Valérie, diario di una ninfomane
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Valérie, diario di una ninfomane
Valérie, diario di una ninfomane Scritto da Eugenio Fea Valérie è una bella e seducente ragazza che all’età di trent’anni decide di affidare la sua vita alla scoperta del proprio corpo, lasciandosi trasportare dalle sensazioni che le spalancano le porte verso un mondo tutto nuovo. Da quando perde la verginità a quindici anni condivide con il suo amico diario la scoperta del sesso e degli uomini, e la vita le si comincia a mostrare come una ricerca del piacere che non prevede inibizioni. Valérie è convinta che attraverso il corpo possa esprimere meglio se stessa e attraverso qualsiasi incontro svelare un nuovo lato di sé. Presto il darsi agli altri diventa per lei un’ossessione, una necessità, concedendosi sempre più spesso a uomini diversi e sconosciuti, fino a quando si innamora di Jaime, il principe azzurro, bello, sensibile, sensuale, con un lavoro; per Valérie è arrivato il momento di lasciarsi alle spalle la ragazzina di un tempo, ha trent’anni, bisogna mettere su famiglia. Ma neanche cosi riesce a liberarsi di quella sua condizione di ninfomane, l’uomo di cui si è innamorata l’ha ingannata, si rivela un ubriaco cocainomane. Per sopravvivere alla delusione, Valérie decide di imboccare la strada della prostituzione, cercando di soddisfare almeno il desiderio carnale. Si trova a prestare servizio in una casa di appuntamenti dove scopre un mondo fatto di violenza, ma anche di tenerezza, si sente protetta, al fianco di altre donne come lei, alcune con i suoi stessi problemi con cui confidarsi; ma più importante di tutte, scopre la vulnerabilità e la debolezza maschile, che le permette di rialzare la testa ritrovando una dignità, ribellandosi a questa sua condizione di depressione per vivere veramente la vita, senza sprecare nemmeno un giorno di essa. Commento Una storia a tratti drammatica, in cui il regista Molina mescola desiderio, passione e sofferenza, cercando di narrare la ninfomania di una bella e giovane ragazza, ma dando vita ad un porno travestito da fotoromanzo, dove vige un erotismo che non coinvolge lo spettatore, nemmeno quello più affamato. Il ritratto che esce dell’amore e del rapporto tra uomo e donna è la decadenza della società; le scene di nudo (quasi sempre frontale), di sesso (quasi sempre esplicito), e il linguaggio volgare si fondono in una pellicola priva di contenuti, dove il problema della ninfomania è soltanto un pretesto per una ragazza che non riesce a gestire il piacere e il suo corpo. La protagonista, Belén Fabra, crea un personaggio tutto sommato piatto, ricco di luoghi comuni e senza la minima sensualità. Privo anche di uno spessore psicologico, non riesce a trasmettere al pubblico quello che potrebbe essere uno stato d’animo lacerante per Valerie, continuamente depressa ed in cerca costante di un uomo che la soddisfi; anche la 1/2 Valérie, diario di una ninfomane Scritto da Eugenio Fea storia d’amore che vive con il dirigente è piatta, priva di tensione emotiva, senza uno spessore. Nella coppia, e nella vita, quello che ha più esperienza è lui, Leonardo Sbaraglia, che infatti regge abbastanza bene le sorti del gioco, per lo meno riesce a caratterizzare il personaggio di Jaime in modo più realistico, donandogli qualche chiaro-scuro. Sbaraglia è il tipico attore di thriller, riesce a creare una giusta tensione quasi maniacale e psicotica, ed infatti il personaggio di Jaime va a finire nello stato d’animo psicotico-depressivo; dapprima bello, seducente, premuroso, poi escono fuori le perversioni, l’uso di cocaina, le partner occasionali, anche se succede tutto troppo in fretta, quasi come se al regista non interessassero questi lati dei personaggi, ma puntasse solo alle scene di sesso. Degna di merito, per quanto breve l’apparizione, si può ritenere invece la Geraldine Chapline, nel ruolo della nonna, finalmente lontana da quei camei horror e più che adatta al personaggio. Lei in poche battute riesce perlomeno a creare un personaggio vivo, che respira, verosimile e credibile; l’esperienza paga!. In ogni caso, il problema forse maggiore di questa pellicola è la colonna sonora, troppo enfatica trasforma in più di un’occasione quella che avrebbe potuto essere una cronaca di un percorso femminile nella sessualità in una fiction d’altri tempi. Titolo: Valérie, diario di una ninfomane Anno: 2008 Paese: Spagna Regia: Christian Molina Interpreti: Belén Fabra, Leonardo Sbaraglia, Llum Barrera, Geraldine Chaplin, Pedro Gutiérrez, Ángela Molina 2/2