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Scuola Professionale
Istituto Post Universitario S.Chiara
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno scolastico 2010 - 2011
Indirizzo: Via Formis 3, 26041 Casalmaggiore (CR)
Tel e fax: 0375/40083
E-mail :
[email protected]
Internet: http://www.istituto-santachiara.it
1
SOMMARIO
1 Premessa
2
Il Centro di Formazione Professionale
2.1
Contesto socio-economico
3 Organigramma e quadro normativo della Regione Lombardia
4
Risorse Umane
5 Risorse Materiali e Multimediali
6
Presentazione generale del corso “Operatore del Benessere”
6.1
Figura professionale
6.2
Durata del corso
7
Presentazione generale della Quarta Annualità “Tecnico dei Trattamenti Estetici”
7.1
Profilo professionale
7.2
Durata del corso
Presentazione generale della Quarta Annualità “Tecnico dell’Acconciatura”
8.1
Profilo professionale
8.2
Durata del corso
8
9
Presentazione generale del corso “Metallurgia:operatore meccanico
9.1
Figura professionale
9.2
Durata del corso
10 PECUP
9.1
Dimensione educativa
9.2
Dimensione culturale
9.3
Dimensione professionale
11 Finalità e obiettivi dei corsi
11.1 Obiettivi generali dei percorsi
11.2 Obiettivi specifici
10.3 La Valutazione
10.4 Debito formativo e gruppi di recupero
10.5 Autovalutazione
12 Rapporti scuola famiglia
12.1 Il contratto formativo
13 Regolamento degli studenti
14 Formazione docenti
15 Calendario delle attività formative
2
1. PREMESSA
Con il piano della offerta formativa il Centro di Formazione Professionale S.Chiara desidera
presentare, in modo sintetico, agli studenti e alle loro famiglie le scelte didattico educative che
caratterizzano la scuola e le principali iniziative che si prevede di realizzare nel corso dell'anno
scolastico 2010-2011. La lettura del presente documento può essere un utile strumento di conoscenza
del lavoro che si svolge quotidianamente nelle classi e dei progetti che la scuola s'impegna a
realizzare.
2. IL CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE
L'Istituto S. Chiara, struttura del Comune di Casalmaggiore, che ha sede nel centro della città, si
propone di promuovere sul territorio, in collaborazione con l'Amministrazione Comunale, con le
Scuole, con le Università, con le Strutture produttive e con le Associazioni di Categoria, iniziative
volte a facilitare la formazione e l'istruzione professionale.
2.1 Contesto socio-economico
Dall‟analisi del contesto socio-economico si evidenziano sul territorio giovani che manifestano
attitudine per le attività pratiche. La diffusione sul territorio di piccole e medie imprese mostra la
necessità di operatori di secondo livello europeo con possibilità di collocazione nel mondo del
lavoro. Questi i possibili sbocchi:
settori produttivi delle piccole e medie aziende;
attività a conduzione familiare e nel settore terziario;
centri di cura alla persona, centri del benessere e presso gli artigiani.
Dall‟anno formativo 2004 sulla base delle richieste del territorio e delle famiglie ha preso avvio il
corso di “Operatore addetto ai servizi d‟impresa” e nel 2005 il corso di “Operatore addetto alle cure
estetiche” e dal 2009/2010 il corso di “Operatore meccanico”. Pertanto il compito che il Centro
S.Chiara si assume è quello di concorrere a sviluppare negli alunni la costruzione delle diverse
competenze utili alla formazione dell‟uomo e del cittadino, capace di inserirsi nella società come
studente preparato e lavoratore responsabile. Pertanto la scuola intende:
• promuovere una cultura aperta al confronto con il "diverso da sé", che educhi alla solidarietà, alla
partecipazione democratica, al valore della pace ed al rispetto dell'ambiente e del patrimonio artistico
– culturale;
• far emergere le potenzialità di ogni individuo, educando al rispetto per la persona e al dialogo tra i
generi, le etnie e le culture, nella consapevolezza delle loro differenze e del diritto alle pari
opportunità;
• formare giovani capaci d'interpretare la complessità della realtà contemporanea e di adattarsi ai
cambiamenti con autonomia di giudizio e di scelta.
A tale scopo i nuovi curricoli sono fortemente orientati alla realizzazione di sinergie tra la scuola e il
mondo del lavoro, attraverso la costruzione di percorsi professionalizzanti integrati, finalizzati a:
• sviluppare le capacità operative specifiche dell'indirizzo scelto;
• fornire competenze forti, immediatamente spendibili sul mercato del lavoro;
• effettuare esperienze in ambito lavorativo, attraverso stage aziendali.
Questa sperimentazione si colloca in una fase di vero e proprio passaggio storico, reso possibile
anche in Italia dalla nuova normativa approvata, ed in attuazione delle disposizioni legislative. Si va
verso la “nobilitazione” dell‟istruzione e formazione professionale, cui viene riconosciuto il
carattere pienamente pedagogico, istituzionale, continuativo di pari dignità rispetto al sistema
scolastico dell‟istruzione.
3
3. ORGANIGRAMMA
LOMBARDIA
E
QUADRO
NORMATIVO
DELLA
La Regione Lombardia continua la sperimentazione dei percorsi sperimentali triennali in cui spicca
la costruzione di una tipologia di istruzione e formazione professionale, dotata di una propria
fisionomia pedagogico–istituzionale, in grado di erogare percorsi graduali e continui ai quali
corrispondono i titoli di:
Qualifica di 2° e 3° livello Europeo;
Certificazione delle Competenze;
Diploma di formazione superiore.
Questa opportunità, è operativa e garantisce a tutti una gamma diversificata di possibilità formative,
adeguate alle proprie specifiche esigenze.
Con la legge regionale 19/2007 viene data ai percorsi di Istruzione e Formazione Professionale pari
dignità rispetto ai percorsi di Istruzione liceale e tecnica. La legge dopo l‟intesa Gelmini Formigoni prevede percorsi triennali di qualifica e un‟ ulteriore quarta annualità completamente
normati.
Il quadro complessivo di riferimento per l‟offerta formativa della annualita` 2009-2010 presenta
significative novità, a livello regionale e nazionale, che incidono sia sulla caratterizzazione
dell‟offerta, sia sulle modalità di determinazione e fruizione della stessa.
In particolare, tali novità riguardano:
– la fase di prima attuazione della messa a regime del sistema di Istruzione e Formazione
Professionale di secondo ciclo, ai sensi del Capo III del d.lgs. n. 226/05 e di contestuale
superamento della sperimentazione ex Accordo 23 giugno 2003;
– la vigenza della l.r. n. 19/07 e dei successivi atti «Indicazioni regionali per l‟offerta formativa in
materia di istruzione e formazione professionale (art. 22, comma 4, l.r. n. 19/2007)» di cui alla d.g.r.
del 13 febbraio 2008 n. 6563; «Approvazione delle procedure relative allo svolgimento delle
attivita` formative dei soggetti accreditati al sistema di istruzione e formazione professionale della
Regione Lombardia» di cui al d.d.u.o. del 12 settembre 2008, n. 9837), che definiscono natura e
standard dell‟offerta regionale a regime e che ne delineano il nuovo quadro di Programmazione
provinciale e regionale;
– l‟avvio in ambito regionale del sistema dotale di cui alla d.g.r. del 14 gennaio 2009 n. 8864;
– la vigenza in ambito nazionale del d.lgs. n. 76/05, sul Diritto Dovere all‟Istruzione e Formazione
(DDIF);
– l‟applicazione dell‟Obbligo di istruzione fino a 16 anni, anche nei percorsi di IFP, ai sensi del
d.m. n. 139 del 22 agosto 2007 e dell‟art. 64, c. 4-bis della l. n. 133/08.
L‟offerta formativa 2009-10 dovra` pertanto corrispondere al nuovo quadro ordinamentale
nazionale e regionale, al fine di garantire la piena attuazione, innanzitutto, delle previsioni
normative in materia di assolvimento del DDIF e dell‟Obbligo di Istruzione.
