Stirner Brantsch incontra il direttore della Caritas
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Stirner Brantsch incontra il direttore della Caritas
Consiglio Provinciale Stirner Brantsch incontra il direttore della Caritas Il sostegno del volontariato, la collaborazione tra la sezione tedesca e ladina e la sezione italiana della Caritas, il lavoro all’estero della Caritas sono stati i temi principali dell’incontro tra la presidente del Consiglio provinciale Veronika Stirner Brantsch e il direttore della Caritas tedesca Heiner Schweigkofler. D urante l’incontro è stato sottolineato che la Caritas può contare su 500 collaboratori e collaboratrici volontari impegnati nei diversi settori del sociale e su ulteriori 2000 volontari impegnati in 280 parrocchie. Egli ha voluto anche evidenziare che il volontariato occupa un ruolo di grande rilevanza nella nostra società ed ha ricordato che l’obiettivo del Gala della Caritas, svoltosi il 13 novembre, era proprio quello di far risaltare questo ruolo e di “raccogliere” tra gli ospiti “ore di disponibilità” per il servizio al prossimo in difficoltà. Tutti gli spettatori del Gala si sono infatti dovuti impegnare a garantire due ore di volontariato a favore del prossimo. Sono state “raccolte” più di 600 ore. Veronika Stirner Brantsch onorerà la sua promessa il giorno 11 dicembre 2004 presso la Casa Archè a Merano, dove servirà il pranzo ai senzatetto. Il direttore della Caritas tedesca Schweigkofler ha inoltre illustrato brevemente i diversi servizi che la Caritas offre al prossimo in difficoltà. Un servizio particolarmente apprezzato è la consulenza debitori, alla quale si rivolgono singole persone e famiglie indebitate. La presidente Stirner Brantsch ha espresso il suo apprezzamento per questo servizio che secondo lei rappresenta “un'iniziativa di sicuro successo per combattere la povertà”. Schweigkofler ha poi illustrato l’attività all’estero della Caritas a favore delle popolazioni colpite da catastrofi e alle popolazioni povere nei paesi in via di sviluppo. “Da anni” ha affermato Schweigkofler ”lavoriamo sempre con gli stessi partner ai nostri progetti e voglio sottolineare che il 100% del denaro raccolto raggiunge i diretti interessati”. La presidente Stirner Brantsch si è informata sulla collaborazione tra la sezione tedesca e ladina e la sezione italiana della Caritas e ha voluto sottolineare che entro breve si incontrerà anche con il direttore della sezione italiana Mauro Randi. Il direttore della Caritas tedesca Heiner Schweigkofler con la presidente del Consiglio provinciale di Bolzano Veronika Stirner-Brantsch Consiglio provinciale di Bolzano al Compa di Bologna I l Consiglio provinciale di Bolzano, assieme a tutte le altre regioni italiane, ha partecipato a Bologna al Compa, il salone europeo della comunicazione pubblica dei servizi al cittadino e alle imprese. “Abbiamo partecipato a questa grande fiera europea della comunicazione istituzionale – ha commentato la Presidente del Consiglio provinciale di Bolzano Veronika Stirner Brantsch – per presentare i prodotti, i programmi e le iniziative della nostra comunicazione istituzionale”. Numerosi e importanti sono stati gli incontri sul tema della comunicazione a vari livelli ai quali hanno partecipato, oltre a rappresentanti istituzionali e responsabili della comunicazione, studiosi ed esperti del settore attraverso 100 convegni, 8 incontri nazionali, 8 incontri speciali e tavole rotonde. Tra questi di rilevante importanza quello sul tema “I Consigli per la scuola” che ha visto confrontarsi le assemblee regionali e quelle delle province autonome di Bolzano e Trento con l’obiettivo comune di far conoscere le istituzioni alle nuove generazioni e favorire la loro partecipazione alla vita democratica. Altro tema di rilievo è stato quello dedicato ai scenari del federalismo con particolare riferimento ai nuovi statuti e alla legislazione regionale e quello relativo al ruolo dei Consigli regionali e delle Province autonome nella comunicazione valoriale sull’Unione Europea. Provincia autonoma Dicembre 2004 I 01consiglioita 30.11.2004 11:07 Pagina II