I LUOGHI DEL CUORE

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I LUOGHI DEL CUORE
I LUOGHI DEL CUORE
8ª EDIZIONE DEL CENSIMENTO NAZIONALE FAI
dedicata all’archeologo Khaled al-Asaad, l’eroe di Palmira
Vota i luoghi che ti hanno emozionato.
E salvali.
Dal 17 maggio al 30 novembre 2016
I luoghi del cuore appartengono a una geografia sentimentale in cui ciascuno di noi è un viaggiatore
speciale. I luoghi del cuore non conoscono confini che non siano tracciati dalle nostre emozioni, dai nostri ricordi,
dalla nostra esperienza. I luoghi del cuore sono prima di tutto nostri, personali, si identificano con motivazioni
talvolta razionali, talvolta misteriose. Che si tratti di borghi, di spiagge, di giardini, di fontane, di gioielli dell’arte
o di spazi apparentemente “normali”, devono la loro forza evocativa al nostro passato, al fatto di essere stati uno
dei palcoscenici della nostra vita. Sono i posti dove tornare, anche solo con il pensiero, per sentirsi in pace con se
stessi e in armonia con il mondo. E così come i luoghi trasformano le persone, allo stesso modo le persone
possono trasformare i luoghi, fare loro del bene, proteggerli e salvarli con azioni concrete.
Lo strumento per questo grande gesto individuale e collettivo è l’8ª edizione del censimento “I Luoghi del
Cuore”, organizzato dal FAI – Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo, che si
svolgerà dal 17 maggio al 30 novembre 2016. Quest’anno abbiamo deciso di dedicarlo all’archeologo Khaled
al-Asaad, direttore del sito siriano di Palmira, patrimonio dell’Unesco, ucciso dall’Isis per non aver rivelato il
nascondiglio di alcuni reperti romani. Un uomo che si è speso per promuovere la conoscenza di un luogo
fondamentale per la sua storia e per quella del suo popolo, fino a difenderlo a costo della vita.
Un gesto di amore e di coraggio, che rappresenta nel modo più drammatico ed estremo i principi del censimento
“I Luoghi del Cuore”: infatti ognuno di noi ha un luogo da difendere, da salvare, da far conoscere per
proteggere, insieme con esso, la propria storia. E attraverso il censimento i ricordi si trasformano in progetti di
recupero reali, perché ciascun partecipante sente accanto a sé la forza del FAI e la sua capacità di intervenire
concretamente, trasformando i desideri in interventi decisivi su quello che spesso siamo abituati a considerare solo
un prezioso paesaggio interiore.
Gli eccezionali risultati ottenuti nelle passate edizioni dimostrano quanto il progetto del FAI e di Intesa Sanpaolo
sia uno strumento di grande efficacia per sensibilizzare la popolazione e i media e per creare un ponte tra le
istanze dei cittadini e le istituzioni. Dal 2003 – anno del primo censimento – a oggi, il FAI ha ricevuto 3 milioni
e 500mila voti (di cui oltre 1 milione e 600mila solo nell’ultima edizione del 2014) a favore di più di 33mila
luoghi in tutta Italia dalle tipologie più eterogenee, ma tutti caratterizzati dal “fattore umano” che rappresentano
per chi li ha votati. Talvolta il voto è individuale, personale, intimo. Talvolta invece nasce dall’aggregazione di
gruppi di cittadini che stimolati da un’occasione così preziosa si impegnano a votare lo stesso luogo, spesso in
degrado, per riuscire a salvarlo. Negli anni il censimento ha mobilitato in maniera sempre più preponderante la
società civile: nel solo 2014 si sono attivati 276 comitati spontanei in tutto il Paese e 261 luoghi hanno ottenuto
oltre 1.000 voti.
Il FAI non si limita a lanciare e sostenere questa grande mobilitazione: grazie alla partnership con Intesa
Sanpaolo, infatti, ha promosso fino a oggi 68 interventi diretti di recupero e di tutela in 15 regioni.
