IDCANALYSTCONNECTION Best Practice per una

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IDCANALYSTCONNECTION Best Practice per una
I D C
A N A L Y S T
C O N N E C T I O N
Dan Vesset
Program Vice President, Business Analytics
Best Practice per una strategia di Business
Intelligence e Business Analytics
Febbraio 2012
In questo momento in cui lo scenario economico è caratterizzato da grande volatilità, è sensibilmente
diminuita la capacità, a tutti i livelli, di prendere decisioni solo sulla base dell'istinto o della propria
esperienza. Cresce, invece, l’esigenza di rispondere più rapidamente e in modo più consapevole a
continui eventi interni ed esterni sulla base di elementi concreti. Ne consegue che un crescente
numero di imprese sta cercando di creare ambienti pervasivi di Business Intelligence (BI), basando i
propri processi decisionali su evidenze concrete, grazie a una varietà di tecnologie e processi BI e di
Business Analytics, che offrono l’opportunità, a chi deve prendere decisioni, di disporre delle
informazioni più accurate su clienti, dati finanziari e operativi, fornitori e sul mercato più in generale.
IDC stima che la spesa a livello mondiale per soluzioni di Business Analytics raggiungerà i 33 miliardi
di dollari nel 2012, ma la tecnologia è solo un’aspetto della questione. Una maggiore competenza e
pervasività di soluzioni BI e di Business Analytics si ottiene laddove cultura organizzativa, processi
aziendali e tecnologie vengono ridisegnate allo scopo di ottimizzare o automatizzare tutte le funzioni
decisionali strategiche, operative e tattiche di tutti i soggetti portatori di interesse.
Pur trattandosi di un traguardo ambizioso, le aziende leader si stanno impegnando con tutte le loro
forze per raggiungere questo obiettivo. Sempre più elementi sembrano suggerire come una maggiore
diffusione e competenza di soluzioni BI e di Business Analytics abbia un impatto diretto a livello di
competitività. Tuttavia, sarà difficile riuscire a giustificare importanti investimenti in software senza
avere la possibilità di dimostrare una diretta relazione tra tali investimenti e i vantaggi a breve termine
che è possibile conseguire. Per questa ragione, con la crescente affermazione di progetti in ottica
incrementale, è importante ai fini dell'implementazione che queste iniziative siano inquadrate
all'interno dei più ampi processi decisionali strategici dell'azienda.
Le seguenti domande sono state rivolte da SAP, per conto dei propri clienti, a Dan Vesset, Vice
presidente dei programmi di ricerca IDC su Business Analytics.
D.
Come definirebbe il valore di una strategia di soluzioni BI e di Business Analytics
rispetto a un processo composto da diversi progetti incrementali BI?
R.
Le soluzioni cosìcome gli stessi progetti di Business Intelligence (BI) e di Business Analytics non
rappresentano mai un fine per sé stesse. La funzione di tecnologia, persone e processi è
assicurare il necessario supporto a chi deve compiere delle scelte, o automatizzare determinati
processi decisionali. Questo, a sua volta, deve tradursi in azioni basate su informazioni e
conoscenza, arricchite dall’esperienza. E' necessario quindi avere una strategia che guidi
l’azienda verso un uso efficace e pervasivo di risorse BI e di Business Analytics, strategia che
deve prendere in considerazione il quadro complessivo dei processi decisionali e di chi ne ha la
responsabilità nell’ambito di un'azienda.
IDC 1248
Se osserviamo lo spettro dei processi decisionali, troviamo ad un estremo un numero
relativamente piccolo di decisioni strategiche di ampia portata e un elevato livello di
incertezza, che vengono assunte dai dirigenti in un contesto collaborativo; all’estremo
opposto troviamo, invece, migliaia o decine di migliaia di decisioni tattiche assunte da
dipendenti “in prima linea” o, in alcuni casi, dai sistemi stessi. Ognuna di queste decisioni
avrà un impatto e una portata limitati e molte saranno prese “sul campo” in assenza di
collaborazione. Tra questi due estremi troviamo le decisioni operative assunte da
responsabili, analisti aziendali, analisti quantitativi e data scientist.
Ognuno di questi gruppi è caratterizzato da requisiti diversi in termini di dati e tecnologie.
Tuttavia, un recente studio a cura di IDC su 4.000 aziende ha rivelato come solo il 25% abbia
una strategia BI e di Business Analytics ed è proprio questa carenza che determina problemi
a livello esecutivo.
D.
Quali fattori si dovrebbero prendere in considerazione quando si definisce una
strategia di BI e di Business Analytics?
R.
IDC invita le aziende a definire una strategia in materia BI e di Business Analytics nell’ambito
dell’intera organizzazione aziendale, in grado di rispondere alle seguenti domande:

Quali sono gli obiettivi, le sfide e le finalità della nostra azienda e in che modo ne
misuriamo gli sviluppi e il raggiungimento?

