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I I 6 2013 NOVEMBRE DICEMBRE Gestione editoriale: edit ProM s.r.l. - Via a. G. ragazzi, 9 - 40011 anzola dell’emilia (Bo) - italy in caso di mancata consegna inviare a ufficio C.M.P. Bologna per la restituzione al mittente che si impegna a versare la tassa dovuta • euro 0,60 (valido solo ai fini fiscali) D n D s L l c p I s s s F c S fi O w l o P t o a 3 Distributore esclusivo: RIVOLTA AUTOMOTIVE S.r.l. Via Franco Rivolta, 2 - 20060 Pessano con Bornago (MI) Fax.39.02.70.049.693 • www.rivoltagroup.com • [email protected] II I 6 2013 NOVEMBRE DICEMBRE sommario 7 8 10 14 18 22 29 34 39 44 50 56 60 64 68 70 74 78 80 86 90 I I I II I RE 6 2013 NOVEMBRE DICEMB - italy ai fini fiscali) • euro 0,60 (valido solo anzola dell’emiliaa(Bo) versare la tassa dovuta a. G. ragazzi, 9 - 40011 al mittente che si impegna edit ProM s.r.l. - Via Gestione editoriale: inviare a ufficio C.M.P. Bologna per la restituzione in caso di mancata consegna 12 4 2013 SETTEMBRE 20 01 153 OTTOBRE 3L GU EG NLN AIO IO AGFOE SBTBOR AIO 92 Gestione editoriale: in caso di mancata edit ProM s.r.l. consegna inviare Editoriale aboliamo l’uCCS! Ecomotive: economia dell’automotive Da CriSi a TSunami: VenDuTe 750.000 VeTTure in meno Autotrasporto la CriSi aCCenDe FuoCHi Di proTeSTa Mondo truck in CanTiere Con la STella Un percorso attraverso le tappe che hanno portato all’omologazione dei pneumatici l’omoloGaZione: eVoluZione e appliCaZione Focus su rassegne fieristiche del settore aftermarket e dei veicoli ibridi e elettrici ViSiTanDo i Saloni eQuipauTo a pariGi e eCarTeC a monaCo, Due FaCCe Del monDo mobiliTÀ e aSSiSTenZa 51a Assemblea Generale AIRP la QualiTÀ Del proDoTTo È la ForZa Delle aZienDe Di riCoSTruZione iTaliane Pneumatici sotto controllo inVernali SoTTo la lenTe Della SiCureZZa Dal motore alle ruote Se Tre non Sono poCHi anCHe Due Vanno bene Nuovo Codice della Strada, lancio di “Galileo” e promozione delle tecnologie più avanzate aCi a TuTTo Campo per la SiCureZZa STraDale Diamo a ciascuna costruzione il proprio nome a oGni CarroZZeria la Sua DeFiniZione CorreTTa Revisione della struttura e ottimizzazione della proposta FinTYre, eFFiCienZa e SinerGie ConTro la CriSi Il percorso evolutivo dei materiali è stato lungo e complesso Dal CauCCiÙ alle meSCole “SeGreTe” Nokian SpeCialiSTi per oGni STaGione in lab Tratti e repertori attitudinali DiriTTo & roVeSCio Analisi tecnica della Subaru Forester SimmeTria Del Sol leVanTe auToaTTreZZaTi VeTrina TeCniCa FlaSH leTTo per Voi enGliSH SeCTion - Via a. G. ragazzi, 9 a ufficio C.M.P. Bologna 40011 anzola dell’emilia per la restituzione (Bo) al mittente che si impegna a versareitaly la tassa dovuta • euro 0,60 (valido solo ai fini fiscali) Ge Ge st stiion in in cas caso dione o di mae ed edito manca ncataitoria ria ta con le consegle segna :: ed edit it Pr na invi ProM inviare are a oM a uffi s.r ufficios.r .l. cio C.M.l. C.M.P. -- Via .P. Bol Bologna. G. ogna ra a per per la gazzi, la res 9 restitu tit zion- 400 titu zione 11 al mit anzol tente a del te che l’em che si si imp impegnilia (Bo egna a aa ver ) - ita versar saree ly la la tass tass aa dov dovuta uta • • eur euro o 0,60 0,60 (val (valido ido solo solo ai ai fini fini fisc fiscali) ali) www.pneurama.com pneurama 6 2013 3 direttore reSPoNSaBile Renzo Servadei reSPoNSaBile aMMiNiStraZioNe Magda Castelli [email protected] SeGreteria di redaZioNe [email protected] redaZioNe [email protected] PUBBliCità PNeUraMa e PNeUraMa WeeKlY [email protected] Per riCeVere la riViSta Cinzia Fantuzzi [email protected] iMPaGiNaZioNe, Fotolito e StaMPa ARBE Industrie Grafiche spa via Emilia Ovest, 1014 41123 Modena www.arbegrafiche.it Foto effedueotto.com, interpromex.it tradUZioNe iN iNGleSe Isabella Robertson tradUZioNi iN italiaNo Rebecca Ravagnani HaNNo CollaBorato Nicodemo Angì, Tommaso Bagnulo, Massimo Brunamonti, Paolo Castiglia, Matteo Cecconi, Massimo Clarke, Elena Dalla Dea, Duilio Damiani, Mino De Rigo, Donaldo Labò, Francesco Lojola, Pietro Paolo Marziali, Mauro Paterno, Alberto Piombo, Fabio Quinto, Renzo Servadei, Juri Torreggiani, Roberto Vaccani. GeStioNe editoriale EDIT PROM S.R.L. direzione, amministrazione, Pubblicità, redazione: Via A. G. Ragazzi, 9 40011 Anzola dell’Emilia (BO) Tel. +39 0516424004 Fax +39 051733008 www.pneurama.com Capitale Sociale euro 52.000 int. vers. CF/P.IVA IT01805931209 R.E.A. BO n. 390568 Pubblicazione: Bologna - n.1 fine febbraio; n.2 fine aprile; n.3 fine giugno; n.4 fine agosto, n.5 fine ottobre, n.6 fine dicembre Autorizzazione Tribunale di Bologna n. 4625 del 2/3/78 Prezzo di copertina e 0,60 (valido solo ai fini fiscali). È vietata la riproduzione, anche parziale, dei testi senza preventiva autorizzazione scritta dell’editore. Privacy Informativa di sintesi: ai sensi dell’art. 13 D.Lgs. 196/2003, informiamo che i Vostri dati sono inseriti in banche dati sia elettroniche che cartacee e sono trattati dagli incaricati preposti, esclusivamente per finalità amministrative e contabili. I dati potranno essere comunicati a terzi per dar corso ai rapporti in essere o per obblighi di legge, ma non saranno diffusi. Ai sensi degli artt. 7-8-9 del medesimo D.Lgs. 196/2003 a cui si rimanda per completezza, informiamo inoltre che in qualsiasi momento potrà essere richiesto l’accesso ai dati e sarà possibile opporsi a taluni loro utilizzi, rivolgendosi allo scrivente Titolare Edit Prom srl od al Responsabile per il riscontro agli interessati dott. Juri Torreggiani, tel. 0522 30.11.69, fax 0522 38.79.96. Nota: La presente informativa di sintesi, è integrata da ulteriore informativa articolata ed estesa, disponibile senza alcun onere presso la sede sociale e/o visionabile sul sito internet aziendale. inserzionisti 2a Cop MAGRI GOMME 3a Cop PASQUIN 4a Cop ZAFCO 55 AEOLUS 5 ALCAR 13 CORGHI 38 ECOPNEUS 59 FASEP 2000 48-49 GOODYEAR 6 HANKOOK 67 INDUSTRIAL DISCOUNT 17 INTERGOMMA 63 INTERGOMMA 37 M & B ENGINEERING 21 MARANGONI 43 NEXEN TIRE 2 OZ 1 RIVOLTA AUTOMOTIVE 33 SICAM 9 SIPAV/CEMB 27 VAMAG 28 WEGMANN AUTOMOTIVE 96 YOKOHAMA in copertina: Visioni notturne - Foto: interpromex Comunicazione Distribuzione: In Italia - Rivenditori Specialisti e Ricostruttori di pneumatici; Grandi flotte di Autotrasporto; Concessionari di Autolinee; Aziende Tranviarie Municipalizzate; Aziende Nettezza Urbana; Case Fabbricanti di pneumatici; Costruttori, Importatori, Distributori di macchinari, attrezzature e materiali per l’assistenza e la ricostruzione di pneumatici; Società Automobilistiche; Compagnie Petrolifere; Ministeri; Ispettorati Provinciali della Motorizzazione; Compartimenti Polizia Stradale; Delegazioni Provinciali ACI; Compartimenti ANAS; Uffici ICE; Camere di Commercio italiane ed estere; Ambasciate, Consolati, Delegazioni Commerciali estere; Associazioni nazionali di categoria. All’estero - Rivenditori Specialisti e Ricostruttori di pneumatici; Costruttori, Importatori, Distributori di macchinari, attrezzature e materiali per l’assistenza e la ricostruzione di pneumatici; Case Fabbricanti di pneumatici; Uffici ICE, Camere di Commercio, Ambasciate e Consolati italiani; Associazioni di categoria nei seguenti Paesi: AFRICA: Angola; Benin; Burkina Faso; Burundi; Camerun; Congo; Costa d’Avorio; Etiopia; Gabon; Ghana; Guinea Bissau; Isole Maurizio; Kenya; Madagascar; Malawi; Mozambico; Namibia; Nigeria; Reunion; Senegal; Seychelles; Sierra Leone; Rep. Guinea; Rep. Sud Africa; Sudan; Swaziland; Tanzania; Togo; Uganda; Zambia; Zimbabwe. ASIA: Afghanistan; Arabia Saudita; Bahrein; Bangladesh; Brunei; Corea del Sud; Emirati Arabi Uniti; Filippine; Giappone; India; Indonesia; Iran; Kuwait; Malesia; Oman; Pakistan; Qatar; Rep. Pop. Cina; Singapore; Sri Lanka; Taiwan; Thailandia; Vietnam; Yemen. BACINO DEL MEDITERRANEO: Algeria; Egitto; Giordania; Israele; Libano; Libia; Marocco; Siria; Tunisia. EUROPA: Albania; Austria; Belgio; Bosnia-Erzegovina; Bulgaria; C.S.I.; Cipro; Croazia; Danimarca; Finlandia; Francia; Germania; Gran Bretagna; Grecia; Irlanda; Islanda; Lettonia; Lussemburgo; Macedonia; Malta; Norvegia; Paesi Bassi; Polonia; Portogallo; Romania; Serbia; Rep. Ceca; Rep. Slovacca; Spagna; Svezia; Svizzera; Turchia; Ucraina; Ungheria. NORD AMERICA: Canada; U.S.A. AMERICA LATINA: Antille Olandesi; Argentina; Bahamas; Barbados; Belize; Bermude; Bolivia; Brasile; Cile; Colombia; Cuba; Ecuador; El Salvador; Guadalupa; Guatemala; Honduras; Messico; Nicaragua; Panama; Paraguay; Perù; Rep. Dominicana; Suriname; Trinidad e Tobago; Uruguay; Venezuela. OCEANIA: Australia; Figi; Nuova Caledonia; Nuova Zelanda; Polinesia Francese. Nota dell’editore si assume alcuna responsabilità 4 per le opinioni espresse dagli autori degli articoli e dagli estensori dei testi delle inserzioni pubblicitarie AEZ FOR AUDI DRIVERS ONLY direttore editoriale Roberta Papadia [email protected] Pneurama Weekly pneumatici e dintorni in onda Rivista professionale online sul pneumatico e settori affini Per ricevere la newsletter di Pneurama Weekly registrati su www.pneurama.com alla voce contatti. A 7, Socio Effettivo L’editore6 non pneurama 2012 Associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana A Praticamente perfetto! Scarica gratuitamente le due nuove APP AEZ e DOTZ sul tuo smartphone per avere il configuratore sempre a portata di mano! AEZ & DOTZ WHEELS AEZ FOR AUDI DRIVERS ONLY CONFIGURATOR NEW AEZ GENUA dark 7,5 x 17 | 7,5 x 18 | 8 x 18 | 8 x 19 Alcar.it - Via Della Repubblica, 133 - 20831 Seregno (MB) - Tel. +39 0362.488301 - Fax +39 0362.488320 eDitoriaLe aboliamo l’UCCS! ORMaI come utenti della strada siamo talmente abituati a essere vessati che quando ci dobbiamo orientare nelle varie ordinanze, dove magari leggiamo che in un periodo di spending un veicolo euro 3 può circolare in un determinato comune tutti i giorni tranne il review, quando ogni venerdì, e nel comune vicino in fasce orarie dalle 8 alle 10 escluso la domenica forza politica propone la e così via, non chiediamo più la ragione di queste diversità, visto che l’aria non propria ricetta per abolire conosce i confini comunali. Se prendiamo una multa perché in una strada gli enti inutili, anche noi urbana a tre corsie è stato imposto il limite dei trenta all’ora, ci rassegniamo di Pneurama facciamo la al balzello commentando che probabilmente l’amministrazione ha bisogno di nostra proposta. Vogliamo soldi. Sui pneumatici poi non ne parliamo. eliminare non un ente, ma un ufficio che è presente Il 31 gennaio scorso era entrata in vigore una Direttiva Ministeriale di buon in troppi enti: l’UCCS, senso che aveva il compito di omogeneizzare la materia delle ordinanze sugli Ufficio Complicazione invernali: la Direttiva parte col definire un periodo, dal 15 novembre al 15 Cose Semplici. aprile, continua predisponendo un fac simile di ordinanza, di cartelli, chiarisce l’ambito di applicazione che è quello di autovetture e furgoni, esclude le moto in presenza di neve al suolo, mentre non considera i mezzi pesanti e gli autobus. Infine, consiglia l’utilizzo degli invernali su tutte le ruote a prescindere dalla trazione. Sembra facile. abbiamo un fac simile e ci adeguiamo. Purtroppo però la direttiva non è obbligatoria e qui entra in funzione l’ufficio complicazioni cose semplici presente in molte amministrazioni che continuano a promulgare ordinanze come se non esistesse. Ecco perché, provocatoriamente, occorrerebbe proporre l’abolizione di questi uffici complicazioni. Se ne avvantaggerebbero i milioni di cittadini che vengono multati solo perché magari sono transitati ignari in un comune o in una strada che aveva un’ordinanza diversa. Non c’è infatti nulla di più diseducativo che comminare punizioni ingiuste. La rabbia che si prova in questa situazione è stata ben descritta da James Joyce nel suo “Ritratto dell’artista da giovane”. Il protagonista Stephen, viene punito dal severo insegnante in quanto accusato di non avere fatto i compiti per negligenza, mentre in realtà il poveretto ne era esentato perché aveva rotto gli occhiali. allora andavano di moda le frustate e l’autore ci descrive le sensazioni del ragazzo in un modo così realistico, che ci pare di provarle noi stessi: “una sensazione violenta sconvolgente di formicolio, di doloroso bruciore gli face rattrappire la mano con il palmo e le dita tramutate in una livida massa vibrante” e “il corpo gli si scuoteva in una paralisi di paura e in preda alla vergogna e all’ira sentì il grido bruciante scaturirgli dalla gola e le lacrime ardenti rotolargli dagli occhi sulle gote in fiamme”. Certo, fortunatamente le frustate non ci sono più, ma la vergogna e la rabbia per provvedimenti che riteniamo ingiusti, quella rimane la stessa. renzo servadei pneurama 6 2013 7 eComotiVe: eConomia DeLL’aUtomotiVe da crisi a tsunami: vendute 750.000 vetture in meno Lo stato di salute economica dell’automotive si fa sempre più insostenibile: da una parte i consumatori acquistano sempre meno veicoli e dall’altra le concessionarie e i rivenditori hanno da tempo problemi di la denuncia di sopravvivenza e le chiusure delle attività sono in aumento. Federauto: l’italia è l’unico paese europeo “Il nostro panel stimava un -9% rispetto allo stesso periodo dell’otche negli ultimi 3 anni tobre 2012” afferma Filippo Pavan Bernacchi, presidente di ha bersagliato di tasse Federauto.”Questo, insieme ad altri dati raccolti dai concessionari l’acquisto e l’utilizzo ufficiali italiani, fa propendere il nostro Osservatorio a prevedere per degli autoveicoli invece fine 2013 un calo complessivo del -5%. I numeri non danno la misura di incentivare il loro esatta dello Tsunami che si è abbattuto sul settore. Stiamo vendenacquisto e quindi lo do 750.000 vetture in meno rispetto alla media degli ultimi 5 anni e svecchiamento del questo si traduce, in primis, in centinaia di migliaia di posti di lavoro parco. bruciati”. In questo momento molti lavoratori sono sostenuti dagli ammortizzatori sociali ma perdurando questo stato di cose passeranno a ingrossare le liste dei disoccupati. In un momento dove gli altri settori non offrono grandi prospettive di ricollocazione. Inoltre l’associazione, che rappresenta la distribuzione ufficiale di tutti i marchi commercializzati in Italia, fa presente come il nostro sia l’unico paese europeo che negli ultimi 3 anni ha bersagliato di tasse l’acquisto e l’utilizzo degli autoveicoli. “alla crisi, che ha ridotto drasticamente i consumi in Italia,” ha aggiunto Pavan Bernacchi ”si è aggiunto l’attacco fiscale a suon di aumenti: bolli, pedaggi, superbolli per auto prestazionali, RC auto, accise, Iva, penalizzazione fiscalità auto aziendali. Questa ricetta italiana ha fatto sì che nel 2012 ci siamo classificati all’ultimo posto in Europa. È per questo che confidiamo molto nel tavolo presso il Ministero dello Sviluppo Economico, istituito dal ministro Flavio Zanonato con l’ausilio del sottosegretario Claudio De Vincenti. Preciso che non stiamo parlando di nuovi incentivi, ma di ricercare nuovi equilibri per ridare slancio alla domanda, mettere ordine nella tassazione e nella burocrazia e svecchiare il circolante”. L’attesa per provvedimenti in grado di risollevare il nostro mercato automotive è alta e bisogna agire in fretta per arginare un fenomeno che altrimenti potrebbe avere risvolti ben peggiori. Qualche segnale di attenzione arriva dalle istituzioni: si è insediata infatti a fine ottobre, al Ministero dello Sviluppo Economico, la Consulta Permanente dell’automotive. Obiettivo dell’organismo dedicato all’automobile, quello di individuare possibili linee di intervento per la ripresa di un comparto duramente colpito dalla crisi e di particolare rilevanza per l’economia italiana. “al centro della discussione” spiega il Ministero dello Sviluppo Economico “un duplice problema: come allargare il mercato interno e come potenziare la capacità produttiva del comparto. Dopo un’analisi della situazione del settore sotto il profilo industriale e di mercato, e davanti a numeri che raccontano in maniera cruda le difficoltà, si è convenuto sulla necessità di allargare la platea degli interlocutori in funzione dei temi che, di volta in volta, la consulta affronterà, coinvolgendo così altre associazioni e stakeholder”. all’incontro erano presenti gli attori della filiera Fiat, anfia, Unrae, Federauto e aci oltre al ministro per lo Sviluppo Economico Flavio Zanonato, il sottosegretario Claudio De Vincenti, in rappresentanza del Ministero dello Sviluppo Economico, i Ministeri dei Trasporti e dell’Istruzione e la Conferenza Unificata Stato-Regioni. Paolo Castiglia 8 pneurama 6 2013 T LA NEW Equilibratrice video touch screen 3D TOUCH WBA VDD EBS LASER Misure automatiche con sonar Touch screen resistente Wheel Best Access Virtual Direct Drive ( ) Freno elettrico di stazionamento LASER ( ) per individuare la posizione di correzione all’interno del cerchio 55 1958 - 2013 ANNIVERSARIO Distributore esclusivo per l’Italia: Via A. Nobel, 21 - 42124 SESSO (RE) Tel. 0522.532.711 - Fax 0522.531.828 [email protected] - www.sipav.com B A L A N C I N G M A C H I N E S aUtotraSPorto il settore chiede con urgenza interventi per ricondurre la gestione dell’albo degli autotrasportatori dagli ambiti provinciali al livello centralizzato nazionale, così da contrastare il fenomeno delle imprese fittizie, assegnando al Comitato dell’albo maggiori compiti di coordinamento sui controlli da realizzare per assicurare il rispetto delle regole, anche al fine di dare esecuzione alle indicazioni comunitarie sulla necessità di redigere liste delle imprese virtuose e di quelle meno virtuose. LA CRISI aCCenDe FUoChi DI PROTESTA Forte confronto col governo sul delicato nodo del taglio dei rimborsi delle accise sul gasolio, sotto i riflettori anche sicurezza e controlli paolo CaSTiGlia aCQUE agITaTISSIME all’interno del mondo dell’autotrasporto, con uno scenario che sullo sfondo vede il rischio di proclamazione del fermo nazionale dei servizi di trasporto merci. Spesso poi il fermo si evita, viene in qualche modo scongiurato, ma, in attesa di sapere cosa succederà, proviamo a descrivere il disagio degli autotrasportatori italiani. Di fatto gli incontri di novembre tra le associazioni di rappresentanza delle imprese e il sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Rocco girlanda, non hanno portato – secondo i rappresentanti degli autotrasportatori - elementi 10 pneurama 6 2013 concreti che potessero tranquillizzare i protagonisti di un settore in grave difficoltà. Lo ha spiegato Unatras, l’unione delle associazioni dell’autotrasporto merci, spiegando anche che “per quanto riguarda l’abrogazione della norma che introduce il taglio dei rimborsi delle accise per l’autotrasporto di merci e persone il governo non ha portato nessun elemento di certezza se non quella che confida nell’impegno del ministro per ripristinare questa agevolazione nel pieno delle sue originarie previsioni”. L’Unatras, pur confidando nell’impegno del ministro, “non può che riscontrare l’assoluta assenza di atti concreti e tangibili rispetto agli impegni presi e pertanto annuncia la convocazione del proprio esecutivo con all’ordine del giorno la valutazione degli incontri avuti con il Ministero e l’eventuale proclamazione del fermo nazionale dei servizi di autotrasporto”. gli autotrasportatori hanno espresso inoltre insoddisfazione per il rigetto degli emendamenti presentati, per assegnare all’albo ruoli e funzioni “che possano arginare la competizione sleale e garantire la rappresentatività della categoria”. Le fibrillazioni del mondo politico, secondo uno dei leader storici del settore, il presidente di Fai-Conftrasporto Paolo Uggè – “costituiscono un diaframma che impedisce l’adeguata attenzione sui temi posti ma ciò, se risulta comprensibile per chi svolge attività politiche, non è accettabile da chi rappresenta il mondo delle imprese: le diatribe presenti nei due partiti maggiori che si stanno dilaniando in dibattiti interni per questioni di solo potere sono portatrici delle contraddizioni che si registrano nel governo e che generano dichiarazioni ripetute e iniziative spesso in contrasto tra di loro”. In effetti lo stato attuale è molto complesso, le imprese di autotrasporto falliscono o sono sul punto di chiudere e “le misure necessarie – insiste Uggè - segnalate dai vari settori non vengono né approfondite né tanto meno prese in considerazione e i risultati parlano da soli: in Europa quasi tutte le altre economie hanno invertito la tendenza mentre l’Italia continua a non dare segnali di cambiamento, a registrare riduzione del Pil e dei consumi. a questo si aggiungono le notizie spesso contrastanti che lasciano intuire nuovi interventi che colpiscono i cittadini”. Ma cosa chiede il settore in materia di autotrasporto? Per prima cosa chiede con urgenza interventi per ricondurre la gestione dell’albo degli autotrasportatori dagli ambiti provinciali al livello centralizzato nazionale, così da contrastare il fenomeno delle imprese fittizie, assegnando al Comitato dell’albo, oggi struttura dipendente dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, maggiori compiti di coordinamento sui controlli da realizzare per assicurare il rispetto delle regole, anche al fine di dare esecuzione alle indicazioni comunitarie sulla necessità di redigere liste delle imprese virtuose e di quelle meno virtuose, rispettivamente le cosiddette white list e black list. anche qui interviene Uggè: “a questo proposito dobbiamo dire che se l’albo non viene messo nella condizione di operare da subito, attraverso gli atti opportuni, anche la direttiva del ministro rischia di non produrre effetti concreti, soprattutto se disposizioni simili non verranno emanate da guardia di Finanza, agenzia delle Entrate, e Ministero dell’Interno. Non saranno sufficienti quindi disegni di legge, anche se collegati alla legge di stabilità, o delle dichiarazioni ulteriori per evitare azioni di protesta. Se non saranno date le certezze, la strada verso la proclamazione del fermo è segnata”. altro aspetto fondamentale è rivedere gli schemi dei contratti vigenti, introducendo la responsabilità solidale tra committente e vettore e disciplinando la possibilità di cessione dei contratti in subvenzione, anche al fine di eliminare i fenomeni di lavoro nero e di sfruttamento della manodopera, anche nel settore del recapito postale. L’Unatras ritiene infine indispensabile mantenere lo stanziamento di 330 milioni previsto per il 2014 dal disegno di legge di stabilità e evitare in modo assoluto di prevedere un aggravio dei costi attraverso interventi di riduzione del recupero sull’accisa per il gasolio da autotrazione. pneurama 6 2013 11 La CRISI aCCENDE FUOChI DI PROTESTa iL VaLore DeLL’assoCiazionismo neLL’aUtotrasPorto Le associazioni dell’autotrasporto devono lavorare in modo unitario per risolvere i problemi del settore, puntando sulla qualità e sulla professionalità delle imprese iscritte. È questa la sintesi di quanto emerso durante il convegno “Il valore dell’associazionismo nell’autotrasporto”, che si è svolto il 12 ottobre scorso all’interno di truckEmotion, l’evento dedicato ai veicoli industriali ospitato all’autodromo di Monza. L’appuntamento è stato l’occasione per approfondire in che modo sono cambiate le associazioni del settore e come si relazionano nei confronti dei loro iscritti, ma anche per assegnare il Premio Speciale truckEmotion a Ion Purice, l’autista rumeno che ha salvato la vita a una bambina vittima di un incidente stradale sull’autostrada a4, e alla sua impresa, la Bierreti, premiata dal Comitato Centrale dell’albo e dalla rivista Tir. Rendere più “semplice e razionale” l’utilizzo del sistema di tracciamento telematico dei rifiuti. È lo scopo che ha spinto il Ministero dell’ambiente a pubblicare una circolare con provvedimenti relativi alla delicata questione. Dopo un primo punto che riporta il quadro generale sull’applicazione del Sistri, come emerge dalla legge di conversione 125 del 30 ottobre 2013 del decreto legge 101 del 31 agosto 2013, la circolare entra nel merito al secondo punto, che specifica chi sono i soggetti obbligati ad applicare il Sistri dallo scorso primo ottobre. Tra questi, precisa il Ministero, ci sono “enti o imprese che raccolgono o trasportano rifiuti speciali pericolosi a titolo professionale, compresi i vettori esteri che operano sul territorio nazionale. anche in tal caso la norma si riferisce ai soli rifiuti speciali pericolosi”. Per quel che riguarda gli autotrasportatori esteri, la circolare specifica che il Sistri è obbligatorio per quelli che “effettuano trasporti di rifiuti all’interno del territorio nazionale o trasporti transfrontalieri in partenza dal territorio”, secondo quanto stabilito dal secondo comma dell’articolo 11 del decreto 101/2013. I vettori esteri che portano rifiuti da un Paese estero verso l’Italia o che attraversano il territorio nazionale senza effettuare operazioni di carico o scarico non sono soggetti al Sistri, ma solo alle disposizioni di tracciabilità previste dal Regolamento comunitario 1013/2006. La circolare precisa anche che l’introduzione del Sistri al 1° ottobre 2013 (che vale sempre e comunque solo per i rifiuti pericolosi) riguarda solamente gli autotrasportatori professionali, ossia quelli che “trasportano rifiuti speciali pericolosi prodotti da terzi”. Per ora, resta escluso il trasporto in conto proprio “che è soggetto ad altra decorrenza”. anche il quarto punto della circolare interessa i trasportatori. Esso parla del coordinamento tra obblighi dei soggetti iscritti al Sistri e quelli non iscritti, almeno fino al 3 marzo 2014, quando il sistema diventerà obbligatorio anche per i rifiuti non pericolosi e per quelli speciali pericolosi. 