Quest’anno il bene che avrà ottenuto più segnalazioni riceverà un contributo di 50.000 euro, il secondo
classificato 40.000 euro e il terzo 30.000 euro. È previsto inoltre lo stanziamento aggiuntivo di 7.000 euro per i
luoghi che supereranno i 100.000 voti e di 4.000 euro per quelli che raccoglieranno oltre 50.000 segnalazioni,
mentre il luogo che raccoglierà più voti nelle filiali Intesa Sanpaolo beneficerà di un contributo aggiuntivo di
5.000 euro. E il luogo che avrà più voti via web, indipendentemente dalla sua posizione nella graduatoria finale,
verrà premiato con la realizzazione di un video promozionale da parte di una troupe professionale. Inoltre FAI e
Intesa Sanpaolo, dopo la pubblicazione dei risultati, lanceranno un “Bando per l’assegnazione di contributi” in
base al quale i referenti dei “luoghi del cuore” che riceveranno almeno 1.500 voti potranno presentare alla
Fondazione una richiesta di intervento sulla base di specifici progetti di azione. Una commissione valuterà le
domande e selezionerà i luoghi idonei a un intervento.
La grande visibilità che i luoghi votati otterranno grazie al censimento potrà anche stimolare, come già accaduto
nelle passate edizioni, la nascita di collaborazioni virtuose: i voti, infatti, agiscono spesso come scintilla,
favorendo la creazione di reti sul territorio e trainando lo stanziamento di altri contributi da parte del Ministero dei
beni e delle attività culturali e del turismo, delle Regioni, delle Province, dei Comuni. E di parrocchie e
associazioni che possono intervenire in favore di beni grandi e piccoli altrimenti destinati all’oblio, all’incuria o
addirittura alla scomparsa. Uno dei luoghi portati alla luce dal progetto è la Cittadella di Alessandria: uno
straordinario complesso militare, vincitore dell’edizione 2012, che il 1° maggio 2016 ha ricevuto, dopo decenni di
abbandono, uno stanziamento di 25 milioni di euro dal CIPE.
“I Luoghi del Cuore” significano tante cose, non ultima la prima vera applicazione italiana della Convenzione
Europea del Paesaggio. Ovvero dell’unico trattato internazionale, ispirato dall’Unesco e firmato nel 2000 a
Firenze da 32 Stati membri dell’Unione Europea, dedicato alla tutela del patrimonio artistico e naturalistico
percepito di valore dai cittadini.
Intesa Sanpaolo affianca dal 2004 il FAI in questa iniziativa importante ed efficace. La tutela e la
valorizzazione delle bellezze artistiche e naturali del Paese sono valori fondanti del Gruppo e la sensibilizzazione
dei cittadini sul valore del loro patrimonio è un impegno costante della Banca che, attraverso i suoi 4.100 sportelli,
è uno strumento unico di dialogo e di sollecitazione per tutto il territorio nazionale. “I Luoghi del Cuore” è e
sarà uno dei capisaldi della strategia di Intesa Sanpaolo che intende partecipare sempre più attivamente alla
vita e allo sviluppo culturale e sociale del Paese. Anche per questa edizione si conferma la possibilità di segnalare
il proprio luogo del cuore anche nelle filiali del Gruppo Intesa Sanpaolo tramite la compilazione delle cartoline
disponibili.
L’edizione di quest’anno riserva importanti novità per chi desidera partecipare: è stato rinnovato il sito
www.iluoghidelcuore.it, dove si può votare con un semplice clic. L’utente registrato accederà in automatico a
una homepage personalizzata dove potrà conoscere i luoghi votati intorno a lui e quelli scelti dai suoi amici. È
stata inoltre potenziata l’area riservata ai comitati, dove i gruppi di cittadini che si sono uniti per lo stesso
obiettivo potranno registrarsi per promuovere e comunicare la propria attività di raccolta voti, inserire notizie e
segnalazioni, aggiornare le condizioni del sito da salvare, raccogliere firme virtuali, postare foto e videogallery e
scaricare materiale personalizzato, come banner e locandine. All’interno dell’app FAI si troverà la sezione
dedicata a “I Luoghi del Cuore”, tramite la quale agli utenti sarà possibile votare i propri luoghi favoriti da
tablet e smartphone e caricare video o fotografie in tempo reale del luogo che intendono segnalare. Un vero e
proprio social network sentimentale, che consente anche di partecipare al gioco La mappa delle tue emozioni e
creare una “cartina” con i propri luoghi del cuore, che potrà essere condivisa su Facebook con gli amici che hanno
contribuito a renderli speciali.
MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE AL CENSIMENTO
Dal 17 maggio al 30 novembre 2016
- Sul sito www.iluoghidelcuore.it
- Con l’app FAI disponibile su APP Store e Google Play
- Nelle filiali del Gruppo Intesa Sanpaolo
Il censimento è realizzato con il Patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
RAI è Main Media Partner de “I Luoghi del Cuore” 2016, con la Media Partnership di RAI1 che dedicherà spazi
al censimento in Uno Mattina Estate e con la Media Partnership di RADIO2 con l'intera puntata del 21 maggio
della trasmissione Bella Davvero e con altri programmi, come Il Ruggito del Coniglio, anche nel corso dell'estate.
Si ringrazia il Gruppo Editoriale L’Espresso per la concessione gratuita di spazi pubblicitari, che ci aiutano a
diffondere l’iniziativa e la missione del FAI.
Quest’anno il censimento si avvarrà della collaborazione dell’associazione Borghi Autentici d’Italia, una rete di
244 luoghi che lavorano per valorizzare l’identità dei propri territori e trovare nuove opportunità di crescita.
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Milano, 17 maggio 2016
Ufficio Stampa FAI
Simonetta Biagioni – stampa – tel. 02 467615219 [email protected]
Novella Mirri – radio e tv – tel. 06 68308756 [email protected]
Intesa Sanpaolo
Rapporti con i Media – 02 87962641 [email protected]
IL CENSIMENTO “I LUOGHI DEL CUORE”
I principali numeri del progetto
Nel corso delle sette edizioni finora concluse (dal 2003 al 2014), il censimento nazionale “I Luoghi
del Cuore” ha raccolto 3.500.000 segnalazioni – di cui più di 1.600.000 solo durante l’edizione
2014 – e i luoghi segnalati sono oltre 33.000: un numero straordinario di adesioni, una mobilitazione
affettiva che ha coinvolto cittadini di ogni regione d’Italia e che rappresenta una “mappa” dei
luoghi che contribuiscono a costruire l’identità del nostro Paese. Tutti i beni, che abbiano
ricevuto migliaia di voti o uno soltanto, hanno un valore speciale per chi li segnala con l’intento di
renderli noti e tramandarli alle generazioni future. Attraverso un’azione di sensibilizzazione delle
istituzioni competenti e dei mass media per una maggiore attenzione verso i “Luoghi del Cuore”
degli italiani, il FAI e Intesa Sanpaolo hanno già dato voce alle centinaia di migliaia di segnalazioni
raccolte e continueranno a farlo. 68 sono stati finora gli interventi promossi direttamente dal FAI in
collaborazione con Intesa Sanpaolo, che hanno contribuito a restituire un futuro di tutela e
valorizzazione a molti luoghi votati.
•
7 edizioni del censimento finora concluse;
•
13 anni di progetto, 1ª edizione nel 2003;
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Oltre 33.000 luoghi votati;
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3.500.000 voti raccolti nelle scorse 7 edizioni del censimento;
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Oltre 1.600.000 voti raccolti soltanto nell’ultima edizione del censimento (2014);
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Oltre 110.000 voti raccolti dal luogo vincitore nel 2014;
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261 i luoghi che hanno ottenuto più di 1000 voti nel 2014;
•
+ 6.754% di crescita di voti nel 2014 rispetto alla 1ª edizione del censimento;
•
Quasi 6.000 comuni italiani interessati dalle votazioni (il 78% del totale);
•
68 interventi di recupero e tutela varati grazie al progetto “I Luoghi del Cuore”;
•
15 regioni italiane in cui il FAI in collaborazione con Intesa Sanpaolo, attraverso il
censimento, è intervenuto direttamente;
•
276 comitati attivati nel 2014.
