Corriere dell`arte
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4 9 9 1 4 1 0 2 P E R I O D I C O D I C U L T U R A E I N F O R M A Z I O N E Fondato da Carlo Accossato nel 1994 2 0° CORRIEREdell’ARTE Anniversario Direzione e Redazione: P.za Zara, 3 - 10133 Torino Tel. 011 6312666 - Fax 011 6317243 - email: [email protected] - www.corrieredellarte.it Art. 2 Comma 2 Legge 662/96 - Pubblicità inferiore al 45% Spedizione in abbonamento postale Anno XX - n° 10 - Venerdì 23 Maggio 2014 € 2,50 COURRIER DES ARTS Architetture immaginarie dal Porto gallo Il Corriere dell’Arte è su facebook con più di 7.000 contatti da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giorno A Torino, Palazzo Madama, dal Medioevo al Barocco S MARIA LUISA TIbONE ono centoventi e di straordinaria bellezza le opere d’arte in cui si disvela la presenza del tema architettonico. In teche di plexiglass appaiono sospese su un ponteggio rosso dai giunti dorati- un’idea dell’architetto Marisa Coppiano - e coinvolgono e stupiscono con la loro rutilante presenza i visitatori che si addentrano nel percorso mentale suggerito dalla mostra nella Sala del Senato al primo piano. Torino e Lisbona si sono alleate per uno scambio efficace e stimolante di opere d’arte. La teoria di camion che ha condotto dal Portogallo a Torino i preziosi cimeli d’arte è ripartita per Lisbona carica di altri tesori, del Palazzo Madama e della Galleria Sabauda che là, al Museu de Arte Antiga, allestiranno dal 17 maggio la mostra scambio ideata dalla direttrice Pagella e dalla soprintendente Gabrielli con il titolo Os Saboias, reis e mecenas 1730-1756. Porterà in Portogallo il messaggio settecentesco della grande arte fiorita in Piemonte. L’operazione culturale così innescata- ha sottolineato l’assessore braccialarghe -si propone di condurre qui da noi quanti, suggestionati dalla bellezza del mecenatismo dei Re, vorranno vederne di persona residenze e musei. Intanto con la mostra Tesori dal Portogall,o Architetture immaginarie dal Medioevo al Barocco”, curata dal Museu de Arte Antiga di Lisbona, un messaggio fascinoso propone, dal 7 maggio al 28 settembre in palazzo Madama, L’Architettura come Idea (sez.1), così come emerge dai testi storici esposti (Vitruvio, Alberti, Serlio, Palladio, De Hollanda…) ma anche dall’immaginario di Pannini e, con un salto al contemporaneo, dai progetti di architetti portoghesi non realizzati ma fortemente pensati per Milano (sistemazione della Pietà Rondanini di Michelangelo nel Ca- stello Sforzesco e creazione del Museo della Moda) e per benevento (proposta di un centro culturale). Sono questi diversi modi di Ideare l’Architettura (Sez.2). Tra le opere di questa sezione spicca in cristallo di rocca legno e argento dipinto e dorato il cofano secentesco fatto a Venezia e portato dai missionari a Goa: un esempio di perfezione spettacolare. Immaginare attraverso l’architettura significa percorrere diverse dimensioni fantastiche a partire dalle Microarchitetture (sez.3) che l’oreficeria ha esemplificato in ostensori e reliquiari, in croci e capselle, in calici e turiboli arricchendo le rappresentazioni, piccole ma esuberanti, di pinnacoli, volute, nicchie e minuscole statue. Tra le opere più antiche del tardo Trecento, ecco dal Nord del Portogallo, in argento, il retablo con la Natività, in mezzo a una Il moderno inglese Hogarth, Reynolds e Turner a Palazzo Sciarra – Roma I FAbRIZIO FLORIAN l Ritratto maschile in rosso che William Hogarth dipinse nel 1741 ben simboleggia quel mondo nuovo rappresentato dalla Gran bretagna del XVIII secolo che con una capitale, Londra, di 700.000 abitanti stava conquistando un’egemonia mondiale in ambito storico-politico ed economico. La mostra, a cura di Carolina brook e Valter Curzi, Hogarth, Reynolds, Turner, Pittura in- William Hogarth, “Ritratto maschile in rosso”, 1741 © Dulwich Picture Gallery, Londra glese verso la modernità, promossa dalla Fondazione Roma, in collaborazione con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma, e organizzata dalla Fondazione Roma- ArteMusei raccoglie oltre 100 opere, provenienti dalle più prestigiose istituzioni museali quali il british Museum, la Tate britain Gallery, il Victoria & Albert Museum, la Royal Academy, la National Portrait Gallery, il Museum of London, la Galleria degli Uffizi alle quali si unisce il nucleo di opere provenienti dall’importante raccolta americana dello Yale Centre for british Art. Se la capitale, e il cuore pulsante, dell’impero colpisce la fantasia di un grande veneziano come Canaletto (La City di Londra vista attraverso un arco di Westminster Bridge, 1747), le trasformazioni sociali in atto nella società inglese determinano una nuova concezione sia del mecenatismo, con una nuova classe di committenti, sia delle figure ritratte: industriali e comcontinua a pag. 2 serie spettacolare di oreficerie. L’Architettura è metaf o r a (sez.4) e gli artisti ne configur a n o fantasticamente i valori e gli elementi simbolici laddove Ostensorio, 1527, argento dorato © Museu Nacional de Machado de Castro, Coimbra archi, colonne, nicchie rammentano l’idea forte della Gerusalemme Celeste. Grandi pitture ma anche ostensori, pissidi , turiboli, altari e tabernacoli connotano questa sezione. L’Architettura come ordine (Sez.5) sottolinea con opere ricche di variazioni cromatiche e geometriche lo spazio in cui agiscono le figure. Al ricamo del piviale s’accostano le Paci con il Compianto sul Cristo deposto e col Salvator mundi . Una nuova chiarezza ispira le opere della Controriforma, suggerendo L’Architettura come autorità (sez.6). Gli elementi decorativi del fasto manuelino si fondono ora con gli apporti delle colonie in continua a pag. 2 I.P. 2 CORRIEREdell’ARTE Pagina 23 Maggio 2014 COURRIER DES ARTS Architetture immaginarie dal Portogallo India e Ceylon. D’avorio e gemme una grande croce ne rappresenta la forte sintesi. Infine ecco L’Architettura immaginaria (Sez.7), rappresentata in una serie di progetti in cui spiccano i disegni di Francesco Galli bibiena. Prospettive stupefacenti, spazi eclettici, scenografie… Portati in Portogallo dal figlio Sicinio incaricato di decorare i teatri regi, rievocano un legame fantastico che suggella significativamente la mostra. segue dalla prima pagina Il moderno inglese mercianti, scienziati e musicisti (stupendo il Ritratto di Johann Christian Bach di Gainsborough), attori e sportivi; mentre le incisioni di Hogarth, come il ciclo Marriage à-la-mode o l’Election Day documentano con occhio critico e disincantato scene contemporanee di vita sociale e politica. Il grande dinamismo culturale e politico coinvolgerà, inevitabilmente, anche le tecniche pittoriche: la straordinaria diffusione dell’acquarello (è del 1804 la nascita, a Londra, della prima associazione di acquarellisti) permetterà agli artisti di cogliere i paesaggi inglesi e italiani all’alba o Cofano, Venezia, 1600 ca. Cristallo di rocca, legno dipinto e dorato argento dorato, rame argentato © Museu Nacional de Arte Antiga, Lisbona Palazzo Madama Museo Civico d’Arte Antica P.za Castello – Torino “Tesori dal Portogallo Architetture immaginarie dal Medioevo al Barocco” Fino al 28 settembre Info: 011 4433501 www.palazzomadamatorino.it al crepuscolo, sotto cieli soleggiati o plumbei; paesaggi che, grazie all’instancabile sperimentazione di Constable (La cattedrale di Salisbury, 1829-1831) e Turner (Paesaggio a Nepi, Lazio, con acquedotto e cascata, 1828), preannunciano gli sconvolgimenti e le inquietudini dell’arte moderna. Fondazione Roma Museo Palazzo Sciarra Via Minghetti 2 / via del Corso Roma “Hogarth, Reynolds, Turner Pittura inglese verso la modernità” Fino al 20 luglio Info: 06 69205060 www.fondazioneromamuseo.it Giancarlo Laurenti inaugurazione a Saint-Vincent S Comunque emozioni Bottega Rinascimento al Circolo degli Artisti di Torino segue dalla prima pagina i deve all’artista Giancarlo Laurenti il gruppo – quasi un bassorilievo, lo definisce l’autore - Rispetto e dignità, posto di recente all’esterno della scuola elementare di Saint-Vincent. Il monumento, vincitore di un bando indetto dal comune valdostano, si ispira agli insegnamenti dell’Abbé Joseph Marie Trèves (1874-1941) nella raffigurazione stilizzata da un lato del sacerdote, difensore della cultura alpina e francofona, e di un giovane che nel momento di alzare le braccia esprime un sentimento di riconoscenza e di fratellanza; dall’altro rivisita modernamente il Quarto Stato pellizziano, ancora nel ricordo di persone pronte a rivendicare dignità e uguaglianza, valori che l’Abbè, presbitero italiano, ha sempre diffuso tra quanti lo avvicinarono. Dieci figure (la maggiore ha un’altezza di circa 2,30 metri) in acciaio grezzo, trattate con acido e verniciate, dello spessore di circa 7 mm., sono poste su differenti piani in un efficace effetto di profondità. N MASSIMO OLIVETTI dualità. Augurando che anche dalla bottega Rion sempre gli nascimento si verifichi artisti debbono qualche prodigio ne diinseguire la scende anche il mio modernità tout court. E’ personale criterio d’inquestione che il proterpretazione sulle cesso artistico non può opere esposte. Le seprescindere dalla cognalazioni che se“Isabella d’Este”, icona struzione di basi tecniguono sono legate della ‘Bottega Rinascimento’ che oltre che culturali. all’osservazione persoAltrimenti esiste l’idea, forse la neces- nale di qualche elemento che mi semsità di essa, senza peraltro la capacità di bra già proiettato verso un’evoluzione esprimerla. L’arte è comunicazione e all’individualità, al superamento delnecessita di un linguaggio fatto di l’impostazione copistica ed accadegrammatica e sintassi. È banale ricor- mica, per affermare invece una darlo ma in questo spazio temporale di dimensione interpretativa soggettiva. confusione artistica, di babele di lin- È il caso di Daniela Cavaliere con guaggi, di bizzarrie comunicative, lo- Uffa, che mi colpisce non solo per il tidevole sempre ed ancor di più ora, tolo singolare, ma anche per il riqualunque iniziativa che recuperi la ne- chiamo, evidente nel gesto della mano cessità dell’impostazione originaria, destra, ad una suggestione balthusdello studio delle tecniche, del segno, siana, nella rappresentazione di una del disegno, del colore. Al Circolo degli lieve ed eterea sensualità infantile. Che Artisti Giancarlo Aleardo Gasparin in Daniela Cavaliere sia evidente l’aspresenta l’attività di una bottega, la similazione della capacità tecnica è