Rapporto sul Leasing 2011

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Rapporto sul Leasing 2011
Rapporto sul Leasing 2011
Rapporto sul Leasing 2011
ORGANI DELL’ASSOCIAZIONE
CONSIGLIO
Presidente
Maurizio Lazzaroni
Maurizio Lazzaroni
Vice Presidenti
Edoardo Bacis
Stefano Esposito
Massimo Mazzega
Consiglieri
Sandro Ballerino
Valter Barbanti
Alberto Bertanzetti
Giovanni Coraggio
Denis Delespaul
Enrico Duranti
Maurizio Giglioli
Alain Juan
Bruno Lecchi
Luigi Macchiola
Carlo Mescieri
Massimiliano Moi
Maurizio Riccadonna
Rodolfo Sertic
Lorenzo Tagni
COLLEGIO DEI REVISORI
Presidente
Enrico Grazzini
Revisori
Massimo Bacci
Giuseppe Barchiesi
Luigi Giacomo Corna
Alberto Angelo Moroni
COLLEGIO DEI PROBIVIRI
Bruno Bianchi
Alessandro Carretta
Renato Clarizia
ORGANISMO DI VIGILANZA
Presidente
Mario Casellato
Renato Clarizia
Massimo R. La Torre
DIRETTORE GENERALE
Gianluca De Candia
INDICE
PARTE
1
ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI
1.1 Il nuovo rallentamento dell’economia
Focus: L’evoluzione del quadro congiunturale nel corso dell’anno
1.2 La battuta d’arresto degli investimenti
Focus: Il tasso di penetrazione del leasing sugli investimenti
1.3 La contrazione del credito alle imprese
Focus: penetrazione del leasing sui finanziamenti oltre il breve termine per gli investimenti produttivi
Focus: le dinamiche del credito specializzato
1.4 Il rallentamento delle transazioni su immobili non residenziali
Focus: la penetrazione del leasing sulle compravendite di immobili non residenziali
1.5 La tenuta del mercato delle immatricolazioni a società
1.5.1 La diminuzione delle immatricolazioni di autovetture
1.5.2 La tenuta del mercato dell’auto aziendale
Focus: le immatricolazioni leasing auto per tipologia di utilizzatore e la penetrazione per comparto
1.6 Dinamiche positive in alcuni comparti dei beni strumentali
1.6.1 La ripresa delle vendite di macchine utensili
1.6.2 Chiusura in positivo per l’intero comparto della meccanica strumentale
Focus: la penetrazione del leasing nel settore delle macchine utensili e della meccanica strumentale
1.7 È proseguita l’espansione del settore delle energie rinnovabili
1.7.1 Cresce il numero dei comuni “Rinnovabili”
1.7.2 Italia al primo posto per impianti fotovoltaici entrati in esercizio nel 2011
Focus: la penetrazione del leasing nel settore delle energie rinnovabili
PARTE
2
7
11
16
19
21
25
29
31
35
37
37
40
44
47
47
49
49
51
51
52
54
IL MERCATO DEL LEASING
2.1 Il riflesso della congiuntura sullo stipulato leasing
59
2.2 Frena l’offerta delle “top 10” e cresce la quota di mercato delle “captive”
62
65
Focus su canale di vendita: la ripartizione dello stipulato per canale di vendita
2.3 Pochi i comparti con il segno positivo
2.3.1 Sale il leasing di autovetture, scende quello dei veicoli pesanti
Focus Auto: anticipo, opzione, durata contratti
Focus Auto: nuovo e usato
2.3.2 Continua la flessione del leasing strumentale, ma cresce l’operativo
Focus Strumentale: dinamiche per tipo bene
2.3.3 Prosegue il rallentamento della nautica da diporto
2.3.4 Scendono i volumi dell’immobiliare
Focus Immobiliare: dettaglio sulla tipologia di immobile
2.3.5 Maggiore peso del settore energia sullo stipulato complessivo
Focus Leasing energetico: anticipo, opzione, durata contratti
2.4 Settore, ramo di attività economica e forma giuridica della clientela
Focus: dettaglio ramo industriale e servizi
Focus: stipulato leasing ditte individuali, persone fisiche e professionisti
2.5 Il rialzo dei TEG e l’impennata del costo del funding
2.6 Dinamica delle consistenze
2.6.1 Anno record per le cartolarizzazioni
2.6.2 Si contrae il portafoglio leasing
Focus: leasing e moratoria ABI-Confindustria per le PMI
2.7 Le dinamiche regionali
2.7.1 Flessioni più contenute nel Nord Est rispetto al Nord Ovest
2.7.2 Leasing “agevolato” trainato dai fondi di rotazione e dalla provvista BEI
Focus: i fondi BEI per le PMI
2.8 Prosegue la crescita del leasing in Europa
2.9
2.9.1
2.9.2
2.9.3
2.9.4
Molto deboli le aspettative sulla chiusura del 2012
Il deterioramento dello scenario macroeconomico internazionale
Un 2012 in recessione
Il deterioramento delle aspettative degli operatori leasing
Ancora negative le previsioni di stipulato 2012
67
67
68
71
72
74
77
79
81
82
84
85
87
91
92
95
95
98
100
103
103
106
108
109
112
112
115
117
118
APPENDICE
Classifiche
122
Elenchi Soci
133
PARTE
1
ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI
1.1 Il nuovo rallentamento dell’economia
Focus: L’evoluzione del quadro congiunturale nel corso dell’anno
1.2 La battuta d’arresto degli investimenti
Focus: Il tasso di penetrazione del leasing sugli investimenti
1.3 La contrazione del credito alle imprese
Focus: penetrazione del leasing sui finanziamenti oltre il breve termine per gli investimenti produttivi
Focus: le dinamiche del credito specializzato
1.4 Il rallentamento delle transazioni su immobili non residenziali
Focus: la penetrazione del leasing sulle compravendite di immobili non residenziali
1.5 La tenuta del mercato delle immatricolazioni a società
1.5.1 La diminuzione delle immatricolazioni di autovetture
1.5.2 La tenuta del mercato dell’auto aziendale
Focus: le immatricolazioni leasing auto per tipologia di utilizzatore e la penetrazione per comparto
1.6 Dinamiche positive in alcuni comparti dei beni strumentali
1.6.1 La ripresa delle vendite di macchine utensili
1.6.2 Chiusura in positivo per l’intero comparto della meccanica strumentale
Focus: la penetrazione del leasing nel settore delle macchine utensili e della meccanica strumentale
1.7 È proseguita l’espansione del settore delle energie rinnovabili
1.7.1 Cresce il numero dei comuni “Rinnovabili”
1.7.2 Italia al primo posto per impianti fotovoltaici entrati in esercizio nel 2011
Focus: la penetrazione del leasing nel settore delle energie rinnovabili
7
11
16
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25
29
31
35
37
37
40
44
47
47
49
49
51
51
52
54
-9,8
+1,3
-1,9
+1,5
PIL
+3,9
INVESTIMENTI TOTALI
STIPULATO LEASING
EUROPA
+0,5
ITALIA
VAR.% 2011/2010
ASSILEA
6
RAPPORTO SUL LEASING 2011
ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI
[1.1] IL NUOVO RALLENTAMENTO
DELL’ECONOMIA
Per le economie occidentali il 2011 è stato, nuovamente, un anno difficile. La crisi
del 2008-2009, innescata dalle difficoltà del sistema finanziario statunitense, era
connessa al deterioramento dell’esposizione degli intermediari finanziari e creditizi
americani nei confronti dei debitori privati, soprattutto le famiglie.
’intervento delle istituzioni monetarie a sostegno degli istituti
L
fenomeno ha accentuato le difficoltà delle economie europee,
in difficoltà aveva permesso di evitare il “credit crunch” e di far
incidendo sulla capacità delle imprese dell’area di approfittare
tornare la fiducia sui mercati. Nel 2011 una nuova crisi finanziaria
dell’andamento di alcune variabili favorevoli come il deprezza-
ha colpito, questa volta, gli istituti di credito europei. Il crescente
mento dell’euro rispetto alle altre principali valute.
clima di sfiducia diffuso tra gli operatori del mercato nei confronti
I dati sul Pil mostrano in effetti un rallentamento della crescita
della stabilità delle finanze pubbliche di alcuni dei paesi dell’area
nel corso dell’anno. Se il 2010 si era chiuso con un aumento
euro (soprattutto Grecia, Italia e Spagna), i cui titoli di debito
del prodotto interno lordo globale del 5,2%, nel 2011, secondo
rappresentano quote consistenti del patrimonio degli intermediari
le proiezioni del Fondo Monetario Internazionale, la crescita si
finanziari europei, hanno messo in forte difficoltà tali istituti. No-
è attestata al 3,8%. Dopo una prima parte dell’anno in cui il
nostante i severi interventi dei governi per la messa in sicurezza dei
ritmo dell’economia aveva mantenuto il passo rispetto all’anno
bilanci pubblici, le principali agenzie di rating a gennaio del 2012
precedente, gli ultimi sei mesi dell’anno hanno visto, in conco-
hanno declassato il debito sovrano dei principali paesi dell’area
mitanza con l’esplodere della crisi dei debiti sovrani di Grecia e
euro, inclusa l’Italia. La conseguente necessità di ricapitalizzare
Italia, un peggioramento della congiuntura. I paesi più dinamici
per gli istituti più esposti e la contrazione del mercato dei prestiti
tra le economie avanzate sono risultati gli Stati Uniti, cresciuti
interbancari hanno determinato un rallentamento della dinamica
dell’1,7%, e la Germania, dove il Pil è aumentato del 3,1%. Sul
del credito alle famiglie e, in modo più accentuato, alle imprese,
risultato economico americano ha avuto un effetto importante
soprattutto nei paesi più colpiti dalla crisi dei debiti sovrani. Tale
l’aumento della domanda interna, che ha controbilanciato la
TABELLA
1
Andamento delle principali variabili economiche in termini reali
(variazione % a prezzi costanti ove non altrimenti specificato)
Italia
2010
Prodotto interno lordo
Area euro
2011
1,8
2010
0,5
2011
1,9
1,5
Importazioni
12,7
1,0
9,6
3,8
Esportazioni
11,6
6,3
11,2
6,2
Consumi
0,7
0,0
0,9
0,2
Prezzi al consumo
1,6
2,8
1,6
2,7
Investimenti fissi lordi
2,1
-1,9
-0,5
1,3
Produzione industriale
6,8
0,0
7,3
3,5
Tasso ufficiale di riferimento (val. %)
1,0
1,0
1,0
1,0
Tasso di disoccupazione (val. %)
8,4
8,4
10,1
10,2
Indebitamento netto / Pil (val. %)
-4,6
-3,9
6,2
4,3
Debito pubblico/Pil (val. %)
118,7
120,1
85,6
88,2
Cambio euro/dollaro (val. %)
1,33
1,39
1,33
1,39
Fonte: Istat, Banca d’Italia (Bollettino Economico di Aprile 2012)
ASSILEA
7
RAPPORTO SUL LEASING 2011
FIGURA
1
Andamento del Pil (variazioni % a prezzi costanti)
6,0
2009
2010
2011
4,0
2,0
0,0
-2,0
-4,0
-6,0
Francia
Germania
Italia
Spagna
Area Euro
Regno Unito
Usa
Fonte: Eurostat
riduzione della domanda proveniente dai paesi dell’area dell’eu-
rispetto all’anno precedente. Tra i paesi del cosiddetto “Bric”
ro. La Germania, paese leader dell’area, ha scontato la difficile
(Brasile, Russia, India, e Cina), solo in Russia il Pil ha mostrato una
congiuntura europea con una contrazione delle esportazioni
lieve dinamica ascendente, mentre negli altri tre paesi i risultati
e degli investimenti, ma ha mostrato una notevole tenuta dei
economici del 2011 sono risultati peggiori rispetto al 2010.
conti pubblici e dell’occupazione. In generale, i paesi della zona
L’Italia è stata investita direttamente dalla crisi dei debiti sovrani
euro, investiti direttamente dalla crisi dei debiti sovrani, hanno
nella seconda parte dell’anno. La corsa dello spread tra i titoli
assistito a una riduzione della crescita del Pil dall’1,9% all’1,5%
del debito pubblico nazionali e i Bund tedeschi (fino alla decisio-
tra il 2010 e il 2011 (tab. 1 e fig. 1).
ne di alcune agenzie di rating di abbassare il merito di credito
Il rallentamento della domanda dei paesi avanzati e il peggio-
dell’Italia) ha peggiorato le prospettive di stabilità dei conti
ramento degli indicatori economici dei paesi emergenti hanno
pubblici e ha reso più esposto il portafoglio dei principali istituti
avuto effetti negativi sul commercio internazionale, i cui volumi
di credito nazionali. La necessità di un intervento sui conti pubblici
di crescita nel 2011 sono stati generalmente molto più contenuti
a cavallo della fine del 2011 ha portato all’adozione di misure
FIGURA
2
Andamento mensile della bilancia commerciale in Italia (variazione % sul mese corrispondente)
35,0
Importazioni di beni e servizi
30,0
Esportazioni di beni e servizi
25,0
20,0
15,0
10,0
5,0
2010
2011
Fonte: Istat
ASSILEA
8
RAPPORTO SUL LEASING 2011
dicembre
novembre
ottobre
settembre
agosto
luglio
giugno
maggio
aprile
marzo
febbraio
gennaio
dicembre
novembre
ottobre
settembre
agosto
luglio
giugno
maggio
aprile
marzo
febbraio
-5,0
gennaio
0,0
FIGURA
3
Andamento del tasso di cambio euro/dollaro (valori %)
1,60
1,55
1,50
1,45
1,40
1,35
1,30
1,20
gennaio
febbraio
marzo
aprile
maggio
giugno
luglio
agosto
settembre
ottobre
novembre
dicembre
gennaio
febbraio
marzo
aprile
maggio
giugno
luglio
agosto
settembre
ottobre
novembre
dicembre
gennaio
febbraio
marzo
aprile
maggio
giugno
luglio
agosto
settembre
ottobre
novembre
dicembre
gennaio
febbraio
marzo
aprile
maggio
giugno
luglio
agosto
settembre
ottobre
novembre
dicembre
1,25
2008
2009
2010
2011
Fonte: Banca d’Italia
di contenimento della spesa e di aumento delle entrate fiscali,
governo italiano a partire dalla metà dell’anno su indicazione
che hanno ulteriormente peggiorato le prospettive economiche
delle autorità europee, ha fatto peggiorare il rapporto debito/
degli operatori. Tale insieme di eventi si è ripercosso sul tasso di
Pil, che ha superato il 120%. In compenso, l’indebitamento netto
crescita del Pil italiano, che nel 2011 è risultato il più contenuto
delle Amministrazioni pubbliche è ulteriormente sceso nel corso
rispetto a quello degli altri tre maggiori Paesi europei, con un
dell’anno ed è risultato pari al 3,9% del prodotto interno lordo.
incremento di appena lo 0,5% rispetto al 2010. L’andamento
La domanda interna è risultata stazionaria, come conseguenza
del principale indicatore economico non è stato lineare nel corso
della congiuntura difficile e anche della ripresa dell’inflazione,
dell’anno. Ad una crescita dello 0,3% nel secondo trimestre ha
dovuta sia al recente inasprimento delle imposte indirette, sia
fatto seguito un peggioramento del quadro congiunturale nella
alle politiche espansive della Banca Centrale Europea. I con-
seconda metà dell’anno, determinata soprattutto da una evidente
sumi finali delle famiglie sono risultati sostanzialmente stabili,
debolezza della domanda interna. Il ristagno della crescita,
a fronte di una riduzione della spesa delle amministrazioni
unito alle politiche fiscali restrittive adottate a più riprese dal
pubbliche. La dinamica dell’import-export, pur nel quadro di
FIGURA
4
Andamento del Tasso Ufficiale di Riferimento (valori %)
4,5
4,0
3,5
3,0
2,5
2,0
1,5
1,0
Fonte: BCE
ASSILEA
9
RAPPORTO SUL LEASING 2011
14-Dic-11
9-Nov-11
13-Lug-11
13-Apr-11
13-Mag-09
8-Apr-09
11-Mar-09
12-Giu-09
10-Dic-08
12-Nov-08
15-Ott-08
9-Lug-08
13-Giu-07
14-Mar-07
13-Dic-06
11-Ott-06
9-Ago-06
15-Giu-06
8-Mar-06
6-Dic-05
9-Giu-03
12-Mar-03
0,0
11-Dic-02
0,5
FIGURA
5
Variazioni annuali dell’Indice di Produzione Industriale (valori %)
15,0
2009
2010
2011
10,0
5,0
0,0
-5,0
-10,0
-15,0
-20,0
-25,0
Francia
Germania
Italia
Spagna
Area Euro
Regno Unito
Usa
Fonte: OECD e Banda d’Italia
una generale riduzione del volume degli scambi, è stata positiva
riduzione nel corso dei sei mesi successivi. Alla fine si è attestato
(fig. 2) , grazie alla capacità delle imprese italiane di sfruttare
all’1%, in linea con il valore del 2010 (fig. 4).
le opportunità di espansione offerte dai mercati dei paesi
L’indice della produzione industriale non ha subito variazioni rile-
emergenti anche utilizzando l’andamento favorevole del tasso
vanti nel corso dell’anno, attestandosi al livello raggiunto nel 2010
di cambio euro/dollaro nella seconda parte dell’anno (fig. 3).
(fig. 5). La stagnazione della produzione si è accompagnata ad
La domanda estera netta è cresciuta dell’1,4% nel corso dell’an-
una riduzione in volume degli investimenti fissi lordi, influenzata dal
no, trainata dall’aumento delle esportazioni di beni e servizi del
peggioramento delle prospettive economiche nel corso dell’anno
6,3% e dal rallentamento delle importazioni (+1,0%). L’import
(fig. 6). Nel complesso vi è stato un calo dell’1,9%, con una
è stato frenato, tra l’altro, dalla dinamica crescente del costo dei
riduzione particolarmente significativa nel settore delle costruzioni
beni provenienti dall’estero, che ha inciso sul generale aumento
(-2,8%), a fronte di una crescita degli investimenti in mezzi di
dei prezzi. I deflatori dell’Istat relativi ai vari comparti della
trasporto (+1,5% rispetto al 2010). Tale calo degli investimenti ha
domanda sono risultati tutti in aumento rispetto al 2010, con
contribuito a deprimere la domanda interna, ma potrebbe avere
una dinamica particolarmente pronunciata per il deflatore degli
effetti anche sul livello di capacità produttiva futura.
investimenti (+3,3%). E’ proseguita, in linea con le indicazioni
Alla dinamica produttiva piatta si è accompagnata la persistenza
di Francoforte, la politica accomodante dei tassi di interesse
di un tasso di disoccupazione elevato. la quota dei senza lavoro si
dell’area euro. Il tasso ufficiale di riferimento fissato dalla Banca
è attestata all’8,4%, ma si è manifestato un deciso peggioramen-
d’Italia ha avuto una dinamica a campana, con una crescita di
to a livello congiunturale nell’ultimo trimestre dell’anno, quando
mezzo punto percentuale a metà anno e una corrispondente
il numero dei disoccupati ha raggiunto il 9,6% della forza lavoro.
FIGURA
6
Andamento degli investimenti fissi lordi (variazione % a prezzi costanti)
10,0
2009
2010
2011
5,0
0,0
-5,0
-10,0
-15,0
-20,0
-25,0
Francia
Germania
Italia
Spagna
Area Euro
Regno Unito
Fonte: OECD
ASSILEA
10
RAPPORTO SUL LEASING 2011
Usa
FOCUS
L’evoluzione del quadro congiunturale
nel corso dell’anno
’indice medio annuale degli ordina-
L
mento positivo nella prima parte dell’an-
riguarda i beni di consumo, a fronte di un
tivi dell’industria italiana nel 2011
no (fig. 8). Anche in questo caso, tale
aumento del fatturato relativo ai beni non
è cresciuto, anche se ad un tasso più
aumento, pari al 5,6%, è imputabile
durevoli vi è stata una riduzione dei ricavi
contenuto rispetto al 2010. L’aumento
soprattutto ad un aumento dei ricavi
sui beni durevoli (-1,7% rispetto al 2010).
complessivo è stato del 5,9%. L’impul-
ottenuti su clienti esteri (+9,3%). Gli
La produzione industriale, dopo la buo-
so maggiore è venuto dagli ordinativi
aumenti più significativi si sono registrati
na performance registrata nel 2010, è
dall’estero, che sono cresciuti di più del
nei settori della fabbricazione di coke e
risultata invece stazionaria (fig. 9). A
10%, mentre gli ordinativi nazionali sono
prodotti petroliferi raffinati (+16,4%),
fronte del risultato positivo registrato
cresciuti di poco più del 3% (fig. 7). Le
delle altre industrie manifatturiere, ripa-
nei due macro-comparti dei beni stru-
variazioni positive più ampie dell’indice
razione e installazione di macchine ed
mentali e dei beni intermedi (cresciuti
grezzo degli ordinativi hanno riguarda-
apparecchiature (+16,3%) e della fabbri-
in media nel corso dell’anno rispetti-
to la fabbricazione di macchinari e at-
cazione di mezzi di trasporto (+13,7%);
vamente del 3,2% e dello 0,8%), la
trezzature (+15,2%) e la produzione di
la variazione negativa più marcata è stata
produzione di energia si è contratta del
prodotti farmaceutici di base e preparati
rilevata nel settore della fabbricazione
2,2% e quella dei beni di consumo del
farmaceutici (+13,8%). Il settore in cui gli
di computer, prodotti di elettronica e
2,9%. La tendenza alla diminuzione si
ordinativi sono diminuiti maggiormente,
ottica, apparecchi elettromedicali, appa-
è manifestata soprattutto negli ultimi
anche nel 2011, è stato quello dei mezzi
recchi di misurazione e orologi (-10,6%).
mesi del 2011, quando tutti gli indica-
di trasporto (-25,6%).
A livello di macro comparti, il 2011 ha
tori della produzione hanno virato in
In linea con gli ordinativi, anche il fattu-
visto una crescita notevole del fatturato
negativo.
rato dell’industria italiana è cresciuto nel
relativo ai prodotti energetici (+16,3%) e
I settori che presentano una crescita più
corso del 2011, come effetto dell’anda-
ai beni strumentali (+9,3%). Per quanto
accentuata sui dodici mesi sono l’attività
FIGURA
7
Indice mensile dei nuovi ordinativi dei prodotti industriali (base 2005=100) ;
dati destagionalizzati, var % sul periodo corrispondente
60,0
Estero
50,0
Nazionale
40,0
30,0
20,0
10,0
0,0
2010
2011
Fonte: Istat
ASSILEA
11
RAPPORTO SUL LEASING 2011
gennaio
dicembre
novembre
ottobre
settembre
agosto
luglio
giugno
maggio
aprile
marzo
febbraio
gennaio
dicembre
novembre
ottobre
settembre
agosto
luglio
giugno
maggio
aprile
marzo
febbraio
-20,0
gennaio
-10,0
2012
FIGURA
8
Indice mensile del fatturato dei prodotti industriali (base 2005=100) ; dati destagionalizzati,
var % sul periodo corrispondente
Beni strumentali
Beni di consumo durevoli
40
Energia
Beni intermedi
35
30
25
20
15
10
5
0
-5
2010
2011
gennaio
dicembre
novembre
ottobre
settembre
agosto
luglio
giugno
maggio
aprile
marzo
febbraio
gennaio
dicembre
novembre
ottobre
settembre
agosto
luglio
giugno
maggio
aprile
marzo
febbraio
-15
gennaio
-10
2012
Fonte: Istat
estrattiva (+11,8%), la fabbricazione di
(+7,2%). Tra i settori in calo, quelli che
e le industrie tessili, di abbigliamento,
prodotti farmaceutici di base e preparati
in dicembre registrano le diminuzioni
pelli e accessori (-10,9%).
farmaceutici (+10,1%), la fabbricazio-
tendenziali più ampie sono la fornitu-
Sulla base dell’indice di competitività
ne di computer, prodotti di elettronica
ra di energia elettrica, gas, vapore e
calcolato dalla Banca d’Italia (la cui uni-
e ottica, apparecchi elettromedicali,
aria (-12,9%), la fabbricazione di coke
tà di misura è un indice dei prezzi dei
apparecchi di misurazione e orologi
e prodotti petroliferi raffinati (-12,0%)
prodotti dell’industria manifatturiera) si
FIGURA
9
Andamento mensile dell’indice della produzione industriale per raggruppamenti delle
principali industrie (variazioni % sul periodo corrispondente ) corretto per gli effetti di calendario
35
Beni strumentali
Beni di consumo durevoli
Energia
Beni intermedi
30
25
20
15
10
5
0
-5
-10
2010
2011
Fonte: Istat
ASSILEA
12
RAPPORTO SUL LEASING 2011
gennaio
dicembre
novembre
ottobre
settembre
agosto
luglio
giugno
maggio
aprile
marzo
febbraio
gennaio
dicembre
novembre
ottobre
settembre
agosto
luglio
giugno
maggio
aprile
marzo
febbraio
-20
gennaio
-15
2012
FIGURA
10
Andamento trimestrale dell’indice di competitività*
Cina
120
USA
Germania
Francia
Italia
Spagna
115
110
105
100
95
90
85
I° trim
II° trim
III° trim
IV° trim
I° trim
II° trim
2009
III° trim
IV° trim
I° trim
II° trim
2010
III° trim
IV° trim
2011
* Il valore dell’indice diminuisce al crescere della competitività
Fonte: Banca d’Italia
può osservare che l’industria italiana nel
alle imprese statunitensi (fig. 10). In
nominale della moneta unica, dall’altro,
2011 ha sostanzialmente mantenuto la
questa dinamica è riflesso, da un lato, il
il ruolo sempre più centrale dell’industria
sua posizione relativa rispetto a quella
buon risultato in termini di esportazioni
tedesca all’interno del mercato europeo.
francese e spagnola, mentre ha perso
nette dell’area euro, favorito, almeno
Analizzando i dati pubblicati trimestral-
posizioni rispetto alla Germania, e ha
negli ultimi mesi dell’anno, dal progres-
mente da Unioncamere sui tassi di na-
migliorato la sua competitività rispetto
sivo deprezzamento del cambio effettivo
talità e mortalità delle imprese iscritte
FIGURA
11
Andamento del saldo demografico delle imprese (migliaia di unità)
115
105
95
85
75
65
55
45
35
25
15
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
Fonte: Movimprese
ASSILEA
13
RAPPORTO SUL LEASING 2011
2009
2010
2011
ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI
[1.1] IL NUOVO RALLENTAMENTO
DELL’ECONOMIA
presso le Camere di Commercio, si os-
di capitali e dalle “Altre forme” societa-
nel 2011), mentre è proseguita, anche
serva un lieve peggioramento del dato,
rie, ovvero cooperative e consorzi, che
a un ritmo sostenuto, la crescita in altri
dovuto ad una riduzione delle nuove
insieme hanno contribuito a tale crescita
settori tra i quali quello della fornitura
iscrizioni (391.310) che non è stata com-
per circa il 94% (nel complesso 42.592
di energia elettrica e gas, per gli effetti
pensata da una riduzione del flusso delle
unità in più rispetto al 2010). Molto
della piena liberalizzazione dei due set-
cessazioni (341.081), sostanzialmente
contenuto è stato l’apporto delle ditte
tori, ma anche l’istruzione, la sanità,
in linea con il 2010 (fig. 11). Il saldo
individuali (3.381 unità in più, pari al
e le attività legate all’alloggio e alla
delle imprese iscritte ai Registri delle
6% del saldo complessivo), nell’ambito
ristorazione.
Camere di Commercio al 31 dicembre
delle quali si è ulteriormente rafforzato il
Si sono confermate le difficoltà del-
scorso è dunque di 6.110.074 unità,
peso delle società con titolare straniero.
le imprese artigiane, nonostante un
con un aumento rispetto al 2010 dello
Il saldo al 31 dicembre 2011 per tale
risultato complessivamente migliore
0,8%, che certifica un rallentamento
categoria di imprese è risultato in forte
rispetto al 2010. Alla fine dello scorso
della vitalità del sistema (la crescita nel
riduzione rispetto al 2010.
dicembre le imprese artigiane iscritte
2010 era stata pari all’1,2%). Tale bilan-
si sono attestate al valore di 1.461.183
cio risulta comunque migliore rispetto
L’analisi settoriale manifesta alcune
unità, circa 6 mila in meno rispetto al
a quanto registrato nel triennio 2007-
tendenze consolidate, come la costante
2010. La riduzione della base impren-
2009, quando la crescita media si era
contrazione del numero delle imprese
ditoriale artigiana (-0,43% il tasso di
aggirata intorno allo 0,5%. Come nel
agricole, e altre tendenze congiunturali.
crescita), si è concentrata nelle regioni
2010, l’apporto decisivo alla crescita
In particolare, il numero delle imprese
del Sud, ed ha riflesso soprattutto le
dello stock di imprese iscritte alle Came-
manifatturiere è risultato in calo per il
difficoltà del settore manifatturiero
re di Commercio è venuto dalle società
secondo anno consecutivo (-3.137 unità
(4.424 le imprese in meno), del tra-
FIGURA
12
Andamento trimestrale dei consumi delle famiglie a valori concatenati
(variazione % sul periodo corrispondente, dati destagionalizzati)
8,0
Beni durevoli
Beni semidurevoli
Servizi
Beni non durevoli
6,0
4,0
2,0
0,0
-2,0
-4,0
-6,0
-8,0
-10,0
-12,0
I° trim II° trim III° trim IV° trim I° trim II° trim III° trim IV° trim I° trim II° trim III° trim IV° trim I° trim II° trim III° trim IV° trim
2008
2009
2010
Fonte: Istat
ASSILEA
14
RAPPORTO SUL LEASING 2011
2011
ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI
[1.1] IL NUOVO RALLENTAMENTO
DELL’ECONOMIA
sporto e magazzinaggio (-2.684), del
subito una contrazione rispetto ai livelli
2009. A fine anno il livello di fiducia
commercio all’ingrosso e al dettaglio
raggiunti dodici mesi prima.
è tornato ai livelli dell’inizio del 2010,
(-1.176) e delle costruzioni (-1.695).
con una riduzione di più del 12% nel
Nella figura 13 si riporta l’andamen-
corso dell’anno. Il ridursi della fiducia
I consumi delle famiglie italiane, come
to dell’indice di fiducia delle imprese
delle imprese riguarda sia i giudizi su
rappresentati dai dati diffusi dall’Istat,
manifatturiere in Italia calcolato men-
ordini, produzione e scorte che le pre-
hanno manifestato nel corso del 2011,
silmente dall’ISTAT su un panel di circa
visioni a breve termine. Accentuato è
al di là delle oscillazioni, una tendenza
4.000 imprese. L’inchiesta comprende
l’”outlook” negativo sulla situazione
all’appiattimento (fig. 12). I consumi di
domande di natura qualitativa finalizza-
economica generale, mentre più stabili
beni durevoli e semidurevoli, nella secon-
te ad ottenere informazioni sullo stato
sono il giudizio e le attese sull’occupa-
da metà dell’anno, hanno subito un calo
corrente e sulle aspettative a breve ter-
zione. Resta positivo invece il giudizio
pronunciato, risentendo evidentemen-
mine (su un orizzonte di 3 mesi) delle
sulle scorte di magazzino, per le quali,
te in modo severo del peggioramento
principali variabili aziendali (ordinativi,
vista la stazionarietà della domanda
della congiuntura economica. I consumi
produzione, giacenze di prodotti finiti,
interna e l’andamento positivo dell’ex-
di servizi invece si sono nel complesso
liquidità, occupazione, prezzi) e una
port, si prevede un generale de-cumulo.
mantenuti stabili rispetto al 2010, per
valutazione della tendenza generale
Dal punto di vista settoriale, va sottoli-
quanto, con il procedere dei mesi, si sia
dell’economia italiana.
neata la tendenza al recupero di fiducia
evidenziato un rallentamento dei ritmi di
Dal grafico si nota come, con il peg-
dell’indice nei beni strumentali sul finire
crescita. Tale rallentamento è stato an-
gioramento della congiuntura econo-
dell’anno, a fronte di giudizi e aspettati-
cora maggiore per i consumi di beni non
mica nel corso dell’anno, si sia inver-
ve negative relativamente ai mercati dei
durevoli, che sul finire dell’anno hanno
tita la tendenza positiva iniziata nel
beni di consumo e intermedi.
FIGURA
13
Indice mensile del clima di fiducia delle imprese manifatturiere (base 2005 =100) ;
dati destagionalizzati
110
105
100
95
90
85
80
75
70
gennaio
giugno
2008
gennaio
giugno
gennaio
2009
giugno
gennaio
2010
Fonte: Istat
ASSILEA
15
RAPPORTO SUL LEASING 2011
giugno
2011
gennaio
2012
ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI
[1.2] LA BATTUTA D’ARRESTO
DEGLI INVESTIMENTI
Nel 2011 gli investimenti fissi lordi hanno subito una battuta di arresto, dopo la
crescita registrata nel 2010.
P
ur se cresciuto in valore, il volume dei nuovi investimenti
Il calo più consistente si è avuto nel settore delle costruzioni,
si è ridotto dell’1,9%, a prezzi costanti, rispetto all’anno
sia nel comparto dell’edilizia abitativa, dove gli investimenti
precedente (tab. 1) . L’unico settore nel quale si è mani-
sono diminuiti del 2,8%, sia nel comparto dell’edilizia non
festato un andamento positivo degli investimenti è stato
residenziale (industriale e commerciale), dove la contra-
quello dei mezzi di trasporto. Tale comparto, nel quale si è
zione è stata del 2,9%, sempre a prezzi costanti (tab
concentrato il 9% degli investimenti complessivi, ha regi-
1bis) . Analizzando la dinamica congiunturale, si osserva
strato una crescita della spesa per investimenti dell’1,5% a
che, nel corso dell’anno, gli investimenti in costruzioni
prezzi costanti. Gli investimenti fissi lordi in beni immateriali
hanno mostrato un certo miglioramento, recuperando in
sono diminuiti dell’1,3% rispetto al 2010, mentre quelli in
parte la distanza accumulata rispetto ai livelli raggiunti nei
macchine e attrezzature si sono ridotti dell’1,5%.
corrispondenti mesi del 2010 (fig. 1) . Gli investimenti in
TABELLA
1
Investimenti fissi lordi (valori in milioni di euro)
Aggregati
A prezzi correnti
A prezzi 2005*
2011
2010
2011
2010
Costruzioni
158.545
156.614
1,2
133.157
136.943
-2,8
Macchine e attrezzature
105.379
104.658
0,7
95.926
97.348
-1,5
27.772
26.588
4,5
24.833
24.472
1,5
Mezzi di trasporto
Beni immateriali
Totale investimenti fissi
Var % 2011/2010
Var % 2011/2010
16.865
16.639
1,4
15.908
16.111
-1,3
308.561
304.499
1,3
269.531
274.651
-1,9
*Il totale a valori costanti differisce dalla somma degli addendi per effetto della nuova metodologia di calcolo a prezzi concatenati dell’Istat.
Fonte: Istat
TABELLA
1bis
Dettaglio investimenti fissi lordi in costruzioni (valori in milioni di euro)
A prezzi correnti
2011
2010
Var % 2011/2010
Abitazioni
75.428
74.678
Fabbricati non residenziali e altre opere
69.490
Costi per trasferimento di proprietà
13.627
158.545
Totale costruzioni
A prezzi 2005*
2011
1,0
63.259
68.389
1,6
13.546
0,6
156.614
1,2
2010
65.111
-2,8
57.704
59.411
-2,9
12.188
12.408
-1,8
133.157
136.943
-2,8
*Il totale a valori costanti differisce dalla somma degli addendi per effetto della nuova metodologia di calcolo a prezzi concatenati dell’Istat.
Fonte: Istat
ASSILEA
16
Var % 2011/2010
RAPPORTO SUL LEASING 2011
ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI
[1.2] LA BATTUTA D’ARRESTO
DEGLI INVESTIMENTI
FIGURA
1
Andamento degli investimenti fissi lordi a prezzi costanti
(variazioni % sul periodo corrispondente)
20
macchine e attrezzature
mezzi di trasporto
costruzioni
15
10
5
0
-5
-10
-15
-20
-25
I° trim II° trim III° trim IV° trim I° trim II° trim III° trim IV° trim I° trim II° trim III° trim IV° trim I° trim II° trim III° trim IV° trim
2008
2009
2010
2011
Fonte: Istat
macchine e attrezzature si sono collocati invece su una curva
costruzioni resta quella più ampia (fig. 2) , e rimane in linea
discendente evidenziatasi già nella seconda parte del 2010.
rispetto al 2010 (anno nel quale, lo ricordiamo, si era ridotta
Per quanto riguarda il comparto dei mezzi di trasporto, gli
di tre punti percentuali). In aumento la quota sul totale degli
investimenti hanno avuto un andamento altalenante, con un
investimenti in beni immateriali, che raggiunge il 5,5%. Le
certo peggioramento nell’ultimo trimestre. I buoni risultati
quote dei mezzi di trasporto e delle macchine e attrezzature
della prima parte dell’anno hanno però permesso al settore
risultano pari al 9% (contro l’8,7% del 2010) e al 34,2%
di chiudere il 2011 con un risultato positivo.
(rispetto al 34,4% dell’anno precedente).
La quota di investimenti a prezzi correnti del settore delle
Dopo il boom del 2010, il 2011 ha confermato la crescita
FIGURA
2
Composizione degli investimenti fissi lordi effettuati dalle imprese nel 2011 (valori a prezzi correnti)
COSTRUZIONI
51,4%
MACCHINE E ATTREZZATURE
34,2%
MEZZI DI TRASPORTO
9,0%
BENI IMMATERIALI
5,5%
Fonte: Istat
ASSILEA
17
RAPPORTO SUL LEASING 2011
ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI
[1.2] LA BATTUTA D’ARRESTO
DEGLI INVESTIMENTI
degli investimenti effettuati dal settore privato. A prezzi
si sono ridotti dell’1% nel corso dell’anno. La quota di
correnti, tale spesa risulta in aumento dell’1,6% rispetto
investimenti pubblici sul totale si è di conseguenza ridotta
all’anno precedente (fig. 3) . Specularmente, è continuata,
al margine, restando comunque sopra il 10% del totale,
anche se a tassi molto più contenuti, la contrazione degli
mentre la quota di investimenti ascrivibili al settore privato
investimenti da parte della Pubblica Amministrazione, che
è risultata pari all’89,6% (fig. 4) .
FIGURA
3
Dinamica degli investimenti pubblici e privati a valori correnti
(variazioni % rispetto al periodo corrispondente)
Settore Privato
Pubblica Amministrazione
10
5
0
-5
-10
-15
-20
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
Fonte: Istat
FIGURA
4
Composizione degli investimenti fissi lordi tra settore pubblico e privato
(valori a prezzi correnti)
SETTORE PRIVATO
89,6%
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
10,4%
Fonte: Istat
ASSILEA
18
RAPPORTO SUL LEASING 2011
FOCUS
Il tasso di penetrazione
del leasing sugli investimenti
Il tasso di penetrazione dello stipulato leasing sul Pil, che nel 2010 era tornato a crescere dopo quattro anni consecutivi di calo, si è nuovamente ridotto nel 2011.
ispetto all’anno precedente, la quota
R
a valori correnti, depurati del dato relativo
La performance del leasing pubblico nel
di operazioni di locazione finanziaria
alle abitazioni, crescono di circa due punti
2011 è stata più contenuta rispetto a
sul totale dei nuovi beni e servizi prodotti
percentuali determinando una diminuzio-
quella dell’anno precedente. Con un valo-
nel 2011 è passata dall’1,8% all’1,6%,
ne del tasso di penetrazione, che scende
re complessivo dei contratti stipulati con
in conseguenza dei risultati negativi del
dall’11,7% del 2010 al 10,3% del 2011.
le Amministrazioni Pubbliche di circa 400
settore nel suo complesso (tab. 2).
Analogamente, gli ulteriori tassi calcolabili
milioni di euro, inferiore agli oltre 500
Rispetto al totale degli investimenti fissi
al netto dei beni immateriali e degli inve-
milioni di euro del 2010, la penetrazione
lordi contenuti nei conti trimestrali dell’I-
stimenti della pubblica amministrazione
della locazione finanziaria sugli investi-
stat, la quota di quelli finanziati dalle socie-
determinano un indice di penetrazione
menti della Pubblica Amministrazione è
tà di leasing è diminuita di circa un punto
del leasing all’11,1% nella versione al net-
passata nel 2011 dall’1,86% all’1,39%
percentuale, passando dal 9% all’8%. Il
to anche dei beni immateriali e al 13%
(tab. 4). È stato più positivo il risultato
tasso di penetrazione del leasing risulta in
al netto degli investimenti della Pubblica
del leasing rivolto a privati consumatori
diminuzione anche se viene depurato delle
Amministrazione, con cali rispettivamente
che, sebbene ancora poco diffuso, è riu-
componenti di investimento che non si rife-
di 1,5 e 1,8 punti percentuali rispetto al
scito a mantenersi sui livelli raggiunti nel
riscono a beni leasingabili. Gli investimenti
2010 (tab. 3).
2010. Se rapportiamo il dato relativo al
TABELLA
2
Tasso di penetrazione del leasing sul PIL
PIL
2006
2007
2008
2009
2010
1.485.377
1.554.199
1.575.144
1.519.695
1.553.166
1.580.220
48.312
48.946
38.975
26.123
27.296
24.624
3,3
3,1
2,5
1,7
1,8
1,6
Stipulato Leasing
Tasso di Penetrazione %
2011
Fonte: Elaborazioni Assilea su dati Istat
TABELLA
3
Tasso di penetrazione del leasing sugli Investimenti fissi lordi (valori %)
2006
2007
2008
2009
2010
2011
Su Totale Investimenti (incluse le abitazioni)
15,4
14,7
11,8
8,9
9,0
8,0
Su Totale Investimenti (escluse le abitazioni)
20,2
19,2
15,6
11,8
11,7
10,3
Su Totale Investimenti (escluse abitazioni e beni immateriali)
21,3
20,5
16,7
12,7
12,6
11,1
Su Totale Investimenti (escluse abitazioni, beni immateriali e P.A.)
25,2
24,1
19,7
15,7
14,8
13,0
Fonte: Elaborazioni Assilea su dati Istat
ASSILEA
19
RAPPORTO SUL LEASING 2011
ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI
[1.2] LA BATTUTA D’ARRESTO
DEGLI INVESTIMENTI
leasing stipulato da famiglie consumatri-
operazioni dal 7,6% all’8%.
macchine e attrezzature; in questo com-
ci, estratto dalla BDCR Assilea, alla spesa
Per determinare la penetrazione sui fab-
parto si registra, al contrario del settore
delle famiglie fornita dall’Istat, si ottiene
bricati non residenziali privati, il dato degli
immobiliare, una diminuzione del tasso
per il 2011 un indice di penetrazione dello
investimenti è stato calcolato utilizzando
di penetrazione. Tale riduzione è frutto
0,08%, in linea con l’anno precedente.
al denominatore la differenza tra gli in-
essenzialmente del risultato negativo del
E’ possibile stimare nello specifico il
vestimenti in immobili non residenziali,
leasing strumentale nel 2011, con un calo
tasso di penetrazione dello stipulato
forniti dall’Istat, e gli investimenti non
di oltre il 10% del valore dello stipulato,
sugli investimenti nei singoli comparti
residenziali pubblici ottenuti da stime
e dalla contestuale crescita, pur se con-
merceologici. A tale scopo, è stata uti-
dell’ANCE (Associazione Nazionale Co-
tenuta, del totale degli investimenti in
lizzata la ripartizione degli investimenti
struttori Edili). Questo rapporto è stato
macchinari e attrezzature a valori correnti.
fissi lordi calcolata dall’Istat e suddivisa
pari all’11,2% nel 2011, in leggera ridu-
Nel complesso, la penetrazione del lea-
per branca produttrice. Per misurare la
zione rispetto al 2010. Si tratta comunque
sing su questa tipologia di investimento
penetrazione leasing nel settore immo-
del secondo miglior risultato in termini
è diminuita dall’8,3% del 2010 al 7,2%
biliare si è rapportato lo stipulato leasing
di penetrazione dal 2008 (tab. 5). Lo
del 2011. Anche la penetrazione leasing
immobiliare da costruire agli investimenti
stipulato leasing strumentale (all’interno
nel comparto dei mezzi di trasporto si è
effettuati per la costruzione di fabbricati
del quale sono stati considerati anche i
ridotta, scendendo dal 21% al 19,4%, in
non residenziali privati e pubblici. Si è
contratti relativi agli impianti fotovoltaici
conseguenza del risultato negativo regi-
così potuto osservare un incremento del
non accatastati) può essere rapportato
strato dal leasing auto al netto del renting
tasso di penetrazione su questo tipo di
alla categoria Istat degli investimenti in
a medio-lungo termine.
TABELLA
4
Tasso di penetrazione del leasing sugli Investimenti della P.A. e sui consumi (valori %)
2010
2011
Penetrazione del Leasing sugli investimenti della P.A.
2005
0,30
2006
0,44
2007
0,87
2008
0,67
2009
0,90
1,86
1,39
Penetrazione del Leasing sui Consumi
0,14
0,16
0,18
0,15
0,11
0,08
0,08
Fonte: Elaborazioni Assilea su dati Istat
TABELLA
5
Tasso di penetrazione del leasing sugli investimenti fissi lordi per comparto (valori %)
2006
Fabbricati non residenziali privati e pubblici
2007
2008
8,8
9,5
6,3
Fabbricati non residenziali privati
13,3
14,2
Macchine e attrezzature
11,8
12,1
Mezzi di trasporto
28,6
28,1
27,0
2011
7,6
8,0
9,4
7,7
11,5
11,2
10,9
9,0
8,3
7,2
20,0
21,0
19,4
Fonte: Elaborazioni Assilea su dati Istat e Ance
20
2010
5,1
* Penetrazione del solo stipulato su immobili da costruire o in costruzione - ** Escluso Leasing su nautica da diporto e Renting Auto
ASSILEA
2009
RAPPORTO SUL LEASING 2011
ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI
[1.3] LA CONTRAZIONE DEL CREDITO
ALLE IMPRESE
Nel 2011 il sistema finanziario europeo è stato interessato da forti tensioni, dovute
in diversa misura alle incerte prospettive di crescita economica e alle difficoltà di
finanza pubblica registrate in alcuni paesi dell’area dell’euro.
Q
uesto scenario critico è andato in parte migliorando
minori, invece, hanno espanso il volume dei prestiti erogati
nei primi mesi del 2012, in conseguenza delle politiche
dell’1,4% nello stesso periodo di tempo, controbilanciando
di sostegno al credito poste in atto dalla Banca Centrale
in parte tale tendenza negativa.
Europea (attuate attraverso una consistente immissione di
La raccolta delle banche è stata favorita soprattutto dal ri-
liquidità a medio termine e, contemporaneamente, attraverso
corso al rifinanziamento presso l’Eurosistema, ma anche dalla
l’ampliamento della gamma di attività stanziabili a garanzia
crescita delle sottoscrizioni di obbligazioni da parte delle
degli impieghi degli istituti di credito), delle politiche di
famiglie. Questa raccolta è stata soltanto in parte utilizzata
risanamento di bilancio adottate dai governi dei paesi più
per aumentare gli impieghi in favore di famiglie e imprese. In
esposti alla crisi del debito e dell’accordo raggiunto in sede
altra parte, ha contribuito a rafforzare il patrimonio di vigi-
europea per il rafforzamento della cooperazione tra gli stati
lanza dei 14 principali gruppi bancari quotati. Il coefficiente
in materia fiscale.
relativo al patrimonio di migliore qualità (core tier 1 ratio), è
salito dal 7,4% al 9,3%. Il coefficiente relativo al patrimonio
Il corso dei titoli azionari dei principali istituti di credito ita-
di base (tier 1 ratio) è aumentato dal 9% al 10,3%. Infine, il
liani ha risentito di questi eventi, mostrando un forte trend
coefficiente relativo al complesso delle risorse patrimoniali
negativo sul finire del 2011 e recuperando almeno in parte
(total capital ratio) è stato aumentato, tra il 2010 e il 2011,
terreno nei primi mesi del 2012, mentre il rischio di insolvenza
dal 12,6% al 13,5%.
per le banche si è ridimensionato negli ultimi mesi dopo il
picco di gennaio.
A dicembre 2011 il totale delle consistenze dei finanziamenti
a medio e lungo termine presenti nei portafogli delle banche
Gli impieghi al settore privato non finanziario hanno regi-
italiane è risultato pari a 1.168 miliardi di euro, in leggerissi-
strato nel corso dell’anno una evidente contrazione. Tale
ma crescita rispetto al 2010, quando era risultato pari a 1.163
andamento negativo ha riflesso in parte la minore domanda
miliardi. Il trend delle consistenze dei finanziamenti oltre il
proveniente dalle famiglie e dalle imprese. Sulla prima ha
breve termine indica un forte rallentamento di questo tipo
inciso l’andamento negativo dell’occupazione e la debo-
di attività. In effetti, guardando alle variazioni tendenziali
lezza del mercato immobiliare, sulla seconda la fiacchezza
trimestrali delle erogazioni di prestiti a medio lungo termi-
degli investimenti. In parte, tuttavia, la minore domanda di
ne, si osserva per il terzo anno consecutivo una dinamica
prestiti è stata dovuta al peggioramento delle condizioni di
negativa. Nel 2011 i prestiti oltre il breve termine sono stati
offerta del credito. I tassi bancari attivi in Italia sono saliti
pari a 415,9 miliardi di euro contro i 446,3 miliardi erogati
nell’ultimo anno al di sopra della media dell’area dell’euro,
nel 2010, con una contrazione del 6,8%. Tale diminuzione
e le banche hanno in generale irrigidito le loro politiche di
segue a quella, di misura inferiore, del 2010 (quando si era
impiego, limitando le nuove erogazioni alle aziende meno
registrato un -3,8%) e a quella ben più marcata del 2009
rischiose. La contrazione delle attività ha riguardato in modo
(-9,4%). Con l’eccezione del primo trimestre del 2011, il
più significativo i gruppi bancari più grandi, per i quali la
volume dei prestiti erogati è risultato sempre in riduzione
riduzione degli impieghi è stata pari al 2,8% (al netto delle
rispetto all’anno precedente, con un calo dell’11,8% nel
sofferenza e dei pronti contro termine) nei dodici mesi com-
secondo trimestre, dell’1,7% nel terzo e del 14,7% nel quarto
presi tra febbraio 2011 e febbraio 2012. Gli istituti di credito
trimestre. In conseguenza di ciò, la crescita del volume delle
ASSILEA
21
RAPPORTO SUL LEASING 2011
ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI
[1.3] LA CONTRAZIONE DEL CREDITO
ALLE IMPRESE
consistenze è andata rallentando fortemente, ed ha raggiunto
All’ultimo posto troviamo la voce degli impieghi diretti alle
quasi lo zero sul finire dell’anno (fig. 1).
famiglie produttrici, che scendono al 5,2% del totale nel 2011
(erano pari al 5,9% nel 2010).
