legainf-43-2016

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legainf-43-2016
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www.legacoop.coop
Anno II - n. 43 del 28 novembre 2016
Primo piano
Nasce Legacoop Produzione e Servizi,
una nuova area associativa per 2.842 imprese
Il ministro Poletti e il presidente Lusetti hanno partecipato alla presentazione della nuova realtà
a pagina 2-3
Legacoop
Territori
Imprese
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L’impresa cooperativa, giovane e innovativa, come
forma privilegiata per realizzare la sharing economy.
Ovvero il nuovo modello di
business che permette in
tempo reale di connettere
persone che vogliono
scambiarsi beni o servizi,
senza intermediari, in modo
facile, semplice e veloce. E
sono state proprio le cooperative, giovani, innovative
a confrontarsi, allo “Sharitaly”, la due giorni milanese
dedicata proprio...
Ha preso il via nei giorni
scorsi con una interessante
iniziativa organizzata nella
sala Valdo Magnani l’edizione 2016-2017 di Bellacoopia Ricerca, il progetto
di Legacoop Emilia Ovest rivolto alle scuole secondarie
di primo grado della provincia di Reggio Emilia. Gli studenti dovranno realizzare
studi e ricerche relative ai
temi della cooperazione e
della solidarietà. Questa
edizione, ha spiegato la responsabile del progetto...
Un’estesa realtà imprenditoriale e la scuola unite per
dare opportunità di orientamento, formazione e stage
agli studenti delle superiori:
questo il nocciolo del protocollo di collaborazione siglato da CPL Concordia,
gruppo energetico multiutility, e dall’Istituto di Istruzione Superiore “G.Luosi” di
Mirandola.
L’accordo prevede stage di
lavoro in azienda negli ambiti dell’amministrazione e
contabilità, della gestione...
L’era del disimpegno giovanile è, progressivamente,
alle spalle. L’edonismo a
tutto campo, trasformato in
quintessenza del vivere,
non è più il tratto unico e
marcante dell’essere nella
società di ragazzi e ragazze. La vanagloria e le
vanità rumorose, tipiche
della società post materialista e disincantata degli ultimi decenni, lasciano il
passo a sentiment fondati
su incertezza e rischio,
senso di smarrimento...
Organo ufficiale
della Lega Nazionale
delle Cooperative e Mutue
Settimanale di notizie a cura
dell’Ufficio Stampa di Legacoop
Direttore Responsabile:
Dora Iacobelli
Sharitaly
Giornata internazio- I progetti
nalecontrolaviolenza dell’abitare
collaborativo
sulle donne
L’Alleanza delle Cooperative Italiane nella Giornata
Internazionale contro la
violenza sulle donne conferma il suo impegno a
fianco delle istituzioni e
delle cooperative associate
per l’affermazione della
cultura, del rispetto dell’identità delle persone e
contro ogni violenza perpetrata sulle donne.
Un fenomeno che non può
essere circoscritto alla
sfera privata delle persone
ma richiede senso...
Nota della redazione
Questo numero è stato chiuso
il 24 novembre 2016 alle ore 17.00
Segreteria di Redazione:
Anna Colomberotto
Tel. 06-844.39.372
Fax 06-844.39.402
Emilia Ovest
Bellacoopia Ricerca,
progetto rivolto alle
scuole medie
CPL Concordia
Alternanza scuola-lavoro, collaborazione
con l’istituto Luosi
leggi
Osservatorio SWG
Le nuove passioni
che aleggiano
tra i giovani
Registrazione del Tribunale di Roma
n. 109 del 22 giugno 2015
Primo piano
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Nasce Legacoop Produzione e Servizi,
una nuova area associativa per 2.842 imprese
Il ministro Poletti e il presidente Lusetti hanno partecipato alla presentazione della nuova realtà
Un’unica associazione, con oltre 2.800 imprese che danno lavoro a 203mila persone,
fatturando oltre 17 miliardi. E’ nata il 23 novembre l’Area Lavoro di Legacoop, “Legacoop Produzione e servizi”, che riunisce
“Legacoop Servizi” e l’Ancpl ”Associazione
nazionale delle cooperative di produzione e
lavoro”. Un’unica realtà per rispondere alle
sfide poste dalla modernizzazione dei mercati nazionali ed internazionali e dall’innovazione tecnologica.
Presidente è stato nominato Carlo Zini, già
presidente di Ancpl, mentre vicepresidente e
coordinatore sarà Fabrizio Bolzoni, già
presidente di Legacoop Servizi. Il Comitato
Esecutivo paritetico è formato da 12 membri,
ovvero dai componenti dei precedenti Esecutivi di Presidenza delle due associazioni.
Con un volume d’affari di 17,96 miliardi di
euro, i 2.842 associati tra imprese cooperative e consorzi aderenti occupano circa
203.000 addetti, di cui il 70% soci, nei settori delle costruzioni, della logistica e trasporti, dell’industria, delle pulizie e dei servizi
Primo piano
ACI
integrati, del facility management e dell’ecologia, della vigilanza, dei Beni culturali, della
ristorazione, dell’ingegneria e progettazione,
del consulting e delle ICT.
“Per supportare il rilancio della nostra economia – ha spiegato il ministro del Lavoro
Giuliano Poletti, intervenendo alla presentazione – servono associazioni capaci di
stare dentro alla partita, più forti per giocare
fino in fondo il proprio ruolo. Anche per questo è fondamentale la scelta che avete compiuto. In passato nel nostro Paese – ha
proseguito – abbiamo commesso un errore
enorme, pensando che il futuro potesse essere il terziario avanzato.Abbiamo cancellato
anche dalla scuola il saper fare. Ora questo
Governo sta provando a invertire la rotta,
anche con l’alternanza scuola-lavoro, un’occasione anche per le cooperative per agganciare migliaia di giovani, di competenze
nuove, di talenti per il futuro”.
Legacoop Produzione e Servizi porterà a sintesi una quota importante di intersettorialità
e favorirà la gestione di processi industriali
Legacoop
Settori
più complessi, più consistenti, certamente
più completi, nel solco dell’evoluzione che
sta trasformando i tradizionali mercati delle
costruzioni e dei servizi. In particolare il settore delle costruzioni è ormai di fronte a una
fase nuova, come emerge dall’analisi di mercato rilevata dal CRESME – presentata nel
corso della mattinata – che evidenzia come
nella costruzione di edifici e reti infrastrutturali emerga, come carattere innovativo, la
crescita delle attività afferenti alla tecnologia,
all’impiantistica e alla manutenzione.
L’evoluzione descritta comporta la necessità
di avere strumentazioni normative aggiornate,
al fine di potere accedere a nuovi canali finanziari compatibili con la natura cooperativa
e il governo democratico dell’impresa, nel
quale risulta centrale la figura del “socio lavoratore”. In tale prospettiva non è vero che
una grande impresa possa essere solo una
società per azioni o, comunque, di tipo privatistico. In questa direzione sono importanti
adeguate regole fiscali sull’istituto del ristorno,
del prestito da soci, per una capitalizzazione
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Primo piano
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indispensabile alla crescita.
“Il passo che avete compiuto – ha commentato il presidente Mauro Lusetti, intervenendo in conclusione della mattinata – è
strategico per Legacoop nazionale. Siete
un’associazione vitale, che si ripensa e si ristruttura per essere sempre più utile alle imprese. E perseguite questo obiettivo
compiendo un passo verso l’Alleanza, scegliendo un perimetro simile a quello che
hanno questi settori nelle altre centrali cooperative, una scelta già compiuta in estate
da agroalimentare e pesca e che dovrà interessare anche le aree welfare e cultura-turismo-informazione”.
“Abbiamo pagato a caro prezzo – ha concluso Lusetti – i pochi casi, che per noi sono
sempre troppi, di corruzione che hanno in-
teressato imprese cooperative. Deve essere
chiaro che tra di noi non c’è spazio per la
doppia morale: nessuno può pensare di violare le leggi per il bene della propria impresa.
Nella crisi avete avuto una reazione adeguata, consapevoli che in un mercato opaco
e attraversato dalla corruzione noi perdiamo.
Ora è essenziale investire sui soci e sulla
nuova classe dirigente: sono spariti i percorsi
che un tempo portavano alla cooperazione e
dobbiamo crearne di nuovi, anche puntando,
come ha accennato il Ministro, allo strumento dell’alternanza tra scuola e lavoro, che
deve vedere la cooperazione in prima fila”.
IL PUNTO
“Gli imprenditori cooperativi
chiedono di più ma vogliono stabilità”
Al Governo e al Paese il presidente della
nuova area di Legacoop Carlo Zini
manda un messaggio chiaro: “Dobbiamo dire in modo chiaro che gli imprenditori cooperativi sono critici su
tante cose perché pretendono di più ad
esempio per gli investimenti o sul tema
della rivisitazione del Codice, ma sono
convintamente a favore della stabilità
politica e apprezzano gli sforzi per riformare l’assetto istituzionale e rendere più
efficiente il sistema-Paese”.
