ERCO Lichtbericht 93

Transcript

ERCO Lichtbericht 93
Viani Alimentari, Göttingen
Architettura e progettazione
illuminotecnica:
AV Atelier Verführt Messe GmbH,
Hannover
Foto: Frieder Blickle, Amburgo
www.viani-alimentari.de
La passione per l’Italia è da sempre particolarmente viva nelle
città universitarie tedesche come
­Göttingen. La famiglia Viani, attiva
da molti anni come importatore
di specialità italiane, alimenta ora
questa passione anche in un pro­
prio negozio al dettaglio, con vino,
pasta, caffè e focacce. Per realiz­
zarlo l’Atelier Verführt di Hannover
ha rinnovato in modo sobrio ed
elegante il piano terreno di una
casa a graticcio nella storica città
vecchia. Il contributo di ERCO:
comfort visivo efficiente con i
­wallwasher Quintessence per lam­
pade ad alogenuri metallici ed i
faretti Optec per una flessibile illuminazione d’accento.
E
Lichtbericht 93
Bodegas Portia
Il mistero del vino: le moderne cantine come la Bodegas Portia, situa­ta nella regione vinicola spagnola
della Ribera del Duero, producono
con standard ­industriali. Ciò non
intacca il fascino del vino, risultato
complesso di processi naturali
influenzati anche da ingredienti
immateriali come il tempo, la pas­
sione e l’esperienza. Il progetto
di Foster + Partners esalta questo
­fascino con un’architettura spet­
tacolare, nella quale un altro componente immateriale svolge un
ruolo di grande importanza: la luce.
Pubblicato nel novembre 2011
E
ERCO GmbH
Postfach 2460
58505 Lüdenscheid
Germany
Tel.: +49 2351 551 0
Fax:+49 2351 551 300
[email protected]
www.erco.com
Indice
Introduzione
1
In questa edizione
2
Flash
4
Sprazzi di luce
Articolo
6
Bodegas Portia, Gumiel de Izán
Il lighting designer Claude R. Engle IV
mette in scena questa azienda vinicola
spagnola con i metodi della progetta­
zione illuminotecnica qualitativa: accentuazione, suddivisione in zone, illuminazione delle superfici verticali.
Sfondo
12
Illuminazione diffusa delle pareti
e percezione
I ricercatori dell’architettura Prof. Dott.
Dott. Kai Schuster e Dott. Marc Kirsch­
baum considerano la percezione e gli
effetti suscitati degli ambienti in funzione delle situazioni luminose.
In questa edizione
Progetti
24
ZARA, Via del Corso, Roma
ZARA ha lavorato ancora fianco a fianco
con ERCO per l’illuminazione di quel­
lo che attualmente è il suo più grande
negozio al mondo.
26
GANT Woman Store, Praga
Una piccola rivoluzione per la tecnolo­
gia dell’illuminazione ed una buona
notizia per l’ambiente: il primo negozio
­illuminato al 100% con l’illuminazione
a LED di ERCO.
28
L’illuminazione delle superfici verti­
cali per gli hotel: Ibis punta sui LED
Da Ibis tutto ruota attorno al rapporto
ottimale prezzo/prestazione. L’ultima
pietra miliare: il nuovo progetto di
design ed illuminazione.
30
Illuminazione delle superfici vertica­
li negli ambienti esterni: Joslyn Art
Museum, Omaha
Una nuova luce per il parco delle sculture e per le facciate dell’edificio in stile
Art Deco con il suo ampliamento di
Foster + Partners.
31
Illuminazione diffusa delle pareti
con i LED per le gallerie: Fleming
Collection, Londra
L’illuminazione dei dipinti è un esempio
emblematico di compito visivo sulle superfici verticali: nella Fleming Collection
viene svolto dai wallwasher Logotec LED.
32
Villa Vauban, Lussemburgo
Locali espressivi, superfici chiare, materiali contrastanti: è lo stile degli architetti Diane Heirend e Philippe Schmit –
illuminato con gli strumenti ERCO dallo
studio di progettazione illuminotecnica
Licht Kunst Licht.
34
Illuminazione diffusa delle pareti
per i musei: Museo de la Evolución
Humana, Burgos
Il museo ed il vicino istituto offrono
degli scenari applicativi poliedrici per
l’illuminazione delle superfici verticali.
36
Luci di chiusura
Luce & Tecnica
16
Novità 2012
Innovazioni ERCO – un’anteprima
20
Centro Tecnologico ERCO:
un «case study» con i LED
22
Zoom
L’illuminazione diffusa delle pareti per
una luce orientata alla percezione
23
Doppio zoom
La tecnologia per l’illuminazione diffusa
delle pareti con i LED
ERCO Lichtbericht
Impressum
Editore: Tim H. Maack
Redattore capo: Martin Krautter
Design: Thomas Kotzur, Christoph Steinke
Stampa: Mohn Media Mohndruck GmbH, Gütersloh
1028764000
© 2011 ERCO
Tim Henrik Maack
La rivoluzione tecnologica di ERCO per il passaggio ai LED fa grandi progressi. Anche in que­sto numero di Lichtbericht ci sono dei bei progetti di impianti di illuminazione per LED. Per
supportare ulteriormente questo trend positivo
e per consolidarlo con nuovi prodotti, tutte le
novità del 2012 per le famiglie di prodotti ERCO
si basano sulla tecnologia dei LED. A pagina 16
ci si potrà fare una prima idea dell’ampiezza e
della varietà degli innovativi prodotti per LED
per ambienti interni ed esterni.
Un «case study» con i LED realizzato per noi
stessi lo si troverà a pagina 20, nell’articolo sul
Centro Tecnologico di ERCO. L’intera area del
foyer del Centro è stata riallestita con un moderno impianto di illuminazione a LED. Il piacevole
effetto collaterale del rinnovo è un risparmio
energetico del 75%, che non rappresenta solo
uno sviluppo positivo per i costi d’esercizio, ma
comporta anche una riduzione delle emissioni
di CO2 di 68,13 tonnellate all’anno.
Illuminazione al 100% con i LED nella distribuzione al dettaglio: un riuscito esempio in tal
senso è offerto dal GANT Woman Store di Praga.
Attrezzato con i faretti Logotec LED e con i
­wallwasher ed i faretti direzionali Quintessence
per LED, dimostra come con un’integrazione
intelligente di componenti di illuminazione ­delle
superfici verticali nella progettazione si possa
ottenere un’atmosfera luminosa ed accogliente
per i clienti.
L’illuminazione delle superfici verticali – ossia
l’illuminazione diffusa delle pareti – è anche il
tema di uno studio approfondito dei ricercatori
architettonici Prof. Dott. Dott. Kai Schuster e
Dott. Marc Kirschbaum, a pagina 12 di questo
Lichtbericht. Essi illustrano le loro analisi scientifiche sull’influsso dell’illuminazione mirata
delle pareti sulla percezione degli spazi e sulla
sensazione di benessere degli utenti. Lo studio
mira a promuovere un’attenta gestione della
luce nel contesto progettuale e mostra come il
rapporto tra le componenti sulle superfici verticali e su quelle orizzontali possa trasmettere
dei messaggi sugli usi e sulle caratteristiche di
un’architettura.
Anche il settore alberghiero e gastronomico
costituiscono dei settori nei quali si può utilizzare perfettamente la tecnologia LED. La catena di
hotel Ibis, attiva nel segmento economy e quindi
molto sensibile al fattore prezzo, ha puntato su
di un nuovo concetto di design e di illuminazione con i LED, per differenziarsi positivamente in
un mercato in cui la concorrenza si fa sempre
più dura. L’illuminazione delle superfici verticali
con i wallwasher ­Quintessence per LED come
componente centrale di un concetto di illuminazione orientato alla percezione sottolinea
l’atmosfera gaia ed accogliente dei nuovi interni
Ibis.
Un caso classico per l’illuminazione diffusa
delle pareti è per sua natura l’illuminazione
delle opere d’arte nei musei e nelle gallerie. La
Fleming Collection a Londra ha optato per un
impianto di illuminazione con i wallwasher
Logotec LED. Con 14 Watt di potenza allacciata
l’impianto offre tutte le condizioni per un’illuminazione moderna ed energeticamente efficiente di qualsiasi opera in esposizione.
Foto (Pagina): Ian Barnes, Sydney (2, 3), Frieder
Blickle (3, 36, U4), Julia Cawley (1), Aksel Gross,
electricgobo (13-14, 16), Stefan Hofmann,
Lichtwerke (3), Tom Kessler Photography (30), Martin Krautter (37), Iara Kremer (36), David Kuntzsch
(37), Alexandra Lechner (2), Thomas Mayer (U1,
4-5, 6-11, 12, 24-25, 34-35), Rudi Meisel (2, 3),
Thomas Pflaum (3, 28-29), Alexander Ring (16-21),
Lukas Roth (32-33), Nicolas Saieh (2), Dirk Vogel (2,
3, 31), Edgar Zippel (2, 3, 26-27).
Traduzione: Lanzillotta Translations, Düsseldorf
ERCO Lichtbericht 93 1
Flash
Londra
Nella sartoria di Douglas Hayward
erano di casa delle star come Clint
Eastwood e Michael Caine. Dopo
la morte del fondatore, nel 2008,
l’azienda in Mount Street, a Mayfair,
ha dovuto reinventarsi: con nuovi
interni che coniugano tradizione e
futuro, e con la luce di ERCO.
Douglas Hayward Bespoke Taylors,
Londra
Architetto: Walters Consultancy, Londra
www.douglashayward.co.uk
Hobart (Tasmania)
Arte luminosa contemporanea in
un museo che rispetto all’Europa
si trova dalla parte opposta del
mondo. Il collezionista David Walsh
ha creato un luogo d’incontro di
arte antica, moderna e contemporanea, che rompe con molti schemi
convenzionali. Per l’illuminazione
anche il MONA si affida agli esperti
dei musei di ERCO.
Lisbona
La fondazione Champalimaud ha
finanziato un modernissimo centro
di ricerca biomedica, la cui architettura d’avanguardia riflette l’ambizione degli scienziati. I downlight ed
i wallwasher ­Quintessence illuminano tra l’altro questo auditorium.
Vienna
Per chi cerca dei tappeti orientali di
valore a Vienna, quello della famiglia Rahimi è il primo negozio da
visitare. Gli splendidi pezzi antichi
vengono valorizzati perfettamente
nei rinnovati locali in Spiegelgasse 1
– messi in scena con i faretti ­Cantax
ed i wallwasher Quintessence.
Tappeti orientali Rahimi & Rahimi, Vienna
Architettura e progettazione illuminotecnica: Archvision, Sadegh Derakhshan,
Martin Huber, Vienna
www.rahimi.at
Lipsia
Dietro la facciata a 5 piani di un ex
palazzo della fiera, bene culturale
protetto, è sorto un moderno hotel
che ha combinato il substrato edilizio storico con un moderno design
a 5 stelle. La raffinata illuminazione
con gli apparecchi di ERCO integrati
nel soffitto e nel pavimento contribuisce a creare un’atmosfera del
tutto particolare.
Vienna
Anche a Vienna, sulla Praterstraße,
lo stilwerk porta avanti un concetto
che raccoglie una molteplicità di
marche dell’arredamento in un unico centro: su 220m2 il produttore
di divani Bretz presenta ad esempio
i suoi «sofà cult», accentuati con
i faretti Logotec davanti ad una
parete espositiva illuminata in modo
uniforme con i wallwasher Optec.
Steigenberger Hotel Handelshof, Lipsia
Interni e progettazione illuminotecnica:
Markus-Diedenhofen, Reutlingen
www.steigenberger.com/Leipzig
Bretz Möbel, stilwerk, Vienna
Architetto: giftgrün design gmbH, Vienna
www.bretz-austria.at
Champalimaud Centre for the Unknown,
Lisbona
Architetto: Charles Correa, Mumbai
Progettazione illuminotecnica:
dpa Lighting Consultants, Londra
Progettazione impianto elettrico:
Copreng, António Almeida Eng., Lisbona
www.fchampalimaud.org
Weinstadt-Strümpfelbach
«Pure» non è solo la marca della casa
di moda Dannenmann, è anche il
leitmotiv del suo nuovo showroom
a Weinstadt, vicino a Stoccarda. Le
pareti ed i soffitti si compenetrano
e l’illuminazione con gli apparecchi
Quintessence di ERCO si integra
perfettamente negli interni.
Casa di moda Dannenmann Pure,
Weinstadt-Strümpfelbach
Architetto: w67 Architekten Schulz +
Stoll, Stoccarda
Progettazione illuminotecnica:
Stefan Hofmann, Lichtwerke, Colonia
www.dannenmann-pure.com
MONA Museum of Old and New Art,
Hobart
Architettura: Fender Katsalidis, ­Melbourne
Progettazione illuminotecnica: Vision
Design Studio, Sydney
mona.net.au
Santiago del Cile
Miele, il produttore tedesco di elettrodomestici di qualità, si presenta
nella metropoli cilena in un nuovo,
futuristico complesso. Nelle ore
notturne la facciata in vetro trasforma l’edificio in un’architettura
luminosa, all’interno i faretti Optec
per LED offrono un comfort visivo
efficiente e presentano i prodotti in
una luce brillante.
Miele Gallery, Santiago del Cile
Architekt: Gonzalo Mardones Viviani,
Santiago del Cile
Progettazione illuminotecnica: Ikatu,
Santiago del Cile
www.miele.cl
2 ERCO Lichtbericht 93
Magonza
La catena di profumerie Douglas
ha trasformato un elegante padiglione degli anni ’60, distribuito su
due piani nel centro di Magonza, in
una filiale alla moda: un concetto
innovativo per gli interni con una
presentazione delle merci rivolta
soprattutto alla clientela più giovane. L’illuminazione è realizzata
Vila Nova de Foz Côa
praticamente solo con una luce
La Valle del Côa nel nord-ovest del
Portogallo è un centro archeologico brillante ed orientata, emessa dai
importante per le incisioni preisto- faretti direzionali Quintessence per
riche ritrovate, patrimonio culturale lampade HIT, montati in elementi
del soffitto dalle varie forme, e dai
dell’umanità. Un nuovo museo
faretti neri Logotec per lampade
presenta ricostruzioni moderne e
oggetti dell’età della pietra, illumi- HIT, che si integrano discretamente
nell’immagine del soffitto.
nati efficacemente con faretti TM
su binari elettrificati.
