[varese - 25] eplos srl/lunedi/basket/bas2 24/01/11

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[varese - 25] eplos srl/lunedi/basket/bas2 24/01/11
BASKET
La Prealpina del Lunedì Lunedì 24 Gennaio 2011
25
La Ltc "naniforme" sfonda la muraglia dei lunghi di Saronno
Girone A, torna il sorriso in casa Sangiorgese con gli assetti dinamici che ribaltano le sorti di un derby condotto per 30’ dagli ospiti: 96-86
RISULTATI: Royal Legnano-Claag Firenze
76-65; Piombino-Mazzanti Empoli 68-62;
ABC Varese-Torino
84-68; Kenfoster Monza-Lucca 79-74; Use
Empoli-Tirreno Power
Vado Ligure 73-60;
Cecina-Resinex Iseo
86-60; Ltc Sangiorgese-Press Bolt Saronno 96-86; Castelfiorentino-Prato 72-62. Rec.
Firenze-Vado 64-74.
CLASSIFICA: Vado
34; ABC 30; Ltc 24;
Monza, Legnano, Cecina, Castelfiorentino 22;
Use 20; Iseo 18; Saronno, Lucca 14; Firenze*,
Mazzanti 12; Prato* 10;
Torino 6; Piombino 4.
Ltc Sangiorgese-Press Bolt Saronno
96-86 (43-48)
LTC: Cannata ne, Mapelli 21, Vitali 18, Tavernelli 15, Carrera, Rossetti ne, Torgano 12, Bini
21, Bianchi 7, Fusella 2. All. Albanesi
SARONNO: Minoli, Novati 1, Lissoni 10, Chiragarula 9, Bossola, Santroni 10, Guerrato 27,
Moraghi 14, De Piccoli 15, Vanzulli ne. All. Ferrarai
(G.S.) - Una volta era lo sport dei giganti, adesso il basket - o meglio il "Sangio Basketball" è esercizio utile per i "cinque nani". O almeno
così sembra dopo un derby vinto dalla Ltc
con quintetti sempre più improbabili sul piano
della fisicità: senza Cassanmagnago e Rossetti (stop di almeno un mese per l’ex di turno,
forse in campo sabato il pivot del 1984) e con
Fusella "azzerato" dai falli, la squadra di Albanesi stacca un referto rosa prezioso per classifica e morale giocando con assetti sempre
più "naniformi" contro un Saronno invece "corazzato" dentro l’area sull’asse Moraghi-Guerrato.
Speculando sul fatturato degli interni la Press
Bolt gioca una partita di inedita qualità offensi-
va (53% dal campo) ma raccoglie solo in parte i frutti di un primo tempo da "fuochi artificiali", con il calo alla distanza del sensazionale
Guerrato dei primi 20’ (23 con 7/10 dal campo, poi 27 con 10/16 totale) che costa caro in
termini di fluidità offensiva.
Ma mentre il "moto ondoso" bluarancio alza
progressivamente il ritmo con le esecuzioni
per il "Professor" Mapelli che lasciano il segno
dall’arco, sono i cambi di marcia garantiti da
Vitali (4/11 al tiro, 8/8 ai liberi) a "scardinare"
l’area colorata ospite (10/14 da 2 nella ripresa
per la Ltc) con la difesa individuale che non
regge più sotto la pioggia di "1 contro 1" al ferro dell’ultimo quarto.
Così l’avvio spumeggiante dei biancazzurri
(10-18 al 7’, 21-30 al 13’) con l’imprendibile
Guerrato a lasciare ripetutamente il segno vicino a canestro è comunque "rintuzzato" dalla
Ltc, che macina pallacanestro offensivamente fluida dall’arco con Mapelli e Bini (16 a testa alla pausa lunga) e tiene a galla i bluarancio nonostante le difficoltà di arrivare al ferro
(10/24 da 2). La squadra di Ferrari buca ripetutamente la zona della Ltc (6/13 da 3 al 20’) e
La Robur cancella la sbavatura di Lucca, trionfa contro Torino: 84 - 68
Successo casalingo per l’Abc
ABC Varese-Tecnosteel
Torino 84-68 (43-45)
ABC: Lombardi 6 (3/9, 0/3),
Rovera M. 16 (6/6, 1/4), Rovera F. 2 (1/2), Matteucci 11
(4/6, 0/3), Conti 10 (4/11,
0/1), Premoli 10 (1/4, 2/3),
Tourè 16 (4/6, 2/4), Fontanel
8 (1/1, 1//1), Tacchini 4, Croci 1. All. Garbosi.
