Rapporto sul Leasing 2011
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Rapporto sul Leasing 2011 Rapporto sul Leasing 2011 ORGANI DELL’ASSOCIAZIONE CONSIGLIO Presidente Maurizio Lazzaroni Maurizio Lazzaroni Vice Presidenti Edoardo Bacis Stefano Esposito Massimo Mazzega Consiglieri Sandro Ballerino Valter Barbanti Alberto Bertanzetti Giovanni Coraggio Denis Delespaul Enrico Duranti Maurizio Giglioli Alain Juan Bruno Lecchi Luigi Macchiola Carlo Mescieri Massimiliano Moi Maurizio Riccadonna Rodolfo Sertic Lorenzo Tagni COLLEGIO DEI REVISORI Presidente Enrico Grazzini Revisori Massimo Bacci Giuseppe Barchiesi Luigi Giacomo Corna Alberto Angelo Moroni COLLEGIO DEI PROBIVIRI Bruno Bianchi Alessandro Carretta Renato Clarizia ORGANISMO DI VIGILANZA Presidente Mario Casellato Renato Clarizia Massimo R. La Torre DIRETTORE GENERALE Gianluca De Candia INDICE PARTE 1 ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI 1.1 Il nuovo rallentamento dell’economia Focus: L’evoluzione del quadro congiunturale nel corso dell’anno 1.2 La battuta d’arresto degli investimenti Focus: Il tasso di penetrazione del leasing sugli investimenti 1.3 La contrazione del credito alle imprese Focus: penetrazione del leasing sui finanziamenti oltre il breve termine per gli investimenti produttivi Focus: le dinamiche del credito specializzato 1.4 Il rallentamento delle transazioni su immobili non residenziali Focus: la penetrazione del leasing sulle compravendite di immobili non residenziali 1.5 La tenuta del mercato delle immatricolazioni a società 1.5.1 La diminuzione delle immatricolazioni di autovetture 1.5.2 La tenuta del mercato dell’auto aziendale Focus: le immatricolazioni leasing auto per tipologia di utilizzatore e la penetrazione per comparto 1.6 Dinamiche positive in alcuni comparti dei beni strumentali 1.6.1 La ripresa delle vendite di macchine utensili 1.6.2 Chiusura in positivo per l’intero comparto della meccanica strumentale Focus: la penetrazione del leasing nel settore delle macchine utensili e della meccanica strumentale 1.7 È proseguita l’espansione del settore delle energie rinnovabili 1.7.1 Cresce il numero dei comuni “Rinnovabili” 1.7.2 Italia al primo posto per impianti fotovoltaici entrati in esercizio nel 2011 Focus: la penetrazione del leasing nel settore delle energie rinnovabili PARTE 2 7 11 16 19 21 25 29 31 35 37 37 40 44 47 47 49 49 51 51 52 54 IL MERCATO DEL LEASING 2.1 Il riflesso della congiuntura sullo stipulato leasing 59 2.2 Frena l’offerta delle “top 10” e cresce la quota di mercato delle “captive” 62 65 Focus su canale di vendita: la ripartizione dello stipulato per canale di vendita 2.3 Pochi i comparti con il segno positivo 2.3.1 Sale il leasing di autovetture, scende quello dei veicoli pesanti Focus Auto: anticipo, opzione, durata contratti Focus Auto: nuovo e usato 2.3.2 Continua la flessione del leasing strumentale, ma cresce l’operativo Focus Strumentale: dinamiche per tipo bene 2.3.3 Prosegue il rallentamento della nautica da diporto 2.3.4 Scendono i volumi dell’immobiliare Focus Immobiliare: dettaglio sulla tipologia di immobile 2.3.5 Maggiore peso del settore energia sullo stipulato complessivo Focus Leasing energetico: anticipo, opzione, durata contratti 2.4 Settore, ramo di attività economica e forma giuridica della clientela Focus: dettaglio ramo industriale e servizi Focus: stipulato leasing ditte individuali, persone fisiche e professionisti 2.5 Il rialzo dei TEG e l’impennata del costo del funding 2.6 Dinamica delle consistenze 2.6.1 Anno record per le cartolarizzazioni 2.6.2 Si contrae il portafoglio leasing Focus: leasing e moratoria ABI-Confindustria per le PMI 2.7 Le dinamiche regionali 2.7.1 Flessioni più contenute nel Nord Est rispetto al Nord Ovest 2.7.2 Leasing “agevolato” trainato dai fondi di rotazione e dalla provvista BEI Focus: i fondi BEI per le PMI 2.8 Prosegue la crescita del leasing in Europa 2.9 2.9.1 2.9.2 2.9.3 2.9.4 Molto deboli le aspettative sulla chiusura del 2012 Il deterioramento dello scenario macroeconomico internazionale Un 2012 in recessione Il deterioramento delle aspettative degli operatori leasing Ancora negative le previsioni di stipulato 2012 67 67 68 71 72 74 77 79 81 82 84 85 87 91 92 95 95 98 100 103 103 106 108 109 112 112 115 117 118 APPENDICE Classifiche 122 Elenchi Soci 133 PARTE 1 ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI 1.1 Il nuovo rallentamento dell’economia Focus: L’evoluzione del quadro congiunturale nel corso dell’anno 1.2 La battuta d’arresto degli investimenti Focus: Il tasso di penetrazione del leasing sugli investimenti 1.3 La contrazione del credito alle imprese Focus: penetrazione del leasing sui finanziamenti oltre il breve termine per gli investimenti produttivi Focus: le dinamiche del credito specializzato 1.4 Il rallentamento delle transazioni su immobili non residenziali Focus: la penetrazione del leasing sulle compravendite di immobili non residenziali 1.5 La tenuta del mercato delle immatricolazioni a società 1.5.1 La diminuzione delle immatricolazioni di autovetture 1.5.2 La tenuta del mercato dell’auto aziendale Focus: le immatricolazioni leasing auto per tipologia di utilizzatore e la penetrazione per comparto 1.6 Dinamiche positive in alcuni comparti dei beni strumentali 1.6.1 La ripresa delle vendite di macchine utensili 1.6.2 Chiusura in positivo per l’intero comparto della meccanica strumentale Focus: la penetrazione del leasing nel settore delle macchine utensili e della meccanica strumentale 1.7 È proseguita l’espansione del settore delle energie rinnovabili 1.7.1 Cresce il numero dei comuni “Rinnovabili” 1.7.2 Italia al primo posto per impianti fotovoltaici entrati in esercizio nel 2011 Focus: la penetrazione del leasing nel settore delle energie rinnovabili 7 11 16 19 21 25 29 31 35 37 37 40 44 47 47 49 49 51 51 52 54 -9,8 +1,3 -1,9 +1,5 PIL +3,9 INVESTIMENTI TOTALI STIPULATO LEASING EUROPA +0,5 ITALIA VAR.% 2011/2010 ASSILEA 6 RAPPORTO SUL LEASING 2011 ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI [1.1] IL NUOVO RALLENTAMENTO DELL’ECONOMIA Per le economie occidentali il 2011 è stato, nuovamente, un anno difficile. La crisi del 2008-2009, innescata dalle difficoltà del sistema finanziario statunitense, era connessa al deterioramento dell’esposizione degli intermediari finanziari e creditizi americani nei confronti dei debitori privati, soprattutto le famiglie. ’intervento delle istituzioni monetarie a sostegno degli istituti L fenomeno ha accentuato le difficoltà delle economie europee, in difficoltà aveva permesso di evitare il “credit crunch” e di far incidendo sulla capacità delle imprese dell’area di approfittare tornare la fiducia sui mercati. Nel 2011 una nuova crisi finanziaria dell’andamento di alcune variabili favorevoli come il deprezza- ha colpito, questa volta, gli istituti di credito europei. Il crescente mento dell’euro rispetto alle altre principali valute. clima di sfiducia diffuso tra gli operatori del mercato nei confronti I dati sul Pil mostrano in effetti un rallentamento della crescita della stabilità delle finanze pubbliche di alcuni dei paesi dell’area nel corso dell’anno. Se il 2010 si era chiuso con un aumento euro (soprattutto Grecia, Italia e Spagna), i cui titoli di debito del prodotto interno lordo globale del 5,2%, nel 2011, secondo rappresentano quote consistenti del patrimonio degli intermediari le proiezioni del Fondo Monetario Internazionale, la crescita si finanziari europei, hanno messo in forte difficoltà tali istituti. No- è attestata al 3,8%. Dopo una prima parte dell’anno in cui il nostante i severi interventi dei governi per la messa in sicurezza dei ritmo dell’economia aveva mantenuto il passo rispetto all’anno bilanci pubblici, le principali agenzie di rating a gennaio del 2012 precedente, gli ultimi sei mesi dell’anno hanno visto, in conco- hanno declassato il debito sovrano dei principali paesi dell’area mitanza con l’esplodere della crisi dei debiti sovrani di Grecia e euro, inclusa l’Italia. La conseguente necessità di ricapitalizzare Italia, un peggioramento della congiuntura. I paesi più dinamici per gli istituti più esposti e la contrazione del mercato dei prestiti tra le economie avanzate sono risultati gli Stati Uniti, cresciuti interbancari hanno determinato un rallentamento della dinamica dell’1,7%, e la Germania, dove il Pil è aumentato del 3,1%. Sul del credito alle famiglie e, in modo più accentuato, alle imprese, risultato economico americano ha avuto un effetto importante soprattutto nei paesi più colpiti dalla crisi dei debiti sovrani. Tale l’aumento della domanda interna, che ha controbilanciato la TABELLA 1 Andamento delle principali variabili economiche in termini reali (variazione % a prezzi costanti ove non altrimenti specificato) Italia 2010 Prodotto interno lordo Area euro 2011 1,8 2010 0,5 2011 1,9 1,5 Importazioni 12,7 1,0 9,6 3,8 Esportazioni 11,6 6,3 11,2 6,2 Consumi 0,7 0,0 0,9 0,2 Prezzi al consumo 1,6 2,8 1,6 2,7 Investimenti fissi lordi 2,1 -1,9 -0,5 1,3 Produzione industriale 6,8 0,0 7,3 3,5 Tasso ufficiale di riferimento (val. %) 1,0 1,0 1,0 1,0 Tasso di disoccupazione (val. %) 8,4 8,4 10,1 10,2 Indebitamento netto / Pil (val. %) -4,6 -3,9 6,2 4,3 Debito pubblico/Pil (val. %) 118,7 120,1 85,6 88,2 Cambio euro/dollaro (val. %) 1,33 1,39 1,33 1,39 Fonte: Istat, Banca d’Italia (Bollettino Economico di Aprile 2012) ASSILEA 7 RAPPORTO SUL LEASING 2011 FIGURA 1 Andamento del Pil (variazioni % a prezzi costanti) 6,0 2009 2010 2011 4,0 2,0 0,0 -2,0 -4,0 -6,0 Francia Germania Italia Spagna Area Euro Regno Unito Usa Fonte: Eurostat riduzione della domanda proveniente dai paesi dell’area dell’eu- rispetto all’anno precedente. Tra i paesi del cosiddetto “Bric” ro. La Germania, paese leader dell’area, ha scontato la difficile (Brasile, Russia, India, e Cina), solo in Russia il Pil ha mostrato una congiuntura europea con una contrazione delle esportazioni lieve dinamica ascendente, mentre negli altri tre paesi i risultati e degli investimenti, ma ha mostrato una notevole tenuta dei economici del 2011 sono risultati peggiori rispetto al 2010. conti pubblici e dell’occupazione. In generale, i paesi della zona L’Italia è stata investita direttamente dalla crisi dei debiti sovrani euro, investiti direttamente dalla crisi dei debiti sovrani, hanno nella seconda parte dell’anno. La corsa dello spread tra i titoli assistito a una riduzione della crescita del Pil dall’1,9% all’1,5% del debito pubblico nazionali e i Bund tedeschi (fino alla decisio- tra il 2010 e il 2011 (tab. 1 e fig. 1). ne di alcune agenzie di rating di abbassare il merito di credito Il rallentamento della domanda dei paesi avanzati e il peggio- dell’Italia) ha peggiorato le prospettive di stabilità dei conti ramento degli indicatori economici dei paesi emergenti hanno pubblici e ha reso più esposto il portafoglio dei principali istituti avuto effetti negativi sul commercio internazionale, i cui volumi di credito nazionali. La necessità di un intervento sui conti pubblici di crescita nel 2011 sono stati generalmente molto più contenuti a cavallo della fine del 2011 ha portato all’adozione di misure FIGURA 2 Andamento mensile della bilancia commerciale in Italia (variazione % sul mese corrispondente) 35,0 Importazioni di beni e servizi 30,0 Esportazioni di beni e servizi 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 2010 2011 Fonte: Istat ASSILEA 8 RAPPORTO SUL LEASING 2011 dicembre novembre ottobre settembre agosto luglio giugno maggio aprile marzo febbraio gennaio dicembre novembre ottobre settembre agosto luglio giugno maggio aprile marzo febbraio -5,0 gennaio 0,0 FIGURA 3 Andamento del tasso di cambio euro/dollaro (valori %) 1,60 1,55 1,50 1,45 1,40 1,35 1,30 1,20 gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre 1,25 2008 2009 2010 2011 Fonte: Banca d’Italia di contenimento della spesa e di aumento delle entrate fiscali, governo italiano a partire dalla metà dell’anno su indicazione che hanno ulteriormente peggiorato le prospettive economiche delle autorità europee, ha fatto peggiorare il rapporto debito/ degli operatori. Tale insieme di eventi si è ripercosso sul tasso di Pil, che ha superato il 120%. In compenso, l’indebitamento netto crescita del Pil italiano, che nel 2011 è risultato il più contenuto delle Amministrazioni pubbliche è ulteriormente sceso nel corso rispetto a quello degli altri tre maggiori Paesi europei, con un dell’anno ed è risultato pari al 3,9% del prodotto interno lordo. incremento di appena lo 0,5% rispetto al 2010. L’andamento La domanda interna è risultata stazionaria, come conseguenza del principale indicatore economico non è stato lineare nel corso della congiuntura difficile e anche della ripresa dell’inflazione, dell’anno. Ad una crescita dello 0,3% nel secondo trimestre ha dovuta sia al recente inasprimento delle imposte indirette, sia fatto seguito un peggioramento del quadro congiunturale nella alle politiche espansive della Banca Centrale Europea. I con- seconda metà dell’anno, determinata soprattutto da una evidente sumi finali delle famiglie sono risultati sostanzialmente stabili, debolezza della domanda interna. Il ristagno della crescita, a fronte di una riduzione della spesa delle amministrazioni unito alle politiche fiscali restrittive adottate a più riprese dal pubbliche. La dinamica dell’import-export, pur nel quadro di FIGURA 4 Andamento del Tasso Ufficiale di Riferimento (valori %) 4,5 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 Fonte: BCE ASSILEA 9 RAPPORTO SUL LEASING 2011 14-Dic-11 9-Nov-11 13-Lug-11 13-Apr-11 13-Mag-09 8-Apr-09 11-Mar-09 12-Giu-09 10-Dic-08 12-Nov-08 15-Ott-08 9-Lug-08 13-Giu-07 14-Mar-07 13-Dic-06 11-Ott-06 9-Ago-06 15-Giu-06 8-Mar-06 6-Dic-05 9-Giu-03 12-Mar-03 0,0 11-Dic-02 0,5 FIGURA 5 Variazioni annuali dell’Indice di Produzione Industriale (valori %) 15,0 2009 2010 2011 10,0 5,0 0,0 -5,0 -10,0 -15,0 -20,0 -25,0 Francia Germania Italia Spagna Area Euro Regno Unito Usa Fonte: OECD e Banda d’Italia una generale riduzione del volume degli scambi, è stata positiva riduzione nel corso dei sei mesi successivi. Alla fine si è attestato (fig. 2) , grazie alla capacità delle imprese italiane di sfruttare all’1%, in linea con il valore del 2010 (fig. 4). le opportunità di espansione offerte dai mercati dei paesi L’indice della produzione industriale non ha subito variazioni rile- emergenti anche utilizzando l’andamento favorevole del tasso vanti nel corso dell’anno, attestandosi al livello raggiunto nel 2010 di cambio euro/dollaro nella seconda parte dell’anno (fig. 3). (fig. 5). La stagnazione della produzione si è accompagnata ad La domanda estera netta è cresciuta dell’1,4% nel corso dell’an- una riduzione in volume degli investimenti fissi lordi, influenzata dal no, trainata dall’aumento delle esportazioni di beni e servizi del peggioramento delle prospettive economiche nel corso dell’anno 6,3% e dal rallentamento delle importazioni (+1,0%). L’import (fig. 6). Nel complesso vi è stato un calo dell’1,9%, con una è stato frenato, tra l’altro, dalla dinamica crescente del costo dei riduzione particolarmente significativa nel settore delle costruzioni beni provenienti dall’estero, che ha inciso sul generale aumento (-2,8%), a fronte di una crescita degli investimenti in mezzi di dei prezzi. I deflatori dell’Istat relativi ai vari comparti della trasporto (+1,5% rispetto al 2010). Tale calo degli investimenti ha domanda sono risultati tutti in aumento rispetto al 2010, con contribuito a deprimere la domanda interna, ma potrebbe avere una dinamica particolarmente pronunciata per il deflatore degli effetti anche sul livello di capacità produttiva futura. investimenti (+3,3%). E’ proseguita, in linea con le indicazioni Alla dinamica produttiva piatta si è accompagnata la persistenza di Francoforte, la politica accomodante dei tassi di interesse di un tasso di disoccupazione elevato. la quota dei senza lavoro si dell’area euro. Il tasso ufficiale di riferimento fissato dalla Banca è attestata all’8,4%, ma si è manifestato un deciso peggioramen- d’Italia ha avuto una dinamica a campana, con una crescita di to a livello congiunturale nell’ultimo trimestre dell’anno, quando mezzo punto percentuale a metà anno e una corrispondente il numero dei disoccupati ha raggiunto il 9,6% della forza lavoro. FIGURA 6 Andamento degli investimenti fissi lordi (variazione % a prezzi costanti) 10,0 2009 2010 2011 5,0 0,0 -5,0 -10,0 -15,0 -20,0 -25,0 Francia Germania Italia Spagna Area Euro Regno Unito Fonte: OECD ASSILEA 10 RAPPORTO SUL LEASING 2011 Usa FOCUS L’evoluzione del quadro congiunturale nel corso dell’anno ’indice medio annuale degli ordina- L mento positivo nella prima parte dell’an- riguarda i beni di consumo, a fronte di un tivi dell’industria italiana nel 2011 no (fig. 8). Anche in questo caso, tale aumento del fatturato relativo ai beni non è cresciuto, anche se ad un tasso più aumento, pari al 5,6%, è imputabile durevoli vi è stata una riduzione dei ricavi contenuto rispetto al 2010. L’aumento soprattutto ad un aumento dei ricavi sui beni durevoli (-1,7% rispetto al 2010). complessivo è stato del 5,9%. L’impul- ottenuti su clienti esteri (+9,3%). Gli La produzione industriale, dopo la buo- so maggiore è venuto dagli ordinativi aumenti più significativi si sono registrati na performance registrata nel 2010, è dall’estero, che sono cresciuti di più del nei settori della fabbricazione di coke e risultata invece stazionaria (fig. 9). A 10%, mentre gli ordinativi nazionali sono prodotti petroliferi raffinati (+16,4%), fronte del risultato positivo registrato cresciuti di poco più del 3% (fig. 7). Le delle altre industrie manifatturiere, ripa- nei due macro-comparti dei beni stru- variazioni positive più ampie dell’indice razione e installazione di macchine ed mentali e dei beni intermedi (cresciuti grezzo degli ordinativi hanno riguarda- apparecchiature (+16,3%) e della fabbri- in media nel corso dell’anno rispetti- to la fabbricazione di macchinari e at- cazione di mezzi di trasporto (+13,7%); vamente del 3,2% e dello 0,8%), la trezzature (+15,2%) e la produzione di la variazione negativa più marcata è stata produzione di energia si è contratta del prodotti farmaceutici di base e preparati rilevata nel settore della fabbricazione 2,2% e quella dei beni di consumo del farmaceutici (+13,8%). Il settore in cui gli di computer, prodotti di elettronica e 2,9%. La tendenza alla diminuzione si ordinativi sono diminuiti maggiormente, ottica, apparecchi elettromedicali, appa- è manifestata soprattutto negli ultimi anche nel 2011, è stato quello dei mezzi recchi di misurazione e orologi (-10,6%). mesi del 2011, quando tutti gli indica- di trasporto (-25,6%). A livello di macro comparti, il 2011 ha tori della produzione hanno virato in In linea con gli ordinativi, anche il fattu- visto una crescita notevole del fatturato negativo. rato dell’industria italiana è cresciuto nel relativo ai prodotti energetici (+16,3%) e I settori che presentano una crescita più corso del 2011, come effetto dell’anda- ai beni strumentali (+9,3%). Per quanto accentuata sui dodici mesi sono l’attività FIGURA 7 Indice mensile dei nuovi ordinativi dei prodotti industriali (base 2005=100) ; dati destagionalizzati, var % sul periodo corrispondente 60,0 Estero 50,0 Nazionale 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 2010 2011 Fonte: Istat ASSILEA 11 RAPPORTO SUL LEASING 2011 gennaio dicembre novembre ottobre settembre agosto luglio giugno maggio aprile marzo febbraio gennaio dicembre novembre ottobre settembre agosto luglio giugno maggio aprile marzo febbraio -20,0 gennaio -10,0 2012 FIGURA 8 Indice mensile del fatturato dei prodotti industriali (base 2005=100) ; dati destagionalizzati, var % sul periodo corrispondente Beni strumentali Beni di consumo durevoli 40 Energia Beni intermedi 35 30 25 20 15 10 5 0 -5 2010 2011 gennaio dicembre novembre ottobre settembre agosto luglio giugno maggio aprile marzo febbraio gennaio dicembre novembre ottobre settembre agosto luglio giugno maggio aprile marzo febbraio -15 gennaio -10 2012 Fonte: Istat estrattiva (+11,8%), la fabbricazione di (+7,2%). Tra i settori in calo, quelli che e le industrie tessili, di abbigliamento, prodotti farmaceutici di base e preparati in dicembre registrano le diminuzioni pelli e accessori (-10,9%). farmaceutici (+10,1%), la fabbricazio- tendenziali più ampie sono la fornitu- Sulla base dell’indice di competitività ne di computer, prodotti di elettronica ra di energia elettrica, gas, vapore e calcolato dalla Banca d’Italia (la cui uni- e ottica, apparecchi elettromedicali, aria (-12,9%), la fabbricazione di coke tà di misura è un indice dei prezzi dei apparecchi di misurazione e orologi e prodotti petroliferi raffinati (-12,0%) prodotti dell’industria manifatturiera) si FIGURA 9 Andamento mensile dell’indice della produzione industriale per raggruppamenti delle principali industrie (variazioni % sul periodo corrispondente ) corretto per gli effetti di calendario 35 Beni strumentali Beni di consumo durevoli Energia Beni intermedi 30 25 20 15 10 5 0 -5 -10 2010 2011 Fonte: Istat ASSILEA 12 RAPPORTO SUL LEASING 2011 gennaio dicembre novembre ottobre settembre agosto luglio giugno maggio aprile marzo febbraio gennaio dicembre novembre ottobre settembre agosto luglio giugno maggio aprile marzo febbraio -20 gennaio -15 2012 FIGURA 10 Andamento trimestrale dell’indice di competitività* Cina 120 USA Germania Francia Italia Spagna 115 110 105 100 95 90 85 I° trim II° trim III° trim IV° trim I° trim II° trim 2009 III° trim IV° trim I° trim II° trim 2010 III° trim IV° trim 2011 * Il valore dell’indice diminuisce al crescere della competitività Fonte: Banca d’Italia può osservare che l’industria italiana nel alle imprese statunitensi (fig. 10). In nominale della moneta unica, dall’altro, 2011 ha sostanzialmente mantenuto la questa dinamica è riflesso, da un lato, il il ruolo sempre più centrale dell’industria sua posizione relativa rispetto a quella buon risultato in termini di esportazioni tedesca all’interno del mercato europeo. francese e spagnola, mentre ha perso nette dell’area euro, favorito, almeno Analizzando i dati pubblicati trimestral- posizioni rispetto alla Germania, e ha negli ultimi mesi dell’anno, dal progres- mente da Unioncamere sui tassi di na- migliorato la sua competitività rispetto sivo deprezzamento del cambio effettivo talità e mortalità delle imprese iscritte FIGURA 11 Andamento del saldo demografico delle imprese (migliaia di unità) 115 105 95 85 75 65 55 45 35 25 15 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Fonte: Movimprese ASSILEA 13 RAPPORTO SUL LEASING 2011 2009 2010 2011 ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI [1.1] IL NUOVO RALLENTAMENTO DELL’ECONOMIA presso le Camere di Commercio, si os- di capitali e dalle “Altre forme” societa- nel 2011), mentre è proseguita, anche serva un lieve peggioramento del dato, rie, ovvero cooperative e consorzi, che a un ritmo sostenuto, la crescita in altri dovuto ad una riduzione delle nuove insieme hanno contribuito a tale crescita settori tra i quali quello della fornitura iscrizioni (391.310) che non è stata com- per circa il 94% (nel complesso 42.592 di energia elettrica e gas, per gli effetti pensata da una riduzione del flusso delle unità in più rispetto al 2010). Molto della piena liberalizzazione dei due set- cessazioni (341.081), sostanzialmente contenuto è stato l’apporto delle ditte tori, ma anche l’istruzione, la sanità, in linea con il 2010 (fig. 11). Il saldo individuali (3.381 unità in più, pari al e le attività legate all’alloggio e alla delle imprese iscritte ai Registri delle 6% del saldo complessivo), nell’ambito ristorazione. Camere di Commercio al 31 dicembre delle quali si è ulteriormente rafforzato il Si sono confermate le difficoltà del- scorso è dunque di 6.110.074 unità, peso delle società con titolare straniero. le imprese artigiane, nonostante un con un aumento rispetto al 2010 dello Il saldo al 31 dicembre 2011 per tale risultato complessivamente migliore 0,8%, che certifica un rallentamento categoria di imprese è risultato in forte rispetto al 2010. Alla fine dello scorso della vitalità del sistema (la crescita nel riduzione rispetto al 2010. dicembre le imprese artigiane iscritte 2010 era stata pari all’1,2%). Tale bilan- si sono attestate al valore di 1.461.183 cio risulta comunque migliore rispetto L’analisi settoriale manifesta alcune unità, circa 6 mila in meno rispetto al a quanto registrato nel triennio 2007- tendenze consolidate, come la costante 2010. La riduzione della base impren- 2009, quando la crescita media si era contrazione del numero delle imprese ditoriale artigiana (-0,43% il tasso di aggirata intorno allo 0,5%. Come nel agricole, e altre tendenze congiunturali. crescita), si è concentrata nelle regioni 2010, l’apporto decisivo alla crescita In particolare, il numero delle imprese del Sud, ed ha riflesso soprattutto le dello stock di imprese iscritte alle Came- manifatturiere è risultato in calo per il difficoltà del settore manifatturiero re di Commercio è venuto dalle società secondo anno consecutivo (-3.137 unità (4.424 le imprese in meno), del tra- FIGURA 12 Andamento trimestrale dei consumi delle famiglie a valori concatenati (variazione % sul periodo corrispondente, dati destagionalizzati) 8,0 Beni durevoli Beni semidurevoli Servizi Beni non durevoli 6,0 4,0 2,0 0,0 -2,0 -4,0 -6,0 -8,0 -10,0 -12,0 I° trim II° trim III° trim IV° trim I° trim II° trim III° trim IV° trim I° trim II° trim III° trim IV° trim I° trim II° trim III° trim IV° trim 2008 2009 2010 Fonte: Istat ASSILEA 14 RAPPORTO SUL LEASING 2011 2011 ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI [1.1] IL NUOVO RALLENTAMENTO DELL’ECONOMIA sporto e magazzinaggio (-2.684), del subito una contrazione rispetto ai livelli 2009. A fine anno il livello di fiducia commercio all’ingrosso e al dettaglio raggiunti dodici mesi prima. è tornato ai livelli dell’inizio del 2010, (-1.176) e delle costruzioni (-1.695). con una riduzione di più del 12% nel Nella figura 13 si riporta l’andamen- corso dell’anno. Il ridursi della fiducia I consumi delle famiglie italiane, come to dell’indice di fiducia delle imprese delle imprese riguarda sia i giudizi su rappresentati dai dati diffusi dall’Istat, manifatturiere in Italia calcolato men- ordini, produzione e scorte che le pre- hanno manifestato nel corso del 2011, silmente dall’ISTAT su un panel di circa visioni a breve termine. Accentuato è al di là delle oscillazioni, una tendenza 4.000 imprese. L’inchiesta comprende l’”outlook” negativo sulla situazione all’appiattimento (fig. 12). I consumi di domande di natura qualitativa finalizza- economica generale, mentre più stabili beni durevoli e semidurevoli, nella secon- te ad ottenere informazioni sullo stato sono il giudizio e le attese sull’occupa- da metà dell’anno, hanno subito un calo corrente e sulle aspettative a breve ter- zione. Resta positivo invece il giudizio pronunciato, risentendo evidentemen- mine (su un orizzonte di 3 mesi) delle sulle scorte di magazzino, per le quali, te in modo severo del peggioramento principali variabili aziendali (ordinativi, vista la stazionarietà della domanda della congiuntura economica. I consumi produzione, giacenze di prodotti finiti, interna e l’andamento positivo dell’ex- di servizi invece si sono nel complesso liquidità, occupazione, prezzi) e una port, si prevede un generale de-cumulo. mantenuti stabili rispetto al 2010, per valutazione della tendenza generale Dal punto di vista settoriale, va sottoli- quanto, con il procedere dei mesi, si sia dell’economia italiana. neata la tendenza al recupero di fiducia evidenziato un rallentamento dei ritmi di Dal grafico si nota come, con il peg- dell’indice nei beni strumentali sul finire crescita. Tale rallentamento è stato an- gioramento della congiuntura econo- dell’anno, a fronte di giudizi e aspettati- cora maggiore per i consumi di beni non mica nel corso dell’anno, si sia inver- ve negative relativamente ai mercati dei durevoli, che sul finire dell’anno hanno tita la tendenza positiva iniziata nel beni di consumo e intermedi. FIGURA 13 Indice mensile del clima di fiducia delle imprese manifatturiere (base 2005 =100) ; dati destagionalizzati 110 105 100 95 90 85 80 75 70 gennaio giugno 2008 gennaio giugno gennaio 2009 giugno gennaio 2010 Fonte: Istat ASSILEA 15 RAPPORTO SUL LEASING 2011 giugno 2011 gennaio 2012 ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI [1.2] LA BATTUTA D’ARRESTO DEGLI INVESTIMENTI Nel 2011 gli investimenti fissi lordi hanno subito una battuta di arresto, dopo la crescita registrata nel 2010. P ur se cresciuto in valore, il volume dei nuovi investimenti Il calo più consistente si è avuto nel settore delle costruzioni, si è ridotto dell’1,9%, a prezzi costanti, rispetto all’anno sia nel comparto dell’edilizia abitativa, dove gli investimenti precedente (tab. 1) . L’unico settore nel quale si è mani- sono diminuiti del 2,8%, sia nel comparto dell’edilizia non festato un andamento positivo degli investimenti è stato residenziale (industriale e commerciale), dove la contra- quello dei mezzi di trasporto. Tale comparto, nel quale si è zione è stata del 2,9%, sempre a prezzi costanti (tab concentrato il 9% degli investimenti complessivi, ha regi- 1bis) . Analizzando la dinamica congiunturale, si osserva strato una crescita della spesa per investimenti dell’1,5% a che, nel corso dell’anno, gli investimenti in costruzioni prezzi costanti. Gli investimenti fissi lordi in beni immateriali hanno mostrato un certo miglioramento, recuperando in sono diminuiti dell’1,3% rispetto al 2010, mentre quelli in parte la distanza accumulata rispetto ai livelli raggiunti nei macchine e attrezzature si sono ridotti dell’1,5%. corrispondenti mesi del 2010 (fig. 1) . Gli investimenti in TABELLA 1 Investimenti fissi lordi (valori in milioni di euro) Aggregati A prezzi correnti A prezzi 2005* 2011 2010 2011 2010 Costruzioni 158.545 156.614 1,2 133.157 136.943 -2,8 Macchine e attrezzature 105.379 104.658 0,7 95.926 97.348 -1,5 27.772 26.588 4,5 24.833 24.472 1,5 Mezzi di trasporto Beni immateriali Totale investimenti fissi Var % 2011/2010 Var % 2011/2010 16.865 16.639 1,4 15.908 16.111 -1,3 308.561 304.499 1,3 269.531 274.651 -1,9 *Il totale a valori costanti differisce dalla somma degli addendi per effetto della nuova metodologia di calcolo a prezzi concatenati dell’Istat. Fonte: Istat TABELLA 1bis Dettaglio investimenti fissi lordi in costruzioni (valori in milioni di euro) A prezzi correnti 2011 2010 Var % 2011/2010 Abitazioni 75.428 74.678 Fabbricati non residenziali e altre opere 69.490 Costi per trasferimento di proprietà 13.627 158.545 Totale costruzioni A prezzi 2005* 2011 1,0 63.259 68.389 1,6 13.546 0,6 156.614 1,2 2010 65.111 -2,8 57.704 59.411 -2,9 12.188 12.408 -1,8 133.157 136.943 -2,8 *Il totale a valori costanti differisce dalla somma degli addendi per effetto della nuova metodologia di calcolo a prezzi concatenati dell’Istat. Fonte: Istat ASSILEA 16 Var % 2011/2010 RAPPORTO SUL LEASING 2011 ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI [1.2] LA BATTUTA D’ARRESTO DEGLI INVESTIMENTI FIGURA 1 Andamento degli investimenti fissi lordi a prezzi costanti (variazioni % sul periodo corrispondente) 20 macchine e attrezzature mezzi di trasporto costruzioni 15 10 5 0 -5 -10 -15 -20 -25 I° trim II° trim III° trim IV° trim I° trim II° trim III° trim IV° trim I° trim II° trim III° trim IV° trim I° trim II° trim III° trim IV° trim 2008 2009 2010 2011 Fonte: Istat macchine e attrezzature si sono collocati invece su una curva costruzioni resta quella più ampia (fig. 2) , e rimane in linea discendente evidenziatasi già nella seconda parte del 2010. rispetto al 2010 (anno nel quale, lo ricordiamo, si era ridotta Per quanto riguarda il comparto dei mezzi di trasporto, gli di tre punti percentuali). In aumento la quota sul totale degli investimenti hanno avuto un andamento altalenante, con un investimenti in beni immateriali, che raggiunge il 5,5%. Le certo peggioramento nell’ultimo trimestre. I buoni risultati quote dei mezzi di trasporto e delle macchine e attrezzature della prima parte dell’anno hanno però permesso al settore risultano pari al 9% (contro l’8,7% del 2010) e al 34,2% di chiudere il 2011 con un risultato positivo. (rispetto al 34,4% dell’anno precedente). La quota di investimenti a prezzi correnti del settore delle Dopo il boom del 2010, il 2011 ha confermato la crescita FIGURA 2 Composizione degli investimenti fissi lordi effettuati dalle imprese nel 2011 (valori a prezzi correnti) COSTRUZIONI 51,4% MACCHINE E ATTREZZATURE 34,2% MEZZI DI TRASPORTO 9,0% BENI IMMATERIALI 5,5% Fonte: Istat ASSILEA 17 RAPPORTO SUL LEASING 2011 ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI [1.2] LA BATTUTA D’ARRESTO DEGLI INVESTIMENTI degli investimenti effettuati dal settore privato. A prezzi si sono ridotti dell’1% nel corso dell’anno. La quota di correnti, tale spesa risulta in aumento dell’1,6% rispetto investimenti pubblici sul totale si è di conseguenza ridotta all’anno precedente (fig. 3) . Specularmente, è continuata, al margine, restando comunque sopra il 10% del totale, anche se a tassi molto più contenuti, la contrazione degli mentre la quota di investimenti ascrivibili al settore privato investimenti da parte della Pubblica Amministrazione, che è risultata pari all’89,6% (fig. 4) . FIGURA 3 Dinamica degli investimenti pubblici e privati a valori correnti (variazioni % rispetto al periodo corrispondente) Settore Privato Pubblica Amministrazione 10 5 0 -5 -10 -15 -20 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Fonte: Istat FIGURA 4 Composizione degli investimenti fissi lordi tra settore pubblico e privato (valori a prezzi correnti) SETTORE PRIVATO 89,6% PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 10,4% Fonte: Istat ASSILEA 18 RAPPORTO SUL LEASING 2011 FOCUS Il tasso di penetrazione del leasing sugli investimenti Il tasso di penetrazione dello stipulato leasing sul Pil, che nel 2010 era tornato a crescere dopo quattro anni consecutivi di calo, si è nuovamente ridotto nel 2011. ispetto all’anno precedente, la quota R a valori correnti, depurati del dato relativo La performance del leasing pubblico nel di operazioni di locazione finanziaria alle abitazioni, crescono di circa due punti 2011 è stata più contenuta rispetto a sul totale dei nuovi beni e servizi prodotti percentuali determinando una diminuzio- quella dell’anno precedente. Con un valo- nel 2011 è passata dall’1,8% all’1,6%, ne del tasso di penetrazione, che scende re complessivo dei contratti stipulati con in conseguenza dei risultati negativi del dall’11,7% del 2010 al 10,3% del 2011. le Amministrazioni Pubbliche di circa 400 settore nel suo complesso (tab. 2). Analogamente, gli ulteriori tassi calcolabili milioni di euro, inferiore agli oltre 500 Rispetto al totale degli investimenti fissi al netto dei beni immateriali e degli inve- milioni di euro del 2010, la penetrazione lordi contenuti nei conti trimestrali dell’I- stimenti della pubblica amministrazione della locazione finanziaria sugli investi- stat, la quota di quelli finanziati dalle socie- determinano un indice di penetrazione menti della Pubblica Amministrazione è tà di leasing è diminuita di circa un punto del leasing all’11,1% nella versione al net- passata nel 2011 dall’1,86% all’1,39% percentuale, passando dal 9% all’8%. Il to anche dei beni immateriali e al 13% (tab. 4). È stato più positivo il risultato tasso di penetrazione del leasing risulta in al netto degli investimenti della Pubblica del leasing rivolto a privati consumatori diminuzione anche se viene depurato delle Amministrazione, con cali rispettivamente che, sebbene ancora poco diffuso, è riu- componenti di investimento che non si rife- di 1,5 e 1,8 punti percentuali rispetto al scito a mantenersi sui livelli raggiunti nel riscono a beni leasingabili. Gli investimenti 2010 (tab. 3). 2010. Se rapportiamo il dato relativo al TABELLA 2 Tasso di penetrazione del leasing sul PIL PIL 2006 2007 2008 2009 2010 1.485.377 1.554.199 1.575.144 1.519.695 1.553.166 1.580.220 48.312 48.946 38.975 26.123 27.296 24.624 3,3 3,1 2,5 1,7 1,8 1,6 Stipulato Leasing Tasso di Penetrazione % 2011 Fonte: Elaborazioni Assilea su dati Istat TABELLA 3 Tasso di penetrazione del leasing sugli Investimenti fissi lordi (valori %) 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Su Totale Investimenti (incluse le abitazioni) 15,4 14,7 11,8 8,9 9,0 8,0 Su Totale Investimenti (escluse le abitazioni) 20,2 19,2 15,6 11,8 11,7 10,3 Su Totale Investimenti (escluse abitazioni e beni immateriali) 21,3 20,5 16,7 12,7 12,6 11,1 Su Totale Investimenti (escluse abitazioni, beni immateriali e P.A.) 25,2 24,1 19,7 15,7 14,8 13,0 Fonte: Elaborazioni Assilea su dati Istat ASSILEA 19 RAPPORTO SUL LEASING 2011 ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI [1.2] LA BATTUTA D’ARRESTO DEGLI INVESTIMENTI leasing stipulato da famiglie consumatri- operazioni dal 7,6% all’8%. macchine e attrezzature; in questo com- ci, estratto dalla BDCR Assilea, alla spesa Per determinare la penetrazione sui fab- parto si registra, al contrario del settore delle famiglie fornita dall’Istat, si ottiene bricati non residenziali privati, il dato degli immobiliare, una diminuzione del tasso per il 2011 un indice di penetrazione dello investimenti è stato calcolato utilizzando di penetrazione. Tale riduzione è frutto 0,08%, in linea con l’anno precedente. al denominatore la differenza tra gli in- essenzialmente del risultato negativo del E’ possibile stimare nello specifico il vestimenti in immobili non residenziali, leasing strumentale nel 2011, con un calo tasso di penetrazione dello stipulato forniti dall’Istat, e gli investimenti non di oltre il 10% del valore dello stipulato, sugli investimenti nei singoli comparti residenziali pubblici ottenuti da stime e dalla contestuale crescita, pur se con- merceologici. A tale scopo, è stata uti- dell’ANCE (Associazione Nazionale Co- tenuta, del totale degli investimenti in lizzata la ripartizione degli investimenti struttori Edili). Questo rapporto è stato macchinari e attrezzature a valori correnti. fissi lordi calcolata dall’Istat e suddivisa pari all’11,2% nel 2011, in leggera ridu- Nel complesso, la penetrazione del lea- per branca produttrice. Per misurare la zione rispetto al 2010. Si tratta comunque sing su questa tipologia di investimento penetrazione leasing nel settore immo- del secondo miglior risultato in termini è diminuita dall’8,3% del 2010 al 7,2% biliare si è rapportato lo stipulato leasing di penetrazione dal 2008 (tab. 5). Lo del 2011. Anche la penetrazione leasing immobiliare da costruire agli investimenti stipulato leasing strumentale (all’interno nel comparto dei mezzi di trasporto si è effettuati per la costruzione di fabbricati del quale sono stati considerati anche i ridotta, scendendo dal 21% al 19,4%, in non residenziali privati e pubblici. Si è contratti relativi agli impianti fotovoltaici conseguenza del risultato negativo regi- così potuto osservare un incremento del non accatastati) può essere rapportato strato dal leasing auto al netto del renting tasso di penetrazione su questo tipo di alla categoria Istat degli investimenti in a medio-lungo termine. TABELLA 4 Tasso di penetrazione del leasing sugli Investimenti della P.A. e sui consumi (valori %) 2010 2011 Penetrazione del Leasing sugli investimenti della P.A. 2005 0,30 2006 0,44 2007 0,87 2008 0,67 2009 0,90 1,86 1,39 Penetrazione del Leasing sui Consumi 0,14 0,16 0,18 0,15 0,11 0,08 0,08 Fonte: Elaborazioni Assilea su dati Istat TABELLA 5 Tasso di penetrazione del leasing sugli investimenti fissi lordi per comparto (valori %) 2006 Fabbricati non residenziali privati e pubblici 2007 2008 8,8 9,5 6,3 Fabbricati non residenziali privati 13,3 14,2 Macchine e attrezzature 11,8 12,1 Mezzi di trasporto 28,6 28,1 27,0 2011 7,6 8,0 9,4 7,7 11,5 11,2 10,9 9,0 8,3 7,2 20,0 21,0 19,4 Fonte: Elaborazioni Assilea su dati Istat e Ance 20 2010 5,1 * Penetrazione del solo stipulato su immobili da costruire o in costruzione - ** Escluso Leasing su nautica da diporto e Renting Auto ASSILEA 2009 RAPPORTO SUL LEASING 2011 ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI [1.3] LA CONTRAZIONE DEL CREDITO ALLE IMPRESE Nel 2011 il sistema finanziario europeo è stato interessato da forti tensioni, dovute in diversa misura alle incerte prospettive di crescita economica e alle difficoltà di finanza pubblica registrate in alcuni paesi dell’area dell’euro. Q uesto scenario critico è andato in parte migliorando minori, invece, hanno espanso il volume dei prestiti erogati nei primi mesi del 2012, in conseguenza delle politiche dell’1,4% nello stesso periodo di tempo, controbilanciando di sostegno al credito poste in atto dalla Banca Centrale in parte tale tendenza negativa. Europea (attuate attraverso una consistente immissione di La raccolta delle banche è stata favorita soprattutto dal ri- liquidità a medio termine e, contemporaneamente, attraverso corso al rifinanziamento presso l’Eurosistema, ma anche dalla l’ampliamento della gamma di attività stanziabili a garanzia crescita delle sottoscrizioni di obbligazioni da parte delle degli impieghi degli istituti di credito), delle politiche di famiglie. Questa raccolta è stata soltanto in parte utilizzata risanamento di bilancio adottate dai governi dei paesi più per aumentare gli impieghi in favore di famiglie e imprese. In esposti alla crisi del debito e dell’accordo raggiunto in sede altra parte, ha contribuito a rafforzare il patrimonio di vigi- europea per il rafforzamento della cooperazione tra gli stati lanza dei 14 principali gruppi bancari quotati. Il coefficiente in materia fiscale. relativo al patrimonio di migliore qualità (core tier 1 ratio), è salito dal 7,4% al 9,3%. Il coefficiente relativo al patrimonio Il corso dei titoli azionari dei principali istituti di credito ita- di base (tier 1 ratio) è aumentato dal 9% al 10,3%. Infine, il liani ha risentito di questi eventi, mostrando un forte trend coefficiente relativo al complesso delle risorse patrimoniali negativo sul finire del 2011 e recuperando almeno in parte (total capital ratio) è stato aumentato, tra il 2010 e il 2011, terreno nei primi mesi del 2012, mentre il rischio di insolvenza dal 12,6% al 13,5%. per le banche si è ridimensionato negli ultimi mesi dopo il picco di gennaio. A dicembre 2011 il totale delle consistenze dei finanziamenti a medio e lungo termine presenti nei portafogli delle banche Gli impieghi al settore privato non finanziario hanno regi- italiane è risultato pari a 1.168 miliardi di euro, in leggerissi- strato nel corso dell’anno una evidente contrazione. Tale ma crescita rispetto al 2010, quando era risultato pari a 1.163 andamento negativo ha riflesso in parte la minore domanda miliardi. Il trend delle consistenze dei finanziamenti oltre il proveniente dalle famiglie e dalle imprese. Sulla prima ha breve termine indica un forte rallentamento di questo tipo inciso l’andamento negativo dell’occupazione e la debo- di attività. In effetti, guardando alle variazioni tendenziali lezza del mercato immobiliare, sulla seconda la fiacchezza trimestrali delle erogazioni di prestiti a medio lungo termi- degli investimenti. In parte, tuttavia, la minore domanda di ne, si osserva per il terzo anno consecutivo una dinamica prestiti è stata dovuta al peggioramento delle condizioni di negativa. Nel 2011 i prestiti oltre il breve termine sono stati offerta del credito. I tassi bancari attivi in Italia sono saliti pari a 415,9 miliardi di euro contro i 446,3 miliardi erogati nell’ultimo anno al di sopra della media dell’area dell’euro, nel 2010, con una contrazione del 6,8%. Tale diminuzione e le banche hanno in generale irrigidito le loro politiche di segue a quella, di misura inferiore, del 2010 (quando si era impiego, limitando le nuove erogazioni alle aziende meno registrato un -3,8%) e a quella ben più marcata del 2009 rischiose. La contrazione delle attività ha riguardato in modo (-9,4%). Con l’eccezione del primo trimestre del 2011, il più significativo i gruppi bancari più grandi, per i quali la volume dei prestiti erogati è risultato sempre in riduzione riduzione degli impieghi è stata pari al 2,8% (al netto delle rispetto all’anno precedente, con un calo dell’11,8% nel sofferenza e dei pronti contro termine) nei dodici mesi com- secondo trimestre, dell’1,7% nel terzo e del 14,7% nel quarto presi tra febbraio 2011 e febbraio 2012. Gli istituti di credito trimestre. In conseguenza di ciò, la crescita del volume delle ASSILEA 21 RAPPORTO SUL LEASING 2011 ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI [1.3] LA CONTRAZIONE DEL CREDITO ALLE IMPRESE consistenze è andata rallentando fortemente, ed ha raggiunto All’ultimo posto troviamo la voce degli impieghi diretti alle quasi lo zero sul finire dell’anno (fig. 1). famiglie produttrici, che scendono al 5,2% del totale nel 2011 (erano pari al 5,9% nel 2010). Se confrontiamo il totale degli impieghi degli istituti di credito italiani al dicembre 2011 rispetto a quello osservato a dicem- Per analizzare più nello specifico la dinamica dello stipu- bre 2010, notiamo che la crescita più pronunciata riguarda gli lato leasing isoliamo, all’interno del totale degli impieghi impieghi diretti alle amministrazioni pubbliche. Tale forma di in essere degli istituti di credito, quelli rivolti alle società impiego costituisce il 13,3% del totale, in aumento di 10 punti non finanziarie e quelli rivolti alle famiglie produttrici (si percentuali rispetto al 2010. Gli impieghi a favore delle società tratta delle imprese individuali e delle società di persone non finanziarie restano la voce più importante in termini di vo- che impiegano fino a cinque addetti, produttrici di beni e lumi, rappresentando il 46% del totale. Tale quota è tuttavia servizi non finanziari destinabili alla vendita). Tale sottoin- in diminuzione di 5 punti percentuali rispetto a dicembre 2010. sieme individua il volume degli impieghi bancari a favore Gli impieghi rivolti alle famiglie consumatrici costituiscono il del settore produttivo. Risulta che il totale dei finanziamenti 26,6% del totale, e risultano la seconda tipologia di attività in essere a favore di questa categoria di operatori era pari, bancaria in ordine di volumi di finanziamenti in essere. Anche nel 2010, a 961 miliardi di euro circa. Nel 2011 tale voce è tale voce è in calo rispetto al 2010, quando rappresentava aumentata a 993 miliardi di euro (+3,3%). All’interno di tali circa il 29,2% del volume degli impieghi in essere. Gli impieghi cifre, i finanziamenti in essere concessi dalle banche sotto a favore delle società finanziarie, che nel 2010 costituivano il forma di contratti di leasing risultano pari rispettivamente 10,7% del totale, scendono nel 2011 all’8,9%. (fig. 2 e 3). a 26,4 e a 25,7 miliardi di euro, con una contrazione del FIGURA 1 Dinamica dei finanziamenti a medio e lungo termine erogati dalle banche italiane: erogazioni e consistenze (var. % tendenziali rispetto al trimestre corrispondente) Consistenze a m/l termine Erogazioni a m/l termine 25% 20% 15% 10% 5% 0% -5% -10% -15% -20% -25% Fonte: Banca d’Italia (tavole TDB 10420 e TDB 10430 del Bollettino Statistico) ASSILEA 22 RAPPORTO SUL LEASING 2011 31-12-11 30-09-11 30-06-11 31-03-11 31-12-10 30-09-10 30-06-10 31-03-10 31-12-09 30-09-09 30-06-09 31-03-09 31-12-08 30-09-08 30-06-08 31-03-08 31-12-07 30-09-07 30-06-07 31-03-07 31-12-06 30-09-06 30-06-06 31-03-06 -30% ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI [1.3] LA CONTRAZIONE DEL CREDITO ALLE IMPRESE 2,9%. Sommando l’out-standing leasing in ciascun anno al Nel complesso, le consistenze bancarie a medio-lungo ter- totale degli impieghi bancari in essere a favore di società mine restano sostanzialmente stabili tra il 2010 e il 2011, non finanziarie e famiglie produttrici, al netto dei contratti con un lieve aumento dello 0,4%. La contrazione, già evi- di leasing bancario, abbiamo una misura del volume delle denziata, dell’out-standing leasing tra il 2010 e il 2011 de- risorse complessivamente disponibili per il settore produttivo. termina quindi una, seppur limitata, riduzione del peso della locazione finanziaria sul totale dei finanziamenti bancari in essere a medio-lungo termine dal 9,6% al 9,5% (tab. 2) . Nel 2011 il peso del portafoglio leasing in essere su tale forma di finanziamento risulta pari all’11%. Tale quota è in riduzione rispetto al 2010, quando era risultata pari all’11,5%, Il 2011 vede anche una diminuzione dei volume delle eroga- ma continua a rappresentare una percentuale elevata del zioni dei finanziamenti bancari a medio-lungo termine. Le complesso delle risorse finanziarie disponibili per il comparto erogazioni degli istituti di credito passano da 448 miliardi produttivo (tab. 1). di euro a 415 miliardi di euro (-7,4%). In tale dinamica ne- FIGURA 2-3 Distribuzione degli impieghi bancari per comparto di attività economica della clientela (% sul valore) 2010 SOCIETÀ NON FINANZIARIE 51,0% FAMIGLIE CONSUMATRICI 29,2% SOCIETÀ FINANZIARIE 10,7% FAMIGLIE PRODUTTRICI 5,9% STRUMENTALE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE 3,3% 2011 SOCIETÀ NON FINANZIARIE 46,0% FAMIGLIE CONSUMATRICI 26,6% AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE 13,3% SOCIETÀ FINANZIARIE 8,9% STRUMENTALE FAMIGLIE PRODUTTRICI 5,2% Fonte: Banca d’Italia (tavola TDB 10232 del Bollettino Statistico) ASSILEA 23 RAPPORTO SUL LEASING 2011 ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI [1.3] LA CONTRAZIONE DEL CREDITO ALLE IMPRESE gativa, non sorprende la dinamica del valore dei contratti del tasso di penetrazione del leasing sul totale dei finanzia- di leasing stipulati dagli istituti di credito, che diminuisce menti bancari oltre il breve termine, che passa dal 5,8% del del 10,3% passando da 4,6 miliardi di euro nel 2010 a 4,1 2010 al 5,6% del 2011 (tab. 3) . miliardi nel 2011. Ne segue una riduzione molto contenuta TABELLA 1 Peso dell’out-standing leasing sui finanziamenti in essere alle attività produttive (consistenze in milioni di euro) 2010 Totale impieghi delle banche verso attività produttive 2011 960.964 Totale out-standing leasing "bancario" Var.