ERCO Lichtbericht 93
Transcript
ERCO Lichtbericht 93
Viani Alimentari, Göttingen Architettura e progettazione illuminotecnica: AV Atelier Verführt Messe GmbH, Hannover Foto: Frieder Blickle, Amburgo www.viani-alimentari.de La passione per l’Italia è da sempre particolarmente viva nelle città universitarie tedesche come Göttingen. La famiglia Viani, attiva da molti anni come importatore di specialità italiane, alimenta ora questa passione anche in un pro prio negozio al dettaglio, con vino, pasta, caffè e focacce. Per realiz zarlo l’Atelier Verführt di Hannover ha rinnovato in modo sobrio ed elegante il piano terreno di una casa a graticcio nella storica città vecchia. Il contributo di ERCO: comfort visivo efficiente con i wallwasher Quintessence per lam pade ad alogenuri metallici ed i faretti Optec per una flessibile illuminazione d’accento. E Lichtbericht 93 Bodegas Portia Il mistero del vino: le moderne cantine come la Bodegas Portia, situata nella regione vinicola spagnola della Ribera del Duero, producono con standard industriali. Ciò non intacca il fascino del vino, risultato complesso di processi naturali influenzati anche da ingredienti immateriali come il tempo, la pas sione e l’esperienza. Il progetto di Foster + Partners esalta questo fascino con un’architettura spet tacolare, nella quale un altro componente immateriale svolge un ruolo di grande importanza: la luce. Pubblicato nel novembre 2011 E ERCO GmbH Postfach 2460 58505 Lüdenscheid Germany Tel.: +49 2351 551 0 Fax:+49 2351 551 300 [email protected] www.erco.com Indice Introduzione 1 In questa edizione 2 Flash 4 Sprazzi di luce Articolo 6 Bodegas Portia, Gumiel de Izán Il lighting designer Claude R. Engle IV mette in scena questa azienda vinicola spagnola con i metodi della progetta zione illuminotecnica qualitativa: accentuazione, suddivisione in zone, illuminazione delle superfici verticali. Sfondo 12 Illuminazione diffusa delle pareti e percezione I ricercatori dell’architettura Prof. Dott. Dott. Kai Schuster e Dott. Marc Kirsch baum considerano la percezione e gli effetti suscitati degli ambienti in funzione delle situazioni luminose. In questa edizione Progetti 24 ZARA, Via del Corso, Roma ZARA ha lavorato ancora fianco a fianco con ERCO per l’illuminazione di quel lo che attualmente è il suo più grande negozio al mondo. 26 GANT Woman Store, Praga Una piccola rivoluzione per la tecnolo gia dell’illuminazione ed una buona notizia per l’ambiente: il primo negozio illuminato al 100% con l’illuminazione a LED di ERCO. 28 L’illuminazione delle superfici verti cali per gli hotel: Ibis punta sui LED Da Ibis tutto ruota attorno al rapporto ottimale prezzo/prestazione. L’ultima pietra miliare: il nuovo progetto di design ed illuminazione. 30 Illuminazione delle superfici vertica li negli ambienti esterni: Joslyn Art Museum, Omaha Una nuova luce per il parco delle sculture e per le facciate dell’edificio in stile Art Deco con il suo ampliamento di Foster + Partners. 31 Illuminazione diffusa delle pareti con i LED per le gallerie: Fleming Collection, Londra L’illuminazione dei dipinti è un esempio emblematico di compito visivo sulle superfici verticali: nella Fleming Collection viene svolto dai wallwasher Logotec LED. 32 Villa Vauban, Lussemburgo Locali espressivi, superfici chiare, materiali contrastanti: è lo stile degli architetti Diane Heirend e Philippe Schmit – illuminato con gli strumenti ERCO dallo studio di progettazione illuminotecnica Licht Kunst Licht. 34 Illuminazione diffusa delle pareti per i musei: Museo de la Evolución Humana, Burgos Il museo ed il vicino istituto offrono degli scenari applicativi poliedrici per l’illuminazione delle superfici verticali. 36 Luci di chiusura Luce & Tecnica 16 Novità 2012 Innovazioni ERCO – un’anteprima 20 Centro Tecnologico ERCO: un «case study» con i LED 22 Zoom L’illuminazione diffusa delle pareti per una luce orientata alla percezione 23 Doppio zoom La tecnologia per l’illuminazione diffusa delle pareti con i LED ERCO Lichtbericht Impressum Editore: Tim H. Maack Redattore capo: Martin Krautter Design: Thomas Kotzur, Christoph Steinke Stampa: Mohn Media Mohndruck GmbH, Gütersloh 1028764000 © 2011 ERCO Tim Henrik Maack La rivoluzione tecnologica di ERCO per il passaggio ai LED fa grandi progressi. Anche in questo numero di Lichtbericht ci sono dei bei progetti di impianti di illuminazione per LED. Per supportare ulteriormente questo trend positivo e per consolidarlo con nuovi prodotti, tutte le novità del 2012 per le famiglie di prodotti ERCO si basano sulla tecnologia dei LED. A pagina 16 ci si potrà fare una prima idea dell’ampiezza e della varietà degli innovativi prodotti per LED per ambienti interni ed esterni. Un «case study» con i LED realizzato per noi stessi lo si troverà a pagina 20, nell’articolo sul Centro Tecnologico di ERCO. L’intera area del foyer del Centro è stata riallestita con un moderno impianto di illuminazione a LED. Il piacevole effetto collaterale del rinnovo è un risparmio energetico del 75%, che non rappresenta solo uno sviluppo positivo per i costi d’esercizio, ma comporta anche una riduzione delle emissioni di CO2 di 68,13 tonnellate all’anno. Illuminazione al 100% con i LED nella distribuzione al dettaglio: un riuscito esempio in tal senso è offerto dal GANT Woman Store di Praga. Attrezzato con i faretti Logotec LED e con i wallwasher ed i faretti direzionali Quintessence per LED, dimostra come con un’integrazione intelligente di componenti di illuminazione delle superfici verticali nella progettazione si possa ottenere un’atmosfera luminosa ed accogliente per i clienti. L’illuminazione delle superfici verticali – ossia l’illuminazione diffusa delle pareti – è anche il tema di uno studio approfondito dei ricercatori architettonici Prof. Dott. Dott. Kai Schuster e Dott. Marc Kirschbaum, a pagina 12 di questo Lichtbericht. Essi illustrano le loro analisi scientifiche sull’influsso dell’illuminazione mirata delle pareti sulla percezione degli spazi e sulla sensazione di benessere degli utenti. Lo studio mira a promuovere un’attenta gestione della luce nel contesto progettuale e mostra come il rapporto tra le componenti sulle superfici verticali e su quelle orizzontali possa trasmettere dei messaggi sugli usi e sulle caratteristiche di un’architettura. Anche il settore alberghiero e gastronomico costituiscono dei settori nei quali si può utilizzare perfettamente la tecnologia LED. La catena di hotel Ibis, attiva nel segmento economy e quindi molto sensibile al fattore prezzo, ha puntato su di un nuovo concetto di design e di illuminazione con i LED, per differenziarsi positivamente in un mercato in cui la concorrenza si fa sempre più dura. L’illuminazione delle superfici verticali con i wallwasher Quintessence per LED come componente centrale di un concetto di illuminazione orientato alla percezione sottolinea l’atmosfera gaia ed accogliente dei nuovi interni Ibis. Un caso classico per l’illuminazione diffusa delle pareti è per sua natura l’illuminazione delle opere d’arte nei musei e nelle gallerie. La Fleming Collection a Londra ha optato per un impianto di illuminazione con i wallwasher Logotec LED. Con 14 Watt di potenza allacciata l’impianto offre tutte le condizioni per un’illuminazione moderna ed energeticamente efficiente di qualsiasi opera in esposizione. Foto (Pagina): Ian Barnes, Sydney (2, 3), Frieder Blickle (3, 36, U4), Julia Cawley (1), Aksel Gross, electricgobo (13-14, 16), Stefan Hofmann, Lichtwerke (3), Tom Kessler Photography (30), Martin Krautter (37), Iara Kremer (36), David Kuntzsch (37), Alexandra Lechner (2), Thomas Mayer (U1, 4-5, 6-11, 12, 24-25, 34-35), Rudi Meisel (2, 3), Thomas Pflaum (3, 28-29), Alexander Ring (16-21), Lukas Roth (32-33), Nicolas Saieh (2), Dirk Vogel (2, 3, 31), Edgar Zippel (2, 3, 26-27). Traduzione: Lanzillotta Translations, Düsseldorf ERCO Lichtbericht 93 1 Flash Londra Nella sartoria di Douglas Hayward erano di casa delle star come Clint Eastwood e Michael Caine. Dopo la morte del fondatore, nel 2008, l’azienda in Mount Street, a Mayfair, ha dovuto reinventarsi: con nuovi interni che coniugano tradizione e futuro, e con la luce di ERCO. Douglas Hayward Bespoke Taylors, Londra Architetto: Walters Consultancy, Londra www.douglashayward.co.uk Hobart (Tasmania) Arte luminosa contemporanea in un museo che rispetto all’Europa si trova dalla parte opposta del mondo. Il collezionista David Walsh ha creato un luogo d’incontro di arte antica, moderna e contemporanea, che rompe con molti schemi convenzionali. Per l’illuminazione anche il MONA si affida agli esperti dei musei di ERCO. Lisbona La fondazione Champalimaud ha finanziato un modernissimo centro di ricerca biomedica, la cui architettura d’avanguardia riflette l’ambizione degli scienziati. I downlight ed i wallwasher Quintessence illuminano tra l’altro questo auditorium. Vienna Per chi cerca dei tappeti orientali di valore a Vienna, quello della famiglia Rahimi è il primo negozio da visitare. Gli splendidi pezzi antichi vengono valorizzati perfettamente nei rinnovati locali in Spiegelgasse 1 – messi in scena con i faretti Cantax ed i wallwasher Quintessence. Tappeti orientali Rahimi & Rahimi, Vienna Architettura e progettazione illuminotecnica: Archvision, Sadegh Derakhshan, Martin Huber, Vienna www.rahimi.at Lipsia Dietro la facciata a 5 piani di un ex palazzo della fiera, bene culturale protetto, è sorto un moderno hotel che ha combinato il substrato edilizio storico con un moderno design a 5 stelle. La raffinata illuminazione con gli apparecchi di ERCO integrati nel soffitto e nel pavimento contribuisce a creare un’atmosfera del tutto particolare. Vienna Anche a Vienna, sulla Praterstraße, lo stilwerk porta avanti un concetto che raccoglie una molteplicità di marche dell’arredamento in un unico centro: su 220m2 il produttore di divani Bretz presenta ad esempio i suoi «sofà cult», accentuati con i faretti Logotec davanti ad una parete espositiva illuminata in modo uniforme con i wallwasher Optec. Steigenberger Hotel Handelshof, Lipsia Interni e progettazione illuminotecnica: Markus-Diedenhofen, Reutlingen www.steigenberger.com/Leipzig Bretz Möbel, stilwerk, Vienna Architetto: giftgrün design gmbH, Vienna www.bretz-austria.at Champalimaud Centre for the Unknown, Lisbona Architetto: Charles Correa, Mumbai Progettazione illuminotecnica: dpa Lighting Consultants, Londra Progettazione impianto elettrico: Copreng, António Almeida Eng., Lisbona www.fchampalimaud.org Weinstadt-Strümpfelbach «Pure» non è solo la marca della casa di moda Dannenmann, è anche il leitmotiv del suo nuovo showroom a Weinstadt, vicino a Stoccarda. Le pareti ed i soffitti si compenetrano e l’illuminazione con gli apparecchi Quintessence di ERCO si integra perfettamente negli interni. Casa di moda Dannenmann Pure, Weinstadt-Strümpfelbach Architetto: w67 Architekten Schulz + Stoll, Stoccarda Progettazione illuminotecnica: Stefan Hofmann, Lichtwerke, Colonia www.dannenmann-pure.com MONA Museum of Old and New Art, Hobart Architettura: Fender Katsalidis, Melbourne Progettazione illuminotecnica: Vision Design Studio, Sydney mona.net.au Santiago del Cile Miele, il produttore tedesco di elettrodomestici di qualità, si presenta nella metropoli cilena in un nuovo, futuristico complesso. Nelle ore notturne la facciata in vetro trasforma l’edificio in un’architettura luminosa, all’interno i faretti Optec per LED offrono un comfort visivo efficiente e presentano i prodotti in una luce brillante. Miele Gallery, Santiago del Cile Architekt: Gonzalo Mardones Viviani, Santiago del Cile Progettazione illuminotecnica: Ikatu, Santiago del Cile www.miele.cl 2 ERCO Lichtbericht 93 Magonza La catena di profumerie Douglas ha trasformato un elegante padiglione degli anni ’60, distribuito su due piani nel centro di Magonza, in una filiale alla moda: un concetto innovativo per gli interni con una presentazione delle merci rivolta soprattutto alla clientela più giovane. L’illuminazione è realizzata Vila Nova de Foz Côa praticamente solo con una luce La Valle del Côa nel nord-ovest del Portogallo è un centro archeologico brillante ed orientata, emessa dai importante per le incisioni preisto- faretti direzionali Quintessence per riche ritrovate, patrimonio culturale lampade HIT, montati in elementi del soffitto dalle varie forme, e dai dell’umanità. Un nuovo museo faretti neri Logotec per lampade presenta ricostruzioni moderne e oggetti dell’età della pietra, illumi- HIT, che si integrano discretamente nell’immagine del soffitto. nati efficacemente con faretti TM su binari elettrificati. Museu do Côa, Vila Nova de Foz Côa Architetti: Camilo Rebelo, Tiago Pimentel, Sandra Barbosa, Porto Progettazione illuminotecnica: G.O.P. Gabinete de Organização de Projectos, Alexandre Martins www.arte-coa.pt Filiale Douglas, Magonza Architettura e progettazione illuminotecnica: Lewang Architekten, Monaco di Baviera www.douglas.de Amburgo Sui 10.000m2 del Kaispeicher B, il più antico magazzino della città portuale, il Museo Internazionale Marittimo presenta un’esposizione sul mondo della navigazione per mare. Oltre ai faretti ERCO si utiliz zano in particolare i wallwasher Quintessence per un’illuminazione omogenea delle pareti e delle superfici di fondo. IMM, Amburgo Architetti: MRLV Architekten, Amburgo Architettura dell’esposizione: Kwod Design, Amburgo / Progettazione