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Anno 12° 5-7/1999
L'
TANNER rende la tecnica comprensibile
Come realizzare, presentare e spiegare la tecnica
Scrittura strutturata e standardizzata
con unità funzionali
Nessuna redattrice tecnica,
nessun redattore tecnico presso la
TANNER produce testi „così,
semplicemente scrivendoli”,
senza la guida d‘una tecnica di
composizione. Ora vi mostreremo
come potrete produrre la vostra
documentazione in forma unitaria
ed efficientemente, a partire da
unità strutturali. Ci avvarremo di
esempi per rendervi chiaro come
potrete realizzare i vostri documenti con tecniche „amichevoli“.
Ecco un esempio dell‘ottimizzazione di un
testo partendo da considerazioni di natura
funzionale. Il seguente testo può essere
compreso soltanto con una certa fatica:
Porre l‘interruttore A sulla posizione 1.
La lampada spia verde si accende. In
tale constesto fate attenzione che nel
recipiente non sia presente liquido.
Con ciò, la pompa è pronta all‘uso,
potete iniziare con l‘aspirazione.
Dobbiamo fare qualcosa, ma dobbiamo
contemporaneamente fare attenzione a
qualcos‘altro. Né l‘avvertenza, né le
manovre sono chiaramente comprensibili.
Indice
Scrittura strutturata e standardizzata con unità funzionali................1
Festa di immagini alla
Rendering Farm ............................4
Il CBT fa scuola ............................5
Gruppo di lavoro "Software della
Costruzione di Macchine" nella
VDMA ..........................................5
Navigare con l'occhio ..................5
Collaborazione tra Charles F.
Goldfarb e TANNER ....................6
1o passo: Dare un nome alle funzioni
Iniziamo con lo sbrogliare il testo dal
punto di vista funzionale. Sebbene
raramente ciò sia oggetto di riflessione
cosciente, noi siamo ottimamente in
grado di riconoscere e separare l‘una
dall‘altra, la funzione ed il contenuto
d‘una frase:
Richiesta operativa: Porre
l‘interruttore A sulla posizione 1.
Risultato: La lampada spia verde si
accende.
Avvertenza: In tale constesto fate
attenzione che nel recipiente non sia
presente liquido.
Risultato: Con ciò, la pompa è pronta
all‘uso, potete iniziare con
l‘aspirazione.
2o passo: Ordinare correttamente le
funzioni, integrare le informazioni
mancanti
• Già soltanto la denominazione funzionale ci fa capire che l‘avvertenza è
collocata erroneamente. Dunque,
dobbiamo disporre i diversi elementi
funzionali nella loro sequenza corretta. Nella nuova struttura, l‘avvertenza verrà chiaramente prima della
richiesta di azione.
• Nell‘originale, lo scopo di questo
paragrafo non è precisato con chiarezza. Orienteremo il lettore anteponendo
questo scopo nella forma d‘un titolo
informativo: „Preparazione della
pompa”.
Editoriale
Il concetto della scrittura strutturata con
unità funzionali poggia sul metodo del
Funktionsdesign, impiegato alla
TANNER con logica consequenzialità.
Padre del Funktionsdesign è il
nostro SeniorPartner Prof. Robert
Schäflein-Armbruster. Egli ha sviluppato, perfezionato e provato praticamente
il Funktionsdesign insieme con il Prof.
Jürgen Muthig e numerosi collaboratori
TANNER. La base teorica del Funktionsdesigns è costituita dalla teoria del
linguaggio e dalla ricerca sulla comprensibilità a livello psicologico, il cui
uso pratico per la comunicazione
tecnica è stato reso possibile dal Prof.
Schäflein-Armbruster sulla base della
sua propria ricerca empirica. Il Funktionsdesign rientra tra i fattori essenziali
del successo della TANNER.
La nostra grande affermazione
presso i nostri clienti risale al 1996, con
la raffigurazione del Funktionsdesign
sui pannelli operativi – prima con
l‘ausilio di progetti di documenti Word,
poi con l‘SMGL.
Grazie al nostro lavoro giornaliero,
e al lavoro di molti dei nostri clienti,
non è più possibile ignorare il Funktionsdesign. Infatti, esso non ci garantisce
soltanto la qualità dei documenti, ma
anche l‘efficienza nella loro produzione.
