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NATURAVIAGGI – TOURS NATURALISTICI E RISPETTOSI
GRAN TOUR NEPAL
INFORMAZIONI GENERALI PER IL PARTECIPANTE
Namastey! ......... un sorriso, il saluto....questo sarà sicuramente il primo contatto che si verifica ogni
qual volta si tocca terra in Nepal.
Ed è con questo spirito che ci muoveremo e, sempre in punta di piedi, percorreremo questa terra
cosi mistica. La formula di viaggio che proponiamo è strutturata per garantire un servizio di
assistenza completa al gradito compagno di viaggio. Il tour prevede la realizzazione di due trekking
di fama internazionale, l'Helambu Trail e l'Annapurna Trail, svolti uno di seguito all'altro su due ben
distinte regioni himalaiane. Si tratta di un tour alla portata di un'ampia fascia d'utenza, ma che
comunque richiede un sufficiente-medio allenamento alla camminata e una buona condizione di
salute fisica. Tutto il programma, le singole tappe dei due trekking, la successione del programma, i
trasferimenti su mezzi di trasporto e le giornate di sosta, sono state sapientemente miscelate e
comprovate. La nostra guida ambientale escursionistica al seguito del tour, avrà a disposizione in
loco un intero team del nostro referente locale: guida locale in lingua italiana o inglese, portatori,
cuoco e autista. L'equipaggiamento necessario è trasportato dai portatori, che trovano nel trekker
una fonte di guadagno sicuro e privilegiato. La cucina è affidata allo staff locale che di volta in volta
ci ospita nei rispettivi posti tappa durante i due trekking, ed è ampiamente comprovata da anni di
ospitalità di clienti occidentali. Una dieta locale mista a quella occidentale, ma comunque
personalizzabile tramite l'intermediazione della staff responsabile del trekking. I pernottamenti
durante i due trekking sono realizzati in lodge-ostelli-guest house, cioè piccoli e semplici camerette:
2-4posti letto, arredati con il minimo necessario (letto e materasso), spartani ma puliti. I servizi
sono quasi sempre esterni nei lodge -guest house, mentre negli alberghi sono in camera.
Il clima che incontreremo:
Per andare in Nepal è importante scegliere la stagione giusta in base al clima. Il periodo considerato
migliore è per molti versi l'inizio della stagione secca, cioè ottobre e novembre: il clima è mite, l'aria
è tersa, la visibilità perfetta e la natura si mostra generosa, ma non al suo massimo dello splendore.
Da febbraio ad aprile, quando finisce la stagione secca, la visibilità non è perfetta, a causa della
polvere, ma la temperatura è ottima e fioriscono i fiori più belli e al massimo i profumi. A dicembre
e a gennaio la visibilità non è male, ma a volte fa troppo freddo: chi fa trekking deve equipaggiarsi
per la neve, ma anche chi sta a Kathmandu negli alberghi più economici batterà i denti perché non
c'è il riscaldamento. Il resto dell'anno non è molto indicato: tra maggio e giugno il caldo e la polvere
si fanno insopportabili, da metà giugno a settembre i monsoni oscurano le montagne con nuvoloni
neri e trasformano i sentieri in piste di fango.
Gli Ambienti:
Il Nepal che incontreremo in questo gran tour è vario e completo. Partiremo dalle città di fondo
valle, caotiche e rumorose, per ritrovarci in quota nel silenzio. La morfologia di questa aere del
mondo è pazzesca, perché qui le orogenesi dei rilievi sono tra le più recenti al mondo e i dislivelli
delle montagne sono vertiginosi. In questo ambiente tortuoso, sono stati ricavati strade e sentieri
che riescono a coprire tutta la nazione, magari con qualche sacrificio per arterie stradali un poco
tortuose e tempi di percorrenza lunghi, ma lo spettacolo e l’emozioni, ripagano ampiamenti questo
sacrificio. A qualsiasi quota che si stazioni, dalle fertili pianure presso lo scorrimento dei grandi
fiumi, alle prime alture delle campagne, ai fianchi dei grandi massicci montani con i suoi
http: www.naturaviaggi.org e-mail: [email protected]
Mobil ph. 0039 347 54 13 197 - Tel office: 0039 0586 37 51 61
NATOURS: Agenzia di Viaggi e Tour Operator – prot Prov. Di Livorno, N. 25948 del 18/06/2012 sede: Via Filippo Corridi,17 /19 – 57128,Livorno ITALY
NATURAVIAGGI, REALIZE NATURE e YOU AND NATURE, sono marchi comm. di NATOURS di Calò Marco Simon - P.IVA 01653140499
terrazzamenti, sino alle ardite quote, il Nepal con la sua variopinta popolazione saprà sempre
stupirci e affascinarci.
Situazione sanitaria:
Le condizioni igienico-sanitarie sono modeste in tutto il Paese, compresa la capitale.
Le profilassi preventive sono procedure che si consigliano e a volte si obbligano, per quei territori
dove è dichiarata la presenza di un zeppo epidemico. Il vaccino è pur sempre una infezione, a basso
dosaggio, perciò li dove non è obbligatoria, oppure la dove non cè alcuna segnalazione di infezione,
il consiglio più valido è ed resta il buon senso e il buon comportamento igienico sanitario. Nel
nostro intero tour NON E’ PREVISTO l'attraversamento di alcun territorio dove sia presente una
segnalazione epidemica per la quale è richiesta la vaccinazione.
Questo significa che comunque adotteremo scrupolosamente per tutta la durata del soggiorno,
tutta una serie di modalità e accortezze igienico sanitarie onde evitare spiacevoli inconvenienti.
Tipo:
· bere solo acqua o bevande in bottiglia (da aprire in presenza del consumatore), senza aggiunta di
ghiaccio;
· bollire o purificare sempre l’acqua prima di berla;
· non mangiare cibi crudi.
. non dare alcuna confidenza ad anima domestici e selvatici
. adoperarsi sempre nel pulirsi/igienizzare le mani, le posate, bicchieri.
. adottare misure preventive contro la puntura della zanzara, ved in retei: “Sicurezza sanitaria –
Misure preventive contro malattie trasmesse da puntura di zanzara”
Resta VALIDO di realizzare appena possibile un passaggio dal proprio distretto sanitario, c/o l'ufficio
vaccinazioni per aggiornare le proprie vaccinazioni in base al viaggio che state per affrontare. Una
particolare attenzione alle epatiti, se potete non farebbe male aggiornare l'antitetanica e tifo.
Non ci risulta alcuna emergenza sanitaria nelle zone che frequenteremo kathmandu-area Helambu
e area Annapurna, fermo restando l'applicazione delle più ovvie e regolari cautele igienico sanitarie
personali .
Comunque il Paese in generale presenta ceppi di malattie endemiche contro la quale la miglior
prevenzione resta un COMPORTAMENTE SENSATO e per chi desidera VALUTARE IN ESTREMO
anche una vaccinazione precauzionale, previo parere medico:
· epatite “A” e “B” ;
· infezioni tifoidee da acqua o cibo contaminati;
· rabbia, diffusa a causa dell’alto numero di animali randagi che circolano anche nei centri urbani;
· colera, contro il quale il vaccino offre protezione solo parziale;
· meningite (meningococcica). Il rischio di contagio è basso per gli stranieri
· encefalite giapponese, con basso rischio di contagio.
· poliomielite. Gli occidentali sono generalmente già vaccinati;
· ciclospora, morbo intestinale, già nota come “blue-green algae”, è presente soprattutto nel
periodo caldo
Si consiglia altresì, previo parere medico, la profilassi antimalarica a coloro che intendano comunque
recarsi nel Terai (area sud Nepal confine con l'India).
Inoltre i partecipanti saranno messi al corrente di adottare sia in comunità che in privato,
precauzioni igieniche e comportamenti sociali, commisurate alle circostanze e adeguate a prevenire
contagi. Non sarà niente di pesante o eccessivamente inusuale, solo una maggiore attenzione
all'igiene e qualche piccole "privazione" alimentare.
Il tour è studiato apposta per favorire un acclimatamento regolare e corretto, per quanto ognuno
abbia delle reazioni diverse ad altitudini elevate, e non ho mai riportato casi di grave mal di
montagna.
Portarsi un kit di primo soccorso è sempre di grande utilità. Indico qui una lista generica di
medicinali e medicamenti che è sempre bene avere in viaggio:
- Aspirine
- Antibiotici ad ampio spettro
- Antidolorifici
- Medicine per stomaco - Antinfiammatori
- Fermenti lattici
- Anti diarrea
- Disinfettante
- Cerotti e fasciature
- Burro cacao
- Crema solare
- Medicine e balsami raffreddore e mal di gola
- Repellente per insetti
- Crema per punture
- Termometro
- Guanti sterili
- Forbici
Informazioni generali- Documentazione necessaria per l'ingresso nel paese - Passaporto:
SCANSIONATECI ED INVIATECI ALLA STESURA DEL CONTRATTO, IL VOSTRO PASSAPORTO PAGINA 2
E3
IMPORTANTE NR.4 FOTO TESSERA PER I VARI VISTI E PERMESSI NECESSARI NEL TOUR IN NEPAL
Necessario, con validità residua di almeno sei mesi (superiore al periodo di permanenza nel Paese).
Visto: Obbligatorio per permanenze superiori a 3 giorni (72 ore). Puo' essere ottenuto in Italia
presso il Consolato Onorario del Nepal a Roma, o direttamente all'ingresso nel Paese ai punti di
frontiera terrestre ed all'aeroporto di Kathmandu.
Per chi si reca in Nepal per la prima volta nell'arco di un anno, il visto, che ha validita' bimestrale,
costa 30 dollari USA per un ingresso unico e 80 dollari USA per ingressi multipli. All'uscita dal Nepal
si deve pagare una tassa di imbarco in aeroporto di rupie nepalesi 1.100 (circa 16 dollari USA) per
destinazioni non comprese nell'area SAARC e di 770 rupie (circa 11 dollari USA) per destinazioni
verso i Paesi SAARC (India, Pakistan, Bangladesh, Sri Lanka, Maldive e Bhutan). Il visto d'ingresso
consente di muoversi nella valle di Kathmandu, Phokara e nel parco naturale di Chitwan; mentre
per effettuare trekking in altre zone del Paese e' necessario richiedere un apposito permesso agli
uffici locali per l'immigrazione che si trovano a Kathmandu ed a Pokhara. Nel caso ci si rechi in
Nepal con un volo in transito per l'India, si consiglia di munirsi di un visto di transito (da richiedere
alle Autorita' consolari indiane in Italia), in assenza del quale non e' possibile lasciare la zona
aeroportuale (in caso ad es. di ritardi nelle coincidenze).