TORINO: Galiazzo 17 (4/10,
3/7), Menzio 2 (1/3, 0/1), Berta 6 (3/7, 0/2), Gioria 12 (4/5,
0/1), Di Gioia 12 (4/8, 1/1), Arlotto 7 (2/4, 1/2), Nord 12
(4/7), Draghici, Carossa, Garello. All. Bronzin.
Torna al successo l'ABC che
cancella la "sbavatura" di
Lucca regolando nella ripresa la penultima della classe
Tecnosteel e facendo le "prove generali" per il big-match
di domenica a Vado Ligure.
Gara dai due volti per la
squadra di Garbosi, che alza
decisamente il volume in retroguardia dopo un primo
tempo povero di intensità
(23 punti concessi agli ospiti
dopo i 45 col 50% dal campo
dei primi 20') e riaccende il
motore del contropiede grazie ad una difesa "energica"
con ampio vantaggio in termini di possessi (23 recuperi
e 37-28 a rimbalzo). Il copione vincente torna quello del
girone d'andata, con punteggi ben distribuiti (5 in doppia
cifra e 10 a referto, contando
anche qualche sprazzo positivo per il rientrante Tacchini
che in 5' totalizza 3 falli subiti
e 4/5 in lunetta) e una discreta fluidità (47% dal campo
pur con 6/19 da 3). Così i padroni di casa mettono altro
fieno in cascina in vista del
"fuoco di fila" di scontri diretti
del mese di febbraio: dopo
la trasferta sul campo della
prima della classe Tirreno
Power - con l'intento di dimostrare che il meno 29 dell'andata fu un semplice "incidente di percorso" - arriveranno
in serie la gara casalinga con
l'Use Empoli, la doppia trasferta di Cecina e Monza e il
derby di ritorno con la Sangiorgese, sfide determinanti
per mettere definitivamente
al sicuro il secondo posto in
classifica. Intanto la Robur
sembra sulla via della miglior
condizione, determinante
per piegare alla distanza la
resistenza di una Tecnosteel
sorretta in avvio dalle incursioni di Galiazzo e dalla vivacità dei "finti lunghi" Nord e Di
Gioia (22-24 al 10', 33-35 al
15'). Nel finale di tempo una
fiammata di Tourè (ottimo impatto con 17 di valutazione in
19') vale il 43-39 del 18' ma
Torino chiude comunque in
vantaggio la frazione (43-45
al 20'). Ben diverso l'approccio difensivo della ripresa col
9-0 iniziale dirmato da Martino Rovera (3 rimbalzi e 2 recuperi) a preludio della cavalcata vincente: Torino tiene
botta per qualche minuto
(58-53 al 27'), ma con Lombardi (4 recuperi e 3 assist)
ottima "sentinella" su Galiazzo e capitan Prelmoli (8 rimbalzi) in versione "apriscatole" contro la zona l'ABC affonda i colpi dall'arco con un
11-0 risolutivo nel finale del
terzo quarto (69-53 con due
triple di Premoli e Fontanel).