Consiglio Provinciale Delegazione indonesiana in Consiglio provinciale Abraham F.I. Lebelauw, la presidente del Consiglio Veronika Stirner Brantsch e il console dell’Ambasciata Indonesiana in Olanda, Mulya Wirana Una delegazione dell’Ambasciata Indonesiana in Olanda, composta dal console Mulya Wirana e dal responsabile economico Abraham F.I. Lebelaun, è stata ricevuta l’8 novembre dalla Presidente del Consiglio provinciale di Bolzano Veronika Stirner Brantsch. S copo dell’incontro – hanno spiegato i due ospiti, che erano accompagnati dai rappresentanti dell’Associazione per i popoli minacciati Mauro di Vieste, Sabrina Bussani e Claudia Falcomatà – consiste nel desiderio di analizzare le vostre disposizioni in materia di politica delle minoranze e le possibilità di sviluppo delle regioni nelle quali vivono le minoranze etniche e linguistiche”. Il tutto per sapere se il modello dell’autonomia altoatesina potrebbe rappresentare un passo importante e decisivo per risolvere la situazione conflittuale etnico-religiosa dei molucchesi in Indonesia, molti dei quali hanno già lasciato questo paese nel 1945 per fuggire in Olanda, Paese ex colonizzatore dell’Indonesia. Il console Wirana si è detto convinto di riuscire a riportare in Indonesia i molucchesi esiliati in Olanda attraverso una soluzione pacifica ( anche se l’Indonesia in questo momento sta popolando l’arcipelago delle Molucche con abitanti della Malaysia) ed evitando così le stragi che ultimamente stanno interessando il Timor e l’isola di Papua. La Presidente del Consiglio Stirner Brantsch ha brevemente illustrato le tappe salienti del processo autonomistico altoatesino, ha sottolineato che “le realtà non sono confrontabili”, si è tuttavia dichiarata soddisfatta “che si cerchi una soluzione pacifica per la minoranza dei molucchesi in Indonesia” e ha concluso affermando che “il Consiglio provinciale di Bolzano mette sempre volentieri a disposizione la sua positiva esperienza in termini di gestione delle questioni etniche a tutte le minoranze”. Comitato per le comunicazioni: no alla giungla delle frequenze I l Comitato provinciale per le comunicazioni è d’accordo, in linea di massima, con il progetto della Giunta provinciale di limitare l’attuale giungla di impianti di trasmissione. Il piano prevede di coordinare le frequenze radioelettriche di gestori di impianti radiofonici, televisivi e di telefonia radiomobile, in modo da garantire da una parte la tutela della salute, dell’ambiente e del paesaggio, e dall’altra un servizio ampio e senza interferenze. La Giunta provinciale ha recentemente approvato la bozza del relativo “Piano provinciale di settore delle infrastrutture delle comunicazioni” e il Comitato provinciale per le comunicazioni - presieduto da Hansjörg Kucera – su invito della RAS ha visitato il 15 novembre l’impianto di alta frequenza sulla Muta sopra Tirolo constatando la sua grande efficienza. Nella successiva discussione con i rappresentanti dell’assessorato provinciale all’urbanistica e dell’Agenzia Provinciale per l’ambiente, il Comitato ha chiesto che nelle consultazioni, e II Provincia autonoma Dicembre 2004 prima di una decisione finale, devono essere coinvolti tutti gli interessati (compresi i gestori di radio e Tv privati) e che la commissione delle infrastrutture venga integrata con un rappresentante del comitato provinciale per le comunicazioni. In un altro incontro con i rappresentanti dell’ASTAT sono stati illustrati i dettagli della prossima indagine dell’ascolto radiotelevisivo e, come tre anni fa, anche questa volta l’indagine individuerà la frequenza di ascolto e l’utenza giornaliera media delle singole stazioni radio e televisive dell’Alto Adige, mentre la richiesta da parte di radio e Tv private di effettuare l’indagine ogni anno non è, secondo l’ASTAT, realizzabile per la mancanza di personale e altri impegni onerosi. Il Comitato provinciale per le comunicazioni ha preso atto di questa dichiarazione ma ritiene che un’indagine annuale sia comunque utile e a tale scopo la Giunta provinciale potrebbe incaricare un’agenzia privata specializzata in ricerche demoscopiche. 