unidisk 2.1 player - Grammofon Audio Equipment
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unidisk 2.1 player - Grammofon Audio Equipment
LINN LETTORE SACD/DVD-AUDIO/VIDEO UNIDISK 2.1 PLAYER Qualche mese fa avevamo testato su queste pagine il prodigioso Linn Kisto, con risultati emozionanti in sala di ascolto. Allora ci eravamo posti un interessante quesito: quale sorgente digitale avremmo potuto accoppiare al System Controller? Naturalmente la soluzione più accreditata, per fascia di prezzo di appartenenza e per rimanere in casa, era quella del Linn Unidisk 1.1, ma ora con l’arrivo sul mercato del “secondogenito” le carte in tavola sono cambiate e ci si pone una validissima alternativa. La prestigiosa Casa scozzese è sempre stata molto attenta alle qualità soniche dei propri prodotti, imprimendo ogni volta “il suo marchio di 56 Costruttore: Linn Products Limited, Floors Road, Waterfoot, Glasgow, UK. Tel. +44 (0) 141 307 7777 - Fax +44 (0) 141 644 4262 - www.linn.co.uk [email protected] Distributore per l’Italia: Linn Italia, Via Lenin 132/P, 56010 San Martino Ulmiano (PI). Tel. 050 859084 - Fax 050 860712 - www.linnitalia.it Prezzo: Euro 6900,00 CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE Alimentazione: tipologia switching con auto-ranging (100 V a 230 V a.c. 50-60 Hz). Consumo: 40 W circa. Compatibilità file: MP3, Mpeg2, Jpeg. Compatibilità supporti: DVD-Video, DVD-Audio, CD, CD-R, CD-RW, SACD due canali, SACD multicanali, DVD-R, DVD-RW, Video CD, S-Video CD Interfacce: Remote IR in, Remote out RCA, Remote in RCA, 2 porte RS-232 RJ11. Uscite digitali audio: 1 x TOSLINK™, 1 x SPDIF BNC. Uscite analogiche audio: 1 coppia XLR bilanciata canali main, 5.1 RCA, canali main RCA. Uscite analogiche video: 2 x video composito RCA, 2 x S-Video, 1 x component progressivo (con sync orizzontale e verticale) BNC, 1 x Scart, 1 x component interlacciato BNC, 1 x S-Video (pannello frontale). Uscite digitali video: 1 x DVI digital RGB (con gestione HDCP). Decodifiche audio: SACD, DVD-Audio, Dolby Digital (solamente estrazione da segnale codificato dei due canali main). Formati video: PAL e NTSC. Dimensioni: (A) 80 x (P) 360 x (L) 380 mm. Peso: 4,8 kg. fabbrica”, facilmente riconoscibile in sala di ascolto. Non a caso sotto il logo Linn vengono presentate notevoli registrazioni su supporti digitali, che riescono a raccogliere sempre i favori degli appassionati di musica e del bel suono. Linn quindi basa tutti i suoi prodotti su una profonda conoscenza della musica in tutti i suoi aspetti, dalla nascita dell’evento sonoro fino alla sua riproduzione. Negli ultimi anni, poi, è stata impegnata in un profondo processo di ammodernamento e di studio, che ha portato alla creazione di una linea di prodotti, i primi in arrivo sul mercato in questi mesi, tutti con la stessa filosofia che ha caratterizzato la Casa dai tempi mitici AUDIOREVIEW n. 245 aprile 2004 dell’analogico: qualità, musicalità ed upgradabilità. Proprio questa filosofia, ideata molti anni fa ma sempre di moda, potrebbe distinguere il marchio e farlo apprezzare anche a chi solo ora si affaccia sul mondo dell’hi-fi, attratto dall’avvento del multicanale digitale sul mercato. Il Linn Unidisk 2.1 Player è un lettore universale in grado di riprodurre tutti i supporti oggi presenti, con la possibilità di offrire immagini progressive di qualità, sia con collegamento analogico che digitale, tramite un connettore DVI compatibile con lo standard di protezione HDCP. Uno dei problemi maggiormente sentiti dagli utenti negli ultimi mesi è proprio l’indecisione di cosa dover acquistare per poter riprodurre i dischi ad alta risoluzione. Fortunatamente sul mercato è disponibile un numero sufficiente di