In una serie di contributi ABZ,
illustreremo singoli aspetti pratici del
Funktionsdesign. Entreremo nell‘argomento descrivendo innanzitutto, esaminandone parti esemplificative, come sia
possibile realizzare una documentazione
sulla base di considerazioni funzionali, e
quali vantaggi ciò comporta per voi,
quali produttori, e per i lettori della
vostra documentazione.
Per chiudere, desidero ringraziare
vivamente i nostri Professori per il loro
contributo al successo della TANNER.
Vostro Helmut Tanner
3° passo: Ottimizzazione della struttura
interna, della formulazione e del layout
• L‘avvertenza può essere strutturata
conformemente alle norme internazionali. In tale contesto, ci orienteremo alla norma ANSI Z 535: Evidenzieremo l‘avvertenza con un pictogramma e la classificheremo con una
parola segnale (“Attenzione”); inoltre,
citeremo tipo e origine del pericolo, e
la misura da prendere per eliminarlo.
• Le richieste di azione le caratterizzeremo chiaramente con una freccia e
le formuleremo unitariamente usando
il verbo all‘infinito.
• Tutto il superfluo, ad esempio gli
articoli, e prefissi non necessari, lo
tralasceremo.
Quindi, una formulazione ottimizzata del
testo potrebbe essere come segue (a
destra la denominazione delle unità
funzionali):
delle numerose unità funzionali che
compongono testi tecnici: indicazioni di
obiettivi (in forma di titoli o di indicazioni a margine), presupposti, liste di componenti, didascalie in calce alle figure,
aiuti in caso di problemi, ecc. Alla
Tanner di regola definiamo da 15 a 20
unità funzionali per preparare l‘intera
scorta tecnica necessaria per la
composizione del testo.
Per l‘Avvertenza” avevamo una
base precostituita di supporto; nella standardizzazione delle altre unità funzionali, non abbiamo leggi o direttive che ci
supportino. Qui, le autrici e gli autori
dovranno prendere le loro proprie
decisioni, sulla base della loro capacità e
della loro esperienza.
In questi primi passi attinenti la
tecnica della composizione dei testi, il
Funktionsdesign altro non è che la
somma di tutte le unità funzionali
Preparazione della pompa
Attenzione
Scopo
Pericolo di danni materiali da traboccamento
di liquido!
➜ Prima dell‘accensione, vuotare il contenitore.
Avvertenza
➜ Porre l‘interruttore A sulla Pos. 1.
La lampada spia verde si accende.
La pompa è pronta a operare.
Richiesta d‘azione
Risultato
Risultato
Aspirazione
…
Struttura, formulazione e realizzazione
tipografica si basano su una serie di
decisioni che sono state fissate preliminarmente. Prima decidere e poi usare con
consequenzialità logica!
La via allo standard specifico
d‘impresa
Nell‘esempio “Preparazione della
pompa” abbiamo potuto sfruttare per la
standardizzazione di un‘unità funzionale
– l‘avvertenza – la direttiva ANSI Z 535.
Questa determina di quali componenti
l‘avvertenza deve essere costituita. Essa
prescrive anche che nelle avvertenze
siano prescritti gli accorgimenti che
l‘utilizzatore deve adottare per eliminare
le fonti di pericolo. Tuttavia, la direttiva
non dice come questi accorgimenti
devono essere formulati e realizzati.
Inoltre, l‘avvertenza è soltanto una
Scopo
Richiesta d‘azione
necessarie, e delle decisioni documentate
che sono state prese per queste unità.
Strutture più grandi possiamo
comporle a partire dalle unità funzionali
semplici come in una scatola delle
costruzioni, le associazioni dei mattoncini Lego sono un esempio pertinente.
Le strutture più grandi, sempre ripetitive,
le chiamiamo „Sequenze Tipo“. Così ad
esempio un testo di istruzioni d‘uso
tipicamente si compone di un‘indicazione degli scopi, di una o più premesse,
una o più avvertenze, una o più richieste
d‘azione e uno o più risultati.