12 pneurama 6 2013 tangherlini.it sistri, eCCo Come FUnziona iL trasPorto riFiUti PeriCoLosi tangherlini.it Robotic Equipment for Measuring by Optics Il primo assetto ruota senza staffe The first clampless wheel alignment system www.remorevolution.com CORGHI S.p.A. Società Unipersonale _ A Nexion Group Company S.S. 468 n° 9 42015 Correggio (RE) ITALY Tel: +39 0522 639111 www.corghi.com 2012 WINNER MoNdo trUCK Mercedes-Benz lancia il suo nuovo camion dedicato al cava-cantiere. Si chiama arocs e presenta numerose novità in materia di motori euro 6, sterzo e sospensioni. IN CanTiere CON la STella La gamma dei nuovi MercedesBenz Arocs, con potenze comprese tra 238 e 650 CV. La nuova gamma di passi disponibili per i veicoli a due assi deriva dalla nuova posizione degli assali anteriore e posteriore, entrambi spostati indietro di 60 mm. Ciò permette di utilizzare, oltre ai tipici pneumatici da cantiere, anche pneumatici speciali di massima misura senza dover eseguire trasformazioni supplementari Fabio QuinTo aROCS, aNTOS, aTEgO: la gamma di mezzi pesanti Mercedes-Benz, dopo il lancio dell’actros nel 2011, si rinnova in vista dell’era dell’Euro 6. L’ultimo nato è il Mercedes-Benz arocs, mezzo destinato a sostituire il “vecchio” actros nel cava-cantiere. Disponibile sia come autotelaio a due, tre o quattro assi allestibile con cassone ribaltabile posteriore o betoniera, sia come trattore stradale (arocs Loader) per il traino di semirimorchi adatti all’edilizia, l’arocs ha nella versatilità il suo primo punto di forza. Merito delle 16 classi di potenza dei motori Euro 6, comprese tra i 14 pneurama 6 2013 238 e i 625 cv. Ma anche di versioni che partono dalle 18 per raggiungere le 41 tonnellate di peso totale a terra dell’arocs grounder, dedicato agli impieghi super-pesanti. Da sottolineare la nuova versione autotelaio 8x4/4 Ena, che deriva da un tre assi con un asse sterzante non motore e due assi posteriori motori con pneumatici gemellati, dietro ai quali è stato installato un assale sterzante e sollevabile con pneumatici singoli. Tra le sue possibili applicazioni figurano gli allestimenti dotati di gru retrocassone. Data la posizione posteriore della gru, la distribuzione del carico sa- rebbe insostenibile tanto per un tre assi quanto per la classica versione a quattro assi. La soluzione dei tre assali posteriori rende invece praticabili tutti i carichi sugli assi. La gamma è stata studiata per rispondere alle molteplici esigenze richieste a un camion nel settore dell’edilizia: secondo una ricerca resa nota dalla stessa MercedesBenz, solo il 50% dei veicoli lavora direttamente in cantiere. Il resto si suddivide tra un 35% impegnato nell’approvvigionamento di materiale edilizio e un altro 15% che si occupa del trasporto di calcestruzzo preconfezionato. Ecco quindi che Telaio e sospensioni pneumatiche del nuovo Arocs. il classico “mezzo d’opera” è destinato sempre più a lasciare il posto al più versatile camion stradale. I motori sono disponibili in quattro cilindrate: 7,7 litri, 10,7 litri, 12,8 e 15,6 litri. Spicca, in particolare, il nuovo propulsore OM 473, un potente sei cilindri in linea da 15,6 litri che può arrivare a una potenza di 625 cv e una coppia massima di 3000 Nm. Da sottolineare che, a pieno carico e in tutte le versioni di potenza, la coppia arriva a circa 2500 Nm già poco sopra il regime minimo di rotazione del motore. al banco prova, tutte le versioni OM 473 raggiungono la coppia massima a 1.100 giri/minuto. Nella realtà la massima trazione è disponibile su un’ampia fascia di regime che va da 900 a 1400 giri/minuto. L’OM 473 è inoltre dotato di tecnologia Turbocompound, che prevede una seconda turbina a valle del turbocompressore a gas di scarico in grado di innalzare le potenze. Il conducente si rende subito conto della maggiore erogazione per via della reazione spontanea del motore già ai bassi regimi. Inoltre, quando il motore gira a carico elevato, secondo Mercedes-Benz, si ottiene una riduzione dei consumi pari a circa il 2%. Complessivamente, il risparmio di gasolio oscillerebbe tra lo 0,5 e l’1,5% rispetto al modello precedente, il V8 Mercedes Benz OM 502. E questo nonostante la conformità allo standard Euro 6, dal momento che la maggior parte dei costruttori ha l’applicazione contemporanea di catalizzatore Scr, sistema di ricircolo dei gas di scarico Egr e filtro antiparticolato, che teoricamente determinerebbero un aumento dei consumi rispetto al “vecchio” Euro 5. Il 12,8 litri è invece l’OM 473 già visto sul nuovo actros. Completano la gamma il 10,7 litri OM 470, dotato del sistema di iniezione common rail X-Pulse, e il più piccolo OM 936, tipico esempio di downsizing, visto che si spinge fino a livelli di potenza in passato riservati a motori di maggiore cilindrata. Le innovazioni riguardano, però, pneurama 6 2013 15 a4:Maq IN CaNTIERE CON La STELLa anche telaio, sterzo e sospensioni. Per l’uso prevalente in cantiere e sullo sterrato viene adottato un telaio con una larghezza di 744 mm e uno spessore di 8 o 9 mm, realizzato in acciaio lamellare ad alta resistenza forgiato a freddo e abbinato a molle in acciaio larghe 100 mm. Queste prerogative offrono elevate capacità di carico e torsionali anche in condizioni difficili. Per gli assali in tandem con un carico superiore alle 26 tonnellate vengono utilizzate per la prima volta sospensioni in tandem specifiche per i veicoli pesanti, munite di supporti flangiati. Le sospensioni anteriori e posteriori sono configurate, secondo il peso complessivo scelto per il veicolo, con pacchetti di molle a 2, 3 o 4 lamine. Per i modelli utilizzati prevalentemente su strada si utilizza un telaio da 834 mm, e quindi più largo di 90 mm, che presenta uno spessore di 7 o 8 mm. abbinato alle nuove sospensioni pneumatiche a quattro soffietti sull’assale posteriore, questo telaio offre un buon comfort di marcia e un buon comportamento con e senza carico. Le sospensioni pneumatiche sono disponibili per le versioni dell’arocs a tre e a quattro assi. L’altezza del telaio può arrivare fino a 1120 mm, 115 mm in più rispetto all’actros. Nei ribaltabili per l’uso fuoristrada e negli autotelai per betoniere l’altezza libera aumenta di altri 45 mm. La nuova gamma di passi disponibili per i veicoli a due assi deriva inoltre in tutti i casi dalla nuova posizione degli assali anteriore e posteriore, entrambi spostati indietro di 60 mm. Ciò permette di utilizzare, oltre ai tipici pneumatici da cantiere, anche pneumatici speciali di massima misura senza dover eseguire trasformazioni supplementari. Sui modelli a quattro assi il doppio assale posteriore è in generale più arretrato di 110 mm. anche in questo caso a trarne beneficio sono i pneumatici, senza contare la migliore distribuzione del peso. Rappresenta una novità anche il nuovo sterzo elettroidraulico Servotwin per i veicoli a quattro assi, dotato di servoassistenza 16 pneurama 6 2013 elettronica alla sterzata in funzione di velocità e funzione attiva di ritorno dello sterzo. Per tutte le versioni la trasmissione è affidata al cambio automatizzato Mercedes PowerShift 3, di serie a otto o dodici marce e, a richiesta, anche a 16 rapporti. a richiesta sono disponibili anche cambi manuali a 9 o 16 marce. Il cambio si distingue per tempi di innesto ridotti del 20% rispetto al PowerShift Mercedes 2. Il cambio riconosce inoltre la fase di rilascio in discesa e mantiene la marcia innestata. La nuova funzione di marcia lenta, nella quale è integrata la modalità di manovra, facilita le partenze e consente manovre sensibili e precise. Inoltre, le diverse modalità di marcia e funzioni supplementari rendono più semplici i trasporti in cava e in cantiere. ad esempio: la modalità di disimpegno dal fondo stradale aiuta a liberare il veicolo impantanato nel fango senza aiuti esterni. Il passaggio diretto dalla prima alla retromarcia, senza dover mettere il cambio in folle, rappresenta un altro vantaggio. E per retrocedere rapidamente, ad esempio nei cantieri autostradali, sono disponibili retromarce particolarmente veloci. Il cambio è dotato di quattro modalità di marcia: standard, adatta all’impiego su strada e particolarmente parsimoniosa; manuale, per il fuoristrada estremo; Power in cui i cambi di marcia avvengono a un regime superiore di 100 giri/minuto rispetto alla modalità standard; e Offroad, che consente di avanzare costantemente a un regime più elevato. Un aspetto particolarmente importante nei trasporti a breve raggio e in cantiere, per via della forte incidenza dei tratti a bassa velocità e delle manovre in spazi ristretti, è la modalità di marcia lenta del cambio: con la marcia per la partenza o la retromarcia innestata, il conducente può variare la velocità del nuovo arocs agendo unicamente sul pedale del freno. Per i veicoli destinati all’uso preponderante su strada, ma che possono occasionalmente necessitare di maggiore trazione, è disponibile il nuovo sistema hydraulic auxiliary Drive, un nuovo tipo di trazione integrale in cui la trazione dell’asse anteriore non è più demandata agli alberi di trasmissione meccanici, ma ai motori a comando idrodinamico installati sui mozzi delle ruote, che possono essere inseriti all’occorrenza. Tra gli equipaggiamenti, inclusi nella dotazione di serie o disponibili a richiesta a seconda della categoria di immatricolazione delle versioni arocs (N3 o N3g), figurano anche il sistema frenante elettropneumatico (Ebs) con freni a disco su tutte le ruote, l’abs, la regolazione antislittamento (asr) e lo Stability Control assist (Esp). a richiesta sono inoltre disponibili il sistema antisbandamento e l’active Brake assist 3 di ultima generazione, in grado di reagire anche agli ostacoli fermi con una frenata d’emergenza. L’altezza da terra, fondamentale per un camion da cantiere. Lo sbalzo dell’Arocs permette di affrontare anche i saliscendi più insidiosi. a4:Maquetación 1 27/1/12 15:57 Página 1 Pneumatici Infinity. La sicurezza al tuo servizio. I pneumatici Infinity sono progettati specificatamente per far fronte alle esigenze dei vostri clienti. 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L’obiettivo è rendere più efficace il controllo delle conformità e quindi anche la validità dell’omologazione dei pneumatici, sia nuovi che ricostruiti DonalDo labÒ 18 pneurama 6 2013 Il principio dell’ omologazione, cioè l’approvazione - da parte dell’autorità competente - di un prodotto secondo requisiti tecnici fissati da specifiche normative, nel settore dei veicoli a motore si è sempre posto e quindi regolamentato. Sino al 1970, ogni stato membro della Comunità Europea aveva una propria legislazione, con significative differenze, ma con uno scopo comune: verificare i requisiti di sicurezza e di impatto ambientale, oltre alle informazioni tecniche necessarie per l’immissione sul mercato (immatricolazione veicolo). Date le complicazioni, in termini di oneri amministrativi e costi, che ne derivavano per i produttori, c’erano i presupposti per avere un’unica legislazione europea armonizzata. attraverso varie fasi, partendo dal trattato di Roma e fissando un programma generale per l’eliminazione delle barriere tecniche, nel 1970 uscì la prima Direttiva, la 70/156/CEE, concernente l’omologazione dei veicoli a motore e dei loro rimorchi. Tra le fasi successive, di rilievo la Direttiva del ‘92 che ha reso obbligatoria l’omologazione europea per i veicoli M1 e la Decisione del Consiglio del ’97 di adesione della Comunità europea all’accordo ECE/ONU del 1958 (adozione dei Regolamenti di ginevra). L’ultima tappa è costituita dalla cosiddetta “Direttiva quadro”, la 2007/46/CE, che ha esteso l’obbligo dell’omologazione a tutti i veicoli. La Direttiva specifica riguardante i pneumatici, come noto, è stata la 92/23/CEE del ’92, con i successivi aggiornamenti, che già indicava la possibilità di omologare secondo i regolamenti ECE/ONU. La Direttiva 2007/46/CE è già stata modificata, al fine di adeguare le prescrizioni al progresso tecnico e scientifico, e il calendario comune per l’applicazione prevede ancora alcuni passaggi (2014). Il Regolamento di sicurezza generale CE n.661/2009 ha introdotto una semplificazione del sistema di omologazione, l’obbligo di alcuni requisiti di sicurezza (TPMS, aEBS, LDWS, ESC) e parametri di sicurezza e ambientali per i pneumatici, come l’aderenza sul bagnato, la resistenza al rotolamento e la rumorosità, che dal novembre del 2012 devono essere segnalati sull’etichetta obbligatoria. Sono attualmente in corso emendamenti finalizzati a ot- tenere migliore applicazione e sorveglianza del mercato, chiarimenti su omologazioni di sistemi e individuali e interazioni con altre legislazioni, come aDR e aTP. Da rilevare che l’obbligo dell’omologazione è stato esteso negli ultimi anni anche ai sistemi antisdrucciolevoli (catene da neve – Decreto Min. del 2002 e successivo del 2011), per i quali sono in corso in ambito normativo (UNI/Cuna) i lavori per una comune norma europea CEN, ai sistemi aftermarket riguardanti la frenatura (Decreto Min. 2011) e alle ruote (Decreto Min. 2013). Il nuovo Regolamento generale della sicurezza n. 661/2009 ha disposto: - di rimpiazzare tutte le direttive sui componenti dei veicoli con gli equivalenti regolamenti internazionali UNECE (ginevra) come era stato già fatto con la decisione del Consiglio del 2006 sui pneumatici ricostruiti che ha reso obbligatori i Regolamenti 108 e 109; - di sviluppare un nuovo regolamento sui pneumatici che includa le prescrizioni sui parametri di resistenza al rotolamento, frenata sul bagnato e rumore (Reg. 117); - prescrizioni sul TPMS che fan- Un momento di lavorazione del pneumatico ricostruito. pneurama 6 2013 19 L’OMOLOgaZIONE: EVOLUZIONE E aPPLICaZIONE no riferimento ai precedenti regolamenti UNECE. Questa grande e continua evoluzione legislativa, finalizzata ad aumentare la sicurezza e a ridurre l’impatto ambientale, si traduce per i fabbricanti di pneumatici in un grande impegno per l’evoluzione dei prodotti, rispettando le scadenze fissate per i prossimi anni. Ne deriva la necessità di adeguati controlli, sia a monte (omologazione, conformità produzione) dell’immissione sul mercato, che durante l’utilizzo degli stessi, per verificare l’effettiva rispondenza ai nuovi requisiti. già dal 2008 l’Unione Europea, con il Reg.to 765, ha disposto che gli stati debbano controllare i prodotti immessi sul mercato comunitario. In realtà, come riscontrato nel caso della normativa REaCh sui prodotti chimici ancora nel 2012, la maggior parte degli stati doveva ancora definire competenze e strutture adeguate. Per i controlli su strada, l’art. 75 del Codice della Strada prevede ora sanzioni per chi importa, produce o commercializza componenti non omologati, e nel caso di sistemi frenanti, cinture di sicurezza o pneumatici, queste sanzioni quintuplicano. I componenti non omologati individuati, tra l’altro, vengono sottoposti a sequestro anche se ancora a magazzino, non installati sul veicolo. In fase di revisione periodica del veicolo i controlli sono abitualmente riferiti ad altri articoli del codice della strada, riguardanti eventuali modifiche alle caratteristiche costruttive dei veicoli, o l’efficienza dei veicoli. Nello specifico, si dovrebbe controllare che le ruote e i pneumatici siano in perfetta efficienza, che le misure montate siano riportate sulla carta di circolazione e che il battistrada abbia il disegno a rilievo ben visibile, con la profondità degli intagli principali di almeno 1,6 mm (autoveicoli). Purtroppo, i Esempio di marchio di omologazione ECE ONU 108 (vettura). Esempio di marchio di omologazione ECE ONU 109 (veicoli commerciali). controlli effettuati sull’omologazione dei pneumatici, nuovi e ricostruiti, non sono ancora abituali, ed è quindi auspicabile che questo obbligo sia più conosciuto e di conseguenza più accertato. Effettivamente, il programma europeo di armonizzazione normativa del settore automobilistico sta lavorando anche al riesame delle prescrizioni in materia di controlli periodici sul veicolo (revisioni). Lo scopo è verificare che i parametri richiesti in fase di omologazione per quanto riguarda sicurezza ed emissioni siano rispettati anche durante il ciclo di vita del prodotto. attraverso l’aggiornamento in corso del sistema di revisione (MCTCNet2) e delle istruzioni operative, oggetto di circolari, l’obiettivo è rendere più efficace il controllo delle conformità e quindi anche la validità dell’omologazione dei pneumatici, sia nuovi che ricostruiti. Non mancano poi le interpretazioni, anche se a volte per eccesso di scrupolo: ad esempio negli ultimi mesi sono state ancora segnalate bocciature di autocarri in sede di revisione e verbali della polizia a causa di “non omogeneità dei pneumatici ricostruiti sull’asse”. La motivazione: carcasse d’origine “di marca diversa”. aIRP (associazione Italiana Ricostruttori di Pneumatici) non ha esitato a intervenire presso le Motorizzazioni interessate, chiarendo che tale osservazione non ha alcun riscontro normativo, quindi non sussiste. Proprio per evitare il ripetersi di tali inconvenienti l’associazione si impegna a chiedere al Ministero una comunicazione esplicativa sull’argomento. 20 pneurama 6 2013 ADV_M LA FORZA DEI NUMERI A CONTI FATTI SCEGLI MARIX. IL pNEuMATICO RICOSTRuITO ChE SupERA OGNI SFIdA Il ricostruito di nuova generazione Marangoni S.p.A. - Via del Garda, 6 - 38068 Rovereto (TN) Italy - Tel. +39 0464 301111 - Fax +39 0464 436169 - www.marangoni.com ADV_MARIX_A4 2013.indd 1 24/10/13 14.42 FoCUS SU raSSeGNe FieriStiCHe del Settore aFterMarKet e dei VeiColi iBridi e elettriCi il 27 settembre scorso ci ha lasciati Michel Morlat. la sua scomparsa, giunta dopo una breve tragica malattia, lascia un enorme vuoto nel settore automotive e tra tutti gli organizzatori fieristici in generale: vogliamo ricordarlo ancora una volta qui, in uno spazio dedicato proprio alle fiere automotive che sono state il centro della sua attività per molti anni, settore in cui ha lasciato un vuoto difficile da colmare. VISITANDO I SALONI eQuipauTo A pariGi E eCarTeC A monaCo, DUE FACCE DEL MONDO MOBILITà E ASSISTENZA La visita e la partecipazione agli eventi fieristici rimane un’attività imprescindibile per l’arricchimento che offre e per “tastare il polso” alla salute del mercato mauro paTerno Tra gli stand di Equipauto. 22 pneurama 6 2013 Pur vivendo in un’epoca caratterizzata sempre più da contatti virtuali prodotti da social network e connessioni intangibili attraverso strumenti connessi al web, la visita e la partecipazione agli eventi fieristici, se di qualità e ricchi di novità per il settore che ospitano, rimane un’ attività imprescindibile per l’arricchimento che offre e per “tastare il polso” alla salute del mercato. Nelle scorse settimane abbiamo visitato il Salone Equipauto di Parigi, da sempre uno dei principali in Europa per l’intero comparto dell’aftermarket automobilistico e eCarTec a Monaco, attivo nel crescente ma ancora complesso mercato dei veicoli elettrici e ibridi del mondo dell’assistenza che lo affianca. un salone che mostra alcune rughe ma sempre internazionale Da sempre Equipauto (tenutasi dal 16 al 20 ottobre) per gli operatori del mondo aftermarket automotive, rappresenta una “tap- pa obbligata” lungo il calendario fieristico del settore, negli anni dispari. La manifestazione, pur lontana dagli enormi fasti raggiunti fino a una decina di anni or sono, rappresenta ancora un riferimento, soprattutto grazie alla sua internazionalità, per le attività di confronto e distribuzione del settore. Secondo i dati forniti dagli organizzatori stessi, il salone quest’anno, dotato di una formula nuova che permetteva di operare tra gli stand fino alle 21 nelle giornate conclusive di venerdì e sabato, ha registrato “approssimativamente 100.000 visitatori” (fonte: comunicato stampa Equipauto) e all’incirca il 25% di loro proveniva da paesi diversi dalla Francia. Il dato forte rimane quello degli espositori: su circa 1.300 (fonte: comunicato stampa Equipauto) ben il 75% è internazionale. È dunque difficile e forse inutile confrontare l’attuale Equipauto con quella di due anni fa, e ancora di più lo è tentare di fare paragoni con un passato remoto in cui vigevano altre dinamiche. Vale invece la pena sottolineare come, nel comparto dei ricambi, spiccasse l’assenza di alcuni “giganti” dell’industria francese, mentre fossero presenti i principali marchi tedeschi, spesso con la loro divisione nazionale ma comunque con ampia visibilità. Nel settore delle autoattrezzature e delle attrezzature per l’autolavaggio, si è registrata una discreta presenza generale in termini dimensionali, con preponderanza per i conosciuti produttori italiani che ancora una volta hanno marcato la leadership in questo settore. Debole invece, per utilizzare un eufemismo, la presenza di produttori e di distributori di pneumatici: gli operatori del settore hanno da tempo scelto i saloni “Reifen” di Essen e “autopromotec” di Bologna come punti di riferimento europei. Uno dei punti di forza di Equipauto, pur in assenza di significative aree espositive curate da paesi eCarTec tra gli stand. pneurama 6 2013 23 VISITaNDO I SaLONI EQUIPaUTO a PaRIgI E ECaRTEC a MONaCO, DUE FaCCE DEL MONDO MOBILITà E aSSISTENZa eCarTec tra gli stand. 