Technology Meteorological Technology World Expo will open its

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Technology Meteorological Technology World Expo will open its
Technology
Meteorological Technology World Expo will open its doors from October 1820, 2011 in Brussels, Belgium to showcase the very latest and next-generation
weather prediction and analysis technologies and service providers. Over 100
exhibitors will be participating and the free-to-attend conference features
what is quite possibly the most comprehensive, best speaker line-up of the
year. Read on to learn more about what we think is the must-attend event of
the year...
Il Meteorological Technology World Expo si svolgerà a Bruxelles dal 18 al 20 ottobre
2011. L’evento sarà una vetrina per le più recenti e avanzate tecnologie di analisi e
previsione meteorologica, e per i fornitori di servizi, grazie alla presenza di più di 100
espositori. La conferenza a ingresso libero darà risalto a quella che probabilmente è la
migliore e più completa schiera di relatori dell’anno. Si tratta di un evento da non
perdere: qui di seguito trovate qualche informazione per saperne di più…
The world’s first ever technology-based meteorological show is hosting a lineup of the most respected names in the industry from across the globe and
with more than 100 exhibitors from the leading companies involved in all
meteorological prediction and development systems, it is set to be the mustattend event of the year...and it’s all free. With today’s changing climate
there is now more than ever an absolute need for improved weather
prediction technologies and services.
La prima esposizione al mondo di tecnologie per la meteorologia ospiterà i nomi
internazionali di maggior spicco del settore e, con la presenza di oltre 100 aziende
leader in ogni ambito delle previsioni meteo e degli strumenti di sviluppo, si
preannuncia come l’evento dell’anno, imperdibile e… completamente gratuito. Con i
cambiamenti climatici in atto, oggi più che mai c’è un assoluto bisogno di tecnologie e
servizi di previsione potenziati.
Business can be won or lost based on the weather, and disasters can
potentially be avoided given timely and accurate information –
Meteorological Technology World Expo has been a long time coming!
Le condizioni meteorologiche possono influenzare l’andamento del business, e le
calamità potrebbero essere evitate fornendo informazioni tempestive e accurate: il
Meteorological Technology World Expo è quindi l’evento che tutti aspettavano!
From: Meteorological Technology International, Sept. 2011
ftp://195.37.229.5/pub/outgoing/jlavric/ZOTTO@MTI/
Meteorological%20Technology%20International%20September%202011.pdf
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The Royal Meteorological Institute of Belgium is one of the most widely
respected met offices in the world. As head of observations, Steven Dewitte
plays a crucial role in a division that concerns itself with more than just
weather stations.
L’Institut royal météorologique del Belgio (IRM) è una dei più accreditati centri di
servizi, ricerca e previsioni al mondo. In qualità di responsabile delle osservazioni,
Steven Dewitte è la figura chiave di un dipartimento la cui attività va ben oltre la
semplice gestione delle stazioni meteo.
“We do satellites, precipitation radar, balloon sounding, ozone, and aerosol
measurements,” he says. “I joined in 1994, when I was still a student working
on measuring the earth radiation budget from satellites.” Measuring climate
change in Belgium is carried out by analysis of long-term systematic
observations of temperature, precipitation and sunshine.
“All’IRM ci occupiamo della progettazione di satelliti, radar per la misurazione delle
precipitazioni, palloni aerostatici e della misurazione dei livelli di ozono e degli aerosol
atmosferico”, spiega Dewitte. “La mia collaborazione è iniziata nel 1994, quando ero
ancora uno studente impegnato nelle misurazioni satellitari del bilancio radiativo”. In
Belgio, i cambiamenti climatici vengono rilevati tramite l’analisi di osservazioni
sistematiche a lungo termine di temperatura, precipitazioni e irraggiamento.
“Le variazioni della temperatura sono il segnale più indicativo delle mutazioni
climatiche, ma noi sosteniamo che anche le precipitazioni e l’intensità
dell’irraggiamento siano parametri fondamentali”, continua Dewitte.
“Verso la metà degli anni ’80 del secolo scorso la grande preoccupazione destata dalle
piogge acide portò a una riduzione delle emissioni di anidride solforosa. Questo ebbe
un impatto notevole sui livelli di inquinamento atmosferico, che da allora sono
diminuiti, portando a un maggiore irraggiamento. Per quanto riguarda le misurazioni
spaziali, gli strumenti per rilevare le radiazioni solari vengono realizzati direttamente
da noi”, spiega Dewitte.
“Il ciclo solare è di circa 11 anni, durante i quali registriamo le differenze nella quantità
di energia che il sole emette. Queste differenze sono importanti: molti scienziati sono
persuasi del fatto che la nostra stella possa avere un ruolo importante nel contesto dei
cambiamenti climatici. Probabilmente, all’epoca delle piogge acide l’irraggiamento era
minore rispetto a oggi”.