illuminotecnica: Ulrike Brandi, Amburgo www.internationales-maritimesmuseum.de Londra Questa non è una caffetteria qualsiasi, ma una delle più famose e produttive «fabbriche di architettura» del mondo, i Riverside Studios di Foster + Partners, a Londra. Le immagini sulle pareti presentano delle viste spettacolari dei progetti realizzati dallo studio, illuminate in modo uniforme dai wallwasher Optec per lampade alogene. Caffetteria, Foster + Partners Riverside Studios, Londra Architetto: Foster + Partners, Christopher Lam, Londra www.fosterandpartners.com Progettazione illuminotecnica orientata alla percezione: l’illuminazione del foyer del grattacielo si concentra sulle superfici chiare delle pareti invece che sul pavimento scuro. In tal modo si ottiene una sensazione di maggiore luminosità con un consumo energetico ridotto. Sydney Grosvenor Place, una torre di uffici realizzata nel 1988 ed alta 180m, fa parte dell’opera dell’architetto austriaco Harry Seidler (1923– 2006), che dopo essere emigrato per dei periodi in Inghilterra e negli Stati Uniti è diventato in Australia uno dei maggiori esponenti dell’architettura moderna. Un’illu minazione rinnovata del foyer valorizza ancora di più il suo concetto architettonico e allo stesso tempo consente enormi risparmi energetici e di manutenzione. Come strumenti i progettisti hanno scelto wallwasher, downlight e faretti direzionali ERCO per lampade ad alogenuri metallici. Grosvenor Place Building, Sydney Architettura e progettazione illumino tecnica: Harry Seidler & Associates, Sydney www.grosvenorplacesydney.com.au ERCO Lichtbericht 93 3 Sprazzi di luce ZARA, Via del Corso, Roma Architetto: Giulio de Angelis (1845–1906) Architettura (ristrutturazione) e progettazione illuminotecnica: Duccio Grassi Architects, Milano/Reggio Emilia; José Froján, Mabel Segui, Estudio ZARA, Arteixo Foto: Thomas Mayer, Neuss www.zara.com 4 ERCO Lichtbericht 93 ERCO Lichtbericht 93 5 Bodegas Portia, Gumiel de Izán La collaborazione tra i «dream team» di Foster ed Engle fa presagire un’integrazione di luce ed architettura al livello più alto. Claude Engle IV mette in scena questa can tina spagnola con i metodi della progetta zione illuminotecnica qualitativa: accentua zione, suddivisione in zone, illuminazione delle superfici verticali. Negli scorsi anni le regioni vinicole del nord della Spagna si sono trasformate sempre più in un Eldorado dell’architettura di qualità. Calatrava, Moneo o Gehry, le Bodegas puntano sugli architetti di fama internazionale per assumere le estetiche più spettacolari. Costruzioni come la Marqués de Riscal, ispirata al Museo Guggenheim di Bilbao, sono le punte di diamante di una tacita concorrenza agguerrita. Le nuove Bodegas sono dei marchi di fabbrica, dei magneti per visitatori e degli elementi di differenziazione in uno scenario di crescente competizione per le quote di mercato ed il prestigio. L’ultimo esempio di questa evoluzione è dato dal Gruppo Faustino: la sua Bodegas Portia, progettata da Foster + Partners nella Ribera del Duero, coniuga efficienza ed eleganza, sfrutta la topografia naturale della zona e presenta in modo originale i processi di lavorazione della viticoltura – messi efficacemente in scena con il progetto di illuminazione integrale del lighting designer Claude R. Engle IV. Si tratta della prima cantina vinicola che Lord Foster ha sviluppato assieme al suo team. Il risultato è un progetto la cui pianta ha la forma di un trifoglio stilizzato. Le tre ali dell’edificio si estendono a partire dal centro dell’impianto come i raggi di una stella. Ciascuna ala ospita una delle tre fasi della viticoltura: la fermentazione nelle cisterne in acciaio, la maturazione nelle botti in rovere ed infine il riempimento e lo stoccaggio nelle bottiglie. Il cuore operativo dell’impianto è situato al centro dell’edificio. Qui vengono controllate e regolate tutte le procedure svolte nelle tre ali. Qui si ha inoltre una luminosa zona aperta al pubblico, con il negozio, la sala degustazione ed il ristorante, da dove i visitatori possono ammirare l’ampia terrazza e gli specchi d’acqua della regione vinicola. Le gallerie in vetro di un piano ammezzato con sentono ai visitatori di vedere liberamente i processi di produzione delle tre ali dell’edificio e trasformano il godimento del vino in un’esperienza sensoriale che trascende la mera degustazione per includere uno sguardo sulla lunga tradizione della viticoltura spagnola. Il progetto di illuminazione dello studio di Claude R. Engle si adatta a questo approccio di trasparenza. Un’illuminazione molto discreta introduce i visitatori nel mondo del vino. Gli accenti posti consapevolmente mirano ad affa scinare gli estimatori della più moderna tecnologia vinicola e a schiudere ai turisti amanti del vino il lato romantico della viticoltura. Per l’illuminazione Engle ha posto l’attenzione sugli elementi chiave della produzione del vino. Ad esempio, stimolato dai colloqui con i viticoltori, nell’ala dell’edificio dedicata alla fermentazione ha accentuato con dei coni luminosi solo i ter6 ERCO Lichtbericht 93 Architettura: Foster + Partners, Londra Progettazione illuminotecnica: Claude R. Engle Lighting Consultant, Chevy Chase MD Foto: Thomas Mayer, Neuss www.bodegasportia.com Con la sua pianta a tre ali, la cantina vinicola è ben piantata nel terreno. Data la topografia, le diverse ali sono incassate a diverse profondità nel suolo, in modo che le diverse fasi della produzione del vino godano sempre del clima ambientale ideale: qui vediamo la Nave de Botellas, dove il vino matura nelle bottiglie. Faustino Winery - Site Plan 0 5 10m ERCO Lichtbericht 93 7 Bodegas Portia mometri, i beccucci e le aperture dei serbatoi. Nell’utilizzo quotidiano è emerso che questa illuminazione minima è sufficiente per il lavoro dei viticoltori. «Dicono che il vino dorme. Gli diamo quindi solamente la luce necessaria per la produzione del vino, per non rischiare di svegliare il vino», afferma Engle. L’illuminazione industriale con le lampade fluorescenti, nascosta tra le assi in legno disposte in verticale sul soffitto, viene utilizzata solo in casi eccezionali. Nella Bodegas Portia il vino dormiente matura nelle classiche botti, le barrique. I faretti ERCO Gimbal per lampade ad alogenuri metallici da 20W con riflettore Spherolit immergono le botti in rovere in una luce tanto calda quanto discreta. I passaggi tra le file di botti si distaccano dal resto con la loro illuminazione in una tonalità di luce più fredda (5.000K), in modo che i viticoltori possano svolgere tutte le attività necessarie senza dover modificare le impostazioni della luce. Un effetto affascinante deriva dal fatto che gli architetti tra le mura in calcestruzzo sotto il livello del terreno e la struttura del padiglione in travi di legno hanno lasciato una fessura la cui venatura color rosso vino fa penetrare la luce diurna con la stessa tonalità di una gran riserva. L’ala dell’edificio con lo stoccaggio delle bottiglie, la Nave de Botellas, è dotata di faretti Parscan di ERCO con riflettore Flood per lampade alogene a bassa tensione da 100W. Questo tipo di faretti particolarmente ben schermati garantisce il massimo comfort visivo con un’illuminazione flessibile, orientata e allo stesso tempo discreta. Dal soffitto del padiglione accentuano gli impressionanti muri di bottiglie Bodegas Portia. Si creano così delle nicchie illuminate, che ricordano l’atmosfera di una cattedrale – una cattedrale del vino. Se nella zona di produzione del vino il proget to di illuminazione punta sulla discrezione, nelle zone aperte ai visitatori, al centro della Bodega, è preferita una pregiata illuminazione delle superfici. Il ristorante, il bar e la sala di degusta zione assumono un aspetto esclusivo con le pregiate superfici in legno e con i loro colori tenui. In questo ambiente i downlight per lampade alogene a bassa tensione da 75W, integrati nel soffitto ad assi disposte in verticale, emettono una qualità della luce particolarmente accogliente. Per la decorazione delle pareti si utiliz zano – oltre all’arte moderna – le assi curve delle vecchie botti. Engle ha scelto i wallwasher Parscan per la loro illuminazione. Nel complesso l’apertura e la trasparenza proseguono nelle aree gastronomiche e nelle zone aperte ai visitatori. Le grandi finestre consentono sia una vista sulle tranquille botti all’interno della Nave de Barricas che un ampio panorama della Ribera del Duero. 8 ERCO Lichtbericht 93 Decorazione delle pareti con dei riferimenti al vino: in tutto l’edificio si impiegano oggetti fatti con le vecchie assi delle botti come elementi decorativi adeguatamente illuminati (in alto a sinistra). Negli enormi serbatoi in acciaio fermenta il mosto d’uva. Per poter far defluire il diossido di carbonio che si forma naturalmente, essi sono collocati nell’ala dell’edificio situata completamente sopra il livello del suolo. Qui sono illuminate solo le aree di passaggio, gli elementi di comando dell’impianto e le colonne portanti in calcestruzzo, accentuate con i proiettori Beamer per lampade alogene da 50W orientati verso l’alto (sotto). I wallwasher Parscan per lampade alogene da 75W provvedono anche nel ristorante all’illuminazione delle superfici verticali. Una parete in vetro si apre sulla terrazza sul tetto, dove si trovano altre assi di vecchie botti a decorazione delle pareti. Nella Bodegas Portia la moderna architettura e la più attuale tecnologica vinicola incontrano una cultura del vino maturata nel corso dei secoli, personificata nei contadini della regione: una perfetta miscela di tradizione ed avanguardia. ERCO Lichtbericht 93 9 L’ultimo piano della zona centrale, con il bar ed il ristorante, si apre sulla terrazza e sugli specchi d’acqua sparsi nel panorama della Ribera del Duero. All’ingresso della Bodegas Portia gli architetti Foster + Partners si scostano un po’ dal loro filo conduttore della trasparenza, infatti nascondono il serbatoio centrale, alto sette metri, dietro un vetro opaco blu-verde. Il lighting designer Engle ha messo in scena la tecnologia della cantina con degli accenti luminosi colorati, in modo che appaiano timidamente e misteriosamente dietro le grandi pareti in vetro. In tutte le zone della Bodegas Portia il concetto dell’illuminazione prosegue quindi quello dell’architettura e Con una fessura tra la base e la costruzione del padiglione si consente alla luce diurna di penetrare, filtrata da un vetro colorato nella forte tonalità di un vino rosso. Le barriques, le botti per la maturazione del vino, sono illuminate dalla luce calda dei faretti Gimbal per lampade ad alogenuri metallici. Claude R. Engle IV Claude R. Engle IV ha studiato teatro e filosofia al College of Wooster e scrittura creativa alla New York University. Durante un soggiorno di 6 anni a Barcellona ha lavorato in proprio come lighting designer, ma anche come traduttore per i media specializzati nell’architettura. I suoi progetti per produzioni teatrali e balletti sono stati più volte premiati. Durante il suo periodo spagnolo ha supervisionato la realizzazione dei progetti illuminotecnici degli uffici del Palau de Congresos di Valencia, del Kimmel Center for the Performing Arts di Philadelphia e di molti altri progetti in Europa e negli Stati Uniti. Attualmente è a capo della progettazione illuminotecnica di progetti come la Regent Tower di Sydney, la Freedom Tower al World Trade Center di New York e la Winspear Oper di Dallas. www.crengle.com 10 ERCO Lichtbericht 93 lo sottolinea ponendo degli accenti particolari. Ne scaturisce un progetto che trasforma un tipo di edificio originariamente funzionale, come una cantina vinicola, in un mondo nel quale la magia della viticultura viene messa efficacemente in scena per i visitatori. L’illuminazione delle superfici verticali nel ristorante della Bodegas: nel soffitto con le assi di legno disposte verticalmente sono montati i wallwasher da incasso con lente di ERCO, dotati di lampade alogene da 90W. La loro luce definisce le dimensioni del locale, valorizza i quadri sulle pareti e contribuisce all’illuminazione generale senza creare abbagliamento. Norman Foster Norman Foster è uno dei più importanti architetti contemporanei. È il fondatore e presidente della Foster + Partners di Londra, dotata di una rete globale di uffici di progettazione. Negli scorsi anni il suo studio è stato pioniere di un approccio sostenibile ed ecologico all’architettura che si manifesta in un’opera eccezionalmente ricca: dall’urbanistica alle infrastrutture, agli aeroporti, agli edifici pubblici, agli edifici di culto, agli edifici amministrativi ed industriali e fino alle abitazioni private ed al design industriale. Nel 1999 gli è stato assegnato il 21° premio Pritzker, altri riconoscimenti ricevuti sono il «Praemium Imperiale» per l’Architettura nel 2002 e, nel 2009, il prestigioso Premio per l’Arte del Principe delle Asturie. www.fosterandpartners.com ERCO Lichtbericht 93 11 Illuminazione diffusa delle pareti e percezione di un ambiente e dei punti di riferimento per stimare le distanze. Naturalmente ciò va «tradotto» nel contesto evolutivo odierno. Di norma i nostri processi di valutazione degli ambienti non operano nella modalità «Sopravvivere», ma in quella «Sperimentare». Allo stesso tempo si può presumere che gli schemi evoluzionisti sopra ricordati operino nella quotidianità dando luogo a