Programma gen…

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Programma gen…
FILARMONICA
LAUDAMO
MESSINA
ente morale onlus
93
ª
stagione concertistica 2013-2014
93
ª
stagione concertistica 2013-2014
2013
Ottobre
Novembre
Dicembre
27
3
7
10
17
24
28
8
12
15
Quartetto di Venezia
Ramin Bahrami
Francesco Tornabene
Marco Fumo
Stefan Milenkovich - Srebrenka Poljak
Luca Aquino
Mario Calì
laVerdi barocca
Ivano Tornello
L’Estravagante
2014
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
5
12
23
26
2
6
9
16
20
23
2
6
9
16
20
30
6
13
27
4
ExclusIVe Saxophones and Piano Quintet
Dounia
Crossover Ensemble
Warhol Piano Quartet
Ralph Towner - Mariella Lo Sardo
Sabrina e Simona Palazzolo
Domenico Nordio - Maurizio Baglini
Trio Broz
Stefano Maltese AKA Trio
Amato Jazz Trio
Giovanni Scaglione
Lelio Giannetto - Alessandra Fazzino
Helene Zindarsian
I Cameristi del Bellini
Stefan Hagel
Franco D’Andrea
Rosario Strano e Les Elements
Giovanni Renzo
Orchestra di fiati del Conservatorio Corelli
Sestetto Armonia
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ª
domenica 27 ottobre 2013 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
Rigore analitico e passione sono i caratteri distintivi
dell’ensemble veneziano, qualità ereditate
da due scuole fondamentali dell’interpretazione
quartettistica: quella del “Quartetto Italiano” sotto
la guida di Piero Farulli e la Scuola Mitteleuropea
del “Quartetto Vegh”, tramite i numerosi incontri
avuti con Sandor Vegh e Paul Szabo.
Il Quartetto di Venezia ha suonato in alcuni tra i
maggiori festival Internazionali, esibendosi in sedi
prestiose quali National Gallery a Washington,
Palazzo delle Nazioni Unite a New York,
Sala Unesco a Parigi, IUC a Roma,
Serate Musicali di Milano, Kissinger Sommer,
Ossiach/Villach, Klangbogen Vienna,
Palau de la Musica Barcellona, Tivoli Copenhagen,
Societè Philarmonique a Bruxelles.
Il repertorio del Quartetto è estremamente ricco
e include, oltre ai brani più noti,
opere raramente eseguite come i quartetti di
Malipiero (“Premio della Critica Italiana”
quale migliore incisione cameristica).
Ultima produzione è l’uscita dell’integrale
dei sei quartetti di Luigi Cherubini,
registrati per la DECCA in tre cd.
Nel 2013 il QdV ha festeggiato i primi 30 anni di
attività artistica. E in tale occasione ha
ricevuto l’alto riconoscimento del Presidente della
Repubblica Italiana Giorgio Napolitano.
classica
QUARTETTO DI VENEZIA
Andrea Vio violino
Alberto Battiston violino
Giancarlo di Vacri viola
Angelo Zanin violoncello
ANTONIO BAZZINI
Quartetto in Mib maggiore op. 76 n. 3
ALFREDO CASELLA (1883-1947)
5 pezzi op. 34 (1920)
***
LUIGI CHERUBINI
Quartetto n. 6 in La maggiore
93
ª
classica
domenica 3 novembre 2013 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
RAMIN BAHRAMI
pianoforte
DOMENICO SCARLATTI
Sonate in re min, sol maggiore, re maggiore,
fa diesis maggiore, do maggiore
GEORG FRIEDERICH HÄNDEL
Suite in fa maggiore
JOHANN SEBASTIAN BACH (1685 - 1750)
Partita n. 6 in mi minore
***
JOHANN SEBASTIAN BACH
Suite francese n. 5 in sol maggiore
CLAUDE DEBUSSY
Suite Bergamasque
LUDWIG VAN BEETHOVEN
Chiaro di Luna
Ramin Bahrami, pianista iraniano, è considerato uno
tra i più interessanti interpreti bachiani viventi a
livello internazionale. La sua ricerca interpretativa è
attualmente rivolta alla monumentale produzione
tastieristica di Johann Sebastian Bach, affrontata con
il rispetto e la sensibilità cosmopolita della quale è
intrisa la sua cultura e la sua formazione.
Bahrami si è esibito in importanti festival pianistici
tra cui “La Roque d’Anthéron”, Festival di Uzés, il
festival “Piano aux Jacobins” di Toulose, il Tallin
Baroque Music Festival in Estonia e il Beijing Piano
Festival in Cina. Nel febbraio 2010 ha debuttato con
successo a Parigi con le Variazioni Goldberg, e in
marzo ha tenuto un applaudito tour con i Festival
Strings Lucerne. Del maggio 2010 è il grande
successo con Riccardo Chailly alla Gewandhaus di
Lipsia, che completa l’integrale dei Concerti
bachiani. Ramin Bahrami incide esclusivamente per
Decca-Universal. La sua discografia comprende
le Variazioni Goldberg (2004), le 7 Partite (2005),
l’Arte della Fuga (2007), la raccolta “Ramin
Bahrami plays Bach” (2009), comprendente anche
una selezione di esecuzioni dal vivo, le Suite
Francesi (2010). Nel novembre del 2012 è uscito
il suo primo libro edito Mondadori “Come Bach mi
ha salvato la vita”. Inoltre è uscito l’ultimo cofanetto
DECCA “Amare Bach” un doppio cd con tutte le sue
migliori registrazioni.
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giovedì 7 novembre 2013 ore 17
Galleria Provinciale di Arte Moderna
Il percorso formativo di Francesco Tornabene,
diplomato al conservatorio “Francesco Cilea”
di Reggio Calabria, vede l’influenza di più
maestri ed è teso e aperto alla conoscenza e
allo studio di nuove didattiche che si affacciano
nel panorama dell’insegnamento della
chitarra classica. Da questo punto di vista
importantissimo è stato il suo incontro con
Giovanni Puddu. Ha tenuto numerosi concerti
per diverse associazione musicali, master-class
ed è membro di commissione in diversi concorsi
musicali. Ha svolto numerosi concerti in tutta
Italia, sia come solista sia in duo, prediligendo il
repertorio classico Ottocentesco. Ha partecipato
a corsi di perfezionamento con maestri del
calibro di Alirio Diaz e Oscar Ghiglia. Ma il suo
percorso formativo è soprattutto teso e aperto
alla conoscenza dello studio di nuove didattiche
inerenti all’insegnamento della chitarra classica.
Attualmente è docente al Conservatorio
“A. Corelli” di Messina.
classica
FRANCESCO TORNABENE
chitarra
JOHANN SEBASTIAN BACH
Preludio fuga e allegro BWV 998
J. K. MERTZ
Elegia
HEITOR VILLA-LOBOS
Preludi, nn. 1, 3, 4, 5
F. SOR
Int. Tema e Var. op 9
BARRIOS
La Catedral
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jazz e nuovi
linguaggi
domenica 10 novembre 2013 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
MARCO FUMO
pianoforte
“Dalla danza cubana al piano stride di Harlem”
MANUEL SAMUELL
Contradanzas: La nina bonita, La tedezco
LOUIS MOREAU GOTTSCHALK
Danze Cubane: O ma charmante, épargnez moi!, Ynés
IGNACIO CERVANTES
Danze Cubane: Adios a Cuba, Soledad
SCOTT JOPLIN
Solace, Heliotrope Bouquet, Paragon Rag, Maple Leaf Rag
JELLY ROLL MORTON
New Orleans Joys, Grandpa’s spells
GEORGE GERSHWIN
Preludio n. 1, I Got Rhythm dal Songbook, Rialto Ripples
JAMES PRICE JOHNSON
The Dream, Snowy Mornin’ Blues, The Mule Walk
TOMAS “FATS” WALLER
Martinique, Numb Fumblin’
EDWARD “DUKE” ELLINGTON
Black Beauty, Reflection in D, Swampy River
Marco Fumo è considerato uno dei migliori
interpreti del repertorio pianistico afroamericano.
