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3/6/2014
"L'innovazione? Creare qualcosa che non c'è. E nel sud-Italia si annidano tanti giovani talenti" - Repubblica.it
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"L'innovazione?
Creare qualcosa
che non c'è. E
nel sud-Italia
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"L'innovazione? Creare
qualcosa che non c'è. E nel sudItalia si annidano tanti giovani
talenti"
Il futuro della ricerca è nell'ingegneria, e soprattutto in quella dei
materiali: dall'edilizia ai trasporti, lo studio dei materiali compositi è
un'eccellenza italiana. "Dalla fusoliera dell'aereo Boeing 787 al telaio
monoscocca dell'auto Alfa Romeo 4C, dai pannelli ignifughi per navi e
treni fino ai display flessibili per gli smartphone", racconta Eva Milella
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italiani a Londra
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di GIAMPAOLO COLLETTI
@gpcolletti
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Turturro e Servillo, viaggio dentro Napoli
"Napoli e la Campania continuano
a produrre ricerca di altissimo
livello in vari comparti, dalle
biotecnologie all'ingegneria dei
materiali". Così Eva Milella,
presidente di IMAST, società di
gestione del distretto tecnologico
sull'ingegneria dei materiali
polimerici. La sua fotografia
presenta più luci che ombre, e
trasuda quell'entusiasmo di chi
vive a contatto con giovani fenomeni. "I punti di forza risiedono nella presenza di
talenti con competenze riconosciute a livello internazionale e nell'esistenza di
aziende predisposte all'innovazione", precisa Milella.
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D'altronde lei stessa interpreta al meglio quella strada spesso impervia che si
dipana tra il mondo della ricerca e quello dell'impresa e che prende il nome di
trasferimento tecnologico. In questo sentiero si collocano oggi tanti giovani
talenti. "L'innovazione? E' creare qualcosa che non c'è", ci dice Milella,
cinquantaduenne pugliese nata a Giovinazzo, ma oggi impegnata moltissimo a
Napoli. Per Milella il futuro della ricerca è nell'ingegneria, e soprattutto in quella
dei materiali: dall'edilizia ai trasporti, lo studio dei materiali compositi è
un'eccellenza italiana. "Sicuramente occorre guardare con attenzione il comparto
dei materiali compositi a matrice polimerica, di cui Napoli rimane leader per
Vuoi raccontare la tua esperienza?
Scrivi a [email protected]
DA "BLOG TO THE FUTURE"
di Riccardo Luna
I giovani e l'Istat,
centomila buone notizie
(ma non sappiamo
vederle)
http://www.repubblica.it/next/2014/05/31/news/l_innovazione_creare_qualcosa_che_non_c_e_nel_sud-italia_si_annidano_tanti_giovani_talenti-87737830/
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"L'innovazione? Creare qualcosa che non c'è. E nel sud-Italia si annidano tanti giovani talenti" - Repubblica.it
competenza. Dalla fusoliera dell'aereo Boeing 787 al telaio monoscocca
dell'auto Alfa Romeo 4C, dai pannelli ignifughi per navi e treni, ai display flessibili
per gli smartphone". Anche Eva Milella sarà a Napoli per il 'Next, la Repubblica
degli Innovatorì domenica 8 giugno alle ore 09.30.
Milella, cosa significa fare innovazione in Italia?
"Innovazione è capacità di pensare in modo diverso. Non consiste nella lieve
modifica dell'esistente, ma nel realizzare modelli nuovi, slegati da quelli passati,
che diano vita a nuovi mercati e attività".
Centomila giovani che vanno all'estero non
sono una tragedia. Sono una buona notizia.
Sono l'Italia che funziona. Quella dove si
formano alcuni laureati eccellenti, che
parlano bene le lingue e che sono in grado
di realizzare i loro sogni laddove ce n'è la
possibilità. Senza paura. Sono la
generazione Erasmus...
VIDEO
A quali modelli italiani o esteri dovremmo guardare?
"Il modello coreano mi colpisce per la velocità e la coralità con cui si muovono i
suoi attori, tra strategia nazionale, obiettivi di mercato e competenze tecnicoscientifiche".
Come si stanno evolvendo i distretti tecnologici negli anni della
conoscenza condivisa e globale, anche grazie all'innesto con le nuove
tecnologie?
"IMAST, il distretto tecnologico di cui mi occupo e che ha già superato i confini
regionali, sta focalizzando l'attenzione sulle modalità di valorizzazione e
promozione dei suoi risultati: accelerando l'innovazione delle PMI e dell'intera
filiera, individuando nuovi settori per l'applicazione dei compositi e supportando
la nuova imprenditoria".
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Che messaggio si sente di mandare ai tanti giovani ricercatori e
innovatori del Sud che ancora oggi decidono di lasciare la propria terra?
"Di andare a studiare fuori per acquisire esperienza e visione e poi tornare per
investirle nel proprio territorio. E' proprio per creare le condizioni affinché
possano ritornare che stiamo concentrando i nostri sforzi".
Un consiglio ai giovanissimi per diventare davvero nexter, ovvero
innovatori del proprio tempo?
"Il mio consiglio per loro è di accrescere la propria competenza, di osare, di non
scoraggiarsi e di cercare di realizzare quello che oggi non c'è".
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il mondo migliora"
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