P. Agostino Castrillo - Frati minori Puglia e Molise
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P. Agostino Castrillo - Frati minori Puglia e Molise
P. Agostino Cunastrillo pastore per i nostri giorni Bollettino della Postulazione Provinciale OFM - Foggia per la Causa di Canonizzazione del Servo di Dio P. Agostino Castrillo n° 7 - ottobre 2008 Lettera del Ministro Provinciale Finalmente Testimone di vita francescana, Tappa! singolare pastore e maestro di spirito un’altra di fr. Giuseppe Tomiri L’estate ormai trascorsa ha portato un grande dono alla nostra Provincia. Finalmente abbiamo tra le mani la “Positio sulla vita, le virtù e la fama di santità” del Servo di Dio p. Agostino Castrillo. Un ringraziamento va ai Vice-Postulatori che hanno seguito la causa per ben trent’anni fino a questa tappa: il compianto p. Amedeo Gravina, il M.R.P. Leonardo Di Pinto e p. Giuseppe Tomiri, attuale Vice-Postulatore. Ma un grazie speciale e doveroso va al prof. Marino Cavalleri, collaboratore esterno della Postulazione Generale, che in circa dieci anni lavoro, con la sua straordinaria e riconosciuta competenza (sono sue anche le Positio del Beato Giacomo di Bitetto, del Beato Tovini di Brescia e di Barbara Micarelli, Fondatrice delle Suore francescane di Gesù Bambino), ha dato alla luce un’opera che presenta in maniera completa e avvincente la figura e la vita del Servo di Dio, e che è determinante per il buon esito della Causa stessa. A breve le copie della Positio saranno messe in circolazione perché si possa conoscere a fondo la ricchezza della vita e dell’opera di p. Agostino, che ha intrapreso e tracciato in mezzo a noi una via di santità « non perché facesse qualcosa di straordinario, ma perché compiva in modo straordinario le cose ordinarie di tutti i giorni » (Positio, p. 28) e che ci provoca a non desistere dalla stessa chiamata alla santità che il Signore ha certamente rivolto anche a noi. Da una prima e sommaria lettura della Positio la figura di p. Agostino – come attesta il Relatore della Causa, il conventuale p. Cristoforo Bove - viene fuori in tutto il suo spessore e con il supporto certo, ampio e articolato delle testimonianze processuali e della documentazione critica. P. Agostino fu : - autentico testimone della vita francescana: per questo fu scelto per più volte e in ben due Province (la nostra e quella salernitana) come Ministro provinciale. Vero artefice di comunione fraterna, la costruì giorno per giorno promuovendo senza mai sfiduciarsi la comunione tra i frati, ricucendo diversità e tensioni; e la diffuse attorno a sé attraverso un clima familiare e solidale che lo rapportava senza distinzione a tutte le categorie di persone con cui aveva a che fare, dai benestanti ai più poveri; - straordinario e singolare pastore: se ne accorse bene Mons. Fortunato M. Farina, altro vescovo santo (da qualche mese si è conclusa a Foggia la fase diocesana del processo di canonizzazione), che lo scelse prima come parroco e poi come Vescovo. P. Agostino si diede tutto a tutti: dai praticanti più fedeli fino a più lontani, fino ai massoni e agli anticlericali; dai forti ai deboli, soprattutto i malati, verso i quali aveva una predilezione tutta particolare. Viene fuori una ministerialità - in continua a pag. > vice postulatore provinciale La compilazione della Positio sul servo di Dio Agostino Castrillo ofm vescovo è una ulteriore tappa del cammino verso la sua beatificazione e canonizzazione. Un cammino iniziato nel lontano 1983 con il Supplex Libellus del Postulatore dell’Ordine ofm di allora Antonio Cairoli al nuovo vescovo di S. Marco Argentano, Mons Augusto Lauro. Un lavoro molto importante che si è avvalso recentemente dal 7 giugno del 2002 della preziosa collaborazione del prof. Dott. Marino Cavalleri che sotto le direttive del Relatore della Congregazione delle Cause