Verbale del Consiglio d`Istituto del 13.02.2013
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Verbale del Consiglio d`Istituto del 13.02.2013
Istituto Comprensivo Rinnovata Pizzigoni Via Castellino da Castello 10 – 20155 Milano Primaria RINNOVATA via Castellino da Castello 10 Primaria DANTE ALIGHIERI via Mac Mahon 100 Secondaria PUECHER via Castellino da Castello 9 Codice fiscale 97504470150 Tel 02-88444083 Tel 02-88444783 Tel 02-88444914 13 febbraio 2013 – CONSIGLIO D’ISTITUTO Presenti: Teruzzi Franco, Benenati Laura, Carabelli Sara, Stefanizzi Antonia, Luciano Rossana, Notarianni Pietro, Manicone Gima, Morrone Luigina, Tecchio Mirella, Giovino Irene, Sacco Lucia, Di Nardo Elena La Sig.ra Bianchi entra alle 21,40 Sono inoltre presenti: Taglio A. (DSGA) , la Sig.ra F.Carli presidente opera Pizzigoni, i Sig. ri Bruno, Dalpedri, Di Pietro dell’AGIR Viene concesso alla verbalizzante, Ins. Giovino, di poter utilizzare un registratore. La seduta ha inizio alle 21,00 presso i locali della scuola secondaria di primo grado “G. Puecher” Punti all’ordine del giorno: 1) Approvazione ultimo verbale C.d.I. L’Ins. Sacco non approva il verbale della seduta precedente dandone la seguente motivazione: “Non approvo il verbale dell’ultima riunione del CdI del 29 novembre 2012 (e invito i Consiglieri a fare altrettanto) per le seguenti scorrettezze formali e sostanziali: la bozza del verbale mi è stata recapitata con 54 giorni di ritardo, a fronte dei 5 giorni lavorativi previsti dal Regolamento del CdI nella seduta del 29/11/12 è stata approvata una integrazione al protocollo per la redazione dei verbali, non contemplata nell’ordine del giorno, con consapevole violazione della norma che stabilisce che non si può ASSUMERE ALCUNA DELIBERAZIONE SU ARGOMENTI NON INSERITI ALL’OdG (per l’ovvia ed elementare ragione che tutti i membri del CdI devono potersi documentare e dettagliatamente preparare prima della riunione). la bozza del verbale del 29/11/12 riporta al punto 1) “Il Consiglio di Istituto analizza le richieste di modifica e integrazione pervenute, approva all’unanimità la versione stilata da Elena Di Nardo, in particolare le docenti Vitali e Morrone non approvano alcuna ulteriore integrazione alla sopracitata versione, in calce si troveranno le modifiche allo stesso richieste dalla docente Lucia Sacco.” Ritengo formalmente scorretta, non congruente con le norme del Regolamento del CdI, del tutto arbitraria e compromissoria la decisione di relegare in calce (e con gravi errori nell’indicazione/numerazione degli allegati) le modifiche al verbale del 26/10/2013 da me richieste. illegittima e lesiva dei principi di trasparenza, lealtà, correttezza e imparzialità è inoltre la decisione di non riportare sul sito e all’albo dell’I.C. tutti gli allegati indicati/citati dal verbale Per maggior dovizia di motivazioni e accurata esaustività delle argomentazioni da me sostenute nel merito, desidero che sia riportata integralmente la lettera di protesta da me indirizzata al CdI il 23/01/2013 e recapitata il 7/02/2013: 1 Milano, mercoledì 23 gennaio 2013 Gent. Presidente del CdI Franco Teruzzi, Gentili Membri del CdI, ho potuto leggere solo oggi, 23 gennaio 2013, la bozza del verbale della riunione del Consiglio, svoltasi il 29 novembre 2012. Vorrei esprimere la mia opinione sul ridicolo e goffo pentalogo stilato per regolamentare la redazione di futuri verbali. Desidero far notare quanto esiziale e ridondante sia stata questa azione, volta a mettere “paletti”, cavillosità, vincoli, che potrebbero risultare controproducenti e capziosi per la serena e regolare attività del Consiglio stesso. Esorto le solerti legislatrici, prima di promulgare “nuove” norme, commi e sottocommi, a rispettare le regole che già ci sono, perfettamente vigenti e funzionali: per esempio, la norma che stabilisce che la bozza del verbale sia redatta entro 5 giorni lavorativi dalla seduta e divulgata a tutti i Consiglieri. Ho ricevuto solo ieri copia del verbale (54 giorni di ritardo); ma… pardon! …forse ho dimenticato che il mio nome è stato depennato dalla mailing-list della verbalizzante Noemi Morrone, essendo io considerata una minus habens, come si può evincere dalla pittoresca descrizione che di me ha fatto la prof. L. N. Morrone nella “Lettera aperta” del 21 ottobre 2012. Elenco di seguito alcune note esemplificative (di cosa io intenda per esiziale e ridondante). Esiziale tirarsi la zappa sui piedi: L’articolo 3 ideato dalla fervida inventiva delle legiferatrici recita: “Gli allegati da discutere in sede di Consiglio saranno disponibili già dalla riunione della Giunta Esecutiva”. Santo e sacrosanto principio (ché, in effetti, già è contemplato dal vecchio, vigente, vivo e vegeto Regolamento del CdI). Ebbene, proviamo ad applicarlo retroattivamente e pedissequamente: in ossequio a tale norma, nella penultima riunione del 26 ottobre ci saremmo risparmiati, al punto 2) dell’OdG, un’ora di pedante, noiosa e minuziosa lettura da parte del DS di un allegato che nessun Consigliere aveva preventivamente ricevuto: “La dirigente presenta il piano delle uscite delle interclassi della scuola primaria (all. 1)”; ma, ahimè, nel contempo, non avremmo potuto esaminare e approvare il secondo allegato “Morrone procede ad illustrare il piano uscite della Scuola Puecher (all. 2)”, perché, di fatto, questo allegato non “esisteva”, era (per ammissione della stessa Morrone) incompleto, parziale, privo delle proposte di alcuni Consigli di Classe ancora in attesa di riunirsi per decidere le uscite (e in effetti abbiamo approvato, in piena fiducia e con nobile intento, della fuffa, certamente non passata al vaglio della Giunta Esecutiva). [… Oibò … dimenticavo!… in questo Istituto Comprensivo, in barba al principio di imparzialità che dovrebbe ispirare la condotta di ogni pubblica amministrazione, ci sono due pesi e due misure: dalla Scuola Primaria si pretende rigore e puntualità (e la scadenza per la presentazione del Piano delle Uscite è stata rispettata con molte ansie, sacrifici, fretta, sollecitudini); alla Scuola Media invece si concede agio, ampiezza di tempi e di comodità! Evviva la differenza!] L’articolo 2 dell’agile pentalogo invece recita: “L’inserimento di eventuali nuovi allegati va richiesto in sede di Consiglio e contestualmente alla riunione. Inserimenti successivi di nuovi allegati non saranno accettati.” Ve lo ricordate quel bel verbale della seduta del 29 marzo 2012? Per rendere piena giustizia di inesattezze e strafalcioni e permettere un minimo di intelligibilità il DS dovette riscriverlo dall’inizio alla fine; ma nonostante il titanico sforzo dirigenziale i punti 5 e 6 dell’OdG sarebbero rimasti avvolti nelle tenebre e nell’eterna incomprensione dei posteri, se non si fossero aggiunti due allegati esplicativi (Inserimenti successivi di nuovi allegati!). Ma esempi del genere sono innumerevoli (e non vale neanche la pena ricordarli!). Ridondanza e inutilità: L’articolo 5 è ridondante in modo così lapalissiano, che non verrebbe neppure voglia di commentarlo: “Non verrà verbalizzato alcun intervento che leda la dignità dell’Istituto o di uno o più componenti del Consiglio stesso”. Ma forse potrebbe essere interessante arrischiare un’interpretazione delle motivazioni che hanno indotto le sollecite e creative legislatrici a partorire tali locuzioni: 1. Sfiducia nella esaustività e nella tutela del Codice Civile? 