Poi è amministrazione controllata (76-57 al 36') fino allo
striscione conclusivo.
tiene il comando (43-48 al 20’) nonostante le
fiondate di Bini (21 con 7/9 al tiro). Nella ripresa però entrano in partita Vitali (tutti nei secondi 20’ i suoi 18 punti) e Tavernelli e la squadra
di casa mette la freccia (64-62 al 28’) in campo aperto. L’infortunio alla caviglia di Lissoni
(comunque rientrato in campo nel finale) costa caro in termini di lucidità agli ospiti che però "spremono" spunti positivi dalla zona mista
(2/8 da 3 per i padroni di casa nei 10’ finali):
l’area colorata è più solida con la box-andone chiamata da Ferrari per fermare lo "spiritato" Bini (7/9 al tiro e 3 recuperi) sembra pagare dividendi (71-74 al 33’) con De Piccoli (7/12
dal campo) a sancire il sorpasso.
Ma la "Sangio" rigioca la carta Mapelli che pur
con 4 falli a carico colpisce ripetutamente da
fuori e apre spazi invitanti per le penetrazioni
di Vitali e Tavernelli (4/4 da 2, 7/9 ai liberi e 6
rimbalzi): anche Torgano da "4 tattico" è un rebus difficile da decifrare per la Press Bolt e le
iniziative frontali dei "finti lunghi" siglano il decisivo parziale di 15-2 con il quale la Sangiorgese intasca la posta (86-76 al 38’ con un 3+1
di Mapelli).
Marco Albanesi (all. Ltc Sangiorgese): «Vittoria di
cuore e carattere raschiando il fondo del barile delle
energie: difensivamente siamo ancora abbastanza imbarazzanti visti i 48 punti concessi nel primo tempo, poi
però i quintetti naniformi hanno alzato il ritmo e reggendo a rimbalzo siamo riusciti a distenderci in campo aperto. Siamo ancora lontani dal 100 per cento della forma
ma i segnali sono positivi e fanno ben sperare: intanto
godiamoci questa vittoria che alla luce degli infortuni vale doppio, poi sono convinto che tra qualche settimana
torneremo a far sudare tutti quelli che ci incontreranno
sul piano del ritmo e dell’intensità...».
Enrico Ferrari (all. Press Bolt Saronno): «Buoni segnali sul piano offensivo trovando spunti di grande
fluidità sia come scelte che come conclusioni. Partita
nel complesso eccellente se si eccettua un finale poco
lucido, forse ci siamo fatti innervosire da qualche fischio
avverso ma non è giustificabile. Dovevamo essere più
maturi per chiudere i conti, ma anche la Sangiorgese ha
giocato una partita ottima soprattutto grazie a Lollo Bini
il cui impatto ha cambiato il corso del match».
Monza fa bottino contro Lucca nonostante i problemi del reparto lunghi: 79-74
Garbosi: «Pronti per il colpaccio a Vado»
Fabrizio Garbosi (All. ABC Varese): «Dopo un primo tempo difensivamente non brillante abbiamo cambiato marcia nella ripresa: siamo tornati in campo con un altro piglio stringendo le maglie in difesa, bravo
Lombardi su Galiazzo ed i lunghi a presidiare l’area dove abbiamo dominato stabilimente. Ha reso moltissimo il quintettone
con Matteucci da ala piccola e i due centri
in coppia a cavallo tra terzo e quarto periodo: abbiamo colpito bene contro la zona accendendo il motore del contropiede».
Garbosi-1: «Nel complesso bene per 20
minuti, all’inizio eravamo troppo leggeri di
testa ma nel complesso sono soddisfatto
anche dal punto di vista delle energie profuse, stiamo tornando a lavorare a pieno regime e i giovani si sono resi utili, in particolare
Tourè ci ha dato tanta intensità. La gara di
Vado? Siamo motivatissimi, proveremo a fare il colpaccio cercando di dimostrare con i
fatti che la gara dell’andata non aveva valore».
Albanesi: «Vittoria di cuore»
Kenfoster nasconde l’emergenza
Kenfoster Monza-Arca Impresa Lucca
79-74
MONZA: Angiolini 7, Boni 27, Corbetta 13, Alaimo 8, Mercante S.2, Malerba 13, Mercante J.9,
Castoldi, Vergani ne, Bolognesi ne. LUCCA:
Biancani 12, Brezzo 8, Realini 7, Vergara 12, Visigalli 1, Drocker 16, Passaglia 8, Tozzini, Gemignani 7, Potì 3.
