capitolato delle finiture previste per l`edificio interrato destinato a box
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capitolato delle finiture previste per l`edificio interrato destinato a box
CAPITOLATO DELLE FINITURE PREVISTE PER L’EDIFICIO INTERRATO DESTINATO A BOX AUTO E STALLI A RASO A PIANO CAMPAGNA PRIVATI DA REALIZZARSI IN MILAZZO VIA TUKERY 16. DESCRIZIONE E CARATTERISTICHE TECNICHE DEL BOX AUTO. (Allegato al preliminare di compravendita) INDIVIDUAZIONE DELL’UNITA’ IMMOBILIARE OGGETTO DI COMPRAVENDITA Piano Interrato. L’unità immobiliare e gli annessi sono disposti come indicato nella pianta allegata e controfirmata dall’Impresa e dall’ Acquirente. Nella pianta risultano evidenziate le aperture, i disimpegni, i passaggi, le eventuali servitù attive e passive con gli altri proprietari. L’unità immobiliare e gli annessi oggetto di compravendita sono contornati di colore rosso ad indicare il limite della superficie venduta. Le porzioni immobiliari oggetto del presente capitolato, sono parte integrante di un edificio di nuova costruzione da effettuarsi a carico della società costruttrice. L’impresa venditrice e/o il responsabile dei lavori, fin da ora, permetterà il libero accesso al cantiere in ogni sua fase alla parte acquirente e/o a persone da essa incaricate. Nel presente Capitolato è inserita una descrizione dettagliata della consistenza e delle caratteristiche delle opere e finiture con la quale saranno consegnate le porzioni immobiliari oggetto delle premesse. Il fabbricato si compone di opere che devono eseguirsi secondo i disegni di progetto, e secondo quanto indicato nel presente Capitolato. Inoltre si deve rispettare la parte strutturale evidente nel progetto architettonico e tutte le normative e leggi in vigore, nonché la buona tecnica costruttiva nell'esecuzione. Si precisa che sono ammesse opere in variante al progetto o non comprese nel presente Capitolato Speciale, eseguite su richiesta del Promittente acquirente. Eventuali modifiche interne, se non ancora realizzate, dovranno essere concordate prima della loro realizzazione e comporteranno costi aggiuntivi. I lavori di cui al presente Capitolato si intendono appaltati a forfait chiuso, "chiavi in mano". È compreso nel forfait chiuso ciò che si riferisce a quanto descritto nel presente Capitolato, nei disegni architettonici ed esecutivi di progetto. Sono quindi comprese: - tutte le opere strutturali previste nei progetti strutturali - tutte le opere di finitura interna ed esterna delle porzioni immobiliari oggetto del presente capitolato, e quanto altro occorre per dare l’opera finita. Eventuali modifiche, aggiunte e/o migliorie richieste dalla parte acquirente non espressamente indicate nel presente Capitolato e negli allegati disegni architettonici ed esecutivi, si intenderanno non comprese nel forfait. Le caratteristiche dei materiali da impiegare nell'esecuzione del fabbricato oggetto delle premesse, corrisponderanno: - per quanto attiene la parte statica alle Leggi, Normative e regolamenti sull'edilizia antisismica in vigore all’atto del deposito strutturale presso l’Ufficio del Genio Civile di Messina per l’Autorizzazione all’Inizio Lavori ai sensi dell’art.18 della L. 64/1974; - per quanto riguarda le forniture, i materiali dovranno corrispondere ai campioni, come più dettagliatamente specificato nel successivo paragrafo. Il presente Capitolato è basato sul presupposto che i materiali che verranno forniti e messi in opera dall'Impresa all’interno dell’unità, saranno campionati e discussi prima della loro messa in opera con il promittente acquirente. La ditta costruttrice garantisce la qualità di tutti i materiali forniti e posti in opera dalla stessa, ad esclusione di eventuali materiali scelti o forniti dal promittente acquirente. CAPITOLATO DELLE MODALITÀ DI COSTRUZIONE. Scavi e Movimenti di Terra. Verranno eseguiti tutti gli scavi generali e parziali occorrenti per la realizzazione del progetto. Gli scavi di sbancamento per le fondazioni saranno spinti sino a terreno stabile e riconosciuto idoneo dalla relazione geologica eseguita dal Geologo. Fondazioni. Le fondazioni saranno continue e conformi ai progetti redatti dall’ingegnere strutturista. Al di sotto delle fondazioni e delle travi di collegamento delle stesse,in entrambe le direzioni,verrà realizzato uno strato di calcestruzzo (magrone) dello spessore di cm. 10. Vespai. Il cavo delle fondazioni sarà ricolmato con vespaio in ghiaietto al di sopra del quale sarà steso uno strato di massetto in conglomerato cementizio magro dello spessore non inferiore a cm. 10. Strutture in cemento armato. La costruzione avrà una struttura portante formata da fondazioni e pilastri di