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Economia 15
IL GIORNALE DI VICENZA
Sabato 19 Ottobre 2013
ECONOMIA&FINANZA
Telefono 0444.396.311 Fax 0444.396.333 | E-mail: [email protected]
L’INTERVENTO. FrancescoZoninhaparlatoieriduranteilconvegnoorganizzatodaQuanta(nellaCasavinicoladifamiglia)perfesteggiarei15annidiattivitàdelgruppo
«Giovanieimprenditori:èoradicambiare»
«Serveumiltà eavere lagiustamentalità persaper lavorarein
gruppo.Scuola euniversitàsappianoformareanche lo stile di vita»
Matteo Bernardini
Cambiare per crescere. Per innovarsi. Per migliorarsi. Soprattutto per concedersi nuove chances di sviluppo. Lo ripetono i politici di nuova generazione. Lo confermano anche i
giovani imprenditori. Come
Francesco Zonin, vice presidente della Casa vinicola, punto di riferimento italiano e internazionale del settore, che
porta il nome di famiglia.
«C’è bisogno di un cambio di
mentalità da parte di tutti in
questo momento. Da parte dei
giovani che vanno alla ricerca
di un posto di lavoro e da parte
degli imprenditori», dice
Francesco Zonin, prima del
suo intervento al convegno
“@lavoro” organizzato da
Quanta Italia (nell’azienda vinicola Zonin di Gambellara)
per festeggiare i 15 anni di attività del gruppo.
«I ragazzi - riprende l’imprenditore - devono essere
umili; avere voglia di imparare e di lavorare in squadra, perché è questo quello che le
aziende oggi chiedono. E se si
hanno queste caratteristiche
poi le competenze arrivano».
E la scuola, l’università? Che
ruolo devono svolgere?
«Devono formare conoscenza e mente, e poi saper creare
un atteggiamento giusto nei
giovani - aggiunge Francesco
Zonin - Il resto spetta all’impresa, soprattutto la formazione specifica, e la disponibilità
del titolare d’azienda di essere
punto di riferimento sapendo
annullare la distinzione tra imprenditore e collaboratore.
Sul mercato si vince se si è una
squadra. Un team che va tutto
dalla stessa parte».
E sul futuro, il vice presidente della Casa vinicola di famiglia ha le idee altrettanto chiare: «Siamo un Paese ricco di
persone estremamente in
gamba e di risorse che ci vengono invidiate ovunque: dall’arte alla creatività al nostro
agroalimentare. Ecco, bisogna prendere quello che abbiamo, valorizzarlo e portarlo in
giro nel mondo: questa è la ricetta vicente». Poi un ultimo
consiglio-raccomandazione
ai ragazzi: «Io ho sempre seguito quanto mi ha insegnato
mio padre: quando vai in un
posto di lavoro nuovo per il primo anno guarda, impara e stai
zitto. E rimani umile anche se
magari le cose le sai fare meglio di chi te le insegna. Infine
OTTOBRECALDO. Abiha disdettoil contratto
Bancari,convocato
ilcongresso della Fabi
Scioperoin arrivo
FrancescoZonin, vice presidentedellaCasa vinicola di famiglia
vorrei dire un’ultima cosa: dimenticate che la settimana lavorativa debba finire alle sei
del pomeriggio del venerdì. Le
cose sono cambiate».
A parlare di giovani e mondo
del lavoro esponendo i progetti delle loro imprese sono stati
poi Massimo Quizielvù (consigliere delegato del gruppo
Quanta), Mario Bassini (manager di Askoll), Nicola Trevisan (dg di Veneto Nanotech),
Sara Giunta di Cattolica Assicurazioni, Stefano Pedron di
Banca Popolare di Vicenza e
Luca Pisano (manager di Acque San Benedetto). «Ai giova-
ni chiediamo curiosità, energia e passione - sottolinea Bassini - Alla formazione, se non
dovesse bastare quella scolastica, poi ci pensiamo noi in
azienda».
Quindi: «Il futuro? I ragazzi
devono preparsi ed essere
pronti ad andare in giro per il
mondo perché il lavoro spesso
si trova un po’ lontano da
qui». Poi il punto di vista di Luca Pisano: «Credo le nuove generazioni siano molto migliori di noi che abbiamo contribuito a creare il disastro con cui
ora siamo costretti a convivere». •
Fotonotizia
Stand,premioal designberico
Tempicaldiper letrattativesindacali trabanchee dipendenti
Si terrà sabato 26 ottobre a villa Cordellina Lombardi, in via
Lovara 36 a Montecchio Maggiore, il 18˚ congresso provinciale della Fabi di Vicenza, la
Federazione autonoma dei
bancari italiani.