Essa dovra` inoltre rispondere al complesso degli standard regionali ed ai principi ed agli indirizzi
contenuti nella l.r. n. 19/07:
– autonomia e responsabilita` delle Istituzioni formative;
– programmazione sussidiaria;
– centralita` dell‟allievo e finanziamento attraverso il criterio
della quota capitaria, tradotto nello strumento «Dote».
E‟ infine la possibilità di un quinto anno propedeutico alla maturità di cui però mancano ancora i
dettami normativi e quindi al momento non realizzabile se non presso gli Istituti Professionali che ci
si augura verrà attuata.
4
UNIVERSITA’
V° ANNO (non presente
nella FP)
IV° ANNO
TRIENNIO
OPERATORE DEL
BENESSERE
TRIENNIO
OPERATORE MECCANICO
SCUOLA MEDIA
5
4. RISORSE UMANE
Personale non docente e responsabili Laboratori
Maria Rosa Nevi Concari
Piero Freddi
Monica Bravi
Maruska Quarenghi
Azzali Mauro
Alex Gozzi
Elena Monteverdi
Pagliari Donata
Giuseppina Manara
Direttore dell‟Istituto S.Chiara. Direttore dei Corsi
Previsione di spesa
Segreteria didattica
Segreteria Amministrativa e archivio
Responsabile laboratorio Informatica
Responsabile laboratorio di meccanica
Responsabile Laboratorio di Acconciatore
Responsabile Laboratorio di Estetista
Ausiliaria
Formatori
Azzali Mauro
All‟Istituto S. Chiara dal 2010/11. Laurea in Ingegneria Informatica.
Responsabile laboratorio di informatica. Docente di Informatica.
Balordi Chiara
All‟Istituto S. Chiara dal 2004/05. Laurea in Economia e Commercio.
Docente di Materie professionali - Area amministrazione, matematica,
Coordinatrice e Tutor. Coordinatrice dei Tutor.
Barbiani Ielena
All‟Istituto S. Chiara dal 2009/10. Laurea in Psicologia.
Docente di comunicazione e sostegno, Coordinatrice e Tutor.
Borgarino Andrea
All‟Istituto S. Chiara dal 2009/10. Laurea in Architettura. Iscritto
all‟Albo. Docente di disegno tecnico e disegno CAD.
Bozzetti Laura
All‟Istituto S. Chiara dal 2006/07. Diploma di Laurea in Arte
Spettacolo e Immagine multimediale. Docente di attività ArtisticoEspressive– Coordinatrice e Tutor.
Bozzetti Mirko
All‟Istituto S. Chiara dal 2005/06. Laurea in Psicologia. Docente di
Comunicazione e sostegno. Coordinatore.
Carotti Mariagrazia
All‟Istituto S. Chiara dal 2009/10. Diploma: Perito meccanico Docente PLC.
Casarola Roberta
All‟Istituto S. Chiara dal 2005/06. Laurea in Filosofia. Docente di
materie letterarie. Tutor, Coordinatrice di classe e Coordinatrice
didattica dei corsi.
Gardani Alex
All‟Istituto S. Chiara dal 2009/10. Diploma: perito informatico
Assistente a Laboratorio di Meccanica
6
Gozzi Alex
All‟Istituto S. Chiara dal 2010/11. Perito meccanico laureando in
ingegneria meccanica.
Docente di tecnologia meccanica e Laboratorio di meccanica.
Responsabile Laboratorio di meccanica.
Lamera Cristina
All‟Istituto S.Chiara dal 2010/11. Diploma in lingua e letteratura
straniera. Docente di inglese
Marchini Flavia
All‟Istituto S. Chiara dal 2007/08. Laurea in Scienze dell‟educazione,
indirizzo “Formatore aziendale”. Docente di materie letterarie.
Coordinatore e Tutor. Docente di recupero.
Monteverdi Elena
All‟Istituto S. Chiara dal 2005/06. Diplomata in materie professionali
(Acconciatore maschile e femminile). Docente di materie
Professionali. Responsabile del Laboratorio di Acconciatura
Mori Annalisa
All‟Istituto S. Chiara dal 2007/08. Diploma di laurea in Economia
Aziendale. Docente di Diritto, Comunicazione Aziendale e
Organizzazione Aziendale, Sicurezza. Coordinatrice e tutor.
Morselli Massimo
All‟Istituto S. Chiara dal 2010/11. Diploma di laurea in Scienze e
Tecnologie alimentari. Docente di Sicurezza. Responsabile progetto 1
B Operatore Meccanico.
Pagliari Donata
All‟Istituto S. Chiara dal 2010/11. Diplomata in Materie Professionali
(Estetista). Docente di Materie Professionali. Responsabile del Lab. di
Estetista
Ruffini don Angelo
All‟Istituto S. Chiara dal 2010/11. Laurea in teologia. Docente di
Religione.
Saliani Elena
All‟Istituto S. Chiara dal 2009/10. Laurea in Scienze e Tecnologie
Alimentari. Docente di Scienze, Anatomia e fisiologia Sicurezza.
Sarzi Amadè Anna
All‟Istituto S. Chiara dal 2008/2009. Laurea in Psicologia.
Docente di Comunicazione e Sostegno. Coordinatrice del Sostegno.
Schiavon don Davide
All‟Istituto S. Chiara dal 2010/11. Laurea in teologia. Docente di
Religione.
Tanzi Elena
All‟Istituto S. Chiara dal 2009/10. Diploma in Ingegneria
Docente di Matematica.
Vitale Francesco
All‟Istituto S. Chiara dal 2005/06. Diploma di Scuola d‟Arte.
Docente Esperto di Attività espressive
Vitale Daniela
All‟Istituto S. Chiara dal 2005/06. Diploma liceo classico
Docente di Attività espressive
7
Compiti del coordinatore di classe:
-definisce l‟O.d.G. del C.d.C. e lo presenta al Direttore 3 giorni prima del Consiglio
-segnala al Direttore comportamenti anomali e casi di assenze dubbie
-redige il verbale del C.d.C. e lo consegna al direttore entro 7 giorni dalla data del Consiglio
-controlla che le firme sul registro dei docenti corrispondano alle ore effettuate
Il Coordinatore di Corso:
-verifica la situazione della presenza allievi
-predispone il calendario annuale e periodico del Corso
-Predispone il P.A.A.
-controlla i registri e le firme dei docenti
-fornisce supporti organizzativi ai docenti e ai tutor dei Corsi
Tutor:
- accompagna gli allievi nell‟attività didattica e nella costruzione del percorso formativo in stage
- si relaziona in modo privilegiato con le famiglie
- reperisce aziende disponibili ad ospitare allievi in stage
- formula gli abbinamenti allievo/azienda in collaborazione col C.d.C
- segue l‟andamento dello stage tenendo contatti con l‟allievo e il tutor aziendale
Coordinatore dei Tutor:
- segue formazione docenti
- segue i rapporti con le famiglie
- collabora con la direzione
- coordina l‟azione degli altri Tutor
Coordinatore delle attività di sostegno:
- provvede al monitoraggio e relaziona sui risultati ottenuti
- si rapporta con i servizi competenti (ASL ecc) in collaborazione con docenti e tutor
8
5. RISORSE MATERIALI E MULTIMEDIALI
Laboratorio di Simulimpresa/Informatica:
25 Personal Computer
6 armadi
1 tv-color
1 Videoregistratore + lettore DVD;
Stampante
Laboratorio di Acconciatura:
9 specchi
3 lavatesta con poltrona
9 poltrone
1 consolle
1 armadietto
2 mensole
Laboratorio di Estetista:
3 lettini
3 Lampade
2 vaporizzatori
Attrezzi per manicure e pedicure
Materiale per depilazione e massaggi
Pinzette
Laboratorio di informatica piccolo:
12 personal computer
1 stampante
1 videoproiettore
Telefono e Fax
Fotocopiatrice
Scanner
Laboratorio di meccanica:
1 comparatore
58 morse
2 trapani a colonna
2 saldatrici
1 molatrice
2 truschini
2 cuffie
4 grembiuli da saldatore
3 set di chiavi inglesi
43 lime
1 trapano elettrico
40 occhiali da lavoro
9
10 metri
10 martelli
10 calibri
10 spazzole di ferro
10 tracciatori
10 giramaschi
1 set filiere
1 micrometro
60 guanti
10 bulini
16 cacciaviti
2 pinze
5 pinze a pappagallo
4 scatole di elettrodi
2 spazzole di ferro grosse
Biblioteca di classe
20 libri di narrativa
1 dizionario di inglese
2 dizionario di italiano
1 dizionario di sinonimi e contrari
1 dizionario di francese
2 libri di arte
2 libri di storia locale
10
6. PRESENTAZIONE GENERALE DEL CORSO “OPERATORE
DEL BENESSERE”
Il corso di formazione “OPERATORE DEL BENESSERE” è in attuazione dell‟accordo Gelmini
- Formigoni del 2009 e consente a pieno titolo l‟assolvimento dell‟obbligo di Istruzione. Il corso
sperimentale fornisce già ai suoi utenti, adolescenti e giovani, un percorso formativo distinto da
quello scolastico, con esso integrato a livello di funzioni di sistema, a carattere graduale e continuo,
dotato di pari dignità culturale ed educativa oltre che di una precisa fisionomia istituzionale. Ad
esso si aggiunge ora il primo anno non più sperimentale ma completamente normato. E‟ un percorso
tendenzialmente completo, dalla conclusione della scuola di base fino ai livelli di formazione
superiore, sulla base dei seguenti caratteri:
garanzia effettiva di risposta ai diritti formativi e di lavoro di ogni persona;
valorizzazione del pluralismo di offerte e di approcci formativi espressi dalla società civile e
dalle comunità;
coerenza con le indicazioni europee;
rispondenza alle necessità espresse dal sistema economico;
carattere educativo e personalizzazione dei percorsi;
attenzione ai soggetti posti in situazione di difficoltà;
delineazione di una progressione formativa per gradi, a carattere incrementale fino ai livelli
più alti della scala formativo-professionale.