Tasse aeroportuali e aeree che saranno comunicate poco prima della partenza, sono da consegnare
direttamente e in contanti, alla guida/accompagnatore il giorno dell'incontro all'aeroporto !!!
Le strutture ricettive:
Durante i due trekking siamo in Lodge ( case per ospitare i turisti) o di alberghi ( nostre 1-2 stelle).
Di certo le condizioni dell'immobili come dell'arredo cercano in qualche maniera di avvicinarsi agli
standard e tipologia occidentale, ma si tratta pur sempre di situazioni spartane. L'igIene è
contenuta, ma con semplici precauzioni durante i nostri tour abbiamo sopperito sempre
brillantemente senza che si verificassero inconvenienti di alcun genere. Nelle città come Kathmandu
o Pokhara il livello delle strutture ricettive dove alloggeremo è simile ai nostri Hotel 3 stelle.
Trasporti e spostamenti:
Quando non facciamo trekking, facciamo turismo passeggiando negli abitati con l’ausilio di pullmini
privati. Per i grandi trasferimenti, utilizziamo un volo interno e una corriera per turisti.
L'alimentazione:
Durante il trekking vengono serviti sempre pietanze cucinate sul posto per ogni pasto della
giornata. Si tratta di un mix tra la cucina occidentale e la locale. Anche in questo caso, adottando
minime e ragionevoli precauzioni abbiamo sempre evitato qualsiasi inconveniente. La questione
acqua soprattutto attraverso l'acquisto di bottiglie gassate sigillate o l'utilizzo di disinfettanti
alimentari come la Amuchina, ci garantiscono da ogni inconveniente.
Sempre acqua bollita (anche per lavarsi i denti) o al massimo in bottiglia chiusa e gassata, o
disinfettanti per l'acqua: una goccia/1litro di amuchina è più che sufficiente. Cibi sempre cotti o
frutta da sbucciare (frutta freschi, vegetali freschi, dolci, ecc.), a meno che la nostra guida Lama
Sange, ne garantisca l'igiene. Ogni trekker (cliente), avrà a disposizione un proprio portatore che
condividerà con un'altro trekker. Il portatore per accordi governativi e sindacali sarà responsabile e
caricato per complessivi 30Kg. Perciò ogni cliente potrà caricare il proprio portatore sino ad un
massimo di 15Kg di bagaglio durante i singoli due trekking. Il bagaglio in eccedenza, tra un trekking
e l'altro, verrà custodito in massima sicurezza presso un locale a noi adibito e racchiuso in una sacca
o busta che vi porterete dall'Italia o reperirete in loco (come a vostro gradimento).
Trekking Menu :
Colazione: sveglia tè, tè nero, latte, Caffè, Cioccolata calda, Uovo bollito, Uovo in padella, Cipolla
Omelette uovo, Formaggio omelette uova, Toast farcito, servito con marmellata, miele, burro e
burro di arachidi.
Pranzo: Verdura al vapore Momo, patate fritte servito con insalata, ketchup di pomodoro,
peperoncino
salsa, formaggio, salumi, tè nero / succo di frutta.
Uovo + verdura fritte e Rice, fagioli: Fagiolo verde friggere fresco, piselli, salsa di pomodoro,
peperoncino
salsa con tè nero / caffè / cioccolata calda / Latte / Frutta
Merenda: Tea Time alle 5 del pomeriggio servito con tè nero caldo e biscotti.
Cena: Zuppa di verdure, zuppa di funghi, zuppa di pomodoro, zuppa di patate, zuppa di aglio, colpo
di Noodle, Zuppa di pollo, Spring Roll: Verdura Spring Roll, Spring Roll patate con tè nero / caffè /
cioccolata calda / latte / frutta fresca / Tè al limone / Lemon Hot. Spaghetti w / formaggio, Cauli: Fry
Cauli, filtro Cauli, Fagioli: Fagiolo verde friggere fresco, pepe nero e thè dopo cena tè nero / caffè /
cioccolata calda / latte.
Carne di pollo o carne di Yak.
Alimenti dall’Italia da portarsi a presso:
Un piccolo consiglio, che fa del piacere, cioè quello di portarvi degli alimenti calorici e che gradite e
che han del peso spazio contenuto: Parmigiano sottovuoto, cioccolata, caramelle, Sali minerali,
zuccheri.
La Cucina Nepalese:
Il Nepal, incastonato fra la Cina (Tibet) e l'India abbraccia le due grandi cucine, nonostante che
nell'Hinterland si mangi una cucina sopratutto semplice (molto semplice), nei centri urbani l'offerta
è decisivamente ampia e nei centri turistici come Kathmandu e Pokhara la cucina internazionale é
considerata ottima per il Subcontinente : dal pane Afgano al riso Thai, noodles cinesi e curry indiani,
troverete quasi tutto. È se non ne potete più dei pasti asiatici, sono anche possibili una buona Steak
o una Pizza!
Il piatto base della dieta nepalese è il Dal Bhat, composto da riso (Bhat), una zuppa di
lenticchie (Dal), curry di verdure preparati in diversi modi, e a volte qualche pezzo di carne. Il pane
viene preparato come chapati (simile alla nostra piadina) e mangiato insieme a curry e al dal. Molto
popolari sono i momo, ravioli di pasta di riso principalmente ripieni di carne di bufala (la carne di
mucca, essendo sacra, non si mangia) ma anche verdure, pollo, formaggio e uova. Sono un ottimo
spuntino in qualunque ora del giorno e si trovano dappertutto a prezzi veramente economici.
Più si va in alto, e più la cucina cambia e si orienta verso quella tibetana : lo tsampa, le patate e
la carne di Yak qui, ancora oggi, sono la base dell'alimentazione. Molti piatti in Nepal sono piuttosto
piccanti, quindi se siete deboli da questo punto di vista, chiedete prima di ordinare.
La Cucina Newari: Per quanto appaia semplice la cucina nepalese, quella dei Newari, popolo
straoridinario che ha creato l'arte e architettura dei templi e palazzi del regno del Nepal, è molto
variegata e raffinata e si avvicina molto alla cucina cinese, che amalgama con elementi tibetani e
ricette uniche. È molto consigliato provarla in uno dei tanti ristoranti Newari nella valle di
Kathamndu.
In Nepal la bevanda principale è il te (chiya), preparato nella sua versione più classica e popolare
con latte, acqua, te nero e spezie (masala) Troverete piccole bancarelle preparare questa bontà ad
ogni angolo delle strade. Ovviamente ci sono altri tipi di te, e qua potrete farvi veramente una
scorta e una cultura al riguardo.
Gli alcolici sono diffusi e molto bevuti dalla popolazione locale. Il vino di riso (rakshi) è molto
popolare e, nei migliori casi, anche buono. Famoso naturalmente il distillato dei Newari "Aila" che
ricorda più la nostra grappa classica. La birra viene prodotta nel paese, ed è abbastanza diffusa
come il Rum locale (alcuni davvero ottimi) e il Whisky, che viene anche prodotto localmente.
Preparazione Fisica:
Importante è che seguiate in prima di partire una semplice tabella di allenamento a base di
camminate e passeggiate, più o meno lunghe, con qualche salita e discesa e possibilmente con le
calzature che utilizzerete per il trekking in Nepal. Conveniente è l'utilizzo dei bastoncini da cammino
(per intendersi quelli che assomigliano ai bastoncini da sci), telescopici ancor meglio. Cosi anche per
chi non li usa normalmente, potrà verificare l'utilissimo esercizio del camminare con i bastoncini.
Non ci aspettano dei trekking difficili, ma è anche ovvio che ognuno dei partecipanti ha una sua
personalità e una sua specifica preparazione. Perciò, condividendo tutti assieme questa esperienza
che è classificata media-facile come impegno fisico, è bene comunque verificare le proprie attitudini
e stato fisico, per prevenire eventualmente qualche spiacevole insorgere di problema fisico.
La questione degli animali domestici:
Sin da ora ....mi raccomando....nessuna confidenza agli animali domestici di nessun genere e per
nessuna occasione. Non si parla di nessun tipo di allarme , ma di pericolo oggettivo si. mano a mano
che ci avviciniamo alla partenza...il mio referente locale mi aggiorna sull'evoluzione del tour e sui
vari dettagli. Gli animali domestici...soprattutto i cani ovunque sono aumentati come presenza.
Nessun problema e nessun pericolo...temono fortemente l'uomo....ma NESSUNA CONFIDENZA, a
nessun animale. Mi dispiace quanto....soprattutto detto da noi che siamo amanti di tutto il regno
animale. Ma meglio prevenire che dover affrontare situazioni spiacevoli.
GUIDA ALL’EQUIPAGGIAMENTO
Si consiglia a tutti di ridurre al massimi il proprio equipaggiamento seguendo la lista
dell’equipaggiamento che vi alleghiamo, abbiamo comunque ogni sera la possibilità di provvedere
al lavaggio di qualche capo.
A Kathmandu, è possibile acquistare tutta l'attrezzatura ed equipaggiamento necessario per il
trekking. Si trovano sia negozi di abbigliamento da montagna e anche moltissimi negozi che
vendono equipaggiamento "non ufficiale" a prezzi conveniente. La qualità spesso non raggiunge
l'originale, ma per un trekking anche impegnativo, spesso può essere sufficiente. A Kathmandu è
anche possibile noleggiare l'attrezzatura solo per i giorni necessari.
Biancheria intima:
- n° mutande a scelta considerando la possibilità di lavarsi la biancheria intima durante il tour)
- n° 5 magliette a pelle (filo di scozia o tessuti a drenanti la sudorazione e termiche .
- n° 3 calze medio/leggere da riposo (cotone spugna).
- n° 3 calzettoni specifici per l’escursionismo (rinforzi e strati raddoppiati).
- n° 1 calzamaglia per chi é freddoloso.