01consiglioita 30.11.2004 11:08 Pagina III Consiglio Provinciale Addio alla sigaretta Nella seduta del 17 novembre il Consiglio provinciale di Bolzano ha approvato il disegno di legge recante “Tutela della salute dei non fumatori”. L ’assessore provinciale alla Sanità Richard Theiner, presentatore del provvedimento da parte della Giunta, ha preso posizione sull’argomento ribadendo che il disegno di legge provinciale “rafforza quanto previsto a livello nazionale per la tutela della salute dei non fumatori”. “Abbiamo licenziato - sempre Theiner - una norma a misura della situazione altoatesina. Prevediamo ad esempio una maggiore tutela dei bambini e dei giovani, in quanto da noi il problema del fumo in questa fascia di età è particolarmente acuto”. Dal primo gennaio 2005 in Alto Adige sarà vietato fumare in tutti i locali chiusi aperti al pubblico. Eccezioni sono previste solo nelle aree appositamente riservate ai fumatori e come tali contrassegnate. In tutti i luoghi riservati alle scuole di ogni ordine e grado e in tutti i locali riservati ai giovani, sia chiusi che all’aperto, sarà in vigore un divieto di fumare totale; qui non sono previste eccezioni. La fascia oraria durante la quale i distributori automatici di sigarette dovranno essere disattivati verrà estesa fino alle ore 22 mediante un apposito temporizzatore. Tale provvedimento mira a ridurre la possibilità di accesso dei minori di 16 anni alle sigarette. Il divieto di fumo sarà previsto in tutti locali chiusi, aperti al pubblico, nei quali vengono somministrati pasti. Il divieto assoluto di fumare sarà valido anche per le sedi di associazioni, club e centri giovanili. Si stima che il 20% circa degli altoatesini fuma, circa 90 mila persone (nel 1999: 26,6% uomini e 16,1% donne; nel 2002: 24,5% uomini e 19,8% donne). Altro dato interessante è il confronto tra le generazioni: persone oltre i 64 anni (15,2% uomini e 4,6% donne) mentre tra i 15 e i 24 anni (52,4% uomini e 55,1% donne). Secondo stime internazionali il 49% dei decessi provocati da tumore sono da ricondurre al consumo di tabacco e ciò corrisponde in Alto Adige a circa 500 decessi l’anno. A favore del provvedimento si è dichiarato il vicepresidente del Consiglio provinciale di Bolzano Giorgio Holzmann (Alleanza Nazionale), “anche se – ha precisato – è una normativa un po’ sospinta dalla legge nazionale”. Pius Leitner dei Freiheitlichen ha lamentato il fatto che “la legge si affida troppo ai regolamenti di esecuzione e che lascia quindi mano libera alla Giunta provinciale.Donato Seppi di Unitalia ha affermato di “salutare con soddisfazione questo disegno di legge, ma – ha anche aggiunto – che esso rappresenta una esasperazione come nel caso dell’aumento della fascia oraria per i distributori automatici e nella penalizzazione dei ristoratori che non possono crearsi una sala apposita per i fumatori”. Andreas Pöder dell’Union für Südtirol si è detto d’accordo sui contenuti della legge ma non sulla sua concretizzazione e”si sarebbe potuto applicare una decisione più liberalista anche se non ho incontrato alcun fumatore che sia contro questo provvedimento, in quanto ciascun fumatore è alquanto sensibile”. Hans Heiss dei Verdi ha parlato di “una buona opportunità anche perché il consumo di tabacco e alcol ha assunto misure preoccupanti soprattutto presso i giovani, l’importante è tuttavia che non divenga una legge di proibizionismo”. Anche Ulli Mair si è detta concorde sulle finalità della legge anche se tuttavia “formulata in maniera troppo vaga e poco precisa soprattutto per quanto riguarda il campo di applicazione e in particolare le misure per i diversi locali”, Albert Pürgstaller (SVP) ha definito il provvedimento “un passo da lungo dovuto nella politica sanitaria della Provincia ed è anche importante l’opera d’informazione a sostegno per informare sulla nuova normativa cittadini e pubblici esercenti”. Cristina Kury dei Verdi, pur dichiarandosi favorevole, si è detta preoccupata del fatto che “non sia una legge di prevenzione, ma piuttosto discriminatoria”. Nel corso della discussione generale è stato respinto un ordine del giorno di