fauna - Wildtier Schweiz

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fauna - Wildtier Schweiz
Numero 3 / Giugno 2008
BOLLETINO SVIZZERO
fauna
E d i t ore
W ILDTIER
S CHWEIZ
DELLA BIOLOGIA DELLA FAUNA
Migliorare gli habitat
per garantire la
sopravvivenza
del gallo cedrone e
del picchio rosso
mezzano
IMPRESSUM
Redazione e distribuzione
WILDTIER SCHWEIZ
Thomas Pachlatko, Beatrice Luginbühl
Strickhofstrasse 39, CH-8057 Zurigo
Tel. 044 635 61 31, Fax 044 635 68 19
E-Mail: [email protected],
www.wildtier.ch
Bimensile
17 anno di produzione
Tiratura
1100 tedesco e 300 francese
Traduzione
Lorenzo Tanadini
Stampa
Studentendruckerei, Università di Zurigo
Sostegno finanziario
UFAM, Sezione caccia, fauna selvatica e
biodiversità del bosco
Società Zurighese per la Protezione degli
Animali
WILDTIER SCHWEIZ
Accademia di scienze naturali (scnat)
Società svizzera di Biologia della Fauna
Organo di informazione ufficiale della
SSBF
Tutti i diritti riservati.
Utilizzo con citazione completa e consegna
di due esemplari di referenza permesso
Gli habitat del gallo cedrone e del picchio rosso mezzano si fanno sempre più rari in Svizzera. Diminuiscono di conseguenza anche le loro
popolazioni. Per proteggere questi uccelli minacciati, l'Ufficio federale
dell'ambiente (UFAM), in collaborazione con la Stazione ornitologica
svizzera di Sempach e all'Associazione svizzera per la protezione degli
uccelli ASPU/BirdLife Svizzera, hanno ora messo a punto specifici piani
d'azione.
Per sopravvivere, il gallo cedrone necessita di boschi di conifere tranquilli
e incontaminati; il picchio rosso mezzano di querceti ricchi di alberi
secolari. Negli ultimi anni i boschi primitivi di conifere della Svizzera
si sono tuttavia trasformati in molte zone in foreste fitte e uniformi, esposte per di più a forti sollecitazioni legate alle attività del tempo libero.
Quanto ai querceti, non ne rimangono che pochi nuclei relittuali sparsi.
Per evitare che il gallo cedrone e il picchio rosso mezzano scompaiano
completamente dai nostri boschi è dunque imperativo adottare apposite
misure di protezione e promozione.
Perché il canto d'amore del Gallo cedrone continui a risuonare nei
nostri boschi
La parata nuziale del gallo cedrone è un avvenimento naturale di indubbio
fascino. All'imbrunire i maschi cominciano con l'intonare un gorgheggio
sincopato che va crescendo in un trillo e si conclude con uno schiocco, un
suono simile a quello prodotto dall'estrazione di un turacciolo. Purtroppo
questo richiamo risuona sempre più raramente nei nostri boschi: oggi il
gallo cedrone è infatti una specie a forte rischio d'estinzione. In Ticino e
nelle Alpi vodesi il gallo cedrone è già scomparso.
Solo nel Canton Grigioni, nelle Prealpi settentrionali e nel Giura si rinvengono ancora popolazioni in grado di sopravvivere. Anche qui gli areali di
distribuzione sono però in regresso. La popolazione complessiva consta, secondo le stime, circa 450-500 maschi maturi e di quasi altrettante femmine,
suddivisi in 5 colonie. Chiare avvisaglie di una diminuzione degli effettivi
vengono anche dalle crescenti segnalazioni di maschi "in estro", che a causa
della scarsità di femmine perdono ogni riservatezza, spingendosi fin dentro
gli abitati e inscenando il caratteristico rituale d'accoppiamento davanti ad
autovetture parcheggiate o sotto gli occhi di sciatori ed escursionisti.
gallo cedrone e picchio rosso
Programma „
Promovimento uccelli
Svizzera“
Entrambi i piani di azione del gallo
cedrone e del picchio rosso mezzano sono prodotti del programma
a lunga gittata „Promovimento uccelli Svizzera“. Questo programma è diretto e co-finanziato dalla
Stazione ornitologica di Sempach,
dall’Associazione svizzera per la
protezione degli uccelli ASPU/Birdlife Svizzera e dall’ UFAM. Su basi professionali vengono proposte
sinergie tra i vari partner, vengono uniti gli sforzi e si punta ad un
modo di procedere il più coordinato
possibile. Con la collaborazione di
esperti del campo, l’UFAM ha creato le premesse necessarie per un
lavoro concreto sul terreno, tra le
quali proprio questi due piani di
azione. Ulteriori piani di questo tipo e protocolli per la protezione e
il promovimento della diversità dei
boschi svizzeri seguiranno.