Capi alti:
- n° 3 maglia/camicia, a maniche lunghe (cotone, felpato leggero, pile anche a collo alto).
- n° 1-2 maglione (di pile é meglio).
- n° 1 buona e forte giacca impermeabile (con membrana traspirante )
- n° 1 cappellino di per il freddo (lana o meglio in pile).
- n° 1 cappellino per il sole.
- n° 1 paio di guanti leggeri (lana o pile).
- n°3-4 magliette leggere tipo estivo
- n°1 poncho impermeabile
Capi bassi:
- n°1 pantalone da viaggio (comodo).
- n° 2 pantaloni adatti all’escursionismo (comodi, elasticizzati é
meglio, idrorepellenti, resistenti, funzionali, antivento, NO jeans o cotone
semplice, perché troppo vulnerabili alla pioggia o alla sudorazione).
- n° 1-2 pantaloni corti.
- n° 1 sovrapantalone impermeabile (con membrana traspirante tipo il
famoso goretex o similari).
Calzature:
- n° 1 paio scarpe comode e leggere da viaggio/riposo
- n° 1 paio scarpe per l’escursionismo/trekking: calzatura alta,
meglio se tutta in pelle, robusta, suola con un carrarmato ben pronunciato,
impermeabilizzata (con il grasso o per mezzo delle membrane tipo goretex),
stringa di scorta, suoletta interna estraibile.
- n° 1 paio di ciabattine/sandali leggere e piatte (per doccia e
bagno nelle acque naturali).
Pulizia personale:
- n° 1 asciugamano grande per bagno (tessuto di microporosa).
- n° 1 asciugamano medio/piccolo (tessuto di microporosa).
- kit pulizia personale (spazzolino, dentifricio, sapone, shampoo,
crema per le mani, ecc; ecc.).
- kit farmacia personale (cassetta del pronto soccorso farmaco
personale, ATTENZIONE: NOI GUIDE NON ESSENDO MEDICI, NON SIAMO AUTORIZZATI
ALLA SOMMINISTRAZIONE DI NESSUN TIPO DI FARMACO, ANCHE QUELLI DETTI DA
“BANCO”, perciò è bene che ognuno si organizzi bene la sua personale
cassetta farmaci personali).
Altro IMPORTANTE:
- n° 1 Boccetta di Amuchina 250ml. O IODIO AL 2%...per molteplici usi per disinfettare!
- n° 1 DURANTE IL TREKKING , buon sacco a pelo (tipo stagione fresca, NON ESTIVO, a mummia o a
coperta, per i pernottamenti nelle camere dei Lodge o Guest house. Comunque sempre a
disposizione letto con materasso e coperte che ricopriremo per maggiore igiene e comfort, con un
telo (celofane, cotone doppio)
- n° 1 bicchiere di metallo (uso bicchiere e tazza) pronto uso quotidiano. (durante il trekking)
- n°1 set posate personali che gestiremo personalmente nella pulizia (durante il trekking)
- n° 1 pigiama (in pile o cotone).
- n° 1 occhiali da sole.
- n° confezione crema solare minimo protezione 18.
- n° 1 binocolo tascabile.
- n° 1 paio di bastoncini telescopici per le escursioni a piedi.
- n°1 costume da bagno.
- n°1 piccola torcia elettrica per la sera anche in camera durante il trekking può essere utile.
- n°1 piccolo coltellino tipo SVIZZERO da riporre rigorosamente nel bagaglio grande e non come
bagaglio a mano, NON PASSA LA DOGANA AEROPORTUALE.
- borraccia (in metallo é meglio, da litri 1).
- macchina fotografica (con molti rullini), oppure digitale (quasi ogni sera si può caricare la
batteria).
Il bagaglio COMPOSTO DA N°2 COLLI:
- n°1 MEGA grande borsa morbida TIPO COUNTAINER (60/70/80 litri).
(possibilmente NON LA VALIGIA RIGIDA)
- n°1 zaino da escursionismo giornaliero, 25/35 litri. Da utilizzare tutti i giorni, anche durante il
trekking come bagaglio appresso e anche in aereo come bagaglio a mano.
DETTAGLIO CONTENITORE BAGAGLIO: Visto che faremo due mini trekking e visto che il bagaglio
verrà trasportato dai portatori in spalle è pressoché obbligatorio organizzare il bagaglio durante i
due trekking in borsoni robusti e impermeabili (possibilmente) che potranno contenere un carico di
equipaggiamento sino a 15 Kg a trekking. Il resto del vostro bagaglio, sarà riposto nella agenzia a
Kathmandu o presso l'Hotel dove alloggeremo sempre a Kathmandu, questa è la prassi. E' ovvio che
tutto questo verrà accuratamente seguito da L’ACCOMPAGNATORE ITALIANO e dalla staff in loco .
INFINE RAMMENTO:
IMPORTANTE NR.4 FOTO TESSERA PER I VARI VISTI E PERMESSI NECESSARI NEL TOUR IN NEPAL
Il trekking:
Trekking nell'Himalaya è fattibile per chiunque abbia un minimo di preparazione fisica e un discreto
spirito di adattamento per vedere da vicino le montagne più alte e più impressionanti della terra.
Per chi vuole solo un “assaggio” non troppo impegnativo, per chi vuole passare tanto tempo tra i
monti e vuole mettersi anche alla prova con se stesso, ci sono molte possibilità di itinerari e
tipologie di trekking, il Nepal non per nulla è conosciuto come il “paradiso del trekker”. Sufficiente
tempo per vedere, fotografare o incontrarsi con la gente del posto sono elementi base di ogni
trekking organizzato da noi.
Il programma che presento è un reale progetto di viaggio/trekking per una vasta utenza, dove la
curiosità sarà la forza più richiesta.
Il trekking sarà condotto oltre che dalla nostra guida GAE Italiana al seguito più come
accompagnatore e contatto con la staff locale, anche dalle guide Nepalesi, esperte e profondi
conoscitori dei luoghi. Le difficoltà dei due trekking sono principalmente se non unicamente
climatiche; cioè non presentano difficoltà oggettive (esclusi alcune parti di sentiero un poco
inclinati), ma le quote e la morfologia delle montagne in cui si svolge il percorso é soggetta ad alta
variabile delle condizioni atmosferiche. Ciò significa, possibilità improvvise di essere avvolti dalla
nebbia/nevischio, piogge con vento, ma anche altrettanta possibilità di usufruire di splendide
giornate di alta pressione che blocca i temibili venti Himalaiani. I dislivelli sono contenuti tra medie
+ 800m e –800m complessivi, spalmati nell'arco della giornata per mediamente 4-5 ore
effettive di cammino. Escursioni capaci sempre e comunque di regalarci suggestioni tipiche di questi
luoghi, colmi di richiami etnici e intense atmosfere delle alte quote. Un trekking nell'Himalaya è
un'esperienza unica anche grazie allo staff che ci accompagna. Oltre ad essere guidati durante le
camminate potete anche conoscere una persona del posto ed entrare così più a contatto con
la cultura locale. Le guide e i portatori sono persone professionali che assieme a noi sono
responsabili per la buona realizzazione del trek.
Varie ed eventuali:
Il tour è condotto-progettato-guidato da personale esperto italiano al seguito sin dalla partenza e
chiaramente lo staff locale, perciò riteniamo che il programma di massima sia il principale
riferimento del tour, ma se per varie ed eventuali logiche e inalterabili situazioni si dovessero venir
meno in alcune parti del programma di massima, le decisioni del corpo staff sono insindacabili, e
assolutamente rivolte al buon viaggio. Anche perché il nostro scopo principale è condurre nella
migliore delle forme e con la massima soddisfazione dei clienti, l’intera esperienza.
La Moneta:
Nel viaggio di “gli extra costi”in totale si possono spenderanno circa minimo Euro 150 ad un
massimo di Euro 300.000 a persona (ognuno poi si regola), e quasi tutti in prodotti dell'artigianato
locale. Il costo della vita è basso, ma i pochi servici occidentalizzati e turistici hanno costo sostenuti,
i luoghi che frequenteremo sono comunque di varia natura, sia territori turistici che strettamente
locali.
La valuta in Nepal è la Rupia nepalese (NRS) ed è disponibile in:
Banconote da 1, 2, 10, 20, 50, 100, 250, 500 e 1000 Rupie.
Monete da 5, 10, 25, 50 Paisa, 1 Rupia (100 Paisa), 2, 5 e 10 Rupie.
In Nepal le valute convertibili sono ristrette, ma le maggior valute come l'Euro, il Dollaro USA, il
Franco Svizzero e le altre maggior valute sono accettate. L'Euro va benissimo da portare in viaggio,
non serve cambiare a casa Euro in Dollari USA, eccetto se andate in Cina o in Tibet per pagare la
tariffa del visto cinese. Non usate monete Euro (o monete di altre valute) da dare come mancia, le
monete non vengono cambiate dalle banche e quindi chi le riceve deve trovare altri turisti che siano
disposti a ricambiarli con valuta locale. Utile se ne avete, sono US Dollari in piccole taglie per le
mance in viaggio e durante i tragitti internazionali dove possono essere utili per piccole spese, come
le bevande durante i transiti negli aeroporti.
Contanti, Traveller Cheques e Carte di Credito:
Noi consigliamo un mix di contanti, e carte di credito. I contanti vanno sempre bene. Le carte di
credito vanno bene per gli acquisti, e a volte nei ristoranti abilitati, ma facilitano la spesa veloce e
incontrollata!
Dove cambiare:
Potete cambiare all'arrivo in aeroporto i primi soldi presso le Banche, ma consigliamo di cambiare
anche importi piccoli negli Hotel: ma come nel resto del mondo le commissioni sono solitamente
quelle più alte. Il cambio migliore lo avrete presso le banche oppure presso le agenzie
autorizzate (Authorized Money Changer). Attenzione quando cambiate, fatevi dare una ricevuta,
utile per poter alla fine del viaggio ricambiare i soldi non spesi in valuta convertibile (Euro o US
Dollar per esempio). Si può all'uscita solamente ricambiare il 25% della valuta legalmente cambiata
nel paese!