2. Desiderio di ampliare e migliorare il già esistente (ma stagionato) terzo comma dell’art.43 sulla pubblicità degli atti, che recita: “Non sono soggetti a pubblicazione all’albo gli atti concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell’interessato”? 3. Oscura, inconscia e occulta azione persuasiva/dissuasiva? Chissà! Ma il capolavoro di ridondanza è l’articolo 1: “Il verbale dovrà essere una sintesi snella, puntuale e facilmente leggibile che riporta in modo specifico unicamente le discussioni relative a delibere prese. Eventuali inserimenti nello stesso di interventi letterali dei singoli componenti del Consiglio andrà (sic!) richiesta (!) durante la discussione stessa e contestualmente ad essa. Inserimenti successivi di discussioni avvenute in sede di Consiglio non saranno accettati” A parte le asperità lessicali e grammaticali che rivelano la mezzanezza e la goffaggine delle dotte compositrici, mi chiedo e vi chiedo: c’è forse un più o meno velato riferimento al fatto che le richieste di inserimenti di miei interventi al verbale del 26 ottobre non fossero state avanzate “contestualmente”? c’era forse bisogno di specificare che le discussioni siano “relative a delibere prese” (è forse mai capitato qualche inserimento incongruente? … tipo la parafrasi de “La vispa Teresa” in un contesto non consono? ) E per gli argomenti all’OdG che non prevedano delibere, che cosa fa il povero verbalizzante? Annota: “si apre, tra Tizio, Caio e Sempronio, ampia e articolata discussione che si chiude dopo 25 minuti e 17 secondi”? Ma quali strane paure si celano dietro a queste muraglie? Qual è il motivo della soluzione compromissoria, ridicola e indegna (e inusuale e offensiva) di relegare in calce le modifiche al verbale del 26/10 da me richieste? La mia lotta solitaria per difendere diritti elementari di espressione e di stampa la pagherò (e la sto già pagando) a caro prezzo. Ma non arretrerò di un passo. Almeno finché avrà vigore e senso il modello – a me caro - di gestione democratica e partecipata della scuola; finché non sarà soffocato e rimpiazzato dal modello verticistico-aziendale - caro a Gelmini-Aprea-Profumo-. O vogliamo essere pionieri, anticipatori, sperimentatori in anteprima nazionale di tale funesto modello?? E dove è andato a finire l’afflato politico, la vera capacità di incidere e smuovere e fare buone cose, che dovrebbe animare un Consiglio d’Istituto? Vogliamo continuare a gingillarci con queste bazzecole, agire passivamente come passacarte, amministratori condominiali, inerti approvatori e meri sottoscrittori di decisioni prese altrove, oppure vogliamo aprire gli occhi sul pericolo reale che incombe sulla Scuola a Metodo Pizzigoni (che tra pochi mesi sarà omologata alle altre, sarà annichilita e mortificata, senza Piscina, senza un numero adeguato di docenti extra-organico di Nuoto, Agraria, Musica) e vogliamo darci una mossa e fare qualcosa perché questo non accada (magari cogliendo al balzo l’opportunità politica del momento pre-elettorale) ? Ecco le leggi per le quali vale la pena mobilitarsi, partecipare, mettere energia, testa e cuore: “Il Consiglio d’Istituto invita a partecipare alle proprie riunioni rappresentanti del Comune, degli organi di decentramento democratico, delle organizzazioni sindacali dei lavoratori operanti nel territorio, al fine di approfondire l’esame di problemi riguardanti la vita e il funzionamento della scuola, che interessino anche le comunità locali o componenti sociali e sindacali operanti nelle comunità stesse.” Last but not least, vorrei sottolineare l’assoluta inconsistenza della delibera oggetto di questa lettera: non può essere approvato infatti un argomento che non sia stato indicato nell’Ordine del Giorno. E poiché il punto 1) dell’OdG della seduta del 29/11/2012 consisteva in: “Approvazione verbale dell’ultimo CdI” e non contemplava certo “Disamina e delibera di nuovo protocollo e redazione del manuale per il buon verbalizzante”, invito il Presidente del Consiglio stesso a decretare la nullità o invalidità di tale delibera. Cordiali saluti Lucia Sacco 2 Rinnovo inoltre l’invito a correggere i numerosi errori e discrepanze esistenti nell’indicazione degli Allegati del Verbale del 26 ottobre e a inserire nel sito dell’Istituto Comprensivo tutti gli Allegati citati: si lede la dignità e il buon nome dell’Istituto molto più con questa sciatteria, mancanza di trasparenza, inaccessibilità delle informazioni che non con la mia onesta, legittima, incontrovertibile, cartesiana richiesta di precisione e di chiarezza. Il presidente Teruzzi sottolinea che ha già avuto modo di rispondere via mail, rivolgendosi a tutti i membri del CI, a quanto espresso dall’ins. Sacco. Ribadisce che, trattandosi di un regolamento non è necessaria una delibera e che, qualora questa fosse necessaria, il CI potrebbe comunque farla. Precisa, inoltre, che eventuali ritardi nella stesura del verbale possono capitare e non è il caso di sottolinearli. Esorta, infine, i membri del C.I. ad una maggiore serenità. La Dirigente esplicita che per deliberare su un argomento non previsto dall’o.d.g. è sufficiente ai presenti votare un punto bis. Il sig. Notarianni precisa che, a proposito dei pannelli di cui al punto 10 del precedente verbale, è necessario chiedere uno scarico di responsabilità da parte della scuola per non avere problemi futuri. La preside provvederà ad inoltrare questa richiesta presso il teatro Trebbo. Con le precisazioni del Sig. Notarianni, il verbale viene approvato con un voto contrario (Sacco) e tre astenuti ( Benenati, Giovino, Manicone). 2) Programma annuale e.f. 2013. La Dirigente Dott. ssa Mezzatesta precisa che l’avvento del cedolino unico ha fatto si che alla scuola venisse meno la disponibilità di cassa e, con essa, anche la possibilità di usufruire di un istituto cassiere. Il ministero ha accentrato tutto presso la Banca d’Italia Questo pregiudica l’autonomia scolastica. Inoltre il FIS sarà decurtato per un valore compreso fra il 30 ed il 50%. E’ arrivata la notifica dei fondi del funzionamento statale che ammonta circa a € 7.000 La Sig. ra Taglio precisa che il contributo maggiore per il funzionamento viene dato dai genitori con il contributo volontario che quest’anno è stato versato come segue: 80% Rinnovata 75% Dante 62% Puecher per un incasso totale di €16.300. La Dirigente aggiunge che non è stato erogato né il fondo chiamato “capitolone” né il fondo per il forte flusso migratorio, circa € 11.000. La sig.ra Taglio comunica che non è arrivato neanche il fondo del comune per il funzionamento. I progetti saranno finanziati, per la parte dell’acquisto di materiale, con i fondi dei genitori, entrate degli spot e i contributi dei concessionari. La stessa spiega il programma annuale 2013 fornito in allegato all’O.d.G. La preside precisa che il piano di sicurezza elaborato dal precedente ingegnere è risultato incompleto per il plesso Dante e assente per il plesso Puecher. Il nuovo Architetto ha dovuto completare questi piani e si sta prodigano per i lavori di ristrutturazione di Dante. Il suo compenso è aumentato a € 5.050 L’Ins. Morrone precisa che il passo successivo sarà quello della formazione dei docenti. La Dirigente informa che la Rinnovata fa parte di associazione fra scuole, ASAM, che ha come obiettivo quello di risparmiare sulle spese e di far fronte comune ai tavoli di trattativa. L’ASAM sta tentando quindi di avere il corso sulla sicurezza a costi ridotti. La Scuola si sta comunque muovendo su tutti i fronti per risparmiare. 