% 993.082 3,3 26.427 25.652 -2,9 Totale impieghi bancari al netto dell'out-standing leasing "bancario" (A) 934.536 967.430 3,5 Totale out-standing leasing (B) 121.297 119.338 -1,6 11,5 11,0 Penetrazione % del leasing (B)/ (A+B) Fonte: Banca d’Italia (tavola TDB 10232 del Bollettino Statistico) e Rilevazione out-standing Assilea TABELLA 2 Peso dell’out-standing leasing sulle consistenze bancarie a medio-lungo termine (consistenze in milioni di euro) 2010 Totale consistenze dei finanziamenti bancari Totale out-standing leasing "bancario" Totale consistenze bancarie al netto dell'out-standing leasing "bancario" (A) Totale out-standing leasing (B) 2011 Var.% 1.163.429 1.167.641 0,4 26.427 25.652 -2,9 1.137.001 1.141.989 0,4 121.297 119.338 -1,6 9,6 9,5 Penetrazione % del leasing (B)/(A+B) Fonte: Banca d’Italia (tavola TDB 10420 del Bollettino Statistico) e Rilevazione out-standing Assilea TABELLA 3 Peso dello stipulato leasing sui finanziamenti bancari a medio-lungo termine (erogazioni in milioni di euro) 2010 Totale finanziamenti bancari a medio-lungo termine Totale stipulato leasing "bancario" Totale finanziamenti bancari al netto dello stipulato leasing "bancario" (A) Totale stipulato leasing (B) Penetrazione % del leasing (B)/(A+B) 2011 448.919 415.880 -7,4 4.646 4.168 -10,3 444.274 411.712 -7,3 27.296 24.624 -9,8 5,8 5,6 Fonte: elaborazioni Assilea su dati Banca d’Italia (tavola TDB 10430 del Bollettino Statistico) ASSILEA 24 Var.% RAPPORTO SUL LEASING 2011 FOCUS Penetrazione del leasing sui finanziamenti oltre il breve termine per gli investimenti produttivi N el 2011 si assiste ad una generale costruzioni del genio civile, per il quale macchine, attrezzature, mezzi di tra- riduzione dei flussi di finanziamen- i finanziamenti sono cresciuti di oltre il sporto e prodotti vari). ti bancari oltre il breve termine diretti 21%, in linea con l’ottimo risultato del agli investimenti produttivi (tab. 4) . 2010 (quando la crescita era stata pari Dai dati della Banca d’Italia è possibile Le erogazioni di finanziamenti bancari al 29,3%). Si tratta comunque di una analizzare l’andamento dei finanzia- destinati agli investimenti in immobili voce che pesa poco in termini assolu- menti bancari a medio-lungo termine non residenziali, macchine, attrezzature ti sul totale delle erogazioni bancarie. al settore produttivo per stimare il tasso e mezzi di trasporto ed investimenti del Tutte le altre voci hanno proseguito il di penetrazione dello stipulato leasing Genio Civile, al netto dello stipulato lea- trend negativo, con andamenti partico- sulle erogazioni di media-lunga durata sing, sono diminuite tra il 2010 e il 2011 larmente negativi dei finanziamenti per (tab. 5) . Nel valore complessivo dei di oltre 6 miliardi di euro, pari a una l’acquisto di immobili (-30,8%) e per la finanziamenti a medio e lungo termine contrazione dell’8,1%. L’unico settore costruzione di fabbricati non residenziali sui beni di investimento nel 2011 non che ha avuto una performance positiva (-20,2%) e più contenuti per il settore rientra una quota molto rilevante di in- è risultato quello degli investimenti in mobiliare (-0,5% degli investimenti in vestimenti su beni non identificati, com- TABELLA 4 Finanziamenti bancari a medio-lungo termine alle imprese* (valori in milioni di euro) 2007 2008 2009 2010 2011 Investimenti in macchine, attrezzature, mezzi di trasporto e prodotti vari 30.869 42.474 49.372 51.141 50.906 -0,5% Acquisto di immobili diversi dalle abitazioni di famiglie consumatrici 13.526 15.037 12.674 11.941 8.267 -30,8% Investimenti in costruzioni - fabbricati non residenziali 19.176 17.459 15.702 14.034 11.194 -20,2% Investimenti in costruzioni del Genio Civile Totale Var % 2011/2010 3.879 4.572 1.313 1.697 2.055 21,1% 67.450 79.543 79.061 78.813 72.422 -8,1% * Depurati dello stipulato leasing “banche” Fonte: Elaborazioni Assilea su dati Banca d’Italia TABELLA 5 Penetrazione del leasing sui finanziamenti bancari a medio-lungo termine (valori in milioni di euro) 2007 2008 2009 2010 2011 Finanziamenti bancari a m/l termine alle imprese* 67.450 79.543 79.061 78.813 72.422 Stipulato leasing** 48.861 38.776 26.146 23.653 20.597 116.371 118.319 105.207 102.466 93.019 Penetrazione % del leasing 42,0 32,8 24,9 23,1 22,1 Penetrazione % del leasing (escluso genio civile) 43,4 34,1 25,2 23,5 22,6 Totale finanziamenti a m/l termine * Depurati dello stipulato leasing “banche” inclusi gli investimenti pubblici del Genio Civile (**) Al netto dello stipulato leasing su Energie rinnovabili Fonte: Elaborazioni Assilea su dati Banca d’Italia ASSILEA 25 RAPPORTO SUL LEASING 2011 ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI [1.3] LA CONTRAZIONE DEL CREDITO ALLE IMPRESE prensivi presumibilmente anche degli finanziamenti che passa dal 23,1% del complessivamente per quasi i due terzi investimenti nel settore energetico. Per 2010 al 22,1% del 2011. Escludendo i dello stipulato. La riduzione della pe- rendere confrontabili le grandezze, si finanziamenti per gli investimenti al ge- netrazione leasing in questi due sotto misura il grado di penetrazione sugli in- nio civile, il tasso di penetrazione risulta comparti è quindi la ragione principale vestimenti a medio-lungo periodo dello più elevato e pari al 23,5% nel 2010 e della contrazione della penetrazione stipulato leasing nettato del comparto al 22,6% nel 2011. complessiva. La penetrazione sull’acqui- delle energie rinnovabili. Fatte queste sto di immobili diversi dalle abitazioni di premesse, è possibile osservare un calo Scendendo ad analizzare i sotto com- famiglie consumatrici, diminuita forte- generale dei finanziamenti bancari alle parti, troviamo che il tasso di penetra- mente negli anni precedenti, aumenta imprese di circa il 10% tra il 2010 ed il zione del leasing diminuisce dal 22,4% dal 31,6% al 34% (tab. 6). Ne conse- 2011, e una contrazione ancora più pro- al 21,1% sugli investimenti in macchine, gue che, complessivamente, la penetra- nunciata, di circa il 13%, dello stipulato attrezzature, mezzi di trasporto e pro- zione sugli investimenti in immobili non leasing al netto del comparto energeti- dotti vari, e dal 17,7% al 17,3% sugli residenziali cresce dal 24,3% al 24,6% co. Ne risulta una ulteriore diminuzione investimenti in fabbricati non residen- e, escludendo il genio civile, dal 25,5% del tasso di penetrazione del leasing sui ziali. Si tratta di due voci che pesano al 26,5%. TABELLA 6 Penetrazioni del leasing sui finanziamenti a medio-lungo termine (leasing incluso) per comparti (val. %) 2007 2008 Investimenti in macchine, attrezzature, mezzi di trasporto e prodotti vari 45,9 35,8 Investimenti in immobili non residenziali costruiti e da costruire 38,3 Investimenti in immobili non residenziali costruiti e da costruire (escluso genio civile) 41,0 2009 2010 2011 25,0 22,4 21,1 28,9 26,3 24,3 24,6 31,7 27,2 25,5 26,5 Acquisto di immobili diversi dalle abitazioni di famiglie consumatrici 51,4 38,7 33,7 31,6 34,0 Investimenti in costruzioni - fabbricati non residenziali 26,6 20,1 19,7 17,7 17,3 Investimenti in costruzioni - fabbricati non residenziali (escluso genio civile) 30,3 24,1 21,0 19,4 19,8 Fonte: Elaborazioni Assilea su dati Banca d’Italia Se studiamo l’andamento delle consistenze leasing nella for- Nel complesso, si registra un incremento del volume degli ma di accordato operativo, osserviamo, in linea con il 2010, sconfinamenti di oltre venti punti percentuali, e addirittura una complessiva riduzione dei volumi delle consistenze del del 48% delle banche (mentre per gli intermediari finanziari 3,1%. Tale contrazione è molto più accentuata per le banche tale aumento è del 14,6%). In conseguenza di ciò, il loro peso (-12,5%) mentre è contenuta per gli intermediari finanziari relativo rispetto all’utilizzato sale al 2,3% per gli intermediari (-1,1%). Anche l’utilizzato risulta in calo per i diversi inter- finanziari e al 3,6% per le banche (tab. 7). mediari finanziari. Gli sconfinamenti, il cui volume era dimi- Nello specifico, la ripartizione dell’accordato leasing degli nuito nel 2010, risultano invece in forte aumento nel 2011. Intermediari Finanziari ex art. 107 per settore di attività della ASSILEA 26 RAPPORTO SUL LEASING 2011 ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI [1.3] LA CONTRAZIONE DEL CREDITO ALLE IMPRESE TABELLA 7 Crediti per operazioni leasing al 31.12.2011 (consistenze in milioni di euro) Intermediari Finanziari Banche Banche e Finanziarie Valori assoluti Var. % ‘11/’10 Valori assoluti Var. % ‘11/’10 Valori assoluti Var. % ‘11/’10 Accordato operativo 97.574 -1,1 18.820 -12,5 116.394 -3,1 Utilizzato 95.936 0,8 17.085 -11,1 113.021 -1,2 2.193 14,6 620 48,0 2.813 20,6 Sconfinamento % Sconfinamento/Utilizzato 2,3 3,6 2,5 Fonte: Banca d’Italia (tavola TDB 30309 del Bollettino Statistico) clientela fotografata da Banca d’Italia risulta sostanzialmente milioni di euro, in crescita rispetto ai 522 milioni registrati a in linea con quella calcolata sullo stipulato leasing 2011 a dicembre 2010, nonostante la flessione che si è registrata in partire dal campione rappresentativo di Associate Assilea e termini di stipulato. di cui al capitolo 2.4 (Parte 2) del presente Rapporto. Poco meno del 90% dell’esposizione leasing è verso società e quasi I dati sui tassi relativi ai finanziamenti al settore produttivo società non finanziarie. Il 4,9% del portafoglio leasing degli confermano la dinamica crescente dei tassi leasing rispetto intermediari finanziari ex art. 107 consiste in finanziamenti alle altre operazioni a scadenza. Tale dinamica, iniziata nel alle famiglie produttrici. L’esposizione verso società finanziarie 2009, ha visto i tassi leasing superare e in seguito mantenersi e creditizie è pari all’1,2%, mentre solo lo 0,6% dell’esposi- al di sopra dei tassi medi sulle operazioni a scadenza oltre un zione è diretta al settore pubblico (fig. 4). Il volume delle anno in tutto l’arco di tempo considerato, con la sola ecce- consistenze leasing in essere a favore delle amministrazioni zione del terzo trimestre del 2010. La forbice tra i due tassi pubbliche risulta comunque pari a dicembre 2011 a circa 587 era risultata pari in media a 0,4 punti percentuali nel 2009 FIGURA 4 Ripartizione dell’esposizione complessiva leasing degli I. F. ex art. 107 per attività economica della clientela SOCIETÀ E QUASI SOCIETÀ NON FINANZIARIE 89,9% FAMIGLIE PRODUTTRICI 4,9% FAMIGLIE CONSUMATRICI, ISTITUZIONI SOCIALI PRIVATE E DATI NON CLASSIFICABILI 3,5% SOCIETÀ FINANZIARIE E CREDITIZIE 1,2% AMMINISTRAZIONE PUBBLICA 0,6% Fonte: elaborazioni Assilea su dati Banca d’Italia (tavola TDB 10288 del Bollettino Statistico) ASSILEA 27 RAPPORTO SUL LEASING 2011 ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI [1.3] LA CONTRAZIONE DEL CREDITO ALLE IMPRESE e a 0,1 punti percentuali nel 2010. Nel 2011 tale distanza è quelli applicati al totale delle operazioni a scadenza di breve fortemente aumentata ed è risultata pari a 0,6 punti percen- durata in tutte le aree italiane. Anche i tassi delle operazioni tuali, con un picco nel primo trimestre dello scorso anno. Sul a scadenza oltre un anno sono risultati inferiori a quelli ap- volgere del 2011 i tassi leasing hanno mostrato comunque una plicati ai soli finanziamenti leasing, con l’eccezione dell’area crescita più contenuta rispetto alla prima parte dell’anno. In del Nord-Est, dove li hanno superati di poco più di 0,2 punti tale contesto, i tassi leasing sono risultati più alti rispetto a percentuali (fig. 5 e tab. 8). FIGURA 5 Dinamica dei tassi % attivi sui finanziamenti per cassa al settore produttivo (operazioni a scadenza “oltre un anno” su un campione di banche) di cui Leasing Operazioni a scadenza 6 5 4 3 2 1 31-12-11 30-09-11 30-06-11 31-03-11 31-12-10 30-09-10 30-06-10 31-03-10 31-12-09 30-09-09 30-06-09 31-03-09 31-12-08 30-09-08 30-06-08 31-03-08 31-12-07 30-09-07 30-06-07 31-03-07 31-12-06 0 Fonte: Elaborazioni Assilea su dati Banca d’Italia (tavola TDB 30850 del Bollettino Statistico) TABELLA 8 Tassi attivi a dicembre 2011 sui finanziamenti per cassa al settore produttivo (operazioni a scadenza su un campione di Banche) Operazioni a scadenza Nord Ovest Fino a un anno Nord Est 3,46 di cui leasing Oltre un anno di cui leasing Centro Sud Isole 3,50 3,43 3,72 4,70 4,50 4,70 5,32 4,95 4,70 4,11 4,36 3,75 5,19 5,22 4,27 4,21 4,12 6,64 7,62 5,32 4,83 Fonte: Banca d’Italia (tavola TDB 30850 del Bollettino Statistico) ASSILEA 28 RAPPORTO SUL LEASING 2011 3,76 Media Italia 3,50 FOCUS Le dinamiche del credito specializzato Le statistiche congiunte, aggiornate a fine 2011, elaborate da Assifact, Assilea e Assofin - le Associazioni di categoria a cui aderiscono le banche e gli intermediari finanziari attivi rispettivamente nel settore del factoring, del leasing e del credito alle famiglie - mostrano nel complesso una tenuta del portafoglio crediti del comparto, al quale si accompagna una crescita del peso complessivo del settore sull’economia del nostro paese, nonostante l’andamento dei singoli settori risulti disomogeneo in ragione delle caratteristiche dei prodotti offerti e delle particolari condizioni del contesto economico. ali dati fanno riferimento a 143 opera- T te positivo, a fronte di un lieve calo del nomia e nel sistema finanziario italiano. tori, la grande maggioranza dei quali credito alle famiglie. Il settore del leasing Nel complesso, il flusso di crediti erogati (129) specializzati, ovvero attivi esclusiva- sconta invece maggiormente il perdurare nel 2011 sotto forma di contratti di lea- mente in uno o più dei tre comparti men- della difficile congiuntura economica e sing, factoring e credito alle famiglie ha zionati. Del campione fanno parte anche la riduzione degli investimenti. Queste raggiunto il 16,8% del prodotto inter- 14 banche generaliste, attive nel credito tendenze sono peraltro confermate da- no lordo nazionale, impiegando più di ordinario oltre che in quello specializzato. gli ultimi dati della Banca d’Italia (Bank 18.000 dipendenti. Il credito specializ- Lending Survey, aprile 2012), che eviden- zato nelle sue varie forme rappresenta Nel 2011 il volume aggregato del turno- ziano per il 2011 un comportamento delle inoltre, nel 2011, circa un quinto del ver e dei contratti stipulati dagli operatori imprese e delle famiglie improntato alla portafoglio complessivo di impieghi del- specializzati è stato pari a 265,4 miliardi prudenza e una decisa contrazione delle le banche e degli intermediari finanziari di euro. Una quota rilevante della nuova richieste di nuovi prestiti. italiani. Con tali forme di credito sono produzione è rappresentata da opera- stati finanziati l’8% degli investimenti zioni di factoring, che nel 2011 hanno L’attività di credito specializzato conti- delle imprese e il 7,5% della spesa delle registrato un andamento particolarmen- nua ad avere un peso di rilievo nell’eco- famiglie (tab. 9). TABELLA 9 Statistiche del credito specializzato (al 31.12.2011) Out-standing del credito specializzato al 31/12/11 427 614 mln € Variazione percentuale* rispetto al 31/12/10 +1,5% Stima dell’incidenza sul totale dei finanziamenti di banche e intermediari finanziari Nuova produzione del credito specializzato nel 2011 19,9% 265 424 mln € Variazione percentuale* rispetto al 2011 +12,4% Incidenza del credito specializzato sul Pil 16,8% Incidenza del credito specializzato a medio termine alle imprese sugli investimenti 8,0% Incidenza del credito specializzato alle famiglie sulla spesa delle famiglie 7,5% Fonte: Assifact, Assilea, Assofin, Banca d’Italia, Istat. * Le variazioni percentuali tengono conto di eventuali rilevanti modifiche nelle compagini associative del settore intervenute nel corso dell’anno. ASSILEA 29 RAPPORTO SUL LEASING 2011 ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI [1.3] LA CONTRAZIONE DEL CREDITO ALLE IMPRESE In linea con quanto rilevato nel primo cietà commerciali di leasing operativo. zati e per il restante 8,4% dalle banche semestre, a fine 2011 il portafoglio di Complessivamente, l’out-standing degli generaliste. crediti delle società di leasing, factoring operatori specializzati costituisce oltre La composizione del portafoglio crediti e credito alle famiglie si è avvicinato a il 72% del portafoglio totale, contro del settore del credito specializzato ap- 428 miliardi di euro, risultando in lieve il 27,9% delle banche generaliste. La pare sostanzialmente in linea con l’anno crescita rispetto all’anno precedente quota di queste ultime ha perso alcu- precedente (fig. 6) : il 32,4% degli (+1,5%*). Quasi la metà dello stock di ni punti percentuali rispetto al 2010, impieghi di credito specializzato risulta credito specializzato in essere a dicem- anche a seguito dei risultati in termini rivolto alle imprese private (attraverso bre 2011 è detenuto dagli intermedia- di flusso di nuovi crediti, interamente operazioni di leasing e factoring), men- ri finanziari. Il 22,6% del portafoglio attribuibili alla performance del facto- tre il 4,2% è destinato al settore pubbli- crediti specializzati è invece detenuto ring, attività gestita quasi interamente co. Gli impieghi di credito specializzato dalle banche specializzate. Solo una da operatori specializzati. Le nuove rivolti alle famiglie, che rappresentano quota assai marginale (pari allo 0,1%) erogazioni nel 2011 provengono infatti il 61% del totale, costituiscono la voce si riferisce ai crediti in essere delle so- per il 91,6% dagli operatori specializ- più consistente del portafoglio. FIGURA 6 Ripartizione del credito specializzato per settore finanziato (out-standing al 31.12.2011) FAMIGLIE 61,0% IMPRESE PRIVATE 32,4% SETTORE PUBBLICO 4,2% ALTRO 2,0% SETTORE FINANZIARIO 0,4% Fonte: dati Assifact, Assilea, Assofin * Le variazioni percentuali tengono conto di eventuali rilevanti modifiche nelle compagini associative del settore intervenute nel corso dell’anno. ASSILEA 30 RAPPORTO SUL LEASING 2011 ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI [1.4] IL RALLENTAMENTO DELLE TRANSAZIONI SU IMMOBILI NON RESIDENZIALI Assilea e Agenzia del Territorio collaborano dal 2007 per la realizzazione di un osservatorio sugli immobili non residenziali. Fino ad oggi le schede immobiliari acquisite nel sistema informativo dagli associati Assilea sono state oltre 10.000. T ali schede hanno costituito una base informativa impor- rimanda anche per eventuali approfondimenti sulla metodolo- tante nel processo per la determinazione delle quotazioni gia di analisi adottata. dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare riferite alle tipologie In termini di stock immobiliare, i Negozi continuano a rappre- edilizie non residenziali. Nel settore non residenziale, infatti, sentare la tipologia edilizia con il numero di unità più elevato tra la fonte Assilea ha costituito nel 2011 circa il 20% del valore le tipologie non residenziali. Infatti, come evidenziato nella fig. dei volumi di scambio rilevati nell’indagine del mercato con 1, le unità della tipologia Negozi rappresentano il 61,2% dello le schede OMI. In particolare, sempre nel 2011, dalla fonte stock non residenziale. Seguono i Capannoni, con circa il 16,9% Assilea sono pervenuti circa il 6% (11% in termini di valore) (in crescita rispetto al 2010), e gli Uffici, con il 15,2%. Quote delle schede rilevate per la tipologia edilizia negozi, circa il minori sono rappresentate dagli Edifici commerciali (4,9%), 9% (13% in termini di valore) per la tipologia uffici e quasi il dagli Alberghi (1,3%) e dagli Istituti di credito (0,5%). Anche 50% delle schede per le unità a destinazione produttiva (46% in termini di compravendite (NTN*), sono sempre i Negozi a in termini di valore). Si riportano, di seguito, in sintesi alcuni presentare la percentuale più elevata, seppure con un’inciden- dati estratti dall’ultimo Rapporto Immobiliare 2012, al quale si za più contenuta rispetto a quella rilevata in termini di stock, FIGURA 1 Ripartizione dello stock e delle transazioni* 2011 di immobili non residenziali STOCK 2011 NTN 2011 NEGOZI 61,2% NEGOZI 49,9% CAPANNONI 16,9% UFFICI 22,8% UFFICI 15,2% CAPANNONI 20,2% EDIFICI COMMERCIALI 4,9% EDIFICI COMMERCIALI 5,8% ALBERGHI 1,3% ALBERGHI 0,8% ISTITUTI DI CREDITO 0,5% ISTITUTI DI CREDITO 0,6% Fonte: Agenzia del Territorio * Calcolate come Numero di Transazioni “Normalizzate”, conteggiate cioè per quota di trasferimento di proprietà al fine di considerare un numero di compravendite coerente con il numero di unità vendute. ASSILEA 31 RAPPORTO SUL LEASING 2011 ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI [1.4] IL RALLENTAMENTO DELLE TRANSAZIONI SU IMMOBILI NON RESIDENZIALI pari in questo caso al 49,9%. Le compravendite di Alberghi degli immobili ad uso ufficio, il cui indice delle compravendite rappresentano lo 0,8% del totale, anche in questo caso con diminuisce del 5,4% rispetto al 2010. una incidenza più contenuta rispetto a quella rilevata in termini di stock. Risultano, invece, più elevate, rispetto allo stock, le Guardando alla dinamica 2011 per macro-area geografica quote degli Uffici e dei Capannoni, 22,8% e 20,2%, così come (tab. 1 e tab. 2) , si osserva un generale calo del numero quelle degli Istituti di credito e degli Edifici commerciali, pari delle compravendite per tutte le principali tipologie di immobili rispettivamente allo 0,6% e al 5,8%. Tale differenza di quote analizzate. L’unico andamento positivo, come detto, si registra in termini di volume si riflette, ovviamente, sul valore dell’IMI, per il settore dei Capannoni, con un aumento a livello nazionale indice della dinamicità del mercato, calcolato come rapporto del +5,3%, che risulta ancora più elevato nel Sud, dove cresce tra il NTN e il relativo stock immobiliare. del 22,9%, e nelle Isole (+11,3%). Grazie essenzialmente all’ottimo risultato del comparto industriale, in queste due aree In termini di dinamica del mercato, l’andamento del numero indi- territoriali il saldo delle compravendite di Uffici, Capannoni e ce NTN, con base 100 all’anno 2004, evidenzia (fig. 2) come la Negozi per il 2011 è lievemente positivo e pari allo 0,2% per il flessione del numero delle compravendite sia iniziata nel 2006 Sud e allo 0,1% per le Isole. per le tipologie Uffici e Negozi, nel 2007 per i Capannoni. Nel Come di consueto, nel Rapporto Immobiliare 2011, per le prin- 2010 la flessione dell’indice ha subito un rallentamento visibile cipali tipologie di immobili non residenziali è stata calcolata una in tutte le categorie di immobili, dopo le contrazioni a due cifre quotazione media, elaborando le quotazioni OMI pubblicate registrate nel 2008 e nel 2009. Nel 2011 si è assistito ad un nel 1° e 2° semestre 2011 e pesandole sullo stock immobiliare. ulteriore rallentamento dell’indice, fatta eccezione per il com- Coerentemente con quanto rilevato nell’edizione precedente, le parto degli immobili industriali, per i quali si registra una crescita quotazioni massime sono state quelle rilevate con riferimento del 5,3%. Il calo più consistente risulta quello del comparto agli immobili del Centro, soprattutto per la categoria commer- FIGURA 2 Numero indice delle compravendite normalizzate con base 2004 = 100 Totale 115 Uffici 105 Capannoni 95 Negozi 85 75 65 55 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Fonte: Agenzia del Territorio ASSILEA 32 RAPPORTO SUL LEASING 2011 2010 2011 TABELLA 1 Stock, compravendite e IMI 2011 per area geografica e tipologia di immobile non residenziale Stock Uffici Negozi Capannoni Istituti di Edifici credito commerciali Alberghi Totale Nord Est 148.997 414.229 186.465 5.174 47.782 14.450 817.097 Nord Ovest 195.092 631.088 224.073 7.287 62.918 12.296 1.132.754 Centro 137.960 559.551 127.676 4.041 34.715 13.256 877.199 Sud 99.012 662.905 116.030 2.464 43.285 10.527 934.223 Isole 50.694 273.720 47.734 1.448 14.232 4.710 392.538 Italia 631.755 2.541.493 701.978 20.414 202.932 55.239 4.153.811 Numero compravendite Uffici Negozi Capannoni normalizzate Istituti di Edifici credito commerciali Alberghi Totale Nord Est 3.632 5.192 3.447 82 932 111 13.395 Nord Ovest 4.532 9.176 4.977 147 1.326 174 20.333 Centro 3.016 7.073 1.972 83 542 105 12.791 Sud 2.080 6.631 1.661 38 572 65 11.048 825 2.779 419 34 185 37 4.279 14.085 30.851 12.477 383 3.557 492 61.845 Isole Italia IMI Uffici Negozi Capannoni Istituti di Edifici credito commerciali Alberghi Totale Nord Est 2,4% 1,3% 1,9% 1,6% 2,0% 0,8% 1,6% Nord Ovest 2,3% 1,5% 2,2% 2,0% 2,1% 1,4% 1,8% Centro 2,2% 1,3% 1,5% 2,1% 1,6% 0,8% 1,5% Sud 2,1% 1,0% 1,4% 1,6% 1,3% 0,6% 1,2% Isole 1,6% 1,0% 0,9% 2,4% 1,3% 0,8% 1,1% Italia 2,2% 1,2% 1,8% 1,9% 1,8% 0,9% 1,5% Fonte: Agenzia del Territorio TABELLA 2 Variazione del numero delle compravendite di immobili non residenziali Var. % NTN 2011/2010 Uffici Negozi Capannoni Totale (Uffici, Negozi, Capannoni) Totale non residenziale Nord Est -7,6% -3,9% 3,6% -3,1% -2,9% Nord Ovest -2,2% -4,5% 0,9% -2,6% -3,0% Centro -7,0% -1,1% 6,2% -1,6% -2,2% Sud -6,5% -2,2% 22,9% 0,2% 0,2% Isole -4,7% 0,0% 11,3% 0,1% -0,7% Italia -5,5% -2,7% 5,3% -1,8% -2,1% Fonte: Agenzia del Territorio ASSILEA 33 RAPPORTO SUL LEASING 2011 ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI [1.4] IL RALLENTAMENTO DELLE TRANSAZIONI SU IMMOBILI NON RESIDENZIALI ciale; le quotazioni minime sono quelle relative agli immobili L’aumento maggiore ha riguardato le quotazioni degli Uffici, situati nel Sud e nelle Isole (tab. 3). che sono cresciute dello 0,3% a livello complessivo e dello 0,6% nei capoluoghi. A livello di macro-aree, le quotazioni Nel grafico della fig. 3 sono messe a confronto le quotazioni medie degli Uffici risultano in crescita in modo più spiccato nel Nord- nazionali - calcolate su tutti i comuni e sui soli capoluoghi - con Est (+0,6% a livello complessivo e +1,4% nei capoluoghi), riferimento al 2011, delle tre principali tipologie edilizie esaminate mentre sono stabili a livello complessivo (e in riduzione dello e le variazioni percentuali rispetto al 2010. Tali quotazioni medie 0,3% nei capoluoghi) al Sud. I prezzi degli immobili commer- risultano in crescita per tutte le tipologie edilizie. È inoltre interes- ciali crescono al Nord e nelle Isole, mentre diminuiscono nelle sante notare come le quotazioni degli uffici presentino valori molto altre marco-aree. simili sia per il complesso dei comuni sia per i soli capoluoghi. TABELLA 3 Quotazioni 2011 per tipologia di immobile (Prezzi al mq Omi) Nord Est Nord Ovest Centro Sud Isole Media nazionale Uffici 1.467 1.611 2.016 1.338 1.200 1.564 Negozi 1.783 1.833 2.402 1.602 1.436 1.848 530 567 648 457 441 546 Capannoni Fonte:Agenzia del territorio FIGURA 3 Quotazioni medie nazionali 2011 e variazione rispetto al 2010 di Uffici, Negozi e Capannoni Tutti i comuni 3.000 Capoluoghi 2.500 € 2.276 € 2.734 € 1.848 2.000 € 1.564 1.500 1.000 € 546 € 698 500 +0,3% +0,6% 0 +0,1% Uffici +0,2% +0,6% +0,1% Negozi Fonte:Agenzia del territorio ASSILEA 34 RAPPORTO SUL LEASING 2011 Capannoni FOCUS La penetrazione del leasing sulle compravendite di immobili non residenziali C onfrontando la dinamica delle com- al finanziamento dell’imposta di registro Capannoni. Rispetto al 2010, il valore pravendite con quella del numero dovuta entro il 31 marzo 2011. di scambio del 2011 si è mantenuto so- di contratti di leasing su immobili finiti stanzialmente invariato, nonostante il (tab. 4) , si assiste, dopo due anni di Utilizzando le quotazioni medie comu- calo del settore Ufficio.Tale risultato va forte riduzione, ad una crescita dell’8,9% nali della banca dati OMI ed effettuando imputato alle buone performance del del numero di contratti leasing su im- una stima delle superfici compravendute settore dei capannoni che mostrano, mobili costruiti. A fronte di tale risultato degli Uffici, dei Negozi e dei Capannoni, infatti, un aumento del “fatturato” del positivo si conferma, a livello complessi- nel Rapporto Immobiliare viene effet- +4,9%, in considerazione dell’aumento vo, una flessione del numero delle com- tuata una stima di massima del valore degli scambi del +5,3%. Tale aumento pravendite (pari al 2,1%), per quanto più complessivo degli immobili scambiati ha compensato in buona parte la forte contenuta rispetto all’anno precedente. nel 2011 (tab. 5) . Complessivamen- riduzione, in linea con il 2010, dei volumi Ne consegue, per la prima volta dal 2005, te, il valore di scambio degli immobili di scambio sugli Uffici (-7,9%), nonché un aumento del tasso di penetrazione del non residenziali considerati ai fini di la diminuzione del valore dei volumi leasing espresso sul numero delle transa- questa analisi è stato stimato pari a scambiati sui Negozi (decisamente più zioni, che sale all’11,2% e risulta il più 18,9 miliardi di euro nel 2011. La quo- contenuta rispetto al 2010 e pari allo alto degli ultimi tre anni. Come si vedrà ta del valore di scambio collegata agli 0,9%). Emerge che la quota di mercato più avanti, in sede di analisi della dina- uffici è stimata pari a circa 3,6 miliardi più ampia, nel 2011, si è scambiata, mica dello stipulato leasing immobiliare, di euro (19% circa del totale) ed è signi- in termini di valore, al Nord Ovest per questo dato va comunque interpretato ficativamente inferiore a quella stimata tutte le tre tipologie non residenziali con cautela tenendo conto del possibile per i Negozi ed i Capannoni, circa 7,4 esaminate (37%). Segue il Centro per gli conteggio come nuovi contratti di lea- miliardi di euro e 7,9 miliardi di euro Uffici e i Negozi, mentre è nel Nord Est la sing di eventuali variazioni contrattuali su rispettivamente, con una quota relativa seconda maggior quota del valore delle contratti immobiliari già in essere, legate pari al 39% per i Negozi e 42% per i compravendite di Capannoni. TABELLA 4 Dinamica del tasso di penetrazione dello stipulato leasing immobiliare “costruito” sulle compravendite di immobili strettamente non residenziali – numero contratti 2008 Numero di contratti di leasing 2009 2010 2011 Var.% '11/'10 10.527 7.249 6.357 6.922 8,9% 76.187 66.020 63.170 61.845 -2,1% 13,8% 11,0% 10,1% 11,2% - immobiliare "costruito" Compravendite di immobili strettamente non residenziali Incidenza % Fonte: elaborazioni Assilea su dati Agenzia del Territorio ASSILEA 35 RAPPORTO SUL LEASING 2011 ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI [1.4] IL RALLENTAMENTO DELLE TRANSAZIONI SU IMMOBILI NON RESIDENZIALI È possibile stimare con una buona ap- preso anche (sebbene in percentuale l’incidenza del leasing si riduce di 8,9 prossimazione il tasso di penetrazione minima) lo stipulato relativo agli immo- punti percentuali rispetto al 2010. Si del leasing immobiliare costruito sui vo- bili residenziali e agli alberghi. Il loro tratta di una contrazione analoga a quel- lumi complessivi di contratti immobiliari peso sul totale stipulato è contenuto, la registrata nel 2009, e molto superiore non residenziali indicati dall’Agenzia del ma potrebbe portare ad una lieve so- a quella misurata lo scorso anno (che era Territorio. Tale tasso si ottiene dividen- pravvalutazione del tasso di penetra- risultata pari a 1,2 punti percentuali). La do il valore dello stipulato leasing per il zione della locazione finanziaria. Tale valutazione di tali dati deve comunque valore totale degli immobili scambiati. incidenza risulta comunque pari, per il essere pesata alla luce di quanto sotto- Occorre tenere presente che nella voce 2011, al 22,5%. Si tratta del valore più lineato in merito alla comparabilità delle relativa al leasing immobiliare è com- baso degli ultimi 4 anni. In particolare, due grandezze in oggetto. TABELLA 5 Dinamica del tasso di penetrazione dello stipulato leasing immobiliare “costruito” sulle compravendite di immobili strettamente non residenziali - valore contratti (valori in milioni di euro) 2008 Uffici 2009 2010 2011 Var.% '11/'10 3.450 4.197 3.915 3.605 -7,9% Negozi 10.257 7.790 7.493 7.428 -0,9% Capannoni 10.209 7.755 7.523 7.890 4,9% Totale 23.916 19.742 18.931 18.923 -0,0% 9.509 6.438 5.514 4.258 -22,8% 39,8% 32,6% 31,4% 22,5% - Totale Leasing immobiliare costruito Tasso di penetrazione sui volumi Fonte: elaborazioni Assilea su dati dell’Agenzia del Territorio ASSILEA 36 RAPPORTO SUL LEASING 2011 ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI [1.5] LA TENUTA DEL MERCATO DELLE IMMATRICOLAZIONI A SOCIETÀ [1.5.1] La diminuzione delle immatricolazioni di autovetture Il 2011 ha evidenziato un calo nel numero di immatricolazioni di autovetture in Italia dell’ordine del 10,9% rispetto all’anno precedente. T ale situazione rispecchia l’andamento generalizzato delle Considerando il comparto delle autovetture, è possibile notare immatricolazioni nei principali paesi europei, tra cui la un calo generalizzato nell’andamento mensile delle immatrico- Francia, con una diminuzione pari a circa il 2,1%, il Regno lazioni rispetto all’anno precedente, che risulta più accentuato Unito, in cui il calo risulta essere del 4,4%, la Spagna, in cui nel confronto con il primo trimestre del 2010, periodo in cui gli si registra il decremento più consistente, pari al 17,7%; l’unico incentivi sulla rottamazione ancora esplicavano i loro effetti Paese in cui si riscontra un andamento positivo è la Germania positivi, ed in cui si arriva a toccare il -27% in corrispondenza del che, con un incremento pari all’8,8%, continua a confermare mese di marzo. Nei mesi successivi il divario rimane evidente, il primo posto in Europa. La situazione sembra risollevarsi se si anche se notevolmente attenuato: non arriva a superare la analizzano le immatricolazioni relative agli autoveicoli commer- soglia del -14,7% raggiunta nel mese di dicembre (fig. 2). ciali ed industriali. Per entrambe le categorie infatti, nel 2011 Sul totale delle immatricolazioni è cresciuta l’incidenza del ci sono stati forti aumenti nel numero di immatricolazioni di mercato dell’usato, passata dal 58,2% del 2010 al 60,6% del tutte le maggiori economie europee; a conferma di ciò basti 2011 (fig. 3). considerare il dato relativo alla media dei paesi dell’UE, che ha registrato un incremento rispettivamente del 7% e del 29%. In Dall’analisi delle immatricolazioni per tipologia di proprietario Italia questo risultato viene in parte smentito da una flessione emerge un aumento dell’incidenza delle autovetture intestate a del 6,1% nel comprato degli autoveicoli commerciali entro le società, che raggiunge il 33% del totale (+ 5 punti percentuali 3,5t, mentre un risultato positivo è riscontrabile nell’incremento rispetto alla quota del 2010) a discapito delle immatricolazioni pari al 14,4% delle immatricolazioni relative agli autoveicoli a privati, il cui peso sull’intero comparto diminuisce fino a rag- industriali (fig.1). giungere il 66,3%. Infatti nel 2011 l’unico aumento riscontrato FIGURA 1 50,0% Dinamica delle immatricolazioni nei maggiori Paesi europei (Var.% 2011/2010) Autovetture Autoveicoli commerciali≤3,5t Autoveicoli commerciali>3,5t 40,0% 30,0% 20,0% 10,0% 0,0% -10,0% -20,0% -30,0% Francia Germania Italia Spagna UK Fonte:ACEA ASSILEA 37 RAPPORTO SUL LEASING 2011 UE (27) ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI [1.5.1] La diminuzione delle immatricolazioni di autovetture FIGURA 2 Trend mensile delle immatricolazioni di autovetture e fuoristrada 300.000 2011 2010 250.000 200.000 150.000 100.000 50.000 0 gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre Fonte:Elaborazione Centro Studi Unrae è quello delle immatricolazioni di autovetture a società (+5,4%) Il comparto dei veicoli commerciali e industriali registra nel mentre le immatricolazioni a privati (intendendo con questa 2011 un calo del 5,2% dello stipulato rispetto all’anno prece- dizione tutti i soggetti dotati di codice fiscale alfanumerico: i dente, principalmente attribuibile sia al settore degli autovei- privati consumatori, gli esercenti arti e professioni, i titolari di coli fino a 3,5t (-6,0%) che al sub-comparto degli autobus ditte individuali e le imprese familiari) continuano a registrare (-18,0%). Lo specifico settore degli autoveicoli industriali ha una flessione pari al 17,9%, in linea con il trend dell’anno pre- comunque visto aumentare le immatricolazioni del 5,7%, e al cedente. All’interno di quest’ultimo comparto, si è assistito però suo interno le immatricolazioni di autoveicoli pesanti fino alle ad un aumento delle immatricolazioni di autovetture concesse 16t hanno visto crescere la loro incidenza, con un incremento in leasing, pari al 12,2%. (tab. 1 e fig. 4). delle immatricolazioni del 10,4%. (tab. 2). FIGURA 3 Il mercato delle autovetture in Italia al netto delle minivolture (numero di veicoli immatricolati e oggetto di trasferimento di proprietà) Prime iscrizioni di autovetture nuove Passaggi di proprietà di autovetture al netto delle minivolture 5.000.000 4.500.000 4.000.000 3.500.000 3.000.000 2.500.000 2.000.000 1.500.000 1.000.000 500.000 0 2010 2011 Fonte:Elaborazione Centro Studi Unrae ASSILEA 38 RAPPORTO SUL LEASING 2011 ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI [1.5.1] La diminuzione delle immatricolazioni di autovetture TABELLA 1 Immatricolazioni di autovetture e fuoristrada 2010 Privati proprietari 2011 Var.% 2011/2010 1.387.744 1.139.415 -17,9 21.305 23.909 12,2 2.933 3.033 3,4 Totale autovetture a privati 1.411.982 1.166.357 -17,4 Totale autovetture a società 561.604 591.707 5,4 1.973.586 1.758.064 -10,9 Privati con auto in leasing Taxi a privati* Totale immatricolazioni di autovetture * Compresa una minima percentuale di taxi in leasing - Fonte: Elaborazioni Centro Studi Unrae FIGURA 4 Ripartizione delle immatricolazioni 2011 di autovetture tra privati* e società PRIVATI 66,3% SOCIETÀ 33,7% PRIVATI PROPRIETARI 64,8% PRIVATI CON AUTO LEASING 1,4% TAXI A PRIVATI 0,2% * Per “privati” s’intendono i soggetti dotati di codice fiscale alfanumerico: i privati consumatori, gli esercenti arti e professioni, i titolari di ditte individuali e imprese familiari. Fonte:Elaborazione Assilea su dati Unrae TABELLA 2 Numero di immatricolazioni di veicoli commerciali e industriali 2010 Veicoli commerciali fino a 3,5t. di ptt. 2011 Var.