6.1 Figure professionali
Il corso punta all‟acquisizione di una qualifica mirata, nel settore professionale dei servizi alle cure
estetiche, secondo le necessità espresse dal mercato del lavoro locale. Tale qualifica consente di
acquisire conoscenze, abilità, competenze, ma pure capacità personali in ordine alla autonomia e
responsabilità sociale. A tale livello la persona, in possesso di una solida cultura di base, è in grado
di sviluppare competenze operative di processo, sapendo utilizzare in autonomia le tecniche e le
metodologie previste. La figura di qualifica è quella di Operatore del Benessere, mentre il
profilo/indirizzo è quello di Acconciatore/trice.
“OPERATORE DEL BENESSERE”
L‟Operatore del benessere esegue, sulla base di una anamnesi delle caratteristiche del cliente e delle
sue richieste, i diversi trattamenti di acconciatura ed estetici, al fine di mantenere e valorizzare
l‟immagine e il benessere fisico del/la cliente, garantendo condizioni di igiene, sicurezza e qualità
degli interventi. Opera con un livello di autonomia di tipo esecutivo, anche in raccordo con altri
lavoranti, nella esecuzione dei diversi trattamenti, con gradi di responsabilità conformi alla
complessità delle prestazioni richieste ed alle specifiche organizzative aziendali e supporta, sotto la
supervisione di un responsabile, alcuni processi connessi alla erogazione del servizio ed alla
conduzione del negozio. La cultura professionale di riferimento è orientata al senso estetico, al
benessere psico-fisico delle persone ed è caratterizzata da un alto livello di deontologia
professionale. Esercita la professione come dipendente di istituti di bellezza, imprese di
acconciatura, studi medici specializzati, laboratori di estetica, centri benessere, centri fitness, centri
di massaggio, profumerie e aziende specializzate del settore.
COMPITI:
organizzare il locale e le attività rispetto alle condizioni di pulizia, igiene e sicurezza
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curare in tutte le sue fasi il rapporto con il cliente il/la cliente
effettuare l‟anamnesi/diagnosi delle caratteristiche e dei bisogni del/la cliente
realizzare i trattamenti estetici di sua competenza
mantenere ordinati e puliti l‟ambiente di lavoro e le attrezzature professionali
supportare la conduzione del negozio per quanto riguarda la gestione di operazioni semplici
connesse al pagamento, alla gestione delle merci in magazzino, all‟allestimento della vetrina
e/o del negozio
COMPETENZE:
gestire il rapporto con il/la cliente
operare nel rispetto delle norme vigenti in materia di igiene, sicurezza, prevenzione degli
infortuni, protezione dell‟ambiente
organizzare il servizio secondo standard di qualità e mantenere in ordine l'ambiente di lavoro
collaborare alla conduzione complessiva del negozio
Al termine della qualifica è possibile acquisire competenze specifiche per l‟indirizzo di
Acconciatore, figura professionale che si colloca nella fase di progettazione e agiscono in
collaborazione diretta con direttore e collaboratori del salone di estetica, o con operatori del settore
amministrativo, con le seguenti caratteristiche:
“ACCONCIATORE/TRICE”
L‟Acconciatore ai sensi della legge 174/2005 esegue in autonomia trattamenti e servizi volti a
modificare, migliorare, mantenere e proteggere l‟aspetto estetico dei capelli, ivi compresi i
trattamenti tricologici complementari, che non implicano prestazioni di carattere medico, curativo o
sanitario, nonchè il taglio e il trattamento estetico della barba e ogni altro servizio inerente o
complementare. Propone e realizza per la clientela prestazioni conformi e funzionali alle
caratteristiche e all‟aspetto della persona secondo i canoni delle mode e dei costumi riconosciuti
nelle diverse culture.
Possiede capacità tecniche professionali di base e lavora a livello operativo-esecutivo.
COMPITI:
trattamento richiesto
seguire lo shampoo rispettando tutti gli standard di prestazione professionale
tecniche idonee per tintura, meches, colpi di sole
bigodini, a phon e permanente
-viso da giorno
COMPETENZE:
rispetto dei tempi e della qualità del servizio
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6.2 Durata del corso
3 anni formativi, della durata complessiva di 990 ore ciascuno, così distinte:
percorso comune al gruppo-classe nella misura indicativa di 840 ore annue;
interventi personalizzati nell‟ambito dei laboratori attivati dalle realtà formative, con
frequenza obbligatoria, nella misura indicativa di 150 ore annue.
Il primo anno si caratterizza per l‟orientamento attivo entro il settore di riferimento. È prevista
pertanto una congrua attività di accoglienza, orientamento e formazione di base.
Il secondo anno mira al rafforzamento del patrimonio di conoscenze, abilità, competenze e capacità
personali e prevede uno stage di supporto all‟apprendimento. Si separano i laboratori per le due
figure professionali (Acconciatore maschile e femminile o Estetista).
Il terzo anno ha come obiettivo il completamento formativo e l‟autonomia della persona in
riferimento al ruolo professionale. La qualifica rappresenta il riferimento prioritario del progetto sia
in senso professionale sia pedagogico. Essa è concepita non come somma di componenti, bensì in
una visione integrale ed unitaria del processo formativo. E‟ previsto uno stage di validazione.
Le lezioni si articolano su cinque giorni (da lunedì a venerdì) per sei ore (dalle 8 alle 14). Sono
previsti due intervalli.
7. PRESENTAZIONE GENERALE DEL CORSO “TECNICO DEI
TRATTAMENTI ESTETICI” – (QUARTO ANNO)
Dall‟anno formativo 2008/2009 presso il Centro di Formazione Professionale dell‟Istituto Santa
Chiara è attivo il Quarto anno di Corso, finalizzato al conseguimento dell‟Attestato per la
Certificazione delle Competenze di Tecnico Estetico.
7.1 Profilo professionale
All‟interno del percorso completo di Istruzione e Formazione Professionale la funzione del Quarto
Anno è quella di un salto di qualità, di un cambio di prospettiva nella formazione fin qui raggiunta
dall‟allievo: la visione più completa del processo di erogazione del servizio.
Il Tecnico Estetico è una figura polivalente che, in autonomia, è in grado di valutare, consigliare,
orientare il cliente rispetto ai diversi trattamenti estetici, al fine di mantenerne e valorizzarne
l‟immagine e il benessere fisico, garantendo condizioni di igiene, sicurezza e qualità degli
interventi.