24 pneurama 6 2013 nordafricani, come d’abitudine in passato, è la presenza di numerosi “padiglioni paese”: dalla Corea del Sud all’Indonesia, dalla Spagna alla Turchia, dalla Romania all’Ungheria, erano tante le aree in cui era possibile approfondire la conoscenza di produzioni nazionali, principalmente votate al settore dei ricambi per autoveicoli. Parte preponderante, come d’altronde avviene per le rassegne di mezzo mondo, era data dai numerosi padiglioni dei produttori cinesi e taiwanesi, che occupavano l’intero padiglione 2 del quartiere fieristico di Paris Nord Villepinte. Durante i cinque giorni della manifestazione si sono avvicendati numerosi eventi e convegni che hanno arricchito il calendario: dall’International “gran Prix” dell’innovazione automotive a sessioni di aggiornamento e training personalizzato per operatori curate da FFC (Federation Francais de la Carrosserie), CNPa (Conseil National des Professions de l’automobile), gNFa (organo nazionale per la formazione delle imprese di servizi alle auto) e altri. L’area forum ha principalmen- te approfondito i nuovi supporti tecnologici fruibili per accrescere il business e migliorare i servizi in officina, ma anche i nuovi strumenti di marketing in grado di catturare i clienti e massimizzare i profitti, sicuramente una sezione dedicata agli “end users” presenti in fiera. Sotto il profilo tecnologico, certamente il focus è stato legato alla elettromobilità e all’automobilista ormai “connesso” alla vettura attraverso gli smartphone, che significa anche connesso all’officina, se in possesso dei giusti strumenti. Sotto il profilo dei visitatori, pur in assenza di dati precisi in merito, con tutta probabilità ancora una volta gli italiani sono figurati al primo posto dopo i padroni di casa tra i professionisti presenti tra i 4 grandi padiglioni. L’impressione generale è che il salone abbia avuto un discreto appeal, soprattutto verso il settore dei riparatori e degli operatori, che prima forse era messo in ombra da quello dell’industria. anticipare la mobilità del domani Ormai è dall’inizio della crisi eco- nomica, che ben presto è divenuta crisi della vendita di veicoli nuovi in buona parte dei paesi europei, legata a doppio filo all’aumento del costo dei carburanti tradizionali, che si è esteso l’interesse a nuove forme di mobilità. Una parte preponderante di questi settori è data dalla diffusione di progetti legati a veicoli a mobilità ibrida o elettrica, che sempre più hanno spinto la ricerca verso soluzioni simili a quelle attualmente utilizzate, ossia vetture ad alimentazione benzina o diesel che hanno incluso nella loro “gamma” anche soluzioni “ibride”, ma anche progetti che, partendo da basi completamente nuove, potranno nel futuro prossimo sbarcare sul mercato con buone probabilità di imporsi. Questi veicoli, spesso di dimensioni più ridotte di quelli a cui siamo abituati, avranno anch’essi bisogno di attività di manutenzione e assistenza, pertanto vale la pena informarsi da oggi su quanto il mercato già offre e i centri di ricerca stanno studiando: il salone eCarTec di Monaco (tenutosi presso il Quartiere Fie- NZa ristico di Monaco di Baviera dal 15 al 17 ottobre scorso) oggi rappresenta la realtà più interessante di questo settore, forte anche del fatto di sorgere in un’area a forte innovazione tecnologica quale è quella della Baviera. Il salone eCarTec, giunto alla sua quinta edizione, ha raccolto in circa 20 mila metri quadri il meglio di tutto ciò che rappresenta la tecnologia e la componentistica del settore elettrico e ibrido. Oltre ai veicoli e ai prototipi, il salone ha ospitato tutti i produttori di batterie, cavi, stazioni di servizio elettriche, ricambi e accessori e materiali connessi al settore. Il valore prossimo venturo di questo comparto è stato testimoniato dalla presenza in fiera, tra i 12 mila visitatori professionali, di numerosi ministri federali della germania tra cui Peter altmeier, ministro dell’ambiente; Peter Ramsauer, ministro dei trasporti; Philipp Rosler, ministro dell’economia e della tecnologia. Presenti in fiera, tra le altre, alcune aziende italiane attive nell’ambito della prototipazione di veicoli e nella produzione di cavi conduttori elettrici e altri meccanismi di ricarica a induzione. Sicuramente un settore che vedrà un interessante e veloce sviluppo, se le normative lo asseconderanno, così come l’interesse delle principali case auto. mesto addio a un punto di riferimento Il 27 settembre scorso ci ha lasciati Michel Morlat. La sua scomparsa, giunta dopo una breve tragica malattia, lascia un enorme vuoto nel settore automotive e tra tutti gli organizzatori fieristici in generale. al suo lavoro e alla magnificenza della sua visione manageriale si deve il periodo d’oro del Salone Equipauto, che ha guidato dal 1983 al 1999, mentre successivamente è andato alla guida del grande salone tedesco automechanika, trasformandolo in una rassegna dal carattere globale e moltiplicando l’evento in molti paesi all’estero, creando in pratica uno dei primi brand fieristici mondiali, per consentire al tempo stesso l’internazionalizzazione massiccia degli espositori europei, anche italiani, verso i mercati di nuova espansione, ma permettendo al contempo una straordinaria globalizzazione della rassegna principale a Francoforte. Michel Morlat, forte di una rete di contatti enorme nel settore automotive, dalle imprese alle associazioni di settore, fino ai media tecnici ed economici, ma anche maestro nel muoversi con perfetta abilità tra gli uffici istituzionali e di promozione commerciale di innumerevoli paesi, è divenuto poi consulente strategico per l’internazionalizzazione, tra le altre, della rassegna autopromotec la quale, anche grazie a lui, ha raggiunto la notorietà in ambienti fino ad allora sconosciuti, ospitando un sempre maggior numero di visitatori e buyer internazionali, fino ad oggi in cui autopromotec è divenuta la più grande e qualitativamente elevata rassegna europea negli anni dispari. Area Turca Equipauto. pneurama 6 2013 25 VISITaNDO I SaLONI EQUIPaUTO a PaRIgI E ECaRTEC a MONaCO, DUE FaCCE DEL MONDO MOBILITà E aSSISTENZa Area Forum Equipauto. Michel Morlat ci lascia in un momento in cui ancora era impegnatissimo nella stesura di un nuovo piano di promozione e relazioni istituzionali in vista di autopromotec 2015, a testimonianza della pura passione con cui ha sempre affrontato una professione che amava. La sua scomparsa è rimpianta anche tra le organizzazioni europee del settore aftermarket automotive, che spesso lo avevano visto protagonista con ruoli istituzionali o fattive attività di sviluppo, così come tra tutti i principali stakeholder del nostro mondo. Sempre mosso da nuove idee, creazione di nuovi incontri e visione di opportunità, ci lascia l’insegnamento che le manifestazioni di successo, ancor più che per i grandi prodotti, si distinguono dalla prominenza delle relazioni umane. riParte La maCChina organizzatiVa Di aUtoPromoteC Verso iL 2015 a soli sei mesi dalla chiusura della 25esima edizione di autopromotec, la più specializzata rassegna internazionale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico, è già ripartita la macchina organizzativa per il prossimo appuntamento, previsto sempre presso il quartiere fieristico di Bologna, dal 20 al 24 maggio 2015. La promozione internazionale della manifestazione, già cominciata con visite in Russia, germania, Francia e Stati Uniti, proseguirà nei prossimi mesi con incontri con le associazioni, la stampa specializzata e gli operatori di alcuni paesi target di grande dinamismo e strategici per il business automotive per presentare il sistema Italia del post vendita automobilistico a un pubblico sempre più vasto di operatori di settore, contribuendo così allo sviluppo del business internazionale dei propri espositori e visitatori. Si punta al consolidamento e miglioramento dei già ottimi risultati ottenuti nell’ultima edizione: 39% espositori esteri su 1.514 totali, con un incremento del 7,5% e 18.942 visitatori internazionali con un aumento del 2,2%, rispetto all’edizione già record del 2011. gli organizzatori hanno inoltre dichiarato di voler focalizzare ulteriormente le attività convegnistiche di autopromotecEDU, l’arena nella quale vengono ospitati momenti di approfondimento sulle tematiche più attuali dell’aftermarket automobilistico, così come gli incontri B2B che hanno riscosso negli anni un successo via via crescente, a testimonianza di quanto la fiera rappresenti ormai un punto di incontro imprescindibile delle attività commerciali di espositori e visitatori. Presentata anche la nuova corporate identity che caratterizzerà autopromotec 2015: si tratta di un rinnovamento dell’immagine del Pegaso, che caratterizza fortemente la fiera e ormai identifica questa manifestazione che rappresenta indiscutibilmente il riferimento fieristico europeo degli anni dispari. 26 pneurama 6 2013 NZa EUROPEAN QUALITY MADE IN ITALY PONTE + PROVA + PROVA FRENI SOLLEVATORE GIOCHI A PIATTAFORME OMOLOGATO 4,5t TUTTO IN CARREGGIATA MIN 800mm CARREGGIATA MAX 2310mm 1 VAMAG S.r.l. - Via G. Pascoli, 15 - 21012 Cassano Magnago (VA) - Italy Tel. +39.0331.205963 - fax +39.0331.200485 - www.vamag.com - [email protected] NU TIP OVO O NER 161 O HPW 161 ORIGINALI – VERSIONE NERA PERCHÉ UTILIZZARE CONTRAPPESI GRIGI SUI CERCHI IN FERRO NERI? Grazie a HPW da oggi potrete ordinare i contrappesi a molla per cerchi in ferro mod. 161 anche nella versione di colore nero. VANTAGGI ■■ Stesso colore dei cerchi. 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L’assemblea lavora sul resoconto del tesoriere e studia l’omologazione dei pneumatici ricostruiti, ma l’attenzione si concentra sulle interessanti possibilità esposte dagli ospiti Iveco e Pirelli elena Dalla Dea Stefano Carloni, presidente di Airp. IL 4 E 5 OTTOBRE, nella splendida cornice della città di Torino, si è tenuta la 51a assemblea generale aIRP, l’associazione Italiana dei Ricostruttori di Pneumatici. Il consueto incontro annuale con i soci è stato anche questa volta l’occasione per fare il punto sulla situazione del settore, a partire dall’introduzione del presidente Stefano Carloni, passando poi agli interventi di importanti ospiti che hanno offerto il loro contributo alla discussione. La qualità del prodotto è stata al centro del discorso del presidente; il continuo avanzamento tecnico è alla base del successo del mercato del ricostruito. L’associazione sta la- vorando per evitare che pneumatici non omologati e di qualità inferiore rovinino l’immagine del settore: tuttavia, ha sottolineato il presidente, “l’omologazione è l’obbligo minimo per un ricostruttore” e “nel 2013 il minimo non basta più. Oggi se si vuole rimanere sul mercato occorre offrire il massimo della qualità al cliente”. La strategia può essere una sola: migliorare la percezione dell’affidabilità del ricostruito, che merita riconoscimento pari al nuovo, per penetrare anche in settori di mercato prima marginali, come la linea. Purtroppo, i campi di applicazione tradizionale del ricostruito, come il cava cantiere, non riescono più ad alimentare la stessa domanda del passato, principalmente a causa della crisi dell’edilizia. Migliorare l’immagine del prodotto significa continuare a lavorare sull’evoluzione tecnologica del pneumatico. “Occorre investire in stampi, attrezzature, materiali e formazione del personale”, soprattutto in questi anni in cui aumenta la concorrenza dei produttori che stanno iniziando a promuovere sempre di più i propri impianti di ricostruzione. “Da un lato è positivo che lo stesso produttore creda nella ricostruzione del proprio pneumatico, dall’altro ci costringe a una concorrenza più agguerrita”. Per questo non si può pensare che tentare di risparmiare pochi euro, magari con materiali di qualità inferiore o a scapito dei processi produttivi, sia la risposta alle difficoltà attuali. I momenti di crisi devono stimolare lo sviluppo di soluzioni innovative e lo studio di alternative che portino all’esplorazione di strade nuove: non è abbassando i prezzi ma migliorando ulteriormente il prodotto che si possono conquistare nuove quote di mercato. L’associazione sta portando avanti pneurama 6 2013 29 La QUaLITà DEL PRODOTTO È La FORZa DELLE aZIENDE DI RICOSTRUZIONE ITaLIaNE una serie di iniziative a beneficio del settore, con particolare attenzione al chiarimento di alcuni aspetti delle norme per l’invernale autocarro, al controllo delle omologazioni in sede di revisione, alla collaborazione con le case fabbricanti. Inoltre già da tempo airp promuove una campagna informativa sui “coccodrilli” per smentire la fuorviante idea che siano originati da pneumatici ricostruiti. airp mantiene anche stretti rapporti con le istituzioni europee: mentre da un lato collabora al progetto Retyre per la realizzazione di un’etichettatura per il pneumatico ricostruito, dall’altro segue in prima linea la proposta di Regolamento europeo sull’End of Waste, potenziale minaccia per l’attività dei ricostruttori italiani, lavorando a stretto contatto con il Ministero dell’ambiente italiano. CnH ind. - iveco: la forza del rigenerato Luciano Fonsati, marketing senior specialist presso Cnh-Iveco di Torino. Dopo l’introduzione del presidente, Luciano Fonsati, Marketing senior specialist presso Cnh - Iveco di Torino, ha illustrato l’impegno della casa nel campo del rigenerato, un settore che ha molti punti di contatto con quello della ricostruzione di pneumatici. Prima di aprire l’intervento Luciano Fonsati si è soffermato sulla notizia di pochi giorni prima circa la formazione di una nuova società “Cnh industrial” come naturale passaggio da Fiat Industrial a un player globale che includerà ora veicoli commerciali e bus con IVECO, macchine agricole e da costruzione con Case e New holland e infine 30 pneurama 6 2013 motori con Fpt. Perché una grande azienda come Cnh industrial-iveco ha deciso di puntare sul cosiddetto “remanufacturing”? Le ragioni sono molte ma possiamo sinteticamente dire che • con la crisi di nuove immatricolazioni, l’invecchiamento del parco circolante e la conseguente riduzione del valore residuo del veicolo spingono sempre più spesso il cliente a ricercare un prodotto meno performante e più economico, il rigenerato originale è la giusta risposta a chi voglia un ricambio di eccellenza con le stesse garanzie del nuovo a un prezzo più competitivo; • l’offerta di un prodotto rigenerato di eccellenza abbassa il TCO (Total Cost of Ownership ) circa le manutenzioni programmate veicolari per cui il rigenerato diventa una leva importante per rendere competitivo il costo dei veicolo e sostenere nuove vendite; • ultimo ma non meno importante, visto che ora siamo una realtà globale è lavorare in sinergia con Cnh North america dove il rigenerato è da molti anni una componente importante dell’offerta riparativa per il cliente finale. È per le ragioni di cui sopra che in Parts & Services, il suo presidente Dino Maggioni ha deciso di creare una struttura focalizzata al prodotto rigenerato sotto la responsabilità di Marco Franza, che si occupa di tutti gli aspetti di processo, acquisto, industrializzazione e allargamento dell’offerta del rigenerato di cui io ho la responsabilità lato Marketing. Ma cosa è un rigenerato per Cnh industrial? Il rigenerato svolge la stessa funzione del pari prodotto nuovo, ha lo stesso processo ingegneristico e industriale, riporta gli stessi miglioramenti di prodotto con l’ultimo esponente di modifica. Il rigenerato ha la stessa garanzia del nuovo. La politica del “Spray and pray” non si applica al mondo Cnh Industrial. Che rigenerati offre Cnh indu- strial–iveco ai suoi clienti? Oltre ai “classici” Motori e Cambi da alcuni mesi abbiamo ampliato l’offerta a Starter, alternatori, Turbo, sistema iniezione, centraline e soprattutto lato Case/New holland trasmissioni e componenti idraulici, il prossimo anno abbiamo intenzione di raddoppiare l’offerta di prodotto. Qual è la forza di un rigenerato Cnh industrial? • La qualità, garantita continuamente da processi controllati e gestiti direttamente da Cnh Industrial o dai suoi fornitori ad un prezzo più competitivo. • Il massimo recupero dei componenti (o replacement rate) riutilizzabili dei core o carcasse provenienti dai clienti, questa fase cruciale del processo di selezione dei componenti viene eseguita da personale esperto e professionale e rende possibile il mantenimento del livello qualitativo del prodotto finale. • Recupero dei componenti significa minore utilizzo di materie prime e di energia e quindi un minor impatto ambientale • garanzia di una scrupolosa osservanza delle leggi vigenti in fatto di corretto smaltimento dei prodotti non più utilizzabili. Tutto questo dà il suo piccolo contributo a mantenere e a migliorare il Down Jones Sustainability Index all’attuale livello di eccellenza mondiale. Sul rigenerato è necessario cambiare la mentalità attuale ? C’è ancora molta resistenza sull’ utilizzo del prodotto rigenerato, soprattutto nei paesi cosiddetti latini, che vedono nel rigenerato un prodotto di bassa qualità. C’è soprattutto confusione sulla definizione, ribadiamo che un prodotto rigenerato è un importante processo logistico (vedere la gestione delle carcasse e smaltimento rifiuti) ed è un processo industriale e ingegneristico che nulla, ripetiamo nulla, ha a che spartire con la revisione, riparazione di un prodotto. In germania, Francia o nei paesi del nord Europa per non parlare degli Stati Uniti questo non accade anzi il rigenerato è stimolato e richiesto. La formazione e informazione interna riveste un aspetto fondamentale: il mondo e le esigenze dei clienti cambiano, le nostre risorse e io stesso dobbiamo continuamente essere formati e informati perché tecnologie, prodotti, processi logistici e industriali cambiano velocemente. anche la comunicazione esterna rivestirà nei prossimi mesi un ruolo fondamentale con bollettini, brochure, web training per il dealer e il cliente finale. alla fine della presentazione di Cnh Industrial-Iveco, il presidente airp Carloni, ha ringraziato Luciano Fonsati per l’interessante intervento, evidenziando gli aspetti che accomunano l’attività del re-manufacturing a quella del ricostruttore: “l’importanza del reperimento dei core, così come delle carcasse, insieme alla selezione effettuata da personale qualificato, fa la differenza del prodotto di valore. La qualità è la stessa di un prodotto nuovo, ma ad un prezzo inferiore, con un minor impatto ambientale, minori emissioni di CO2 e di rifiuti nell’ambiente. La cultura del ricambio rigenerato – è importante sottolinearlo - porta vantaggio anche al settore della ricostruzione, abituando il cliente a dei prodotti che pur non essendo nuovi offrono le stesse importanti garanzie”. Cyber Fleet, il sistema pirelli di rilevamento della pressione e della temperatura di esercizio dei pneumatici per veicoli pesanti L’intervento dell’ing. angelo giombelli, responsabile dei Servizi alle Flotte presso la BU Industrial di Pirelli, ha suscitato un vivo interesse mostrando all’assemblea il funzionamento di Cyber Fleet, il sistema di rilevamento della pressione e della temperatura di esercizio dei pneumatici per trasporto pesante ideato da Pirelli. Il pneumatico è un bene che va manutenuto, ma in tempi di crisi è facile che proprio la manutenzione finisca per subire degli ingiusti tagli, innestando un pericoloso processo che può portare proprio, tra l’altro, a quella scarsità di carcasse che lamentano i professionisti della ricostruzione. Cos’è che influisce maggiormente sulle spese delle aziende di trasporto? Il consumo di carburante è di sicuro la voce di bilancio più significativa, subito dopo quella del personale. Il flottista per poter competere oggigiorno può quindi agire secondo due principali direttrici: focalizzandosi sempre più sul contenimento dei costi oppure cercando delle aree di efficienza su cui puntare per rendersi sempre più competitivo sul mercato. aumentare l’efficienza vuol dire essenzialmente amministrare al meglio tutto il trasporto per incrementare il fatturato e il servizio erogato a parità di veicoli utilizzati, mentre lavorare sul contenimento dei costi si concretizza nell’adottare soluzioni per cercare di limitare l’impatto delle principali voci di spesa, tra le quali il consumo di carburante e la manutenzione appunto, con conseguente riduzione del costo di esercizio unitario del veicolo. La maggior parte delle flotte europee, infatti, ritiene indispensabile monitorare i consumi di carburante per poter trovare degli spazi di miglioramento, quali ad esempio il training specifico agli autisti in merito al miglioramento del loro comportamento di guida o adottando veicoli sempre più efficienti, che consumano meno ed emettono meno fattori inquinanti, e la maggior parte di tali flotte si sono già poste degli obiettivi ambiziosi per i prossimi anni, testimo- nianza della grande rilevanza della tematica. Diversi studi condotti da Pirelli hanno infatti dimostrato che una pressione sbagliata dei pneumatici, sia che si tratti di sottogonfiaggio che di sovragonfiaggio, influisce sui consumi di carburante, oltre a provocarne un’usura irregolare e quindi una sostituzione precoce. Senza poi ribadire l’importanza delle tematiche legate alla sicurezza nel trasporto pesante. In questo contesto Pirelli ambisce a essere “Premium” non solo per la qualità dei suoi prodotti, arricchiti negli ultimi anni dalla nuova gamma Serie 01 per ogni ambito di applicazione, ma anche per i servizi legati al pneumatico stesso: orientamento alla sicurezza, manutenzione, economicità, impatto ambientale. È da qui che nasce il TMS (Tyre Mounted Sensor) di Pirelli denominato Cyber Fleet, frutto di sette anni di collaborazione con Schrader Electronics, leader mondiale nella produzione e commercializzazione di sistemi su valvola. Questo sensore viene installato all’interno del pneumatico e, pesando solo 25 grammi, non comporta alcun problema di bilanciatura o squilibrio geometrico per il pneumatico stesso. In sintesi ogni singolo TMS, oltre ad avere un proprio codice univoco, misura la pressione e la temperatura dei pneumatici per veicoli pesanti e trasmette tali informazioni tramite radiofrequenza a specifiche apparecchiature in grado di interpretare tali dati, elaborarli e archiviarli per successive analisi. La durata del TMS è di 4 anni e/o 300.000 chilometri, dato che il TMS contiene una batteria non sostituibile che si esaurisce oltre tali limiti. Cyber Fleet è disponibile in modalità statica e dinamica. Nella versione statica, i dati sono rilevati a veicolo fermo da ogni sin- Il sistema Cyber Fleet installato all’interno di un pneumatico. Cyber Fleet, il sistema di rilevamento della pressione e della temperatura di esercizio dei pneumatici per trasporto pesante ideato da Pirelli. Angelo Giombelli, responsabile dei servizi alle flotte presso la BU Industrial di Pirelli pneurama 6 2013 31 La QUaLITà DEL PRODOTTO È La FORZa DELLE aZIENDE DI RICOSTRUZIONE ITaLIaNE In alto: Maurizio Gessati, tesoriere economo e consigliere Airp. In basso: Donaldo Labò, consulente Airp. 32 pneurama 6 2013 golo sensore e, grazie ad un lettore portatile, possono essere trasferiti a un computer per le successive attività di analisi e archiviazione. In modalità dinamica, l’integrazione con il sistema telematico permette la rilevazione contemporanea dei singoli segnali dei sensori con trasmissione al database centrale. La segnalazione di anomalie di pressione e di temperatura avviene in tempo reale sia al gestore della flotta che al conducente del mezzo. Per il tracciamento di ogni singolo pneumatico del veicolo è disponibile la funzionalità Track & Trace, che trasforma i dati acquisiti in indicatori di performance, come il chilometraggio e la velocità di esercizio. La possibilità di monitorare costantemente le pressioni e le temperature di esercizio dei pneumatici ha di sicuro una valenza molto importante anche per il ricostruttore, visto che le carcasse inutilizzabili dipendono spesso proprio dal tipo di utilizzo che si è fatto dei pneumatici durante il loro impiego. Per questo, avere la possibilità di controllare tempestivamente se la temperatura sta salendo eccessivamente o accorgersi di una guida sbagliata da parte dell’autista può essere di fondamentale importanza per apportare per tempo azioni correttive atte anche alla salvaguardia della carcassa stessa. I vantaggi del sistema Cyber Fleet si traducono quindi in migliori performance del pneumatico (e quindi migliori carcasse), maggior sicurezza, evitando potenziali pericoli come forature, usura, esplosioni e furti, vantaggi in termini di ecosostenibilità (minor consumo di carburante significa anche minore emissione di CO2) e ottimizzazione dei costi di gestione della flotta. In merito alla ricostruibilità del pneumatico equipaggiato col sistema Cyber Fleet, Pirelli ha implementato uno specifico protettore per la ricostruzione a freddo che va applicato sopra il TMS prima della ricostruzione, in modo da non dover rimuovere lo stesso durante tale operazione. il bilancio associativo: ottimi risultati nonostante il perdurare della crisi Il tesoriere economo e consigliere airp, l’ing. Maurizio gessati, ha presentato il bilancio ai soci. Il tesoriere ha espresso il suo stupore nell’essere costretto ancora una volta a parlare del problema della crisi. “Sembrerebbe vero”, ha commentato, “il detto che tutto ciò che sale prima o poi scenderà, ma che non si sa se quello che scende prima o poi salirà”. Fortunatamente, l’associazione ha potuto godere anche quest’anno dei proventi della fiera autopromotec, che anche nel 2013 ha chiuso positivamente, portando a casa degli ottimi risultati. Per questo il tesoriere ha espresso i propri complimenti a Promotec, la società che organizza la rassegna. Due parole spese anche per la rivista Pneurama, che all’ottimo lavoro di sempre sta affiancando un forte investimento sul campo dell’on-line, per sfruttare al meglio le nuove potenzialità del digitale. Il tesoriere è passato poi a commentare i dati di bilancio, che è stato approvato all’unanimità dall’assemblea. le normative sull’omologazione del pneumatico L’ultimo giorno di lavori l’ing. Donaldo Labò, consulente dell’associazione, ha trattato l’evoluzione dell’omologazione dei veicoli e dei suoi componenti, tra cui naturalmente i pneumatici. L’ingegnere ha ricordato le principali tappe della normativa, culminata con la Direttiva 2007/46/CE e con il Regolamento 661/2009/CE sulla sicurezza generale, nonché l’obbligo di omologazione introdotto anche per mezzi antisdrucciolevoli e sostituzioni di sistemi come freni e ruote (tuning). Per i pneumatici ricostruiti, fondamentale la decisione del Consiglio Europeo del 2006 che ne ha reso obbligatoria l’omologazione, secondo i Regolamenti 108 e 109, equiparandoli al nuovo. Con il Reg. 661 sono stati introdotti iparametri prestazionali, come la resistenza al rotolamento, l’aderenza sul bagnato e la rumorosità, con l’obbligo di etichetta dal novembre 2012. Tale evoluzione legislativa ha comportato, e comporta, per i fabbricanti di pneumatici, un ingente sforzo per l’evoluzione e la conformità dei prodotti, secondo i parametri e le scadenze fissate. Di conseguenza, ha sottolineato l’ing. Labò, è necessario uno sforzo altrettanto importante per assicurare l’effettiva rispondenza dei prodotti ai nuovi requisiti. Fondamentale, oltre ai controlli di conformità sulla produzione, è la verifica anche durante l’utilizzo, con i controlli su strada e la revisione periodica dei veicoli. La vigilanza del mercato da parte degli stati è peraltro prevista dall’Unione Europea, ma l’applicazione non è ancora al livello auspicato. In sede di revisione periodica dei veicoli vengono a volte considerati altri aspetti non previsti (ad esempio la carcassa d’origine del ricostruito), mentre il controllo dell’omologazione è ancora poco effettuato. In questo dovrebbe aiutare il nuovo sistema MCTCNet2, da accompagnare con opportune istruzioni operative agli operatori sul controllo dei pneumatici, nuovi e ricostruiti. Nell’articolo “l’omologazione: evoluzione e applicazione” l’ing. Donaldo Labò approfondisce questo importante argomento. PNeUMatiCi Sotto CoNtrollo assogomma ha riproposto i test i cui protagonisti sono i pneumatici invernali: quest’anno per l’appuntamento, ormai rendez-vous di prammatica per addetti ai lavori, rappresentanti delle istituzioni e giornalisti, è stato scelto il passo dello Stelvio. Nel confermare sia con l’esperienza diretta che col supporto dei dati strumentali l’acclarata superiorità delle coperture invernali nelle diverse condizioni atmosferiche proprie dei mesi più freddi, i test hanno offerto nuovi spunti di interesse. inVernali SOTTO LA LENTE DELLA SICUREZZA a ribadire la necessità nella stagione fredda di un set completo di pneumatici invernali i test di assogomma al passo dello Stelvio: netto il divario, anche in assenza di neve, sia rispetto agli estivi sia a prototipi ibridi con la sola mescola o con il solo disegno winter mino De riGo Fra i vari test condotti al passo dello Stelvio, il confronto di treni estivi e invernali con set di pneumatici sperimentali a mescola estiva e disegno invernale, nonché con battistrada estivo e compound invernale. 