ThinkTank: una borsa mimetica

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ThinkTank: una borsa mimetica
Accessori
Gli spallacci permettono di trasformare
la borsa in zaino quando si prevedono
lunghi spostamenti; quando non utilizzati gli spallacci possono essere inseriti
nel passante posteriore dove di solito si
fa passare la maniglia del trolley.
Le ThinkTank sono
borse dall’aspetto
assolutamente
anonimo. E’ un
grande vantaggio
per il fotografo
che non vuole dare
nell’occhio. Sono
però anche borse di
qualità, con una serie
di soluzioni pratiche
e funzionali.
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ThinkTank:
unaborsamimetica
Dough Murdoch e Mike Sturm sono rispettivamente il presidente e il designer
ed entrambi hanno lavorato per anni alla
famosa LowePro fino a che hanno deciso di fare il grande passo. E’ così che è
nata ThinkTank.
Abbiamo preso in esame la serie Urban
Disguide, una linea che comprende sei
differenti modelli, dal modello 10 fino
al modello 60; i modelli 50 e 60 permettono anche il trasporto di un computer
portatile con schermo fino a 17 pollici.
Sono borse che, per passare inosservate,
sonoassolutamenteanonime,adifferenza di quelle spiccatamente fotografiche;
sono disponibili unicamente in colore
nero e possono essere trasportate a
mano, a tracolla e a zaino. A seconda del
modello la tracolla può essere agganciata alla parte centrale o posteriore, così
da consentire un trasporto più agevole a
spalla o a tracolla.
Con l’eccezione dello snello modello 10
(che può essere portato anche a marsupio con l’apposita cintura opzionale),
tutti gli altri hanno una doppia maniglia
rivestita in vera pelle per il trasporto a
mano; è possibile anche il trasporto della borsa come uno zaino, agganciando
gli spallacci opzionali alle maniglie e a
due anelli a scomparsa saldamente cuci-
ti alla parte inferiore della borsa.
Aprendo la cerniera superiore si accede
allo scomparto principale, dove vengono custodite la fotocamera e i suoi
accessori: questo permette di prendere
la fotocamera o l’obiettivo tenendo la
borsa a spalla o a tracolla, senza nessuna
patella da ribaltare.
Due tasche elasticizzate, una per lato,
permettono il trasporto di una bottiglia
o di una borraccia 500ml senza il rischio
che l’apertura involontaria del tappo
bagni il contenuto della borsa; nelle medesime tasche si possono inserire anche
accessori di uso frequente, dall’esposimetro al GPS, e queste tasche possono
essere raggiunte anche quando si porta
la borsa a zaino senza doverla togliere
dalle spalle.
Ogni borsa è dotata di serie di un vero e
proprio impermeabile tagliato su misura
che permette di affrontare anche un violento acquazzone o lo spostamento lungo una strada polverosa; l’impermeabile
impedisce infatti all’acqua e alla polvere
di penetrare all’interno della borsa, anche solo nelle tasche esterne.
Sempre in dotazione vengono forniti un
porta-schede e una serie di divisori per
organizzare la disposizione interna degli
spazi secondo le proprie esigenze e le
Anche la tasca con cerniera sotto alla patella è attrezzata per contenere in modo ordinato accessori vari.
Nel grande vano centrale trova posto una reflex con ottica innestata e almeno altre due ottiche zoom; l’accesso al materiale fotografico è immediato.
La cerniera principale può essere bloccata con un
lucchetto.
Lo spallaccio può essere agganciato
tanto alle fibbie laterali che a quelle
posteriori, per il migliore assetto della
borsa quando la si porta a spalla.
necessità del momento.
Di recente sono stati aggiunti un paio
di accessori interessanti: il primo è il
Security Tag, una targhetta in alluminio
con un numero seriale che va registrato
sul sito ThinkTankPhoto; se si dovesse
smarrire la borsa e venisse ritrovata
(di brave persone ce ne sono ancora
molte), collegandosi al sito si ricevono
le indicazioni per restituire la borsa al
proprietario.
L’altro accessorio è il Lock It Up: si
tratta di un lucchetto a combinazione
numerica dotato di un cavo di acciaio
estensibile con cui assicurare la borsa
per evitare il rischio di furti qualora ci
si dovesse allontanare per poco tempo;
il lucchetto è molto robusto, ma noi vi
raccomandiamo di non lasciare mai la
borsa incustodita.
La prova
La Urban Disguise si è dimostrata innanzitutto ben progettata, con una buona gestione degli spazi, e può contenere
non solo il corredo fotografico ma anche
accessori personali.
