Il testo espositivo
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Il testo espositivo
La storia dei cartoni Testo 4 Tipologia testuale Testo espositivo (il manuale) Grammatica e scrittura 쑺 Nomi propri 쑺 Forme verbali impersonali 쑺 Tempi dell’indicativo 쑺 Complementi di tempo 쑺 Punteggiatura 쑺 Paragrafo 쑺 Connettivi logici 쑺 Tecniche espositive 쑺 Riassunto I 5 10 15 20 25 30 35 40 45 76 cartoon, i cartoni animati, sono disegni montati su una pellicola che scorre velocissima: in questo modo i personaggi disegnati si animano e parlano, dando vita a una storia basata su una vera e propria sceneggiatura, come in un film. Vediamo brevemente come sono cambiati nel tempo i personaggi e le tecniche dei cartoni. Dagli esordi ai grandi studi di produzione I primi cartoni animati, muti e in bianco e nero, venivano proiettati nei cinema prima dei film, nel decennio iniziale del Novecento. I protagonisti erano buffi animaletti neri spesso ripresi dai fumetti, come Felix the Cat, ottenuti unendo tubi di gomma deformabili che permettevano la simulazione dei movimenti. Negli anni venti avviene la rivoluzione: l’americano Walt Disney unì ai disegni animati il suono (musica, parole, effetti sonori) potenziando l’effetto comico delle animazioni: un conto è infatti scrivere su un cartello fuori scena le battute del personaggio, tutt’altra cosa è vedere un topo che gira la coda di un gatto producendo il suono di una sirena. Il più antico cartone sonoro, Steamboat Willie, fu proiettato nel 1928 e rappresentò il primo dei grandi successi di casa Disney, a cui seguirono negli anni capolavori come Biancaneve e i sette nani, La carica dei 101 o il più recente Tarzan. Disney dimostrò che era possibile creare personaggi credibili e capaci di reggere la scena per la durata di un lungometraggio, se costruiti secondo regole precise e inseriti in una storia avvincente. Assolutamente opposta la filosofia di un altro grande studio di produzione americano, la Warner Bros. I personaggi dei suoi cartoni animati – Bugs Bunny, Duffy Duck, Gatto Silvestro, solo per citarne alcuni – vivono infatti in un mondo tutt’altro che realistico, nel segno dell’anarchia e dell’esagerazione: cadono illesi da altezze inaudite, vengono schiacciati da giganteschi macigni, corrono a folle velocità. Essi inoltre rompono uno dei canoni tradizionali della narrazione, quello della “finzione narrativa”, rivolgendosi direttamente allo spettatore e dichiarando esplicitamente di essere dei cartoni animati. La produzione per la TV Negli anni Cinquanta, con la diffusione della televisione, diventa necessario ridurre tempi e costi di produzione dei cartoni per adattarli alle esigenze del nuovo mezzo: dai lungometraggi stilisticamente perfetti in stile Disney si passa ai mediometraggi di carattere comico. Nascono in questo periodo i personaggi del duo Hanna & Barbera: i preistorici antenati Flintstones, il cane fifone Scooby Doo e moltissimi altri. Le loro avventure sono semplici e divertenti, prive di ogni forma di conflitto o di tensione e particolarmente adatte a un pubblico infantile, a cui i cartoni cominciano a rivolgersi in maniera quasi esclusiva, contrariamente a quanto avviene in Giappone. Infatti, sono quelli gli anni in cui anche il Giappone si lancia nella produzione di cartoni, con storie più mature rispetto a quelle america- a cura di M. Rutigliano © Pearson Italia spa ne, destinate a fasce di spettatori più adulti. L’autore più importante è Osamu Tezuka, grande ammiratore di Disney e dei cartoni americani. A lui si devono decine di storie e centinaia di personaggi, accomunati dall’enorme successo riportato e dal suo stile personale, basato sui primi cartoon americani: da essi Tezuka trae spunto per i famosi “occhioni” dei suoi personaggi, che sono diventati un tratto caratteristico dell’intera produzione nipponica. I cartoni italiani Anche l’Italia può vantare una discreta produzione di cartoni animati, pur mancando delle grandi strutture produttive di Stati Uniti e Giappone: il talento di grandi artisti, come Bruno Bozzetto, fa nascere ottimi lungometraggi quali Vip, Mio fratello superuomo, o anche Allegro non troppo, in cui Bozzetto accosta cartoni e attori in carne e ossa, un esperimento già tentato dalla Disney con il lungometraggio Mary Poppins e poi più compiutamente realizzato con lo spettacolare Chi ha incastrato Roger Rabbit? di Robert Zemeckis. Va inoltre sottolineato il grande successo di pubblico e di critica riportato negli ultimi anni dai lungometraggi di Enzo D’Alò, che con La freccia azzurra e La gabbianella e il gatto ha dato nuova linfa alla produzione italiana