Corriere dell`arte

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Corriere dell`arte
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P E R I O D I C O
D I
C U L T U R A
E
I N F O R M A Z I O N E
Fondato da Carlo Accossato nel 1994
2 0°
CORRIEREdell’ARTE Anniversario
Direzione e Redazione: P.za Zara, 3 - 10133 Torino
Tel. 011 6312666 - Fax 011 6317243 - email: [email protected] - www.corrieredellarte.it
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Spedizione in abbonamento postale
Anno XX - n° 10 - Venerdì 23 Maggio 2014
€ 2,50
COURRIER DES ARTS
Architetture immaginarie dal Porto gallo
Il Corriere dell’Arte è su facebook con più di 7.000 contatti da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giorno
A Torino, Palazzo Madama, dal Medioevo al Barocco
S
MARIA LUISA TIbONE
ono centoventi e di straordinaria bellezza le opere d’arte in
cui si disvela la presenza del
tema architettonico. In teche di plexiglass appaiono sospese su un ponteggio rosso dai giunti dorati- un’idea
dell’architetto Marisa Coppiano - e
coinvolgono e stupiscono con la loro
rutilante presenza i visitatori che si
addentrano nel percorso mentale
suggerito dalla mostra nella Sala del
Senato al primo piano. Torino e Lisbona si sono alleate per uno scambio efficace e stimolante di opere
d’arte. La teoria di camion che ha
condotto dal Portogallo a Torino i
preziosi cimeli d’arte è ripartita per
Lisbona carica di altri tesori, del Palazzo Madama e della Galleria Sabauda che là, al Museu de Arte
Antiga, allestiranno dal 17 maggio la
mostra scambio ideata dalla direttrice
Pagella e dalla soprintendente Gabrielli con il titolo Os Saboias, reis e
mecenas 1730-1756. Porterà in Portogallo il messaggio settecentesco
della grande arte fiorita in Piemonte.
L’operazione culturale così innescata- ha sottolineato l’assessore
braccialarghe -si propone di condurre qui da noi quanti, suggestionati
dalla bellezza del mecenatismo dei
Re, vorranno vederne di persona residenze e musei. Intanto con la mostra Tesori dal Portogall,o
Architetture immaginarie dal Medioevo al Barocco”, curata dal
Museu de Arte Antiga di Lisbona, un
messaggio fascinoso propone, dal 7
maggio al 28 settembre in palazzo
Madama, L’Architettura come Idea
(sez.1), così come emerge dai testi
storici esposti (Vitruvio, Alberti, Serlio, Palladio, De Hollanda…) ma
anche dall’immaginario di Pannini e,
con un salto al contemporaneo, dai
progetti di architetti portoghesi non
realizzati ma fortemente pensati per
Milano (sistemazione della Pietà
Rondanini di Michelangelo nel Ca-
stello Sforzesco e creazione del
Museo della Moda) e per benevento
(proposta di un centro culturale).
Sono questi diversi modi di Ideare
l’Architettura (Sez.2). Tra le opere di
questa sezione spicca in cristallo di
rocca legno e argento dipinto e dorato il cofano secentesco fatto a Venezia e portato dai missionari a Goa:
un esempio di perfezione spettacolare. Immaginare attraverso l’architettura significa percorrere
diverse dimensioni fantastiche a
partire dalle Microarchitetture
(sez.3) che l’oreficeria ha esemplificato in ostensori e reliquiari,
in croci e capselle, in calici e turiboli arricchendo le rappresentazioni, piccole ma esuberanti, di
pinnacoli, volute, nicchie e minuscole statue. Tra le opere più
antiche del tardo Trecento, ecco
dal Nord del Portogallo, in argento, il
retablo con la Natività, in mezzo a una
Il moderno inglese
Hogarth, Reynolds e Turner a Palazzo Sciarra – Roma
I
FAbRIZIO FLORIAN
l Ritratto maschile in rosso
che William Hogarth dipinse nel
1741 ben simboleggia quel mondo
nuovo rappresentato
dalla Gran bretagna
del XVIII secolo che
con una capitale,
Londra, di 700.000
abitanti stava conquistando un’egemonia mondiale in
ambito storico-politico ed economico.
La mostra, a cura di
Carolina brook e
Valter Curzi, Hogarth, Reynolds,
Turner, Pittura in-
William Hogarth, “Ritratto maschile in rosso”, 1741
© Dulwich Picture Gallery, Londra
glese verso la modernità, promossa dalla Fondazione Roma, in collaborazione con la Soprintendenza
Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo
Museale della Città di Roma, e organizzata dalla Fondazione Roma- ArteMusei raccoglie oltre 100 opere,
provenienti dalle più prestigiose istituzioni museali quali il british Museum,
la Tate britain Gallery, il Victoria & Albert Museum, la Royal Academy, la National Portrait Gallery, il Museum of
London, la Galleria degli Uffizi alle
quali si unisce il nucleo di opere provenienti dall’importante raccolta americana dello Yale Centre for british Art.
Se la capitale, e il cuore pulsante, dell’impero colpisce la fantasia di un
grande veneziano come Canaletto (La
City di Londra vista attraverso un arco
di Westminster Bridge, 1747), le trasformazioni sociali in atto nella società inglese determinano una nuova
concezione sia del mecenatismo, con
una nuova classe di committenti, sia
delle figure ritratte: industriali e comcontinua a pag. 2
serie spettacolare di oreficerie.
L’Architettura è metaf o r a
(sez.4) e
gli artisti
ne
configur a n o
fantasticamente
i valori
e gli
elementi
simbolici
laddove
Ostensorio, 1527, argento dorato
© Museu Nacional de Machado
de Castro, Coimbra
archi, colonne, nicchie rammentano l’idea forte della
Gerusalemme
Celeste.
Grandi pitture ma anche
ostensori, pissidi , turiboli,
altari e tabernacoli connotano questa sezione. L’Architettura come ordine
(Sez.5) sottolinea con opere
ricche di variazioni cromatiche e geometriche lo spazio in cui agiscono le
figure. Al ricamo del piviale s’accostano le Paci
con il Compianto sul Cristo
deposto e col Salvator
mundi . Una nuova chiarezza ispira le opere della
Controriforma, suggerendo
L’Architettura come autorità (sez.6). Gli elementi
decorativi del fasto manuelino si fondono ora con gli
apporti delle colonie in
continua a pag. 2
I.P.
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CORRIEREdell’ARTE
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23 Maggio 2014
COURRIER DES ARTS
Architetture immaginarie
dal Portogallo
India e Ceylon. D’avorio e gemme
una grande croce ne rappresenta la
forte sintesi. Infine ecco L’Architettura immaginaria (Sez.7), rappresentata in una serie di progetti
in cui spiccano i disegni di Francesco Galli bibiena. Prospettive
stupefacenti, spazi eclettici, scenografie… Portati in Portogallo
dal figlio Sicinio incaricato di decorare i teatri regi, rievocano un
legame fantastico che suggella
significativamente la mostra.
segue dalla prima pagina
Il moderno inglese
mercianti, scienziati e musicisti
(stupendo il Ritratto di Johann
Christian Bach di Gainsborough),
attori e sportivi; mentre le incisioni
di Hogarth, come il ciclo Marriage
à-la-mode o l’Election Day documentano con occhio critico e disincantato scene contemporanee di vita
sociale e politica. Il grande dinamismo culturale e politico coinvolgerà, inevitabilmente, anche le
tecniche pittoriche: la straordinaria
diffusione dell’acquarello (è del
1804 la nascita, a Londra, della
prima associazione di acquarellisti)
permetterà agli artisti di cogliere i
paesaggi inglesi e italiani all’alba o
Cofano, Venezia, 1600 ca.
Cristallo di rocca, legno dipinto e dorato
argento dorato, rame argentato
© Museu Nacional de Arte Antiga, Lisbona
Palazzo Madama
Museo Civico d’Arte Antica
P.za Castello – Torino
“Tesori dal Portogallo
Architetture immaginarie
dal Medioevo al Barocco”
Fino al 28 settembre
Info: 011 4433501
www.palazzomadamatorino.it
al crepuscolo, sotto cieli soleggiati
o plumbei; paesaggi che, grazie
all’instancabile sperimentazione
di Constable (La cattedrale di Salisbury, 1829-1831) e Turner
(Paesaggio a Nepi, Lazio, con
acquedotto e cascata, 1828), preannunciano gli sconvolgimenti e
le inquietudini dell’arte moderna.
Fondazione Roma Museo
Palazzo Sciarra
Via Minghetti 2 / via del Corso
Roma
“Hogarth, Reynolds, Turner
Pittura inglese
verso la modernità”
Fino al 20 luglio
Info: 06 69205060
www.fondazioneromamuseo.it
Giancarlo Laurenti
inaugurazione a Saint-Vincent
S
Comunque emozioni
Bottega Rinascimento al Circolo degli Artisti di Torino
segue dalla prima pagina
i deve all’artista Giancarlo Laurenti il gruppo – quasi un bassorilievo,
lo definisce l’autore - Rispetto e dignità, posto di recente all’esterno
della scuola elementare di Saint-Vincent. Il monumento, vincitore di un
bando indetto dal comune valdostano, si ispira agli insegnamenti dell’Abbé Joseph Marie Trèves (1874-1941) nella raffigurazione stilizzata
da un lato del sacerdote, difensore della cultura alpina e francofona, e di
un giovane che nel momento di alzare le braccia esprime un sentimento
di riconoscenza e di fratellanza; dall’altro rivisita modernamente il
Quarto Stato pellizziano, ancora nel ricordo di persone pronte a rivendicare dignità e uguaglianza, valori che l’Abbè, presbitero italiano, ha
sempre diffuso tra
quanti lo avvicinarono. Dieci figure
(la maggiore ha
un’altezza di circa
2,30 metri) in acciaio grezzo, trattate
con acido e verniciate, dello spessore
di circa 7 mm., sono
poste su differenti
piani in un efficace
effetto di profondità.
N
MASSIMO OLIVETTI
dualità. Augurando che
anche dalla bottega Rion sempre gli
nascimento si verifichi
artisti debbono
qualche prodigio ne diinseguire la
scende anche il mio
modernità tout court. E’
personale criterio d’inquestione che il proterpretazione
sulle
cesso artistico non può
opere esposte. Le seprescindere dalla cognalazioni che se“Isabella d’Este”, icona
struzione di basi tecniguono sono legate
della ‘Bottega Rinascimento’
che oltre che culturali.
all’osservazione persoAltrimenti esiste l’idea, forse la neces- nale di qualche elemento che mi semsità di essa, senza peraltro la capacità di bra già proiettato verso un’evoluzione
esprimerla. L’arte è comunicazione e all’individualità, al superamento delnecessita di un linguaggio fatto di l’impostazione copistica ed accadegrammatica e sintassi. È banale ricor- mica, per affermare invece una
darlo ma in questo spazio temporale di dimensione interpretativa soggettiva.
confusione artistica, di babele di lin- È il caso di Daniela Cavaliere con
guaggi, di bizzarrie comunicative, lo- Uffa, che mi colpisce non solo per il tidevole sempre ed ancor di più ora, tolo singolare, ma anche per il riqualunque iniziativa che recuperi la ne- chiamo, evidente nel gesto della mano
cessità dell’impostazione originaria, destra, ad una suggestione balthusdello studio delle tecniche, del segno, siana, nella rappresentazione di una
del disegno, del colore. Al Circolo degli lieve ed eterea sensualità infantile. Che
Artisti Giancarlo Aleardo Gasparin in Daniela Cavaliere sia evidente l’aspresenta l’attività di una bottega, la similazione della capacità tecnica è
Bottega Rinascimento. Con l’esposi- confermata nell’altro suo lavoro, una
zione dei lavori dei suoi allievi, sotto il natura morta dal titolo Il caffè. Capacità
titolo di Emozioni della Pittura Reali- tecniche evidenti anche negli Oggetti
sta, offre il panorama di un lavoro di in quiete di Dede Varetto e in Gianni
costruzione paziente del mestiere del- Torre nei suoi due omaggi a Millet,
l’artista. L’impostazione è classica, an- Piantatori di patate e Le spigolatrici.
corata ad una visione rinascimentale, Per ritornare, infine, ai miei personali
necessaria per la riscoperta non sola- criteri, sottolineo ancora il lavoro di Nimente di elementi basilari, ma anche colò Rotta, con Agonia sul Don, picper adeguare le personali sensibilità a colo e delicato olio, pregevole non
schemi che, apparentemente vinco- solamente per l’equilibrio compositivo,
lanti, offrono però la possibilità di edu- ma soprattutto nella risoluzione della
care il gusto e l’estetica. Ci sarà poi con sinfonia di azzurri che rendono strail tempo l’eventuale capacità personale niante e metafisica la distesa di neve.
dell’affrancamento dallo schema e dal
vincolo. Ed ovviamente la memoria va Circolo degli Artisti di Torino
alle grandi figure, Michelangelo, Raf- Palazzo Graneri della Roccia
faello, Caravaggio - e chi ne ha più ne Via bogino 9 - Torino
metta -, che iniziarono a bottega co- La “Bottega Rinascimento”
piando, ricopiando, specializzandosi in di Giancarlo Gasparin
particolari, manti, sfondi, frutta, per poi Fino al 25 maggio
liberare la propria creatività ed indivi- Info: 011 8128718
L’acquerello oggi
Sede FAI ‘La Cavallerizza’ – Milano
È in corso fino al 25 maggio, presso la Sede FAI ‘La Cavallerizza’ – via
Foldi, 2 – Milano, una mostra internazionale intitolata L’acquerello oggi.