La cultura professionale di riferimento è orientata al senso estetico, al benessere psico-fisico, delle
persone ed è caratterizzata da un alto livello di deontologia professionale.
Il Tecnico estetico conosce e rispetta i propri ambiti di intervento e competenza ed è in grado di
orientare il cliente verso altre figure professionali.
Possiede conoscenze in ambito anatomico e dermatologico, che gli consentono di individuare
indicazioni,e controindicazioni per i diversi trattamenti.
Possiede conoscenze approfondite delle caratteristiche chimiche e cosmetologiche dei prodotti e
delle caratteristiche elettromeccaniche e fisiche degli strumenti e delle apparecchiature.
Collabora con il personale interno nell‟organizzazione e nella gestione dell‟impresa dal punto di
vista amministrativo / contabile, strumentale e delle risorse umane.
Conosce le tecniche di comunicazione e marketing e svolge attività promozionali specifiche del
settore.
13
Esercita la propria professione come collaboratore o gestore di laboratori di estetica, imprese di
acconciatura, studi medici specializzati, istituti di bellezza, centri benessere, palestre, profumerie
con cabine di estetica altre aziende specializzate del settore.
COMPITI:
gestisce le procedure di avvio dell‟attività in proprio e le pratiche burocratico –
amministrative per l‟apertura del negozio, conoscendo la normativa relativa all‟attività
autonoma
gestisce il negozio curandone l‟amministrazione e l‟organizzazione del lavoro dei
collaboratori
organizza il locale e gestisce le attrezzature mantenendo le condizioni di pulizia, igiene e
sicurezza
sviluppa e cura i rapporti con la clientela
cura i rapporti con i fornitori scegliendo le attrezzature e i prodotti adeguati in relazione a
criteri di funzionalità e qualità
consiglia e orienta il cliente sulla base delle informazioni anamnestico/diagnostiche raccolte
personalizza i trattamenti estetici sulla base della conoscenza dei bisogni e delle aspettative
del cliente e coordina a tale scopo l‟intervento dei collaboratori
esegue a livello di eccellenza professionale i trattamenti estetici di base (manicure, pedicure,
trucco, piega) e quelli caratteristici della figura professionale relativa alla qualifica di
provenienza
progetta, organizza e gestisce la documentazione tecnica relativa ai trattamenti offerti in
salone
7.2 Durata del corso
L‟anno formativo ha la durata complessiva di 990 ore di cui 255 di stage.
Le lezioni avranno luogo dal lunedì al giovedì per quanto riguarda la formazione in aula, mentre
avranno luogo dal martedì al sabato durante il periodo di stage.
8. PRESENTAZIONE GENERALE DEL CORSO “TECNICO
DELL’ACCONCIATURA” – (QUARTO ANNO)
Dall‟anno formativo 2008/2009 presso il Centro di Formazione Professionale dell‟Istituto Santa
Chiara è attivo il Quarto anno di Corso, finalizzato al conseguimento dell‟Attestato per la
Certificazione delle Competenze di Tecnico DELL‟ACCONCIATURA.
8.1 Profilo professionale
All‟interno del percorso completo di Istruzione e Formazione Professionale la funzione del Quarto
Anno è quella di un salto di qualità, di un cambio di prospettiva nella formazione fin qui raggiunta
dall‟allievo: la visione più completa del processo di erogazione del servizio.
Il Tecnico dell’acconciatura è una figura polivalente che, in autonomia, è in grado di valutare,
consigliare, orientare il cliente rispetto ai diversi trattamenti estetici, al fine di mantenerne e
valorizzarne l‟immagine e il benessere fisico, garantendo condizioni di igiene, sicurezza e qualità
degli interventi.
La cultura professionale di riferimento è orientata al senso estetico, al benessere psico-fisico, delle
persone ed è caratterizzata da un alto livello di deontologia professionale.
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Il Tecnico estetico conosce e rispetta i propri ambiti di intervento e competenza ed è in grado di
orientare il cliente verso altre figure professionali.
Possiede conoscenze in ambito anatomico e dermatologico, che gli consentono di individuare
indicazioni,e controindicazioni per i diversi trattamenti.
Possiede conoscenze approfondite delle caratteristiche chimiche e cosmetologiche dei prodotti e
delle caratteristiche elettromeccaniche e fisiche degli strumenti e delle apparecchiature.
Collabora con il personale interno nell‟organizzazione e nella gestione dell‟impresa dal punto di
vista amministrativo / contabile, strumentale e delle risorse umane.
Conosce le tecniche di comunicazione e marketing e svolge attività promozionali specifiche del
settore.
Esercita la propria professione come collaboratore o gestore di laboratori di estetica, imprese di
acconciatura, studi medici specializzati, istituti di bellezza, centri benessere, palestre, profumerie
con cabine di estetica altre aziende specializzate del settore.
COMPITI:
gestisce le procedure di avvio dell‟attività in proprio e le pratiche burocratico –
amministrative per l‟apertura del negozio, conoscendo la normativa relativa all‟attività
autonoma
gestisce il negozio curandone l‟amministrazione e l‟organizzazione del lavoro dei
collaboratori
organizza il locale e gestisce le attrezzature mantenendo le condizioni di pulizia, igiene e
sicurezza
sviluppa e cura i rapporti con la clientela
cura i rapporti con i fornitori scegliendo le attrezzature e i prodotti adeguati in relazione a
criteri di funzionalità e qualità
consiglia e orienta il cliente sulla base delle informazioni anamnestico/diagnostiche raccolte
personalizza i trattamenti estetici sulla base della conoscenza dei bisogni e delle aspettative
del cliente e coordina a tale scopo l‟intervento dei collaboratori
esegue a livello di eccellenza professionale i trattamenti estetici di base (manicure, pedicure,
trucco, piega) e quelli caratteristici della figura professionale relativa alla qualifica di
provenienza
progetta, organizza e gestisce la documentazione tecnica relativa ai trattamenti offerti in
salone
8.2 Durata del corso
L‟anno formativo ha la durata complessiva di 990 ore di cui 255 di stage.
Le lezioni avranno luogo dal lunedì al giovedì per quanto riguarda la formazione in aula, mentre
avranno luogo dal martedì al sabato durante il periodo di stage.
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9. PRESENTAZIONE GENERALE DEL CORSO “OPERATORE
MECCANICO”
Il corso sperimentale di formazione “OPERATORE MECCANICO” è in attuazione dell‟accordo
Gelmini - Formigoni del 2009 e consente a pieno titolo l‟assolvimento dell‟obbligo di Istruzione. Il
corso sperimentale fornisce già ai suoi utenti, adolescenti e giovani, un percorso formativo distinto
da quello scolastico, con esso integrato a livello di funzioni di sistema, a carattere graduale e
continuo, dotato di pari dignità culturale ed educativa oltre che di una precisa fisionomia
istituzionale. Ad esso si aggiunge ora il primo anno non più sperimentale ma completamente
normato. E‟ un percorso tendenzialmente completo, dalla conclusione della scuola di base fino ai
livelli di formazione superiore, sulla base dei seguenti caratteri:
garanzia effettiva di risposta ai diritti formativi e di lavoro di ogni persona;
valorizzazione del pluralismo di offerte e di approcci formativi espressi dalla società civile e
dalle comunità;
coerenza con le indicazioni europee;
rispondenza alle necessità espresse dal sistema economico;
carattere educativo e personalizzazione dei percorsi;
attenzione ai soggetti posti in situazione di difficoltà;
delineazione di una progressione formativa per gradi, a carattere incrementale fino ai livelli
più alti della scala formativo-professionale.
9.1 Figure professionali
Il corso punta all‟acquisizione di una qualifica mirata, nel settore professionale della meccanica,
secondo le necessità espresse dal mercato del lavoro locale. Tale qualifica consente di acquisire
conoscenze, abilità, competenze, ma pure capacità personali in ordine alla autonomia e
responsabilità sociale. A tale livello la persona, in possesso di una solida cultura di base, è in grado
di sviluppare competenze operative di processo, sapendo utilizzare in autonomia le tecniche e le
metodologie previste. La figura di qualifica è quella di Operatore meccanico, mentre i profili /
indirizzi sono quelli di Manutentore meccanico e Saldatore carpentiere.
