1. Australia. Legislazione sul procurement. 2. Australia. Disciplina
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1. Australia. Legislazione sul procurement. 2. Australia. Disciplina
Anno 2016, Numero 910 13 gennaio 2016 Tribunale R.G. n. 431/2008 Istituto Grandi Infrastrutture APPALTI &CONCESSIONI Europa e Regioni Australia Legislazione sul procurement L’Australia è uno Stato federale costituito da un Parlamento e un Governo Federale e da 6 Stati e 2 territori governativi: le norme fondamentali del procurement sono assunte dal Parlamento e dal Governo Federale e completate in dettaglio dai Parlamenti e dai Governi degli Stati membri. A livello federale è in vigore dal 1° luglio 2014 il Public Governance, Performance and Accountability Act 2013 (PGPA ACT), che costituisce il framework legislativo vincolante per tutti gli enti (appartenenti al Commonwealth e non). Altra fonte fondamentale federale è il CPGS, 2005 – Commonwealth Procurement Guidelines – pubblicato dal Departement of Finance. A livello dei vari Stati, le regulations sono più prescrittive e specifiche e costituiscono le rules vincolanti per gli enti locali. Inoltre, sia a livello federale che degli Stati e degli enti locali valgono le regole sulla trasparenza, redatte secondo i principi del Federal Procurement Act del 1982. (L’Australia è un semplice osservatore e non un membro del World Trade Organization e ha stipulato vari accordi commerciali bilaterali: fondamentale quello con gli Stati Uniti). I principi basilari della legislazione australiana sono: value for money, parità di trattamento e trasparenza. Tutti gli enti pubblici sono tenuti al rispetto della legislazione e dei principi del procurement per l’aggiudicazione degli appalti; le norme poi divengono più rigorose in termini di pubblicità e di rispetto delle procedure oltre determinate soglie: 80.000 AUD (dollari australiani) per forniture degli enti locali; 7,5 ML di AUD per i lavori per tutti gli enti, nazionali e locali. Il sistema è caratterizzato da un grande decentramento decisionale a tutti i livelli: così, non vi è un governo centralizzato a livello federale per l’esecuzione delle attività di procurement federale che sono quasi sempre delegate agli Stati, salvo per gli interventi di grande impatto generale per il paese, spesso governati da leggi ad hoc con la costituzione di specifiche Agencies incaricate dell’esecuzione. Al contrario, ogni Stato ha una o più Agenzia/e per il procurement che opera centralmente solo per gli appalti sopra una determinata soglia (ad es. 200.000 dollari australiani per la Western Australia, 220.000 nel South Australia). Il sistema australiano rappresenta una sintesi di quello inglese (da cui origina) con influenze recenti di quello USA (ad esempio sulla politica di fav ore per le PMI). E’ caratterizzato da una voluta e perseguita “leggerezza” normativa, fondata su una disciplina normativa “esplicativa” più che “imperativa” centrata su Guidelines, assimilabili ad un testo a metà tra le nostre circolari esplicative e i manuali tecnici su come svolgere le procedure. Il tutto fondato sulla convinzione che occorre normare poco per consentire l’esercizio della discrezionalità ai responsabili delle Agencies operative nell’affidamento degli appalti. Il risultato è un numero di IGI Istituto Grandi Infrastrutture Via Cola di Rienzo, 111 - 00192 Roma tel. 06/3608481 - fax 06/36084841 [email protected] - www.igitalia.it Istituto Grandi Infrastrutture APPALTI e CONCESSIONI Europa e Regioni norme esiguo, ma che vanno collocate in un complesso articolato di testi esplicativi che “inquadrano” le scelte e le modalità di comportamento concreto dei dirigenti preposti, secondo la logica delle “buone pratiche”. Nel caso di scelta della procedura ristretta, la lista degli invitati può essere ridotta dalla P.A. secondo poteri di ampia discrezionalità mediante i quali sceglierà pure il preferred bidder (aggiudicatario provvisorio) con cui condurre le trattative finali per la definizione delle condizioni specifiche del contratto. Nel caso di appalti soprasoglia, i criteri di aggiudicazione devono essere oggettivizzati in anticipo, senza però che ciò finisca per togliere discrezionalità e flessibilità nella scelta, che deve essere fondata sulla valutazione circa le capacità di adempiere al meglio le prestazioni. Le varianti in sede di offerta sono frequentemente consentite: tuttavia, in tal caso, è normalmente richiesto all’offerente l’offerta