Le sequenze di istruzioni d‘uso
rientrano tra le componenti più importanti delle documentazioni tecniche
(relative ai componenti). Altre strutture
tipo ripetitive sono ad esempio le
descrizioni funzionali, le descrizioni dei
componenti, la ricerca/eliminazione
guasti, le descrizioni delle maschere (in
2
particolare nella documentazione relativa
al software) o le informazioni generali
per la sicurezza. Quali strutture tipo si
troveranno in una documentazione,
dipenderà tra l‘altro da leggi e disposizioni in materia, dalla struttura del prodotto e dalla necessità d‘informazione
dei gruppi bersaglio.
Nel seguente esempio d‘una sequenza di istruzioni d‘uso, mostriamo come
tali sequenze o strutture tipo si compongono delle unità funzionali. In tale contesto vediamo come determinate decisioni a livello aziendale conducono a
standard di formulazione dei testi e di
realizzazione diversi. L‘esempio è
desunto da un manuale d‘istruzioni di
programmazione. Il testo originale è
poco strutturato:
Azionando il tasto di comando della
macchina „Riposizionamento“ o
„Riavviamento“, si selezionerà la
funzione desiderata. Il movimento di
riposizionamento o riavviamento viene
iniziato premendo il tasto Start, e gli
assi NC vengono spostati in una
sequenza predeterminata alla
rispettiva Posizione bersaglio.
Allo scopo di fornire all‘utilizzatore
le informazioni di cui egli necessita,
poniamoci le domande che l‘utilizzatore
stesso si porrebbe. Dalle risposte, ricaviamo le unità funzionali dalle quali costituiremo la sequenza delle istruzioni d‘uso:
Cosa posso conseguire?
Indicazione dello scopo
(“Riposizionamento” o “Riavviamento”)
Cosa devo fare per conseguire il mio
scopo?
Richiesta d‘azione
(“Premere il tasto Start”)
Ho fatto tutto nel modo giusto?
Indicazione del risultato
(“gli assi NC vengono spostati in una
sequenza predeterminata alla rispettiva
posizione bersaglio”)
Soluzioni
Variante 1:
Incontro preliminare con il Cliente
La vostra impresa dà particolare valore
alla vicinanza al Cliente. Perciò, per
rivolgervi personalmente all‘utilizzatore,
per le richieste di azione usate
l‘imperativo. Inoltre, decidete di mettere
tra virgolette i nomi degli elementi di
comando della macchina. Per la sicurezza del riferimento – cioè, allo scopo di
dire con precisione all‘utilizzatore quale
è l‘oggetto citato – ogni volta citate il
ripo dell‘elemento di comando (ad
esempio, “tasto”, “leva”, “Pannello di
manovra”). Le richieste d‘azione
contrassegnatele con una freccia (A). I
singoli passi operativi, formulati
all‘attivo, distanziateli nel layout con
un‘interlinea maggiorata. In questo
modo, perveniamo alla seguente variante
di formulazione e realizzazione della
sequenza di istruzioni d‘uso:
Riposizionamento e Riavviamento
A Premete il tasto “Riposizionamento”.
–o–
Premete il tasto “Riavviamento”.
A Premete il tasto “Start”.
Gli assi NC si spostano raggiungendo la
posizione bersaglio.
Variante 2: In forma concisa
Molte imprese sono d‘accordo con i loro
Clienti per realizzare documentazioni in
forma concisa.
Il loro criterio di qualità decisivo è
l‘economicità. In questo caso, formuleremo il testo in modo più compatto e più
breve. Quale struttura tipo di formulazione per l‘unità funzionale „richiesta
d‘azione“ sceglieremo perciò l‘infinito.
Rinunceremo ad indicare il tipo di
elemento (qui il tasto). Tuttavia, allo
scopo di garantire la chiarezza del
riferimento, decideremo di mettere
sempre in una cornice le denominazioni
dei tasti. Le singole richieste d‘azione
saranno numerate allo scopo di poter fare
riferimento ai singoli passi operativi.
Così, otterremo una variante
„alleggerita“:
Riposizionamento e Riavviamento
1. Premere Riposizionamento.
–o–
Premere Riavviamento.
2. Premere Start.
Gli assi NC si spostano raggiungendo la
posizione bersaglio.
Nella documentazione tecnica, meno è
spesso di più. Per molti gruppi di
bersaglio possiamo rinunciare al prolisse
formule di cortesia. Questi utilizzatori
saranno lieti se si spiega loro
concisamente, ma inequivocabilmente,
come possono conseguire il loro scopo.