“OPERATORE MECCANICO”
Il corso di OPERATORE MECCANICO punta l‟acquisizione di una qualifica mirata nel
settore professionale-meccanico in grado di eseguire manutenzione, movimentazione di macchine,
disegno tecnico, saldatura, tornitura, con conoscenze chiare e abilità nell‟ambito della sicurezza
(L.81 ) e della qualità.
Questa qualifica mira inoltre all‟acquisizione di conoscenze, abilità, competenze, ma pure di
capacità personali in ordine all‟autonomia e responsabilità sociale.
A tale livello la persona che deve essere in possesso di una solida cultura di base è in grado
di sviluppare competenze operative di processo, sapendo utilizzare in autonomia tecniche e
metodologie previste.
Questa sperimentazione prevede che i laboratori di meccanica si svolgano presso le aziende
Marcegaglia e altre del territorio secondo una convenzione stipulata tra l‟Istituto S. Chiara e le
Aziende metallurgiche previa intesa con Regione Lombardia Assessorato Istruzione e Formazione
Lavoro e Comune di Casalmaggiore.
16
9.2 Durata del corso
3 anni formativi, della durata complessiva di 990 ore ciascuno, così distinte:
percorso comune al gruppo-classe nella misura indicativa di 840 ore annue;
interventi personalizzati nell‟ambito dei laboratori attivati dalle realtà formative, con
frequenza obbligatoria, nella misura indicativa di 150 ore annue.
Il primo anno si caratterizza per l‟orientamento attivo entro il settore di riferimento. È prevista
pertanto una congrua attività di accoglienza, orientamento e formazione di base.
Il secondo anno mira al rafforzamento del patrimonio di conoscenze, abilità, competenze e capacità
personali e prevede uno stage di supporto all‟apprendimento.
Il terzo anno ha come obiettivo il completamento formativo e l‟autonomia della persona in
riferimento al ruolo professionale. La qualifica rappresenta il riferimento prioritario del progetto sia
in senso professionale sia pedagogico. Essa è concepita non come somma di componenti, bensì in
una visione integrale ed unitaria del processo formativo. E‟ previsto uno stage di validazione.
Le lezioni si articolano su cinque giorni alla settimana (da lunedì a venerdì) per sei ore al giorno
(dalle 8 alle 14). Sono previsti due intervalli nell‟arco della mattinata.
17
10.
PECUP:
PROFILO
PROFESSIONALE
EDUCATIVO,
CULTURALE
E
Per “profilo” si intende l‟insieme delle mete generali di carattere educativo, culturale e
professionale cui tende l‟intero progetto, che rappresentano il riferimento principale della
progettazione, nei termini della maturazione del destinatario, quale oggetto delle azioni formative.
10.1 Dimensione educativa
L‟azione formativa mira alla crescita ed alla valorizzazione della persona umana come elemento
centrale del processo educativo-formativo. Essa persegue:
- l‟aumento della libertà e della responsabilità nelle scelte relative ai percorsi formativi e alle
opzioni di vita;
- il successo formativo conforme alle disposizioni di ogni persona;
- la coscienza di ciascuno circa la propria identità come persona e come cittadino.
Intende nel contempo rimuovere le cause sociali e culturali che ostacolano il libero e pieno sviluppo
della persona umana, con particolare riferimento a quella quota di popolazione che possiede una
sensibilità culturale pratica, intesa come possibilità di intervento sulla realtà per modificarla.
Per il raggiungimento di tale finalità si intendono sviluppare le capacità, le conoscenze, le abilità e
le competenze, in una visione integrale della persona umana, che consentano l‟effettiva
partecipazione di tutti i cittadini all‟organizzazione politica, economica e sociale nazionale, europea
e mondiale.
10.2 Dimensione culturale
Tramite la formazione si persegue l‟elevazione del livello culturale di ciascuna persona ed il
potenziamento delle capacità di ciascuno e di tutti di partecipare ai valori etico-spirituali, della
cultura, del lavoro, e della convivenza sociale e civile, contribuendone attivamente al loro sviluppo.
In particolare si opera affinché ciascuno giunga a possedere gli strumenti per una riflessione critica
ed una rappresentazione adeguata, non frammentata o parcellizzata, della realtà, anche nei suoi
connotati culturali e scientifici.
10.3 Dimensione professionale
L‟azione formativa, inoltre, agisce affinché ogni allievo giunga a possedere un insieme
organicamente strutturato di conoscenze e abilità riferibili al campo professionale di riferimento. Si
tratta, da questo punto di vista, di formare una figura professionale polivalente che conosca e sappia
utilizzare le tecnologie più avanzate e al contempo, di formare i requisiti per intervenire nella realtà
assumendo un ruolo lavorativo attivo dotato di competenze operative di processo, sapendo
utilizzare in autonomia le tecniche e le metodologie previste. In tal senso le prestazioni o le
mansioni professionali diventano competenze, cioè l‟impiego organico dell‟insieme di conoscenze e
abilità acquisite come qualcosa di mai totalmente definito, come una sorta di „cornice‟ ogni volta da
adattare, completare, reinventare allo scopo di affrontare al meglio e con perizia i nuovi problemi e
gli imprevisti che accadono nel contesto professionale e socio economico di riferimento.
18
11. FINALITÀ E OBIETTIVI DEI CORSI
Le finalità e gli obiettivi dei corsi sono indicati nel Progetto e nelle Unità didattiche e di
Apprendimento e condivisi dai docenti nei Consigli di Classe, che si riuniscono periodicamente per
le verifiche dei processi e per la valutazione degli alunni. In ogni contesto di area formativa,
dall‟area dei linguaggi alla tecnologica, scientifica e professionale, si cerca di realizzare un
approccio di tipo esperienziale, finalizzato e basato sulla realizzazione del “prodotto”, e
metodologicamente proposto secondo una logica laboratoriale.
11.1 Obiettivi generali dei percorsi
Nel triennio:
-
Maturare la consapevole visione di sè a tutti i livelli emotivo, cognitivo, corporeo;
-
Elaborare un progetto individuale in grado di promuovere la propria realtà personale;
-
Sviluppare un‟adeguata comunicazione e una corretta gestione delle relazioni sia nel
contesto lavorativo che nel contesto sociale.
-
Potenziare autonome strategie di apprendimento finalizzate a risolvere problemi e a
prendere decisioni.
-
Individuare e adeguare il proprio stile comportamentale.
-
Conoscere le sfide che la società contemporanea deve affrontare e individuare il nostro
possibile contributo.
-
Formare una coscienze civica capace di una presenza responsabile.
-
Contestualizzare in modo appropriato i diversi procedimenti matematici e le leggi della
fisica e della chimica.
-
Sapere utilizzare i principali programmi applicativi.
-
Conoscere gli aspetti fondamentali nel mondo del lavoro.
-
Riconoscere gli elementi fondamentali dell‟economia e delle organizzazioni sociali in essa
operanti.
-
Conoscere rispettare e applicare le norme di sicurezza (L.81/08).
-
Conoscere rispettare e applicare le procedure relative alla qualità.
-
Conoscere e applicare in modo corretto il disegno tecnico.
-
Conoscere e applicare in modo corretto le regole basilari della meccanica.
19
11.2 Obiettivi specifici
1° anno ( 1A - 1B )
-
Focalizzare il problema della propria identità.
-
Autoregolare il proprio comportamento organizzativo.
-
Collaborare e lavorare in gruppo.
-
Riconoscere i fattore del contesto di lavoro in cui si opera.
-
Comprendere i diversi aspetti del proprio processo di apprendimento.
-
Acquisire consapevolezza del clima emotivo e migliorare la cooperazione di gruppo.
-
Conoscere alcune tecniche di risoluzione del conflitto e alcune tecniche di comunicazione
efficace.
-
Valutare i propri punti di forza e debolezza.
-
Accettare e valorizzare la propria immagine e forza corporea.
-
Partecipare responsabilmente alla vita sociale.