“Le cooperative di Produzione e Servizi
– prosegue – si candidano a offrire soluzioni integrate per favorire lo sviluppo
‘dell’ambiente costruito’ e con esso rinsaldare la coesione sociale. In grado di
offrire risposte, anche nelle fasi di emergenza più acuta, come quelle seguite ai
Primo piano
ACI
recenti eventi sismici. Vogliamo dare il
nostro contributo a progetti di sviluppo
che, ridando slancio alla domanda di
consumi e di investimenti (Casa Italia),
significhino una svolta decisiva per la
messa in sicurezza del nostro patrimonio abitativo, delle scuole, degli edifichi
pubblici e dei beni architettonici, per un
uso del territorio che ne salvaguardi l'integrità”.
“Il nuovo Codice degli appalti – conclude
Zini – rappresenta una forte innovazione, così come l’ANAC in materia di
contrasto ai fenomeni di corruzione.
Condivisibile nei principi, da migliorare
su alcuni aspetti ideologici: subappalti,
approcci al project financing e ai costi
della legalità”.
“Da anni chiediamo alle Istituzioni e ai
Legacoop
Settori
Governi – ha spiegato il vicepresidente
Fabrizio Bolzoni – l’individuazione di
una sede istituzionale deputata a diventare riferimento per le attività dei
servizi ad alta intensità di manodopera;
una sede nella quale si affrontino in
modo organico – così come avviene
per tanti altri settori – le relative problematiche. Sul piano della Legge di Bilancio 2017, riteniamo di fondamentale
importanza il superamento della cosiddetta tassa sul licenziamento in maniera strutturale nei cambi di appalto e
in caso di fine cantiere, per la quale
siamo fiduciosi possa essere la volta
buona”. E così in effetti è stato, con
l’approvazione strutturale della norma
tanto attesa all’interno del cosiddetto
‘Mille proroghe’.
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Imprese
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>> Alleanza Cooperative
Donne e Parità
>> Alleanza Cooperative Marche
>> Alleanza Cooperative Pesca
COMMISSIONE
DONNE E PARITÀ
Giornata internazionale contro la
violenza sulle donne
25 novembre 2016
L’Alleanza delle Cooperative Italiane nella
Giornata Internazionale contro la violenza
sulle donne conferma il suo impegno a
fianco delle istituzioni e delle cooperative
associate per l’affermazione della cultura,
del rispetto dell’identità delle persone e
contro ogni violenza perpetrata sulle donne.
Un fenomeno che non può essere circoscritto alla sfera privata delle persone ma
richiede senso di responsabilità e coinvolgimento di tutti. Da parte nostra, rimane
ferma la volontà di promuovere iniziative di
informazione e di prevenzione a partire dalle
cooperative associate, a cui chiediamo una
attenzione particolare al tema dell’inclusione lavorativa delle donne vittime di violenza, piaga che in questo momento
riguarda, tra le altre, in larga misura le
donne migranti.
ALLEANZA COOPERATIVE MARCHE
Welfare, superiamo gare d’appalto per servizi sociali
opzioni nella gestione del welfare - ha detto
Gianfranco Alleruzzo, Alleanza Cooperative Marche -, non c’è scritto da nessuna
parte che fare le gare d’appalto sia l’unica
strada. Per noi cooperatori, che da trent’anni siamo in prima linea nella costruzione del sociale nelle Marche, è ormai
necessario valutare le conseguenze del
modo in cui viene affidato un servizio, perché può incidere negativamente sia sulla
qualità del servizio stesso per i cittadini, sia
per i lavoratori e le cooperative, per le quali
non è nella loro natura essere appaltifici.
Non si può parlare di qualità quando con
gare d’appalto che arrivano ad un ribasso
che oscilla anche fra il 16 e il 20%”. Per
questo, ha annunciato Alleruzzo, come Alleanza delle Cooperative Sociali Marche,
“stiamo lavorando ad un protocollo
d’azione su cui confrontarci con la Regione
Marche per chiedere di arrivare presto ad
un risultato comune più positivo che superi
una gestione legata solo all’appalto”. Il presidente di Anci Marche e sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi, ha
sottolineato come “per i Comuni sia importante potersi confrontare con buone pratiche già esistenti per creare anche un
modello Marche. Non si tratta, infatti, di capire quanto risparmiamo ma quali servizi
mettiamo in campo. Siamo pronti, quindi, a
recuperare qualche bella esperienza da
mettere a disposizione della comunità”.
Buone pratiche come quella del Comune
di Brescia, illustrata dall’assessore ai Servizi sociali, Felice Scalvini, orientata alla
logica dell’accreditamento di tutti i servizi e
alla tariffazione per quelli specialistici. Altro
modello è quello dell’Emilia Romagna dove,
dopo la legge regionale 50, è stato creato
in Regione un gruppo di lavoro con la coo-
Il welfare delle Marche ha bisogno di una
nuova modalità di affidamento dei servizi
sociali, che superi la consuetudine delle
gare d’appalto e che punti sulla qualità del
servizio offerto agli utenti e ai cittadini. Di
come arrivare a questo traguardo, si è parlato a Senigallia (An), all’Istituto Panzini,
nell’incontro “Affidamento dei servizi e cooperazione sociale: superare le gare d’appalto nei servizi sociali e di cura alla
persona”. “Il mercato non è solo un territorio di competizione ma un luogo di scambio in cui si possono costruire diverse
Primo piano
ACI
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Settori
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perazione sociale, ha spiegato Alberto Alberani, responsabile Legacoopsociali Emilia Romagna, per creare delle linee guida
condivise per superare le gare d’appalto
che vanno dall’affidamento per accreditamento alla tariffazione dei servizi. Per i rappresentanti di Aci Sociali Marche, Paolo
Pelosi, “ci sono già delle possibilità per andare oltre gare e anche per contribuire al
welfare con la sussidiarietà” mentre Roberto Frullini, “l’appalto è una questione
strumentale che può essere superata e governata. Ci sono strade nuove che possono
essere battute per superare il giochino del
ribasso, che viene scoraggiato anche dall’Autorità nazionale anticorruzione”.
ALLEANZA COOPERATIVE PESCA
Quote pesce spada sono tsunami
per economia ittica italiana
“L’adozione di un sistema di pesca con
quote per il pesce spada è un vero e proprio Tsunami per l’economia ittica italiana.
A rischio reddito e occupazione di un comparto che in Italia produce il 50% delle produzione mediterranee di spada, con circa
5000 tonnellate pescate ogni anno. Il sistema di pesca con quote, già previsto per
il tonno rosso, rischia di cambiare l’offerta
sui nostri mercati: meno prodotto made in
Italy e un +30% di import di prodotto proveniente dal nord Africa, dall’Atlantico e dal
Primo piano
ACI
Pacifico”. Così l’Alleanza delle cooperative
italiane della pesca in merito all’adozione
di una piano di ricostituzione dello stock di
pesce spada, adottato oggi in Portogallo
nel corso dell’assemblea della Commissione europea per la tutela del tonno rosso
e dei grandi pelagici (Iccat).
“Ancora una volta- sottolinea l’Alleanza- il
principio precauzionale, basato su dati
scientifici incerti, ha avuto la meglio sulla
tutela dell’occupazione e delle aziende. E
questo con scelte che non proteggono meglio la risorsa. Sarebbe stato più corretto
intervenire, come avevamo chiesto, con
misure di gestione più puntuali come le
chiusure spazio-temporali, la ridefinizione
degli attrezzi da pesca (lunghezza e numero degli ami), i sistemi di tracciabilità e
di identificazione, per evitare che si consumi prodotto di provenienza illecita, la regolamentazione della pesca non
professionale. Ringraziamo la delegazione
italiana per il difficile lavoro negoziale portato avanti in questi giorni, per sostenere
le richieste della pesca professionale. Ora,
per tentare di arginare un disastro annunciato, l’Iccat chiede di trovare un’equa e
giusta chiave di ripartizione delle quote stabilite: 10500 tonnellate a livello globale,
assieme alle altre parti contraenti. Toccherà
ora vigilare – conclude l’Alleanza- affinché
l‘Europa non mortifichi ulteriormente gli interessi nazionali. E’ indispensabile prevedere misure di sostegno per chi dovrà
inevitabilmente uscire dal mercato”.
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Settori
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>> Legacoop
>> Economia Sociale
>> Cooperative di Comunità
Primo piano
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LEGACOOP
I progetti dell’abitare collaborativo
a Sharitaly
L’impresa cooperativa, giovane e innovativa,
come forma privilegiata per realizzare la
sharing economy. Ovvero il nuovo modello
di business che permette in tempo reale di
connettere persone che vogliono scambiarsi
beni o servizi, senza intermediari, in modo
facile, semplice e veloce. E sono state proprio le cooperative, giovani, innovative a
confrontarsi, allo “Sharitaly”, la due giorni
milanese dedicata proprio al’economia collaborativa, tenutasi il 15 e 16 novembre
nello Spazio Base, di cui Legacoop è stata
sponsor gold.