tipo tradizionale. I vani scala,i muri perimetrali del piano interrato,i muri di contenimento delle rampe,saranno realizzati interamente in cemento armato. Le travi saranno invece in armatura metallica per strutture composte in acciaio e calcestruzzo tipo TRF, costituita da piatto inferiore di opportuno spessore e larghezza derivante da calcolo e tondini in acciaio tipo Fe510c (D.M. 14 febbraio 1992), compresa saldatura. Tutte le opere in cemento armato risponderanno dimensionalmente a quanto previsto dalle tavole strutturali depositate al genio civile e sono state dimensionate in conformità alle normative vigenti e quindi in grado di sopportare le azioni generate dai carichi permanenti dovuti al peso proprio della struttura, delle sovrastrutture, del terreno sovrastante, da quelle generate dal terreno nonché dai carichi accidentali di prima categoria dovuti all’utilizzo delle aree sovrastanti I dimensionamenti delle sezioni in c.a. e delle armature ed in particolare i copri ferri saranno sempre tali da conferire alla struttura le caratteristiche di resistenza al fuoco richieste dalle norme di Prevenzione Incendi La ditta proprietaria si riserva la possibilità di edificare al di sopra dell’area costituente il piano di copertura del piano interrato. Solai. I solai a copertura dei box e dei corselli di manovra saranno con pannelli in polistirene espanso ad alta densità ed anime d’acciaio tipo “Plastbau-Metal ®” con spessore non inferire a cm. 30 e comunque derivante dal calcolo compreso di caldana e di coibentazione termica U = 0,35 W/mq °C,autoportante nella fase del getto di calcestruzzo a ml 2,00; Tagliato a misura e fornito nella versione senza rete portaintonaco. Ferro d'armatura solaio lavorato (diritto,moncone e sagomato) più rete elettrosaldata,con dimensioni come da calcoli statici. Il sistema sarà fornito nella versione avente incorporate le guide per l’ancoraggio del cartongesso. Le nervature di larghezza pari a cm 11 ed interasse di cm 60 con armatura tradizionale e caldana dello spessore minimo di cm 4 e non superiore a 6 cm. Rivestimento inferiore dei solai. Sarà con lastre di cartongesso dello spessore non inferiore a 10 mm accoppiate per fissaggio ad uno strato di polistirene espanso sinterizzato di spessore variabile avente densità non inferiore a 15 kg/m3, con idoneo sistema di fissaggio con traverse in lamierino e viti autofilettanti e con le giunzioni finite con una sigillatura eseguita con appropriato composto ed armata con nastro di fibra di vetro. In alternativa,e ad esclusiva discrezione della direzione lavori,potrà essere impiegato intonaco premiscelato a secco a base di gesso,calce e perlite espansa. Quanto sopra per garantire una protezione al fuoco non inferiore a 90 min. Impermeabilizzazioni. Le impermeabilizzazioni verranno eseguite con guaina bituminosa posata a caldo dello spessore di mm.4.Su tutte le murature perimetrali del piano interrato la stessa verrà posta in strati orizzontali di ml.1 con sovrapposizione di almeno 15 cm. sino alla base delle fondazioni. Verrà posto a rivestimento della guaina impermeabilizzante,apposito strato di protezione in p.v.c. tipo bugnato. Al di sopra del solaio di copertura del piano interrato si realizzerà un sistema impermeabilizzante in grado di garantire una perfetta tenuta alle infiltrazioni d’acqua. II sistema verrà realizzato mediante la stesura di manti impermeabili in grado di resistere alle più severe sollecitazioni meccaniche. Detti manti, convenientemente risvoltati su tutte le pareti verticali, saranno ulteriormente protetti e salvaguardati da rotture accidentali e lacerazioni mediante appositi strati di protezione meccanica. Sopra i manti impermeabili,sarà posto un pavimento di tipo industriale con pendenza tale da garantire il deflusso delle acque meteoriche verso il sistema di fognature del parcheggio Muri esterni. I muri esterni saranno realizzati con pareti in calcestruzzo armato dello spessore di cm. 30,rivestite da uno strato di intonaco di cemento e sabbia solamente sul fronte verso l’interno mentre verso il terrapieno sarà prevista l’impermeabilizzazione e la successiva protezione con manto bollinato in pvc.. Murature interne. I tavolati interni di separazione fra i box attigui,sia in senso longitudinale che trasversale,verranno realizzati a “faccia vista “ con Lecablocco Tramezza tipo Lecalite T10 Semipieno ad incastro in verticale ed orizzontale con dimensioni modulari di cm. 10x28x55 (spessore cm.10) posati con Malta Universale Lecalite o con malta bastarda dosata con una parte di cemento,otto parti di sabbia e due parti di calce. La muratura avrà classe di resistenza al fuoco (muratura non portante) EI 120 documentata in conformità