Piani d’azione per la
Svizzera
Un classificatore contenente entrambi i piani d’azione “Gallo cedrone Svizzera” e “Picchio rosso mezzano Svizzera” può venir
ordinato presso l’UFAM (www.
bundespublikationen.ch, Numero
di ordinazione 319.777.i). Molti
altri testi, come anch i due piani
d’azione appena citati, sono disponibili in formato PDF sul sito www.
artenfoerderung-voegel.ch.
Piano d’azione Gallo cedrone
(in tedesco)
www.bafu.admin.ch/php/modules/
shop/files/pdf/php3YBdGP.pdf
Piano d’azione Picchio rosso
mezzano (in tedesco)
www.bafu.admin.ch/php/modules/
shop/files/pdf/phpc18tIO.pdf
L'habitat ideale del gallo cedrone è costituito da boschi di conifere altamente strutturati, provvisti di un sottobosco formato da arbusti da bacche.
Per proteggere e migliorare il suo habitat è dunque importante adottare
opportune misure selvicolturali. Vanno cioè preservate o create ex novo
radure con alberi d'alto fusto e cespugli in cui il gallo cedrone possa
trovare nutrimento. È pure importante creare riserve forestali adeguatamente protette o sfruttate opportunamente. È invece particolarmente
dannoso, e quindi assolutamente da evitare, disturbare gli animali durante
il periodo dell'accoppiamento o dello svezzamento delle nidiate (da aprile
a luglio), come pure durante la stagione invernale.
Salvaguardare o creare boschi più naturali, articolati e strutturati non va
solo a beneficio del gallo cedrone. La presenza di questa specie è anzi
un attestato di sano equilibrio ecologico dei boschi e di grande varietà
biologica, tanto da poter essere elevato a simbolo di un bosco che ha
saputo preservare o ritrovare il proprio valore ecologico.
Perché il picchio rosso mezzano continui ad abitare i nostri querceti
Il picchio rosso mezzano è una specie di picchio che non incide i tronchi
né per nutrirsi né per marcare il proprio territorio, il che ne rende molto
difficile l’ osservazione. Col suo becco sottile ma robusto fruga negli
anfratti di alberi dalla corteccia spessa o fra le loro foglie alla ricerca di
larve o altri piccoli insetti, mostrando particolare predilezione per le vecchie
querce. È spesso confuso con il picchio rosso maggiore, il quale, molto
simile d'aspetto, si incontra molto frequentemente in ambienti diversi ed è
facilmente individuabile per via del tipico tamburellio. In Svizzera il picchio
rosso mezzano è minacciato. La sua popolazione è costituita attualmente da
circa 500 coppie nidificanti. La specie abita formazioni boschive ricche di
querce, site sotto gli 800 m.s.m. La sua presenza richiede la disponibilità
di vaste aree: una colonia locale formata da 5-10 coppie nidificanti necessita di 50-100 ettari di bosco di querce con una forte presenza di vecchi
alberi. Al momento gli effettivi sono distribuiti su 12 Cantoni nella regione
dell'altipiano occidentale, settentrionale ed orientale e nel Giura.
Il picchio rosso mezzano è minacciato perché nel corso dell'ultimo secolo
i boschi di querce si sono trasformati in molte zone in habitat non adatti
alla specie (p. es. boschi di sole conifere, boschi misti d'alta quota). Per
conservare sul breve termine l'attuale popolazione di picchio rosso mezzano e poter portare il numero di coppie nidificanti a 700, a medio e lungo
periodo occorre un'azione coordinata di Confederazione, Cantoni ed altri
attori (p. es. proprietari forestali). In diversi Cantoni sono stati adottati
provvedimenti di tutela del picchio rosso mezzano sin dagli anni Ottanta.