Due le cooperative pugliesi che hanno partecipato nel corso di alcune delle 10 sessioni di lavoro (Abitare collaborativo, Cultura,
Dati e governance delle città, Finanza distribuita e collaborativa, Lavoro e nuove professioni, Manifattura 4.0, Mobilità e turismo,
Processi aziendali, Scienza dei cittadini,
Welfare e territorio): Experience, Apulia
Student Service. Realtà giovani e che
hanno presentato alcune esperienze innovative sul tema dei servizi legati alla ricerca
degli alloggi per studenti e giovani professionisti o lavoratori e alla opportunità di attivare servizi collaborativi all’interno delle
comunità.
Nel corso del gruppo di lavoro dedicato all’Abitare collaborativo, protagoniste le due
cooperative Experience, nata con il sostegno di Coopstartup, e Apulia Student Ser-
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Settori
vice, startup del 2012 con il bando regionale “Principi Attivi”.
E’ stato Carlo Monticelli, per Apulia Student Service, ad illustrare l’innovativo servizio di ‘CercoAlloggio’, il primo portale
italiano specializzato nell’affitto a studenti.
“Fin da sempre nel nostro progetto sono
state importanti una forte rete pubblico privato, la collaborazione tra proprietari di casa
e studenti, e la necessità di lavorare nella
legalità, in un settore dove troppo spesso
questo non accade. Partecipare a Sharitaly
e in particolare al workshop sull’abitare collaborativo è stato per noi molto interessante,
ci ha permesso di confrontarci con diverse
pratiche dell’abitare In Italia, e di lavorare
insieme sulle potenzialità di sviluppo in
un’ottica collaborativa”.
Per il progetto della neo nata cooperativa
“Experience” di Bari, Francesco Schettini:
“Experience supporta chi cerca un alloggio
temporaneo o per medi lunghi periodi, proponendo soluzioni abitative condivise. E’
una rete, l’espressione esatta della collaborazione e della messa in comune di progetti,
idee e spazi, appunto. Sharitaly ci ha consentito di confrontarci e rendere quanto più
ottimistica e veritiera la possibilità di un
cambiamento, per noi giovani e per un servizio, quello dell’abitare, che accomuna tutti
e che, così come l’abbiamo pensato, è rivoluzionario, perché sostenibile e condiviso”.
Ed ancora sono state presentate tre pratiche
dell’Abitare Collaborativo lombarde. La
Cooperativa Edificatrice Ferruccio Degradi di Milano ha illustrato due esperienze
Territori
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Legacoop
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di socialità e condivisione che coinvolgono
i soci e gli spazi comuni degli stabili in cui
abitano. Nel quartiere Figino la cooperativa
ha realizzato un complesso di due edifici
con lavanderia in comune, uno spazio di
svago all’aperto attrezzato con bersò, panchine e grill e un orto comune i cui prodotti
ricavati vengono suddivisi tra i soci che
hanno dedicato un po’ del loro tempo alla
sua cura. Esperimento ripetuto con successo con l’orto urbano di p.le della Cooperazione nel quartiere Quarto Cagnino. Il
motto con cui i soci affrontano questa esperienza è: basta dare quel che si può, ognuno
nel suo piccolo, col suo contributo.
L’esperienza innovativa del Consorzio
Casa Tua società cooperativa che accorpa
le tre cooperative storiche: UniAbita, Armando Diaz e La Nostra Casa di Cinisello
Balsamo. Dopo anni di stretta collaborazione nel 2015 ha inaugurato la prima residenza temporanea destinata a particolari
target ed alla risoluzione di una serie di bisogni trattati fino a quel momento solo a carattere emergenziale. Gli alloggi sono stati
destinati infatti a studenti, lavoratori fuori
sede, famigli con sfratto in attesa di nuova
sistemazione visitatori per eventi e manifestazioni, parenti e familiari ricoverati per
cure mediche, uomini e donne separati.
Sono stati creati spazi e servizi comuni, lavanderia, deposito bagagli, locale hobby,
bike sarin, giardino, wifi.
Alla tavola rotonda “Si può fare” inoltre la
Fondazione Dar Casa ha presentato i
progetti: Ospitalità solidale e Il foyer di
Cenni. Il primo ha previsto il recupero di 24
alloggi sottosoglia in due quartieri ERP
(Ponti e Niguarda) destinati a giovani precari o studenti tra i 18 e i 30 anni che in
cambio di un alloggio con affitto calmierato
restituiscono al quartiere 10 ore di attività
sociali. Il secondo, Il foyer di Cenni, è una
proposta per chi cerca una casa in condivisione e ha voglia di sperimentarsi in un percorso di scambio e coabitazione. Cinque
appartamenti, vicini ma indipendenti, per un
totale di 27 posti. In ogni casa del foyer ci
sono 5 o 7 posti, cucina salotto e doppi servizi. A questi si aggiungono i tanti spazi comuni a disposizione nel nuovo complesso
residenziale di Cenni di Cambiamento e la
possibilità di partecipare alle attività degli
Primo piano
ACI
abitanti.
Il prossimo appuntamento con giovani cooperative, che fanno sharing economy sarà a
Napoli, nel corso del Meeting nazionale di
Coopstartup, ovvero ““Connessioni”, il 29 e
30 novembre, Città della Scienza.
ECONOMIA SOCIALE
Conferenza annuale a Bratislava
Il prossimo 30 novembre e 1° dicembre
2016, si svolgerà a Bratislava l’annuale
conferenza internazionale sull’economia sociale, quest’anno dedicata al tema “L’Economia sociale quale attore chiave per una
risposta efficace alle attuali sfide sociali nell’Unione europea e nel mondo”. Come ogni
anno, la conferenza è patrocinata dal Governo dello Stato membro che detiene la
Presidenza di turno del Consiglio dell’UE.
Quest’anno pertanto l’evento si svolgerà
sotto gli auspici della Presidenza slovacca
che ne cura l’organizzazione in collaborazione con la Commissione europea.
Denso il programma delle due giornate di
lavoro, che vede la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni europee, nazionali, rappresentanti del mondo accademico
e rappresentanti di organizzazioni e imprese
dell’economia sociale che porteranno la testimonianza delle esperienze più significative sviluppate nei diversi Stati membri.
Attese, tra i rappresentanti di spicco della
Commissione europea, Elzbieta Bienkowska, Commissario per il mercato interno, industria, imprenditorialità e PMI, e Marianne
Thyssen, Commissario per l’occupazione,
affari sociali, competenze e mobilità professionale.
La conferenza costituirà la sede in cui sarà
presentato formalmente il Rapporto sull’economia sociale elaborato dal GECES, il
gruppo di esperti creato e coordinato dalla
Commissione europea, in cui vengono indicate 13 raccomandazioni inerenti altrettante misure concrete da implementare per
sostenere e promuovere lo sviluppo delle
imprese dell’economia sociale. Le principali
aree di lavoro in cui si sollecitano interventi
mirati della Commissione si riferiscono a:
visibilità, riconoscimento e identità; accesso
Legacoop
Settori
ai finanziamenti; quadri legislativi adeguati;
sviluppo e crescita internazionale.
La Conferenza sarà anche la sede per sviluppare un confronto e un dialogo costruttivo fra le istituzioni dell’UE e gli attori
dell’economia sociale all’interno di tavole
rotonde e workshop tematici che toccheranno temi strategici come: il ruolo dell’economia sociale quale motore per lo
sviluppo dell’occupazione a livello regionale;
crescita e sostenibilità delle imprese sociali
e strumenti concreti per la crescita; startup di imprese sociali, strumenti per la creazione di imprese sociali sostenibili; la
dimensione esterna dell’economia sociale.
Nella seconda giornata si affronterà il tema
legato ai contesti normativi nazionali e a seguire tre workshop tematici che affronteranno le problematiche legate a crescita e
sostenibilità delle imprese sociali; il ruolo
dell’Economia sociale in qualità di partner
negli ecosistemi politici; gli strumenti finanziari.
La Conferenza si concluderà con una Tavola rotonda che vedrà protagoniste le istituzioni nazionali di vari Stati membri.
La partecipazione alla Conferenza è aperta
al pubblico e gratuita (ovviamente sono a
carico dei singoli partecipanti le spese di
viaggio e alloggio) . Per registrarsi occorre
inviare una richiesta scritta alla Presidenza
slovacca. Chi fosse interessato a partecipare può contattare i seguenti riferimenti:
[email protected]; [email protected].
Per consultare il programma dell’evento:
http://www.socialeconomy.eu.org/sites/def
ault/files/archives/Bratislava%20conference%20on%20Social%20Economy%20Programme.pdf
COOPERATIVE DI COMUNITÀ
La terza edizione della Scuola si
conclude a Cerreto Alpi
Grande partecipazione alla terza edizione
della Scuola delle Cooperative di Comunità,
che ha preso il via l’11 e 12 novembre a
Succiso. La Scuola si concluderà il 25 e 26
novembre a Cerreto Alpi, dove da oltre 13
anni è attiva una delle più importanti coope-
Territori
Imprese
Sondaggio
Legacoop
8
rative di comunità italiane, I Briganti di Cerreto.