L’ottava edizione del censimento si svolge
dal 17 maggio al 30 novembre 2016
Per maggiori informazioni: www.iluoghidelcuore.it
8° CENSIMENTO “I LUOGHI DEL CUORE”
I “luoghi del cuore” dei testimonial del censimento 2016
DARIO
FRANCESCHINI
Il delta del Po
“È un luogo a me caro, in cui un silenzio irreale avvolge una natura placida
solcata dalla forza tranquilla del fiume e che si può godere appieno a bordo di
una piccola barca o in bicicletta addentrandosi in luoghi ricchi di luoghi di
cultura. Oltre 650 km da scoprire e valorizzare. Ecco perché guardo con molto
interesse al progetto VenTo del Politecnico di Milano: una lunga pista ciclabile
da Venezia a Torino che sta al passo con le grandi ciclovie europee che da anni
sono solcate da milioni di cicloturisti.”
CLAUDIO BISIO
Santuario di Santa Maria della Rocchetta a Paderno D’Adda, Lecco
“L’ho scoperta qualche anno fa andando in bici lungo l’Adda. E' un percorso che
amo perché mi permette di uscire dalla città e immergermi lentamente in
panorami che raccontano il passato di Milano. Di solito è un percorso che mi
piace fare con mia moglie. E un giorno particolarmente caldo, ci eravamo
casualmente fermati proprio lì a bere un po' d’acqua. Guardandoci intorno
abbiamo visto lassù in alto, sull'altura rocciosa - che poi ho scoperto chiamarsi
altura della Rocchetta - questa chiesina. Incuriositi abbiamo lasciato le bici e ci
siamo inerpicati fin là. E grazie a un custode appassionato e gentile, l'abbiamo
potuta visitare. Da allora facciamo sempre una breve sosta. Ormai è un nostro
posto del cuore. Un luogo magico che mi piacerebbe venisse conservato per i miei
figli, nipoti e nipoti dei nipoti.”
EZIO BOSSO
Teatro Sociale Gualtieri, Reggio Emilia
“Ho scelto il Teatro Sociale di Gualtieri perché ci sono luoghi che sono miracoli
di umanità, pietra e legno. Perché ci sono luoghi che non solo hanno, ma essi
stessi sono una storia. E, come dico sempre, una storia non la puoi raccontare
perché la cambieresti. Puoi solo dare gli elementi perché ognuno la possa vivere.
Come ci insegna la musica. E appena metti piede in quel teatro ti rendi conto che
è proprio così.”
REMO BODEI
Grotta della vipera, Cagliari
“La cosiddetta Grotta della vipera, una tomba romana del I secolo d.C., che si
trova a Cagliari e che raccoglie nelle sue pareti - accanto a una scultura di due
serpenti che si fronteggiano - una sorta di biblioteca di pietra composta di poesie
in latino e in greco che cantano le lodi di una moglie che chiede agli dei (e lo
ottiene) di morire al posto del marito, esiliato in Sardegna da Nerone e
gravemente malato. Il monumento, che sta ai bordi della più grande necropoli
punico-romana del Mediterraneo (quella di Tuvixeddu, ormai circondata e invasa
da case costruite da speculatori) avrebbe bisogno di un guardiano, che potrebbe
condurre eventuali visitatori anche alla necropoli, che ha per ora un solo ingresso
lontano. O, almeno, di tavole con il testo delle poesie nell'originale e in
traduzione italiana e inglese.”
NERI MARCORÈ
Montefalcone Appennino, Fermo
“Uno dei miei luoghi del cuore è Montefalcone Appennino, nell'entroterra
marchigiano. Lì ho passato alcune estati della mia adolescenza e sono nate
amicizie che durano tuttora. Questi paesini montani dalla storia antica sono una
risorsa culturale, paesaggistica e ambientale molto preziosa, da valorizzare,
mantenendo o creando le condizioni per preservarli in ogni modo dal possibile
rischio di svuotamento e abbandono.”