economica duplice, cioè con e senza variante. Australia Disciplina del procurement dello stato del South Australia – SA e accreditamento delle stazioni appaltanti (agencies) Lo Stato del South Australia -SA- (capitale: Adelaide; 2 milioni di abitanti; territorio vasto all’incirca quanto l’Italia; spesa in appalti negli ultimi anni oscillante intorno ai 4 miliardi di dollari AU/anno) dispone di una propria legislazione sul procurement in linea con i principi e le Guidelines dello Stato Federale. (Da notare che l’Australia conosce le direttive UE, come le altre normative internazionali, ma non essendo membro di organismi internazionali con vincoli relativi al procurement – è solo osservatore dell’Organizzazione mondiale del Commercio – WTO – non ne tiene conto in modo vincolante, pur aderendo integralmente ai principi ispiratori delle direttive UE). Tale legislazione statale presenta natura di normativa attuativa e si basa su poche norme (circa un centinaio) e varie Guidelines (una decina le principali) emanate da un apposito organismo – State Procurement Board -SPB– indipendente (i cui membri sono nominati in base a criteri oggettivi di competenza dal Parlamento dello Stato sulla base di un accordo tra forze di governo e di opposizione). L’SPB è titolare della responsabilità tecnica della pianificazione strategica e operativa del procurement dello Stato ed opera in collaborazione con il Ministero del Tesoro e delle Finanze. Tra i vari compiti dell’SPB vi è quello fondamentale dell’Accreditation delle Agencies che sono chiamate ad operare in concreto come soggetti attuatori del procurement dello Stato e che IGI Istituto Grandi Infrastrutture Via Cola di Rienzo, 111 - 00192 Roma tel. 06/3608481 - fax 06/36084841 [email protected] - www.igitalia.it 2 Istituto Grandi Infrastrutture APPALTI e CONCESSIONI Europa e Regioni quindi rivestono un ruolo centrale nel sistema. Nei vari atti normativi e nei documenti di indirizzo si ribadisce che, al di là delle normative – rules – sostanziali e procedurali proprie dei vari enti centrali e periferici, l’elemento essenziale per realizzare un procurement valido e anche innovativo è costituito dalla diretta responsabilità delle stazioni appaltanti, che devono assumersi in pieno le conseguenze delle proprie scelte. A tal fine sono soggette a verifica tecnica-organizzativa-gestionale, diretta a poter ottenere l’autorizzazione preventiva (procurement qualification) a svolgere l’attività di procurement. Al riguardo occorre evidenziare che l’operare tramite accreditamento delle Agencies rappresenta una lunga tradizione australiana che nello Stato del South Australia è diventata disciplina legislativa organica strettamente connessa all’istituzione dell’SPB. In pratica, SPB, seguendo una procedura disciplinata in apposita Guidelines, attribuisce la capability alle varie Agencies per l’attribuzione degli appalti, provvedendo alla sua conferma o meno di norma ogni 4 anni attraverso una procedura di verifica dell’operato che porta al nuovo accreditamento (per importi e categorie (di rischio) di appalti). Ciò implica che, per i 4 anni di validità dell’accreditamento, l’Agency mette in atto le procedure di procurement senza controlli preventivi per tutti gli appalti entro il limite di valore e di categoria (di rischio) dell’appalto cui si riferisce la propria capability. Invece, se intende operare per appalti oltre il valore autorizzato o per tipologie di appalti a forte complessità e quindi con rischio superiore a quanto accreditato, deve preventivamente chiedere l’autorizzazione al Board presentando un piano di gestione di tale appalto con indicazione del responsabile e delle competenze tecniche, finanziarie e legali che si intendono attivare per far fronte alle maggiori difficoltà legate a tale procurement. Una volta acquisita la richiesta, il Board valuta i requisiti in possesso dell’Agency e decide anche sulla base dei Reports annuali sull’attività svolta che tutte le Agencies devono inviare in forma dettagliata e può autorizzare il (singolo) procurement anche imponendo condizioni, come l’avvalersi di uno o più consulenti aventi determinati requisiti ovvero di operare per steps procedurali distinti, ciascuno dei quali dovrà essere sottoposto all’autorizzazione preliminare del Board. I criteri ed i requisiti specifici di accreditamento dell’Agency sono contenuti nel documento dello State Procurement Board intitolato Market Analysis and Acquisition Strategy