giappone giappone

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L’economia giapponese è stata pesantemente colpita dalla crisi
internazionale, come tutte le altre economie in cui la domanda
estera svolge un ruolo di traino del ciclo.
Nel primo trimestre del 2009, dopo precedenti risultati negativi, il
PIL ha registrato un calo del 3,8% rispetto al quarto trimestre del
2008.
La forte discesa è dovuta soprattutto all’indebolimento della
domanda interna nonché alle diminuite esportazioni.
Nel 2009, per l’economia giapponese è stimata una forte
contrazione (-6,4%) seguita da una progressiva ripresa negli anni
seguenti (+1,0% nel 2010).
E’ in corso, in altre parole, secondo il rapporto ICE, una negativa
concomitanza di eventi: diminuzione dell’export, diminuzione della
produzione, contrazione della domanda interna, apprezzamento
dello yen.
E’ probabile che il peggio sia passato, ma sarà necessario un
grande impegno per una ripresa economica. La difficile
congiuntura economica invita tutti, operatori pubblici e privati, a
individuare nuove e sempre più efficaci azioni di promozione e
promo -commercializzazione, per minimizzare i costi, ridurre i
rischi d'impresa e aumentare la capacità di fare sistema.
I giapponesi che si recano all’estero per vacanza prediligono, per
motivi di affinità cultuale, di vicinanza e di costo le destinazioni
asiatiche.
Il turismo italiano, secondo il rapporto ENIT, deve confrontarsi,
dunque, principalmente con Cina e Corea, mentre mantiene una
posizione di assoluto primato tra le destinazioni europee.
L’immagine Italia in Giappone è positiva e il nostro Paese ha un
interesse sempre crescente. Tutto ciò che è italiano e “made in
Italy” è apprezzato, infatti, in Europa siamo la meta preferita.
Le principali destinazioni turistiche italiane sono indubbiamente le
maggiori città d’arte cioè Roma, Venezia, Firenze, Milano e Napoli.
Molto richieste le località caratterizzate dalla presenza di “Siti
Unesco” e le città d’arte cosiddette ”minori”.
Apprezzamento viene manifestato per l’enogastronomia e lo
shopping. Particolare attenzione si riscontra verso i prodotti
turistici di nicchia quali quelli legati a rappresentazioni musicali
(soprattutto opera lirica) e concerti di musica classica e quelli
legati alla partecipazione a grandi eventi sportivi.
Vivo interesse infine, viene registrato nell’organizzazione di
matrimoni cerimonie nuziali in ambienti di particolare bellezza e
pregio, come scenari romantici, palazzi gentilizi, chiese e
cattedrali di particolare valore artistico.
GIAPPONE
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I turisti giapponesi che si recano in Italia appartengono, di norma,
a un segmento socio-economico medio alto.
Il tipo di alloggio preferito resta l’hotel di 4-5 stelle, anche se negli
ultimi tempi, si registra un notevole interesse per gli alberghi a tre
stelle. Il flusso del turismo giapponese, infine, rimane pressoché
costante durante tutto l’arco dell’anno, con due picchi nel periodo
marzo-maggio e agosto.
I giapponesi che si sono recati all’estero nel 2006 sono stati
17.535.000 e rappresentano il 13,62% della popolazione
residente. La quota percentuale di mercato verso l’Italia è invece
del 14,3%.
Quelli che hanno visitato l’Italia nel 2007, secondo i dati ISTAT,
sono stati 1.474.014 con 2.882.194 pernottamenti e una
permanenza media di 1,96 notti.
Per quanto riguarda la città di Roma, secondo i dati EBTL, nel
2008 negli esercizi alberghieri gli arrivi giapponesi sono stati
357.260 con 841.271 pernottamenti.
La variazione rispetto al 2007 è stata di -15,80 per gli arrivi e 17,12 per le presenze.
Per quanto concerne la spesa dei giapponesi in Italia, l’UIC Banca
d’Italia rende noto che nel 2008 è stata di 403milioni di euro
rispetto ai 439milioni di euro del 2007.
Nel solo periodo gennaio- aprile 2009 la spesa è stata di
123milioni di euro facendo registrare una riduzione di 3milioni di
euro rispetto allo stesso periodo del 2008 quando la spesa era
stata di 126milioni di euro.