VINCENZO
SALEMME
Piscina Mirabilis, Bacoli, Napoli
“Molti ricordi mi legano a questo luogo dove ho trascorso tanti momenti felici
della mia infanzia. Sono nato a Bacoli e spesso andavo a giocare alla Piscina
Mirabilis. Rimasta chiusa per anni, mi sono sempre battuto per la tutela e la
valorizzazione di questo luogo.”
CAMILA
RAZNOVICH
Isola di Ponza, Latina
“Tutti coloro che, come me, hanno avuto il piacere di visitare Ponza sapranno
sicuramente che non ci sono parole adatte a descriverne l’entusiasmante bellezza.
Un’isola affascinante che profuma di magia, per i suoi fondali, le sue grotte e le
sue maestose rocce. Circondata dall'azzurro del mare e immersa nei colori della
fittissima vegetazione mediterranea, la sinfonia di colori del porto delizia gli
occhi ogni volta che la raggiungo. Qui nulla offende la vista, nessun colore
abbagliante, tutto contenuto, semplice, intimo, sempre capace di suscitare in me
profonde emozioni.”
VITO MANCUSO
Luogo da scoprire vicino a Segesta, Trapani
“Il mio luogo del cuore è un sito misterioso, non ancora noto per i cataloghi
ufficiali delle meraviglie del nostro paese, e che io visitavo spesso da bambino,
insieme a mio padre che mi ci conduceva con l’aria di chi stesse svelando un
grande segreto. Si trova nelle campagne del comune di Calatafimi, a circa tre
chilometri dal celebre tempio e teatro di Segesta, in una contrada detta Mango.
Per raggiungerlo c’è solo una strada di campagna che si imbocca dalla SS 113
Palermo-Trapani dove passa a fatica una macchina. A un certo punto occorre
persino attraversare un torrente (il Kaggera), di solito facilmente guadabile ma
da cui dicono sia prudente stare lontani in certi momenti. Quando si arriva a
destinazione, ciò che si vede è una grande costruzione, metà dissotterrata e metà
no. Mio padre mi diceva fosse un tempio, ma potrebbe essere anche un palazzo, o
una costruzione militare o chissà. Potrebbe essere stato costruito dagli stessi
costruttori di Segesta, gli elimi, oppure dai nemici di Selinunte, oppure dai greci,
dai cartaginesi, dai romani, o chissà.”
LINUS
Parco di Monza
“Da bambino abitavo a una decina di chilometri di distanza dal Parco di Monza,
raggiungerlo in bicicletta fu uno dei primi passaggi verso il diventare grande. Da
adolescente ci ho trascorso intere giornate, a volte anche dormendoci, per andare
a vedere le gare all’Autodromo di Formula Uno, di Prototipi o di Turismo.
Arrivavo in autostop e scavalcavo per entrare, ovviamente, come si faceva allora.
Poi ci sono tornato con qualche fidanzatina e poi ancora in veste di papà con i
bambini. Adesso è il mio campo di allenamento preferito almeno quando devo
percorrere distanze un po’ più lunghe. I prossimi step saranno passeggino e
nipotini e poi accompagnato dalla badante. Vorrò sempre bene al parco e alla
sua immutabilità.”
VAURO
Casolare di Cinisi, Cinisi, Palermo
“Il mio luogo del cuore è il casolare di Cinisi a Palermo dove fu ucciso Peppino
Impastato. Deve divenire luogo di memoria viva della lotta alla mafia per la
giustizia sociale.”
ANTONELLA
CLERICI
Rapallo, Genova
“Amo l’Italia e, come ogni italiano che si rispetti, ci sono diversi luoghi del
nostro paese ai quali sono affezionata. Potrei dire Legnano, la città che mi ha
visto nascere e crescere, oppure Roma, dove ho realizzato tutti i miei sogni. Ma
anche tante città d’arte o località di mare e di montagna che ho avuto occasione
di visitare in questi anni. Ma il mio “vero” luogo del cuore è Rapallo, in Liguria,
meta delle mie vacanze da ragazza. Qui, assieme alla mia adorata famiglia, ho
vissuto tutte le emozioni legate all’infanzia e all’adolescenza. Ancora oggi sono
moltissimi i ricordi di quel periodo magico. Ed è proprio per questo che non
dimenticherò mai i colori, gli odori e i sapori di questa splendida cittadina del
Golfo del Tigullio.”
