5^ Professionale Servizi Commerciali - Serale
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5^ Professionale Servizi Commerciali - Serale
Documento conclusivo del 15 maggio Relazione del consiglio di classe 5^ BZ Istituto professionale Settore servizi Indirizzo servizi commerciali Corso serale A.s. 2015- 2016 a) INFORMAZIONI GENERALI 1) ELENCO CANDIDATI COGNOME NOME 1 ALFANO Amedea 2 ALPE Gianluigi 3 ARU Federico 4 BAR Cristian 5 BARO Manuela 6 BEGHETTO Krizia 7 BRASCA Michael 8 BRUNO Denise 9 CAMPO BAGATTIN Chiara 10 COPPOLA Nunzia 11 CUATTO Francesco 12 DE NICOLO' Colin 13 14 DEVLIEGER Jean Michel ESPOSITO Rosangela PROVENIENZA QUESTO ISTITUTO OPERATORE SERVIZI ALL'IMPRESA LICEO CLASSICO "N.ROSA" SUSA OPERATORE AZIENDALE - I.P.S.S.C. "E.FERRARI"- SUSA ESAME INTEGRATIVO AMMISSIONE ALLA CL. 3^ AZ.LE ESAME IDONEITA' ALLA CLASSE 4^ ESAME IDONEITA' ALLA CLASSE 4^ ESAME IDONEITA' ALLA CLASSE 4^ ESAME IDONEITA' ALLA CLASSE 4^ FREQUENZA QUARTA ESAME IDONEITA' ALLA CL. 5^ FREQUENZA QUINTA QUESTO ISTITUTO QUESTO ISTITUTO QUESTO ISTITUTO INTERRUZIONE QUESTO ISTITUTO INTERRUZIONE QUESTO ISTITUTO QUESTO ISTITUTO OPERATORE DEI SERVIZI TURISTICI OPERATORE DEI SERVIZI TURISTICI IPC - SERVIZI COMMERCIALI SUSA SERVIZI COMMERCIALI CASSANO MAGNANO OPERATORE DEI SERVIZI TURISTICI OPERATORE SERVIZI ALL'IMPRESA ESAME DI IDONEITA' ALLA CLASSE 4^ ESAME DI IDONEITA' ALLA CLASSE 4^ IPC - SERVIZI COMMERCIALI SUSA ISCRIZIONE IN ITINERE ESAME IDONEITA' ALLA CL. 5^ ISCRIZIONE IN ITINERE QUESTO ISTITUTO QUESTO ISTITUTO QUESTO ISTITUTO OPERATORE SERVIZI ALL'IMPRESA QUESTO ISTITUTO 15 GAMBINO Jennifer 16 GIANDOMENICO Martina 17 GRASSO Chiara 18 LOPEZ PUELLO Francheca 19 MARSALA Dennis 20 PEDICONE Vincenza 21 ROMA Michela QUESTO ISTITUTO ESAME IDONEITA' ALLA CL. 5^ 22 TASSONE Arianna ESAME DI IDONEITA' ALLA CLASSE 4^ QUESTO ISTITUTO 23 ZICCA Lorena ESAME DI IDONEITA' ALLA CLASSE 4^ OPERATORE AMMINISTRATIVO SEGRETARIALE ESAME DI IDONEITA' ALLA CLASSE 4^ OPERATORE AMMINISTRATIVO SEGRETARIALE QUESTO ISTITUTO INTERRUZIONE QUESTO ISTITUTO QUESTO ISTITUTO QUESTO ISTITUTO INTERRUZIONE QUESTO ISTITUTO CORSO POLIS - 2^ SEGMENTO SUSA IIS "E.FERRARI" SUSA INTERRUZIONE 2 2) PROFILO PROFESSIONALE DIPLOMA DI ISTITUTO PROFESSIONALE SETTORE SERVIZI INDIRIZZO SERVIZI COMMERCIALI Il Diplomato in Istruzione Professionale nell’indirizzo SERVIZI COMMERCIALI ha competenze professionali che gli consentono di supportare operativamente le aziende del settore sia nella gestione dei processi amministrativi e commerciali sia nell’attività di promozione delle vendite. In tali competenze rientrano anche quelle riguardanti la promozione dell’immagine aziendale attraverso l’utilizzo delle diverse tipologie di strumenti di comunicazione. Si orienta nell’ambito socio-economico del proprio territorio e nella rete di interconnessioni che collega fenomeni e soggetti della propria regione con contesti nazionali ed internazionali. È in grado di: ricercare ed elaborare dati concernenti mercati nazionali e internazionali; contribuire alla realizzazione della gestione commerciale e degli adempimenti amministrativi ad essa connessi; contribuire alla realizzazione della gestione dell’area amministrativo-contabile e delle risorse umane; contribuire alla realizzazione di attività nell’area marketing; collaborare alla gestione degli adempimenti di natura civilistica e fiscale; utilizzare strumenti informatici e programmi applicativi di settore; organizzare eventi promozionali; utilizzare tecniche di relazione e comunicazione commerciale, secondo le esigenze del territorio e delle corrispondenti declinazioni; comunicare in almeno due lingue straniere con una corretta utilizzazione della terminologia di settore; collaborare alla gestione del sistema informativo aziendale. 3) ELENCO DOCENTI BIENNIO POST-QUALIFICA MATERIA CLASSE 4^ CLASSE 5^ M.Maddalena Palmieri Giulia Passuti Federica Lauricella M.Maddalena Palmieri Giulia Passuti Federica Lauricella dal 05/11 14/12 31/03 05/11 14/12 31/03 al 10/12 30/03 11/06 10/12 30/03 09/06 Italiano Matteo Grosso Storia Matteo Grosso Matematica Giovanni Scamarcia Giovanni Scamarcia 17/12 09/06 Tecniche professionali dei servizi commerciali Angelantonio Napolitano Pia Calcagno 14/09 09/06 Applicazioni gestionali Michela Versino Michela Versino 14/09 09/06 Tecniche di comunicazione Cinzia Dessolis Mara Vendrame 16/10 15/12 Raffaela Pisana 12/01 09/06 Diritto Luigi Salino Franco Zampedri 23/10 09/06 Lingua Inglese Patrizia Vercellino Daniela Greco Gianluca Gliatta Chiara Balpo 22/09 19/10 14/12 06/10 11/12 09/06 3 Lingua Francese Maddalena Paolo Simona Santangelo 13/11 09/06 4) RELAZIONE SULLA CLASSE La classe 5^ BZ serale, indirizzo servizi commerciali, oggi è composta da 23 persone, di provenienza scolastica diversificata, come evidenziato dalla tabella al punto 1). Soltanto undici allievi hanno frequentato la classe quarta e la quinta in questo istituto. Ad anno iniziato si sono iscritti due studenti, mentre altri sei hanno interrotto la frequenza alle lezioni. Nel corso del biennio conclusivo la classe ha avuto la continuità didattica soltanto in due discipline: matematica e applicazioni gestionali. Lo svolgimento delle lezioni e dei programmi, durante l’ultimo anno del corso, non sono stati regolari in tutte le materie, come risulta dalla tabella al punto 3). L’avvicendarsi degli insegnanti ha comportato per gli studenti la difficoltà di adeguarsi, più volte durante l’anno, a nuovi metodi didattici e di lavoro. Il contesto particolare, determinato dall’attività lavorativa degli alunni, ha indotto i docenti ad adottare le strategie metodologiche più idonee alla valorizzazione delle attitudini personali. La frequenza non è stata regolare per la maggioranza degli studenti, che spesso hanno avuto difficoltà a conciliare la presenza alle lezioni con l’attività lavorativa e gli impegni familiari. Per questo motivo il consiglio di classe, in accordo con quanto disposto dal collegio dei docenti e dal consiglio d’istituto, ha deliberato che le assenze, purché adeguatamente documentate, non sarebbero state in alcun caso motivo di non ammissione all’esame di stato. Tutti gli studenti hanno dimostrato un atteggiamento responsabile e pienamente consapevole dell’importanza del momento conclusivo del loro percorso scolastico; il comportamento è sempre stato corretto e le relazioni improntate al rispetto reciproco. L’interesse per le tematiche proposte e un clima sereno hanno favorito la crescita del livello culturale e professionale degli studenti. In relazione all’acquisizione di conoscenze, capacità e competenze il profitto risulta per alcuni sufficiente, per altri discreto, e in alcuni casi buono. Nella proposta formativa si è dovuto tener conto di un’ampia gamma di fattori per cercare di far conseguire agli studenti le abilità trasversali indicate dal Consiglio di Classe in sede di programmazione dell’attività didattica ed educativa: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. saper raccogliere, vagliare e organizzare appunti e informazioni; saper elaborare i dati e rappresentarli in modo efficace per favorire i processi decisionali; saper utilizzare i linguaggi tecnici delle diverse discipline; saper lavorare in gruppo, collaborando con i compagni; partecipare con atteggiamento costruttivo alle lezioni e alla vita scolastica; saper collegare argomenti della stessa disciplina o di discipline diverse; saper documentare adeguatamente il proprio lavoro stabilendo una gerarchia delle fonti. Gli obiettivi trasversali sono stati raggiunti a livelli diversi a seconda delle capacità individuali, dell’impegno personale e del grado di approfondimento applicato allo studio. Vista la particolarità della situazione degli studenti del serale, in prevalenza lavoratori e quindi già in possesso di un proprio bagaglio di competenze, il Consiglio di Classe non ha proposto attività specifiche quali strumenti per la valutazione delle competenze. Nella valutazione degli apprendimenti il Consiglio di Classe ha tenuto conto dei seguenti elementi: il livello di conoscenze e competenze disciplinari raggiunte nella singola disciplina il profitto globale i progressi ottenuti rispetto alla situazione di partenza l’impegno profuso nello studio il livello di padronanza degli strumenti metodologici il raggiungimento degli obiettivi relazionali e comportamentali, con particolare riguardo all’impegno scolastico, alla frequenza e al livello di partecipazione attiva al dialogo educativo 4 Per quanto riguarda la relazione e la programmazione delle singole discipline, con l’indicazione di obiettivi, metodi, strumenti, spazi e tempi del percorso formativo, si fa riferimento alle relazioni individuali dei docenti e alle parti relative alle simulazioni delle prove d’esame. Le griglie di valutazione adottate dai singoli insegnanti sono allegate al Documento. b) SIMULAZIONI DI ESAME 1) PRIMA PROVA SCRITTA (ITALIANO) Il Dipartimento di materia ha stabilito di somministrare a tutte le classi quinte una simulazione di prima prova del tutto simile a quella d’esame, per cui sono state previste tutte e quattro le tipologie (tipologia A: analisi di un testo letterario; tipologia B: saggio breve o articolo di giornale di ambito artistico-letterario, socio-economico, storico-politico e tecnico-scientifico; tipologia C: tema storico; tipologia D: tema di ordine generale); la durata è stata di 5 ore scolastiche; per la correzione sono state usate le griglie di valutazione allegate. La simulazione è stata svolta il giorno 6 aprile 2016. La seconda sarà il 11 maggio 2016. Strumenti a disposizione degli studenti: dizionario di italiano, dizionario bilingue per gli allievi stranieri 2) SECONDA PROVA SCRITTA (TECNICHE PROFESSIONALI DEI SERVIZI COMMERCIALI) La simulazione è stata progettata in base ai programmi svolti e sulla base di esami ministeriali di anni precedenti in Istituti ad indirizzo simile al nostro. La prima simulazione si è svolta il giorno 18 aprile 2016. La seconda sarà il 16 maggio 2016. Strumenti a disposizione degli studenti: calcolatrice, codice civile non commentato 3) TERZA PROVA SCRITTA Tenuto conto degli obiettivi trasversali, delle conoscenze e delle capacità acquisite dagli studenti e dei risultati ottenuti, il Consiglio di Classe ha concordato di proporre agli studenti la simulazione di terza prova secondo la tipologia mista B + C: tipologia B (domande a risposta aperta), tipologia C (domanda con risposte a scelta multipla). Ogni simulazione ha coinvolto quattro discipline, con 4 quesiti a scelta multipla e 2 domande aperte. La prima simulazione si è svolta il giorno 1 aprile 2016. Materie: Matematica - Francese - Inglese – Diritto La seconda simulazione si è svolta il giorno 5 maggio 2016. Materie: Storia - Tecniche di Comunicazione - Inglese – Diritto Strumenti a disposizione degli studenti: dizionario bilingue e monolingue, calcolatrice non programmabile, dizionario di italiano Si allegano i testi delle simulazioni con le correlate griglie di correzione 5 4) TABELLA CONVERSIONE PUNTI VOTO Per le prove scritte il Consiglio di Classe ha elaborato la tabella di conversione punti-voto di seguito riportata: PUNTI VOTO 15 9.5-10 14 8.5-9 13 7.5-8 12 7 11 6.5 10 6 9 5.5 8 5 7 4.5 6 4 5 3.5 4 3 3 2.5 2 2 1 1-1.5 c) ARGOMENTI DI TIPO PLURIDISCIPLINARE In considerazione del carattere pluridisciplinare del colloquio e della terza prova scritta dell’Esame di Stato, allo scopo di sviluppare la capacità di collegare e utilizzare le conoscenze in modo organico, il Consiglio di classe ha sviluppato i seguenti nuclei tematici pluridisciplinari. Ogni insegnante ha pianificato la parte di sua competenza secondo le strategie ritenute più opportune e specificate nelle relazioni individuali ARGOMENTO MATERIE COINVOLTE Il bilancio d’esercizio Tecnica professionale dei servizi commerciali Diritto Le strategie di marketing Tecnica professionale dei servizi commerciali Tecnica della comunicazione Inglese Lo studio di funzione Tecnica professionale dei servizi commerciali Matematica d) RELAZIONE E PROGRAMMAZIONE DI CIASCUN DOCENTE Profilo della classe Obiettivi raggiunti (conoscenze, abilità/capacità, competenze) Metodologie didattiche Materiali didattici utilizzati Tipologia delle prove di verifica utilizzate e criteri di valutazione Contenuti trattati: spazi e tempi del percorso formativo Si allegano le relazioni dei docenti e il programma svolto 6 CONSIGLIO CLASSE 5^BZ serale I.I.S. Enzo Ferrari di Susa, indirizzo servizi commerciali Chiara Balpo Pia Calcagno Federica Lauricella Raffaela Pisana Simona Santangelo Giovanni Scamarcia Michela Versino Franco Zampedri IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Anna Giaccone 7 RELAZIONE E PROGRAMMAZIONE CLASSE 5^ BZ SERALE A.S. 2015-2016 Docente: LAURICELLA FEDERICA Materia: ITALIANO Ore programmate: 99 Ore svolte al 15 maggio: 69 Ore da svolgere: 9 Profilo della classe Durante il corrente anno scolastico, la classe non ha goduto della continuità didattica: si sono infatti avvicendate tre insegnanti, l'ultima della quali è arrivata solamente ad aprile. Nei primi due mesi dell'anno scolastico, inoltre, la cattedra risultava scoperta. Queste circostanze, unitamente a una serie di gravi lacune comuni a tutto il gruppo classe, hanno influito non poco sulla didattica, inducendo le insegnanti a una trattazione poco approfondita del programma scolastico. La classe si presenta disomogenea, in quanto diversi studenti non provengono tutti dalla stessa classe e hanno curricola precedenti diversi. Nel gruppo classe si denotano due principali atteggiamenti: il primo fatto di poche persone che si sforzano di conciliare il lavoro personale con gli impegni scolastici, mentre il secondo non è riuscito a trovare un modo produttivo di stare in classe. A ciò si aggiunge uno scarso interesse rispetto la partecipazione e la frequentazione delle lezioni. Tutte le circostanze sopraccitate, concorrono a delineare il livello di preparazione della classe, che risulta appena sufficiente. Obiettivi (conoscenze, abilità/capacità, competenze) OBIETTIVI DIDATTICI CONOSCENZE E DISCIPLINARI COMPETENZE CAPACITÀ Gli allievi dovranno conoscere le trasformazioni principali avvenute nella società moderna attraverso le idee e i principali autori e, qualora richiesto, dovranno essere capaci di collegare la materia di studio ad altre discipline. Dovranno, inoltre, conoscere ed apprendere una serie più ampia di meccanismi sociocomportamentali basilari del mondo adulti. Distinguere i significati letterari delle opere studiate e collocarle nel tempo; saper riconoscere le cause e i contesti che hanno portato alla trasformazione della società moderna e anche dei testi che ne attestano le diverse fasi. Relazionare il dibattito intellettuale e letterario dell'epoca studiata con le trasformazioni storiche e, più in generale, con qualsiasi altro evento significativo che abbia segnato il secolo. Sviluppare un saggio breve secondo i criteri richiesti. Conoscere le principali correnti letterarie di fine ottocento e dei primi del novecento. Conoscere i principali autori e le loro opere maggiori. 8 Metodologie didattiche Lezioni frontali, accompagnate da schemi e mappe concettuali alla lavagna per inquadrare l'argomento e fornire agli studenti un ausilio e un orientamento allo studio; per quanto possibile, si è cercato di usare un linguaggio semplice e comprensibile. Si è dato spazio alla partecipazione e alla discussione sulle tematiche proposte: si è adottata, quindi, anche la metodologia della lezione partecipata. Il consolidamento è avvenuto, per la maggior parte, attraverso lo studio in classe e le discussioni disciplinari. Materiali didattici utilizzati Non è stato utilizzato nessun libro in particolare, in quanto gli studenti avevano a disposizione testi diversi. Dispense fornite dal docente. Appunti e mappe concettuali. Schede esplicative relative alla modalità di stesura di un testo argomentativo, di un articolo di giornale e di un saggio breve incentrate sulle varie fasi del processo di scrittura. Fotocopie di testi letterari e schede di sintesi relative agli autori e/o ai movimenti letterari oggetto di studio Spazi e tempi del percorso formativo Il percorso formativo è stato realizzato nel rispetto della scansione prevista dall’Istituto, un trimestre e un pentamestre. I tempi dedicati alla trattazione dei singoli moduli sono qui di seguito esposti: Argomento Nessuno poiché la cattedra era scoperta Nessuno poiché la cattedra era scoperta Decadentismo: caratteristiche generali; il romanzo decadente Giovani Pascoli: biografia, opere principali, poetica, lettura delle principali poesie e dei relativi commenti Gabriele D'Annunzio: biografia, opere principali e lettura di brani e poesie antologizzate Il contesto storico-culturale e letterario primonovecentesco: le avanguardie, i poeti crepuscolari, i vociani, i futuristi (cenni); principali caratteristiche del romanzo moderno Umberto Saba: biografia, opere e lettura di poesie antologizzate; Cesare Pavese: biografia e opere (cenni) Luigi Pirandello: biografia, pensiero, opere e lettura di brani antologizzati Ungaretti: biografia, pensiero e lettura di alcuni componimenti poetici Ripasso del programma scolastico Periodo Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Tipologia delle prove di verifica utilizzate e criteri di valutazione Le verifiche sono state di varie tipo: scritte, orali, formali ed informali. La valutazione è avvenuta in decimi, gli esiti sono stati diversificati e, in alcuni casi, appena sufficienti. E' sempre stata data la possibilità di recuperare, venendo incontro sia alle difficoltà personali sia alle assenze degli allievi. Sono somministrate, in accordo con quanto stabilito in Dipartimento, due simulazioni della Prima Prova scritta dell'Esame di Stato, che hanno rilevato non poche difficoltà relative sia alla comprensione delle consegne sia allo svolgimento della prova stessa: gli esiti, perciò, sono stati diversificati e in alcuni casi appena sufficienti. Susa, 15 maggio 2016 Il docente Federica Lauricella 9 PROGRAMMA SVOLTO CLASSE 5^ BZ SERALE A.S. 2015-2016 Docente: LAURICELLA FEDERICA Materia: ITALIANO Ore programmate: 99 Ore svolte al 15 maggio: 69 Ore da svolgere: 9 Contenuti trattati: Argomento Nessuno poiché la cattedra era scoperta Nessuno poiché la cattedra era scoperta Decadentismo: caratteristiche generali; il romanzo decadente Giovani Pascoli: biografia, opere principali, poetica, lettura delle principali poesie e dei relativi commenti Gabriele D'Annunzio: biografia, opere principali e lettura di brani e poesie antologizzate Il contesto storico-culturale e letterario primonovecentesco: le avanguardie, i poeti crepuscolari, i vociani, i futuristi (cenni); principali caratteristiche del romanzo moderno Umberto Saba: biografia, opere e lettura di poesie antologizzate; Cesare Pavese: biografia e opere (cenni) Luigi Pirandello: biografia, pensiero, opere e lettura di brani antologizzati Ungaretti: biografia, pensiero e lettura di alcuni componimenti poetici Ripasso del programma scolastico Periodo Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Susa, 15 maggio 2016 I rappresentanti degli studenti La docente Federica Lauricella 10 RELAZIONE E PROGRAMMAZIONE CLASSE 5^ BZ SERALE A.S. 2015-2016 Docente: LAURICELLA FEDERICA Materia: STORIA Ore programmate: 33 Ore svolte al 15 maggio: 23 Ore da svolgere: 3 Profilo della classe Durante il corrente anno scolastico, la classe non ha goduto della continuità didattica: si sono infatti avvicendate tre insegnanti, l'ultima della quali è arrivata solamente ad aprile. Nei primi due mesi dell'anno scolastico, inoltre, la cattedra risultava scoperta. Queste circostanze, unitamente a una serie di gravi lacune comuni a tutto il gruppo classe, hanno influito non poco sulla didattica, inducendo le insegnanti a una trattazione poco approfondita del programma scolastico. La classe si presenta disomogenea, in quanto diversi studenti non provengono tutti dalla stessa classe e hanno curricola precedenti diversi. Nel gruppo classe si denotano due principali atteggiamenti: il primo fatto di poche persone che si sforzano di conciliare il lavoro personale con gli impegni scolastici, mentre il secondo non è riuscito a trovare un modo produttivo di stare in classe. A ciò si aggiunge uno scarso interesse rispetto la partecipazione e la frequentazione delle lezioni. Tutte le circostanze sopraccitate, concorrono a delineare il livello di preparazione della classe, che risulta appena sufficiente. Obiettivi In relazione alla programmazione curricolare, sono stati raggiunti gli obiettivi generali riportati. OBIETTIVI DIDATTICI CONOSCENZE E DISCIPLINARI COMPETENZE CAPACITÀ Gli allievi dovranno conoscere le trasformazioni principali avvenute nella società moderna attraverso le idee e i principali eventi storici e, qualora richiesto, dovranno essere capaci di collegare la materia di studio ad altre discipline. Dovranno, inoltre, conoscere ed apprendere una serie più ampia di meccanismi sociocomportamentali basilari del mondo adulti. Gli studenti saranno in grado di rielaborare sommariamente le conoscenza acquisite, di individuare analogie e differenze tra eventi e fenomeni e di formulare un semplice giudizio personale. Gli allievi saranno in grado di esprimere le conoscenze acquisite, nonché di individuare collegamenti tra eventi e problematiche. Gli studenti dovranno conoscere i momenti più importanti e significativi degli eventi storici di fine ottocento e del novecento, sia nel loro costituirsi sia nel loro svolgersi nel tempo e nello spazio. 