Bottega Rinascimento. Con l’esposi- confermata nell’altro suo lavoro, una zione dei lavori dei suoi allievi, sotto il natura morta dal titolo Il caffè. Capacità titolo di Emozioni della Pittura Reali- tecniche evidenti anche negli Oggetti sta, offre il panorama di un lavoro di in quiete di Dede Varetto e in Gianni costruzione paziente del mestiere del- Torre nei suoi due omaggi a Millet, l’artista. L’impostazione è classica, an- Piantatori di patate e Le spigolatrici. corata ad una visione rinascimentale, Per ritornare, infine, ai miei personali necessaria per la riscoperta non sola- criteri, sottolineo ancora il lavoro di Nimente di elementi basilari, ma anche colò Rotta, con Agonia sul Don, picper adeguare le personali sensibilità a colo e delicato olio, pregevole non schemi che, apparentemente vinco- solamente per l’equilibrio compositivo, lanti, offrono però la possibilità di edu- ma soprattutto nella risoluzione della care il gusto e l’estetica. Ci sarà poi con sinfonia di azzurri che rendono strail tempo l’eventuale capacità personale niante e metafisica la distesa di neve. dell’affrancamento dallo schema e dal vincolo. Ed ovviamente la memoria va Circolo degli Artisti di Torino alle grandi figure, Michelangelo, Raf- Palazzo Graneri della Roccia faello, Caravaggio - e chi ne ha più ne Via bogino 9 - Torino metta -, che iniziarono a bottega co- La “Bottega Rinascimento” piando, ricopiando, specializzandosi in di Giancarlo Gasparin particolari, manti, sfondi, frutta, per poi Fino al 25 maggio liberare la propria creatività ed indivi- Info: 011 8128718 L’acquerello oggi Sede FAI ‘La Cavallerizza’ – Milano È in corso fino al 25 maggio, presso la Sede FAI ‘La Cavallerizza’ – via Foldi, 2 – Milano, una mostra internazionale intitolata L’acquerello oggi. Per l’occasione saranno esposte circa 130 opere dei Soci AIA, tra cui quelle dei dodici Presidenti delle Associazioni dell’ECWS, la Confederazione Europea delle Watercolour Societies (l’attuale presidente italiana è Cristina Bracaloni), alla quale l’AIA appartiene e che ha voluto costituire nel 1998 su iniziativa dell’Associazione belga. In mostra anche due nostre acquerelliste torinesi: Anna Borgarelli , presente con l’opera Trasparenze di Carnevale, e Cristina De Maria, con Felice di stare lassù. Molto bene! Tirando le somme del Salone del Libro 2014 N CHIARA GALLO uovo record per la kermesse torinese dedicata al libro appena conclusasi il 12 maggio scorso con 339.752 ingressi registrati, con un aumento del 3% rispetto all’anno precedente. Ospite d’onore di quest’edizione, la Santa Sede, coerentemente legata al tema prescelto: il bene, in tutte le sue forme e concezioni. Ma cos’è che rende così appetibile l’evento? Molti fattori in effetti entrano in gioco tra cui ovviamente espositori rinomati, dibattiti, seminari, dialoghi con grandi nomi dell’editoria, dell’arte, del cinema. Alcuni esempi che hanno costellato le quattro giornate sono stati gli interventi di registi come Ferzan Ozpetek, di protagonisti della scena politica quali Walter Veltroni, di scrittori rinomati come Sandra Petrignani e così via. Un ottimo successo ha riscontrato soprattutto quel grande decentrato fermento della fiera che è il Salone Off, quest’anno diffusosi in tutte e dieci le circoscrizioni torinesi. Oltre 500 infatti le manifestazioni disseminate sul territorio. Tante, troppe? Forse. Resta il fatto che anche per questa edizione, si dica quel che si vuole, Torino ha dato al suo pubblico ciò che voleva: cultura, eventi, degustazioni, dibattiti culturali e politici, e per finire ovviamente artistici. Proprio in merito all’arte sono state organizzate svariate conferenze alla 3 CORRIEREdell’ARTE quali hanno partecipato personalità del calibro di Carlo Cossato, Elisabetta Sgarbi e per chiudere in bellezza Philippe Daverio. Il celebre critico si è diviso nella giornata di domenica 11 tra un dialogo con i visitatori del Lingotto ed un vivace incontro nella pittoresca cornice della Libreria di borgopò di via Ornato. Tra una battuta di spirito e numerosi complimenti per l’ottima organizzazione torinese, Daverio ha dato prova della sua formidabile preparazione culturale, partendo dalla semplice presentazione del suo ultimo libro, per terminare con un’accesa discussione sul rapporto più o meno vigente tra Preraffaeliti e stile Neogotico. Uno dei momenti migliori di questo Salone. E quando infine gli abbiamo domandato quale fosse la sua opinione su Torino, ha risposto: “Da quando l’ombra della Fiat si è dipanata, la città ha cominciato a rinascere. Non vi è più questa sensazione di grigiore e pesantezza che l’ha accompagnata per anni. La cultura sta rinascendo, lo dimostrano le numerose manifestazioni, in primis il Salone del Libro, e, a differenza di trent’anni fa, vi è questo nuovo senso di appartenenza a Torino; lo si vede dalla notevole quantità di giovani che vogliono vivere la città e che la sera popolano piazza Vittorio e le strade di San Salvario”. Insomma un capoluogo che può ritenersi soddisfatto, per ora, ma migliorare è sempre possibile. Philippe Daverio alla Libreria Borgopò di Torino, foto © aut./Borgopò/SIL 23 Maggio 2014 Pagina COURRIER DES ARTS A Milano aprirà l’Ente dedicato alle Culture In autunno un nuovo polo museale C RObERTO ROVEDA i sono voluti 15 anni e una lunga serie di aperture annunciate e poi sempre rinviate. Ora, sulla spinta di un’Expo sempre più imminente, sembra proprio che sia la volta buona: in autunno, probabilmente a ottobre, aprirà le porte il nuovo Museo delle Culture di Milano. A ospitarlo saranno gli edifici che fino a una ventina di anni fa erano sede delle officine dell’Ansaldo e che ora, con una spesa di circa sessanta milioni di euro, sono stati trasformati in una avvenieristica area espositiva progettata dall’architetto inglese David Chipperfield e che si sviluppa su tre piani e una superficie di 8600 metri quadri. Uno spazio museale all’avanguardia nell’impianto architettonico, ma anche nei criteri di gestione dato che rappresenta un’importante esperimento di collaborazione tra pubblico e privato: mentre il comune, infatti, si occuperà dell’esposizione permanente, sarà un’azienda privata a gestire gli aspetti di natura commerciale, inclusi i programmi educativi, il bookshop, la ristorazione e l’organizzazione di almeno due mostre all’anno. Per venire al museo vero e proprio, al suo interno, come era nell’intento originale del progetto nato nella seconda metà degli anni Novanta del secolo scorso, troveranno spazio le collezioni etnografiche appartenenti al comune di Milano. Si tratta di oltre ottomila testimonianze delle culture non europee conservate negli archivi comunali: dagli artefatti precolombiani ad opere di arte moderna e contemporanea di grande interesse antropologico, da esempi di arte africana alle donazioni fatte al capoluogo milanese da missionari ed esploratori. In particolare, il museo esporrà una ricostruzione della Wunderkammer (La camera delle meraviglie) creata nel Seicento dal collezionista Manfredo Settala e perfino “La Femme Nue” (1907) di Picasso che fa parte delle collezioni permanenti del Museo delle Culture di Milano © il dipinto Femme nue di Picasso. In linea con il progetto originario volto a creare un dialogo tra culture attraverso le discipline più diverse, il museo inaugurerà la sua attività con una mostra dal titolo Il Mondo a Milano, dedicata alle esposizioni internazionali organizzate a Milano tra il 1850 e il 1950. Esposizioni che sono state le antenate di Expo 2015 e che introdussero in città i primi influssi di culture extraeuropee. Il Museo delle Culture, però, non si fermerà alla sua mission iniziale di polo museale destinato a testimoniare l’apertura che Milano ha sempre avuto al mondo e alle culture, anche alle più lontane. Mira, attraverso esposizioni temporanee organizzate durante l’anno a diventare un luogo dedicato all’interculturalità contemporanea, dove le culture planetarie e quelle locali potranno confrontare le loro differenze e sintonie. Insomma il Museo delle Culture vuole essere un luogo capace di raccontare non solo la Milano del passato ma anche quella che speriamo sia la Milano del XXI Secolo: multiculturale, aperta alle diversità, globale. 4 CORRIEREdell’ARTE Cantiche spirituali sul Parnaso Pagina 23 Maggio 2014 COURRIER DES ARTS Rinascenza Contemporanea – Pescara Q di aderenza effettiva alla realtà, mediante un tipo di figurazione che plasma i corpi in tenuesta volta, Rinascenza Contemporanea, sione emotiva. Pensiamo al Ciclo delle Vipresenta una mini-personale di due artiste brazioni traslato misticamente da opere come contemporanee, ovvero Oria Strobino e Vibrazioni di un sorriso relazionato alla musa Patrizia borrelli, amalgamate in un percorso mi- Talia che incarna la Commedia, a Vibrazioni stico che ha per oggetto l’ispirazione artistica. Par- di un ricordo che riporta a Clio, musa della nassos, Le cantiche spirituali, tratta, infatti, Storia od a Vibrazioni di un sogno, legato alla l’immagine sublime delle nove Muse, protettrici musa della Poesia epica Calliope. Fino a Vibradelle Arti e della letizia, seguitando l’esempio del zioni senza maschera che incarna la musa Melloro protettore, il dio Apollo. Da una parte, emerge pomene della Tragedia e la musa della Danza lo stile asciutto e concreto della biellese Oria Stro- Tersicore attuata da Vibrazioni Kromatiche. bino che interpreta le muse, secondo un principio Dall’altra parte le visioni espressionistiche della dottoressa Patrizia borrelli, Patrizia Borrelli, “Euridice (Risvegliata)” © l’artista/RinascenzaContemporanea intrise di passione cromatica al limite del sogno. Erato, la musa della Poesia Amorosa espressa con Arpa’n’blues (Al chiaro di luna si vedono cose altrimenti invisibili), o la Poesia Lirica, con Euterpe, espressa con Euridice (Risvegliata), fino a Mistico Ermafrodito, in cui esprime la musa Polimnia, incantatrice dei silenzi mediante l’estetica del Mimo. Sino ad Urania, la sacerdotessa ANDREA DOMENICO TARICCO Quadri da sfogliare in vetrina Per l’Associazione Culturale Il Cavalletto, in via Po a Torino M ENZO PAPA eritoria iniziativa, tre volte promozionale, attuata in collaborazione tra il Gruppo Artistico “Il Cavalletto” e l’Associazione degli esercizi commerciali di Via Po a Torino, i quali hanno dimostrano sensibile disponibilità per accogliere, nelle singole vetrine espositive, i dipinti della rassegna a concorso, indetta da “Il Cavalletto”, con l’incisivo titolo di