prodotti di ultima generazione, che ha risolto il problema offrendo la possibilità di riprodurre sia i SACD che i DVD-Audio. Una cosa però deve essere detta: mentre i SACD stanno pian pianino entrando nei negozi, di DVD-Audio se ne vedono veramente pochi, alimentando le “ansie” e i dubbi degli utenti. È lecito infatti chiedersi per quale motivo si dovrebbe comprare un lettore universale, che di per sé è un compromesso, piuttosto che uno capace soltanto di riprodurre i SACD stereo e multicanali. Dubbio per- AUDIOREVIEW n. 245 aprile 2004 fettamente comprensibile, tanto più se andiamo ad osservare la reale qualità (musicale) dei primi lettori universali apparsi sul mercato. Sul fronte della disponibilità per DVD-Audio, dobbiamo dire che in Usa si sta tentando di rilanciare questo standard con l’introduzione dei primi dischi ibridi che, sulla scorta di quello che accade per il SACD, sono totalmente retrocompatibili con i vecchi CD player poiché ospitano una traccia CD a due canali su un layer compatibile red book (standard del CDAudio). Ma gli utenti appassionati che desiderano un lettore in grado di digerire tutto e che sia in grado anche di “suonare” bene possono ottenere soddisfazione con un certo numero di modelli, quelli che siamo soliti definire “bensuonanti”. Se dapprima l’interesse delle case era quello di proporre lettori universali dal costo ridotto, e quindi di larga diffusione, nel tentativo di sbloccare il mercato “incartato” dalla stupida guerra degli standard, ora arrivano a pioggia apparecchi di fascia alta che meritano l’attenzione degli utenti più esigenti. Il multicanale, poi, si sta affermando anche fra chi inizialmente lo snobbava, un po’ per scarsa conoscenza del prodotto ed un poco per l’affezione ai due canali, che ora “timidamente” potremo iniziare a definire “anacronistica” (… per essere molto gentili). Il player oggetto del nostro test appar- tiene quindi all’ultima categoria di macchine apparse sul mercato e, se debitamente interfacciato, potrebbe divenire la sorgente digitale di riferimento per moltissimi appassionati. Osservandolo colpisce per l’estetica essenziale, che potrebbe indurre nell’errore di crederlo privo di alcune funzionalità in quanto destinato al mercato high-end. Ma basta un’occhiata al pannello posteriore per ricredersi. Anteriormente è dominato dal display, dal cassetto e da pochi comandi per la gestione elementare dell’apparecchio, cosa che ne favorisce il “look” costringendo però all’utilizzo del telecomando. Queste meravigliose macchine digitali mancano di quel fascino che l’analogico nel corso del tempo è riuscito a dare, con oggetti dove l’utente si sentiva partecipe “all’evento”, posizionando il disco, sollevando il braccio ed avviando la lettura. Tale “sinergia” uomo-macchina si perde totalmente con il digitale, dove è il telecomando a farla da padrone. Chissà se nel futuro i progettisti torneranno ad offrire agli utenti la passione e la cura maniacale del proprio prodotto, oppure se anche il telecomando dovrà cedere il passo ai comandi vocali. Il pannello posteriore è quanto di meglio un utente dell’audio e del video possa aspettarsi: per il video abbiamo la distinzione fra uscite progressiva ed interlacciata, mentre per l’audio troviamo uscite bilanciate e tradizionali. Per quanto riguarda il video, ci sono proprio tutte: RGB, component, S-Video, composito, analogiche, mentre per il digitale abbiamo il connettore DVI secondo lo standard di protezione HDCP. Le uscite component utilizzano BNC dorati di alta qualità. Per quanto concerne l’audio ci sono 8 uscite (5.1 con il raddoppio per i canali main) RCA dorate e due uscite bilanciate per i canali main. Un incontentabile potrebbe obiettare la