Relazione

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Relazione
RIM
RETICOLO IDRICO
MINORE
Comune di
MEDIGLIA
EL . 1 Reticolo Idrico Minore
Relazione
Relazione illustrativa
Aggiornamento ai
sensi della DGR n.
X/883 del 31/10/2013
Data
gennaio
2014
Adozione
Approvazione
Direttore tecnico C.P.U.srl
Alessandro Magli
Pubblicazione BURL
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RETICOLO IDRICO MINORE
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COMUNE DI MEDIGLIA
PROVINCIA DI MILANO
INDICE
PREMESSA.......................................................................................................................... 4
LA POLIZIA IDRAULICA ....................................................................................................... 4
IL TERRITORIO DI MEDIGLIA .............................................................................................. 6
RICOGNIZIONE DEL RETICOLO IDRICO SUPERFICIALE ....................................................... 7
RETICOLO IDRICO PRINCIPALE ........................................................................................... 9
RETICOLO IDRICO CONSORTILE ......................................................................................... 9
RETICOLO IDRICO PRIVATO ............................................................................................. 10
RETICOLO IDRICO MINORE .............................................................................................. 17
FASCE DI RISPETTO .......................................................................................................... 18
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RETICOLO IDRICO MINORE
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COMUNE DI MEDIGLIA
PROVINCIA DI MILANO
PREMESSA
La presente relazione forma parte integrante e sostanziale del Documento di Polizia
Idraulica comunale.
Il Documento di Polizia Idraulica è composto da:
- il Regolamento;
- la Carta Idrografica (Tavola Est e Tavola Ovest);
- la presente Relazione;
- Documentazione fotografica (Tavola)
Il Documento di Polizia Idraulica disciplina gli interventi ammissibili e i relativi
provvedimenti autorizzativi negli alvei e nelle fasce di rispetto dei corsi d’acqua
appartenenti al Reticolo Idrico Minore di competenza comunale.
Fatte salve norme più restrittive in materia di tutela del paesaggio, igiene e pubblica
incolumità, la finalità del Documento di Polizia Idraulica è salvaguardare l’integrità ed il
funzionamento del complesso di corsi d’acqua che costituiscono il Reticolo Idrico
Minore presente nel territorio comunale e la protezione delle sue caratteristiche
idrografiche, idrogeologiche ed ambientali.
Il Documento di Polizia Idraulica è redatto in conformità alla Deliberazione di Giunta
regionale N. x/883 DEL 31/10/2013.
L’analisi svolta è stata eseguita su più fronti e ambiti, “intrecciando” i risultati e le
informazioni ottenute dalla Regione, dalla Provincia, dalle cartografie, da sopralluoghi,
dai vari Consorzi di bonifica, dai Consorzi privati e dai vari proprietari delle aziende
agricole attive nel territorio comunale.
La presente relazione rende conto della sovrapposizione delle informazioni di varia
provenienza, delle ricerche e delle analisi effettuate.
La base cartografica scelta per la Carta Idrografica (Tavola Est e Tavola Ovest) è
l’aerofotogrammetrico in scala 1:5000.
LA POLIZIA IDRAULICA
La polizia idraulica consiste nel controllo degli interventi di gestione e trasformazione
del demanio idrico e del suolo in fregio ai corpi idrici, ai fini della tutela e della
preservazione del corso d'acqua stesso e delle sue pertinenze.
La polizia idraulica è l'attività tecnico-amministrativa finalizzata:
 alla sorveglianza di fiumi e torrenti al fine, da un lato, di mantenere e migliorare il
regime idraulico ai sensi del T.U. 523/1904, e dall'altro di garantire il rispetto delle
disposizioni del capo VII del T.U. 523/1904, del T.U. 1775/1933, del R.D. 1285/20
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capo IX e del D.L. 275/97 collaborando inoltre con gli enti preposti al controllo
previsto dalle leggi n. 431/85 e n. 152/06 e successive modifiche;
 alla custodia degli argini di fiumi e torrenti la cui conservazione è ritenuta rilevante
per la tutela della pubblica incolumità (vedi Legge n. 677/95 art. 10 ter);
 alla raccolta delle osservazioni idrometriche e pluviometriche, al fine di attivare nei
tratti arginati le procedure del T.U. 2669/37 relative al servizio di piena e nei tratti
non arginati, quindi sprovvisti di tale servizio, di avviare le azioni di contenimento e
ripristino dei danni provocati dalle esondazioni, allertando gli organi di protezione
civile,
 alla verifica con gli enti preposti dello stato della vegetazione esistente in alveo e
sulle sponde, al fine di programmare la manutenzione di quelle piante che possono
arrecare danno al regolare deflusso delle acque ed alla stabilità delle sponde, con
riferimento allo stato vegetativo, alle capacità di resistere all'onda di piena ed alla
sezione idraulica del corso d'acqua;
 alla verifica del rispetto delle concessioni ed autorizzazioni assentite ai sensi del
Capo VII del R.D. 523/1904;
 alla verifica del rispetto delle prescrizioni e delle direttive emanate dall'Autorità di
Bacino competente;
 alla formulazione di proposte di interventi di ordinaria e straordinaria
manutenzione;
 all'accertamento di eventuali contravvenzioni alle norme di cui al Capo VII del R.D.