I nostri obiettivi BI sono allineati con gli obiettivi aziendali? Quali indicatori o KPI abbiamo
per essere certi che sia possibile misurare i progressi verso il raggiungimento degli
obiettivi aziendali?

Quali tipologie di decisioni strategiche operative e tattiche vengono prese, a vari livelli,
nell’ambito dell’azienda?

Quali sono i diversi gruppi e le diverse tipologie di utenti che prendono tali decisioni?

Quali fonti di dati sono necessarie per supportare le decisioni prese inazienda?

Quali funzionalità delle tecnologie BI e di Business Analytics sono necessarie per
supportare le decisioni e i relativi processi dei diversi gruppi di utenti finali coinvolti, ivi
compresi, dirigenti, responsabili, analisti aziendali, analisti quantitativi, personale
operativo, personale a diretto contatto con il cliente e soggetti esterni portatori di
interesse?

Quali sono i requisiti a livello di personale e struttura aziendale per garantire che vi siano
singoli individui o gruppi di lavoro in grado di farsi carico di compiti, tra cui quelli di
integrazione dati, qualità dei dati, gestione dei dati, MDM (Master Data Management),
reportistica o rappresentazione, analisi dei dati e accesso alle informazioni?

Quali componenti tecnologici esistono, o sarebbero necessari, per garantire che si dia
risposta ai requisiti in materia di automazione o supporto ai processi decisionali di tutti i
responsabili dei processi decisionali?
Rispondere a queste domande vi aiuterà a definire una strategia a lungo termine in materia
di BI e Business Analytics. Tuttavia, è altresìimportante rivedere continuamente le risposte a
tali domande, cosìcome controllare il livello di competenza e pervasività di BI e Business
Analytics della vostra azienda.
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©2012 IDC
D.
Quali vantaggi offre una soluzione di BI e di Business Analytics?
R.
Oggi per poter acquisire un vantaggio competitivo sui mercati, garantire una gestione
sostenibile delle community piuttosto che promuovere una adeguata distribuzione di servizi
sociali, sanitari ed educativi non è sufficiente accedere solamente alle informazioni ma è
necessario riuscire ad analizzarle e procedere in funzione delle evidenze emerse.
Il valore di migliori soluzioni BI e di Business Analytics spesso si esprime in forma intangibile,
come la capacità di prendere decisioni “migliori”, laddove il concetto di “migliore” spesso non
viene definito. Nella pratica, tuttavia, sono sempre maggiori e quantificabili gli elementi che
dimostrano il valore delle tecnologie BI e di Business Analytics.
I nostri studi suggeriscono come gli indicatori che definiscono il livello di competenza e
pervasività delle tecnologie BI e di Business Analytics sono direttamente correlati alla
competitività delle aziende nell’ambito dei rispettivi settori. Un impatto positivo sulla
competitività aziendale deriva dalla capacità di intervenire e migliorare i processi di business,
la produttività, oltre che dal contenimento dei costi.
Altri studi IDC hanno indicato come la media del ROI dei progetti BI e di Business Analytics sia
di poco superiore al 100%, mentre i vantaggi acquisiti dalle aziende che adottano tecnologie e
processi BI e di Business Analytics possono essere cosìripartiti:

