scarica articolo in formato PDF
Transcript
scarica articolo in formato PDF
HI-END MAGAZINE SCHEDA D’ASCOLTO di Andio Morotti Preamplificatore valvolare Estro Armonico NORDLYS L’Hi-End possibile Il Nordlys è il pre top di gamma nel listino dell’Estro Armonico, che è una piccola casa in quel di Ancona specializzata in apparecchi “audiophile”. La costruzione conserva anche esteticamente l’impronta del prodotto fatto interamente a mano. Né poteva essere diversamente perché chi è interessato all’acquisto di un pre come il Nordlys, che la casa costruttrice dichiara apertamente essere nato per ricreare tutte le emozioni della musica, non si aspetta certamente di trovarsi davanti un prodotto industriale. P Fedeltà del Suono n. 166 DESCRIZIONE Il Nordlys è un pre a due telai in quanto si è cercata l’ottimizzazione di ogni parte dell’apparecchio separando totalmente i circuiti di rettificazione-livellamento da quelli di segnale. La circuitazione del pre – stando alle dichiarazioni del costruttore – è una variazione del Totem Pole, nella quale vengono utilizzati tipi diversi di tubi per la valvola “alta” e “bassa”. Lo scopo è la riduzione delle non-simmetrie. Vengono così usate due 6J5 e due 6V6 che generano un guadagno di 25 dB con un’impedenza di ingresso di 500 KOhm. Nello stadio di alimentazione e livellamento, anch’esso a valvole, sono utilizzate una GZ34, una 6C19, una EF80 e una OA2. Il trasformatore è un toroidale custom da 120 VA. La rettificazione e la stabilizzazione sono seguite da un ulteriore livellamento che ha la funzione di impedire alle valvole di segnale di vedere lo stabilizzatore. Lo stadio successivo a induttanze e condensatori assicura che lo stadio di segnale non riceva mai l’alimentazione direttamente dallo stabilizzatore. Così si uniscono i vantaggi di una alimentazione stabilizzata con quelli di una non stabilizzata. Il Nordlys è un apparecchio superessenziale. Sul frontalino di rame spiccano solo due manopole, una per la selezione degli ingressi e una per la regolazione del volume. Il selettore degli ingressi è un commutatore a norma militare “Gray Hill”, sigillato, con contatti in oro. Il potenziometro del volume è un Alps serie RK50. Ma la cura per la componentistica – sia detto tra parentesi – non si ferma qui: ci sono resistenze Allen Bradley, condensatori carta-olio Ampohm o Jensen, condensatori in polipropilene Solen, cablaggio con cavo in argento e rame isolato in teflon. L’interOttobre 2009 ruttore di accensione si trova sull’alimentatore che è collegato al pre per mezzo di un grosso cavo teminante con un’ancor più grossa presa multipolare. A sua volta l’alimentatore riceve corrente per mezzo di un connettore “Powercom” della Neutrik. Sul pannello posteriore del pre troviamo due ingressi di linea e un terzo ingresso tape con la relativa uscita; ci sono poi due uscite pre, delle quali una è regolabile mediante potenziometri, in modo da consentire il bi-amping anche con finali aventi diversa sensibilità. Non c’è altro. Siamo quindi di fronte a un apparecchio per puristi, cioè per quegli amanti della musica che rinunciano volentieri a tutte le regolazioni non fondamentali in cambio di un suono non degradato da quei componenti che il segnale inevitabilmente incontrerebbe sul suo percorso. Perciò, se vi piace una gestione “creativa” del vostro impianto, il Nordlys non fa per voi. IL SUONO Ho collegato il pre dell’Estro Armonico a una coppia di finali Monoblock della North Star. Sono amplificatori monofasici a stato solido capaci di erogare più di 100 Watt ciascuno in classe AB, con i primi 10 Watt in classe A pura. Poi ho utilizzato tutti i diffusori che si trovano in questo momento nella mia saletta: le Sonus Faber Minima, le Sigma Acoustics Image, le Rega RS7 e le Epos