34 pneurama 6 2013 REPETITa IUVaNT. E se in gioco c’è la sicurezza stradale vale davvero la pena ribadire il concetto, come insegna il motto latino. Ecco allora assogomma riproporre i test i cui protagonisti sono i pneumatici invernali, “capaci di dare sicurezza – sottolinea Fabio Bertolotti, direttore dell’associazione che riunisce i produttori del comparto – nel corso di tutta la stagione fredda, offrendo al contempo praticità e comfort”. Quest’anno per l’appuntamento, ormai rendez-vous di prammatica per addetti ai lavori, rappresentanti delle istituzioni e giorna- listi, è stato scelto il passo dello Stelvio. Nel confermare sia con l’esperienza diretta che col supporto dei dati strumentali l’acclarata superiorità delle coperture invernali nelle diverse condizioni atmosferiche proprie dei mesi più freddi, i test hanno offerto nuovi spunti di interesse. Fra tutti, l’inedito confronto tra un set di gomme winter, uno di coperture estive e due treni di pneumatici prototipali, rispettivamente il primo con mescola invernale e battistrada estivo, e il secondo, viceversa, con compound estivo e intaglio invernale. Una prova servita a soppesare il contributo ai fini prestazionali delle componenti costituite da disegno e lamelle da un lato e dalla mescola dall’altro. I riscontri relativi alle quattro identiche alfa Romeo 159 2.4 Jtd impegnate in frenata a 45 km/h in rettilineo su neve impastata dalla pioggia, a temperature di poco oltre lo zero, hanno restituito un responso assai chiaro. più del battistrada conta la mescola Rispetto al set winter, dalla supremazia scontata, a comportarsi meglio è stato il treno E sperimentale con mescola invernale e disegno estivo: spazi di arresto in media superiori del 33%, contro il 110% in più registrato dalle coperture con battistrada invernale e mescola estiva; fanalino di coda, il set di pneumatici estivi, con i quali la frenata si allungava del 122%. Non basta, allora, che una gomma sia lamellata (e marcata M+S) per ottenere le migliori prestazioni nella stagione fredda, ma si deve invece guardare alle caratteristiche più propriamente invernali simboleggiate sul fianco del pneumatico dall’icona con le tre cime che sormontano un fiocco di neve. La preponderanza del contributo della mescola rispetto al battistrada è emerso anche nei test di trazione. Con una dimostrazione sul piazzale della funivia, protagonista un terzetto di alfa Romeo giulietta equipaggiate con pneumatici estivi nuovi, con invernali intonsi e con invernali già usurati, dal battistrada residuo di 2,5 mm. Subito alla prova d’accelerazione sui 30 metri con partenza da fermo, la vettura munita di gomme winter usate: la differenza rispetto all’omologa con set di invernali nuovi si riassumeva in pochi decimi di secondo e una velocità di uscita inferiore di circa il 10%. Ben più lento, invece, il passaggio della giulietta con coperture estive: tempo di percorrenza superiore del 30% e velocità più ridotta in percentuale analoga. Non nuovo ma Fabio Bertolotti direttore di Assogomma, associazione di categoria delle industrie della gomma, sodalizio aderente a Confindustria e che riunisce come gruppo merceologico i produttori di pneumatici. sempre molto istruttivo, poi, il test condotto equipaggiando tre abarth 500 rispettivamente con un treno invernale, un treno estivo e un set misto, montando le gomme winter solo sull’asse (anteriore) di trazione. mai gomme diverse sui due assi Un ovale ricavato sul piano, da percorrere a 30 km/h, solcando qualche centimetro di neve fradicia, condizione assai frequente sulle strade nella brutta stagione dopo una nevicata cui seguono l’innalzarsi della temperatura e la pioggia. alla disinvoltura con cui è stato possibile affrontare le curve del piccolo toboga con la 500 munita di coperture winter, hanno fatto riscontro prima gli inevitabili e attesi slittamenti della city car equipaggiata con gli estivi, e, poi, le reazioni tanto imprevedibili quanto pericolose della terza vetturetta. Proprio perché all’abbrivio l’aderenza è garantita dalla presenza delle gomme invernali sull’asse di trazione, chi guida viene illuso di poter marciare in sicurezza; una volta giunto ad affrontare la curva, però, ecco il posteriore che si scompone provocando una sbandata improvvisa che facilmente si trasforma in testacoda, nonostante i controlli di trazione e di stabilità sempre attivi. Il consiglio che ne deriva, caldamente ribadito anche dalla direttiva del Ministero dei Trasporti del 30 gennaio scorso, è di montare sempre gli invernali su entrambi gli assi, a scanso di rischiosissime derive. altro parallelo rinnovato dai test di assogomma, il confronto fra pneumatici invernali, gomme estive e coperture estive con catene. Scopo dichiarato, paragonare la guidabilità e il comfort lungo un percorso misto, con partenza in lieve pendenza su fondo innevato, curva a gomito e rettilineo in discesa su asfalto sgombro da neve, sul quale accelerare fino a 50 km/h prima della frenata conclusiva. Ferma al palo, dopo ripetuti tentativi di avvio, l’alfa Romeo giulietta in configurazione estiva, la sfida si pneurama 6 2013 35 INVERNaLI SOTTO La LENTE DELLa SICUREZZa D S co M La PoLstraDa ai test: eDUCazione e PreVenzione La presenza della Polstrada ai test organizzati da assogomma è divenuta puntuale consuetudine. Proprio perché si tratta “sia di dare risalto a quanto oggi la tecnologia applicata ai pneumatici offre a vantaggio di una mobilità più sicura, sia di sensibilizzare gli utenti della strada rafforzando l’informazione e l’educazione in tema”. giuseppe Bisogno, neo direttore del servizio di Polizia Stradale, è netto: “È fondamentale far comprendere quanto sia pericoloso avventurarsi su percorsi invernali senza gli adeguati presìdi. I benefici offerti dai pneumatici winter valgono ben più della spesa, che peraltro si riduce ai costi di sostituzione”. Prevenire, insomma, è la priorità. “Le sanzioni ci sono, ma rappresentano l’extrema ratio. L’obiettivo primario è formare una cultura della sicurezza. Rischiare la propria e l’altrui incolumità è cosa ben più grave di una contravvenzione. Come ogni anno nel periodo invernale, siamo già impegnati a pianificare i controlli coordinandoci con gli altri enti interessati”. è presto ristretta alle altre due identiche vetture. la trazione integrale non basta Più rapida la prima, più disinvolta nel percorrere la curva sull’asfalto imbiancato, mentre la giulietta con catene tendeva a “perdere” il posteriore, e più efficace anche in frenata, grazie a spazi di arresto più brevi. Inutile dire, poi, della maggiore confortevolezza. Un’ulteriore sessione di test improntati all’handling è servita, infine, anche a sfatare un mito assai radicato fra i possessori di Suv: la convinzione che basti la trazione integrale, pur montando gomme estive, a garantire una marcia in tutta sicurezza nelle diverse condizioni invernali. Cosa che si è rivelata falsa non solo su 36 pneurama 6 2013 strada innevata (che specie in discesa può diventare un incubo, nell’incapacità di frenare il veicolo), ma anche sul normale asfalto a temperature attorno allo zero: proprio le condizioni rilevate nello stretto e tormentato itinerario tra Bormio e lo Stelvio. Con gli ultimi chilometri percorsi più volte in saliscendi, a bordo di altrettante coppie di Toyota Rav (4wd), prima con set estivo e poi con treno invernale, alfa Romeo Mito Tdi (120 cv e trazione anteriore) e di Jaguar Xf (147 cv e trazione posteriore). al volante del suv giapponese in configurazione estiva, una palpabile sensazione d’incertezza nell’affrontare le curve, causata dalla perdita di aderenza: ad accompagnare lo slittamento, tanto più evidente quanto più repentina era la sterzata (come per evitare un veicolo in senso opposto uscendo dalla curva), lo stridore della gomma incapace di aderire al terreno e il conseguente allargarsi della traiettoria. L’inerzia del suv accentuava il fenomeno in discesa e, in frenata a 70 km/h, lo portava a scomporsi: il veicolo saltellava e gli spazi d’arresto si allungavano. Tutto quanto svaniva una volta a bordo della Toyota equipaggiata con gomme invernali, capace di un comportamento fluido e omogeneo anche nel seguire bruschi cambi di traiettoria. Poi, alfa Romeo Mito e Jaguar Xf offrivano altrettante variazioni sul tema dell’aderenza, confermando gli effetti già sperimentati.Davvero facile, a questo punto, concludere: a ogni stagione il proprio pneumatico. D Le prove hanno evidenziato una volta di più l’estrema pericolosità, anche a bassa andatura, su percorsi solo leggermente innevati, di set misti, con le gomme invernali montate solo sull’asse di trazione. S te se e D S si e P M S Solutions Creator M&B Engineering srl Via della Costituzione - 42015 Correggio (Reggio Emilia) Tel. +39 0522 644511/00 - Fax +39 0522 644512 www.mbengineering.info / [email protected] Make the Difference DIDO 30 Smontagomme elettroidraulico per ruote camion, autobus, con cerchio tubeless, a canale, anello e cerchietto da 14” a 30”. Movimentazione del braccio porta utensile manuale. DIDO 56/56A Smontagomme elettroidraulico per ruote camion, autobus, agricole e movimento terra da 14” a 56” (kit prolunghe optional). Movimentazione del braccio porta utensile: semiautomatica su DIDO 56A (alzata e rotazione manuale, traslazione idraulica) e manuale su DIDO 56 (alzata, rotazione e traslazione manuali). DIDO XXL-L Smontagomme elettroidraulico superautomatico a movimentazione sincronizzata dei carri per ruote da camion, autobus, agricole e da movimento terra da 14” a 60” (kit prolunghe optional). Progettato con la tecnologia di lavoro “sempre in tangenza”. Movimentazione del braccio porta utensile automatica (alzata, rotazione disco). Sistema di lavoro L-L senza leva copertone. Made in Correggio - ITALY Il riciclo dei Pneumatici Fuori Uso: un meccanismo di precisione È il meccanismo creato e gestito ogni giorno da Ecopneus per recuperare ogni anno oltre 200.000 tonnellate di Pneumatici Fuori Uso in tutta Italia. Una rete di aziende partner affidabili, professionali e di qualità, che permette ad un rifiu- to di diventare preziosa risorsa per tante applicazioni nella vita quotidiana: superfici sportive, strade, energia. Ecopneus, un’esperienza concreta di Green Economy, valore per il Paese il futuro dei pneumatici fuori uso, oggi DaL MOTORE aLLE RUOTE il downsizing è una tendenza ormai consolidata e trasversale in tutti i segmenti del mercato. il nome indica, nell’accezione motoristica, il ricorso a motori più piccoli e ottimizzati anche nel numero dei cilindri; ha diversi vantaggi teorici e pratici, quali compattezza e leggerezza dei gruppi e economicità della gestione (ad esempio dell’assicurazione). SE TRE NON SONO POCHI anCHe Due Vanno bene Praticamente tutti i costruttori hanno immesso sul mercato motori piccoli, sovralimentati e con pochi cilindri: vediamoli più da vicino niCoDemo anGì Come conciliare automobili più accessoriate e tendenzialmente più grandi e pesanti con consumi e emissioni in costante diminuzione (per esigenze di mercato e normative)? Le strade da percorrere per conciliare quello che apparentemente è inconciliabile sono diverse e vengono percorse spesso contemporaneamente: i modelli più recenti sono a volte più piccoli dei precedenti della stessa categoria, il ricorso a materiali più leggeri (acciai altoresistenziali, leghe di alluminio, materiali compositi) è in continuo aumento e molto si sta facendo anche sul versante delle motorizzazioni. Il downsizing, per esempio, è una tendenza ormai consolidata e trasversale in tutti i segmenti del mercato. anche se il nome dice già molto vogliamo essere chiari: la parola composta potrebbe essere tradotta con il vocabolo “ridimensionamento” e indica, in questa accezione motoristica, il ricorso a motori più piccoli e ottimizzati anche nel numero dei cilindri. Sono infatti in commercio ormai da qualche tempo motori nonpneurama 6 2013 39 SE TRE NON SONO POChI aNChE DUE VaNNO BENE quadricilindrici con cubature intorno al litro: gli estremi possono essere individuati nel bicilindrico Fiat Twinair da 875 cc e nel tre cilindri PSa da 1.199 cc (disponibile anche in versione da 999 cc e anche con il turbo). Le cubature intermedie sono presidiate dai gruppi Renault, Ford, Toyota e motori downsized sono già presenti – o sono stati annunciati anche da marchi prestigiosi. Ma come fa un motore da circa 1 litro a energizzare una monovolume da circa 13 quintali (tanto per non fare nomi: il Ford Ecoboost da 999 cc e la C-Max)? Il segreto dei piccoli downsized è la sovralimentazione: anche se 40 pneurama 6 2013 alcuni di essi sono disponibili in versione aspirata la maggior parte delle proposte è dotata di turbocompressore, che permette di ottenere potenze nell’ordine dei 100 - 120 CV. Salto di potenza Un bel risultato senza dubbio, considerando che i 1.000 a quattro cilindri di qualche decennio fa erogavano 50 – 60 CV con meccaniche che oggi appaiono semplici, quasi primitive. Ma quali sono le motivazioni tecniche che spingono alla diminuzione della cilindrata e dei cilindri? Il downsizing ha diversi vantaggi teorici e pratici: basta pensare alla compattezza e leggerezza dei gruppi e alla economicità della gestione (ad esempio dell’assicurazione). Le motivazioni progettuali sono più sofisticate e implicano criteri termodinamici, meccanici e geometrici. Pensiamo all’albero motore: quello di un tre cilindri avrà meno supporti di banco e, essendo più corto, tenderà a flettersi di meno e quindi a generare ancor meno attriti dato che i supporti lavoreranno meglio. La riduzione dell’attrito “interno” si estende anche alla distribuzione: alberi a camme più corti (e quindi ancora una volta un nume- ro minore di supporti), 12 valvole (o addirittura 8) invece di 16 e una parallela diminuzione nel numero di camme, bicchierini, bilancieri e così via. Più sottile è invece il discorso termodinamico, dato che il rendimento da questo punto di vista è il frutto di un compromesso fra parametri spesso in conflitto fra loro. a parità di cilindrata, per esempio, avere un alesaggio più grande consente di ospitare agevolmente 4 valvole, soluzione che consente una migliore “respirazione” del motore. Un cilindro molto largo, però, può rendere la combustione meno efficiente dato che il tempo di propagazione del fronte di fiamma potrebbe aumentare eccessivamente. ottimizzare, che fatica! A fianco: anche il gruppo PSA produce dei 3 cilindri, per ora solo aspirati, con cubatura di 999 e 1.199 cc. Essi hanno un leggero monoblocco di alluminio e un albero ausiliario di equilibratura. Sopra: il Fiat Twinair è un bicilindrico con albero di equilibratura, turbocompressore e una sofisticata distribuzione che permette di variare con continuità la fasatura delle valvole di aspirazione. È comunque possibile descrivere i criteri ai quali si deve ispirare una camera di combustione per ottimizzare i vari aspetti della sua efficienza termodinamica. Le perdite di calore (stiamo parlando di quelle che avvengono ciclo per ciclo, è chiaro come nel lungo termine il calore vada tassativamente asportato) devono essere ridotte per massimizzare lo sfruttamento dell’energia contenuta nei gas caldi. Dato che queste perdite sono proporzionali alla superficie di scambio, sono avvantaggiate le camere di combustione compatte e con un basso rapporto tra superficie e volume. L’ottemperare a questo criterio, tra l’altro, aumenta la turbolenza della miscela aria-combustibile, favorendo la velocità della combustione, e diminuisce anche la propensione alla detonazione, cosa molto gradita nei motori sovralimentati. Dal punto di vista teorico il suddividere una data cubatura fra più cilindri aumenta la potenza massima, dato che la superficie totale dei pistoni è più ampia e quindi la “spinta” dei gas caldi può essere raccolta meglio. aumentare il frazionamento, però, aumenta la complessità costruttiva, espande le superfici dalle quali si perde calore e diminuisce i diametri dei condotti di aspirazione e scarico, con conseguente aumento delle perdite dovute all’attrito incontrato dai gas durante il passaggio nei condotti stessi. Studi teorici e prove pratiche hanno comunque portato a definire, per i motori d’impiego non agonistico, una cilindrata unitaria che riesce a soddisfare abbastanza bene queste esigenze contrastanti. essere economici “dentro” Nei motori a benzina tale cilindrata è compresa in un range i cui limiti sono 300 e 450 cc circa e in effetti i piccoli motori dei quali stiamo parlando hanno cilindrate unitarie comprese entro questi valori. Questi propulsori, dotati o meno di turbo, cercano l’ottimizzazione attingendo a piene mani dalla più moderna tecnica motoristica e elettronica. Il Ford Ecoboost, per esempio, ha l’alimentazione a iniezione diretta (pressione 150 Bar, molto più alta rispetto all’iniezione tradizionale) e la distribuzione - a fasatura variabile sia per l’aspirazione sia per lo scarico - è azionata da una cinghia dentata molto longeva che lavora a contatto con l’olio. pneurama 6 2013 41 SE TRE NON SONO POChI aNChE DUE VaNNO BENE Uno studio molto accurato degli organi in moto alterno ha permesso di evitare il ricorso al controalbero di equilibratura, presente invece nei gruppi Peugeot e Fiat. Il motore francese ha un leggero basamento in alluminio, il doppio variatore di fase e un circuito di raffreddamento separato per la testata e il monoblocco, in modo da accelerare al massimo l’entrata in temperatura. Il 1.200 tre cilindri turbo avrà l’iniezione diretta della benzina e sarà declinato nelle due versioni da 110 e 130 CV la cui coppia massima vale 205 e 230 Nm rispettivamente. Il Twinair Fiat, oltre all’albero au- A fianco: il tre cilindri Ford Ecoboost 1.0, disponibile anche senza turbocompressore, è potente (la versione sovralimentata arriva a 125 CV) e tecnicamente sofisticato: ha il doppio variatore di fase e l’iniezione diretta. A sinistra: il disegno raffigura i condotti di aspirazione e scarico del nuovo Opel Sidi a 3 cilindri. In evidenza anche gli iniettori che spruzzano il carburante ad alta pressione direttamente nella camera di scoppio. siliario di equilibratura, adotta l’innovativa distribuzione Multiair che permette di variare, individualmente per ogni cilindro e per ogni fase di aspirazione (la fasatura delle valvole di scarico è invece fissa), fase e alzata delle valvole. Questo controllo praticamente totale (permette persino di fare a meno della farfalla) viene ottenuto azionando le valvole con pistoncini idraulici invece che tramite le classiche camme. Il Renault TCe ha il turbo, una cilindrata di soli 899 cc e il variatore di fase solo per le 42 pneurama 6 2013 valvole di aspirazione; la distribuzione è azionata da una speciale catena rivestita di Teflon per limitare la rumorosità mentre l’iniezione è indiretta. Il motore Toyota di 998 cc è molto leggero - 69 kg – ed è un “corsa lunga” (84 mm contro i 71 mm dell’alesaggio); la distribuzione ha un comando a catena e variatore di fase per la sola aspirazione. a questi piccoli ma prestanti motori si è aggiunto da poco il SIDI Opel, un tre cilindri da 1 litro che eroga, grazie all’iniezione diretta e al turbo raffreddato ad acqua, 115 CV e 166 Nm di coppia. La coppa dell’olio integra un controalbero per abbattere le vibrazioni e tutta l’unità è stata ottimizzata per avere la rotondità e la silenziosità di motori ben più grandi e costosi. In basso: si chiama Energy TCe 90 la proposta a tre cilindri di Renault. La cilindrata è di soli 999 cc ma il turbo e un’accurata ottimizzazione (blocco in alluminio, speciali rivestimenti antiattrito e perfino la pompa dell’olio a portata variabile per minimizzarne l’assorbimento di potenza) promettono consumi bassi e un alto piacere di guida. NUoVo CodiCe della Strada, laNCio di “Galileo” e ProMoZioNe delle teCNoloGie Più aVaNZate la 68a Conferenza del traffico e della Circolazione, organizzata dall’automobile Club d’italia, si è conclusa con l’approvazione di una risoluzione che sprona Governo, Parlamento e istituzioni a completare la stesura e l’approvazione del nuovo Codice della Strada entro il 2014; sotto i riflettori anche Galileo, il sistema operativo per la smart mobility di domani, che ridurrà il traffico e la congestione e costituirà la piattaforma per app e programmi di gestione e ottimizzazione della mobilità. aCi A TUTTO CAMPO PER la SiCureZZa STraDale Per risolvere i problemi dati dalla congestione stradale in arrivo nel 2014 il nuovo Codice della Strada e galileo, il nuovo sistema satellitare civile europeo, che permetterà una mobilità più fluida, sicura ed efficiente paolo CaSTiGlia NUOVO CODICE DELLa STRaDa entro il 2014, poi “galileo”, sistema satellitare civile europeo, e forte promozione delle tecnologie più avanzate per la sicurezza stradale. autunno costellato di iniziative a servizio della sicurezza stradale quello dell’aci, a partire dalla 68a Conferenza del Traffico e della Circolazione, conclusa con l’approvazione di una risoluzione che, appunto, sprona governo, Parlamento e istituzioni a completare la ste- 44 pneurama 6 2013 sura e l’approvazione del nuovo Codice della Strada entro il 2014. Il nuovo Codice, secondo quanto emerso dalla Conferenza, detterà in pochi articoli le norme di comportamento degli utenti della strada, mentre le disposizioni tecniche sulle caratteristiche dei veicoli e tutti gli adeguamenti alle disposizioni europee e allo sviluppo tecnologico troveranno spazio in uno specifico regolamento, le cui modifiche saranno più celeri e semplici. I rappresentanti del governo e del Parlamento intervenuti alla Conferenza hanno condiviso con l’aci un percorso comune per l’ammodernamento della mobilità, che produrrà risultati concreti sul tessuto sociale, economico e produttivo del paese: riduzione dell’incidentalità, diffusione della cultura della sicurezza stradale, efficienza del sistema dei trasporti, semplificazione delle procedure amministrative, certezza del ri- A fianco: il momento di inizio delle prove su strada effettuate dai giornalisti specializzati per testare gli accessori di sicurezza delle auto messe a disposizione. Sotto: un particolare momento delle prove su strada dedicato al controllo della tenuta dei spetto delle regole, sfruttando le potenzialità del Pra e degli altri strumenti a tutela dei diritti dei cittadini. Occorre tenere presente che si parte da una situazione difficile: nelle nostre città 1 minuto su 4 in auto è sprecato nel traffico e nella ricerca di un parcheggio. La congestione stradale ci costa oltre 5 miliardi di euro ogni anno, a cui vanno aggiunti molti dei 30 miliardi di spesa sociale per incidenti stradali. La statistica non ci conforta, prevedendo un aumento dell’urbanizzazione con punte del 50% fino al 2050, ma la tecnologia sì, soprattutto quella satellitare che entro il 2020 equipaggerà il 90% dei veicoli su strada. anche questa, però, mostra ancora limiti che ne compromettono l’efficacia. “La rivoluzione copernicana – secondo aci - è rappresentata da “galileo”, il sistema satellitare civile europeo, ideato dalla Comunità Europea e dall’agenzia Spaziale Europea, indipendente e compatibile con quello russo e statunitense. Ciò emerge dallo studio “La Mobilità ai tempi di galileo”, realizzato dalla Fondazione Caracciolo dell’aci e presentato sempre alla 68a Conferenza del Traffico e della Circolazione, organizzata dall’automobile Club d’Italia. all’evento ha partecipato anche antonio Tajani, vice presidente della Commissione Europea e commissario europeo all’Industria e all’Editoria. Il nuovo sistema satellitare europeo permetterà una mobilità più fluida, sicura ed efficiente, ma anche il pagamento in tempo reale di pedaggi e tasse in base alle condizioni del traffico e all’utilizzo effettivo del veicolo. Sfruttando le più avanzate tecnologie, rispetto agli altri sistemi satellitari galileo è più preciso, più affidabile, con una più estesa copertura territoriale e soprattutto più funzionale: sarà il sistema operativo per la smart mobility di domani. Non solo ridurrà il traffico e la congestione, ma costituirà la piattaforma per app e programmi di gestione ed ottimizzazione della mobilità. grazie anche al contributo di aci che ha messo a disposizione del progetto il proprio know how, galileo faciliterà la vita agli automobilisti con la semplificazione delle procedure amministrative dei veicoli e l’incremento della sicurezza stradale. galileo consentirà infatti il pagamento in tempo reale di pedaggi e tasse in base alle condizioni del traffico e all’utilizzo effettivo dell’auto, oltre a potenziare con i sistemi eCall i servizi di soccorso stradale, riducendo al minimo i tempi di intervento per guasto o incidente. La tecnologia rende le nostre automobili sempre più sicure, ma i moderni sistemi elettronici di assistenza alla guida funzionano davvero solo se i conducenti sanno cosa sono e a cosa servono. Usarli è facile: fanno tutto in automatico. Però è importante sceglierli e capirli bene. Ecco perchè l’automobile Club d’Italia e la Federazione Internazionale dell’automobile hanno organizzato al Centro di guida Sicura di Vallelunga – con la partecipazione dell’Unione Italiana giornalisti dell’automotive e il supporto di Bosch – “Choose eSafety”, appuntamento internazionale per la promozione delle tecnologie più avanzate per la sicurezza stradale. Tra i tanti dispositivi di ausilio alla guida, quelli che stanno riscontrando il maggiore interesse degli automobilisti sono aEB – pneurama 6 2013 45 aCI a TUTTO CaMPO PER La SICUREZZa STRaDaLE autonomous Emergency Braking (frenata automatica d’emergenza in caso di ostacolo), LDW – Lane Departure Warning (allarme per il superamento delle corsie) e ISa – Intelligent Speed assistance (sistema di adattamento automatico della velocità ai limiti di legge). Questi tre dispositivi, da soli, sarebbero in grado di salvare ogni anno 200 vite umane sulle strade italiane se fossero installati su tutti i veicoli in circolazione, consentendo un risparmio annuo di oltre 325 milioni di euro nella spesa sociale imputabile all’incidentalità stradale. Il più utile è l’aEB, che eviterebbe 90 morti/ anno e l’esborso di 130 milioni di euro garantendo il rispetto della distanza di sicurezza. Poi l’ISa, che farebbe risparmiare 75 vite/ anno e 115 milioni di euro facendo osservare uniformemente i limiti di velocità. Infine l’LDW, con -50 morti/anno e una riduzione dei costi sociali di 80 milioni di euro. Secondo una rilevazione dell’aci su 264 modelli di 33 case automobilistiche, queste tecnologie sono oggi disponibili solo per 1 vettura su 4 in commercio e la scarsa penetrazione nel mercato italiano e la lentezza del ricambio del parco veicolare limitano i benefici di aEB, ISa e LDW a sole 118 vite salvate fino al 2020, con una media di 15 ogni anno. Nella foto un momento del convegno di presentazione dei sistemi tecnologici di sicurezza a bordo delle auto e dei dati sull’incidentalità stradale. stiCChi Damiani: neCessarie FaCiLitazioni FisCaLi Per Chi PromUoVe La siCUrezza “Per accelerare l’innalzamento degli standard di sicurezza sulle nostre strade – dichiara il presidente dell’automobile Club d’Italia, angelo Sticchi Damiani – aci sollecita le istituzioni europee e italiane a favorire lo sviluppo di una maggiore conoscenza delle tecnologie per la mobilità sicura, prevedendo facilitazioni economiche e fiscali per le auto più sicure al pari di quelle ecologiche e incentivando le compagnie assicurative ad agire sui premi rcauto a favore dei modelli equipaggiati con le tecnologie più efficaci nella prevenzione degli incidenti stradali. Un contributo fondamentale può arrivare dalla prossima entrata in vigore a livello comunitario di una serie di misure finalizzate alla diffusione dei dispositivi più moderni e innovativi per la sicurezza”. “I sistemi di assistenza garantiscono maggiore sicurezza e comfort in auto, assicurando un’esperienza di guida molto più sicura e rilassata – spiega a sua volta gabriele allievi, amministratore delegato Bosch Italia – e i sistemi di assistenza alla guida, grazie alla loro tecnologia avanzata, sono già presenti e si affermeranno velocemente anche nel mercato delle utilitarie. Inoltre, con la crescente domanda e disponibilità di tecnologia, i costruttori potranno cogliere un ‘uteriore occasione per differenziarsi dalla concorrenza”. 