A livello svizzero è invece finora mancata un'azione concertata, il che
ha reso le attività sin qui condotte poco coordinate sul piano nazionale. I
progetti a favore del picchio rosso mezzano vanno in ogni caso realizzati
in concomitanza con progetti a favore della quercia. Promuovendo questo
vegetale è infatti possibile promuovere anche altre specie floristiche e
faunistiche. Habitat privilegiato di 40 diverse specie di uccelli, i boschi
ricchi di querce, in special modo i boschi misti di querce e carpini, sono
tra gli ambienti vitali più ricchi di specie volatili.
CH-FAUNA-INFO 3 / Giugno 2008
www.sgw-ssbf.ch
SSBF
La Società Svizzera per la biologia della Fauna SSBF invita cordialmente tutti i soci ed interessati alla 3 a edizione delle giornate della fauna
di Lyss. Gli avvincenti temi della manifestazione verranno sviluppati
da biologi della fauna, ornitologi ed etici svizzeri ed esterni.
Quello della predazione è un fenomeno comune e naturale all’interno
di una comunità vivente che influenza molteplici aspetti del comportamento e dello sviluppo a livello di popolazione delle specie coinvolte.
Le interazioni tra predatore e preda sono complesse e vengono condizionate da molteplici fattori. Alcuni esempi sono il tipo di habitat, la
composizione della comunità a livello di specie, la qualità dello spazio
vitale e la densità di predatori e prede.
Società Svizzera per la biologia della Fauna
3. Edizione delle
Giornate della
fauna di Lyss:
predazione nel
paesaggio agricolo
22-23 agosto 2008
Grazie alla ripresa e alla ricolonizzazione di numerosi, un tempo cacciati specie quali la volpe, la lince, il lupo, il falco e il cormorano, il
significato e la percezione del concetto “predazione” nel campo della
protezione e del management, nonché nella società è cresciuto marcatamente di importanza ed è spesso oggetto di animate discussioni sul piano
emozionale. Accanto ad alcuni rapporti generali, verranno presentati
studi specifici provenienti dal campo degli uccelli e dei mammiferi,
così come riflessioni etiche riguardanti la relazione con i predatori.
Il programma del congresso della SSBF
Venerdì 22 Agosto 2008
dalle 900
1000 Caffè e cornetto, affissione dei poster
Saluto e in seguito moderazione di Kurt Bollmann,
presidente SSBF
1015 – 1100 Population dynamics of small mammals an game
animals in Northen Europe: the impact of predator,
Erkki Korpimäki, Departement of Biology, University of Turku, Finnland
1100 – 1145 Der Einfluss von Beutegreifern auf das Niederwild: Erkenntnisse aus der Analyse langfristiger und grossflächiger Populationsentwicklungen in Mitteleuropa Walter Arnold, Forschungsinstitut für Wildtierkunde
& Ökologie, Universität für Veterinärmedizin Wien,
Österreich
1145 – 1215 Generalist predators reduce the abundance of their
prey: an overview of 25 years of predation research Nicholas J. Aebischer & Francis Buner, Game &
Wildlife Conservation Trust, England
1230 – 1400 Pausa pranzo
1400 – 1430 Bodenbrüter im Clinch von Landwirtschaft und Prädation
Luc Schifferli & Eva Knop, Schweizerische Vogelwarte Sempach, Schweiz
CH-FAUNA-INFO 3 / Giugno 2008
Tutta la corrispondenza all’attenzione
della Società Svizzera per la biologia
della Fauna��:
SSBF
c/o WILDTIER SCHWEIZ
Strickhofstrasse 39
8057 Zurigo
Fax: 044 635 68 19
E-Mail: [email protected]
SSBF
Durante la spedizione di E-mail ai
soci della SSBF si sono verificati alcuni problemi. Per ovviare al
problema chiediamo gentilmente
a tutti di utilizzare il formulario di
iscrizione che troverete sulla nostra homepage all’indirizzo www.
sgw-ssbf.ch. Tutti i ragguagli sono
disponibile allo stesso indirizzo.
1430 – 1500 Biologie de population du lièvre et l’impact de la prédation
Vertreter des Office National de la Chasse et de la
Faune sauvage, Frankreich (angefragt)
1500 – 1530 Prädatorenkontrolle versus Biotopmanagement: wie wirkungsvoll ist Prädatorenkontrolle?