% 2011/2010 181.654 170.740 -6,0 Veicoli industriali oltre 3,5t. di ptt. 18.197 19.238 5,7 di cui veicoli industriali pesanti * 16t. di ptt. 12.636 13.956 10,4 3.906 3.204 -18,0 193.182 203.757 -5,2 Autobus Totale Fonte: Elaborazione Centro Studi Unrae ASSILEA 39 RAPPORTO SUL LEASING 2011 ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI [1.5.2] La tenuta del mercato dell’auto aziendale Il comparto relativo alle immatricolazioni di autovetture intestate a “società” risulta essere incrementato del 5,4%, attestandosi sulle 591.700 unità. ale incremento deve essere attribuito principalmente alle T delle autovetture di proprietà (22,9%). Queste considerazioni immatricolazioni di autovetture di proprietà intestate ai denotano una dinamica totalmente opposta rispetto a quella concessionari, aumentate del 5,1%. L’incidenza di tale voce dell’anno precedente, poiché sono proprio le autovetture in- all’interno dell’intero comparto si attesta intorno al 32%, in testate a società di noleggio a lungo termine ad acquistare linea con l’anno precedente. Lo stesso non vale però con riferi- peso all’interno del settore delle auto aziendali “in senso mento alle autovetture concesse ad uso noleggio, in flessione stretto”, fino a raggiungere il 54,7% del totale, a discapito del 12,3%. Anche il comparto delle immatricolazioni a società delle auto a enti o società diverse, che con un’incidenza del di noleggio a breve termine risulta essere in calo (-2,3%), ve- 30,9% evidenziano una perdita di 5 punti percentuali rispetto dendo diminuire la propria incidenza sul totale al 18,3%; stesso al 2010. Il comparto del leasing è rimasto pressoché inalterato, discorso per le autovetture finanziate in leasing, diminuite del confermando le stesse percentuali di incidenza in entrambi i 3,2%. (fig. 1 e tab. 1). segmenti delle società di noleggio a lungo termine e degli enti Per quanto riguarda il sotto-comparto degli enti e società e società diversi (fig. 2). diverse è possibile notare una lieve diminuzione nelle imma- Nel 2011 il settore del noleggio auto conferma il trend di tricolazioni di autovetture di proprietà (-5,1%) a fronte di un crescita dell’anno precedente, con un incremento del 10,1% più consistente aumento delle autovetture finanziate in leasing nel numero di immatricolazioni; tale incremento viene favorito (12,9%); situazione opposta, invece, per le società di noleggio dalla dinamica positiva nel comparto del noleggio a lungo a lungo termine, per cui a registrare una flessione sono le termine, che ha visto aumentare le immatricolazioni di 22,3 immatricolazioni di autovetture finanziate in leasing (-1,7%), punti percentuali, aumento consistente che riesce ampiamente ampiamente compensata dall’aumento nelle immatricolazioni a sostenere il calo di 2,6 punti percentuali subìto dal noleggio FIGURA 1 Ripartizione delle immatricolazioni 2011 a società per tipologia di utilizzatore AUTO AZIENDALI IN SENSO STRETTO 44,7% SOCIETÀ DI NOLEGGIO A LUNGO TERMINE 24,4% AUTOIMMATRICOLAZIONI (DI PROPRIETÀ) 32,2% AUTO AZIENDALI DI PROPRIETÀ 13,8% SOCIETÀ DI NOLEGGIO A BREVE TERMINE 18,3% AUTO AZIENDALI IN LEASING 6,0% LEASING ALLE SOCIETÀ DI NOLEGGIO A LUNGO TERMINE 0,5% AUTOIMMATRICOLAZIONI (USO NOLEGGIO) 3,6% LEASING ALLE SOCIETÀ DI NOLEGGIO A BREVE TERMINE 0,9% ALTRI SOGGETTI CHE FANNO NOLEGGIO 0,2% Fonte:Elaborazione Assilea su dati UNRAE ASSILEA 40 RAPPORTO SUL LEASING 2011 TABELLA 1 Dinamica delle immatricolazioni per tipologia di utilizzatore e destinazione finale 2010 di proprietà Enti e società diverse 2011 86.149 Var.% 81.745 -5,1 Leasing 31.277 35.319 12,9 di proprietà 117.722 144.655 22,9 Leasing 3.021 2.971 -1,7 238.269 264.690 11,1 di proprietà 110.571 108.010 -2,3 Leasing 5.646 5.465 -3,2 di proprietà 181.335 190.665 5,1 ad uso noleggio 24.469 21.451 -12,3 1.414 1.426 0,8 561.604 591.707 5,4 Società di noleggio a lungo termine Mercato auto aziendale vero e proprio Società di noleggio a breve termine Autoimmatricolazioni Altri soggetti che fanno noleggio Totale auto e fuoristrada intestate a società Fonte:Elaborazioni Assilea su dati UNRAE FIGURA 2 Dettaglio ripartizione delle immatricolazioni 2011 delle “auto aziendali in senso stretto” SOCIETÀ DI NOLEGGIO A LUNGO TERMINE 54,7% AUTO AZIENDALI DI PROPRIETÀ 30,9% AUTO AZIENDALI IN LEASING 13,3% LEASING ALLE SOCIETÀ DI NOLEGGIO A LUNGO TERMINE 1,1% Fonte:Elaborazioni Assilea su dati UNRAE a breve termine. L’andamento nel numero di immatricolazioni viene a delinearsi una situazione del tutto opposta a quella del si riflette nella composizione del parco circolante, che risulta 2010, in cui era proprio quest’ultimo comparto a registrare gli essere complessivamente aumentato del 3,4%; nello specifico aumenti più significativi (tab. 2). l’aumento più significativo (5,9%) è da imputare al numero di Focalizzando l’attenzione sullo stipulato relativo alle associate auto in circolazione appartenenti al comparto del noleggio a Assilea, è possibile notare un generale incremento sia per lungo termine, a fronte di una diminuzione di ben 7 punti per- quanto riguarda il noleggio a lungo termine - che ha visto centuali del parco circolante del noleggio a breve; in definitiva aumentare il numero dei contratti e il relativo valore rispetti- TABELLA 2 Autovetture a società di Noleggio Acquisti Noleggio a breve termine Noleggio a lungo termine Totale noleggio Parco 2010 2011 Var.% 2010 2011 Var.% 116.217 113.251 -2,6% 96.304 89.608 -7,0% 120.743 147.626 22,3% 404.689 428.624 5,9% 236.960 260.877 10,1% 500.993 518.232 3,4% Fonte:Elaborazione Centro Studi Unrae ASSILEA 41 RAPPORTO SUL LEASING 2011 vamente di 4,7 e 6,3 punti percentuali – che con riferimento Il comparto del noleggio a lungo termine, come diretta conse- al leasing sulle autovetture, anche se in misura più contenuta guenza del consistente incremento nel numero di immatricolazio- (+4,4% nel numero di contratti, +1,6% nel valore); più nello ni, ha invece visto aumentare del 5,6% il numero di autovetture specifico, l’incremento verificatosi in quest’ultima categoria è con anzianità inferiore ai 2 anni, che in tal modo arrivano a da attribuire alle operazioni concluse nei confronti delle società rappresentare il 57,9% del relativo parco circolante (fig. 4). di emanazione industriale, aumentate del 28,8% nel numero Un calo del 5,5% deve essere evidenziato con riferimento alla e del 27,6% nel valore, mentre va evidenziato un calo di 9,3 categoria delle autovetture con anzianità compresa tra i 3 e i 4 e 11,7 punti percentuali nel numero e valore delle operazioni anni, mentre le autovetture con anzianità tra i 5 e i 6 anni man- stipulate da tutte le altre società di leasing (tab. 3). tengono pressoché inalterato il livello del 2010, facendo registrare un decremento dello 0,7%. La categoria delle autovetture con Passando ad un’analisi dell’anzianità del parco circolante, è anzianità superiore ai 6 anni acquisisce un’incidenza pressoché possibile notare che nel comparto del noleggio a breve termine irrilevante(0,7%); in definitiva, quindi, l’anzianità media del - caratterizzato da un’anzianità media di 12 mesi –la categoria relativo parco circolante risulta essere di 23 mesi. che presenta un’incidenza maggiore risulta essere quella delle autovetture con meno di nove mesi di anzianità (62,0%); questo L’incremento registrato nelle immatricolazioni leasing sembra aspetto costituisce una conferma del processo di rinnovamento aver finalmente favorito quel processo di rinnovamento del parco avviato già negli anni precedenti, anche se va comunque eviden- circolante che fino all’anno precedente stentava ad avviarsi; nel ziato un calo di 4 punti percentuali rispetto al 2010. Questa lieve 2011 infatti, la categoria delle autovetture con anzianità inferiore flessione viene compensata dall’incremento nelle categorie delle ai 2 anni ha acquistato il peso maggiore all’interno dell’intero autovetture comprese tra i 10 e i 18 mesi (+2,5%) ed oltre i 18 parco (53,4%), guadagnando 6,4 punti percentuali rispetto al mesi (1,5%) (fig. 3). 2010, con conseguente diminuzione dell’incidenza delle auto- TABELLA 3 Nuovi contratti di Leasing e di Noleggio a Lungo Termine di autovetture stipulati dalle Associate Assilea (valori in migliaia di euro) 2010 2011 Numero Valore Numero Var.% Valore Numero Valore Leasing di società di emanazione industriale 26.772 821.631 34.490 1.048.113 28,8% 27,6% Altre società di leasing 47.962 1.596.656 43.499 1.409.406 -9,3% -11,7% Totale Leasing autovetture 74.734 2.418.287 77.989 2.457.519 4,4% 1,6% Totale Noleggio LT Assilea 17.449 439.610 18.263 467.292 4,7% 6,3% Fonte:Assilea FIGURA 3 Composizione del parco circolante di autovetture e fuoristrada in noleggio a breve termine per anzianità del veicolo (dati al 31.12.2011) 0-9 MESI 62,0% 10-18 MESI 20,0% OLTRE 18 MESI 18,0% Fonte:Elaborazione Centro Studi Unrae ASSILEA 42 RAPPORTO SUL LEASING 2011 vetture con anzianità compresa tra i 3 e i 4 anni, pari al 43,2% anzianità superiore ai 6 anni, con quota 11,1% raggiunta nel (-6,7% rispetto al 2010); le autovetture con anzianità compresa 2011, contribuiscono all’ulteriore aumento dell’anzianità media tra i 5 e i 6 anni si sono lievemente incrementate (+0,8%), ma dei veicoli appartenenti al parco circolante analizzato. continuano a costituire il segmento meno rilevante. Nel parco delle autovetture intestate a società diverse da quelle di La quota maggiore delle autovetture che costituiscono il parco cir- noleggio, la categoria delle autovetture di anzianità inferiore ai 2 colante leasing nel 2011 riguarda quelle immatricolate nello stesso anni, nonostante l’incremento di 1,4 punti percentuali, mantiene anno, pari al 28,9% (in crescita rispetto a quelle che al 31.12.2010 ancora un peso di gran lunga inferiore a quello acquisito dalle risultavano immatricolate nel corso dell’anno); seguono in ordine di autovetture di anzianità intermedia, compresa tra i 2 ed i 6 anni, grandezza: le autovetture immatricolate nel 2010 pari al 24,4%; le la cui quota si attesta al 47,1% (27,9% per le autovetture con immatricolazioni relative al 2008, con un’incidenza pari al 22% del anzianità tra i 3 e i 4 anni - con decremento del 3,2% - e 19,2% parco auto; quelle relative al 2009 che raggiungono una quota pari per quelle di anzianità compresa tra i 5 ed i 6 anni - incrementata al 21,1%, e infine le immatricolazioni del 2007 che rappresentano di 1,3 punti percentuali rispetto al 2010). Le autovetture con solo il 3,5% del totale (fig. 5). FIGURA 4 Composizione del parco circolante in Leasing e Noleggio a lungo termine (dati al 31.12.2011) per anzianità del veicolo (valori %) 0 - 2 anni 3 - 4 anni oltre 5 - 6 anni 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 Noleggio a lungo termine Leasing Autovetture intestate a società* * Comprese le auto in leasing a società ed escluse le auto a noleggio a lungo termine Fonte:Elaborazione Centro Studi Unrae FIGURA 5 Composizione del parco circolante di autovetture e fuoristrada in Leasing (dati al 31.12.2011) per anno di immatricolazione 2011 28,9% 2010 24,4% 2008 22,0% 2009 21,1% 2007 3,5% Fonte:Elaborazione Centro Studi Unrae ASSILEA 43 RAPPORTO SUL LEASING 2011 FOCUS Le immatricolazioni leasing auto per tipologia di utilizzatore e la penetrazione per comparto G uardando alla ripartizione delle immatricolazioni leasing di autovetture per le diverse tipologie di utilizzatori (fig. 6), si osserva come esse si concentrino per oltre il 52% sulle imprese (“Enti e società diverse”). Segue una quota importante di immatricolazioni (35,3%) a privati (intendendo con questa dizione tutti i soggetti dotati di codice fiscale alfanumerico: i privati consumatori, gli esercenti arti e professioni, i titolari di ditte individuali e le imprese familiari). Percentuali più contenute delle immatricolazioni leasing, ed in lieve flessione rispetto al 2010, si riferiscono ad autovetture finanziate in leasing che vengono poi utilizzate, rispettivamente, da società di noleggio a medio-lungo termine (4,4%) e da società di noleggio a breve termine (8,1%). Per quanto il segmento del leasing di au- FIGURA 6 tovetture da solo costituisca circa il 60,3% del totale delle immatricolazioni in leasing, il suo tasso di penetrazione sul totale delle immatricolazioni di autovetture non raggiunge il 4% (tab. 4). Si osserva, per contro, un 24,8% di incidenza nel comparto delle immatricolazioni di autoveicoli commerciali e industriali, e un 35,5% assunto invece con riferimento al comparto degli autobus, il quale risulta in aumento di quasi 10 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Da un’estrapolazione del tasso di penetrazione del leasing sulle immatricolazioni di autovetture e fuoristrada distinte in base al tipo di utilizzatore emerge quanto descritto dalla tab. 5. Il tasso relativo alle immatricolazioni a società cresce leggermente, passando dal 5,6% del 2010 al 6,0% attuale. In questo caso l’incidenza del leasing viene calcolata rapportandola al dato comprendente anche le società di noleggio e i concessionari, categoria quest’ultima che, avendo registrato un aumento dell’ordine dei 5 punti percentuali nelle immatricolazioni rispetto al 2010, può sottostimare l’effettiva incidenza del leasing nell’ambito del sotto-comparto analizzato. Per avere una visione più attendibile bisogna quindi considerare il tasso di penetrazione del leasing con riferimento al settore delle auto aziendali in senso stretto, il quale, calcolato al netto di queste due componenti, permette di evidenziare un incremento molto più contenuto dell’effettiva incidenza del leasing verso utilizzatori di tipo societario, che passa dal 14,4% del 2010 all’attuale 14,5%. La minore penetrazione che il leasing ha Ripartizione delle immatricolazioni leasing di autovetture 2011 per tipologia di utilizzatore ENTI E SOCIETÀ DIVERSE 52,2% PRIVATI* CON AUTO IN LEASING 35,3% SOCIETÀ DI NOLEGGIO A BREVE TERMINE 8,1% SOCIETÀ DI NOLEGGIO A LUNGO TERMINE 4,4% *Si indicano con la dizione “privati” i soggetti dotati di codice fiscale alfanumerico: i privati consumatori, gli esercenti arti e professioni - Fonte: elaborazioni Assilea su dati UNRAE TABELLA 4 Ripartizione e penetrazione delle immatricolazioni leasing per tipologia di veicolo Peso % immatricolato leasing 2011 Penetrazione % del leasing sul totale 2010 2011 Autovetture e fuoristrada 60,3 3,2 3,9 Veicoli commerciali e industriali 38,8 24,0 24,8 0,9 25,7 35,5 100,0 5,0 5,9 Autobus Totale Fonte:Portale Assilea – Unrae (Aprile 2011) ASSILEA 44 RAPPORTO SUL LEASING 2011 invece registrato nei riguardi delle società di noleggio, in calo di 0,5 punti percentuali, può essere considerata alla luce della generale flessione registrata dalle immatricolazioni in leasing verso le società di noleggio sia a breve che a lungo termine. Il comparto del leasing a privati - al contrario - vede aumentare il tasso di penetrazione dall’1,5% registrato nel 2010 al 2,1% del 2011, aumento che è diretta conseguenza della diminuzione registrata nelle immatricolazioni totali di auto a privati ed al contestuale aumento delle autovetture in leasing immatricolate nei confronti di questa tipologia di utilizzatori. Nella tab. 6 vengono analizzate le immatricolazioni di autovetture distinte per nazionalità delle case costruttrici al fine di individuare la percentuale di incidenza del leasing con riferimento sia al totale delle immatricolazioni, che alle singole tipologie di utilizzatori: privati e società. Da questa ana- TABELLA 5 lisi, effettuata mantenendo il confronto con i dati rilevati nell’anno precedente, emerge che anche nel 2011 il maggior numero di immatricolazioni ha avuto ad oggetto autovetture italiane. Questo segmento infatti rappresenta la quota più elevata (29,0%) dell’intero mercato delle immatricolazioni, nonostante il calo di 1,2 punti percentuali rispetto al 2010. Lo stesso però non può dirsi focalizzando l’attenzione sul totale delle immatricolazioni in leasing; in tal caso infatti la maggior quota di autovetture acquistate tramite locazione finanziaria risulta essere di nazionalità tedesca (49,0%). Considerando invece il tasso di penetrazione del leasing, si osserva che il valore più elevato viene rilevato con riferimento alle auto di nazionalità tedesca, di cui il 7,6% risulta essere stato acquistato in leasing. Seguono le autovetture francesi, poiché quelle in leasing costituiscono il 5,2% del totale, in aumento di quasi 2 punti percentuali rispetto al 2010. Una certa rilevanza viene riscontrata anche con riferimento alle autovetture di nazionalità indiana, poiché il tasso di penetrazione sul totale di quelle immatricolate nel 2011 risulta essere pari al 4,7%. Il segmento delle auto di nazionalità italiana è quello che presenta la percentuale di incidenza più bassa, pari all’1,0%. Considerando l’incidenza del leasing per tipologia di utilizzatore è possibile notare che generalmente questa risulta maggiore per le società piuttosto che per i privati; ciò è riscontrabile guardando – ad esempio al tasso di penetrazione del leasing sulle immatricolazioni alle società di autovetture tedesche, pari al 12,9%, superiore di circa 8 punti percentuali rispetto allo stesso tasso preso con riferimento alle immatricolazioni ai privati (4,7%); stesso discorso può essere fatto per le auto francesi, in cui il Dettaglio tassi di penetrazione percentuale del leasing di autovetture e fuoristrada su privati e società NUMERATORE DENOMINATORE Leasing a società 2011 Auto intestate a società* 5,6% 6,0% Auto aziendali** 14,4% 14,5% Auto a società di noleggio 3,7% 3,2% Auto a privati 1,5% 2,1% Leasing di auto aziendali “in senso stretto” Leasing a società di noleggio 2010 Leasing a privati * Al netto del leasing a privati - ** Al netto delle auto in noleggio a breve termine e delle auto intestate ai concessionari - Fonte:Elaborazioni Assilea su dati UNRAE TABELLA 6 Immatricolazioni di autovetture e fuoristrada per nazionalità del gruppo di appartenenza delle case automobilistiche Quota % di mercato Marca su totale autovetture immatricolate Penetrazione % Leasing sulle sole autovetture in leasing sul totale su privati* su società 2010 2011 2010 2011 2010 2011 2010 2011 2010 2011 Auto di fabbricazione italiana 30,2 29,0 8,8 7,0 0,9 1,0 0,3 0,4 2,0 1,7 Auto di fabbricazione tedesca 23,4 25,3 49,5 49,0 6,8 7,6 3,8 4,7 12,7 12,9 Auto di fabbricazione francese 16,1 13,8 16,7 18,2 3,3 5,2 1,2 2,5 9,7 10,8 Auto di fabbricazione americana 11,6 10,8 5,6 5,9 1,6 2,1 0,5 0,8 6,4 6,5 Auto di fabbricazione giapponese 10,5 10,8 9,3 8,2 2,9 3,0 1,3 1,4 9,6 9,0 Auto di fabbricazione sud coreana 2,9 3,7 1,1 1,4 1,2 1,5 0,6 0,6 4,3 5,7 Auto di fabbricazione indiana 0,1 0,1 0,2 0,1 4,2 4,7 1,6 1,3 11,5 8,9 *Si indicano con la dizione “privati” i soggetti dotati di codice fiscale alfanumerico: i privati consumatori, gli esercenti arti e professioni - Fonte:Elaborazioni Assilea su dati UNRAE ASSILEA 45 RAPPORTO SUL LEASING 2011 differenziale tra immatricolazioni a società e privati si attesta anche qui sugli 8 punti percentuali (10,5% per le società e 2,5% per i privati). L’Italia riconferma l’incidenza più bassa sia con riferimento al settore del leasing ai privati (0,4%) che a quello delle società (1,7%). Nelle tabelle 7a, 7b e 7c si riportano un’analoga posizione intermedia in tutti e tre i segmenti. La Fiat occupa la prima posizione in entrambi i segmenti del noleggio a breve/lungo termine, mentre nel leasing finanziario tale posizione viene ricoperta dal marchio Audi. La casa automobilistica tedesca riveste un ruolo prevalente anche nel noleggio a lungo termine, sebbene abbia perso peso rispetto al 2010, permettendo alla Volkswagen di guadagnare la seconda posizione. Volkswagen si trova ad occupare le prime posizioni anche nell’ambito del leasing finanziario mentre nel noleggio a breve le classifiche in base al numero di immatricolazioni nel 2011 delle prime dieci marche realizzate nei segmenti del noleggio a breve termine, noleggio a lungo termine e leasing finanziario. La Renault si trova ad occupare TABELLA 7a TABELLA “Top 10” immatricolazioni 7b termine appare soltanto all’ottavo posto. Anche nel 2011, così come si osservava nell’anno precedente, si può notare che le immatricolazioni alle sole società aventi ad oggetto autovetture di marca Renault risultano persino superiori alle immatricolazioni a società relative sia al marchio BMW che al marchio Audi, marchi che ricoprono le prime due posizioni all’interno del segmento del leasing finanziario anche grazie alla forte incidenza delle immatricolazioni a privati, professionisti, artigiani, ditte individuali, imprese familiari. “Top 10” immatricolazioni per marca noleggio per marca noleggio a lungo a breve termine a società termine/leasing operativo a società Marca Anno 2011 Marca Var.% 2011/2010 Anno 2011 Var.% 2011/2010 36.428 -21,6 1 FIAT 34.951 18,7 LANCIA 9.302 -5,9 2 VOLKSWAGEN 14.753 31,1 PEUGEOT 9.197 -8,0 3 AUDI 12.560 -4,0 1 FIAT 2 3 4 FORD 9.101 -12,8 4 FORD 10.393 32,1 5 OPEL 7.322 310,0 5 OPEL 10.186 54,5 6 RENAULT 6.229 -4,1 6 BMW 9.627 19,1 7 CITROEN 5.133 29,5 7 RENAULT 9.208 -10,6 ALFA ROMEO 7.121 46,0 8 VOLKSWAGEN 4.666 -1,1 8 9 ALFA ROMEO 4.499 25,5 9 PEUGEOT 6.970 111,9 HYUNDAI 2.877 567,5 10 MERCEDES 6.001 37,0 10 Fonte:Elaborazioni Centro Studi UNRAE TABELLA 7c Fonte:Elaborazioni Centro Studi UNRAE “Top 10” immatricolazioni per marca leasing finanziario (anno 2011) Marca TOTALE LEASING A SOCIETÀ LEASING A PRIVATI* 1 AUDI 8.279 5.240 3.039 2 BMW 7.463 4.579 2.884 3 VOLKSWAGEN 6.521 4.183 2.338 4 MERCEDES 6.256 3.744 2.512 5 RENAULT 5.754 5.288 466 6 CITROEN 4.464 1.917 2.547 7 FIAT 3.187 2.487 700 8 FORD 2.559 1.932 627 9 PEUGEOT 2.371 1.177 1.194 10 PORSCHE 2.305 1.382 923 * Per “privati” s’intendono i soggetti dotati di codice fiscale alfanumerico: i privati consumatori, gli esercenti arti e professioni, i titolari di ditte individuali e imprese familiari. Fonte:Portale Assilea – Unrae (Marzo 2012) ASSILEA 46 RAPPORTO SUL LEASING 2011 ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI [1.6] DINAMICHE POSITIVE IN ALCUNI COMPARTI DEI BENI STRUMENTALI [1.6.1] La ripresa delle vendite di macchine utensili In base ai dati di settore, il 2011 per l’industria italiana costruttrice di macchine utensili per metalli, robot e automazione è stato un anno positivo, grazie al buon andamento delle vendite sui mercati esteri. N el 2011, la produzione italiana, secondo i dati di consun- (+30,9% , 179 milioni). A seguire il Brasile, la Russia, tivo, si è attestata a 4.762 milioni di euro, registrando l’India e la Turchia. un incremento del 13,5% rispetto al 2010 (tab. 1) . Il consumo interno ha messo a segno un incremento del 3,4% Positivo l’andamento delle vendite all’estero, cresciute del a 2.551 milioni; le consegne interne sono calate del 5,7%, 25,2% ad un valore di 3.260 milioni di euro. Il rapporto tra a 1.502 milioni, mentre le importazioni sono cresciute del export e produzione è salito al 68,5% dal 62,1% dell’an- 19,9%, per un valore di 1.049 milioni. Il saldo della bilancia no precedente. Primo mercato di sbocco è stato la Cina commerciale è salito del 27,9%, attestandosi a 2.211 milioni. (+20,2% , 421 milioni), davanti a Germania (+40,6% , Il buon andamento dell’industria italiana del settore si è ri- 362 milioni), Stati Uniti (+97,3%, 282 milioni) e Francia flesso sul livello di utilizzo della capacità produttiva (fig. 1) , TABELLA 1 Il settore delle macchine utensili, robot e automazione (valori in milioni di euro) 2010 2011 Var. % 11/10 Produzione italiana 4.196 4.762 13,5 Esportazioni 2.604 3.260 25,2 Consegne interne 1.592 1.502 -5,7 875 1.049 19,9 2.467 2.551 3,4 Importazioni Consumo interno Fonte:Centro Studi UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE FIGURA 1 Percentuale di utilizzo della capacità produttiva (dati trimestrali) 90 80 70 60 50 40 1 2 3 4 1 2 2009 3 4 1 2010 Fonte:Centro Studi UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE ASSILEA 47 RAPPORTO SUL LEASING 2011 2 3 2011 4 ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI [1.6.1] La ripresa delle vendite di macchine utensili la cui media annua è salita dal 68,7% del 2010 al 79,6%. risultato positivo, grazie, però, solo alla tenuta dei mercati In aumento anche il carnet ordini (fig. 2) , che si è attestata a esteri, mettendo a segno, a livello complessivo, un incremen- 5,7 mesi di produzione assicurata contro i 4,8 mesi del 2010. to del 10,5%. Gli ordini raccolti sul mercato interno sono, Positivo il riscontro anche nel primo trimestre del 2012 (fig. 3). infatti, risultati stabili mentre quelli sui mercati esteri sono Nel periodo gennaio-marzo, infatti, l’indice degli ordini è cresciuti del 12%. FIGURA 2 Mesi di produzione assicurata 8 6 4 2 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Fonte:Centro Studi UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE FIGURA 3 Indice ordini totali (base 2005=100) 180 Totali (media mobile) 160 Totali 140 120 100 80 60 40 20 0 2 3 2005 4 1 2 3 4 2006 1 2 3 2007 4 1 2 3 2008 4 1 2 3 2009 4 1 2 3 2010 Fonte:Centro Studi UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE ASSILEA 48 RAPPORTO SUL LEASING 2011 4 1 2 3 2011 4 1 2012 ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI [1.6.2] Chiusura in positivo per l’intero comparto della meccanica strumentale l 2011 è stato un anno positivo per il settore dei beni strumentali, I poco più di 38 miliardi di euro. Le esportazioni hanno raggiunto rappresentato da Federmacchine (la federazione delle associa- il valore di 26,5 miliardi, registrando un incremento del 16,4% zioni dei produttori di beni strumentali destinati allo svolgimento sull’anno precedente. di processi manifatturieri dell’industria e dell’artigianato). Le consegne interne sono cresciute del 3,5%, attestandosi a I dati di preconsuntivo mostrano un dato positivo per tutti gli 11,5 miliardi. La domanda, cresciuta del 4,7%, è stata sod- indicatori (tab. 2). disfatta per il 35% dai costruttori stranieri che hanno visto Il valore della produzione è cresciuto del 12,2%, attestandosi a crescere del 6,9% le loro vendite sul mercato italiano. TABELLA 2 L’industria della meccanica strumentale (valori in milioni di euro) 2010 2011* Var. % 11/10 Produzione 33.893 38.035 12,2 Esportazioni 22.792 26.541 16,4 Consegne interne 11.101 11.494 3,5 5.780 6.179 6,9 16.881 17.673 4,7 Import Consumo interno Fonte:FEDERMACCHINE; * preconsuntivi FOCUS La penetrazione del leasing nel settore delle macchine utensili e della meccanica strumentale N el 2011 i finanziamenti leasing per “Macchine utensili per l’asportazione a Federmacchine, il 2011 è stato invece l’investimento in macchine utensili di materiale metalmeccanico” è stata un anno negativo per i corrispondenti sono cresciuti del 12,6%, passando da invece molto più contenuta (dell’8,9% comparti leasing. Il numero di contratti 585 milioni di euro a 659 milioni di euro. per il numero dei contratti e dello 0,6% si è ridotto del 9%, mentre il volume La crescita più evidente è stata quella per il valore dei contratti). Nel comples- corrispondente è sceso in media del delle “Macchine utensili per deforma- so, il peso del leasing sul mercato delle 13,2%. La riduzione maggiore ha ri- zione di materiale metalmeccanico”. In macchine utensili, robot e automazione guardato la voce dei “Macchinari per tale comparto il numero di contratti è è salito dal 23,7% al 25,8% tra il 2010 saldature e trattamenti termici” (con salito di poco meno del 20% e l’importo e il 2011 (tab. 3). una contrazione del 78,3% del volume è cresciuto del 34,7%, con un aumento di finanziamenti), seguita dai “Macchi- del valore medio dei contratti che è pas- Guardando all’intero settore della nari per la produzione ed il trattamento sato da poco più di 176 mila euro a 198 meccanica strumentale in generale, della carta” (-44,1%) e dai “Macchinari mila euro. La crescita del comparto delle rappresentato dalle imprese aderenti per l’industria della ceramica, dei laterizi ASSILEA 49 RAPPORTO SUL LEASING 2011 ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI [1.6.2] Chiusura in positivo per l’intero comparto della meccanica strumentale e del vetro (-30,6%). A crescere, oltre, ciali”, con un aumento del 6,1%. Questo domanda del 4,7%. Il peso del leasing come già visto, al comparto delle mac- fa da contrasto con il buon risultato nel comparto è di conseguenza sce- chine utensili, sono stati i “Macchinari dell’industria della meccanica strumen- so dal 9,7% del 2010 all’8% del 2011 per l’industria tessile e delle fibre artifi- tale, che ha registrato un aumento della (tab. 3). TABELLA 3 Penetrazione del leasing sulla domanda interna di macchine utensili, robot e automazione (valori in milioni di euro) 2010 2011 Var. % Stipulato leasing: Macchine utensili per deformazione di materiale metalmeccanico 206 278 34,7 Stipulato leasing: Macchine utensili per l'asportazione di materiale metalmeccanico 379 381 0,6 Stipulato leasing totale macchine utensili (A) Consumo interno di macchine utensili, robot e automazione (B) Penetrazione % del leasing (A)/(B) 585 659 12,6 2.467 2.551 3,4 23,7% 25,8% Fonte:Elaborazioni Assilea su dati Ucimu TABELLA 4 Penetrazione del leasing meccanica strumentale (valori in milioni di euro) 2010 2011 Var. % Stipulato leasing: macchinari per confezionamento ed imballaggio 120 95 Stipulato leasing: macchinari per la produzione e lavorazione della plastica e della gomma 142 121 -14,8 64 36 -44,1 Stipulato leasing: macchinari per l'industria del legno e dell'arredamento 146 107 -26,4 Stipulato leasing: macchinari per l'industria della ceramica, dei laterizi e del vetro 121 84 -30,6 Stipulato leasing: macchinari per la produzione ed il trattamento della carta Stipulato leasing: macchinari per l'industria dell'abbigliamento ed il trattamento delle pelli -21,1 24 19 -18,9 215 184 -14,3 78 83 6,1 Stipulato leasing: macchinari per saldature e trattamenti termici 139 30 -78,3 Stipulato leasing: macchine utensili per deformazione di materiale metalmeccanico 206 278 34,7 Stipulato leasing: macchine utensili per l'asportazione di materiale metalmeccanico 379 381 0,6 1.633 1.418 -13,2 16.881 17.673 4,7 9,7% 8,0% Stipulato leasing: macchinari per l'industria poligrafica-editoriale ed affini Stipulato leasing: macchinari per l'industria tessile e delle fibre artificiali Totale stipulato leasing meccanica strumentale (A) Totale industria meccanica strumentale (associate Federmacchine) (B) Penetrazione % del leasing (A)/(B) Fonte:elaborazioni Assilea su dati Federmacchine ASSILEA 50 RAPPORTO SUL LEASING 2011 ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI [1.7] È PROSEGUITA L’ESPANSIONE DEL SETTORE DELLE ENERGIE RINNOVABILI [1.7.1] Cresce il numero dei comuni “Rinnovabili” econdo le prime stime fornite a marzo dal GSE (Gestore dei Servizi S è risultato più contenuto rispetto al 2010, anno dell’esplosione delle Energetici), la potenza totale installata delle energie rinnovabili in rinnovabili. Nel corso dell’anno sono stati installati comunque 9.370 Italia nel 2010 ha raggiunto i 41 GW, in aumento del 37% rispetto al MW di fotovoltaico, 950 MW di eolico, 1.059 MW di impianti a bio- 2010. La crescita ha riguardato i comparti del fotovoltaico, dell’eolico massa, 175 MW di geotermia e 133 MW di mini idro. La produzione e delle biomasse, mentre le potenze degli impianti idroelettrici e è arrivata a coprire il 14% dei consumi energetici complessivi italiani geotermici sono rimaste stabili. (comprese le importazioni) e il 26% di quelli elettrici. Le regioni Secondo gli ultimi dati del Rapporto Comuni Rinnovabili 2012 di Le- settentrionali confermano il loro primato complessivo. Tuttavia la gambiente i Comuni italiani nei quali è installato almeno un impianto Puglia guadagna la seconda posizione per totale di potenza installata alimentato ad energia rinnovabile sono 7.986. Tale numero risulta in relativa a impianti da fonti rinnovabili. Nella regione si concentra il ulteriore aumento rispetto al 2010, quando i comuni con almeno un 17% della potenza complessiva installata con impianti ad energia impianto installato erano 6.993, e al 2009, quando risultavano pari solare e il 20% della potenza eolica totale. In Sicilia e in Campania, a 5.591. Ormai le fonti di energia pulita sono presenti nel 95% dei inoltre, si concentrano rispettivamente il 24% e il 15% della potenza comuni italiani. Il tasso di crescita dell’installato nel corso del 2011 eolica complessiva (tab.1). TABELLA 1 Diffusione delle energie rinnovabili nelle regioni italiani (per MW di potenza installata) Idroelettrici MW Solari (FV) MW 4.987,8 1.317,4 1,46 10,9 525,1 6.842,7 0,6 2.184,4 1.397 - 220,6 3.802,6 Piemonte 2.479,4 1.052,7 12,7 7 119,9 3.671,7 Trentino Alto Adige 3.144,1 295,7 2,6 0,5 47,5 3.490,4 151,3 859,1 1.680 0,01 42,2 2.732,6 Lombardia Puglia Sicilia Veneto Eolici MW Geotermici MW Biomasse e rifiuti MW Tot. Fonti en. Rinn. 1.105,9 1.157,8 7,3 6,6 142,3 2.419,9 Emilia-Romagna 298,9 1.264,4 16,4 1,4 423,2 2.004,3 Campania 344,7 371,7 1.052 0,017 214,8 1.983,2 Sardegna 466,2 400,9 990 - 74,3 1.931,4 Toscana 337,1 466,9 56,4 874,4 125,3 1.860,1 Calabria 728,6 235,1 700 0,012 121,9 1.785,6 Abruzzo 1.002,6 449,9 235,9 0,055 6,4 1.694,9 400 865,4 51 0,035 128 1.444,4 Marche 236,2 785,7 0,023 2,5 18,4 1.042,8 Valle d'Aosta 901,5 13,4 0,035 0,18 0,9 916,0 Umbria 510,4 318,3 1,51 0,045 27,7 858,0 Friuli Venezia Giulia 491,1 294,3 0,01 0,038 23,1 808,5 Basilicata 132,1 222,6 301 - 32,2 687,9 Molise 86,3 58,3 380 - 40,7 565,3 Liguria 77,2 53,2 23,5 0,059 17 171,0 Lazio Fonte:Comuni rinnovabili 2012, Rapporto di Legambiente, marzo 2012 ASSILEA 51 RAPPORTO SUL LEASING 2011 ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI [1.7.2] Italia al primo posto per impianti fotovoltaici entrati in esercizio nel 2011 Il comparto del fotovoltaico è stato trascinato, nella prima metà dell’anno, dal cosiddetto decreto “Salva Alcoa” (di agosto 2010) che sanciva come le tariffe incentivanti previste nel 2010 dal Nuovo Conto Energia fossero riconosciute a tutti gli impianti che avessero ottenuto l’allacciamento alla rete entro il 30 giugno 2011. el Solar Energy Report viene rilevato come la corsa degli N Conto Energia e la previsione di un ulteriore passaggio a un operatori per connettere alla rete gli impianti prima della Quinto Conto Energia entro il secondo semestre del 2012. La scadenza del decreto abbia influenzato il risultato finale del riduzione delle tariffe riconosciute ai produttori di energia da 2011, che ha visto l’Italia al primo posto nel mondo per potenza fonti solari, insieme alla maggiore complessità amministrativa di impianti entrati in esercizio nel corso dell’anno. La potenza contenuta in tali norme (come l’introduzione di un registro dei degli impianti fotovoltaici attivati in Italia è stata pari a 9,37 grandi impianti per accedere agli incentivi), sembrano peggio- GW, contro i 7,4 del mercato tedesco. rare in prospettiva le aspettative di crescita del settore. A tali Guardando invece ai nuovi impianti realizzati nel 2011, l’Italia elementi si aggiunge la riduzione dei prezzi, frutto anche della continua a mantenere la seconda posizione al mondo per po- accentuata concorrenza dei produttori extra-europei, che sta tenza installata, ma assiste a un calo del mercato sia in termini riducendo il fatturato e il margine degli operatori. di capacità installata che di volume di affari. In questo contesto, Nel complesso, sono stati installati 126.000 nuovi impianti, la quota dell’Europa sul totale dei nuovi impianti realizzati nel per una nuova potenza di 5,65 GW (contro i 7,4 GW della 2011 risulta pari al 71%. La potenza cumulata nei paesi europei Germania), in lieve riduzione rispetto al 2010. La potenza al dicembre 2011 era pari a 46,9 GW, contro i poco più di 20 complessivamente installata nei circa 328.000 impianti in GW complessivamente realizzati nel resto del mondo. funzione al termine del 2011 era pari a 12.872 MW, in crescita Lo sviluppo del fotovoltaico in Italia ha scontato gli effetti del del 78% rispetto a quella degli impianti esistenti al dicembre “Salva Alcoa” e le ripetute modifiche alle norme che regolano 2010 e più di tre volte e mezzo rispetto a quelli in funzione alla il settore, con il passaggio in pochi mesi dal Terzo al Quarto stessa data (fig. 1). FIGURA 10.000 1 Potenza annuale entrata in esercizio e installata in Italia (MW) potenza entrata in esercizio potenza installata 9.000 8.000 7.000 6.000 5.000 4.000 3.000 2.000 1.000 0 2010 2011 Fonte: Solar Energy Report, aprile 2012 ASSILEA 52 RAPPORTO SUL LEASING 2011 ANDAMENTO ECONOMIA E INVESTIMENTI [1.7.2] Italia al primo posto per impianti fotovoltaici entrati in esercizio nel 2011 Gli impianti residenziali (1-20 kW) hanno sostanzialmente superiore a 200 kW, è salita dal 67% al 71% (con un corri- mantenuto il loro peso sul totale degli impianti realizzati, spondente aumento del numero di nuovi impianti installati che è passato dal 12% del 2010 all’11% del 2011 (fig. 2). che è passato da 1.271 a 3.403). Non si è dunque verificato Si tratta di impianti la cui convenienza economica è garantita l’effetto di redistribuzione delle nuove installazioni a favore anche al variare dei sistemi di incentivazione. Il segmento di impianti di più piccola installazione atteso dalle nuove degli impianti di taglia immediatamente superiore (da 20 a forme di incentivo. 200 kW), o “commerciale”, ha risentito maggiormente degli effetti della crisi sulla capacità di investimento dei soggetti Nel corso del 2011 in Italia il settore del fotovoltaico ha coinvolti, e ha visto la sua quota sul totale scendere dal 21% generato un volume d’affari pari a 14,8 miliardi di euro, in del 2010 al 17% del 2011. Al netto della corsa all’allaccio calo di circa il 31% rispetto al 2010, quando era stato pari indotta dal prolungamento del Decreto Salva Alcoa il 2011 a 21,5 miliardi di euro. La riduzione maggiore ha riguardato ha visto una contrazione della quota di mercato anche per il comparto degli impianti residenziali, il cui volume di affari i grandi impianti (da 200 kW a 1 MW), la cui incidenza è si è attestato a 2,4 miliardi di euro, e quello degli impianti scesa dal 45% al 41%. Ad avvantaggiarsi di tali andamenti industriali, che ha registrato un fatturato di 2,8 miliardi negativi è stato dunque il segmento delle centrali (impianti di euro. In entrambi i casi la riduzione è stata superiore con taglia superiore a 1MW), che ha proseguito la crescita al 30%. Ciò è stato dovuto alla maggiore attenzione mo- iniziata nel 2010. La quota sul totale di tali tipi di impianti strata dagli operatori per gli impianti di taglia maggiore, è passata dal 23% al 31%, con una crescita relativa di oltre che nell’ambito del Quarto Conto Energia garantiscono 40 punti percentuali. Tale aumento ha riflesso la volontà un rendimento superiore. Il segmento dei grandi impianti degli operatori di realizzare i loro impianti in tempo per ha generato in effetti un volume di affari di 5,7 miliardi scongiurare gli effetti negativi dell’attivazione del “Re- di euro, mentre quello delle centrali ha avuto un fatturato gistro Grandi Impianti” a settembre 2011. In generale, la di 3,9 miliardi, superando sia gli impianti residenziali che quota degli impianti “grandi”, ossia tutti quelli di potenza quelli industriali. FIGURA 2 Segmentazione % della potenza relativa agli impianti realizzati in Italia nel 2010 e nel 2011 20-200 kW (Industriale) <= 20 kW (Residenziale) 200-1000 kW (Grandi impianti) 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 2010 2011 Fonte: Solar Energy Report, aprile 2012 ASSILEA 53 RAPPORTO SUL LEASING 2011 > 1000 kW (Centrali) FOCUS La penetrazione del leasing nel settore delle energie rinnovabili el 2011, il leasing nel settore del foto- N to nel comparto degli impianti fotovoltaici iniziale dell’investimento, sia per gli impianti voltaico non ha ripetuto l’ottima perfor- non accatastati ha avuto un andamento accatastati che per quelli non accatastati. mance del 2010. Il numero di nuovi contratti decrescente nell’arco dell’anno, chiudendo L’anticipo si attesta mediamente al 20,1% stipulati rispetto all’anno precedente è co- il 2011 con una riduzione complessiva del dell’importo dell’investimento per gli impian- munque cresciuto da 1.749 a 2.016. I volumi 38,9%. Il numero e il valore dei contratti ti non accatastati ed intorno al 16,6% per gli dello stipulato sono cresciuti del 16,8%, pas- di finanziamento degli impianti accatastati impianti accatastati. sando da poco più di 3 miliardi di euro a più di ha invece avuto un picco nei mesi estivi (in In base ai dati del Solar Energy Report sul 3,5 miliardi di euro di finanziamenti (tab.2). corrispondenza della scadenza dei termini per volume di affari movimentato dal settore A differenza di quanto successo nel 2010, usufruire del Decreto Salva Alcoa e per acce- del fotovoltaico in Italia è possibile dare una le operazioni di leasing del comparto hanno dere Quarto Conto Energia senza obbligo di misura approssimativa del tasso di pene- riguardato poco più di un migliaio di contratti registrazione degli impianti), per poi assestar- trazione del leasing su tale tipo di attività su impianti fotovoltaici “non accatastati” si su valori comunque maggiori rispetto alla economica. Si tratta di un dato che sottosti- (ovvero gli impianti più piccoli, a terra o sui prima parte dell’anno. Il numero e il valore ma fortemente tale penetrazione, essendo tetti non integrati nell’immobile), di dimen- dei contratti di tale segmento sono cresciuti misurato sul totale dei ricavi delle attività sione e costo minore, e altrettanti contratti su rispettivamente del 62,1% e del 35,7%. connesse allo sviluppo del fotovoltaico an- impianti fotovoltaici “accatastati” (le centrali Le operazioni sono state finanziate da una ziché soltanto sul costo della realizzazione fotovoltaiche e gli impianti a terra di dimen- ventina di società di leasing. Le quote di degli impianti. Tuttavia, è possibile utilizzarlo sioni maggiori). È aumentato invece il peso mercato risultano distribuite più equamente per avere una misura indicativa del trend del del finanziamento degli impianti accatastati rispetto al 2010: le prime dieci società che leasing nel settore degli impianti ad energia in termini di volumi di stipulato. Le operazioni operano nel settore detengono ciascuna solare. Risulta che la quota del leasing sul relative a tale sotto comparto hanno rappre- quote almeno pari al 4% del totale. La quota volume di affari del solare in Italia è cresciuta sentato poco meno dell’87% del volume dei delle “top 5” nel 2011 è risultata pari a poco fortemente nel 2011. Tale peso, che era pari nuovi contratti, contro il 13% di quelle sugli più del 60% del totale, in diminuzione di al 14,2% nel 2010, è salito lo scorso anno al impianti non accatastati. L’importo medio 10 punti percentuali rispetto al 2010. Tra le 24%, in aumento di circa 10 punti percen- finanziato per contratto è risultato pari a 3 “top 10”, prevalgono ampiamente gli inter- tuali. Questo aumento si spiega sostanzial- milioni di euro per gli impianti accatastati, in mediari finanziari, specializzati nel leasing, mente con il buon risultato del leasing nel diminuzione rispetto al 2010. Per gli impianti facenti parte di gruppi bancari. Le opzioni comparto del fotovoltaico, ma anche con la non accatastati l’importo medio finanziato è finali d’acquisto dell’impianto al termine del diminuzione del giro di affari del settore nel stato di 471.000 euro, in aumento rispetto contratto continuano ad essere general- suo complesso, che ha accentuato la crescita all’anno precedente. Il valore dello stipula- mente contenute, inferiori all’1% del costo di peso della locazione finanziaria. TABELLA 2 Stipulato Leasing nel comparto del fotovoltaico (valori in migliaia di euro) 2010 Impianti fotovoltaici non accatastati Impianti fotovoltaici accatastati (incluse le centrali) Totale fotovoltaico 2011 Var.