all’Allegato B del D.M. 16/2/2007 superiore al valore richiesto dal Comando VV. Fuoco pari ad EI 90. In particolare,il pilastro di testata o se vogliamo il primo elemento del tavolato di separazione dei due box ricompresi in ogni campata sarà costituito da un blocco B20x20x50 (Lecablocco a due fori) delle dimensioni di cm.20x20x50 a due fori. I fori saranno riempiti,per tutta l’altezza del modulo, con calcestruzzo con Rck 25 dopo aver inserito per tutta l’altezza,solamente in uno dei due fori,due barre d’armatura verticali del diametro di mm.12.Questo elemento rigido costituirà solido aggancio per le due testate delle basculanti adiacenti. Verniciature. Tutte le opere in ferro saranno verniciate mediante due riprese di antiruggine e due riprese di smalto sintetico o ferro micaceo di colore a scelta della D.L.,previa preparazione delle superfici. Pavimenti e Rivestimenti. I pavimenti dei box saranno del tipo “pavimento industriale” con calcestruzzo armato con rete elettrosaldata maglia cm. 20x20 diametro mm.8 con spessore non inferiore a cm. 10 e spolvero di quarzo. Stessa esecuzione per i corselli di manovra mentre le rampe carraie saranno in “Durocret” colore grigio o rosso con finitura zigrinata a “spina di pesce”. Le scale,in calcestruzzo armato,alzate e pedate,verranno rivestite con lastre di granito a scelta della D.L. (cm.3 per le pedate e cm.2 per le alzate) complete di zoccolino e lastre di pianerottolo. Le pareti delle due zone scale saranno rivestite per tutta l’altezza con piastrelle in gres porcellanato. Basculanti. Le basculanti di accesso a tutti i box saranno della primaria azienda “Benedetto Pastore” di Torino con battente in lamiera grecata zincata dotato di telaio perimetrale con inserto per la guarnizione di battuta;telaio composto da due montanti laterali da 100 mm che fanno da guida ai contrappesi e da una traversa superiore di altezza 120 mm;controtelaio autoportante composto da una traversa superiore su cui è montato lo scrocco fisso;paracadute di sicurezza contro la rottura cavi;serratura tipo Yale; zanche per installazione sia a murare che a tassellare;feritoie di areazione a cappuccio alte + basse .Le porte sono predisposte per la manovra motorizzata,azionabile con telecomando,con un motore centrale o due motori laterali,completamente cablati e montati sulla porta. In mancanza di energia elettrica,la porta può essere sbloccata sia dall’esterno (optional) che dall’interno,e manovrata manualmente. Carpenteria metallica La carpenteria medio/pesante ,costituita da profili aperti laminati a caldo tipo HE,IPE,UNP, angolari,piatti, oltre mm 160, realizzata in stabilimento secondo i disegni esecutivi di progetto e pronta per l’assemblaggio in opera sarà realizzata in acciaio S275JR e servirà per la zona di transito dei mezzi sul piano a raso in corrispondenza dei corpi scala. Zincatura Tutte le opere in ferro di qualsiasi tipo e dimensioni avranno trattamento a caldo mediante immersione in vasche contenenti zinco fuso alla temperatura di 450°C previa preparazione delle superfici mediante decapaggio, sciacquatura,ecc. Grigliati e inferriate. Verranno installati pannelli in grigliato elettrofuso antitacco composti da elementi in acciaio S275JR zincati a caldo secondo le norme UNI 5744/66, con longherina portante e maglia delle dimensioni dipendenti dai carichi d’esercizio e dall’interasse delle travi portanti. Pedonali nella sola zona scale, accesso ascensori e bocche di areazione mentre carrabili nelle rimanenti zone. Ringhiere e parapetti Ringhiere pianerottoli e rampe scala saranno in profilato di ferro compresa antiruggine e verniciatura previa zincatura a caldo. Ventilazione interna Il naturale ricambio dell’aria all’interno del parcheggio verrà assicurato, oltre che dagli imbocchi delle rampe di tipo aperto,dai cavedii interni accostati alle due rampe e dalla zona a cielo aperto a tutta lunghezza trasversale e della larghezza di ml. 3,90, mediante apposite aperture a cielo poste nelle parte terminali,sia a nord che a sud, di sezione conforme a quanto richiesto dalle normative e regolamenti vigenti (1/25 della superficie del comparto); l’intercapedine centrale a cielo aperto comunicherà con l’interno del parcheggio tramite griglie carrabili del tipo zincato. Al fine di assicurare il necessario transito d’aria verso le intercapedini, le porte basculanti dei box prospettanti sulle corsie di manovra e sulle stesse intercapedini saranno dotate di alettature con aperture poste in alto ed in basso corrispondenti al transito d’aria richiesto dalla normativa antincendio. Impianto di videosorveglianza Sarà realizzato un impianto di videosorveglianza antintrusione e antirapina. In particolare sono previste: - telecamere bianco/nero 24V complete di obiettivo 8mm in custodia da esterno - armadio di alimentazione Potrà essere,inoltre, realizzato il ponte radio per la trasmissione delle immagini ad un istituto di vigilanza,ma questo dovrà essere compensato a parte. Impianto Fognario L’impianto fognario sarà realizzato secondo le normative vigenti e secondo gli schemi approvati dalla D.L. e comunque previsti nelle tavole progettuali. Tutti gli scarichi verranno convogliati,attraverso i pozzetti con griglia,nelle tubazioni in P.V.C. poste sotto pavimento nei corselli di manovra e quindi convogliate ai pozzetti terminali di raccolta da cui saranno sollevate,attraverso una pompa e scaricate nella fognatura comunale previo trattamento all’interno dell’apposito desolatore mediante la la posa di un sifone. Verranno posati inoltre,ove lo necessitano e secondo gli schemi approvati dalla D.L.,appositi pozzetti in calcestruzzo per l’ispezione della rete di smaltimento delle acque. Impianto Elettrico -Premessa: Trattandosi di autorimessa privata con più di 9 autoveicoli, sia come ambiente a maggior rischio in caso d'incendio, sia come ambiente ordinario, è un'attività soggetta al controllo dei Vigili del Fuoco e quindi sottoposta all'osservanza della seguente prescrizione del D.M. 8 marzo 1985, allegato A punto 0-e): - l'impianto sarà provvisto di un interruttore generale munito di protezione contro le correnti di sovraccarico e di cortocircuito installato in posizione segnalata, manovrabile sotto carico e atto a porre fuori tensione l'impianto elettrico dell'attività. L’autorimessa è’ sottoposta,inoltre, all'osservanza della seguente prescrizione del D.M. 14 giugno 1989, n. 236, punto 8.1.5: - gli apparecchi elettrici, i quadri, i campanelli d'allarme, il citofono, devono essere posti ad un'altezza compresa tra i 40 e i 140 cm e, nello schema allegato al detto punto, gli interruttori e le prese devono essere posti ad un'altezza compresa, rispettivamente, tra 60 cm e 140 cm e tra 45 cm e 115 cm. Trattasi di ambiente contenente una zona (o superficie) esposta al danneggiamento meccanico che la movimentazione degli autoveicoli può comportare, che si estende dal pavimento fino ad un'altezza di 115 cm. Pertanto l'interruttore generale, o come si vedrà più avanti, il comando o pulsante di emergenza, gli interruttori e le prese devono essere tutti posti ad un'altezza di 115 cm, mentre le cassette e i tubi, solo se metallici, devono essere posti ad un'altezza compresa tra 30 cm e 115 cm. Fino al mese di Agosto 2002 il precedente limite di 150 cm era in contrasto con le norme sull'eliminazione delle barriere architettoniche (D.M. 14 giugno 1989, n. 236). Per l'autorimessa privata in oggetto, come ambiente a maggior rischio in caso d'incendio, i componenti elettrici, escluse le condutture, sono sottoposti all'osservanza delle seguenti prescrizioni: i componenti devono essere limitati a quelli necessari per l'uso dell'autorimessa; le condutture destinate ad altri locali possono solo transitare. Le condutture devono essere tali da non costituire pericolo di innesco o di propagazione di incendio. ILLUMINAZIONE ORDINARIA L'illuminazione ordinaria è prevista dalla norma EN 12464-1, che richiede un illuminamento medio mantenuto circa a 75 lux nelle rampe di ingresso e di uscita, nelle corsie di circolazione. ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA È obbligatoria nelle autorimesse di capacità di parcamento superiore a 300 autoveicoli e deve essere ad inserimento automatico ed immediato e con un livello d'illuminamento di almeno 5 lux, misurati ad 1 m dal pavimento. L'illuminazione di sicurezza nel caso in progetto,quindi con capacità di parcamento non superiore a 300 può essere richiesta eventualmente da una valutazione del rischio nel rispetto del D.Lgs. 19 settembre 1994, n. 626 e del D.M. 10 marzo 1998 quando si rileva che la mancanza dell'illuminazione ordinaria può originare situazioni di pericolo o di panico. ESECUZIONE IMPIANTO ELETTRICO L'impianto elettrico avrà i seguenti requisiti ed in particolare: - i componenti dell'impianto saranno limitati a quelli necessari; - gli apparecchi di illuminazione saranno installati lontano da materiali combustibili; - gli apparecchi di illuminazione soggetti a sollecitazioni meccaniche, ovvero se installati nei luoghi di transito ad altezza inferiore a 2,5m, avranno le lampade protette contro gli urti; - in generale il grado di protezione dei componenti dell'impianto non sarà inferiore ad IP4X; - le condutture elettriche saranno tali da non causare l'innesco e/o la propagazione di incendi; - i dispositivi di protezione contro il sovraccarico saranno posti all'inizio dei circuiti; - i cavi