progetto car pooling 2007 - Comune di Castel Maggiore

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progetto car pooling 2007 - Comune di Castel Maggiore
PROGETTO “CARPOOLING”
(Auto condivisa)
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Premessa
Il progetto si ispira all’esperienza di Pendlernetz, la rete dei pendolari sperimentata per la
prima volta dalla regione tedesca del Bonn/Reno.
Questa esperienza è nata con il supporto di vari enti locali: Lander Hessen e Reno-Westfalia e
distretti metropolitani, città e comuni della regione, oltre che dal Rhine Main traffic group RMV.
L’idea di Pendlernetz era nata dalla constatazione che un software progettato nel 1998 per
gestire la rete di scambio di passaggi auto su lunghe distanze in Europa tendeva a essere
utilizzato anche da pendolari sul traffico locale. Quindi venne sviluppato un nuovo software,
pensato su misura per le esigenze dei pendolari e questo nuvo software fu proposto alle
amministrazioni locale.
La piattaforma è sempre quella utilizzata per l’organizzazione del carpooling su lunghe
distanze, però vengono inserite anche le città più piccole e sono indicati anche villaggi e
quartieri, così l’utilizzatore può fare riferimento anche a percorsi brevi e inserire anche
spostamenti giornalieri.
La rete dei pendolari è partita come progetto pilota nella regione di Bonn/Reno e ha coinvolto
473 comuni.
Poi la rete è stata promossa a Stuttgart a partire da Novembre 2002 dall’Unione Europea e ad
Amburgo è stata segnalata come "master project 2004" e introdotta a maggio 2004 nella
regione Rheinmain con grande successo. Nelle prime sette settimane la rete ha registrato
10.000 domande/offerte.
Alcuni altri esempi di esperienze di carpooling in Europa:
Regione Bonn/Reno: http://www.pendlernetz.de
Nantes: http://www.infocirculation.fr
Provincia di Trento: http://www.abertech.it/carpooling/default.asp
Roma: http://www.comuneroma.carpooling.it/
Riferimenti normativi
Il decreto del Ministero dell’Ambiente 27 marzo 1998 “Mobilità sostenibile nelle aree urbane”
prevede, all’art. 3, comma 1, che gli enti pubblici con singole unità locali con più di 300
dipendenti adottano il piano di spostamenti casa-lavoro del proprio personale dipendente e che
tale piano è finalizzato alla riduzione dell’uso del mezzo di trasporto privato individuale e ad
una migliore organizzazione degli orari per limitare la congestione del traffico
Obiettivo generale e risultati attesi
Il progetto ha lo scopo di attivare una rete di carpooling tra pendolari, organizzando l’incontro
tra domanda e offerta di passaggio in auto attraverso un apposito software utilizzabile via
Internet.
I risultati attesi (sulla base delle esperienze già realizzate in altre realtà locali) sono:
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riduzione
riduzione
riduzione
riduzione
riduzione
riduzione
riduzione
riduzione
del traffico auto legato agli spostamenti dei pendolari
dei costi degli spostamenti
delle emissioni inquinanti
dei tempi di spostamento
dei consumi energetici
dello stress e dei rischi di incidente
dei problemi di parcheggio
del carico sulle infrastrutture del traffico
vantaggi per il singolo utente/car pooler
minori costi di trasporto e diminuzione del rischio di incidenti
minor stress psicofisico da traffico
socializzazione tra colleghi o nuovi compagni di viaggio
possibilità di usufruire di agevolazioni e premi
La realizzazione del progetto
Il progetto Carpooling ha lo scopo di garantire un punto di incontro tra la domanda e l'offerta
di passaggi in auto.