Lèggere... un quadro, da intendere “Un quadro sul tema della lettura”, in concomitanza con i giorni della Fiera del Libro di Torino. L’iniziativa promuove le attività e i lavori di un gruppo di oltre cinquanta Artisti, attrae il pubblico verso le vetrine che presentano i dipinti, e stimola una maggiore confidenza con i libri e con la lettura che, come è noto, è uno dei tre fattori della felicità, insieme con l’amore e con i viaggi. La classifica concorsuale è affidata alle preferenze del pubblico che accederà agli esercizi commerciali, attraverso la votazione dell’opera scelta dai visitatori. La manifestazione è meritevole di attenzione sia per la qualità delle opere di un sodalizio che ha già maturato quasi quattro lustri di esperienza e di magistrali attenzioni da parte di nomi illustri dell’arte torinese, quali Nespolo, Casorati, Campagnoli, Preverino, Gatti, Chessa e altri, e sia per la tematica e le attenzioni sul libro, sulla lettura e sulla cultura consolidata e in divenire creativo, ragione per cui lo spirito generale de “Il Cavalletto” è proteso all’innovazione artistica, al rapporto tra la figurazione visiva e le immagini mentali di tutto il sapere, che l’intelletto umano realizza nel perenne processo di evoluzione. I dipinti esposti nell’Arte in Vetrina sono stati interpretati ed eseguiti con evidente partecipazione ed entusiasmo, come emerge dalle soluzioni quasi tutte originali e alcune anche molto pregnanti, le quali non mancheranno di destare l’attenzione del pubblico, sensibile non solo alla pittura come fenomeno visivo, ma anche come veicolo di contenuti, di messaggi e di emozioni. L’iniziativa accresce l’interesse per l’arte, per la stessa Associazione “Il Cavalletto” (presieduta da Valeria Landrino), per il sistema commercio di Via Po, per il libro e la lettura e, dunque, anche per la conoscenza, che è il primo grande valore della specie pensante, foriera di ogni altro bene. Plauso a “Il Cavalletto” e a tutte le iniziative finalizzate, ad maiora. La Premiazione avverrà presso l’Educato- Oria Strobino, “Le vibrazioni di un sogno” © l’artista/RC dell’astronomia, rappresentata da Leucotea nata dalla schiuma del mare, da cui tutto discende. Infine Apollo, espresso dall’astro lunare di Una notte d’Estate. Le abitanti del Parnaso, veicolano lo stato apparente delle cose attraverso un senso di liberazione cosmica, in cui la luce della creazione irradia lo sguardo degli astanti. Galleria Rinascenza Contemporanea Associazione Culturale Via Palermo 140 – Pescara “Parnassos Le cantiche spirituali” con Patrizia Borrelli e Oria Strobino Dal 6 giugno al 6 luglio Info: 328 6979208 [email protected] rinascenzacontemporanea.jimdo.com rio della Provvidenza – c.so Trento a Torino - alle ore 18,30 del 27 maggio, e contemporaneamente si inaugurerà - fino al 3 giugno - la stessa mostra collettiva. Inoltre, sempre all’Educatorio della Provvidenza, dal 16 al 25 giugno si terrà la mostra personale dei primi tre artisti classificati. Associazione Culturale ‘Il Cavalletto’ Via Milano 13 – Torino “Leggere… un quadro” Rassegna d’arte a concorso nelle vetrine di via Po a Torino Info: 011 4362200 www.ilcavalletto.it 5 CORRIEREdell’ARTE Dodici presenze alla Promotrice di Torino Palazzina Liberty al Parco del Valentino I GIAN GIORGIO MASSARA l Salone d’Onore della Promotrice di Torino è completamente dedicato a Nini Maccagno, signora che compirebbe quest’anno cento anni. Ai dipinti che confermano le doti della migliore allieva di Cesare Ferro (Convitato di Pietra, le sensibili Variazioni musicali) s’accosta una versione della scultura Adolescente, conservata presso la Galleria Sabauda, e le conseguenti opere di Cesario Carena, che questa scultura scompone e ricompone, proponendone una scenografica sequenza di immagini. Alfredo Levo scompare lo scorso anno; presente già alla Promotrice nel 1961, oltre a creare scenografie per la Rai, disegna la felice testata di Tuttosport. Fra i dipinti, disposti in bene tre sale, si isola la solitudine del giovane protagonista dell’opera Come eravamo, tema legato a un’infanzia non agiata, e quell’Omaggio a Picasso che denota il desiderio di allineare la propria produzione con la cultura europea. Ricordiamo volentieri Pippo bercetti e zia Emi; entrambi sono oggi affettuosamente ricordati dalla nipote Rita Foti, che per la mostra ha attuato un’ottima scelta: dopo le luminose facciate di Amalfi di rigorosa e pur poetica composizione, il visitatore ammira l’olio Paesaggio di San Raffaele, con una casuccia rossa e dei tronchi azzurri che paiono proteggerla. Wand Pilla è autore di un suggestivo Temporale sulle Langhe: le Colline sono invase da sciabolate di luce che rivelano filari e lontani profili di borghi. Più pacata la visione Infinito, giocata sulle tonalità intense del mare contrapposte a un cielo di nuvole rosa. Claudio Rabino e bruno Molinaro sono attratti entrambi dal Pippo Bercetti, "In giardino" © aut./SPBAT Nini Maccagno, “Convitato di Pietra”, 1981 © aut./SPBAT colore ora inteso in modo lirico, ora aggressivo. Il primo autore esordisce nel 1989 al Gran Premio Torino, per quindi esporre al Quirinale, in USA e Germania. Interessanti oggi le opere Segui il tuo cuore, tela concepita secondo zone di intenso cromatismo e un campo di papaveri che sconfina nell’orizzonte lontano. Molinaro si affida invece al passato, ora evocando il piccolo lago caro a Monet, nelle cui acque si riflette un ramo di glicine, ora dipingendo l’opera Ninfee: la luce dominante si adagia sulle brevi citazioni naturalistiche del primo piano. Jessy Jacob nasce in India, soggiorna a lungo oltre Oceano: alcune sue tele sono bilanciate tra realtà e sperimentazione. The Golden Light è un’opera su carta nella quale il susseguirsi delle foglie autunnali si accosta al disegno di una mano pronta a raccogliere particolari rubati a un bosco. Tre fanciulli in riva a un fiume consentono all’autore di sfoggiare colori trasparenti scelti fra varie tonalità. Un solo scultore è presente alla rassegna, Mariella Perino, che propone opere sia in ceramica sia in bronzo; dagli insegnamenti di Carmelo Cappello trae il gusto per la composizione , con esili figure che simboleggiano il movimento, da Hula hoop a La giravolta. Fra le ceramiche, la serena Bagnante di un intenso Turchese assume l’espressione dell’attesa, due autori amano raffigurare le vedute urbane, ora legate alla luce effimera della notte, ora intese secondo sequenze cromatiche. Si tratta di Attilio Cutrupi e di 23 Maggio 2014 Pagina COURRIER DES ARTS Rosa Sorda, il primo autore ama ambientare le proprie tele nel silenzio della notte, per cui illuminate ma prive di voci sono le finestre di Malinconia dei lampioni, mentre le luci di un centro storico rivaleggiano con la luna che occhieggiano sulla via. Di Rosa Sorda, il critico brigida Di Leo sottolinea la “ricerca di spiritualità”. Le sue opere raffigurano Cattedrali nello spazio che paiono rivelate dalla presenza di un riflettore, oppure Borghi le cui costruzioni si assommano e si rivelano per i graduarsi dei toni di colore. La figura è scelta - per essere successivamente interpretata - da Anna Azzalini che tende a renderla evocativa o meditata. A un rincorrersi di voci erranti in opere quali Gli abusi, di delicata gamma cromatica, fa riscontro l’incombere della notte misteriosa presente nella tela è questa la tragedia: le luci infrangono la superficie scura del dipinto mentre le nere colate di colore simboleggiano umane tragedie. Il catalogo di Gabriella Muzio reca una citazione critica di Martina Corgnati che sottolinea la presenza di “situazioni ambigue” nella produzione dell’artista biellese. Le sue tele accolgono grandi volti dall’espressione trasformata ma non per questo irrisolta: Il Ladro o Angoscia ancora evocano un viso che si è mutato in una sorta di sigla nell’ intento di ritornare alla realtà. Tutte le sale sono state allestite, con attenzione ma anche con fatica, dalla Segretaria di Direzione Orietta Lorenzini. Alfredo Levo, "Omaggio a Picasso" © aut./SPBAT Società Promotrice delle Belle Arti in Torino V.le Crivelli 11 Parco del Valentino Torino Info: 011 6692545 www.promotrice.com 6 CORRIEREdell’ARTE Attilio Cutrupi Pagina 23 Maggio 2014 COURRIER DES ARTS Personale alla Società Promotrice delle Belle Arti in Torino P ANDREA DOMENICO TARICCO Attilio Cutrupi è nato nel 1928 a Taurianova, in provincia di Reggio Calabria. Da oltre trent’anni vive e lavora a Torino. Le sue opere sono quasi sempre immerse nel chiaroscuro notturno dei lampioni. Suggestiva l’atmosfera nella quale l’artista ama raffigurare Torino. Votato fin da bambino alla pittura, Cutrupi ha percorso negli anni, con perseverante applicazione, le tappe che lo hanno portato ad essere apprezzato attraverso le sue numerose mostre, le importanti recensioni di prestigiosi critici dell’arte e un numero consistente di premi. (Pietro Panacci) arlare di un artista come Attilio Cutrupi non è certo cosa semplice, considerato il fatto che abbia attraversato l’intera storia culturale del secolo scorso per giungere sino ai giorni nostri. Quasi un secolo, conside- Note biografiche rando che la sua na- 2011 Cavaliere Ordine al Merito dela Repubblica Italiana scita si inserisce tra il 1999 Premio 5 Stelle (Il Quadrato) primo Manifesto Sur- 1986 Accademico dell’Accademia Tiberina, Roma realista, redatto da 1985 Prima Medaglia d’Oro “Venezia Arte e Letteratura” breton nel 1924, e il Premio Città di Roma (Prima biennale) secondo, del 1930. Primo Premio Internazionale “Nettuno d’Oro”, premiato col Mercurio d’Oro Erano gli anni succesAccademico Città di Roma sivi alla Grande Legion d’Onore per le Arti e le Scienze, Roma Guerra e l’arte necesAccademico Universo per le Arti, bologna sitava di una razionaI Premio Concorso Storico Città di Firenze lizzazione, I Premio “Il Mazzocco”, Firenze riproponendo una pit- 1984 I Premio “Trastevere” della Città di Roma tura figurativa in conI Premio “Raffaello”, Firenze trasto agli estremismi Premio Accademico “Il Macchiavello” avanguardistici del 1983 Premio “l’Antoniana”, Lucca Cubismo o del Futu- 1982 II Premio Sant’Ambrogio, Firenze “Un angolo di piazza San Carlo a Torino” rismo militante. IncoII Premio Concorso di Primavera, Firenze raggiato in Italia da Valori Plastici, in stretta consonanza alle Mostre personali teorizzazioni metafisiche o dal movimento artistico milanese No- 2014 Promotrice delle belle Arti, al Valentino, Torino vecento, conflagreranno nel tragico capitolo della