Per l’occasione saranno esposte circa 130 opere dei Soci AIA, tra cui
quelle dei dodici Presidenti delle Associazioni dell’ECWS, la Confederazione Europea delle Watercolour Societies (l’attuale presidente italiana
è Cristina Bracaloni), alla quale l’AIA appartiene e che ha voluto costituire nel 1998 su iniziativa dell’Associazione belga. In mostra anche due
nostre acquerelliste torinesi: Anna Borgarelli , presente con l’opera Trasparenze di Carnevale, e Cristina De Maria, con Felice di stare lassù.
Molto bene!
Tirando le somme del Salone del Libro 2014
N
CHIARA GALLO
uovo record per la kermesse torinese dedicata al
libro appena conclusasi il
12 maggio scorso con 339.752 ingressi registrati, con un aumento
del 3% rispetto all’anno precedente. Ospite d’onore di quest’edizione, la Santa Sede,
coerentemente legata al tema prescelto: il bene, in tutte le sue
forme e concezioni. Ma cos’è che
rende così appetibile l’evento?
Molti fattori in effetti entrano in
gioco tra cui ovviamente espositori rinomati, dibattiti, seminari,
dialoghi con grandi nomi dell’editoria, dell’arte, del cinema. Alcuni
esempi che hanno costellato le
quattro giornate sono stati gli interventi di registi come Ferzan
Ozpetek, di protagonisti della
scena politica quali Walter Veltroni, di scrittori rinomati come
Sandra Petrignani e così via. Un
ottimo successo ha riscontrato soprattutto quel grande decentrato
fermento della fiera che è il Salone
Off, quest’anno diffusosi in tutte e
dieci le circoscrizioni torinesi.
Oltre 500 infatti le manifestazioni
disseminate sul territorio. Tante,
troppe? Forse. Resta il fatto che
anche per questa edizione, si dica
quel che si vuole, Torino ha dato
al suo pubblico ciò che voleva:
cultura, eventi, degustazioni, dibattiti culturali e politici, e per finire ovviamente artistici. Proprio
in merito all’arte sono state organizzate svariate conferenze alla
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quali hanno partecipato personalità del calibro di Carlo Cossato,
Elisabetta Sgarbi e per chiudere in
bellezza Philippe Daverio. Il celebre critico si è diviso nella giornata di domenica 11 tra un dialogo
con i visitatori del Lingotto ed un
vivace incontro nella pittoresca
cornice della Libreria di borgopò
di via Ornato. Tra una battuta di
spirito e numerosi complimenti
per l’ottima organizzazione torinese, Daverio ha dato prova della
sua formidabile preparazione culturale, partendo dalla semplice
presentazione del suo ultimo libro,
per terminare con un’accesa discussione sul rapporto più o meno
vigente tra Preraffaeliti e stile
Neogotico. Uno dei momenti migliori di questo Salone. E quando
infine gli abbiamo domandato
quale fosse la sua opinione su Torino, ha risposto: “Da quando
l’ombra della Fiat si è dipanata,
la città ha cominciato a rinascere. Non vi è più questa sensazione di grigiore e pesantezza che
l’ha accompagnata per anni. La
cultura sta rinascendo, lo dimostrano le numerose manifestazioni, in primis il Salone del
Libro, e, a differenza di trent’anni
fa, vi è questo nuovo senso di appartenenza a Torino; lo si vede
dalla notevole quantità di giovani
che vogliono vivere la città e che
la sera popolano piazza Vittorio
e le strade di San Salvario”. Insomma un capoluogo che può
ritenersi soddisfatto, per ora, ma
migliorare è sempre possibile.
Philippe Daverio alla Libreria Borgopò di Torino, foto © aut./Borgopò/SIL
23 Maggio 2014
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COURRIER DES ARTS
A Milano aprirà l’Ente dedicato alle Culture
In autunno un nuovo polo museale
C
RObERTO ROVEDA
i sono voluti 15 anni e
una lunga serie di aperture annunciate e poi
sempre rinviate. Ora, sulla spinta
di un’Expo sempre più imminente, sembra proprio che sia la
volta buona: in autunno, probabilmente a ottobre, aprirà le
porte il nuovo Museo delle Culture di Milano. A ospitarlo saranno gli edifici che fino a una
ventina di anni fa erano sede
delle officine dell’Ansaldo e che
ora, con una spesa di circa sessanta milioni di euro, sono stati
trasformati in una avvenieristica
area espositiva progettata dall’architetto inglese David Chipperfield e che si sviluppa su tre
piani e una superficie di 8600
metri quadri. Uno spazio museale all’avanguardia nell’impianto architettonico, ma anche
nei criteri di gestione dato che
rappresenta un’importante esperimento di collaborazione tra
pubblico e privato: mentre il comune, infatti, si occuperà dell’esposizione permanente, sarà
un’azienda privata a gestire gli
aspetti di natura commerciale,
inclusi i programmi educativi, il
bookshop, la ristorazione e l’organizzazione di almeno due mostre all’anno. Per venire al
museo vero e proprio, al suo interno, come era nell’intento originale del progetto nato nella
seconda metà degli anni Novanta
del secolo scorso, troveranno
spazio le collezioni etnografiche
appartenenti al comune di
Milano. Si tratta di oltre ottomila testimonianze delle
culture non europee conservate negli archivi comunali:
dagli artefatti
precolombiani ad opere di
arte moderna e contemporanea di grande interesse
antropologico, da esempi
di arte africana alle donazioni fatte al capoluogo
milanese da missionari ed
esploratori. In particolare,
il museo esporrà una ricostruzione della Wunderkammer (La camera delle
meraviglie) creata nel Seicento dal collezionista
Manfredo Settala e perfino
“La Femme Nue” (1907) di Picasso
che fa parte delle collezioni permanenti
del Museo delle Culture di Milano ©
il dipinto Femme nue di Picasso.
In linea con il progetto originario
volto a creare un dialogo tra culture attraverso le discipline più
diverse, il museo inaugurerà la
sua attività con una mostra dal titolo Il Mondo a Milano, dedicata
alle esposizioni internazionali
organizzate a Milano tra il 1850
e il 1950. Esposizioni che sono
state le antenate di Expo 2015 e
che introdussero in città i primi
influssi di culture extraeuropee.
Il Museo delle Culture, però,
non si fermerà alla sua mission
iniziale di polo museale destinato a testimoniare l’apertura
che Milano ha sempre avuto al
mondo e alle culture, anche alle
più lontane. Mira, attraverso
esposizioni temporanee organizzate durante l’anno a diventare
un luogo dedicato all’interculturalità contemporanea, dove le
culture planetarie e quelle locali
potranno confrontare le loro differenze e sintonie. Insomma il
Museo delle Culture vuole essere un luogo capace di raccontare non solo la Milano del
passato ma anche quella che
speriamo sia la Milano del
XXI Secolo: multiculturale,
aperta alle diversità, globale.
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CORRIEREdell’ARTE
Cantiche spirituali sul Parnaso
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23 Maggio 2014
COURRIER DES ARTS
Rinascenza Contemporanea – Pescara
Q
di aderenza effettiva alla realtà, mediante un
tipo di figurazione che plasma i corpi in tenuesta volta, Rinascenza Contemporanea, sione emotiva. Pensiamo al Ciclo delle Vipresenta una mini-personale di due artiste brazioni traslato misticamente da opere come
contemporanee, ovvero Oria Strobino e Vibrazioni di un sorriso relazionato alla musa
Patrizia borrelli, amalgamate in un percorso mi- Talia che incarna la Commedia, a Vibrazioni
stico che ha per oggetto l’ispirazione artistica. Par- di un ricordo che riporta a Clio, musa della
nassos, Le cantiche spirituali, tratta, infatti, Storia od a Vibrazioni di un sogno, legato alla
l’immagine sublime delle nove Muse, protettrici musa della Poesia epica Calliope. Fino a Vibradelle Arti e della letizia, seguitando l’esempio del zioni senza maschera che incarna la musa Melloro protettore, il dio Apollo. Da una parte, emerge pomene della Tragedia e la musa della Danza
lo stile asciutto e concreto della biellese Oria Stro- Tersicore attuata da Vibrazioni Kromatiche.
bino che interpreta le muse, secondo un principio Dall’altra parte le visioni espressionistiche della
dottoressa Patrizia borrelli,
Patrizia Borrelli, “Euridice (Risvegliata)” © l’artista/RinascenzaContemporanea
intrise di passione cromatica
al limite del sogno. Erato, la
musa della Poesia Amorosa
espressa con Arpa’n’blues
(Al chiaro di luna si vedono
cose altrimenti invisibili), o
la Poesia Lirica, con Euterpe, espressa con Euridice
(Risvegliata), fino a Mistico
Ermafrodito, in cui esprime
la musa Polimnia, incantatrice dei silenzi mediante
l’estetica del Mimo. Sino ad
Urania, la sacerdotessa
ANDREA DOMENICO TARICCO
Quadri da sfogliare in vetrina
Per l’Associazione Culturale Il Cavalletto, in via Po a Torino
M
ENZO PAPA
eritoria iniziativa, tre volte promozionale, attuata in collaborazione tra il Gruppo Artistico “Il
Cavalletto” e l’Associazione degli esercizi
commerciali di Via Po a Torino, i quali
hanno dimostrano sensibile disponibilità
per accogliere, nelle singole vetrine espositive, i dipinti della rassegna a concorso, indetta da “Il Cavalletto”, con l’incisivo titolo
di Lèggere... un quadro, da intendere “Un
quadro sul tema della lettura”, in concomitanza con i giorni della Fiera del Libro di
Torino. L’iniziativa promuove le attività e i
lavori di un gruppo di oltre cinquanta Artisti, attrae il pubblico verso le vetrine che
presentano i dipinti, e stimola una maggiore
confidenza con i libri e con la lettura che,
come è noto, è uno dei tre fattori della felicità, insieme con l’amore e con i viaggi. La
classifica concorsuale è affidata alle preferenze del pubblico che accederà agli esercizi commerciali, attraverso la votazione
dell’opera scelta dai visitatori. La manifestazione è meritevole di attenzione sia per
la qualità delle opere di un sodalizio che ha
già maturato quasi quattro lustri di esperienza e di magistrali attenzioni da parte di
nomi illustri dell’arte torinese, quali Nespolo, Casorati, Campagnoli, Preverino,
Gatti, Chessa e altri, e sia per la tematica e
le attenzioni sul libro, sulla lettura e sulla
cultura consolidata e in divenire creativo,
ragione per cui lo spirito generale de “Il Cavalletto” è proteso all’innovazione artistica,
al rapporto tra la figurazione visiva e le immagini mentali di tutto il sapere, che l’intelletto umano realizza nel perenne
processo di evoluzione. I dipinti esposti nell’Arte in Vetrina sono stati interpretati ed
eseguiti con evidente partecipazione ed entusiasmo, come emerge dalle soluzioni
quasi tutte originali e alcune anche molto
pregnanti, le quali non mancheranno di destare l’attenzione del pubblico, sensibile
non solo alla pittura come fenomeno visivo,
ma anche come veicolo di contenuti, di
messaggi e di emozioni. L’iniziativa accresce l’interesse per l’arte, per la stessa Associazione “Il Cavalletto” (presieduta da
Valeria Landrino), per il sistema commercio
di Via Po, per il libro e la lettura e, dunque,
anche per la conoscenza, che è il primo
grande valore della specie pensante, foriera
di ogni altro bene. Plauso a “Il Cavalletto”
e a tutte le iniziative finalizzate, ad maiora.