Getta il cuore oltre l'ostacolo la Kenfoster, che
torna al successo dopo il passo falso di Piombino nascondendo l'emergenza-lunghi con l'intensità degli effettivi "superstiti". Senza Molteni e
con Giuliani ai box per almeno un mese visto lo
strappo muscolare ad un gluteo i bianconeri
"spremono" il massimo delle risorse disponibili
dai giovani (3/7 e 12 rimbalzi per Jacopo Mercante, 3/5 al tiro per Alaimo) e sfruttano la verve
del ritrovato Corbetta (4/4 da 2, 5/5 ai liberi e 5
rimbalzi). Poi a far bottino ci pensa Mario Boni,
che riempie tutte le voci dello scout (7/17 dal
campo, 12/12 ai liberi, 14 rimbalzi e 37 di valutazione) con una partita "a tutto tondo": «Nonostante l'emergenza abbiamo giocato una buo-
na partita e di questo ringrazio tutti, compreso
Marco Vergani e gli Under 17 che ci danno qualità in allenamento - sostiene coach Guzzi - Soddisfatto per il pieno recupero di Corbetta e
l'energia profusa dai giovani, poi di fronte alla
voglia di vincere di Mario Boni c'è solo da applaudire…».
E in attesa che lo "scandaglio" a 360 gradi del
DS Gilardi porti novità di mercato la Forti&Liberi
si gode due punti "corroboranti" vista la situazione: dopo un ottimo avvio (20-12 al 9') i bianconeri subiscono i dardi di Drocker (26-26 al 16') e
Lucca sorpassa in avvio di ripresa (42-46 al
24'). La carica suonata da Boni e due guizzi di
Malerba (5/5 da 2) contro la 3-2 toscana valgono il 56-54 del 29', poi 8 punti quasi consecutivi
di Alaimo convertono gli scarichi di Angiolini
(2/13 dal campo ma 7 assist) e Monza riparte di
slancio (66-61 al 36'). Ultimo assalto di Lucca
guidato da Biancani (71-71 al 39'), ma una tripla di Jacopo Mercante lancia la fuga buona
per i brianzoli con un guizzo di Angiolini a sancire il definitivo più 6.
Basta un tempo alla Royal, Legnano archivia la pratica Firenze: 76-65 Ecco il programma di Coppa Italia
Royal Legnano – CLAAG Firenze 76-65
ROYAL: Perego, Benzoni 13 (5/12, 0/2), Munini
15 (5/7 1/4), Aimaretti 5 (1/3), Giroldi 17 (4/6, 2/4),
Delena ne, Pensotti ne, Priuli 7 (3/4), Bianchi 13
(2/3, 4/9), Leva 3 (0/4, 0/2). All.: Piva
CLAAG: Sanna 10 (4/8, 0/2), Russo 8 (1/2, 2/7),
Ganis 5 (1/2, ½), Cioni 2 (0/1), Rath (2/3, ¼), Galli
1 (0/1 da 3), Marchini 2 (1/1), Rotella 19 (6/8, 1/1),
Pieroni 6 (3/3, 0/1), Graviano ne. All. Aprea
Legnano, città e società di basket, accolgono Firenze, che dal 1865 al 1871 fu capitale d’Italia, in
una bellissima atmosfera “risorgimentale”. Il presidente legnanese Marco Tajana, sempre vulcanico e produttivo in termini di idee e iniziative, prepara la giornata affidando ai bimbi del minibasket il
compito di esprimere in mille modi i valori del tricolore in un clima pre-partita che, davvero suggestivo, si è chiuso con l’esecuzione dell’inno di Mameli. Ma, dopo il brutto scivolone subito a Prato, il
massimo dirigente si aspettava dalla sua squadra
un forte segnale di “risorgimento” anche sul campo. Segnale che è puntualmente arrivato anche
se diviso in due “suoni” gradevole, armonico e ac-
cattivante quello del primo tempo. Un po’ meno in
sintonia e con qualche stonatura di troppo nei secondi venti minuti.
