aziendale.
In pari data il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato il programma delle attività del Servizio
Compliance per l’anno 2015.
In linea con le disposizioni volte a rafforzare la gestione del rischio di non conformità, Finaosta S.p.A. si è dotata
di un modello organizzativo finalizzato a presidiare i rischi connessi alla ricettazione, al riciclaggio e all’impiego
di denaro, beni e utilità di provenienza illecita.
Le disposizioni organizzative ed operative, nonché le procedure adottate sono rispondenti alle disposizioni
legislative in materia. In particolare, è stata predisposta una procedura che disciplina i seguenti aspetti:
• adeguata verifica della clientela;
• valutazione del rischio;
• gestione del rischio;
• limitazione relative al trasferimento di denaro;
• segnalazione di operazioni sospette.
Tale complesso normativo, operativo e procedurale è finalizzato non solo ad adempiere alle inderogabili
disposizioni di legge, ma anche ad evitare il coinvolgimento, anche inconsapevole, di Finaosta S.p.A. in fatti di
riciclaggio e terrorismo.
Ai fini della mitigazione del rischio assumono rilievo prioritario il coinvolgimento degli organi societari e il
corretto adempimento degli obblighi che su questi ricadono.
La Funzione Antiriciclaggio si è, inoltre, fatta promotrice, anche nel corso del 2014, di iniziative di formazione del
personale rivolte all’intero organico aziendale.
Particolare attenzione è stata dedicata, poi, al costante aggiornamento del personale sulle tematiche analizzate,
anche mediante la consultazione on line di un’apposita sezione dell’intranet aziendale, predisposta e
periodicamente aggiornata dalla Funzione Antiriciclaggio.
Nella procedura interna inerente la normativa sull’antiriciclaggio ed il contrasto al terrorismo sono, inoltre,
disciplinati i flussi informativi che periodicamente devono essere sottoposti all’attenzione dell’Alta Direzione, del
Consiglio di Amministrazione, dell’Organismo di Vigilanza e del Collegio Sindacale, tra gli altri si evidenzia il
report periodico contenente informazioni su:
• numero e importo delle segnalazioni sospette pervenute alla Funzione Antiriciclaggio;
• numero e importo delle segnalazioni sospette archiviate dal Responsabile Operazioni Sospette;
• numero e importo delle segnalazioni sospette inoltrate all’UIF.
Con riferimento all’ adeguata verifica clientela, si sottolinea che tale attività è stata svolta dall’Ufficio
Monitoraggio Anagrafiche a diretto riporto di Servizio Gestione Rischi Funzione Antiriciclaggio dal suo
insediamento (agosto 2013) sino alla riorganizzazione aziendale dell’agosto 2014 che ha visto la costituzione del
Servizio Monitoraggio Crediti e l’assorbimento da parte di quest’ultimo dei compiti assegnati all’Ufficio
Monitoraggio Anagrafiche.
Al fine di garantire il proseguimento del monitoraggio costante dell’adeguata verifica della clientela, il cui
presidio diretto spetta a Servizio Gestione Rischi Funzione Antiriciclaggio, ma operativamente è effettuato da
Servizio Monitoraggio Crediti, Servizio Gestione Rischi Funzione Antiriciclaggio ha proposto alla Responsabile
del Servizio Monitoraggio Crediti la formalizzazione di un “Accordo di Servizio” tra le due funzioni citate, avente
243
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
ad oggetto la pianificazione / rendicontazione semestrale delle controparti da convocare per gli adempimenti
connessi al tema in oggetto. Tale Accordo è, ad oggi, a tutti gli effetti, operativo.
La Funzione Antiriciclaggio ha predisposto una relazione annuale che evidenzia le principali attività effettuate nel
2014 e quelle pianificate per il 2015.
Finaosta S.p.A. risponde, dunque, in modo responsabile alla complessità e pericolosità dei fenomeni di riciclaggio
e di finanziamento al terrorismo, dedicando la massima attenzione alle azioni e agli strumenti di contrasto, nella
consapevolezza che la ricerca della redditività e dell’efficienza debba essere coniugata con il presidio continuo ed
efficace dell’integrità della struttura aziendale.
La Società riserva assoluto impegno alle politiche volte a prevenire il proprio coinvolgimento in fenomeni di
riciclaggio e di finanziamento del terrorismo internazionale che possano danneggiarne reputazione e stabilità. Essa
svolge le proprie attività in conformità alle disposizioni normative nazionali e comunitarie. Si dota ed aggiorna le
proprie disposizioni interne, le procedure, i programmi di formazione, le attività di monitoraggio ed i controlli
volti a garantire il rispetto della normativa vigente da parte del personale, degli amministratori, dei sindaci.
Si evidenzia, infine, che, è proseguita, da parte del Servizio Gestione Rischi, l’attività di rilevazione delle perdite
operative con la finalità di identificare e classificare i rischi in macrocategorie così da supportare la metodologia
quantitativa di base con una valutazione qualitativa degli eventi di perdita riconducibili al rischio operativo.
L'archiviazione sistematica degli eventi di perdita consente, nel tempo, una migliore comprensione dei fattori da
cui origina il rischio operativo, così da consentire l'impostazione di adeguate politiche di contenimento, controllo e
copertura del rischio al fine di ridurre l'esposizione al rischio stesso.
Tale processo gestionale richiede:
− la preventiva identificazione e classificazione dei rischi operativi, connessi con l'attività di Finaosta S.p.A.;
− la costruzione di una base dati funzionale alle successive analisi.
Finaosta S.p.A. ha definito il concetto di perdita operativa effettiva riferendosi a flussi economici e patrimoniali
negativi, indipendentemente dall'importo (non sono, quindi, indicate soglie), caratterizzati da:
− certezza della quantificazione dell'ammontare in quanto passati a conto economico, con l'inclusione degli
accantonamenti specifici e l'esclusione di quegli accantonamenti generici per i quali Finaosta S.p.A. non è in grado
di ricondurre determinati e specifici eventi a “porzione” di tali accantonamenti. Il criterio guida è, quindi,
l’avvenuto impatto sul conto economico. La registrazione della perdita può non coincidere con l’effettiva perdita
lorda; nel database le perdite operative sono censite al lordo dei rimborsi.
− riconducibilità all'evento, direttamente o attraverso rilevazioni gestionali. La riconducibilità diretta vale sia per
la perdita che per le eventuali spese – fatturate da terzi - sostenute per la risoluzione dell’evento.