Negli anni Ottanta, dopo una prima parte
di carriera dedicata alla musica classica europea,
ha iniziato a occuparsi di ragtime, per poi
analizzare attentamente le origini di questo
genere pianistico e le influenze che ha avuto
sul periodo successivo, realizzando così
un repertorio che abbraccia quasi un secolo,
dalle danze cubane di Gottschalk e Cervantes
a Ellington e Gershwin, attraverso la scuola
stride di New York.
Fumo si è occupato con curiosità anche della
musica da film, collaborando personalmente
con Nino Rota ed Ennio Morricone.
Ha tenuto concerti nelle più importanti città
italiane, in molti paesi europei e negli Stati
Uniti, partecipando a numerosi festival,
sia di classica, sia di jazz. Ha inciso per la RAI,
la RSI, la Radio Vaticana e per le case
discografiche Pentaphon, Edi-Pan, Fonit-Cetra,
Dynamic, Soul Note.
Negli ultimi anni ha suonato in duo pianistico
con Hugo Aisemberg, Kenny Barron,
Enrico Pieranunzi.
Dal 2008 è vicepresidente della SIdMA,
Società Italiana di Musicologia Afroamericana.
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ª
domenica 17 novembre 2013 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
Stefan Milenkovich, nativo di Belgrado,
ha iniziato lo studio del violino
all’età di tre anni, dimostrando subito un raro
talento che lo porta alla sua prima apparizione con
l’orchestra, come solista, all’età di sei anni
ed incominciando una carriera che lo ha portato
ad esibirsi in tutto il mondo.
È stato invitato, all’età di 10 anni, a suonare
per il presidente Ronald Reagan in un concerto
natalizio a Washington, per il presidente
Mikhail Gorbaciov quando aveva 11 anni e
per il Papa Giovanni Paolo II all’età di 14 anni.
Ha festeggiato il suo millesimo concerto
all’età di sedici anni a Monterey in Messico.
Riconosciuto a livello internazionale per
le sue eccezionali doti artistiche, ha suonato
come solista con l’Orchestra Sinfonica di Berlino,
l’Orchestra di Stato di San Pietroburgo,
l’Orchestra del Teatro Bolshoj, l’Orpheus
Chamber Orchestra, la New York Chamber
Symphony Orchestra, la Chicago Symphony
Orchestra, collaborando con direttori
del calibro di Lorin Maazel, Daniel Oren,
Lu Jia, Lior Shambadal, Vladimir Fedoseyev,
Sir Neville Marriner.
Nell’ambito della musica da camera, è invitato
regolarmente alle Jupiter Chamber Music Series,
ed è fondatore e membro del Corinthian Piano
Trio e più recentemente del Formosa Quartet.
classica
STEFAN MILENKOVICH
violino
SREBRENKA POLJAK
pianoforte
CLAUDE DEBUSSY
Sonata for Violin and Piano in sol minore, L 140
MAURICE RAVEL
Sonata for Violin and Piano n. 2 in sol maggiore
GEORGE GERSHWIN/HEIFETZ
Three Preludes
* * *
PABLO DE SARASATE
Carmen Fantasy op. 25,
sui temi dell’ opera di Georges Bizet
PYOTR ILYICH TCHAIKOVSKI
Serenade Melancolique op. 26
CAMILLE SAINT-SAENS
Introduction and Rondo Capriccioso
MAURICE RAVEL
Tzigane - Rhapsodie de Concert
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jazz e nuovi
linguaggi
domenica 24 novembre 2013 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
LUCA AQUINO
tromba e flicorno
CARMINE IOANNA
fisarmonica
“aQustico”
Brani originali e improvvisazioni jazzistiche
di Luca Aquino e Carmine Ioanna
Luca Aquino - trombettista, flicornista e
compositore autodidatta - ha avuto tanti dischi
da ascoltare e pochi maestri, ma importanti,
tra i quali Paolo Fresu. Ammaliato dal soffio di
Chet Baker, decide di dedicarsi completamente
alla musica. Proviene dal rock, ama le melodie e
odia i modelli (non solo nel campo musicale)
e i futili virtuosismi. In musica come nella vita
attribuisce pari importanza al suono e al silenzio.
Dopo vari progetti internazionali e il premio
internazionale per solisti “Massimo Urbani”,
nel 2008 il suo primo album solista,
“Sopra le nuvole”, seguito nel 2009
da “Lunaria”, con ospiti Roy Hargrove e
Maria Pia De Vito, e il premio come miglior
nuovo talento del jazz italiano.
Registra “Amam” nell’antico bagno turco di
Skopje, in Macedonia, e “Tsc” in una chiesa
in Olanda, e nel 2010 “Icaro solo” lo proietta
ai vertici della musica elettronica mondiale.
Nel 2011 pubblica “Chiaro”, con il suo trio
norvegese, ospite Lucio Dalla, per l’etichetta
Tùk Music di Paolo Fresu. Dopo importanti
collaborazioni (Jon Hassell, Enrico Rava) e
centinaia di concerti in tutto il mondo,
nel 2012 entra in pianta stabile nel quartetto
del batterista Manu Katchè e nel 2013
pubblica il suo nuovo album, “aQustico”.
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ª
giovedì 28 novembre 2013 ore 17
Galleria Provinciale di Arte Moderna
Mario Calì si è diplomato al Conservatorio
di Musica “F. Cilea” di Reggio Calabria
sotto la guida Eszter Lencsès, e dal 2011 segue
assiduamente la scuola del M° Giovanni Puddu.
Ha frequentato vari corsi di perfezionamento,
tutti organizzati da prestigiose associazioni
musicali, collaborando con Francesco
Tornabene, Carlos Bonell, Bruno Battisti
d’Amario, Pablo de la Cruz, Cristian Saggese,
Lourent Boutros, Carlo Carfagna,
Francesco Taranto, Carlo Domenicani,
Leo Brouwer e Jorge Cardoso.
Si è classificato al primo posto nel IV Concorso
Nazionale di Musica “Danilo Cipolla” del 2008
e risulta vincitore assoluto delle seguenti
competizioni musicali: Premio Internazionale
città di Castrovillari - Pollino del 2008;
I Concorso Nazionale di Musica città di Reggio
Calabria del 2008; Concorso Nazionale
di Musica “Pasquale Benintende” del 2010;
Concorso Musicale Nazionale Tuttarte del 2011;
Concorso Chitarristico Nazionale “R. Beccuti”
del 2011 e Concorso “Fourth European
Music Competition” città di Palmi del 2011.
Accanto all’attività concertistica da solista
ed in formazione cameristica, opera da più
di dieci anni nella didattica presso l’accademia
musicale “Amadeus” di Rizziconi e le scuole
medie statali ad indirizzo musicale.
