Piemonte: “Garantire anche a chi non un contratto di

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Piemonte: “Garantire anche a chi non un contratto di
Piemonte: “Garantire anche a chi non un contratto di lavoro e a chi è in pensione
le prestazioni sanitarie integrative, come odontoiatria e non autosufficienza”
È quanto emerso dal convegno UniSalute a Torino sulle prospettive regionali in tema di welfare aziendale e
sanità integrativa a cui hanno partecipato i vertici delle associazioni datoriali e sindacali regionali.
Bologna, 19 marzo 2015
In uno scenario regionale in cui ogni cittadino piemontese spende di tasca propria in sanità quasi 550 euro
l’anno (contro i 445 della media nazionale), la spesa sanitaria totale pro capite è di 2.386 euro e in cui i
cittadini sempre meno possono permettersi le cure per la propria salute, è sempre più importante mettere
a punto soluzioni di assistenza sanitaria integrativa rispetto a quelle offerte dal Sistema Sanitario
Nazionale.
Questo, assieme al tema delle coperture sanitarie per i lavoratori atipici e tutte le figure attualmente non
coperte, è stato uno dei punti centrali discussi nel convegno “Welfare aziendale, contrattuale e bilateralità
in ambito sanitario” organizzato ieri a Torino da UniSalute, compagnia del Gruppo Unipol specializzata in
assistenza sanitaria e leader nella gestione dei Fondi Sanitari integrativi.
Al convegno hanno partecipato i vertici delle principali associazioni datoriali e sindacali della regione:
Silvano Berna, Segretario Generale Confartigianato Piemonte, Giovanni Cortese, Segretario Generale UIL
Piemonte, Gianni Gallo, Presidente Confcooperative Torino, Giancarlo Gonella, Presidente Legacoop
Piemonte, Sergio Melis, Segretario Regionale CISL Piemonte, Filippo Provenzano, Direttore CNA Piemonte,
Massimo Richetti, Unione Industriali Torino, Alberto Tomasso, Segretario Generale CGIL Piemonte. Segno
della grande attualità del tema e dell’attenzione da parte di istituzioni, sindacati ed aziende all’argomento.
“Credo che in ambito di coperture sanitarie integrative emerga chiara la necessità di dare risposte anche
alle figure non coperte da forme contrattuali, come lavoratori atipici, disoccupati, studenti e pensionati”
afferma Fiammetta Fabris, Direttore Generale UniSalute.
Attualmente la sanità integrativa copre quasi esclusivamente persone in età lavorativa che una volta uscite
dal mondo del lavoro non hanno più alcuna forma di assistenza, proprio nel momento del maggiore
bisogno. Ecco quindi che un fondo territoriale, attraverso gli strumenti fiscali e contrattuali disponibili,
potrebbe fornire tutele a questi soggetti e garantire le prestazioni sanitarie integrative come odontoiatria,
riabilitazione, fisioterapia, assistenza per la non autosufficienza. In questo modo anche il singolo cittadino
potrebbe godere dei vantaggi fiscali e di coperture sanitarie di qualità. Una soluzione che avrebbe benefici
anche sull’economia del territorio.
Si tratta di uno scenario in cui emerge una crescente attenzione alla non autosufficienza e alle cure
domiciliari un aspetto particolarmente rilevante alla luce del trend demografico della regione in cui nel
2014 l'indice di vecchiaia per il Piemonte dice che ci sono 185,7 anziani ogni 100 giovani1.
Quale percorso possibile dunque? Per Fiammetta Fabris “In un modello territoriale vincente potrebbero
nascere Fondi territoriali intercategoriali – all’interno dei quali siano comprese più categorie di soggetti,
lavoratori e non, ai quali poter garantire le coperture sanitarie integrative, che si interfacciano con il livello
nazionale creando un vero sistema di Fondi comunicanti. È necessario coinvolgere tutti i soggetti preposti,
aziende, istituzioni locali, sindacati ed operatori del settore secondo il principio di sussidiarietà allo scopo di
individuare quegli strumenti che rispondano ai bisogni del territorio.”
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(Fonte: http://www.tuttitalia.it/piemonte/statistiche/indici-demografici-struttura-popolazione/)
UniSalute è la prima assicurazione sanitaria in Italia per numero di clienti gestiti. Si occupa esclusivamente di assicurazione per la
salute in modo unico ed innovativo attraverso il lavoro di 580 persone, tra cui 45 medici presenti in azienda e un network
qualificato di strutture sanitarie convenzionate direttamente presso le quali gli assicurati possono usufruire di prestazioni sanitarie
di qualità con ridotti tempi di attesa e con il pagamento della prestazione da parte della Società.
Ogni cliente UniSalute ha dietro di sé la forza di 4,8 milioni di assicurati e di una “centrale di acquisto” che garantisce un controllo
qualificato e costante della qualità: 9 clienti su 10 consigliano la struttura in cui hanno effettuato le cure. La rete di strutture
sanitarie convenzionate è diffusa capillarmente su tutto il territorio nazionale e comprende ospedali, case di cura, poliambulatori,
centri diagnostici e fisioterapici, studi odontoiatrici e di psicoterapia.
Fondata dal Gruppo Unipol nel 1995, UniSalute è leader nazionale nella gestione dei Fondi Nazionali di categoria, delle Casse
Professionali e delle Casse aziendali.
www.unisalute.it
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