Daniel Hoffmann, Abteilung Landschaftsökologie,
Universität Kiel, Deutschland
1530 – 1600 Pausa caffè
1600 - 1630 Welche Umweltfaktoren begünstigen bzw. verringern
die natürliche Prädation bei Bodenbrütern und Niederwild?
Klaus Hackländer, Institut für Wildbiologie und
Jagdwirtschaft, Universität für Bodenkultur Wien,
Österreich
16.30 – 17.00 Was wäre ein verantwortlicher Umgang des Menschen mit Raubtieren?
Markus Huppenbauer, Institut für Sozialethik, Universität Zürich, Schweiz
17.30 – 19.00 Assemble annuale ordinaria SSBF
19.00 – 20.00 Aperitivo e visione dei poster
20.00 Cena comune
Iscrizione e costi
Sulla pagina internet della SSBF (www.sgw-ssbf.ch) sono disponibili
maggiori informazioni (luogo, alloggio, etc.) così come il programma
del secondo giorno che è organizzato dalla Sezione caccia, fauna selvatica e diversità del bosco dell’Ufficio federale dell’ ambiente.
Hannes Geisser, Christa Mosler,
Kurt Bollmann
Ora esiste pure la possibilità di annunciarsi al congresso tramite internet.
Al fine di accorciare i tempi di attesa all’arrivo dei partecipanti a per
poter ottimizzare l’impiego di mezzi amministrativi, dopo l’avvenuta
iscrizione, ad ogni partecipante sarà inviata una cedola di versamento
che preghiamo di saldare prima dell’evento.
Lince
La lince del Parco Nationale
svizzero è stata identificata
L’analisi genetica della lince catturata e
munita di un collare GPS-GMS nel Febbraio 2008 nel Parco nazionale svizzero
ha rivelato che si tratta di un esemplare
proveniente dalla Svizzera nord-orientale e discendente di Turo e Nema, la
coppia di linci liberata in quella regione.
Tutti gli animali rilasciati in relazione al
programma LUNO vengono identificati geneticamente. Questo permette di
poter stabilire la provenienza dei nuovi
animali, come avvenuto in questo caso.
La lince maschio Turo è stata spostata dal Jura alla Svizzera Orientale nel
2003, la femmina Nema, sua compagna, è nata nel 2002 da Bava e Odin,
una coppia di linci provenienti dalle
Alpi. Nema si stabilì alla fine del 2003
nel Tössstock, Turo vi ritornò nel 2004
dopo un anno nella regione di Zurigo.
La coppia ha dato alla luce 3 piccoli nel
2005, due nel 2006 ed uno nel 2007.
Il giovani B132, apparso appunto nel
Parco nazionale, è uno dei due nati ad
inizio primavera 2006 nella regione del
Tössstock ed è stato più volte intercettato da trappole fotografiche.
CH-FAUNA-INFO 3 / Giugno 2008
Castor
In Svizzera, il castoro era una volta presente in buon numero e relativamente diffuso, nonché una preda ambita. La caccia indiscriminata
attorno al 1800 condusse al suo sterminio. Negli anni ’50 avvenne la
prima reintroduzione su suolo svizzero. Oggigiorno la popolazione
svizzera di castori è stimata attorno alle 500-1'000 unità.
Per la prima volta da almeno 200 anni si è verificata nei Grigioni
l’immigrazione di una castoro proveniente da una popolazione naturale.
I castori svolgono una funzione di «�������������
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modellatori��
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del paesaggio e sono
in definitiva una specie chiave degli ambienti acquatici. A partire dal 1
maggio 2008 si registra costantemente la presenza di un castoro nell’
Inn. All’inizio il roditore era stato localizzato in località Vinadi; verso
fine maggio si soffermava nella regione di Pradella preso Scuol. È ovvio
che questo individuo proviene dalla popolazione del Tirolo.
Il castoro ha
raggiunto l’Engadina
In quella regione vivono da 50 a 60 castori e l’anno scorso è stata dimostrata per la prima volta una riproduzione conclusasi con un successo.
La popolazione tirolese, a sua volta, è il risultato di una reintroduzione
avvenuta nell’Anno della Protezione della Natura (1970) con animali
provenienti da Bayern.
