IPTV - Fondazione Ugo Bordoni

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IPTV
IPTV, o Internet Protocol Television è il generico acronimo per una serie di sistemi con i quali i
segnali televisivi, o genericamente i contenuti video, sono distribuiti agli utenti utilizzando
tecnologie di origine Internet. Questo tipo di soluzione, ancora poco diffusa commercialmente, è
oggi in fase di espansione.
I servizi video possono essere acquisiti dall’utente tramite la rete internet o con modalità best effort
(e quindi con una qualità non garantita e si parla in genere di WEB TV) o con qualità di servizio
garantita (e in questo caso si parla di Internet Protocol Television, IPTV).
Video Services
I servizi video sono quelli che in genere necessitano di requisiti più severi per la rete, specialmente
quando è richiesta una fruizione in tempo reale. Le modalità di trasmissione dati all'utente possono
essere:
•
lo streaming: il device dell'utente riceve e decodifica i dati in tempo reale (in base al bitrate
occorre una connessione a banda elevata e stabile);
•
il download streaming: il device dell'utente inizia a decodificare i dati dopo che una parte è
stata ricevuta;
•
il download: il device dell'utente inizia a decodificare i dati dopo che tutti sono stati ricevuti.
Con lo streaming l'utente dopo aver richiesto il programma televisivo può fruirne immediatamente.
Con il download streaming l'utente dopo aver richiesto il programma televisivo per fruirne deve
attendere di riceverne una parte. Con il download l'utente dopo aver richiesto il programma
televisivo per fruirne deve attendere di riceverlo tutto.
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IPTV (Internet Protocol Television)
Una serie di fattori molto differenti alimentano lo sviluppo dell'IPTV. In primo luogo, fattori
commerciali, quali la diffusione dei servizi broadband e la necessità degli operatori di allargare la
base degli utenti broadband a una "seconda ondata" dopo quella degli utenti Internet. Gli operatori
di rete fissa inoltre devono lottare contro la migrazione degli utenti verso i servizi mobili per il
traffico voce, e il cosiddetto "triple play", la possibilità di offrire attraverso un'unica rete e un unico
contratto i servizi voce, broadband internet e TV sembra un'ottima possibilità per mantenere i clienti
e aumentare, anzi, i fatturati.
In secondo luogo, fattori tecnici, quali la convergenza su protocolli IP delle architetture di rete con
costi decrescenti e possibilità di trasporto e commutazione di traffico in forte crescita, le nuove
tecnologie di compressione del video, l'evoluzione delle tecnologie hardware relativamente alla
costruzione dei terminali o delle memorie di massa.
Ultimi, ma non meno fondamentali per un effettivo successo dei servizi, fattori sociologici, con una
sempre maggiore "disaffezione" dalle forme tradizionali di televisione commerciale da parte di
fasce crescenti di popolazione che si rivolgono per esempio ad Internet per i loro bisogni di
informazione e intrattenimento; utenti questi che non riescono quindi ad essere serviti da
"tradizionali" servizi TV.
Di fatto la possibilità di fornire servizi televisivi su ADSL non è una semplice possibilità
tecnologica alternativa alle forme di distribuzione di contenuti su reti broadcast quali la TV
analogica, la televisione digitale terrestre o satellitare, ma un'effettiva e potenziale "nuova
generazione" di servizi basati sui contenuti.
I servizi IPTV tipicamente sono pensati per avere modalità di fruizione e semplicità di utilizzo
tipiche del mondo televisivo; la loro "metafora" è differente dai servizi di accesso a contenuti
multimediali attraverso portali a larga banda che sono presenti su Internet.
L'utente deve essere dotato di un apposito ricevitore o Set-Top Box (STB), simile ai prodotti per TV
satellitare, collegato da un lato alla TV e, dall'altro, invece che a un cavo d'antenna, a una
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connessione a larga banda (xDSL o fibra). In molti servizi commerciali, il STB dispone
direttamente di modem ADSL incorporato; in altri casi, il modem è esterno e collegato al STB
tramite una connessione ethernet, ad esempio.
Queste le due principali tipologie di servizio:
•
Servizi di "Broadcast TV" (BTV), che consistono nella fruizione contemporanea
da parte degli utenti di un "canale" televisivo tradizionale, Free-to-air o Pay TV,
in maniera del tutto simile a quanto avviene sulla TV tradizionale; nel caso di
servizio Pay Per View, l'utente paga per vedere una trasmissione a un orario
prestabilito. I servizi BTV sfruttano tipicamente le funzionalità di Multicast
presenti su una rete IP.