unipolari dei circuiti saranno disposti vicini, in modo da evitare pericolosi riscaldamenti di parti metalliche adiacenti, per effetto induttivo; COMANDO DI EMERGENZA Sarà installato un comando (interruzione) di emergenza che serve a mettere in sicurezza l'impianto elettrico. Potrà essere costituito da un pulsante in custodia sotto vetro frangibile con segnalazione ottica della continuità del circuito che agisce su una bobina di sgancio accoppiata all'interruttore elettrico generale installato nell'avanquadro. Il comando sarà installato in posizione facilmente accessibile ed identificabile tramite l'apposizione di un cartello identificativo. Nella autorimessa non transiteranno condutture elettriche non facenti parte dell'impianto elettrico dell'autorimessa, altrimenti dovranno essere anch’esse disalimentate dal comando di emergenza. -Specifica esecutiva dell’impianto elettrico. L'impianto elettrico sarà completamente a vista con tubazione in PVC serie pesante gaffettato a soffitto e/o a parete e sarà realizzato in esecuzione AD-FT a sicurezza funzionale a tenuta a Norma CEI 64-2 ( per quei componenti come ad esempio, gli interruttori, le prese a spina, che nel funzionamento normale possono produrre archi o scintille o raggiungere temperature superiori alle massime ammesse in relazione alle sostanze pericolose previste). E’ previsto un grado di protezione generale IP44 in quanto dall’architettura dei locali non si vengono a costituire delle zone di saturazione dei vapori di carburante. Sono previsti dei passaggi in tubazione “conduit” in acciaio zincato al di sotto di grigliati per il camminamento dei veicoli a livello superiore ritenuta zona difficile, per cui viene richiesta: una elevata protezione meccanica; un grado di protezione superiore IP67. Abbinate a questo sistema si adotteranno scatole di derivazione in metallo fornite di coperchi fissato mediante viti in acciaio. -Linee di adduzione. All'esterno dell’edificio adibito ad autorimessa sarà posizionato un pozzetto in cemento prefabbricato per l'arrivo delle linee elettriche. Da questo pozzetto partirà la tubazione in PVC diametro 110 mm., che raggiungerà il contatore e i quadri elettrici, che saranno posizionati sul muro perimetrale del locale tecnico “tettoia custode”. I quadri saranno due: -AVQ, avanquadro (Potenza presunta =50 KW) che alimenterà; - il quadro del locale tecnico pompe antincendio; - il quadro generale; -QG, quadro generale che alimenterà: - il quadro QI, quadro locale interrato; - n°3 accensioni per le sei torri fari composta ciascuna da due proiettori per lampade HQIT 250W; - n°2 alimentazioni per le barre motorizzate accesso rampe; - n°2 alimentazioni per le insegne rampe; - n°2 alimentazioni cancelli motorizzati di ingresso. Il quadro interrato QI alimenterà: n°117 quadretti singoli box; n°2 monta persone; l’illuminazione generale; l’illuminazione su circuito di sicurezza; il gruppo di sollevamento liquidi al piano di campagna. -Impianto di messa a terra. L'impianto di terra unico sarà realizzato in conformità alle norme CEI 64-8 e 64-12 e successivi aggiornamenti. Si richiama pertanto l'attenzione sui seguenti punti: -la resistenza di terra sarà coordinata con le protezioni; -l'impianto sarà realizzato in modo da sopportare senza danni le eventuali correnti di guasto e di dispersione; -i materiali impiegati avranno adeguata solidità per resistere nel tempo e dovranno essere protetti contro azioni meccaniche, termiche e corrosive. Sarà costituita una rete di terra con corda di rame nudo della sezione di 50 mmq. interconnessa ai pozzetti con picchetti di lunghezza di ml.1,50 in acciaio fortemente zincato infissi nel terreno. -Conduttori PE di protezione utenze. I conduttori di protezione avranno le seguenti sezioni minime e se fanno parte dello stesso tubo o cavo dovranno soddisfare le relazioni: S < 16 Sp = S 16 < S < 35 Sp = 16 S > 35 Sp = S/2 dove per S si intende la sezione del conduttore di fase in mmq. e per Sp la sezione minima del conduttore di protezione in mmq. -Impianto elettrico (dotazione) Sono stati previsti due circuiti elettrici a partire dalla forniture ENEL all’avanquadro AVQ: uno a disposizione esclusivamente delle pompe ed uno per l’alimentazione del quadro generale a servizio dell’autorimessa. La potenza totale da impegnare sarà di 50 kW trifase. Nell’autorimessa saranno previsti i seguenti punti: Per ogni box: - all’interno n. 1 punto luce interrotto, n°1 Presa di corrente; - all’esterno un quadretto a parete contenente una protezione magnetotermica differenziale da 10A e un contatore digitale di tipo monofase ( quest’ultimo a carico dell’acquirente). Corselli: punti luce comandati direttamente dal quadro interrato