I castori possono anche creare situazioni di conflitto con attori che nutrono altri interessi. Gli esempi più chiari sono i danni all’agricoltura,
gli sbarramenti indesiderati dei corsi d’acqua e la creazione di vere e
proprie dighe. Questi conflitti sono tuttavia normalmente risolvibili,
premesso però che vi sia una collaborazione interdisciplinare e una gestione professionale. Come filo conduttore è valido il Concetto Castoro
Svizzera emanato nel 2004. Per l’ambiente acquatico il castoro è da
considerarsi un attore vitale. Grazie al taglio di alberi o alla creazione
di dighe si creano tutta una serie di premesse per lo sviluppo di zone
golenali e particolari nicchie ecologiche sfruttate poi anche da altre
specie. I castori sono roditori e non si nutrono di pesci.
Il Museo Svizzero della Fauna e della Caccia ospitato nel castello
Landshut a Utzendorf organizza quest’estate un’esposizione speciale
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L’architetto castoro������������������������������������������������
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, una produzione nata dalla collaborazione dei
musei naturali di Olten e Turgovia.
Numerosi preparati, modelli e oggetti rappresentano e spiegano il comportamento e la biologia di questa specie. L’esibizione mostra in maniera intrattenente la storia milionaria dell’evoluzione del castoro, le
impressionanti prestazioni del simpatico architetto e svela i punti critici
della convivenza castoro-uomo. Disparati cortometraggi completano
l’offerta della mostra, che è in ogni caso adatti anche ai bambini.
Il progetto ���������������
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Hallo Biber!��
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(Ciao
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Castoro!), avviato nel Cantone Basilea
Campagna da Pro Natura e in seguito estesosi nella Svizzera romanda,
è ormai un progetto di respiro nazionale. La pagina internet recentemente rinnovata mostra la situazione attuale di diversi progetti e le
regioni coinvolte.
www.hallobiber.ch
CH-FAUNA-INFO 3 / Giugno 2008
«L’architetto castoro»
Museo svizzero per la caccia e la
pesca, Castello Landshut,
3427 Utzendorf
Stagione: 11 maggio-19 ottobre
Aperto lu-ve 14-17, sa 10-17
www.schlosslandshut.ch
Hallo castoro! Nuova
pagina internet per
tutte le regioni
Pesci
Non tutti gli aiuti alla
risalita per pesci
funzionano
Monta dei pesci al Reno
superiore. Censimento
2005/06
Con un ritmo decennale viene eseguito un censimento alle centrali
idroelettriche del Reno superiore
al fine di valutare la funzionalità
delle opere di aiuto alla risalita
per i pesci. Il rilevamento attuale
include 15 scale per pesci presso
10 diverse centrali.
Autore: Joachim Guthruf, 2008-0609 Numero UW-0810-D
Lo studio di 126 pagine dell’UFAM
è ottenibile gratuitamente in formato PDF al seguente indirizzo: www.
bafu.admin.ch/php/modules/shop/
files/pdf/phpW00xgX.pdf
Negli ultimi decenni, ruscelli e fiumi sono stati fortemente limitati nella
loro dinamica attraverso varie misure. Per i pesci, però, la possibilità
di migrare è un presupposto inderogabile per il mantenimento della
specie: dove i corsi d’acqua risultano interrotti, la savetta non possono
più nuotare fino alle loro regioni riproduttive e i salmoni non possono
più risalire il fiume per depositare le uova in ambienti adatti.
Grazie a delle opere mirate si vuole facilitare la migrazione dei pesci
permettendoli di superare gli ostacoli sul percorso. Al fine di controllarle l’efficacia e l’effetto di tali opere sui dei pesci, ogni dieci
anni si svolge un censimento ittico coordinato sulle sciape per pesci
alle centrale nel Reno Superiore. L’ultimo in ordine di tempo è stato
effettuato nel periodo aprile 2005 - marzo 2006. I risultato del censimento sono stati pubblicati dal UFAM nell’opuscolo «Fischaufstieg
am Hochrhein».