valutazioni degli ambienti spontanee ed emozionali, ossia con una valutazione in funzione delle esperienze che si vivono nell’ambiente. L’illuminazione ha un sostanziale influsso sul riconoscimento dell’ambiente, sulla sua valutazione e sul suo utilizzo, tanto che negli studi di psicologia è stata inclusa tra i parametri chiave per la valutazione dell’am biente stesso. Un importante studio a tal proposito è stato presentato da Flynn nel 1977 (cfr. Kebeck 1997, pag. 225). Il lavoro di Flynn consente delle deduzioni in merito alle situazioni di illuminazione delle super fici verticali ed orizzontali. In esso si sostiene che gli ambienti con le pareti estesamente illuminate appaiono più grandi e che è migliore la chiarezza della loro percezione. L’illuminazione non uniforme della parete aumenta invece la sensazione di rilassamen to e si riflette positivamente sull’ospitalità percepita dell’ambiente. Intensità luminose contenute vicino al punto di osservazione suscitano in genere una sensazione di riser vatezza. Allo stesso tempo degli studi più recenti (ad es. Fleischer 2001) sostengono che anche le tonalità della luce (bianco neu I ricercatori Prof. Dott. Dott. Kai Schuster e Dott. Marc Kirschbaum esaminano la percezione e la valutazione degli ambienti in funzione delle situazioni luminose. Quanto la luce, il suo colore ed il tipo di illuminazione influiscano sulla valutazione degli ambienti, lo sperimentiamo diretta mente nella vita quotidiana, anche senza dover attendere i risultati di qualche ricerca. La scelta e l’utilizzo di diversi strumenti di illuminazione negli ambienti modifica in modo soggettivo l’ambiente stesso, la sua vitalità ed il comportamento dei suoi utenti. Nell’allestimento della nostra abitazione facciamo attenzione ad esempio a creare in una stanza o in una parte di una stanza una sintonia tra arredamento ed illuminazio ne, per adattarli ad un utilizzo specifico di quell’ambiente. Per questo un angolo per la lettura è di solito illuminato diversamente rispetto ad un piano di lavoro in cucina od un banco di lavoro in cantina. Lo studio della luce nel contesto degli ambienti di lavoro e l’ergonomia sono noti da tempo come campi di studio interdisci plinari che mostrano quanto una data situa zione luminosa in un ambiente lavorativo influisca sulla produttività del lavoro e sulle capacità cognitive. Meno noti sono invece altri studi, che ad esempio dimostrano addi rittura le correlazioni tra l’illuminazione e la percezione dei sapori degli alimenti – per gli amanti del vino si consiglia a tal proposito l’articolo di Oberfeld et al. (2009). Sulla percezione e sulla valutazione degli ambienti in funzione dell’illuminazione delle superfici verticali e orizzontali negli ambienti interni la ricerca psicologica è comunque ancora agli inizi. Il presente articolo illustra uno studio empirico concepito assieme ad ERCO sul tema della percezione e della valu tazione degli ambienti in funzione delle situazioni dell’illuminazione. Prima di pre sentare i risultati dello studio, illustriamo brevemente le prospettive psicologiche dei meccanismi di percezione e di valutazione degli spazi. La percezione degli spazi nella psicologia ambientale L’oggetto della psicologia ambientale è fondamentalmente costituito da percezio ne (cognizione), valutazione (emozione) e comportamento delle persone in determinati ambienti (v. ad es. Zimbardo & Gerrig 2008). Questo semplice modello si amplia facilmente assumendo che le componenti siano stret tamente collegate tra loro e che le variabili personali determinino l’intensità della per cezione degli ambienti e la loro valutazione. Esempi di variabili personali sono le espe rienze precedenti, lo stato attuale, gli scopi dell’agire ecc. Anche se la psicologia si foca 12 ERCO Lichtbericht 93 lizza sulla persona, con il concetto di «affor dance» sviluppato da Gibson (1989) la psi cologia ambientale riconosce che l’ambiente a modo suo abbia un proprio effetto sulla persona: la situazione ambientale offre con il suo particolare arredamento e stile – costi tuito in particolare anche dall’illuminazione – delle concrete opzioni di comportamento. In altre parole l’ambiente induce a determi nati comportamenti. In una situazione ideale la persona e l’ambiente sono in armonia tra loro: i desideri della persona e le caratteristi che ambientali coincidono. Da una prospettiva di psicologia evolutiva, nel corso della storia evolutiva umana si sono affermati i meccanismi fondamentali della percezione e della valutazione degli ambien ti. Così gli uomini preferiscono in genere ambienti che (a) presentano una complessi tà media (complexity) e (b) sono «leggibili» (legibility), non noiosi e inoltre sono dotati in una certa misura di (c) strutturazioni com prensibili (coherence), che però allo stesso tempo (d) contengono anche componenti enigmatiche (mystery), che stimolano l’istin to esplorativo e promettono delle scoperte (Kaplan & Kaplan 1995). Oltre all’istinto di esploratori, noi umani abbiamo però anche la fondamentale necessità di prevenire i pericoli ed evitare i nemici (Appleton 1975; Orians & Heerwagen 1992). Significa che in ambienti per noi nuovi e sconosciuti cerchia mo di analizzare la struttura di un ambiente anche dal punto di vista dei pericoli e delle vie di fuga, e ad esempio cerchiamo i confini L’illuminazione diffusa delle pareti supporta la percezione degli ambienti architettonici e serve a svolgere i compiti visivi sulle superfici verticali. Siccome essa influenza in modo determinante la sensazione di luminosi tà, l’illuminazione delle superfici verticali è inoltre un fattore chiave del comfort visivo efficiente. La ricerca di Schuster e Kirschbaum mostra come si differenzino la percezio ne e la valutazione degli ambienti con diverse illu minazioni, ma anche come ciò dipenda dagli utilizzi degli ambienti stessi. (Foto: Museo Punta della Dogana, Venezia. Archi tetto: Tadao Ando, Tokio. Progettazione illumino tecnica: Ferrara Palladino e Associati, Milano.) AttRiButi deLLA Luce luminosa ricca di contrasti pareti, e questi hanno risposto ad un que stionario standard su ogni singola immagine e su dei confronti tra le immagini. Il questionario è stato sviluppato per la presente ricerca, ma si è potuto fare riferi mento ai lavori scientifici esistenti (ad es. Custers 2010, Ginthner 2002, Houser & Tiller 2003, Loe, Mansfield & Rowlands 1994, 2000, Pellegrino 1999). Alla fine sono state Ricerche empiriche sulle valutazioni degli inserite nella ricerca delle domande sulle ambienti in funzione dell’illuminazione seguenti tematiche: impressione sull’am Commissionata da ERCO, è stata eseguita biente, percezione soggettiva dell’ambien una ricerca empirica sul tema della perce te, riservatezza, orientamento/sicurezza, zione degli ambienti e sugli effetti suscitati attributi della luce, valutazione della luce. in funzione dell’illuminazione sulle super Inoltre abbiamo chiesto se la luce era ritenu fici verticali e orizzontali in diversi contesti ta adatta all’uso dell’ambiente ed al tipo di ambientali. Al centro dell’attenzione sono stati posti dei criteri di valutazione «soft» per architettura. Le ricerche sono state svolte nel semestre determinate situazioni ambientali e di illu minazione. Significa che sono state eseguite invernale 2010/11 in alcuni seminari presso la Scuola Superiore di Darmstadt ed all’Uni solamente delle interviste e non delle misu razioni fisiche. Per i rilevamenti è stato messo versità di Kassel. Nel complesso 135 persone a disposizione del materiale grafico di ERCO hanno valutato 18 immagini e 9 coppie di che presenta nove diverse situazioni ambien immagini. Il questionario è durato in media circa 70 minuti. L’età media degli i ntervistati tali con illuminazioni rispettivamente sulle era di 24 anni, in quanto si trattava di stu superfici orizzontali e verticali. Le immagini raffigurano sia ambienti pubblici che privati denti in media al quarto semestre degli studi. e rappresentano con dei «rendering» ambien Al questionario hanno partecipato per il 62% donne e per il 38% uomini. Riguardo alle ti interni, materiali ed oggetti architettonici materie di studio degli intervistati, si ha una di qualità. Fondamentalmente gli ambienti concentrazione nelle facoltà di a rchitettura rimangono astratti; non si vedono persone, (N=53), arredamento d’interni (N=25) e pro dettagli di arredamento o oggetti personali. gettazione urbana e regionale (N=11), si ha L’alta qualità del rendering ha portato la quindi che i 2/3 degli intervistati studiavano gran parte degli intervistati a credere che si trattasse di fotografie. Le immagini sono sta una materia attinente all’allestimento degli te presentate agli intervistati proiettate sulle spazi. Gli altri intervistati studiano un ampio tro vs. bianco caldo) influenzano la valuta zione degli ambienti. Le ricerche comunque non erano mai esplicitamente concentrate sul confronto sistematico tra l’illuminazione delle superfici verticali e orizzontali, quindi per rispondere a questa domanda era neces sario svolgere ulteriori ricerche. buia povera di contrasti l’illuminazione migliora l’architettura l’illuminazione non migliora l’architettura l’illuminazione supporta l’utenza l’illuminazione non supporta l’utenza ampio imPReSSiOne SuLL’AmBiente RiSeRVAtezzA pubblico privato formale comprensibile informale ORientAmentO / SicuRezzA semplice incomprensibile complesso sicuro insicuro inquietante tranquillizzante interessante ristretto I risultati della ricerca per l’esempio del grande magazzino, rappresen tati come differenziale semantico. Sono indicate le differenze statistica mente significanti in due modi: (a) le coppie di termini sono riportate in grassetto e (b) il valore medio della valutazione è indicato sulla scala. La linea arancione si riferisce all’immagine con l’illu minazione delle superfici verticali, la linea nera all’ambiente con l’illumi nazione delle superfici orizzontali. PeRceziOne deLL’AmBiente non interessante differenziato monotono piacevole fastidioso accogliente scomodo emozionante noioso stimolante rilassante invitante bella sgradevole VALutAziOne deLLA Luce la situazione luminosa non piace la situazione luminosa piace confronto 5: illustrazione 9 e illustrazione 10 ill. 9: con anche illuminazione verticale ill. 10: soprattutto illuminazione orizzontale brutta Esempio per un grande magazzino: immagine «a» (sopra) con prevalenza di illuminazione delle super fici verticali; immagine «b» (sotto) con l’illuminazione delle superfici orizzontali. significativo non significativo Grafico: Antje Renziehausen/pragmatopia ERCO Lichtbericht 93 13 spettro di materie. Le valutazioni delle situa zioni luminose sono state rilevate sotto forma di un cosiddetto differenziale seman tico, con una scala che pone agli estremi due termini contrastanti, come ad esempio «invitante – sgradevole». I calcoli sono stati eseguiti per ciascuna coppia di immagini e ciascun attributo è stato valutato con la pro cedura statistica del «test t». Esempio per la lobby di un’azienda: negli ambienti percepiti come chiaramen te pubblici gli intervistati hanno preferito il concetto luminoso con la focaliz zazione sull’illuminazione delle superfici verticali. Le caratteristiche ad essa attribuite sono: più ampia, più comprensibile, più chiara e più tranquilliz zante. Esempio per un’abitazione: qui la maggioranza degli intervistati ha interpretato il concetto con l’illu minazione sulle superfici orizzontali, divise in zone, come più privato e quindi più adatto all’ambiente. La conclusione: con illu minazioni diverse o varia bili si possono suggerire per uno stesso ambiente diversi contesti di utilizzo. 14 ERCO Lichtbericht 93 Risultati delle ricerche Prima di rappresentare i principali risultati dell’intera ricerca, per illustrare il design ed il metodo utilizzato riportiamo a pagina 13 le immagini ed i grafici con i risultati di una delle nove coppie di immagini. L’immagine mostra l’ambiente del reparto di abbiglia mento femminile di un grande magazzino. Le superfici di vendita sono arredate con scaf fali scuri di altezza media, orientate paralle lamente nell’ambiente o collocate contro la parete di fondo o laterale della sala. Il pas saggio presenta un pavimento con un rive stimento chiaro e con un grado di riflessione relativamente alto. La tonalità di colore delle superfici verticali che delimitano l’am biente è di un violetto chiaro. Il pavimento di questo piano del grande magazzino è eterogeneo, sono illuminate le sue superfici orizzontali, i coni di luce sono chiaramente riconoscibili. L’illuminazione delle pareti è differente: l’ambiente nell’immagine «a» è illuminato sulle superfici v erticali, quello dell’immagine «b» sulle superfici orizzontali. Mentre l’ambiente dell’immagine «b» con l’illuminazione delle superfici orizzontali (linea nera nel differenziale semantico) viene percepito come buio, l’ambiente con l’illu minazione delle superfici verticali (immagine «a»; linea arancione) appare più chiaro ed ampio. Fondamentalmente questo ambiente viene valutato come più aperto e formale. La situazione con l’illuminazione delle superfici verticali migliora le capacità di orientamento e la sensazione di sicurezza (meglio perce pibile, più chiaro, sicuro e tranquillizzante). Nel complesso l’ambiente con l’illuminazio ne delle superfici verticali è più piacevole, accogliente, stimolante ed invitante, in defi nitiva viene considerato più bello. Riportiamo i risultati concreti del diffe renziale semantico per l’esempio del grande magazzino. Le differenze statisticamente rilevanti sono contraddistinte in due modi: (a) le coppie di termini sono scritte in gras setto e (b) nella scala è riportata l’indicazio ne del valore medio. La linea arancione si riferisce all’immagine con l’illuminazione delle superfici verticali, la linea nera all’am biente con l’illuminazione delle superfici orizzontali. L’esempio riportato è relativo ad una sola coppia di immagini delle nove coppie propo ste complessivamente. Nel complesso, per le situazioni ambientali i questionari portano ai seguenti risultati: 1. L’illuminazione delle superfici verticali induce – indipendentemente alla valutazione di gusto – una sensazione di un ambiente più ampio, aperto e meno informale, oltre che più chiaro e comprensibile. 