follia hitleriana, 2001 Circolo Ufficiali del Presidio di Torino in cui l’Europa e il Mondo cambieranno assetto. Traslazioni 1998 Promotrice delle belle Arti, al Valentino, Torino ideali che comporteranno la trasformazione dell’Arte in matrici 1996 Torino Esposizioni informali, neo-dadaiste, sino alle neo-avanguardie o alle espresPalazzina Liberty di corso Dante a Torino sioni intellettuali dell’Arte Concettuale, di cui ancor oggi avverCircolo Ufficiali del Presidio di Torino tiamo lo scotto. Per Cutrupi il senso della figurazione diviene lo 1992 Galleria “La Lanterna” di Moncalieri (To) sbocco ideale per glorificare la potenza dell’attimo, dell’atmo- 1991 Palazzo della Regione, Torino sfera fugace o della letizia del silenzio. Di origine calabrese, 1990 Centro Culturale Orbassano classe 1928, egli opera ormai da anni nel contesto torinese. Si 1987 Dagli irreali quadri notturni all’affettuosa pittura di luce, Circolo Ufficiali pensi ad opere quali Malinconia dei lampioni, che ci restituisce 1986 I dipinti notturni di Torino, Circolo Ufficiali di Torino la nostra realtà urbana, intrisa di fascino e mistero. La notte co- 1983 I notturni di Torino, Galleria Magimawa Centro stituisce per l’autore la chiave di volta del suo discorso, poiché è Tra gli altri, hanno scritto di lui Carlo Accossato, Mara battaglia, Ernesto allora che la metropoli racconta i suoi volti nascosti: le figure bodini, Giorgio borio, Vittorio bottino, Armando Capri, Silvia Casali, Masumane svaniscono dalla scena e le strade, solitarie e taciturne, simo Centini, Susanna Cutrupi, Raffaele De Santis, Anita Ferrando, Gianni divengono protagoniste assolute. Di teatralità possiamo parlare Ferro, Gian Giorgio Massara, Gianni Milani, Angelo Mistrangelo, Antonio in riferimento a Un angolo di Piazza San Carlo, in cui danzano Oberti, Simona Pagotto, Francesco Prestipino, Aldo Spinardi, Claudio Turella. le luci dei lampioni, conferendo alle architetture un’anima propria. Un angolo del centro storico di Torino riporta in vita i misteri della città metafisico, al limite di un onirismo concreto che concettualizza in poesia l’anesoterica, con questo canto celestiale dedicato alla Luna che troneggia in cielo, nullamento dell’ambiente e la sostituzione dei vecchi valori in nuove risorse mentre l’area deserta descrive un su cui contare. In quel vespertino si“Un angolo del centro storico di Torino” “Malinconia dei lampioni” senso di pace dalla quale origina lenzio assoluto, immerso nel buio atforse la minaccia di una forza sco- torno a bagliori luminescenti, naviga nosciuta. Anche nell’opera Not- il ricordo pittorico di Attilio Cutrupi, turno in via Roma a Torino decano delle esperienze creative del incombe tale senso di assenza, secolo scorso, che han trasformato anche se smorzato dallo scorrere gli artisti in intellettuali solitari. Ebdelle poche auto, mentre ai lati, bene, egli è rimasto artista, in quel sotto i portici, alcune figurine di mondo silenzioso della notte infipassanti scandiscono qualcosa di nita in cui è caduta la nostra civiltà. umano. Qui s’inscrive la centralità del messaggio, inteso a definire Società Promotrice l’assenza dell’uomo contempora- delle Belle Arti in Torino neo, non più naturale ma appunto V.le Crivelli 11 – Torino urbano, anonimo, passivo. Ciò che Personale di Attilio Cutrupi resta è il silenzio di quella notte che Fino all’8 giugno tutto inghiotte. Un silenzio puro, Info 011 6692545 7 CORRIEREdell’ARTE Armonia cromatica nelle opere di bruno Molinaro Alla Promotrice delle Belle Arti – Torino U MARILINA DI CATALDO n’opera pittorica, per essere tale, deve avere nella sua composizione una chiarezza evocativa capace di rigenerare in un osservatore le emozioni che hanno portato l’artista a mettere sulla tela proprio quel soggetto e quei colori, in quanto proprio quel soggetto e quei colori fanno parte della vita intensamente vissuta, che è diventata momento presente fermato sulla tela. Decidere di dipingere la natura direttamente è un modo valido tanto quanto quello di inseguire, nello stesso Bruno Molinaro, “Nel laghetto di Monet”, 2013 olio su tela, 100x60 cm. © l’artista/SPBAT soggetto, forme astratte. Ma in un caso come nell’altro è il nostro intimo sentire che ci porta a scoprire la più profonda ed autentica realtà. Tra questi due modi di intendere la pittura si cimenta bruno Molinaro, avvalendosi di sollecitazioni fantasiose e di risorse creative a lui congeniali, cercando scorci adatti e angoli buoni per esprimere la sua personalità. In questo modo le scelte cromatiche, le soluzioni espressive, le spatolate senza materia, riescono a rendere il suo senso della natura. L’uso della spatola anziché del pennello è una tecnica alla quale Molinaro tiene moltissimo: con questo strumento, 23 Maggio 2014 Pagina COURRIER DES ARTS infatti, riesce a ricavare le trasparenze e la profondità di un paesaggio non attraverso il chiaroscuro, ma grazie all’uso sapiente di un’infinità di spatole con le quali distribuisce il colore fino a farlo diventare essenza stessa della bidimensionalità. Il risultato è un quadro equilibrato, nutrito di toni Bruno Molinaro con il Procuratore Giancarlo Caselli al vernissage ovattati o squillanti, della mostra del pittore alla Promotrice, foto © aut./SPBAT trasparenti e nello stesso tempo corposi. Una pittura onesta e visione che va al di là, in cui l’immaginadi ampio respiro. Ogni quadro è un dia- zione ha ancora molto spazio per lasciarsi logo scandito nella luce e nei colori come andare. Infatti ci sono alcuni angoli di un linguaggio atavico ed istintivo. In que- giardini, di viali, di luoghi fioriti che, pur sto modo, grazie alla profondità della ma- essendo assolutamente reali, fanno vagare teria e al vibrare del cromatismo il la fantasia in spazi e luoghi incantati e, a rapporto tra il pittore e la natura si man- volte, fiabeschi. Pur nella sua impostatiene costante e l’armonia cromatica apre zione tradizionale, dunque, la pittura di la mente al sentimento e all’immagina- Molinaro riesce ad esprimere tutta la creazione. Di carattere franco e schietto, tività di un artista capace di restituire albruno Molinaro, che nella vita ha fatto l’osservatore le emozioni di una natura molti mestieri senza mai risparmiarsi, pro- conosciuta (ci si soffermi ancora davanti pone in questa mostra alla Promotrice to- alle Ninfee) ma mai banale attraverso una rinese (visitabile fino all’8 giugno) uno materia cromatica di indubbia seduzione. spaccato della sua ultima produzione, in cui prevalgono i motivi floreali: fiori Società Promotrice delle Belle Arti gialli, blu, rossi, bianchi, mimose, glicini, in Torino lavande… Un profluvio di colori che ac- V.le Crivelli 11 compagnano in un viaggio nella natura au- Parco del Valentino tentica (Betulle), priva di intellettualismi Torino gratuiti, in cui viene sempre posto in ri- Personale di Bruno Molinaro lievo il ruolo evocativo dello scorcio che Fino all’8 giugno ha deciso di riprodurre. La dimensione di- Info: 011 6692545 chiaratamente realistica delle composi- www.promotrice.com zioni (Nel giardino di Monet, una delle Orario: 11-13/16,30-20; tele più recenti), non riporta solo l’appa- festivi, 10,30-12,30; renza delle cose, ma propone sempre una lunedì, chiuso Bruno Molinaro, “Nel giardino di Monet”, 2014, olio su tela, 90x190 cm. © l’artista/SPBAT 8 CORRIEREdell’ARTE Pagina 23 Maggio 2014 XXVII Concorso Nazionale di Pittura Contemporanea COURRIER DES ARTS Premio Comune di Trivero 2014 A ANGELO MISTRANGELO * ll’ex Filatura ‘Loro Milan Antonio’ di Pratrivero, esposizione e premiazione della 27° Edizione del Concorso Nazionale di Pittura Contemporanea, Premio “Comune di Trivero”. Un appuntamento che ha visto la presenza 353 pittori e pittrici, con un totale di 422 opere, provenienti da tutto il territorio nazionale e dalla Spagna. Organizzato dal Comune di Trivero e dall’Associazione Culturale ‘Il Prisma’, con il patrocinio della Regione Piemonte e della Provincia di biella, il Premio - scrive in catalogo Gian Piero Rabuffi - “conferma inoltre una particolare sensibilità ed attenzione verso i giovani (...) posti a fianco con alcuni dei migliori e più dotati rappresentanti della scena pittorica”. Composizioni astratte e simboliche, nature morte, paesaggi e figure, costituiscono il corpus delle opere valutate dalla commissione formata da Roberto Caccia, Franco bianchini, Monia di Santo, Angelo Mistrangelo, Pietro Panacci, Gian Piero Rabuffi e Federicho Ughi, che ha assegnato i seguenti premi: Primo Premio Assoluto “Comune di Trivero” a Daniele Barbieri, per Vecchi ricordi; 2° Premio “Fondazione Cassa di Risparmio di biella” a Gabriele Canetti, per Sagre policrome; 3° Premio Associazione Culturale ‘Il Prisma’, Targa alla memoria di Giorgio Loro Piana, a Luigi Cei, per Antiche forme e nuovi segnali n° 21; 4° Premio a Domenico Pellicanò; 5° Premio a Tullio Tulliach; Premio Giovani: 1° a Linda Ravella, 2° a Laura Palmirotta. Tra gli altri riconoscimenti: Piero Paoli (Medaglia d’argento “Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano”), Nando Luraschi (Medaglia “Presidente Senato della Repubblica Piero Grasso”), Edi brancolini (Premio “Presidente del Consiglio della Regione Piemonte”), Annibale Follini, Sigfrido Nannucci, Mauro Lovisetti, Maria Teresa Giuliano, Enrico Carzaniga, Hugo Isla bustamante, Adriana Caffaro Rore, Francesco Murlo, Angela Pansini, Giuliana Tucci, Andrea Tulliach, Susanna Micheletto, Vittorio Alberto Viti, Francesco Isaia, Maria Grazia Fiore, Natalia Alemano, Lia Cavanna, Anna Cervellera. 