M22i. Cablaggio White Gold Sublimis; sorgente, il sistema 192 della North Star. Le prove hanno messo subito in luce un piccolo inconveniente, peraltro passeggero e facile da rimediare: quando le valvole del Nordlys sono ancora piuttosto fredde, manifestano una certa microfonicità, tanto che 59 HI-END MAGAZINE® er quanto mi riguarda, è una filosofia costruttiva e progettuale che mi piace molto. Ha un po’ il sapore dell’autocostruzione, cioè di un lavoro che l’artefice fa per se, per godere in prima persona dei risultati sonici che è in grado di raggiungere. In questa logica, nulla di ciò che veramente conta per ottenere un miglioramento del suono viene trascurato: non c’è particolare che non venga accuratamente ottimizzato, né c’è soluzione circuitale che non venga valutata in base alla sua resa sonica. La differenza con l’autocostruttore dilettante occasionale è che qui il progettista non si è limitato a realizzare pedissequamente uno schema già precostituito fin nei particolari, ma ha apportato tutte le modifiche che il suo know-how ha ritenuto opportune. Un autocostruttore evoluto? Diciamo molto evoluto, con un’ottima preparazione tecnica e un evidente spirito imprenditoriale. Il che equivale a dire che si tratta di un costruttore che ha saputo mantenere la logica e l’entusiasmo tipici dell’autocostruttore. Nel nostro specifico caso, l’Estro Armonico è il risultato della passione di Lorenzo Betti, che l’ha fondata nel 1996 allo scopo di realizzare altoparlanti. Ma la passione è passione: perché gli altoparlanti per gli altri e non anche per me? E nascono i primi diffusori, pensati, appunto nella logica dell’autocostruttore competente che cerca il meglio e, dal momento che è anche titolare di impresa, vende poi (direttamente) qualcosa di particolarmente ben riuscito. Ma per fare suonare bene i buoni diffusori ci vogliono delle buone elettroniche. E il ciclo si chiude (o si apre, fate voi) 10 anni fa proprio con un pre con molte delle caratteristiche che troviamo ora nel Nordlys. E così dall’uso interno si è passati alla vendita; con un certo successo, dal momento che ora l’attività prevalente dell’Estro Armonico è proprio la costruzione e vendita di diffusori ed elettroniche. Nel 2008 l’azienda si è allargata, con l’arrivo di un amministratore, Massimiliano Fraboni, e con la collaborazione di un tecnico elettronico di provata esperienza. Così è venuto alla luce il preamplificatore oggetto di questa prova. HI-END MAGAZINE ESTRO ARMONICO NORDLYS Retro del telaio dell’alimentatore. Ingressi e uscite dietro al pre vero e proprio. HI-END MAGAZINE® Splendida la realizzazione dell’alimentazione. p i c chiettando sul cabinet, oppure camminando sul pavimento un po’ troppo elastico della mia saletta, i rumori vengono amplificati e raggiungono i diffusori. I rimedi sono semplici: mettere dei pesi sul cabinet, oppure aspettare che le valvole si scaldino, come d’altra parte è buona norma fare. Più drasticamente, si potrebbe provare a rendere meno risonante il telaio con applicazioni di materiale smorzante. Ma forse la soluzione migliore è aspettare qualche minuto che le valvole raggiungano la temperatura ottimale di funzionamento. Nordlys è l’aurora boreale, uno dei fenomeni più affascinanti che si possano ammirare nei cieli notturni del Grande Nord. Non è un nome dato a caso: parla di emozione, stupore, luminosità. L’Estro Armonico l’ha scelto per indicare l’insieme degli stati d’animo di chi ascolta musica, sia dal vero, sia riprodotta, a condizione che la riproduzione sia come deve essere. E gli obiettivi sonici che il progettista si è dato sono, nella loro semplicità, condizione necessaria e sufficiente perché la musica riprodotta conservi tutto il fascino originale: a) massima dinamica, b) massima