Museu do Côa, Vila Nova de Foz Côa
Architetti: Camilo Rebelo, Tiago Pimentel,
Sandra Barbosa, Porto
Progettazione illuminotecnica: G.O.P.
Gabinete de Organização de Projectos,
Alexandre Martins
www.arte-coa.pt
Filiale Douglas, Magonza
Architettura e progettazione
­illuminotecnica: Lewang Architekten,
Monaco di Baviera
www.douglas.de
Amburgo
Sui 10.000m2 del Kaispeicher B, il
più antico magazzino della città
portuale, il Museo Internazionale
Marittimo presenta un’esposizione
sul mondo della navigazione per
mare. Oltre ai faretti ERCO si utiliz­
zano in particolare i wallwasher
­Quintessence per un’illuminazione
omogenea delle pareti e delle superfici di fondo.
IMM, Amburgo
Architetti: MRLV Architekten, Amburgo
Architettura dell’esposizione: Kwod
Design, Amburgo / Progettazione illuminotecnica: Ulrike Brandi, Amburgo
www.internationales-maritimesmuseum.de
Londra
Questa non è una caffetteria qualsiasi, ma una delle più famose e
produttive «fabbriche di architettura» del mondo, i Riverside Studios
di Foster + Partners, a Londra. Le
immagini sulle pareti presentano
delle viste spettacolari dei progetti
realizzati dallo studio, illuminate
in modo uniforme dai wallwasher
Optec per lampade alogene.
Caffetteria, Foster + Partners Riverside
Studios, Londra
Architetto: Foster + Partners, ­Christopher
Lam, Londra
www.fosterandpartners.com
Progettazione illuminotecnica orientata alla percezione: l’illuminazione
del foyer del grattacielo si
concentra sulle superfici
chiare delle pareti invece
che sul pavimento scuro.
In tal modo si ottiene una
sensazione di maggiore
luminosità con un consumo energetico ridotto.
Sydney
Grosvenor Place, una torre di uffici
realizzata nel 1988 ed alta 180m,
fa parte dell’opera dell’architetto
austriaco Harry Seidler (1923–
2006), che dopo essere emigrato
per dei periodi in Inghilterra e negli
Stati Uniti è diventato in Australia uno dei maggiori esponenti
dell’architettura moderna. Un’illu­
minazione rinnovata del foyer
valorizza ancora di più il suo concetto architettonico e allo ­stesso
tempo consente enormi risparmi
energetici e di manutenzione. Come
strumenti i progettisti hanno scelto
wallwasher, downlight e faretti
direzionali ERCO per lampade ad
alogenuri metallici.
Grosvenor Place Building, Sydney
Architettura e progettazione illumino­
tecnica: Harry Seidler & Associates,
Sydney
www.grosvenorplacesydney.com.au
ERCO Lichtbericht 93 3
Sprazzi di luce
ZARA, Via del Corso, Roma
Architetto: Giulio de Angelis (1845–1906)
Architettura (ristrutturazione) e progettazione illuminotecnica: Duccio Grassi Architects, Milano/Reggio
Emilia; José Froján, Mabel Segui, Estudio ZARA, Arteixo
Foto: Thomas Mayer, Neuss
www.zara.com
4 ERCO Lichtbericht 93
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Bodegas Portia, Gumiel de Izán
La collaborazione tra i «dream team» di
­Foster ed Engle fa presagire un’integrazione
di luce ed architettura al livello più alto.
Claude Engle IV mette in scena questa can­
tina spagnola con i metodi della progetta­
zione illuminotecnica qualitativa: accentua­
zione, suddivisione in zone, illuminazione
delle superfici verticali.
Negli scorsi anni le regioni vinicole del nord
della Spagna si sono trasformate sempre più
in un Eldorado dell’architettura di qualità.
­Calatrava, Moneo o Gehry, le Bodegas puntano sugli architetti di fama internazionale per
­assumere le estetiche più spettacolari. Costruzioni come la Marqués de Riscal, ispirata al
Museo Guggenheim di Bilbao, sono le punte di
diamante di una tacita concorrenza agguerrita.
Le nuove ­Bodegas sono dei marchi di fabbrica,
dei magneti per visitatori e degli elementi di
­differenziazione in uno scenario di crescente
competizione per le quote di mercato ed il prestigio. L’ultimo esempio di questa evoluzione
è dato dal Gruppo Faustino: la sua Bodegas
­Portia, progettata da Foster + Partners nella
Ribera del Duero, coniuga efficienza ed eleganza, sfrutta la topografia naturale della zona e
presenta in modo originale i processi di lavorazione della viticoltura – messi efficacemente in
scena con il progetto di illuminazione integrale
del lighting designer Claude R. Engle IV.
Si tratta della prima cantina vinicola che
Lord Foster ha sviluppato assieme al suo team. Il
­risultato è un progetto la cui pianta ha la forma
di un trifoglio stilizzato. Le tre ali dell’edificio
si estendono a partire dal centro dell’impianto
come i raggi di una stella. Ciascuna ala ospita
una delle tre fasi della viticoltura: la fermentazione nelle cisterne in acciaio, la maturazione
nelle botti in rovere ed infine il riempimento e
lo stoccaggio nelle bottiglie. Il cuore operativo
dell’impianto è situato al centro dell’edificio.
Qui vengono controllate e regolate tutte le pro­cedure svolte nelle tre ali. Qui si ha inoltre una
luminosa zona aperta al pubblico, con il negozio, la sala degustazione ed il ristorante, da dove
i visitatori possono ammirare l’ampia terrazza
e gli specchi d’acqua della regione vinicola. Le
gallerie in vetro di un piano ammezzato con­
sentono ai visitatori di vedere liberamente i pro­cessi di produzione delle tre ali dell’edificio e
trasformano il godimento del vino in un’esperienza sensoriale che trascende la mera degustazione per includere uno sguardo sulla lunga
tradizione della viticoltura spagnola.
Il progetto di illuminazione dello studio di
Claude R. Engle si adatta a questo approccio di
trasparenza. Un’illuminazione molto discreta
introduce i visitatori nel mondo del vino. Gli
accenti posti consapevolmente mirano ad affa­
scinare gli estimatori della più moderna tecnologia vinicola e a schiudere ai turisti amanti
del vino il lato romantico della viticoltura. Per
l’illuminazione Engle ha posto l’attenzione sugli
elementi chiave della produzione del vino. Ad
esempio, stimolato dai colloqui con i viticoltori,
nell’ala dell’edificio dedicata alla fermentazione
ha accentuato con dei coni luminosi solo i ter6 ERCO Lichtbericht 93
Architettura: Foster + Partners, Londra
Progettazione illuminotecnica: Claude R. Engle
Lighting Consultant, Chevy Chase MD
Foto: Thomas Mayer, Neuss
www.bodegasportia.com
Con la sua pianta a tre
ali, la cantina vinicola è
ben piantata nel terreno.
Data la topografia, le
diverse ali sono incassate
a diverse profondità nel
suolo, in modo che le
diverse fasi della produzione del vino godano
sempre del clima ambientale ideale: qui vediamo
la Nave de Botellas, dove
il vino matura nelle bottiglie.
Faustino Winery - Site Plan
0
5
10m
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Bodegas Portia
mometri, i beccucci e le aperture dei serbatoi.
Nell’utilizzo quotidiano è emerso che questa
illuminazione minima è sufficiente per il lavoro
dei viticoltori. «Dicono che il vino dorme. Gli
diamo quindi solamente la luce necessaria per la
produzione del vino, per non rischiare di svegliare il vino», afferma Engle. L’illuminazione industriale con le lampade fluorescenti, nascosta tra
le assi in legno disposte in verticale sul soffitto,
viene utilizzata solo in casi eccezionali.
Nella Bodegas Portia il vino dormiente matura
nelle classiche botti, le barrique. I faretti ERCO
Gimbal per lampade ad alogenuri metallici da
20W con riflettore Spherolit immergono le botti
in rovere in una luce tanto calda quanto discreta. I passaggi tra le file di botti si distaccano dal
resto con la loro illuminazione in una tonalità
di luce più fredda (5.000K), in modo che i viticoltori possano svolgere tutte le attività necessarie
senza dover modificare le impostazioni della
luce. Un effetto affascinante deriva dal fatto che
gli architetti tra le mura in calcestruzzo sotto il
livello del terreno e la struttura del padiglione in
travi di legno hanno lasciato una fessura la cui
venatura color rosso vino fa penetrare la luce
diurna con la stessa tonalità di una gran riserva.
L’ala dell’edificio con lo stoccaggio delle
bottiglie, la Nave de Botellas, è dotata di faretti
Parscan di ERCO con riflettore Flood per lampade alogene a bassa tensione da 100W. Questo
tipo di faretti particolarmente ben schermati
­garantisce il massimo comfort visivo con un’illuminazione flessibile, orientata e allo stesso
tempo discreta. Dal soffitto del padiglione
accentuano gli impressionanti muri di bottiglie
Bodegas Portia. Si creano così delle nicchie illuminate, che ricordano l’atmosfera di una cattedrale – una cattedrale del vino.
Se nella zona di produzione del vino il proget­
to di illuminazione punta sulla discrezione, nelle
zone aperte ai visitatori, al centro della Bodega,
è preferita una pregiata illuminazione delle
superfici. Il ristorante, il bar e la sala di degusta­
zione assumono un aspetto esclusivo con le pre­giate superfici in legno e con i loro colori tenui.
In questo ambiente i downlight per lampade
alogene a bassa tensione da 75W, integrati nel
soffitto ad assi disposte in verticale, ­emettono
una qualità della luce particolarmente accogliente. Per la decorazione delle pareti si utiliz­
zano – oltre all’arte moderna – le assi curve
delle vecchie botti. Engle ha scelto i wallwasher
Parscan per la loro illuminazione. Nel complesso
l’apertura e la trasparenza proseguono nelle
aree gastronomiche e nelle zone aperte ai visitatori. Le grandi finestre consentono sia una
vista sulle tranquille botti all’interno della Nave
de Barricas che un ampio panorama della Ribera
del Duero.
8 ERCO Lichtbericht 93
Decorazione delle pareti
con dei riferimenti al vino:
in tutto l’edificio si impiegano oggetti fatti con le
vecchie assi delle botti
come elementi decorativi
adeguatamente illuminati
(in alto a sinistra). Negli
enormi serbatoi in acciaio
fermenta il mosto d’uva.
Per poter far defluire il
diossido di carbonio che
si forma naturalmente,
essi sono collocati ­nell’ala
dell’edificio situata com­pletamente sopra il livello del suolo. Qui sono
illuminate solo le aree di
passaggio, gli elementi di
comando dell’impianto
e le colonne portanti in
calcestruzzo, accentuate
con i proiettori Beamer
per lampade alogene da
50W orientati verso l’alto
(sotto).
I wallwasher Parscan per
lampade alogene da 75W
provvedono anche nel
ristorante all’illuminazione delle superfici verticali.
Una parete in vetro si apre
sulla terrazza sul tetto,
dove si trovano altre assi
di vecchie botti a decorazione delle pareti.
Nella Bodegas Portia la
moderna architettura e
la più attuale tecnologica
vinicola incontrano una
cultura del vino maturata
nel corso dei secoli, personificata nei contadini
della regione: una perfetta miscela di tradizione
ed avanguardia.
ERCO Lichtbericht 93 9
L’ultimo piano della zona
centrale, con il bar ed il
ristorante, si apre sulla
terrazza e sugli specchi
d’acqua sparsi nel panorama della Ribera del
Duero.
All’ingresso della Bodegas Portia gli architetti
Foster + Partners si scostano un po’ dal loro filo
conduttore della trasparenza, infatti nascondono il serbatoio centrale, alto sette metri, dietro
un vetro opaco blu-verde. Il lighting designer
Engle ha messo in scena la tecnologia della cantina con degli accenti luminosi colorati, in modo
che appaiano timidamente e misteriosamente
dietro le grandi pareti in vetro. In tutte le zone
della Bodegas Portia il concetto dell’illuminazione prosegue quindi quello dell’architettura e
Con una fessura tra la
base e la costruzione
del padiglione si consente alla luce diurna di
penetrare, filtrata da un
vetro colorato nella forte
tonalità di un vino rosso.
Le barriques, le botti per
la maturazione del vino,
sono illuminate dalla luce
calda dei faretti Gimbal
per lampade ad alogenuri
metallici.
Claude R. Engle IV
Claude R. Engle IV ha studiato teatro e
­filosofia al College of Wooster e scrittura
creativa alla New York University. Durante
un soggiorno di 6 anni a Barcellona ha
lavorato in proprio come lighting designer,
ma anche come traduttore per i media specializzati nell’architettura. I suoi progetti
per produzioni teatrali e balletti sono stati
più volte premiati. Durante il suo periodo
spagnolo ha supervisionato la realizzazione
dei progetti illuminotecnici degli uffici del
Palau de Congresos di Valencia, del Kimmel
Center for the Performing Arts di Philadelphia e di molti altri progetti in Europa
e negli Stati Uniti. Attualmente è a capo
della progettazione illuminotecnica di
progetti come la Regent Tower di Sydney,
la Freedom Tower al World Trade Center di
New York e la Winspear Oper di Dallas.
www.crengle.com
10 ERCO Lichtbericht 93
lo sottolinea ponendo degli accenti particolari.
Ne scaturisce un progetto che trasforma un tipo
di edificio originariamente funzionale, come
una cantina vinicola, in un mondo nel quale la
magia della viticultura viene messa efficacemente in scena per i visitatori.
L’illuminazione delle
superfici verticali nel ristorante della Bodegas: nel
soffitto con le assi di legno
disposte verticalmente
sono montati i wallwasher
da incasso con lente di
ERCO, dotati di lampade
alogene da 90W. La loro
luce definisce le dimensioni del locale, valorizza i
quadri sulle pareti e contribuisce all’illuminazione
generale senza creare
abbagliamento.