2. Per tre coppie di immagini gli intervistati hanno affermato esplicitamente che la situa zione con l’illuminazione delle superfici ver ticali gli piace di più: la lobby di un’azienda, un negozio di abbigliamento ed una scala. 3. Per gli altri ambienti vengono assegna te categorie emozionali più positive alle situazioni con l’illuminazione delle super fici orizzontali. Risultano più invitanti, più accoglienti, danno una sensazione di mag giore privacy ed appaiono più interessanti e ricchi di contrasti. Ad un’osservazione più precisa dei risul tati dell’indagine tenendo conto dei tipi di ambiente, dei loro utilizzi e della dimensione «ambiente pubblico – ambiente privato» si possono trarre le seguenti conclusioni: l’illuminazione delle superfici verticali viene preferita nelle situazioni ambientali che prevedono un utilizzo chiaramente pubblico e nelle quali ci si deve poter orientare. Ciò comunque si relativizza se l’utilizzo dell’am biente è orientato all’evidenziazione di determinati elementi nell’ambiente (esposi zioni). In questi casi gli intervistati hanno preferito la situazione con un’illuminazio ne prevalentemente d’accento proprio con l’argomento della focalizzazione su di un elemento centrale dell’ambiente. In tutti gli ambienti interpretabili come privati si prefe riscono le situazioni con l’illuminazione delle superfici orizzontali, descrivendole come più comode ed accoglienti, ma anche come più buie e meno stimolanti delle situazioni con l’illuminazione delle superfici verticali. Ambienti privati vs. ambienti pubblici I risultati complessivi della ricerca possono essere collocati nel modello di percezione ambientale dedotto teoricamente e sopra rappresentato. Gli ambienti chiaramente pubblici sono considerati più piacevoli con l’illuminazione delle superfici verticali, per ché più sicuri, più comprensibili, più chiari e tranquillizzanti. Negli ambienti pubblici sconosciuti ci vengono richieste delle atti vità di orientamento e «istintivamente» cer chiamo delle ancore di sicurezza, come la comprensibilità, la luminosità, la chiarezza e la definizione dei limiti dell’ambiente. Allo stesso tempo negli ambienti p rivati e semi-pubblici preferiamo piuttosto un’illu minazione focalizzata, non estesa, proprio per sottolineare il carattere privato dell’am biente. Se l’impostazione dell’ambiente è focalizzata su singoli oggetti, come ad esempio nelle esposizioni, allora anche negli ambienti pubblici è preferita un’illuminaz ione mirata. In questo senso si può utilizzare la terminologia di Richard Kelly (secondo Maack & Pawlik 2009), per cui nelle situa zioni ambientali che richiedono orienta mento e comprensibilità il «vedere» (ambient luminescence) sta in primo piano, per cui con l’illuminazione delle superfici verticali si riceve un valore aggiunto in termini di infor mazioni sull’ambiente. Se si devono guidare gli sguardi degli utenti di un ambiente, se devono «guardare» (focal glow), di norma un’illuminazione estesa viene valutata come dispersiva e quindi meno adatta. Natural mente – e questo la psicologia lo sa bene – nell’architettura e nell’illuminazione degli ambienti si tratta anche di creare delle ten sioni positive (cfr. «soft fascination» secondo Kaplan & Kaplan 2005). Per questo a volte non si suscita la migliore impressione di un ambiente con un adattamento ottimale, ma con degli scostamenti da esso e con dei «disturbi» (cfr. Berlyne 1974). Di conseguen za è probabile ad esempio che, di nuovo richiamandoci a Kelly, nelle situazioni espo sitive un mix intelligente di luce focalizzata con la luce «per guardare» ed un’illumina zione delle superfici verticali «da osservare» (play of brilliants) crei un valore aggiunto per la percezione dell’ambiente e delle opere in esposizione. La presente ricerca rappresenta un primo studio esplorativo. Ci si potrebbe attendere ad esempio un’ottimizzazione della validità ecologica (avvicinamento alla realtà) come prossimo passo di una serie di ricerche in ambienti reali, nei quali si valutano gli stessi ambienti nel confronto tra l’illuminazione delle superfici verticali e di quelle orizzon tali, con utenti reali, con metodi empirici standardizzati, con intensità luminose tec nicamente e fisicamente comparabili. Si tratta di un campo di ricerca affascinante e complesso per la psicologia ambientale che in definitiva potrà essere esplorato solamen te con iniziative interdisciplinari e con dei partner di ricerca innovativi. Bibliografia Appleton, J. (1975): The experience of landscape. Londra: Wiley & Sons Berlyne, D.E. (1974): «Novelty, complexity, and inte restingness.» In: Berlyne, D.E. (Ed.). Studies in the new experimental aesthetics: Steps toward an objective psychology of aesthetic appreciation. New York. Wiley, pagg. 170-180 Custers, P. (2010): «Lighting in retail environments: Atmosphere perception in the real world.» In: Lighting Research and Technology. Settembre 2010 vol. 42, n. 3. pagg. 331-343 Fleischer, S. E. (2001): Die psychologische Wirkung veränderlicher Kunstlichtsituationen auf den Men schen. Dissertazione ETH Zurigo 14 0 33 Flynn, J. E. (1977): «A study of subjective responses to low energy and nonuninform lighting systems.» In: Lighting Design & Application, vol. 7, pagg. 6-15 Gibson, J.J. (1989): Wahrnehmung und Umwelt. Der ökologische Ansatz in der visuellen Wahrnehmung. Weinheim: BeltzPVU Ginthner, D. (2002): Lighting: Its Effect on People and Spaces. In: Implications. vol. 2, 2a Ed. www.informede sign.umn.edu Houser, Kevin W.; Tiller, Dale K. (2003): «Measuring the subjective response to interior lighting: paired compa risons and semantic differential scaling.» In: Lighting Research and Technology. Settembre 2003 vol. 35, n. 3, pagg. 183-195 Kebeck, G. (1997): Wahrnehmung: Theorien, Methoden und Forschungsergebnisse der Wahrnehmungspsycho logie. Weinheim: Juventa Kaplan, R. & Kaplan, S. (2005): «Preference, Restora tion, and Meaningful Action in the Context of Nearby Nature.» In: Barlett, P. F. (Ed.). Urban Place. Reconnec ting with the natural world. Cambridge: MIT Press, pagg. 271-319 Kaplan, R. & Kaplan, S. (1989): The experience of nature: A psychological perspective. New York: Cambridge University Press Loe, L.; Mansfield, K.P.; Rowlands, E. (1994): «Appear ance of lit environment and its relevance in lighting design: Experimental study.» In: Lighting Research and Technology. Settembre 1994 vol. 26, n. 3, pagg. 119-133 Loe, D.L.; Mansfield, K.P.; Rowlands, E. (2000): «A step in quantifying the appearance of a lit scene.» In: Lighting Research and Technology. Dicembre 2000 vol. 32, n. 4, pagg. 213-222 Maack, T.H. & Pawlik, K. (2009/Ed.): Lichtpositionen zwischen Kultur und Technik. Lüdenscheid: ERCO Oberfeld, D., Hecht, H., Allendorf, U., & Wickelmaier, F. (2009): Ambient lighting modifies the flavor of wine. Journal of Sensory Studies, 24(6), pagg. 797-832 Orians, G. H. & Heerwagen, J. H. (1992): «Evolved responses to landscapes». In: Barkow, J. H.; Cosmides, L. & Tooby J. (Eds.). The adapted mind. Evolutionary psychology and the creation of culture. New York: Oxford University Press, pagg. 555-579 Pellegrino, A. (1999): «Assessment of artificial lighting parameters in a visual comfort perspective.» In: Lighting Research and Technology. Settembre 1999 vol. 31, n. 3, pagg. 107-115 Autori: Il Prof. Dott. Dott. Kai Schuster ha studiato psicologia (laurea in psicologia, dottorato in filosofia) ed architettura (dottorato in ingegneria). Ha lavorato come psicologo ambientale nei centri di ricerca e nell’Isti tuto di Psicologia dell’Università di Kassel. Dal 2010 è docente alla Scuola Superiore di Darmstadt, dove insegna psicologia sociale e sociologia tra l’altro al corso di architet tura. Ha focalizzato il suo lavoro nel campo della psicologia e della teoria dell’architet tura. Assieme a Marc Kirschbaum è partner dello studio pragmatopia – architektur. stadt.leben (www.pragmatopia.de). Il Dott. Marc Kirschbaum (Architetto) ha studiato architettura a Kassel (laurea in ingegneria), a Manchester (GB) e con una borsa di studio Fulbright a Seattle (USA) (Master of Architecture) per poi promuove re il dottorato in ingegneria a Kassel; Marc Kirschbaum insegna e ricerca nel campo della teoria dell’architettura e progettazio ne nel corso di Progettazione del costruito all’Università di Kassel. Nel 2009 e nel 2010 è stato visiting professor alla Clemson University, School of Architecture in South Carolina (USA). Assieme a Kai Schuster è partner dello studio pragmatopia – archi tektur.stadt.leben (www.pragmatopia.de). Zimbardo, P.G. & Gerrig, R.J. (2008): Psychologie. Monaco di Baviera: Pearson Studium ERCO Lichtbericht 93 15 Novità 2012 Faretti Opton per LED -Per l’illuminazione economica e flessibile dei locali di vendita e delle vetrine -Efficiente illuminotecnica LED di ERCO, con collimatori e lenti Spherolit -Lenti Spherolit sostituibili senza attrezzi per ottenere diverse caratteristiche di distribuzione della luce -Altezza contenuta per l’impiego in locali dal soffitto basso -Dimmerabili direttamente con il potenziometro integrato L'optoelettronica, ovvero la fusione di ottica, elettronica ed informatica, abbraccia tutte le dimensioni del nostro motto «tune the light»: creare la luce, orientare la luce, programmare la luce. Per questo ERCO ha focalizzato le proprie energie innovative nelle competenze chiave dell’optoelettronica. Quasi tutti i nuovi prodotti utilizzano sorgenti luminose a LED; in molte gamme di prodotto ERCO impiega efficienti sistemi ottici per LED con lenti Spherolit, sviluppati e prodotti internamente insieme a componenti elettronici realizzati su misura. Le seguenti pagine offrono una panoramica sulle novità ERCO. Dal 1/1/2012 si potranno avere maggiori informazioni all'indirizzo: www.erco.com/prodotti Faretti Light Board -Per l’illuminazione di esposizioni e presentazioni -Lenti Spherolit intercambiabili per diverse caratteristiche di distribuzione della luce -Classi di flusso luminoso da contenute ad elevate -Tecnologia dell’articolazione ripresa dal settore dei computer portatili, per un orientamento morbido e preciso -Componentistica integrata, cablaggi interni -Dimmerabili direttamente via potenziometro Faretti Opton per lampade HIT -Per l’illuminazione economica e flessibile dei locali di vendita e delle vetrine -Illuminotecnica ERCO altamente efficiente e differenziata con i riflettori Spherolit -Riflettori Spherolit sostituibili senza attrezzi per ottenere diverse caratteristiche di distribuzione della luce -La posizione orizzontale della componentistica riduce l’altezza del faretto -Separazione termica tra la testa dell’apparecchio e la componentistica LED Washer 13W - 54W 870lm - 4320lm I faretti Light Board sono dota ti di una forma compatta dal design caratteristico. Apparecchi da incasso Light Board -Design di sistema con lenti Spherolit per diverse caratteristiche di distribuzione della luce -Per l’illuminazione integrata nel soffitto di esposizioni e presentazioni -Componentistica integrata -Dimmerabili direttamente con il potenziometro integrato LED La forma costruttiva compatta consente una profondità d’incasso contenuta. 