Le carte di credito vengono accettate nel paese presso i più importanti esercizi commerciali, ma a
volte quelle di istituti bancari minori non vengono accettate. Prima della partenza, vi consigliamo di
chiedere alla vostra banca se, carte di credito e bancomat funzionano in Nepal e se i codici
rimangono gli stessi, oltre a segnarvi i numeri di assistenza in caso di smarrimento e per bloccare la
carta.
Avviso: non fidatevi dei blocchi attivati in caso di perdita o furto presso le rappresentanze in Nepal.
Chiamate sempre il numero assistenza del servizio della rispettiva carta.
In città gli sportelli bancomat (Automatic Teller Machine = ATM) disponibili 24/24 sono sempre più
frequenti e potete prelevare direttamente in valuta locale.
Nelle zone remote è difficile cambiare i soldi per questo vi consigliamo di farlo in città. Nei maggior
trekking, ci sono in alcune località, uffici banca che cambiano valuta, ma non è sempre sicuro che
abbiano contanti a sufficienza da cambiare. Le lodges in trekking accettano valuta estera, ma il
cambio è molto sfavorevole.
La Fotografia:
Per chi fotografa con le macchine digitali, si porti diverse batterie di scorta e ricarichi le batterie
ogni volta che è possibile. Mentre per le macchine fotografiche analogiche, sono preferibili pellicole
con sensibilità 100 ASA, le pellicole da 50 e 64 ASA sono indicate per obbiettivi professionali e molto
luminosi. Fornirsi di pochi filtri, al massimo lo skylight contro gli Ultra Violetti e la protezione della
lente anteriore. Le luci e le atmosfere, mano a mano che saliamo di quota sono sempre più
magiche. Inoltre il digitale, attenzione alle polveri del vento.
L’Etica durante il tour:
Il Nepal è abitata da una popolazione, a cui è richiesta una grande forza di volontà per mantenere il
loro stile di vita, così come anche per fronteggiare le stagioni avverse e una natura a volte ostile. E
loro rispondono, con la dolcezza, il rispetto e amore e gran rispetto e onore all'ospite. E’ vero del
resto che amiamo molto viaggiare e conoscere nuovi luoghi, ma per quello che abbiamo già potuto
vedere o venire a conoscenza, questo paese vi lascerà dei ricordi forse indelebili, forgiate da viste di
abitati arcaici e scene maestosi con incontri ravvicinati molto speciali.
Io speriamo sempre che queste nostre parole possano esser metabolizzate da un viaggiatore
attento e ricercata, che possa rendersi conto in anticipo delle molteplici valenze in ballo e del
delicato equilibrio in corso; ma che soprattutto sia rispettoso di questo paese quanto lo possa
essere di se stesso.
LE REGOLE D’ORO DEL VIAGGIATORE in NEPAL
Durante un viaggio è fondamentale “assaggiare” le specialità del posto, (ce ne sono in ogni paese)
ed i cibi caratteristici, ma con qualche piccola precauzione che ci permetterà di non rovinare la
nostra vacanza!
Molte persone che viaggiano, infatti, vanno incontro a disturbi gastroenterici, spesso non gravi e di
breve durata, che si risolvono spontaneamente in pochi giorni. E’ bene precisare che non
necessariamente questi piccoli disturbi dipendono dalla non salubrità dei cibi, ma spesso è
solo questione di tempo..... il nostro organismo, l’apparato digerente, si deve abituare ad una
diversa alimentazione. A causa di una minor efficacia delle difese immunitarie, è necessario avere
qualche attenzione in più per l’ alimentazione dei bambini, delle donne in stato di gravidanza e
degli anziani. E’ comunque necessario per tutti attenersi a poche e semplici regole, soprattutto nei
paesi caldi o con condizioni igieniche non ottimali. Nelle regioni a clima caldo ed in estate aumenta
il rischio di tossinfezioni alimentari perché la temperatura ambiente più elevata favorisce la
moltiplicazione dei microrganismi nel cibo. Inoltre, il rischio aumenta per il consumo di cibi crudi
(per esempio il “carpaccio” di carne o pesce). La cottura, specie ad alta temperatura, elimina o
attenua questo rischio.
Il primo consiglio è quello di acquisire informazioni sul Paese meta del viaggio: il clima ed lo sviluppo
economico spesso condizionano il livello igienico generale ed in particolare quello dei cibi.
La presenza di microrganismi patogeni non è sempre evidente; gli alimenti contaminati, possono
mantenere le loro caratteristiche di colore, odore e sapore.
Consumare un alimento che ha un bell’aspetto è indispensabile per i nostri occhi, ma ciò
non costituisce una garanzia di cibo sano e non è sufficiente a evitare rischio di infezioni.
Gli esploratori coloniali sembra avessero un loro “mantra del viaggiatore” che, a proposito di
alimenti recitava: cuocilo, lavalo, sbuccialo o dimenticalo.
Queste poche parole racchiudono le principali norme di comportamento che l’Organizzazione
Mondiale della Sanità ha indicato in 10 punti base per la prevenzione delle malattie trasmesse
dagli alimenti:
1 bere soltanto acqua e bevande imbottigliate e sigillate: l’acqua deve essere microbiologicamente e
tossicologicamente pura; solo le acque imbottigliate sono state preventivamente sottoposte ad un
controllo di igiene e sicurezza. In mancanza di acqua potabile, consumarla solo dopo bollitura o con
l’aggiunta di qualche disinfettante. Portare ad ebollizione l’acqua significa portarla ad una
temperatura di 100°C, temperatura alla quale tutti gli agenti patogeni, microbi, batteri e virus,
muoiono: è una garanzia di sicurezza!
2 non aggiungere ghiaccio alle bevande: il ghiaccio è la forma solida dell’acqua….e quindi se l’acqua
era “impura”, anche il ghiaccio è “impuro” e rappresenta un altro veicolo di malattie, più “subdolo”,
ma altrettanto pericoloso!
3 frutta e verdure crude vanno consumate solo dopo averle sbucciate e lavate con acqua “sicura”.
Buona norma è quella di sbucciare la frutta, in quanto alcune sostanze come additivi, pesticidi o
inquinanti casuali possono depositarsi sulla buccia e penetrare all’interno del frutto. Togliere la
buccia vuol dire diminuire il rischio di ingerire queste sostanze. Manipolando la frutta, alcune delle
sostanze potrebbero passare sulle mani e quindi all’interno del frutto stesso: sciacquare, quindi, la
frutta (prima e dopo la manipolazione) è una garanzia maggiore al mantenimento dell’igiene e della
sicurezza …ovviamente se l’acqua utilizzata è a sua volta “pura”. Stesso discorso vale per la verdura
cruda che va abbondantemente sciacquata con acqua sicura. E’ comunque preferibile consumare
verdure cotte, se non si è certi della pulizia dell’acqua usata nei luoghi di ristorazione. Nel casi in cui
non vi sentiate del tutto al sicuro, ecco alcuni metodi per rendere l’acqua potabile, e quindi
utilizzabile per dissetarsi, disinfettarsi oppure lavare (ogni metodo è più o meno adatto a ciascuna
di queste attività, come viene specificato sotto).
4 Bollitura per almeno 10 minuti. L’acqua deve bollire più a lungo in alta quota, dove bolle a 80°90°C.
Elimina batteri, virus, protozoi comprese le cisti dell’ameba e vermi. Alcuni batteri produttori di
spore sono resistenti al calore. La bollitura rende l’acqua estremamente povera di sali, pertanto se
la si utilizza come bevanda è consigliabile arricchirla con il comune sale da cucina o aggiungere
succo di agrumi. Conservata in recipienti ben chiusi si mantiene sterile per diverse ore.
Iodio al 2% Ad esempio iodosan: 5 gocce/litro se l’acqua è pulita, 10 se è torbida o fredda; va
lasciato agire per almeno 30 minuti. Sterilizza batteri, virus e protozoi. Particolare cautela deve
essere osservata nelle gravide e nei soggetti con patologie tiroidee.
Disinfettanti clorati Ad esempio:
- amuchina, acquaclear, steridrolo: 1 compressa/litro;
- euclorina: 12,5 mg/litro;
- soluzione Milton, ipoclorito di sodio cioè la normale varechina: 4-5 gocce/litro;
Va lasciato agire per almeno 30 minuti.
Eliminano batteri e virus, ma non protozoi e vermi. Possono essere utilizzati per pulire ferite, piaghe
e ustioni, per lavare cibi (carni, pesci, verdure ecc. – possono alterare il gusto degli alimenti),
stoviglie e per disinfettare vestiti, lavabi, docce, scarichi e mobili. Le soluzioni a base di cloro hanno
scarsa stabilità alla luce, pertanto soprattutto in presenza di temperature elevate, vanno sempre
preparate al bisogno.
Sali d’argento Certisil o micropur: 1 compressa/litro.
Agisce su batteri e virus, ma non su larve e protozoi. Efficace dopo 2 ore, mantiene l’acqua sterile
per molti mesi (anche un anno), purché conservata in recipienti chiusi ermeticamente. Utilizzata per
lavare i cibi non ne altera il sapore. In tutti questi casi l’acqua deve essere preventivamente filtrata
con un fazzoletto o con appositi filtri tascabili (ad es. Pompa Katadyn, Pocket Purifier, Acquapur
ecc.) ed utilizzata dopo averla fatta riposare per circa 30 minuti. Questi metodi sono purtroppo
inefficaci nei confronti dei pesticidi.
5 consumare solo cibi ben cotti, ancora caldi: per sicurezza, le norme igieniche prevedono che la
temperatura ottimale dell’alimento da consumare sia quella di 60°C – 70°C fino al centro
dell’alimento stesso, temperatura a cui molti, se non tutti, batteri e virus vengono distrutti o resi
innocui. Sarebbe anche opportuno che l’alimento, una volta cotto, venga consumato abbastanza
velocemente, per impedire che si ricostituisca la flora microbica: mentre si raffredda a temperatura
ambiente, l’alimento torna ad essere esposto ai patogeni dell’ambiente stesso. Consumare
velocemente un alimento, non significa “masticare in fretta” (!), significa semplicemente non
lasciare che si raffreddi troppo (!), perché l’abbattimento della carica microbica che è avvenuto
durante il riscaldamento, diventa inutile se si lascia, ad esempio, la carne sul piatto per mezz’ora!