Pius Leitner dei Freiheitlichen con il quale si invitava la Giunta provinciale a inserire nel regolamento di esecuzione una disposizione, per cui ai gestori dei cosiddetti monolocali viene lasciata la libertà di contrassegnare il loro locale come pubblico esercizio per fumatori, se dotato di impianto di ventilazione e ricambio dell’aria regolarmente funzionante. Al termine del dibattito il provvedimento è stato approvato con 25 voti favorevoli, 3 contrari e 2 astensioni. Provincia autonoma Dicembre 2004 III 01consiglioita 30.11.2004 11:08 Pagina IV Consiglio Provinciale Diritto allo studio, è legge Ampliare e potenziare la possibilità di studiare in Alto Adige attraverso una maggiore offerta di opportunità per gli iscritti alla Libera Università di Bolzano. Questo l’obiettivo principale del disegno di legge presentato dall’assessore competente Otto Saurer e approvato dal Consiglio provinciale nel corso della terza e ultima seduta della sessione di novembre. L e novità principali del provvedimento riguardano le borse di studio e i prestiti per gli studenti. Per le prime, la Provincia le assegnerà a tutti i cittadini dell’Unione Europea frequentanti università in Provincia di Bolzano, cittadini extracomunitari frequentanti università in Provincia di Bolzano purché residenti in Alto Adige da almeno un anno e a cittadini frequentanti università fuori provincia, purché residenti da almeno due anni in Provincia di Bolzano. Un’altra novità è rappresentata dall’abbassamento dell’età massima per la presentazione delle domande di borsa di studio che passa da 40 a 35 anni, tranne che in caso di specializzazioni di particolare interesse (l’età massima rimane a 40 anni). Introdotta per gli studenti anche la possibilità di richiedere un prestito alla Provincia per finanziare gli studi che può essere restituito a partire dal primo anno successivo alla fine degli studi in un arco di tempo di cinque anni. Previste anche agevolazioni per studenti economicamente disagiati, rimborso dei contributi universitari, borse di studio per tesi di diploma e tesi di laurea, rimborsi per le spese di viaggio,gli alloggi, il servizio mensa, le provvidenze a favore di studenti portatori di handicap, le borse di studio per l’interscambio e la formazione post-universitaria. Eva Klotz (Union für Südtirol) ha detto di condividere in via di principio l’esercizio di queste nuove competenze da parte della Provincia ma IV Provincia autonoma Dicembre 2004 ha ricordato che “nella concessione delle borse di studio per meriti particolari, dovrebbero essere presi in considerazione anche la situazione sociale dei richiedenti e – in merito alle borse di studio straordinarie – l’assistenza prestata a favore di persone disabili o non autosufficienti” e ha sottolineato la necessità che “per quanto riguarda la consulenza a favore degli studenti si debba dedicare particolare attenzione alla motivazione e alla formazione del personale provinciale addetto a questa funzione onde evitare gli errori del passato riguardo alla presentazione delle domande”. Hans Heiss (Verdi) ha parlato di “un buon disegno di legge, di grande importanza per il futuro delle nuove generazioni altoatesine e consente alla Provincia di Bolzano di recuperare per quanto riguarda la situazione dei laureati, garantendo così un progresso sociale, ma garantendo anche borse di studio per lavori di ricerca e abilitazione e non solo con interventi destinati a studenti iscritti alle istituzioni nazionali o in paesi dell’area culturale tedesca, ma anche ad altre istituzioni europee”. Albert Pürgstaller (SVP) ha espresso un giudizio positivo sull’introduzione dei prestiti a favore degli studenti chiedendo tuttavia un ampliamento delle agevolazioni anche a studenti che studiano in altri paesi europei fuori dall’area tedesca (“L’Alto Adige deve farsi conoscere”) e prevedere rimborsi anche per gli studenti della terza età nonché una armonizzazione dei criteri per l’accesso alla formazione universitaria soprattutto per ciò che concerne i limiti di reddito. Pius Leitner dei Freiheitlichen ha sottolineato la sua posizione critica rispetto ai mutui per