Suona una chitarra del maestro liutaio
Antonino Scandurra.
classica
MARIO CALÌ
chitarra
FRANCISCO TARREGA
Sueno (Mazurca)
Pavana
Tango
Capriccio Arabo
MANUEL DE FALLA
Homenaje por le Tombeau de C. Debussy
JAQUIN RODRIGO
Tiento Antiguo
HEITOR VILLA LOBOS
Preludi nn. 3, 4 e 5
FERNANDO SOR
Introduzione Tema e Variazioni Op. 9
MAURO GIULIANI
Rossiniana Op. 120 n. 2
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antiqva
domenica 8 dicembre 2013 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
laVERDI BAROCCA
RUBEN JAIS
direttore
JOHANN SEBASTIAN BACH
Concerto Brandeburghese n. 3
in sol maggiore BWV 1048
ANTONIO VIVALDI
Concerto per violino e orchestra
in re maggiore RV 208 ‘Grosso Mogul’
* * *
JOHANN SEBASTIAN BACH
Concerto Brandeburghese n. 6
in si bemolle maggiore BWV 1051
CARL PHILIPP EMANUEL BACH
Concerto per violoncello e orchestra
in la minore WQ 170
Nasce nel 2008 laVerdi Barocca, ensemble
specializzato nell’esecuzione del repertorio musicale
che spazia tra il XVII e l’inizio del XIX secolo; nasce
all’interno della Fondazione Orchestra Sinfonica e
Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi per offrire
un arricchimento della già vasta offerta culturale che
laVerdi propone al suo numerosissimo pubblico di
sostenitori e amanti della musica ‘colta’. L’Ensemble è
costituito da musicisti e coristi che hanno svolto il loro
percorso di studi approfondendo le pratiche di
esecuzione barocca, utilizzando strumenti originali o
copie di strumenti del ’600/’700 e applicando le regole
di prassi esplicate nei trattati coevi. Questo approccio
offre, ovviamente, la possibilità di misurarsi in modo
più diretto con le caratteristiche di un repertorio
vastissimo e ricco di capolavori strumentali e corali e
di avvicinarsi con occhio più attento all’estrema
ricchezza di dettagli di tale repertorio. Nella sua pur
breve vita laVerdi Barocca ha saputo offrire non solo
perizia tecnica ma anche energia e desiderio profondo
di fare musica insieme e di trasmettere tale emozione
al proprio pubblico. Il repertorio ormai nutrito
dell’Ensemble comprende i grandi capolavori della
musica sacra e profana di area germanica, francese e
italiana. Dal Requiem de Jean Jill al
Weihnachtsoratiorium di Bach, dai
6 Concerti Grossi di Scarlatti al ciclo integrale dei
Concerti Brandeburghesi di Bach, dalla Messa in Si
minore alla Messa in Do minore di Mozart, dalle 4
Stagioni di Vivaldi a quelle di Domenico Scarlatti. Dal
2009 l’Ensemble, oltre all’attività fuori sede, è
presente con una propria stagione stabile all’interno
della programmazione della Fondazione Verdi. Nel
2011 ha debuttato anche nel repertorio operistico
eseguendo, in occasione del 300° anniversario, Rinaldo
di G.F. Händel.
concerto nell’ambito del
Progetto Circolazione Musicale in Italia del
con il sostegno della
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ª
giovedì 12 dicembre 2013 ore 17
Galleria Provinciale di Arte Moderna
Nato a Catania, città nella quale conduce
i primi studi musicali e consegue il Diploma
in Chitarra presso l’Istituto Superiore
di Studi Musicali “V. Bellini”, deve la sua
formazione musicale alla preziosa guida
del M. Giovanni Puddu.
Segue corsi di perfezionamento con maestri
di chiara fama tra i quali Matteo Mela, Lorenzo
Micheli, Giampaolo Bandini, Darko Petrinjak,
Angelo Gilardino, Adriano Del Sal organizzati
da prestigiose istituzioni musicali di risonanza
internazionale tra le quali figurano l’Accademia
Pianistica Internazionale “Incontri col maestro”
di Imola e l’ Accademia di Musica Pinerolo.
Nel luglio del 2011 si esibisce come unico
interprete all’interno del “Giuseppe Sinopoli
Memorial” organizzato dall’ Università
degli Studi di Catania in occasione del
decennale dalla morte del maestro.
È assiduamente impegnato, in qualità di
docente, in attività didattico-formative
volte all’insegnamento della prassi
esecutivo-interpretativa del repertorio
chitarristico, vantando un significativo
numero di allievi. Collabora stabilmente
con l’Associazione “Quadrivium” nell’ambito
del progetto “Musica Insieme a Librino”
che prende ispirazione da “El Sistema”
di Josè Antonio Abreued insegna nelle Scuole
Secondarie di I grado ad indirizzo musicale.
classica
IVANO TORNELLO
chitarra
FEDERICO MORENO TORROBA
dai Castillos de Espana:
Montemayor
Simancas
Torija
Siguenza
GIULIO REGONDI
Introduction et Caprice op. 23
***
ANTONIO JOSÉ
Sonata para guitarra
GIORGO FEDERICO GHEDINI
Studio da Concerto
AGUSTIN BARRIOS MANGORÈ
La Catedral
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antiqva
domenica 15 dicembre 2013 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
L’ESTRAVAGANTE
Stefano Montanari violino
Francesco Galligioni violoncello
Maurizio Salerno clavicembalo
«L’arte del Violino»
ARCANGELO CORELLI
Sonata I in re maggiore op. V
per violino e basso continuo
JOHANN SEBASTIAN BACH
Sonata n. 4 in do minore BWV 1017
per cembalo e violino
GEORG FRIEDERICH HÄNDEL
Sonata in re minore HWV 359
per violino e basso continuo
* * *
ARCANGELO CORELLI
Sonata III in do maggiore op. V
per violino e basso continuo
JOHANN SEBASTIAN BACH
Sonata I in sol maggiore BWV 1021
per violino e basso continuo
ARCANGELO CORELLI
Follia in re minore op. V
per violino e basso continuo
L’Estravagante è il frutto dell’unione di
musicisti desiderosi di condividere la comune
passione per la musica da camera, cimentandosi
in un repertorio che, nella prassi esecutiva
barocca con strumenti originali, raramente
vede l’affermazione di gruppi con una forte
tradizione alle spalle.
Nonostante i componenti abbiano
una ricca esperienza, concertistica e didattica,
l’ensemble è di recente formazione.
La sua affermazione è già avvenuta grazie
alle registrazioni e ai numerosi concerti,
apprezzati sia per la loro freschezza sia per
l’originalità delle scelte musicali.
La discografia offre interessanti integrali di
carattere monografico quali le Suonate a due,
violino & viola da gamba di D. Buxtehude
op. 1 e op. 2 e le sei sonate in trio a due violini
e basso continuo di J. Pachelbel, assai curiose
per l’uso della scordatura che ha caratterizzato
autori come F. I. Biber. Di recente realizzazione
è i il disco che raccoglie una parte delle sonate
op. 1 di Vivaldi, pubblicato dalla rivista
Amadeus nel 2011 e riedito da Naive nel 2012.
Oltre alle monografie che culminano con le
celebrazioni corelliane, a caratterizzare i
programmi dell’ensemble è anche il repertorio
con voce sola, attraverso collaborazioni
con Michael Chance e Roberta Mameli.
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ª
domenica 5 gennaio 2014 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
Il quartetto ExclusIVe si distingue nel
panorama musicale italiano per la professionalità
e freschezza del repertorio, che si misura su
territori spesso inusuali.
Formatosi nel 2010, il quartetto è composto
da musicisti provenienti da differenti
esperienze concertistiche in Italia e all’estero,
sia come solisti sia in formazione.
In collaborazione con il pianista
Giuseppe Bruno - pianista di ininterrotta attività
concertistica in tutto il mondo, anche come
direttore d’orchestra (Filarmonica di Kiev) riescono a dar vita ad una proposta che
comprende anche brani composti e trascritti
appositamente per questa formazione.
Nel programma che presenteranno
per la Filarmonica Laudamo è compresa
la “prima esecuzione assoluta”
della “Piano Sonata n. 1” del compositore
Roberto Scarcella Perino, messinese di
nascita e residente a New York.
“Scrivere oggi una sonata per pianoforte in tre
movimenti è stato per me un po’ come girare un
film in costume: come scrivere per alcuni attori
inseriti in un set pieno di carrozze, contesse, duchi
in grandi giardini ottocenteschi. La forma-sonata
è infatti il luogo dove i temi musicali,
anche se hanno un posto assegnato, adorano
gironzolare trasformandosi in mille modi.
La sonata è dedicata alla pianista Sonja Pahor”.