QI con apparecchi di illuminazione AD FT con grado di protezione IP65 per lampade fluorescenti 1x58W a plafone Conduttori. Saranno adoperati conduttori di tipo RETOX- N07V K a Norme CEI 20-35, CEI 20-22 II. La fornitura ENEL e la sistemazione del quadro generale completo di apparecchiature di sezionamento e protezione saranno ripartite in quote di stesso importo per tutti i 118 box e a carico degli acquirenti. Impianto di videosorveglianza Sarà realizzato un impianto di videosorveglianza e videoregistrazione antintrusione e antirapina. In particolare si prevede di installare: - telecamere bianco/nero 24V complete di obiettivo 8mm in custodia da esterno - armadio di alimentazione - sistema completo di videoregistrazione digitale e videosorveglianza per la registrazione di immagini in movimento. Impianto Antincendio -Premessa: Per l’autorimessa in oggetto,con capacità di parcamento superiore a 9 autoveicoli,sono state applicate le norme di sicurezza antincendio in vigore al momento del rilascio del Nulla Osta da parte del Comando VV.F. di Messina con nota n.9530/13700 del 18.06.2011.Sarà installato,come previsto al punto 6 dal D.M. 01.02.1986 un Impianto Fisso di estinzione dell’incendio costituito da una rete di idranti UNI 45 tenuta costantemente sotto pressione e tale da garantire alla bocca d’incendio più sfavorita,una portata di 120 lt./m con una pressione residua all’ingresso non minore di 0,2 MPa. -Generalità sull’impianto La rete di idranti comprenderà i seguenti componenti principali: alimentazione idrica; rete di tubazioni fisse a maglia permanentemente in pressione,ad uso esclusivo antincendio; attacco di mandata per autopompa; valvole di intercettazione; idranti. -Componenti degli Impianti 1.Valvole di intercettazione indicanti la posizione di apertura/chiusura; 2.Idranti a muro conformi alle norme UNI 3.Tubazioni antincendio di tipo flessibile e semirigide entrambi conformi alle norme UNI 4.Attacchi per mandata per autopompa. L’attacco per autopompa comprenderà i seguenti elementi: - una bocchetta di immissione con diametro non inferiore a DN 70 dotata di attacchi a vite con girello protetta contro l’ingresso di corpi estranei: - valvola di intercettazione che consenta l’intervento sui componenti senza vuotare l’impianto; -valvola di non ritorno atta ad evitare fuoriuscita d’acqua dall’impianto in pressione; - valvola di sicurezza per sfogare l’eventuale sovra pressione dell’autopompa. -Installazione Le tubazioni saranno installate tenendo conto dell’affidabilità che il sistema deve offrire in qualunque condizione in modo da non risultare esposte a danneggiamenti per urti meccanici 1. Ancoraggio. Le tubazioni fuori terra saranno ancorate alle strutture del fabbricato a mezzo di adeguati sostegni; 2. Drenaggi. Tutte le tubazioni saranno svuotabili senza dover smontare componenti significative dell’impianto; 3. Attraversamento di strutture verticali ed orizzontali. Nell’attraversamento di strutture verticali ed orizzontali,quali pareti o solai,saranno previste le necessarie precauzioni atte ad evitare la deformazione delle tubazioni o il danneggiamento degli elementi costruttivi derivanti da dilatazioni o da cedimenti strutturali -Sostegni 1. Caratteristiche. Il tipo di materiale ed il sistema di posa dei sostegni delle tubazioni saranno tali da assicurare la stabilità dell’impianto nelle più severe condizioni di esercizio ragionevolmente prevedibili. 2. Posizionamento. Ciascun tronco di tubazione sarà supportato da un sostegno,ad eccezione dei tratti di lunghezza minore di 0,5 mt.,dei montanti e delle discese di lunghezza minore ad 1 mt. Per i quali non sono richiesti sostegni specifici. Il posizionamento dei supporti garantirà la stabilità del sistema. In generale la distanza tra due sostegni non sarà maggiore di 6 mt. per tubazioni di dimensioni minori a DN 65 e 4 mt. per quelle di diametro maggiore. 3. Valvole di intercettazione. Le valvole di intercettazione della rete di idranti saranno installate in posizione facilmente accessibile e segnalata. Le valvole di intercettazione saranno bloccate mediante apposito sigillo nella posizione di normale funzionamento. 4. Idranti. Gli idranti saranno posizionati in modo che ogni parte dell’attività sia raggiungibile con il getto dell’acqua di almeno un idrante. Inoltre ogni apparecchio proteggerà non più di 1000 mq. ed ogni punto dell’area protetta disti al massimo 20 mt. da essi. 5. Segnalazioni. Tutte le valvole di intercettazione riporteranno chiaramente indicata la funzione e l’area controllata dalla valvola stessa. -Progettazione dell’Impianto. 