trasparenza, c) minima fatica d’ascolto. In effetti, il suono del Nordlys ha queste caratteristiche a un livello decisamente superiore a quello che sarebbe lecito attendersi da un apparecchio da 3900 euro. Il suo suono è lucido, tirato, luminoso. I contorni sono netti e puliti, ma la complessiva ariosità evita che la musica risulti come ingabbiata all’interno di confini troppo definiti. C’è respiro e ci sono armoniche. È la finezza della grana quella che contribuisce al senso di levigatezza e di lucidità. I particolari, numerosissimi, sono resi 60 Ordinata e di alto livello l’ingegnerizzazione. con grande accuratezza e danno il loro indispensabile contributo al realismo della riproduzione, sia a livello delle emozioni, sia nella ricostruzione di una scena acustica davvero notevole per stabilità, dimensioni e accuratezza. Il Nordlys è un pre a valvole e non lo nasconde, ma non perché il suo suono sia morbido o eufonico, ma perché la costruzione con i tubi, se ben realizzata, è ancora, a mio avviso, la migliore per i preamplificatori: si evitano ruvidità, secchezze,sgranamenti e/o eccessi. Così questo apparecchio si guarda bene dal mettere in mostra, come esempi di bravura, le sue qualità soniche: ci sono, ma tocca al nostro cervello isolarle per valutarle. Lui ha come suo unico interesse la riproduzione musicale nel suo insieme. E se la musica è fatta anche di dinamica, allora tira fuori la dinamica necessaria a che nulla vada perso, nulla abbia una connotazione di scarsa naturalezza, nulla si ingarbugli o stenti ad emergere. Il Nordlys è fatto così: tutto sembra semplice perché è connotato da naturalezza e realismo, senza aggiunte e senza sottrazioni. Lui c’è, ma è come non ci fosse, perché ciò che ha il diritto di farsi sentire, a suo avviso, è solo la musica. Il bilanciamento tonale è perfetto: a una gamma bassa pulita e articolata si accompagna un mediobasso di una linearità esemplare, senza alcun cenno di colorazione. I medi uniscono sapientemente il velluto alla luminosità e mettono in evidenza una fluidità e una intelligibilità davvero ottime. La gamma alta, aggraziata e rifinita, si assume il compito di ossigenare, senza ostentazioni, ma con grande efficacia, l’intera banda audio. Le voci umane, sia maschili che femminili, godono di un realismo entusiasmante: si aprono, respirano e – come amo dire quando i risultati sono eccellenti – fioriscono. Anche gli strumenti non sono da meno: il Nordlys è rispettosissimo della timbrica e non trascura nessuno di quei particolari che rendono il suono immediatamente riconoscibile; e non intendo il suono del genere, ma il suono di quel particolare strumento. La Fonè ha inciso, anni fa, un CD sui violini custoditi nel museo di Cremona. Basta ascoltare qualche brano e si capisce immediatamente quanto il Nordlys sia rispettoso della voce di ogni singolo violino. La grande orchestra sinfonica, poi, è resa con una accuratezza che non va mai a scapito dell’amalgama, né dell’accuratezza del suono dei vari strumenti, tutti facilmente individuabili pur nel contesto della sonorità generale dell’orchestra. Ascoltare musica così riprodotta è veramente rilassante. La fatica d’ascolto è estremamente bassa, per non dire nulla e i dischi diventano come le ciliegie, che una tira l’altra. Allora si capisce bene il senso del purismo audiofilo. A condizione, naturalmente, che anche gli altri componenti dell’impianto siano all’altezza del Nordlys. CARATTERISTICHE TECNICHE Ingressi: 3 RCA Uscite: 2 linea + 1 tape Dimensioni: preamplificatore: 30 x 22 x 13 cm; alimentatore: 30 x 44 x13 cm Note: Componentistica selezionata Prezzo IVA inclusa: euro 3.900,00 Distributore: Estro Armonico - Tel. 071 79.55.009 – E-mail: [email protected] Ottobre 2009 Fedeltà del Suono n. 166