11. La mia gioia è stare con voi

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11. La mia gioia è stare con voi
LA MIA GIOIA È STARE CON VOI!
Gennaio è per me uno dei mesi più belli dell’anno perché è il mese
salesiano!
Mi piace in questo primo buongiorno del 2013 iniziare con una frase di don
Bosco: “La mia gioia è stare con voi!”. Il tema di quest’anno è proprio la
felicità; nei mesi precedenti abbiamo cercato di capire cos’è la gioia per noi
e quali cammini si possono intraprendere per essere felici.
Se noi chiedessimo a don Bosco: “cos’è la gioia per te?”. Ecco la risposta:
“la mia gioia è stare con voi”.
Don Bosco era sempre in mezzo ai suoi ragazzi, dal mattino alla sera, e di notte, quando tutti dormivano,
organizzava ciò che serviva per la sua grande famiglia. Sapete quando non era insieme ai suoi ragazzi?
Quando doveva cercare finanziamenti ed elemosine per pagare il pane, i libri, i vestiti dei suoi giovani.
Stando con loro li conosceva così profondamente da poter scrivere il racconto della loro vita. Ne ha scritti
tre. Tre storie bellissime. Quella di Domenica Savio è la più famosa, ma sono interessanti anche le altre due:
Michele Magone e Francesco Besucco. Ci sono tre elementi che emergono insistentemente e che in classe,
con i vostri assistenti, potrete approfondire e che si possono racchiudere in tre parole: divertimento,
tenacia, oltre.
Anche a noi educatori piace guardare la vostra vita, ascoltare i racconti di ciò che fate, scorgere in voi i
segni di ciò che un giorno potrete essere. Magari potremmo scrivere qualcuna delle vostre storie.
Ma, senza esagerare, in questa settimana mi sono limitata a raccogliere qualche frammento della vostra
vita per renderlo esperienza comune. Perché raccontare ciò che di bello si vive o si vede vivere fa del bene
a tutti.
Abbiamo appena finito la settimana dei recuperi e delle eccellenze e ho visto e sentito cose che vale la pena
raccontare, in particolare relativamente alla prima parola: divertimento, che possiamo declinare anche in
allegria, gioia, entusiasmo, passione.
Sapete che alcuni di voi hanno partecipato al laboratorio di fotografia. Giovedì sono usciti dalla scuola
insieme ai docenti per mettere in pratica le lezioni teoriche. Tra le foto che ho potuto vedere mi hanno
colpito moltissimo queste (vedi sotto): sono foto belle, mi dicono tanto di come, chi le ha scattate, ha
saputo cogliere la bellezza presente in realtà apparentemente banali e neutre. Bisogna avere un occhio
abituato a scorgere l’armonia e l’eleganza in ciò che ci circonda per realizzare foto così. Credo che ci sia
bisogno di avere passione per la vita, per il quotidiano, per le piccole cose.
Altri di voi hanno vissuto l’esperienza dello stage in un’azienda. Riprendo alcune righe che ha scritto Elisa
per il giornalino: “E’ stata una settimana entusiasmante che mi ha permesso di scoprire come funziona il
cosiddetto ‘lavoro di ufficio’, in particolare come gestire una marea di documentazione che inevitabilmente
è presente grazie al vasto servizio che Confindustria offre, ma mi ha anche offerto l’occasione preziosa di
conoscere persone esperte e molto disponibili. Una settimana nel mondo del lavoro per aprire gli occhi verso
un futuro che ormai non è più tanto lontano”.
Altri, alcuni pomeriggi, si sono dedicati con pazienza e impegno a condividere lo studio con compagni che
avevano i recuperi. Uno di loro alla fine mi ha detto: “Sr Cristina, sono proprio contento di questo
pomeriggio”.
Ancora. Una di voi, che aveva tre recuperi (speriamo siano andate bene le prove), dopo una lezione di
matematica mi ha detto “certo che è una soddisfazione capire ciò che fino adesso mi ero rifiutata di capire
perché mi sembrava troppo difficile”.
Ultimo frammento, perché il tempo è tiranno: laboratorio sportivo, durante i tornei in palestra. “Mi sto
divertendo tantissimo!”
Passione, entusiasmo, contentezza, divertimento, soddisfazione… parole che ho sentito pronunciare da voi,
riferite ad esperienze che offrono una gioia che non è passeggera e che possono indicarci la strada per
rendere queste realtà sempre più presenti nella nostra vita.