Ciò detto, è pure giusto sottolineare che i Knights
non hanno mai realmente rischiato, nè mollato la
presa sul match. Parliamo, piuttosto, di alti e bassi di rendimento (48% al tiro nel primo tempo, 40%
nel secondo) e di livelli di concentrazione da mantenere sempre al top. Legnano, infatti, parte molto
bene e dopo i primi minuti in equilibrio (6-7 al 4’),
si sblocca offensivamente e affidandosi all’estro
offensivo di Benzoni e Munini (11 nel primo quarto) piazza un break di 11 a 2 che dilata il primo
vantaggio: 17-9 al 6’. Girato il primo periodo sul +
7 (23-16), la Royal subisce il gioco dei toscani con
Rath e Rotella protagonisti del rientro: 28-26 al
14’. I legnanesi, odorato il pericolo, alzano di colpo l’intensità difensiva e alternando lo schieramento individuale ad una zona-press tutto campo producono uno scatto imperioso: 12 a 0 con Leva e
Giroldi bravi ad schiacciare sul gas, aumentare la
velocità e colpire la CLAGG in campo aperto e in
transizione per il 40-26 al 18’. Girata la boa del primo tempo in controllo (40-30), gli uomini allenati
da coach Piva gestiscono abbastanza bene il vantaggio (52-40 al 24’) grazie soprattutto alle stoccate dall’arco della coppia Giroldi-Bianchi. Firenze
però sale di tono in modo evidente sui due lati del
campo. Davanti (70% da 2 50% da 3 nel secondo
tempo), appoggiandosi ad un Rotella ispiratissimo (anche 7 rimbalzi e 8 falli subiti) e ad un flash
di Sanna limano il gap.
Dietro, rifugiandosi in una zona adattata, tolgono
ritmo all’attacco dei padroni di casa e rompono la
rete dei passaggi legnanesi (8 perse) nel cuore
dell’area i quali, peraltro, pagano i falli di Priuli in
campo solo per 15 minuti. I gigliati così, a cavallo
dei quarti, tornano ad impensierire la Royal sul
63-57 al 33’. Ai legnanesi basta un time-out per
rimettere un pizzico d’ordine nella costruzione dei
giochi offensivi. Leva (7 assist) aumenta ancora il
numero di giri la Royal e lancia i contropiedi Royal
conclusi da Giroldi (14 nel secondo tempo) e Bianchi (12). I due esterni danno il “la” all’ultimo parziale legnanese (9 a 2, 72-59), quello decisivo: 72-59
che manda tutti a casa con un successo di prammatica.
Massimo Turconi
Delineato il quadro delle partecipanti alla Coppa Italia
LNP che si svolgerà nel "weekend lungo" dal 18 al 20
marzo (per l’occasione si fermeranno tutti i campionati
dalla B1 alla C1). L'ABC Varese qualificatasi grazie al secondo posto a metà del cammino del girone A (Vado
Ligure aveva vinto il suo concentramento eliminatorio
ed ha "bissato" col titolo di campione d'Inverno) attende
per sabato prossimo la sede dove sarà disputata la kèrmesse che assegnerà la coccarda tricolore 2011. Al momento le candidature pervenute sono quello di Trento e
Ruvo di Puglia (due delle quattro partecipanti in B1 insieme a Virtus Siena e Latina) oltre a Livorno; l'ufficialità dell'
assegnazione è attesa per il 29 gennaio, poi si provvederà a comporre il quadro degli incroci a partire dai
quarti di finale di venerdì 18. Dall'urna romana la squadra di Garbosi troverà l'avversaria del primo turno (oltre
ad ABC e Vado Ligure qualificate anche Sant'Arcangelo
di Romagna e Marostica del gruppo B, Stella Azzurra
Roma e Chieti del girone C e Campobasso e Liomatic
Reggio Calabria del gruppo D). In serie C1 qualificate
invece le otto società "campioni d'Inverno" (Cus Torino,
Diemmetrade Cremona, San Vendemiano, Lugo di Romagna, Montecatini, Gaeta, Mola e Canicatti) senza la
fase preliminare della Summer Cup.