Quale strutture Muster di formulazione e regole di contrassegnatura
scegliere per la vostra documentazione,
dipende dai vostri gruppi di bersaglio e
obiettivi aziendali. Questi obiettivi li
dovete formulare ad ogni livello della
vostra documentazione. Nella pianificazione o nella ristrutturazione della
vostra documentazione determinate la
struttura e le funzioni specifiche di tutti i
componenti della struttura.
Utensili per la scrittura
strutturata
Se, nella vostra qualità di redattrice o
redattore, lavorate con unità funzionali,
inserite le informazioni nell‘ambito
d‘una struttura chiaramente defnita. In
questo modo, non dovrete più porvi
domande circa la formulazione e la
realizzazione, che definite una volta per
tutte all‘atto del fissaggio dello standard.
Nella scrittura del testo, vi concentrate
su vostro vero compito: trasmettere
informazioni con completezza, in modo
corretto, in modo comprensibile, e con
capacità didattica.
Allo scopo di rendere le determinazioni necessarie vincolanti per voi e il
vostro team di redattori, avete diverse
possibilità: potete determinare la vostra
provvista di unità funzionali, definirne la
struttura interna e i rapporti con le altre
unità funzionali, nonché fissare i Formulierungsmuster e la realizzazione tipografica in un Manuale di redazione. Tuttavia,
potete anche incorporare le vostre regole
di strutturazione e realizzazione direttamente nei vostri strumenti di scrittura.
Se, ad esempio, lavorate con il
Microsoft Word, potete programmare i
vostri originali della documentazione che
vi offrono tutte le unità funzionali
necessarie in una lista di menu per la
selezione. Il sistema verifica addirittura,
fino ad un determinato grado, se state
rispettando le regole di strutturazione. I
esempi di formulazione e altri supporti
mnemonici potete depositarli in
3
Autotesti o in forma di un sistema di
aiuti online. Il layout delle vostre unità
funzionali viene determinato automaticamente tramite formati di paragrafo
assegnati.
L‘Adobe FrameMaker e altri
programmi DTP supportano lo standard
ISO SGML. Le unità funzionali della
vostra struttura potete disegnarle su una
struttura SGML (DTD) e rappresentarle
nell‘editor in forma di albero delle
strutture. Con ciò, non soltanto raggiungerete un supporto e un controllo
particolarmente efficiente nella scrittura.
Creerete anche la possibilità di un
collegamento ad un data base e un livello
massimo di automazione della
produzione delle vostre documentazioni.
Con il Funktionsdesign
lavorerete più efficientemente
Se strutturerete e scriverete la vostra
documentazione con logica consequenzialità secondo punti di vista funzionali,
non soltanto aumenterete la vostra
efficienza. Getterete anche le basi per
poter conseguire più facilmente ulteriori
obiettivi:
• modularizzare le informazioni in
modo tale che le documentazioni
potranno essere generate automaticamente con i vostri diversi tipi di
documenti
• Gestire le informazioni con qualsiasi
granularità in data base e riutilizzarle
in documenti diversi.
• con formulazioni uniformi facilitare il
lavoro dei traduttori, e garantire che le
informazioni non verranno tradotte
più volte.
• Armonizzare le documentazioni alle
specifiche esigenze dei diversi gruppi
bersaglio (utilizzatori, tecnici d‘installazione e assistenza, ecc.).
• Garantire uno standard uniforme di
qualità – anche se ad uno stesso progetto lavorano più redattrici o redattori.
Il Funktionsdesign TANNER è un
metodo chiaramente definito che si è
dimostrato molto valido e ha dato buoni
risultati in molti progetti. Anche per voi,
esso può rappresentare un componente
essenziale per consentirvi di conseguire i
vostri obiettivi.
Festa di immagini alla Rendering Farm
Le animazioni al computer stanno acquisendo un‘importanza costantemente crescente nella documentazione dei
prodotti. Proprio nei classici mercati
esportatori (USA, mercati asiatici) le
immagini in movimento non raramente vengano concepite senza parlato.
Esse sono adatte in maniera eccellente
per la descrizione funzionale – proprio
in quei casi in cui le parole possono
descrivere funzioni e processi soltanto
con prolissità, e comunque con fatica.