dei Santi, padre Cristoforo Bove, ofm conv, ha realizzato la Biografia Documentata, che da sola si presenta con l’ampiezza di un Summarium Documentorum. Quindi la positio si presenta come un lavoro davvero colossale che ha messo in piedi una piattaforma su cui fondare il giudizio sull’eroicità delle virtù e sulla santità del servo di Dio, che tutti auspicano possa giunger presto. Un impianto processuale e documentale racchiuso in un grosso tomo rifinito con elegante copertina in cartonato rosso di complessive 610 pagine. Cerchiamo di vedere nei dettagli come si articola l’opera e con quale metodologia. La Positio super virtutibus si apre con l’Informatio relatoris, cioè la presentazione del Relatore, il padre conventuale francescano Cristoforo Bove che ricostruisce la storia della causa, descrive le caratteristiche dell’intera ricerca e ne definisce i risultati. Segue l’analisi delle varie fonti: autobiografiche, biografiche, processuali, documentali. E di tutta la bibliografia esistente sul Servo di Dio, compresa l’abbondante pubblicistica. Quindi una cronologia essenziale, per entrare poi dettagliatamente nell’esame della pratica delle singole virtù: la fede, la speranza, la carità verso Dio e verso il prossimo, la prudenza, la giustizia, la fortezza, la temperanza; la castità, la povertà, l’obbedienza, l’umiltà. Il tutto utilizzando la documentazione raccolta durante il processo diocesano, sia ordinario che roga continua a pag. > “Francescan segue da pag. < cui p. Agostino riuscì a coinvolgere anche gli altri confratelli - capace di portare l’uomo a Dio e Dio all’uomo, con lo stile proprio della fraternità e della minorità francescana. Il ministero episcopale fu l’apice del suo immolarsi per gli altri offrendo anche le sue sofferenze corporali, fino a diventare un tutt’uno con il sacrificio eucaristico di Cristo che celebrava sull’altare; - vero ed efficace maestro di Spirito: per questo il Ministro Generale del tempo lo chiamò a Roma come Direttore Spirituale del Pontificio Ateneo “Antonianum”. Il suo afflato mistico – “era sempre immerso in segue da pag. < toriale. Il volume continua con il Summarium, cioè l’elenco dei testi, gli interrogatori del Promotore di giustizia, le deposizioni dei 52 testi, i giudizi dei due censori teologi e la Relatio Commissionis Historicae. Infine segue la Biografia Documentata un lavoro che si è reso necessario perché data la distanza notevole della morte del servo di Dio (1955), il dettato testimoniale lasciava qualche dettaglio biografico da coprire meglio, specialmente per gli anni giovanili del SdD. La vita del servo di Dio mons. Agostino Castrillo si snoda in nove capitoli che ricostruiscono scrupolosamente, in tutti gli aspetti le varie tappe del suo cammino terreno, ma anche oltre la sua morte, registrando la fama di santità che emana dalla sua persona. Vengono analizzati: nascita e infanzia (cap. 1), vocazione francescana e studi e formazione (cap. 2), Sacerdote novello, Insegnante nel ginnasio, segretario provinciale (cap. 3), parroco nella Parrocchia Gesù e Maria in Foggia (cap. 4), Ministro provinciale di Puglia e Molise (cap. 5), padre spirituale nel collegio del Pontificio Ateneo Antonia- Dio”, dicono i testimoni – era garanzia dell’efficacia della sua opera di accompagnamento e sostegno spirituale, per cui condusse molti a ritrovare la loro via per ritrovare Dio. Questa tappa, ormai raggiunta, della stampa della Positio conferma il nostro convincimento della santità del nostro Servo di Dio e ci incoraggia a proseguire con entusiasmo ed impegno a sostenere in tutte le maniere il prosieguo della Causa di canonizzazione verso le prossime scadenze fino alla felice conclusione che tutti auspichiamo. Fr. Pietro Carfagna, ofm Ministro provinciale num (cap. 6), Commissario e Ministro della provincia ofm Salernitano- Lucana (cap.7), vescovo