Roberto Scarcella Perino
classica
EXCLUSIVE SAXOPHONE
AND PIANO QUINTET
Valentina Renesto sax soprano
Olga Costa sax alto
Francesca Simonelli sax tenore
Stefano Angeloni sax baritono
Giuseppe Bruno pianoforte
ROBERTO SCARCELLA PERINO
Piano Sonata n. 1 (Prima Esecuzione Assoluta)
ROBERTO SCARCELLA PERINO
Piano Concerto n. 1
* * *
ROBERTO SCARCELLA PERINO
Variations on Mozart’s Variations for
Saxophone Quartet and Piano
(Prima Esecuzione Assoluta)
L.V. BEETHOVEN
Concerto per Pianoforte n. 5 “Imperatore”
(trascrizione e arrangiamento M° G. Bruno)
93
ª
jazz e nuovi
linguaggi
domenica 12 gennaio 2014 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
DOUNIA
Faisal Taher voce
Vincenzo Gangi chitarra e voce
Giovanni Arena contrabbasso e voce
Riccardo Gerbino percussioni
Gaetano Leonardi tecnico del suono
“A new world of monkeys”
Gruppo nato nel 1996 dall’unione di
quattro musicisti provenienti da varie esperienze
artistiche. Incentrando il loro progetto musicale
sulla base di un set acustico, i Dounia fondono
la singolare vocalità mediorientale di Faisal Taher
ad un’inedita miscela di melodie, armonie,
ritmi e suoni provenienti da ogni parte del
mondo, affidando così ad ogni singolo strumento
la prerogativa di esprimere, attraverso il proprio
timbro, il fascino e le suggestioni del mondo
dal quale proviene e al quale si rifà,
per tradizione ed evoluzione. Il risultato supera
ogni forma di contaminazione per creare il loro
piccolo mondo dove, in un intreccio sonoro
decisamente scarno, ogni nota, ogni suono, anche
il più piccolo, acquista un valore fondamentale.
Ne nasce così motivo di suggestione, fascino e
suggerimento per l’ascoltatore, cui è lasciato
uno spazio d’ascolto aperto e interattivo:
lo spazio dell’immaginazione.
una performance densa e suggestiva,
- uno spettacolo ricco, costituito da
vari mondi musicali nei quali il gruppo si
addentra e dai quali trae linfa vitale, pone anche i presupposti per una musica
sempre più propensa ad istaurare un rapporto
esclusivo di fruizione e d’interazione con ogni
singolo ascoltatore. I Dounia propongono un
concerto di brani inediti contenuti nel cd
“Monkey” (il manifesto), nel precedente
“New World”, ed altri appartenenti alla
tradizione mediorientale rielaborati e arrangiati
secondo lo stile personale del gruppo.
93
ª
giovedì 23 gennaio 2014 ore 19
Sala Laudamo
Progetto dedicato alla musica del leggendario
pianista jazz Bill Evans, interamente ideato
da Francesco Branciamore, compositore,
arrangiatore, e batterista di trentennale
esperienza e innumerevoli collaborazioni (fra cui
Lee Konitz, Evan Parker, Michel Godard,
Gianluigi Trovesi, Paul Rutheford), membro
di alcune fra le formazioni più interessanti
del jazz italiano, come il December Thirty Trio,
oltre che leader del Perfect Quartet.
L’ensemble pensato da Branciamore comprende
flauto, clarinetto, violino, violoncello,
pianoforte, contrabbasso. Può dirsi, senz’altro,
che per la prima volta la musica del pianista
americano viene pensata per un ensemble
di questo tipo. L’ultimo esperimento di rilievo
è stato fatto dal Kronos Quartet con il
contrabbassista Eddie Gomez circa venti anni fa.
Per questo progetto Branciamore ha lavorato
sull’anima classica di Bill Evans esaltando
l’influenza di Chopin, Ravel, Debussy e Satie.
I brani orchestrati e arrangiati per l’ensemble
non comprendono soltanto composizioni di
Bill Evans, ma anche noti standard jazz
da lui frequentemente suonati che nelle sue mani
sono diventate vere e proprie composizioni
del suo repertorio oltre a due brani inediti che
Branciamore ha dedicato al grande pianista.
La parte del pianoforte è interamente tratta da
trascrizioni originali di Bill Evans, tutto ciò
che si sovrappone a questa (le parti per gli altri 5
strumenti) è stata composta e arrangiata
ad hoc per questo progetto.
accordiacorde
CROSSOVER ENSEMBLE
FRANCESCO BRANCIAMORE
direzione, composizione, arrangiamento
Carmelo Aglieco flauto
Gaetano Cristofaro clarinetto
Christian Bianca violino
Susy Kimbell violoncello
Marina Gallo pianoforte
Giuseppe Guarrella contrabbasso
“Remembering B. E.” Tributo a Bill Evans
Prologue (F. Branciamore)
Autumn Leaves (Kosma/Prevert)
How My Heart Sings (Anne e Earl Zindars)
Minority (Gigi Gryce)
My Foolish Heart (Washington/Young)
Oleo (Sonny Rollins)
Peace Piece (Bill Evans)
Peau Douce (Steve Swallow)
Peri’s Scope (Bill Evans)
Quiet Now ( Denny Zeitlin)
Two Lonely People (Bill Evans)
Time Remembered (Bill Evans)
Waltz for Debby ( Bill Evans)
Remembering B.E. (F. Branciamore)
Epilogue (Bill Evans)
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ª
classica
domenica 26 gennaio 2014 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
WARHOL AND
PIANO QUARTET
Filippo Fattorini violino
Alessio Toro viola
Michele Marco Rossi violoncello
Andrea Feroci pianoforte
GUSTAV MAHLER
Quartettsatz A minor (1876)
ALFRED SCHNITTKE
Piano Quartet in A minor, after Mahler (1988)
GIOVANNI SOLLIMA
Quartetfiles per violino, viola,
violoncello e pianoforte (2005)
ROBERT SCHUMANN
Quartetto in Mi bemolle Magiore, op. 47
Musicisti giovanissimi, ma che hanno
al loro attivo già una brillante carriera solistica
e cameristica, hanno quale prerogativa il volere
rendere viva la pagina musicale, considerando
fondamentale lo studio dei linguaggi
contemporanei e riconoscendo nella
comunicazione e nella sperimentazione
un momento fondamentale dell’atto musicale.
Il quartetto ha seguito i Corsi Internazionali
di Sermoneta nella classe di Bruno Giuranna e
il Corso di Perfezionamento biennale con
il Trio di Parma, il I premio al Concorso
Nazionale di Musica da Camera
“G. Rospigliosi” di Lamporecchio e presso
le più importanti Accademie italiane ed europee.
Vincitori di numerosi concorsi di Musica
da Camera, tra cui il I premio al Concorso
Internazionale “Anemos” di Roma e il Bando
Rec & Play del CIDIM, Concorso Nuove
Carriere e classificandosi al 2° posto, hanno
tenuto concerti in alcune fra le più importanti
istituzioni musicali come l’Accademia Chigiana
a Siena, l’Accademia Filarmonica di Bologna,
la Citè de la Musique di Parigi, e per
I Concerti del Quirinale, trasmessi da Radio Tre.
Il repertorio che presenteranno per la
Filarmonica spazia tra quasi due secoli,
partendo da Schumann e Mahler, per approdare
ai contemporanei Schnittke e Sollima.
93
ª
domenica 2 febbraio 2014 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
Madeleine Suite, tratta da “Maria Maddalena o
della Salvezza” di Marguerite Yourcenar
è una pièce incentrata sul controverso e
affascinante personaggio della Maddalena,
recitate dall’attrice Mariella Lo Sardo
in dialogo con la chitarra di Ralph Towner.
Ralph Towner è unanimemente considerato
uno dei maggiori chitarristi e compositori
contemporanei. Sin dal 1972 i suoi dischi sono
pubblicati dalla prestigiosa etichetta ECM.
Ha collaborato fra gli altri con Keith Jarrett,
Jack De Johnette, i Weather Report,
Gary Peacock, Elvin Jones, Egberto Gismonti.
Con il suo leggendario gruppo storico, Oregon,
ha ottenuto riconoscimenti di ogni tipo,
fra cui più nominations ai Grammy Awards.
Mariella Lo Sardo, apprezzata attrice,
ha studiato recitazione con Michele Perriera,
debuttando in teatro con Roberto Guicciardini,
e al cinema con i fratelli Taviani “Kaos”.