Meno pesci e grosse differenze tra diverse opere di aiuto alla risalita
Il trend del numero di pesci che ha utilizzato tale impianto per la risalita è in costante flessione: nel censimento 1995-1996 si contarono
ancora 76'000 pesci, mentre nel 2005-2006 erano solo 55'000. Questi
dati lasciano intravedere una diminuzione del numero totale dei pesci;
interessati in particolare sono le specie che amano le zone di corrente
come il barbo. Per quel che riguarda l’efficacia delle 5 opere di aiuto
alla risalita investigate, si notano delle differenze anche notevoli. Il
risultato presso la diga ad Albbruck-Dogen (11'700 pesci) e alla centrale elettrica di Schaffusa (10'544 unità) sono in netto contrasto con i
valori registrati alla centrale elettrica a Eglisau (solo 261) e alla scala
di risalita per pesci “Maschinenhaus” (solo 163).
Lupo
Gufi e civette
uccelli
Il lupo – un predatore nelle
vicinanze
Gufi e civette - sulle tracce dei
predatori notturni
L’universo degli uccelli in
giardini e parchi
Questo volume di 200 pagine riporta
una descrizione differenziata e completa del lupo. All’interno si trovano risultati
scientifici, preoccupazioni di contadini,
esperienze di cacciatori, nonché consigli pratici di esperti sul comportamento adeguato in relazione a questi predatori. Testi facilmente comprensibili,
storie accattivanti e interviste, nonchè
molte raffigurazioni attrattive fanno sì
che questo libro presenti il tema lupo in
una maniera adatta a tutti. Il libro è arricchito con tutta una serie di sensazionali fotografie del lupo nel suo ambiente
naturale. Indicazioni bibliografiche: H.
Baumgartner, S. Gloor, J.-M. Weber, P.
A. Dettling, Haupt-Verlag, ISBN: 978-3258-07274-6, Costo: CHF 49.90
In questo libro, Adrian Aebischer si
mette sulle tracce dei predatori notturni
e ne presenta tutte le specie indigene
europee, partendo dalla più grossa,
il gufo, fino alla più piccola, la civetta
nana. Aebischer spiega come vivono,
cacciano e crescono i piccoli, come
pure riconoscere e distinguere le varie
specie, ad esempio grazie al loro canto. Purtroppo, la maggior parte dei gufi
e delle civette europee è minacciata.
Alcune specie, come l’assiolo, rischiano addirittura l’estinzione. In allegato
un CD audio con i richiami di tutte le
specie indigene europe. Indicazioni bibliografiche: Haupt-Verlag, ISBN: 9783-258-07276-0
Prezzo: CHF 42.-
Questo DVD realizzato da Susanne Hoffmann mostra tutte le specie
principali di uccelli
presenti nei nostri
giardini e parchi.
Ogni specie è trattata singolarmente
e viene presentata in un breve filmato,
per esempio mentre canta, mentre è
alla ricerca di cibo o sfama i piccoli.
I testi di accompagnamento rilevano
volta per volta le caratteristiche di determinazione.
Indicazioni bibliografiche: Verlag Edi­
tion Ample, ISBN 978-3-935329-94-1
Prezzo: 14.95 Euro
CH-FAUNA-INFO 3 / Giugno 2008
fauna
INTERNo
Roberto Giacometti è il nuovo presidente della Commissione
federale del Parco nazionale (CFPN)
Il consigliere nazionale Andrea Hämmerle, attuale presidente della Commissione federale del Parco nazionale (CFPN) e rappresentante della Confederazione, lascia la propria carica il 31 maggio 2008 per incompatibilità con il mandato
parlamentare. Per lo stesso motivo si dimette dalla CFPN anche il consigliere
nazionale e rappresentante di Pro Natura Rudolf Aeschbacher.
Con decisione del Presidente della Confederazione, il Consiglio Federale ha nominato l'attuale vicepresidente Robert Giacometti, rappresentante del Cantone
dei Grigioni, quale nuovo presidente della CFPN. Giacometti è il primo engadinese a ricoprire questa carica. Le altre due nomine riguardano la presidente di
Pro Natura Silva Semadeni, che sarà la nuova rappresentante di tale associazione in seno alla commissione, e Franz-Sepp Stulz, capo della divisione Natura
e paesaggio presso l'Ufficio federale dell'ambiente, che rappresenterà invece
la Confederazione. Le nomine avranno decorrenza dal 1° giugno 2008 fino allo
scadere dell'attuale periodo di mandato (nel 2011).