di S. Marco Argentano- Bisignano (cap. 8), malattia e morte (cap. 8). Ogni capitolo viene articolato secondo uno schema preciso: l’introduzione, la presentazione del contesto storico, le testimonianze, il supporto dei documenti, il tutto condotto in funzione analitica, per porre premesse certe e documentate ad un giudizio probativo, Arricchisce questi testi una corrispondente documentazione iconografica. Quello che emerge da questo importante lavoro è che l’intera esistenza del servo di Dio Mons Agostino Castrillo è stata una fedele risposta alla Grazia e all’ispirazione francescana, che segnò la semplicità del suo stile di vita e la profondità del suo Magistero spirituale. E’ un francescano e vescovo , ma soprattutto un maestro dello spirito. E’ una santità eroica, ma non eclatante, conquistata nel cose semplici di tutti i giorni che riesce tuttora a coinvolgere tutta la fraternità provinciale. E concludo con l’augurio che la santità del servo di Dio ci sproni tutti ad un cammino profondo di comunione con Dio e con i fratelli. La Causa del SdD Agostino Ernesto Castrillo, OFM († 1955), mi fu affidata, in qualità di Relatore, il 7 giugno 2002 dal Congresso Ordinario della Congregazione delle Cause dei Santi, quando la vita del SdD, ampiamente studiata e sottoposta alla fase dell’Inchiesta diocesana, già disponeva di notevole apparato processuale e documentale. Il personaggio arrotolava una polivalente esperienza di semplicità francescana, accompagnata ad una itineranza obbedienziale, che aveva anche conosciuto il “servizio” del governo dei frati, come Ministro Provinciale e Commissario, e della diocesi come vescovo delle due diocesi allora unite di San Marco Argentano e Bisignano (Cosenza), per le quali era stato nominato vescovo il 17 settembre 1953. Sotto questa corticalizzazione esterna, tra cariche e incarichi, in ogni sua espressione affiorava il respiro francescano, che veniva al SdD dall’appartenenza all’austerità del filone riformistico del Francescanesimo, in quella particolare terra tra Puglia e Molise, dove propriamente i Minoriti delle varie Riforme attinsero i vertici della contemplazione e la condivisione popolare con la predicazione itinerante. Erede di tanta spiritualità il SdD recava, nella sua esperienza religiosa, la freschezza dello spirito e il magistero della coerenza invincibili. Un francescano autentico, anche quando si trovava sulla cattedra della Parola o sulla sedia del Governo! 1. Di qualche dato cronologico essenziale della vita 1904-1927 Nasce nel casertano, a Pietravairano, terzo di undici figli, coniuga la prima formazione scolare con l’avviamento al mestiere di calzolaio, e respira profumo francescano nel locale convento dei Minoriti. Entra nel collegio minore francescano nel 1914 a Sepino (Campobasso), ginnasiale al convento di S. Matteo in San Marco in Lamis (Foggia) nel 1917, due anni dopo lo troviamo novizio ad Amelia (Temi), dove professa i voti temporanei nel 1920. Completò gli studi filosofico-teologici a Biccari (1920), S. Marco in Lamis (1923), Molfetta (1925), fino alla ordinazione sacerdotale nel santuario della Madonna dei Martiri (1927). 1927-1953 Ricopre tutti gli incarichi propri di un religioso francescano disponibile e obbediente: un triennio ad Ascoli Satriano (1927-1930) come assistente della gioventù, poi Maestro di spirito del prenoviziato a S. Marco in Lamis (1930), docente di lettere e direttore spirituale al convento di Castellana Grotte (1931-1933), segretario provinciale per un sessennio (1933), parroco a Foggia (1936), Ministro Provinciale (1940-1946) della Provincia di S. Michele Arcangelo di Puglia e Molise, seppe portare avanti quel processo di fraterna fusione tra le Province di Foggia, Bari e Campobasso, avviato alla fine del secolo XIX (1899). Fu chiamato a Roma come Padre Spirituale al Pontificio Ateneo “Antonianum” (oggi Università) nel 1946, Commissario della Provincia religiosa Salernitano-Lucana (1948) e Ministro della medesima nominato dal Definitorio Generale (1950). no, Vescovo e Maestro dello Spirito” 1953-1955 Nominato vescovo da Pio XII il 17 settembre 1953 fu consacrato a Foggia il 13 dicembre nella parrocchia di Gesù e Maria, e il 3 gennaio 1954 faceva il suo ingresso in diocesi. Qui, dopo pochi mesi, cominciò ad accusare quei sintomi che poi si rivelarono tumore polmonare con avanzata metastasi, che lo portò alla immobilità. Per 10 mesi il suo letto di dolore divenne cattedra e altare: spirò il 16 ottobre 1955, alle ore 22,30. Aveva solo 51 anni! 2. Storia della Causa e valore delle prove Già durante la sua agonia il popolo si recava in pellegrinaggio per fargli sentire presenza e solidarietà; nei tre giorni, che rimase esposto in cattedrale, fu necessario preservare il corpo, poiché i fedeli avevano cominciato a tagliuzzare l’abito e gli stessi capelli del SdD. Fu sepolto nella cripta della cattedrale di S. Marco Argentano e la sua tomba divenne meta di devoti pellegrinaggi. Questa intensa e crescente fama di santità in vita in morte e dopo morte era coltivata non solo tra i Frati Minori, bensì in larghi strati del Popolo di Dio, tra Puglia-Molise e Calabria, ma anche in significativi strati nazionali italiani ed esteri, dove era giunta la “memoria” della santità del SdD. La stessa regione Campania, dove era nato e dove aveva operato con grande equilibrio, conservava notevole memoria delle sue qualità e soprattutto del suo Magistero Spirituale. Questa ampiezza di voci e memorie spinse il successore del SdD, Mons. Luigi Rinaldi, a iniziare, già nel 1970, i passi concreti per la causa di canonizzazione, dopo aver accolto le numerose istanze dei Frati Minori e aver constatato la devozione dei fedeli, ai quali si unì il parere favorevole della Conferenza Episcopale di Calabria. Si raccolsero gli Scritti del SdD e si cominciò una radicale ricerca documentale. È del 1983 il “Supplex Libellus” del Postulatore P. Antonio Cairoli, OFM, al nuovo vescovo di S. Marco Argentano-Scalea Mons. Augusto Lauro, quando ormai è entrata in vigore la nuova legislazione con la “Divinus Perfectionis Magister” (25 gennaio 1983) e le “Normae servandae in inquisitionibus ab episcopis faciendis in causis sanctorum” (7 febbraio 1983). Il “nihl obstare” della S. Sede veniva il 14 novembre 1984; e con questi ultimi passi si entrava nel pieno dell’Inchiesta Diocesana iniziata nella cattedrale di S. Marco Argentano (1985) e protrattasi fino al 1999 con l’escussione di 23 testimoni, dei quali 5 ex officio e 4 della Commissione Storica. Vi fu anche una “Rogatoriale” nella diocesi di Foggia-Bovino (1986), con l’ascolto di 52 testi fino al 1995. Il 21 ottobre 1999, presso la Congregazione delle Cause dei Santi furono aperti gli Atti delle due Inchieste diocesane (Ordinaria e Rogatoriale), per i quali fu emesso il Decreto di Validità il 15 febbraio 2002 e assegnato il Relatore il 7 giugno dello stesso anno nella persona del sottoscritto P. Cristoforo Bove, OFM Conv. Da questo impianto processuale e documentale sono state costruite le prove di questa causa, che passiamo ad elencare e valutare nei loro tratti essenziali: a) Informatio super virtutibus: analitica e ampia, corredata anche da un profilo cronologico e da un tratto di storia della causa, (in 152 pagine è attenta alla convergenza delle fonti autobiografiche, biografiche, processuali e documentali. L’impianto risulta chiaro e solido, come anche i rimandi alle diverse articolazioni processuali e alla ricerca documentale. b) Il Summarium Processus (pp. XXIII + 269), preceduto dal “Decretum de validitate” con alcuni chiarimenti della Postulazione richiesti dalla Congregazione delle Cause dei Santi, raccoglie 23+52 testi dell’Inchiesta diocesana