% Numero Valore Numero Valore Numero Valore 1024 773.454 1.003 472.989 -10,8% -38,9% 625 2.273 1.013 3.085.170 62,1% 35,7% 1.749 3.046.735 2.016 3.558.159 15,3% 16,8% Fonte:Assilea ASSILEA 54 RAPPORTO SUL LEASING 2011 ASSILEA 55 RAPPORTO SUL LEASING 2011 PARTE 2 IL MERCATO DEL LEASING 2.1 Il riflesso della congiuntura sullo stipulato leasing 59 2.2 Frena l’offerta delle “top 10” e cresce la quota di mercato delle “captive” 62 65 Focus su canale di vendita: la ripartizione dello stipulato per canale di vendita 2.3 Pochi i comparti con il segno positivo 2.3.1 Sale il leasing di autovetture, scende quello dei veicoli pesanti Focus Auto: anticipo, opzione, durata contratti Focus Auto: nuovo e usato 2.3.2 Continua la flessione del leasing strumentale, ma cresce l’operativo Focus Strumentale: dinamiche per tipo bene 2.3.3 Prosegue il rallentamento della nautica da diporto 2.3.4 Scendono i volumi dell’immobiliare Focus Immobiliare: dettaglio sulla tipologia di immobile 2.3.5 Maggiore peso del settore energia sullo stipulato complessivo Focus Leasing energetico: anticipo, opzione, durata contratti 2.4 Settore, ramo di attività economica e forma giuridica della clientela Focus: dettaglio ramo industriale e servizi Focus: stipulato leasing ditte individuali, persone fisiche e professionisti 2.5 Il rialzo dei TEG e l’impennata del costo del funding 2.6 Dinamica delle consistenze 2.6.1 Anno record per le cartolarizzazioni 2.6.2 Si contrae il portafoglio leasing Focus: leasing e moratoria ABI-Confindustria per le PMI 2.7 Le dinamiche regionali 2.7.1 Flessioni più contenute nel Nord Est rispetto al Nord Ovest 2.7.2 Leasing “agevolato” trainato dai fondi di rotazione e dalla provvista BEI Focus: i fondi BEI per le PMI 2.8 Prosegue la crescita del leasing in Europa 2.9 2.9.1 2.9.2 2.9.3 2.9.4 Molto deboli le aspettative sulla chiusura del 2012 Il deterioramento dello scenario macroeconomico internazionale Un 2012 in recessione Il deterioramento delle aspettative degli operatori leasing Ancora negative le previsioni di stipulato 2012 67 67 68 71 72 74 77 79 81 82 84 85 87 91 92 95 95 98 100 103 103 106 108 109 112 112 115 117 118 28,8% IMMOBILIARE 0,8% 28,5% 16,4% 0,4% 3,2% AERONAVALE E FERROVIARIO 23,1% 3,5% STRUMENTALE 39,7% AUTO 55,6% ENERGIE RINNOVABILI NUMERO CONTRATTI VALORE CONTRATTI STIPULATO LEASING 2011 ASSILEA 58 RAPPORTO SUL LEASING 2011 IL MERCATO DEL LEASING [2.1] IL RIFLESSO DELLA CONGIUNTURA SULLO STIPULATO LEASING Il mercato del leasing italiano nel 2011 ha risentito del difficile clima economico nazionale ed europeo. Dopo la buona performance del 2010, che aveva segnato una inversione di tendenza rispetto al biennio critico 2008-2009, la dimensione del business delle società di leasing in Italia si è nuovamente ridotta, segnando in media d’anno una diminuzione di 9,8 punti percentuali del valore dello stipulato, con 24,6 miliardi di euro di nuovi contratti ed una sostanziale stabilità del numero di contratti stipulati (oltre 283.000). L’attività si è generalmente concentrata su finanziamenti di che nel 2010 risentivano in parte degli incentivi di cui alla investimenti di minore ammontare rispetto all’anno prece- Tremonti-ter. Per converso, nel terzo trimestre dell’anno, dente, tanto che l’importo medio contrattuale è sceso dagli lo stipulato è tornato a salire (rispettivamente: +5,3% a oltre 96.280 euro a contratto del 2010 agli 86.900 euro a luglio, +26,7% ad agosto e +15,3% a settembre in termini contratto nel 2011 (tab. 1) . di volumi) rispetto al periodo corrispondente dell’anno precedente, periodo che coincideva con il rallentamento “post La dinamica mensile non è stata negativa per tutti i mesi Tremonti- ter”. Particolarmente negative sono state infine dell’anno. Lo stipulato leasing nei primi nove mesi è cre- le dinamiche relative al quarto trimestre dell’anno, con un sciuto quasi del 2% in termini di volumi e del 4% in termini picco al ribasso in particolare nel mese di dicembre, quando di numero di nuovi contratti stipulati (rispetto al periodo la riduzione è stata del 50% circa rispetto ai già contenuti gen-sett. 2010). Tale andamento era in linea con quello valori di dicembre 2010. che si era registrato nel primo trimestre 2011, che vedeva comunque un rallentamento rispetto alla performance com- Guardando alla performance sui diversi comparti leasing, plessiva del mercato nell’anno 2010 (+4,8% in termini sia di nel 2011 si è osservato per la prima volta dopo 11 anni, un numero che di valore contratti). La dinamica dello stipulato sorpasso in termini di volumi del comparto strumentale su nei quattro mesi che sono andati da marzo a giugno 2011 quello immobiliare e, pur risultando ambedue i comparti in è stata complessivamente negativa (con un dato positivo flessione rispetto allo stipulato che si registrava nel 2010, la del +1,8% solo a maggio). In quei mesi l’andamento del dinamica del numero dei contratti è stata migliore di quella mercato si è andato a confrontare con dinamiche positive in termini di importi (fig. 1) . TABELLA 1 Andamento dello stipulato leasing (valori in milioni di euro) 2010 2011 VAR. % N. CONTRATTI VALORE BENE N. CONTRATTI VALORE BENE N. CONTRATTI VALORE BENE Auto 156.400 5.751 157.433 5.695 0,7% -1,0% Strumentale 114.619 7.934 112.442 7.096 -1,9% -10,6% Aeronavale e Ferroviario 1.810 1.077 1.224 783 -32,4% -27,3% Immobiliare 8.746 8.890 9.972 7.024 14,0% -21,0% Energie rinnovabili TOTALE 1.914 3.643 2.163 4.027 13,0% 10,5% 283.489 27.296 283.234 24.624 -0,1% -9,8% ASSILEA 59 RAPPORTO SUL LEASING 2011 IL MERCATO DEL LEASING [2.1] IL RIFLESSO DELLA CONGIUNTURA SULLO STIPULATO LEASING FIGURA 1 Serie storica dello stipulato leasing (valori in milioni di euro) Energie rinnovabili Immobiliare Aeronavale e Ferroviario Strumentale 60.000 50.000 Auto 40.000 30.000 20.000 10.000 0 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Nel settore immobiliare si è registrata, nel 2011, una con- piccoli imprenditori nel ricorso al leasing per il finanziamento trazione del 21,0% dei volumi di stipulato, un dato che degli investimenti immobiliari. sembra indicare come il leasing immobiliare abbia risentito Il settore strumentale ha sofferto del perdurare della crisi eco- in modo indiretto della perdurante stagnazione del mercato nomica, registrando a fine anno una riduzione del valore dello degli immobili in Italia nonché della difficoltà, da parte delle stipulato del 10,6% rispetto al 2010. In tale quadro negativo, società di leasing, di allineare adeguatamente la durata della va segnalata la buona performance del leasing strumentale raccolta con quella degli impieghi (nb. per concedere leasing senza opzione di acquisto (c.d. leasing operativo), che ha di durata 18 anni, la società di leasing deve dotarsi di fun- rappresentato il 26% dei nuovi contratti del settore, con una ding la cui durata e le cui clausole contrattuali scongiurino crescita relativa di 6 punti percentuali rispetto al 2010. il cosiddetto “rischio di liquidità” ma, per quanto ovvio, più Come nel 2010, anche nel 2011 il comparto più dinamico la scadenza si “allunga”, più il costo del funding aumenta). Il è stato quello delle energie rinnovabili, dove si è registrata valore medio dei contratti stipulati dalle associate nel 2011 una crescita nel volume dello stipulato del 10,5% rispetto nel comparto immobiliare è stato infatti superiore a 704,4 all’anno precedente. Nel complesso, le energie rinnovabili migliaia di euro, rispetto ad un valore medio di 1.016,5 hanno visto accresciuto ancora il loro peso nel mercato migliaia euro nel 2010. A fronte della riduzione del valore leasing in Italia. La loro quota sul totale del valore dello dello stipulato, il numero dei contratti invece è cresciuto, stipulato è cresciuta di 3 punti percentuali arrivando al rispetto a dicembre 2010, del 14,0%, pur continuando a 16,4% a dicembre 2011 (fig. 2b) . rappresentare un’incidenza limitata sul numero complessivo dei contratti stipulati (fig. 2a) . Tuttavia la dinamica negli ultimi mesi dell’anno, dovuta A mostrare la maggiore vitalità sono state le società “top re, all’esplosione del costo del funding e alla limitatissima 10” (le prime dieci società di leasing italiane per valore di disponibilità di finanza, indica un progressivo ridimensiona- stipulato), che hanno messo a segno un incremento del nu- mento delle nuove operazioni nel comparto energy, in cui all’esaurirsi degli incentivi messi a disposizione per il setto- mero di contratti del 23,7%. La dinamica del numero delle il leasing è stato il protagonista insieme al project finance operazioni testimonia l’ancor vivo interesse da parte dei nell’ultimo biennio. ASSILEA 60 RAPPORTO SUL LEASING 2011 IL MERCATO DEL LEASING [2.1] IL RIFLESSO DELLA CONGIUNTURA SULLO STIPULATO LEASING FIGURA 2A Composizione dello stipulato leasing per comparti 2011 (numero contratti) AUTO 55,6% STRUMENTALE 39,7% IMMOBILIARE 3,5% ENERGIE RINNOVABILI 0,8% STRUMENTALEE FERROVIARIO AERONAVALE 0,4% Anche alla luce della perdurante crisi dell’intero comparto au- pesanti flessioni osservate in altri comparti, il leasing auto ha tomotive, vittima peraltro di ripetuti interventi fiscali a danno consolidato nel corso del 2011 la sua posizione di primo piano dei contribuenti (superbollo, aumento accise, aumento IPT), nel settore del leasing, aumentando la sua quota sul valore lo stipulato nel settore auto non ha ripetuto i buoni risultati totale di stipulato di più di due punti percentuali. del 2010. Il numero dei contratti è cresciuto, ma il valore complessivo si è ridotto dell’1% rispetto all’anno precedente. Il settore aeronavale e ferroviario (principalmente nautica da La contrazione maggiore si è registrata nel settore dei veicoli in- diporto) ha subito una contrazione molto più evidente, sia dustriali, mentre si è avuta una crescita del valore dello stipulato del numero dei contratti, che si è ridotto del 32,4%, che del nel leasing di autovetture generata dalla intensa attività svolta loro valore, che è diminuito del 27,3% ed ha visto ridurre il dalle finanziarie di marca. Nonostante ciò, per effetto delle più proprio peso sullo stipulato complessivo del settore. FIGURA 2B Composizione dello stipulato leasing per comparti 2011 (valore contratti) STRUMENTALE 28,8% IMMOBILIARE 28,5% AUTO 23,1% ENERGIE RINNOVABILI 16,4% AERONAVALE E FERROVIARIO ASSILEA 61 RAPPORTO SUL LEASING 2011 3,2% IL MERCATO DEL LEASING [2.2] FRENA L’OFFERTA DELLE “TOP 10” E CRESCE LA QUOTA DI MERCATO DELLE “CAPTIVE” L’esame della dinamica dello stipulato leasing nel 2011 pone in risalto una flessione in media dell’offerta proveniente dalle prime società nella classifica dello stipulato ed un’importante crescita dell’attività delle società di leasing di emanazione industriale concentrata soprattutto, come vedremo, nel comparto dell’auto. SALE LO STIPULATO DELLE SOCIETÀ CHE OCCUPANO POSIZIONI INTERMEDIE NELLA CLASSIFICA FIGURA 1 Composizione dello stipulato leasing 2011 per scaglioni in base alla posizione N el 2011, dopo due anni di crescita, le società che occupano in classifica (in valore) le prime 10 posizioni in classifica hanno visto diminuire la loro quota di mercato sul valore totale dello stipulato dell’anno a favore delle società collocate nelle posizioni intermedie della classifica (dalla 11° alla 30° posizione). La quota delle “top 10”, che era pari al 73,5% a dicembre 2010, è risultata pari al 71,1% a dicembre 2011 (fig. 1) , con una riduzione di 3,4 punti percentuali. Questo a seguito di una riduzione complessiva dello stipulato riferibile a tale tipologia di società, che è stata vicina al 13% e ad una flessione ancora più consistente nel comparto del leasing auto (-18,2%); riduzione che non è stata compensata da trend meno negativi in altri comparti. Le TOP 10 71,1% sono state invece protagoniste di un anno molto positivo, in DALLA 11a ALLA 30a 21,3% cui hanno visto salire al 21,3% la propria quota di mercato, OLTRE LA 30a società che occupano le posizioni comprese tra la 11° e la 30° 7,6% a seguito di un lieve incremento dello stipulato complessivo (+2,9%). Come si vedrà più avanti sulla performance di questi operatori ha influito notevolmente la dinamica dello stipulato La performance degli operatori oltre la trentesima posizione è auto delle società di emanazione industriale (“captive”), che si stata invece negativa (-12,2%) e ne ha ridotto ulteriormente la concentrano nelle posizioni intermedie della classifica. quota di mercato, che è scesa al 7,6%. FIGURA 2 Composizione dell’offerta 2011 (numero operatori, numero e valore dello stipulato) per natura ed attività prevalente delle società di leasing I.F. multiprodotto facenti parte di gruppi bancari I.F. specializzati non facenti parte di gruppi bancari Banche specializzate leasing I.F. specializzati facenti parte di gruppi bancari Banche multiprodotto Banche e I.F. di emanazione industriale VALORE % NUMERO DI OPERAZIONI % NUMERO OPERATORI % 62,0 13,3 39,7 10,1 29,4 ASSILEA 16,2 62 10,0 26,2 26,5 RAPPORTO SUL LEASING 2011 9,7 18,6 10,3 13,2 4,2 0,7 4,7 0,8 4,4 FIGURA 3 Dinamica dello stipulato leasing per natura ed attività prevalente degli intermediari (var. % 2011/2010) 25,0% Variazione numero contratti 20,0% Variazione valore contratti 15,0% 10,0% 5,0% 0,0% -5,0% media mercato: -9,8% -10,0% -15,0% -20,0% I.F. specializzati facenti parte di gruppi bancari I.F. multiprodotto facenti parte di gruppi bancari Banche multiprodotto Banche specializzate leasing I.F. specializzati non facenti parte di gruppi bancari Banche e I.F. di emanazione industriale RIMANE ELEVATA LA QUOTA DI MERCATO DEGLI I.F. SPECIALIZZATI FACENTI PARTE DI GRUPPI BANCARI contratti. La loro quota sul mercato, in termini di valore, è stata Quest’anno è stata introdotta una nuova classificazione per na- al 2010. Le banche specializzate nel leasing sono il cluster più tura ed attività prevalente delle società di leasing, che distingue piccolo in termini di numero di operatori (il 4,4% del totale). Tali gli operatori multiprodotto da quelli specializzati leasing, gli operatori a dicembre 2011 detenevano una quota di mercato operatori facenti parte di gruppi bancari da quelli indipendenti e le pari allo 0,7%, in leggera crescita rispetto al 2010. Il cluster delle banche dagli intermediari finanziari, con un cluster specifico com- banche e degli intermediari finanziari di emanazione industriale, i posto dai soli operatori di emanazione industriale (c.d. “captive”). cosiddetti operatori “captive”, sono il secondo gruppo in termini Il cluster più importante, in termini sia di numero di operatori di numerosità e raggruppano il 26,5% degli operatori. In termini che di numero di operazioni nonché di stipulato è costituito dagli assoluti questi operatori hanno avuto nel 2011 un’ottima perfor- intermediari finanziari, specializzati nel leasing, appartenenti a mance, aumentando del 21,7% il valore dello stipulato. Anche il gruppi bancari. Tali operatori, che rappresentano il 29,4% del numero dei contratti stipulati nell’anno è salito, rispetto al 2010, totale, hanno stipulato nel 2011 il 39,7% dei nuovi contratti, per di più del 15%. Grazie a tale incremento del volume di affari la una quota di mercato in valore pari al 62% (fig. 2). Tale quota loro quota relativa di mercato è risultata a fine 2011 pari al 10%, è diminuita di circa 4 punti percentuali rispetto al 2010. Il cluster più alta rispetto all’anno precedente di 2,6 punti percentuali. degli intermediari finanziari appartenenti a gruppi bancari, che Guardando alle dinamiche dello stipulato per tipologia di opera- sono “multiprodotto” (cioè attivi in altri settori finanziari oltre che tore (fig. 3) , si osserva che la migliore performance in termini nel leasing, es. factoring, credito al consumo etc.), rappresenta di numero di contratti è stata quella degli intermediari finanziari il 10,3% del totale ed ha stipulato il 18,6% dei nuovi contratti specializzati non appartenenti a gruppi bancari, mentre in termini siglati nel 2011. La quota di mercato di tali operatori è aumentata di valore dei nuovi contratti le banche e gli intermediari finanziari rispetto al 2010 di 2 punti percentuali e nel totale dell’anno 2011 di emanazione industriale hanno registrato il risultato migliore. ha rappresentato il 9,7% del totale dello stipulato leasing. Il Le due categorie di operatori che hanno avuto una performance cluster degli intermediari finanziari specializzati nel leasing, ma peggiore della media di mercato sono state quella degli interme- non facenti parte di gruppi bancari, che costituisce il 13,2% del diari finanziari specializzati di emanazione bancaria e quella degli totale, ha stipulato nel 2011 il 4,7% dei nuovi contratti, per una intermediari multiprodotto. pari al 13,3%, in diminuzione di 1,3 punti percentuali rispetto quota di mercato che a dicembre 2011 risultava pari al 4,2% SALE ULTERIORMENTE LA QUOTA DI MERCATO DEGLI OPERATORI A CAPITALE ESTERO del totale, in linea con il 2010. Le banche multiprodotto, che rappresentano il 16% circa del campione delle società analizzate, sono il secondo cluster per quote di mercato. Tali operatori hanno Nel 2011 le associate a capitale nazionale o misto (il 56% stipulato nel corso dell’anno poco più del 10 per cento dei nuovi del totale del campione) hanno subito gli effetti della difficile ASSILEA 63 RAPPORTO SUL LEASING 2011 situazione economica in modo più accentuato rispetto agli ope- 2011 hanno rappresentato la quota più ampia del mercato. Il ratori a capitale estero o prevalentemente estero. Gli operatori valore dei contratti stipulati da tali operatori si è leggermente nazionali infatti hanno registrato una flessione dello stipulato ridotto nel corso dell’anno e a dicembre 2011 rappresentava del 16,2%, a fronte di una crescita dello stipulato dell’11,0% di il 64,5% del mercato. Stessa cosa è accaduta alle società che quelli a capitale estero o prevalentemente estero. Si è trattato di operano prevalentemente attraverso la rete di vendita diretta, che una inversione di tendenza rispetto al 2010, quando gli operatori rappresentano il 15% degli operatori e la cui quota a fine 2011 nazionali erano riusciti a mettere a segno un risultato positivo. In si è ridotta al 4,4%. La quota delle società che operano soprat- conseguenza di ciò, la quota di mercato degli operatori nazionali tutto tramite la rete di vendita bancaria (25% del campione) è è scesa al 71,1%, mentre quella degli operatori a capitale estero diminuita tra il 2010 e il 2011 di più di due punti percentuali e o prevalentemente estero è salita al 28,9%. si è attestata al 19,9% del totale. La dinamica più positiva ha riguardato gli operatori che utilizzano prevalentemente la rete di MIGLIORA LA PERFORMANCE DELLE SOCIETÀ CHE OPERANO A LIVELLO PLURIREGIONALE O NAZIONALE vendita dei fornitori (28% del campione), che hanno aumentato Suddividendo gli operatori in base all’ambito territoriale pre- sono quelli che hanno aumentato di più il valore dei nuovi contrat- valente di attività, emerge che nel corso del 2011 gli operatori ti nel corso del 2011 (+25,4%). Sul risultato complessivamente attivi su base prevalentemente locale o regionale hanno perso negativo del mercato hanno invece inciso le performance di tutti la loro quota di mercato di 3,1 punti percentuali. Questi operatori ulteriormente quote di mercato rispetto alle società che operano gli altri operatori, con una diminuzione particolarmente elevata su base pluriregionale o nazionale. Questo in conseguenza di un del valore dello stipulato per il cluster delle società che operano risultato in termini di volume di stipulato che nel 2011 è stato prevalentemente attraverso il canale di vendita diretto. Tali peggiore della media del mercato. Nei dodici mesi dell’anno il operatori hanno visto ridursi il loro giro d’affari di oltre il 21%. valore dei nuovi contratti sottoscritti da tali operatori è sceso Anche le società a canale di vendita prevalentemente bancario, del 27,8%, mentre le società attive in un ambito territoriale più che già avevano sofferto nel 2010, hanno visto ridursi ancora il esteso, nonostante il risultato globalmente negativo (-8,0%) valore dello stipulato nel 2011 (-18,5%). hanno tenuto meglio della media, portando la loro quota di Analizzando l’andamento nel tempo, si osserva che, dopo la cri- mercato al 92,8% (come valore di stipulato). si del 2008 - 2009, gli operatori non hanno reagito allo stesso modo (fig. 4). Mentre le società di leasing che operano pre- SALE LO STIPULATO DELLE SOCIETÀ CHE OPERANO PREVALENTEMENTE ATTRAVERSO IL CANALE FORNITORI valentemente attraverso il canale bancario hanno continuato il trend negativo, gli operatori attivi prevalentemente attraverso Circa un operatore su tre utilizza una rete di vendita mista, che il canale dei fornitori hanno messo a segno due anni di crescita, comprende, in molti casi, il canale della vendita agenziale. Gli conquistando quote di mercato a scapito anche degli operatori intermediari che utilizzano una rete di vendita mista anche nel che operano in vendita diretta e mista. FIGURA 4 Dinamica dello stipulato per rete di vendita prevalente (variazioni percentuali annuali, 2003-2011) Bancario Fornitori Diretta Mista 40,0% 30,0% 20,0% 10,0% 0,0% -10,0% -20,0% -30,0% -40,0% -50,0% 2002 2003 2004 2005 2006 ASSILEA 64 2007 2008 RAPPORTO SUL LEASING 2011 2009 2010 2011 FOCUS SU CANALE DI VENDITA La ripartizione dello stipulato per canale di vendita Assilea ha analizzato la dinamica dell’offerta leasing nel 2010 e nel 2011, suddividendo lo stipulato in base al canale di vendita prevalente. A tale rilevazione hanno partecipato 14 primarie società di leasing, in rappresentanza del 71,1% del mercato complessivo e con una rappresentatività più limitata nel comparto auto, per l’assenza in tale campione delle società di emanazione industriale. A d una prima analisi, osserviamo e promotori che fanno riferimento alla agenti che agiscono su mandato diret- che nel 2011 la rete generalmente banca stessa. In tal modo si conferma to della società di leasing. Attraverso meno utilizzata per la distribuzione dei il ruolo preminente del canale bancario questo canale è passato il 28,5% dello prodotti leasing da parte delle società del per il collocamento dei prodotti leasing. stipulato leasing del 2011, con una per- campione è stata quella diretta (fig. 5). Attraverso tale tipo di rete distributiva centuale comunque in riduzione rispetto Solo il 6,1% del totale dello stipulato è le società di leasing hanno realizzato al 30,2% stimato sul 2010. I canali meno stato distribuito con questa modalità. il 58,9% dello stipulato dell’anno. Se utilizzati per la distribuzione dei prodotti Tale valore risulta peraltro in riduzione allarghiamo il cluster per comprendere del leasing risultano quelli della rete ban- rispetto all’anno precedente. La rete del anche le banche convenzionate, notiamo caria indiretta (poco più dell’1%) e del gruppo bancario di appartenenza è stata che quasi due contratti su tre sono stati mediatore creditizio (meno dell’1% del utilizzata invece maggiormente nel 2011, stipulati attraverso il canale bancario. totale stipulato). I concessionari e forni- sia nella forma della distribuzione allo Tra le forme di distribuzione indirette, tori, sul campione di società analizzato, sportello che attraverso la rete di agenti quella più importante resta la rete degli pesano per il 4,2% dello stipulato. Com- FIGURA 5 Ripartizione dello stipulato 2011 per canale di vendita (nella colonna destra la percentuale riferita al 2010) 2011 2010 CANALE BANCARIO TRADIZIONALE 2011 2010 AGENTE IN ATTIVITÀ FINANZIARIA 28,5% 30,2% 37% CONCESSIONARI FORNITORI CONVENZIONATI 4,2% 4,3% 6,1% 6,6% BANCHE CONVENZIONATE 1,6% 1,7% 1,2% 1,0% MEDIATORE CREDITIZIO 0,7% 0,8% 57,7% 55,5% RETI DI VENDITA INDIRETTE 35% RETE DI VENDITA “DIRETTA” RETE IND. CHE FA CAPO AL GRUPPO BANCARIO Fonte: dati rilevati a dicembre 2011 su un campione rappresentativo di Associate, ma non comprensivo delle “captive” ASSILEA 65 RAPPORTO SUL LEASING 2011 IL MERCATO DEL LEASING [2.2] FRENA L’OFFERTA DELLE “TOP 10” E CRESCE LA QUOTA DI MERCATO DELLE “CAPTIVE” plessivamente, quindi anche nel 2011 tradizionale. Nelle società in cima alla detengono una quota di mercato in tale più di un’operazione su tre è effettuata classifica complessiva dello stipulato, settore superiore al 40%. Il canale ban- attraverso il canale indiretto, sebbene il comparto del leasing strumentale è cario tradizionale ha raccolto comunque tale percentuale risultasse più elevata anche l’unico ad essere stato alimentato quote consistenti dello stipulato relativo nell’anno precedente. in modo consistente dal canale dei con- a questi comparti merceologici (il 39,7% Analizzando quali sono state le reti di cessionari e dei fornitori convenzionati. per l’auto, il 30,3% per quello aeronavale vendita più utilizzate per la distribuzione Attraverso tale forma distributiva si sono e ferroviario). Una quota non piccola dei dei prodotti di finanziamento relativi ai collocati il 13,2% dei nuovi contratti del contratti di leasing nel settore aeronavale singoli comparti merceologici, osser- comparto, a fronte di quote marginali in e ferroviario è stata stipulata tramite la viamo che il comparto del leasing stru- tutti gli altri settori. rete di promotori, agenti e mediatori che mentale e quello del leasing immobiliare Nel settore auto e quello aeronavale e fer- canalizzano la loro attività attraverso la hanno mostrato anche nel 2011 una pre- roviario la rete più utilizzata è stata quella rete bancaria del gruppo (esattamente valenza relativa delle vendite attraverso indiretta, con rispettivamente il 55,8% e l’8,1%) e anche tramite il canale di ven- il canale del gruppo bancario (tab. 1). il 51,1% dello stipulato. In entrambi i casi, dita diretto (10,5%). Il comparto aerona- Nei due settori rispettivamente il 60,8% la fattispecie più diffusa è risultata quella vale è, inoltre, l’unico in cui più del 10% e il 64% dello stipulato complessivo sono della distribuzione operata attraverso dei nuovi contratti stipulati nel 2011 sia canalizzati attraverso questa rete distri- agenti in attività finanziaria, ossia che stato collocato direttamente dalle società butiva. Nel caso del leasing strumentale agiscono su mandato diretto della società di leasing. si è avuta una crescita di quasi 6 pun- di leasing. La quota sul totale dei contratti Il comparto energetico ha visto una ridu- ti percentuali del canale di vendita di stipulati utilizzando il canale agenziale zione di 5,7 punti percentuali delle ven- “gruppo” (canale bancario tradizionale in entrambi i casi è risultata collocarsi dite “dirette”, a fronte di un aumento sia e altri canali, anche agenziali, facenti intorno al 50%. Nel comparto auto, di quelle indirette (+4 punti percentuali) riferimento alla rete del gruppo) rispetto l’indagine probabilmente sottostima la che di quelle mediate dal gruppo banca- al 2010. In entrambi i comparti vi è stata reale incidenza del canale fornitori - il rio di appartenenza (+1,9 punti percen- una prevalenza assoluta delle vendite canale prevalentemente utilizzato dalle tuali rispetto al 2010), che prevalgono effettuate attraverso il canale bancario società “captive” - che, come vedremo con un’incidenza del 62,6% sul totale. TABELLA 1 Dinamica della ripartizione stipulato per canale di vendita (totale stipulato) per comparto CANALE DIRETTO 2010 RETI INDIRETTE DIFF. 2010/11 2010 2011 2010 2011 Auto 5,8% 3,9% -1,9 43,5% 40,4% -3,1 50,7% 55,8% 5,1 Strumentale 4,1% 2,3% -1,8 55,0% 60,8% 5,8 40,9% 36,8% -4,1 Aeronavale e Ferroviario 2011 CANALE GRUPPO DIFF. 2010/11 DIFF. 2010/11 10,2% 10,5% 0,3 39,8% 38,4% -1,4 50,0% 51,1% 1,1 Immobiliare 4,6% 7,9% 3,3 63,8% 64,0% 0,2 31,6% 28,1% -3,5 Energetico 14,4% 8,7% -5,7 60,7% 62,6% 1,9 24,8% 28,8% 4,0 Fonte: dati rilevati a dicembre 2011 su un campione rappresentativo di Associate, ma non comprensivo delle “captive”. ASSILEA 66 RAPPORTO SUL LEASING 2011 IL MERCATO DEL LEASING [2.3] POCHI I COMPARTI CON IL SEGNO POSITIVO [2.3.1] Sale il leasing di autovetture, scende quello dei veicoli pesanti I l settore auto ha chiuso il 2011 con una sostanziale sta- il valore medio dei contratti di leasing del comparto è sceso bilità, pur mostrando andamenti fortemente differenziati di circa 600 euro ed è passato da 36.770 a 36.170 euro. all’interno dei diversi comparti. Il volume complessivo dei Analizzando la ripartizione per sotto-comparti (fig. 1 e 2) , si contratti è risultato di poco inferiore a 5,7 miliardi di euro. A osserva come nel 2011 sia cresciuto ulteriormente il peso del fronte della flessione negli altri maggiori comparti tradizionali: leasing di autovetture, a conferma di un trend ormai triennale. strumentale, immobiliare, aeronavale e ferroviario, il comparto Il valore del segmento, in termini di stipulato, ha raggiunto il del leasing auto ha consolidato nel corso del 2011 la sua 43,2% del totale auto, con un volume del nuovo stipulato di 2,5 posizione, aumentando la sua quota sul valore complessivo miliardi di euro. La crescita del sotto-comparto è stata trainata dello stipulato di più di due punti percentuali rispetto all’anno maggiormente da operazioni che hanno riguardato autovetture precedente. Come era già accaduto nel 2010, anche nel 2011 di prezzo medio inferiore rispetto agli anni precedenti. In conse- FIGURA 1 Composizione stipulato leasing e renting a medio-lungo termine auto 2011 (valore contratti) AUTOVETTURE 43,2% VEICOLI INDUSTRIALI 33,4% VEICOLI COMMERCIALI 15,2% RENTING A MEDIO LUNGO TERMINE FIGURA 8,0% 2 8,2% Dinamica dello stipulato leasing auto per comparto 2010 2011 6,0% 4,0% 2,0% 0,0% -2,0% -4,0% -6,0% -8,0% Autovetture Veicoli commerciali ASSILEA Veicoli industriali 67 RAPPORTO SUL LEASING 2011 Renting a medio lungo termine FOCUS AUTO Anticipo, opzione, durata contratti el 2011 la percentuale media dell’an- N dell’11,1%, contro il 10,7% del 2010. A Infine, sui motoveicoli e sui rimorchi e ticipo sul valore del bene richiesta agli livello dei singoli sotto comparti, il valore semirimorchi l’opzione finale è risultata utilizzatori sui nuovi contratti stipulati nel più alto della percentuale di anticipo nel pari rispettivamente al 7% e all’1,6% del comparto auto è rimasta stabile all’11,8%. portafoglio contratti è risultato essere costo del bene finanziato. All’aumento A livello di sotto comparti, in particola- quello relativo alle autovetture, pari al medio del valore percentuale dell’opzio- re, non vi è stata variazione significativa 12,8%, seguito da quello sui veicoli com- ne finale di acquisto nel 2011 ha fatto della percentuale media di anticipo sulle merciali pesanti (11,2%) e da quello sui riscontro la stabilità di tale valore sul autovetture, il segmento numericamente veicoli commerciali leggeri (9,5%). totale del portafoglio in essere delle so- più importante del comparto auto. Su tali La percentuale media dell’opzione fina- cietà di leasing. Tale valore è rimasto contratti l’anticipo richiesto era il 12,8% le di acquisto sui nuovi contratti auto infatti stabile al 7,6%. A livello di sotto nel 2010 ed è risultato pari al 12,9% è risultata in aumento nel 2011 di 1,6 comparti, l’opzione finale sui contratti nel 2011 (fig. 3). L’anticipo si è ridotto punti percentuali. Il valore di tale opzione in essere è stata del 12,3% per le au- per rimorchi e semirimorchi (dal 9,3% sul costo bene è risultato pari all’8,6%, tovetture e i motoveicoli, del 3,2% per all’8,1%), veicoli industriali (dal 10,4% contro il 7 per cento del 2010. L’aumento i veicoli commerciali leggeri, del 2% per al 10%) e veicoli commerciali leggeri (dal ha riguardato tutti i sotto comparti. In i veicoli commerciali pesanti e del 2,3% 10,7% al 10,1%), mentre è salito per i particolare, l’opzione finale è risultata per i veicoli industriali, tutti valori in linea veicoli commerciali pesanti (dall’11,5% pari al 13,5% del costo delle autovetture, con il 2010. L’unico segmento in aumento al 12,1%). Il valore medio della percen- contro l’11,3% registrato nel 2010. La è stato quello dei rimorchi e semirimorchi tuale di anticipo sui contratti in essere percentuale media dell’opzione finale (dall’1,2% all’1,8%). a fine 2011 è risultato invece in leggero d’acquisto è risultata pari al 2,3% per La durata media contrattuale in mesi aumento rispetto a quello osservato a i veicoli industriali, al 2,8% per i veicoli dello stipulato annuale e del portafoglio dicembre 2010. La quota del maxicanone commerciali leggeri e all’1,9% per i vei- del comparto auto è rimasta sostanzial- iniziale sul portafoglio in essere è risultata coli commerciali pesanti (fig. 4). mente stabile rispetto al 2010. La dura- FIGURA 3 14,0 Percentuale media dell’anticipo (in % sul costo bene) del comparto auto Contratti stipulati Portafoglio in essere 12,0 10,0 8,0 6,0 4,0 2,0 0,0 Autovetture Motoveicoli Rimorchi e semirimorchi Veicoli Commerciali Veicoli Commerciali < 35 quintali > 35 quintali Fonte: elaborazioni BDCR Assilea ASSILEA 68 RAPPORTO SUL LEASING 2011 Veicoli industriali IL MERCATO DEL LEASING [2.3.1] Sale il leasing di autovetture, scende quello dei veicoli pesanti guenza di ciò, il valore medio dei contratti nel sotto-comparto hanno mostrato una grande vitalità, riuscendo a mettere a è diminuito rispetto al 2010. Il leasing dei veicoli commerciali è segno una crescita a due cifre sia nel valore che nel numero dei cresciuto in valore (+1,4% rispetto al 2010), superando il 15% contratti dell’intero comparto auto. La crescita dello stipulato del totale del mercato auto. da parte di tali operatori, che per loro natura possono gestire al Il sotto-comparto che ha avuto la performance peggiore è meglio i rischi legati al valore residuo del bene, ha accresciuto stato quello dei veicoli industriali. La contrazione dell’attività ancora di più la quota di operazioni di leasing di autovetture produttiva ha inciso sulla dinamica dei contratti, che, dopo la stipulate con opzione finale d’acquisto superiore al 10% (dal ripresa sperimentata nel 2010, hanno rimbalzato in negativo. 53,6% del 2010 al 56,3% del 2011). Un segno positivo è stato Il valore dei nuovi contratti è stato inferiore rispetto al 2010 di registrato anche nel sotto-comparto del renting a medio-lungo oltre 135 milioni di euro (- 6,7%). termine. Le associate Assilea attive in questa forma di locazione Nella congiuntura negativa, le “captive companies” industriali hanno aumentato il volume di stipulato del 6,3%. ta media dei contratti di finanziamento media dei contratti di leasing sui veicoli al 31 dicembre 2011 la durata media dei auto siglati nel 2011 è stata pari a 50 industriali (da 53 a 54 mesi) e sui veicoli contratti in essere nel segmento delle mesi, contro i 51 del 2010. I contratti di commerciali leggeri (da 50 a 51 mesi). La autovetture è risultata pari a 49 mesi, durata più limitata sono risultati quel- durata media dei contratti del comparto quella sui motoveicoli a 46 mesi, quella li sulle autovetture e sui motoveicoli, auto nel 2011 è risultata in riduzione sui rimorchi e semirimorchi a 57 mesi. entrambi con una durata media di 47 rispetto alla durata dei contratti in es- Per quanto riguarda i veicoli commerciali mesi (i primi in linea con il 2010, i se- sere a fine 2010, ma non ha inciso sulla leggeri, pesanti e i veicoli industriali, le condi in leggero aumento). Vi è stato durata media dell’out-standing, che è durate medie registrate sul portafoglio un aumento, pur se limitato, della durata rimasta stabile a 52 mesi. In particolare, in essere sono state rispettivamente di FIGURA 4 16,0 Percentuale media dell’opzione d’acquisto (in % sul costo bene) del comparto auto Contratti stipulati Portafoglio in essere 14,0 12,0 10,0 8,0 6,0 4,0 2,0 0,0 Autovetture Motoveicoli Rimorchi e semirimorchi Veicoli Commerciali Veicoli Commerciali < 35 quintali > 35 quintali Fonte: elaborazioni BDCR Assilea ASSILEA 69 RAPPORTO SUL LEASING 2011 Veicoli industriali IL MERCATO DEL LEASING [2.3.1] Sale il leasing di autovetture, scende quello dei veicoli pesanti Guardando alla dinamica delle quote di mercato per tipologia di e del valore dello stipulato del 30,8%. La loro quota di mercato operatore (fig. 5 e fig. 6) , si osserva innanzitutto una crescita è salita di circa 2 punti percentuali all’8,3% del comparto. In ter- di oltre 7 punti percentuali del peso delle società captive, che mini assoluti le “captive companies” industriali hanno mostrato con il 41% dello stipulato superano largamente il peso degli una crescita del volume di stipulato di oltre 400 milioni di euro. intermediari finanziari specializzati nel leasing appartenenti a Al contrario di quanto osservato nella media del comparto, il gruppi bancari (37,2%). Tranne che per quest’ultima categoria valore medio dei contratti stipulati nel 2011 da questa categoria di operatori e per quella delle banche multiprodotto, si osserva di operatori è salito rispetto al 2010 ed è stato di circa 31.800 in generale una crescita del valore dello stipulato per le diverse euro, 1.520 euro in più rispetto all’anno precedente. Su questo categorie di operatori. Il miglior risultato in termini di variazioni fenomeno ha comunque contribuito la buona performance positive è stato quello degli intermediari finanziari multiprodotto registrata da questi operatori anche nel comparto dei veicoli che hanno avuto una crescita del numero di contratti del 32,1% commerciali e industriali, d’importo mediamente più elevato. FIGURA 5 Composizione dello stipulato leasing auto (volume contratti) per natura ed attività prevalente delle società di leasing nel 2010 – cerchio interno – e nel 2011 – cerchio esterno 2011 FIGURA 6 2010 BANCHE I.F. DI EMANAZIONE INDUSTRIALE 41,0% 33,5% I.F. SPECIALIZZATI FACENTI PARTE DI GRUPPI BANCARI 37,2% 45,8% BANCHE MULTIPRODOTTO 8,6% 10,0% I.F. MULTIPRODOTTO FACENTI PARTE DI GRUPPI BANCARI 8,3% 6,3% I.F. SPECIALIZZATI NON FACENTI PARTE DI GRUPPI BANCARI 4,1% 3,6% BANCHE SPECIALIZZATE LEASING 0,8% 0,8% Dinamica dello stipulato leasing auto per natura ed attività prevalente delle società di leasing (var.% 2011/2010 per volume contratti) 60,0% Autovetture Veicoli commerciali Veicoli industriali 50,0% 40,0% 30,0% 20,0% 10,0% 0,0% -10,0% -20,0% -30,0% I.F. specializzati facenti parte di gruppi bancari I.F. multiprodotto facenti parte di gruppi bancari Banche multiprodotto ASSILEA 70 Banche specializzate leasing I.F. specializzati non facenti parte di gruppi bancari RAPPORTO SUL LEASING 2011 Banche e I.F. di emanazione industriale IL MERCATO DEL LEASING [2.3.1] Sale il leasing di autovetture, scende quello dei veicoli pesanti FOCUS AUTO Nuovo e Usato a classificazione in BDCR (la centrale L dove presenta una quota pari al 50,7% termini di valori si è attestato nel 2011 rischi associativa), pur con una rap- in termini di numero di nuovi contratti poco al di sotto del 24% del totale (e al presentatività del dato più contenuta stipulati nel 2011 e al 48,1% sui volumi 21,5% in termini di numero di contratti). rispetto alle statistiche di stipulato, con- di stipulato. Al secondo posto si trova- Il segmento in cui l’incidenza del leasing sente di distinguere tra autoveicoli nuovi no i veicoli industriali, per i quali il peso di veicoli usati è più bassa è quello dei ed usati (fig. 7). L’incidenza massima dell’usato si colloca intorno al 20% del veicoli commerciali leggeri (fino a 35 q di dell’usato si registra per i veicoli commer- totale, in numero e valore. Nel settore pt.). Tale quota è pari al 13,6% dei nuovi ciali pesanti (al di sopra dei 35 q di pt.) delle autovetture il peso dell’usato in contratti e al 14,8% del loro valore. FIGURA 7 Incidenza dello stipulato leasing 2011 di veicoli “usati” sul comparto auto (numero e valore contratti) Usato Nuovo 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Numero Valore Autovetture Numero Valore Veicoli commerciali <35 quintali Numero Valore Veicoli commerciali >35 quintali Numero Valore Veicoli industriali Fonte: elaborazioni BDCR Assilea ASSILEA 71 RAPPORTO SUL LEASING 2011 Numero Valore Totale IL MERCATO DEL LEASING [2.3.2] Continua la flessione del leasing strumentale, ma cresce l’operativo Nel 2011 è continuata la fase di flessione del leasing strumentale, iniziata nel 2008. Lo stipulato complessivo nei dodici mesi è diminuito del 10,6% rispetto all’anno precedente. Tutti i sotto-comparti per le diverse classi d’importo censite hanno visto una riduzione del numero e del valore dei nuovi contratti stipulati nel corso del 2011. C ome nel 2010, il comparto che ha subito la flessione più sitiva è stata quella del sotto-comparto del leasing stru- consistente è stato quello dello strumentale d’importo mentale su contratti privi dell’opzione finale d’acquisto, il superiore al 2,5 milioni di euro, cosiddetto “big ticket” cosiddetto “leasing operativo”. Questo tipo di finanzia- (-20,1%), la cui incidenza sul totale è scesa di quasi due mento, che si caratterizza per importi medi delle operazioni punti percentuali (passando dal 10,2% all’8,6%). Il compar- più contenuti rispetto al leasing strumentale tradizionale, to del leasing strumentale d’importo compreso tra i 50.000 è stato utilizzato con più frequenza nel corso del 2011. I euro e gli 0,5 milioni di euro, pur mantenendo il primo posto contratti di leasing operativo hanno costituito poco meno in termini di valore di stipulato con circa 3,7 miliardi di euro del 30% del numero di contratti stipulati nel 2011 (26%), (il 52,2% del totale del mercato) è diminuito di quasi l’8% in crescita del 27,2% rispetto al 2010. Il valore dei nuovi rispetto ai dodici mesi precedenti. Il segmento di fascia contratti sull’anno 2011 è stato del 17,6% maggiore rispet- d’importo immediatamente superiore (tra 0,5 e 2,5 milioni di to a quello dell’anno precedente. In ciascun mese dell’anno, euro), con una quota complessiva del 20,2%, ha registrato l’andamento del numero di nuovi contratti di leasing senza una riduzione dello stipulato annuo di circa 300 milioni di opzione finale d’acquisto nel 2011 è stato sempre positivo euro (-17,5%). Lo strumentale della fascia di importo più e superiore all’andamento misurato sul mercato del leasing piccola (contratti di valore inferiore a 50.000 euro) è stato strumentale generale (fig. 9) . anche quello che ha visto diminuire in misura minore l’importo dello stipulato (-4,4%), con una sostanziale stabilità Tra i diversi cluster di operatori, si osserva una dinamica del numero dei contratti (+0,5%). La quota di mercato di migliore negli operatori che occupano una posizione in- tale comparto è così salita al 19,1% (fig. 8) . termedia in classifica in termini di stipulato complessivo Nell’ambito del generale trend negativo, l’eccezione po- (dalla 11° alla 30° posizione). Tali operatori sono gli unici FIGURA 8 Composizione dello stipulato leasing strumentale 2011 per fasce d’importo (valore contratti) STRUMENTALE > 50.000 EURO E <= 0,5 MIL € 52,2% STRUMENTALE >0,5 E <=2,5 MIL € 20,2% STRUMENTALE <=50.000 € 19,1% STRUMENTALE > 2,5 MIL € 8,6% ASSILEA 72 RAPPORTO SUL LEASING 2011 IL MERCATO DEL LEASING [2.3.2] Continua la flessione del leasing strumentale, ma cresce l’operativo FIGURA 9 Dinamica dello stipulato mensile del comparto strumentale e del “leasing operativo” (numero contratti, var. % sul mese corrispondente dell’anno precedente) 100,0% Leasing operativo Totale strumentale 80,0% 60,0% 40,0% 20,0% 0,0% -20,0% -40,0% gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre ad aver incrementato nel corso del 2011 sia il numero che 2010. Pertanto il loro peso sul totale del comparto è sceso il valore dei nuovi contratti stipulati (rispettivamente del al 75,2%, pur rimanendo comunque di primo piano nel 18,1% e del 7,4%). In conseguenza di ciò, la loro quota di settore. Gli operatori oltre la 30° posizione hanno subito mercato sul totale del comparto strumentale è cresciuta di una contrazione nel volume di stipulato nel corso dell’anno circa tre punti percentuali arrivando al 16,8% (fig. 10) . del 4,1%, ma in termini relativi hanno aumentato la loro Le società “Top 10” hanno invece ridotto il loro giro di quota di mercato essenzialmente a scapito degli operatori affari del 7,3% in termini di numero di nuovi contratti “Top 10”. A dicembre 2011 tale quota era pari all’8%, e del 14,4% in termini di volume di stipulato rispetto al contro il 7,5% del dicembre 2010. FIGURA 10 Dinamica delle quote di mercato del leasing strumentale per scaglioni in base alla posizione in classifica (quote di mercato del leasing) 90,0% 80,0% 2011 70,0% 2010 60,0% 50,0% 40,0% 30,0% 20,0% 10,0% 0,0% top 10 da 11 a 30 ASSILEA 73 RAPPORTO SUL LEASING 2011 >30 FOCUS STRUMENTALE Dinamiche per tipo bene S ul campione di contratti presente nel- maggiormente sono invece quella delle dio dell’out-standing (40,6 migliaia di la BDCR Assilea è