11 Metodologie didattiche Lezioni frontali, accompagnate da schemi e mappe concettuali alla lavagna per inquadrare l'argomento e fornire agli studenti un ausilio e un orientamento allo studio; per quanto possibile, si è cercato di usare un linguaggio semplice e comprensibile. Si è cercato di dare spazio alla partecipazione e alla discussione sulle tematiche proposte: si è adottata, quindi, anche la metodologia della lezione partecipata. Il consolidamento è avvenuto, per la maggior parte, attraverso lo studio in classe e le discussioni disciplinari. Materiali didattici utilizzati Non è stato utilizzato nessun libro in particolare, in quanto gli studenti avevano a disposizione testi diversi. Dispense fornite dal docente. Appunti e mappe concettuali. Fotocopie e schede di sintesi relative agli eventi storici oggetto di studio. Spazi e tempi del percorso formativo Il percorso formativo è stato realizzato nel rispetto della scansione prevista dall’Istituto, un trimestre e un pentamestre. I tempi dedicati alla trattazione dei singoli moduli sono qui di seguito esposti: Argomento Nessuno poiché la cattedra era scoperta Nessuno poiché la cattedra era scoperta La situazione politica dell'Europa prima della Grande Guerra: Impero austro-ungarico; Impero ottomano; Impero russo L'età giolittiana La Prima Guerra Mondiale La Rivoluzione russa Il primo dopoguerra e la crisi del '29; l'età dei totalitarismi: fascimo, nazismo e stalinismo La Seconda Guerra Mondiale La Resistenza e il secondo dopoguerra Ripasso del programma Periodo Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Tipologia delle prove di verifica utilizzate e criteri di valutazione Le verifiche sono state di varie tipo: scritte, orali, formali ed informali. La valutazione è avvenuta in decimi, gli esiti sono stati diversificati e, in alcuni casi, appena sufficienti. E' sempre stata data la possibilità di recuperare, venendo incontro sia alle difficoltà personali sia alle assenze degli allievi. Tenendo conto della lacunosa preparazione iniziale della classe, si è tenuto conto dell'impegno, della partecipazione, dell'interesse mostrati in classe e del miglioramento avvenuto durante tutto il corso dell'anno scolastico. Susa, 15 maggio 2016 La docente Federica Lauricella 12 PROGRAMMA SVOLTO CLASSE 5^ BZ SERALE A.S. 2015-2016 Docente: LAURICELLA FEDERICA Materia: STORIA Ore programmate: 33 Ore svolte al 15 maggio: 23 Ore da svolgere: 3 Contenuti trattati: Argomento Nessuno poiché la cattedra era scoperta Nessuno poiché la cattedra era scoperta La situazione politica dell'Europa prima della Grande Guerra: Impero austro-ungarico; Impero ottomano; Impero russo L'età giolittiana La Prima Guerra Mondiale La Rivoluzione russa Il primo dopoguerra e la crisi del '29; l'età dei totalitarismi: fascimo, nazismo e stalinismo La Seconda Guerra Mondiale La Resistenza e il secondo dopoguerra Ripasso del programma Periodo Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Susa, 15 maggio 2016 I rappresentanti degli studenti La docente Federica Lauricella 13 RELAZIONE E PROGRAMMAZIONE CLASSE 5^ BZ SERALE A.S. 2015-2016 Docente: SANTANGELO SIMONA Materia: LINGUA FRANCESE Ore programmate: 66 Ore svolte al 15 maggio: 44 Ore da svolgere: 6 Profilo della classe L’attività didattica, per quanto riguarda lo svolgimento delle lezioni e del programma, non è stata regolare in tutte le discipline. Per quanto riguarda lingua francese, l’attività didattica può ritenersi svolta in maniera regolare a partire dalla metà di novembre, periodo nel quale ho preso servizio presso il suddetto istituto. La preparazione della classe in generale, fin dall’inizio, non è risultata sufficiente. Anzi sono state riscontrate, dopo un breve esame iniziale della situazione attraverso l’utilizzo della tecnica di “presentazione di se stessi alla classe e al docente” gravi lacune a livello grammaticale, sintattico e lessicale. Solo alcuni alunni riuscivano a comporre una frase che avesse un senso logico e grammaticale corretto. Il resto della classe invece faticava a mettere insieme anche due o tre parole. Per quanto concerne l’interesse, la partecipazione e la frequenza alla lezione si può dire che: la partecipazione attiva alla lezione è stata scarsa se non inesistente così come anche l’interesse, dimostrato peraltro solo da alcuni allievi. Invece per quanto riguarda la frequenza alle lezioni, si è riscontrata una certa regolarità. Il livello raggiunto dalla classe è migliorato rispetto all’inizio dell’anno raggiungendo una sufficienza generale. Alcuni segmenti curriculari non sono stati ancora trattati (come per esempio quello concernente la grammatica ovvero l’indicativo e il congiuntivo in francese) perché, a causa del ritardo dovuto al reperimento dell’insegnante della materia ed altri fattori quali le vacanze o alcune mie assenze, non si è riuscito ancora ad arrivare a toccare i suddetti argomenti. Obiettivi raggiunti (conoscenze, abilità/capacità, competenze) In relazione alla programmazione curricolare, sono stati raggiunti gli obiettivi generali riportati. 1: saper formulare una frase di senso compiuto a livello sintattico - grammaticale 2: saper riconoscere, all’interno di una lettera, le varie parti quali formule di apertura, contenuto di vario genere, formule di chiusa etc; 3: saper formulare una breve lettera commerciale; Metodologie didattiche La metodologia utilizzata è stata la seguente: la lezione frontale è stata la metodologia predominante, intervallata dall’alternanza di lettura e traduzione dei testi da parte degli alunni con il supporto dell’insegnante. 14 Materiali didattici utilizzati Suggerimenti. Inserire il titolo del libro di testo ed eliminare ciò che non è stato usato, oppure aggiungere altri materiali sfruttati durante l’anno. Libro di testo: Clin d’Oeil – Sur la communication commerciale di Anna Maria Crimi; Dispense fornite dal docente: alla mia entrata in servizio sono state fornite alcune schede che illustravano la formazione della forma negativa e interrogativa e dell’articolo (determinativo, indeterminativo e partitivo) in francese; Spazi e tempi del percorso formativo Il percorso formativo è stato realizzato nel rispetto della scansione prevista dall’Istituto, un trimestre e un pentamestre. I tempi dedicati alla trattazione dei singoli moduli sono qui di seguito esposti: Unità didattica/Modulo Grammatica Grammatica Grammatica Comunicazione Commerciale Comunicazione Commerciale Argomento La formazione della forma negativa e interrogativa; L’articolo (determinativo, indeterminativo e partivo); La formazione della forma negativa e interrogativa; L’articolo (determinativo, indeterminativo e partivo); La formazione della forma negativa e interrogativa; L’articolo (determinativo, indeterminativo e partivo); La lettera commerciale: fondamenti; La lettera commerciale per chiedere delle informazioni riguardanti un prodotto; Preparazione alla simulazione della terza prova di Stato; La lettera commerciale per effettuare un ordine e confermare un ordine; Periodo Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Tipologia delle prove di verifica utilizzate e criteri di valutazione Le verifiche effettuate fino ad ora sono state due. La prima è stata una verifica, concernente la parte di grammatica che ho spiegato in classe attraverso l’utilizzo di due dispense date in classe (la prima dispensa sulla forma negativa e interrogativa e la seconda sull’articolo (determinativo, indeterminativo e partitivo) in francese), conteneva al suo interno sia esercizi con risposta multipla che esercizi nel quale l’alunno era tenuto a rispondere alle domande proposte. La seconda verifica è stata fatta coincidere con la prima simulazione di terza prova scritta nella quale è stato somministrato agli alunno una prova di tipo misto (B+C) contenente quattro domande a risposta multipla e due domande a risposta aperta concernente una comprensione del testo. Questa prova ha voluto mettere in evidenza se l’alunno fosse in grado di reperire nel testo tutte le informazioni atte a rispondere scegliendo le risposta corretta fra quelle suggerite per quanto riguarda le domande a risposta multipla e completando con la risposta corretta le domande a risposta aperta. Prevedo, entro la fine dell’anno di effettuare ancora due interrogazioni orali, di modo da poter valutare le competenze orali degli alunni. Gli elementi fondamentali per la valutazione finale saranno: la situazione di partenza; l’interesse e la partecipazione dimostrati durante le attività in classe; i progressi raggiunti rispetto alla situazione iniziale; l’impegno nel lavoro domestico e il rispetto delle consegne; l’acquisizione delle principali nozioni. 15 Susa, 15 maggio 2016 La docente Simona Santangelo 16 PROGRAMMA SVOLTO CLASSE 5^ BZ SERALE A.S. 2015-2016 Docente: SANTANGELO SIMONA Materia: LINGUA FRANCESE Ore programmate: 66 Ore svolte al 15 maggio: 44 Ore da svolgere: 6 Contenuti trattati: Unità didattica/Modulo Grammatica Grammatica Grammatica Comunicazione Commerciale Comunicazione Commerciale Argomento La formazione della forma negativa e interrogativa; L’articolo (determinativo, indeterminativo e partivo); La formazione della forma negativa e interrogativa; L’articolo (determinativo, indeterminativo e partivo); La formazione della forma negativa e interrogativa; L’articolo (determinativo, indeterminativo e partivo); La lettera commerciale: fondamenti; La lettera commerciale per chiedere delle informazioni riguardanti un prodotto; Preparazione alla simulazione della terza prova di Stato; La lettera commerciale per effettuare un ordine e confermare un ordine; Susa, 15 maggio 2016 I rappresentanti degli studenti La docente Simona Santangelo 17 RELAZIONE E PROGRAMMAZIONE CLASSE 5^ BZ SERALE A.S. 2015-2016 Docente: BALPO CHIARA Materia: LINGUA INGLESE Ore programmate: 99 Ore svolte al 15 maggio: 88 Ore da svolgere: 11 Profilo della classe La classe risulta essere molto eterogenea a causa dei diversi percorsi intrapresi dai vari allievi. In particolare, alcuni allievi hanno iniziato a studiare la lingua inglese in corrispondenza con l’iscrizione al quinto anno. Da sottolineare la discontinuità didattica soprattutto nel corso del corrente anno scolastico: il primo docente ha preso servizio a metà ottobre mentre la sottoscritta ne ha preso il posto a metà dicembre. A causa di questi fattori, oltre alla discontinua presenza di alcuni allievi e alla carenza di concentrazione, dovuta anche alla stanchezza delle ultime due ore del lunedì, l’andamento didattico della classe risulta di un livello piuttosto basso. Un buon numero di allievi, pur avendo limiti oggettivi, si impegna e frequenta in modo assiduo e puntuale le lezioni, seguendo con interesse e partecipando positivamente al clima positivo creato durante le ore di inglese. Obiettivi raggiunti (conoscenze, abilità/capacità, competenze) In relazione alla programmazione curricolare, sono stati raggiunti gli obiettivi generali riportati. Distinguere e utilizzare le principali tipologie testuali, comprese quelle tecnico-professionali, in base alle costanti che le caratterizzano. Produrre brevi testi per esprimere in modo chiaro e semplice opinioni, intenzioni, ipotesi e descrivere esperienze e processi. Comprendere idee principali e specifici dettagli di testi relativamente complessi, inerenti la sfera personale, l'attualità, il lavoro o il settore d'indirizzo. Parlare di argomenti di indirizzo e spiegarli in modo breve e semplice. Metodologie didattiche Le principali metodologie utilizzate sono state la lezione frontale e le esercitazioni in classe. Viste le lacune pregresse, soprattutto dal punto di vista lessico-grammaticale, la docente si è concentrata sulla lettura e spiegazione o traduzione dei testi presenti sul libro di testo per poi estrapolare esempi o regole grammaticali. Per quanto riguarda la parte pratica (composizione di testi di indirizzo quali e-mail o business letters, documenti di trasporto ecc.) si sono preferite invece esercitazioni in classe, a gruppi o singolarmente. Materiali didattici utilizzati Libro di testo: Margherita Cumino – Philippa Bowen, Step into Business, Petrini editore Dispense fornite dal docente (in particolare sulla parte di grammatica) Appunti e mappe concettuali. 18 Spazi e tempi del percorso formativo Il percorso formativo è stato realizzato nel rispetto della scansione prevista dall’Istituto, un trimestre e un pentamestre. I tempi dedicati alla trattazione dei singoli moduli sono qui di seguito esposti: Unità didattica/Modulo Grammar revision Grammar Grammar Business Theory Business Theory Business Theory Grammar Business Theory Tesine Vocabulary Business Theory Grammar Business Theory Argomento Future First e second conditional Modals: can, could, may; relative clauses Vocabulary on business (pp114-115) Enquiries (pp.116-123), replies to enquiries (pp.128135) Trade orders: orders, online orders, invoice (pp.146148) Written part: orders (pp.154-159) and replies to orders (pp.164-169) Present perfect vs. present perfect continuous with since/for Banking: ATM, Remote banking, fraud, microcredit (pp.184-189) Approfondimenti sulle tesine How to use a dictionary Insurance and transport, documents of carriage (pp.212-224) The passive (present simple, past simple) Marketing basics, the marketing mix (4Ps) (pp.74-85) Revision e simulazioni Revision e simulazioni Periodo Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Tipologia delle prove di verifica utilizzate e criteri di valutazione 2 verifiche scritte strutturate (grammatica) somministrate dal collega in servizio fino a dicembre (primo trimestre) 4 verifiche scritte nel pentamestre di cui una Reading and comprehension e 3 prove tipo simulazione terza prova (testo con domande tipologia B+C) 1 verifica orale nel pentamestre Gli elementi fondamentali per la valutazione finale saranno: la situazione di partenza; l’interesse e la partecipazione dimostrati durante le attività in classe; i progressi raggiunti rispetto alla situazione iniziale; l’impegno nel lavoro domestico e il rispetto delle consegne; l’acquisizione delle principali nozioni. Susa, 15 maggio 2016 La docente Chiara Balpo 19 PROGRAMMA SVOLTO CLASSE 5^ BZ SERALE A.S. 2015-2016 Docente: BALPO CHIARA Materia: LINGUA INGLESE Ore programmate: 99 Ore svolte al 15 maggio: 88 Ore da svolgere: 11 Contenuti trattati: Unità didattica/Modulo Grammar revision Grammar Grammar Business Theory Business Theory Business Theory Grammar Business Theory Tesine Vocabulary Business Theory Grammar Business Theory Argomento Future First e second conditional Modals: can, could, may; relative clauses Vocabulary on business (pp114-115) Enquiries (pp.116-123), replies to enquiries (pp.128135) Trade orders: orders, online orders, invoice (pp.146148) Written part: orders (pp.154-159) and replies to orders (pp.164-169) Present perfect vs. present perfect continuous with since/for Banking: ATM, Remote banking, fraud, microcredit (pp.184-189) Approfondimenti sulle tesine How to use a dictionary Insurance and transport, documents of carriage (pp.212-224) The passive (present simple, past simple) Marketing basics, the marketing mix (4Ps) (pp.74-85) Revision Revision Periodo Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Susa, 15 maggio 2016 I rappresentanti degli studenti La docente Chiara Balpo 20 RELAZIONE E PROGRAMMAZIONE CLASSE 5^ BZ SERALE A.S. 2015-2016 Docente: ZAMPEDRI FRANCO Materia: DIRITTO ED ECONOMIA Ore programmate: 99 Ore svolte al 15 maggio: 63 Ore da svolgere: 9 Profilo della classe La classe si presenta come abbastanza omogenea e collaborativa; pochi gli elementi che manifestano interesse discontinuo o comunque scarso in merito alla materia. La classe nella materia in oggetto non ha subito contraccolpi da eventuali cambi di docenza. Si evidenziano in alcuni studenti lacune pregresse specialmente nella gestione degli scritti, con però discreta capacità espressiva pur se a volte con lessico limitato. Le lezioni sono state frequentate con assiduità da un gruppo di 8-10 persone , mentre altre hanno avuto una frequenza più saltuaria. La classe ha raggiunto un livello di preparazione discreto. Non sono state affrontate le lezioni 1-7 del testo inerenti l'Informazione Economica per poter avere più tempo nella digressione di altre parti del programma. Parimenti non sono state affrontate le lezioni 27-28-29 e dalla 39 alla 43 per affrontare con maggior efficacia gli argomenti inerenti la Legislazione Sociale, con particolare attenzione alla condizione del lavoro femminile, e la Contabilità Nazionale. Obiettivi raggiunti (conoscenze, abilità/capacità, competenze) Sono stati raggiunti i seguenti obiettivi: 1- discreta capacità nel gestire la terminologia giuridica 2- discreta conoscenza di tutti gli argomenti affrontati 3- buona capacità di sintesi nello scritto Metodologie didattiche E' stata utilizzata la didattica frontale con massimo rilievo alla partecipazione attiva per il tramite di continuo collegamento alla realtà giuridica ed economica del momento. Materiali didattici utilizzati • • Libro di testo dispense fornite dal docente Spazi e tempi del percorso formativo Il percorso formativo è stato realizzato nel rispetto della scansione prevista dall’Istituto, un trimestre e un 21 pentamestre. I tempi dedicati alla trattazione dei singoli moduli sono qui di seguito esposti: Unità didattica/Modulo pre-requisiti pre -requisiti e modulo 2 modulo 2 modulo 2 modulo 1 modulo 1 e modulo 3 modulo 3 Modulo 1, 2 e 3 Modulo 1,2 e 3 Argomento il contratto il contratto - Legislazione sociale legislazione sociale legislazione sociale Contabilità nazionale Contabilità nazionale - documento digitale documento digitale ripasso del programma ripasso del programma Periodo Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Tipologia