16 ERCO Lichtbericht 93 Faretti 5,4W - 54W 290lm - 4320lm Narrow spot, spot, flood, wide flood Washer da incasso 27W 1740lm Wallwasher da incasso con lente 27W 1740lm Wallwasher con lente 13W - 54W 870lm - 4320lm Faretti, washer e wallwasher Cantax per LED -Un cambio generazionale per gli apparecchi Cantax per LED: maggiori flussi luminosi a parità di dimensioni o uguali flussi luminosi da apparecchi più piccoli -Illuminotecnica LED di ERCO, altamente efficiente con i collimatori e le lenti Spherolit -Lenti Spherolit sostituibili senza attrezzi per ottenere diverse caratteristiche di distribuzione della luce -Nuova caratteristica di distribuzione narrow spot Logotec per LED -Ottimizzati per le esigenze di illuminazione dei locali di vendita - Illuminotecnica LED di ERCO, con i collimatori e le lenti Spherolit per un’ottima efficienza e qualità della luce - Lenti Spherolit intercambiabili con una grande scelta di distribuzioni della luce -Componentistica integrata, dimmerabili direttamente con il potenziometro integrato -Disponibili anche come faretti da incasso LED Faretti 9W - 27W 580lm - 2160lm Narrow spot, spot, flood, wide flood Washer 13W - 27W 870lm - 2160lm Wallwasher con lente 13W-27W 870lm-2160lm Lampade ad alogenuri metallici Faretti 20W - 70W 1800lm - 7750lm Narrow spot, spot, flood, wide flood Washer 20W - 70W 1800lm - 7750lm Wallwasher Spherolit 20W - 70W 1800lm - 7750lm LED Faretti 9W - 27W 580lm - 2160lm Narrow spot, spot, flood, wide flood Washer 13W - 27W 870lm - 2160lm Wallwasher con lente 13W - 27W 870lm - 2160lm LED Faretti 4,5W - 14W 290lm - 1080lm Narrow spot, spot, flood, wide flood Washer 14W 870lm - 1080lm Wallwasher con lente 14W 870lm - 1080lm La posizione orizzontale della componentistica e la testa piatta dell’apparecchio riducono l’altezza del faretto. Opton è disponibile anche per le nuove lampade ad alogenuri metallici HIT-CE 50W. Cantax per LED: nuovi classi di flussi luminosi, corpi disponibili in due misure. Il corpo compatto e piatto è stato progettato e costruito appositamente per l’impiego dei LED. ERCO Lichtbericht 93 17 Novità 2012 Compar per LED -Faretti da incasso ruotabili ed inclinabili -Per l’illuminazione integrata nel soffitto dei locali di vendita -Integrazione del programma esistente per le lampade ad alogenuri metallici -Illuminotecnica LED di ERCO, con i collimatori e le lenti Spherolit per un’ottima efficienza e qualità della luce -Diverse lenti Spherolit per una grande scelta di distribuzioni della luce Downlight a doppio fuoco Quintessence per LED -Per l’illuminazione d’ambiente in locali dai soffitti alti -Aperture poco vistose sul soffitto, comfort visivo particolarmente buono grazie all’elevato antiabbagliamento ed il doppio punto focale -Tecnologia LED di ERCO, ad alta efficienza e senza dispersione di luce con i collimatori e le lenti Spherolit -Diverse grandezze e classi di flusso luminoso Apparecchi a plafone e a sospensione Zylinder -La semplicità della forma come pregiato e discreto dettaglio architettonico -Massima efficienza con la perfetta armonia tra illuminotecnica LED, sistema ottico e componentistica -Elevato comfort visivo con la tecnologia Darklight -Con gli accessori disponibili è utilizzabile anche come apparecchio a sospensione -Caratteristiche di distribuzione della luce idonee all’illuminazione d’ambiente o all’illuminazione diffusa delle pareti 18 ERCO Lichtbericht 93 Powercast per LED -Strumenti di illuminazione universali ed economici per gli ambienti esterni - Aggiunta di nuove distribuzioni della luce e di nuove classi di flussi luminosi con i LED - Tecnologia delle lenti Spherolit per un comfort visivo efficiente - Con due ingressi per i cavi per un’installazione razionale con il cablaggio passante LED Proiettori 13W - 54W 870lm - 4320lm Narrow spot, spot, flood, wide flood Washer 27W - 54W 1740lm - 4320lm LED Proiettori 4,5W - 54W 290lm - 4320lm Narrow spot, spot, flood, wide flood Washer 13W - 54W 870lm - 4320lm LED Washer per pavimento 6,7W - 13W 435lm - 1080lm A fascio largo Apparecchi per facciate 13W - 20W 870lm - 1620lm LED Washer per pavimento 0,3W - 0,8W 1lm - 24lm Apparecchi di orientamento 0,6W 17lm - 24lm Wallwasher con lente 27W - 54W 1740lm - 4320lm Powercast per LED è ora disponibile anche con le caratteristiche di distribuzione narrow spot e oval flood. LED Faretti da incasso 9W - 20W 580lm - 1620lm Narrow spot, spot, flood, wide flood Washer da incasso 20W 1305lm - 1620lm Wallwasher da incasso con lente 20W 1305lm - 1620lm Compar sfrutta l’anello d’incasso modulare del sistema Quintessence. Beamer per LED -Affermati proiettori per ambienti esterni con un elegante corpo in fusione di alluminio verniciato a polvere a più strati ed un’ampia gamma di accessori di montaggio -Versioni per LED in diverse grandezze e classi di flussi luminosi -Illuminotecnica LED di ERCO, con i collimatori e le lenti Spherolit per un’ottima efficienza e qualità della luce Sono disponibili tutte le caratteristiche di distribuzione, da narrow spot a wide flood e ad oval flood. LED Apparecchi per facciate Zylinder per LED -Illuminotecnica LED di ERCO, con l’efficienza delle lenti Spherolit ed una grande varietà di caratteristiche di distribuzione della luce -Diverse combinazioni di distribuzioni dell’intensità luminosa, orientate verso l’alto e verso il basso -Corpo in fusione di alluminio robusto, verniciato a polvere a più strati e facile da montare Downlight a doppio fuoco 6,7W - 27W 435lm - 2160lm Grandezza 3, 5, 7 Flood, wide flood Downlight a doppio fuoco per LEDs: il riflettore inferiore è sostituito da un cono antiabbagliamento nero e opaco. LED Apparecchi a sospensione Zylinder Grazie a gli accessori disponibili, come le tigi o le sospensioni a cavo, Zylinder può essere montato anche come apparecchio a sospensione. Downlight 13W - 34W 870lm - 2700lm Grandezza 3, 4, 5, 7 Diffusore Wide Downlightwallwasher doppi 20W - 34W 1305lm - 2700lm Grandezza 4, 5, 7 Wallwasher con lente 20W - 34W 1305lm - 2700lm Grandezza 4, 5, 7 Le versioni per l’illuminazione dei percorsi sono dotate di lenti Spherolit con un’apposita distribuzione della luce. Apparecchi di orientamento a LED IP68 -Forma esterna e montaggio invariati -Nuova tonalità di luce bianca calda -Maggiore flusso luminoso dei washer per pavimento per LED con i LED di ultima generazione ed un’ottica migliorata -Nuova componentistica esterna in corpi unitari I washer per pavimento sono adatti all’illuminazione efficiente di scale e passaggi. ERCO Lichtbericht 93 19 Centro Tecnologico ERCO: un «case study» con i LED Illuminazione diffusa delle pareti e tecnologia LED: due fattori del comfort visivo efficiente che si rafforzano sinergi camente. Come ulteriore fattore nel foyer ERCO si ha la programmazione luminosa, che consente sia delle regolazioni in funzione della luce diur na energeticamente efficienti che delle coreo grafie scenografiche. La riproposizione di un progetto affermato ma con circa il 75% di consumo energetico in meno: con gli innovativi strumenti di illumi nazione per LED, ERCO, la fabbrica della luce, ha adeguato il foyer dell’ingresso del proprio Centro Tecnologico nella sede principale di Lüdenscheid ai più moderni standard tecno logici. L’aggiornamento dell’illuminazione con l’ottimizzazione energetica potrà essere ammortizzato in soli cinque anni. Fin dal 1989 il padiglione d’ingresso è un biglietto da visita dell’azienda. Il concetto di illuminazione originario era tagliato su misura per l’architettura dell’edificio, comprendeva un’alta componente di illuminazione delle superfici verticali e soddisfaceva in tal modo fin dall’inizio i criteri di una progettazione della luce orientata alla percezione. La sua rivisita zione con i LED dimostra l’enorme potenziale di questa tecnologia e presenta ai visitatori ed ai dipendenti i nuovi standard con cui speri mentare, comprendere e spiegare la filosofia della luce di ERCO. Grazie alla sola illuminazione diffusa ed omo genea delle pareti, alte fino a 12 metri, si è riusciti a creare una sensazione di luminosità talmente omogenea che si è potuto rinunciare quasi totalmente ad un’illuminazione conven zionale del pavimento. Le facciate in vetro, alte fino al soffitto, consentono un uso intenso della luce diurna – con l’illuminazione delle pareti che attenua i contrasti ed i riflessi. Gli accenti luminosi vengono posti dai faretti Logotec LED di ERCO con distribuzione «narrow spot»: sono installati ad esempio nell’area di comunicazio ne del foyer, montati su binari elettrificati, e fanno brillare i crisantemi gialli sui tavolini. Un impianto Light System DALI integra dei sensori per una regolazione della luce in funzione della luce diurna, consentendo dei risparmi energeti ci e dando vita a degli attraenti effetti scenici. La potenza allacciata dell’impianto rinnovato è diminuita del 75% rispetto all’impianto esi stente, ed è pari a 6,48W/m². La durata utile media dei LED è pari a 50.000 ore, in confronto alle 3.000 – 5.000 ore delle lampade alogene: in tal modo i maggiori costi di investimento vengono compensati dai risparmi durevoli in consumi energetici ed in manutenzione. Progetto Potenza allacciata per m² (W/m²) Esistente Nuovo (Alogene)(LED) 26,09W/m² 6,48W/m² Confronto delle potenze allacciate (%) 100% 25% Confronto dei costi operativi 100% 21% Diminuzione annua delle emissioni di CO2 68,13t Pari ad una riduzione del 25% 20 ERCO Lichtbericht 93 ERCO Lichtbericht 93 21 Zoom L’illuminazione diffusa delle pareti per una luce orientata alla percezione L’illuminazione delle superfici ver ticali valorizza gli spazi, migliora la percezione visiva e può anche con tribuire ad una progettazione illu minotecnica efficiente dal punto di vista energetico. La varietà delle superfici verticali nelle architetture spazia dalle pareti lisce intonacate ai tendaggi, dalle facciate in pietra naturale alle pareti formate dalla vegetazione. L’illuminazione delle superfici verticali, oltre ai suoi compiti crea tivo-architettonici, serve anche a consentire agli utenti dell’architet tura di svolgere le operazioni visive tipiche: il riconoscimento dell’am biente, ma anche la percezione delle informazioni presenti sulle superfici delle pareti. Queste comprendono ad esempio i cartelli segnaletici o con dei testi informativi, i manifesti, i quadri nei musei, i libri ed i racco glitori sugli scaffali o le merci nei negozi. Dal punto di vista energetico, in confronto ai progetti con l’illu minazione orientata sulle superfici orizzontali, a parità di potenza allacciata l’illuminazione delle superfici verticali riesce a creare un’impressione di maggiore lumi nosità degli ambienti, in quanto le pareti rientrano maggiormente nel campo visivo ed in genere pre sentano superfici più chiare rispetto ai pavimenti. Siccome il campo visivo dell’occhio umano è mag giormente esteso nel senso della larghezza che in quello dell’altezza e lo sguardo di solito è rivolto in avanti, l’attenzione è in genere orientata più sulle pareti che sul pavimento o sul soffitto. L’illumi nazione delle superfici verticali genera la riflessione della luce sulle pareti, creando così una compo nente di luce diffusa nell’ambiente che contribuisce all’illuminazione generale. Questi fattori attribui scono all’illuminazione verticale una particolare importanza in tema di progettazione illuminotecnica sostenibile. 22 ERCO Lichtbericht 93 Doppio zoom Architettura L’illuminazione delle superfici verticali accen tua l’architettura nel suo complesso, ne valorizza le dimensioni e crea un ambiente di alta qualità. Le pareti illuminate appaiono leggere e dan no una sensazione di chiarezza ed ampiezza degli spazi. Supportano l’orientamento nell’archi tettura e restituiscono all’ambiente una luce dif fusa e non abbagliante. Percezione Dato il naturale orien tamento del campo visi vo umano, le superfici verticali di un ambiente costituiscono la gran parte della percezione e determinano quindi la sensazione di luminosità. Efficienza energetica Orientare la luce sulle superfici rilevanti per la percezione e per le atti vità svolte è la chiave per creare delle soluzioni dell’illuminazione pre giate qualitativamente e vantaggiose dal punto di vista economico. La tecnologia per l’illuminazione diffusa delle pareti con i LED I wallwasher con caratteristica di distribuzione asimmetrica sono gli strumenti più adatti per l’illumi nazione omogenea delle superfici verticali. Grazie all’alta efficienza luminosa dei LED ed all’efficace illuminotecnica ERCO, l’illumina zione diffusa delle pareti costi tuisce un fattore importante del comfort visivo efficiente. L’illuminotecnica dei wallwasher si contraddistingue per la distribu zione ampia ed omogenea dell’in tensità luminosa in senso orizzon tale e verticale sulla parete. Essi presentano una distribuzione asim metrica dell’intensità luminosa che arriva fino alla base della parete ed illumina sufficientemente anche la parte superiore della parete stessa. Inoltre è preferibile un andamento uniforme dell’intensità luminosa, in modo da determinare una sen sazione omogenea della luminosi tà. Le distribuzioni convenzionali dell’intensità luminosa, a simmetria rotazionale, non sono adatte per un’illuminazione omogenea delle pareti, perché il cono luminoso che incide obliquamente dal soffitto alla parete crea un picco di lumino sità (hot spot) nella parte superiore del cono stesso. Si hanno due soluzioni per ottenere una distribuzione dell’in tensità luminosa ottimale con l’illuminazione diffusa delle pareti: da un lato i wallwasher con lente per LED dotati di lente Spherolit – una tecnologia particolarmente economica, con un alto livello di rendimento dei sistemi di illumi nazione. Il sistema ottico è basato sulla frammentazione di una gran de lente in singole superfici tridi mensionali convesse, che orientano la luce mediante rifrazione. Dalla forma asimmetrica degli sferoliti deriva la speciale distribuzione dell’intensità luminosa necessaria per l’illuminazione diffusa delle pareti. L’orientamento della luce per trasmissione, mediante un’otti ca primaria sul LED, un collimatore ed una lente Spherolit, avviene con minori perdite rispetto alla rifles sione dei riflettori. La tecnologia delle lenti Spherolit consente allo stesso tempo delle altezze degli apparecchi molto ridotte. Questa tecnologia per l’illuminazione dif fusa delle pareti viene utilizzata nel programma ERCO soprattutto nelle famiglie di prodotti derivanti dai faretti. Per ottenere il massimo del comfort visivo negli apparecchi da incasso nel soffitto del pro gramma Quintessence ci sono poi delle combinazioni di tecnologia dei riflettori Spherolit e tecnolo gia Darklight: grazie al riflettore Darklight all’interno dell’angolo