Città innovative Global City Report 2010 di Scenari Immobiliari

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Città innovative Global City Report 2010 di Scenari Immobiliari
AMBIENTE E TERRITORIO
photo©shutterstock.com/Vinicius Tupinamba
Città innovative
Global City Report 2010
di Scenari Immobiliari
incorona Londra
Quali sono le città più innovative del mondo? E, soprattutto,
come e secondo quali criteri e parametri si possono
individuare e classificare nel fermento e nella profonda fase
di trasformazione che attraversa il Pianeta nell’era della
globalizzazione?
Un interessante contributo arriva dalla terza edizione del
“Global City Report” elaborato dall’Istituto di studi e
ricerche “Scenari Immobiliari” con l’autorevole apporto di
Saskia Sassen, docente della Columbia University ed autrice
di diversi testi sulle Città contemporanee.
Detto subito che secondo lo studio (come si vede nella
tabella che riporta la graduatoria delle prime venti) la città
più innovativa è Londra, seguita da Chicago e Bilbao e
che le italiane brillano per la loro assenza (Roma e Milano
sono presenti solo nella classifica di “settore” relativa
all’innovazione dell’offerta culturale), particolarmente
interessanti risultano il percorso e le motivazioni che hanno
condotto i ricercatori a queste conclusioni.
Posto che le città più innovative, sono quelle che hanno
registrato un’evoluzione rapida, coerente ed efficiente
ed hanno saputo costruire un tessuto infrastrutturale,
economico e sociale in grado di attirare nuovi residenti,
funzioni, imprese e, soprattutto, i nuovi talenti creativi, la
“lente d’ingrandimento” utilizzata si è basata sull’analisi di
quattro principali parametri:
• il livello di innovazione tecnologica, prendendo in
considerazione i progressi effettuati negli ultimi anni
per quanto riguarda le comunicazioni, con particolare
riferimento alla velocità di accesso a Internet, alla
presenza di reti a fibra ottica e wi-fi
• l’innovazione dell’offerta culturale, considerando i
progetti legati alla realizzazione o all’ampliamento di
spazi culturali di particolare significato, spesso in grado
di rilanciare l’immagine dell’intera città
• il livello di innovazione architettonica e i grandi
progetti per la città, valutando i progetti in corso di
Londra
•
realizzazione caratterizzati da un particolare valore
architettonico o riguardanti la valorizzazione di interi
quartieri
il livello di sostenibilità, con gli aspetti legati
all’ecologia, al risparmio energetico, all’utilizzo di fonti
alternative di energia.
Innovazione tecnologica
Secondo l’aspetto tecnologico la città più innovativa è
risultata Stoccolma dove il 98% della popolazione è
raggiunto dalla banda larga, grazie anche ad un sistema
di fibra ottica la cui realizzazione è iniziata nel 1994 e che
raggiunge oggi un’estensione di un milione di chilometri.
Seguita da Seoul dove è possibile vedere la televisione sulla
propria auto, in metropolitana o nei treni veloci, attraverso
il proprio smartphone. E da Chicago, punta d’eccellenza
negli Stati Uniti soprattutto per quanto riguarda l’attenzione
verso gli aspetti sociali ed ai servizi in Rete ad essi dedicati.
Innovazione culturale
Il primato secondo questo parametro spetta (e non c’è in
fondo da stupirsi) a Parigi, grazie alla vivacità dell’offerta
culturale, una dotazione infrastrutturale in costante
evoluzione e la presenza di eventi importanti e spesso
all’avanguardia.
Per fare un esempio, nel maggio 2010 è stata portata a
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NOVEMBRE - DICEMBRE 2010
Toronto
termine la prima esperienza di decentramento di una
grande istituzione culturale nazionale e parigina, il Centre
Pompidou che ha aperto al pubblico la sua nuova sede a
Metz. La scelta della città è attribuibile ad una duplice
motivazione: si inserisce nell’ambito di un più ampio
processo di internazionalizzazione della cultura portato
avanti da Parigi e dalle altre grandi città francesi ed è il
punto di incontro tra due assi che attraversano l’Europa.
Inoltre Metz è collegata a Parigi in un’ora dal Tgv. L’edificio
ospiterà 5mila metri quadrati di spazi espositivi, ma anche
uno studio per proiezioni o performance artistiche, un
auditorium, una libreria ed un ristorante.