di S. Marco Argentano e della Rogatoriale di Foggia, in tutto 75 testimonianze, quasi tutte “de visu”, perciò un complesso testimoniale di primo piano quanto ad affidabilità e solidità, che ricopre interamente l’esercizio eroico delle virtù del SdD. c) Positio super Scriptis (pp. 6): sotto questa dizione sono stati raccolti i due pareri dei Teologi Censori sugli Scritti del SdD; ma l’attenzione agli Scritti ha permesso di rilevare non solo la fede la dottrina e la spiritualità del SdD, bensì anche di cogliere alcuni tratti tipici della sua spiritualità francescana. d) Relazione della Commissione Storica (pp. 7-38): sono stati visitati numerosi archivi, sia centrali che periferici, ed é stata portata attenzione bibliografica al tessuto francescano e territoriale; con gli interrogatori dei quattro Periti Storici, va segnalata anche una lodevole rassegna di Scritti sul Servo di Dio e al SdD, che si leggono a conferma e riscontro non solo della fama di santità, bensì anche di quella diffusa scuola di spiritualità, che lo teneva come Maestro e Direttore spirituale. e) Decretum de Non-Cultu (p. 41). Data la distanza notevole dalla morte del SdD († 1955), il dettato testimoniale lasciava qualche dettaglio biografico da coprire meglio, specialmente per gli anni giovanili del SdD. A questo scopo io stesso, in qualità di Relatore, mi rivolsi al nuovo Postulatore P. Luca De Rosa, OFM, per ulteriori scandagli archivistici, per i quali si provvide alla collaborazione del prof. Marino CavalIeri, che desidero ringraziare da queste pagine per la cortese attenzione e la solida conduzione della compilazione della Biografia Documenta- ta, che da sola si presenta con l’ampiezza di un “Summarium Documentorum” (pp. 591). Costruita in 9 Capitoli numerati e cronologicamente divisi, la BD è introdotta da una premessa metodologica con il novero di Fonti, Bibliografia e Sigle/Archivi. Come la ricordata “Informatio super virtutibus”, anche la BD tende alla convergenza delle fonti autobiografiche, biografiche, processuali e documentali, senza mancare di attenzione a quelle iconografiche, lette non tanto come illustrazioni bensì come documenti veri e propri, documenti grafici appunto. Ogni tipologia di fonte ricordata quasi sempre è inedita: infatti la BD pubblica, e per la prima volta, uno straordinario numero di documenti così distribuiti per ogni capitolo I/6, II/7, III/2, IV/14, V/66, VI/7, VII/46 , VIII/17, IX/8. Ognuno di questi documenti, spesso, ne annovera un numero più folto sotto la stessa cifra, per cui ci troviamo dinanzi ad una BD di sicura affidabilità, non solo per la ricordata convergenza delle fonti, bensì anche per il valore intrinseco della documentazione. Questa, pur indicata in parte dalla Commissione Storica, è andata arricchendosi e diversificandosi lungo gli anni che abbiamo lavorato alla compilazione della Positio. 3. Rilievi conclusivi I Rev.mi Consultori Teologi e gli Em.mi Cardinali hanno tra le mani una “Positio” ben vagliata e solidamente fondata, sia sotto l’aspetto processuale che documentale. Anche se ciascuna fase della ricerca detiene un proprio e indiscutibile valore, tuttavia l’insieme delle prove va letto in sincronica convergenza, allo scopo di colmare qualche spazio e rafforzare qualche elemento processuale o chiarire qualche reperto documentale. L’esercizio eroico delle virtù, da parte del SdD, appare chiaro e di ampia conferma sia nella fase processuale che in quella costante della fama di santità fino ai nostri giorni; una santità costruita con la fedele risposta alla Grazia e all’ispirazione francescana, che segnò la semplicità del suo stile di vita e la profondità del suo magistero spirituale. È un francescano e vescovo, ma soprattutto un Maestro dello Spirito, e se ne erano accorti i suoi Superiori Maggiori quando, nel 1946, appena terminato il sessennio di