1° Premio, Daniele Barbieri, “Vecchi Ricordi” (qui sopra); 2° Premio, Gabriele Canetti, “Sagre policrome” (a destra); 3° Premio, Luigi Cei, “Antiche forme e nuovi segnali n° 21” (sotto) 1° Premio Giovani Linda Ravella “Mistero Sahariano” * Componente della Giuria L’empatia del colore Alessandra Angelini a Villa Monastero – Varenna (Lc) A Varenna la Sala De Marchi Villa Monastero ospita la mostra, curata da Annamaria Ranzi, Policromia, Alessandra Angelini, in esposizione fino al 29 maggio, L’evento - che si inserisce nella fitta programmazione degli eventi culturali organizzati dalla Provincia di Lecco. presenta oltre 70 lavori tra cui opere pittoriche, opere calcografiche e xilografiche, acquarelli e chine, riferiti all’interesse e al sentimento empatico nei confronti del colore. Questa selezione ripercorre le tappe più significative della ricerca dell’artista e comprende un corpus inedito realizzato appositamente per l’occasione. Policromia per Alessandra Angelini è il viaggio della mente e delle emozioni che si traducono in colore e segno, seguendo il sentimento e la visione musicale della realtà; infatti per l’artista ogni colore ha una specifica valenza lirica, psicologica, e fisica ed è inteso e percepito nella sua natura fisica di onda elettromagnetica che emana diversi gradi di energie a seconda dei suoi diversi livelli di saturazione, qualità, tonalità. A tale proposito Alessandra Angelini afferma: “Queste energie influiscono sullo spirito e sul corpo di chi le riceve attraverso l’opera d’arte, e come la natura, anche il colore ricreato diventa un tramite tra l’interiorità e il mondo esterno”. Alessandra Angelini (nata a Parma nel 1953) si diploma in Pittura presso l’Accademia di belle Arti di brera. Da qui inizia il suo percorso artistico, dettato da un’estrema curiosità che la conduce verso la sperimentazione di tecniche e materiali, con una ricerca costante rivolta ai valori della luminosità cromatica. L’artista si dedica a diversi linguaggi espressivi: pittura, incisione, grafica, scultura, fotografia. Di ognuno approfondisce lo studio della tecnica e le possibili associazioni, creando contaminazioni tra procedimenti e opere rosegue con gran successo, presso Galleria Casa Dugnani di Robecco sul Naviglio, la personale Daniele Papuli, Installazioni in carte e fibre, in mostra fino all’8 giugno. L’artista, nato nel 1971 a Maglie in Puglia, dopo il diploma in Scultura all’Accademia di belle Arti di brera, si stabilisce e lavora a Milano. Agli anni Novanta risale l’approccio alla scultura con i primi manufatti in pietra, legno, gesso. Nel 1993 a berlino, in occasione di un workshop internazionale, apprende i metodi di fabbricazione del foglio di carta, cui segue un’approfondita ricerca sul materiale, che diviene parte caratterizzante della sua espressione artistica. A partire da questi anni intraprende un intenso percorso espositivo con mostre personali e collettive all’Italia e all’estero. Oggi i suoi lavori sono presenti in collezioni pubbliche e private ed in pubblicazioni specifiche nell’ambito della Paper Art, di cui è da ricordare la produzione di fogli realizzati a mano per i supporti grafici del libro d’arte in 300 esemplari Trittico tre poesie di Wislawa Szymborska tre collage di Alina Kalczynska. In occasione dell’esposizione a Casa Dugnani l’artista realizza opere site specific ideate per la dimora storica, creando un affascinante dialogo fra l’arte contemporanea e gli elementi quattro-cinquecenteschi. Le installazioni esposte, di grandi dimensioni, sono realizzate con leggeri fogli di carta, reggette di polipropilene bianco perlaceo e nastri di fibra poliestere. Daniele Papuli, in un continuo gioco di sovrapposizioni, accostamenti e slittamenti dei moduli scelti, dalla striscia leggera di carta, a quella flessuosa della reggetta e del nastro, e continuamente attratto dalle loro caratteristiche e potenzialità, costruisce volumi imponenti, dall’aspetto voluttuoso ed evanescente dove forme e volumi diventano ariosi, leggeri e le materie stesse duttili. Nel parco antistante si è accolti da un’immensa onda bianca intitolata Stisa, ove è possibile addentrarsi. Oltre 8.000 strisce di reggetta bianca compongono questa struttura che vibra alla luce e al vento e si distende sul prato, richiamando il movimento risacca. In sospensione CHIARA PITTAVINO P Alessandra Angelini, “Yellow”, 2004 tempera preparata dall’artista su tavola e interventi materici; a sinistra, Serie “Accenti”, 2014 tempera preparata dall’artista su tela e pasta materica © aut./VillaMonastero ibride. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive in Italia e nel mondo in quattro continenti, le sue opere sono presenti nelle collezioni di importanti musei nazionali e internazionali. L’artista, per la pittura e talvolta per la grafica, fa principalmente uso di pigmenti preparati personalmente con lo stesso procedimento utilizzato per gli antichi dipinti su tavola, nella considerazione che il pigmento ha la capacità massima di trasmettere l’intensità cromatica. Alessandra Angelini è titolare dal 2005 della cattedra di Grafica e Tecniche dell’Incisione all’Accademia di belle Arti di brera a Milano. Fa parte di Visarte società delle Arti Visive Svizzera. Gli ultimi lavori, essenzialmente monocromi tendono alla comunicazione dell’energia emanata dal colore attraverso grandi campiture con segni essenziali e ombre create dagli interventi materici. Sala De Marchi - Villa Monastero V.le Polvani – Varenna (Lc) “Policromia” Alessandra Angelini a cura di Annamaria Ranzi Fino al 29 maggio Orario: martedì-sabato, 15- 18; domenica, 11-18; lunedì, chiuso Info 0341 295450 www.alessandraangelini.org www.villamonastero.eu Installazioni site-specific tra sovrapposizioni e accostamenti Daniele Papuli alla Galleria Casa Dugnani di Robecco sul Naviglio (Mi) nel grande salone centrale si incontra l’imponente impianto scenografico Ula che si snoda anche nelle due sale laterali. Un monolite Mpisu, composto da 11.000 metri di nastro in poliestere, ridotto e scomposto nella sua trama e ordito, scende dal centro della volta della galleria sotterranea come una bianca cascata di luce. In concomitanza con la mostra di Casa Dugnani, l’artista partecipa al progetto dedicato ai talenti creativi italiani con l’installa- zione Cartoframma presso The House of Peroni di Londra, fino al 31 maggio. La continua indagine intorno alla carta e la sperimentazione di nuovi materiali proposti per le loro potenzialità strutturali e tattili, portano Daniele Papuli a creare continue interconnessioni fra scultura, design, installazione, impianti scenografici e moda. (ch. pi) Galleria Casa Dugnani Via Mazzini 10 Robecco s/ Naviglio (Mi) Installazioni in carte e fibre di Daniele Papuli Fino al 8 giugno Info: 02 9471745 www.danielepapuli.net www.galleriacasadugnani.it Daniele Papuli, Installazione, 2014 © aut./CasaDugnani 10 CORRIEREdell’ARTE Pagina 23 Maggio 2014 COURRIER DES ARTS Il ritorno del grande Federico Al Circolo degli Artisti di Torino e all’Eridano, su invito dell’Istituto Fellini P MASSIMO bOCCALETTI rendendo spunto dal film Ginger e Fred, in cui Federico Fellini accenna ai problemi degli anziani, il via ufficiale al Maggio Felliniano è stato dato lo scorso martedì 13 in via bidone a Torino, con una breve cerimonia all’Auditorium della Sedes Sapientiae, seguita da un dibattito sulla terza età promosso da Lions e Unitre. Ma il clou dell’iniziativa, indetta dall’Istituto di Cinema e TV “Fellini” di Torino per ricordare il ventennale della morte del regista e la propria fondazione, s’identifica nella rassegna lui dedicata che s’inaugura il 27 maggio alle 18,30 al Circolo degli Artisti. Usiamo il termine “rassegna” in quanto originariamente doveva essere una mostra fotografica. Ma la notorietà del regista e la sua impronta nella storia del cinema hanno suggerito di allargare l’esposizione di foto ad una più ampia esposizione, fatta di disegni, statue, manifesti, titoli di giornale e perfino un profilo grafologico della personalità del regista. L’aggiunta di disegni nasce dall’omaggio che a Fellini che hanno voluto offrire Gianni Chiostri, noto vignettista della Stampa e altri meno conosciuti. Quelle, ad esempio, messe a disposizione dal Museo del Cinema (autore Frontone) dove si vede Fellini nel giardino di casa fotografato da Sandra Milo, a quella più classica incollato alla macchina da presa. Immagini dirette e “indirette”, per così dire, perché al Circolo sono in mostra anche le foto che Jacopo Quaranta, giovane e brillante fotografo romano (vanta copertine sul Time!) ha voluto offrire, ispirate al Regista. In foto sono anche statue in cartongesso raffiguranti i personaggi più celebri della filmografia felliniana. Unica al mondo, è una strada Dipingere in musica Federico Fellini © Museo del Cinema, Torino Gruppo Amici dell’Arte - Biblioteca Primo Levi – Torino M ENZO PAPA ostra tematica, la pittura che interpreta la musica, in un dispiegamento di opere che evocano momenti, situazioni ed atmosfere sonore, nello squillo di strumenti, nelle vibrazioni di colori, nell’incrociarsi di pennellate suggerite da melodie note e arcane, da armonie che si riscontrano negli accordi cromatici, nei due significati, coloristici e musicali, e nelle opposizioni chiaroscurali, che si estendono su tutta la scala visiva e, empaticamente, anche auditiva. La lunga collaborazione di un sodalizio di compattezza consolidata, di interscambio di esperienze progressivamente più elaborate, di soluzioni sempre più creative, esibisce sempre novità e sorprese che sono l’orgoglio degli autori e l’ammirazione degli amici e degli estimatori che da anni seguono l’evolversi degli stili di un gruppo tra i più in vista nel panorama artistico regionale. Gli Amici dell’Arte ricorrono alle tecniche più varie, come fossero aggregati ad una immaginaria orchestra, in cui gli strumenti sonori sono sostituiti dai procedimenti d’arte, ragione per cui l’effetto d’insieme è maggiore della sonorità del singolo strumento. Ogni dipinto, con la sua specifica tecnica, può essere assimilato ad uno strumento d’orchestra, ri- creata dall’antiquario Marco Datrino (noto alle cronache per aver avuto ospite Gorbaciov alla sua mostra sulle icone russe, ndr) in collaborazione con i due scenografi di Fellini, Antonello e Milo Geleng. La mostra, che promette di diventare itinerante, si arricchirà ulteriormente dei contributi resi a Fellini dagli allievi della Scuola, che hanno lavorato a lungo su di lui. Verranno anch’essi posti in mostra all’Eridano, “filiale estiva” del Circolo degli Artisti, durante la Festa finale del “Fellini”, in programma il 4 giugno, nel tardo pomeriggio. Circolo degli Artisti di Torino Palazzo Graneri della Roccia Via bogino 9 – Torino Circolo Eridano Cso Moncalieri 80 – Torino “Maggio Felliniano” Dal 27 maggio al 15 giugno Info: 011 8128718 / 011 6604562 stita nel luminoso cavedio della biblioteca “Primo Levi”, merita la visita degli estimatori dell’arte e di chi non è assiduo alle esposizioni, perché la varietà delle proposte offre un panorama d’arte che racchiude la sintesi di mezzo secolo di pittura. trovando nei singoli quadri la dolcezza del flauto, lo squillo penetrante della tromba, il Biblioteca Civica “Primo Levi” sussurro del violino, fino al bordone del bas- Via Leoncavallo 17 – Torino sotuba. Ed ecco che la grafica, il disegno, “Tra Pittura e Musica” l’acquerello, la pittura