-
Acquisire consapevolezza circa il proprio stato di salute e avere una condotta si vita sociale
coerente.
-
Riconoscere i propri diritti e i propri dovere nel rispetto degli altri.
-
Comprendere i concetti fondamentali linguisti e della tecnologia e della informazione.
-
Applicare un lessico corretto.
-
Cogliere le caratteristiche dei cambiamenti prodotti dalle innovazioni scientifiche e
tecnologiche nel mondo del lavoro.
-
Acquisire gli strumenti necessari per la comprensione del concetto di diritto e di dovere.
-
Acquisire consapevolezza delle sanzioni relative al mancato rendimento dei doveri.
-
Utilizzare in modo appropriato la lingua esprimendosi e comunicando in forma semplice,
corretta e adeguata.
-
Identificare le caratteristiche essenziali dei mezzi di comunicazione e i criteri di lettura dei
vari codici.
-
Acquisire abilità produttive (parlare e scrivere) e ricettive (ascoltare e leggere) servendosi
delle strutture di base della lingua straniera relative alla persona, all‟ambiente in cui vive, ai
suoi interessi, al tempo libero e al lavoro.
20
-
Acquisire un semplice vocabolario tecnico specifico nell‟ambito della lingua straniera.
-
Raggiungere una buona dimestichezza nell‟uso degli strumenti matematici di base con
particolari approfondimenti alla statistica.
-
Riconoscere gli elementi di geometria piana utili alla comprensione dei procedimenti di
costruzione dei grafici.
-
Acquisire comportamenti di rispetto verso l‟ambiente.
-
Conoscere elementi di base della materia.
-
Conoscere tipologia, struttura e regole applicative dei computer più comuni.
-
Saper predisporre e gestire l‟accoglienza del/della cliente.
-
Essere in grado di analizzare le caratteristiche del capello per identificare trattamenti e
prodotti idonei.
-
Saper eseguire i trattamenti in base all‟analisi effettuata e alle esigenze ei desideri della
cliente.
-
Conoscere elementi di fisica relativi alla meccanica e alla elettricità.
-
Essere in grado di saper saldare, saper fare manutenzione, sapere movimentare, sapere
tornire, sapere usare il flessibile e la mola.
-
Essere in grado di applicare elementi di fisica alla meccanica.
2° Anno
-
Diagnosticare il contesto di lavoro in cui si opera
-
Identificare i propri limiti e le proprie risorse
-
Individuare il proprio stile comportamentale e riconoscere le proprie tendenze emotive.
-
Conoscere i fondamenti legislativi e i diritti del lavoro.
-
Conoscere le principali fonti di rapporto i contratti di lavoro e le modalità di gestione del
processo di ricerca attiva del lavoro.
-
Essere in grado di comprendere la dimensione multiculturale della società attuale.
-
Conoscere e utilizzare alcuni software in ambienti windows.
-
Possedere abilità nel disegno tecnico e nel CAD.
-
Conoscere e applicare le regole della lingua italiana.
-
Conoscere le caratteristiche i e diritti della famiglia come soggetto sociale.
21
-
Sapere rappresentare le rette sul piano cartesiano.
-
Sapere applicare le funzioni logiche negli ambiti ove richiesto.
-
Sapere leggere e tracciare diagrammi
-
Conoscere gli elementi costitutivi e la natura giuridica di un‟azienda individuandone le
diverse tipologie organizzative.
-
Saper gestire autonomamente le relazioni.
-
Conoscere la qualità come concetto, necessità e sistema di produzione di una realtà di forte
concorrenza.
-
Saper utilizzare prodotti e apparecchiature idonei ai trattamenti da eseguire secondo
standard di qualità e conformemente alla normativa vigente in materia di igiene e sicurezza
sul lavoro.
-
Saper eseguire taglio e acconciatura secondo canoni e stili estetici e delle mode.
-
Saper organizzare il magazzino e i lavori del magazzino.
-
Saper operare come attrezzista.
-
Saper utilizzare l‟impacchettatrice.
-
Saper operare nelle spedizioni
3° anno
-
Saper gestire i contrasti e negoziare.
-
Potenziare le proprie strategie di apprendimento e di azione.
-
Pianificare il proprio agire.
-
Risolvere problemi e prendere decisioni.
-
Conoscere e valutare gli aspetti etici del lavoro
-
Conoscere gli elementi costitutivi e la natura della struttura aziendale (organizzazione, tempi
di lavoro, ambienti, aspetti relazionali).
-
Simulare il processo di lavoro in ambito aziendale (SIMULIMPRESA).
-
Acquisire, in riferimento alle abilità di base un livello di progressiva padronanza della lingua
che permette di esprimersi in modo adeguato nella quotidianità, soprattutto nell‟ambito
tecnico specifico.
-
Saper selezionare e gestire il personale
22
-
Saper gestire i rapporti con le banche e le associazioni di categoria.
-
Saper gestire i rapporti con i fornitori
-
Essere in grado di colorare i capelli, di fare la permanente, di eseguire il taglio.
-
Saper trarre informazioni in una massa di dati, elaborarli e saperne effettuare una corretta
rappresentazione grafica.
COMPETENZE IN USCITA
AREA PROFESSIONALE
1) Sa utilizzare e produrre documentazione tecnica anche funzionale agli standard di qualità;
2) Sceglie e utilizza materiale, attrezzature e macchinari necessari alla lavorazione.
3) Applica comportamenti coerenti alle norme antinfortunistiche di sicurezza sul lavoro.
4) Usare e controlla gli strumenti richiesti dalle lavorazioni provvedendo alla loro
manutenzione.
5) Sa eseguire i trattamenti di base (estetica)
6) Sa eseguire taglio e acconciature (estetica)
7) Sa gestire la contabilità e il magazzino (estetica)
8) Sa selezionare e gestire il personale (estetica)
9) Sa elaborare i disegni per la stesura del ciclo lavorativo (CAD) (meccanica)
10) Sa applicare le tecniche di esecuzione dei diversi tipi di saldatura (meccanica)
11) Sa realizzare semplici schemi di impianti e preventivi di costo d‟opera (mecanica)
AREA DEI LINGUAGGI
1) Sa ascoltare e comprendere.
2) Sa leggere e produrre testi.
3) Sa produrre testi scritti con proprietà di linguaggio e correttezza formale.
4) Sa comunicare correttamente oralmente.
5) Sa interagire in situazioni comunicative utilizzando linguaggi e codici diversi e comprende il
significato globale di brevi e semplici comunicazioni orali.
6) Produce brevi e semplici testi scritti.
23
AREA SCIENTIFICA
1) Sa utilizzare strategie di calcolo.
2) Sa analizzare oggetti nel piano e nello spazio.
3) Sa applicare le procedure proprie delle diverse scienze (fisica e chimica)
4) Conosce le basi della statistica.
AREA SOCIO ECONOMICA
1) Sa collocare l‟esperienza personale e formativa nel sistema di regole
2) Sa collocare l‟esperienza personale e formativa nel funzionamento del sistema economico.
3) Sa descrivere interpretare e rappresentare le caratteristiche e le trasformazione del territorio.
AREA TECNOLOGICA
1) Sa utilizzare strumenti tecnologici e informatici e meccanici.
2) Sa utilizzare le tecnologie tenendo presente il contesto culturale e sociale nel quale vengono
applicate.
3) Sa utilizzare la metodologia della simulazione d‟azienda.
AREA DELLA PERSONALIZZAZIONE E DELLE RELAZIONI
1) Sa autoregolare il proprio comportamento.
2) Sa cooperare nel gruppo di lavoro.
3) Sa gestire i contrasti attraverso la negoziazione.
4) Sa prendere decisioni e risolvere problemi.