possibile effettuare “Macchine utensili per deformazione euro dai dati BDCR) e il costo originario analisi di dettaglio sulle diverse tipologie di materiale metalmeccanico”, passati medio di acquisto (63,1 migliaia di euro) di beni strumentali locati (fig. 11). dal 2,9% al 4,5% del totale, e quel- è aumentato passando dal 58,2 per cen- la dei “Macchinari per elaborazione e to del 2010 al 64,4% del 2011. Tra le I “Macchinari non targati per l’edilizia trasmissione dati”, aumentata di 0,7 dieci principali categorie di beni stru- civile e stradale” pesano sul valore del- punti percentuali e che è anche quella mentali, il valore più alto di esposizione lo stipulato complessivo del comparto per la quale si è osservato il numero più media rispetto al valore di acquisto del strumentale per il 7,6% e si conferma- elevato di operazioni stipulate nel com- bene si ha per il comparto dei “Macchi- no anche nel 2011 la categoria di bene parto strumentale. La presente analisi nari per l’industria poligrafica-editoriale strumentale più rilevante sul totale dei purtroppo continua ad interessare solo ed affini”, con un rapporto del 78,2% volumi di leasing strumentale. Il loro una parte dei contratti censiti nella ban- (fig. 12). Tale primato è in linea con i peso è tuttavia in diminuzione di 2,4 ca dati associativa, in quanto per circa il due anni precedenti. Il valore del 2011 punti percentuali rispetto al 2010. Si 40% dei contratti di leasing strumentale risulta tuttavia in riduzione rispetto al tratta della tipologia di bene la cui in- viene indicata la tipologia di bene gene- 2010, per effetto di una contestuale cidenza è diminuita maggiormente sul rica “Altro bene strumentale”. riduzione del valore medio dell’outstanding ed un incremento del valore totale, insieme a quella dei “Macchinari per saldature e trattamenti termici”, Il livello di esposizione media dell’intero medio dello stipulato in quello specifi- passati dal 2% allo 0,5% del totale. Le portafoglio di contratti al 31.12.2011, co comparto. Il rapporto più basso, in tipologie di beni il cui peso è cresciuto misurato come rapporto tra il valore me- termini di esposizione sul costo iniziale FIGURA 11 Ripartizione stipulato leasing strumentale per le principali tipologie di beni locati (% sul valore) 12 2011 2010 10 8 6 4 2 Fonte: elaborazioni BDCR Assilea ASSILEA 74 RAPPORTO SUL LEASING 2011 Macchinari per l'agricoltura, foreste e pesca Macchinari per l'industria alimentare e conserviera Macchinari per l'industria poligrafica-editoriale ed affini Attrezzature per il commercio all'ingrosso-dettaglio e per l'industria alberghiera Macchine utensili per deformazione di materiale metalmeccanico Apparecchiature elettromedicali Macchinari per elaborazione e trasmissione dati Macchine utensili per l'asportazione di materiale metalmeccanico Apparecchi di sollevamento non targati Macchinari non targati per l'edilizia civile e stradale 0 FIGURA 12 Esposizione del portafoglio rispetto al costo originario dei beni per le principali tipologie di beni strumentali locati, ordinate per valore medio dello stipulato (% sul valore) 100 2011 90 2010 80 70 60 50 40 30 20 10 totale strumentale macchinari per elaborazione e trasmissione dati apparecchiature elettromedicali apparecchi di sollevamento non targati macchinari per l'agricoltura, foreste e pesca attrezzature per il commercio all'ingrosso-dettaglio e per l'industria alberghiera macchinari per l'industria alimentare e conserviera macchinari non targati per l'edilizia civile e stradale macchine utensili per l'asportazione di materiale metalmeccanico macchinari per l'industria poligrafica-editoriale ed affini Macchine utensili per deformazione di materiale metalmeccanico 0 Fonte: elaborazioni BDCR Assilea è - come nello scorso anno - quello dei di appena 8 mila euro, in diminuzione delle “Macchine utensili per deforma- “Macchinari per elaborazione e trasmis- rispetto all’anno precedente, a fronte zione di materiale metalmeccanico”, sione dati”, con un valore di esposizione di un valore medio dei nuovi contratti con un valore medio dei nuovi contratti media rispetto al costo d’acquisto del di circa 25.500 euro, superiore a quello di oltre 203 mila euro, rispetto ad un 31,4%. Nel 2011 il livello di esposizione del 2010. Il primo comparto per importo valore medio dell’esposizione di poco media dello specifico comparto è stato medio contrattuale risulta essere quello inferiore ai 79 mila euro. FIGURA 13 Percentuale media dell’anticipo (in % sul costo bene) per le principali tipologie di beni locati 2011 14 Portafoglio in essere 12 Contratti stipulati 10 8 6 4 2 Fonte: elaborazioni BDCR Assilea ASSILEA 75 RAPPORTO SUL LEASING 2011 Macchinari per l'agricoltura, foreste e pesca Macchinari per l'industria alimentare e conserviera Macchinari per l'industria poligrafica-editoriale ed affini Attrezzature per il commercio all'ingrosso-dettaglio e per l'industria alberghiera Macchine utensili per deformazione di materiale metalmeccanico Apparecchiature elettromedicali Macchinari per elaborazione e trasmissione dati Macchine utensili per l'asportazione di materiale metalmeccanico Apparecchi di sollevamento non targati Macchinari non targati per l'edilizia civile e stradale 0 IL MERCATO DEL LEASING [2.3.2] Continua la flessione del leasing strumentale, ma cresce l’operativo Nel 2011 la percentuale media dell’an- costo del bene. Il secondo valore più bas- nere stabile a 54 mesi, sostanzialmente ticipo sui contratti stipulati nel comparto so è quello relativo alle “Apparecchiature in linea con gli ultimi due anni. La du- strumentale è stata pari al 6,5%, in di- elettromedicali”, pari al 4,2%. rata media è risultata in forte aumento minuzione di più di due punti percentuali sui contratti di finanziamento relativi ai rispetto al 2010. All’interno dei singoli L’opzione finale di acquisto per il comparto “Macchinari per termotecnica”, passan- sotto comparti, la maggior riduzione ha strumentale è risultata pari rispettivamente do da 62 a 79 mesi. Altri aumenti hanno riguardato i “Marchi” (sui quali la percen- allo 0,9% per i nuovi contratti stipulati nel riguardato i sotto comparti dei “Marchi” tuale media dell’anticipo è scesa di 8,5 2011 e all’1,2% per il portafoglio in essere a (con una durata media che è cresciuta da punti percentuali). Il maggior aumento dicembre. Tali valori sono sostanzialmente 84 a 88 mesi) e delle “Apparecchiature è stato quello delle “Attrezzature per in linea con quelli del 2010. Il valore più per l’industria del cinema e la diffusione centri sportivi e di cura della persona” basso dell’opzione finale, sia per i nuovi radio-televisiva” (da 53 a 57 mesi). La (in crescita di 6,7 punti percentuali). Per contratti che per il portafoglio in essere, è diminuzione maggiore ha riguardato i quanto riguarda l’out-standing, il peso quello relativo ai “Macchinari per elabora- “Software” passati da 53 a 35 mesi. Il su tali contratti dell’anticipo è risultato in zione e trasmissione dati”, pari rispettiva- valore medio della durata sui contratti media pari al 6,9% al 31 dicembre 2011 mente allo 0,2% e allo 0,4%, seguito da in essere a fine 2011 è risultata pari a 58 (fig. 13). Il valore più basso dell’antici- quello relativo alle “Attrezzature per ufficio mesi. La durata media maggiore è risul- po, anche per il 2011, è quello sui contrat- e strutture aziendali”, pari rispettivamente tata quella sui contratti in essere relativi ti leasing in essere relativi ai “Macchinari allo 0,4% e allo 0,7% (fig. 14). ai “Marchi”, seguita dai “Macchinari per per elaborazione e trasmissione dati”. Su La durata media dei nuovi contratti del termotecnica”, con una durata media dei tali contratti l’anticipo pesa l’1,8% del comparto strumentale continua a rima- contratti in portafoglio di 73 mesi. FIGURA 14 Percentuale media dell’opzione finale d’acquisto (in % sul costo bene) per le principali tipologie di beni locati (2011) 2,5 Portafoglio in essere 2,0 Contratti stipulati 1,5 1,0 0,5 Fonte: elaborazioni BDCR Assilea ASSILEA 76 RAPPORTO SUL LEASING 2011 Macchinari per l'agricoltura, foreste e pesca Macchinari per l'industria alimentare e conserviera Macchinari per l'industria poligrafica-editoriale ed affini Attrezzature per il commercio all'ingrosso-dettaglio e per l'industria alberghiera Macchine utensili per deformazione di materiale metalmeccanico Apparecchiature elettromedicali Macchinari per elaborazione e trasmissione dati Macchine utensili per l'asportazione di materiale metalmeccanico Apparecchi di sollevamento non targati Macchinari non targati per l'edilizia civile e stradale 0,0 IL MERCATO DEL LEASING [2.3.3] Prosegue il rallentamento della nautica da diporto Nel 2011 il settore aeronavale e ferroviario ha visto una flessione del volume degli affari del 27,3%. Anche il numero dei nuovi contratti si è ridotto del 32,4% rispetto al 2010. In generale tale contrazione ha interessato tutti i sotto-comparti del segmento. ’unica eccezione è rappresentata dal comparto del navale L La percentuale media dell’anticipo sui nuovi contratti del comparto commerciale, che grazie ad alcune operazioni di importo aeronavale è risultata pari, per il 2011, al 27,4% (fig. 17). Su tale elevato, ma anche grazie a una maggiore vitalità degli operatori valore incide principalmente il settore della nautica da diporto, in termini di nuovi contratti stipulati ha archiviato il 2011 con un nel quale si è registrata una certa differenza tra i contratti aumento del 15,4% del numero dei contratti e del 69,3% del sulle imbarcazioni di dimensione più ridotta (fino a 24 metri) e relativo valore. Al contrario, la nautica da diporto nel 2011 ha quelli relativi alle imbarcazioni più grandi (oltre 24 metri). Nel visto ridurre sia il numero che il valore dei contratti; a fine di- primo caso la percentuale di anticipo è stata mediamente pari cembre il volume di stipulato era diminuito del 25% (fig. 15). al 29,2%, nel secondo mediamente ha rappresentato il 25% Nonostante questa dinamica negativa, il comparto della nau- del costo del bene finanziato. Il navale commerciale presenta tica da diporto si è confermato il segmento più importante del valori dell’anticipo leggermente più contenuti (il 24%). I sotto settore aeronavale e ferroviario, con una quota di mercato del comparti degli aeromobili, del materiale rotabile e dei mac- 78,3%, in crescita di oltre due punti percentuali rispetto al 2010 chinari non targati per l’edilizia ferroviaria presentano valori (fig. 16). Tale crescita relativa è avvenuta a scapito sia del di anticipo medi rispettivamente del 18%, del 12,3% e del comparto aeronautico (nel quale il valore dello stipulato a fine 27,6%. L’out-standing presenta valori inferiori rispetto a quelli 2011 era pari al 9% del totale) sia soprattutto del comparto misurati sui nuovi contratti. Complessivamente, sui contratti ferroviario. Tale settore era cresciuto nel 2010 a seguito di in essere a dicembre 2011 la percentuale dell’anticipo è stata alcune importanti operazioni concluse nell’anno. Nel 2011 le pari al 25,7%, con valori proporzionalmente più bassi nei operazioni concluse sono state in numero maggiore, ma hanno singoli sotto comparti. L’anticipo medio più alto sui contratti in riguardato importi mediamente molto più contenuti. essere è quello richiesto per la nautica da diporto, relativo alle In conseguenza di ciò, la quota del comparto sul totale è scesa imbarcazioni fino a 24 metri di lunghezza. bruscamente all’1,4%. L’opzione finale di acquisto per il comparto aeronavale è risultata FIGURA 15 Dinamica dello stipulato leasing nautico da diporto e navale commerciale (valore stipulato in migliaia di euro) 900.000 Navale commerciale 800.000 Nautica da diporto 700.000 600.000 500.000 400.000 300.000 200.000 100.000 0 2010 2011 ASSILEA 77 RAPPORTO SUL LEASING 2011 IL MERCATO DEL LEASING [2.3.3] Prosegue il rallentamento della nautica da diporto FIGURA 16 Composizione dello stipulato leasing aeronavale e ferroviario (valore contratti 2011) NAUTICA DA DIPORTO 78,3% NAVALE COMMERCIALE 11,4% AERONAUTICO 9,0% FERROVIARIO 1,4% pari rispettivamente all’1,6% per i nuovi contratti stipulati nel relativamente ai contratti in essere. Tali valori sono stati pari 2011 e all’1,7% per il portafoglio in essere a dicembre. Tali valori rispettivamente a 85 e a 83 mesi. Alla crescita della durata sono sostanzialmente in linea con quelli del 2010, con una lieve media dei nuovi contratti per quanto riguarda la nautica da crescita del valore dell’opzione finale per il nuovo stipulato. Anche diporto fino a 24 metri si è contrapposta la riduzione di durata per l’opzione finale, pesa soprattutto il sotto comparto della di quelli relativi alla nautica commerciale e alla nautica da nautica da diporto, dove il peso di tale opzione sui contratti in diporto oltre i 24 metri. La durata media dell’out-standing è essere risulta più alto per le imbarcazioni superiori ai 24 metri di aumentata in ciascun sotto comparto, posizionandosi a 82 mesi lunghezza (2,3%) rispetto a quelle di dimensioni inferiori (1,4%). per la nautica da diporto, a 79 mesi per la commerciale, a 108 La durata media dei contratti del comparto aeronavale non mesi per gli aeromobili, a 89 mesi per i macchinari non targati è sostanzialmente variata tra il 2010 e il 2011, per quanto per l’edilizia ferroviaria e a 68 mesi per il materiale rotabile riguarda il nuovo stipulato, mentre è risultata in lieve aumento (locomotive, carrozze e vagoni). FIGURA 17 Percentuale media dell’anticipo e dell’opzione finale in % sul costo bene (anno 2011) comparto aeronavale e ferroviario (principalmente nautica da diporto) 30,0 Contratti stipulati Portafoglio in essere 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0 % media dell'anticipo % media dell’opzione finale d’acquisto Fonte: elaborazioni BDCR Assilea ASSILEA 78 RAPPORTO SUL LEASING 2011 IL MERCATO DEL LEASING [2.3.4] Scendono i volumi dell’immobiliare Dopo anni di contrazione, il mercato del leasing immobiliare si è consolidato su volumi molto più contenuti di quelli del passato. uttavia nel 2011, in termini di numero di operazioni stipulate, T di più di tre punti percentuali attestandosi a dicembre 2011 al si è assistito ad una ripresa della vitalità. Il totale dei nuovi 24,3% (fig. 18). Hanno avuto un calo superiore al 20% anche il contratti firmati nell’anno è stato complessivamente del 14,0% sotto-comparto dell’immobiliare da costruire di fascia di importo superiore rispetto al 2010. La crescita ha riguardato le operazioni compresa tra 0,5 e 2,5 milioni di euro (-25,2%) e quello dell’im- di valore inferiore a 500 mila euro, sia quelle relative a immobili mobiliare costruito della stessa fascia di importo (-23,2%), le cui costruiti (con un +25,2%) che quelle sugli immobili da costruire quote sul totale dello stipulato del 2011 sono scese rispettivamente (+82,9%). Su tale fenomeno potrebbe aver influito l’assolvimento al 12,3% e al 23,2%. Il comparto dell’immobiliare da costruire di ed il corrispondente finanziamento al cliente dell’imposta sostituti- fascia di importo più elevata (superiore a 2,5 milioni di euro) ha va che andava versata entro il 31 marzo 2011 delle imposte d’atto visto ridotto il valore dello stipulato nel 2011 del 15,9%. nell’ambito della riforma del leasing immobiliare. Il numero dei I comparti dell’immobiliare, da costruire e costruito, di fascia di contratti relativi a immobili di valore più elevato è invece diminuito, importo più bassa hanno aumentato le rispettive quote di mercato. coerentemente con la dinamica dei volumi. Nel complesso, il settore che ha tenuto meglio nel generale trend A fronte di tale aumento, si è comunque osservata una ulteriore decrescente è stato quello dell’immobiliare da costruire, che infatti riduzione nel valore dello stipulato, che è sceso del 21,0% e si è ha aumentato la sua quota di mercato a scapito del comparto attestato a dicembre 2011 a circa 7 miliardi di euro. Ciò corrisponde dell’immobiliare costruito. A dicembre 2011, tale quota era pari a a una riduzione del volume dei contratti di oltre 1,8 miliardi di euro. poco meno del 40% dello stipulato totale (39,4%); quella dell’im- La riduzione è stata generale ed ha riguardato sia l’immobiliare da mobiliare costruito era pari al 60,6%. costruire che il costruito, in tutte le fasce di importo. Negli ultimi due anni l’andamento del sotto-comparto del leasing Il calo maggiore è stato registrato nel sotto-comparto dell’immo- sull’immobiliare da costruire di valore inferiore a 0,5 milioni di euro biliare costruito di fascia di importo più elevata (superiore a 2,5 è stato costantemente migliore, in termini di valore di stipulato, milioni di euro) la cui quota sul totale del nuovo stipulato è scesa di quello del sotto-comparto degli immobili da costruire di valore FIGURA 18 Composizione dello stipulato leasing immobiliare (costruito e da costruire) per classe d’importo (valore contratti) IMM. COSTRUITO >2,5 MIL € 24,3% IMM. COSTRUITO >0,5 E <=2,5 MIL € 23,2% IMM. DA COSTRUIRE >2,5 MIL € 23,2% IMM. COSTRUITO <=0,5 MIL € 13,2% IMM. DA COSTRUIRE >0,5 E <=2,5 MIL € 12,3% IMM. DA COSTRUIRE <=0,5 MIL € ASSILEA 79 RAPPORTO SUL LEASING 2011 3,8% FIGURA 19 Numero indice dello stipulato mensile del comparto dell’immobiliare da costruire (mese base gennaio 2010=100) 3,5 Imm. da costruire <=0,5 mil € media imm. da costruire <=0,5 mil € Imm. da costruire >0,5 mil € media imm. da costruire >0,5 mil € 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 2010 dicembre novembre ottobre settembre agosto luglio giugno maggio aprile marzo febbraio gennaio dicembre novembre ottobre settembre agosto luglio giugno maggio aprile marzo febbraio 0,0 gennaio 0,5 2011 superiore (fig. 19). Anche nel sotto-comparto del leasing sull’im- che a fine 2011 è risultato pari all’11,4% del valore del portafoglio mobiliare costruito le operazioni relative a immobili di valore più in essere (fig. 20). contenuto hanno avuto una dinamica migliore di quelle relative a Simile la tendenza dell’opzione finale di acquisto sui contratti in immobili di valore superiore a 500 mila euro; tuttavia in questo essere, che a dicembre 2011 è risultata pari in media al 12,8% del comparto lo scostamento delle medie calcolate sulle due fasce costo del bene, valore in linea con l’anno precedente. Sui nuovi d’importo risulta più contenuto. contratti stipulati nel 2011 il peso dell’opzione finale si è invece Il settore immobiliare ha visto un certo aumento del peso dell’antici- ridotto, passando dall’8,4% al 7,9%. po pagato alla stipula dei nuovi contratti sul costo del bene finanzia- La durata media dei nuovi contratti è stata di 205 mesi, in diminuzio- to. Tale peso, pari al 13,1%, è cresciuto di circa 1 punto percentuale ne rispetto al 2010, quando tale valore era risultato pari a 209 mesi. e mezzo rispetto al 2010. Con l’eccezione degli alberghi e dei centri La durata media dei contratti in essere a dicembre mostra invece ricreativi, la crescita ha riguardato tutti i sotto comparti. L’anticipo un forte aumento rispetto all’anno precedente, essendo pari a 166 risulta pari al 14,3% per gli immobili commerciali, all’11,4% per gli mesi contro i 156 del 2010. L’aumento ha riguardato tutti i sotto immobili ad uso industriale, al 14,9% per gli immobili uso ufficio e comparti, con incrementi particolarmente consistenti per quanto all’8,5% per gli immobili locati al settore pubblico. L’anticipo sugli riguarda gli immobili ad uso ufficio (169 mesi contro i 156 del 2010) immobili residenziali, infine, è risultato il più alto di tutti, raggiun- e gli immobili locati al settore pubblico (160 mesi contro 147). La gendo il 17,4% del costo totale dell’immobile. Sull’out-standing si durata media dei contratti in essere relativa agli immobili commer- è registrata invece una sostanziale stabilità del peso dell’anticipo, ciali e a quelli industriali è stata di 164 mesi, contro i 157 del 2010. FIGURA 20 Percentuale media dell’anticipo e dell’opzione finale d’acquisto (in % sul costo bene) del comparto immobiliare (anno 2011) 14,0 Contratti stipulati 12,0 Portafoglio in essere 10,0 8,0 6,0 4,0 2,0 0,0 % media dell'anticipo % media dell’opzione finale d’acquisto Fonte: elaborazioni BDCR Assilea ASSILEA 80 RAPPORTO SUL LEASING 2011 FOCUS IMMOBILIARE Dettaglio sulla tipologia di immobile ella fig. 21 viene presentata la riparti- N con un peso sul totale che ammonta ri- dunque, costituiscono oltre la metà del to- zione dello stipulato leasing immobiliare spettivamente al 30,6% e al 28,9%. Gli tale dell’out-standing immobiliare in termini per numero e valore dei contratti tra le diverse immobili ad uso ufficio rappresentano il di valore (51,6%). Il 28,5% del numero dei categorie di immobili, sulla base della riparti- 15,3% come numero e il 9,8% come valo- contratti in essere riguarda immobili ad uso zione per tipologia di immobile presente in re. Gli immobili residenziali rappresentano commerciale, il 14,1% si riferisce a immobili BDCR. Anche in questo caso, l’analisi si riferi- una quota del 2% in numero e del 2,5% ad uso ufficio. I contratti di leasing relativi a sce ad un sotto-campione dei dati rilevati nella in valore. Gli alberghi ed i centri ricreativi questi due tipi di immobili sono, in termini di base dati associativa, in quanto permane alto, rappresentano il 3,9% del numero di nuovi valore, rispettivamente il 29,1% ed il 10,4% anche con riferimento ai dati di stipulato 2011, contratti stipulati nel 2011 e costituiscono del totale. Gli alberghi e i centri ricreativi rap- il peso dei contratti immobiliari (circa il 28% in il 5,1% del loro valore. Gli immobili locati presentano il 3,2% del numero di contratti valore) per i quali non è stata specificata una al settore pubblico rappresentano lo 0,6% in essere e il 4,7% del valore. Gli immobili precisa tipologia di edificio. del numero dei nuovi contratti stipulati nel ad uso residenziale costituiscono il 2,9% Gli immobili industriali rappresentano il comparto e l’1,1% del valore. dell’out-standing immobiliare in termini di comparto più consistente sia in termini nu- numero e il 3,8% in termini di valore. Gli merici (47,7% sul totale degli immobili) che Nella fig. 22 viene presentata la compo- immobili locati al settore pubblico rappre- di volume (52,6%), con un valore medio dei sizione del portafoglio immobiliare delle sentano quote minori dell’out-standing contratti di circa 925 mila euro. Gli immobili associate al dicembre 2011. Il 50,9% del del comparto (rispettivamente lo 0,3% del commerciali si posizionano al secondo posto numero dei contratti in essere si riferisce ad numero e lo 0,4% del valore dei contratti in termini di numero e valore dei contratti, immobili ad uso industriale. Tali contratti, in essere). FIGURA 21 Ripartizione dello stipulato leasing immobiliare 2011 per tipologia di immobile (numero e valore contratti) Immobili industriali Immobili commerciali VALORE % 52,6 NUMERO % 47,7 Immobili uso ufficio Alberghi e Centri ricreativi 28,9 30,6 Immobili residenziali Immobili Locati al Settore Pubblico 9,8 5,1 15,3 3,9 2,5 2,0 1,1 0,6 Fonte: elaborazioni BDCR Assilea FIGURA 22 Ripartizione dell’out-standing leasing immobiliare 2011 per tipologia di immobile (numero e valore contratti) Immobili industriali Immobili commerciali VALORE % 51,6 NUMERO % 50,9 Immobili uso ufficio Alberghi e Centri ricreativi 29,1 28,5 Immobili residenziali Immobili Locati al Settore Pubblico 10,4 14,1 Fonte: elaborazioni BDCR Assilea ASSILEA 81 RAPPORTO SUL LEASING 2011 4,7 3,2 3,8 2,9 0,4 0,3 IL MERCATO DEL LEASING [2.3.5] Maggiore peso del settore energia sullo stipulato complessivo Anche se a tassi più contenuti rispetto al 2010, il 2011 ha confermato il trend di crescita del comparto del leasing di impianti e centrali per la creazione di energie rinnovabili. L o stipulato nel corso dell’anno ha superato i 4 miliardi due punti percentuali arrivando al 3,9%. Un andamento di euro, in crescita del 10,5% rispetto al dicembre 2010 inverso è stato seguito dal settore del leasing su centrali (fig. 23) . La quota sul totale del comparto rappresentata eoliche, dove il valore dei nuovi contratti stipulati nel 2011 dal sotto-settore del fotovoltaico è cresciuta ancora rispet- è diminuito di circa 120 milioni di euro rispetto al 2010. La to al 2010: circa il 90% del volume dei nuovi contratti ha quota di questo specifico segmento è pertanto scesa dal riguardato impianti fotovoltaici (esattamente l’88,4%). 7,5% del 2010 al 3,9% del totale energetico. Il restante L’incidenza del comparto sul totale dello stipulato leasing 3,9% è stato destinato a finanziare altri impianti su fonti annuale ha raggiunto il 16,4%. Tuttavia la dinamica negli energetiche rinnovabili (quali le biomasse). Il mercato risul- ultimi mesi dell’anno, indica un progressivo ridimensio- ta fortemente concentrato, considerato che il 93,1% dello namento delle nuove operazioni nel comparto. Questo è stipulato nel comparto delle energie rinnovabili è stato legato all’esaurimento degli incentivi di cui al Decreto Salva effettuato dal cluster delle “Top 10” società di leasing. Alcoa e alle ripetute modifiche delle norme che regolano il settore fotovoltaico (e che rendono in prospettiva più com- Mettendo a confronto l’andamento dello stipulato del solo plesso e meno profittevole l’investimento nel comparto). settore fotovoltaico (accatastato e non) e del totale del comparto energetico escluso il settore fotovoltaico, si osserva Per quanto riguarda gli altri sotto-comparti, la maggiore che il valore dei nuovi finanziamenti mensili al comparto è crescita si è registrata nello specifico segmento dell’idro- stato sempre superiore a quello dei nuovi finanziamenti al elettrico, dove una serie di nuove operazioni hanno fatto resto del settore (fig. 24). Il confronto tra il valor medio dei crescere il valore dello stipulato di poco meno di 100 milioni contratti mensile nei due comparti conferma tale dinamica. di euro nel corso del 2011. A dicembre dello scorso anno L’andamento della serie mensile del comparto del leasing sul la quota del segmento sul totale del settore delle rinno- fotovoltaico (accatastato e non) mostra anche la riduzione del vabili era cresciuta rispetto a dodici mesi prima di più di valore dei nuovi contratti nel corso degli ultimi mesi del 2011. FIGURA 23 Composizione dello stipulato leasing nel comparto energetico (valore contratti) IMPIANTI FOTOVOLTAICI ACCATASTATI (INCLUSE LE CENTRALI) 76,6% IMPIANTI FOTOVOLTAICI NON ACCATASTATI 11,7% IMPIANTI / CENTRALI EOLICHE 3,9% CENTRALI IDROELETTRICHE 3,9% ALTRI IMPIANTI SU FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI 3,9% ASSILEA 82 RAPPORTO SUL LEASING 2011 IL MERCATO DEL LEASING [2.3.5] Maggiore peso del settore energia sullo stipulato complessivo FIGURA 24 Andamento dello stipulato mensile nel comparto energetico: confronto tra segmento del fotovoltaico e altre rinnovabili (valori in migliaia di euro) 600.000 solo fotovoltaico media fotovoltaico rinnovabili escluso fotovoltaico media rinnovabili escluso fotovoltaico 500.000 400.000 300.000 200.000 2010 FIGURA 25 dicembre novembre ottobre settembre agosto luglio giugno maggio aprile marzo febbraio gennaio dicembre novembre ottobre settembre agosto luglio giugno maggio aprile marzo febbraio 0 gennaio 100.000 2011 Andamento dello stipulato mensile nel comparto del Leasing sul fotovoltaico accatastato e sul fotovoltaico non accatastato (valori in migliaia di euro) 500.000 Impianti fotovoltaici accatastati (incluse le centrali) Impianti fotovoltaici non accatastati 400.000 300.000 200.000 2010 dicembre novembre ottobre settembre agosto luglio giugno maggio aprile marzo febbraio gennaio dicembre novembre ottobre settembre agosto luglio giugno maggio aprile marzo febbraio 0 gennaio 100.000 2011 Analizzando nello specifico la dinamica dello stipulato men- trend del 2010, sfruttando il prolungamento dei termini per sile del leasing sul fotovoltaico accatastato e sul fotovoltaico usufruire dei vantaggi previsti dal “Salva Alcoa”. Il segmento non accatastato (fig. 25) negli ultimi due anni, osserviamo del fotovoltaico non accatastato, invece, si è posizionato che, al di là delle variazioni congiunturali dovute all’anda- su un trend decrescente, con il valore dei contratti stipulati mento degli incentivi, il settore del fotovoltaico accatastato, mensilmente che è sceso rispetto ai corrispondenti livelli almeno prima dell’ultimo trimestre del 2011, ha mantenuto il del 2010. ASSILEA 83 RAPPORTO SUL LEASING 2011 FOCUS LEASING ENERGETICO Anticipo, opzione, durata contratti N el 2011 la percentuale media maxicanone inziale sul portafoglio in es- comparto del fotovoltaico accatastato, dell’anticipo sul valore del bene ri- sere è aumentata in tutti i sotto comparti lo 0,7% dei nuovi contratti e l’1,1% del chiesta agli utilizzatori sui nuovi contratti e complessivamente è risultata pari al portafoglio in essere del sotto comparto stipulati nel comparto energetico è stata 14,5% contro l’11,8% del 2010. del fotovoltaico non accatastato. pari al 18,2%, in aumento di 4 punti L’opzione di acquisto è risultata stabile La durata media dei contratti stipulati percentuali e mezzo rispetto al 2010. sia sui nuovi contratti che sul portafo- nel 2011 nel comparto energy è stata L’aumento ha riguardato tutti i sotto glio in essere a dicembre 2011. Il suo di 174 mesi, contro i 163 mesi di durata comparti (fig. 26). Il peso dell’anticipo peso è stato pari in media allo 0,8% sullo media dei contratti in essere. Il valore è risultato pari al 16,6% sugli impianti fo- stipulato e all’1,2% sull’out-standing. più alto per il nuovo stipulato è quello tovoltaici non accatastati ed ha superato Nello specifico, l’opzione di acquisto ha delle centrali eoliche, con una durata il 20 % per le centrali eoliche, per le quali rappresentato: l’1,3% dei nuovi contratti media dei contratti di 215 mesi. Il valore è stato in media pari al 22,5% del costo e l’1% di quelli in essere del sotto com- più alto all’interno del portafoglio delle del bene, e per le centrali fotovoltaiche parto dell’eolico, lo 0,9% dello stipula- società di leasing è quello delle centrali accatastate (20,1%). Anche la quota del to e l’1,3% dell’out-standing del sotto fotovoltaiche accatastate (207 mesi). FIGURA 26 Percentuale media dell’anticipo e dell’opzione finale (in % sul costo bene) nel comparto energetico (2011) Centrali Eoliche Centrali Fotovoltaiche Accatastate Impianti Fotovoltaici non accatastati 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0 Contratti stipulati Portafoglio in essere Contratti stipulati % media dell’anticipo Portafoglio in essere % media dell’opzione d’acquisto Fonte: elaborazioni BDCR Assilea ASSILEA 84 RAPPORTO SUL LEASING 2011 IL MERCATO DEL LEASING [2.4] SETTORE, RAMO DI ATTIVITÀ E FORMA GIURIDICA DELLA CLIENTELA Il target principale del settore leasing rimane quello delle imprese produttive, infatti la quota delle operazioni stipulate con società non finanziarie si conferma di gran lunga la più importante in termini di ripartizione per settore di attività economica (SAE). I l suo peso sul totale stipulato leasing nel 2011 si è atte- quota complessiva del 3,2%. In lieve crescita il peso della stato all’86,1%, in linea con quanto si registrava nell’anno categoria delle società finanziarie (in particolare “ausiliari precedente. Anche la categoria delle famiglie produttrici, finanziari”, nella categoria di società di gestione fondi e in la seconda per importanza, ha mantenuto sostanzialmente quella di agenti e mediatori creditizi), il cui peso sul totale stabile la sua quota sul totale stipulato al 4,9% (fig. 1) . stipulato è passato dallo 0,3% del 2010 allo 0,8% del 2011. La quota di leasing nel settore pubblico, dopo due anni di Seguono i dati relativi allo stipulato leasing del 2011 suddi- crescita, ha subito una contrazione di circa mezzo punto visi per ramo di attività della clientela (RAE) (fig. 2 e 3) . percentuale, scendendo all’1,8% del totale dello stipulato Analizzandoli, si osserva che il settore del leasing all’industria nel 2011. Anche la categoria degli artigiani ha ridotto, continua il trend positivo iniziato nel 2010. La sua quota seppur in modo molto contenuto, la sua quota sul totale sul totale stipulato è salita ancora, fino al 42% (contro il stipulato, che complessivamente nel 2011 è stata pari al 35,9% del 2009 e il 40,3% del 2010). Anche per il 2011 tale 2,9%. Le famiglie consumatrici hanno visto aumentare di aumento è stato dovuto in maniera determinante al settore appena 0,2 punti percentuali il loro peso sul totale, per una energetico (“Prodotti energetici”) il cui peso è aumentato di FIGURA 1 Composizione dello stipulato 2011 per SAE (Settore di Attività Economica della clientela) SOCIETÀ O QUASI SOCIETÀ NON FINANZIARIE 86,1% FAMIGLIE PRODUTTRICI 4,9% FAMIGLIE CONSUMATRICI 3,2% ARTIGIANI 2,9% SETTORE PUBBLICO 1,8% SOCIETÀ FINANZIARIE 0,8% ISTITUZIONI SENZA FINI DI LUCRO 0,2% ESTERO 0,1% Fonte: elaborazioni BDCR e dati di altre Associate Assilea ASSILEA 85 RAPPORTO SUL LEASING 2011 IL MERCATO DEL LEASING [2.4] SETTORE, RAMO DI ATTIVITÀ E FORMA GIURIDICA DELLA CLIENTELA 3,6 punti percentuali, superando il 10% del totale stipulato 2009 e il 2010, e nel corso del 2011 ha visto ridurre la propria dell’anno. Nell’ambito del comparto energetico la crescita è quota di ulteriori 7 punti percentuali. A dicembre dello scorso stata trainata dal leasing legato al finanziamento delle energie anno la sua quota sul totale è risultata essere pari ad appena rinnovabili. Un risultato negativo in termini relativi è invece lo 0,2%. Sempre in linea con il 2010, il 2011 ha visto una dimi- quello del settore dell’edilizia e delle opere pubbliche, la cui nuzione degli “Altri servizi destinabili alla vendita”. Nel corso quota sul totale stipulato è diminuita di 1,9 punti percentuali. dell’anno tale comparto ha diminuito la propria quota sul valore Il 2011 è stato un anno negativo, invece, per il settore dei servizi. complessivo dei contratti di circa 5 punti percentuali (dal 28,6% E’ ulteriormente diminuita la quota di stipulato in quel comparto, del 2010 al 23,2% del 2011). Ha, invece, consolidato la propria che è passata dal 51,7% al 47,7% nel 2011. La diminuzione mag- importanza (7,1% del totale) il comparto dei “Servizi dei trasporti giore si registra nei “Servizi delle comunicazioni”. Tale comparto interni”, ed è tornato ad aumentare il volume di affari il comparto aveva già subito una contrazione nel volume di stipulato tra il dei “Servizi del commercio al minuto”, che è salito al 5,8%. FIGURA 2 Ripartizione dello stipulato leasing 2011 per RAE (Ramo di Attività Economica della clientela – valori in migliaia di euro) SERVIZI 47,7% INDUSTRIA 42,0% AGRICOLTURA 2,4% NON CLASSIFICATE 7,9% Fonte: elaborazioni BDCR Assilea FIGURA 3 Dinamica dello stipulato leasing 2011 per RAE (Ramo di Attività Economica della clientela – var. della quota % rispetto all’anno precedente) 3,0 2010 2011 2,0 1,0 0,0 -1,0 -2,0 -3,0 -4,0 -5,0 Agricoltura Industria Fonte: elaborazioni BDCR Assilea ASSILEA 86 RAPPORTO SUL LEASING 2011 Servizi FOCUS Dettaglio ramo industriale e servizi Analizziamo di seguito in che misura i finanziamenti leasing si sono distribuiti tra i diversi tipi di attività produttiva. el comparto dell’industria, la voce più N circa 1.200, per un valore complessivo di risultata pari al 24,1%. Al secondo posto, consistente nel 2011 è risultata essere più di 2,2 miliardi di euro e un valore me- in diminuzione rispetto al 2010, troviamo quella dei prodotti energetici. I contratti di dio di 1 milione 843 mila euro. La quota i contratti per il finanziamento all’attività finanziamento stipulati nel corso dell’an- dell’energetico sul totale dei contratti di edilizia e alle opere pubbliche. Tali con- no relativi a tale tipo di attività sono stati leasing stipulati per l’attività industriale è tratti rappresentano il 21% in termini di FIGURA 4 Composizione dello stipulato leasing per ramo di attività economica - industria (% sul valore) PRODOTTI ENERGETICI 24,1% EDILIZIA E OPERE PUBBLICHE 21,0% PRODOTTI IN METALLO ESCLUSI LE MACCHINE ED I MEZZI DI TRASPORTO 12,0% MACCHINE AGRICOLE E INDUSTRIALI 6,4% PRODOTTI ALIMENTARI, BEVANDE E PRODOTTI A BASE DI TABACCO 6,1% CARTA, ARTICOLI DI CARTA, PRODOTTI DELLA STAMPA ED EDITORIA 4,6% ALTRI PRODOTTI INDUSTRIALI 4,4% PRODOTTI TESSILI, CUOIO E CALZATURE, ABBIGLIAMENTO 4,1% MINERALI E PRODOTTI A BASE DI MINERALI NON METALLICI 4,0% PRODOTTI IN GOMMA ED IN PLASTICA 3,7% MATERIALE E FORNITURE ELETTRICHE 3,0% PRODOTTI CHIMICI 2,4% MEZZI DI TRASPORTO 1,8% MINERALI E METALLI FERROSI E NON FERROSI ESCLUSI QUELLI FISSILI E FERTILI 1,5% MACCHINE PER UFFICIO, MACCHINE PER L'ELABORAZIONE DEI DATI, STRUMENTI DI PRECISIONE DI OTTICA E SIMILARI 1,0% Fonte: elaborazioni BDCR Assilea ASSILEA 87 RAPPORTO SUL LEASING 2011 IL MERCATO DEL LEASING [2.4] SETTORE, RAMO DI ATTIVITÀ E FORMA GIURIDICA DELLA CLIENTELA FIGURA 5 Composizione dello stipulato leasing per ramo di attività economica - servizi (% sul valore) ALTRI SERVIZI DESTINABILI ALLA VENDITA 48,5% SERVIZI DEL COMMERCIO ALL'INGROSSO 17,0% SERVIZI DEI TRASPORTI INTERNI 14,8% SERVIZI DEL COMMERCIO AL MINUTO 12,2% SERVIZI DEGLI ALBERGHI E PUBBLICI ESERCIZI 3,6% SERVIZI CONNESSI AI TRASPORTI 2,3% SERVIZI DEI TRASPORTI MARITTIMI ED AEREI 1,1% SERVIZI DELLE COMUNICAZIONI 0,5% Fonte: elaborazioni BDCR Assilea valore dello stipulato del comparto, pari a stipulato di 1 miliardo e 100 milioni di euro. Nel comparto dei servizi, la voce più con- 1 milione e 921 mila euro. Il peso di questa Tali contratti rappresentano il 12% del vo- sistente resta quella degli “Altri servizi de- voce sul totale leasing industriale è tutta- lume totale dello stipulato nel comparto stinabili alla vendita” (si tratta di una voce via in calo rispetto al 2010. I contratti di industriale, in leggera crescita rispetto al che comprende servizi di vario genere, finanziamento delle attività edilizie e delle 2010. I contratti di leasing con imprese at- quali consulenza, assicurazioni ecc.), che opere pubbliche sono di gran lunga i più tive nella produzione di macchine agricole e raccoglie il 48,5% del valore dei contratti numerosi; nel 2011 ne sono stati stipulati industriali e quelli di finanziamento relativi del segmento. A parte tale voce di servi- quasi 23 mila, per un valore medio di 84 a prodotti alimentari, bevande e prodotti zi, la quota maggiore dei nuovi contratti mila euro, in diminuzione rispetto al 2010 a base di tabacco hanno rappresentato leasing stipulati nel 2011 nel comparto (quando tale valore medio era risultato rispettivamente il 6,4% e il 6,1% del to- dei servizi è stata quella destinata al fi- essere pari a 96 mila euro). tale del leasing all’industria, con un valore nanziamento della attività di commercio Al terzo posto troviamo la categoria dei pro- dello stipulato rispettivamente di 588 e all’ingrosso. Tali contratti, che sono risul- dotti in metallo (esclusi macchine e mezzi 557 milioni di euro. Le altre voci hanno tati pari a 22.879 in numero e di valore di trasporto), con 8.775 nuovi contratti rappresentato ciascuna quote inferiori al complessivo pari a 1 miliardo e 766 milioni stipulati nel 2011 e un valore complessivo di 5% del totale del comparto (fig. 4). di euro, hanno rappresentato il 17% del ASSILEA 88 RAPPORTO SUL LEASING 2011 IL MERCATO DEL LEASING [2.4] SETTORE, RAMO DI ATTIVITÀ E FORMA GIURIDICA DELLA CLIENTELA volume totale di stipulato nel compar- Osservando l’andamento delle quote di riduzione maggiore si registra nel comparto to. Tale quota è più alta rispetto a quella mercato del leasing relativamente ai degli “Altri servizi destinati alla vendita”, del 2010 di circa 1 punto percentuale. Il principali rami di attività economica della il cui peso sul totale dei finanziamenti è 14,8% dei nuovi contratti nel segmento clientela, notiamo che la crescita maggio- sceso dal 28,6% al 23,2%. Segue il seg- dei servizi ha finanziato le attività legate re ha riguardato i servizi del commercio mento dell’edilizia e delle opere pubbliche, ai “Servizi dei trasporti interni”. Tale quota all’ingrosso. I finanziamenti relativi a tale nel quale il volume dello stipulato è sceso è in riduzione rispetto al 2010, quando era tipo di attività, che si erano ridotti nel 2010 dell’1,9% tra il 2010 e il 2011. Si tratta del risultata pari al 17,6%. In tale comparto di circa 1 punto percentuale rispetto allo secondo anno consecutivo di riduzione del si è stipulato il maggior numero dei nuovi stipulato leasing complessivo, sono invece valore dei contratti destinati al finanzia- contratti (23.847), per un valore medio di cresciuti di 7,8 punti percentuali nel 2011. mento di tale ramo di attività economica. stipulato che risulta in effetti essere il più In aumento consistente, come già accenna- I prodotti in metallo (esclusi le macchine contenuto del settore dei servizi (pari a 65 to, è risultato anche il settore dei prodotti ed i mezzi di trasporto), dopo il calo del mila euro a contratto). Al terzo posto tro- energetici, il cui peso sul totale, soprattutto 2010, sono cresciuti nel 2011 dello 0,7%. viamo i “Servizi del commercio al minuto”, grazie alla crescita del leasing legato al Infine, i servizi dei trasporti interni e quelli con un volume complessivo di stipulato finanziamento delle energie rinnovabili, è del commercio al minuto hanno registrato di 1 miliardo e 268 milioni di euro, pari al aumentato di 3,6 punti percentuali. Si tratta nel 2011 un maggior volume di stipulato 12,2% del totale dello stipulato del settore del secondo anno consecutivo di crescita rispetto al 2010 rispettivamente dello 0.4% dei servizi (fig. 5). per tale voce dello stipulato leasing. La e dello 0,6% (fig. 6). FIGURA 6 Dinamica dello stipulato leasing per i principali rami di attività economica (var. della quota % rispetto all’anno precedente) 10,0 2010 2011 8,0 6,0 4,0 2,0 0,0 -2,0 Fonte: elaborazioni BDCR Assilea ASSILEA 89 RAPPORTO SUL LEASING 2011 Altri servizi destinabili alla vendita Servizi del Commercio all'Ingrosso Servizi del Commercio al Minuto Servizi dei trasporti interni Prodotti energetici -8,0 Edilizia e opere pubbliche -6,0 Prodotti in metallo esclusi le macchine ed i mezzi di trasporto -4,0 FIGURA 7 Ripartizione stipulato leasing 2011 per forma giuridica della clientela (valore contratti) SOCIETÀ DI CAPITALI 74,7% DITTE INDIVIDUALI, PERSONE FISICHE, PROFESSIONISTI 11,8% SOCIETÀ DI PERSONE 9,9% ALTRO 3,5% Fonte: elaborazioni BDCR Assilea Nelle figure seguenti è evidenziata la suddivisione del mercato del un valore pari al 27,2% dello stipulato. Le società di capitali leasing in base alla forma giuridica dell’utilizzatore. La forma giu- continuano a costituire il comparto più rappresentativo, tuttavia ridica che rappresenta la quota maggiore dello stipulato in termini il loro peso scende fino a toccare un valore di poco superiore alla di valore dei contratti di leasing è quella delle società di capitale, metà del mercato (53,9%); ciò viene giustificato dal maggiore con una percentuale pari al 74,7% del totale - in aumento di poco interesse che tale categoria riserva ad operazioni caratterizzate più di un punto percentuale rispetto all’anno precedente. Segue da valori più consistenti (fig. 8). la categoria delle ditte individuali, persone fisiche e professionisti, Ed infatti, entrando nello specifico dell’analisi, con riferimento con un valore dello stipulato dell’11,8%, di poco superiore alla alle diverse tipologie di prodotto, è possibile osservare dalla percentuale di contratti imputabile alle società di persone, che figura 9, come le società di capitali ricoprano quasi la totalità raggiunge un valore pari al 9,9% del totale. La percentuale più del comparto immobiliare e strumentale, in cui assumono un bassa deve essere imputata ad “altro”, categoria residuale in cui peso rispettivamente pari all’85,4% ed al 77,9%, in aumento vengono raggruppate forme giuridiche quali artigiani, associa- di 2,2 e 1,5 punti percentuali rispetto al 2010; ricoprono invece zioni, consorzi, cooperative e fondazioni, alle quali va attribuito un’incidenza minore nei comparti auto (56,3%) ed aeronavale un valore dello stipulato pari a solo il 3,5% dell’intero mercato (37,6%); settore quest’ultimo in cui la quota più