La Premiazione avverrà presso l’Educato-
Oria Strobino, “Le vibrazioni di un sogno” © l’artista/RC
dell’astronomia, rappresentata da Leucotea nata
dalla schiuma del mare, da cui tutto discende.
Infine Apollo, espresso dall’astro lunare di Una
notte d’Estate. Le abitanti del Parnaso, veicolano lo stato apparente delle cose attraverso un
senso di liberazione cosmica, in cui la luce
della creazione irradia lo sguardo degli astanti.
Galleria
Rinascenza Contemporanea
Associazione Culturale
Via Palermo 140 – Pescara
“Parnassos
Le cantiche spirituali”
con Patrizia Borrelli
e Oria Strobino
Dal 6 giugno al 6 luglio
Info: 328 6979208
[email protected]
rinascenzacontemporanea.jimdo.com
rio della Provvidenza – c.so Trento a Torino
- alle ore 18,30 del 27 maggio, e contemporaneamente si inaugurerà - fino al 3 giugno - la stessa mostra collettiva. Inoltre,
sempre all’Educatorio della Provvidenza,
dal 16 al 25 giugno si terrà la mostra personale dei primi tre artisti classificati.
Associazione Culturale
‘Il Cavalletto’
Via Milano 13 – Torino
“Leggere… un quadro”
Rassegna d’arte a concorso
nelle vetrine di via Po a Torino
Info: 011 4362200
www.ilcavalletto.it
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CORRIEREdell’ARTE
Dodici presenze alla Promotrice di Torino
Palazzina Liberty al Parco del Valentino
I
GIAN GIORGIO MASSARA
l Salone d’Onore della Promotrice di
Torino è completamente dedicato a Nini
Maccagno, signora che compirebbe
quest’anno cento anni. Ai dipinti che confermano le doti della migliore allieva di Cesare Ferro (Convitato di Pietra, le sensibili
Variazioni musicali) s’accosta una versione
della scultura Adolescente, conservata
presso la Galleria Sabauda, e le conseguenti
opere di Cesario Carena, che questa scultura scompone e ricompone, proponendone
una scenografica sequenza di immagini. Alfredo Levo scompare lo scorso anno; presente già alla Promotrice nel 1961, oltre a
creare scenografie per la Rai, disegna la felice testata di Tuttosport. Fra i dipinti, disposti in bene tre sale, si isola la solitudine
del giovane protagonista dell’opera Come
eravamo, tema legato a un’infanzia non
agiata, e quell’Omaggio a Picasso che denota il desiderio di allineare la propria produzione con la cultura europea. Ricordiamo
volentieri Pippo bercetti e zia Emi; entrambi sono oggi affettuosamente ricordati
dalla nipote Rita Foti, che per la mostra ha
attuato un’ottima scelta: dopo le luminose
facciate di Amalfi di rigorosa e pur poetica
composizione, il visitatore ammira l’olio
Paesaggio di San Raffaele, con una casuccia rossa e dei tronchi azzurri che paiono
proteggerla. Wand Pilla è autore di un suggestivo Temporale sulle Langhe: le Colline
sono invase da sciabolate di luce che rivelano filari e lontani profili di borghi. Più
pacata la visione Infinito, giocata sulle tonalità intense del mare contrapposte a un
cielo di nuvole rosa. Claudio Rabino e
bruno Molinaro sono attratti entrambi dal
Pippo Bercetti, "In giardino" © aut./SPBAT
Nini Maccagno, “Convitato di Pietra”, 1981 © aut./SPBAT
colore ora inteso in modo lirico, ora aggressivo. Il primo autore esordisce nel 1989 al
Gran Premio Torino, per quindi esporre al
Quirinale, in USA e Germania. Interessanti
oggi le opere Segui il tuo cuore, tela concepita secondo zone di intenso cromatismo
e un campo di papaveri che sconfina nell’orizzonte lontano. Molinaro si affida invece al passato, ora evocando il piccolo
lago caro a Monet, nelle cui acque si riflette
un ramo di glicine, ora dipingendo l’opera
Ninfee: la luce dominante si adagia sulle
brevi citazioni naturalistiche del primo
piano. Jessy Jacob nasce in India, soggiorna a lungo oltre Oceano: alcune sue tele
sono bilanciate tra realtà e sperimentazione. The Golden Light è un’opera su carta
nella quale il susseguirsi delle foglie autunnali si accosta al disegno di una mano
pronta a raccogliere particolari rubati a un
bosco. Tre fanciulli in riva a un fiume consentono all’autore di sfoggiare colori trasparenti scelti fra varie tonalità. Un solo
scultore è presente alla rassegna, Mariella
Perino, che propone opere sia in ceramica
sia in bronzo; dagli insegnamenti di Carmelo Cappello trae il gusto per la composizione , con esili figure che simboleggiano
il movimento, da Hula hoop a La giravolta.
Fra le ceramiche, la serena Bagnante di un
intenso Turchese assume l’espressione
dell’attesa, due autori amano raffigurare le
vedute urbane, ora legate alla luce effimera
della notte, ora intese secondo sequenze
cromatiche. Si tratta di Attilio Cutrupi e di
23 Maggio 2014
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COURRIER DES ARTS
Rosa Sorda, il primo autore ama ambientare le proprie tele nel silenzio della notte,
per cui illuminate ma prive di voci sono le
finestre di Malinconia dei lampioni, mentre
le luci di un centro storico rivaleggiano con
la luna che occhieggiano sulla via. Di Rosa
Sorda, il critico brigida Di Leo sottolinea
la “ricerca di spiritualità”. Le sue opere
raffigurano Cattedrali nello spazio che paiono rivelate dalla presenza di un riflettore,
oppure Borghi le cui costruzioni si assommano e si rivelano per i graduarsi dei toni
di colore. La figura è scelta - per essere
successivamente interpretata - da Anna
Azzalini che tende a renderla evocativa o
meditata. A un rincorrersi di voci erranti in
opere quali Gli abusi, di delicata gamma
cromatica, fa riscontro l’incombere della
notte misteriosa presente nella tela è questa la tragedia: le luci infrangono la superficie scura del dipinto mentre le nere
colate di colore simboleggiano umane tragedie. Il catalogo di Gabriella Muzio reca
una citazione critica di Martina Corgnati
che sottolinea la presenza di “situazioni
ambigue” nella produzione dell’artista
biellese. Le sue tele accolgono grandi volti
dall’espressione trasformata ma non per
questo irrisolta: Il Ladro o Angoscia ancora evocano un viso che si è mutato in
una sorta di sigla nell’ intento di ritornare
alla realtà. Tutte le sale sono state allestite,
con attenzione ma anche con fatica, dalla
Segretaria di Direzione Orietta Lorenzini.
Alfredo Levo, "Omaggio a Picasso" © aut./SPBAT
Società Promotrice
delle Belle Arti
in Torino
V.le Crivelli 11
Parco del Valentino
Torino
Info: 011 6692545
www.promotrice.com
6
CORRIEREdell’ARTE
Attilio Cutrupi
Pagina
23 Maggio 2014
COURRIER DES ARTS
Personale alla Società Promotrice delle Belle Arti in Torino
P
ANDREA DOMENICO TARICCO
Attilio Cutrupi è nato nel 1928 a Taurianova, in provincia di
Reggio Calabria. Da oltre trent’anni vive e lavora a Torino. Le
sue opere sono quasi sempre immerse nel chiaroscuro notturno
dei lampioni. Suggestiva l’atmosfera nella quale l’artista ama
raffigurare Torino. Votato fin da bambino alla pittura, Cutrupi
ha percorso negli anni, con perseverante applicazione, le tappe
che lo hanno portato ad essere apprezzato attraverso le sue numerose mostre, le importanti recensioni di prestigiosi critici
dell’arte e un numero consistente di premi. (Pietro Panacci)
arlare di un artista come Attilio Cutrupi non è certo cosa
semplice, considerato il fatto che abbia attraversato l’intera
storia culturale del secolo scorso per giungere sino ai
giorni nostri. Quasi
un secolo, conside- Note biografiche
rando che la sua na- 2011 Cavaliere Ordine al Merito dela Repubblica Italiana
scita si inserisce tra il 1999 Premio 5 Stelle (Il Quadrato)
primo Manifesto Sur- 1986 Accademico dell’Accademia Tiberina, Roma
realista, redatto da 1985 Prima Medaglia d’Oro “Venezia Arte e Letteratura”
breton nel 1924, e il
Premio Città di Roma (Prima biennale)
secondo, del 1930.
Primo Premio Internazionale “Nettuno d’Oro”, premiato col Mercurio d’Oro
Erano gli anni succesAccademico Città di Roma
sivi alla Grande
Legion d’Onore per le Arti e le Scienze, Roma
Guerra e l’arte necesAccademico Universo per le Arti, bologna
sitava di una razionaI Premio Concorso Storico Città di Firenze
lizzazione,
I Premio “Il Mazzocco”, Firenze
riproponendo una pit- 1984 I Premio “Trastevere” della Città di Roma
tura figurativa in conI Premio “Raffaello”, Firenze
trasto agli estremismi
Premio Accademico “Il Macchiavello”
avanguardistici del 1983 Premio “l’Antoniana”, Lucca
Cubismo o del Futu- 1982 II Premio Sant’Ambrogio, Firenze
“Un angolo di piazza San Carlo a Torino”
rismo militante. IncoII Premio Concorso di Primavera, Firenze
raggiato in Italia da Valori Plastici, in stretta consonanza alle Mostre personali
teorizzazioni metafisiche o dal movimento artistico milanese No- 2014 Promotrice delle belle Arti, al Valentino, Torino
vecento, conflagreranno nel tragico capitolo della follia hitleriana, 2001 Circolo Ufficiali del Presidio di Torino
in cui l’Europa e il Mondo cambieranno assetto. Traslazioni 1998 Promotrice delle belle Arti, al Valentino, Torino
ideali che comporteranno la trasformazione dell’Arte in matrici 1996 Torino Esposizioni
informali, neo-dadaiste, sino alle neo-avanguardie o alle espresPalazzina Liberty di corso Dante a Torino
sioni intellettuali dell’Arte Concettuale, di cui ancor oggi avverCircolo Ufficiali del Presidio di Torino
tiamo lo scotto. Per Cutrupi il senso della figurazione diviene lo 1992 Galleria “La Lanterna” di Moncalieri (To)
sbocco ideale per glorificare la potenza dell’attimo, dell’atmo- 1991 Palazzo della Regione, Torino
sfera fugace o della letizia del silenzio. Di origine calabrese, 1990 Centro Culturale Orbassano
classe 1928, egli opera ormai da anni nel contesto torinese. Si 1987 Dagli irreali quadri notturni all’affettuosa pittura di luce, Circolo Ufficiali
pensi ad opere quali Malinconia dei lampioni, che ci restituisce 1986 I dipinti notturni di Torino, Circolo Ufficiali di Torino
la nostra realtà urbana, intrisa di fascino e mistero. La notte co- 1983 I notturni di Torino, Galleria Magimawa Centro
stituisce per l’autore la chiave di volta del suo discorso, poiché è Tra gli altri, hanno scritto di lui Carlo Accossato, Mara battaglia, Ernesto
allora che la metropoli racconta i suoi volti nascosti: le figure bodini, Giorgio borio, Vittorio bottino, Armando Capri, Silvia Casali, Masumane svaniscono dalla scena e le strade, solitarie e taciturne, simo Centini, Susanna Cutrupi, Raffaele De Santis, Anita Ferrando, Gianni
divengono protagoniste assolute. Di teatralità possiamo parlare Ferro, Gian Giorgio Massara, Gianni Milani, Angelo Mistrangelo, Antonio
in riferimento a Un angolo di Piazza San Carlo, in cui danzano Oberti, Simona Pagotto, Francesco Prestipino, Aldo Spinardi, Claudio Turella.