3 Il Sig. Dalpredi si rende disponibile per procurare dei preventivi di acquisto di materiali a prezzi più bassi nel rispetto della normativa vigente in materia. L’Ins. Sacco chiede al DSGA un chiarimento in merito alla voce di bilancio “ consulenza sulla privacy”. La Dirigente ed il DSGA precisano che si tratta di un canone annuale che la scuola deve pagare a personale esterno per la gestione dei dati sensibili. Carabelli esce alle 22,30 Viene presentato il nuovo presidente dell’Opera Pizzigoni Sig. Flavia Carli la quale allega una lettera di presentazione (Allegato 1 al presente verbale). La Dirigente precisa che la scuola, l’AGIR e l’Opera Pizzigoni agiranno in maniera sinergica. Un obiettivo è l’acquisto di LIM e la formazione dei docenti sull’uso delle stesse. Emergono delle perplessità sull’acquisto di LIM alternative alle tradizionali. L’Ins. Giovino, precisa che c’è molto interesse da parte dei docenti per questo strumento. Eventuale acquisto di LIM va comunque valutato sulla base dei software che vengono forniti. Il Sig. Dalpedri precisa che si potrebbero comprare più lavagne facendo un progetto a medio e lungo tramite per fornire tutte le classi. “SACCO, concordando con Dalpedri sull’opportunità di risparmiare e di contrastare scelte monopolistiche, sostiene l’idea dell’acquisto di LIM non necessariamente della MARCA/ ditta che ha vinto il bando ministeriale e che si è aggiudicata la diffusione su tutto il territorio italiano (cita il caso dell’amplissima dotazione di LIM di cui beneficiano le scuole interessate al P.O.N. Fondi Strutturali Europei) e perora l’utilizzo di software open source, con libera scelta dei docenti. SACCO invita il CdI ad aspettare le decisioni didattiche e operative che il Collegio Docenti prenderà su questo argomento.” Il Presidente propone la formazione di una commissione. Il Sig. Dalpredi appoggia questa proposta anche perché sarà necessario coordinare le iniziative dell’AGIR con le priorità del Collegio dei docenti. Viene comunicato dal Presidente e dalla Dirigente che la Sig.ra Sabina Nuovo ha avuto lettera formale di incarico per il progetto “Incontriamoci in Rete” . Lo stesso sarà finanziato in parte dalla scuola e, in parte, con una donazione dell’AGIR. Vengono chiarite le modalità di pagamento dello stesso. La Sig.ra Bianchi precisa che il plesso Puecher ha raccolto circa €1000 e sono a disposizione per eventuali iniziative. Il Presidente comunica che si stanno prendendo accordi con la fondazione “Casa memoria Felicia e Peppino Impastato” di Cinisi per ospitare il fratello di Peppino Impastato il 4/5 aprile 2013.La sig.ra Bianchi comunica che l’ANPI sul tema della liberazione propone alle scuole del quartiere l’intervento di alcuni artisti volontari. Si vota per l’approvazione del punto due: l’Ins. Sacco da lettura della motivazione del suo voto contrario: Non approvo il Programma annuale e.f. 2013 e la Relazione sul Programma annuale e.f. 2013 e invito i Consiglieri a fare altrettanto, per le seguenti scorrettezze formali e sostanziali: Il commento alla Voce P01 Progetto di Scuola, forse perché redatto con un semplice “copia-incolla” delle Relazioni sul Programma Annuale già presentate nel 2010, nel 2011 e nel 2012, non riflette la realtà e gli accadimenti dell’anno scolastico 2012/13. Come già da me puntualmente segnalato nel CdI del 26 ottobre 2012, durante il Collegio Docenti del 10 ottobre 2012 sono stati approvati Progetti formalmente discutibili 1) perché privi di chiare indicazioni di obiettivi, azioni, modalità di verifica e di controllo, 2) perché meri contenitori vuoti, “scatole cinesi”da riempire a posteriori, senza il diretto controllo del Collegio Docenti unitario e senza la possibilità di comprensione, confronto e valutazione da parte dei Consiglieri del CdI, 4 (pur chiamati ad esprimere un giudizio, sia in sede di approvazione del Piano Annuale, sia più in generale monitorando l’organizzazione e la programmazione della vita e dell’attività dell’I.C.) . L’auspicio da me espresso (cioè che i Consiglieri, come avveniva anni addietro, potessero avere la possibilità di leggere e valutare tutti i progetti, che sono pubblici e come tali devono essere trasparenti e verificabili secondo i risultati attesi ed espressi quanto a efficacia ed efficienza) è stato disatteso. Sempre sulla Voce P01 segnalo che, anche se c’è stata, rispetto agli anni precedenti, una semplificazione del Programma annuale, grazie alla quale i compensi per il personale interno (FIS) non debbono essere messi in bilancio, perché curati direttamente dal Service Personale Tesoro (SPT), questo non esime il CdI dal diritto/dovere di esercitare le sue funzioni di indirizzo e di controllo e di ottenere dettagliate informazioni riguardanti la ripartizione dei finanziamenti per realizzare l’offerta formativa. La ripartizione deve effettuarsi secondo i criteri espressi e deliberati dall’Assemblea Sindacale dei lavoratori, che, anche per questo a.s., ha deciso di mantenere la divisione 70% (Docenti) e 30% (ATA), [dopo aver detratto i compensi per 2 Collaboratori DS, Coordinatore di Plesso (figura non contemplata nel nostro POF e per la quale non risulta agli atti nessuna nomina formale, nessuna lettera di attribuzione dell’incarico) indennità DSGA] e la ripartizione della quota Docenti in 2/3 per i progetti della Primaria e 1/3 per i progetti della Secondaria di primo grado. Questa delibera sindacale è stata disattesa, perché, di fatto, il Collegio Docenti del 10 ottobre 2012 ha approvato una ripartizione che non riflette con precisione la quota 2/3 1/3 [prevede un lieve vantaggio per la Secondaria: grosso modo di 3/5 per la Primaria e 2/5 per la Secondaria, vantaggio che è stato accentuato dalla vanificazione del Progetto Nuoto per la Dante] Il commento alla Voce P01 esalta l’aderenza dei progetti alle priorità educative della scuola: così non è, perché quest’anno i docenti della Scuola Primaria hanno deciso di ubbidire docilmente alle raccomandazioni espresse dal DS durante le riunioni collegiali di settembre, sacrificando ogni iniziativa “voluttuaria” (le cosiddette “rose”, per esempio le serate della rassegna “I concerti sotto il glicine”) e bocciando il mio progetto “Spettacoli”, per investire soprattutto sul “pane” (attività di sostegno, recupero, potenziamento ecc.), anche se, più che “pane” il progetto denominato “Interclasse” appare un minestrone, un disordinato