SERIE A1 Prova senza troppi acuti per l’AJ, nelle pieghe dell’organico positivo l’esordio di Greer: 87-74
Milano alterna, ma basta una fiammata per regolare Teramo
Sale a quota 4 la striscia vincente
dell’AJ in "formato-Peterson": Milano sbriga solo alla distanza il
"compitino" contro una gagliarda
Banca Tercas, in partita per quasi
30’ pur senza un elemento importante come De La Fuente (problemi ad un polpaccio per lo spagnolo), ma nelle pieghe del suo roster
"oceanico" (5 in doppia cifra e 10
a referto) trova il giusto assetto
per disinnescare i "quintetti-rompicapo" degli ospiti. Certo è un’Olimpia ancora in fase di "gestazione" sul piano della continuità e dell’energia, ma il 19-0 con cui i padroni di casa abbattono la resistenza degli ospiti dopo l’ultimo
vantaggio abruzzese (54-56 al
29’ e poi 73-56 al 34’) regala spunti positivi in ottica futura ad una Milano la cui matrice offensiva sulla
base di un ritmo "andante con
brio" sembra ormai la più evidente (e brillante) novità tecnica del
nuovo corso. Poi è chiaro che l’AJ
non ha ancora la forza mentale di
chiudere le partite, scoprendo il
fianco dopo la fiammata iniziale
del neoacquisto Greer (11 nel primo quarto e affondi in serie per la
"sgasata" che firma il 37-24 del
15’) aveva sancito il primo strappo concreto. Doveroso comunque il plauso per la Banca Tercas,
che trova nelle fiondate di Diener
e nelle soluzioni di tecnica e forza
di Davis la spinta per rientrare in
sica già all’intervallo (bene il ’91
Polonara per dare la carica agli
ospiti, tornati sul 37-35 già al 18’)
e poi colpisce con i suoi atipici in
avvio della terza frazione (50-51
al 24’, 54-55 al 27’) sfruttando i
problemi di falli di un Hawkins in
difficoltà nel trovare il ritmo-partita
TABELLINO Jaaber top-scorer
Armani Jeans Milano-Banca Tercas Teramo 87-74 (26-22; 42-39;
61-56).
MILANO: Mancinelli 12 (2-6, 2-4), Pecherov 13 (4-11, 1-3), Maciulis 11 (2-7,
2-3), Mordente 9 (1-1, 2-4), Jaaber 15
(4-6, 1-3), Rocca, Melli 3 (0-1, 1-2),
Greer 14 (3-5, 2-5), Ganeto 6 (1-1,
0-1), Nardi, Hawkins 4 (2-2, 0-2). All.
Peterson.
TERAMO: Zoroski 13 (4-9, 1-7), Di Giuseppe ne, Boscagin 9 (2-4, 1-3), Lulli,
De La Fuente ne, Diener 17 (6-6, 1-2),
Martelli, Davis 16 (5-7, 1-5), Young 3
(1-4), Rullo 2 (1-1, 0-1), Polonara 4
(1-3, 0-1), Fletcher 10 (4-10). All. Ramagli.
Tiri liberi: Milano 16/19, Teramo 14/17.
Rimbalzi: Milano 40 (Maciulis 9), Teramo 37 (Davis 8)
per lasciare il segno in attacco.