Se confrontiamo il totale degli impieghi degli istituti di credito
italiani al dicembre 2011 rispetto a quello osservato a dicem-
Per analizzare più nello specifico la dinamica dello stipu-
bre 2010, notiamo che la crescita più pronunciata riguarda gli
lato leasing isoliamo, all’interno del totale degli impieghi
impieghi diretti alle amministrazioni pubbliche. Tale forma di
in essere degli istituti di credito, quelli rivolti alle società
impiego costituisce il 13,3% del totale, in aumento di 10 punti
non finanziarie e quelli rivolti alle famiglie produttrici (si
percentuali rispetto al 2010. Gli impieghi a favore delle società
tratta delle imprese individuali e delle società di persone
non finanziarie restano la voce più importante in termini di vo-
che impiegano fino a cinque addetti, produttrici di beni e
lumi, rappresentando il 46% del totale. Tale quota è tuttavia
servizi non finanziari destinabili alla vendita). Tale sottoin-
in diminuzione di 5 punti percentuali rispetto a dicembre 2010.
sieme individua il volume degli impieghi bancari a favore
Gli impieghi rivolti alle famiglie consumatrici costituiscono il
del settore produttivo. Risulta che il totale dei finanziamenti
26,6% del totale, e risultano la seconda tipologia di attività
in essere a favore di questa categoria di operatori era pari,
bancaria in ordine di volumi di finanziamenti in essere. Anche
nel 2010, a 961 miliardi di euro circa. Nel 2011 tale voce è
tale voce è in calo rispetto al 2010, quando rappresentava
aumentata a 993 miliardi di euro (+3,3%). All’interno di tali
circa il 29,2% del volume degli impieghi in essere. Gli impieghi
cifre, i finanziamenti in essere concessi dalle banche sotto
a favore delle società finanziarie, che nel 2010 costituivano il
forma di contratti di leasing risultano pari rispettivamente
10,7% del totale, scendono nel 2011 all’8,9%. (fig. 2 e 3).
a 26,4 e a 25,7 miliardi di euro, con una contrazione del
FIGURA
1
Dinamica dei finanziamenti a medio e lungo termine erogati dalle banche italiane:
erogazioni e consistenze (var. % tendenziali rispetto al trimestre corrispondente)
Consistenze a m/l termine
Erogazioni a m/l termine
25%
20%
15%
10%
5%
0%
-5%
-10%
-15%
-20%
-25%
Fonte: Banca d’Italia (tavole TDB 10420 e TDB 10430 del Bollettino Statistico)
ASSILEA
22
RAPPORTO SUL LEASING 2011
31-12-11
30-09-11
30-06-11
31-03-11
31-12-10
30-09-10
30-06-10
31-03-10
31-12-09
30-09-09
30-06-09
31-03-09
31-12-08
30-09-08
30-06-08
31-03-08
31-12-07
30-09-07
30-06-07
31-03-07
31-12-06
30-09-06
30-06-06
31-03-06
-30%
ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI
[1.3] LA CONTRAZIONE DEL CREDITO
ALLE IMPRESE
2,9%. Sommando l’out-standing leasing in ciascun anno al
Nel complesso, le consistenze bancarie a medio-lungo ter-
totale degli impieghi bancari in essere a favore di società
mine restano sostanzialmente stabili tra il 2010 e il 2011,
non finanziarie e famiglie produttrici, al netto dei contratti
con un lieve aumento dello 0,4%. La contrazione, già evi-
di leasing bancario, abbiamo una misura del volume delle
denziata, dell’out-standing leasing tra il 2010 e il 2011 de-
risorse complessivamente disponibili per il settore produttivo.
termina quindi una, seppur limitata, riduzione del peso della
locazione finanziaria sul totale dei finanziamenti bancari in
essere a medio-lungo termine dal 9,6% al 9,5% (tab. 2) .
Nel 2011 il peso del portafoglio leasing in essere su tale forma
di finanziamento risulta pari all’11%. Tale quota è in riduzione rispetto al 2010, quando era risultata pari all’11,5%,
Il 2011 vede anche una diminuzione dei volume delle eroga-
ma continua a rappresentare una percentuale elevata del
zioni dei finanziamenti bancari a medio-lungo termine. Le
complesso delle risorse finanziarie disponibili per il comparto
erogazioni degli istituti di credito passano da 448 miliardi
produttivo (tab. 1).
di euro a 415 miliardi di euro (-7,4%). In tale dinamica ne-
FIGURA
2-3
Distribuzione degli impieghi bancari per comparto di attività economica della clientela
(% sul valore)
2010
SOCIETÀ NON FINANZIARIE
51,0%
FAMIGLIE CONSUMATRICI
29,2%
SOCIETÀ FINANZIARIE
10,7%
FAMIGLIE PRODUTTRICI
5,9%
STRUMENTALE
AMMINISTRAZIONI
PUBBLICHE
3,3%
2011
SOCIETÀ NON FINANZIARIE
46,0%
FAMIGLIE CONSUMATRICI
26,6%
AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE
13,3%
SOCIETÀ FINANZIARIE
8,9%
STRUMENTALE
FAMIGLIE
PRODUTTRICI
5,2%
Fonte: Banca d’Italia (tavola TDB 10232 del Bollettino Statistico)
ASSILEA
23
RAPPORTO SUL LEASING 2011
ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI
[1.3] LA CONTRAZIONE DEL CREDITO
ALLE IMPRESE
gativa, non sorprende la dinamica del valore dei contratti
del tasso di penetrazione del leasing sul totale dei finanzia-
di leasing stipulati dagli istituti di credito, che diminuisce
menti bancari oltre il breve termine, che passa dal 5,8% del
del 10,3% passando da 4,6 miliardi di euro nel 2010 a 4,1
2010 al 5,6% del 2011 (tab. 3) .
miliardi nel 2011. Ne segue una riduzione molto contenuta
TABELLA
1
Peso dell’out-standing leasing sui finanziamenti in essere alle attività produttive
(consistenze in milioni di euro)
2010
Totale impieghi delle banche verso attività produttive
2011
960.964
Totale out-standing leasing "bancario"
Var.%
993.082
3,3
26.427
25.652
-2,9
Totale impieghi bancari al netto dell'out-standing leasing "bancario" (A)
934.536
967.430
3,5
Totale out-standing leasing (B)
121.297
119.338
-1,6
11,5
11,0
Penetrazione % del leasing (B)/ (A+B)
Fonte: Banca d’Italia (tavola TDB 10232 del Bollettino Statistico) e Rilevazione out-standing Assilea
TABELLA
2
Peso dell’out-standing leasing sulle consistenze bancarie a medio-lungo termine
(consistenze in milioni di euro)
2010
Totale consistenze dei finanziamenti bancari
Totale out-standing leasing "bancario"
Totale consistenze bancarie al netto dell'out-standing leasing "bancario" (A)
Totale out-standing leasing (B)
2011
Var.%
1.163.429
1.167.641
0,4
26.427
25.652
-2,9
1.137.001
1.141.989
0,4
121.297
119.338
-1,6
9,6
9,5
Penetrazione % del leasing (B)/(A+B)
Fonte: Banca d’Italia (tavola TDB 10420 del Bollettino Statistico) e Rilevazione out-standing Assilea
TABELLA
3
Peso dello stipulato leasing sui finanziamenti bancari a medio-lungo termine
(erogazioni in milioni di euro)
2010
Totale finanziamenti bancari a medio-lungo termine
Totale stipulato leasing "bancario"
Totale finanziamenti bancari al netto dello stipulato leasing "bancario" (A)
Totale stipulato leasing (B)
Penetrazione % del leasing (B)/(A+B)
2011
448.919
415.880
-7,4
4.646
4.168
-10,3
444.274
411.712
-7,3
27.296
24.624
-9,8
5,8
5,6
Fonte: elaborazioni Assilea su dati Banca d’Italia (tavola TDB 10430 del Bollettino Statistico)
ASSILEA
24
Var.%
RAPPORTO SUL LEASING 2011
FOCUS
Penetrazione del leasing sui finanziamenti
oltre il breve termine per gli investimenti produttivi
N
el 2011 si assiste ad una generale
costruzioni del genio civile, per il quale
macchine, attrezzature, mezzi di tra-
riduzione dei flussi di finanziamen-
i finanziamenti sono cresciuti di oltre il
sporto e prodotti vari).
ti bancari oltre il breve termine diretti
21%, in linea con l’ottimo risultato del
agli investimenti produttivi (tab. 4) .
2010 (quando la crescita era stata pari
Dai dati della Banca d’Italia è possibile
Le erogazioni di finanziamenti bancari
al 29,3%). Si tratta comunque di una
analizzare l’andamento dei finanzia-
destinati agli investimenti in immobili
voce che pesa poco in termini assolu-
menti bancari a medio-lungo termine
non residenziali, macchine, attrezzature
ti sul totale delle erogazioni bancarie.
al settore produttivo per stimare il tasso
e mezzi di trasporto ed investimenti del
Tutte le altre voci hanno proseguito il
di penetrazione dello stipulato leasing
Genio Civile, al netto dello stipulato lea-
trend negativo, con andamenti partico-
sulle erogazioni di media-lunga durata
sing, sono diminuite tra il 2010 e il 2011
larmente negativi dei finanziamenti per
(tab. 5) . Nel valore complessivo dei
di oltre 6 miliardi di euro, pari a una
l’acquisto di immobili (-30,8%) e per la
finanziamenti a medio e lungo termine
contrazione dell’8,1%. L’unico settore
costruzione di fabbricati non residenziali
sui beni di investimento nel 2011 non
che ha avuto una performance positiva
(-20,2%) e più contenuti per il settore
rientra una quota molto rilevante di in-
è risultato quello degli investimenti in
mobiliare (-0,5% degli investimenti in
vestimenti su beni non identificati, com-
TABELLA
4
Finanziamenti bancari a medio-lungo termine alle imprese* (valori in milioni di euro)
2007
2008
2009
2010
2011
Investimenti in macchine, attrezzature, mezzi di trasporto e prodotti vari
30.869
42.474
49.372
51.141
50.906
-0,5%
Acquisto di immobili diversi dalle abitazioni di famiglie consumatrici
13.526
15.037
12.674
11.941
8.267
-30,8%
Investimenti in costruzioni - fabbricati non residenziali
19.176
17.459
15.702
14.034
11.194
-20,2%
Investimenti in costruzioni del Genio Civile
Totale
Var %
2011/2010
3.879
4.572
1.313
1.697
2.055
21,1%
67.450
79.543
79.061
78.813
72.422
-8,1%
* Depurati dello stipulato leasing “banche” Fonte: Elaborazioni Assilea su dati Banca d’Italia
TABELLA
5
Penetrazione del leasing sui finanziamenti bancari a medio-lungo termine
(valori in milioni di euro)
2007
2008
2009
2010
2011
Finanziamenti bancari a m/l termine alle imprese*
67.450
79.543
79.061
78.813
72.422
Stipulato leasing**
48.861
38.776
26.146
23.653
20.597
116.371
118.319
105.207
102.466
93.019
Penetrazione % del leasing
42,0
32,8
24,9
23,1
22,1
Penetrazione % del leasing (escluso genio civile)
43,4
34,1
25,2
23,5
22,6
Totale finanziamenti a m/l termine
* Depurati dello stipulato leasing “banche” inclusi gli investimenti pubblici del Genio Civile (**) Al netto dello stipulato leasing su Energie rinnovabili
Fonte: Elaborazioni Assilea su dati Banca d’Italia
ASSILEA
25
RAPPORTO SUL LEASING 2011
ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI
[1.3] LA CONTRAZIONE DEL CREDITO
ALLE IMPRESE
prensivi presumibilmente anche degli
finanziamenti che passa dal 23,1% del
complessivamente per quasi i due terzi
investimenti nel settore energetico. Per
2010 al 22,1% del 2011. Escludendo i
dello stipulato. La riduzione della pe-
rendere confrontabili le grandezze, si
finanziamenti per gli investimenti al ge-
netrazione leasing in questi due sotto
misura il grado di penetrazione sugli in-
nio civile, il tasso di penetrazione risulta
comparti è quindi la ragione principale
vestimenti a medio-lungo periodo dello
più elevato e pari al 23,5% nel 2010 e
della contrazione della penetrazione
stipulato leasing nettato del comparto
al 22,6% nel 2011.
complessiva. La penetrazione sull’acqui-
delle energie rinnovabili. Fatte queste
sto di immobili diversi dalle abitazioni di
premesse, è possibile osservare un calo
Scendendo ad analizzare i sotto com-
famiglie consumatrici, diminuita forte-
generale dei finanziamenti bancari alle
parti, troviamo che il tasso di penetra-
mente negli anni precedenti, aumenta
imprese di circa il 10% tra il 2010 ed il
zione del leasing diminuisce dal 22,4%
dal 31,6% al 34% (tab. 6). Ne conse-
2011, e una contrazione ancora più pro-
al 21,1% sugli investimenti in macchine,
gue che, complessivamente, la penetra-
nunciata, di circa il 13%, dello stipulato
attrezzature, mezzi di trasporto e pro-
zione sugli investimenti in immobili non
leasing al netto del comparto energeti-
dotti vari, e dal 17,7% al 17,3% sugli
residenziali cresce dal 24,3% al 24,6%
co. Ne risulta una ulteriore diminuzione
investimenti in fabbricati non residen-
e, escludendo il genio civile, dal 25,5%
del tasso di penetrazione del leasing sui
ziali. Si tratta di due voci che pesano
al 26,5%.
TABELLA
6
Penetrazioni del leasing sui finanziamenti a medio-lungo termine (leasing incluso) per comparti
(val. %)
2007
2008
Investimenti in macchine, attrezzature, mezzi di trasporto e prodotti vari
45,9
35,8
Investimenti in immobili non residenziali costruiti e da costruire
38,3
Investimenti in immobili non residenziali costruiti e da costruire (escluso genio civile)
41,0
2009
2010
2011
25,0
22,4
21,1
28,9
26,3
24,3
24,6
31,7
27,2
25,5
26,5
Acquisto di immobili diversi dalle abitazioni di famiglie consumatrici
51,4
38,7
33,7
31,6
34,0
Investimenti in costruzioni - fabbricati non residenziali
26,6
20,1
19,7
17,7
17,3
Investimenti in costruzioni - fabbricati non residenziali (escluso genio civile)
30,3
24,1
21,0
19,4
19,8
Fonte: Elaborazioni Assilea su dati Banca d’Italia
Se studiamo l’andamento delle consistenze leasing nella for-
Nel complesso, si registra un incremento del volume degli
ma di accordato operativo, osserviamo, in linea con il 2010,
sconfinamenti di oltre venti punti percentuali, e addirittura
una complessiva riduzione dei volumi delle consistenze del
del 48% delle banche (mentre per gli intermediari finanziari
3,1%. Tale contrazione è molto più accentuata per le banche
tale aumento è del 14,6%). In conseguenza di ciò, il loro peso
(-12,5%) mentre è contenuta per gli intermediari finanziari
relativo rispetto all’utilizzato sale al 2,3% per gli intermediari
(-1,1%). Anche l’utilizzato risulta in calo per i diversi inter-
finanziari e al 3,6% per le banche (tab. 7).
mediari finanziari. Gli sconfinamenti, il cui volume era dimi-
Nello specifico, la ripartizione dell’accordato leasing degli
nuito nel 2010, risultano invece in forte aumento nel 2011.
Intermediari Finanziari ex art. 107 per settore di attività della
ASSILEA
26
RAPPORTO SUL LEASING 2011
ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI
[1.3] LA CONTRAZIONE DEL CREDITO
ALLE IMPRESE
TABELLA
7
Crediti per operazioni leasing al 31.12.2011 (consistenze in milioni di euro)
Intermediari Finanziari
Banche
Banche e Finanziarie
Valori assoluti
Var. % ‘11/’10
Valori assoluti
Var. % ‘11/’10
Valori assoluti
Var. % ‘11/’10
Accordato operativo
97.574
-1,1
18.820
-12,5
116.394
-3,1
Utilizzato
95.936
0,8
17.085
-11,1
113.021
-1,2
2.193
14,6
620
48,0
2.813
20,6
Sconfinamento
% Sconfinamento/Utilizzato
2,3
3,6
2,5
Fonte: Banca d’Italia (tavola TDB 30309 del Bollettino Statistico)
clientela fotografata da Banca d’Italia risulta sostanzialmente
milioni di euro, in crescita rispetto ai 522 milioni registrati a
in linea con quella calcolata sullo stipulato leasing 2011 a
dicembre 2010, nonostante la flessione che si è registrata in
partire dal campione rappresentativo di Associate Assilea e
termini di stipulato.
di cui al capitolo 2.4 (Parte 2) del presente Rapporto. Poco
meno del 90% dell’esposizione leasing è verso società e quasi
I dati sui tassi relativi ai finanziamenti al settore produttivo
società non finanziarie. Il 4,9% del portafoglio leasing degli
confermano la dinamica crescente dei tassi leasing rispetto
intermediari finanziari ex art. 107 consiste in finanziamenti
alle altre operazioni a scadenza. Tale dinamica, iniziata nel
alle famiglie produttrici. L’esposizione verso società finanziarie
2009, ha visto i tassi leasing superare e in seguito mantenersi
e creditizie è pari all’1,2%, mentre solo lo 0,6% dell’esposi-
al di sopra dei tassi medi sulle operazioni a scadenza oltre un
zione è diretta al settore pubblico (fig. 4). Il volume delle
anno in tutto l’arco di tempo considerato, con la sola ecce-
consistenze leasing in essere a favore delle amministrazioni
zione del terzo trimestre del 2010. La forbice tra i due tassi
pubbliche risulta comunque pari a dicembre 2011 a circa 587
era risultata pari in media a 0,4 punti percentuali nel 2009
FIGURA
4
Ripartizione dell’esposizione complessiva leasing degli I. F. ex art. 107
per attività economica della clientela
SOCIETÀ E QUASI SOCIETÀ NON FINANZIARIE
89,9%
FAMIGLIE PRODUTTRICI
4,9%
FAMIGLIE CONSUMATRICI, ISTITUZIONI SOCIALI PRIVATE E DATI NON CLASSIFICABILI
3,5%
SOCIETÀ FINANZIARIE E CREDITIZIE
1,2%
AMMINISTRAZIONE PUBBLICA
0,6%
Fonte: elaborazioni Assilea su dati Banca d’Italia (tavola TDB 10288 del Bollettino Statistico)
ASSILEA
27
RAPPORTO SUL LEASING 2011
ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI
[1.3] LA CONTRAZIONE DEL CREDITO
ALLE IMPRESE
e a 0,1 punti percentuali nel 2010. Nel 2011 tale distanza è
quelli applicati al totale delle operazioni a scadenza di breve
fortemente aumentata ed è risultata pari a 0,6 punti percen-
durata in tutte le aree italiane. Anche i tassi delle operazioni
tuali, con un picco nel primo trimestre dello scorso anno. Sul
a scadenza oltre un anno sono risultati inferiori a quelli ap-
volgere del 2011 i tassi leasing hanno mostrato comunque una
plicati ai soli finanziamenti leasing, con l’eccezione dell’area
crescita più contenuta rispetto alla prima parte dell’anno. In
del Nord-Est, dove li hanno superati di poco più di 0,2 punti
tale contesto, i tassi leasing sono risultati più alti rispetto a
percentuali (fig. 5 e tab. 8).
FIGURA
5
Dinamica dei tassi % attivi sui finanziamenti per cassa al settore produttivo
(operazioni a scadenza “oltre un anno” su un campione di banche)
di cui Leasing
Operazioni a scadenza
6
5
4
3
2
1
31-12-11
30-09-11
30-06-11
31-03-11
31-12-10
30-09-10
30-06-10
31-03-10
31-12-09
30-09-09
30-06-09
31-03-09
31-12-08
30-09-08
30-06-08
31-03-08
31-12-07
30-09-07
30-06-07
31-03-07
31-12-06
0
Fonte: Elaborazioni Assilea su dati Banca d’Italia (tavola TDB 30850 del Bollettino Statistico)
TABELLA
8
Tassi attivi a dicembre 2011 sui finanziamenti per cassa al settore produttivo
(operazioni a scadenza su un campione di Banche)
Operazioni a scadenza
Nord Ovest
Fino a un anno
Nord Est
3,46
di cui leasing
Oltre un anno
di cui leasing
Centro
Sud
Isole
3,50
3,43
3,72
4,70
4,50
4,70
5,32
4,95
4,70
4,11
4,36
3,75
5,19
5,22
4,27
4,21
4,12
6,64
7,62
5,32
4,83
Fonte: Banca d’Italia (tavola TDB 30850 del Bollettino Statistico)
ASSILEA
28
RAPPORTO SUL LEASING 2011
3,76
Media Italia
3,50
FOCUS
Le dinamiche
del credito specializzato
Le statistiche congiunte, aggiornate a fine 2011, elaborate da Assifact, Assilea e
Assofin - le Associazioni di categoria a cui aderiscono le banche e gli intermediari finanziari attivi rispettivamente nel settore del factoring, del leasing e del credito alle
famiglie - mostrano nel complesso una tenuta del portafoglio crediti del comparto,
al quale si accompagna una crescita del peso complessivo del settore sull’economia
del nostro paese, nonostante l’andamento dei singoli settori risulti disomogeneo
in ragione delle caratteristiche dei prodotti offerti e delle particolari condizioni del
contesto economico.
ali dati fanno riferimento a 143 opera-
T
te positivo, a fronte di un lieve calo del
nomia e nel sistema finanziario italiano.
tori, la grande maggioranza dei quali
credito alle famiglie. Il settore del leasing
Nel complesso, il flusso di crediti erogati
(129) specializzati, ovvero attivi esclusiva-
sconta invece maggiormente il perdurare
nel 2011 sotto forma di contratti di lea-
mente in uno o più dei tre comparti men-
della difficile congiuntura economica e
sing, factoring e credito alle famiglie ha
zionati. Del campione fanno parte anche
la riduzione degli investimenti. Queste
raggiunto il 16,8% del prodotto inter-
14 banche generaliste, attive nel credito
tendenze sono peraltro confermate da-
no lordo nazionale, impiegando più di
ordinario oltre che in quello specializzato.
gli ultimi dati della Banca d’Italia (Bank
18.000 dipendenti. Il credito specializ-
Lending Survey, aprile 2012), che eviden-
zato nelle sue varie forme rappresenta
Nel 2011 il volume aggregato del turno-
ziano per il 2011 un comportamento delle
inoltre, nel 2011, circa un quinto del
ver e dei contratti stipulati dagli operatori
imprese e delle famiglie improntato alla
portafoglio complessivo di impieghi del-
specializzati è stato pari a 265,4 miliardi
prudenza e una decisa contrazione delle
le banche e degli intermediari finanziari
di euro. Una quota rilevante della nuova
richieste di nuovi prestiti.
italiani. Con tali forme di credito sono
produzione è rappresentata da opera-
stati finanziati l’8% degli investimenti
zioni di factoring, che nel 2011 hanno
L’attività di credito specializzato conti-
delle imprese e il 7,5% della spesa delle
registrato un andamento particolarmen-
nua ad avere un peso di rilievo nell’eco-
famiglie (tab. 9).
TABELLA
9
Statistiche del credito specializzato (al 31.12.2011)
Out-standing del credito specializzato al 31/12/11
427 614 mln €
Variazione percentuale* rispetto al 31/12/10
+1,5%
Stima dell’incidenza sul totale dei finanziamenti di banche e intermediari finanziari
Nuova produzione del credito specializzato nel 2011
19,9%
265 424 mln €
Variazione percentuale* rispetto al 2011
+12,4%
Incidenza del credito specializzato sul Pil
16,8%
Incidenza del credito specializzato a medio termine alle imprese sugli investimenti
8,0%
Incidenza del credito specializzato alle famiglie sulla spesa delle famiglie
7,5%
Fonte: Assifact, Assilea, Assofin, Banca d’Italia, Istat.
* Le variazioni percentuali tengono conto di eventuali rilevanti modifiche nelle compagini associative del settore intervenute nel corso dell’anno.
ASSILEA
29
RAPPORTO SUL LEASING 2011
ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI
[1.3] LA CONTRAZIONE DEL CREDITO
ALLE IMPRESE
In linea con quanto rilevato nel primo
cietà commerciali di leasing operativo.
zati e per il restante 8,4% dalle banche
semestre, a fine 2011 il portafoglio di
Complessivamente, l’out-standing degli
generaliste.
crediti delle società di leasing, factoring
operatori specializzati costituisce oltre
La composizione del portafoglio crediti
e credito alle famiglie si è avvicinato a
il 72% del portafoglio totale, contro
del settore del credito specializzato ap-
428 miliardi di euro, risultando in lieve
il 27,9% delle banche generaliste. La
pare sostanzialmente in linea con l’anno
crescita rispetto all’anno precedente
quota di queste ultime ha perso alcu-
precedente (fig. 6) : il 32,4% degli
(+1,5%*). Quasi la metà dello stock di
ni punti percentuali rispetto al 2010,
impieghi di credito specializzato risulta
credito specializzato in essere a dicem-
anche a seguito dei risultati in termini
rivolto alle imprese private (attraverso
bre 2011 è detenuto dagli intermedia-
di flusso di nuovi crediti, interamente
operazioni di leasing e factoring), men-
ri finanziari. Il 22,6% del portafoglio
attribuibili alla performance del facto-
tre il 4,2% è destinato al settore pubbli-
crediti specializzati è invece detenuto
ring, attività gestita quasi interamente
co. Gli impieghi di credito specializzato
dalle banche specializzate. Solo una
da operatori specializzati. Le nuove
rivolti alle famiglie, che rappresentano
quota assai marginale (pari allo 0,1%)
erogazioni nel 2011 provengono infatti
il 61% del totale, costituiscono la voce
si riferisce ai crediti in essere delle so-
per il 91,6% dagli operatori specializ-
più consistente del portafoglio.
FIGURA
6
Ripartizione del credito specializzato per settore finanziato (out-standing al 31.12.2011)
FAMIGLIE
61,0%
IMPRESE PRIVATE
32,4%
SETTORE PUBBLICO
4,2%
ALTRO
2,0%
SETTORE FINANZIARIO
0,4%
Fonte: dati Assifact, Assilea, Assofin
* Le variazioni percentuali tengono conto di eventuali rilevanti modifiche nelle compagini associative del settore intervenute nel corso dell’anno.
ASSILEA
30
RAPPORTO SUL LEASING 2011
ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI
[1.4] IL RALLENTAMENTO DELLE TRANSAZIONI
SU IMMOBILI NON RESIDENZIALI
Assilea e Agenzia del Territorio collaborano dal 2007 per la realizzazione di un osservatorio sugli immobili non residenziali. Fino ad oggi le schede immobiliari acquisite
nel sistema informativo dagli associati Assilea sono state oltre 10.000.
T
ali schede hanno costituito una base informativa impor-
rimanda anche per eventuali approfondimenti sulla metodolo-
tante nel processo per la determinazione delle quotazioni
gia di analisi adottata.
dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare riferite alle tipologie
In termini di stock immobiliare, i Negozi continuano a rappre-
edilizie non residenziali. Nel settore non residenziale, infatti,
sentare la tipologia edilizia con il numero di unità più elevato tra
la fonte Assilea ha costituito nel 2011 circa il 20% del valore
le tipologie non residenziali. Infatti, come evidenziato nella fig.
dei volumi di scambio rilevati nell’indagine del mercato con
1, le unità della tipologia Negozi rappresentano il 61,2% dello
le schede OMI. In particolare, sempre nel 2011, dalla fonte
stock non residenziale. Seguono i Capannoni, con circa il 16,9%
Assilea sono pervenuti circa il 6% (11% in termini di valore)
(in crescita rispetto al 2010), e gli Uffici, con il 15,2%. Quote
delle schede rilevate per la tipologia edilizia negozi, circa il
minori sono rappresentate dagli Edifici commerciali (4,9%),
9% (13% in termini di valore) per la tipologia uffici e quasi il
dagli Alberghi (1,3%) e dagli Istituti di credito (0,5%). Anche
50% delle schede per le unità a destinazione produttiva (46%
in termini di compravendite (NTN*), sono sempre i Negozi a
in termini di valore). Si riportano, di seguito, in sintesi alcuni
presentare la percentuale più elevata, seppure con un’inciden-
dati estratti dall’ultimo Rapporto Immobiliare 2012, al quale si
za più contenuta rispetto a quella rilevata in termini di stock,
FIGURA
1
Ripartizione dello stock e delle transazioni* 2011 di immobili non residenziali
STOCK 2011
NTN 2011
NEGOZI
61,2%
NEGOZI
49,9%
CAPANNONI
16,9%
UFFICI
22,8%
UFFICI
15,2%
CAPANNONI
20,2%
EDIFICI COMMERCIALI
4,9%
EDIFICI COMMERCIALI
5,8%
ALBERGHI
1,3%
ALBERGHI
0,8%
ISTITUTI DI CREDITO
0,5%
ISTITUTI DI CREDITO
0,6%
Fonte: Agenzia del Territorio
* Calcolate come Numero di Transazioni “Normalizzate”, conteggiate cioè per quota di trasferimento di proprietà al fine di considerare un numero di compravendite coerente con il numero di unità vendute.
ASSILEA
31
RAPPORTO SUL LEASING 2011
ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI
[1.4] IL RALLENTAMENTO DELLE TRANSAZIONI
SU IMMOBILI NON RESIDENZIALI
pari in questo caso al 49,9%. Le compravendite di Alberghi
degli immobili ad uso ufficio, il cui indice delle compravendite
rappresentano lo 0,8% del totale, anche in questo caso con
diminuisce del 5,4% rispetto al 2010.
una incidenza più contenuta rispetto a quella rilevata in termini
di stock. Risultano, invece, più elevate, rispetto allo stock, le
Guardando alla dinamica 2011 per macro-area geografica
quote degli Uffici e dei Capannoni, 22,8% e 20,2%, così come
(tab. 1 e tab. 2) , si osserva un generale calo del numero
quelle degli Istituti di credito e degli Edifici commerciali, pari
delle compravendite per tutte le principali tipologie di immobili
rispettivamente allo 0,6% e al 5,8%. Tale differenza di quote
analizzate. L’unico andamento positivo, come detto, si registra
in termini di volume si riflette, ovviamente, sul valore dell’IMI,
per il settore dei Capannoni, con un aumento a livello nazionale
indice della dinamicità del mercato, calcolato come rapporto
del +5,3%, che risulta ancora più elevato nel Sud, dove cresce
tra il NTN e il relativo stock immobiliare.
del 22,9%, e nelle Isole (+11,3%). Grazie essenzialmente
all’ottimo risultato del comparto industriale, in queste due aree
In termini di dinamica del mercato, l’andamento del numero indi-
territoriali il saldo delle compravendite di Uffici, Capannoni e
ce NTN, con base 100 all’anno 2004, evidenzia (fig. 2) come la
Negozi per il 2011 è lievemente positivo e pari allo 0,2% per il
flessione del numero delle compravendite sia iniziata nel 2006
Sud e allo 0,1% per le Isole.
per le tipologie Uffici e Negozi, nel 2007 per i Capannoni. Nel
Come di consueto, nel Rapporto Immobiliare 2011, per le prin-
2010 la flessione dell’indice ha subito un rallentamento visibile
cipali tipologie di immobili non residenziali è stata calcolata una
in tutte le categorie di immobili, dopo le contrazioni a due cifre
quotazione media, elaborando le quotazioni OMI pubblicate
registrate nel 2008 e nel 2009. Nel 2011 si è assistito ad un
nel 1° e 2° semestre 2011 e pesandole sullo stock immobiliare.
ulteriore rallentamento dell’indice, fatta eccezione per il com-
Coerentemente con quanto rilevato nell’edizione precedente, le
parto degli immobili industriali, per i quali si registra una crescita
quotazioni massime sono state quelle rilevate con riferimento
del 5,3%. Il calo più consistente risulta quello del comparto
agli immobili del Centro, soprattutto per la categoria commer-
FIGURA
2
Numero indice delle compravendite normalizzate con base 2004 = 100
Totale
115
Uffici
105
Capannoni
95
Negozi
85
75
65
55
2004
2005
2006
2007
2008
2009
Fonte: Agenzia del Territorio
ASSILEA
32
RAPPORTO SUL LEASING 2011
2010
2011
TABELLA
1
Stock, compravendite e IMI 2011 per area geografica e tipologia di immobile non residenziale
Stock
Uffici
Negozi
Capannoni
Istituti di
Edifici
credito
commerciali
Alberghi
Totale
Nord Est
148.997
414.229
186.465
5.174
47.782
14.450
817.097
Nord Ovest
195.092
631.088
224.073
7.287
62.918
12.296
1.132.754
Centro
137.960
559.551
127.676
4.041
34.715
13.256
877.199
Sud
99.012
662.905
116.030
2.464
43.285
10.527
934.223
Isole
50.694
273.720
47.734
1.448
14.232
4.710
392.538
Italia
631.755
2.541.493
701.978
20.414
202.932
55.239
4.153.811
Numero compravendite
Uffici
Negozi
Capannoni
normalizzate
Istituti di
Edifici
credito
commerciali
Alberghi
Totale
Nord Est
3.632
5.192
3.447
82
932
111
13.395
Nord Ovest
4.532
9.176
4.977
147
1.326
174
20.333
Centro
3.016
7.073
1.972
83
542
105
12.791
Sud
2.080
6.631
1.661
38
572
65
11.048
825
2.779
419
34
185
37
4.279
14.085
30.851
12.477
383
3.557
492
61.845
Isole
Italia
IMI
Uffici
Negozi
Capannoni
Istituti di
Edifici
credito
commerciali
Alberghi
Totale
Nord Est
2,4%
1,3%
1,9%
1,6%
2,0%
0,8%
1,6%
Nord Ovest
2,3%
1,5%
2,2%
2,0%
2,1%
1,4%
1,8%
Centro
2,2%
1,3%
1,5%
2,1%
1,6%
0,8%
1,5%
Sud
2,1%
1,0%
1,4%
1,6%
1,3%
0,6%
1,2%
Isole
1,6%
1,0%
0,9%
2,4%
1,3%
0,8%
1,1%
Italia
2,2%
1,2%
1,8%
1,9%
1,8%
0,9%
1,5%
Fonte: Agenzia del Territorio
TABELLA
2
Variazione del numero delle compravendite di immobili non residenziali
Var. % NTN 2011/2010
Uffici
Negozi
Capannoni
Totale
(Uffici, Negozi, Capannoni)
Totale
non residenziale
Nord Est
-7,6%
-3,9%
3,6%
-3,1%
-2,9%
Nord Ovest
-2,2%
-4,5%
0,9%
-2,6%
-3,0%
Centro
-7,0%
-1,1%
6,2%
-1,6%
-2,2%
Sud
-6,5%
-2,2%
22,9%
0,2%
0,2%
Isole
-4,7%
0,0%
11,3%
0,1%
-0,7%
Italia
-5,5%
-2,7%
5,3%
-1,8%
-2,1%
Fonte: Agenzia del Territorio
ASSILEA
33
RAPPORTO SUL LEASING 2011
ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI
[1.4] IL RALLENTAMENTO DELLE TRANSAZIONI
SU IMMOBILI NON RESIDENZIALI
ciale; le quotazioni minime sono quelle relative agli immobili
L’aumento maggiore ha riguardato le quotazioni degli Uffici,
situati nel Sud e nelle Isole (tab. 3).
che sono cresciute dello 0,3% a livello complessivo e dello
0,6% nei capoluoghi. A livello di macro-aree, le quotazioni
Nel grafico della fig. 3 sono messe a confronto le quotazioni medie
degli Uffici risultano in crescita in modo più spiccato nel Nord-
nazionali - calcolate su tutti i comuni e sui soli capoluoghi - con
Est (+0,6% a livello complessivo e +1,4% nei capoluoghi),
riferimento al 2011, delle tre principali tipologie edilizie esaminate
mentre sono stabili a livello complessivo (e in riduzione dello
e le variazioni percentuali rispetto al 2010. Tali quotazioni medie
0,3% nei capoluoghi) al Sud. I prezzi degli immobili commer-
risultano in crescita per tutte le tipologie edilizie. È inoltre interes-
ciali crescono al Nord e nelle Isole, mentre diminuiscono nelle
sante notare come le quotazioni degli uffici presentino valori molto
altre marco-aree.
simili sia per il complesso dei comuni sia per i soli capoluoghi.
TABELLA
3
Quotazioni 2011 per tipologia di immobile (Prezzi al mq Omi)
Nord Est
Nord Ovest
Centro
Sud
Isole
Media nazionale
Uffici
1.467
1.611
2.016
1.338
1.200
1.564
Negozi
1.783
1.833
2.402
1.602
1.436
1.848
530
567
648
457
441
546
Capannoni
Fonte:Agenzia del territorio
FIGURA
3
Quotazioni medie nazionali 2011 e variazione rispetto al 2010 di Uffici, Negozi e Capannoni
Tutti i comuni
3.000
Capoluoghi
2.500
€ 2.276
€ 2.734
€ 1.848
2.000
€ 1.564
1.500
1.000
€ 546
€ 698
500
+0,3% +0,6%
0
+0,1%
Uffici
+0,2%
+0,6% +0,1%
Negozi
Fonte:Agenzia del territorio
ASSILEA
34
RAPPORTO SUL LEASING 2011
Capannoni
FOCUS
La penetrazione del leasing
sulle compravendite di immobili non residenziali
C
onfrontando la dinamica delle com-
al finanziamento dell’imposta di registro
Capannoni. Rispetto al 2010, il valore
pravendite con quella del numero
dovuta entro il 31 marzo 2011.
di scambio del 2011 si è mantenuto so-
di contratti di leasing su immobili finiti
stanzialmente invariato, nonostante il
(tab. 4) , si assiste, dopo due anni di
Utilizzando le quotazioni medie comu-
calo del settore Ufficio.Tale risultato va
forte riduzione, ad una crescita dell’8,9%
nali della banca dati OMI ed effettuando
imputato alle buone performance del
del numero di contratti leasing su im-
una stima delle superfici compravendute
settore dei capannoni che mostrano,
mobili costruiti. A fronte di tale risultato
degli Uffici, dei Negozi e dei Capannoni,
infatti, un aumento del “fatturato” del
positivo si conferma, a livello complessi-
nel Rapporto Immobiliare viene effet-
+4,9%, in considerazione dell’aumento
vo, una flessione del numero delle com-
tuata una stima di massima del valore
degli scambi del +5,3%. Tale aumento
pravendite (pari al 2,1%), per quanto più
complessivo degli immobili scambiati
ha compensato in buona parte la forte
contenuta rispetto all’anno precedente.
nel 2011 (tab. 5) . Complessivamen-
riduzione, in linea con il 2010, dei volumi
Ne consegue, per la prima volta dal 2005,
te, il valore di scambio degli immobili
di scambio sugli Uffici (-7,9%), nonché
un aumento del tasso di penetrazione del
non residenziali considerati ai fini di
la diminuzione del valore dei volumi
leasing espresso sul numero delle transa-
questa analisi è stato stimato pari a
scambiati sui Negozi (decisamente più
zioni, che sale all’11,2% e risulta il più
18,9 miliardi di euro nel 2011. La quo-
contenuta rispetto al 2010 e pari allo
alto degli ultimi tre anni. Come si vedrà
ta del valore di scambio collegata agli
0,9%). Emerge che la quota di mercato
più avanti, in sede di analisi della dina-
uffici è stimata pari a circa 3,6 miliardi
più ampia, nel 2011, si è scambiata,
mica dello stipulato leasing immobiliare,
di euro (19% circa del totale) ed è signi-
in termini di valore, al Nord Ovest per
questo dato va comunque interpretato
ficativamente inferiore a quella stimata
tutte le tre tipologie non residenziali
con cautela tenendo conto del possibile
per i Negozi ed i Capannoni, circa 7,4
esaminate (37%). Segue il Centro per gli
conteggio come nuovi contratti di lea-
miliardi di euro e 7,9 miliardi di euro
Uffici e i Negozi, mentre è nel Nord Est la
sing di eventuali variazioni contrattuali su
rispettivamente, con una quota relativa
seconda maggior quota del valore delle
contratti immobiliari già in essere, legate
pari al 39% per i Negozi e 42% per i
compravendite di Capannoni.
TABELLA
4
Dinamica del tasso di penetrazione dello stipulato leasing immobiliare “costruito”
sulle compravendite di immobili strettamente non residenziali – numero contratti
2008
Numero di contratti di leasing
2009
2010
2011
Var.% '11/'10
10.527
7.249
6.357
6.922
8,9%
76.187
66.020
63.170
61.845
-2,1%
13,8%
11,0%
10,1%
11,2%
-
immobiliare "costruito"
Compravendite di immobili
strettamente non residenziali
Incidenza %
Fonte: elaborazioni Assilea su dati Agenzia del Territorio
ASSILEA
35
RAPPORTO SUL LEASING 2011
ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI
[1.4] IL RALLENTAMENTO DELLE TRANSAZIONI
SU IMMOBILI NON RESIDENZIALI
È possibile stimare con una buona ap-
preso anche (sebbene in percentuale
l’incidenza del leasing si riduce di 8,9
prossimazione il tasso di penetrazione
minima) lo stipulato relativo agli immo-
punti percentuali rispetto al 2010. Si
del leasing immobiliare costruito sui vo-
bili residenziali e agli alberghi. Il loro
tratta di una contrazione analoga a quel-
lumi complessivi di contratti immobiliari
peso sul totale stipulato è contenuto,
la registrata nel 2009, e molto superiore
non residenziali indicati dall’Agenzia del
ma potrebbe portare ad una lieve so-
a quella misurata lo scorso anno (che era
Territorio. Tale tasso si ottiene dividen-
pravvalutazione del tasso di penetra-
risultata pari a 1,2 punti percentuali). La
do il valore dello stipulato leasing per il
zione della locazione finanziaria. Tale
valutazione di tali dati deve comunque
valore totale degli immobili scambiati.
incidenza risulta comunque pari, per il
essere pesata alla luce di quanto sotto-
Occorre tenere presente che nella voce
2011, al 22,5%. Si tratta del valore più
lineato in merito alla comparabilità delle
relativa al leasing immobiliare è com-
baso degli ultimi 4 anni. In particolare,
due grandezze in oggetto.
TABELLA
5
Dinamica del tasso di penetrazione dello stipulato leasing immobiliare “costruito” sulle
compravendite di immobili strettamente non residenziali - valore contratti (valori in milioni di euro)
2008
Uffici
2009
2010
2011
Var.% '11/'10
3.450
4.197
3.915
3.605
-7,9%
Negozi
10.257
7.790
7.493
7.428
-0,9%
Capannoni
10.209
7.755
7.523
7.890
4,9%
Totale
23.916
19.742
18.931
18.923
-0,0%
9.509
6.438
5.514
4.258
-22,8%
39,8%
32,6%
31,4%
22,5%
-
Totale Leasing immobiliare costruito
Tasso di penetrazione sui volumi
Fonte: elaborazioni Assilea su dati dell’Agenzia del Territorio
ASSILEA
36
RAPPORTO SUL LEASING 2011
ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI
[1.5] LA TENUTA DEL MERCATO
DELLE IMMATRICOLAZIONI A SOCIETÀ
[1.5.1] La diminuzione delle
immatricolazioni di autovetture
Il 2011 ha evidenziato un calo nel numero di immatricolazioni di autovetture in Italia
dell’ordine del 10,9% rispetto all’anno precedente.
T
ale situazione rispecchia l’andamento generalizzato delle
Considerando il comparto delle autovetture, è possibile notare
immatricolazioni nei principali paesi europei, tra cui la
un calo generalizzato nell’andamento mensile delle immatrico-
Francia, con una diminuzione pari a circa il 2,1%, il Regno
lazioni rispetto all’anno precedente, che risulta più accentuato
Unito, in cui il calo risulta essere del 4,4%, la Spagna, in cui
nel confronto con il primo trimestre del 2010, periodo in cui gli
si registra il decremento più consistente, pari al 17,7%; l’unico
incentivi sulla rottamazione ancora esplicavano i loro effetti
Paese in cui si riscontra un andamento positivo è la Germania
positivi, ed in cui si arriva a toccare il -27% in corrispondenza del
che, con un incremento pari all’8,8%, continua a confermare
mese di marzo. Nei mesi successivi il divario rimane evidente,
il primo posto in Europa. La situazione sembra risollevarsi se si
anche se notevolmente attenuato: non arriva a superare la
analizzano le immatricolazioni relative agli autoveicoli commer-
soglia del -14,7% raggiunta nel mese di dicembre (fig. 2).
ciali ed industriali. Per entrambe le categorie infatti, nel 2011
Sul totale delle immatricolazioni è cresciuta l’incidenza del
ci sono stati forti aumenti nel numero di immatricolazioni di
mercato dell’usato, passata dal 58,2% del 2010 al 60,6% del
tutte le maggiori economie europee; a conferma di ciò basti
2011 (fig. 3).
considerare il dato relativo alla media dei paesi dell’UE, che ha
registrato un incremento rispettivamente del 7% e del 29%. In
Dall’analisi delle immatricolazioni per tipologia di proprietario
Italia questo risultato viene in parte smentito da una flessione
emerge un aumento dell’incidenza delle autovetture intestate a
del 6,1% nel comprato degli autoveicoli commerciali entro le
società, che raggiunge il 33% del totale (+ 5 punti percentuali
3,5t, mentre un risultato positivo è riscontrabile nell’incremento
rispetto alla quota del 2010) a discapito delle immatricolazioni
pari al 14,4% delle immatricolazioni relative agli autoveicoli
a privati, il cui peso sull’intero comparto diminuisce fino a rag-
industriali (fig.1).
giungere il 66,3%. Infatti nel 2011 l’unico aumento riscontrato
FIGURA
1
50,0%
Dinamica delle immatricolazioni nei maggiori Paesi europei (Var.% 2011/2010)
Autovetture
Autoveicoli commerciali≤3,5t
Autoveicoli commerciali>3,5t
40,0%
30,0%
20,0%
10,0%
0,0%
-10,0%
-20,0%
-30,0%
Francia
Germania
Italia
Spagna
UK
Fonte:ACEA
ASSILEA
37
RAPPORTO SUL LEASING 2011
UE (27)
ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI
[1.5.1] La diminuzione delle
immatricolazioni di autovetture
FIGURA
2
Trend mensile delle immatricolazioni di autovetture e fuoristrada
300.000
2011
2010
250.000
200.000
150.000
100.000
50.000
0
gennaio febbraio
marzo
aprile
maggio
giugno
luglio
agosto settembre ottobre novembre dicembre
Fonte:Elaborazione Centro Studi Unrae
è quello delle immatricolazioni di autovetture a società (+5,4%)
Il comparto dei veicoli commerciali e industriali registra nel
mentre le immatricolazioni a privati (intendendo con questa
2011 un calo del 5,2% dello stipulato rispetto all’anno prece-
dizione tutti i soggetti dotati di codice fiscale alfanumerico: i
dente, principalmente attribuibile sia al settore degli autovei-
privati consumatori, gli esercenti arti e professioni, i titolari di
coli fino a 3,5t (-6,0%) che al sub-comparto degli autobus
ditte individuali e le imprese familiari) continuano a registrare
(-18,0%). Lo specifico settore degli autoveicoli industriali ha
una flessione pari al 17,9%, in linea con il trend dell’anno pre-
comunque visto aumentare le immatricolazioni del 5,7%, e al
cedente. All’interno di quest’ultimo comparto, si è assistito però
suo interno le immatricolazioni di autoveicoli pesanti fino alle
ad un aumento delle immatricolazioni di autovetture concesse
16t hanno visto crescere la loro incidenza, con un incremento
in leasing, pari al 12,2%. (tab. 1 e fig. 4).
delle immatricolazioni del 10,4%. (tab. 2).
FIGURA
3
Il mercato delle autovetture in Italia al netto delle minivolture
(numero di veicoli immatricolati e oggetto di trasferimento di proprietà)
Prime iscrizioni di autovetture nuove
Passaggi di proprietà di autovetture al netto delle minivolture
5.000.000
4.500.000
4.000.000
3.500.000
3.000.000
2.500.000
2.000.000
1.500.000
1.000.000
500.000
0
2010
2011
Fonte:Elaborazione Centro Studi Unrae
ASSILEA
38
RAPPORTO SUL LEASING 2011
ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI
[1.5.1] La diminuzione delle
immatricolazioni di autovetture
TABELLA
1
Immatricolazioni di autovetture e fuoristrada
2010
Privati proprietari
2011
Var.% 2011/2010
1.387.744
1.139.415
-17,9
21.305
23.909
12,2
2.933
3.033
3,4
Totale autovetture a privati
1.411.982
1.166.357
-17,4
Totale autovetture a società
561.604
591.707
5,4
1.973.586
1.758.064
-10,9
Privati con auto in leasing
Taxi a privati*
Totale immatricolazioni di autovetture
* Compresa una minima percentuale di taxi in leasing - Fonte: Elaborazioni Centro Studi Unrae
FIGURA
4
Ripartizione delle immatricolazioni 2011 di autovetture tra privati* e società
PRIVATI
66,3%
SOCIETÀ
33,7%
PRIVATI PROPRIETARI
64,8%
PRIVATI CON AUTO LEASING
1,4%
TAXI A PRIVATI
0,2%
* Per “privati” s’intendono i soggetti dotati di codice fiscale alfanumerico: i privati consumatori, gli esercenti arti e professioni, i titolari di ditte individuali e imprese familiari.
Fonte:Elaborazione Assilea su dati Unrae
TABELLA
2
Numero di immatricolazioni di veicoli commerciali e industriali
2010
Veicoli commerciali fino a 3,5t. di ptt.
2011
Var.% 2011/2010
181.654
170.740
-6,0
Veicoli industriali oltre 3,5t. di ptt.
18.197
19.238
5,7
di cui veicoli industriali pesanti * 16t. di ptt.