11.3 Valutazione
La valutazione degli apprendimenti rende esplicito il percorso svolto. Si realizza in termini
“quantitativi” con l‟utilizzo di prove strutturate e/o semi-strutturate e a livello “qualitativo”,
attraverso la valorizzazione del percorso individuale documentato nel portfolio. Nella Formazione
Professionale è prevista inoltre la valutazione dello stage al secondo, terzo e quarto anno, con la
collaborazione dell‟azienda partner alla programmazione, gestione e verifica individualizzata
dell‟esperienza concreta. In generale con la valutazione si verifica se gli obiettivi didattici previsti
24
sono stati raggiunti soprattutto in termini di prestazione. E‟ necessario verificare non solo ciò che
lo studente sa (contenuti di base e tecnico professionale trasversali), ma anche ciò che “sa fare con
ciò che sa”(competenze), secondo quanto indicato dagli Accordi Stato-Regione, Gennaio 2004 e
Ottobre 2005.
Per rendere autentica la valutazione, pertanto, bisogna verificare sulla base di una prestazione reale
e adeguata di apprendimento.
Ciò è possibile se si mette in relazione la conoscenza con contesti e situazioni reali che la rendano
significativa, la provocano e la mettono in discussione.
Le competenze in uscita si verificano a fine UD o UF o a fine modulo, mentre a fine trimestre
vengono registrati i risultati ottenuti come riepilogo del percorso effettuato.
La comunicazione dei risultati conseguiti avviene attraverso un voto espresso in decimi, da quattro
a nove, distinguendo se il percorso è stato superato oppure superato dopo il recupero.
11.4 Debito formativo e gruppi di recupero
Il debito formativo consiste nel mancato raggiungimento, in una o più discipline, degli obiettivi
minimi, ossia dell'insieme di quelle conoscenze, abilità e capacità che costituiscono il nucleo
essenziale e irrinunciabile di ogni materia.
Proprio per questa ragione il debito formativo deve essere saldato nella prima parte dell'anno
scolastico successivo; il Cfp, allo scopo di aiutare gli studenti a colmare le lacune presenti nella
preparazione, istituisce, fin dai primi giorni di scuola, gruppi di recupero la cui frequenza è
obbligatoria. Al termine del corso gli studenti sosterranno una prova scritta; il risultato di tale prova,
unitamente al giudizio sull'impegno e la frequenza, determineranno il superamento del debito. Corsi
di recupero durante l'anno scolastico possono essere attivati per quegli studenti che, a giudizio del
docente, presentino alcune difficoltà di apprendimento di specifici contenuti disciplinari.
11.5 Autovalutazione
L‟autovalutazione risponde alle seguenti finalità:
acquisire consapevolezza dei livelli di apprendimento conseguiti;
individuare i propri punti di forza;
riconoscere la necessità di essere sostenuti nel processo di apprendimento;
riflettere sul proprio comportamento.
Nel portfolio delle competenze individuali è possibile trovare la griglia di autovalutazione,
compilata periodicamente da ogni alunno.
25
12.
I RAPPORTI SCUOLA/FAMIGLIA
La collaborazione della famiglia è un elemento d'importanza strategica per il buon esito del progetto
formativo che la scuola propone. Per questo essa chiede ai genitori la condivisione degli obiettivi e la
disponibilità ad interagire con tutte le sue componenti. In quest'ottica la scuola ritiene importante far
conoscere alle famiglie il proprio lavoro specie durante i seguenti incontri;
 colloqui generali;
 colloqui con i singoli formatori;
 incontri con il Direttore del corso in apertura e conclusione dell‟anno scolastico. Lo scopo è
quello di accogliere nella scuola non solo i ragazzi ma anche le loro famiglie, illustrando il
percorso che i figli si accingono ad intraprendere e fornendo tutte le delucidazioni che
verranno richieste.
12.1 Il contratto formativo
Scopo del contratto:
1
2
3
Disponibili alla collaborazione e al confronto utilizziamo questo strumento per aiutare i
ragazzi a crescere.
La legge sull‟autonomia scolastica che prevede la pubblicazione dei piani educativi
ribadisce l‟importanza della collaborazione tra insegnanti e genitori per la formazione degli
alunni.
Vogliamo condividere i valori a cui si ispira la nostra azione educativa, le metodologie
seguite e le attività previste.
Missione e visione della scuola :
1
2
3
4
5
Il compito che la scuola professionale si assume è quello di concorrere a sviluppare negli
alunni la costruzione delle diverse competenze utili alla formazione dell‟uomo e del
cittadino. Essa fornisce agli alunni gli strumenti linguistici, logici e professionali che
consentano un produttivo inserimento nella società.
L‟azione educativa della scuola che aiuta l‟alunno ad essere autonomo, responsabile, ad
istaurare rapporti interpersonali positivi, al rispetto degli altri e quindi alla democrazia ed
alla solidarietà, non può prescindere dalla collaborazione con la famiglia.
La famiglia è la prima responsabile dell‟educazione dei propri figli, la scuola svolge un
servizio di aiuto alla famiglia e al ragazzo.
La famiglia ha diritto di conoscere tutto quanto riguarda la vita scolastica del proprio figlio.
La scuola agisce secondo criteri di trasparenza, obiettività ed equità.
Profilo dell’alunno al termine dell’anno scolastico:
1
2
3
4
5
6
7
8
Relazionarsi in modo positivo e chiaro coi compagni di classe, con gli adulti e esprimere le
proprie opinioni in modo pacato.
Rispettare le regole di convivenza democratica.
Impegnarsi nello studio per portare a termine i compiti assegnati.
Individuare i problemi e trovare strategie per risolverli.
Assumersi responsabilità sia a livello individuale che di gruppo.
Riflettere sulle esperienze effettuate e valutarle.
Rispettare le persone, le cose, le opinioni degli altri.
Comportarsi adeguatamente in situazioni di pericolo.
26
PATTO FORMATIVO
Il patto formativo è l‟insieme di principi, regole e comportamenti che ciascuno si impegna a
rispettare per il corretto e proficuo svolgimento della vita scolastica.
Il principio formativo a cui si ispira il patto formativo è l‟assunzione di responsabilità sia individuale
che collettiva, che deve contraddistinguere la scuola come comunità formativa.
Coinvolge l‟intero corpo docente e non docente, i genitori e gli alunni, utenti del servizio erogato.
I FORMATORI SI IMPEGNANO A:
• informare gli alunni degli obiettivi educativi e didattici; chiarire metodi, tempi e modalità di
attuazione del lavoro didattico
• spiegare l‟impegno richiesto e il lavoro che lo studente dovrà svolgere
• comunicare tempestivamente le date delle verifiche; concordarne con i colleghi i tempi, per evitare
che nello stesso giorno vi sia, di norma, più di una prova scritta; non concentrarle nel medesimo arco
temporale
• illustrare griglie e modalità di correzione
• garantire la massima trasparenza nei voti orali e scritti
• correggere e consegnare i compiti, di norma, entro 7 giorni
• comunicare a studenti e genitori tramite il Libretto Formativo i risultati delle verifiche scritte e orali
• utilizzare il dialogo come strumento educativo
• partecipare alle iniziative di aggiornamento e formazione in servizio
• arrivare con puntualità e garantire un‟adeguata sorveglianza in tutte le fasi della giornata scolastica,
compresi gli intervalli
• tenere informata con regolarità la famiglia sulla situazione scolastica dell‟alunno allo scopo di
favorire la collaborazione e per affrontare e risolvere eventuali problemi
• creare all‟interno della classe un clima collaborativo e accogliente nel quale l‟alunno possa lavorare
con serenità
• sostenere gli alunni in difficoltà attraverso azioni di recupero e/o sostegno anche individuale
• stimolare gli alunni ad una costante cura del materiale proprio e altrui
I FORMATORI SI IMPEGNANO TRA LORO A:
• leggere e conoscere i termini e la durata del proprio contratto di lavoro ed a non assumersi in tale
periodo impegni che interferiscano con i vari compiti scolastici e di formazione personale
• individuare strategie di intervento e linee comuni per la gestione del lavoro in classe
• aggiornarsi quotidianamente sui fatti accaduti all‟interno della classe
• concordare la distribuzione all‟interno della settimana delle attività al fine di evitare eccessivi
carichi giornalieri
• promuovere, se possibile, attività interdisciplinari che coinvolgano tutti gli insegnanti del team
(compresi insegnanti di religione e sostegno)
LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A:
• conoscere l'offerta formativa della scuola
• curare l‟igiene personale del proprio figlio e controllare che l‟abbigliamento dell‟alunno sia
conforme all‟ambiente scolastico e di lavoro
• far frequentare regolarmente e puntualmente la scuola al proprio figlio
• segnalare alla scuola entro la mattinata e comunque giustificare sempre le assenze e/o i ritardi del
proprio figlio
• firmare per presa visione le comunicazioni sul diario
• visionare regolarmente e firmare il Libretto Formativo
• rispettare la professionalità degli operatori scolastici, adottare atteggiamenti improntati su fiducia,
27
reciproca stima, scambio e comunicazione
• curare i rapporti con la scuola, controllando quotidianamente il diario e il Libretto Formativo,
partecipando alle riunioni e ai colloqui individuali
• informare la scuola in caso di problemi che possano incidere sulla situazione scolastica dell‟alunno
• concordare con gli insegnanti, in caso di assenza per salute o per gravi motivi familiari, i lavori da
recuperare
L‟ALUNNO SI IMPEGNA A:
• rispettare il regolamento di Istituto
• rispettare tutte le persone che lavorano e/o frequentano la scuola
• rispettare le regole di comportamento relative alla sicurezza
• rispettare tutti gli ambienti e gli arredi scolastici
• conoscere l'offerta formativa della scuola
• frequentare regolarmente le lezioni, arrivando con puntualità
• portare a scuola tutto il materiale necessario per le lezioni
• sottoporsi regolarmente alle verifiche previste dai formatori
• tenere un comportamento corretto e rispettoso dell‟ambiente
• eseguire i compiti assegnati a casa
• segnalare situazioni di disagio che si verifichino in classe al Coordinatore di Classe o al Tutor
13.