Ha lavorato con diversi registi italiani e
stranieri fra cui Giorgio Barberio Corsetti,
Toni Servillo, Amos Gitai, Raul Ruiz,
Roberto Benigni “Johnny Stecchino”,
Franco Zeffirelli “Storia di una Capinera”.
“La nostra intenzione era quella di presentare
la storia in una forma che utilizzi la musica
originale come un personaggio che spesso
prende la parola in isolati interludi musicali”.
Ralph Towner e Mariella Lo Sardo
jazz e nuovi
linguaggi
RALPH TOWNER
chitarra
MARIELLA LO SARDO
voce recitante
“Madeleine Suite”
produzione Gigi Spedale per “Querelle”
93
ª
accordiacorde
giovedì 6 febbraio 2014 ore 19
Sala Laudamo
SABRINA PALAZZOLO
arpa celtica
SIMONA PALAZZOLO
arpa celtica
“Clàrsach”
Ministrel Boy (trad. irlandese (sec. XVII)
The Fine Companion collection irish music traditional
O’ Carolan’s Air Turlough O’Carolan (1650 - 1738)
O’Carolan Concert Folk Harp Duet Turlough O’Carolan
Bridget Cruise Turlough O’Carolan
Brian Boru March trad. irlandese (sec. XI)
Morrison Jig trad. irlandese (sec. XIV)
Scarbourgh Fair trad. inglese (sec. XV)
Greensleeves trad. inglese (sec. XVI)
Rigaudon trad. bretone (sec. XVII)
Rencontre trad. bretone (sec. XVII)
Antro trad. bretone (sec. XVII)
God rest ye merry Gentlemen trad. inglese (sec. XVII)
Sabrina e Simona Palazzolo, messinesi,
hanno conseguito il diploma presso il
Conservatorio “Arcangelo Corelli” di Messina
con il massimo dei voti e la lode in Arpa,
strumento particolarmente difficoltoso
e complesso che le ha affascinate e che suonano
con trasparente purezza espressiva, passione,
grazia e professionalità. Sono state scelte
in Francia da Elizabeth Fontan-Binoche
per partecipare al concerto conclusivo della
“Academie International d’etè” di Nizza.
Nonostante la loro giovanissima età,
hanno già partecipato a rassegne e festival in
Europa e in Sudamerica, riscuotendo molteplici
apprezzamenti e un notevole interesse da parte
di diverse personalità della cultura e
della società presenti, avendo peraltro
utilizzato nel corso dei concerti diversi tipi
di arpe tra queste anche quelle andine.
Tra gli eventi più importanti cui il Duo
ha preso parte, vi è stata la partecipazione al
“14th Suzuki Word Convention” di Torino,
dove specialisti del settore hanno riscontrato
in loro un “...indubbio talento musicale”.
Sono tra le più giovani componenti
dell’Orchestra Italiana di arpe e fanno parte
di alcune formazioni cameristiche ed orchestrali.
Hanno partecipato a diverse trasmissioni
televisive collaborando con diversi artisti.
Hanno frequentato, altresì, master-class e
studiato con alcuni dei migliori arpisti
mondiali per approfondire e perfezionare
la tecnica dell’arpa sia celtica che a pedali.
93
ª
domenica 9 febbraio 2014 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
Domenico Nordio, violinista, violista e
direttore d’orchestra, ha suonato alla Carnegie
Hall di New York, alla Salle Pleyel di Parigi, al
Teatro alla Scala di Milano, al Barbican Center
di Londra e alla Suntory Hall di Tokyo.
Nella sua trentennale carriera si è esibito con la
London Symphony, la National de France,
l’Orchestre de la Suisse Romande, l’Orchestra
dell’Accademia di Santa Cecilia, le Orchestre
della Radio di Stoccarda, Madrid, Lugano e
Sofia, la Sinfonica di Mosca, la Nazionale
della RAI e la Nazionale di Spagna.
Il pianista Maurizio Baglini è tra i musicisti più
brillanti e apprezzati sulla scena internazionale.
Ha al suo attivo un’intensa carriera in Europa,
America e Asia: oltre 1200 concerti come solista
e 900 di musica da camera. È ospite dei più
prestigiosi festival e viene invitato come solista
e in formazioni di musica da camera dalle
maggiori istituzioni internazionali. Collabora
con direttori quali Emanuel Krivine, Maximiano
Valdes, Donato Renzetti. Dal 2005 suona
stabilmente anche in duo con la violoncellista
Silvia Chiesa. Nel 2010 debutta con l’Orchestra
Sinfonica Nazionale della Rai. Dal 2008
promuove il progetto “Inno alla gioia”, che lo
porta a eseguire in tutto il mondo la “Nona
Sinfonia” di Beethoven nella trascendentale
trascrizione per pianoforte di Liszt .
classica
DOMENICO NORDIO
violino
MAURIZIO BAGLINI
pianoforte
LUDWIG VAN BEETHOVEN
Sonata n. 5 in fa maggiore, op. 24
“La Primavera”
ROBERT SCHUMANN
Sonata n. 1 in la minore, op. 105
* * *
JOHANNES BRAHMS
Sonata n. 2 in la maggiore, op. 100
JOHANNES BRAHMS
Scherzo in do minore per la «Sonata F.A.E.»
93
ª
classica
domenica 16 febbraio 2014 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
TRIO BROZ
Barbara Broz violino
Giada Broz viola
Klaus Broz violoncello
JEAN SIBELIUS
Trio in Sol min
LUDWIG VAN BEETHOVEN
Serenata op. 8 in Re maggiore
* * *
ERNST VON DOHNANYI
Serenata per archi op. 10
LUIS BACALOV
Trio per archi (2010, Dedicato al Trio Broz)
Il Trio Broz ha intrapreso l’attività nel 1993
sotto la guida di docenti del Mozarteum
di Salisburgo, completando la formazione
cameristica diplomandosi col massimo dei voti
in musica da camera presso l’Accademia
di Santa Cecilia a Roma, con il Maestro Rocco
Filippini, e la Scuola di Musica di Fiesole,
sotto la guida dei Maestri Piero Farulli,
Andrea Nannoni e Milan Skampa.
Vincitore di vari concorsi e premi nazionali
e internazionali, il Trio Broz annovera
al suo attivo ormai più di 500 concerti
sia in Italia che all’estero (Austria, Germania,
Olanda, Spagna, Inghilterra, Penisola Balcanica,
USA, America Centrale, Africa, Cina) e vari tour
(Messico, Guatemala, Nicaragua, Germania).
Diversi compositori contemporanei
hanno dedicato opere al Trio Broz,
che annovera nel suo repertorio anche opere
di Ennio Morricone, Andrè Abujamra,
Fausto Sebastiani, Luis Bacalov, Azio Corghi.
Oltre a varie collaborazioni, il Trio Broz
ha registrato quattro album. Dopo la
pubblicazione delle Variazioni Goldberg di Bach
nella versione per archi dell’illustre violista
italiano Bruno Giuranna e “Divertimento”
per la Universal Music Group (2011), nel 2013
il Trio ha avviato la collaborazione con Sony
Classical, incidendo “Tang’Jok (Them)”,
progetto ambizioso in cui i tre musicisti
propongono a ritmo di tango opere
di celeberrimi autori del Novecento e
contemporanei.
93
ª
giovedì 20 febbraio 2014 ore 19
Sala Laudamo
“Innegabilmente Stefano Maltese è il più importante
talento della scena jazz europea”. Così, senza mezzi
termini, ha scritto Stan Wooley, sull’autorevole
rivista specializzata inglese Jazz Journal.
Sin dagli anni ’70 il compositore e polistrumentista
Stefano Maltese ha lavorato con una varietà di
situazioni musicali che vanno dal solo all’orchestra,
esplorando l’interazione fra scrittura e
improvvisazione, in un percorso assolutamente
personale, ispirato da varie forme d’arte.