antiabbagliamento il piano di emissione della luce del diffusore rimane celato all’osservatore. Nei downlight-wallwasher o nei downlight-wallwasher doppi il diffusore dissolve l’elevata lumi nanza puntiforme del LED e rende il bordo del cono luminoso legger mente sfumato. Lo speciale seg mento wallwasher del riflettore Spherolit illumina la parte supe riore della parete, per mantenere uniforme la luminosità su tutta l’altezza della parete stessa. Le due tecnologie qui presentate per l’illu minazione diffusa con i LED, utiliz zate in una molteplicità di prodotti ERCO, offrono al progettista nuove opportunità per la realizzazione di soluzioni luminose efficienti e sostenibili. Thomas Schielke Modulo LED Collimatore Lente Spherolit wallwash Tecnologia LED Basandosi sulla tecnolo gia LED, ERCO ha potuto sviluppare dei wallwasher dotati di un livello di rendimento dei sistemi di illuminazione sensibilmen te superiore rispetto ai wallwasher con lente con lampade, lenti e riflettori convenzionali. Wallwasher con lente Spherolit La lente Spherolit wall wash crea una distribu zione asimmetrica della luce per un’illuminazione della parete omogenea ed efficiente dal punto di vista energetico. Distribuzione asimmetrica dell’intensità luminosa Per ottenere una sensa zione di luminosità ed uniformità dal pavimento al soffitto, l’illuminazio ne omogenea e diffusa delle pareti richiede una speciale distribuzione asimmetrica dell’intensità luminosa. Downlight-wallwasher con riflettore Spherolit Gli apparecchi da incas so nel soffitto come i downlight-wallwasher combinano la tecnologia dei riflettori Spherolit con la tecnologia Dark light per ottenere un ottimo comfort visivo. Light Mixer Diffusore Segmento wallwasher Spherolit Riflettore Darklight ERCO Lichtbericht 93 23 ZARA, Via del Corso, Roma 5.000 negozi in 77 paesi: ZARA, la catena di moda del gigante spagnolo del tessile Inditex, continua nella sua espansione internazionale. Da molti anni per l’illuminazione ZARA si serve della stretta collaborazione di ERCO: è accaduto anche a Roma, per quello che al momento è il suo più grande negozio al mondo. La nuova filiale in Via del Corso non conquista solo con la sua grandezza di oltre 3.000m2 di superficie di vendita distribuita su cinque piani: anche architettonicamente la ristrutturazione di Palazzo Bocconi, un edificio risalente al 1887 e precedentemente occupato dai grandi magaz zini La Rinascente, è davvero eccezionale: qui il gruppo Inditex fissa gli standard globali in ter mini di sostenibilità ed efficienza nel settore dei negozi. «La difesa dell’ambiente è un elemento chiave della nostra strategia globale», ha annun ciato il Direttore Generale di Inditex Pablo Isla nel 2010 all’assemblea generale del gruppo, e di conseguenza ha puntato sulla ristrutturazione degli edifici per la soddisfazione dei requisiti richiesti per ottenere una certificazione LEED Platinum. Non senza orgoglio l’azienda comunica oggi che il nuovo Flagship Store ecologico ogni anno consuma in media il 70% di acqua ed il 30% di energia in meno rispetto ad un negozio convenzionale, ed in tal modo si risparmiano all’ambiente oltre 200 tonnellate di emissioni di CO2. La valutazione complessiva della certifica zione LEED tiene conto di fattori come la scelta dei materiali, il riciclaggio di calcinacci e rifiuti da costruzione oltre al riscaldamento, alla cli matizzazione e, naturalmente, all’illuminazione dell’edificio. I progettisti di ZARA e lo studio di architet tura di Duccio Grassi hanno realizzato una vera e propria opera d’arte, che nonostante gli eccellenti valori di efficienza non infonde per nemmeno un secondo la sensazione di ascesi e rinuncia – al contrario! Le sensazioni all’interno Architetto: Giulio de Angelis (1845–1906) Architettura (ristrutturazione) e progettazione illuminotecnica: Duccio Grassi Architects, Milano/ Reggio Emilia; José Froján, Mabel Segui, Estudio ZARA, Arteixo Foto: Thomas Mayer, Neuss www.zara.com del palazzo rinnovato sono travolgenti: tre piani del negozio formano una galleria aperta circon dando un enorme spazio aperto centrale, sup portati dalle colonne originali in ferro del palaz zo neorinascimentale, riccamente adornate. Le pareti ed i soffitti color bianco crema ed il pavi mento in pietra naturale chiara contribuiscono a dar vita ad un’atmosfera luminosa, assieme alle pareti rivestite con schermature lamellari e pannelli perforati che filtrano la copiosa luce diurna che penetra dalle grandi finestre. All’insegna del comfort visivo efficiente la progettazione della luce artificiale rinuncia quasi completamente all’illuminazione generale delle superfici orizzontali – solo alcune importanti zone funzionali come le casse, le scale e gli acces si sono rimarcate con i downlight Quintessence quadrati, montati elegantemente a filo del sof fitto. La più importante componente di luce è l’illuminazione delle presentazioni delle merci sulle superfici verticali, realizzata con i faretti ed i washer Optec per lampade ad alogenuri metal lici. I faretti sono montati su binari elettrificati che a loro volta sono in parte integrati in degli elementi sospesi. Questi elementi contengono sul loro lato superiore delle strutture con delle lampade fluorescenti, per illuminare le superfici del soffitto. Un’altra misura nell’ambito del pro gramma di sostenibilità è la scelta di utilizzare come standard le lampade ad alogenuri metal lici da 35W invece che da 70W. Con la loro effi ciente tecnologia dei riflettori Spherolit, i faretti Optec creano anche con questa dotazione un cono di luce ben definito ed omogeneo, suffi ciente per accentuare anche da grandi altezze le superfici di presentazione con dei contrasti di luminosità. 24 ERCO Lichtbericht 93 Il comfort visivo efficien te come parte integrante della strategia ambientale di ZARA: nel nuovo nego zio romano domina l’illu minazione d’accento dei faretti Optec per lampade HIT da 35W. La riflessio ne diffusa delle superfici chiare dei locali e la luce diurna filtrata dagli schermi sulle pareti sono più che sufficienti per l’illuminazione di fondo. Il risultato è un ambiente vivace e stimolante, non lontano dalle condizioni di illuminazione naturale. ERCO Lichtbericht 93 25 GANT Woman Store, Praga A prima vista è una boutique di moda femminile nell’usuale design elegante del marchio internazionale del life style GANT. Guardando meglio però è una piccola rivo luzione della tecnologia dell’illuminazione ed una buona notizia per l’ambiente: il primo negozio con un’illuminazione realiz zata al 100% con i LED di ERCO. Le radici del marchio GANT affondano in America, dove Bernard Gant a partire dal 1949 riforniva di camicie gli studenti delle università della «Ivy League» con il suo negozio di New Haven, nel Connecticut. Oggi GANT è un marchio internazionale che coniuga la tradizione statunitense con un tocco europeo. Anche nell’Europa centrale ed orientale GANT è ormai in via di espansione e nell’illuminazione dei negozi, per creare una «Corporate Light» unitaria, lavora in stretto contatto con i consulenti della luce degli uffici ERCO di Vienna e Praga. Il sistema di faretti Logotec LED, presentato alla EuroShop 2011, ha entusiasmato il progettista degli interni e referente in GANT, un interesse che già pochi mesi dopo si è concretizzato nel GANT Woman Store nel centro commerciale praghese «Myslbek», dando vita al primo negozio realizzato al 100% con apparecchi ERCO per LED. Tutte le parti coinvolte nel progetto sono molto soddisfatte del risultato. Il negozio sviluppa in modo coerente la concezione degli interni di GANT, le esigenze di sostenibilità sono soddisfatte dalla riduzione dei consumi energetici e dalla lunga durata utile degli strumenti di illuminazione, e la qualità della luce rappresenta un ulteriore passo in avanti rispetto ai progetti precedenti, realizzati con lampade HIT. Fedele alla filosofia del comfort visivo efficiente, l’illuminazione degli interni si orienta alla percezione umana: il progetto di illuminazione combina un’illuminazione di fondo omogenea sulle superfici verticali, realizzata dai wallwasher, con degli spot flessibili per l’accentuazione di merci e parti dell’ambiente. Le vetrine proiettano la particolare atmosfera del negozio verso l’esterno. Per una messa in scena flessibile delle decorazioni si sono utilizzati i faretti, i wallwasher ed i washer Logotec LED montati su binari elettrificati trifase ERCO. Le loro lenti Spherolit intercambiabili consentono delle caratteristiche di distribuzione da narrow spot a wide flood, ma anche delle varianti per un’illuminazione diffusa, come oval flood e wallwash. In tal modo si possono illuminare gli sfondi delle superfici verticali in modo omogeneo o porre degli accenti con precisione. Una particolarità dei faretti per LED di ERCO ha sorpreso i frequentatori dello Store Design Departments di GANT: con la tecnologia delle lenti Spherolit i faretti non presentano dispersione luminosa, il che valorizza i contrasti nelle vetrine e conferisce loro un look fresco ed attraente. 26 ERCO Lichtbericht 93 Vetrine attraenti e ricche di contrasti: un fattore di successo decisivo nell’ambiente vitale di un centro commerciale. I faretti Logotec LED con lenti Spherolit non presentano praticamen te nessuna dispersione luminosa, dando vita a contrasti più netti nonostante la riduzione delle potenze allacciate. Strumenti di illuminazione per LED inseriti in un progetto di illuminazione orientato alla percezione che combina l’illuminazione delle superfici verticali con degli accenti luminosi privi di dispersione della luce: così GANT riesce a ridurre di circa il 30% i consumi energetici dell’illuminazione rispetto ai precedenti progetti che impiegavano le lampade Progettazione d’interni ed illuminotecnica: GANT Store Design Dept. Foto: Edgar Zippel, Berlino www.gant.com HIT. Grazie alla riduzione della produzione di calore si ha inoltre un ulteriore risparmio del 30% per i minori costi di climatizzazione. Tutto ciò, assieme all’eliminazione di costose sostituzioni delle lampade, consente una rapida ammortizzazione dell’impianto di illuminazione in un’ottica di «Total Cost of Ownership». Le qualità del progetto di illuminazione, come l’elevato comfort visivo, le piacevoli tonalità bianco calde della luce, la buona resa cromatica e la ridotta produzione di calore, rendono il negozio più attraente per i clienti e creano delle condizioni di lavoro più piacevoli per le dipendenti praghesi di GANT. Per un’illuminazione efficiente GANT ha scelto di utilizzare i faretti Logotec LED, (a sinistra) ed i wallwasher per LED da 35W ed i faretti direzionali da 21W per LED del programma Quintessence. Con un indice Ra > 85, la resa cromatica dei LED bianco caldi si attesta sui valori tipici per la distribuzione al dettaglio, ottenuta comunemente con le lampade ad alogenuri metallici, e crea le condizioni di luce necessarie per la valutazione dei tessuti colorati. ERCO Lichtbericht 93 27 L’illuminazione delle superfici verticali per gli hotel: Ibis punta sui LED Arredamento degli interni e progettazione illuminotecnica: Dreesen und Partner, Düsseldorf Foto: Thomas Pflaum, Castrop-Rauxel Da Ibis, la catena di hotel del segmento economico del gruppo Accor, tutto ruota attorno al rapporto ottimale prezzo/prestazione. Ibis affronta la crescente concorrenza con un nuovo concetto del design e dell’illuminazione. www.ibishotel.com In Germania dal 2009 vengono inaugurati in successione gli alberghi della nuova genera zione della catena Ibis, che con atmosfere espressive e naturali va incontro alle crescenti esigenze della clientela. La chiarezza, la con centrazione sull’essenziale e la linearità delle forme sono gli elementi sostanziali del design, sviluppati per Ibis dallo studio di arredamento d’interni Dreesen und Partner di Düsseldorf. Nell’elaborazione del progetto di illuminazione i progettisti sono ricorsi alla consulenza degli esperti per il settore degli hotel e della gastro nomia della struttura di distribuzione tedesca di ERCO. Il risultato è una luce attraente dal comfort visivo efficiente – un investimento durevole e calcolabile in modo affidabile. I «decision maker» del gruppo sono consape voli di cosa possa fare la luce in questo contesto: «Deve supportare in modo efficace l’atmosfera del nuovo design, suscitando nell’ospite la sen sazione di essere davvero il benvenuto», spiega Klaus Rohrbeck, direttore tecnico di Accor Deutschland. Nel percorso verso questo obbiet tivo i progettisti hanno studiato ed ottimizzato tutti i cinque fattori del comfort visivo efficien te: la progettazione illuminotecnica qualita tiva, l’illuminazione delle superfici verticali, le lampade efficienti, l’illuminotecnica efficace e la programmazione luminosa intelligente. Ciò ha portato ad abbandonare il progetto di illu minazione originario, che prevedeva una griglia di downlight per un’illuminazione uniforme e piatta, per passare ad una progettazione diffe renziata in cui dominano l’illuminazione diffusa delle pareti e l’illuminazione d’accento. «Anche se impieghiamo un terzo degli apparecchi in meno rispetto ai progetti di illu minazione precedenti, con la progettazione illuminotecnica orientata alla percezione otte niamo una sensazione di maggiore luminosità», racconta Martin Weiser, responsabile per il segmento degli hotel e della gastronomia di ERCO Leuchten GmbH. Ciò si ripercuote positi