mancanza per tutti i canali della connessione bilanciata, cosa che il pannello posteriore peraltro avrebbe consentito. Le uscite digitali audio sono le classiche ottica ed elettrica, quest’ultima però ottenuta tramite un connettore BNC. Il telecomando in dotazione è il tipico Linn retroilluminato già incontrato in altri prodotti della Casa scozzese. Vogliamo infine spendere due parole sul peso dell’apparecchio, che potrebbe sembrare “leggero” rispetto al valore messo in campo, ma ampiamente giustificato osservando la modalità costruttiva, molto intelligente ed innovativa, e l’adozione dell’alimentazione switching, un classico in casa Linn. Uno sguardo all’interno Accedere all’interno è semplicissimo, 57 L INN UNIDISK 2.1 PLAYER Lettore Super Audio CD / DVD audio/video Linn Unidisk 2.1. Mat.: 911931 CARATTERISTICHE RILEVATE IN MODALITÀ CD PLAYER CARATTERISTICHE RILEVATE IN MODALITÀ SUPER AUDIO CD PLAYER Livello di uscita (1 kHz/0 dB): sinistro 2.07 V, destro 2.06 V Misure effettuate sulle uscite bilanciate se non diversamente specificato Livello di uscita (1 kHz/0 dB): uscite bilanciate: sinistro 3.99 V, destro 3.99 V uscite sbilanciate: sinistro 2.05 V, destro 2.05 V Impedenza di uscita: 600 ohm (bilanciate), 334 ohm (sbilanciate) Risoluzione effettiva: sinistro >15.8 bit, destro >15.9 bit Risposta in frequenza (a 0 dB) Risposta in frequenza (da 10 Hz a 100.000 Hz) Distorsione per differenza di frequenze (a 0 dB toni a 19 e 20 kHz)) Distorsione per differenza di frequenze (a -9 dB, toni a 39 e 42 kHz) Residui in banda soppressa (segnale costituito da 32 sinusoidi equispaziate tra 15937.5 e 21750 Hz, livello di picco –3 dB, banda di analisi 192 kHz, scala frequenze logaritmica. Segnale utile in nero) Distorsione armonica (a -80 dB, 1 kHz, banda lineare 0/100 kHz) Distorsione armonica (a -70.31 dB, 1 kHz con dither) Distorsione armonica (a -130 dB, 1 kHz, banda lineare 0/100 kHz) 58 AUDIOREVIEW n. 245 aprile 2004 L INN UNIDISK 2.1 PLAYER CARATTERISTICHE RILEVATE IN MODALITÀ DVD-PCM lineare 96 kHz/24 bit Livello di uscita (1 kHz/0 dB): sinistro 3.99 V, destro 3.99 V Spettro onda quadra 1 kHz (livello -6 dB) Risoluzione effettiva: sinistro >17.0 bit, destro >17.0 bit Distorsione armonica (tono da 1 kHz a -60 dB) Nonostante l'ecletticità, il multilettore Linn fornisce in ogni condizione prestazioni almeno ottime, ma molto più spesso eccellenti, tanto che ad enumerare i limiti occorre davvero poco. Questi ultimi consistono infatti in pratica solo nell'introduzione di qualche rotazione di fase in gamma acuta ed in una certa rumorosità ultrasonica, e sono probabilmente legati tra loro, nel senso che il costruttore deve aver deciso di impiegare filtri di rasatura molto incisivi per contenere la rumorosità ultrasonica dei convertitori. Questi ultimi forniscono peraltro performance superlative in banda audio. I grafici delle distorsioni ai bassi livelli in modalità CD sono pressochè identici agli spettri teorici, e lo spettro del tono da -60 dB campionato a 96 kHz/24 bit è uno dei migliori mai visti, con solo un accenno di terza armonica ma a ben -133 dB ed una risoluzione non inferiore a 17 bit. In modalità SACD rumore e linearità permangono agli stessi livelli, tanto che l'infinitesimale tono da -130 dB emerge con assoluta chiarezza rispetto al fondo. La stessa linearità riscontrata ai bassissimi livelli si riscontra anche ai livelli altissimi, ed anche in questo caso con tutti e tre i supporti d'elezione. La intermodulazione per differenza di frequenze in modalità CD, ad esempio, rimane complessivamente al di sotto dello 0.01%. Nessun problema neppure dai parametri di interfaccia.. F. Montanucci basta rimuovere alcune viti poste sul pannello inferiore ed