Poi però l’AJ inizia a macinare gioco sul fronte difensivo sfruttando
la "classe operaia" di Mordente e
Ganeto, con i muscoli di Maciulis
(9 rimbalzi) e uno sprazzo importante di Jaaber che con Greer a
dargli fiato e supporto si concentra sul lavoro in campo aperto e
limita bene il temuto Zoroski (5/16
e 6 perse). Nel parziale decisivo
spunti interessanti da Pecherov
prima e Mancinelli poi e qualche
segnale da Mason Rocca, mentre per la prima volta nell’era-Peterson anche il giovane Melli mostra spunti positivi per grinta ed intraprendenza. Così Milano corre
e segna da 3 (11/27 complessivo
contro il 4/19 degli "specialisti"
abruzzesi) e la gara va presto in
ghiaccio (61-56 al 30’, poi 75-55
al 34’). Alla fine il coach milanese
storce il naso per la concentrazione ridotta, ma può sicuramente
essere soddisfatto per il buon
esordio di Greer, che soprattutto
nel primo scorcio di gara dimostra di non aver perso il feeling col
canestro e poi si mette al servizio
della squadra chiudendo con
5/10 al tiro e 2 assist in 26’ (ma il
più 19 di "plus/minus" è il dato più
alto della squadra). Ora si aspetta
anche Eze, ossia quel centro difensivo che l’Olimpia non ha da
tempo immemorabile e potrebbe
aumentare
ulteriormente
le
potenzialità "corsaiole" di un gruppo che con Greer e l’italo-nigeriano ha colmato due lacune importanti in ruoli-cardine. Sabato a Treviso contro una Benetton in crisi
di identità è un altro esame importante, e intanto la Coppa Italia si
avvicina...
Peterson: «Bene Lynn»
Domani primo allenamento per Eze
Dan Peterson (all. AJ Milano): «La squadra
mi è piaciuta solo per 5 minuti: sono soddisfatto per la vittoria ma non per la qualità del
gioco espresso, cosa che non mi tiene tranquillo per le prossime partite. Forse la colpa
è anche mia perchè in settimana abbiamo lavorato ad altissimo livello di intensità, ma sia
chiaro che a Treviso non basteranno 5 minuti. Soprattutto la cosa importante è evitare forzature a metà campo: dobbiamo eseguire i
nostri giochi senza inventare».
Peterson-1: «Decisiva la nostra panchina con
Mordente e Melli a propiziare la rimonta, bene anche Ganeto che ha dato energia.
Greer? Si è inserito abbastanza in fretta, anche lui ha forzato qualcosa ma col tempo potrà migliorare. Eze? Ci darà una grossa mano, è un grande intimidatore e potrà aumentare la nostra qualità difensiva. In attacco è migliorato anche ai liberi, l’ho visto molto contento di essere all’Olimpia».
Già a bordocampo in attesa delle formalità di rito tra visite mediche e presentazione ufficiale
Benjamin Eze. Il tesseramento numero 15 dell’AJ Milano versione 2010/2011 - ma il contratto
vale anche per l’anno prossimo con opzione per
il 2012/2013 - dovrebbe svolgere domani il primo allenamento con i nuovi compagni; per motivi regolamentari legati allo status da "passaportato" sarà Mike Nardi a fargli spazio a referto
(per l’italo-americano offerta da Forlì e sondaggio da Pesaro).
Ma ovviamente tutte le attenzioni sono concentrate su Eze, pivot difensivo e "verticale" come
nè Rocca nè Petravicius (che in settimana dovrebbe cautamente tornare ad allenarsi col gruppo) possono garantire a coach Peterson. Ora il
"restyling" milanese è completo visto che è rimasto un solo tesseramento "di riserva" in caso di
infortuni, pur considerando che Finley ed il pivot
lituano - di fatto rimpiazzati da Greer ed Eze resteranno in organico.
SERIE B1 Castelletto si ferma a Senigallia Monza cerca un’ala
Goldengas Senigallia-SBS Castelletto 92-86
SENIGALLIA: Gnaccarini 25, Pierantoni 6, Monticelli 3,
Penserini 17, Catalani 11, Giommi ne, Perini 6, Centanni
ne, Facenda 12, Maddaloni 12. All. Regini
CASTELLETTO: Marusic 10, Piazza 2, Appendini, Masieri 19, De Nicolao 8, Raminelli 4, Sandri 20, Palombita
4, Di Graci ne, Prelazzi 19. All. Steffè
Si ferma a quota 6 la striscia vincente della PLM, costretta a segnare il passo nello scontro diretto di Senigallia.
