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www.gazzetta.it martedì 6 dicembre 2011 1,20 € REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 026339 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO ITALIA n 287 anno 115 Numero Anno L’INTERVISTA IL PRESIDENTE DELLA FIFA TRA TEMI D’ATTUALITA’ E PROGETTI PER IL FUTURO BLATTER «Sì alla tecnologia sui gol dubbi. E non mi ricandido» «Una palla che entra di 70 cm non può più sfuggire. Campionati a 16 squadre. Mourinho è un tecnico con una personalità straordinaria, il migliore, ma con Guardiola» 3 Joseph Blatter, 75 anni. Nella Fifa dal 1977 AP LICARI ALLE PAGINE 23 MERCATO VERSO LA SVOLTA Messi, Xavi e Ronaldo «Clasico» da Pallone d’oro All’interno 16 pagine JUVE DOPO L’INCIDENTE CONTRO IL CESENA Del Piero «Giocherei già giovedì in Coppa» MILAN TEVEZ A UN PASSO OLIVERO A PAGINA 6 3 Alessandro Del Piero, 37 anni SYSTEM INTER RANIERI RITROVERA’ I SUOI BIG Sneijder, Poli, Maicon, Forlan Quattro ritorni per la rimonta TAIDELLI ALLE PAGINE 2021 IL POSTICIPO NOVARA BATTUTO (30) Alla Lazio bastano 7 minuti e resta nella scia delle prime CIERI, PALOMBO, STOPPINI A PAGINA 22 L’EVENTO A COVERCIANO IL MUSEO DEL CALCIO Vertice notturno a Milano, Galliani vede il manager dell argentino. Si tratta col City per il prezzo del prestito Ecco la Hall of Fame d’Italia Baggio e Riva tra i premiati CALAMAI, GOZZINI A PAGINA 8 IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI GARLANDO, LAUDISA, PASOTTO ALLE PAGINE 1011 In alto Galliani a cena col procuratore Joorabchian GETTY/IPP CHAMPIONS OGGI MILAN, DOMANI DECISIVA PER MAZZARRI SFIDESPAREGGIO PER CHELSEA E SPALLETTI Rossoneri, fiducia a Pato Napoli con super Lavezzi COSI’ OGGI (20.45) GIRONE E Chelsea Valencia; Genk Bayer L. GIRONE F Olympiacos Arsenal; Borussia Marsiglia GIRONE G Porto Zenit; Apoel Shakthar GIRONE H Barcellona Bate; V. Plzen Milan Ibra: «Il Pallone d’oro? Il numero uno sono io» 9 771120 506000 11 2 0 6> ALLE PAGINE 12, 13, 17 E 18 3 Alexandre Pato, 22 anni ANSA w Javier Zanetti: «Non siamo vecchi nè stanchi e se vi azzardate a scrivere il contrario vi tiro la dentiera» 3 Carlos Tevez, 27 anni, attaccante del Man City. COSI’ DOMANI (20,45) GIRONE A Man City Bayern; Villarreal Napoli GIRONE B Lilla Trabzonspor; Inter Cska Mosca GIRONE C Basilea Man United; Benfica Otelul GIRONE D Dinamo Z. Lione; Ajax Real Madrid BASKET TORNA NEGLI USA Gallinari saluta «Grazie Milano ma l’Eurolega...» CHIABOTTI A PAGINA 32 3 Danilo Gallinari, 23 anni AP 2 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 PRIMO PIANO L’INTERVISTA AL PRESIDENTE FIFA o i b m a C o i c l a c il o d u i h e cBasta sviste a i g o l o n c e t Sì alla a m s a t n a f l o ggire g u f s i ò u u p s on i 70 cm n adre squ tro d 6 n 1 e d a i a t l l a a mpion Una p a c i o c o o tutt m a i v l o s i R « porta, io no. Idea brillante ma costosa. Sono arbitri, non guardalinee: quante federazioni possono permettersi le cinquine? La tecnologia è meno cara. Comunque o si applica l’una o l’altra, tutt’e due assieme è difficile». MICHEL PLAT INI PRESIDENTE DELLA UEFA « Decide il Board, organo che molti vorrebbero modernizzare. Platini preferirebbe i 5 arbitri? Non tutte le federazioni possono permetterselo DAL NOSTRO INVIATO FABIO LICARI ZURIGO (Svizzera) «Intanto la Fifa ha il potere di veto. E poi, cambiare: sicuro sia meglio? Il calcio è popolare perché è così da sempre, è istintivo, anche i bambini conoscono le regole. S’immagina se facessimo come hockey e pallavolo che cambiano ogni anno?». I club ce l’hanno con la Fifa: chiedono assicurazioni per i la scheda SEPP BLATTER Le altre volte suggeriva che l’addio non sarebbe stato definitivo, che un’elezione da vincere e «una missione da compiere» non mancano mai. Oggi no. Oggi Sepp Blatter, numero uno del calcio mondiale, alla Fifa da oltre 35 anni, presidente dal ’98, sopravvissuto a tempeste politiche, sportive e giudiziarie che avrebbero abbattuto chiunque, confessa: «Un giorno nella vita devi dire basta. Rimetto in piedi la Fifa, poi nel 2015 la lascio nelle mani di un altro». E non è detto che l’altro sia Platini. Il 2012 può essere un anno storico: si deciderà su arbitri di porta e tecnologia in campo. Lei ci crede? «Definitivamente. Stiamo sperimentando la tecnologia sul gol fantasma: l’International Board decide a marzo. Ci siamo. Importante che il sistema sia immediato, affidabile e non complicato». Ottimista? «Ce la faremo. La Fifa non può accettare che si ripeta quanto successo in Sudafrica: un pallone dentro 70 cm visto fuori». Platini spinge per i cinque arbitri e dice: «Blatter non è a favore perché non è un’idea sua». «Davvero ha detto così?». Un po’ scherzando un po’ no. «Ma ne avevamo parlato: lui propendeva per gli arbitri di 75 ANNI PRESIDENTE FIFA Joseph Blatter, chiamato anche Sepp, è nato a Visp, in Svizzera, il 10 marzo 1936. E’ entrato nella Fifa nel 1977, prima come direttore tecnico e poi come segretario, dal 1981 al 1998, quando è stato eletto presidente. Fra le grandi riforme tecniche caldeggiate da Blatter, vanno ricordate l’introduzione dei tre punti per vittoria (dal Mondiale 1994) e l’abolizione della possibilità, da parte del portiere, di prendere la palla con le mani su passaggio effettuato con i piedi dei suoi compagni di squadra (primo luglio 1992). Altre idee non sono state così felici, per esempio il golden gol diventato poi silver gol e quindi abolito per tornare ai rigori dopo i tempi supplementari. La norma determinava la fine della partita al primo gol segnato nei tempi supplementari. Il più famoso golden gol della storia è quello di Oliver Bierhoff nella finale dell’Europeo 1996 tra Germania e Repubblica Ceca (2-1). JO A MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 Un assist inatteso le è arrivato dal presidente del Barcellona Rosell: «I campionati a 20 non vanno più bene». «Finalmente. Lo dico da 15 anni, avevo presentato un progetto che avrebbe equilibrato campionati e coppe, club e nazionali. Sarebbe la soluzione. Questo calendario è insostenibile». Non vogliono neanche il Mondiale d’estate in Qatar. «Altro tema… Platini. È stabilito che il Mondiale sia a giugno, e per me è così. Dev’essere il Qatar a chiedere di spostarlo». LA GAZZETTA DELLO SPORT 3 del lavoro entrino nello sport. Quello che non va bene sono le organizzazioni sovranazionali che intervengono poco o troppo. Lo sport non può essere indipendente, ma deve avere autonomia». E il Sion? «Il giudice di secondo grado ha smentito quello di Vaud e ha detto: il diritto del lavoro non c’entra. Nel calcio, il giudice del lavoro è l’allenatore che sceglie tra i 25/30 a disposizione». L’hanno accusata di razzismo: è sorpreso? ID HO OURIN L MADR OSE’ M RE DEL REA O LLENAT Mourinho è un tecnico di personalità straordinaria, Il migliore, ma insieme a Guardiola convocati e un calendario migliore. Rummenigge è stato durissimo con lei. Si rischia un nuovo G14? «Rummenigge mi ha sorpreso, poi ci siamo parlati e, per me, discorso chiuso. G14 no, però le loro rivendicazioni sono più dirette di un tempo. Ma tutti dimenticano una cosa». No al 6+5, stop al 9+9. E il progetto di identità nazionale? «Basta fatiche di Sisifo: dopo tre anni ho capito che per il 6+5 non c’era spazio. Vedremo, in questo mondo globalizzato è difficile mettere barriere». Il caso Sion minaccia Uefa e Fifa. Platini ha detto: «Senza protezione politica dell’Ue, è finita». «L’Ue non dà al calcio l’importanza che merita. Hanno non so quanti commissari, ma non ce n’è uno per lo sport! Come se non si rendessero conto dell’importanza sociale». Questo è gioco politico… Cosa? «I club hanno i loro interessi, le federazioni idem, nessuno pensa ai giocatori. I grandi club sono in una situazione finanziaria terribile e cercano soluzioni, ma ci sono anche i “piccoli”. Ci incontreremo presto, già fra pochi giorni e anche a gennaio: credo in un patto tra tutti». «Lo ha deciso la maggioranza. Certo, tutto in Spagna. Dove c’è anche Xavi, simbolo di un movimento straordinario che dalle giovanili è arrivato a conquistare Europa e mondo». «È giusto che lo sport rispetti le leggi nazionali e gli Statuti federali, che diritto penale e Quindi Spagna ancora favorita per l’Euro? «Le mie favorite sono le due finaliste… Però la Spagna ha un gioco tecnico, rapido, attrattivo. Ed è bello che il calcio sia espressione della cultura del paese. Ogni nazionale dovrebbe giocare come vive la sua gente». DIEGO MARAD ONA EX FUORICLA SSE ARGENTIN O « Beckenbauer, Cruijff, Platini, Pelè, Zidane i più bravi di sempre. E quel ragazzo fenomeno a 19 anni: Maradona In compenso per l’Ue lo sport è soprattutto business. «Potremmo aprire una discussione filosofica di ore. Lo sport è attività agonistica e gioco. Nel tempo, l’aspetto economico è cresciuto ma non può prendere il sopravvento. C’è confusione, trasferimenti continui, nazionalizzazioni facili, processi». Torniamo al calcio. Messi-Cristiano Ronaldo per il Pallone d’oro: sono i migliori? Come vive, e gioca, l’Italia? «Più realista e concreta. Ancora un po’ influenzata dal catenaccio, ma con grandi esempi storici di calcio offensivo: su tutti, i campioni del 1982. Grandissima squadra d’attacco». Del catenaccio forse, di sicuro l’Italia è ancora prigioniera di calciopoli. Petrucci e Abete hanno proposto il tavolo della pace. «Idea eccellente. Complimenti. Per eliminare incomprensioni e imperfezioni e chiudere con un’epoca». S’avvicina il «clasico» Real-Barça. «La mia “liason” con il Real è nota: per il bianco, quello del Visp quando giocavo, e perché è tra i fondatori della Fifa». LIONEL MESSI PALLONE D’OR O IN « CARICA Messi, Ronaldo e Xavi i tre per il Pallone d’oro. Lo ha deciso la maggioranza, non io. E in Spagna c’è il meglio È anche Mourinho contro Guardiola. «Due filosofie opposte. Un ex grande giocatore che ha un approccio particolare con i suoi, un tecnico di personalità straordinaria. I migliori». Chi sono stati i più grandi fuoriclasse della storia? «Pelé, Beckenbauer, Cruijff, Platini, Zidane, e colui che ha reso grande il Mondiale juniores nel 1979: Maradona». Negli ultimi 10 Mondiali l’Europa ha avuto 30 semifinaliste su 40: non sono pochi 13 posti? «No, è il numero giusto. Anche gli altri continenti devono svilupparsi e avere accesso al grande calcio. E poi, quando si fa il tabellone, sa com’è difficile evitare che s’incontrino subito? A meno che il sorteggio sia integrale: ma nessuno lo vuole». Si sente un po’ responsabile della crisi morale Fifa? «Da presidente, sì. Il problema è che la Fifa, anche prima che fossi numero uno, ha preso a svilupparsi troppo in fretta: l’aspetto economico è cresciuto e la risposta non è stata immediata. Ora ho un mandato forte di 186 voti: con le nuove commissioni riorganizzerò la Fifa. Siamo ai lavori in corso: i primi risultati arriveranno a maggio, nel 2013 conto di aver finito. Ma una cosa non mi piace». Che cosa? «Che si parli soltanto di scandali e di corruzione. E non si ricordi la missione sociale della Fifa. Il suo aiuto a chi ha bisogno, dal Pakistan a Fukushima, dalla Somalia ad Haiti. Il fatto che a calcio si giochi anche in guerra, dall’Iraq all’Afghanistan, e che nel nostro mondo un po’ disturbato sia motivo di benessere. Ecco, vorrei solo un’analisi più oggettiva. Chiedo troppo? ». » © RIPRODUZIONE RISERVATA VINCI LA SERIE A CON CARTASI In palio per te i biglietti di tribuna di prestigiose squadre Hai una carta di pagamento CartaSi? Collegati a www.gazzetta.it/vinciconcartasi e potrai vincere subito due biglietti per i posti più prestigiosi nelle partite in casa di Bologna, Genoa, Inter, Juventus, Milan, Napoli e Roma. Hai una possibilità in più di vincere! 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Ha dimostrato di avere valori importanti a livello europeo». «Chi vedo meglio in prospettiva scudetto tra Milan e Juve? Mah, io vedo male il Milan». Un pronostico serio o la speranza di chi ha ancora i colori bianconeri nel cuore? Michel Platini non aggiunge altro preferendo lasciare tutti nel dubbio. Il presidente dell’Uefa non è mai stato di facile «lettura», neppure quando disorientava gli avversari con le sue magie in campo. Anzi, per confondere ancora di più la scena il buon Michel spende parole importanti per la squadra di Allegri. «Devo fare i complimenti al Milan per la partita di Champions disputata contro il Barcellona a Ah, l’Avvocato Dal presente, al passato. Nel salone dei Cinquecento il «campione» francese prima parla del prossimo Europeo («Andate in Polonia e in Ucraina, vi divertirete perché sarà un torneo di altissimo livello tecnico»), poi si fa travolgere dalla nostalgia. «Se continuo a ricevere premi e se sono entrato nella Hall of Fame del calcio italiano lo devo a una società che mi ha acquistato e mi ha aiutato a diventare un calciatore vincente. La Juve mi ha insegnato tanto e io sono rimasto molto affezionato a questa società e alla squadra di quei fantastici anni». Un sospiro, quindi gli anni in cui Michel Platini ha giocato nella Juventus: dal 1982 al 1987. Ha vinto due scudetti, una Coppa dei Campioni, una Coppa Intercontinentale, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa europea, una Coppa Italia e tre volte il Pallone d’Oro. In Nazionale ha vinto l’Europeo ’84 una raffica di battute, in bianconero. «L’Avvocato, il grande Gianni Agnelli mi ha insegnato a vivere; da Boniperti ho imparato a spendere i soldi; Trapattoni, invece, mi ha insegnato ad attaccare e Prandelli... Beh, il mio amico Cesare mi ha insegnato a giocare a carte. Del resto, qualcosa dovevamo pur fare nei lunghi giorni di ritiro. Capite bene che non posso non essere eternamente riconoscente al mondo Juve». Ridono tutti. E subito scatta la traduzione del «Platini pensiero». Il grazie all’Avvocato e a Prandelli è sincero al cento per cento. Anche se le partite a scala quaranta non possono certo essere avvicinate alle lezioni di vita dell’avvocato Agnelli. Di ben altro tono i riferimenti a Boniperti e al Trap. Come non ricordare le battaglie contrattuali con il presidente e le dispute tattiche con il buon Giuan? Loro tre non hanno mai smesso di punzecchiarsi. E continueranno a farlo anche in futuro. Chiuso l’angolo dei ricordi si torna al calcio italiano. «Il problema degli stadi in Serie A? Purtroppo avete perso l’occasione giusta non riuscendo ad ottenere l’assegnazione dell’Europeo 2012. Gli stadi nuovi sono fondamentali per garantire un salto di qualità a tutto il movimento. Cosa ho regalato della mia storia calcistica al museo? Niente, perché non ho più nessun oggetto del mio passato di calciatore. Ho dato via tutto. Dovrò inventarmi qualcosa». L’ultima battuta è legata alle sue origini, con quattro nonni italiani. «Se non fossi nato in Francia forse non avrei vinto questo premio, però sarei diventato campione del mondo nel 1982...». © RIPRODUZIONE RISERVATA IL PRESIDENTE FEDERALE Abete: «Il tavolo della pace? I dirigenti devono guardare oltre» Così il numero uno del Coni, Petrucci: «Il calcio va migliorato e preservato» ALESSANDRA GOZZINI FIRENZE A otto giorni dal tavolo della pace, Giancarlo Abete, presidente federale, si augura che questo «sia il modo per arrivare a un definitivo rasserenamento». L’argomento (Calciopoli) finora ha soltanto diviso, l’idea del tavolo è nata per provare a ricompattare la si- tuazione. Ancora Abete: «Le massime istituzioni, in primis il presidente del Coni Petrucci e ovviamente anche il sottoscritto, arriveranno a questo tavolo con la più grande disponibilità e volontà di creare dei momenti di rasserenamento. Ovviamente i protagonisti sono soprattutto i dirigenti delle società, e quindi occorrerà una capacità di guardare un po’ oltre, così come di fare una riflessione critica e autocritica. Una riflessione che riguardi tutti, relativamente a un momento difficile del calcio italiano, guardando però soprattutto verso il futuro». Petrucci ha poi aggiunto: «Il calcio continua a essere uno sport che affascina, bisogna fare in modo di preservarlo e migliorarlo». Guardia alta Oltre al tavolo del- la pace, ci sono altri temi su cui il presidente federale Abete (presente alla cerimonia dell’Hall of Fame) argomenta: «Nocerino ha detto che non porterebbe i figli allo stadio? Le sue parole raccontano la criticità di una situazione. I fatti di Genova hanno contrassegnato un momento negativo, ma bisogna anche ricordare quanto già è stato fatto sul tema della lotta alla violenza negli stadi, insieme al ministro Maroni. Ora la guardia deve rimanere alta: il rischio violenza insieme alle scommesse rappresentano le vere criticità del calcio di oggi e del futuro». Giancarlo Abete, 61 anni © RIPRODUZIONE RISERVATA 6 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 IL PERSONAGGIO Del Piero punta a un altro record: giocare giovedì «Mamma mia, che botta!». Vorrebbe sfidare il Bologna in Coppa Italia, ma è (quasi) impossibile G.B. OLIVERO MILANO Dalla tac non se n’è accorto nessuno, ma la botta in testa ha lasciato un segno evidente. Scherziamo, naturalmente. Ma scherzare è inevitabile visto che, ai medici che gli prescrivevano qualche giorno di riposo, Alessandro Del Piero ha sorriso pensando: «Io devo giocare giovedì in Coppa Italia». Difficilmente ci riuscirà, anzi sembra da escludere, ma è questo il proposito del capitano della Juve che ieri mattina, dopo l’ultimo controllo, ha lasciato la clinica Fornaca ed è tornato a casa. I tre bimbi avranno cancellato in pochi istanti dalla mente del papà l’immagine dell’impatto con Marco Rossi, che ha costretto Del Piero ad abbandonare il campo sei minuti dopo l’ingresso, a essere suturato con otto punti negli spogliatoi dello Juventus Stadium e a passare la notte in clinica. Voglia di rientrare Ale è abitua- to a dimenticare in fretta le cose belle, figurarsi quelle brutte. Così ha subito postato un messaggio su Facebook («Appena dimesso. Tutto bene») e ha fissato il prossimo obiettivo: recuperare in fretta, possibilmente in frettissima, perché quest’anno non si può restare fermi un minuto, altro che pochi giorni. In condizioni normali, giovedì Del Piero avrebbe sicuramente giocato in Coppa Italia contro il Bologna e nonostante la ferita e la Il momento dell’infortunio e la foto dall’ambulanza FALZONE comprensibile prudenza dei medici non ha perso del tutto le speranze di mettersi a disposizione di Conte. In fondo ieri tutta la squadra era a riposo e oggi Ale comincerà a lavorare in palestra. Nei suoi piani il rientro in campo è fissato per domani durante l’allenamento di rifinitura e solo il confronto con i compagni darà a Del Piero le risposte indispensabili per capire se il recupero sarà possibile. Non servirebbe una protezione speciale, ma una semplice benda, perché la ferita è stata suturata alla perfezione e il rischio che si riapra è davvero limitato. Però le possibilità che il capitano della Juve (che ha rischiato l’occhio: cinque centimetri più in là le conseguenze sarebbero state terribili) giochi giovedì sono davvero poche. Già il solo fatto che il giocatore ci stia provando, comunque, dimostra la sua voglia di essere protagonista. I punti dovrebbero essere tolti tra sabato e domenica: Del Piero, che ieri ha ricevuto un messaggio di scuse da Marco Rossi, sarà disponibile per la trasferta di lunedì a Roma. 4 I NUMERI 13 i gol segnati finora dai centrocampisti della Juve in campionato: 6 Marchisio, 3 Pepe, 2 Vidal, 1 Krasic ed Estigarribia 3 gli assist di Pirlo in campionato finora IL REGISTA INTERVISTA AL SITO FIFA Pirlo: «Alla Juve ho ritrovato le motivazioni» «Avevo bisogno di nuovi stimoli. Conte mi ricorda un po’ Lippi e un po’ Ancelotti» FRANCESCO BRAMARDO TORINO Che botta Ieri sera Ale si è rivolto ai suoi tifosi dalle pagine del suo sito Internet: «Mamma mia che botta! A parte 8 punti di sutura, comunque, non c’è niente di preoccupante. Adesso sono già proiettato sul rientro in campo. Spero davvero di rimanere fuori il meno possibile. La vittoria contro il Cesena è stata molto importante. Mi dispiace di avere abbandonato subito il campo per l’infortunio, ma ormai è passata e spero di potermi rifare presto. Grazie di cuore per tutti i vostri messaggi e per il sostegno che mi dimostrate sempre». Un motivo in più per tornare in campo prima possibile. Prova superata, a pieni voti. Michele Pazienza non è Pirlo, nessun punto di contatto tra i due se non l’arrivo in estate in bianconero a parametro zero, eppure la Juve senza le giocate geniali dell’ex milanista ha superato ugualmente il fortino del Cesena. L’ex centrocampista del Napoli ha cucito e rammendato davanti alla difesa, Vidal ha chiuso gli spazi, Marchisio ha ancora una volta incantato... e segnato. Il gol è la ciliegina sulla torta che ancora manca a Pirlo per chiudere un 2011 in bellezza. A riposo forzato domenica, Andrea tornerà in campo giovedì sera in Coppa Italia contro il Bologna. L’aria nuova dopo dieci anni di Milan sembra avergli giovato, nuovi stimoli, come ha confessato al sito Fifa: «Ho sentito la necessità di vincere con un’altra maglia. Volevo vivere altre esperienze. La Juve vuole tornare ad essere la regina d’Italia e d’Europa e la sfida mi piace». Pirlo frena i facili entusiasmi. «E’ presto per parlare di scudetto, non è né il momento giusto né il caso di pensarci. Bisogna tenere i piedi per terra e lavorare. Io comunque voglio vincere con questa squadra, ovvio. Conte mi ricorda un po’ Ancelotti per la sua filosofia di gioco, ma è più simile a Lippi per il comportamento. Per lui, la squadra è un blocco unico che deve rimanere sempre compatto. Senza voler nulla togliere a tutti i grandi allenatori penso che Ancelotti sia il migliore». © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 7 8 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 L’EVENTO A FIRENZE PRIMA EDIZIONE DELLA MANIFESTAZIONE Sopra la panca Da Riva a Prandelli: la Hall of Fame d’Italia ALESSANDRA GOZZINI Nel museo è finito un po’ di tutto: troverete una targa, una divisa da gioco, un pallone, un completo da arbitro. Più che ricordi, sono tracce di gloria: da ieri sono dentro il Museo del Calcio, perché ora anche il pallone ha la sua Hall of Fame, che avrà sede a Coverciano. Il progetto è stato realizzato dalla Figc con la fondazione Museo del Calcio, e ha come obiettivo «la volontà di valorizzare patrimonio, storia, cultura e valori del football e di celebrarne le personalità più rappresentative». Leggende Tra i primi premiati c'è Roberto Baggio, per la categoria «giocatore italiano»; si può solo aggiungere quello che Robi ha lasciato in eredità al Museo: la sua ultima divisa azzurra, quella del quarto di finale mondiale del '98, perso ai rigori contro la Francia. Il «veterano italiano» è Gigi Riva, ieri assente. Due gli allenatori che finiscono tra le prime sette leggende: Sacchi che ha donato una delle sue tute di Usa '94, e Marcello Lippi che come ricordo di sè ha portato uno dei palloni della finale di coppa Intercontinentale, vinta con la Juve a Tokyo. L'ex ct ora spiega: «Il girone azzurro è tosto, ma mi piace la squadra che sta costruendo Cesare. Milan-Juve per lo scudetto? Ci sono anche Napoli e Udinese. L' Inter? La crisi è legata agli infortunati, una volta recuperati, risalirà». Prandelli aggiunge: «Dobbiamo arrivare preparati all'Europeo, con la Spagna potrà essere la più importante della stagio- ne, ma prima ci sono la Croazia e il granitico Trap. Mi auguro di proporre una squadra che scenda in campo con il sorriso». Targa A selezionare i premiati Sei dei 7 personaggi premiati (assente Riva) alla prima edizione della Hall of Fame del calcio: da sinistra Arrigo Sacchi, Adriano Galliani, Pierluigi Collina, Marcello Lippi, Roberto Baggio e Michel Platini RATTINI in Palazzo Vecchio una commissione composta dai direttori delle principali testate sportive e dal presidente Ussi. Gli altri riconoscimenti sono andati a Galliani, come «dirigente italiano»: ha lasciato al Museo una targa ricevuta nel 2007 dalla Lega, che celebrava le vittorie rossonere di quell'anno in Champions, Supercoppa Europea e Intercontinentale. E poi Collina, il campione degli arbitri che ha regalato una divisa della sua ultima stagione («quando vado allo stadio pagherei qualsiasi cifra per essere in campo al posto dell'arbitro»). Ora vota Baggio d HA DETTO S «Milan favorito per lo scudetto Conte ha fatto un’impresa» «Antonio ha trasformato la Juventus ma Allegri ha campioni ed esperienza» 4 I NUMERI 1 Pallone d’oro vinto nel 1993 quando giocava nella Juve. Quell’anno è stato anche Fifa World Player 4 titoli vinti in carriera. Due scudetti (Juventus ’94-95, Milan ’95-96), una coppa Uefa (Juventus ’92-93) e una coppa Italia (Juventus ’94-95) LUCA CALAMAI FIRENZE Lo toccano, lo applaudono, se lo mangiano con gli occhi. Robi Baggio entra nel Salone dei Cinquecento accompagnato da un’ovazione. Platini, Collina, Lippi, Sacchi sono «figure» calcistiche di valore mondiale ma lui è qualcosa di più. O, forse, di diverso. Era ed è rimasto il ragazzino che aveva fatto innamorare tutti. Robi a tratti sembra quasi imbarazzato da così tante attenzioni. La domanda sul campionato arriva preziosa come una ciambella di salvataggio per riportarlo alla quotidianità. «Milan, Juve e Udinese sono tre squadre che mi fanno divertire. La classifica fotografa in maniera corretta i valori attuali del calcio italiano». La favorita per lo scudetto? «Il Milan. Perché viene da un campionato vinto, perché ha Ibrahimovic e tanti campioni e perché ha l’esperienza giusta per vivere senza ansia questa sfida al vertice. Tre piccoli vantaggi rispetto ai bianconeri. Ma, attenti, la Juve è in scia». Cosa la colpisce di più di que- « DI ARRIGO SACCHI Marchisio E’ talento allo stato puro, il prototipo del centrocampista moderno. Sta diventando sempre più deciso, nella Juve e in nazionale S Roberto Baggio, 44 anni, alla premiazione della Hall of Fame ANSA nel settore giovanile». Il calcio italiano è in netta ripresa. Basta vedere le nostre squadre in Champions» sta rinascita bianconera? «La bravura di Conte. In 4 mesi ha cambiato faccia e anima alla Juve. Chi conosce il calcio sa che è stata una vera impresa. Un applauso ad Antonio». Totti e Del Piero stanno vivendo un momento difficile: il film già visto dei numeri 10 che non servono più? «Mi auguro di no. Anzi, spero che il 10 torni di moda. Certo, è un ruolo scomodo: noi "numeri dieci" siamo diversi rispetto a tutti gli altri giocatori perché dobbiamo aiutare la nostra squadra a vincere ma dobbiamo anche far divertire la gente». Jovetic è il suo erede? E poi? «L’esplosione di Marchisio. Un talento allo stato puro, il prototipo del centrocampista moderno. Sta diventando sempre più decisivo. Bene per la Juve e anche per la nazionale». A proposito, come sta il calcio italiano? «Ci stiamo riprendendo. Prendete la Champions: Milan e Inter hanno già ottenuto la qualificazione e il Napoli è un passo. Tutti facciamo il tifo perché la squadra di Mazzarri superi la fase a gironi. Il nostro movimento, insomma, è vivo e competitivo anche in Europa. Buon segno. Dobbiamo far crescere i nostri talenti, il futuro è «Di sicuro gioca nel mio ruolo. E comunque non so se augurargli di diventare il mio erede, lui deve essere solo se stesso. Jovetic è qualità allo stato puro. Ha già segnato sei gol dopo essere rientrato da un bruttissimo infortunio al ginocchio. Un’impresa. Ve lo dice uno che sa quanto sia difficile tornare a essere protagonista dopo operazioni simili». La Fiorentina può tornare in Europa? «Perché no? La scelta di Rossi mi sembra azzeccata». E l’Inter? «Sono sicuro che risalirà presto in classifica. L’Inter a una rosa importante ed è ancora in corsa in Champions. Non dimenticatelo». Un giudizio sull’Italia. Jovetic Il mio erede? Non so se augurarglielo. Di sicuro gioca nel mio ruolo e ha grande qualità. E dopo il brutto k.o. ha già fatto sei gol. Un’impresa «Prandelli merita un doppio applauso». Perché? «Perché ha costruito una nazionale che sa vincere proponendo un calcio che diverte. Questa Italia è riuscita a creare un suo stile». E’ possibile immaginare in un futuro non troppo lontano un Baggio allenatore? «Per il momento sto partecipando a Coverciano al master per acquisire il patentino. Ma ancora non ho deciso niente. Vedremo. Non voglio guardare troppo avanti». A Fino Fini, che gestisce il Museo del Calcio, ha consegnato la maglia utilizzata ai mondiali del ’98 in Francia nella partita che ci vide uscire dal torneo ai calci di rigore. «Potrebbe sembrare un ricordo legato a un momento di grande tristezza ma nel calcio bisogna saper vivere in positivo anche le sconfitte». L’applauso della sala accompagna le ultime parole. Firenze non ha dimenticato il suo eroe. © RIPRODUZIONE RISERVATA S Prandelli Merita un doppio applauso: ha costruito una nazionale che sa vincere proponendo un calcio che diverte. Ha un suo stile Collettivo contro individualità Motivazioni e intensità le armi per battere le stelle rossonere Juventus e Milan sono le maggiori indiziate per la vittoria finale (Udinese permettendo). Una sorpresa i bianconeri, una conferma i rossoneri, con evidenti differenze di gioco e caratteristiche. La Juve interpreta un calcio collettivo basato su pressione, intensità e conoscenze. In pochi mesi Antonio Conte ha dato un’anima e un gioco moderno. La Vecchia Signora gioca bene e convince, i giocatori stanno crescendo, aiutati dalla loro motivazione e da un copione divertente e propedeutico. I risultati sono il frutto di un ambiente positivo, l’autostima e la personalità di tutto il collettivo migliorano il singolo e i bianconeri ne hanno bisogno per misurarsi con i più forti, esperti e danarosi rossoneri. Infatti non posseggono giocatori decisivi come i vari Ibrahimovic, Pato, Robinho, Boateng e debbono recuperare in pochi mesi un gap evidente di esperienza e risultati. Ironia della sorte Pirlo, il giocatore più talentuoso, gli è stato dato proprio dagli avversari e questo la dice lunga sui valori esistenti in casa rossonera. La Juve cerca di interpretare tutte le tematiche del calcio totale: squadra corta e stretta in fase difensiva, elastico, fuorigioco, pressing, raddoppi, marcatura stellare, zona e capacità di giudizio. Mentre in fase offensiva non solo ripartenze, ma possesso palla, gioco manovrato, tempistica, collaborazione di tutti a iniziare da Buffon. Conte desidera undici giocatori in posizione attiva con e senza palla. Fino a ora è forse la squadra italiana con concetti e gioco più vicini al top football europeo. Tutto ciò ha prodotto risultati e crescita esponenziale dei vari Marchisio, Vidal, Barzagli Lichsteiner, Pepe, Matri, Vucinic. Forse i rossoneri non valgono i bianconeri a livello atletico come nella compattezza e nelle connessioni della squadra, ma sicuramente li superano a livello tecnico e d’esperienza. Inoltre Allegri ha migliorato ulteriormente il gioco e gli acquisti di Nocerino e Aquilani hanno conferito freschezza e movimento a un gruppo già rivitalizzato dalla ponderosità di Boateng e dalla crescita di Abate. In più il Milan si avvale di un Ibrahimovic che non ha eguali in Italia: la sua presenza aumenta la convinzione dei compagni e incude timore negli avversari. Il Milan può vincere anche se a volte non è al top, la Juve no. In Italia in generale si vince più per le individualità che per il gioco: Conte e i suoi ragazzi dovranno smentire questo concetto. MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 9 10 MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCATO y TEVEZ STORY Le tappe di Carlitos S Boca Juniors Inizia con gli All Boys, poi passa al Boca Juniors a 13 anni. Con gli Xeneizes vince tutto, compreso due Palloni d’oro sudamericani. S Corinthians Nel 2004 il Corinthians lo paga 20 milioni di dollari: è il trasferimento più costoso in Sudamerica. Tevez, ci siamo Galliani vede il manager Vertice notturno a Milano per avere lo sconto S Manchester United Agosto 2007: Ferguson viene accontentato. Tevez è uno dei Red Devils e con loro vince, tra l’altro, anche una Champions. S Manchester City Trenta milioni di euro bastano per cambiare il colore della maglia di Manchester. Nel 2009 firma un quinquennale. Seconda punta, Tevez preferisce agire attorno alla boa. Negli ultimi anni si è inventato pure prima punta. Se arrivasse al Milan formerebbe una coppia perfetta con Ibra. Lo svedese arretra e Carlitos si infila in area: è freddo e non se la cava male. GDS conti di via Turati. Un anno fa, infatti, l’ingaggio di Antonio Cassano fu reso possibile dai risparmi legati alla vendita di Ronaldinho. Invece stavolta il barese è ancora in forza al Milan che, anzi, conta di riabbracciarlo al più presto in campo. S West Ham Ad agosto 2006 vola al West Ham. Trasferimento pieno di misteri. tanto che gli Hammers verranno multati per 5,5 milioni di sterline. COME GIOCHEREBBE NEL MILAN DI ALLEGRI Anche i tifosi chiedono alla società rossonera di acquistare Carlos Tevez, 27 anni PHOTOVIEWS-AFP Ammissioni In casa rossonera Il Milan discute col City il prestito. Intanto trattativa a cena con Joorabchian sull’ingaggio mostruoso di Carlitos. E oggi altra puntata ufficiale anche perché in possesso del via libera del City. In quell’occasione Joorabchian ebbe l’autorizzazione di Galliani a gestire la mediazione con gli inglesi. Detto, fatto: l’agente anglo-iraniano ha incontrato almeno tre volte i dirigenti dello sceicco Mansour ed è riuscito a convincere il ricco club di Manchester a dare la priorità ai rossoneri, nonostante i tentativi di Corinthians e Anzhi. Ecco perché ora è tutto molto più chiaro: se il City accetta un ulteriore sconto, lo fa perché conta di liberarsi dello stipendio del giocatore. E come avviene in questi casi è un problema di vasi comunicanti. Perciò è importante capire se anche Tevez verrà incontro alle esigenze rossonere. CARLO LAUDISA [email protected] MILANO Tevez-Milan, è l’ora delle decisioni. L’a.d. rossonero Adriano Galliani ha rinunciato alla trasferta di Champions per incontrare l’agente dell’attaccante in rotta con il Manchester City e definire i termini economici di un’operazione che appare sempre più fattibile. Il vertice Con il passare dei giorni il manager rossonero ha avuto sempre più riscontri sulla volontà dell’argentino di vestire la maglia del Milan. Le consultazioni inglesi di Kia Joorabchian hanno permesso di avvicinare sensibilmente le parti. Allora Kia ha preso l’aereo e ieri sera si è incontrato da Giannino, nel ristorante milanese, con Galliani e Giuseppe Riso, agente Fifa, intorno alle 21. Il nuovo vertice milanese, che proseguirà anche oggi, serve a delineare i contorni economici di un affare che parte da un presupposto ormai acclarato: prestito con diritto di riscatto. Ma a quanto? E con quale ingaggio per il giocatore? L’ingaggio Circa due settimane fa il rappresentante dell’Apache fu ricevuto in via Turati in forma I costi Si ricordi che tesserare Tevez significa riconoscergli 4 milioni netti sino a fine stagione. E in caso di riscatto Carlitos vanta un biennale da 9 milioni netti. A meno che l’attaccante non accetti, anche lui, di fare uno sconto. Ed è guardacaso il punto su cui sta lavorando Galliani. Ragion per cui, dopo la presa di contatto di ieri sera, oggi il rappresentante di Tevez sarà di nuovo in via Turati per un’altra cruciale full-immersion. L’avallo E’ presto per dire se il faccia a faccia Galliani-Joorabchian possa produrre l’accelerata definitiva. Anche perché l’ultima parola toccherà comunque ai vertici del City. Prima, però, che l’operazione giunga all’atto finale occorre che Silvio Berlusconi dia il suo ok definitivo. Qualunque sia il costo, il tesseramento di Tevez comporta un sensibile aggravio dei DA CATANIA Lo Monaco svela «Per Maxi Lopez l’intesa c’è già» VITTORIA Se non arriva Tevez, c’è Maxi Lopez. Il Milan ha definito le sue strategie: Tevez resta la prima scelta ma il club rossonero ha bloccato l’attaccante argentino del Catania tenuto in panchina da Montella. Maxi Lopez è pronto a fare le valigie e lo ammette l’a.d. Lo Monaco, intervenuto a Vittoria alla festa degli Oscar del calcio siciliano: «C’è un’intesa di massima col Milan, dobbiamo definire solo la settimana per chiudere l’affare». Giovanni Molè «Dal Ponte dei Leoni ... a Carlitos» Da «Giannino», Galliani ha ricevuto la sorpresa di Lorenzo Tonetti: una torta con il Ponte dei Leoni di Monza (città d’origine) e il Ponte Vecchio di Firenze (città dove ieri è stato inserito nella Hall of Fame). E Galliani: «Dal Ponte dei Leoni... a Carlitos!». Al tavolo anche Joorabchian (a destra) e Riso IPP si respira un’aria di ottimismo. Nessuno vuole sbilanciarsi, ma il nome dell’argentino è sempre più ricorrente. E lo stesso Adriano Galliani fatica a respingere le domande sull’argomento. Così all’arrivo a Firenze per la cerimonia dell’Hall of Fame sfodera un gran sorriso: «Non fatemi dire bugie, ma ormai è tempo di mercato. E si sa come vanno queste cose: magari non arriva o comunque salgono i prezzi». Ma state lavorando solo su Tevez? «Il Milan cerca solo un attaccante. Per noi non è un mercato di riparazione ma dobbiamo riparare infortuni imprevedibili». Il riferimento è chiaramente ad Antonio Cassano. Montolivo Immancabile anche il quesito su Riccardo Montolivo. Sull’argomento il vice-presidente milanista è molto chiaro: «A giugno abbiamo aperto una trattativa, ma non abbiamo raggiunto un’intesa sulle contropartite tecniche con la Fiorentina e tutto è finito lì. Un fatto è certo: non faremo sgarbi al club viola. Se rimarrà libero a fine stagione? Lo seguiremo». Un’ammissione, questa, che mette pepe a un braccio di ferro di mercato che vede i rossoneri contrapposti alla Juventus. Non è un mistero che le due società in corsa per lo scudetto si siano fronteggiate anche per Tevez. E la caccia all’ex-capitano viola si preannuncia ricca di nuove puntate. Nonostante il chiarimento tra Agnelli e Galliani dopo l’"equivoco" della mail per Carlitos, la sfida sul mercato è ormai sotto gli occhi di tutti. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL FRONTE ALLENATORE La conferma di Allegri arriva a parole «Resta fino al 2014, niente sorprese» DAL NOSTRO INVIATO MARCO PASOTTO FIRENZE Un «cambio merci» di alta qualità. Adriano Galliani ha donato al Museo del Calcio di Coverciano il piatto d’argento che la Lega gli aveva dedicato dopo i tre trionfi internazionali del Milan nel 2007, ma non ha lasciato Firenze a mani vuote: da ieri l’a.d. rossonero è nella «Hall of Fame del Calcio Italiano», la sala delle celebrità del pallone di casa nostra istituita dalla Federcalcio. Categoria: «miglior dirigente». Galliani ha ricevuto il riconoscimento dalle mani del presidente federale Abete per aver «guidato il Milan ai vertici in Europa e nel mondo, affidando la squadra in ogni epoca a una filosofia di gioco spettacolare - si legge nella motivazione del giurato Alessandro Vocalelli -. Ha avuto il merito di lanciare allenatori come Sacchi, Capello, Allegri e consacrare ai massimi livelli Ancelotti. Ha portato in Italia fuoriclasse come Van Basten, Gullit, Rijkaard, Shevchenko e Kakà. Straordinario l’acquisto di Ibrahimovic». Bastano questi nomi per rendere l’idea del lavoro di Galliani che, davanti a Lippi e Platini, racconta: «Questi due signori sono stati vicinissimi al Milan, ma hanno resistito alle nostre offerte». Nessuna sorpresa Chi invece non avrebbe alcun motivo per resistere a un’offerta di via Turati è Allegri, ma per il momento la società non lo ha ancora convocato. Galliani, dopo aver parlato pochi giorni fa di un tecnico «confermato al 101%», cerca di essere ancora più chiaro: «E’ come ha detto l’allenatore. Con lui c’è un accordo per prolungare fino al 2014. Il contratto non è ancora stato firmato, ma è come se lo fosse. Non è successo perché non abbiamo ancora trovato il momento per farlo. In questi casi basta una stretta di mano. D’altra parte se due persone hanno le stesse idee, la firma arriva. Escludo che il Milan e Allegri non trovino l’accordo economico. E quindi escludo sorprese: la nostra panchina è sua». Per ora le parole di Galliani sono piuttosto confortanti. Rimonta Come quelle di Berlu- sconi dopo la vittoria di Genova. Al Milan tutti attendono il suo ritorno ufficiale alla poltrona presidenziale, ma Galliani precisa: «Veramente non cambierà proprio nulla. Io non ho mai sentito la sua assenza, Berlusconi è sempre stato presidente e non ci ha mai fatto mancare il suo apporto, personale ed economico». Infine, un accenno al campionato: «Dopo la sconfitta con la Juve, che merita il primo posto, abbiamo recuperato infortunati illustri e i risultati si sono visti. Sui bianconeri abbiamo fatto una grande rincorsa. Abbiamo il dovere di lottare per lo scudetto». © RIPRODUZIONE RISERVATA MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 la Lista FERNANDO REDONDO 31 anni REAL MADRID RIVALDO RONALDO RONALDINHO 30 anni BARCELLONA 30 anni REAL MADRID 28 anni BARCELLONA DAVID BECKHAM 33 anni L.A. GALAXY ZLATAN IBRAHIMOVIC 28 anni BARCELLONA ROBINHO 26 anni MAN. CITY ANTONIO CASSANO 28 anni SAMPDORIA Galleria di stelle (in parte) riaccese I giocatori divenuti milanisti (con almeno una stagione di militanza) non più giovanissimi. Nella scheda l’età al momento del passaggio in rossonero e la squadra di provenienza LUIGI GARLANDO MILANO Adriano Galliani allarga le braccia e li accoglie con carità evangelica: «Lasciate che vengano a noi». Sono giocatori ritenuti difficili, poco gestibili o in sospetto stato di avanzata bollitura. Quel difettuccio, come in certi outlet, fa gioco nel prezzo. Ma sono sempre grandi giocatori e il Milan ogni volta scommette che possano tornare tali, puntando forte sulle virtù della casa. La prima: una dirigenza solida, capace di imporre regole e gestire ciò che altrove non lo è, grazie a un raffinato apparato di controllo-comunicazione e al carisma di un club che seda anche i più agitati. Seconda: una struttura medica sapiente che restituisce piena condizione atletica. In genere, il Milan vince la scommessa. Bobo Vieri nel 2005 era troppo: 6 mesi, 2 gol, ripiego in Costa Azzurra. Ronie e Dinho Il 30 gennaio 2007, a cinque anni dal secondo Pallone d’oro, Ronaldo, 31 anni, sbarca dal Real Madrid, dove ormai lo davano per «gordo»: ciccione. Il Milan lo asciu- LA GAZZETTA DELLO SPORT 11 terino di Ibra, che stava menando Guardiola, basta sfogliare la sua biografia e fare il censimento delle risse. Per Binho basta il processo per stupro a una studentessa di Leeds, da cui uscì indenne. A gennaio arriva pure Cassano. Chi avrebbe scommesso su Fantantonio dopo l’ennesima caduta, a 28 anni? Dopo gli insulti al presidente Garrone, la sospensione e i chili presi nell’inattività? Ora Carlitos Il Milan lo ha fatto e La cura Milan Ibra, Robinho, Cassano... Rossoneri si rinasce Campioni poco gestibili: quando diventano veri affari Berlusconi scommette su di loro ga, lo motiva e il Fenomeno ricambia con i gol decisivi per la rimonta al posto Champions. Dalla Spagna, il Milan ci aveva già provato con due stelle calanti: Redondo (31 anni) nel 2002, Rivaldo (30) nel 2002. Un anno dopo Ronaldo, ecco Ronaldinho (28), che al Barcellona era diventato di troppo. A San Siro lo accolgono in 40.000, i bambini si innamorano dei suoi dentoni e dei suoi numeri da cartone animato. Un amore intenso. Nel 2009-10 Dinho firma 15 gol e 17 assist: spettacolo. I bonghi e le notti allegre finiscono sui giornali solo quando il controspionaggio rossonero allenta la copertura perché Allegri ha deciso di sbolognare il cocco del padrone. Beck e Ibra Nel 2009 il Milan va a pescare addirittura negli States. Arriva in prestito David Beckham (33), icona planetaria, che offre molto più di un ritor- no pubblicitario. Il suo contributo tattico, il suo entusiasmo, la sua professionalità hanno lasciato un segno e un esempio. L’estate 2010 porta a Milanello altri due nomi grossi: Ibrahimovic e Robinho. Il primo mollato dal Barça senza rimpianti, il secondo scaricato dal City con titoli tipo quello del Mirror Sports: «The Great Robinho Robbery», «Il gran furto Robinho», acquistato per 42 milioni e svenduto per 18. Per intuire il carat- Zlatan Ibrahimovic 30 anni PEGASO ha vinto. Ibra, Binho e Cassano sono stati protagonisti nello scudetto di Allegri, disciplinati come agnellini. Ora potrebbe aggiungersi Carlitos Tevez, l’Apache dalla faccia sfregiata che stava per fare lo scalpo a Mancini; il ribelle argentino che porta sull’anima il timbro del barrio arrabbiato in cui è cresciuto. E’ come se il Milan volesse alzare l’asticella per mettere alla prova la sua proverbiale capacità di rieducazione e controllo. Allegri lo ha ricordato ieri: «Al Milan è più facile gestire i campioni». Istinto In realtà la logica è un’al- tra, doppia. Figlio di un impero televisivo, il Milan ha un bisogno costituzionale di stelle sempre nuove da esporre in prima serata e vendere nei contratti internazionali. E poi c’è una ragione tattica. Allegri vince spiazzando: ha in Boateng il trequartista più atipico del mondo, Ibra è un centravanti che fa il play di fascia, Nocerino un cannoniere travestito da mediano... Tevez, attaccante anarchico, guidato dall’istinto, è una porzione di classe e imprevedibilità in più. Studiare come fermare questo «pazzo» Milan non sarebbe facile. Ma neppure spiegare a Tevez che giocano Ibra e Pato e che lui deve sedersi in panca. © RIPRODUZIONE RISERVATA 12 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 # CHAMPIONS OGGI I ROSSONERI A PRAGA ndr). E’ l’unico nostro attaccante ad avere caratteristiche diverse da tutti gli altri. E poi non è vero che non segna, l’anno scorso in campionato ha fatto 14 reti. Ormai gli è stata attaccata questa etichetta ma non è solo lui. Gli ho detto che sabato in Serie B una punta ne ha sbagliato uno peggiore (Insigne del Pescara, ndr)». Milan alla ceca Pato per la svolta Ibra riposa ma attacca sempre Ibra numero uno Allegri è curio- Il brasiliano cerca il suo 4o eurogol Zlatan: «Pallone d’oro? Il numero 1 sono io» DAL NOSTRO INVIATO FABIANA DELLA VALLE PRAGA (Repubblica Ceca) L’Eden Stadium di Praga non è il Bernabeu e nemmeno il Camp Nou. In più la gara di stasera col Viktoria Plzen non dà grandi motivazioni, visto che il Milan è già qualificato e non può più raggiungere il primo posto. Alexandre Pato però ha passato metà girone di Champions davanti alla tv e stasera non avrà bisogno di altri stimoli. Una partita senza importanza per lui può diventare la partita della svolta, quella che ti fa ritrovare te stesso dopo due mesi buttati via per un altro infortunio muscolare. Senza Ibrahimovic (prima panchina stagionale), Pato dovrà caricarsi sulle spalle l’attacco rossonero. Il rinforzo di gennaio Non è la prima volta che succede. Ricordate il derby di ritorno della stagione scorsa? Ibrahimovic squalificato, doppietta di Pato. Ale sa gestire la pressione e a volte gioca meglio quando non deve condividere le responsabilità: anche nel 2010-11 era stato fuori a lungo all’inizio, ma con il nuovo anno era tornato il vecchio Pato e i suoi gol (14 in totale, miglior marcatore del Milan con Ibrahimovic e Robinho) erano stati decisivi per lo scudetto. Massimiliano Allegri quest’anno s’aspetta che succeda altrettanto. «Ale sta bene, ha bisogno di giocare. Può essere lui il nostro acquisto di gennaio». Pato era stato titolare all’andata contro il Barcellona, segnando un gol dopo pochi secondi, poi si è infortunato in campionato (Milan-Udinese del 21 settembre) e in Coppa è rientrato quattro partite dopo, subentrando a Robinho nel secondo tempo contro il Barça. Finalmente insieme Pato stasera cercherà il quarto gol in Champions (finora ne ha segnati due al Real Madrid e uno al Barcellona) giocando in coppia con Robinho. Quest’anno non era ancora mai successo, perché i due sono stati fermi per infortunio in momenti diversi della stagione e da quan- do sono tornati entrambi disponibili Allegri ha sempre utilizzato uno o l’altro accanto a Ibra. Ieri il tecnico ha preso nuovamente le difese di Robinho, ancora a secco in Champions con il Milan: «Robi non si può mettere in discussione perché ha sbagliato due gol (contro Barcellona e Genoa, so di scoprire che cosa gli regalerà questo duo tutto brasiliano, che a Milanello si diverte insieme a Thiago Silva a inventare nuove coreografie. I due ieri in aereo erano seduti uno dietro l’altro: Robinho si è rilassato con la musica, Pato invece ha giocato alla playstation e chiacchierato. Se Binho ci metterà la fantasia e Pato la concretezza, arriveranno divertimento e gol. E Ibrahimovic per una volta li guarderà dalla panchina. «Era giusto farlo riposare un po’ - ha spiegato Allegri - se ce ne sarà bisogno farà un pezzo di partita, visto che ho solo due attaccanti». Lo svedese ha ribadito ciò che pensa del Pallone d’Oro in un’intervista all’emittente francese Telefoot: «Se lo prendano gli altri. Nella mia testa sono io il più forte di tutti. Non ho bisogno del Pallone d’Oro per essere il numero uno. Come capitano della Svezia ho votato Messi, è il più forte, ha vinto quasi tutto ed è ancora giovanissimo». Ogni tanto però anche i numero uno devono fermarsi e recuperare le energie. © RIPRODUZIONE RISERVATA COSI’ IN CAMPO A PRAGA ORE 20.45 LO STADIO Eden Stadion, 20.800 spettatori METEO Poco nuvoloso, temperatura di 0 gradi ARBITRO Istvan Vad (Ungheria) ASSISTENTI Ring e Kispal (Ung) QUARTO UOMO Bognar 451 4312 BAKOS E' il terminale unico in attacco e ha segnato 7 gol nelle ultime 10 partite 8 LIMBERSKY 24 CECH 28 CISOVSKY 18 BYSTRON 27 RAJTORAL ROBINHO 6 PILAR 7 PATO 26 KOLAR 20 JIRACEK 23 BAKOS 10 HORVATH 11 PETRZELA VIKTORIA PLZEN V ALL ALLENATORE: Vrba. PANCHINA: 33 Pavlik, 15 Sevinsky, PANC 7 Trapp, 9 Fillo, 16 Darida, 5 Duris, 17 Hora. SQUALIFICATI: nessuno. SQUALIFIC PIlar, Horvath. DIFFIDATI: P INDISPONIBILI: nessuno. 28 EMANUELSON 10 23 SEEDORF AMBROSINI 70 ROBINHO 22 NOCERINO 52 DE SCIGLIO 25 BONERA 1 AMELIA Con il moto perpetuo cerca la sua prima rete rossonera in Champions League 5 MEXES 2 TAIWO MILAN ALLENATORE: Allegri. PANCHINA: 30 Roma, 20 Abate, 33 Thiago Silva, 76 Yepes, 77 Antonini, 27 Boateng, 11 Ibrahimo ic. movic. SQUALIFICATI: Aquilani. DIFFIDATI: Van Bommel. ommel. INDISPONIBILI: Gattuso, Van Bommel, Cassano, sano, Nesta, Abbiati. TV Sky Sport1 HD e Sky Calcio 1 HD; Premium Calcio e Premium Calcio HD2. INTERNET www.gazzetta.itt GDS l’analisi di ALESSANDRA BOCCI Per Allegri un altro test di flessibilità E il trasformista cambia ancora. L'allenatore meno rigido del calcio italiano, quello che ha adottato gli schemi di gomma e i ruoli quasi intercambiabili, abbatte un altro tabù, questa volta tutto suo e quasi privato: domani Clarence Seedorf potrà tornare a fare il trequartista, come aveva chiesto in un'intervista la settimana scorsa. «Ogni anno c'è il supercorso a Coverciano, lui è già pronto», aveva risposto ironico Allegri a chi gli aveva domandato di commentare la richiesta dell'olandese. Ma Allegri sa cambiare idea, lo ha dimostrato più volte, e proprio qui sta una delle sue doti migliori. E' un camaleonte della panchina: lo paragonano a Capello, al quale per molti versi assomiglia, ma con in più una flessibilità rara. Il tecnico del Milan non ha alcun interesse per i dogmi, neppure per quelli costruiti da se stesso. Dunque, dopo aver per lunghi mesi detto che preferiva un trequartista anomalo e fisico come Prince Boateng o uno dinamico come i suoi giovani di centrocampo, eccolo tornare al classico Seedorf. Un altro modo per mantenere la compattezza nello spogliatoio. A Praga si vedrà Seedorf riconsegnato al ruolo che ama, Emanuelson spostato sulla destra, e un superturnover in difesa, dove esordisce Mexes. Facile dire che in una partita che non conta si può far tutto: tornare a mani vuote da Praga significherebbe ridimensionarsi ancora sul piano dell’immagine internazionale, ed è un cosa che Allegri vuole evitare. «Le motivazioni vanno trovate, perché la Champions è la Champions», ha detto ieri. La Champions è la Champions, e dall’Europa possono essere mandati segnali netti alla prima concorrente italiana, la Juve. Forse è proprio questa la prima missione di oggi: battere il Viktoria per ribadire che il Milan non vuole più lasciare punti per strada. In nessun luogo. IN CAMPO IL MILAN DI SCORTA A CENTROCAMPO ANCHE EMANUELSON E NOCERINO. MEXES TITOLARE PER LA PRIMA VOLTA IN CHAMPIONS COL MILAN Praga: dal debutto di Ambrosini a quello di De Sciglio Prima europea del capitano nel ’95 contro lo Sparta. Il difensore aveva 3 anni... DAL NOSTRO INVIATO PRAGA C'era la neve, cosa non particolarmente insolita visto che era inverno pieno, e sono passati sedici anni. «Sedici anni, mi pare incredibile». Il 5 dicembre 1995, a Praga, Massimo Ambrosini giocava la sua prima partita di coppe europee lontano da San Siro. Era il pri- mo turno di Uefa, contro lo Sparta finì 0-0. Ora Massimo è capitano del Milan che potrebbe anche andare all'assalto del trofeo più importante. Perché Ambrosini non nasconde che l'Europa è un posto speciale. E fa coraggio a se stesso e ai compagni: pur sconfitto dal Barça, il Milan non è poi così male. Fiducia «Abbiamo detto che do- vevamo colmare il gap con due squadre, il Barcellona e il Real Madrid. Con il Barcellona ci siamo confrontati direttamente e abbiamo visto che la differenza c'è, ma forse non grande come la immaginavamo. Quanto al Real, è una squadra che cresce. Ma anche noi siamo in crescita e con un po' di fortuna possia- mo arrivare lontano». Oggi Ambrosini sarà titolare in un centrocampo sperimentale, con Nocerino a sinistra e Emanuelson a destra. L'olandese errante cambia ancora posizione, ma Allegri è fiducioso: «A destra gioca benissimo». per l'operazione al ginocchio c'è stato l'intoppo della microfrattura alla mano, ma il tempo dell’attesa è finito e oggi è l’occasione per tanti: per De Sciglio, per Taiwo, per Emanuelson, per Robinho che deve dimostrare di non essere solo un artista dell'errore. E' la serata di Mexes e del capitano. «Con un po' di fortuna in Champions si può fare tanto», ripete Ambrosini. A corollario il pensiero di Allegri: «Non voglio cali di tensione, vincere contro il Viktoria serve a mantenere la concentrazione in campionato». E poi, l'ultima partita con l'Ajax nel girone dello scorso anno non fu un bello spettacolo. Il debuttante La sorpresa è il ri- torno di Seedorf da trequartista, mentre il turno di riposo a Ibra era annunciato e quello a Thiago Silva comprensibile. Sperimentale la difesa, con De Sciglio (all’esordio da titolare, lui che nel dicembre 95 aveva solo 3 anni) a destra, Taiwo a sinistra e Bonera centrale con Mexes. Per il francese sarà il debutto da titolare in Champions League: dopo la rieducazione al.bo. Massimo Ambrosini, 34 anni, in conferenza stampa ieri a Praga AP © RIPRODUZIONE RISERVATA MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 13 CHAMPIONS GRUPPO E ti a salutare Londra a gennaio. Villas Boas vuole rinfrescare le stanze: piacciono il centravanti cileno Vargas, il portoghese Pereira, il difensore Cahill. Chelsea, la notte verità Sollievo o terremoto? Gli spagnoli Il tecnico basco Unai Emery dice: «Sarà una finale. Sarà decisiva la capacità di imporre il proprio stile di gioco. Se usciamo è un danno economico, ma è soprattutto un dispiacere per il nostro popolo. Siamo preparati mentalmente ad una sfida come questa. Vogliamo vincere». Anche il portiere Diego Alves definisce la gara «una finale, ma abbiamo fiducia». Con il Valencia è uno spareggio: nella gestione Abramovich mai fuori prima degli ottavi. Villas Boas: «Penso solo alla gara» STEFANO BOLDRINI LONDRA (Inghilterra) La faccia sgualcita di Andre Villas Boas, con un filo di barba e occhiaie al seguito, svela molte cose: stasera il portoghese si gioca un bel pezzo di futuro in Chelsea-Valencia, uno spareggio che decide chi va avanti in Champions e chi, invece, dovrà scendere in Europa League. È la differenza che passa tra il neuro, il possibile euro dei paesi virtuosi, e il seuro, la vergogna degli indebitati. Il Chelsea era partito bene in Champions, poi, indietro tutta e ora, con il Leverkusen già approdato agli ottavi, deve battere gli spagnoli per passare. Non sarà facile contro una squadra che fila come un Eurostar nella Liga e in uno stadio, lo Stamford Bridge, dove i Blues hanno perso tre volte nelle ultime quattro gare. Le parole Villas Boas precisa che questa gara «non vale solo per me, conta soprattutto per il club. E se mi chiedete che cosa accadrà dopo un’eventuale eliminazione, rispondo che io penso alla gara, non agli sviluppi successivi». Villas Boas conosce però sin troppo bene la storia del Chelsea di Abramovich IL GOL PIÙ BELLO Messi, Neymar e Rooney in lizza per il «Puskas» Neymar, 19, brasiliano REUTERS Lionel Messi, Neymar e Wayne Rooney: da questi tre nomi uscirà il «Premio Puskas» 2011 al gol più bello dell’anno, che sarà assegnato il 9 gennaio a Zurigo durante la premiazione del Pallone d’oro Fifa. L’argentino del Barcellona è in corsa per la rete all’Arsenal dell’8 marzo, nel ritorno degli ottavi di Champions (tocco sotto a scavalcare il portiere e appoggio in rete), Neymar per il gol segnato in un Santos Flamengo (scambio con un compagno, magia sull’avversario e destro vincente), mentre Rooney, è candidato per la fantastica rovesciata nel derby di Manchester del 12 febbraio. Esclusi dalle nomination finali i due «italiani» Zlatan Ibrahimovic e Dejan Stankovic, inizialmente inclusi fra i 10 candidati: lo svedese era in corsa grazie alla splendida rete siglata il 16 gennaio al Via del Mare in Lecce Milan 1 1, il serbo e per il gol allo Schalke in Champions League del 5 aprile. Nel 2010 il premio è stato vinto dal turco Hamit Altintop, oggi al Real Madrid. Il tecnico non cambia: «Finora abbiamo giocato bene, ci hanno punito gli errori» per non ignorare che se dovesse andar male, centrerebbe un record negativo. Mai, nell’era dell’oligarca russo, il Chelsea ha salutato la Champions dopo la prima fase. Il tecnico non rinnega le sue idee: «Non cambieremo strategia perché si tratta di una gara importante. Non vedrete un Chelsea che si affida al contropiede o ai lanci lunghi. Se siamo a questo punto, a giocarci tutto nell’ultima partita, è colpa nostra. Nelle 5 gare di Champions siamo sempre andati bene sul piano del gioco, ma è mancato qualcosa nella cura dei dettagli. Abbiamo pagato i nostri errori a Genk e Leverkusen». L’ex Mata Sarà un’altra notte di Mercato Il portoghese ha tutta la truppa disposizione, tranne Bosingwa che ieri non si è allenato. Se stasera dovesse andare male, si chiuderebbe un’epoca. Potrebbe essere l’ultima notte europea per molti: Alex (in orbita Juve), Anelka (potrebbe finire in Cina), Kalou, Ferreira, Bosingwa, persino il redivivo Drogba, sono destina- André Villas Boas, 34 anni, alla prima stagione al Chelsea LAPRESSE suggestioni per Mata, l’ex talento del Valencia, tra le poche certezze del Chelsea di Villas Boas: «Se esulto in caso di gol? Conta segnare, non le feste». Mata non ha dimenticato il passato: «Seguo il Valencia alla tv, su internet, con l’iPhone». Oggi la tecnologia non serve: lo vedrà dal vivo. © RIPRODUZIONE RISERVATA LA GAZZETTA DELLO SPORT 14 MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 CHAMPIONS LE PARTITE DI OGGI Ecco gli schieramenti e le quote dei 16 incontri CHELSEA (4-3-3) VALENCIA (4-2-3-1) GENK (5-3-2) BAYER LEV. (4-2-3-1) OLYMPIACOS (4-2-3-1) ARSENAL (4-2-3-1) BORUSSIA D. (4-2-3-1) MARSIGLIA (4-3-3) GRUPPO E OGGI ORE 20.45 GRUPPO E OGGI ORE 20.45 GRUPPO F OGGI ORE 20.45 GRUPPO F OGGI ORE 20.45 1 1,70 2 X 3,70 2 4,50 1 CECH 4 LUIZ IVANOVIC 7 RAMIRES 26 30 COLE TERRY 6 16 ROMEU MEIRELES 11 23 STURRIDGE DROGBA 10 MATA 9 SOLDADO 22 7 8 MATHIEU FEGHOULI JONAS 24 6 TINO COSTA ALBELDA JORDI ALBA BRUNO 17 18 4 2 VICTOR RUIZ RAMI 1 DIEGO ALVES 1 6,00 X 4,00 2 1,50 26 KOTELES 1 1,85 X 3,60 2 3,75 42 TOZSER VANDEN BORRE 11 7 20 33 8 HYLAND NADSON PUDIL 19 35 15 CAMUS BUFFEL LIMBOMBE 9 18 VOSSEN BARDA 11 KIESSLING 9 13 18 SCHÜRRLE SAM BALLACK 3 8 REINARTZ L. BENDER KADLEC CASTRO 24 2 5 27 SCHWAAB M. FRIEDRICH 23 LENO MEGYERI MARCANO TOROSIDIS 35 4 21 23 MELLBERG PAPADOPOULOS 3 31 ORBAIZ MODESTO 2 14 20 MANIATIS MIRALLAS HOLEBAS 10 DJEBBOUR CHAMAKH 29 OXLADE ARSHAVIN CHAMBERLAIN 23 7 15 ROSICKY 39 26 COQUELIN FRIMPONG VERMAELEN SQUILLACI 11 5 18 20 21 SANTOS DJOROU FABIANSKI ARBITRO Rocchi (Ita). TV Sky Sport 3 HD e Sky Calcio 2 HD; Premium Calcio 2. ARBITRO Tagliavento (Ita). TV Sky Calcio 4 HD; Premium Calcio 3 (differita ore 24). ARBITRO Undiano Mallenco (Spa). TV Sky Calcio 5 HD; Premium Calcio 2 (differita ore 24). CHELSEA Panchina 22 Turnbull, 19 Ferreira, 8 Lampard, 12 Mikel, 15 Malouda, 9 Torres, 21 Kalou. Allenatore Villas Boas. Squalificati nessuno. Diffidati David Luiz, Meireles. Indisponibili Bosingwa, Alex, Anelka, Essien. GENK Panchina 1 Sandomierski, 16 Ngongca, 17 Simaeys, 6 Hubert, 24 Durwael, 27 Nwanganga, 23 Sarr. Allenatore Been. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisp. De Bruyne, Masuero, Joneleit. OLYMPIACOS Panchina 17 Costanzo, 6 Papazoglou, 9 Pantelic, 18 Fetfatzidis, 19 Fuster, 33 Yeste, 93 Abdoun. Allenatore Valverde. Squal. nessuno. Diffidati Papadopoulos. Indisp. Ibagaza, Makoun, Fejsa. LEVERKUSEN Panchina 22 Yeldell, 20 Da Costa, 4 Oczipka, 21 Toprak, 6 Rolfes, 19 Derdiyok, 31 Jorgensen. Allenatore Dutt. Squalificati nessuno. Diffidati Toprak, Ballack, Kiessling e Kadlec. Indisponibili Adler, Barnetta, Renato Augusto, Bellarabi, Balitsch. ARSENAL Panchina 24 Mannone, 53 Ozyarup, 56 Yennaris, 40 Eastmond, 49 Miquel, 30 Benayoun, 9 Park. Allenatore Wenger. Squal. nessuno. Diff. Rosicky. Indisp. Wilshere, Diaby, Gibbs, Jenkinson, Szczesny, Koscielny, Arteta, Van Persie, Ramsey, Gervinho, Mertesacker, Song, Walcott. VALENCIA Panchina 13 Guaita, 12 Barragan, 15 Dealbert, 5 Topal, 10 Banega, 19 Pablo Hernandez, 14 Piatti. Allenatore Emery. Squalificati nessuno. Diffidati Victor Ruiz, Albelda, Banega. Indisponibili Canales, Maduro. PORTO (4-3-3) ZENIT (4-2-3-1) GRUPPO G OGGI ORE 20.45 1 1,70 X 3,60 1 HELTON 25 FERNANDO 8 MOUTINHO DJALMA 20 HULK 12 35 DEFOUR JAMES 19 9 BUKHAROV 10 DANNY 18 25 ZYRIANOV SEMAK 15 27 SHIROKOV DENISOV CRISCITO ANYUKOV 4 3 6 22 BRUNO ALVES LOMBAERTS 16 MALAFEEV ARBITRO Velasco Carballo (Spa). TV Sky Calcio 6 HD; Premium Calcio 3. PORTO Panchina 31 Bracali, 5 Fucile, 22 Mangala, 23 Souza, 7 Belluschi, 11 Kleber, 17 Varela. Allenatore V. Pereira. Squalificati nessuno. Diffidati Otamendi, A. Pereira, James. Indisponibili Guarin, C. Rodriguez. ZENIT Panchina 30 Zhevnov, 23 Huszti, 24 Lukovic, 8 Lazovic, 34 Rosina, 50 Cheminava, 20 Fayzulin. Allenatore Spalletti. Squalificati nessuno. Diffidati Criscito, Hubocan. Indisponibili Kerzhakov. X 3,75 GÖTZE 11 15 HUMMELS 5 KEHL 18 BARRIOS 20 A. AYEW 11 18 REMY AMALFITANO 8 4 17 GONZALEZ DIARRA MBIA MOREL AZPILICUETA 15 3 21 2 NKOULOU DIAWARA 30 MANDANDA ARBITRO Webb (Ing). TV Sky Calcio 7 HD; Premium Calcio 1. BORUSSIA DORTMUND Panchina 20 Langerak, 25 Owomoyela, 7 Leitner, 8 Da Silva, 23 Kagawa, 16 Blaszczykowski, 14 Perisic. Allenatore Klopp. Squalificati Schmelzer. Diffidati nessuno. Indisponibili Bender, Subotic, Koch. MARSIGLIA Panchina 1 Bracigliano, 24 Fanni, 13 Traoré, 12 Kaboré, 7 Cheyrou, 28 Valbuena, 23 J. Ayew. Allenatore Deschamps. Squalificati nessuno. Diffidati Morel. Indisponibili Gignac. V. PLZEN (4-5-1) MILAN (4-3-1-2) GRUPPO G OGGI ORE 20.45 GRUPPO H OGGI ORE 20.45 GRUPPO H OGGI ORE 20.45 POURSAITIDIS 7 5 JAHIC X 3,25 2 3,20 1 1,22 78 PARDO OLIVEIRA 3 6 PAULO JORGE MARCINHO TRICKOVSKI 11 10 81 21 CHARALAMBIDIS MANDUCA 23 PINTO 8 AILTON 9 LUIZ ADRIANO 22 14 MKHITARYAN KOBIN 20 COSTA 3 7 HUBSCHMAN FERNANDINHO 26 44 5 33 RAKITSKYI KUCHER SRNA RAT 30 PYATOV X 5,75 2 11,00 13 PINTO 35 3 MONTOYA PIQUÉ 24 19 FONTAS MAXWELL 28 30 11 JONATHAN SERGI ROBERTO THIAGO 27 DEULOFEU 17 PEDRO 39 CUENCA 15 SKAVYSH 10 BRESSAN 7 17 8 25 KONTSEVOI PAVLOV VOLODKO BAGA BORDACHEV YUREVICH 18 22 21 5 SIMIC FILIPENKO 30 GUTOR 24 LÖWE GROSSKREUTZ 9 19 LEWANDOWSKI BARCELLONA (4-3-3) BATE (4-4-1-1) 1 2,15 2 4,75 1 WEIDENFELLER 26 27 PISZCZEK SANTANA 21 GÜNDOGAN APOEL (4-4-1-1) SHAKHTAR (4-2-3-1) 2 4,50 4 14 30 5 MAICON ROLANDO OTAMENDI A. PEREIRA 1 1,65 1 2,75 X 3,30 22 NOCERINO TAIWO 2 24 CECH 23 28 AMBROSINI EMANUELSON DE SCIGLIO 5 25 52 MEXES BONERA 1 AMELIA ARBITRO Hategan (Rom). TV Sky Calcio 8 HD; Premium Calcio 4 (differita ore 24). ARBITRO Collum (Sco). TV Sky Calcio 3 HD e Premium Calcio 1 (differita ore 24). ARBITRO Vad (Ung). TV Sky Sport 1 HD e Sky Calcio 1 HD; Premium Calcio e Calcio HD2. APOEL Panchina 22 Chiotis, 4 Kaka, 77 Solomou, 14 Belaid, 19 Elia, 26 Morais, 9 Solari. Allenatore Ivanovic. Squalificati nessuno. Diffidati Paulo Jorge, Helio Pinto. Indisponibili Boaventura. BARCELLONA Panchina 36 Oier, 32 Bartra, 26 Muniesa, 33 Sergi Gomez, 34 Rafinha, 29 Riverola, 38 Kiko Femenia. Allenatore Guardiola. Squalificati nessuno. Diffidati Puyol. Indisponibili Afellay, Adriano. VIKTORIA PLZEN Panchina 33 Pavlik, 15 Sevinsky, 7 Trapp, 9 Fillo, 16 Darida, 5 Duris, 17 Hora. Allenatore Vrba. Squalificati nessuno. Diffidati Pilar, Horvath. Indisponibili nessuno. BATE Panchina 35 Chesnovski, 14 Radkov, 2 Likhtarovich, 11 Gordeychuk, 77 Rudik, 9 Alex Porfirio, 99 Kezman. Allenatore Goncharenko. Squalificati nessuno. Diffidati Olekhnovic, Simic. Indisponibili Rodionov, Kuntsevich. MILAN Panchina 30 Roma, 20 Abate, 33 Thiago Silva, 76 Yepes, 77 Antonini, 27 Boateng, 11 Ibrahimovic. Allenatore Allegri. Squalificati Aquilani. Diffidati Van Bommel.Indisponibili Gattuso, Van Bommel, Cassano, Nesta, Abbiati. SHAKHTAR Panchina 25 Rybka, 16 Tetenko, 13 Shevchuk, 19 Gai, 11 Eduardo, 17 Seleznyov, 99 Moreno. Allenatore Lucescu. Squalificati nessuno. Diffidati Chyzov, Luiz Adriano. Indisponibili Chygrynskiy. Ecco cosa può accadere negli ultimi 90’: nel gruppo G l’Apoel per il primo posto E domani occhio al Manchester United A novanta minuti dalla fine della fase a gironi, questa la situazione negli otto gironi di Champions. Due gli «spareggi» principali: quello di Londra tra Chelsea e Valencia e quello del «Dragao» tra il Porto e lo Zenit di Spalletti. Senza dimenticare il Napoli che si gioca gli ottavi in Spagna. Ecco cosa può succedere. GIRONE A Il Napoli è padrone del suo destino: se vince a Vila-real passa agli ottavi nella scia del Bayern, primo in ogni caso. Il Manchester City non ha alternative, se non batte i tedeschi è terzo a prescindere da ciò che fanno Cavani e Co., e fila in Europa League. GIRONE B 2 2,40 LIMBERSKY 18 28 8 BYSTRON CISOVSKY PILAR JIRACEK PETRZELA 11 10 20 26 6 HORVATH KOLAR 23 BAKOS 70 7 SEEDORF ROBINHO PATO 10 RAJTORAL 27 Spalletti nella tana del Porto non può perdere Brividi Marsiglia Il primato dell’Inter è blindato. Lilla-Trabzonspor è uno spareggio, chi vince passa da secondo. Il pareggio qualifica i turchi, a meno che il Cska non vinca a San Siro. Terzo posto: gli scontri diretti premiano il Lilla sul Cska, ma il Cska sul Trabzonspor. GIRONE C Sorpresone: se non inciampa sull’Otelul - e sarebbe incredibile - il Benfica chiude il gruppo da primo spedendo il Manchester United nell’urna delle seconde (sempre ammesso che Sir Alex riesca a non perdere a Basilea, altrimenti è Europa League). GIRONE D Real Madrid straqualificato, l’Ajax ha in mano il secondo pass: se perde in casa con Mourinho può essere raggiunto da un Lione vincente a Zagabria, ma dopo i due 0-0 nei confronti diretti conterebbe la differenza reti generale. E ci sono sette gol di distanza. GIRONE E Se il Bayer Leverkusen vince in casa del Genk è primo, ma i due punti dei belgi vengono da due pari casalinghi, e dun- Luciano Spalletti, 52 anni EPA que il primato tedesco non è scontato. Chelsea-Valencia è uno spareggio tra squadre affiancate; in Spagna finì 1-1, oltre alla vittoria solo lo 0-0 qualifica Villas Boas. GIRONE F L’Arsenal è già oltre da primo, il resto è un caos. Il Marsiglia va a Dortmund: se vince è secondo, se pareggia deve temere un successo dell’Olympiacos su Wenger, se perde comincia a contare la differenza reti. Il Borussia rientra in gioco a partire dal 4-0. Complicato. GIRONE G In casa contro il rassegnato Shakhtar, l’Apoel (già qualificato) ha il match-point: se vince passa addirittura da primo. Dietro, Porto-Zenit è un’ordalia: Spalletti ha due risultati a disposizione, ma al Dragao farà molto caldo. Chi arriva dietro va in Europa League. GIRONE H E’ il gruppo più definito. Barcellona sicuro primo, Milan sicuro secondo, il Viktoria è pressoché certo della via di fuga in Europa League. Ha due punti di margine sul Bate Borisov e affronta in casa il Milan; con un pareggio vanificherebbe persino un trionfo bielorusso al Camp Nou. © RIPRODUZIONE RISERVATA MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 15 E QUELLE DI DOMANI Tutte le ultime notizie su www.gazzetta.it LA SITUAZIONE CINQUE GIÀ SICURE DEL PRIMO POSTO GRUPPO A GRUPPO B Giocate Manchester City-NAPOLI Villarreal-Bayern Monaco Bayern Monaco-Manchester C. NAPOLI-Villarreal Manchester City-Villarreal NAPOLI-Bayern Monaco Bayern Monaco-NAPOLI Villarreal-Manchester City Bayern Monaco-Villarreal NAPOLI-Manchester City Classifica Pt G V N Bayern Monaco** 13 5 4 1 NAPOLI 8 5 2 2 Manchester City 7 5 2 1 Villarreal 0 5 0 0 ** qualificata agli ottavi come prima P 0 1 2 5 1-1 0-2 2-0 2-0 2-1 1-1 3-2 0-3 3-1 2-1 Gf Gs 11 4 8 6 7 6 2 12 Giocate INTER-Trabzonspor Lilla-Cska Mosca Cska Mosca-INTER Trabzonspor-Lilla Cska Mosca-Trabzonspor Lilla-INTER INTER-Lilla Trabzonspor-Cska Mosca Cska Mosca-Lilla Trabzonspor-INTER Classifica Pt G V N INTER** 10 5 3 1 Trabzonspor 6 5 1 3 Lilla 5 5 1 2 Cska Mosca 5 5 1 2 ** qualificata agli ottavi come prima P 1 1 2 2 0-1 2-2 2-3 1-1 3-0 0-1 2-1 0-0 0-2 1-1 Gf Gs 7 5 3 5 6 6 7 7 MAN. CITY (4-2-3-1) BAYERN (4-2-3-1) VILLARREAL (4-2-3-1) NAPOLI (3-4-2-1) LILLA (4-3-3) TRABZONSPOR (4-4-2) INTER (4-3-1-2) CSKA MOSCA (4-4-2) GRUPPO A DOMANI ORE 20.45 GRUPPO A DOMANI ORE 20.45 GRUPPO B DOMANI ORE 20.45 GRUPPO B DOMANI ORE 20.45 1 1,57 ZABALETA 5 GRUPPO D Giocate Basilea-Otelul Galati Benfica-Manchester United Manchester United-Basilea Otelul Galati-Benfica Basilea-Benfica Otelul Galati-Manchester United Benfica-Basilea Manchester United-Otelul Galati Manchester United-Benfica Otelul Galati-Basilea Classifica Pt G V N Benfica 9 5 2 3 Manchester Utd 9 5 2 3 Basilea 8 5 2 2 Otelul Galati 0 5 0 0 ** qualificata agli ottavi come prima Giocate Ajax-Lione Dinamo Zagabria-Real Madrid Lione-Dinamo Zagabria Real Madrid-Ajax Dinamo Zagabria-Ajax Real Madrid-Lione Ajax-Dinamo Zagabria Lione-Real Madrid Lione-Ajax Real Madrid-Dinamo Zagabria Classifica Pt G V N Real Madrid** 15 5 5 0 Ajax 8 5 2 2 Lione 5 5 1 2 Dinamo 0 5 0 0 ** qualificata agli ottavi come prima P 0 0 1 5 2-1 1-1 3-3 0-1 0-2 0-2 1-1 2-0 2-2 2-3 Gf Gs 7 4 10 6 9 9 3 10 P 0 1 2 5 0-0 0-1 2-0 3-0 0-2 4-0 4-0 0-2 0-0 6-2 Gf Gs 16 2 6 3 2 6 2 15 P 0 2 3 3 1-1 0-1 2-1 3-0 0-1 3-1 0-0 1-0 2-1 0-1 Gf Gs 6 3 4 2 5 5 4 9 25 HART 4 6 2 5,00 CLICHY 22 KOMPANY LESCOTT 18 42 BARRY Y. TOURÉ 21 16 19 SILVA AGUERO NASRI 45 BALOTELLI 1 4,75 2 1,63 JOAN ORIOL 3 GONZALO MUSACCHIO 5 21 MARCHENA BRUNO 20 8 10 BORJA VALERO DE GUZMAN CANI 7 NILMAR 27 ALABA 10 ROBBEN 44 30 TYMOSHCHUK LUIZ GUSTAVO 28 X 3,80 13 DIEGO LOPEZ 2 4 ANGEL 6 33 GOMEZ 11 OLIC 26 GRUPPO C X 4,00 17 13 CONTENTO BADSTUBER BOATENG RAFINHA 1 NEUER ARBITRO Lannoy (Fra). TV Sky Calcio 3 HD; Premium Calcio 2. 