Sigilli a hotel e ristoranti
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Sigilli a hotel e ristoranti
2 PRIMO PIANO www.unionesarda.it - venerdì 12 luglio 2013 ABBANOA Guerra ai morosi L’UNIONE SARDA IL DIRETTORE MURTAS “ Molti, pur di non pagare, si riforniscono con le autobotti:XX a quel punto blocchiamo anche gli scarichi fognari ” Sigilli a hotel e ristoranti La società blocca la fornitura d’acqua: nel mirino 1.059 clienti Colpite aziende importanti in Gallura, ad Alghero e a Cagliari Abbanoa sceglie la linea dura contro i morosi e non guarda in faccia nessuno. Anzi la mano è pesantissima se si tratta di aziende commerciali, alberghi, ristoranti che fatturano centinaia di migliaia di euro e si dimenticano di pagare la bolletta. Così negli ultimi sei mesi, l’azienda pubblica ha compiuto 1059 operazioni di slaccio: per oltre la metà, circa 663, la fornitura dell’acqua è ancora bloccata, mentre in 216 casi gli utenti hanno pagato dopo l’interruzione e quindi l’erogazione è ripresa regolarmente. Altri 180 clienti, invece, hanno saldato i debiti prima ancora che avvenisse lo slaccio, evitando così di rimanere senz’acqua. Infine, sono oltre 200 le attività produttive a cui sono stati bloccati la fornitura dell’acqua e l’utilizzo del servizio fognario. CLIENTI RINOMATI. Non si guarda in faccia nessuno. È questa la nuova politica di Abbanoa, alle prese con difficoltà sempre più evidenti sul fronte dei bilanci, a causa della cronica mancanza di capitali (la maggior parte dei soci, cioè i Comuni, non ha mai versato quanto dovuto per l’ingresso nella società) e delle difficoltà affrontate in questi anni per arrivare ad avere un’anagrafe completa degli utenti e dei contatori presenti sul I NUMERI - NEL PERIODO GENNAIO-GIUGNO 2013 1.059 operazioni di slaccio di cui: 663 utenze ancora slacciate, 216 slacciate e riallacciate (hanno pagato dopo l’interruzione), 180 sospese prima dello slaccio (hanno pagato prima dell’interruzione) Oltre 200 gli slacci di fognature eseguiti Fonte: Abbanoa territorio, rientrando così anche delle somme mai versate per i consumi effettuati. Bisogna recuperare liquidità, colpendo i clienti facoltosi, come ristoranti e hotel del Cagliaritano, ma anche strutture turistiche della Gallura o della Riviera del Corallo. Per convincerli a pagare, Abbanoa ha seguito il regolamento varato dall’Autorità d’ambito che prevede una lunga procedura che inizia con il sollecito e finisce con lo slaccio del contatore e, nei casi più gravi, anche con il blocco del servizio fognario e la segnalazione dell’utente all’Asl oppure al Comune. Tra i morosi a cui è stato interrotto il servizio, tra il 2012 e quest’anno, Abbanoa segnala l’hotel Conca Verde di Santa Teresa di Gallura, gli alberghi Nexus di Palau, Al Faro e Le Mimose a San Teodoro, il night club La Perla di via Mameli a Cagliari, ma anche attività commerciali di Olbia, Villasimius e altre località costiere. Altri hanno avuto lo slaccio, ottenendo poi di essere ricollegati alla rete idrica subito dopo aver versato quanto dovuto: è il caso, spiegano dagli uffici di Abbanoa, del Baia di Nora di Pula, dell’Acapulco di Palau, di Lu Riu ad Arzachena. Infine, non c’è stato bisogno di arrivare allo slaccio, perché hanno pagato subito, l’hotel Saraceno di Tortolì, La Jaccia di Arzachena, Alma di Alghero e il centro servizi Hermes di Muravera. LA PROCEDURA. «Non siamo così cattivi da mettere i sigilli alla prima bolletta non versata», spiega il direttore generale di Abbanoa Sandro Murtas, che ricorda anche le 204 denunce fatte dall’inizio dell’anno a danno di attività produttive (89 nel Cagliaritano) per scarichi fognari abusivi, contro le 97 del 2012. La procedura da seguire è codificata «a garanzia degli utenti», sulla base di un regolamento approvato dall’Ato, aggiunge Murtas. Il primo passo è una raccomandata che avvia la messa in mora dell’utente con 30 giorni di tempo per pagare. Trascorso questo periodo, una seconda raccomandata intima lo slaccio entro dieci giorni se non si versa la somma richiesta da Abbanoa, cui fa seguito un telegramma di preavviso dello slaccio con indicazione della data precisa di blocco della fornitura. A quel punto la procedura è avviata, anche se viene lasciata un’ulteriore possibilità: pagare, con tanto di penali e interessi, entro ulteriori trenta giorni per ottenere così il ripristino della fornitura. «Ce la mettiamo tutta per evitare conseguenze più drastiche», che peraltro ci sono: dopo i sigilli al contatore, infatti, c’è anche il blocco degli scarichi fognari (Abbanoa gestisce la depurazione). «D’altronde ci sono molti utenti che, pur di non versare cifre consistenti ad Abbanoa, comprano le autobotti d’acqua per andare avanti nella loro attività, fino a quando appunto non interviene il blocco degli scarichi, con conseguente segnalazione all’Asl e ai Comuni per inagibilità», conclude Murtas. La guerra a tutto campo contro i morosi va avanti. A colpi di sigilli e tubazioni cementate. Giuseppe Deiana Il commissario dell’Ato spiega perché adesso serve un advisor Bianchi: andremo a fondo sui