La CFPN è composta da nove membri: Pro Natura ha la facoltà di proporre la
nomina di tre membri, due membri rappresentano la Confederazione Svizzera,
due l'Accademia di scienze naturali scnat e due membri sono nominati in rappresentanza rispettivamente del Cantone dei Grigioni e dei Comuni del Parco.
Biodiversità e clima
Tra numerosi aspetti della protezione del clima e del mantenimento della biodiversità esistono sinergie, che però non sempre sono utilizzate in maniera ottimale.
Attorno a questo questione il Forum Biodiversità e ProClim, con la collaborazione di importanti esperti, ha elaborato una dichiarazione di intenti. Grazie ad
indicazioni concrete e consigli mirati, si è voluto mostrare come sfruttate convenientemente le potenziali sinergie e come evitare possibili conflitti di interesse.
Nel far ciò, si è voluto concentrarsi su situazioni rilevanti nel contesto nazionale,
come ad esempio l’espansione della coltivazione estensiva, l’utilizzo di energia
idroelettrica o l’utilizzo differenziato del bosco.
www.biodiversity.ch/media_corner/press_releases/biodiversity_and_climate_
change
QUIZ
vero
falso
auna
Con le seguenti domande potete testare il vostro livello di conoscenze
sulla nostra fauna. Le soluzioni si trovano a pagina 8.
1. o o Il marasso (Vipera berus) ha pupille verticali.
2. o o���������������
In più del 90% delle
���������������������������������������������������������
specie di uccelli indigeni, entrambi i genitori si
occupano dei piccoli�.
3. o o�������������������������
I cuccioli di cinghiale (Sus scrofa) portano il loro tipico pelo striato
giallo-marrone fino all’età di un anno e mezzo.
4. o o��������������������
Il merlo acquaiolo (Cinclus cinclus) predilige fiumi e ruscelli chiari e
con poca corrente.
5. o o���������������
Il maggiolino (Melolontha melolontha) escono dalle uova ad inizio
maggio.
6. o o��������
I lupi (Canis lupus) hanno ottime capacità visive.
CH-FAUNA-INFO 3 / Giugno 2008
Zecche
Il divertirsi nella natura è purtroppo spesso offuscato dalle notizie riguardanti
le zecche e le malattie da loro diffuse.
Soprattutto nei mesi estivi le zecche sono alla ricerca di organismi ospiti come
involontari donatori di sangue. Attraverso il morso della zecca possono anche
venir diffusi microrganismi patogeni. Al
fine di prevenire efficacemente il morso
di una zecca, bisogna inevitabilmente
conoscerne le caratteristiche. La serie
WILDBIOLOGIE dedicherà un articolo al
tema nella sua edizione di metà giugno,
nel quale verrà presentata in modo completo la biologia della zecca e entrambe
le malattie da lei spesso propagate: la
borreliosi, provocata da un batterio, e la
malattia virale della meningite. In ag­giunta
verranno riportate alcune possibilità per
tenere alla larga le zecche e come si possono prevenire infezioni. Zecche, Stefan
Bosch, 2008, WIldbiologie 13/7, CHF 7.(spese di spedizione escluse), 12 Pagine
(in tedesco)
www.wildtier.ch/shop
Premio alla ricerca nell’ambito
della protezione della natura
Il premio, dotato di 5'000 CHF, premierà una prestazione scientifica che si
distingua per originalità, qualità o applicabilità nel campo della protezione
della natura e del paesaggio in Europa
centrale. Le candidature possono essere inoltrate fino al 15 Agosto 2008.
Maggiori informazioni all’indirizzo www.
hintermannweber.ch/forschungspreis/
anmeldung.htm
La ditta Hintermann & Weber SA, che
organizza il concorso, festeggerà nel
2008 i 25 anni di esistenza. Auguri!
La marmotta sulla rete
All’indirizzo www.wildcam.ch una telecamera propone regolarmente immagini in tempo reale dalla Valle di Avers.
