MODULO I TRODUTTIVO Indice • Premessa • Obiettivo del modulo

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MODULO I TRODUTTIVO Indice • Premessa • Obiettivo del modulo
MODULO ITRODUTTIVO
Indice
• Premessa
• Obiettivo del modulo
• Didattica blended
• Ragioni dell’adozione del blended e-learning
- Ragioni didattiche
- Ragioni del lifelong learning
• Finalità e obiettivi
• Risultati attesi
• Modalità didattiche
• Didattica blended
• Strutturazione didattica dei corsi
• I contenuti
• Gli standard tecnici
• Forme di erogazione
Premessa
Il modulo iniziale presenta le attività didattiche che si svolgeranno in modalità formativa a distanza
(FAD). Di seguito vengono brevemente discussi gli elementi teorici e metodologici alla base delle
scelte operate in fase di progettazione, i modelli didattici adottati e la strutturazione didattica dei
corsi.
Obiettivo del modulo
Obiettivo del modulo introduttivo è quello di presentare il corso nell’ambito della cornice teorica
dell’e-learning inteso come una “metodologia didattica che offre la possibilità di erogare contenuti
formativi elettronicamente (elearning) attraverso Internet o reti Intranet. Per l’utente rappresenta
una soluzione di apprendimento flessibile, in quanto fortemente personalizzabile e facilmente
accessibile. […] In effetti, sviluppare un sistema di e-learning significa sviluppare un ambiente
integrato di formazione utilizzando le tecnologie di rete per progettare, distribuire, scegliere, gestire
e ampliare le risorse per l’apprendimento”1.
Didattica blended
Nell’ambito della formazione online e dell’e-learning, il modello pedagogico di riferimento preso in
considerazione è quello della didattica blended. Si tratta di una modalità formativa in cui si
integrano attività di formazione web based e didattica in presenza (blended learning). Attraverso
tale metodologia didattica è possibile favorire l’interazione e il confronto tra corsisti utilizzando
strumenti specifici, come ad esempio i forum di discussione, finalizzati alla co-costruzione e alla
condivisione di nuove conoscenze e competenze sia dichiarative, legate ai contenuti della
disciplina, che procedurali e pragmatiche, legate al tipo di approccio allo studio. L’apprendimento
cooperativo che scaturisce dalla libera interazione fra i corsisti e i corsisti, i tutor e i docenti,
1
Glossario Asfor, Le parole dell’e-learning, in “I Quaderni CNIPA 2007”.
consentita dalle tecnologie individuate, è un valore aggiunto di fondamentale importanza. Tecniche
di comunicazione cooperative, quali chat, classi virtuali, forum ed interazione online con docenti,
permettono ai discenti di imparare in gruppo e di condividere le loro esperienze.
I servizi “didattici” che sfruttano le potenzialità della rete e si inquadrano nel modello blended
potrebbero essere così di seguito definiti:
• servizi di supporto all’apprendimento: materiale didattico, slide, materiale di
approfondimento, programmi, calendari, agenda condivisa
• servizi di gestione dell’apprendimento: costruzione di percorsi didattici, consegna on-line di
lavori a scadenza, gestione online dei risultati degli esami e delle prove in itinere, etc.
• servizi di tutoraggio
• servizi di interazione: chat, forum, posta, news
In particolare il percorso formtivo sarà articolato secondo le seguenti fasi:
•
Modulo iniziale di familiarizzazione.
Gli obiettivi del modulo introduttivo sono:
- descrivere al corsista degli scopi del corso e delle modalità di fruizione;
- fornire gli elementi tecnici per un corretto uso della piattaforma;
- familiarizzare con l’ambiente di apprendimento on line predisposto attraverso FAQ,
forum, scambio di messaggi di posta interna alla piattaforma e-learning;
- far conoscere fisicamente fra loro i membri della classe, aspetto molto importante per
ottenere una buona forma di cooperazione.
•
Fruizione delle lezioni in modalità asincrona.
- Video lezioni
- Contenuti digitali multimediali
- Approfondimenti
- Learning object strutturati secondo lo standard SCORM
•
Tutoring on-line
• Verifica dell’auto-apprendimento dei corsisti.
I docenti avranno a disposizione un insieme di strumenti atti all’auto-valutazione (varie tipologie di
test e compiti) che saranno somministrati alla fine di ogni modulo. La piattaforma di e-learning
selezionata consentirà la gestione dei test, degli annunci e del tracciamento dell’andamento della
preparazione dei corsisti.