ad olio nelle sue infi- Gruppo Amici dell’Arte nite risorse ed estrinsecazioni, il tradizionale Fino al 30 maggio come lo sperimentale, le soluzioni compen- Orario feriali, 9-19 diarie, come le esecuzioni analitiche, impres- Sabato, 10,30-17,30 sionistiche ed espressionistiche, Carmelo Arrigo, “Il Pifferaio Magico” © l’artista / Gruppo Amici dell’Arte - CRAL Telecom simboliche e perfino neocubiste fanno della mostra degli Amici dell’Arte una “sonata” polifonica moderna, di accenti vivaci, che percorre tutti i movimenti di un solfeggio e di una concertazione morfocromatica, dall’adagio andantino e allegretto, al grave, largo, maestoso, crescendo e fortissimo, trasposti nei valori della pittura e del visivo. La mostra, alle- NEWYORK NEWYORK U foto © aut. DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MAURO LUCENTINI n’epigrafe latina collocata dirimpetto al Panteon ricorda come il papa Pio VII fosse riuscito a bandire da quella piazza i carrettini dei piccoli mercanti (ignobilibus tabernis), che offendevano coi loro traffici la nobiltà del luogo. Naturalmente i carrettini si riaffollarono sotto i successivi pontefici e gli armeggi più o meno ignobiles - per esempio i fotomodelli vestiti da centurioni - non mancano nemmeno oggi. Il fenomeno si ripete in questi giorni a New York davanti alla facciata del Metropolitan Museum e, come annuncia il giornaletto di quartiere Own Town, un movimento cittadino si sta formando per scacciare i venditori di hot dog e i trespoli con le pseudo opere d’arte, che intralciano il passo davanti all’augusta scalea del museo, inciampo ulteriormente aggravato dalla interminabile costruzione di una immensa quanto perfettamente inutile fontana donata al pubblico dal multimiliardario di Wall Street David Koch (lo stesso da cui il sindaco di Roma è venuto poco tempo fa col cappello in mano a cercare aiuti per la creazione di un’ancora più pazzesca spianata archeologica al centro di Roma). All’interno del museo, intanto, si svolge una di quelle esibizioni che, rare dovunque tranne che a New York, sono dedicate ad un’arte fuggevole e insieme utilitaria, la moda. La mostra Charles James: Beyond Fashion è la più importante del suo genere da molti anni a questa parte. Comprende una vastissima selezione delle opere dell’anglo-ameriano Charles James, che un’autorità quale Cristóbal balenciaga definì “il maggiore couturier non d’America, ma del Mondo”. Ma è anche la rievocazione di tutta un’era. L’archivio di James (19061978), donato fin dal suo inizio prima al Museo di brooklyn e in seguito al Metropolitan, poi finito per un complesso di circostanze tutto al Met (cioè al suo Costume Institute, dipartimento moda del gigantesco museo), rappresenta anche per questa sua completezza una rarità e, come assicura il direttore del museo Thomas P. Campbell, è destinato a fornire una permanente “ispirazione per tutti gli studiosi di design e moda”. Nato ed educato in quella C’è moda e moda 11 CORRIEREdell’ARTE 23 Maggio 2014 Pagina COURRIER DES ARTS Charles James, stilista d’avanguardia, celebrato al Metropolitan Museum che oggi viene definita “l’età d’oro” degli Stati Uniti, l’inizio del secolo scorso, in un ambiente di ricchezza e di privilegio, James riuscì a infondere nella sua arte, che gioca con suprema eleganza tra la sontuosità dei materiali e la seduzione femminile, il tipo di esilarante atmosfera che baudelaire aveva un tempo definito “de luxe et de volupté”; atmosfera intesa come nutrimento dello spirito, anche per chi può permettersela solo nell’immaginazione. Suddivisa, a causa della sua estensione, in due parti diverse della sede espositiva, la mostra presenta un vastissimo campionario di abiti degli Anni Trenta e Quaranta, ma si orienta specialmente sugli sfarzosi abiti da sera con cui, verso la fine del periodo - non esclusi gli anni della Guerra - le ladies americane spazzavano i pavimenti del gran mondo. Furono soprattutto questi a rendere James famoso. L’originalità cromatica delle stoffe, la loro audace manipolazione scultorea, l’eccezionale abilità tecnica facevano più che teatro, visione. Amante di musica, colto, impegnato nei movimenti artistici contemporanei e specialmente nel Surrealismo e nell’Espressionismo astratto, il disegnatore vedeva le sue opere alla stessa stregua di quelle di un pittore, scultore o compositore del suo tempo. Agli europei l’opera di Charles James non è molto nota, forse perché all’epoca avevano altro a cui pensare. Tuttavia essa suscita oggi, soprattutto nei visitatori d’Oltremare, stupita ammirazione, che si accresce quando apprendono che le creazioni di James fornirono diretta ispirazione al new-look di Christian Dior, le cui sfilate a Parigi nel 1948 risollevarono con la loro eleganza l’umore di tutta una generazione che usciva dallo squallore del Secondo Conflitto Mondiale, appunto. Il debito verso James fu, del resto, riconosciuto a suo tempo pubblicamente dallo stesso Dior, come nota lo splendido catalogo che accompagna la mostra. Curato dai due conservatori che hanno allestito l’esposizione, Harold Koda e Jan Glier Reeder, il libro stampato in Italia - potrà esso stesso servire d’ispirazione per gli studiosi del settore (e forse ancora di più servirebbe se costasse un po’ meno dei cinquanta dollari del prezzo di co- Charles James, “Ball Gowns”, New York, 1948 Courtesy of The Metropolitan Museum of Art foto di Cecil Beaton © aut. / Vogue / Condé Nast Archive pertina).Aperta con serata di gala di beneficenza il 5 maggio, alla presenza di Oscar de la Renta, Sarah Jessica Parker ed altri notabili della moda e dello spettacolo, la mostra, allestita al primo piano del Met e nei locali sotterranei del Costume Institute, dura fino al 10 agosto. The Metropolitan Museum of Art 1000 Fifth Ave. New York (NY) Info: 001 212 5357710 212 6502253 www.metmuseum.org CINEMA Dai Box Office USA, la rivincita sui supereroi La commedia della porta accanto Quella che a Hollywood chiamano la stagione estiva, che comincia il 10 maggio e dura fino al primo settembre, si apre di solito con le sparate che i produttori sperano echeggeranno per tutti i mesi successivi. Stavolta tutto indicava che questa funzione sarebbe stata svolta dall’ultimo sequel nella storia dell’uomo-ragno, The Amazing Spider Man 2 (Sony/Columbia), che fin dalle prime rappresentazioni ha ripianato buona parte del costo di produzione. Invece la lunghissima teoria dei film con super-eroi è stata improvvisamente interrotta dalla banale commedia Neighbors, che nel primo week-end della stagione ha incassato solo nelle sale americane lo stupefacente totale di oltre cinquantun milioni di dollari, quasi il triplo dell’intero costo di produzione, battendo con ciò tutti i competitori per il primo posto nella classifica Rentrak. Gli specialisti pensano che il fenomeno sia dovuto al fatto che il pubblico americano, che dalla fine di agosto non aveva visto altro che battaglie di superuomini o fantasie di cartoni animati, fosse maturo per un ritorno alle storie patetiche e distensive. Neighbors, della Universal Pictures, con Seth Rogen, Rose byrne e Zac Efron, ha in più un sostanzioso pizzico di erotismo, portando infatti nella pubblicità il bollo ‘R’ (Reserved for adults). Tutto ciò non significa che l’uomo ragno vendicatore, della Sony Pictures, impersonato da Andrew Garfield, non continui a riscuotere somme impressionanti: un totale finora di 550 milioni in tutto il mondo (di cui 250 solo nelle sale americane), contro un costo di circa 400 milioni. Le cifre includono rappresentazioni in 3-D e nel formato gigante Imax. La Sony sta già lavorando ad altri sequel della serie. [I dati sugli incassi sono forniti dalla Agenzia Rentrak ©] foto © aut./Sony-Columbia 12 CORRIEREdell’ARTE Pagina CO UU RRRRI IEER DE ESS AA TS CO R D RR TS 23 Maggio 2014 Adelma Mapelli e i suoi allievi In viaggio con Alfredo Ciocca Sala Mostre Casa Mattone – Avigliana (To) Arte Città Amica – Torino Nell’immagine, la pittrice Adelma Mapelli e il critico Danilo Tacchino, durante l’inaugurazione della collettiva, foto © aut./ACA V isto il successo della scorsa edizione, anche quest’anno la Glleria Arte Città Amica ha deciso di ospitare presso le sue sale gli allievi del Maestro d’Arte Adelma Mapelli. Sotto la scrupolosa guida del artista, gli allievi presentano opere di sicura rilevanza artistica dimostrando di possedere una maturità non solo nel segno ma anche nel colore, sottolineando una complessiva capacità pittorica. Così ne parla la scrittrice Rosella bono: “Il legame che si è creato tra la Adelma Mapelli e i suoi allievi ha ancora una volta creato l’alchimia. Da ogni opera traspare la fatica, l’impegno, la ricerca, la crescita, e la preziosa dualità ombra e luce. Questi due opposti si avvicendano nell’eterna danza della vita, tutto è ombra e luce, eterno dualismo che esiste in ogni cosa: il bene ed il male, il brutto ed il bello, il dolce e l’amaro, il cattivo ed il buono. E non esiste luce senza ombra e più l’ombra è profonda e più ricca di splendore è la luce. La Mapelli ben ne conosce il segreto, fruttuosi anni di ricerca, di sperimentazione con le tecniche più disparate, e tutto questo ora generosamente elargito a favore dei suoi allievi, offerto loro a piene mani o se preferite: a pieno cuore”. I pittori presenti in mostra sono: Mauro Azzarita, Carla Bailo, Mara Botto, Claudio Casella, Bruna Castella, Adriana Cuneo, Gigliola Debrevi, Angela Ferrara, Lorenza Ferraro, Antonietta Frisenna Egeo Garosi, Fanny Ghirelli, Giusy La Spina, Virginia Lofrano, Giorgio Loiacono, Carla Lusso Milena Viti, Gio Olivero, Marisa Perosino, Emma Ronco, Silvana Sargiotto, Anna Maria Terranova, Leonardo Toffanello. Galleria Arte Città Amica Centro Artistico Culturale Via Rubiana 15 - Torino Mostra collettiva “Emozioni tra luci ed ombre” con Adelma Mapelli e i suoi Allievi Dal 23 maggio al 3 giugno Info: 011 7717471 Nella Natura di Chiara Stigliani Alla Galleria TeArt di Torino P NIVES MARIA SALVO “Un omaggio a due città che amo, e un caro ricordo dell’ultimo viaggio fatto con mia moglie, in occasione del nostro quarantesimo anno di matrimonio.” (Alfredo Ciocca) “Giordania, Wadi Rum, il deserto dipinto", olio su cartone telato, 20x30 cm. di Alfredo Ciocca © l’artista/ApV Associazione Culturale ‘Arte per Voi’ - Città di Avigliana Sala Mostre “Casa Mattone” P.ta S. Maria – Avigliana (To) Alfredo Cioccai “Da Avigliana a Torino passando per Terra Santa e Giordania” Dipinti a olio Fino al 25 maggio Mutabilis – Torino