12.636
13.956
10,4
3.906
3.204
-18,0
193.182
203.757
-5,2
Autobus
Totale
Fonte: Elaborazione Centro Studi Unrae
ASSILEA
39
RAPPORTO SUL LEASING 2011
ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI
[1.5.2] La tenuta del mercato
dell’auto aziendale
Il comparto relativo alle immatricolazioni di autovetture intestate a “società” risulta
essere incrementato del 5,4%, attestandosi sulle 591.700 unità.
ale incremento deve essere attribuito principalmente alle
T
delle autovetture di proprietà (22,9%). Queste considerazioni
immatricolazioni di autovetture di proprietà intestate ai
denotano una dinamica totalmente opposta rispetto a quella
concessionari, aumentate del 5,1%. L’incidenza di tale voce
dell’anno precedente, poiché sono proprio le autovetture in-
all’interno dell’intero comparto si attesta intorno al 32%, in
testate a società di noleggio a lungo termine ad acquistare
linea con l’anno precedente. Lo stesso non vale però con riferi-
peso all’interno del settore delle auto aziendali “in senso
mento alle autovetture concesse ad uso noleggio, in flessione
stretto”, fino a raggiungere il 54,7% del totale, a discapito
del 12,3%. Anche il comparto delle immatricolazioni a società
delle auto a enti o società diverse, che con un’incidenza del
di noleggio a breve termine risulta essere in calo (-2,3%), ve-
30,9% evidenziano una perdita di 5 punti percentuali rispetto
dendo diminuire la propria incidenza sul totale al 18,3%; stesso
al 2010. Il comparto del leasing è rimasto pressoché inalterato,
discorso per le autovetture finanziate in leasing, diminuite del
confermando le stesse percentuali di incidenza in entrambi i
3,2%. (fig. 1 e tab. 1).
segmenti delle società di noleggio a lungo termine e degli enti
Per quanto riguarda il sotto-comparto degli enti e società
e società diversi (fig. 2).
diverse è possibile notare una lieve diminuzione nelle imma-
Nel 2011 il settore del noleggio auto conferma il trend di
tricolazioni di autovetture di proprietà (-5,1%) a fronte di un
crescita dell’anno precedente, con un incremento del 10,1%
più consistente aumento delle autovetture finanziate in leasing
nel numero di immatricolazioni; tale incremento viene favorito
(12,9%); situazione opposta, invece, per le società di noleggio
dalla dinamica positiva nel comparto del noleggio a lungo
a lungo termine, per cui a registrare una flessione sono le
termine, che ha visto aumentare le immatricolazioni di 22,3
immatricolazioni di autovetture finanziate in leasing (-1,7%),
punti percentuali, aumento consistente che riesce ampiamente
ampiamente compensata dall’aumento nelle immatricolazioni
a sostenere il calo di 2,6 punti percentuali subìto dal noleggio
FIGURA
1
Ripartizione delle immatricolazioni 2011 a società per tipologia di utilizzatore
AUTO AZIENDALI IN SENSO STRETTO
44,7%
SOCIETÀ DI NOLEGGIO A LUNGO TERMINE
24,4%
AUTOIMMATRICOLAZIONI (DI PROPRIETÀ)
32,2%
AUTO AZIENDALI DI PROPRIETÀ
13,8%
SOCIETÀ DI NOLEGGIO A BREVE TERMINE
18,3%
AUTO AZIENDALI IN LEASING
6,0%
LEASING ALLE SOCIETÀ DI NOLEGGIO A LUNGO TERMINE
0,5%
AUTOIMMATRICOLAZIONI (USO NOLEGGIO)
3,6%
LEASING ALLE SOCIETÀ DI NOLEGGIO A BREVE TERMINE
0,9%
ALTRI SOGGETTI CHE FANNO NOLEGGIO
0,2%
Fonte:Elaborazione Assilea su dati UNRAE
ASSILEA
40
RAPPORTO SUL LEASING 2011
TABELLA
1
Dinamica delle immatricolazioni per tipologia di utilizzatore e destinazione finale
2010
di proprietà
Enti e società diverse
2011
86.149
Var.%
81.745
-5,1
Leasing
31.277
35.319
12,9
di proprietà
117.722
144.655
22,9
Leasing
3.021
2.971
-1,7
238.269
264.690
11,1
di proprietà
110.571
108.010
-2,3
Leasing
5.646
5.465
-3,2
di proprietà
181.335
190.665
5,1
ad uso noleggio
24.469
21.451
-12,3
1.414
1.426
0,8
561.604
591.707
5,4
Società di noleggio a lungo termine
Mercato auto aziendale vero e proprio
Società di noleggio a breve termine
Autoimmatricolazioni
Altri soggetti che fanno noleggio
Totale auto e fuoristrada intestate a società
Fonte:Elaborazioni Assilea su dati UNRAE
FIGURA
2
Dettaglio ripartizione delle immatricolazioni 2011 delle “auto aziendali in senso stretto”
SOCIETÀ DI NOLEGGIO A LUNGO TERMINE
54,7%
AUTO AZIENDALI DI PROPRIETÀ
30,9%
AUTO AZIENDALI IN LEASING
13,3%
LEASING ALLE SOCIETÀ DI NOLEGGIO A LUNGO TERMINE
1,1%
Fonte:Elaborazioni Assilea su dati UNRAE
a breve termine. L’andamento nel numero di immatricolazioni
viene a delinearsi una situazione del tutto opposta a quella del
si riflette nella composizione del parco circolante, che risulta
2010, in cui era proprio quest’ultimo comparto a registrare gli
essere complessivamente aumentato del 3,4%; nello specifico
aumenti più significativi (tab. 2).
l’aumento più significativo (5,9%) è da imputare al numero di
Focalizzando l’attenzione sullo stipulato relativo alle associate
auto in circolazione appartenenti al comparto del noleggio a
Assilea, è possibile notare un generale incremento sia per
lungo termine, a fronte di una diminuzione di ben 7 punti per-
quanto riguarda il noleggio a lungo termine - che ha visto
centuali del parco circolante del noleggio a breve; in definitiva
aumentare il numero dei contratti e il relativo valore rispetti-
TABELLA
2
Autovetture a società di Noleggio
Acquisti
Noleggio a breve termine
Noleggio a lungo termine
Totale noleggio
Parco
2010
2011
Var.%
2010
2011
Var.%
116.217
113.251
-2,6%
96.304
89.608
-7,0%
120.743
147.626
22,3%
404.689
428.624
5,9%
236.960
260.877
10,1%
500.993
518.232
3,4%
Fonte:Elaborazione Centro Studi Unrae
ASSILEA
41
RAPPORTO SUL LEASING 2011
vamente di 4,7 e 6,3 punti percentuali – che con riferimento
Il comparto del noleggio a lungo termine, come diretta conse-
al leasing sulle autovetture, anche se in misura più contenuta
guenza del consistente incremento nel numero di immatricolazio-
(+4,4% nel numero di contratti, +1,6% nel valore); più nello
ni, ha invece visto aumentare del 5,6% il numero di autovetture
specifico, l’incremento verificatosi in quest’ultima categoria è
con anzianità inferiore ai 2 anni, che in tal modo arrivano a
da attribuire alle operazioni concluse nei confronti delle società
rappresentare il 57,9% del relativo parco circolante (fig. 4).
di emanazione industriale, aumentate del 28,8% nel numero
Un calo del 5,5% deve essere evidenziato con riferimento alla
e del 27,6% nel valore, mentre va evidenziato un calo di 9,3
categoria delle autovetture con anzianità compresa tra i 3 e i 4
e 11,7 punti percentuali nel numero e valore delle operazioni
anni, mentre le autovetture con anzianità tra i 5 e i 6 anni man-
stipulate da tutte le altre società di leasing (tab. 3).
tengono pressoché inalterato il livello del 2010, facendo registrare
un decremento dello 0,7%. La categoria delle autovetture con
Passando ad un’analisi dell’anzianità del parco circolante, è
anzianità superiore ai 6 anni acquisisce un’incidenza pressoché
possibile notare che nel comparto del noleggio a breve termine
irrilevante(0,7%); in definitiva, quindi, l’anzianità media del
- caratterizzato da un’anzianità media di 12 mesi –la categoria
relativo parco circolante risulta essere di 23 mesi.
che presenta un’incidenza maggiore risulta essere quella delle
autovetture con meno di nove mesi di anzianità (62,0%); questo
L’incremento registrato nelle immatricolazioni leasing sembra
aspetto costituisce una conferma del processo di rinnovamento
aver finalmente favorito quel processo di rinnovamento del parco
avviato già negli anni precedenti, anche se va comunque eviden-
circolante che fino all’anno precedente stentava ad avviarsi; nel
ziato un calo di 4 punti percentuali rispetto al 2010. Questa lieve
2011 infatti, la categoria delle autovetture con anzianità inferiore
flessione viene compensata dall’incremento nelle categorie delle
ai 2 anni ha acquistato il peso maggiore all’interno dell’intero
autovetture comprese tra i 10 e i 18 mesi (+2,5%) ed oltre i 18
parco (53,4%), guadagnando 6,4 punti percentuali rispetto al
mesi (1,5%) (fig. 3).
2010, con conseguente diminuzione dell’incidenza delle auto-
TABELLA
3
Nuovi contratti di Leasing e di Noleggio a Lungo Termine di autovetture stipulati dalle Associate Assilea
(valori in migliaia di euro)
2010
2011
Numero
Valore
Numero
Var.%
Valore
Numero
Valore
Leasing di società di emanazione industriale
26.772
821.631
34.490
1.048.113
28,8%
27,6%
Altre società di leasing
47.962
1.596.656
43.499
1.409.406
-9,3%
-11,7%
Totale Leasing autovetture
74.734
2.418.287
77.989
2.457.519
4,4%
1,6%
Totale Noleggio LT Assilea
17.449
439.610
18.263
467.292
4,7%
6,3%
Fonte:Assilea
FIGURA
3
Composizione del parco circolante di autovetture e fuoristrada in noleggio
a breve termine per anzianità del veicolo (dati al 31.12.2011)
0-9 MESI
62,0%
10-18 MESI
20,0%
OLTRE 18 MESI
18,0%
Fonte:Elaborazione Centro Studi Unrae
ASSILEA
42
RAPPORTO SUL LEASING 2011
vetture con anzianità compresa tra i 3 e i 4 anni, pari al 43,2%
anzianità superiore ai 6 anni, con quota 11,1% raggiunta nel
(-6,7% rispetto al 2010); le autovetture con anzianità compresa
2011, contribuiscono all’ulteriore aumento dell’anzianità media
tra i 5 e i 6 anni si sono lievemente incrementate (+0,8%), ma
dei veicoli appartenenti al parco circolante analizzato.
continuano a costituire il segmento meno rilevante.
Nel parco delle autovetture intestate a società diverse da quelle di
La quota maggiore delle autovetture che costituiscono il parco cir-
noleggio, la categoria delle autovetture di anzianità inferiore ai 2
colante leasing nel 2011 riguarda quelle immatricolate nello stesso
anni, nonostante l’incremento di 1,4 punti percentuali, mantiene
anno, pari al 28,9% (in crescita rispetto a quelle che al 31.12.2010
ancora un peso di gran lunga inferiore a quello acquisito dalle
risultavano immatricolate nel corso dell’anno); seguono in ordine di
autovetture di anzianità intermedia, compresa tra i 2 ed i 6 anni,
grandezza: le autovetture immatricolate nel 2010 pari al 24,4%; le
la cui quota si attesta al 47,1% (27,9% per le autovetture con
immatricolazioni relative al 2008, con un’incidenza pari al 22% del
anzianità tra i 3 e i 4 anni - con decremento del 3,2% - e 19,2%
parco auto; quelle relative al 2009 che raggiungono una quota pari
per quelle di anzianità compresa tra i 5 ed i 6 anni - incrementata
al 21,1%, e infine le immatricolazioni del 2007 che rappresentano
di 1,3 punti percentuali rispetto al 2010). Le autovetture con
solo il 3,5% del totale (fig. 5).
FIGURA
4
Composizione del parco circolante in Leasing e Noleggio a lungo termine (dati al 31.12.2011)
per anzianità del veicolo (valori %)
0 - 2 anni
3 - 4 anni
oltre
5 - 6 anni
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
Noleggio a lungo termine
Leasing
Autovetture intestate a società*
* Comprese le auto in leasing a società ed escluse le auto a noleggio a lungo termine
Fonte:Elaborazione Centro Studi Unrae
FIGURA
5
Composizione del parco circolante di autovetture e fuoristrada in Leasing (dati al 31.12.2011)
per anno di immatricolazione
2011
28,9%
2010
24,4%
2008
22,0%
2009
21,1%
2007
3,5%
Fonte:Elaborazione Centro Studi Unrae
ASSILEA
43
RAPPORTO SUL LEASING 2011
FOCUS
Le immatricolazioni leasing auto per tipologia
di utilizzatore e la penetrazione per comparto
G
uardando alla ripartizione delle immatricolazioni leasing di autovetture
per le diverse tipologie di utilizzatori (fig.
6), si osserva come esse si concentrino per
oltre il 52% sulle imprese (“Enti e società
diverse”). Segue una quota importante di
immatricolazioni (35,3%) a privati (intendendo con questa dizione tutti i soggetti
dotati di codice fiscale alfanumerico: i privati
consumatori, gli esercenti arti e professioni, i titolari di ditte individuali e le imprese
familiari). Percentuali più contenute delle
immatricolazioni leasing, ed in lieve flessione
rispetto al 2010, si riferiscono ad autovetture
finanziate in leasing che vengono poi utilizzate, rispettivamente, da società di noleggio
a medio-lungo termine (4,4%) e da società
di noleggio a breve termine (8,1%).
Per quanto il segmento del leasing di au-
FIGURA
6
tovetture da solo costituisca circa il 60,3%
del totale delle immatricolazioni in leasing, il
suo tasso di penetrazione sul totale delle immatricolazioni di autovetture non raggiunge
il 4% (tab. 4). Si osserva, per contro, un
24,8% di incidenza nel comparto delle immatricolazioni di autoveicoli commerciali e
industriali, e un 35,5% assunto invece con
riferimento al comparto degli autobus, il
quale risulta in aumento di quasi 10 punti
percentuali rispetto all’anno precedente.
Da un’estrapolazione del tasso di penetrazione del leasing sulle immatricolazioni di
autovetture e fuoristrada distinte in base al
tipo di utilizzatore emerge quanto descritto
dalla tab. 5. Il tasso relativo alle immatricolazioni a società cresce leggermente, passando dal 5,6% del 2010 al 6,0% attuale.
In questo caso l’incidenza del leasing viene
calcolata rapportandola al dato comprendente anche le società di noleggio e i concessionari, categoria quest’ultima che,
avendo registrato un aumento dell’ordine
dei 5 punti percentuali nelle immatricolazioni rispetto al 2010, può sottostimare
l’effettiva incidenza del leasing nell’ambito
del sotto-comparto analizzato. Per avere
una visione più attendibile bisogna quindi
considerare il tasso di penetrazione del
leasing con riferimento al settore delle
auto aziendali in senso stretto, il quale,
calcolato al netto di queste due componenti, permette di evidenziare un incremento molto più contenuto dell’effettiva
incidenza del leasing verso utilizzatori di
tipo societario, che passa dal 14,4% del
2010 all’attuale 14,5%.
La minore penetrazione che il leasing ha
Ripartizione delle immatricolazioni leasing di autovetture 2011 per tipologia di utilizzatore
ENTI E SOCIETÀ DIVERSE
52,2%
PRIVATI* CON AUTO IN LEASING
35,3%
SOCIETÀ DI NOLEGGIO A BREVE TERMINE
8,1%
SOCIETÀ DI NOLEGGIO A LUNGO TERMINE
4,4%
*Si indicano con la dizione “privati” i soggetti dotati di codice fiscale alfanumerico: i privati consumatori, gli esercenti arti e professioni - Fonte: elaborazioni Assilea su dati UNRAE
TABELLA
4
Ripartizione e penetrazione delle immatricolazioni leasing per tipologia di veicolo
Peso % immatricolato leasing 2011
Penetrazione % del leasing sul totale
2010
2011
Autovetture e fuoristrada
60,3
3,2
3,9
Veicoli commerciali e industriali
38,8
24,0
24,8
0,9
25,7
35,5
100,0
5,0
5,9
Autobus
Totale
Fonte:Portale Assilea – Unrae (Aprile 2011)
ASSILEA
44
RAPPORTO SUL LEASING 2011
invece registrato nei riguardi delle società di
noleggio, in calo di 0,5 punti percentuali, può
essere considerata alla luce della generale
flessione registrata dalle immatricolazioni
in leasing verso le società di noleggio sia
a breve che a lungo termine. Il comparto
del leasing a privati - al contrario - vede
aumentare il tasso di penetrazione dall’1,5%
registrato nel 2010 al 2,1% del 2011, aumento che è diretta conseguenza della diminuzione registrata nelle immatricolazioni totali
di auto a privati ed al contestuale aumento
delle autovetture in leasing immatricolate nei
confronti di questa tipologia di utilizzatori.
Nella tab. 6 vengono analizzate le immatricolazioni di autovetture distinte per
nazionalità delle case costruttrici al fine di
individuare la percentuale di incidenza del
leasing con riferimento sia al totale delle immatricolazioni, che alle singole tipologie di
utilizzatori: privati e società. Da questa ana-
TABELLA
5
lisi, effettuata mantenendo il confronto con
i dati rilevati nell’anno precedente, emerge
che anche nel 2011 il maggior numero di
immatricolazioni ha avuto ad oggetto autovetture italiane. Questo segmento infatti
rappresenta la quota più elevata (29,0%)
dell’intero mercato delle immatricolazioni,
nonostante il calo di 1,2 punti percentuali
rispetto al 2010. Lo stesso però non può
dirsi focalizzando l’attenzione sul totale
delle immatricolazioni in leasing; in tal caso
infatti la maggior quota di autovetture acquistate tramite locazione finanziaria risulta
essere di nazionalità tedesca (49,0%).
Considerando invece il tasso di penetrazione del leasing, si osserva che il valore più
elevato viene rilevato con riferimento alle
auto di nazionalità tedesca, di cui il 7,6%
risulta essere stato acquistato in leasing.
Seguono le autovetture francesi, poiché
quelle in leasing costituiscono il 5,2% del
totale, in aumento di quasi 2 punti percentuali rispetto al 2010. Una certa rilevanza
viene riscontrata anche con riferimento alle
autovetture di nazionalità indiana, poiché
il tasso di penetrazione sul totale di quelle
immatricolate nel 2011 risulta essere pari al
4,7%. Il segmento delle auto di nazionalità
italiana è quello che presenta la percentuale di incidenza più bassa, pari all’1,0%.
Considerando l’incidenza del leasing per
tipologia di utilizzatore è possibile notare
che generalmente questa risulta maggiore
per le società piuttosto che per i privati; ciò
è riscontrabile guardando – ad esempio al tasso di penetrazione del leasing sulle
immatricolazioni alle società di autovetture
tedesche, pari al 12,9%, superiore di circa 8
punti percentuali rispetto allo stesso tasso
preso con riferimento alle immatricolazioni ai privati (4,7%); stesso discorso può
essere fatto per le auto francesi, in cui il
Dettaglio tassi di penetrazione percentuale del leasing di autovetture e fuoristrada su privati e società
NUMERATORE
DENOMINATORE
Leasing a società
2011
Auto intestate a società*
5,6%
6,0%
Auto aziendali**
14,4%
14,5%
Auto a società di noleggio
3,7%
3,2%
Auto a privati
1,5%
2,1%
Leasing di auto aziendali “in senso stretto”
Leasing a società di noleggio
2010
Leasing a privati
* Al netto del leasing a privati - ** Al netto delle auto in noleggio a breve termine e delle auto intestate ai concessionari - Fonte:Elaborazioni Assilea su dati UNRAE
TABELLA
6
Immatricolazioni di autovetture e fuoristrada per nazionalità del gruppo di appartenenza delle case
automobilistiche
Quota % di mercato
Marca
su totale
autovetture
immatricolate
Penetrazione % Leasing
sulle sole
autovetture
in leasing
sul totale
su privati*
su società
2010
2011
2010
2011
2010
2011
2010
2011
2010
2011
Auto di fabbricazione italiana
30,2
29,0
8,8
7,0
0,9
1,0
0,3
0,4
2,0
1,7
Auto di fabbricazione tedesca
23,4
25,3
49,5
49,0
6,8
7,6
3,8
4,7
12,7
12,9
Auto di fabbricazione francese
16,1
13,8
16,7
18,2
3,3
5,2
1,2
2,5
9,7
10,8
Auto di fabbricazione americana
11,6
10,8
5,6
5,9
1,6
2,1
0,5
0,8
6,4
6,5
Auto di fabbricazione giapponese
10,5
10,8
9,3
8,2
2,9
3,0
1,3
1,4
9,6
9,0
Auto di fabbricazione sud coreana
2,9
3,7
1,1
1,4
1,2
1,5
0,6
0,6
4,3
5,7
Auto di fabbricazione indiana
0,1
0,1
0,2
0,1
4,2
4,7
1,6
1,3
11,5
8,9
*Si indicano con la dizione “privati” i soggetti dotati di codice fiscale alfanumerico: i privati consumatori, gli esercenti arti e professioni - Fonte:Elaborazioni Assilea su dati UNRAE
ASSILEA
45
RAPPORTO SUL LEASING 2011
differenziale tra immatricolazioni a società
e privati si attesta anche qui sugli 8 punti
percentuali (10,5% per le società e 2,5%
per i privati). L’Italia riconferma l’incidenza
più bassa sia con riferimento al settore del
leasing ai privati (0,4%) che a quello delle
società (1,7%).
Nelle tabelle 7a, 7b e 7c si riportano
un’analoga posizione intermedia in tutti e
tre i segmenti. La Fiat occupa la prima posizione in entrambi i segmenti del noleggio a
breve/lungo termine, mentre nel leasing finanziario tale posizione viene ricoperta dal
marchio Audi. La casa automobilistica tedesca riveste un ruolo prevalente anche nel
noleggio a lungo termine, sebbene abbia
perso peso rispetto al 2010, permettendo
alla Volkswagen di guadagnare la seconda
posizione. Volkswagen si trova ad occupare
le prime posizioni anche nell’ambito del leasing finanziario mentre nel noleggio a breve
le classifiche in base al numero di immatricolazioni nel 2011 delle prime dieci marche
realizzate nei segmenti del noleggio a breve
termine, noleggio a lungo termine e leasing
finanziario. La Renault si trova ad occupare
TABELLA
7a
TABELLA
“Top 10” immatricolazioni
7b
termine appare soltanto all’ottavo posto.
Anche nel 2011, così come si osservava
nell’anno precedente, si può notare che
le immatricolazioni alle sole società aventi
ad oggetto autovetture di marca Renault
risultano persino superiori alle immatricolazioni a società relative sia al marchio BMW
che al marchio Audi, marchi che ricoprono
le prime due posizioni all’interno del segmento del leasing finanziario anche grazie
alla forte incidenza delle immatricolazioni a
privati, professionisti, artigiani, ditte individuali, imprese familiari.
“Top 10” immatricolazioni
per marca noleggio
per marca noleggio a lungo
a breve termine a società
termine/leasing operativo a società
Marca
Anno 2011
Marca
Var.% 2011/2010
Anno 2011
Var.% 2011/2010
36.428
-21,6
1
FIAT
34.951
18,7
LANCIA
9.302
-5,9
2
VOLKSWAGEN
14.753
31,1
PEUGEOT
9.197
-8,0
3
AUDI
12.560
-4,0
1
FIAT
2
3
4 FORD
9.101
-12,8
4
FORD
10.393
32,1
5
OPEL
7.322
310,0
5
OPEL
10.186
54,5
6
RENAULT
6.229
-4,1
6
BMW
9.627
19,1
7
CITROEN
5.133
29,5
7
RENAULT
9.208
-10,6
ALFA ROMEO
7.121
46,0
8
VOLKSWAGEN
4.666
-1,1
8
9
ALFA ROMEO
4.499
25,5
9
PEUGEOT
6.970
111,9
HYUNDAI
2.877
567,5
10
MERCEDES
6.001
37,0
10
Fonte:Elaborazioni Centro Studi UNRAE
TABELLA
7c
Fonte:Elaborazioni Centro Studi UNRAE
“Top 10” immatricolazioni per marca leasing finanziario (anno 2011)
Marca
TOTALE
LEASING A SOCIETÀ
LEASING A PRIVATI*
1
AUDI
8.279
5.240
3.039
2
BMW
7.463
4.579
2.884
3 VOLKSWAGEN
6.521
4.183
2.338
4
MERCEDES
6.256
3.744
2.512
5
RENAULT
5.754
5.288
466
6
CITROEN
4.464
1.917
2.547
7
FIAT
3.187
2.487
700
8
FORD
2.559
1.932
627
9
PEUGEOT
2.371
1.177
1.194
10
PORSCHE
2.305
1.382
923
* Per “privati” s’intendono i soggetti dotati di codice fiscale alfanumerico: i privati consumatori, gli esercenti arti e professioni, i titolari di ditte individuali e imprese familiari.
Fonte:Portale Assilea – Unrae (Marzo 2012)
ASSILEA
46
RAPPORTO SUL LEASING 2011
ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI
[1.6] DINAMICHE POSITIVE IN ALCUNI
COMPARTI DEI BENI STRUMENTALI
[1.6.1] La ripresa delle vendite
di macchine utensili
In base ai dati di settore, il 2011 per l’industria italiana costruttrice di macchine
utensili per metalli, robot e automazione è stato un anno positivo, grazie al buon
andamento delle vendite sui mercati esteri.
N
el 2011, la produzione italiana, secondo i dati di consun-
(+30,9% , 179 milioni). A seguire il Brasile, la Russia,
tivo, si è attestata a 4.762 milioni di euro, registrando
l’India e la Turchia.
un incremento del 13,5% rispetto al 2010 (tab. 1) .
Il consumo interno ha messo a segno un incremento del 3,4%
Positivo l’andamento delle vendite all’estero, cresciute del
a 2.551 milioni; le consegne interne sono calate del 5,7%,
25,2% ad un valore di 3.260 milioni di euro. Il rapporto tra
a 1.502 milioni, mentre le importazioni sono cresciute del
export e produzione è salito al 68,5% dal 62,1% dell’an-
19,9%, per un valore di 1.049 milioni. Il saldo della bilancia
no precedente. Primo mercato di sbocco è stato la Cina
commerciale è salito del 27,9%, attestandosi a 2.211 milioni.
(+20,2% , 421 milioni), davanti a Germania (+40,6% ,
Il buon andamento dell’industria italiana del settore si è ri-
362 milioni), Stati Uniti (+97,3%, 282 milioni) e Francia
flesso sul livello di utilizzo della capacità produttiva (fig. 1) ,
TABELLA
1
Il settore delle macchine utensili, robot e automazione (valori in milioni di euro)
2010
2011
Var. % 11/10
Produzione italiana
4.196
4.762
13,5
Esportazioni
2.604
3.260
25,2
Consegne interne
1.592
1.502
-5,7
875
1.049
19,9
2.467
2.551
3,4
Importazioni
Consumo interno
Fonte:Centro Studi UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE
FIGURA
1
Percentuale di utilizzo della capacità produttiva (dati trimestrali)
90
80
70
60
50
40
1
2
3
4
1
2
2009
3
4
1
2010
Fonte:Centro Studi UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE
ASSILEA
47
RAPPORTO SUL LEASING 2011
2
3
2011
4
ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI
[1.6.1] La ripresa delle vendite
di macchine utensili
la cui media annua è salita dal 68,7% del 2010 al 79,6%.
risultato positivo, grazie, però, solo alla tenuta dei mercati
In aumento anche il carnet ordini (fig. 2) , che si è attestata a
esteri, mettendo a segno, a livello complessivo, un incremen-
5,7 mesi di produzione assicurata contro i 4,8 mesi del 2010.
to del 10,5%. Gli ordini raccolti sul mercato interno sono,
Positivo il riscontro anche nel primo trimestre del 2012 (fig. 3).
infatti, risultati stabili mentre quelli sui mercati esteri sono
Nel periodo gennaio-marzo, infatti, l’indice degli ordini è
cresciuti del 12%.
FIGURA
2
Mesi di produzione assicurata
8
6
4
2
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
Fonte:Centro Studi UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE
FIGURA
3
Indice ordini totali (base 2005=100)
180
Totali (media mobile)
160
Totali
140
120
100
80
60
40
20
0
2
3
2005
4
1
2
3
4
2006
1
2
3
2007
4
1
2
3
2008
4
1
2
3
2009
4
1
2
3
2010
Fonte:Centro Studi UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE
ASSILEA
48
RAPPORTO SUL LEASING 2011
4
1
2
3
2011
4
1
2012
ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI
[1.6.2] Chiusura in positivo per l’intero
comparto della meccanica strumentale
l 2011 è stato un anno positivo per il settore dei beni strumentali,
I
poco più di 38 miliardi di euro. Le esportazioni hanno raggiunto
rappresentato da Federmacchine (la federazione delle associa-
il valore di 26,5 miliardi, registrando un incremento del 16,4%
zioni dei produttori di beni strumentali destinati allo svolgimento
sull’anno precedente.
di processi manifatturieri dell’industria e dell’artigianato).
Le consegne interne sono cresciute del 3,5%, attestandosi a
I dati di preconsuntivo mostrano un dato positivo per tutti gli
11,5 miliardi. La domanda, cresciuta del 4,7%, è stata sod-
indicatori (tab. 2).
disfatta per il 35% dai costruttori stranieri che hanno visto
Il valore della produzione è cresciuto del 12,2%, attestandosi a
crescere del 6,9% le loro vendite sul mercato italiano.
TABELLA
2
L’industria della meccanica strumentale (valori in milioni di euro)
2010
2011*
Var. % 11/10
Produzione
33.893
38.035
12,2
Esportazioni
22.792
26.541
16,4
Consegne interne
11.101
11.494
3,5
5.780
6.179
6,9
16.881
17.673
4,7
Import
Consumo interno
Fonte:FEDERMACCHINE; * preconsuntivi
FOCUS
La penetrazione del leasing nel settore
delle macchine utensili e della meccanica strumentale
N
el 2011 i finanziamenti leasing per
“Macchine utensili per l’asportazione
a Federmacchine, il 2011 è stato invece
l’investimento in macchine utensili
di materiale metalmeccanico” è stata
un anno negativo per i corrispondenti
sono cresciuti del 12,6%, passando da
invece molto più contenuta (dell’8,9%
comparti leasing. Il numero di contratti
585 milioni di euro a 659 milioni di euro.
per il numero dei contratti e dello 0,6%
si è ridotto del 9%, mentre il volume
La crescita più evidente è stata quella
per il valore dei contratti). Nel comples-
corrispondente è sceso in media del
delle “Macchine utensili per deforma-
so, il peso del leasing sul mercato delle
13,2%. La riduzione maggiore ha ri-
zione di materiale metalmeccanico”. In
macchine utensili, robot e automazione
guardato la voce dei “Macchinari per
tale comparto il numero di contratti è
è salito dal 23,7% al 25,8% tra il 2010
saldature e trattamenti termici” (con
salito di poco meno del 20% e l’importo
e il 2011 (tab. 3).
una contrazione del 78,3% del volume
è cresciuto del 34,7%, con un aumento
di finanziamenti), seguita dai “Macchi-
del valore medio dei contratti che è pas-
Guardando all’intero settore della
nari per la produzione ed il trattamento
sato da poco più di 176 mila euro a 198
meccanica strumentale in generale,
della carta” (-44,1%) e dai “Macchinari
mila euro. La crescita del comparto delle
rappresentato dalle imprese aderenti
per l’industria della ceramica, dei laterizi
ASSILEA
49
RAPPORTO SUL LEASING 2011
ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI
[1.6.2] Chiusura in positivo per l’intero
comparto della meccanica strumentale
e del vetro (-30,6%). A crescere, oltre,
ciali”, con un aumento del 6,1%. Questo
domanda del 4,7%. Il peso del leasing
come già visto, al comparto delle mac-
fa da contrasto con il buon risultato
nel comparto è di conseguenza sce-
chine utensili, sono stati i “Macchinari
dell’industria della meccanica strumen-
so dal 9,7% del 2010 all’8% del 2011
per l’industria tessile e delle fibre artifi-
tale, che ha registrato un aumento della
(tab. 3).
TABELLA
3
Penetrazione del leasing sulla domanda interna di macchine utensili, robot e automazione
(valori in milioni di euro)
2010
2011
Var. %
Stipulato leasing: Macchine utensili per deformazione di materiale metalmeccanico
206
278
34,7
Stipulato leasing: Macchine utensili per l'asportazione di materiale metalmeccanico
379
381
0,6
Stipulato leasing totale macchine utensili (A)
Consumo interno di macchine utensili, robot e automazione (B)
Penetrazione % del leasing (A)/(B)
585
659
12,6
2.467
2.551
3,4
23,7%
25,8%
Fonte:Elaborazioni Assilea su dati Ucimu
TABELLA
4
Penetrazione del leasing meccanica strumentale (valori in milioni di euro)
2010
2011
Var. %
Stipulato leasing: macchinari per confezionamento ed imballaggio
120
95
Stipulato leasing: macchinari per la produzione e lavorazione della plastica e della gomma
142
121
-14,8
64
36
-44,1
Stipulato leasing: macchinari per l'industria del legno e dell'arredamento
146
107
-26,4
Stipulato leasing: macchinari per l'industria della ceramica, dei laterizi e del vetro
121
84
-30,6
Stipulato leasing: macchinari per la produzione ed il trattamento della carta
Stipulato leasing: macchinari per l'industria dell'abbigliamento ed il trattamento delle pelli
-21,1
24
19
-18,9
215
184
-14,3
78
83
6,1
Stipulato leasing: macchinari per saldature e trattamenti termici
139
30
-78,3
Stipulato leasing: macchine utensili per deformazione di materiale metalmeccanico
206
278
34,7
Stipulato leasing: macchine utensili per l'asportazione di materiale metalmeccanico
379
381
0,6
1.633
1.418
-13,2
16.881
17.673
4,7
9,7%
8,0%
Stipulato leasing: macchinari per l'industria poligrafica-editoriale ed affini
Stipulato leasing: macchinari per l'industria tessile e delle fibre artificiali
Totale stipulato leasing meccanica strumentale (A)
Totale industria meccanica strumentale (associate Federmacchine) (B)
Penetrazione % del leasing (A)/(B)
Fonte:elaborazioni Assilea su dati Federmacchine
ASSILEA
50
RAPPORTO SUL LEASING 2011
ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI
[1.7] È PROSEGUITA L’ESPANSIONE
DEL SETTORE DELLE ENERGIE RINNOVABILI
[1.7.1] Cresce il numero
dei comuni “Rinnovabili”
econdo le prime stime fornite a marzo dal GSE (Gestore dei Servizi
S
è risultato più contenuto rispetto al 2010, anno dell’esplosione delle
Energetici), la potenza totale installata delle energie rinnovabili in
rinnovabili. Nel corso dell’anno sono stati installati comunque 9.370
Italia nel 2010 ha raggiunto i 41 GW, in aumento del 37% rispetto al
MW di fotovoltaico, 950 MW di eolico, 1.059 MW di impianti a bio-
2010. La crescita ha riguardato i comparti del fotovoltaico, dell’eolico
massa, 175 MW di geotermia e 133 MW di mini idro. La produzione
e delle biomasse, mentre le potenze degli impianti idroelettrici e
è arrivata a coprire il 14% dei consumi energetici complessivi italiani
geotermici sono rimaste stabili.
(comprese le importazioni) e il 26% di quelli elettrici. Le regioni
Secondo gli ultimi dati del Rapporto Comuni Rinnovabili 2012 di Le-
settentrionali confermano il loro primato complessivo. Tuttavia la
gambiente i Comuni italiani nei quali è installato almeno un impianto
Puglia guadagna la seconda posizione per totale di potenza installata
alimentato ad energia rinnovabile sono 7.986. Tale numero risulta in
relativa a impianti da fonti rinnovabili. Nella regione si concentra il
ulteriore aumento rispetto al 2010, quando i comuni con almeno un
17% della potenza complessiva installata con impianti ad energia
impianto installato erano 6.993, e al 2009, quando risultavano pari
solare e il 20% della potenza eolica totale. In Sicilia e in Campania,
a 5.591. Ormai le fonti di energia pulita sono presenti nel 95% dei
inoltre, si concentrano rispettivamente il 24% e il 15% della potenza
comuni italiani. Il tasso di crescita dell’installato nel corso del 2011
eolica complessiva (tab.1).
TABELLA
1
Diffusione delle energie rinnovabili nelle regioni italiani (per MW di potenza installata)
Idroelettrici MW
Solari (FV) MW
4.987,8
1.317,4
1,46
10,9
525,1
6.842,7
0,6
2.184,4
1.397
-
220,6
3.802,6
Piemonte
2.479,4
1.052,7
12,7
7
119,9
3.671,7
Trentino Alto Adige
3.144,1
295,7
2,6
0,5
47,5
3.490,4
151,3
859,1
1.680
0,01
42,2
2.732,6
Lombardia
Puglia
Sicilia
Veneto
Eolici MW
Geotermici MW
Biomasse e rifiuti MW
Tot. Fonti en. Rinn.
1.105,9
1.157,8
7,3
6,6
142,3
2.419,9
Emilia-Romagna
298,9
1.264,4
16,4
1,4
423,2
2.004,3
Campania
344,7
371,7
1.052
0,017
214,8
1.983,2
Sardegna
466,2
400,9
990
-
74,3
1.931,4
Toscana
337,1
466,9
56,4
874,4
125,3
1.860,1
Calabria
728,6
235,1
700
0,012
121,9
1.785,6
Abruzzo
1.002,6
449,9
235,9
0,055
6,4
1.694,9
400
865,4
51
0,035
128
1.444,4
Marche
236,2
785,7
0,023
2,5
18,4
1.042,8
Valle d'Aosta
901,5
13,4
0,035
0,18
0,9
916,0
Umbria
510,4
318,3
1,51
0,045
27,7
858,0
Friuli Venezia Giulia
491,1
294,3
0,01
0,038
23,1
808,5
Basilicata
132,1
222,6
301
-
32,2
687,9
Molise
86,3
58,3
380
-
40,7
565,3
Liguria
77,2
53,2
23,5
0,059
17
171,0
Lazio
Fonte:Comuni rinnovabili 2012, Rapporto di Legambiente, marzo 2012
ASSILEA
51
RAPPORTO SUL LEASING 2011
ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI
[1.7.2] Italia al primo posto per impianti
fotovoltaici entrati in esercizio nel 2011
Il comparto del fotovoltaico è stato trascinato, nella prima metà dell’anno, dal cosiddetto decreto “Salva Alcoa” (di agosto 2010) che sanciva come le tariffe incentivanti
previste nel 2010 dal Nuovo Conto Energia fossero riconosciute a tutti gli impianti
che avessero ottenuto l’allacciamento alla rete entro il 30 giugno 2011.
el Solar Energy Report viene rilevato come la corsa degli
N
Conto Energia e la previsione di un ulteriore passaggio a un
operatori per connettere alla rete gli impianti prima della
Quinto Conto Energia entro il secondo semestre del 2012. La
scadenza del decreto abbia influenzato il risultato finale del
riduzione delle tariffe riconosciute ai produttori di energia da
2011, che ha visto l’Italia al primo posto nel mondo per potenza
fonti solari, insieme alla maggiore complessità amministrativa
di impianti entrati in esercizio nel corso dell’anno. La potenza
contenuta in tali norme (come l’introduzione di un registro dei
degli impianti fotovoltaici attivati in Italia è stata pari a 9,37
grandi impianti per accedere agli incentivi), sembrano peggio-
GW, contro i 7,4 del mercato tedesco.
rare in prospettiva le aspettative di crescita del settore. A tali
Guardando invece ai nuovi impianti realizzati nel 2011, l’Italia
elementi si aggiunge la riduzione dei prezzi, frutto anche della
continua a mantenere la seconda posizione al mondo per po-
accentuata concorrenza dei produttori extra-europei, che sta
tenza installata, ma assiste a un calo del mercato sia in termini
riducendo il fatturato e il margine degli operatori.
di capacità installata che di volume di affari. In questo contesto,
Nel complesso, sono stati installati 126.000 nuovi impianti,
la quota dell’Europa sul totale dei nuovi impianti realizzati nel
per una nuova potenza di 5,65 GW (contro i 7,4 GW della
2011 risulta pari al 71%. La potenza cumulata nei paesi europei
Germania), in lieve riduzione rispetto al 2010. La potenza
al dicembre 2011 era pari a 46,9 GW, contro i poco più di 20
complessivamente installata nei circa 328.000 impianti in
GW complessivamente realizzati nel resto del mondo.
funzione al termine del 2011 era pari a 12.872 MW, in crescita
Lo sviluppo del fotovoltaico in Italia ha scontato gli effetti del
del 78% rispetto a quella degli impianti esistenti al dicembre
“Salva Alcoa” e le ripetute modifiche alle norme che regolano
2010 e più di tre volte e mezzo rispetto a quelli in funzione alla
il settore, con il passaggio in pochi mesi dal Terzo al Quarto
stessa data (fig. 1).
FIGURA
10.000
1
Potenza annuale entrata in esercizio e installata in Italia (MW)
potenza entrata in esercizio
potenza installata
9.000
8.000
7.000
6.000
5.000
4.000
3.000
2.000
1.000
0
2010
2011
Fonte: Solar Energy Report, aprile 2012
ASSILEA
52
RAPPORTO SUL LEASING 2011
ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI
[1.7.2] Italia al primo posto per impianti
fotovoltaici entrati in esercizio nel 2011
Gli impianti residenziali (1-20 kW) hanno sostanzialmente
superiore a 200 kW, è salita dal 67% al 71% (con un corri-
mantenuto il loro peso sul totale degli impianti realizzati,
spondente aumento del numero di nuovi impianti installati
che è passato dal 12% del 2010 all’11% del 2011 (fig. 2).
che è passato da 1.271 a 3.403). Non si è dunque verificato
Si tratta di impianti la cui convenienza economica è garantita
l’effetto di redistribuzione delle nuove installazioni a favore
anche al variare dei sistemi di incentivazione. Il segmento
di impianti di più piccola installazione atteso dalle nuove
degli impianti di taglia immediatamente superiore (da 20 a
forme di incentivo.
200 kW), o “commerciale”, ha risentito maggiormente degli
effetti della crisi sulla capacità di investimento dei soggetti
Nel corso del 2011 in Italia il settore del fotovoltaico ha
coinvolti, e ha visto la sua quota sul totale scendere dal 21%
generato un volume d’affari pari a 14,8 miliardi di euro, in
del 2010 al 17% del 2011. Al netto della corsa all’allaccio
calo di circa il 31% rispetto al 2010, quando era stato pari
indotta dal prolungamento del Decreto Salva Alcoa il 2011
a 21,5 miliardi di euro. La riduzione maggiore ha riguardato
ha visto una contrazione della quota di mercato anche per
il comparto degli impianti residenziali, il cui volume di affari
i grandi impianti (da 200 kW a 1 MW), la cui incidenza è
si è attestato a 2,4 miliardi di euro, e quello degli impianti
scesa dal 45% al 41%. Ad avvantaggiarsi di tali andamenti
industriali, che ha registrato un fatturato di 2,8 miliardi
negativi è stato dunque il segmento delle centrali (impianti
di euro. In entrambi i casi la riduzione è stata superiore
con taglia superiore a 1MW), che ha proseguito la crescita
al 30%. Ciò è stato dovuto alla maggiore attenzione mo-
iniziata nel 2010. La quota sul totale di tali tipi di impianti
strata dagli operatori per gli impianti di taglia maggiore,
è passata dal 23% al 31%, con una crescita relativa di oltre
che nell’ambito del Quarto Conto Energia garantiscono
40 punti percentuali. Tale aumento ha riflesso la volontà
un rendimento superiore. Il segmento dei grandi impianti
degli operatori di realizzare i loro impianti in tempo per
ha generato in effetti un volume di affari di 5,7 miliardi
scongiurare gli effetti negativi dell’attivazione del “Re-
di euro, mentre quello delle centrali ha avuto un fatturato
gistro Grandi Impianti” a settembre 2011. In generale, la
di 3,9 miliardi, superando sia gli impianti residenziali che
quota degli impianti “grandi”, ossia tutti quelli di potenza
quelli industriali.
FIGURA
2
Segmentazione % della potenza relativa agli impianti realizzati in Italia nel 2010 e nel 2011
20-200 kW (Industriale)
<= 20 kW (Residenziale)
200-1000 kW (Grandi impianti)
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
2010
2011
Fonte: Solar Energy Report, aprile 2012
ASSILEA
53
RAPPORTO SUL LEASING 2011
> 1000 kW (Centrali)
FOCUS
La penetrazione del leasing nel settore
delle energie rinnovabili
el 2011, il leasing nel settore del foto-
N
to nel comparto degli impianti fotovoltaici
iniziale dell’investimento, sia per gli impianti
voltaico non ha ripetuto l’ottima perfor-
non accatastati ha avuto un andamento
accatastati che per quelli non accatastati.
mance del 2010. Il numero di nuovi contratti
decrescente nell’arco dell’anno, chiudendo
L’anticipo si attesta mediamente al 20,1%
stipulati rispetto all’anno precedente è co-
il 2011 con una riduzione complessiva del
dell’importo dell’investimento per gli impian-
munque cresciuto da 1.749 a 2.016. I volumi
38,9%. Il numero e il valore dei contratti
ti non accatastati ed intorno al 16,6% per gli
dello stipulato sono cresciuti del 16,8%, pas-
di finanziamento degli impianti accatastati
impianti accatastati.
sando da poco più di 3 miliardi di euro a più di
ha invece avuto un picco nei mesi estivi (in
In base ai dati del Solar Energy Report sul
3,5 miliardi di euro di finanziamenti (tab.2).
corrispondenza della scadenza dei termini per
volume di affari movimentato dal settore
A differenza di quanto successo nel 2010,
usufruire del Decreto Salva Alcoa e per acce-
del fotovoltaico in Italia è possibile dare una
le operazioni di leasing del comparto hanno
dere Quarto Conto Energia senza obbligo di
misura approssimativa del tasso di pene-
riguardato poco più di un migliaio di contratti
registrazione degli impianti), per poi assestar-
trazione del leasing su tale tipo di attività
su impianti fotovoltaici “non accatastati”
si su valori comunque maggiori rispetto alla
economica. Si tratta di un dato che sottosti-
(ovvero gli impianti più piccoli, a terra o sui
prima parte dell’anno. Il numero e il valore
ma fortemente tale penetrazione, essendo
tetti non integrati nell’immobile), di dimen-
dei contratti di tale segmento sono cresciuti
misurato sul totale dei ricavi delle attività
sione e costo minore, e altrettanti contratti su
rispettivamente del 62,1% e del 35,7%.
connesse allo sviluppo del fotovoltaico an-
impianti fotovoltaici “accatastati” (le centrali
Le operazioni sono state finanziate da una
ziché soltanto sul costo della realizzazione
fotovoltaiche e gli impianti a terra di dimen-
ventina di società di leasing. Le quote di
degli impianti. Tuttavia, è possibile utilizzarlo
sioni maggiori). È aumentato invece il peso
mercato risultano distribuite più equamente
per avere una misura indicativa del trend del
del finanziamento degli impianti accatastati
rispetto al 2010: le prime dieci società che
leasing nel settore degli impianti ad energia
in termini di volumi di stipulato. Le operazioni
operano nel settore detengono ciascuna
solare. Risulta che la quota del leasing sul
relative a tale sotto comparto hanno rappre-
quote almeno pari al 4% del totale. La quota
volume di affari del solare in Italia è cresciuta
sentato poco meno dell’87% del volume dei
delle “top 5” nel 2011 è risultata pari a poco
fortemente nel 2011. Tale peso, che era pari
nuovi contratti, contro il 13% di quelle sugli
più del 60% del totale, in diminuzione di
al 14,2% nel 2010, è salito lo scorso anno al
impianti non accatastati. L’importo medio
10 punti percentuali rispetto al 2010. Tra le
24%, in aumento di circa 10 punti percen-
finanziato per contratto è risultato pari a 3
“top 10”, prevalgono ampiamente gli inter-
tuali. Questo aumento si spiega sostanzial-
milioni di euro per gli impianti accatastati, in
mediari finanziari, specializzati nel leasing,
mente con il buon risultato del leasing nel
diminuzione rispetto al 2010. Per gli impianti
facenti parte di gruppi bancari. Le opzioni
comparto del fotovoltaico, ma anche con la
non accatastati l’importo medio finanziato è
finali d’acquisto dell’impianto al termine del
diminuzione del giro di affari del settore nel
stato di 471.000 euro, in aumento rispetto
contratto continuano ad essere general-
suo complesso, che ha accentuato la crescita
all’anno precedente. Il valore dello stipula-
mente contenute, inferiori all’1% del costo
di peso della locazione finanziaria.
TABELLA
2
Stipulato Leasing nel comparto del fotovoltaico (valori in migliaia di euro)
2010
Impianti fotovoltaici non accatastati
Impianti fotovoltaici accatastati (incluse le centrali)
Totale fotovoltaico
2011
Var.%
Numero
Valore
Numero
Valore
Numero
Valore
1024
773.454
1.003
472.989
-10,8%
-38,9%
625
2.273
1.013
3.085.170
62,1%
35,7%
1.749
3.046.735
2.016
3.558.159
15,3%
16,8%
Fonte:Assilea
ASSILEA
54
RAPPORTO SUL LEASING 2011
ASSILEA
55
RAPPORTO SUL LEASING 2011
PARTE
2
IL MERCATO DEL LEASING
2.1 Il riflesso della congiuntura sullo stipulato leasing
59
2.2 Frena l’offerta delle “top 10” e cresce la quota di mercato delle “captive”
62
65
Focus su canale di vendita: la ripartizione dello stipulato per canale di vendita
2.3 Pochi i comparti con il segno positivo
2.3.1 Sale il leasing di autovetture, scende quello dei veicoli pesanti
Focus Auto: anticipo, opzione, durata contratti
Focus Auto: nuovo e usato
2.3.2 Continua la flessione del leasing strumentale, ma cresce l’operativo
Focus Strumentale: dinamiche per tipo bene
2.3.3 Prosegue il rallentamento della nautica da diporto
2.3.4 Scendono i volumi dell’immobiliare
Focus Immobiliare: dettaglio sulla tipologia di immobile
2.3.5 Maggiore peso del settore energia sullo stipulato complessivo
Focus Leasing energetico: anticipo, opzione, durata contratti
2.4 Settore, ramo di attività economica e forma giuridica della clientela
Focus: dettaglio ramo industriale e servizi
Focus: stipulato leasing ditte individuali, persone fisiche e professionisti
2.5 Il rialzo dei TEG e l’impennata del costo del funding
2.6 Dinamica delle consistenze
2.6.1 Anno record per le cartolarizzazioni
2.6.2 Si contrae il portafoglio leasing
Focus: leasing e moratoria ABI-Confindustria per le PMI
2.7 Le dinamiche regionali
2.7.1 Flessioni più contenute nel Nord Est rispetto al Nord Ovest
2.7.2 Leasing “agevolato” trainato dai fondi di rotazione e dalla provvista BEI
Focus: i fondi BEI per le PMI
2.8 Prosegue la crescita del leasing in Europa
2.9
2.9.1
2.9.2
2.9.3
2.9.4
Molto deboli le aspettative sulla chiusura del 2012
Il deterioramento dello scenario macroeconomico internazionale
Un 2012 in recessione
Il deterioramento delle aspettative degli operatori leasing
Ancora negative le previsioni di stipulato 2012
67
67
68
71
72
74
77
79
81
82
84
85
87
91
92
95
95
98
100
103
103
106
108
109
112
112
115
117
118
28,8%
IMMOBILIARE
0,8%
28,5%
16,4%
0,4%
3,2%
AERONAVALE E FERROVIARIO
23,1%
3,5%
STRUMENTALE
39,7%
AUTO
55,6%
ENERGIE RINNOVABILI
NUMERO CONTRATTI
VALORE CONTRATTI
STIPULATO LEASING 2011
ASSILEA
58
RAPPORTO SUL LEASING 2011
IL MERCATO DEL LEASING
[2.1] IL RIFLESSO DELLA CONGIUNTURA
SULLO STIPULATO LEASING
Il mercato del leasing italiano nel 2011 ha risentito del difficile clima economico
nazionale ed europeo. Dopo la buona performance del 2010, che aveva segnato
una inversione di tendenza rispetto al biennio critico 2008-2009, la dimensione
del business delle società di leasing in Italia si è nuovamente ridotta, segnando
in media d’anno una diminuzione di 9,8 punti percentuali del valore dello stipulato, con 24,6 miliardi di euro di nuovi contratti ed una sostanziale stabilità del
numero di contratti stipulati (oltre 283.000).
L’attività si è generalmente concentrata su finanziamenti di
che nel 2010 risentivano in parte degli incentivi di cui alla
investimenti di minore ammontare rispetto all’anno prece-
Tremonti-ter. Per converso, nel terzo trimestre dell’anno,
dente, tanto che l’importo medio contrattuale è sceso dagli
lo stipulato è tornato a salire (rispettivamente: +5,3% a
oltre 96.280 euro a contratto del 2010 agli 86.900 euro a
luglio, +26,7% ad agosto e +15,3% a settembre in termini
contratto nel 2011 (tab. 1) .
di volumi) rispetto al periodo corrispondente dell’anno precedente, periodo che coincideva con il rallentamento “post
La dinamica mensile non è stata negativa per tutti i mesi
Tremonti- ter”. Particolarmente negative sono state infine
dell’anno. Lo stipulato leasing nei primi nove mesi è cre-
le dinamiche relative al quarto trimestre dell’anno, con un
sciuto quasi del 2% in termini di volumi e del 4% in termini
picco al ribasso in particolare nel mese di dicembre, quando
di numero di nuovi contratti stipulati (rispetto al periodo
la riduzione è stata del 50% circa rispetto ai già contenuti
gen-sett. 2010). Tale andamento era in linea con quello
valori di dicembre 2010.
che si era registrato nel primo trimestre 2011, che vedeva
comunque un rallentamento rispetto alla performance com-
Guardando alla performance sui diversi comparti leasing,
plessiva del mercato nell’anno 2010 (+4,8% in termini sia di
nel 2011 si è osservato per la prima volta dopo 11 anni, un
numero che di valore contratti). La dinamica dello stipulato
sorpasso in termini di volumi del comparto strumentale su
nei quattro mesi che sono andati da marzo a giugno 2011
quello immobiliare e, pur risultando ambedue i comparti in
è stata complessivamente negativa (con un dato positivo
flessione rispetto allo stipulato che si registrava nel 2010, la
del +1,8% solo a maggio). In quei mesi l’andamento del
dinamica del numero dei contratti è stata migliore di quella
mercato si è andato a confrontare con dinamiche positive
in termini di importi (fig. 1) .