• Customer Satisfaction.
Ogni corsista potrà compilare uno o più questionari, dai quali si potranno evincere utili
informazioni alla creazione di percorsi didattici personalizzati, o, effettuare valutazioni relative al
tipo di esperienza vissuta da ogni singolo corsista.
Ragioni dell’adozione del blended e-learning
Ragioni legate alla didattica
Con riferimento alle opportunità che si potrebbero definire “intrinseche”, cioè legate alla didattica,
“le principali motivazioni di adozione della modalità formativa a distanza […] sono imputabili alle
particolari caratteristiche di flessibilità tipiche dell’e-learning.”2. Tale flessibilità si traduce, ad
esempio, nella predisposizione e realizzazione di sistemi didattici in grado di “adattarsi” agli stili di
apprendimento del corsista, al fine di supportare l’insegnamento “individualizzato”, di difficile
attuazione nell’ambito dell’attività ordinaria in aula, e molto spesso anche in occasione degli
interventi didattico-educativi integrativi.
Ragioni del lifelong learning
L’integrazione della didattica tradizionale con attività didattiche a distanza è anche legata al
rinforzo del paradigma del lifelong learning. . La formazione, dovendosi protrarre per tutto l’arco
della vita e dovendosi tradurre in costruzione sociale di competenze, comporta una continua
acquisizione di nuove conoscenze che avviene anche attraverso il rapportarsi a nuovi contenuti,
sempre più veicolati e sostenuti dalle nuove tecnologie. L’apprendimento life long come nuovo
diritto alla cittadinanza.
A questo profondo cambiamento, che si potrebbe definire “antropologico” (con riferimento all’età
anagrafica dei destinatari di percorsi formativi), si aggiunge la considerazione che, sempre più
spesso, i percorsi di studio sono intrapresi da utenti che prediligono modalità di fruizione non
tradizionali, perché impossibilitati a seguire i corsi in presenza. Il riferimento è a lavoratori, (iscritti
ai corsi di formazione per esigenze lavorative o per scelta personale), corsisti lontani dal luogo
fisico di produzione ed erogazione dei contenuti didattici. Tale domanda formativa - che assume un
peso crescente in termini quantitativi - potrà essere intercettata solo da centri e strutture che
offriranno soluzioni in tal senso e che riusciranno a soddisfare le esigenze degli individui, reali e
potenziali, in formazione continua.
Finalità ed obiettivi
Tutte le azioni del centro si concentreranno intorno a 2 macro-obiettivi:
1. Erogare i corsi in modalità e-learning per supportare i processi di insegnamentoapprendimento.
Tale obiettivo sarà perseguito attraverso:
a. l’adozione di una piattaforma e-learning
b. la gestione di contenuti didattici digitali
c. l’erogazione di contenuti digitali
d. il monitoraggio dell’attività collaborativa prodotta in rete
e. la valutazione dei processi didattici attivati e della qualità della didattica
2. Adottare metodologie didattiche collaborative atte a incrementare la competenza pedagogica
di soggetti coinvolti in attività di formazione continua.
Tale obiettivo sarà perseguito attraverso:
a. la strutturazione di spazi di apprendimento collaborativi in rete (gruppi, comunità,
documenti condivisi, ecc…)
b. la promozione e la continua sollecitazione di attività in rete
c. l’utilizzo di forum, chat, blog, wiki per la negoziazione delle conoscenze
2
Rapporto dell’Osservatorio e-learning 2006 Aitech-Assinform, pag. 20.
Risultati attesi
Come risultati attesi di questo complesso di azioni, si prevede di:
• organizzare percorsi di auto-apprendimento strutturati attraverso servizi, contributi
multimediali e strumenti collaborativi di supporto all’apprendimento.
• supportare la tradizionale didattica in presenza attraverso attività collaborative in rete
• promuovere l’acquisizione di competenze pedagogiche attraverso la socializzazione delle
conoscenze e la costruzione di una comunità professionale.
Modalità didattiche
Le attività didattiche e i supporti tecnologici sperimentati non sono considerati come semplici mezzi
per semplificare le consuete attività didattiche, ma come parte integrante dell’“ambiente cognitivo”
che modifica i processi di apprendimento e di pensiero.3 In ogni fase delle attività sarà promosso il
lavoro collaborativo, sia fra corsisti che fra docenti, e si metteranno in moto i processi di
programmazione e progettazione scrupolosa di ogni segmento didattico. Questa modalità di lavoro
richiede la concretizzazione di una sinergia, nella quale far confluire le energie, le attività ed i
risultati prodotti da ciascuno. In questo modo, i due processi, quello collettivo ed individuale si
influenzano e si ottimizzano in maniera reciproca 4.