− non dovuti a compensazioni di costi o ricavi di esercizio erroneamente valutati;
− non dovuti all'introduzione di normativa retroattiva.
La fase di identificazione dei rischi e la loro classificazione in macrocategorie consentono la raccolta dei dati da
inserire nel database perdite operative aziendali.
L'identificazione delle determinanti del rischio (risk driver) e degli eventi generatori del rischio (event types) è
stata effettuata prendendo a modello gli schemi proposti dal Comitato di Basilea e recepiti dall'Allegato A e C
della Circolare di Banca d'Italia 263/2006, Parte Quarta, Titolo II, Capitolo 5. Le linee guida fornite
dall'Osservatorio del database italiano delle perdite operative, in forma abbreviata DIPO, sono risultate essere un
utile strumento per la mappatura degli event types.
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Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
L'iter di rilevazione delle perdite operative prevede che la Direzione Amministrazione e Finanza rilevi la perdita,
connessa con uno degli eventi event types mappati, è, quindi, responsabile della correttezza del dato segnalato.
Con cadenza trimestrale il Servizio Gestione Rischi richiede alla Direzione Amministrazione e Finanza l’elenco
delle perdite operative rilevate, compila, con il supporto della Direzione generatrice dell'evento di perdita, e sulla
base delle informazioni disponibili, una scheda di sintesi contenente i dati che descrivono cause e circostanze in
cui si è verificato l'evento; in seguito, alimenta il database perdite operative.
Le fonti di tipo contabile richiedono, infatti, un processo di arricchimento informativo, a garanzia della
completezza del loro contenuto. A tal fine viene redatta la scheda evento di perdita, valorizzata utilizzando le
codifiche dei risk driver, degli event types e dei loss event types, descritte del manuale database perdite operative.
Nel caso in cui la perdita sia imputabile a più direzioni si attribuisce la stessa in base al criterio della prevalenza
conseguente alle varie attività/responsabilità disciplinate nelle procedure di riferimento.
Le principali informazioni valorizzate nella scheda evento sono:
-
dati sulla perdita, valore lordo, accantonamenti stimati, eventuali recuperi attesi, tipologia di esborso (esempio:
risarcimento danni, multa, interessi legali, furto, danni), breve descrizione dell'evento che ha causato la perdita;
-
dati sulla direzione che ha generato la perdita, ogni perdita deve essere riferita, per quanto possibile, alla
direzione, area e fase di attività generatrice della perdita;
-
dati sui fattori di rischio cui la perdita è riconducibile;
-
dati sugli eventi di rischio cui la perdita è riconducibile;
-
dati su eventuali rimborsi ricevuti grazie a polizze di assicurazione di copertura.
Si evidenzia che le perdite operative sono tracciate e clusterizzate nel relativo database a partire dal 2010.
La graduale rilevazione di tali dati permetterà di:
-
valutare l'adeguatezza dei controlli presenti nelle procedure;
-
verificare le modalità di contabilizzazione delle perdite, in modo da poter ottenere una riconducibilità più
immediata agli eventi di perdita stessi;
-
migliorare il presidio sul rischio operativo sulla società.
La progressiva costruzione di un database sulle perdite consentirà di migliorare, nel tempo, la gestione del rischio
in esame.
Le rilevazioni gestionali saranno analizzate anche sulla base delle seguenti variabili:
-
la probabilità del rischio, cioè la frequenza di accadimento del rischio (frequency);
-
la gravità degli effetti, ossia l'impatto economico delle perdite che sorgono per ogni evento considerato
(severity).
Con cadenza trimestrale, il Servizio Gestione Rischi predispone una reportistica informativa per il Consiglio di
Amministrazione.
Si sottolinea che le perdite operative sono state tracciate e clusterizzate nel relativo database a partire dal
01.01.2010, l’analisi svolta ha dimostrato che l’ammontare di perdite effettivamente riscontrate annualmente è
ampiamente coperta dal requisito patrimoniale determinato con il metodo base.
Con riferimento alla misurazione del requisito prudenziale a fronte del rischio operativo l’intermediario adotta la
stessa metodologia scelta per il calcolo del requisito patrimoniale, ossia il metodo base (Basic Indicator Approach
245
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
– BIA).
Il requisito patrimoniale a fronte del rischio operativo viene misurato applicando il coefficiente regolamentare del
15% alla media delle ultime tre osservazioni su base annuale del margine di intermediazione riferite alla situazione
di fine esercizio (31 dicembre), determinato in base ai principi contabili internazionali IAS/ IFRS.Per quanto
concerne Aosta Factor S.p.A., in base alle definizioni di Basilea II, recepite in seguito anche da ABI e Banca
d’Italia, il rischio operativo è il rischio di perdite derivate da processi inadeguati o inefficaci, dai sistemi
informativi, dal personale o da eventi esterni.
Poiché il rischio operativo origina da eventi estremamente eterogenei, è necessario procedere ad una classificazione
di eventi di rischio, che deve partire da un’analisi molto dettagliata di tutti i microprocessi operativi per individuare
i fenomeni che li generano e rendere possibile una rilevazione sistematica degli eventi pregiudizievoli e delle
perdite sopportate. A tale scopo, Aosta Factor ha definito una mappa dei processi aziendali (articolata in aree,
macroprocessi e processi), cui sono state ricollegate le diverse procedure operative, e una classificazione degli
eventi pregiudizievoli (risk event) specifici per la propria attività, sulla base di una griglia proposta da Assifact,
Associazione italiana per il factoring, nell’ambito del Progetto GRIFO - Governo dei rischi operativi nel factoring.
Tale modello supporta un’attività di assessment periodico della rilevanza (peso/frequenza) dei singoli risk event.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
In riferimento a Finaosta S.p.A. il capitale interno a fronte del rischio operativo, quantificato secondo il metodo
Base, al 31.12.2014 risulta pari a 2,9 milioni di euro, con un'incidenza sul Patrimonio di Vigilanza dell’1,5%. Nel
corso dell’esercizio non sono transitati in conto economico costi significativi relativi a multe o sanzioni derivanti
da rischi operativi.
Ai fini della misurazione del rischio operativo, Aosta Factor adotta il metodo base (BIA – Basic Indicator
Approach), proposto dall’Autorità di Vigilanza. Il requisito patrimoniale a fronte del rischio operativo al
31.12.2014 è pari a 1,02 milioni di euro pari al 15% della media dei margini di intermediazione 2012-2014, di €
6,8 milioni di euro.
3.4 Rischio liquidità
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
1.
Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità
Il rischio di liquidità rappresenta l’eventualità che Finaosta S.p.A. non sia in grado di adempiere alle proprie
obbligazioni alla loro scadenza, con specifico riferimento agli impegni di cassa.
Il rischio di liquidità si manifesta in genere sotto forma di inadempimento ai propri impegni di pagamento, che può
essere causato da incapacità di reperire fondi (Funding Liquidity Risk), ovvero dalla presenza di limiti allo
smobilizzo delle attività (Market Liquidity Risk). Nell’ambito dei rischi di liquidità si ricomprende anche il rischio
di fronteggiare i propri impegni di pagamento a costi non di mercato, ossia sostenendo un elevato costo della
provvista, ovvero (e talora in modo concomitante) incorrendo in perdite in conto capitale in caso di smobilizzo di
attività.
Risulta fondamentale ricordare il tipo di operatività che Finaosta S.p.A. svolge.
La Regione Autonoma Valle d'Aosta, socio unico, fornisce, di norma, la provvista tramite la costituzione di
appositi Fondi di Rotazione. Finaosta S.p.A. provvede alla gestione degli stessi erogando i finanziamenti secondo
quanto sancito nelle leggi regionali di riferimento. La parte di Fondo non impegnata, se ritenuto opportuno a
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Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
seguito dell’analisi degli impegni ad erogare, viene investita. Le convenzioni prevedono la possibilità di
rescissione con un preavviso di 90 giorni.
Le fonti di finanziamento, al 31.12.2014, sono identificabili prevalentemente nel socio unico R.A.V.A.; per
specifiche operazioni Finaosta S.p.A. ha fatto ricorso all’indebitamento presso Cassa Depositi e Prestiti e C.V.A.
S.p.A. come da mandato conferito con le DGR 453/2011 e 1465/2012.
Il processo di gestione del rischio di liquidità è disciplinato nella procedura “Gestione della Tesoreria” nella quale
sono descritte le modalità di svolgimento delle attività sui mercati finanziari, la gestione del profilo di rischiorendimento e l’amministrazione degli strumenti finanziari detenuti per conto proprio e di terzi. La gestione del
processo è ispirata a criteri di sana e prudente gestione; in tal senso, si definisce “sana” in quanto orientata alle
migliori opportunità imprenditoriali e rispettosa delle normative vigenti, e “prudente” in quanto privilegia un
profilo rischio/rendimento tale da non determinare situazioni di squilibrio finanziario all’interno della Società.
Il processo è articolato in tre fasi operative:
-
Gestione liquidità: si riferisce all’analisi ed alla programmazione dei flussi in entrata ed in uscita, all’utilizzo di
un corretto mix di strumenti tali da bilanciare le scadenze dell’attivo e del passivo dello Stato Patrimoniale, senza
che questo vada a discapito della redditività complessiva dell’azienda;
-
Impiego della liquidità: attiene alla creazione ed alla gestione di un portafoglio di strumenti finanziari in linea
con le indicazioni provenienti, tempo per tempo, dagli Organi Amministrativi;
-
Gestione Amministrativa: attiene allo svolgimento di attività necessarie per il rispetto degli adempimenti
contabili e non, finalizzati alla riconciliazione delle operazioni, nel rispetto delle disposizioni legislative ed
interne.
La struttura organizzativa preposta alla gestione della liquidità è individuata nel Servizio Finanza, facente capo
alla Direzione Amministrazione e Finanza, che opera sulla base delle indicazioni, tempo per tempo, fornite dal
Consiglio di Amministrazione.
Nel documento “Politiche di Assunzione dei Rischi”, predisposto dal Servizio Gestione Rischi per conto della
Direzione Generale e annualmente sottoposto all’approvazione del Consiglio di Amministrazione, sono
individuate le tipologie di controparti e strumenti finanziari ammessi, sono fissate le policies di gestione del
rischio di liquidità e la soglia di risk tolerance ammessa. Con riferimento a quest’ultima si evidenzia che la soglia
di propensione al rischio è stata fissata dal Consiglio di Amministrazione ad un livello di rischio “basso”.
Il controllo del rispetto dei mantenimento dei limiti stabiliti nelle “Politiche di Assunzione dei Rischi” è
demandato al Servizio Gestione Rischi.
La Direzione Generale e il Consiglio di Amministrazione sono informati dalla Direzione Amministrazione e
Finanza sullo stato della gestione della liquidità tramite appositi report.
Il Servizio Finanza fornisce alla Direzione Generale, con cadenza mensile, e al Consiglio di Amministrazione
trimestralmente un rapporto sullo stato della liquidità, nel quale sono evidenziati per singolo istituto di credito,
intermediario finanziario e compagnia di assicurazione:
-
la giacenza su conto corrente e tasso di interesse applicato;
-
l'esposizione in pronti contro termine;
-
l'esposizione in carte commerciali;
-
l'esposizione polizze di capitalizzazione;
-
l'esposizione titoli pubblici e obbligazioni (residuale);
247
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
-
il dettaglio e il riepilogo sulle polizze di capitalizzazione;
-
la tabella dei tassi applicati nell’ultimo mese per la liquidità.
Il Servizio Gestione Rischi, con cadenza trimestrale, predispone una reportistica per l’Alta Direzione offrendo le
seguenti analisi andamentali sulla liquidità gestita:
-
disponibilità;
-
distribuzione consistenze per tipologia di investimento;
-
disponibilità investite per controparti in relazione;
-
rispetto della soglie stabilite nelle “Politiche di Assunzione dei Rischi”.
Si ricorda che Finaosta S.p.A. valuta qualitativamente il rischio in esame secondo la metodologia della Maturity
Ladder; non viene invece quantificato l’assorbimento di capitale interno a fronte di tale rischio.
Per quanto riguarda l’orizzonte temporale di riferimento, l’intermediario analizza sia il rischio di liquidità nel
breve periodo (dipendente dal grado di solvibilità in un arco temporale ristretto), sia quello che si manifesta come
squilibrio finanziario nel medio/lungo termine (trasformazione delle scadenze).
Vista la tipologia di operatività svolta dalla Società, il tipo di strumenti ammessi alla compravendita sia per
tipologia sia per controparte, la consistente percentuale di liquidità mantenuta sui conti correnti, il rischio di
liquidità era stato stimato sino al 2012 medio – basso, tuttavia, considerando le recenti operazioni di indebitamento
con CVA e CDP, il mancato rientro dei finanziamenti dovuto alle sospensioni, si ritiene di confermaree, in ottica
prudenziale, il grado di rischio ad un livello MEDIO, già attribuito nell’esercizio 2013.