Norman Foster
Norman Foster è uno dei più importanti
architetti contemporanei. È il fondatore e
presidente della Foster + Partners di Londra, dotata di una rete globale di uffici di
progettazione. Negli scorsi anni il suo studio è stato pioniere di un approccio sostenibile ed ecologico all’architettura che si
manifesta in un’opera eccezionalmente
ricca: dall’urbanistica alle infrastrutture,
agli aeroporti, agli edifici pubblici, agli
edifici di culto, agli edifici amministrativi
ed industriali e fino alle abitazioni private
ed al design industriale. Nel 1999 gli è
stato assegnato il 21° premio Pritzker, altri
riconoscimenti ricevuti sono il «Praemium
Imperiale» per l’Architettura nel 2002 e, nel
2009, il prestigioso Premio per l’Arte del
Principe delle Asturie.
www.fosterandpartners.com
ERCO Lichtbericht 93 11
Illuminazione diffusa delle pareti e percezione
di un ambiente e dei punti di riferimento
per stimare le distanze. Naturalmente ciò va
«tradotto» nel contesto evolutivo odierno.
Di norma i nostri processi di valutazione
degli ambienti non operano nella modalità
«Sopravvivere», ma in quella «Sperimentare».
Allo stesso tempo si può presumere che gli
schemi evoluzionisti sopra ricordati operino
nella quotidianità dando luogo a valutazioni
degli ambienti spontanee ed emozionali,
ossia con una valutazione in funzione delle
esperienze che si vivono nell’ambiente.
L’illuminazione ha un sostanziale influsso
sul riconoscimento dell’ambiente, sulla sua
valutazione e sul suo utilizzo, tanto che
negli studi di psicologia è stata inclusa tra i
parametri chiave per la valutazione dell’am­
biente stesso. Un importante studio a tal
proposito è stato presentato da Flynn nel
1977 (cfr. Kebeck 1997, pag. 225). Il lavoro
di Flynn consente delle deduzioni in merito
alle situazioni di illuminazione delle super­
fici verticali ed orizzontali. In esso si sostiene
che gli ambienti con le pareti estesamente
illuminate appaiono più grandi e che è
migliore la chiarezza della loro percezione.
L’illuminazione non uniforme della parete
aumenta invece la sensazione di rilassamen­
to e si riflette positivamente sull’ospitalità
percepita dell’ambiente. Intensità luminose
contenute vicino al punto di osservazione
suscitano in genere una sensazione di riser­
vatezza. Allo stesso tempo degli studi più
recenti (ad es. Fleischer 2001) sostengono
che anche le tonalità della luce (bianco neu­
I ricercatori Prof. Dott. Dott. Kai Schuster
e Dott. Marc Kirschbaum esaminano la
percezione e la valutazione degli ambienti
in funzione delle situazioni luminose.
Quanto la luce, il suo colore ed il tipo di
­illuminazione influiscano sulla valutazione
degli ambienti, lo sperimentiamo diretta­
mente nella vita quotidiana, anche senza
dover attendere i risultati di qualche ricerca.
La scelta e l’utilizzo di diversi strumenti di
illuminazione negli ambienti modifica in
modo soggettivo l’ambiente stesso, la sua
vitalità ed il comportamento dei suoi utenti.
Nell’allestimento della nostra abitazione
­facciamo attenzione ad esempio a creare in
una stanza o in una parte di una stanza una
sintonia tra arredamento ed illuminazio­
ne, per adattarli ad un utilizzo specifico di
quell’ambiente. Per questo un angolo per la
lettura è di solito illuminato diversamente
rispetto ad un piano di lavoro in cucina od
un banco di lavoro in cantina.
Lo studio della luce nel contesto degli
ambienti di lavoro e l’ergonomia sono noti
da tempo come campi di studio interdisci­
plinari che mostrano quanto una data situa­
zione luminosa in un ambiente lavorativo
influisca sulla produttività del lavoro e sulle
capacità cognitive. Meno noti sono invece
altri studi, che ad esempio dimostrano addi­
rittura le correlazioni tra l’illuminazione e la
percezione dei sapori degli alimenti – per gli
amanti del vino si consiglia a tal proposito
l’articolo di Oberfeld et al. (2009).
Sulla percezione e sulla valutazione degli
ambienti in funzione dell’illuminazione delle
superfici verticali e orizzontali negli ambienti
interni la ricerca psicologica è comunque
ancora agli inizi. Il presente articolo illustra
uno studio empirico concepito assieme ad
ERCO sul tema della percezione e della valu­
tazione degli ambienti in funzione delle
situazioni dell’illuminazione. Prima di pre­
sentare i risultati dello studio, illustriamo
brevemente le prospettive psicologiche dei
meccanismi di percezione e di valutazione
degli spazi.
La percezione degli spazi nella psicologia
ambientale
L’oggetto della psicologia ambientale è
fondamentalmente costituito da percezio­
ne (cognizione), valutazione (emozione) e
comportamento delle persone in determinati
ambienti (v. ad es. Zimbardo & Gerrig 2008).
Questo semplice modello si amplia facilmen­te assumendo che le componenti siano stret­
tamente collegate tra loro e che le variabili
personali determinino l’intensità della per­
cezione degli ambienti e la loro valutazione.
Esempi di variabili personali sono le espe­
rienze precedenti, lo stato attuale, gli scopi
dell’agire ecc. Anche se la psicologia si foca­
12 ERCO Lichtbericht 93
lizza sulla persona, con il concetto di «affor­
dance» sviluppato da Gibson (1989) la psi­
cologia ambientale riconosce che l’ambiente
a modo suo abbia un proprio effetto sulla
persona: la situazione ambientale offre con
il suo particolare arredamento e stile – costi­
tuito in particolare anche dall’illuminazione
– delle concrete opzioni di comportamento.
In altre parole l’ambiente induce a determi­
nati comportamenti. In una situazione ideale
la persona e l’ambiente sono in armonia tra
loro: i desideri della persona e le caratteristi­
che ambientali coincidono.
Da una prospettiva di psicologia evolutiva,
nel corso della storia evolutiva umana si sono
affermati i meccanismi fondamentali della
percezione e della valutazione degli ambien­
ti. Così gli uomini preferiscono in genere
ambienti che (a) presentano una complessi­
tà media (complexity) e (b) sono «leggibili»
(legibility), non noiosi e inoltre sono dotati
in una certa misura di (c) strutturazioni com­
prensibili (coherence), che però allo stesso
tempo (d) contengono anche componenti
enigmatiche (mystery), che stimolano l’istin­
to esplorativo e promettono delle scoperte
(Kaplan & Kaplan 1995). Oltre all’istinto di
esploratori, noi umani abbiamo però anche
la fondamentale necessità di prevenire i
pericoli ed evitare i nemici (Appleton 1975;
Orians & Heerwagen 1992). Significa che in
ambienti per noi nuovi e sconosciuti cerchia­
mo di analizzare la struttura di un ambiente
anche dal punto di vista dei pericoli e delle
vie di fuga, e ad esempio cerchiamo i confini
L’illuminazione diffusa
delle pareti supporta la
percezione degli ambienti
architettonici e serve a
svolgere i compiti visivi
sulle superfici verticali.
Siccome essa influenza
in modo determinante
la sensazione di luminosi­
tà, l’illuminazione delle
superfici verticali è inoltre
un fattore chiave del
comfort visivo efficiente.
La ricerca di Schuster e
Kirschbaum mostra come
si differenzino la percezio­
ne e la valutazione degli
ambienti con diverse illu­
minazioni, ma anche come
ciò dipenda dagli utilizzi
degli ambienti stessi.
(Foto: Museo Punta della
Dogana, Venezia. Archi­
tetto: Tadao Ando, Tokio.
Progettazione illumino­
tecnica: Ferrara Palladino
e Associati, Milano.)
AttRiButi deLLA Luce
luminosa
ricca di contrasti
pareti, e questi hanno risposto ad un que­
stionario standard su ogni singola immagine
e su dei confronti tra le immagini.
Il questionario è stato sviluppato per la
presente ricerca, ma si è potuto fare riferi­
mento ai lavori scientifici esistenti (ad es.
Custers 2010, Ginthner 2002, Houser & Tiller
2003, Loe, Mansfield & Rowlands 1994,
2000, Pellegrino 1999). Alla fine sono state
Ricerche empiriche sulle valutazioni degli
inserite nella ricerca delle domande sulle
ambienti in funzione dell’illuminazione
seguenti tematiche: impressione sull’am­
Commissionata da ERCO, è stata eseguita
biente, percezione soggettiva dell’ambien­
una ricerca empirica sul tema della perce­
te, riservatezza, orientamento/sicurezza,
zione degli ambienti e sugli effetti suscitati
attributi della luce, valutazione della luce.
in funzione dell’illuminazione sulle super­
Inoltre abbiamo chiesto se la luce era ritenu­
fici verticali e orizzontali in diversi contesti
ta adatta all’uso dell’ambiente ed al tipo di
ambientali. Al centro dell’attenzione sono
stati posti dei criteri di valutazione «soft» per ­architettura.
Le ricerche sono state svolte nel semestre
determinate situazioni ambientali e di illu­
minazione. Significa che sono state eseguite invernale 2010/11 in alcuni seminari presso
la Scuola Superiore di Darmstadt ed all’Uni­
solamente delle interviste e non delle misu­
razioni fisiche. Per i rilevamenti è stato messo versità di Kassel. Nel complesso 135 persone
a disposizione del materiale grafico di ERCO hanno valutato 18 immagini e 9 coppie di
che presenta nove diverse situazioni ambien­ immagini. Il questionario è durato in media
circa 70 minuti. L’età media degli i­ ntervistati
tali con illuminazioni rispettivamente sulle
era di 24 anni, in quanto si trattava di stu­
superfici orizzontali e verticali. Le immagini
raffigurano sia ambienti pubblici che privati denti in media al quarto semestre degli studi.
e rappresentano con dei «rendering» ambien­ Al questionario hanno partecipato per il 62%
donne e per il 38% uomini. Riguardo alle
ti interni, materiali ed oggetti architettonici
materie di studio degli intervistati, si ha una
di qualità. Fondamentalmente gli ambienti
concentrazione nelle facoltà di a­ rchitettura
rimangono astratti; non si vedono persone,
(N=53), arredamento d’interni (N=25) e pro­
dettagli di arredamento o oggetti personali.
gettazione urbana e regionale (N=11), si ha
L’alta qualità del rendering ha portato la
quindi che i 2/3 degli intervistati studiavano
gran parte degli intervistati a credere che si
trattasse di fotografie. Le immagini sono sta­ una materia attinente all’allestimento degli
te presentate agli intervistati proiettate sulle spazi. Gli altri intervistati studiano un ampio
tro vs. bianco caldo) influenzano la valuta­
zione degli ambienti. Le ricerche comunque
non erano mai esplicitamente concentrate
sul confronto sistematico tra l’illuminazione
delle superfici verticali e orizzontali, quindi
per rispondere a questa domanda era neces­
sario svolgere ulteriori ricerche.
buia
povera di contrasti
l’illuminazione migliora
l’architettura
l’illuminazione non
migliora l’architettura
l’illuminazione supporta l’utenza
l’illuminazione non
supporta l’utenza
ampio
imPReSSiOne SuLL’AmBiente
RiSeRVAtezzA
pubblico
privato
formale
comprensibile
informale
ORientAmentO / SicuRezzA
semplice
incomprensibile
complesso
sicuro
insicuro
inquietante
tranquillizzante
interessante
ristretto
I risultati della ricerca
per l’esempio del grande
magazzino, rappresen­
tati come differenziale
semantico. Sono indicate
le differenze statistica­
mente significanti in due
modi: (a) le coppie di
termini sono riportate in
grassetto e (b) il valore
medio della valutazione
è indicato sulla scala. La
linea arancione si riferisce
all’immagine con l’illu­
minazione delle superfici
verticali, la linea nera
all’ambiente con l’illumi­
nazione delle superfici
orizzontali.
PeRceziOne deLL’AmBiente
non interessante
differenziato
monotono
piacevole
fastidioso
accogliente
scomodo
emozionante
noioso
stimolante
rilassante
invitante
bella
sgradevole
VALutAziOne deLLA Luce
la situazione luminosa
non piace
la situazione luminosa
piace
confronto 5: illustrazione 9 e illustrazione 10
ill. 9: con anche illuminazione verticale
ill. 10: soprattutto illuminazione orizzontale
brutta
Esempio per un grande
magazzino: immagine «a»
(sopra) con prevalenza di
illuminazione delle super­
fici verticali; immagine «b»
(sotto) con l’illuminazione
delle superfici orizzontali.
significativo
non significativo
Grafico: Antje Renziehausen/pragmatopia
ERCO Lichtbericht 93 13
spettro di materie. Le valutazioni delle situa­
zioni luminose sono state rilevate sotto
forma di un cosiddetto differenziale seman­
tico, con una scala che pone agli estremi
due termini contrastanti, come ad esempio
«invitante – sgradevole». I calcoli sono stati
eseguiti per ciascuna coppia di immagini e
ciascun attributo è stato valutato con la pro­
cedura statistica del «test t».
Esempio per la lobby di
un’azienda: negli ambienti
percepiti come chiaramen­
te pubblici gli intervistati
hanno preferito il concetto
luminoso con la focaliz­
zazione sull’illuminazione
delle superfici verticali.
Le caratteristiche ad essa
attribuite sono: più ampia,
più comprensibile, più
chiara e più tranquilliz­
zante.
Esempio per un’abitazione:
qui la maggioranza degli
intervistati ha interpreta­to il concetto con l’illu­
minazione sulle superfici
orizzontali, divise in zone,
come più privato e quindi
più adatto all’ambiente.
La conclusione: con illu­
minazioni diverse o varia­
bili si possono suggerire
per uno stesso ambiente
diversi contesti di utilizzo.
14 ERCO Lichtbericht 93
Risultati delle ricerche
Prima di rappresentare i principali risultati
dell’intera ricerca, per illustrare il design ed
il metodo utilizzato riportiamo a pagina 13
le immagini ed i grafici con i risultati di una
delle nove coppie di immagini. L’immagine
mostra l’ambiente del reparto di abbiglia­
mento femminile di un grande magazzino.
Le superfici di vendita sono arredate con scaf­
fali scuri di altezza media, orientate paralle­
lamente nell’ambiente o collocate contro la
parete di fondo o laterale della sala. Il pas­
saggio presenta un pavimento con un rive­
stimento chiaro e con un grado di riflessione
relativa­mente alto. La tonalità di colore
delle superfici verticali che delimitano l’am­
biente è di un violetto chiaro. Il pavimento
di questo piano del grande magazzino è
eterogeneo, sono illuminate le sue superfici
orizzontali, i coni di luce sono chiaramente
riconoscibili. L’illuminazione delle pareti è
differente: l’ambiente nell’immagine «a» è
illuminato sulle superfici v­ erticali, quello
dell’immagine «b» sulle superfici orizzontali.