Erano oltre 60 i presenti alle giornate di Succiso, con 50 iscritti alla Scuola, che si prevedono in aumento nelle due giornate previste
a Cerreto Alpi. Hanno portato il saluto alla
giornata inaugurale il sindaco di Ventasso
Antonio Manari, il presidente del Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, il presidente di Legacoop Emilia-Romagna
Giovanni Monti e il direttore regionale di Confcooperative Pierlorenzo Rossi.
Particolarmente intense saranno anche le
due giornate di Cerreto Alpi, con relatori di
alto livello. Il 25 novembre, sul tema “Hub di
economie e sviluppi per nuove catene di valori”, interverranno Elena Casolari (Fondazione Acra), Vincenzo Marino (Icn), Andrea
Rapisardi (cooperativa Lama), Lodovico Patelli (cooperativa di comunità L’Innesto). Seguirà una sessione di lavoro sugli statuti delle
cooperative di comunità passate presenti e
future”, con interventi di Mauro Iengo (Legacoop) e Tony Dalla Vecchia (Confcooperative).
Il 26 novembre, sul tema “Welfare dalle co-
Primo piano
ACI
munità intraprendenti”, interverranno Giovanni Fosti (Università Bocconi di Milano)
Gino Mazzoli (studio Praxis), Giovanni Devastato (Università La Sapienza di Roma), Francesca Paini (cooperativa AltraEconomia).
Nel corso delle giornate di Cerreto Alpi verrà
anche presentato l’importante studio realizzato dal Ministero per lo Sviluppo Economico
sulle cooperative di comunità. Si tratta di uno
studio di fattibilità per una collaborazione innovativa tra sistema pubblico e movimento
cooperativo, che ha analizzato alcune esperienze virtuose di cooperative in Italia, tra cui
le reggiane I Briganti di Cerreto e la Valle dei
Cavalieri. Lo studio, realizzato con la collaborazione delle centrali cooperative, è stato
presentato pochi giorni fa a Roma, con la
presenza anche dei rappresentanti delle due
cooperative reggiane e degli esperti della
cooperazione che hanno collaborato allo studio.
La Scuola delle cooperative di comunità è organizzata da Confcooperative e Legacoop
Emilia-Romagna con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, nell’ambito del pro-
Legacoop
Settori
getto “Cooperative di Comunità: promuovere
la cooperazione, i beni comuni, e il territorio”.
Il Comitato scientifico del progetto è composto da Gianluca Mingozzi, Carlo Possa, Andrea Rapisardi, Giovanni Teneggi, Roberta
Trovarelli, Paolo Venturi, Flaviano Zandonai.
Segreteria organizzativa e iscrizioni: Erika Farina, 347 1639146, [email protected]; Marilena Raule 377 1255713,
[email protected]. Link su pagina FB
Scuola delle Cooperative di Comunità.
Territori
Imprese
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Territori
>> Lombardia
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LOMBARDIA
EMILIA OVEST
>> Emilia Ovest
Contest musicale
“Abbassa il volume”
>> Toscana
C’è ancora tempo fino al 30 novembre
2016 per iscriversi ad “Abbassa il volume”,
contest di musica eccezionale, organizzato
da Legacoop Lombardia e Doc Servizi nell’ambito del 130esimo anniversario di costituzione di Legacoop.
Presidente di giuria del contest, aperto a
tutti gli artisti italiani (singoli o gruppi) che
abbiano compiuto i 16 anni alla data di
iscrizione e non abbiano superato i 25, è
Massimo Cotto, giornalista, dj, scrittore e
autore televisivo. In giuria anche i direttori
artistici di Doc Live e Freecom, esperti riconosciuti in ambito nazionale.
Ogni artista o gruppo potrà presentare un
brano edito o inedito di qualunque genere e
in qualunque lingua della durata di massimo 5 minuti. La finale del contest, che
vedrà esibirsi solo cinque finalisti selezionati dalla giuria, si terrà venerdì 16 dicembre 2016 presso l’Auditorium del
Conservatorio Verdi di Milano.
>> Romagna
>> Abruzzo
>> Calabria
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ACI
Legacoop
Settori
AlviaBellacoopiaRicerca,progetto
per le scuole medie reggiane
Ha preso il via nei giorni scorsi con una interessante iniziativa organizzata nella sala
Valdo Magnani l’edizione 2016-2017 di
Bellacoopia Ricerca, il progetto di Legacoop
Emilia Ovest rivolto alle scuole secondarie di
primo grado della provincia di Reggio Emilia. Gli studenti dovranno realizzare studi e ricerche relative ai temi della cooperazione e
della solidarietà. Questa edizione, ha spiegato la responsabile del progetto Daniela
Cervi di Legacoop, si concentra in particolare sui temi delle migrazioni, della cittadinanza e dei diritti.
A Bellacoopia Ricerca hanno aderito 30
classi di 10 scuole reggiane, con un coinvolgimento di 750 studenti.
In questa edizione, vista la tematica affrontata, anche Boorea parteciperà attivamente
al progetto. L’iniziativa di presentazione, a
cui hanno partecipato numerosi insegnanti
coinvolti nel progetto, si è concentrata sui
temi previsti dal progetto. Dopo l’introduzione di Daniela Cervi, che ha illustrato le finalità di Bellacoopia Ricerca e i risultati più
che positivi che il progetto ha ottenuto nei
10 anni in cui è stato organizzato. Il presidente di Boorea e vicepresidente di Legacoop Emilia Ovest, Luca Bosi, ha
sottolineato l’importanza e il significato della
partecipazione di Boorea, da sempre impegnata sui temi della solidarietà, delle migrazioni e dell’internazionalizzazione.
Sono poi state presentate due interessanti
comunicazioni. Andrea Montanari, giornalista, dottorando di ricerca in Storia contem-
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poranea presso l’Università degli studi di
Parma, ha parlato di “Germano e Luigi, i
primi due reggiani a New York. Parabola storico/numerica dell’emigrazione reggiana fra
Ottocento e Novecento”. Silvia Galloni e Barbara Papotti, esperte in formazione interculturale, fenomeni migratori e trasformazioni
sociali hanno affrontato il tema “Le grandi
globalizzazioni, le motivazioni delle migrazioni, i modelli interculturali adottati dall’Europa, le parole delle migrazioni” a cura di
Silvia Galloni e Barbara Papotti.
All’incontro erano presenti Lucio Levrini, coordinatore dei progetti di ricerca, e Stefano
Campani, direttore di Boorea Emilia Ovest.
Nel corso dell’incontro sono stati forniti dettagli operativi e verrà consegnata una ricca
documentazione utile allo svolgimento delle
attività. Le ricerche dovranno essere completate entro febbraio del 201. Legacoop
Emilia ovest metterà a disposizione delle
scuole tutor e strumenti utili per la realizzazione delle ricerche, esperti delle materie
trattate.
Le dieci scuole che partecipano a Bellacoopia Ricerca sono: l’Istituto comprensivo
“Comparoni”, Scuola di Bagnolo in Piano,
l’Istituto comprensivo di Novellara, Scuola
“Lelio Orsi”, l’Istituto comprensivo Correggio 2, Scuola “G. Andreoli”, l’Istituto comprensivo “G.B.Toschi” Baiso – Viano, Scuole
di Baiso-Viano-Regnano, l’Istituto comprensivo “Don Borghi”, Scuola di Rivalta, la
Scuola “Albert Einstein” di Reggio Emilia, la
Scuola “Enrico Fermi” di Reggio Emilia, la
Scuola “Sandro Pertini 1” e “Sandro Pertini
2” di Reggio Emilia, l’Istituto comprensivo
“Matteo Maria Boiardo”, Scuola di Scandiano, e la Scuola Marco Emilio Lepido di
Reggio Emilia.
le realtà cooperative che lavorano in sinergia su quella che è considerata la regina
delle piante foraggere: Sopred, Apros, CoNaSe, Promosagri e Cooperative Agricole
Braccianti, Semia, Coop. Bonifica Lamone
e C.A.C.
Un percorso che spazia dalla lavorazione
dei foraggi, a quella del seme certificato fino
alla ricerca e miglioramento genetico, con
varietà e caratteristiche che fanno sì che la
qualità della nostra erba medica sia apprezzata in zone lontanissime e diverse tra
loro come Paesi Arabi e Giappone.
«Più di due terzi dell’erba medica lavorata
sono destinati all’estero, per cui l’alta qualità e la distintività si dimostrano concetti
chiave per il successo», spiega il responsabile agroalimentare di Legacoop Romagna,
Stefano Patrizi. «Si consolidano gli ettari
destinati a questa coltivazione anche grazie all’opportunità offerta dalla coltivazione
del seme certificato, per cui la Romagna è
estremamente vocata. Il valore dato agli
agricoltori e a cooperative agricole braccianti, oltre che da liquidazioni competitive
col mercato e dalla capacità di temperarne
le asperità, è incrementato dalla forte sinergia di questa Filiera che condivide una
strategia fondata sull’alta qualità e il rispetto
delle regole».