523/1904;
 al controllo del rispetto delle concessioni assentite ai sensi del T.U. 1775/33;
 alla verifica che i progetti e le opere di modificazione delle aree d'espansione non
riducano o paralizzino le laminazioni delle aree stesse e non prevedano
abbassamenti del piano campagna, tali da compromettere la stabilità degli argini o
delle sponde;
 alla verifica, in collaborazione con gli Enti preposti, che nelle zone d'espansione le
coltivazioni arboree presenti o da impiantare siano compatibili con il regime
idraulico dei corsi d'acqua, con particolare riferimento alla loro stabilità in
occasione di eventi di piena.
La polizia idraulica si esplica mediante:
 la vigilanza;
 l'accertamento e la contestazione delle violazioni previste in materia attraverso
agenti giurati;
 il rilascio di concessioni relative all'utilizzo e all'occupazione dei beni demaniali;
 il rilascio d'autorizzazioni relative ad opere nella fascia di rispetto dei corsi d'acqua.
La materia è attualmente disciplinata da:
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COMUNE DI MEDIGLIA
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 Regio decreto 25 luglio 1904, n. 523 “Testo unico sulle opere idrauliche”;
 Regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775 “Testo unico delle disposizioni di legge
sulle acque e impianti elettrici”;
 Legge regionale 5 gennaio 2000, n. 1 “Riordino del sistema delle autonomie in
Lombardia. Attuazione del decreto legislativo n. 112 del 1998”;
 Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”;
 Regolamento Regionale 8 febbraio 2010, n. 3 “Regolamento di polizia idraulica ai
sensi dell’articolo 85, comma 5, della l.r. 5 dicembre 2008, n. 31- Testo Unico delle
leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale”;
 Deliberazione di Giunta regionale 22 dicembre 2011, n. IX/2762 “Semplificazione
dei canoni di polizia idraulica e riordino dei reticoli idrici”.
 La D.G.R. 4287 del 25 ottobre 2012 “Riordino dei reticoli idrici di Regione
Lombardia e revisione dei canoni di polizia idraulica”.
 La D.G.R. X/883 del 31/10/2013 “Reticoli idrici regionali e revisione canoni di
occupazione delle aree del demanio idrico”.
IL TERRITORIO DI MEDIGLIA
Il Comune di Mediglia è situato nella parte meridionale della Provincia di Milano, a sudest del capoluogo lombardo; geograficamente è compreso tra il Fiume Lambro (ad
ovest) ed il Colatore Addetta (a sud-est). A nord è delimitato dalla Strada ex-statale n.
415 “Nuova Paullese”, ora di competenza provinciale, e ad est dalla Provinciale 39
“Cerca”, con una popolazione di 12.203 abitanti al 31/12/2011.
Confina, partendo da nord e procedendo in senso orario, con i Comuni di Peschiera
Borromeo, Pantigliate, Settala, Paullo, Tribiano, Colturano, San Giuliano Milanese e San
Donato Milanese.
Il territorio ha un’estensione di circa 22 Kmq ed è completamente pianeggiante.
La maggior parte del suddetto territorio è agricolo e circa l’86% rientra nell’ambito di
pertinenza del Parco agricolo Sud Milano.
Le aree urbanizzate sono distribuite in numerose frazioni più o meno estese: Mediglia,
Triginto, Robbiano, Mombretto, Bustighera, San Martino Olearo, Vigliano, Bettolino.
Infine, dislocate in tutto il territorio comunale, si distinguono diverse aziende agricole,
molte delle quali ancora oggi attive, che attestano come il Comune di Mediglia sia
prevalentemente incentrato sull’agricoltura.
Dal punto di vista idrografico, il territorio studiato è caratterizzato da una fitta rete di
corsi d’acqua (suddivisi in fiumi, canali, rogge, fontanili, cavi, colatori) prevalentemente
artificiali ed in gran parte utilizzati per scopi irrigui.
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Col tempo alcuni tratti sono diventati inattivi a causa soprattutto dei cambiamenti di
colture, dell’urbanizzazione crescente del territorio e dell’abbassamento della falda;
questi fattori hanno modificato il tracciato di alcuni corsi d’acqua e, in alcuni casi, parte
di essi versano attualmente in stato di abbandono.
RICOGNIZIONE DEL RETICOLO IDRICO SUPERFICIALE
La ricognizione del reticolo idrico è stata realizzata acquisendo i dati riportati nelle
carte catastali che sono stati confrontati ed integrati con le informazioni riportate nella
cartografia disponibile (IGM, PTCP, CTR, SIAS e Aerofotogrammetrico), oppure
derivanti da studi di settore dei comuni posti a nord, nonché con quelle ottenute in
seguito a rilievi sul terreno e ad incontri con le rispettive aziende agricole che utilizzano
i corsi d’acqua per scopi irrigui.