ALESSANDRO
BERGONZONI
Cretto di Gibellina, Gibellina Vecchia, Trapani
“Terra del Belice, ancora scossa. Dalla maceria prima all'anima poi: Burri ha
‘coperto’ quel luogo per scoprirlo a memoria, la nostra, che tende a scordare il
piano della bellezza e del bene, che merita. Da guardare e salvaguardare. La
terra trema perché le facciamo paura? Dobbiamo rispondere tutti, ad arte”.
ENRICO
BERTOLINO
Piscinas, Carbonia-Iglesias
“Ci sono arrivato stanco, esausto dopo un tour ed è stata un’emozione fortissima
trovarsi in questo paesaggio lunare dove ho dimenticato tutta la stanchezza e mi
sono rigenerato. Nonostante io sia un montanaro, sono rimasto affascinato da
questa zona di mare della Sardegna.”
MARIA GRAZIA
CUCINOTTA
Museo del Bisso, Sant’Antioco, Carbonia-Iglesias
“È un posto dallo straordinario valore artistico e culturale che rischia di
chiudere. Chiara Vigo, depositaria di un antico sapere custodito dalla sua
famiglia e legato a una fibra rara, il Bisso di Mare, mantiene in vita queste
conoscenze senza scopo di lucro e raccoglie i preziosi manufatti nel Museo di
Montegranatico, in un edificio messo a disposizione dal comune di Sant’Antioco,
a ingresso gratuito. Per il giuramento secolare che vincola le donne della sua
famiglia a non vendere le opere in Bisso, Chiara Vigo non commercializza la sua
arte e vive in condizioni di ristrettezze economiche. Per affrontare il suo impegno
merita di disporre di uno spazio permanente e gratuito. Il comune di Sant’Antioco
le aveva concesso il comodato d'uso dell’immobile di Montegranatico, ma a
dicembre 2015 ha emesso un’ordinanza di sfratto. Il Museo del Bisso, visitato
annualmente da migliaia di turisti, vanto culturale della Sardegna e dell’Italia,
non deve chiudere!”
VINICIO
CAPOSSELA
“Un luogo del cuore? Non è possibile eleggerlo per rispetto a tutti gli altri che
comunque appartengono al cuore. Il problema è sempre quando un luogo può
appartenere solo al cuore, e non più ai piedi, agli occhi, alle mani. Perché la
storia lo ha passato di fianco e lo ha lasciato sul ciglio come un rottame. O l'ha
cancellato del tutto. A Milano avrei detto ‘il ragno d’oro’, la mitica sala da ballo
che ora è un centro termale. Avrei detto la palestra da boxe che era sotto gli archi
della stazione centrale, ora tutti chiusi. E poi direi la linea ferroviaria Avellino Rocchetta, che ha seguito la sorte delle linee minori, non adeguate tecnicamente a
una modernità di cui sono state cardine e concausa. Questa linea aveva a
percorrerla una specie di lombrico marrone, un treno diesel, che si avventurava
su un paesaggio immobile. Era stata una costruzione gloriosa, aveva unito le
genti più dell'alfabeto di scuola. Aveva gettato ponti di ferro su vallate cretose,
assediate dalla malaria... Il treno le aveva penetrate costeggiando il fiume,
l'Aufidus sonante di cui parla Orazio. Era stata disegnata assieme al territorio
che attraversava. Un territorio a cui la linea retta è preclusa. Si era addentrata
tra le pieghe della terra, infilando boschi e saltando dirupi... Una penetrazione
del paesaggio preclusa alle strade d'asfalto. Penetrava un paesaggio anche
umano. Ecco quel paesaggio, quel luogo è ora trasferito all'anima, che le rotaie
tacciono. Il vuoto le avvolge e solo le evocano canzoni.”