46 pneurama 6 2013 inDagine aCi-siCUraUto: ControLLi a risChio sUi PneUmatiCi, iL 90% Dei manometri non FUnziona Lo schieramento dello auto destinate alle prove. In particolare evidenza sullo sportello auto il simbolo dell’Uiga, che ha contribuito alla realizzazione dell’evento. Secondo alcuni studi internazionali, 8 automobilisti su 10 viaggiano con gomme sgonfie, sprecando oltre 100 euro l’anno di carburante ed emettendo 144 kg in più di CO2. Circa il 16% dei sinistri in Europa è imputabile alla pressione non conforme dei pneumatici. Ma la manutenzione stessa dei pneumatici è a rischio: in 47 stazioni (16% del campione) i manometri sono rotti o non disponibili, mentre in 10 punti sono addirittura sotto chiave. anche i conducenti più attenti e scrupolosi non sono quindi esenti da rischi sulla strada. L’allarme lo ha lanciato l’indagine condotta da automobile Club d’Italia e Sicurauto.it: il 90% dei manometri nelle stazioni di servizio urbane, extraurbane e autostradali non funziona o comunque presenta un grande margine di errore ai fini della sicurezza. addirittura, su 298 apparecchi controllati con un tour di 3.051 km, il 39% lascia i pneumatici pesantemente sgonfi pur indicando una pressione conforme a quella indicata sul libretto di manutenzione dell’auto, mentre il 36% li gonfia più del dovuto. Solo il 10% del campione esaminato è preciso e affidabile. La diffusione maggiore di dispositivi starati si registra al centro Italia (86,5%) e al sud (75,8%). In Campania è stato trovato un manometro con errore di -1,95 bar mentre nel Lazio +1,2 bar. La staratura media in Italia è di 0,3 bar. L’indagine aCI-SicuraUTO.it ha evidenziato alcune assurdità: in 3 aree di servizio bisogna pagare 1 euro per far controllare le gomme e in viale Marconi a Roma il costo sale a 2 euro. L’automobile Club d’Italia e SicuraUTO.it hanno anche effettuato alcuni test nel Centro di guida Sicura di Vallelunga, dimostrando che pneumatici sgonfi allungano sensibilmente gli spazi di frenata e influenzano il comportamento della vettura nelle condizioni più critiche, come evitare un ostacolo improvviso. pneurama 6 2013 47 Fatti per attraversare l’inverno. Nuovo UltraGrip 8 Performance con il 6% in meno di spazio di frenata su neve*. Eccellente frenata e ottima maneggevolezza su ghiaccio e neve. Prova l’ultimo arrivato della nostra pluripremiata gamma di pneumatici invernali, realizzato con tecnologia 3D-BIS. 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M0242_420x297_Pneurama_GY_UG.indd Tutte le pagine ata ar.it M A D E T O F E E L G O O D. 182. 22/02/13 09.52 diaMo a CiaSCUNa CoStrUZioNe il ProPrio NoMe A OGNI CarroZZeria LA SUA DeFiniZione CorreTTa Sono sempre di più i nomi che identificano un certo tipo di automobile, a seconda della carrozzeria o dell’allestimento pieTro paolo marZiali CABRIOLET – È una carrozzeria generalmente a 4 posti, con tettuccio in tela, a chiusura manuale o elettrica. 50 pneurama 6 2013 SIN DaI PRIMI aNNI della sua esistenza, l’automobile ha preso varie denominazioni, a seconda della carrozzeria e dell’allestimento che la distingueva; la motorizzazione quasi mai entrava in queste differenze. Differenze che, essendo le prime auto assemblate quasi a mano, si potevano moltiplicare a piacere a seconda della fantasia del carrozziere. Oggi molte delle denominazioni originarie sono rimaste, sempre per identificare un certo tipo di allestimento. Peraltro, alle definizioni originarie se ne sono aggiunte di nuove, stavolta collegate alle motorizzazioni, oppure allo stato di avanzamento del progetto originario. Senza la pretesa di compilare un’enciclopedia di tutti i nomi che identificano ogni carrozzeria dell’automobile, ci limitiamo qui a dare quelle definizioni più comuni, utilizzate per più di una vettura tanto da farla diventare una famiglia. abbiamo tralasciato quelle definizioni, suffissi del nome di uno specifico modello, che una azienda ha utilizzato solo una volta per dare una miglior collocazione di marketing al suo ultimo prodotto. aVaNT – È la curiosa definizio- Proponiamo qui un decalogo delle definizioni più comuni che identificano ogni carrozzeria dell’automobile e che sono state utilizzate per più di una vettura tanto da farle diventare una famiglia: sin dai primi anni della sua esistenza, l’automobile ha preso infatti varie denominazioni, a seconda della carrozzeria e dell’allestimento che la distingueva. D- city car - Toyota iQ- Modello per uso strettamente cittadino. Per produrre a prezzi competitivi questa city-car si sono consorziate tre case : Toyota (nella foto), Citroen e Peugeot. ne che l’audi adotta per le sue versioni station wagon. Visto che rispetto a una berlina il volume prevalente di tali versioni è quello posteriore, la logica sembrerebbe indicare il contrario. BERLINETTa-BaRChETTa – Indica una vettura aperta, strettamente a due posti, ma che, rispetto uno spyder, presenta molti alleggerimenti: manca la capote protettiva, mancano i vetri laterali, il parabrezza, talora, è ridotto a due piccoli tronconi davanti a ciascun passeggero. Il nome è nato per indicare modelli quasi esclusivamente da gara, ma varie quasi-berlinette hanno rinunciato agli elementi di comfort per accentuare il carattere sportivo (ma non corsaiolo) del modello. Ricordiamo la aurelia B24 prima serie, protagonista de “Il sorpasso” con gassman e Trintignant, come uno degli esempi più riusciti di tale carrozzeria. BERLINa – Per berlina si intende la carrozzeria di un auto a tetto fisso, generalmente dotata di 4 o 5 porte, includendo quella del bagagliaio. È principalmente realizzata nelle configurazioni a due o tre volumi, in cui motore, abitacolo e cofano bagagli sono facilmente distinguibili. Negli anni ’70 sono nate le due volumi e mezzo, in cui il bagagliaio è il prolungamento stilistico dell’abitacolo. Nell’american-english la berlina viene chiamata sedan, limousine in tedesco e berline in francese. BI-FUEL – Definizione nata in tempi di escalation incontrollata del prezzo del carburante classico (benzina o gasolio). Indica quei motori (e quindi quei modelli) che funzionano prevalentemente con un combustibile su cui le accise governative non si sono ancora sfogate (gpl o metano), ma che hanno un piccolo serbatoio per la benzina quando il primo combustibile si esaurisce. a seconda della capacità di questo secondo serbatoio vengono classificate dal punto di vista normativo come mono o policarburante, con notevoli ripercussioni sul prezzo della tassa di possesso annuale (il bollo). CaBRIOLET – È una carrozzeria a 4 posti, con tettuccio in tela a chiusura manuale o elettrica. La cabriolet non va confusa con lo spyder; la prima è infatti la versione apribile di un esistente modello a 2 o 4 posti; lo spyder ha due soli posti (raramente 2+2) ed è progettato ori- ginariamente in quella forma. Le cabriolet risultano assai più care delle corrispondenti berline in quanto l’intera struttura deve essere progettata ex novo per distribuire in modo ottimale i diversi pesi e per far sì che, in caso di eventuali collisioni, i passeggeri risultino sufficientemente protetti. CC (Coupé-Cabriolet) – Definizione di nascita recente per indicare il progetto di una vettura, originariamente coupè, ma il cui tetto metallico si ripiega in due (o tre) sezioni, sparendo poi nel vano bagagli, la cui capacità ne viene inevitabilmente ridotta. La terminologia è stata usata inizialmente dalla Peugeot (206 Coupè-Cabriolet) per poi diffondersi a modelli di altre case costruttrici. CITY CaR – È l’antitesi della limousine per via delle dimensioni (nel nostro caso quasi sempre inferiori ai 4 metri) e degli allestimenti, sempre confortevoli, ma semplificati e dotati di quelle caratteristiche particolarmente utili alla marcia cittadina, come il cambio automatico. I costruttori fanno dei miracoli di design per ricavare 4 porte nella lunghezza citata, ma la soluzione indebolisce la struttura. Le motorizzazioni sono molto curate dal punto di vista dei consumi e delle emissioni di CO2, con cilindrate fra i 1.000 e i 2.000 cc. pneurama 6 2013 51 a OgNI CaRROZZERIa La SUa DEFINIZIONE CORRETTa G- Mini Countryman – Nome di una versione della famiglia Mini irrobustita e sollevata da terra. CONCEPT – Modello di carrozzeria sperimentale, generalmente esposta a uno dei Saloni dell’auto per saggiare il gradimento del pubblico verso la vettura nel suo insieme e nei suoi particolari. È proprio la risposta dei potenziali clienti che serve per stabilire la fattibilità industriale della proposta e le modifiche suggerite prima di entrare in produzione. COUNTRYMaN – Nome di una versione della famiglia Mini con ambizioni da piccola Suv (vedi voce), irrobustita e sollevata da terra. È la prima Mini a 4 porte ed esiste anche in una versione a 4RM; con uno speciale arrangiamento può ospitare fino a 5 occupanti. COUPÉ – Tipologia di auto a due porte, tetto fisso e volume della parte posteriore inferiore a 934,6 lt. Se tale volume è superiore si parla ufficialmente di berlina a due porte, anche se spesso le case preferiscono utilizzare il primo termine a fini di marketing. La capacità di trasporto è di solito di due persone, anche se sovente viene realizzato in una versione definita 2+2, così indicando la presenza di sedili posteriori di dimensioni ridotte e in grado di ospitare due occupanti, ma con un comfort 52 pneurama 6 2013 minore di quelli anteriori. CROSSOVER – Il boom di preferenze della clientela per i Suv (Special Utility Vehicles) è stato però accompagnato da una pari escalation dei costi d’acquisto e di manutenzione. I costruttori hanno pensato quindi di mettere sul mercato delle vetture dal look simile a quello dei Suv (altezza da terra, ruote superdimensionate, aspetto macho e robusto), ma semplificate nella meccanica, eliminando la trazione integrale, i mozzi disinseribili, e tutte quelle componenti meccaniche poco usate dal cliente comune, ma costose nell’istallazione e nell’assistenza. Condizione essenziale invece resta la grande capacità di carico. ENTRY LEVEL – Come indica la traduzione letterale inglese, è la versione d’ingresso di un dato modello, dagli allestimenti semplificati per ragioni di costo e privo degli ultimi ritrovati meccanici o elettronici che contribuiscono al comfort e alla sicurezza delle versioni più complete, ma fanno lievitare i listini. FaSTBaCK – Con questo termine ci si riferisce a una vettura con particolare carrozzeria a due volumi, caratterizzata da coda spiovente e rastremata, lunotto molto inclinato e bagagliaio facente parte del volume stesso dell’abitacolo. Questa configurazione è nata nel tentativo di superare il classico schema dei tre volumi, unendo la sportività di un coupè alla praticità di una station wagon. Le prime applicazioni di tale carrozzeria si ebbero negli Stati Uniti dove, a metà degli anni ’40 vennero presentati numerosi modelli che presentavano questa soluzione. L’esplosione avvenne però all’inizio degli anni ’60 con la nuova generazione di Ford Mustang, Chevrolet Camaro e Dodge Charger. In Europa la diffusione fu immediata sulle vetture sportive, più lenta sulle berline; oggi, dopo qualche decennio di successi, il trend si sta affievolendo a favore dei coupè a quattro posti. haTChBaCK – gli americani chiamano in questo modo una berlina a due volumi e mezzo, in cui il bagagliaio ha un portellone comprendente il lunotto ed è raggiungibile anche dall’abitacolo. Il modello si propone di soddisfare maggiormente le esigenze della clientela, aggiungendo alle caratteristiche della berlina la maggior capienza e accessibilità del vano bagagli. Le prime hatchback P-PHAETON Una definizione di carrozzeria che ha avuto lunga vita negli anni negli U.S.A. per lussuosi modelli soprattutto a due porte; qui la Packard Eight Phaeton 1936. apparvero in Francia alla fine degli anni ’30 e la loro diffusione rimase costante per qualche decennio. gli anni ’70 videro poi un costante aumento di tale tipologia nelle auto di cilindrata piccolo-media, per diventare predominante nella produzione automobilistica anche asiatica. In sostanza, solo gli Stati Uniti e i mercati commercialmente suoi satelliti preferiscono ancora la configurazione a tre volumi, mentre tutti gli altri si sono convertiti a quella a due e mezzo. LaNDaULET – Configurazione di carrozzeria in voga dagli anni dieci ai trenta, e poi più scarsamente nel dopoguerra. Il corpo della vettura è simile a quello di una limousine, ma la sezione destinata ai passeggeri è coperta da una sezione mobile di tetto in tela, mentre quella dello chauffeur è metallica e rigida. LIMOUSINE – Particolare tipo di configurazione da sempre utilizzato per modelli di alto prestigio. Il termine deriva dalla regione francese del Limousin, per via dei lunghi mantelli usati dai pastori locali. La base di partenza sono le berline classiche, ma con il passo allungato e gli interni votati al massimo comfort. Le limousine sono particolarmente diffuse negli Stati Uniti, dove identificano facoltosi uomini d’affari, star dello spettacolo, ma sono nei decenni passati appartenute anche a potenti boss della mafia. MONOVOLUME – Vettura caratterizzata da elevata spaziosità longitudinale e trasversale. La prima monovolume costruita in grande serie fu la Fiat 600 Multipla del 1956 che offriva 6 posti su 3 file, nonostante la lunghezza di 3,5 mt. Oggi esistono monovolume di tutte le dimensioni, fino a una lunghezza totale di 5 mt. In questi casi la capacità di alloggiare è di 7 occupanti, con la formula di posti 2+3+2, e l’ultima panchetta amovibile per consentire anche il trasporto dei bagagli. PhaETON – Questo nome indicò, fra le due guerre, una carrozzeria spesso aperta, a 2 o 4 porte, nella quale potevano trovare posto una o due file di posti l’una. Nel secondo caso la fila posteriore era più distanziata dell’anteriore per lasciare maggior spazio a disposizione dei passeggeri della seconda fila. Nei primi anni ’10, a seguito della diffusione della carrozzeria Torpedo, si creò una certa confusione fra i due tipi; col tempo, comunque, la maggior diffusione rimase alla definizione di Phaeton. Qualche anno fa, la Volkswagen fece rinascere questa definizione collegandola alla sua super-berlina da capi di stato o vip; il modello a ogni modo ebbe scarsissimo successo. ROaDSTER – Sul mercato automobilistico, la Roadster si distingue dalle similari Spyder o Barchette per essere un modello a due posti secchi, priva di vetri discendenti laterali (eventualmente la protezione laterale era costituita da una lastra di plastica sagomata). La copertura dalle intemperie era affidata a un tettuccio di tela ripiegabile. Sul mercato europeo varie vetture vennero in seguito denominate “roadster” come operazione di marketing, volte a evocare le sensazioni che davano le vetture scoperte dei decenni precedenti, periodo di maggior fulgore di questa soluzione. Vetture roadster originali furono realizzate dai tempi della Ford T fino alla Cadillac V16, cioè prodotte negli anni precedenti la 2° guerra Mondiale. Successivamente il testimone passò a una famosa dinastia di auto inglesi quali M.g., Jaguar, Triumph ecc. agli inizi degli anni ’60 la famiglia perse popolarità pneurama 6 2013 53 a OgNI CaRROZZERIa La SUa DEFINIZIONE CORRETTa R- ROADSTERcarrozzeria aperta tipo cabriolet. Per mediare fra le 2 e le 4 persone trasportabili, nella coda avevano un vano apribile per ospitare due passeggeri in più. in favore delle più aggraziate – e molto meglio protette dalle intemperie – giulietta Spyder, che così iniziarono la dinastia degli spyder all’italiana. Come curiosità, negli anni ’30 e ’40 vennero prodotte delle roadster con una panchetta nella coda apribile nella quale erano ricavati due posti di fortuna. Questa sistemazione fu comunemente conosciuta come “il posto della suocera”. ShOOTINg BRaKE – Versione di carrozzeria sportiva, con due porte laterali e un portellone posteriore quasi verticale che dà accesso ai bagagli. La linea sportiva prevede comunque anche una ampia volumetria nella coda. Il nome di Shooting Brake sostituisce spesso quello di Fastback perché, nell’opinione delle aziende costruttrici, dà più il senso di “inedito” o “creativo” che si cerca sempre di collegare a un nuovo modello. SPYDER – In inglese significa “ragno” ed era utilizzato per un tipo di carrozzeria trainata da cavalli, scoperta e con due posti, di costruzione semplice e leggera. Il nome deriva dal fatto che la piccola carrozzeria restava sospesa tra quattro grandi ruote a raggi, ricordando la figura del ragno. L’accezione automobilistica del termine viene talora confusa con il termine “cabriolet”. Quest’ultima, di norma, è la versione aperta di una berlina a quattro posti, mentre lo spyder ne ha soltanto due, con una derivazione nettamente sportiva. 54 pneurama 6 2013 Per definire lo stesso tipo di automobile gli inglesi adoperano il termine “roadster”. gli spyder, solitamente destinati a una produzione di piccola serie, venivano spesso costruiti negli ”atelier” dei più noti carrozzieri, che acquistavano gli autotelai dalle grandi case per costruire poi piccole serie di vetture col loro marchio. SPORTTOURER-SPORTWagON– Nome con cui alcune aziende costruttrici (Opel, Renault, alfa Romeo, ecc) identificano le versioni station-wagon (vedi alla voce) di alcuni loro modelli medi per sottolinearne le doti di stradiste e nello stesso tempo solleticare il nascosto desiderio di sportività dei loro clienti “familiari”. STaTION WagON – La Station wagon (chiamata anche giardinetta in italiano o break in francese) è un tipo di carrozzeria generalmente derivato da un corrispondente modello di berlina, di cui riprende le parti anteriori e centrali, mentre quella posteriore è aumentata di volume, in modo da creare maggior spazio a disposizione di bagagli o merci. In Italia la ”familiare” nacque nel secondo dopoguerra, quando nella carrozzeria torinese Viotti venne dato corpo alla cosiddetta “carrozzeria funzionale” ideata da Mario Revelli su telaio Fiat 1.100. SUV-SPECIaL UTILITY VEhICLES – Dal punto di vista carrozzeria un Suv può essere assimilato a un vero off-the-road, dal quale però differisce per alcune specificità nella meccanica, resa più semplice. Nella sua accezione più rigorosa, un Suv non dispone di marce ridotte, di blocco ai mozzi, né di un telaio vero e proprio, che nasce separato dalla carrozzeria. Lo spazio interno destinato a passeggeri e bagagli rimane ampio e fissato al telaio, a una considerevole altezza da terra. Visto il successo della formula, le case si sono affrettate a sviluppare modelli di Suv dalle dimensioni più varie, che vanno dai 3,65 cm del Suzuky Jimmy ai 5,09 cm dell’audi Q7, vero incrociatore terrestre. TaRga – Nome con cui alcune case (principalmente Porsche, ma anche Fiat e Rover) hanno voluto dare la possibilità di convertirsi in spyder ai loro coupé rendendo amovibile la sezione centrale del tetto; sulla vettura, una volta smontata questa sezione, restava un elemento con preziosa funzione di roll-bar. TORPEDO – La configurazione della carrozzeria “torpedo” è di tipo scoperto e profilatura filante; essa continua dalla calandra fino al posteriore della vettura. La nascita della prima torpedo viene fatta risalire al 1906, quando fu presentato al Salone di Parigi un modello della Carrozzeria Rothschild. La storia dell’auto annovera numerosissime torpedo tra cui spicca, per l’enorme successo commerciale, la Ford T. La Torpedo, oltre a essere di gran moda, risultava economica da costruire, visto che le fiancate continue in lamiera coprivano gli interni, evitando la creazione di finiture particolarmente elaborate e costose. Durante la metà degli anni ’30 vi fu un rapido declino delle vetture aperte: alla Torpedo venivano preferite le berline, e così il termine cadde in disuso. VaRIaNT – Nome specifico utilizzato dalla VW per identificare (al momento) due modelli, Passat e golf in versione station wagon. Siete interessati ad un target di mercato mai scoperto prima? Un target che esige qualità certificabile – e non stratagemmi pretenziosi. Un vasto gruppo di clienti che mette a confronto test, pneumatici e prezzi per poter prendere una decisione per l‘acquisto e scegliere con oggettività. Di cosa avrete bisogno per conquistare questo segmento di mercato a lungo termine? La vostra determinazione e la vostra assistenza. Offrire grande supporto per l‘acquisto e soprattutto: La via più facile per entrare nella mente dei vostri clienti. AU01 AH01 AG02 AS02 AL01 AW02 AW03 DRIVE SMARTER Via Tosco Romagnola, 13 56012 FORNACETTE (Calcinaia) Pisa Tel. (+39) 0587 283.111 [email protected] www.intergomma.com [email protected] / www.aeolus-europe.com reViSioNe della StrUttUra e ottiMiZZaZioNe della ProPoSta FinTYre, EFFICIENZA E SINERGIE ConTro la CriSi Fintyre è cresciuta passando da un fatturato aggregato di circa 250 milioni nel 2008 ai 266 del 2010, con un picco nel 2011 che ha sfiorato i 300. il business della società, che abbraccia l’intero universo dei pneumatici, escludendo solo bicicletta e aereo, si concentra per oltre i tre quarti sul segmento dei prodotti consumer anche se gli altri comparti (autocarro, agro-industriale e moto) sono altrettanto fondamentali e strategici. Tenere le posizioni a dispetto di un mercato in difficoltà è l’obiettivo centrato dall’importante operatore italiano della distribuzione di pneumatici, che confida tanto sulla razionalizzazione della propria struttura quanto su un rinnovato approccio al mestiere di gommista FranCeSCo lojola PaROLa D’ORDINE, razionalizzare. agendo sulla revisione della struttura organizzativa che ha già portato a ridisegnare i nodi logistici, nonché sull’ottimizzazione della proposta di mercato e del mix di prodotto. Dice alessandro Bruchi, direttore commerciale di Fintyre, importante operatore italiano nella distribuzione di pneumatici: “Stiamo spingendo sull’efficienza e sulle sinergie tra le divisioni aziendali e ridefinendo la struttura per allinearne i costi alla flessione 56 pneurama 6 2013 del mercato: cambiamenti che non impattano sul servizio reso ai clienti. anzi, contiamo di rafforzare ciò che rappresenta il nostro principale valore distintivo”. Trasferita da Empoli a Seriate (Bg) la sede legale e amministrativa, nel cui magazzino è peraltro confluito il deposito di Milano, la società