L’Erba Medica, leguminosa azotofissatrice,
fondamentale per le rotazioni e il recupero
di fertilità dei terreni, è specie conosciuta
da millenni. Originaria dell’Asia occidentale
(terre di provenienza della tribù dei Medi,
dai quali prende il nome), venne diffusa in
Europa dai persiani attraverso l’antica Grecia. Già al tempo dell’impero romano veniva largamente usata per nutrire il
bestiame.
ROMAGNA
TOSCANA
Erba medica, export e superfici in
aumento per la filiera romagnola
Presentazionedellatesidilaureadi
Sandro Pertini
Un migliaio di aziende agricole coinvolte, il
70% del prodotto disidratato destinato all’export, settemila ettari impegnati a foraggio e produzione di seme, sono numeri di
una coltura in crescita: l’annata 2016 si
conferma positiva per il settore dell’Erba
Medica di Legacoop Romagna. Sono sette
È stata presentata il 22 novembre nell’Aula
Magna del Rettorato dell’Università di Firenze la tesi di laurea di Sandro Pertini
sulla cooperazione. La presentazione del
volume Sandro Pertini, La cooperazione.
Tesi di laurea discussa nell’anno 1924
presso l’Istituto di Scienze sociali Cesare
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
Alfieri di Firenze (Ames, Genova 2012) a
cura di Sebastiano Tringali, con introduzione di Fabio Fabbri, si è svolta durante
un incontro a cui hanno partecipato il rettore Luigi Dei, il vicepresidente della Fondazione Sandro Pertini di Firenze, Pietro
Pierri, Eugenio Giani, presidente Consiglio Regionale della Toscana, Gianluigi
Granero, presidente Legacoop Liguria, il
giornalista Ugo Intini e Massimo Morisi,
presidente del corso di laurea in Scienze
Politiche. Ha moderato l’incontro Roberto
Negrini, presidente Legacoop Toscana,
che ha affermato “Pertini ha fatto a Firenze
la sua seconda tesi di laurea, nella quale
ha preparato, da riformista, un’idea diversa
di sviluppo ed equità sociale in questo
Paese”. Il rettore Dei ha sottolineato l’importanza del contesto storico in cui il giovane Pertini decide di studiare la
cooperazione: “Vi rendete conto studiare il
tema della cooperazione quando l’Europa e
il mondo stanno per precipitare in un gorgo
che darà poi luogo all’appellativo del secolo del male al ventesimo secolo? “ ha
chiesto nel corso del suo intervento.
L’iniziativa ha così dato il via alle attività
previste nel protocollo di intesa fra Università di Firenze e Legacoop Toscana firmato
il 16 novembre.
Il protocollo mira a rendere più stretti ed efficaci per studenti, laureati e per le cooperative i rapporti tra il mondo accademico
fiorentino e quello della cooperazione. Nell’accordo si prevedono tirocini e stage in
cooperativa, percorsi formativi sulla cooperazione, premi e borse di laurea per tesi
su argomenti attinenti il movimento cooperativo, giornate tematiche dedicate all’economia cooperativa, consulenza per i
laureati che si volessero costituire in cooperativa.
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ABRUZZO
Seminario “La Formazione per una
professionalità più competente”
Vogliamo fornire alle cooperative e ai consulenti gli strumenti per poter competere
nel mercato e uno di questi strumenti è proprio la formazione” dichiara Fernando Di
Fabrizio, Presidente di Legacoop Abruzzo,
a proposito del seminario che si è tenuto
venerdì 16 novembre a San Giovanni Teatino, presso la sede dell’Associazione.
“Anche quest’anno- prosegue il Presidenteabbiamo svolto diversi seminari tematici riguardanti il Bilancio delle cooperative, la disciplina IVA, il Jobs Act e abbiamo concluso
il ciclo venerdì con il Nuovo Codice Appalti,
convinti che il miglior modo per affrontare le
sfide del mercato sia la conoscenza e la
preparazione”.
Il seminario rientra nella programmazione
delle attività definita dalla Presidenza di Legacoop Abruzzo ed è realizzato con il supporto organizzativo di Generazioni Abruzzoil coordinamento dei giovani cooperatori
abruzzesi- e della Rete Nazionale Servizi di
Legacoop che mette a disposizione dei territori i professionisti dei vari settori. La partecipazione è rivolta a tutti i soci e
dipendenti delle cooperative aderenti nonché ai consulenti delle associate.
Primo piano
ACI
CALABRIA
Arriva “Impresa Meticcia, l’impresa
possibile” laboratorio polifunzionale a Catanzaro
MEET_Project, associazione di promozione
sociale di Catanzaro, presieduta da Elio Lobello, nelle prossime settimane, in seguito
alla vittoria del bando Coopstartup Calabria
di Legacoop, Coopfond e Regione Calabria,
diventerà una cooperativa sociale. La costituenda cooperativa potrà contare su un
team composto da 6 giovani ragazzi e ragazze catanzaresi (Viviana Gentile, Claudia
Foresta, Alessandra Lobello, Stefano Lo Iacono, Barbara Rosanò) con competenze,
esperienze e professionalità differenti dalla
comunicazione sociale, alla progettazione,
agli aspetti legali e di mediazione interculturale.
Nella scorsa settimana la giovane associazione, è stata impegnata a Milano nella finale del concorso “Welfare che impresa!”
Legacoop
Settori
promosso da Fondazione Italiana Accenture,
UBI Banca e Fondazione Bracco, con il progetto “Impresa Meeticcia, l’impresa possibile” che è stato l’unico nella categoria Sud
a rappresentare la Calabria. Impresa MEETiccia, “è un laboratorio polifunzionale che
attraverso la contaminazione fra culture e
competenze facilita la nascita di nuove imprese, parte infatti dal bisogno di valorizzare
le competenze di italiani e stranieri e di promuovere un’integrazione di qualità”.
“Il primo spazio Impresa MEETiccia - affermano gli organizzatori - sorgerà a Catanzaro
nei primi mesi del 2017 e una volta consolidato il modello si punterà alla replicazione
nei vari contesti sia calabresi che nazionali in
cui ci sia la volontà forte da parte degli Enti
Locali di partire dal tema del lavoro come
strumento di integrazione e di valorizzare le
competenze del territorio, per riattivare economie locali”.
Fonte: http://www.lametino.it/Ultimora/arriva-impresa-meticcia-l-impresa-possibilelaboratorio-polifunzionale-a-catanzaro.html
Territori
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Imprese
>> CPL Concordia
CPL CONCORDIA
Alternanza scuola-lavoro, firmato
protocollo di collaborazione con
l’istituto Luosi di Mirandola
>> CMC
>> Promosagri
>> Camelot
>> Itaca
>> Consorzio Solidarietà Sociale
>> Conad
>> Conad Sicilia
>> Coop Cadore
>> Coop Mag
Primo piano
12
ACI
Un’estesa realtà imprenditoriale e la scuola
unite per dare opportunità di orientamento,
formazione e stage agli studenti delle superiori: questo il nocciolo del protocollo di collaborazione siglato da CPL Concordia, gruppo
energetico multiutility, e dall’Istituto di Istruzione Superiore “G.Luosi” di Mirandola.
L’accordo prevede stage di lavoro in azienda
negli ambiti dell’amministrazione e contabilità,
della gestione di servizi informatizzati, degli
uffici con l’estero e del marketing, e coinvolge
gli studenti delle classi quarte e quinte dell’Istituto Tecnico Luosi, del Professionale Cattaneo e del Liceo Classico e Linguistico Pico.
Il protocollo è stato sottoscritto nei giorni
scorsi dal Presidente di CPL Concordia
Mauro Gori e dal Dirigente scolastico dell’Istituto mirandolese Giorgio Siena.
“L’accordo parte dalle novità legislative di alternanza scuola – lavoro, ma va oltre prevedendo un inserimento progettato per una
formazione integrata: un inserimento finalizzato a completare il percorso scolastico con
un vero tirocinio formativo”, ha spiegato
Siena. “Si tratta di un’esperienza avanzata
che include anche aggiornamento di docenti
nell’area della multiutility. L’accordo, se confermato da un positivo ed efficace riscontro
nella realtà, potrà diventare un modello di alternanza più interessante per il nostro territorio”.
All’interno del progetto di alternanza scuolalavoro sono previsti anche incontri di formazione e informazione rivolti ai docenti e agli
studenti e la nomina di tutor scolastici
e aziendali che seguiranno i percorsi degli
stagisti.
“La collaborazione ufficializzata con l’Istituto
Superiore Luosi rientra a pieno titolo nella
missione aziendale di CPL Concordia che,
con la sua attività, si conferma patrimonio per
il territorio”, ha dichiarato il Presidente di CPL
Concordia Mauro Gori. “L’interscambio tra la
nostra realtà imprenditoriale e la scuola mira
a formare giovani più preparati ad entrare nel
mondo del lavoro e quindi più ricercati dalle
aziende, in provincia di Modena e non solo.”
Legacoop
Settori
CMC
Darà acqua a Manila
«Dove ci sono complicazioni progettuali e
tecnologiche noi italiani siamo sempre i più
competitivi». Roberto Macrì, direttore generale diCmc, il colosso cooperativo ravennate delle costruzioni, nonna dubbi:
sono i nostri cervelli e le nostre competenze a fare la differenza in giro perii
mondo, dove ci sono bandi di gara da vincere non seguendo il criterio del massimo
ribasso ma attravers o offerte tecniche di
alto standing.