Nella seguente tabella viene riportato l’elenco dei corsi d’acqua rilevati nel territorio
oggetto di studio; per la classificazione delle aste idriche è stato utilizzando un numero
progressivo ed il nome del corso d’acqua (si riporta la toponomastica più comune
indicata all’interno delle cartografie catastali).
Numero Nome del corso d’acqua
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
7
Fiume Lambro
Colatore Addetta
Roggia Gerina Addetta
Roggia Borra
Fontanile Tombone o Gavazza Ramo
Roggia Tomboncina
Acqua Morta
Canale di derivazione dal Cavo Marocco al Borromeo
Cavetto delle Due Once
Cavo Biscione
Cavo Borromeo
Cavo Colatore
Cavo Libero
Cavo Marocco Alto
Cavo Marocco Basso
Cavo Marocco
Cavo Nuovo
Cavo dei Vecchi
Cavo della Roggia Libera
Cavo della Roggia Serbellona
Cavo della Roggia Serbellonetta
Lunghezza
m.
5518
2525
1268
991
1751
1715
640
938
235
709
8850
511
5487
3179
1878
6782
4790
1089
1947
1702
835
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COMUNE DI MEDIGLIA
PROVINCIA DI MILANO
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32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
51
52
53
54
55
56
57
58
59
60
61
62
Fontanile Parazzola
Fontanile di Bustighera
Roggia Bagarotta
Roggia Bagarottella
Roggia Balbura
Roggia Bindina
Roggia Caccialocchio
Roggia Cascina Bruzzano
Roggia Colturana
Roggia Crosina Ramo di Canobbio
Roggia Folli o Boschina
Roggia Ghiringhella
Roggia Libera
Roggia Melegnanello
Roggia Molina
Roggia Molino
Roggia Piola
Roggia Rioletto
Roggia Scaravaggia
Roggia Serbellona
Roggia Serbellonetta
Scaricatore Roggia Bagarotta
Fontanile di Villa Zurli
Fontanile Cantonazzo
Roggia Crosina Ramo di Mediglia
Roggia Riolo
Roggia Sellera
Fontanile Tre Teste
Fontanile Biumi
Fontanile di Canobbio
Cavetto di Canobbio
Fontanile Fontana Alta
Fontanile della Bruciata
Fontanile di Saresano
Fontanile Fontana Bassa
Fontanile di Peschiera
Roggia Crosina
Fontanile Robbiano
Fontanile delle Monache
Roggia Muzzetta
Cavo Sellera
1423
1832
4018
1003
2785
1672
912
471
663
803
3021
1149
2728
2141
3378
512
5735
3039
2516
4973
718
501
2187
222
6577
3085
2329
1860
1693
1665
3761
1216
1505
601
1122
1361
3883
1144
574
1779
359
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RELAZIONE
RETICOLO IDRICO MINORE
Dall’elenco sopra riportato sono stati esclusi i canali utilizzati come convogliamento
delle acque meteoriche e i terminali irrigui.
La Documentazione fotografica a corredo del Documento di Polizia Idraulica,
documenta lo stato di alcuni corsi d’acqua rilevati.
RETICOLO IDRICO PRINCIPALE
Nel Comune di Mediglia è presente un solo corso d’acqua appartenente al Reticolo
Idrico Principale così come definito nell’allegato A della D.G.R. x/883/2013; si tratta del
Fiume Lambro (n. 1 nella precedente tabella), il quale scorre in direzione nord-sud
lungo il confine occidentale del territorio comunale.
Il suddetto corso d’acqua, di competenza della Regione Lombardia viene indicato negli
elaborati cartografici allegati con apposito colore ed individuato in Legenda come
Reticolo Idrico Principale.
RETICOLO IDRICO CONSORTILE
Il territorio comunale di Mediglia è suddiviso fra n. 2 Consorzi di Bonifica, così come
definiti dalla L.R. 7/2003, il Consorzio “Muzza Bassa Lodigiana” ed il Consorzio “Est
Ticino Villoresi”.
Con la D.G.R. n. 7/20552 dell’11 Febbraio 2005 “Approvazione del reticolo idrico di
competenza dei consorzi di bonifica ai sensi dell’art. 10, comma 5 della l.r. 7/2003” e
ss. mm. e/o ii. la Regione ha individuato i corsi d’acqua che rientrano nel reticolo idrico
di competenza dei Consorzi di Bonifica.