pot-pourri, un “calderone” (termine che dà l’idea non solo del caos, ma anche del fumo), un’accozzaglia di attività per definire le quali impropriamente si userebbe il termine “progettazione” essendo invece una semplice, aritmetica, pseudo-democratica “spartizione della torta” (in barba al motto di Don Milani: “ingiustizia è far parti uguali tra diseguali”). Invece i colleghi della Puecher hanno mantenuto le loro “rose”, oltre al “pane”: p.es. il Progetto “Rumors”, danza, eventi culturali, teatro, ecc. fino a un Progetto di “coordinamento dei viaggi d’istruzione”. (“rose” che non voglio affatto denigrare, essendo io, per formazione e convinzione didattica, più propensa alle “rose” che al “pane”) Il commento alla Voce P01 sottolinea la funzione dei Laboratori “intesi come area del fare”, sottacendo che proprio in quest’anno scolastico si è verificato un utilizzo irrazionale e incongruente dei Laboratori (in primis quelli di Musica), con grave detrimento del Metodo Pizzigoni che mette al centro l’attività di Laboratorio: l’organizzazione oraria di quest’anno, che non si è basata sulle esigenze tecniche dei Laboratori di Musica, ha di fatto creato sovrapposizioni tra i tre docenti, costretti a utilizzare aule inadatte e poco attrezzate (che io mi sono rifiutata e mi rifiuterò di usare, non solo per ragioni didattico-musicali, ma soprattutto di sicurezza); il crollo dei pavimenti in Dante, con conseguente spostamento dell’Aula di Musica, oltre che di 4 classi, ha aggravato ancor più questa situazione. I tempi distesi, l’attenzione personalizzata, la cura capillare per ogni bambino che costituiscono la peculiarità del Metodo Pizzigoni e le buone pratiche della nostra tradizione secolare sono state di fatto 5 vanificate, a causa dell’eliminazione delle compresenze con i docenti extra-organico; e causa degli affannosi e continui spostamenti da un plesso all’altro (che un’oculata e intelligente pianificazione avrebbe potuto evitare). Per non dire dei problemi irrisolti della Piscina (la cui mancanza di soluzione impoverirà la Scuola a Metodo Pizzigoni di un suo pilastro, oltreché del prezioso apporto di una docente extra-organico) Il commento alla Voce P01 vorrebbe “precisare ed evidenziare i nuclei fondamentali del POF d’Istituto”. Di quale POF si sta parlando? Di un POF colpevolmente fermo e immutato (anche nei refusi, imprecisioni, incongruenze) alla redazione 2009? Del POF esposto in bella mostra sul sito dell’I.C. e mai revisionato e aggiornato con un minimo di buon senso e di cognizione pizzigoniana? Di un POF dal quale non si riesce ad evincere non solo la peculiarità del Metodo Pizzigoni, ma neppure le connessioni tra Rinnovata e Dante? Di un POF in cui troneggia ancora il “Progetto MUS-E” (che tra l’altro non era attivo nemmeno nel 2009!!)? Oppure ci si riferisce all’abbozzo di POF che in quattro mesi di lavoro ha prodotto solo mezza paginetta di evidenti scopiazzature desunte da alcuni siti di Licei e Istituti Superiori, scopiazzature fatte in modo così frettoloso, maldestro e dilettantesco, che hanno lasciato tracce e strascichi lessicali impropri; un’imbastitura di luoghi comuni, locuzioni abusate e imprecise, amenità retoriche, che nulla hanno a che fare CON e in nulla si riferiscono AL “METODO PIZZIGONI”; una serie di strafalcioni madornali e aberranti, che dovrebbero far vergognare una comunità scolastica, un corpo docente che in primis espone la propria faccia, quanto a cultura, competenza, preparazione; una ridicola commistione di argomenti peraltro; abbozzo che contraddice quanto il collegio Docenti aveva deciso sul POF, e cioè che il POF dovesse essere: • • • • semplice e chiaro (= accessibile a tutti; comprensibile in modo immediato e efficace) [e chi si trincera dietro il burocratese di solito lo fa perché non ha niente da dire o non ha le idee chiare su cosa sia una scuola di Metodo Pizzigoni] sintetico (troppa ampiezza rischia di diventare vaghezza) una fotografia della realtà un’auto-riflessione collettiva (perché, comunque, dietro il POF ci deve essere il pensiero, cioè il “PENSARE” la scuola – che cosa si fa e perché lo si fa – secondo una visione, una mission, un’utopia (che, nel nostro caso, dovrebbe coincidere con il Metodo Pizzigoni) L’accorato richiamo alle priorità educative e ai nuclei fondamentali del POF omette però di evidenziare una strana “eccezione”, compiuta nell’a.s. 2012/2013, in violazione di quanto scritto nel POF : “l’organizzazione di Rinnovata prevede un docente di Musica (uno per le classi prime, seconde e terze; l’altro, professore di musica della scuola secondaria, per le quarte e le quinte)”. Posso testimoniare per esperienza personale [poiché il fatto è capitato a me, nella mia qualità di docente di Musica delle Classi Quinte], che quest’anno, dopo aver insegnato per due mesi in tutte le Quinte, ho ricevuto il 7 novembre 2012 l’ordine del DS di svolgere il mio lavoro per 16 ore anziché 18, lasciando le 2 ore di Musica della Classe VE alla collega Tutor [Gigliola Galdoni]. Fatto di per sé discutibile e inusitato (perché 6 classi Quinte possono avere una professoressa diplomata in Conservatorio, secondo quanto sancito dal POF? E perché una settima, unica, classe non può?) Da quale residuo di ore del cosiddetto ”organico di fatto “ arrivano i finanziamenti per retribuire questa docente tutor, che effettua 2 ore in più rispetto alla normale cattedra? Dell’ipotesi di danno all’erario, parlerò nel successivo punto (Decreto del DS “Disponi”) Voce P4 Sicurezza: il commento si limita a riferire che il contratto del RSPP è stato rinnovato (€ 5.050). E la prova di evacuazione programmata “entro gennaio 2013”? (affermazione registrata nel verbale del CdI del 26 ottobre 2012). Anche quest’anno il terremoto è arrivato e noi non effettuiamo prove di evacuazione da 19 mesi … 6 Nella Relazione del DS si coglie un sincero rammarico per la penuria di risorse da parte dello Stato e degli Enti Locali (quest’anno ancor più esigue, rosicate ed erogate con ritardi paralizzanti); rammarico che è però in contraddizione con l’indifferenza e il dispregio, mostrati dal DS, verso i possibili sviluppi dei finanziamenti dalla Svizzera e dalla Fondazione Cariplo (vedasi mia esautorazione da ogni e qualsiasi attività, compresa la bocciatura del Progetto “Nuova vita per l’Orto Didattico della Scuola Media di Via Gallarate”) Ravvedo in tutte queste discrepanze una violazione dell’art.97 della Costituzione della Repubblica Italiana , citato dal Ds nella premessa: sono davvero assicurati “il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione”? sono davvero rispettati i criteri di efficacia (sono stati raggiunti i nostri scopi? gli scopi di una scuola basata sul Metodo Pizzigoni?), di efficienza (le risorse umane e non solo umane sono state davvero valorizzate e non sprecate?) E l’imparzialità è stata garantita, senza alcuna influenza di parte? ultimo, ma non meno importante motivo, il fastidio che in me suscita la sciatteria stilistica con cui il documento è stato redatto (e non solo perché si tratta di un mero “copia-incolla” – sempre identico - delle Relazioni sul