in un batter d’occhio si fa scorrere quello superiore, unitamente ai laterali e al frontale. A questo punto si scopre che l’Unidisk 2.1 è costruito su un pannello di lamiera rigida ripiegata, che è in effetti il pannello inferiore, il posteriore ed i due laterali sui quali scorre quello esterno descritto sopra. Una soluzione realmente intelligente, consentendo la creazione di una famiglia di prodotti sulla base di una sola catena di montaggio, con prospettive molto interessanti sia per l’upgradabilità degli stessi che per la riduzione dei prezzi. Non a caso la scelta da parte di Linn di realizzare in collaborazione con Sony un sistema di lettura universale, in grado di essere facilmente integrato in un’architettura aperta, svela le intenzioni future della Casa scozzese. Per averne la conferma basta osservare il player nei suoi dettagli. Medesimo stile progettuale osservato nel Kisto: sezione audio e video totalmente ospitate su schede diverse, che effettivamente possono essere sostituite regalando nuove funzioni all’apparecchio. Procediamo però con ordine, descrivendo dapprima il sistema di lettura, per poi passare alla sezione video ed infine a quella audio. Al centro troneggia il “Silver disk engine”, un sistema di lettura universale totalmente progettato ed ingegnerizzato in Scozia con la collaborazione, come detto, di Sony. La meccanica è rigidamente ancorata alla sezione del pannello anteriore (costituita dalla lamiera ripiegata di cui sopra e dalla finitura frontale che ospita i comandi ed il di- AUDIOREVIEW n. 245 aprile 2004 splay, oltre al cassetto porta-disco) ed a quella del pannello inferiore tramite la main board e due colonnine in alluminio che la mantengono perfettamente orizzontale. Oltre alla meccanica il sistema è composto dagli elementi che consentono la decodifica e la correzione del flusso dei dati da essa provenienti. Per poter accedere alla main board dobbiamo quindi rimuovere la meccanica e la scheda video. Per un’analisi approfondita occorre rimuovere anche la scheda audio poiché, come si nota chiaramente dalla foto, quella video (superiore) e quella audio sono posizionate con le relative parti inferiori rivolte verso l’alto, impedendo di fatto la visione della componentistica utilizzata. Il segnale proveniente dal sistema di lettura giunge alla main board, dove si trovano gli elementi Sony deputati alla ricezione del segnale e alla decodifica e correzione degli errori. Che il progetto di questa scheda sia nato dalla collaborazione con Sony risulta evidente da un piccolo autoadesivo dove è riportata la versione della scheda, Sony ver. 2.20. Sulla medesima board trova alloggio il decoder Mpeg2 della ESS ES 6038F (anche ESS ha collaborato con Linn per la creazione di un’architettura alternativa a quella Pioneer), che si occupa della decodifica Mpeg2 e DVD-Audio, e il decoder DSD della Sony CXD-2753R. La sezione video, ultima scheda a ridosso del pannello superiore, è la stessa del fratello maggiore Unidisk 1.1 ed utilizza il Silicon Image Sil 504 per il deinterlacing e due encoder Analog Devices ADV7300 (molto conosciuti dai nostri lettori per i 12 bit ed il riduttore di ru- more NSV proprietario) per la conversione D/A del segnale video progressivo ed interlacciato. La cura posta dai progettisti è palpabile osservando i buffer di uscita video, degli Analog Devices AD 8062 con banda di ben 300 MHz ed uno slew rate di 800 V/microsecondo, niente male per un prodotto destinato al mondo consumer. La gestione dell’uscita DVI è affidata al classico Silicon Image Sil 170BCL64, il trasmettitore compatibile HDCP presente nella totalità degli apparecchi presenti sul mercato che adottano questo tipo di connessione. Per il momento abbiamo