Il testo espositivo

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Il testo espositivo
La storia dei cartoni
Testo
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Tipologia testuale
Testo espositivo
(il manuale)
Grammatica e scrittura
쑺 Nomi propri
쑺 Forme verbali
impersonali
쑺 Tempi dell’indicativo
쑺 Complementi di tempo
쑺 Punteggiatura
쑺 Paragrafo
쑺 Connettivi logici
쑺 Tecniche espositive
쑺 Riassunto
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cartoon, i cartoni animati, sono disegni montati su una pellicola che
scorre velocissima: in questo modo i personaggi disegnati si animano e parlano, dando vita a una storia basata su una vera e propria
sceneggiatura, come in un film. Vediamo brevemente come sono cambiati nel tempo i personaggi e le tecniche dei cartoni.
Dagli esordi ai grandi studi di produzione
I primi cartoni animati, muti e in bianco e nero, venivano proiettati nei cinema prima dei film, nel decennio iniziale del Novecento. I
protagonisti erano buffi animaletti neri spesso ripresi dai fumetti, come Felix the Cat, ottenuti unendo tubi di gomma deformabili che permettevano la simulazione dei movimenti.
Negli anni venti avviene la rivoluzione: l’americano Walt Disney
unì ai disegni animati il suono (musica, parole, effetti sonori) potenziando l’effetto comico delle animazioni: un conto è infatti scrivere su
un cartello fuori scena le battute del personaggio, tutt’altra cosa è vedere un topo che gira la coda di un gatto producendo il suono di una
sirena. Il più antico cartone sonoro, Steamboat Willie, fu proiettato nel
1928 e rappresentò il primo dei grandi successi di casa Disney, a cui
seguirono negli anni capolavori come Biancaneve e i sette nani, La carica dei 101 o il più recente Tarzan. Disney dimostrò che era possibile
creare personaggi credibili e capaci di reggere la scena per la durata di
un lungometraggio, se costruiti secondo regole precise e inseriti in una
storia avvincente.
Assolutamente opposta la filosofia di un altro grande studio di produzione americano, la Warner Bros. I personaggi dei suoi cartoni animati – Bugs Bunny, Duffy Duck, Gatto Silvestro, solo per citarne alcuni
– vivono infatti in un mondo tutt’altro che realistico, nel segno dell’anarchia e dell’esagerazione: cadono illesi da altezze inaudite, vengono
schiacciati da giganteschi macigni, corrono a folle velocità. Essi inoltre
rompono uno dei canoni tradizionali della narrazione, quello della “finzione narrativa”, rivolgendosi direttamente allo spettatore e dichiarando esplicitamente di essere dei cartoni animati.
La produzione per la TV
Negli anni Cinquanta, con la diffusione della televisione, diventa
necessario ridurre tempi e costi di produzione dei cartoni per adattarli alle esigenze del nuovo mezzo: dai lungometraggi stilisticamente
perfetti in stile Disney si passa ai mediometraggi di carattere comico.
Nascono in questo periodo i personaggi del duo Hanna & Barbera: i preistorici antenati Flintstones, il cane fifone Scooby Doo e moltissimi altri.
Le loro avventure sono semplici e divertenti, prive di ogni forma di
conflitto o di tensione e particolarmente adatte a un pubblico infantile, a cui i cartoni cominciano a rivolgersi in maniera quasi esclusiva,
contrariamente a quanto avviene in Giappone.
Infatti, sono quelli gli anni in cui anche il Giappone si lancia nella
produzione di cartoni, con storie più mature rispetto a quelle america-
a cura di M. Rutigliano © Pearson Italia spa
ne, destinate a fasce di spettatori più adulti. L’autore più
importante è Osamu Tezuka, grande ammiratore di
Disney e dei cartoni americani. A lui si devono decine
di storie e centinaia di personaggi, accomunati dall’enorme successo riportato
e dal suo stile personale, basato sui primi cartoon americani: da essi Tezuka trae
spunto per i famosi “occhioni” dei suoi personaggi, che sono diventati un tratto caratteristico dell’intera produzione nipponica.