All’interno del progetto si adottano metodologie didattiche di tipo blended e-learning, con un forte
impatto sia sul prodotto sia sul processo formativo. E’ in questa dimensione che si inquadra l’elearning, il cui valore aggiunto è proprio nei servizi di assistenza e tutorship, nelle modalità di
interazione sincrona ed asincrona, di condivisione e collaborazione a livello di community. Le
metodologie formative proposte sfruttano l’infinito potenziale della rete e divengono cooperative ed
assistite. Le tecnologie consentono ai corsisti ed ai docenti di usufruire di strumenti collaborativi e
di comunicazione sincrona ed asincrona, quali forum e chat, e di costituire delle classi virtuali,
permettendo al docente di svolgere tutoraggio on-line e di infondere nel discente un forte senso di
appartenenza ad una comunità, oltre che di favorire lo scambio di informazioni e la condivisione
delle conoscenza. L’utente è dunque responsabilizzato in quanto coinvolto nei processi e nelle
modalità di raggiungimento dei propri risultati; può inoltre socializzare all’interno di un gruppo,
tuttavia con la possibilità di effettuare scelte in autonomia.
Strutturazione didattica dei corsi
I corsi che si intendono erogare attraverso la piattaforma e-learning presenteranno una struttura
didattica semplice. Infatti essi saranno di durata limitata e saranno strutturati in unità didattiche
fondamentali chiamate moduli. Ciascun modulo costituisce una parte basilare dell’argomento
trattato e viene articolato in diverse unità didattiche. Ogni corso verrà erogato su una piattaforma
open cource Moodle che supporta le attività di studio principali e la condivisione dei materiali.
L’accesso ai contenuti è asincrono. Al momento dell’accesso lo studente potrà consultare una
scheda descrittiva relativa ad ogni singolo corso erogato contenente informazioni relative a:
- obiettivi
- contenuti
- tempo previsto per lo svolgimento del corso
- informazioni sul docente
3
4
A. Varani, $uove tecnologie e processi cognitivi, in Informatica & Scuola, n. 1, marzo 2001
S. Kagan, Apprendimento cooperativo: approccio strutturale, Edizioni Lavoro, Roma, 2000
Durante il percorso di apprendimento sarà anche richiesto di svolgere delle specifiche attività e/o
compiti (per esempio test di autovalutazione), la cui esecuzione sarà controllata e monitorata dal
tutor didattico.
I contenuti
Progettare e realizzare contenuti all’interno di un percorso di apprendimento svolto in modalità elearning è un’attività di primaria importanza poiché riguarda una delle voci generalmente più
rilevanti dal punto di vista della qualità complessiva dell’intervento.
I contenuti dei corsi attivati in modalità e-learning appartengono a tre tipologie:
• Contenuti “predefiniti”, ovvero strutturati e “chiusi” prima dell’inizio del corso: lezioni,
approfondimenti, simulazioni, esercizi oppure materiali di supporto quali glossari, manuali,
linkografie, bibliografie, realizzati con formati multimediali differenti a seconda del
contesto specifico.
• Contenuti “live”: al contrario dei contenuti “predefiniti”, si costruiscono durante il corso. Si
tratta in generale di nuovi contenuti offerti ai discenti lungo il percorso, che arricchiscono o
completano lo stesso in base alle esigenze emerse durante l’attività formativa. Esempi sono
le video lezioni archiviate sotto forma di registrazione, gli audio di un podcast o i post di
blog e forum.
• Contenuti “aperti”: essi si presentano in forma di spunti da elaborare, frame da integrare,
semilavorati che vengono offerti ai discenti come tracce sulle quali sviluppare attività di
approfondimento e di integrazione. Quest’ultima tipologia, inizialmente trascurata dal
mondo dell’e-learning, sta acquistando sempre più importanza grazie a tutti gli strumenti
disponibili in rete che permettono lo sviluppo collaborativo di contenuti (wiki, blog, ecc.).