di cartoon. Un cartone animato per pensare Il panorama dei cartoni è in rapida evoluzione. Dal punto di vista tecnico, l’uso del computer per animare figure e fondali ha notevolmente migliorato la qualità grafica, ma è soprattutto nelle storie che si assiste ai cambiamenti più evidenti. Seguendo la lezione dei giapponesi, gli studi americani stanno producendo nuovi cartoni, non più solo per bambini. Ne è testimonianza la serie dei Simpsons, che si serve dei disegni animati per portare sul piccolo schermo una pungente satira della società americana. La stessa Disney ha recentemente puntato su storie narrativamente più impegnate e drammatiche, che introducono nel mondo della fiaba elementi di riflessione. 50 55 60 65 70 75 80 85 90 adattato da Gensini, Gini, Vecchi, La nuova antologia, Archimede edizioni a cura di M. Rutigliano © Pearson Italia spa 4 ● Testo espositivo 77 S.O.S. S.O.S. testi + o Il testo espositivo Il testo espositivo è articolato in introduzione, corpo del testo e conclusione ed è scandito in paragrafi. scopo scelte linguistiche testi • esporre un’esperienza • presentare informazioni • approfondire un’argomento di studio, un problema ecc. • trattazione oggettiva, impersonale, precisa, essenziale • presenza di citazioni da fonti autorevoli • lessico denotativo • sintassi adeguata al testo (semplice se il testo è divulgativo, più complessa se il testo è specialistico) • • • • • • Le principali tecniche di esposizione sono: • ordine cronologico; • enumerazione (elenco di informazioni); • successione causale (rapporto di causa-effetto); COMPRENDERE E ANALIZZARE UN TESTO 1. Qual è l’argomento centrale del brano? ............................................................................... ............................................................................... 2. Da quale fonte è tratto il brano? ............................................................................... 3. A quale periodo di tempo fa riferimento l’autore? ............................................................................... 4. Indica le righe corrispondenti all’introduzione, al corpo del testo e alla conclusione. 1. introduzione: ..................................................... 2. corpo del testo: .................................................. 3. conclusione: ....................................................... 5. Dividi il brano in paragrafi e dai un titolo a ciascuno. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. 6. A che cosa servono i titoli all’interno del testo? 1. 쏔 a disporre in ordine logico gli argomenti 2. 쏔 a facilitare la comprensione del testo evidenziandone l’articolazione 3. 쏔 a presentare in ordine cronologico i fatti 7. Nel testo non sono state evidenziate in neretto le parole chiave: sottolineale. 78 articoli di costume o attualità saggi specialistici o divulgativi manuali relazioni, verbali, curricoli guide turistiche voci di enciclopedia • definizione (spiegazione di parole o descrizione delle caratteristiche di un elemento); • comparazione (per somiglianza o differenza); • esemplificazione (tramite esempi). 8. Individua nel testo e riporta tutte le espressioni tecniche relative all’evoluzione dei cartoni animati dal punto di vista formale (disegno, suono, supporto, tecniche di realizzazione). ............................................................................... ............................................................................... 9. Classifica i nomi propri presenti nel testo completando la tabella. persone .......................... .......................... .......................... .......................... cose e animali ........................... ........................... ........................... ........................... luoghi .......................... .......................... .......................... .......................... 10. Descrivi sinteticamente le caratteristiche dei seguenti tipi di cartoni animati. 1. 2. 3. 4. primi cartoni: ..................................................... cartoni animati di Walt Disney: ............................ cartoni animati della Warner Bros: ........................ cartoni prodotti negli anni Cinquanta per la TV: ..... ......................................................................... 5. cartoni giapponesi di Osamu Tezuka: ..................... 6. cartoni italiani di Bruno Bozzetto: ....................... 7. cartoni creati al computer: .................................. 