22 LAVEZZI 8 88 DOSSENA INLER 7 CAVANI 17 HAMSIK 23 11 GARGANO MAGGIO 6 28 14 ARONICA CANNAVARO CAMPAGNARO 1 DE SANCTIS 1 1,43 X 4,00 2 7,50 1 LANDREAU 2 DEBUCHY 25 BASA 22 CHEDJOU 18 BERIA 4 24 17 BALMONT MAVUBA PEDRETTI 26 COLE 8 SOW 17 YILMAZ 9 ALTINTOP 25 20 ALANZINHO COLMAN 5 CECH 10 HAZARD 30 15 ZOKORA SERKAN 6 GLOWACKI 23 28 GIRAY CELUSTKA 29 TOLGA 1 2,45 FARAONI 37 X 3,40 12 CASTELLAZZI 23 16 2 2,60 NAGATOMO 55 RANOCCHIA CALDIROLA 48 4 20 CRISETIG ZANETTI OBI 20 22 COUTINHO 28 ZARATE MILITO 8 9 VAGNER LOVE DOUMBIA 10 17 22 26 DZAGOEV MAMAEV ALDONIN OLISEH IGNASEVICH SCHENNIKOV 42 6 4 14 NABABKIN A. BEREZUTSKY 30 GABULOV ARBITRO Moen (Nor). TV Sky Sport 1 HD e Sky Calcio 1 HD; Premium Calcio e Premium Calcio HD2. ARBITRO Proença (Por). TV Sky Calcio 7 HD; Premium Calcio 1 (differita ore 24). ARBITRO Fernandez Borbalan (Spa). TV Sky Sport 3 HD e Sky Calcio 2 HD; Premium Calcio 1. VILLARREAL Panchina 1 Cesar, 14 Mario Gaspar, 12 Zapata, 19 Senna, 18 Wakaso, 41 Joselu, 9 Marco Ruben. Allenatore Garrido. Squalificati nessuno. Diffidati Marchena, Català, Rossi. Indisponibili Rossi, Català, Camuñas. LILLA Panchina 16 Enyeama, 21 Bonnart, 5 Gueye, 11 Obraniak, 7 Payet, 27 Jelen, 20 Rodelin. Allenatore Rudi Garcia. Squalificati nessuno. Diffidati Pedretti, Beria, Rozenhal. Indisponibili De Melo. INTER Panchina 21 Orlandoni, 25 Samuel, 26 Chivu, 5 Stankovic, 11 Alvarez, 19 Cambiasso, 7 Pazzini. Allenatore Ranieri. Squal. nessuno. Diffidati Chivu. Indisp. Maicon, Lucio, Jonathan, Sneijder, Forlan, Poli, Castaignos, Cordoba, Muntari. BAYERN MONACO Panchina 22 Butt, 5 Van Buyten, 21 Lahm, 23 Pranjic, 39 Kroos, 7 Ribery, 25 Müller. Allenatore Heynckes. Squalificati nessuno. Diffidati Schweinsteiger. Indisponibili Schweinsteiger, Breno. NAPOLI Panchina 83 Rosati, 21 Fernandez, 18 Zuniga, 20 Dzemaili, 29 Pandev, 19 Santana, 9 Mascara. Allenatore Mazzarri. Squalificati nessuno. Diffidati Aronica, Maggio. Indisponibili Donadel. TRABZONSPOR Panchina 1 Onur, 22 Yumlu, 18 Tayfun, 32 P. Brozek, 27 Sapara, 12 Paulo Henrique, 10 Adrian. Allenatore Senol Gunes. Squalificati nessuno. Diffidati Alanzinho, Balci, Giowacki, Zokora. Indisponibili Piotr Brozek, Vittek. CSKA MOSCA Panchina 1 Chepchugov, 24 V. Berezutsky, 5 Vasin, 2 Semberas, 19 Cauna, 25 Rahimic, 61 Serderov. Allenatore Slutski. Squalificati nessuno. Diffidati Nababkin, Mamaev. Indisponibili Akinfeev, Mark Gonzalez, Necid, Honda, Tosic. BASILEA (4-4-2) MAN. UNITED (4-4-1-1) BENFICA (4-2-3-1) OTELUL (4-2-3-1) DINAMO Z. (4-4-2) LIONE (4-2-3-1) AJAX (4-3-3) REAL MADRID (4-2-3-1) GRUPPO C DOMANI ORE 20.45 GRUPPO C DOMANI ORE 20.45 MANCHESTER CITY Panchina 30 Pantilimon, 28 K. Touré, 15 Savic, 34 De Jong, 7 Milner, 11 Johnson, 10 Dzeko. Allenatore Mancini. Squalificati nessuno. Diffidati Balotelli. Indisponibili Kolarov e Richards. GRUPPO F GRUPPO E Giocate Chelsea-Bayer Leverkusen Genk-Valencia Bayer Leverkusen-Genk Valencia-Chelsea Bayer Leverkusen-Valencia Chelsea-Genk Genk-Chelsea Valencia-Bayer Leverkusen Bayer Leverkusen-Chelsea Valencia-Genk Classifica Pt G Bayer Leverkusen* 9 5 Chelsea 8 5 Valencia 8 5 Genk 2 5 *qualificata agli ottavi V 3 2 2 0 N 0 2 2 2 P 2 1 1 3 2-0 0-0 2-0 1-1 2-1 5-0 1-1 3-1 2-1 7-1 Gf Gs 7 7 10 4 12 4 1 15 Giocate Borussia Dortmund-Arsenal Olympiacos-Marsiglia Arsenal-Olympiacos Marsiglia-Borussia Dortmund Marsiglia-Arsenal Olympiacos-Borussia Dortmund Arsenal-Marsiglia Borussia Dortmund-Olympiacos Arsenal-Borussia Dortmund Marsiglia-Olympiacos Classifica Pt G V Arsenal** 11 5 3 Marsiglia 7 5 2 Olympiacos 6 5 2 Borussia Dortmund 4 5 1 **qualificata agli ottavi come prima GRUPPO G GRUPPO H Giocate Apoel-Zenit Porto-Shakhtar Zenit-Porto Shakhtar-Apoel Porto-Apoel Shakhtar-Zenit Zenit-Shakhtar Apoel-Porto Zenit-Apoel Shakhtar-Porto Classifica Apoel Nicosia* Zenit S.Pietroburgo Porto Shakhtar Donetsk *qualificata agli ottavi Giocate Barcellona-MILAN Viktoria Plzen-Bate Borisov Bate Borisov-Barcellona MILAN-Viktoria Plzen Barcellona-Viktoria Plzen MILAN-Bate Borisov Bate Borisov-MILAN Viktoria Plzen-Barcellona Bate Borisov-Viktoria Plzen MILAN-Barcellona Classifica Pt G V Barcellona** 13 5 4 MILAN* 8 5 2 Viktoria Plzen 4 5 1 Bate Barisov 2 5 0 Pt 9 8 7 2 G 5 5 5 5 V 2 2 2 0 N 3 2 1 2 P 0 1 2 3 2-1 2-1 3-1 1-1 1-1 2-2 1-0 2-1 0-0 0-2 Gf Gs 6 4 7 5 7 7 4 8 N 2 1 0 1 N 1 2 1 2 P Gf 0 16 1 9 3 2 3 2 2-2 1-1 0-5 2-0 2-0 2-0 1-1 0-4 0-1 2-3 Gs 4 6 9 10 *qualificata agli ottavi **qualificata come pr ma REGOLAMENTO Le prime due di ciascun girone passano agli ottavi; la terza scivola in Europa League. In caso di parità sono decisivi nell’ordine: a) gli scontri diretti; b) la differenza reti negli scontri diretti; c) i gol in trasferta negli scontri diretti; d) la differenza reti; e) i gol segnati; f) il coefficiente Uefa di luglio 2011 1 5,50 X 3,80 2 1,57 1 1,10 1 SOMMER STEINHÖFER 27 19 6 ABRAHAM 17 SHAQIRI DRAGOVIC 8 34 HUGGEL G. XHAKA 13 A. FREI PARK 3 20 F. FREI 9 STRELLER 18 YOUNG 19 WELBECK 10 ROONEY 11 24 17 GIGGS FLETCHER NANI 3 EVRA 15 VIDIC 5 FERDINAND 1 DE GEA 20 FABIO ARBITRO Kuipers (Ola). TV Sky Calcio 4 HD; Premium Calcio 3. BASILEA Panchina 23 Colomba, 29 Kovac, 21 Kusunga, 24 Cabral, 14 Stocker, 11 Chipperfield, 31 Zoua. Allenatore Vogel. Squalificati nessuno. Diffidati Huggel, A. Frei, Streller. Indisponibili Yapi Yapo, Voser, T. Xhaka. MANCHESTER UNITED Panchina 34 Lindegaard, 12 Smalling, 21 Rafael, 25 Valencia, 28 Gibson, 13 Park, 9 Berbatov. Allenatore Ferguson. Squalificati Carrick. Diffidati nessuno. Indisponibili Hernandez, Anderson, Cleverley, Anderson, Owen. X 8,00 GRUPPO D DOMANI ORE 20.45 2 22,00 1 3,85 1 ARTUR 5 AMORIM 33 JARDEL 24 3 GARAY EMERSON 6 28 JAVI GARCIA WITSEL 20 10 8 GAITAN AIMAR BRUNO CESAR 7 CARDOZO 27 PENA 24 ILIE 37 VIGLIANTI 4 FILIP 55 3 PERENDIJA RAPA 7 IORGA 29 GIURGIU 23 18 SALAGEANU COSTIN 1 BRANET X 3,60 GRUPPO D DOMANI ORE 20.45 2 1,83 30 KELAVA 14 24 25 3 VRSALJIKO VIDA CUFRÉ IBAÑEZ 8 5 16 20 KOVACIC CALELLO BADELJ ALISPAHIC 10 SAMMIR 11 BASTOS X 3,20 1 VERMEER ALDERWEIRELD 3 4 17 VERTONGHEN BLIND 5 ANITA 2 2,40 ENOH 6 8 16 ERIKSEN JANSSEN 7 18 SULEJMANI LODEIRO 21 BEQIRAJ 9 LOPEZ 10 EDERSON 1 2,80 28 AISSATI 20 HIGUAIN 19 BRIAND 6 21 KALLSTROM GONALONS CISSOKHO REVEILLERE 20 4 3 13 B. KONE CRIS 1 LLORIS 16 ALTINTOP 8 KAKÀ 11 GRANERO 15 19 COENTRAO VARANE 21 CALLEJON 5 SAHIN 18 17 ALBIOL ARBELOA 13 ADAN ARBITRO Gräfe (Ger). TV Sky Calcio 6 HD; Premium Calcio 4 (differita ore 24). ARBITRO Clattenburg (Ing). TV Sky Calcio 8 HD; Premium Calcio 3 (differita ore 24). ARBITRO De Sousa (Por). TV Sky Calcio 5 HD; Premium Calcio 2 (differita alle 24). BENFICA Panchina 47 Eduardo, 36 Luis Martins, 27 Miguel Vítor, 21 Matic, 9 Nolito, 30 Saviola, 19 Rodrigo. Allenatore Jorge Jesus. Squalificati Maxi Pereira. Diffidati Artur, Garay, Aimar. Indisponibili Luisão, Perez. DINAMO ZAGABRIA Panchina 12 Locaric, 13 Tonel, 11 Tomecak, 18 Situm, 23 Pokrivac, 6 Ademi, 55 Rukavina. Allenatore Jurcic. Squalificati nessuno. Diffidati Ibanez, Vida, Calello, Leko, Sammir. Indisponibili Simunic, Chago, Biscan. AJAX Panchina 22 Cillessen, 2 Van der Wiel, 31 Ligeon, 25 Serero, 11 Ebecilio, 37 Lukoki, 39 Klaassen. Allenatore De Boer. Squalificati nessuno. Diffidati Enoh. Indisponibili Sigthórsson, De Jong, Boerrigter, Boilesen, Bulykin, Ooijer. OTELUL GALATI Panchina 12 Grahovac, 2 Skubic, 6 Benga, 10 Paraschiv, 16 Sarghi, 8 Antal, 19 Punosevac. Allenatore Munteanu. Squalificati nessuno. Diffidati Rapa. Indisponibili Neagu, Bus. LIONE Panchina 28 Valverde, 5 Lovren, 15 Fofana, 7 Grenier, 8 Gourcuff, 17 Lacazette, 18 Gomis. All. Garde. Squalificati nessuno. Diffidati Cris, Kallstrom. Indisponibili Vercoutre, Lopes, Pied, Tafer. REAL MADRID Panchina 25 Mejias, 3 Pepe, 24 Diarra, 14 Xabi Alonso, 6 Khedira, 22 Di Maria, 9 Benzema. Allenatore Mourinho. Squalificati nessuno. Diffidati nessuno. Indisponibili Marcelo, Carvalho. 16 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 MAGIC CHAMPIONS VIA AL SESTO TURNO: GIOCATE GRATIS SU WWW.GAZZETTA.IT/MAGICCHAMPIONS Cuenca e gli affari di scorta L’ultima giornata della fase a gironi dà spazio a tante «riserve»: l’attaccante del Barça costa 3 PORTIERI Cod. 108 136 125 137 118 140 113 120 104 149 110 128 121 132 147 141 107 117 131 122 115 144 129 133 143 102 109 103 148 112 127 130 119 123 105 142 146 135 116 114 126 139 150 134 138 145 124 101 106 111 Nome BUTT NEUER HART PANTILIMON DE SANCTIS ROSATI CESAR DIEGO LOPEZ AKINFEEV GABULOV CASTELLAZZI JULIO CESAR ENYEAMA LANDREAU ZENGIN SOMMER ARTUR DE GEA KUSCZAK GRAHOVAC CILLESSEN VERMEER KELAVA LLORIS VERCOUTRE ADAN CASILLAS ADLER LENO CECH P. HILARIO KOTELES DIEGO ALVES GUAITA ALMUNIA SZCZESNY WEIDENFELLER MANDANDA COSTANZO CHIOTIS HELTON PYATOV RYBKA MALAFEEV PINTO VICTOR VALDES GUTOR ABBIATI AMELIA CECH M. Squadra Costo (BMON) 3 (BMON) 16 (MCITY) 12 (MCITY) 1 (NAP) 13 (NAP) 1 (VIL) 1 (VIL) 7 (CSK) 8 (CSK) 7 (INT) 3 (INT) 15 (LIL) 1 (LIL) 12 (TRA) 9 (BAS) 8 (BEN) 12 (MUTD) 12 (MUTD) 1 (OTE) 3 (AJAX) 4 (AJAX) 12 (DIN) 1 (LIO) 13 (LIO) 1 (REA) 1 (REA) 19 (BLEV) 7 (BLEV) 7 (CHE) 17 (CHE) 2 (GEN) 2 (VAL) 9 (VAL) 7 (ARS) 2 (ARS) 15 (BOR) 12 (MAR) 16 (OLY) 5 (APO) 4 (POR) 12 (SHA) 9 (SHA) 10 (ZEN) 11 (BAR) 1 (BAR) 17 (BAT) 5 (MIL) 14 (MIL) 2 (VIK) 5 DIFENSORI Cod. 217 223 229 250 304 352 393 247 296 298 305 361 372 403 406 215 231 235 236 272 273 282 281 317 327 337 405 219 220 288 328 335 373 243 251 291 310 313 330 356 369 218 221 226 242 260 382 240 Nome BADSTUBER BOATENG BRENO CONTENTO LAHM RAFINHA VAN BUYTEN CLICHY KOLAROV KOMPANY LESCOTT RICHARDS SAVIC ZABALETA ONUOHA ARONICA BRITOS CAMPAGNARO CANNAVARO FERNANDEZ FIDELEFF GRAVA GONZALO MARCHENA MUSACCHIO ORIOL ZAPATA BEREZUTSKIY A. BEREZUTSKIY V. IGNASEVICH NABABKIN ODIAH SCHENNIKOV CHIVU CORDOBA JONATHAS LUCIO MAICON NAGATOMO RANOCCHIA SAMUEL BAZA BERIA BONNART CHEDJOU DEBUCHY SOUARE CECH Squadra Costo (BMON) 2 (BMON) 10 (BMON) 2 (BMON) 4 (BMON) 13 (BMON) 10 (BMON) 10 (MCITY) 7 (MCITY) 11 (MCITY) 10 (MCITY) 9 (MCITY) 6 (MCITY) 2 (MCITY) 6 (MCITY) 1 (NAP) 5 (NAP) 4 (NAP) 8 (NAP) 8 (NAP) 9 (NAP) 5 (NAP) 3 (VIL) 4 (VIL) 3 (VIL) 4 (VIL) 7 (VIL) 5 (CSK) 6 (CSK) 5 (CSK) 7 (CSK) 4 (CSK) 4 (CSK) 5 (INT) 6 (INT) 3 (INT) 4 (INT) 11 (INT) 12 (INT) 7 (INT) 9 (INT) 12 (LIL) 5 (LIL) 6 (LIL) 5 (LIL) 7 (LIL) 6 (LIL) 2 (TRA) 4 241 280 294 401 203 263 302 341 385 237 265 278 311 319 344 266 267 268 271 293 380 398 253 346 357 371 207 211 233 336 394 396 222 256 287 389 397 399 408 246 254 279 297 299 308 360 206 214 238 248 316 345 376 409 239 276 295 334 359 375 390 208 228 249 258 290 342 388 264 292 329 332 350 205 252 259 318 324 355 365 368 210 262 301 322 367 383 395 270 286 309 339 348 374 386 216 261 269 326 333 362 366 392 283 315 321 CELUTSKA GLOWACKI KACAR YUMLU ABRAHAM DRAGOVIC KOVAC PARK STEINHOFER CAPDEVILA EMERSON GARAY LUISAO MAXI PEREIRA PEIXOTO EVANS EVRA FABIO FERDINAND JONES SMALLING VIDIC COSTIN PERENDIJA RAPA SARGHI ALDERWEIRELD ANITA BRUNO SILVA OOJIER VAN DER WIEL VERTONGHEN BISCAN CUFRE' IBANEZ TONEL VIDA VRSALJIKO TOMECAK CISSOKHO CRIS GASSAMA KOLODZIEJCZAK KONE' B. LOVREN REVEILLERE ALBIOL ARBELOA CARVALHO COENTRAO MARCELO PEPE SERGIO RAMOS VARANE CASTRO FRIEDRICH KADLEC OCZIPKA REINARTZ SCHWAAB TOPRAK ALEX BOSINGWA COLE A. DAVID LUIZ IVANOVIC PAULO FERREIRA TERRY DURWAEL JONELEIT NADSON NGONCA PUDIL ALBA COSTA R. DEALBERT MATHIEU MIGUEL RAMI RUIZ SALTOR ANDRE SANTOS DJOUROU KOSCIELNY MERTESACKER SAGNA SQUILLACI VERMAELEN FELIPE SANTANA HUMMELS LOWE OWOMOYELA PISZCKEK SCHMELZER SUBOTIC AZPILICUETA DIAWARA FANNI MOREL N'KOLOU RODRIGUEZ SABO TRAORE HOLEBAS MANIATIS MELLBERG (TRA) (TRA) (TRA) (TRA) (BAS) (BAS) (BAS) (BAS) (BAS) (BEN) (BEN) (BEN) (BEN) (BEN) (BEN) (MUTD) (MUTD) (MUTD) (MUTD) (MUTD) (MUTD) (MUTD) (OTE) (OTE) (OTE) (OTE) (AJAX) (AJAX) (AJAX) (AJAX) (AJAX) (AJAX) (DIN) (DIN) (DIN) (DIN) (DIN) (DIN) (DIN) (LIO) (LIO) (LIO) (LIO) (LIO) (LIO) (LIO) (REA) (REA) (REA) (REA) (REA) (REA) (REA) (REA) (BLEV) (BLEV) (BLEV) (BLEV) (BLEV) (BLEV) (BLEV) (CHE) (CHE) (CHE) (CHE) (CHE) (CHE) (CHE) (GEN) (GEN) (GEN) (GEN) (GEN) (VAL) (VAL) (VAL) (VAL) (VAL) (VAL) (VAL) (VAL) (ARS) (ARS) (ARS) (ARS) (ARS) (ARS) (ARS) (BOR) (BOR) (BOR) (BOR) (BOR) (BOR) (BOR) (MAR) (MAR) (MAR) (MAR) (MAR) (MAR) (MAR) (MAR) (OLY) (OLY) (OLY) 6 4 5 2 3 5 3 4 6 6 6 9 13 9 4 4 12 4 11 5 6 11 3 1 4 1 8 6 3 2 10 7 2 1 3 2 1 1 2 9 5 4 3 11 8 7 3 5 9 12 11 10 16 3 8 7 6 1 7 4 6 7 8 11 10 12 2 12 1 2 3 1 3 8 6 2 8 5 12 8 5 11 3 5 11 8 4 12 5 11 4 2 7 7 8 8 10 5 7 7 2 3 4 6 3 6 325 340 391 407 224 300 343 349 381 209 277 314 338 363 370 244 285 289 303 354 358 377 384 212 232 255 284 307 312 202 204 257 275 320 347 351 227 274 364 379 402 201 213 225 323 331 378 387 400 404 230 234 245 306 353 MODESTO PAPADOPOULOS TOROSIDIS MARCANO BOAVENTURA KONTIS PAULO JORGE POURSAITIDES SOLOMOU ALVARO PEREIRA FUCILE MAICON P. OTAMENDI ROLANDO SAPUNARU CHYGRYINSKIY HUBSCHMAN ISCHENKO KUCHER RAKITSKIY RAT SEVCHUK SRNA ANJUKOV BRUNO ALVES CRISCITO HUBOTAN LOMBAERTS LUKOVIC ABIDAL ADRIANO DANI ALVES FONTAS MAXWELL PIQUE' PUYOL BORDACHEV FILIPENKO RUDIK SIMIC YUREVICH ABATE ANTONINI BONERA MEXES NESTA SILVA T. TAIWO YEPES ZAMBROTTA BREZINSKIY BYSTRON CISOVSKY LIMBERSKY RAJTORAL (OLY) (OLY) (OLY) (OLY) (APO) (APO) (APO) (APO) (APO) (POR) (POR) (POR) (POR) (POR) (POR) (SHA) (SHA) (SHA) (SHA) (SHA) (SHA) (SHA) (SHA) (ZEN) (ZEN) (ZEN) (ZEN) (ZEN) (ZEN) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAT) (BAT) (BAT) (BAT) (BAT) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (VIK) (VIK) (VIK) (VIK) (VIK) 5 5 6 4 1 1 4 1 1 9 6 5 6 8 8 9 8 4 6 6 5 2 12 8 5 8 4 8 4 11 10 13 1 5 12 10 2 3 3 2 2 9 6 4 7 12 15 9 4 5 1 1 1 3 1 CENTROCAMPISTI Cod. 502 624 629 671 676 678 689 709 710 523 547 611 645 650 697 707 555 556 559 579 593 605 631 687 729 536 538 693 700 713 733 504 558 583 596 634 672 692 506 535 647 655 670 698 702 727 519 Nome ALABA KROOS LUIZ GUSTAVO PRANJIC RIBERY ROBBEN SCHWEINSTEIGER TYMOSCHUK USAMI BARRY DE JONG JOHNSON MILNER NASRI SILVA TOURE' DONADEL DOSSENA DZEMAILI GARGANO HAMSIK INLER MAGGIO SANTANA ZUNIGA CAMUNAS CANI SENNA SORIANO VALERO DE GUZMAN ALDONIN DZAGOEV GONZALEZ HONDA MAMAEV RAHIMIC SEMBERAS ALVAREZ CAMBIASSO MOTTA OBI POLI SNEIJDER STANKOVIC ZANETTI BALMONT Squadra Costo (BMON) 7 (BMON) 15 (BMON) 7 (BMON) 4 (BMON) 22 (BMON) 19 (BMON) 14 (BMON) 6 (BMON) 2 (MCITY) 7 (MCITY) 6 (MCITY) 5 (MCITY) 9 (MCITY) 13 (MCITY) 17 (MCITY) 14 (NAP) 5 (NAP) 9 (NAP) 8 (NAP) 6 (NAP) 15 (NAP) 11 (NAP) 10 (NAP) 8 (NAP) 6 (VIL) 6 (VIL) 10 (VIL) 5 (VIL) 6 (VIL) 6 (VIL) 7 (CSK) 7 (CSK) 15 (CSK) 4 (CSK) 11 (CSK) 5 (CSK) 7 (CSK) 6 (INT) 10 (INT) 13 (INT) 9 (INT) 3 (INT) 4 (INT) 19 (INT) 10 (INT) 10 (LIL) 8 543 591 594 640 656 665 666 516 544 659 725 728 532 541 574 599 688 695 723 501 578 610 639 681 684 720 736 509 539 542 573 581 649 663 712 726 510 576 603 651 662 739 548 560 564 565 609 627 694 731 514 533 623 626 682 686 524 561 582 585 588 615 622 669 505 534 551 553 586 614 619 660 683 721 517 518 522 528 675 679 685 566 616 625 633 638 642 643 644 673 521 537 598 601 706 715 503 520 630 661 704 705 512 513 526 552 575 COLE GUEYE HAZARD MAVUBA OBRANIAK PAYET PEDRETTI BALCI COLMAN OZBEK YILMAZ ZOKORA CABRAL CHIPPERFIELD FREI F. HUGGEL SCHURPF SHAQIRI YAPI YAPO AIMAR GAITAN JAVI GARCIA MATIC RUBEN AMORIM SALVIO WITSEL CESAR B. ANDERSON CARRICK CLEVERLEY FLETCHER GIGGS NANI PARK VALENCIA YOUNG ANTAL FRUNZA ILIE NEAGU PARASCHIV GIURGIU DE JONG EBECILIO ENOH ERIKSEN JANSSEN LODEIRO SERERO AISSATI BADELJ CALELLO KOVACIC LEKO RUKAVINA SAMMIR BASTOS EDERSON GONALONS GOURCUFF GRENIER KALLSTROM KONE' S. PIED ALTINTOP HAM. CALLEJON DI MARIA DIARRA GRANERO KAKA' KHEDIRA OZIL SAHIN XABI ALONSO BALITSCH BALLACK BARNETTA BENDER RENATO AUGUSTO ROLFES SAM ESSIEN KALOU LAMPARD MALOUDA MATA MCEACHRAN MEIRELES MIKEL RAMIRES BARDA CAMUS HUBERT HYLAND TOSZER VANDEN BORRE ALBELDA BANEGA MADURO PABLO HERNANDEZ TINO COSTA TOPAL ARSHAVIN ARTETA BENAYOUN DIABY FRIMPONG (LIL) (LIL) (LIL) (LIL) (LIL) (LIL) (LIL) (TRA) (TRA) (TRA) (TRA) (TRA) (BAS) (BAS) (BAS) (BAS) (BAS) (BAS) (BAS) (BEN) (BEN) (BEN) (BEN) (BEN) (BEN) (BEN) (BEN) (MUTD) (MUTD) (MUTD) (MUTD) (MUTD) (MUTD) (MUTD) (MUTD) (MUTD) (OTE) (OTE) (OTE) (OTE) (OTE) (OTE) (AJAX) (AJAX) (AJAX) (AJAX) (AJAX) (AJAX) (AJAX) (AJAX) (DIN) (DIN) (DIN) (DIN) (DIN) (DIN) (LIO) (LIO) (LIO) (LIO) (LIO) (LIO) (LIO) (LIO) (REA) (REA) (REA) (REA) (REA) (REA) (REA) (REA) (REA) (REA) (BLEV) (BLEV) (BLEV) (BLEV) (BLEV) (BLEV) (BLEV) (CHE) (CHE) (CHE) (CHE) (CHE) (CHE) (CHE) (CHE) (CHE) (GEN) (GEN) (GEN) (GEN) (GEN) (GEN) (VAL) (VAL) (VAL) (VAL) (VAL) (VAL) (ARS) (ARS) (ARS) (ARS) (ARS) 9 3 15 10 4 5 9 3 7 3 6 6 6 3 13 7 4 9 3 15 11 6 4 7 7 10 9 9 9 2 7 10 17 8 11 15 6 3 3 4 3 3 9 6 5 11 9 9 3 4 1 3 1 4 6 7 13 7 9 16 4 8 3 3 5 6 20 5 5 13 9 23 6 15 4 11 3 9 8 12 9 6 11 20 13 16 1 13 6 11 3 3 3 1 4 1 4 8 4 12 8 8 9 13 8 6 3 674 680 699 717 719 527 545 584 589 592 613 617 667 507 540 554 612 628 641 711 569 587 602 632 658 677 724 737 740 595 608 635 636 654 738 525 546 549 571 590 648 701 735 557 570 577 607 620 646 718 531 550 568 600 606 691 696 730 530 567 604 618 637 703 722 515 657 664 716 734 508 511 529 562 563 580 653 690 714 572 597 621 668 708 RAMSEY ROSICKY SONG WALCOTT WILSHERE BENDER DA SILVA GOTZE GROSSKREUTZ GUNDOGAN KAGAWA KEHL PERISIC AMALFITANO CHEYROU DIARRA A. KABORE' LUCHO GONZALEZ MBIA VALBUENA FEJZA GRBIC IBAGAZA MAKOUN ORBAIZ RIERA YESTE FUSTER FETFATZIDIS HELIO PINTO JAHIC MANDUCA MARCINHO NUNO MORAIS CHARALAMBIDES BELLUSCHI DANILO DEFOUR FERNANDO GUARIN MOUTINHO SOUZA JAMES RODRIGUEZ DOUGLAS COSTA FERNANDINHO GAI JADSON KOBIN MKHITARYAN WILLIAN BYSTROV DENISOV FAJZULIN HUSZTI IONOV SEMAK SHIROKOV ZYRIANOV BUSQUETS FABREGAS INIESTA KEITA MASCHERANO THIAGO ALCANTARA XAVI BAGA OLEKNOVICH PATOSKI VOLODKO A. BRESSAN AMBROSINI AQUILANI BOATENG EL SHAARAWY EMANUELSON GATTUSO NOCERINO SEEDORF VAN BOMMEL FILLO HORVATH KOLAR PETRZELA TRAPP (ARS) (ARS) (ARS) (ARS) (ARS) (BOR) (BOR) (BOR) (BOR) (BOR) (BOR) (BOR) (BOR) (MAR) (MAR) (MAR) (MAR) (MAR) (MAR) (MAR) (OLY) (OLY) (OLY) (OLY) (OLY) (OLY) (OLY) (OLY) (OLY) (APO) (APO) (APO) (APO) (APO) (APO) (POR) (POR) (POR) (POR) (POR) (POR) (POR) (POR) (SHA) (SHA) (SHA) (SHA) (SHA) (SHA) (SHA) (ZEN) (ZEN) (ZEN) (ZEN) (ZEN) (ZEN) (ZEN) (ZEN) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAT) (BAT) (BAT) (BAT) (BAT) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (VIK) (VIK) (VIK) (VIK) (VIK) 7 11 8 15 2 6 4 15 14 8 15 7 7 3 11 9 6 14 10 16 4 7 9 5 6 7 7 5 1 5 1 8 4 4 5 7 7 6 7 9 10 6 19 16 8 4 15 3 4 15 9 10 7 4 2 3 11 8 11 21 20 9 11 8 19 4 3 4 3 9 7 9 16 3 5 6 7 12 8 6 4 4 5 2 ATTACCANTI Cod. 842 873 878 890 803 810 836 912 825 861 865 868 882 875 901 902 833 874 Nome GOMEZ MUELLER OLIC PETERSEN AGUERO BALOTELLI DZEKO TEVEZ CAVANI LAVEZZI LUCARELLI MASCARA PANDEV NILMAR ROSSI RUBEN DOUMBIA NECID Squadra Costo (BMON) 33 (BMON) 21 (BMON) 8 (BMON) 6 (MCITY) 24 (MCITY) 17 (MCITY) 24 (MCITY) 14 (NAP) 25 (NAP) 19 (NAP) 2 (NAP) 5 (NAP) 11 (VIL) 10 (VIL) 17 (VIL) 3 (CSK) 23 (CSK) 9 914 920 926 870 887 922 829 850 896 909 805 817 886 839 881 910 822 849 876 904 928 815 844 879 900 921 827 889 893 820 880 906 911 924 927 814 858 859 812 816 843 860 864 813 845 899 831 852 855 905 806 834 867 913 819 877 919 801 821 851 891 908 826 840 884 916 925 811 863 923 807 808 841 894 832 871 883 804 907 915 846 856 898 917 830 837 866 872 818 828 853 862 802 869 888 903 918 929 854 857 897 823 847 885 895 809 835 892 TOSIC WAGNER LOVE CAUNA MILITO PAZZINI ZARATE DE MELO JELEN RODELIN SOW ALTINTOP HAL. BROZEK PAULO HENRIQUE FREI A. PAK STRELLER CARDOZO JARA NOLITO SAVIOLA RODRIGO BERBATOV HERNANDEZ OWEN ROONEY WELBECK CHAVEZ PENA PUNOSEVAC BULYKIN OZBILIZ SIGTHORSSON SULEJMANI EL HAMADOUI BOERRIGTER BEQIRAJ KRAMARIC KRSTANOVIC BELFODIL BRIAND GOMIS LACAZETTE LISANDRO BENZEMA HIGUAIN RONALDO DERDIYOK JORGENSEN N. KIESSLING SCHURRLE ANELKA DROGBA LUKAKU TORRES BUFFEL NWANGANGA VOSSEN ADURIZ CANALES JONAS PIATTI SOLDADO CHAMAKH GERVINHO PARK CHOU-YOUNG VAN PERSIE OXLADE-CHAMBERLAIN BARRIOS LEWANDOWSKI ZIDAN AYEW A. AYEW J. GIGNAC REMY DJEBBOUR MIRALLAS PANTELIC AILTON SOLARI TRICKOVSKI HULK KLEBER RODRIGUEZ C. VARELA DENTINHO EDUARDO LUIZ ADRIANO MORENO BUCHAROV DANNY KERZHAKOV LAZOVIC AFELLAY MESSI PEDRO SANCHEZ VILLA CUENCA KEZMAN KONTSEVOI RODIONOV CASSANO IBRAHIMOVIC PATO ROBINHO BAKOS DURIS PILAR (CSK) (CSK) (CSK) (INT) (INT) (INT) (LIL) (LIL) (LIL) (LIL) (TRA) (TRA) (TRA) (BAS) (BAS) (BAS) (BEN) (BEN) (BEN) (BEN) (BEN) (MUTD) (MUTD) (MUTD) (MUTD) (MUTD) (OTE) (OTE) (OTE) (AJAX) (AJAX) (AJAX) (AJAX) (AJAX) (AJAX) (DIN) (DIN) (DIN) (LIO) (LIO) (LIO) (LIO) (LIO) (REA) (REA) (REA) (BLEV) (BLEV) (BLEV) (BLEV) (CHE) (CHE) (CHE) (CHE) (GEN) (GEN) (GEN) (VAL) (VAL) (VAL) (VAL) (VAL) (ARS) (ARS) (ARS) (ARS) (ARS) (BOR) (BOR) (BOR) (MAR) (MAR) (MAR) (MAR) (OLY) (OLY) (OLY) (APO) (APO) (APO) (POR) (POR) (POR) (POR) (SHA) (SHA) (SHA) (SHA) (ZEN) (ZEN) (ZEN) (ZEN) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAR) (BAT) (BAT) (BAT) (MIL) (MIL) (MIL) (MIL) (VIK) (VIK) (VIK) 6 17 3 21 20 16 6 10 3 21 10 4 9 16 5 11 17 5 11 8 3 16 18 4 31 16 3 6 6 8 4 14 16 11 9 5 1 7 1 13 17 4 20 32 18 38 12 4 18 16 16 19 8 27 7 3 9 15 6 15 16 27 10 18 13 31 4 16 17 5 15 6 18 18 16 15 14 14 2 7 29 15 10 8 9 14 22 4 7 16 15 14 7 44 24 17 31 3 7 6 3 17 33 23 17 10 8 6 MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 17 CHAMPIONS DOMANI IN SPAGNA Napoli per la storia Neanche Maradona centrò gli ottavi Il Pibe eliminato dal Real e dallo Spartak Mosca: Cavani & Co. a caccia della grande impresa y 2 VETRINA MAGIE E FOLLIE DEL MITO DIEGO ARMANDO 1 NELL’ERA DI DIEGO 2 Il cammino del Napoli nelle due precedenti esperienze nell’Europa più nobile. 1987-88 1o TURNO Real MadridNAPOLI 2-0; NAPOLIReal Madrid 1-1 3 4 1990-91 1o TURNO NAPOLIUjpest D. 3-0; Ujpest D.NAPOLI 0-2 S 2o TURNO NAPOLISpartak M. 0-0; Spartak M.NAPOLI 0-0 (5-4 dopo i calci di rigore) 4 I NUMERI 1 Diego Armando Maradona realizza in acrobazia il gol del 2-0 nel match di andata del primo turno della Coppa dei Campioni 1990-91; fu il primo storico successo del Napoli nella massima competizione continentale, col Napoli che vinse 3-0 con l’Ujpest Dozsa. 2 Il primo gol al San Paolo in Coppa dei Campioni: la firma è di Giovanni Francini, nel provvisorio 1-0 del Napoli sul Real Madrid del 30 settembre ’87. 3-4 Due facce di Maradona contro lo Spartak: all’andata in campo da capitano, al ritorno solo e in ritardo nella trasferta di Mosca ANSA-AP-EPA MIMMO MALFITANO NAPOLI C’è la storia che aspetta il Napoli di Walter Mazzarri. Un momento di un’intensità particolare, che potrebbe trasmettere emozioni uniche, come è unico il traguardo che il club potrebbe raggiungere domani sera se dovesse battere il Villareal. Se così fosse, Napoli conquisterebbe gli ottavi di finale di Champions, qualcosa d’inedito per la città stessa e per la sua gente. Ricordi Napoli conosce la Cop- pa dei Campioni nell’estate dell’87, dopo aver vinto il suo primo scudetto. Diego Maradona incanta con il suo immenso talento, mentre al suo fianco non sfigurano Giordano, Carnevale, Nando De Napoli e Salvatore Bagni. Corrado Ferlaino è impegnato sul mercato insieme con Luciano Moggi, nuovo direttore generale. Dal Brasile arriva Careca ed i pronostici della gente vanno oltre lo scudetto. La coppa Campioni diventa un obiettivo possibile. Ma il sorteggio è devastante: dall’urna viene fuori il Real Madrid, la stella d’Europa, il peggior contendente possibile. Bernabeu vuoto L’andata si gioca a Madrid, in uno stadio deserto: il Real deve scontare un turno di squalifica comminato dalla Uefa per le intemperanze dei propri tifosi nell’ultimo incontro della precedente manifestazione. Vederlo così, fa impressione, il Bernabeu. Ottavio Bianchi, che siede in panchina, decide di lasciare fuori Andrea Carnevale e non per motivi tecnici. In campo c’è il giovane Baiano, esordiente in tutti i sensi. Il Napoli limita i danni grazie alle prodezze di Claudio Garella, ma perde 2-0. La gara di ritorno mobilita un’intera città. Con una settimana di anticipo, il San Paolo chiude i botteghini: il pienone è già assicurato. Il Real viene stordito dal tifo di Fuorigrotta, Giovanni Francini fa esplodere lo stadio segnando il gol dell’1-0, e qualche minu- to più tardi Careca fallisce una deviazione semplice semplice sotto rete. Maradona è il solito trascinatore, ma quando Butragueno s’invola tutto solo verso Garella e lo infila con un diagonale basso, le speranze di qualificazione svaniscono. Declino Maradona Il Napoli ritrova la Coppa Campioni nel 1990-91, dopo il secondo scudetto. Stavolta, il sorteggio è più abbordabile, nella gara d’esordio Maradona e compagni affrontano l’Ujpest Dosza, formazione ungherese, che viene sconfitta 3-0 al San Paolo (doppietta di Maradona e gol di Baroni) e 0-2 nel ritorno (reti di Incocciati e Alemao). Nel secondo turno, il Napoli deve affrontare i russi dello Spartak Mosca. Al San Paolo finisce 0-0, così come il ritorno, a Mosca, dove Maradona rag- Nel ’90 l’argentino fu protagonista in negativo: partì da solo per Mosca, poi fallì il rigore... giunge la squadra soltanto a notte fonda, a meno di 24 ore dalla partita. La vigilia è caratterizzata dalle sue bizze, mentre la squadra è a Capodichino pronta per imbarcarsi, lui è a casa che dorme. I compagni chiedono a Moggi di fare un ulteriore tentativo per convincerlo a raggiungerli. Ferrara e Crippa raggiungono casa Maradona. Claudia, la moglie, e Fernando Signorini, il preparatore atletico invitano i due a non insistere. La squadra parte, mentre Diego comincia pian piano a riprendersi. È quasi notte quando raccoglie in fretta il necessario e con un aereo privato si mette in viaggio per Mosca, dove in albergo lo attende lo storico massaggiatore Salvatore Carmando. Il giorno dopo, tuttavia, per lui sarà soltanto panchina. Il sogno europeo finirà con il suo errore dal dischetto e quello decisivo di Baroni (5-4 per lo Spartak). © RIPRODUZIONE RISERVATA volte il Napoli di Maradona ha partecipato alla Coppa dei Campioni, nel 1987-88 e nel 1990-91. Nella prima avventura si trovò subito la strada sbarrata dal Real Madrid che lo eliminò al primo turno, tre anni dopo arrivò l’eliminazione al secondo turno, ai rigori contro lo Spartak Mosca e senza avere incassato nemmeno una rete in quattro partite. 6 i gol subiti dal Napoli in questa edizione di Champions in 5 partite. Solo una volta la porta di De Sanctis è rimasta imbattuta, mentre Napoli l’attacco azzurro è sempre riuscito a trovare il gol. Q Cavani festeggiato dopo il gol al City REUTERS 18 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 # CHAMPIONS DOMANI IN SPAGNA Assalto al tabù trasferta Super Lavezzi è pronto Solo una vittoria esterna in Europa per il Napoli con Mazzarri in panchina. E il Pocho ha un conto aperto col Villarreal Le ultime prestazioni ne hanno evidenziato una condizione invidiabile. Contro il Lecce, è ritornato al gol ed ha assistito Cavani per la quarta rete, meritandosi il migliore giudizio. Domenica e lunedì s’è allenato anche sulle conclusioni, da destra e da sinistra, per provare a perfezionare quel tiro che spesso non gli riesce bene. Ma domani sera la questione è fin troppo intrigante per badare al sottile. A marzo scorso, proprio al Madrigal sprecò due occasioni incredibili che avrebbero potuto garantire al Napoli il passaggio agli ottavi di finale di Europa League. Ed invece quegli errori ne determinarono l’eliminazione. Il conto resta aperto, dunque, almeno fino a domani sera. DAL NOSTRO INVIATO MIMMO MALFITANO CASTELVOLTURNO (Caserta) Occhio alle statistiche, rammentano quanto sia difficile, per il Napoli, l’Europa lontano dal San Paolo. Se a Fuorigrotta non ha mai vinto nessuna delle avversarie, in trasferta i numeri sono davvero preoccupanti. Il dato, ovviamente, è relativo al Napoli di Walter Mazzarri che dopo aver conquistato l’Europa League al primo tentativo, è arrivato in Champions League al termine della scorsa stagione. Un motivo in più, dunque, per caricare maggiormente la sfida di domani sera, al Madrigal. Il Villarreal è fermo a quota zero, nel girone A, ed ha a disposizione l’ultima partita per salvare l’onore. Il Napoli, invece, avrà l’aritmetica certezza della qualificazione agli ottavi di finale, soltanto se dovesse vincere. Insomma, le premesse ci sono tutte per riscaldare la notte spagnola. L’ora di Lavezzi Con un Pocho così in forma, le quotazioni del Napoli sono in continuo rialzo. Mazzarri si affiderà all’estro del suo giovane talento per ottenere tutto in soli 90 minuti: vincere in trasferta ma, Sindrome Madrigal È stregato, Ezequiel Lavezzi, 26 anni, cerca il suo primo gol in Champions IANUALE soprattutto, superare il turno. L’attuale allenatore ha vinto una sola volta, lontano dal San Paolo, a Boras, contro l’Elfsborg nel playoff di accesso alla fase a gironi di Europa League. Per il resto, ha sommato 3 sconfitte (Liverpool, Villarreal e Bayern Monaco) ed altrettanti pareggi (Utrecht, Steaua Bucarest e Manchester City). È il momento di Lavezzi, allora. L’unico successo del tecnico è arrivato contro l’Elfsborg nel 2010 per le nostre squadre, lo stadio del Villarreal. Nessun club italiano, infatti, è mai riuscito a vincere su questo campo. L’unica formazione ad uscire indenne dal Madrigal è stata la Fiorentina nella fase a gironi della Coppa Uefa 2007-08, pareggiando 1-1. Sul proprio campo, il Villarreal ha dunque ottenuto sei vittorie e un pareggio nelle ultime sette sfide con le italiane. © RIPRODUZIONE RISERVATA 4 EUFORIA DEI TIFOSI I NUMERI 397 i giorni trascorsi dalla sua ultima rete europea di Lavezzi: era il 4 novembre 2010, l’argentino aveva realizzato al 28’ la rete del vantaggio napoletano in casa del Liverpool (gara poi persa 3-1). 3 le reti realizzate in Europa, una in coppa Uefa agli albanesi del Vllaznia il 28 agosto 2008 e due nella scorsa edizione di Europa League: prima di quella del Liverpool era andato a segno contro l’Elfsborg nell’1-0 del 19 agosto 2010 valido per i playoff. 7,1 la media voto nell’attuale edizione della Champions, dove Lavezzi ha preso parte a tutti e cinque gli incontri per un totale di 415 minuti giocati: votazione di 7,5 nelle due partite casalinghe con Villarreal e Manchester City, 7 sia all’andata che al ritorno con il Bayern e «solo» 6.5 a Manchester. Un anno fa: Hamsik segna e la balaustra cede IPP Esodo azzurro Saranno 4 mila al Madrigal GIANLUCA MONTI NAPOLI L’appuntamento con la storia è fissato per le 20.45 di domani. Al Madrigal di Vila-Real il Napoli cerca il pass per gli ottavi di Champions e ad affiancare Cavani & Co. saranno almeno in 4.000 nello stadio che decretò nella scorsa stagione l’eliminazione dall’Europa League degli uomini di Mazzarri: in quella sfida, tra l’altro, la balaustra del settore ospiti crollò quando gli azzurri passarono in vantaggio con Hamsik, a causa del peso della folla che per cercava il contatto con i propri beniamini. I tifosi per raggiungere la Spagna approfitteranno della «nave azzurra», organizzata dalla Grimaldi lines, partita già ieri sera da Civitavecchia per arrivare nel tardo pomeriggio di oggi a Barcellona (con trasferimento in pullman a Vila-Real). In tanti viaggeranno in aereo, destinazione Valencia (esauriti i posti sui voli di linea). Già riempiti anche due charter (partenza domani mattina, rientro dopo la partita) e c’è pure chi partirà in auto o in caravan da Napoli, sobbarcandosi circa 1.800 km di viaggio. Del resto, per affondare il «sottomarino giallo», così come è soprannominato il Villarreal, servirà un Madrigal vestito d’azzurro. Botteghini Ieri non c’è stata la consueta corsa al biglietto (le ultime scorte verranno vendute in giornata), a differenza di quanto era accaduto per la trasferta all’Allianz Arena di Monaco. Ai botteghini del San Paolo le file sono state ordinate e non tutti i tagliandi del settore ospiti (costo variabile dai 40 ai 60 euro) sono stati venduti. Questo perché in 500 avevano già prenotato il proprio posto online sul sito di Lottomatica, ma anche in virtù del fatto che molti napoletani hanno acquistato biglietti per settori diversi o addirittura hanno comprato il loro titolo d’accesso allo stadio contattando via internet tifosi del Villarreal in possesso di abbonamenti per la Champions. Ordine pubblico Proprio per questo c’è qualche ti- more di ordine pubblico: lo scorso anno a Liverpool fu negato ai napoletani l’accesso in un settore diverso da quello per gli ospiti. Federico Pascarella, vice console onorario della provincia di Castellon, di cui Vila-Real è uno dei centri principali, è intervenuto ieri a Kiss Kiss Napoli chiedendo ai tifosi azzurri «di comportarsi in maniera civile e rispettare le regole della polizia locale, molto intransigente. Tantissimi italiani vivono già da anni a Castellon — ha concluso Pascarella — e molti di sicuro affolleranno gli spalti del Madrigal, tutti i nostri connazionali emigrati da queste parti faranno il tifo per il Napoli». Nessuno vuole mancare all’appuntamento con la storia. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’ARBITRO E’ UN NORVEGESE Moen porta bene ai club spagnoli: 2 vittorie su 2 con Valencia e Real L’arbitro dell’attesissima sfida di domani sera tra Villarreal e Napoli sarà il norvegese Svein Oddvar Moen, 32 anni, che al Madrigal festeggerà la sua settima direzione in Champions League, la prima con una squadra italiana. Moen, invece, ha già diretto due volte le squadra spagnole, che con lui hanno sempre vinto e in entrambi i casi in trasferta: il 14 settembre 2010 (Bursaspor Valencia 0 4) e il 14 settembre 2011 (Dinamo Zagabria Real Madrid 0 1). Sempre a settembre di quest’anno, il 6, Curiosità: Moen ha diretto la Nazionale italiana nella partita di di qualificazione agli Europei di Polonia e Ucraina giocata contro la Slovenia: a Firenze finì 1 0 per gli azzurri, con gol di Pazzini. Il norvegese è diventato arbitro internazionale nel 2005, a soli 26 anni. In totale, domani per Moen sarà la cinquantesima direzione in una competizione dell’Uefa. MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 19 20 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 SERIE A L’INTER riparte da 4 I ritorni di Forlan, Poli, Sneijder e Maicon per la rimonta disperata Sabato contro la Fiorentina i primi rientri invocati da Ranieri I big per accendere il gioco, il 22enne per tornare a correre Claudio Ranieri deve fare i conti con una situazione molto delicata della squadra. Il rilancio dei nerazzurri, però, potrebbe partire da Diego Forlan, 32 anni (primo da sinistra), Sisenando Maicon, 30 anni, Andrea Poli, 22 anni, e Wesley Sneijder, 27 anni zoom Il rilancio dei nerazzurri passa dai 4 moschettieri DAL NOSTRO INVIATO LUCA TAIDELLI APPIANO GENTILE (Como) Quattro carte da calare sul tavolo della grande rimonta. Quattro assi che dovranno confermarsi tali per rialzare un’Inter sulle ginocchia. Diego Forlan, Sisenando Maicon, Andrea Poli e Wesley Sneijder, in ordine alfabetico, sono gli uomini su cui punta forte Claudio Ranieri come prossimo defibrillatore nerazzurro. Gente fresca e fondamentale per cercare di chiudere l’anno con un filotto di 12 punti che, a riprendersi in fretta, non sarebbero impossibili visto che l’Inter in campionato è attesa da Fiorentina, Genoa, Cesena e Lecce. Una striscia decisiva non solo DI CIUCCIO-FOTOPRESS per la classifica, ma pure per il mercato invernale, che qualche spiffero lascia intendere potrebbe essere l’ultimo del direttore tecnico Marco Branca. Armi in più Anche quando l’In- ter correva e aveva fame, Maicon e Sneijder negli ultimi due anni sono stati le principali fonti di gioco interista. Le progressioni e i cross (chiedere all’«orfano» Pazzini) del brasiliano hanno aperto tante partite, così come le verticalizzazioni di Sneijder sono merce rara in una rosa dove la fantasia non abbonda. Nel ruolo di trequartista, come avviene pure in nazionale, sa muoversi anche lo stesso Forlan. Il più duttile degli attaccanti a disposizione di Ranieri. Poli invece dovrà por- tare entusiasmo e soprattutto corsa in un centrocampo in cui giocano (e stentano) sempre gli stessi. I due più vicini Ieri, alla ripresa dopo la sconfitta di sabato contro l’Udinese, dopo la gradita visita del Trentino Volley, Ranieri non ha messo la squadra davanti alle proprie responsabilità. Nessun discorso particolare, gruppo diviso in tre: i titolari di sabato a fare scarico, gli infortunati dietro ai rispettivi programmi di recupero e gli altri ad allenarsi. Con Lucio ancora a parte insieme all’oggetto misterioso Jonathan, hanno lavorato con i compagni Maicon e Forlan. Il brasiliano ha da giorni smaltito lo stiramento di secondo grado al bicipite fe- Serve un filotto entro fine anno per cambiare umore, classifica e anche il mercato Il brasiliano in gruppo con l’uruguaiano. Sneijder torna martedì a Genova morale della gamba sinistra accusato il 29 ottobre contro la Juve. A posto anche il ginocchio destro operato in agosto, per «difendere» il quale Maicon ha accusato il problema muscolare. Se le risposte dei prossimi giorni saranno positive, l’esterno potrebbe tornare già sabato contro la Fiorentina. Obiettivo nel mirino anche di Diego Forlan. L’uruguaiano, fermo dall’11 ottobre per lo stesso infortunio del compagno, la settimana scorsa ha svolto un ottimo lavoro. Tra lui e il ritorno in campo c’è l’inevitabile prudenza dopo un guaio così serio (lo stiramento era di terzo grado). Anche qui tutto dipenderà dalle sensazioni dei prossimi allenamenti e dal consulto tra staff medico e MERCATO Paolillo: «Serve un difensore ma sarà giovane» MILANO Linea verde e fair play finanziario: sono le condizioni che l’Inter seguirà per il prossimo mercato. Lo ha detto l’ad Ernesto Paolillo: «Abbiamo bisogno di un difensore, ma deve essere giovane. Non abbiamo intenzione di spendere molto a causa delle regole del fair play finanziario. Vogliamo scovare talenti e abbassare l’età media della difesa. Serve anche un centrocampista». ANNUS HORRIBILIS Una partenza da incubo: non accadeva da 65 anni Nel girone unico, dopo 12 gare, è andata peggio solo nel 1930-31 e nel 1946-47. L’ultima Inter senza Champions nel 2001 MILANO Bandita opportunamente la parola scudetto, l’Inter per ora farebbe bene a fare propria la filosofia di quell’Udinese che vincendo sabato a San Siro l’ha ricacciata al quart’ultimo posto: pensare a toccare la fatidica quota salvezza, a 40 punti. La proiezione attuale dice che tenendo questo passo i nerazzurri - con 44,3 - evite- rebbero di scrivere in due anni la storia (mai nessuna italiana aveva centrato il triplete) e il suo contrario (i nerazzurri sono l’unico club italiano a non essere mai stato in B). Peggio solo due volte Dopo le prime 12 giornate di campionato (il 13 dicembre verrà recuperata la sfida contro il Genoa), l’Inter attuale si colloca tra le peggiori dal ’29-30, quando fu introdotto il girone unico. Meno bene infatti han- Christian Vieri nel 2000-2001 AP no fatto soltanto quelle del ’30-31 e del ’46-47. Nel primo caso, con l’ungherese Arpad Weisz in panchina, l’allora Ambrosiana aveva appena 13 punti, frutto di 3 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte. Trascinata da Meazza, quella squadra terminò comunque il campionato al quinto posto. Lo stesso centravanti chiuse invece da allenatore la disastrosa stagione ’46-47, iniziata con Carlo Carcano e proseguita con Nino Nutrizio: appena 9 i punti dopo 12 gare, con una vittoria, 6 pareggi e 5 k.o. Anche quell’Inter seppe comunque (in parte) rialzarsi, finendo decima. Nel ’36-37, allenatore Armando Castellazzi, i punti dopo 12 turni erano 15 e a fine stagione fu settimo posto. A colori Passando dal bianco e nero al calcio a colori, con Gigi Radice i nerazzurri nell’83-84 avevano 17 punti, ma chiusero quarti, dietro a Juve, Roma e Fiorentina. Tanti recuperi insomma, ma anche stagioni in cui a un buon avvio fece seguito un semi tracollo. Emblematica la stagione ’93-94, iniziata benino con Osvaldo Bagnoli (sesto posto a quota 19) e finita con Giampiero Marini a traghettare verso una sofferta salvezza alla penultima giornata, ma pure con un trionfo in Coppa Uefa nella finale contro il Salisburgo. Qualcosa di più re- cente? Ci sarebbe l’Inter ’98-99. Quella di Ronaldo, Baggio, Zamorano, Recoba e Djorkaeff. Quella del quadriplete (ma di allenatori in un solo campionato: Simoni, Lucescu, Castellini e Hodgson) che dopo i 18 punti nelle prime 12 gare, chiuse a quota 46. Ottava. O quella del 2000-01, in cui giocavano anche Vieri e Adriano. Con Lippi prima e Tardelli poi iniziò con 16 punti in 12 gare e terminò al quinto posto. Ma soprattutto fu l’ultima Inter a non qualificarsi per la Champions League. Massimo Moratti fa giustamente gli scongiuri. lu.tai. © RIPRODUZIONE RISERVATA MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 IL PARADOSSO Turnover impossibile con il Cska (lu.tai.) Il paradosso di una stagione nata male. L’inutile (ai fini della classifica) sfida di domani contro il Cska sarebbe l’ideale per far riposare chi gioca sempre e soprattutto dare un’opportunità a chi il campo non lo vede quasi mai. Non in lista Peccato che tecnico. Se non dovesse essere sabato contro i viola, l’ex Atletico dovrebbe tornare tra i convocati per il recupero di martedì prossimo in casa del Genoa. Wes in permesso A Marassi potrebbe tornare anche Wesley Sneijder. Ieri l’olandese era in permesso, ma anche lui si è messo alle spalle lo stiramento al retto femorale della gamba destra e già oggi potrebbe tornare in gruppo. Condizione indispensabile per convincere Ranieri a puntare su di lui per le ultime tre gare del 2011. Anche per il 27enne di Utrecht però non verranno corsi rischi. L’infortunio accusato nel riscaldamento pre Cagliari (19 novembre) infatti è il secondo stagionale. Poli e gli altri baby Sul tema è purtroppo ferrato anche Andrea Poli. Il 22enne centrocampista è arrivato a Milano stirato e ha avuto un paio di ricadute che, sommate alla linea «avanti con i senatori» sposata da Ranieri nel tentativo di tenere a galla la barca, lo lascia senza minuti ufficiali con l’Inter. Da Poli, leader ai tempi dell’Under 21 e brillante in blucerchiato, ci si aspetta il salto di qualità dopo mesi difficili. Se sta bene, è l’uomo giusto per tornare a vedere un centrocampista con il sangue agli occhi. Complice la squalifica di Zanetti, sabato (il veneto non giocherà contro il Cska perché fuori dalla lista Champions) potrebbe toccare a lui o a Obi. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Claudio Ranieri, 60 anni. Il 22 settembre scorso ha preso il posto di Gian Piero Gasperini sulla panchina dell’Inter RICHIARDI Castaignos, Poli e Cordoba potenziali titolari contro i russi - non siano stati inseriti in lista Champions. Gli ultimi due perché reduci da infortuni seri, mentre l’olandese è la vera vittima del pasticcio Forlan, iscritto a fine agosto ma non eleggibile perché aveva giocato un preliminare di Europa League con l’Atletico Madrid. Al posto dell’uruguaiano in Europa ci sarebbe stato il match winner di Siena, che forse anche contro l’Udinese sarebbe stato utile. Il Cska era comunque la partita ideale per Poli, che scalpita da un paio di settimane ma è ancora senza minuti in nerazzurro. Domani avrebbe giocato anche Jonathan, che però è fermo ai box. Ci sarà invece Coutinho, tornato in gruppo già nei giorni scorsi e ideale vice Sneijder. Oltre che per Caldirola - mai infortunato, ma ignorato da Gasperini prima e Ranieri poi -, ci dovrebbe essere spazio anche per Faraoni, tra i migliori contro i friulani, il baby Crisetig e Obi. Il 20enne nigeriano, finito in tribuna contro l’Udinese perché in panchina c’erano già Poli e Stankovic, potrebbe tornare utile anche sabato contro la Fiorentina. Quando mancherà lo squalificato Zanetti, che per questo aggirerà un’altra volta il turnover e farà da chioccia ai ragazzi. Parola di capitano In un’intervista a FcInternews, l’argentino ha detto: «Il ritorno di Forlan ci darà una grande mano in attacco. E se a gennaio arriverà un’altra punta verrebbe a rinforzare una squadra che vuole continuare ad essere competitiva. Lisandro Lopez ha fatto qualche partita in Nazionale e ha fatto molto bene, segnando pure dei bei gol. Velazquez gioca nell'Independiente, insieme a Gabi Milito, il fratello di Diego. Alvarez? Era vicino all’Arsenal, ma l’ho chiamato e convinto a venire da noi». Fiorentina, Silva segna ma ha la valigia in mano ALESSANDRA GOZZINI FIRENZE te, mentre Boca e Independiente pagherebbero alla Fiorentina il doppio della cifra spesa dai viola (sui 3 milioni) per riportarlo in Argentina. Se la società lo facesse partire, potrebbe risalire nelle gerarchie Babacar: un altro giovane seguito è Marko Scepovic del Partizan, ma più per giugno che per gennaio, mese entro il quale Rossi si augura di vedere «una Fiorentina capace di far felici i tifosi, con i risultati uniti a prestazioni convincenti». Daspo Daspo di 5 anni a due ul- senze, 2 da titolare, e 444 minuti. Silva ha giocato parecchio, ma i numeri non raccontano il rendimento e finora il Tanque non è che abbia impressionato (eufemismo). A Firenze la curva lo apprezza in modo inversamente proporzionale alle gioca- Da sinistra Silva con Montolivo PIERANUNZI trà viola che hanno aggredito un tifoso giallorosso e tentato di rubargli uno stendardo. Gli ultrà hanno colpito a calci e pugni il padre e un amico del ragazzo: prognosi di sette giorni, e per i due arrestati accuse di lesioni e tentata rapina. © RIPRODUZIONE RISERVATA 21 LA GRANDE RIVELAZIONE I NUMERI Basta e Isla 6 l’Udinese vola a destra gol quelli subiti dall’Udinese in 13 giornate di campionato. Due con Napoli e Parma in trasferta (le due uniche gare perse finora), uno col Milan a San Siro (1-1) e uno col Siena al Friuli (gara vinta 2-1). La difesa bianconera è la meno battuta nei principali campionati d’Europa. Il Beira-Mar in Portogallo ne ha presi soltanto 6 ma in 11 partite Il cileno e il serbo decisivi: 5 gol in due 7 gol quelli subiti dal Barcellona che in classifica è dietro il Real Madrid. In Germania il Bayern Monaco che ha un attacco devastante, 38 gol fatti, ne ha presi 9. Mentre in Premier League Manchester City e Manchester United sono a quota 13. In Francia la difesa meno battuta è quella del Lilla con 15 reti al passivo. Da sinistra Mauricio Isla, 23 anni, e Dusan Basta, 27 anni PEGASONEWS FRANCESCO VELLUZZI A destra si sfonda e da quella parte non si passa. L’attacco dell’Udinese ha prodotto 16 gol in 13 partite. Non molti, ma quello dei bianconeri friulani resta, comunque, il quarto miglior reparto offensivo della A (il Milan a 29 è su un altro piano, seguito da Juve a 24 e Napoli a 21) insieme a Lazio, Palermo e Atalanta. Nove di quei gol sono opera dell’imprescindibile Totò Di Natale, ma altri 5 arrivano dalla premiata ditta Basta-Isla e, restando a destra, aggiungiamo il gol realizzato da Benatia che nella difesa a tre sta da quella parte. Tre le reti del cileno Isla, un altro dopo Parma, due quelle del serbo Basta. La difesa dell’Udinese è la meno battuta d’Europa: 6 reti al passivo. Davanti al mostruoso Samir Handanovic c’è un muro composto da Benatia, Danilo e Domizzi ai quali si aggiungono Basta e Armero Gazzetta.it Gazza IL PERSONAGGIO SOLO 1 GOL IN 11 PARTITE, NEL MIRINO C’E’ IL SERBO SCEPOVIC Ci sono diversi fotogrammi che potrebbero certificare il ritrovato spirito di gruppo: la squadra che si stringe dopo il gol di Jovetic, l’abbraccio prolungato Behrami-Delio Rossi al momento del cambio, o Montolivo che salta sulle spalle di Silva dopo il rigore del 3-0 alla Roma. Dietro al gol del Tanque c’è anche un’altra storia: è stata la squadra a regalargli la battuta del dischetto, per il primo gol italiano. Finora il centravanti ha messo insieme 11 pre- 4 LA GAZZETTA DELLO SPORT Tvf EXTRA TIME E LE MAGIE DEL CALCIO INTERNAZIONALE Cesc Fabregas si prepara al Clasico con una doppietta, il ritorno di "Robbery", i gol strani di Aguero e Balotelli, i trionfi di Corinthians e Boca Juniors in Brasile e Argentina. MAXI INCIDENTE IN GIAPPONE: COINVOLTE 14 SUPERCAR Le immagini girate appena dopo l’ incredibile carambola su una superstrada che ha seriamente danneggiato 8 Ferrari, 3 Mercedes, 2 Toyota e una Lamborghini. che, a seconda delle circostanze, diventano quarti difensori. Basta & Isla Sabato con l’Inter a San Siro il gol decisivo di Mauricio Isla ha riproposto il tema della fascia destra che Luca Marchegiani su Sky Sport ha definito la più forte d’Europa. Il tecnico Francesco Guidolin ha aggiunto: «Isla da mezzala rende tantissimo, può diventare un nuovo Perrotta e segnare 7-8 gol a campionato (se si convince che può tirare più in porta anziché cercare sempre l’assist per Totò che quando riceve sui 16 metri diventa implacabile, ma a volte è in fuorigioco o ben marcato). Basta e Isla si completano benissimo. Creano il gioco delle sovrapposizioni continue: parte uno, copre l’altro. Il serbo è più veloce, ma quando c’è da difendere a 4 scatta il cileno. In comune hanno una cosa: la corsa. Sabato gli esterni e gli interni nerazzurri non tenevano quel passo. Basta ala è un’invenzione di Guidolin. «Faceva il terzino, lui lo ha trasformato — spiega Franco Causio, oggi residente in Friuli, ma campionissimo nel ruolo —. Con Damiani e Haller alla Juventus facevo la mezzala, con Tardelli ho fatto sempre l’ala. Si creava la stessa situazione di oggi all’Udinese, uguali sovrapposizioni. Anche se era un calcio diverso. Ma aggiungo che la forza loro sta innanzitutto nella bravura di Guidolin, ma anche nell’altra fascia perché Armero e Asamoah fanno lo stesso lavoro a sinistra. Corrono come matti e coprono per tutti. In quella squadra c’è solo Di Natale che resta lì davanti. Gli altri nove fanno tutte le fasi aiutandosi, tornando e ripartendo a grande velocità. Ciò che stupisce è il movimento senza palla. In questo modo arrivano in porta con pochi passaggi. E’ una fisarmonica. Con l’Inter l’Udinese si trovava spesso in superiorità con le verticalizzazioni e l’azione del gol è emblematica: cinque contro tre». Così l’Udinese diventa devastante in campo aperto. E imprendibile per chiunque. © RIPRODUZIONE RISERVATA 22 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 SERIE A POSTICIPO 14a GIORNATA LAZIO NOVARA 4 3 0 I NUMERI GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 2-0 LAZIO (4-3-1-2) Marchetti; Konko (dal 37’ s.t. Scaloni), Biava, Stankevicius, Radu; Gonzalez, Ledesma, Lulic; Hernanes (dal 19’ s.t. Cana); Klose, Rocchi (dal 32’ s.t. Cisse). PANCHINA Carrizo, Diakite, Sculli, Kozak. ALLENATORE Reja. AMMONITI Porcari (N), Biava (L) e Ludi (N) per gioco scorretto. Tommaso Rocchi (a destra), 34 anni, con un preciso colpo di testa supera Ujkani e realizza il gol del 2-0 PIERANUNZI Doppio Rocchi La Lazio sbriga la pratica Novara Decidono Biava e la doppietta del capitano. Alla festa manca Cisse che colpisce il palo Troppo facile Fin qui 8 punti in casa, 14 fuori, il problema della Lazio è quello di espugnare l’Olimpico. Il Novara che torna nella circostanza ad essere la squadra più battuta del campionato (ora sono 24) è proprio ciò che ci vuole per rimuovere la statistica negativa e anche il «muro» dei minuti consecutivi senza reti (saranno 291 tra campionato e coppe quando Biava aprirà le danze). Uno spiritoso, alla metà del primo tempo, la butta lì in tribuna: «Questa era la partita giusta per il riscatto di Cisse». Siamo già due a zero, grazie ai colpi di testa di Biava e Rocchi su palla inattiva (corner di Hernanes e punizione laterale di Ledesma) in un’area di rigore a scarsa densità abitativa, dove gli avversari ti fanno saltare in completa libertà e il portiere in maschera Ujkani non abbandona la linea di porta forse memore dei quattro denti saltati in un ormai lontano (16 ottobre) Bologna-Novara. Fattore Cisse sì, ma alla rovescia, col francese, seduto in panchina e col 34enne Rocchi a fare coppia in attacco col 33enne Klose e nel tabellino dei marcatori col coetaneo Biava. Botti vecchie e nemmeno troppo grandi che danno però vino buonis- la Moviola di D.R. Regolare Klose: ma il suo destro finisce fuori Serata relativamente facile per Gava. Dopo 9’ brutto fallo da dietro di Porcari su Hernanes. L’arbitro non fa sconti ed estrae il cartellino giallo al numero 17 del Novara evitando che la partita s’incattivisca. Giusto poi fermare al 31’ Granoche servito da Garcia. L’attaccante ospite parte già al di là della linea difensiva della Lazio e si alza la bandierina di Iannello, 2˚ assistente di Gava. Nel secondo tempo dopo 8’ Klose viene messo davanti a Ujkani da un perfetto assist in verticale di Hernanes ma fallisce il 3 0. L’attaccante tedesco è tenuto in gioco da Garcia che tarda a salire con i compagni della difesa. Millimetrico il fuorigioco che ferma Jeda a 7’ dalla fine. simo. Al tedesco basta un compagno di banco che ha voglia di correre per riaccendersi e tornare quasi quello di un mese fa, anche se il gol mangiato a porta vuota sul 2-0 ha dell’incredibile. Discesa libera La Lazio parte in discesa, segna due gol nel giro di otto minuti e continua a correre, tra le maglie larghissime di un Novara che risponde schema offensivo con schema offensivo (4-3-1-2), con una presunzione degna di miglior causa. La fase offensiva sarebbe anche decente, non fosse che Granoche e Rubino, e poi Jeda, hanno il fuorigioco facile (alla fine saranno 8). Rigoni a parte, che Tesser sposterà invano da sinistra a destra nel secondo tempo per «distrarre» Lulic, non funziona niente, un insieme francamente improponibile per la nostra pur ammaccata serie A. Lulic caterpillar In particolare, è sulla corsia di sinistra che la Lazio affonda come e quando vuole. Lulic ha un compasso e una corsa cui Porcari e Morganella oppongono una fragilità imbarazzante. Le assenze, comunque importanti, di Dias, Matuzalem, Mauri e Brocchi, non pesano, e oltre al gol Biava assicura alla difesa, insieme a un convincente Stankevicious, nuove sicurezze. Il tiro al bersaglio continuerebbe nella ripresa, ma la Lazio si amministra e Reja fa rifiatare Hernanes. Rocchi però non è sazio, duetta con Gonzalez e infila alla sua maniera il 3-0. C’è anche spazio per il finalino di Cisse. Che è pure sfigato. Palo interno e palla che ritorna in campo. L’ovazione della nord, già dimentica del Vaslui e di twitter, promette bene, però, per un recupero che a gioco lungo è comunque necessario. fotonotizia Reja: «Lassù con merito» Tre per tre uguale Lazio. Vittoria classe 1977, l’anno di nascita di Biava e Rocchi, che fa 102 gol con la Lazio. «E ora punto Giordano», dice il capitano, a 6 reti dal 4˚ bomber di sempre della storia biancoceleste. Tre erano le partite che la Lazio non segnava: 291’ dopo è arrivata la rete di Biava che ha messo in discesa una partita senza storia. «Ora gioco di più e sono felice — ancora il capitano —. La Lazio c’è, nelle ultime partite eravamo stati solo sfortunati». E pazienza se Cisse, sotto la MARCHETTI 6 Solo un paio di interventi facili. KONKO 6 Amministra bene le forze in una serata in cui non c’è da strafare. (Scaloni s.v.) curva prima della partita, è rimasto al palo. Superato l’incubo novembre — mese storicamente negativo per lui — Edy Reja è ripartito. La Champions è lì, a 2 punti: «Era fondamentale vincere, ora torniamo a respirare l’aria dell’alta classifica — dice il tecnico —. Ma non posso chiedere di più alla Lazio. Vogliamo restare lassù a lungo, meritiamo di esserci». A patto che... «A patto che tutti accettino le mie scelte. Cisse? Sì, lui le sta accettando. Ci ho parlato, gli avevo chiesto di restare sereno. Peccato per quel palo, ma i suoi minuti mi sono piaciuti. Però lasci perdere twitter: crea solo polemiche». Rocchi invece fa BIAVA 7 Sblocca il risultato. E dietro non sbaglia nulla. le reti realizzate in serie A da Tommaso Rocchi che è in lotta con Adrian Mutu, che lo precede di un gol, per diventare il 73˚ giocatore a segnare almeno 100 reti nel girone unico STANKEVICIUS 6,5 Regista difensivo attento ed efficace. RADU 6 In recupero dopo le ultime prove incolori. GONZALEZ 6,5 Moto perpetuo e l’assist per il 3 0. LEDESMA 6,5 Con lui in regia è un’altra cosa. LULIC 7 Non solo corsa. Dimostra pure notevole senso tattico nell’interpretazione delle due fasi. HERNANES 6,5 L’assist a Biava per l’1 0 e poi quello delizioso che Klose non trasforma nel 2˚ tempo. CANA 6 Muscoli e tacchetti per congelare il risultato. KLOSE 6 Sbaglia un gol incredibile, ma è un punto di riferimento che rende la manovra offensiva sempre efficace. 4 MIGLIORE h 7,5 ILROCCHI Nella serata dedicata a Piola si conferma anche lui bomber vero. (Cisse s.v.). le vittorie ottenute da Reja nei quattro confronti giocati con le sue squadre contro quelle di Tesser, le precedenti in coppa Italia (una) e in serie B (due) All. REJA 6,5 Mette in campo la formazione più logica e la squadra si sblocca dopo un mese grigio. NOVARA 4 UJKANI 4,5 Non esce sul gol di Biava. Timore inconscio dopo lo scontro che lo mise k.o. col Bologna? MORGANELLA 5 Nella morsa Lulic Radu sbanda paurosamente. CENTURIONI 5 Sempre falloso, sempre in ritardo. 9 LUDI 5 Si perde Biava nell’azione del primo gol. In apnea ogni volta che la Lazio entra in area. GARCIA 5,5 Comincia benino, ma poi Gonzalez lo travolge. le reti in serie A per Giuseppe Biava in 195 presenze PORCARI 5,5 Un brutto fallo su Hernanes in apertura macchia una prestazione meno brutta di quelle dei compagni. RADOVANOVIC 5 Molle in copertura e nella costruzione. PESCE 5 Dovrebbe dare nerbo. Non pervenuto. IL MIGLIORE h 6 RIGONI 6 E’ l’unico che prova a combinare qualcosa, specie quando Tesser gli cambia fascia. MAZZARANI 5 Nullo in appoggio alle punte, latitante quando c’è da dare una mano ai centrocampisti. GIORGI 6 La traversa gli nega il gol della bandiera. RUBINO 4 Neppure un acuto e male in copertura. GRANOCHE 4 Davanti non la vede mai. Prova a dare una mano dietro e si perde Rocchi nell’azione del 2 0. JEDA 5 Entra, ma in pochi se ne accorgono. All. TESSER 4,5 Squadra troppo spregiudicata. Un azzardo che paga pesantemente. TERNA ARBITRALE: GAVA 6,5 Partita facile che conduce in porta senza errori. PRETI 6,5 – IANNELLO 6,5 © RIPRODUZIONE RISERVATA FELICITÀ IL TECNICO BIANCOCELESTE: «QUANDO STA BENE, POCHI COME ROCCHI» DAVIDE STOPPINI ROMA LAZIO 7 97 ARBITRO Gava di Conegliano Veneto. C’è anche la Lazio in coda al trenino guidato dalla locomotiva Juventus. L’aquila che anziché volteggiare si ferma sul tetto dell’Olimpico e da lì si gode l’intera partita non porta male, anzi tutto il contrario. Due «ragazzi» del ’77, Biava e Rocchi (doppietta) stendono il Novara, la più scarsa delle squadre passate da queste parti. Partita che dura ventitrè minuti, il tempo del 2-0, poi è solo accademia. Anche se l’avversario è modestissimo, la Lazio di Rocchi (e Cisse in panchina) mostra di poter durare nel campionato delle grandi assenti (Inter e Roma) e delle ritardatarie (Napoli). Ora come ora, il terzo posto Champions è roba che riguarda solo lei e l’Udinese, proprio come la scorsa stagione accadde per la quarta posizione, poi finita ai friulani per migliore differenza reti. LULIC È INCONTENIBILE KLOSE È UN RIFERIMENTO MORGANELLA SBANDA NEL NOVARA SI SALVANO SOLO RIGONI E GIORGI le doppiette stagionali di Rocchi; la precedente il 25 agosto scorso nel 6-0 sul Rabotnicki, andata dello spareggio di Europa League NOVARA (4-3-1-2) Ujkani; Morganella, Centurioni, Ludi, Garcia; Porcari, Radovanovic (dal 10’ s.t. Pesce), Rigoni; Mazzarani (dal 30’ s.t. Giorgi); Rubino, Granoche (dal 18’ s.t. Jeda). PANCHINA Fontana, Dellafiore, Labrin, Marianini. ALLENATORE Tesser. RUGGIERO PALOMBO ROMA DI STEFANO CIERI 2 MARCATORI Biava al 16’, Rocchi al 23’ p.t; Rocchi al 27’ s.t. NOTE paganti 5.711, incasso non comunicato; abbonati 20.623, quota non comunicata. Angoli 10-5. Tiri in porta 8(1 palo)-3(1 traversa). Tiri fuori 6-2. In fuorigioco 2-8. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 3’. le Pagelle i gol: «Quando sta bene ce ne sono pochi come lui», chiude Reja. Qui Novara Attilio Tesser non ha di questi problemi: «Il Novara peggiore della stagione — dice l’allenatore —. Il nostro atteggiamento è stato rinunciatario, è la prima partita che sbagliamo completamente. Pensavo di aver superato il momento difficile della stagione, invece non era così». E la difesa — la peggiore di A con 24 reti subite — continua a far acqua: «In quel settore paghiamo anche la stanchezza. Ma resto fiducioso, questa squadra può salvarsi». © RIPRODUZIONE RISERVATA Olympia sul tetto Fuori programma con l’aquila Olympia che non ha finito il volo sul braccio dell’addestratore ma ha visto la gara sul tetto scendendo dopo le 23 SKY Prossimo turno La Classifica PARTITE SQUADRE JUVENTUS MILAN UDINESE LAZIO NAPOLI PALERMO CAGLIARI ROMA CATANIA FIORENTINA CHIEVO GENOA PARMA ATALANTA* INTER SIENA BOLOGNA NOVARA CESENA LECCE RETI PT 29 27 27 25 20 20 17 17 17 16 16 15 16 15 14 14 14 10 9 8 G V N P F S 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 12 13 13 12 13 13 13 13 13 8 8 8 7 5 6 4 5 4 4 4 4 5 5 4 3 4 2 2 2 5 3 3 4 5 2 5 2 5 4 4 3 1 6 2 5 2 4 3 2 0 2 2 2 3 5 4 6 4 5 5 5 7 2 6 5 7 7 8 9 24 29 16 19 21 16 12 15 14 13 10 14 15 16 14 14 11 14 6 11 10 14 6 9 13 15 13 17 19 11 16 16 20 15 18 12 18 24 15 23 ■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE La classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti; 2) minor numero di partite disputate; 3) differenza reti; 4) numero di gol segnati; 5) ordine alfabetico. *l’Atalanta ha sei punti di penalizzazione sabato 10 dicembre LECCE-LAZIO ore 18 SIENA-GENOA ore 18 INTER-FIORENTINA ore 20.45 PALERMO-CESENA ore 20.45 domenica 11 dicembre ATALANTA-CATANIA ore 15 BOLOGNA-MILAN ore 15 CAGLIARI-PARMA ore 15 UDINESE-CHIEVO ore 15 NOVARA-NAPOLI ore 20.45 lunedì 12 dicembre ROMA-JUVENTUS ore 20.45 Marcatori 10 RETI: Denis (2) (Atalanta) 9 RETI: Di Natale (2) (Udinese) 8 RETI: Ibrahimovic (3) (Milan) 7 RETI: Cavani (Napoli); Giovinco (3) (Parma) 6 RETI: Jovetic (1) (Fiorentina); Marchisio e Matri (Juventus); Klose (Lazio) 5 RETI: Palacio (1) (Genoa); Nocerino (Milan); M. Rigoni (3) (Novara); Miccoli (1) (Palermo); Osvaldo (Roma); Calaiò (Siena) 4 RETI: Moralez (Atalanta); Pepe (Juventus) MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 23 SERIE A Bufera Roma 4 I NUMERI 6 Avanti con Luis Enrique ma senza integralismi Le sconfitte della Roma in questo inizio di campionato: due in casa contro Cagliari (1-2) e Milan (2-3) Vertice dirigenziale: fiducia (e consigli) allo spagnolo, che oggi si confronterà col gruppo. Mercato: 10 milioni per gennaio MASSIMO CECCHINI ROMA Un dirigente più acculturato la mette così: la spinta propulsiva si è esaurita. Il riferimento nobile per la nuova Roma è ad Enrico Berlinguer, segretario del Partito Comunista Italiano, che nel 1981 espresse in questo modo il proprio giudizio sulla ideologia sovietica del periodo in rapporto alla Rivoluzione d’Ottobre del 1917. Ecco, se ci si volesse prendere sul serio (e non è il caso), ci sarebbe da dire che la novità «rossa» è durata 64 anni, quella giallorossa meno di cinque mesi, visto che, dopo il preoccupante crollo di Firenze, Luis Enrique è entrato duramente nel mirino della tifoseria, scatenata sia su internet che nell’etere romano. Per il tecnico decisive le gare fino a Natale. Nel mirino Silvestre e Paulinho Il vertice E allora ieri si sono riuniti (sia pur in momenti separati) i vertici del club. Tom DiBenedetto, Franco Baldini, Claudio Fenucci, Walter Sabatini, Mauro Baldissoni. L’interfaccia con l’allenatore, però, è stato solo il d.g. che ha rassicurato tutti sulla volontà dell’allenatore di non dimettersi. Una buona notizia, visto che Ancelotti fa intendere che preferirebbe restare a Londra e in ogni caso non prenderebbe mai una squadra in corsa. Oggi, però, Luis Enrique avrà un doppio confronto: con tutti i dirigenti e con la squadra. Al gruppo chiederà: mi seguite ancora? E la risposta (ovvia) sarà: certo. Insomma, tra amore e necessità, il matrimonio andrà avanti, ma di sicuro alcuni dirigenti a Trigoria vorrebbero che certi integralismi fossero smussati. Quali? Soprat- -5 I punti in meno fatti dalla Roma rispetto allo scorso torneo quando erano quinti a quota 22 a 9 lunghezze dal Milan capolista tutto tre: 1) I giocatori non possono essere trattati tutti alla stessa maniera (se pensate che il riferimento sia a Totti, avete azzeccato); 2) Allenare il Barcellona B è diverso che affrontare vecchie volpi italiche: più duttilità; 3) La preparazione fisica sia modulata meglio, perché gli infortuni sono troppi. Tesoretto Tutto sommato, raccontano, il più sereno è il presidente DiBenedetto, che in perfetto stile Usa ha deciso come i conti si facciano solo a fine stagione. A proposito di conti, però, per Luis Enrique arrivano buone notizie. La proprietà, infatti, ha deciso che a gennaio s’investirà una decina di milioni, oltre a quello che si riuscirà ad ottenere dalle cessioni (non molto). Questo non fa altro che rafforzare la linea della dignità, cioè non è affatto vero — ribadisce la dirigenza — che arrivare quarti o diciassettesimi sia la stessa cosa e Baldini, nel giorno dell’assemblea societaria, lo ha fatto capire chiaramente spiegando: «Dopo l’eliminazione da parte dello Slovan ci siamo un po’ impauriti e abbiamo speso più di quello che avevamo in preventivo». Dato per scontato che anche quella Roma avrebbe galleggiato senza problemi a metà classifica, è ovvio che un club che investe in estate circa 40 milioni netti e in inverno promette spese per altri 10 ha prospettive ambiziose, anche se non subito vincenti. Tre acquisti Detto che Okaka in- teressa al Parma nell’affare Borini, nella lista di Sabatini ci sono tre esigenze: due centrali difensivi (il sogno è Silvestre, l’altro verrà dall’estero) e un centrocampista. Piace Paulinho (Corinthians) e non è tramontata l’idea Fernando (Porto). Ma per tornare a volare occorrerà innanzitutto chiarezza di idee. E da questo punto di vista, per la sorte di Luis Enrique, le gare contro Juve, Napoli e Bologna saranno decisive. 2 I k.o. consecutivi della Roma che prima del 3-0 a Firenze avevano perso anche 2-0 sul campo dell’Udinese Luis Enrique, 41 anni, è il tecnico della Roma dalla scorsa estate GDS QUI TRIGORIA Emergenza Juve E Totti stavolta convincerà Luis? Il dubbio più grande: De Rossi in difesa o a centrocampo Nuovo equivoco col capitano ALESSANDRO CATAPANO ROMA Heinze risparmiato, un difensore guadagnato. In tempi di infortuni, squalifiche e crisi di nervi, non è poco. Ma non basterà a schiarire il cielo sopra la Roma e le idee a Luis Enrique, il cui rendimento finora è inferiore anche a quello tragicomico di Carlos Bianchi nel 1996. Tanti dubbi da sciogliere verso la supersfida con la Juve: arretrerà De Rossi in difesa impoverendo un centrocampo già orfano di Gago, che ha subito una distorsione al ginocchio destro (si proverà a farlo rientrare a Bologna, il 21)? A destra, ripresenterà l’impresentabile Cicinho o riesumerà l’acciaccato Rosi? E in attacco, riabiliterà Osvaldo, dove schiererà Lamela e che ne farà stavolta di Totti? Chiaritevi Invocato dai tifosi, tenuto in panchina da Luis Enrique. «Non era adatto a giocare in inferiorità numerica», la spiegazione pubblica dell’asturiano. Che ha innescato il solito misunderstanding. Totti c’è rimasto male, con i suoi ha commentato: «Che mi ha portato a fare a Firenze?». Luis Enrique si è stupito dello stupore, ribadendo: «Non era in grado di giocare». Chi ha ragione? È vero che Totti non era al 100%, colpa di una cicatrice sulla lesione alla coscia che lo ha tenuto 50 giorni lontano dai campi e ancora oggi non gli consente di avere potenza. Lo stesso problema, però, non gli ha proibito di allenarsi con il gruppo per giorni e mettersi a disposizione per la Fiorentina. Decisione, sottolinea Totti, concordata con allenatore e medici. Che succederà con la Juve? NIENTE SQUALIFICA Heinze disponibile contro i bianconeri Non è stata chiesta la prova televisiva Heinze e la Roma se la sono cavata: non è stata chiesta la prova televisiva da parte della Procura federale al giudice sportivo per la gomitata che il difensore della Roma ha dato a Gamberini della Fiorentina. Tutto avviene pochi secondi prima dell’espulsione di Bojan che fa una parata che porta anche al rigore. Insomma tutto in pochi secondi anche se dopo il rigore tra Heinze e Gamberini il clima non si placa e i due sono protagonisti anche di un «chiarimento» faccia a faccia con le espressioni dure. Ora ci si interrogherà sul motivo che COSI’ LUNEDI’ ALL’OLIMPICO? ha spinto la Procura federale a non aggravare la posizione della Roma con la richiesta dell’uso della prova televisiva. Probabilmente, anche se la gomitata c’è stata, il collaboratore della Procura incaricato dell’esame dei filmati potrebbe averla valutata o involontaria (dovuta cioè dal movimento stesso del saltare) o comunque non come «condotta violenta o gravemente antisportiva» tale da determinare la richiesta di prova tv che deve essere richiesta entro le 16 del giorno feriale successivo alla gara. Chiamate un ortopedico Ci si chiede anche se e quando torneranno Aleandro Rosi e David Pizarro. Il terzino si trascina i postumi del pestone alla caviglia beccato nel derby del 16 ottobre, il cileno il problema al legamento collaterale (con infiammazione del menisco) accusato contro il Milan il 29 dello stesso mese. Domanda: si sono fatti vedere da un ortopedico? © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA L’EVENTO IL FANTASISTA, A BARCELLONA PER L’AUTOBIOGRAFIA, DIFENDE IL TECNICO: «CON LA JUVE CI GIOCHIAMO TANTO» Bojan si scusa con i tifosi «Ho fatto una stupidata» FILIPPO MARIA RICCI BARCELLONA Nostalgia canaglia. Le ragazzine che piangono e urlano il suo nome, una folla di cronisti e fotografi conosciuti, le domande in catalano, l’aroma del Barça che cosparge la città, un solo giornalista (italiano, ovvio) che pronuncia i nomi di Luis Enrique, Osvaldo, Totti, perché agli altri interessano solo lui, il Barça, Guardiola, Messi, il Clasico. Bagno di ricordi e di folla per Bojan Krkic, atterrato e ripartito da Barcellona dopo aver presentato il suo «El meu Barça», il mio Barça. Biografia estendibile di un ventunenne che ha chiuso una tappa fondamentale della sua vita e prova a viverne un’altra. Solo che dimenticare la prima è complicato: «I miei compagni», dice il romanista riferendosi agli ex colleghi del Barça. In difesa Una bella giornata, dopo una bruttissima domenica: «Si, una giornata triste. Ero stato espulso solo una volta. Il mio è stato un gesto istintivo, mi spiace da morire». E poi su Face- book aggiungerà: «Mi dispiace di aver gettato la maglia a terra, capisco di aver ferito i tifosi, il mio impegno e il mio rispetto sono massimi. E’ stata una stupidaggine». Sul momento poi spiega: «Non è una situazione facile. Nessuno vuole perdere, ma è proprio nelle difficoltà che bisogna mostrare forza». Si parla tanto di Barça, ma c’è la sufficiente pazienza per il progetto di Luis Enrique? «Lo spero, però capisco che la gente chieda risultati immediati. La pazienza dipende da noi, e noi abbiamo una gran voglia che le cose vadano bene». Nessuno no- LA SUA RABBIA A FIRENZE DOPO IL ROSSO 1 2 3 1-2) Lo scatto d’ira di Bojan dopo il rosso a Firenze 3) Il giocatore getta la maglia a terra mina Luis Enrique, ex allenatore del Barça B, noi gli chiediamo come sta. «Jodido», è la risposta. In castigliano di solito vuol dire «fottuto», ma nell’espressione di Bojan prende la via del «Soffre». E spiega: «Soffre, come tutti noi. Non è facile giocare in 10 dopo aver incassato un gol, ma penso che abbiamo fatto una grande gara: è normale che la gente sia nervosa, però ora più che mai i tifosi devono stare con la squadra. E noi restare uniti. Lunedì contro la Juve ci giochiamo tanto. Osvaldo? Tutto okay. Sono cose che possono succedere». La panchina di Totti può creare malumore? «Non lo so. Spero che non si crei malumore per questo: per noi Totti è importantissimo. Che giochi o no». E il Clasico di sabato col Madrid? «Vinciamo». Nostalgia canaglia. © RIPRODUZIONE RISERVATA 24 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 numeri& STATISTICHE D DI VAIO SERIE A L’INTERVISTA Ripensando a quegli esordi, quali persone le vengono in mente? o d a v Io 0 0 a 2 inito «I tre allenatori che mi hanno cresciuto quando sono arrivato alla Lazio dalla mia squadretta di quartiere. Il primo è Wolfango Patarca nella categoria Esordienti, poi Mimmo Caso che mi ha seguito fino alla Primavera e infine Zdenek Zeman che mi ha fatto esordire in Serie A. Caso mi ha preparato al grande salto e Zeman mi ha anche insegnato come si diventa professionista». f o n o s n o a «N n g o l o B o Am » n a m e Z o i z a ori n r g i S g a rin soblù si confessa,odl che manca Se chiude gli occhi, quali di tutti quei gol rivede? a al g o ros o n n a e t i G p l a Il c e, da h c i m e l alle p o ANDREA TOSI BOLOGNA 4 I NUMERI Duecento gol ufficiali con squadre italiane, dalla serie B alla Champions, passando per le grandi sfide scudetto, è un traguardo che pochi calciatori possono vantare. Marco Di Vaio, romano del quartiere La Storta sulla Cassia, classe 1976, di professione bomber e capitano del Bologna, è uno di questi. Il gol segnato domenica al Siena ha un valore immenso per lui, perché a 35 anni la carriera sta scivolando via e la voglia di rimanerle aggrappato è ancora tanta e perché viene a mettere la parola fine al momento più difficile della sua esperienza sotto le Due Torri. Marco Di Vaio, come inizia la storia dei 200 gol? S Marco Di Vaio, 35 anni, segna il gol numero 200 in Italia contro il Siena battendo Brkic GETTY IMAGES «Con l’esordio in Serie A, 20 novembre 1994, in un Lazio-Padova 5-1. Subentrai a Signori a metà ripresa e firmai la mia prima rete. Un mese più tardi, sempre all’Olimpico, feci il bis in coppa Uefa nel successo per 2-1 sul Trabzonspor. Anche in quella occasione entrai in campo per rilevare Signori, il cannoniere al quale mi sono più ispirato. Speravo di ricalcarne le orme giocando per tanti anni nella Lazio ma non si sono create le condizioni per realizzare quel sogno». 14 le presenze in Nazionale (tra il 2001 e il 2004) di Marco Di Vaio che con la maglia azzurra ha segnato due gol e disputato l’Europeo 2004. 