Programma Annuale già presentate nel 2010, nel 2011 e nel 2012, ma perché delle stesse riporta i medesimi refusi). In risposta la Dirigente precisa che il lavoro di un dirigente non è semplicemente una relazione annuale e per quanto le riguarda si ritiene appoggiata dalla maggioranza dei suoi docenti, e dei genitori. Comunque il plesso Puecher usufruisce di fondi di progetti di anni precedenti. Con 2 astenuti (Notarianni e Benenati) ed un voto contrario (Ins. Sacco) Il programma annuale viene approvato 3) Approvazione decreto del dirigente “Disponi” (variazioni 2012); Precisazione del DSGA: I Decreti interministeriali precisano che non si possono fare variazioni nel bilancio dopo il 30 novembre. Succede però che arrivino dopo quella data dei fondi non vincolati per cui il Dirigente ha facoltà di preparare un “disponi” per poterne usufruire. Il “disponi” non va approvato dal CdI che ne prende semplicemente atto. L’Ins. Sacco motiva nel modo seguente la sua contrarietà al “Disponi” della Dirigente: Contesto il modo con cui è stato presentato al CdI il Decreto del dirigente “Dispone” variazioni 2012 e invito i Consiglieri a fare altrettanto, per le seguenti scorrettezze formali e sostanziali: Se di decreto del DS si tratta, deve essere trasmesso per conoscenza al CdI e invece nell’OdG è indicato: “approvazione decreto DS” Ma “decreto” non dovrebbe essere, perché proprio l’art. 6 del DM 44/2001 citato in premessa recita: “Durante l’ultimo mese dell’e.f. non possono essere apportate variazioni al programma, salvo casi eccezionali, da motivare” (e, se anche questi casi eccezionali vi fossero, non sono stati ben documentati e motivati) 7 L’Attività A03 “Spese di personale” € 7.564,41 contempla anche il pagamento degli stipendi della supplenza breve e saltuaria effettuata dal Prof. Marco Galetta, che mi ha sostituito durante l’assenza dal 23 novembre 2012 ai primi di gennaio 2013. La cattedra a me attribuita è stata decurtata da 18 ore a 16 con ordine del DS del 7 novembre 2012: le 2 ore di Musica a me sottratte (con conseguente interruzione delle attività con la Classe VE) sono state assegnate alla docente Tutor [Gigliola Galdoni] (retribuita grazie a un residuo di ore desunto dall’ ”organico di fatto”). Al Prof Galetta è stato corrisposto uno stipendio relativo a cattedra di 18 ore, pur insegnando per 16 lezioni settimanali: avrebbe potuto impartire 2 lezioni settimanali anche alla Classe VE, con risparmio per l’erario e con vantaggio per la scuola (le 2 ore assegnate alla docente Tutor [ Galdoni] si sarebbero potute dedicare ad altre attività, quali sostegno, recupero, potenziamento, alfabetizzazione di alunni stranieri, ecc.). Non posso dunque rendermi complice di un danno all’erario pubblico, approvando questa voce di spesa, che è in palese contraddizione con i principi di efficacia e di efficienza (e di risparmio e di buon senso, naturalmente). Segnalerò ai Revisori dei Conti e nelle sedi opportune questa questione. La preside risponde che: • si assume la responsabilità per una cattedra pagata per 18 ore ma lavorata per 16, visto che l’Ins. Sacco vanta un credito nei confronti della scuola per ore prestate in più negli anni precedenti; • le ore attribuite all’Ins. Galdoni per l’insegnamento di musica nella sua classe sono due ore residue in organico di fatto ed è compito del dirigente assegnarle. • Decidere come disporre dei fondi dopo il 30 novembre è, anche questo, compito del dirigente Il CdI prende atto del “Disponi” con le contestazioni dell’ Ins. Sacco e le risposte del Dirigente in merito. 4) Viaggi di istruzione – Provenza / Trieste La preside porta a conoscenza dei consiglieri i preventivi per l’uscita didattica a Trieste della classe 3F e 3C e del viaggio in Provenza della 3D approvati dalla giunta L’Ins. Morrone tiene a precisare che già ad inizio anno queste opzioni erano state presentate al CdI. Approvato il punto quattro all’unanimità L’Ins. Giovino comunica che l’uscita di fine anno delle classi quinte A -B –C sarà a Mantova e le classi rientrano nel tetto di spesa previsto. Elena Di Nardo e Amelia Taglio escono alle 23,15 5) Progetto “Car Free” L’Ins. Sacco spiega che non ha potuto seguire per un periodo di tempo l’evolversi del progetto e comunque molti punti sono stati disattesi: si parla di una pista ciclabile da realizzare in parte, di un parcheggio a spina di pesce in via Ardissone, la non istallazione delle rastrelliere. La preside comunica che ha avuto modo di sentire il Sig. Minnelli (?) a proposito di un sondaggio su queste iniziative, il quale gli ha spiegato che questo era un modo per prendere tempo agli occhi dei cittadini visto che al momento il progetto non è realizzabile. L’Ins. Sacco propone di contattare e di interloquire con i responsabili del Progetto Car Free Il C.d. I. incarica la stessa di scrivere una lettera e al momento non verrà compilato alcun questionario. 8 L’Ins. Sacco precisa, inoltre, che le delibere del consiglio relative alle tre uscite della Rinnovata e all’ulteriore uscita di via Ardissone per Dante, sono state disattese. La sig. Stefanizzi e il Presidente precisano che alcune soluzioni sono risultate impraticabili. Ad ogni modo la questione è passata in secondo piano per via del cedimento del pavimento nel plesso Dante. La dirigente chiarisce, a questo proposito che il comune l’ha posta di fronte ad una scelta: rifare il pavimento o sistemare la piscina. Ovviamente la sua scelta è ricaduta sul pavimento. L’Ins. Sacco ribatte che, sarebbe stato più conveniente per l’istituto fare l’inverso, perché il pavimento di una scuola va rifatto per forza, quindi il comune avrebbe dovuto trovare i fondi necessari. Non rifare la piscina comporterà la perdita dell’Ins. Nobile data come extraorganico. La preside comunica che ha ottenuto assicurazioni dall’ufficio di educazione fisica,UST, che l’insegnate in più rimarrà visto che non si tratta di una chiusura definitiva. Il presidente comunica che comunque per la piscina ci si sta muovendo ed è in arrivo un preventivo da parte del Sig. Veneroni, contattato dai genitori. Il Sig. Notarianni si è mosso, anche lui, per avere altri preventivi. Il comune, una volta avuti i preventivi, si è impegnato con la preside a dare un finanziamento diretto per risolvere la situazione, allo stesso modo per il SEAD sono stati stanziati € 60.000 per il compenso dei tecnici. 6) Campus estivo lingua inglese Alcuni genitori si sono mossi per organizzare dei campus in lingua inglese presso il nostro istituto. Sono arrivate delle proposte. La Dirigente propone che si formi una commissione per valutarle. La Sig.ra Stefanizzi chiede che la commissione valuti anche le iniziative che consentono l’apertura della scuola durante i brevi periodi di vacanza. La commissione sarà così formata: Morrone, Di Nardo, Stefanizzi, Terruzzi, Luciano. L’Ins. Morrone propone che sia prevista una quota da destinare a quei bambini che, pur avendo buone capacità, non hanno i mezzi finanziari per partecipare ai campus, una sorta di borsa di studio. I criteri di attribuzione li stabiliranno i docenti. L’AGIR si rende disponibile a creare un fondo a ciò destinato. Il Sig. Di Pietro, rappresentante dell’AGIR, chiede che ci siano delle persone con le quali interfacciarsi per stabilire le priorità. La Dirigente chiarisce che è il collegio dei docenti a doversi esprimere a tal riguardo e lei stessa può farsi portavoce. In merito alla chiusura per le elezioni, la prefettura ha chiesto dal venerdì al mercoledì. La Dirigente ha chiesto ed ottenuto di riaprire mercoledì, la disinfestazione avviene comunque. 