TABELLA
1
Andamento dello stipulato leasing (valori in milioni di euro)
2010
2011
VAR. %
N. CONTRATTI
VALORE BENE
N. CONTRATTI
VALORE BENE
N. CONTRATTI
VALORE BENE
Auto
156.400
5.751
157.433
5.695
0,7%
-1,0%
Strumentale
114.619
7.934
112.442
7.096
-1,9%
-10,6%
Aeronavale e Ferroviario
1.810
1.077
1.224
783
-32,4%
-27,3%
Immobiliare
8.746
8.890
9.972
7.024
14,0%
-21,0%
Energie rinnovabili
TOTALE
1.914
3.643
2.163
4.027
13,0%
10,5%
283.489
27.296
283.234
24.624
-0,1%
-9,8%
ASSILEA
59
RAPPORTO SUL LEASING 2011
IL MERCATO DEL LEASING
[2.1] IL RIFLESSO DELLA CONGIUNTURA
SULLO STIPULATO LEASING
FIGURA
1
Serie storica dello stipulato leasing (valori in milioni di euro)
Energie rinnovabili
Immobiliare
Aeronavale e Ferroviario
Strumentale
60.000
50.000
Auto
40.000
30.000
20.000
10.000
0
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
Nel settore immobiliare si è registrata, nel 2011, una con-
piccoli imprenditori nel ricorso al leasing per il finanziamento
trazione del 21,0% dei volumi di stipulato, un dato che
degli investimenti immobiliari.
sembra indicare come il leasing immobiliare abbia risentito
Il settore strumentale ha sofferto del perdurare della crisi eco-
in modo indiretto della perdurante stagnazione del mercato
nomica, registrando a fine anno una riduzione del valore dello
degli immobili in Italia nonché della difficoltà, da parte delle
stipulato del 10,6% rispetto al 2010. In tale quadro negativo,
società di leasing, di allineare adeguatamente la durata della
va segnalata la buona performance del leasing strumentale
raccolta con quella degli impieghi (nb. per concedere leasing
senza opzione di acquisto (c.d. leasing operativo), che ha
di durata 18 anni, la società di leasing deve dotarsi di fun-
rappresentato il 26% dei nuovi contratti del settore, con una
ding la cui durata e le cui clausole contrattuali scongiurino
crescita relativa di 6 punti percentuali rispetto al 2010.
il cosiddetto “rischio di liquidità” ma, per quanto ovvio, più
Come nel 2010, anche nel 2011 il comparto più dinamico
la scadenza si “allunga”, più il costo del funding aumenta). Il
è stato quello delle energie rinnovabili, dove si è registrata
valore medio dei contratti stipulati dalle associate nel 2011
una crescita nel volume dello stipulato del 10,5% rispetto
nel comparto immobiliare è stato infatti superiore a 704,4
all’anno precedente. Nel complesso, le energie rinnovabili
migliaia di euro, rispetto ad un valore medio di 1.016,5
hanno visto accresciuto ancora il loro peso nel mercato
migliaia euro nel 2010. A fronte della riduzione del valore
leasing in Italia. La loro quota sul totale del valore dello
dello stipulato, il numero dei contratti invece è cresciuto,
stipulato è cresciuta di 3 punti percentuali arrivando al
rispetto a dicembre 2010, del 14,0%, pur continuando a
16,4% a dicembre 2011 (fig. 2b) .
rappresentare un’incidenza limitata sul numero complessivo
dei contratti stipulati (fig. 2a) .
Tuttavia la dinamica negli ultimi mesi dell’anno, dovuta
A mostrare la maggiore vitalità sono state le società “top
re, all’esplosione del costo del funding e alla limitatissima
10” (le prime dieci società di leasing italiane per valore di
disponibilità di finanza, indica un progressivo ridimensiona-
stipulato), che hanno messo a segno un incremento del nu-
mento delle nuove operazioni nel comparto energy, in cui
all’esaurirsi degli incentivi messi a disposizione per il setto-
mero di contratti del 23,7%. La dinamica del numero delle
il leasing è stato il protagonista insieme al project finance
operazioni testimonia l’ancor vivo interesse da parte dei
nell’ultimo biennio.
ASSILEA
60
RAPPORTO SUL LEASING 2011
IL MERCATO DEL LEASING
[2.1] IL RIFLESSO DELLA CONGIUNTURA
SULLO STIPULATO LEASING
FIGURA
2A
Composizione dello stipulato leasing per comparti 2011 (numero contratti)
AUTO
55,6%
STRUMENTALE
39,7%
IMMOBILIARE
3,5%
ENERGIE RINNOVABILI
0,8%
STRUMENTALEE FERROVIARIO
AERONAVALE
0,4%
Anche alla luce della perdurante crisi dell’intero comparto au-
pesanti flessioni osservate in altri comparti, il leasing auto ha
tomotive, vittima peraltro di ripetuti interventi fiscali a danno
consolidato nel corso del 2011 la sua posizione di primo piano
dei contribuenti (superbollo, aumento accise, aumento IPT),
nel settore del leasing, aumentando la sua quota sul valore
lo stipulato nel settore auto non ha ripetuto i buoni risultati
totale di stipulato di più di due punti percentuali.
del 2010. Il numero dei contratti è cresciuto, ma il valore
complessivo si è ridotto dell’1% rispetto all’anno precedente.
Il settore aeronavale e ferroviario (principalmente nautica da
La contrazione maggiore si è registrata nel settore dei veicoli in-
diporto) ha subito una contrazione molto più evidente, sia
dustriali, mentre si è avuta una crescita del valore dello stipulato
del numero dei contratti, che si è ridotto del 32,4%, che del
nel leasing di autovetture generata dalla intensa attività svolta
loro valore, che è diminuito del 27,3% ed ha visto ridurre il
dalle finanziarie di marca. Nonostante ciò, per effetto delle più
proprio peso sullo stipulato complessivo del settore.
FIGURA
2B
Composizione dello stipulato leasing per comparti 2011 (valore contratti)
STRUMENTALE
28,8%
IMMOBILIARE
28,5%
AUTO
23,1%
ENERGIE RINNOVABILI
16,4%
AERONAVALE E FERROVIARIO
ASSILEA
61
RAPPORTO SUL LEASING 2011
3,2%
IL MERCATO DEL LEASING
[2.2] FRENA L’OFFERTA DELLE “TOP 10”
E CRESCE LA QUOTA DI MERCATO DELLE “CAPTIVE”
L’esame della dinamica dello stipulato leasing nel 2011 pone in risalto una flessione
in media dell’offerta proveniente dalle prime società nella classifica dello stipulato
ed un’importante crescita dell’attività delle società di leasing di emanazione industriale concentrata soprattutto, come vedremo, nel comparto dell’auto.
SALE LO STIPULATO DELLE SOCIETÀ CHE OCCUPANO
POSIZIONI INTERMEDIE NELLA CLASSIFICA
FIGURA
1
Composizione dello stipulato leasing 2011
per scaglioni in base alla posizione
N
el 2011, dopo due anni di crescita, le società che occupano
in classifica (in valore)
le prime 10 posizioni in classifica hanno visto diminuire la
loro quota di mercato sul valore totale dello stipulato dell’anno
a favore delle società collocate nelle posizioni intermedie della
classifica (dalla 11° alla 30° posizione). La quota delle “top
10”, che era pari al 73,5% a dicembre 2010, è risultata pari
al 71,1% a dicembre 2011 (fig. 1) , con una riduzione di 3,4
punti percentuali. Questo a seguito di una riduzione complessiva dello stipulato riferibile a tale tipologia di società, che è
stata vicina al 13% e ad una flessione ancora più consistente
nel comparto del leasing auto (-18,2%); riduzione che non è
stata compensata da trend meno negativi in altri comparti. Le
TOP 10
71,1%
sono state invece protagoniste di un anno molto positivo, in
DALLA 11a ALLA 30a
21,3%
cui hanno visto salire al 21,3% la propria quota di mercato,
OLTRE LA 30a
società che occupano le posizioni comprese tra la 11° e la 30°
7,6%
a seguito di un lieve incremento dello stipulato complessivo
(+2,9%). Come si vedrà più avanti sulla performance di questi
operatori ha influito notevolmente la dinamica dello stipulato
La performance degli operatori oltre la trentesima posizione è
auto delle società di emanazione industriale (“captive”), che si
stata invece negativa (-12,2%) e ne ha ridotto ulteriormente la
concentrano nelle posizioni intermedie della classifica.
quota di mercato, che è scesa al 7,6%.
FIGURA
2
Composizione dell’offerta 2011 (numero operatori, numero e valore dello stipulato)
per natura ed attività prevalente delle società di leasing
I.F. multiprodotto facenti parte di gruppi bancari
I.F. specializzati non facenti parte di gruppi bancari
Banche specializzate leasing
I.F. specializzati facenti parte di gruppi bancari
Banche multiprodotto
Banche e I.F. di emanazione industriale
VALORE %
NUMERO DI OPERAZIONI %
NUMERO OPERATORI %
62,0
13,3
39,7
10,1
29,4
ASSILEA
16,2
62
10,0
26,2
26,5
RAPPORTO SUL LEASING 2011
9,7
18,6
10,3
13,2
4,2
0,7
4,7
0,8
4,4
FIGURA
3
Dinamica dello stipulato leasing per natura ed attività prevalente
degli intermediari (var. % 2011/2010)
25,0%
Variazione numero contratti
20,0%
Variazione valore contratti
15,0%
10,0%
5,0%
0,0%
-5,0%
media mercato: -9,8%
-10,0%
-15,0%
-20,0%
I.F. specializzati
facenti parte
di gruppi bancari
I.F. multiprodotto
facenti parte
di gruppi bancari
Banche
multiprodotto
Banche
specializzate
leasing
I.F. specializzati
non facenti parte
di gruppi bancari
Banche e I.F.
di emanazione
industriale
RIMANE ELEVATA LA QUOTA DI MERCATO DEGLI I.F.
SPECIALIZZATI FACENTI PARTE DI GRUPPI BANCARI
contratti. La loro quota sul mercato, in termini di valore, è stata
Quest’anno è stata introdotta una nuova classificazione per na-
al 2010. Le banche specializzate nel leasing sono il cluster più
tura ed attività prevalente delle società di leasing, che distingue
piccolo in termini di numero di operatori (il 4,4% del totale). Tali
gli operatori multiprodotto da quelli specializzati leasing, gli
operatori a dicembre 2011 detenevano una quota di mercato
operatori facenti parte di gruppi bancari da quelli indipendenti e le
pari allo 0,7%, in leggera crescita rispetto al 2010. Il cluster delle
banche dagli intermediari finanziari, con un cluster specifico com-
banche e degli intermediari finanziari di emanazione industriale, i
posto dai soli operatori di emanazione industriale (c.d. “captive”).
cosiddetti operatori “captive”, sono il secondo gruppo in termini
Il cluster più importante, in termini sia di numero di operatori
di numerosità e raggruppano il 26,5% degli operatori. In termini
che di numero di operazioni nonché di stipulato è costituito dagli
assoluti questi operatori hanno avuto nel 2011 un’ottima perfor-
intermediari finanziari, specializzati nel leasing, appartenenti a
mance, aumentando del 21,7% il valore dello stipulato. Anche il
gruppi bancari. Tali operatori, che rappresentano il 29,4% del
numero dei contratti stipulati nell’anno è salito, rispetto al 2010,
totale, hanno stipulato nel 2011 il 39,7% dei nuovi contratti, per
di più del 15%. Grazie a tale incremento del volume di affari la
una quota di mercato in valore pari al 62% (fig. 2). Tale quota
loro quota relativa di mercato è risultata a fine 2011 pari al 10%,
è diminuita di circa 4 punti percentuali rispetto al 2010. Il cluster
più alta rispetto all’anno precedente di 2,6 punti percentuali.
degli intermediari finanziari appartenenti a gruppi bancari, che
Guardando alle dinamiche dello stipulato per tipologia di opera-
sono “multiprodotto” (cioè attivi in altri settori finanziari oltre che
tore (fig. 3) , si osserva che la migliore performance in termini
nel leasing, es. factoring, credito al consumo etc.), rappresenta
di numero di contratti è stata quella degli intermediari finanziari
il 10,3% del totale ed ha stipulato il 18,6% dei nuovi contratti
specializzati non appartenenti a gruppi bancari, mentre in termini
siglati nel 2011. La quota di mercato di tali operatori è aumentata
di valore dei nuovi contratti le banche e gli intermediari finanziari
rispetto al 2010 di 2 punti percentuali e nel totale dell’anno 2011
di emanazione industriale hanno registrato il risultato migliore.
ha rappresentato il 9,7% del totale dello stipulato leasing. Il
Le due categorie di operatori che hanno avuto una performance
cluster degli intermediari finanziari specializzati nel leasing, ma
peggiore della media di mercato sono state quella degli interme-
non facenti parte di gruppi bancari, che costituisce il 13,2% del
diari finanziari specializzati di emanazione bancaria e quella degli
totale, ha stipulato nel 2011 il 4,7% dei nuovi contratti, per una
intermediari multiprodotto.
pari al 13,3%, in diminuzione di 1,3 punti percentuali rispetto
quota di mercato che a dicembre 2011 risultava pari al 4,2%
SALE ULTERIORMENTE LA QUOTA DI MERCATO
DEGLI OPERATORI A CAPITALE ESTERO
del totale, in linea con il 2010. Le banche multiprodotto, che
rappresentano il 16% circa del campione delle società analizzate,
sono il secondo cluster per quote di mercato. Tali operatori hanno
Nel 2011 le associate a capitale nazionale o misto (il 56%
stipulato nel corso dell’anno poco più del 10 per cento dei nuovi
del totale del campione) hanno subito gli effetti della difficile
ASSILEA
63
RAPPORTO SUL LEASING 2011
situazione economica in modo più accentuato rispetto agli ope-
2011 hanno rappresentato la quota più ampia del mercato. Il
ratori a capitale estero o prevalentemente estero. Gli operatori
valore dei contratti stipulati da tali operatori si è leggermente
nazionali infatti hanno registrato una flessione dello stipulato
ridotto nel corso dell’anno e a dicembre 2011 rappresentava
del 16,2%, a fronte di una crescita dello stipulato dell’11,0% di
il 64,5% del mercato. Stessa cosa è accaduta alle società che
quelli a capitale estero o prevalentemente estero. Si è trattato di
operano prevalentemente attraverso la rete di vendita diretta, che
una inversione di tendenza rispetto al 2010, quando gli operatori
rappresentano il 15% degli operatori e la cui quota a fine 2011
nazionali erano riusciti a mettere a segno un risultato positivo. In
si è ridotta al 4,4%. La quota delle società che operano soprat-
conseguenza di ciò, la quota di mercato degli operatori nazionali
tutto tramite la rete di vendita bancaria (25% del campione) è
è scesa al 71,1%, mentre quella degli operatori a capitale estero
diminuita tra il 2010 e il 2011 di più di due punti percentuali e
o prevalentemente estero è salita al 28,9%.
si è attestata al 19,9% del totale. La dinamica più positiva ha
riguardato gli operatori che utilizzano prevalentemente la rete di
MIGLIORA LA PERFORMANCE DELLE SOCIETÀ
CHE OPERANO A LIVELLO PLURIREGIONALE O NAZIONALE
vendita dei fornitori (28% del campione), che hanno aumentato
Suddividendo gli operatori in base all’ambito territoriale pre-
sono quelli che hanno aumentato di più il valore dei nuovi contrat-
valente di attività, emerge che nel corso del 2011 gli operatori
ti nel corso del 2011 (+25,4%). Sul risultato complessivamente
attivi su base prevalentemente locale o regionale hanno perso
negativo del mercato hanno invece inciso le performance di tutti
la loro quota di mercato di 3,1 punti percentuali. Questi operatori
ulteriormente quote di mercato rispetto alle società che operano
gli altri operatori, con una diminuzione particolarmente elevata
su base pluriregionale o nazionale. Questo in conseguenza di un
del valore dello stipulato per il cluster delle società che operano
risultato in termini di volume di stipulato che nel 2011 è stato
prevalentemente attraverso il canale di vendita diretto. Tali
peggiore della media del mercato. Nei dodici mesi dell’anno il
operatori hanno visto ridursi il loro giro d’affari di oltre il 21%.
valore dei nuovi contratti sottoscritti da tali operatori è sceso
Anche le società a canale di vendita prevalentemente bancario,
del 27,8%, mentre le società attive in un ambito territoriale più
che già avevano sofferto nel 2010, hanno visto ridursi ancora il
esteso, nonostante il risultato globalmente negativo (-8,0%)
valore dello stipulato nel 2011 (-18,5%).
hanno tenuto meglio della media, portando la loro quota di
Analizzando l’andamento nel tempo, si osserva che, dopo la cri-
mercato al 92,8% (come valore di stipulato).
si del 2008 - 2009, gli operatori non hanno reagito allo stesso
modo (fig. 4). Mentre le società di leasing che operano pre-
SALE LO STIPULATO DELLE SOCIETÀ CHE OPERANO
PREVALENTEMENTE ATTRAVERSO IL CANALE FORNITORI
valentemente attraverso il canale bancario hanno continuato il
trend negativo, gli operatori attivi prevalentemente attraverso
Circa un operatore su tre utilizza una rete di vendita mista, che
il canale dei fornitori hanno messo a segno due anni di crescita,
comprende, in molti casi, il canale della vendita agenziale. Gli
conquistando quote di mercato a scapito anche degli operatori
intermediari che utilizzano una rete di vendita mista anche nel
che operano in vendita diretta e mista.
FIGURA
4
Dinamica dello stipulato per rete di vendita prevalente (variazioni percentuali annuali, 2003-2011)
Bancario
Fornitori
Diretta
Mista
40,0%
30,0%
20,0%
10,0%
0,0%
-10,0%
-20,0%
-30,0%
-40,0%
-50,0%
2002
2003
2004
2005
2006
ASSILEA
64
2007
2008
RAPPORTO SUL LEASING 2011
2009
2010
2011
FOCUS SU CANALE DI VENDITA
La ripartizione dello stipulato
per canale di vendita
Assilea ha analizzato la dinamica dell’offerta leasing nel 2010 e nel 2011, suddividendo lo stipulato in base al canale di vendita prevalente. A tale rilevazione hanno
partecipato 14 primarie società di leasing, in rappresentanza del 71,1% del mercato
complessivo e con una rappresentatività più limitata nel comparto auto, per l’assenza
in tale campione delle società di emanazione industriale.
A
d una prima analisi, osserviamo
e promotori che fanno riferimento alla
agenti che agiscono su mandato diret-
che nel 2011 la rete generalmente
banca stessa. In tal modo si conferma
to della società di leasing. Attraverso
meno utilizzata per la distribuzione dei
il ruolo preminente del canale bancario
questo canale è passato il 28,5% dello
prodotti leasing da parte delle società del
per il collocamento dei prodotti leasing.
stipulato leasing del 2011, con una per-
campione è stata quella diretta (fig. 5).
Attraverso tale tipo di rete distributiva
centuale comunque in riduzione rispetto
Solo il 6,1% del totale dello stipulato è
le società di leasing hanno realizzato
al 30,2% stimato sul 2010. I canali meno
stato distribuito con questa modalità.
il 58,9% dello stipulato dell’anno. Se
utilizzati per la distribuzione dei prodotti
Tale valore risulta peraltro in riduzione
allarghiamo il cluster per comprendere
del leasing risultano quelli della rete ban-
rispetto all’anno precedente. La rete del
anche le banche convenzionate, notiamo
caria indiretta (poco più dell’1%) e del
gruppo bancario di appartenenza è stata
che quasi due contratti su tre sono stati
mediatore creditizio (meno dell’1% del
utilizzata invece maggiormente nel 2011,
stipulati attraverso il canale bancario.
totale stipulato). I concessionari e forni-
sia nella forma della distribuzione allo
Tra le forme di distribuzione indirette,
tori, sul campione di società analizzato,
sportello che attraverso la rete di agenti
quella più importante resta la rete degli
pesano per il 4,2% dello stipulato. Com-
FIGURA
5
Ripartizione dello stipulato 2011 per canale di vendita (nella colonna destra la percentuale riferita al 2010)
2011 2010
CANALE BANCARIO TRADIZIONALE
2011 2010
AGENTE IN ATTIVITÀ FINANZIARIA
28,5%
30,2%
37%
CONCESSIONARI FORNITORI CONVENZIONATI
4,2%
4,3%
6,1%
6,6%
BANCHE CONVENZIONATE
1,6%
1,7%
1,2%
1,0%
MEDIATORE CREDITIZIO
0,7%
0,8%
57,7%
55,5%
RETI DI VENDITA INDIRETTE
35%
RETE DI VENDITA “DIRETTA”
RETE IND. CHE FA CAPO AL GRUPPO BANCARIO
Fonte: dati rilevati a dicembre 2011 su un campione rappresentativo di Associate, ma non comprensivo delle “captive”
ASSILEA
65
RAPPORTO SUL LEASING 2011
IL MERCATO DEL LEASING
[2.2] FRENA L’OFFERTA DELLE “TOP 10”
E CRESCE LA QUOTA DI MERCATO DELLE “CAPTIVE”
plessivamente, quindi anche nel 2011
tradizionale. Nelle società in cima alla
detengono una quota di mercato in tale
più di un’operazione su tre è effettuata
classifica complessiva dello stipulato,
settore superiore al 40%. Il canale ban-
attraverso il canale indiretto, sebbene
il comparto del leasing strumentale è
cario tradizionale ha raccolto comunque
tale percentuale risultasse più elevata
anche l’unico ad essere stato alimentato
quote consistenti dello stipulato relativo
nell’anno precedente.
in modo consistente dal canale dei con-
a questi comparti merceologici (il 39,7%
Analizzando quali sono state le reti di
cessionari e dei fornitori convenzionati.
per l’auto, il 30,3% per quello aeronavale
vendita più utilizzate per la distribuzione
Attraverso tale forma distributiva si sono
e ferroviario). Una quota non piccola dei
dei prodotti di finanziamento relativi ai
collocati il 13,2% dei nuovi contratti del
contratti di leasing nel settore aeronavale
singoli comparti merceologici, osser-
comparto, a fronte di quote marginali in
e ferroviario è stata stipulata tramite la
viamo che il comparto del leasing stru-
tutti gli altri settori.
rete di promotori, agenti e mediatori che
mentale e quello del leasing immobiliare
Nel settore auto e quello aeronavale e fer-
canalizzano la loro attività attraverso la
hanno mostrato anche nel 2011 una pre-
roviario la rete più utilizzata è stata quella
rete bancaria del gruppo (esattamente
valenza relativa delle vendite attraverso
indiretta, con rispettivamente il 55,8% e
l’8,1%) e anche tramite il canale di ven-
il canale del gruppo bancario (tab. 1).
il 51,1% dello stipulato. In entrambi i casi,
dita diretto (10,5%). Il comparto aerona-
Nei due settori rispettivamente il 60,8%
la fattispecie più diffusa è risultata quella
vale è, inoltre, l’unico in cui più del 10%
e il 64% dello stipulato complessivo sono
della distribuzione operata attraverso
dei nuovi contratti stipulati nel 2011 sia
canalizzati attraverso questa rete distri-
agenti in attività finanziaria, ossia che
stato collocato direttamente dalle società
butiva. Nel caso del leasing strumentale
agiscono su mandato diretto della società
di leasing.
si è avuta una crescita di quasi 6 pun-
di leasing. La quota sul totale dei contratti
Il comparto energetico ha visto una ridu-
ti percentuali del canale di vendita di
stipulati utilizzando il canale agenziale
zione di 5,7 punti percentuali delle ven-
“gruppo” (canale bancario tradizionale
in entrambi i casi è risultata collocarsi
dite “dirette”, a fronte di un aumento sia
e altri canali, anche agenziali, facenti
intorno al 50%. Nel comparto auto,
di quelle indirette (+4 punti percentuali)
riferimento alla rete del gruppo) rispetto
l’indagine probabilmente sottostima la
che di quelle mediate dal gruppo banca-
al 2010. In entrambi i comparti vi è stata
reale incidenza del canale fornitori - il
rio di appartenenza (+1,9 punti percen-
una prevalenza assoluta delle vendite
canale prevalentemente utilizzato dalle
tuali rispetto al 2010), che prevalgono
effettuate attraverso il canale bancario
società “captive” - che, come vedremo
con un’incidenza del 62,6% sul totale.
TABELLA
1
Dinamica della ripartizione stipulato per canale di vendita (totale stipulato) per comparto
CANALE DIRETTO
2010
RETI INDIRETTE
DIFF. 2010/11
2010
2011
2010
2011
Auto
5,8%
3,9%
-1,9
43,5%
40,4%
-3,1
50,7%
55,8%
5,1
Strumentale
4,1%
2,3%
-1,8
55,0%
60,8%
5,8
40,9%
36,8%
-4,1
Aeronavale e Ferroviario
2011
CANALE GRUPPO
DIFF. 2010/11
DIFF. 2010/11
10,2%
10,5%
0,3
39,8%
38,4%
-1,4
50,0%
51,1%
1,1
Immobiliare
4,6%
7,9%
3,3
63,8%
64,0%
0,2
31,6%
28,1%
-3,5
Energetico
14,4%
8,7%
-5,7
60,7%
62,6%
1,9
24,8%
28,8%
4,0
Fonte: dati rilevati a dicembre 2011 su un campione rappresentativo di Associate, ma non comprensivo delle “captive”.
ASSILEA
66
RAPPORTO SUL LEASING 2011
IL MERCATO DEL LEASING
[2.3] POCHI I COMPARTI CON IL SEGNO POSITIVO
[2.3.1] Sale il leasing di autovetture,
scende quello dei veicoli pesanti
I
l settore auto ha chiuso il 2011 con una sostanziale sta-
il valore medio dei contratti di leasing del comparto è sceso
bilità, pur mostrando andamenti fortemente differenziati
di circa 600 euro ed è passato da 36.770 a 36.170 euro.
all’interno dei diversi comparti. Il volume complessivo dei
Analizzando la ripartizione per sotto-comparti (fig. 1 e 2) , si
contratti è risultato di poco inferiore a 5,7 miliardi di euro. A
osserva come nel 2011 sia cresciuto ulteriormente il peso del
fronte della flessione negli altri maggiori comparti tradizionali:
leasing di autovetture, a conferma di un trend ormai triennale.
strumentale, immobiliare, aeronavale e ferroviario, il comparto
Il valore del segmento, in termini di stipulato, ha raggiunto il
del leasing auto ha consolidato nel corso del 2011 la sua
43,2% del totale auto, con un volume del nuovo stipulato di 2,5
posizione, aumentando la sua quota sul valore complessivo
miliardi di euro. La crescita del sotto-comparto è stata trainata
dello stipulato di più di due punti percentuali rispetto all’anno
maggiormente da operazioni che hanno riguardato autovetture
precedente. Come era già accaduto nel 2010, anche nel 2011
di prezzo medio inferiore rispetto agli anni precedenti. In conse-
FIGURA
1
Composizione stipulato leasing e renting a medio-lungo termine auto 2011 (valore contratti)
AUTOVETTURE
43,2%
VEICOLI INDUSTRIALI
33,4%
VEICOLI COMMERCIALI
15,2%
RENTING A MEDIO LUNGO TERMINE
FIGURA
8,0%
2
8,2%
Dinamica dello stipulato leasing auto per comparto
2010
2011
6,0%
4,0%
2,0%
0,0%
-2,0%
-4,0%
-6,0%
-8,0%
Autovetture
Veicoli commerciali
ASSILEA
Veicoli industriali
67
RAPPORTO SUL LEASING 2011
Renting a medio lungo termine
FOCUS AUTO
Anticipo, opzione,
durata contratti
el 2011 la percentuale media dell’an-
N
dell’11,1%, contro il 10,7% del 2010. A
Infine, sui motoveicoli e sui rimorchi e
ticipo sul valore del bene richiesta agli
livello dei singoli sotto comparti, il valore
semirimorchi l’opzione finale è risultata
utilizzatori sui nuovi contratti stipulati nel
più alto della percentuale di anticipo nel
pari rispettivamente al 7% e all’1,6% del
comparto auto è rimasta stabile all’11,8%.
portafoglio contratti è risultato essere
costo del bene finanziato. All’aumento
A livello di sotto comparti, in particola-
quello relativo alle autovetture, pari al
medio del valore percentuale dell’opzio-
re, non vi è stata variazione significativa
12,8%, seguito da quello sui veicoli com-
ne finale di acquisto nel 2011 ha fatto
della percentuale media di anticipo sulle
merciali pesanti (11,2%) e da quello sui
riscontro la stabilità di tale valore sul
autovetture, il segmento numericamente
veicoli commerciali leggeri (9,5%).
totale del portafoglio in essere delle so-
più importante del comparto auto. Su tali
La percentuale media dell’opzione fina-
cietà di leasing. Tale valore è rimasto
contratti l’anticipo richiesto era il 12,8%
le di acquisto sui nuovi contratti auto
infatti stabile al 7,6%. A livello di sotto
nel 2010 ed è risultato pari al 12,9%
è risultata in aumento nel 2011 di 1,6
comparti, l’opzione finale sui contratti
nel 2011 (fig. 3). L’anticipo si è ridotto
punti percentuali. Il valore di tale opzione
in essere è stata del 12,3% per le au-
per rimorchi e semirimorchi (dal 9,3%
sul costo bene è risultato pari all’8,6%,
tovetture e i motoveicoli, del 3,2% per
all’8,1%), veicoli industriali (dal 10,4%
contro il 7 per cento del 2010. L’aumento
i veicoli commerciali leggeri, del 2% per
al 10%) e veicoli commerciali leggeri (dal
ha riguardato tutti i sotto comparti. In
i veicoli commerciali pesanti e del 2,3%
10,7% al 10,1%), mentre è salito per i
particolare, l’opzione finale è risultata
per i veicoli industriali, tutti valori in linea
veicoli commerciali pesanti (dall’11,5%
pari al 13,5% del costo delle autovetture,
con il 2010. L’unico segmento in aumento
al 12,1%). Il valore medio della percen-
contro l’11,3% registrato nel 2010. La
è stato quello dei rimorchi e semirimorchi
tuale di anticipo sui contratti in essere
percentuale media dell’opzione finale
(dall’1,2% all’1,8%).
a fine 2011 è risultato invece in leggero
d’acquisto è risultata pari al 2,3% per
La durata media contrattuale in mesi
aumento rispetto a quello osservato a
i veicoli industriali, al 2,8% per i veicoli
dello stipulato annuale e del portafoglio
dicembre 2010. La quota del maxicanone
commerciali leggeri e all’1,9% per i vei-
del comparto auto è rimasta sostanzial-
iniziale sul portafoglio in essere è risultata
coli commerciali pesanti (fig. 4).
mente stabile rispetto al 2010. La dura-
FIGURA
3
14,0
Percentuale media dell’anticipo (in % sul costo bene) del comparto auto
Contratti stipulati
Portafoglio in essere
12,0
10,0
8,0
6,0
4,0
2,0
0,0
Autovetture
Motoveicoli
Rimorchi
e semirimorchi
Veicoli Commerciali Veicoli Commerciali
< 35 quintali
> 35 quintali
Fonte: elaborazioni BDCR Assilea
ASSILEA
68
RAPPORTO SUL LEASING 2011
Veicoli industriali
IL MERCATO DEL LEASING
[2.3.1] Sale il leasing di autovetture,
scende quello dei veicoli pesanti
guenza di ciò, il valore medio dei contratti nel sotto-comparto
hanno mostrato una grande vitalità, riuscendo a mettere a
è diminuito rispetto al 2010. Il leasing dei veicoli commerciali è
segno una crescita a due cifre sia nel valore che nel numero dei
cresciuto in valore (+1,4% rispetto al 2010), superando il 15%
contratti dell’intero comparto auto. La crescita dello stipulato
del totale del mercato auto.
da parte di tali operatori, che per loro natura possono gestire al
Il sotto-comparto che ha avuto la performance peggiore è
meglio i rischi legati al valore residuo del bene, ha accresciuto
stato quello dei veicoli industriali. La contrazione dell’attività
ancora di più la quota di operazioni di leasing di autovetture
produttiva ha inciso sulla dinamica dei contratti, che, dopo la
stipulate con opzione finale d’acquisto superiore al 10% (dal
ripresa sperimentata nel 2010, hanno rimbalzato in negativo.
53,6% del 2010 al 56,3% del 2011). Un segno positivo è stato
Il valore dei nuovi contratti è stato inferiore rispetto al 2010 di
registrato anche nel sotto-comparto del renting a medio-lungo
oltre 135 milioni di euro (- 6,7%).
termine. Le associate Assilea attive in questa forma di locazione
Nella congiuntura negativa, le “captive companies” industriali
hanno aumentato il volume di stipulato del 6,3%.
ta media dei contratti di finanziamento
media dei contratti di leasing sui veicoli
al 31 dicembre 2011 la durata media dei
auto siglati nel 2011 è stata pari a 50
industriali (da 53 a 54 mesi) e sui veicoli
contratti in essere nel segmento delle
mesi, contro i 51 del 2010. I contratti di
commerciali leggeri (da 50 a 51 mesi). La
autovetture è risultata pari a 49 mesi,
durata più limitata sono risultati quel-
durata media dei contratti del comparto
quella sui motoveicoli a 46 mesi, quella
li sulle autovetture e sui motoveicoli,
auto nel 2011 è risultata in riduzione
sui rimorchi e semirimorchi a 57 mesi.
entrambi con una durata media di 47
rispetto alla durata dei contratti in es-
Per quanto riguarda i veicoli commerciali
mesi (i primi in linea con il 2010, i se-
sere a fine 2010, ma non ha inciso sulla
leggeri, pesanti e i veicoli industriali, le
condi in leggero aumento). Vi è stato
durata media dell’out-standing, che è
durate medie registrate sul portafoglio
un aumento, pur se limitato, della durata
rimasta stabile a 52 mesi. In particolare,
in essere sono state rispettivamente di
FIGURA
4
16,0
Percentuale media dell’opzione d’acquisto (in % sul costo bene) del comparto auto
Contratti stipulati
Portafoglio in essere
14,0
12,0
10,0
8,0
6,0
4,0
2,0
0,0
Autovetture
Motoveicoli
Rimorchi
e semirimorchi
Veicoli Commerciali Veicoli Commerciali
< 35 quintali
> 35 quintali
Fonte: elaborazioni BDCR Assilea
ASSILEA
69
RAPPORTO SUL LEASING 2011
Veicoli industriali
IL MERCATO DEL LEASING
[2.3.1] Sale il leasing di autovetture,
scende quello dei veicoli pesanti
Guardando alla dinamica delle quote di mercato per tipologia di
e del valore dello stipulato del 30,8%. La loro quota di mercato
operatore (fig. 5 e fig. 6) , si osserva innanzitutto una crescita
è salita di circa 2 punti percentuali all’8,3% del comparto. In ter-
di oltre 7 punti percentuali del peso delle società captive, che
mini assoluti le “captive companies” industriali hanno mostrato
con il 41% dello stipulato superano largamente il peso degli
una crescita del volume di stipulato di oltre 400 milioni di euro.
intermediari finanziari specializzati nel leasing appartenenti a
Al contrario di quanto osservato nella media del comparto, il
gruppi bancari (37,2%). Tranne che per quest’ultima categoria
valore medio dei contratti stipulati nel 2011 da questa categoria
di operatori e per quella delle banche multiprodotto, si osserva
di operatori è salito rispetto al 2010 ed è stato di circa 31.800
in generale una crescita del valore dello stipulato per le diverse
euro, 1.520 euro in più rispetto all’anno precedente. Su questo
categorie di operatori. Il miglior risultato in termini di variazioni
fenomeno ha comunque contribuito la buona performance
positive è stato quello degli intermediari finanziari multiprodotto
registrata da questi operatori anche nel comparto dei veicoli
che hanno avuto una crescita del numero di contratti del 32,1%
commerciali e industriali, d’importo mediamente più elevato.
FIGURA
5
Composizione dello stipulato leasing auto (volume contratti) per natura ed attività prevalente
delle società di leasing nel 2010 – cerchio interno – e nel 2011 – cerchio esterno
2011
FIGURA
6
2010
BANCHE I.F. DI EMANAZIONE INDUSTRIALE
41,0% 33,5%
I.F. SPECIALIZZATI FACENTI PARTE DI GRUPPI BANCARI
37,2% 45,8%
BANCHE MULTIPRODOTTO
8,6% 10,0%
I.F. MULTIPRODOTTO FACENTI PARTE DI GRUPPI BANCARI
8,3%
6,3%
I.F. SPECIALIZZATI NON FACENTI PARTE DI GRUPPI BANCARI
4,1%
3,6%
BANCHE SPECIALIZZATE LEASING
0,8%
0,8%
Dinamica dello stipulato leasing auto per natura ed attività prevalente delle società di leasing
(var.% 2011/2010 per volume contratti)
60,0%
Autovetture
Veicoli commerciali
Veicoli industriali
50,0%
40,0%
30,0%
20,0%
10,0%
0,0%
-10,0%
-20,0%
-30,0%
I.F. specializzati
facenti parte
di gruppi bancari
I.F. multiprodotto
facenti parte
di gruppi bancari
Banche
multiprodotto
ASSILEA
70
Banche
specializzate
leasing
I.F. specializzati
non facenti parte
di gruppi bancari
RAPPORTO SUL LEASING 2011
Banche e I.F.
di emanazione
industriale
IL MERCATO DEL LEASING
[2.3.1] Sale il leasing di autovetture,
scende quello dei veicoli pesanti
FOCUS AUTO
Nuovo e Usato
a classificazione in BDCR (la centrale
L
dove presenta una quota pari al 50,7%
termini di valori si è attestato nel 2011
rischi associativa), pur con una rap-
in termini di numero di nuovi contratti
poco al di sotto del 24% del totale (e al
presentatività del dato più contenuta
stipulati nel 2011 e al 48,1% sui volumi
21,5% in termini di numero di contratti).
rispetto alle statistiche di stipulato, con-
di stipulato. Al secondo posto si trova-
Il segmento in cui l’incidenza del leasing
sente di distinguere tra autoveicoli nuovi
no i veicoli industriali, per i quali il peso
di veicoli usati è più bassa è quello dei
ed usati (fig. 7). L’incidenza massima
dell’usato si colloca intorno al 20% del
veicoli commerciali leggeri (fino a 35 q di
dell’usato si registra per i veicoli commer-
totale, in numero e valore. Nel settore
pt.). Tale quota è pari al 13,6% dei nuovi
ciali pesanti (al di sopra dei 35 q di pt.)
delle autovetture il peso dell’usato in
contratti e al 14,8% del loro valore.
FIGURA
7
Incidenza dello stipulato leasing 2011 di veicoli “usati” sul comparto auto
(numero e valore contratti)
Usato
Nuovo
100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
Numero
Valore
Autovetture
Numero
Valore
Veicoli commerciali
<35 quintali
Numero
Valore
Veicoli commerciali
>35 quintali
Numero
Valore
Veicoli industriali
Fonte: elaborazioni BDCR Assilea
ASSILEA
71
RAPPORTO SUL LEASING 2011
Numero
Valore
Totale
IL MERCATO DEL LEASING
[2.3.2] Continua la flessione del leasing
strumentale, ma cresce l’operativo
Nel 2011 è continuata la fase di flessione del leasing strumentale, iniziata nel 2008.
Lo stipulato complessivo nei dodici mesi è diminuito del 10,6% rispetto all’anno
precedente. Tutti i sotto-comparti per le diverse classi d’importo censite hanno visto
una riduzione del numero e del valore dei nuovi contratti stipulati nel corso del 2011.
C
ome nel 2010, il comparto che ha subito la flessione più
sitiva è stata quella del sotto-comparto del leasing stru-
consistente è stato quello dello strumentale d’importo
mentale su contratti privi dell’opzione finale d’acquisto, il
superiore al 2,5 milioni di euro, cosiddetto “big ticket”
cosiddetto “leasing operativo”. Questo tipo di finanzia-
(-20,1%), la cui incidenza sul totale è scesa di quasi due
mento, che si caratterizza per importi medi delle operazioni
punti percentuali (passando dal 10,2% all’8,6%). Il compar-
più contenuti rispetto al leasing strumentale tradizionale,
to del leasing strumentale d’importo compreso tra i 50.000
è stato utilizzato con più frequenza nel corso del 2011. I
euro e gli 0,5 milioni di euro, pur mantenendo il primo posto
contratti di leasing operativo hanno costituito poco meno
in termini di valore di stipulato con circa 3,7 miliardi di euro
del 30% del numero di contratti stipulati nel 2011 (26%),
(il 52,2% del totale del mercato) è diminuito di quasi l’8%
in crescita del 27,2% rispetto al 2010. Il valore dei nuovi
rispetto ai dodici mesi precedenti. Il segmento di fascia
contratti sull’anno 2011 è stato del 17,6% maggiore rispet-
d’importo immediatamente superiore (tra 0,5 e 2,5 milioni di
to a quello dell’anno precedente. In ciascun mese dell’anno,
euro), con una quota complessiva del 20,2%, ha registrato
l’andamento del numero di nuovi contratti di leasing senza
una riduzione dello stipulato annuo di circa 300 milioni di
opzione finale d’acquisto nel 2011 è stato sempre positivo
euro (-17,5%). Lo strumentale della fascia di importo più
e superiore all’andamento misurato sul mercato del leasing
piccola (contratti di valore inferiore a 50.000 euro) è stato
strumentale generale (fig. 9) .
anche quello che ha visto diminuire in misura minore l’importo dello stipulato (-4,4%), con una sostanziale stabilità
Tra i diversi cluster di operatori, si osserva una dinamica
del numero dei contratti (+0,5%). La quota di mercato di
migliore negli operatori che occupano una posizione in-
tale comparto è così salita al 19,1% (fig. 8) .
termedia in classifica in termini di stipulato complessivo
Nell’ambito del generale trend negativo, l’eccezione po-
(dalla 11° alla 30° posizione). Tali operatori sono gli unici
FIGURA
8
Composizione dello stipulato leasing strumentale 2011 per fasce d’importo (valore contratti)
STRUMENTALE > 50.000 EURO E <= 0,5 MIL €
52,2%
STRUMENTALE >0,5 E <=2,5 MIL €
20,2%
STRUMENTALE <=50.000 €
19,1%
STRUMENTALE > 2,5 MIL €
8,6%
ASSILEA
72
RAPPORTO SUL LEASING 2011
IL MERCATO DEL LEASING
[2.3.2] Continua la flessione
del leasing strumentale, ma cresce l’operativo
FIGURA
9
Dinamica dello stipulato mensile del comparto strumentale e del “leasing operativo”
(numero contratti, var. % sul mese corrispondente dell’anno precedente)
100,0%
Leasing operativo
Totale strumentale
80,0%
60,0%
40,0%
20,0%
0,0%
-20,0%
-40,0%
gennaio
febbraio
marzo
aprile
maggio
giugno
luglio
agosto settembre ottobre novembre dicembre
ad aver incrementato nel corso del 2011 sia il numero che
2010. Pertanto il loro peso sul totale del comparto è sceso
il valore dei nuovi contratti stipulati (rispettivamente del
al 75,2%, pur rimanendo comunque di primo piano nel
18,1% e del 7,4%). In conseguenza di ciò, la loro quota di
settore. Gli operatori oltre la 30° posizione hanno subito
mercato sul totale del comparto strumentale è cresciuta di
una contrazione nel volume di stipulato nel corso dell’anno
circa tre punti percentuali arrivando al 16,8% (fig. 10) .
del 4,1%, ma in termini relativi hanno aumentato la loro
Le società “Top 10” hanno invece ridotto il loro giro di
quota di mercato essenzialmente a scapito degli operatori
affari del 7,3% in termini di numero di nuovi contratti
“Top 10”. A dicembre 2011 tale quota era pari all’8%,
e del 14,4% in termini di volume di stipulato rispetto al
contro il 7,5% del dicembre 2010.
FIGURA
10
Dinamica delle quote di mercato del leasing strumentale per scaglioni in base
alla posizione in classifica (quote di mercato del leasing)
90,0%
80,0%
2011
70,0%
2010
60,0%
50,0%
40,0%
30,0%
20,0%
10,0%
0,0%
top 10
da 11 a 30
ASSILEA
73
RAPPORTO SUL LEASING 2011
>30
FOCUS STRUMENTALE
Dinamiche per tipo bene
S
ul campione di contratti presente nel-
maggiormente sono invece quella delle
dio dell’out-standing (40,6 migliaia di
la BDCR Assilea è possibile effettuare
“Macchine utensili per deformazione
euro dai dati BDCR) e il costo originario
analisi di dettaglio sulle diverse tipologie
di materiale metalmeccanico”, passati
medio di acquisto (63,1 migliaia di euro)
di beni strumentali locati (fig. 11).
dal 2,9% al 4,5% del totale, e quel-
è aumentato passando dal 58,2 per cen-
la dei “Macchinari per elaborazione e
to del 2010 al 64,4% del 2011. Tra le
I “Macchinari non targati per l’edilizia
trasmissione dati”, aumentata di 0,7
dieci principali categorie di beni stru-
civile e stradale” pesano sul valore del-
punti percentuali e che è anche quella
mentali, il valore più alto di esposizione
lo stipulato complessivo del comparto
per la quale si è osservato il numero più
media rispetto al valore di acquisto del
strumentale per il 7,6% e si conferma-
elevato di operazioni stipulate nel com-
bene si ha per il comparto dei “Macchi-
no anche nel 2011 la categoria di bene
parto strumentale. La presente analisi
nari per l’industria poligrafica-editoriale
strumentale più rilevante sul totale dei
purtroppo continua ad interessare solo
ed affini”, con un rapporto del 78,2%
volumi di leasing strumentale. Il loro
una parte dei contratti censiti nella ban-
(fig. 12). Tale primato è in linea con i
peso è tuttavia in diminuzione di 2,4
ca dati associativa, in quanto per circa il
due anni precedenti. Il valore del 2011
punti percentuali rispetto al 2010. Si
40% dei contratti di leasing strumentale
risulta tuttavia in riduzione rispetto al
tratta della tipologia di bene la cui in-
viene indicata la tipologia di bene gene-
2010, per effetto di una contestuale
cidenza è diminuita maggiormente sul
rica “Altro bene strumentale”.
riduzione del valore medio dell’outstanding ed un incremento del valore
totale, insieme a quella dei “Macchinari
per saldature e trattamenti termici”,
Il livello di esposizione media dell’intero
medio dello stipulato in quello specifi-
passati dal 2% allo 0,5% del totale. Le
portafoglio di contratti al 31.12.2011,
co comparto. Il rapporto più basso, in
tipologie di beni il cui peso è cresciuto
misurato come rapporto tra il valore me-
termini di esposizione sul costo iniziale
FIGURA
11
Ripartizione stipulato leasing strumentale per le principali tipologie di beni locati (% sul valore)
12
2011
2010
10
8
6
4
2
Fonte: elaborazioni BDCR Assilea
ASSILEA
74
RAPPORTO SUL LEASING 2011
Macchinari
per l'agricoltura,
foreste e pesca
Macchinari
per l'industria
alimentare
e conserviera
Macchinari
per l'industria
poligrafica-editoriale
ed affini
Attrezzature
per il commercio
all'ingrosso-dettaglio
e per l'industria
alberghiera
Macchine utensili
per deformazione
di materiale
metalmeccanico
Apparecchiature
elettromedicali
Macchinari
per elaborazione
e trasmissione dati
Macchine utensili
per l'asportazione
di materiale
metalmeccanico
Apparecchi di
sollevamento
non targati
Macchinari
non targati
per l'edilizia
civile e stradale
0
FIGURA
12
Esposizione del portafoglio rispetto al costo originario dei beni per le principali
tipologie di beni strumentali locati, ordinate per valore medio dello stipulato (% sul valore)
100
2011
90
2010
80
70
60
50
40
30
20
10
totale
strumentale
macchinari
per elaborazione
e trasmissione dati
apparecchiature
elettromedicali
apparecchi
di sollevamento
non targati
macchinari
per l'agricoltura,
foreste e pesca
attrezzature
per il commercio
all'ingrosso-dettaglio
e per l'industria
alberghiera
macchinari
per l'industria
alimentare
e conserviera
macchinari
non targati
per l'edilizia civile
e stradale
macchine utensili
per l'asportazione
di materiale
metalmeccanico
macchinari
per l'industria
poligrafica-editoriale
ed affini
Macchine utensili
per deformazione
di materiale
metalmeccanico
0
Fonte: elaborazioni BDCR Assilea
è - come nello scorso anno - quello dei
di appena 8 mila euro, in diminuzione
delle “Macchine utensili per deforma-
“Macchinari per elaborazione e trasmis-
rispetto all’anno precedente, a fronte
zione di materiale metalmeccanico”,
sione dati”, con un valore di esposizione
di un valore medio dei nuovi contratti
con un valore medio dei nuovi contratti
media rispetto al costo d’acquisto del
di circa 25.500 euro, superiore a quello
di oltre 203 mila euro, rispetto ad un
31,4%. Nel 2011 il livello di esposizione
del 2010. Il primo comparto per importo
valore medio dell’esposizione di poco
media dello specifico comparto è stato
medio contrattuale risulta essere quello
inferiore ai 79 mila euro.
FIGURA
13
Percentuale media dell’anticipo (in % sul costo bene) per le principali tipologie di beni locati 2011
14
Portafoglio in essere
12
Contratti stipulati
10
8
6
4
2
Fonte: elaborazioni BDCR Assilea
ASSILEA
75
RAPPORTO SUL LEASING 2011
Macchinari
per l'agricoltura,
foreste e pesca
Macchinari
per l'industria
alimentare
e conserviera
Macchinari
per l'industria
poligrafica-editoriale
ed affini
Attrezzature
per il commercio
all'ingrosso-dettaglio
e per l'industria
alberghiera
Macchine utensili
per deformazione
di materiale
metalmeccanico
Apparecchiature
elettromedicali
Macchinari
per elaborazione
e trasmissione dati
Macchine utensili
per l'asportazione
di materiale
metalmeccanico
Apparecchi
di sollevamento
non targati
Macchinari
non targati
per l'edilizia civile
e stradale
0
IL MERCATO DEL LEASING
[2.3.2] Continua la flessione
del leasing strumentale, ma cresce l’operativo
Nel 2011 la percentuale media dell’an-
costo del bene. Il secondo valore più bas-
nere stabile a 54 mesi, sostanzialmente
ticipo sui contratti stipulati nel comparto
so è quello relativo alle “Apparecchiature
in linea con gli ultimi due anni. La du-
strumentale è stata pari al 6,5%, in di-
elettromedicali”, pari al 4,2%.
rata media è risultata in forte aumento
minuzione di più di due punti percentuali
sui contratti di finanziamento relativi ai
rispetto al 2010. All’interno dei singoli
L’opzione finale di acquisto per il comparto
“Macchinari per termotecnica”, passan-
sotto comparti, la maggior riduzione ha
strumentale è risultata pari rispettivamente
do da 62 a 79 mesi. Altri aumenti hanno
riguardato i “Marchi” (sui quali la percen-
allo 0,9% per i nuovi contratti stipulati nel
riguardato i sotto comparti dei “Marchi”
tuale media dell’anticipo è scesa di 8,5
2011 e all’1,2% per il portafoglio in essere a
(con una durata media che è cresciuta da
punti percentuali). Il maggior aumento
dicembre. Tali valori sono sostanzialmente
84 a 88 mesi) e delle “Apparecchiature
è stato quello delle “Attrezzature per
in linea con quelli del 2010. Il valore più
per l’industria del cinema e la diffusione
centri sportivi e di cura della persona”
basso dell’opzione finale, sia per i nuovi
radio-televisiva” (da 53 a 57 mesi). La
(in crescita di 6,7 punti percentuali). Per
contratti che per il portafoglio in essere, è
diminuzione maggiore ha riguardato i
quanto riguarda l’out-standing, il peso
quello relativo ai “Macchinari per elabora-
“Software” passati da 53 a 35 mesi. Il
su tali contratti dell’anticipo è risultato in
zione e trasmissione dati”, pari rispettiva-
valore medio della durata sui contratti
media pari al 6,9% al 31 dicembre 2011
mente allo 0,2% e allo 0,4%, seguito da
in essere a fine 2011 è risultata pari a 58
(fig. 13). Il valore più basso dell’antici-
quello relativo alle “Attrezzature per ufficio
mesi. La durata media maggiore è risul-
po, anche per il 2011, è quello sui contrat-
e strutture aziendali”, pari rispettivamente
tata quella sui contratti in essere relativi
ti leasing in essere relativi ai “Macchinari
allo 0,4% e allo 0,7% (fig. 14).
ai “Marchi”, seguita dai “Macchinari per
per elaborazione e trasmissione dati”. Su
La durata media dei nuovi contratti del
termotecnica”, con una durata media dei
tali contratti l’anticipo pesa l’1,8% del
comparto strumentale continua a rima-
contratti in portafoglio di 73 mesi.