5 i trofei vinti in carriera dall’attaccante nato a Roma il 15 luglio 1976: 1 scudetto (con la Juventus nel 2002-2003), 1 Coppa Italia (Parma 2001-2002), 2 Supercoppe italiane (Parma 1999 e Juventus 2003), 1 Supercoppa europea (Valencia 2004) «Il più bello come gesto tecnico l’ho segnato con la maglia della Juve a San Siro contro il Milan: firmai l’1-1 finale con un diagonale al volo di sinistro. Poi mi vengono in mente gli ultimi col Bologna, che considero più significativi. Il gol numero 100 in A contro il Lecce, ma soprattutto quelli dell’anno passato. In particolare la rete della vittoria nel recupero contro il Chievo quando il club stava con l’acqua alla gola. Era il mio messaggio per dire ai tifosi che il Bologna non doveva fallire. E poi, dopo il salvataggio della nuova dirigenza, la doppietta sul campo della Juve dove il Bologna non vinceva da 31 anni. Infine il gol di domenica al Siena». blica. Mi hanno massacrato. Ho letto e sentito che ero un sopravvalutato, che condizionavo le scelte dell’allenatore, che spaccavo lo spogliatoio. Ma solo sei mesi fa qualunque cosa facessi era oro colato, poi sono diventato il problema. Non c’è stato equilibrio nel giudicarmi e non mi spiego il motivo». Quali meriti ha Pioli nel suo recupero? «Ha avuto ragione mandandomi in panchina a Cagliari. Lo ha fatto nel modo giusto, senza affliggermi ma cercando nel contempo di pungolarmi. Con lui ho avuto un confronto aperto e sincero poco tempo fa, il nostro rapporto è molto corretto». Al gol numero 200 ha contribuito l’assist di tacco di Diamanti. Vuole ringraziare anche lui? «Alino ha fatto un colpo geniale. Ho segnato tanto, ma un passaggio così non lo avevo mai ricevuto. E’ l’aspetto più inedito di questo traguardo». Ha baciato due volte la maglia. Era commosso? «L’emozione è stata forte. Ma in quel gesto esprimevo tutto il sentimento che nutro per il Bologna e Bologna». Basta la salvezza per sentirsi ri- « « Ho letto che ero sopravvalutato, che spaccavo lo spogliatoio: mi hanno ferito Il gol più bello? Quello segnato al Milan a San Siro quando giocavo con la Juve Tutti quei gol girando otto squadre come si spiegano? «Con la passione che da sempre nutro per il calcio. Segnare e girare tanto non è facile perché non è sempre agevole l’inserimento in una realtà nuova. A Genova mi davano per finito». Ultimamente lo pensavano anche a Bologna. Lo ha avvertito? «Sono due situazioni diverse. Al Genoa avevo 32 anni, tutto era prematuro e fuori luogo. Oggi ho 35 anni, certi discorsi fatalmente affiorano quando un giocatore della mia età attraversa un momento difficile. E’ accaduto anche a Del Piero e Totti, prima di loro a Maldini. Non mi sono offeso. Ma un conto sono i giudizi sul calciatore e un altro quelli sulla persona. Alcuni mi hanno fatto male. Non parlo dei tifosi, che mi sono stati sempre vicino, ma delle fonti che influenzano l’opinione pub- pagato? «Rimanere in A non è un traguardo riduttivo. A Bologna in questi anni sono cambiati tanti presidenti e allenatori senza riuscire a cambiare la rotta della squadra. Non do colpe a nessuno ma non è facile costruire qualcosa di stabile in questo modo. Certamente, si può fare meglio. Senza evocare il modello dell’Udinese basta guardare al Cagliari e al Chievo come esempi da seguire». Per finire, qual è il gol che ancora le manca? «Il più facile, appoggiare il pallone in rete ad un passo dalla linea di porta. Non mi è mai successo. E poi vorrei segnare all’Inter, l’unica grande che non ho ancora bucato giocando nel Bologna». © RIPRODUZIONE RISERVATA MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 25 SERIE A «Lecce, ti salvo io L’ho promesso anche a Miccoli» Cosmi: «E’ una squadra poco disperata ma sono uscito da situazioni più complesse: impresa possibile» GIUSEPPE CALVI LECCE Osserva, studia, già comincia a gridare e, dopo due ore di allenamento, propone un quadro preciso sulla... natura morta Lecce. Serse Cosmi fa accendere i riflettori del «Via del Mare» per trattenere la squadra quando ormai è calato il buio. I tifosi lo incoraggiano, i suoi nuovi soldati lo seguono: sono tornati tutti in pista (pure Giacomazzi è abile), tranne Carrozzieri e Olivera. Serse Cosmi, 53 anni, ultima esperienza in panchina in serie A a Palermo lo scorso campionato ma con Zamparini durò solo 4 partite LEZZI tà, anche noi, ha fallito», il commento dei due dirigenti. Lecce come il Perugia Esibendo un’elegante coppola, Serse ha provato a trasmettere coraggio all’ambiente. «Ricordo quando esordii in Serie A, 11 anni fa: al mio Perugia, nei pronostici estivi, assegnavano al massimo 20 punti. Sappiamo tutti poi come andò a finire quella stagione, davvero esaltante per la formazione della mia città. Sono convinto che il Lecce possa realizzare un’impresa simile, conquistando la salvezza. Io sono sempre schiavo del risultato. Sarà fondamentale l’aspetto nervoso, la tattica viene dopo. Il mio 3-5-2 o 5-3-2? Ripartirò dalla Mare, danze e Larrivey Cagliari pazza di Ibarbo MARIO FRONGIA CAGLIARI Movenze da felino sonnacchioso. Poi, il botto. Con una magia che ha fatto scomodare i grandissimi. Ibarbo, il guizzo che ammalia. Destro-sinistro, la palla scompare. Per un gol che Andujar ricorderà a lungo. E con lui tutti i catanesi. Con Montella in testa. «Fatemi crescere. Queste giocate le provo in allenamento. Per me il calcio è tutto», dice il colombiano. Un affare Il volto di un bimbo che scarta i doni. Radioso e felice. «Ho segnato, abbiamo vinto e sono arrivati a Cagliari la mia 8 i tecnici esonerati; due prima del via, Ficcadenti per Donadoni nel Cagliari e Mangia per Pioli nel Palermo. Quindi Ranieri dopo 3 gare per Gasperini all’Inter, Pioli per Bisoli nel Bologna dopo 5, Arrigoni per Giampaolo nel Cesena dopo 9, Ballardini per Ficcadenti nel Cagliari e Rossi per Mihajlovic nella Fiorentina dopo 9. Ora Cosmi per Di Francesco a Lecce. 5 base creata da Di Francesco, che non ha sbagliato nell’impostazione tattica. E’ stato mio calciatore, telefonerò a Eusebio. E, ovviamente, cercherò soprattutto di rendere più solida la difesa». Dietro l’angolo, il primo avversario, l’odiata Lazio. «Alt, non ci casco. Per favore, non mi tirate fuori la storia del "forza Roma", che mi scappò in una sfida contro la Lazio. Mi interessa solo la salvezza del Lecce. Per me, questa è un’occasione molto più importante di quella che ho avuto a Palermo: qui posso riscoprire il sapore dell’impresa, voglio dimostrare a tanti che posso dare ancora qualcosa a certi livelli». © RIPRODUZIONE RISERVATA IL PERSONAGGIO CON LA PRODEZZA DI CATANIA IL COLOMBIANO HA CONQUISTATO I TIFOSI Vive al Poetto l’argentino lo aiuta. «La Sardegna è ideale per la mia maturazione» I NUMERI le squadre allenate in A da Cosmi: Perugia per 4 stagioni dal 2000 al 2004, Udinese, Livorno, Palermo e ora Lecce. Da lontano, un sogno Nello spo- gliatoio ha confessato ai giocatori un suo vecchio sogno. «Avevo sempre ambito di allenare il Lecce: ora sono orgoglioso di poter far parte della storia di questo club - dice l’allenatore perugino, 53 anni, subentrato a Di Francesco, esonerato -. L’ho promesso anche al tifosissimo Miccoli, che mi ha inviato un messaggio accorato: se ne accorgerà anche lui, col suo Palermo, quando verrà a giocare a Lecce, quanto teniamo a restare in A... Ho seguito il Lecce, da spettatore, e mi ero fatto un’idea, poi confermata in questo primo contatto. In campo la squadra è poco disperata sul piano agonistico, secondo me manca l’interpretazione della sconfitta, è come se non vivesse il momento». Presentato ai giocatori dal patron Giovanni Semeraro e dal figlio Rico, Cosmi è stato introdotto alla stampa dagli interventi dell’a.d. Cipollini e del d.s. Osti: «Ringraziamo Di Francesco, se abbiamo deciso il cambio della guida tecnica significa che la socie- 4 compagna e mio figlio». Ibarbo vola leggero. Larrivey e Cepellini per tutor - l’argentino è stato il primo a ritrovarselo tra le braccia dopo il gol capolavoro del Massimino – Conti, Agostini e Cossu come riferimenti nel gruppo: «Il capitano mi ha dato una palla bellissima, ho preso il tempo al difensore, ci ho provato, è andata bene. Per me e per la squadra: a Catania non si vince facilmente, sono 3 punti importantissimi. Le botte? In Colombia giocavo per strada, ci sono abituato». Classe ’90, nato a Santiago de Calì, debutta nel ‘98 con l’Atletico Nacional nella A colombiana. Nel 2009 gioca i campionati sudamericani con l’under 20: in Italia si accorgono di lui. Nel 2010 l’esordio nella nazionale maggiore. Il manager Riccardo Calleri lo propone a diversi club, Palermo e Udinese in testa. Ma la Victor Ibarbo, 21 anni, un gol in A TERRUSO puntata vincente è di Massimo Cellino. Ibarbo Segundo Victor Guerrero il nome completo piace anche al ds Francesco Marroccu. Il patron chiude alla sua maniera. Vola in Colombia, tratta fino all’alba. Si stufa. Scrive su una salvietta del ristorante l’ultima proposta: due milioni e mezzo di dollari. E’ fatta. «E’ un diamante da sgrezzare. Ma ci farà divertire» annuncia il presidente. Domenica a Catania lo show. «Ricorda il primo Asprilla ma è più elegante di Suazo» decreta Boban in tv. «No, grazie. Asprilla è stato un grande, Suazo l’ho visto giocare con l’Inter e in ritiro mi ha dato consigli preziosi. Ma io gioco alla mia maniera». Senza regole. Quelle che Ballardini prova ad inculcargli: «Ha enormi qualità, deve giocare meglio con la squadra». Ma dopo la rete da film gli si perdona tutto. Ottimo «salsero», vive a ridosso della spiaggia del Poetto, gira con un’utilitaria e divora sport in tv. «Sto bene a Cagliari, i compagni mi sono sempre stati vicini e questo mi sembra un posto tranquillo e incantevole per completare la mia maturazione». Per i tifosi è già il quinto moro. © RIPRODUZIONE RISERVATA 3 allenatori esonerati dopo 13 turni nel 2010-11: Colomba, a Bologna prima del via con Magnani della Primavera, poi avvicendato alla 2ª da Malesani. Al Genoa dopo 10 10 gare Ballardini per Gasperini, e dopo 12 Donadoni per Bisoli nel Cagliari. giudizio del Tombo DI DANIELE TOMBOLINI Doveri acerbo, che errori Rossi da secondo giallo Oltre al rigore inesistente per la Juve, un’altra svista. Mazzoleni non dà un penalty al Siena 13 ª GIORNATA PARTITA ARBITRO GENOA-MILAN INTER-UDINESE NAPOLI-LECCE JUVENTUS-CESENA FIORENTINA-ROMA PARMA-PALERMO CHIEVO-ATALANTA BOLOGNA-SIENA CATANIA-CAGLIARI LAZIO-NOVARA CELI GERVASONI ROMEO DOVERI DAMATO BANTI PINZANI MAZZOLENI BERGONZI GAVA BONUS ERRORI 2 2 1 1 2 1 1 2 1 1 PUNTI -4 -2 - 2 2 1 -3 2 1 1 0 1 1 LEGENDA Bonus gara facile 0; gara insidiosa 1; gara difficile 2; gara difficilissima 3. Errori su un gol -3; su un rigore -2; su un’espulsione -1 Ottiene la fiducia la maggioranza degli arbitri e degli assistenti in questa 14ª giornata, anche se un paio di partite sono finite tra i mugugni per qualche svista di troppo. A Bologna, Mazzoleni non fischia un calcio di rigore per il Siena quando Garics respinge il pallone con il braccio largo su colpo di testa di Calaiò (-2), mentre a Torino il giovane Doveri si mostra acerbo e sbaglia partita: non c'è il rigore per la Juve (-2) e non è da espellere Antonioli (-1) quando esce su Giaccherini, perché prima del contrasto tocca il pallone; infine l'entrata irruenta di Marco Rossi, che con una scarpata in faccia ferisce Del Piero, meritava almeno il secondo giallo (-1). CLASSIFICA GENERALE ARBITRO GARE PUNTI BERGONZI DE MARCO CELI TAGLIAVENTO ORSATO BANTI GERVASONI RIZZOLI GUIDA RUSSO ROCCHI MAZZOLENI GAVA DAMATO DOVERI GIACOMELLI PERUZZO MASSA TOMMASI ROMEO VALERI TOZZI GIANNOCCARO PINZANI 7 6 7 6 6 6 6 7 6 6 6 6 6 7 6 1 6 1 2 6 6 1 5 1 12 11 10 10 9 9 9 8 8 7 7 6 6 4 3 3 3 2 2 2 1 1 1 1 OSTINELLI BRIGHI 1 5 -1 -6 PROCURA FIGC CALCIO TV IN CHIARO Deferito Palladino per il dopogara di Parma-Bari 90o minuto: Mediaset fa la gara contro la Rai (ma.gal.) Otto mesi ed è arrivato il deferimento del Procuratore federale Stefano Palazzi per i fatti di Parma Bari del 3 aprile. A dover essere giudicato dalla Disciplinare sarà Palladino (e il Parma per responsabilità oggettiva). Otto mesi fa al termine della partita c’era stato un violento diverbio tra calciatori. Otto mesi, ma la curiosità è che il deferimento arriva a pochi giorni dalla notizia di un’inchiesta della magistratura su alcune gare del Bari della scorsa stagione e tra queste proprio la vittoria di Parma (2 1 per i pugliesi). NAZIONALI Il 14 l’Under 20 sfida l’Italia B a Nocera Inferiore Ieri, in teleconferenza stampa con la sede della Nocerina, il presidente della Lega di Serie B, Andrea Abodi, ha presentato le prossime iniziative nell’ambito del progetto «B Solidale» a cominciare dall’amichevole tra l’Under 20 di Di Biagio e la B Italia guidata da Piscedda, tutta formata da giocatori Under 21, in programma mercoledì 14 (ore 20.45) a Nocera Inferiore. Sempre mercoledì 14 al Centro tecnico di Coverciano (oggi si deciderà se alle 14 o alle 14.30) invece l’Under 19 affronterà la Rappresentativa di Lega Pro. Era nell’aria, ne avevamo parlato e adesso è certo: Mediaset è scesa in campo, in concorrenza con la Rai, per trattare con la Lega A i diritti tv per il triennio 2012 2015 che stanno alla base di trasmissioni come 90˚ minuto, Stadio Sprint e La Domenica Sportiva. La tv che ha acquisito i diritti in esclusiva sul digitale terrestre delle dirette delle prime 12 squadre della A ha deciso di concorrere appena la Rai ha fatto sapere di aspettarsi uno sconto per gli highlights in chiaro della A, visto che la spalmatura delle partite in più giornate (questa settimana dal venerdì al lunedì) non permettono più un classico 90˚ di forte interesse. La Rai ora versa 25 milioni. Bisognerà vedere cosa risponderà la Lega con l’advisor Infront. Uno sconto è possibile, ma per la Lega sarebbe sconticino. E comunque con Mediaset in campo per il chiaro cambiano gli scenari complessivi. Soltanto la Rai ha fatto pervenire la manifestazione di interesse per i diritti radio (Tutto il calcio minuto per minuto), ma ora c’è un altro pacchetto dedicato alle emittenti locali. Centro Europa 7 e il consorzio Pangea, tv interessate ai diritti delle altre 8 squadre non di Mediaset. Pangea vuole pure gli highlights a pagamento post partita. Antonello Capone 26 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 Goditi il Natale! e vai gratis in vacanza con Chateau d’Ax PELLE 100% LE A NATUR ELISE KUADRA 599€ 999€ 3 POSTI (cm 203) RIVESTITO IN PELLE NEL COLORE CAT. 1 COME FOTO. MOBILE LIVING (cm 330) BIANCO LUCIDO Acquista da Chateau d’Ax e raccogli i punti per andare gratis in vacanza! 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Ma, forse, ora da questo Bari non si può pretendere di più. Il Cittadella fa un passo avanti, dopo lo scivolone col Crotone, ma dà la sensazione di non aver sfruttato l’occasione per infilare il terzo colpaccio esterno di fila (dopo Ascoli e Varese). GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Job (C) al 38’ p.t.; Bogliacino (B) al 5’, Donati (B) al 32’, Maah (C) al 35’ s.t. BARI (4–3-3) Lamanna 6; Ceppitelli 5, Borghese 6, Dos Santos 5,5, Polenta 5; Rivaldo 5 (dal 1’ s.t. Bogliacino 6,5), Donati 6,5, De Falco 6; Galano 6 (dal 20’ s.t. Stoian 6), Marotta 5,5, Rivas 6 (dal 35’ s.t. Kopunek s.v.). PANCHINA Koprivec, Masi, Sini, Di Noia. ALLENATORE Torrente 6. CITTADELLA (4–4–2) Cordaz 6,5; Vitofrancesco 5,5, Martinelli 6, Pellizzer 6, Marchesan 5,5; Di Roberto 7, Busellato 6, Schiavon 6,5, Job 6,5 (dal 38’ s.t. Gorini s.v.); Bellazzini 5,5 (dal 23’ s.t. Di Carmine 6), Maah 6,5. PANCHINA Pierobon, Borsato, Carra, Branzani, Martignago. ALLENATORE Foscarini 6. Ridotti all’osso Torrente e Fo- scarini faticano a metterne insieme 18. Al primo mancano sei uomini, compresi gli squalificati Caputo e Bellomo, ed in h 7 il migliore DI ROBERTO (Cittadella) Sulla destra fa quel che vuole: dalle sue invenzioni nascono entrambi i gol extremis deve rinunciare anche a Crescenzi. Rimedia con i rientri di Polenta, Dos Santos e Marotta. Il tecnico del Cittadella, senza Di Nardo, Magallanes, De Vito, Gasparetto e Scardina, rilancia Martinelli, Vitofrancesco e Bellazzini. La chiave Nella prima mez- z’ora succede poco. La difesa del Cittadella non va mai in sofferenza. Sono invece i terzini del Bari, Ceppitelli e Polenta, a penare davanti e Job e, soprattutto, Di Roberto. Non a caso, proprio i due costruiscono l’azione che sblocca il risultato. Di Roberto lascia di sasso Polenta e disegna un pallone velenoso che taglia l’area del Bari. Donati anticipa Bellazzini, sul secondo palo arriva Job ed infila a porta vuota. Gli uomini di Torrente reagiscono: Rivas combina con Donati, ma Cordaz gli nega il gol. 2 2 Massimo Donati, 30 anni, esulta dopo il gol del 2-1, il suo secondo centro in questo torneo REPORPRESS TORINO 38 VERONA 34 PESCARA 33 SASSUOLO 33 PADOVA 31 REGGINA 29 VARESE 26 GROSSETO 26 SAMPDORIA 25 JUVE STABIA (-4) 24 CITTADELLA 22 VICENZA 21 CROTONE (-1) 21 EMPOLI 21 BARI (-2) 21 LIVORNO 20 ALBINOLEFFE 20 BRESCIA 19 MODENA 16 NOCERINA 15 GUBBIO 14 ASCOLI (-10) 8 Il Grosseto sceglie Viviani Novellino, fiducia a tempo E’ Fabio Viviani il nuovo allenatore del Grosseto: ex bandiera del Vicenza, ha già guidato la squadra nell’allenamento di ieri. «L’ho scelto perché è giovane — dice il presidente Piero Camilli — si è fatto le ossa con Reja ed è uno equilibrato». Viviani ha vinto la concorrenza di Campilongo e Madonna e sostituisce il dimissionario Giannini dopo l’esperienza di Portogruaro. «E’ una grossa opportunità — ha detto Viviani — visto che ho una buona squadra tra le mani»; il suo assistente sarà Antonino Praticò. A Livorno fiducia a tempo per Novellino dopo il vertice che si è tenuto a Genova negli uffici del presidente Spinelli con i manager Perotti e Signorelli: decisive le prossime due gare a Modena contro il Sassuolo e in casa col Brescia. A proposito di Brescia. Corioni ribadisce «piena fiducia a Scienza»: il presidente spegne così le voci su un possibile esonero del tecnico, in bilico da qualche settimana; il Brescia è quintultimo e non vince da 12 partite. DOPO IL BLACKOUT ALTRE POLEMICHE PARTITE G V N P 17 11 5 1 18 10 4 4 18 10 3 5 18 9 6 3 17 9 4 4 18 8 5 5 18 7 5 6 18 7 5 6 18 5 10 3 18 8 4 6 18 6 4 8 18 5 6 7 18 5 7 6 18 6 3 9 18 6 5 7 18 5 5 8 18 5 5 8 18 4 7 7 18 3 7 8 18 3 6 9 18 3 5 10 18 5 3 10 RETI F S 20 8 26 19 38 27 22 12 26 19 31 20 25 20 21 23 25 16 25 23 20 24 22 24 17 20 24 28 16 20 18 17 25 33 16 23 16 30 26 32 15 30 21 27 U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE PROSSIMO TURNO Venerdì, ore 20.45 SAMPDORIA-JUVE STABIA. Sabato, ore 15 ASCOLI-VARESE, CITTADELLA-REGGINA, GROSSETO-MODENA, GUBBIO-PADOVA, NOCERINA-CROTONE, SASSUOLO-LIVORNO, TORINO-PESCARA, VERONA-ALBINOLEFFE, VICENZA-EMPOLI. Domenica, ore 12.30 BRESCIA-BARI SAMPDORIA Gastaldello k.o. Anche Castellini e Semioli sono out ARBITRO Gallione di Alessandria 6. GUARDALINEE Marrazzo 6–Evangelista 6. AMMONITI Borghese (B) per gioco scorretto; Schiavon (C) per proteste. NOTE paganti 408, incasso di 5.506 euro; abbonati 4.440, quota di circa 28.000 euro. Tiri in porta 8–4. Tiri fuori 4–5. In fuorigioco 2–2. Angoli 9–6. Recuperi: p.t. 0, s.t. 3’. GENOVA Niente da fare per Gastaldello, che non sarà disponibile nell’anticipo contro la Juve Stabia. Improbabile anche un suo recupero per il posticipo di Pescara: il difensore rischia di tornare in campo solo il giorno dell’Epifania, in casa con il Varese. In miglioramento costante le condizioni di Semioli e Castellini, ma entrambi si sono allenati nuovamente a parte. Anche loro, dunque, saranno assenti venerdì. La mossa Torrente ricorre a Bo- PANCHINE PT gliacino dopo l’intervallo. La mossa paga ben presto. Il Bari è più vivo. E dopo aver tremato per un’iniziativa di Di Roberto, acciuffa il pari con lo stesso Bogliacino, lesto ad infilare di testa su corta respinta di Cordaz. Poco dopo lo stesso Bogliacino va vicino al raddoppio, imbeccato da Marotta. Il Cittadella replica in ripartenza con l’imprendibile Di Roberto, ma è il Bari a mordere. Il capitano, Donati, regala l’illusorio vantaggio (leggera deviazione di Pellizzer) ottimizzando un assist di Marotta. Nemmeno il tempo di assestarsi e la difesa di Torrente va in bambola, ancora per colpa di Di Roberto, abile a bucare gli avversari al centro ed a servire Maah. Tocco sotto dell’ex di turno e finisce pari. IL PESCARA COMPRA Ieri pomeriggio è arrivato a Pescara il centrocampista danese Matti Lund Nielsen, 23 anni. Il giocatore si è subito messo al lavoro: resterà aggregato alla squadra di Zeman per una settimana, poi la società, che lo seguiva da giugno, deciderà se tesserarlo. Nielsen dovrebbe firmare un contratto fino a giugno 2015, il d.s. Delli Carri ha già trovato un'intesa con il Nordsjælland. Il difensore Capuano ha intanto rinnovato il contratto fino al 2016. Arbitro e giocatori durante uno dei blackout D’ANNIBALE Ricorso Padova Torino: il giallo degli squalificati La tesi dei veneti: «L’arbitro avrebbe dovuto aspettare» La parola passa al giudice Altre polemiche sul blackout che sabato ha portato all’interruzione di Padova-Torino sull’1-0 a 14 minuti dalla fine. Oggi il giudice sportivo certifica la sospensione e, visto il ricorso granata («o 3-0 a tavolino, o ripetizione della gara dall’inizio»), prenderà qualche giorno per valutarlo: viste le festività di questa settimana, dovrebbe riunirsi venerdì; sempre oggi la Lega — come da procedura — fissa la data per far giocare gli ultimi 14’, ossia mercoledì 14. Ma difficilmente si giocherà. La sentenza del giudice sportivo, infatti, sarà di certo contestata dal club che si riterrà svantaggiato, così ci sarà un nuovo ricorso e la parola andrà alla Disciplinare, che non si riunirà prima di venerdì 16: vista la sosta di Natale, si dovrebbe giocare (gli ultimi 14’ o tutti i 90’) nel 2012. Il Padova e gli animalisti Il Padova, in attesa della perizia di un professionista esterno, sta pure preparando un ricorso. Spiega il d.g. Sottovia: «Non ci è stata data la possibilità di riparare l’eventuale danno nei 45’ successivi al guasto»; termine comunque non previsto dal regolamento. Sulla vicenda, polemico il tecnico Dal Canto: «Qualcuno ha perso una buona occasione per stare zitto». Sulle cause del blackout sono intervenuti anche gli attivisti di «100% Animalisti», che hanno sottolineato «la coincidenza nei tempi tra lo spegnimento dei fari e l’accensione degli impianti del circo a meno di un chilometro». Il Torino e le squalifiche Il Torino aspetta e scopre un altro problema: gli squalificati Basha, Parisi e Vives possono giocare sabato col Pescara? In teoria sì, perché gli stop sono da scontare con il Padova, ma senza la sentenza del giudice sarebbe un rischio, alla luce dell’art. 22 del Cgs, e una beffa, perché le giornate che salterebbero saranno due. Intanto ieri ha chiuso anzitempo l’allenamento Ogbonna per una distorsione al ginocchio destro, che però non preoccupa. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA PRIMA DIVISIONE Il posticipo del girone A Monza-Como, un pari e tanti calci Un derby brutto e molto nervoso si accende nel finale: segna Filippini, poi rimedia Colacone MONZA-COMO 1-1 GIUDIZIO ++ MARCATORI Filippini (C) al 35’, Colacone (M) al 49’ s.t. MONZA (5-3-2) Castelli 6; Zenoni 5, Uggè 6 (dal 39’ s.t. Torregrossa s.v.), Fiuzzi 5,5, Cattaneo 6, Campinoti 6 (dal 24’ s.t. Bugno 6); Valagussa 6, Palumbo 5,5, Nappello 6 (dal 19’ s.t. Chemali 6); Ferrario 5,5, Colacone 6,5. (Marcandalli, Cusaro, Rosseti, Kyeremateng). All. Motta 6. COMO (4-3-3) Twardzik 6; Ghidotti 6, Diniz 6,5, Zullo 6, Som 6,5 (dal 34’ s.t. Ambrosini s.v.); Salvi 6, Ardito 6, Lewandowski 5,5; Ciotola 7 (dal 36’ s.t. Vicente s.v.), Tavares 6 (dal 29’ s.t. Romano s.v.), Filippini 6. (Conti, Lulli, Doumbia, Toledo). All. Ramella 6. ARBITRO Peretti di Verona 6. NOTE paganti 415, abbonati 316, incasso di 4.791 euro. Espulsi Lewandowski al 44’ s.t. e il tecnico Ramella al 49’ s.t.; ammoniti Som, Zullo, Fiuzzi, Ardito, Cattaneo e Torregrossa. Angoli 1-4. DAL NOSTRO INVIATO MATTEO PIERELLI MONZA Sarà stata l’atmosfera del derby, oppure lo spirito della disperazione: sta di fatto che il Monza, al penultimo dei 5 minuti di recupero, grazie a una bella girata di Colacone riesce ad agguantare un pareggio di capitale importanza, che interrompe una striscia di tre sconfitte consecutive e che consente alla squadra di Motta di guardare al futuro con il morale un po’ più alto. Per il Como, a cui non è bastata una gran punizione di Filippini, la beffa fa molto male visto che con il successo avrebbe agganciato il terzo posto. Nervosismo Al Brianteo fino a 10’ dalla fine si vedono poche azioni e tanti calci, anche se alla fine il Como avrebbe meritato la vittoria, soprattutto per l’atteggiamento propositivo mostrato durante la partita. L’unica colpa è stata quella di non aver gestito il vantaggio, contro una squadra, il Monza, che non segnava da quattro giornate. I brianzoli, con i soliti cronici problemi in attacco, hanno avuto il merito di averci creduto sino alla fine, quando neanche i tifosi (che hanno contestato come al solito il proprietario ombra Clarence Seedorf) ci speravano più. Che noia Il Monza si presenta con una formazione più offensiva del solito, con Nappello dietro le due punte Colacone e Ferrario. Per il Como invece il solito, collaudato 4-3-3. Il primo tempo scivola via lento e noioso, nel secondo il Como spinge di più soprattutto sulla destra grazie a un imprendibile Ciotola, che al 14’ è sfortunatissimo: palo a Castelli battuto. Ma è il preludio al gol di Filippini che sembrava aver chiuso la partita. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il Pavia ha deciso: promosso Sangiorgio Brini rimane alla guida del Pergocrema CLASSIFICA SQUADRE TERNANA TARANTO (-1) CARPI PRO VERCELLI SORRENTO (-2) PISA LUMEZZANE COMO (-1) TRITIUM AVELLINO BENEVENTO (-6) REGGIANA (-2) FOGGIA (-1) MONZA VIAREGGIO (-1) SPAL (-2) PAVIA FOLIGNO (-4) PT 34 30 26 26 25 24 24 24 22 22 16 16 15 12 11 10 8 3 panchine G 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 PARTITE V N P 10 4 1 9 4 2 8 2 5 7 5 3 7 6 2 6 6 3 7 3 5 7 4 4 6 4 5 6 4 5 6 4 5 5 3 7 3 7 5 2 6 7 3 3 9 3 3 9 1 5 9 2 1 12 RETI F S 19 7 19 7 24 13 15 8 20 12 16 9 14 15 22 20 16 17 21 23 21 19 19 22 12 16 12 20 10 21 11 18 17 27 8 22 U PROMOSSA U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSA PROSSIMO TURNO DOMENICA 11 DICEMBRE ORE 14.30 AVELLINO-SPAL; BENEVENTO-VIAREGGIO; COMO-LUMEZZANE; FOGGIA-TERNANA; FOLIGNO-CARPI;PISA-MONZA; PRO VERCELLI-SORRENTO; REGGIANA-TARANTO; TRITIUM-PAVIA. Due panchine lombarde al centro dell’attenzione. Il Pavia ha ricevuto le dimissioni di Rosario Pergolizzi, secondo allenatore stagionale dopo Lele Domenicali, e ha deciso di chiudere il 2011 con una soluzione interna: la squadra quindi è stata affidata al secondo Claudio Sangiorgio, poi in occasione della sosta natalizia la società deciderà il da farli. Invece al Pergocrema non ha rassegnato le dimissioni Fabio Brini come aveva chiesto il presidente Sergio Briganti domenica dopo la sconfitta contro il Lanciano: in mattinata è previsto un colloquio tra Brini e il d.g. Tomei, poi Briganti accorderà al tecnico e al suo staff una fiducia a tempo fino a domenica. GIRONE B Domenica la grande sfida tra Lanciano e Siracusa La classifica dopo 15 giornate: Siracusa (-3) p. 27; Portogruaro e Lanciano (-1) 25; Carrarese e Barletta 23; Cremonese (-6), Trapani e Pergocrema 22; Triestina e Alto Adige 21; Spezia 20; Frosinone 19; Latina e Andria 16; Bassano 15; Piacenza (-4) 14; Prato 13; Feralpi Salò 11. Così domenica 11 (ore 14.30): Prato-Portogruaro (venerdì 9, ore 20.30); Andria-Pergocrema, Carrarese-Barletta, Cremonese-Latina, Frosinone-Feralpi Salò, Lanciano-Siracusa, Piacenza-Bassano, Trapani-Alto Adige; Spezia-Triestina (lunedì 12, ore 20.45). SERIE D Una giornata di squalifica al campo del Civitavecchia Il giudice sportivo di serie D (anticipato di un giorno visto che in campionato si gioca giovedì 8) ha preso atto del reclamo dell’Isernia, ha respinto quello dell’Este, ha inflitto 1.500 euro di ammenda e una giornata in campo neutro al Civitaveccchia (aperti intenzionalmente i cancelli tra tribuna e spogliatoi consentendo minacce a calciatori e dirigenti ospiti, colpito un guardalinee con una monetina) e ha diffidato il campo del Sora. Dirigenti: inibito sino al 28 febbraio Franco Guerrini (Rudianese). Allenatori: 3 giornate a Gaburro (Aurora Seriate), 2 a Urbano (Olympia Agnonese) e Scafa (Viribus Unitis). Giocatori: 5 gare a Mautone (Acireale) e De Toma (Nardò). VIA RAMPULLA Divorzio consensuale tra il Derthona (girone A) e il tecnico Michelangelo Rampulla: al suo posto Cristiano Bacci, ex Entella. 28 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 MOTOMONDIALE A GLI ALTRI ITALIANI Un ragazzo che ha dovuto faticare per correre S La vita Consegnava il pane con l’Ape di papà Michele Pirro ai tempi del tricolore, con l’Ape del papà con cui consegnava il pane a domicilio a San Giovanni Rotondo Avevamo lasciato Michele Pirro sul gradino più alto di Valencia, incredulo per la sua prima vittoria in Moto2 nel giorno del ricordo di Marco Simoncelli, suo compagno di team. «Prima di andare a Valencia dissi a Valdimiro Zavalloni, presidente del mio motoclub, che avrei vinto per Marco — racconta —. Non ho fatto più fatica che in altre corse. Anche se in gara gli chiedevo di starmi vicino, di non farmi trovare sorprese alla prossima curva. Poi, dopo il traguardo, avrei voluto chiudermi in un box e mettermi a dormire». Scelta Un mese dopo, Michele parla da pilota di MotoGP, visto che sarà lui nel 2012 a portare in pista la Crt con telaio Frt e motore Honda che Fausto Gresini schiererà in classe regina al fianco della RC212V di Alvaro Bautista. «È una scelta difficile, avrei voluto correre un altro anno in Moto2 — ammette Pirro —. Se non fosse stato Fausto avrei detto di no, ma mi sono fidato di lui. E poi sarebbe un onore lavorare con alcuni dei ragazzi che seguivano Marco. La Crt è una scatola chiusa, una scommessa che forse sarà il futuro:, Lo sport Un solo successo ma in un giorno speciale Pirro in azione sulla Moriwaki Moto2 di Gresini durante la gara di Valencia, la sua prima vittoria nel Mondiale AFP Pirro va in MotoGP con Sic nel destino Vinse a Valencia nel giorno del ricordo di Marco, adesso avrà nel box i suoi tecnici « « 29 MOTOR SHOW album PAOLO IANIERI LA GAZZETTA DELLO SPORT Volevo restare in Moto2: se non me l’avesse chiesto Gresini avrei detto di no Correrò con la Crt: una scatola chiusa ma ci spero spero che il progetto nasca bene». Sacrifici Poliziotto da poco («Ho iniziato il corso a Nettuno»), Pirro, 25 anni di San Giovanni Rotondo, il paese di Padre Pio, non ha avuto una carriera facile. «Mio papà ha un minimarket e io lo aiutavo a fare consegne a domicilio con l’Ape. Di sacrifici ne ha fatti tanti. La Puglia è fuori dal giro, ogni trasferta era un viaggio infinito e noi non conoscevamo nessuno di questo mondo. Prima di capire chi fossero le persone serie e chi gli imbroglioni c’è voluto un po’. Ho iniziato a correre a 14 anni nel trofeo Aprilia, a 16 mi sono trasferito a Cesena da Zavalloni, presidente del motoclub Paolo Tordi e sono ancora qui. La scuola l’ho mollata dopo la 2ª superiore: per capire l’ignoranza che esiste da noi, il preside disse a papà che per le assenze mi avrebbero bocciato anche se fossi stato il migliore». Gresini Approdato nel team RCGM, Pirro nel 2004 vinse l’Europeo 125 che gli valse il passaggio nel Mondiale. «Ma ero senza soldi e con la Malaguti mi sono bruciato e sono uscito dal giro». Passato in Yamaha con il team Lorenzini by Leoni, vince 3 anni il tricolore e si fa notare nel Mondiale Superstock 1000 e in Supersport. Dopo una wild card ad Aragon 2010, quest’anno Gresini gli affida una Moto2. «Tante piste non le conoscevo e la categoria è molto competitiva, eppure ho fatto terzo a Silverstone e ho chiuso 9˚ la stagione. Nel 2012 avrei detto la mia». Tecnico Suo capotecnico potreb- be essere l’ex di Simoncelli, Aligi Deganello, anche se il bolognese ha come alternativa «allevare» con la Moto3 sempre di Gresini, Nicolò Antonelli, fresco campione italiano 125, o prendersi un anno sabbatico. A giorni ci sarà la decisione. VALENTINO ROSSI Ducati Al secondo anno in sella alla rossa, il 9 volte iridato è reduce dalla peggiore stagione in carriera, con un solo podio e 7˚ posto finale IL SALONE GLI APPUNTAMENTI Oggi tocca alle Abarth 500 domani doppio incontro Gazzetta Entra in scena la Abarth 500 al Motor Show di Bologna, con la disputa oggi della Rally Cup: in pista 10 vetture. Domani toccherà alla Assetto Corse Cup. In collaborazione con la Gazzetta dello Sport, allo stand Abarth (padiglione 19) ci si potrà anche registrare a «Make it your race 2012», il concorso che seleziona nuovi piloti. Domani doppio appuntamento per gli Incontri Gazzetta: alle 12 al Paddock Show nel padiglione 36 parlerà Livio Suppo, responsabile marketing della Honda Hrc, alle 15 toccherà a Dindo Capello, 3 vittorie alla 24 Ore di Le Mans. S ANDREA DOVIZIOSO Yamaha Il forlivese, 3˚ nell’ultimo Mondiale, ha lasciato la Honda per correre nel 2012 con la Yamaha del team Tech 3 Elena e la macchina campione Padiglione 26 - L’attrice Elena Santarelli ha fatto da madrina al lancio dello spazio Geox. Lo sponsor della Red Bull presenta pure un simulatore di F.1 S DANILO PETRUCCI Ioda Racing Ternano, 21 anni, correrà con una Crt del team di Giampiero Sacchi. Ha vinto l’italiano Stock 1000 ed è stato 2˚ nel Mondiale Un crossover per la Fiorentina Padiglione 22 - Visita della Fiorentina allo sponsor Mazda che espone il nuovo crossover CX-5 GUIDETTI © RIPRODUZIONE RISERVATA Michele Pirro, 25 anni, 2 podi in Moto2 REUTERS Di Natale si mette in posa Padiglione 21 - Una pattuglia di giocatori dell’Udinese (al centro Di Natale) in posa alla Dacia GUIDETTI FORMULA 1 Taccuino La Mercedes 2012 è in ritardo Salterà i primi test invernali Debutto spostato al 21 febbraio Brawn: «Un buon compromesso» MARCO DEGL’INNOCENTI MONACO DI BAVIERA (Germania) La Mercedes conferma la fiducia nella Fota, l’associazione dei team di F.1, dalla quale venerdì scorso sono usciti due membri-cardine come Ferrari e Red Bull, e annuncia che la monoposto del 2012 debutterà solo nella seconda sessione dei test invernali, dal 21 al 24 febbraio a Barcellona. «La Fota è irrinunciabile. I nostro obiettivi sono molto importanti», ha sottolineato il responsabile del motor sport Norbert Haug, in riferimento agli sforzi per il contenimento dei prezzi. E Nick Fry, direttore generale, pur ammettendo che l’uscita dei due team «è stata come aver preso una buca» in questo percorso, ha aggiunto che «si continuerà a lavorare per trovare una soluzione al problema». Nuovo nome Dal 2012 il team cambierà denominazione da Mercedes GP a Mercedes AMG (il marchio sportivo, sono AMG Safety Car e Medical Car del mondiale, n.d.r.). La nuova monoposto F1 W03 non sarà, però, pronta per i primi test invernali il 7 febbraio a Jerez. «Pensiamo che la nostra decisione di schierare la vettura a partire dalla seconda fase dei test rappresenti il compromesso ottimale tra il nostro programma di progettazione e quello dello sviluppo», ha commentato il responsabile del team Ross Brawn. Prima del via Mondiale i team avranno a disposizione una terza sessione di test, ancora a Barcellona, dal 1˚ marzo: «Non è un gran problema — spiega Fry — meglio investire tempo nello sviluppo che nei collaudi in pista». Il ritardo però non farà piacere a Michael Schumacher, che si è sempre lamentato, dopo il suo ritorno in F.1, della scarsità di test. Vettel «È chiaro che nel 2012 vo- gliamo difendere il nostro titolo mondiale. Non si comincia mai con l’obiettivo di ottenere meno dell’anno prima», ha detto dal canto suo Sebastian Vettel, premiato a Londra dalla rivista Autosport: «Ma non sarà una passeggiata, perché gli altri saranno più vicini. Soprattutto occhio alla McLaren molto forte nelle ultime gare». © RIPRODUZIONE RISERVATA TROFEO ANDROS Panis al comando, Prost ottavo (g.cor.) Con un 4˚ un 1˚ posto in Val Thorens, il 45enne Olivier Panis (Skoda Fabia) guida la classifica (150 punti) del 23˚ Trofeo Andros. Alle sue spalle la Mini Countryman di Dayraut (147) e la Dacia Lodgy di Stieve nart (144). Solo 8˚ il 56enne Alain Prost (136) con la Lo dgy mentre Jacques Villeneuve (Fabia) è 9˚ a 123. Ap puntamento venerdì ad Andorra. RACEDAY RONDE TERRA Il Prealpi a Piccolotto (Citroën) (g.r.) Più veloce con la Citroën Xsara Wrc in due dei quattro passaggi sul tratto di Farra di Soligo, Miche le Piccolotto si è imposto al Prealpi Master Show di Ser naglia della Battaglia, 2o appuntamento di Raceday Ron de Terra. Alle spalle del veneto, Simone Romagna (Xsa ra Wrc) ed Edoardo Bresolin (Peugeot 206 Wrc). TRICOLORE VELOCITÀ Mahindra 125 con Moretti e Kumar La Mahindra parteciperà al Campionato italiano velocità 2012, nella classe 125, con i piloti Riccardo Mo retti e Sarath Kumar. L’annuncio è stato dato a Mumbai. 