gli studenti invitando nel contempo l’assessore competente a non consentire eventuali riduzioni delle agevolazioni per gli studenti universitari. Nel corso della discussione generale è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno a firma di Martha Stocker (SVP) con il quale si incarica la Giunta provinciale di prevedere nei bandi relativi alla concessione di borse di studio che per le famiglie con quattro o più figli di cui almeno la metà frequenta un corso universitario i criteri relativi alla condizione economica siano tali da consentire la compensazione dei maggiori costi da esse sostenuti. Nelle dichiarazioni di voto ha espresso voto favorevole Baumgartner della SVP, mentre hanno dichiarato la propria astensione Urzì di Alleanza Nazionale, Kury dei Verdi e Leitner dei Freiheitlichen. Il provvedimento è stato approvato con 18 voti favorevoli e 6 astensioni. 01consiglioita 30.11.2004 11:08 Pagina V Consiglio Provinciale No a nuovi profili professionali Visitare il Consiglio provinciale L’assemblea legislativa altoatesina ha respinto a maggioranza con 7 voti favorevoli il passaggio alla discussione articolata di un disegno di legge di Alleanza Nazionale, primo firmatario Giorgio Holzmann, recante “Istituzione della figura professionale dell’operatore di discipline bionaturali per il benessere fisico”. vicepresidente del Consiglio – garantire la possibilità che gli interessati possano rivolgersi a personale qualificato e riconosciuto e attualmente non esiste alcuna regolamentazione di queste professioni che pertanto possono essere esercitate senza qualifica e senza titolo di studio”. L’assessore alla sanità Richard Theiner, nella sua replica si è detto “concorde che è necessaria una regolamentazione”, ma ha anche affermato che “il disegno di legge è troppo vago anche perché qualora le attività fossero di natura terapeutica non rientrerebbero nelle competenze della Provincia poiché la creazione di nuovi profili professionali nei settori della diagnosi e della terapia è una prerogativa dello Stato”. S Rimangono i ticket sanitari copo del provvedimento era quello di regolamentare molte terapie e discipline alternative, terapie che incontrano il favore della popolazione. “Occorre quindi – ha spiegato il In chiusura della seduta del 16 novembre, il Consiglio provinciale ha respinto una mozione di Unitalia in cui si affermava che l’applicazione dei ticket sanitari è un fallimento economico oltre che sociale. N ella sua mozione, Donato Seppi ha fatto presente che l’applicazione dei ticket sanitari costituisce una fonte di entrate del tutto irrisorie (poco più di 5 milioni di euro) per l’amministrazione provinciale, pari a circa l’uno per mille del bilancio provinciale. Da qui la proposta di prendere definitivamente atto che l’applicazione dei ticket sanitari a due anni di distanza dalla loro applicazione pratica hanno rappresentato un vero e proprio fallimento del sistema sociale ed assistenziale e quindi di decidere l’immediata abrogazione dei ticket specialmen- te sui ricoveri ospedalieri e sul pronto soccorso quando giustificato. A favore del documento si sono espressi i consiglieri Eva Klotz, Mauro Minniti, Pius Leitner e Hans Heiss. L’assessore alla sanità Richard Theiner, nella sua replica ha ricordato “che questa discussione si trascina ormai da anni non solo da noi ma anche in Germania e in Austria e che l’applicazione della forma di partecipazione introdotta nel 2002 aveva l’obiettivo principale di diminuire il numero delle prestazioni e infatti vi sono stati degli effetti estremamente positivi soprattutto per i medicinali e per il pronto soccorso”. Ha poi ricordato che “nel 2003 le entrate complessive grazie ai ticket sono state di 19,3 milioni di euro e rispettivamente: 11, 4 milioni per le visite specialistiche, 3,9 per i medicinali, 4 milioni per i ricoveri ospedalieri e altri 4 milioni per il pronto soccorso”. La mozione è stata respinta con 14 voti contrari e 11 favorevoli. P er chi è interessato, le porte del Consiglio provinciale sono sempre aperte in particolar modo durante le sedute che, di norma, si svolgono la prima settimana