FIGURA
14
Percentuale media dell’opzione finale d’acquisto (in % sul costo bene) per le principali
tipologie di beni locati (2011)
2,5
Portafoglio in essere
2,0
Contratti stipulati
1,5
1,0
0,5
Fonte: elaborazioni BDCR Assilea
ASSILEA
76
RAPPORTO SUL LEASING 2011
Macchinari
per l'agricoltura,
foreste e pesca
Macchinari
per l'industria
alimentare
e conserviera
Macchinari
per l'industria
poligrafica-editoriale
ed affini
Attrezzature
per il commercio
all'ingrosso-dettaglio
e per l'industria
alberghiera
Macchine utensili
per deformazione
di materiale
metalmeccanico
Apparecchiature
elettromedicali
Macchinari
per elaborazione
e trasmissione dati
Macchine utensili
per l'asportazione
di materiale
metalmeccanico
Apparecchi
di sollevamento
non targati
Macchinari
non targati
per l'edilizia civile
e stradale
0,0
IL MERCATO DEL LEASING
[2.3.3] Prosegue il rallentamento
della nautica da diporto
Nel 2011 il settore aeronavale e ferroviario ha visto una flessione del volume degli
affari del 27,3%. Anche il numero dei nuovi contratti si è ridotto del 32,4% rispetto al
2010. In generale tale contrazione ha interessato tutti i sotto-comparti del segmento.
’unica eccezione è rappresentata dal comparto del navale
L
La percentuale media dell’anticipo sui nuovi contratti del comparto
commerciale, che grazie ad alcune operazioni di importo
aeronavale è risultata pari, per il 2011, al 27,4% (fig. 17). Su tale
elevato, ma anche grazie a una maggiore vitalità degli operatori
valore incide principalmente il settore della nautica da diporto,
in termini di nuovi contratti stipulati ha archiviato il 2011 con un
nel quale si è registrata una certa differenza tra i contratti
aumento del 15,4% del numero dei contratti e del 69,3% del
sulle imbarcazioni di dimensione più ridotta (fino a 24 metri) e
relativo valore. Al contrario, la nautica da diporto nel 2011 ha
quelli relativi alle imbarcazioni più grandi (oltre 24 metri). Nel
visto ridurre sia il numero che il valore dei contratti; a fine di-
primo caso la percentuale di anticipo è stata mediamente pari
cembre il volume di stipulato era diminuito del 25% (fig. 15).
al 29,2%, nel secondo mediamente ha rappresentato il 25%
Nonostante questa dinamica negativa, il comparto della nau-
del costo del bene finanziato. Il navale commerciale presenta
tica da diporto si è confermato il segmento più importante del
valori dell’anticipo leggermente più contenuti (il 24%). I sotto
settore aeronavale e ferroviario, con una quota di mercato del
comparti degli aeromobili, del materiale rotabile e dei mac-
78,3%, in crescita di oltre due punti percentuali rispetto al 2010
chinari non targati per l’edilizia ferroviaria presentano valori
(fig. 16). Tale crescita relativa è avvenuta a scapito sia del
di anticipo medi rispettivamente del 18%, del 12,3% e del
comparto aeronautico (nel quale il valore dello stipulato a fine
27,6%. L’out-standing presenta valori inferiori rispetto a quelli
2011 era pari al 9% del totale) sia soprattutto del comparto
misurati sui nuovi contratti. Complessivamente, sui contratti
ferroviario. Tale settore era cresciuto nel 2010 a seguito di
in essere a dicembre 2011 la percentuale dell’anticipo è stata
alcune importanti operazioni concluse nell’anno. Nel 2011 le
pari al 25,7%, con valori proporzionalmente più bassi nei
operazioni concluse sono state in numero maggiore, ma hanno
singoli sotto comparti. L’anticipo medio più alto sui contratti in
riguardato importi mediamente molto più contenuti.
essere è quello richiesto per la nautica da diporto, relativo alle
In conseguenza di ciò, la quota del comparto sul totale è scesa
imbarcazioni fino a 24 metri di lunghezza.
bruscamente all’1,4%.
L’opzione finale di acquisto per il comparto aeronavale è risultata
FIGURA
15
Dinamica dello stipulato leasing nautico da diporto e navale commerciale
(valore stipulato in migliaia di euro)
900.000
Navale commerciale
800.000
Nautica da diporto
700.000
600.000
500.000
400.000
300.000
200.000
100.000
0
2010
2011
ASSILEA
77
RAPPORTO SUL LEASING 2011
IL MERCATO DEL LEASING
[2.3.3] Prosegue il rallentamento
della nautica da diporto
FIGURA
16
Composizione dello stipulato leasing aeronavale e ferroviario (valore contratti 2011)
NAUTICA DA DIPORTO
78,3%
NAVALE COMMERCIALE
11,4%
AERONAUTICO
9,0%
FERROVIARIO
1,4%
pari rispettivamente all’1,6% per i nuovi contratti stipulati nel
relativamente ai contratti in essere. Tali valori sono stati pari
2011 e all’1,7% per il portafoglio in essere a dicembre. Tali valori
rispettivamente a 85 e a 83 mesi. Alla crescita della durata
sono sostanzialmente in linea con quelli del 2010, con una lieve
media dei nuovi contratti per quanto riguarda la nautica da
crescita del valore dell’opzione finale per il nuovo stipulato. Anche
diporto fino a 24 metri si è contrapposta la riduzione di durata
per l’opzione finale, pesa soprattutto il sotto comparto della
di quelli relativi alla nautica commerciale e alla nautica da
nautica da diporto, dove il peso di tale opzione sui contratti in
diporto oltre i 24 metri. La durata media dell’out-standing è
essere risulta più alto per le imbarcazioni superiori ai 24 metri di
aumentata in ciascun sotto comparto, posizionandosi a 82 mesi
lunghezza (2,3%) rispetto a quelle di dimensioni inferiori (1,4%).
per la nautica da diporto, a 79 mesi per la commerciale, a 108
La durata media dei contratti del comparto aeronavale non
mesi per gli aeromobili, a 89 mesi per i macchinari non targati
è sostanzialmente variata tra il 2010 e il 2011, per quanto
per l’edilizia ferroviaria e a 68 mesi per il materiale rotabile
riguarda il nuovo stipulato, mentre è risultata in lieve aumento
(locomotive, carrozze e vagoni).
FIGURA
17
Percentuale media dell’anticipo e dell’opzione finale in % sul costo bene (anno 2011)
comparto aeronavale e ferroviario (principalmente nautica da diporto)
30,0
Contratti stipulati
Portafoglio in essere
25,0
20,0
15,0
10,0
5,0
0,0
% media dell'anticipo
% media dell’opzione finale d’acquisto
Fonte: elaborazioni BDCR Assilea
ASSILEA
78
RAPPORTO SUL LEASING 2011
IL MERCATO DEL LEASING
[2.3.4] Scendono i volumi dell’immobiliare
Dopo anni di contrazione, il mercato del leasing immobiliare si è consolidato su
volumi molto più contenuti di quelli del passato.
uttavia nel 2011, in termini di numero di operazioni stipulate,
T
di più di tre punti percentuali attestandosi a dicembre 2011 al
si è assistito ad una ripresa della vitalità. Il totale dei nuovi
24,3% (fig. 18). Hanno avuto un calo superiore al 20% anche il
contratti firmati nell’anno è stato complessivamente del 14,0%
sotto-comparto dell’immobiliare da costruire di fascia di importo
superiore rispetto al 2010. La crescita ha riguardato le operazioni
compresa tra 0,5 e 2,5 milioni di euro (-25,2%) e quello dell’im-
di valore inferiore a 500 mila euro, sia quelle relative a immobili
mobiliare costruito della stessa fascia di importo (-23,2%), le cui
costruiti (con un +25,2%) che quelle sugli immobili da costruire
quote sul totale dello stipulato del 2011 sono scese rispettivamente
(+82,9%). Su tale fenomeno potrebbe aver influito l’assolvimento
al 12,3% e al 23,2%. Il comparto dell’immobiliare da costruire di
ed il corrispondente finanziamento al cliente dell’imposta sostituti-
fascia di importo più elevata (superiore a 2,5 milioni di euro) ha
va che andava versata entro il 31 marzo 2011 delle imposte d’atto
visto ridotto il valore dello stipulato nel 2011 del 15,9%.
nell’ambito della riforma del leasing immobiliare. Il numero dei
I comparti dell’immobiliare, da costruire e costruito, di fascia di
contratti relativi a immobili di valore più elevato è invece diminuito,
importo più bassa hanno aumentato le rispettive quote di mercato.
coerentemente con la dinamica dei volumi.
Nel complesso, il settore che ha tenuto meglio nel generale trend
A fronte di tale aumento, si è comunque osservata una ulteriore
decrescente è stato quello dell’immobiliare da costruire, che infatti
riduzione nel valore dello stipulato, che è sceso del 21,0% e si è
ha aumentato la sua quota di mercato a scapito del comparto
attestato a dicembre 2011 a circa 7 miliardi di euro. Ciò corrisponde
dell’immobiliare costruito. A dicembre 2011, tale quota era pari a
a una riduzione del volume dei contratti di oltre 1,8 miliardi di euro.
poco meno del 40% dello stipulato totale (39,4%); quella dell’im-
La riduzione è stata generale ed ha riguardato sia l’immobiliare da
mobiliare costruito era pari al 60,6%.
costruire che il costruito, in tutte le fasce di importo.
Negli ultimi due anni l’andamento del sotto-comparto del leasing
Il calo maggiore è stato registrato nel sotto-comparto dell’immo-
sull’immobiliare da costruire di valore inferiore a 0,5 milioni di euro
biliare costruito di fascia di importo più elevata (superiore a 2,5
è stato costantemente migliore, in termini di valore di stipulato,
milioni di euro) la cui quota sul totale del nuovo stipulato è scesa
di quello del sotto-comparto degli immobili da costruire di valore
FIGURA
18
Composizione dello stipulato leasing immobiliare (costruito e da costruire)
per classe d’importo (valore contratti)
IMM. COSTRUITO >2,5 MIL €
24,3%
IMM. COSTRUITO >0,5 E <=2,5 MIL €
23,2%
IMM. DA COSTRUIRE >2,5 MIL €
23,2%
IMM. COSTRUITO <=0,5 MIL €
13,2%
IMM. DA COSTRUIRE >0,5 E <=2,5 MIL €
12,3%
IMM. DA COSTRUIRE <=0,5 MIL €
ASSILEA
79
RAPPORTO SUL LEASING 2011
3,8%
FIGURA
19
Numero indice dello stipulato mensile del comparto dell’immobiliare da costruire (mese base gennaio 2010=100)
3,5
Imm. da costruire <=0,5 mil €
media imm. da costruire <=0,5 mil €
Imm. da costruire >0,5 mil €
media imm. da costruire >0,5 mil €
3,0
2,5
2,0
1,5
1,0
2010
dicembre
novembre
ottobre
settembre
agosto
luglio
giugno
maggio
aprile
marzo
febbraio
gennaio
dicembre
novembre
ottobre
settembre
agosto
luglio
giugno
maggio
aprile
marzo
febbraio
0,0
gennaio
0,5
2011
superiore (fig. 19). Anche nel sotto-comparto del leasing sull’im-
che a fine 2011 è risultato pari all’11,4% del valore del portafoglio
mobiliare costruito le operazioni relative a immobili di valore più
in essere (fig. 20).
contenuto hanno avuto una dinamica migliore di quelle relative a
Simile la tendenza dell’opzione finale di acquisto sui contratti in
immobili di valore superiore a 500 mila euro; tuttavia in questo
essere, che a dicembre 2011 è risultata pari in media al 12,8% del
comparto lo scostamento delle medie calcolate sulle due fasce
costo del bene, valore in linea con l’anno precedente. Sui nuovi
d’importo risulta più contenuto.
contratti stipulati nel 2011 il peso dell’opzione finale si è invece
Il settore immobiliare ha visto un certo aumento del peso dell’antici-
ridotto, passando dall’8,4% al 7,9%.
po pagato alla stipula dei nuovi contratti sul costo del bene finanzia-
La durata media dei nuovi contratti è stata di 205 mesi, in diminuzio-
to. Tale peso, pari al 13,1%, è cresciuto di circa 1 punto percentuale
ne rispetto al 2010, quando tale valore era risultato pari a 209 mesi.
e mezzo rispetto al 2010. Con l’eccezione degli alberghi e dei centri
La durata media dei contratti in essere a dicembre mostra invece
ricreativi, la crescita ha riguardato tutti i sotto comparti. L’anticipo
un forte aumento rispetto all’anno precedente, essendo pari a 166
risulta pari al 14,3% per gli immobili commerciali, all’11,4% per gli
mesi contro i 156 del 2010. L’aumento ha riguardato tutti i sotto
immobili ad uso industriale, al 14,9% per gli immobili uso ufficio e
comparti, con incrementi particolarmente consistenti per quanto
all’8,5% per gli immobili locati al settore pubblico. L’anticipo sugli
riguarda gli immobili ad uso ufficio (169 mesi contro i 156 del 2010)
immobili residenziali, infine, è risultato il più alto di tutti, raggiun-
e gli immobili locati al settore pubblico (160 mesi contro 147). La
gendo il 17,4% del costo totale dell’immobile. Sull’out-standing si
durata media dei contratti in essere relativa agli immobili commer-
è registrata invece una sostanziale stabilità del peso dell’anticipo,
ciali e a quelli industriali è stata di 164 mesi, contro i 157 del 2010.
FIGURA
20
Percentuale media dell’anticipo e dell’opzione finale d’acquisto (in % sul costo bene)
del comparto immobiliare (anno 2011)
14,0
Contratti stipulati
12,0
Portafoglio in essere
10,0
8,0
6,0
4,0
2,0
0,0
% media dell'anticipo
% media dell’opzione finale d’acquisto
Fonte: elaborazioni BDCR Assilea
ASSILEA
80
RAPPORTO SUL LEASING 2011
FOCUS IMMOBILIARE
Dettaglio sulla tipologia
di immobile
ella fig. 21 viene presentata la riparti-
N
con un peso sul totale che ammonta ri-
dunque, costituiscono oltre la metà del to-
zione dello stipulato leasing immobiliare
spettivamente al 30,6% e al 28,9%. Gli
tale dell’out-standing immobiliare in termini
per numero e valore dei contratti tra le diverse
immobili ad uso ufficio rappresentano il
di valore (51,6%). Il 28,5% del numero dei
categorie di immobili, sulla base della riparti-
15,3% come numero e il 9,8% come valo-
contratti in essere riguarda immobili ad uso
zione per tipologia di immobile presente in
re. Gli immobili residenziali rappresentano
commerciale, il 14,1% si riferisce a immobili
BDCR. Anche in questo caso, l’analisi si riferi-
una quota del 2% in numero e del 2,5%
ad uso ufficio. I contratti di leasing relativi a
sce ad un sotto-campione dei dati rilevati nella
in valore. Gli alberghi ed i centri ricreativi
questi due tipi di immobili sono, in termini di
base dati associativa, in quanto permane alto,
rappresentano il 3,9% del numero di nuovi
valore, rispettivamente il 29,1% ed il 10,4%
anche con riferimento ai dati di stipulato 2011,
contratti stipulati nel 2011 e costituiscono
del totale. Gli alberghi e i centri ricreativi rap-
il peso dei contratti immobiliari (circa il 28% in
il 5,1% del loro valore. Gli immobili locati
presentano il 3,2% del numero di contratti
valore) per i quali non è stata specificata una
al settore pubblico rappresentano lo 0,6%
in essere e il 4,7% del valore. Gli immobili
precisa tipologia di edificio.
del numero dei nuovi contratti stipulati nel
ad uso residenziale costituiscono il 2,9%
Gli immobili industriali rappresentano il
comparto e l’1,1% del valore.
dell’out-standing immobiliare in termini di
comparto più consistente sia in termini nu-
numero e il 3,8% in termini di valore. Gli
merici (47,7% sul totale degli immobili) che
Nella fig. 22 viene presentata la compo-
immobili locati al settore pubblico rappre-
di volume (52,6%), con un valore medio dei
sizione del portafoglio immobiliare delle
sentano quote minori dell’out-standing
contratti di circa 925 mila euro. Gli immobili
associate al dicembre 2011. Il 50,9% del
del comparto (rispettivamente lo 0,3% del
commerciali si posizionano al secondo posto
numero dei contratti in essere si riferisce ad
numero e lo 0,4% del valore dei contratti
in termini di numero e valore dei contratti,
immobili ad uso industriale. Tali contratti,
in essere).
FIGURA
21
Ripartizione dello stipulato leasing immobiliare 2011 per tipologia di immobile
(numero e valore contratti)
Immobili industriali
Immobili commerciali
VALORE %
52,6
NUMERO %
47,7
Immobili uso ufficio
Alberghi e Centri ricreativi
28,9
30,6
Immobili residenziali
Immobili Locati al Settore Pubblico
9,8
5,1
15,3
3,9
2,5
2,0
1,1
0,6
Fonte: elaborazioni BDCR Assilea
FIGURA
22
Ripartizione dell’out-standing leasing immobiliare 2011 per tipologia di immobile
(numero e valore contratti)
Immobili industriali
Immobili commerciali
VALORE %
51,6
NUMERO %
50,9
Immobili uso ufficio
Alberghi e Centri ricreativi
29,1
28,5
Immobili residenziali
Immobili Locati al Settore Pubblico
10,4
14,1
Fonte: elaborazioni BDCR Assilea
ASSILEA
81
RAPPORTO SUL LEASING 2011
4,7
3,2
3,8
2,9
0,4
0,3
IL MERCATO DEL LEASING
[2.3.5] Maggiore peso del settore energia
sullo stipulato complessivo
Anche se a tassi più contenuti rispetto al 2010, il 2011 ha confermato il trend di crescita
del comparto del leasing di impianti e centrali per la creazione di energie rinnovabili.
L
o stipulato nel corso dell’anno ha superato i 4 miliardi
due punti percentuali arrivando al 3,9%. Un andamento
di euro, in crescita del 10,5% rispetto al dicembre 2010
inverso è stato seguito dal settore del leasing su centrali
(fig. 23) . La quota sul totale del comparto rappresentata
eoliche, dove il valore dei nuovi contratti stipulati nel 2011
dal sotto-settore del fotovoltaico è cresciuta ancora rispet-
è diminuito di circa 120 milioni di euro rispetto al 2010. La
to al 2010: circa il 90% del volume dei nuovi contratti ha
quota di questo specifico segmento è pertanto scesa dal
riguardato impianti fotovoltaici (esattamente l’88,4%).
7,5% del 2010 al 3,9% del totale energetico. Il restante
L’incidenza del comparto sul totale dello stipulato leasing
3,9% è stato destinato a finanziare altri impianti su fonti
annuale ha raggiunto il 16,4%. Tuttavia la dinamica negli
energetiche rinnovabili (quali le biomasse). Il mercato risul-
ultimi mesi dell’anno, indica un progressivo ridimensio-
ta fortemente concentrato, considerato che il 93,1% dello
namento delle nuove operazioni nel comparto. Questo è
stipulato nel comparto delle energie rinnovabili è stato
legato all’esaurimento degli incentivi di cui al Decreto Salva
effettuato dal cluster delle “Top 10” società di leasing.
Alcoa e alle ripetute modifiche delle norme che regolano il
settore fotovoltaico (e che rendono in prospettiva più com-
Mettendo a confronto l’andamento dello stipulato del solo
plesso e meno profittevole l’investimento nel comparto).
settore fotovoltaico (accatastato e non) e del totale del comparto energetico escluso il settore fotovoltaico, si osserva
Per quanto riguarda gli altri sotto-comparti, la maggiore
che il valore dei nuovi finanziamenti mensili al comparto è
crescita si è registrata nello specifico segmento dell’idro-
stato sempre superiore a quello dei nuovi finanziamenti al
elettrico, dove una serie di nuove operazioni hanno fatto
resto del settore (fig. 24). Il confronto tra il valor medio dei
crescere il valore dello stipulato di poco meno di 100 milioni
contratti mensile nei due comparti conferma tale dinamica.
di euro nel corso del 2011. A dicembre dello scorso anno
L’andamento della serie mensile del comparto del leasing sul
la quota del segmento sul totale del settore delle rinno-
fotovoltaico (accatastato e non) mostra anche la riduzione del
vabili era cresciuta rispetto a dodici mesi prima di più di
valore dei nuovi contratti nel corso degli ultimi mesi del 2011.
FIGURA
23
Composizione dello stipulato leasing nel comparto energetico (valore contratti)
IMPIANTI FOTOVOLTAICI ACCATASTATI (INCLUSE LE CENTRALI)
76,6%
IMPIANTI FOTOVOLTAICI NON ACCATASTATI
11,7%
IMPIANTI / CENTRALI EOLICHE
3,9%
CENTRALI IDROELETTRICHE
3,9%
ALTRI IMPIANTI SU FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI
3,9%
ASSILEA
82
RAPPORTO SUL LEASING 2011
IL MERCATO DEL LEASING
[2.3.5] Maggiore peso del settore energia
sullo stipulato complessivo
FIGURA
24
Andamento dello stipulato mensile nel comparto energetico: confronto tra segmento del
fotovoltaico e altre rinnovabili (valori in migliaia di euro)
600.000
solo fotovoltaico
media fotovoltaico
rinnovabili escluso fotovoltaico
media rinnovabili escluso fotovoltaico
500.000
400.000
300.000
200.000
2010
FIGURA
25
dicembre
novembre
ottobre
settembre
agosto
luglio
giugno
maggio
aprile
marzo
febbraio
gennaio
dicembre
novembre
ottobre
settembre
agosto
luglio
giugno
maggio
aprile
marzo
febbraio
0
gennaio
100.000
2011
Andamento dello stipulato mensile nel comparto del Leasing sul fotovoltaico accatastato
e sul fotovoltaico non accatastato (valori in migliaia di euro)
500.000
Impianti fotovoltaici
accatastati (incluse le centrali)
Impianti fotovoltaici non accatastati
400.000
300.000
200.000
2010
dicembre
novembre
ottobre
settembre
agosto
luglio
giugno
maggio
aprile
marzo
febbraio
gennaio
dicembre
novembre
ottobre
settembre
agosto
luglio
giugno
maggio
aprile
marzo
febbraio
0
gennaio
100.000
2011
Analizzando nello specifico la dinamica dello stipulato men-
trend del 2010, sfruttando il prolungamento dei termini per
sile del leasing sul fotovoltaico accatastato e sul fotovoltaico
usufruire dei vantaggi previsti dal “Salva Alcoa”. Il segmento
non accatastato (fig. 25) negli ultimi due anni, osserviamo
del fotovoltaico non accatastato, invece, si è posizionato
che, al di là delle variazioni congiunturali dovute all’anda-
su un trend decrescente, con il valore dei contratti stipulati
mento degli incentivi, il settore del fotovoltaico accatastato,
mensilmente che è sceso rispetto ai corrispondenti livelli
almeno prima dell’ultimo trimestre del 2011, ha mantenuto il
del 2010.
ASSILEA
83
RAPPORTO SUL LEASING 2011
FOCUS LEASING ENERGETICO
Anticipo, opzione,
durata contratti
N
el 2011 la percentuale media
maxicanone inziale sul portafoglio in es-
comparto del fotovoltaico accatastato,
dell’anticipo sul valore del bene ri-
sere è aumentata in tutti i sotto comparti
lo 0,7% dei nuovi contratti e l’1,1% del
chiesta agli utilizzatori sui nuovi contratti
e complessivamente è risultata pari al
portafoglio in essere del sotto comparto
stipulati nel comparto energetico è stata
14,5% contro l’11,8% del 2010.
del fotovoltaico non accatastato.
pari al 18,2%, in aumento di 4 punti
L’opzione di acquisto è risultata stabile
La durata media dei contratti stipulati
percentuali e mezzo rispetto al 2010.
sia sui nuovi contratti che sul portafo-
nel 2011 nel comparto energy è stata
L’aumento ha riguardato tutti i sotto
glio in essere a dicembre 2011. Il suo
di 174 mesi, contro i 163 mesi di durata
comparti (fig. 26). Il peso dell’anticipo
peso è stato pari in media allo 0,8% sullo
media dei contratti in essere. Il valore
è risultato pari al 16,6% sugli impianti fo-
stipulato e all’1,2% sull’out-standing.
più alto per il nuovo stipulato è quello
tovoltaici non accatastati ed ha superato
Nello specifico, l’opzione di acquisto ha
delle centrali eoliche, con una durata
il 20 % per le centrali eoliche, per le quali
rappresentato: l’1,3% dei nuovi contratti
media dei contratti di 215 mesi. Il valore
è stato in media pari al 22,5% del costo
e l’1% di quelli in essere del sotto com-
più alto all’interno del portafoglio delle
del bene, e per le centrali fotovoltaiche
parto dell’eolico, lo 0,9% dello stipula-
società di leasing è quello delle centrali
accatastate (20,1%). Anche la quota del
to e l’1,3% dell’out-standing del sotto
fotovoltaiche accatastate (207 mesi).
FIGURA
26
Percentuale media dell’anticipo e dell’opzione finale (in % sul costo bene)
nel comparto energetico (2011)
Centrali Eoliche
Centrali Fotovoltaiche Accatastate
Impianti Fotovoltaici non accatastati
25,0
20,0
15,0
10,0
5,0
0,0
Contratti stipulati
Portafoglio in essere
Contratti stipulati
% media dell’anticipo
Portafoglio in essere
% media dell’opzione d’acquisto
Fonte: elaborazioni BDCR Assilea
ASSILEA
84
RAPPORTO SUL LEASING 2011
IL MERCATO DEL LEASING
[2.4] SETTORE, RAMO DI ATTIVITÀ E FORMA
GIURIDICA DELLA CLIENTELA
Il target principale del settore leasing rimane quello delle imprese produttive, infatti la
quota delle operazioni stipulate con società non finanziarie si conferma di gran lunga
la più importante in termini di ripartizione per settore di attività economica (SAE).
I
l suo peso sul totale stipulato leasing nel 2011 si è atte-
quota complessiva del 3,2%. In lieve crescita il peso della
stato all’86,1%, in linea con quanto si registrava nell’anno
categoria delle società finanziarie (in particolare “ausiliari
precedente. Anche la categoria delle famiglie produttrici,
finanziari”, nella categoria di società di gestione fondi e in
la seconda per importanza, ha mantenuto sostanzialmente
quella di agenti e mediatori creditizi), il cui peso sul totale
stabile la sua quota sul totale stipulato al 4,9% (fig. 1) .
stipulato è passato dallo 0,3% del 2010 allo 0,8% del 2011.
La quota di leasing nel settore pubblico, dopo due anni di
Seguono i dati relativi allo stipulato leasing del 2011 suddi-
crescita, ha subito una contrazione di circa mezzo punto
visi per ramo di attività della clientela (RAE) (fig. 2 e 3) .
percentuale, scendendo all’1,8% del totale dello stipulato
Analizzandoli, si osserva che il settore del leasing all’industria
nel 2011. Anche la categoria degli artigiani ha ridotto,
continua il trend positivo iniziato nel 2010. La sua quota
seppur in modo molto contenuto, la sua quota sul totale
sul totale stipulato è salita ancora, fino al 42% (contro il
stipulato, che complessivamente nel 2011 è stata pari al
35,9% del 2009 e il 40,3% del 2010). Anche per il 2011 tale
2,9%. Le famiglie consumatrici hanno visto aumentare di
aumento è stato dovuto in maniera determinante al settore
appena 0,2 punti percentuali il loro peso sul totale, per una
energetico (“Prodotti energetici”) il cui peso è aumentato di
FIGURA
1
Composizione dello stipulato 2011 per SAE (Settore di Attività Economica della clientela)
SOCIETÀ O QUASI SOCIETÀ NON FINANZIARIE
86,1%
FAMIGLIE PRODUTTRICI
4,9%
FAMIGLIE CONSUMATRICI
3,2%
ARTIGIANI
2,9%
SETTORE PUBBLICO
1,8%
SOCIETÀ FINANZIARIE
0,8%
ISTITUZIONI SENZA FINI DI LUCRO
0,2%
ESTERO
0,1%
Fonte: elaborazioni BDCR e dati di altre Associate Assilea
ASSILEA
85
RAPPORTO SUL LEASING 2011
IL MERCATO DEL LEASING
[2.4] SETTORE, RAMO DI ATTIVITÀ E FORMA
GIURIDICA DELLA CLIENTELA
3,6 punti percentuali, superando il 10% del totale stipulato
2009 e il 2010, e nel corso del 2011 ha visto ridurre la propria
dell’anno. Nell’ambito del comparto energetico la crescita è
quota di ulteriori 7 punti percentuali. A dicembre dello scorso
stata trainata dal leasing legato al finanziamento delle energie
anno la sua quota sul totale è risultata essere pari ad appena
rinnovabili. Un risultato negativo in termini relativi è invece
lo 0,2%. Sempre in linea con il 2010, il 2011 ha visto una dimi-
quello del settore dell’edilizia e delle opere pubbliche, la cui
nuzione degli “Altri servizi destinabili alla vendita”. Nel corso
quota sul totale stipulato è diminuita di 1,9 punti percentuali.
dell’anno tale comparto ha diminuito la propria quota sul valore
Il 2011 è stato un anno negativo, invece, per il settore dei servizi.
complessivo dei contratti di circa 5 punti percentuali (dal 28,6%
E’ ulteriormente diminuita la quota di stipulato in quel comparto,
del 2010 al 23,2% del 2011). Ha, invece, consolidato la propria
che è passata dal 51,7% al 47,7% nel 2011. La diminuzione mag-
importanza (7,1% del totale) il comparto dei “Servizi dei trasporti
giore si registra nei “Servizi delle comunicazioni”. Tale comparto
interni”, ed è tornato ad aumentare il volume di affari il comparto
aveva già subito una contrazione nel volume di stipulato tra il
dei “Servizi del commercio al minuto”, che è salito al 5,8%.
FIGURA
2
Ripartizione dello stipulato leasing 2011 per RAE
(Ramo di Attività Economica della clientela – valori in migliaia di euro)
SERVIZI
47,7%
INDUSTRIA
42,0%
AGRICOLTURA
2,4%
NON CLASSIFICATE
7,9%
Fonte: elaborazioni BDCR Assilea
FIGURA
3
Dinamica dello stipulato leasing 2011 per RAE
(Ramo di Attività Economica della clientela – var. della quota % rispetto all’anno precedente)
3,0
2010
2011
2,0
1,0
0,0
-1,0
-2,0
-3,0
-4,0
-5,0
Agricoltura
Industria
Fonte: elaborazioni BDCR Assilea
ASSILEA
86
RAPPORTO SUL LEASING 2011
Servizi
FOCUS
Dettaglio ramo
industriale e servizi
Analizziamo di seguito in che misura i finanziamenti leasing si sono distribuiti tra i diversi tipi di attività produttiva.
el comparto dell’industria, la voce più
N
circa 1.200, per un valore complessivo di
risultata pari al 24,1%. Al secondo posto,
consistente nel 2011 è risultata essere
più di 2,2 miliardi di euro e un valore me-
in diminuzione rispetto al 2010, troviamo
quella dei prodotti energetici. I contratti di
dio di 1 milione 843 mila euro. La quota
i contratti per il finanziamento all’attività
finanziamento stipulati nel corso dell’an-
dell’energetico sul totale dei contratti di
edilizia e alle opere pubbliche. Tali con-
no relativi a tale tipo di attività sono stati
leasing stipulati per l’attività industriale è
tratti rappresentano il 21% in termini di
FIGURA
4
Composizione dello stipulato leasing per ramo di attività economica - industria (% sul valore)
PRODOTTI ENERGETICI
24,1%
EDILIZIA E OPERE PUBBLICHE
21,0%
PRODOTTI IN METALLO ESCLUSI LE MACCHINE ED I MEZZI DI TRASPORTO
12,0%
MACCHINE AGRICOLE E INDUSTRIALI
6,4%
PRODOTTI ALIMENTARI, BEVANDE E PRODOTTI A BASE DI TABACCO
6,1%
CARTA, ARTICOLI DI CARTA, PRODOTTI DELLA STAMPA ED EDITORIA
4,6%
ALTRI PRODOTTI INDUSTRIALI
4,4%
PRODOTTI TESSILI, CUOIO E CALZATURE, ABBIGLIAMENTO
4,1%
MINERALI E PRODOTTI A BASE DI MINERALI NON METALLICI
4,0%
PRODOTTI IN GOMMA ED IN PLASTICA
3,7%
MATERIALE E FORNITURE ELETTRICHE
3,0%
PRODOTTI CHIMICI
2,4%
MEZZI DI TRASPORTO
1,8%
MINERALI E METALLI FERROSI E NON FERROSI ESCLUSI QUELLI FISSILI E FERTILI
1,5%
MACCHINE PER UFFICIO, MACCHINE PER L'ELABORAZIONE DEI DATI, STRUMENTI DI PRECISIONE DI OTTICA E SIMILARI
1,0%
Fonte: elaborazioni BDCR Assilea
ASSILEA
87
RAPPORTO SUL LEASING 2011
IL MERCATO DEL LEASING
[2.4] SETTORE, RAMO DI ATTIVITÀ E FORMA
GIURIDICA DELLA CLIENTELA
FIGURA
5
Composizione dello stipulato leasing per ramo di attività economica - servizi (% sul valore)
ALTRI SERVIZI DESTINABILI ALLA VENDITA
48,5%
SERVIZI DEL COMMERCIO ALL'INGROSSO
17,0%
SERVIZI DEI TRASPORTI INTERNI
14,8%
SERVIZI DEL COMMERCIO AL MINUTO
12,2%
SERVIZI DEGLI ALBERGHI E PUBBLICI ESERCIZI
3,6%
SERVIZI CONNESSI AI TRASPORTI
2,3%
SERVIZI DEI TRASPORTI MARITTIMI ED AEREI
1,1%
SERVIZI DELLE COMUNICAZIONI
0,5%
Fonte: elaborazioni BDCR Assilea
valore dello stipulato del comparto, pari a
stipulato di 1 miliardo e 100 milioni di euro.
Nel comparto dei servizi, la voce più con-
1 milione e 921 mila euro. Il peso di questa
Tali contratti rappresentano il 12% del vo-
sistente resta quella degli “Altri servizi de-
voce sul totale leasing industriale è tutta-
lume totale dello stipulato nel comparto
stinabili alla vendita” (si tratta di una voce
via in calo rispetto al 2010. I contratti di
industriale, in leggera crescita rispetto al
che comprende servizi di vario genere,
finanziamento delle attività edilizie e delle
2010. I contratti di leasing con imprese at-
quali consulenza, assicurazioni ecc.), che
opere pubbliche sono di gran lunga i più
tive nella produzione di macchine agricole e
raccoglie il 48,5% del valore dei contratti
numerosi; nel 2011 ne sono stati stipulati
industriali e quelli di finanziamento relativi
del segmento. A parte tale voce di servi-
quasi 23 mila, per un valore medio di 84
a prodotti alimentari, bevande e prodotti
zi, la quota maggiore dei nuovi contratti
mila euro, in diminuzione rispetto al 2010
a base di tabacco hanno rappresentato
leasing stipulati nel 2011 nel comparto
(quando tale valore medio era risultato
rispettivamente il 6,4% e il 6,1% del to-
dei servizi è stata quella destinata al fi-
essere pari a 96 mila euro).
tale del leasing all’industria, con un valore
nanziamento della attività di commercio
Al terzo posto troviamo la categoria dei pro-
dello stipulato rispettivamente di 588 e
all’ingrosso. Tali contratti, che sono risul-
dotti in metallo (esclusi macchine e mezzi
557 milioni di euro. Le altre voci hanno
tati pari a 22.879 in numero e di valore
di trasporto), con 8.775 nuovi contratti
rappresentato ciascuna quote inferiori al
complessivo pari a 1 miliardo e 766 milioni
stipulati nel 2011 e un valore complessivo di
5% del totale del comparto (fig. 4).
di euro, hanno rappresentato il 17% del
ASSILEA
88
RAPPORTO SUL LEASING 2011
IL MERCATO DEL LEASING
[2.4] SETTORE, RAMO DI ATTIVITÀ E FORMA
GIURIDICA DELLA CLIENTELA
volume totale di stipulato nel compar-
Osservando l’andamento delle quote di
riduzione maggiore si registra nel comparto
to. Tale quota è più alta rispetto a quella
mercato del leasing relativamente ai
degli “Altri servizi destinati alla vendita”,
del 2010 di circa 1 punto percentuale. Il
principali rami di attività economica della
il cui peso sul totale dei finanziamenti è
14,8% dei nuovi contratti nel segmento
clientela, notiamo che la crescita maggio-
sceso dal 28,6% al 23,2%. Segue il seg-
dei servizi ha finanziato le attività legate
re ha riguardato i servizi del commercio
mento dell’edilizia e delle opere pubbliche,
ai “Servizi dei trasporti interni”. Tale quota
all’ingrosso. I finanziamenti relativi a tale
nel quale il volume dello stipulato è sceso
è in riduzione rispetto al 2010, quando era
tipo di attività, che si erano ridotti nel 2010
dell’1,9% tra il 2010 e il 2011. Si tratta del
risultata pari al 17,6%. In tale comparto
di circa 1 punto percentuale rispetto allo
secondo anno consecutivo di riduzione del
si è stipulato il maggior numero dei nuovi
stipulato leasing complessivo, sono invece
valore dei contratti destinati al finanzia-
contratti (23.847), per un valore medio di
cresciuti di 7,8 punti percentuali nel 2011.
mento di tale ramo di attività economica.
stipulato che risulta in effetti essere il più
In aumento consistente, come già accenna-
I prodotti in metallo (esclusi le macchine
contenuto del settore dei servizi (pari a 65
to, è risultato anche il settore dei prodotti
ed i mezzi di trasporto), dopo il calo del
mila euro a contratto). Al terzo posto tro-
energetici, il cui peso sul totale, soprattutto
2010, sono cresciuti nel 2011 dello 0,7%.
viamo i “Servizi del commercio al minuto”,
grazie alla crescita del leasing legato al
Infine, i servizi dei trasporti interni e quelli
con un volume complessivo di stipulato
finanziamento delle energie rinnovabili, è
del commercio al minuto hanno registrato
di 1 miliardo e 268 milioni di euro, pari al
aumentato di 3,6 punti percentuali. Si tratta
nel 2011 un maggior volume di stipulato
12,2% del totale dello stipulato del settore
del secondo anno consecutivo di crescita
rispetto al 2010 rispettivamente dello 0.4%
dei servizi (fig. 5).
per tale voce dello stipulato leasing. La
e dello 0,6% (fig. 6).
FIGURA
6
Dinamica dello stipulato leasing per i principali rami di attività economica
(var. della quota % rispetto all’anno precedente)
10,0
2010
2011
8,0
6,0
4,0
2,0
0,0
-2,0
Fonte: elaborazioni BDCR Assilea
ASSILEA
89
RAPPORTO SUL LEASING 2011
Altri servizi destinabili
alla vendita
Servizi del Commercio
all'Ingrosso
Servizi del Commercio
al Minuto
Servizi dei
trasporti interni
Prodotti
energetici
-8,0
Edilizia e opere
pubbliche
-6,0
Prodotti in metallo
esclusi le macchine
ed i mezzi di trasporto
-4,0
FIGURA
7
Ripartizione stipulato leasing 2011 per forma giuridica della clientela (valore contratti)
SOCIETÀ DI CAPITALI
74,7%
DITTE INDIVIDUALI, PERSONE FISICHE, PROFESSIONISTI
11,8%
SOCIETÀ DI PERSONE
9,9%
ALTRO
3,5%
Fonte: elaborazioni BDCR Assilea
Nelle figure seguenti è evidenziata la suddivisione del mercato del
un valore pari al 27,2% dello stipulato. Le società di capitali
leasing in base alla forma giuridica dell’utilizzatore. La forma giu-
continuano a costituire il comparto più rappresentativo, tuttavia
ridica che rappresenta la quota maggiore dello stipulato in termini
il loro peso scende fino a toccare un valore di poco superiore alla
di valore dei contratti di leasing è quella delle società di capitale,
metà del mercato (53,9%); ciò viene giustificato dal maggiore
con una percentuale pari al 74,7% del totale - in aumento di poco
interesse che tale categoria riserva ad operazioni caratterizzate
più di un punto percentuale rispetto all’anno precedente. Segue
da valori più consistenti (fig. 8).
la categoria delle ditte individuali, persone fisiche e professionisti,
Ed infatti, entrando nello specifico dell’analisi, con riferimento
con un valore dello stipulato dell’11,8%, di poco superiore alla
alle diverse tipologie di prodotto, è possibile osservare dalla
percentuale di contratti imputabile alle società di persone, che
figura 9, come le società di capitali ricoprano quasi la totalità
raggiunge un valore pari al 9,9% del totale. La percentuale più
del comparto immobiliare e strumentale, in cui assumono un
bassa deve essere imputata ad “altro”, categoria residuale in cui
peso rispettivamente pari all’85,4% ed al 77,9%, in aumento
vengono raggruppate forme giuridiche quali artigiani, associa-
di 2,2 e 1,5 punti percentuali rispetto al 2010; ricoprono invece
zioni, consorzi, cooperative e fondazioni, alle quali va attribuito
un’incidenza minore nei comparti auto (56,3%) ed aeronavale
un valore dello stipulato pari a solo il 3,5% dell’intero mercato
(37,6%); settore quest’ultimo in cui la quota più rappresentativa
leasing, in linea con il valore rilevato nel 2010 (fig. 7).
va attribuita alle ditte individuali pari al 60,3%, in aumento
L’analisi cambia se lo stipulato viene considerato in termini di
rispetto al 2010, sintomo che tale tipologia di prodotto conti-
numero dei contratti di leasing, poiché in tal caso aumenta la
nua a riscontrare un interesse crescente nei confronti di questa
rilevanza delle ditte individuali, persone fisiche e professionisti
categoria di utilizzatori. Le società di persone sono invece mag-
-categoria più numerosa tra quelle analizzate - fino a raggiungere
giormente interessate a stipulare contratti leasing nell’ambito del
FIGURA
8
Ripartizione stipulato leasing 2011 per forma giuridica della clientela (numero contratti)
SOCIETÀ DI CAPITALI
53,9%
DITTE INDIVIDUALI, PERSONE FISICHE, PROFESSIONISTI
27,2%
SOCIETÀ DI PERSONE
14,4%
ALTRO
4,5%
Fonte: elaborazioni BDCR Assilea
ASSILEA
90
RAPPORTO SUL LEASING 2011
FIGURA
9
Ripartizione stipulato leasing 2011 per comparto per forma giuridica della clientela
(valore contratti)
Società di persone
Società di capitali
0,5
AERONAVALE %
AUTO %
Ditte individuali, persone fisiche, professionisti
37,6
60,3
14,0
STRUMENTALE %
9,8
IMMOBILIARE %
8,3
Altro
56,3
1,6
26,3
77,9
3,4
8,8
85,4
3,5
3,2 1
Fonte: elaborazioni BDCR Assilea
settore automobilistico; infatti è proprio con riferimento a questo
su percentuali che vanno da un massimo del 3,5%, nell’ambito
prodotto che viene evidenziata la loro maggiore incidenza (14%).
del settore strumentale, ad un minimo dell’1,6% del settore ae-
Gli utilizzatori facenti parte della categoria residuale assumono
ronavale, e comunque in generale diminuzione rispetto ai valori
un peso poco rilevante all’interno di ogni comparto, che si aggira
riscontrati nel 2010.
FOCUS
Stipulato leasing ditte individuali,
persone fisiche e professionisti
ndando ad analizzare nel dettaglio
A
Risulta subito evidente come il segmento
leasing aeronavale risulta essere il terzo in
il comparto del leasing a ditte indi-
di maggiore interesse sia quello del leasing
ordine di importanza per valore di stipulato,
viduali, persone fisiche e professionisti, si
auto, che da solo copre quasi la metà della
con un peso sul volume dei contratti di
può ricostruire la ripartizione dello stipu-
domanda di leasing di questa tipologia di
questa categoria di operatori del 16,1%.
lato verso questa tipologia di utilizzatori
clientela; segue il comparto del leasing stru-
Tale quota risulta superiore a quella relativa
nei diversi comparti (fig. 10).
mentale, con un’incidenza pari al 22,7%. Il
al leasing immobiliare (11,5%).
FIGURA
10
Ripartizione dello stipulato leasing 2011 nell’ambito del segmento delle ditte individuali,
persone fisiche e professionisti
AUTO
48,6%
STRUMENTALE
22,7%
AERONAVALE
16,1%
IMMOBILIARE
11,5%
ALTRO
1,1%
Fonte: elaborazioni BDCR Assilea
ASSILEA
91
RAPPORTO SUL LEASING 2011
IL MERCATO DEL LEASING
[2.5] IL RIALZO DEI TEG E L’IMPENNATA
DEL COSTO DEL FUNDING
(IN COLLABORAZIONE CON ARITMA)
N
ella tabella 1 vengono riportati i TEG riferiti alle di-
comparto strumentale e del comparto dei mezzi di trasporto
verse categorie di finanziamenti, così come censite dalla
(auto e aeronavale e ferroviario), nonché i tassi riferiti al
Banca d’Italia, con la nuova ripartizione tra tasso fisso e tasso
leasing immobiliare (fissi e variabili), comparto per il quale
variabile rilevata a partire dal 4° trimestre del 2010 per le
Banca d’Italia non distingue diverse fasce d’importo, ma che
operazioni di leasing immobiliare.
generalmente si caratterizza per contratti d’importo elevato.
Nella fig. 1 viene riportata la serie storica dei tassi riferiti alle
Osservando l’andamento dei tassi TEG del leasing negli ultimi
categorie d’importo maggiore (superiore ai 25.000 euro) del
6 trimestri, si osserva una crescita generalizzata del livello dei
TABELLA
1
Rilevazione dei tassi di interesse 2011 effettivi globali medi ai fini della legge sull’usura
Categorie di operazioni
Aperture di credito in conto corrente
Scoperti senza affidamento
Anticipi e sconti commerciali
Factoring
Classi di importo
Tassi medi su base annua
(In unità di euro)
I Trim 2011
II Trim 2011 III Trim 2011
IV Trim 2011
Fino a 5.000
11,24
11,07
11,00
10,87
Oltre i 5.000
9,27
9,22
9,31
9,45
Fino a 1.500
14,65
14,58
14,56
14,33
Oltre i 1.500
13,94
13,98
13,97
14,02
Fino a 5.000
6,63
6,64
6,88
7,25
Da 5000 a 100.000
6,34
6,44
6,59
6,80
Oltre 100.000
4,12
4,28
4,49
4,84
Fino a 50.000
5,77
5,65
5,68
5,81
Oltre i 50.000
3,83
3,98
4,08
4,17
Crediti personali
11,20
11,21
11,32
11,40
Altri finanziamenti alle famiglie e alle imprese
10,96
10,25
10,31
10,10
Fino a 5.000
13,61
13,14
13,05
12,55
Oltre i 5.000
11,04
10,88
11,05
11,08
Fino a 25.000
8,66
8,71
8,89
9,25
Prestiti contro cessione del quinto
dello stipendio e della pensione
Leasing autoveicoli e aeronavale
Oltre 25.000
7,20
7,18
7,38
7,89
Tasso fisso
5,76
6,27
6,74
7,77
Tasso variabile
3,94
4,14
4,40
5,35
Fino a 25.000
8,80
8,85
8,73
9,29
Oltre 25.000
5,36
5,52
5,78
6,84
Fino a 5.000
12,20
12,56
12,12
12,05
Oltre i 5.000
10,55
10,46
10,38
10,05
Fino a 5.000
17,65
17,34
17,13
16,85
Oltre i 5.000
12,63
12,21
12,02
11,94
Mutui con garanzia ipotecaria a tasso fisso
5,15
5,12
4,68
4,75
Mutui con garanzia ipotecaria a tasso variabile
3,19
3,30
3,43
3,66
Leasing Immobiliare
Leasing Strumentale
Credito finalizzato all'acquisto rateale
Credito revolving
Fonte: Dati Ministero del Tesoro pubblicati in G.U.
ASSILEA
92
RAPPORTO SUL LEASING 2011
IL MERCATO DEL LEASING
[2.5] IL RIALZO DEI TEG E L’IMPENNATA
DEL COSTO DEL FUNDING
FIGURA
9,0%
8,0%
1
TEG rilevati su Operazioni di leasing oltre i 25.000 euro e sul leasing immobiliare
Leasing Autoveicoli e Aeronavale oltre 25.000
Leasing Immobiliare tasso fisso
Leasing Strumentale oltre 25.000
Leasing Immobiliare tasso variabile
7,0%
6,0%
5,0%
4,0%
3,0%
III Trim 2010
IV Trim 2010
I Trim 2011
II Trim 2011
III Trim 2011
IV Trim 2011
Fonte: Dati Ministero del Tesoro pubblicati in G.U.
tassi in tutti i comparti, con un progressivo avvicinamento del
leasing strumentale e le operazioni leasing di mezzi di trasporto
tasso fisso applicato alle operazioni di leasing immobiliare a
di importo inferiore ai 25.000 euro). Si è rafforzato il trend di
quello del comparto auto e aeronavale.
convergenza tra i due tassi manifestatosi nel corso del 2010.
Il tasso riferito al comparto dei mezzi di trasporto, che nel
Tuttavia, l’andamento dei due tassi, che nel corso del 2010 era
corso del 2010 era andato continuamente calando, è invece
stato decrescente, si è invertito a partire dal primo trimestre
salito nel 2011, raggiungendo e superando i livelli registrati nel
dello scorso anno. In particolare, i due tassi hanno mostrato
primo trimestre del 2010. Tale tasso, che era pari al 6,91% a
un andamento molto simile e quasi costante, fino al secondo
luglio 2010, era il 7,89% a ottobre 2011. Una dinamica simile
trimestre del 2011. Negli ultimi due trimestri dell’anno, invece,
ha interessato il tasso riferito al leasing strumentale, che è
si è registrata una risalita del tasso su ambedue le tipologie di
salito gradualmente nel periodo fino a toccare il 5,78% nel
operazioni. A fine 2011, tali tassi si sono collocati intorno al
terzo trimestre del 2011. L’ultimo trimestre dell’anno ha visto
9,2% (esattamente il 9,25% per il TEG sul leasing di mezzi di
una ulteriore impennata di tale tasso, che ha raggiunto il
trasporto e il 9,29 per il TEG sul leasing strumentale), circa un
6,84%, 1,8 punti percentuali in più rispetto al terzo trimestre
punto percentuale in più rispetto a fine 2010.
2010. Il TEG sulle operazioni di leasing immobiliare a tasso
fisso è cresciuto di oltre quattro punti percentuali nel periodo
In generale, il trend al rialzo del TEG nel corso del 2011
di tempo considerato, dal 3,57% del terzo trimestre 2010 al
registratosi su tutte le categorie di operazioni leasing, è da
7,77% dell’ultima rilevazione. Anche il tasso variabile riferito
imputarsi all’impennata del costo del funding.
alle operazioni immobiliari, seppure mantenendosi su livelli
più bassi rispetto al tasso fisso, ha avuto un andamento com-
I tassi di riferimento per le operazioni a tasso fisso (IRS)
plessivamente crescente.
hanno registrato un calo significativo nel corso del 2011
(fig. 3) ; l’IRS a 3 anni che influenza il TEG tipicamente su
Nella fig. 2 è rappresentato l’andamento dei tassi sulle ope-
targato e strumentale e il 10 anni, che si presta ad essere
razioni di leasing di importo più contenuto (le operazioni di
analizzato come parametro di riferimento nei contratti di
ASSILEA
93
RAPPORTO SUL LEASING 2011
FIGURA
2
TEG rilevati su Operazioni di Leasing fino a 25.000 euro
Leasing Strumentale
Leasing Autoveicoli e Aeronavale
10,0%
9,5%
9,0%
8,5%
8,0%
7,5%
7,0%
III Trim 2010
IV Trim 2010
I Trim 2011
II Trim 2011
III Trim 2011
IV Trim 2011
Fonte: Dati Ministero del Tesoro pubblicati in G.U.
leasing immobiliare e nel comparto delle energie rinnovabili,
l’accelerazione registrata nell’ultimo trimestre 2011 è da
sono rispettivamente scesi dal 2,36% e 3,45% (media I°
attribuirsi alla crisi dei debiti sovrani europei ed in partico-
trim.) all’1,61% e 2,58% (media IV° trim.).
lare all’aumento del “rischio Italia” che ha condotto ad un
In controtendenza rispetto ai tassi IRS, a livello di medie
aumento del costo del funding per le banche nostrane. Lo
trimestrali, si è mosso il parametro di riferimento Euribor
spread BTP – BUND sulla scadenza decennale è passato
3 mesi che ha invece subito un rialzo passando dall’1,10%
dall’1,64% al 4,46% (media II° e IV° trim.). Come con-
(media I° trim.) all’1,50% (media IV° trim.). La ragione del
seguenza, sulla medesima scadenza temporale, lo spread
rialzo dell’Euribor è imputabile alle decisioni della BCE che
tra rendimenti medi obbligazionari a tasso fisso rilevati sul
ha aumentato il P/T dall’1% di inizio 2011 fino all’1,5% di
mercato secondario relativamente ai principali istituti di cre-
luglio per poi riportarlo all’1% a fine anno.
dito italiani ha registrato un’impennata passando dall’1,15%
Come suddetto, il trend al rialzo del TEG ed in particolare
(media II° trim.) al 4,83% (media IV° trim.).