delle prove di verifica utilizzate e criteri di valutazione Sono state somministrate principalmente prove scritte con la previsione di domande aperte. In corso d'anno si è passati a prove strutturate come la terza prova . Si è provveduto anche a prove orali con particolare in concomitanza con la fine dell'anno scolastico. Le prove scritte sono state finalizzate all'apprendimento degli argomenti con sintesi e terminologia appropriata, mentre le prove orali hanno avuto il compito di testare la tenuta anche psicologica dell'alunno ad una prova più rapida e meno riflessiva. Gli elementi fondamentali per la valutazione finale saranno: • la situazione di partenza; • l’interesse e la partecipazione dimostrati durante le attività in classe; • i progressi raggiunti rispetto alla situazione iniziale; • l’impegno nel lavoro domestico e il rispetto delle consegne; • l’acquisizione delle principali nozioni. Susa, 15 maggio 2016 Il docente Franco Zampedri 22 PROGRAMMA SVOLTO CLASSE 5^ BZ SERALE A.S. 2015-2016 Docente: ZAMPEDRI FRANCO Materia: DIRITTO ED ECONOMIA Ore programmate: 99 Ore svolte al 15 maggio: 63 Ore da svolgere: 9 Contenuti trattati: Unità didattica/Modulo Argomento Il contratto Contabilità nazionale Legislazione sociale Documento digitale Modulo 0 Modulo 1 Modulo 2 Modulo 3 Susa, 15 maggio 2016 I rappresentanti degli studenti Il docente Franco Zampedri 23 RELAZIONE E PROGRAMMAZIONE CLASSE 5^ BZ SERALE A.S. 2015-2016 Docente: PISANA RAFFAELA Materia: TECNICHE DI COMUNICAZIONE Ore programmate: 66 Ore svolte al 15 maggio: 49 Ore da svolgere: 8 Profilo della classe Nell’ambito disciplinare di TECNICHE DI COMUNICAZIONE, gli alunni hanno dimostrato, nel complesso, di affrontare le tematiche curriculari con interesse e partecipazione. Da un’attenta analisi è possibile dividere la classe in due gruppi di valutazione. L’eterogeneità degli alunni infatti fa emergere un gruppo formato da soggetti che hanno buone capacità logico-deduttive, capaci di sintesi e che possiedono appropriate conoscenze lessicali. I soggetti rimanenti, invece, hanno rilevanti difficoltà di approccio ai metodi d’insegnamento, riscontrano problemi nella comprensione e acquisizione delle tematiche disciplinari e non utilizzano correttamente i termini tecnici. Tali difficoltà possono ricondursi sia all’elevato numero di assenze sia all’impegno poco efficiente assunto dai soggetti stessi, spesso coinvolti in attività extrascolastiche (lavorativi, familiari, formativi). Si è reso necessario dunque ribadire più e più volte le unità didattiche al fine fissare al meglio i concetti base della materia necessari per l’acquisizione di strumenti conoscitivi teorico-pratici. Il ritardo del naturale svolgimento dell’attività scolastica ha richiesto la rettifica del programma al fine di garantire almeno il raggiungimento dell’apprendimento dei punti chiave della disciplina stessa. Oltretutto gli alunni erano disorientati a causa di un’incisiva discontinuità didattica dovuta all’alternanza di più insegnanti. Alcune lezione didattiche, infatti, sono state dedicati alla ricerca di un adeguato metodo didattico e lavorativo per coinvolgere al meglio i diretti interessati. Tale ricerca ha permesso di raggiungere e soddisfare almeno in parte, l’acquisizione o comprensione degli obiettivi fondamentali delle tematiche discusse. Conoscenze e capacità acquisite In relazione alla programmazione curricolare, sono stati raggiunti gli obiettivi generali riportati. - Riconoscere ed utilizzare la specifica terminologia della disciplina e i contenuti relativi alle principali teorie degli autori esaminati - Apprendere l’importanza dei “multi-linguaggi”: linguaggio verbale, non verbale e paraverbale - Acquisire le nozioni fondamentali sulla comunicazione umana ed i concetti di gruppo, ruolo e leadership - Riconoscere gli elementi fondamentali di una comunicazione efficace ed empatica a livello interpersonale e sociale - Apprendere l’importanza degli “stili comunicativi” legati all’immagine aziendale e al marketing - Acquisire la conoscenza del ruolo dei più diffusi linguaggi usati nelle comunicazioni di massa e il loro ruolo nella pubblicità, nella comunicazione di impresa e nel marketing Tali obiettivi solo parzialmente sono stati raggiunti dalla maggioranza della classe Competenze acquisite 24 - Acquisire uno spirito critico, mediante opportune riflessioni, delle situazioni relazionali difficili - Interpretare correttamente la comunicazione interpersonale anche a livello non verbale - Comprendere ed applicare gradualmente l’assertività e l’intelligenza emotiva - Valorizzare l’uso dell’ascolto attivo e le tecniche più efficaci per comunicare - Adoperare “pratiche discorsive” atte a facilitare il dialogo in ambito comunicativo da utilizzare anche nel contesto gruppo-classe - Apprendere l’importanza di un uso corretto della comunicazione in ambito aziendale e di marketing Tali obiettivi solo parzialmente sono stai raggiunti dalla maggior parte degli alunni della classe Metodologie didattiche - Lezione frontale; -Lezione dialogata; -Esercitazioni pratiche in classe; -Simulazione di casi pratici; Materiali didattici utilizzati Libro di testo: Giovanna Colli, Punto com, Tecniche di comunicazione dei servizi commerciali, Milano, Ed. Clitt, 2016, vol. B Dispense di Giovanna Colli e altre fornite dal docente Presentazioni realizzate tramite il software Power Point. Appunti e mappe concettuali. Tipologia delle prove di verifica utilizzate e criteri di valutazione Nel primo trimestre sono state effettuate 2 prove di valutazione nel secondo pentamestre sono state effettuate 4 prove di valutazione ed una prova di simulazione Verifiche scritte di tipo semistrutturato (esercizi brevi, domande a risposta aperte breve, test a completamento, tabelle da completare, ecc.) Verifiche scritte di tipo strutturato (test a completamento, a scelta multipla, corrispondenza vero/falso) Interrogazioni orali Nella valutazione orale è stata utilizzata la scala aperta (voti da 2 a 10), valutando con 2 i soggetti che si sono rifiutati di affrontare l’interrogazione programmata. Per la verifica scritta invece è stata usata una griglia di valutazione esplicitando il valore di ogni singolo esercizio. In generale si è proseguito stabilendo un valore pieno agli esercizi svolti in modo corretto e completo, metà valore agli esercizi incompleti e/o parzialmente corretti, ma comunque in grado di evidenziare la comprensione dei concetti, degli strumenti e dei metodi richiesti mentre non si è assegnato nessun valore agli esercizi non corretti. Sulla base degli obiettivi disciplinari, per ciascun modulo è stato valutato il raggiungimento e il grado di conoscenza degli obiettivi minimi, premiando chi ha dimostrato responsabilità e costanza. Per obiettivi minimi s’intende l’alunno con una conoscenza non approfondita ma completa in grado, se indirizzato, di applicare i concetti ed eseguire compiti semplici senza commettere errori. Gli elementi fondamentali per la valutazione finale saranno: la situazione di partenza; l’interesse e la partecipazione dimostrati durante le attività in classe; i progressi raggiunti rispetto alla situazione iniziale; l’impegno nel lavoro domestico e il rispetto delle consegne; l’acquisizione delle principali nozioni. 25 Contenuti trattati: spazi e tempi del percorso formativo Unità didattica/Modulo Argomento Aspetti principali della Comunicazione sociale e comunicazione interpersonale comunicazione Caratteristiche della comunicazione verbale, non verbale e paraverbale con particolare attenzione all’aspetto “pragmatico” Piramide di Maslow Le sei funzioni comunicative del linguaggio I contesti comunicativi La Teoria degli atti linguistici: atti locutori, illocutori e perlocutori La capacità di saper lavorare in Il concetto di gruppo gruppo La dinamica di gruppo I ruoli all’interno di un gruppo La dinamica affettiva all’interno di un gruppo La leadership Il gruppo di lavoro e le sue condizione di efficacia La tappe evolutive di un gruppo efficace La comunicazione efficace a Le “skill for life” livello interpersonale L’intelligenza emotiva (Goleman) L’autoconsapevolezza L’empatia e lo stile assertivo I differenti stili comunicativi L’ascolto attivo Il feedback Le comunicazioni aziendali Gli strumenti di comunicazione aziendale Le comunicazioni interne I flussi di comunicazione esterna L’immagine aziendale Il brand (la marca) Il marketing Gli annunci pubblicitari su carta Il sito web aziendale Il depliant Le riunioni di lavoro La conferenza e i comunicati stampa Parlare in pubblico I supporti multimediali Susa, 15 maggio 2016 I rappresentanti Il docente Raffaela Pisana 26 PROGRAMMA SVOLTO CLASSE 5^ BZ SERALE A.S. 2015-2016 Docente: PISANA RAFFAELA Materia: TECNICHE DI COMUNICAZIONE Ore programmate: 66 Ore svolte al 15 maggio: 49 Ore da svolgere: 8 Contenuti trattati: Unità didattica/Modulo Argomento Aspetti principali della Comunicazione sociale e comunicazione interpersonale comunicazione Caratteristiche della comunicazione verbale, non verbale e paraverbale con particolare attenzione all’aspetto “pragmatico” Piramide di Maslow Le sei funzioni comunicative del linguaggio I contesti comunicativi La Teoria degli atti linguistici: atti locutori, illocutori e perlocutori La capacità di saper lavorare in Il concetto di gruppo gruppo La dinamica di gruppo I ruoli all’interno di un gruppo La dinamica affettiva all’interno di un gruppo La leadership Il gruppo di lavoro e le sue condizione di efficacia La tappe evolutive di un gruppo efficace La comunicazione efficace a Le “skill for life” livello interpersonale L’intelligenza emotiva (Goleman) L’autoconsapevolezza L’empatia e lo stile assertivo I differenti stili comunicativi L’ascolto attivo Il feedback Le comunicazioni aziendali Le comunicazioni interne I flussi di comunicazione esterna L’immagine aziendale Il brand (la marca) Il marketing 27 Gli strumenti di comunicazione aziendale Gli annunci pubblicitari su carta Il sito web aziendale Il depliant Le riunioni di lavoro La conferenza e i comunicati stampa Parlare in pubblico I supporti multimediali Susa, 15 maggio 2016 I rappresentanti degli studenti La docente Raffaela Pisana 28 RELAZIONE E PROGRAMMAZIONE CLASSE 5^ BZ SERALE A.S. 2015-2016 Docente: CALCAGNO PIA ANNA MARIA Materia: TECNICA PROFESSIONALE DEI SERVIZI COMMERCIALI Ore programmate: 198 Ore svolte al 15 maggio: 171 Ore da svolgere: 27 Profilo della classe La classe, nonostante le differenze di età e di provenienza, oggi risulta essere un gruppo unito ed affiatato. Pochi studenti hanno potuto frequentare con regolarità le lezioni a causa degli impegni legati all’attività lavorativa, formativa e famigliare, ma tutti hanno partecipato al percorso formativo in modo responsabile. Gli studenti hanno dimostrato interesse per la materia, riuscendo a compensare la scarsa disponibilità di tempo per lo studio e l’approfondimento individuale con la forte motivazione alla formazione e alla riqualificazione professionale. Dal punto di vista comportamentale, gli alunni sono sempre stati disciplinati, motivati all’apprendimento e la partecipazione attiva alle lezioni è stata apprezzabile; pur nell’eterogeneità del gruppo classe, hanno raggiunto gli obiettivi educativi e formativi previsti, sviluppando un percorso personale di crescita culturale e professionale. Il diverso livello di conoscenze riscontrato all’inizio dell’anno scolastico e le gravi lacune nella preparazione della maggioranza degli studenti, probabilmente dovuti alla eterogeneità degli studi precedenti, hanno rallentato notevolmente lo svolgimento degli argomenti previsti dalla programmazione iniziale. È stato necessario un lavoro di recupero dei concetti fondamentali per la comprensione dei temi da svolgere e non è stato possibile effettuare approfondimenti, il programma e stato ridotto ai minimi termini. Obiettivi raggiunti (conoscenze, abilità/capacità, competenze) Sia pure a diversi livelli gli allievi, in termini di conoscenze, competenze e capacità, hanno acquisito la conoscenza dei contenuti base nell’ambito della disciplina: comprendono e sanno applicare le regole relative alla redazione del bilancio, del budget e dell’analisi degli scostamenti in un’impresa industriale. Non sempre appropriato è l’uso della terminologia, in alcuni casi è limitato il lessico. Non tutti evidenziano facilità nella capacità di comparazione, analisi e valutazione. Alcuni mostrano una buona capacità elaborativa, anche critica. Metodologie didattiche La metodologia didattica si è basata su lezioni di tipo frontale, favorendo il dialogo interattivo attraverso sollecitazioni di interventi personale e discussioni. Nell’introdurre gli argomenti si è partiti da situazioni concrete e dalla osservazione della realtà territoriale. Materiali didattici utilizzati Libro di testo Materiale multimediale fornito dal docente 29 Appunti e mappe concettuali Software applicativo Agli studenti sono stati forniti schemi ed esemplificazioni, esercizi svolti e materiale multimediale, messi a disposizione sul web. Si è fatto uso anche di fonti giuridiche e del laboratorio di informatica. Spazi e tempi del percorso formativo Il percorso formativo è stato realizzato nel rispetto della scansione prevista dall’Istituto, un trimestre e un pentamestre. I tempi dedicati alla trattazione dei singoli moduli sono qui di seguito esposti: Unità didattica/Modulo Recupero argomenti propedeutici allo svolgimento del programma Il bilancio La contabilità gestionale Strategie aziendali, programmazione e controllo di gestione La fiscalità d’impresa Argomento L'azienda e la sua organizzazione La compravendita La normativa IVA Il sistema informativo delle aziende La contabilità generale Il metodo della partita doppia Le principali scritture contabili Il bilancio civilistico Inventario d’esercizio e scritture d’assestamento Normativa sul bilancio d’esercizio Stato patrimoniale e Conto economico L’analisi di bilancio Bilancio riclassificato Analisi di bilancio per indici I metodi di calcolo dei costi Contabilità gestionale Classificazione dei costi Metodi di calcolo dei costi I costi e le decisioni aziendali Break even analisys La pianificazione, la programmazione e il controllo aziendale Pianificazione strategica Programmazione aziendale Il budget e il reporting aziendale Funzione e tipologie di budget Reporting aziendale Il business plan e il marketing plan Principi teorici per la costruzione del business plan e del marketing plan Le imposte dirette a carico delle imprese Imposte a carico dell’impresa Reddito fiscale Liquidazione e versamento delle imposte Periodo settembre ottobre novembre dicembre gennaio febbraio marzo aprile- maggio giugno Tipologia delle prove di verifica utilizzate e criteri di valutazione La valutazione in itinere è stata effettuata tramite prove di verifica che hanno avuto carattere indicativo ed orientativo sia per l’alunno, riguardo ai risultati raggiunti e a quelli da conseguire, sia per l’insegnante, riguardo all’efficacia degli interventi di recupero. Le verifiche orali e scritte sono state collocate in rapporto allo sviluppo delle unità didattiche, al termine di quelle più significative è sempre stata effettuata una verifica scritta al fine di accertare la conoscenza e la comprensione degli argomenti trattati. 30 La verifica orale è stata effettuata valutando: 1) il grado di conoscenza contenuti, 2) la capacità espositiva/espressiva, 3) il corretto utilizzo del linguaggio tecnico, 4) la capacità di rielaborazione personale dei contenuti, 5) la capacità di sintesi e di collegamento tra i vari temi trattati. Gli argomenti che agli studenti sono risultati maggiormente ostici, sono stati oggetto di numerose esercitazioni svolte in classe e in laboratorio. È sempre stata data la possibilità di recuperare, venendo incontro alle difficoltà personali e alle assenze degli allievi. Per la valutazione finale si è tenuto conto dell’impegno, della partecipazione e dell’attenzione in classe e del miglioramento conseguito durante il corso dell’anno scolastico. Susa, 15 maggio 2016 La docente Pia Calcagno 31 PROGRAMMA SVOLTO CLASSE 5^ BZ SERALE A.S. 2015-2016 Docente: CALCAGNO PIA ANNA MARIA Materia: TECNICA PROFESSIONALE DEI SERVIZI COMMERCIALI Ore programmate: 198 Ore svolte al 15 maggio: 171 Ore da svolgere: 27 Contenuti trattati: Unità didattica/Modulo Recupero argomenti propedeutici allo svolgimento del programma Argomento L'azienda e la sua organizzazione La compravendita La normativa IVA Il sistema informativo delle aziende La contabilità generale Il metodo della partita doppia Le principali scritture contabili Il bilancio Il bilancio civilistico Inventario d’esercizio e scritture d’assestamento Normativa sul bilancio d’esercizio Stato patrimoniale e Conto economico L’analisi di bilancio Bilancio riclassificato Analisi di bilancio per indici Il bilancio con i dati a scelta La contabilità gestionale I metodi di calcolo dei costi Contabilità gestionale Classificazione dei costi Metodi di calcolo dei costi I costi e le decisioni aziendali Break even analisys Strategie aziendali, programmazione e controllo di gestione La pianificazione, la programmazione e il controllo aziendale Pianificazione strategica Programmazione aziendale Il budget e il reporting aziendale Funzione e tipologie di budget Reporting aziendale 32 Il business plan e il marketing plan Principi teorici per la costruzione del business plan e del marketing plan La fiscalità d’impresa Le imposte dirette a carico delle imprese Imposte a carico dell’impresa Reddito fiscale Liquidazione e versamento delle imposte Susa, 15 maggio 2016 I rappresentanti degli studenti La docente Pia Calcagno 33 RELAZIONE E PROGRAMMAZIONE CLASSE 5^ BZ SERALE A.S. 2015-2016 Docente: VERSINO MICHELA Materia: APPLICAZIONI GESTIONALI (compresenza con Tecniche Professionali dei servizi commerciali) Ore programmate: 66 Ore svolte al 15 maggio: 62 Ore da svolgere: 4 Profilo della classe La classe ha seguito con discreto interesse ed adeguata partecipazione le lezioni. Alcuni allievi hanno raggiunto un profitto più che buono, mentre la maggior parte degli elementi della classe ha conseguito un rendimento più che discreto. Soltanto pochi allievi hanno mostrato difficoltà nell’apprendimento della disciplina dovuta ad una partecipazione poco attiva durante le spiegazioni, ad una limitata predisposizione per lo studio della materia e ad un certo numero di assenze dovute ad impegni lavorativi Obiettivi raggiunti (conoscenze, abilità/capacità, competenze) In relazione alla programmazione curricolare, sono stati raggiunti gli obiettivi generali riportati. Fare acquisire padronanza nell’uso degli strumenti informatici Favorire l’acquisizione di abilità per organizzare una razionale metodologia operativa Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico Utilizzare il linguaggio specifico della disciplina per esprimersi in modo chiaro e corretto Metodologie didattiche Lezione frontale con ausilio di videoproiettore, esercizi guidati, individuali o in gruppo. Sono state eseguite, come previsto, due prove pratiche per interperiodo, ciascuna preceduta da una prova formativa e dal recupero necessario. Sono stati valutati anche gli interventi da posto ed i lavori stampati e raccolti in cartellina per meglio verificare l’interesse, le abilità di studio e la partecipazione degli allievi. Materiali didattici utilizzati Libro di testo: Dispense fornite dal docente. Presentazioni realizzate tramite il software Power Point. 