IL REGOLAMENTO DEGLI STUDENTI
1 – L‟Istituto S. Chiara, Ente di formazione accreditato presso la Regione Lombardia, si prefigge
l‟educazione e la formazione professionale dei giovani, allo scopo di prepararli ad assumere il
proprio compito nella Società con la competenza professionale e le responsabilità loro richieste. Per
questo è centrale il rapporto tra adulti (docenti, tutor aziendali, …) e allievi in cui la trasmissione di
professionalità si accompagna alla comune ricerca della realizzazione delle proprie attese di scopo e
felicità per la vita. E‟ dunque compito di tutti rispettare questo regolamento che viene dato perché si
faciliti al massimo questa possibilità di scambio reciproco in un‟ordinata vita scolastica e lavorativa.
2 – Gli allievi sono tenuti a mantenere un comportamento corretto, evitando linguaggi e
atteggiamenti scurrili e violenti, sia durante le lezioni che nei momenti di ricreazione. Sono inoltre
tenuti ad un abbigliamento consono alla struttura formativa e all‟ambiente lavorativo.
3 – All‟interno dell‟Istituto, durante le lezioni, i telefoni cellulari devono essere tenuti spenti e nello
zaino. A fronte di inosservanza di tale regola sarà disposto il ritiro del cellulare da parte del docente e
depositato in Direzione. Il cellulare verrà riconsegnato solamente ad un genitore/tutore da parte della
Direzione.
4 – All‟interno dell‟Istituto è severamente vietato effettuare riprese e/o foto non autorizzate che
coinvolgano allievi, docenti, personale dell‟istituto nel pieno rispetto della normativa sulla privacy.
5 – Gli allievi sono tenuti a rispettare gli impegni assunti con i docenti e le indicazioni da loro fornite.
Questo permette di favorire e accrescere il grado di maturità reciproco e il senso di responsabilità,
condizioni essenziali nel ricoprire un ruolo professionale nel mondo del lavoro.
6– Si esige il rispetto di tutti gli arredi del Centro, degli ambienti, delle attrezzature e di tutto il
materiale in dotazione. Gli allievi che arrecheranno danni alle attrezzature e agli arredi, saranno
tenuti a rifondere per intero le spese di riparazione. Qualora il responsabile non venisse identificato le
spese verranno attribuite all‟intera classe o all‟intero corso. Ciascuno è responsabile dei propri beni e
deve rispettare quelli degli altri; si raccomanda di mantenere pulizia e ordine nelle aule. Il Centro non
risponderà circa danni o furti di oggetti personali degli allievi lasciati incustoditi.
7 – La frequenza ai corsi è obbligatoria; il calendario e l‟orario di lezione, compresi i periodi di
vacanza e festività, saranno comunicati con anticipo dalla Direzione.
28
8 – L‟assenza deve essere comunicata almeno nella giornata di inizio della stessa. L‟allievo è tenuto a
custodire, portare con sé e compilare debitamente (per assenze, ritardi, uscite anticipate) il “Libretto
delle assenze” che gli è consegnato all‟atto dell‟iscrizione. Ogni assenza di cui non sia avvenuta
comunicazione alla scuola sarà segnalata alla famiglia.
9 – L‟allievo che sia stato assente, che arrivi in ritardo o che esca anticipatamente dalle lezioni verrà
riammesso in aula (o nell‟azienda in cui svolge lo stage formativo) solo dopo aver presentato
giustificazione scritta sul proprio diario. Agli allievi non è permessa l‟uscita dal centro se non previo
contatto della segreteria con la famiglia.
10 – Durante le ore di attività didattica (da orario ufficiale comunicato alle classi dalla Direzione) gli
allievi non possono allontanarsi dal Centro. Durante l‟intervallo è invece vietato sostare nelle aule e
nei laboratori.
11 – In base alla normativa vigente è vietato fumare in tutti i locali scolastici.
12 – Gli allievi possono promuovere ed organizzare gruppi di studio o effettuare assemblee e
momenti di discussione su argomenti di carattere ed interesse generale. I promotori dovranno
chiedere la dovuta autorizzazione alla Direzione con domanda scritta e debitamente firmata, recante i
motivi e le modalità di tali momenti.
13 – Per quanto riguarda i Doveri e i Diritti degli studenti della Formazione Professionale si fa
riferimento agli artt. 51 e 52 della Legge regionale 7/6/80 nr. 95.
14 – In casi di gravi infrazioni la Direzione potrà irrogare sanzioni disciplinari quali la sospensione
dall‟attività didattica previo esercizio del diritto alla difesa.
Le lezioni si svolgono per un totale di 30 ore settimanali.
Ogni anno vengono svolti 2-3 incontri di classe con i genitori con l‟ulteriore possibilità di colloqui
personali con i docenti, che sono comunque sempre disponibili al ricevimento o anche al solo
contatto telefonico settimanale.
Alla fine di ogni trimestre viene rilasciata una pagella di profitto.
14. FORMAZIONE DOCENTI
All‟inizio dell‟anno scolastico il Dirigente fornisce un questionario ai docenti per rilevare il bisogno
formativo. Sulla base delle richieste predispone il Piano formativo.
Nell‟anno formativo 2009-2010 la formazione docenti ha avuto per oggetto la simulazione di
impresa, la didattica laboratoriale, l‟approccio induttivo, le relazioni interpersonali e la valutazione.
Nell‟anno formativo 2010-2011 si attendono i corsi a referente unico di Regione Lombardia in
merito al passaggio dalla sperimentazione alla normativa. La prof.ssa Balordi Chiara, come
responsabile, si impegna a riportare ai colleghi in apposite giornate di formazione quanto emerso
nel gruppo di lavoro.
A conclusione dei corsi d‟aggiornamento, la Dirigente monitora tramite questionari la qualità del
corso e l‟indice di gradimento dei corsi stessi.
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15. CALENDARIO DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE
Anno scolastico 2010/11
13 settembre 2010
Inizio lezioni
Dal 1° al 5 novembre 2010
Festa di S. Carlo e fiera di tradizione locale
8 dicembre 2010
Immacolata Concezione
Dal 21 dicembre 2010 al 7 gennaio 2011
Vacanze natalizie
Dal 18 al 28 aprile 2011
Vacanze pasquali
2 giugno 2011
Festa della Repubblica
10 giugno 2011
Termine delle lezioni
Casalmaggiore, 1 settembre 2010
Estensore del POF (Prof.ssa Chiara Balordi)
Il Direttore
(Prof.ssa Maria Rosa Nevi Concari)
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