Metti una cena a casa del vescovo

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Metti una cena a casa del vescovo
ComoCronaca
16 Sabato, 2 luglio 2011
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La cerimonia domenica scorsa. Qualche contestazione a Bruni
Inaugurato il nuovo lungolago
“targato” Zambrotta
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a domenica scorsa ed,
ufficialmente, fino al 31 ottobre,
anche se si vocifera che una
proroga è data praticamente per
scontata, il primo tratto del lungolago
cittadino, ovvero da piazza Cavour
ai giardini a lago, è ora nuovamente
disponibile per i comaschi. Domenica
sera, infatti, alla presenza delle autorità
comunali (attuali e trascorse, come
ad esempio l’ex assessore alle grandi
opere, Fulvio Caradonna), e del
Vescovo di Como, Mons. Diego Coletti,
Gianluca Zambrotta ha inaugurato il
“suo nuovo lungolago”: una distesa di
erba sintetica di varia grandezza, con
panchine di legno nonché giochi per i
bambini, che collega il salotto cittadino
ai giardini. E la visione del lago non è
certo preclusa visto che come balaustre
sono state utilizzate lastre di cristallo.
Questo tratto di lungolago, sede del I
lotto del cantiere attualmente fermo
perché concretamente, dopo il taglio
del famigerato muro, non si è ancora
deciso come completarlo, era stato il
primo ad essere transennato nel mese
di gennaio del 2008. La riapertura
è arrivata con due settimane di
ritardo su quanto Zambrotta e la sua
società Young Boys srl prevedevano.
Lungaggini in Municipio dovute alla
predisposizione ed alla firma del
contratto di sponsorizzazione nonché le
condizioni meteo delle ultime settimane
hanno infatti portato ad uno slittamento
della prima data programmata per il
taglio del nastro, ovvero l’11 giugno.
In ogni caso da domenica e fino al 31
ottobre i comaschi possono tornare a
passeggiare in riva al lago. Uno spazio
accessibile dal lunedì al giovedì dalle 8
del mattino a mezzanotte, dal venerdì
alla domenica all’una di notte. Nelle
conseguenze. E quando poi il cancello
è stato aperto coloro che sono entrati si
sono accorti che il lungolago era stato
diviso in due parti, una per gli invitati
e una per tutti gli altri. E il lungolago
definitivo? Diventate l’ennesima
occasione persa le parole spese
dell’Amministrazione comunale nello
scorso inverno, quando si affermava che
per la fine di marzo i lavori sarebbero
ripresi tra piazza Cavuor e Sant’Agostino,
Stefano Bruni ha affermato che la II
perizia per questo tratto di cantiere
sarebbe ormai in fase di approvazione
regionale mentre si sta procedendo con
la progettazione della passeggiata. Il
tutto sarebbe da realizzarsi nel prossimo
inverno per un’apertura stimata
in primavera, più o meno proprio
quando i cittadini saranno chiamati
nuovamente alle urne per rinnovare
l’attuale amministrazione comunale.
Solo il tempo ci dirà se questa nuova
tempistica sarà rispettata o è destinata a
restare “lettera morta” come tante altre
che hanno contraddistinto la storia di
questo sfortunato cantiere.
L.Cl.
foto william
altre ore, infatti, i cancelli resteranno
chiusi per evitare il verificarsi di episodi
di vandalismo. Oltre al già citato maxi
tappeto d’erba sintetica ed all’area con
giochi per i bambini completano il
progetto pali illuminanti e una serie di
lampadine a led incastonate vicino ai
parapetti, tre cancelli per la chiusura
notturna, spazi pubblicitari sui new
jersey. Lungo la passeggiata l’idea è
quella di organizzare una serie di eventi.
La cerimonia di inaugurazione è stata
anche caratterizzata da alcuni fischi
ogni qual volta che Gianluca Zambrotta
ha citato, nel suo breve discorso,
personaggi del Comune di Como:
dal Sindaco, a sua volta sonoramente
accompagnato successivamente alle sue
parole, ai dirigenti del settore Grandi
Opere (tra l’altro al centro di una vivace
polemica legata ai cosiddetti premi
economici di produzione da circa una
settimana), all’ex
assessore Fulvio
Caradonna. Il sindaco
Bruni ha minimizzato
l’accaduto,
definendolo protesta
“politica” di un
numero limitato di
cittadini anche se
la maggior parte
di loro era più che
altro delusa dal fatto
che soltanto chi era
stato invitato poteva
entrare nello spazio,
con il risultato che
centinaia di persone
si erano accalcate
per guardare dal
marciapiede, finendo
anche in strada,
fortunatamente senza
Pastorale universitaria. L’incontro di un gruppo
di studenti universitari con mons. Diego Coletti
Metti una cena
a casa del vescovo...
Convivialità
e profondità
di contenuti
Una serata informale, densa
di spunti. Questa la sintesi
dell’incontro di alcuni
universitari con mons. Coletti,
lo scorso 21 giugno. L’occasione
per discorrere con lui di fede,
esami e professori.
ufficiouniversita@
diocesidicomo.it
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Buona lettura!
Don Andrea Messaggi
e l’equipe di Pastorale
Universitaria
M
etti una cena a casa
del vescovo… e un
gruppo di universitari
comaschi attorno a un
tavolo a discorrere con lui di fede,
esami e professori. Questo è quanto
è accaduto martedì 21 giugno.
Sulla scia dell’incontro tenutosi
tempo fa al Birrificio di Como con
mons. Diego Coletti in uno degli
appuntamenti di “Birra con la vita”
l’equipe della Pastorale universitaria
di Como, insieme ai rappresentanti
degli Studenti in Senato e al CdA
dell’Insubria, ha avuto l’occasione di
chiacchierare con lui davanti ad una
cena informale. Molti sono stati i temi
affrontati durante la serata: l’esperienza
di ciascuno dei ragazzi confrontata con
l’attuale situazione degli universitari, i
dubbi e le difficoltà nello studio, negli
esami e nel rapporto con professori
e colleghi universitari rapportati
all’esperienza concreta della fede.
Insomma un affascinante confronto
durante il quale ognuno dei presenti
(mons. vescovo e don Andrea Messaggi
compresi) si sono aperti ad un
dialogo, mettendo in gioco le proprie
aspettative sul futuro dell’università
e sul lavoro, cercando di capire e
interpretare i bisogni degli studenti
di oggi, comaschi pendolari e non,
studenti lavoratori e stranieri trasferiti
qui per laurearsi in Italia. Con evidenza
da ognuno dei giovani presenti è
emersa un’esigenza di significato, un
desiderio di compiutezza nello studio
che vada al di là del voto all’esame
o dell’obiettivo del posto di lavoro,
ma che abbia davvero a che fare con
la vita, la propria felicità, le proprie
domande. L’obiettivo è di ripetere
questa esperienza di dialogo con Sua
Eccellenza, perché possa diventare
costruttivo e utile per gli studenti, ma
anche per l’università comasca.
Si è aperto un interessante confronto
con mons. Coletti che ha proposto
di proseguire con incontri di questo
tipo per cercare di capire e aiutare gli
universitari di Como.
Francesca Maiorana
Dell’Equipe di Pastorale universitaria
foto william