L`attività fisica strutturata nel bambino sovrappeso o obeso L`attività
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L`attività fisica strutturata nel bambino sovrappeso o obeso L`attività
L’attività fisica strutturata nel bambino sovrappeso o obeso L’attività fisica regolare può prevenire l’insorgere di disturbi del metabolismo nel bambino in eccesso di peso, così come può attenuarne l’entità o contribuire alla loro regressione qualora fossero già presenti. L’attività fisica va quindi somministrata proprio come se fosse un farmaco per l’ipertensione, la dislipidemia, la resistenza insulinica, la ridotta tolleranza glucidica o il diabete. Queste affermazioni sono basate su numerosi studi scientifici svolti anche in età pediatrica. Quanta attività fisica. L’obiettivo è di raggiungere una attività fisica regolare (più volte a settimana, meglio se ogni giorno), di durata pari o superiore ad un’ora per volta, di entità moderata o intensa. Lo scopo principale dell’attività fisica è influenzare positivamente il metabolismo, inoltre essa può contribuire a ridurre l’eccesso di peso, se associata ad un opportuno regime alimentare. La strategia dei passaggi successivi. Generalmente, un bambino o adolescente in eccesso di peso è sedentario, spesso in modo spiccato. Perciò è realistico e fattibile partire con un primo passo e, quando sia stato raggiunto e consolidato, passare ad uno successivo. Si propone di porsi un obiettivo per volta e modificarlo con cadenza mensile. L’obiettivo può essere diverso da soggetto a soggetto. Un semplice contapassi può aiutare a rendersi conto dei progressi raggiunti. Obiettivo iniziale: sostituire una parte delle attività sedentarie (TV, videogames, computer, ecc.) con attività fisica leggera, per un totale di un’ora ogni giorno. L’attività scelta può variare da giorno a giorno ma deve essere piacevole e gratificante per il soggetto, meglio ancora se svolta in compagnia. Può essere efficace anche interrompere più volte, anche per pochi minuti, un’attività sedentaria, nell’arco della giornata. Esempi di attività fisica leggera: giocare in casa, tenere in ordine la propria camera, portare a passeggio il proprio cane, suonare uno strumento, andare a piedi a scuola o per brevi spostamenti, fare le scale, giocare con la Wii sport, giocare a biliardo o a freccette, bowling, minigolf, ecc. Obiettivo intermedio: una volta raggiunta una maggiore confidenza con l’attività motoria ed il proprio corpo, si cerchi di raggiungere l’obiettivo successivo (attività fisica moderata). E’ utile sapere che un’attività moderata è quella che durante il suo svolgimento determina un’accelerazione del respiro e del battito cardiaco. Il soggetto percepisce di respirare più velocemente e che il suo cuore batte (normalmente respirazione e battito non sono avvertiti). Esempi di attività fisica moderata: camminare a passo svelto (velocità tra 4 e 6 km/ora, in piano), andare in bici per diletto, ballo o danza, ping pong, ecc. Obiettivo finale: un’ora al giorno di attività fisica intensa. Durante tale attività il respiro è così frequente da rendere difficile parlare per più di qualche secondo senza pause, il cuore batte in modo chiaramente accelerato, si percepisce caldo e si suda. Queste quattro sensazioni aiutano il soggetto ad essere certo di aver raggiunto il livello di attività desiderata. L’attività deve essere svolta senza pause o al massimo interrotta una sola volta. Esempi di attività fisica intensa: corsa (velocità almeno 7 km/ora), tennis, pallavolo, nuoto, calcio, bici (velocità di almeno 20 km/ora), ogni altro sport impegnativo. Tempi Se ci si pone un obiettivo per mese, partendo da un livello di sedentarietà completa, il livello di attività fisica auspicato può essere realisticamente raggiunto in 3 mesi. Ovviamente, i tempi per raggiungere l’obiettivo finale possono variare da soggetto a soggetto, in base alle proprie caratteristiche e alla situazione di partenza. Autocontrollo Può essere utile per rendersi conto dei progressi raggiunti tenere un diario della attività fisica svolta e utilizzare un contapassi.