I contenuti dei corsi attivati in modalità e-learning sono di vario tipo. Infatti, si utilizzeranno filmati
delle lezioni dei docenti e di formatori esperti, dispense testuali, mappa, bibliografie trasformate in
contenuti multimediali ed interattivi e strutturate come Learning Objects nel rispetto dello standard
SCORM. Nei learning object risulta centrale definire il contorno della conoscenza da trattare. Ciò
renderà necessario inserire negli oggetti di apprendimento (learning object) le relative risorse
indicate dal docente della materia. Le risorse didattiche che supportano costantemente gli studenti
nel loro percorso consistono in:
-
contenuti multimediali
attività (individuali e collaborative)
materiali integrativi (slideshow, articoli, siti web, software, ecc.)
bibliografia di risorse online
forum di discussione
supporto sistematico di tutor qualificati
Il tutor non ricopre la funzione di docente, non fa cioè lezione, ma è un “facilitatore”: accompagna i
corsisti durante il percorso di studio sulla piattaforma online, fornendo loro un adeguato supporto
cognitivo e motivazionale durante tutte le attività proposte (studio dei contenuti e svolgimento delle
esercitazioni).
Gli standard tecnici
Il Learning Object è l' "unità didattica che nel suo complesso costituisce un argomento completo. È
la più piccola entità componente il contenuto di un corso dotata di senso compiuto dal punto di vista
della formazione."5 Dall’aggregazione dei Learning Object nascono le unità didattiche che
compongono i moduli che a loro volta formano i corsi. La logica alla base dei learning object è di
tipo modulare: contenuti complessi sono scomposti in singole unità autoconsistenti che
costituiscono una biblioteca della formazione, disponibili per essere composti in percorsi di elearning personalizzati sulla base di specifiche esigenze.
I learning object proposti sono strutturati secondo lo standard SCORM ovvero i contenuti assumo le
caratteristiche di:
- Combinazione: i metadata che identificano i LO facilitano l’individuazione, la modifica
e la ricombinazione degli stessi per formare un nuovo modulo didattico.
- Granularità: la durata e le dimensioni di un LO devono assicurare la riusabilità
- Accessibilità: i contenuti devono possedere una serie di metadata standard che li rendano
facilmente identificabili e accessibili.
- Durevolezza: capacità di superare l’obsolescenza tecnologica senza dover effettuare
modifiche strutturali profonde ai learning object.
- Interoperabilità: possibilità di accedere ed utilizzare i learning object prodotti in
ambienti tecnologici diversi, sia in termini di hardware sia di software.
Lo standard impostosi a livello internazionale per lo sviluppo di progetti di e-learning è lo
SCORM6. Lo SCORM nasce nell’ambito dell’iniziativa ADL7 del Dipartimento della Difesa USA.
L’interoperabilità e la riutilizzabilità degli oggetti didattici creati secondo lo standard SCORM
permette di focalizzarsi esclusivamente sullo sviluppo dei contenuti didattici, in quanto la
conformità allo standard ne garantisce la compatibilità con la maggior parte delle piattaforme
elearning più recenti.
Forme di erogazione
Un altro degli aspetti da tenere in considerazione sono le forme di erogazione che si intendono
usare e quindi i servizi da offrire; aspetto ancora più significativo allorquando si trattano contenuti
tipicamente multimediali. La presenza di contenuti multimediali all’interno delle lezioni erogate
tramite una piattaforma di e-learning si concretizza in varie forme:
• Erogazione asincrona online (streaming audio/video). I contenuti erogati in modalità
asincrona online implicano la presenza di uno streaming server (server), cioè di un server in
grado di inviare su richiesta i contenuti multimediali sotto forma di flussi continui di dati
(streaming), e di appositi programmi di ricezione e riproduzione di tali flussi (player) sulle
postazioni utente (client).
• Erogazione asincrona off line. I moduli di formazione, anche all’interno di un sistema
LMS e LCMS, possono utilizzare sistemi alternativi allo streaming online per erogare
contenuti audio/video. La tipica modalità alternativa prevede che i programmi cliente sulle
postazioni utente scarichino le sequenze filmate dal server (operazione di download); una
volta disponibili localmente, le sequenze possono essere riprodotte a piacere dall’utente.
• Erogazione sincrona. I moduli di virtual classroom (VC) di una piattaforma e-learning
sono orientati alla formazione sincrona e all’interazione in tempo reale tra docente/tutor ed
allievi.
5
Dal Glossario Asfor consultabile al link www.asfor.it/sitonuovo/LETTERA%20ASFOR/Asfor_Glossario_2006.pdf
SCORM è l’acronimo di Shareable Content Object Reference Model traducibile in Modello di Riferimento per
Oggetti a Contenuto Condivisibile.
7
ADL è l’acronimo di Advanced Distributed Learning www.adlnet.gov
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