di ogni mese dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00 e i lavori possono essere seguiti dalla tribuna riservata al pubblico. Sedute sono previste anche per i mesi di dicembre e gennaio. L’unica pausa è quella estiva e precisamente nell’intero mese di agosto. Scolaresche o gruppi di visitatori devono prenotare la visita telefonicamente, via fax oppure on-line. Il programma prevede: una breve panoramica dei compiti e dell’attività del Consiglio provinciale con una proiezione del filmato “Il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano”; partecipazione a una seduta consiliare dalla tribuna riservata al pubblico (nei giorni in cui il Consiglio non si riunisce, dibattito nell’aula consiliare e possibilità per gli studenti o per i gruppi di calarsi nel ruolo dei politici); colloquio con un con componente dell’ufficio di presidenza. Per le visite rivolgersi al signor Karl Wolf, Tel. 0039 0471 946207 Fax 0039 0471 973 468 e-mail: relazioni [email protected] Provincia autonoma Dicembre 2004 V 01consiglioita 30.11.2004 11:08 Pagina VI Consiglio Provinciale I consiglieri interrogano/Gli assessori rispondono L’aeroporto ABD L’incidente elettrico a Bressanone Cristina Kury dei Verdi si è occupata del finanziamento all’aeroporto di Bolzano e conseguentemente della compagnia Air Alps, direttamente controllata per il 91% dalla STA (Strutture Trasporto Alto Adige) e indirettamente dalla Provincia, che ha accumulato dall’aprile 1999 un deficit di 8,5 milioni di euro che corrisponde a 40 euro per passeggero. L’assessore ai trasporti Thomas Widmann ha confermato tali cifre e ha aggiunto che la stessa STA parteciperà con un finanziamento alla Air Alps di tre milioni di euro se verrà confermato il piano di risanamento. Hans Heiss, altro esponente dei Verdi, ha voluto chiarimenti sul nuovo incidente elettrico a Bressanone avvenuto il 22 ottobre (uno analogo era accaduto in luglio) chiedendo che anche la Provincia, e non solo il Comune, debba attivarsi per riparare ai danni. L’assessora competente Luisa Gnecchi ha precisato che “la Provincia è intervenuta condannando la ditta interessata ad una sanzione pecuniaria in quanto non aveva rispettato le distanze regolari dalle abitazioni vicine”. Tempi di attesa all’ospedale di Merano Dichiarazione di appartenenza Ulli Mair, sempre dei Freiheitlichen, ha posto l’accento sui lunghi tempi di attesa presso il reparto pediatrico di riabilitazione all’Ospedale di Merano. L’assessore alla sanità Richard Theiner ha spiegato che “il problema sta nella mancanza di medici specialisti: nel 2003 erano due, mentre quest’anno ne è rimasto solo uno e certamente una sola persona non può affrontare la situazione anche perché le richieste sono aumentate del 20 per cento. La soluzione – ha aggiunto – non è immediata anche perché è difficile, l’azienda sanitaria di Merano si è rivolta anche all’estero, trovare specialisti in questo settore”. Eva Klotz dell’Union für Südtirol ha chiesto delucidazioni sui recenti accordi in merito alla dichiarazione di appartenenza al gruppo linguistico preoccupata dell’introduzione di “una dichiarazione ad hoc”. Il Presidente della Giunta Durnwalder ha sottolineato che “la Commissione dei Sei ha già deciso che non ci può essere una dichiarazione ad hoc immediato ma sta semplicemente discutendo il tempo o il periodo congruo che può modificare la dichiarazione linguistica e passare tra la dichiarazione stessa e la sua efficacia”. Ancora un restauro del Monumento alla Vittoria Pius Leitner (Freiheitlichen) ha criticato il fatto che si parli nuovamente di un restauro del Monumento alla Vittoria “cosa – ha detto – che ha fatto arrabbiare molti cittadini altoatesini”. Il Presidente della Giunta Durnwalder ha precisato che “le competenze per la ristrutturazione del Monumento alla Vittoria, così come quello dell’Alpino a Brunico, spettano allo Stato e pertanto noi non ci assumiamo alcuna responsabilità per la tutela di questi due monumenti ai quali siamo contrari anche se non abbiamo nulla contro l’esercito e siamo comunque anche contrari al loro smantellamento”. VI Provincia autonoma Dicembre 2004