Mentre l’ambiente dell’immagine «b» con
l’illuminazione delle superfici orizzontali
(linea nera nel differenziale semantico) viene
percepito come buio, l’ambiente con l’illu­
minazione delle superfici verticali (immagine
«a»; linea arancione) appare più chiaro ed
ampio. Fondamentalmente questo ambiente
viene valutato come più aperto e formale. La
situazione con l’illuminazione delle superfici
verticali migliora le capacità di orientamento
e la sensazione di sicurezza (meglio perce­
pibile, più chiaro, sicuro e tranquillizzante).
Nel complesso l’ambiente con l’illuminazio­
ne delle superfici verticali è più piacevole,
accogliente, stimolante ed invitante, in defi­
nitiva viene considerato più bello.
Riportiamo i risultati concreti del diffe­
renziale semantico per l’esempio del grande
magazzino. Le differenze statisticamente
rilevanti sono contraddistinte in due modi:
(a) le coppie di termini sono scritte in gras­
setto e (b) nella scala è riportata l’indicazio­
ne del valore medio. La linea arancione si
riferisce all’immagine con l’illuminazione
delle superfici verticali, la linea nera all’am­
biente con l’illuminazione delle superfici
orizzontali.
L’esempio riportato è relativo ad una sola
coppia di immagini delle nove coppie propo­
ste complessivamente. Nel complesso, per le
situazioni ambientali i questionari portano
ai seguenti risultati:
1. L’illuminazione delle superfici verticali
induce – indipendentemente alla valutazione
di gusto – una sensazione di un ambiente
più ampio, aperto e meno informale, oltre
che più chiaro e comprensibile.
2. Per tre coppie di immagini gli i­ntervistati
hanno affermato esplicitamente che la situa­
zione con l’illuminazione delle superfici ver­
ticali gli piace di più: la lobby di un’azienda,
un negozio di abbigliamento ed una scala.
3. Per gli altri ambienti vengono assegna­
te categorie emozionali più positive alle
situazioni con l’illuminazione delle super­
fici ­orizzontali. Risultano più invitanti, più
accoglienti, danno una sensazione di mag­
giore privacy ed appaiono più interessanti
e ricchi di contrasti.
Ad un’osservazione più precisa dei risul­
tati dell’indagine tenendo conto dei tipi di
ambiente, dei loro utilizzi e della dimensione
«ambiente pubblico – ambiente privato»
si possono trarre le seguenti conclusioni:
l’illuminazione delle superfici verticali viene
preferita nelle situazioni ambientali che pre­vedono un utilizzo chiaramente pubblico
e nelle quali ci si deve poter orientare. Ciò
comunque si relativizza se l’utilizzo dell’am­
biente è orientato all’evidenziazione di
determinati elementi nell’ambiente (esposi­
zioni). In questi casi gli intervistati hanno
preferito la situazione con un’illuminazio­
ne prevalentemente d’accento proprio con
l’argomento della focalizzazione su di un
elemento centrale dell’ambiente. In tutti gli
ambienti interpretabili come privati si prefe­
riscono le situazioni con l’illuminazione del­le superfici orizzontali, descrivendole come
più comode ed accoglienti, ma anche come
più buie e meno stimolanti delle situazioni
con l’illuminazione delle superfici verticali.
Ambienti privati vs. ambienti pubblici
I risultati complessivi della ricerca possono
essere collocati nel modello di percezione
ambientale dedotto teoricamente e sopra
rappresentato. Gli ambienti chiaramente
pubblici sono considerati più piacevoli con
l’illuminazione delle superfici verticali, per­
ché più sicuri, più comprensibili, più chiari
e tranquillizzanti. Negli ambienti pubblici
sconosciuti ci vengono richieste delle atti­
vità di orientamento e «istintivamente» cer­
chiamo delle ancore di sicurezza, come la
comprensibilità, la luminosità, la chiarezza
e la ­definizione dei limiti dell’ambiente.
Allo stesso tempo negli ambienti p
­ rivati e
semi-pubblici preferiamo piuttosto un’illu­
minazione focalizzata, non estesa, proprio
per sottolineare il carattere privato dell’am­
biente. Se l’impostazione dell’ambiente
è focalizzata su singoli oggetti, come ad
esempio nelle esposizioni, allora anche negli
ambienti pubblici è preferita un’illuminaz­
ione mirata. In questo senso si può utilizzare
la terminologia di Richard Kelly (secondo
Maack & Pawlik 2009), per cui nelle situa­
zioni ambientali che richiedono orienta­
mento e comprensibilità il «vedere» (ambient
luminescence) sta in primo piano, per cui
con l’illuminazione delle superfici verticali si
riceve un valore aggiunto in termini di infor­
mazioni sull’ambiente. Se si devono guidare
gli sguardi degli utenti di un ambiente, se
devono «guardare» (focal glow), di norma
un’illuminazione estesa viene valutata come
dispersiva e quindi meno adatta. Natural­
mente – e questo la psicologia lo sa bene –
nell’architettura e nell’illuminazione degli
ambienti si tratta anche di creare delle ten­
sioni positive (cfr. «soft fascination» secondo
Kaplan & Kaplan 2005). Per questo a volte
non si suscita la migliore impressione di un
ambiente con un adattamento ottimale,
ma con degli scostamenti da esso e con dei
«disturbi» (cfr. Berlyne 1974). Di conseguen­
za è probabile ad esempio che, di nuovo
richiamandoci a Kelly, nelle situazioni espo­
sitive un mix intelligente di luce focalizzata
con la luce «per guardare» ed un’illumina­
zione delle superfici verticali «da osservare»
(play of brilliants) crei un valore aggiunto
per la percezione dell’ambiente e delle opere
in esposizione.
La presente ricerca rappresenta un primo
studio esplorativo. Ci si potrebbe attendere
ad esempio un’ottimizzazione della validità
ecologica (avvicinamento alla realtà) come
prossimo passo di una serie di ricerche in
ambienti reali, nei quali si valutano gli stessi
ambienti nel confronto tra l’illuminazione
delle superfici verticali e di quelle orizzon­
tali, con utenti reali, con metodi empirici
standardizzati, con intensità luminose tec­
nicamente e fisicamente comparabili. Si
tratta di un campo di ricerca affascinante e
complesso per la psicologia ambientale che
in definitiva potrà essere esplorato solamen­
te con iniziative interdisciplinari e con dei
partner di ricerca innovativi.
Bibliografia
Appleton, J. (1975): The experience of landscape.
Londra: Wiley & Sons
Berlyne, D.E. (1974): «Novelty, complexity, and inte­
restingness.» In: Berlyne, D.E. (Ed.). Studies in the new
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Research and Technology. Settembre 2003 vol. 35,
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ting with the natural world. Cambridge: MIT Press,
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Kaplan, R. & Kaplan, S. (1989): The experience of
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Loe, L.; Mansfield, K.P.; Rowlands, E. (1994): «Appear­
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and Technology. Settembre 1994 vol. 26, n. 3, pagg.
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Lighting Research and Technology. Dicembre 2000
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zwischen Kultur und Technik. Lüdenscheid: ERCO
Oberfeld, D., Hecht, H., Allendorf, U., & Wickelmaier, F.
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Orians, G. H. & Heerwagen, J. H. (1992): «Evolved
responses to landscapes». In: Barkow, J. H.; Cosmides,
L. & Tooby J. (Eds.). The adapted mind. Evolutionary
psychology and the creation of culture. New York:
Oxford University Press, pagg. 555-579
Pellegrino, A. (1999): «Assessment of artificial lighting
parameters in a visual comfort perspective.» In:
Lighting Research and Technology. Settembre 1999
vol. 31, n. 3, pagg. 107-115
Autori:
Il Prof. Dott. Dott. Kai Schuster ha studiato
psicologia (laurea in psicologia, dottorato
in filosofia) ed architettura (dottorato in
ingegneria). Ha lavorato come psicologo
ambientale nei centri di ricerca e nell’Isti­
tuto di Psicologia dell’Università di Kassel.
Dal 2010 è docente alla Scuola Superiore di
Darmstadt, dove insegna psicologia sociale
e sociologia tra l’altro al corso di architet­
tura. Ha focalizzato il suo lavoro nel campo
della psicologia e della teoria dell’architet­
tura. Assieme a Marc Kirsch­baum è part­ner dello studio pragmatopia – architektur.
stadt.leben (www.­pragmatopia.de).
Il Dott. Marc Kirschbaum (Architetto) ha
studiato architettura a Kassel (laurea in
ingegneria), a Manchester (GB) e con una
borsa di studio Fulbright a Seattle (USA)
(Master of Architecture) per poi promuove­
re il dottorato in ingegneria a Kassel; Marc
Kirschbaum insegna e ricerca nel campo
della teoria dell’architettura e progettazio­
ne nel corso di Progettazione del costruito
all’Università di Kassel. Nel 2009 e nel 2010
è stato visiting professor alla Clemson
University, School of Architecture in South
Carolina (USA). Assieme a Kai Schuster è
partner dello studio pragmatopia – archi­
tektur.stadt.leben (www.pragmatopia.de).
Zimbardo, P.G. & Gerrig, R.J. (2008): Psychologie.
Monaco di Baviera: Pearson Studium
ERCO Lichtbericht 93 15
Novità
2012
Faretti Opton per LED
-Per l’illuminazione economica e
flessibile dei locali di vendita e
delle vetrine
-Efficiente illuminotecnica LED
di ERCO, con collimatori e lenti
Spherolit
-Lenti Spherolit sostituibili senza
attrezzi per ottenere diverse
caratteristiche di distribuzione
della luce
-Altezza contenuta per l’impiego
in locali dal soffitto basso
-Dimmerabili direttamente con il
potenziometro integrato
L'optoelettronica, ovvero la fusione
di ottica, elettronica ed informatica, abbraccia tutte le dimensioni
del nostro motto «tune the light»:
creare la luce, orientare la luce,
programmare la luce. Per questo
ERCO ha focalizzato le proprie
energie innovative nelle competenze chiave dell’optoelettronica.
Quasi tutti i nuovi prodotti utilizzano sorgenti luminose a LED; in
molte gamme di prodotto ERCO
impiega efficienti sistemi ottici per
LED con lenti Spherolit, sviluppati
e prodotti internamente insieme a
componenti elettronici realizzati su
misura. Le seguenti pagine offrono
una panoramica sulle novità ERCO.
Dal 1/1/2012 si potranno avere
maggiori informazioni all'indirizzo:
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e presentazioni
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per diverse caratteristiche di
distribuzione della luce
-Classi di flusso luminoso da
­contenute ad elevate
-Tecnologia dell’articolazione
ripresa dal settore dei computer
portatili, per un orientamento
morbido e preciso
-Componentistica integrata,
cablaggi interni
-Dimmerabili direttamente via
potenziometro
Faretti Opton per lampade HIT
-Per l’illuminazione economica e
flessibile dei locali di vendita e
delle vetrine
-Illuminotecnica ERCO altamente
efficiente e differenziata con i
riflettori Spherolit
-Riflettori Spherolit sostituibili
senza attrezzi per ottenere diverse caratteristiche di distribuzione
della luce
-La posizione orizzontale della
componentistica riduce l’altezza
del faretto
-Separazione termica tra la testa
dell’apparecchio e la componentistica
LED
Washer
13W - 54W
870lm - 4320lm
I faretti Light
Board sono dota­
ti di una forma
compatta dal
design caratteristico.
Apparecchi da incasso
Light Board
-Design di sistema con lenti
­Spherolit per diverse caratteristiche di distribuzione della luce
-Per l’illuminazione integrata nel
soffitto di esposizioni e presentazioni
-Componentistica integrata
-Dimmerabili direttamente con il
potenziometro integrato
LED
La forma costruttiva compatta
consente una profondità d’incasso
contenuta.
16 ERCO Lichtbericht 93
Faretti
5,4W - 54W
290lm - 4320lm
Narrow spot, spot,
flood, wide flood
Washer da
incasso
27W
1740lm
Wallwasher
da incasso con
lente
27W
1740lm
Wallwasher con
lente
13W - 54W
870lm - 4320lm
Faretti, washer e wallwasher
Cantax per LED
-Un cambio generazionale per
gli apparecchi Cantax per LED:
maggiori flussi luminosi a parità
di dimensioni o uguali flussi luminosi da apparecchi più piccoli
-Illuminotecnica LED di ERCO,
altamente efficiente con i collimatori e le lenti Spherolit
-Lenti Spherolit sostituibili senza
attrezzi per ottenere diverse
caratteristiche di distribuzione
della luce
-Nuova caratteristica di distribuzione narrow spot
Logotec per LED
-Ottimizzati per le esigenze di illuminazione dei locali di vendita
- Illuminotecnica LED di ERCO, con
i collimatori e le lenti Spherolit
per un’ottima efficienza e qualità
della luce
- Lenti Spherolit intercambiabili
con una grande scelta di distribuzioni della luce
-Componentistica integrata,
dimmerabili direttamente con il
potenziometro integrato
-Disponibili anche come faretti da
incasso
LED
Faretti
9W - 27W
580lm - 2160lm
Narrow spot, spot,
flood, wide flood
Washer
13W - 27W
870lm - 2160lm
Wallwasher con
lente
13W-27W
870lm-2160lm
Lampade ad alogenuri metallici
Faretti
20W - 70W
1800lm - 7750lm
Narrow spot, spot,
flood, wide flood
Washer
20W - 70W
1800lm - 7750lm
Wallwasher
Spherolit
20W - 70W
1800lm - 7750lm
LED
Faretti
9W - 27W
580lm - 2160lm
Narrow spot, spot,
flood, wide flood
Washer
13W - 27W
870lm - 2160lm
Wallwasher con
lente
13W - 27W
870lm - 2160lm
LED
Faretti
4,5W - 14W
290lm - 1080lm
Narrow spot, spot,
flood, wide flood
Washer
14W
870lm - 1080lm
Wallwasher con
lente
14W
870lm - 1080lm
La posizione
orizzontale della
componentistica
e la testa piatta
dell’apparecchio
riducono l’altezza
del faretto.
Opton è disponibile anche per le
nuove lampade ad
alogenuri metallici HIT-CE 50W.
Cantax per LED:
nuovi classi di
flussi luminosi,
corpi disponibili
in due misure.
Il corpo compatto
e piatto è stato
progettato e
costruito appositamente per l’impiego dei LED.