I due principali elementi che permettono di attivare un sistema di questo tipo sono:
1) un software consultabile via Internet che consenta di abbinare la domanda e l’offerta di
passaggi in auto
2) una massiccia campagna di informazione e sensibilizzazione che spinga i pendolari a
sperimentare questa nuova opportunità, superando dubbi e diffidenze iniziali
Per quanto riguarda il primo punto:
1) viene progettato ed attivato un software utilizzabile via Internet che contiene un elenco di
possibili collegamenti tra città, paesi, quartieri e luoghi particolari (ospedali, università ecc.) di
un dato territorio. Il software gestisce anche un database di utenti che possono sia offrire che
richiedere un passaggio;
2) sulla base delle offerte e delle richieste, il software abbina i possibili guidatori-passeggeri su
una data tratta in un dato giorno/orario;
3) l'iscrizione al sistema avviene on-line, è gratuita e viene gestita con il classico sistema
userid + password;
4) l'utente che si iscrive deve comunicare il suo indirizzo e-mail o telefono, oltre ad alcuni dati
personali che servono per garantire la sicurezza (nome, cognome e indirizzo). Inoltre può
indicare alcune condizioni tipo il fatto che il compagno/a di viaggio sia o meno fumatore,
maschio o femmina, oppure il percorso preferito o altro;
5) l'utente accetta con l'iscrizione alcune condizioni di utilizzo del sistema e un "codice di
buona condotta" (vedi nota in fondo su sicurezza e privacy);
6) l'appuntamento tra guidatore e passeggero può essere fissato via e-mail, sms o telefono
(queste ultime due opzioni prevedono costi aggiuntivi e sono quindi da valutare);
7) i costi di viaggio possono essere ripartiti tra conducente e passeggeri secondo modalità da
definire;
8) Il sistema può essere impostato per essere utilizzato anche da utenti non registrati, che
possono mandare una e-mail per offrire/richiedere un passaggio, ma che non sono abilitati a
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conoscere i dati della controparte. In questo caso sta all'utente registrato decidere se vuole o
meno accettare il contatto da parte dell'utente non registrato.
Nei sistemi già esistenti che abbiamo esaminato, il software è sempre ospitato sul server della
società che lo ha progettato e realizzato. Questo consente un continuo aggiornamento del
software ed un controllo del suo funzionamento, a fronte però di un costo annuale di
mantenimento del servizio. Occorrerà quindi valutare anche l’eventualità di ospitare il software
su un server dell’amministrazione provinciale.
Il Sito internet può contenere anche informazioni aggiuntive tipo: le altre piattaforme esistenti
in altre aree, informazioni sul traffico, info sulle opportunità turistiche (ricerca strutture per
ospitalità turistica), info sugli altri progetti che riguardano la mobilità nell'area di riferimento
(attraverso un link all'ufficio regionale per la gestione del traffico).
Per quanto riguarda il secondo punto:
le campagne informative vengono gestite direttamente dall’ente locale promotore, che le
adatta alle caratteristiche del proprio territorio.
Spesso il materiale informativo di base (poster, pieghevoli, banner, ecc.) è fornito dalle società
che progettano il software e personalizzato volta per volta.
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Azioni
Le azioni previste per arrivare all’attivazione del sistema di carpooling sono le seguenti:
1) Analisi delle esperienze già realizzate in altre realtà locali e adattamento alla
realtà della provincia di Bologna
Analisi del traffico dei pendolari, bacino di utenza potenziale, calcoli delle possibili riduzioni di
traffico e di emissioni, analisi dei costi-benefici.
Analisi delle campagne di comunicazione utilizzate per incentivare l'utilizzo della rete.
2) Scelta del gruppo pilota di comuni per la prima sperimentazione e individuazione
dei relativi gruppi di fruitori (gruppi target)
Sulla base delle manifestazioni di interesse pervenute è stato creato un gruppo pilota di
Comuni su cui avviare la sperimentazione, composto da 15 Comuni:
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Argelato
Baricella
Bentivoglio
Bologna
Casalecchio di Reno
Castel Maggiore
Castel S. Pietro Terme
Granarolo dell’ Emilia
Minerbio
Monte S. Pietro
Monterenzio
S. Giorgio di Piano
S. Giovanni in Persiceto
S. Lazzaro di Savena
S. Agata Bolognese
3)Definizione e firma del Protocollo di intesa tra gli enti/istituzioni interessati e
creazione di un gruppo di lavoro tecnico
Le attività verranno regolate da un protocollo di intesa tra gli enti partecipanti.
Per quanto riguarda il gruppo di lavoro tecnico, oltre agli enti di cui sopra si valuterà
l’opportunità di coinvolgere anche soggetti in grado di garantire il monitoraggio e il know how
sulla gestione del traffico (ARPA, Università, ecc.).