In base alle verifiche effettuate e sentiti i consorzi di bonifica sono stati individuati i
seguenti corsi d’acqua gestiti direttamente dal Consorzio “Muzza Bassa Lodigiana” e
nessun corso d’acqua di competenza del Consorzio “Est Ticino Villoresi”:
Numero
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Reticolo idrico consortile
Colatore Addetta
Roggia Gerina Addetta
Roggia Borra
Fontanile Tombone o Gavazza Ramo
Ai corpi idrici gestiti dal Consorzio “Muzza Bassa Lodigiana” (competente per quanto
concerne l’esercizio della polizia idraulica) si applica il Regolamento Regionale 8
febbraio 2010, n. 3 “Regolamento di polizia idraulica ai sensi dell’articolo 85, comma 5,
della l.r. 5 dicembre 2008, n. 31- Testo Unico delle leggi regionali in materia di
agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale”.
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COMUNE DI MEDIGLIA
PROVINCIA DI MILANO
Di seguito si riportano informazioni di dettaglio su alcuni corsi d’acqua appartenenti al
reticolo idrico consortile:
 Il Colatore Addetta viene derivato dal Canale Muzza a Paullo e confluisce nel Fiume
Lambro a nord di Melegnano. In origine era un probabilmente un corso d’acqua
naturale. Questa tesi è avvalorata dal fatto che presenta le caratteristiche di un
piccolo fiume; il suo corso è tortuoso, inverosimile per un canale artificiale opera
dell’uomo. Sulle mappe catastali del ‘700 tali curve erano ancora più accentuate
rispetto ad oggi; in epoca recente parte di esse sono state modificate rendendo il
tracciato maggiormente rettilineo. La sua lunghezza è di circa 9 Km; il suo alveo è
largo fino a quindici metri nel tratto adiacente alla S.P. n. 39 (“Cerca”), con una
profondità intorno a 1,5 metri. La funzione primaria del Colatore Addetta è quella
di convogliare acqua nei canali utilizzati per l’irrigazione dei campi. Dopo aver
attraversato l’abitato di Tribiano e la località Zoate entra nel Comune di Mediglia;
serpeggiando divide le Cascine Caluzzano e Borgonovo ed aggira la Cascina
Molinazzo, proseguendo il suo corso nel Comune di Colturano.
 La Roggia Gerina Addetta scorre nel territorio di Mediglia per un breve tratto
lungo il confine comunale con Tribiano, ad est della Cascina Molinazzo. Il suo uso è
esclusivamente irriguo.
RETICOLO IDRICO PRIVATO
All’interno del territorio studiato operano alcuni consorzi irrigui locali, i quali, grazie a
Concessioni di derivazione d’acqua pubblica, gestiscono direttamente numerosi corsi
d’acqua.
Gli enti privati che interessano il Comune di Mediglia sono i seguenti:
 Consorzio Naviglio Olona
 Consorzio Roggia Piola
 Utenza irrigua Cavo Borromeo
 Utenza Roggia Calchera
 Utenza Roggia Renata
Inoltre sono presenti corsi d’acqua privati, realizzati utilizzati a fini irrigui, derivanti da
aziende agricole con sede a nord del territorio comunale, in particolare l’Azienda Soc.
Agricola Cassinassa Srl in Pantigliate.
L’identificazione dei corpi idrici di competenza privata non si limita solo alle aste
principali dei corsi d’acqua (alcune delle quali attraversano direttamente il territorio
comunale), ma anche alle loro derivazioni secondarie.
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RETICOLO IDRICO MINORE
Sono stati quindi contattati i suddetti consorzi allo scopo di acquisire specifiche
informazioni in merito, che hanno permesso di individuare i corsi d’acqua appartenenti
al reticolo “privato” riportati nella seguente tabella:
Numero
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
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25
26
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32
33
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35
36
37
38
39
40
41
42
43
11
Reticolo idrico privato
Roggia Tomboncina
Acqua Morta
Canale di derivazione dal Cavo Marocco al Borromeo
Cavetto delle Due Once
Cavo Biscione
Cavo Borromeo
Cavo Colatore
Cavo Libero
Cavo Marocco Alto
Cavo Marocco Basso
Cavo Marocco
Cavo Nuovo
Cavo dei Vecchi
Cavo della Roggia Libera
Cavo della Roggia Serbellona
Cavo della Roggia Serbellonetta
Fontanile Parazzola
Fontanile di Bustighera
Roggia Bagarotta
Roggia Bagarottella
Roggia Balbura
Roggia Bindina
Roggia Caccialocchio
Roggia Cascina Bruzzano
Roggia Colturana
Roggia Crosina Ramo di Canobbio
Roggia Folli o Boschina
Roggia Ghiringhella
Roggia Libera
Roggia Melegnanello
Roggia Molina
Roggia Molino
Roggia Piola
Roggia Rioletto
Roggia Scaravaggia
Roggia Serbellona
Roggia Serbellonetta
Scaricatore Roggia Bagarotta
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48
49
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53
54
55
56
57
59
60
Fontanile di Villa Zurli
Fontanile Cantonazzo
Roggia Crosina Ramo di Mediglia
Roggia Riolo
Roggia Sellera
Fontanile Tre Teste
Fontanile Biumi
Fontanile di Canobbio
Cavetto di Canobbio
Fontanile Fontana Alta
Fontanile della Bruciata
Fontanile Saresano
Fontanile Fontana Bassa
Fontanile di Peschiera
Fontanile Robbiano
Fontanile delle Monache
Di seguito si riportano informazioni di dettaglio su alcuni corsi d’acqua appartenenti al
reticolo idrico privato:
 La Roggia Tomboncina entra nel Comune di Mediglia all’altezza di Località Quattro
Strade, interessando il territorio comunale solo per un breve tratto, e termina il suo
corso immettendosi nella Roggia Ghiringhella.