Nb: gli alimenti cotti, se non vengono consumati subito, vanno immediatamente conservati in
frigorifero. La permanenza nel frigorifero deve essere, però, limitata: se il cibo deve essere
conservato per lungo tempo, è preferibile surgelarlo. Inoltre, i cibi precedentemente cotti vanno
comunque riscaldati rapidamente e ad alta temperatura prima del consumo. Ricordarsi sempre di
evitare ogni contatto fra cibi crudi e cotti, per evitare il “passaggio” di organismi indesiderati dagli
uni agli altri alimenti, rendendo vani, ad esempio, gli effetti positivi della cottura!
6 non consumare pesce o frutti di mare crudi o poco cotti: alcuni alimenti come latte, carne, pesce,
uova, sono facilmente deteriorabili perché ricchi di nutrienti come proteine, grassi e zuccheri…..e
quindi molto “appetibili”(!) Il deterioramento dell’alimento indica, infatti, un attacco da parte di
organismi che si alimento di quello stesso nostro cibo!. Inoltre, il latte contiene molta acqua,
ambiente privilegiato per la vita in genere, e quindi anche per microbi, batteri o agenti patogeni. Da
ricordare, che i frutti di mare sono animali “filtratori”, sono cioè animali che per nutrirsi “filtrano”
l’acqua in cui vivono…ma se l’acqua è essa stessa inquinata, il frutto di mare rappresenta un
“concentrato” di sostanze o organismi patogeni (ad esempio, ai mitili a volte si associa il triste
primato di essere il miglior veicolo del virus colera!).
7 non mangiare carni crude: per lo stesso motivo, quando non si è sicuri, sarebbe opportuno
cucinare molto bene la carne che non dovrebbe essere, quindi, “al sangue”.
8 non bere latte o mangiare latticini non pastorizzati: la pastorizzazione è una delle tecnologie che
serve a distruggere la flora microbica che può crescere negli alimenti, ad esempio il latte. È una
tecnica che sottopone l’alimento ad alte temperature per un breve intervallo di tempo: l’alimento
conserva, in linea di massima, il valore nutrizionale originale, ma è sicuro e commestibile.
9 non acquistare generi alimentari da venditori ambulanti: purtroppo, a volte, le norme igieniche più
elementari non vengono rispettate e alcune situazioni risultano più “a rischio” di altre perché
mancano i mezzi necessari affinché l’ambiente in cui si manipola o si conserva l’alimento non è
asettico….mantenere la temperatura di conservazione degli alimenti freschi sempre a 4°C, utilizzare
utensili e contenitori sempre sterili, mantenere le superfici sempre igienicamente “pure”,
utilizzare sempre acqua sicura…spesso non è possibile in condizioni come un “carretto
ambulante”…. E’ preferibile osservare le 10 regole d’oro anche in queste condizioni particolari!
10 curare l’igiene personale, usare acqua potabile anche per lavarsi i denti, lavarsi sempre le mani
prima dei pasti e dopo l’uso dei servizi igienici: bisogna partire da se stessi per mantenersi in buona
salute… non sono solo “buone maniere”…sono soprattutto “norme igieniche”!!!
TURISMO RESPONSABILE
Considero naturale che oggigiorno, sia l’operatore che il viaggiatore, cerchino di sostenere i principi
di un turismo responsabile, sostenibile ed ecologico – come sempre lo vogliamo chiamare. Quando
viaggiamo usiamo strutture e servizi, produciamo rifiuti e inquinamento non solo materialmente.
Viaggiare in modo responsabile non è una nuova idea. Non è rinunciare a tutto, ma solo scegliere di
stare attenti e rispettare i luoghi sui quali viaggiamo.
Quando si viaggia, inevitabilmente si inquina. Ma con piccole e semplici accortezze potrete ridurre il
vostro impatto sull'ambiente. Noi siamo convinti che la maggior responsabilità sta nel viaggiatore, vi
suggeriamo alcuni semplici modi per viaggiare responsabili :
- Evitate generalmente di comprare bevande imbottigliate PET.
- Usate una borraccia, metteteci dell'acqua bollita e depurate l'acqua.
- In trekking evitate di consumare bevande in bottiglie di vetro o lattine.
- Evitate l'uso dei sacchetti di plastica, portatevi delle borse di stoffa.
- Comprate prodotti sanitari biodegradabili al 100% : salvaguardano l'ambiente.
- Prodotti sanitari Ayurvedici sono biologici e reperibili nelle farmacie locali.
- Utilizzate per i vostri apparecchi elettrici batterie ricaricabili.
- Risparmiare nelll’uso dell’acqua e dell’energia, sono beni rari in loco!
- Date buon esempio, non buttate via nulla per la strada.
Usi e costumi locali:
Quando viaggiate in Oriente vi troverete in una situazione sociale che è completamente diversa da
quella a cui siamo abituati in Occidente. In generale c'è sempre una certa discrezione nel
manifestare i propri sentimenti, dall'affetto all'ira, nell'abbigliamento e nei contatti fisici tra le
persone.
Vestirsi in modo adeguato, per le donne con gambe e spalle coperte e per gli uomini con pantaloni
lunghi e magliette, vi renderà l'incontro con le popolazioni locali più facile e meno imbarazzante,
anche se, non vi diranno mai nulla, se girate vestiti alla moda europea.
Gli scambi di baci, abbracci e anche il solo stringersi per mano tra sessi diversi non sono ben visti in
pubblico. In generale anche i saluti vengono fatti con il gesto di unire le mani davanti al petto
accompagnati dall'immancabile "namaste", proprio per evitare il contatto tra sessi diversi...o due
caste diverse. Allattare bambini, farsi un bagno in una fonte pubblica (non per ricchi occidentali) o
camminare mano nella mano tra persone dello stesso sesso invece non è considerato offensivo!
Nei templi e monasteri rispettate il luogo e la gente che prega. All'interno degli edifici si entra
sempre senza scarpe, a volte anche senza calze. Non disturbate i fedeli e non interrompete le
funzioni in corso. Non gettate oggetti nel fuoco, perchè è ritenuto sacro, e se non è permesso
l'ingresso non siate invadenti. Attorno agli stupa buddhisti si gira in senso orario, così come è la
direzione in cui girare le ruote di preghiera. Non è bene indicare con la punta del dito e puntare la
pianta dei piedi verso il Buddha.
Se avete dei dubbi chiedete sempre alla vostra guida o osservate come si comporta la gente del
posto. Solitamente i turisti sono ammessi ai festival, ma si raccomanda discrezione nel
fare fotografie. In alcuni templi non è possibile entrare per i non-fedeli, rispettate queste regole e
non cercate di forzare o entrare di nascosto. Per visitare alcuni templi e luoghi bisogna togliersi ogni
oggetto di pelle o accederne solo scalzi, per questo consigliamo di portare con voi ciabatte in
plastica facili da indossare e togliere e un paio di calzini (ove le scarpe sono vietate). Rispettate
la vita privata della gente, non entrate in ogni porta che vedete aperta e chiedete prima di scattare
foto, porta ad inviti piacevoli e migliori scatti.
Chi grida, si dice in Asia, non ha ragione. E proprio questo "perdere la faccia" è una delle grandi
differenze tra i due mondi. Per questo prendetela sempre concalma, e in qualche modo una
soluzione viene sempre fuori. Forse ci vorrà solo un pò più di tempo. Anche per questo siate
flessibili sugli orari, che sono molto "larghi", la puntualità lasciatela un pò a casa ..!
Ricordate che non siete superiori a nessuno, anche se avete spesso una educazione "migliore" di chi
incontrate: l'intelligenza non dipende solamente dall’educazione.
La politica è sempre un argomento delicato, e prima di parlare informatevi adeguatamente e
valutate bene la persona che vi trovate davanti.
E in generale : chiedete! Ricordatevi che il nostro comportamento nei "loro" confronti sarà
l'immagine che avranno di noi, e costa poco essere gentili anche se si è in una situazione
diversa. Scoprirete una popolazione molto ospitale e pronta ad aiutarvi in ogni situazione, anche se
hanno pochi mezzi per poterlo fare, sempre pronta al sorriso e curiosa di sapere qualcosa sul nostro
mondo.
Elemosina si o no!
Suggeriamo vivamente di non elargire elemosine ai bambini. In genere, prima che i visitatori
manifestassero la loro generosità in questo modo, ai bimbi non sarebbe mai venuto in mente di
chiedere qualcosa. Non riteniamo sia giusto che debbano crescere pensando che possono
dipendere dalla benevolenza degli altri. L’elemosina può indurre alla rinuncia della ricerca d’altri
mezzi per vivere o sopravvivere, mentre esistono altri modi per manifestare concretamente la
solidarietà a chi vive in condizioni di disagio, a partire dai bambini.
Incoraggiamo invece a dare elemosine a persone anziane, a mendicanti vicini ai templi e luoghi
religiosi e a persone in evidente difficoltà.
Mance:
Alla fine del trek è usanza dare una mancia al personale accompagnante. Noi consigliamo come
minimo 2-3 Euro al giorno per la guida, e 1-2 Euro al giorno per ogni portatore o cuoco. Valutate voi
la qualità del servizio che avete ricevuto, ma considerate che il personale si aspetta sempre questo
riconoscimento perchè, come nel resto dell'Asia, le mance sono considerate il "sale nella zuppa".
Fate attenzione a separare voi stessi gli importi e non mostrare a tutti quanto consegnate, poichè
può essere motivo di imbarazzo.
Mi permetto di segnalarvi anche la questione delicata.....del regalo. E' questione assodata e diffusa
che ai locali piccoli e grandi sia riconosciuto in modalità e circostanze diverse un dono....da parte di
noi visitatori occidentali. Perciò vi segnaliamo che acquisteremo cancelleria scolastica per bambini,
che attraverso la nostra guida/tutor, distribuiremo presso delle scuole strada facendo durante i
trekking. Quanto per rendere il nostro passaggio il più possibile rispettoso dei locali, ma anche
permetterci di regalare ai più piccoli una opportunità di sorriso in più. Il tutto nella forma più adatta
e rispettosa. Vi segnaliamo perciò che sono molto graditi i doni in capi di abbigliamento (calzettoni
trekking, maglie, pile, giacche ecc. ecc. come la comune matita), ma vi preghiamo comunque di non
donare il denaro perché si sta' rilevando come una spiacevole piaga e abitudine diseducativa.