1. Dati di Progetto. L’impianto avrà le caratteristiche idrauliche tali da garantire al bocchello della lancia,nelle condizioni più sfavorevoli di altimetria e di distanza,una portata non inferiore a 120 lt. al minuto primo ed una pressione di almeno 2 bar. L’impianto è stato dimensionato per una portata totale determinata considerando la probabilità di contemporaneo funzionamento del 50% degli idranti idraulicamente più sfavoriti. 2. Dimensionamento delle Tubazioni. Il calcolo della rete idrica antincendio è stato eseguito sulla base dei dati geometrici(lunghezze dei tratti della rete,dislivelli geodetici,diametri nominali delle tubazioni).La procedura di calcolo impiegata ha portato alla determinazione di tutte le caratteristiche idrauliche dei tratti (portata,perdite distribuite e concentrate),della prevalenza totale,della portata totale e quindi della potenza minima della pompa da installare a monte rete. E’ stata inoltre eseguita la verifica della velocità massima raggiunta dall’acqua in tutti i tratti della rete;in particolare è stato verificato che essa non superi in nessuna tratto il valore massimo di 10 m/sec. 3. Perdite di carico distribuite e localizzate. Le perdite di carico distribuite sono state valutate secondo la formula di Hazen-Williams.Le perdite di carico localizzate,dovute ai raccordi,curve,pezzi a T e raccordi a croce,alle valvole di controllo e allarme sono state trasformate in “ lunghezze di tubazione equivalente” ed aggiunte alla lunghezza reale della tubazione di uguale diametro e natura. Per il calcolo viene impostata la prevalenza residua minima da assicurare al terminale di erogazione idraulicamente più sfavorito,nell’ipotesi che tutti i terminali della rete eroghino simultaneamente una portata minima . -Dimensionamento dei Tubi. Il dimensionamento dei tubi viene effettuato supponendo che siano in funzione contemporaneamente gli idranti indicati con E,F e G nei grafici di progetto ,con una portata minima di 120 lt./min cadauno,e con una pressione residua all’ingresso negli idranti 0,2 MPa. La verifica viene assicurata applicando il metodo di Hardy-Cross per reti a maglia -Alimentazione e Fabbisogni Idrici. L’alimentazione idrica dell’impianto antincendio è assicurata da un gruppo di pompaggio realizzato secondo le norme UNI. Il gruppo di pompaggio,che assicura l’alimentazione dell’impianto idrico antincendio,sarà composto da una elettropompa principale ed una elettropompa di mantenimento. Nella fattispecie ed in cautela si imporrà una Prevalenza Minima di 28,00 mt. ed una Portata Minima di 360 lt/min. Dato il valore di portata richiesta dall’impianto,la riserva idrica necessaria a garantire una durata di funzionamento di 30 min.,sarà garantita da due serbatoi di acciaio zincato di capacità utile cadauno di 10.000 lt. installati,al pari del gruppo di spinta,in uno spiazzo interno all’attività. -Installazione Gruppo di pompaggio 1. Stazione di pompaggio. Il gruppo di pompaggio,le condotte e le relative apparecchiature saranno protette contro gli urti. Gli spazi disponibili e l’ubicazione dei macchinari dovranno permettere le operazioni di manutenzione e di ispezione senza difficoltà..L’accesso ai quadri delle pompe sarà impedito a persone non autorizzate. 2. Caratteristiche del Gruppo di pompaggio. Il gruppo di pompaggio sarà ad avviamento automatico e sarà munito di targa,dispositivi vari. I motori del gruppo di pompaggio saranno di tipo elettrico. Il gruppo sarà dotato di un proprio sistema di avviamento automatico e manuale che permetterà il funzionamento a pieno carico entro 30 sec. dall’avviamento. L’alimentazione di energia elettrica al motore sarà disponibile in ogni tempo e sarà costituita dal collegamento alla rete pubblica di distribuzione. Sarà installato un dispositivo automatico che azioni un segnale di allarme acustico e luminoso in un locale permanentemente controllato,nel caso si verifichi una mancanza di tensione nell’alimentazione. I cavi che collegano le sorgenti di alimentazione di energia ai quadri di controllo delle pompe,saranno in un unico tratto che si svilupperà esclusivamente all’interno della proprietà e sarà adeguatamente protetta. Le linee saranno realizzate con cavi resistenti al fuoco almeno 3 h. Per la pompa di alimentazione,sarà previsto un quadro di controllo indipendente comprendente,oltre le normali apparecchiature,un amperometro,un voltmetro,una lampadina spia gialla,un selettore a tre posizioni ( automatico-manuale-arresto) , con chiavetta di manovra,pulsanti di marcia e arresto con le relative lampadine spia. L’armadio contenente il quadro sarà con grado di protezione minimo IP 54. 