Guidelines, capitolo Public Authority Requirements (Requisiti delle Pubbliche Autorità), dove è previsto: 1) per appalti di importo pari o superiore a 1,1 ml di dollari australiani l’utilizzo facoltativo del modello di analisi di mercato contenuta nell’indicata Guideline; 2) per appalti di importo oltre la soglia di 4,4 ml di dollari australiani, l’obbligo per tutte le Autorità pubbliche, di utilizzo del modello di analisi definito nella citata Guideline per garantire lo sviluppo di una adeguata strategia di acquisizione di forniture, servizi e lavori. IGI Istituto Grandi Infrastrutture Via Cola di Rienzo, 111 - 00192 Roma tel. 06/3608481 - fax 06/36084841 [email protected] - www.igitalia.it 3 Istituto Grandi Infrastrutture APPALTI e CONCESSIONI Europa e Regioni Inoltre, se l’impatto sulle “caratteristiche” del mercato del bene, servizio o lavoro oggetto dell’appalto risulta significativo, le Agencies devono dimostrare di aver sviluppato una analisi specifica relativa a tali caratteristiche del mercato attinente l’appalto da aggiudicare. “Tale analisi dovrà essere sviluppata da personale con competenze specifiche di procurement professionale e non da personale generico della P.A. solo marginalmente coinvolto nelle tematiche delle procedure del procurement …. Qualora tale personale non sia rinvenibile all’interno della struttura l’autorità pubblica è tenuta a reperire tali competenze con altri mezzi appropriati”. La qualificazione delle autorità contraenti si basa dunque essenzialmente sulla dimostrazione di competenze tecnico-gestionali e di conoscenze del mercato attinenti gli appalti: in particolare, deve riguardare, come specificato nel Cap. Introduzione all’Analisi del Mercato, le strutture (della produzione e distribuzione), i dati di settore, i fornitori/imprese attive nel mercato, la regolamentazione specifica dell’oggetto dell’appalto e la competizione (natura, livello, sviluppo ecc.). Lo sviluppo della conoscenza del mercato è considerato essenziale per una corretta ed efficace strategia di acquisizione di beni, servizi e lavori che si deve fondare sui seguenti aspetti: 1) scelta adeguata della modalità di gara; 2) scelte progettuali coerenti con le esigenze della P.A. e delle condizioni di mercato; 3) individuazione delle prescrizioni di capitolato; 4) previsione delle corrette condizioni di gestione/manutenzione; 5) scelta dei criteri di aggiudicazione, con preferenza per criteri di costo/qualità e di costi nell’intero ciclo di vita piuttosto che di puro prezzo; 6) scelta dei materiali da prescrivere anche in rapporto alle piu’ recenti innovazioni presenti sul mercato statale o nazionale ecc. Elemento essenziale che accompagna questo complesso approccio analitico che deve sorreggere le scelte di procurement da esplicitarsi nell’apposito report (obbligatorio per ogni appalto) è la valutazione del rischio cui si sottopone con tale appalto l’Agency, da svilupparsi secondo vari punti di valutazione indicati nella Guideline. Nel definire il livello di competenza di ciascuna Agency quale base per l’attribuzione del livello di accreditamento, il Board esamina i reports dei singoli appalti degli ultimi anni (raffronto tra analisi preliminari effettuate dall’Agency e dati a consuntivo dell’appalto nonché report sull’attuazione finale dell’appalto), valuta la completezza e coerenza degli stessi e l’aderenza ai risultati effettivi ottenuti negli ultimi 3/5 anni, oltre ad esaminare i curricula dei responsabili e dei singoli membri degli staff preposti agli uffici di procurement delle varie Agencies. IGI Istituto Grandi Infrastrutture Via Cola di Rienzo, 111 - 00192 Roma tel. 06/3608481 - fax 06/36084841 [email protected] - www.igitalia.it 4 Istituto Grandi Infrastrutture APPALTI e CONCESSIONI Europa e Regioni South Australia State – SA – Discrezionalità, formazione e programmazione al centro del procurement La disciplina del procurement del S.A. si caratterizza per una particolare “semplicità” e “leggerezza” normativa: questa disciplina “rarefatta” si basa essenzialmente su un centinaio di norme fondamentali contenute nel State procurement Act del 2006 che traspone i principi della legge dello Stato federale d’Australia (normativa di primo livello) cui si aggiungono alcune decina di Guidelines, direttive a carattere tecnico-comportamentale costituite ciascuna da una ventina (come massimo) di pagine a carattere descrittivo. Infatti, poche sono le disposizioni prescrittive (mandatory) e quasi