ERCO Lichtbericht 93 17
Novità
2012
Compar per LED
-Faretti da incasso ruotabili ed
inclinabili
-Per l’illuminazione integrata nel
soffitto dei locali di vendita
-Integrazione del programma
esistente per le lampade ad alogenuri metallici
-Illuminotecnica LED di ERCO, con
i collimatori e le lenti Spherolit
per un’ottima efficienza e qualità
della luce
-Diverse lenti Spherolit per una
grande scelta di distribuzioni
­della luce
Downlight a doppio fuoco
Quintessence per LED
-Per l’illuminazione d’ambiente in
locali dai soffitti alti
-Aperture poco vistose sul soffitto,
comfort visivo particolarmente
buono grazie all’elevato antiabbagliamento ed il doppio punto
focale
-Tecnologia LED di ERCO, ad alta
efficienza e senza dispersione
di luce con i collimatori e le lenti
Spherolit
-Diverse grandezze e classi di
­flusso luminoso
Apparecchi a plafone e a
sospensione Zylinder
-La semplicità della forma come
pregiato e discreto dettaglio
architettonico
-Massima efficienza con la perfetta armonia tra illuminotecnica
LED, sistema ottico e componentistica
-Elevato comfort visivo con la
­tecnologia Darklight
-Con gli accessori disponibili è utilizzabile anche come apparecchio
a sospensione
-Caratteristiche di distribuzione
della luce idonee all’illuminazione
d’ambiente o all’illuminazione
diffusa delle pareti
18 ERCO Lichtbericht 93
Powercast per LED
-Strumenti di illuminazione
universali ed economici per gli
ambienti esterni
- Aggiunta di nuove distribuzioni
della luce e di nuove classi di ­flussi
luminosi con i LED
- Tecnologia delle lenti Spherolit
per un comfort visivo efficiente
- Con due ingressi per i cavi per
un’installazione razionale con il
cablaggio passante
LED
Proiettori
13W - 54W
870lm - 4320lm
Narrow spot, spot,
flood, wide flood
Washer
27W - 54W
1740lm - 4320lm
LED
Proiettori
4,5W - 54W
290lm - 4320lm
Narrow spot, spot,
flood, wide flood
Washer
13W - 54W
870lm - 4320lm
LED
Washer per
­pavimento
6,7W - 13W
435lm - 1080lm
A fascio largo
Apparecchi per
facciate
13W - 20W
870lm - 1620lm
LED
Washer per
­pavimento
0,3W - 0,8W
1lm - 24lm
Apparecchi di
orientamento
0,6W
17lm - 24lm
Wallwasher con
lente
27W - 54W
1740lm - 4320lm
Powercast per LED
è ora disponibile
anche con le caratteristiche di distribuzione narrow
spot e oval flood.
LED
Faretti da
­incasso
9W - 20W
580lm - 1620lm
Narrow spot, spot,
flood, wide flood
Washer da
incasso
20W
1305lm - 1620lm
Wallwasher
da incasso con
lente
20W
1305lm - 1620lm
Compar sfrutta
l’anello d’incasso modulare
del sistema
­Quintessence.
Beamer per LED
-Affermati proiettori per ambienti
esterni con un elegante corpo in
fusione di alluminio verniciato a
polvere a più strati ed un’ampia
gamma di accessori di montaggio
-Versioni per LED in diverse grandezze e classi di flussi luminosi
-Illuminotecnica LED di ERCO, con
i collimatori e le lenti Spherolit
per un’ottima efficienza e qualità
della luce
Sono disponibili
tutte le caratteristiche di distribuzione, da narrow
spot a wide flood
e ad oval flood.
LED
Apparecchi per facciate Zylinder
per LED
-Illuminotecnica LED di ERCO, con
l’efficienza delle lenti Spherolit
ed una grande varietà di caratteristiche di distribuzione della luce
-Diverse combinazioni di distribuzioni dell’intensità luminosa,
orientate verso l’alto e verso il
basso
-Corpo in fusione di alluminio
robusto, verniciato a polvere a più
strati e facile da montare
Downlight a
doppio fuoco
6,7W - 27W
435lm - 2160lm
Grandezza 3, 5, 7
Flood, wide flood
Downlight a
doppio fuoco per
LEDs: il riflettore
inferiore è sostituito da un cono
antiabbagliamento nero e opaco.
LED
Apparecchi a
sospensione
Zylinder
Grazie a gli accessori disponibili,
come le tigi o le
sospensioni a cavo,
Zylinder può essere montato anche
come apparecchio
a sospensione.
Downlight
13W - 34W
870lm - 2700lm
Grandezza 3, 4, 5, 7
Diffusore Wide
Downlightwallwasher
doppi
20W - 34W
1305lm - 2700lm
Grandezza 4, 5, 7
Wallwasher con
lente
20W - 34W
1305lm - 2700lm
Grandezza 4, 5, 7
Le versioni per
l’illuminazione dei
percorsi sono dotate di lenti Spherolit
con un’apposita
distribuzione della
luce.
Apparecchi di orientamento a
LED IP68
-Forma esterna e montaggio
­invariati
-Nuova tonalità di luce bianca
­calda
-Maggiore flusso luminoso dei
washer per pavimento per LED
con i LED di ultima generazione
ed un’ottica migliorata
-Nuova componentistica esterna
in corpi unitari
I washer per pavimento sono adatti
all’illuminazione
efficiente di scale
e passaggi.
ERCO Lichtbericht 93 19
Centro Tecnologico ERCO:
un «case study» con i LED
Illuminazione diffusa
delle pareti e tecnologia
LED: due fattori del
comfort visivo efficiente
che si rafforzano sinergi­
camente. Come ulteriore
fattore nel foyer ERCO
si ha la programmazione
luminosa, che consente
sia delle regolazioni in
funzione della luce diur­
na energeticamente
efficienti che delle coreo­
grafie scenografiche.
La riproposizione di un progetto affermato
ma con circa il 75% di consumo energetico in
meno: con gli innovativi strumenti di illumi­
nazione per LED, ERCO, la fabbrica della luce,
ha adeguato il foyer dell’ingresso del proprio
Centro Tecnologico nella sede principale di
­Lüdenscheid ai più moderni standard tecno­
logici. L’aggiornamento dell’illuminazione
con ­l’ottimizzazione energetica potrà essere
ammortizzato in soli cinque anni.
Fin dal 1989 il padiglione d’ingresso è un
biglietto da visita dell’azienda. Il concetto di
illuminazione originario era tagliato su misura
per l’architettura dell’edificio, comprendeva
un’alta componente di illuminazione delle
superfici verticali e soddisfaceva in tal modo
fin dall’inizio i criteri di una progettazione della
luce orientata alla percezione. La sua rivisita­
zione con i LED dimostra l’enorme potenziale
di questa tecnologia e presenta ai visitatori ed
ai ­dipendenti i nuovi standard con cui speri­
mentare, comprendere e spiegare la filosofia
della luce di ERCO.
Grazie alla sola illuminazione diffusa ed omo­
genea delle pareti, alte fino a 12 metri, si è
riusciti a creare una sensazione di luminosità
talmente omogenea che si è potuto rinunciare
quasi totalmente ad un’illuminazione conven­
zionale del pavimento. Le facciate in vetro, alte
fino al soffitto, consentono un uso intenso ­della
luce diurna – con l’illuminazione delle pareti
che attenua i contrasti ed i riflessi. Gli accenti
luminosi vengono posti dai faretti Logotec LED
di ERCO con distribuzione «narrow spot»: sono
installati ad esempio nell’area di comunicazio­
ne del foyer, montati su binari elettrificati, e
fanno brillare i crisantemi gialli sui tavolini. Un
impianto Light System DALI integra dei sensori
per una regolazione della luce in funzione della
luce diurna, consentendo dei risparmi energeti­
ci e dando vita a degli attraenti effetti scenici.
La potenza allacciata dell’impianto rinnovato
è diminuita del 75% rispetto all’impianto esi­
stente, ed è pari a 6,48W/m². La durata utile
media dei LED è pari a 50.000 ore, in confronto
alle 3.000 – 5.000 ore delle lampade alogene:
in tal modo i maggiori costi di investimento
vengono compensati dai risparmi durevoli in
consumi energetici ed in manutenzione.
Progetto
Potenza allacciata
per m² (W/m²)
Esistente
Nuovo
(Alogene)(LED)
26,09W/m² 6,48W/m²
Confronto delle potenze allacciate (%)
100% 25%
Confronto dei costi
operativi
100% 21%
Diminuzione annua
delle emissioni di CO2
68,13t
Pari ad una riduzione
del 25%
20 ERCO Lichtbericht 93
ERCO Lichtbericht 93 21
Zoom
L’illuminazione diffusa delle
pareti per una luce orientata alla
percezione
L’illuminazione delle superfici ver­
ticali valorizza gli spazi, migliora la
percezione visiva e può anche con­
tribuire ad una progettazione illu­
minotecnica efficiente dal punto
di vista energetico. La varietà delle
superfici verticali nelle architetture
spazia dalle pareti lisce intonacate
ai tendaggi, dalle facciate in pietra
naturale alle pareti formate dalla
vegetazione.
L’illuminazione delle superfici
verticali, oltre ai suoi compiti crea­
tivo-architettonici, serve anche a
consentire agli utenti dell’architet­
tura di svolgere le operazioni visive
tipiche: il riconoscimento dell’am­
biente, ma anche la percezione delle
informazioni presenti sulle superfici
delle pareti. Queste comprendono
ad esempio i cartelli segnaletici o
con dei testi informativi, i manifesti,
i quadri nei musei, i libri ed i racco­
glitori sugli scaffali o le merci nei
negozi.
Dal punto di vista energetico,
in confronto ai progetti con l’illu­
minazione orientata sulle super­fici orizzontali, a parità di potenza
allacciata l’illuminazione delle
superfici verticali riesce a creare
un’impressione di maggiore lumi­
nosità degli ambienti, in quanto
le pareti rientrano maggiormente
nel campo visivo ed in genere pre­
sentano superfici più chiare rispet­to ai pavimenti. Siccome il campo
visivo dell’occhio umano è mag­
giormente esteso nel senso della
larghezza che in quello dell’altezza
e lo sguardo di solito è rivolto in
avanti, l’attenzione è in genere
orientata più sulle pareti che sul
pavimento o sul soffitto. L’illumi­
nazione delle superfici verticali
genera la riflessione della luce sulle
pareti, creando così una compo­
nente di luce diffusa nell’ambiente
che ­contribuisce all’illuminazione
generale. Questi fattori attribui­
scono all’illuminazione verticale
una particolare importanza in tema
di progettazione illuminotecnica
sostenibile.
22 ERCO Lichtbericht 93
Doppio zoom
Architettura
L’illuminazione delle
superfici verticali accen­
tua l’architettura nel suo
complesso, ne valorizza
le dimensioni e crea un
ambiente di alta qualità.
Le pareti illuminate
­appaiono leggere e dan­
no una sensazione di
chiarezza ed ampiezza
degli spazi. Supportano
­l’orientamento nell’archi­
tettura e restituiscono
all’ambiente una luce dif­
fusa e non abbagliante.
Percezione
Dato il naturale orien­
tamento del campo visi­
vo umano, le superfici
verticali di un ambiente
costituiscono la gran
parte della percezione e
determinano quindi la
sensazione di luminosità.
Efficienza energetica
Orientare la luce sulle
superfici rilevanti per la
percezione e per le atti­
vità svolte è la chiave
per creare delle soluzioni
dell’illuminazione pre­
giate qualitativamente e
vantaggiose dal punto di
vista economico.
La tecnologia per l’illuminazione
diffusa delle pareti con i LED
I wallwasher con caratteristica di
distribuzione asimmetrica sono gli
strumenti più adatti per l’illumi­
nazione omogenea delle superfici
verticali. Grazie all’alta efficienza
luminosa dei LED ed all’efficace
illuminotecnica ERCO, l’illumina­
zione diffusa delle pareti costi­
tuisce un fattore importante del
comfort visivo efficiente.
L’illuminotecnica dei wallwasher
si contraddistingue per la distribu­
zione ampia ed omogenea dell’in­
tensità luminosa in senso orizzon­
tale e verticale sulla parete. Essi
presentano una distribuzione asim­
metrica dell’intensità luminosa che
arriva fino alla base della parete ed
illumina sufficientemente anche la
parte superiore della parete stessa.
Inoltre è preferibile un andamento
uniforme dell’intensità luminosa,
in modo da determinare una sen­
sazione omogenea della luminosi­
tà. Le distribuzioni convenzionali
dell’intensità luminosa, a simmetria
rotazionale, non sono adatte per
un’illuminazione omogenea delle
pareti, perché il cono luminoso che
incide obliquamente dal soffitto
alla parete crea un picco di lumino­
sità (hot spot) nella parte superiore
del cono stesso.
Si hanno due soluzioni per
ottenere una distribuzione dell’in­
tensità luminosa ottimale con
l’illuminazione diffusa delle pareti:
da un lato i wallwasher con lente
per LED dotati di lente Spherolit
– una tecnologia particolarmente
economica, con un alto livello di
rendimento dei sistemi di illumi­
nazione. Il sistema ottico è basato
sulla frammentazione di una gran­
de lente in singole superfici tridi­
mensionali convesse, che orientano
la luce mediante rifrazione. Dalla
forma asimmetrica degli sferoliti
deriva la speciale distribuzione
dell’intensità luminosa necessaria
per l’illuminazione diffusa delle
pareti. L’orientamento della luce
per trasmissione, mediante un’otti­
ca primaria sul LED, un collimatore
ed una lente Spherolit, avviene con
minori perdite rispetto alla rifles­
sione dei riflettori. La tecnologia
delle lenti Spherolit consente allo
stesso tempo delle altezze degli
apparecchi molto ridotte. Questa
tecnologia per l’illuminazione dif­
fusa delle pareti viene utilizzata
nel programma ERCO soprattutto
nelle famiglie di prodotti derivanti
dai faretti.
Per ottenere il massimo del
comfort visivo negli apparecchi
da incasso nel soffitto del pro­
gramma Quintessence ci sono poi
delle combinazioni di tecnologia
dei riflettori Spherolit e tecnolo­
gia Darklight: grazie al riflettore
Darklight all’interno dell’angolo
antiabbagliamento il piano di
emissione della luce del diffusore
rimane celato all’osservatore.