le luci dei lampioni, conferendo alle architetture un’anima propria. Un angolo del centro storico di Torino riporta in vita i misteri della città metafisico, al limite di un onirismo concreto che concettualizza in poesia l’anesoterica, con questo canto celestiale dedicato alla Luna che troneggia in cielo, nullamento dell’ambiente e la sostituzione dei vecchi valori in nuove risorse
mentre l’area deserta descrive un su cui contare. In quel vespertino si“Un angolo del centro storico di Torino”
“Malinconia dei lampioni”
senso di pace dalla quale origina lenzio assoluto, immerso nel buio atforse la minaccia di una forza sco- torno a bagliori luminescenti, naviga
nosciuta. Anche nell’opera Not- il ricordo pittorico di Attilio Cutrupi,
turno in via Roma a Torino decano delle esperienze creative del
incombe tale senso di assenza, secolo scorso, che han trasformato
anche se smorzato dallo scorrere gli artisti in intellettuali solitari. Ebdelle poche auto, mentre ai lati, bene, egli è rimasto artista, in quel
sotto i portici, alcune figurine di mondo silenzioso della notte infipassanti scandiscono qualcosa di nita in cui è caduta la nostra civiltà.
umano. Qui s’inscrive la centralità
del messaggio, inteso a definire Società Promotrice
l’assenza dell’uomo contempora- delle Belle Arti in Torino
neo, non più naturale ma appunto V.le Crivelli 11 – Torino
urbano, anonimo, passivo. Ciò che Personale di Attilio Cutrupi
resta è il silenzio di quella notte che Fino all’8 giugno
tutto inghiotte. Un silenzio puro, Info 011 6692545
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CORRIEREdell’ARTE
Armonia cromatica nelle opere di bruno Molinaro
Alla Promotrice delle Belle Arti – Torino
U
MARILINA DI CATALDO
n’opera pittorica, per essere tale,
deve avere nella sua composizione
una chiarezza evocativa capace di
rigenerare in un osservatore le emozioni
che hanno portato l’artista a mettere sulla
tela proprio quel soggetto e quei colori, in
quanto proprio quel soggetto e quei colori
fanno parte della vita intensamente vissuta, che è diventata momento presente
fermato sulla tela. Decidere di dipingere la
natura direttamente è un modo valido tanto
quanto quello di inseguire, nello stesso
Bruno Molinaro, “Nel laghetto di Monet”, 2013
olio su tela, 100x60 cm. © l’artista/SPBAT
soggetto, forme astratte. Ma in un caso
come nell’altro è il nostro intimo sentire
che ci porta a scoprire la più profonda ed
autentica realtà. Tra questi due modi di intendere la pittura si cimenta bruno Molinaro, avvalendosi di sollecitazioni
fantasiose e di risorse creative a lui congeniali, cercando scorci adatti e angoli
buoni per esprimere la sua personalità. In
questo modo le scelte cromatiche, le soluzioni espressive, le spatolate senza materia, riescono a rendere il suo senso della
natura. L’uso della spatola anziché del
pennello è una tecnica alla quale Molinaro
tiene moltissimo: con questo strumento,
23 Maggio 2014
Pagina
COURRIER DES ARTS
infatti, riesce a ricavare le trasparenze e
la profondità di un
paesaggio non attraverso il chiaroscuro,
ma grazie all’uso sapiente di un’infinità
di spatole con le
quali distribuisce il
colore fino a farlo
diventare
essenza
stessa della bidimensionalità. Il risultato
è un quadro equilibrato, nutrito di toni
Bruno Molinaro con il Procuratore Giancarlo Caselli al vernissage
ovattati o squillanti, della mostra del pittore alla Promotrice, foto © aut./SPBAT
trasparenti e nello
stesso tempo corposi. Una pittura onesta e visione che va al di là, in cui l’immaginadi ampio respiro. Ogni quadro è un dia- zione ha ancora molto spazio per lasciarsi
logo scandito nella luce e nei colori come andare. Infatti ci sono alcuni angoli di
un linguaggio atavico ed istintivo. In que- giardini, di viali, di luoghi fioriti che, pur
sto modo, grazie alla profondità della ma- essendo assolutamente reali, fanno vagare
teria e al vibrare del cromatismo il la fantasia in spazi e luoghi incantati e, a
rapporto tra il pittore e la natura si man- volte, fiabeschi. Pur nella sua impostatiene costante e l’armonia cromatica apre zione tradizionale, dunque, la pittura di
la mente al sentimento e all’immagina- Molinaro riesce ad esprimere tutta la creazione. Di carattere franco e schietto, tività di un artista capace di restituire albruno Molinaro, che nella vita ha fatto l’osservatore le emozioni di una natura
molti mestieri senza mai risparmiarsi, pro- conosciuta (ci si soffermi ancora davanti
pone in questa mostra alla Promotrice to- alle Ninfee) ma mai banale attraverso una
rinese (visitabile fino all’8 giugno) uno materia cromatica di indubbia seduzione.
spaccato della sua ultima produzione, in
cui prevalgono i motivi floreali: fiori Società Promotrice delle Belle Arti
gialli, blu, rossi, bianchi, mimose, glicini, in Torino
lavande… Un profluvio di colori che ac- V.le Crivelli 11
compagnano in un viaggio nella natura au- Parco del Valentino
tentica (Betulle), priva di intellettualismi Torino
gratuiti, in cui viene sempre posto in ri- Personale di Bruno Molinaro
lievo il ruolo evocativo dello scorcio che Fino all’8 giugno
ha deciso di riprodurre. La dimensione di- Info: 011 6692545
chiaratamente realistica delle composi- www.promotrice.com
zioni (Nel giardino di Monet, una delle Orario: 11-13/16,30-20;
tele più recenti), non riporta solo l’appa- festivi, 10,30-12,30;
renza delle cose, ma propone sempre una lunedì, chiuso
Bruno Molinaro, “Nel giardino di Monet”, 2014, olio su tela, 90x190 cm. © l’artista/SPBAT
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CORRIEREdell’ARTE
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23 Maggio 2014
XXVII Concorso Nazionale di Pittura Contemporanea
COURRIER DES ARTS
Premio Comune di Trivero 2014
A
ANGELO MISTRANGELO *
ll’ex Filatura ‘Loro Milan Antonio’ di
Pratrivero, esposizione e premiazione
della 27° Edizione del Concorso Nazionale di Pittura Contemporanea, Premio
“Comune di Trivero”. Un appuntamento che
ha visto la presenza 353 pittori e pittrici, con
un totale di 422 opere, provenienti da tutto il
territorio nazionale e dalla Spagna. Organizzato dal Comune di Trivero e dall’Associazione Culturale ‘Il Prisma’, con il patrocinio
della Regione Piemonte e della Provincia di
biella, il Premio - scrive in catalogo Gian
Piero Rabuffi - “conferma inoltre una particolare sensibilità ed attenzione verso i giovani
(...) posti a fianco con alcuni dei migliori e più
dotati rappresentanti della scena pittorica”.
Composizioni astratte e simboliche, nature
morte, paesaggi e figure, costituiscono il corpus delle opere valutate dalla commissione
formata da Roberto Caccia, Franco bianchini,
Monia di Santo, Angelo Mistrangelo, Pietro
Panacci, Gian Piero Rabuffi e Federicho Ughi,
che ha assegnato i seguenti premi: Primo Premio Assoluto “Comune di Trivero” a Daniele
Barbieri, per Vecchi ricordi; 2° Premio “Fondazione Cassa di Risparmio di biella” a Gabriele Canetti, per Sagre policrome; 3°
Premio Associazione Culturale ‘Il Prisma’,
Targa alla memoria di Giorgio Loro Piana, a
Luigi Cei, per Antiche forme e nuovi segnali
n° 21; 4° Premio a Domenico Pellicanò; 5°
Premio a Tullio Tulliach; Premio Giovani: 1°
a Linda Ravella, 2° a Laura Palmirotta. Tra
gli altri riconoscimenti: Piero Paoli (Medaglia
d’argento “Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano”), Nando Luraschi (Medaglia
“Presidente Senato della Repubblica Piero
Grasso”), Edi brancolini (Premio “Presidente
del Consiglio della Regione Piemonte”), Annibale Follini, Sigfrido Nannucci, Mauro Lovisetti, Maria Teresa Giuliano, Enrico
Carzaniga, Hugo Isla bustamante, Adriana
Caffaro Rore, Francesco Murlo, Angela
Pansini, Giuliana Tucci, Andrea Tulliach,
Susanna Micheletto, Vittorio Alberto Viti,
Francesco Isaia, Maria Grazia Fiore, Natalia
Alemano, Lia Cavanna, Anna Cervellera.
1° Premio, Daniele Barbieri, “Vecchi Ricordi” (qui sopra);
2° Premio, Gabriele Canetti, “Sagre policrome” (a destra);
3° Premio, Luigi Cei, “Antiche forme e nuovi segnali n° 21” (sotto)
1° Premio Giovani
Linda Ravella
“Mistero Sahariano”
* Componente della Giuria
L’empatia del colore
Alessandra Angelini a Villa Monastero – Varenna (Lc)
A
Varenna la Sala De Marchi Villa Monastero ospita la mostra, curata da Annamaria
Ranzi, Policromia, Alessandra Angelini, in esposizione fino al 29 maggio,
L’evento - che si inserisce nella fitta
programmazione degli eventi culturali
organizzati dalla Provincia di Lecco. presenta oltre 70 lavori tra cui opere pittoriche, opere calcografiche e xilografiche, acquarelli e chine, riferiti
all’interesse e al sentimento empatico
nei confronti del colore. Questa selezione ripercorre le tappe più significative della ricerca dell’artista e
comprende un corpus inedito realizzato
appositamente per l’occasione. Policromia per Alessandra Angelini è il
viaggio della mente e delle emozioni
che si traducono in colore e segno, seguendo il sentimento e la visione musicale della realtà; infatti per l’artista
ogni colore ha una specifica valenza
lirica, psicologica, e fisica ed è inteso e
percepito nella sua natura fisica di onda
elettromagnetica che emana diversi
gradi di energie a seconda dei suoi diversi livelli di saturazione,
qualità, tonalità. A tale
proposito Alessandra
Angelini afferma: “Queste energie influiscono
sullo spirito e sul corpo
di chi le riceve attraverso
l’opera d’arte, e come la
natura, anche il colore
ricreato diventa un tramite tra l’interiorità e il
mondo esterno”. Alessandra Angelini (nata a Parma nel
1953) si diploma in Pittura presso l’Accademia di belle Arti di brera. Da qui
inizia il suo percorso artistico, dettato
da un’estrema curiosità che la conduce
verso la sperimentazione di tecniche e
materiali, con una ricerca costante rivolta ai valori della luminosità cromatica. L’artista si dedica a diversi
linguaggi espressivi: pittura, incisione,
grafica, scultura, fotografia. Di ognuno
approfondisce lo studio della tecnica e
le possibili associazioni, creando contaminazioni tra procedimenti e opere
rosegue con gran successo,
presso Galleria Casa Dugnani di
Robecco sul Naviglio, la personale Daniele Papuli, Installazioni in
carte e fibre, in mostra fino all’8 giugno. L’artista, nato nel 1971 a Maglie
in Puglia, dopo il diploma in Scultura
all’Accademia di belle Arti di brera,
si stabilisce e lavora a Milano. Agli
anni Novanta risale l’approccio alla
scultura con i primi manufatti in pietra,
legno, gesso. Nel 1993 a berlino, in
occasione di un workshop internazionale, apprende i metodi di fabbricazione del foglio di carta, cui segue
un’approfondita ricerca sul materiale,
che diviene parte caratterizzante della
sua espressione artistica. A partire da
questi anni intraprende un intenso percorso espositivo con mostre personali
e collettive all’Italia e all’estero. Oggi i
suoi lavori sono presenti in collezioni
pubbliche e private ed in pubblicazioni
specifiche nell’ambito della Paper Art,
di cui è da ricordare la produzione di
fogli realizzati a mano per i supporti
grafici del libro d’arte in 300 esemplari
Trittico tre poesie di Wislawa Szymborska tre collage di Alina Kalczynska.