Tuttavia, le animazioni sono gradite
non soltanto per la loro maggiore
chiarezza. Loro ulteriori vantaggi:
• Esse superano le barriere linguistiche
e perciò sono utilizzabili immediatamente sui mercati stranieri.
• Mettono in rilievo eventi che una
fotografia non può mostrare (ad es.,
i processi interni di un motore).
• Esse consentono accentuazioni individuali: È possibile sia evidenziare o
tralasciare determinate funzioni, a
volontà, sia spostare il punto di
ripresa ad hoc (zoom).
• Consentono la trasmissione di
informazioni in documentazioni
online con rapidità ancora maggiore.
Molti utilizzatori non soltanto annettono
importanza al massimo realismo della
riproduzione dei prodotti e ad un‘alta
qualità dell‘animazione, ma chiedono
soprattutto una consegna rapida. Sono
determinanti il know-how del realizzatore, e il costo della realizzazione.
Rapido da
calcolare,
geometria
semplice
Oneroso da
calcolare, geometria
complessa
l‘abbiano. La TANNER Baas Film
GmbH è attrezzata in modo ottimale per
evadere ordini di animazioni in tempi
brevissimi: Dieci computer ad alta
potenza collegati in rete – una cosidetta
“Rendering Farm”, fattoria del rendering
– lavorano 24 ore al giorno e possono
consegnare un‘animazione dell‘entità
indicata sopra già dopo due giorni.
Sorvegliante che provvede a tutto
Di centrale importanza nella Rendering
Farm è il Rendering Manager – un server
centrale che sorveglia il lavoro in corso.
Esso mantiene costantemente il contatto
Nella catena del rendering…
Talvolta, tuttavia, il lavoro deve
procedere più velocemente che mai.
Allora, anche le workstation dei nostri
specialisti di animazioni in 3D – con
processori Pentium Pro a 500 MHz,
RAM di da 0,5 a 1 Gigabyte, e scheda
grafica da 32 MB – vengono inseriti
nella catena del rendering. I turni di notte
sono cose di tutti i giorni; all‘occorrenza,
perfino i calcolatori della Tanner
Dokuments di Lindau vengono impiegati
per l‘espletamento di questi lavori.
Il Rendering
Con il termine „rendering“, mutuato
dall‘inglese, s‘intende il calcolo fisico
d‘una singola immagine a partire da
oggetti e scene tridimensionali.
Follia del rendering ...
Un esempio: Tre minuti di un‘animazione secondo la norma europea (PAL), a
25 immagini al secondo, si compongono
di complessivamente 4500 immagini.
Allo scopo di realizzare un‘immagine
con una scena di media complessità, un
computer grafico con processore
Pentium Pro a 200 MHz ed una RAM di
128 MB necessita di circa un quarto
d‘ora. L‘animazione completa occuperà
dunque questo computer per 1125 ore
nonstop – e cioè, un mese e mezzo!
Pochi dei nostri Clienti vorrebbero e
potrebbero avere così tanta pazienza. In
realtà, non è neanche necessario che
con tutti i calcolatori disponibili e determina quello in cui si liberano capacità di
calcolo. Su questo calcolatore esso distribuisce poi il suo “Rendering Job”, cioè il
compito di calcolare un‘immagine. Il
Rendering Manager controlla l‘ingresso
e la qualità delle immagini fornite, e le
memorizza. Se un calcolatore si ferma,
esso riassegna il suo compito al successivo calcolatore libero. Sul Rendering
Manager come “Sorvegliante che provvede a tutto” si può fare affidamento.
Punto di partenza del rendering è la geometria dell‘oggetto, che viene suddiviso
in numerose superfici e viene rappresentato come modello a griglia di fili. La
veste conclusiva degli oggetti con
le caratteristiche dei materiali, le
strutturazioni, nonché il calcolo
dell‘angolo d‘incidenza della luce,
della luminosità e delle ombre
generate, obbediscono ad algoritmi
molto complessi che mettono a
dura prova la capacità di calcolo
delle potenti macchine usate.
Vista in dettaglio dal modello a
griglia di fili
Oltre agli effetti superficiali,
vengono calcolati anche gli effetti
di luce e d‘ombra degli oggetti.
Ogni variazione della sorgente
luminosa, telecamera o oggetto
genera una nuova scena, che
Vista risultato del rendering
dev‘essere ricalcolata.
