Principio 4 Relazioni con la Comunità L`Organizzazione* deve
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Principio 4 Relazioni con la Comunità L`Organizzazione* deve
Principio 4 Relazioni con la Comunità L’Organizzazione* deve contribuire al mantenimento o al miglioramento sociale ed economico del benessere delle comunità locali*. 4.1 L’Organizzazione* deve individuare le comunità locali* presenti all’interno dell’Unità di Gestione* e quelle che sono interessate dalle attività di gestione. L’Organizzazione deve quindi, tramite il coinvolgimento* delle comunità locali*, individuare i loro diritti sul regime di proprietà*, i loro diritti di accesso e d’uso delle risorse forestali e dei servizi ecosistemici*, i loro diritti consuetudinari* e diritti e doveri legali* applicati all’interno dell’Unità di Gestione. (Nuovo) 4.1.1 Si utilizza un processo sistematico per individuare tutte le comunità locali* all'interno dell'Unità di Gestione* e quelle potenzialmente interessate dalle attività di gestione. NOTA: Questo Criterio* richiede l'individuazione delle comunità locali* con una giusta e legittima rivendicazione ad avere accesso ai benefici, beni o ai servizi ecosistemici* dell'Unità di Gestione*. Esse includono le comunità locali che hanno affermato i propri diritti sulla terra, la foresta* e le altre risorse sulla base di un uso affermato da molto tempo, e anche quelle che non lo hanno ancora fatto (per esempio per mancanza di consapevolezza o di legittimazione). Gli sviluppatori degli standard devono sviluppare indicatori per assicurarsi che l'Organizzazione registri tutte le rivendicazioni di diritti. Le comunità locali* interessate dalle attività di gestione comprendono sia quelle nelle vicinanze dell'Unità di Gestione* che quelle che si trovano a maggiore distanza, che potrebbero soffrire di impatti negativi come risultato delle attività all'interno dell'Unità di Gestione*. Queste comunità locali sono stakeholder* interessati secondo il Criterio* 7.6. 4.1.2 Tramite il coinvolgimento* delle comunità locali*, si individuano, documentano e/o mappano i seguenti elementi: a. i loro diritti *legali* e consuetudinari al regime di proprietà* della terra*; b. i loro diritti* legali* e consuetudinari all'accesso ed all'uso di risorse forestali* e servizi ecosistemici*; c. I diritti e doveri legali* e consuetudinari applicabili all'interno dell'Unità di Gestione*; d. la documentazione che dimostra tali diritti e doveri; e. aree dove i diritti sono contestati tra le comunità locali* e i governi e/o altri. NOTA: Gli sviluppatori degli standard devono assicurarsi che dove non ci siano testi scritti o documenti che sostengono tali rivendicazioni, si usino modi culturalmente appropriati per identificare, accordarsi e documentare i diritti ed i doveri delle comunità locali*. 4.2 L’Organizzazione* deve riconoscere e tutelare* i diritti legali* e consuetudinari* delle comunità locali* riguardanti il mantenimento del controllo sulle attività di gestione all’interno o in relazione con l’Unità di Gestione* necessarie alla protezione dei loro diritti, risorse, terre e territori*. La delega sul controllo delle attività di gestione delle comunità locali a parti terze richiede il Consenso Libero, Previo ed Informato* (C3.1 e C3.2 V4) 4.2.1 Le comunità locali* sono informate con modalità culturalmente appropriate su quando, dove e come possono esprimere delle osservazioni e richiedere delle modifiche alle attività di gestione per quanto necessario a proteggere i loro diritti, risorse, terre e territori*. NOTA: La terminologia “all’interno o relative a” chiarisce che questo Criterio* copre la protezione di diritti, risorse, terre e territori* - dentro e fuori l'Unità di Gestione* - interessati dalle attività di gestione relative all'Unità di Gestione*. Gli sviluppatori degli standard devono sviluppare indicatori per assicurarsi che tale requisito sia incluso negli standard nazionali e regionali. 4.2.2 Non sono presenti prove di violazioni dei diritti legali* e consuetudinari* delle comunità locali* connesse alle attività di gestione 4.2.3 Dove tali diritti son presenti, si permette l'accesso e/o il transito attraverso l'Unità di Gestione* alle comunità locali* dove ciò non implichi una non-Conformità con il presente standard e gli obiettivi* della gestione. 