FIGURA
3
Andamento tassi IRS-Euribor, spread BTP-Bund, spread Rendiob-IRS
Euribor 3 mesi
IRS 10
IRS 3
SPREAD BTP BUND 10
Rendi obb - IRS 10
5,0
4,0
3,0
2,0
1,0
I Trim 2011
II Trim 2011
III Trim 2011
Fonte: Elaborazione Aritma su dati Thomson Reuters
ASSILEA
94
RAPPORTO SUL LEASING 2011
IV Trim 2011
IL MERCATO DEL LEASING
[2.6] DINAMICA DELLE CONSISTENZE
[2.6.1] Anno record per le cartolarizzazioni
(A cura di Securitisation.it)
Nel corso del 2011 sono state perfezionate sette operazioni di cartolarizzazione aventi ad
oggetto crediti derivanti da contratti di leasing.
crediti di leasing sono la seconda categoria di attivo finanziario
I
zazione in termini di volume delle emissioni, il comparto leasing
utilizzata come collaterale nel mercato italiano della cartolarizza-
pesa, in termini ponderali, all’incirca per il 17,9% (il volume
zione. A partire dall’anno 2000 sino ad oggi il comparto leasing ha
totale delle emissioni dell’anno supera gli 84,3 miliardi di euro).
generato 76 operazioni (pari al 14,1% rispetto al numero comples-
L’evoluzione dei volumi di emissione e del peso relativo dei crediti
sivo di operazioni realizzate in Italia), a cui corrisponde un volume
di leasing nel mercato primario durante il periodo compreso tra
di titoli emessi che supera i 71,8 miliardi di euro (pari al 12,9% del
l’anno 2000 ed il 2011, è riportato nella fig.1.
volume totale degli attivi cartolarizzati sul mercato primario italia-
Le sette operazioni perfezionate nel corso del 2011 fanno registra-
no). Tenendo conto del fatto che spesso la struttura finanziaria delle
re, sia in termini di volumi che in termini di numero di operazioni,
operazioni di cartolarizzazione di crediti di leasing è caratterizzata
un sostanziale incremento rispetto ai dati consuntivi del 2010
dalla presenza di un periodo di revolving (la cui durata è compresa
(cfr. tab.1). Inoltre il volume totale delle emissioni dell’anno ha
tra tre e cinque anni dalla data di emissione), e che durante tale
raggiunto i 15,1 miliardi di euro che rappresenta il nuovo record
periodo gli incassi derivanti dai portafogli vengono parzialmente
storico in termini di volumi emessi e ha superato così i dati con-
utilizzati per comprare ulteriori crediti che vengono inseriti nei por-
suntivi del 2008 (12,9 miliardi di euro con 10 operazioni).
tafogli esistenti, possiamo pertanto stimare che ad oggi il volume
Anche nel 2011, così come è avvenuto per tutte le operazioni
di crediti di leasing utilizzati per generare e approvvigionare le
perfezionate dopo l’estate 2007, ovvero il periodo durante il quale
operazioni di cartolarizzazione superi i 100 miliardi di euro.
ha avuto inizio la crisi dei mercati finanziari internazionali che ha
Per il 2011 rispetto al totale del mercato italiano della cartolariz-
prodotto il totale dissolvimento della domanda di investimento da
FIGURA
1
Volumi e peso ponderale dei crediti di leasing rispetto al mercato primario
delle operazioni di cartolarizzazione perfezionate in Italia nel periodo 2000-2011
Volumi (Eur. Mln)
16.000
Peso ponderale (%)
27,0%
14.000
24,0%
12.000
21,0%
18,0%
10.000
15,0%
8.000
12,0%
6.000
9,0%
4.000
6,0%
2.000
3,0%
0
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
Fonte: Securitisation.it
ASSILEA
95
RAPPORTO SUL LEASING 2011
2009
2010
2011
0,0%
TABELLA
1
Numero e volume annuo delle emissioni leasing (valori in milioni di euro)
Anni
Numero operazioni
Volume totale
Volume pubblico*
Dimensione media
2009
6
4.723,6
0
787,3
2010
2
605,8
0
302,9
2011
Totale
7
15.087,3
0
2.155,3
15
20.416,7
0
1.361,1
(*) In generale, con l’espressione volume “pubblico” ci si riferisce al volume delle operazioni di cartolarizzazione in cui i titoli sono stati collocati tramite offerta pubblica presso investitori istituzionali.
Fonte: Securitisation.it
parte degli investitori istituzionali, i titoli emessi sono stati integral-
Tra le linee guida che ispirano sia la normativa in corso di defini-
mente collocati presso gli stessi soggetti originator dei portafogli.
zione, sia le richieste che derivano dalla prassi operativa adottata
L’utilizzo della cartolarizzazione quale fonte di raccolta di liquidità
dalla BCE, segnaliamo l’enfasi posta sulla trasparenza informati-
per il finanziamento del portafoglio impieghi è rimasta attiva
va che si esplicita attraverso la richiesta di produrre e di mettere
attraverso operazioni di tipo “captive”, cioè generate all’interno
a disposizione del mercato un maggior numero di informazioni
del gruppo bancario di riferimento al fine di creare titoli stanziabili
relative all’andamento delle operazioni ed alla composizione dei
presso la BCE per le operazioni di finanziamento. Rammentiamo
portafogli crediti cartolarizzati lungo tutta la vita delle operazioni.
infatti che le ABS sono incluse nell’elenco degli attivi idonei a
In particolare, entro la primavera del 2012 la BCE intende definire
fungere da garanzia per ottenere gli anticipi presso la BCE.
il c.d. Loan Level Reporting Template relativo ai portafogli cre-
In alternativa alla provvista presso la BCE talvolta le operazioni
diti di leasing. Tale obbligo informativo prevede che coloro che
di cartolarizzazione vengono strutturate al fine di generare titoli
intendono utilizzare le ABS come collaterale per le operazioni di
che vengono utilizzati come collaterale a garanzia di operazioni di
finanziamento BCE saranno tenuti a fornire trimestralmente un
finanziamento di tipo privato.
set molto dettagliato di informazioni sulle singole posizioni che
Il lungo processo di gestazione delle normative domestiche ed
compongono il portafoglio cartolarizzato.
internazionali di riferimento che riguardano sia l’attività degli
La lista delle operazioni di cartolarizzazione perfezionate nel
intermediari finanziari, sia i vincoli di natura prudenziale, sia
corso del 2011 è quella riportata in tab. 2.
gli strumenti finanziari e le operazioni finanziarie è continuato
A livello di caratteristiche strutturali e finanziarie le operazioni
durante tutto il 2011. Purtroppo il processo non si è ancora
elencate possono essere cosi sinteticamente descritte:
concluso lasciando quindi gli operatori con la presenza di un
Frequenza di pagamento cedole: trimestrale per tutte le operazioni
quadro normativo che risulta ancora in una situazione di divenire.
ad esclusione di Siena Lease che presenta una frequenza mensile.
TABELLA
2
Operazioni di cartolarizzazione perfezionate nel 2011
Operazione
Locat SV
Alba 1 SPV
Quarzo Lease
ICCREA SME Cart
Alba 2 SPV *
Siena Lease 11-1
Originator
Data chiusura
Ammontare Emesso
Unicredit Leasing
11-feb-11
5.150,8
Alba Leasing
4-mar-11
468,9
Selma BPM Lease
18-lug-11
325,1
ICCREA Banca Impresa
14-nov-11
607,7
Alba Leasing
21-dic-11
468,9
MPS Leasing & Factoring
21-dic-11
2.399,9
Leasint
29-dic-11
5.831,9
Adriano Lease Sec
* I dettagli relativi all’operazione di cartolarizzazione Alba 2 SPV non sono pubblicamente disponibili, pertanto le considerazioni che di seguito verranno formulate non tengono conto delle
caratteristiche di questa operazione.
Fonte: Securitisation.it
ASSILEA
96
RAPPORTO SUL LEASING 2011
Indicizzazione e spread: quasi tutte le tranche dei titoli senior
non prevedono tale facoltà ad eccezione delle due operazioni
emessi sono indicizzate rispetto al tasso Euribor per opportuna
Alba SPV che prevedono una fase di accumulo dei crediti il
scadenza, maggiorato di uno spread che varia dai 70 ai 200 punti
cui acquisto viene finanziato attraverso emissioni successive di
base nel caso delle indicizzazioni trimestrali, e con 25 punti base
obbligazioni utilizzando la tecnica delle c.d. “Partly Paid Notes”.
nel caso di Siena Lease che presenta una indicizzazione mensile.
La suddivisione del totale dei nuovi portafogli cartolarizzati in
Solo una delle due tranche senior emesse da Siena Lease è stata
base alla tipologia dei beni finanziati è riportata nella fig. 2.
emessa a tasso fisso (2%).
Tale suddivisone all’interno delle singole operazioni è talvolta
Rating: al fine di ottenere il requisito di stanziabilità dei titoli
molto differente rispetto alla media totale: ad esempio in Adriano
presso la BCE è necessario che almeno due agenzie di rating
Lease Sec la componente immobiliare raggiunge quasi il 73% del
abbiamo emesso il proprio giudizio di merito di credito. Lo scarto
portafoglio cartolarizzato, mentre in Siena Lease ed in Quarzo
di garanzia che viene applicato sul collaterale dipende dal livello
Lease la componente strumentale è rispettivamente pari al 38%
di rating. Le tranche senior alle quali è stato assegnato un rating
ed al 40% del portafoglio iniziale.
hanno ottenuto tutte il massimo merito di credito. L’agenzia DBRS
La suddivisione su base territoriale del totale dei portafogli carto-
ha dato il proprio giudizio su cinque le operazioni, Standard &
larizzati viene descritta nella fig. 3. Talvolta le singole operazioni
Poor’s a tre operazioni mentre Moody’s ha espresso il proprio
denotano una connotazione territoriale omogenea con quella dei
giudizio sul merito di credito su due operazioni.
loro originator - presentando una maggiore percentuale di crediti
Le operazioni Alba 1 SPV e Alba 2 SPV invece sono operazioni di
originati al centro-sud rispetto ai dati cumulativi come ad esem-
tipo privato, quindi tutte le tranche emesse sono prive di rating.
pio Siena Lease dove il Centro pesa per il 33% del portafoglio,
Revolving: le operazioni Locat SV, Quarzo Lease e ICCREA SME
mentre in altri casi sono correlati con la dimensione assoluta del
Cart, prevedono un periodo di revolving. Le restanti operazioni
portafoglio (Quarzo Lease - Sud 26%)
FIGURA
2
Suddivisione dei portafogli cartolarizzati 2011 per tipologia di bene
IMMOBILIARE
55,5%
STRUMENTALE
28,7%
AUTOVEICOLI
11,0%
NAUTICO
4,8%
Fonte: Securitisation.it
FIGURA
3
Suddivisione territoriale dei portafogli cartolarizzati 2011
NORD
63,4%
CENTRO
21,4%
SUD
15,2%
Fonte: Securitisation.it
ASSILEA
97
RAPPORTO SUL LEASING 2011
IL MERCATO DEL LEASING
[2.6.2] Si contrae il portafoglio leasing
Assilea rileva semestralmente i dati sui contratti in essere del portafoglio (outstanding) delle società di leasing. A tale rilevazione, che completa e integra i dati già
presenti in BDCR Assilea, partecipa un campione di società molto simile a quello che
partecipa alle statistiche dello stipulato.
L’importo complessivo dei contratti leasing in essere risulta in dimi-
Il comparto immobiliare consolida il suo peso sul totale out-standing,
nuzione per il terzo anno consecutivo, passando dai 121,3 miliardi
al 56,5%. Si tratta della voce più consistente nel portafoglio leasing,
di euro del 2010 ai 119,3 del 2011; si tratta di una contrazione pari
seguita da quella relativa al leasing strumentale. Tale comparto si
all’1,6% su base annua, più contenuta di quella misurata a fine 2010.
conferma al secondo posto, ma per il secondo anno consecutivo
Tale diminuzione era cominciata nel primo semestre del 2009, ed è
diminuisce la sua quota sul totale, che passa così dal 17,6% al 16,2%.
proseguita nel corso del 2010 e del 2011 (fig. 1), manifestando
Il comparto auto, anch’esso in calo, vede la sua quota scendere al
però una tendenza alla stabilizzazione. Lo stipulato leasing aveva
di sotto del 10% e attestarsi al 9,4% a dicembre 2011. La quota
mostrato una certa vitalità tra il secondo semestre del 2009 e il
dei contratti non in decorrenza - contratti stipulati su beni in fase
secondo semestre 2010, con tre aumenti successivi rispettivamente
di realizzazione - è stabile al 9,3% mentre risulta in lieve riduzione
del 5,2%, dello 0,4% e del 3,6%. Nel corso del 2011 invece il volume
la percentuale dell’aeronavale e ferroviario, che scende al 3,3%.
dei nuovi contratti è diminuito su base tendenziale del 6,5% nel primo
Infine, la voce residuale dei contratti non classificati risulta pari
semestre e del 10,9% nel secondo, con un saldo annuale negativo,
all’1,3% del totale.
già riportato in precedenza, del -9,8% (fig. 2). Tale dinamica ne-
Analizzando la distribuzione del numero dei contratti presenti nel
gativa ha influito sul valore dei contratti in essere, che, come visto,
portafoglio delle società di leasing al 31 dicembre, osserviamo che
si sono attestati su livelli inferiori rispetto al 2010.
il comparto più consistente risulta essere quello auto, che raccoglie
Guardando alla composizione dell’out-standing al 31.12.2011 in
il 44,5% dei contratti complessivi. Seguono lo strumentale, con il
termini di valore dei contratti (fig. 3) , si deve sottolineare la
38,7% dei contratti in essere a dicembre 2011, l’immobiliare, con
crescita, per il secondo anno consecutivo, del peso del comparto
il 9,4%, e l’aeronavale e ferroviario, che raccoglie l’1,2% dell’out-
delle energie rinnovabili, la cui quota sul totale dei contratti in
standing. I contratti di finanziamento relativi al comparto delle ener-
essere passa dal 2,9% al 4%.
gie rinnovabili sono risultati appena lo 0,3% del totale (fig. 4). Tali
FIGURA
1
Dinamica dei contratti in essere alla data di riferimento (valori in milioni di euro)
140.000
120.000
100.000
80.000
60.000
40.000
20.000
0
31.12.2005 30.06.2006 31.12.2006 30.06.2007 31.12.2007 30.06.2008 31.12.2008 30.06.2009 31.12.2009 30.06.2010 31.12.2010 30.06.2011 31.12.2011
ASSILEA
98
RAPPORTO SUL LEASING 2011
FIGURA
2
50,0%
Variazioni semestrali % dello stipulato e dell’out-standing rispetto al semestre precedente
Out-standing
Stipulato
40,0%
30,0%
20,0%
10,0%
0,0%
-10,0%
-20,0%
-30,0%
-40,0%
30.06.2006 31.12.2006 30.06.2007 31.12.2007 30.06.2008 31.12.2008 30.06.2009 31.12.2009 30.06.2010 31.12.2010 30.06.2011 31.12.2011
contratti, tuttavia, sono anche quelli caratterizzati dal più alto valore
(20.460 euro). I contratti non ancora entrati in decorrenza al 31
medio, pari a 1 miliardo e 387 milioni di euro. Seguono l’out-standing
dicembre rappresentavano il 4,4% del totale, per un valore medio di
immobiliare, con un valore medio di circa 582.550 euro, l’aeronavale
stipulato di 203.780 euro. Il valore medio dei contratti in portafoglio
e ferroviario (264.980 euro), lo strumentale (40.520 euro) e l’auto
è risultato complessivamente pari a 96.920 euro.
FIGURA
3
Composizione per comparto dell’out-standing leasing al 31.12.2011 (valore contratti)
IMMOBILIARE
56,5%
STRUMENTALE
16,2%
AUTO
9,4%
CONTRATTI NON ANCORA IN DECORRENZA*
9,3%
ENERGIE RINNOVABILI
4,0%
AERONAVALE E FERROVIARIO
3,3%
ALTRO BENE NON CLASSIFICATO
1,3%
* Contratti leasing su beni da costruire o in costruzione (principalmente immobili o beni strumentali d’importo elevato)
FIGURA
4
Composizione per comparto dell’out-standing leasing al 31.12.2011 (numero contratti)
AUTO
44,5%
STRUMENTALE
38,7%
IMMOBILIARE
9,4%
CONTRATTI NON ANCORA IN DECORRENZA*
4,4%
ALTRO BENE NON CLASSIFICATO
1,4%
AERONAVALE E FERROVIARIO
1,2%
ENERGIE RINNOVABILI
0,3%
* Contratti leasing su beni da costruire o in costruzione (principalmente immobili o beni strumentali d’importo elevato)
ASSILEA
99
RAPPORTO SUL LEASING 2011
FOCUS
Leasing e moratoria
ABI-Confindustria per le PMI
In Italia nell’agosto 2009, su sollecitazione del Ministero dell’Economia, è stato firmato un accordo sul credito a favore delle PMI tra le rappresentanze delle banche
da un lato e delle imprese dall’altro.
’accordo prevede una serie di interven-
L
non rientra nell’ambito dell’applicabilità
e la scadenza di tutti i pagamenti a ca-
ti a carattere straordinario per le PMI
della moratoria.
rico dell’utilizzatore diversi dalla quota
che a causa della crisi registrano diffi-
Durante i 6 o 12 mesi di vigenza dell’Ac-
capitale (es. i pagamenti delle coperture
coltà finanziarie temporanee. Tra tali
cordo, il canone mensile di leasing è infe-
assicurative, la gestione di imposte, tasse
interventi è inclusa anche la possibilità
riore a quello originariamente pattuito ed
e sanzioni ecc.).
di ottenere la sospensione temporanea
è pari alla sola quota interessi sul debito
Il 16 febbraio 2011 la Presidenza del Con-
del pagamento delle quote capitali im-
residuo (che resta pertanto immutato
siglio dei Ministri, il Ministero dell’Econo-
plicite nei canoni leasing. La sospensio-
durante tutto il periodo della morato-
mia e delle Finanze, l’ABI e le Associazio-
ne può essere richiesta per 6 o 12 mesi,
ria). Al termine della moratoria, il cano-
ni imprenditoriali hanno sottoscritto un
su operazioni di leasing mobiliare e di
ne mensile dovuto ritorna pari a quello
nuovo Accordo, denominato “Accordo
leasing immobiliare; devono essere ope-
originariamente previsto dal contratto.
sul credito alle piccole e medie imprese,”
razioni che prevedono un’opzione finale
Resta ferma l’applicazione di tutte le altre
che replica il modello dell’“Avviso Comu-
d’acquisto in quanto il leasing operativo
clausole contrattuali (es. indicizzazione)
ne” del 2009 e ha l’obiettivo di costruire
FIGURA
1
Debito residuo delle domande ammesse alla moratoria (valore in milioni di euro)
ASSILEA
90.000
ABI
80.000
70.000
60.000
50.000
40.000
30.000
20.000
10.000
0
31.12.2009*
30.06.2010
31.12.2010
30.06.2011
Fonte: Elaborazioni Assilea su dati ABI
* Dato riferito a i soli mesi di novembre e dicembre 2009
** Dato definitivo al luglio 2011
ASSILEA
100
RAPPORTO SUL LEASING 2011
30.09.2011**
IL MERCATO DEL LEASING
[2.6.2] Si contrae il portafoglio leasing
un percorso di uscita graduale dall’Avviso
imprese sane. Anche in questo caso, vi
moratoria su tre è stata presentata su
comune. Tale Accordo prevede la proro-
è la possibilità di ottenere la sospensione
contratti di leasing. In termini di valore di
ga di sei mesi per tutte quelle operazioni,
temporanea del pagamento delle quote
debito residuo, il “peso” di tali richieste
inclusi i leasing, che non siano già state
capitali implicite nei canoni leasing per 6
rispetto al totale delle domande di mo-
oggetto di moratoria nel passato.
o 12 mesi per le PMI che non abbiano già
ratoria presentate al sistema bancario è
Più recentemente, il 28 febbraio 2012 il
usufruito dei benefici previsti dai prece-
stato, in media, del 25% (fig. 1).
Ministero dell’Economia e delle Finanze,
denti accordi e che siano finanziariamente
il Ministero per lo Sviluppo Economico,
sane. L’Accordo del 2012 rappresenta
Analizzando l’andamento del flusso del-
l’ABI, Confindustria e le altre Associa-
un’iniziativa anche temporalmente in di-
le domande presentate semestralmente
zioni di rappresentanza delle imprese
scontinuità con le due intese precedenti,
(fig. 2) , si osserva un rallentamento
hanno stipulato un accordo che rinnova,
che pertanto si possono ritenere concluse
nel corso del 2011, sia delle domande
con altra veste, gli interventi a sostengo
nel luglio 2011.
pervenute all’intero sistema bancario
che di quelle ricevute dalle associate As-
delle PMI. Tale intesa definisce “Nuove
Nel complesso, hanno aderito all’Avviso
silea. Con riferimento al leasing, sono
are le condizioni per il superamento delle
comune più di 30 Associate Assilea - ban-
pervenute complessivamente dall’inizio
attuali situazioni di criticità e a rafforzare
che o intermediari finanziari facenti parte
della moratoria 107.326 domande, per un
l’afflusso di credito alle piccole e medie
di gruppi bancari. Circa una richiesta di
importo complessivo di debito residuo dei
misure per il credito delle PMI” volte a cre-
FIGURA
2
Domande pervenute in ciascun trimestre (numero delle domande)
ASSILEA
100.000
ABI
90.000
80.000
70.000
60.000
50.000
40.000
30.000
20.000
10.000
0
31.12.2009*
30.06.2010
31.12.2010
30.06.2011
Fonte: Elaborazioni Assilea su dati ABI
* Dato riferito a i soli mesi di novembre e dicembre 2009
** Dato definitivo al luglio 2011
ASSILEA
101
RAPPORTO SUL LEASING 2011
30.09.2011**
IL MERCATO DEL LEASING
[2.6.2] Si contrae il portafoglio leasing
TABELLA
1
Domande moratoria Leasing (mobiliare e immobiliare) al 30.09.2011
Moratoria Leasing (valori assoluti)
Numero
Tot. Domande pervenute
Domande da analizzare
Debito Residuo
107.326
21.054.971.578
19.962
1.445.608.040
Domande non ammissibili
7.528
1.016.524.228
Domande ammissibili
79.836
18.592.839.310
9.198
2.949.510.782
Domande rinunciate dalla clientela
1.531
396.155.007
Domande non accolte
5.642
811.579.514
di cui cartolarizzate
1.284
225.486.484
22,80%
27,80%
Domande accolte
64.996
14.831.749.014
di cui cartolarizzate
12.301
2.710.121.735
18,90%
18,30%
Domande in corso di esame
% Su Totale Moratoria ABI
Numero
Debito Residuo
34,89%
24,97%
30,10%
24,19%
28,81%
22,75%
Fonte: Elaborazioni Assilea su dati ABI
contratti in essere pari a circa 21 miliardi
di circa 15 miliardi di euro e oltre 90.000
immobiliare che per il leasing mobiliare.
(tab. 1) , che corrisponde a poco meno
domande hanno riguardato contratti di
Tali domande hanno rappresentato ri-
del 18% del portafoglio leasing in essere
leasing mobiliare, per un volume di 5,8
spettivamente il 5,2% e il 7,5% del totale
al 30.06.2011. Del totale delle domande,
miliardi circa.
di quelle analizzate, a conferma della se-
16.435 hanno riguardato contratti di lea-
Resta molto contenuto il numero delle
rietà e della convinzione con cui le società
sing immobiliare (fig. 3) , per un volume
domande non accolte, sia per il leasing
di leasing hanno aderito a tale iniziativa.
FIGURA
3
Ripartizione domande ammesse a moratoria tra leasing mobiliare e leasing immobiliare
Immobiliare
Mobiliare
VALORE %
25,3
74,7
NUMERO %
82,3
Fonte: Elaborazioni Assilea su dati ABI
ASSILEA
102
RAPPORTO SUL LEASING 2011
17,7
IL MERCATO DEL LEASING
[2.7] LE DINAMICHE REGIONALI
[2.7.1] Flessioni più contenute nel Nord Est
rispetto al Nord Ovest
A
fronte di una dinamica fortemente differenziata nelle diverse
area è il Centro che ha registrato la contrazione maggiore (-17%),
regioni (fig. 1), il Nord Ovest con una flessione media dello
seguito dal Nord Ovest (-9,1%), dal Sud (-8,1%), dal Nord Est
stipulato del 9,1% rispetto al 2010 ha largamente contribuito alla
(-5,8%) e dalle Isole (-4,3%).
dinamica complessiva dello stipulato nazionale, mentre flessioni
più contenute si sono registrate nel Nord Est, la seconda area
In termini di penetrazione del Leasing sul totale degli investimenti,
geografica per stipulato leasing.
viene riscontrata - a livello di macro-area - una maggiore incidenza nelle aree Nord-Ovest (9,4%), Centro (9,1%) e Nord-Est
Nell’area del Nord-Ovest, in cui viene riscontrata una percentuale
(8,4%); in particolare le regioni con un tasso maggiore risulta-
di stipulato del 35,9% sul totale nazionale, la regione con il peso
no essere l’Umbria (14,0%), le Marche (11,1%), la Lombardia
maggiore è la Lombardia, che con una quota del 25,9% sullo
(10,3%) e l’Abruzzo (9,7%). L’incidenza più bassa viene invece
stipulato nazionale, risulta essere quella con il maggior volume di
riscontrata nell’area Sud (5,6%) e nelle Isole (5,2%), poiché i
stipulato, per quanto abbia visto una flessione rispetto al 26,3%
valori più bassi si hanno proprio con riferimento alla Calabria
che registrava nel 2010. Sale invece il peso della seconda regione
(3,9%), la Sicilia (4,2%) e la Campania (4,8%). Rispetto al 2010
della macro-area, il Piemonte, che ha visto passare la propria quota
l’incremento più significativo si è verificato in Abruzzo (+1,6%),
sul totale stipulato nazionale, dal 6,0% del 2010 all’8,2% del 2011.
mentre al contrario la regione ad aver subito una maggiore
contrazione del tasso di penetrazione del leasing è stata la Valle
Il Nord-Est deve la propria quota di incidenza – pari al 25,0%
D’Aosta (-3,3 punti percentuali).
- principalmente al Veneto ed all’Emilia Romagna, regioni in cui
si concentra rispettivamente l’11,4% e il 9,4% dello stipulato
Dall’analisi per comparti presentata nella tabella 1 emerge
nazionale, con una quota in lieve crescita nel 2011 rispetto al
che quello immobiliare risulta essere generalmente il comparto
2010 nel Veneto ed in sostanziale stabilità nell’Emilia Romagna.
maggiormente concentrato a livello territoriale (area Nord-
Sale, invece, lo stipulato in Friuli Venezia Giulia (+3,3%) e Tren-
Ovest per il 37,8% dello stipulato); in particolare, maggiore
tino Alto Adige (+2,5%).
rilevanza viene assunta nell’area Centro-Nord, come risulta da
Lombardia (26,3%), Veneto (12,2%) e Lazio (9,1%), regioni
La regione con la maggiore percentuale di stipulato rientrante
che comunque hanno tutte registrato pesanti flessioni sullo
nell’area Centro (il cui peso a livello nazionale si attesta al 20,7%)
stipulato nel comparto rispetto al 2010, con unici trend positivi
è il Lazio, il cui peso sul totale è del 9,1%, in flessione rispetto
in Piemonte (+9,5%) ed in Friuli Venezia Giulia (+1,3%); mentre
al 10,5% del 2010. Un peso minore si registra nello stipulato
nel Sud e nelle Isole, dove si registra il peso più contenuto,
nell’area del Sud (12,5%) e delle Isole (5,8%).
si osservano trend positivi in: Sardegna (+53,9%), Puglia
(+9,4%) e Molise (+13,6%).
In termini di dinamiche dei nuovi contratti, le regioni che hanno
mostrato il miglior segno positivo nel 2011 sono state, nell’ordine:
Anche il comparto strumentale risulta aver subito un calo com-
il Molise (+25,2%), l’Abruzzo (+20,9%), la Sardegna (+11,9%), il
plessivo, del 10,6%, rispetto allo stipulato 2010; le regioni che
Piemonte (+6,2%) e l’Umbria (+4,3%). Al contrario è la Calabria
hanno presentato volumi maggiori di stipulato relativamente a
la regione che ha mostrato la performance peggiore, con una
questo settore sono la Lombardia (26,4%), il Veneto (13,2%)
contrazione importante dei volumi, pari a – 45,4%. Contrazioni
e l’Emilia Romagna (10,7%), con trend comunque negativi nel
evidenti si sono registrate anche in Valle d’Aosta (-29,6%) e in
2011 rispetto all’anno precedente, fatta eccezione per la stabilità
Liguria (-29%). Ne risulta che, ragionando in termini di macro-
registrata nel Veneto. Spicca, nel comparto, la dinamica positiva
ASSILEA
103
RAPPORTO SUL LEASING 2011
FIGURA
1
Dinamica dello stipulato leasing regionale 2011 (var.% rispetto al 2010)
MOLISE
25,24%
LOMBARDIA
-11,31%
ABRUZZI
20,95%
EMILIA-ROMAGNA
-11,50%
SARDEGNA
11,92%
CAMPANIA
-12,28%
PIEMONTE
6,21%
SICILIA
-13,18%
UMBRIA
4,33%
TOSCANA
-15,69%
FRIULI-VENEZIA GIULIA
3,25%
MARCHE
-17,50%
PUGLIA
2,56%
LAZIO
-21,68%
TRENTINO ALTO ADIGE
2,53%
LIGURIA
-29,00%
BASILICATA
-2,88%
VALLE D’AOSTA
-29,56%
VENETO
-3,77%
CALABRIA
-45,38%
Fonte: Osservatorio regionale sul Leasing Assilea-Prometeia (maggio 2012)
ASSILEA
104
RAPPORTO SUL LEASING 2011
TABELLA
1
Ripartizione dello stipulato leasing 2011 per comparto nelle diverse regioni (val. %)
AUTO
STRUMENTALE
AERONAVALE E
FERROVIARIO
numero
valore
numero
8,5
7,9
8,0
8,6
4,1
4,0
7,0
9,5
5,3
6,2
8,2
8,2
Valle d'Aosta
0,2
0,2
0,1
0,1
0,2
0,5
0,2
0,3
0,2
0,4
0,2
0,2
26,8
24,5
24,6
26,4
18,6
27,1
30,5
26,3
20,5
25,9
26,0
25,9
Liguria
Trentino Alto Adige
Veneto
Friuli-Venezia Giulia
numero
valore
numero
TOTALE
numero
Nord-Ovest
valore
ENERGIE
RINNOVABILI
Piemonte
Lombardia
valore
IMMOBILI
valore
numero
Valore
2,8
2,5
2,3
1,5
1,9
2,3
2,4
1,7
0,9
0,5
2,6
1,7
38,3
35,1
35,1
36,6
24,8
33,9
40,1
37,8
26,9
32,9
36,9
35,9
1,8
2,0
1,6
2,1
0,2
0,7
1,5
2,3
2,1
2,4
1,7
2,1
10,1
10,5
10,8
13,2
10,5
8,5
13,4
12,2
9,9
8,6
10,5
11,4
1,9
1,9
2,2
2,7
3,7
3,2
4,8
2,1
1,4
0,8
2,1
2,0
Emilia-Romagna
10,9
10,2
8,9
10,7
6,3
12,7
7,5
7,6
9,7
8,3
10,0
9,4
Nord-Est
24,7
24,7
23,4
28,7
20,7
25,1
27,2
24,2
23,1
20,1
24,3
25,0
6,5
6,4
7,1
6,0
7,3
5,1
8,0
6,7
5,8
2,5
6,8
5,7
Toscana
Umbria
1,4
1,5
1,7
1,7
1,3
1,9
1,2
1,7
4,3
5,7
1,6
2,3
Marche
2,3
2,3
2,6
3,0
2,6
2,1
3,2
4,4
6,5
5,5
2,5
3,6
Lazio
8,8
9,3
9,0
8,2
13,8
11,0
6,7
9,1
6,2
9,9
8,8
9,1
19,0
19,5
20,4
19,0
25,0
20,1
19,1
22,0
22,9
23,5
19,6
20,7
Abruzzi
2,3
2,2
2,1
1,9
2,6
2,9
1,7
2,4
4,0
4,0
2,2
2,5
Molise
0,3
0,3
0,3
0,3
0,3
0,1
0,3
0,3
0,7
0,5
0,3
0,3
Campania
5,0
6,1
6,2
4,6
12,8
7,9
3,4
3,8
2,8
1,6
5,4
4,3
Puglia
3,3
3,6
3,8
2,5
4,7
2,8
1,8
3,2
5,6
5,9
3,5
3,5
Basilicata
0,5
0,8
0,5
0,5
0,5
0,2
0,1
0,1
1,4
1,3
0,5
0,6
Calabria
1,5
1,8
1,5
1,1
1,4
0,6
1,2
1,0
3,5
1,4
1,5
1,3
12,9
14,8
14,4
11,0
22,3
14,4
8,6
10,7
18,1
14,7
13,4
12,5
3,7
4,2
4,8
3,4
3,2
2,7
1,8
1,5
5,3
5,7
4,1
3,4
Centro
Sud
Sicilia
Sardegna
1,3
1,6
1,8
1,2
3,6
2,4
3,2
3,8
3,7
3,1
1,6
2,4
Isole
5,0
5,7
6,6
4,7
6,7
5,2
5,0
5,3
9,0
8,8
5,7
5,8
Estero
0,0
0,1
0,1
0,1
0,5
1,3
-
-
-
-
0,1
0,1
TOTALE
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
COMPLESSIVO
Fonte: Osservatorio regionale sul Leasing Assilea-Prometeia (maggio 2012)
registrata in Piemonte, con un incremento del 15,5% dello
mentre decrementi si sono registrati con riferimento a Lazio
stipulato rispetto all’anno precedente.
(-3,7%), Lombardia (-2,9%) e Calabria (-2,8%).
Il comparto delle energie rinnovabili, contrariamente agli altri
Con riferimento all’auto, si sono osservate dinamiche positive
finora analizzati, risulta essere l’unico sensibilmente in crescita
dello stipulato rispetto al 2010 in tutte regioni settentrionali -
rispetto al 2010 (+10,5%); in particolare le regioni che hanno
fatta eccezione per la Liguria - in cui maggiormente si concentra
registrato gli aumenti più significativi all’interno del comparto
lo stipulato del comparto. Molto meno positive, invece, le per-
sono il Veneto (+3,1%), l’Abruzzo (+3,0%) e l’Umbria (+1,9%),
formance registrare nell’area del centro-sud.
ASSILEA
105
RAPPORTO SUL LEASING 2011
IL MERCATO DEL LEASING
[2.7.2] Leasing “agevolato” trainato dai fondi
di rotazione e dalla provvista BEI
Assilea si occupa di rilevare i dati trimestrali relativi allo stipulato leasing originato
da diverse forme di agevolazione creditizia e fiscale. Tale analisi è condotta sui
dati di 28 tra le maggiori Associate attive nel comparto e si focalizza su dati di
dettaglio relativi al numero e al valore dei contratti stipulati in ciascuna regione
per le diverse tipologie di agevolazione.
I
dati sono organizzati in tre categorie. La prima è quella
stipulato e un -33,7% nel numero di nuovi contratti. Stessa
delle agevolazioni vere e proprie. La seconda si riferisce
cosa è accaduta per i finanziamenti in conto capitale e i
alle operazioni con provvista dedicata (Fondi BEI e provvista
finanziamenti in conto interessi, questi ultimi divenuti meno
Cassa Depositi e Prestiti). La terza racchiude le operazioni
appetibili in conseguenza della dinamica contenuta dei tassi
garantite attraverso il ricorso al Fondo di Garanzia ed alle
di riferimento di mercato.
Garanzie Confidi.
È salito invece lo stipulato di operazioni con provvista dediDepurando lo stipulato leasing agevolato dal comparto ener-
cata (+43,6%), che ha raggiunto un peso del 12,2% dello
getico, l’agevolato “tradizionale” è sceso del 25,7% rispetto
stipulato leasing complessivo (agevolato e non) rispetto al
al 2011, ed è stato complessivamente pari a 564 milioni di
7,6% che aveva lo scorso anno. Le operazioni di leasing
euro, portando ad una riduzione della penetrazione sullo
finanziate con provvista dedicata BEI sono state di poco
stipulato complessivo leasing dal 2,8% del 2010 al 2,3%
inferiori ai 3 miliardi di euro, migliorando il trend positivo già
del 2011. La ripartizione del totale leasing movimentato
evidenziato nel 2010. Tale forma di finanziamento agevolato
delle agevolazioni tradizionali per regione è riportata nella
ha rappresentato il 79,7% del totale dei nuovi contratti di
cartina di cui alla fig. 2 . L’unico comparto che ha mostrato
leasing agevolato stipulati nel corso dell’anno, a conferma
un trend positivo è stato quello dei fondi di rotazione, che
del suo ruolo sempre più decisivo per il sostegno alla crescita
sono cresciuti sia in numero (da 154 a 230 contratti) che
delle PMI. Come nel 2010, anche lo scorso anno la maggior
in valore (da circa 47 milioni di euro a più di 173 milioni di
parte delle nuove operazioni si è concentrata nelle regioni
euro), rappresentando circa il 30% dell’agevolato al netto
settentrionali. Al primo posto si è posizionata la Lombar-
dell’energetico. L’88% circa dei volumi di stipulato in quel
dia, con poco meno di 5 mila nuovi contratti per un valore
comparto si è concentrato nelle regioni del Nord Italia, con il
complessivo di 898 milioni di euro. Al secondo posto si è
primato della Valle d’Aosta (48,1 milioni di euro), seguita a
collocato il Veneto, con nuovi contratti per 456 milioni di
breve distanza dal Veneto (41,7 milioni di euro), regione in cui
euro, seguito dall’Emilia-Romagna con 279 milioni di euro.
già nel 2010 si concentrava oltre la metà di tali agevolazioni.
Il peso delle operazioni leasing garantite dal Fondo di GaLe altre voci del leasing agevolato tradizionali, invece, hanno
ranzia è aumentato ancora nel 2011, passando da 8,7 a
registrato una generale contrazione. I fondi movimentati
20,5 milioni di euro. Il numero di nuovi contratti di leasing
dal Credito Artigiano, fino al 2010 la prima voce tra le ope-
garantiti dalle Garanzie Confidi è rimasto stabile, ma il valore
razioni “movimentate” dalle agevolazioni in senso stretto,
medio di tali operazioni si è ridotto di circa il 18 per cento
si sono fortemente ridotti, con un -52,8% nel valore dello
ad un valore di 141 milioni di euro.
ASSILEA
106
RAPPORTO SUL LEASING 2011
FIGURA
2
Ripartizione % dello stipulato leasing movimentato dalle agevolazioni “tradizionali*”
LOMBARDIA
13,5%
MARCHE
4,1%
PIEMONTE
10,4%
PUGLIA
3,0%
UMBRIA
10,2%
LIGURIA
2,7%
VENETO
9,8%
SARDEGNA
2,5%
VALLE D’AOSTA
8,6%
TOSCANA
1,8%
EMILIA ROMAGNA
6,7%
LAZIO
1,1%
ABRUZZI
6,7%
BASILICATA
0,6%
SICILIA
6,4%
MOLISE
0,4%
TRENTINO ALTO ADIGE
6,2%
CAMPANIA
0,2%
FRIULI-VENEZIA GIULIA
4,8%
CALABRIA
0,2%
* Così come definite nel commento di questo capitolo.
ASSILEA
107
RAPPORTO SUL LEASING 2011
FOCUS
I fondi BEI per le PMI
Il supporto per gli investimenti in piccole e medie imprese (PMI), motore dell’economia europea, è una delle principali priorità del gruppo BEI. Le PMI rappresentano
oltre due terzi dei posti di lavoro nel settore privato in Europa ed hanno una crescita
più veloce delle grandi imprese, che le rende un’importante fonte di posti di lavoro.
T
uttavia esse sono anche, per la loro
compiuti dalla BEI e il Fondo europeo
prestiti per 9,6 miliardi di euro, dei quali
dimensione, più vulnerabili in tempi
per gli investimenti a sostegno di micro-
8,8 nell’UE. Gli intermediari bancari che
di crisi economica, perché per loro è
imprese, che costituiscono un altro im-
operano con la BEI sono tenuti a con-
più difficile accedere ai finanziamen-
portante dispositivo per la riabilitazione
cedere in prestito alle PMI i fondi che la
ti. Nell’attuale contesto economico, le
dei disoccupati. Tra il 2009 e il 2011,
Banca fornisce a condizioni favorevoli,
PMI stentano a reperire finanziamenti a
le firme della BEI per i prestiti alle PMI
aggiungendovi un importo equivalen-
condizioni favorevoli. Per promuovere
attraverso banche intermediarie hanno
te su risorse proprie. Ne consegue che
questo segmento così essenziale per il
raggiunto circa 33 miliardi di euro; più
ogni euro messo a disposizione dalla BEI
tessuto economico, la BEI convoglia ver-
di 180.000 aziende hanno tratto van-
innesca un effetto moltiplicatore che
so le PMI il 18% dei suoi finanziamenti.
taggio dai finanziamenti BEI nell’arco
raddoppia il volume di prestiti alle PMI.
di tre anni.
I fondi che la BEI ha concesso nel 2011
In questo contesto, sono complessiva-
riflettono l’eccezionale livello di con-
La BEI contribuisce ad agevolare l’acces-
mente cresciuti anche i fondi BEI messi a
tratti di prestito alle PMI firmato con i
so delle PMI alle risorse finanziarie tra-
disposizione del settore leasing, passati
partner delle banche e gli intermediari
mite una rete ben consolidata di partner
da 1.460 milioni di euro nel 2010 a quasi
partner nel 2009 e nel 2010 e gli sforzi
bancari locali. Nel 2011 essa ha firmato
1.510 milioni di euro nel 2011 (fig. 3).
FIGURA
3
Finanziamenti BEI al leasing (valori in milioni di euro)
2.000
1.800
1.600
1.400
1.200
1.000
800
600
400
200
0
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
ASSILEA
108
2005
2006
2007
Fonte: BEI
RAPPORTO SUL LEASING 2011
2008
2009
2010
2011
IL MERCATO DEL LEASING
[2.8] PROSEGUE LA CRESCITA
DEL LEASING IN EUROPA
In Europa il mercato del leasing continua la ripresa iniziata nel 2010. Nel 2011 sono
stati stipulati nuovi contratti per 224,2 miliardi di euro, con un aumento del 3,9%
rispetto all’anno precedente.
a crescita (fig. 1) è stata trainata dal comparto del leasing
L
euro, trainato dal comparto mobiliare (+14,7%). Il ritmo di crescita
mobiliare, che con 200,6 miliardi di euro di nuovi contratti è
del mercato ha subito un rallentamento nel corso dell’anno e nel
risultato in crescita del 7,3%. Il leasing immobiliare invece, dopo
primo trimestre del 2012, ma senza pregiudicare le aspettative degli
la ripresa registrata nel 2010, ha visto ridurre fortemente il pro-
operatori per l’anno in corso, che dovrebbe chiudersi in positivo. La
prio volume di affari. Con 23,6 miliardi di euro di nuovo stipulato
crescita è stata particolarmente pronunciata nel segmento “dell’au-
rispetto ai 28,7 miliardi di euro del 2010, la contrazione media è
tomotive” con uno sviluppo dei finanziamenti rivolti soprattutto
stata del 18%, con punte particolarmente negative -oltre che in
alle imprese manifatturiere e dei trasporti.
Italia - sul mercato tedesco, in cui lo stipulato si è quasi dimezzato,
Più contenuta, ma comunque superiore al 6%, la crescita dei
e su quello spagnolo (dove si è ridotto di quasi un terzo).
mercati inglese e francese. Nel Regno Unito la crescita dello
Nel complesso, la Germania resta leader in Europa per volume di
stipulato leasing si è agganciata alla ripresa degli investimenti delle
stipulato e mette a segno tra il 2010 e il 2011 la crescita più con-
imprese, in particolare per quanto riguarda macchine e attrezzatu-
sistente, pari all’8,8%. Il mercato del leasing tedesco ha sfruttato
re. In Francia il calo dell’immobiliare è stato compensato dal buon
l’andamento positivo di tutti gli indicatori economici fondamentali
risultato del leasing mobiliare, dove lo stipulato ha superato i 25
ed in particolare la crescita degli investimenti, che nel 2011 sono
miliardi di euro, trainato soprattutto dal comparto auto. Anche in
aumentati del 7,2%. Nonostante il risultato negativo del comparto
Francia il settore del leasing ha sfruttato l’andamento positivo degli
immobiliare (nel quale comunque si registra un aumento del nume-
investimenti, con prospettive di crescita più rallentata, ma comun-
ro di contratti) il volume dei contratti è cresciuto di circa 4 miliardi di
que positiva nei primi mesi del 2012. La Spagna, invece, colpita
FIGURA
1
Dinamica dello stipulato leasing in Europa (valori in miliardi di euro)
Mobiliare
350
Immobiliare
Var.% dello stipulato totale
a campione costante
300
250
200
150
100
50
0
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
Fonte: Leaseurope, dati provvisori
ASSILEA
109
RAPPORTO SUL LEASING 2011
2010
2011
20%
15%
10%
5%
0%
-5%
-10%
-15%
-20%
-25%
-30%
-35%
pesantemente dalla crisi economica, ha registrato una contrazione
sale di un punto percentuale rispetto al 2010 attestandosi al 17,1%.
del mercato leasing del 20% nel corso del 2011, con una punta del
Cresce lievemente il mercato leasing relativo a computer e macchine
-30,8% nel segmento immobiliare (tab. 1 e fig. 2).
da ufficio (la cui quota sul totale si mantiene intorno al 7%) mentre
L’analisi della ripartizione dello stipulato per comparti (fig. 3)
risulta in calo il comparto aeronavale e ferroviario, il cui peso sul
conferma la diminuzione del peso dell’immobiliare, in linea con
totale dei nuovi contratti scende dal 3,4% al 2,3%.
il risultato di mercato negativo. Tale voce dello stipulato leasing
Analizzando la composizione dello stipulato leasing mobiliare per
diminuisce dal 12,9% del 2010 al 10,5% del 2011. Cresce invece
tipologia di clientela, si osserva che il 76% dei nuovi contratti è stato
il leasing mobiliare. Il risultato migliore è quello del comparto dei
stipulato con le imprese. La clientela attiva nel settore dei servizi
veicoli commerciali e industriali, che nel corso dell’anno registra
ha stipulato il 47% del valore dei nuovi contratti, mentre i finanzia-
36,9 miliardi di euro di nuovo stipulato e aumenta la sua quota
menti di leasing mobiliare alle imprese manifatturiere, all’industria
di mercato dal 15,4% circa al 16,5%. Buono anche il risultato del
e alle costruzioni sono stati pari al 25,9%. La quota di tale tipo di
segmento delle autovetture, (+7,9% di crescita dello stipulato) che
finanziamento destinata ai consumatori è pari al 18,3%, in leggera
supera il 41% del totale dei nuovi contratti. Nel complesso il settore
diminuzione rispetto al 2010. Sono invece cresciuti, tra il 2010 e il
“automotive” (autovetture, veicoli industriali e commerciali) cresce
2011, i contratti che hanno come controparte il settore pubblico.
dell’11% nel 2011. Il segmento delle macchine e attrezzature indu-
Con 7,3 miliardi di euro di nuovo stipulato il peso di tale voce sul
striali cresce nel 2011 del 6,9% e la sua quota sul totale stipulato
volume di contratti di leasing mobiliare è pari al 4,5% (fig. 4).
TABELLA
1
Dinamica dello stipulato leasing in Europa (valori in milioni di euro)
Mobiliare
Paesi
Immobiliare
2010
2011
Germania
39.700
45.550
14,7%
Regno Unito
35.656
37.869
Francia
22.583
Italia*
18.044
Spagna
Altri
Totale
Var%
2011/2010
Paesi
Totale
2010
2011
Var%
2011/2010
Italia*
11.757
10.577
-10,0%
6,2%
Francia
6.441
5.721
25.202
11,6%
Germania
4.100
16.832
-6,7%
Spagna
1.787
Paesi
2010
2011
Var%
2011/2010
Germania
43.800
47.636
8,8%
-11,2%
Regno Unito
35.933
38.144
6,2%
2.086
-49,1%
Francia
29.024
30.923
6,5%
1.237
-30,8%
Italia*
29.801
27.409
-8,0%
9.208
7.561
-17,9%
Austria
1.254
1.111
-11,4%
Spagna
10.996
8.797
-20,0%
60.810
67.588
11,1%
Altri
3.371
2.824
-16,2%
Altri
65.156
71.249
9,4%
186.001
200.603
7,3%
Totale
28.710
23.555
-18,0%
Totale
214.711
224.158
3,9%
* Nello stipulato leasing dell’Italia è compreso anche il noleggio a lungo termine di cui all’Associazione di categoria Aniasa
Fonte: Elaborazioni Assilea su dati Leaseurope, provvisori
FIGURA
30
25
20
15
10
5
0
-5
-10
-15
-20
-25
2
Andamento dello stipulato leasing nei principali paesi europei (var.% rispetto all’anno precedente)
2010
Germania
2011
Regno Unito
Francia
Italia*
* Nello stipulato leasing dell’Italia è compreso anche il noleggio a lungo termine di cui all’Associazione di categoria Aniasa
Fonte: Leaseurope, dati provvisori
ASSILEA
110
RAPPORTO SUL LEASING 2011
Spagna
Nel 2011 il leasing ha finanziato poco meno di un quinto del totale
tasso di penetrazione della locazione finanziaria sugli investimenti
degli investimenti effettuati nel Regno Unito. Tale quota è in aumento
del 14,7%. I risultati negativi in termini di stipulato fanno diminuire
di due punti percentuali rispetto al 2010, e conferma il primato del
invece la quota di penetrazione del leasing sugli investimenti in Italia*
Regno Unito in termini di importanza del leasing per il mondo pro-
e, soprattutto in Spagna. Tale percentuale risulta pari per i due paesi
duttivo. Al secondo posto si posiziona la Germania, che presenta un
rispettivamente al 12,3% e al 5,5% (tab. 3).
FIGURA
3
Composizione dello stipulato leasing in Europa 2011 per comparto (valore contratti)
AUTOVETTURE
41,1%
MACCHINARI ED ATTREZZATURE INDUSTRIALI
17,1%
VEICOLI COMMERCIALI E INDUSTRIALI
16,5%
IMMOBILIARE
10,5%
COMPUTER E MACCHINE DA UFFICIO
7,1%
ALTRO
5,5%
AERONAVALE E FERROVIARIO
2,3%
Fonte: Elaborazioni Assilea su dati Leaseurope, provvisori
FIGURA
4
Composizione dello stipulato leasing mobiliare in Europa 2011 per tipologia di clientela (valore contratti)
IMPRESE PRIVATE
76,0%
CONSUMATORI
SERVIZI
MANIFATTURA, INDUSTRIA E COSTRUZIONI
18,3%
SETTORE PUBBLICO
4,5%
ALTRI
1,2%
47,0%
AGRICOLTURA E PESCA
25,8%
3,2%
Fonte: Elaborazioni Assilea su dati Leaseurope, provvisori
TABELLA
3
Tasso di penetrazione del leasing sugli investimenti
2010
Regno Unito
2011
17,8%
19,8%
Germania
14,5%
14,7%
Italia*
13,6%
12,3%
Spagna
6,8%
5,5%
Francia
11,3%
11,3%**
* Nello stipulato leasing dell’Italia è compreso anche il noleggio a lungo termine di cui all’Associazione di categoria Aniasa - Fonte: Elaborazioni Assilea su dati Leaseurope, provvisori
** Stime Assilea
ASSILEA
111
RAPPORTO SUL LEASING 2011
IL MERCATO DEL LEASING
[2.9] MOLTO DEBOLI LE ASPETTATIVE
SULLA CHIUSURA DEL 2012
(In collaborazione con Prometeia)
[2.9.1] Il deterioramento dello scenario
macroeconomico internazionale*
Il prodotto interno lordo mondiale è cresciuto nel 2011 del 3,8%, mentre per l’anno
in corso è attesa una crescita del 3,2%. Rimangono fragili le prospettive di consolidamento della ripresa ciclica mondiale: al processo di risanamento dei bilanci in
atto nelle principali economie occidentali, che vincola l’intensità della crescita della
loro domanda interna, si somma una debolezza più marcata di quanto atteso nelle
economie emergenti, che potrebbero ridurre il loro contributo alla crescita mondiale.