4
Da Stoccarda in tutta Europa
Il CBT fa scuola - l'esempio di
Bosch e Renault
Come si può spiegare in modo comprensibile ad un largo target un sistema
tecnico complesso, per esempio una
pompa ad iniezione per motori diesel?
Da un anno la Robert Bosch GmbH di
Stoccarda, Divisione Sistemi ad
iniezione per motori diesel (K5) punta
sul CBT (= Computer Based Training),
su programmi che sono stati sviluppati
da ISIS TANNER (ABZ 10/98).
Questo progetto ha fatto
letteralmente scuola: Bosch inoltre rende
disponibile il CBT gratuitamente ai
propri clienti e il prodotto viene
utilizzato, per esempio, anche per la
formazione professionale dei collaboratori in altre aziende. L'esempio più
recente: il Renault Institut, responsabile
per l'addestramento presso la Deutsche
Renault AG.
Per la Renault, ISIS TANNER ha
dovuto fare un adattamento del CBT: ora
lo Screendesign corrisponde al
Corporate Design della Renault. Il CBT
è disponibile anche in versione ibrida,
cioè il programma gira anche sui
computer Macintosh. Renault ha inserito
il CBT in quattro lingue nel proprio
catalogo internazionale di
addestramento, mettendolo a
disposizione in tutta Europa.
Il CBT conviene per raggiungere in
contemporanea più obiettivi.
L'Acquirente non lo utilizza soltanto per
l'addestramento in
relazione ai nuovi
prodotti e per la
garanzia della qualità,
ma anche nel
marketing. Clienti e
fornitori a loro volta
imparano a conoscere
un prodotto finale in
modo chiaro, il che
aumenta la loro soddisfazione e permette di
stringere un legame
certo con l'Acquirente.
Gruppo di lavoro "Software della Costruzione di Macchine" nella VDMA
(Associazione dei Costruttori Tedeschi di Macchine e Impianti)
Il software assume una crescente
importanza per la competitività di
macchine e impianti: software quale
componente integrale di macchine,
software quale prodotto accessorio per
macchine e software per la fornitura di
servizi per il settore della costruzione di
macchine. Nel novembre 1997 l'Associazione dei Costruttori Tedeschi di
Macchine e Impianti - VDMA - ha
costituito il Gruppo di lavoro "Software
della Costruzione di Macchine".
Obiettivo del nuovo Gruppo di lavoro è
l'intensificazione della collaborazione tra
costruttori di macchine e società di
software e di garantire i reciproci
interessi tecnici ed economici.
Un'impresa che utilizza, sviluppa o
commercializza software può diventare
membro di questo Gruppo di lavoro:
anche Tanner Dokuments GmbH & Co
in qualità di specialista per l'Information
Management è dall'aprile 1999 membro
del Gruppo di lavoro "Software della
Costruzione di Macchine" della VDMA.
Qualora foste interessati a diventarne un
membro e collaborarvi attivamente,
rivolgeteVi direttamente al Gruppo di
Lavoro "Software della Costruzione di
Macchine", tel. 0049/69/66 03-13 60.
attraverso i disegni costruttivi delle
macchine: un clic con il mouse su un
singolo componente è sufficiente per
visualizzarlo in modo ingrandito sullo
schermo. Risultato: non solo il cliente
trova velocemente la parte di ricambio
che sta cercando, ma "vive" l'intero
prodotto e le sue singole parti in modo
chiarissimo.
Il catalogo è un progetto elaborato in
comune con la società Winterhalter
Gastronom di Meckenbeuren, un
costruttore leader di macchine lavastoviglie industriali.
Ordinate il CD Demo IsoDraw gratuitamente per E-mail ([email protected])
alla ITEDO Software. E' sufficiente
indicare il Vostro indirizzo e citare come
riferimento "ABZ:ITEDO-Demo-CD".
Navigare con l'occhio
Un CD Demo di ITEDO Software
presenta i vantaggi delle grafiche
IsoDraw. A questo CD Demo la
TANNER ha contribuito con un
catalogo per parti di ricambio che
utilizza le grafiche IsoDraw per la
navigazione. Grazie ad un IsoViewPlugin per browser HTML (Netscape
Navigator o Microsoft Internet explorer)
l'utilizzatore naviga con il mouse
5
Scadenzario
Collaborazione tra Charles F. Goldfarb e TANNER
A TANNER al Simposio
EDM/PDM '99 internazionale
TANNER porta l'SGML nel Web e ne
scrive un case study per il noto XML
Handbook di Charles Goldfarb. La
nuova edizione ampliata uscirà nelle
librerie nel prossimo mese di
settembre.