rappresentativa leasing, in linea con il valore rilevato nel 2010 (fig. 7). va attribuita alle ditte individuali pari al 60,3%, in aumento L’analisi cambia se lo stipulato viene considerato in termini di rispetto al 2010, sintomo che tale tipologia di prodotto conti- numero dei contratti di leasing, poiché in tal caso aumenta la nua a riscontrare un interesse crescente nei confronti di questa rilevanza delle ditte individuali, persone fisiche e professionisti categoria di utilizzatori. Le società di persone sono invece mag- -categoria più numerosa tra quelle analizzate - fino a raggiungere giormente interessate a stipulare contratti leasing nell’ambito del FIGURA 8 Ripartizione stipulato leasing 2011 per forma giuridica della clientela (numero contratti) SOCIETÀ DI CAPITALI 53,9% DITTE INDIVIDUALI, PERSONE FISICHE, PROFESSIONISTI 27,2% SOCIETÀ DI PERSONE 14,4% ALTRO 4,5% Fonte: elaborazioni BDCR Assilea ASSILEA 90 RAPPORTO SUL LEASING 2011 FIGURA 9 Ripartizione stipulato leasing 2011 per comparto per forma giuridica della clientela (valore contratti) Società di persone Società di capitali 0,5 AERONAVALE % AUTO % Ditte individuali, persone fisiche, professionisti 37,6 60,3 14,0 STRUMENTALE % 9,8 IMMOBILIARE % 8,3 Altro 56,3 1,6 26,3 77,9 3,4 8,8 85,4 3,5 3,2 1 Fonte: elaborazioni BDCR Assilea settore automobilistico; infatti è proprio con riferimento a questo su percentuali che vanno da un massimo del 3,5%, nell’ambito prodotto che viene evidenziata la loro maggiore incidenza (14%). del settore strumentale, ad un minimo dell’1,6% del settore ae- Gli utilizzatori facenti parte della categoria residuale assumono ronavale, e comunque in generale diminuzione rispetto ai valori un peso poco rilevante all’interno di ogni comparto, che si aggira riscontrati nel 2010. FOCUS Stipulato leasing ditte individuali, persone fisiche e professionisti ndando ad analizzare nel dettaglio A Risulta subito evidente come il segmento leasing aeronavale risulta essere il terzo in il comparto del leasing a ditte indi- di maggiore interesse sia quello del leasing ordine di importanza per valore di stipulato, viduali, persone fisiche e professionisti, si auto, che da solo copre quasi la metà della con un peso sul volume dei contratti di può ricostruire la ripartizione dello stipu- domanda di leasing di questa tipologia di questa categoria di operatori del 16,1%. lato verso questa tipologia di utilizzatori clientela; segue il comparto del leasing stru- Tale quota risulta superiore a quella relativa nei diversi comparti (fig. 10). mentale, con un’incidenza pari al 22,7%. Il al leasing immobiliare (11,5%). FIGURA 10 Ripartizione dello stipulato leasing 2011 nell’ambito del segmento delle ditte individuali, persone fisiche e professionisti AUTO 48,6% STRUMENTALE 22,7% AERONAVALE 16,1% IMMOBILIARE 11,5% ALTRO 1,1% Fonte: elaborazioni BDCR Assilea ASSILEA 91 RAPPORTO SUL LEASING 2011 IL MERCATO DEL LEASING [2.5] IL RIALZO DEI TEG E L’IMPENNATA DEL COSTO DEL FUNDING (IN COLLABORAZIONE CON ARITMA) N ella tabella 1 vengono riportati i TEG riferiti alle di- comparto strumentale e del comparto dei mezzi di trasporto verse categorie di finanziamenti, così come censite dalla (auto e aeronavale e ferroviario), nonché i tassi riferiti al Banca d’Italia, con la nuova ripartizione tra tasso fisso e tasso leasing immobiliare (fissi e variabili), comparto per il quale variabile rilevata a partire dal 4° trimestre del 2010 per le Banca d’Italia non distingue diverse fasce d’importo, ma che operazioni di leasing immobiliare. generalmente si caratterizza per contratti d’importo elevato. Nella fig. 1 viene riportata la serie storica dei tassi riferiti alle Osservando l’andamento dei tassi TEG del leasing negli ultimi categorie d’importo maggiore (superiore ai 25.000 euro) del 6 trimestri, si osserva una crescita generalizzata del livello dei TABELLA 1 Rilevazione dei tassi di interesse 2011 effettivi globali medi ai fini della legge sull’usura Categorie di operazioni Aperture di credito in conto corrente Scoperti senza affidamento Anticipi e sconti commerciali Factoring Classi di importo Tassi medi su base annua (In unità di euro) I Trim 2011 II Trim 2011 III Trim 2011 IV Trim 2011 Fino a 5.000 11,24 11,07 11,00 10,87 Oltre i 5.000 9,27 9,22 9,31 9,45 Fino a 1.500 14,65 14,58 14,56 14,33 Oltre i 1.500 13,94 13,98 13,97 14,02 Fino a 5.000 6,63 6,64 6,88 7,25 Da 5000 a 100.000 6,34 6,44 6,59 6,80 Oltre 100.000 4,12 4,28 4,49 4,84 Fino a 50.000 5,77 5,65 5,68 5,81 Oltre i 50.000 3,83 3,98 4,08 4,17 Crediti personali 11,20 11,21 11,32 11,40 Altri finanziamenti alle famiglie e alle imprese 10,96 10,25 10,31 10,10 Fino a 5.000 13,61 13,14 13,05 12,55 Oltre i 5.000 11,04 10,88 11,05 11,08 Fino a 25.000 8,66 8,71 8,89 9,25 Prestiti contro cessione del quinto dello stipendio e della pensione Leasing autoveicoli e aeronavale Oltre 25.000 7,20 7,18 7,38 7,89 Tasso fisso 5,76 6,27 6,74 7,77 Tasso variabile 3,94 4,14 4,40 5,35 Fino a 25.000 8,80 8,85 8,73 9,29 Oltre 25.000 5,36 5,52 5,78 6,84 Fino a 5.000 12,20 12,56 12,12 12,05 Oltre i 5.000 10,55 10,46 10,38 10,05 Fino a 5.000 17,65 17,34 17,13 16,85 Oltre i 5.000 12,63 12,21 12,02 11,94 Mutui con garanzia ipotecaria a tasso fisso 5,15 5,12 4,68 4,75 Mutui con garanzia ipotecaria a tasso variabile 3,19 3,30 3,43 3,66 Leasing Immobiliare Leasing Strumentale Credito finalizzato all'acquisto rateale Credito revolving Fonte: Dati Ministero del Tesoro pubblicati in G.U. ASSILEA 92 RAPPORTO SUL LEASING 2011 IL MERCATO DEL LEASING [2.5] IL RIALZO DEI TEG E L’IMPENNATA DEL COSTO DEL FUNDING FIGURA 9,0% 8,0% 1 TEG rilevati su Operazioni di leasing oltre i 25.000 euro e sul leasing immobiliare Leasing Autoveicoli e Aeronavale oltre 25.000 Leasing Immobiliare tasso fisso Leasing Strumentale oltre 25.000 Leasing Immobiliare tasso variabile 7,0% 6,0% 5,0% 4,0% 3,0% III Trim 2010 IV Trim 2010 I Trim 2011 II Trim 2011 III Trim 2011 IV Trim 2011 Fonte: Dati Ministero del Tesoro pubblicati in G.U. tassi in tutti i comparti, con un progressivo avvicinamento del leasing strumentale e le operazioni leasing di mezzi di trasporto tasso fisso applicato alle operazioni di leasing immobiliare a di importo inferiore ai 25.000 euro). Si è rafforzato il trend di quello del comparto auto e aeronavale. convergenza tra i due tassi manifestatosi nel corso del 2010. Il tasso riferito al comparto dei mezzi di trasporto, che nel Tuttavia, l’andamento dei due tassi, che nel corso del 2010 era corso del 2010 era andato continuamente calando, è invece stato decrescente, si è invertito a partire dal primo trimestre salito nel 2011, raggiungendo e superando i livelli registrati nel dello scorso anno. In particolare, i due tassi hanno mostrato primo trimestre del 2010. Tale tasso, che era pari al 6,91% a un andamento molto simile e quasi costante, fino al secondo luglio 2010, era il 7,89% a ottobre 2011. Una dinamica simile trimestre del 2011. Negli ultimi due trimestri dell’anno, invece, ha interessato il tasso riferito al leasing strumentale, che è si è registrata una risalita del tasso su ambedue le tipologie di salito gradualmente nel periodo fino a toccare il 5,78% nel operazioni. A fine 2011, tali tassi si sono collocati intorno al terzo trimestre del 2011. L’ultimo trimestre dell’anno ha visto 9,2% (esattamente il 9,25% per il TEG sul leasing di mezzi di una ulteriore impennata di tale tasso, che ha raggiunto il trasporto e il 9,29 per il TEG sul leasing strumentale), circa un 6,84%, 1,8 punti percentuali in più rispetto al terzo trimestre punto percentuale in più rispetto a fine 2010. 2010. Il TEG sulle operazioni di leasing immobiliare a tasso fisso è cresciuto di oltre quattro punti percentuali nel periodo In generale, il trend al rialzo del TEG nel corso del 2011 di tempo considerato, dal 3,57% del terzo trimestre 2010 al registratosi su tutte le categorie di operazioni leasing, è da 7,77% dell’ultima rilevazione. Anche il tasso variabile riferito imputarsi all’impennata del costo del funding. alle operazioni immobiliari, seppure mantenendosi su livelli più bassi rispetto al tasso fisso, ha avuto un andamento com- I tassi di riferimento per le operazioni a tasso fisso (IRS) plessivamente crescente. hanno registrato un calo significativo nel corso del 2011 (fig. 3) ; l’IRS a 3 anni che influenza il TEG tipicamente su Nella fig. 2 è rappresentato l’andamento dei tassi sulle ope- targato e strumentale e il 10 anni, che si presta ad essere razioni di leasing di importo più contenuto (le operazioni di analizzato come parametro di riferimento nei contratti di ASSILEA 93 RAPPORTO SUL LEASING 2011 FIGURA 2 TEG rilevati su Operazioni di Leasing fino a 25.000 euro Leasing Strumentale Leasing Autoveicoli e Aeronavale 10,0% 9,5% 9,0% 8,5% 8,0% 7,5% 7,0% III Trim 2010 IV Trim 2010 I Trim 2011 II Trim 2011 III Trim 2011 IV Trim 2011 Fonte: Dati Ministero del Tesoro pubblicati in G.U. leasing immobiliare e nel comparto delle energie rinnovabili, l’accelerazione registrata nell’ultimo trimestre 2011 è da sono rispettivamente scesi dal 2,36% e 3,45% (media I° attribuirsi alla crisi dei debiti sovrani europei ed in partico- trim.) all’1,61% e 2,58% (media IV° trim.). lare all’aumento del “rischio Italia” che ha condotto ad un In controtendenza rispetto ai tassi IRS, a livello di medie aumento del costo del funding per le banche nostrane. Lo trimestrali, si è mosso il parametro di riferimento Euribor spread BTP – BUND sulla scadenza decennale è passato 3 mesi che ha invece subito un rialzo passando dall’1,10% dall’1,64% al 4,46% (media II° e IV° trim.). Come con- (media I° trim.) all’1,50% (media IV° trim.). La ragione del seguenza, sulla medesima scadenza temporale, lo spread rialzo dell’Euribor è imputabile alle decisioni della BCE che tra rendimenti medi obbligazionari a tasso fisso rilevati sul ha aumentato il P/T dall’1% di inizio 2011 fino all’1,5% di mercato secondario relativamente ai principali istituti di cre- luglio per poi riportarlo all’1% a fine anno. dito italiani ha registrato un’impennata passando dall’1,15% Come suddetto, il trend al rialzo del TEG ed in particolare (media II° trim.) al 4,83% (media IV° trim.). FIGURA 3 Andamento tassi IRS-Euribor, spread BTP-Bund, spread Rendiob-IRS Euribor 3 mesi IRS 10 IRS 3 SPREAD BTP BUND 10 Rendi obb - IRS 10 5,0 4,0 3,0 2,0 1,0 I Trim 2011 II Trim 2011 III Trim 2011 Fonte: Elaborazione Aritma su dati Thomson Reuters ASSILEA 94 RAPPORTO SUL LEASING 2011 IV Trim 2011 IL MERCATO DEL LEASING [2.6] DINAMICA DELLE CONSISTENZE [2.6.1] Anno record per le cartolarizzazioni (A cura di Securitisation.it) Nel corso del 2011 sono state perfezionate sette operazioni di cartolarizzazione aventi ad oggetto crediti derivanti da contratti di leasing. crediti di leasing sono la seconda categoria di attivo finanziario I zazione in termini di volume delle emissioni, il comparto leasing utilizzata come collaterale nel mercato italiano della cartolarizza- pesa, in termini ponderali, all’incirca per il 17,9% (il volume zione. A partire dall’anno 2000 sino ad oggi il comparto leasing ha totale delle emissioni dell’anno supera gli 84,3 miliardi di euro). generato 76 operazioni (pari al 14,1% rispetto al numero comples- L’evoluzione dei volumi di emissione e del peso relativo dei crediti sivo di operazioni realizzate in Italia), a cui corrisponde un volume di leasing nel mercato primario durante il periodo compreso tra di titoli emessi che supera i 71,8 miliardi di euro (pari al 12,9% del l’anno 2000 ed il 2011, è riportato nella fig.1. volume totale degli attivi cartolarizzati sul mercato primario italia- Le sette operazioni perfezionate nel corso del 2011 fanno registra- no). Tenendo conto del fatto che spesso la struttura finanziaria delle re, sia in termini di volumi che in termini di numero di operazioni, operazioni di cartolarizzazione di crediti di leasing è caratterizzata un sostanziale incremento rispetto ai dati consuntivi del 2010 dalla presenza di un periodo di revolving (la cui durata è compresa (cfr. tab.1). Inoltre il volume totale delle emissioni dell’anno ha tra tre e cinque anni dalla data di emissione), e che durante tale raggiunto i 15,1 miliardi di euro che rappresenta il nuovo record periodo gli incassi derivanti dai portafogli vengono parzialmente storico in termini di volumi emessi e ha superato così i dati con- utilizzati per comprare ulteriori crediti che vengono inseriti nei por- suntivi del 2008 (12,9 miliardi di euro con 10 operazioni). tafogli esistenti, possiamo pertanto stimare che ad oggi il volume Anche nel 2011, così come è avvenuto per tutte le operazioni di crediti di leasing utilizzati per generare e approvvigionare le perfezionate dopo l’estate 2007, ovvero il periodo durante il quale operazioni di cartolarizzazione superi i 100 miliardi di euro. ha avuto inizio la crisi dei mercati finanziari internazionali che ha Per il 2011 rispetto al totale del mercato italiano della cartolariz- prodotto il totale dissolvimento della domanda di investimento da FIGURA 1 Volumi e peso ponderale dei crediti di leasing rispetto al mercato primario delle operazioni di cartolarizzazione perfezionate in Italia nel periodo 2000-2011 Volumi (Eur. Mln) 16.000 Peso ponderale (%) 27,0% 14.000 24,0% 12.000 21,0% 18,0% 10.000 15,0% 8.000 12,0% 6.000 9,0% 4.000 6,0% 2.000 3,0% 0 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Fonte: Securitisation.it ASSILEA 95 RAPPORTO SUL LEASING 2011 2009 2010 2011 0,0% TABELLA 1 Numero e volume annuo delle emissioni leasing (valori in milioni di euro) Anni Numero operazioni Volume totale Volume pubblico* Dimensione media 2009 6 4.723,6 0 787,3 2010 2 605,8 0 302,9 2011 Totale 7 15.087,3 0 2.155,3 15 20.416,7 0 1.361,1 (*) In generale, con l’espressione volume “pubblico” ci si riferisce al volume delle operazioni di cartolarizzazione in cui i titoli sono stati collocati tramite offerta pubblica presso investitori istituzionali. Fonte: Securitisation.it parte degli investitori istituzionali, i titoli emessi sono stati integral- Tra le linee guida che ispirano sia la normativa in corso di defini- mente collocati presso gli stessi soggetti originator dei portafogli. zione, sia le richieste che derivano dalla prassi operativa adottata L’utilizzo della cartolarizzazione quale fonte di raccolta di liquidità dalla BCE, segnaliamo l’enfasi posta sulla trasparenza informati- per il finanziamento del portafoglio impieghi è rimasta attiva va che si esplicita attraverso la richiesta di produrre e di mettere attraverso operazioni di tipo “captive”, cioè generate all’interno a disposizione del mercato un maggior numero di informazioni del gruppo bancario di riferimento al fine di creare titoli stanziabili relative all’andamento delle operazioni ed alla composizione dei presso la BCE per le operazioni di finanziamento. Rammentiamo portafogli crediti cartolarizzati lungo tutta la vita delle operazioni. infatti che le ABS sono incluse nell’elenco degli attivi idonei a In particolare, entro la primavera del 2012 la BCE intende definire fungere da garanzia per ottenere gli anticipi presso la BCE. il c.d. Loan Level Reporting Template relativo ai portafogli cre- In alternativa alla provvista presso la BCE talvolta le operazioni diti di leasing. Tale obbligo informativo prevede che coloro che di cartolarizzazione vengono strutturate al fine di generare titoli intendono utilizzare le ABS come collaterale per le operazioni di che vengono utilizzati come collaterale a garanzia di operazioni di finanziamento BCE saranno tenuti a fornire trimestralmente un finanziamento di tipo privato. set molto dettagliato di informazioni sulle singole posizioni che Il lungo processo di gestazione delle normative domestiche ed compongono il portafoglio cartolarizzato. internazionali di riferimento che riguardano sia l’attività degli La lista delle operazioni di cartolarizzazione perfezionate nel intermediari finanziari, sia i vincoli di natura prudenziale, sia corso del 2011 è quella riportata in tab. 2. gli strumenti finanziari e le operazioni finanziarie è continuato A livello di caratteristiche strutturali e finanziarie le operazioni durante tutto il 2011. Purtroppo il processo non si è ancora elencate possono essere cosi sinteticamente descritte: concluso lasciando quindi gli operatori con la presenza di un Frequenza di pagamento cedole: trimestrale per tutte le operazioni quadro normativo che risulta ancora in una situazione di divenire. ad esclusione di Siena Lease che presenta una frequenza mensile. TABELLA 2 Operazioni di cartolarizzazione perfezionate nel 2011 Operazione Locat SV Alba 1 SPV Quarzo Lease ICCREA SME Cart Alba 2 SPV * Siena Lease 11-1 Originator Data chiusura Ammontare Emesso Unicredit Leasing 11-feb-11 5.150,8 Alba Leasing 4-mar-11 468,9 Selma BPM Lease 18-lug-11 325,1 ICCREA Banca Impresa 14-nov-11 607,7 Alba Leasing 21-dic-11 468,9 MPS Leasing & Factoring 21-dic-11 2.399,9 Leasint 29-dic-11 5.831,9 Adriano Lease Sec * I dettagli relativi all’operazione di cartolarizzazione Alba 2 SPV non sono pubblicamente disponibili, pertanto le considerazioni che di seguito verranno formulate non tengono conto delle caratteristiche di questa operazione. Fonte: Securitisation.it ASSILEA 96 RAPPORTO SUL LEASING 2011 Indicizzazione e spread: quasi tutte le tranche dei titoli senior non prevedono tale facoltà ad eccezione delle due operazioni emessi sono indicizzate rispetto al tasso Euribor per opportuna Alba SPV che prevedono una fase di accumulo dei crediti il scadenza, maggiorato di uno spread che varia dai 70 ai 200 punti cui acquisto viene finanziato attraverso emissioni successive di base nel caso delle indicizzazioni trimestrali, e con 25 punti base obbligazioni utilizzando la tecnica delle c.d. “Partly Paid Notes”. nel caso di Siena Lease che presenta una indicizzazione mensile. La suddivisione del totale dei nuovi portafogli cartolarizzati in Solo una delle due tranche senior emesse da Siena Lease è stata base alla tipologia dei beni finanziati è riportata nella fig. 2. emessa a tasso fisso (2%). Tale suddivisone all’interno delle singole operazioni è talvolta Rating: al fine di ottenere il requisito di stanziabilità dei titoli molto differente rispetto alla media totale: ad esempio in Adriano presso la BCE è necessario che almeno due agenzie di rating Lease Sec la componente immobiliare raggiunge quasi il 73% del abbiamo emesso il proprio giudizio di merito di credito. Lo scarto portafoglio cartolarizzato, mentre in Siena Lease ed in Quarzo di garanzia che viene applicato sul collaterale dipende dal livello Lease la componente strumentale è rispettivamente pari al 38% di rating. Le tranche senior alle quali è stato assegnato un rating ed al 40% del portafoglio iniziale. hanno ottenuto tutte il massimo merito di credito. L’agenzia DBRS La suddivisione su base territoriale del totale dei portafogli carto- ha dato il proprio giudizio su cinque le operazioni, Standard & larizzati viene descritta nella fig. 3. Talvolta le singole operazioni Poor’s a tre operazioni mentre Moody’s ha espresso il proprio denotano una connotazione territoriale omogenea con quella dei giudizio sul merito di credito su due operazioni. loro originator - presentando una maggiore percentuale di crediti Le operazioni Alba 1 SPV e Alba 2 SPV invece sono operazioni di originati al centro-sud rispetto ai dati cumulativi come ad esem- tipo privato, quindi tutte le tranche emesse sono prive di rating. pio Siena Lease dove il Centro pesa per il 33% del portafoglio, Revolving: le operazioni Locat SV, Quarzo Lease e ICCREA SME mentre in altri casi sono correlati con la dimensione assoluta del Cart, prevedono un periodo di revolving. Le restanti operazioni portafoglio (Quarzo Lease - Sud 26%) FIGURA 2 Suddivisione dei portafogli cartolarizzati 2011 per tipologia di bene IMMOBILIARE 55,5% STRUMENTALE 28,7% AUTOVEICOLI 11,0% NAUTICO 4,8% Fonte: Securitisation.it FIGURA 3 Suddivisione territoriale dei portafogli cartolarizzati 2011 NORD 63,4% CENTRO 21,4% SUD 15,2% Fonte: Securitisation.it ASSILEA 97 RAPPORTO SUL LEASING 2011 IL MERCATO DEL LEASING [2.6.2] Si contrae il portafoglio leasing Assilea rileva semestralmente i dati sui contratti in essere del portafoglio (outstanding) delle società di leasing. A tale rilevazione, che completa e integra i dati già presenti in BDCR Assilea, partecipa un campione di società molto simile a quello che partecipa alle statistiche dello stipulato. L’importo complessivo dei contratti leasing in essere risulta in dimi- Il comparto immobiliare consolida il suo peso sul totale out-standing, nuzione per il terzo anno consecutivo, passando dai 121,3 miliardi al 56,5%. Si tratta della voce più consistente nel portafoglio leasing, di euro del 2010 ai 119,3 del 2011; si tratta di una contrazione pari seguita da quella relativa al leasing strumentale. Tale comparto si all’1,6% su base annua, più contenuta di quella misurata a fine 2010. conferma al secondo posto, ma per il secondo anno consecutivo Tale diminuzione era cominciata nel primo semestre del 2009, ed è diminuisce la sua quota sul totale, che passa così dal 17,6% al 16,2%. proseguita nel corso del 2010 e del 2011 (fig. 1), manifestando Il comparto auto, anch’esso in calo, vede la sua quota scendere al però una tendenza alla stabilizzazione. Lo stipulato leasing aveva di sotto del 10% e attestarsi al 9,4% a dicembre 2011. La quota mostrato una certa vitalità tra il secondo semestre del 2009 e il dei contratti non in decorrenza - contratti stipulati su beni in fase secondo semestre 2010, con tre aumenti successivi rispettivamente di realizzazione - è stabile al 9,3% mentre risulta in lieve riduzione del 5,2%, dello 0,4% e del 3,6%. Nel corso del 2011 invece il volume la percentuale dell’aeronavale e ferroviario, che scende al 3,3%. dei nuovi contratti è diminuito su base tendenziale del 6,5% nel primo Infine, la voce residuale dei contratti non classificati risulta pari semestre e del 10,9% nel secondo, con un saldo annuale negativo, all’1,3% del totale. già riportato in precedenza, del -9,8% (fig. 2). Tale dinamica ne- Analizzando la distribuzione del numero dei contratti presenti nel gativa ha influito sul valore dei contratti in essere, che, come visto, portafoglio delle società di leasing al 31 dicembre, osserviamo che si sono attestati su livelli inferiori rispetto al 2010. il comparto più consistente risulta essere quello auto, che raccoglie Guardando alla composizione dell’out-standing al 31.12.2011 in il 44,5% dei contratti complessivi. Seguono lo strumentale, con il termini di valore dei contratti (fig. 3) , si deve sottolineare la 38,7% dei contratti in essere a dicembre 2011, l’immobiliare, con crescita, per il secondo anno consecutivo, del peso del comparto il 9,4%, e l’aeronavale e ferroviario, che raccoglie l’1,2% dell’out- delle energie rinnovabili, la cui quota sul totale dei contratti in standing. I contratti di finanziamento relativi al comparto delle ener- essere passa dal 2,9% al 4%. gie rinnovabili sono risultati appena lo 0,3% del totale (fig. 4). Tali FIGURA 1 Dinamica dei contratti in essere alla data di riferimento (valori in milioni di euro) 140.000 120.000 100.000 80.000 60.000 40.000 20.000 0 31.12.2005 30.06.2006 31.12.2006 30.06.2007 31.12.2007 30.06.2008 31.12.2008 30.06.2009 31.12.2009 30.06.2010 31.12.2010 30.06.2011 31.12.2011 ASSILEA 98 RAPPORTO SUL LEASING 2011 FIGURA 2 50,0% Variazioni semestrali % dello stipulato e dell’out-standing rispetto al semestre precedente Out-standing Stipulato 40,0% 30,0% 20,0% 10,0% 0,0% -10,0% -20,0% -30,0% -40,0% 30.06.2006 31.12.2006 30.06.2007 31.12.2007 30.06.2008 31.12.2008 30.06.2009 31.12.2009 30.06.2010 31.12.2010 30.06.2011 31.12.2011 contratti, tuttavia, sono anche quelli caratterizzati dal più alto valore (20.460 euro). I contratti non ancora entrati in decorrenza al 31 medio, pari a 1 miliardo e 387 milioni di euro. Seguono l’out-standing dicembre rappresentavano il 4,4% del totale, per un valore medio di immobiliare, con un valore medio di circa 582.550 euro, l’aeronavale stipulato di 203.780 euro. Il valore medio dei contratti in portafoglio e ferroviario (264.980 euro), lo strumentale (40.520 euro) e l’auto è risultato complessivamente pari a 96.920 euro. FIGURA 3 Composizione per comparto dell’out-standing leasing al 31.12.2011 (valore contratti) IMMOBILIARE 56,5% STRUMENTALE 16,2% AUTO 9,4% CONTRATTI NON ANCORA IN DECORRENZA* 9,3% ENERGIE RINNOVABILI 4,0% AERONAVALE E FERROVIARIO 3,3% ALTRO BENE NON CLASSIFICATO 1,3% * Contratti leasing su beni da costruire o in costruzione (principalmente immobili o beni strumentali d’importo elevato) FIGURA 4 Composizione per comparto dell’out-standing leasing al 31.12.2011 (numero contratti) AUTO 44,5% STRUMENTALE 38,7% IMMOBILIARE 9,4% CONTRATTI NON ANCORA IN DECORRENZA* 4,4% ALTRO BENE NON CLASSIFICATO 1,4% AERONAVALE E FERROVIARIO 1,2% ENERGIE RINNOVABILI 0,3% * Contratti leasing su beni da costruire o in costruzione (principalmente immobili o beni strumentali d’importo elevato) ASSILEA 99 RAPPORTO SUL LEASING 2011 FOCUS Leasing e moratoria ABI-Confindustria per le PMI In Italia nell’agosto 2009, su sollecitazione del Ministero dell’Economia, è stato firmato un accordo sul credito a favore delle PMI tra le rappresentanze delle banche da un lato e delle imprese dall’altro. ’accordo prevede una serie di interven- L non rientra nell’ambito dell’applicabilità e la scadenza di tutti i pagamenti a ca- ti a carattere straordinario per le PMI della moratoria. rico dell’utilizzatore diversi dalla quota che a causa della crisi registrano diffi- Durante i 6 o 12 mesi di vigenza dell’Ac- capitale (es. i pagamenti delle coperture coltà finanziarie temporanee. Tra tali cordo, il canone mensile di leasing è infe- assicurative, la gestione di imposte, tasse interventi è inclusa anche la possibilità riore a quello originariamente pattuito ed e sanzioni ecc.). di ottenere la sospensione temporanea è pari alla sola quota interessi sul debito Il 16 febbraio 2011 la Presidenza del Con- del pagamento delle quote capitali im- residuo (che resta pertanto immutato siglio dei Ministri, il Ministero dell’Econo- plicite nei canoni leasing. La sospensio- durante tutto il periodo della morato- mia e delle Finanze, l’ABI e le Associazio- ne può essere richiesta per 6 o 12 mesi, ria). Al termine della moratoria, il cano- ni imprenditoriali hanno sottoscritto un su operazioni di leasing mobiliare e di ne mensile dovuto ritorna pari a quello nuovo Accordo, denominato “Accordo leasing immobiliare; devono essere ope- originariamente previsto dal contratto. sul credito alle piccole e medie imprese,” razioni che prevedono un’opzione finale Resta ferma l’applicazione di tutte le altre che replica il modello dell’“Avviso Comu- d’acquisto in quanto il leasing operativo clausole contrattuali (es. indicizzazione) ne” del 2009 e ha l’obiettivo di costruire FIGURA 1 Debito residuo delle domande ammesse alla moratoria (valore in milioni di euro) ASSILEA 90.000 ABI 80.000 70.000 60.000 50.000 40.000 30.000 20.000 10.000 0 31.12.2009* 30.06.2010 31.12.2010 30.06.2011 Fonte: Elaborazioni Assilea su dati ABI * Dato riferito a i soli mesi di novembre e dicembre 2009 ** Dato definitivo al luglio 2011 ASSILEA 100 RAPPORTO SUL LEASING 2011 30.09.2011** IL MERCATO DEL LEASING [2.6.2] Si contrae il portafoglio leasing un percorso di uscita graduale dall’Avviso imprese sane. Anche in questo caso, vi moratoria su tre è stata presentata su comune. Tale Accordo prevede la proro- è la possibilità di ottenere la sospensione contratti di leasing. In termini di valore di ga di sei mesi per tutte quelle operazioni, temporanea del pagamento delle quote debito residuo, il “peso” di tali richieste inclusi i leasing, che non siano già state capitali implicite nei canoni leasing per 6 rispetto al totale delle domande di mo- oggetto di moratoria nel passato. o 12 mesi per le PMI che non abbiano già ratoria presentate al sistema bancario è Più recentemente, il 28 febbraio 2012 il usufruito dei benefici previsti dai prece- stato, in media, del 25% (fig. 1). Ministero dell’Economia e delle Finanze, denti accordi e che siano finanziariamente il Ministero per lo Sviluppo Economico, sane. L’Accordo del 2012 rappresenta Analizzando l’andamento del flusso del- l’ABI, Confindustria e le altre Associa- un’iniziativa anche temporalmente in di- le domande presentate semestralmente zioni di rappresentanza delle imprese scontinuità con le due intese precedenti, (fig. 2) , si osserva un rallentamento hanno stipulato un accordo che rinnova, che pertanto si possono ritenere concluse nel corso del 2011, sia delle domande con altra veste, gli interventi a sostengo nel luglio 2011. pervenute all’intero sistema bancario che di quelle ricevute dalle associate As- delle PMI. Tale intesa definisce “Nuove Nel complesso, hanno aderito all’Avviso silea. Con riferimento al leasing, sono are le condizioni per il superamento delle comune più di 30 Associate Assilea - ban- pervenute complessivamente dall’inizio attuali situazioni di criticità e a rafforzare che o intermediari finanziari facenti parte della moratoria 107.326 domande, per un l’afflusso di credito alle piccole e medie di gruppi bancari. Circa una richiesta di importo complessivo di debito residuo dei misure per il credito delle PMI” volte a cre- FIGURA 2 Domande pervenute in ciascun trimestre (numero delle domande) ASSILEA 100.000 ABI 90.000 80.000 70.000 60.000 50.000 40.000 30.000 20.000 10.000 0 31.12.2009* 30.06.2010 31.12.2010 30.06.2011 Fonte: Elaborazioni Assilea su dati ABI * Dato riferito a i soli mesi di novembre e dicembre 2009 ** Dato definitivo al luglio 2011 ASSILEA 101 RAPPORTO SUL LEASING 2011 30.09.2011** IL MERCATO DEL LEASING [2.6.2] Si contrae il portafoglio leasing TABELLA 1 Domande moratoria Leasing (mobiliare e immobiliare) al 30.09.2011 Moratoria Leasing (valori assoluti) Numero Tot. Domande pervenute Domande da analizzare Debito Residuo 107.326 21.054.971.578 19.962 1.445.608.040 Domande non ammissibili 7.528 1.016.524.228 Domande ammissibili 79.836 18.592.839.310 9.198 2.949.510.782 Domande rinunciate dalla clientela 1.531 396.155.007 Domande non accolte 5.642 811.579.514 di cui cartolarizzate 1.284 225.486.484 22,80% 27,80% Domande accolte 64.996 14.831.749.014 di cui cartolarizzate 12.301 2.710.121.735 18,90% 18,30% Domande in corso di esame % Su Totale Moratoria ABI Numero Debito Residuo 34,89% 24,97% 30,10% 24,19% 28,81% 22,75% Fonte: Elaborazioni Assilea su dati ABI contratti in essere pari a circa 21 miliardi di circa 15 miliardi di euro e oltre 90.000 immobiliare che per il leasing mobiliare. (tab. 1) , che corrisponde a poco meno domande hanno riguardato contratti di Tali domande hanno rappresentato ri- del 18% del portafoglio leasing in essere leasing mobiliare, per un volume di 5,8 spettivamente il 5,2% e il 7,5% del totale al 30.06.2011. Del totale delle domande, miliardi circa. di quelle analizzate, a conferma della se- 16.435 hanno riguardato contratti di lea- Resta molto contenuto il numero delle rietà e della convinzione con cui le società sing immobiliare (fig. 3) , per un volume domande non accolte, sia per il leasing di leasing hanno aderito a tale iniziativa. FIGURA 3 Ripartizione domande ammesse a moratoria tra leasing mobiliare e leasing immobiliare Immobiliare Mobiliare VALORE % 25,3 74,7 NUMERO % 82,3 Fonte: Elaborazioni Assilea su dati ABI ASSILEA 102 RAPPORTO SUL LEASING 2011 17,7 IL MERCATO DEL LEASING [2.7] LE DINAMICHE REGIONALI [2.7.1] Flessioni più contenute nel Nord Est rispetto al Nord Ovest A fronte di una dinamica fortemente differenziata nelle diverse area è il Centro che ha registrato la contrazione maggiore (-17%), regioni (fig. 1), il Nord Ovest con una flessione media dello seguito dal Nord Ovest (-9,1%), dal Sud (-8,1%), dal Nord Est stipulato del 9,1% rispetto al 2010 ha largamente contribuito alla (-5,8%) e dalle Isole (-4,3%). dinamica complessiva dello stipulato nazionale, mentre flessioni più contenute si sono registrate nel Nord Est, la seconda area In termini di penetrazione del Leasing sul totale degli investimenti, geografica per stipulato leasing. viene riscontrata - a livello di macro-area - una maggiore incidenza nelle aree Nord-Ovest (9,4%), Centro (9,1%) e Nord-Est Nell’area del Nord-Ovest, in cui viene riscontrata una percentuale (8,4%); in particolare le regioni con un tasso maggiore risulta- di stipulato del 35,9% sul totale nazionale, la regione con il peso no essere l’Umbria (14,0%), le Marche (11,1%), la Lombardia maggiore è la Lombardia, che con una quota del 25,9% sullo (10,3%) e l’Abruzzo (9,7%). L’incidenza più bassa viene invece stipulato nazionale, risulta essere quella con il maggior volume di riscontrata nell’area Sud (5,6%) e nelle Isole (5,2%), poiché i stipulato, per quanto abbia visto una flessione rispetto al 26,3% valori più bassi si hanno proprio con riferimento alla Calabria che registrava nel 2010. Sale invece il peso della seconda regione (3,9%), la Sicilia (4,2%) e la Campania (4,8%). Rispetto al 2010 della macro-area, il Piemonte, che ha visto passare la propria quota l’incremento più significativo si è verificato in Abruzzo (+1,6%), sul totale stipulato nazionale, dal 6,0% del 2010 all’8,2% del 2011. mentre al contrario la regione ad aver subito una maggiore contrazione del tasso di penetrazione del leasing è stata la Valle Il Nord-Est deve la propria quota di incidenza – pari al 25,0% D’Aosta (-3,3 punti percentuali). - principalmente al Veneto ed all’Emilia Romagna, regioni in cui si concentra rispettivamente l’11,4% e il 9,4% dello stipulato Dall’analisi per comparti presentata nella tabella 1 emerge nazionale, con una quota in lieve crescita nel 2011 rispetto al che quello immobiliare risulta essere generalmente il comparto 2010 nel Veneto ed in sostanziale stabilità nell’Emilia Romagna. maggiormente concentrato a livello territoriale (area Nord- Sale, invece, lo stipulato in Friuli Venezia Giulia (+3,3%) e Tren- Ovest per il 37,8% dello stipulato); in particolare, maggiore tino Alto Adige (+2,5%). rilevanza viene assunta nell’area Centro-Nord, come risulta da Lombardia (26,3%), Veneto (12,2%) e Lazio (9,1%), regioni La regione con la maggiore percentuale di stipulato rientrante che comunque hanno tutte registrato pesanti flessioni sullo nell’area Centro (il cui peso a livello nazionale si attesta al 20,7%) stipulato nel comparto rispetto al 2010, con unici trend positivi è il Lazio, il cui peso sul totale è del 9,1%, in flessione rispetto in Piemonte (+9,5%) ed in Friuli Venezia Giulia (+1,3%); mentre al 10,5% del 2010. Un peso minore si registra nello stipulato nel Sud e nelle Isole, dove si registra il peso più contenuto, nell’area del Sud (12,5%) e delle Isole (5,8%). si osservano trend positivi in: Sardegna (+53,9%), Puglia (+9,4%) e Molise (+13,6%). In termini di dinamiche dei nuovi contratti, le regioni che hanno mostrato il miglior segno positivo nel 2011 sono state, nell’ordine: Anche il comparto strumentale risulta aver subito un calo com- il Molise (+25,2%), l’Abruzzo (+20,9%), la Sardegna (+11,9%), il plessivo, del 10,6%, rispetto allo stipulato 2010; le regioni che Piemonte (+6,2%) e l’Umbria (+4,3%). Al contrario è la Calabria hanno presentato volumi maggiori di stipulato relativamente a la regione che ha mostrato la performance peggiore, con una questo settore sono la Lombardia (26,4%), il Veneto (13,2%) contrazione importante dei volumi, pari a – 45,4%. Contrazioni e l’Emilia Romagna (10,7%), con trend comunque negativi nel evidenti si sono registrate anche in Valle d’Aosta (-29,6%) e in 2011 rispetto all’anno precedente, fatta eccezione per la stabilità Liguria (-29%). Ne risulta che, ragionando in termini di macro- registrata nel Veneto. Spicca, nel comparto, la dinamica positiva ASSILEA 103 RAPPORTO SUL LEASING 2011 FIGURA 1 Dinamica dello stipulato leasing regionale 2011 (var.% rispetto al 2010) MOLISE 25,24% LOMBARDIA -11,31% ABRUZZI 20,95% EMILIA-ROMAGNA -11,50% SARDEGNA 11,92% CAMPANIA -12,28% PIEMONTE 6,21% SICILIA -13,18% UMBRIA 4,33% TOSCANA -15,69% FRIULI-VENEZIA GIULIA 3,25% MARCHE -17,50% PUGLIA 2,56% LAZIO -21,68% TRENTINO ALTO ADIGE 2,53% LIGURIA -29,00% BASILICATA -2,88% VALLE D’AOSTA -29,56% VENETO -3,77% CALABRIA -45,38% Fonte: Osservatorio regionale sul Leasing Assilea-Prometeia (maggio 2012) ASSILEA 104 RAPPORTO SUL LEASING 2011 TABELLA 1 Ripartizione dello stipulato leasing 2011 per comparto nelle diverse regioni (val. %) AUTO STRUMENTALE AERONAVALE E FERROVIARIO numero valore numero 8,5 7,9 8,0 8,6 4,1 4,0 7,0 9,5 5,3 6,2 8,2 8,2 Valle d'Aosta 0,2 0,2 0,1 0,1 0,2 0,5 0,2 0,3 0,2 0,4 0,2 0,2 26,8 24,5 24,6 26,4 18,6 27,1 30,5 26,3 20,5 25,9 26,0 25,9 Liguria Trentino Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia numero valore numero TOTALE numero Nord-Ovest valore ENERGIE RINNOVABILI Piemonte Lombardia valore IMMOBILI valore numero Valore 2,8 2,5 2,3 1,5 1,9 2,3 2,4 1,7 0,9 0,5 2,6 1,7 38,3 35,1 35,1 36,6 24,8 33,9 40,1 37,8 26,9 32,9 36,9 35,9 1,8 2,0 1,6 2,1 0,2 0,7 1,5 2,3 2,1 2,4 1,7 2,1 10,1 10,5 10,8 13,2 10,5 8,5 13,4 12,2 9,9 8,6 10,5 11,4 1,9 1,9 2,2 2,7 3,7 3,2 4,8 2,1 1,4 0,8 2,1 2,0 Emilia-Romagna 10,9 10,2 8,9 10,7 6,3 12,7 7,5 7,6 9,7 8,3 10,0 9,4 Nord-Est 24,7 24,7 23,4 28,7 20,7 25,1 27,2 24,2 23,1 20,1 24,3 25,0 6,5 6,4 7,1 6,0 7,3 5,1 8,0 6,7 5,8 2,5 6,8 5,7 Toscana Umbria 1,4 1,5 1,7 1,7 1,3 1,9 1,2 1,7 4,3 5,7 1,6 2,3 Marche 2,3 2,3 2,6 3,0 2,6 2,1 3,2 4,4 6,5 5,5 2,5 3,6 Lazio 8,8 9,3 9,0 8,2 13,8 11,0 6,7 9,1 6,2 9,9 8,8 9,1 19,0 19,5 20,4 19,0 25,0 20,1 19,1 22,0 22,9 23,5 19,6 20,7 Abruzzi 2,3 2,2 2,1 1,9 2,6 2,9 1,7 2,4 4,0 4,0 2,2 2,5 Molise 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,1 0,3 0,3 0,7 0,5 0,3 0,3 Campania 5,0 6,1 6,2 4,6 12,8 7,9 3,4 3,8 2,8 1,6 5,4 4,3 Puglia 3,3 3,6 3,8 2,5 4,7 2,8 1,8 3,2 5,6 5,9 3,5 3,5 Basilicata 0,5 0,8 0,5 0,5 0,5 0,2 0,1 0,1 1,4 1,3 0,5 0,6 Calabria 1,5 1,8 1,5 1,1 1,4 0,6 1,2 1,0 3,5 1,4 1,5 1,3 12,9 14,8 14,4 11,0 22,3 14,4 8,6 10,7 18,1 14,7 13,4 12,5 3,7 4,2 4,8 3,4 3,2 2,7 1,8 1,5 5,3 5,7 4,1 3,4 Centro Sud Sicilia Sardegna 1,3 1,6 1,8 1,2 3,6 2,4 3,2 3,8 3,7 3,1 1,6 2,4 Isole 5,0 5,7 6,6 4,7 6,7 5,2 5,0 5,3 9,0 8,8 5,7 5,8 Estero 0,0 0,1 0,1 0,1 0,5 1,3 - - - - 0,1 0,1 TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 COMPLESSIVO Fonte: Osservatorio regionale sul Leasing Assilea-Prometeia (maggio 2012) registrata in Piemonte, con un incremento del 15,5% dello mentre decrementi si sono registrati con riferimento a Lazio stipulato rispetto all’anno precedente. (-3,7%), Lombardia (-2,9%) e Calabria (-2,8%). Il comparto delle energie rinnovabili, contrariamente agli altri Con riferimento all’auto, si sono osservate dinamiche positive finora analizzati, risulta essere l’unico sensibilmente in crescita dello stipulato rispetto al 2010 in tutte regioni settentrionali - rispetto al 2010 (+10,5%); in particolare le regioni che hanno fatta eccezione per la Liguria - in cui maggiormente si concentra registrato gli aumenti più significativi all’interno del comparto lo stipulato del comparto. Molto meno positive, invece, le per- sono il Veneto (+3,1%), l’Abruzzo (+3,0%) e l’Umbria (+1,9%), formance registrare nell’area del centro-sud. ASSILEA 105 RAPPORTO SUL LEASING 2011 IL MERCATO DEL LEASING [2.7.2] Leasing “agevolato” trainato dai fondi di rotazione e dalla provvista BEI Assilea si occupa di rilevare i dati trimestrali relativi allo stipulato leasing originato da diverse forme di agevolazione creditizia e fiscale. Tale analisi è condotta sui dati di 28 tra le maggiori Associate attive nel comparto e si focalizza su dati di dettaglio relativi al numero e al valore dei contratti stipulati in ciascuna regione per le diverse tipologie di agevolazione. I dati sono organizzati in tre categorie. La prima è quella stipulato e un -33,7% nel numero di nuovi contratti. Stessa delle agevolazioni vere e proprie. La seconda si riferisce cosa è accaduta per i finanziamenti in conto capitale e i alle operazioni con provvista dedicata (Fondi BEI e provvista finanziamenti in conto interessi, questi ultimi divenuti meno Cassa Depositi e Prestiti). La terza racchiude le operazioni appetibili in conseguenza della dinamica contenuta dei tassi garantite attraverso il ricorso al Fondo di Garanzia ed alle di riferimento di mercato. Garanzie Confidi. È salito invece lo stipulato di operazioni con provvista dediDepurando lo stipulato leasing agevolato dal comparto ener- cata (+43,6%), che ha raggiunto un peso del 12,2% dello getico, l’agevolato “tradizionale” è sceso del 25,7% rispetto stipulato leasing complessivo (agevolato e non) rispetto al al 2011, ed è stato complessivamente pari a 564 milioni di 7,6% che aveva lo scorso anno. Le operazioni di leasing euro, portando ad una riduzione della penetrazione sullo finanziate con provvista dedicata BEI sono state di poco stipulato complessivo leasing dal 2,8% del 2010 al 2,3% inferiori ai 3 miliardi di euro, migliorando il trend positivo già del 2011. La ripartizione del totale leasing movimentato evidenziato nel 2010. Tale forma di finanziamento agevolato delle agevolazioni tradizionali per regione è riportata nella ha rappresentato il 79,7% del totale dei nuovi contratti di cartina di cui alla fig. 2 . L’unico comparto che ha mostrato leasing agevolato stipulati nel corso dell’anno, a conferma un trend positivo è stato quello dei fondi di rotazione, che del suo ruolo sempre più decisivo per il sostegno alla crescita sono cresciuti sia in numero (da 154 a 230 contratti) che delle PMI. Come nel 2010, anche lo scorso anno la maggior in valore (da circa 47 milioni di euro a più di 173 milioni di parte delle nuove operazioni si è concentrata nelle regioni euro), rappresentando circa il 30% dell’agevolato al netto settentrionali. Al primo posto si è posizionata la Lombar- dell’energetico. L’88% circa dei volumi di stipulato in quel dia, con poco meno di 5 mila nuovi contratti per un valore comparto si è concentrato nelle regioni del Nord Italia, con il complessivo di 898 milioni di euro. Al secondo posto si è primato della Valle d’Aosta (48,1 milioni di euro), seguita a collocato il Veneto, con nuovi contratti per 456 milioni di breve distanza dal Veneto (41,7 milioni di euro), regione in cui euro, seguito dall’Emilia-Romagna con 279 milioni di euro. già nel 2010 si concentrava oltre la metà di tali agevolazioni. Il peso delle operazioni leasing garantite dal Fondo di GaLe altre voci del leasing agevolato tradizionali, invece, hanno ranzia è aumentato ancora nel 2011, passando da 8,7 a registrato una generale contrazione. I fondi movimentati 20,5 milioni di euro. Il numero di nuovi contratti di leasing dal Credito Artigiano, fino al 2010 la prima voce tra le ope- garantiti dalle Garanzie Confidi è rimasto stabile, ma il valore razioni “movimentate” dalle agevolazioni in senso stretto, medio di tali operazioni si è ridotto di circa il 18 per cento si sono fortemente ridotti, con un -52,8% nel valore dello ad un valore di 141 milioni di euro. ASSILEA 106 RAPPORTO SUL LEASING 2011 FIGURA 2 Ripartizione % dello stipulato leasing movimentato dalle agevolazioni “tradizionali*” LOMBARDIA 13,5% MARCHE 4,1% PIEMONTE 10,4% PUGLIA 3,0% UMBRIA 10,2% LIGURIA 2,7% VENETO 9,8% SARDEGNA 2,5% VALLE D’AOSTA 8,6% TOSCANA 1,8% EMILIA ROMAGNA 6,7% LAZIO 1,1% ABRUZZI 6,7% BASILICATA 0,6% SICILIA 6,4% MOLISE 0,4% TRENTINO ALTO ADIGE 6,2% CAMPANIA 0,2% FRIULI-VENEZIA GIULIA 4,8% CALABRIA 0,2% * Così come definite nel commento di questo capitolo. ASSILEA 107 RAPPORTO SUL LEASING 2011 FOCUS I fondi BEI per le PMI Il supporto per gli investimenti in piccole e medie imprese (PMI), motore dell’economia europea, è una delle principali priorità del gruppo BEI. Le PMI rappresentano oltre due terzi dei posti di lavoro nel settore privato in Europa ed hanno una crescita più veloce delle grandi imprese, che le rende un’importante fonte di posti di lavoro. T uttavia esse sono anche, per la loro compiuti dalla BEI e il Fondo europeo prestiti per 9,6 miliardi di euro, dei quali dimensione, più vulnerabili in tempi per gli investimenti a sostegno di micro- 8,8 nell’UE. Gli intermediari bancari che di crisi economica, perché per loro è imprese, che costituiscono un altro im- operano con la BEI sono tenuti a con- più difficile accedere ai finanziamen- portante dispositivo per la riabilitazione cedere in prestito alle PMI i fondi che la ti. Nell’attuale contesto economico, le dei disoccupati. Tra il 2009 e il 2011, Banca fornisce a condizioni favorevoli, PMI stentano a reperire finanziamenti a le firme della BEI per i prestiti alle PMI aggiungendovi un importo equivalen- condizioni favorevoli. Per promuovere attraverso banche intermediarie hanno te su risorse proprie. Ne consegue che questo segmento così essenziale per il raggiunto circa 33 miliardi di euro; più ogni euro messo a disposizione dalla BEI tessuto economico, la BEI convoglia ver- di 180.000 aziende hanno tratto van- innesca un effetto moltiplicatore che so le PMI il 18% dei suoi finanziamenti. taggio dai finanziamenti BEI nell’arco raddoppia il volume di prestiti alle PMI. di tre anni. I fondi che la BEI ha concesso nel 2011 In questo contesto, sono complessiva- riflettono l’eccezionale livello di con- La BEI contribuisce ad agevolare l’acces- mente cresciuti anche i fondi BEI messi a tratti di prestito alle PMI firmato con i so delle PMI alle risorse finanziarie tra- disposizione del settore leasing, passati partner delle banche e gli intermediari mite una rete ben consolidata di partner da 1.460 milioni di euro nel 2010 a quasi partner nel 2009 e nel 2010 e gli sforzi bancari locali. Nel 2011 essa ha firmato 1.510 milioni di euro nel 2011 (fig. 3). FIGURA 3 Finanziamenti BEI al leasing (valori in milioni di euro) 2.000 1.800 1.600 1.400 1.200 1.000 800 600 400 200 0 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 ASSILEA 108 2005 2006 2007 Fonte: BEI RAPPORTO SUL LEASING 2011 2008 2009 2010 2011 IL MERCATO DEL LEASING [2.8] PROSEGUE LA CRESCITA DEL LEASING IN EUROPA In Europa il mercato del leasing continua la ripresa iniziata nel 2010. Nel 2011 sono stati stipulati nuovi contratti per 224,2 miliardi di euro, con un aumento del 3,9% rispetto all’anno precedente. a crescita (fig. 1) è stata trainata dal comparto del leasing L euro, trainato dal comparto mobiliare (+14,7%). Il ritmo di crescita mobiliare, che con 200,6 miliardi di euro di nuovi contratti è del mercato ha subito un rallentamento nel corso dell’anno e nel risultato in crescita del 7,3%. Il leasing immobiliare invece, dopo primo trimestre del 2012, ma senza pregiudicare le aspettative degli la ripresa registrata nel 2010, ha visto ridurre fortemente il pro- operatori per l’anno in corso, che dovrebbe chiudersi in positivo. La prio volume di affari. Con 23,6 miliardi di euro di nuovo stipulato crescita è stata particolarmente pronunciata nel segmento “dell’au- rispetto ai 28,7 miliardi di euro del 2010, la contrazione media è tomotive” con uno sviluppo dei finanziamenti rivolti soprattutto stata del 18%, con punte particolarmente negative -oltre che in alle imprese manifatturiere e dei trasporti. Italia - sul mercato tedesco, in cui lo stipulato si è quasi dimezzato, Più contenuta, ma comunque superiore al 6%, la crescita dei e su quello spagnolo (dove si è ridotto di quasi un terzo). mercati inglese e francese. Nel Regno Unito la crescita dello Nel complesso, la Germania resta leader in Europa per volume di stipulato leasing si è agganciata alla ripresa degli investimenti delle stipulato e mette a segno tra il 2010 e il 2011 la crescita più con- imprese, in particolare per quanto riguarda macchine e attrezzatu- sistente, pari all’8,8%. Il mercato del leasing tedesco ha sfruttato re. In Francia il calo dell’immobiliare è stato compensato dal buon l’andamento positivo di tutti gli indicatori economici fondamentali risultato del leasing mobiliare, dove lo stipulato ha superato i 25 ed in particolare la crescita degli investimenti, che nel 2011 sono miliardi di euro, trainato soprattutto dal comparto auto. Anche in aumentati del 7,2%. Nonostante il risultato negativo del comparto Francia il settore del leasing ha sfruttato l’andamento positivo degli immobiliare (nel quale comunque si registra un aumento del nume- investimenti, con prospettive di crescita più rallentata, ma comun- ro di contratti) il volume dei contratti è cresciuto di circa 4 miliardi di que positiva nei primi mesi del 2012. La Spagna, invece, colpita FIGURA 1 Dinamica dello stipulato leasing in Europa (valori in miliardi di euro) Mobiliare 350 Immobiliare Var.