I cartoni italiani
Anche l’Italia può vantare una discreta produzione di cartoni animati, pur mancando delle grandi strutture produttive di Stati Uniti e Giappone: il talento di grandi artisti, come Bruno Bozzetto, fa nascere ottimi lungometraggi quali Vip, Mio fratello superuomo, o anche Allegro
non troppo, in cui Bozzetto accosta cartoni e attori in carne e ossa, un
esperimento già tentato dalla Disney con il lungometraggio Mary Poppins e poi più compiutamente realizzato con lo spettacolare Chi ha incastrato Roger Rabbit? di Robert Zemeckis. Va inoltre
sottolineato il grande successo di pubblico e di critica riportato negli ultimi
anni dai lungometraggi di Enzo D’Alò,
che con La freccia
azzurra e La gabbianella e il gatto ha dato nuova linfa alla
produzione italiana
di cartoon.
Un cartone animato per pensare
Il panorama dei cartoni è in rapida evoluzione. Dal punto di vista
tecnico, l’uso del computer per animare figure e fondali ha notevolmente migliorato la qualità grafica, ma è soprattutto nelle storie che si
assiste ai cambiamenti più evidenti. Seguendo la lezione dei giapponesi, gli studi americani stanno producendo nuovi cartoni, non più solo per bambini. Ne è testimonianza la serie dei Simpsons, che si serve
dei disegni animati per portare sul piccolo schermo una pungente satira della società americana. La stessa Disney ha recentemente puntato su storie narrativamente più impegnate e drammatiche, che introducono nel mondo della fiaba elementi di riflessione.
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adattato da Gensini, Gini, Vecchi, La nuova antologia, Archimede edizioni
a cura di M. Rutigliano © Pearson Italia spa
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S.O.S.
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testi
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Il testo espositivo
Il testo espositivo è articolato in introduzione, corpo del testo e conclusione ed è scandito in paragrafi.
scopo
scelte linguistiche
testi
• esporre un’esperienza
• presentare informazioni
• approfondire un’argomento di studio,
un problema ecc.
• trattazione oggettiva, impersonale, precisa,
essenziale
• presenza di citazioni da fonti autorevoli
• lessico denotativo
• sintassi adeguata al testo (semplice se il testo
è divulgativo, più complessa se il testo
è specialistico)
•
•
•
•
•
•
Le principali tecniche di esposizione sono:
• ordine cronologico;
• enumerazione (elenco di informazioni);
• successione causale (rapporto di causa-effetto);
COMPRENDERE E ANALIZZARE UN TESTO
1. Qual è l’argomento centrale del brano?
...............................................................................
...............................................................................
2. Da quale fonte è tratto il brano?
...............................................................................
3. A quale periodo di tempo fa riferimento l’autore?
...............................................................................
4. Indica le righe corrispondenti all’introduzione, al
corpo del testo e alla conclusione.
1. introduzione: .....................................................
2. corpo del testo: ..................................................
3. conclusione: .......................................................
5. Dividi il brano in paragrafi e dai un titolo a ciascuno.
.............................................................................
.............................................................................
.............................................................................
6. A che cosa servono i titoli all’interno del testo?
1. 쏔 a disporre in ordine logico gli argomenti
2. 쏔 a facilitare la comprensione del testo evidenziandone l’articolazione
3. 쏔 a presentare in ordine cronologico i fatti
7. Nel testo non sono state evidenziate in neretto le
parole chiave: sottolineale.
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articoli di costume o attualità
saggi specialistici o divulgativi
manuali
relazioni, verbali, curricoli
guide turistiche
voci di enciclopedia
• definizione (spiegazione di parole o descrizione delle
caratteristiche di un elemento);
• comparazione (per somiglianza o differenza);
• esemplificazione (tramite esempi).
8. Individua nel testo e riporta tutte le espressioni
tecniche relative all’evoluzione dei cartoni animati
dal punto di vista formale (disegno, suono, supporto,
tecniche di realizzazione).
...............................................................................
...............................................................................
9. Classifica i nomi propri presenti nel testo completando la tabella.
persone
..........................
..........................
..........................
..........................
cose e animali
...........................
...........................
...........................
...........................
luoghi
..........................
..........................
..........................
..........................
10. Descrivi sinteticamente le caratteristiche dei seguenti tipi di cartoni animati.
1.