Olga Maggiora Mercoledì 21 maggio, presso Mutabilis, è stata inaugurata la personale Quadratum di Olga Maggiora. Ne scrive Francesco Poli: “(...) C’è una precisa intenzione di annullare peso e fisicità Un’opera di Olga Maggiora © aut. della scultura, attraverso una “sublimazione”, in una dimensione di aerea leggerezza, di pura sospensione spaziale, delle articolate scansioni dei piani spezzati (…). La scelta di un materiale così fragile e leggero è strettamente coerente a un‘idea di scultura, la cui tensione estetica è legata al sottile e immateriale sviluppo delle forme per le linee oblique…L’effetto complessivo del lavoro deriva da una nitida razionalità attraversata da un particolare lirismo mentale: se da un lato risuona l’eco di suggestioni costruttiviste, dall’altro lato è presente anche un’eleganza tutta italiana del senso delle forme”. Associazione Mutabilis - Via dei Mille 25/c – Torino “Quadratum” Opere di Olga Maggiora Fino al 7 giugno - Info: www.mutabilislab.com Presidente del Parco del Valentino, l’artista si è sempre adoperata per porromossa dalla Galleria TeArt (fino al 29 mag- tare la cultura nel quartiere. Il vetro è gio), una mostra - La Natura e i suoi abitanti stato per lunghi decenni - e lo è ancora - presenta il lavoro di Chiara Stigliani. Si tratta - la sua passione primaria, cui ella ha di tredici tele dipinte dal 2011 ad oggi; da quel rac- serbato la sua fedeltà, cresciuta fino colto precipitare dei colori azagli inserti di Chiara Stigliani © l’artista/TeArt zurro e blu che sono nel corpo piccole materie lucido dei giocosi Delfini, alle eteronome che raggianti stesure del giallo e s’abbarbicano al arancione, della sua Africa: colore, riciclando vetro clasquadri che sembrano avvolti sico: bicchieri, vassoi, lampacome da una prorompente vidari… Le sue ultime creazioni, talità. È piacevole vedere le potremo ammirare alla moquanta energia e positività stra natalizia, sempre presso la sprigioni questa pittura. La StiTeArt. Per tornare alla già cigliani è nata nel 1947 a Torino, tata sua Africa, il grande inove ha frequentato l’Istituto vaso di colore che dà titolo al d’Arte e Ceramica e dove ladipinto è un’ode alla Natura, vora. Testimone delle bellezze sentimento che ha anche dato della sua terra, in particolare avvio alla sua ricerca. E ancora dei boschi della Val di Susa, Evelina, ritratto di cane pastore proposti anche in mostra e già belga, sempre in mostra, come Acqua e Una mareggiata. Tale percorso di ricerca, accompagnato appunto da un grande amore per la natura e l’Africa, giustamente sottolineato in questa occasione espositiva, Chiara Stigliani ha voluto dedicarlo alle nipotine Chiara e Cristina. Galleria TeArt Associazione Culturale Via Giotto 14 – Torino “La Natura e i suoi abitanti” Personale di Chiara Stigliani Fino al 29 maggio Info: 011 6966422 Spettacoli balli e canzoni lassù nell’Oregon “Sette spose per sette fratelli”, grande musical all’Alfieri di Torino P ELIO RAbbIONE rovate ad immaginare un rude boscaiolo che, nell’Oregon di metà Ottocento, impalmi quattro e quattr’otto la dolce Molly e che se la porti sulle montagne, con lo scopo non troppo recondito di trovare qualcuno che prepari un pasto caldo e badi a lui ed ai suoi sei fratelli più prossimi al cavernicolo che all’essere umano. Insomma, una biancaneve non troppo da favola. Già, va bene la casa finalmente accogliente e la biancheria intima portata ancora finalmente a vedere l’acqua: l’impresa più difficile è ammaestrare quei bifolchi nella difficile arte del corteggiamento, delle buone maniere, del comportamento in una sola parola umano. Anche perché giù nel paese, a fondo valle, ci stanno sei ragazze al cui fa- scino i fratelli non possono davvero restare insensibili, con buona pace di chi già su loro ha messo gli occhi. Scazzottate, rapimenti tanto per mettersi sulle orme degli antichi Sabini, valanghe e solitudini, primavere pronte ancora una volte a sbocciare, canti e tanti balli in puro stile western, il tutto verso un finale che più dolce immancabilmente non potrebbe essere. Quando nel 1954 Stanley Donen, con l’aiuto degli inossidabili sceneggiatori Frances Goodrich e Albert Hachett, portò sullo schermo Sette spose per sette fratelli si parlò di capolavoro e l’anno dopo il film venne candidato a cinque Oscar (tra cui miglior film) portandosi a casa quello per la miglior colonna sonora a Adolph Deutsch e Saul Chaplin; oggi – lo spettacolo s’è sonoramente applaudito all’Alfieri nei giorni scorsi Al Teatro Sociale di Pinerolo Sorprendente allestimento del Don Giovanni di Mozart ALESSANDRO MORMILE S i è giunti al terzo anno del Concorso Internazionale di Canto Lirico “Clinica Cappellin”, che negli anni passati aveva portato alla messa in scena de Le nozze di Figaro e di Così fan tutte. Quest’anno la trilogia Mozart-Da Ponte si è completata con un sorprendente allestimento di Don Giovanni, prima al Teatro Sociale di Pinerolo e poi all’Auditorium Mozart di Ivrea. Il progetto si è articolato in due fasi: il concorso, appunto, attraverso il quale la giuria ha selezionato i vincitori che hanno formato la compagnia per una recita riservata alle scuole, seguita da altre due con un primo cast di artisti di prim’ordine. La bacchetta di Mario R. Cappellin, ideatore e finanziatore dell’intero progetto, regala una concertazione dalle linee eleganti, per una visione apollinea del dramma giocoso, senza accentuare la componente comica, né quella tragica. Geniale l’allestimento di Stefania Panighini, delle tinte notturne, addirittura un po’ dark, ambientato fra le prospettive settecentesche di palazzi proiettati su veli bianchi trasparenti, che si smantellano via via che le malefatte del protagonista vengono smascherate. Parimenti efficace è la scelta del cast, che vede il giovane e già internazionalmente affermato basso Luca Dall’Amico prendere possesso per la prima volta del ruolo di Don Giovanni, lasciando già il segno di una indubbia classe vocale ed interpretativa. Lo affiancano il garbato Leporello di Filippo Morace, il Don Ottavio di Gian Luca Pasolini, il Masetto di Emilio Marcucci e il Commendatore di Fulvio Valenti. Nel comparto femminile del cast spiccano la Donna Anna dalla vocalità belcantistica di Alexandra Zabala e la Zerlina di Lavinia Bini, interpretativamente strepitosa nel cogliere la vera anima del personaggio. Stilisticamente irreprensibile la Donna Elvira della fascinosa Giacinta Nicotra. Successo vibrante. in finale di stagione: la prossima, che si prevede ricca come sempre, avrà la sua presentazione in teatro la sera del 12 giugno prossimo: occorre prenotare gratuitamente allo 011.5623800) Massimo Romeo Piparo, provenendo dal tempio del Sistina romano, firma il grande musical omonimo, avvalen- 13 CORRIEREdell’ARTE 23 Maggio 2014 Pagina COURRIER DES ARTS Roberta Lanfranchi e Flavio Montrucchio in un momento dello spettacolo foto © aut./TeatroAlfieri dosi, per un grande allestimento, delle scene di Teresa Caruso, dei costumi davvero coloratissimi e belli di Cecilia betona, e soprattutto delle coreografie firmate da Roberto Croce, spavalde e acrobatiche e fantasiose, divertenti e in completo stato di grazie per un pubblico foltissimo e sempre più ammirato: dove soprattutto (ma in scena abbiamo 24 persone, tutte eccellenti) si spremono alla faccia del più piccolo risparmio sei ballerini/cantanti come raramente se ne vedono sui nostri palcoscenici. E la compagine femminile all’occorrenza non è da meno. Flavio Montrucchio, nelle vesti di capo famiglia, dispiega una bella voce ed una convincente presenza scenica e Roberta Lanfranchi trova accenti di piena sincerità canora e interpretativa nella Molly che ricuce ogni situazione più sghemba. Un successo, davvero grandioso. CORRIERE dell’ARTE COURRIER Pagina 14 Segnalazioni DES ARTS 23 Maggio 2014 TORINO e PIEMONTE “ Vi t r in e A ll e radi ci d ell a De moc razi a” 2 a e d iz io n e GAM - Galleria Civica d’Arte Moder na e Contemporanea di Torino Via Magenta 31 – Torino Fino al 25 maggio Info: 011 4429518 www.gamtorino.it La GAM di Torino promuove la rassegna Vitrine - Alle Radici della Democrazia; l’evento nasce appunto dalla proficua unione di due iniziative: Vitrine, promossa dalla GAM e finalizzata a dare visibilità alla ricerca artistica contemporanea sviluppata in Piemonte, e Alle radici della democrazia, rassegna giunta alla sesta edizione, organizzata dal Consiglio Regionale. (c.s./c.p.) “ IM a GE “ 2 0 1 4 W o r k sh o p N az i o na l e Centr o Torino Incontra Via Costa 8 – Torino Fino al 23 maggio “Flor 14 ” M o s t r a - m e rc a t o d e l f l o rov i v a i s m o d i q u a l i t à Via Carlo Alberto – Torino Dal 23 al 25 maggio Info: 340 3405184 Accostamento di ‘verde’ e green economy: Workshop IMaGE (IIncontri sul Management della Green Economy) e Flor tornano partner, grazie alla sinergia tra un evento sulla sostenibilità ambientale e una grande esposizione all’aperto, “in piazza”, anzi in strada, che colora con fiori e piante rare il tratto pedonale di via Carlo Alberto a Torino. (c.s./e.l.) “ U n a ‘ s i tu a z i o n e ’ n e l l ’ A rt e d e g l i A n n i ‘ 5 0 S a n d ro C h e rc h i P i no t Gal l i zi o F r a n c o G a re l l i P i e ro S i m o n d o A f ro y i m S o s h a n a Galleria del Ponte C.so Moncalieri 3 – Torino Info: 011 8193233 Fino al 5 luglio Programma dell’Internazionale Situazionista è il creare situazioni, definite come “momenti di vita concretamente e deliberatamente costruiti mediante l’organizzazione collettiva di un ambiente unitario e di un gioco di eventi”. Le situazioni vanno create tramite l’Urbanismo Unitario, un nuovo ambiente spaziale di attività dove l’arte integrale ed una nuova architettura possano finalmente realizzarsi. (c.s./d.t.) To n y C r a g g “ A f f e rm a z i o n i e N e g a z i o n i S c u l t u re ” G i ul io Pa o li ni “ I n e s i l i o ” R o b i n R h o d e “ Te n s i o n ” Tucci Russo Studio per l’Ar te Contemporanea Via Stamperia 9 Torre Pollice (To) Fino al 28 settembre Info: 0121 953357 www.tuccirusso.com sul CORRIERE dell’ AR TE 1/4 pagina 1/2 pagina pagina intera ultima pagina intera euro euro euro euro 150,00 250,00 350,00 450,00 redazionali 1/4 pagina 1/2 pagina pagina intera Venerdì 23 maggio - ore 18,00 Galleria Arte Città Amica Centro Artistico Culturale Via Rubiana 15 – Torino “Emozioni tra luci ed ombre” con Adelma Mapelli e i suoi Allievi Martedì 27 maggio - ore 18,30 Circolo degli Artisti di Torino Palazzo Graneri della Roccia Via Bogino 