E’ stato infatti aggiudicato a Cmc, nonostante l’offerta romagnola non fosse la più
bassa, un grosso progetto a Manila da 68
milioni di euro per realizzare entro il 2020
un tunnel di 64 km a nord della capitale filippina esportare così l’acqua ai3 milioni di
persone in una nazione con acquedotti fatiscenti (i finanziamenti arrivano dalla
Banca di sviluppo asiatico). «Per noi è un ritorno nelle Filippine dopo un decennio di
assenza. A cavallo del Millennio avevamo
realizzato lì i più grossi impianti idroelettrici
della nostra storia. Ora abbiamo sbaragliato la concorrenza di alcune ditte cinesi
e di un’australiana in short list con noi. Soluzioni tecniche, affidabilità, puntualità sono
caratteristiche che ci riconoscono ovunque
i committenti stranieri», spiega il dg. Cmc si
prepara a chiudere un bilancio 2016 a 1,2
miliardi di euro di fatturato (700 milioni di
commesse all‘estero) a fronte di un portafoglio ordini che supera i 3,5 miliardi, con
i cantieri più grossi tra Svezia, Libano e
Kenya.
«Nel frattempo continuiamo a partecipare a
gare ai due estremi del pianeta, le ultime in
Usa, Argentina,Emirati arabi, Kuwait, Marocco, Nepal e ancora nelle Filippine. E si
tratta sempre - conclude Macrì - di bandi
internazionali e progetti complicati. Per costruire le grandi strade in mezzo all’Africa
che richiedono masse di manodopera e di
macchine elementari non serviamo noi italiani».
Fonte
http://www.ediliziaeterritorio.ilsole24ore.co
m/art/lavori-pubblici/2016-11-22/lavoriestero2-coop-cmc-ravenna-dara-acquamanila-195919.php?uuid=ADUFzzzB
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PROMOSAGRI
Le CAB combattono la crisi
con i satelliti
La tecnologia ha avuto negli ultimi anni un
impatto determinante nella coltivazione. Ciò
che ha salvato le Cooperative Agricole Braccianti dalla crisi e dalla riduzione dei contributi della Unione Europea, è stata proprio
la capacità di essere, da sempre, al passo
coi tempi.
«Abbiamo iniziato da oltre dieci anni a inserire nei 13mila ettari delle 7 CAB in
mappe digitalizzate e “georeferenziati” con
l’ausilio di rilevazioni satellitari – spiega Pietro Pasini di Promosagri -. Più recentemente partendo da questa base è stato
agevole introdurre la cosiddetta agricoltura
di precisione, una tecnologia che trae origine da progetti militari sempre governati
da sistemi satellitari.
Nelle cooperative braccianti la Precision
Farming ha trovato condizioni favorevoli in
virtù delle ampie superfici di pianura disponibili, ai terreni sistemati a drenaggio senza
fossi e della propensione all’innovazione dei
tecnici e degli operatori».
Già dal 2010 in AGRISFERA, la più grande
cooperativa del gruppo PROMOSAGRI, sono
state installate attrezzature che consentono,
grazie all’ausilio di antenne satellitari, di
avere mezzi agricoli teleguidati per le esecuzioni delle diverse operazioni meccaniche, di rilevare i dati produttivi e di
concimare le colture in relazioni agli effettivi bisogni in base alla fertilità per ogni piccola porzione di terreno. Oggi tutte le CAB
applicano, a diversi livelli, l’agricoltura di
precisione che apporta notevoli benefici su
diversi aspetti: dal contenimento dei costi
del lavoro meccanico per riduzione dei
Primo piano
ACI
tempi, alla riduzione e all’ottimizzazione
degli antiparassitari e dei concimi, all’aumento di produzione riscontrati nelle principali colture. L’agricoltura di precisione
quindi, oltre a fornire risposte positive per
l’economia aziendale, fornisce anche un
positivo contributo all’ambiente per un ulteriore miglior utilizzo dei prodotti fitosanitari
e fertilizzanti impiegati. Un’altra potenzialità
dell’agricoltura di precisione riguarda il suo
utilizzo nelle coltivazioni biologiche dove
l’eliminazione delle erbe infestanti si effettua solo con attrezzature meccaniche: il
controllo delle operazioni per mezzo delle
antenne satellitari permette di avere una
precisione estrema, fino a 2, 5 centimetri.
La presenza di queste attività nelle CAB ha
suscitato l’interesse anche delle istituzioni
scientifiche che sono sfociate in progetti di
collaborazione, in particolare del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell’Università di Bologna.
CAMELOT
Incontro dei richiedenti e titolari di
protezioneinternazionaleconigiovani di Vaccolino (FE)
Assieme per un pomeriggio, i richiedenti e titolari di protezione internazionale e i giovani
che frequentano il catechismo presso la
Chiesa Parrocchiale di San Giacomo Apostolo
a Vaccolino (FE), hanno potuto incontrarsi per
raccontarsi le reciproche esperienze e condividere una merenda aperta anche ai familiari e agli abitanti che hanno raccolto l’invito
del parroco per partecipare a questo momento di scambio.
Legacoop
Settori
Organizzata dalla Chiesa Parrocchiale di Vaccolino in collaborazione con Camelot, l’iniziativa ha voluto far conoscere alla comunità i
ragazzi che sono ospitati a Vaccolino nel Centro di Accoglienza Straordinaria gestito dalla
cooperativa, in quanto componente dell’Associazione Temporanea di Imprese a cui
l’Azienda Servizi alla Persona - ASP di Ferrara ha affidato il servizio.
Da maggio 2016 la struttura accoglie 16 uomini provenienti da Costa D’Avorio, Eritrea,
Guinea, Mali, Nigeria e Senegal.
Gli operatori di Camelot hanno spiegato che,
fin dal loro arrivo a Vaccolino, oltre all’alloggio,
vengono garantiti loro vitto, assistenza legale
e sanitaria, lezioni di italiano e servizi di mediazione culturale per facilitare una comunicazione condivisa all’interno della casa e
supportarli nelle modalità di relazione con la
comunità che li circonda. Inoltre stanno frequentando corsi di formazione per l’avviamento al lavoro.
Per lo sviluppo del progetto, Camelot mette a
disposizione educatori e operatori sociali che
frequentano quotidianamente la casa, incontrano i ragazzi e monitorano che le buone
norme di convivenza interna e con gli abitanti
vengano rispettate, insegnanti di italiano per
stranieri e consulenti legali che raccolgono la
storia di ragazzi, forniscono un supporto nella
ricostruzione documentale e li assistono nel
percorso fino all’audizione con la Commissione Territoriale per il riconoscimento della
protezione internazionale.
Alcuni abitanti si sono già resi disponibili per
offrire lezioni di italiano, che si andrebbero ad
aggiungere a quelle già previste dal progetto.
I profughi, a loro volta, hanno partecipato alle
attività di volontariato dell’associazione Buonincontro per la risistemazione del centro di
Territori
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Imprese
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aggregazione e la distribuzione di abiti usati a
persone bisognose.
Il pomeriggio di incontro con la comunità, è
stato, per tutti coloro che hanno partecipato,
l’occasione di conoscere i ragazzi accolti nella
struttura e gli operatori di Camelot che li seguono, e fare assieme a loro una merenda a
base di cibi della tradizione dei paesi dei beneficiari accolti.
E’ stata inoltre allestita la mostra Ri-Scatti che
espone le fotografie su Ferrara e dintorni realizzate da richiedenti e titolari di protezione internazionale.
ITACA
Partecipa alla
“Staffetta Telethon” di Udine
aderiranno alla squadra Itaca, avrà necessità
di riposare, cambiarsi d’abito o altro. La
squadra Itaca coprirà le 24 ore di Staffetta, i
beneficiari dei nostri servizi che parteciperanno saranno affiancati dai nostri operatori
per percorrere il tragitto in sicurezza, rispettando così i tempi e le necessità di ogni singola persona. Le persone con disabilità
percorreranno il tragitto esclusivamente nelle
ore diurne”.
Giunta alla 18^ edizione, la Staffetta Telethon è un evento unico nel suo genere in Italia, pensato per sostenere la ricerca
scientifica contro le malattie genetiche rare.
Negli anni, la staffetta è cresciuta sempre
più, fino a coinvolgere nel 2015 ben 393
squadre, composte da agonisti e semplici
amatori, per un numero complessivo di 11
mila i podisti che si sono scambiati il testimone nel cuore di Udine.
Info sulla Staffetta Telethon di Udine su
www.telethonudine.it.