34 Postazioni multimediali. Videoproiettore Software applicativo per lavoro d’ufficio Tipologia delle prove di verifica utilizzate e criteri di valutazione Sono state eseguite, come previsto, tre prove pratiche svolte al pc per ogni interperiodo, ciascuna preceduta da una prova formativa e dal recupero necessario. La valutazione finale ha tenuto conto dei progressi conseguiti dall’alunno, dell’impegno e della partecipazione rispetto al livello di partenza. I criteri di valutazione adottati fanno riferimento alla tabella fissata nel collegio docenti Contenuti trattati: spazi e tempi del percorso formativo Unità didattica/Modulo Ripasso lettere commerciali e documenti professionali Argomento Periodo Elementi essenziali e facoltativi Settembre Abbreviazioni e sigle Impostazione grafica Stampa Unione Lettere circolari con procedimento di Ottobre unione testo e database Excel: Ripasso funzioni base Somma – media Novembre Calcoli percentuali: Formattazione del prospetto Imposta pagina Incidenza e variazione percentuale Funzioni logiche e matematiche “se” Dicembre “arrotonda”; “matrice.somma.prodotto” Prospetto del patrimonio Impieghi Gennaio Fonti Calcolo dell’incidenza percentuale Movimenti di magazzino Carico/ scarico Febbraio Movimenti di conto corrente bancario. Valore della rimanenza Calcolo dell’interesse capitalizzato Contabilità con applicativo gestionale La Partita doppia Marzo Fatture professionisti con applicativo Calcolo dell’IVA, gestionale Ritenuta d’acconto Contabilità di magazzino con Carico/ scarico applicativo gestionale Valore della rimanenza La formattazione di una relazione Elaborazione della tesina con Word Aprile Powerpoint: elaborazione di una Creazione diapositive Maggio presentazione multimediale Layout e temi Animazioni Filmati e audio Collegamenti ipertestuali Pulsanti d’azione Esempi bilancio d’esercizio civilistico Giugno con Excel Susa,15 maggio 2016 La docente Michela Versino 35 Docente: VERSINO MICHELA Materia: APPLICAZIONI GESTIONALI (compresenza con Tecniche Professionali dei servizi commerciali) Ore programmate: 66 Ore svolte al 15 maggio: 62 Ore da svolgere: 4 Contenuti trattati: Unità didattica/Modulo Ripasso lettere commerciali e documenti professionali Stampa Unione Excel: Ripasso funzioni base Calcoli percentuali: Funzioni logiche e matematiche Prospetto del patrimonio Movimenti di magazzino Movimenti di conto corrente bancario. Contabilità con applicativo gestionale Fatture professionisti con applicativo gestionale Contabilità di magazzino con applicativo gestionale La formattazione di una relazione Powerpoint: elaborazione di una presentazione multimediale Argomento Elementi essenziali e facoltativi Abbreviazioni e sigle Impostazione grafica Lettere circolari con procedimento di unione testo e database Somma – media Formattazione del prospetto Imposta pagina Variazione percentuale “se” “arrotonda”; “matrice.somma.prodotto” Impieghi Fonti Calcolo dell’incidenza percentuale Carico/ scarico Valore della rimanenza Calcolo dell’interesse capitalizzato La Partita doppia Calcolo dell’IVA, Ritenuta d’acconto Carico/ scarico Valore della rimanenza Elaborazione della tesina con Word Creazione diapositive Layout e temi Animazioni - Filmati e audio Collegamenti ipertestuali Pulsanti d’azione Esempi di bilancio d’esercizio civilistico Excel Periodo Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Susa, 15 maggio 2016 I rappresentanti degli studenti La docente Michela Versino 36 RELAZIONE E PROGRAMMAZIONE CLASSE 5^ BZ SERALE A.S. 2015-2016 Docente: SCAMARCIA GIOVANNI Materia: MATEMATICA Ore programmate: 99 Ore svolte al 15 maggio: 54 Ore da svolgere: 9 Profilo della classe La classe è composta da 23 studenti (8 maschi e 15 femmine) di cui nessun ripetente, nessun allievo con Bisogni Educativi Speciali (BES) certificati, cinque studenti non frequentanti (Bar, Baro, Grasso, Marsala, Zicca) e diversi allievi che hanno perso quasi completamente l’intero ciclo di lezioni di matematica del 2° periodo didattico (De Nicolò, Esposito, Gambino, Giandomenico) e pertanto non hanno svolto le prove scritte ed orali necessarie per le valutazioni finali. Inoltre è da segnalare l’allievo Cuatto Francesco, che si è inserito nella classe all’inizio del 2° periodo didattico ed ha iniziato a frequentare a partire dal 29/1/2016. Dal punto di vista disciplinare la classe è nel complesso corretta e partecipe alla lezione, dimostrando un buon interesse per la materia mentre dal punto di vista didattico si deve tenere conto del fatto che gli allievi non hanno potuto usufruire delle lezioni di matematica per mancanza della nomina di un docente fino al 16/12/2015 e pertanto la programmazione ha subito un conseguente ritardo. Pertanto rispetto al programma di matematica pianificato ad inizio anno scolastico, non sono stati affrontati i moduli didattici riguardanti le equazioni logaritmiche ed esponenziali e lo studio di funzioni irrazionali fratte. Tuttavia gli alunni frequentanti con una buona regolarità, nonostante gli impegni di lavoro, hanno raggiunto nel complesso discreti risultati e sono in grado di affrontare con successo la terza prova scritta di maturità, tenendo conto anche dei risultati della simulazione della terza prova scritta svolta l’1/04/2016. Spazi e tempi del percorso formativo Il percorso formativo è stato realizzato nel rispetto della scansione prevista dall’Istituto, un trimestre e un pentamestre. N. 1 MODULO UNITA’DIDATTICHE - Classificazione delle equazioni di 2° grado - Procedimento di risoluzione di un’equazione di 2° grado e discussione del discriminante RIPASSO SU EQUAZIONI E - Equazioni spurie e pure: metodi di risoluzione - Relazione tra i coefficienti e le soluzioni di un’equazione di 2° DISEQUAZIONI grado - Concetto di disuguaglianza e di disequazione - Principi di equivalenza 37 2 3 4 5 6 7 8 - Intorno ed intervallo - Procedimento di risoluzione e calcolo delle soluzioni di una disequazione di 1° grado intera e fratta - Procedimento di risoluzione e calcolo delle soluzioni di una disequazione di 2° grado intera e fratta - Procedimento di risoluzione e calcolo delle soluzioni di un sistema di disequazioni - Disequazioni sempre verificate e disequazioni impossibili - Definizione di funzione reale di variabile reale y = f(x) - Classificazione della funzioni (algebriche razionali intere e fratte, algebriche irrazionali intere e fratte, trascendenti) LE FUNZIONI REALI DI - Simmetria delle funzioni: funzioni pari e dispari con esempi di grafici di funzioni simmetriche elementari come y = x , y = x , VARIABILE REALE y = 1/x, y = 1/x2 - Il grafico delle funzioni elementari: y = costante, y = x , y = lnx, y = logax, y = ex, y=ax, y = senx, y = cosx, y = tgx, y = ctgx. Dato il grafico di una funzione, individuare: - dominio o campo di esistenza; - intersezioni con gli assi; - segno della funzione; LETTURA DI GRAFICI - comportamento agli estremi del campo di esistenza; - asintoti; - massimi e minimi; - monotonia della funzione. Studio di funzioni razionali intere e fratte: FUNZIONI ALGEBRICHE RAZIONALI INTERE E - il campo di esistenza; - le intersezioni con gli assi; FRATTE - il segno; - il comportamento agli estremi del dominio. - Gli intorni di un punto (intorno destro sinistro, intorno circolare) - Il limite finito per x che tende ad un valore finito; - il limite infinito per x che tende ad un valore finito; - i limiti negli intorni dei punti di discontinuità (da sinistra e da destra); I LIMITI - il limite finito per x che tende ad un valore infinito; - il limite infinito per x che tende a un valore infinito; - le regole di calcolo dei limiti (applicazioni); - i limiti di funzioni razionali fratte; - gli asintoti verticali e orizzontali; - il grafico probabile della funzione. - Gli asintoti verticali e orizzontali; - La ricerca degli asintoti obliqui: calcolo del coefficiente GLI ASINTOTI angolare m e del termine noto q; - il grafico probabile della funzione. Definizione di funzione continua in un punto e in un intervallo. I teoremi sulle funzioni continue LE FUNZIONI CONTINUE Discontinuità di prima, seconda e terza specie (esempi grafici). Definizione di derivata prima di una funzione, significato geometrico della derivata prima, la derivata delle principali funzioni elementari (y = costante, y = x , y = lnx, y = logax, LA FUNZIONE DERIVATA y = ex, y = ax ), regole di derivazione (derivata di una somma di funzioni, derivata del prodotto di due funzioni, derivata del quoziente di due funzioni). 38 9 I teoremi sulle funzioni derivabili - Ricerca dei massimi e minimi con la derivata prima. - Lo studio del segno della derivata prima. - Definizione di funzione crescente e decrescente. LA RICERCA DEI MASSIMI - Studio della monotonia di una funzione mediante il segno della derivata prima. E MINIMI - Rappresentazione grafica di una funzione razionale intera e fratta sul piano cartesiano, data la sua equazione. - Applicazione dello studio di funzione alla risoluzione di problemi di massimizzazione e minimizzazione. Susa, 15 maggio 2016 I rappresentanti degli studenti Il docente Giovanni Scamarcia 39 PROGRAMMAZIONE SVOLTO CLASSE 5^ BZ SERALE A.S. 2015-2016 Docente: SCAMARCIA GIOVANNI Materia: MATEMATICA Ore programmate: 99 Ore svolte al 15 maggio: 54 Ore da svolgere: 9 Contenuti trattati: N. 1 2 3 4 MODULO UNITA’DIDATTICHE - Classificazione delle equazioni di 2° grado - Procedimento di risoluzione di un’equazione di 2° grado e discussione del discriminante - Equazioni spurie e pure: metodi di risoluzione - Relazione tra i coefficienti e le soluzioni di un’equazione di 2° grado - Concetto di disuguaglianza e di disequazione RIPASSO SU EQUAZIONI E - Principi di equivalenza - Intorno ed intervallo DISEQUAZIONI - Procedimento di risoluzione e calcolo delle soluzioni di una disequazione di 1° grado intera e fratta - Procedimento di risoluzione e calcolo delle soluzioni di una disequazione di 2° grado intera e fratta - Procedimento di risoluzione e calcolo delle soluzioni di un sistema di disequazioni - Disequazioni sempre verificate e disequazioni impossibili - Definizione di funzione reale di variabile reale y = f(x) - Classificazione della funzioni (algebriche razionali intere e fratte, algebriche irrazionali intere e fratte, trascendenti) LE FUNZIONI REALI DI - Simmetria delle funzioni: funzioni pari e dispari con esempi di grafici di funzioni simmetriche elementari come y = x , y = x , VARIABILE REALE y = 1/x, y = 1/x2 - Il grafico delle funzioni elementari: y = costante, y = x , y = lnx, y = logax, y = ex, y=ax, y = senx, y = cosx, y = tgx, y = ctgx. Dato il grafico di una funzione, individuare: - dominio o campo di esistenza; - intersezioni con gli assi; - segno della funzione; LETTURA DI GRAFICI - comportamento agli estremi del campo di esistenza; - asintoti; - massimi e minimi; - monotonia della funzione. FUNZIONI ALGEBRICHE Studio di funzioni razionali intere e fratte: RAZIONALI INTERE E - il campo di esistenza; FRATTE 40 5 6 7 8 9 - le intersezioni con gli assi; - il segno; - il comportamento agli estremi del dominio. - Gli intorni di un punto (intorno destro sinistro, intorno circolare) - Il limite finito per x che tende ad un valore finito; - il limite infinito per x che tende ad un valore finito; - i limiti negli intorni dei punti di discontinuità (da sinistra e da destra); I LIMITI - il limite finito per x che tende ad un valore infinito; - il limite infinito per x che tende a un valore infinito; - le regole di calcolo dei limiti (applicazioni); - i limiti di funzioni razionali fratte; - gli asintoti verticali e orizzontali; - il grafico probabile della funzione. - Gli asintoti verticali e orizzontali; - La ricerca degli asintoti obliqui: calcolo del coefficiente GLI ASINTOTI angolare m e del termine noto q; - il grafico probabile della funzione. Definizione di funzione continua in un punto e in un intervallo. I teoremi sulle funzioni continue LE FUNZIONI CONTINUE Discontinuità di prima, seconda e terza specie (esempi grafici). Definizione di derivata prima di una funzione, significato geometrico della derivata prima, la derivata delle principali funzioni elementari (y = costante, y = x , y = lnx, y = logax, LA FUNZIONE DERIVATA y = ex, y = ax ), regole di derivazione (derivata di una somma di funzioni, derivata del prodotto di due funzioni, derivata del quoziente di due funzioni). I teoremi sulle funzioni derivabili - Ricerca dei massimi e minimi con la derivata prima. - Lo studio del segno della derivata prima. - Definizione di funzione crescente e decrescente. LA RICERCA DEI MASSIMI - Studio della monotonia di una funzione mediante il segno della derivata prima. E MINIMI - Rappresentazione grafica di una funzione razionale intera e fratta sul piano cartesiano, data la sua equazione. - Applicazione dello studio di funzione alla risoluzione di problemi di massimizzazione e minimizzazione. Susa, 15 maggio 2016 Il docente Giovanni Scamarcia 41 SIMULAZIONE TERZA PROVA STORIA ANNO SCOLASTICO 2015/2016 CLASSE …............ DATA …........................... CANDIDATO/A …............................................................... ESERCIZIO 1. 1 Illustra, in un breve testo (massimo 15 righe), quali sono le principali caratteristiche dei regimi totalitari dei primi decenni del Novecento. …........................................................................................................................................................................... .…............................................................................................................................................….......................... ...................................................................................................................................…........................................ ..................................................................................................................…......................................................... ...................................................................................................................…........................................................ ....................................................................................…....................................................................................... .....................................................................…..........................................................…........................................ ......................................................…..................................................................................................................... .......................................................….................................................................................................................... ....................…....................................................................................................................................................... .....…............................................................................................................................................................…...... ....................................................…..............................................................................................…..................... .......................................................................................................................................................….................... ....................................................................................................................…....................................................... ..................................................................................................... 2 Quali furono le cause della crisi economica del 1929 e le strategie adottate dal presidente F.D. Roosevelt? (Massimo 15 righe) …........................................................................................................................................................................... .…............................................................................................................................................….......................... ...................................................................................................................................…........................................ ..................................................................................................................…......................................................... ...................................................................................................................…........................................................ ....................................................................................…....................................................................................... .....................................................................…..........................................................…........................................ ......................................................…..................................................................................................................... .......................................................….................................................................................................................... ................... 42 …............................................................................................................................................................ …............................................................................................................................................................…........... ...............................................…..............................................................................................….......................... ..................................................................................................................................................…......................... ............................................................................................................... ESERCIZIO 2. SCEGLI I COMPLETAMENTI ESATTI 1) L'Italia partecipò alla Prima Guerra Mondiale a fianco di : □ Austria, Germania, Romania e Turchia □ Francia, Gran Bretagna, Russia e Bulgaria □ Austria, Romania, Polonia e Stati Uniti □ Francia, Gran Bretagna, Russia e Stati Uniti 2) Giacomo Matteotti era: □ Un deputato socialista □ Un ministro del Partito Popolare □ Un anarchico □ Un militante comunista 3) La “Marcia su Roma” avvenne il: □ primo luglio 1940 □ 28 ottobre 1922 □ dicembre 1928 □ 21 aprile 1935 4) Chi fu l'intellettuale e letterato protagonista della “Questione fiumana”? □ Giovanni Pascoli □ Gabriele D'Annunzio □ Luigi Pirandello □ Giuseppe Ungaretti CANDIDATO/A ….................................. CLASSE …..................... 