Documentarsi sui libri:
Sia per prepararsi ad un viaggio, sia per interesse generico, nonostante le molte informazioni che si
possono ricavare in internet gratuitamente, pensiamo che un libro ha ancora dei vantaggi: ci si
addentra nel paese con la calma, leggendo un libro, il tocco della carta, la cura dell'autore e del
redattore nel curare il testo. Molti testi poi, non ci sono nemmeno in rete, sopratutto scritti e libri
dedicati a tematiche particolari e naturalmente i libri fotografici che portano ai luoghi che ci si
immagina, in modo particolare, non riproducibili ancora in rete. Non posso nominare tutti libri,
anche perchè non posso conoscerli tutti.
L'interesse per il Nepal è cresciuto notevolmente negli ultimi anni e a questo, è seguito un aumento
della produzione di libri in lingua italiana che descrivono i vari aspetti del paese.
Le Guide:
Nepal | Autori vari | EDT-Lonely Planet
Nepal-Bhutan | Pulvirenti Daniela | Polaris Editore
Trekking in Nepal | Autori vari | EDT-Lonely Planet
Escursioni e Trekking | H. Mc. Manners | Calderinix
Trekking in Nepal | Autori vari | Edizioni Futuro
Viaggiare bene: Nepal | E. Crespi | Gremese Editore
Per approfondire:
Everest. Storia del gigante himalayano | Roberto Mantovani | White Star
Mustang. Un viaggio | Tiziano Terzani | Fandango Edizioni
Fiabe di Kathmandu | Autori vari | Muzzio
Il leopardo delle nevi | Matthiessen Peter | Muzzio - Neri Pozza
Forget Kathmandu | Thapa Manjushree | Editore Neri Pozza
Arte del Tibet e del Nepal | Autori vari | Artemide Editore
Tra giungle e pagode | G. Tucci | Libreria dello stato
Viaggio in Mustang | G. Tucci | Newton Compton
Everest 1996 | A. Bukreev | CDA-Vivalda
Nepal, alla scoperta dei Malla | G. Tucci | Ed. Leonardo da Vinci
Teatro in Asia, Vol. 4 | Azzaroni Giovanni | CLUEB
Libri in Inglese:
Erika and the King | Erika Leuchtag | Coward-McCann
The Waiting Land: A Spell in Nepal | Dervla Murphy | Eland Books
Himalayan Pilgrimage | David L. Snellgrove | Shambhala
Customs & Etiquette of Nepal | Sunil Kumar Jha | Bravo Ltd.
A History of Nepal | John Whelpton | Cambridge University Press
Nepal in Transition | Vari autori | Cambridge University Press
Nepal: Nostalgia and Modernity | Deepak Shimkhada | Marg Foundation
Forbidden Red: Widowhood in Urban Nepal | Kathey-Lee Galvin | Washington State Univ Pr
Arresting God in Kathmandu | Samrat Upadhyay | Mariner Books
La letteratura sull'Himalaya e sul Nepal è molto più vasta in lingua inglese e nelle librerie di
Kathmandu si possono trovare molti libri anche rari.
Mappe geografiche:
Grazie al grande interesse degli escursionisti e trekker, il mercato delle mappe ha una ricca storia
dal 1980 in poi in Nepal. Oggi gli istituti cartografici del paese, producono una ampia gamma di
mappe più o meno precise. La qualità delle mappe soddisffa le esigenze di ogni escursionista e i
costi variano dalle mappe economiche a quelle più elaborate e le migliori, variano dai 2 ai 10-15
Euro per mappa. Nelle librerie e nei negozi specializzati a Kathmandu e Pokhara, ma anche nelle
altre principali località di trekking come Namche Bazar o Jomosom, e nelle località di interesse
turistico trovate un ampio assortimento!
I GPS, global position:
Sempre di più si trova in servzio GPS attivo in Nepal, sia localmente tramite cellulare abilitato al GPS
(attenzione alle tariffe) sia il GPS vero con apparecchio tipo "Garmin", che è indipendente da
internet.
Mappe gratuite per Garmin: garmin.openstreetmap.nl
Librerie specializzate:
Librerie online, specializzate sulle tematiche di montagna e viaggi, dove trafugare nei libri veri prima
di aquistarli! Se avete la possibilità di andarci, andate perchè noi consideriamo i negozi veri, il
miglior luogo per essere consigliati direttamente da chi si occupa di persona di letteratura. Spesso
hanno anche libri non recensiti o venduti sui siti internet.
www.libreriaulisse.com - Via Degli Orti 8/a | Bologna
www.alpinia.net - Via Quadrio, 7 | Bormio
www.stella-alpina.com- via F. Corridoni, 14/b-r | Firenze
www.libridimontagna.net - viale Caldara, 20 | Milano
www.escursionista.it - Via Mario Capelli, 21 | Rimini
www.librerialargonauta.com - Via Reggio Emilia, 89 | Roma
www.vel.it - Via Angelo Custode, 3 | Sondrio
www.ilgiramondo.it - Via Carena, 3 | Torino
www.transalpina.it - Via Torre Bianca, 27/a | Trieste
www.gullivertravelbooks.it - Via Stella, 16b | Verona
Le librerie online generiche di internet dove trovare libri di viaggio:
www.hoepli.it
www.amazon.it
www.ibs.it
www.bol.it
TIPICHE DOMANDE E RISPOSTE PER IL NEPAL
Scarponi pesanti o leggeri?
Le condizioni meteo sono quelle tipiche primaverili, si cammina abbastanza o almeno se uno
desidera può ben camminare e aver soddisfazione. Se con quelle più pesanti comunque ci cammini
bene e non ti fan venir fastidiose vesciche, si te li consiglio vivamente. Sia per la polivalenza e
maggiore resistenza e soprattutto perchè parliamo di un trekking, semplice quanto vuoi, ma
sempre un trekking che prevede la buona affidabilità dell'equipaggiamento.
Corrente elettrica: voltaggio 220?
Si regolarmente 220/230 Ma in Nepal accade che: Tutti gli anni in Nepal, nei mesi
immediatamente prima alla stagione monsonica, c'è una notevole siccità e la carenza di acqua fa si
che il governo debba ridurre la distribuzione di corrente elettrica fornita dal NEA, infatti l'Autorità
per l'Energia Elettrica del Nepal (NEA) ha aumentato di un'ora il black out elettrico a partire da
venerdì. Ora la corrente sarà tagliata per 12 ore al giorno. La NEA dice che la riduzione della
corrente è dovuta alla diminuzione del livello delle acque dei fiumi e nelle riserve d'acqua.
Comunque l'Energy Minister Prakash Sharan Mahat ha rassicurato gli utenti che la riduzione
dell'energia giornalmente non supererà mai le 12 ore. La scheda della corrente elettrica in Nepal è
come quella Italiana 220/230, 50HZ e le prese/spine sono C/D/M:
http://it.wikipedia.org/wiki/Standard_elettrici_nel_mondo . Le prese/spine C sono come quelle
nostre in Italia/Germania. Per le altre spine ci organizziamo con un adattatore e una ciabatta multi
presa.
Perché un telo copri materasso?.
Durante il trekking, nelle strutture ricettive dove dormiamo abbiamo ciascuno il proprio letto con
tanto di materasso e lenzuolo copri materasso. Solo e solo per una maggiore confidenza con un
letto non proprio, SUGGERISCO, un lenzuolo come ulteriore coprimaterasso. Può esser di cotone o
di nylon o anche in celofane. E non pesa niente e può esser sempre gradito e utile.
Per i soldi possiamo portarci i dollari o li dobbiamo cambiare la' nella valuta locale? E soprattutto
quanto stimi sia necessario portare?
Il dollaro sul posto poi va cambiato in Rupie, perciò se hai qualche dollaro già cambiato va bene
altrimenti con gli Euro va benone il cambio. Stimo che di obbligatorio tra visto d'ingresso, mance,
due cene a Pokhara e due cene a Kathmandu e altrettanti pranzi nelle città, stimo Euro 150 a
persona.
In quanto alle zanzare è opportuno portare delle zanzariere per la notte o ritieni che non ce ne sia
bisogno?
Non sono necessario le zanzariere, nelle città siamo in Hotel con l'aria condizionata eventualmente
e durante il trekking le zanzare sono a dormire la sera. Durante il giorno eventualmente un buon
repellente è più che sufficiente.
Si trova sempre anche durante il trekking l'acqua minerale o bisogna per forza avere le pastiglie
disinfettanti?
Durante il trekking acqua in bottiglia non se ne trova molta..quasi niente, sai piuttosto lattine di
bibite. Ma il problema è minimo perchè continuamente lo staff prepara del delizioso thè o infusi
che dissetano ben bene. Comunque io solitamente ho notato che il problema non si pone e spesso
l'acqua che acquistiamo ad inizio trekking o occasionalmente durante il trekking è più che
sufficiente a superare le necessità che si creano. Poi più che le pastiglie, con delle gocce di
Amuchina superiamo bene il problema dei batteri nell'acqua. Ma comunque se hai la possibilità di
procurarti delle pastiglie per la potabilizzazione..ben venga.
Per i servizi parli di ciabattine. Sono sufficienti o è meglio avere zoccoli di plastica?
Si credo proprio che non guasta niente che sia un poco più presente che una sottile ciabattina, degli
zoccoletti di plastica anche tipo quelli delle sale operatorie (non vorrei che fossero troppo pesanti
pero'), oppure quei zoccoli chiusi di gomma e leggerissimi che vanno molto l'estate ..tipo le Crocs,
sai quelle forate. Potrebbero andar più che bene
IL NEPAL IN DATI
Formalità valutarie:
Obbligo di dichiarare all'ingresso il possesso di valuta il cui valore superi i 5000 $ USA. La mancata
dichiarazione è considerata reato penale. Divieto di esportazione delle rupie nepalesi.
Capitale: KATHMANDU
Popolazione: 24.785.000
Superficie: 147.181 km2
Fuso orario: +4,45h rispetto all’Italia; +3,45h quando in Italia è in vigore l’ora legale.
Lingue : Nepalese (nepali). Poco diffuso l’inglese fuori dai centri urbani. Religione: induista,
buddista e musulmana.