Nel caso si riscontrasse un gap di liquidità sulla gestione dei fondi propri, evento che, peraltro, non si è mai
verificato, l'intermediario ricorrerebbe, comunque, al mercato.
La gestione della liquidità e della tesoreria di Aosta Factor è di competenza del Direttore Generale, che opera sulla
base delle linee guida definite dal Consiglio di Amministrazione. Il Direttore Generale si avvale, per l’esecuzione
e il controllo delle transazioni, delle strutture competenti dell’outsourcer Factorit. La politica della liquidità –
formulata dal Direttore Generale – è approvata dal Consiglio di Amministrazione. Il Consiglio è informato
periodicamente della situazione di liquidità della Società. Al riguardo Aosta Factor, pur nel rispetto delle proprie
specificità, è allineata ai principi relativi alla governance del rischio di liquidità stabiliti dal documento del
Comitato di Basilea, Principles for Sound Liquidity Risk Management and Supervision, del settembre 2008
(principi nn. 1-4), richiamato dal documento dello stesso Comitato, Basel III: International framework for liquidity
risk measurement, standards and monitoring, del dicembre 2010. Si è inoltre tenuto conto, per quanto applicabile
all’attività di factoring, dei principi di “governo e gestione del rischio di liquidità”, di cui alla Circolare Banca
d’Italia, n.263/2006. La Società, pur avendo considerato analiticamente i contenuti della documentazione “Basilea
III” prodotta dal Comitato di Basilea, ritiene invece di non dover calcolare i due ratios formulati nel documento
del dicembre 2010 (Liquidity Coverage Ratio e Net Stable Funding Ratio), non detenendo riserve di liquidità dal
lato dell’attivo, ma avvalendosi solo di fonti di provvista di liquidità rappresentate dai margini di fido inutilizzati
verso la Capogruppo e il sistema bancario, e non avendo investimenti oltre il breve termine. Le linee guida
deliberate dal Consiglio stabiliscono che la provvista finanziaria della Società debba essere articolata totalmente
sul breve termine e con forme tecniche tali da escludere il rischio di cambio (provvista in valuta solo a fronte di
analoghi impieghi) e da minimizzare il rischio di tasso, con operazioni a “tasso chiuso” (tipiche degli anticipi
s.b.f., dei finanziamenti “denaro caldo” e delle polizze di credito commerciale) per durate da 15 giorni a massimo
3 mesi; eventuali operazioni di durata maggiore possono essere attivate solo in presenza di un corrispondente
248
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Bilancio consolidato 2014
impiego sulla clientela. Il Direttore Generale ha l’obbligo di riferire al Consiglio di Amministrazione, con cadenza
quanto meno trimestrale, in ordine al totale dei fidi in essere, agli utilizzi per ciascuna forma tecnica ed al relativo
costo pro tempore. L’attività svolta dall’outsourcer in materia di gestione della liquidità e della tesoreria è
disciplinata da uno specifico Service Level Agreement che costituisce parte integrante del contratto di service.
Il rischio di liquidità, che nel caso di Aosta Factor si configura come funding risk non essendovi né un’attività di
trading né investimenti in valori mobiliari, è stato rilevato nell’ambito del Processo ICAAP mediante l’approccio
dei flussi di cassa (maturity ladder). Il rischio è mitigato dalla presenza di entrate (incasso dei crediti) ed uscite
(pagamento anticipato dei crediti) che normalmente si equivalgono nel caso di turnover costante.
Per la società Pila S.p.a. gli strumenti finanziari attivi rappresentano l’impiego di temporanee eccedenze di
liquidità investite in prodotti finanziari con scadenza nel breve periodo (o comunque rapidamente monetizzabili) i
quali, si ritiene, non espongono la società ad alcun rischio finanziario apprezzabile stante la natura delle
controparti e le condizioni contrattuali in linea con i riferimenti di mercato. Gli strumenti finanziari passivi sono
rappresentati dalle fonti di finanziamento alle quali si è fatto ricorso per finanziare gli investimenti di lungo
termine della società. Non si ritiene che la società sia esposta in misura apprezzabile al rischio liquidità in
considerazione delle riserve di liquidità a disposizione e del cash flow che la gestione sociale è, ragionevolmente,
in grado di generare. Inoltre il rapporto tra attività e passività a breve e quelle a lungo deve ritenersi assolutamente
equilibrato.
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Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
1.
Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie. – Valuta di
denominazione: EURO
D a o lt re
7 gio rni
a 15
gio rni
D a o lt re
15
gio rni a
1 m e se
D a o lt re
1 m es e
f ino a 3
m e si
2 02 .5 27
5.88 9
2 3.216
98 .3 39
14 2.4 5 7
2 2 .69 7
5 1.113
192.578
5.889
23.216
98.339
142.457
16.544
39.465
6.152
11.648
20.155
13.143
85.357
16 0.214
4.25 7
41.178
116 .6 22
6 6.0 7 5
15 .98 3
2 9 .0 33
10 3 .6 25
9 5.00 4
5 6 7.96 4
28.362
4.209
V O C I/ S C A G LIO N I T E M P O R A LI A vist a
A t t iv it à pe r c a ss a
A .1
Tito li di Stato
A .2
A ltri titoli di debito
A .3
Finanziamenti
A .4
A ltre A ttività
P a s sivit à pe r c as s a
B .1
9.949
15 8 .4 26
D a o lt re
3 a nni
f ino a 5
a nni
112 .7 19
O lt re 5
anni
6 2 2.66 0
25.000
3.397
11.703
113.271
96.180
525.600
Debiti verso:
- B anche
- Enti finanziari
- Clientela
B .2
Tito li di debito
B .3
A ltre passività
131.852
48
13.722
46.975
20.893
3.908
10.770
28.143
9.579
3.241
3.241
19.448
12.965
85.800
16.686
41.505
35.603
8.834
25.791
84.178
82.039
482.163
3 7 .04 5
8 11
3.30 1
3.39 9
2 9.53 5
O pe razio ni "f uo ri bila nc io "
C.1
Da
D a o lt re
o lt re 3
D a o lt re 1
6 m e si
m e si
a nno f ino
f ino a 1
f ino a 6
a 3 anni
a nno
m e si
D a o lt re
1 gio rno
a 7
gio rni
Derivati finanziari co n scambio
di capitrale
- P o sizioni lunghe
- P o sizioni co rte
C.2
Derivati finanziari senza
scambio di capitale
- Differenziali po sitivi
- Differenziali negativi
C.3
Finanziamenti da ricevere
- P o sizioni lunghe
10.000
- P o sizioni co rte
C.4
10.000
Impegni irrevo cabili a erogare
fo ndi
- P o sizioni lunghe
811
- P o sizioni co rte
C.5
Garanzie finanziarie rilasciate
C.6
Garanzie finanziarie ricevute
27.045
250
3.301
3.399
19.535
D urat a
indet e r
m inat a
Gruppo Finaosta S.p.A.