 Il Fontanile di Villa Zurli, il cui capofonte è ubicato lungo il confine con il Comune di
Peschiera Borromeo a nord-ovest della Villa Zurli, scorre verso sud dividendosi in
rami secondari che terminano il loro corso nelle campagne nei pressi della suddetta
Villa Zurli (dalla quale prende il nome).
 Il Fontanile di Villa Zurli, il cui capofonte è ubicato lungo il confine con il Comune di
Peschiera Borromeo a nord-ovest della Villa Zurli, scorre verso sud dividendosi in
rami secondari che terminano il loro corso nelle campagne nei pressi della suddetta
Villa Zurli (dalla quale prende il nome).
 La Roggia Riolo nasce nei pressi della Cascina Regaina dalla confluenza delle Rogge
Scaravaggia e Balbura, prosegue il suo corso entrando nel centro abitato di
Mediglia dove attraversa le campagne meridionali del paese, deviando poi sotto la
SP 159 “Sordio-Bettola”; qui si divide in due rami (di cui uno prende il nome di
Roggia Rioletto) e, dopo 6 km, termina il suo corso in parte nel Fiume Lambro ed in
parte nella Roggia Colturana.
 La Roggia Scaravaggia, le cui acque vengono derivate dal Cavo Borromeo tramite
una bocca di presa tra la Cascina Bruzzano e il Palazzetto di Bruzzano, scorre verso
sud costeggiando la cascina Pizzo ed una parte del centro abitato di Triginto, fino a
12
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RETICOLO IDRICO MINORE








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piegare il suo corso verso la Cascina Regaina dove si immette nelle Rogge Balbura e
Riolo.
La Roggia Sellera viene derivata dal Cavo Borromeo tramite una bocca di presa
all’altezza della Cascina Bruzzano, prosegue verso sud dividendosi in due rami, il
primo verso Cascina Melegnanello, il secondo verso Triginto dove termina il suo
corso immettendosi nella Roggia Scaravaggia.
La Roggia Melegnanello è un canale costituito da un breve tratto che collega
trasversalmente la Roggia Piola al Cavo Marocco, costeggiando il lato sud del Lago
Bellaria; molto probabilmente il suo utilizzo è principalmente quello di convogliare
acqua da un corso d’acqua all’altro in funzione delle necessità di irrigazione o, nei
casi di abbonanti piogge, evitare esondazioni nelle campagne circostanti.
La Roggia Caccialocchio è una derivazione della Roggia Piola utilizzata a scopi
irrigui; si dirama in due brevi tratti che terminano il loro corso a nord della Cascina
Caccialocchio, da cui prende il nome.
La Roggia Balbura nasce in prossimità del fondo della Cascina Robbianello,
prosegue verso sud costeggiando il lato orientale del Lago Bellaria ed
attraversando la Cascina Regaina; prosegue il suo corso costeggiando le Cascine
Resega e Cà del Lambro fino ad immettersi nel Fiume Lambro. Oggi è
semplicemente un fosso colatore del fondo agricolo di Robbiano.
La Roggia Molina nasce nel Comune di Pantigliate dove attraversa la località
Bettolino, prosegue verso sud nei pressi di Bettolinetto oltrepassando la SP 415
“Paullese” e diramandosi, all’altezza del Cavetto delle Due Once, in due tronchi; il
primo piega ad est ed attraversa la Cascina Vaianello immettendosi quindi nella
Roggia Libera, il secondo scorre in direzione sud e confluisce anch’esso nella
suddetta roggia.
La Roggia Libera nasce dalla prosecuzione del Fontanile Biumi, scorre nei campi a
sud-ovest della Cascina Vaianello, costeggia il lato setttentrionale ed orientale del
Lago di Mercugnano ed attraversa San Martino Olearo, immettendosi quindi nella
Roggia Serbellona e nel Fontanile di Bustighera.
La Roggia Bindina è la prosecuzione della Roggia Bagarotta ed è costituita da un
breve tratto che attraversa le campagne a nord del Palazzetto di Bruzzano, fino ad
immettersi nel Cavo Libero.
La Roggia Folli o Boschina entra nel territorio di Mediglia attraversando in
direzione nord-sud la ditta Mapei e prosegue verso sud dividendosi in due rami; il
primo si immette nel Fontanile Tre Teste, il secondo scorre in direzione sud, dove si
dirama in due distinti tratti secondari che confluiscono entrambi nel Cavo Marocco
a nord della Cascina Melegnanello.