quindi un prodotto che per quanto riguarda la sezione Video e di lettura è perfettamente identico al modello di fascia superiore della stessa Casa, niente male per chi sceglie questo apparecchio come lettore video. Da quanto detto appare chiaro che le differenze fra l’Unidisk 2.1 e l’Unidisk 1.1 sono tutte nella scheda di gestione dell’audio. Naturalmente quest’analisi non è in grado di verificare se a livello firmware ci siano delle differenze capaci di generare diversità per quanto riguarda le performance nelle sezioni fin qui descritte. La scheda audio adotta come sezione di conversione D/A i Crystal CS4392KEP con sezione analogica di uscita affidata a Burr-Brown in toto, con INA 2134 e OPA 2604. Affiancato a questi elementi c’è una FPGA della Xilinx, per la gestione di filtri FIR esterni a quelli presenti all’interno del D/A converter (il CS4392 ne ospita due per ciascuna modalità di funzionamento PCM, fast e slow) ideati direttamente dalla Linn. Il D/A converter è realizza- 59 L INN UNIDISK 2.1 PLAYER to per avere in uscita un segnale analogico corretto in fase, quindi il filtro analogico ad alta pendenza, esterno al D/A converter, è il responsabile del piccolo sfasamento osservabile fuori la banda audio. L’architettura ricalca comunque quella adottata nella scheda dell’Unidisk 1.1, con differenze nei componenti passivi e nei D/A converter. I secondi sono, nel caso del player di fascia superiore, i CS4397 della Crystal, quindi medesima casa produttrice e medesima ar- chitettura interna. I progettisti hanno voluto, partendo dalla stessa base, realizzare due prodotti differenziandoli per la sezione audio; una scelta decisamente condivisibile: chi desidera un audio di livello ancor più elevato, si può rivolgere al prodotto di fascia superiore. Ma allora cosa ci dovremo aspettare dal modello in prova? Delle prestazioni non allineate alla fascia di prezzo a cui viene proposto il player? Non è così, ci sentiamo di tranquillizzare tutti i lettori; i progettisti di casa Linn hanno fatto un ottimo lavoro realizzando un’architettura decisamente vincente. Le prestazioni rilevate in laboratorio sono esaltanti; avevamo a suo tempo esultato per il Marantz DV-12S2, e adesso (a maggior ragione in quanto siamo in presenza di un prodotto europeo) lo facciamo a gran voce per l’Unidisk 2.1, una macchina eccellente sotto tutti i punti di vista, che sfrutta appieno le ottime carat- l’interno del 2.1 è molto ordinato al centro è posto il “Silver Disk Engine” sistema di lettura universale ingegnerizzato in collaborazione con la Sony. 60 AUDIOREVIEW n. 245 aprile 2004 L INN UNIDISK 2.1 PLAYER Sul fronte connessioni c’é tutto il desiderabile (compreso il DVI). teristiche dei circuiti messi in campo. In particolare ci piace sottolineare come superi a pieni voti le prove ostiche con segnali PCM a 96 kHz e quelli DSD a tutti i livelli. Notiamo, rispetto al Marantz, l’adozione di un filtraggio in uscita più energico, necessario per domare il rumore fuori banda generato dal convertitore D/A CS4392KEP (rumore che, a questo punto, può essere l’unico piccolo neo di questo linearissimo D/A converter). L’adozione di un filtraggio pesante provoca una leggera rotazione di fase in gamma altissima, fenomeno impercettibile in sede di ascolto. Un’ultima notazione sul prodotto e sulla sua upgradabilità riguarda l’architettura; come accennato abbiamo una scheda definita main board in grado di decodificare qualsiasi tipo di segnale oggi registrato su dischi di 12 cm in commercio, scheda comunque upgradabile via software tramite le prese RS-232 poste sul pannello posteriore. Tutte le schede, compresa la main board, possono essere sostituite con estrema semplicità da parte di un