punta a fare di necessità virtù. “Rispetto al giro d’affari dello scorso anno prevediamo di tenere le posizioni. Nonostante le difficoltà del comparto di quest’ultimo lustro, Fintyre è cresciuta, passando da un fatturato aggregato di circa 250 milioni nel 2008 ai 266 del 2010, con un picco nel 2011 che ha sfiorato i 300. Nel 2012 abbiamo accusato un calo inferiore al mercato e in più siamo riusciti ad aumentare la nostra penetrazione”. Il business della società, che abbraccia l’intero universo dei pneumatici escludendo solo bicicletta e aereo, si concentra per oltre i tre quarti sul segmento dei prodotti consumer anche se gli altri comparti (autocarro, Il magazzino di 18mila mq sito a Seriate è una delle 12 piattaforme di cui si avvale la struttura distributiva di Fintyre, che è stata oggetto di razionalizzazione e riorganizzazione. Con L’onLine La DistriBUzione Ci gUaDagna Il B2B di Fintyre sale di livello grazie al nuovo sito della società. Online da luglio, il website si fa tramite di consultazione immediato e completo, sempre aggiornato e disponibile. Cataloghi, promozioni dedicate, ordini, preventivi e resi, accanto a un ampio novero di strumenti per elaborare statistiche personali: tutto nell’apposita sezione accessibile dai rivenditori. Sul fronte B2C, invece, la novità è il consolidamento di cambio-gomme.it. lanciato l’anno scorso e inizialmente accolto con più di qualche scetticismo, il sito rivolto agli internauti sembra dare ragione al management di Fintyre. “Il nostro strumento di e-commerce – afferma il direttore marketing andrea Schena – sta tenendo fede alle aspettative della vigilia. E al contrario di quanto alcuni temevano, non ha impoverito né tantomeno banalizzato l’offerta di prodotto. Si sta invece rivelando un’ottima sponda per il business tradizionale proprio perché consente di canalizzare il traffico esclusivamente verso i gommisti, con il vantaggio di valorizzare il loro servizio. già vi aderiscono oltre 500 rivenditori e il numero continua a crescere”. Alessandro Bruchi è il direttore commerciale di Fintyre, attiva nel mercato italiano della distribuzione di pneumatici: società nata nel 2007, è partecipata per circa il 70% da fondi d’investimento. agro-industriale e moto) sono altrettanto fondamentali e strategici. Qui, dal confronto col primo semestre dello scorso anno, emerge una flessione in valore un po’ più consistente rispetto alla contrazione dei volumi. inverno decisivo per il business “Vi contribuiscono – spiega Bruchi - diversi elementi; in primis, il fatto che i produttori abbiano sgonfiato i propri listini, specie nella fascia più alta della pira- mide di prodotto. E poi, incide anche l’avanzare delle marche asiatiche che, complice la crisi, guadagnano mercato aumentando sì i volumi, ma riducendo al contempo il valore. È un calo che va contrastato ricorrendo a una costante azione di riequilibrio”, che soprattutto i premium brand sono impegnati a sostenere non più solo con iniziative nell’ambito del sell-in, ma anche con promozioni ripetute sul punto vendita. “Il risultato del 2013 – aggiunge il direttore commerciale di Fintyre – si giocherà senz’altro sull’esito delle vendite di pneumatici invernali. Il fattore meteorologico risulta sempre determinante, ma va anche considerato che, sebbene gli automobilisti mostrino di ritardare più che possono le decisioni d’acquisto, i numeri degli ultimi tre anni portano a ipotizzare un buon venduto di sostituzione: le coperture winter, infatti, durano in media un paio di stagioni e gli acquisti del 2010 dovrebbero essere l’ovvio trampolino del business di quest’anno”. Tanto più alla luce delle ordinanze invernali emesse da enti locali e gestori delle strade. Per i rivenditori specialisti, un periodo di passione che deve essere affrontato nel modo più opportuno. “In generale, l’errore più grosso che gli operatori possono compiere è continuare a gestire la propria attività esattamente come in passato. Così, il mercato dell’invernale presupporrebbe di lavorare 24 ore al giorno e poi, magari, affrontare il prosieguo a vista. È evidente la disfunzione economica nel corrispondere al personale gli straordinari nei momenti di picco e poi la normale retribuzione anche quando manca il lavoro”. interinali fa rima con picchi stagionali “Ecco la necessità di accordarsi diversamente e, se serve, ricorrere ai lavoratori interinali”. Nell’ambito delle attività di servizio ai propri clienti, Fintyre ha ricompreso anche questo, dopo aver stretto un accordo quadro con alcune agenzie per il lavoro: “Si tratta – puntualizza Bruchi pneurama 6 2013 57 FINTYRE, EFFICIENZa E SINERgIE CONTRO La CRISI di disporre di manodopera temporanea per coprire il periodo critico, e se anche non è personale specializzato, è impiegabile per numerose incombenze che portano a velocizzare l’opera del gommista. Chi se ne è avvalso si è detto soddisfatto”. agli oltre 9mila clienti acquisiti in tutta Italia e in modo particolare ai rivenditori specialisti (nel novero rientrano infatti anche officine e concessionari), la società si propone con un approccio sempre più marcatamente consulenziale. “Tra le iniziative sviluppate anche in collaborazione con i produttori, organizziamo periodicamente veri e propri corsi di gestione del punto vendita. Chi di loro ha successo lo ottiene non perché acquista il prodotto a un euro in meno, ma perché sa come vendere al meglio le gomme e il servizio, e come gestire al meglio la propria azienda. Sul territorio Fintyre affida la relazione con i clienti a un centinaio di propri addetti, che agiscono anche da sensori per cogliere esigenze sotto traccia e rispondere più rapidamente ai cambiamenti della 58 pneurama 6 2013 domanda. “Lo scopo principale – sottolinea Bruchi – consiste nel continuare a ottimizzare la proposta commerciale e fornire ai rivenditori un ampio ventaglio, costantemente rinnovato, di strumenti che li aiutino nella loro attività. La selezione dei brand in portafoglio è attualmente di livello elevatissimo e anche le marche budget si differenziano per consistenza e per la costanza della qualità”. le esclusive del Fintyre Club L’effetto della cernita è stata la riduzione del numero dei marchi rappresentati da 36 agli attuali 19. “Oggi più che mai il gommista si accorge del nostro essere del tutto complementari alle case produttrici: dove non arrivano loro, ecco Fintyre”. È la logica di un rapporto che deve vivere sulla condivisione degli obiettivi dichiarati. Partecipazione e reciprocità che trovano piena rispondenza nel Fintyre Club, lanciato quattro anni or sono e che ora annovera oltre 300 rivenditori specialisti cui la società dedica una serie di servizi gestionali e di strumenti di promozione e marketing a supporto dell’attività d’impresa. “Sono i clienti - spiega andrea Schena, responsabile marketing di Fintyre – che hanno deciso di intraprendere un percorso di sviluppo insieme a noi. Si tratta del nostro fiore all’occhiello, al quale partecipano i migliori partner che, godendo di un rapporto privilegiato, fruiscono di iniziative e contenuti esclusivi, nonché di tutele ad hoc. Come la garanzia sui pneumatici che prevede per sei mesi, nel caso in cui l’acquirente sbatta con l’auto sul marciapiede, la sostituzione gratuita in garanzia”. Per tutti, invece, la possibilità di sfruttare le economie di scala e fare leva su una proposta capace di differenziarli: “al gommista di medio potenziale non serve disporre di decine di marchi. Meglio, invece, compiere precise scelte di campo con le quali distinguersi dai competitor e farsi supportare ai fini della credibilità e della trasparenza del servizio. E al riconoscimento del mercato corrisponde di norma una marginalità più sostenuta”. Quest’estate Fintyre ha trasferito la sede legale e amministrativa da Empoli (Fi) a Seriate (Bg), dove ha ricollocato anche il deposito in precedenza attivo a Cinisello Balsamo (Mi). il PerCorSo eVolUtiVo dei Materiali è Stato lUNGo e CoMPleSSo DAL CauCCiÙ ALLE MESCOLE “SeGreTe” i pneumatici moderni nascondono grandi contenuti tecnologici, frutto di anni di ricerca e sperimentazioni a livello di struttura complessiva, di profilo e di numero e disposizione delle tele, ma soprattutto di materiali: dall’apparizione di elastomeri sintetici dalle caratteristiche adeguate all’aggiunta alla gomma di appropriate cariche di rinforzo, che hanno consentito lo sviluppo di mescole via via più sofisticate e efficaci. 60 pneurama 6 2013 L’evoluzione dei pneumatici è stata lunga e continua, anche per quanto riguarda gli elastomeri impiegati. L’apporto dell’ industria chimica è risultato fondamentale, e lo è tuttora… maSSimo Clarke Dopo essere usciti dallo stampo di vulcanizzazione, i pneumatici hanno l’aspetto pressoché definitivo e le caratteristiche previste in fase di progetto. SOTTO UN’aPPaRENZa semplice i pneumatici moderni nascondono grandi contenuti tecnologici, non solo a livello di struttura complessiva, di profilo e di numero e disposizione delle tele, ma anche di materiali. Di particolare importanza sono state l’apparizione di elastomeri sin- tetici dalle caratteristiche adeguate e l’aggiunta alla gomma di appropriate cariche di rinforzo, che hanno consentito lo sviluppo di mescole via via più sofisticate e efficaci. Il percorso evolutivo è stato assai meno semplice di quanto non si possa pensare e ha richiesto molti anni. La vita utile dei pneumatici è aumentata e così pure le loro prestazioni; oggi si può disporre invariabilmente di un grip elevato, che si accompagna a una ridotta resistenza di rotolamento e a una rimarchevole silenziosità di funzionamento. La difficoltà nasce dal fatto che le esigenze sono contrastanti. Come tutti gli appassionati sanno bene, se si impiega una mescola che offre un’aderenza migliore si deve rinunciare a qualcosa in fatto di durata, in quanto l’usura è più rapida. E viceversa. La composizione tipica di una mescola si trova agevolmente sui libri, ma si tratta di informazioni sempre molto generiche e semplicistiche. In linea di mas- sima non si sbaglia indicando un contenuto in gomma che va dal 45 al 65%, una quantità di cariche di rinforzo dell’ordine del 25-40%, più additivi e prodotti per la vulcanizzazione (9–20% circa). Nell’ambito di quella che viene definita gomma rientrano tanto quella naturale (NR, ovvero natural rubber, che dal punto di vista chimico è poli-isoprene) quanto gli elastomeri sintetici; nella maggior parte dei casi questi ultimi oggi sono in quantità nettamente maggiore. Sapere esattamente quali elastomeri e quali cariche vengono impiegate e, cosa importantissima, in quale misura, è praticamente impossibile; i produttori si guardano bene dal divulgare le composizioni esatte delle mescole impiegate per i loro pneumatici. gli elastomeri sintetici impiegati possono essere anche una ventina (o più!), le varietà di gomme naturali 7 - 8 e i tipi di cariche oltre una decina. E poi ci sono le modalità con le quali si svolgono alcune fasi del procedimento produttivo, che vengono accuratamente tenute nascoste. a rendere la situazione più complessa contribuisce il fatto che le mescole impiegate in uno stesso pneumatico non di rado sono differenti; nelle varie parti (battistrada, fianchi, …) le esigenze sono infatti diverse. La strada per arrivare alla situazione attuale è stata lunga e costellata da alcune tappe davvero fondamentali. In fondo tutto è cominciato con la scoperta accidentale della vulcanizzazione della gomma naturale da parte di Charles goodyear nel 1839. In precedenza la gomma, che veniva ottenuta partendo dal lattice della hevea brasiliensis, una pianta tropicale, aveva caratteristiche scadenti e trovava ben poche applicazioni. Tra l’altro veniva impiegata per cancellare, strofinandola sullo scritto, e questo ha fatto sì che gli inglesi la chiamassero rubber (dal verbo to rub, che significa appunto strofinare). La vulcanizzazione determina, grazie all’azione del calore e di una opportuna sostanza chimica (di norma si tratta di zolfo), la formazione di legami trasversali tra le lunghe catene polimeriche, ovvero tra le macromolecole dell’elastomero. La struttura reticolata che così si ottiene impedisce che, Le mescole dei pneumatici da competizione sono ancora più segrete di quelle dei modelli di serie! Il livello di sofisticazione tecnica è qui portato al limite. pneurama 6 2013 61 DaL CaUCCIù aLLE MESCOLE “SEgRETE” sotto l’azione di una forza, abbiano luogo scorrimenti irreversibili delle catene molecolari. Queste ultime si “distendono” ma poi, cessata la sollecitazione perturbante, si riavvolgono; il pezzo pertanto torna alle dimensioni e alla forma che aveva in origine. grazie alla vulcanizzazione la gomma da appiccicosa, plastica e tenera si trasforma in un materiale elastico, dotato di una maggiore durezza e con caratteristiche meccaniche nettamente superiori. Il processo ha luogo a temperature che generalmente sono comprese tra 130 e 180 °C. appositi acceleranti e attivatori (come l’ossido di zinco) migliorano e rendono più rapida la reticolazione. all’inizio del ventesimo secolo in germania sono iniziate le prime ricerche tese alla realizzazione di un materiale che potesse sostituire la gomma naturale. Sono così stati ottenuti i primi elastomeri sintetici, prodotti partendo dal carbone. Il primo brevetto della Bayer in questo campo è relativo all’isoprene sintetico e risale al 1909. Nel 1912 la Continental ha realizzato i primi pneumatici sperimentali in gomma sintetica. Durante la prima guerra mondiale sempre in germania, ha trovato i primi impieghi la gomma butadienica, con risultati non sempre soddisfacenti. Le ricerche sono continuate negli anni Venti fino a ottenere un elastomero sintetico dalle eccellenti caratteristiche, costituito da un polimero stirene-butadiene, che è stato denominato Buna S e che ha iniziato a essere prodotto in serie presso la Ig Farben nel 1933. Il brevetto è stato quasi subito venduto a una azienda americana del gruppo Standard Oil. Pneumatici con mescola costituita da gomma sintetica sono stati prodotti nel 1935-36 dalla Fulda, dalla Continental e dalla Metzeler; nel 1937 hanno fatto la loro comparsa anche negli USa per merito della goodrich. Nel 1938 in germania sono state prodotte 5.700 tonnellate di Buna 62 pneurama 6 2013 S, che sono salite a 130.000 nel 1944. Negli USa, dopo che i giapponesi si erano impossessati delle grandi piantagioni del sudest asiatico nelle quali veniva prodotta la gomma naturale, è stata sviluppata a tempo di record una colossale rete di stabilimenti per la produzione del Buna S (chiamato dagli americani government Rubber Styrene, ovvero gRS), che nel 1945 è stata in grado di fornire ben 840.000 tonnellate di questo elastomero. Oggi il gruppo delle gomme stireniche-butadieniche è noto con la sigla SBR e trova larghissimo impiego nelle mescole per pneumatici, in particolar modo se destinate al battistrada. Per ragioni economiche attualmente quasi tutti gli elastomeri sintetici vengono ottenuti partendo dal petrolio e non dal carbone. L’immagine dà un’idea della complessità della struttura dei moderni pneumatici di alte prestazioni (quello mostrato è destinato alle moto sportive). Le mescole sono costituite da miscele di elastomeri naturali e sintetici, più una elevata percentuale di cariche di rinforzo e numerosi additivi. I pneumatici AEOLUS sono prodotti ecosostenibili L’ALTERNATIVA Tecnologia, prestazione e afdabilità garantita L’indiscussa alternativa alle migliori marche distribuito da: Aeolus, abbinando la propria esperienza a nuove tecnologie Via Tosco Romagnola, 13 Fornacette (Calcinaia) Pisa tel. 0587 283111 fax 0587 422012 all’avanguardia, è riuscita a creare pneumatici affidabili www.intergomma.com per qualsiasi tipo di impiego. e-mail: [email protected] La sicurezza del tuo trasporto. NoKiaN è Nokian il primo pneumatico invernale della storia, apprezzato in tutto il mondo per le sue qualità sui fondi ghiacciati. Un’industria europea d’eccellenza presente da anni anche con un’interessante gamma estiva. SPECIALISTI per oGni STaGione L’attuale gamma invernale del brand finlandese si avvale di un ampio know-how, trasportato sulle gamme meno estreme rappresentate da un ampio catalogo. all’interno di questo, il Nokian WR D3 è la soluzione ottimale per l’equipaggiamento stagionale delle autovetture piccole, medie e familiari, in grado di rispondere al meglio nelle tipiche condizioni di meteo variabile, minimizzando il rischio di aquaplaning Duilio Damiani La STORIa DEL PNEUMaTICO invernale, nemmeno a dirlo, è assimilabile proprio a quella dell’industria della più settentrionale fascia europea, indissolubilmente legata alle rigide condizioni meteorologiche che a quelle latitudini imperversano per gran parte dell’anno. Ed è al nome di Nokia, come l’omonima cittadina finlandese sulle rive del fiume Nokianvirta, che si deve associare la prima gomma da neve della storia. Un nome su tutti, sinonimo di pneumatici invernali, che rappresenta la pietra miliare di questa tecnologia, sviluppata nel corso di ben 75 anni di continua evoluzione. Con l’hakkapeliitta, Nokian ha provveduto a gommare le auto- 64 pneurama 6 2013 mobili impegnate sulle strade innevate già dal 1934, anno in cui l’industria nata in Finlandia dapprima come produttore di ruote per biciclette, di scarpe e di elementi in gomma, decide di ampliare la sua produzione anche nel campo delle autovetture, affrontando sin da subito il complesso tema della tenuta di strada nelle peggiori condizioni invernali. Un successo costruito con la più ampia esperienza, che ha portato oggi all’ottava generazione hakkapeliitta, il pneumatico detentore del record di velocità su ghiaccio, con ben 335,71 km/h raggiunti lo scorso marzo dal pilota collaudatore Janne Laitinen su una pista ghiacciata di 12 chilometri nel golfo di Botnia, nella parte settentrionale del mar Baltico, tra Svezia e Finlandia. L’attuale gamma invernale del brand finlandese si avvale quindi di un ampio know-how, trasportato sulle gamme meno estreme (l’hakkapeliitta ricordiamo è un pneumatico chiodabile ultra-specializzato, distribuito nei paesi nordici e solo su richiesta in Italia), rappresentate da un ampio catalogo. all’interno di questo, il Nokian WR D3 è la soluzione ottimale per l’equipaggiamento stagionale delle autovetture piccole, medie e familiari, in grado di rispondere al meglio nelle tipiche condizioni di meteo variabile, minimizzando il rischio di Estivo ad alte prestazioni, lo zLine presenta una nuova mescola, coperta da brevetto, denominata Nokian Intelligent UHP Silica, in grado di generare minor calore incrementando aderenza e durata. aquaplaning. Un bordo distaccato presente sul profilo di ciascun blocco di gomma consente la rapida espulsione dalle scanalature di acqua e fanghiglia, mentre gli intagli con lamelle Cool Touch Design limitano l’attrito e il riscaldamento provocato dal movimento della gomma. La gamma WR D3 è disponibile in dimensioni incluse tra i 175/70 R13 T e i 225/45 R17 h. L’ammiraglia della serie è rappresentata dal modello WR a3, pneumatico destinato ai veicoli più potenti, offerto in una serie dimensionale compresa tra i 195/50 R15 h e i 285/30 R20 W. L’applicazione di specifiche nanotecnologie garantisce una mescola estremamente stabile anche alle massime velocità, con elevata precisione in curva e nei cambi di corsia, massimo controllo in condizioni estreme, anche in presenza di ghiaccio e neve. La nuova concezione del battistrada minimizza il riscaldamento della carcassa, mantenendo lungo tutto l’arco d’impiego ottimali valori di resistenza al rotolamento, con effettivi benefici sul consumo di carburante. La famiglia WR è stata recentemente ampliata grazie alla versione SUV 3, espressamente dedicata agli sport utility e ai fuoristrada 4x4. Notevolmente evoluto rispetto il precedente WR g2 SUV, il nuovo modello è un invernale pensato per i mercati dell’Europa centrale, in grado di garantire la massima aderenza al suolo in condizioni difficili, mediante un nuovo disegno simmetrico direzionale a battistrada aperto. Una inedita mescola dei polimeri sviluppata per l’impiego sui veicoli più pesanti e dotati di motorizzazioni potenti, consente grande manovrabilità e precisione anche sulle superfici sdrucciolevoli, mentre un surplus di aderenza su neve e ghiaccio viene procurato dalla speciale conformazione 3D delle lamelle autobloccanti, capaci di aggrapparsi su ogni superficie offrendo al contempo apprezzabile stabilità sull’asciutto. In questo caso le misure disponibili spaziano tra la 235/75 R15 T e la 295/35 R19 V. L’offerta Nokian Tyres si è allargata da qualche tempo sui mercati europei, e italiano in particolare, grazie all’ampliamento della gamma estiva e alle iniziative commerciali di supporto. Conosciuta in special modo per i suoi pneumatici invernali, l’ampio listino Nokian annovera gamme stagionali ancora non del tutto conosciute sul mercato italiano. Le più recenti novità dell’offerta estiva riguardano le gamme Line, eLine e zLine, tre moderni profili in grado di soddisfare le principali esigenze di mobilità. Il Nokian Line è in sostanza il più indicato per la maggior parte delle vetture di classe media e medio-piccola, che basa i suoi punti di forza su stabilità e precisione di guida anche in quelle condizioni di superficie stradale resa insidiosa dalla pioggia. Il merito di tale comportamento viene attribuito alla speciale scolpitura della fascia battistrada, tratteggiata da una serie di intagli denominati Cross-Block che si intersecano alle scanalature Swoop grove, tali da creare un buon grip in ogni condizione. La composizione della cosiddetta Nokian Intelligent Silica è stata appositamente progettata per rispondere in maniera ottimale alle alte velocità, con una struttura in grado di offrire le migliori prestazioni a diverse temperature, massimizzando la tenuta sul bagnato. allo stesso tempo, riducendo la produzione di calore, vengono migliorate la resistenza all´usura e la durata complessiva, con una ridotta resistenza al rotolamento che ne conferisce apprezzabili doti di scorrimento e di risparmio di carburante. L’ampia disponibilità di misure può soddisfare le esigenze della maggior parte degli Da sinistra: La richiesta da parte delle autovetture ibride viene soddisfatta dal Nokian eLine, il pneumatico a bassa resistenza al rotolamento che ha ottenuto la doppia A nell’etichettatura europea. Al vertice della gamma invernale, il Nokian WR A3, disponibile dai 15 ai 20 pollici, presenta soluzioni avanzate in grado di stabilizzare la mescola battistrada in ogni condizione, anche alle velocità più sostenute. Il maggiore campo d’applicazione invernale arriva dal Nokian WR D3, studiato per le city car, le berline medie e le familiari, disponibile in un’ampia gamma dimensionale che spazia dai 13 ai 17 pollici. Con la versione SUV3 della gamma invernale WR, grazie a un disegno simmetrico direzionale del battistrada, le doti di tenuta in ogni condizione meteo sono garantite anche ai pesanti sport utility. pneurama 6 2013 65 SPECIaLISTI PER OgNI STagIONE La distribuzione di Nokian si può avvalere di network su due livelli, con la rete globale Vianor, che conta oggi oltre mille punti in tutto il mondo, e il più soft NAD italiano, con 300 punti vendita previsti per il 2014. 