43 GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA STORIA ESERCIZIO 1 Domanda 1 (5 punti) / Domanda 2 (5 punti): (tot. 10 punti) • Rielaborazione personale dei contenuti nulla sufficiente/buona ottima 0 0,50 1 • Conoscenza dei contenuti e attinenza alla consegna nulla grav. insufficiente insufficiente buona ottima 0 0,50 1 1,50 2 • Proprietà lessicale ed ortografica nulla grav. insufficiente insufficiente buona ottima 0 0,50 1 1,50 2 ESERCIZIO 2 (5 punti) domanda errata corretta 1 0 1,5 2 0 1,5 3 0 1,5 4 0 1,5 PUNTEGGIO OTTENUTO: ESERCIZIO 1: domanda 1:………….. domanda 2:………….. ESERCIZIO 2: domanda 1:………….. domanda 2:………….. domanda 3:………….. domanda 4:………….. Punteggio totale:……………/15 CANDIDATO/A ….......................................... CLASSE........... DATA................ 44 I.I.S “E. Ferrari” – Susa Esami di Stato A.S. 2015 - 2016 Simulazione 3a Prova Scritta TIPO B Lingua Francese Compréhension Écrite NOM…………….. PRENOM………………… DATE……………… CLASSE… Les enchères sur le Web Vous cherchez une vieille BD, un roman policier du “Masques” pour compléter la collection de votre mère, un jeu de société d’occasion, un gadget quelconque pour votre père ? Explorez les sites de ventes aux enchères du Web. Vous trouverez absolument tout. Pour participer, il suffit de vous inscrire gratuitement sur les sites. Sur Aucland par exemple, vous tapez un pseudonyme et un mot de passe. Pour devenir membre sur Ibazar, vous devrez laisser vos coordonnées et votre adresse électronique. À partir de là, vous pouvez enchérir sur l’objet de votre choix. Les sites les classent par catégories. La durée des enchères est variable : de un à 14 (sur Wahoo !, Aucland, Qxl) et jusqu’à 30 jours sur Ibazar. Dès qu’un autre internaute dépasse votre enchère, vous êtes averti par un message sur votre boîte aux lettre électronique. Si vous finissez par emporter l’affaire, vous entrez en contact avec le vendeur par e-mai pour vous mettre d’accord sur les modalités de transaction (paiement, livraison, etc.). Si vous désirez vendre, ce n’est guère plus compliqué. Sachez seulement que les sites prélèveront une commission sur le prix de vente. Cette commission est généralement comprise entre 2,5 et 4%. Ne croyez pas pour autant que vous parviendrez ainsi à vendre tout ce que vous accumulez dans votre grenier. En moyenne, à peine 20%des objets trouvent preneurs sur ces sites. Reste une question : les transactions sont-elles sûres ? Il est dans l’intérêt de ces sites d’éviter que des fraudeurs ternissent leur réputation. La plupart ont donc mis en place un système de notation des acheteurs et des vendeurs. Ces notes sont communiquées à tous les internautes. Pour plus de sécurité, les sites proposent des formules d’assurances. Pour les objets de grande valeur, la meilleure solution consiste à faire appel aux services (payants) d’un “tiers de confiance”. Adjugé ? D’après « Les Clés » n. 429 NOM…………….. PRENOM………………… DATE……………… CLASSE… Choisissez la bonne reponse : 1) Les sites de ventes aux enchères : a) proposent un grand nombre d’objets b) ne proposent guère un grand nombre d’objet c) proposent un seul type d’objet d) ne proposent rien 2) La durée de vente peut être : a) d’une durée illimitée b) durer jusqu’à 1 an c) de un à 14 jours sur des sites jusqu’à un maximum de 30 jours sur des autres d) durer 6 mois 3) Les sites prélèvent : a) une commission quelconque b) une commission comprise entre le 2,5 et le 4% du prix de vente c) une commission comprise entre le 5% et le 20% du prix de vente d) aucune commission 4) Les transaction sont-elles sûres ? Pour eviter de rencontrer de fraudeurs, les sites offrent : a) seulement des formules d’assurences b) seulement une système de notation des acheteur et des vendeurs c) une système de notation des acheteur et des vendeurs et des formules d’assurences d) rien pour sauvegarder les internautes 45 Répondez aux questions suivantes : 1) Qu’est-ce qu’on peut acheter sur les sites de ventes aux enchères ? Quels sont les noms de ces sites ? ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………… 2) Pour participer aux enchères que doit-on faire ? Quelle est la commission payée lors d’une vente ? Que faut-il faire pour les objets de grande valeur ? ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………… 46 CANDIDATO: CLASSE: GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA – FRANCESE – Esercizio 1: (5 punti) Domanda 1 2 3 4 Errata 0 0 0 0 Corretta 1,25 1,25 1,25 1,25 Esercizio 2: Domanda 1 (5 punti) / Domanda 2 (5 punti): (tot. 10 punti) Rielaborazione personale dei contenuti nulla 0 ottima 1 Conoscenza dei contenuti e attinenza alla consegna nulla 0 suff. / buona 0,50 grav. insuff. 0,50 insuff. 1 suff. / buona 1,50 ottima 2 suff. / buona 1,50 ottima 2 Proprietà lessicale ed ortografica nulla 0 grav. insuff. 0,50 insuff. 1 PUNTEGGIO OTTENUTO: Esercizio 1: domanda 1:………….. domanda 2:………….. domanda 3:………….. domanda 4:………….. Esercizio 2: domanda 1:………….. domanda 2:………….. Punteggio totale:……………/15 47 Simulazione terza prova 5 maggio 2016 Data_________________________ Nome e cognome_____________________________________ A.S. 2015/2016 I.I..S. E. FERRARI CLASSE VBZ Simulazione terza prova d’esame di TECNICHE DI COMUNICAZIONE TiPOLOGIA C (quesiti a risposta multipla) 1) L’Organizzazione Mondiale per la Sanità ha inserito la comunicazione efficace fra le Life Skill perché: a) b) c) d) È una capacità indispensabile per promuovere il benessere di un individuo e la sua qualità di vita È la capacità di ascoltare gli altri in modo empatico Per essere efficaci nelle comunicazione bisogna evitare di far trapelare le proprie emozioni negative Saper comunicare in modo efficace è una dote innata e dipende dal quoziente intellettivo Punteggio………../1,25 2) Per feedback si intende: a) b) c) d) La fase in cui la comunicazione è disturbata da rumori esterni o equivoci Il meccanismo di risposta La fase iniziale di una comunicazione È il messaggio di ritorno dal ricevente all’emittente che informa se e come questo è stato compreso Punteggio………../1,25 3) Il senso di appartenenza al gruppo sussiste quando: a) b) c) d) I bisogni psicologici emergono in primo piano Si possiede un tono di voce adeguato al contesto Si copiano i comportamenti delle persone che ci circondano I partecipanti condividono valori, certezze, credenze ed ideologie Punteggio………../1,25 4) La comunicazione “ non verbale” è caratterizzata da a) b) c) d) Informazioni che vengono trasmesse a parole Comportamenti corporei che possono essere fraintesi Una comunicazione basata sul tono di voce del parlante Una comunicazione che comprende la postura, la mimica, la gestualità, la prossemica Punteggio………../1,25 TIPOLOGIA B (quesiti a risposta singola , MAX 10 righe) 1. Illustra che cos’è l’assertività (utilizzando anche esempi pratici) _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ 48 _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ Punteggio………../5 2. Definisci le caratteristiche del leader all’interno del gruppo _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ Punteggio………../5 Punteggio totale ……./10 Punteggio complessivo……/15 49 GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA TECNICHE DI COMUNICAZIONE CANDIDATO…………………………………………………….. CLASSE……………………. DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA DOMANDA N.1 Risposata corretta Risposta mancante o errata Punti 1,25 Punti 0,00 Punti………….. DOMANDA N.2 Risposata corretta Risposta mancante o errata Punti 1,25 Punti 0,00 Punti………….. Risposata corretta Risposta mancante o errata Punti 1,25 Punti 0,00 Punti………….. Risposata corretta Risposta mancante o errata Punti 1,25 Punti 0,00 Punti………….. DOMANDA N.3 DOMANDA N.4 …………./5,00 TOTALE DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA DOMANDE A RISPOSTA APERTA INDICATORI Conoscenza contenuti DESCRITTORI PUNTI Soddisfa pienamente le richieste 2,0 PUNTI PUNTI ATTRIBUITI ATTRIBUITI DOMANDA DOMANDA N.5 N.6 di Soddisfa le richieste in maniera semplice e incompleta 1,5 Non risponde a quanto richiesto o risponde in minima parte 0-1 Produce correttamente e coerentemente 1,5 Capacità di redigere in modo sintetico Produce con difficoltà Produce in modo inadeguato Utilizza in modo appropriato Padronanza del linguaggio specifico Utilizza con difficoltà della disciplina e uso di lessico appropriato Utilizza in modo inadeguato TOTALE RISPOSTA APERTA TOTALE PUNTEGGIO ……………../15 I COMMISSARI ……………………………………………… ……………………………………………. ……………………………………………… ……………………………………………… 1,0 0-0,5 1,5 1,0 0-0,5 ........../5 ........../5 IL PRESIDENTE 50 CANDIDATO: ________________________ CLASSE: _____________ INGLESE (1 aprile) 1. Choose the correct answer according to the text. 1) In England in the 1600s a) people used to pay only with coins b) people started to use receipts as money 51 c) people started to use coins d) people did not trust bankers 2) In the USA a) each bank can print its notes b) the only legal currency has been the Federal Reserve note since the XVIII century c) people didn’t use notes d) only the Federal Reserve can print notes 3) Today, if people does not have enough money in their accounts a) they cannot withdraw any money b) they are obliged to close their account c) they should pay an interest on a loan d) they must pay an overdraft fee 4) A bank can make money a) by charging fees for banking operations b) by renting ATM machines c) by printing new money d) by charging fees for big companies 2. Answer the following questions (about 8 lines each) 1) According to the text, what are the main services a bank can offer to its customers? _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ ________________________________________ 2) What is phishing? What are banks trying to do to make online banking more secure? _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ ________________________________________ 52 CANDIDATO: ________________________ CLASSE: _____________ SIMULAZIONE TERZA PROVA (5 MAGGIO): INGLESE Reading comprehension: ISO containers Let’s take a look at an ISO container. They are named as such because they must comply with a a group of standards issued by the International Standards Organisation. There are many types of container, the basic sizes are 20ft length and 40ft length. They may be fully enclosed like the one in the above photograph or they may be open top, flat rack, tank containers for carrying refrigerated goods. Containers are described as they would sit on a truck. So the doors are the rears of the container. The four corners of the container have fittings. These are to allow the container to be secured or lifted into position. ISO shipping containers revolutionised shipping, allowing convenient transportation of one truck load of goods which could be stuffed into the container at shippers premises, collected by truck and taken to the ship and then offloaded from the ship at receiving port and then taken by truck to receiver’s premises. Containers may also be carried by rail. Intermodal transportation is facilitated by the use of containers allowing the transport by different modes of transport namely ship, truck and rail. The use of large vessels to serve lines between major ports led to container transport being very cost effective. The large vessels do not go to every port, but discharge at major hubs. A hub is a port where the container will be offloaded form one vessel and then collected by another vessel which serves different ports. Small vessels which make connections between smaller ports and the hub are called feeder vessels. CANDIDATO: ________________________ CLASSE: _____________ 3. Choose the correct answer according to the text. 1) An ISO container is e) an Italian container f) a container which is only used for trucks g) a container which is only used for trains h) a container which complies with the ISO standards 53 2) Containers e) cannot sit on trucks f) can sit on trucks and for this reason the doors are put on the rear g) cannot be reused h) cannot be lifted 3) Intermodal transportation e) is facilitated by the use of containers f) is never used nowadays g) is only used in the US h) is never used for containers transport 4) “Feeder vessels” are e) small vessels f) trains which connect two cities g) planes which connect two airports h) small vessels which connect smaller ports and the hub 4. Answer the following questions (about 8 lines each) 3) Talk about the most important means of transport _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ ________________________________________ 4) Talk about the function of insurance. _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ ________________________________________ 54 CANDIDATO: CLASSE: GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA – INGLESE – Esercizio 1: (5 punti) Domanda 1 2 3 4 Errata 0 0 0 0 Corretta 1,25 1,25 1,25 1,25 Esercizio 2: Domanda 1 (5 punti) / Domanda 2 (5 punti): (tot. 10 punti) Rielaborazione personale dei contenuti nulla 0 ottima 1 Conoscenza dei contenuti e attinenza alla consegna nulla 0 suff. / buona 0,50 grav. insuff. 0,50 insuff. 1 suff. / buona 1,50 ottima 2 suff. / buona 1,50 ottima 2 Proprietà lessicale ed ortografica nulla 0 grav. insuff. 0,50 insuff. 1 PUNTEGGIO OTTENUTO: Esercizio 1: domanda 1:………….. domanda 2:………….. domanda 3:………….. domanda 4:………….. Esercizio 2: domanda 1:………….. domanda 2:………….. Punteggio totale:……………/15 55 56 57 IIS “ Enzo Ferrari” Viale Couvert 21 – Susa MATURITA’ 2016 05.05.2016 SIMULAZIONE TERZA PROVA DIRITTO ED ECONOMIA Classe : Candidato: Domande a Risposta Multipla 1- Il Principio di Automaticità delle prestazioni a) b) c) d) non fa perdere al lavoratore il diritto alla prestazione si applica anche in caso di prescrizione dell’obbligo contributivo permette il recupero dei contributi non versati vale entro i 10 anni di prescrizione 2- Con la riforma Fornero a) b) c) d) il sistema contributivo è stato esteso ai lavoratori con meno di 18 anni di versamenti tutti i lavoratori utilizzano il sistema contributivo i lavoratori più anziani vanno in pensione prima i lavoratori più giovani sono avvantaggiati 3- L’assegno di Invalidità a) b) c) d) ha natura definitiva ha natura temporanea ha natura temporanea con termine triennale è compatibile con una attività lavorativa 4- La malattia professionale a) può derivare da causa violenta b) è prevalentemente contratta nell’esercizio del lavoro c) non è mai derivante da causa violenta 58 d) è collegata ad un elenco tassativo di attività pericolose. Domande Aperte ( max 10 righe) 1-Il sistema pensionistico italiano --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------2- Elementi essenziali del metodo retributivo e contributivo e loro differenze --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 59 IIS “Enzo Ferrari “ Viale Couvert 21 – Susa Esame di Stato 2016 GRIGLIA DI VALUTAZIONE Materia: DIRITTO ed ECONOMIA Tipologia di prova : mista ( B+C) Valutazione dell’ elaborato A) Domande a risposta Multipla : punti 1,25 a domanda Domanda 1 : -------------Domanda 2: -------------Domanda 3: -------------Domanda 4: -------------- Totale A B) Domande a Risposta Aperta Domanda 1 Domanda 2 - Completezza di Contenuti fino a 2 punti ----------------- ----------------- - Correttezza Formale fino a 1 punto ----------------- ----------------- - Aderenza alla domanda fino a 1 punto ----------------- ----------------- - Articolazione della risposta fino a 1 punto ---------------- ------------------ Totale B Totale A+B 60 61 62 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA DI MATEMATICA Candidato ............................................................... Classe .......... sez ........ DESCRITTORI PUNTI PUNTI INDICATORI Conoscenze Conosce gli elementi teorici e i procedimenti risolutivi in modo completo, ampio e approfondito Ottima 6 Conosce gli elementi teorici e i procedimenti risolutivi in modo completo Buona 5 Possiede le nozioni fondamentali per comprendere e inquadrare il quesito Sufficiente Conosce i contenuti in modo superficiale, impreciso e incompleto Parziale 4 23 Lacunosa 1 Applica le conoscenze alla risoluzione con accuratezza nel calcolo, correttezza formale e terminologia appropriata Ottima 6 Applica le conoscenze alla risoluzione in modo ordinato e lineare, utilizza una terminologia appropriata. Buona 5 Applica le conoscenze in modo parziale ma sa operare correttamente sulle nozioni fondamentali. Qualche approssimazione nella terminologia Sufficiente 4 Non utilizza correttamente le conoscenze per risolvere il quesito. Svolgimento disorganico. Terminologia poco precisa Parziale 3- Commette gravi errori logici nel procedimento risolutivo e gravi errori nella terminologia Lacunosa Sa interpretare e organizzare le informazioni ricavate nello svolgimento del quesito con particolare efficacia e/o originalità. Sa operare collegamenti Ottima 3 Sa organizzare e interpretare le informazioni ricavate nello svolgimento del quesito in modo chiaro e lineare Buona 2 Sa organizzare e interpretare le informazioni ricavate nello svolgimento Sufficiente del quesito in modo essenziale 2 Parziale 1 Dimostra di non conoscere i contenuti Competenze Capacità Non sa organizzare le informazioni ricavate nello svolgimento del quesito 2 01 Non sa interpretare le informazioni ricavate nello svolgimento del quesito Lacunosa 0 Punteggio assegnato .................................../15 63 Simulazione Seconda Prova di Tecniche professionali e commerciali Classe Quinta BZ serale – 18 aprile 2016 Con l’introduzione delle nuove tecnologie il sistema produttivo sta subendo profonde trasformazioni che implicano una riorganizzazione del personale aziendale, una rivisitazione dei processi gestionali nonché l’adozione di nuove metodologie commerciali. Si commenti brevemente quanto sopra mettendo in evidenza i punti favorevoli ed eventualmente quelli critici che si determinano grazie a tali cambiamenti. Successivamente prendendo in esame i seguenti dati riferiti all’esercizio n di una impresa industriale operante nel settore metalmeccanico si proceda, con dati mancanti a scelta, a redigere lo Stato Patrimoniale ed il Conto Economico in forma sintatuca: ROI= 11% Risultato operativo = 220.000 Capitale di debito = 900.000 Si proceda quindi a redigere l’analisi per indici, sotto il profilo patrimoniale , finanziario e reddituale, corredata da una relazione riepilogativa della situazione aziendale. 64 Simulazione II^ prova scritta dell'esame di stato I.I.S. Enzo Ferrari - Susa Classe V BZ Indirizzo commerciale - serale Griglia di correzione della seconda prova scritta: tecnica professionale dei servizi commerciali Candidato Nome Cognome Descrizione Valutazione Ottima Buona/discreta Presentazione dell'elaborato Sufficiente Insufficiente Scarsa Ottima Buona/discreta Conoscenza dei contenuti Competenza espressiva dimostrata nel redigere la Sufficiente premessa Insufficiente Scarsa Ottima Buona/discreta Realizzazione del percorso dimostrativo e Sufficiente congruenza dei dati ipotizzati Insufficiente Scarsa Ottima Buona/discreta Competenza nella applicazione delle procedure e Sufficiente dei calcoli della situazione Patrimoniale Insufficiente Scarsa Ottima Buona/discreta Competenza nella applicazione delle procedure e dei Sufficiente calcoli del conto Economico Insufficiente Scarsa Ottima Buona/discreta Scelta e calcolo degli indici più significativi Sufficiente Insufficiente Scarsa Ottima Buona/discreta Relazione di analisi della situazione aziendale Sufficiente Insufficiente Scarsa Punteggio Punti 2-3 1,1 –1,9 1 0,6 – 0,9 0 – 0,5 2 1,1 –1,9 1 0,6 – 0,9 0 – 0,5 2 1,1 –1,9 1 0,6 – 0,9 0 – 0,5 2 1,1 –1,9 1 0,6 – 0,9 0 – 0,5 2 1,1 –1,9 1 0,6 – 0,9 0 – 0,5 2 1,1 –1,9 1 0,6 – 0,9 0 – 0,5 2 1,1 –1,9 1 0,6 – 0,9 0 – 0,5 TOTALE max. 15 65 Simulazione Seconda Prova di Tecniche professionali e commerciali Classe Quinta BZ serale – 16 maggio 2016 “In un'azienda il controllo di gestione è il sistema operativo volto a guidare la gestione verso il conseguimento degli obiettivi stabiliti in sede di pianificazione operativa, rilevando, attraverso la misurazione di appositi indicatori, lo scostamento tra obiettivi pianificati e risultati conseguiti e informando di tali scostamenti gli organi responsabili, affinché possano decidere e attuare le opportune azioni correttive”. Si commenti la precedente affermazione soffermandosi sul significato e sui caratteri dell’argomento indicato. Successivamente prendendo in esame i seguenti dati riferiti all’esercizio N di una impresa industriale operante nel settore metalmeccanico si proceda, con dati mancanti a scelta, a redigere lo Stato Patrimoniale sintetico ed il Conto Economico: ROI= 12% Differenza (A – B) = 150.000 CAPITALE DI DEBITO= 700.000 Si ipotizzi, infine, che nell’esercizio N+1 l’azienda si ponga un obiettivo di incremento delle vendite del 10%. Si proceda quindi ad elaborare i budget settoriali delle vendite, della produzione, degli acquisti, dei consumi di materie e della manodopera diretta, tenendo presente che il totale costo della produzione (B) ammonta ad euro 2.520.000. 