Religione: induista, buddista e musulmana.
Moneta: rupia nepalese (NPR)
Prefisso dall'Italia: 00977
Prefisso per l'Italia: 0039
Il Nepal (nepalese: Nepala) è uno stato dell'Asia meridionale compreso tra la pianura del Gange e la
catena Himalayana, confinante a Nord con la Cina (Tibet) ed a Sud con l'India. Il territorio è
prevalentemente montuoso presenta un dislivello notevole (da 80 a 8.848 m). Geograficamente è
parte del subcontinente indiano. La capitale è Kathmandu, situata a
1.300 m d'altitudine.
La storia del Nepal :
Si perde anticamente nel mito. I primi abitanti documentati della valle di Kathmandu furono i
Licchavi (VIII secolo a.C.), a cui seguirono i Thakuri (IX-XII secolo d.C.) e i Malla (XIII-XVIII secolo).
L'unificazione del paese avvenne nel 1768 ad opera di Prithvi Narayan Shah, capostipite dell'attuale
dinastia regnante. Nel corso del XIX secolo il Nepal si scontrò rovinosamente con la Cina e con
l'India britannica, ma riusci a conservare l'autonomia in cambio di tributi e cessioni territoriali. Nel
1846 un colpo di stato ad opera del generale Jang Bahadur Rana confinò la dinastia Shah ai margini
della politica per oltre un secolo. Tra il 1947 ed il 1951 il movimento democratico rovesciò la
famiglia Rana con l'aiuto dell'India, e il re Tribhuvan fece ritorno dall'esilio promettendo la
democrazia. A questi successe Mahendra, che nel 1962 vietò i partiti politici ed intaurò il sistema
dei panchayat. Il figlio Birendra proseguì la politica del padre ma nel 1990 si vide costretto, dopo le
proteste popolari, a concedere le elezioni. Fu assassinato dal figlio Dipendra nel 2001 insieme ad
altri membri della famiglia reale. Il fratello Gyanendra, fra i pochi sopravvissuti, salì al trono pochi
giorni dopo. Il primo febbraio 2005 Gyanendra ha licenziato il governo ed esercitato direttamente il
potere esecutivo, cui ha rinunciato il 21 aprile 2006 in seguito ad una nuova ondata di malcontento
popolare ed all'inasprirsi della guerriglia di ispirazione maoista.
Geografia fisica
Pur essendo uno stato di dimensioni medio-piccole, il Nepal presenta una notevole varietà di climi
ed ambienti naturali, comprendendo territori che spaziano dalla pianura del Gange alla catena
montuosa dell'Himalaya. (dettaglio) Motto: Madre e madrepatria valgono più del Regno dei Cieli
Informazioni
Nome completo: Regno del Nepal - Nome ufficiale: Nepala Adhirajya - Lingua ufficiale: nepalese
Capitale: Kathmandu (730.000 ab. )
Politica Governo: Monarchia costituzionale - Capo di stato: Gyanendra Bir Bikram Shah Dev Capo di governo: Girija Prasad Koirala - Ingresso all'ONU: 14 dicembre 1955
Area Totale: 147.181 km² - Pos. nel mondo: 94° - % delle acque: 2,8 %
Popolazione Totale: 23.151.423 ab. (2001) - Pos. nel mondo: 40° - Densità: 196 ab./km² Popolazione economicamente attiva 2001 (%) 58,2 - Tasso di crescita popolazione 2001 (%) 2,25 Speranza di vita alla
nascita 2001 (anni) 60,4 - Età media della popolazione 2001 (anni) 20,1 - Tasso di alfabetizzazione
2001 (%) 54,1 - Distribuzione della popolazione (%) - Terai (pianura) 48,4 - Colline 44,3 Montagna 7,39
Geografia Continente: Asia - Fuso orario: UTC +5:45
Economia Valuta: Rupia nepalese - Energia: 0,008 kW/ab.
Varie Prefisso tel.: +977 - Sigla autom.: NEP - Inno nazionale: Rastriya Gaan - Festa nazionale: 7
luglio
Membro SAARC dal 1985 - Le vette principali sono: Everest (8848 m), Kanchenjunga (8586 m),
Lhotse (8516 m), Makalu (8463 m), Cho Oyu (8201 m), Dawalagiri (8167 m), Manaslu (8163 m),
Annapurna (8091 m), Gaurisankar (7134 m),Machhapuchhre (6996 m).
Geologia:
L'origine della catena himalayana, insieme all'altopiano del Tibet ed alle catene montuose minori,
va ricercata nella collisione che avvenne all'incirca 60 milioni di anni fa tra la zolla indiana e la zolla
euroasiatica (convergenti con subduzione dell'India). Durante questo processo i due continenti
intrappolarono un intero mare preistorico, ed i sedimenti organici in esso presenti vennero coinvolti
nel processo orogenetico, al punto che ancora oggi è possibile rinvenire ammoniti fossili nel letto
del fiume Kali Gandaki, a 3000 m di altitudine. Si possono inoltre notare altri fenomeni quali la
presenza di sacche di gas naturale ad un'altitudine di 3800 m (ad esempio il "fuoco sacro" di
Muktinath, fiammelle che da tempo immemore ardono in alcuni anfratti nella roccia). La teoria
della collisione continentale risulta anche suffragata dal ritrovamento sulla catena Himalayana della
tipica sequenza di rocce di tipo ofiolitico.
Zone morfologiche e climatiche:
Il Nepal è percorso longitudinalmente da alcune catene montuose, intervallate da valli e conche, e
seguendo l'andamento del dislivello si possono anche genericamente definire le zone climatiche. La
pianura gangetica (Terai), a 100 m s.l.m., è caratterizzata da un clima tropicale. Le colline Chure (o
Siwalik) presentano un'altitudine media di circa 1000 m, sono ricoperte dalla foresta pluviale e
risultano inadatte all'agricoltura. Le colline Mahabharat invece (circa 2000 m) sono assai sfruttate
per il terrazzamento e la coltivazione di riso. Nella fascia intermedia di Pahar (circa 1500 m) vi sono
numerosi insediamenti umani, fra i quali Pokhara e la stessa valle di Kathmandu. Le montagne
dell'Himalaya sono coltivate fino all'altitudine in cui il clima lo consente, poi seguono i boschi e per
finire, intorno ai 4000 m, vi è l'ultima vegetazione erbacea. Il fiume Kali Gandaki tra Jomosom e
Kagbeni Il Trans-Himalaya è infine situato nella caratteristica zona in cui la linea dello spartiacque
non coincide con quella delle creste della catena montuosa: geograficamente si è già a nord
dell'Himalaya, ma si è ancora nel bacino idrografico del Gange (e non, come dovrebbe teoricamente
essere, del Brahmaputra). Culturalmente e paesaggisticamente la zona transhimalayana appartiene
al Tibet, e risulta notevolmente più secca di altre zone del Nepal perché le montagne sono in grado
di fermare le nubi monsoniche. Quassù si trova anche il Mustang, un piccolo regno interno al Nepal
costituito da montagne brulle, pietraie ed isolati villaggi con i propri monasteri buddhisti. È situato
interamente sopra i 2800 metri di quota.
Geografia umana con le sue etnie e caste : Bahun, Chhetri, Magar, Tharu, Tamang, Newari,
Rai/Kiranti, Gurung, Limbu, Bhote/Sherpa, Thakali, ed altri gruppi etnici minori.
Lingue e dialetti :
Nepali (Gorkhali), Maithili, Bhojpuri, Tharu, Avadhi, Rajbanshi, Hindi, Urdu, Tamang, Nepal Bhasa
(Newari), Magar, Rai/Kiranti, Gurung, Limbu, Bhote/Sherpa, Sunuwar, Danuwar, Thakali, Satar,
Santhal ed altre lingue minori.
Religioni :
Induisti 80,62%, Buddhisti 10,74%, Mussulmani 4,2%, Kiranti 3,6%, Jainisti 0,45%,
Cristiani 0,02%, Altri 0,39% Il Nepal era fino a poco tempo fa l'unico Stato al mondo ad adottare
l'Induismo come religione ufficiale, ma è divenuto uno Stato laico con risoluzione del Parlamento
del 18 maggio 2006 [1]. Il sovrano medesimo è tuttora da molti considerato una manifestazione del
dio Viṣṣu.
Anche se la maggioranza della popolazione professa l'Induismo, è diffuso anche il Buddhismo, in
particolare della corrente tibetana Vajrayana. In alcune aree rurali si praticano anche il Bön (forma
di sciamanesimo) e l'animismo (ad esempio la religione dei Kiranti). Nessun culto (ad eccezione dei
monoteismi) ne esclude automaticamente un altro, e talvolta risulta difficile distinguerne le singole
caratteristiche. Il sincretismo è diffuso in particolar modo tra i culti Indù, Buddhisti, animisti e
sciamanici.