7) Informativa iscrizioni a.s. 2013/14 L’iscrizione on-line è stata pesante per la segreteria ma è andata bene. La dirigente comunica cha alla data odierna le iscrizioni sono: Rinnovata 124 iscritti di cui 2 portatori di handicap, Dante 41 iscritti, Puecher 144 iscritti Della Rinnovata in Puecher sono 64 e della Dante 23, mancano ancora circa 35 alunni che non si sono iscritti da nessuna parte. In Puecher si potrebbe arrivare oltre 170. L’Ins. Giovino chiede che non siano inseriti alunni portatori di handicap che non siano di bacino. Questo perché le risorse mancano, non siamo adeguatamente attrezzati ad accoglierli e, comunque, inserendo questi bambini in classe il numero degli alunni deve tenersi più basso a scapito di altri. 8) Varie ed eventuali 9 Il dirigente chiede di inserire un punto bis per poter deliberare sui giochi sportivi ed usufruire di un finanziamento di € 7000. Il consiglio accetta e delibera come segue: Come da delibera del 3/9/2012 il consiglio d’istituto accetta che la scuola secondaria di primo grado partecipi ai giochi sportivi studenteschi L’ins. Sacco chiede al Consiglio d’istituto : “ di esaminare in questa seduta e poi di deliberare nella prossima riunione la questione della “sperimentazione ed estensione del Metodo Pizzigoni nel plesso Dante”. Da quattro anni si attua questa sperimentazione, ma senza adeguata chiarezza e senza il sostegno dei pilastri essenziali dell’Art. 277 e dell’Art. 278 riguardanti appunto la “Sperimentazione e ricerca educativa”. La locuzione utilizzata nel POF è ambigua e un po’ fumosa: “A partire dall’anno scolastico 2009/2010 è attuato un tempo pieno modularizzato nelle classi prima e seconda.” La locuzione “Metodo Pizzigoni” non viene citata con chiarezza e con coraggio: “Ognuna delle sette classi del plesso Dante è affidata a due insegnanti contitolari con parità di carichi professionali e orari. I docenti che condividono le principali decisioni svolgono un compito di “REGIA EDUCATIVA” attraverso funzioni di supporto, di stimolo, di arricchimento per le attività e favoriscono un clima positivo per le interazioni sociali In ogni classe operano altresì: • docenti di lingua inglese; • docente di religione cattolica; • docente di musica e agraria per le classi sperimentali Manca la figura del “tutor” in senso pizzigoniano e i docenti extra-organico sono solo due (Musica e Agraria), non essendo citato Nuoto (e neppure il docente di Scienze). Non si capisce se si sia inteso attuare una semplice “sperimentazione metodologicodidattica” (Art.277), che in ogni caso deve essere autorizzata dal Collegio Docenti (che, dopo aver sentito il Consiglio d’Istituto, approva i programmi di sperimentazione, una sperimentazione che, “pur non esorbitando dagli ordinamenti vigenti, richiede l’utilizzazione straordinaria di risorse dell’amministrazione scolastica”) [e questa è la soluzione più timida, banale, delimitata] oppure una sperimentazione che crea “innovazioni degli ordinamenti e delle strutture” (Art.278), che, secondo me, è la strada maestra che avremmo dovuto seguire, perché: la Rinnovata rientra nel comma 6 dell’Art 278, è cioè un’istituzione a cui “è già stato riconosciuto con apposito decreto il carattere sperimentale o l’ordinamento speciale”: il Ministero ha riconosciuto e stabilito l’ambito di autonomia delle strutture e degli ordinamenti e le modalità per il reperimento e l’utilizzazione del personale docente e Ata. Il CdI deve occuparsi dell’organizzazione e della programmazione della vita e dell’attività della scuola, deve stabilire i criteri generali della programmazione educativa; deve “esercitare le funzioni in materia di sperimentazione ed aggiornamento previste dagli articoli 276 e seguenti”; non può ignorare l’impellenza e la necessità dell’organizzazione del Corso di Formazione sul Metodo Pizzigoni (anche perché il Corso rappresenta l’unica garanzia di continuità del Metodo stesso, formando le giovani e future leve di maestre/i pizzigoniane/i, a fronte dei pensionamenti o avvicendamenti del personale interno). Allego la mia proposta (già presentata in Opera Pizzigoni). [Allegato 1 PROGETTO PER L’ISTITUZIONALIZZAZIONE di UN CORSO SUL METODO PIZZIGONI – Lettera aperta di Lucia Sacco al Direttivo di Opera Pizzigoni] L’ins. Sacco allega la proposta (allegato 2). Non essendoci ulteriori punti all’ordine del giorno la seduta viene chiusa alle 00,22 La verbalizzante Irene Giovino Il Presidente Franco Teruzzi 10 Allegato 1 Lettera del presidente dell’opera Pizzigoni Gentilissimo presidente, con la presente per presentarmi: sono Flavia Carli, genitore di due bambini frequentanti la scuola Rinnovata, attuale presidente dell’Ente Morale Opera Pizzigoni, succeduta a Flavia Maddalena. Desidero scrivere due righe a lei e al Consiglio d’Istituto per condividere con voi alcuni argomenti importanti per l’Ente che rappresento e che costituisce importante anima storica della Scuola Rinnovata e del Metodo Pizzigoni, che tutti tanto amiamo e desideriamo proteggere. Credo che proprio questa comunanza di intenti e di finalità debba essere il punto di partenza di un’azione sinergica tra gli insegnanti, i genitori, la scuola. Premetto che l’ O.P. ha vissuto in questo ultimo periodo un momento di stasi (per non dire crisi) dovuta a un cambio piuttosto consistente di membri del consiglio direttivo. Non compete a me, che tra l’altro non appartengo al corpo docente, analizzarne le ragioni e le cause. Io e gli altri membri succeduti ai componenti dimissionari abbiamo solo potuto prenderne atto, anche se non le nascondo il profondo dispiacere nel sapere che la mia attuale presenza in O.P. è dovuta alle dimissioni dello storico Presidente Flavia Maddalena, che personalmente spero e desidero veder tornare presto ad operare direttamente all’interno dell’Opera Pizzigoni. Al momento il Direttivo è composto da otto membri, di cui solo due sono docenti della scuola, e poi c’è la partecipazione di un gruppo di mamme socie “attive”. L’aspetto più importante che voglio sottolineare è la necessità, a mio parere, di non snaturare l’Opera Pizzigoni che deve mantenere, come primo obiettivo, quello di divulgazione del metodo all’esterno ma anche all’interno della scuola stessa. L’Opera proprio per questo dovrebbe vedere la partecipazione attiva e numerosa del corpo docente e il ruolo dei genitori all’interno dell’Opera dovrebbe essere di sostegno, di collaborazione. Dovrebbe competere agli insegnanti la parte diciamo “più nobile” dell’attività dell’Opera che è la divulgazione del Metodo, la formazione degli insegnanti, l’aggiornamento degli stessi e l’attività dei genitori dovrebbe essere invece a sostegno di