tutte relative ad obblighi di approfondimento ingegneristico ed analisi tecnica: il risultato complessivo è quello di una disciplina che trascura gli aspetti procedurali ed esalta la discrezionalità rivolta al best value for money da attuarsi con la concorrenzialità e la ricerca di soluzioni innovative. All’interno di una competizione equilibrata, ma reale, che deve focalizzarsi più sul costo che sul puro prezzo e che negli appalti complessi attiene al costo dell’intero ciclo di vita, l’elemento chiave è l’efficacia del procurement, di cui l’analisi di mercato secondo i modelli previsti nella Guidelines è il cardine. Da notare che risultano dati per acquisiti e quasi mai richiamati gli aspetti legali e di legittimità degli atti: in ogni caso, il contenzioso è scarsissimo. Al riguardo, va ricordato che gli offerenti che si ritengono lesi nei propri diritti devono prima di tutto rivolgere un reclamo all’ente committente e solo dopo potranno attivare la tutela giurisdizionale presso le Corti statali. (A livello federale, il Commonwealth System, non prevede un sistema normativo strutturato e articolato di ricorsi: gli offerenti hanno però diritto di rivolgersi al Commonwealth Ombudsman contro azioni/decisioni ingiuste/illegittime degli enti committenti i ogni livello). La convinzione generale che si sente spesso ripetere è che sono le norme che creano contenzioso e che la migliore prevenzione dei litigi sta nella formazione continuata e nella conoscenza del mercato. Alle stazioni appaltanti (Agencies) è riconosciuta una vasta discrezionalità circa le scelte di programmazione e di gestione degli appalti: così le norme non limitano la libera scelta tra procedure aperte, ristrette o negoziate precedute da pubblicità, limitandosi a porre condizioni specifiche per la negoziata senza previa pubblicità. Va precisato che tale discrezionalità nella scelta delle procedure di aggiudicazione è considerata necessaria dalla legge e trova il solo limite negli atti di discriminazione e/o di competizione falsata (unfair). IGI Istituto Grandi Infrastrutture Via Cola di Rienzo, 111 - 00192 Roma tel. 06/3608481 - fax 06/36084841 [email protected] - www.igitalia.it 5 Istituto Grandi Infrastrutture APPALTI e CONCESSIONI Europa e Regioni Le stazioni appaltanti esercitano pure un’ampia discrezionalità nella selezione degli offerenti ammessi alle gare così come nella valutazione delle offerte: una particolarità che deriva dal sistema del Regno Unito è costituita dalla consuetudine delle modifiche delle condizioni dell’appalto in corso di gara che, tra l’altro, consente una forte adattabilità delle condizioni dell’offerta del preferred bidder (aggiudicatario preliminare) alle esigenze dell’Amministrazione appaltante che si attua in sede di redazione del contratto conseguente all’aggiudicazione definitiva. Questo procedere delle procedure per steps successivi tende ad ottenere le migliori condizioni per l’Agency, ma presuppone un’elevata competenza e capacità gestionale dell’Agency contraente. Per “governare” e dirigere verso obiettivi di efficienza nell’innovazione tale sistema normativo “rarefatto” e con un tasso così elevato di discrezionalità, il Governo punta su di un indirizzo preciso, articolato su 3 pilastri: 1) formazione continua del personale, 2) attento accreditamento delle Agencies e 3) spinta all’innovazione del procurement. Tutto ciò nel presupposto che quello che realmente conta è rappresentato dal risultato annuale dell’attivita’ di procurement, che viene valutato sulla base del report obbligatorio di fine anno di tutte le Agencies, indicante gli aspetti rilevanti sugli appalti affidati, gli scostamenti dalle previsioni di costo, le varianti in fase di gara e di esecuzione e simili. Anche la politica dell’in house è piegata all’esigenza di consentire alle unità autonome delle maggiori Agencies di partecipare perfino alle gare dello stesso Ente con attente garanzie di fair competition, in modo da 1) far acquisire all’Agency una migliore conoscenza del mercato; 2) mettere in concorrenza le strutture pubbliche con quelle private (e pure con altre pubbliche); 3) creare occasioni di crescita anche interna del personale dell’Agency. Il tutto nella convinzione che conoscenza e innovazione della struttura pubblica possono scaturire anche dalla partecipazione ai tenders. IGI Istituto Grandi Infrastrutture Via Cola di Rienzo, 111 - 00192 Roma tel. 06/3608481 - fax 06/36084841 [email protected] - www.igitalia.it 6