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4) Sensibilizzazione e coinvolgimento dei gruppi
propensione all’utilizzo della rete di car pooling
target
e
valutazione
della
Nei comuni interessati dovranno essere messe in atto iniziative mirate per coinvolgere i
potenziali fruitori e creare gruppi sperimentali di utenti.
Queste iniziative potranno essere mirate a gruppi specifici, ad esempio: lavoratori attraverso il
coinvolgimento delle imprese locali; famiglie per il tragitto casa-scuola dei bambini; gruppi di
lavoro del tipo Agenda21; ecc.
Sulla base di uno studio della Provincia di Bologna che analizza il tasso di pendolarizzazione i
Comuni sono stati invitati a scegliere il bacino di utenza di riferimento su cui avviare la
sperimentazione.
E’ stato quindi richiesto ai Comuni di individuare target specifici e aree territoriali specifiche,
valutando per esempio le dimensioni dei flussi di pendolarismo, su cui concentrare l’azione di
comunicazione e promozione del carpooling attraverso percorsi partecipati.
Nella tabella 1 sono sintetizzati i target proposti dai comuni, da intendersi come riferimento di
massima per la realizzazione del progetto.
Tabella 1 – Target proposti dai comuni per le azioni di comunicazione e promozione del
carpooling attraverso percorsi partecipati
Comune
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Gruppi Target
Argelato
Baricella
Pendolarismo in entrata/uscita dalla zona artigianale
Pendolarismo in entrata/uscita dalle zone industriali di Minerbio e
Granarolo dell’Emilia
Bentivoglio
Pendolarismo per accompagnamento e ritiro figli da scuola
Bologna
collocazione all’interno del progetto pilota Ecoaction: campione di
famiglie individuato per la sperimentazione di buone pratiche di
consumo energetico
Casalecchio
collocazione all'interno del progetto 'Cambieresti': campione di
famiglie individuato (100-150) che partecipano al progetto
Castel Maggiore
Pendolarismo in entrata/uscita dalla zona industriale
Castel S. Pietro
1)Pendolarismo per accompagnamento e ritiro figli da scuola;
Terme
2)Pendolarismo per andata e ritorno al lavoro zona industriale
sull’asse industriale Poggio – Castel Guelfo di Bologna insistente sulla
Via San Carlo;
3)Pendolarismo per andata e ritorno al lavoro direttrice Bologna;
4)Pendolarismo per andata e ritorno al lavoro direttrice Imola;
Granarolo
dell’ Pendolarismo in entrata/uscita dalle zone industriali di Minerbio e
Emillia
Baricella
Minerbio
Pendolarismo in entrata/uscita dalle zone industriali di Granarolo dell’
Emilia e Baricella (ca’ De Fabbri)
Monte S. Pietro
Consulte di frazione – Forum Ag21
Monterenzio
Pendolarismo per accompagnamento e ritiro figli da scuola
S. Giorgio di
1) Pensolarisomo in entrat/uscita dalle zone industriali di:
Piano
Stiatico;Via Stalingrado; Via Ossola e Via Argelato;
2) Pensolarisomo in entrata/uscita dalla zona
artigianale/direzionale/commerciale di Via Dell'Artigiano;
3) Pendolarismo per accompagnamento e ritiro figli da scuola
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S. Giovanni in
Persiceto
S. Lazzaro di
Savena
S’ Agata
Bolognese
Pendolarismo in entrata/uscita dalle zone artigianali
Pendolarismo in entrata/uscita dalla zona artigianale (cicogna)
dipendenti comunali
Pendolarismo in entrata/uscita dalle zone artigianali
5) Scelta, adattamento e implementazione del software
Sono attualmente disponibili sul mercato vari software, utilizzabili per la gestione della Rete dei
pendolari.
Tra le opzioni disponibili ci sono:
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−
−
−
−
diversi sistemi per l’abbinamento domanda-offerta (dai più semplici, basati sui codici
postali, ai più complessi, basati su algoritmi di routine)
possibilità di banca dati centralizzata sia per carpooling individuale che aziendale;
sistema di monitoraggio delle richieste non soddisfatte e dei tempi di attesa;
possibilità di individuare altri passeggeri da caricare lungo il tragitto;
possibilità di gestione del servizio via sms;
sistemi di calcolo del cofinanziamento del viaggio da parte del passeggero
6) Progettazione della campagna di comunicazione
Tutti i Comuni aderenti parteciperanno ad una campagna di comunicazione integrata per far
conoscere ed incentivare l'utilizzo della rete.