9 – Torino “Maggio Felliniano” Venerdì 6 giugno - ore 18,00 Galleria Rinascenza Contemporanea Associazione Culturale Via Palermo 140 – Pescara “Parnassos. Le cantiche spirituali” con Patrizia Borrelli e Oria Strobino V I I M o s t r a d i A rt e f i g u r a t iv a e a s t r a t t a C ol l e t ti va c o n Adr i ano C ar pan i M ar ia P i a Fr an s os R o d o l f o Tr o t t a e Ta t i a n a Ve re m e j e n k o Palazzo Robellini P.za Levi 5 – Acqui Terme (Al) Fino al 25 maggio pubblicità inser zioni Vernissage euro 180,00 euro 300,00 euro 400,00 CORRIEREdell’ARTE COURRIER DES ARTS Direttore Editoriale Pietro Panacci Direttore Responsabile Virginia Colacino Assistente di Direzione Chiara Pittavino Comitato Editoriale Giorgio Barberis, Rolando Bellini, Massimo Boccaletti, Franco Caresio, Angelo Caroli, Claudia Cassio, Massimo Centini, Fernanda De Bernardi, Marilina Di Cataldo, Gian Giorgio Massara, Alessandro Mormile, Massimo Olivetti, Enzo Papa, Lorenzo Reggiani, Gianfranco Schialvino, Maria Luisa Tibone Corrispondente da New York Mauro Lucentini [email protected] Corrispondente da Berlino Sabatino Cersosimo Hanno collaborato F. Florian, C. Gallo, E.S. Laterza, A. Mistrangelo, E. Piacentini, C. Pittavino, E. Rabbione, R. Roveda, N.M. Salvo, A.D. Taricco, D. Tauro Realizzazione grafica interna a cura di E.S. Laterza Fotografo uf ficiale Antonio Attini Redazi oni distaccate Milano Rosa Carnevale Tel. 339 1746312 Roma e Napoli Fabrizio Florian Tel. 388 9426443 Palermo Caterina Randazzo Tel. 334 1022647 Concessionaria di Pubblicità interna Stampa e di stri buzione EditService S.r.l. Str. Piossasco 43/U – Volvera (To) Editore Corriere dell’Arte Associazione Culturale Arte Giovani Torino P.IVA 06956300013 in ITALIA “ K li mt Al l e o r i gi ni d i un m i to ” Palazzo Reale P.za Duomo 12 – Milano Fino al 13 luglio Info: 02 0202 www.comune.milano.it Realizzata in collaborazione con il Museo Belvedere di Vienna e curata da Alfred Weidinger, la mostra presenta per la prima volta a Milano alcuni dei più noti capolavori provenienti dai più importanti musei, tra i quali Adamo ed Eva, Giuditta II, Girasole e Acqua mossa. L’esposizione di Palazzo Reale indaga i rapporti familiari di Klimt, a cominciare dalla collaborazione con i due fratelli Ernst e Georg, esplorando gli inizi della sua carriera alla Scuola di Arti Applicate di Vienna e la sua grande passione per il teatro e la musica. “D ad a ma in o G li Anni ’ 80 e ’90” Renzo Cor tina Associazione Culturale Galleria Cor tina Ar te Via MacMahon 14/7 – Milano Fino al 18 luglio Info: 02 33607236 Con questa rassegna si conclude il ciclo di mostre che la Galleria Cortina Arte ha dedicato a Emilia Maino detta Edoarda, meglio conosciuta come Dadamaino (Milano, 1930-2004). La vita e la carriera dell’artista milanese è stata analizzata e studiata con una metodologia scientifica che difficilmente ha eguali nel panorama espositivo italiano sia pubblico che privato. In occasione della mostra verrà presentato il volume Dadamaino, gli Anni ’80 e ’90, L’infinito silenzio del segno . “ P 2 p ( P ro u d t o p re s e n t ) D e e p ” C o l l e t ti va Circoloquadr o Via Genova Thaon di Revel 21 Milano In corso Info: 339 3521391 www.circoloquadro.com Si tratta di una Collettiva dal titolo P2P (Proud to present) DEEP, il cui tema è la profondità, l’oscurità, la zona grigia che c’è dentro e fuori di noi. Circoloquadro ha invitato quattro artisti (SSilvia Argiolas, Maurizio L’Altrella, Quadreria Romantico Seriale e Fabrizio Segaricci), alla cui riflessione ha sottoposto l’argomento in questione, e ha chiesto loro di scegliere e invitare a loro volta altri due artisti a scelta. (c.s.) “Qu an d o i l se gn o di ve n t a d i s e gn o” A n t o n i n o G . P e rr i c on e Associazione Culturale Studio 71 Galleria e Biblioteca d’Ar te Via Fuxa 9 – Palermo Fino al 31 maggio Info: www.studio71.it Con questa mostra di lavori particolari, realizzati nel corso del 2012-13, la Galleria rende omaggio a uno dei “grandi vecchi” dell’arte contemporanea palermitana. La mostra è visitabile tutti i giorni dalle ore 16.30 alle 19.30 incluso i festivi, ed è corredata da una elegante brochure che riproduce parte dei disegni in mostra. Abbonamenti Annuale (22 nn.): euro 50,00 per l’Italia euro 120,00 per l’estero Arretrati: euro 4,00 c.c. postale n. 45958055 intestato a Corriere dell’Arte Associazione Culturale Arte Giovani Aut. Tribunale di Torino n. 4818 del 28/07/1995 ABBÒNATI al nuov o for mato tablo id CORRIEREdell’ARTE a soli 50 euro per un anno 22 numeri a casa tua CORRIERE dell’ARTE Gallerie COURRIER 23 Maggio 2014 ACCADEMIA Galleria Via Accademia Albertina 3/e – Torino Tel. 011 885408 Email: [email protected] www.galleriaaccademia.it Orario: 10,00-12,30/16,00-19,30; chiuso lunedì Mostra Collettiva SENESI Arte Via S. Andrea 44 – Savigliano (Cn) Orario: mar. - sab.9,30-12,30 /15,30-19,30 Tel. 0172 712922 Email: [email protected] www.senesiarte.it ARTE CITTÀ AMICA Centro Artistico Culturale Via Rubiana 15 – Torino Tel. 011 7717471 - Fax 011 7768845 Email: [email protected] www.artecittaamica.it Orario: lun. - sab.16,00-19,00; dom. chiuso Fino al 26/5 “L’eros nell’arte” Collettiva Dal 23/5 al 3/6 “Emozioni tra luci ed ombre” con Adelma Mapelli e i suoi Allievi SILVY BASSANESE Arte Contemporanea Via Galileo Galilei 45 – Biella Tel./Fax 015 355414 Email: [email protected] www.silvybassanese.it Orario: mart. - ven. 16,30-19,30; sab. e festivi su appuntamento ARTE PER VOI Associazione Culturale P.za Conte Rosso 3 – Avigliana (To) Luigi Castagna - Tel. 011 9369179 Cell. 339 2523791 Email: [email protected] www.artepervoi.it Paolo Nesta - Tel. 011 9328447 Cell. 333 8710636 Email: [email protected] Orario: sab. - dom. 15,00-19,00 Fino al 25/5 Personale di Alfredo Ciocca c/o Sala Mostre “Casa Mattone” (p.ta S. Maria – Avigliana) Fino al 25/5 “Peccati di gola” Collettiva in Galleria Fino al 1/6 “Peccati di gola” Collettiva c/o Chiesa S. Croce (p.za Conte Rosso – Avigliana) CIRCOLO DEGLI ARTISTI DI TORINO Palazzo Graneri della Roccia Via Bogino 9 – Torino scala B destra - 1° piano (digitare 4444+ ) Tel./fax 011 8128718 Email: [email protected] www.circolodegliartistitorino.it Orario: lun. - ven. 15,30-19,30 Fino al 24/5 Esposizione degli Allievi della ‘Bottega Rinascimento’ del M.o G. Gasparin Dal 27/5 al 15/6 “Maggio Felliniano” Il 4/6 alle 17,45 Festa del Ventennale Felliniano e della fondazione della Scuola c/o Circolo Eridano (c.so Moncalieri 80 – Torino) LA LANTERNA Galleria di Maristella SANDANO Direttore Artistico: Livio Pezzato Via S. Croce 7/c – Moncalieri (To) Tel. 011 644480 - Fax 011 6892962 Email: [email protected] www.lalanternaarte.com Orario: mart. - sab. 15,30-18,30 A. Arcidiacono, V. Cavalleri, A. Ciocca, E. Colombotto Rosso, D. De Agostini, Gigli, E. Gribaudo, W. Jervolino, Sky Lake, E. Longo, F. Maiolo, E. Maneglia, S. Manfredi, D. Pasquero, G. Peiretti, G. Pezzato, L. Pezzato, C. Pirotti, G. Righini, T. Russo, G. Valerioti inoltre pittori ucraini, naïf croati grafica nazionale ed internazionale LA LUNA Art Gallery Via Roma 92 – Borgo San Dalmazzo (Cn) Cell. 339 7108501 Email: [email protected] www.artgallerylaluna.com Orario: ven. 16,00-19,00; sab. 10,30-13,00/16,00-19,00; dom. 10,30-12,00 LUNA ART COLLECTION Spazio espositivo Via Nazionale 73/1 – Cambiano (To) Tel./Fax 011 9492688 Email: [email protected] www.luna-art-collection.com Orario: lun. - ven. 8,30-17,30; sab. 8,30-17.30 (previa telefonata) In permanenza serigrafie d’arte a tiratura limitata di Coco Cano, Francesco Casorati, Isidoro Cottino, Theo Gallino, Franco Negro, Ugo Nespolo, Ernesto Oldenburg, John Picking, Marco Puerari, Giorgio Ramella, Maurizio Rivetti, Francesco Tabusso, Silvio Vigliaturo RINASCENZA CONTEMPORANEA Associazione Culturale Via Palermo 140 – Pescara Cell. 328 6979208 Email: [email protected] www.rinascenzacontemporanea.jimdo.com Orario: mar. - sab. (su appuntamento) Fino al 9/7 “Helios. L’Essenzialismo creativo” Collettiva Dal 6/6 al 6/7 “Parnassos. Le cantiche spirituali” con Patrizia Borrelli e Oria Strobino STORELLO Galleria d’Arte Via del Pino 54 – Pinerolo (To) Tel. 0121 76235 Orario: mart. - sab. 9,00-12,15/15,30-19,00; lun. e dom. chiuso In permanenza Opere di Avataneo, Carena, Coco Cano, Faccincani, Fresu, Garis, Luzzati, Massucco, Musante TEART Associazione Artistico-culturale Via Giotto 14 – Torino Tel. 011 6966422 Email: [email protected] Orario: mart. - sab.17,00-19,00 Fino al 31/5 “La Natura e i suoi abitanti” Personale di Chiara Stigliani TINBER Art Gallery @ Pragelato Via Albergian 20 - Souchères Hautes Pragelato (To) Tel. 0122 78461 Email: [email protected] www.tinberartgallery.it Orario: sab. e dom. 10,00-12,30/15,30-19,00 Opere di Tino Aime, Jean-François Béné, Andrea Berlinghieri, Gianni Bertola, Fulvio Borgogno, Flaviana Chiarotto, Enrico Challier, Dino Damiani, Pierflavio Gallina, Lia Laterza, Claudio Malacarne, Vinicio Perugia, Elena Piacentini, Mariangela Redolfini, Sergio Saccomandi, Luciano Spessot M.ro Raul VIGLIONE Studio - Galleria - Mostra Culturale Via Servais 56 – Torino Tel. 011 798238 - Cell. 335 5707705 Email: [email protected] www.raulviglione.it DES ARTS Pagina 15 A.L.P.G.A.M.C. Associazione Ligure e Piemontese Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea BIASUTTI & BIASUTTI Galleria d’Arte Via Bonafous 7/1 – Torino Tel. 011 8173511 www.biasuttiebiasutti.com Orario: mart. - sab.10,00-12,30/15,30-19,30 LA TESORIERA Centro Arte C.so Francia 268 – Torino Tel. 011 7792147 www.tesoriera.com Orario: mart. - sab. 10,00-13,00/16,00-20,00; lunedì e festivi chiuso (o su appuntamento) Mostra di pittura dall’Ottocento al Novecento Arte Antica AVERSA Galleria Dipinti dell’800 e del Primo ’900 Via Cavour 13 (int. cortile) – Torino Tel. 011 532662 Email: [email protected] www.aversa-galleria.it Orario: mart. - sab. 10,00-12,15/15,30-19,00 “Dall’Alpe al Mare” Mostra di Primavera DELLA ROCCA Casa d’Aste Via della Rocca 33 – Torino Tel. 011 8123070/888226 - Fax 011 836244 Email: [email protected] www.dellarocca.net LUIGI CARETTO Galleria dal 1911 Dipinti Antichi Via Maria Vittoria 10 – Torino Tel. 011 537274 Email: [email protected] www.galleriacaretto.com Orario: mart. - sab. 9,45-12,30/15,45-19,30 Miscellanea di Pittura Fiamminga e Olandese SANT’AGOSTINO Casa d’Aste a Torino dal 1969 C.so Tassoni 56 – Torino Tel. 011 4377770 - Fax 011 4377577 www.santagostinoaste.it Orario: mart. - sab. 9,30-12,30/15,30-19,30 CORRIEREdell’ARTE - 23 Maggio 2014