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COMUNE DI MEDIGLIA
PROVINCIA DI MILANO
 La Roggia Bagarotta, lunga circa 3 Km, nasce dal Fontanile Gallonino a nord della
Cascina Fornace di Peschiera Borromeo; superato il Bettolino di Mediglia si divide
in due rami; quello occidentale bagna Bruzzano e si immette nel Cavo Borromeo,
quello orientale irriga le campagne delle Cascina Moncucca, Villa Zurli e Canova,
confluendo nella Roggia Libera.
 La Roggia Colturana nasce dal Colatore Addetta nel Comune di Tribiano, costeggia
la Strada Provinciale “Cerca” fino a nord di Melegnano dove scarica parzialmente
nell’Addetta; la parte che prosegue confluisce nei Cavi Sellera e Marocco, nonché
nel Fiume Lambro.
 La Roggia Ghiringhella è la prosecuzione della Roggia Calchera (che nasce a
Vimodrone, attraversa Segrate, Pioltello, Rodano, Pantigliate, Tribiano fino a
scaricare nell’Addetta), ma identificata con nome diverso; attraversa una piccola
porzione del territorio di Mediglia all’altezza della Località Quattro Strade
costeggiando la strada che porta a Cascina Gavazzo, per poi proseguire nel Comune
di Tribiano fino ad immettersi nel Colatore Addetta.
 La Roggia Serbellona è la prosecuzione della Roggia Libera e nasce all’altezza del
Lago di Mercugnano costeggiandone il lato occidentale, per poi proseguire verso
San Martino Olearo dove si dirama in tre distinti tronchi; il primo termina nei pressi
di Villa Zurli, il secondo prosegue verso sud costeggiando la Cascina Canova, per poi
dividersi a sua volta in diversi rami fino a confluire nel Cavo Marocco e nel Cavo
Libero. Il terzo tronco scorre in direzione sud, diramandosi nei pressi della Cascina
Canova, e si immette nel Fontanile di Bustighera e nella Roggia Crosina Ramo di
Mediglia.
 La Roggia Serbellonetta è un piccolo canale che deriva acqua dalla Roggia
Serbellona alla Roggia Crosina Ramo di Mediglia scorrendo in direzione est-ovest.
 La Roggia Crosina Ramo di Mediglia, le cui acque vengono derivate dalla Roggia
Serbellona tramite una bocca di presa posta a sud della Cascina Canova, presenta
un tracciato che si divide in due rami; il primo scorre verso est diramandosi a sua
volta e proseguendo in direzione della Cascina Canobbio e della campagna
circostante, fino ad immettersi nella Roggia Crosina. Il secondo ramo scorre invece
verso sud attraversando Bustighera, per poi piegare in direzione di Mediglia dove
termina il suo corso prima del centro abitato.
 La Roggia Cascina Bruzzano è un canale secondario derivato dalla Roggia Sellera
grazie a una bocca di presa, scorre a sud della Cascina Bruzzano (dalla quale prende
il nome) e confluisce nel Cavo Borromeo.
 La Roggia Molino entra nel Comune di Mediglia all’altezza di Robbiano e, dopo un
breve tragitto, termina il suo corso nei pressi del Mulino della Cascina Robbianello.
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RIM 1
RELAZIONE
RETICOLO IDRICO MINORE
 Il Cavo Biscione viene derivato dal Cavo Borromeo tramite bocca di presa e
confluisce nel Cavo Marocco; questo canale secondario presenta un tracciato breve
ma decisamente tortuoso.
 Il Cavo della Roggia Serbellona derivava acqua direttamente dalla Roggia
Serbellona all’altezza della Cascina Canova, proseguiva verso sud diramandosi e
confluendo nel Cavo Marocco e nella Roggia Crosina. Oggi il suo corso è stato
parzialmente modificato in seguito al cambiamento delle colture.
 Il Cavo dei Vecchi è una diramazione secondaria del Cavo Borromeo e scorre a sudest della Cascina Caluzzano; il suo breve tragitto termina nella Roggia Crosina.
 Il Cavo Libero, le cui acque vengono derivate dalla Roggia Bagarotta ad ovest della
Cascina Vaianello, scorre in direzione del Palazzetto di Bruzzano, proseguendo poi
verso sud e diramandosi in diversi tratti secondari nei terreni tra Cascina Pizzo e
Villa Zurli, fino ad immettersi nel Cavo Borromeo, nel Cavo Biscione e nella Roggia
Serbellona.
 Il Cavo Nuovo è la prosecuzione della Roggia Sellera ed inizia il suo tragitto a nord
di Triginto, scorrendo verso est fino a Bustighera ed immettendosi nella Roggia
Crosina Ramo di Mediglia.
 Il Canale di derivazione dal Cavo Marocco al Borromeo è un corso d’acqua
secondario derivato dal Cavo Borromeo, scorre in direzione est e confluisce nel
Cavo Nuovo e nella Roggia Bagarotta.