30 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 31 CICLISMO LA SUGGESTIONE A Andy Schleck al Giro? HANNO DETTO S Felice Gimondi 1˚ al Giro nel ’67, ’69 e ’76 «Più ci penso e più mi convinco: Andy deve venire al Giro. Se mi chiama suo padre, glielo dico col cuore» S Giuseppe Saronni 1˚ nel ’79 e nell’83 «Se venisse farebbe bene a se stesso e al Giro. E la concorrenza è comunque importante» S Francesco Moser 1˚ nell’84 «Due crono ragionevoli, una cronosquadre non difficile e arrivi in salita a lui congeniali: il Giro è perfetto per Andy» I grandi lo spingono Gimondi: «Non sarebbe più l’eterno secondo». Moser: «È la corsa perfetta per lui». Savoldelli: «Il Tour non può vincerlo» MARCO PASTONESI Il primo a lanciare la sfida è stato Eddy Merckx, il Cannibale: «Meglio primo al Giro che secondo al Tour. Ma Andy deve correre il Giro e poi vincerlo, e non è scontato». Il secondo è stato Flavio Becca, il padrone italiano della Leopard, il team che gestisce la RadioShack-Nissan-Trek del lussemburghese. E il terzo, forse senza volerlo, è stato Ivan Basso: «Se viene, Andy diventa il favorito numero 1. Il percorso gli si addice e ha una squadra fortissima». Andy Schleck al Giro: a giorni la decisione. Un’idea brillante, un progetto ambizioso, una voglia generale. O solo un’ipotesi fantasiosa? Lo abbiamo chiesto a sei grandi del ciclismo italiano. Sei vincitori di Giro d’Italia. Più maturo Felice Gimondi la pensa esattamente come Merckx: «Meglio primo al Giro che secondo al Tour. Una vittoria in una grande corsa a tappe dà gloria e fa storia. Come dicevano i nostri vecchi, Andy potrebbe mettere fieno in cascina e poi lavorare più tranquillamente, senza l’ossessione di essere un campione imperfetto, un eterno secondo. E poi, mentre Andy al Giro diventerebbe più maturo, gli altri al Tour diventerebbero più vecchi. E nel 2013 i rapporti di forza potrebbero per lui finalmente cambiare. Anzi, più ci penso, più mi convinco: Andy deve venire al Giro. Se mi telefonasse suo padre Johnny, glielo direi con il cuore». Motivazione e sfida «Se Andy ve- nisse, farebbe bene a se stesso e al Giro — spiega Beppe Saronni —. Tecnicamente, il Giro è superiore al Tour, a cominciare dai percorsi. E la concorrenza è comunque importante. Ma bisogna capire che cosa prova il corridore come voglia, come motivazione, come sfida. È quello che stiamo cercando di capire anche noi in Michele Scarponi: potrebbe essere più forte il desiderio di affrontare i suoi avversari, Alberto Contador, Cadel Evans e lo stesso Andy, che non quello di dedicarsi alla sua corsa e al suo pubblico». A HANNO DETTO S Gianni Bugno 1˚ nel ’90 «Rispetto al Tour, il Giro ha percorsi più vari, la prossima edizione è adatta a Schleck» S Gilberto Simoni 1˚ nel 2001 e 2003 «Per Andy il Giro 2012 è un obiettivo: deve giocarselo. Vincendo entrerebbe nella storia» Andy Schleck, 26 anni, al Giro 2007 quando giovanissimo chiuse al 2˚ posto dietro a Danilo Di Luca ANSA S te più di quello che immagina». Tutti d’accordo con Merckx, che ha lanciato l’idea. E per Basso sarebbe il favorito Scelta obbligata «Il Giro è la cor- sa perfetta per Andy — sostiene Francesco Moser —: due crono ragionevoli, una cronosquadre in cui mettersi a ruota dei compagni e certi arrivi in salita che lo favoriscono. Però non può pensare di fare prima il Giro e poi il Tour. Non è solo questione di fisico, e lui mi sembra ancora fragile, ma soprattutto di testa». Anche Gianni Bugno, altimetria alla mano, giura che il Giro è adatto a Andy: «E il Giro, rispetto al Tour, non solo ha percorsi più vari, ma anche una corsa più fantasiosa e più sorprendente, più dura e meno scontata. Il problema non è il Giro, ma il Tour. E alla vicinanza fra Giro e Tour. Per Andy il Giro potrebbe essere importan- Occasione d’oro Gibo Simoni se lo ricorda bene, il giovane Andy, al Giro 2007: «Era un ragazzino, e per più di due settimane non lo consideravamo in lotta per la maglia rosa perché era troppo giovane, senza alcuna esperienza. Invece ci siamo dovuti ricredere, ma ormai era tardi. Tant’è che lui finì secondo dietro a Di Luca, e io quarto. Per Andy il Giro 2012 è un’occasione, un’opportunità, un obiettivo. Deve giocarselo. E vincere il Giro lo aiuterebbe a scalare la classifica nella storia del ciclismo». Paolo Savoldelli non ha dubbi: «Nel 2012 Andy farebbe bene a correre il Giro. Perché il Giro può vincerlo, il Tour no. Questione di percorsi e avversari. Ma non pensi di poter tentare la doppietta, un’impresa che, oggi, potrebbe compiere solo Contador. Conoscendo il suo team manager Bruyneel — ho corso con lui —, in testa ha soltanto il Tour. Ed è un errore». © RIPRODUZIONE RISERVATA UN SUPER TEAM RadioShack con lui, Frank e Cancellara Appena avuto dall’Uci l’ok della licenza World Tour per il 2012 (via libera anche al neonato team australiano GreenEdge), Johan Bruyneel ha ufficializzato ieri l’organico della sua RadioShack Nissan Trek. Trenta gli effettivi, di 14 Paesi: Didier, A. Schleck, F. Schleck (Lus); Bennati, Nizzolo (Ita); Fuglsang (Dan); Gallopin (Fra); Voigt, Gerdemann, Klöden, Wagner (Ger); Cancellara, Zaugg, Rast (Svi); Bakelants, Hermans, Monfort (Bel); Busche, Horner, King (Usa); Irizar, Zubeldia (Spa); Oliveira, Machado (Por); Posthuma (Ola); Popovych (Ucr); Bennet, Roulston, Sergent (N.Zel); Rohregger (Aut). Sei i d.s., tra cui Luca Guercilena. IL ROMAGNOLO DELL’AG2R Paolo Savoldelli 1˚ nel 2002 e 2005 «Nel 2012 può vincere il Giro. Ma non pensi di fare l’en plein col Tour: quella è roba solo per Contador» Matteo Montaguti, 27 anni BETTINI Stachanov Montaguti: in un anno 100 corse Se i corridori fossero taxi, Matteo Montaguti sarebbe il numero 1. Perché se i corridori fossero giudicati e magari anche pagati un tanto a chilometro, il romagnolo dell’Ag2R conterebbe più di Guardini e delle sue 11 volate, più di Scarponi e del suo secondo posto al Giro, più di Visconti e della sua maglia tricolore. Perché nel 2011 nessun corridore italiano ha pedalato quanto Montaguti: 100 giorni di corsa (sarebbero 105, ma cinque volte si è ritirato) e 15591 km fra gli striscioni delle partenze e quelli dei traguardi. Terzo (dietro i danesi Fuglsang e Nicki Soerensen con 104 giorni) e quinto (primo Fuglsang con 16451 km) nella graduatoria mondiale. Graziato «Ho cominciato in gen- naio in Argentina, ho finito in ottobre al Giro di Lombardia — racconta Montaguti, 27 anni, quattro fra i pro’ — rimbalzando dalla Tirreno-Adriatico ai Paesi Baschi, dal Giro d’Italia a quello di Svizzera, dal Giro di Polonia alla Vuelta». Graziato dalle cadute («Neanche una: record») e sfiorato dalle malattie («Costretto a rinunciare solo alla Sanremo e al Criterium Internazionale, altrimenti avrei aggiunto altri tre giorni di corsa»), a forza di dorsali in nove mesi «il Monta» è sceso da superwelter (68,5 kg) quasi a superleggero (64,5): «Tant’è che il momento in cui volavo è stato alla Vuelta, in settembre». Quanto a risultati, Montaguti è stato più bravo nei chilometri all’anno che nei chilometri all’ora: 5˚ in una tappa e 2˚ nella classifica della montagna alla Vuelta. «Il 2011 mi ha insegnato che arrivare si può. Il 2012 vorrei che m’insegnasse che anche vincere si può». past. © RIPRODUZIONE RISERVATA 32 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 BASKET L’INTERVISTA Il saluto dei tifosi del Forum domenica contro Cremona L’abbraccio con Giorgio Armani Lo striscione con il ringraziamento della curva L’arrivederci al pubblico milanese Ciao Gallinari «Un solo rammarico: l’Eurolega» Danilo è tornato a Denver: «Speravo di più per Milano, abbiamo buttato via delle occasioni» LUCA CHIABOTTI MILANO Il meglio h Dalla nebbia della bassa lodigiana alla neve di Denver. Oggi Danilo Gallinari saluta l’Italia dopo l’ultimo atto di affetto verso la sua squadra del cuore: giocare contro Cremona. «Andare via con una sconfitta non era il caso» dice riferendosi al Real. Eccolo allora, nella sua ultima giornata a Milano, a svuotare la casa di città, riportare le sue cose a Graffignana sfidando il traffico e la nebbia. Lascia cuori infranti in tribuna ma anche domande su cosa sarebbe accaduto se il suo impegno fosse stato full time e non ci fosse stato un aereo in pista col motore sempre acceso ad aspettarlo prima o poi. Scariolo lo ha utilizzato solo 21’ di media in campionato (da cui i 10.9 punti a partita: pochi) quasi 29’ in Eurolega, partendo dalla panchina: non è il trattamento che Gallo avrebbe ricevuto se fosse rimasto tutta la stagione. «Gallinari è stato importante — ha detto ieri Scariolo —. Magari non avevamo bisogno di uno nel suo ruolo ma la sua grande passione per l´Olimpia e la sua classe hanno dato un contributo importante in alcune vittorie». L’impatto tecnico non è stato straordinario, ma Gallo resta insostituibile. Anche se qualcosa si sta muovendo per l’arrivo di Alessandro Gentile. Pubblico +60% Battere Siena Cifre di Eurolega L’IMPATTO sulla gente e sui tifosi di Milano: rispetto all’anno scorso il pubblico del Forum è cresciuto del 60% da 3965 a 6542 spettatori di media. LE CIFRE in Eurolega: Gallinari è stato il miglior realizzatore di Milano (16.4 di media) e il primo tra i giocatori della Nba. I NOVE PUNTI nell’ultimo quarto che hanno dato la vittoria a Milano, davanti a 10.300 spettatori, dopo 21 k.o. di fila contro Siena. LA VISIBILITÀ che ha dato al basket la sua presenza in Italia anche per la sua disponibilità e simpatia. Il peggio i Milano non decolla Il 22% da tre punti Contratto a tempo IL BILANCIO dell’Emporio Armani nelle 15 partite disputate: 8 vinte, 7 perse (2-5 in Eurolega): l’anno scorso era 9-6. Vero che se non ci fosse stato, sarebbe molto peggio... I TIRI DA 3 In campionato l’avventura italiana di Gallo si è chiusa con 13 triple sbagliate di fila e col 22% complessivo. Meglio in Eurolega (28%) ma ben sotto i suoi standard. CONTRATTO A TEMPO Si sapeva che sarebbe tornato a Denver e la gestione tecnica è stata complicata. Danilo, come è andato questo ritorno nel basket europeo? «Sono contento della scelta che ho fatto, è stata una bellissima esperienza. A Milano bisogna vincere subito e non è facile, l’unico rammarico è l’Eurolega, era un obbiettivo della società e abbiamo buttato via delle occasioni. Speravo di aiutare la squadra a essere in una situazione migliore». Danilo Gallinari, 23 anni, 10.9 punti di media in serie A in 21.5 minuti a gara CIAM Come si è trovato nel nostro basket? « la testa e prepararsi alla nuova stagione». Giocare in Italia mi ha aiutato, ora devo fare clic nella testa: la Nba è diversa Come mai ha giocato molto di più in Eurolega? Combinazione o una scelta? «E’ venuta così, non ho mai parlato con Scariolo di un utilizzo particolare o diverso tra le due competizioni. E’ stata una scelta sua». Tiro da 3: perché non le è entrato come di abitudine? «Francamente non lo so». Giorgio Armani ha detto che gli dispiace soprattutto per lei che finirà in provincia a Denver... «E’ super, tornare a Milano è stato bello anche per questo: aver avuto la possibilità di parlare un po’ con lui. Sono anche andato a trovarlo nel suo ufficio qualche giorno fa». E’ preoccupato per i Nuggets? Metà squadra gioca in Cina, Nene vuole andarsene. «Vedo che il roster al momento è ristretto ma non so cosa stiano facendo per costruire una squadra che sarà competitiva». Venerdì si comincia. A Denver deve piantare ancora le tende. Danilo Gallinari ala dell’EA7 e dei Nuggets «Ufficialmente sì, ma vado subito in palestra. Molti giocatori non saranno allenati quanto me, però devo abituarmi all’altitudine. E devo trovare la casa: per ora starò ancora in hotel». Cosa pensa del nuovo contratto collettivo Nba? «Bene. Diverso dalla Nba senza che uno sia meglio dell’altro. Sono a mio agio in tutte e due le situazioni quindi non è un problema per me. Il campionato italiano è molto competitivo, l’Eurolega, anche per la presenza di giocatori Nba, è di livello altissimo. Tornare in Italia mi ha sicuramente aiutato, adesso bisogna fare un clic nel- «Che sono contento che si ricominci ma che i giocatori hanno calato troppo. E’ un accordo completamente differente al precedente che ci penalizza». Proprio nell’anno in cui deve discutere il rinnovo del suo contratto... «Appunto, in queste cose sono sfigato». © RIPRODUZIONE RISERVATA MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 33 BASKET IL PERSONAGGIO y Poeta: «Juve Con Andersen la favola ricomincia AL MOTORSHOW MPS SOLA IN VETTA Così in serie A dopo 9 giornate S CLASSIFICA Siena 14 (7 vinte-2 perse); Milano (6-2), Biella (6-3) 12; Varese (5-3), Bologna (5-3); Caserta (5-3), Venezia (5-3), Cantù (5-4), Avellino (5-4) 10; Sassari (4-4), Pesaro (4-4), Roma (4-5) 8; Treviso 6 (3-5); Montegranaro (2-6), Cremona (2-7), Casale Monferrato (2-7), Teramo (2-7) 4. Dopo l’inizio difficile sta trascinando Siena: «Abbiamo sete di vittorie» GIUSEPPE NIGRO SIENA David Andersen ha giocato con Cantù la miglior partita da quando è a Siena. Lo dicono i 23 punti, 12/12 ai liberi, 29 di valutazione. Ma più dei numeri lo dice la reattività esibita e l’intensità con cui è stato utile anche in difesa, dove più di una volta era invece parso troppo morbido. Difficoltà «E’ sempre difficile entrare in una nuova squadra — è il suo bilancio personale di questo inizio di stagione —. Si fa fatica a mettersi in sintonia col ritmo dei compagni, capire quali sono i tiri buoni di ognuno. Ma questo gruppo ha una buona chimica, tutti lavorano insieme con grande voglia, e questo rende più facili i miglioramenti». Otto anni fa Andersen era arrivato a Siena reduce da un infortunio a una spalla, partì forte con 23 punti all’esordio, poi da novembre a fine maggio in 23 partite su 29 di campionato non arrivò neanche in doppia cifra. Ma fu tra i migliori alle Final Four di Tel Aviv e mvp della finale del 1o scudetto senese. Stavolta, con in mezzo una carriera non qualsiasi tra Eurolega vinta e Nba giocata anche da titolare, tornava dopo un intervento di ripulitura a un ginocchio: mai oltre i 13 punti in Eurolega, con le riserve che si dicevano sul suo contributo di intensità in difesa. Non il massimo per il grande colpo estivo, anche in termini di investimenti. «Dopo questi 4 I NUMERI Con i tanti infortunati, Andersen dovrà anche sopperire alla mancanza dei punti che arrivavano da chi ora si è fermato 33.1 Media punti infortunati Siena dovrà fare a meno per un periodo dei punti di McCalebb (14.2), Kaukenas (11.4) e Lavrinovic (7.5). 13.1 Media punti Andersen L’australiano è il secondo miglior realizzatore dei tricolori in campionato e tira con il 51.3% da due e il 36.4% da tre 2 anni in Nba avevo voglia di giocare — racconta —. Di là si gioca una partita, forse un’altra no, senza tanti minuti. Sono venuto qui per aiutare la squadra. Sono un giocatore di energia ed è quello che voglio dare». Cantù Otto anni fa cambiò pas- so quando il gioco si fece duro perché si assegnavano i trofei. Stavolta il gioco si è fatto duro perché l’infermeria senese è piena. E domenica andava in scena l’ennesima sfida con Cantù: «Sapevamo che era una partita speciale, per dimostrare che vogliamo essere primi in campionato. Siamo riusciti a fare bene nonostante il momento un po’ difficile, è stato un passo avanti. Dà molta soddisfazione vincere queste partite e dimostrare a tutti che scendiamo in campo per vincere ancora». Sarà che finora c’era una convivenza tecnica da costruire con Lavrinovic, sarà che adesso senza il lituano si sente più responsabilizzato, o la forma che cresce: già una settimana fa a Cremona aveva messo insieme 19 punti, 10 rimbalzi e 28 di valutazione esibendo una sintonia in crescita con Ksystof. «Ho i miei problemi fisici ma sto lavorando tanto con i preparatori — dice —. Sto facendo un gran lavoro per essere in forma e ora senza Ksystof servirà ancora di più. Ma mi piace giocare, essere in campo, combattere contro gli avversari: mi fa piacere provare a portare questa squadra alla vittoria». Soprattutto quando il gioco si fa duro. S David Andersen, 31 anni, ala di Siena, 13.1 punti di media in campionato CIAM INFORTUNIO MUSCOLARE 2-3 SETTIMANE DI STOP Altra tegola per i tricolori: si ferma anche McCalebb (g.n.) Gli infortuni continuano a far perdere pezzi a Siena. Da ieri è fermo anche McCalebb per una lesione al bicipite femorale riportata domenica. Non partirà per Istanbul (giovedì l’Mps affronta il Galatasaray) e, in attesa di una valutazione definitiva, si prospetta uno stop di 2 3 settimane. La sua assenza si aggiunge a quella di Kaukenas, operato per la rottura del crociato (out 4 5 mesi), e Lavrinovic, sottoposto ieri a intervento alla colonna vertebrale: «Tempi di recupero tra i 2 e i 3 mesi», dice il club. Obiettivo Final 8. Oggi alle 15 ci sarà l’udienza alla Giudicante di Omar Thomas, che deve rispondere del falso passaporto sloveno con cui ha disputato la scorsa stagione ad Avellino. Al netto dei ricorsi, già dall’esito odierno Siena, che ha un accordo col giocatore, attende indicazioni di massima per decidere i movimenti sul mercato. DOMENICA Il prossimo turno: Biella-Bologna (sabato, ore 16.10); Treviso-Roma (sabato, 20.30); Cantù-Teramo; Avellino-Siena; PesaroMontegranaro; Sassari-Varese; CremonaCaserta; Venezia-Milano (20.30). S CANNONIERI Così la classifica marcatori: 1. Wafer (Cremona) 20.1; 2. A.Smith (Caserta) 17.9; 3. Pullen (Biella) 17; 4. Datome (Roma) 16.7; 5. A.Collins (Caserta) 16.6. © RIPRODUZIONE RISERVATA Bravi&cattivi di MASSIMO ORIANI Biella, per sognare ci vuole il barbuto h8 «Fear the Beard». E’ uno slogan coniato negli Usa dai tifosi di Kansas State in onore della... barba di Jacob Pullen. L’anno scorso a Manhattan (Kansas, non New York) avevano persino organizzato la «Jacob Pullen Beard Night», serata in cui i tifosi dei Wildcats si erano presentati al palazzo con una barba finta simile a quella del loro idolo. C’è persino una pagina di Facebook dedicata interamente alle pelurie della guardia dell’Angelico. Temete la sua barba ma soprattutto il suo innato talento. Perché fa canestro con una facilità disarmante. Lo sapevano negli Stati Uniti (20.2 punti di media nel suo anno da senior), lo stanno scoprendo anche a Biella. E 9 8 Righetti Giorgio Armani Per il montenegrino 23 punti (12 nel 1o quarto) e 15 rimbalzi nel successo di Teramo. Non è il Bate ma basta per battere Pesaro. Veni, vidi, vici. A Roma sferra il colpo del k.o. segnando 15 punti nell’ultimo quarto, sigillando il successo di Caserta. Degno di papà Alfio. Saluta teneramente Gallo dicendo: «Mi spiace, va a Denver che non è New York o Milano». Visione fuori dagli schemi che è una boccata d’aria fresca 4-8 4 Pesaro Scalabrine Su Twitter dichiara di essere gay da quando ha 15 anni. Se è vero, chapeau per il coming out. Ma sarà vero o è solo uno scherzo??? Grande con le grandi, piccola con le piccole. Quando si perde con la testa prima ancora che con le gambe. Il diavolo fa le pentole ma non le cucine. Era un idolo, è tornato in fretta e furia, pur senza contratto, nella Nba. Gli veniva l’ernia a fare un’altra partita con Treviso? Rosso sì, ma di vergogna Borisov Pullen soprattutto gli avversari dei piemontesi. Contro Venezia aveva infilato la miracolosa tripla del supplementare, domenica contro Avellino ha coronato la rimonta da -9 a 2’ dalla fine con il canestro che è valso l’overtime. Dove però stavolta Biella non si è fermata, portando a casa i due punti che le valgono il secondo posto in classifica. Pullen è ancora acerbo: come tutti i giocatori arrivati direttamente in Europa dal college, deve adattarsi non solo a un basket ma a un mondo diverso. Probabilmente per questo ogni tanto si prende delle lunghe pause in partita. Ma quando ci si mette, non c’è nessuno che possa fermarlo. Anzi, uno forse c’è: il barbiere. e Virtus in Europa» Wafer 8 3 Vitali e Poeta allo stand Gazzetta BOLOGNA (a.to) Dopo la volata vincente contro Sassari, la Virtus romba al Motorshow con Peppe Poeta e Luca Vitali chiamati all’incontro coi tifosi sul palco della Gazzetta dello Sport. Rilasciato McIntyre, Poeta deve guidare da solo la Canadian che col 3o successo di fila è entrata nel gruppo delle quarte. «Ringrazio Finelli per la fiducia nell’affidarmi questa responsabilità — dice il play — e TMac per quello che mi ha insegnato, una qualità su tutte: mantenere sempre la squadra sotto controllo. La Virtus con gli arrivi di Lang, Werner e Vitali è molto cambiata ma non abbiamo accusato problemi di adattamento. Sono juventino e per questa stagione ho un sogno che vale doppio: la Juve ritorna in Champions e la Virtus in Eurolega». Vitali si sta riambientando: «Domenica scorsa ero emozionato perché tornavo a giocare a casa mia dopo 8 anni. Fisicamente sto bene ma mi manca il ritmo gara, entro Natale conto di essere a buon punto. Questa Virtus mi ricorda la mia Montegranaro al primo anno di A: gruppo giovane che vuole emergere». EVENTO LEGA-RCS Coppa Italia Le Final Eight ancora a Torino Dopo il grande successo dello scorso anno, torneranno sul parquet del Palaolimpico di Torino le Final Eight di Coppa Italia. La manifestazione si disputerà dal 16 al 19 febbraio 2012. L’evento, organizzato da Lega Basket e Rcs Sport, vedrà impegnate le 8 squadre con il miglior piazzamento al termine del girone d’andata. L’evento sarà trasmesso da LA7, broadcaster ufficiale della manifestazione. EUROCUP (a.m.) Stasera 4a giornata di Eurocup, al Palaverde alle 20.45 Benetton Cedevita Zagabria, riedizione della finale 3o 4o posto della scorsa Eurocup. Martedì scorso, ultima di andata, Treviso aveva vinto proprio in Croazia 87 86. Per Djordjevic ci saranno, ma non al top, Sandri, Mekel e Moore. Ultima gara per l’americano: poi vola a Boston. L'altra gara del gruppo G alle 20: Bayern Monaco Spartak San Pietroburgo. Classifica girone G: Spartak 6; Benetton, Bayern, Cedevita 2. MERCATO Il centro Pops Mensah Bonsu, a lungo offerto in Italia (Milano e Siena) ha firmato con i turchi del Besiktas. Cantù ha ufficializzato l’arrivo di Nicolas Gianella. 34 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 GOLF LA RINASCITA DI UN CAMPIONE piccanti rivelazioni. Sparisce anche dai campi, per circa 20 settimane. Si ricovera in una clinica di lusso per curare la dipendenza dal sesso e ci resta per un mese e mezzo. VITTORIA! Umiliato E’ febbraio di un anno Che digiuno Tiger Woods, 35 anni, esulta dopo 2 anni di digiuno. Nel tennis, Connors rimase senza vittorie per 3 anni e 9 mesi tra Tokyo ’84 e Washington ’89 REUTERS fa quando Woods appare in una conferenza stampa per ammettere le sue colpe e scusarsi: «Ho sbagliato — dice con lo sguardo di un uomo umiliato, timida controfigura della Tigre — ho tradito mia moglie e la mia famiglia». Al termine del discorso l’abbraccio con la madre Kutilda e, per il mondo del golf, un grande punto interrogativo sul futuro del campione. Mai era stato visto così abbattuto, ferito. Ma poi l’annuncio più atteso, quello del ritorno e proprio nel major più amato, il Masters di Augusta, vinto quattro volte. «Torno per vincere», annuncio forse un po’ azzardato. La giacca verde, simbolo del trionfo di Augusta, non finirà a far compagnia alle altre quattro già appese nel suo armadio, ma sembra l’inizio, lento di una rinascita. Altri guai Per il primo atleta ad Woods, l’urlo della Tigre «Attenti, sono tornato» L’ex n.1 conquista lo Chevron dopo 749 giorni di travaglio «Sto bene, ho ritrovato i miei colpi. L’anno prossimo mi divertirò» FEDERICA COCCHI Tutto come una volta. Quel pugno alzato per esultare, la divisa rossa e nera da ultimo giro. Due anni fulminati in un instante. Tiger Woods, forse il più grande golfista di sempre, è tornato a vincere allo Chevron Golf Challenge, il torneo che lui stesso aveva già vinto e organizzato: «Mi candido al premio per il miglior ritorno dell’anno...», scherza Woods. Un successo che sa di liberazione dopo 749 giorni in cui la sua vita sportiva, oltre alla sua immagine, sembravano ormai distrutte. Fedifrago seriale Tutto comincia quella sera del 27 novembre 2009 quando un’ambulanza porta via Tiger dopo un misterioso incidente d’auto nel vialetto dietro casa. Cinque punti di sutura a un labbro, frutto con tutta probabilità, più che dello scontro in auto, della furia della moglie, l’ex modella svedese Elin Nordegren, che scopre la sua relazione con Rachel Uchitel. Sms bollenti, scandali, amanti vere o presunte di ogni genere. Fino ad arrivare a 122. Da allora la vita di Eldrick Tont Woods, detto Tiger, inizia a franare. Cattivo esempio La moglie Elin si rassegna alla fine del matri- monio. La ex babysitter tradita dal serial lover Tiger se ne va con i due figli, Sam Alexis e Charlie Axel e un risarcimento di circa 300 milioni dollari. Intanto gli sponsor lo lasciano, uno alla volta, perché la sua immagine non è più quella dell campione tutto casa e famiglia ma di un sessodipendente bugiardo. Pornostar e cameriere di night club nel frattempo raccontano con dovizia di particolari a riviste e televisioni tutte le performance di Tiger. Che continua a scomparire dagli spot, dai cartelloni pubblicitari, dalle pagine dei giornali se non per nuove « Finire con birdie-birdie non è male, vero? Mi candido a miglior ritorno dell’anno» aver guadagnato un miliardo di dollari, la resurrezione dovrà passare attraverso altri guai, al ginocchio e al tendine d’Achille sinistro. Che lo costringono a fermarsi quest’anno per altri mesi e lo sbattono fuori dall’elite dei primi 50 al mondo, quelli col lasciapassare per tutti i grandi tornei. Ma quello che non ti uccide ti rende più forte e Woods, dopo uno stop di quasi sei mesi e uno swing nuovamente rivisitato è tornato pian piano a buoni livelli. Un primo segnale due settimane fa in Australia con il 3˚ posto poi domenica, finalmente, la vittoria più attesa in un testa a testa finale con il connazionale Zach Johnson. «Ho ritrovato il mio gioco, non soffro più. Ho potuto allenarmi come volevo e ora ecco i risultati, chiudere con birdie-birdie non è niente male...». Felice come un bambino: «Odio non giocare i Major, e non aspetto altro che inizi la prossima stagione». Con questo successo Tiger torna al numero 21 del World ranking, di nuovo tra i grandi: «Ho ritrovato i miei colpi, finalmente potrò divertirmi». Bentornato Tiger, fai divertire anche noi. © RIPRODUZIONE RISERVATA la vicenda Due anni durissimi Prima le amanti poi gli infortuni 27 NOVEMBRE 2009 Tiger sbatte con l’auto nel vialetto di casa e finisce in ospedale ferito al volto. Forse è stata la moglie Elin Nordegren ad aggredirlo, infuriata per aver scoperto il primo di centinaia di tradimenti. 3 DICEMBRE 2009 Tradito da un sms hard Woods ammette e si pente: «Ho tradito la famiglia». Le amanti e i loro racconti si moltiplicano 11 DICEMBRE 2009 Tiger chiude la carriera a tempo indeterminato per diventare un miglior marito e padre. Ammette l’infedeltà coniugale. Si moltiplicano giorno dopo giorno le donne che ammettono o millantano di aver avuto relazioni sessuali con l’ex numero 1. Alla fine saranno un centinaio. 20 GENNAIO 2010 Feste senza famiglia e scappano gli sponsor. I media scoprono che Tiger è in cura dalla dipendenza dal sesso in una nota clinica in Arizona. Ci resterà un mese e mezzo. 19 FEBBRAIO 2010 Il comunicato di scuse. Per 13 minuti e mezzo, il n. 1 del golf chiede perdono e annuncia il ritorno alle gare. Intanto la moglie Elin Nordegren chiede il divorzio. 8 APRILE 2010 Woods torna in campo, al Masters di Augusta, il Major più prestigioso che lui ha vinto quattro volte, la prima delle quali a soli 21 anni. 13 NOVEMBRE 2011 A quasi due anni dall’inizio delle sue sventure, e dopo vari problemi al ginocchio e al tendine d’Achille sinistro che l’hanno tenuto fermo due mesi facendolo uscire dai primi 50 al mondo, Tiger è 3˚ all’Australian Open di Sydney. SCI COPPA DEL MONDO Gli azzurri in crisi Ravetto ammette «Siamo in ritardo» sono tranquillo». Fill (33˚, 16˚, 7˚, 25˚) in certi momenti è sembrato in palla. Dice il d.t.: «La discesa di venerdì è stata la gara in cui ha attaccato di più in carriera. Poi, però, alterna momenti meno buoni, come il superG di sabato: lo ha interpretato proprio male». Il d.t.: «La velocità paga la scelta di andare in Argentina anziché in Cile I problemi più grossi sono in gigante» La crisi I problemi più urgenti arrivano dal gigante (Simoncelli, 13˚, il migliore): «Effettivamente è la specialità in cui andiamo più piano, la vera incognita. Ma faccio molto affidamento sul giovane Borsotti». Sullo slalom, invece, Ravetto ripone molte ambizioni: «Possiamo fare bella figura. Moelgg sta sciando bene. E poi c’è Razzoli. Nonostante le sue condizioni precarie, già qui mi aspetto buone cose. Questa pista è facile, e sul facile Giuliano ha dominato l’Olimpiade». E l’azzurro, che arriverà in Colorado nel pomeriggio, conferma: «Anche se non ho completamente recuperato ho deciso di partire ugualmente. E’ la mia prima gara dopo tanti allenamenti e vale la pena provare, anche se sicuramente non sarò al cento per cento». DAL NOSTRO INVIATO MASSIMO LOPES PEGNA BEAVER CREEK (Colorado, Usa) Dopo cinque gare nordamericane in cui siamo riusciti a entrare nei top 10 solo una volta (con Fill, 7˚ nella discesa di Beaver), il direttore tecnico degli azzurri Claudio Ravetto dice: «Non ci sono dubbi che sulla velocità siamo un po’ indietro rispetto a Svizzera, Austria, Usa e Francia. Ma sono le nazioni a cui stavamo davanti alla fine della stagione scorsa: sono fiducioso». Nello sci, però, ci sono troppe variabili per prevedere con sicurezza il futuro. Spiega: «Questo inizio è un po’ la fotocopia dell’anno scorso: non eravamo in forma e poi ci siamo ripresi. Motivi? Abbiamo fatto poca velocità quest’estate. Abbiamo deciso di andare a Ushuhaia dove è difficile fare discesa. Perché abbiamo fatto quella scelta? Per motivi economici. Fra il Cile, dove sono andati ad allenarsi altri paesi, e il Sud dell’Argentina dove siamo stati noi c’è una notevole differenza di prezzo. Poi, tornati in Europa, non siamo stati fortunati nel trovare condizioni ideali». Preoccupato? «Per il momento, no. Ripeto, le verifiche le avremo presto: fra Val Gardena e Bormio capiremo se abbiamo Christof Innerhofer, 26 anni, paga le conseguenze di una caduta EPA sbagliato qualcosa nella preparazione». I giovani In quattro gare di velocità le cose più apprezzabili le hanno fatte i giovani: Paris 13˚, miglior azzurro nella discesa di Lake Louise; Klotz, 13˚ nel superG canadese; Marsaglia, 11˚ nel superG del Colorado. Ravetto analizza, invece, la prestazioni dei nostri tre uomini-jet più bravi: «Quello con più difficoltà in questo momento è Werner Heel (49˚, 43˚,36˚, 35˚, ndr). Evidentemente non ha ancora risolto la questione dei materiali. Sicuramente è un problema che va a intaccare anche la sua fidu- cia. Però nel superG di sabato, la sua prova più bella, sul ripido ha sciato molto bene. Ha commesso un grave errore, si è quasi girato, e questo gli è costato quel brutto piazzamento». Innerhofer (23˚, NF, 12˚, 13˚), dopo la caduta, il trauma cranico e due intere settimane di stop, è il più giustificato. Spiega Inner: «Soffro ancora di mal di testa, soprattutto sotto sforzo e a questa altitudine. Ma se in queste condizioni sono arrivato non lontano dai primi, quando avrò recuperato la forma tornerò a puntare molto in alto». Ravetto è d’accordo: «Prima dell’infortunio andava alla grande. Su di lui © RIPRODUZIONE RISERVATA A BEAVER CREEK Oggi gigante maschile in diretta Tv PROGRAMMA (a Beaver Creek (Usa). Oggi: gigante maschile (ore 17.30/20.30). Domani: superG donne (18.30) Giovedì: slalom maschile (17.30/20.30). TV Tutte le gare in diretta su RaiSport 1 ed Eurosport. GARDENA OK E’ stato positivo il controllo delle condizioni della pista e soprattutto della neve effettuato ieri dai responsabili della Fis sulla pista Sassolungo di S. Cristina Valgardena. Uno sforzo straordinario quello degli organizzatori nella eccezionale condizione metereologica che condiziona l’Europa. Quindi tutto si svolgerà secondo programma: 14 e 15 dicembre le prove della discesa, il 16 superG, sabato 17 discesa. Quindi trasferimento in Alta Badia per il gigante di domenica 18 dicembre e lo slalom di lunedì 19. MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 35 RUGBY IL RITORNO DOPO OTTO ANNI IN FRANCIA Bergamasco da Parigi a Viadana «Voglio giocare» PROVINCIA DI MANTOVA UN PAESE DI 20.000 PERSONE La prima giornata di Mauro agli Aironi «Il rugby è la priorità, dove non conta» RCS tello Mirco. Il rugby però è il mio stile di vita, da 32 anni. Io voglio giocare. Si è aperta un’opportunità negli Aironi e sono felice di poter tornare». Tocca a Silvano Melegari, presidente della franchigia, ricordare che «la Fir ha dato un grande contributo per il ritorno di Mauro in Italia», confermandolo tra gli azzurri di interesse nazionale, per i quali paga il 60% dello stipendio. Non tutti, a Viadana, l’avrebbero preso a inizio stagione, ma ora potrà venir buono. Gli Aironi hanno problemi in terza linea e senza l’infortunato Nick Williams cercano un trascinatore, un uomo dal carisma forte. Forse non basterà per vincere più partite, ma darà una scossa a una squadra in confusione. In più c’è l’appeal mediatico di uno dei pochi azzurri conosciuti anche da chi non è appassionato. Le presenze per Aironi-Biarritz di sabato 17 a Monza saranno indicative. DAL NOSTRO INVIATO SIMONE BATTAGGIA VIADANA (Mantova) Mauro Bergamasco arriva allo stadio Zaffanella di Viadana con la macchina colma. È in pieno trasloco, ha appena trovato casa in centro a Parma, nel pomeriggio deve andare in Comune per ritirare il pass per parcheggiare. Vita nuova e incombenze nuove: dopo otto anni sotto le mille luci di Parigi, dovrà abituarsi ai silenzi e alle nebbie struggenti della Bassa. Come Bortolami, Perugini e altri senatori azzurri — i più giovani stanno a Viadana —, ogni giorno prenderà l’auto, si farà 30 km fino a oltrepassare il Po e darà linfa agli Aironi, la più debole delle franchigie italiane di Celtic League. Sperando che questo lavoro convinca un altro neo cittadino di Parma, il c.t. Jacques Brunel, a concedergli nuove opportunità in azzurro, anche ora che la concorrenza di Barbieri e Derbyshire si fa forte. L’incontro di due settimane fa a Parma, in occasione del primo raduno azzurro sotto la nuo- Silvano Melegari, patron degli Aironi, con Mauro Bergamasco SACCANI « Spero di portare esperienza e freschezza, visto che è da un po’ che non gioco MAURO BERGAMASCO TERZA LINEA, AIRONI va gestione, è stato decisivo. «Brunel ha passione — si limita a dire il flanker, 88 caps in azzurro —. Questo per me è un nuovo inizio». All’essenziale Lontano da Pari- gi, Mauro non si fa prendere da nostalgie. Per lui c’è una sola cosa che conta. «Parigi col cuore non l’ho mai lasciata. Ci tornerò con uno spirito diverso, andrò a trovare gli amici e mio fra- Mauro Bergamasco, 32 anni: in azzurro vanta 88 caps FAMA Barbarians e Down Bergamasco ha iniziato ad allenarsi ieri, ed è disponibile già per Ulster-Aironi di venerdì a Belfast. «Fisi- SOLO SU camente sono pronto, dopo il Mondiale ho incrementato il lavoro. Spero di portare esperienza e freschezza, visto che è un po’ che non gioco». In realtà dieci giorni fa ha giocato a Twickenham, con la maglia dei Barbarians e i calzettoni del suo Selvazzano, il primo club. «È stata una settimana veloce e sana. Non contavo nella chiamata: sentivo che sarebbe stato bello giocarci, ma è una di quelle cose che non sai se possono capitare anche a te. Mi hanno dato positività. Il rugby, alla fine, è un sorriso». Come quello strappato ai quattro ragazzi con sindrome di Down che quest’estate hanno partecipato al suo camp. «All’inizio c’era diffidenza, anche nei ragazzi normodotati, poi è scattato qualcosa e il sabato, nella partita, hanno giocato tutti insieme. Alla fine è stato proprio il loro esempio a far capire a tutti che il rugby non è uno sport pericoloso». Il rugby, prima di tutto. Sotto le luci o nella nebbia, Mauro Bergamasco parte sempre dallo stesso punto. © RIPRODUZIONE RISERVATA 36 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 PALLAVOLO Cosa ha funzionato