“Temperature change is the most typical indicator for climate change, but we
believe precipitation and sunshine duration are also key,” says Dewitte.
“Sometime in the mid-1980s there was much concern about acid rain and as
a result sulfur emissions were reduced. This had a large impact on air
pollution. Since then, air pollution has gone down so we get more radiation.
When it comes to space measurement, we make our own instruments to
measure the solar irradiance,” he says.
“The solar cycle is 11 years and we measure the difference in energy the sun
is outputting. This is also important in the context of climate change. A lot of
people believe the sun could have an important influence in this area. Most
likely at this time the solar irradiance was lower than it is today.
From: Meteorological Technology International, Sept. 2011
ftp://195.37.229.5/pub/outgoing/jlavric/ZOTTO@MTI/
Meteorological%20Technology%20International%20September%202011.pdf
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The spread of superbugs
L’invasione dei superbatteri
On December 11th 1945, at the end of his Nobel lecture, Alexander Fleming
sounded a warning. Fleming’s chance observation of the antibiotic effects of a
mould called Penicillium on one of his bacterial cultures had inspired his colaureates, Howard Florey and Ernst Chain, two researchers based in Oxford,
to extract the mould’s active principal and turn it into the miracle cure now
known as penicillin. But Fleming could already see the future of antibiotic
misuse. “There is the danger”, he said, “that the ignorant man may easily
underdose himself and by exposing his microbes to non-lethal quantities of
the drug make them resistant.”
Alla fine del suo discorso per la cerimonia di consegna del premio Nobel, l’11 dicembre
1945, Alexander Fleming lanciò un monito. L’osservazione dello scienziato, avvenuta in
modo casuale, degli effetti antibiotici di una muffa chiamata Penicillium su una delle
sue colture batteriche, aveva spinto i suoi colleghi, due ricercatori di Oxford insigniti
assieme a lui del Nobel, a estrarre il principio attivo in essa contenuto, trasformandolo
nella cura miracolosa oggi conosciuta come penicillina. Ma Fleming già poteva vedere
il futuro di un uso improprio degli antibiotici. “Esiste il pericolo”, disse, “che l’uomo
inconsapevole possa con facilità somministrarsi un basso dosaggio, ed esporre così i
microbi a quantità non letali del farmaco, rendendoli resistenti”.
Penicillin and the other antibiotics that its discovery prompted stand
alongside vaccination as the greatest inventions of medical science. Yet
Fleming’s warning has always haunted them. Antibiotic resistance has now
become a costly and dangerous problem. Some people fear there may be
worse to come: that a strain of resistant bacterium might start an epidemic
for which no treatment was available. Yet despite Fleming’s warning and
despite a fair understanding of the causes of resistance and how they could
be dealt with, dealing with them has proved elusive. Convenience, laziness,
perverse financial incentives and sheer bad luck have conspired to nullify
almost every attempt to stop the emergence of resistance.
La penicillina e gli altri antibiotici ispirati dalla sua scoperta si collocano, assieme ai
vaccini, tra i più grandi progressi della scienza medica. Tuttavia, il monito di Fleming ha
sempre aleggiato su di loro come una persecuzione. Oggi, la resistenza agli antibiotici
è diventata un problema costoso e pericoloso, e qualcuno teme che il peggio debba
ancora venire, ovvero che un ceppo di batteri resistenti possa dare avvio a
un’epidemia per la quale non esistano trattamenti. Eppure, malgrado l’avvertimento
di Fleming, e nonostante si conoscano abbastanza bene sia le cause che portano alla
resistenza batterica, che i metodi per affrontarle, il loro trattamento risulta difficile da
attuare. Scelte di comodo, mancanza di volontà, perversi meccanismi di incentivi
finanziari, e vera e propria sfortuna hanno cospirato per vanificare quasi ogni tentativo
di fermare l’emergenza della resistenza batterica.
From: “The spread of superbugs”, The Economist, Mar 31st 2011
http://www.economist.com/node/18483671
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Aanderaa Data Instruments (AADI) from Norway will demonstrate the features of
the new Smartguard. The company is a maker of reliable instruments for air and
water, and its oceanographic instruments are in use in applications ranging from
streams to the deep sea, from fish farms to waste water, from polar ice to
hydrothermal vents. Its meteorological stations are used when reliable
measurements in remote harsh environments are needed, including polar
regions, on mountains and on coastal buoys.