Nei downlight-wallwasher o nei
downlight-wallwasher doppi il ­
diffusore dissolve l’elevata lumi­
nanza puntiforme del LED e rende
il bordo del cono luminoso legger­
mente sfumato. Lo speciale seg­
mento wallwasher del riflettore
Spherolit illumina la parte supe­
riore della parete, per mantenere
uniforme la luminosità su tutta
l’altezza della parete stessa. Le due
tecnologie qui presentate per l’illu­
minazione diffusa con i LED, utiliz­
zate in una molteplicità di prodotti
ERCO, offrono al ­progettista nuo­ve opportunità per la realizzazione
di soluzioni luminose efficienti e
sostenibili.
Thomas Schielke
Modulo LED
Collimatore
Lente Spherolit
wallwash
Tecnologia LED
Basandosi sulla tecnolo­
gia LED, ERCO ha potuto
sviluppare dei wallwasher
dotati di un livello di
rendimento dei sistemi di
illuminazione sensibilmen­
te superiore rispetto ai
wallwasher con lente con
lampade, lenti e riflettori
convenzionali.
Wallwasher con lente
Spherolit
La lente Spherolit wall­
wash crea una distribu­
zione asimmetrica della
luce per un’illuminazione
della parete omogenea
ed efficiente dal punto di
vista energetico.
Distribuzione asimmetrica dell’intensità
luminosa
Per ottenere una sensa­
zione di luminosità ed
uniformità dal pavimento
al soffitto, l’illuminazio­
ne omogenea e diffusa
delle pareti richiede una
speciale distribuzione
asimmetrica dell’intensità
luminosa.
Downlight-wallwasher
con riflettore Spherolit
Gli apparecchi da incas­
so nel soffitto come i
downlight-wallwasher
combinano la tecnologia
dei riflettori Spherolit
con la tecnologia Dark­
light per ottenere un
ottimo comfort visivo.
Light Mixer
Diffusore
Segmento
wallwasher
Spherolit
Riflettore Darklight
ERCO Lichtbericht 93 23
ZARA, Via del Corso, Roma
5.000 negozi in 77 paesi: ZARA, la catena
di moda del gigante spagnolo del tessile
­Inditex, continua nella sua espansione internazionale. Da molti anni per l’illuminazione
ZARA si serve della stretta collaborazione di
ERCO: è accaduto anche a Roma, per quello
che al momento è il suo più grande negozio
al mondo.
La nuova filiale in Via del Corso non conquista
solo con la sua grandezza di oltre 3.000m2 di
superficie di vendita distribuita su cinque piani:
anche architettonicamente la ­ristrutturazione
di Palazzo Bocconi, un edificio risalente al 1887
e precedentemente occupato dai grandi magaz­
zini La Rinascente, è davvero eccezionale: qui il
gruppo Inditex fissa gli standard globali in ter­
mini di sostenibilità ed efficienza nel settore dei
negozi. «La difesa dell’ambiente è un ­elemen­to
chiave della nostra strategia globale», ha annun­
ciato il Direttore Generale di Inditex Pablo Isla
nel 2010 all’assemblea generale del gruppo, e di
conseguenza ha puntato sulla ristrutturazione
degli edifici per la soddisfazione dei requisiti
richiesti per ottenere una certificazione LEED
Platinum.
Non senza orgoglio l’azienda comunica
oggi che il nuovo Flagship Store ecologico ogni
anno consuma in media il 70% di acqua ed il
30% di energia in meno rispetto ad un negozio
convenzionale, ed in tal modo si risparmiano
all’ambiente oltre 200 tonnellate di emissioni di
CO2. La valutazione complessiva della certifica­
zione LEED tiene conto di fattori come la scelta
dei materiali, il riciclaggio di calcinacci e rifiuti
da costruzione oltre al riscaldamento, alla cli­
matizzazione e, naturalmente, all’illuminazione
dell’edificio.
I progettisti di ZARA e lo studio di architet­
tura di Duccio Grassi hanno realizzato una
vera e propria opera d’arte, che nonostante gli
eccellenti valori di efficienza non infonde per
nemmeno un secondo la sensazione di ascesi e
rinuncia – al contrario! Le sensazioni all’interno
Architetto: Giulio de Angelis (1845–1906)
Architettura (ristrutturazione) e ­progettazione
illuminotecnica: Duccio Grassi Architects, ­Milano/
Reggio Emilia; José Froján, Mabel Segui, Estudio
ZARA, Arteixo
Foto: Thomas Mayer, Neuss
www.zara.com
del palazzo rinnovato sono travolgenti: tre piani
del negozio formano una galleria aperta circon­
dando un enorme spazio aperto centrale, sup­
portati dalle colonne originali in ferro del palaz­
zo neorinascimentale, riccamente adornate. Le
pareti ed i soffitti color bianco crema ed il pavi­
mento in pietra naturale chiara contribuiscono
a dar vita ad un’atmosfera luminosa, assieme
alle pareti rivestite con schermature lamellari
e pannelli perforati che filtrano la copiosa luce
diurna che penetra dalle grandi finestre.
All’insegna del comfort visivo efficiente la
progettazione della luce artificiale rinuncia quasi
completamente all’illuminazione generale delle
superfici orizzontali – solo alcune importanti
zone funzionali come le casse, le scale e gli acces­
si sono rimarcate con i downlight ­Quintessence
quadrati, montati elegantemente a filo del sof­
fitto. La più importante componente di luce è
l’illuminazione delle presentazioni delle merci
sulle superfici verticali, realizzata con i faretti ed
i washer Optec per lampade ad alogenuri metal­
lici. I faretti sono montati su binari elettrificati
che a loro volta sono in parte integrati in degli
elementi sospesi. Questi elementi contengono
sul loro lato superiore delle strutture con delle
lampade fluorescenti, per illuminare le superfici
del soffitto. Un’altra misura nell’ambito del pro­
gramma di sostenibilità è la scelta di utilizzare
come standard le lampade ad alogenuri metal­
lici da 35W invece che da 70W. Con la loro effi­
ciente tecnologia dei riflettori Spherolit, i faretti
Optec creano anche con questa dotazione un
cono di luce ben definito ed omogeneo, suffi­
ciente per accentuare anche da grandi altezze
le superfici di presentazione con dei contrasti
di luminosità.
24 ERCO Lichtbericht 93
Il comfort visivo efficien­
te come parte integrante
della strategia ambientale
di ZARA: nel nuovo nego­
zio romano domina l’illu­
minazione d’accento dei
faretti Optec per lampade
HIT da 35W. La riflessio­
ne diffusa delle superfici
chiare dei locali e la
luce diurna filtrata dagli
schermi sulle pareti sono
più che sufficienti per
l’illuminazione di fondo.
Il risultato è un ambiente
vivace e stimolante, non
lontano dalle condizioni
di illuminazione naturale.
ERCO Lichtbericht 93 25
GANT Woman Store, Praga
A prima vista è una boutique di moda
femminile nell’usuale design elegante del
marchio internazionale del life style GANT.
­Guardando meglio però è una piccola rivo­
luzione della tecnologia dell’illuminazione
ed una buona notizia per l’ambiente: il
­primo negozio con un’illuminazione realiz­
zata al 100% con i LED di ERCO.
Le radici del marchio GANT affondano in America, dove Bernard Gant a partire dal 1949
­riforniva di camicie gli studenti delle università
della «Ivy League» con il suo negozio di New
Haven, nel Connecticut. Oggi GANT è un marchio internazionale che coniuga la tradizione
statunitense con un tocco europeo. Anche
nell’Europa centrale ed orientale GANT è ormai
in via di espansione e nell’illuminazione dei
negozi, per creare una «Corporate Light» unitaria, lavora in stretto contatto con i consulenti
della luce degli uffici ERCO di Vienna e Praga. Il
sistema di faretti Logotec LED, presentato alla
­EuroShop 2011, ha entusiasmato il progettista
degli interni e referente in GANT, un interesse
che già pochi mesi dopo si è concretizzato nel
GANT Woman Store nel centro commerciale
praghese «­Myslbek», dando vita al primo negozio realizzato al 100% con apparecchi ERCO
per LED.
Tutte le parti coinvolte nel progetto sono
molto soddisfatte del risultato. Il negozio sviluppa in modo coerente la concezione degli
interni di GANT, le esigenze di sostenibilità sono
soddisfatte dalla riduzione dei consumi energetici e dalla lunga durata utile degli strumenti di
illuminazione, e la qualità della luce rappresenta
un ulteriore passo in avanti rispetto ai progetti
precedenti, realizzati con lampade HIT. Fedele
alla filosofia del comfort visivo efficiente, l’illuminazione degli interni si orienta alla percezione umana: il progetto di illuminazione combina
un’illuminazione di fondo omogenea sulle
superfici verticali, realizzata dai wallwasher, con
degli spot flessibili per l’accentuazione di merci
e parti dell’ambiente.
Le vetrine proiettano la particolare atmosfera
del negozio verso l’esterno. Per una messa in
scena flessibile delle decorazioni si sono utilizzati i faretti, i wallwasher ed i washer Logotec
LED montati su binari elettrificati trifase ERCO.
Le loro lenti Spherolit intercambiabili consentono delle caratteristiche di distribuzione
da narrow spot a wide flood, ma anche delle
varianti per un’illuminazione diffusa, come
oval flood e wallwash. In tal modo si possono
illuminare gli sfondi delle superfici verticali
in modo omogeneo o porre degli accenti con
precisione. Una particolarità dei faretti per LED
di ERCO ha sorpreso i frequentatori dello Store
Design Departments di GANT: con la tecnologia
delle lenti Spherolit i faretti non presentano
dispersione luminosa, il che valorizza i contrasti
nelle vetrine e conferisce loro un look fresco ed
attraente.
26 ERCO Lichtbericht 93
Vetrine attraenti e ricche
di contrasti: un fattore
di successo decisivo
nell’ambiente vitale di
un centro commerciale.
I faretti Logotec LED
con lenti Spherolit non
presentano praticamen­
te nessuna dispersione
luminosa, dando vita a
contrasti più netti nonostante la riduzione delle
potenze allacciate.
Strumenti di illuminazione per LED inseriti in un
progetto di illuminazione
orientato alla percezione
che combina l’illuminazione delle superfici verticali
con degli accenti lumino­si privi di dispersione della
luce: così GANT riesce a
ridurre di circa il 30% i
consumi energetici dell’illuminazione rispetto ai
precedenti progetti che
impiegavano le lampade
Progettazione d’interni ed illuminotecnica:
GANT Store Design Dept.
Foto: Edgar Zippel, Berlino
www.gant.com
HIT. Grazie alla riduzione
della produzione di calore
si ha inoltre un ulteriore
risparmio del 30% per i
minori costi di climatizzazione. Tutto ciò, assieme all’eliminazione di
costose sostituzioni delle
lampade, consente una
rapida ammortizzazione
dell’impianto di illuminazione in un’ottica di
«Total Cost of Ownership».
Le qualità del progetto
di illuminazione, come
l’elevato comfort visivo, le
piacevoli tonalità bianco
calde della luce, la buona
resa cromatica e la ridotta
produzione di calore, rendono il negozio più attraente per i clienti e creano
delle condizioni di lavoro
più piacevoli per le dipendenti praghesi di GANT.
Per un’illuminazione efficiente GANT ha scelto di
utilizzare i faretti Logotec
LED, (a sinistra) ed i wallwasher per LED da 35W
ed i faretti direzionali
da 21W per LED del programma Quintessence.
Con un indice Ra > 85, la
resa cromatica dei LED
bianco caldi si attesta sui
valori tipici per la distribuzione al dettaglio, ottenuta comunemente con
le lampade ad alogenuri
metallici, e crea le condizioni di luce necessarie
per la valutazione dei
tessuti colorati.
ERCO Lichtbericht 93 27
L’illuminazione delle superfici verticali per
gli hotel: Ibis punta sui LED
Arredamento degli interni e progettazione
illuminotecnica:
Dreesen und Partner, Düsseldorf
Foto: Thomas Pflaum, Castrop-Rauxel
Da Ibis, la catena di hotel del segmento
­economico del gruppo Accor, tutto ruota
attorno al rapporto ottimale prezzo/prestazione. Ibis affronta la crescente concorrenza con un nuovo concetto del design e
­dell’illuminazione.
www.ibishotel.com
In Germania dal 2009 vengono inaugurati in
successione gli alberghi della nuova genera­
zione della catena Ibis, che con atmosfere
espressive e naturali va incontro alle crescenti
esigenze della clientela. La chiarezza, la con­
centrazione sull’essenziale e la linearità delle
forme sono gli elementi sostanziali del design,
sviluppati per Ibis dallo studio di arredamento
d’interni ­Dreesen und Partner di Düsseldorf.
Nell’elaborazione del progetto di illuminazione
i progettisti sono ricorsi alla consulenza degli
esperti per il settore degli hotel e della gastro­
nomia della struttura di distribuzione tedesca
di ERCO. Il risultato è una luce attraente dal
comfort visivo efficiente – un investimento
durevole e calcolabile in modo affidabile.
I «decision maker» del gruppo sono consape­
voli di cosa possa fare la luce in questo contesto:
«Deve supportare in modo efficace l’atmosfera
del nuovo design, suscitando nell’ospite la sen­
sazione di essere davvero il benvenuto», spiega
Klaus Rohrbeck, direttore tecnico di Accor
Deutschland. Nel percorso verso questo obbiet­
tivo i progettisti hanno studiato ed ottimizzato
tutti i cinque fattori del comfort visivo efficien­
te: la progettazione illuminotecnica qualita­
tiva, l’illuminazione delle superfici verticali, le
lampade efficienti, l’illuminotecnica efficace e
la programmazione luminosa intelligente. Ciò
ha portato ad abbandonare il progetto di illu­
minazione originario, che prevedeva una griglia
di downlight per un’illuminazione uniforme e
piatta, per passare ad una progettazione diffe­
renziata in cui dominano l’illuminazione diffusa
delle pareti e l’illuminazione d’accento.