Da rivedere h i Una squadra solida e unita Bene Lasko e il ritorno di Fei Tenuta mentale da migliorare Poco turnover e peso politico SOLIDITÀ La conferma dell’Italia ai primi posti del mondo: non era scontato, in termini numerici è un passo indietro rispetto all’Europeo (da 2o a 3o posto), ma questo torneo aveva un peso infinitamente superiore a quello di Vienna, portava a Londra. Se all’Europeo aveva funzionato l’effetto sorpresa, qui l’Italia l’aspettavano tutti. E si è confermata battendo ad esempio il Brasile dopo 8 anni. MICHAL LASKO Ha stupito tutti (un po’ anche se stesso, come confessa candidamente) giocando un torneo da incorniciare, solo una mancanza di lucidità (in campo e fuori) nella concitata partita con l’Iran gli ha negato il titolo (per altro meritatissimo) di best scorer del torneo andato al cubano Hernandez per 3 punti! FEI CENTRALE Se senza allenamento è arrivato a queste percentuali di attacco e di muro, che cosa potrà fare dopo aver preparato un torneo con più tempo e dedizione? Una bellissima risposta a quei fischi ingenerosi (e ingiusti) di Roma 2010. Una risposta da campione. UNITÀ DEL GRUPPO A volte quando si parla di sport queste parole suonano vuote o retoriche, avendo la fortuna e l’opportunità di spendere del tempo con questa squadra, la coesione, la solidarietà, la determinazione si vede come siano parole pesanti. E vere. TENUTA MENTALE In alcuni momenti topici del torneo è venuta a mancare, mandando in confusione tutto il gruppo (esempio con la Polonia, ma anche con la Serbia). Forse è questione di attitudine a giocare più partite di questo livello. Quasi tutte le squadre ne hanno sofferto, qualcuna un po’ meno e anche per questo si è qualificata a Londra al primo colpo. TURNOVER Usato moltissimo all’Europeo (quando la panchina forse era ancora più corta) meno utilizzato qui alla Coppa del Mondo. Se l’Italia ha la fortuna di avere più giocatori di valore è meglio usarli tutti, anche per evitare che chi sta in campo alla fine possa «cucinarsi» nel fisico e nella psiche. FEDERAZIONE Fa moltissimo per le Nazionali, ma non può più fare finta che la pallavolo si giochi solo sul campo. Come dimostrano certi arbitraggi e certi calendari. Non si tratta di alibi, ma la Federazione Mondiale negli ultimi tempi (le elezioni sono vicine, manca solo un anno) ha scelto strade che si allontanano dallo sport per questioni politiche, restare fuori da quelle stanze (come peso politico) come fa l’Italia significa anche non potersi lamentare (a posteriori) quando non si viene tutelati. O, peggio, ci si considera danneggiati. g.l.p. Gian Luca Pasini Alessandro Fei, Ivan Zaytsev, Simone Parodi, Dragan Travica, Michal Lasko e Gigi Mastrangelo LAPRESSE «Italia, manca solo la zampata» Zorzi, Cantagalli e Bernardi promuovono gli azzurri: «E’ cambiato qualcosa, c’è entusiasmo» Giappone. Mi auguro che davvero che i ragazzi riescano a trarre giovamento da quello che è accaduto. C’è qualcosa da sistemare, nella squadra e in panchina, per migliorare nella reattività alla difficoltà non prevista, per reagire o cambiare quando le partite non vanno come ci si aspettava». MARISA POLI MARIO SALVINI «Dobbiamo uccidere il Buddha», ha detto qualche giorno fa Mauro Berruto, riferendosi al passato glorioso ma ingombrante della Generazione dei Fenomeni. Nella fattispecie al confronto coi loro tanti successi, inevitabile, eppure, a parere del c.t., da superare. Andrea Zorzi, Lollo Bernardi e Luca Cantagalli, rappresentanti autorevoli di quel Buddha, di confronti non ne fanno di certo. Ma il loro punto di vista, sulla Coppa del Mondo, è interessante. Cantagalli «Ho visto molte cose Zorro «E’ dalla World League che c’è qualcosa di nuovo — dice Zorzi — una ventata di entusiasmo che ha riempito i palazzetti, riportato il sorriso in campo, dopo quelli che erano sembrati un po’ anni bui. E’ merito di questi ragazzi, non giovanissimi ma appena arrivati in azzurro da titolari. All’inizio non pensavo che l’Italia potesse qualificarsi a Londra già alla Coppa del Mondo, sono rimasto sorpreso dalla bella partita Da sinistra, Lorenzo Bernardi, Andrea Zorzi e Luca Cantagalli. campioni del mondo nel ’90 e ’94, primi due dei tre titoli della nazionale del secolo a cui è mancato solo l’oro olimpico TARANTINI con il Brasile, poi da quella con gli Stati Uniti, dalla capacità di saper reggere la tensione di tante partite. Ci sono rimasto male per come è finita contro la Polonia. Siamo tornati ad alto livello, dove mancavamo da un po’, ma credo che adesso oc- corra alzare l’asticella. Ci sono analogie tra quello che è successo in World League, all’Europeo e poi in Coppa del Mondo. Manca la zampata finale. E’ successo alle finali di Danzica contro l’Argentina, con la Serbia all’Europeo, e anche in buone. A partire dall’atteggiamento: ci sono volontà, impegno, capacità. Il problema è la discontinuità. Nella partite importanti spesso è mancato qualcosa. E siccome è successo in World League, all’Europeo e in Coppa del Mondo credo non sia un caso. In riferimento a questo ho sentito spesso parlare di mentalità, credo ci sia un aspetto di tecnica: contro le squadre più forti abbiamo fatto troppi errori, e non abbiamo avuto continuità in battuta. Credo sia chiaro avere presente questo, perché sono aspetti su cui si può lavorare e migliorare». Passando ai singoli, Cantagalli ha menzioni per Travica e Fei: «Dragan mi è piaciuto per personalità e gestione, Fox al centro è sempre fortissimo e dà un gran equilibrio. Mi aspet- tavo qualcosa in più da Zaytsev, ma solo perché coi mezzi che ha ho grandi aspettative». Bernardi Mentre Lollo Bernar- di elogia il «suo» Lasko, nel senso che da quest’anno schiaccia per lui allo Jastrzebski Wegiel: «Ha dimostrato di essere un top player e sono molto contento per lui. Peccato per tutto il resto: mi è rimasto un pizzico di amaro in bocca, perché ci siamo andati molto vicino. E paradossalmente, per come si era messa, a un certo punto era diventato più facile qualificarci qui di quanto non sarà a maggio in Bulgaria. Senza contare che russi e polacchi potranno orientare la loro preparazione direttamente ai Giochi, mentre noi dovremo essere al top a maggio. Ma questa è una squadra giovane, con molte prospettive e margini, questo è quel che conta». Buddha La chiusura è sul Buddha. Di Cantagalli: «Non credo che rimuovere il passato serva. E anche la storia dei Fenomeni a me non piace: noi non siamo nati fenomeni, se li siamo diventati è perché nessuno ha lavorato duro come noi». CHAMPIONS DONNE Villa Cortese con Schweriner alle 20.30 (a.a.) Villa Cortese ospita alle 20.30 le tedesche dello Schweriner nella seconda giornata della Champions donne. Domani Bergamo sfida l’Azerrail a Baku e la Scavolini Pesaro sarà a Belgrado. In Cev Cup Urbino dopo la vittoria dell’andata ospita le svizzere del Franches Montagnes. Le partite di oggi. Girone A oggi (20.30 dir. Sportitalia2) Carnaghi Villa Cortese Schweriner (Ger), Eczacibasi Istanbul (Tur) Cannes (Fra). Girone B oggi Mulhouse (Fra) Fenerbahce Istanbul (Tur). CEV CUP (gara di ritorno primo turno) oggi 20 Le Cannet Yamamay Busto Arsizio (and. 0 3); domani 20.30 Chateau d’Ax Urbino Franches Montagnes (Svi) (and. 3 1) © RIPRODUZIONE RISERVATA PALLANUOTO WORLD LEAGUE STASERA A MANCHESTER Settebello, esame d’inglese con Mancini Il tecnico del City tiferà per gli azzurri nella sfida alla Gran Bretagna DAL NOSTRO INVIATO STEFANO BOLDRINI MANCHESTER (Inghilterra) Lezione ai maestri. L’Italia campione del mondo della pallanuoto e vicecampione d’Europa scende stasera in acqua, a Manchester, contro la Gran Bretagna, nella seconda gara della World League, dopo il 16-5 alla Russia (che oggi riposa) nell’esordio. È una partita senza storia, ma ha il fascino di andare in scena nel Paese che ha inventato questo sport, nella seconda metà dell’Ottocento, codificandone le regole, ispirate al calcio. Il connubio pallanuoto-calcio sarà riproposto oggi, con una serie di incroci. Il Settebello visiterà il centro sportivo del Manchester City, a Carrington, invitato da Roberto Mancini, grande appassionato di questa disciplina. Fu il napoletano Mino Marsili (ora dirigente del Bogliasco), negli anni della Samp, a trascinare più volte in piscina lui e Vialli. Ci sarà uno scambio di doni. Tra i 13 convocati del c.t. Sandro Campagna (che per la prima volta affronta gli inglesi da allenatore), ci sono l’interista Olexandr Sadovyy, centroboa del Camogli, tifoso dell’Inter («Sono stato manciniano e mourinhano, ora è dura») e Alex Giorgetti, della Pro Recco, diventato laziale ai tempi di Eriksson: «Il mio idolo era Roberto Mancini. È stato mio padre, sampdoriano, a farmelo scoprire». Le immagini dell’incontro saranno messe in rete dal sito del Manchester City e in serata Mancini seguirà Gran Bretagna-Italia all’Aquatic Centre di Manchester. Domani sera, qualche giocatore del Settebello potrebbe essere in tribuna per vivere le atmosfere di Manchester City-Bayern, match decisivo per il futuro in Champions League della squadra inglese. La partita Campagna ha portato a Manchester sette campioni del mondo di Shanghai. Quattro le vere novità: i portieri Del Lungo e Vespa, i centroboa Marziali e Sadovyy. Campagna vuole collaudare la squadra in vista degli Europei di Eindhoven (16-29 gennaio): «Per noi è un buon test contro una formazione che non ha grande esperienza, ma che dal punto di vista fisico può crearci qualche problema. Voglio provare qualcosa in prospettiva Europei. Il nostro reale obiettivo è l’Olimpiade di Londra, ma siamo i campioni del mondo e abbiamo il dovere di affrontare tutte le competizioni con il massimo impegno». Ad Eindhoven, l’Italia affronterà Ungheria, Turchia, Olanda, Grecia e Macedonia. 2a giornata: Gran Bretagna-Italia, ore 20 locali (21 italiane). Class.: Italia 3; Russia, Gran Bretagna 0. Il c.t. Sandro Campagna, 48 anni, dà disposizioni agli azzurri REUTERS © RIPRODUZIONE RISERVATA MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 37 TUTTENOTIZIE & RISULTATI Ippica DOMENICA Jakkalberry-Branca missione Hong Kong Olimpiade NUOVO PREVENTIVO A LONDRA Sicurezza: in un solo anno costi raddoppiati Jakkalberry ieri a Hong Kong Domenica a Hong Kong nuovo tentativo di Jakkalberry (in sella Fabio Branca) nell’HK Vase (gr 1 m 2400) una delle 4 prove internazionali del grande convegno di Sha Tin. L’anno scorso il vincitore del GP Milano (2010) finì quinto. Da settembre è stato trasferito in allenamento a Newmarket nelle scuderie di Marco Botti e le sue condizioni sembrano ottime. Tra gli avversari più pericolosi ci sarà Campanologist con Lanfranco Dettori, la coppia che ha sbancato il GP Jockey Club di San Siro in ottobre. LONDRA Garantire la sicurezza durante l’Olimpiade di Londra 2012 costerà al governo britannico circa 650 milioni di euro, quasi il doppio rispetto a quanto preventivato l’anno scorso. Lo indica un rapporto ufficiale pubblicato ieri, in cui si evidenzia che la somma servirà a pagare le 23.600 persone che si occuperanno dei controlli e della sicurezza negli oltre cento siti olimpici che accoglieranno atleti e gare dal 27 luglio al 12 agosto. Misure preventive Malgrado l’assenza di minacce particolari, gli organizzatori hanno deciso di rafforzare di 14 mila unità, praticamente il triplo, il personale addetto e di raddoppiare il budget previsto, che comprende equipaggiamenti e attrezzature speciali. Alla sicurezza dei Giochi contribuiranno comunque diversi Paesi, tra i quali l’Italia: nei giorni scorsi a Parigi il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, ha incontrato la collega britannica, Theresa May, discutendo tra l’altro del contributo che Roma fornirà alle autorità britanniche in termini di sicurezza ed intelligence. Cerimonie più ricche Nonostan- te l’esplosione delle spese per la sicurezza, il governo di David Cameron ha poi deciso di raddoppiare il budget per le cerimonie di apertura e chiusura, aumentando di 41 milioni di sterline (46 milioni di euro) il preventivo di 40 milioni già in bilancio. Intanto in India prosegue la battaglia contro la Dow Chemical, uno degli sponsor dei Giochi, proprietaria dell’impianto chimico che nel 1984 provocò oltre 20.000 vittime a Bhopal. Il Governo sta per chiedere al Comitato olimpico nazionale di attivarsi con gli organizzatori perché la sponsorizzazione venga ritirata, pena boicottaggio: l’azienda è accusata di non voler versare altri risarcimenti ai sopravvissuti di quel disastro. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL SINDACO Alemanno sul blog «Il Governo appoggi i Giochi a Roma» Scherma A PHILADELPHIA Premi di Coppa a sei azzurri Lo Stadio Olimpico di Londra: i Giochi inizieranno il 27 luglio REUTERS «Chiederemo al Governo di appoggiare fino in fondo la candidatura di Roma all’Olimpiade 2020 e l’approvazione del decreto che riconoscerà Ostia come distretto del turismo». Lo afferma il sindaco di Roma Gianni Alemanno. «Vogliamo inoltre che il Governo sblocchi la costruzione di Fiumicino 2 che serve per i Giochi e per lo sviluppo complessivo della città». Cassarà, la Di Francisca e Pizzo BIZZI Consegnati domenica sera a Philadelphia i premi per i vincitori della Coppa del Mondo 2010-2011 e l’Italia è stata protagonista con Paolo Pizzo (spada), Elisa Di Francisca (fioretto) e Andrea Cassarà (fioretto). Tre vincitori anche nella Coppa under 20: Marco Fichera (spada), Alice Volpi (fioretto) e Edoardo Luperi (fioretto). La premiazione si è conclusa con un match d’esibizione tra i vincitori della Coppa del Mondo 2011 di ogni arma e una selezione dei migliori atleti statunitensi. Al termine, la tradizionale cena di gala, nel corso della quale sono state consegnate le medaglie simboleggianti la Coppa del Mondo, di ogni specialità. Il congresso della Federazione internazionale ha invece confermato il ritorno in estate dei Mondiali, a partire dall’edizione 2013 (Budapest). Vela MONDIALI IN AUSTRALIA Classi olimpiche Bene la Linares (l.bon) Nella prima giornata dei Mondiali di classi olimpiche (è iniziato il programma per Laser e windsurf femminile, 470 maschile e Finn), selezioni per Londra 2012, discrete prestazioni degli italiani con vento medio intorno ai 10 nodi di intensità. Molto bene nelle tavole a vela, dove le non brillanti prove (11-15) di Alessandra Sensini passano in secondo piano con gli exploit della Linares (5-1, terza in generale) e della Tartaglini (2-8, sesta). Bene anche nel 470 maschile Zandonà-Zucchetti (8-3), sesti in generale e i giovanissimi Simitz e Farneti (6-11), quattordicesimi. Nei Finn Filippo Baldassari (13-9) e Giorgio Poggi (6-17) sono 23˚ e 24˚. Football NFL: IL 5 FEBBRAIO Al Super Bowl canta Madonna Madonna Ciccone, 53 anni REUTERS Dopo i Black Eyed Peas, quest’anno tocca a Madonna. Sarà infatti la 53enne icona pop a intrattenere il pubblico all’intervallo del prossimo Super Bowl (5 febbraio a Indianapolis). Negli ultimi anni si erano esibiti Bruce Springsteen, Prince, gli U2, Paul McCartney, gli Who e i Rolling Stones, in quello che è, ogni anno, l’evento musicale più visto in tv negli Usa. Domenica, nella 13a giornata Nfl, San Francisco, battendo St. Louis, ha conquistato il titolo della Nfc Ovest, per la prima volta dal 2002. Resta imbattuta (12-0) Green Bay, che passa 38-35 in casa dei New York Giants con un field goal allo scadere. Risultati: Pittsburgh (9-3)-Cincinnati (4-8) 35-7; Tampa (4-8)-Carolina (4-8) 19-38; Washington (4-8)-NY Jets (7-5) 19-34; Houston (9-3)-Atlanta (7-5) 17-10; Buffalo (5-7)-Tennessee (7-5) 17-23; Chicago (7-5)-Kansas City (5-7) 3-10; Miami (4-8)-Oakland (7-5) 34-14; New England (9-3)-Indianapolis (0-12) 31-24; Minnesota (2-10)-Denver (7-5) 32-35; San Francisco (10-2)-St.Louis (2-10) 26-0; NY Giants (6-6)-Green Bay (12-0) 38-35; Arizona (5-7)-Dallas (7-5) 19-13 dts; Cleveland (4-8)-Baltimore (9-3) 10-24; New Orleans (9-3)-Detroit (7-5) 17-31. Boxe A REGGIO CALABRIA Scattano gli Assoluti Senza i big largo ai ricambi Scattano oggi al Palasport Pentimele di Reggio Calabria, gli Assoluti dilettanti giunti all’89ª edizione, la prima in Calabria. Si parte dagli ottavi, dopo le fasi eliminatorie regionali, che hanno promosso 133 atleti, oltre le previsioni, tanto che è stata cancellata la giornata di riposo prevista sabato. Domenica le finali. Presenti otto dei dieci campioni uscenti. Mancano Ferramosca (52) e Rossano (+91). Assoluti di transizione, in quanto le scelte per Londra sono già decise, ma si deve pensare ai Giochi del 2016 in Brasile. Raffaele Bergamasco, il ct degli azzurri, è moderatamente ottimista: «Anche se abbiamo numeri limitati, stanno crescendo giovani interessanti». I titolari azzurri Picardi, Parrinello, Valentino, Mangiacapre, Russo e Cammarelle faranno da spettatori. Nei 49 kg l’ingresso di Fabrizio Cappai, 19 anni, figlio d’arte, sardo delle FFOO, nel giro azzurro da tempo, toglie al campione uscente Andrea Guagnano (20 anni) abruzzese, la speranza del bis. Il ritiro di Ferramosca nei 52 kg apre il ventaglio dei favoriti al toscano Allegrini e al pugile di casa D’Andrea Atletica MONDIALINO PESO (si.g.) A North Shore (N.Zel.), il quasi diciassettenne Jacko Gill ha ritoccato il suo record del mondo Under 18 del peso (attrezzo senior da 7.2 kg) portandolo a 20.38, primato nazionale e limite olimpico per Londra. LUTTO BULGARO (si.g.) E’ morto a 49 anni, stroncato da un ictus, Viktor Apostolov, uno dei migliori martellisti bulgari della storia. In carriera cinque volte sopra gli 80 metri con un top di 80.62 nel 1990. CROSS SPAGNOLO (pe.m.) L’eritreo Abraha Abhanom e l’ugandese Rebecca Cheptegei hanno vinto il cross spagnolo di Aranda de Duero. Uomini (km 8.9): 1. Abhanom (Eri) 26’42"; 2. Kiflom (Eri) 27’46"; 3. Higuero 27’54". Donne (km 6.1): 1. Cheptegei (Uga) 19’09"; 2. Gonzalez 19’20"; 3. Casanueva 19’38". A CANNES (d.m.) Al keniano Abel Ndemi il Cross des Iles di Cannes (Fra). Fra gli juniores vittoria di Andrea Ghia. Uomini (9.7 km): 1. Ndemi (Ken) 30’39”; 2. N.Chebet (Uga) 30’49”; 3. Ismaili (Mar) 31’34”. Juniores (4.8 km): 1. Ghia 16’01”. Donne (4.8 km): 1. Louison 17’57”. IN CALIFORNIA (d.m.) Il keniano Erick Monyenye ha vinto in 2h11’50” la maratona di Sacramento (Usa, California). Uomini: 1. Monyenye (Ken) 2h11’50”; 2. Bak 2h14’17”. Donne: 1. Abrha (Eti) 2h33’40”. Baseball CONGRESSO IBAF (m.c.) Il congresso dell’Ibaf a Dallas, negli Stati Uniti, ha dato il via ad una ristrutturazione dei tornei, in vista di un accordo con il softball per il rientro olimpico. La federazione internazionale presieduta da Riccardo Fraccari ha approvato il World Baseball Classic del 2013, che avrà cadenza quadriennale come il Mondiale Super 12, previsto dal 2015. Si svolgeranno ogni due anni il Mondiale Under 21 (dal 2014), il Classic Under 18, il Mondiale Under 15, il Mondiale Under 12 e il Mondiale femminile. Il progetto ha avuto il supporto delle leghe professionistiche. Presenti Mlb, Npb giapponese, Cpbl di Taiwan e la coreana Kbo. Boxe Klitschko-Mormeck rinviato a marzo È stato annullato il match per il Mondiale dei massimi Wba-Ibf-Wbo e Ibo di sabato a Dusseldorf (Ger) tra il detentore Wladimir Klitschko (56-3) e il francese Jean Marc Mormeck (36-4). Lo ha annunciato il manager del campione ucraino, Bernd Bonte: dopo l’intervento per la rimozione di un calcolo renale, domenica notte sono insorti forti dolori che hanno indotto al rinvio al 3 marzo dell’anno prossimo nella stessa sede. TYSON D’ARABIA Mike Tyson, l’ex iridato dei massimi, sarà a Dubai il mese prossimo per promuovere un torneo di boxe arabo. Gli organizzatori hanno dichiarato che Mike Tyson sarà presente come «ospite d’onore» per assistere dal vivo a 12 incontri maschili e femminili tra pugili provenienti dall’Europa e dal Medio Oriente. La federazione dell’Emirato ha comunicato che Tyson è stato pagato 160mila dollari. IN ITALIA (r.g.) A Ronchi (Massa) esplosivo rientro del leggero Paolo Gassani (15-2) contro Tibor Mezsaros (Ung, 3-4) messo ko al primo round. A Lecce, il welter Antonio Santoro (4) batte Lajos Orsos (Ung, 1-32-1) sui 6 round. A Trasacco (Aq) il piuma Fabrizio Trotta (13-6-2) supera Luigi Mantegna (1-26) p. 6. Curling Dario Vangeli, 23 anni BOZZANI finalista nel 2010. Nei 56 kg prevedibile sfida conclusiva tra l’esperto Di Savino, 5 titoli, e il campione uscente Ciro Cipriano. Nei 60 kg si aprono due opportunità, la conferma di Introvaia, di Marcianise o il salto di qualità per l’altro campano Cosenza, 20 anni, in crescita. Nei 64 difficile che il pugliese Vangeli (FFOO) fallisca il poker, vista l’assenza di Mangiacapre. Nei 69 kg i favori vanno a Creati per il bis, anche se Munno, un altro marcianisano, ambisce al titolo. Nei 75 kg trema il primato di Luca Esposito, negli 81 kg probabile che tra gli ambiziosi Capuano, titolare uscente e il siciliano Rosciglione, metta tutti d’accordo il romano Fiori per confermare il titolo del 2009. Nei 91 prevedibile la finale Soggia-Imbesi, come nel 2010. Nei +91 manca Rossano e si potrebbe aprire la strada al campano Indaco, genio e sregolatezza. Rocky Giuliano EUROPEI IN RUSSIA (m.l.) A Mosca (Rus) si è svolta ieri la 3ª giornata degli Europei di curling gruppo A. Questi i risultati degli azzurri. Uomini: Italia-Svezia 4-9; Danimarca-Italia 8-3. Donne: Italia-Danimarca 7-13. Classifica maschile: 1. Germania, Svezia, Danimarca 4 vinte-1 persa; 4. Scozia, Svizzera, Norvegia 3-2; 7. Rep. Ceca 2-3; 8. Francia, Lettonia 1-4; 10. Italia 0-5. Classifica femminile: 1. Svezia 5-0; 2. Danimarca, Russia 4-1; 4. Scozia, Germania 3-2; 6. Italia 2-3; 7. Rep. Ceca, Norvegia, Lettonia, Svizzera 1-4. Hockey ghiaccio SERIE A (m.l.) Oggi si gioca la 21ª giornata in serie A. Programma. Ore 20.30: Asiago-Valpellice; Alleghe-Val di Fassa; Cortina-Bolzano; Val Pusteria-Renon; Vipiteno-Pontebba. Classifica: Val Pusteria 42; Cortina, Bolzano 39; Pontebba 32; Alleghe* 29; Val di Fassa 26; Asiago* 24; Renon, Vipiteno 23; Valpellice 20. (*una gara in meno) Ippica Roma: 8-11-3-2-9 9ª corsa - m 1600: 1 Lichi (J. Bevilacqua) 1.16.7; 2 Max Rod; 3 Marco Egral; 4 Lotar Wise; 5 Forziere; Tot.: 8,82; 3,45, 5,09, 3,97 (286,04). Quinté: n.v. Coi rit. (n˚ 1 e 20) n.v. Quarté: e 13.163,89. Coi rit. e 447,59. Tris: e 1.181,34. Coi rit. e 98,13. OGGI QUINTÉ A ROMA A Capannelle (inizio convegno alle 15) scegliamo Prince Douglas (4), Madaad (3), Dream of Kunda (1), Bentu Nou (11), Aghilera (5) e Gengis Gat (14). SI CORRE ANCHE Trotto: Napoli (14.40), Bologna (14.25), Trieste (15.25). Nuoto PREMI FINA (al.f.) La Fina ha nominato Ryan Lochte e Melissa Franklin nuotatori mondiali dell’anno. Nel fondo, premiati CURIOSITA’ Trento pallavolo in visita all’Inter ad Appiano (niba) Lo staff e alcuni giocatori (Kaziyski, Stokr) del Trento Volley ieri hanno incon trato l'Inter ad Appiano Gentile. Utile confronto tra i tecnici Ranieri e Stoytchev (in foto). Thomas Lurz e Keri Anne Payne, nel sincro Natalia Ischenko e Svetlana Romashina, nella pallanuoto Filip Filipovic e Alexandra Asimaki, nei tuffi Qui Bo e Wu Minxia. TURRINI E BOGGIATTO (al.f.) A Viareggio (Lu, 25 m). Uomini: 100-200 ra Fossi 1’00"53-2’13"48; 100 fa Romani 53"65; 200 fa Beni 1’57"80; 400 mx Turrini 4’13"27. Donne: 100 sl Carli 56"84; 200-400 sl De Memme 1’59"97-4’10"31; 100-200 do Meloni 1’02"27-2’14"91; 100-200 ra Boggiatto 1’08"49-2’25"11; 100 fa Masini Luccetti 1’03"65. Pallamano RECUPERO (an.gal.) Oggi alle 19.30 Bressanone-Noci, recupero della 9ª giornata di Elite. Classifica: Bolzano 24; Pressano, Trieste 21; Noci, Bressanone, Fasano 15; Conversano 12; Ambra, Teramo 9; Ancona 6; Bologna 5; Mezzocorona 1. Sci alpino COPPA EUROPA (s.f.) Dopo vari rinvii dovuti alla poca neve, la Coppa Europa è scattata ieri in Norvegia, a Trysil, con un gigante maschile vinto dall’austriaco Mathis su Kristiansen (Nor) e Luitz (Ger). Buona partenza per gli azzurri con Nani 4˚ a 37/100, De Aliprandini 7˚ a 43/100 nonostante un leggero infortunio subìto in allenamento nei giorni scorsi e Peraudo 9˚ a 59/100; oggi un altro gigante, domani e giovedì slalom. Rimandato ad oggi invece l’esordio svizzero delle donne: sempre ieri infatti cancellato per maltempo il primo dei due slalom di Zinal (iscritte anche Brignone, Gius, Costazza ed Irene Curtoni). Sport invernali TAPPA SPOSTATA La tappa di Coppa del Mondo di biathlon del 14-18 dicembre a Annecy-Le Grand Bornand (Fra) è stata spostata a Hochfilzen (Aut) per mancanza di neve. Sono in programma sprint e pursuit maschile e femminile e una staffetta mista. La località austriaca ospiterà normalmente come da calendario la seconda tappa di Coppa in questo fine settimana. NOECKLER OK (g.v.) In Coppa Italia di fondo a Dobbiaco (Bz) la sprint tl è di Dietemar Noeckler su F. Kostner e F. Pasini; tra le donne Ilaria De Bertolis batte Scardoni e Pellegrini. Tamburello EUROPEI INDOOR Agli Europei indoor in Ungheria doppio successo azzurro: tra gli uomini Italia davanti a Francia e Spagna; tra le donne Italia prima davanti a Francia e Ungheria. Tennis SPAGNA SENZA BIG? Dopo l’annuncio ufficiale di Rafa Nadal, che non risponderà alle convocazioni in Davis nel 2012 per preparare al meglio una stagione con un calendario compresso dall’Olimpiade a luglio, anche David Ferrer e Feliciano Lopez hanno comunicato che la Coppa non rientra nei programmi dell’anno prossimo. Ancora incerto Verdasco. Largo dunque ad Almagro (ma è polemico), Granollers e Andujar. Tiro a Volo La carica degli azzurri per il 2012 I tre c.t. hanno diramato le convocazioni per il 2012. In tutto sono 43 i convocati. Fossa (c.t. Albano Pera): uomini Danny Baiesi, Mauro De Filippis, Massimo Fabbrizi, Giulio Fioravanti, Erminio Frasca, Giovanni Pellielo, Daniele Resca, Fabio e Pierluigi Sollami, Rodolfo Viganò; donne Federica Caporuscio, Deborah Gelisio, Giulia Iannotti, Daniela Mazzocchi, Marina Moioli, Jessica Rossi. Skeet (c.t. Francesco Fazi): uomini Michele Bertossi, Christian Eleuteri, Ennio Falco, Emanuele Fuso, Valerio Luchini, Luigi Lodde, Angelo Moscariello, Marco Sablone, Giancarlo Tazza; donne Diana Bacosi, Chiara Cainero, Adriana Fattorini, Katiuscia Spada, Cristina Vitali. Double Trap (c.t. Mirco Cenci): Antonino Barillà, Nico Bizzoni, Simone Camerini, Alessandro Chianese, Giuseppe Ciavaglia, Francesco D’Aniello, Daniele Di Spigno, Simone Doi, Claudio Franzoni, Davide Gasparini, Marco Innocenti, Ferdinando Rossi, Marco Vannucci. 38 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 ALTRI MONDI Il fatto del giorno _la crisi economica DI GIORGIO DELL’ARTI [email protected] Per i mercati la Manovra è ok Ma i politici la appoggeranno? Le misure volute da Monti hanno fatto scendere lo spread e salire la Borsa: deputati e senatori non sono sembrati però soddisfatti e poi c’è sempre il nodo sindacati I mercati hanno accolto trionfalmente la Manovra di Monti: lo spread è calato a 373 punti base (il livello del 27 ottobre), il rendimento dei Btp decennali è sceso sotto il 6%, Piazza Affari, con un 2,91%, è risultata la migliore Borsa in Europa. Significativi soprattutto i rialzi del bancari. L’ex ministro Brunetta ha detto: «Se lo spread tra Btp e Bund torna a 200 punti, Monti ha vinto». Ha poi aggiunto: «La Manovra di Monti contribuirà al pareggio di bilancio per un decimo. Gli altri nove decimi sono il frutto delle manovre messe in campo dal governo Berlusconi dal 2008 a oggi. Il pacchetto Monti vale 30 miliardi lordi, le manovre dal 2008 a oggi valgono ben 265 miliardi». Un’opinione non condivisa: ancora Anna Finocchiaro del Pd, intervenendo ieri al Senato in risposta al discorso del presidente del Consiglio, ha detto che se si è stati costretti a varare una Manovra come questa, la colpa è del precedente governo che ha voluto ignorare la drammaticità della crisi. 1Hanno votato sul decreto legge? No, Monti si è limitato a illustrare a deputati e senatori la Manovra. È seguito un dibattito, con dichiarazioni non più lunghe di sette minuti, e adesso si seguirà l’iter solito: domani, quasi certamente alla Camera, comincia l’esame in Commissione da concludere entro domenica. Lune- conti in tasca STEFANIA ANGELINI Mentre i mercati finanziari brindano per la nuova Manovra, qualcuno pensa a fare i conti in tasca agli italiani. E, se è vero che le cifre possono oscillare, il termine ricorrente è sempre lo stesso, cioè «stangata». Lo usano, tanto per cominciare, gli artigiani della Cgia di Mestre. In base ai calcoli fatti dall’ufficio studi delle piccole imprese, i sacrifici chiesti dal governo Monti costeranno 635 euro l’anno a famiglia, somma che sale a 6.402 euro se si aggiungono gli effetti delle manovre estive A LA VOCE DEI LEADER LE MISURE DEL GOVERNO posti di lavoro, cosa che il signor Monti non sa fare. Monti si è nominato eroe di salvezza di una guerra già persa dall’Italia», concetti che aveva espresso già a Vicenza domenica, auspicando una «secessione concordata». 3 C’è il problema dei sindacati. S Il presidente del Consiglio Mario Monti durante l’incontro con i giornalisti stranieri LAPRESSE 4 I NUMERI 373 Lo spread di ieri Boccata di ossigeno per lo spread: il differenziale tra i titoli di Stato italiani e tedeschi ieri è sceso a 373 punti (dai 428 di inizio mattinata). L’indice Ftse Mib ha chiuso a +2,91% dì il testo va in aula a Montecitorio e dovrebbe essere approvato entro sabato 17. Berlusconi ha anche detto che il premier deve mettere la fiducia. 2 A proposito, Berlusconi era in aula, con un’aria abbastanza corrucciata... Il premier lo ha salutato calorosamente (e il Cav s’è preso un applauso dai banchi del centrodestra) poi lo ha chiamato per sbaglio «presidente del Consiglio». Alla fine del discorso Berlusconi s’è messo a chiacchierare con i cronisti: «Questa Manovra contiene diverse cose su cui non siamo d’accordo. Tuttavia, il problema non è una singola parte, ma la necessità di approvarla per intero a causa della situazione che si è creata. Noi sosteniamo il governo e continueremo a sostenerlo. E lo faremo anche se ci saranno, dopo il lavoro delle Commissioni, delle cose di cui non avremo un opinione positiva». È un buon riassunto della posizione del Pdl e, paradossalmente, della posizio- ne del Pd: ci sono parecchie cose su cui non siamo d’accordo, e tuttavia... In realtà nessuno dei due partiti maggiori si può permettere di far sgambetti. Maurizio Pessato, l’amministratore della società di sondaggi Swg, sostiene che «il 66% degli italiani sa che questa Manovra era necessaria e capisce i motivi che hanno portato il governo a vararla. Anche se con mugugni, nella sostanza due terzi dei cittadini approvano il decreto salva-Italia». Quindi il partito che facesse cadere il governo Monti sarebbe poi punito alle elezioni. Gli unici che possono permettersi di sparare contro sono l’Idv e la Lega. Bossi è arrivato che Monti stava parlando da quasi 10 minuti. Prima del discorso del premier il Senatùr aveva detto: «Ma che è venuto a fare? Il Paese ha bisogno di posti di lavoro e questo governo non ha idea di come crearli: è il problema centrale, e la Manovra è solo depressiva». Ed eccolo dopo il discorso: «La Manovra è tutta da buttare, non serve a niente. Quello che servirebbe al paese è la creazione dei Silvio Berlusconi Dopo la presentazione delle misure anticrisi, Silvio Berlusconi ha detto: «Monti deve porre la fiducia altrimenti non credo che ci sia la possibilità di approvare la Manovra» S Umberto Bossi La Manovra non è piaciuta a Umberto Bossi: «Non mi ha convinto: non serve, è depressiva e non crea un posto di lavoro: questo governo non ne è capace», ha detto il leader della Lega Monti ha sostenuto che Cgil, Cisl e Uil non hanno titolo per discutere di pensioni, un’autentica bestemmia nell’Italia come la conosciamo. Bonanni (Cisl) e Angeletti (Uil) faranno scioperare i loro iscritti lunedì prossimo per due ore. Non si sono coordinati, però, con la Cgil — da cui anzi ci tengono a restare distinti — e questo ha mandato su tutte le furie la segretaria Camusso, che di ore di sciopero, per lunedì, ne ha proclamate quattro. Ho l’impressione che la distruzione creatrice del cosiddetto governo tecnico potrebbe essere destinata a travolgere per primi i sindacati, anche se Monti si è detto pronto a sedersi con Cgil, Cisl e Uil per le questioni relative al mercato del lavoro e al welfare (in agenda al più presto). 4 Il premier ha detto qualcosa di nuovo? I concetti sono quelli della conferenza stampa, su cui abbiamo riferito ieri. Sottolineo però le espressioni, insistite, di «intervento strutturale» e «crescita duratura». Monti, ribadendo ancora che non ci saranno condoni, vuole che leggendo in controluce la sua Manovra si veda un’intelaiatura nuova, un progetto di organizzazione diversa della nostra democrazia. 