% dello stipulato totale a campione costante 300 250 200 150 100 50 0 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Fonte: Leaseurope, dati provvisori ASSILEA 109 RAPPORTO SUL LEASING 2011 2010 2011 20% 15% 10% 5% 0% -5% -10% -15% -20% -25% -30% -35% pesantemente dalla crisi economica, ha registrato una contrazione sale di un punto percentuale rispetto al 2010 attestandosi al 17,1%. del mercato leasing del 20% nel corso del 2011, con una punta del Cresce lievemente il mercato leasing relativo a computer e macchine -30,8% nel segmento immobiliare (tab. 1 e fig. 2). da ufficio (la cui quota sul totale si mantiene intorno al 7%) mentre L’analisi della ripartizione dello stipulato per comparti (fig. 3) risulta in calo il comparto aeronavale e ferroviario, il cui peso sul conferma la diminuzione del peso dell’immobiliare, in linea con totale dei nuovi contratti scende dal 3,4% al 2,3%. il risultato di mercato negativo. Tale voce dello stipulato leasing Analizzando la composizione dello stipulato leasing mobiliare per diminuisce dal 12,9% del 2010 al 10,5% del 2011. Cresce invece tipologia di clientela, si osserva che il 76% dei nuovi contratti è stato il leasing mobiliare. Il risultato migliore è quello del comparto dei stipulato con le imprese. La clientela attiva nel settore dei servizi veicoli commerciali e industriali, che nel corso dell’anno registra ha stipulato il 47% del valore dei nuovi contratti, mentre i finanzia- 36,9 miliardi di euro di nuovo stipulato e aumenta la sua quota menti di leasing mobiliare alle imprese manifatturiere, all’industria di mercato dal 15,4% circa al 16,5%. Buono anche il risultato del e alle costruzioni sono stati pari al 25,9%. La quota di tale tipo di segmento delle autovetture, (+7,9% di crescita dello stipulato) che finanziamento destinata ai consumatori è pari al 18,3%, in leggera supera il 41% del totale dei nuovi contratti. Nel complesso il settore diminuzione rispetto al 2010. Sono invece cresciuti, tra il 2010 e il “automotive” (autovetture, veicoli industriali e commerciali) cresce 2011, i contratti che hanno come controparte il settore pubblico. dell’11% nel 2011. Il segmento delle macchine e attrezzature indu- Con 7,3 miliardi di euro di nuovo stipulato il peso di tale voce sul striali cresce nel 2011 del 6,9% e la sua quota sul totale stipulato volume di contratti di leasing mobiliare è pari al 4,5% (fig. 4). TABELLA 1 Dinamica dello stipulato leasing in Europa (valori in milioni di euro) Mobiliare Paesi Immobiliare 2010 2011 Germania 39.700 45.550 14,7% Regno Unito 35.656 37.869 Francia 22.583 Italia* 18.044 Spagna Altri Totale Var% 2011/2010 Paesi Totale 2010 2011 Var% 2011/2010 Italia* 11.757 10.577 -10,0% 6,2% Francia 6.441 5.721 25.202 11,6% Germania 4.100 16.832 -6,7% Spagna 1.787 Paesi 2010 2011 Var% 2011/2010 Germania 43.800 47.636 8,8% -11,2% Regno Unito 35.933 38.144 6,2% 2.086 -49,1% Francia 29.024 30.923 6,5% 1.237 -30,8% Italia* 29.801 27.409 -8,0% 9.208 7.561 -17,9% Austria 1.254 1.111 -11,4% Spagna 10.996 8.797 -20,0% 60.810 67.588 11,1% Altri 3.371 2.824 -16,2% Altri 65.156 71.249 9,4% 186.001 200.603 7,3% Totale 28.710 23.555 -18,0% Totale 214.711 224.158 3,9% * Nello stipulato leasing dell’Italia è compreso anche il noleggio a lungo termine di cui all’Associazione di categoria Aniasa Fonte: Elaborazioni Assilea su dati Leaseurope, provvisori FIGURA 30 25 20 15 10 5 0 -5 -10 -15 -20 -25 2 Andamento dello stipulato leasing nei principali paesi europei (var.% rispetto all’anno precedente) 2010 Germania 2011 Regno Unito Francia Italia* * Nello stipulato leasing dell’Italia è compreso anche il noleggio a lungo termine di cui all’Associazione di categoria Aniasa Fonte: Leaseurope, dati provvisori ASSILEA 110 RAPPORTO SUL LEASING 2011 Spagna Nel 2011 il leasing ha finanziato poco meno di un quinto del totale tasso di penetrazione della locazione finanziaria sugli investimenti degli investimenti effettuati nel Regno Unito. Tale quota è in aumento del 14,7%. I risultati negativi in termini di stipulato fanno diminuire di due punti percentuali rispetto al 2010, e conferma il primato del invece la quota di penetrazione del leasing sugli investimenti in Italia* Regno Unito in termini di importanza del leasing per il mondo pro- e, soprattutto in Spagna. Tale percentuale risulta pari per i due paesi duttivo. Al secondo posto si posiziona la Germania, che presenta un rispettivamente al 12,3% e al 5,5% (tab. 3). FIGURA 3 Composizione dello stipulato leasing in Europa 2011 per comparto (valore contratti) AUTOVETTURE 41,1% MACCHINARI ED ATTREZZATURE INDUSTRIALI 17,1% VEICOLI COMMERCIALI E INDUSTRIALI 16,5% IMMOBILIARE 10,5% COMPUTER E MACCHINE DA UFFICIO 7,1% ALTRO 5,5% AERONAVALE E FERROVIARIO 2,3% Fonte: Elaborazioni Assilea su dati Leaseurope, provvisori FIGURA 4 Composizione dello stipulato leasing mobiliare in Europa 2011 per tipologia di clientela (valore contratti) IMPRESE PRIVATE 76,0% CONSUMATORI SERVIZI MANIFATTURA, INDUSTRIA E COSTRUZIONI 18,3% SETTORE PUBBLICO 4,5% ALTRI 1,2% 47,0% AGRICOLTURA E PESCA 25,8% 3,2% Fonte: Elaborazioni Assilea su dati Leaseurope, provvisori TABELLA 3 Tasso di penetrazione del leasing sugli investimenti 2010 Regno Unito 2011 17,8% 19,8% Germania 14,5% 14,7% Italia* 13,6% 12,3% Spagna 6,8% 5,5% Francia 11,3% 11,3%** * Nello stipulato leasing dell’Italia è compreso anche il noleggio a lungo termine di cui all’Associazione di categoria Aniasa - Fonte: Elaborazioni Assilea su dati Leaseurope, provvisori ** Stime Assilea ASSILEA 111 RAPPORTO SUL LEASING 2011 IL MERCATO DEL LEASING [2.9] MOLTO DEBOLI LE ASPETTATIVE SULLA CHIUSURA DEL 2012 (In collaborazione con Prometeia) [2.9.1] Il deterioramento dello scenario macroeconomico internazionale* Il prodotto interno lordo mondiale è cresciuto nel 2011 del 3,8%, mentre per l’anno in corso è attesa una crescita del 3,2%. Rimangono fragili le prospettive di consolidamento della ripresa ciclica mondiale: al processo di risanamento dei bilanci in atto nelle principali economie occidentali, che vincola l’intensità della crescita della loro domanda interna, si somma una debolezza più marcata di quanto atteso nelle economie emergenti, che potrebbero ridurre il loro contributo alla crescita mondiale. P er gli Stati Uniti, il 2011 si è chiuso con una crescita del bra già aver superato il suo punto di minimo e le spedizioni Pil dell’1,7%. I progressi osservati nel mercato del lavoro negli USA sono in ripresa. Il mercato dei mezzi di trasporto USA negli ultimi mesi del 2011 hanno contribuito a migliorare influenza positivamente i dati di vendite al dettaglio e consumi, il clima di fiducia delle famiglie rispetto ai valori di minimo supportati anche da una ripresa del reddito disponibile reale. assoluto di metà 2011, ma non sono ancora sufficienti a im- Nel complesso il 2012 dovrebbe chiudersi con una crescita del primere un impulso alla crescita dei redditi, ancora fortemente Pil pari al +1,7%, che sarà probabilmente più sostenuta nel dipendenti dai trasferimenti pubblici. Il mercato immobiliare biennio 2013-2014 (pari al 2,1% annuo). residenziale mostra qualche segnale di ripresa negli indicatori relativi alle quantità (inizio di nuove abitazioni e permessi per In Cina aumentano i segnali di rallentamento dell’economia. nuove abitazioni), ma le informazioni sull’andamento dei prezzi I prezzi delle abitazioni in rallentamento e l’aumento dello lasciano presagire la possibilità di ulteriori correzioni al ribasso stock di invenduto sono forse il più preoccupante fra questi con possibili nuovi effetti ricchezza negativi sui consumi. Per il segnali, assieme al rallentamento del mercato automobi- triennio 2012-2014, la crescita media annua del Pil è attesa di listico e al progressivo sgonfiamento della crescita delle poco superiore ai 2 punti percentuali. importazioni in settori come chimica e meccanica, a monte della filiera produttiva. Nel 2011 il Pil è crescito del 9,3%, In Giappone il 2011 si è chiuso con segno negativo per il mentre per il 2012 è previsto crescere del 7,6%. Per il biennio Pil (-0,7%). I consumi e gli investimenti sono rimasti sostan- 2013-2014 la dinamica del PIL è attesa attestarsi attorno zialmente piatti, così come le esportazioni, mentre l’unica al 7,5% e 8%, rispettivamente. Non si modifica il modello notevole eccezione è data dagli investimenti in costruzioni. di crescita delle economie mediorientali, caratterizzato da La congiuntura vede un andamento stabile o in crescita per i una forte crescita della spesa pubblica sostenuta dagli ele- principali indicatori, dalla produzione industriale che evidenzia vati prezzi del petrolio. Queste ampie entrate consentono una ripresa del comparto automobilistico e dei beni di consumo, anche l’amministrazione di molte categorie di prezzi, volte all’indice PMI, stabile da tre mesi sopra al valore discriminante a sgonfiare le pressioni inflazionistiche, aspetto cruciale per crescita/recessione pari a 50. In crescita anche gli ordini, ma la pace sociale, con ricadute positive sui consumi, fornendo solo nella componente interna, mentre la domanda estera più margine di espansione per la politica monetaria e quindi rimane modesta anche se la dinamica delle esportazioni sem- per gli investimenti. *Lo scenario è aggiornato al Rapporto di Previsione di Aprile 2012 - Associazione Prometeia ASSILEA 112 RAPPORTO SUL LEASING 2011 IL MERCATO DEL LEASING [2.9.1] Il deterioramento dello scenario macroeconomico internazionale TABELLA 1 PIL (var. %) Principali indicatori dello scenario macroeconomico internazionale 2011 2012 2013 2014 PIL mondiale 3,8 3,2 3,6 4,0 Stati Uniti 1,7 2,1 2,0 2,4 Giappone -0,7 1,7 2,1 2,1 Cina 9,3 7,6 7,5 8,0 Medio-Oriente* 4,8 4,6 5,4 4,6 Germania 3,1 0,6 1,6 1,8 Francia 1,7 0,0 1,0 1,2 Regno Unito 0,7 0,2 1,2 1,1 Italia 0,5 -1,5 0,4 1,4 Uem (17 paesi) 1,5 -0,4 1,1 1,5 Inflazione 2011 2012 2013 2014 Stati Uniti 3,2 2,4 2,3 2,1 Giappone -0,3 0,4 0,6 1,0 Cina 5,7 3,5 2,9 2,9 11,2 6,5 7,0 6,1 Germania 2,5 2,4 1,6 2,1 Francia 2,3 2,6 2,0 1,9 Medio-Oriente* Regno Unito 4,5 1,5 2,3 2,8 Italia 2,8 2,9 2,3 2,2 Uem (17 paesi) 2,7 2,2 1,8 2,0 Uem (17 paesi) 1,5 -0,4 1,1 1,5 * Medio-Oriente: Bahrain, Iran, Kuwait, Arabia Saudita, Emirati Arabi. Fonte: elaborazioni Prometeia - Rapporto di Previsione di Aprile 2012 dell’Associazione Prometeia Nell’area UEM la situazione rimane fragile (tab. 1 e fig. 1). ZEW e IFO segnalano un miglioramento per la Germania che La chiusura del 2011 (-0,3% la variazione congiunturale del PIL) non trova corrispondenza né negli indicatori degli altri paesi, ha evidenziato una debolezza diffusa all’interno dell’Unione: né negli indici degli approvvigionatori (Pmi) dell’industria ma- solo Francia, Finlandia e Slovacchia hanno infatti registrato un nifatturiera. Nel 2011 il Pil è crescito dell’1,5%, mentre per il tasso di crescita positivo sul trimestre precedente. Gli indicatori 2012 è previsto un segno negativo e pari a -0,4%. Un segnale congiunturali relativi ai primi mesi del 2012 confermano la di ripresa dovrebbe registrarsi nel biennio 2013-2014 (+1,1% dicotomia tra Germania e gli altri principali paesi. Gli indici e +1,5% rispettivamente). ASSILEA 113 RAPPORTO SUL LEASING 2011 IL MERCATO DEL LEASING [2.9.1] Il deterioramento dello scenario macroeconomico internazionale La politica monetaria nell’area dell’euro manterrà un’in- 2011. Anche se è difficile rintracciare una tendenza comune alle tonazione fortemente espansiva sino al 2014 con una stabilizza- diverse commodity industriali, in generale i timori sulla tenuta zione nel 2013, in concomitanza con il previsto apprezzamento della domanda interna cinese non sembrano aver scoraggiato reale dell’euro. Nel 2013 e 2014 il rientro dell’inflazione su valori gli acquisti da parte dei buyer cinesi, che hanno beneficiato più vicini all’obiettivo della BCE ridurrà il contributo espansivo dei prezzi relativamente più bassi osservati a inizio anno per del tasso di interesse reale alla “stance” della politica monetaria. ricostituire i magazzini. Ancora tensioni sull’energia: trainato da un mix di persistenti tensioni geopolitiche nello scacchiere Per quanto riguarda i prezzi delle materie prime, il 2012 mediorientale e da problemi in alcuni produttori minori, il brent si apre con nuovi aumenti dei prezzi che vanno a colmare lo in alcuni periodi del 2012 è stato scambiato sopra i 126 $/barile. spazio venutosi a creare dal ridimensionamento dei prezzi Generalmente più scarse le tensioni sui prezzi dei principali delle principali materie prime osservato nella seconda metà del prodotti alimentari. FIGURA 1 Andamento del PIL a prezzi costanti e del tasso di inflazione (Val. %) Pil Italia (var%) Pil UEM (17 paesi) (var%) Inflazione UEM (17 paesi) Inflazione IT 4,0 3,0 2,0 1,0 0,0 -1,0 -2,0 2011 2012 2013 Fonte: Elaborazioni Prometeia - Rapporto di Previsione di Aprile 2012 dell’Associazione Prometeia ASSILEA 114 RAPPORTO SUL LEASING 2011 2014 IL MERCATO DEL LEASING [2.9.2] Un 2012 in recessione* dati a consuntivo del conto del Pil per il 2011 segnalano I maggiore incertezza e di tensioni sui mercati creditizi, e della che l’economia italiana ha registrato una crescita dello 0,5% moderazione della domanda estera. Le informazioni congiun- (cfr. tab. 2 e tab. 3). L’incertezza sistemica che ha investito turali al momento disponibili tendono a suggerire la possibilità l’economia italiana dall’estate del 2011 si è inserita su una di una nuova e significativa contrazione della domanda di beni ripresa ancora molto fragile e l’ha travolta. di investimento nei primi mesi dell’anno in corso. Questi andamenti sarebbero il riflesso soprattutto della debole evoluzione Dopo circa due anni la graduale fase di ripresa degli inve- attesa per la domanda, delle difficoltà di accesso al credito e stimenti in beni strumentali si è interrotta (fig. 2). Nel di ampi margini di capacità inutilizzata. Una ripresa è attesa quarto trimestre del 2011 gli investimenti in macchinari e mezzi per il biennio 2013-2014 (+5,4% e +3,2% rispettivamente). di trasporto sono diminuiti quasi del 5% in termini congiunturali (-4,4% su base annua) e quindi a un ritmo assai più intenso Per quanto riguarda gli investimenti in costruzioni, nel quarto rispetto al terzo trimestre, scontando verosimilmente gli effetti trimestre del 2011 la fase di correzione in atto da oltre quattro dell’aggravarsi della crisi finanziaria, in termini soprattutto di anni ha subito una battuta di arresto (0,1% sul precedente) TABELLA 2 Contributi % alla crescita del Pil in termini reali in Italia 2011 2012 2013 2014 Variazione delle scorte -0,6 0,0 0,1 0,2 Domanda interna (al netto delle scorte) -0,3 -2,8 -0,1 1,0 Saldo estero 1,4 1,3 0,4 0,2 Pil (var%) 0,5 -1,5 0,4 1,4 Fonte: Elaborazioni Prometeia - Rapporto di Previsione di Aprile 2012 dell’Associazione Prometeia TABELLA 3 Quadro macroeconomico in termini reali in Italia (var %) 2011 2012 2013 2014 Spesa delle famiglie 0,2 -2,8 -1,0 0,9 Spesa delle A.P. e ISP -0,9 -1,7 -0,3 0,1 Investimenti macchinari, attrezzature e mezzi di trasporto 0,0 -6,0 5,4 3,2 Investimenti in costruzioni** -2,8 -2,7 0,3 1,0 Importazioni FOB 1,0 -2,0 2,8 4,3 Esportazioni FOB 6,3 2,5 4,1 4,8 Propensione al consumo (liv.%) Grado di utilizzo della capacità produttiva (liv.%) 91,1 91,7 91,8 91,7 82,95 80,24 81,51 83,77 **Dati Istat per il 2011 Fonte: Elaborazioni Prometeia - Rapporto di Previsione di Aprile 2012 dell’Associazione Prometeia * Lo scenario è aggiornato al Rapporto di Previsione di Aprile 2012 - Associazione Prometeia ASSILEA 115 RAPPORTO SUL LEASING 2011 grazie principalmente alla componente non residenziale, aumen- In linea con lo spostamento della crescita al di fuori dell’Europa, tata dello 0,6%. Gli investimenti in costruzioni residenziali sono che invece sta scontando l’aggiustamento dei conti pubblici, invece nuovamente diminuiti, benché a un ritmo più contenuto l’incremento delle esportazioni italiane è stato trainato (-0,3%), nonostante l’apporto degli interventi di riqualificazione nel corso del 2011 dai mercati esterni all’UE. L’accresciuta im- del patrimonio abitativo che beneficiano degli incentivi fiscali. portanza dei mercati extra UE come destinazione delle nostre Alla luce delle indicazioni congiunturali sembra probabile che nei vendite riflette anche l’intensificarsi dei processi di internazio- primi mesi dell’anno in corso sia ripresa la tendenza alla riduzione. nalizzazione delle imprese italiane, che delocalizzano le fasi Lo scenario al 2014 si caratterizza per il protrarsi della fase di di produzione a maggiore intensità di lavoro là dove i costi correzione che nell’anno in corso porterebbe ad una flessione sono minori. Per il 2012, a guidare il rallentamento del ritmo del 2,7% in termini medi annui. Alla stabilizzazione attesa nel di espansione delle esportazioni è la domanda estera, che 2013 seguirebbe un modesto recupero nel 2014. L’evoluzione registrerà un dimezzamento della crescita, da 6,2 nel 2011 a della componente non residenziale sconterebbe gli obiettivi di 2,9% nel 2012. Pur essendo le esportazioni la componete di risanamento dei conti pubblici e gli effetti della minore domanda domanda che più di tutte attiva beni importati, il suo aumento di beni di investimento da parte delle imprese, per altro volta non sarà sufficiente a contrastare gli effetti depressivi sulle soprattutto alla sostituzione dello stock di capitale. Il quadro importazioni derivanti dalla caduta della domanda interna di prospettico non appare favorire il rafforzamento degli investi- beni strumentali e dal decumulo di scorte, che è atteso protrarsi menti residenziali nel breve periodo. Pesano, oltre agli effetti per tutto il primo semestre di quest’anno. Le importazioni di della passata fase di sovrainvestimento, le incertezze prospettiche merci in volume cadranno quindi del 2,1% nel 2012. del mercato del lavoro, la debolezza del potere d’acquisto, e le difficoltà di accesso al credito. L’innalzamento del tasso di disoccupazione è stato repentino: è salito negli ultimi sei mesi di quasi un punto (era all’8,2% La fase di contrazione dei consumi delle famiglie iniziata nel nel primo semestre dello scorso anno) con una accelerazione secondo trimestre del 2011, principalmente per gli effetti dell’e- non dissimile da quella che si era verificata durante la fase rosione del potere d’acquisto causata dall’inflazione, è prose- peggiore della Grande recessione. Da quando è iniziata la nuova guita accentuandosi: nel quarto trimestre essi sono diminuiti fase di contrazione del Pil, l’occupazione è scesa dello 0,4% dello 0,7% in termini congiunturali risultando inferiori dell’1,2% e, a fronte di un aumento dell’offerta di lavoro (0,6%), ciò ha ai livelli registrati nello stesso periodo del 2010. Nella media comportato l’aumento osservato del tasso di disoccupazione. dello scorso anno essi hanno riportato un aumento dello 0,2% Per i giovani (15-24 anni) il tasso di disoccupazione è aumentato (1,2% nel 2010). di tre punti percentuali, arrivando al 31,1%. FIGURA 2 7 Andamento degli investimenti fissi lordi a prezzi costanti (var. % sull’anno precedente) Macchinari, attrezzature e mezzi di trasporto Costruzioni 5 3 1 -1 -3 -5 -7 2011 2012 2013 Fonte: Elaborazioni Prometeia - Rapporto di Previsione di Aprile 2012 dell’Associazione Prometeia ASSILEA 116 RAPPORTO SUL LEASING 2011 2014 IL MERCATO DEL LEASING [2.9.3] Il deterioramento delle aspettative degli operatori leasing Nel corso degli ultimi anni le dinamiche del leasing in Italia sono state monitorate non solo attraverso l’analisi dello stipulato ma anche attraverso indicatori qualitativi che esprimono le attese degli operatori per tipologia di comparto: strumentale, auto, aeronavale e ferroviario e immobiliare. ’indicatore qualitativo sulle attese a due mesi assume valori L A dicembre 2011, gli operatori del leasing hanno manifestato compresi tra -100 (nel caso in cui tutte le aspettative espres- attese particolarmente negative per il comparto aeronavale se dagli operatori esprimano un forte recesso del comparto) e ferroviario ed immobiliare con valori pari a -67,7 e -48,5 e 100 (nel caso in cui tutte le attese siano di forte crescita). rispettivamente. Gli indicatori del comparto strumentale e auto Il grafico di fig. 3 mostra come il 2010 sia stato per tutti i hanno registrato invece un -20,7 e -8,8. Tali valori segnalano settori del leasing un anno di recupero dai minimi registrati importanti criticità per il settore del leasing per i primi mesi nel 2009. Tuttavia, questa dinamica non ha proseguito un del 2012. Nel complesso, le attese degli operatori registrate a trend di crescita, ma anzi, dalla seconda metà del 2011 il trend fine 2011 sembrano essere ben allineate con le performance delle attese ha nuovamente intrapreso un percorso negativo. negative dello stipulato. FIGURA 3 Aspettative* sulla dinamica a due mesi dello stipulato aeronavale e ferroviario immobiliare auto 40,0 strumentale 20,0 0,0 -20,0 -40,0 -60,0 gen-09 feb-09 mar-09 apr-09 mag-09 giu-09 lug-09 ago-09 set-09 ott-09 nov-09 dic-09 gen-10 feb-10 mar-10 apr-10 mag-10 giu-10 lug-10 ago-10 set-10 ott-10 nov-10 dic-10 gen-11 feb-11 mar-11 apr-11 mag-11 giu-11 lug-11 ago-11 set-11 ott-11 nov-11 dic-11 -80,0 * Indicatore che può assumere valori compresi tra -100 (dinamica peggiore) e +100 (dinamica migliore) Fonte: Elaborazioni Prometeia su dati Assilea ASSILEA 117 RAPPORTO SUL LEASING 2011 IL MERCATO DEL LEASING [2.9.4] Ancora negative le previsioni di stipulato 2012 Complice la congiuntura economica, il forte aumento nel costo del funding ha avuto, negli ultimi anni, effetti particolarmente severi su società quali quelle specializzate nel leasing che, non effettuando raccolta di depositi, si riforniscono direttamente nei mercati per sostenere gli oneri dei finanziamenti. ’andamento del mercato leasing dell’ultimo biennio si ca- L la domanda rischia di mantenersi ancora per quest’anno ratterizza, infatti, per una sostenuta riduzione dei volumi di fortemente depressa. stipulato rappresentati, in fig. 4, dalle variazioni percentuali In tab. 4 presentiamo i dati cumulati dei nuovi contratti stipu- sul mese corrispondente dell’anno precedente. Queste oscillano lati nel periodo gennaio - dicembre 2011, oltre ai dati relativi al intorno ad una media del + 5% fino ad agosto 2011, per poi primo trimestre 2012. Guardando alle variazioni percentuali, si diminuire nell’ultimo trimestre e mantenere un valore negativo notano valori negativi più consistenti nei comparti Immobiliare ad inizio 2012. (-51,8%) e delle Energie Rinnovabili (-41,9%), a fronte di una variazione generale del mercato del 31,6%. Unica nota dolce, Le rigidità del funding e la rischiosità dei portafogli degli relativa al primo trimestre del 2012, è la variazione positiva e operatori leasing sono alcune delle cause di sofferenza di pari al 9,3% del comparto aeronavale e ferroviario. un mercato strategico per l’economia interna che fatica a In occasione della riunione dell’Osservatorio Permanente sul riprendersi dalla crisi internazionale. Nel primo trimestre mercato del 19 Aprile 2012, è stato chiesto alle società parte- di quest’anno, pur in presenza di una leggera diminuzione cipanti di indicare le proprie previsioni di stipulato per il 2012. della pressione dei mercati finanziari – in seguito alle im- Le rispondenti al questionario sono 21 tra le maggiori società di portanti riforme sociali e fiscali che hanno ridato maggiore leasing operanti nel mercato italiano, con una rappresentatività credibilità al mercato italiano nonché alle politiche europee pari all’ 81,9%. di sostegno all’euro zona - si è però accentuato lo “stallo” In tabella 4 sono presentate anche le previsioni di stipulato della domanda, che ha portato i livelli di stipulato ai minimi per l’anno 2012. Quello che risulta evidente è che gli opera- storici. La recente novità introdotta nel nostro ordinamento, tori non prevedono di superare il momento difficile nel breve che slega la durata dei contratti di leasing alla durata mi- termine. Infatti i dati evidenziano un calo trasversale nei valori nima ai fini della deducibilità dei canoni, potrebbe portare di stipulato che colpisce tutti i comparti in maniera pesante, ad una ripresa in quei comparti (soprattutto l’immobiliare) arrivando ad un valore finanziato complessivo, a fine 2012, che soffrono per durate minime contrattuali eccessivamente di circa 18,5 miliardi di euro con una variazione percentuale lunghe. Tuttavia, in mancanza di una ripresa dell’economia, negativa del 24,9% rispetto al dicembre dell’anno precedente. ASSILEA 118 RAPPORTO SUL LEASING 2011 IL MERCATO DEL LEASING [2.9.4] Ancora negative le previsioni di stipulato 2012 FIGURA 4 Dinamica mensile dello stipulato leasing (var. % mensile sul mese corrispondente dell’anno precedente) 40,0% 30,0% 20,0% 10,0% 0,0% -10,0% -20,0% -30,0% -40,0% -50,0% -60,0% gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar 2010 TABELLA 4 2011 2012 Previsioni stipulato Leasing (dati cumulati - valori in milioni di euro) Dinamiche Recenti 2011 Var. % Previsioni 1° trim. 2012 2011/10 Var. % 2012 Var. % 1° trim. 12/11 2012/11 Auto 5.695 -1,0% 1.181 -21,4% 5.200 -8,79% Strumentale 7.096 -10,6% 1.291 -20,7% 5.750 -19,0% Aeronavale e Ferroviario 783 -27,3% 192 9,3% 650 -17,0% Immobiliare 7.024 -21,0% 735 -51,8% 4.600 -34,5% Energie rinnovabili 4.027 10,5% 522 -41,9% 2.300 -42,9% 24.624 -9,8% 3.922 -31,6% 18.500 -24,9% TOTALE Fonte: Previsioni Osservatorio del mercato Assilea, aprile 2012. ASSILEA 119 RAPPORTO SUL LEASING 2011 APPENDICE Classifiche 122 Elenchi Soci 133 CLASSIFICA PER STIPULATO LEASING TOTALE 2011 NUMERO CONTRATTI (MIGLIAIA DI EURO) 30.455 4.681.489 2 Leasint - Centro Leasing “Gruppo ISP” 19.491 4.406.402 3 BNP Paribas Lease Group 29.533 1.601.604 6.015 1.273.476 N. ASSOCIATE 1 UniCredit Group Leasing 4 Gruppo MPS Leasing e Factoring VALORE BENE 5 Iccrea BancaImpresa 13.146 1.118.378 6 Gruppo Selmabipiemme Leasing 12.727 1.056.566 7 Alba Leasing S.p.A. 11.649 938.921 8 SGEF Leasing 9 Gruppo ING Lease (Italia) 10 UBI Leasing S.p.A. 4.538 825.416 10.658 825.114 6.972 778.258 11 Credemleasing S.p.A. 3.332 524.903 12 Crédit Agricole Leasing Italia S.r.l. 2.881 455.290 13 Gruppo Mediocreval 1.490 346.017 14 Mercedes-Benz Financial Services Italia S.p.A. 10.061 339.026 15 Volkswagen Bank GmbH 10.252 337.573 16 Sardaleasing S.p.A. 1.323 313.419 17 BMW Financial Services Italia S.p.A. 7.873 305.016 18 Gruppo GE Capital Servizi Finanziari 9.342 300.486 19 Biella Leasing S.p.A. 3.213 263.193 20 De Lage Landen 8.555 255.967 21 Iveco Finanziaria S.p.A. 4.622 208.491 22 Volkswagen Leasing GmbH 8.425 206.205 23 GE Leasing Italia S.p.A. 12.977 194.698 24 Banque PSA Finance Italia S.p.A. 11.815 187.106 1.841 179.632 251 175.592 25 Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A. 26 Medioleasing S.p.A. 27 Claris Leasing S.p.A. 813 169.227 28 Hypo Vorarlberg Leasing S.p.A. 198 168.542 5.895 167.153 337 160.447 29 Alphabet Italia S.p.A. 30 Abf Leasing S.p.A. 31 VFS Servizi Finanziari S.p.A. 32 Gruppo Deutsche Leasing Italia 33 Commercio e Finanza S.p.A. - Leasing e Factoring 2.245 151.425 985 146.356 2.602 135.803 34 Banco di Desio e della Brianza S.p.A. 1.415 119.272 35 RCI Banque S.A. 6.525 107.963 813 106.332 36 Scania Finance Italy S.p.A. 2.716 76.734 38 Caterpillar Financial Corporacion Financiera 37 Santander Consumer Bank S.p.A. 487 76.546 39 Sofim-Gefina S.p.A. 725 68.759 40 Banca Carige S.p.A. 604 65.838 41 Civileasing S.p.A. 252 59.754 ASSILEA 122 RAPPORTO SUL LEASING 2011 1.662 57.515 43 Ferrari Financial Services S.p.A. 42 Privata Leasing S.p.A. 298 49.985 44 Banca di Legnano S.p.A. 375 48.176 585 45.823 46 Agos S.p.A. 45 Unipol Leasing S.p.A. 1.441 41.850 47 FGA Capital S.p.A. 1.818 41.062 466 41.051 48 MAN Financial Services S.p.A. 49 Toyota Financial Services (UK) PLC 1.679 40.742 50 Paccar Financial Italia S.r.l. 443 30.354 51 Etruria Leasing S.p.A. 380 26.051 52 Consel S.p.A. 893 25.535 9 22.486 54 Findomestic Banca S.p.A. 921 20.888 55 Cabel Assifinco Leasing S.p.A. 205 19.220 56 Zoomlion 124 19.183 17 18.949 53 Hypo Tirol Bank Italia S.p.A. 57 Banca Mediocredito del Friuli Venezia Giulia SpA 58 Gruppo bancario Banca Italease 88 14.511 59 Comifin S.p.A. 276 13.846 60 Tecofin Leasing S.p.A. 187 6.373 61 Grafinda S.p.A. 238 5.309 62 A-Leasing S.p.A. 6 1.200 63 IL Leasing S.p.A. 45 1.056 64 Finance Leasing S.p.A. 16 482 65 Terfinance S.p.A. 5 320 ALTRE SOCIETÁ* 1.008 153.881 283.234 24.624.237 TOTALE GENERALE * Società che non danno il consenso alla pubblicazione del dato ASSILEA 123 RAPPORTO SUL LEASING 2011 CLASSIFICA PER STIPULATO LEASING AUTO 2011 N. ASSOCIATE 1 UniCredit Group Leasing 2 Leasint - Centro Leasing “Gruppo ISP” NUMERO CONTRATTI (MIGLIAIA DI EURO) VALORE BENE 18.867 803.591 9.124 429.141 3 Mercedes-Benz Financial Services Italia S.p.A. 10.061 339.026 4 Volkswagen Bank GmbH 10.252 337.573 5 BMW Financial Services Italia S.p.A. 7.873 305.016 6 Gruppo GE Capital Servizi Finanziari 9.342 300.486 7 Gruppo ING Lease (Italia) 7.108 247.789 8 Iveco Finanziaria S.p.A. 4.622 208.491 8.425 206.205 10 Banque PSA Finance Italia S.p.A. 9 Volkswagen Leasing GmbH 11.815 187.106 11 Gruppo Selmabipiemme Leasing 4.445 184.887 12 Alphabet Italia S.p.A. 5.895 167.153 13 Alba Leasing S.p.A. 4.080 154.772 14 VFS Servizi Finanziari S.p.A. 2.245 151.425 15 Iccrea BancaImpresa 3.104 131.165 16 Gruppo MPS Leasing e Factoring 2.683 124.534 17 UBI Leasing S.p.A. 2.902 109.671 18 RCI Banque S.A. 6.525 107.963 813 106.332 20 Santander Consumer Bank S.p.A. 19 Scania Finance Italy S.p.A. 2.716 76.734 21 Biella Leasing S.p.A. 1.939 71.421 714 67.117 23 SGEF Leasing 22 Sofim-Gefina S.p.A. 1.271 66.541 24 Crédit Agricole Leasing Italia S.r.l. 1.529 63.263 25 Credemleasing S.p.A. 1.476 56.492 26 Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A. 1.308 52.643 27 Commercio e Finanza S.p.A. - Leasing e Factoring 1.291 51.153 298 49.985 29 BNP Paribas Lease Group 1.029 48.068 30 Privata Leasing S.p.A. 1.535 43.250 31 Agos S.p.A. 1.441 41.850 32 FGA Capital S.p.A. 1.818 41.062 28 Ferrari Financial Services S.p.A. 33 MAN Financial Services S.p.A. 34 Toyota Financial Services (UK) PLC 35 Banco di Desio e della Brianza S.p.A. 466 41.051 1.679 40.742 845 33.347 36 Gruppo Mediocreval 760 31.975 37 Paccar Financial Italia S.r.l. 443 30.354 38 Sardaleasing S.p.A. 437 26.037 39 Consel S.p.A. 893 25.535 40 Findomestic Banca S.p.A. 921 20.888 41 Unipol Leasing S.p.A. 419 17.656 ASSILEA 124 RAPPORTO SUL LEASING 2011 42 Claris Leasing S.p.A. 381 43 Zoomlion 15.759 98 15.193 44 Banca Carige S.p.A. 267 10.207 45 Etruria Leasing S.p.A. 198 7.652 46 Banca di Legnano S.p.A. 211 7.151 47 Tecofin Leasing S.p.A. 187 6.373 31 5.893 49 Abf Leasing S.p.A. 160 4.129 50 Cabel Assifinco Leasing S.p.A. 48 Gruppo Deutsche Leasing Italia 102 4.067 51 Medioleasing S.p.A. 78 4.010 52 Civileasing S.p.A. 93 3.666 53 De Lage Landen 17 2.416 54 Gruppo bancario Banca Italease 35 1.696 55 Grafinda S.p.A. 26 849 56 IL Leasing S.p.A. 26 733 57 Hypo Vorarlberg Leasing S.p.A. 14 554 58 Finance Leasing S.p.A. 15 469 59 Terfinance S.p.A. 5 320 60 Comifin S.p.A. 6 221 61 A-Leasing S.p.A. 1 23 ALTRE SOCIETÀ* 73 3.732 157.433 5.694.603 TOTALE GENERALE * Società che non danno il consenso alla pubblicazione del dato ASSILEA 125 RAPPORTO SUL LEASING 2011 CLASSIFICA PER STIPULATO LEASING STRUMENTALE 2011 NUMERO CONTRATTI (MIGLIAIA DI EURO) 8.783 1.028.201 2 UniCredit Group Leasing 8.928 924.880 3 BNP Paribas Lease Group 28.086 905.855 7.636 508.219 N. ASSOCIATE 1 Leasint - Centro Leasing “Gruppo ISP” 4 Gruppo Selmabipiemme Leasing VALORE BENE 5 Alba Leasing S.p.A. 7.078 487.564 6 SGEF Leasing 2.799 455.488 7 Iccrea BancaImpresa 8.946 363.023 8 Gruppo MPS Leasing e Factoring 2.749 339.366 9 De Lage Landen 8.538 253.551 12.977 194.698 11 Crédit Agricole Leasing Italia S.r.l. 1.172 179.203 10 GE Leasing Italia S.p.A. 12 UBI Leasing S.p.A. 1.670 169.521 13 Gruppo ING Lease (Italia) 2.917 152.694 14 Credemleasing S.p.A. 1.278 150.447 15 Gruppo Deutsche Leasing Italia 954 140.463 16 Sardaleasing S.p.A. 652 116.617 17 Gruppo Mediocreval 595 91.821 18 Biella Leasing S.p.A. 1.066 80.510 487 76.546 1.297 71.509 19 Caterpillar Financial Corporacion Financiera 20 Commercio e Finanza S.p.A. - Leasing e Factoring 21 Claris Leasing S.p.A. 359 53.029 22 Banco di Desio e della Brianza S.p.A. 508 52.533 23 Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A. 362 22.385 24 Medioleasing S.p.A. 88 19.335 25 Banca Carige S.p.A. 260 17.926 26 Unipol Leasing S.p.A. 132 16.037 50 15.215 27 Abf Leasing S.p.A. 23 13.521 29 Comifin S.p.A. 28 Hypo Vorarlberg Leasing S.p.A. 269 13.385 30 Banca di Legnano S.p.A. 126 10.290 31 Etruria Leasing S.p.A. 158 9.448 78 6.547 106 5.899 32 Cabel Assifinco Leasing S.p.A. 33 Privata Leasing S.p.A. 34 Civileasing S.p.A. 83 5.772 211 4.340 36 Zoomlion 26 3.990 37 Gruppo bancario Banca Italease 39 2.712 38 Sofim-Gefina S.p.A. 10 1.322 1 510 19 323 35 Grafinda S.p.A. 39 Banca Mediocredito del Friuli Venezia Giulia SpA 40 IL Leasing S.p.A. 41 Finance Leasing S.p.A. ALTRE SOCIETÀ* TOTALE GENERALE ASSILEA 126 1 13 925 130.841 112.442 7.095.549 RAPPORTO SUL LEASING 2011 CLASSIFICA PER STIPULATO AERONAVALE E FERROVIARIO 2011 NUMERO CONTRATTI (MIGLIAIA DI EURO) 1 UniCredit Group Leasing 476 340.439 2 Gruppo MPS Leasing e Factoring 132 98.673 98 91.033 149 89.415 N. ASSOCIATE 3 Leasint - Centro Leasing “Gruppo ISP” 4 Gruppo Selmabipiemme Leasing VALORE BENE 5 Sardaleasing S.p.A. 63 34.215 6 Alba Leasing S.p.A. 41 27.141 7 UBI Leasing S.p.A. 56 17.081 8 Credemleasing S.p.A. 41 15.561 9 Biella Leasing S.p.A. 38 14.622 20 12.280 10 BNP Paribas Lease Group 11 Crédit Agricole Leasing Italia S.r.l. 12 Iccrea BancaImpresa 9 9.140 30 8.219 4 5.136 10 4.611 13 Civileasing S.p.A. 14 Gruppo ING Lease (Italia) 15 Claris Leasing S.p.A. 5 2.547 16 SGEF Leasing 7 2.075 17 Medioleasing S.p.A. 7 1.820 18 Commercio e Finanza S.p.A. - Leasing e Factoring 5 1.627 19 Unipol Leasing S.p.A. 8 1.620 20 Banco di Desio e della Brianza S.p.A. 4 1.560 21 Banca Carige S.p.A. 4 1.089 22 Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A. 8 1.032 23 Etruria Leasing S.p.A. 1 970 24 Cabel Assifinco Leasing S.p.A. 5 599 25 Comifin S.p.A. 1 240 26 Grafinda S.p.A. 1 120 ALTRE SOCIETÀ* TOTALE GENERALE 1 290 1.224 783.155 * Società che non danno il consenso alla pubblicazione del dato ASSILEA 127 RAPPORTO SUL LEASING 2011 CLASSIFICA PER STIPULATO LEASING IMMOBILIARE 2011 N. ASSOCIATE 1 UniCredit Group Leasing 2 Leasint - Centro Leasing “Gruppo ISP” NUMERO CONTRATTI (MIGLIAIA DI EURO) VALORE BENE 1.589 1.568.406 995 1.231.351 1.005 525.601 4 BNP Paribas Lease Group 323 465.723 5 Gruppo MPS Leasing e Factoring 302 414.836 3 Iccrea BancaImpresa 6 Gruppo ING Lease (Italia) 7 UBI Leasing S.p.A. 8 Credemleasing S.p.A. 9 SGEF Leasing 557 359.464 2.208 339.370 448 276.425 397 272.756 10 Gruppo Selmabipiemme Leasing 456 243.093 11 Alba Leasing S.p.A. 343 185.328 12 Hypo Vorarlberg Leasing S.p.A. 152 152.506 13 Abf Leasing S.p.A. 120 134.848 14 Crédit Agricole Leasing Italia S.r.l. 134 117.640 57 114.623 16 Sardaleasing S.p.A. 136 106.266 17 Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A. 163 103.572 18 Gruppo Mediocreval 64 72.722 19 Claris Leasing S.p.A. 50 52.114 20 Biella Leasing S.p.A. 15 Medioleasing S.p.A. 107 51.846 21 Civileasing S.p.A. 72 45.180 22 Banco di Desio e della Brianza S.p.A. 58 31.832 23 Banca Carige S.p.A. 64 31.059 24 Banca di Legnano S.p.A. 38 30.735 9 22.486 16 18.439 25 Hypo Tirol Bank Italia S.p.A. 26 Banca Mediocredito del Friuli Venezia Giulia SpA 9 11.514 28 Gruppo bancario Banca Italease 27 Commercio e Finanza S.p.A. - Leasing e Factoring 14 10.103 29 Unipol Leasing S.p.A. 20 8.940 30 Privata Leasing S.p.A. 21 8.366 31 Cabel Assifinco Leasing S.p.A. 20 8.007 32 Etruria Leasing S.p.A. 20 7.340 4 924 33 A-Leasing S.p.A. 34 Sofim-Gefina S.p.A. TOTALE GENERALE ASSILEA 128 1 320 9.972 7.023.735 RAPPORTO SUL LEASING 2011 CLASSIFICA PER STIPULATO LEASING ENERGIE RINNOVABILI 2011 NUMERO CONTRATTI (MIGLIAIA DI EURO) 1 Leasint - Centro Leasing “Gruppo ISP” 491 1.626.676 2 UniCredit Group Leasing 595 1.044.173 3 Gruppo MPS Leasing e Factoring 149 296.067 75 169.678 N. ASSOCIATE 4 BNP Paribas Lease Group 5 Gruppo Mediocreval VALORE BENE 71 149.499 136 142.615 7 Iccrea BancaImpresa 61 90.370 8 Crédit Agricole Leasing Italia S.r.l. 37 86.044 6 UBI Leasing S.p.A. 9 Alba Leasing S.p.A. 107 84.116 10 Gruppo ING Lease (Italia) 66 60.556 11 Claris Leasing S.p.A. 18 45.778 12 Biella Leasing S.p.A. 63 44.794 13 Medioleasing S.p.A. 21 35.804 14 Gruppo Selmabipiemme Leasing 41 30.952 15 Sardaleasing S.p.A. 35 30.284 16 SGEF Leasing 64 28.556 17 Credemleasing S.p.A. 89 25.978 18 Abf Leasing S.p.A. 7 6.255 19 Banca Carige S.p.A. 9 5.557 20 Hypo Vorarlberg Leasing S.p.A. 9 1.961 21 Unipol Leasing S.p.A. 6 1.570 22 Etruria Leasing S.p.A. 3 641 23 A-Leasing S.p.A. 1 253 ALTRE SOCIETÀ* 9 19.018 2.163 4.027.195 TOTALE GENERALE * Società che non danno il consenso alla pubblicazione del dato ASSILEA 129 RAPPORTO SUL LEASING 2011 CLASSIFICA OUT-STANDING TOTALE LEASING AL 31.12.2011 NUMERO CONTRATTI DEBITO RESIDUO 1 UniCredit Group Leasing 156.864 22.556.965 2 Leasint - Centro Leasing “Gruppo ISP” N. ASSOCIATE (MIGLIAIA DI EURO) 173.039 21.048.588 3 UBI Leasing S.p.A. 59.916 8.659.560 4 Iccrea Banca Impresa S.p.A. 42.757 6.909.473 5 BNP Paribas Lease Group 122.326 6.579.192 6 Gruppo MPS Leasing e Factoring 39.307 5.389.212 7 Gruppo Bancario Banca Italease S.p.A. 25.222 5.310.300 8 Alba Leasing S.p.A. 36.647 4.326.606 9 Gruppo ING Lease (Italia) 43.271 4.279.252 10 Gruppo Selmabipiemme Leasing 73.315 4.222.688 11 SGEF Leasing 24.352 2.936.245 12 Hypo Alpe Adria Bank Italia S.p.A. 15.932 2.325.226 13 Medioleasing S.p.A. 4.999 2.189.780 14 Credemleasing S.p.A. 15.535 1.964.525 15 Crédit Agricole Leasing Italia S.r.l. 12.509 1.838.275 16 Sarda Leasing S.p.A. 10.381 1.540.428 7.879 1.430.255 17 Gruppo Credito Valtellinese 18 ABF Leasing S.p.A. 2.718 1.359.313 19 Biella Leasing S.p.A. 15.905 1.002.550 20 Banca Carige S.p.A. 4.731 1.000.829 18.831 886.876 22 Hypo - Vorarlberg Leasing S.p.A. 21 Commercio e Finanza S.p.A. 2.123 825.520 23 Claris Leasing S.p.A. 4.218 719.292 37.788 689.508 25 A Leasing S.p.A. 24 De Lage Landen International B.V. 2.157 602.750 26 Banco di Desio e della Brianza S.p.A. 6.467 602.228 27 Iveco Finanziaria S.p.A. 21.341 574.927 28 Mercedes Benz Financial Services Ita S.p.A. 25.460 558.226 29 BMW Financial Services S.p.A. 24.565 550.127 30 Volkswagen Leasing Gmbh 20.343 520.099 31 Volkswagen Bank GmbH - Filiale Italia 29.712 519.550 32 Etruria Leasing S.p.A. 4.418 456.725 33 Privata Leasing S.p.A. 7.431 450.691 34 Gruppo Ge Capital Servizi Finanziari 29.322 440.464 35 Banca Mediocredito del Friuli Venezia Giulia S.p.A. 860 387.863 36 Hypo Tirol Bank Italia S.p.A. 511 381.856 19.986 340.594 38 Gruppo Deutsche Leasing Italia S.p.A. 37 Santander Consumer Bank S.p.A. 3.085 329.859 39 VFS Servizi Finanziari S.p.A. 8.444 284.995 40 Civileasing S.r.l. 1.512 282.972 41 Scania Finance S.p.A. 3.719 204.190 ASSILEA 130 RAPPORTO SUL LEASING 2011 42 Cabel Assifinco S.p.A. 1.614 187.844 43 Unipol Leasing S.p.A. 2.563 155.547 44 Sofim - Gefina S.p.A. 2.994 142.326 45 Caterpillar Corporacion Financiera 2.070 116.178 46 RCI Banque S.A. 8.526 104.850 47 Toyota Financial Services (UK) PLC 7.293 104.703 48 MAN Financial Services S.p.A. 1.975 100.653 983 99.701 50 Comifin S.p.A. 49 Terfinance S.p.A. 1.543 88.947 51 FGA Capital S.p.A. 7.342 77.504 52 Agos S.p.A. 4.804 70.334 173 69.205 54 Paccar Financial Italia S.r.l. 53 Mediocredito Trentino Alto Adige S.p.A. 1.237 57.801 55 Banque PSA Finance Italia S.p.A. 6.939 57.379 56 Consel S.p.A. 4.173 52.113 384 39.157 58 Findomestic Leasing S.p.A. 2.615 32.674 59 Plusvalore S.p.A. 57 Ferrari Financial Services S.p.A. 2.988 23.328 60 Zoomilion Finance & Leasing S.p.A. 127 16.345 61 Carifin Italia S.p.A. 678 15.120 62 Il Leasing S.p.A. 668 7.025 63 Finance Leasing S.p.A. 178 6.573 6.614 4.526 64 BCC Lease S.p.A. 65 Emmeleasing S.p.A. 141 3.724 66 Leaf Leasing & Factoring S.p.A. 241 3.086 66 138 2.398 223.357 1.231.225 119.338.714 67 Finleasing Lombarda S.p.A. ALTRE SOCIETÀ* TOTALE * Società che non danno il consenso alla pubblicazione del dato ASSILEA 131 RAPPORTO SUL LEASING 2011 ELENCO SOCI ORDINARI* ABF Leasing S.p.A. Via De Amicis, 51 - 20123 Milano MI Tel.: 02 8068891 Fax: 02 72001664 posta@abfleasing.it - www.abfleasing.it Direttore Generale: Alberto Angelo Moroni Banca Privata Leasing S.p.A. Via Panfilo Castaldi da Feltre, 1/A - 42122 San Maurizio RE Tel.: 0522 355711 Fax: 0522 556464 - 552216 [email protected] - www.privataleasing.it Amministratore Delegato: Giorgio Codeluppi Agos Ducato S.p.A. Via Bernina, 7 - 20158 Milano MI Tel.: 02 69941 Fax: 02 69942132 www.agosducato.it Amministratore Delegato: Mirco Perelli Banco di Desio e della Brianza S.p.A. Via Rovagnati, 1 - 20832 Desio MB Tel.: 0362 613490 Fax: 0362 613219 [email protected] - www.bancodesio.it Direttore Generale: Dott. Claudio Broggi Alba Leasing S.p.A. Via Sile, 18 - 20139 Milano MI Tel.: 02 367161 Fax: 02 36716443 [email protected] - www.albaleasing.eu Direttore Generale: Massimo Mazzega Banque Populaire Cote d’Azur Porto Turistico Box 35 - 16033 Lavagna GE Tel.: 0185 362892 Fax: 0185 362877 [email protected] - www.marineazur.fr Direttore Generale: Jean - Francois Comas A-Leasing S.p.A. Via Terraglio, 68/A - 31100 Treviso TV Tel.: 0422 4097 Fax: 0422 409809 [email protected] - www.a-leasing.it Amministratore Delegato: Sandro Casellato Banque PSA Finance S.A. - Succ. d’Italia Via Gallarate, 199 - 20151 Milano MI Tel.: 02 264201 Fax: 02 26420260/274 Direttore Generale: Andrea Bandinelli BCC Factoring S.p.A. Via Lucrezia Romana, 41/47 - 00178 Roma RM Tel.: 06 72071 Fax: 06 72078780 [email protected] Direttore Generale: Oliviero Sabato Banca Carige S.p.A. Via Cassa di Risparmio, 15 - 16123 Genova GE Tel.: 010 5794324 Fax: 010 5794000 [email protected] - www.gruppocarige.it Direttore Generale: Ennio La Monica Banca di Legnano S.p.A. - Sett. Leasing Largo Franco Tosi, 9 - 20025 Legnano MI Tel.: 0331 521111 Fax: 0331 521413 [email protected] - www.bancadilegnano.it Direttore Generale: Federico Arosio Biella Leasing S.p.A. Via Italia, 2 - 13900 Biella BI Tel.: 015 2528811 Fax: 015 3580499 [email protected] - www.biellaleasing.it Amministratore Delegato: Piero Tropeano Banca Italease S.p.A. Via Sile, 18 - 20139 Milano MI Tel.: 02 77651 Fax: 02 77652466 [email protected] - www.italease.it Direttore Generale: Maurizio Riccadonna BIIS S.p.A. Via del Corso, 226 - 00186 Roma RM Tel.: 06 59592960 Fax: 06 59592516 andrea.gaffi@biis.it - www.biis.com Amministratore Delegato: Mario Ciaccia Banca Mediocredito del Friuli Venezia Giulia S.p.A. Via Aquileia, 1 - 33100 Udine UD Tel.: 0432 245511 Fax: 0432 508015 [email protected] www.mediocredito.fvg.it Direttore Generale: Gerardo Ruggiero BMW Financial Services Italia S.p.A. Via della Unione Europea, 1 20097 San Donato Milanese MI Tel.: 02 51610511 Fax: 02 51610605 www.bmw.it Direttore Generale: John Christman * Gli elenchi di cui alla presente appendice sono aggiornati alla data del 31 maggio 2012 ASSILEA 133 RAPPORTO SUL LEASING 2011 BNP Paribas Leasing Solutions S.p.A. Viale della Liberazione, 16/18 - 20124 Milano MI Tel.: 02 673331 Fax: 02 67333400 [email protected] - www.leasegroup.it Amministratore Delegato: Denis Delespaul Commercio e Finanza S.p.A. - Leasing e Factoring Via F. Crispi, 4 - 80121 Napoli NA Tel.: 081 5699111 Fax: 081 5699500 direzione@cflf.it - www.cflf.it Direttore Generale: Giovanni Coraggio Cabel Assifinco Leasing S.p.A. Via Cherubini, 99 - 50053 Empoli FI Tel.: 0571 5331400 Fax: 0571 534314 [email protected] - www.cabel.it Direttore Generale: Marco Gambacciani Consel S.p.A. Via Bellini, 2 - 10121 Torino TO Tel.: 011 5061111 Fax: 011 5061113 [email protected] - www.e-consel.it Direttore Generale: Antonio Povero Carifano - Cassa di Risparmio di Fano S.p.A. Piazza XX Settembre, 19 - 61032 Fano PU Tel.: 0721 8861 Fax: 0721 886266 [email protected] - www.creval.it Direttore Generale: Maurizio Parisini Credemleasing S.p.A. Via Mirabello, 2 - 42122 Reggio Emilia RE Tel.: 0522 402611 Fax: 0522 430889 [email protected] - www.credemleasing.it Direttore Generale: Maurizio Giglioli Carifin Italia S.p.A. (in liquidazione) Via Cairoli, 8/f - 40121 Bologna BO Tel.: 0546 624101 Fax: 0546 624108 segreteriacarifin@carifinitalia.it - www.carifinitalia.it Presidente: Paolo Castorina Crédit Agricole Leasing Italia S.r.l. Via Imperia, 37 - 20142 Milano MI Tel.: 02 847701 Fax: 02 84770202 [email protected] - www.ca-leasing.it Direttore Generale: Alberto Bertanzetti Caterpillar Financial Corporacion Financiera Via Donatello, 30 - 20131 Milano MI Tel.: 02 4842661 Fax: 02 48464502 www.fdp.cat.com Presidente: Kent Adams Credito Artigiano S.p.A. Piazza San Fedele, 4 - 20121 Milano MI Tel.: 02 806371 Fax: 02 80637398 [email protected] - www.creval.it Direttore Generale: Franco Sala Centro Leasing S.p.A. Via S. Caterina d’Alessandria, 32 - 50129 Firenze FI Tel.: 055 49791 Fax: 055 473466 [email protected] - www.centroleasing.it Direttore Generale: Massimo Bacci Credito Siciliano S.p.A. Via Siracusa, 1/E - 90141 Palermo PA Tel.: 091 337111 Fax: 091 337151 [email protected] - www.creval.it Direttore Generale: Saverio Continella Civileasing S.p.A. Via Vittorio Veneto, 24 - 33100 Udine UD Tel.: 0432 1770331 Fax: 0432 511350 [email protected] - www.civibank.it Direttore Generale: Corrado Bentivegna Credito Valtellinese Soc. Cooperativa P.zza Quadrivio, 8 - 23100 Sondrio SO Tel.: 0342 522111 Fax: 0342 522700 [email protected] - www.creval.it Direttore Generale: Miro Fiordi Claris Leasing S.p.A. Viale della Repubblica, 209 - 31100 Treviso TV Tel.: 0422 427411 Fax: 0422 427499 [email protected] Direttore Generale: Stefano Brunino De Lage Landen International B.V.