Ministro Provinciale, fu dal Ministro Generale chiamato a Roma come Direttore Spirituale del Pontificio Ateneo “Antonianum”. Desidero ringraziare vivamente il P. Luca De Rosa, OFM, Postulatore attento e paziente, sempre disponibile al dialogo e alla discussione sulle difficoltà incontrate lungo il cammino della compilazione della “Positio”; parimenti desidero esprimere gratitudine e stima al prof. Marino CavalIeri, per la fedeltà alle direttive e la solida conduzione del lavoro. Fraterno ringraziamento anche al Ministro Provinciale del SdD, il MRP. Pietro Carfagna, OFM, per la silenziosa discrezione con la quale ha seguito la causa del SdD, ma soprattutto per lo spirito di preghiera nel quale ha coinvolto tutta la sua fraternità provinciale. Fra Cristoforo Bove, OFM Conv. Relatore Roma 23 marzo 2008 Pasqua di Risurrezione Biografia di p. Agostino di p. Amedeo Gravina a cura di P. Carfagna Parroco (seconda parte) (proseguiamo con le testimonianze sulla sua attività pastorale) Incise nella parrocchia con la sua coerenza di vita, alla quale non derogava per nessun motivo. “Ci colpiva soprattutto in lui la coerenza con la vita. Quando un giorno ci affidò come ricordo le tre parole: fare, patire, tacere, tutte dovemmo costatare che queste parole erano vive in lui”. La sua vita era altresì uno stile affascinante, che era lo specchio della sua anima e conquideva non meno della sua evangelica bontà. Questo stile era la risultanza del suo parlare umile e amichevole, e del suo sorriso disarmante e accattivante. “Ho goduto delle primizie della sua attività di parroco… Quante volte se n’andava solo soletto per le vie della parrocchia, in cerca di miseri, e a tutti e per tutti aveva una parola amica, un dolce sorriso, qualcosa da dire, qualcosa da dare”. Penetra più a fondo nella natura del suo stile, la seguente testimonianza: “Prima che l’amico trovai in lui un tesoro; prima che il frate conobbi un maestro”. Tutti i testimoni sono concordi nel riconoscere che le sue predilezioni erano per i poveri e i malati. “Gli impegni molteplici del suo ministero non lo hanno mai allontanato da coloro che costituivano la sua parte scelta, e cioè i poveri, i malati, i bisognosi”. Lasciava la sua parte scelta solo quando lo esigeva la catechesi sacramentale o quella sistematica, che portava avanti con l’aiuto di un qualificato gruppo di collaboratori e di collaboratrici. La sua era una catechesi permanente, come attesta un vecchio militante nell’Azione Cattolica: “Era la sua gioia vederci sempre più numerosi, e mai si stancava di farci le adunanze anche di domenica al pomeriggio”. Il suo miracolo continuato era rappresentato dalle conversioni e dai ritorni, tra le file di massoni, atei, marxisti teorici, agnostici e indifferenti. Una testimonianza, che ho molto sunteggiata, attesta di tre grandi ritorni alla fede e alla pratica religiosa provenienti dalla stessa famiglia: “Conobbi P. Agostino una domenica del 1936, mentre celebrava la Messa che durò un’ora. Fui colpita e vi tornai ogni domenica. L’animo mio, pian pianino, subì un cambiamento nel senso che mai come allora avevo gustato la bellezza dell’amore di Dio. Gli parlai di tre miei fratelli professionisti che non si accostavano più ai sacramenti, perché sviati da false dottrine. P. Agostino cominciò a frequentare la mia casa, accolto dai miei fratelli prima con freddezza, poi con interesse e, infine, con simpatia. Le sue visite durarono due anni, finché i miei fratelli tornarono ai sacramenti”. Il suo più intimo collaboratore parrocchiale afferma: “Ricordo con commozione quando, a porte chiuse, amministrava il battesimo degli adulti, la confessione e la comunione a peccatori convertiti”. Non si accontentava dei cristiani domenicali. Sognava di fare della S. Messa il cuore della parrocchia, dei giovani e degli adulti dell’A. C., delle anime oranti. Vito Maselli, presidente del tribunale di Foggia, ricorda: “Quando a sera, dopo le funzioni, nella chiesa tornata deserta, si levava da tutti gli scanni del coro, cadenzata e solenne, la recita dei Vespri da parte degli uomini dell’A. C.”