La Fabi - ricorda una nota - è
il sindacato maggiormente
rappresentativo dei bancari
italiani che conta oltre 105 mila iscritti a livello nazionale su
309 mila addetti, e nella sola
provincia di Vicenza oltre 3 mila iscritti su 5 mila lavoratori
del settore. Il congresso provinciale, spiega la nota, sarà «l’occasione per discutere del difficile momento che sta attraversando l’intera categoria, verificare il lavoro svolto nel nostro
territorio negli ultimi quattro
anni, eleggere i futuri dirigenti
provinciali che guideranno la
categoria nel prossimo quadriennio, ed eleggere infine i delegati al congresso nazionale
che si svolgerà a Roma nel mar-
zo 2014». Il congresso si svolgerà «alla presenza del segretario generale nazionale Lando
Maria Sileoni, delle principali
autorità vicentine e dei principali esponenti dei vari istituti
di credito operanti sul territorio vicentino. I delegati, in rappresentanza dei 3 mila lavoratori iscritti discuteranno di come la Fabi dovrà operare in un
settore in continua e veloce trasformazione». La relazione sarà tenuta dal segretario coordinatore uscente Giuliano Xausa. In particolar modo i delegati «affronteranno l’attuale situazione delle relazioni industriali vista l’improvvida scelta
di Abi (l’associazione degli istituti di credito) di disdettare
unilateralmente il contratto
collettivo nazionale di lavoro
in scadenza nel giugno 2014, e
il conseguente sciopero - conclude la nota della Fabi - di tutta la categoria programmato
per il 31 ottobre». •
DESIGN VICENTINO. Premio al miglior design per l’azienda Tyrolit
Vincent (gruppo Swarovski), per lo stand presentato in settembre
allafieraMarmomacdiVerona:èstatorealizzatodallaC&partners
allestimentidi Vicenzaconl’architetto vicentino MarcelloFodale.
AFFARINEGLIUSA
West Virginia,
ilgovernatore
offrebusiness
agliIndustriali
Ilgovernatore Tomblin(a des.)
Il governatore del West Virginia, Earl R. Tomblin, è stato in
visita a Vicenza: ha incontrato
i vertici dell'Associazione industriali e un gruppo di imprenditori vicentini interessati al mercato americano e ha
fatto visita all'azienda Pietro
Fiorentini di Arcugnano, che
in West Virginia ha perfezionato di recente un investimento
produttivo.
A fare gli onori di casa in Confindustria il presidente Giuseppe Zigliotto, presente an-
che il vicesindaco Jacopo Bulgarini d'Elci.
Il West Virginia è un territorio in posizione baricentrica
negli Stati Uniti: Tomblin ha
presentato le opportunità del
suo Stato, ricco di gas naturale, attività produttive nei settori chimica-plastica, legno,
macchinari per trasporti, componentistica metallica e altro,
con bassi costi operativi e vantaggi per chi fa impresa. «È il
momento giusto per investire
negli Usa e in West Virginia».
Ricercasull’export presentata alCuoa
Chivaall’esterofattura
inmediail5%inpiù
Leaziende cheesportano
aumentanoil propriofatturato
e incrementanoi ricavi.
Insommal’exportsi conferma
unasceltavincente.A ribadirlo
è anchela ricerca“Becoming
International”condottae
presentatadal Cuoain
collaborazionecon lo Studio
legale Tonucci&partners e
Bonucchie Associati.
L’indagine, relativaal periodo
2010-2012ha coinvoltoun
gruppodiimpreseestratte da
uncampione di4mila aziende
manifatturiere delTriveneto
cheal31 dicembre 2011
avevano un fatturatopari ad
almeno5milioni dieuro.
Ildato sul fatturatoevidenzia
comenel2012le societàdel
campionehanno esportatoin
mediaoltre il 55% del
fatturato mentrequestovalore
nonraggiungeva il 50% nel
2010segnandoun tassomedio
dicrescitadel5%.Il 68% delle
aziendeintervistateesportai
propriprodotti,mentre il 28%
dichiaradiavereanche accordi
dicollaborazione e il23% di
aver fattoricorsoa
investimentiattraverso
Irelatoridellaricerca ierial Cuoa
“greenfield”o collaborazioni.Trale
difficoltàpiùrilevanti individuate
dalle impreseemergono la
distanzageografica, la
comprensionedella normativa
stranierae le differenze
linguistiche,inparticolare per
quantoconcernequasi l’80%delle
aziendechesi espandonoin
MedioOrientee nelSud Est
Asiatico.
Risultaticonfermati anchedagli
imprenditori presentiinsala e
protagonistidella ricerca Cuoa.
«Esportareè unascelta
vincente,maper andare all’estero
occorronocoraggioe vogliadi
rischiare- diceLuisaBarbieri,
presidentee addiAgrex -La
nostraazienda difattovive di
export vistoche vendiamooltre
frontierail 97%dei nostri
prodotti.L’ideadi
internazionalizzarciè natanei
primianni’80. Eancoraoggi siamo
convinticisiano tantispazi e
opportunitàneimercati fuori
dall’Italia.Daun paiod’anni, per
esempio,siamoarrivatiinCina».
«Ilfuturoper noi è
entusiasmante-termina Luisa
Barbieri-il nostro settore,
l’agroindustria,è infattiincontinua
crescita».
Exportfelice ancheper Roberto
Pavin,consiglieredelegato di
Sirmax:«L’internazionalizzazione
è unodeimaggiori fattori di
successo.Senzacontareche
anadareall’astero oggi è
indispensabilevisto che
dobbiamovivere e confrontarci
all’internodiun mercatoglobale.
Serve dunque avereuna mentalità
aperta».
Nonsolo:«Ora occorreanche
cominciarea formare
adeguatamenteilpersonale così
da poterloavviarea concludere
contrattiancheneimercarti
lontanida quello nazionale».
Apuntare decisamentesulle
esportazioni è anchela Pedon.
«Trovare sbocchi su altrimercati
oltre aquello internoè
fondamentale- spiegaLoris
Pedon,direttoregenerale della
Pedonspa -Oggi è soprattutto
importantesaper innovare il
proprioprodottocosìda poterlo
esportare.Anche perchéi mercati
internazionalisono moltoattentie
allostessotempo affascinatidal
nostroMade inItaly». • M.B.