•
Servizi di "Video-on-Demand" (VoD), consistenti nella visione su richiesta di
contenuti multimediali messi a disposizione dal Service Provider. L'utente
interagisce direttamente con il Service Provider per navigare, richiedere, ricevere
e visualizzare in tempo reale (streaming), avendo a disposizione le funzioni
tipiche di un VCR (play, pause, rewind, fast-forward), i contenuti audiovisivi di
proprio gradimento. I servizi VoD utilizzano le tradizionali comunicazioni
unicast della rete IP, la qualità dell'audiovisivo fruito dall'utente è funzione della
banda (garantita) disponibile e il numero di utenti servibili contemporaneamente
dipende dalla capacità della rete che si è costruita.
A queste si aggiungono altri servizi, quali:
•
Web Browsing, ovvero la possibilità di navigare in Internet dalla TV. Può essere fornito in
configurazione full Internet o walled garden, presentando talvolta problemi di look & feel
delle pagine e conseguente usabilità dei siti.
•
Gaming: il STB funziona come "game console". Tramite la connessione broadband si
interagisce con altri giocatori in ambienti "multiplayer".
•
Applicazioni di comunicazione: Email, MMS, Chat, VideoChat, multiroom viewing,…
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Tra i servizi più specificamente legati ai contenuti multimediali, occorre ancora ricordare il
"videoregistratore digitale" o PVR (Personal Video Recorder); nel mondo IPTV questo può essere
offerto in due modalità:
•
Local PVR: Videoregistrazione digitale su hard-disk nel STB con funzionalità evolute (live
TV pause, instant replay,…).
•
Network-based PVR: è un servizio che memorizza i contenuti sul server dell'operatore.
I servizi IPTV richiedono un livello di affidabilità della rete, di controllo della qualità del servizio e
di banda molto superiore ai servizi di navigazione su Internet in modalità "best effort". Le
architetture di Triple Play sono quindi molto importanti nel definire l'evoluzione delle reti IP.
Per i prossimi anni ci si aspetta una forte diffusione dell’IPTV, di pari passo con la disponibilità
della banda larga. L'interesse degli utenti finali è ulteriormente spinto dalla sempre maggiore
disponibilità di contenuti sia a pagamento che gratuiti.
Video-on-Demad (VoD)
Il Video-on-Demand è un servizio interattivo della televisione tra i più pregiati. Permette di fruire, a
pagamento o anche gratuitamente, di un programma televisivo (documentario, serie TV, concerto,
film, partita di calcio, ecc.) in qualsiasi istante della giornata su richiesta dell'utente.
Il Video-on-Demand rappresenta un vero e proprio stravolgimento del concetto stesso di televisione
tradizionale, la quale è nata ed è diffusa prevalentemente tutt'oggi come fruizione di programmi
televisivi senza possibilità immediata per l'utente di richiedere uno specifico programma televisivo.
Prima dell'avvento del Video-on-Demand, il palinsesto - cioè il programma televisivo e l'orario in
cui è possibile fruirne - era stabilito dal provider televisivo e l'utente aveva solo la possibilità di
scegliere tra i vari programmi televisivi messi a disposizione contemporaneamente dai vari provider
televisivi.
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Con il Video-on-Demand è invece l'utente che definisce il palinsesto secondo i propri desideri e le
proprie necessità, e non il provider televisivo come di norma. Le uniche limitazioni sono date dalla
varietà dei programmi televisivi tra cui poter scegliere, cioè dalla ricchezza degli archivi dei
programmi televisivi messi a disposizione dai provider televisivi.
Visti i significativi cambiamenti per l'utente nelle possibilità di fruizione del programma televisivo
con il Video-on-Demand, in riferimento a questo si parla di televisione on demand o TV on demand.
Da un punto di vista tecnologico la differenza più rilevante tra il Video-on-Demand e la normale
televisione è che nel Video-on-Demand il programma televisivo è trasmesso solo se l'utente lo
richiede mentre nella normale televisione il programma televisivo è trasmesso anche se l'utente non
lo richiede.
Per fornire il Video-on-Demand è necessario che la rete per telecomunicazioni con cui si fornisce il
VoD stabilisca una connessione di tipo punto-punto bidirezionale tra il provider televisivo e
l'utente, e che il canale di trasmissione sia sufficientemente ampio per trasportare un segnale
televisivo con qualità accettabile.
Per tali motivi il Video-on-Demand è realizzabile più facilmente sulle reti per telecomunicazioni
proprie della televisione via cavo e di Internet, e molto più difficilmente sulle reti per
telecomunicazioni proprie della televisione satellitare o terrestre in virtù delle peculiarità di tali reti.
Per quanto riguarda in particolare Internet, per soddisfare la necessità di un canale trasmissivo
sufficientemente ampio da trasportare un segnale televisivo con qualità accettabile, serve una linea a
banda larga in fibra ottica o tecnologia ADSL.
Francesco Matera, Marco Zerbi, Alessandro Valenti (FUB)
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