4.2.4 La delega del controllo da parte delle comunità locali* sulle attività di gestione delle risorse su cui hanno diritti avviene solo con il loro consenso libero, previo ed informato*, a. assicurarsi che le comunità locali* conoscano i loro diritti e doveri riguardo alle risorse; b. informare le comunità locali* del valore, in termini economici, sociali ed ambientali, delle risorse su cui stanno valutando di delegare il controllo; c. Informare le comunità locali* del loro diritto a non dare il consenso alle attività di gestione proposte per quanto necessario a proteggere diritti risorse, terre e territori*; d. informare le comunità locali* delle attuali attività di gestione forestale* e di quelle pianificate per il futuro; e. definire un processo decisionale che deve essere usato dalle comunità* e dall'Organizzazione; f. definire negoziati equi per conseguire il consenso, che comprendano un'equa compensazione per l'uso delle risorse, con modalità culturalmente accettabili per le comunità locali*, e se necessario, con l'assistenza di consulenti neutrali; g. garantire che ogni accordo raggiunto sia documentato e riconosciuto formalmente; h. monitorare che l'accordo sia rispettato da tutte le parti; i. periodicamente rinegoziare i termini dell'accordo concordato per prendere in considerazione condizioni mutevoli e reclami; e j. si individuano, riconoscono e documentano le conoscenze tradizionali e la proprietà intellettuale*, rispettando al tempo stesso la confidenzialità di tale conoscenza e la protezione* dei diritti di proprietà intellettuale*. 4.3 L’Organizzazione* deve fornire ragionevoli* opportunità per l’impiego, la formazione e altri servizi a comunità locali*, appaltatori e fornitori in proporzione alla scala* e all’intensità* delle proprie attività di gestione. (C4.1 V4) 4.3.1 Si individuano, pubblicizzano e offrono a comunità locali* appaltatori e fornitori ragionevoli* opportunità per l'impiego, la formazione ed altri servizi NOTA: Secondo questo Criterio*, opportunità di formazione ed altri servizi forniti dall'Organizzazione* comprendono la formazione delle competenze necessarie a consentire alle comunità locali* la piena partecipazione alle attività di gestione forestale secondo i diritti identificati nel Criterio* 4.1. Un altro esempio è costituito dalla formazione offerta dall'Organizzazione* a lavoratori* e fornitori locali, per permettere loro di offrire servizi e aggiungere valore a livello locale come richiesto dal Criterio*5.4. Conformità al presente Criterio* 4.3 non richiede all'Organizzazione* di permettere o di garantire la formazione di nuove attività commerciali locali quando precedentemente non ne esisteva nessuna. Tuttavia, la formazione ed i servizi forniti potrebbero migliorare le condizioni necessarie affinché tali attività commerciali emergano. Gli sviluppatori degli standard devono sviluppare indicatori per assicurarsi che questo requisito sia incluso negli standard nazionali e regionali. FSC non suggerisce che l'Organizzazione* debba fornire impiego o formazione a chiunque nelle comunità locali*. La formula “opportunità ragionevoli*” dovrebbe permettere all'Organizzazione di non assumere persone con precedenti di assenteismo sul lavoro e che potrebbero costituire una minaccia per i lavoratori* già presenti, o con uno stato di salute che li rende inadatti a maneggiare attrezzi affilati o a condurre macchinari pesanti. NOTA: Dal momento in cui la scala e l'intensità di gestione aumentano, aumentano anche gli impegni dell'Organizzazione* a fornire ragionevoli* opportunità per l'impiego, la formazione ed altri servizi a comunità locali*, appaltatori e fornitori. Gli sviluppatori degli standard devono identificare delle soglie per le organizzazioni di piccola scala* e a bassa intensità* di gestione. 4.4 L’Organizzazione* deve* realizzare attività supplementari, tramite il coinvolgimento* delle comunità locali*, che contribuiscano al loro sviluppo sociale ed economico in proporzione alla scala*, intensità* e impatto socio-economico delle loro attività di gestione. (C4.4 v4) 4.4.1 Si individuano opportunità per lo sviluppo sociale ed economico tramite il coinvolgimento* delle comunità locali* ed altre organizzazioni rilevanti. NOTA: Dal momento in cui la scala e l'intensità di gestione aumentano, anche l'Organizzazione* deve porre in essere attività aggiuntive attraverso il coinvolgimento* delle comunità locali*, per contribuire al loro sviluppo sociale ed economico. Gli sviluppatori degli standard devono identificare delle soglie per le organizzazioni di piccola scala* e a bassa intensità* di gestione. NOTA: Il coinvolgimento* richiesto da questo Criterio* fornirà le basi per determinare i bisogni delle comunità locali* e le attività adeguate da parte dell'Organizzazione*. Per esempio, i bisogni delle comunità locali* e il livello e la misura dell'impegno richiesti per soddisfare tali bisogni dipende dalle condizioni socio-economiche e quindi sarà diverso da stato a stato ma anche a livello regionale e persino tra diverse comunità locali* all'interno della regione. Le condizioni socio-economiche che influenzano i bisogni e l'impegno necessario possono comprendere, ad esempio, la grandezza della comunità, la sua accessibilità, il suo livello di povertà. Gli sviluppatori degli standard devono sviluppare indicatori per assicurarsi che tale requisito sia compreso negli standard nazionali e regionali. 