In occasione dell’esposizione a Casa
Dugnani l’artista realizza opere site
specific ideate per la dimora storica,
creando un affascinante dialogo fra
l’arte contemporanea e gli elementi
quattro-cinquecenteschi. Le installazioni esposte, di grandi dimensioni,
sono realizzate con leggeri fogli di
carta, reggette di polipropilene bianco
perlaceo e nastri di fibra poliestere. Daniele Papuli, in un continuo gioco di
sovrapposizioni, accostamenti e slittamenti dei moduli scelti, dalla striscia
leggera di carta, a quella flessuosa della reggetta e del nastro,
e continuamente attratto dalle
loro caratteristiche e potenzialità, costruisce volumi imponenti, dall’aspetto voluttuoso ed
evanescente dove forme e volumi diventano ariosi, leggeri e
le materie stesse duttili. Nel
parco antistante si è accolti da
un’immensa onda bianca intitolata Stisa, ove è possibile addentrarsi. Oltre 8.000 strisce di
reggetta bianca compongono
questa struttura che vibra alla
luce e al vento e si distende sul
prato, richiamando il movimento risacca. In sospensione
CHIARA PITTAVINO
P
Alessandra Angelini, “Yellow”, 2004
tempera preparata dall’artista su tavola
e interventi materici;
a sinistra, Serie “Accenti”, 2014
tempera preparata dall’artista su tela
e pasta materica © aut./VillaMonastero
ibride. Ha esposto in numerose mostre
personali e collettive in Italia e nel
mondo in quattro continenti, le sue
opere sono presenti nelle collezioni di
importanti musei nazionali e internazionali. L’artista, per la pittura e talvolta
per la grafica, fa principalmente uso di
pigmenti preparati personalmente con
lo stesso procedimento utilizzato per gli
antichi dipinti su tavola, nella considerazione che il pigmento ha la capacità
massima di trasmettere l’intensità cromatica. Alessandra Angelini è titolare
dal 2005 della cattedra di Grafica e
Tecniche dell’Incisione all’Accademia
di belle Arti di brera a Milano. Fa
parte di Visarte società delle Arti Visive Svizzera. Gli ultimi lavori, essenzialmente monocromi tendono
alla comunicazione dell’energia emanata dal colore attraverso grandi campiture con segni essenziali e ombre
create dagli interventi materici.
Sala De Marchi - Villa Monastero
V.le Polvani – Varenna (Lc)
“Policromia”
Alessandra Angelini
a cura di Annamaria Ranzi
Fino al 29 maggio
Orario: martedì-sabato, 15- 18;
domenica, 11-18; lunedì, chiuso
Info 0341 295450
www.alessandraangelini.org
www.villamonastero.eu
Installazioni site-specific tra sovrapposizioni e accostamenti
Daniele Papuli alla Galleria Casa Dugnani di Robecco sul Naviglio (Mi)
nel grande salone centrale si incontra
l’imponente impianto scenografico
Ula che si snoda anche nelle due sale
laterali. Un monolite Mpisu, composto
da 11.000 metri di nastro in poliestere,
ridotto e scomposto nella sua trama e
ordito, scende dal centro della volta
della galleria sotterranea come una
bianca cascata di luce. In concomitanza con la mostra di Casa Dugnani,
l’artista partecipa al progetto dedicato
ai talenti creativi italiani con l’installa-
zione Cartoframma presso The House
of Peroni di Londra, fino al 31 maggio.
La continua indagine intorno alla carta
e la sperimentazione di nuovi materiali proposti per le loro potenzialità
strutturali e tattili, portano Daniele Papuli a creare continue interconnessioni fra scultura, design, installazione,
impianti scenografici e moda. (ch. pi)
Galleria Casa Dugnani
Via Mazzini 10
Robecco s/ Naviglio (Mi)
Installazioni in carte e fibre
di Daniele Papuli
Fino al 8 giugno
Info: 02 9471745
www.danielepapuli.net
www.galleriacasadugnani.it
Daniele Papuli, Installazione, 2014
© aut./CasaDugnani
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CORRIEREdell’ARTE
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23 Maggio 2014
COURRIER DES ARTS
Il ritorno del grande Federico
Al Circolo degli Artisti di Torino e all’Eridano, su invito dell’Istituto Fellini
P
MASSIMO bOCCALETTI
rendendo spunto dal film Ginger e Fred, in cui Federico Fellini accenna ai problemi degli
anziani, il via ufficiale al Maggio Felliniano è stato dato lo scorso martedì
13 in via bidone a Torino, con una
breve cerimonia all’Auditorium della
Sedes Sapientiae, seguita da un dibattito sulla terza età promosso da Lions
e Unitre. Ma il clou dell’iniziativa, indetta dall’Istituto di Cinema e TV
“Fellini” di Torino per ricordare il
ventennale della morte del regista e la
propria fondazione, s’identifica nella
rassegna lui dedicata che s’inaugura
il 27 maggio alle 18,30 al Circolo
degli Artisti. Usiamo il termine “rassegna” in quanto originariamente doveva essere una mostra fotografica.
Ma la notorietà del regista e la sua impronta nella storia del cinema hanno
suggerito di allargare l’esposizione di
foto ad una più ampia esposizione,
fatta di disegni, statue, manifesti, titoli di giornale e perfino un profilo
grafologico della personalità del regista. L’aggiunta di disegni nasce dall’omaggio che a Fellini che hanno
voluto offrire Gianni Chiostri, noto
vignettista della Stampa e altri meno
conosciuti. Quelle, ad esempio,
messe a disposizione dal Museo del
Cinema (autore Frontone) dove si
vede Fellini nel giardino di casa fotografato da Sandra Milo, a quella più
classica incollato alla macchina da
presa. Immagini dirette e “indirette”,
per così dire, perché al Circolo sono
in mostra anche le foto che Jacopo
Quaranta, giovane e brillante fotografo romano (vanta copertine sul
Time!) ha voluto offrire, ispirate al
Regista. In foto sono anche statue in
cartongesso raffiguranti i personaggi
più celebri della filmografia felliniana. Unica al mondo, è una strada
Dipingere in musica
Federico Fellini © Museo del Cinema, Torino
Gruppo Amici dell’Arte - Biblioteca Primo Levi – Torino
M
ENZO PAPA
ostra tematica, la pittura che interpreta la musica, in un dispiegamento di opere che evocano
momenti, situazioni ed atmosfere sonore,
nello squillo di strumenti, nelle vibrazioni di
colori, nell’incrociarsi di pennellate suggerite
da melodie note e arcane, da armonie che si
riscontrano negli accordi cromatici, nei due
significati, coloristici e musicali, e nelle opposizioni chiaroscurali, che si estendono su
tutta la scala visiva e, empaticamente, anche
auditiva. La lunga collaborazione di un sodalizio di compattezza consolidata, di interscambio di esperienze progressivamente più
elaborate, di soluzioni sempre più creative,
esibisce sempre novità e sorprese che sono
l’orgoglio degli autori e l’ammirazione degli
amici e degli estimatori che da anni seguono
l’evolversi degli stili di un gruppo tra i più in
vista nel panorama artistico regionale. Gli
Amici dell’Arte ricorrono alle tecniche più
varie, come fossero aggregati ad una immaginaria orchestra, in cui gli strumenti sonori
sono sostituiti dai procedimenti d’arte, ragione per cui l’effetto d’insieme è maggiore
della sonorità del singolo strumento. Ogni dipinto, con la sua specifica tecnica, può essere
assimilato ad uno strumento d’orchestra, ri-
creata dall’antiquario Marco Datrino
(noto alle cronache per aver avuto
ospite Gorbaciov alla sua mostra sulle
icone russe, ndr) in collaborazione
con i due scenografi di Fellini, Antonello e Milo Geleng. La mostra, che
promette di diventare itinerante, si arricchirà ulteriormente dei contributi
resi a Fellini dagli allievi della Scuola,
che hanno lavorato a lungo su di lui.
Verranno anch’essi posti in mostra
all’Eridano, “filiale estiva” del Circolo degli Artisti, durante la Festa
finale del “Fellini”, in programma
il 4 giugno, nel tardo pomeriggio.
Circolo degli Artisti di Torino
Palazzo Graneri della Roccia
Via bogino 9 – Torino
Circolo Eridano
Cso Moncalieri 80 – Torino
“Maggio Felliniano”
Dal 27 maggio al 15 giugno
Info: 011 8128718 / 011 6604562
stita nel luminoso cavedio della biblioteca
“Primo Levi”, merita la visita degli estimatori dell’arte e di chi non è assiduo alle
esposizioni, perché la varietà delle proposte offre un panorama d’arte che racchiude
la sintesi di mezzo secolo di pittura.
trovando nei singoli quadri la dolcezza del
flauto, lo squillo penetrante della tromba, il Biblioteca Civica “Primo Levi”
sussurro del violino, fino al bordone del bas- Via Leoncavallo 17 – Torino
sotuba. Ed ecco che la grafica, il disegno, “Tra Pittura e Musica”
l’acquerello, la pittura ad olio nelle sue infi- Gruppo Amici dell’Arte
nite risorse ed estrinsecazioni, il tradizionale Fino al 30 maggio
come lo sperimentale, le soluzioni compen- Orario feriali, 9-19
diarie, come le esecuzioni analitiche, impres- Sabato, 10,30-17,30
sionistiche
ed
espressionistiche, Carmelo Arrigo, “Il Pifferaio Magico” © l’artista / Gruppo Amici dell’Arte - CRAL Telecom
simboliche e perfino
neocubiste
fanno della mostra
degli Amici dell’Arte una “sonata”
polifonica
moderna, di accenti vivaci, che percorre
tutti i movimenti di
un solfeggio e di
una concertazione
morfocromatica,
dall’adagio andantino e allegretto, al
grave, largo, maestoso, crescendo e
fortissimo, trasposti nei valori della
pittura e del visivo.
La mostra, alle-
NEWYORK NEWYORK
U
foto © aut.
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
MAURO LUCENTINI
n’epigrafe latina collocata
dirimpetto al Panteon ricorda come il papa Pio VII
fosse riuscito a bandire da quella
piazza i carrettini dei piccoli mercanti (ignobilibus tabernis), che offendevano coi loro traffici la nobiltà
del luogo. Naturalmente i carrettini
si riaffollarono sotto i successivi
pontefici e gli armeggi più o meno
ignobiles - per esempio i fotomodelli
vestiti da centurioni - non mancano
nemmeno oggi. Il fenomeno si ripete
in questi giorni a New York davanti
alla facciata del Metropolitan Museum e, come annuncia il giornaletto
di quartiere Own Town, un movimento cittadino si sta formando per
scacciare i venditori di hot dog e i
trespoli con le pseudo opere d’arte,
che intralciano il passo davanti all’augusta scalea del museo, inciampo ulteriormente aggravato
dalla interminabile costruzione di
una immensa quanto perfettamente
inutile fontana donata al pubblico dal
multimiliardario di Wall Street
David Koch (lo stesso da cui il sindaco di Roma è venuto poco tempo
fa col cappello in mano a cercare
aiuti per la creazione di un’ancora
più pazzesca spianata archeologica
al centro di Roma). All’interno del
museo, intanto, si svolge una di
quelle esibizioni che, rare dovunque
tranne che a New York, sono dedicate ad un’arte fuggevole e insieme
utilitaria, la moda. La mostra Charles James: Beyond Fashion è la più
importante del suo genere da molti
anni a questa parte. Comprende una
vastissima selezione delle opere
dell’anglo-ameriano Charles James,
che un’autorità quale Cristóbal balenciaga definì “il maggiore couturier non d’America, ma del Mondo”.