Ha inciso ben 36 dischi, suonando, tra gli altri,
con Gioconda Cilio, Marilyn Crispell,
John Tchicai, Keith Tippett, Evan Parker,
Han Bennink, Antonello Salis, Barre Phillips.
Per la Filarmonica Laudamo presenterà il suo AKA
Trio, insieme all’inseparabile Antonio Moncada, con
cui collabora ininterrottamente dal 1982, batterista
internazionalmente apprezzato, e al contrabbassista
Alessandro Nobile, talento di solida formazione, in
grande ascesa nel panorama del jazz italiano.
“In un gruppo in cui a ogni musicista viene chiesto
di affrontare la musica come esperienza che
conduca a una sorta di viaggio in dimensioni
sconosciute, l’aspetto umano è di importanza
fondamentale. Questo gruppo per me rappresenta
un punto di sintesi che apre verso nuove possibilità,
dove più che mai composizione e improvvisazione si
fondono e si sviluppano insieme, dove già il suono
fa la musica, dove l’essere umano è strumento ancor
prima dell’attrezzo che suona”.
Stefano Maltese
jazz e nuovi
linguaggi
STEFANO MALTESE
AKA TRIO
Stafano Maltese ance
Alessandro Nobile contrabbasso
Antonio Moncada batteria
Brani originali di Stefano Maltese
e improvvisazioni jazzistiche
93
ª
jazz e nuovi
linguaggi
domenica 23 febbraio 2014 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
AMATO JAZZ TRIO
Elio Amato trombone e pianoforte
Alberto Amato contrabbasso
Loris Amato batteria
Proiezione documentario
Amato Bros. Quando il jazz nasce in Sicilia
di Giuseppe Di Bernardo
Musiche di Elio Amato,
Alberto Amato, Igor Stravinsky
Canicattini Bagni (Siracusa) è un comune della
Sicilia Orientale. Come amano ricordare
i suoi stessi abitanti “qui ogni tre case c’è uno
strumento musicale”. In questo mileu si innesta
l’incredibile storia dell’ Amato Jazz Trio,
la prima grande famiglia del jazz italiano.
Giuseppe Di Bernardo
L’Amato Jazz Trio si forma in Sicilia nel 1979
con Elio, Alberto e Sergio. Definiti “il trio più
originale e stimolante ascoltato negli ultimi
anni” dalla rivista Musica Jazz, partecipano
alle più importanti rassegne italiane.
La loro originalità è riconosciuta ovunque,
si rifanno a Ornette Coleman, a Mingus,
ma anche alla componente “colta” europea,
in particolare a Stravinskij.
Nel 2003 scompare prematuramente Sergio, il
più piccolo dei tre fratelli, batterista del gruppo.
L’evento traumatico non ferma la necessità
di fare musica dei fratelli, e il più piccolo, Loris,
riprende alla batteria il ruolo del fratello
scomparso, permettendo un nuovo corso del trio.
Il regista Giuseppe Di Bernardo ha realizzato
un film sulla singolare storia dei fratelli Amato
che aprirà il concerto dell’Amato Jazz Trio
per la Filarmonica Laudamo.
93
ª
domenica 2 marzo 2014 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
Dopo il diploma al Conservatorio “N. Paganini”
di Genova ottenuto, con il massimo dei voti,
sotto la guida di Nevio Zanardi, Giovanni
Scaglione segue i corsi di perfezionamento di
Michael Flaksman e Antonio Meneses,
ricevendo da entrambi attestati di merito.
Nel 1997 entra nella Konzert Klasse
di Ivan Monighetti presso la Musikhochschule
di Basilea. Il Concerto per violoncello e
orchestra di Schumann, eseguito con la
Basel Symphony Orchestra, gli vale
come prova conclusiva per il conseguimento
del prestigioso Solisten-Diplom.
Nel 2002 entra a far parte del
Quartetto di Cremona, formazione che
si è imposta negli anni come una delle migliori
realtà del panorama musicale e con la quale
svolge tuttora un’intensissima attività
concertistica che lo ha portato in sale di grande
importanza in tutto il mondo: dalla Wigmore
Hall di Londra al Konzerthaus di Berlino e al
Teatro Coliseo di Buenos Aires.
All’attività quartettistica affianca quella
da solista, e ha debuttato nel maggio 2011
con un programma per violoncello solo,
al quale sono seguiti altri concerti per società
musicali italiane come il Lyceum Club
di Firenze e la Società del Quartetto di Milano.
È docente di Quartetto e Musica da Camera
presso l’Accademia Stauffer di Cremona.
Suona un violoncello costruito dal
liutaio Marino Capicchioni nel 1974.
classica
GIOVANNI SCAGLIONE
violoncello
SOFIA GUBAIDULINA
Preludio
(dai 10 Preludi per violoncello solo, 1974)
JOHANN SEBASTIAN BACH
Suite n. 1 in sol maggiore
per violoncello solo BWV 1007
GASPAR CASSADÒ
Suite per violoncello solo (1926)
* * *
SOFIA GUBAIDULINA
Preludio
(dai 10 Preludi per violoncello solo, 1974)
JOHANN SEBASTIAN BACH
Suite n. 6 in re maggiore per violoncello solo
BWV 1012
93
ª
accordiacorde
giovedì 6 marzo 2014 ore 19
Sala Laudamo
ALESSANDRA FAZZINO
danza
LELIO GIANNETTO
contrabbasso
“Bestiario”
“Bestiario“ è uno spettacolo di danza e musica
che travalica i tradizionali schemi. È un viaggio
fantastico attraverso le diverse qualità del corpo,
del gesto e del suono, che evoca immagini e
creature misteriose, affascinanti e a volte
mostruose cui vorremmo alle volte somigliare,
altre no. Il “Bestiario” nel Medio Evo,
era rappresentato da libri raffiguranti descrizioni
di animali con spiegazioni moralizzanti o
riferimenti a testi sacri
Alessandra Fazzino, danzatrice e coreografa, si è
formata presso il Centre Internationale de Danse
di Rosella Hightower a Cannes e la London
Contemporary Dance School a Londra. Dal 1988
fa parte della Axas Dance Company di Zurigo,
partecipando alle produzioni della compagnia
fino al 1991. Da tempo, ha intrapreso un
percorso di ricerca personale che persegue
l’obiettivo di mettere insieme il linguaggio
della danza contemporanea con quello del teatro.
Nel 2001 l’incontro con la nota regista teatrale
e cinematografica Emma Dante, con la quale
collabora ancora oggi.
Lelio Giannetto, contrabbassista attivo dagli
anni Ottanta, sviluppa una grande sensibilità
verso i percorsi di confine tra diversi contesti e
linguaggi della musica: dal jazz alla tradizione
orale, dalla musica classica alla musica antica,
dalla contemporanea all’improvvisazione
radicale, collaborando con alcuni fra i maggiori
musicisti contemporanei, da Barre Phillips a
Giovanni Sollima. Nel 1997 crea a Palermo
“Curva minore”, associazione per la
divulgazione e produzione delle musiche
innovative e della ricerca.
93
ª
domenica 9 marzo 2014 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
“A Night in Armenia” è una produzione
originale della Filarmonica Laudamo.
Un progetto multiculturale che per la prima volta
viene affrontato in un unico concerto e
dove la armeno/americana Helene Zindarsian
incontra alcuni fra i musicisti più significativi
della Sicilia in un repertorio del tutto inusuale:
i violoncellisti Maurizio Salemi e
Genziana D’Anna, l’arpista Lucia Clementi,
la flautista Maria Chiara Sottile,
la pianista Stefania La Manna.
La prima parte del concerto è basata su musiche
sacre armene, risalenti anche al V Secolo, tratte
dalla suite Janabar (pubblicata su CD nel 2012),
la seconda parte da canzoni tradizionali armene.
Helene Zindarsian, nativa di San Francisco,
figlia del compositore di musica jazz e classica
Earl Zindars, e della pianista e compositrice
Annig Bohigian, fa il suo debutto professionale
con la San Francisco Ballet Company.