I divisori in velcro, riposizionabili,
aderiscono alle pareti del vano principale senza soluzione di continuità e
permettono di separare corpo macchina
e obiettivi.
La borsa è risultata molto ergonomica; si
trasporta agevolmente a mano, a spalla,
a tracolla, a zaino e ben progettata è
l’apertura dall’alto del comparto principale che evita il fastidio della classica
patella di chiusura.
Ben realizzate le imbottiture, sia laterali
che sul fondo della borsa; manca un’imbottitura superiore nel vano principale,
ma si può rimediare appoggiando sopra la
fotocamera un inserto di gommapiuma.
Le Urban Disguise, specie i modelli dal
40 in su, non brillano per leggerezza, ma
in cambio sono di una robustezza che
garantisce la protezione dell’attrezzatura. I pesi vanno da un minimo di un
chilo per il modello 40 a un massimo di
1,7 kg per il modello 60, completamente
accessoriato.
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Il porta-schede di
memoria in dotazione.
Lock It Up: lucchetto a combinazione e cavo di acciaio per ancorare la
borsa. Meglio però non lasciarla incustodita.
Tanto lo
spallaccio
che la
protezione
anti-pioggia
sono
disegnati
in modo
specifico
per i diversi
modelli.
La tasca “segreta”
all’interno della
tasca della patella
di chiusura per
inserirvidocumenti
personali, biglietti
aerei, etc.
La copertura integrale che permette di affrontare un
violento acquazzone o un viaggio in una zona molto
polverosa.
Quanto Costa
Mod. Misure
Comparto
portatile
10 15x18,5x10,5 cm
20 20x21x10,5 cm
30 23,5x26x10,5 cm
40 34x26x10,5 cm
50 36x26x10,5 cm
36x26x4 cm
60 40,5x28,5x10,5 cm 40,5x28,5x4 cm
Peso
340 gr
794 gr
1021 gr
1418 gr
1644 gr
1786 gr
Prezzo
60
84
108
143
155
167
e quindi permette di mantenere
la temperatura delle bevande al
Distribuzione Gruppo BP, Via Tacito 6, 20137 Milano. Tel.:
seguito.
02.55.015.489
Anche la tasca segreta (!) è un
www.gruppobp.it
accorgimentoapparentemente
[email protected]
banale, ma potrebbe salvare
documenti e carte importanti
La robustezza non sempre va di pari
passo con la leggerezza, ma sarebbe da una visita indesiderata.
auspicabile in futuro l’uso di materiali La tracolla, realizzata in modo diverso
ugualmente resistenti, ma di peso un per ciascun modello, si è rivelata perfetta per il trasporto, con la borsa che
poco inferiore.
Da non sottovalutare soluzioni apparen- rimane salda alla spalla, senza osciltemente secondarie, a cominciare dalla lazioni, e non deve essere risistemata
scelta di un sottile neoprene elasticiz- continuamente.
zato per la realizzazione delle tasche Tra gli accessori raccomandiamo
esterne laterali, destinate a contenere senz’altro gli spallacci per il trasporto
non solo accessori di uso frequente come zaino; anche se le istruzioni non lo
(esposimetro, cellulare, GPS) ma anche indicano, è possibile infilare gli spallaci
bottiglie con liquidi caldi o freddi; la nella parte posteriore destinata all’agscelta del neoprene si rivela doppiamen- gancio al trolley evitando così che imte vantaggiosa, perché oltre ad essere un piccino quando ci si toglie la borsa dalla
materiale elasticizzato è anche isolante, schiena per portarla a mano o a spalla.
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Il giudizio
Le Urban Disguise sono borse dall’aspettoassolutamenteanonimo:nessuno potrebbe pensare che all’interno sia
custodita una attrezzatura fotografica,
anche ricca, e questo è certamente un
loro punto di forza.
Un fotografo deve potersi mimetizzare
tra la gente, sia per evitare possibili
furti, che per poter lavorare senza dare
nell’occhio. C’è un grande parlare a
sproposito di privacy, in realtà un’araba
fenice (araba fenice: che ci sia ciascun lo
dice, dove sia nessun lo sa, dal Così fan
Tutte di Mozart), ed il risultato è che il
fotografo finisce per essere ingiustamente additato come qualcuno che invade la
sfera personale. Ecco quindi che poter
tenere il proprio corredo all’interno di
una borsa anonima è certamente d’aiuto.
GB