Dovranno anche, soprattutto, attivare contatti con tutti i soggetti potenzialmente coinvolgibili
(imprese, scuole, associazioni, ecc.) ed offrire occasioni di partecipazione attraverso le quali
coinvolgere i cittadini potenziali fruitori del servizio.
In alcuni sistemi attualmente funzionanti sono previsti anche incentivi monetari all’utilizzo del
carpooling come ad esempio:
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−
−
Riduzione del costo dei parcheggi o loro gratuità quando si viaggia in car pooling.
Sconti sull’utilizzo del servizio di trasporto integrato. Ad esempio coloro che
aderiscono al servizio e dimostrano di utilizzarlo possono ottenere sconti per l’acquisto di
abbonamenti illimitati annuali.
Estrazioni periodiche di premi tra i membri della comunità dei “carpoolisti” con in palio
appunto abbonamenti al trasporto pubblico, bici, elettriche e non, oppure, seguendo una
tradizione collaudata chiedere alle imprese di offrire loro prodotti e servizi come
sponsorizzazione di una iniziativa sociale ed ecologica.
L’opportunità di utilizzare incentivi di questo tipo verrà valutata insieme ai comuni coinvolti.
7) Avvio campagna di comunicazione
Nel mese di settembre si prevede l’avvio della campagna di comunicazione integrata descritta
al punto precedente
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8) Avvio della sperimentazione con i gruppi coinvolti e apertura del sistema al
pubblico
La fase di sperimentazione sarà necessaria per valutare l’effettiva propensione all’uso del
carpooling da parte dei target individuati dai comuni come oggetto di azioni di sensibilizzazione
e coinvolgimento specifici.
Successivamente l’utilizzo del sistema verrà esteso a tutta la popolazione.
9) Valutazione dei risultati
Il progetto, sarà sottoposto a monitoraggio. A seguito della fase di sperimentazione, il
monitoraggio e le riflessioni del gruppo di lavoro tecnico costituitosi per questa iniziativa,
consentiranno di apportare le eventuali modifiche che si rendano necessarie.
A scadenze periodiche verranno calcolati e valutati i dati sull'utilizzo del sistema.
Verranno inoltre valutati gli effetti positivi del suo utilizzo in termini di riduzione del traffico,
delle emissioni inquinanti, della incidentalità.
Il calcolo del risparmio di emissioni di CO2 verrà considerato all’interno del progetto
MicroKyoto.
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Tempi di realizzazione previsti
2007
2008
Mesi 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Azioni
1) Analisi delle esperienze già realizzate in
altre realtà locali e adattamento alla realtà
della provincia di Bologna
2) Scelta del gruppo pilota di comuni per la
prima sperimentazione e individuazione dei
relativi gruppi di fruitori (gruppi target)
3) Definizione e firma del Protocollo di intesa
tra gli enti/istituzioni interessati e creazione di
un gruppo di lavoro tecnico
4) Sensibilizzazione e coinvolgimento dei
fruitori (gruppi target) e valutazione della
propensione all’utilizzo della rete di car
pooling
5) Scelta, adattamento e implementazione del
software
6) Progettazione della campagna di
comunicazione
7) Avvio campagna di comunicazione
8.1) Avvio della sperimentazione con i gruppi
coinvolti
8.2) Apertura del sistema al pubblico
9) Valutazione dei risultati
realizzate
in atto
da realizzare
Nota su PRIVACY E SICUREZZA
Per quanto riguarda la privacy, i dati forniti dall'utente che si registra sono utilizzati solo per il
funzionamento del sistema e non vengono forniti a terzi, nè utilizzati per altri scopi.
Per quanto riguarda la sicurezza, l'unica garanzia reciproca per gli utenti è data dal fatto che
gli utenti registrati forniscono anche nome, cognome e indirizzo. Nelle condizioni di utilizzo del
servizio è specificato che chi commette atti di abuso o molestie o altre violazioni sarà
perseguito (e cancellato immediatamente dalla rete).
Nel complesso comunque tutto il sistema di basa sulla fiducia reciproca che si dovrebbe
instaurare tra utilizzatori abituali.
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