queste finalità anche portando avanti aspetti più pratici e organizzativi. Se non si riuscirà a portare avanti una azione sinergica tra la scuola, insegnanti, genitori e Opera Pizzigoni probabilmente si rischierà nel tempo di perdere l’Opera e poi forse anche la reale applicazione del metodo Pizzigoni. Proprio con queste finalità di comunione di intenti desidero rendere partecipe lei e il Consiglio di quanto stiamo facendo: - - Come già noto al consiglio (verbale del 26/10/2012) sono state fatte alcune importanti opera all’interno delle scuole Rinnovata e Dante finanziate dall’Opera Pizzigoni (€.14.500,00) e dal comitato genitori (€ 977,00). L’intervento dell’Opera è stato possibile grazie a una donazione avuta dalla svizzera. I contatti con i donatori sono stati tenuti da Lucia Sacco. In considerazione del fatto che i lavori sono stati fatti ed è terminata la loro rendicontazione ci sembrerebbe opportuno organizzare un momento diciamo “ufficiale” al quale invitare gli svizzeri per i ringraziamenti, magari dedicando loro una piccola targa che ricordi questo “gemellaggio” . Si è pensato di fare qualcosa in occasione del Tredesin (ad esempio i bambini di quinta che fanno da ciceroni mostrando la scuola agli ospiti….), già in sede di Direttivo dell’Opera se ne è parlato e saremmo orientati in tal senso, sempre che l’iniziativa trovi l’accordo della scuola e non ostacoli le attività scolastiche. Un’altra attività in atto al momento è la vendita della “Pasta del Centenario”: sono stati donati all’Opera 1500 kg di pasta, abbiamo provveduto a far stampare delle etichette “commemorative” (una parte è stata regalata da una famiglia di V A) e stiamo allestendo, quando possibile, dei banchetti in cui offriamo un pacco di pasta a due euro (offerta libera). Tutto il ricavato va all’Opera Pizzigoni: la mamma che ha procurato la donazione ha manifestato il desiderio di comprare per la scuola Rinnovata un tavolo da tennis da tavolo e un biliardino da utilizzare durante le ricreazioni. Siccome tale scelta avrebbe ovviamente un impatto sull’organizzazione e gestione degli intervalli anche su questo aspetto vorremmo confrontarci in maniera costruttiva con la scuola e gli insegnanti. Ci rendiamo anche conto che, in questo periodo in cui i fondi alla scuola sono sempre più ridotti se non del tutto assenti, forse è più coerente coordinare meglio le nostre risorse economiche, sempre però con uno sguardo al metodo Pizzigoni. Con la speranza che l’Opera Pizzigoni possa trovare nuova energia e nuovi stimoli e possa vedere questa azione sinergica che credo tutti auspichiamo, mi metto a disposizione per una futura stretta collaborazione. Flavia Carli 11 Allegato 2 Progetto per l’istituzionalizzazione di un Corso sul Metodo Pizzigoni Lettera aperta di Lucia Sacco al Direttivo di Opera Pizzigoni Ho riflettuto a lungo sulle parole di Flavia Maddalena, sulle motivazioni delle sue dimissioni e sulle perplessità che la angustiavano e preoccupavano negli ultimi mesi del suo mandato; e sono giunta alla conclusione che Flavia avesse perfettamente ragione: 1. lo scopo principale di OP è quello di organizzare il Corso di formazione (art. 2 dello STATUTO “L’Opera ha per scopo di promuovere ogni anno il funzionamento di un Corso speciale di preparazione per i maestri, secondo il Metodo Pizzigoni”); non è uno scopo banale o secondario, è la ragione stessa per cui Giuseppina Pizzigoni fondò OP, proprio nell’anno di volta del Fascismo, quando il Fascismo tirò giù la maschera e mostrò il suo vero volto truce e accentratore. 2. non ci sono altre vie, se non quelle di adeguarci alle leggi attuali, dunque abbandonare il nostro vetusto e venusto status di “Ente Morale” e costituire un’Associazione, legalmente riconosciuta dalla Regione (e fin qui eravamo tutti concordi, sin dalla riunione di febbraio 2012, avendo persino contattato un notaio ex- alunno di Rinnovata [Lovisetti?] , disposto a redigere l’atto gratis). 3. Flavia si poneva in una posizione sbagliata e discutibile solo quando accentuava la sua disperante caparbietà e rigida determinazione nel cercare di costituire una Fondazione, stante il costo insostenibile per la nostra piccola e modesta OP. Io avrei trovato un escamotage, in grado di farci risparmiare € 52.000/72.000 (forbice tra Fondazione di “respiro” regionale o nazionale) e nel contempo di tutelarci secondo tutti i crismi della legge. Ma, per ottenere questo scopo, è necessario costituire adesso un Comitato, che chiameremo come vorremo, per semplificare p. es. “Comitato Opera Pizzigoni” costituito da tre organi: Questo COMITATO OPERA PIZZIGONI diventerebbe una specie di ... "sottogruppo" di una Fondazione, legalmente costituita e avente scopi affini ai nostri (e avente altri sottogruppi strutturati esattamente come noi), che ci “ospiterebbe” generosamente sotto la sua egida (e il suo patrimonio di 52.000 €). Il Comitato OP avrebbe autonomia economica e gestionale (cioè sarà affar nostro reperire i fondi per finanziare i corsi e decidere come impiegarli). Il Comitato sarà un Giano bifronte: da una parte avrà relazioni con il Consiglio di Indirizzo della Fondazione, dall'altra curerà i rapporti con l'Ente Morale Opera Pizzigoni (che potrebbe decidere di passare dal vetusto "ENTE" alla più moderna struttura di "ASSOCIAZIONE" riconosciuta a tutti gli effetti). Questa ... "sicurezza economica" e giuridica dovrebbe finalmente consentirci di ottenere: - riconoscimento della personalità giuridica - accreditamento nell'elenco dei soggetti qualificati per la formazione del personale della scuola, da parte di Ufficio Scolastico Regionale e MIUR - firma di un Protocollo d'Intesa con MIUR per una maggior diffusione del Metodo Pizzigoni non solo a livello regionale (Lombardia/Piemonte/Liguria), ma nazionale (nello stile del Metodo Montessori). Sempre all’interno di questo sottogruppo sarebbe utile (secondo il mio parere: indispensabile) costituire anche un COMITATO SCIENTIFICO DIDATTICO che predisponga una relazione annuale sull’applicazione del Metodo; valuti e coordini le innovazioni didattiche formulate e inserite nel POF (ovvero che non si accontenti di qualche citazione pizzigoniana appiccicata qua e là, ma verifichi la reale aderenza del POF della Rinnovata al Metodo Pizzigoni). TEMPI di REALIZZAZIONE I tempi sono molto ristretti. In assoluto. Ma, soprattutto, lo sono i “miei” tempi: al 30 giugno 2013 sarò costretta a lasciare il mio incarico in Rinnovata, essendo stata “licenziata” coram populo dalla D.S. Mezzatesta, durante la riunione plenaria del 7 novembre 2012 (... ha giocato un po’ d’anticipo!!... e la raffinatezza stilistica di compiere questo atto di fronte a 70 colleghe, invece che nell’ambito discreto di un ufficio, la dice lunga sul clima ... sereno, che quest’anno ho il piacere di respirare in Rinnovata!). Mi consola il fatto che, pur prestando servizio nel 2013/2014 in un’altra scuola, potrò conservare la mia carica in OP fino al 13 marzo 2014 (data della naturale scadenza del 12 Direttivo e delle nuove elezioni), ma ... mai illudersi troppo ... nulla è certo in questo mondo! Potrò comunque continuare