3. Posizionamento delle pompe. Il gruppo di pompaggio sarà installato in posizione sottobattente con asse al di sotto del livello minimo dell’acqua di almeno 0,6 mt. La condotta di mandata della pompa sarà direttamente collegata al collettore di alimentazione dell’impianto e corredata nell’ordine,di: 4.un manometro tra la bocca di mandata della pompa e la valvola di non ritorno; una valvola di non ritorno posta nelle immediate vicinanze della pompa,con a monte il relativo rubinetto di prova; un collegamento al dispositivo di avviamento automatico della pompa; una valvola di intercettazione. La pompa sarà ad avviamento automatico e funzionerà in continuo finché sarà arrestata manualmente. Il dispositivo di avviamento automatico della pompa è costituito da un pressostato tarato in modo da avviarla quando la pressione a valle si riduce ad un valore compreso tra il 75 e l’85 % di quella prodotta dalla pressione a pompa funzionante a mandata chiusa. -Attacchi per autopompe Vigili del Fuoco L’Impianto sarà dotato di attacchi per autopompe con le seguenti caratteristiche: accessibili alle autopompe,in modo agevole e sicuro,in ogni tempo,anche durante l’incendio; adeguatamente protetti da urti,o altri danni meccanici; opportunamente ancorati al suolo o al fabbricato; dotati di tappo di protezione a chiusura rapida con catenelle di ancoraggio. -Collaudi e Verifiche Periodiche 1. Collaudo degli Impianti. La ditta installatrice rilascerà la “dichiarazione di conformità all’impianto”, relativamente alla sua installazione ed ai suoi componenti. Il successivo collaudo includerà le seguenti operazioni: Accertamento della rispondenza della installazione al progetto esecutivo presentato; La verifica della conformità dei componenti utilizzati alle disposizioni della normativa; La verifica della posa in opera “ a regola d’arte”; L’esecuzione delle prove specifiche elencate ai punti successivi. 2. Operazioni preliminari. Il collaudo sarà preceduto da un accurato lavaggio delle tubazioni,con velocità d’acqua non inferiore a 2 m/s. 3. Esecuzione del Collaudo. Saranno eseguite le seguenti operazioni minime: Esame generale dell’intero impianto comprese le alimentazioni,avente come particolare oggetto la capacità e la tipologia delle alimentazioni,le caratteristiche delle pompe,i diametri delle tubazioni,la spaziatura degli idranti,i sostegni delle tubazioni; Prova idrostatica delle tubazioni ad una pressione di almeno 1,5 volte la pressione di esercizio dell’impianto con un minimo di 1,4 MPa per 2 h; Prova delle alimentazioni; Verifica del regolare flusso nei collettori di alimentazione,aprendo completamente un idrante terminale per ogni ramo principale della rete a servizio di due o più idranti; Verifica delle prestazioni di progetto con riferimento alle portate e pressioni minime da garantire,alla contemporaneità delle erogazioni,ed alla durata delle alimentazioni. 4. Prova delle Alimentazioni. La prova delle alimentazioni sarà eseguita in conformità a quanto specificato dalla UNI EN 12845. 5. Esercizio e Verifica dell’impianto. L’acquirente è responsabile del mantenimento delle condizioni di efficienza dell’Impianto,che rimangono sotto la sua responsabilità anche esistendo il servizio di ispezione periodica da parte della ditta installatrice. L’acquirente utente provvederà a quanto segue: Sorveglianza dell’impianto; Manutenzione dell’impianto secondo la specifica normativa tecnica e/o attenendosi alle istruzioni fornite dalla ditta installatrice; Verifica periodica dell’impianto,almeno due vokte qakk’anno,da parte di ditta o personale specializzato,allo scopo di accertare la funzionalità dell’impianto e la sua conformità alla presente norma. Per ragioni tecniche, urbanistiche ed estetiche potranno essere apportate delle modifiche al presente capitolato, cosi come prescritto dal Direttore dei Lavori, pur mantenendo lo stesso standard di qualità contenuto nel presente capitolato. Intonaci. Le pareti verticali saranno rivestite con uno strato di intonaco con malta premiscelata a base cemento in corrispondenza delle strutture in c.a. (Pilastri e Pareti contro terra).In corrispondenza delle pareti in Tramezza “Lecalite” l’intonaco sarà del tipo termoisolante premiscelato costituito dal premiscelato “Termointonaco Laterlite”, a base di vetro espanso e legante cemento. Densità in opera circa 400 Kg/m3, conducibilità termica certificata lambda 0,086 W/mK, resistenza media a compressione circa 2,6 N/mm2. Fornito in sacchi, messo in opera con idonea attrezzatura intonacatrice, nello spessore di cm 1. Tinteggiatura di pareti. Tutti le pareti orizzontali o verticali verranno tinteggiate con pittura lavabile di resina vinilacrilica emulsionabile (idropittura),con colore a scelta della D.L. a due mani, in colori correnti,compresa idonea predisposizione delle superfici mediante ripulitura,spolveratura, strato di fissativo impregnante.