66 Simulazione II^ prova scritta dell'esame di stato I.I.S. Enzo Ferrari - Susa Classe V BZ Indirizzo commerciale - serale Griglia di correzione della seconda prova scritta: tecnica professionale dei servizi commerciali Candidato Descrizione Presentazione dell'elaborato Conoscenza dei contenuti Competenza espressiva dimostrata nel redigere la premessa Realizzazione del percorso dimostrativo e congruenza dei dati ipotizzati Competenza nella applicazione delle procedure e dei calcoli della situazione Patrimoniale Competenza nella applicazione delle procedure e dei calcoli del conto Economico Redazione dei budget settoriali: vendite, produzione, fabbisogno e acquisti di materie Redazione del budget dei costi diretti: consumi di materie e manodopera Nome Cognome Valutazione Ottima Buona/discreta Sufficiente Insufficiente Scarsa Ottima Buona/discreta Sufficiente Insufficiente Scarsa Ottima Buona/discreta Sufficiente Insufficiente Scarsa Ottima Buona/discreta Sufficiente Insufficiente Scarsa Ottima Buona/discreta Sufficiente Insufficiente Scarsa Ottima Buona/discreta Sufficiente Insufficiente Scarsa Ottima Buona/discreta Sufficiente Insufficiente Scarsa Punteggio Punti 2-3 1,1 –1,9 1 0,6 – 0,9 0 – 0,5 2 1,1 –1,9 1 0,6 – 0,9 0 – 0,5 2 1,1 –1,9 1 0,6 – 0,9 0 – 0,5 2 1,1 –1,9 1 0,6 – 0,9 0 – 0,5 2 1,1 –1,9 1 0,6 – 0,9 0 – 0,5 2 1,1 –1,9 1 0,6 – 0,9 0 – 0,5 2 1,1 –1,9 1 0,6 – 0,9 0 – 0,5 TOTALE max. 15 67 Pag. 1/7 Sessione ordinaria 2010 Prima prova scritta Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca P000 - ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE PROVA DI ITALIANO (per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali) Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Primo Levi, dalla Prefazione di La ricerca delle radici. Antologia personale, Torino 1981 5 10 15 20 25 30 Poiché dispongo di input ibridi, ho accettato volentieri e con curiosità la proposta di comporre anch’io un’«antologia personale», non nel senso borgesiano di autoantologia, ma in quello di una raccolta, retrospettiva e in buona fede, che metta in luce le eventuali tracce di quanto è stato letto su quanto è stato scritto. L’ho accettata come un esperimento incruento, come ci si sottopone a una batteria di test; perché placet experiri e per vedere l’effetto che fa. Volentieri, dunque, ma con qualche riserva e con qualche tristezza. La riserva principale nasce appunto dal mio ibridismo: ho letto parecchio, ma non credo di stare inscritto nelle cose che ho letto; è probabile che il mio scrivere risenta più dell’aver io condotto per trent’anni un mestiere tecnico, che non dei libri ingeriti; perciò l’esperimento è un po’ pasticciato, e i suoi esiti dovranno essere interpretati con precauzione. Comunque, ho letto molto, soprattutto negli anni di apprendistato, che nel ricordo mi appaiono stranamente lunghi; come se il tempo, allora, fosse stirato come un elastico, fino a raddoppiarsi, a triplicarsi. Forse lo stesso avviene agli animali dalla vita breve e dal ricambio rapido, come i passeri e gli scoiattoli, e in genere a chi riesce, nell’unità di tempo, a fare e percepire più cose dell’uomo maturo medio: il tempo soggettivo diventa più lungo. Ho letto molto perché appartenevo a una famiglia in cui leggere era un vizio innocente e tradizionale, un’abitudine gratificante, una ginnastica mentale, un modo obbligatorio e compulsivo di riempire i vuoti di tempo, e una sorta di fata morgana nella direzione della sapienza. Mio padre aveva sempre in lettura tre libri contemporaneamente; leggeva «stando in casa, andando per via, coricandosi e alzandosi» (Deut. 6.7); si faceva cucire dal sarto giacche con tasche larghe e profonde, che potessero contenere un libro ciascuna. Aveva due fratelli altrettanto avidi di letture indiscriminate; i tre (un ingegnere, un medico, un agente di borsa) si volevano molto bene, ma si rubavano a vicenda i libri dalle rispettive librerie in tutte le occasioni possibili. I furti venivano recriminati pro forma, ma di fatto accettati sportivamente, come se ci fosse una regola non scritta secondo cui chi desidera veramente un libro è ipso facto degno di portarselo via e di possederlo. Perciò ho trascorso la giovinezza in un ambiente saturo di carta stampata, ed in cui i testi scolastici erano in minoranza: ho letto anch’io confusamente, senza metodo, secondo il costume di casa, e devo averne ricavato una certa (eccessiva) fiducia nella nobiltà e necessità della carta stampata, e, come sottoprodotto, un certo orecchio e un certo fiuto. Forse, leggendo, mi sono inconsapevolmente preparato a scrivere, così come il feto di otto mesi sta nell’acqua ma si prepara a respirare; forse le cose lette riaffiorano qua e là nelle pagine che poi ho scritto, ma il nocciolo del mio scrivere non è costituito da quanto ho letto. Mi sembra onesto dirlo chiaramente, in queste «istruzioni per l’uso» della presente antologia. Primo Levi (Torino 1919-87) è l’autore di Se questo è un uomo (1947) e La tregua (1963), opere legate alla esperienza della deportazione, in quanto ebreo, nel campo di Buna-Monowitz presso Auschwitz, e del lungo e avventuroso viaggio di rimpatrio. Tornato in Italia, fu prima chimico di laboratorio e poi direttore di fabbrica. A partire dal 1975, dopo il pensionamento, si dedicò a tempo pieno all’attività letteraria. Scrisse romanzi, racconti, saggi, articoli e poesie. A proposito di La ricerca delle radici, Italo Calvino così scrisse in un articolo apparso su «la Repubblica» dell’11 giugno 1981: «L’anno scorso Giulio Bollati ebbe l’idea di chiedere ad alcuni scrittori italiani di comporre una loro «antologia personale»: nel senso d’una scelta non dei propri scritti ma delle proprie letture considerate fondamentali, cioè di tracciare attraverso una successione di pagine d’autori prediletti un paesaggio letterario, culturale e ideale. […] Tra gli autori che hanno accettato l’invito, l’unico che finora ha tenuto fede all’impegno è Primo Levi, il cui contributo era atteso come un test cruciale per questo tipo d’impresa, dato che in lui s’incontrano la formazione scientifica, la sensibilità letteraria sia nel rievocare il vissuto sia nell’immaginazione, e il forte senso della sostanza morale e civile d’ogni esperienza». Pag. 2/7 Sessione ordinaria 2010 Prima prova scritta Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca 1. Comprensione del testo Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo. 2. Analisi del testo 2.1 Quali sono per Levi le conseguenze degli «input ibridi» (r. 1) e dell’«ibridismo» (r. 7)? 2.2 Spiega le considerazioni di Levi sul «tempo soggettivo» (r. 13). 2.3 Perché si leggeva molto nella famiglia di Levi? Spiega, in particolare, perché leggere era «una sorta di fata morgana nella direzione della sapienza» (r. 17). 2.4 Soffermati su ciò che Levi dichiara di avere ricavato dalle sue letture (rr. 24-29). In particolare, spiega l’atteggiamento di Levi nei confronti della «carta stampata» (r. 26). 2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza. 3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti al libro da cui il brano è tratto o ad altri testi di Primo Levi. In alternativa, prendendo spunto dal testo proposto, proponi una tua «antologia personale» indicando le letture fatte che consideri fondamentali per la tua formazione. TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: Piacere e piaceri. DOCUMENTI «La passione li avvolse, e li fece incuranti di tutto ciò che per ambedue non fosse un godimento immediato. Ambedue, mirabilmente formati nello spirito e nel corpo all’esercizio di tutti i più alti e i più rari diletti, ricercavano senza tregua il Sommo, l’Insuperabile, l’Inarrivabile; e giungevano così oltre, che talvolta una oscura inquietudine li prendeva pur nel colmo dell’oblio, quasi una voce d’ammonimento salisse dal fondo dell’esser loro ad avvertirli d’un ignoto castigo, d’un termine prossimo. Dalla stanchezza medesima il desiderio risorgeva più sottile, più temerario, più imprudente; come più s’inebriavano, la chimera del loro cuore ingigantiva, s’agitava, generava nuovi sogni; parevano non trovar riposo che nello sforzo, come la fiamma non trova la vita che nella combustione. Talvolta, una fonte di piacere inopinata aprivasi dentro di loro, come balza d’un tratto una polla viva sotto le calcagna d’un uomo che vada alla ventura per l’intrico d’un bosco; ed essi vi bevevano senza misura, finché non l’avevano esausta. Talvolta, l’anima, sotto l’influsso dei desiderii, per un singolar fenomeno d’allucinazione, produceva l’imagine ingannevole d’una esistenza più larga, più libera, più forte, «oltrapiacente»; ed essi vi s’immergevano, vi godevano, vi respiravano come in una loro atmosfera natale. Le finezze e le delicatezze del sentimento e dell’imaginazione succedevano agli eccessi della sensualità.» Gabriele D’ANNUNZIO, Il piacere, 1889 (ed. utilizzata 1928) Pag. 3/7 Sessione ordinaria 2010 Prima prova scritta Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca Sandro BOTTICELLI Nascita di Venere, circa 1482-85 Pablo PICASSO I tre musici, 1921 «Piacer figlio d’affanno; gioia vana, ch’è frutto del passato timore, onde si scosse e paventò la morte chi la vita abborria; onde in lungo tormento, fredde, tacite, smorte, sudàr le genti e palpitàr, vedendo mossi alle nostre offese folgori, nembi e vento. O natura cortese, son questi i doni tuoi, questi i diletti sono che tu porgi ai mortali. Uscir di pena è diletto fra noi. Pene tu spargi a larga mano; il duolo spontaneo sorge: e di piacer, quel tanto che per mostro e miracolo talvolta nasce d’affanno, è gran guadagno. Umana prole cara agli eterni! assai felice se respirar ti lice d’alcun dolor: beata se te d’ogni dolor morte risana.» Henri MATISSE La danza, 1909-10 «Volti al travaglio come una qualsiasi fibra creata perché ci lamentiamo noi? Mariano il 14 luglio 1916» Giuseppe UNGARETTI, Destino, in Il Porto Sepolto, 1916 «Il primo sguardo dalla finestra il mattino il vecchio libro ritrovato volti entusiasti neve, il mutare delle stagioni il giornale il cane la dialettica fare la doccia, nuotare musica antica scarpe comode capire musica moderna scrivere, piantare viaggiare cantare essere gentili.» Giacomo LEOPARDI, La quiete dopo la tempesta, vv. 32-54, 1829 (in G. Leopardi, Canti, 1831) Bertolt BRECHT, Piaceri, 1954/55, trad. di R. Fertonani, (in B. Brecht, Poesie, trad. it., 1992) «Il piacere è veramente tale quando non si rende conto né delle proprie cause né dei propri effetti. (È immediato, irrazionale). Il piacere della conoscenza fa eccezione? No. Il piacere della conoscenza procede dal razionale ed è irrazionale.» Andrea EMO, Quaderni di metafisica (1927-1928), in A. Emo, Quaderni di metafisica 1927-1981, 2006 «I filosofi ed i sinonimisti vi spiegano con paziente sollecitudine la differenza precisa che passa fra la giustizia, la bontà e il dovere; ma voi stessi potete persuadervi che essi fabbricano un mondo di carta pesta. Ciò che è giusto è buono, ciò che è dovere è giustizia, e ciò che si deve fare è ciò che è giusto e buono. Ma non vedete voi il circolo eterno del cosmo, la volta infinita del cielo che non comincia in un alcun luogo e mai non finisce? Studiate il cerchio, perché in verità vi dico che la sua geometria morale abbraccia la storia del mondo. Le gioie della giustizia e del dovere esercitano la più benefica influenza sulla felicità della vita e, rendendoci calmi e soddisfatti nel presente, ci preparano un avvenire felice. Chi possiede maggiori ricchezze di fortuna, di mente e di cuore, ha anche maggiori doveri da esercitare; ma tutti gli uomini, purché abbiano soltanto un’individualità morale, devono essere giusti e buoni, e devono quindi rendersi degni di gustare queste gioie sublimi.» Paolo MANTEGAZZA, Fisiologia del piacere, 1992 (1ª edizione 1854) Pag. 4/7 Sessione ordinaria 2010 Prima prova scritta Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: La ricerca della felicità. DOCUMENTI «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.» Articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana «Noi riteniamo che sono per sé stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della Felicità.» Dichiarazione di indipendenza dei Tredici Stati Uniti d’America, 4 luglio 1776 «La nostra vita è un’opera d’arte – che lo sappiamo o no, che ci piaccia o no. Per viverla come esige l’arte della vita dobbiamo – come ogni artista, quale che sia la sua arte – porci delle sfide difficili (almeno nel momento in cui ce le poniamo) da contrastare a distanza ravvicinata; dobbiamo scegliere obiettivi che siano (almeno nel momento in cui li scegliamo) ben oltre la nostra portata, e standard di eccellenza irritanti per il loro modo ostinato di stare (almeno per quanto si è visto fino allora) ben al di là di ciò che abbiamo saputo fare o che avremmo la capacità di fare. Dobbiamo tentare l’impossibile. E possiamo solo sperare – senza poterci basare su previsioni affidabili e tanto meno certe – di riuscire prima o poi, con uno sforzo lungo e lancinante, a eguagliare quegli standard e a raggiungere quegli obiettivi, dimostrandoci così all’altezza della sfida. L’incertezza è l’habitat naturale della vita umana, sebbene la speranza di sfuggire ad essa sia il motore delle attività umane. Sfuggire all’incertezza è un ingrediente fondamentale, o almeno il tacito presupposto, di qualsiasi immagine composita della felicità. È per questo che una felicità «autentica, adeguata e totale» sembra rimanere costantemente a una certa distanza da noi: come un orizzonte che, come tutti gli orizzonti, si allontana ogni volta che cerchiamo di avvicinarci a esso.» Zygmunt BAUMAN, L’arte della vita, trad. it., Bari 2009 (ed. originale 2008) «Nonostante le molte oscillazioni, la soddisfazione media riportata dagli europei era, nel 1992, praticamente allo stesso livello di 20 anni prima, a fronte di un considerevole aumento del reddito pro capite nello stesso periodo. Risultati molto simili si ottengono anche per gli Stati Uniti. Questi dati sollevano naturalmente molti dubbi sulla loro qualità e tuttavia, senza entrare nel dettaglio, numerosi studi provenienti da altre discipline come la psicologia e la neurologia ne supportano l’attendibilità. Citiamo solo la critica che a noi pare più comune e che si potrebbe formulare come segue: in realtà ognuno si dichiara soddisfatto in relazione a ciò che può realisticamente ottenere, di conseguenza oggi siamo effettivamente più felici di 20 anni fa ma non ci riteniamo tali perché le nostre aspettative sono cambiate, migliorate, e desideriamo sempre di più. Esistono diverse risposte a questa critica. In primo luogo, se così fosse, almeno persone nate negli stessi anni dovrebbero mostrare una crescita nel tempo della felicità riportata soggettivamente. I dati mostrano invece che, anche suddividendo il campione per coorti di nascita, la felicità riportata non cresce significativamente nel tempo. Inoltre, misure meno soggettive del benessere, come la percentuale di persone affette da depressione o il numero di suicidi, seguono andamenti molto simili alle risposte soggettive sulla felicità e sulla soddisfazione. Ma allora cosa ci rende felici?» Mauro MAGGIONI e Michele PELLIZZARI, Alti e bassi dell’economia della felicità, «La Stampa», 12 maggio 2003 Pag. 5/7 Sessione ordinaria 2010 Prima prova scritta Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca «Il tradimento dell’individualismo sta tutto qui: nel far creder che per essere felici basti aumentare le utilità. Mentre sappiamo che si può essere dei perfetti massimizzatori di utilità anche in solitudine, per essere felici occorre essere almeno in due. La riduzione della categoria della felicità a quella della utilità è all’origine della credenza secondo cui l’avaro sarebbe, dopotutto, un soggetto razionale. Eppure un gran numero di interazioni sociali acquistano significato unicamente grazie all’assenza di strumentalità. Il senso di un’azione cortese o generosa verso un amico, un figlio, un collega sta proprio nel suo essere gratuita. Se venissimo a sapere che quell’azione scaturisce da una logica di tipo utilitaristico e manipolatorio, essa acquisterebbe un senso totalmente diverso, con il che verrebbero a mutare i modi di risposta da parte dei destinatari dell’azione. Il Chicago man – come Daniel McFadden ha recentemente chiamato la versione più aggiornata dell’homo œconomicus – è un isolato, un solitario e dunque un infelice, tanto più egli si preoccupa degli altri, dal momento che questa sollecitudine altro non è che un’idiosincrasia delle sue preferenze. [...] Adesso finalmente comprendiamo perché l’avaro non riesce ad essere felice: perché è tirchio prima di tutto con se stesso; perché nega a se stesso quel valore di legame che la messa in pratica del principio di reciprocità potrebbe assicuragli.» Stefano ZAMAGNI, Avarizia. La passione dell’avere, Bologna 2009 3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Il ruolo dei giovani nella storia e nella politica. Parlano i leader. DOCUMENTI «Ma poi, o signori, quali farfalle andiamo a cercare sotto l’arco di Tito? Ebbene, dichiaro qui, al cospetto di questa Assemblea e al cospetto di tutto il popolo italiano, che io assumo, io solo, la responsabilità politica, morale, storica di tutto quanto è avvenuto. (Vivissimi e reiterati applausi — Molte voci: Tutti con voi! Tutti con voi!) Se le frasi più o meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda; se il fascismo non è stato che olio di ricino e manganello, e non invece una passione superba della migliore gioventù italiana, a me la colpa! (Applausi). Se il fascismo è stato un’associazione a delinquere, io sono il capo di questa associazione a delinquere! (Vivissimi e prolungati applausi — Molte voci: Tutti con voi!)» Benito MUSSOLINI, Discorso del 3 gennaio 1925 (da Atti Parlamentari – Camera dei Deputati – Legislatura XXVII – 1a sessione – Discussioni – Tornata del 3 gennaio 1925 Dichiarazioni del Presidente del Consiglio) «Diciamo le cose come stanno. I giovani che vengono al nostro partito devono essere stabilmente conquistati ai grandi ideali del socialismo e del comunismo, se non vogliamo che essi rimangano dei «pratici», o, peggio, dei politicanti. Essi devono acquistare la certezza – volevo dire la fede – che l’avvenire e la salvezza della società umana sta nella sua trasformazione socialista e comunista, e questa certezza deve sorreggerli, guidarli, illuminarli in tutto il lavoro pratico quotidiano. […] Quanto alle grandi masse della gioventù, quello cui noi aspiriamo è di dare un potente contributo positivo per far loro superare la crisi profonda in cui si dibattono. Non desideriamo affatto staccare i giovani dai tradizionali ideali morali e anche religiosi. Prima di tutto, però, vogliamo aiutarli a comprendere come si svolgono le cose nel mondo, a comprendere il perché delle lotte politiche e sociali che si svolgono nel nostro paese e sulla scena mondiale, e quindi il perché delle sciagure della nostra patria e della triste sorte odierna della sua gioventù. Tutto questo non si capisce, però, se non si riesce ad afferrare che quello a cui noi assistiamo da due o tre decenni non è che la faticosa gestazione di un mondo nuovo, del mondo