Al secondo posto si situa Berlino, la cui ambizione è di
diventare la capitale culturale europea. In quest’ottica, dopo
undici anni di lavori, nel 2009 è stato riaperto il Museo
Egizio, che era stato gravemente danneggiato durante la
Seconda Guerra mondiale e poi abbandonato. L’intervento
di ricostruzione restituisce alla capitale tedesca l’Isola dei
Musei. Si tratta del complesso dei cinque musei che nel
1999 erano inseriti nella lista del Patrimonio Mondiale
dell’Unesco e che per la prima volta, dopo sessant’anni,
tornano ad essere tutti visitabili.
Al terzo posto Bilbao, che ha saputo riqualificare il
tessuto urbano e la sua immagine di città industriale
rinascendo intorno al nuovo Guggenheim Museum,
divenuto “emblema” della città e uno dei simboli più noti
dell’architettura contemporanea.
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Innovazione architettonica, immobiliare e grandi progetti
Un aspetto particolarmente importante sul quale il rapporto
di Scenari Immobiliari correttamente si sofferma di più.
Anche in questo caso – si legge nel report – il concetto di
innovazione non è univoco ed è stato interpretato in modo
differente in ogni Paese, in base all’impronta culturale e
alle esigenze della popolazione. Tuttavia si sono individuati
alcuni caratteri fondamentali dai quali sembra non poter
prescindere:
• il rinnovamento si riflette nei processi di design e
costruzione, ad esempio attraverso l’installazione di
nuovi componenti e prodotti prefabbricati
• emerge un rapido e significativo miglioramento
dell’accessibilità e della flessibilità delle abitazioni, che
si adattano alle esigenze sempre più differenziate delle
diverse tipologie di utilizzatori e delle diverse fasce d’età
• l’enfasi maggiore viene posta sulla sostenibilità,
che comprende svariati aspetti legati all’efficienza
energetica, ambientale, idrica, alla salute e alla sicurezza
nella selezione dei materiali e nelle componenti
strutturali
• i nuovi sistemi di gestione degli edifici permettono agli
occupanti di controllare una varietà sempre più ampia
di funzioni per un maggiore confort, come ventilazione,
temperatura, illuminazione. L’alta tecnologia facilita la
supervisione remota e il controllo delle applicazioni e
dei sistemi di sicurezza
• i nuovi progetti hanno l’obiettivo di contribuire a
creare un mix urbano sociale più armonico, garantendo
una qualità adeguata delle abitazioni destinate alle fasce
deboli della popolazione
• la richiesta di maggiore efficienza energetica e
l’integrazione di energia rinnovabile influenza sia la
struttura degli edifici che le sue applicazioni in tutti i
segmenti di mercato
• gli uffici ed i locali produttivi devono presentare un
alto grado di flessibilità. Le richieste di adattabilità e
divisibilità degli immobili stimolano lo sviluppo di
nuove soluzioni strutturali e tecnologiche, che sono
facilitate dall’espansione della trasmissione dei dati
wireless
• nel comparto delle infrastrutture, gli investimenti
devono prevedere un approccio strategico verso
le caratteristiche funzionali a lungo termine
dell’infrastruttura e i costi associati al ciclo di vita
Anche se in questa classifica parziale compaiono numerose
città statunitensi, europee e cinesi (queste ultime
caratterizzate dalla capacità di cambiare radicalmente
aspetto nell’arco di pochi anni) il livello più elevato di
innovazione spetta a Toronto, che costituisce un valido
esempio di come una grande città possa essere “sostenibile”.
La rivitalizzazione del waterfront che avverrà nell’arco dei
photo©shutterstock.com/Elena Elisseeva
ANNO II
prossimi vent’anni – rileva lo studio – rappresenta il più
grande progetto di rivitalizzazione urbana attualmente in
corso nel nord America ed uno dei progetti più ambiziosi al
mondo in quanto prevede l’utilizzo dei più innovativi criteri
di sostenibilità, eccellenza nel design urbano, sviluppo
immobiliare, infrastrutture tecnologiche e perseguimento
di importanti obiettivi di politica pubblica.
L’area coinvolta, che sorge vicino al lago Ontario, misura
800 ettari su cui verranno realizzati immobili residenziali e
servizi in grado di ospitare una popolazione di circa 70mila
persone e di offrire lavoro a 30mila persone. Le tipologie
edilizie saranno differenziate, adatte ad ogni tipo di famiglia
e fascia d’età. Circa il 20% delle abitazioni sarà in regime
di social housing. Tutte le aree residenziali disporranno di
scuole e servizi ai cittadini, mentre sul waterfront sorgeranno
gli spazi pubblici e commerciali. Infine il 35% del progetto
sarà destinato a spazi verdi, nell’ambito dei quali verranno
piantati 34mila alberi.