Ma è anche la rievocazione di tutta
un’era. L’archivio di James (19061978), donato fin dal suo inizio
prima al Museo di brooklyn e in seguito al Metropolitan, poi finito per
un complesso di circostanze tutto al
Met (cioè al suo Costume Institute,
dipartimento moda del gigantesco
museo), rappresenta anche per questa sua completezza una rarità e,
come assicura il direttore del museo
Thomas P. Campbell, è destinato a
fornire una permanente “ispirazione
per tutti gli studiosi di design e
moda”. Nato ed educato in quella
C’è moda e moda
11
CORRIEREdell’ARTE
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COURRIER DES ARTS
Charles James, stilista d’avanguardia, celebrato al Metropolitan Museum
che oggi viene definita “l’età d’oro”
degli Stati Uniti, l’inizio del secolo
scorso, in un ambiente di ricchezza
e di privilegio, James riuscì a infondere nella sua arte, che gioca con suprema eleganza tra la sontuosità dei
materiali e la seduzione femminile,
il tipo di esilarante atmosfera che
baudelaire aveva un tempo definito
“de luxe et de volupté”; atmosfera intesa come nutrimento dello spirito,
anche per chi può permettersela solo
nell’immaginazione. Suddivisa, a
causa della sua estensione, in due
parti diverse della sede espositiva, la
mostra presenta un vastissimo campionario di abiti degli Anni Trenta e
Quaranta, ma si orienta specialmente
sugli sfarzosi abiti da sera con cui,
verso la fine del periodo - non esclusi
gli anni della Guerra - le ladies americane spazzavano i pavimenti del
gran mondo. Furono soprattutto questi a rendere James famoso. L’originalità cromatica delle stoffe, la loro
audace manipolazione scultorea,
l’eccezionale abilità tecnica facevano più che teatro, visione. Amante
di musica, colto, impegnato nei movimenti artistici contemporanei e
specialmente nel Surrealismo e
nell’Espressionismo astratto, il disegnatore vedeva le sue opere alla
stessa stregua di quelle di un pittore,
scultore o compositore del suo
tempo. Agli europei l’opera di Charles James non è molto nota, forse
perché all’epoca avevano altro a cui
pensare. Tuttavia essa suscita oggi,
soprattutto nei visitatori d’Oltremare,
stupita ammirazione, che si accresce
quando apprendono che le creazioni
di James fornirono diretta ispirazione
al new-look di Christian Dior, le cui
sfilate a Parigi nel 1948 risollevarono
con la loro eleganza l’umore di tutta
una generazione che usciva dallo
squallore del Secondo Conflitto
Mondiale, appunto. Il debito verso
James fu, del resto, riconosciuto a
suo tempo pubblicamente dallo
stesso Dior, come nota lo splendido
catalogo che accompagna la mostra.
Curato dai due conservatori che
hanno allestito l’esposizione, Harold
Koda e Jan Glier Reeder, il libro stampato in Italia - potrà esso stesso
servire d’ispirazione per gli studiosi
del settore (e forse ancora di più servirebbe se costasse un po’ meno dei
cinquanta dollari del prezzo di co-
Charles James, “Ball Gowns”, New York, 1948
Courtesy of The Metropolitan Museum of Art
foto di Cecil Beaton © aut. / Vogue / Condé Nast Archive
pertina).Aperta con serata di gala di
beneficenza il 5 maggio, alla presenza di Oscar de la Renta, Sarah
Jessica Parker ed altri notabili della
moda e dello spettacolo, la mostra,
allestita al primo piano del Met e
nei locali sotterranei del Costume
Institute, dura fino al 10 agosto.
The Metropolitan Museum of Art
1000 Fifth Ave.
New York (NY)
Info: 001 212 5357710
212 6502253
www.metmuseum.org
CINEMA
Dai Box Office USA, la rivincita sui supereroi
La commedia della porta accanto
Quella che a Hollywood chiamano
la stagione estiva, che comincia il 10
maggio e dura fino al primo settembre, si apre di solito con le sparate che
i produttori sperano echeggeranno
per tutti i mesi successivi. Stavolta
tutto indicava che questa funzione
sarebbe stata svolta dall’ultimo sequel nella storia dell’uomo-ragno,
The Amazing Spider Man 2
(Sony/Columbia), che fin dalle prime
rappresentazioni ha ripianato buona
parte del costo di produzione. Invece
la lunghissima teoria dei film con
super-eroi è stata improvvisamente
interrotta dalla banale commedia
Neighbors, che nel primo week-end
della stagione ha incassato solo nelle
sale americane lo stupefacente totale
di oltre cinquantun milioni di dollari,
quasi il triplo dell’intero costo di produzione, battendo con ciò
tutti i competitori per il
primo posto nella classifica Rentrak. Gli specialisti pensano che il
fenomeno sia dovuto al
fatto che il pubblico americano, che dalla fine di
agosto non aveva visto
altro che battaglie di superuomini o fantasie di cartoni animati, fosse maturo
per un ritorno alle storie
patetiche e distensive. Neighbors,
della Universal Pictures, con Seth
Rogen, Rose byrne e Zac Efron, ha
in più un sostanzioso pizzico di erotismo, portando infatti nella pubblicità il bollo ‘R’ (Reserved for
adults). Tutto ciò non significa che
l’uomo ragno vendicatore, della
Sony Pictures, impersonato da Andrew Garfield, non continui a riscuotere somme impressionanti: un
totale finora di 550 milioni in tutto
il mondo (di cui 250 solo nelle sale
americane), contro un costo di circa
400 milioni. Le cifre includono rappresentazioni in 3-D e nel formato
gigante Imax. La Sony sta già lavorando ad altri sequel della serie.
[I dati sugli incassi sono forniti dalla Agenzia Rentrak ©]
foto © aut./Sony-Columbia
12
CORRIEREdell’ARTE
Pagina
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23 Maggio 2014
Adelma Mapelli e i suoi allievi In viaggio con Alfredo Ciocca
Sala Mostre Casa Mattone – Avigliana (To)
Arte Città Amica – Torino
Nell’immagine, la pittrice Adelma Mapelli e il
critico Danilo Tacchino, durante l’inaugurazione
della collettiva, foto © aut./ACA
V
isto il successo della scorsa edizione, anche quest’anno la Glleria
Arte Città Amica ha deciso di ospitare
presso le sue sale gli allievi del Maestro
d’Arte Adelma Mapelli. Sotto la scrupolosa guida del artista, gli allievi presentano opere di sicura rilevanza artistica
dimostrando di possedere una maturità
non solo nel segno ma anche nel colore,
sottolineando una complessiva capacità
pittorica. Così ne parla la scrittrice Rosella bono: “Il legame che si è creato tra
la Adelma Mapelli e i suoi allievi ha ancora una volta creato l’alchimia. Da
ogni opera traspare la fatica, l’impegno,
la ricerca, la crescita, e la preziosa dualità ombra e luce. Questi due opposti si
avvicendano nell’eterna danza della vita,
tutto è ombra e luce, eterno dualismo che
esiste in ogni cosa: il bene ed il male, il
brutto ed il bello, il dolce e l’amaro, il
cattivo ed il buono. E non esiste luce
senza ombra e più l’ombra è profonda e
più ricca di splendore è la luce. La Mapelli ben ne conosce il segreto, fruttuosi
anni di ricerca, di sperimentazione con
le tecniche più disparate, e tutto questo
ora generosamente elargito a favore dei
suoi allievi, offerto loro a piene mani o
se preferite: a pieno cuore”.
I pittori presenti in mostra sono: Mauro
Azzarita, Carla Bailo, Mara Botto,
Claudio Casella, Bruna Castella,
Adriana Cuneo, Gigliola Debrevi,
Angela Ferrara, Lorenza Ferraro,
Antonietta Frisenna Egeo Garosi,
Fanny Ghirelli, Giusy La Spina, Virginia Lofrano, Giorgio Loiacono,
Carla Lusso Milena Viti, Gio Olivero,
Marisa Perosino, Emma Ronco, Silvana Sargiotto, Anna Maria Terranova, Leonardo Toffanello.
Galleria Arte Città Amica
Centro Artistico Culturale
Via Rubiana 15 - Torino
Mostra collettiva
“Emozioni tra luci ed ombre”
con Adelma Mapelli e i suoi Allievi
Dal 23 maggio al 3 giugno
Info: 011 7717471
Nella Natura di Chiara Stigliani
Alla Galleria TeArt di Torino
P
NIVES MARIA SALVO
“Un omaggio a due città che amo, e un caro ricordo dell’ultimo viaggio fatto con mia moglie, in occasione del nostro quarantesimo anno di matrimonio.” (Alfredo Ciocca)
“Giordania, Wadi Rum, il deserto dipinto", olio su cartone telato, 20x30 cm.
di Alfredo Ciocca © l’artista/ApV
Associazione Culturale ‘Arte per Voi’ - Città di Avigliana
Sala Mostre “Casa Mattone”
P.ta S. Maria – Avigliana (To)
Alfredo Cioccai
“Da Avigliana a Torino passando
per Terra Santa e Giordania”
Dipinti a olio
Fino al 25 maggio
Mutabilis – Torino
Olga Maggiora
Mercoledì 21 maggio, presso
Mutabilis, è stata inaugurata la
personale Quadratum di Olga
Maggiora. Ne scrive Francesco
Poli: “(...) C’è una precisa intenzione di annullare peso e fisicità Un’opera di Olga Maggiora © aut.
della scultura, attraverso una “sublimazione”, in una dimensione
di aerea leggerezza, di pura sospensione spaziale, delle articolate
scansioni dei piani spezzati (…). La scelta di un materiale così fragile
e leggero è strettamente coerente a un‘idea di scultura, la cui tensione estetica è legata al sottile e immateriale sviluppo delle forme
per le linee oblique…L’effetto complessivo del lavoro deriva da una
nitida razionalità attraversata da un particolare lirismo mentale: se
da un lato risuona l’eco di suggestioni costruttiviste, dall’altro lato
è presente anche un’eleganza tutta italiana del senso delle forme”.
Associazione Mutabilis - Via dei Mille 25/c – Torino
“Quadratum” Opere di Olga Maggiora
Fino al 7 giugno - Info: www.mutabilislab.com
Presidente del Parco del Valentino,
l’artista si è sempre adoperata per porromossa dalla Galleria TeArt (fino al 29 mag- tare la cultura nel quartiere. Il vetro è
gio), una mostra - La Natura e i suoi abitanti stato per lunghi decenni - e lo è ancora
- presenta il lavoro di Chiara Stigliani. Si tratta - la sua passione primaria, cui ella ha
di tredici tele dipinte dal 2011 ad oggi; da quel rac- serbato la sua fedeltà, cresciuta fino
colto precipitare dei colori azagli inserti di
Chiara Stigliani © l’artista/TeArt
zurro e blu che sono nel corpo
piccole materie
lucido dei giocosi Delfini, alle
eteronome che
raggianti stesure del giallo e
s’abbarbicano al
arancione, della sua Africa:
colore, riciclando vetro clasquadri che sembrano avvolti
sico: bicchieri, vassoi, lampacome da una prorompente vidari… Le sue ultime creazioni,
talità. È piacevole vedere
le potremo ammirare alla moquanta energia e positività
stra natalizia, sempre presso la
sprigioni questa pittura. La StiTeArt. Per tornare alla già cigliani è nata nel 1947 a Torino,
tata sua Africa, il grande inove ha frequentato l’Istituto
vaso di colore che dà titolo al
d’Arte e Ceramica e dove ladipinto è un’ode alla Natura,
vora. Testimone delle bellezze
sentimento che ha anche dato
della sua terra, in particolare
avvio alla sua ricerca. E ancora
dei boschi della Val di Susa,
Evelina, ritratto di cane pastore
proposti anche in mostra e già
belga, sempre in mostra, come
Acqua e Una mareggiata. Tale percorso di ricerca,
accompagnato appunto da un grande amore per
la natura e l’Africa, giustamente sottolineato in
questa occasione espositiva, Chiara Stigliani ha
voluto dedicarlo alle nipotine Chiara e Cristina.