5 Per un obiettivo come questo dovrebbe restare in Parlamento anche dopo il 2013. Ieri, nell’incontro mattutino con la stampa estera, ha detto di no. «Credo che dopo un’esperienza simile — ha ribadito — ne avrò abbastanza». La casa e l’Iva, le pensioni e la benzina «Ogni famiglia sborserà mille euro» del governo Berlusconi. Una medicina amara, quindi: «Forse riuscirà a far quadrare i conti ma rischia di mettere in ginocchio l’economia del Paese», tuona il segretario, Giuseppe Bortolussi. « Ho rispetto per l’impegno, per la fatica e per la tensione morale del governo I consumatori Arrabbiatissimi i consumatori, che presentano un conto ancor più salato: Adusbef e Federconsumatori, infatti, calcolano sulle spalle dei cittadini anche i 10 miliardi destinati al sostegno alle imprese. E così, alla fine, arrivano a stimare un salasso da 1.173 euro a famiglia. Tanto, infatti, dovrà sborsare un nucleo medio (papà, mamma, GIORGIO NAPOLITANO CAPO DELLO STATO un figlio) con un reddito di 32 mila euro, risparmi in banca per 50 mila euro e casa di proprietà. Cifra che sale a 3.204 euro se si considerano pure le misure del precedente esecutivo. Ma Adusbef e Federconsumatori hanno calcolato anche le ricadute dei provvedimenti nel dettaglio: la famiglia tipo subirà un aumento sulla prima casa di 440 euro l’anno e per il rincaro dell’addizionale regionale dell’0,3% dovrà pagare 90 euro in più. E non sfuggirà nemmeno all’aumento delle accise sulla benzina, che costeranno 120 euro. Il tutto, per un aggravio totale di imposte di 907 euro all’anno. A que- sta somma, poi, bisogna aggiungere i tagli calcolati in 43 euro per la mancata indicizzazione delle pensioni oltre i 935 euro e i 163 euro per i tagli agli enti locali che peseranno sui costi dei servizi. E così, usare la macchina, avere una casa di proprietà, e qualche risparmio in banca, potrebbe diventare un lusso: «L’insieme delle stangate — concludono i consumatori — determineranno nel 2014 un calo di capacità di spesa del 7,7% annuo con effetti sul tenore di vita del ceto medio-basso, sempre più vicino ai livelli dei Paesi dell’Est europeo prima del 1989». © RIPRODUZIONE RISERVATA GDS MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 ALTRI MONDI HA UN MESE DI TEMPO «Corona lavora o finisce in carcere» Fabrizio Corona (nella foto Ansa) rischia di finire in carcere. La Procura generale di Milano gli ha notificato il provvedimento di esecuzione pena con il quale gli «consiglia» di trovare un lavoro entro un mese, altrimenti, visto che ha una condanna definitiva di 2 anni e 8 mesi da scontare per i presunti fotoricatti ai vip, rischia di finire dentro. È necessario, infatti, avere un lavoro stabile per poter richiedere al Tribunale di sorveglianza l’affidamento in prova ai servizi sociali. FILIPPO CONTICELLO Il giorno dopo la Manovra annunciata dal governo Monti, due vecchi amici si sono rivisti a Parigi. Ieri l’ennesimo incontro di Angela Merkel e Nicolas Sarkozy, potentissimo direttorio franco-tedesco che prova a governare la crisi, in una giornata di nuovo respiro per le Borse del Continente. Atmosfera rilassata rispetto agli ultimi mesi da tregenda, l’ideale per mettere in cantiere il rinnovo degli accordi europei: «Vogliamo un nuovo trattato a 27, ma le decisioni vengano prese a maggioranza qualificata, non all’unanimità. E serve anche una "regola d’oro" armonizzata a livello europeo che inserisca il principio del pareggio di bilancio nella Costituzione», ha detto il presidente francese. Una corsa a tappe forzate «entro marzo», anche se è più probabile che l’accordo sia ristretto ai 17 dell’eurozona, ai quali potrebbero poi unirsi altri Paesi su base volontaria. Insomma, una «super Maastricht» con regole più severe di quelle attuali: così, nel riassetto del Continente, la corte di Giustizia europea non dovrebbe mai annullare i singoli bilanci degli Stati membri. Una lettera verrà inviata domani al presidente Ue Her- lafrase DEL GIORNO Angela Merkel, 57 anni, e Nicolas Sarkozy, 56, ieri al vertice di Parigi AP Il presidente francese: «Serve un nuovo accordo tra i 27 membri entro marzo» man Van Rompuy, alla vigilia del nuovo cruciale vertice sulla crisi a Bruxelles di giovedì e venerdì. L’appuntamento più importante nella storia recentissima dell’Europa. Indiscrezioni Merkozy, così per gli amici, sono una coppia «d’accordo su tutto». Ieri l’hanno confermato a una voce e, dopo aver detto no ancora una volta agli Eurobond, hanno rilanciato l’idea di «sanzioni automatiche per gli Stati che sforano la regola del deficit al 3% e l’anticipo del meccanismo di stabilità al 2012». Immancabile un accenno all’Italia dopo la rivoluzione di Monti: «È una grande economia, non possiamo paragonarla alla Grecia», ha detto Sarkò. L’intesa franco-tedesca ieri è stata premiata dai mercati, ma a tirare le orecchie alla coppia ci ha pensato Standard & Poor’s: ha messo sotto osservazione i due Paesi. Così, anche Berlino e Parigi rischiano di perdere la tripla A. © RIPRODUZIONE RISERVATA Erika: «Non dovete cercarmi più» Erika De Nardo, 27 anni, ieri in comunità nel Bresciano ANSA L’Alta corte britannica ha accolto il ricorso di Julian Assange contro l’estradizione in Svezia, dove è ricercato per molestie e violenza sessuale. Ora il 40enne fondatore di Wikileaks, agli arresti a Londra da dicembre 2010, ha due settima ne per presentare una richiesta alla Corte Suprema inglese visto che la vicenda è stata ritenuta «di interesse pubblico generale»: tre giudici, quindi, decideranno sulla «validità del mandato d’arresto europeo». L’indagine del «Sole 24 Ore» Si vive meglio a Bologna Foggia è la maglia nera È Bologna la provincia dove si vive meglio, Foggia è la peggiore. Risulta dalla classifica del «Sole 24 Ore» sulla «qualità della vita». Milano è al 19˚ posto, Roma guadagna 12 posizioni ed è 23a. Più in fondo Torino (51a) e Napoli (105a). Allarme per il divario Nord Sud: la prima provincia del Mezzogiorno compare infatti al 45˚ posto: Olbia-Tempio. A Trieste il primo posto nell’efficienza di servizi, a Treviso va invece quello per il tenore di vita. DELITTO DI NOVI LIGURE LA RAGAZZA CHE HA UCCISO MADRE E FRATELLO ESCE OGGI DALLA COMUNITÀ COL PADRE In ritardo di un giorno, ma oggi sarà davvero libera. Erika De Nardo, la ragazza che il 21 febbraio 2001, a 16 anni e insieme al fidanzato Omar, ha ucciso la madre Susy e il fratellino 11enne Gianluca nella loro villetta di Novi Ligure (Alessandria), uscirà probabilmente stamattina dalla comunità Exodus di Lonato del Garda (Brescia), dove ha scontato gli ultimi mesi di pena. Ieri, aspettando la notifica di un provvedimento della magistratura (che non è arrivata e ha fatto quindi slittare la libertà), Erika ha dato una La vicenda Assange: stop all’estradizione 39 d notizie tascabili Sarkozy e Merkel: «Ora nuovi trattati Ue» Altro vertice franco-tedesco: «Italia diversa dalla Grecia» Ancora un no agli Eurobond C’È IL SÌ ALL’APPELLO LA GAZZETTA DELLO SPORT lettera a don Antonio Mazzi, il fondatore di Exodus, con la quale chiede alla stampa di essere lasciata in pace. «Come tu sai — si legge — ho deciso di lavorare con te per un certo periodo perché sono contenta di continuare a maturare e ad aiutare gli altri. Continuerò il mio percorso comunitario e ti prego di dire alla stampa di non contattare né me, né la mia famiglia che merita un po’ di serenità, di essere lasciata in pace». Ieri, davanti alla comunità bresciana, giornalisti e fotografi hanno aspettato a lungo l’uscita. Poi RIPRESA ANCORA FRAGILE La ripresa negli Stati Uniti Si tratta sul contratto: Fiom esclusa è ancora fragile e Fiat, tensione a Torino la situazione Insulti e lanci di uova in Europa aggiunge tra gruppi di lavoratori incertezza. Bisogna estendere il taglio delle tasse sui salari, la mia priorità è fare tutto il possibile per creare più velocemente posti Manifestanti a Torino fuori dall’Unione Industriali, di lavoro dove si tratta per il nuovo contratto della Fiat ANSA e dare La trattativa per il nuovo contratto Fiat sicurezza alle famiglie va avanti, ma ieri è stata estromessa la Fiom il rifiuto di accettare l’accordo del 29 della classe dopo dicembre 2010 (l’estensione del modello Pomimedia gliano a tutte le fabbriche). Firmano invece le BARACK OBAMA PRESIDENTE STATI UNITI don Mazzi ha «spiegato» che Erika, diventata dottoressa in Filosofia negli anni della detenzione, sarebbe rimasta là per un altro giorno e che soltanto oggi, accompagnata dal padre Francesco, sarebbe andata via: «Erika, il padre e tutti noi — ha aggiunto il sacerdote — vogliamo essere lasciati in pace. Nessuno parlerà. L’unico a parlare sono io. È quindi inutile che i giornalisti si accalchino davanti alla comunità, stanno solamente disturbando». c.ang. © RIPRODUZIONE RISERVATA altre organizzazioni. E ieri a Torino, davanti all’Unione industriale dove c’era l’incontro, anche momenti di tensione: gruppi di lavoratori si sono fronteggiati, tra insulti e lanci di uova. A Villacidro, nel Medio Campidano Regolamento di conti in Sardegna: tre morti Tre uomini morti ammazzati in Sardegna per un presunto regolamento di conti. A Villacidro, nel Medio Campidano, sono stati uccisi nel capannone della «Logistica Alimentare», che si occupa di tras porti di ortofrutta e alimentari, i due titolari, i fratelli Roberto e Andrea Cuccu, di 38 e 35 anni, e il segre tario dell’azienda. Le vittime erano di Oristano: per gli investigatori, sono stati uccisi da un killer profes sionista, che li ha freddati con un fucile da caccia. 40 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 OPERAI Questi avvisi si ricevono tutti i giorni 24 ore su 24 all’indirizzo internet: www.piccoliannunci.rcs.it oppure tutti i giorni feriali a: MILANO : tel.02/6282.7555 02/6282.7422, fax 02/6552.436. BOLOGNA : tel. 051/42.01.711, fax 051/42.01.028. FIRENZE : tel. 055/55.23.41, fax 055/55.23.42.34. BARI : tel. 080/57.60.111, fax 080/57.60.126. NAPOLI : tel. 081/497.7711, fax 081/497.7712. BRESCIA : Sale’s Solutions tel. 030/3758435, fax 030/3758444. COMO : tel. 031/24.34.64, fax 031/30.33.26. CREMONA : Uggeri Pubblicità s.r.l. tel. 0372/20.586, fax 0372/26.610. MONZA : Pubblicità Battistoni tel. 039/32.21.40 – 039/38.07.32, fax 039/32.19.75. OSIMO-AN : tel. 071/72.76.077 071/72.76.084. PADOVA : tel. 049/69.96.311, fax 049/78.11.380. PALERMO : tel. 091/30.67.56, fax 091/34.27.63. PARMA : Publiedi srl tel. 0521/46.41.11, fax 0521/22.97.72. RIMINI : InAdrias Servizi Pubblicitari s.r.l. tel. 0541/56.207, fax 0541/24.003. ROMA : In Fieri s.r.l. tel. 06/98.18.48.96, fax 06/92.91.16.48. TORINO : telefono 011/50.21.16, fax 011/50.36.09. VERONA : telefono 045/80.11.449, fax 045/80.10.375. Per la piccola pubblicità all’estero telefono 02/72.25.11 Le richieste di pubblicazione possono essere inoltrate da fuori Milano anche per telefax e corrispondenza a Rcs Pubblicità agli indirizzi di Milano sopra riportati. Si precisa che tutte le inserzioni relative a ricerche di personale debbono intendersi riferite a personale sia maschile sia femminile, essendo vietata ai sensi dell’ art. 1 della legge 9/12/77 n.903, qualsiasi discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda l’accesso al lavoro, indipendentemente dalle modalità di assunzione e quale che sia il settore o ramo di attività. 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LA MARATONA BENEFICA Snai è con Telethon Insieme per la ricerca Torna la raccolta fondi di Telethon: la 22ª edizione della maratona tv che aiuta la ricerca contro le malattie genetiche, an Benigni show Da Berlusconi all’onestà Grande notte con Fiorello 5 topfivefilm LA CLASSIFICA ALTRI MONDI Lo spettacolo spacca-ascolti affida la serata finale al comico toscano: «Silvio ritorna: ha lasciato l’Italia mezza morta... non ama le cose a metà» ELISABETTA ESPOSITO ROMA Diversamente affabile Che spettacolo Roberto Benigni. Arriva da Fiorello cantando prima La porti un bacione a Firenze e poi lo storico Inno del corpo sciolto, scaldando lo Studio 5 di Cinecittà, stracolmo per l’ultima puntata di #ilpiùgrandespettacolodopoilw eekend. Benigni accenna alla Manovra («Ieri ho acceso la tv, ho messo la Roma ed erano in 8... Ammazza Monti ha tagliato pure la Serie A»). E poi... «C’è aria nuova, non si parla più dei soliti... Ma Mazza mi ha chiesto di parlare di Berlusconi, daje mi diceva, picchia». E lui, che mancava dalla tv da Sanremo, quando aveva toccato quasi 20 milioni di spettatori, picchia. « DIARIO DI UN’INVALIDA LEGGERMENTE ARRABBIATA DI FIAMMA SATTA Anche da Fiore ho deciso di mostrare la mia fragilità C’è chi da Vespa fece un contratto con gli italiani... Monti presenterà il testamento? FIORELLO SU MONTI A «PORTA A PORTA» «Carina Fiorello questa gag del comico che parla coi capi di Stato... Mi sembra di averla già vista»; «Prima delle più belle dimissioni degli ultimi 150 anni avevamo due problemi: ora solo il debito pubblico»; «Secondo me fa risanare tutto a Monti e nel 2013 si ripresenta! Torna, ha lasciato l’Italia mezza morta, lui non lascia le cose a metà»; «Adesso che sei libero tutto il giorno, che fai? Silvio attento, guarda che ci si muore!». E poi la favola del Cavaliere con le principesse sul pisello per in Giappone Che incidentone: 12 supercar rotte valgono 3 milioni Otto Ferrari, tre Mercedes e una Lamborghini, una corsa clandestina che nel sud del Giappone poteva finire con un bilancio tragico. Invece, la Ferrari che ha sbandato e fatto uscire di strada anche le altre auto (nella foto Afp) ha creato solo danni materiali: nessuno dei piloti, che forse volevano imitare gli inseguimenti del film «Fast and Furious», è rimasto ferito in modo serio, ma i danni sono pari a 2,9 milioni di euro, e molte vetture adesso sono da buttare (il video è su Gazzetta.it) ) spiegare gli ultimi 17 anni ai nostri nipoti, l’omaggio a Pertini («Un esempio di onestà per i giovani») e la chiusura con una frase del disegnatore Andrea Pazienza, morto nel 1988: «Mai tornare indietro, nemmeno per prendere la rincorsa». In coppia con Jova La serata era iniziata alla grande, con l’ospite forse più opportuno di tutto lo show, Jovanotti. Amico di Fiorello da sempre, Lorenzo si era detto orgoglioso di regalare il titolo della sua canzone a Ro- sario. Stavolta lo canta lui «Il più grande spettacolo dopo il weekend», accantonando per una sera il «big bang» e cambiando tutte le parole per celebrare il compare. Tra Jova e Fiore, che si scambiano quotidianamente messaggi su Twitter, l’intesa è travolgente. Esilarante poi il «duetto» con l’etoile Roberto Bolle che tenta di insegnare a Rosario a ballare. E poi l’omaggio a Mike Bongiorno: davanti alla moglie Daniela e ai figli Nicolò e Leonardo, Malika Ayane gli ha dedicato Anche un uomo di Mina, scritta dal presentatore. Ma questa è la serata di Rosario. La Rai gongola, nonostante la frecciata sulla parola profilattico da usare/non usare («Dovremmo metterne uno enorme al posto del cavallo di viale Mazzini»). Sarà davvero l’ultima? Fiore assicura di sì. Ma aspettiamo gli ascolti... © RIPRODUZIONE RISERVATA Qui sopra, Roberto Benigni con Fiorello prima del lungo monologo. A sinistra, Fiore canta insieme all’amico Jovanotti, anche lui superospite con il ballerino Roberto Bolle ANSA Stavolta ce l’ho con me stessa! Sono stata allo show di Fiorello, nell’immenso Teatro 5 di Cinecittà, quello dove Fellini ha girato la maggior parte dei suoi film. Impensabile per me attraversarlo senza la seggiolina pieghevole che ormai mi accompagna quasi ovunque. Quando mi sono seduta al mio posto, dopo lo stupore provato di fronte a quel luogo gigantesco pieno di fermento, un pensiero idiota mi è passato per la testa, anzi il più grande pensiero idiota dopo il weekend: nascondere la mia seggiolina, farla sparire in un angolo, dietro le quinte. Grazie al cielo era talmente idiota, quel pensiero, che si è autodistrutto da solo. In questo nostro mondo «malato» che chiede a tutti di essere «più sani e più belli», mostrare la propria fragilità non è facilissimo. A volte verrebbe da canticchiare con Gaber: «Far finta di essere sani»... QUOTIDIANO IN CLASSE L’Osservatorio Giovani-Editori premia le scuole (t.bot.) Largo allo sport alla premiazione di «Quotidiano in classe», progetto promosso dall’Osservatorio Permanente Giovani Editori, al decimo anno di attività. Una delle 8 sezioni, intitolata «La cultura dello sport: imparare, pensare, vivere SportivaMente», in cui gli studenti delle Superiori erano stati invitati a realizzare «una breve pubblicazione sui temi del fairplay, una sorta di Gazzetta del fairplay», è stata vinta dalla classe 1ª DSA del liceo scientifico «Leonardo da Vinci» di Cerea (Verona) e dalla 2ª A del liceo linguistico «John Kennedy» di Ispica (Ragusa). Woody Allen subito in testa. «Midnight in Paris», il nuovo film del regista americano (nella foto Jpeg), ha incassato oltre 2 milioni nel primo weekend in sala, rubando il primato alla saga di Twilight. Ecco la top 5. 1 Midnight in Paris Con O. Wilson Incasso: 2.203.672 euro 2 Il giorno in più Con F. Volo Incasso: 1.442.634 euro 3 Anche se è amore non si vede Con Ficarra e Picone Incasso: 1.196.774 euro 4 Breaking Dawn Parte 1 Con R. Pattinson Incasso: 743.081 euro LA GAZZETTA DELLO SPORT 41 drà in onda su Rai 1 da venerdì 16 a domenica 18. Confermata la collaborazione di Snai: fino al 30 gennaio si possono fare donazioni in tutti i punti gioco della rete. E fino al 21 dicembre, è possibile inviare un sms al numero 45502 (con la dicitura Snai) e donare due euro. TV/1 SULLA CONSOLE Xbox: da oggi si può vedere pure Mediaset In una sola console gio chi, film, programmi tv, musica e sport. Da oggi su Xbox 360 e Xbox Live si può vedere Mediaset Premium: arriva l’applicazione Premium Live, disponibile solo per chi è già abbonato (e affianca l’account Xbox LIVE Gold a quello di Mediaset). Dà la possibilità di spaziare tra cinema, serie tv, calcio e documentari, sempre in streaming (ogni giorno più di 2000 contenuti on demand, compreso anche il meglio della programmazione Mediaset). L’altra novità per il gioiellino di Microsoft, di cui sono stati venduti circa 55 milioni di pezzi nel mondo dal lancio del 2005, è addirittura più grande: entra in scena la periferica Kinect, che dà la possibilità di navigare tra i menù usando solo i comandi vocali. E con Xbox adesso si può anche vedere YouTube: tutti i video del più famoso sito di condi visione possono quindi essere ammirati direttamente alla tv. TV/2 IL SATELLITE E Sky a Natale ci farà ridere senza volgarità 5 Real Steel Con H. Jackman Incasso: 673.319 euro Si respira aria di Natale e Sky Cinema ha già presen tato la programmazione per le feste, che comprende 35 prime tv. Tra queste spicca «Un Natale per due», il film con Enrico Brignano e Alessandro Gassman (nella foto) che andrà in onda il 25 dicembre su Sky Cinema 1 HD. «Nulla a che vedere con i cinepanettoni», precisano i protagonisti. La commedia, la prima autoprodotta dal canale satellitare, racconta un viaggio da Catania a Torino e affronta il tema della crisi di un’azienda siciliana: «È per famiglie, non ci sono donne nude», scherza Brignano. Tra gli altri film, Sky trasmette «Che bella giorna ta», «Pirati dei caraibi Oltre i confini del mare», «The Tourist», «Il Grinta». Per i più piccoli, invece, c’è «Disney Cinemagic», il canale dedicato ai classici Disney. Infine, su Sky 3D, il 1˚ gennaio arriva «Avatar» di James Cameron. 42 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 ALTRI MONDI Oroscopo 21/3 - 20/4 Ariete 8 21/4 - 20/5 21/5 - 21/6 22/6 - 22/7 23/7 - 23/8 24/8 - 22/9 Toro 6,5 Gemelli 6 Cancro 6+ Leone 6 Vergine 6,5 IL MIGLIORE Acquisti e mosse finanziarie vi portano vantaggi, il lavoro ingranissima. E l’amor riempie ogni vuoto. Pure suino. Uau. Fortune multiple giungono! In mattinata dovrete faticare un po’. O gestire imprevisti noiosi. Pomeriggio e sera più fattivi e con successi super. Fornicazionissima! Stamani andrete alla grande, per merito anche dello staff. Ma dal pomeriggio gli zebedei potrebbero adagiarsi tipo pelle d’orso: state su. Che fatica, carburare e resistere alla tentazione di strangolar certa gente, stamani… Pomeriggio di dritte, appoggi e brillantezze suine! Viaggi, trasferte e lavoro stamani son proficui. Ma il pomeriggio paventa uno tsunamino di rogne. Impedimenti fornicatori. Può darsi che il pomeriggio vi aggradi più del mattino. Perché lavorerete, viaggerete, guadagnerete. Giovanilismo sudombelicale! 23/9 - 22/10 23/10 - 22/11 23/11 - 21/12 22/12 - 20/1 21/1 - 19/2 20/2 - 20/3 Bilancia 6+ Scorpione 5,5 Sagittario 6 Capricorno 6,5 Acquario 6 Pesci 6,5 C’è abbondanza. Di intralci. E di imbecilli duri a morire. Organizzate lavoro, privato e fornicazione con cura maxima: l’imprevisto aleggia. Produttivi, solari e sereni: così sarete stamani. Ma nel pomeriggio potreste esfoliare gli zebedei di chiunque come fossero carciofi. Evitate. Mattinata noiosa e infarcita di impegni, impicci, tensioni, pure familiari. Pomeriggio creativo e di successo, col sudombelico muy curioso. Luna della mattina propizia al disbrigo di ogni impegno. Pomeriggio, invece, non semplice e di emozioni negative. Ma suinamente siete vispi. La Luna vi dà un po’ di requie. Ma il periodo, per molti di voi, è teso come una fune stendipanni. Lavoro ok, soldi e punti-immagine crescono. LE PAGELLE DI ANTONIO CAPITANI MEHDI BENATIA La Luna piange. Come fosse una ministra. Ussignùr, non sentitevi sfigati, è solo una giornata forse un cicinìn deludente. Pure suinamente… Il difensore marocchino dell’Udinese è nato il 17 aprile 1987. È arrivato in Italia nel gennaio 2010 alla Radio TeleVisioni in chiaro RAITRE CANALE 5 RETE 4 ITALIA 1 RAIDUE UNOMATTINA TG 1 OCCHIO ALLA SPESA LA PROVA DEL CUOCO TG 1 - TG1 ECONOMIA VERDETTO FINALE LA VITA IN DIRETTA TG 1 - CHE TEMPO FA L' EREDITÀ - TG 1 PORTA A PORTA: A COLLOQUIO CON IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO 21.10 TUTTI PAZZI PER AMORE 3 Fiction 23.15 PORTA A PORTA 0.50 TG 1 - NOTTE 1.25 SOTTOVOCE 1.55 RAI EDUCATIONAL 2.05 SCRITTORI PER... 8.50 9.15 Film sul Digitale Terrestre Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre PREMIUM IN DIRETTA 12.05 FREE WILLY LA GRANDE FUGA PREMIUM CINEMA 13.10 WHATEVER LOLA WANTS MYA 14.00 SOMEWHERE PREMIUM CINEMA 15.45 LAST NIGHT PREMIUM CINEMA 16.00 IL CAVALIERE OSCURO JOI 17.20 SEA OF DREAMS MYA 17.25 LA MUMMIA PREMIUM CINEMA 19.38 SAW - IL CAPITOLO FINALE PREMIUM CINEMA 21.15 INCONTRERAI L'UOMO DEI TUOI SOGNI PREMIUM CINEMA CALCIO 6.45 7.00 11.05 12.00 13.30 14.10 15.15 17.00 18.50 20.30 9.35 10.00 10.45 13.00 14.00 16.10 17.50 18.45 20.25 20.30 21.05 22.40 23.30 23.45 1.00 MANNY TUTTOFARE GLI IMBATTIBILI SAVE-UMS! IN GIRO PER LA... TG2PUNTO.IT TG2 - I FATTI VOSTRI TG 2 - GIORNO ITALIA SUL DUE TELEFILM RAI TG SPORT - TG 2 TELEFILM ESTRAZIONI DEL LOTTO TG2 CASTLE Telefilm RAI SPORT 90º MINUTO CHAMPIONS TG 2 OUT OF REACH TG PARLAMENTO 20.45 APOEL NICOSIASHAKHTAR DONETSK 7.30 8.00 10.00 11.10 13.10 14.00 15.05 15.55 19.00 20.00 20.20 20.35 21.05 23.10 0.00 0.10 1.00 1.05 Champions League Sky Calcio 7 e MP Calcio 1 8.30 3.30 20.30 VILLA CORTESE SCHWERINER Champions League femminile Sportitalia 2 SCOZIA DANIMARCA SKY SPORT 1 Serie A. Highlights HOCKEY IN LINEA 19 ANCONA 15 19 4 10 13 19 BOLOGNA 6 10 15 18 CIELO VENTI CAGLIARI Sole Deboli CAMPOBASSO 9 12 Moderati CATANIA 11 18 FIRENZE 13 15 17.30 COPPA DEL MONDO Gigante uomini. 1ª manche. Da Beaver Creek (Usa) Eurosport 20.30 COPPA DEL MONDO Serie A. Highlights Gigante uomini. 2ª manche. Da Beaver Creek (Usa) Eurosport 10.15 CALCIO: BOLOGNA - SIENA Trento 1 10 Aosta 1 Milano 7 2 Torino 0 8 Venezia 9 6 6 9 8 13 Perugia 8 18 MILANO 7 12 ROMA NAPOLI 14 17 8 15 PALERMO 15 19 PERUGIA 14 16 POTENZA 8 11 Il sole oggi MILANO ROMA 11 19 13 16 TORINO 5 13 TRENTO 6 11 Sorge Tramonta Sorge Tramonta TRIESTE 7:46 16:40 7:21 16:38 11 13 VENEZIA 7 10 Coppa del Mondo maschile. Da Tokyo, Giappone 16.30 FOOTBALL: OKLAHOMA STATE OKLAHOMA Rmc 19.30 Anteprima News Nel «Pro e Contro» Gad Ler ner e Vittorio Feltri (nella foto) offrono uno spunto sull’argomento del giorno Virgin Radio 10.30 The Rocket NCAA 20.45 VOLLEY: IRAN - ITALIA Coppa del Mondo maschile. Da Tokyo, Giappone 7.30 GOLF: UBS HONG KONG OPEN PGA European Tour 9.30 FOOTBALL: WEST VIRGINIA MOUNTAINEERS SOUTH FLORIDA BULLS SKY SPORT 3 9.30 GOLF: UBS HONG KONG OPEN PGA European Tour 12.00 CALCIO: MILAN - BARCELLONA Champions League Il disco ad alta rotazione è «Old Man» dei Puddle of Mudd (nella foto il leader del gruppo Wes Scantlin) Domani Dopodomani In prevalenza precipitazioni assenti e cielo sereno o poco nuvoloso. Qualche pioggia solo tra la Sicilia e la Calabria e un po' di neve sulle Alpi settentrionali. Locali foschie o nebbie in Pianura padana soprattutto nelle ore notturne. Generalmente ancora assenza di precipitazioni e tempo soleggiato eccetto qualche piovasco o rovescio tra la Sicilia e la Calabria, un po' di neve sulle Alpi settentrionali e locali foschie o nebbie in Pianura padana specie di notte. 10 Ancona Firenze 10 ROMA Heineken Cup 14.00 VOLLEY: POLONIA - ITALIA Fabiola e Dario Spada in tervistano Antonello Venditti (nella foto) che presenta l’album «Unica» 3 10 13 9 REGGIO CALABRIA 11.30 RUGBY: BENETTON TREVISO OSPREYS 21.00 105 Night Express Bologna Genova 14 Agitati 0.10 0.20 1.15 1.30 1.35 OMNIBUS TG LA7 COFFEE BREAK L’ARIA CHE TIRA S.O.S. TATA I MENÙ DI BENEDETTA TG LA7 I COMPLESSI ATLANTIDE THE DISTRICT G’ DAY TG LA7 OTTO E MEZZO S.O.S. TATA Reality TG LA7 (AH)IPIROSO PROSSIMA FERMATA MOVIE FLASH G’ DAY (R) 11 L'AQUILA Nebbia 15.00 CALCIO: FAN CLUB MILAN 15.30 CALCIO: FAN CLUB ROMA 16.00 CALCIO: FAN CLUB INTER 16.30 CALCIO: FAN CLUB LAZIO 17.00 CALCIO: FAN CLUB NAPOLI 17.30 CALCIO: FAN CLUB JUVENTUS Sulle regioni insulari, al Sud e al Centro nuvole e piovaschi o rovesci sparsi si alterneranno a schiarite. Al Nord cielo prevalentemente poco nuvoloso, eccetto variabilità sulle Alpi settentrionali e qualche nebbia in Pianura padana. Trieste GENOVA Mossi Serie A. Highlights Oggi Molto forti Neve 10.30 CALCIO: LAZIO - NOVARA 7.00 7.30 9.40 10.35 11.25 12.25 13.30 14.05 16.15 17.30 19.20 20.00 20.30 21.10 NCAA Serie A. Highlights Coperto Calmi 23.05 23.10 1.30 1.55 Serie A. Highlights 10.00 CALCIO: CHIEVO - ATALANTA Forti Temporali CALCIO: CATANIA - CAGLIARI 9.45 Rovesci MARI 18.55 19.35 20.30 21.10 TELEFILM - R.I.S. RICETTE DI FAMIGLIA TG4 - TELEGIORNALE DETECTIVE IN CORSIA LA SIGNORA IN GIALLO FORUM HAMBURG DISTRETTO 21 SENTIERI UN NAPOLETANO NEL FAR WEST TG4 - TELEGIORNALE TEMPESTA D'AMORE WALKER TEXAS RANGER LAW & ORDER: UNITÀ SPECIALE Telefilm CINEMA FESTIVAL ATTACCO AL POTERE TG4 NIGHT NEWS RAG. ARTURO DE FANTI... SKY SPORT 2 Serie A. Highlights SCI ALPINO Campionato inglese Eurosport e Eurosport 2 15 CALCIO: GENOA - MILAN 9.30 Coppa Italia Rai Sport 2 13.30 SNOOKER 7.25 10.50 11.30 12.00 13.00 13.50 15.10 16.15 16.50 Serie A. Highlights 20.55 ASIAGO - TRIESTE BILIARDO min max CALCIO: FIORENTINA - ROMA 9.15 NCAA ESPN America ALGHERO CALCIO: JUVENTUS - CESENA 9.00 Europeo uomini Eurosport WASHINGTON HUSKIES MARQUETTE GOLDEN EAGLES CARTONI ANIMATI UNA MAMMA PER AMICA TGCOM24 ALL NEWS GREY'S ANATOMY STUDIO APERTO CARTONI ANIMATI TELEFILM GIOVANI CAMPIONESSE DRAGON BALL STUDIO APERTO DR HOUSE C.S.I. CAMBIA LA TUA VITA CON UN CLICK Film COLDPLAY: ITUNES FESTIVAL POKER1MANIA STUDIO APERTO LA GIORNATA VOLLEY 18.30 DANIMARCA GERMANIA NCAA. ESPN America Ieri Pioggia 1.00 1.50 Europeo uomini Eurosport MISSOURI TIGERS VILLANOVA WILDCATS A CURA DI Nuvolo 23.20 Eurocup. Eurosport 2 1.00 GazzaMeteo Legenda 9.00 10.35 12.25 13.40 15.00 16.50 17.45 18.30 19.25 20.20 21.10 CURLING 19.00 TUROW ALBA BERLINO Champions League Sky Calcio 6 e MP Calcio 3 BARI 6.50 8.30 Campionato inglese Eurosport BASKET Champions League Sky Calcio 4 AOSTA LA TELEFONATA DI BELPIETRO MATTINO CINQUE GRANDE FRATELLO TG5 - ORE 10 FORUM TG5 - SOAP UOMINI E DONNE AMICI POMERIGGIO CINQUE AVANTI UN ALTRO TG5 STRISCIA LA NOTIZIA IL DELITTO DI VIA POMA Fiction MATRIX TG5 - NOTTE STRISCIA LA NOTIZIA UOMINI E DONNE AMICI 21.15 SNOOKER Champions League Sky Sport 1, Sky Calcio 1, MP Calcio e MP Calcio HD2 20.45 GENK BAYER LEVERKUSEN 20.45 PORTO ZENIT S. PIETROBURGO 23.30 1.30 2.00 2.15 3.55 20.45 VIKTORIA PLZEN MILAN 20.45 CHELSEA - VALENCIA Champions League Sky Sport 3, Sky Calcio 2 e MP Calcio 2 8.50 9.55 10.00 11.00 13.00 14.45 16.15 16.55 18.50 20.00 20.30 21.10 Champions League Sky Calcio 5 20.45 BARCELLONA BATE BORISOV Champions League. Sky Calcio 3 8.40 20.45 OLYMPIACOS ARSENAL Champions League. Sky Calcio 8 20.45 BORUSSIA DORTMUND MARSIGLIA TGR BUONGIORNO AGORÀ RAI 150 ANNI TG3 - LE STORIE LA STRADA PER LA... TG REGIONE - TG3 LASSIE COSE DELL'ALTRO GEO - GEO & GEO TG3 - TG REGIONE LA CRISI. IN 1/2 H BLOB UN POSTO AL SOLE BALLARÒ Attualità BORIS TG3 LINEA NOTTE TG REGIONE METEO 3 RAI EDUCATIONAL Radio 105 LA 7 RAIUNO 10 13 11 L’Aquila 7 9 Campobasso Bari 6 12 Napoli 11 Potenza 12 16 7 Cagliari 17 11 Catanzaro 12 16 11 14 Reggio Calabria Palermo 10 18 14 18 Catania 14 17 Il sole domani MILANO La luna ROMA Sorge Tramonta Sorge Tramonta 7:47 16:39 7:22 16:38 Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto 25 nov. 3 dic. 10 dic. 17 dic. MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011 TERZO TEMPO LA GAZZETTA DELLO SPORT 43 LETTERE GazzaFocus Un libro raccoglie le superstizioni degli sportivi Pellegrini e Vezzali quante scaramanzie Federica: «Se qualcuno azzarda pronostici mi tocco il seno» Valentina: «In gara porto qualcosa di rosso contro l’invidia» TempiSupplementari A CURA DI ALBERTO CERRUTI Fax: 0262827917. Email: [email protected] Inter, squadra logora adesso spazio ai giovani Egregio Cerruti, la classifica dell’Inter è lo specchio di alcuni errori arbitrali ma anche del logorio della squadra, perché gli avversari sono più veloci. Bisogna smetterla di fare i romantici, prima si cambia e prima si torna a vincere. Ci vuole una nuova ossatura giovane, con l'aggiunta di un campione che sappia mascherare i problemi nei momenti di difficoltà. Il Milan ha Ibrahimovic e se prende anche Tevez buonanotte! La Juve non ha un fuoriclasse, ma giocatori affamati di vittorie. Io sono un grande tifoso dell’Inter, spero che da gennaio cambi qualcosa e quindi sempre e comunque FORZA INTER! Luca Piras Silanus (NU) Caro Luca, la sua analisi è perfetta, ma a questo punto è difficile ricostruire una grande squadra in gennaio. L'Inter ha sbagliato le ultime due campagne acquisti estive e oggi ne paga le conseguenze. La stagione scorsa aveva cercato di rimediare in gennaio, acquistando i rinforzi negati a Benitez, e la squadra si era in parte ripresa. Adesso la storia si sta ripetendo, ma il distacco dai primi è ancora più netto rispetto all'ultimo campionato e quindi è assurdo chiedere miracoli a Ranieri, l'unico senza colpe in questa crisi perché si è trovato a guidare una squadra costruita (male) da altri. Il Milan e la Juventus hanno cercato e ottenuto rinforzi e ora raccolgono i risultati. Ma l'esempio più clamoroso che deve far riflettere è quello del grande Barcellona, che ogni estate cerca sempre forze nuove anche quando vince. Senza tardive correzioni in corsa. Inzaghi e il Milan Federica Pellegrini, 23, campionessa del mondo sui 200 e 400 sl INSIDEFOTO GABRIELLA MANCINI MILANO C’è chi scende in campo sempre con lo stesso piede e chi entra ogni volta per ultimo. Difficile trovare un atleta che non sia superstizioso, anche chi non lo confessa spesso lo è. E alcuni sono finiti nel libro Il metodo antisfiga, scritto da Gian Maria Aliberti Gerbotto su vari personaggi con prefazione di Lino Banfi. Bettarini: «Al Parma mangiavamo pizza e birra dopo la cena dietetica» «Il metodo antisfiga» PREFAZIONE DI LINO BANFI Sale a tavola Federica Pellegri- ni non smentisce la sua originalità. «Se molti nuotatori hanno le scaramanzie più comuni, per esempio non si passano il sale a tavola o non posano il cappello sul letto, io non sono il tipo». Federica che fa? «Se qualcuno azzarda pronostici prima di una gara, non potendo toccarmi come gli uomini le parti basse, scaramanticamente... mi tocco il seno. In squadra c’è un atleta — continua Federica — che è considerato da tutti un po’ un portasfiga, ma io non gli do peso. Si scherza, ma se ho una gara cerco di non incontrarlo e se dovesse andarmi male non gli darei comunque la colpa!». Molto superstizioso anche il napoletano Massimiliano Rosolino: «Quando gareggio e c’è VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti [email protected] VICEDIRETTORI Franco Arturi [email protected] Stefano Cazzetta [email protected] Ruggiero Palombo [email protected] Umberto Zapelloni [email protected] Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2011 mia sorella in tribuna vado sempre alla grande. Peccato che spesso è impegnata e non può venire a vedermi». Contro l’invidia Valentina Vezzali, un’altra primadonna dello sport, non è da meno: «Alle competizioni importanti porto sempre qualcosa di rosso contro l’invidia. Ad Atene avevo un laccio rosso legato al polso sinistro, ma alla precedente Olimpiade di Sydney, nel 2000, mi ero addirittura presentata con i capelli tinti di rosso fuoco, sparatissimo. Be’, vinsi due medaglie d’oro». Anche nella scherma i riti abbondano. «Aldo Montano — ridacchia Valentina — a Pechino voleva a tutti i costi i calzini dei Giochi 2004, quando vinse». Numero 17 Ci sono molti piloti Riti, manie e curiosità i vip si confessano E’ uscito il libro «Il metodo antisfiga» (Aliberti): racconta le scaramanzie dei personaggi dello sport e dello spettacolo S.p.A. DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI [email protected] Valentina Vezzali, 37 anni, campionessa del mondo di fioretto OLYCOM CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE Piergaetano Marchetti che si raccontano. Alex Zanardi non voleva assolutamente il box numero 17 quando correva in F.1. «Una volta il manager della Lotus s’imbufalì, si rifiutava di traslocare da un’altra parte. Rimasi nel box 17, ma feci una targhetta con la scritta 16bis. Lui la vide e la strappò. Il giorno dopo, in gara, feci un botto clamoroso che ancora gira su Internet». E ancora: «In Inghilterra temono il 13, che per me è un numero come un altro, nonostante RCS Quotidiani S.p.A. Sede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - Milano Responsabile del trattamento dati (D. Lgs. 196/2003): Andrea Monti [email protected] - fax 02.62051000 © COPYRIGHT RCS QUOTIDIANI S.p.A. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge CONSIGLIERI Giovanni Bazoli, Luca Cordero di Montezemolo, Diego Della Valle, Antonello Perricone, Giampiero Pesenti e Marco Tronchetti Provera DIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIA Via Solferino, 28 - 20121 Milano - Tel. 02.6339 DISTRIBUZIONE m-dis Distribuzione Media S.p.A. 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Pizze e birre dopo cena Il mondo del calcio è pieno di riti, dal colbacco di Gustavo Giagnoni ai calzini rossi di Costantino Rozzi, da Renzo Ulivieri con il cappotto blu anche a trenta gradi alla cravatta gialla di Adriano Galliani. Nel libro, edito da Aliberti, Stefano Bettarini ricorda: «Ai tempi dei ritiri con il Parma ordinavamo pizze e birre che mangiavamo dopo la cena dietetica ufficiale. L’allenatore aveva capito tutto, ma faceva finta di niente... Portava bene e la domenica vincevamo!». EDIZIONI TELETRASMESSE Tipografia RCS QUOTIDIANI S.p.A. - Via R. Luxemburg - 20060 PESSANO CON BORNAGO (MI) Tel. 02.95743585 S RCS PRODUZIONI S.p.A. 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S Miller Distributor Limited - Miller House, Airport Way, Tarxien Road - Luqa LQA 1814 - Malta S Hellenic Distribution Agency (CY) Ltd - 208 Ioanni Kranidioti Avenue, Latsia - 1300 Nicosia - Cyprus Inzaghi è stato un grandissimo giocatore, con un fiuto del gol incredibile e i numeri sono dalla sua parte; ma a 38 anni non può pretendere di avere spazio in un Milan con un reparto offensivo strabiliante. Data l'età, dovrebbe semplicemente appendere le scarpe al chiodo. Marco Villano Livorno Visto da dove scrive, non sarà per caso un amico di Allegri? Battute a parte, se Inzaghi sta bene ha il diritto di continuare a giocare fino a 40 anni, come in passato hanno fatto gli altri grandi rossoneri Maldini e Costacurta. A questo punto, visto che Allegri non crede in lui, deve decidere se accettare tante panchine o tribune nel Milan, oppure se cercare altrove gli ultimi gol della sua straordinaria carriera. A prescindere da ciò che farà, merita il rispetto di tutti e la affettuosa riconoscenza che il pubblico di San Siro continua a dimostrargli. io, altrimenti rischiamo di finire nei guai. Ettore Marconi Parma In effetti il Parma si affida quasi esclusivamente a Giovinco, che tanto per cambiare è stato il migliore anche domenica sera, riuscendo a bucare la nebbia con le sue prodezze. Ma un giocatore da solo non basta per garantirsi un campionato tranquillo, come non basta un ottimo allenatore come Colomba. E quindi ha ragione: a gennaio bisogna correre ai ripari. I gioiellini dell’Udinese Gentilissimo sig. Cerruti ho assistito agli ennesimi trionfalismi sull'Udinese e mi è venuto un dubbio. Creare ottime squadre come l'Udinese è un merito, però non è la stessa cosa creare squadre vincenti adeguate a una piazza come Milano. Armero, Asamoah, Isla, Di Natale sono ottimi giocatori, ma per vincere Champions e campionati con questi si fa un buon contorno di una grande squadra. Marco Caltani Amelia (TR) E’ il Parma di Giovinco Caro Cerruti, questo Parma non mi convince: è una squadra troppo giovane con poca personalità. E' vero che con il Palermo meritavamo di vincere, ma Giovinco da solo non basta. Se Crespo rimane inchiodato alla panchina e Floccari è sempre infortunato, serve un vero attaccante a genna- PREZZI D’ABBONAMENTO C/C Postale n. 4267 intestato a: RCS QUOTIDIANI S.p.A. ITALIA 7 numeri 6 numeri 5 numeri Anno: e 299,40 e 258,90 e 209,10 Per i prezzi degli abbonamenti all’estero telefonare all’Ufficio Abbonamenti 02.63798520 INFO PRODOTTI COLLATERALI E PROMOZIONI Tel. 02.63798511 - email: [email protected] Testata registrata presso il tribunale di Milano n. 419 dell’1 settembre 1948 ISSN 1120-5067 CERTIFICATO ADS N. 7116 DEL 21-12-2010 La tiratura di lunedì 5 dicembre è stata di 427.878 copie I complimenti all'Udinese sono strameritati, proprio perché non è l'Inter con il suo glorioso passato. Arrivare ai preliminari di Champions per l'Udinese è come vincere lo scudetto. E poi chi ha detto che i giocatori citati da lei sarebbero soltanto il contorno di una grande squadra? Io penso, invece, che sarebbero protagonisti, senza sottovalutare il bravissimo Guidolin che li guida. COLLATERALI * Con Supereroi N. 31 e 11,19 - con Soldatini d’Italia N. 26 e 11,19 - con I Miti del Calcio ai Raggi X N. 24 e 4,19 - con Linomania N. 15 e 11,19 - con Speak Easy N. 15 e 14,10 - con Ferrari Racing N. 13 e 14,19 - con I Miti del Rugby N. 11 e 12,19 - con Montalbano N. 9 e 11,19 - con Bear Grylls N. 7 e 11,19 - con Lupin III Film Collection N. 6 e 11,19 con Indistruttibili N. 5 e 11,19 - con Ciao Sic e 11,19 - con 500 Great Goals N. 3 e 11,19 - con Top 10 Motomondiale N. 11 e 12,19 - con Salvatores N. 2 e 11,19 - con Libro Io Voglio Vincere e 5,19 PROMOZIONI ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure ad A.S.E. Agenzia Servizi Editoriali Tel. 02.99049970 c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di coperti na per l’Italia; il triplo per l’estero. PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,00; Argentina $ 6,30; Austria e 2,00; Belgio e 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 61; Cipro e 2,00; Croazia Hrk 15; Danimarca Kr. 18; Egitto e 2,00; Finlandia e 2,50; Francia e 2,00; Germania e 2,00; Grecia e 2,00; Irlanda e 2,00; Lux e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 2,00; Norvegia Kr. 22; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,00; Spagna/Isole e 2,00; Svezia Sek 25; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. Fr. 3,00; Tunisia TD 3,50; Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 550; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 3,50. 44 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 6 DICEMBRE 2011