 Il Cavo della Roggia Libera è una diramazione del Fontanile Fontana Alta; nasce ad
est della cascina Vaianello prosegue in direzione sud e, a nord-est del lago di
Mercugnano si ramifica in due distinti tronchi. Il primo ramo si immette nella
Roggia Libera, mentre il secondo piega in verso est e confluisce nel Cavetto di
Canobbio nelle campagne a nord di San Martino Olearo.
 Il Cavo Marocco ha origine dal Naviglio Martesana, attraversa Vimodrone, Segrate
e Peschiera Borromeo per poi entrare nel settore nord-occidentale del territorio di
Mediglia all’altezza di Robbiano; il suo tracciato, lungo circa 30 Km, attraversa
Robbiano, prosegue costeggiando la cascina Robbianello e continua in direzione
sud fino a piegare verso est all’altezza della Cascina Melegnanello (in direzione
della Cascina Pizzo), proseguendo poi verso sud-est nelle campagne di Bustighera
ed immettendosi nel Colatore Addetta. Il Cavo Marocco Alto, invece, viene derivato
dall’Addetta a sud della località Zoate nel Comune di Tribiano, scorre lungo il
confine comunale attraversando la Cascina Molinazzo e prosegue in direzione sud
fino ad arrivare nel territorio lodigiano-pavese. Del Cavo Marocco esiste anche un
ramo secondario, il Cavo Marocco Basso, il quale nasce dal Colatore Addetta nei
pressi della Cascina Bosco di Mediglia e scorre in direzione sud-est, entrando nel
territorio comunale di Colturano all’altezza della località Balbiano.
15
RIM
COMUNE DI MEDIGLIA
PROVINCIA DI MILANO
 Il Cavo Borromeo (lungo circa 5 Km) si forma dalla testa del Fontanile Gambarone
nel Comune di Peschiera Borromeo; a cauca dell’abbassamento della falda freatica
attualmente l’acqua viene prevalentemente derivata dal Naviglio Martesana, con
una portata pari a 600 l/s nel periodo estivo (da marzo a settembre). Nei mesi
invernali, il Cavo Borromeo è pressoché in asciutta ed è quindi utilizzato come
scolina. Il corso d’acqua entra nella porzione settentrionale del territorio di
Mediglia costeggiando la Cascina Bruzzano e la Cascina Pizzo, scorre verso sud fino
a lambire il centro abitato di Triginto e, giunto all’altezza di Mediglia, si divide due
tronchi; il primo ramo prosegue verso sud in direzione del Comune di Colturano,
mentre il secondo si dirama ulteriormente nei terreni tra l’abitato di Mediglia e la
SP “Cerca”, confluendo in vari corsi d’acqua: le Rogge Scaravaggia e Sellera, i Cavi
Marocco e Nuovo, il Fontanile delle Monache e la Roggia Crosina Ramo di Mediglia.
 La Roggia Piola, le cui acque vengono derivate dal Fiume Lambro, entra nel
territorio di Mediglia nei pressi della Cascina Baguttino e scorre verso sud,
costeggiando il Lago Bellaria e dividendosi in due differenti rami poco prima della
Cascina Regaina; il primo ramo si immette nel Fiume Lambro, mentre il secondo
costeggia la Cascina Regaina e la SP157 diramandosi in altri due tratti secondari,
dei quali, il primo attraversa la Cascina Maiocca ed il secondo prosegue invece in
direzione del Comune di Colturano.
 Il Cavetto di Canobbio: si tratta di canale realizzato da privati a fini irrigui e non più
utilizzato; apparteneva al sistema agricolo dell’Azienda Soc. Agricola Cassinassa Srl
in Pantigliate, interrotto dalla recente edificazione del centro commerciale di
Pantigliate.
 Il Fontanile Biumi il cui capofonte era nel territorio del Comune di Peschiera
Borromeo, ma attualmente non è più individuabile; l’asta risulta abbandonata e
priva d’acqua.
 Il Fontanile Tre Teste: viene così denominato in quanto il capofonte, posizionato
lungo il confine con il Comune di Peschiera Borromeo ad est della ditta Mapei, è
formato dall’unione di tre differenti teste di fonte; attualmente versa in stato di
parziale abbandono. Una testa, quella che era posta più ad est come risulta dal
Catasto Terreni del 1897-1901, risulta scomparsa.
 Il Fontanile di Canobbio, il cui capofonte, ormai scomparso, era ubicato a nord
della Cascina Saresano; l’asta, ancora presente ma priva d’acqua, si dirama verso
sud in tratti secondari che terminano il loro corso nelle campagne a nord della
Cascina Canobbio.
 Il Fontanile Fontana Bassa prosegue dallo stesso corso in Pantigliate, individuato
dal Comune stesso nel reticolo privato.
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RIM 1
RELAZIONE
RETICOLO IDRICO MINORE
 Il Fontanile di Peschiera è un corso ormai in disuso, utilizzato un tempo a fini
irrigui; la tesa in Peschiera Borromeo risulta ormai scomparsa e geometricamente
non individuabile.