54% dall’ottimizzazione dei processi di business

42% dal miglioramento della produttività

4% dal contenimento dei costi per la tecnologia
In altre parole, il 96% dei vantaggi è correlato al miglioramento della produttività e dei
processi aziendali, due aspetti particolarmente importanti. Tuttavia, esiste un limite alla
capacità di aumentare l’efficienza migliorando la produttività attraverso la raccolta di
informazioni. Il processo di raccolta dati può, infatti, essere ottimizzato solo fino al punto oltre
il quale i benefici incrementali iniziano a ridursi.
Questa regola non vale per l’ottimizzazione dei processi aziendali, ivi compreso lo sviluppo di
nuovi prodotti e le innovazioni in materia di erogazione di servizi. In questo caso il ciclo di
correzioni e feedback può essere migliorato all’infinito. È possibile migliorare, ad esempio,
l’accuratezza dei modelli che forniscono previsioni sull’impatto di modifiche delle policy
aziendali. Il personale, ad esempio, può perfezionare la propria capacità di giudizio in quanto
matura esperienza e capitalizza sui ritorni dei processi decisionali.
D.
Può fornirci alcuni esempi delle best practice che favoriscono un uso diffuso e ad alto
impatto di BI e soluzioni di Business Analytics?
R.
E' probabile che le sfide (e le opportunità) in materia di BI, Business Analytics e gestione dei
dati travolgano le aziende non pronte ad affrontare i cambiamenti in arrivo. IDC definisce
questa categoria di aziende “impreparate”; al contrario le cosiddette aziende “scrupolose”
presentano le seguenti caratteristiche:

grande affidamento su BI e Business Analytics che considerano decisive per la propria
competitività

i risultati generati delle soluzioni BI e di Business Analytics influenzano in modo rilevante
le azioni di tutto il personale
©2012 IDC
3

le soluzioni BI e di Business Analytics sono adottate per supportare i processi decisionali
individuali, all’interno di un dato gruppo o tra gruppi diversi.
Il nostro studio dimostra come, nell’insieme, le aziende “scrupolose” sono più competitive di
quelle “impreparate”. L’80% delle aziende più competitive rientrano nella categoria delle
aziende “scrupolose”, quasi il 30% in più rispetto a quelle meno competitive. Il team di ricerca
mondiale di IDC sulle tecnologie BI e di Business Analytics ha dedicato diversi anni all’esame
delle best practice di migliaia di aziende private, organizzazioni no-profit ed enti del settore
pubblico. Le aziende che abbiamo definito “scrupolose” presentano comportamenti e pratiche
comuni; inoltre, al di là di aver definito una strategia BI e di Business Analytics, tali aziende
hanno focalizzato la propria attenzione sui seguenti aspetti:

Formazione (formale, informale e integrata a livello tecnologico) sul significato dei dati,
l’uso di strumenti BI e di Business Analytics e l’uso di strumenti analitici per migliorare il
processo decisionale. Queste organizzazioni pongono l’accento su come migliorare i
processi esistenti sottolineando cosa è possibile fare oggi per favorire l’innovazione.

Qualità di progettazione dei sistemi BI e di Business Analytics, per garantire la capacità
di rispondere prontamente alle mutevoli condizioni di business, nonché ai requisiti degli
utenti finali. Ad esempio, viene quantificatala misura in cui il gruppo IT soddisfi le
aspettative degli utenti finali sulla rapidità di integrazione di diversi componenti BI e di
Business Analytics (es., nuova dashboard, nuova origine dati e nuovo KPI).

Data governance, ponendo maggiore enfasi (e riservando maggiori risorse) ai gruppi
preposti a tale funzione e alle relative policy.

Coinvolgimento del middle management nel promuovere e incoraggiare la progettazione
e l’uso di una data soluzione BI e di Business Analytics. Se i dirigenti giocano un ruolo
decisivo nell’avvio e nel finanziamento dei progetti, la nostra ricerca mostra come anche i
livelli inferiori del management abbiano una funzione decisiva nel diffondere l’uso dei
processi e della tecnologia BI e di Business Analytics nell’ambito dell’intera
organizzazione aziendale.

Metodologia di gestione della performance, come uno degli strumenti strategici per
allineare l'organizzazione con una serie di metriche definite e KPI che influenzano il
comportamento degli utenti.
I N F O R M A Z I O N I
S U L L ’ A N A L I S T A
Dan Vesset è vice presidente del programma di ricerca Business Analytics di IDC. E' attualmente impegnato nello studio
del mercato delle applicazioni di Business Intelligence (BI) e Business Analytics, che comprendono strumenti di analisi
multi-dimensionale, tool di interrogazione e reporting, data mining, insieme ad altri strumenti di Business Intelligence e
applicazioni per analisi operativa e in ambito supply chain.
A B O U T
T H I S
P U B L I C A T I O N
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C O P Y R I G H T
A N D
R E S T R I C T I O N S
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