Galleria TeArt
Associazione Culturale
Via Giotto 14 – Torino
“La Natura e i suoi abitanti”
Personale di Chiara Stigliani
Fino al 29 maggio
Info: 011 6966422
Spettacoli
balli e canzoni lassù nell’Oregon
“Sette spose per sette fratelli”, grande musical all’Alfieri di Torino
P
ELIO RAbbIONE
rovate ad immaginare un rude
boscaiolo che, nell’Oregon di
metà Ottocento, impalmi quattro e quattr’otto la dolce Molly e che
se la porti sulle montagne, con lo
scopo non troppo recondito di trovare
qualcuno che prepari un pasto caldo
e badi a lui ed ai suoi sei fratelli più
prossimi al cavernicolo che all’essere
umano. Insomma, una biancaneve
non troppo da favola. Già, va bene la
casa finalmente accogliente e la biancheria intima portata ancora finalmente a vedere l’acqua: l’impresa più
difficile è ammaestrare quei bifolchi
nella difficile arte del corteggiamento,
delle buone maniere, del comportamento in una sola parola umano.
Anche perché giù nel paese, a fondo
valle, ci stanno sei ragazze al cui fa-
scino i fratelli non possono davvero
restare insensibili, con buona pace di
chi già su loro ha messo gli occhi.
Scazzottate, rapimenti tanto per mettersi sulle orme degli antichi Sabini,
valanghe e solitudini, primavere
pronte ancora una volte a sbocciare,
canti e tanti balli in puro stile western,
il tutto verso un finale che più dolce
immancabilmente non potrebbe essere. Quando nel 1954 Stanley
Donen, con l’aiuto degli inossidabili
sceneggiatori Frances Goodrich e Albert Hachett, portò sullo schermo
Sette spose per sette fratelli si parlò
di capolavoro e l’anno dopo il film
venne candidato a cinque Oscar (tra
cui miglior film) portandosi a casa
quello per la miglior colonna sonora
a Adolph Deutsch e Saul Chaplin;
oggi – lo spettacolo s’è sonoramente
applaudito all’Alfieri nei giorni scorsi
Al Teatro Sociale di Pinerolo
Sorprendente allestimento
del Don Giovanni di Mozart
ALESSANDRO MORMILE
S
i è giunti al terzo anno del Concorso Internazionale di
Canto Lirico “Clinica Cappellin”, che negli anni passati
aveva portato alla messa in scena de Le nozze di Figaro e di
Così fan tutte. Quest’anno la trilogia Mozart-Da Ponte si è
completata con un sorprendente allestimento di Don Giovanni, prima al Teatro Sociale di Pinerolo e poi all’Auditorium Mozart di Ivrea. Il progetto si è articolato in due fasi: il
concorso, appunto, attraverso il quale la giuria ha selezionato
i vincitori che hanno formato la compagnia per una recita riservata alle scuole, seguita da altre due con un primo cast di
artisti di prim’ordine. La bacchetta di Mario R. Cappellin,
ideatore e finanziatore dell’intero progetto, regala una concertazione dalle linee eleganti, per una visione apollinea del
dramma giocoso, senza accentuare la componente comica, né
quella tragica. Geniale l’allestimento di Stefania Panighini,
delle tinte notturne, addirittura un po’ dark, ambientato fra le
prospettive settecentesche di palazzi proiettati su veli bianchi
trasparenti, che si smantellano via via che le malefatte del
protagonista vengono smascherate. Parimenti efficace è la
scelta del cast, che vede il giovane e già internazionalmente
affermato basso Luca Dall’Amico prendere possesso per la
prima volta del ruolo di Don Giovanni, lasciando già il segno
di una indubbia classe vocale ed interpretativa. Lo affiancano
il garbato Leporello di Filippo Morace, il Don Ottavio di
Gian Luca Pasolini, il Masetto di Emilio Marcucci e il
Commendatore di Fulvio Valenti. Nel comparto femminile
del cast spiccano la Donna Anna dalla vocalità belcantistica di Alexandra Zabala e la Zerlina di Lavinia Bini, interpretativamente strepitosa nel cogliere la vera anima del
personaggio. Stilisticamente irreprensibile la Donna Elvira della fascinosa Giacinta Nicotra. Successo vibrante.
in finale di stagione: la prossima, che
si prevede ricca come sempre, avrà la
sua presentazione in teatro la sera del
12 giugno prossimo: occorre prenotare gratuitamente allo 011.5623800)
Massimo Romeo Piparo, provenendo
dal tempio del Sistina romano, firma
il grande musical omonimo, avvalen-
13
CORRIEREdell’ARTE
23 Maggio 2014
Pagina
COURRIER DES ARTS
Roberta Lanfranchi e Flavio Montrucchio
in un momento dello spettacolo
foto © aut./TeatroAlfieri
dosi, per un grande allestimento, delle
scene di Teresa Caruso, dei costumi
davvero coloratissimi e belli di Cecilia betona, e soprattutto delle coreografie firmate da Roberto Croce,
spavalde e acrobatiche e fantasiose,
divertenti e in completo stato di grazie per un pubblico foltissimo e sempre più ammirato: dove soprattutto
(ma in scena abbiamo 24 persone,
tutte eccellenti) si spremono alla faccia del più piccolo risparmio sei ballerini/cantanti come raramente se ne
vedono sui nostri palcoscenici. E la
compagine femminile all’occorrenza
non è da meno. Flavio Montrucchio,
nelle vesti di capo famiglia, dispiega
una bella voce ed una convincente
presenza scenica e Roberta Lanfranchi trova accenti di piena sincerità canora e interpretativa nella Molly che
ricuce ogni situazione più sghemba.
Un successo, davvero grandioso.
CORRIERE dell’ARTE
COURRIER
Pagina
14
Segnalazioni
DES ARTS
23 Maggio 2014
TORINO e PIEMONTE
“ Vi t r in e
A ll e radi ci d ell a De moc razi a”
2 a e d iz io n e
GAM - Galleria Civica
d’Arte Moder na
e Contemporanea di Torino
Via Magenta 31 – Torino
Fino al 25 maggio
Info: 011 4429518
www.gamtorino.it
La GAM di Torino promuove la
rassegna Vitrine - Alle Radici
della Democrazia; l’evento nasce
appunto dalla proficua unione di
due iniziative: Vitrine, promossa
dalla GAM e finalizzata a dare
visibilità alla ricerca artistica contemporanea sviluppata in
Piemonte, e Alle radici della
democrazia, rassegna giunta alla
sesta edizione, organizzata dal
Consiglio Regionale. (c.s./c.p.)
“ IM a GE “ 2 0 1 4
W o r k sh o p N az i o na l e
Centr o Torino Incontra
Via Costa 8 – Torino
Fino al 23 maggio
“Flor 14 ”
M o s t r a - m e rc a t o
d e l f l o rov i v a i s m o d i q u a l i t à
Via Carlo Alberto – Torino
Dal 23 al 25 maggio
Info: 340 3405184
Accostamento di ‘verde’ e green
economy: Workshop IMaGE
(IIncontri sul Management della
Green Economy) e Flor tornano
partner, grazie alla sinergia tra un
evento sulla sostenibilità ambientale e una grande esposizione
all’aperto, “in piazza”, anzi in
strada, che colora con fiori e piante rare il tratto pedonale di via
Carlo Alberto a Torino. (c.s./e.l.)
“ U n a ‘ s i tu a z i o n e ’
n e l l ’ A rt e d e g l i A n n i ‘ 5 0
S a n d ro C h e rc h i
P i no t Gal l i zi o
F r a n c o G a re l l i
P i e ro S i m o n d o
A f ro y i m S o s h a n a
Galleria del Ponte
C.so Moncalieri 3 – Torino
Info: 011 8193233
Fino al 5 luglio
Programma dell’Internazionale
Situazionista è il creare situazioni,
definite come “momenti di vita
concretamente e deliberatamente
costruiti mediante l’organizzazione
collettiva di un ambiente unitario e
di un gioco di eventi”. Le situazioni
vanno create tramite l’Urbanismo
Unitario, un nuovo ambiente spaziale di attività dove l’arte integrale ed una nuova architettura possano finalmente realizzarsi.
(c.s./d.t.)
To n y C r a g g
“ A f f e rm a z i o n i e N e g a z i o n i
S c u l t u re ”
G i ul io Pa o li ni “ I n e s i l i o ”
R o b i n R h o d e “ Te n s i o n ”
Tucci Russo
Studio per l’Ar te
Contemporanea
Via Stamperia 9
Torre Pollice (To)
Fino al 28 settembre
Info: 0121 953357
www.tuccirusso.com
sul CORRIERE dell’ AR TE
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150,00
250,00
350,00
450,00
redazionali
1/4 pagina
1/2 pagina
pagina intera
Venerdì 23 maggio - ore 18,00
Galleria Arte Città Amica
Centro Artistico Culturale
Via Rubiana 15 – Torino
“Emozioni tra luci ed ombre”
con Adelma Mapelli e i suoi Allievi
Martedì 27 maggio - ore 18,30
Circolo degli Artisti di Torino
Palazzo Graneri della Roccia
Via Bogino 9 – Torino
“Maggio Felliniano”
Venerdì 6 giugno - ore 18,00
Galleria
Rinascenza Contemporanea
Associazione Culturale
Via Palermo 140 – Pescara
“Parnassos. Le cantiche spirituali”
con Patrizia Borrelli e Oria Strobino
V I I M o s t r a d i A rt e
f i g u r a t iv a e a s t r a t t a
C ol l e t ti va
c o n Adr i ano C ar pan i
M ar ia P i a Fr an s os
R o d o l f o Tr o t t a
e Ta t i a n a Ve re m e j e n k o
Palazzo Robellini
P.za Levi 5 – Acqui Terme (Al)
Fino al 25 maggio
pubblicità
inser zioni
Vernissage
euro 180,00
euro 300,00
euro 400,00
CORRIEREdell’ARTE
COURRIER DES ARTS
Direttore Editoriale
Pietro Panacci
Direttore Responsabile
Virginia Colacino
Assistente di Direzione
Chiara Pittavino
Comitato Editoriale
Giorgio Barberis, Rolando Bellini,
Massimo Boccaletti, Franco Caresio,
Angelo Caroli, Claudia Cassio,
Massimo Centini, Fernanda De Bernardi,
Marilina Di Cataldo,
Gian Giorgio Massara,
Alessandro Mormile, Massimo Olivetti,
Enzo Papa, Lorenzo Reggiani,
Gianfranco Schialvino,
Maria Luisa Tibone
Corrispondente da New York
Mauro Lucentini
[email protected]
Corrispondente da Berlino
Sabatino Cersosimo
Hanno collaborato
F. Florian, C. Gallo, E.S. Laterza,
A. Mistrangelo, E. Piacentini,
C. Pittavino, E. Rabbione, R. Roveda,
N.M. Salvo, A.D. Taricco, D. Tauro
Realizzazione grafica interna
a cura di E.S. Laterza
Fotografo uf ficiale
Antonio Attini
Redazi oni distaccate
Milano Rosa Carnevale
Tel. 339 1746312
Roma e Napoli Fabrizio Florian
Tel. 388 9426443
Palermo Caterina Randazzo
Tel. 334 1022647
Concessionaria di Pubblicità interna
Stampa e di stri buzione
EditService S.r.l.
