Paris: ville de l`art

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Paris: ville de l`art
Paris: ville de l’art
Chiunque vada a Parigi non può che rimanere incantato dalle strade
e dall’atmosfera che la capitale francese emana. Ma non si può
apprezzare completamente questa città senza aver ammirato le
meraviglie artistiche che i suoi musei celano e che impreziosiscono
come gemme inestimabili una corona d’oro.
Spinti da questa entusiasmante attività del PON e dalla curiosità
che cattura un po’ tutti i turisti, ci siamo recati il 30 settembre e il
primo ottobre rispettivamente al Musée d’Orsay e al Louvre.
Il primo ci ha particolarmente colpiti per la cura e la bellezza dei
dettagli che caratterizzano l’architettura dell’ormai vecchia stazione
ferroviaria adibita ora a museo. Interessante è stato il percorso
suggerito dalla guida che ci ha mostrato come la pittura e la
concezione di arte siano cambiate con l’arrivo della corrente
impressionista. Il primo quadro impressionista mostratoci è stato
quello di Renoir “Bal au Moulin de la Galette” in cui l’autore riesce a
cogliere, attraverso abili colpi di pennello, la dinamicità della scena e
la tranquillità di alcuni personaggi che sembrano sospesi nel tempo.
Ma l’autore che ha suscitato più emozioni è stato sicuramente Van
Gogh. Questi, con la sua opera L’église d’Auvers ( quadro dipinto a
olio nel 1890), ci mostra tutte le sue paure, specchio dei disturbi che
lo tormentano dopo essere uscito dall’ospedale. L’edificio, infatti,
non è stabile, i contorni sono tremolanti e danno l’idea di mollezza e
precarietà, come se tutto potesse crollare da un momento all’altro.
Un’altra opera che ha fatto rimanere i nostri occhi incantati è stato il
celebre Autoportrait , in cui sembra celato un mistero
imperscrutabile e indecifrabile, mentre il tutto viene incorniciato da
uno sfondo dall’andamento turbinoso grigio-verde.
Il giorno successivo alla visita al magnifico Musée d’Orsay, con gli
occhi ancora avidi di altre bellezze da ammirare, ci siamo recati al
Louvre, pieni di aspettative, tutte ben ripagate! La visita è iniziata
dalle “fondamenta” vere e proprie in cui abbiamo visto le vecchie
torri in pietra che costituiscono il basamento. In seguito, siamo
passati nell’ala adibita alle statuarie greco-romana, cui non poteva
mancare la Vénus de Milo. Una grande emozione ha suscitato la
statua della Nike, la Victoire de Samothrace , rappresentante una
figura investita dal vento della libertà e con le ali spiegate in segno
di vittoria incontrastata.
In seguito, abbiamo visitato la zona del Rinascimento italiano, in cui
non poteva mancare il San Sebastiano di Mantegna e le opere di
Leonardo Da Vinci, tra cui La Vergine delle Rocce, sintesi perfetta di
buio e luce, sapientemente accostati. Ma, come era prevedibile, le
scena è stata rubata dalla Gioconda. Molti di noi, nel vedere la
Monna Lisa per la prima volta, si sono emozionati parecchio, dal
momento che ci siamo trovati davanti agli occhi un’opera studiata
più volte nei libri, tra i banchi di scuola. Dopo qualche minuto
d’attesa, dovuto alla folla di persone accalcate per scattare le foto,
anche noi siamo riusciti ad arrivare così vicini da vederla senza
ostacoli. Più eravamo vicini, più il nostro cuore batteva. Sebbene per
molti di noi fosse la prima volta, avevamo la sensazione inspiegabile
di conoscerla da sempre in ogni suo minimo dettaglio. Lo sguardo
penetrante del soggetto dipinto ha reso il ricordo di quel momento
indelebile nelle nostre menti e nei nostri cuori.
La visita si è conclusa con i dipinti di autori francesi come le
Sacre de l'empereur Napoléon Ier et couronnement de l'impératrice
Joséphine dans la cathédrale Notre-Dame de Paris, le 2 décembre
1804), ovvero L’incoronazione di Napoleone di David, che
sprigionava tutta la potenza dell’impero napoleonico; le radeau de
la méduse, di Géricault, in cui la tempesta raffigurata prendeva
campo anche nelle nostre sensazioni travolgendole; infine La liberté
guidant le peuple, di E. Delacroix, in cui abbiamo il trionfo del
desiderio di indipendenza e di riscatto del popolo francese. Molto
bello è stato anche fermarsi a guardare la piramide all’esterno,
sintesi perfetta tra geometria e luce e scrigno prezioso in cui
proteggere le opere, tra le più belle del mondo.
La visite a été ravissante et fantastique, on peut donc conclure en
disant que Paris est la ville de l’art par excellence.
C’est la plus belle expérience qu’on pouvait espérer: un rêve qui est
devenu réalité!
• Emanuela D’Acquisto
• Chiara D’Agati
• Simona D’Alessandro