Come si è arrivati a questa
collaborazione? Charles F. Goldfarb,
l'inventore dell’SGML, ha fatto la
TANNER presenterà le applicazioni
EDM/PDM al Simposio internazionale
EDM/EPM '99 che si terrà a
Heidelberg dal 22 al 23 settembre
prossimo. Nel nostro stand Vi illustreremo soluzioni già sperimentate ed
esempi pratici per l'integrazione e
l'utilizzo di dati elettronici di prodotti
per il Management di documentazioni
e informazioni. InformateVi nel sito
www.edm-symposium.com
I vostri partner nel
CBT E LA DOCUMENTAZIONE TECNICA
A Tutte le strade portano alla
OMAT ROMA '99
TANNER presenta i propri
servizi dal 27 al 29 ottobre a Roma,
alla OMAT ROMA '99. La OMAT –
Optical Memory: Application &
Technologies – si è sviluppata dalla
prima manifestazione nel 1990 e oggi
è considerata in Italia la più importante
esposizione per l'Information
management.
Ulteriori notizie si trovano in
www.iter.it
ISIS Innovative Software für
Information und Schulung GmbH
Dr. M. Boldin, R. Witschel
Moosdorfstraße 7-9, 12435 Berlin
Tel. 0049 (0) 30 / 53 63 66 - 0,
Fax 0049 (0) 30 / 53 63 66 - 38
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Tanner Dokuments München GmbH+Co
Gerhard P. Hann, Gregor Deck
Planegger Straße 121, D-81241 München
Tel. 0049 (0) 89 / 82 99 84 - 0
Fax 0049 (0) 89 / 82 99 84 - 29
e-mail: [email protected]
FILM E VIDEO
Baas Film GmbH
Michael Baas
Bahnhofplatz 8, D-88131 Lindau (B)
Tel. 0049 (0) 83 82 / 9 49 66 - 0
Fax 0049 (0) 83 82 / 9 49 66 - 99
e-mail: [email protected]
impressum
TRADUZIONI TECNICHE
Editore
TANNER Dokuments GmbH+Co
Bregenzer Str. 11-13
D-88131 Lindau (B)
Telefon +49 (0) 83 82 / 9 12 - 0
Telefax +49 (0) 83 82 / 2 50 24
e-mail [email protected]
http://www.tanner.de
Comitato di redazione di questa Edizione
Sabine Waizenegger, Christoph Albrecht, Michael
Baas, Kurt Frech, Andreas Hett, Robert SchäfleinArmbruster, Andreas Schlenkhoff, Helmut Tanner
Tanner Translations GmbH+Co
Kerstin Haberstroh, Gabriele Krullmann
Markenstr. 7, D-40227 Düsseldorf
Tel. 0049 (0) 2 11 / 99 20 30 0
Fax 0049 (0) 2 11 / 78 02 05 5
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DESIGN INDUSTRIALE
CaderaDesign
Tom Cadera
Sedanstr. 27, 97082 Würzburg
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Fax 0049 (0) 9 31 / 41 94 - 196
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Stamperia Kling
Riproduzione – anche parziale – consentita solo
tramite preventiva autorizzazione scritta dell'editore.
La Tanner Dokuments GmbH+Co non si assume
nessuna responsabilità per manoscritti e fotografie
non richiesti. L'ABZ esce da 6 a 8 volte all'anno ed
è distribuita gratuitamente agli interessati. Pertanto,
non sussiste alcun diritto a ricevere la rivista.
conoscenza di TANNER in aprile, in
occasione dell'esposizione XML
Europe '99 a Granada. Goldfarb è
rimasto convinto dai nostri progetti per
cataloghi online. In questi cataloghi le
informazioni vengono standardizzate
con il linguaggio SGML, memorizzate
in modo strutturato e archiviate in
banche dati SGML.
DOCUMENTAZIONE TECNICA
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Tanner Dokuments AG
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Grütstraße 15, CH-8625 Gossau-Zürich
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