. Il suo cuore batté all’unisono con quello dei suoi parrocchiani durante i bombardamenti a tappeto dei caseggiati. Era anche Ministro provinciale dei Frati Minori di Foggia, tuttavia volle restare nell’occhio del ciclone, come dimostra questa lettera scritta dopo il più disastroso bombardamento della guerra: “Qui sono alle prese con ogni specie di strazianti dolori”. Il cammino di evangelizzazione che egli fece fare alla parrocchia di Gesù e Maria è ben delineato e illustrato da questa dichiarazione dell’orionita don Giuseppe Calegari, il quale fu il primo parroco della parrocchia di S. Maria della Croce, ottenuta dallo smembramento della parrocchia di Gesù e Maria: “In ogni casa sento parlar bene di P. Agostino. Vorrei che quando me ne sarò andato da Foggia, tutti mi ricordassero allo stesso modo”. Cenni Biografici del Servo di Dio Padre Agostino Castrillo 18 febbraio 1904 17 settembre 1919 11 giugno 1927 agosto 1933 1936-1946 1940-1946 1946-1953 - nasce a Pietravairano (Ce) - veste l’abito dei frati minori - ordinazione sacerdotale Molfetta (Ba) - segretario della Provincia religiosa - parroco di Gesù e Maria - ministro provinciale dei Frati Minori di Puglia e Molise - commissario (e poi ministro provinciale) della provincia Salernitano-Lucana 17 settembre 1953 - vescovo di S. Marco Argentano e Bisignano (Cosenza) 13 dicembre 1953 - ordinazione episcopale a Foggia - Gesù e Maria dopo pochi mesi si ammala 16 ottobre 1955 - è chiamato dalla sorella morte 5 maggio 1985 - inizia il processo di beatificazione 21 febbraio 1999 - termina il processo diocesano PREGHIERA PER LA GLORIFICAZIONE DEL SERVO DI DIO Padre AGOSTINO CASTRILLO Vescovo Onnipotente, eterno, giusto e misericordioso Dio, noi ti ringraziamo per aver arricchito il tuo servo Padre Agostino con tanti tesori di grazia, di fede, di carità, così da renderlo modello incantevole di virtù e apostolo infaticabile di bene. Tu che esalti gli umili e i semplici di cuore, degnati di glorificare, anche qui in terra, questo nostro fratello e servo tuo prediletto, per nostro esempio e conforto, concedendoci la grazia che ardentemente ti chiediamo... Per la sua intercessione, benedici le nostre famiglie, perchè, ricche di virtù, vivano nella tua pace e nel tuo amore. Tu che vivi e regni glorioso nella Trinità perfetta e nella semplice Umiltà Dio onnipotente per tutti i secoli dei secoli. Amen. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen. Coloro che hanno avuto la fortuna di conoscere e sperimentare le eccezionali doti di Padre, di Maestro e di Pastore di Mons. Agostino Castrillo, sono caldamente pregati di mandare tutte quelle notizie di cui sono in possesso e che hanno relazione con la vita, le virtù e l’attività del Servo di Dio, come anche i documenti, i suoi scritti e le notizie riguardanti grazie ricevute per la sua intercessione, alla: POSTULAZIONE PROVINCIALE PER LE CAUSE DEI SANTI O.F.M. piazza San Pasqual, 4 - 71100 Foggia tel. 0881.615654 - fax 0881.613516 .C/C postale 12086716 Intestato a: Provincia Monastica di San Michele Arcangelo Convento di S. Pasquale - 71100 Foggia Causale: Pro causa P. Agostino Castrillo Ci si può rivolgere anche: • Vice Postulatore Provinciale p. Giuseppe Tomiri - Convento “S. Pasquale” - 71100 Foggia - tel. 0881.615654 • P. Guardiano - Conv. Gesù e Maria - via della Rocca, 2 - 71100 Foggia - tel. 0881.771892 • Associazione “Pro Servo di Dio P. Agostino Castrillo” Parrocchia S. Eraclio - 81050 Pietravairano (Ce) - tel. 0832.984097 • Postulatore Diocesi “S. Marco Argentano-Scalea” - Curia Vescovile - 87018 San Marco Argentano (Cs) - tel. 0984.512424