2.
Bilancio consolidato 2014
Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie. – Valuta di
denominazione: USD
V O C I/ S C A G LIO N I T E M P O R A LI A vist a
D a o lt re
1 gio rno
a 7
gio rni
D a o lt re
7 gio rni
a 15
gio rni
D a o lt re
15
gio rni a
1 m e se
A t t iv it à pe r c a ss a
A .1
Tito li di Stato
A .2
A ltri titoli di debito
A .3
Finanziamenti
A .4
A ltre A ttività
2 .8 18
2.818
P a s sivit à pe r c as s a
B .1
2 .8 18
Debiti verso:
- B anche
2.818
- Enti finanziari
- Clientela
B .2
Tito li di debito
B .3
A ltre passività
O pe razio ni "f uo ri bila nc io "
C.1
Derivati finanziari co n scambio
di capitrale
- P o sizioni lunghe
- P o sizioni co rte
C.2
Derivati finanziari senza
scambio di capitale
- Differenziali po sitivi
- Differenziali negativi
C.3
Finanziamenti da ricevere
- P o sizioni lunghe
- P o sizioni co rte
C.4
Impegni irrevo cabili a erogare
fo ndi
- P o sizioni lunghe
- P o sizioni co rte
C.5
D a o lt re
1 m es e
f ino a 3
m e si
Garanzie finanziarie rilasciate
251
Da
D a o lt re
o lt re 3
D a o lt re 1
6 m e si
m e si
a nno f ino
f ino a 1
f ino a 6
a 3 anni
a nno
m e si
D a o lt re
3 a nni
f ino a 5
a nni
O lt re 5
anni
D urat a
indet e r
m inat a
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
Sezione 4 –Informazioni sul patrimonio
4.1 Il patrimonio dell'impresa
Il Patrimonio aziendale è costituito dal capitale sociale e dalle riserve, a qualunque titolo costituite.
4.1.1. Informazioni di natura qualitativa
Sotto il profilo regolamentare, la configurazione di patrimonio di Finaosta S.p.A. utilizzata è quella definita dalle
disposizioni di vigilanza. Il rispetto su base continuativa dei requisiti patrimoniali minimi, monitorato
regolarmente, rappresenta una condizione inderogabile dell’attività aziendale.
Sotto il profilo della gestione del rischio, che rappresenta una delle funzioni fondamentali dell’attività di
intermediazione, il patrimonio viene considerato come il principale presidio a fronte delle possibili perdite
originate dai diversi rischi cui Finaosta S.p.A. è esposta.
Aosta Factor è tenuta al rispetto dei requisiti patrimoniali minimi obbligatori, ai sensi del primo pilastro della
normativa prudenziale (Circolare Banca d’Italia 216/96, 7° aggiornamento), con riferimento al rischio di credito e
al rischio operativo. Il rischio di mercato, secondo la definizione fornita dalla normativa prudenziale, non è
presente nell’attività di Aosta Factor, poiché la Società non detiene un portafoglio di negoziazione di vigilanza. Il
rischio non rileva quindi ai fini della determinazione dei requisiti minimi obbligatori.
Anche il rischio di cambio, secondo la definizione fornita dalla normativa prudenziale, non è presente nell’attività
di Aosta Factor, poiché data l’operatività corrente la società presenta una “posizione netta aperta in cambi” riferita
ad un’unica controparte dove gli impieghi in divisa sono fronteggiati da una provvista nella medesima valuta.
252
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
4.1.2 Informazioni di natura quantitativa
4.1.2.1. Patrimonio dell'impresa: composizione
TOTALE
TOTALE
31/12/2014
31/12/2013
VOCI/VALORI
1. Capitale
112.000
112.000
8.108
6.630
24.362
24.081
8.594
6.630
77.307
76.549
1.225
1.225
-605
-293
6.630
4.567
237.621
231.388
2. Sovrapprezzi di emissione
3. Riserve
- di utili
a)legale
b)statutaria
c)azioni proprie
d)altre
- altre
4. (Azioni proprie)
5. Riserve da valutazione
- Attività finanziarie disponibili per la vendita
- Attività materiali
- Attività immateriali
- Copertura di investimenti esteri
- Copertura dei flussi finanziari
- Differenze di cambio
- Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
- Leggi speciali di rivalutazione
- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti
- Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto
6. Strumenti di capitale
7.Utile (perdita) desercizio
TOTALE
4.2 Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza
In tale sezione non vengono riportati i dati consolidati in quanto la normativa vigente non prevede le segnalazioni
di vigilanza consolidata per gli intermediari finanziari ex art. 107 TUB che non fanno parte di un Gruppo bancario.
253
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
Sezione 5 – Prospetto analitico della redditività consolidata complessiva
Importo Imposta
lordo sul reddito
Voci
10. Utile (Perdita) d'esercizio
Importo
netto
X
X
7.045
-464
152
-312
130. Totale altre componenti reddituali
-464
152
-312
140 Redditività complessiva (voce 10 + 130)
-464
152
6.733
Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico
20.
Attività materiali
30.
Attività immateriali
40.
Piani a benefici definiti
50.
Attività non correnti in via di dismissione:
60.
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto:
Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico
70.
80.
Copertura di investimenti esteri:
a)
variazioni di fair value
b)
rigiro a conto economico
c)
altre variazioni
Differenze di cambio:
a)
90.
100.
variazioni di valore
b)
rigiro e conto economico
c)
altre variazioni
Copertura dei flussi finanziari:
a)
variazioni di fair value
b)
rigiro a conto economico
c)
altre variazioni
Attività finanziarie disponibili per la vendita:
a)
b)
variazioni di fair value
rigiro e conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utili / perdite da realizzo
c)
110.