4.4.2 I progetti di Sviluppo Locale e le attività ed i budget ad essi associati sono sviluppati ed attuati per lo sviluppo sociale ed economico locale prendendo in considerazione le attività connesse, promosse dalle organizzazioni rilevanti. In aggiunta al progetto ed alle attività, le organizzazioni su larga scala*, ad alta intensità* di gestione e con grandi impatti socio-economici devono sviluppare ed attuare un Piano di sviluppo Gli sviluppatori degli standard devono identificare delle soglie per le organizzazioni su larga scala*, ad alta intensità* di gestione e con grandi impatti socio-economici. Tra le attività nel piano di sviluppo dovrebbero esserci quelle: a. richieste con decisioni libere e collettive delle comunità locali*; b. prioritarie per le comunità; c. sostenibili sul lungo periodo; d. benefiche verso le comunità locali* nel loro complesso; e. significative rispetto alla situazione di povertà delle comunità locali*; f. distribuite in modo equo all'interno delle comunità locali*. 4.5 L’Organizzazione*, tramite il coinvolgimento* delle comunità locali*, deve* intraprendere azioni per individuare, evitare e mitigare significativi impatti negativi dal punto di vista sociale, ambientale ed economico, sulle comunità coinvolte, dovuti alle attività di gestione. Le azioni intraprese devono* essere proporzionali alla scala, all’intensità e al rischio* delle attività e degli impatti negativi. (C4.4 V4) 4.5.1 Attraverso il coinvolgimento* delle comunità locali* si individuano e attuano misure efficaci volte a evitare e mitigare impatti sociali economici ed ambientali significativi* delle attività di gestione. NOTA: Questo Criterio* non proibisce all'Organizzazione* di fornire servizi alle comunità locali* e quindi competere con i servizi forniti da attività commerciali locali, quali ad esempio servizi di trasporto o negozi aziendali aperti non solo ai lavoratori* ma anche ai locali. Gli sviluppatori degli standard devono sviluppare indicatori che definiscano il livello di responsabilità dell'Organizzazione nel contribuire a mitigare i conseguenti impatti sociali ed economici negativi sulle comunità interessate. Esempi di impatti sociali ed economici negativi sono: a) la marginalizzazione di altri attori nell'economia locale, per esempio piccoli contadini o attività commerciali locali; b) l'aumento della disoccupazione locale; c) l'emigrazione dei locali o il declino delle competenze e della forza lavoro locale; d) incidenti stradali e sul lavoro; e e) la perdita o il danno a carico dei diritti legali o consuetudinari, della proprietà o dei mezzi di sostentamento delle comunità locali*. NOTA: Come la scala, l'intensità ed il rischio* di impatti negativi dalle attività di gestione aumentano, anche l'Organizzazione* attraverso il coinvolgimento* delle comunità locali*, deve agire per identificare, evitare e mitigare impatti sociali economici ed ambientali significativi*. Gli sviluppatori degli standard devono identificare delle soglie per le organizzazioni di piccola scala* e a bassa intensità* di gestione. 4.6 L’Organizzazione*, tramite il coinvolgimento* delle comunità locali*, deve* individuare dei meccanismi per risolvere le rimostranze e fornire eque compensazioni alle comunità locali e agli individui, in riferimento agli impatti delle attività di gestione. (C4.5 V4) 4.6.1 Esiste un processo di risoluzione delle controversie disponibile pubblicamente, sviluppato tramite coinvolgimento* delle comunità locali*. 4.6.2 Reclami relativi agli impatti delle attività di gestione sono affrontate immediatamente e sono state risolte o sono in via di risoluzione. 4.6.3 Viene tenuto un registro aggiornato dei reclami relativi agli impatti delle attività di gestione, comprese: a. Le azioni intraprese per la risoluzione dei reclami; b. I risultati di tutti i processi di risoluzione dei reclami, compresi giusti risarcimenti, e c. I reclami irrisolti ed i motivi per cui non sono stati risolti. NOTA: gli sviluppatori dello standard devono stabilire indicatori a livello nazionale per i reclami relativi a impatti sociali ed ambientali negativi, inclusi, ad esempio, la perdita o il danno a carico di diritti legali o consuetudinari, della proprietà, delle risorse o dei mezzi di sostentamento delle comunità locali* o di singoli individui. 6.4.5Compensazioni eque sono offerte a comunità locali* ed individui per danni causati dagli impatti negativi delle attività di gestione. NOTA: Gli sviluppatori degli standard devono stabilire i parametri nazionali per equi risarcimenti. L'individuazione di quanto è giusto è un fatto soggettivo quindi il processo di coinvolgimento* e le conseguenti procedure sono a loro volta importanti per determinare cosa sia considerato giusto da tutti gli attori coinvolti. Questo processo potrebbe anche coinvolgere una mediazione di parte terza. 