11 The Social Network - Sala

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11 The Social Network - Sala
The Social Network
di David Fincher
Usa, 2010 --- biografico --- 2h
cast Jesse Eisenberg, Andrew Garfield, Justin Timberlake
Tutto ciò che si cela dietro la nascita non solo di un sito internet, ma di un
nuovo modo di vivere le relazioni. Straordinaria regia di David Fincher.
La storia (semi)vera di Mark Zuckerberg (qui con il volto di Jesse Eisenberg), il più giovane stramiliardario del
mondo, la mente dietro Facebook, uno studente di Harvard dalle doti geniali ma dalla vita sociale poco
sviluppata. Con fatica riesce a tenersi una ragazza – ma per poco, almeno nel film, mentre nella vita reale non
è successo – e così la delusione amorosa lo spinge a creare un primo esperimento di social network ad
Harvard, rubando le identità delle studentesse dagli archivi del college e mettendole in rete. Ma questo è solo il
primo passo verso un’idea rivoluzionaria (ma è stata davvero sua? o l’ha rubata?) e verso una serie di processi
che lo vedranno contrapporsi al suo ex migliore amico – e cofondatore, almeno sulla carta – Eduardo
Saverin (Andrew Garfield).
The Social Network è tecnicamente perfetto, per non dire strabiliante e mai banale. David Fincher svolge
ancora una volta un lavoro straordinario e trasforma un film che in mani meno solide sarebbe potuto essere
verboso e acquoso, in un affresco triste, cupo, nero e ben poco conciliante del mondo giovanile di oggi. Un
universo alla deriva o un fulcro di potenzialità inespresse? Fincher e il suo sceneggiatore Aaron Sorkin (La
guerra di Charlie Wilson) si interrogano su questo, tanto che la storia che fa da spunto al progetto diventa quasi
un corollario, un semplice trait d’union tra i vari blocchi della trama e i vari argomenti da trattare. Scegliendo un
montaggio (letteralmente da Oscar il lavoro di Jeff Cronenweth) frazionato e che alterna la vicenda vera e
propria alle udienze legali intentate da ex amici e collaboratori nei confronti di Zuckerberg, Fincher riesce a
rendere appetibile un film fatto di soli dialoghi, senza scene madri, con una recitazione pacata e raramente
urlata. La fotografia scelta (vi prego di ammirarla) è cupa, marrone, tetra quando dovrebbe essere esattamente
il contrario (alle feste studentesche, nelle camerate, nelle serate al pub), mentre è chiara, luminosa, accecante
solo quando Mark scopre la sua vera vocazione, solo quando tutto gli diventa chiaro, solo quando prende
sicurezza. Una sicurezza però pronta a vacillare alla minima scossa, una sicurezza che forse manca ancora oggi.
Non è affatto un film facile questo The Social Network. Innanzitutto sarà arduo, per chi non mastica
l’informatichese, star dietro a vari dialoghi tecnici, alle varie nozioni snocciolate da Zuckerberg e soci. Ed in
secondo luogo sono tante le divagazioni, tante le sottolineature, tante le strade che Fincher decide di
percorrere. Alcune più convincenti (la scena dei fratelli Winklevoss - interpretati entrambi dallo stesso attore,
ma non ve ne sareste MAI accorti se non ve l’avessi detto io – che chiedono aiuto al rettore dell’università è sì
una divagazione, ma una straordinaria divagazione!), altre meno (penso al personaggio di Sean Parker, ben
interpretato da Justin Timberlake, essenziale per la trama ma poco incisivo). Fincher però sa ben gestire il
materiale che gli è stato affidato e rende The Social Network una sorta di piece teatrale, recitata e
coreografata splendidamente.
Paolo Bassani
Stanno tutti bene
di Kirk Jones, con Robert DeNiro, Drew Barrymore
Usa 2009; commedia - durata 1h e 40’
Frank Goode è un ex operaio in pensione e
ora vedovo. I suoi quattro figli, che avrebbero dovuto raggiungerlo e per i quali sta preparando una festosa
accoglienza, accampando le più diverse motivazioni si defilano. Frank, nonostante il parere contrario del medico,
decide che, se loro non possono venire, andrà lui a trovarli facendo loro una sorpresa. Si troverà così a scoprire che
le vite di coloro ai quali pensava di avere dato il meglio non sono rosee come gli avevano fatto credere.
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