Una Goldengas "spiritata" dall’arco (12/24 totale ma
7/13 al 20’) frena la rimonta della squadra di Steffè, cui
non basta una buona prova corale sul fronte offensivo
(49% dal campo pur con 7/24 da 3) per piegare gli implacabili marchigiani. «E’ stata la partita che ci aspettavamo perché ogni match adesso ha un valore altissimo
a livello emotivo - commenta il coach triestino a fine gara - Abbiamo giocato alla pari contro una squadra di
grande attitudine morale e noi qualche volta, per fare
quel qualcosa di più, abbiamo commesso errori banali
Raramente vinci se subisci novanta punti fuori casa: nel
momento in cui potevamo recuperarla, abbiamo sbagliato quei tre o quattro tiri un po’ affrettati e senza ragionare molto, quando invece dovevamo essere ancora
bravi a coinvolgere i lunghi per poi far tirare gli esterni».
Dopo un buon avvio (7-11 al 4’) Senigallia inizia a "mitragliare" con Maddaloni e Penserini (24-20 al 10’ con 4/4
da 3); Castelletto mette la freccia con i muscoli di Prelazzi (31-35 al 16’) ma i marchigiani affondano i colpi in
campo aperto con Gnaccarini (2/4 da 2, 4/6 da 3, 9/11
ai liberi) e dopo il 53-45 del 20’ i padroni di casa volano
fino al 60-49 del 24’. La PLM risale la china con Sandri
(9/13 al tiro) e Marusic (65-63 al 29’) ma non riesce a
trovare il guizzo per il sorpasso e i dardi di Facenda e
Gnaccarini ricacciano indietro gli ospiti (78-69 al 34’).
Nel finale ancora Masieri (5/9 da 3 e 9 rimbalzi) prova a
ricucire ma il veterano Facenda (5/11 al tiro) piazza i canestri della staffa.
Emergenza-ali per una Kenfoster che "draga" il mercato in
cerca del sostituto di Marco
Molteni: senza esito il sondaggio con Ivan Riva (il 27enne figlio del "bomber di Rovagnate" resterà a Patti) coach
Guzzi vorrebbe un "4 meno
meno" in grado di dare energia ed atletismo contro i lunghi atipici, ma il mercato al
momento non offre granchè.
Intanto Firenze si rinforza con
il 21enne play sardo Graviano (da Recanati), mentre
Iseo proverà il pivot Livera (ex
Catania e Latina, fresco di taglio da Bernalda) e Vado Ligure valuterà in settimana il playguardia Sottana (classe 1982
ex Treviso). In B1-A ufficiale
l'approdo a Pavia dell'esterno
Luca Furlanetto (ex ABC, Cremona e Fidenza) che si stava
tenendo in forma con l'AJ;
ora i ticinesi potrebbero inserire anche il lungo Bozzetto
(in uscita da Siena così come
il play Diomede), mentre Nando Gentile è sempre in pole
position per la panchina di Torino. In C1-A la Crocetta Torino ingaggia la 27enne ala
German (ex Borgomanero)
mentre Sestri Levante aggiunge la guardia Armillei (ex Lucera), in C1-B "try-out" in settimana a Pisogne per il 37enne centrone Andrea Camata.
RISULTATI: Comark Treviglio-Paffoni Omegna 90-56; Goldengas Senigallia-SBS Castelletto 92-86; PMS Torino-Perugia 61-70; Paul Mitchell Pavia-Riva 80-73; Copra PiacenzaLa Fortezza Recanati 76-63; Acegas Trieste-Pentagruppo Ozzano 67-75; Centrale del
Latte Brescia-Consum.It Siena 85-80; Edilcost Osimo-Bitumcalor Trento 68-91. CLASSIFICA: Trento 28; Piacenza, Brescia, Perugia 26; Omegna, Treviglio 22; Trieste, 20; Senigallia, Torino, Castelletto 18; Pavia, Siena 16; Recanati 12; Ozzano 10; Riva 6; Osimo 4.