vamente sull’entità dell’investimento iniziale e sui costi d’esercizio, e naturalmente in questo modo si riescono a soddisfare anche le direttive 28 ERCO Lichtbericht 93 delle associazioni professionali di categoria e le normative DIN. La progettazione tratta le aree come le hall degli ingressi, le reception, i bar ed i ristoranti in modo diverso, tenendo conto delle loro funzioni, me sempre utilizzan do l’illuminazione delle superfici verticali per definire l’architettura con la «luce per vedere» e per consentire l’orientamento negli spazi. Si ha poi l’illuminazione d’accento come «luce per guardare», che porta in primo piano le aree funzionali creando dei contrasti di luminosità: ad esempio il bancone della reception, gli ascensori, ma anche le superfici dei tavoli nel ristorante ed i pochi, pregiati elementi deco rativi come le piante o le fruttiere. Seppur con moderazione, si impiega anche la terza compo nente della «grammatica della luce», la «luce da osservare»: ad esempio sotto forma di decora tivi apparecchi a sospensione sopra la reception o sopra i tavolini alti nella zona del ristorante, che in quelle sale hanno una funzione pretta mente estetica. Gli strumenti utilizzati per queste componenti della progettazione illuminotecnica impiegano un’illuminotecnica efficace e delle lampade efficienti: per l’illuminazione delle superfici verticali si impiegano i wallwasher con lente Quintessence per LED da 28W, per l’illuminazio ne d’accento i faretti direzionali Quintessence per LED da 21W con diverse caratteristiche di distribuzione, tarate sulle dimensioni delle zone e degli oggetti da illuminare. Con la loro alta efficienza luminosa i LED bianco caldi, con una L’illuminazione differen ziata sottolinea l’imma gine fresca e moderna dei nuovi alberghi Ibis: la combinazione di illu minazione diffusa delle pareti ed illuminazione d’accento è attraente e valorizza l’ambiente pur essendo ottenuta con una riduzione del numero di apparecchi e del con sumo energetico. I LED, la sorgente luminosa del futuro, garantiscono un funzionamento ancora più economico. temperatura colore simile a quella delle lampa de alogene ed una buona resa cromatica, capace di rendere appetitose le pietanze e le bevande, consentono già di per sé di risparmiare energia. A ciò si aggiunge il fondamentale vantaggio in termini di efficienza derivante dall’illumino tecnica LED, con la sua luce proiettata e ad irra diazione diretta, rispetto alla luce riflessa delle lampade comuni. Se all’inizio i progettisti dove vano mettere in conto circa 10.000W di poten za allacciata per l’illuminazione del piano terra degli alberghi, già nella prima fase, nel 2009, con il progetto di ERCO con le lampade alogene a bassa tensione e con le lampade ad alogenuri metallici questo valore si è ridotto a 5.800W. Nei nuovi hotel di Francoforte, Bonn ed AquisgranaNormaluhr, con l’attuale tecnologia LED esso è sceso addirittura a soli 2.300W. Un vantaggio dei LED, in particolare in confronto alle lampade ad alogenuri metallici, di efficienza simile, è quello della dimmerabilità. Questa caratteristi ca faceva parte della serie di requisiti richiesti da Ibis per poter adattare alle diverse situazioni l’illuminazione delle singole aree. Il consumo energetico degli apparecchi per LED si riduce proporzionalmente al valore di dimmerazione, il che consente ulteriori risparmi operativi. Oltre a valorizzare perfettamente il moderno ed attraente concetto degli interni, la nuova illuminazione regge anche all’esame dei suoi punti di vista economici. Assumendo un periodo di ammortamento complessivo di circa dieci anni, possibile con una durata utile attesa per gli apparecchi per LED pari a 50.000 ore di eser cizio con un utilizzo medio di 15 ore al giorno, per Ibis il maggiore investimento iniziale in tecnologia LED si ammortizza già in soli quattro anni. In breve: una soluzione sostenibile della quale possono profittare l’ambiente, gli ospiti ed i gestori. Anche nel ristorante si impiegano i wallwasher ed i faretti direzionali Quintessence per LED. L’illuminazione della superficie verticale della parete di fondo definisce l’ambiente, crea profondità e trasmette una sensazione di mag giore luminosità. La seconda componente di luce è creata dai faretti direzionali integrati nel soffitto. Con l’impiego di un riflettore darklight si previene in modo ottimale l’abbagliamen to. Il cono di luce ovale della caratteristica di distribuzione «oval flood» è perfetto per i tavoli rettangolari e può essere riposizionato al variare della posizione dei tavoli stessi. ERCO Lichtbericht 93 29 L’illuminazione delle superfici verticali negli ambienti esterni: Joslyn Art Museum, Omaha Architettura: John e Alan McDonald, Omaha (Edificio vecchio 1931), Foster + Partners, Londra (Ampliamento del 1994) Progettazione illuminotecnica: HDR, Randy Niehaus, Trevor Hollins, Omaha Foto: Tom Kessler, Omaha L’illuminazione diffusa delle pareti con i LED per le gallerie: Fleming Collection, Londra Architettura: Trehearne Architects, Londra Progettazione illuminotecnica: GIA Equation, Londra Foto: Dirk Vogel, Dortmund www.flemingcollection.com www.joslyn.org Dietro la storia del Joslyn Art Museum, un blocco monolitico in stile Art Deco con un’appendice moderna di Foster + Partners, si cela un perfetto esempio del «sogno americano»: George A. Joslyn (1848–1916), nato in una modesta famiglia del New England, cercò fortuna nel business dell’editoria nell’ovest degli Stati Uniti, e con il «Western Newspaper Union» creò un impero editoriale che lo fece diventare l’uomo più ricco del Nebraska. Dopo la sua morte sua moglie Sarah con il suo patrimonio ha finanziato, oltre alle molte altre fondazioni benefiche, tutta una serie di istituzioni culturali della loro residenza elettiva di Omaha, tra le quali un museo d’arte. La collezione comprende opere antiche e contemporanee, ma è focalizzata soprattutto sull’arte europea ed americana dei secoli XIX° e XX°. L’ultimo ampliamento del museo è stato realizzato nel 2009, con il rinnovo di tutto l’ambiente esterno che circonda il vecchio ed il nuovo edificio, illuminazione inclusa, per realizzare un giardino di sculture. Per il risultato ottenuto, un progetto differenziato in funzione dei vari Beamer HIT 70W Focalflood HIT150W 30 ERCO Lichtbericht 93 e contrastanti elementi del complesso ma allo stesso tempo capace di racchiuderli in un contesto con un unico filo conduttore, nel 2010 i lighting designer di HDR Architecture sono stati premiati con un IES Illumination Award of Merit. I progettisti illuminotecnici hanno posto particolare importanza all’impiego di un solo tipo di lampade, il più possibile efficienti: le lampade ad alogenuri metallici, in diversi livelli di potenza. Il concetto della luce nel giardino delle sculture rinuncia ad un’illuminazione generale sui piani orizzontali e preferisce illuminare gli alberi con gli uplight Tesis, mentre le sculture vengono messe in scena una per una con i proiettori Grasshopper. Per creare un contrasto, le facciate in marmo rosa dell’edificio vecchio e di quello nuovo sono illuminate omogeneamente con i washer Focalflood, accentuandone il carattere monumentale. Gli altorilievi dello scultore John David Brcin (1899–1983) sugli angoli dell’edificio vecchio sono ulteriormente messi in risalto con dei proiettori Beamer. La nuova illuminazione ha ottenuto dei riconoscimenti ed ha creato l’atmosfera di fondo per il festival «Jazz on the Green», tenutosi nel 2009 nel parco delle sculture del Joslyn Art Museum. Un atrio in vetro collega l’edificio vecchio con la parte nuova. Gli apparecchi a colonna Lightmark per lampade HIT da 39W illuminano le superfici di accesso davanti all’ingresso del museo. La Fleming Collection si è affermata nel panorama culturale di Londra per la sua collezione permanente e la sua galleria d’arte scozzese. Ha origine dalla collezione dell’omonimo istituto bancario, fondato nel 1873 da Robert Fleming nella città scozzese di Dundee. Quando la Fleming Bank nell’anno 2000 è stata acquistata dalla Chase Manhattan Bank, la sua collezione d’arte è stata ceduta alla Fleming-Wyfold Art Foundation, che dal 2002 gestisce la galle ria al pian terreno del n. 13 di Berkeley Street a Mayfair – e ciò con un tale successo di pubblico e critica che i curatori della fondazione non hanno esitato ad accettare quando, nel 2010, il primo piano dell’edificio, rimasto vuoto, gli è stato offerto in affitto. La nuova galleria è stata inaugurata il 10 giugno 2011 ed ospita l’esposizione permanente della collezione, mentre al piano terreno si alternano soprattutto delle mostre di artisti scozzesi contemporanei. Il piano superiore dell’edificio eretto nel 1890 offre una superficie di 140m2 con soffitti stuccati e colonne elegantemente decorate. In questo edificio storico dalle pareti bianche è stata inserita una serie di pareti divisorie che fanno da superfici espositive e con il loro colore grigio si staccano dal resto dell’architettura pur garantendo uno sfondo neutro per le opere d’arte. Sarà per la proverbiale parsimonia degli scozzesi o forse per le radici della collezione nel business del denaro, in ogni caso nella scelta dell’illuminazione i gestori hanno fatto un’attenta valutazione ed hanno scelto un sistema di binari elettrificati ERCO con wallwasher e faretti Logotec LED in tonalità bianco caldo. Questi non offrono solo un’illuminazione quali tativamente pregiata che preserva le opere in esposizione, ma si ammortizzano anche in pochi anni grazie al loro consumo energetico sensibilmente inferiore rispetto ad esempio alle lampade alogene a bassa tensione e grazie ai costi di manutenzione molto contenuti: la sostituzione delle lampade da oggi è un ricordo del passato. La presentazione delle opere d’arte sulle pareti delle gallerie è il classico esempio di applicazione dell’illuminazione omogenea delle superfici verticali. Nella Fleming Collection i wallwasher con lente Logotec LED sono combinati con dei faretti per LED dal design uguale, che consentono di accentuare le singole opere con la luce. Nei wallwasher montati su binari elettrificati il vantaggio di efficienza dei wallwaher con lente per LED con tecnologia Spherolit è particolarmente evidente: il livello di rendimento dei sistemi di illuminazione è circa il doppio di quello dei wallwasher con lente convenzionali. ERCO Lichtbericht 93 31 Villa Vauban, Lussemburgo Architetti: Diane Heirend & Philippe Schmit architectes, Lussemburgo; Philippe Schmit, Lussemburgo. Progettazione illuminotecnica: Licht Kunst Licht AG, Bonn/Berlino Direzione del progetto: Ing. Alexander Rotsch Foto: Lukas Roth, Colonia Un nuovo futuristico edificio triplica la superficie espositiva del «Museo di Arte Antica della Città di Lussemburgo» e dà vita ad un affascinante dialogo architettonico con la villa storica del 1873. In questo dia logo gli strumenti di comunicazione sono lo spazio, i materiali e la luce. Le antiche fondamenta, lasciate a vista dagli architetti nella ristrutturazione, spiegano il nome della Villa: essa sorge sui resti dell’antica fortezza lussemburghese del maestro dell’archi tettura barocca Sébastien Le Prestre de Vauban. La nuova costruzione, che tocca la villa neoclas sica su due lati, con le ripide superfici prismati che esterne che si estendono nel sottosuolo si rifà alle antiche casematte. La superficie delle facciate è in lamiera di ottone rosso perforato ed offre delle tonalità calde di color marrone metal lico. Anche negli interni dominano le superfici nette ed espressive in materiali contrastanti: un pavimento in legno chiaro, superfici in intonaco bianco, pareti e soffitti in calcestruzzo a vista bocciardato che lascia intravedere del quarzo brillante, resi vivi con un’illuminazione studiata con cura. Già avvicinandosi all’esterno dell’edificio è evidente come l’architettura della luce crei delle immagini pregnanti: per offrire una vista attraente già da lontano i wallwasher mettono in scena le superfici verticali dell’ingresso e del foyer dalle pareti in vetro. L’illuminazione nelle zone di passaggio e di sosta del nuovo edificio è svolta in gran parte da apparecchi senza bordo integrati nel soffitto in calcestruzzo, un elegan te dettaglio costruttivo. I downlight a doppio fuoco, i faretti direzionali ed i wallwasher del 32 ERCO Lichtbericht 93 Il nuovo edificio tocca con le sue superfici in lamiera di ottone per forato la storica Villa Vauban su due lati. Negli spazi delle gallerie del nuovo edificio i soffitti luminosi sono contornati da binari elettrificati. I faretti Parscan servono a far emergere sottilmen te i dipinti dall’illumina zione di fondo diffusa. www.villavauban.lu programma ERCO strutturano con la loro luce le complesse sequenze di spazi in successione. La luce brillante delle lampade alogene a bassa tensione fa emergere le qualità e le strutture dei materiali con la sua eccellente resa cromatica. La progettazione orientata alla percezione e l’utilizzo delle moderne lampade IRC contribui scono all’efficienza dell’illuminazione. Le sale espositive del nuovo edificio sono dotate di soffitti luminosi che nel piano superiore integrano la luce diurna con quella artificiale, mentre nel piano inferiore utilizzano esclusivamente la luce artificiale. I lucernai sono circondati da una fuga che integra l’area zione ed un binario elettrificato ERCO. I faretti ed i wallwasher Parscan, adattabili