11. Individua nel brano e riporta le forme impersonali. ............................................................................... ............................................................................... a cura di M. Rutigliano © Pearson Italia spa 12. Secondo te, l’alta frequenza delle forme verbali impersonali serve a: 1. 쏔 impedire che il lettore si immedesimi nella narrazione 2. 쏔 rendere oggettiva la trattazione 3. 쏔 rendere più vivace la narrazione 13. Dopo aver riletto il brano, evidenzia che cosa indicano i diversi tempi verbali. 1. imperfetto a. esprime un’azione avvenuta nel passato ma con effetti che durano nel presente 2. passato prossimo b. indica un’azione duratura nel passato 3. passato remoto c. indica un’azione conclusa nel passato 14. Individua nel testo e riporta tutti i complementi di tempo. ............................................................................... ............................................................................... 15. Sottolinea nel testo tutti i connettivi logici. 16. Individua nel testo un esempio per ciascuna delle seguenti tecniche espositive. 1. ordine cronologico: ............................................. 2. comparazione: .................................................... 3. esemplificazione: ................................................ 4. successione causale: ........................................... 20. Con l’aiuto del dizionario trova un sinonimo per ciascuno dei seguenti termini. 1. nipponico: ......................................................... 2. macigno: ............................................................ 3. illeso: ............................................................... SISTEMATIZZARE 21. Completa il brano scegliendo le espressioni più adeguate tra quelle proposte e completando le parti mancanti. Il testo in questione fornisce opinioni / argomentazioni / informazioni sulla storia dei cartoni animati da prima degli anni …................................................ fino all’avvento del …......................... In particolare, il testo approfondisce il processo di evoluzione / involuzione dei cartoni animati passando in rassegna i principali …......................... come Walt Disney, il giapponese …......................... e l’italiano …......................... ed evidenziando i cambiamenti relativi alla grafica, alla tecnica e alla colonna sonora / storia / pellicola. Il testo è suddiviso in …......................... contrassegnati da un titolo che presenta l’argomento trattato in ciascuna parte. Sono utilizzate varie tecniche espositive: l’ordine cronologico, l’…........................., la …........................., la ….......................... La trattazione risulta soggettiva / oggettiva; la sintassi è abbastanza ……………. , adatta a un testo argomentativo / divulgativo / specialistico; sono presenti alcuni termini specialistici / specializzati che tuttavia sono ormai entrati nel linguaggio comune. USARE LE PAROLE 17. Individua nel testo due prestiti dall’inglese non adattati e trova due parole italiane da loro derivate. 1. .................................. ................................... 2. .................................. ................................... 18. Trova i verbi italiani derivati dalle seguenti parole straniere e scrivi una frase con ciascuno. 1. flirt: .................................................................. 2. bluff: ................................................................ 3. test: ................................................................. 4. scanner: ............................................................ 5. chat: ................................................................. 19. Individua nel testo tutti i termini appartenenti al campo semantico della cinematografia. ............................................................................... ............................................................................... PRODURRE UN TESTO ESPOSITIVO 22. Scrivi sul quaderno un riassunto del testo di 300 parole. 23. Uno degli errori più frequenti nella stesura di un testo espositivo è la monotonia che deriva dall’uso esclusivo di una o due tecniche espositive. Esercitati a usarle tutte seguendo le istruzioni. ● ● ● ● ● Usa l’ordine cronologico per esporre le tue attività in una mattinata di scuola. Usa la successione causale per esporre i tuoi gusti in fatto di moda. Usa l’esemplificazione per esporre le tue preferenze musicali. Usa la comparazione per esporre le tue preferenze tra lo studio sui libri e lo studio in Internet. Usa la definizione per esporre i vantaggi del lettore MP3 rispetto al lettore CD. a cura di M. Rutigliano © Pearson Italia spa 4 ● Testo espositivo 79