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Camera dei Deputati – 3-02701 – Interrogazione presentata dall’On. Lupi
(AP-NCD-CPI) il 17 Gennaio 2017. (Risposta del 18 Gennaio 2017). Pagina |
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Camera dei Deputati – 3-02701 – Interrogazione presentata dall’On.
Lupi (AP-NCD-CPI) il 17 Gennaio 2017. (Risposta del 18 Gennaio
2017).
LUPI e TANCREDI. – Al Ministro dello sviluppo economico. – Per sapere – premesso che: sin dal caso dell'acquisizione di Parmalat da
parte della francese Lactalis (marzo-luglio 2011) risulta con evidenza che aziende italiane di importanti settori dell'economia sono
oggetto di una forte attenzione da parte di gruppi economici stranieri, che operano con obiettivi di acquisizione e controllo; non si
disconosce la rilevante importanza, per il nostro Paese, dell'apporto dei capitali esteri, sia come significativo contributo alla crescita
economica e all'occupazione, sia come segnale della fiducia degli investitori internazionali. Taluni aspetti di queste scalate azionarie
mettono comunque in luce una problematica che dovrebbe essere valutata e risolta; appare importante agli interroganti rilevare
come alcuni asset strategici del nostro Paese vadano tutelati, come peraltro è previsto anche negli ordinamenti di altri Stati
dell'Unione europea, quale quello francese; pur nella diversità dei vari contesti, le metodologie di scalata di questi asset sembrano
seguire un copione prestabilito: rastrellamento di azioni, intese e acquisizioni strategiche, manovre di borsa con l'obiettivo di
affossare o gonfiare, a seconda delle esigenze, il valore del titolo; se necessario, lancio dell'offerta pubblica di acquisto e,
conclusivamente, acquisizione. La Borsa appare sempre più non come il luogo dove le imprese si finanziano, ma come il luogo dove si
può perdere il controllo della propria impresa, senza che sia possibile intervenire, a causa della preponderante potenza finanziaria
della controparte; oltre Parmalat, l'aggressività del capitalismo francese è venuta di recente allo scoperto con i casi di Telecom e
Mediaset, a parere degli interroganti oggetto di scalata per aver chiesto al colosso Vivendi il rispetto di un accordo su Mediaset
premium sottoscritto ad aprile 2016 e disdetto unilateralmente a luglio 2016; altro asset strategico che appare oggetto di attenzione
è Assicurazioni generali, la cui ventilata acquisizione da parte del colosso assicurativo francese Axa appare avere conseguenze
imprevedibili: Generali, infatti, detiene nelle sue riserve circa 70 miliardi di euro di titoli di Stato, è socio forte di Monte dei Paschi di
Siena assieme ad Axa stessa e la sua eventuale acquisizione potrebbe comportare decine di migliaia di esuberi –: se non ritenga
opportuno introdurre con urgenza disposizioni volte a rafforzare la tutela degli asset strategici del nostro Paese, sul modello di quanto
già previsto in altri Paesi dell'Unione europea, fornendo, peraltro, ulteriori informazioni sulla vicenda Axa-Generali. (3-02701)
Camera dei Deputati – Interrogazione a risposta immediata presentata dall’On. Lupi (AP-NCD-CpI) presentata il 17
Gennaio 2017 e discussa in Aula il 18 Gennaio 2017. Iniziative volte a rafforzare la tutela degli asset strategici del
nostro Paese – n. 3-02701
PRESIDENTE. L'onorevole Lupi ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3–02701 (Vedi l'allegato A – Interrogazioni a risposta
immediata)(Vedi All. A), per un minuto.
MAURIZIO LUPI. Grazie, signor Presidente e signor Ministro. La nostra interrogazione, anche per chi ci sta ascoltando da casa, è molto
semplice, ma riguarda una questione vitale per l'intero Paese e per lo sviluppo del peso industriale che il nostro Paese può avere. Da
una parte, chiediamo al Governo come, dopo le grandi discussioni sulle vicende Mediaset-Vivendi, acquisizione di Parmalat, eccetera,
il Governo intende eventualmente rafforzare i poteri messi a disposizione e già previsti dalle leggi per garantire il controllo sugli asset
strategici. Dall'altra, c’è una notizia che ci preoccupa ancora di più – e ho concluso – che riguarda uno di questi asset strategici che è
fondamentale, che sono le Assicurazioni Generali. Voci che si rincorrono di acquisizione da parte sempre di Francia-Axa delle
assicurazioni Generali ci preoccupano e quindi volevamo informazioni in questo senso. Grazie della cortesia, Presidente.
PRESIDENTE. La Ministra per i rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, ha facoltà di rispondere per tre minuti.
ANNA FINOCCHIARO, Ministro per i Rapporti con il Parlamento. Grazie, Presidente. Rispondo agli onorevoli interroganti sulla base degli
elementi fornitimi dal Ministro Calenda che è in missione all'estero. Il Governo ritiene di valenza strategica, ai fini della crescita del
sistema Paese, l'attrazione degli investimenti esteri, ritenendo tuttavia che detti investimenti debbano essere realizzati in un quadro
che garantisca la tutela degli interessi e degli asset strategici economici nazionali. L'intento del Governo non è dunque la difesa
dell'italianità della proprietà delle imprese, ma la permanenza sul suolo nazionale di asset produttivi, competenze e posti di lavoro.
