Comunicato Stampa - Istituto Comprensivo Manzoni

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Comunicato Stampa - Istituto Comprensivo Manzoni
Idee e proposte per partecipare a
SALVA LA GOCCIA 2016
(e diventare eroi dell’acqua e del clima)
Per il 22 marzo 2016, Giornata mondiale dell’acqua, Green Cross Italia lancia la quarta edizione della
campagna SALVA LA GOCCIA e chiede a scuole, insegnanti, studenti, famiglie, singoli cittadini di
contribuire al risparmio idrico. È possibile aderire all’iniziativa compiendo azioni virtuose fino al 22
marzo 2016. La partecipazione non richiede atti straordinari ma semplici gesti di razionalizzazione dei
consumi dell’acqua, che consentono di sperimentare in prima persona le buone pratiche di riduzione degli
sprechi.
A pochi mesi dalla conclusione della Cop 21 di Parigi, la Conferenza delle parti delle Nazioni Unite sui
cambiamenti climatici, è sempre più evidente quanto sia importante mettere in campo interventi a tutti i
livelli che rallentino la spinta verso la desertificazione, che secondo gli scienziati colpirà in particolare le
regioni meridionali: estati e inverni sempre più aridi e secchi e una crescente carenza di acqua
determineranno il progressivo inaridimento dei suoli, con ripercussioni che vanno dalla salute all’agricoltura.
Noi non possiamo girarci dall’altra parte, ma dobbiamo agire partendo dalla nostra realtà. Ridurre i
consumi domestici fa 3 volte bene all’ambiente: lasciamo più acqua in fiumi e falde, produciamo meno
inquinamento idrico, consumiamo meno energia. Il primo passo è individuare e denunciare gli sprechi che ci
circondano: nella nostra città, nel quartiere, nella scuola, a casa. Quindi, denunciarli e, se possibile, chiedere
che vi si metta fine. In questo modo potremo diventare eroi dell’acqua e del clima.
Che cosa possono fare gli insegnanti e i ragazzi?
Ecco qualche suggerimento (questa traccia non è vincolante)
- Dedicare una parte delle lezioni ai temi dello spreco e del risparmio idrico. Basta mezz’ora per fornire
informazioni, consigli pratici e suggerimenti, approfondire il legame esistente tra acqua e cambiamenti
climatici, il concetto di impronta idrica, o effettuare un percorso didattico che conduca gli studenti a riflettere
sull’importanza dell’acqua risorsa e bene comune.
- Coinvolgere i ragazzi e le loro famiglie. Prima del 22 marzo è sufficiente scegliere uno dei
comportamenti virtuosi contenuti nel decalogo (per esempio: fare la doccia e non il bagno; lavarsi i denti
usando un bicchiere anziché l’acqua corrente; preparare una cena con un menù vegetariano; chiedere ai
responsabili della mensa o alla mamma di sostituire un piatto di carne con una pietanza a base di legumi) e
invitare studenti e famiglie a rispettare quella regola per la Giornata mondiale dell’acqua, con l’auspicio che
diventi un’abitudine per i giorni, le settimane e gli anni a venire.
- Andare a caccia degli sprechi di acqua a scuola, a casa, nei giardini pubblici e privati, in campagna. E
dopo averli documentati (con foto o video) chiedere ai responsabili di mettervi fine.
- Attuare una regola del risparmio idrico realizzabile a scuola. Per esempio, chiudere il rubinetto quando
ci si lava le mani. Quindi, elaborare un volantino contenente la regola e affiggerlo nei bagni.
- Preparare una serie di impegni da sottoporre al dirigente scolastico. Aggiustare il rubinetto o lo
sciacquone del bagno che perdono, in mensa usare le brocche con l’acqua di rubinetto al posto dell’acqua
imbottigliata, diminuire la presenza di proteine animali nei pasti dei ragazzi: sono alcune delle richieste che
si possono presentare ai responsabili della scuola per ridurre l’impronta idrica dell’istituto.
- Inviare un elenco di richieste agli amministratori locali. I desiderata, riferiti al quartiere o alla città e
sottoscritti da un gruppo di ragazzi, da una classe o dall’intera scolaresca, possono essere recapitati al
sindaco, a un assessore comunale a un’autorità locale.
- Coinvolgere una televisione, un giornale locale, un personaggio pubblico. L’obiettivo è avere un alleato
che diventi testimonial del risparmio idrico. Come? Durante la Giornata mondiale dell’acqua il quotidiano
locale può dedicare un articolo al tema, fare un servizio sulla denuncia di spreco fatta dagli studenti, la Tv
una trasmissione, il personaggio potrebbe pubblicare messaggi su Facebook.