La sostenibilità è riassunta in cinque obiettivi principali,
perseguibili attraverso una serie di azioni a breve, medio
e lungo termine: riduzione del consumo energetico,
realizzazione di edifici verdi, miglioramento della qualità
dell’aria e dell’acqua, potenziamento dei trasporti pubblici
e creazione di comunità dinamiche e vitali.
Al secondo posto si colloca Londra. Tra i numerosi progetti
destinati a contribuire all’evoluzione urbanistica della città,
emerge la cosiddetta “scheggia di vetro” progettata da
Renzo Piano, che dovrebbe essere terminata nel 2012, in
occasione dei giochi olimpici e diventerà il grattacielo più
alto d’Europa (vedi GEOCENTRO/magazine n. 11). Al
terzo ancora Chicago.
Il livello di sostenibilità
Questo aspetto innovativo – come si legge nel report –
è ritenuto univocamente il più significativo in quanto
prioritario riguardo agli aspetti relativi all’impatto ambientale,
ai timori legati ai cambiamenti climatici e al progressivo
esaurimento delle risorse naturali. Di conseguenza, nello
sviluppo delle città, centrale risulta essere lo sfruttamento
di fonti di energia alternative, fronte sul quale gli Stati Uniti
sono all’avanguardia. Il maggiore sistema di energia solare
si trova, infatti, nel centro congressi di San Francisco. Una
superficie di 5.400 mq genera 826mila Kwh all’anno, che
si possono tradurre nel soddisfacimento del fabbisogno di
184 abitazioni per un anno o nell’eliminazione di 7mila
auto dalle strade. Nel corso della sua vita la centrale ridurrà
le emissioni di anidride carbonica di 35mila tonnellate. E’
anche grazie a questo “plus” che la città della costa est si
colloca al terzo posto di questa classifica. Dietro a due città
già citate, Toronto e Stoccolma.
Nel tirare le somme, con un occhio alla classifica, il Report
di Scenari Immobiliari evidenzia in primo luogo che New
York, Londra, Parigi, emergono come metropoli globali,
cioè politicamente influenti a livello mondiale, cruciali
dal punto di vista economico e con un’offerta culturale di
livello internazionale.
Londra e Parigi, in particolare, sono le uniche che figurano
tra le prime venti città in tutti i settori considerati. Sono
all’avanguardia per la dotazione infrastrutturale, grazie
alla presenza dei due sistemi aeroportuali più importanti
d’Europa e tra i primi al mondo e al maggior numero di linee
di metropolitana, ma anche per l’offerta culturale, per lo
sviluppo tecnologico e per il grado di internazionalizzazione.
Sotto il profilo culturale le prime città sono tutte europee,
mentre per gli altri aspetti prevalgono le città americane.
Tra queste, insieme alla “Grande Mela”, emergono Chicago
e San Francisco, ma anche Boston, che fino a qualche anno
fa risultava in fondo alle classifiche nazionali, mentre ora si
situa al quarto posto del ranking mondiale.
Le grandi città asiatiche hanno superato quelle americane
quanto a sviluppo demografico ed edilizio ma sono ancora
arretrate sotto il profilo della sostenibilità, dell’offerta
culturale, dell’apertura verso i mercati internazionali e
della stabilità politica. Fanno eccezione le città-simbolo
del progresso e dello sviluppo tecnologico. Singapore, che
figura all’undicesimo posto nel mondo e Seul, che emerge
a sorpresa, tra le prime venti città globali ed è la seconda al
mondo quanto ad innovazione tecnologica.
È interessante, infine, sottolineare che l’innovazione
“complessiva” premia soprattutto le città storiche del
vecchio continente o degli States. Probabilmente chi ha
maggiore esperienza sa cogliere meglio le trasformazioni e
restare nella categoria delle eccellenze.
Le venti città
più innovative
La classifica è stata stilata dando un “peso” ad ogni città, a
seconda della posizione nelle classifiche relative ai diversi
aspetti/parametri ottenendo così un unico indice sintetico
che ha consentito di individuare la posizione delle prime venti
metropoli più innovative a livello mondiale.
1 Londra
2 Chicago
3 Bilbao
4 Boston
5 Parigi
6 Stoccolma
7 Toronto
8 San Francisco
9 Berlino
10 Helsinki
11 Singapore
12 New York
13 Seoul
14 Vienna
15 Copenhagen
16 Melbourne
17 Dubai
18 Abu Dhabi
19 Hong Kong
20 Francoforte
(Fonte: elaborazione Scenari Immobiliari)
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