socialista, che si compie suscitando la resistenza accanita di un mondo di disordine, di sfruttamento, di violenza e di corruzione, il quale però è inesorabilmente condannato a sparire.» Palmiro TOGLIATTI, Discorso alla conferenza nazionale giovanile del PCI, Roma, 22-24 maggio 1947 (da P. TOGLIATTI, Discorsi ai giovani, Prefazione di E. Berlinguer, Roma 1971) Pag. 6/7 Sessione ordinaria 2010 Prima prova scritta Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca «Il potere si legittima davvero e solo per il continuo contatto con la sua radice umana, e si pone come un limite invalicabile le forze sociali che contano per se stesse, il crescere dei centri di decisione, il pluralismo che esprime la molteplicità irriducibile delle libere forme di vita comunitaria. I giovani e i lavoratori conducono questo movimento e sono primi a voler fermamente un mutamento delle strutture politiche ed un rispettoso distacco; i giovani chiedono un vero ordine nuovo, una vita sociale che non soffochi ma offra liberi spazi, una prospettiva politica non conservatrice o meramente stabilizzatrice, la lievitazione di valori umani. Una tale società non può essere creata senza l’attiva presenza, in una posizione veramente influente, di coloro per i quali il passato è passato e che sono completamente aperti verso l’avvenire. La richiesta di innovazione comporta naturalmente la richiesta di partecipazione. Essa è rivolta agli altri, ma anche e soprattutto a se stessi: non è solo una rivendicazione, ma anche un dovere e una assunzione di responsabilità. L’immissione della linfa vitale dell’entusiasmo, dell’impegno, del rifiuto dell’esistente, propri dei giovani, nella società, nei partiti, nello Stato, è una necessità vitale, condizione dell’equilibrio e della pace sociale nei termini nuovi ed aperti nei quali in una fase evolutiva essi possono essere concepiti.» Aldo MORO, Discorso all’XI Congresso Nazionale della DC, 29 giugno 1969 (da A. MORO, Scritti e discorsi, Volume Quinto: 1969-1973, a c. di G. Rossini, Roma 1988) «L’individuo oggi è spesso soffocato tra i due poli dello Stato e del mercato. Sembra, infatti, talvolta che egli esista soltanto come produttore e consumatore di merci, oppure come oggetto dell’amministrazione dello Stato, mentre si dimentica che la convivenza tra gli uomini non è finalizzata né al mercato né allo Stato, poiché possiede in se stessa un singolare valore che Stato e mercato devono servire. L’uomo è, prima di tutto, un essere che cerca la verità e si sforza di viverla e di approfondirla in un dialogo che coinvolge le generazioni passate e future. Da tale ricerca aperta della verità, che si rinnova a ogni generazione, si caratterizza la cultura della Nazione. In effetti, il patrimonio dei valori tramandati e acquisiti è sempre sottoposto dai giovani a contestazione. Contestare, peraltro, non vuol dire necessariamente distruggere o rifiutare in modo aprioristico, ma vuol significare soprattutto mettere alla prova nella propria vita e, con tale verifica esistenziale, rendere quei valori più vivi, attuali e personali, discernendo ciò che nella tradizione è valido da falsità ed errori o da forme invecchiate, che possono esser sostituite da altre più adeguate ai tempi.» GIOVANNI PAOLO II, Lettera enciclica Centesimus annus nel centenario della Rerum novarum, 1° maggio 1991 (da Tutte le encicliche di Giovanni Paolo II, Milano 2005) 4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Siamo soli? DOCUMENTI «Alla fine del Novecento la ricerca dell’origine della vita sulla Terra era pronta a riprendere il cammino, ora pienamente integrata fra gli obiettivi dell’esobiologia [= Studio della comparsa e dell’evoluzione della vita fuori del nostro pianeta], con un piccolo gruppo di biologi che continuavano a perseguire entusiasticamente la ricerca dell’universalità e uno status di pari dignità con le scienze fisiche che una biologia universale avrebbe portato con sé. In questa ricerca, però, essi si sarebbero dovuti scontrare con i biologi evoluzionisti, molto pessimisti sulla morfologia, se non sulla stessa esistenza degli extraterrestri, che smorzavano, quindi, le aspirazioni di chi cercava di estendere i principi della biologia terrestre, con tanta fatica conquistati, all’universo nel suo complesso o di incorporare tali principi in una biologia più generale.» Steven J. DICK, Vita nel cosmo. Esistono gli extraterrestri?, Milano 2002 (ed. originale 1998) «Gli UFO: visitatori non invitati? In conseguenza delle pressioni dell’opinione pubblica, negli anni passati, furono condotte diverse indagini sugli UFO soprattutto da parte dell’aeronautica americana, per appurare la natura del fenomeno. [...] La percentuale, tra i presunti avvistamenti dei casi per i quali non è stato possibile addivenire a una spiegazione, allo stato attuale delle nostre conoscenze, è molto bassa, esattamente intorno al 1,5 - 2%. Questa piccola percentuale potrebbe essere attribuita in gran parte a suggestioni o visioni, che certamente esistono. [...] Sono numerose le ipotesi che possono spiegare la natura degli UFO. Si potrebbe, per esempio, pensare che all’origine di un certo numero di avvistamenti vi siano, in realtà, fenomeni geofisici ancora poco conosciuti, oppure velivoli sperimentali segreti, senza tuttavia escludere del tutto la natura extraterrestre. La verità è che noi non possiamo spiegare tutto con la razionalità e le conoscenze. [...] A quanto sembra, logica e metodo scientifico non sembrano efficaci nello studio degli UFO per i quali qualsiasi spiegazione è insoddisfacente e/o troppo azzardata.» Pippo BATTAGLIA - Walter FERRERI, C’è vita nell’Universo? La scienza e la ricerca di altre civiltà, Torino 2008 Pag. 7/7 Sessione ordinaria 2010 Prima prova scritta Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca «Se fosse possibile assodare la questione mediante una qualche esperienza, io sarei pronto a scommettere tutti i miei averi, che almeno in uno dei pianeti che noi vediamo vi siano degli abitanti. Secondo me, perciò, il fatto che anche in altri mondi vi siano abitanti non è semplicemente oggetto di opinione, bensì di una salda fede (sull’esattezza di tale credenza, io arrischierei infatti molti vantaggi della vita).» Immanuel KANT, Critica della ragione pura, Riga 1787 (1a ed. 1781) «Come si spiega dunque la mancanza di visitatori extraterrestri? È possibile che là, tra le stelle, vi sia una specie progredita che sa che esistiamo, ma ci lascia cuocere nel nostro brodo primitivo. Però è difficile che abbia tanti riguardi verso una forma di vita inferiore: forse che noi ci preoccupiamo di quanti insetti o lombrichi schiacciamo sotto i piedi? Una spiegazione più plausibile è che vi siano scarsissime probabilità che la vita si sviluppi su altri pianeti o che, sviluppatasi, diventi intelligente. Poiché ci definiamo intelligenti, anche se forse con motivi poco fondati, noi tentiamo di considerare l’intelligenza una conseguenza inevitabile dell’evoluzione, invece è discutibile che sia così. I batteri se la cavano benissimo senza e ci sopravviveranno se la nostra cosiddetta intelligenza ci indurrà ad autodistruggerci in una guerra nucleare. [...] Lo scenario futuro non somiglierà a quello consolante definito da STAR TRECK, di un universo popolato da molte specie di umanoidi, con una scienza ed una tecnologia avanzate ma fondamentalmente statiche. Credo che invece saremo soli e che incrementeremo molto, e molto in fretta, la complessità biologica ed elettronica.» Stephen HAWKING, L’universo in un guscio di noce, Milano 2010 (ed. originale 2001) «La coscienza, lungi dall’essere un incidente insignificante, è un tratto fondamentale dell’universo, un prodotto naturale del funzionamento delle leggi della natura, alle quali è collegata in modo profondo e ancora misterioso. Ci tengo a ripeterlo: non sto dicendo che l’Homo sapiens in quanto specie sia inscritto nelle leggi della natura; il mondo non è stato creato per noi, non siamo al centro del creato, né ne siamo la cosa più significativa. Ma questo non vuol dire neanche che siamo completamente privi di significato! Una delle cose più deprimenti degli ultimi tre secoli di scienza è il modo in cui si è cercato di emarginare, rendere insignificanti, gli esseri umani, e quindi alienarli dall’universo in cui vivono. Io sono convinto che abbiamo un posto nell’universo, non un posto centrale, ma comunque una posizione significativa. […] Se questo modo di vedere le cose è giusto, se la coscienza è un fenomeno basilare che fa parte del funzionamento delle leggi dell’universo, possiamo supporre che sia emersa anche altrove. La ricerca di esseri alieni può dunque essere vista come un modo per mettere alla prova l’ipotesi che viviamo in un universo che non solo è in evoluzione, come dimostra l’emergere della vita e della coscienza dal caos primordiale, ma in cui la mente svolge un ruolo fondamentale. A mio avviso la conseguenza più importante della scoperta di forme di vita extraterrestri sarebbe quella di restituire agli esseri umani un po’ di quella dignità di cui la scienza li ha derubati.» Paul C.W. DAVIES, Siamo soli? Implicazioni filosofiche della scoperta della vita extraterrestre, Roma-Bari 1998 (1a ed. 1994) TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO Ai sensi della legge 30 marzo 2004, n. 92, “la Repubblica riconosce il 10 febbraio quale «Giorno del ricordo» al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”. Il candidato delinei la “complessa vicenda del confine orientale”, dal Patto (o Trattato) di Londra (1915) al Trattato di Osimo (1975), soffermandosi, in particolare, sugli eventi degli anni compresi fra il 1943 e il 1954. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE La musica — diceva Aristotele (filosofo greco del IV sec. a.C.) — non va praticata per un unico tipo di beneficio che da essa può derivare, ma per usi molteplici, poiché può servire per l’educazione, per procurare la catarsi e in terzo luogo per la ricreazione, il sollievo e il riposo dallo sforzo. Il candidato si soffermi sulla funzione, sugli scopi e sugli usi della musica nella società contemporanea. Se lo ritiene opportuno, può fare riferimento anche a sue personali esperienze di pratica e/o di ascolto musicale. __________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema. Pag. 1/6 Sessione ordinaria 2012 Prima prova scritta Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca P000 - ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE PROVA DI ITALIANO (per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali) Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Eugenio Montale, Ammazzare il tempo (da Auto da fé. Cronache in due tempi, Il Saggiatore, Milano 1966) Il problema più grave del nostro tempo non è tra quelli che si vedono denunziati a caratteri di scatola nelle prime pagine dei giornali; e non ha nulla in comune, per esempio, col futuro status di Berlino o con l’eventualità di una guerra atomica distruggitrice di una metà del mondo. Problemi simili sono d’ordine storico e prima o poi giungono a una soluzione, sia pure con risultati spaventosi. Nessuna guerra impedirà all’umanità futura di vantare ulteriori magnifiche sorti nel quadro di una sempre più perfetta ed ecumenica civiltà industriale. Un mondo semidistrutto, che risorgesse domani dalle ceneri, in pochi decenni assumerebbe un volto non troppo diverso dal nostro mondo d’oggi. Anzi, oggi è lo spirito di conservazione che rallenta il progresso. Qualora non ci fosse più nulla da conservare il progresso tecnico si farebbe molto più veloce. Anche l’uccisione su larga scala di uomini e di cose può rappresentare, a lunga scadenza, un buon investimento del capitale umano. Fin qui si resta nella storia. Ma c’è un’uccisione, quella del tempo, che non sembra possa dare frutto. Ammazzare il tempo è il problema sempre più preoccupante che si presenta all’uomo d’oggi e di domani. Non penso all’automazione, che ridurrà sempre più le ore dedicate al lavoro. Può darsi che quando la settimana lavorativa sarà scesa da cinque a quattro o a tre si finisca per dare il bando alle macchine attualmente impiegate per sostituire l’uomo. Può darsi che allora si inventino nuovi tipi di lavoro inutile per non lasciare sul lastrico milioni o miliardi di disoccupati; ma si tratterà pur sempre di un lavoro che lascerà un ampio margine di ore libere, di ore in cui non si potrà eludere lo spettro del tempo. Perché si lavora? Certo per produrre cose e servizi utili alla società umana, ma anche, e soprattutto, per accrescere i bisogni dell’uomo, cioè per ridurre al minimo le ore in cui è più facile che si presenti a noi questo odiato fantasma del tempo. Accrescendo i bisogni inutili, si tiene l’uomo occupato anche quando egli suppone di essere libero. “Passare il tempo” dinanzi al video o assistendo a una partita di calcio non è veramente un ozio, è uno svago, ossia un modo di divagare dal pericoloso mostro, di allontanarsene. Ammazzare il tempo non si può senza riempirlo di occupazioni che colmino quel vuoto. E poiché pochi sono gli uomini capaci di guardare con fermo ciglio in quel vuoto, ecco la necessità sociale di fare qualcosa, anche se questo qualcosa serve appena ad anestetizzare la vaga apprensione che quel vuoto si ripresenti in noi. Eugenio Montale (Genova, 1896 - Milano, 1981) è noto soprattutto come poeta. Merita però di essere ricordato anche come prosatore. Lo stesso Montale raccolse in Farfalla di Dinard (Prima ed. 1956) e Auto da fé (Prima ed. 1966) scritti in prosa apparsi in precedenza su giornali e riviste. Il brano che si propone è tratto da un testo pubblicato originariamente nel “Corriere della Sera” del 7 novembre 1961. 1. Comprensione del testo Riassumi tesi e argomenti principali del testo. 2. Analisi del testo 2.1 Quali sono i problemi risolvibili secondo Montale? 2.2 Spiega il significato che Montale attribuisce all’espressione “ammazzare il tempo”. 2.3 Perché si accrescono i “bisogni inutili” e si inventeranno “nuovi tipi di lavoro inutile”? 2.4 Noti nel testo la presenza dell’ironia? Argomenta la tua risposta. 2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza. 3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti Sulla base dell’analisi condotta, ricerca la “visione del mondo” espressa nel testo e approfondisci la ricerca con opportuni collegamenti ad altri testi di Montale. Alternativamente, soffermati sul grado di attualità / inattualità dei ragionamenti di Montale sul lavoro e sul tempo. Pag. 2/6 Sessione ordinaria 2012 Prima prova scritta Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: Il labirinto. DOCUMENTI P. PICASSO, Minotauromachia, 1935 J. POLLOCK, Pasiphaë, 1943 M.C. ESCHER, Relatività, 1953 «[…] Correndo, usciro in un gran prato, e quello / avea nel mezzo un grande e ricco ostello. // Di vari marmi con suttil lavoro / edificato era il palazzo altiero. / Corse dentro alla porta messa d’oro / con la donzella in braccio il cavalliero. / Dopo non molto giunse Brigliadoro, / che porta Orlando disdegnoso e fiero. / Orlando, come è dentro, gli occhi gira; / né più il guerrier, né la donzella mira. // Subito smonta, e fulminando passa / dove più dentro il bel tetto s’alloggia: / corre di qua, corre di là, né lassa / che non vegga ogni camera, ogni loggia. / Poi che i segreti d’ogni stanza bassa / ha cerco invan, su per le scale poggia; / e non men perde anco a cercar di sopra, / che perdessi di sotto, il tempo e l’opra. // D’oro e di seta i letti ornati vede: / nulla de muri appar né de pareti; / che quelle, e il suolo ove si mette il piede, / son da cortine ascose e da tapeti. / Di su di giù va il conte Orlando e riede, / né per questo può far gli occhi mai lieti / che riveggiano Angelica, o quel ladro / che n’ha portato il bel viso leggiadro. // E mentre or quinci or quindi invano il passo / movea, pien di travaglio e di pensieri, / Ferraù, Brandimarte e il re Gradasso, / re Sacripante ed altri cavallieri / vi ritrovò ch’andavano alto e basso, / né men facean di lui vani sentieri; / e si ramaricavan del malvagio / invisibil signor di quel palagio. // Tutti cercando il van, tutti gli dànno / colpa di furto alcun che lor fatt’abbia: / del destrier che gli ha tolto, altri è in affanno; / ch’abbia perduta altri la donna, arrabbia; / altri d’altro l’accusa: e così stanno, / che non si san partir di quella gabbia; / e vi son molti, a questo inganno presi, / stati le settimane intiere e i mesi.» Ludovico ARIOSTO, Orlando furioso, ed. 1532, Canto dodicesimo, Ottave 7-12 «Avevo percorso un labirinto, ma la nitida Città degl’Immortali m’impaurì e ripugnò. Un labirinto è un edificio costruito per confondere gli uomini; la sua architettura, ricca di simmetrie, è subordinata a tale fine. Nel palazzo che imperfettamente esplorai, l’architettura mancava di ogni fine. Abbondavano il corridoio senza sbocco, l’alta finestra irraggiungibile, la vistosa porta che s’apriva su una cella o su un pozzo, le incredibili scale rovesciate, coi gradini e la balaustra all’ingiù. Altre aereamente aderenti al fianco d’un muro monumentale, morivano senza giungere ad alcun luogo, dopo due o tre giri, nelle tenebre superiori delle cupole. Ignoro se tutti gli esempi che ho enumerati siano letterali; so che per molti anni infestarono i miei incubi; non posso sapere ormai se un certo particolare è una trascrizione della realtà o delle forme che turbarono le mie notti.» Jorge Luis BORGES, L’immortale, in “L’Aleph”, Feltrinelli, Milano 1959 (ed. orig. “El Aleph”, 1949) Pag. 3/6 Sessione ordinaria 2012 Prima prova scritta Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca «La gente che s’incontra, se gli chiedi: – Per Pentesilea? – fanno un gesto intorno che non sai se voglia dire: “Qui”, oppure: “Più in là”, o: “Tutt’in giro”, o ancora: “Dalla parte opposta”. – La città, – insisti a chiedere. – Noi veniamo qui a lavorare tutte le mattine, – ti rispondono alcuni, e altri: – Noi torniamo qui a dormire. – Ma la città dove si vive? – chiedi. – Dev’essere, – dicono, – per lí, - e alcuni levano il braccio obliquamente verso una concrezione di poliedri opachi, all’orizzonte, mentre altri indicano alle tue spalle lo spettro d’altre cuspidi. – Allora l’ho oltrepassata senza accorgermene? – No, prova a andare ancora avanti. Così prosegui, passando da una periferia all’altra, e viene l’ora di partire da Pentesilea. Chiedi la strada per uscire dalla città; ripercorri la sfilza dei sobborghi sparpagliati come un pigmento lattiginoso; viene notte; s’illuminano le finestre ora più rade ora più dense. Se nascosta in qualche sacca o ruga di questo slabbrato circondario esista una Pentesilea riconoscibile e ricordabile da chi c’è stato, oppure se Pentesilea è solo periferia di se stessa e ha il suo centro in ogni luogo, hai rinunciato a capirlo. La domanda che adesso comincia a rodere nella tua testa è più angosciosa: fuori da Pentesilea esiste un fuori? O per quanto ti allontani dalla città non fai che passare da un limbo all’altro e non arrivi a uscirne?» Italo CALVINO, Le città invisibili, Einaudi, Torino 1972 «“Ragioniamo,” disse Guglielmo, “Cinque stanze quadrangolari o vagamente trapezoidali, con una finestra ciascuna, che girano intorno a una stanza eptagonale senza finestre a cui sale la scala. Mi pare elementare. Siamo nel torrione orientale, ogni torrione dall’esterno presenta cinque finestre e cinque lati. Il conto torna. La stanza vuota è proprio quella che guarda a oriente, nella stessa direzione del coro della chiesa, la luce del sole all’alba illumina l’altare, il che mi sembra giusto e pio. L’unica idea astuta mi pare quella delle lastre di alabastro. Di giorno filtrano una bella luce, di notte non lasciano trasparire neppure i