alle diverse mostre, supportano la messa in scena delle opere in esposizione: un perfetto e flessibile «white cube». In tal modo il visitatore speri menta durante la sua visita una stimolante sequenza di spazi dalle caratteristiche comple tamente diverse tra loro, messi perfettamente in scena dai progettisti di Licht Kunst Licht. Spazi espressivi, superfici nette, materiali contra stanti: sono queste le scelte stilistiche del pro getto di Diane Heirend e Philippe Schmit. La luce caratterizza il percorso lungo l’edificio: le singole pareti sono illu minate con i wallwasher. I locali di transito come il foyer, i corridoi e le scale, ricevono una luce decisa sul pavimento. Le introverse sale espositive del nuovo edificio sono invece caratterizzate da una concentrazione della luce che riempie gli spazi e mette l'arte al centro dell'attenzione. Foto: Christoph Meinschäfer Per maggiori informazioni: www.lichtkunstlicht.de www.lichtdesign-preis.de www.iald.org Licht Kunst Licht: Light designer dell’anno 2011 Un’annata eccellente per il Prof. Andreas Schulz ed il suo studio Licht Kunst Licht, con le sue sedi a Bonn e Berlino: al Deutscher Lichtdesign-Preis 2011 (Premio del Design Illuminotecnico Tedesco), conferito il 5 mag gio a Colonia, lui ed il suo team hanno ricevu to il titolo di light designer dell’anno. Hanno ottenuto il più alto punteggio complessivo nelle diverse categorie di valutazione. Anche a livello internazionale sono stati più volte riconosciuti i lavori sempre di altissima qua lità di questo studio: ad esempio in occasione dello IALD Radiance Award 2011, quando questa rinomata associazione ha premiato il progetto per il ponte Telekom a Bonn con il massimo punteggio della giuria, distinguen dolo da tutti gli altri vincitori del premio. Complimenti! ERCO Lichtbericht 93 33 L’illuminazione diffusa delle pareti per i musei: Museo de la Evolución Humana, Burgos Architetto: Juan Navarro Baldeweg, Madrid Foto: Thomas Mayer, Neuss www.museoevolucionhumana.com La ricerca e la trasmissione del sapere che ha portato all’evoluzione umana riassunte in un complesso di edifici: il museo ed il vicino istituto offrono degli scenari applicativi poliedrici per l’illuminazione delle superfici verticali. La città di Burgos, nel nord della Spagna, con la sua posizione sul cammino di San Giacomo e la tomba dell’eroe nazionale spagnolo «El Cid» nella sua cattedrale gotica, è da sempre una località ricca di storia. Ma solo negli anni ’80 è emerso quanto profonde fossero le sue radici storiche. È stato in quegli anni che gli scienziati, nel corso di alcuni scavi nella Sierra de Atapuerca, a circa 20 km dalle porte di Burgos, hanno trovato dei reperti sensazionali dell’era preistorica: resti di insediamenti umani che abbracciano un periodo di oltre un milione di anni. Tutto ciò, assieme all’enorme quantità di reperti ritrovati nelle caverne della Sierra, hanno motivato già nell’anno 2000 l’inserimento degli scavi nella lista dei beni formanti il patrimonio culturale dell’umanità dell’UNESCO: il 60% di tutti i fossili ominidi del mondo provengono da qui, e in nessun altro posto al mondo lavorano più ricercatori in un’unica località di scavi. In questo contesto è apparsa più che appropriata la realizzazione nel centro di Burgos di un nuovo, moderno e rappresentativo complesso di edifici comprendente un museo, un istituto di ricerca ed un centro congressi. La ricerca, la comunicazione e la diffusione delle conoscenze sull’evoluzione umana sono ora nelle immediate vicinanze tra loro e dispongono di ampie strutture dedicate. Il progetto è opera di Juan Navarro Baldeweg, uno dei più prestigiosi architetti spagnoli, che già con i suoi progetti del museo e dell’istituto di Altamira si era occupato approfonditamente di tematiche attinenti a queste. La costruzione del padiglione centrale del museo è fiancheggiata da due ali laterali, La speciale ottica del wallwasher TFL di ERCO provvede ad un’illuminazione molto omogenea della parete. Gli apparecchi possono essere disposti uno attaccato all’altro per illuminare le superfici verticali senza interruzioni. Le moderne lampade fluorescenti T16 con componentistica elettronica offrono un’alta qualità della luce ed un’estrema efficienza. 34 ERCO Lichtbericht 93 che accolgono l’istituto ed il centro congressi. Per mantenere il padiglione centrale staccato dagli altri, Baldeweg ha concepito delle strutture esterne di travi disposti a rombo e verniciate di un rosso fiammante, che dominano gli spazi che si inabissano tra le diverse parti del complesso. La vetrata frontale ed i lucernai consentono un copioso accesso di luce diurna. Baldeweg non rinuncia a delle soluzioni espressive come la travatura rossa già ricordata o come un rivestimento delle facciate delle ali laterali color verde smeraldo, frammentato da una griglia irregolare di finestre. Il concetto dell’illuminazione, sia nelle aree espositive che nelle zone funzionali e di traffico, si subordina all’architettura e fa emergere la struttura degli spazi con l’illuminazione omogenea delle superfici verticali. L’illuminazione diffusa delle pareti, utilizzata nelle più diverse zone dell’edificio, definisce gli spazi donando loro una «luce per vedere» non abbagliante e aiuta in particolare a domare i contrasti derivanti dall’illuminazione naturale proveniente dall’alto. Questo impiego della luce orientato alla percezione in combinazione con la tecnologia a basso consumo energetico dei wallwasher ERCO per lampade fluorescenti dà vita ad una soluzione armoniosa dell’illuminazione, che con ragione si può definire di «comfort visivo efficiente». Juan Navarro Baldeweg, grande maestro della moderna architettura spagnola, non rinuncia a delle soluzioni creative espressive: nello spazio tra le diverse parti dell’edificio si ha una struttura con delle travi verniciate in un rosso intenso e brillante; le ali laterali sono dotate di un rivestimento della facciata di color verde smeraldo, frammentato da una griglia irregolare di finestre. Se si parla di «Lucy», i ricercatori dell’evoluzione pensano ad una femmina di australopiteco ritrova ta nel 1974 in Etiopia, di cui il museo possiede una riproduzione iperrea listica. I progettisti dell'illuminazione pensano invece all’apparecchio per postazioni di lavoro Lucy, che qui viene utilizzato per l’accentuazione del materiale in esposizione. Illuminazione diffusa e funzionale delle pareti: l’illuminazione omogenea delle superfici verticali è valida per qualsiasi compito visivo nel quale le informazioni devono essere lette dalle superfici verticali di uno spazio, come ad esempio la visione delle immagini e degli schemi esplicativi di un’esposizione. L’immagine del corridoio qui sopra mostra come l’illuminazione delle superfici verticali faccia sembrare le pareti leggere, quasi immateriali, trasformando una situazione quotidiana in un’esperienza architettonica. Le pareti illuminate fanno inoltre rilucere l’edificio verso l’esterno attraverso le facciate in vetro. ERCO Lichtbericht 93 35 Luci di chiusura Seminario estivo internazionale di illumi notecnica per studenti Per la quarta volta, dal 23 al 26 agosto 2011, ERCO ha organizzato a Lüdenscheid un seminario estivo internazionale di illuminotecnica. Questo evento è indirizzato agli studenti di architettura, architettura d’interni e progettazione illuminotecnica che desiderano sperimentare le pratiche di progettazione e maneggiare gli strumenti dell’illuminazione delle architetture in un ambito professionale. L’esperienza di un’intensa collaborazione con colleghi di studio di tutto il mondo è un effetto collaterale che i 14 partecipanti, provenienti da paesi come Indonesia, Ungheria, Croazia o Spagna, non si sono voluti perdere. A tutti i partecipanti ed agli organizzatori del seminario rivolgiamo i nostri ringraziamenti ed i nostri auguri per i progetti futuri! Ricevimento primaverile per la Internatio nale Gartenschau 2013 all’IMM di Amburgo Un Expo internazionale di giardinaggio richiede anni di preparativi. Attualmente Amburgo si sta preparando per il 2013 e ogni anno in un ricevimento primaverile gli amici ed i sostenitori del mondo della politica e dell’economia vengono informati sui progressi raggiunti. Nella manifestazione di quest’anno, il 21 marzo, il motto era «Ponti verso nuove sponde», perfettamente adatto allo scenario offerto dalla città portuale: la cornice festosa all’interno e attorno al Museo Internazionale Marittimo (IMM)è stata supportata con un’installazione luminosa temporanea dello studio di progettazione illuminotecnica amburghese Team Licht, in cooperazione con ERCO. www.erco.com/seminars www.hafencity.com www.igs-hamburg.de Luce verde per l’expo del giardinaggio: l’instal lazione temporanea è stata realizzata da Hauke Giesecke/Team Licht (a sinistra) con il supporto Nuovo showroom a Buenos Aires ERCO è ormai presente con un suo showroom ed un team di collaboratori nella capitale argentina di Buenos Aires da 13 anni, nei quali si è affermato come un partner degli architetti e dei lighting designer di tutta la dinamica area economica sudamericana. Ora Edgardo Cappiello con la sua squadra ha allestito dei nuovi locali a Puerto Madero: qui, in un ex complesso portuale, è sorto un quartiere alla moda, in cui i moderni grattaceli si affiancano ai magazzini riconvertiti come quello dell’Hotel Faena, allestito da Philippe Starck: un indirizzo utile per gli architetti, i lighting designer, e per tutti i clienti creativi di ERCO Argentina. di Kai Petersen (in mezzo) ed Ingo Dahl (a destra) di ERCO Amburgo. ERCO su Facebook ERCO è presente dall’inizio dell’anno con una propria pagina su Facebook, il più grande social network del mondo. In tal modo ERCO non sviluppa solo un canale nuovo, rapido e semplice per notizie, immagini e video: tutti quelli che si occupano di illuminazione delle architetture trovano qui una piattaforma per la comunicazione con ERCO e per scambiarsi impressioni a distanza. Saremo lieti di potervi dare il benve nuto come «fan» di ERCO su Facebook: Per gli studenti progettare teoricamente è la regola nel corso dei loro studi. Il workshop da ERCO offre l’occasione per conoscere meglio anche la prassi dell’utilizzo degli strumenti di illuminazione. www.facebook.com/erco.lighting ERCO Iluminación, S.A. Oficina de Representación Av. Juana Manso 1124 C1107CBX Buenos Aires Argentina La grande festa d’inau gurazione di ERCO a Buenos Aires l’11 maggio 2011: l’ambiente della luce e dell’architettura della metropoli si sono ritrovati per l’occasione. Tel.: +54 11 431 314 00 Fax: +54 11 431 254 65 Email: [email protected] www.erco.com/contact Film: l’illuminazione con i LED Sul nostro sito, il Light Scout di ERCO, presen tiamo un nuovo filmato di 18 minuti sull’illuminazione con i LED. Il filmato illustra come ERCO stia sviluppando l’attuale tecnologia dei LED nell’architettura e consente di guardare dentro il processo dello sviluppo del design, dei prodotti e della produzione degli strumenti di illuminazione per LED. Prendono la parola le persone che da ERCO contribuiscono al successo di questa rivoluzione tecnologica. Nell’area download del sito (www.erco.com/download) si può scaricare il filmato in diversi formati e lo si può anche pubblicare sul proprio sito con l’apposito codice HTML. ERCO considera l’optoelettronica come una competenza chiave, e per questo ha sviluppato dei concetti e degli approcci completi e potenti per l’illuminazione delle architetture con i LED. Il nuovo filmato consente uno sguardo approfondito nei settori dell’impresa che si occupano di ricerca e sviluppo e della produzione di strumenti di illuminazione per LED. www.erco.com/led Colloqui tra specialisti in una cornice d’effetto (a destra): Martiniano Leguizamón (ERCO) e Laura Buccellato, diret- 36 ERCO Lichtbericht 93 trice del MAMBA (Museo de Arte Moderno de Buenos Aires). ERCO Lichtbericht 93 37 Viani Alimentari, Göttingen Architettura e progettazione illuminotecnica: AV Atelier Verführt Messe GmbH, Hannover Foto: Frieder Blickle, Amburgo www.viani-alimentari.de La passione per l’Italia è da sempre particolarmente viva nelle città universitarie tedesche come Göttingen. La famiglia Viani, attiva da molti anni come importatore di specialità italiane, alimenta ora questa passione anche in un pro prio negozio al dettaglio, con vino, pasta, caffè e focacce. Per realiz zarlo l’Atelier Verführt di Hannover ha rinnovato in modo sobrio ed elegante il piano terreno di una casa a graticcio nella storica città vecchia. Il contributo di ERCO: comfort visivo efficiente con i wallwasher Quintessence per lam pade ad alogenuri metallici ed i faretti Optec per una flessibile illuminazione d’accento. E Lichtbericht 93 Bodegas Portia Il mistero del vino: le moderne cantine come la Bodegas Portia, situata nella regione vinicola spagnola della Ribera del Duero, producono con standard industriali. Ciò non intacca il fascino del vino, risultato complesso di processi naturali influenzati anche da ingredienti immateriali come il tempo, la pas sione e l’esperienza. Il progetto di Foster + Partners esalta questo fascino con un’architettura spet tacolare, nella quale un altro componente immateriale svolge un ruolo di grande importanza: la luce. Pubblicato nel novembre 2011 E ERCO GmbH Postfach 2460 58505 Lüdenscheid Germany Tel.: +49 2351 551 0 Fax:+49 2351 551 300 [email protected] www.erco.com