La Aanderaa Data Instruments (AADI) illustrerà le caratteristiche del nuovo
Smartguard. L’azienda norvegese è produttrice di attrezzature affidabili per
rilevamenti idrometeorologici, e la sua strumentazione oceanografica trova
impiego in attività che vanno dalla misurazione delle correnti marine ai rilievi
batimetrici, dall’itticoltura alla gestione delle acque reflue, dalle ricerche sul
ghiaccio polare all’analisi delle sorgenti idrotermali profonde. Le sue stazioni
meteorologiche vengono utilizzate per eseguire misurazioni affidabili in aree
difficili e remote, tra cui le regioni polari, in montagna e sulle boe costiere.
Kipp & Zonen has chosen the World Expo for two product launches. The show
appeared to be the best platform for introducing a new range of solar radiation
sensors and the completely redesigned scintillometer. The company has
developed a range of solar radiation sensors with a smart interface, which are
designed to meet the latest requirements for sensors in the solar energy
industry.
La Kipp & Zonen ha scelto il World Expo per il lancio di due prodotti. Infatti,
l’esposizione è sembrata il palcoscenico ideale per presentare lo scintillometro,
completamente rinnovato, e una nuova gamma di sensori di radiazione solare,
dotati di un’interfaccia agile e intuitiva e progettati per soddisfare le più attuali
esigenze di misurazione nel settore dell’energia solare.
One of the most established exhibitors at the World Expo is Vaisala, a global
leader in environmental and industrial measurement. With more than 70 years of
experience, Vaisala provides a comprehensive range of innovative observation
and measurement products and services for meteorology, weather-critical
operations, and controlled environments.
Vaisala’s observation instruments and systems mean users will have accurate,
reliable, and real-time weather data when they need it most.
Uno degli espositori più affermati al World Expo è Vaisala, leader mondiale in
misurazioni ambientali e industriali con più di 70 anni di esperienza. L’azienda è
fornitrice di una gamma completa di prodotti e servizi innovativi per le
osservazioni e le misurazioni meteorologiche, per attività in condizioni
atmosferiche avverse e per ambienti controllati. Gli strumenti e i sistemi Vaisala
significano per gli operatori dati in tempo reale, affidabili e accurati proprio
quando servono.
From: Meteorological Technology International, Sept. 2011
ftp://195.37.229.5/pub/outgoing/jlavric/ZOTTO@MTI/
Meteorological%20Technology%20International%20September%202011.pdf
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Radiation exposure
Esposizione alle radiazioni
Dose reporting considerations
Considerazioni sui report dosimetrici
It is widely understood and accepted that adult techniques should never be
applied to small patients or pediatrics since smaller objects have higher dose at
the same technique. The chart below illustrates the sharp increases in relative
dose as the part scanned gets smaller in size using the same technique.
È ampiamente riconosciuto e accettato il fatto che le procedure adottate per gli
adulti non dovrebbero mai essere utilizzate su pazienti minuti o in età pediatrica,
poiché l’incidenza della dose è inversamente proporzionale alle dimensioni del
soggetto. Il seguente grafico illustra come, applicando la stessa procedura a
pazienti di corporatura diversa, al diminuire delle dimensioni della parte
scansionata corrisponda un brusco aumento della dose relativa.
Another consideration about dose is since it is not possible to characterize dose
given to individual patients, the CT dose indices are provided to help make
relative comparisons. These dose index values can be used to compare CT
systems and to help select appropriate operating conditions for scanning.
However, it is important to recognize that the dose reported by these indices is
inversely proportional to phantom size (see the above chart). This means that for
the same scan technique, smaller phantoms (patients) will produce a higher
absorbed dose than larger phantom (patients). Therefore, it is critical to
remember that the body filter uses the 32 cm CTDI phantom and the head filter
uses the 16 cm CTDI phantom for dose reporting purposes.
Inoltre, non essendo possibile calibrare la quantità di radiazioni sul singolo
paziente, vengono forniti degli indici di dose tomografica (CTDI) per agevolare i
confronti dosimetrici corrispondenti. Questi indici possono essere utilizzati per
paragonare varie tipologie di strumentazione TC, e per determinare le condizioni
operative idonee per la scansione. Tuttavia, è importante sapere che la dose
riportata da questi indici è inversamente proporzionale alla misura del fantoccio
(vedi grafico precedente): ciò significa che a parità di procedura di scansione i
soggetti più piccoli assorbiranno un maggior quantitativo di radiazioni rispetto a
quelli più grandi. È quindi molto importante ricordare che per le misurazioni CTDI il
fantoccio corpo utilizzato misura 32 cm di diametro, mentre per quello testa il
diametro è di 16 cm.
From: “Imaging Pediatric and Small Patients”
http://www.gehealthcare.com/usen/ct/docs/pedschapterinOM.pdf