4.6.5 I lavori sono sospesi in aree dove sono presenti controversie di: a) considerevole importanza; b) considerevole durata; o c) che coinvolgono un numero significativo* di interessi. NOTA: gli sviluppatori dello standard devono definire i fattori che possono essere presi in considerazione per valutare l'importanza e la serietà di una controversia, compreso: a) se la controversia interessa titolari locali di diritti, lavoratori* forestali locali o residenti; b) se la controversia interessa i diritti legali* o consuetudinari* di Nazioni Indigene;*; c) la gamma di questioni e/o interessi coinvolti; 4.7 L’Organizzazione*, tramite il coinvolgimento* delle comunità locali*, identifica i siti importanti dal punto di vista culturale, ecologico, economico, religioso o spirituale e per i quali queste comunità locali posseggono diritti legali* e consuetudinari*. Tali siti devono* essere riconosciuti dall’Organizzazione e la loro gestione e/o protezione deve essere concordata tramite coinvolgimento* di queste comunità locali. 4.7.1 Si individuano i siti di speciale significato culturale, ecologico, economico, religioso o spirituale su cui le comunità locali* hanno diritti legali* o consuetudinari* e le misure per proteggerli sono identificate attraverso il coinvolgimento* realizzato in modo culturalmente appropriato. NOTA: Gli sviluppatori dello standard devono assicurarsi che lo strumento raccomandato per la Fase 3 della Guida FSC per l'Attuazione del Diritto al Consenso Libero, Previo ed Informato per un coinvolgimento* realizzato in modo culturalmente appropriato sia usato come riferimento nello sviluppare una mappatura partecipata adeguata. 4.7.2 Le misure per proteggere tali siti sono concordate, documentate ed attuate tramite il coinvolgimento* culturalmente appropriato delle comunità locali*. NOTA: Se le comunità locali* determinano che l'individuazione fisica di tali siti, o la documentazione sulle mappe e/o nei piani di gestione, minaccerebbe il valore o la protezione* dei siti, allora verranno usate altre modalità. Gli sviluppatori dello standard devono assicurarsi che siano usate misure culturalmente appropriate per identificare tali siti. 4.7.3 In qualunque posto e momento siti culturali o archeologici siano stati recentemente osservati o scoperti, le attività di gestione si interrompono immediatamente in corrispondenza del ritrovamento fino a quando si raggiunge un accordo con le comunità locali* sulle misure protettive anche in base alle indicazioni delle leggi nazionali* e locali. 4.8 L’Organizzazione* deve* tutelare* il diritto delle comunità locali* di proteggere* e utilizzare le loro conoscenze tradizionali e deve ricompensare le comunità locali* per l’utilizzo di tale conoscenza e la loro proprietà intellettuale*. Per tale utilizzo, un accordo vincolante come da Criterio* 3.3 deve essere concluso tra l’Organizzazione* e le comunità locali* attraverso il Consenso Libero, Previo e Informato* prima che l’utilizzo avvenga e deve* essere coerente con la protezione* dei diritti sulla proprietà intellettuale*. (Nuovo) 4.8.1 Conoscenze tradizionali e proprietà intellettuale* sono protette e utilizzate solamente quando i detentori di tali conoscenze tradizionali e proprietà intellettuale hanno fornito il loro Consenso Previo, Libero ed Informato*. 4.8.2 Si conclude un accordo vincolante con le comunità locali* attraverso il Consenso Previo, Libero ed Informato* per l'utilizzo delle conoscenze tradizionali e della proprietà intellettuale* prima che avvenga tale utilizzo. NOTA: Se le comunità locali* determinano che individuazione fisica di tali siti, o la documentazione sulle mappe e/o nei piani di gestione, minaccerebbe il valore o la protezione* dei siti, allora verranno usate altre modalità. Gli sviluppatori dello standard devono assicurarsi che siano usate misure culturalmente appropriate per identificare tali siti. 4.8.3 I benefici derivanti dall'uso di conoscenze tradizionali e proprietà intellettuale* delle comunità locali* sono condivisi equamente con le comunità locali*. NOTA: Gli sviluppatori dello standard devono sviluppare indicatori per assicurarsi che gli accordi vincolanti siano coerenti con il Criterio* 3.3 e possono essere, ma non in via esclusiva, accordi scritti. Essi devono riflettere i requisiti culturali e possono essere basati anche su sistemi orali e di onore, da applicare nel caso in cui accordi scritti non siano preferiti dalle comunità locali* sia per ragioni pratiche, sia per principio. Gli sviluppatori dello standard devono sviluppare indicatori per assicurarsi che l'Organizzazione* mantenga registrazioni appropriati di tali accordi che possono includere relazioni scritte, registrazioni audio o video, etc..