Solista della Philarmonia Baroque Orchestra e
della Marin Symphony, ha avuto modo
di cimentarsi con i repertori di Purcell, Bach,
Rameau, Vivaldi, Vaughan Williams e Mozart.
L’altro lato molto affascinante della
Zindarsian è la grande dedizione al repertorio
musicale Armeno, di cui è una apprezzata
interprete, essendo lei stessa di tali origini,
per parte di madre. Grazie a tale repertorio
ha ricevuto vari riconoscimenti,
fra cui una nomination all’Armenian Music
Awards, con il CD A Mother’s Love.
jazz e nuovi
linguaggi
HELENE ZINDARSIAN
Helene Zindarsian soprano
Maria Chiara Sottile flauti
Genziana D’Anna violoncello
Maurizio Salemi violoncello
Lucia Clementi arpa
Stefania La Manna pianoforte
“A Night in Armenia”
Traditional songs celebrating the cycle of life
Arrangiamenti di Richard Walsh
Produzione della Filarmonica Laudamo di Messina
SACRED MUSIC
Janabar - Looys ee Loosoh - Ov Zarmanali
Anganimk - Vor Gazmetzer - Patz Mez Der
Aneghanelit - Hyre Mer (Annig Zindarsian)
Hyre Mer (Yegmalian) - Kuta Der
* * *
VILLAGE LIFE
GOMIDAS VARTABED Kele Kele
ROMANOS MELIKIAN Vart
ALEXANDER SPENDIARIAN Ay Vart
93
ª
classica
domenica 16 marzo 2014 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
I CAMERISTI DEL BELLINI
Alessandro Cortese, Valentina Caiolo,
Adriano Murania, Massimo Cipria primi violini
Marcello Spina, Giuseppe Costantino,
Alessio Nicosia secondi violini
Luigi De Giorgi, Aldo Randazzo,
Vincenzo Di Ruggiero viole
Antonio Di Credico, Alessandro Longo violoncelli
Giuseppe Giacalone contrabbasso
J. S. BACH
Aria sulla 4 corda (dalla III suite per orchestra)
W. A. MOZART
Divertimento in Re Maggiore K 136
E. ELGAR
Serenata per archi op. 20 in Mi minore
* * *
J. STRAUSS
Pizzicato Polka
A. VIVALDI
Concerto per archi in La maggiore RV 158
B. BRITTEN
Simple Symphony
L’Ensemble è formato da giovani musicisti
provenienti da tutta Italia che lavorano
stabilmente come professori d’orchestra del
Teatro Massimo Bellini di Catania, ed hanno
al loro attivo una vasta esperienza solistica,
cameristica e sinfonica, diretti da grandi maestri
quali Yuri Temirkanov, Hubert Soudant, Alain
Lombard e Hans Graf solo per citarne alcuni.
Da Vivaldi a Sostakovic, da Mozart a Respighi
fino ai compositori contemporanei, il repertorio
dei Cameristi del Bellini spazia dal Barocco al
Novecento valorizzando anche le composizioni
meno note scritte per tale formazione.
La peculiarità di questo gruppo è il suonare
senza direttore e, per la loro versatilità, sono
invitati spesso come gruppo base per affiancare
solisti di fama mondiale. Compaiono
individualmente da oltre un decennio nei
cartelloni dei teatri e delle associazioni musicali
più importanti e partecipano costantemente a
numerosi e prestigiosi festival e rassegne
nazionali ed internazionali del settore.
93
ª
giovedì 20 marzo 2014 ore 19
Sala Laudamo
Stefan Hagel è un musicista e studioso austriaco
specializzato nell’esecuzione del repertorio
vocale e strumentale dell’antica Grecia.
Nel panorama - ultimamente piuttosto affollato degli esecutori di musica “antica”,
la sua peculiarità consiste nel fatto che
le sue esecuzioni sono fondate su un estremo
rigore filologico, sia nella pronuncia del greco
antico (argomento su cui Hagel ha scritto
diversi contributi scientifici), sia negli aspetti
organologici. Hagel infatti costruisce da sé
i suoi strumenti secondo le descrizioni
che si trovano nelle fonti antiche
e le indicazioni dell’iconografia musicale
(pittura vascolare, statue, ecc.).
Hagel è in grado di suonare la lyra e la kithara
con diverse tecniche testimoniate dalle fonti - lo
psallein, ossia l’impiego delle dita nude,
oppure l’uso del plektron; inoltre ha realizzato
diversi tipi di auloi (strumenti aerofoni
a doppia ancia) che replicano esattamente,
nelle dimensioni e nel numero e posizione dei
fori, gli strumenti antichi ritrovati negli scavi
archeologici. Hagel ha elaborato un software
che gli consente, date le dimensioni di un aulos,
si calcolarne l’estensione e il tipo di scala.
Anche nel caso degli auloi, Hagel usa
gli antichi sistemi di accordatura che consistono
nell’otturare alcuni fori con tappi di sughero
per ottenere una scala piuttosto che un’altra.
Il concerto sarà introdotto da Massimo Raffa,
studioso di musica antica di fama internazionale.
accordiacorde
STEFAN HAGEL
“Musiche della Grecia Antica”
Introduzione di Massimo Raffa
93
ª
jazz e nuovi
linguaggi
domenica 30 marzo 2014 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
FRANCO D’ANDREA
pianoforte
“Piano Solo”
Brani originali di Franco D’Andrea
e improvvisazioni jazzistiche
Franco D’Andrea è un musicista che non ha
bisogno di presentazioni. La sua storia artistica
è talmente ricca, intensa, coerente,
che per condensare in pochi tratti tutte le sue
collaborazioni, gli incontri, le opere significative
ci vorrebbero forse le parole di un poeta.
“Il piano solo rappresenta nel jazz
una delle occasioni più adatte per ricercare,
improvvisando, nuove combinazioni musicali,
con esiti imprevedibili. In genere il musicista
ha molti tasselli del mosaico pronti.
Nel mio caso possono essere composizioni
originali o anche brani dei miei autori preferiti
(Kid Ory, George Gershwin, Duke Ellington,
Billy Strayhorn, Thelonious Monk, Lennie
Tristano, John Coltrane) col profumo che le
varie ere del jazz a cui appartengono portano
ancora oggi con sé. Ma la trama finale è tutta
da inventare, il racconto che ogni sera si dipana
sul palcoscenico sarà sempre diverso.
Inoltre, qualche volta, suonando può venire
alla luce un elemento musicale nuovo,
non conosciuto, di cui non sono chiare
le implicazioni. Accettare il confronto
con questo nuovo elemento significa, in un certo
modo, aprirsi un varco verso il mistero”.
Franco D’Andrea
93
ª
domenica 6 aprile 2014 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
La voce di controtenore trova il suo repertorio
più ampio, appropriato e consono nella musica
barocca, anche se il geniale Gioacchino Rossini
assegnerà ancora tale ammaliante tessitura
ad alcuni suoi personaggi operistici.
Nel Seicento e nel Settecento per ottenere
tale particolare tipologia canora si ricorreva a
una barbara ed incivile pratica; nei tempi
moderni si ricorre all’uso del falsetto,
accorgimento tecnico che permette alla voce
maschile di “simulare” altezze permesse solo a
certe voci femminili. Pertanto a tali controtenori
o falsettisti dobbiamo attribuire il pregio
ed il merito di farci ascoltare la musica barocca
così come veniva concepita e praticata
dai musicisti dell’epoca.
Nella tipologia di questi artisti possiamo
senz’altro annoverare il ventitreenne catanese
Riccardo Angelo Strano, laureatosi
al Conservatorio Reale dell’Aia in canto lirico
nell’estate del 2012 e che vanta
già una lusinghiera carriera e
valide affermazioni in tutta Europa.