a seguire OP dall’esterno, come sta facendo p.es. adesso Zuccoli. Anche i tempi di Mezzatesta sono abbastanza ristretti: il suo mandato in Rinnovata scadrà alla conclusione dell’a.s. 2013/2014 (oppure 14/15?); si potrebbe ipotizzare plausibilmente che non si sobbarcherà con molto entusiasmo la fatica della complessa organizzazione di un Corso per rendere la Rinnovata una vera “Scuola di Metodo”, proprio perché sarà già rivolta ad altri interessi, ma ... anche in questo caso ... mai dire mai! Mi permetto di formulare queste ipotesi, solo per sottolineare un’altra preoccupazione di Flavia Maddalena, che condivido in toto: quella cioè di creare una struttura, una macchina organizzativa del Corso sul Metodo, che sia in grado di muoversi con le proprie gambe, in completa autonomia, senza dover troppo dipendere dal supporto della dirigenza (sia attuale, sia futura). [anche se, come è ovvio, l’ideale è quello di una stretta collaborazione e di un’armonica intesa con la dirigenza ... cito sempre l’art. 2 dello Statuto “L’Opera ha per scopo di coadiuvare la Direzione della Scuola Rinnovata in tutto ciò che riguarda l’attuazione del suo particolare programma, d’accordo col Regio Provveditore agli Studi e con le Autorità Comunali” ... sono tramontati sia il termine “Provveditore” sia l’aggettivo “regio” ... ma la sostanza e la lungimiranza di chi ha scritto quello Statuto sono ancora valide e ammirevoli!!] La storia dei vari Direttori/Dirigenti che si sono succeduti in Rinnovata dalla morte di Maria Levi in avanti è molto istruttiva e ci aiuta a comprendere quanto fondati fossero i crucci e le ansie riguardo al futuro assetto della “sua” Rinnovata espressi così drammaticamente da Giuseppina Pizzigoni con l’ accorata invocazione ai maestri (ma il bersaglio sottinteso era Piero Bianchi, direttore “reggente”, inadeguato, fascista sfegatato), affinché non affossassero il suo Metodo o rendessero la Rinnovata “simile alle vecchie scuole”. E se anche ci fa sorridere ( o ridere!) lo stile antiquato del Nicoli, che, nel 1917, scrive all’Assessore all’Istruzione del Comune di Milano, per chiedergli di trasformare la scuola del Reparto Cagnola (vicina al Reparto Ghisolfa) secondo il modello della Rinnovata, raccomandandogli, nell’ordine: ”1) la scelta oculata del Direttore, che deve essere persona autorevole, energica e devota all’idea pedagogica che lealmente accetta di rappresentare; 2) l’adattamento del terreno e dei fabbricati; 3) la nomina degli insegnanti che devono offrire particolari guarentigie di buona volontà e di robustezza fisica ... vorrei ribadire che, purtroppo, le parole del Nicoli sono ancora attuali, ragionevoli e valide, soprattutto nel ritenere determinante il ruolo del dirigente nella promozione o nell’annichilimento di un’istituzione sperimentale come la nostra, anche nella prospettiva di un futuro (prossimo, ahimè!) assetto di gestione verticistica e di detrimento della gestione collegiale democratica. Ed è dai tempi felici di Adriano Olivetti che in Italia è rarissimo imbattersi in dirigenti che siano, come Olivetti era, tanto coraggiosi, forti e sicuri di sé, della propria cultura e del proprio valore da saper formare un gruppo di persone in gamba, motivate, entusiaste, in grado di lavorare con creatività per costruire cose durevoli e buone, capaci di pensare non tanto a se stessi, quanto al bene dell’ “istituzione” e alla sua proiezione futura. È più facile invece imbattersi in dirigenti mediocri, privi di uno sguardo lungo e generoso, incapaci di progettare una continuità, un’eredità, uno sviluppo; guardinghi, sospettosi, timorosi, non hanno né il coraggio né la saggezza di delegare, di insegnare, di far crescere i propri collaboratori, che in genere scelgono nella marea degli Aristippi, dei mediocri, dei meri esecutori innocui e proni, privi di idee innovative e creatrici e di iniziative autonome e originali (anzi!! ... guai al sottoposto che esprima spirito di iniziativa o una visuale larga e critica ... viene subito bloccato, emarginato, frustrato ... anche perché questi dirigenti sono affetti dalla sindrome di Kronos o dalla bruciante consapevolezza dei propri limiti, soprattutto culturali e motivazionali). Ovviamente non mi riferisco a una sola specifica figura di dirigente, ma sto delineando in carrellata tutti i possibili difetti che in varia misura potrebbero caratterizzare i funzionari (pubblici o privati), che hanno la brutta abitudine di navigare a vista; di concentrare tutto nelle proprie mani; di farsi sommergere dalle piccole emergenze del quotidiano e dai dettagli insignificanti, trascurando la mission, le cose davvero importanti; che hanno il vizio di temporeggiare, di chiacchierare, di promettere a vanvera, di tergiversare e di non decidere o di decidere troppo tardi, quando i problemi sono ormai irrisolvibili o compromessi. 13 Sembrerò troppo pessimista o apocalittica, ma il nodo secondo me è proprio qui: una scuola con le potenzialità enormi della Rinnovata (attualmente sottoutilizzate o sprecate al 70%) non può limitarsi a giocare di retroguardia, non può accontentarsi dei miseri mezzi elargiti da uno Stato che non crede più alla scuola pubblica, a un modello scolastico che il mondo ci invidia, a un patrimonio di intelligenza, di cultura pedagogica e di sperimentazione didattica, che va ampliato ed esportato, non certo mortificato, annichilito o, ancor peggio, omologato. Per citare l’ultimo splendido CD di Battiato (“Apriti sesamo” ... [mi vien da ridere, se penso che avevo suggerito alla regista Tardani il titolo “Apriti scuola!”, perché il titolo da lei proposto “La mia scuola” non mi piaceva affatto e non mi sembrava adatto per il film!!]) non possiamo continuare a fare ... il giunco che si piega e si acquatta strategicamente in attesa che passi la piena tempestosa dei governi gelminiani- profumianitagliafondi [Caliti juncu ca passa la china], né trincerarci dietro la comoda scusa che “siamo in tempo di crisi”, perché non c’è confronto con la crisi del ’29 che la Pizzigoni dovette affrontare ... (per non parlare delle due guerricciole prima e dopo la Grande Crisi ...!!) e non c’è confronto neppure con la povertà di mezzi/grandezza di ardimento e preveggenza di chi ci ha così autorevolmente ed eroicamente preceduto. Dunque spetta all’ OPERA l’arduo compito di salvaguardare l’atipicità (che è la nostra forza, originalità e bellezza) della Scuola “SPECIALE” RINNOVATA, carattere “speciale” sancito dal Decreto Direlem del 1978 e dall’imprescindibilità del “Titolo di Differenziazione Didattica secondo il Metodo Pizzigoni”. Spetta all’OPERA fare da traino, combattere contro il disinteresse professionale (interno ed esterno), accademico e amministrativo, essere il volano propulsore non solo del corpo docente di Rinnovata, ma anche di quello di Dante e della Puecher (ricordando che la scuola creata da Pizzigoni era un formidabile prototipo di I.C. : spaziava dall’asilo nido alle scuole di avviamento professionale ...) Rimbocchiamoci le maniche e armiamoci di molta pazienza e determinazione: in sei mesi di lavoro potremmo raggiungere pienamente lo scopo. 14