120.
altre variazioni
Attività non correnti in via di dismissione:
a)
variazioni di fair value
b)
rigiro e conto economico
c)
altre variazioni
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto:
a)
b)
variazioni di fair value
rigiro e conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utili / perdite da realizzo
c)
altre variazioni
150. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi
415
160. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo
254
6.318
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
Sezione 6 – Operazioni con parti correlate
6.1 – Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica
Compensi ai dirigenti con responsabilità strategica
31/12/2014 31/12/2013
Amministratori
185
224
Collegio Sindacale
295
317
Direttori generali e altri dirigenti
917
942
1.398
1.483
TOTALE
6.2 – Crediti e garanzie rilasciate a favore di amministratori e sindaci:
31/12/2014
Tipologia parte correlata
Credito
diretto
Amministratori
Sindaci
TOTALE
31/12/2013
Credito verso
partecipate
Totale
Credito
diretto
Credito verso
partecipate
Totale
69
0
69
81
68
148
0
117
117
0
126
126
69
117
186
81
194
274
Si tratta esclusivamente di crediti, non vi sono garanzie rilasciate in favore di tali soggetti.
6.3 – Informazioni sulle transazioni con parti correlate
Nella tabella seguente sono dettagliati i rapporti con parti correlate:
Crediti verso clientela
Tipologia
Amministratori e Dirigenti con responsabilità strategica
Finanziamenti a m/l
Amministratori regionali
Finanziamenti a m/l
Regione Autonoma Valle d'Aosta
Servizi finanziari
Regione Autonoma Valle d'Aosta
Mandato DGR 453/2011
148
8
9.821
Debiti
Tipologia
Regione Autonoma Valle d'Aosta
Altri debiti verso clientela
Interessi attivi e proventi assimilati
Importo
Tipologia
118.340
Importo
882.404
Importo
Amministratori e Dirigenti con responsabilità strategica
Interessi finanziamenti
1
Amministratori regionali
Interessi finanziamenti
0
Regione Autonoma Valle d'Aosta
Gestione fondi a rischio
10.506
Regione Autonoma Valle d'Aosta
Rimborso interessi mutui DGR 453/2011
Interessi passivi e oneri assimilati
Tipologia
Regione Autonoma Valle d'Aosta
Incremento fondi regionali
Commissioni attive
Tipologia
Regione Autonoma Valle d'Aosta
Gestione fondi non a rischio
Altri proventi e oneri di gestione
Tipologia
Regione Autonoma Valle d'Aosta
Affiti attivi
Regione Autonoma Valle d'Aosta
Recuperi di spesa
255
4.880
Importo
13.749
Importo
4.032
Importo
6
514
Gruppo Finaosta S.p.A.
Bilancio consolidato 2014
Sezione 7 – Altri dettagli informativi
7.1 Corrispettivi spettanti per la revisione legale dei conti e per servizi diversi dalla revisione (Art. 2427, n. 16-bis
Codice civile)
Il corrispettivo di Gruppo erogato per l’anno 2014 alla società di revisione per la revisione legale dei conti
ammonta a euro 84 mila.
256
Aosta Factor S.p.A.
Situazione economico-patrimoniale 01/01/2014 – 31/12/2014
SITUAZIONE ECONOMICO-PATRIMONIALE
DELLA SOCIETA’ AOSTA FACTOR S.p.A.
257
Aosta Factor S.p.A.
Situazione economico-patrimoniale 01/01/2014 – 31/12/2014
STATO PATRIMONIALE
VOCI DELL'ATTIVO
31/12/2014
10.
40.
60.
100.
110.
120.
Cassa e disponibilità liquidite
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Crediti
Attività materiali
Attività immateriali
Attività fiscali
a)
correnti
b)
anticipate
- di cui alla L. 214/2011
140. Altre attività
891
20.000
202.928.994
5.342
28.200
3.806.036
1.105.914
2.700.122
2.666.207
TOTALE ATTIVO
VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO
10.
70.
80.
90.
100.
110.
120.
160.
170.
180.
31/12/2013
789.241
2.441.764
2.407.787
64.362
37.151
206.853.825
188.610.521
31/12/2014
Debiti
Passività fiscali
a)
correnti
b)
differite
Passività associate ad attività in via di dismissione
Altre passività
Trattamento di fine rapporto del personale
Fondi per rischi e oneri
a)
quiescenza e obblighi simili
b)
altri fondi
Capitale
Riserve
Riserve da valutazione
Utile (Perdita) d'esercizio
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
258
820
20.000
185.303.168
11.177
7.200
3.231.005
31/12/2013
169.392.326
2.146.887
1.370.995
775.892
156.334.297
2.015.841
1.233.869
781.972
3.571.620
170.882
79.856
0
79.856
780.214
142.244
79.666
0
79.666
14.993.000
14.279.717
-29.680
2.249.217
14.993.000
12.861.800
-14.458
1.417.917
206.853.825
188.610.521
Aosta Factor S.p.A.
Situazione economico-patrimoniale 01/01/2014 – 31/12/2014
CONTO ECONOMICO
VOCI
10.
20.
30.
40.
31/12/2014
31/12/2013
Interessi attivi e proventi assimilati
Interessi passivi e oneri assimilati
6.186.700
-1.821.466
5.758.576
-2.013.897
MARGINE DI INTERESSE
4.365.234
3.744.679
Commissioni attive
Commissioni passive
3.733.872
-174.088
2.862.620
-134.677
COMMISSIONI NETTE
3.559.784
2.727.943
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
7.925.018
6.472.622
-2.128.473
-1.705.650
120.
130.
150.
160.
Rettifiche di valore nette per deterioramento di
a)
attività finanziarie
d)
altre operazioni finanziarie
Spese amministrative
a)
spese per il personale
b)
altre spese amministrative
Rettifiche di valore nette su attività materiali
Rettifiche di valore nette su attività immateriali
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
Altri proventi e oneri di gestione
180.
Utili (Perdite) da cessione di investimenti
100.
110.
-2.128.473
0
-2.448.945
-1.201.926
-1.247.019
RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA
-2.427.326
-1.220.967
-1.206.359
-9.061
-7.500
-191
31.591
-15.998
-1.800
71
36.799
3.362.439
2.358.718
-313
0
Imposte sul reddito dell'esercizio dell'attività corrente
3.362.126
-1.112.909
2.358.718
-940.801
UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE
2.249.217
1.417.917
UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO
2.249.217
1.417.917
UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE
190.
-1.705.650
0
259
Pila S.p.A.
Situazione economico - patrimoniale 01/01/2014 – 31/12/2014
SITUAZIONE ECONOMICO - PATRIMONIALE
DELLA SOCIETA’ PILA S.p.A.