CONSORZIO SOLIDARIETÀ SOCIALE
Celebrati i primi 20 anni
La Cooperativa sociale Itaca parteciperà alla
“Staffetta Telethon 24 per un’ora” prevista a
Udine il 3 e 4 dicembre prossimi (dalle 15
del sabato alle 15 della domenica). L’idea di
formare una “squadra Itaca” arriva dagli operatori del servizio “Abitare Possibile” della
Carnia e mira a rendere le persone protagoniste attive all’interno delle comunità di appartenenza. “Abbiamo chiuso la fase di
raccolta delle adesioni e possiamo confermare che una squadra Itaca, composta sia
dagli operatori sia dai beneficiari dei nostri
servizi, parteciperà alla Staffetta di Udine.
Non sarà necessario correre – anticipa lo
staff Itaca -, si potrà anche camminare, il nostro desiderio è portare concretamente il nostro contributo a questa importante e
significativa manifestazione”.
Per l’occasione Itaca ha anche provveduto a
noleggiare un camper che fungerà da
“campo base” per chi, tra i partecipanti che
Primo piano
ACI
“Consorzio in movimento: 20 anni di solidarietà sociale” è il titolo del documento e
degli eventi organizzati da CSS Modena
(Consorzio di Solidarietà Sociale di Modena)
in occasione della celebrazione dei 20 anni
dalla fondazione.
Una nuova sede, una mostra fotografica
permanente, un bilancio sociale ventennale
che è anche un bel libro fotografico (con
foto di Luigi Ottani e Barbara Pasquariello), una tavola rotonda con esperti di livello nazionale. Tutto questo per celebrare il
ventennale di CSS, il Consorzio unico che
riunisce 28 cooperative sociali dislocate
sull’intero territorio della Provincia di Modena – dal Frignano alla Bassa modenese
– aderenti a Confcooperative, Legacoop e
Agci.
Venerdì 18 novembre alla Camera di Commercio di Modena, dopo la presentazione
del Bilancio sociale e l’intervento dei fotografi Ottani-Pasquariello, si è tenuta una tavola rotonda sul tema “Cooperazione
sociale e welfare: inclusione attraverso il
lavoro e normative in evoluzione”, cui
Legacoop
Settori
hanno partecipato nomi importanti: Arturo
Nora (Presidente CSS), Gian Carlo Muzzarelli (Sindaco Comune di Modena), Claudia
Fiaschi (Vicepresidente nazionale Confcooperative), Andrea Benini (Presidente Legacoop Estense), Flaviano Zandonai (Iris
Network), Paola Cicognani (Direttore Agenzia Regionale per il lavoro); a moderare Enrico Grazioli (Direttore Gazzetta di Modena).
“CSS” – ha affermato il presidente Arturo
Nora – “è un soggetto economico che, nel
corso dei suoi primi 20 anni di attività ha
fatto dei valori della legalità, della sussidiarietà e dell’inclusione socio-lavorativa della
componente più fragile e vulnerabile delle
nostre comunità il fulcro del proprio agire”.
L’entrata in vigore della Legge Regionale
n.12 per la promozione e lo sviluppo della
cooperazione sociale, tra gli altri adempimenti, prevede l’obbligo di redigere il Bilancio Sociale. “Un obbligo” – prosegue il
presidente di CSS – “che il Consorzio ha di
fatto percepito come tale sin dalla fine degli
anni ’90. Siamo convinti che la rendicontazione sociale sia un impegno doveroso per
gli Enti del Terzo settore, anche per accrescere la credibilità del nostro agire”.
Nei suoi primi 20 anni CSS ha prodotto 144
mln di euro di attività, per oltre il 90% prodotti dalle cooperative socie. Le persone
che lavorano complessivamente nelle cooperative aderenti a CSS (cooperative di tipo
A e di tipo B) sono 1.427. Di queste 957
sono impiegate nelle cooperative di tipo B.
Il 61% di queste, pari a 584 lavoratori sono
persone svantaggiate. Ciò significa che in
media più di una persona su due all’interno
delle cooperative di tipo B presenta una
qualche forma di svantaggio certificato.
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Imprese
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CONAD
Eccellenze regionali nella stazione
ferroviaria di Santa Maria Novella
Ha aperto al pubblico giovedì 24 novembre,
presso il Binario 1A della stazione centrale di
Santa Maria Novella, crocevia quotidiano di
decine di migliaia di persone, il nuovo Sapori&Dintorni Conad, il quarto in città. Si
completa, in tal modo, il progetto lanciato a
fine 2012 da Conad assieme a Grandi Stazioni per la realizzazione degli store nelle stazioni di Roma Termini, Milano Centrale,
Napoli Centrale e, appunto, Firenze Santa
Maria Novella.
Il punto di vendita, è disposto su due piani e
ha due ingressi. Da Via Alamanni si accede
alla Cremeria Sapori&Dintorni e al bar caffetteria presenti al piano terra; l’altro accesso
è dal Binario 1A al piano binario, dove si sviluppa la superficie di vendita con area degustazione. In totale 570 mq di vendita al piano
binario di prodotti italiani, legati a tanti territori e alle eccellenze di cui ogni regione d’Italia è ricca e oltre 140 mq di area di
somministrazione fra piano terra e piano binario.
Lo spazio interno è suddiviso tra i reparti gastronomia e panetteria, ortofrutta, carne a libero servizio e selezione di drogheria
alimentare e bevande, ognuno caratterizzato
da un’ambientazione specifica. E’ presente
tutta la gamma dei prodotti regionali italiani
a marchio Sapori&Dintorni, affiancata delle
linee biologiche e funzionali Conad il biologico, AC Conad e la nuova Verso Natura
Conad.
All’interno dello store è stata ricavata un’area
dedicata alla degustazione dei prodotti in
vendita da consumare sul posto o portare a
casa nelle comode confezioni take away in
vendita al banco gastronomia.
A Firenze Conad è una solida realtà: con la
nuova apertura sono nel complesso 23 i
punti di vendita distribuiti in tutta la città
(quattro dei quali con l’insegna Sapori&Dintorni) e quasi 500 le persone occupate. Oggi
i fratelli Leonardo e Claudia Betti, entrambi
soci di Conad del Tirreno, – la loro famiglia da
quarant’anni gestiva il negozio Margherita
Conad di via Alamanni che ora ospita la
nuova Cremeria Sapori&Dintorni e il bar – si
misurano con la nuova sfida dello store alPrimo piano
ACI
l’interno della stazione ferroviaria di Santa
Maria Novella. Uno store specializzato nel
cibo di qualità, che valorizza la territorialità e
offre la possibilità di degustare al proprio interno una gamma di piatti.
«Lo store Sapori&Dintorni di Firenze Santa
Maria Novella è una bella vetrina per valorizzare l’eccellenza dei prodotti regionali e italiani – sottolinea l’amministratore delegato
di Conad del Tirreno Ugo Baldi –, ma anche
un’opportunità di acquisto che dà risposte al
flusso turistico, ai pendolari e ai fiorentini.
Siamo per la valorizzazione del localismo, per
dare risposte al territorio attraverso i nostri
soci, che operano in tante comunità locali.
Questo nuovo store ha le carte in regola per
rafforzare il servizio e confermare l’insegna
quale punto di riferimento sia per i turisti che
transitano nella stazione ferroviaria sia per i
cittadini che vivono e lavorano in zona. Diamo
valore ai prodotti di qualità, espressione della
tradizione regionale; prodotti che i fiorentini
hanno piacere di portare in tavola e i turisti di
assaporare e acquistare come una piacevole
scoperta».
E’ soprattutto alla valorizzazione del territorio
e dei suoi prodotti che punta questo piccolo
store, con l’offerta di tante eccellenze locali;
un’offerta ampia, che produce ricadute positive sul tessuto economico di tanti territori toscani e sull’indotto.
La presenza di un box clienti assicura il servizio di accoglienza e info point sui principali
eventi culturali e manifestazioni che si svolgono in città.
Per Conad del Tirreno, che ha chiuso il 2015
con un giro di affari complessivo della rete
associata di 2,35 miliardi di euro, i prodotti
regionali in Toscana valgono il 30 per cento
del fatturato. Un dato che sottolinea l’attenzione della cooperativa alla tradizione enogastronomica locale e la capacità di
valorizzare i prodotti regionali di qualità nei
centri storici delle città d’arte o in luoghi di
transito dei turisti, come sono Firenze, Siena,
Sassari e la Stazione Termini di Roma.
Lo store Sapori&Dintorni nasce per dare risposta a esigenze di consumo sia per chi la
città la vive quotidianamente sia per i turisti
in visita, oltre che per far conoscere e valorizzare l’eccellenza tipica dell’agroalimentare
regionale italiano. L’offerta enogastronomica
territoriale è sempre più una motivazione di
vacanza che integra quella culturale e am-
Legacoop
Settori
bientale e non può fare a meno dei prodotti
tipici: in fondo, è arte anche quella del buon
cibo. E’ il legame con il territorio, forte elemento di distintività per Conad, ad assicurare la riconoscibilità dei prodotti italiani sui
mercati esteri.
Comune denominatore a tutti gli store Sapori&Dintorni in attività è il cibo, che comunica ed è oggetto di comunicazione, ma che
alimenta anche un solido legame tra eccellenze del territorio, cultura locale ed economia.