2.
3.
4.
primi cartoni: .....................................................
cartoni animati di Walt Disney: ............................
cartoni animati della Warner Bros: ........................
cartoni prodotti negli anni Cinquanta per la TV: .....
.........................................................................
5. cartoni giapponesi di Osamu Tezuka: .....................
6. cartoni italiani di Bruno Bozzetto: .......................
7. cartoni creati al computer: ..................................
11. Individua nel brano e riporta le forme impersonali.
...............................................................................
...............................................................................
a cura di M. Rutigliano © Pearson Italia spa
12. Secondo te, l’alta frequenza delle forme verbali
impersonali serve a:
1. 쏔 impedire che il lettore si immedesimi nella narrazione
2. 쏔 rendere oggettiva la trattazione
3. 쏔 rendere più vivace la narrazione
13. Dopo aver riletto il brano, evidenzia che cosa indicano i diversi tempi verbali.
1. imperfetto
a. esprime un’azione avvenuta
nel passato ma con effetti
che durano nel presente
2. passato prossimo b. indica un’azione duratura
nel passato
3. passato remoto c. indica un’azione conclusa
nel passato
14. Individua nel testo e riporta tutti i complementi
di tempo.
...............................................................................
...............................................................................
15. Sottolinea nel testo tutti i connettivi logici.
16. Individua nel testo un esempio per ciascuna delle
seguenti tecniche espositive.
1. ordine cronologico: .............................................
2. comparazione: ....................................................
3. esemplificazione: ................................................
4. successione causale: ...........................................
20. Con l’aiuto del dizionario trova un sinonimo per
ciascuno dei seguenti termini.
1. nipponico: .........................................................
2. macigno: ............................................................
3. illeso: ...............................................................
SISTEMATIZZARE
21. Completa il brano scegliendo le espressioni più adeguate tra quelle proposte e completando le parti mancanti.
Il testo in questione fornisce opinioni / argomentazioni /
informazioni sulla storia dei cartoni animati da prima degli
anni …................................................ fino all’avvento del
…......................... In particolare, il testo approfondisce il
processo di evoluzione / involuzione dei cartoni animati passando in rassegna i principali …......................... come Walt
Disney, il giapponese …......................... e l’italiano
…......................... ed evidenziando i cambiamenti relativi
alla grafica, alla tecnica e alla colonna sonora / storia / pellicola.
Il testo è suddiviso in …......................... contrassegnati da
un titolo che presenta l’argomento trattato in ciascuna parte. Sono utilizzate varie tecniche espositive: l’ordine cronologico, l’…........................., la …........................., la
…..........................
La trattazione risulta soggettiva / oggettiva; la sintassi è abbastanza ……………. , adatta a un testo argomentativo / divulgativo / specialistico; sono presenti alcuni termini specialistici / specializzati che tuttavia sono ormai entrati nel
linguaggio comune.
USARE LE PAROLE
17. Individua nel testo due prestiti dall’inglese non
adattati e trova due parole italiane da loro derivate.
1. .................................. ...................................
2. .................................. ...................................
18. Trova i verbi italiani derivati dalle seguenti parole straniere e scrivi una frase con ciascuno.
1. flirt: ..................................................................
2. bluff: ................................................................
3. test: .................................................................
4. scanner: ............................................................
5. chat: .................................................................
19. Individua nel testo tutti i termini appartenenti al
campo semantico della cinematografia.
...............................................................................
...............................................................................
PRODURRE UN TESTO ESPOSITIVO
22. Scrivi sul quaderno un riassunto del testo di 300
parole.
23. Uno degli errori più frequenti nella stesura di un
testo espositivo è la monotonia che deriva dall’uso
esclusivo di una o due tecniche espositive. Esercitati
a usarle tutte seguendo le istruzioni.
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Usa l’ordine cronologico per esporre le tue attività
in una mattinata di scuola.
Usa la successione causale per esporre i tuoi gusti in
fatto di moda.
Usa l’esemplificazione per esporre le tue preferenze
musicali.
Usa la comparazione per esporre le tue preferenze
tra lo studio sui libri e lo studio in Internet.
Usa la definizione per esporre i vantaggi del lettore
MP3 rispetto al lettore CD.
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