P
er gli Stati Uniti, il 2011 si è chiuso con una crescita del
bra già aver superato il suo punto di minimo e le spedizioni
Pil dell’1,7%. I progressi osservati nel mercato del lavoro
negli USA sono in ripresa. Il mercato dei mezzi di trasporto
USA negli ultimi mesi del 2011 hanno contribuito a migliorare
influenza positivamente i dati di vendite al dettaglio e consumi,
il clima di fiducia delle famiglie rispetto ai valori di minimo
supportati anche da una ripresa del reddito disponibile reale.
assoluto di metà 2011, ma non sono ancora sufficienti a im-
Nel complesso il 2012 dovrebbe chiudersi con una crescita del
primere un impulso alla crescita dei redditi, ancora fortemente
Pil pari al +1,7%, che sarà probabilmente più sostenuta nel
dipendenti dai trasferimenti pubblici. Il mercato immobiliare
biennio 2013-2014 (pari al 2,1% annuo).
residenziale mostra qualche segnale di ripresa negli indicatori
relativi alle quantità (inizio di nuove abitazioni e permessi per
In Cina aumentano i segnali di rallentamento dell’economia.
nuove abitazioni), ma le informazioni sull’andamento dei prezzi
I prezzi delle abitazioni in rallentamento e l’aumento dello
lasciano presagire la possibilità di ulteriori correzioni al ribasso
stock di invenduto sono forse il più preoccupante fra questi
con possibili nuovi effetti ricchezza negativi sui consumi. Per il
segnali, assieme al rallentamento del mercato automobi-
triennio 2012-2014, la crescita media annua del Pil è attesa di
listico e al progressivo sgonfiamento della crescita delle
poco superiore ai 2 punti percentuali.
importazioni in settori come chimica e meccanica, a monte
della filiera produttiva. Nel 2011 il Pil è crescito del 9,3%,
In Giappone il 2011 si è chiuso con segno negativo per il
mentre per il 2012 è previsto crescere del 7,6%. Per il biennio
Pil (-0,7%). I consumi e gli investimenti sono rimasti sostan-
2013-2014 la dinamica del PIL è attesa attestarsi attorno
zialmente piatti, così come le esportazioni, mentre l’unica
al 7,5% e 8%, rispettivamente. Non si modifica il modello
notevole eccezione è data dagli investimenti in costruzioni.
di crescita delle economie mediorientali, caratterizzato da
La congiuntura vede un andamento stabile o in crescita per i
una forte crescita della spesa pubblica sostenuta dagli ele-
principali indicatori, dalla produzione industriale che evidenzia
vati prezzi del petrolio. Queste ampie entrate consentono
una ripresa del comparto automobilistico e dei beni di consumo,
anche l’amministrazione di molte categorie di prezzi, volte
all’indice PMI, stabile da tre mesi sopra al valore discriminante
a sgonfiare le pressioni inflazionistiche, aspetto cruciale per
crescita/recessione pari a 50. In crescita anche gli ordini, ma
la pace sociale, con ricadute positive sui consumi, fornendo
solo nella componente interna, mentre la domanda estera
più margine di espansione per la politica monetaria e quindi
rimane modesta anche se la dinamica delle esportazioni sem-
per gli investimenti.
*Lo scenario è aggiornato al Rapporto di Previsione di Aprile 2012 - Associazione Prometeia
ASSILEA
112
RAPPORTO SUL LEASING 2011
IL MERCATO DEL LEASING
[2.9.1] Il deterioramento dello scenario
macroeconomico internazionale
TABELLA
1
PIL (var. %)
Principali indicatori dello scenario macroeconomico internazionale
2011
2012
2013
2014
PIL mondiale
3,8
3,2
3,6
4,0
Stati Uniti
1,7
2,1
2,0
2,4
Giappone
-0,7
1,7
2,1
2,1
Cina
9,3
7,6
7,5
8,0
Medio-Oriente*
4,8
4,6
5,4
4,6
Germania
3,1
0,6
1,6
1,8
Francia
1,7
0,0
1,0
1,2
Regno Unito
0,7
0,2
1,2
1,1
Italia
0,5
-1,5
0,4
1,4
Uem (17 paesi)
1,5
-0,4
1,1
1,5
Inflazione
2011
2012
2013
2014
Stati Uniti
3,2
2,4
2,3
2,1
Giappone
-0,3
0,4
0,6
1,0
Cina
5,7
3,5
2,9
2,9
11,2
6,5
7,0
6,1
Germania
2,5
2,4
1,6
2,1
Francia
2,3
2,6
2,0
1,9
Medio-Oriente*
Regno Unito
4,5
1,5
2,3
2,8
Italia
2,8
2,9
2,3
2,2
Uem (17 paesi)
2,7
2,2
1,8
2,0
Uem (17 paesi)
1,5
-0,4
1,1
1,5
* Medio-Oriente: Bahrain, Iran, Kuwait, Arabia Saudita, Emirati Arabi.
Fonte: elaborazioni Prometeia - Rapporto di Previsione di Aprile 2012 dell’Associazione Prometeia
Nell’area UEM la situazione rimane fragile (tab. 1 e fig. 1).
ZEW e IFO segnalano un miglioramento per la Germania che
La chiusura del 2011 (-0,3% la variazione congiunturale del PIL)
non trova corrispondenza né negli indicatori degli altri paesi,
ha evidenziato una debolezza diffusa all’interno dell’Unione:
né negli indici degli approvvigionatori (Pmi) dell’industria ma-
solo Francia, Finlandia e Slovacchia hanno infatti registrato un
nifatturiera. Nel 2011 il Pil è crescito dell’1,5%, mentre per il
tasso di crescita positivo sul trimestre precedente. Gli indicatori
2012 è previsto un segno negativo e pari a -0,4%. Un segnale
congiunturali relativi ai primi mesi del 2012 confermano la
di ripresa dovrebbe registrarsi nel biennio 2013-2014 (+1,1%
dicotomia tra Germania e gli altri principali paesi. Gli indici
e +1,5% rispettivamente).
ASSILEA
113
RAPPORTO SUL LEASING 2011
IL MERCATO DEL LEASING
[2.9.1] Il deterioramento dello scenario
macroeconomico internazionale
La politica monetaria nell’area dell’euro manterrà un’in-
2011. Anche se è difficile rintracciare una tendenza comune alle
tonazione fortemente espansiva sino al 2014 con una stabilizza-
diverse commodity industriali, in generale i timori sulla tenuta
zione nel 2013, in concomitanza con il previsto apprezzamento
della domanda interna cinese non sembrano aver scoraggiato
reale dell’euro. Nel 2013 e 2014 il rientro dell’inflazione su valori
gli acquisti da parte dei buyer cinesi, che hanno beneficiato
più vicini all’obiettivo della BCE ridurrà il contributo espansivo
dei prezzi relativamente più bassi osservati a inizio anno per
del tasso di interesse reale alla “stance” della politica monetaria.
ricostituire i magazzini. Ancora tensioni sull’energia: trainato
da un mix di persistenti tensioni geopolitiche nello scacchiere
Per quanto riguarda i prezzi delle materie prime, il 2012
mediorientale e da problemi in alcuni produttori minori, il brent
si apre con nuovi aumenti dei prezzi che vanno a colmare lo
in alcuni periodi del 2012 è stato scambiato sopra i 126 $/barile.
spazio venutosi a creare dal ridimensionamento dei prezzi
Generalmente più scarse le tensioni sui prezzi dei principali
delle principali materie prime osservato nella seconda metà del
prodotti alimentari.
FIGURA
1
Andamento del PIL a prezzi costanti e del tasso di inflazione (Val. %)
Pil Italia (var%)
Pil UEM (17 paesi) (var%)
Inflazione UEM (17 paesi)
Inflazione IT
4,0
3,0
2,0
1,0
0,0
-1,0
-2,0
2011
2012
2013
Fonte: Elaborazioni Prometeia - Rapporto di Previsione di Aprile 2012 dell’Associazione Prometeia
ASSILEA
114
RAPPORTO SUL LEASING 2011
2014
IL MERCATO DEL LEASING
[2.9.2] Un 2012 in recessione*
dati a consuntivo del conto del Pil per il 2011 segnalano
I
maggiore incertezza e di tensioni sui mercati creditizi, e della
che l’economia italiana ha registrato una crescita dello 0,5%
moderazione della domanda estera. Le informazioni congiun-
(cfr. tab. 2 e tab. 3). L’incertezza sistemica che ha investito
turali al momento disponibili tendono a suggerire la possibilità
l’economia italiana dall’estate del 2011 si è inserita su una
di una nuova e significativa contrazione della domanda di beni
ripresa ancora molto fragile e l’ha travolta.
di investimento nei primi mesi dell’anno in corso. Questi andamenti sarebbero il riflesso soprattutto della debole evoluzione
Dopo circa due anni la graduale fase di ripresa degli inve-
attesa per la domanda, delle difficoltà di accesso al credito e
stimenti in beni strumentali si è interrotta (fig. 2). Nel
di ampi margini di capacità inutilizzata. Una ripresa è attesa
quarto trimestre del 2011 gli investimenti in macchinari e mezzi
per il biennio 2013-2014 (+5,4% e +3,2% rispettivamente).
di trasporto sono diminuiti quasi del 5% in termini congiunturali
(-4,4% su base annua) e quindi a un ritmo assai più intenso
Per quanto riguarda gli investimenti in costruzioni, nel quarto
rispetto al terzo trimestre, scontando verosimilmente gli effetti
trimestre del 2011 la fase di correzione in atto da oltre quattro
dell’aggravarsi della crisi finanziaria, in termini soprattutto di
anni ha subito una battuta di arresto (0,1% sul precedente)
TABELLA
2
Contributi % alla crescita del Pil in termini reali in Italia
2011
2012
2013
2014
Variazione delle scorte
-0,6
0,0
0,1
0,2
Domanda interna (al netto delle scorte)
-0,3
-2,8
-0,1
1,0
Saldo estero
1,4
1,3
0,4
0,2
Pil (var%)
0,5
-1,5
0,4
1,4
Fonte: Elaborazioni Prometeia - Rapporto di Previsione di Aprile 2012 dell’Associazione Prometeia
TABELLA
3
Quadro macroeconomico in termini reali in Italia (var %)
2011
2012
2013
2014
Spesa delle famiglie
0,2
-2,8
-1,0
0,9
Spesa delle A.P. e ISP
-0,9
-1,7
-0,3
0,1
Investimenti macchinari, attrezzature e mezzi di trasporto
0,0
-6,0
5,4
3,2
Investimenti in costruzioni**
-2,8
-2,7
0,3
1,0
Importazioni FOB
1,0
-2,0
2,8
4,3
Esportazioni FOB
6,3
2,5
4,1
4,8
Propensione al consumo (liv.%)
Grado di utilizzo della capacità produttiva (liv.%)
91,1
91,7
91,8
91,7
82,95
80,24
81,51
83,77
**Dati Istat per il 2011
Fonte: Elaborazioni Prometeia - Rapporto di Previsione di Aprile 2012 dell’Associazione Prometeia
* Lo scenario è aggiornato al Rapporto di Previsione di Aprile 2012 - Associazione Prometeia
ASSILEA
115
RAPPORTO SUL LEASING 2011
grazie principalmente alla componente non residenziale, aumen-
In linea con lo spostamento della crescita al di fuori dell’Europa,
tata dello 0,6%. Gli investimenti in costruzioni residenziali sono
che invece sta scontando l’aggiustamento dei conti pubblici,
invece nuovamente diminuiti, benché a un ritmo più contenuto
l’incremento delle esportazioni italiane è stato trainato
(-0,3%), nonostante l’apporto degli interventi di riqualificazione
nel corso del 2011 dai mercati esterni all’UE. L’accresciuta im-
del patrimonio abitativo che beneficiano degli incentivi fiscali.
portanza dei mercati extra UE come destinazione delle nostre
Alla luce delle indicazioni congiunturali sembra probabile che nei
vendite riflette anche l’intensificarsi dei processi di internazio-
primi mesi dell’anno in corso sia ripresa la tendenza alla riduzione.
nalizzazione delle imprese italiane, che delocalizzano le fasi
Lo scenario al 2014 si caratterizza per il protrarsi della fase di
di produzione a maggiore intensità di lavoro là dove i costi
correzione che nell’anno in corso porterebbe ad una flessione
sono minori. Per il 2012, a guidare il rallentamento del ritmo
del 2,7% in termini medi annui. Alla stabilizzazione attesa nel
di espansione delle esportazioni è la domanda estera, che
2013 seguirebbe un modesto recupero nel 2014. L’evoluzione
registrerà un dimezzamento della crescita, da 6,2 nel 2011 a
della componente non residenziale sconterebbe gli obiettivi di
2,9% nel 2012. Pur essendo le esportazioni la componete di
risanamento dei conti pubblici e gli effetti della minore domanda
domanda che più di tutte attiva beni importati, il suo aumento
di beni di investimento da parte delle imprese, per altro volta
non sarà sufficiente a contrastare gli effetti depressivi sulle
soprattutto alla sostituzione dello stock di capitale. Il quadro
importazioni derivanti dalla caduta della domanda interna di
prospettico non appare favorire il rafforzamento degli investi-
beni strumentali e dal decumulo di scorte, che è atteso protrarsi
menti residenziali nel breve periodo. Pesano, oltre agli effetti
per tutto il primo semestre di quest’anno. Le importazioni di
della passata fase di sovrainvestimento, le incertezze prospettiche
merci in volume cadranno quindi del 2,1% nel 2012.
del mercato del lavoro, la debolezza del potere d’acquisto, e le
difficoltà di accesso al credito.
L’innalzamento del tasso di disoccupazione è stato repentino: è salito negli ultimi sei mesi di quasi un punto (era all’8,2%
La fase di contrazione dei consumi delle famiglie iniziata nel
nel primo semestre dello scorso anno) con una accelerazione
secondo trimestre del 2011, principalmente per gli effetti dell’e-
non dissimile da quella che si era verificata durante la fase
rosione del potere d’acquisto causata dall’inflazione, è prose-
peggiore della Grande recessione. Da quando è iniziata la nuova
guita accentuandosi: nel quarto trimestre essi sono diminuiti
fase di contrazione del Pil, l’occupazione è scesa dello 0,4%
dello 0,7% in termini congiunturali risultando inferiori dell’1,2%
e, a fronte di un aumento dell’offerta di lavoro (0,6%), ciò ha
ai livelli registrati nello stesso periodo del 2010. Nella media
comportato l’aumento osservato del tasso di disoccupazione.
dello scorso anno essi hanno riportato un aumento dello 0,2%
Per i giovani (15-24 anni) il tasso di disoccupazione è aumentato
(1,2% nel 2010).
di tre punti percentuali, arrivando al 31,1%.
FIGURA
2
7
Andamento degli investimenti fissi lordi a prezzi costanti (var. % sull’anno precedente)
Macchinari, attrezzature e mezzi di trasporto
Costruzioni
5
3
1
-1
-3
-5
-7
2011
2012
2013
Fonte: Elaborazioni Prometeia - Rapporto di Previsione di Aprile 2012 dell’Associazione Prometeia
ASSILEA
116
RAPPORTO SUL LEASING 2011
2014
IL MERCATO DEL LEASING
[2.9.3] Il deterioramento delle aspettative
degli operatori leasing
Nel corso degli ultimi anni le dinamiche del leasing in Italia sono state monitorate
non solo attraverso l’analisi dello stipulato ma anche attraverso indicatori qualitativi che esprimono le attese degli operatori per tipologia di comparto: strumentale,
auto, aeronavale e ferroviario e immobiliare.
’indicatore qualitativo sulle attese a due mesi assume valori
L
A dicembre 2011, gli operatori del leasing hanno manifestato
compresi tra -100 (nel caso in cui tutte le aspettative espres-
attese particolarmente negative per il comparto aeronavale
se dagli operatori esprimano un forte recesso del comparto)
e ferroviario ed immobiliare con valori pari a -67,7 e -48,5
e 100 (nel caso in cui tutte le attese siano di forte crescita).
rispettivamente. Gli indicatori del comparto strumentale e auto
Il grafico di fig. 3 mostra come il 2010 sia stato per tutti i
hanno registrato invece un -20,7 e -8,8. Tali valori segnalano
settori del leasing un anno di recupero dai minimi registrati
importanti criticità per il settore del leasing per i primi mesi
nel 2009. Tuttavia, questa dinamica non ha proseguito un
del 2012. Nel complesso, le attese degli operatori registrate a
trend di crescita, ma anzi, dalla seconda metà del 2011 il trend
fine 2011 sembrano essere ben allineate con le performance
delle attese ha nuovamente intrapreso un percorso negativo.
negative dello stipulato.
FIGURA
3
Aspettative* sulla dinamica a due mesi dello stipulato
aeronavale e ferroviario
immobiliare
auto
40,0
strumentale
20,0
0,0
-20,0
-40,0
-60,0
gen-09
feb-09
mar-09
apr-09
mag-09
giu-09
lug-09
ago-09
set-09
ott-09
nov-09
dic-09
gen-10
feb-10
mar-10
apr-10
mag-10
giu-10
lug-10
ago-10
set-10
ott-10
nov-10
dic-10
gen-11
feb-11
mar-11
apr-11
mag-11
giu-11
lug-11
ago-11
set-11
ott-11
nov-11
dic-11
-80,0
* Indicatore che può assumere valori compresi tra -100 (dinamica peggiore) e +100 (dinamica migliore)
Fonte: Elaborazioni Prometeia su dati Assilea
ASSILEA
117
RAPPORTO SUL LEASING 2011
IL MERCATO DEL LEASING
[2.9.4] Ancora negative le previsioni
di stipulato 2012
Complice la congiuntura economica, il forte aumento nel costo del funding ha avuto,
negli ultimi anni, effetti particolarmente severi su società quali quelle specializzate
nel leasing che, non effettuando raccolta di depositi, si riforniscono direttamente
nei mercati per sostenere gli oneri dei finanziamenti.
’andamento del mercato leasing dell’ultimo biennio si ca-
L
la domanda rischia di mantenersi ancora per quest’anno
ratterizza, infatti, per una sostenuta riduzione dei volumi di
fortemente depressa.
stipulato rappresentati, in fig. 4, dalle variazioni percentuali
In tab. 4 presentiamo i dati cumulati dei nuovi contratti stipu-
sul mese corrispondente dell’anno precedente. Queste oscillano
lati nel periodo gennaio - dicembre 2011, oltre ai dati relativi al
intorno ad una media del + 5% fino ad agosto 2011, per poi
primo trimestre 2012. Guardando alle variazioni percentuali, si
diminuire nell’ultimo trimestre e mantenere un valore negativo
notano valori negativi più consistenti nei comparti Immobiliare
ad inizio 2012.
(-51,8%) e delle Energie Rinnovabili (-41,9%), a fronte di una
variazione generale del mercato del 31,6%. Unica nota dolce,
Le rigidità del funding e la rischiosità dei portafogli degli
relativa al primo trimestre del 2012, è la variazione positiva e
operatori leasing sono alcune delle cause di sofferenza di
pari al 9,3% del comparto aeronavale e ferroviario.
un mercato strategico per l’economia interna che fatica a
In occasione della riunione dell’Osservatorio Permanente sul
riprendersi dalla crisi internazionale. Nel primo trimestre
mercato del 19 Aprile 2012, è stato chiesto alle società parte-
di quest’anno, pur in presenza di una leggera diminuzione
cipanti di indicare le proprie previsioni di stipulato per il 2012.
della pressione dei mercati finanziari – in seguito alle im-
Le rispondenti al questionario sono 21 tra le maggiori società di
portanti riforme sociali e fiscali che hanno ridato maggiore
leasing operanti nel mercato italiano, con una rappresentatività
credibilità al mercato italiano nonché alle politiche europee
pari all’ 81,9%.
di sostegno all’euro zona - si è però accentuato lo “stallo”
In tabella 4 sono presentate anche le previsioni di stipulato
della domanda, che ha portato i livelli di stipulato ai minimi
per l’anno 2012. Quello che risulta evidente è che gli opera-
storici. La recente novità introdotta nel nostro ordinamento,
tori non prevedono di superare il momento difficile nel breve
che slega la durata dei contratti di leasing alla durata mi-
termine. Infatti i dati evidenziano un calo trasversale nei valori
nima ai fini della deducibilità dei canoni, potrebbe portare
di stipulato che colpisce tutti i comparti in maniera pesante,
ad una ripresa in quei comparti (soprattutto l’immobiliare)
arrivando ad un valore finanziato complessivo, a fine 2012,
che soffrono per durate minime contrattuali eccessivamente
di circa 18,5 miliardi di euro con una variazione percentuale
lunghe. Tuttavia, in mancanza di una ripresa dell’economia,
negativa del 24,9% rispetto al dicembre dell’anno precedente.
ASSILEA
118
RAPPORTO SUL LEASING 2011
IL MERCATO DEL LEASING
[2.9.4] Ancora negative le previsioni
di stipulato 2012
FIGURA
4
Dinamica mensile dello stipulato leasing (var. % mensile sul mese corrispondente dell’anno precedente)
40,0%
30,0%
20,0%
10,0%
0,0%
-10,0%
-20,0%
-30,0%
-40,0%
-50,0%
-60,0%
gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar
2010
TABELLA
4
2011
2012
Previsioni stipulato Leasing (dati cumulati - valori in milioni di euro)
Dinamiche Recenti
2011
Var. %
Previsioni
1° trim. 2012
2011/10
Var. %
2012
Var. %
1° trim. 12/11
2012/11
Auto
5.695
-1,0%
1.181
-21,4%
5.200
-8,79%
Strumentale
7.096
-10,6%
1.291
-20,7%
5.750
-19,0%
Aeronavale e Ferroviario
783
-27,3%
192
9,3%
650
-17,0%
Immobiliare
7.024
-21,0%
735
-51,8%
4.600
-34,5%
Energie rinnovabili
4.027
10,5%
522
-41,9%
2.300
-42,9%
24.624
-9,8%
3.922
-31,6%
18.500
-24,9%
TOTALE
Fonte: Previsioni Osservatorio del mercato Assilea, aprile 2012.
ASSILEA
119
RAPPORTO SUL LEASING 2011
APPENDICE
Classifiche
122
Elenchi Soci
133
CLASSIFICA PER STIPULATO LEASING TOTALE 2011
NUMERO
CONTRATTI
(MIGLIAIA DI EURO)
30.455
4.681.489
2 Leasint - Centro Leasing “Gruppo ISP”
19.491
4.406.402
3 BNP Paribas Lease Group
29.533
1.601.604
6.015
1.273.476
N. ASSOCIATE
1 UniCredit Group Leasing
4 Gruppo MPS Leasing e Factoring
VALORE BENE
5 Iccrea BancaImpresa
13.146
1.118.378
6 Gruppo Selmabipiemme Leasing
12.727
1.056.566
7 Alba Leasing S.p.A.
11.649
938.921
8 SGEF Leasing
9 Gruppo ING Lease (Italia)
10 UBI Leasing S.p.A.
4.538
825.416
10.658
825.114
6.972
778.258
11 Credemleasing S.p.A.
3.332
524.903
12 Crédit Agricole Leasing Italia S.r.l.
2.881
455.290
13 Gruppo Mediocreval
1.490
346.017
14 Mercedes-Benz Financial Services Italia S.p.A.
10.061
339.026
15 Volkswagen Bank GmbH
10.252
337.573
16 Sardaleasing S.p.A.
1.323
313.419
17 BMW Financial Services Italia S.p.A.
7.873
305.016
18 Gruppo GE Capital Servizi Finanziari
9.342
300.486
19 Biella Leasing S.p.A.
3.213
263.193
20 De Lage Landen
8.555
255.967
21 Iveco Finanziaria S.p.A.
4.622
208.491
22 Volkswagen Leasing GmbH
8.425
206.205
23 GE Leasing Italia S.p.A.
12.977
194.698
24 Banque PSA Finance Italia S.p.A.
11.815
187.106
1.841
179.632
251
175.592
25 Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.
26 Medioleasing S.p.A.
27 Claris Leasing S.p.A.
813
169.227
28 Hypo Vorarlberg Leasing S.p.A.
198
168.542
5.895
167.153
337
160.447
29 Alphabet Italia S.p.A.
30 Abf Leasing S.p.A.
31 VFS Servizi Finanziari S.p.A.
32 Gruppo Deutsche Leasing Italia
33 Commercio e Finanza S.p.A. - Leasing e Factoring
2.245
151.425
985
146.356
2.602
135.803
34 Banco di Desio e della Brianza S.p.A.
1.415
119.272
35 RCI Banque S.A.
6.525
107.963
813
106.332
36 Scania Finance Italy S.p.A.
2.716
76.734
38 Caterpillar Financial Corporacion Financiera
37 Santander Consumer Bank S.p.A.
487
76.546
39 Sofim-Gefina S.p.A.
725
68.759
40 Banca Carige S.p.A.
604
65.838
41 Civileasing S.p.A.
252
59.754
ASSILEA
122
RAPPORTO SUL LEASING 2011
1.662
57.515
43 Ferrari Financial Services S.p.A.
42 Privata Leasing S.p.A.
298
49.985
44 Banca di Legnano S.p.A.
375
48.176
585
45.823
46 Agos S.p.A.
45 Unipol Leasing S.p.A.
1.441
41.850
47 FGA Capital S.p.A.
1.818
41.062
466
41.051
48 MAN Financial Services S.p.A.
49 Toyota Financial Services (UK) PLC
1.679
40.742
50 Paccar Financial Italia S.r.l.
443
30.354
51 Etruria Leasing S.p.A.
380
26.051
52 Consel S.p.A.
893
25.535
9
22.486
54 Findomestic Banca S.p.A.
921
20.888
55 Cabel Assifinco Leasing S.p.A.
205
19.220
56 Zoomlion
124
19.183
17
18.949
53 Hypo Tirol Bank Italia S.p.A.
57 Banca Mediocredito del Friuli Venezia Giulia SpA
58 Gruppo bancario Banca Italease
88
14.511
59 Comifin S.p.A.
276
13.846
60 Tecofin Leasing S.p.A.
187
6.373
61 Grafinda S.p.A.
238
5.309
62 A-Leasing S.p.A.
6
1.200
63 IL Leasing S.p.A.
45
1.056
64 Finance Leasing S.p.A.
16
482
65 Terfinance S.p.A.
5
320
ALTRE SOCIETÁ*
1.008
153.881
283.234
24.624.237
TOTALE GENERALE
* Società che non danno il consenso alla pubblicazione del dato
ASSILEA
123
RAPPORTO SUL LEASING 2011
CLASSIFICA PER STIPULATO LEASING AUTO 2011
N. ASSOCIATE
1 UniCredit Group Leasing
2 Leasint - Centro Leasing “Gruppo ISP”
NUMERO
CONTRATTI
(MIGLIAIA DI EURO)
VALORE BENE
18.867
803.591
9.124
429.141
3 Mercedes-Benz Financial Services Italia S.p.A.
10.061
339.026
4 Volkswagen Bank GmbH
10.252
337.573
5 BMW Financial Services Italia S.p.A.
7.873
305.016
6 Gruppo GE Capital Servizi Finanziari
9.342
300.486
7 Gruppo ING Lease (Italia)
7.108
247.789
8 Iveco Finanziaria S.p.A.
4.622
208.491
8.425
206.205
10 Banque PSA Finance Italia S.p.A.
9 Volkswagen Leasing GmbH
11.815
187.106
11 Gruppo Selmabipiemme Leasing
4.445
184.887
12 Alphabet Italia S.p.A.
5.895
167.153
13 Alba Leasing S.p.A.
4.080
154.772
14 VFS Servizi Finanziari S.p.A.
2.245
151.425
15 Iccrea BancaImpresa
3.104
131.165
16 Gruppo MPS Leasing e Factoring
2.683
124.534
17 UBI Leasing S.p.A.
2.902
109.671
18 RCI Banque S.A.
6.525
107.963
813
106.332
20 Santander Consumer Bank S.p.A.
19 Scania Finance Italy S.p.A.
2.716
76.734
21 Biella Leasing S.p.A.
1.939
71.421
714
67.117
23 SGEF Leasing
22 Sofim-Gefina S.p.A.
1.271
66.541
24 Crédit Agricole Leasing Italia S.r.l.
1.529
63.263
25 Credemleasing S.p.A.
1.476
56.492
26 Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.
1.308
52.643
27 Commercio e Finanza S.p.A. - Leasing e Factoring
1.291
51.153
298
49.985
29 BNP Paribas Lease Group
1.029
48.068
30 Privata Leasing S.p.A.
1.535
43.250
31 Agos S.p.A.
1.441
41.850
32 FGA Capital S.p.A.
1.818
41.062
28 Ferrari Financial Services S.p.A.
33 MAN Financial Services S.p.A.
34 Toyota Financial Services (UK) PLC
35 Banco di Desio e della Brianza S.p.A.
466
41.051
1.679
40.742
845
33.347
36 Gruppo Mediocreval
760
31.975
37 Paccar Financial Italia S.r.l.
443
30.354
38 Sardaleasing S.p.A.
437
26.037
39 Consel S.p.A.
893
25.535
40 Findomestic Banca S.p.A.
921
20.888
41 Unipol Leasing S.p.A.
419
17.656
ASSILEA
124
RAPPORTO SUL LEASING 2011
42 Claris Leasing S.p.A.
381
43 Zoomlion
15.759
98
15.193
44 Banca Carige S.p.A.
267
10.207
45 Etruria Leasing S.p.A.
198
7.652
46 Banca di Legnano S.p.A.
211
7.151
47 Tecofin Leasing S.p.A.
187
6.373
31
5.893
49 Abf Leasing S.p.A.
160
4.129
50 Cabel Assifinco Leasing S.p.A.
48 Gruppo Deutsche Leasing Italia
102
4.067
51 Medioleasing S.p.A.
78
4.010
52 Civileasing S.p.A.
93
3.666
53 De Lage Landen
17
2.416
54 Gruppo bancario Banca Italease
35
1.696
55 Grafinda S.p.A.
26
849
56 IL Leasing S.p.A.
26
733
57 Hypo Vorarlberg Leasing S.p.A.
14
554
58 Finance Leasing S.p.A.
15
469
59 Terfinance S.p.A.
5
320
60 Comifin S.p.A.
6
221
61 A-Leasing S.p.A.
1
23
ALTRE SOCIETÀ*
73
3.732
157.433
5.694.603
TOTALE GENERALE
* Società che non danno il consenso alla pubblicazione del dato
ASSILEA
125
RAPPORTO SUL LEASING 2011
CLASSIFICA PER STIPULATO LEASING STRUMENTALE 2011
NUMERO
CONTRATTI
(MIGLIAIA DI EURO)
8.783
1.028.201
2 UniCredit Group Leasing
8.928
924.880
3 BNP Paribas Lease Group
28.086
905.855
7.636
508.219
N. ASSOCIATE
1 Leasint - Centro Leasing “Gruppo ISP”
4 Gruppo Selmabipiemme Leasing
VALORE BENE
5 Alba Leasing S.p.A.
7.078
487.564
6 SGEF Leasing
2.799
455.488
7 Iccrea BancaImpresa
8.946
363.023
8 Gruppo MPS Leasing e Factoring
2.749
339.366
9 De Lage Landen
8.538
253.551
12.977
194.698
11 Crédit Agricole Leasing Italia S.r.l.
1.172
179.203
10 GE Leasing Italia S.p.A.
12 UBI Leasing S.p.A.
1.670
169.521
13 Gruppo ING Lease (Italia)
2.917
152.694
14 Credemleasing S.p.A.
1.278
150.447
15 Gruppo Deutsche Leasing Italia
954
140.463
16 Sardaleasing S.p.A.
652
116.617
17 Gruppo Mediocreval
595
91.821
18 Biella Leasing S.p.A.
1.066
80.510
487
76.546
1.297
71.509
19 Caterpillar Financial Corporacion Financiera
20 Commercio e Finanza S.p.A. - Leasing e Factoring
21 Claris Leasing S.p.A.
359
53.029
22 Banco di Desio e della Brianza S.p.A.
508
52.533
23 Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.
362
22.385
24 Medioleasing S.p.A.
88
19.335
25 Banca Carige S.p.A.
260
17.926
26 Unipol Leasing S.p.A.
132
16.037
50
15.215
27 Abf Leasing S.p.A.
23
13.521
29 Comifin S.p.A.
28 Hypo Vorarlberg Leasing S.p.A.
269
13.385
30 Banca di Legnano S.p.A.
126
10.290
31 Etruria Leasing S.p.A.
158
9.448
78
6.547
106
5.899
32 Cabel Assifinco Leasing S.p.A.
33 Privata Leasing S.p.A.
34 Civileasing S.p.A.
83
5.772
211
4.340
36 Zoomlion
26
3.990
37 Gruppo bancario Banca Italease
39
2.712
38 Sofim-Gefina S.p.A.
10
1.322
1
510
19
323
35 Grafinda S.p.A.
39 Banca Mediocredito del Friuli Venezia Giulia SpA
40 IL Leasing S.p.A.
41 Finance Leasing S.p.A.
ALTRE SOCIETÀ*
TOTALE GENERALE
ASSILEA
126
1
13
925
130.841
112.442
7.095.549
RAPPORTO SUL LEASING 2011
CLASSIFICA PER STIPULATO AERONAVALE E FERROVIARIO 2011
NUMERO
CONTRATTI
(MIGLIAIA DI EURO)
1 UniCredit Group Leasing
476
340.439
2 Gruppo MPS Leasing e Factoring
132
98.673
98
91.033
149
89.415
N. ASSOCIATE
3 Leasint - Centro Leasing “Gruppo ISP”
4 Gruppo Selmabipiemme Leasing
VALORE BENE
5 Sardaleasing S.p.A.
63
34.215
6 Alba Leasing S.p.A.
41
27.141
7 UBI Leasing S.p.A.
56
17.081
8 Credemleasing S.p.A.
41
15.561
9 Biella Leasing S.p.A.
38
14.622
20
12.280
10 BNP Paribas Lease Group
11 Crédit Agricole Leasing Italia S.r.l.
12 Iccrea BancaImpresa
9
9.140
30
8.219
4
5.136
10
4.611
13 Civileasing S.p.A.
14 Gruppo ING Lease (Italia)
15 Claris Leasing S.p.A.
5
2.547
16 SGEF Leasing
7
2.075
17 Medioleasing S.p.A.
7
1.820
18 Commercio e Finanza S.p.A. - Leasing e Factoring
5
1.627
19 Unipol Leasing S.p.A.
8
1.620
20 Banco di Desio e della Brianza S.p.A.
4
1.560
21 Banca Carige S.p.A.
4
1.089
22 Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.
8
1.032
23 Etruria Leasing S.p.A.
1
970
24 Cabel Assifinco Leasing S.p.A.
5
599
25 Comifin S.p.A.
1
240
26 Grafinda S.p.A.
1
120
ALTRE SOCIETÀ*
TOTALE GENERALE
1
290
1.224
783.155
* Società che non danno il consenso alla pubblicazione del dato
ASSILEA
127
RAPPORTO SUL LEASING 2011
CLASSIFICA PER STIPULATO LEASING IMMOBILIARE 2011
N. ASSOCIATE
1 UniCredit Group Leasing
2 Leasint - Centro Leasing “Gruppo ISP”
NUMERO
CONTRATTI
(MIGLIAIA DI EURO)
VALORE BENE
1.589
1.568.406
995
1.231.351
1.005
525.601
4 BNP Paribas Lease Group
323
465.723
5 Gruppo MPS Leasing e Factoring
302
414.836
3 Iccrea BancaImpresa
6 Gruppo ING Lease (Italia)
7 UBI Leasing S.p.A.
8 Credemleasing S.p.A.
9 SGEF Leasing
557
359.464
2.208
339.370
448
276.425
397
272.756
10 Gruppo Selmabipiemme Leasing
456
243.093
11 Alba Leasing S.p.A.
343
185.328
12 Hypo Vorarlberg Leasing S.p.A.
152
152.506
13 Abf Leasing S.p.A.
120
134.848
14 Crédit Agricole Leasing Italia S.r.l.
134
117.640
57
114.623
16 Sardaleasing S.p.A.
136
106.266
17 Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.
163
103.572
18 Gruppo Mediocreval
64
72.722
19 Claris Leasing S.p.A.
50
52.114
20 Biella Leasing S.p.A.
15 Medioleasing S.p.A.
107
51.846
21 Civileasing S.p.A.
72
45.180
22 Banco di Desio e della Brianza S.p.A.
58
31.832
23 Banca Carige S.p.A.
64
31.059
24 Banca di Legnano S.p.A.
38
30.735
9
22.486
16
18.439
25 Hypo Tirol Bank Italia S.p.A.
26 Banca Mediocredito del Friuli Venezia Giulia SpA
9
11.514
28 Gruppo bancario Banca Italease
27 Commercio e Finanza S.p.A. - Leasing e Factoring
14
10.103
29 Unipol Leasing S.p.A.
20
8.940
30 Privata Leasing S.p.A.
21
8.366
31 Cabel Assifinco Leasing S.p.A.
20
8.007
32 Etruria Leasing S.p.A.
20
7.340
4
924
33 A-Leasing S.p.A.
34 Sofim-Gefina S.p.A.
TOTALE GENERALE
ASSILEA
128
1
320
9.972
7.023.735
RAPPORTO SUL LEASING 2011
CLASSIFICA PER STIPULATO LEASING ENERGIE RINNOVABILI 2011
NUMERO
CONTRATTI
(MIGLIAIA DI EURO)
1 Leasint - Centro Leasing “Gruppo ISP”
491
1.626.676
2 UniCredit Group Leasing
595
1.044.173
3 Gruppo MPS Leasing e Factoring
149
296.067
75
169.678
N. ASSOCIATE
4 BNP Paribas Lease Group
5 Gruppo Mediocreval
VALORE BENE
71
149.499
136
142.615
7 Iccrea BancaImpresa
61
90.370
8 Crédit Agricole Leasing Italia S.r.l.
37
86.044
6 UBI Leasing S.p.A.
9 Alba Leasing S.p.A.
107
84.116
10 Gruppo ING Lease (Italia)
66
60.556
11 Claris Leasing S.p.A.
18
45.778
12 Biella Leasing S.p.A.
63
44.794
13 Medioleasing S.p.A.
21
35.804
14 Gruppo Selmabipiemme Leasing
41
30.952
15 Sardaleasing S.p.A.
35
30.284
16 SGEF Leasing
64
28.556
17 Credemleasing S.p.A.
89
25.978
18 Abf Leasing S.p.A.
7
6.255
19 Banca Carige S.p.A.
9
5.557
20 Hypo Vorarlberg Leasing S.p.A.
9
1.961
21 Unipol Leasing S.p.A.
6
1.570
22 Etruria Leasing S.p.A.
3
641
23 A-Leasing S.p.A.
1
253
ALTRE SOCIETÀ*
9
19.018
2.163
4.027.195
TOTALE GENERALE
* Società che non danno il consenso alla pubblicazione del dato
ASSILEA
129
RAPPORTO SUL LEASING 2011
CLASSIFICA OUT-STANDING TOTALE LEASING AL 31.12.2011
NUMERO
CONTRATTI
DEBITO RESIDUO
1 UniCredit Group Leasing
156.864
22.556.965
2 Leasint - Centro Leasing “Gruppo ISP”
N. ASSOCIATE
(MIGLIAIA DI EURO)
173.039
21.048.588
3 UBI Leasing S.p.A.
59.916
8.659.560
4 Iccrea Banca Impresa S.p.A.
42.757
6.909.473
5 BNP Paribas Lease Group
122.326
6.579.192
6 Gruppo MPS Leasing e Factoring
39.307
5.389.212
7 Gruppo Bancario Banca Italease S.p.A.
25.222
5.310.300
8 Alba Leasing S.p.A.
36.647
4.326.606
9 Gruppo ING Lease (Italia)
43.271
4.279.252
10 Gruppo Selmabipiemme Leasing
73.315
4.222.688
11 SGEF Leasing
24.352
2.936.245
12 Hypo Alpe Adria Bank Italia S.p.A.
15.932
2.325.226
13 Medioleasing S.p.A.
4.999
2.189.780
14 Credemleasing S.p.A.
15.535
1.964.525
15 Crédit Agricole Leasing Italia S.r.l.
12.509
1.838.275
16 Sarda Leasing S.p.A.
10.381
1.540.428
7.879
1.430.255
17 Gruppo Credito Valtellinese
18 ABF Leasing S.p.A.
2.718
1.359.313
19 Biella Leasing S.p.A.
15.905
1.002.550
20 Banca Carige S.p.A.
4.731
1.000.829
18.831
886.876
22 Hypo - Vorarlberg Leasing S.p.A.
21 Commercio e Finanza S.p.A.
2.123
825.520
23 Claris Leasing S.p.A.
4.218
719.292
37.788
689.508
25 A Leasing S.p.A.
24 De Lage Landen International B.V.
2.157
602.750
26 Banco di Desio e della Brianza S.p.A.
6.467
602.228
27 Iveco Finanziaria S.p.A.
21.341
574.927
28 Mercedes Benz Financial Services Ita S.p.A.
25.460
558.226
29 BMW Financial Services S.p.A.
24.565
550.127
30 Volkswagen Leasing Gmbh
20.343
520.099
31 Volkswagen Bank GmbH - Filiale Italia
29.712
519.550
32 Etruria Leasing S.p.A.
4.418
456.725
33 Privata Leasing S.p.A.
7.431
450.691
34 Gruppo Ge Capital Servizi Finanziari
29.322
440.464
35 Banca Mediocredito del Friuli Venezia Giulia S.p.A.
860
387.863
36 Hypo Tirol Bank Italia S.p.A.
511
381.856
19.986
340.594
38 Gruppo Deutsche Leasing Italia S.p.A.
37 Santander Consumer Bank S.p.A.
3.085
329.859
39 VFS Servizi Finanziari S.p.A.
8.444
284.995
40 Civileasing S.r.l.
1.512
282.972
41 Scania Finance S.p.A.
3.719
204.190
ASSILEA
130
RAPPORTO SUL LEASING 2011
42 Cabel Assifinco S.p.A.
1.614
187.844
43 Unipol Leasing S.p.A.
2.563
155.547
44 Sofim - Gefina S.p.A.
2.994
142.326
45 Caterpillar Corporacion Financiera
2.070
116.178
46 RCI Banque S.A.
8.526
104.850
47 Toyota Financial Services (UK) PLC
7.293
104.703
48 MAN Financial Services S.p.A.
1.975
100.653
983
99.701
50 Comifin S.p.A.
49 Terfinance S.p.A.
1.543
88.947
51 FGA Capital S.p.A.
7.342
77.504
52 Agos S.p.A.
4.804
70.334
173
69.205
54 Paccar Financial Italia S.r.l.
53 Mediocredito Trentino Alto Adige S.p.A.
1.237
57.801
55 Banque PSA Finance Italia S.p.A.
6.939
57.379
56 Consel S.p.A.
4.173
52.113
384
39.157
58 Findomestic Leasing S.p.A.
2.615
32.674
59 Plusvalore S.p.A.
57 Ferrari Financial Services S.p.A.
2.988
23.328
60 Zoomilion Finance & Leasing S.p.A.
127
16.345
61 Carifin Italia S.p.A.
678
15.120
62 Il Leasing S.p.A.
668
7.025
63 Finance Leasing S.p.A.
178
6.573
6.614
4.526
64 BCC Lease S.p.A.
65 Emmeleasing S.p.A.
141
3.724
66 Leaf Leasing & Factoring S.p.A.
241
3.086
66
138
2.398
223.357
1.231.225
119.338.714
67 Finleasing Lombarda S.p.A.
ALTRE SOCIETÀ*
TOTALE
* Società che non danno il consenso alla pubblicazione del dato
ASSILEA
131
RAPPORTO SUL LEASING 2011
ELENCO SOCI ORDINARI*
ABF Leasing S.p.A.
Via De Amicis, 51 - 20123 Milano MI
Tel.: 02 8068891 Fax: 02 72001664
posta@abfleasing.it - www.abfleasing.it
Direttore Generale: Alberto Angelo Moroni
Banca Privata Leasing S.p.A.
Via Panfilo Castaldi da Feltre, 1/A - 42122 San Maurizio RE
Tel.: 0522 355711 Fax: 0522 556464 - 552216
[email protected] - www.privataleasing.it
Amministratore Delegato: Giorgio Codeluppi
Agos Ducato S.p.A.
Via Bernina, 7 - 20158 Milano MI
Tel.: 02 69941 Fax: 02 69942132
www.agosducato.it
Amministratore Delegato: Mirco Perelli
Banco di Desio e della Brianza S.p.A.
Via Rovagnati, 1 - 20832 Desio MB
Tel.: 0362 613490 Fax: 0362 613219
[email protected] - www.bancodesio.it
Direttore Generale: Dott. Claudio Broggi
Alba Leasing S.p.A.
Via Sile, 18 - 20139 Milano MI
Tel.: 02 367161 Fax: 02 36716443
[email protected] - www.albaleasing.eu
Direttore Generale: Massimo Mazzega
Banque Populaire Cote d’Azur
Porto Turistico Box 35 - 16033 Lavagna GE
Tel.: 0185 362892 Fax: 0185 362877
[email protected] - www.marineazur.fr
Direttore Generale: Jean - Francois Comas
A-Leasing S.p.A.
Via Terraglio, 68/A - 31100 Treviso TV
Tel.: 0422 4097 Fax: 0422 409809
[email protected] - www.a-leasing.it
Amministratore Delegato: Sandro Casellato
Banque PSA Finance S.A. - Succ. d’Italia
Via Gallarate, 199 - 20151 Milano MI
Tel.: 02 264201 Fax: 02 26420260/274
Direttore Generale: Andrea Bandinelli
BCC Factoring S.p.A.
Via Lucrezia Romana, 41/47 - 00178 Roma RM
Tel.: 06 72071 Fax: 06 72078780
[email protected]
Direttore Generale: Oliviero Sabato
Banca Carige S.p.A.
Via Cassa di Risparmio, 15 - 16123 Genova GE
Tel.: 010 5794324 Fax: 010 5794000
[email protected] - www.gruppocarige.it
Direttore Generale: Ennio La Monica
Banca di Legnano S.p.A. - Sett. Leasing
Largo Franco Tosi, 9 - 20025 Legnano MI
Tel.: 0331 521111 Fax: 0331 521413
[email protected] - www.bancadilegnano.it
Direttore Generale: Federico Arosio
Biella Leasing S.p.A.
Via Italia, 2 - 13900 Biella BI
Tel.: 015 2528811 Fax: 015 3580499
[email protected] - www.biellaleasing.it
Amministratore Delegato: Piero Tropeano
Banca Italease S.p.A.
Via Sile, 18 - 20139 Milano MI
Tel.: 02 77651 Fax: 02 77652466
[email protected] - www.italease.it
Direttore Generale: Maurizio Riccadonna
BIIS S.p.A.
Via del Corso, 226 - 00186 Roma RM
Tel.: 06 59592960 Fax: 06 59592516
andrea.gaffi@biis.it - www.biis.com
Amministratore Delegato: Mario Ciaccia
Banca Mediocredito del Friuli Venezia Giulia S.p.A.
Via Aquileia, 1 - 33100 Udine UD
Tel.: 0432 245511 Fax: 0432 508015
[email protected]
www.mediocredito.fvg.it
Direttore Generale: Gerardo Ruggiero
BMW Financial Services Italia S.p.A.
Via della Unione Europea, 1
20097 San Donato Milanese MI
Tel.: 02 51610511 Fax: 02 51610605
www.bmw.it
Direttore Generale: John Christman
* Gli elenchi di cui alla presente appendice sono aggiornati alla data del 31 maggio 2012
ASSILEA
133
RAPPORTO SUL LEASING 2011
BNP Paribas Leasing Solutions S.p.A.
Viale della Liberazione, 16/18 - 20124 Milano MI
Tel.: 02 673331 Fax: 02 67333400
[email protected] - www.leasegroup.it
Amministratore Delegato: Denis Delespaul
Commercio e Finanza S.p.A. - Leasing e Factoring
Via F. Crispi, 4 - 80121 Napoli NA
Tel.: 081 5699111 Fax: 081 5699500
direzione@cflf.it - www.cflf.it
Direttore Generale: Giovanni Coraggio
Cabel Assifinco Leasing S.p.A.
Via Cherubini, 99 - 50053 Empoli FI
Tel.: 0571 5331400 Fax: 0571 534314
[email protected] - www.cabel.it
Direttore Generale: Marco Gambacciani
Consel S.p.A.
Via Bellini, 2 - 10121 Torino TO
Tel.: 011 5061111 Fax: 011 5061113
[email protected] - www.e-consel.it
Direttore Generale: Antonio Povero
Carifano - Cassa di Risparmio di Fano S.p.A.
Piazza XX Settembre, 19 - 61032 Fano PU
Tel.: 0721 8861 Fax: 0721 886266
[email protected] - www.creval.it
Direttore Generale: Maurizio Parisini
Credemleasing S.p.A.
Via Mirabello, 2 - 42122 Reggio Emilia RE
Tel.: 0522 402611 Fax: 0522 430889
[email protected] - www.credemleasing.it
Direttore Generale: Maurizio Giglioli
Carifin Italia S.p.A. (in liquidazione)
Via Cairoli, 8/f - 40121 Bologna BO
Tel.: 0546 624101 Fax: 0546 624108
segreteriacarifin@carifinitalia.it - www.carifinitalia.it
Presidente: Paolo Castorina
Crédit Agricole Leasing Italia S.r.l.
Via Imperia, 37 - 20142 Milano MI
Tel.: 02 847701 Fax: 02 84770202
[email protected] - www.ca-leasing.it
Direttore Generale: Alberto Bertanzetti
Caterpillar Financial Corporacion Financiera
Via Donatello, 30 - 20131 Milano MI
Tel.: 02 4842661 Fax: 02 48464502
www.fdp.cat.com
Presidente: Kent Adams
Credito Artigiano S.p.A.
Piazza San Fedele, 4 - 20121 Milano MI
Tel.: 02 806371 Fax: 02 80637398
[email protected] - www.creval.it
Direttore Generale: Franco Sala
Centro Leasing S.p.A.
Via S. Caterina d’Alessandria, 32 - 50129 Firenze FI
Tel.: 055 49791 Fax: 055 473466
[email protected] - www.centroleasing.it
Direttore Generale: Massimo Bacci
Credito Siciliano S.p.A.
Via Siracusa, 1/E - 90141 Palermo PA
Tel.: 091 337111 Fax: 091 337151
[email protected] - www.creval.it
Direttore Generale: Saverio Continella
Civileasing S.p.A.
Via Vittorio Veneto, 24 - 33100 Udine UD
Tel.: 0432 1770331 Fax: 0432 511350
[email protected] - www.civibank.it
Direttore Generale: Corrado Bentivegna
Credito Valtellinese Soc. Cooperativa
P.zza Quadrivio, 8 - 23100 Sondrio SO
Tel.: 0342 522111 Fax: 0342 522700
[email protected] - www.creval.it
Direttore Generale: Miro Fiordi
Claris Leasing S.p.A.
Viale della Repubblica, 209 - 31100 Treviso TV
Tel.: 0422 427411 Fax: 0422 427499
[email protected]
Direttore Generale: Stefano Brunino
De Lage Landen International B.V.- Succursale di Milano
Viale dell’Innovazione, 3 - 20126 Milano MI
Tel.: 02 63694272 Fax: 02 63694305
[email protected] - www.delagelanden.com
Legale Rappresentante in Italia: Luigi Torti
Comifin S.p.A.
Via G. D’Arezzo, 8 - 20145 Milano MI
Tel.: 02 26929720 Fax: 02 26929744
info@comifin.com - www.comifin.com
Direttore Generale: Valter Barbanti
Deutsche Leasing Italia S.p.A.
Strada 1 Palazzo F 1 - Milanofiori - 20090 Assago MI
Tel.: 02 89239420 Fax: 02 89239432
[email protected] - www.deutsche-leasing.it
Consigliere Delegato: Roberto Quarantelli
ASSILEA
134
RAPPORTO SUL LEASING 2011
IBM Italia Servizi Finanziari S.p.A.