CONAD SICILIA
I biscotti prodotti dai detenuti sugli
scaffali degli store palermitani
La grande distribuzione apre le porte al progetto “Cotti in frangranza” e così i biscotti
sfornati dal biscottificio del carcere minorile palermitano saranno disponibili sugli
scaffali dei supermercati Conad. “Cotti in
Fragranza” è un laboratorio per la preparazione di prodotti da forno, gestito dalla cooperativa sociale “Rigenerazioni” onlus. La
prima realtà del Sud Italia all’interno di un
Istituto Penale per i Minorenni, che ha
l’obiettivo di realizzare prodotti da forno di
alta qualità da commercializzare nel territorio locale e nazionale. Il primo prodotto è
“Buonicuore”, frollino secco al mandarino,
raccolto in terreni confiscati alla mafia a
Ciaculli e realizzato con materie prime quali
la farina Maiorca Bio molita a pietra, lo zucchero integrale di canna Muscovado, il lievito biologico, burro e latte a km 0. La
commercializzazione del prodotto vuole
unire l’alta qualità dei prodotti, garantita
dalla presenza di materie prime biologiche
o a km 0, alla finalità dell’inclusione sociolavorativa dei giovani del Malaspina che,
previa formazione, potranno diventare lavoratori specializzati ed autonomi, anche al di
fuori del percorso detentivo. Il progetto è
promosso e sostenuto dall’Istituto Penale
Territori
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per i Minorenni di Palermo, Opera Don Calabria, Associazione nazionale Magistrati e
Fondazione San Zeno.
“Siamo grati a Conad per averci offerto
l’opportunità di far crescere il nostro progetto sociale, aprendo le porte della Gdo
ad un prodotto di altissima qualità altrimenti destinato ad un consumo di nicchia
- afferma Lucia Lauro, una delle coordinatrici del progetto -. Inizialmente i dolci
sfornati dal biscottificio del carcere minorile
palermitano saranno venduti in 11 punti
vendita a marchio Conad di Palermo ma
contiamo di riuscire ad aumentare la produzione per poter allargare la rete di vendita. Per l’avvio, 5 dei 36 ragazzi ospitati
nel carcere Malaspina di Palermo, inseriti
nel progetto, hanno prodotto 5 quintali di
biscotti “Buonicuore”, quasi il doppio della
produzione settimanale del laboratorio. I
giovani detenuti lavorano divisi in due turni:
in uno assieme a uno chef supervisore, nel
secondo, da soli poiché totalmente autonomi nella preparazione”.
I dettagli del progetto e le finalità dell’iniziativa
sono stati presentati il 23 novembre in conferenza stampa presso la sede dell’agenzia
di stampa Italpress, a cui erano presenti oltre
ai dirigenti di Conad Sicilia e alle coordinatrici
del progetto, anche il direttore dell’Istituto Penitenziario Minorile, Michelangelo Capitano, Maria Rosaria Gerbino, Magistrato
di sorveglianza e Filippo Parrino, Presidente
Legacoop di Palermo.
“Siamo una cooperativa di soci imprenditori fortemente radicati nel territorio - commenta Natale Lia, direttore generale di
Conad Sicilia – e vogliamo essere un’impresa socialmente responsabile che contribuisce in maniera significativa alla
crescita della comunità. Questa collaborazione ci consente di concertare e articolare
una serie di azioni che vanno oltre la semplice promozione di prodotti tipici, soste-
Primo piano
ACI
nendo direttamente la crescita di una cooperativa sociale che nasce in un carcere
minorile e che si sta prodigando per il futuro di tanti ragazzi”. Grazie alla commercializzazione dei biscotti sugli scaffali della
grande distribuzione, la cooperativa spera
di poter aprire un laboratorio all’esterno del
carcere Malaspina per garantire un futuro
ai ragazzi non appena finiranno di scontare
la pena.
Fonte http://livesicilia.it/2016/11/23/i-biscotti-prodotti-dai-detenuti-sugli-scaffalidegli-store-conad_803046/
COOP CADORE
Progetto SIMBIorti, votazioni online ancora aperte
C’è tempo fino al 29 novembre per votare il
progetto di agricoltura sociale “SIMBIorti”
che in Cadore coinvolge ragazzi con disabilità in età post scolare attraverso l’innovativa coltivazione del carciofo di montagna.
Il progetto della cooperativa sociale Cadore
Scs, in partnership con la Cooperativa Lassù
del Comelico, è stato infatti selezionato insieme ad altri provenienti da tutta Italia per
il concorso “Coltiviamo Agricoltura Sociale”,
promosso da Confagricoltura con Senior L’età della saggezza Onlus, in collaborazione
con la Rete Fattorie Sociali e Banca Intesa
Sanpaolo.
Soltanto i 30 progetti più votati accederanno
alla valutazione finale da parte di una commissione di esperti, che aggiudicherà 50
mila euro al vincitore.
Per votare “SIMBIorti” è necessario visitare il
sito www.coltiviamoagricolturasociale.it; registrarsi nella sezione “Iscriviti”; ed esprimere poi la propria preferenza per il progetto
“SIMBIorti” all’interno della sezione “Progetti
in gara”.
Legacoop
Settori
COOP MAG
Seminario “Cooperiamo per l’economia del buon vivere comune”
Prende avvio con un seminario il progetto
“Cooperiamo per l’economia del buon vivere comune”, in programma per venerdì 2
dicembre 2016 dalle ore 10.45 alle 16 a
Verona presso la sala Assemblee del tempio votivo, di fronte alla stazione Porta
Nuova.
Il progetto promosso da Mag Società Mutua
per l’Autogestione, e finanziato dalla Regione Veneto (dgr Veneto 948/2016), coinvolge 119 partner del territorio provinciale
(imprese sociali, organizzazioni della società
civile, imprese del mondo profit, enti locali,
scuole pubbliche e private, associazioni di
categoria, dipartimenti universitari, sindacati, banche di credito cooperativo).
Sullo sfondo del progetto, la considerazione
che il contesto attuale di crisi riveli l’insostenibilità di un modello economico non in
grado di generare una prosperità equa e duratura e la necessità di far emergere un
nuovo orizzonte economico, sociale e relazionale inclusivo. Negli anni, l’economia sociale promossa da Mag si è rivelata feconda
nel sostenere nuove forme di lavoro e di impresa, nuovi modi di abitare le città ed i territori, e di prendersi cura dei beni comuni e
delle persone più in difficoltà.
Il progetto, che parte da numerose e sperimentate azioni e relazioni, ha per obiettivo il
rafforzamento delle relazioni di rete per potenziare la cooperazione tra i differenti soggetti delle comunità affinché, in modo
sistemico, sviluppino pratiche di responsabilità sociale di territorio, divenendo così capaci di rispondere alle sfide dell’oggi
generando capitale sociale buono, l’”economia del buon vivere comune”.
regionale.”
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Imprese
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17
OSSERVATORIO SWG
Le nuove passioni che aleggiano
tra i giovani
L’era del disimpegno giovanile è, progressivamente, alle spalle. L’edonismo a tutto
campo, trasformato in quintessenza del vivere, non è più il tratto unico e marcante
dell’essere nella società di ragazzi e ragazze. La vanagloria e le vanità rumorose,
tipiche della società post materialista e disincantata degli ultimi decenni, lasciano il
passo a sentiment fondati su incertezza e
rischio, senso di smarrimento e prospettive
corte. Un mix che genera nuove pulsioni, bisogni di vision, ma anche la necessità di
non compiacersi nella retorica della rete, del
conformismo consumistico, dell’individualismo esasperato.
La generazione post millennio guarda all’impegno con minor distanza rispetto alle
generazioni degli anni Ottanta e Novanta.
Vive con apprensione la realtà contemporanea, cerca un nuovo ruolo e un nuovo
spazio politico e visionario, ma non disdice
posizioni e pulsioni populiste. Avverte il bisogno di fare scelte radicali; oscilla tra il
realismo delle visioni mediane e il fastidio
per i compromessi; tra i fan del politico per
bene (razionale, propositivo, corretto) e il
leader che alza i toni, che spara a zero, che
non rispetta né regole né cliché.
La ricerca di soluzioni nette, che ribaltano
l’esistente, si ferma al 34% tra i genitori e
gli adulti, mentre sale al 51% tra i ragazzi,
con punte del 60% tra gli attuali under 18
anni. La politica degli adulti è percepita dai
giovani come espressione di potere; come
alimentatore di caste, lobby e poltrone;
come canale per difendere lo status. La
maggioranza dei giovanissimi apprezza il
leader che va oltre le righe. Che dice chiaramente quello che pensa. Che non guarda
in faccia a nessuno. Piace il politico che
dice cose scomode, che non si allinea, che
è politicamente scorretto. Non a caso, proprio tra gli under 18 il termine “populista”
perde il suo portato di marchio infamante,
per assurgere a forma di rappresentazione
delle esigenze delle persone, a segno dell’essere contro le élite e l’establishment.
NOTA INFORMATIVA: Indagine realizzata
da SWG e Skuola.net su un campione di
1.755 soggetti dai 15 ai 25 anni residenti
in Italia. Le interviste sono terminate il 19
ottobre 2016.
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