operatore specializzato. Linn conferma dunque con la nuova linea di prodotti Unidisk la volontà di offrire un apparecchio upgradabile nel tempo, per non tradire i propri clienti che hanno affrontato una notevole spesa per l’acquisto dei suoi prodotti indubbiamente non economici, ma decisamente ben costruiti da ogni punto di vista. Utilizzo Sessioni di ascolto come quelle che sono in grado di regalare macchine come il Linn in prova le dedichiamo a tutti coloro che ancora disdegnano l’audio AUDIOREVIEW n. 245 aprile 2004 multicanale di qualità, per far loro vivere momenti di gioia assoluta. Il Linn Unidisk 2.1 è decisamente “bensuonante” ed offre in tutte le configurazioni possibili ascolti di assoluta qualità. Naturalmente abbiamo utilizzato il player in configurazione due canali per saggiare, con registrazioni conosciute a memoria, le capacità timbriche e di ricostruzione del palco: assolutamente high-end. La palpabilità dell’evento sonoro è molto elevata, nessuna indecisione nella riproduzione può essere avvertita. Anche con vecchissime registrazioni siamo riusciti a “spremere” tutte le informazioni disponibili ed apprezzare fino in fondo la bontà dell’impianto utilizzato. Quando però sono “scese in campo” le registrazioni ad alta risoluzione, si è raggiunto l’apice dell’eccellenza: non c’è analogico che tenga! In queste condizioni di ascolto si riescono infatti a raggiungere e a superare le vette dell’analogico, le registrazioni su nastro ad alta velocità in studio. Stiamo parlando del vero analogico, quello che purtroppo poche persone hanno avuto il piacere di ascoltare. Quello che per anni ha raggiunto le nostre case tramite i vecchi dischi neri è tutt’altro, ed è sensibilmente inferiore a quanto oggi con un player di questa levatura ed ottime registrazioni (SACD e DVD-Audio) si riesce a fare. Passando al multicanale, utilizzando alcune registrazioni selezionate dal “CicognOne”, si può fare un ulteriore passo avanti nella riproduzione domestica. Il vero multicanale è questo, sono anni che cerchiamo di avvicinare i nostri lettori a tale nuovo mondo, che effettivamente offre una marcia in più. Le apparecchiature di qualità finalmente sono arrivate, e le registrazioni di qualità stanno arrivando sempre in quantità maggiore. Cosa manca allora per il definitivo affermarsi di questi nuovi prodotti? Senza dubbio un po’ di buon senso da parte delle case discografiche, attraverso una distribuzione capillare di questi nuovi dischi offrendoli ad un prezzo allineato alle altre registrazioni. Vuoi vedere che l’utente è disposto a spendere il prezzo di un CD per comprare un disco ad alta risoluzione multicanale e abbandonare l’acquisto dei dischi piratati? Sicuramente non sarà questa la soluzione al grave problema della pirateria, ma nel suo piccolo può riaccendere, in chi la musica l’ha sempre comprata, il desiderio di sentire i propri beniamini o gli autori preferiti in una nuova veste, con prestazioni sensibilmente superiori. Infine, tornando al nostro player, possiamo senza alcun dubbio affermare che può essere utilizzato in impianti di assoluto riferimento. Conclusioni Linn ha intrapreso con grandissimo successo la realizzazione di una nuova famiglia di prodotti, ognuno dei quali al vertice assoluto della propria categoria di appartenenza. Cosa ci attendiamo adesso? Molto semplice, che i progettisti riescano a mettere a frutto il loro lavoro nel disegno di questa nuova architettura, realizzando prodotti che si posizionino anche nella fascia di prezzo accessibile ai più. Una speranza? Un sogno? Crediamo di no, in Linn hanno tutte le carte in regola per rivoluzionare il mercato di qualità con prodotti unici sotto tutti i punti di vista. Nicola D’Agostino 61