problemi «Sarà un soggetto terzo incaricato di verificare le questioni e le tematiche oggetto di censura relativamente al bilancio e all’organizzazione di Abbanoa». Alessandro Bianchi, sindaco di Nuoro e commissario straordinario dell’Autorità d’ambito, traccia l’identikit della figura dell’advisor che sarà chiamato a certificare i conti dell’azienda idrica. Il raggio d’azione dell’advisor è ben definito e le regole di ingaggio saranno «assolutamente chiare e con tempi precisi», dice Bianchi. «Il mandato si chiuderà in quattro mesi e ai soci verrà inviato un report con cadenza mensile». L’obiettivo è riuscire a «ottenere indicazioni che possano aiutare a gestire meglio e dare massima efficienza ad Abbanoa». Il 25 maggio scorso l’assemblea dei soci ha stabilito di affidare questo compito all’esterno dell’azienda: un’azione che, però, non deve essere letta come una sfiducia nei confronti della dirigenza. «Non dobbiamo procedere in maniera miope decapitando il management di Abbanoa», avverte Bianchi, «abbiamo deciso di andare a fondo nei problemi e nelle criticità». In base ai report sarà l’assemblea dei soci a stabilire «quali provvedimenti attuare». Con tutta probabilità non potrà essere una sola persona a ricoprire questo ruolo, nonostante «il bando, per legge, sia aperto anche ai singoli professionisti. È probabile che vista la tipologia di lavoro serva una squadra. Ci sarà massima rigidità e attenzione nella selezione dei candidati». Abbanoa attraversa un periodo difficile causato dal «vulnus iniziale», spiega Bianchi. Il commissario, però, sostiene che «non serva fare terrorismo. È necessaria una comune assunzione di responsabilità per rendere più efficace il sistema e dimostrare che Abbanoa può stare sul mercato garantendo un servizio ottimale». (mat. s.) Il commissario dell’Autorità d’ambito Sandro Bianchi Saranno le Fiamme gialle a spulciare i conti di Abbanoa Sanna del Pd: dibattito in Consiglio L’inchiesta sui conti in rosso muove i primi passi, la Finanza spulcerà i bilanci L’inchiesta della Procura di Cagliari sui conti in rosso di Abbanoa sembra destinata a decollare rapidamente. Il fascicolo, aperto nei giorni scorsi dal pm Giangiacomo Pilia, è ancora senza indagati né ipotesi di reato ma già nei prossimi giorni dovrebbero scattare le prime attività. Il magistrato inquirente ha una certa fretta di acquisire i bilanci e le carte contabili della società che gestisce il servizio idrico della Sardegna, alle prese con una voragine stimata in 800 milioni di euro. Dalla prossima settimana dovrebbero dunque iniziare le acquisizioni di documenti nelle sedi di Abbanoa, sia a Cagliari che a Nuoro. Al centro delle verifiche della magistratura ci sono i rilievi mossi nella relazione del collegio dei sindaci e del revisore legale della società ma anche l’utilizzo dei finanziamenti regionali stanziati per le opere infrastrutturali, che stando agli organi di controllo sarebbero stati dirottati sulle spese correnti per far fronte a una cronica mancanza di liquidità. Intanto sul caso Abbanoa interviene anche il consigliere regionale del Pd Gian Valerio Sanna che punta l’indice contro «la gestione fallimentare del servizio» e chiede «l’urgente convocazione della conferenza dei capigruppo» per discutere al più presto della spinosa questione in Consiglio. 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Invitavamo inoltre il presidente Cappellacci ad assumersi le responsabilità e il ruolo di risolvere definitivamente il problema anche sostituendo tutto il management che ha portato l’azienda a totale capitale pubblico (Comuni e Regione Sardegna) in una condizione che si può definire fallimentare, negando il diritto dei consumatori ad avere un servizio (essenziale) di qualità con prezzi adeguati e nel rispetto di leggi, regolamenti, sentenze e accordi». Appello rimasto «però privo di risposta, tanto che l’8 aprile il revisore legale della società dottor Michele Caria comunicava agli azionisti della società lo stato dell’arte in ordine alle criticità aziendali più volte rilevate che anziché manifestate segni di miglioramento risultavano peggiorate negli ultimi mesi». (m. le.) L’UNIONE SARDA 1889 QUOTIDIANO INDIPENDENTE Direttore Responsabile ANTHONY MURONI Direttore Editoriale GIANNI FILIPPINI Direttore Tecnico GIUSEPPE ANDRETTA FONDATO NEL Presidente SERGIO ZUNCHEDDU Vice Presidente CARLO IGNAZIO FANTOLA Amministratore Delegato e Direttore Generale PIERVINCENZO PODDA Consiglieri Bruno Bacchiddu, Antonino Menne, Giovanni Domenico Pinna, Gian Pietro Sirca, Antonio Pietro Uras, Sergio Vacca Società Editrice L’Unione Sarda S.p.A. Certificato N. 7380 Partita IVA 02544190925 del 10-12-2012 Centralino 070/60131 [10 Linee R.A.] • Fax 070/6013274 Direzione Redazione e Amministrazione: Cagliari, Piazza L’Unione Sarda La tiratura di oggi è di C.C. postale Nº 207092 60.287 copie IBAN IT 12 B 01015 04800 000000012810 Email: [email protected] Registrazione Tribunale Cagliari - Decreto n. 12 del 20-11-1948 Stampatrice L’Unione Editoriale - Centro Stampa Via Omodeo, Elmas Certificazioni del Centro Stampa