«Anche se impieghiamo un terzo degli
apparecchi in meno rispetto ai progetti di illu­
minazione precedenti, con la progettazione
illuminotecnica orientata alla percezione otte­
niamo una sensazione di maggiore luminosità»,
racconta Martin Weiser, responsabile per il
segmento degli hotel e della gastronomia di
ERCO Leuchten GmbH. Ciò si ripercuote positi­
vamente sull’entità dell’investimento iniziale e
sui costi d’esercizio, e naturalmente in questo
modo si riescono a soddisfare anche le direttive
28 ERCO Lichtbericht 93
delle associazioni professionali di categoria e
le normative DIN. La progettazione tratta le
aree come le hall degli ingressi, le reception,
i bar ed i ristoranti in modo diverso, tenendo
conto delle loro funzioni, me sempre utilizzan­
do l’illuminazione delle superfici verticali per
definire l’architettura con la «luce per vedere»
e per consentire l’orientamento negli spazi. Si
ha poi l’illuminazione d’accento come «luce
per guardare», che porta in primo piano le aree
­funzionali creando dei contrasti di ­luminosità:
ad esempio il bancone della reception, gli
ascensori, ma anche le superfici dei tavoli nel
ristorante ed i pochi, pregiati elementi deco­
rativi come le piante o le fruttiere. Seppur con
moderazione, si impiega anche la terza compo­
nente della «grammatica della luce», la «luce da
osservare»: ad esempio sotto forma di decora­
tivi apparecchi a sospensione sopra la reception
o sopra i tavolini alti nella zona del ristorante,
che in quelle sale hanno una funzione pretta­
mente estetica.
Gli strumenti utilizzati per queste componenti
della progettazione illuminotecnica impiegano
un’illuminotecnica efficace e delle lampade
efficienti: per l’illuminazione delle superfici
verticali si impiegano i wallwasher con lente
Quintessence per LED da 28W, per l’illuminazio­
ne d’accento i faretti direzionali Quintessence
per LED da 21W con diverse caratteristiche di
distribuzione, tarate sulle dimensioni delle zone
e degli oggetti da illuminare. Con la loro alta
efficienza luminosa i LED bianco caldi, con una
L’illuminazione differen­
ziata sottolinea l’imma­
gine fresca e moderna
dei nuovi alberghi Ibis:
la combinazione di illu­
minazione diffusa delle
pareti ed illuminazione
­d’accento è attraente e
valorizza l’ambiente pur
essendo ottenuta con
una riduzione del numero
di apparecchi e del con­
sumo energetico. I LED,
la sorgente luminosa del
futuro, garantiscono un
funzionamento ancora
più economico.
temperatura colore simile a quella delle lampa­
de alogene ed una buona resa cromatica, capace
di rendere appetitose le pietanze e le bevande,
consentono già di per sé di risparmiare energia.
A ciò si aggiunge il fondamentale vantaggio
in termini di efficienza derivante dall’illumino­
tecnica LED, con la sua luce proiettata e ad irra­
diazione diretta, rispetto alla luce riflessa delle
lampade comuni. Se all’inizio i progettisti dove­
vano mettere in conto circa 10.000W di poten­
za allacciata per l’illuminazione del piano terra
degli alberghi, già nella prima fase, nel 2009,
con il progetto di ERCO con le lampade alogene
a bassa tensione e con le lampade ad alogenuri
metallici questo valore si è ridotto a 5.800W. Nei
nuovi hotel di Francoforte, Bonn ed AquisgranaNormaluhr, con l’attuale tecnologia LED esso è
sceso addirittura a soli 2.300W. Un vantaggio
dei LED, in particolare in confronto alle lampade
ad alogenuri metallici, di ­efficienza simile, è
quello della dimmerabilità. Questa caratteristi­
ca faceva parte della serie di requisiti richiesti
da Ibis per poter adattare alle diverse situazioni
l’illuminazione delle singole aree. Il consumo
energetico degli apparecchi per LED si riduce
proporzionalmente al valore di dimmerazione,
il che consente ulteriori risparmi operativi.
Oltre a valorizzare perfettamente il moderno
ed attraente concetto degli interni, la nuova
illuminazione regge anche all’esame dei suoi
punti di vista economici. Assumendo un periodo
di ammortamento complessivo di circa dieci
anni, possibile con una durata utile attesa per
gli apparecchi per LED pari a 50.000 ore di eser­
cizio con un utilizzo medio di 15 ore al giorno,
per Ibis il maggiore investimento iniziale in
tecnologia LED si ammortizza già in soli quattro
anni. In breve: una soluzione sostenibile della
quale possono profittare l’ambiente, gli ospiti
ed i gestori.
Anche nel ristorante si
impiegano i wallwasher
ed i faretti direzionali
Quintessence per LED.
L’illuminazione della
superficie verticale della
parete di fondo defini­sce l’ambiente, crea
profondità e ­trasmette
una sensazione di mag­
giore luminosità. La
seconda componente di
luce è ­creata dai faretti
direzionali integrati nel
soffitto. Con l’impiego
di un ­riflettore darklight
si ­previene in modo
­ottimale l’abbagliamen­
to. Il cono di luce ovale
della caratteristica di
distribuzione «oval flood»
è perfetto per i tavoli
rettangolari e può essere
riposizionato al variare
della posizione dei tavoli
stessi.
ERCO Lichtbericht 93 29
L’illuminazione delle superfici verticali
negli ambienti esterni:
Joslyn Art Museum, Omaha
Architettura:
John e Alan McDonald, Omaha (Edificio
vecchio 1931), Foster + Partners, Londra
­(Ampliamento del 1994)
Progettazione illuminotecnica:
HDR, Randy Niehaus, Trevor Hollins, Omaha
Foto: Tom Kessler, Omaha
L’illuminazione diffusa delle pareti con
i LED per le gallerie:
Fleming Collection, Londra
Architettura: Trehearne Architects, Londra
Progettazione illuminotecnica: GIA Equation,
Londra
Foto: Dirk Vogel, Dortmund
www.flemingcollection.com
www.joslyn.org
Dietro la storia del Joslyn Art Museum, un blocco
monolitico in stile Art Deco con un’appendice
moderna di Foster + Partners, si cela un perfetto esempio del «sogno americano»: ­George A.
Joslyn (1848–1916), nato in una modesta famiglia del New England, cercò fortuna nel business
dell’editoria nell’ovest degli Stati Uniti, e con il
«Western Newspaper Union» creò un impero editoriale che lo fece diventare l’uomo più ricco del
Nebraska. Dopo la sua morte sua moglie Sarah
con il suo patrimonio ha finanziato, oltre alle
molte altre fondazioni benefiche, tutta una serie
di istituzioni culturali della loro residenza elettiva di Omaha, tra le quali un museo d’arte. La
collezione comprende opere antiche e contemporanee, ma è focalizzata soprattutto sull’arte
europea ed americana dei secoli XIX° e XX°.
L’ultimo ampliamento del museo è stato
realizzato nel 2009, con il rinnovo di tutto l’ambiente esterno che circonda il vecchio ed il nuovo edificio, illuminazione inclusa, per realizzare
un giardino di sculture. Per il risultato ottenuto,
un progetto differenziato in funzione dei vari
Beamer HIT 70W
Focalflood HIT150W
30 ERCO Lichtbericht 93
e contrastanti elementi del complesso ma allo
stesso tempo capace di racchiuderli in un contesto con un unico filo conduttore, nel 2010 i
lighting designer di HDR Architecture sono stati
premiati con un IES Illumination Award of Merit.
I progettisti illuminotecnici hanno posto particolare importanza all’impiego di un solo tipo di
lampade, il più possibile efficienti: le lampade
ad alogenuri metallici, in diversi livelli di potenza. Il concetto della luce nel giardino delle sculture rinuncia ad un’illuminazione generale sui
piani orizzontali e preferisce illuminare gli alberi
con gli uplight Tesis, mentre le sculture vengono messe in scena una per una con i proiettori
Grasshopper. Per creare un contrasto, le facciate
in marmo rosa dell’edificio vecchio e di quello
nuovo sono illuminate omogeneamente con i
washer Focalflood, accentuandone il carattere
monumentale. Gli altorilievi dello scultore John
David Brcin (1899–1983) sugli angoli dell’edificio vecchio sono ulteriormente messi in risalto
con dei proiettori Beamer.
La nuova illuminazione
ha ottenuto dei riconoscimenti ed ha creato
l’atmosfera di fondo per
il festival «Jazz on the
­Green», tenutosi nel 2009
nel parco delle sculture
del Joslyn Art Museum.
Un atrio in vetro collega
l’edificio vecchio con la
parte nuova. Gli apparecchi a colonna Lightmark
per lampade HIT da 39W
illuminano le superfici di
accesso davanti all’ingresso del museo.
La Fleming Collection si è affermata nel panorama culturale di Londra per la sua collezione
permanente e la sua galleria d’arte scozzese. Ha
origine dalla collezione dell’omonimo istituto
bancario, fondato nel 1873 da Robert Fleming
nella città scozzese di Dundee. Quando la
­Fleming Bank nell’anno 2000 è stata acquista­ta dalla Chase Manhattan Bank, la sua collezione d’arte è stata ceduta alla Fleming-Wyfold
Art Foundation, che dal 2002 gestisce la galle­
ria al pian terreno del n. 13 di Berkeley Street a
Mayfair – e ciò con un tale successo di pubblico
e critica che i curatori della fondazione non
hanno esitato ad accettare quando, nel 2010,
il primo piano dell’edificio, rimasto vuoto, gli è
stato offerto in affitto.
La nuova galleria è stata inaugurata il 10 giugno 2011 ed ospita l’esposizione permanente
della collezione, mentre al piano terreno si alternano soprattutto delle mostre di artisti scozzesi
contemporanei. Il piano superiore dell’edificio
eretto nel 1890 offre una superficie di 140m2
con soffitti stuccati e colonne elegantemente
decorate. In questo edificio storico dalle pareti
bianche è stata inserita una serie di pareti divisorie che fanno da superfici espositive e con il loro
colore grigio si staccano dal resto dell’architettura pur garantendo uno sfondo neutro per le
opere d’arte. Sarà per la proverbiale parsimonia
degli scozzesi o forse per le radici della collezione nel business del denaro, in ogni caso nella
scelta dell’illuminazione i gestori hanno fatto
­un’attenta valutazione ed hanno scelto un sistema di binari elettrificati ERCO con wallwasher
e faretti Logotec LED in tonalità bianco caldo.
Questi non offrono solo un’illuminazione quali­
tativamente pregiata che preserva le opere in
esposizione, ma si ammortizzano anche in pochi
anni grazie al loro consumo energetico sensibilmente inferiore rispetto ad esempio alle lampade alogene a bassa tensione e grazie ai costi di
manutenzione molto contenuti: la sostituzione
delle lampade da oggi è un ricordo del passato.
La presentazione delle
opere d’arte sulle pareti
delle gallerie è il classico
esempio di applicazione
dell’illuminazione omogenea delle superfici
verticali. Nella Fleming
Collection i wallwasher
con lente Logotec LED
sono combinati con dei
faretti per LED dal design
uguale, che consentono
di accentuare le singole
opere con la luce.
Nei wallwasher montati
su binari elettrificati il
vantaggio di efficienza
dei wallwaher con lente
per LED con tecnologia
­Spherolit è particolarmente evidente: il livello
di rendimento dei siste­mi di illuminazione è
circa il doppio di quello
dei wallwasher con lente
convenzionali.
ERCO Lichtbericht 93 31
Villa Vauban, Lussemburgo
Architetti: Diane Heirend & Philippe Schmit
architectes, Lussemburgo; Philippe Schmit,
Lussemburgo.
Progettazione illuminotecnica: Licht Kunst Licht
AG, Bonn/Berlino
Direzione del progetto: Ing. Alexander Rotsch
Foto: Lukas Roth, Colonia
Un nuovo futuristico edificio triplica la
superficie espositiva del «Museo di Arte
Antica della Città di Lussemburgo» e dà vita
ad un affascinante dialogo architettonico
con la villa storica del 1873. In questo dia­
logo gli strumenti di comunicazione sono
lo spazio, i materiali e la luce.
Le antiche fondamenta, lasciate a vista dagli
architetti nella ristrutturazione, spiegano il
nome della Villa: essa sorge sui resti dell’antica
fortezza lussemburghese del maestro dell’archi­
tettura barocca Sébastien Le Prestre de Vauban.
La nuova costruzione, che tocca la villa neoclas­
sica su due lati, con le ripide superfici prismati­
che esterne che si estendono nel sottosuolo si
rifà alle antiche casematte. La superficie delle
facciate è in lamiera di ottone rosso perforato ed
offre delle tonalità calde di color marrone metal­
lico. Anche negli interni dominano le superfici
nette ed espressive in materiali contrastanti: un
pavimento in legno chiaro, superfici in intonaco
bianco, pareti e soffitti in calcestruzzo a vista
bocciardato che lascia intravedere del quarzo
brillante, resi vivi con un’illuminazione studiata
con cura.
Già avvicinandosi all’esterno dell’edificio
è evidente come l’architettura della luce crei
delle immagini pregnanti: per offrire una vista
attraente già da lontano i wallwasher mettono
in scena le superfici verticali dell’ingresso e del
foyer dalle pareti in vetro. L’illuminazione nelle
zone di passaggio e di sosta del nuovo edificio è
svolta in gran parte da apparecchi senza bordo
integrati nel soffitto in calcestruzzo, un elegan­
te dettaglio costruttivo. I downlight a doppio
fuoco, i faretti direzionali ed i wallwasher del
32 ERCO Lichtbericht 93
Il nuovo edificio tocca
con le sue superfici in
lamiera di ottone per­
forato la storica Villa
­Vauban su due lati. Negli
spazi delle gallerie del
nuovo edificio i soffitti
luminosi sono contornati
da binari elettrificati. I
faretti Parscan servono
a far emergere sottilmen­
te i dipinti dall’illumina­
zione di fondo diffusa.
www.villavauban.lu
programma ERCO strutturano con la loro luce
le complesse sequenze di spazi in successione.
La luce brillante delle lampade alogene a bassa
tensione fa emergere le qualità e le strutture dei
materiali con la sua eccellente resa cromatica.
La progettazione orientata alla percezione e
l’utilizzo delle moderne lampade IRC contribui­
scono all’efficienza dell’illuminazione.
Le sale espositive del nuovo edificio sono
­dotate di soffitti luminosi che nel piano
superiore integrano la luce diurna con quella
artificiale, mentre nel piano inferiore utilizzano
esclusivamente la luce artificiale. I lucernai
sono circondati da una fuga che integra l’area­
zione ed un binario elettrificato ERCO. I faretti
ed i wallwasher Parscan, adattabili alle diverse
mostre, supportano la messa in scena delle
opere in esposizione: un perfetto e flessibile
«white cube». In tal modo il visitatore speri­
menta durante la sua visita una stimolante
sequenza di spazi dalle caratteristiche comple­
tamente diverse tra loro, messi perfettamente
in scena dai progettisti di Licht Kunst Licht.