66 pneurama 6 2013 autoveicoli dotati di ruote da 14 e fino a 17 pollici. Il carattere ecologico della casa finlandese viene espresso maggiormente dal modello eLine, il pneumatico dedicato principalmente ai veicoli ibridi e ha ottenuto la classificazione aa nell’etichettatura europea. Il profilo asimmetrico a fasce distinte permette di conferire una duplice funzionalità, con la sezione interna destinata alla massima espulsione dell’acqua in presenza di pioggia, mentre quella esterna è destinata ad incrementare handling e precisione di guida. Le scanalature tradizionali sulla spalla sono state sostituite da intagli sottili, che uniti alla forma dei blocchi centrali allargati in senso longitudinale, offrono una superficie di contatto estremamente bilanciata, con una distribuzione del peso su una superficie più ampia, contribuendo alla elevata maneggevolezza durante tutte le fasi di guida. La mescola studiata per queste applicazioni enfatizza la natura ecologica dell’eLine, raggiungendo rapidamente l’ottimale temperatura operativa, tale da consentire già dai primi chilometri minima resistenza al rotolamento e rapida risposta alle sollecitazioni trasmesse dalla strada. Esclusive dal punto di vista dell’adozione, le sei referenze da 15 e 16 pollici risultano allineate alle dimen- sioni delle più diffuse autovetture ibride in circolazione. L’uhp estivo Nokian di ultima generazione si chiama zLine, un pneumatico espressamente studiato per la guida veloce in ogni condizione stradale. La composizione del battistrada in silice “intelligente” (Nokian Intelligent UhP Silica) è stata progettata al fine di generare una minor quantità di calore massimizzando il chilometraggio a disposizione - e assicurare una buona integrità strutturale quando sottoposto a forti sollecitazioni. La robusta area offerta dalle due spalle, interna e esterna, si combina con i blocchi centrali, uniti tra di loro da scolpiture longitudinali di continuità. ampi tratti che irrigidiscono il pneumatico al contatto con il suolo, riducendo il movimento dei blocchi del battistrada. Curiose le speciali dentellature semi-circolari, che richiamano una palla da golf, costellate sulle pareti delle scanalature trasversali, in grado di assicurare il maggiore comfort nella guida. L´innovativo design (Silent groove Design) riduce drasticamente la rumorosità interna e, al contempo, la resistenza al rotolamento della ruota. Numerose le dimensioni previste, tali da uniformarsi alla quasi totalità delle berlinette sportive sul mercato, comprese tra la 205/50 R16 e fino alla 275/35 ZR20. Tra le novità organizzative introdotte negli ultimi anni, al fine di promuovere la conoscenza del marchio oltre all’offerta di una gamma di servizi sempre più ampia e specializzata, la catena di soft franchising Nad (Nokian authorized Dealer), avviata per iniziativa diretta dell’agente italiano North Tyres di Milano, si sta rapidamente diffondendo anche al di fuori dei confini nazionali. Parallelamente al network Vianor, il franchising globale Nokian con oltre 1.000 outlet in tutto il mondo (di cui 12 in Italia), grazie alla stretta collaborazione con i distributori locali è stata rapidamente creata una rete italiana di circa 200 punti vendita affiliati NaD. Il successo dell’iniziativa, che mira a totalizzare almeno 300 aderenti entro il prossimo 2014, ha convinto a replicare l’operazione anche sul mercato tedesco, attualmente con un centinaio di rivenditori, e di sviluppare il medesimo progetto anche sullo strategico mercato cinese. Operazioni di supporto commerciale che hanno prodotto, sul territorio nazionale, un volume di vendite nell’ordine dei 700.000 pezzi nel 2012 (ripartiti tra invernali e estivi), un target che in questo periodo di recessione vuole comunque essere replicato anche per il 2013, spostando il mix di prodotto verso l’alto di gamma. iN laB Tratti e repertori attitudinali Riprendiamo qui la quarta tappa del percorso “alla volta delle attitudini” le memorie emotive e le attitudini Nel precedente numero di Pneurama è stata presa in considerazione l’area cerebrale “limbica” e la sua funzione di edificare e stabilizzare i capitoli e i repertori soggettivi piacevoli e quelli spiacevoli, sulla base della concreta esperienza dei singoli individui. L’avventura educativa e di adattamento ambientale plasma nella mente limbica dei soggetti il mondo intimo e sperimentato dell’attrazione e quello della repulsione. È il sistema limbico che nell’implicito profondo della psiche guida il nostro agire verso approdi attitudinali e lo allontana da lidi non attitudinali. l’attitudine dell’espressività emotiva Il tono, il livello di passionalità, che ci caratterizza nel rapporto con ambienti e soprattutto persone può influenzare positivamente o negativamente l’esercizio di specifici ruoli organizzativi. Nella nostra relazione col mondo non scambiamo solo dati e informazioni, ma soprattutto valenze emotive, arricchendo di significati relazionali i contenuti verbali e soprattutto i messaggi non verbali. I tratti attitudinali di coloritura emotiva possono essere essenzialmente categorizzati in tre aree di diagnosi. Bassa espressività emotiva – attitudine presente in quegli individui che si sentono a loro agio minimizzando le valenze emotive dei loro processi di comunicazione. Nel linguaggio comune questi soggetti vengono connotati “freddi”. Se si escludono i casi limite di persone pesantemente anaffettive, tali individui risultano adatti ad attività professionali nelle quali l’emotività eccessiva potrebbe andare a scapito delle performance (attività di relazione con tecnologia complessa o con procedure, attività di controllo impopolare, ruoli di gestione ad alta potenzialità conflittuale, attività di manualità fine etc.). Media espressività emotiva – caratteristica degli individui piacevolmente abituati a esprimere valenze emotive (limbiche) governandone razionalmente (corticalmente) gli eccessi. gli individui che adottano per attitudine un tale registro emotivo empatico tendono a giocare la maggior parte delle relazioni col pronome personale “lei” a cautela delle relazioni amicali. Una tale attitudine a modulare situazional- 68 pneurama 6 2013 mente il gradiente emotivo porta tali soggetti a essere inclini ad attività professionali che implicano relazioni multiple e diversificate, relazioni delicate, rivolte a soggetti diversi che richiedono l’adozione di strategie di rapporto multiple e flessibili (attività manageriali, negoziali, commerciali da grande distribuzione, politiche, istituzionali etc.). alta espressività emotiva – propria di quegli individui portati a esprimere liberamente e senza problemi di controllo la loro emotività. Tali individui si trovano a loro agio nelle dinamiche di relazione giocate con il pronome “tu”, per tale ragione questo registro viene comunemente chiamato “amicale”. Se trascuriamo i casi di eccessiva umoralità e metereopatia che potrebbero mettere a rischio relazioni stabili, le persone che posseggono questa attitudine si potrebbero trovare a loro agio in attività lavorative che prevedono relazioni interpersonali improntate ad alta affidabilità personale (commercializzazione al dettaglio, consulenza, assistenza, servizi alla persona, animazione sociale, attività artistiche in genere etc.). Questa attitudine risulta vincente in tutte le attività lavorative che prevedono fidelizzazione personale alle soglie dell’amicalità. Un esempio di palese distinzione tra la categoria causale dei tratti attitudinali (tensioni di fondo degli individui) e la categoria sintomatica dei comportamenti agiti (indizi di comunicazione visibile) è osservabile in quegli individui attitudinalmente dotati di alta espressività emotiva e di contemporanea alta attitudine al controllo razionale (corticale) del loro comportamento. Tali individui, in situazioni di contesto particolarmente emotivo e da loro ritenuto degno di vigilanza e controllo, mettono in atto comportamenti verbali e non verbali caratterizzati in modo evidente da censure di linguaggio e rigidità corporea, tutto a scapito della naturalezza e dell’integrazione relazionale. Questa dinamica comportamentale è la risultante visibile di due forze interne contrapposte all’individuo, l’alta passionalità emotiva e il controllo razionale della comunicazione. In questi frangenti gran parte dell’energia individuale è stanziata per gestire il conflitto interno (corticale/limbico) ed è rubata alla naturalezza della comunicazione sociale. l’attitudine relazionale “verticale” “orizzontale” Questo ambito attitudinale considera i repertori impliciti che regolano le relazioni sociali tra gli individui. Con ampia generalizzazione si possono stimare due strategie fondamentali. repertorio relazionale verticale – Tale strategia è prediletta da tutti quegli individui che tendono implicitamente a dare particolare importanza valoriale al principio di autorità attiva e passiva quale regolatore e ordinatore primario dei rapporti sociali. Tali persone tendono ad assumere un atteggiamento di superiorità/comando con le persone ritenute di rango inferiore e un atteggiamento di obbedienza o di richiesta di rassicurazione con le persone ritenute di rango superiore. La verticalità attitudinale enfatizza gli aspetti asimmetrici (top/down) delle relazioni sociali. I soggetti che possiedono una spiccata attitudine alla verticalità mostrano usualmente atteggiamenti giudicanti, prescrittivi, valutativi, di comando o di obbedienza ossequiosa, al detto “forti con i deboli, deboli con i forti”. Per le persone dotate di tale profilo attitudinale l’obbedienza rispetto alla gerarchia assume aspetti valoriali che mettono in secondo piano la qualità delle competenze professionali e quella dei rapporti interpersonali. Una tale attitudine comportamentale si sposa coerentemente con ruoli di costrizione impopolare (manager ristrutturatori, ruoli prescrittivi, incarichi di certificazione fiscale), con funzioni o lavori dove la centralità di comando garantisce l’efficienza (imprenditori d’assalto, direttori di produzioni standardizzate e a volumi, controllori di persone), con ambiti lavorativi nei quali risalta la dimensione d’ordine del rapporto capo/ dipendente. Questa strategia comportamentale, se associata alla forza individuale, permette una diagnosi più netta di posizionamento lavorativo, in quanto le persone “verticali” dotate di alta energia d’influenzamento sono portate a ricoprire funzioni di comando, mentre le persone “verticali” dotate di bassa energia leaderistica sono vocate a ricoprire ruoli gregari. Il repertorio verticale privilegia i rapporti di forza tra individui più che i rapporti basati sui contenuti professionali. Lo stile relazionale verticale riscuote in termini di efficienza organizzativa ma può pagare un prezzo in termini di motivazione e di clima sociale. Le persone dotate di forte verticalità tendono a contornarsi di collaboratori evidentemente più deboli e altrettanto verticali (obbedienti). repertorio relazionale orizzontale – questo paradigma relazionale è privilegiato da tutti gli individui che tendono ad attribuire un’implicita connotazione valoriale alla relazione simmetrica, paritaria, negoziale. gli interpreti del repertorio orizzontale tendono a privilegiare la qualità dei contributi professionali più che i rapporti di forza. La strategia orizzontale tende a far risaltare la dimensione di scambio simmetrico e paritario nel rapporto interpersonale. gli individui che privilegiano tale modalità di rapporto non amano contesti organizzativi rigidamente strutturati né amano ambienti lavorativi tesi al raggiungimento di posizioni di status gerarchico. Essi privilegiano l’uso della convinzione reciproca piuttosto che del comando ed attribuiscono importanza ai buoni climi sociali, alla costruzione della “squadra”. Un tale stile di leadership è funzionale alla conduzione di collaboratori che godono di ampi spazi di discrezionalità professionale e perciò vanno motivati più che prescritti. Individui possessori di una spiccata attitudine all’orizzontalità sociale sono coerenti con la copertura di ruoli organizzativi orizzontali, ruoli di coordinamento, ruoli di integrazione, ruoli di negoziazione, attività di servizio ai clienti interni e esterni all’organizzazione, attività di assistenza, ruoli di consulenza, posizioni di staff, posizioni manageriali di integratori di vertice di sistemi organizzativi molto complessi. anche la strategia orizzontale, se associata alla forza individuale, permette di formulare una diagnosi di posizionamento organizzativo più mirata. Un individuo con forte orizzontalità e notevole forza d’influenzamento potrà ricoprire cariche di direzione generale di un sistema organizzativo molto complesso o potrà essere un forte diplomatico negoziatore. Tali soggetti tendono a contornarsi di collaboratori capaci di dissentire in modo convincente. Un individuo dotato di forte orizzontalità e bassa energia leaderistica risulta portato per attività di servizio, di supporto in staff, ma tenderà a eclissarsi nell’anonimato in presenza di contesti energetici e conflittuali. Egli avrà bisogno, per mettere in luce le sue competenze e doti attitudinali, di potersi appellare a una procedura o a un mandato protettivo dotato di forte copertura, attribuitogli da ruoli e persone che possiedono una evidente leadership; in altri termini potrà esercitare il ruolo di “pianeta” e non di “stella”. roberto Vaccani formatore, consulente di organizzazione, comportamento organizzativo e docente senior SDa Bocconi Milano pneurama 6 2013 69 D DIRITTO& IRITTO& v esc Diritto&roVesCio Diritto iritto&ro &RO &ro &rovesc rovesc VesC Ves CIO io NEWS a cura dell’avvocato tommaso Bagnulo l’autorità Garante per la protezione dei dati personali (privacy) detta le linee guida in materia di attività promozionali e contrasto allo spam. Con delibera del 4 luglio 2013 (pubblicata in gazzetta Ufficiale del 26 luglio 2013 n. 174 e consultabile sul sito web del garante www.garanteprivacy.it), il garante per la protezione dei dati personali ha deliberato l’adozione di nuove linee guida in materia di attività promozionale e contrasto allo spam. Il fenomeno dello spam è costituito dalle comunicazioni per l’invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale (artt. 7, comma 4, lett. b, 130, comma 1 e 140 del Codice della Privacy) effettuate con sistemi automatizzati di chiamata senza operatore (c.d. “telefonate preregistrate”) oppure con modalità assimilate (ad esempio a mezzo e-mail, fax, sms, mms). Rileva invero l’autorità che in materia di spamming (ossia l’invio di comunicazioni promozionali e di materiale pubblicitario senza il consenso dei destinatari), siano emersi progressivamente profili problematici e nuove forme di spam che possono comportare modalità sempre più insidiose e invasive della sfera personale degli interessati. ad esempio, l’autorità individua il “marketing virale”, ossia comunicazioni promozionali inviate tramite piattaforme tecnologiche di proprietà di soggetti terzi spesso situati all’estero e dunque non agevolmente individuabili; il “marketing mirato”, grazie all’utilizzo di meccanismi di “profilazione” dell’utente, e il c.d. “social spam”, che consiste in un insieme di attività mediante le quali lo spammer veicola messaggi e link attraverso le reti sociali online. Ulteriore elemento di preoccupazione, rileva sempre l’autorità, il fatto che sempre più spesso tali forme di attività promozionali invasive coinvolgano anche soggetti minorenni, che non possono che essere dunque soggetti ai quali deve essere assicurata una tutela rafforzata da parte dell’ordinamento giuridico. L’utilizzo a fini promozionali di strumenti automatizzati o a questi equiparati, in forza delle disposizioni del Codice della Privacy, è consentito solamente con il consenso preventivo del contraente o utente. Quindi, sottolinea l’autorità, ai fini della legittimità della comunicazione effettuata, non è lecito con la medesima avvisare della possibilità di opporsi a ulteriori invii, né è lecito chiedere, con il primo messaggio promozionale, il consenso al trattamento dei dati per finalità promozionali. alla luce di quanto sopra, senza il consenso preventivo non è possibile inviare comunicazioni promozionali con i predetti strumenti neanche nel caso in cui i dati personali siano tratti da registri pubblici, elenchi, siti web, atti o documenti conosciuti o conoscibili da chiunque. Il consenso acquisito per le finalità di invio di comunicazioni promozionali deve essere libero, informato, specifico, con riferimento a trattamenti chiaramente individuati nonché documentato per iscritto, ed è 70 pneurama 6 2013 pertanto necessaria la presenza contestuale di tutti i summenzionati requisiti per poter ritenere tale trattamento conforme alle disposizioni del Codice. Il consenso del contraente deve essere specifico per ciascuna eventuale finalità perseguita e per ciascun eventuale trattamento effettuato, quale in particolare la comunicazione a terzi per l’invio di loro comunicazioni promozionali, secondo le indicazioni e i chiarimenti forniti di seguito nel presente provvedimento. Coloro i quali ricevano spam, nelle varie forme descritte o comunque in qualsiasi forma che possa caratterizzarsi quale spam, hanno diritto di ricorrere all’autorità garante la quale, fatta salva l’eventuale adozione di provvedimenti inibitori o prescrittivi, può applicare le sanzioni amministrative (che nei casi più gravi possono arrivare fino a circa 500.000 euro); mentre le società pur non potendo più chiedere l’intervento formale del garante per la privacy, possono comunque comunicare eventuali violazioni. È ovviamente fatta salva la possibilità di ricorrere all’autorità giudiziaria per la tutela civile e/o penale. In ogni modo, qualora emergano presupposti di un possibile trattamento illecito di dati personali avente una specifica rilevanza di natura penale, l’autorità è tenuta a denunciare i fatti configurabili come reati perseguibili d’ufficio all’autorità giudiziaria per l’eventuale applicazione della sanzione penale prevista dall’art. 167 del Codice (ossia la reclusione da sei a diciotto mesi o, se il fatto consiste nella comunicazione o diffusione di dati personali, con la reclusione da sei a ventiquattro mesi; in caso il trattamento dei dati personali, peraltro, in violazione delle norme del Codice sia al fine di trarre per sé o per altri un profitto o di recare ad altri un danno, la pena può consistere nella reclusione da uno a tre anni). FISCO a cura del Dottore Commercialista alberto Piombo moratoria abi Le Piccole e Medie Imprese possono chiedere la sospensione della quota capitale su finanziamenti e mutui in corso all’1 luglio 2013, nonché l’allungamento del finanziamento. Più dell’80% di Banche e Intermediari finanziari ha siglato l’accordo con i rappresentanti delle PMI. Sul sito dell’abi, www.abi.it, alla sezione “Mercati” a cui si accede dalla homepage e alla voce “Crediti” quindi sotto “crediti alle imprese”, è possibile trovare il modulo di richiesta. L’accordo si rivolge alle PMI (meno di 250 dipendenti, fatturato minore di 50 mln) che: - al momento della domanda non abbiano posizioni debitorie classificate come “sofferenze”, “partite incagliate”, “esposizioni scadute/sconfinanti”, né “procedure esecutive in corso”; - presentino una temporanea tensione finanziaria. Esse possono quindi richiedere: a) la sospensione per 12 mesi della quota capitale delle rate dei mutui; b) la sospensione per 12 mesi della quota capitale dei canoni di operazioni di leasing immobiliare, o per 6 mesi per il leasing mobiliari; c) l’allungamento della durata dei mutui (non oltre 3 anni per i mutui chirografari e 4 anni per quelli ipotecari); d) l’allungamento sino a 270 giorni delle scadenze delle anticipazioni bancarie su crediti per i quali si siano registrati insoluti di pagamento. Oggetto delle operazioni di sospensione possono es essere anche i mutui che hanno già beneficiato di ana analoga facilitazione (accordo del 3 agosto 2009 e suc successive proroghe), ma sono esclusi i mutui sospesi ai ccordo del 28 febbraio 2012. sensi dell’accordo La domanda va presentata entro il 30/06/2014. BI è quanto mai esplicativo per le modaIl link dell’aBI lità di concessione della moratoria. Deducibilità costi auto aziendali e opportunità per i rimborsi chilometrici a dipendenti e amministratori Come già ricordato i costi relativi ai veicoli aziendali concessi in uso a dipendenti e amministratori hanno subito una riduzione consistente della percentuale di deducibilità dal 2013. le nuove regole per la deducibilità dei veicoli in uso a imprese e professionisti I veicoli interessati dalle nuove disposizioni sono quelli contemplati dall’art. 164 TUIR: autovetture, autocaravan, ciclomotori e motocicli, fatta eccezione per quelli strumentali all’esercizio dell’attività. Tra le voci di spesa interessate sono compresi gli ammortamenti, i canoni di leasing e di noleggio, le spese di impiego (carburanti, lubrificanti, assicurazione, tasse di circolazione, etc.), le spese di custodia (autorimessa, etc.), le spese di manutenzione e di riparazione. Con riferimento ai veicoli di cui all’art. 164, comma 1, lettera b), TUIR, si ricorda che esiste un doppio limite di deducibilità: • limite di deducibilità percentuale: che passa dal 40% al 20%; • limite di valore fiscalmente riconosciuto: rimasto inalterato anche a seguito delle nuove disposizioni (è previsto un tetto massimo di riconoscimento fiscale del costo d’acquisto sostenuto per l’acquisto del mezzo di trasporto, pari a 18.075,99 euro per autovetture e autocaravan, 4.131,66 euro per i motocicli, 2.065,83 euro per i ciclomotori). Considerando che i limiti operano congiuntamente, il costo massimo fiscalmente deducibile alla luce della nuova percentuale del 20% sarà pari a: • 3.615,20 euro (20% di 18.075,99 euro) per autovetture e autocaravan; • 826,33 euro (20% di 4.131,66 euro) per i motocicli; • 413,17 euro (20% di 2.065,83 euro) per i ciclomotori. È opportuno ricordare che, qualora le imprese abbia- no stipulato contratti di leasing per l’utilizzo di mezzi di trasporto, il tetto massimo di riconoscimento fisca fiscale dei canoni di leasing è il medesimo previsto in caso di acquisto dei veicoli. Per quanto concerne i canoni di locazione e noleggio, il costo massimo fiscalmente deducibile, sempre alla luce della nuova percentuale del 20% sarà pari a: • 723,04 euro (20% di 3.615,20 euro) per autovetture e autocaravan; • 154,94 (20% di 774,69 euro) per i motocicli; • 82,63 (20% di 413,17 euro) per i ciclomotori. e nuove regole per la deducibilità dei veicoli con le concessi in uso ai dipendenti L’art. 4, comma 72, lettera b), della legge Fornero ri riduce dal 90 al 70% la percentuale di deducibilità per le auto concesse in uso promiscuo a dipendenti per la maggior parte del periodo d’imposta, secondo quanto stabilito dall’art. 164, comma 1, lettera b-bis), TUIR. a riguardo, si ricorda che il periodo di uso promiscuo deve essere superiore per la metà più uno dei giorni che compongono il periodo d’imposta del datore di lavoro e che, in tal caso, non si applicano i limiti al costo fiscalmente riconosciuto per i veicoli aziendali in genere. Quanto all’applicazione del nuovo intervento restrittivo, si ritiene che la percentuale di deducibilità vada applicata all’intero ammontare dei costi riferiti ai veicoli dati in uso promiscuo ai dipendenti, compreso l’importo pari al fringe benefit tassato in capo al dipendente. In caso di assegnazione dell’autovettura a un amministratore di società le spese eccedenti il fringe benefit dovrebbero essere deducibili nella misura pari al 20%, ferma restando la deduzione dell’importo pari al fringe benefit come spesa per prestazioni di lavoro. Di seguito si riporta una tabella riassuntiva della successione dei provvedimenti di modifica della disciplina fiscale delle auto: Percentuale di deduzione dei costi auto anno 2012 anno 2013 Dipendenti 90% 70% amministratori 40% su eccedenza fringe benefit 20% su eccedenza fringe benefit Pertanto sempre più aziende propendono per il rimborso chilometrico delle auto private dei dipendenti/ amministratori per trasferte fuori dal comune in cui è ubicata la sede del lavoro. Se da un lato il rimborso delle trasferte fuori dal comune hanno per il percipiente (dipendente/amministratore) natura compensativa, dall’altro l’impresa potrà dedurre dal reddito di impresa l’intero rimborso chilometrico corrisposto, che altro non è che il costo di percorrenza espresso per Km. La deduzione non può tuttavia essere fatta valere ai fini IRaP. Sulla pagina dell’aCI: servizi.aci.it/CKInternet/SelezioneModello è possibile trovare il costo kilometrico. pneurama 6 2013 71 D DIRITTO& IRITTO& v esc Diritto&roVesCio Diritto iritto&ro &RO &ro &rovesc rovesc VesC Ves CIO io Deducibilità dei compensi corrisposti agli amministratori La Cassazione, con un recente intervento (sent. 17673/2013) è ritornata sul tema dei compensi degli amministratori di società di capitali, ribadendo la necessità che tali compensi siano deliberati espressamente dall’assemblea, ai fini della deducibilità degli stessi. Nel tempo infatti aveva preso piede un orientamento della Cassazione, peraltro minoritario, secondo cui era sufficiente l’approvazione del bilancio dell’esercizio in cui i compensi erano stati attribuiti e quindi contabilizzati a conto economico. Tale impostazione avrebbe come conseguenza una semplice ratifica da parte dei soci sull’auto attribuzione dei compensi determinati dagli amministratori. Bene ha fatto quindi quest’ultima sentenza nel mettere fine (si spera!) a queste impostazioni non corrette, statuendo che “il compenso dell’amministratore di società di capitali non è deducibile dall’impresa in assenza di una specifica delibera dell’assemblea. Infatti il beneficio fiscale è ammesso solo nel caso in cui il pagamento in favore dei manager sia prestabilito nello statuto o nel consesso dei soci”. È inoltre il caso di ricordare di convocare l’assemblea dei Soci entro il 31/12/2013 per deliberare sui compensi degli amministratori, qualora siano stati corrisposti compensi senza una precedente delibera che esplichi i suoi effetti anche per l’anno 2013. aMBIENTE E SICUREZZa a cura dell’Ingegnere Matteo Cecconi Disponibile il testo coordinato del “testo unico” D.lgs. 81/08 Sul sito del Ministero del Lavoro (www.lavoro.gov.it/SicurezzaLavoro) è disponibile il testo coordinato del “testo unico” sulla sicurezza sul lavoro, Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n.81. Questo documento riporta, nelle prime pagine, cioè prima dell’inizio del Decreto vero e proprio, le modifiche principali che sono state introdotte di mano in mano, dai Decreti che si sono succeduti dopo la pubblicazione del “Testo unico”. L’ultimo importante Decreto che ha introdotto modifiche al D.Lgs. 81/08 è, come riportato nello scorso numero di Pneurama, il Decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69 (cosiddetto “Decreto del fare”). Gazzetta ufficiale n. 227 del 27 settembre 2013 Decreto Legislativo n. 108 del 13 settembre 2013 Disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni derivanti dal Regolamento (CE) n. 1005/2009 sulle sostanze che riducono lo strato di ozono. Con il Regolamento (CE) n. 1005/2009 è stato definito il quadro normativo di riferimento in materia di produzione, immissione sul mercato, uso, recupero, riciclo, rigenerazione e distruzione delle sostanze che