 Il Fontanile Robbiano, la cui testa di fonte si colloca ad est del Fontanile Tre Teste
nei pressi del confine comunale con Peschiera Borromeo, presenta un’asta idrica
che si estende per circa 340 m, scorrendo in direzione sud fino ad immettersi nella
Roggia Sellera.
 Il Fontanile delle Monache, la cui testa di fonte si colloca a nord-ovest nei pressi
della Cascina Pizzo, presenta un’asta idrica che si estende per circa 700 m,
immettendosi nelle Rogge Scaravaggia e Sellera.
RETICOLO IDRICO MINORE
I corsi d’acqua rilevati all’interno del territorio studiato, non appartenenti alle tipologie
precedentemente descritte, rientrano nell’ambito di pertinenza del Reticolo Idrico
Minore di competenza comunale, il quale viene individuato “per differenza”,
scorporando dall’elenco dei corpi idrici riscontrati quelli classificati come Reticolo
Idrico Principale, reticolo consortile e reticolo privato.
I suddetti corsi d’acqua, riportati nella seguente tabella, sono soggetti alle prescrizioni
indicate nel Regolamento locale di polizia idraulica allegato alla presente relazione.
Numero Reticolo idrico minore
58 Roggia Crosina
61 Roggia Muzzetta
62 Cavo Sellera
COD_RIM
03015139_0001
03015139_0002
03015139_0003
03015139_0004
03015139_0005
Di seguito si riportano informazioni di dettaglio su alcuni corsi d’acqua appartenenti al
reticolo idrico minore:
 La Roggia Crosina, a causa di lavori di urbanizzazione all’altezza della Località
Quattro strade, che hanno interrotto il suo corso naturale, risulta inattiva (utilizzata
come colatore) e versa in stato di abbandono da anni. Originariamente prendeva
acqua dal Naviglio Martesana a Gorgonzola, proseguiva il suo percorso fino ad
arrivare a Peschiera e quindi a Mediglia, scaricando nel Colatore Addetta.
 Il Cavo Sellera entra nel Comune di Mediglia a sud est immettendosi, dopo un
breve tratto, nel Colatore Addetta. Il suo tragitto, anche se breve, si presenta
tortuoso. Il suo alveo è più largo rispetto a quello degli altri corsi d’acqua in quanto
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RIM
COMUNE DI MEDIGLIA
PROVINCIA DI MILANO
la sua funzione primaria è quella di ricevere acqua da altri canali per poi farla
confluire direttamente nell’Addetta.
 La Roggia Muzzetta entra nel territorio di Mediglia ad est della SP n. 39 “Cerca”
costeggiando per un breve tratto il confine comunale, per poi proseguire nel
Comune di Tribiano.
FASCE DI RISPETTO
Nella Carta Idrografica (Tavola Est e Tavola Ovest), redatta in scala 1:5.000, sono state
individuate le fasce di rispetto dei corsi d’acqua.
Tali fasce, attigue ai corpi idrici, permettono l’accessibilità ai canali stessi per
consentirne la manutenzione, la riqualificazione ambientale e per salvaguardarne
l’integrità morfologica.
Per l’attribuzione dell’estensione delle fasce di rispetto, oltre che alle direttive
regionali di riferimento, vista la natura e le carteristiche idrauliche dei corsi d’acqua
che attraversano il territorio comunale si è considerata anche la R.R. 3/2010 (nello
specifico l’art. 3 lettera a).
In particolare, in base alla differente classificazione dei corsi d’acqua, sono state
individuate le seguenti fasce di rispetto:
 le fasce di rispetto del Reticolo Idrico Minore: metri 5 per ogni lato.
 le fasce di rispetto fluviale relative al Fiume Lambro contenute nel Piano
Stralcio per l’assetto idrogeologico (PAI)= 10 metri per ogni lato;
 fatte salve eventuali diverse determinazioni dei Consorzi, le fasce di rispetto
del reticolo dei Consorzi di Bonifica ai sensi del Regolamento Regionale n.
3/2010 così identificate:
- 10 m per ogni lato: Colatore Addetta
- 5 m per ogni lato: altri corsi d’acqua inseriti nel reticolo idrico
consortile.
Le fasce del Reticolo Idrico Minore, individuate con criterio geometrico, sono costituite
da porzioni di territorio adiacenti alle aste idriche, all’interno delle quali ogni tipo di
attività è normata dal Regolamento del Documento di Polizia Idraulica.
In merito alle attività vietate o consentite lungo il Fiume Lambro (Reticolo Idrico
Principale) e nelle relative fasce di rispetto fluviale si rinvia alle norme del Piano
Stralcio per l’assetto idrogeologico (PAI).
In merito alle attività vietate o consentite lungo i corsi d’acqua dei Consorzi di Bonifica
e nelle relative fasce di rispetto si rinvia al Regolamento Regionale n. 3/2010.
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RIM 1
RELAZIONE
RETICOLO IDRICO MINORE
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