Il progetto è stato lanciato da CACCIA
Svizzera e dall’Ufficio Caccia e Pesca
del Canton Grigioni.
fauna
INTERNo
Fondata la Conferenza Svizzera degli amministratori della caccia e
della pesca
Selvaggina nel bosco: già
conosciuto e appena scoperto
La Conferenza, fondata il 9 Aprile 2008 a Lucerna, si presenta come nuovo partner delle già esistenti istituzioni statali e non e organizzazione nel paesaggio della
protezione e dell’utilizzo della natura. Come presidente è stato eletto il signor
Josef Muggli (LU). Il consiglio di direzione si compone di Guido Ackermann (SG),
Georg Brosi (GR), Giorgio Leoni (TI), Jean-Daniel Wicky (FR).
20. 8. 08 in Maienfeld / 21. 8. 08 in Lyss
Contatto: Schweizerischer Forstverein
SFV, D. Rüegg, Geroldsegg, 8722 Kaltbrunn, Tel. 055 283 38 77, dani.rueegg@
rwu.ch, www.forstverein.ch
La funzione operativa verrà eseguita da un direttore amministrativo con un impiego al 40-50%. I principali obbiettivi della cancelleria saranno il sostegno degli
amministratori della caccia e della pesca su prese di posizione a livello nazionale,
nel processo di ricerca di informazioni e supporti per decisioni come l’istruzione
e il perfezionamento di tutti gli attori coinvolti.
11th International Conference
on Rodent Biology
Il finanziamento sarà assicurato da contributi della Confederazione e dei Cantoni. Il concorso per la posizione di direttore amministrativo verrà pubblicato nella
stampa specializzata durante il terzo quartale 2008.
Ulteriori informazioni sono ottenibili dal presidente:
Josef Muggli, Dienststelle Landwirtschaft und Wald (lawa), Abteilung Fischerei
und Jagd, Centralstrasse 33, 6210 Sursee, 041 925 10 81, [email protected]
Bollettino svizzero della biologia della fauna
3a edizione delle Giornate della
Fauna:
«Predazione nel paesaggio
agricolo: fatti, storie, opinioni»
Centro formazione Wald, Lyss
22-23 agosto
Contatto: www.sgw-ssbf.ch
Soluzioni del Fauna-Quiz
PP
8057 Zürich
Myshkin, Russia
24 - 28 luglio 2008
Contatto:
www.sevin.ru [email protected]
1. Vero Il marasso non fa eccezione all’interno
della famiglia delle vipere: pupille verticali e una testa
triangolare chiaramente separata dal collo sono caratteristici. Entrambe le due specie di biscia velenose presenti in Svizzera, ovvero il marasso e la vipera aspis,
hanno pupille verticali, mentre i colubridi , non velenosi,
presentano pupille rotonde. Questa caratteristica non
è però facilmente riconoscibile da distante.
2. Vero Gli uccelli sono quel gruppo nel regno
animale in cui la crescita dei piccoli con l’aiuto del
padre è più comune.
3. Falso Già durante il primo anno di vita il pelo
mimetico viene sostituito da il pelo nero-rigiastro tipico
degli animali adulti.
Campo mammiferi Grigioni
10 - 12 settembre 2006
Contatto: Museo della natura, Masanserstrasse 31, 7000 Coira, 081 257 28 41
www.naturmuseum.gr.ch
NEOBIOTA: Towards a
Synthesis / 5th European
Conference on Biological
Invasions
Praga, Repubblica Ceca
23 - 26 settembre 2008
Contatto: www.ibot.cas.cz/neobiota
4. Falso Il merlo acquaiolo preferisce corsi
d’acqua con correnti importanti.
5. Falso Già in Giugno le larve scavano profondità nel terreno, dove eseguono la metamorfosi.
In settembre la nuova generazione di adulti è vitale.
Resteranno inattivi fino alla prossima primavera.
6. Vero Il senso della vista dei lupi è molto sviluppato. È anche in possesso di un linguaggio corporeo altamente sviluppato che si avvicina a quello delle
scimmie. I lupi sono in grado di esprime diversi livelli
di paura, aggressione, dominanza e sottomissione
attraverso la mimica.
SWIFCOB 8 - Biodiversità nel
segno della cambiamento
globale
Museo di storia naturale, Berna
31 ottobre 2008
Contatto: Forum Biodiversità Svizzera, Daniela Pauli, Tel. 031 312 02 75,
[email protected], www.biodiversity.ch
altro manifestazioni trovarsi sul
Prossimo chiusura della redazione: 18 agusto 2008
www.wildtier.ch
CH-FAUNA-INFO 3 / Giugno 2008