Nel caso Vivendi-Mediaset il Governo ha dato una valutazione fortemente negativa delle modalità giudicate opache con cui questa
operazione è stata portata avanti. Su questo specifico tema il Governo sta valutando l'opportunità di introdurre una regolamentazione
che incrementi gli obblighi di trasparenza a carico degli acquirenti, esaminando anche le normative vigenti in altri Paesi e nell'OCSE.
Si rappresenta inoltre che l'attenzione sulle vicende evidenziate dall'onorevole interrogante è massima anche a legislazione vigente,
la quale, come è noto, prevede la primaria competenza delle Autorità indipendenti interessate nel caso concreto, quindi l'Agcom, la
Consob e l'Antitrust. A tal proposito, la vicenda Mediaset-Vivendi è stata oggetto dell'attenzione dell'Agcom che il 21 dicembre scorso
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ha aperto, ai sensi dell'articolo 43, comma 11, del TUSMAR, del Testo unico sui servizi di media audiovisivi e radiofonici, un'istruttoria
tesa a verificare la sussistenza di eventuali violazioni delle norme del predetto Testo unico. Tale istruttoria è attualmente in corso e,
data la molteplicità degli aspetti tecnici giuridici e di mercato ad analizzare, l'Agcom prevede di concluderla entro il termine di 120
giorni eventualmente prorogabili di altri 60. Sulla paventata acquisizione di Generali da parte della francese Axa, al di là delle
possibilità di intervento da parte delle competenti autorità indipendenti, va evidenziata anche la competenza dell'IVASS, ai sensi del
codice delle assicurazioni private. In particolare, l'articolo 69 prevede specifici obblighi di comunicazione nei confronti dell'IVASS per
chiunque intenda divenire titolare di una partecipazione di controllo o qualificata e per le variazioni rilevanti. L'articolo 68 del
medesimo codice prevede un provvedimento autorizzatorio nell'ambito del quale deve essere verificata la sussistenza di condizioni
atte a garantire una gestione sana e prudente dell'impresa di assicurazione o di riassicurazione, valutando la qualità del potenziale
acquirente e la solidità finanziaria del Progetto di acquisizione. Ciò anche in relazione ai possibili effetti dell'operazione sulla
protezione degli assicurati e dell'impresa interessata, sulla base di specifici criteri di vigilanza.
PRESIDENTE. L'onorevole Lupi ha facoltà di replicare per due minuti.
MAURIZIO LUPI. Grazie, signor Presidente. Parto dalla fine della risposta del Ministro.
Non era un puntiglio chiedere notizie riguardo alle paventate notizie di acquisizione da parte di Axa delle Generali. Lo ricordo a tutti:
Generali è il terzo gruppo industriale italiano, non è solo presente nel mondo assicurativo, ma, partendo dal mondo assicurativo, ha
113 miliardi di fatturato e controlla – lo sappiamo tutti – le grandi partecipazioni e scheletri industriali, spine dorsali industriali del
nostro Paese. Quindi, la preoccupazione che segnaliamo e che è stata recepita dal Governo è ovviamente quella.
Certamente l'attrazione degli investimenti è la forza dell'Italia, siamo in un mercato globale, ma altrettanto la tutela degli asset
strategici è la forza del nostro Paese.
Accogliamo con piacere la notizia che sul tema Mediaset-Vivendi si sta procedendo ad una regolamentazione ulteriore, per rafforzare
a proposito un tema non indifferente, che è quello delle comunicazioni. Diciamo però altresì che quando è accaduta la stessa cosa
riguardo all'attrazione degli investimenti in Francia, recentemente Fincantieri ha acquisito un cantiere navale fondamentale per lo
sviluppo e per la promozione di Fincantieri nel mondo: diventerebbe con acquisizione di questo cantiere – lo dico a chi ci ascolta –,
potrebbe diventare il primo player nel mondo. Bene: non è che il Governo francese è stato a guardare e ha detto «viva l'attrazione
degli investimenti». È immediatamente intervenuto, e ha posto clausole, in quella acquisizione, di partecipazione dello stesso
Governo francese !
Io sono allora per l'attrazione degli investimenti, la nostra forza e il nostro gruppo – e concludo, Presidente – sono per la libera... Noi
siamo liberali, e quindi l'impresa è la forza del Paese ed è la forza dell'Europa; ma contemporaneamente non abbiamo l'anello sotto il
naso: ci sono degli asset che sono fondamentali, e l'Italia, come sta facendo il Governo, nel rispetto delle regole europee, deve
ovviamente fare la propria parte, non per fare la voce grossa, ma per difendere quello che noi siamo, e quello che è il futuro di tutti
noi. Generali è da mettere sotto attenzione, perché riteniamo che questa preoccupazione ci debba essere.
La seduta, sospesa alle 16,10.
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