Spazi espressivi, superfici
nette, materiali contra­
stanti: sono queste le
scelte stilistiche del pro­
getto di Diane Heirend e
Philippe Schmit.
La luce caratterizza il
percorso lungo l’edificio:
le singole pareti sono illu­
minate con i wallwasher.
I locali di transito come
il foyer, i corridoi e le
scale, ricevono una luce
decisa sul pavimento. Le
introverse sale espositive
del nuovo edificio sono
invece caratterizzate da
una concentrazione della
luce che riempie gli spazi
e mette l'arte al centro
dell'attenzione.
Foto: Christoph Meinschäfer
Per maggiori informazioni:
www.lichtkunstlicht.de
www.lichtdesign-preis.de
www.iald.org
Licht Kunst Licht:
Light designer dell’anno 2011
Un’annata eccellente per il Prof. Andreas
Schulz ed il suo studio Licht Kunst Licht, con
le sue sedi a Bonn e Berlino: al Deutscher
Lichtdesign-Preis 2011 (Premio del Design
Illuminotecnico Tedesco), conferito il 5 mag­
gio a Colonia, lui ed il suo team hanno ricevu­
to il titolo di light designer dell’anno. Hanno
ottenuto il più alto punteggio complessivo
nelle diverse categorie di valutazione. Anche
a livello internazionale sono stati più volte
­riconosciuti i lavori sempre di altissima qua­
lità di questo studio: ad esempio in occasione
dello IALD Radiance Award 2011, quando
questa rinomata associazione ha premiato il
progetto per il ponte Telekom a Bonn con il
massimo punteggio della giuria, distinguen­
dolo da tutti gli altri vincitori del premio.
Complimenti!
ERCO Lichtbericht 93 33
L’illuminazione diffusa delle pareti per i musei:
Museo de la Evolución Humana, Burgos
Architetto: Juan Navarro Baldeweg, Madrid
Foto: Thomas Mayer, Neuss
www.museoevolucionhumana.com
La ricerca e la trasmissione del sapere che ha
portato all’evoluzione umana riassunte in
un complesso di edifici: il museo ed il vicino
istituto offrono degli scenari applicativi
poliedrici per l’illuminazione delle superfici
verticali.
La città di Burgos, nel nord della Spagna, con la
sua posizione sul cammino di San Giacomo e
la tomba dell’eroe nazionale spagnolo «El Cid»
nella sua cattedrale gotica, è da sempre una
località ricca di storia. Ma solo negli anni ’80 è
emerso quanto profonde fossero le sue radici
storiche. È stato in quegli anni che gli scienziati, nel corso di alcuni scavi nella Sierra de
Atapuerca, a circa 20 km dalle porte di Burgos,
hanno trovato dei reperti sensazionali dell’era
preistorica: resti di insediamenti umani che
abbracciano un periodo di oltre un milione di
anni. Tutto ciò, assieme all’enorme quantità di
reperti ritrovati nelle caverne della Sierra, hanno
motivato già ­nell’anno 2000 l’inserimento degli
scavi nella lista dei beni formanti il patrimonio
culturale dell’umanità dell’UNESCO: il 60% di
tutti i fossili ominidi del mondo provengono da
qui, e in nessun altro posto al mondo lavorano
più ricercatori in un’unica località di scavi.
In questo contesto è apparsa più che appropriata la realizzazione nel centro di Burgos di un
nuovo, moderno e rappresentativo complesso
di edifici comprendente un museo, un istituto
di ricerca ed un centro congressi. La ricerca, la
comunicazione e la diffusione delle conoscenze
sull’evoluzione umana sono ora nelle immediate vicinanze tra loro e dispongono di ampie
strutture dedicate. Il progetto è opera di Juan
­Navarro Baldeweg, uno dei più prestigiosi architetti spa­gnoli, che già con i suoi progetti del
museo e dell’istituto di Altamira si era occupato
approfonditamente di tematiche attinenti a
queste. La costruzione del padiglione centrale
del museo è fiancheggiata da due ali laterali,
La speciale ottica del wallwasher TFL di ERCO provvede ad un’illuminazione
molto omogenea della
parete. Gli apparecchi
possono essere disposti
uno attaccato all’altro per
illuminare le superfici verticali senza interruzioni. Le
moderne lampade fluorescenti T16 con componentistica elettronica offrono
un’alta qualità della luce
ed un’estrema efficienza.
34 ERCO Lichtbericht 93
che accolgono l’istituto ed il centro congressi.
Per mantenere il padiglione centrale staccato
dagli altri, ­Baldeweg ha concepito delle strutture
esterne di travi disposti a rombo e verniciate di
un rosso fiammante, che dominano gli spazi che
si ina­bissano tra le diverse parti del complesso.
La vetrata frontale ed i lucernai consentono un
copioso accesso di luce diurna. Baldeweg non
rinuncia a delle soluzioni espressive come la
travatura rossa già ricordata o come un rivestimento delle facciate delle ali laterali color verde
smeraldo, frammentato da una griglia irregolare
di finestre. Il concetto dell’illuminazione, sia nelle aree espositive che nelle zone funzionali e di
traffico, si subordina all’architettura e fa emergere la struttura degli spazi con l’illuminazione
omogenea delle superfici verticali. L’illuminazione diffusa delle pareti, utilizzata nelle più diverse
zone dell’edificio, definisce gli spazi donando
loro una «luce per vedere» non abbagliante e
aiuta in particolare a domare i contrasti derivanti
dall’illuminazione naturale proveniente dall’alto.
Questo impiego della luce orientato alla percezione in combinazione con la tecnologia a basso
consumo energetico dei wallwasher ERCO per
lampade fluorescenti dà vita ad una soluzione
armoniosa dell’illuminazione, che con ragione si
può definire di «comfort visivo efficiente».
Juan Navarro Baldeweg,
grande maestro della
moderna architettura
spagnola, non rinuncia
a delle soluzioni creative
espressive: nello spazio tra le diverse parti
­dell’edificio si ha una
struttura con delle travi
verniciate in un rosso
intenso e brillante; le
ali laterali sono dotate
di un rivestimento della
facciata di color verde
smeraldo, frammentato
da una griglia irregolare
di finestre.
Se si parla di «Lucy», i
ricercatori dell’evoluzione
pensano ad una ­femmina
di australopiteco ritrova­
ta nel 1974 in Etiopia,
di cui il museo possiede
una riproduzione iperrea­
listica. I progettisti dell'illuminazione pensano
invece all’apparecchio per
postazioni di lavoro Lucy,
che qui viene utilizzato
per l’accentuazione del
­materiale in esposizione.
Illuminazione diffusa e
funzionale delle pareti:
l’illuminazione omogenea
delle superfici verticali
è valida per qualsiasi
compito visivo nel quale
le informazioni devono
essere lette dalle superfi­ci verticali di uno spazio,
come ad esempio la
­visione delle immagini e
degli schemi esplicativi
di un’esposizione.
L’immagine del corridoio qui sopra mostra
come l’illuminazione
delle superfici verticali
faccia sembrare le pareti
leggere, quasi immateriali, trasformando una
situazione quotidiana in
­un’esperienza architettonica. Le pareti illuminate
fanno inoltre rilucere
l’edificio verso l’esterno
attraverso le facciate in
vetro.
ERCO Lichtbericht 93 35
Luci di chiusura
Seminario estivo internazionale di illumi­
notecnica per studenti
Per la quarta volta, dal 23 al 26 agosto 2011,
ERCO ha organizzato a Lüdenscheid un seminario estivo internazionale di ­illuminotecnica.
Questo evento è indirizzato agli studenti di
architettura, architettura d’interni e progettazione illuminotecnica che desiderano sperimentare le pratiche di progettazione e maneggiare
gli strumenti dell’illuminazione delle architetture in un ambito professionale. L’esperienza di
un’intensa collaborazione con colleghi di studio di tutto il mondo è un effetto collaterale
che i 14 partecipanti, provenienti da ­paesi come
­Indonesia, Ungheria, Croazia o Spagna, non si
sono voluti perdere. A tutti i partecipanti ed agli
organizzatori del seminario rivolgiamo i nostri
ringraziamenti ed i nostri auguri per i ­progetti
futuri!
Ricevimento primaverile per la Internatio­
nale Gartenschau 2013 all’IMM di Amburgo
Un Expo internazionale di giardinaggio richiede
anni di preparativi. Attualmente ­Amburgo si sta
preparando per il 2013 e ogni anno in un ricevimento primaverile gli amici ed i sostenitori del
mondo della politica e dell’economia vengono
informati sui progressi raggiunti. Nella manifestazione di quest’anno, il 21 marzo, il motto
era «Ponti verso nuove sponde», perfetta­mente
adatto allo scenario offerto dalla città portuale:
la cornice festosa all’interno e attorno al Museo
Internazionale Marittimo (IMM)è stata supportata con un’installazione luminosa temporanea
dello studio di ­progettazione ­illuminotecnica
amburghese Team Licht, in ­cooperazione con
ERCO.
www.erco.com/seminars
www.hafencity.com
www.igs-hamburg.de
Luce verde per l’expo
del giardinaggio: l’instal­
lazione temporanea è
stata realizzata da Hauke
Giesecke/Team Licht (a
sinistra) con il supporto
Nuovo showroom a Buenos Aires
ERCO è ormai presente con un suo ­showroom
ed un team di collaboratori nella capitale argentina di Buenos Aires da 13 anni, nei quali si è
affermato come un partner degli architetti e dei
­lighting designer di tutta la dinamica area economica sudamericana. Ora Edgardo Cappiello
con la sua squadra ha allestito dei nuovi locali
a Puerto Madero: qui, in un ex complesso portuale, è sorto un quartiere alla moda, in cui i
moderni grattaceli si affiancano ai magazzini
riconvertiti come quello dell’Hotel Faena, allestito da Philippe Starck: un indirizzo utile per
gli architetti, i lighting designer, e per tutti i
clienti creativi di ERCO Argentina.
di Kai Petersen (in mezzo)
ed Ingo Dahl (a destra) di
ERCO Amburgo.
ERCO su Facebook
ERCO è presente dall’inizio dell’anno con una
propria pagina su Facebook, il più grande social
network del mondo. In tal modo ERCO non sviluppa solo un canale nuovo, rapido e ­semplice
per notizie, immagini e video: tutti quelli che
si occupano di illuminazione delle ­architetture
trovano qui una piattaforma per la comunicazione con ERCO e per scambiarsi impressioni a
distanza. Saremo lieti di potervi dare il benve­
nuto come «fan» di ERCO su Facebook:
Per gli studenti progettare
teoricamente è la regola
nel corso dei loro studi. Il
workshop da ERCO offre
l’occasione per conoscere
meglio anche la prassi
dell’utilizzo degli strumenti di illuminazione.
www.facebook.com/erco.lighting
ERCO Iluminación, S.A.
Oficina de Representación
Av. Juana Manso 1124
C1107CBX Buenos Aires
Argentina
La grande festa d’inau­
gurazione di ERCO a
Buenos Aires l’11 maggio
2011: l’ambiente della
luce e dell’architettura
della metropoli si sono
ritrovati per l’occasione.
Tel.: +54 11 431 314 00
Fax: +54 11 431 254 65
Email: [email protected]
www.erco.com/contact
Film: l’illuminazione con i LED
Sul nostro sito, il Light Scout di ERCO, presen­
tiamo un nuovo filmato di 18 minuti sull’illuminazione con i LED. Il filmato illustra come ERCO
stia sviluppando l’attuale tecnologia dei LED
nell’architettura e consente di guardare dentro
il processo dello sviluppo del design, dei ­prodotti
e della produzione degli strumenti di illuminazione per LED. Prendono la parola le persone che
da ERCO contribuiscono al successo di ­questa
rivoluzione tecnologica. Nell’area ­download del
sito (www.erco.com/­download) si può ­scaricare
il filmato in diversi formati e lo si può anche
­pubblicare sul proprio sito con ­l’apposito ­codice
HTML.
ERCO considera l’optoelettronica come una competenza chiave, e per questo
ha sviluppato dei concetti
e degli approcci completi e
potenti per l’illuminazione
delle architetture con i
LED. Il nuovo filmato consente uno sguardo approfondito nei settori dell’impresa che si occupano di
ricerca e sviluppo e della
produzione di strumenti di
illuminazione per LED.
www.erco.com/led
Colloqui tra specialisti
in una cornice d’effetto
(a destra): Martiniano
­Leguizamón (ERCO) e
Laura Buccellato, diret-­
36 ERCO Lichtbericht 93
trice del MAMBA (Museo
de Arte Moderno de Buenos Aires).
ERCO Lichtbericht 93 37
Viani Alimentari, Göttingen
Architettura e progettazione
illuminotecnica:
AV Atelier Verführt Messe GmbH,
Hannover
Foto: Frieder Blickle, Amburgo
www.viani-alimentari.de
La passione per l’Italia è da sempre particolarmente viva nelle
città universitarie tedesche come
­Göttingen. La famiglia Viani, attiva
da molti anni come importatore
di specialità italiane, alimenta ora
questa passione anche in un pro­
prio negozio al dettaglio, con vino,
pasta, caffè e focacce. Per realiz­
zarlo l’Atelier Verführt di Hannover
ha rinnovato in modo sobrio ed
elegante il piano terreno di una
casa a graticcio nella storica città
vecchia. Il contributo di ERCO:
comfort visivo efficiente con i
­wallwasher Quintessence per lam­
pade ad alogenuri metallici ed i
faretti Optec per una flessibile illuminazione d’accento.
E
Lichtbericht 93
Bodegas Portia
Il mistero del vino: le moderne cantine come la Bodegas Portia, situa­ta nella regione vinicola spagnola
della Ribera del Duero, producono
con standard ­industriali. Ciò non
intacca il fascino del vino, risultato
complesso di processi naturali
influenzati anche da ingredienti
immateriali come il tempo, la pas­
sione e l’esperienza. Il progetto
di Foster + Partners esalta questo
­fascino con un’architettura spet­
tacolare, nella quale un altro componente immateriale svolge un
ruolo di grande importanza: la luce.
Pubblicato nel novembre 2011
E
ERCO GmbH
Postfach 2460
58505 Lüdenscheid
Germany
Tel.: +49 2351 551 0
Fax:+49 2351 551 300
[email protected]
www.erco.com