260
Pila S.p.A.
Situazione economico - patrimoniale 01/01/2014 – 31/12/2014
STATO PATRIMONIALE
VOCI DELL'ATTIVO
31/12/2014
10.
40.
60.
100.
110.
120.
Cassa e disponibilità liquidite
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Crediti
Attività materiali
Attività immateriali
Attività fiscali
a)
correnti
b)
anticipate
140. Altre attività
512.538
211.021
6.746.186
12.589.240
2.447.414
710.819
464.228
246.591
TOTALE ATTIVO
VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO
10.
20.
70.
90.
100.
110.
120.
150.
160.
170.
180.
31/12/2013
759.235
5.018
2.296.012
2.513.304
25.513.230
27.892.206
31/12/2014
Debiti
Titoli in circolazione
Passività fiscali
a)
correnti
b)
differite
Altre passività
Trattamento di fine rapporto del personale
Fondi per rischi e oneri
a)
quiescenza e obblighi simili
b)
altri fondi
Capitale
Sovrapprezzi di emissione
Riserve
Riserve da valutazione
Utile (Perdita) d'esercizio
582.734
218.116
7.069.228
14.066.670
2.677.901
764.253
31/12/2013
1.624.932
4.665.500
333.935
333.935
0
2.116.949
4.657.750
381.607
380.527
1.080
3.363.656
1.313.916
0
0
0
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
261
4.867.052
1.123.920
75.841
0
75.841
8.993.498
6.183
5.588.382
-259.920
-116.851
8.993.498
6.183
5.065.591
-125.445
729.260
25.513.230
27.892.206
Pila S.p.A.
Situazione economico - patrimoniale 01/01/2014 – 31/12/2014
CONTO ECONOMICO
VOCI
10.
20.
31/12/2014
Interessi attivi e proventi assimilati
Interessi passivi e oneri assimilati
MARGINE DI INTERESSE
90.
31/12/2013
81.845
-127.629
72.867
-126.685
-45.784
-53.818
COMMISSIONI NETTE
0
0
Utile / Perdita da cessione o riacquisto di:
a)
attività finanziarie
d)
passività finanziarie
0
156
0
0
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
156
0
-45.784
100. Rettifiche di valore nette per deterioramento di
a)
attività finanziarie
d)
altre operazioni finanziarie
110. Spese amministrative
a)
spese per il personale
b)
altre spese amministrative
120. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
130. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
160. Altri proventi e oneri di gestione
-53.662
0
0
0
-1.823
-1.823
0
-14.705.127
-6.163.501
-8.541.626
RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE OPERATIVA
170. Utili (Perdite) delle partecipazioni
180. Utili (Perdite) da cessione di investimenti
UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE
190. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'attività corrente
-15.938.365
-6.398.744
-9.539.621
-4.337.166
-263.970
19.226.742
-4.651.860
-294.357
21.715.573
-125.305
775.506
0
26.420
0
10.148
-98.885
785.654
-17.967
-56.394
UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE
-116.851
729.260
UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO
-116.851
729.260
262
Finanziaria Regionale Valle d'Aosta S.p.A. - Società unipersonale
Soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte della Regione Autonoma Valle d’Aosta.
Sede legale: Via Festaz, 22 - Aosta
Capitale sociale: euro 112.000.000,00 interamente versato
Iscrizione Registro Imprese di Aosta e codice fiscale n. 00415280072
Elenco generale UIF n. 806 - Elenco speciale BANKIT n. 33050
VERBALE DELL'ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI DEL 13 LUGLIO 2015
L'anno duemilaquindici, il giorno tredici, del mese di luglio, alle ore undici, in Aosta - Via Festaz, 22 - si è
riunita l'Assemblea Ordinaria dell’azionista della società, convocata in seconda convocazione per questo
giorno, luogo e ora, per discutere e deliberare sul seguente:
ORDINE DEL GIORNO
1) RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULLA GESTIONE, BILANCIO AL 31/12/2014 COSTITUITO DA STATO PATRIMONIALE, CONTO ECONOMICO E NOTA INTEGRATIVA - E
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE E DEL REVISORE LEGALE;
2) RINNOVO ORGANI SOCIALI E DETERMINAZIONE DEI COMPENSI.
Assume la Presidenza il Presidente, dott. Giuseppe CILEA, funge da Segretario il Consigliere di
amministrazione, dott.ssa Luisa VUILLERMOZ.
Il Presidente constatato che:
.
l'Assemblea è stata regolarmente convocata in prima convocazione per il giorno 26 giugno 2015, in Aosta
- Via Festaz, 22, alle ore undici ed in seconda convocazione per il giorno 13 luglio 2015, stessi luogo ed
ora;
.
è presente l’azionista unico della società in persona del dott. Roberto NUVOLARI;
.
sono presenti i sottoelencati componenti il Consiglio di amministrazione:
dott.ssa Luisa VUILLERMOZ e rag. Nicola ROSSET;
.
sono presenti i sottoelencati componenti il Collegio sindacale:
rag. Oscar BETRAL, Presidente, dott. Adolfo GARBI e dott. Andrea LEONARDI, Sindaci effettivi;
.
scusa l’assenza il Consigliere di amministrazione, avv. Alberto VARALLO;
.
partecipano altresì alla riunione il dott. Ezio BONATTO e il dott. Paolo COMPOSTELLA della Società di
revisione “Deloitte & Touche S.p.A.”, il dott. Christian HAUSHERR, Responsabile della Direzione
Amministrazione e Finanza, il dott. Gabriele ACCORNERO, Responsabile della Direzione Uffici Esteri e
Relazioni Esterne e il dott. Philip BALESTRINI, Responsabile del Servizio Bilancio, Vigilanza Banca
d’Italia e Centrale Rischi;
.
la riunione è da considerarsi valida in seconda convocazione risultando rappresentato il 100% del capitale
sociale di euro 112.000.000,00 ed essendo stati regolarmente depositati i titoli rappresentanti il suddetto
capitale sociale, contenuti nei certificati azionari n. 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8, presso l’istituto di credito
designato, come fa fede il biglietto di ammissione all'Assemblea rilasciato dall’Istituito bancario “UniCredit
S.p.A.”, in data 10 giugno 2015.
Il Presidente, prima di passare all'esame dell'ordine del giorno, rivolge un saluto al rappresentante
dell'azionariato, ai componenti gli Organi sociali e agli altri intervenuti.