- Succursale di Milano Viale dell’Innovazione, 3 - 20126 Milano MI Tel.: 02 63694272 Fax: 02 63694305 [email protected] - www.delagelanden.com Legale Rappresentante in Italia: Luigi Torti Comifin S.p.A. Via G. D’Arezzo, 8 - 20145 Milano MI Tel.: 02 26929720 Fax: 02 26929744 info@comifin.com - www.comifin.com Direttore Generale: Valter Barbanti Deutsche Leasing Italia S.p.A. Strada 1 Palazzo F 1 - Milanofiori - 20090 Assago MI Tel.: 02 89239420 Fax: 02 89239432 [email protected] - www.deutsche-leasing.it Consigliere Delegato: Roberto Quarantelli ASSILEA 134 RAPPORTO SUL LEASING 2011 IBM Italia Servizi Finanziari S.p.A. Etruria Leasing S.p.A. Corso Italia, 177 - 52100 Arezzo AR Tel.: 055 5356900 Fax: 055 2775724 [email protected] - www.etrurialeasing.it Direttore: Aldo Calvani C.ne Idroscalo - 20090 Segrate MI Tel.: 02 59621 Fax: 02 59627535 [email protected] www.ibm.com/ibmitaliaservizifinanziari Amministratore Delegato: Paolo Sangalli FGA Capital S.p.A. Corso G Agnelli, 200 - 10135 Torino TO Tel.: 011 0064111 Fax: 011 0064760 paolo.ciccone@fiat.com - www.sava.it Amministratore Delegato: Oddone Incisa Iccrea BancaImpresa S.p.A. Via Lucrezia Romana, 41/47 - 00178 Roma RM Tel.: 06 72071 Fax: 06 72078409 [email protected] www.iccreabancaimpresa.it Findomestic Banca S.p.A. Via Jacopo da Diacceto, 48 - 50123 Firenze FI Tel.: 055 2701304 Fax: 055 2701309 dir.gen@findomestic.com Direttore Generale: Laurent David Direttore Generale: Enrico Duranti ING Lease (Italia) S.p.A. Via Pietro Nenni, 18 - 25124 Brescia BS Tel.: 030 24431 Fax: 030 2443202 Fineco Leasing S.p.A. Via Marsala, 42/a - 25122 Brescia BS Tel.: 030 37681 Fax: 030 3768610 info@finecoleasing.it - www.finecoleasing.it Direttore Generale: Giuseppe Del Gesso [email protected] Direttore Generale: Mario Carrara Iveco Finanziaria S.p.A. Via Puglia, 35 - 10156 Torino TO Tel.: 011 0078078 Fax: 011 0076815 Fraer Leasing S.p.A. Via Madonna dello Schioppo, 67 - 47023 Cesena FC Tel.: 0547 634901 Fax: 0547 634902 [email protected] Amministratore Delegato: Carlo Mescieri servizioclienti.ivecofi[email protected] www.ivecocapital.it Amministratore Delegato: Monica Bertolino Leasint S.p.A. Via Montebello, 18 - 20121 Milano MI GE Capital Servizi Finanziari S.p.A. Via Vecchia di Cuneo, 136 - 12084 Mondovi’ CN Tel.: 0174 5561 Fax: 0174 556299 info.gecfi[email protected] - www.gecapital.it Amministratore Delegato: Massimo Macciocchi Tel.: 02 87968711 Fax: 02 87968736 [email protected] - www.leasint.it Direttore Generale: Edoardo Bacis Mediocredito Trentino Alto Adige S.p.A. Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A. Via Alpe Adria, 6 - 33010 Tavagnacco UD Tel.: 0432 538523 Fax: 0432 209272 [email protected] - www.hypo-alpe-adria.it Amministratore Delegato: Lorenzo Di Tommaso Via Paradisi, 1 - 38122 Trento TN Tel.: 0461 888529 Fax: 0461 888606 www.mediocredito.it Direttore Generale: Leopoldo Scarpa Mediocreval S.p.A. Hypo Tirol Bank Italia SpA Via del Macello, 30 - 39100 Bolzano BZ Tel.: 0471 1961000 Fax: 0471 11961907 [email protected] - www.hypotirol.com Presidente: Luca Passero Via Cesura, 3 - 23100 Sondrio SO Tel.: 0342 522111 Fax: 0342 522170 [email protected] - www.creval.it Direttore Generale: Lorenzo Tagni Medioleasing S.p.A. Hypo Vorarlberg Leasing S.p.A. Via Galileo Galilei, 10/B - 39100 Bolzano BZ Tel.: 0471 060500 Fax: 0471 060550 [email protected] - www.hypoleasing.it Amministratore Delegato: Michael Meyer Via Lodovico Menicucci, 4/6 - 60121 Ancona AN Tel.: 071 50213211 Fax: 071 50213206 [email protected] - www.medioleasing.it Direttore Generale: Giuseppe Barchiesi ASSILEA 135 RAPPORTO SUL LEASING 2011 Mercantile Leasing S.p.A. Viale Don Minzoni, 1 - 50129 Firenze FI Tel.: 055 56701 Fax: 055 5670221 [email protected] - www.mleas.it/mercantilewebsite Direttore Generale: Piero Faraoni RK Leasing S.r.l. Piazza Erbe, 13 - 39100 Bolzano BZ Tel.: 0471 301886 Fax: 0471 301887 [email protected] Direttore: Roland Pichler Mercedes-Benz Financial Services Italia S.p.A. Via G. Vincenzo Bona, 110 - 00156 Roma RM Tel.: 06 415951 Fax: 06 41595200 [email protected] www.mercedes-benz.it/financialservices Amministratore Delegato: Antonio Sacristán Millán Santander Consumer Bank S.p.A. Via Nizza, 262 - 10126 Torino TO Tel.: 011 6319111 Fax: 011 6319119 [email protected] www.bancasantander.it Amm. Delegato: Pedro Cesar Pereira Alves Saraiva MPS Leasing e Factoring S.p.A. Via Aldo Moro, 11/13 - 53100 Siena SI Tel.: 0577 294111 Fax: 0577 299000 [email protected] - www.mpslf.it Direttore Generale: Luigi Macchiola Sardaleasing S.p.A. Via IV Novembre, 27 - 07100 Sassari SS Tel.: 079 289000 Fax: 079 289011 [email protected] - www.sardaleasing.it Direttore Generale: Stefano Esposito Scania Finance Italy S.p.A. Via Lombardini, 13 - 20143 Milano MI Tel.: 02 581161 Fax: 02 58116666 www.scania.it/servizi/servizi-finanziari Direttore Generale: Per Olof Gunnar Spjut Natixis Lease - Succursale Italia S.A. Viale Restelli, 3/7 - 20124 Milano MI Tel.: 02 00667345 Fax: 02 00667350 [email protected] - www.lease.natixis.fr Direttore Generale: Pierre Besnard SelmaBipiemme Leasing S.p.A. Via Battistotti Sassi, 11/A - 20133 Milano MI Tel.: 02 748221 Fax: 02 74822590 [email protected] - www.selmabipiemme.it Amministratore Delegato: Bruno Lecchi Neos Finance S.p.A. Via Indipendenza, 2 - 40121 Bologna BO Tel.: 051 6450723 Fax: 051 6450072 info@neosfinance.com - www.neosfinance.com Direttore Generale: Luigi Aricò SG Leasing S.p.A. Via Trivulzio, 5 - 20146 Milano MI Tel.: 02 480811 Fax: 02 48196056 [email protected] Direttore Generale: Carlo Mescieri Palladio Leasing S.p.A. Via Btg. Framarin, 4 - 36100 Vicenza VI Tel.: 0444 338811 Fax: 0444 543790 [email protected] - www.palladioleasing.it Amministratore Delegato: Paolo Veller Fornasa Sofim-Gefina S.p.A. Viale Vittorio Emanuele, 4 - 24121 Bergamo BG Tel.: 035 247683 Fax: 035 215269 info@gruppo-sofim.com - www.gruppo-sofim.com Presidente: Dario Della Volta Plusvalore S.p.A. (in liquidazione) Via Cairoli, 9 - 40121 Bologna BO Tel.: 051 5887001 Fax: 051 5887002 [email protected] - www.plusvalore.it Liquidadore: Adolfo Barbieri RCI Banque S.A. - Succursale Italiana Via Tiburtina, 1159 - 00156 Roma RM Tel.: 06 417731 Fax: 06 41773306 Rappresentante Preposto: Richard Bouligny Teleleasing S.p.A. Via Battistotti Sassi, 11/A - 20133 Milano MI Tel.: 02 700641 Fax: 02 70009223 [email protected] - www.teleleasing.it Amministratore Delegato: Gianluca Martina Release S.p.A. Via Sile, 18 - 20139 Milano MI Tel.: 02 367031 Fax: 02 36703300 [email protected] Direttore Generale: Maurizio Riccadonna Terfinance S.p.A. Via San Pio V, 5 - 10125 Torino TO Tel.: 011 19781000 Fax: 011 19781088 info@terfinance.it - www.terfinance.it Direttore Generale: Antonio Ascenzo Dominici ASSILEA 136 RAPPORTO SUL LEASING 2011 ELENCO SOCI CORRISPONDENTI Toyota Financial Services (UK) PLC Via Umberto Saba, 11 - 00144 Roma RM Tel.: 06 54898.1 Fax: 06 54898.500 www.toyota-fs.it Vice Presidente: Rolando Ventura Acileasing Friuli Venezia Giulia S.p.A. Viale Tricesimo, 46 - 33100 Udine UD Tel.: 0432 204955 Fax: 0432 289356 [email protected] - www.acileasingfvg.it Amministratore Delegato: Fabio Cecotti UBI Leasing S.p.A. Via Cefalonia, 74 - 25124 Brescia BS Tel.: 030 29761 Fax: 030 2287109 [email protected] - www.ubileasing.it Amministratore Delegato: Gianpiero Bertoli Alphabet Italia S.p.A. Via della Unione Europea, 1 - 20097 San Donato Milanese MI Tel.: 02 51610700 Fax: 02 51610701 www.alphabet.com Direttore Generale: Maurizio Ceci UniCredit Leasing S.p.A. V.le Bianca Maria, 4 - 20129 Milano MI Tel.: 02 55681 Fax: 02 5568526 [email protected] - www.unicreditleasing.it Amministratore Delegato: Massimiliano Moi ARVAL Service Lease Italia S.p.A. Via Pisana, 314 b - 50018 Scandicci FI Tel.: 055 73701 Fax: 055 7376588 [email protected] - www.arval.it Direttore Generale: Paolo Ghinolfi Unipol Leasing S.p.A. Piazza Costituzione, 2 - 40128 Bologna BO Tel.: 051 7190011 Fax: 051 6313840 [email protected] - www.unipolleasing.it Direttore Generale: Roberto Giovannelli Axus Italiana S.r.l. V.le A. Gustave Eiffel, 15 - 00148 Roma RM Tel.: 06 656851 Fax: 06 65671113 [email protected] www.aldautomotive.it Amministratore Delegato: Laurent Saucié VFS Servizi Finanziari S.p.A. Corso Europa, 2 - 24040 Zingonia Boltiere BG Tel.: 035 889111 Fax: 035 808783 [email protected] - www.vfsco.it Direttore Generale: Diego Gatti AZ Leasing S.p.A. Via F. Carrara, 24 - 00196 Roma RM Tel.: 06 95550538 Fax: 081 8905794 [email protected] - www.azleasing.it Presidente: Giovanni Giuliano Volkswagen Bank GmbH - Filiale Italia Via Petitti, 15 - 20149 Milano MI Tel.: 02 330271 Fax: 02 324510 [email protected] - www.vwfs.it Branch Manager: Mario Spinelli BCC Lease S.p.A. Via Lucrezia Romana, 41/47 - 00178 Roma RM Tel.: 06 72077765 Fax: 06 72078409 [email protected] - www.bcclease.it Direttore Generale: Piero Biagi Centrale Leasing Nord Est S.p.A. Via Longhin, 21 - 35129 Padova PD Tel.: 049 8994311 Fax: 049 8994319 [email protected] www.centraleleasingnordest.it Direttore Generale: Mirco Galiazzo CIT Group Italy S.r.l. Largo La Foppa, 1 - 20121 Milano MI Tel.: 02 62316901 Fax: 02 62316934 www.cit.com Presidente: Leonardo Sblendido ASSILEA 137 RAPPORTO SUL LEASING 2011 Hewlett-Packard Financial Service Canada Company Via G. Di Vittorio, 9 20063 Cernusco Sul Naviglio MI Tel.: 02 45279010 Fax: 02 45279011 [email protected] - www.hp.com Legale Rappresentante in Italia: Massimo Alessio Serafini Corporance S.p.A. Via Manzoni, 38 - 20121 Milano MI Tel.: 02 771299201 Fax: 02 76281003 [email protected] - www.corporance.it Amministratore Delegato: Aldo Molino Deutsche Leasing Operativo S.r.l. Strada 1, Palazzo F1 - 20090 Assago MI Tel.: 02 8923941 Fax: 02 89239433 [email protected] - www.deutsche-leasing.it Direttore Generale: Marco Brivio HPFS Rental S.r.l. Via G. Di Vittorio, 9 20063 Cernusco Sul Naviglio MI Tel.: 02 45279010 Fax: 02 45279011 [email protected] - www.hp.com Presidente: Mario Spagnuolo Emmeleasing S.p.A. Via Conciliazione, 45 - 46100 Mantova MN Tel.: 0376 229781 Fax: 0376 229782 [email protected] - www.emmeleasing.it Amministratore Unico: Luigina Canneori I.T.I. Leasing S.p.A. Piazza Giovanni Winckelmann, 12 00162 Roma RM Tel.: 06 8610845 Fax: 06 8602641 [email protected] Presidente: Giancarlo Genna Ferrari Financial Services S.p.A. Via Emilia Est, 1163 - 41100 Modena MO Tel.: 0536 949232 Fax: 0536 241044 www.ferrari.com Amministratore Delegato: Dariusch Ahrabian IL Leasing S.p.A. Via Maglio del Rame, 25 - 24124 Bergamo BG Tel.: 035 223088 Fax: 035 220100 [email protected] - www.illeasing.it Amministratore Unico: Luigi Giacomo Corna Figestim Leasing S.p.A. Corso Milano, 40 - 20052 Monza MI Tel.: 039 839271 Fax: 039 2320023 info@figestim.com - www.figestim.com Presidente: Alberto Radaelli Inno-Tecs S.p.A. Via Rochdale, 5 - 42122 Reggio Emilia RE Tel.: 0522 530511 Fax: 0522 530692 [email protected] - www.innotecs.it Amministratore Delegato: Agostino Alfano Finance Leasing S.p.A. Piazzetta Guastalla, 11 - 20122 Milano MI Tel.: 02 5992181 Fax: 02 5455648 info@financeleasing.it www.financeleasing.it Amministratore Delegato: Augusto Nobili Ital Factor S.p.A. Via Baione, 200 - 70043 Monopoli BA Tel.: 080 9302011 Fax: 080 6901767-66 Amministratore Unico: Antonio Pecchia GE Leasing Italia S.p.A. Via Pietro Mascagni, 14 - 20122 Milano MI Tel.: 02 241291 Fax: 02 24129817 Amministratore Delegato: Massimiliano Nunziata Kef Italia S.p.A. Via Cassolo, 6 - 20122 Milano MI Tel.: 02 58303285 Fax: 02 58430621 www.kefonline.it Presidente: John Albert Charles Evans Grafinda S.p.A. Via Fiume, 18/20 - 20851 Lissone MI Tel.: 039 480812 Fax: 039 2456384 info@grafinda.it - www.grafinda.it Direttore Generale: Emanuele Colciago Komatsu Financial Italy S.p.A. Via dell’Innovazione, 3 - 20126 Milano MI Tel.: 02 63694272 Fax: 02 63694305 [email protected] Amministratore Delegato: Luigi Torti Grenkeleasing S.r.l. Via Montefeltro, 4 - 20156 Milano MI Tel.: 02 300821 Fax: 02 30082400 [email protected] - www.grenke.it Presidente: Michael Koehler Leasing Sammarinese S.p.A. Via Flaminia, 180 - 47924 Rimini RN Tel.: 0541 57054 Fax: 0541 708749 [email protected] - www.leasingsammarinese.it Consigliere Delegato: Giuseppe Ianniello ASSILEA 138 RAPPORTO SUL LEASING 2011 Lisimm - Leasing Immobiliare S.p.A. Via Cucchi, 8 - 24122 Bergamo Tel.: 035 914570-911167 Fax: 035 911025 [email protected] Amministratore Delegato: Sergio Gervasoni ELENCO SOCI AGGREGATI AGENTI IN ATTIVITÀ FINANZIARIA ABC Finanziaria S.p.A. Via Divisione Folgore, 37 - 36100 Vicenza VI Tel.: 0444 927666 Fax: 0444 927667 damianp@abcfinanziaria.it www.abcfinanziaria.it Amministratore Delegato: Pierluigi Damian Locatrice Italiana S.p.A. V.le della Liberazione, 16/18 - 20124 Milano MI Tel.: 02 673331 Fax: 02 67333289 [email protected] Direttore Generale: Carlo Grossi MAN Financial Services S.p.A. Via dell’Artigianato, 27 - 37062 Dosso Buono di Villafranca VR Tel.: 045 8299611 Fax: 045 8614153 manfi[email protected] - www.man-finance.it Presidente: Elliot Lennick Agenzia 1 S.r.l. Corso Duca degli Abruzzi, 90 - 10129 Torino TO Tel.: 011 5683511 Fax: 011 5684020 [email protected] - www.agenzia1.it Amministratore Delegato: Gian Carlo Rubatto Paccar Financial Italia S.r.l. Via del Bosco Rinnovato, 8 Edificio U4 Livello 5 20090 Assago MI Tel.: 02 48471901 Fax: 02 48471919 pfi[email protected] - www.paccarfinancial.it Direttore Generale: Edoardo Gorlero Agusto Giuseppe Ditta Individuale Via Monte Rosa, 51 - 28040 Dormelletto NO Tel.: 0322 45557 Fax: 0322 095980 [email protected] - www.studioagusto.com Titolare: Giuseppe Agusto Sar Mallet & Co S.p.A. Via Fogliano, 7 - 00199 Roma RM Tel.: 06 85350234 Fax: 06 85300282 [email protected] Amministratore Delegato: Sarkis Zerunian Alfonzi Marco Ditta Individuale Largo Crivelli, 2 - 63100 Ascoli Piceno AP Tel.: 0736 251178 Fax: 0736 255578 marco.alfonzi@finecoleasing.net Titolare: Marco Alfonzi SG Equipment Finance Italy S.p.A. Via Antonio Tolomeo Trivulzio, 7 20146 Milano MI Tel.: 02 465468812 Fax: 02 465468841 www.sgequipmentfinance.it Direttore Generale: Massimo Gervasoni All Fin S.r.l. Via Parigi, 30/B - 46047 Porto Mantovano MN Tel.: 0376 392782 Fax: 0376 399691 info@cflsrl.it - www.cflsrl.it Direttore Generale: Gianvittorio Savoia Tecofin Leasing S.p.A. - Socio Unico V.le Lombardia, 7 - Superstrada Milano-Lecco 23847 Molteno LC Tel.: 031 3571171 Fax: 031 3571174 tecofi[email protected] Amministratore Delegato: Benvenuto Tentori Analisi Finanziaria S.r.l. Via San Giovanni in Laterano, 108 - 00184 Roma RM Tel.: 06 7005591 Fax: 06 77072076 info@analisifinanziaria.it - www.analisifinanziaria.it Amministratore Unico: Enrico Contedini Aritma S.r.l. Corso Galileo Ferraris, 71 - 10129 Torino TO Tel.: 011 591411 Fax: 011 504894 [email protected] - www.aritma.it Presidente: Luigi Fasciano Volkswagen Leasing GmbH - Filiale Italia Via Petitti, 15 - 20149 Milano MI Tel.: 02 330271 Fax: 02 324510 [email protected] - www.vwfs.it Branch Manager: Mario Spinelli Associati S.r.l. Via del Falchero, 70 - 51039 Quarrata PT Tel.: 0573 705244 Fax: 0573 705235 [email protected] Presidente: Giuliano Melani Zoomlion Capital (Italy) S.p.A. Via Stati Uniti d’America, 26 - 20030 Senago MI Tel.: 02 99013201 Fax: 02 99013271 [email protected] - www.zoomlioncapital.it Direttore Generale: Alessandro Iacono ASSILEA 139 RAPPORTO SUL LEASING 2011 Aura Intermedia S.r.l. Viale San Concordio, 716 - 55100 Lucca LU Tel.: 0583 496532 Fax: 0584 385477 [email protected] - www.auraintermedia.it Amministratore Unico: Giacomo Baragatti Cirfin S.r.l. Via Spinozzi, 7 - 63074 San Benedetto Del Tronto AP Tel.: 0735 581566 Fax: 0735 581024 info@cirfin.eu - www.cirfin.eu Amministratore Unico: Nazzareno Ciriaci Barone Andrea Giulio Ditta Individuale Via Emilio de’ Cavalieri, 7 - 00198 Roma RM Tel.: 06 8555120 Fax: 06 36085039 [email protected] Titolare: Andrea Giulio Barone CNF Servizi Finanziari Sas Via Brignani, 2 - 48022 Lugo RA Tel.: 0545 32850 Fax: 0545 900377 [email protected] - www.cnf-leasing.com Responsabile: Nando Caravita Beafin S.r.l. Viale della Bornata, 44 - 25122 Brescia BS Tel.: 030 363360 Fax: 030 3367539 info@beafin.it Responsabile: Massimiliano Mesa Co.Fin.Co. Leasing S.r.l. Lungotevere Flaminio, 62 - 00196 Roma RM Tel.: 06 3226721 Fax: 06 3241970 info@cofincoleasing.it - www.cofincoleasing.it Amministratore Unico: Fabio Gasperoni BL Leasing S.r.l. Corso Susa, 299/B - 10098 Rivoli TO Tel.: 011 9566402 Fax: 011 9566446 [email protected] - www.blleasing.it Presidente: Valter Pier Luigi Montrucchio Cogena S.n.c. Via Fatebenesorelle, 18 - 20121 Milano MI Tel.: 02 29003441 Fax: 02 91390470 [email protected] - www.cogena.net Responsabile: Giovanni Ambrosini Bonetto Dante Ditta Individuale Via Giardini, 15 - 10060 Osasco TO Tel.: 0121 541599 Fax: 0121 341134 [email protected] Titolare: Dante Bonetto Cogoli Sisinio Roberto Ditta Individuale Via XX Settembre, 22 - 25020 Fiesse BS Tel.: 0376 380864 Fax: 030 2287232 [email protected] Titolare: Roberto Sisinio Cogoli Broker Finance Italia S.r.l. Via Teramo, 22 - 65121 Pescara PE Tel.: 085 2059428 Fax: 085 4228550 info@bkfitalia.com Amministratore Delegato: Enzo Puzone Colpani Luca Ditta Individuale Via Frate Rocco Dora, 77 - 25082 Botticino BS Tel.: 030 2691645 Fax: 030 2287209 [email protected] - www.ubileasing.it Titolare: Luca Colpani Casco Progetti e Servizi Finanziari s.r.l. Piazza Garibaldi, 9 - 26013 Crema CR Tel.: 0373 81286 Fax: 0373 81298 info@servizi-finanziari.com Presidente: Gianpiero Ziranu Commercio e Sviluppo S.a.s. Via Abate Gimma, 93 - 70122 Bari BA Tel.: 080 5248255 Fax: 080 2460197 [email protected] Responsabile: Monica Testini Centro Business S.r.l. Viale Parioli, 73 - 00197 Roma RM Tel.: 06 45423870 Fax: 06 97250296 [email protected] Amministratore Unico: Roberto Caprino Corafin S.r.l. Piazza Flavio Gioia, 21 - 84122 Salerno SA Tel.: 089 232830 Fax: 089 8422181 info@corafin.it Responsabile: Maurizio Siniscalchi Centroazienda S.r.l. Corso Umberto I, 395 - 65015 Montesilvano PE Tel.: 085 9431566 Fax: 085 9430748 [email protected] - www.centroazienda.com Amministratore Unico: William Lanzellotti Corporate Landing Solutions s.r.l. Via XX Settembre, 148/C - 06124 Perugia PG Tel.: 075 5010451 Fax: 075 5003969 [email protected] Presidente: Antonio Poggio ASSILEA 140 RAPPORTO SUL LEASING 2011 Corte Studio S.r.l. Via Marconi, 3 - 24021 Albino BG Tel.: 035 7757130 Fax: 035 7757131 [email protected] - www.cortestudio.it Presidente: Leonardo Sironi F.Musto & Associati S.r.l. Via S.M. a Cappella Vecchia, 3 - 80121 Napoli NA Tel.: 081 7640405 [email protected] - www.patronatofenalca.it/musto/index.asp Titolare: Franco Musto Dibiesse Servizi Finanziari S.r.l. Via Rodolfo Redi, 3 - 70124 Bari BA Tel.: 080 5616928 Fax: 080 5616956 [email protected] Responsabile: Nicola Bruni Ferrari & Partners S.r.l. Via Cavour, 96 - 46100 Mantova MN Tel.: 0376 390018 Fax: 0376 355433 [email protected] - www.ferraripartners.it Amministratore Unico: Luciano Antonio Ferrari Divisione Leasing S.r.l. Via Pietro Giardini, 432 - 41124 Modena MO Tel.: 059 2929720 Fax: 059 346728 [email protected] - www.dlleasing.it Presidente: Loris Gamberini Fin Area S.r.l. Piazza Vittoria, 29 - 26900 Lodi LO Tel.: 0371 40181 Fax: 0371 401881 info@finarea.biz Presidente: Franca Merli Dominici Agenti S.a.s. Via Cavalieri di Vittorio Veneto, 24 - 67051 Avezzano AQ Tel.: 0863 410691 Fax: 0863 413055 [email protected] - www.ludom.it Titolare: Luca Dominici Finan HP S.a.s. di Stefano Pettenati & C. Via Mascagni, 5 - 21013 Gallarate VA Tel.: 0331 797810 Fax: 0331 773235 mail@finan.it - www.finan.it Responsabile: Stefano Pettenati Due A Consulting S.r.l. Via A. De Gasperi, 107 - 20017 Rho MI Tel.: 02 93902550 Fax: 02 93900688 [email protected] Presidente: Angelo Attilio Mario Benincasa Finetica S.r.l. Via Mejo Voltolina, 31 - 25124 Brescia BS Tel.: 030 2421284 Fax: 030 2451186 info@finetica.eu - www.finetica.eu Responsabile: Alberto Mellini Edifin S.r.l. Via del Trevio, 25 - 00019 Tivoli RM Tel.: 0774 318283 Fax: 0774 331435 info@edifinsrl.it Amministratore Delegato: Egidio Di Cosimo Finmark S.r.l. Via Giuseppe di Vittorio, 21 - 39100 Bolzano BZ Tel.: 06 99709447 Fax: 06 99709356 info@finmarksrl.it - www.finmarksrl.it Presidente: Mauro Pini Eurofin Broker’s S.a.s. Viale Comasco Comaschi, 168 - 56021 Cascina PI Tel.: 050 703666 Fax: 050 710552 info@eurofin-brokers.it - www.eurofin-brokers.it Legale Rappresentante: Davide Colucci Finnedir S.r.l. Via Vittorio Metz, 45 - 00173 Roma RM Tel.: 06 8605992 Fax: 06 8605992 info@finnedir.com Responsabile: Luigi Di Nucci Eurofin S.r.l. Viale Trento e Trieste, 6 - 12042 Bra CN Tel.: 0172 430481 Fax: 0172 414595 info@eurofin-italia.com - www.eurofin-italia.com Amministratore Unico: Barbara Garnero Finprogress S.r.l. C.so Sicilia, 71 - 95131 Catania CT Tel.: 095 539909 Fax: 095 539928 fi[email protected] - www.finprogress.it Amministratore Unico: Sergio De Simone Europefin Servizi Finanziari S.r.l. Via Vincenzo Bellini, 4 - 00198 Roma RM Tel.: 06 45550280 Fax: 06 64790147 info@europefin.eu - www.europefin.eu Amministratore Unico: Alberto Busbani Frascati Andrea Ditta Individuale Via Don Guanella, 15/G - 70124 Bari BA Tel.: 080 5025555 Fax: 080 5025755 [email protected] Titolare: Andrea Frascati ASSILEA 141 RAPPORTO SUL LEASING 2011 Full Leasing di Dominici Andrea Via G. Verga, 26/28 - 57121 Livorno LI Tel.: 0586 426062 Fax: 0586 444245 [email protected] Titolare: Andrea Domenici Impalà Antonino Ditta Individuale Via Nazionale, 50 - 98040 Torregrotta ME Tel.: 090 9981681 Fax: 090 9981463 [email protected] Titolare: Antonino Impalà G.F.A. Garda S.r.l. V.le Motta, 49 - 25015 Desenzano Del Garda BS Tel.: 030 9902491 Fax: 030 9902512 [email protected] - www.gfaleasing.it Presidente: Roberto Faravelli ISI ONE S.r.l. Via Luigi Galvani, 9/7 - 31027 Spresiano TV Tel.: 0422 887635 Fax: 0422 521045 [email protected] - www.isi-one.it Consigliere: Roberto Da Re G.F.A. Gestioni Finanziarie ed Assicurative S.r.l. Via di San Pietro della Porta, 23/1 - 16123 Genova GE Tel.: 010 2462779 Fax: 010 2464102 [email protected] - www.gfaleasing.it Presidente: Massimo Lavaggi Italfinance Impresa S.r.l. Via Monte Rosa, 13 - 20149 Milano MI Tel.: 02 48198649 Fax: 02 48002227 impresa@italfinance.it - www.italfinance.it Amministratore Unico: Maurizio De Palma Gabriele Marco Ditta Individuale Via Morolense - Centro direzionale “Le Torri” 03100 Frosinone FR Tel.: 0755 870034 Fax: 0775 876337 [email protected] Titolare: Marco Gabriele Italfinance Large Corporate S.r.l. Via Baldinucci, 14 - 59100 Prato PO Tel.: 0574 483006 Fax: 0574 444101 info@italfinancelargecorporate.it - www.italfinance.it Amministratore Delegato: Giampaolo Brogi Italfinance S.r.l. Via Balicco, 113 - 23900 Lecco LC Tel.: 0341 356305 Fax: 0341 356356 carlo.olivetti@italfinance.it - www.italfinance.it Amministratore Delegato: Carlo Olivetti Gap Agency S.r.l. Via Simintendi, 6 - 59100 Prato PO Tel.: 0574 604957 Fax: 0574 35070 [email protected] - www.gapagency.it Amministratore Delegato: Pier Giovanni Bartoli Globaleasing S.r.l. Via Strada della Bruciata, 14/7 - 60019 Senigallia AN Tel.: 071 6609732 Fax: 071 6609743 [email protected] - www.globaleasingsrl.it Amministratore Unico: Massimo Menotti Italfinance Torino S.r.l. Corso De Gasperi, 34 - 10129 Torino TO Tel.: 011 5612323 Fax: 011 5172013 torino@italfinance.it - www.italfinance.it Amministratore Delegato: Fabrizio Borrione Gruppodieci S.r.l. Piazza della Serenissima, 60 - 31033 Castelfranco Veneto TV Tel.: 0422 308607 Fax: 0422 301571 [email protected] - www.gruppodieci.it Presidente: Stefano Bragagnolo Kyberlease S.r.l. Via Genneruxi, 1/A - 09129 Cagliari CA Tel.: 070 41461 Fax: 070 400027 [email protected] Amministratore Unico: Gianfranco Carta IDEL S.r.l. Via SS. Quattro, 96 - 00184 Roma RM Tel.: 06 77071412 Fax: 06 77590816 [email protected] Amministratore Unico: Giovanni Doninelli L.F. Servizi Finanziari S.n.c. Viale Martelli, 49 - 33170 Pordenone PN Tel.: 0434 520542 Fax: 0434 554380 [email protected] Socio Amministratore: Alberto D’Ambrosi Ifim Italia di Nicola Musso Viale di Castel Porziano, 298/A - 00124 Roma RM Tel.: 06 56368543 Fax: 06 56388675 ifi[email protected] Titolare: Nicola Musso Lancisi & Associati Sr.l. Viale Armando Diaz, 2/4 - 52037 Sansepolcro AR Tel.: 0575 744116 Fax: 0575 742864 [email protected] Presidente: Danilo Lazzari ASSILEA 142 RAPPORTO SUL LEASING 2011 Lease Company S.r.l. Via Palepoli, 20 - 80132 Napoli NA Tel.: 081 422205 Fax: 081 4290758 [email protected] Amministratore: Salvatore Greco Locred Financial Service S.r.l. Via Gaetano Properzi, 219 - 63822 Porto San Giorgio FM Tel.: 0734 671735 Fax: 0734 671695 [email protected] - www.locred.it Amministratore Unico: Mario Massimiliano Lattanzi Lease Management Company Unipersonale S.r.l. Via Torino, 100 - 10015 Ivrea TO Tel.: 0125 49517 Fax: 0125 649786 [email protected] - www.leasemanagement.eu Titolare: Ivo Romano M&M Leasing S.r.l. Via dell’Aspo 1 - 63100 Ascoli Piceno AP Tel.: 0736 43325 Fax: 0736 346025 [email protected] - www.mmleasing.eu Responsabile: Pierluigi Messidori Leasemu S.p.A. Piazza del Duomo, 20 - 20122 Milano MI Tel.: 02 262551 Fax: 02 87152443 [email protected] - www.leasemu.it Direttore Generale: Silvio Ciervo Maltoni Rino Ditta Individuale Piazza Aldrovandi, 10 - 40125 Bologna BO Tel.: 051 224129 Fax: 051 2759397 [email protected] Titolare: Rino Maltoni Leasing - Project S.r.l. C.so Sicilia, 97 - 95131 Catania CT Tel.: 095 314721 Fax: 095 7152513 [email protected] - www.leasingproject.it Titolare: Sebastiano Caldarella MECFIN S.r.l. Via Emanuele Filiberto, 4 - 20149 Milano MI Tel.: 02 3192041 Fax: 02 314332 [email protected] - www.meclease.it Amministratore Delegato: Umberto Camera Leasing & Rent S.r.l. Corso Trapani, 203 - 10141 Torino TO Tel.: 011 3820316 Fax: 011 3833197 [email protected] Amministratore Delegato: Carlo Ferrari Media Lease Roma S.r.l. Via dell’Amba Aradam, 21 - 00184 Roma RM Tel.: 06 77205641 Fax: 06 77201976 [email protected] Responsabile: Claudio Imparato Leasing Castellano di Castellano Giuseppe & C. Snc Via Bari, 150 int. 21 - 70022 Altamura BA Tel.: 080 3142113 Fax: 080 3161266 [email protected] Socio Amministratore: Giuseppe Castellano Medialease S.r.l. Porta Santa Croce, 19 - 36100 Vicenza VI Tel.: 0444 544629 Fax: 0444 542913 [email protected] - www.studiomarra.net Presidente: Enrico Marra Leasing Network S.r.l. Centro Direzionale Isola E1 - 80143 Napoli NA Tel.: 081 19812710 Fax: 081 19812377 [email protected] - www.leasingnetwork.net Amministratore: Antonio Scarda Mercurio S.r.l. Vicolo Giuseppe Verdi, 89 - 31020 Villorba TV Tel.: 0422 911362 Fax: 0422 610351 [email protected] - www.mercurioleasing.it Amministratore Delegato: Luca Guglielmini Leasing RO.MA. S.r.l. Unipersonale Via Arta Terme, 177 - 00188 Roma RM Tel.: 06 89533895 Fax: 06 62276016 [email protected] - www.leasingroma.eu Titolare: Mauro Rossi Milano Progetti Finanziari S.r.l. Via Giacomo Boni, 32 - 20144 Milano MI Tel.: 02 48008555 Fax: 02 48105805 info@mpfleasing.it - www.mpfleasing.it Direttore Generale: Alberto Pizzi Loca Service di Lulli & C. Via Pietro Cossa, 15 - 57123 Livorno LI Tel.: 0586 891228 Fax: 0586 897209 [email protected] Titolare: Stefano Lulli Mondo Finanza di N. Petrosino & C. S.n.c. Via Don Luigi Guanella, 15/B - 70124 Bari BA Tel.: 080 5023632 Fax: 080 5023176 mondofi@tin.it Titolare: Nicola Petrosino ASSILEA 143 RAPPORTO SUL LEASING 2011 Nord Est Leasing S.r.l. Via Garbini, 15 - 37135 Verona VR Tel.: 045 502755 Fax: 045 585144 [email protected] - www.nordest-group.com Presidente: Sergio Panarotto Pinna Giancarlo Ditta Individuale Via Pio XII, 80 - 21040 Carnago VA Tel.: 0331 993856 Fax: 0331 993856 [email protected] - www.bplease.it Titolare: Giancarlo Pinna Nordovest Group S.r.l. Via Gavinana, 14 - 21052 Busto Arsizio VA Tel.: 0331 670727 Fax: 0331 677451 [email protected] - www.nordovestgroup.net Presidente: Mirco Cattaneo Power Financial Service S.r.l. Via Vittorio Veneto, 13 - 53100 Siena SI Tel.: 0577 219140 Fax: 0577 223603 [email protected] - www.pfsleasing.it Amministratore Unico: Daniele Marzocchi Nuova Consul Fin S.r.l. Via B.go S. Antonio, 12 - 33170 Pordenone PN Tel.: 0434 522110 Fax: 0434 524556 amministrazione@consulfin.biz Amministratore Delegato: Patrizia Ramini Proge.Fin. 3 di Puccini Enrico & C. Viale Angelico, 38 - 00195 Roma RM Tel.: 0761 2700706 Fax: 0761 270187 info@progefin3.com - www.progefin3.com Amministratore: Fabio Bernini Organizzazione Leasing S.r.l. Via Balduzzi, 30 - 27036 Mortara PV Tel.: 0384 93293 Fax: 0384 93297 [email protected] - www.olsrl.it Amministratore Unico: Ruggero Spairani Progress S.r.l. Viale della Repubblica, 118/f - 57016 Rosignano Marittimo LI Tel.: 0586 795110/27 Fax: 0586 795169 [email protected] - www.progresslea.it Legale Rappresentante: Roberto Simoncini Pafin Leasebroker S.r.l. Via Santa Brigida, 39 - 80133 Napoli NA Tel.: 081 4930930 Fax: 081 4930999 info@pafinleasing.it Amministratore Unico: Nicola Iaccarino Promedia S.r.l. Via Farioli, 1/A - 42020 Quattro Castella RE Tel.: 0522 265215 [email protected] Amministratore Unico: Fabio Santaniello Palmare di Marco Parra Ditta Individuale Via del Porto, 8/a - 55049 Viareggio LU Tel.: 392 1610228 Fax: 0584 396452 [email protected] Titolare: Marco Parra Quaglini Maurizio Ditta Individuale Via Giovanni Plana, 19 - 27058 Voghera PV Tel.: 0383 40236 Fax: 0383 214332 [email protected] Titolare: Maurizio Quaglini Panafin S.r.l. Via Riviera di Chiaia, 257 - 80121 Napoli NA Tel.: 081 664200 Fax: 081 666066 www.panafin.it Amministratore Unico: Fabio d’Andria R.G.P. Leasing e Servizi Viale P. Nervi, Centro Commerciale Latina Fiori - 04100 Latina LT Tel.: 0773 665088 Fax: 0773 691996 [email protected] Amministratore Unico: Gianfranco Rizzioli Paoli Mario Ditta Individuale Via Gorizia, 69 - 07100 Sassari SS Tel.: 079 3767097 Fax: 079 3760618 [email protected] Titolare: Mario Paoli Rossi Giorgio Ditta Individuale Via Tobruch, 2 - 25015 Desenzano Del Garda BS Tel.: 030 9120368 Fax: 030 9120802 [email protected] Titolare: Giorgio Rossi Peschiulli & Partners SAS P.zza Mazzini, 64 - 73100 Lecce LE Tel.: 0832 304417 Fax: 0832 1830104 [email protected] - www.peschiulli.com Titolare: Massimo Peschiulli S&G Consulting S.r.l. Via dei Mille, 59 - 80121 Napoli NA Tel.: 081 7501624 Fax: 081 78772 [email protected] Amministratore Unico: Gennaro Sorice ASSILEA 144 RAPPORTO SUL LEASING 2011 S.A.FIN. S.r.l. Via Cetteo Ciglia, 8 - 65129 Pescara PE Tel.: 085 4315522 Fax: 085 4318705 info@safinsas.com - www.safinsas.com Amministratore Unico: Fernando Di Simone SO.FI. & Dealer S.r.l. Via Fatebenefratelli, 26 - 20121 Milano MI Tel.: 02 6598657 Fax: 02 29003656 info@sofidealer.it - www.sofidealer.com Presidente: Graziano Taliani S.T.L. S.a.s. Società Trentini Leasing Corso Bettini, 1 - 38068 Rovereto TN Tel.: 0464 487505 Fax: 0464 420343 [email protected] Responsabile: Piero Giordani SO.T.A.F. S.a.s. Via Salvator Rosa, 7 - 82100 Benevento BN Tel.: 0824 317728 Fax: 0824 317728 [email protected] Titolare: Luigi Cimino Salera Maurizio Ditta Individuale Via Casilina Sud Km 140,200 - 03043 Cassino FR Tel.: 0776 313684 Fax: 0776 313753 [email protected] Titolare: Maurizio Salera Studio Associato S.r.l. Via Moretta, 45/A - 10139 Torino TO Tel.: 011 4404601 Fax: 011 4476129 [email protected] - www.studio-associato.eu Presidente: Sergio Callegari Sangiorgi Eugenio Ditta Individuale Via Capsoni, 3 - 27100 Pavia PV Tel.: 0382 32352 Fax: 0382 559297 [email protected] Titolare: Eugenio Sangiorgi Studio Consulenze Finanziarie S.r.l. Largo Manetti, 3 - 58100 Grosseto GR Tel.: 0564 412259 Fax: 0564 412019 [email protected] Presidente: Luigi Evangelisti Scapati Francesco Ditta Individuale Via Alessandro Manzoni, 56 - 62100 Macerata MC Tel.: Fax: 0733 239701 [email protected] Titolare: Francesco Scapati Studio Dimensione Finanza S.r.l. Corso G. Agnelli, 38 - 10137 Torino TO Tel.: 011 3242111 Fax: 011 322626 [email protected] - www.studiodf.com Amministratore Delegato: Marco Di Maggio SER.FIN. S.r.l. Via Circonvallazione Est, 32 - 31033 Castelfranco Veneto TV Tel.: 0423 4221 Fax: 0423 422250 info@serfintv.it - www.leasingserfin.it Presidente: Marco Bellin Studio Nespoli e Riva S.n.c. Via Montorfano, 98 - 20038 Seregno MI Tel.: 0362 325309 Fax: 0362 325542 [email protected] - www.allcredit.it Responsabile: Marco Nespoli Servizi Finanziari S.r.l. Via Dalmine, 10/A - 24035 Curno BG Tel.: 035 4231111 Fax: 035 321237 info@servizi-finanziari.com - www.servizi-finanziari.com Presidente: Pierluigi Urso Studio Piccinini S.r.l. Via Felice Cavallotti, 140 - 41049 Sassuolo MO Tel.: 0536 881669 Fax: 0536 986246 [email protected] Responsabile: Rossana Piccinini Servizi Progetti Finanziari S.r.l. Via Dalmine 10/A - 24035 Curno BG Tel.: 02 96480020 Fax: 02 96481540 info@servizi-finanziari.com Presidente: Pierluigi Urso Subalpina Global Leasing S.r.l. C.so Vittorio Emanuele II, 94 - 10121 Torino TO Tel.: 011 537067 Fax: 011 5176433 [email protected] Presidente: Angelo Domenico Aprato Simonetti S.r.l. Corso Garibaldi, 57 - 13100 Vercelli VC Tel.: 0161 259515 Fax: 0161 257511 [email protected] www.soluzioneimpresa.com Presidente: Paolo Simonetti Tamfin S.r.l. Via Romana, 149/N - 52100 Arezzo AR Tel.: 0575 908170 Fax: 0575 903432 info@tamfin.it - www.tamfin.it Amministratore Unico: Francesco Mugnai ASSILEA 145 RAPPORTO SUL LEASING 2011 ESERCENTI ATTIVITÀ DI RECUPERO CREDITI Tecnoleasing S.r.l. Via Lucrezia della Valle, 19 - 88100 Catanzaro CZ Tel.: 0961 737800 Fax: 0961 31994 [email protected] - www.tecnoleasing.eu Presidente: Saverio Rotundo Certa Credita S.r.l. Via Vittorio Veneto, 61 - 89122 Reggio Calabria RC Tel.: 096 53650 Fax: 096 524523 [email protected] - www.certacredita.it Presidente: Luigi Curatola Tomassini S.a.s. Consulenze Aziendali Via Nicola Pellati, 60 - 00149 Roma RM Tel.: 06 55301544 Fax: 06 55301529 [email protected] - www.esaroma.it Titotale: Antonio Tomassini Creditech S.p.A. Via Maffucci, 12 - 20158 Milano MI Tel.: 02 33222333 Fax: 02 33222399 [email protected] - www.creditech.it Presidente: Valentino Ghelli Umbria Leasing S.r.l. Via Cortonese, 76/F - 06127 Perugia PG Tel.: 0755 288451 Fax: 0755 018563 [email protected] Responsabile: Francesco Spaccini CSS S.p.A. Via Mondovì, 44 - 12081 Beinette CN Tel.: 0171 392110 Fax: 0171 385014 [email protected] - www.cssspa.it Presidente: Gianni Amprino UNI.NET S.r.l. Via Roma, 5 - 35010 Limena PD Tel.: 0424 590720 Fax: 049 8840944 Responsabile: Luca Rebellato Eurisko Italia S.r.l. Via Vittorio Alfieri, 1 - 31015 Conegliano TV Tel.: 0438 404700 Fax: 0438 412853 [email protected] - www.euriskoitalia.it Direttore Generale: Daniele Rizzetto Unilease Roma S.c.a.r.l. Via Filippo Civinini, 111 - 00197 Roma RM Tel.: 06 3218954 Fax: 06 32646336 [email protected] Presidente: Andrea Scuriatti Euroservices S.r.l. Via Giuseppe Sacconi, 4/B - 00196 Roma RM Tel.: 06 3222767 Fax: 06 3225443 [email protected] www.euroservicesitalia.com Amministratore Delegato: Alessandro Poggio Vastaroli Gianfranco Ditta Individuale Via G. Galliano, 80/82 - 63822 Porto San Giorgio FM Tel.: 0734 679564 Fax: 0734 674515 [email protected] - www.vastarolileasing.it Titolare: Gianfranco Vastaroli Finarc S.r.l. Via Bormio, 11 - 23100 Sondrio SO Tel.: 0342 512496 Fax: 0342 212895 info@finarc.it - www.finarc.it Legale Rappresentante: Stefano D’ Alpaos GBL S.r.l. Via Baggio, 38 - 20090 Cusago MI Tel.: 02 90390203 Fax: 02 90390395 [email protected] - www.gblsrl.it Amministratore Delegato: Gianfranco Menchi Italian Credit S.r.l. Via delle Tuberose, 14 - 20146 Milano MI Tel.: 02 4832911 Fax: 02 4125301 [email protected] - www.italiancredit.it Amministratore Delegato: Ugo Tondolo ASSILEA 146 RAPPORTO SUL LEASING 2011 Recfin Servizi Integrati S.r.l. Via Volturno, 10/12/A - 50019 Osmannoro FI Tel.: 055 340802 Fax: 055 340810 andrea@recfin.it - www.recfin.it Presidente: Andrea Andreotti Liscor S.p.A. Corso Cristoforo Colombo, 12 - 20144 Milano MI Tel.: 02 581521 Fax: 02 58152499 [email protected] - www.liscor.com Presidente: Andrea Villa Luraschi Service Credit S.r.l. Via Piave, 36 - 87100 Cosenza CS Tel.: 0984 1811300 Fax: 0984 1811380 [email protected] - www.servicecredit.it Responsabile: Gianluca Giannini RBS - Retail Banking Services S.r.l. Piazzale dell’Industria, 46 - 00144 Roma RM Tel.: 06 874171 Fax: 06 87417400 [email protected] - www.rbs24.eu Presidente: Alessandro De Angelis Starcredit S.r.l. Centro Direzionale Isola B/3 - 80143 Napoli NA Tel.: 081 7875768 Fax: 081 5626067 [email protected] - www.starcredit.it Amministratore Unico: Carlo Giordano SEFIN S.p.A. Viale Zara, 10 - 20124 Milano MI Tel.: 02 693651 Fax: 02 69365290 info@sefin.it - www.sefin.it Amministratore Unico: Giorgio Negri Studio Luzzi & Associati S.r.l. Via dell’Artigianato, 39/B - 57121 Livorno LI Tel.: 0586 822701 Fax: 0586 822199 [email protected] - www.studioluzzi.net Presidente: Gianpaolo Luzzi Sogepim Real Estate S.r.l. Via V. Alfieri, 1 - 31015 Conegliano TV Tel.: 039 59671 Fax: 039 5967110 [email protected] - www.sogepim.it Presidente: Maurizio Gaviraghi Summer Italia S.r.l. Viale Italia, 1 - 25126 Brescia BS Tel.: 030 2400330 Fax: 030 42341 [email protected] - www.summer.it Amministratore Delegato: Cesare Brugnoli TREBI Generalconsult S.r.l. Via E. Lombardini, 13 - 20143 Milano MI Tel.: 02 5819131 Fax: 02 58115059 [email protected] - www.trebigen.it Consigliere Delegato: Nicola Bruno OUTSOURCERS O SOCIETÀ CHE SVOLGONO ATTIVITÀ AFFINI AL LEASING Agenzia Italia S.p.A. Via Vittorio Alfieri, 1 - 31015 Conegliano TV Tel.: 0438 3681 Fax: 0438 410653 [email protected] - www.agita.it Consigliere Delegato: Eros De Stefani Corimac S.p.A. Via A.Merloni 17/U - 62024 Matelica MC Tel.: 0737 787478 Fax: 0737 787323 [email protected] - www.corimac.it Direttore Generale: Francesco Porcarelli Jupiter Group S.r.l. Via Milano, 110 - 26025 Pandino CR Tel.: 0373 975411 Fax: 0373 975462 [email protected] - www.jupitergestionebeni.it Amministratore Delegato: Andrea Mignanelli ASSILEA 147 RAPPORTO SUL LEASING 2011 Edito a cura di Assilea Servizi s.u.r.l. Responsabile del progetto dott.ssa Beatrice Tibuzzi Ha collaborato dott. Francesco Alfani Progetto Grafico Studio Grafite s.r.l. Stampa Palombi & Lanci s.r.l. Piazzale Ezio Tarantelli, 100 • 00144 Roma T. 06 997036.1 • F. 06 45440739 www.assilea.it • [email protected]