Str. Piossasco 43/U – Volvera (To)
Editore Corriere dell’Arte
Associazione Culturale Arte Giovani
Torino
P.IVA 06956300013
in ITALIA
“ K li mt
Al l e o r i gi ni d i un m i to ”
Palazzo Reale
P.za Duomo 12 – Milano
Fino al 13 luglio
Info: 02 0202
www.comune.milano.it
Realizzata in collaborazione
con il Museo Belvedere di
Vienna e curata da Alfred
Weidinger, la mostra presenta
per la prima volta a Milano
alcuni dei più noti capolavori
provenienti dai più importanti
musei, tra i quali Adamo ed
Eva, Giuditta II, Girasole e
Acqua mossa. L’esposizione di
Palazzo Reale indaga i rapporti
familiari di Klimt, a cominciare
dalla collaborazione con i due
fratelli Ernst e Georg, esplorando gli inizi della sua carriera
alla Scuola di Arti Applicate di
Vienna e la sua grande passione per il teatro e la musica.
“D ad a ma in o
G li Anni ’ 80 e ’90”
Renzo Cor tina
Associazione Culturale
Galleria Cor tina Ar te
Via MacMahon 14/7 – Milano
Fino al 18 luglio
Info: 02 33607236
Con questa rassegna si conclude il ciclo di mostre che la
Galleria Cortina Arte ha dedicato a Emilia Maino detta
Edoarda, meglio conosciuta
come Dadamaino (Milano,
1930-2004). La vita e la carriera dell’artista milanese è
stata analizzata e studiata con
una metodologia scientifica
che difficilmente ha eguali nel
panorama espositivo italiano
sia pubblico che privato. In
occasione della mostra verrà
presentato
il
volume
Dadamaino, gli Anni ’80 e ’90,
L’infinito silenzio del segno .
“ P 2 p ( P ro u d t o p re s e n t )
D e e p ” C o l l e t ti va
Circoloquadr o
Via Genova Thaon di Revel 21
Milano
In corso
Info: 339 3521391
www.circoloquadro.com
Si tratta di una Collettiva dal titolo
P2P (Proud to present) DEEP, il
cui tema è la profondità, l’oscurità,
la zona grigia che c’è dentro e
fuori di noi. Circoloquadro ha invitato quattro artisti (SSilvia
Argiolas, Maurizio L’Altrella,
Quadreria Romantico Seriale
e Fabrizio Segaricci), alla cui
riflessione ha sottoposto l’argomento in questione, e ha chiesto
loro di scegliere e invitare a loro
volta altri due artisti a scelta. (c.s.)
“Qu an d o i l se gn o
di ve n t a d i s e gn o”
A n t o n i n o G . P e rr i c on e
Associazione Culturale
Studio 71
Galleria e Biblioteca
d’Ar te
Via Fuxa 9 – Palermo
Fino al 31 maggio
Info: www.studio71.it
Con questa mostra di lavori
particolari, realizzati nel corso
del 2012-13, la Galleria rende
omaggio a uno dei “grandi
vecchi” dell’arte contemporanea palermitana. La mostra è
visitabile tutti i giorni dalle ore
16.30 alle 19.30 incluso i
festivi, ed è corredata da una
elegante brochure che riproduce parte dei disegni in mostra.
Abbonamenti
Annuale (22 nn.):
euro 50,00 per l’Italia
euro 120,00 per l’estero
Arretrati: euro 4,00
c.c. postale n. 45958055
intestato a Corriere dell’Arte
Associazione Culturale Arte Giovani
Aut. Tribunale di Torino
n. 4818 del 28/07/1995
ABBÒNATI
al
nuov
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CORRIEREdell’ARTE
a soli 50 euro
per un anno
22 numeri a casa tua
CORRIERE dell’ARTE
Gallerie
COURRIER
23 Maggio 2014
ACCADEMIA Galleria
Via Accademia Albertina 3/e – Torino
Tel. 011 885408
Email: [email protected]
www.galleriaaccademia.it
Orario: 10,00-12,30/16,00-19,30; chiuso lunedì
Mostra Collettiva
SENESI Arte
Via S. Andrea 44 – Savigliano (Cn)
Orario: mar. - sab.9,30-12,30 /15,30-19,30
Tel. 0172 712922
Email: [email protected]
www.senesiarte.it
ARTE CITTÀ AMICA Centro Artistico Culturale
Via Rubiana 15 – Torino
Tel. 011 7717471 - Fax 011 7768845
Email: [email protected]
www.artecittaamica.it
Orario: lun. - sab.16,00-19,00; dom. chiuso
Fino al 26/5 “L’eros nell’arte” Collettiva
Dal 23/5 al 3/6 “Emozioni tra luci ed ombre”
con Adelma Mapelli e i suoi Allievi
SILVY BASSANESE Arte Contemporanea
Via Galileo Galilei 45 – Biella
Tel./Fax 015 355414
Email: [email protected]
www.silvybassanese.it
Orario: mart. - ven. 16,30-19,30;
sab. e festivi su appuntamento
ARTE PER VOI Associazione Culturale
P.za Conte Rosso 3 – Avigliana (To)
Luigi Castagna - Tel. 011 9369179
Cell. 339 2523791
Email: [email protected]
www.artepervoi.it
Paolo Nesta - Tel. 011 9328447
Cell. 333 8710636
Email: [email protected]
Orario: sab. - dom. 15,00-19,00
Fino al 25/5 Personale di Alfredo Ciocca
c/o Sala Mostre “Casa Mattone”
(p.ta S. Maria – Avigliana)
Fino al 25/5 “Peccati di gola” Collettiva in Galleria
Fino al 1/6 “Peccati di gola” Collettiva
c/o Chiesa S. Croce (p.za Conte Rosso – Avigliana)
CIRCOLO DEGLI ARTISTI DI TORINO
Palazzo Graneri della Roccia
Via Bogino 9 – Torino
scala B destra - 1° piano (digitare 4444+ )
Tel./fax 011 8128718
Email: [email protected]
www.circolodegliartistitorino.it
Orario: lun. - ven. 15,30-19,30
Fino al 24/5 Esposizione degli Allievi
della ‘Bottega Rinascimento’ del M.o G. Gasparin
Dal 27/5 al 15/6 “Maggio Felliniano”
Il 4/6 alle 17,45 Festa del Ventennale Felliniano
e della fondazione della Scuola
c/o Circolo Eridano (c.so Moncalieri 80 – Torino)
LA LANTERNA Galleria
di Maristella SANDANO
Direttore Artistico: Livio Pezzato
Via S. Croce 7/c – Moncalieri (To)
Tel. 011 644480 - Fax 011 6892962
Email: [email protected]
www.lalanternaarte.com
Orario: mart. - sab. 15,30-18,30
A. Arcidiacono, V. Cavalleri, A. Ciocca,
E. Colombotto Rosso, D. De Agostini, Gigli,
E. Gribaudo, W. Jervolino, Sky Lake, E. Longo,
F. Maiolo, E. Maneglia, S. Manfredi, D. Pasquero,
G. Peiretti, G. Pezzato, L. Pezzato, C. Pirotti,
G. Righini, T. Russo, G. Valerioti
inoltre pittori ucraini, naïf croati
grafica nazionale ed internazionale
LA LUNA Art Gallery
Via Roma 92 – Borgo San Dalmazzo (Cn)
Cell. 339 7108501
Email: [email protected]
www.artgallerylaluna.com
Orario: ven. 16,00-19,00;
sab. 10,30-13,00/16,00-19,00;
dom. 10,30-12,00
LUNA ART COLLECTION Spazio espositivo
Via Nazionale 73/1 – Cambiano (To)
Tel./Fax 011 9492688
Email: [email protected]
www.luna-art-collection.com
Orario: lun. - ven. 8,30-17,30; sab. 8,30-17.30
(previa telefonata)
In permanenza serigrafie d’arte a tiratura limitata
di Coco Cano, Francesco Casorati,
Isidoro Cottino, Theo Gallino, Franco Negro,
Ugo Nespolo, Ernesto Oldenburg, John Picking,
Marco Puerari, Giorgio Ramella, Maurizio Rivetti,
Francesco Tabusso, Silvio Vigliaturo
RINASCENZA CONTEMPORANEA
Associazione Culturale
Via Palermo 140 – Pescara
Cell. 328 6979208
Email: [email protected]
www.rinascenzacontemporanea.jimdo.com
Orario: mar. - sab. (su appuntamento)
Fino al 9/7 “Helios. L’Essenzialismo creativo”
Collettiva
Dal 6/6 al 6/7 “Parnassos. Le cantiche spirituali”
con Patrizia Borrelli e Oria Strobino
STORELLO Galleria d’Arte
Via del Pino 54 – Pinerolo (To)
Tel. 0121 76235
Orario: mart. - sab. 9,00-12,15/15,30-19,00;
lun. e dom. chiuso
In permanenza Opere di Avataneo, Carena,
Coco Cano, Faccincani, Fresu, Garis, Luzzati,
Massucco, Musante
TEART Associazione Artistico-culturale
Via Giotto 14 – Torino
Tel. 011 6966422
Email: [email protected]
Orario: mart. - sab.17,00-19,00
Fino al 31/5 “La Natura e i suoi abitanti”
Personale di Chiara Stigliani
TINBER Art Gallery @ Pragelato
Via Albergian 20 - Souchères Hautes
Pragelato (To)
Tel. 0122 78461
Email: [email protected]
www.tinberartgallery.it
Orario: sab. e dom. 10,00-12,30/15,30-19,00
Opere di Tino Aime, Jean-François Béné,
Andrea Berlinghieri, Gianni Bertola,
Fulvio Borgogno, Flaviana Chiarotto,
Enrico Challier, Dino Damiani,
Pierflavio Gallina, Lia Laterza,
Claudio Malacarne, Vinicio Perugia,
Elena Piacentini, Mariangela Redolfini,
Sergio Saccomandi, Luciano Spessot
M.ro Raul VIGLIONE
Studio - Galleria - Mostra Culturale
Via Servais 56 – Torino
Tel. 011 798238 - Cell. 335 5707705
Email: [email protected]
www.raulviglione.it
DES ARTS
Pagina
15
A.L.P.G.A.M.C.
Associazione Ligure e Piemontese Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea
BIASUTTI & BIASUTTI Galleria d’Arte
Via Bonafous 7/1 – Torino
Tel. 011 8173511
www.biasuttiebiasutti.com
Orario: mart. - sab.10,00-12,30/15,30-19,30
LA TESORIERA Centro Arte
C.so Francia 268 – Torino
Tel. 011 7792147
www.tesoriera.com
Orario: mart. - sab. 10,00-13,00/16,00-20,00;
lunedì e festivi chiuso (o su appuntamento)
Mostra di pittura dall’Ottocento al Novecento
Arte Antica
AVERSA Galleria
Dipinti dell’800 e del Primo ’900
Via Cavour 13 (int. cortile) – Torino
Tel. 011 532662
Email: [email protected]
www.aversa-galleria.it
Orario: mart. - sab. 10,00-12,15/15,30-19,00
“Dall’Alpe al Mare”
Mostra di Primavera
DELLA ROCCA Casa d’Aste
Via della Rocca 33 – Torino
Tel. 011 8123070/888226 - Fax 011 836244
Email: [email protected]
www.dellarocca.net
LUIGI CARETTO Galleria
dal 1911 Dipinti Antichi
Via Maria Vittoria 10 – Torino
Tel. 011 537274
Email: [email protected]
www.galleriacaretto.com
Orario: mart. - sab. 9,45-12,30/15,45-19,30
Miscellanea di Pittura Fiamminga e Olandese
SANT’AGOSTINO Casa d’Aste
a Torino dal 1969
C.so Tassoni 56 – Torino
Tel. 011 4377770 - Fax 011 4377577
www.santagostinoaste.it
Orario: mart. - sab. 9,30-12,30/15,30-19,30
CORRIEREdell’ARTE - 23 Maggio 2014