Statistiche sull'economia - Nepal: Dati economici:
PIL 2001/02 (milioni di rupie nepalesi) 422.301 - PIL 2002/03 pro capite (rupie nepalesi) 18.799 Tasso di crescita del PIL 2001/02 - 2002/03 (%) 0,82 - Esportazioni 2001/02 (% sul PIL) 18,25 Importazioni 2001/02 (% sul PIL) 30,3
Divisione amministrativa - Il Nepal è diviso in cinque regioni - Regioni del Nepal:
Regione Capitale Superficie (Km²) Abitanti Zone
Sudura Pascimañcala Dipayala 19.539 2.191.330 Mahakali - Seti
Madhya Pascimañcala Birendranagara 42.378 3.012.975 Bheri - Kar-ali - Rapti
Pascimañcala Pokhara 29.398 4.571.013 Dhaulagiri - Gaaki - Lumbini
Madhyamañcala He-au-a 27.410 8.031.629 Bagmati - Janakapura - Narayai
Purvañcala Dhanakuṣa 28.456 5.344.476 Meci - Sagaramatha - Kosi
Le 5 regioni sono a loro volta suddivise in 14 zone amministrative e 75 distretti (Jilla)
Zone amministrative e distretti del Nepal - Zona Distretti
1. Bagmati Bhaktapura · Dhadiṣ · Kaṣhamaṣauṣ · Kabhrepalañcoka · Lalitapura · Nuvakoṣa · Rasuva
Sindhupalcoka
2. Bheri Bardiya · Dailekha · Jajarakoṣa · Surkheta
3. Dhaulagiri Bagluṣ · Parvata · Mustaṣ · Myagdi
4. Gaṣṣaki Gorkha · Kaski · Lamajuṣ · Manaṣ · Syaṣja · Tanahuṣ
5. Janakapura Dhanuṣa · Dolakha · Mahottari · Ramechapa · Sarlahi · Sindhuli
6. Karṣali ṣolpa · Humla · Kalikoṣa · Jumla · Mugu
7. Kosi Bhojapura · Dhanakuṣa · Saṣkhuvasabha · Sunasari · Tehrathuma · Moraṣ
8. Lumbini Arghakhaṣci · Gulmi · Kapilavastu · Navalaparasi · Palpa · Rupandehi
9. Mahakali Baitaṣi · ṣaṣeladhura · Darcula · Kañcanapura
10. Meci Ilama · Jhapa · Paṣcathara · Taplejuṣ
11. Narayai Citavana · Bara · Makavanapura · Parsa · Rautahaṣa
12. Rapti Daṣ · Pyuṣhana · Baṣke · Rolpa · Rukuma · Salyana
13.Sagaramatha Khoṣaṣ · Okhalaṣhuṣga · Saptari · Siraha · Solukhumbu · Udayapura
14. Seti Achama · Bajura · Bajhaṣ · ṣoṣi · Kailali
Governo e politica :
Il Nepal è una monarchia costituzionale con due Camere legislative: Rastriya Sabha (60 membri) e
Pratinidhi Sabha (205 membri eletti in collegi unimominali suddivisi tra i distretti), ma l'assetto del
governo è provvisorio. Dopo 68 giorni di lavori, il 25 agosto 2006 il Comitato per la redazione della
Costituzione provvisoria ha presentato, seppur ancora in modo informale, una bozza di documento
nella quale si propone fra l'altro che: L'Assemblea Costituente avrà un mandato della durata di due
anni, con sei mesi aggiuntivi per eventuali contrattempi in caso di emergenza. Dopo la
promulgazione della Costituzione provvisoria l'attuale
Camera dei Rappresentanti sarà sciolta, e verrà formato un Parlamento unicamerale mediante il
"consensus" politico. Insieme all'elezione dell'Assemblea Costituente si svolgerà un referendum
Istituzionale MonarchiaRepubblica.
Il Nepal sarà uno Stato democratico e secolare. Il potere esecutivo potrà essere esercitato
unicamente dal governo (Il Sovrano ne è completamente escluso). Le lingue locali avranno valore di
ufficialità nella zona della parlata. Saranno stabiliti altri diritti contro la discriminazione delle donne,
la tortura, la discriminazione in base alla casta, la censura mediatica, il distacco delle linee
telefoniche, la disoccupazione, il lavoro nero, i traffici illegali; ed a favore di un ambiente pulito,
delle cure sanitarie primarie gratuite e della sicurezza sociale per donne, anziani, lavoratori e
disabili. L'esercito nepalese e l'esercito di liberazione popolare maoista rimarranno due formazioni
distinte almeno fino all'elezione dell'Assemblea Costituente. Vi potrà essere almeno 1/3 di presenze
femminili nell'amministrazione statale. I principali partiti politici nepalesi sono:
Nepali Congress Party (partito del Congresso nepalese), di orientamento socialdemocratico.
Nepali Congress Party (democratic), nato dalla scissione del partito del Congresso nepalese attuata
da Sher Bahadur Deuba.
Nepal Kamyunist Parti (Ekikrit Marksvadi ra Leninvadi), partito comunista nepalese dei marxistileninisti uniti.
Nepal Mazdoor Kizan Party, partito dei lavoratori e contadini nepalesi.
Nepali Sadbhavana Party
Rastriya Jana Morcha
Sanyunkta Janamorcha Nepal
Rastriya Prajatantra Party, partito nazionale (conservatore)
Rastriya Prajatantra Party-Chand
Nepal Kamyunist Parti (Maobadi), partito comunista nepalese (maoista)
I primi sette della lista precedente costituiscono l'alleanza dei sette partiti (o seven party alliance),
che si è opposta alla linea politica decretata dal re Gyanendra ottenendo la restaurazione della
democrazia.
Nepal: Risultati elezioni politiche 17 maggio 1999 - Partito politico % voti Seggi in parlamento
Nepali Congress Party 37,3 111 - Communist Party of nepal (United Marxist-leninist) 31,6 71 Rastriya Prajatantra Party 10,4 11 - Nepal Sadbhavana Party 3,2 5 - Rastriya Jana Morcha 1,4 5 Samyukta Janamorcha Nepal 0,8 1 - Nepal Mazdoor Kizan Party 0,5 1
Geografia economica - Risorse :
Le principali risorse del Nepal sono l'agricoltura e il turismo. Gli aiuti economici internazionali
costituiscono una parte non trascurabile del bilancio nazionale pur giungendo a destinazione solo in
bassissime percentuali data la burocrazia farraginosa e l'elevata corruzione[3] della classe dirigente.
Settore primario Terrazzamenti per la coltivazione del riso
Agricoltura: La principale attività economica del paese è l'agricoltura. Sotto i 2000 m si coltivano in
particolar modo: riso, lenticchie, miglio, colza, grano, canna da zucchero. Ad altitudini più elevate si
possono invece trovare l'orzo e le patate.
Allevamento: I bovini, non potendo essere macellati perché animali sacri, vengono allevati
prevalentemente per la produzione di latte e yogurt. Per i bufali indiani invece non esistono divieti
religiosi, e se ne consumano anche le carni. Nelle zone di montagna si alleva talvolta lo Yak. Diffuso
è anche l'allevamento di volatili da cortile e capre. Settore secondario
Industria: Il Nepal non è un paese industrializzato perché mancano le stesse infrastrutture che
potrebbero permettere lo sviluppo di questo settore: neppure l'esiguo fabbisogno interno di
energia elettrica è pienamente soddisfatto, anche se sono state recentemente costruite alcune
centrali idroelettriche sui fiumi Kali Gandaki e Bhote Kosi, progetti finanziati perlopiù da imprese
cinesi e indiane.
Settore terziario Il mercato dei servizi non costituisce una voce significativa nell'economia nepalese,
ad eccezione delle attività connesse al turismo.
Trasporti Il Nepal non dispone di porti, autostrade o di una rete ferroviaria sviluppata, e le vie di
comunicazione denominate “highways” (strade di grande comunicazione) non sono che, secondo lo
standard europeo, semplici strade extraurbane. Vi sono 4617 Km di percorsi asfaltati e 11288 Km di
percorsi in ghiaia o terra battuta (dati 2001). L'unico scalo aeroportuale internazionale è il
Ṭribhuvana antharraṬṬriya vimanasthala (aeroporto internazionale "Tribhuvan") di Kathmandu. Vi
sono inoltre numerosi aeroporti locali (specie in montagna) perché alcune località sono raggiunte
solo dalle mulattiere. I servizi di trasporto mediante autobus sono molto diffusi ed utilizzati.
Le Strade Statali sono:
Tribhuvan Highway: porta al confine indiano (Birganj).
Prithvi Highway: Pokhara-Kathmandu
Mahendra Highway: percorre tutto il Terai (la pianura) in senso longitudinale.
Arniko Highway: da Kathmandu al confine con il Tibet (Kodari).
Siddharta Highway: da Pokhara al confine indiano (Bhairahawa)
Nel settembre 2005 il re Gyanendra ha proposto la costruzione di un collegamento ferroviario
elettrificato tra Birganj e Tatopani, che dovrebbe attraversare il Nepal dal confine indiano a quello
cinese (Tibet), con la futura possibilità di effettuare un collegamento con la Ferrovia del Qingzang
(Lhasa-Golmud).
Turismo : Il turismo è una risorsa economica fondamentale per il paese, che dispone di ingenti
vestigia storico-artistiche (ad esempio i centri storici delle principali località della valle di Kathmandu
sono tutelati dell'UNESCO), e di un ambiente naturale ancora in gran parte non urbanizzato.
Ambiente : Dal punto di vista naturalistico sono tutelate le seguenti aree: - Area di Conservazione
dell'Annapurna - Reale Parco nazionale di Bardia - Reale Parco nazionale di Chitwan - Riserva di
caccia di Dhorpatan - Area di Conservazione del Kanchenjunga - Parco nazionale di Khaptad
(Baba) - Riserva faunistica di Koshi Tappu - Parco nazionale ed Area di Conservazione del MakaluBarun - Parco Nazionale del Langtang - Area di Conservazione del Manasalu - Area di
Conservazione del Mustang - Riserva faunistica di Parsa - Parco nazionale di Rara - Reale riserva
faunistica di Suklaphanta - Parco nazionale del Sagarmatha (Everest) - Parco nazionale di SheyPhoksundo
Cultura : Motto nazionale: Janani JanmabhumiṬca Svargadapi Gariyasi - (Madre e madrepatria
valgono più del Regno dei Cieli).
Arte: Il centro storico di Patan Le prime testimonianze artistiche Nepalesi risalgono all'epoca dei
Licchavi (secoli IV-VI d.C.), ma la maggior parte delle vestigia della valle di Kathmandu risale al
periodo Malla (secoli XIV-XVIII d.C.), ed i centri storici di Kathmandu, Patan e Bhaktapur sono buoni
esempi della corrente artistica di quel periodo. Generalmente le figure spesso flessuose, floreali,
tondeggianti e quasi "barocche" secondo l'occhio europeo, sono rigidamente codificate e si ispirano
allo stile Gupta indiano.
La bandiera del Nepal è stata adottata il 16 dicembre 1962. La bandiera è formata dalla
sovrapposizione di due triangoli rettangoli differenti, il più piccolo in alto. Il sole e la luna sono presi
a simbolo di lunga vita per lo stato, mentre nei due triangoli si vuol vedere una raffigurazione delle
vette himalaiane.
Energia Elettrica: E' possibile a volte durante il trekking stesso, magari previo piccolo pagamento,
ricaricare le batterie della macchina fotografica.
Doccia Calda: Quasi ogni sera del trekking, sarà possibile fare una doccia calda/tiepida.

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