Les Elements, formazione di musica antica
fondata da Piero Cartosio e Basilio Timpanaro,
ha realizzato concerti per importanti istituzioni
italiane ed estere. Di recente ha pubblicato il cd
“Venere, Amore e Ragione” dedicato ad
Alessandro Scarlatti, pubblicato da Discantica.
antiqva
RICCARDO ANGELO STRANO
e LES ELEMENTS
Riccardo Angelo Strano controtenore
Piero Cartosio, Alessandro Nasello flauti diritti
Maurizio Salemi violoncello
Basilio Timpanaro clavicembalo
JOHANN HEINRICH SCHMELZER
Sonata
FRANCESCO CAVALLI
Delizie e contenti (da “Giasone”)
LULLY-MARAIS-D’ANGLEBERT
Suite du Sommeil (da “Persée” e “Athys” di Lully)
HENRY PURCELL
Why should man quarrel (da “The Indian Queen”)
The Four Seasons (da “The Fairy Queen”)
Suite per cembalo in Re maggiore Z 656
Chaconne (da “Dioclesian”)
An evening hymn
***
WILLIAM WILLIAMS
Sonata in imitation of birds
ALESSANDRO SCARLATTI
Più del vago pellicano (da “Il giardino di rose”)
Vedi lo stuolo (da “Il giardino di rose”)
Mi fan guerra (da “Là dove a Mergellina”)
GEORG FRIEDRICH HÄNDEL
Triosonata in Fa maggiore
Verso già l’alma (da “Acis, Galatea e Polifemo”)
Crede l’uom (da “Il Trionfo del Tempo e del Disinganno”)
Coll’ardor del tuo bel core (da “Agrippina”)
93
ª
jazz e nuovi
linguaggi
domenica 13 aprile 2014 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
GIOVANNI RENZO
pianoforte
“Cosmic Concert”
Musica di Giovanni Renzo
Video di Gianluca Masi, Babak Tafreshi,
P. M. Heden, Kwon O Chul,
Bernd Pröschold, Giovanni Renzo
Una serie di composizioni musicali concepite
come una sorta di esplorazione del Cosmo
dischiudono, in quest’opera, un suggestivo
atlante sonoro. Giovanni Renzo, musicista e
appassionato di astronomia, propone
in questo spettacolo multimediale
un viaggio siderale nello spazio e nel tempo.
Le immagini della composizione visiva
nata dalla collaborazione con l’astronomo
Gianluca Masi del Planetario di Roma e
con gli astrofotografi Babak Tafreshi,
P. M. Heden e Kwon O Chul Bernd Pröschold,
si affiancano alle musiche e proseguono
nel segno diverso il senso di un viaggio
di poetica ispirazione.
Nel corso di questo affascinante viaggio
musicale si osserveranno fenomeni visivi
come le aurore boreali, le notti rischiarate dal
sole di mezzanotte delle alte latitudini, si
sorvolerà la superficie lunare, si attraverseranno
nebulose, fino alla conclusione del viaggio,
quando, accompagnati dalle note di Bach
contenute a bordo della sonda Voyager
ci si perderà nelle infinite profondità del cosmo.
“Cosmic Concert” è un progetto nato su
commissione di Astronomers Without Borders,
associazione internazionale di astronomi,
che annualmente organizza il
Global Astronomy Month, la più grande
celebrazione dell’astronomia a livello globale.
93
ª
domenica 27 aprile 2014 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
L’Orchestra di Fiati del Conservatorio Corelli,
formata da numerosi elementila cui assoluta
professionalità ha da tempo conquistato
un posto di diritto nelle stagioni dell’ente.
L’orchestra è guidata da Lorenzo Della Fonte,
considerato ormai un’autorità indiscussa nel mondo
fiatistico internazionale anche come compositore,
trascrittore, ricercatore e didatta.
Nato a Sondrio nel 1960, oltre ad aver conseguito
tre diplomi di Conservatorio (clarinetto,
strumentazione per banda e musica jazz),
Della Fonte ha studiato direzione d’orchestra
in Italia e all’estero con Jo Conjaerts, Henk van
Lijnschooten, Robert Reynolds, Gianluigi Gelmetti,
Eugene Corporon, Jan Cober, Andreas Spörri.
È vincitore del Primo Premio dell’edizione 2000
del Concorso Internazionale per Direttori
d’Orchestra “Prix Credit Suisse” di Grenchen
(Svizzera), organizzato nel corso
della “Internationale Musikwoche Grenchen”
(fondata dal violinista Yehudi Menuhin nel 1958
e da lui stesso curata fino al 1999, anno della sua
morte). È il direttore di banda italiano più richiesto
all’estero grazie ad una intensa e proficua attività
come direttore ospite, iniziata già nel 1992,
con prestigiose orchestre di fiati in Giappone,
Germania, Canada, Svizzera, Olanda, Spagna,
Belgio, Portogallo, Irlanda, Lettonia,
USA, Argentina, Brasile, Taiwan,
oltre a numerose altre bande in Italia.
classica
ORCHESTRA DI FIATI
DEL CONSERVATORIO
CORELLI
LORENZO DELLA FONTE
direttore
Musiche di autori del Novecento
in collaborazione con
93
ª
classica
domenica 4 maggio 2014 ore 18
Palacultura “Antonello da Messina”
SESTETTO ARMONIA
Pasquale Faucitano primo violino
Fabrizio Scapara secondo violino
Salvatore Randazzo viola
Pierluigi Marotta violoncello
Giuseppe Blanco contrabbasso
Antonino Cicero fagotto
“Tango del Angel”
ASTOR PIAZZOLLA
La Trilogia del Angel:
la muerte del Angel - la milonga del Angel
la resurecion del Angel
***
ASTOR PIAZZOLLA
Ave Maria - Escualo - Escolaso
PEDRO LAUREZ
Milonga de mis amores
Viaggio musicale durante il quale il fagotto
di Antonino Cicero - musicista che vanta
partecipazioni di altissimo livello (Holencourt
Orchestra di Bruxelles, Filarmonica di Oviedo,
Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia)
attraversa un repertorio originale e alquanto
inedito per uno strumento di nobile tradizione
classica. Inattese e suggestive atmosfere,
nel piacere di sonorità inusuali dove la
robusta voce del fagotto è sostenuta con
eleganza dal quintetto d’archi Armonia.
Un percorso intenso e appassionato affidato al
calore del tango ed a spunti di ricerca musicale.
Sarà eseguita la Trilogia Del Angel di Piazzolla,
nelle preziose trascrizioni pervenute di prima
mano attraverso José Bragato (classe 1915)
- leggendario violoncellista di origini italiane compositore, direttore d’orchestra, arrangiatore
e archivista musicale, e primo violoncello
al Teatro Colón di Buenos Aires.
Bragato fu uno dei personaggi di punta del
Tango “Nuevo” sin dalla sua nascita, nel 1950,
sempre a fianco di Astor Piazzolla nel Tango
Nuevo Ensemble. Arrangiò personalmente
la musica di Piazzolla per vari organici,
dal duo al quartetto d’archi, all’orchestra.
ANTIQVA
LaVerdi barocca
L’Estravagante
Riccardo Angelo Strano e Les Elements
CLASSICA
Quartetto di Venezia
Ramin Bahrami
Francesco Tornabene
Stefan Milenkovich - Srebrenka Poljak
Mario Calì
Ivano Tornello
ExclusIVe Saxophone and Piano Quintet
Warhol Piano Quartet
Domenico Nordio - Maurizio Baglini
Trio Broz
Giovanni Scaglione
I Cameristi del Bellini
Orchestra di fiati del Conservatorio Corelli
Sestetto Armonia
JAZZ E NUOVI LINGUAGGI
Marco Fumo
Luca Aquino
Dounia
Ralph Towner - Mariella Lo Sardo
Amato Jazz Trio
Helene Zindarsian
Franco D’Andrea
Giovanni Renzo
ACCORDIACORDE
Crossover Ensemble - dir. Francesco Branciamore
Sabrina e Simona Palazzolo
Stefano Maltese AKA Trio
Lelio Giannetto - Alessandra Fazzino
Stefan Hagel
Impaginazione e stampa Tipografia Samperi - Messina