Etruria Leasing S.p.A.
Corso Italia, 177 - 52100 Arezzo AR
Tel.: 055 5356900 Fax: 055 2775724
[email protected] - www.etrurialeasing.it
Direttore: Aldo Calvani
C.ne Idroscalo - 20090 Segrate MI
Tel.: 02 59621 Fax: 02 59627535
[email protected]
www.ibm.com/ibmitaliaservizifinanziari
Amministratore Delegato: Paolo Sangalli
FGA Capital S.p.A.
Corso G Agnelli, 200 - 10135 Torino TO
Tel.: 011 0064111 Fax: 011 0064760
paolo.ciccone@fiat.com - www.sava.it
Amministratore Delegato: Oddone Incisa
Iccrea BancaImpresa S.p.A.
Via Lucrezia Romana, 41/47 - 00178 Roma RM
Tel.: 06 72071 Fax: 06 72078409
[email protected]
www.iccreabancaimpresa.it
Findomestic Banca S.p.A.
Via Jacopo da Diacceto, 48 - 50123 Firenze FI
Tel.: 055 2701304 Fax: 055 2701309
dir.gen@findomestic.com
Direttore Generale: Laurent David
Direttore Generale: Enrico Duranti
ING Lease (Italia) S.p.A.
Via Pietro Nenni, 18 - 25124 Brescia BS
Tel.: 030 24431 Fax: 030 2443202
Fineco Leasing S.p.A.
Via Marsala, 42/a - 25122 Brescia BS
Tel.: 030 37681 Fax: 030 3768610
info@finecoleasing.it - www.finecoleasing.it
Direttore Generale: Giuseppe Del Gesso
[email protected]
Direttore Generale: Mario Carrara
Iveco Finanziaria S.p.A.
Via Puglia, 35 - 10156 Torino TO
Tel.: 011 0078078 Fax: 011 0076815
Fraer Leasing S.p.A.
Via Madonna dello Schioppo, 67 - 47023 Cesena FC
Tel.: 0547 634901 Fax: 0547 634902
[email protected]
Amministratore Delegato: Carlo Mescieri
servizioclienti.ivecofi[email protected]
www.ivecocapital.it
Amministratore Delegato: Monica Bertolino
Leasint S.p.A.
Via Montebello, 18 - 20121 Milano MI
GE Capital Servizi Finanziari S.p.A.
Via Vecchia di Cuneo, 136 - 12084 Mondovi’ CN
Tel.: 0174 5561 Fax: 0174 556299
info.gecfi[email protected] - www.gecapital.it
Amministratore Delegato: Massimo Macciocchi
Tel.: 02 87968711 Fax: 02 87968736
[email protected] - www.leasint.it
Direttore Generale: Edoardo Bacis
Mediocredito Trentino Alto Adige S.p.A.
Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.
Via Alpe Adria, 6 - 33010 Tavagnacco UD
Tel.: 0432 538523 Fax: 0432 209272
[email protected] - www.hypo-alpe-adria.it
Amministratore Delegato: Lorenzo Di Tommaso
Via Paradisi, 1 - 38122 Trento TN
Tel.: 0461 888529 Fax: 0461 888606
www.mediocredito.it
Direttore Generale: Leopoldo Scarpa
Mediocreval S.p.A.
Hypo Tirol Bank Italia SpA
Via del Macello, 30 - 39100 Bolzano BZ
Tel.: 0471 1961000 Fax: 0471 11961907
[email protected] - www.hypotirol.com
Presidente: Luca Passero
Via Cesura, 3 - 23100 Sondrio SO
Tel.: 0342 522111 Fax: 0342 522170
[email protected] - www.creval.it
Direttore Generale: Lorenzo Tagni
Medioleasing S.p.A.
Hypo Vorarlberg Leasing S.p.A.
Via Galileo Galilei, 10/B - 39100 Bolzano BZ
Tel.: 0471 060500 Fax: 0471 060550
[email protected] - www.hypoleasing.it
Amministratore Delegato: Michael Meyer
Via Lodovico Menicucci, 4/6 - 60121 Ancona AN
Tel.: 071 50213211 Fax: 071 50213206
[email protected] - www.medioleasing.it
Direttore Generale: Giuseppe Barchiesi
ASSILEA
135
RAPPORTO SUL LEASING 2011
Mercantile Leasing S.p.A.
Viale Don Minzoni, 1 - 50129 Firenze FI
Tel.: 055 56701 Fax: 055 5670221
[email protected] - www.mleas.it/mercantilewebsite
Direttore Generale: Piero Faraoni
RK Leasing S.r.l.
Piazza Erbe, 13 - 39100 Bolzano BZ
Tel.: 0471 301886 Fax: 0471 301887
[email protected]
Direttore: Roland Pichler
Mercedes-Benz Financial Services Italia S.p.A.
Via G. Vincenzo Bona, 110 - 00156 Roma RM
Tel.: 06 415951 Fax: 06 41595200
[email protected]
www.mercedes-benz.it/financialservices
Amministratore Delegato: Antonio Sacristán Millán
Santander Consumer Bank S.p.A.
Via Nizza, 262 - 10126 Torino TO
Tel.: 011 6319111 Fax: 011 6319119
[email protected]
www.bancasantander.it
Amm. Delegato: Pedro Cesar Pereira Alves Saraiva
MPS Leasing e Factoring S.p.A.
Via Aldo Moro, 11/13 - 53100 Siena SI
Tel.: 0577 294111 Fax: 0577 299000
[email protected] - www.mpslf.it
Direttore Generale: Luigi Macchiola
Sardaleasing S.p.A.
Via IV Novembre, 27 - 07100 Sassari SS
Tel.: 079 289000 Fax: 079 289011
[email protected] - www.sardaleasing.it
Direttore Generale: Stefano Esposito
Scania Finance Italy S.p.A.
Via Lombardini, 13 - 20143 Milano MI
Tel.: 02 581161 Fax: 02 58116666
www.scania.it/servizi/servizi-finanziari
Direttore Generale: Per Olof Gunnar Spjut
Natixis Lease - Succursale Italia S.A.
Viale Restelli, 3/7 - 20124 Milano MI
Tel.: 02 00667345 Fax: 02 00667350
[email protected] - www.lease.natixis.fr
Direttore Generale: Pierre Besnard
SelmaBipiemme Leasing S.p.A.
Via Battistotti Sassi, 11/A - 20133 Milano MI
Tel.: 02 748221 Fax: 02 74822590
[email protected] - www.selmabipiemme.it
Amministratore Delegato: Bruno Lecchi
Neos Finance S.p.A.
Via Indipendenza, 2 - 40121 Bologna BO
Tel.: 051 6450723 Fax: 051 6450072
info@neosfinance.com - www.neosfinance.com
Direttore Generale: Luigi Aricò
SG Leasing S.p.A.
Via Trivulzio, 5 - 20146 Milano MI
Tel.: 02 480811 Fax: 02 48196056
[email protected]
Direttore Generale: Carlo Mescieri
Palladio Leasing S.p.A.
Via Btg. Framarin, 4 - 36100 Vicenza VI
Tel.: 0444 338811 Fax: 0444 543790
[email protected] - www.palladioleasing.it
Amministratore Delegato: Paolo Veller Fornasa
Sofim-Gefina S.p.A.
Viale Vittorio Emanuele, 4 - 24121 Bergamo BG
Tel.: 035 247683 Fax: 035 215269
info@gruppo-sofim.com - www.gruppo-sofim.com
Presidente: Dario Della Volta
Plusvalore S.p.A. (in liquidazione)
Via Cairoli, 9 - 40121 Bologna BO
Tel.: 051 5887001 Fax: 051 5887002
[email protected] - www.plusvalore.it
Liquidadore: Adolfo Barbieri
RCI Banque S.A. - Succursale Italiana
Via Tiburtina, 1159 - 00156 Roma RM
Tel.: 06 417731 Fax: 06 41773306
Rappresentante Preposto: Richard Bouligny
Teleleasing S.p.A.
Via Battistotti Sassi, 11/A - 20133 Milano MI
Tel.: 02 700641 Fax: 02 70009223
[email protected] - www.teleleasing.it
Amministratore Delegato: Gianluca Martina
Release S.p.A.
Via Sile, 18 - 20139 Milano MI
Tel.: 02 367031 Fax: 02 36703300
[email protected]
Direttore Generale: Maurizio Riccadonna
Terfinance S.p.A.
Via San Pio V, 5 - 10125 Torino TO
Tel.: 011 19781000 Fax: 011 19781088
info@terfinance.it - www.terfinance.it
Direttore Generale: Antonio Ascenzo Dominici
ASSILEA
136
RAPPORTO SUL LEASING 2011
ELENCO SOCI CORRISPONDENTI
Toyota Financial Services (UK) PLC
Via Umberto Saba, 11 - 00144 Roma RM
Tel.: 06 54898.1 Fax: 06 54898.500
www.toyota-fs.it
Vice Presidente: Rolando Ventura
Acileasing Friuli Venezia Giulia S.p.A.
Viale Tricesimo, 46 - 33100 Udine UD
Tel.: 0432 204955 Fax: 0432 289356
[email protected] - www.acileasingfvg.it
Amministratore Delegato: Fabio Cecotti
UBI Leasing S.p.A.
Via Cefalonia, 74 - 25124 Brescia BS
Tel.: 030 29761 Fax: 030 2287109
[email protected] - www.ubileasing.it
Amministratore Delegato: Gianpiero Bertoli
Alphabet Italia S.p.A.
Via della Unione Europea, 1 - 20097
San Donato Milanese MI
Tel.: 02 51610700 Fax: 02 51610701
www.alphabet.com
Direttore Generale: Maurizio Ceci
UniCredit Leasing S.p.A.
V.le Bianca Maria, 4 - 20129 Milano MI
Tel.: 02 55681 Fax: 02 5568526
[email protected] - www.unicreditleasing.it
Amministratore Delegato: Massimiliano Moi
ARVAL Service Lease Italia S.p.A.
Via Pisana, 314 b - 50018 Scandicci FI
Tel.: 055 73701 Fax: 055 7376588
[email protected] - www.arval.it
Direttore Generale: Paolo Ghinolfi
Unipol Leasing S.p.A.
Piazza Costituzione, 2 - 40128 Bologna BO
Tel.: 051 7190011 Fax: 051 6313840
[email protected] - www.unipolleasing.it
Direttore Generale: Roberto Giovannelli
Axus Italiana S.r.l.
V.le A. Gustave Eiffel, 15 - 00148 Roma RM
Tel.: 06 656851 Fax: 06 65671113
[email protected]
www.aldautomotive.it
Amministratore Delegato: Laurent Saucié
VFS Servizi Finanziari S.p.A.
Corso Europa, 2 - 24040 Zingonia Boltiere BG
Tel.: 035 889111 Fax: 035 808783
[email protected] - www.vfsco.it
Direttore Generale: Diego Gatti
AZ Leasing S.p.A.
Via F. Carrara, 24 - 00196 Roma RM
Tel.: 06 95550538 Fax: 081 8905794
[email protected] - www.azleasing.it
Presidente: Giovanni Giuliano
Volkswagen Bank GmbH - Filiale Italia
Via Petitti, 15 - 20149 Milano MI
Tel.: 02 330271 Fax: 02 324510
[email protected] - www.vwfs.it
Branch Manager: Mario Spinelli
BCC Lease S.p.A.
Via Lucrezia Romana, 41/47 - 00178 Roma RM
Tel.: 06 72077765 Fax: 06 72078409
[email protected] - www.bcclease.it
Direttore Generale: Piero Biagi
Centrale Leasing Nord Est S.p.A.
Via Longhin, 21 - 35129 Padova PD
Tel.: 049 8994311 Fax: 049 8994319
[email protected]
www.centraleleasingnordest.it
Direttore Generale: Mirco Galiazzo
CIT Group Italy S.r.l.
Largo La Foppa, 1 - 20121 Milano MI
Tel.: 02 62316901 Fax: 02 62316934
www.cit.com
Presidente: Leonardo Sblendido
ASSILEA
137
RAPPORTO SUL LEASING 2011
Hewlett-Packard Financial Service Canada Company
Via G. Di Vittorio, 9
20063 Cernusco Sul Naviglio MI
Tel.: 02 45279010 Fax: 02 45279011
[email protected] - www.hp.com
Legale Rappresentante in Italia: Massimo Alessio Serafini
Corporance S.p.A.
Via Manzoni, 38 - 20121 Milano MI
Tel.: 02 771299201 Fax: 02 76281003
[email protected] - www.corporance.it
Amministratore Delegato: Aldo Molino
Deutsche Leasing Operativo S.r.l.
Strada 1, Palazzo F1 - 20090 Assago MI
Tel.: 02 8923941 Fax: 02 89239433
[email protected] - www.deutsche-leasing.it
Direttore Generale: Marco Brivio
HPFS Rental S.r.l.
Via G. Di Vittorio, 9
20063 Cernusco Sul Naviglio MI
Tel.: 02 45279010 Fax: 02 45279011
[email protected] - www.hp.com
Presidente: Mario Spagnuolo
Emmeleasing S.p.A.
Via Conciliazione, 45 - 46100 Mantova MN
Tel.: 0376 229781 Fax: 0376 229782
[email protected] - www.emmeleasing.it
Amministratore Unico: Luigina Canneori
I.T.I. Leasing S.p.A.
Piazza Giovanni Winckelmann, 12
00162 Roma RM
Tel.: 06 8610845 Fax: 06 8602641
[email protected]
Presidente: Giancarlo Genna
Ferrari Financial Services S.p.A.
Via Emilia Est, 1163 - 41100 Modena MO
Tel.: 0536 949232 Fax: 0536 241044
www.ferrari.com
Amministratore Delegato: Dariusch Ahrabian
IL Leasing S.p.A.
Via Maglio del Rame, 25 - 24124 Bergamo BG
Tel.: 035 223088 Fax: 035 220100
[email protected] - www.illeasing.it
Amministratore Unico: Luigi Giacomo Corna
Figestim Leasing S.p.A.
Corso Milano, 40 - 20052 Monza MI
Tel.: 039 839271 Fax: 039 2320023
info@figestim.com - www.figestim.com
Presidente: Alberto Radaelli
Inno-Tecs S.p.A.
Via Rochdale, 5 - 42122 Reggio Emilia RE
Tel.: 0522 530511 Fax: 0522 530692
[email protected] - www.innotecs.it
Amministratore Delegato: Agostino Alfano
Finance Leasing S.p.A.
Piazzetta Guastalla, 11 - 20122 Milano MI
Tel.: 02 5992181 Fax: 02 5455648
info@financeleasing.it
www.financeleasing.it
Amministratore Delegato: Augusto Nobili
Ital Factor S.p.A.
Via Baione, 200 - 70043 Monopoli BA
Tel.: 080 9302011 Fax: 080 6901767-66
Amministratore Unico: Antonio Pecchia
GE Leasing Italia S.p.A.
Via Pietro Mascagni, 14 - 20122 Milano MI
Tel.: 02 241291 Fax: 02 24129817
Amministratore Delegato: Massimiliano Nunziata
Kef Italia S.p.A.
Via Cassolo, 6 - 20122 Milano MI
Tel.: 02 58303285 Fax: 02 58430621
www.kefonline.it
Presidente: John Albert Charles Evans
Grafinda S.p.A.
Via Fiume, 18/20 - 20851 Lissone MI
Tel.: 039 480812 Fax: 039 2456384
info@grafinda.it - www.grafinda.it
Direttore Generale: Emanuele Colciago
Komatsu Financial Italy S.p.A.
Via dell’Innovazione, 3 - 20126 Milano MI
Tel.: 02 63694272 Fax: 02 63694305
[email protected]
Amministratore Delegato: Luigi Torti
Grenkeleasing S.r.l.
Via Montefeltro, 4 - 20156 Milano MI
Tel.: 02 300821 Fax: 02 30082400
[email protected] - www.grenke.it
Presidente: Michael Koehler
Leasing Sammarinese S.p.A.
Via Flaminia, 180 - 47924 Rimini RN
Tel.: 0541 57054 Fax: 0541 708749
[email protected] - www.leasingsammarinese.it
Consigliere Delegato: Giuseppe Ianniello
ASSILEA
138
RAPPORTO SUL LEASING 2011
Lisimm - Leasing Immobiliare S.p.A.
Via Cucchi, 8 - 24122 Bergamo
Tel.: 035 914570-911167 Fax: 035 911025
[email protected]
Amministratore Delegato: Sergio Gervasoni
ELENCO SOCI AGGREGATI
AGENTI IN ATTIVITÀ FINANZIARIA
ABC Finanziaria S.p.A.
Via Divisione Folgore, 37 - 36100 Vicenza VI
Tel.: 0444 927666 Fax: 0444 927667
damianp@abcfinanziaria.it
www.abcfinanziaria.it
Amministratore Delegato: Pierluigi Damian
Locatrice Italiana S.p.A.
V.le della Liberazione, 16/18 - 20124 Milano MI
Tel.: 02 673331 Fax: 02 67333289
[email protected] Direttore Generale: Carlo Grossi
MAN Financial Services S.p.A.
Via dell’Artigianato, 27 - 37062 Dosso Buono di Villafranca VR
Tel.: 045 8299611 Fax: 045 8614153
manfi[email protected] - www.man-finance.it
Presidente: Elliot Lennick
Agenzia 1 S.r.l.
Corso Duca degli Abruzzi, 90 - 10129 Torino TO
Tel.: 011 5683511 Fax: 011 5684020
[email protected] - www.agenzia1.it
Amministratore Delegato: Gian Carlo Rubatto
Paccar Financial Italia S.r.l.
Via del Bosco Rinnovato, 8 Edificio U4 Livello 5
20090 Assago MI
Tel.: 02 48471901 Fax: 02 48471919
pfi[email protected] - www.paccarfinancial.it
Direttore Generale: Edoardo Gorlero
Agusto Giuseppe Ditta Individuale
Via Monte Rosa, 51 - 28040 Dormelletto NO
Tel.: 0322 45557 Fax: 0322 095980
[email protected] - www.studioagusto.com
Titolare: Giuseppe Agusto
Sar Mallet & Co S.p.A.
Via Fogliano, 7 - 00199 Roma RM
Tel.: 06 85350234 Fax: 06 85300282
[email protected]
Amministratore Delegato: Sarkis Zerunian
Alfonzi Marco Ditta Individuale
Largo Crivelli, 2 - 63100 Ascoli Piceno AP
Tel.: 0736 251178 Fax: 0736 255578
marco.alfonzi@finecoleasing.net
Titolare: Marco Alfonzi
SG Equipment Finance Italy S.p.A.
Via Antonio Tolomeo Trivulzio, 7
20146 Milano MI
Tel.: 02 465468812 Fax: 02 465468841
www.sgequipmentfinance.it
Direttore Generale: Massimo Gervasoni
All Fin S.r.l.
Via Parigi, 30/B - 46047 Porto Mantovano MN
Tel.: 0376 392782 Fax: 0376 399691
info@cflsrl.it - www.cflsrl.it
Direttore Generale: Gianvittorio Savoia
Tecofin Leasing S.p.A. - Socio Unico
V.le Lombardia, 7 - Superstrada Milano-Lecco
23847 Molteno LC
Tel.: 031 3571171 Fax: 031 3571174
tecofi[email protected]
Amministratore Delegato: Benvenuto Tentori
Analisi Finanziaria S.r.l.
Via San Giovanni in Laterano, 108 - 00184 Roma RM
Tel.: 06 7005591 Fax: 06 77072076
info@analisifinanziaria.it - www.analisifinanziaria.it
Amministratore Unico: Enrico Contedini
Aritma S.r.l.
Corso Galileo Ferraris, 71 - 10129 Torino TO
Tel.: 011 591411 Fax: 011 504894
[email protected] - www.aritma.it
Presidente: Luigi Fasciano
Volkswagen Leasing GmbH - Filiale Italia
Via Petitti, 15 - 20149 Milano MI
Tel.: 02 330271 Fax: 02 324510
[email protected] - www.vwfs.it
Branch Manager: Mario Spinelli
Associati S.r.l.
Via del Falchero, 70 - 51039 Quarrata PT
Tel.: 0573 705244 Fax: 0573 705235
[email protected]
Presidente: Giuliano Melani
Zoomlion Capital (Italy) S.p.A.
Via Stati Uniti d’America, 26 - 20030 Senago MI
Tel.: 02 99013201 Fax: 02 99013271
[email protected] - www.zoomlioncapital.it
Direttore Generale: Alessandro Iacono
ASSILEA
139
RAPPORTO SUL LEASING 2011
Aura Intermedia S.r.l.
Viale San Concordio, 716 - 55100 Lucca LU
Tel.: 0583 496532 Fax: 0584 385477
[email protected] - www.auraintermedia.it
Amministratore Unico: Giacomo Baragatti
Cirfin S.r.l.
Via Spinozzi, 7 - 63074 San Benedetto Del Tronto AP
Tel.: 0735 581566 Fax: 0735 581024
info@cirfin.eu - www.cirfin.eu
Amministratore Unico: Nazzareno Ciriaci
Barone Andrea Giulio Ditta Individuale
Via Emilio de’ Cavalieri, 7 - 00198 Roma RM
Tel.: 06 8555120 Fax: 06 36085039
[email protected]
Titolare: Andrea Giulio Barone
CNF Servizi Finanziari Sas
Via Brignani, 2 - 48022 Lugo RA
Tel.: 0545 32850 Fax: 0545 900377
[email protected] - www.cnf-leasing.com
Responsabile: Nando Caravita
Beafin S.r.l.
Viale della Bornata, 44 - 25122 Brescia BS
Tel.: 030 363360 Fax: 030 3367539
info@beafin.it
Responsabile: Massimiliano Mesa
Co.Fin.Co. Leasing S.r.l.
Lungotevere Flaminio, 62 - 00196 Roma RM
Tel.: 06 3226721 Fax: 06 3241970
info@cofincoleasing.it - www.cofincoleasing.it
Amministratore Unico: Fabio Gasperoni
BL Leasing S.r.l.
Corso Susa, 299/B - 10098 Rivoli TO
Tel.: 011 9566402 Fax: 011 9566446
[email protected] - www.blleasing.it
Presidente: Valter Pier Luigi Montrucchio
Cogena S.n.c.
Via Fatebenesorelle, 18 - 20121 Milano MI
Tel.: 02 29003441 Fax: 02 91390470
[email protected] - www.cogena.net
Responsabile: Giovanni Ambrosini
Bonetto Dante Ditta Individuale
Via Giardini, 15 - 10060 Osasco TO
Tel.: 0121 541599 Fax: 0121 341134
[email protected]
Titolare: Dante Bonetto
Cogoli Sisinio Roberto Ditta Individuale
Via XX Settembre, 22 - 25020 Fiesse BS
Tel.: 0376 380864 Fax: 030 2287232
[email protected]
Titolare: Roberto Sisinio Cogoli
Broker Finance Italia S.r.l.
Via Teramo, 22 - 65121 Pescara PE
Tel.: 085 2059428 Fax: 085 4228550
info@bkfitalia.com
Amministratore Delegato: Enzo Puzone
Colpani Luca Ditta Individuale
Via Frate Rocco Dora, 77 - 25082 Botticino BS
Tel.: 030 2691645 Fax: 030 2287209
[email protected] - www.ubileasing.it
Titolare: Luca Colpani
Casco Progetti e Servizi Finanziari s.r.l.
Piazza Garibaldi, 9 - 26013 Crema CR
Tel.: 0373 81286 Fax: 0373 81298
info@servizi-finanziari.com
Presidente: Gianpiero Ziranu
Commercio e Sviluppo S.a.s.
Via Abate Gimma, 93 - 70122 Bari BA
Tel.: 080 5248255 Fax: 080 2460197
[email protected]
Responsabile: Monica Testini
Centro Business S.r.l.
Viale Parioli, 73 - 00197 Roma RM
Tel.: 06 45423870 Fax: 06 97250296
[email protected]
Amministratore Unico: Roberto Caprino
Corafin S.r.l.
Piazza Flavio Gioia, 21 - 84122 Salerno SA
Tel.: 089 232830 Fax: 089 8422181
info@corafin.it
Responsabile: Maurizio Siniscalchi
Centroazienda S.r.l.
Corso Umberto I, 395 - 65015 Montesilvano PE
Tel.: 085 9431566 Fax: 085 9430748
[email protected] - www.centroazienda.com
Amministratore Unico: William Lanzellotti
Corporate Landing Solutions s.r.l.
Via XX Settembre, 148/C - 06124 Perugia PG
Tel.: 075 5010451 Fax: 075 5003969
[email protected]
Presidente: Antonio Poggio
ASSILEA
140
RAPPORTO SUL LEASING 2011
Corte Studio S.r.l.
Via Marconi, 3 - 24021 Albino BG
Tel.: 035 7757130 Fax: 035 7757131
[email protected] - www.cortestudio.it
Presidente: Leonardo Sironi
F.Musto & Associati S.r.l.
Via S.M. a Cappella Vecchia, 3 - 80121 Napoli NA
Tel.: 081 7640405
[email protected] - www.patronatofenalca.it/musto/index.asp
Titolare: Franco Musto
Dibiesse Servizi Finanziari S.r.l.
Via Rodolfo Redi, 3 - 70124 Bari BA
Tel.: 080 5616928 Fax: 080 5616956
[email protected]
Responsabile: Nicola Bruni
Ferrari & Partners S.r.l.
Via Cavour, 96 - 46100 Mantova MN
Tel.: 0376 390018 Fax: 0376 355433
[email protected] - www.ferraripartners.it
Amministratore Unico: Luciano Antonio Ferrari
Divisione Leasing S.r.l.
Via Pietro Giardini, 432 - 41124 Modena MO
Tel.: 059 2929720 Fax: 059 346728
[email protected] - www.dlleasing.it
Presidente: Loris Gamberini
Fin Area S.r.l.
Piazza Vittoria, 29 - 26900 Lodi LO
Tel.: 0371 40181 Fax: 0371 401881
info@finarea.biz
Presidente: Franca Merli
Dominici Agenti S.a.s.
Via Cavalieri di Vittorio Veneto, 24 - 67051 Avezzano AQ
Tel.: 0863 410691 Fax: 0863 413055
[email protected] - www.ludom.it
Titolare: Luca Dominici
Finan HP S.a.s. di Stefano Pettenati & C.
Via Mascagni, 5 - 21013 Gallarate VA
Tel.: 0331 797810 Fax: 0331 773235
mail@finan.it - www.finan.it
Responsabile: Stefano Pettenati
Due A Consulting S.r.l.
Via A. De Gasperi, 107 - 20017 Rho MI
Tel.: 02 93902550 Fax: 02 93900688
[email protected]
Presidente: Angelo Attilio Mario Benincasa
Finetica S.r.l.
Via Mejo Voltolina, 31 - 25124 Brescia BS
Tel.: 030 2421284 Fax: 030 2451186
info@finetica.eu - www.finetica.eu
Responsabile: Alberto Mellini
Edifin S.r.l.
Via del Trevio, 25 - 00019 Tivoli RM
Tel.: 0774 318283 Fax: 0774 331435
info@edifinsrl.it
Amministratore Delegato: Egidio Di Cosimo
Finmark S.r.l.
Via Giuseppe di Vittorio, 21 - 39100 Bolzano BZ
Tel.: 06 99709447 Fax: 06 99709356
info@finmarksrl.it - www.finmarksrl.it
Presidente: Mauro Pini
Eurofin Broker’s S.a.s.
Viale Comasco Comaschi, 168 - 56021 Cascina PI
Tel.: 050 703666 Fax: 050 710552
info@eurofin-brokers.it - www.eurofin-brokers.it
Legale Rappresentante: Davide Colucci
Finnedir S.r.l.
Via Vittorio Metz, 45 - 00173 Roma RM
Tel.: 06 8605992 Fax: 06 8605992
info@finnedir.com
Responsabile: Luigi Di Nucci
Eurofin S.r.l.
Viale Trento e Trieste, 6 - 12042 Bra CN
Tel.: 0172 430481 Fax: 0172 414595
info@eurofin-italia.com - www.eurofin-italia.com
Amministratore Unico: Barbara Garnero
Finprogress S.r.l.
C.so Sicilia, 71 - 95131 Catania CT
Tel.: 095 539909 Fax: 095 539928
fi[email protected] - www.finprogress.it
Amministratore Unico: Sergio De Simone
Europefin Servizi Finanziari S.r.l.
Via Vincenzo Bellini, 4 - 00198 Roma RM
Tel.: 06 45550280 Fax: 06 64790147
info@europefin.eu - www.europefin.eu
Amministratore Unico: Alberto Busbani
Frascati Andrea Ditta Individuale
Via Don Guanella, 15/G - 70124 Bari BA
Tel.: 080 5025555 Fax: 080 5025755
[email protected]
Titolare: Andrea Frascati
ASSILEA
141
RAPPORTO SUL LEASING 2011
Full Leasing di Dominici Andrea
Via G. Verga, 26/28 - 57121 Livorno LI
Tel.: 0586 426062 Fax: 0586 444245
[email protected]
Titolare: Andrea Domenici
Impalà Antonino Ditta Individuale
Via Nazionale, 50 - 98040 Torregrotta ME
Tel.: 090 9981681 Fax: 090 9981463
[email protected]
Titolare: Antonino Impalà
G.F.A. Garda S.r.l.
V.le Motta, 49 - 25015 Desenzano Del Garda BS
Tel.: 030 9902491 Fax: 030 9902512
[email protected] - www.gfaleasing.it
Presidente: Roberto Faravelli
ISI ONE S.r.l.
Via Luigi Galvani, 9/7 - 31027 Spresiano TV
Tel.: 0422 887635 Fax: 0422 521045
[email protected] - www.isi-one.it
Consigliere: Roberto Da Re
G.F.A. Gestioni Finanziarie ed Assicurative S.r.l.
Via di San Pietro della Porta, 23/1 - 16123 Genova GE
Tel.: 010 2462779 Fax: 010 2464102
[email protected] - www.gfaleasing.it
Presidente: Massimo Lavaggi
Italfinance Impresa S.r.l.
Via Monte Rosa, 13 - 20149 Milano MI
Tel.: 02 48198649 Fax: 02 48002227
impresa@italfinance.it - www.italfinance.it
Amministratore Unico: Maurizio De Palma
Gabriele Marco Ditta Individuale
Via Morolense - Centro direzionale “Le Torri”
03100 Frosinone FR
Tel.: 0755 870034 Fax: 0775 876337
[email protected]
Titolare: Marco Gabriele
Italfinance Large Corporate S.r.l.
Via Baldinucci, 14 - 59100 Prato PO
Tel.: 0574 483006 Fax: 0574 444101
info@italfinancelargecorporate.it - www.italfinance.it
Amministratore Delegato: Giampaolo Brogi
Italfinance S.r.l.
Via Balicco, 113 - 23900 Lecco LC
Tel.: 0341 356305 Fax: 0341 356356
carlo.olivetti@italfinance.it - www.italfinance.it
Amministratore Delegato: Carlo Olivetti
Gap Agency S.r.l.
Via Simintendi, 6 - 59100 Prato PO
Tel.: 0574 604957 Fax: 0574 35070
[email protected] - www.gapagency.it
Amministratore Delegato: Pier Giovanni Bartoli
Globaleasing S.r.l.
Via Strada della Bruciata, 14/7 - 60019 Senigallia AN
Tel.: 071 6609732 Fax: 071 6609743
[email protected] - www.globaleasingsrl.it
Amministratore Unico: Massimo Menotti
Italfinance Torino S.r.l.
Corso De Gasperi, 34 - 10129 Torino TO
Tel.: 011 5612323 Fax: 011 5172013
torino@italfinance.it - www.italfinance.it
Amministratore Delegato: Fabrizio Borrione
Gruppodieci S.r.l.
Piazza della Serenissima, 60 - 31033 Castelfranco Veneto TV
Tel.: 0422 308607 Fax: 0422 301571
[email protected] - www.gruppodieci.it
Presidente: Stefano Bragagnolo
Kyberlease S.r.l.
Via Genneruxi, 1/A - 09129 Cagliari CA
Tel.: 070 41461 Fax: 070 400027
[email protected]
Amministratore Unico: Gianfranco Carta
IDEL S.r.l.
Via SS. Quattro, 96 - 00184 Roma RM
Tel.: 06 77071412 Fax: 06 77590816
[email protected]
Amministratore Unico: Giovanni Doninelli
L.F. Servizi Finanziari S.n.c.
Viale Martelli, 49 - 33170 Pordenone PN
Tel.: 0434 520542 Fax: 0434 554380
[email protected]
Socio Amministratore: Alberto D’Ambrosi
Ifim Italia di Nicola Musso
Viale di Castel Porziano, 298/A - 00124 Roma RM
Tel.: 06 56368543 Fax: 06 56388675
ifi[email protected]
Titolare: Nicola Musso
Lancisi & Associati Sr.l.
Viale Armando Diaz, 2/4 - 52037 Sansepolcro AR
Tel.: 0575 744116 Fax: 0575 742864
[email protected]
Presidente: Danilo Lazzari
ASSILEA
142
RAPPORTO SUL LEASING 2011
Lease Company S.r.l.
Via Palepoli, 20 - 80132 Napoli NA
Tel.: 081 422205 Fax: 081 4290758
[email protected]
Amministratore: Salvatore Greco
Locred Financial Service S.r.l.
Via Gaetano Properzi, 219 - 63822 Porto San Giorgio FM
Tel.: 0734 671735 Fax: 0734 671695
[email protected] - www.locred.it
Amministratore Unico: Mario Massimiliano Lattanzi
Lease Management Company Unipersonale S.r.l.
Via Torino, 100 - 10015 Ivrea TO
Tel.: 0125 49517 Fax: 0125 649786
[email protected] - www.leasemanagement.eu
Titolare: Ivo Romano
M&M Leasing S.r.l.
Via dell’Aspo 1 - 63100 Ascoli Piceno AP
Tel.: 0736 43325 Fax: 0736 346025
[email protected] - www.mmleasing.eu
Responsabile: Pierluigi Messidori
Leasemu S.p.A.
Piazza del Duomo, 20 - 20122 Milano MI
Tel.: 02 262551 Fax: 02 87152443
[email protected] - www.leasemu.it
Direttore Generale: Silvio Ciervo
Maltoni Rino Ditta Individuale
Piazza Aldrovandi, 10 - 40125 Bologna BO
Tel.: 051 224129 Fax: 051 2759397
[email protected]
Titolare: Rino Maltoni
Leasing - Project S.r.l.
C.so Sicilia, 97 - 95131 Catania CT
Tel.: 095 314721 Fax: 095 7152513
[email protected] - www.leasingproject.it
Titolare: Sebastiano Caldarella
MECFIN S.r.l.
Via Emanuele Filiberto, 4 - 20149 Milano MI
Tel.: 02 3192041 Fax: 02 314332
[email protected] - www.meclease.it
Amministratore Delegato: Umberto Camera
Leasing & Rent S.r.l.
Corso Trapani, 203 - 10141 Torino TO
Tel.: 011 3820316 Fax: 011 3833197
[email protected]
Amministratore Delegato: Carlo Ferrari
Media Lease Roma S.r.l.
Via dell’Amba Aradam, 21 - 00184 Roma RM
Tel.: 06 77205641 Fax: 06 77201976
[email protected]
Responsabile: Claudio Imparato
Leasing Castellano di Castellano Giuseppe & C. Snc
Via Bari, 150 int. 21 - 70022 Altamura BA
Tel.: 080 3142113 Fax: 080 3161266
[email protected]
Socio Amministratore: Giuseppe Castellano
Medialease S.r.l.
Porta Santa Croce, 19 - 36100 Vicenza VI
Tel.: 0444 544629 Fax: 0444 542913
[email protected] - www.studiomarra.net
Presidente: Enrico Marra
Leasing Network S.r.l.
Centro Direzionale Isola E1 - 80143 Napoli NA
Tel.: 081 19812710 Fax: 081 19812377
[email protected] - www.leasingnetwork.net
Amministratore: Antonio Scarda
Mercurio S.r.l.
Vicolo Giuseppe Verdi, 89 - 31020 Villorba TV
Tel.: 0422 911362 Fax: 0422 610351
[email protected] - www.mercurioleasing.it
Amministratore Delegato: Luca Guglielmini
Leasing RO.MA. S.r.l. Unipersonale
Via Arta Terme, 177 - 00188 Roma RM
Tel.: 06 89533895 Fax: 06 62276016
[email protected] - www.leasingroma.eu
Titolare: Mauro Rossi
Milano Progetti Finanziari S.r.l.
Via Giacomo Boni, 32 - 20144 Milano MI
Tel.: 02 48008555 Fax: 02 48105805
info@mpfleasing.it - www.mpfleasing.it
Direttore Generale: Alberto Pizzi
Loca Service di Lulli & C.
Via Pietro Cossa, 15 - 57123 Livorno LI
Tel.: 0586 891228 Fax: 0586 897209
[email protected]
Titolare: Stefano Lulli
Mondo Finanza di N. Petrosino & C. S.n.c.
Via Don Luigi Guanella, 15/B - 70124 Bari BA
Tel.: 080 5023632 Fax: 080 5023176
mondofi@tin.it
Titolare: Nicola Petrosino
ASSILEA
143
RAPPORTO SUL LEASING 2011
Nord Est Leasing S.r.l.
Via Garbini, 15 - 37135 Verona VR
Tel.: 045 502755 Fax: 045 585144
[email protected] - www.nordest-group.com
Presidente: Sergio Panarotto
Pinna Giancarlo Ditta Individuale
Via Pio XII, 80 - 21040 Carnago VA
Tel.: 0331 993856 Fax: 0331 993856
[email protected] - www.bplease.it
Titolare: Giancarlo Pinna
Nordovest Group S.r.l.
Via Gavinana, 14 - 21052 Busto Arsizio VA
Tel.: 0331 670727 Fax: 0331 677451
[email protected] - www.nordovestgroup.net
Presidente: Mirco Cattaneo
Power Financial Service S.r.l.
Via Vittorio Veneto, 13 - 53100 Siena SI
Tel.: 0577 219140 Fax: 0577 223603
[email protected] - www.pfsleasing.it
Amministratore Unico: Daniele Marzocchi
Nuova Consul Fin S.r.l.
Via B.go S. Antonio, 12 - 33170 Pordenone PN
Tel.: 0434 522110 Fax: 0434 524556
amministrazione@consulfin.biz
Amministratore Delegato: Patrizia Ramini
Proge.Fin. 3 di Puccini Enrico & C.
Viale Angelico, 38 - 00195 Roma RM
Tel.: 0761 2700706 Fax: 0761 270187
info@progefin3.com - www.progefin3.com
Amministratore: Fabio Bernini
Organizzazione Leasing S.r.l.
Via Balduzzi, 30 - 27036 Mortara PV
Tel.: 0384 93293 Fax: 0384 93297
[email protected] - www.olsrl.it
Amministratore Unico: Ruggero Spairani
Progress S.r.l.
Viale della Repubblica, 118/f - 57016 Rosignano Marittimo LI
Tel.: 0586 795110/27 Fax: 0586 795169
[email protected] - www.progresslea.it
Legale Rappresentante: Roberto Simoncini
Pafin Leasebroker S.r.l.
Via Santa Brigida, 39 - 80133 Napoli NA
Tel.: 081 4930930 Fax: 081 4930999
info@pafinleasing.it
Amministratore Unico: Nicola Iaccarino
Promedia S.r.l.
Via Farioli, 1/A - 42020 Quattro Castella RE
Tel.: 0522 265215
[email protected]
Amministratore Unico: Fabio Santaniello
Palmare di Marco Parra Ditta Individuale
Via del Porto, 8/a - 55049 Viareggio LU
Tel.: 392 1610228 Fax: 0584 396452
[email protected]
Titolare: Marco Parra
Quaglini Maurizio Ditta Individuale
Via Giovanni Plana, 19 - 27058 Voghera PV
Tel.: 0383 40236 Fax: 0383 214332
[email protected]
Titolare: Maurizio Quaglini
Panafin S.r.l.
Via Riviera di Chiaia, 257 - 80121 Napoli NA
Tel.: 081 664200 Fax: 081 666066
www.panafin.it
Amministratore Unico: Fabio d’Andria
R.G.P. Leasing e Servizi
Viale P. Nervi, Centro Commerciale Latina Fiori - 04100 Latina LT
Tel.: 0773 665088 Fax: 0773 691996
[email protected]
Amministratore Unico: Gianfranco Rizzioli
Paoli Mario Ditta Individuale
Via Gorizia, 69 - 07100 Sassari SS
Tel.: 079 3767097 Fax: 079 3760618
[email protected]
Titolare: Mario Paoli
Rossi Giorgio Ditta Individuale
Via Tobruch, 2 - 25015 Desenzano Del Garda BS
Tel.: 030 9120368 Fax: 030 9120802
[email protected]
Titolare: Giorgio Rossi
Peschiulli & Partners SAS
P.zza Mazzini, 64 - 73100 Lecce LE
Tel.: 0832 304417 Fax: 0832 1830104
[email protected] - www.peschiulli.com
Titolare: Massimo Peschiulli
S&G Consulting S.r.l.
Via dei Mille, 59 - 80121 Napoli NA
Tel.: 081 7501624 Fax: 081 78772
[email protected]
Amministratore Unico: Gennaro Sorice
ASSILEA
144
RAPPORTO SUL LEASING 2011
S.A.FIN. S.r.l.
Via Cetteo Ciglia, 8 - 65129 Pescara PE
Tel.: 085 4315522 Fax: 085 4318705
info@safinsas.com - www.safinsas.com
Amministratore Unico: Fernando Di Simone
SO.FI. & Dealer S.r.l.
Via Fatebenefratelli, 26 - 20121 Milano MI
Tel.: 02 6598657 Fax: 02 29003656
info@sofidealer.it - www.sofidealer.com
Presidente: Graziano Taliani
S.T.L. S.a.s. Società Trentini Leasing
Corso Bettini, 1 - 38068 Rovereto TN
Tel.: 0464 487505 Fax: 0464 420343
[email protected]
Responsabile: Piero Giordani
SO.T.A.F. S.a.s.
Via Salvator Rosa, 7 - 82100 Benevento BN
Tel.: 0824 317728 Fax: 0824 317728
[email protected]
Titolare: Luigi Cimino
Salera Maurizio Ditta Individuale
Via Casilina Sud Km 140,200 - 03043 Cassino FR
Tel.: 0776 313684 Fax: 0776 313753
[email protected]
Titolare: Maurizio Salera
Studio Associato S.r.l.
Via Moretta, 45/A - 10139 Torino TO
Tel.: 011 4404601 Fax: 011 4476129
[email protected] - www.studio-associato.eu
Presidente: Sergio Callegari
Sangiorgi Eugenio Ditta Individuale
Via Capsoni, 3 - 27100 Pavia PV
Tel.: 0382 32352 Fax: 0382 559297
[email protected]
Titolare: Eugenio Sangiorgi
Studio Consulenze Finanziarie S.r.l.
Largo Manetti, 3 - 58100 Grosseto GR
Tel.: 0564 412259 Fax: 0564 412019
[email protected]
Presidente: Luigi Evangelisti
Scapati Francesco Ditta Individuale
Via Alessandro Manzoni, 56 - 62100 Macerata MC
Tel.: Fax: 0733 239701
[email protected]
Titolare: Francesco Scapati
Studio Dimensione Finanza S.r.l.
Corso G. Agnelli, 38 - 10137 Torino TO
Tel.: 011 3242111 Fax: 011 322626
[email protected] - www.studiodf.com
Amministratore Delegato: Marco Di Maggio
SER.FIN. S.r.l.
Via Circonvallazione Est, 32 - 31033 Castelfranco Veneto TV
Tel.: 0423 4221 Fax: 0423 422250
info@serfintv.it - www.leasingserfin.it
Presidente: Marco Bellin
Studio Nespoli e Riva S.n.c.
Via Montorfano, 98 - 20038 Seregno MI
Tel.: 0362 325309 Fax: 0362 325542
[email protected] - www.allcredit.it
Responsabile: Marco Nespoli
Servizi Finanziari S.r.l.
Via Dalmine, 10/A - 24035 Curno BG
Tel.: 035 4231111 Fax: 035 321237
info@servizi-finanziari.com - www.servizi-finanziari.com
Presidente: Pierluigi Urso
Studio Piccinini S.r.l.
Via Felice Cavallotti, 140 - 41049 Sassuolo MO
Tel.: 0536 881669 Fax: 0536 986246
[email protected]
Responsabile: Rossana Piccinini
Servizi Progetti Finanziari S.r.l.
Via Dalmine 10/A - 24035 Curno BG
Tel.: 02 96480020 Fax: 02 96481540
info@servizi-finanziari.com
Presidente: Pierluigi Urso
Subalpina Global Leasing S.r.l.
C.so Vittorio Emanuele II, 94 - 10121 Torino TO
Tel.: 011 537067 Fax: 011 5176433
[email protected]
Presidente: Angelo Domenico Aprato
Simonetti S.r.l.
Corso Garibaldi, 57 - 13100 Vercelli VC
Tel.: 0161 259515 Fax: 0161 257511
[email protected]
www.soluzioneimpresa.com
Presidente: Paolo Simonetti
Tamfin S.r.l.
Via Romana, 149/N - 52100 Arezzo AR
Tel.: 0575 908170 Fax: 0575 903432
info@tamfin.it - www.tamfin.it
Amministratore Unico: Francesco Mugnai
ASSILEA
145
RAPPORTO SUL LEASING 2011
ESERCENTI ATTIVITÀ
DI RECUPERO CREDITI
Tecnoleasing S.r.l.
Via Lucrezia della Valle, 19 - 88100 Catanzaro CZ
Tel.: 0961 737800 Fax: 0961 31994
[email protected] - www.tecnoleasing.eu
Presidente: Saverio Rotundo
Certa Credita S.r.l.
Via Vittorio Veneto, 61 - 89122 Reggio Calabria RC
Tel.: 096 53650 Fax: 096 524523
[email protected] - www.certacredita.it
Presidente: Luigi Curatola
Tomassini S.a.s. Consulenze Aziendali
Via Nicola Pellati, 60 - 00149 Roma RM
Tel.: 06 55301544 Fax: 06 55301529
[email protected] - www.esaroma.it
Titotale: Antonio Tomassini
Creditech S.p.A.
Via Maffucci, 12 - 20158 Milano MI
Tel.: 02 33222333 Fax: 02 33222399
[email protected] - www.creditech.it
Presidente: Valentino Ghelli
Umbria Leasing S.r.l.
Via Cortonese, 76/F - 06127 Perugia PG
Tel.: 0755 288451 Fax: 0755 018563
[email protected] Responsabile: Francesco Spaccini
CSS S.p.A.
Via Mondovì, 44 - 12081 Beinette CN
Tel.: 0171 392110 Fax: 0171 385014
[email protected] - www.cssspa.it
Presidente: Gianni Amprino
UNI.NET S.r.l.
Via Roma, 5 - 35010 Limena PD
Tel.: 0424 590720 Fax: 049 8840944
Responsabile: Luca Rebellato
Eurisko Italia S.r.l.
Via Vittorio Alfieri, 1 - 31015 Conegliano TV
Tel.: 0438 404700 Fax: 0438 412853
[email protected] - www.euriskoitalia.it
Direttore Generale: Daniele Rizzetto
Unilease Roma S.c.a.r.l.
Via Filippo Civinini, 111 - 00197 Roma RM
Tel.: 06 3218954 Fax: 06 32646336
[email protected]
Presidente: Andrea Scuriatti
Euroservices S.r.l.
Via Giuseppe Sacconi, 4/B - 00196 Roma RM
Tel.: 06 3222767 Fax: 06 3225443
[email protected]
www.euroservicesitalia.com
Amministratore Delegato: Alessandro Poggio
Vastaroli Gianfranco Ditta Individuale
Via G. Galliano, 80/82 - 63822 Porto San Giorgio FM
Tel.: 0734 679564 Fax: 0734 674515
[email protected] - www.vastarolileasing.it
Titolare: Gianfranco Vastaroli
Finarc S.r.l.
Via Bormio, 11 - 23100 Sondrio SO
Tel.: 0342 512496 Fax: 0342 212895
info@finarc.it - www.finarc.it
Legale Rappresentante: Stefano D’ Alpaos
GBL S.r.l.
Via Baggio, 38 - 20090 Cusago MI
Tel.: 02 90390203 Fax: 02 90390395
[email protected] - www.gblsrl.it
Amministratore Delegato: Gianfranco Menchi
Italian Credit S.r.l.
Via delle Tuberose, 14 - 20146 Milano MI
Tel.: 02 4832911 Fax: 02 4125301
[email protected] - www.italiancredit.it
Amministratore Delegato: Ugo Tondolo
ASSILEA
146
RAPPORTO SUL LEASING 2011
Recfin Servizi Integrati S.r.l.
Via Volturno, 10/12/A - 50019 Osmannoro FI
Tel.: 055 340802 Fax: 055 340810
andrea@recfin.it - www.recfin.it
Presidente: Andrea Andreotti
Liscor S.p.A.
Corso Cristoforo Colombo, 12 - 20144 Milano MI
Tel.: 02 581521 Fax: 02 58152499
[email protected] - www.liscor.com
Presidente: Andrea Villa Luraschi
Service Credit S.r.l.
Via Piave, 36 - 87100 Cosenza CS
Tel.: 0984 1811300 Fax: 0984 1811380
[email protected] - www.servicecredit.it
Responsabile: Gianluca Giannini
RBS - Retail Banking Services S.r.l.
Piazzale dell’Industria, 46 - 00144 Roma RM
Tel.: 06 874171 Fax: 06 87417400
[email protected] - www.rbs24.eu
Presidente: Alessandro De Angelis
Starcredit S.r.l.
Centro Direzionale Isola B/3 - 80143 Napoli NA
Tel.: 081 7875768 Fax: 081 5626067
[email protected] - www.starcredit.it
Amministratore Unico: Carlo Giordano
SEFIN S.p.A.
Viale Zara, 10 - 20124 Milano MI
Tel.: 02 693651 Fax: 02 69365290
info@sefin.it - www.sefin.it
Amministratore Unico: Giorgio Negri
Studio Luzzi & Associati S.r.l.
Via dell’Artigianato, 39/B - 57121 Livorno LI
Tel.: 0586 822701 Fax: 0586 822199
[email protected] - www.studioluzzi.net
Presidente: Gianpaolo Luzzi
Sogepim Real Estate S.r.l.
Via V. Alfieri, 1 - 31015 Conegliano TV
Tel.: 039 59671 Fax: 039 5967110
[email protected] - www.sogepim.it
Presidente: Maurizio Gaviraghi
Summer Italia S.r.l.
Viale Italia, 1 - 25126 Brescia BS
Tel.: 030 2400330 Fax: 030 42341
[email protected] - www.summer.it
Amministratore Delegato: Cesare Brugnoli
TREBI Generalconsult S.r.l.
Via E. Lombardini, 13 - 20143 Milano MI
Tel.: 02 5819131 Fax: 02 58115059
[email protected] - www.trebigen.it
Consigliere Delegato: Nicola Bruno
OUTSOURCERS
O SOCIETÀ CHE SVOLGONO
ATTIVITÀ AFFINI AL LEASING
Agenzia Italia S.p.A.
Via Vittorio Alfieri, 1 - 31015 Conegliano TV
Tel.: 0438 3681 Fax: 0438 410653
[email protected] - www.agita.it
Consigliere Delegato: Eros De Stefani
Corimac S.p.A.
Via A.Merloni 17/U - 62024 Matelica MC
Tel.: 0737 787478 Fax: 0737 787323
[email protected] - www.corimac.it
Direttore Generale: Francesco Porcarelli
Jupiter Group S.r.l.
Via Milano, 110 - 26025 Pandino CR
Tel.: 0373 975411 Fax: 0373 975462
[email protected] - www.jupitergestionebeni.it
Amministratore Delegato: Andrea Mignanelli
ASSILEA
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RAPPORTO SUL LEASING 2011
Edito a cura di
Assilea Servizi s.u.r.l.
Responsabile del progetto
dott.ssa Beatrice Tibuzzi
Ha collaborato
dott. Francesco Alfani
Progetto Grafico
Studio Grafite s.r.l.
Stampa
Palombi & Lanci s.r.l.
Piazzale Ezio Tarantelli, 100 • 00144 Roma
T. 06 997036.1 • F. 06 45440739
www.assilea.it • [email protected]