Il Presidente dichiara, quindi, aperta la seduta e passa all'esame dell'ordine del giorno:
I - RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULLA GESTIONE, BILANCIO AL 31/12/2014 COSTITUITO DA STATO PATRIMONIALE, CONTO ECONOMICO E NOTA INTEGRATIVA - E
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE E DEL REVISORE LEGALE
Il Presidente, avuta la dispensa dall’azionista unico, omette la lettura della relazione del Consiglio di
amministrazione sulla gestione, che si allega al presente verbale sotto la lettera A) e del bilancio al 31
dicembre 2014 costituito da stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa, che si allega al
presente verbale sotto la lettera B), e fornisce una sintesi dei principali fatti e dati contenuti nei documenti
sopra citati.
Il Presidente si sofferma in particolare sulla gestione del rischio di credito e ricorda all’Assemblea che al 31
dicembre 2014 il portafoglio crediti è composto al 98% da posizioni in bonis e al 2% da crediti non
performing. Il Presidente precisa che tale risultato ha risentito delle sospensioni del pagamento dei mutui
regionali. A tale proposito, come indicato dalla Banca d’Italia, si è dato corso alla istituzione del Servizio di
Monitoraggio Credito per consentire una più corretta valutazione della reale situazione economico-finanziaria
di tali aziende che pur in bonis avevano utilizzato le suddette “misure anticrisi”.
Il Presidente passa in seguito ad illustrare i principali key performance indicators della società soffermandosi
in particolare sull’ammontare delle erogazioni che nell’esercizio 2014 ammontano a 1150 per 182 milioni di
euro.
Dopo essersi soffermato sulle attività del COA energia, del Forte di Bard, degli uffici esteri di Parigi e
Bruxelles, della Ricerca, dei Leasing convenzionati, il Presidente passa quindi in rassegna le società
partecipate in Gestione Ordinaria evidenziando per ogni società il risultato di esercizio e i principali fattori che
lo hanno determinato:
• Aosta Factor S.p.A.
• Pila S.p.A.
• Funivie Monte Bianco S.p.A.
• Valfidi S.c.
Il Presidente ricorda poi all’Assemblea l’elenco delle partecipate in Gestione Speciale che non rientrano nel
bilancio della FINAOSTA perché non rappresentano un rischio per la stessa e, più precisamente:
• CVA S.p.A.
• Struttura Valle d’Aosta S.r.l.
• COUP S.r.l.
• NUV S.r.l.
• Progetto Formazione S.c.r.l.
• Courmayeur Mont Blanc Funivie S.p.A.
• Cervino S.p.A.
• Monterosa S.p.A.
• Funivie Monte Bianco S.p.A.
• Funivie Piccolo San Bernardo S.p.A.
• Servizi Previdenziali Valle d’Aosta S.p.A.
Il Presidente dopo aver ricordato l’operazione CVA - Casinò de la Vallée e gli impegni oggi presenti in merito
alla stessa, informa che il bilancio della società chiude al 31 dicembre 2014 con un utile netto di euro
4.913.119, dopo aver operato rettifiche di valore nette su attività finanziarie per euro 1.744.333
ammortamenti e rettifiche di valore di attività materiali e immateriali per euro 731.323 e conteggiato imposte a
carico dell’esercizio per euro 2.068.468.
In merito ai fatti di rilievo successivi alla chiusura dell’esercizio, il Presidente ricorda all’Assemblea che in
data 16 giugno 2015 è stato concesso un mutuo Bei di euro 100 milioni, stipulato per euro 40 milioni,
finalizzato ad alimentare i fondi di rotazione. Tale mutuo è assistito da una fidejussione Unicredit rilasciata
per un massimo di euro 115 milioni. L’importanza di tale operazione testimonia la fiducia del mercato nella
solidità e solvibilità di FINAOSTA.
Al termine dell’esposizione, il Presidente invita il rag. Oscar BETRAL - Presidente del Collegio sindacale - ad
esporre all'Assemblea il testo della relazione del Collegio sindacale al bilancio d'esercizio, che si allega al
presente verbale sotto le lettere C).
Il Presidente invita, quindi, il dott. Ezio BONATTO della società “Deloitte & Touche S.p.A.” ad esporre
all'Assemblea il testo della relazione della Società di revisione sul bilancio d'esercizio, che si allega al
presente verbale sotto la lettera D).
Il Presidente, quindi, propone all'Assemblea di accantonare l'utile conseguito al 31 dicembre 2014, pari a
euro 4.913.119, a riserva legale per euro 245.656, a riserva statutaria per euro 1.228.280 ed euro 3.439.183
da destinarsi secondo le determinazioni dell'Assemblea.
Al termine dell’esposizione del Presidente, il dott. Roberto NUVOLARI, in rappresentanza dell’unico
azionista, esprime parere favorevole circa l’approvazione dei documenti posti a votazione proponendo la
destinazione del residuo libero dell’utile d’esercizio a riserva straordinaria. A seguito di ciò il patrimonio netto
della società ammonta a euro 223 milioni.
Il Presidente ringraziando l’azionista per il suo intervento, pone a votazione i documenti sopra indicati per
alzata di mano.
L'ASSEMBLEA
DELIBERA
.
di approvare i documenti posti a votazione (RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
SULLA GESTIONE, BILANCIO AL 31/12/2014 - COSTITUITO DA STATO PATRIMONIALE, CONTO
ECONOMICO E NOTA INTEGRATIVA - E RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE E DEL REVISORE
LEGALE) disponendo di accantonare l'utile conseguito al 31 dicembre 2014, pari a euro 4.913.119, a
riserva legale per euro 245.656, a riserva statutaria per euro 1.228.280 e a riserva straordinaria per euro
3.439.183;
.
di prendere atto del contenuto del bilancio consolidato.
II - RINNOVO ORGANI SOCIALI E DETERMINAZIONE DEI COMPENSI
Prende la parola il dott. Roberto NUVOLARI, in rappresentanza dell’unico azionista, il quale propone di
rinviare la trattazione del secondo punto all’ordine del giorno ad una prossima seduta dell’Assemblea
ordinaria.
L'ASSEMBLEA
DELIBERA
di rinviare l’esame del secondo punto all’ordine del giorno ad una prossima seduta, in data da definirsi.
***
Null'altro essendovi da deliberare, la seduta è tolta alle ore dodici.
Il Segretario
Il Presidente
(dott.ssa Luisa VUILLERMOZ)
(dott. Giuseppe CILEA)