raggi lunari. Non è poi un gran labirinto. Ora vediamo dove portano le altre due porte della stanza eptagonale. Credo che ci orienteremo facilmente.” Il mio maestro si sbagliava e i costruttori della biblioteca erano stati più abili di quanto credessimo. Non so bene spiegare cosa avvenne, ma come abbandonammo il torrione, l’ordine delle stanze si fece più confuso. Alcune avevano due, altre tre porte. Tutte avevano una finestra, anche quelle che imboccavamo partendo da una stanza con finestra e pensando di andare verso l’interno dell’Edificio. Ciascuna aveva sempre lo stesso tipo di armadi e di tavoli, i volumi in bell’ordine ammassati sembravano tutti uguali e non ci aiutavano certo a riconoscere il luogo con un colpo d’occhio.» Umberto ECO, Il nome della rosa, Prima ed. riveduta e corretta, Bompiani, Milano 2012 (Prima ed. 1980) 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: I giovani e la crisi. DOCUMENTI «La crisi dell’economia ha lasciato per strada, negli ultimi tre anni, più di un milione di giovani lavoratori di età compresa tra i 15 ed i 34 anni. E sono stati soprattutto loro a pagare il conto della turbolenza economica e finanziaria che da anni investe l’Europa e l’Italia, fiaccandone la crescita. Tra il 2008 ed il 2011, infatti, l’occupazione complessiva in Italia è scesa di 438 mila unità, il che significa che senza il crollo dell’occupazione giovanile ci sarebbe stata addirittura una crescita dei posti di lavoro. Tra il 2008 e il 2011, secondo i dati dell’Istat sull’occupazione media, i lavoratori di età compresa tra i 15 e i 34 anni sono passati da 7 milioni e 110 mila a 6 milioni e 56 mila. La diminuzione dei giovani occupati, pari a 1 milione 54 mila unità, ha riguardato sia gli uomini che le donne, più o meno nella stessa proporzione (meno 622 mila posti di lavoro tra gli uomini, meno 432 mila tra le giovani donne), ed in modo più intenso il Nord ed il Sud del Paese che non il Centro.» Mario SENSINI, Crolla l’occupazione tra i 15 e i 35 anni, “Corriere della Sera” - 8/04/2012 «Giovani al centro della crisi. In Italia l’11,2% dei giovani di 15-24 anni, e addirittura il 16,7% di quelli tra 25 e 29 anni, non è interessato né a lavorare né a studiare, mentre la media europea è pari rispettivamente al 3,4% e all’8,5%. Di contro, da noi risulta decisamente più bassa la percentuale di quanti lavorano: il 20,5% tra i 15-24enni (la media Ue è del 34,1%) e il 58,8% tra i 25-29enni (la media Ue è del 72,2%). A ciò si aggiunga che tra le nuove generazioni sta progressivamente perdendo appeal una delle figure centrali del nostro tessuto economico, quella dell’imprenditore. Solo il 32,5% dei giovani di 15-35 anni dichiara di voler mettere su un’attività in proprio, meno che in Spagna (56,3%), Francia (48,4%), Regno Unito (46,5%) e Germania (35,2%). Pag. 4/6 Sessione ordinaria 2012 Prima prova scritta Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca La mobilità che non c’è, questione di cultura e non di regole. I giovani sono oggi i lavoratori su cui grava di più il costo della mobilità in uscita. Nel 2010, su 100 licenziamenti che hanno determinato una condizione di inoccupazione, 38 hanno riguardato giovani con meno di 35 anni e 30 soggetti con 35-44 anni. Solo in 32 casi si è trattato di persone con 45 anni o più. L’Italia presenta un tasso di anzianità aziendale ben superiore a quello dei principali Paesi europei. Lavora nella stessa azienda da più di dieci anni il 50,7% dei lavoratori italiani, il 44,6% dei tedeschi, il 43,3% dei francesi, il 34,5% degli spagnoli e il 32,3% degli inglesi. Tuttavia, solo il 23,4% dei giovani risulta disponibile a trasferirsi in altre regioni o all’estero per trovare lavoro.» 45° RAPPORTO CENSIS, Lavoro, professionalità, rappresentanze, Comunicato stampa 2/12/2011 «Il lavoro che si riesce a ottenere con un titolo di studio elevato non sempre corrisponde al percorso formativo intrapreso. La coerenza tra il titolo posseduto e quello richiesto per lavorare è, seppur in lieve misura, più elevata tra i laureati in corsi lunghi piuttosto che tra quanti hanno concluso corsi di durata triennale. Infatti, i laureati in corsi lunghi dichiarano di svolgere un lavoro per il quale era richiesto il titolo posseduto nel 69% dei casi mentre tra i laureati triennali tale percentuale scende al 65,8%. D’altra parte a valutare la formazione universitaria effettivamente necessaria all’attività lavorativa svolta è circa il 69% dei laureati sia dei corsi lunghi sia di quelli triennali. Una completa coerenza tra titolo posseduto e lavoro svolto – la laurea, cioè, come requisito di accesso ed effettiva utilizzazione delle competenze acquisite per lo svolgimento dell’attività lavorativa – è dichiarata solo dal 58,1% dei laureati nei corsi lunghi e dal 56,1% dei laureati triennali. All’opposto, affermano di essere inquadrati in posizioni che non richiedono la laurea sotto il profilo né formale, né sostanziale il 20% dei laureati in corsi lunghi e il 21,4% di quelli triennali.» ISTAT – Università e lavoro: orientarsi con la statistica - http://www.istat.it/it/files/2011/03/seconda_parte.pdf «Che storia, e che vita incredibile, quella di Steve Jobs. […] Mollò gli studi pagati dai genitori adottivi al college di Portland, in Oregon, dopo pochissimi mesi di frequenza. Se ne partì per un viaggio in India, tornò, e si mise a frequentare soltanto le lezioni che gli interessavano. Ovvero, pensate un po’, i corsi di calligrafia. […] Era fuori dagli standard in ogni dettaglio, dalla scelta di presentare personalmente i suoi prodotti da palchi teatrali, al look ultra minimal, con i suoi jeans e i suoi girocollo neri alla Jean Paul Sartre. “Il vostro tempo è limitato - disse l’inventore dell’iPod, l’iPhone e l’iPad agli studenti di Stanford nel 2005 -. Non buttatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non lasciatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere con i risultati dei pensieri degli altri. E non lasciate che il rumore delle opinioni degli altri affoghi la vostra voce interiore. Abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno già cosa voi volete davvero diventare. Tutto il resto è secondario”. » Giovanna FAVRO, Steve Jobs, un folle geniale, “La Stampa” - 6/10/2011 3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Bene individuale e bene comune. DOCUMENTI «Ora, le leggi devono essere giuste sia in rapporto al fine, essendo ordinate al bene comune, sia in rapporto all’autore, non eccedendo il potere di chi le emana, sia in rapporto al loro tenore, imponendo ai sudditi dei pesi in ordine al bene comune secondo una proporzione di uguaglianza. Essendo infatti l’uomo parte della società, tutto ciò che ciascuno possiede appartiene alla società: così come una parte in quanto tale appartiene al tutto. Per cui anche la natura sacrifica la parte per salvare il tutto. E così le leggi che ripartiscono gli oneri proporzionalmente sono giuste, obbligano in coscienza e sono leggi legittime.» S. TOMMASO D’AQUINO (1225-1274), La somma teologica, Edizioni Studio Domenicano, Bologna 1996 «Da quanto precede consegue che la volontà generale è sempre retta e tende sempre all’utilità pubblica: ma non ne consegue che le deliberazioni del popolo abbiano sempre la stessa rettitudine. Si vuol sempre il proprio bene, ma non sempre lo si vede: non si corrompe mai il popolo, ma spesso lo si inganna, ed allora soltanto egli sembra volere ciò che è male. V’è spesso gran differenza fra la volontà di tutti e la volontà generale: questa non guarda che all’interesse comune, l’altra guarda all’interesse privato e non è che una somma di volontà particolari […]. Ma quando si crean fazioni, associazioni parziali a spese della grande, la volontà di ciascuna di queste associazioni diventa generale rispetto ai suoi membri, e particolare rispetto allo Stato: si può dire allora che non ci sono più tanti votanti quanti uomini; ma solo quante associazioni. Le differenze diventano meno numerose, danno un risultato meno generale. […] Importa dunque, per aver veramente l’espressione della volontà generale, che non vi siano società parziali nello Stato, e che ogni cittadino non pensi che colla sua testa. […] Finché parecchi uomini riuniti si considerano come un solo Pag. 5/6 Sessione ordinaria 2012 Prima prova scritta Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca corpo, non hanno che una sola volontà, che si riferisce alla comune conservazione e al benessere generale. Allora tutte le forze motrici dello Stato sono vigorose e semplici, le sue massime chiare e luminose; non vi sono interessi imbrogliati, contraddittori; il bene comune si mostra da per tutto con evidenza, e non richiede che buon senso per essere scorto. La pace, l’unione, l’uguaglianza sono nemiche delle sottigliezze politiche.» Jean-Jacques ROUSSEAU, Del contratto sociale o principi del diritto politico, 1762, in Opere, Sansoni, Firenze 1972 «Vi sono certamente due tipi di uomini: coloro che pensano a sé soli e quindi restringono i propositi d’avvenire alla propria vita od al più a quella della compagna della vita loro. […] Accanto agli uomini, i quali concepiscono la vita come godimento individuale, vi sono altri uomini, fortunatamente i più, i quali, mossi da sentimenti diversi, hanno l’istinto della costruzione. [...] Il padre non risparmia per sé; ma spera di creare qualcosa che assicuri nell’avvenire la vita della famiglia. Non sempre l’effetto risponde alla speranza, ché i figli amano talvolta consumare quel che il padre ha cumulato [...]. Se mancano i figli, l’uomo dotato dell’istinto della perpetuità, costruisce perché un demone lo urge a gettare le fondamenta di qualcosa.» Luigi EINAUDI, Lezioni di politica sociale, Einaudi, Torino 1949 «La prima [acquisizione] è il superamento del tabù costituito dalla parola “profitto”, in pratica citata solo nella prima delle undici regole di sintesi, senza nessuna ulteriore sottolineatura di una sua importanza (tecnica, morale, religiosa) che ha occupato decenni di discussione. La seconda è il coraggio con cui si affronta la necessità di definire con semplicità il contenuto del termine “bene comune”. Mi è sembrata decisiva, al riguardo, l’importanza attribuita ai “benefici immateriali che danno all’uomo un appagamento spirituale, come i sentimenti, la famiglia, l’amicizia e la pace”. Ciò rappresenta una innovazione che supera sia le antiche mura materialistiche del bene comune sia le più recenti tendenze a valorizzare la sua dimensione istituzionale, nazionale e anche internazionale. E la terza decisiva acquisizione è quella relativa alla “centralità dell’uomo come cuore pulsante del bene comune”, una acquisizione almeno per me importante ed inattesa, perché richiama il fatto che noi non dobbiamo sentirci soggetti di domanda di un bene comune, che altri devono costruire, ma dobbiamo sentirci “motore primario nella organizzazione e valorizzazione del bene comune, così come Nostro Signore è il motore del creato”.» Giuseppe DE RITA, Presentazione di Le undici regole del Bene Comune, Marketing Sociale, 2010 4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Le responsabilità della scienza e della tecnologia. DOCUMENTI «Agisci in modo che le conseguenze della tua azione siano compatibili con la permanenza di un’autentica vita umana sulla terra.» Hans JONAS, Il principio responsabilità. Un’etica per la civiltà tecnologica, Einaudi, Torino 1990 (ed. originale 1979) «Mi piacerebbe (e non mi pare impossibile né assurdo) che in tutte le facoltà scientifiche si insistesse a oltranza su un punto: ciò che farai quando eserciterai la professione può essere utile per il genere umano, o neutro, o nocivo. Non innamorarti di problemi sospetti. Nei limiti che ti saranno concessi, cerca di conoscere il fine a cui il tuo lavoro è diretto. Lo sappiamo, il mondo non è fatto solo di bianco e di nero e la tua decisione può essere probabilistica e difficile: ma accetterai di studiare un nuovo medicamento, rifiuterai di formulare un gas nervino. Che tu sia o non sia un credente, che tu sia o no un “patriota”, se ti è concessa una scelta non lasciarti sedurre dall’interesse materiale e intellettuale, ma scegli entro il campo che può rendere meno doloroso e meno pericoloso l’itinerario dei tuoi compagni e dei tuoi posteri. Non nasconderti dietro l’ipocrisia della scienza neutrale: sei abbastanza dotto da saper valutare se dall’uovo che stai covando sguscerà una colomba o un cobra o una chimera o magari nulla.» Primo LEVI, Covare il cobra, 11 settembre 1986, in Opere II, Einaudi, Torino 1997 «È storia ormai a tutti nota che Fermi e i suoi collaboratori ottennero senza accorgersene la fissione (allora scissione) del nucleo di uranio nel 1934. Ne ebbe il sospetto Ida Noddack: ma né Fermi né altri fisici presero sul serio le sue affermazioni se non quattro anni dopo, alla fine del 1938. Poteva benissimo averle prese sul serio Ettore Majorana, aver visto quello che i fisici dell’Istituto romano non riuscivano a vedere. E tanto più che Segrè parla di «cecità». La ragione della nostra cecità non è chiara nemmeno oggi, dice. Ed è forse disposto a considerarla come provvidenziale, se quella loro cecità impedì a Hitler e Mussolini di avere l’atomica. Non altrettanto – ed è sempre così per le cose provvidenziali – sarebbero stati disposti a considerarla gli abitanti di Hiroshima e di Nagasaki.» Leonardo SCIASCIA, La scomparsa di Majorana, Einaudi, Torino 1975 Pag. 6/6 Sessione ordinaria 2012 Prima prova scritta Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca «La scienza può aiutarci a costruire un futuro desiderabile. Anzi, le conoscenze scientifiche sono mattoni indispensabili per erigere questo edificio. Ma […] è d’obbligo sciogliere il nodo decisivo del valore da dare alla conoscenza. Il valore che sembra prevalere oggi è quello, pragmatico, che alla conoscenza riconosce il mercato. Un valore utilitaristico: dobbiamo cercare di conoscere quello che ci può tornare immediatamente ed economicamente utile. […] Ma, se vogliamo costruire un futuro desiderabile, anche nel campo della scienza applicata il riconoscimento del valore della conoscenza non può essere delegato al mercato. Lo ha dimostrato la recente vertenza tra le grandi multinazionali e il governo del Sud Africa sui farmaci anti-Aids […]. Il mercato non è in grado di distribuire gli “utili della conoscenza” all’80% della popolazione mondiale. Per costruire il futuro coi mattoni della scienza occorre dunque (ri)associare al valore di mercato della conoscenza altri valori: i valori dello sviluppo umano.» Pietro GRECO, Sua maestà la tecnologia. Chi ha paura della scienza?, “l’Unità”, 7 luglio 2001 «La ricerca dovrebbe essere libera, non dovrebbe essere guidata da nessuno. In fondo se ci si pensa bene, da che essa esiste è frutto dell’istanza del singolo piuttosto che risultato collettivo. Dovrebbe essere libera da vincoli religiosi e soggiogata a un unico precetto: progredire nelle sue applicazioni in funzione del benessere degli esseri viventi, uomini e animali. Ecco questa credo sia la regola e l’etica dello scienziato: la ricerca scientifica deve accrescere nel mondo la proporzione del bene. Le applicazioni della scienza devono portare progresso e non regresso, vantaggio e non svantaggio. Certo è anche vero che la ricerca va per tentativi e di conseguenza non ci si può subito rendere conto dell’eventuale portata negativa; in tal caso bisognerebbe saper rinunciare.» Margherita HACK intervistata da Alessandra Carletti, Roma Tre News, n. 3/2007 TIPOLOGIA C - TEMA DI ORDINE STORICO «Il sottosegretario Josef Bühler, l’uomo più potente in Polonia dopo il governatore generale, si sgomentò all’idea che si evacuassero ebrei da occidente verso oriente, poiché ciò avrebbe significato un aumento del numero di ebrei in Polonia, e propose quindi che questi trasferimenti fossero rinviati e che “la soluzione finale iniziasse dal Governatorato generale, dove non esistevano problemi di trasporto.” I funzionari del ministero degli esteri presentarono un memoriale, preparato con ogni cura, in cui erano espressi “i desideri e le idee” del loro dicastero in merito alla “soluzione totale della questione ebraica in Europa,” ma nessuno dette gran peso a quel documento. La cosa più importante, come giustamente osservò Eichmann, era che i rappresentanti dei vari servizi civili non si limitavano ad esprimere pareri, ma avanzavano proposte concrete. La seduta non durò più di un’ora, un’ora e mezzo, dopo di che ci fu un brindisi e tutti andarono a cena – “una festicciola in famiglia” per favorire i necessari contatti personali. Per Eichmann, che non si era mai trovato in mezzo a tanti “grandi personaggi,” fu un avvenimento memorabile; egli era di gran lunga inferiore, sia come grado che come posizione sociale, a tutti i presenti. Aveva spedito gli inviti e aveva preparato alcune statistiche (piene di incredibili errori) per il discorso introduttivo di Heydrich – bisognava uccidere undici milioni di ebrei, che non era cosa da poco – e fu lui a stilare i verbali. In pratica funse da segretario, ed è per questo che, quando i grandi se ne furono andati, gli fu concesso di sedere accanto al caminetto in compagnia del suo capo Müller e di Heydrich, “e fu la prima volta che vidi Heydrich fumare e bere.” Non parlarono di “affari”, ma si godettero “un po’ di riposo” dopo tanto lavoro, soddisfattissimi e – soprattutto Heydrich – molto su di tono» (Hannah ARENDT, La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme, Feltrinelli, Milano 1964, dal Capitolo settimo: La conferenza di Wannsee, ovvero Ponzio Pilato). Il candidato, prendendo spunto dal testo di Hannah Arendt, si soffermi sullo sterminio degli ebrei pianificato e realizzato dai nazisti durante la seconda guerra mondiale. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE «Avevo vent’anni. Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita» (Paul Nizan, Aden Arabia, 1931). Il candidato rifletta sulla dichiarazione di Nizan e discuta problemi, sfide e sogni delle nuove generazioni. ___________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema. GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA ITALIANO INDICATORI 1.ADEGUATEZZA DESCRITTORI Aderenza alla consegna; rispetto dei vincoli formali richiesti nella prova Pertinenza all’argomento proposto Efficacia complessiva del testo Tipologia A e B: Aderenza alle convenzioni della tipologia scelta ( tipo testuale, scopo, destinatario, destinazione editoriale,ecc.) 2.ORGANIZZAZIONE DEL TESTO Articolazione chiara e ordinata del testo Equilibrio fra le parti Coerenza (assenza di contraddizioni e ripetizioni) Continuità tra frasi, paragrafi e sezioni. 3.CARATTERISTICHE DEL CONTENUTO Ampiezza della trattazione Padronanza dell’argomento 4.RIELABORAZIONE CRITICA DEI CONTENUTI (IN FUNZIONE ANCHE Tipologia A: comprensione ed interpretazione del testo proposto. Tipologia B : comprensione dei materiali forniti e loro utilizzo coerente ed efficace; esattezza e appropriatezza delle citazioni e dei riferimenti ai testi; capacità di argomentazione Tipologia C e D: coerente esposizione delle conoscenze in proprio possesso; capacità di contestualizzazione e di argomentazione. Per tutte le tipologie: pertinenza, compiutezza e originalità delle informazioni, delle idee e delle interpretazioni. Correttezza ortografica Coesione testuale Proprietà e ricchezza lessicale Uso di un registro adeguato alla tipologia testuale, al destinatario, ecc. DELLE DIVERSE TIPOLOGIE E DEI MATERIALI FORNITI ) 5.CORRETTEZZA ORTOGRAFICA, MORFOSINTATTICA LESSICO E STILE LIVELLO Basso Suff alto 1 2 3 TOTALE ……………/15 CANDIDATO/A ….......................................... CLASSE........... DATA................ 68