riducono lo strato di ozono, nonchè in materia di importazione, esportazione, immissione sul mercato e uso di prodotti e apparecchiature che le contengono. In particolare, il regolamento ha stabilito obblighi pre- 72 pneurama 6 2013 cisi per le imprese che gestiscono apparecchiature di refrigerazione e di condizionamento d’aria, pompe di calore o sistemi di protezione antincendio contenenti tali sostanze in quantità superiore a 3 kg. Questi soggetti, con periodicità definite in funzione del quantitativo di gas contenuto in ciascuna apparecchiatura, devono provvedere a sottoporla a verifica sulla presenza di fughe. Nel caso in cui venga riscontrata, la fuga deve essere riparata entro 14 giorni e, a distanza di un mese dall’intervento di manutenzione, si deve procedere alla verifica dell’efficacia della riparazione. Le imprese, inoltre, devono tenere un registro in cui riportare le informazioni relative all’esito dei controlli effettuati e alle quantità e al tipo di sostanze controllate (CFC, hCFC, halon…) eventualmente aggiunte / recuperate durante le attività di manutenzione. Stabilita la disciplina a livello europeo, è stata demandata alla legislazione nazionale la definizione del sistema sanzionatorio per la violazione degli obblighi da essa previsti. La pubblicazione del D.Lgs. 108/2013, in vigore dal 12 ottobre 2013, ha chiuso il cerchio introducendo sanzioni sia di natura amministrativa che penale. Infine, si ricorda che: • fino al 31 dicembre 2014 gli hCFC riciclati possono essere utilizzati per la manutenzione o l’assistenza di apparecchiature di refrigerazione e condizionamento d’aria e pompe di calore esistenti, purché siano stati recuperati da tali apparecchiature • entro il 12 aprile 2014 i sistemi di protezione antincendio contenenti sostanze controllate dovranno essere eliminati Gazzetta ufficiale n. 227 del 27 settembre 2013 Legge 30 ottobre 2013, n. 125 Conversione in legge con modificazioni, del decreto legge 31 agosto 2013, n. 101, recante disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni. Nuove modifiche alla disciplina SISTRI arrivano con la conversione in legge del D.L. 101/2013 che già aveva previsto lo slittamento al 3 marzo 2014 dell’operatività del sistema per i produttori iniziali di rifiuti pericolosi. Di particolare interesse per le imprese soggette risulta la proroga dell’applicazione della sanzioni in violazione del Sistri che scatteranno per tutti i soggetti interessati (gestori e produttori) a partire dal 1° agosto 2014 . Infatti, il nuovo provvedimento stabilisce che per i 10 mesi successivi alla data del 1° ottobre 2013 dovranno continuare ad applicarsi gli obblighi in merito alla compilazione e tenuta di registri di carico e scarico e formulari (con relative sanzioni), mentre resterà sospeso il regime sanzionatorio relativo al SISTRI. Inoltre è previsto l’avvio dal 30 giugno 2014 di una fase sperimentale per l’applicazione del SISTRI agli enti e alle imprese che raccolgono o trasportano i rifiuti urbani pericolosi e alle aziende che effettuano operazioni di recupero, trattamento, smaltimento, commercio e intermediazione dei rifiuti urbani pericolosi. Le modalità con cui verrà gestita tale fase di sperimentazione verranno definite da apposito decreto del Ministero dell’ambiente. albo nazionale Gestori ambientali Deliberazione 11 settembre 2013, n. 2 Regolamento per la gestione telematica delle domande e delle comunicazioni relative all’iscrizione all’Albo. Con la delibera 11 settembre 2013 vengono disciplinate le modalità di trasmissione telematica delle domande e comunicazioni alla Sezione regionale o provinciale dell’albo territorialmente competente (iscrizione all’albo, visure, elenchi e certificazioni relative alle imprese iscritte). Le modalità di accesso al sistema informatico sono disponibili sul sito www.AlboNazionaleGestoriAmbientali.it. PRIVaCY a cura del Dottore Juri torreggiani Consulente privacy Quasi definitivo il nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati il primo voto favorevole del parlamento ue È finalmente arrivato, nei giorni scorsi, il primo via libera all’avvio dei negoziati tra Parlamento europeo e Consiglio dell’Unione Europea per raggiungere un accordo su un testo condiviso del nuovo Regolamento sulla protezione dei dati. La Commissione competente del Parlamento Europeo (Libe - Libertà civili, giustizia e affari interni) ha infatti votato il 21 ottobre gli emendamenti al testo della proposta di Regolamento presentata dalla Commissione europea il 25 gennaio del 2012, dopo oltre 20 mesi di intenso dibattito nei quali sono stati presentati più di 3.000 emendamenti. Per iniziare i negoziati tra i due “co-legislatori” (Parlamento da un lato e Consiglio Ue dall’altro), al momento si attende il testo con gli emendamenti del Consiglio, che non ha ancora terminato l’esame della proposta. il contenuto del testo Il contenuto del testo emendato del Regolamento, evidenzia molte delle impostazioni della proposta originale della Commissione, a cominciare dall’applicabilità del Regolamento ai trattamenti svolti da aziende extra-ue se queste utilizzano dati personali di utenti ue per offrire loro prodotti o servizi. Ulteriori conferme riguardano, ad esempio, il consenso della persona interessata (che deve essere “esplicito” anziché solo “inequivocabile” come nell’attuale direttiva 95/46) o il diritto alla portabilità dei dati. Sono state inoltre confermate: • alcune proposte estremamente innovative, quali la nomina obbligatoria di un “Data protection officer” o “privacy officer” da parte dei titolari di trattamento (secondo criteri però diversi rispetto a quelli indicati dalla Commissione), soggetto questo che risulta quindi essere un’ulteriore figura presente all’interno delle aziende, oltre a quelle già previste dal legislatore italiano; • l’introduzione di un obbligo generale per tutti i titolari di trattamenti dati di notificare eventuali violazioni (data breaches) alle autorità privacy e, in determinati casi, anche agli interessati. gli emendamenti evidenziano anche versioni “semplificate” di alcune disposizioni del futuro Regolamento: il diritto all’oblio, ad esempio, è stato trasformato in un diritto alla rettifica o alla limitazione del trattamento in forma rafforzata. Sono stati poi resi più stringenti i requisiti per trasferire dati personali verso paesi terzi, con l’introduzione di un articolo che prevede l’obbligo di autorizzazione dei garanti nazionali prima di inviare dati su richiesta di autorità giudiziarie o amministrative di paesi terzi. È stato modificato anche il sistema delle sanzioni amministrative, che tutte le autorità nazionali di controllo devono poter comminare, ma che sono libere di definire entro una soglia pecuniaria massima e nel rispetto di una griglia di criteri fissati nel testo. È stato invece eliminato l’obbligo, oggi vigente, di notificare i trattamenti all’autorità di protezione dati. Il garante italiano sottolinea poi che vanno segnalate anche le modifiche apportate alla proposta di Regolamento per quanto riguarda il meccanismo di “sportello unico” (one-stop-shop) e la collaborazione fra autorità di controllo attraverso il cosiddetto “meccanismo di coerenza”. Secondo il Parlamento, lo sportello unico deve permettere alle imprese multinazionali di dialogare con un unico interlocutore nell’Ue (l’autorità privacy del Paese dove hanno il loro “stabilimento principale”), ma il ruolo di questa autorità (definita, appunto, “autorità capofila”) deve consistere nel coordinamento di un processo di co-decisione in cui tutte le authority degli Stati membri interessati da un trattamento devono partecipare e avere voce. perplessità del Garante italiano Il garante italiano sottolinea inoltre che è doveroso evidenziare che alcuni aspetti contenuti nel Regolamento destano notevoli perplessità. Fra questi vengono ricordati e citati: • l’introduzione della definizione di “dato pseudonimo”, in termini che non chiariscono pienamente come il dato pseudonimo resti un dato in grado di identificare una persona; • le norme sulla profilazione e la definizione stessa di profilazione; • l’introduzione chiesta dal Parlamento di un “certificato europeo” della protezione dati, una sorta di “bollino-qualità” che consentirebbe ai titolari di trattamenti di beneficiare di varie deroghe ed esenzioni, e la cui vigilanza sarebbe affidata a soggetti terzi, ossia diversi dalle autorità di controllo. la Direttiva per i trattamenti di dati a fini di giustizia e polizia Per completezza si ricorda che la Commissione del Parlamento europeo ha licenziato anche gli emendamenti alla proposta di Direttiva che si applicherà ai trattamenti di dati per fini di giustizia e polizia, con l’obiettivo di mantenere un approccio uniforme e coerente alla protezione dei dati di tutti i cittadini. pneurama 6 2013 73 aNaliSi teCNiCa della SUBarU ForeSter SimmeTria DEL SOL LEVANTE È la Subaru più venduta in Italia, merito di contenuti, immagine e prestazioni di guida, su ogni fondo stradale. Con la quarta generazione della Forester l’industria del Sol Levante strizza l’occhio al pubblico più vasto Duilio Damiani la più fuoristradistica delle Subaru, con un’altezza da terra di 22 cm e una trazione 4x4 a prova di Camel trophy, è al contempo una vettura adatta a ogni utilizzo, sui percorsi più differenti, da quello urbano all’autostradale, alle occasionali sortite su sterrati e fondi naturali: un modello che si rivolge un pubblico estremamente eterogeneo. 74 pneurama 6 2013 Per la Casa delle Pleiadi - la costellazione celeste riprodotta sul logo di Subaru - sportività e piacere di guida sono al vertice dei benefit offerti da tutta la loro blasonata produzione. Un assioma cui non si sottrae la nuova generazione della Forester, giunta in questo 2013 alla sua quarta edizione con un profondo restyling, tanto estetico quanto tecnologico. La più fuoristradistica delle Subaru, con un’altezza da terra di 22 cm e una trazione 4x4 a prova di Camel Trophy, è al contempo una vettura adatta a ogni utilizzo, sui percorsi più differenti, da quello urbano all’autostradale, alle occasionali sortite su ster- Con un lieve incremento nelle dimensioni e mediante l’ottimizzazione degli spazi, la Forester permette abitabilità confortevole anche in 5 e una buona capacità di carico, quasi 1.600 litri di capienza nel bagagliaio, a prova di famiglia. Accessori da premium car e finiture di livello rendono la vita a bordo confortevole anche nei lunghi tragitti. La dotazione di base include sette airbag, climatizzatore, collegamento Bluetooth e sistema Start & Stop. rati e fondi naturali, magari in occasione di un week end all’insegna dell’avventura. Un modello che si rivolge un pubblico eterogeneo, strizzando l’occhio a quello femminile, meno avvezzo alla tecnicità di trasmissioni tanto sofisticate quanto, in questo caso, semplici da gestire. E con una dotazione davvero esemplare, a cominciare dai motori boxer a cilindri orizzontali sia benzina (e anche con doppia alimentazione Gpl) che Diesel, aspirati e turbocompressi, tali da soddisfare ogni richiesta a livello prestazionale. a misura di famiglia Innanzitutto sono le dimensioni quelle che beneficiano di questo aggiornamento. Sia esternamente, con un guadagno di 35 mm in lunghezza e di 15 mm in larghezza, rispetto al modello precedente, che porta l’ingombro esterno complessivo a poco meno di 4,6 metri e passo allungato di 25 mm fino a 2,64 metri; sia internamente, con maggiore spazio per gli occupanti, ottenu- to anche mediante la risagomatura dei pannelli portiere, della conformazione del cruscotto, del ricollocamento dei montanti anteriori più avanzati e con l’abbassamento del tunnel centrale della trasmissione. Un vantaggio avvertibile in special modo nella sezione posteriore, dove possono trovare comodo alloggio tutti e tre i passeggeri, mantenendo una capacità di carico di 1.592 litri nel bagagliaio. Sulle versioni al top di gamma troviamo anche l’apertura assistita del portellone posteriore motorizzato, azionabile dal telecomando della vettura o dal pulsante esterno, con altezza programmabile per non sbattere sul soffitto del garage. Con quattro livelli d’allestimento offerti, ogni preferenza riguardo la completezza di accessori trova il suo giusto equilibrio, proponendo già dalla versione d’ingresso Comfort una dotazione che include elementi come climatizzatore automatico, sistema Start & Stop, sette airbag, collegamenti per la telefonia Bluetooth e ruote in acciaio da 17 pollici, oltre ovviamente a tutto il corredo elettronico di controllo di trazione e stabilità. Più ricca la successiva versione Trend, che si arricchisce del programma X-Mode di controllo del cambio Lineatronic, telecamera per retromarcia e display interno multifunzione da 4,3”, clima bi-zona e rivestimenti interni più pregiati, oltre ai cerchi in lega da 17”. Massima eleganza per la Exclusive, che include navigatore con schermo da 6,1”, tettuccio apribile e rivestimenti interni in pelle, avviamento motore a pulsante e apertura porte keyless. Infine la più sportiva Dynamic, che al controllo di gestione del motore SI-Drive abbina cerchi in lega da 18” e un design del frontale più dinamico, con griglia e paraurti dedicati. Completa in tutte le indicazioni e nei controlli, la strumentazione in plancia abbina ai classici strumenti circolari due pannelli a display, uno nel cruscotto e l’altro, più ampio, sulla sommità del padiglione centrale, che riportano tutte le informazioni sulla funzionalità di marcia, con raffigurato anche lo schema di trasmissione 4WD oltre che la modalità selezionata dal sistema intelligente di gestione SI (Intelligent Mode/ Sport Mode) prevista sui motori turbocompressi. Tecnologia a cinque stelle Chi si appassiona di meccanica troverà ampie argomentazioni scorrendo la scheda tecnica della Forester. Quanto a chi interessa ben poco il suo funzionamento (basta che funzioni) resterà sorpreso dalla facilità di azionamento dei vari parametri, molto intuitiva. Vanto dell’industria giapponese, da quarant’anni specializzata in trazioni integrali, la piattaforma su cui si sviluppa questo modello non si discosta da quelle storicamente sviluppate per gran parte della gamma Subaru, riproponendo in chiave aggiornata quella filosofia di ripartizione simmetrica delle masse, baricentro basso e pneurama 6 2013 75 aNaliSi teCNiCa della SUBarU ForeSter Il celebre quattro cilindri boxer Subaru viene offerto in versione aspirata, con fasatura variabile e 150 CV di potenza (anche a Gpl), turbocompresso a iniezione diretta, con ben 240 CV e turbodiesel da 147 CV. 76 pneurama 6 2013 trasmissione a trazione permanente che garantisce una qualità di guida ai vertici della categoria. Cuori pulsanti della gamma 2013 sono i celebri motori boxer 4 cilindri, ovvero a pistoni contrapposti, collocati molto in basso rispetto alla vettura, tali da mantenere il baricentro il più vicino possibile al terreno, benché in presenza di una scocca rialzata in linea con le più autorevoli fuoristrada. Il 2 litri a benzina viene proposto sia in versione aspirata, con fasatura variabile delle valvole, che turbocompressa, a iniezione diretta, tali da garantire un’erogazione di potenza rispettivamente di 150 CV per il primo (valore massimo mantenuto anche in presenza della doppia alimentazione a gpl) e di ben 240 CV il secondo. Esclusivo il turbodiesel di Subaru, il primo motore al mondo configurato a cilindri contrapposti, boxer come il benzina, che garantisce 147 CV di potenza e 35,7 kgm di coppia massima a partire già da appena 1.600 giri/min, in grado di offrire spunto e ripresa immediata al semplice tocco dell’acceleratore. Sulla più potente Subaru XT il sistema SI di controllo della gestione del motore offre una terza modalità, oltre a Intelligent e Sport, denominata Sport Sharp, ancora più reattiva nell’erogazione di potenza. alla trasmissione integrale Symmetrical aWD con gestione elettronica X-Mode, vengono abbinati due differenti cambi, con un classico manuale a sei rapporti, di derivazione Subaru Legacy, e un meno classico Lineatronic a variazione continua, quest’ultimo evoluto secondo le più avanzate tecniche, tali da renderlo, a tutti gli effetti, addirittura più divertente di un sequenziale a doppia frizione. In sostanza, selezionando la modalità Sport, il variatore mosso da catena si comporta come se disponesse di sei marce “virtuali” – dato che è in presa continua – selezionabili attraverso i bilancieri al volante. Marce che in modalità Sport Sharp (solo sulla Turbo 240 CV) diventano otto, ravvicinando la demoltiplicazione con cambiate fulminee, più rapide che su un cambio automatico sequenziale tradizionale. Differente la distribuzione della coppia, gestita al 50% per ogni assale in presenza del cambio manuale, mentre con il Lineatronic assistito da un sistema attivo a frizioni multiple, la ripartizione varia da 60% anteriore e 40% posteriore dando maggiore prevalenza all’assale con minore aderenza, tale da rendere la Forester un veicolo estremamente sicuro e facile da gestire nelle peggiori condizioni di fondo stradale anche per i guidatori meno esperti. La gestione elettronica non rinuncia ad ausili come l’assistenza alla ripartenza in salita, alla velocità limitata nelle discese con forti pendenze, oltre all’azione della frenata di emergenza nelle situazioni critiche. Come già accennato nella descrizione delle dotazioni standard, alla Subaru Forester sono dedicate ruote con tre inediti disegni: due da 17 pollici, in acciaio e in lega d’alluminio secondo le versioni, con pneumatici da 225/60 R17, e quelli in lega da 18” abbinati al top di gamma, con misure ribassate a 225/55, in grado di garantire il massimo dinamismo sacrificando solo in parte l’aspetto puramente fuoristradistico della vettura. SUBarU ForeSter la SCHeDa per lo SpeCialiSTa SoSpenSioni anteriori • ruote indipendenti, tipo McPherson • molle elicoidali • ammortizzatori idraulici • barra stabilizzatrice posteriori • doppio braccio oscillante • molle elicoidali • ammortizzatori idraulici • barra stabilizzatrice DaTi aSSeTTo anTeriore (gradi/mm) Modello Campanatura incidenza Convergenza totale Tutte -0°00’ +/-0°30’ 5°40’ +/-0°45’ 0 +/-3 (mm) DaTi aSSeTTo poSTeriore (mm) Modello Campanatura Convergenza totale Tutte -1°00’ +/-0°45’ 3 +/-3 (mm) pneumaTiCi omoloGaTi Modello 2.0 2.0 Turbo 2.0 Diesel Cerchio Misura 7j x 17 acciaio/lega 7j x 18 lega 7j x 18 lega 7j x 17 acciaio/lega 7j x 18 lega 225/60 R17 225/55 R18 225/55 R18 225/60 R17 225/55 R18 Pressione (bar) ant. Post. 2,1 2,0 2,2 2,1 2,3 2,2 2,7 2,7 2,2 2,4 SCorTa di serie su tutte: kit di riparazione; in opzione: ruotino di scorta 145/80 D17 (4,2 bar) oppure ruota di dimensioni standard. pneurama 6 2013 77 aUtoattrezzati aUTOaTTREZZaTI mCTCnet2: installazione dei software pc stazione e pc prenotazione. Si parte. Sembra che per MCTCnet2 a questo punto il dado sia veramente tratto. La fase sperimentale su una selezione di regioni e province è stata superata; le attrezzature sono aggiornabili e il crono-programma generale è confermato: all’1 aprile 2015 tutta l’Italia sarà dotata del sistema di revisioni auto forse più evoluto al mondo. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con circolare datata 23 settembre 2013, ha sostanzialmente confermato i tempi e i modi del processo di entrata in esercizio di MCTCnet2, ma con una piccola anche se importante variante. Si legge che, causa il “non raggiungimento dell’ obiettivo prefissato” e la conseguente impossibilità di produrre le omologazioni dei software PC stazione e PC prenotazione entro la data prevista dell’1 ottobre 2013, si provvederà a quella che sarà sostanzialmente un abilitazione provvisoria. Il CRSPAD procederà all’attivazione dei software PC stazione e PC prenotazione per i quali “l’iter di approvazione sia terminato, ovvero sia ancora in corso e non ancora concluso ma in stato avanzato di completamento”, senza però rilasciarne la certificazione. In forza di questa attivazione, i software potranno essere installati, sotto la responsabilità delle aziende produttrici, presso le autofficine. Il certificato di omologazione finale verrà rilasciato alla positiva conclusione delle verifiche tecniche. Gli eventuali software per i quali il processo di omologazione non si sarà concluso positivamente entro 31 marzo 2014 verranno disattivati con conseguente inibizione all’uso. Bene: il programma MCTCnet2 prosegue e le date sono rispettate. Però, se da un lato la soluzione sembra funzionale, dall’altro lato sorgono alcune domande non secondarie: cosa si intende per “stato di avanzato completamento” della omologazione? Chi lo definisce? Cosa accade se l’1 aprile 2014 un software verrà disattivato? Il Ministero avrà sicuramente valutato bene quello che va facendo. Una tale iniziativa fa infatti pensare che i responsabili del Ministero considerino i software sotto esame per lo più conformi alle specifiche e omologabili, e che si tratti soprattutto di un problema di tempi data la cronica mancanza di risorse. Se così non fosse, infatti all’1 aprile 2014 sarebbe il caos. Intanto chi non venisse omologato potrebbe sollevare questioni anche non prive di fondamento; il mercato poi potrebbe subire pressioni tali da rischiare il blocco dell’intero processo di MCTCnet2. Per non parlare poi del danno che subirebbero le officine eventualmente impossibilitate a fare il proprio lavoro. 78 pneurama 6 2013 Siamo fiduciosi che niente di tutto questo accada, anche e soprattutto perché i tecnici del Ministero sono impegnati nelle verifiche tecniche sui software da ormai più di un anno e mezzo e avranno sicuramente il polso della situazione. Questo ci spinge a pensare che sia giunto il momento di rompere gli indugi e che adesso ciascuno, Amministrazione, costruttori, centri di revisione, faccia la propria parte: la mole di lavoro che ci aspetta da qui a tutto il primo trimestre 2015 è tanta e chi arriva ultimo potrebbe ritrovarsi fuori. il mondo dell’aftermarket globale: incontro europa - usa Nell’ambito di un rapporto di scambio di informazioni e collaborazione translatlantica, EGEA, l’associazione europea delle autoattrezzature, di cui AICA è il membro italiano, e FIGIEFA, l’associazione dei distributori europei indipendenti di ricambi, hanno incontrato a Washington le consorelle americane AAIA (Automotive Aftermarket Industry Association) e ETI (Equipment and Tools Institute). L’incontro è stato organizzato a seguito delle precedenti visite delle delegazioni alle maggiori fiere quali Automechanika, Autopromotec ed AAPEX e dei colloqui svoltisi in quelle occasioni. Le delegazioni di EGEA e FIGIEFA, guidate dal presidente di FIGIEFA Hartmut Rohl, dal vice-presidente di EGEA Massimo Brunamonti e dalla segretaria generale Sylvia Gotzen, hanno incontrato la segretaria generale di AAIA Katheleen Schmatz e il suo staff e il direttore dell’ETI Charley Gorman con i suoi collaboratori presso la sede AAIA a Bethesda in un ciclo di incontri avvenuti tra l’8 ed l’11 ottobre scorsi. Durante questi incontri le associazioni, oltre a descrivere le proprie attività e strutture, hanno fornito un quadro della situazione nei propri paesi e degli argomenti attualmente di maggior interesse. La delegazione americana, nel descrivere il mercato USA, ha sottolineato alcune differenze sostanziali con l’Europa quali la ridotta quota di mercato dei concessionari, appena del 27%, la forte presenza di un mercato del fai da te e soprattutto un perdurante tasso di crescita delle vendite di auto nuove superiore alla crescita del PIL. Nel corso del dibattito si è constatato come uno degli argomenti di comune interesse per entrambe le sponde dell’oceano sia il problema della disponibilità dei dati tecnici di riparazione. Dal lato americano si è posta l’attenzione sul cosiddetto “Massachussets Bill”, una proposta di legge che consentirebbe totale accesso a tali dati e ai VCI multimarca, di fatto rendendo aperto il sistema. AAIA e ETI stanno esercitando pressioni perché il il gruppo di lavoro attrezzature del ministero dei Trasporti Sono entrate nel vivo le attività del Gruppo di Lavoro Attrezzature per le revisioni che il Ministero delle Infrastrutture e del Trasporti ha attivato lo scorso 19 marzo con Decreto Dirigenziale Prot. R.D. 113. Lo scopo del Gruppo di Lavoro è quello di rivedere i dispositivi legislativi relativi alle revisioni in Italia, quali la Circolare 88/95. Si tratta di un insieme di leggi e decreti scritti negli anni in cui le revisioni, nella loro forma strumentale moderna, hanno visto la luce negli anni ’90 in Italia come in molti altri stati europei. Queste leggi, che hanno reso possibile l’avvio delle moderne pratiche di revisione, hanno oggi bisogno di un adeguamento all’evoluzione del- le revisione stesse; come si sa, in Italia entrerà in esercizio MCTCnet2 che, insieme alle nuove proposte normative a livello UE, rappresenta una novità sia tecnologica sia procedurale. Tale novità di fatto costringe a rivedere gli attuali dispositivi legislativi e normativi ormai obsoleti. Il Ministero dei Trasporti ha giustamente voluto coinvolgere in questa operazione tutti gli operatori interessati e competenti, in modo tale da rendere l’operazione efficace potendo usufruire di tutte le competenze necessarie per aggiornare le normative allo stato dell’arte includendo le possibili prospettive future. I membri di AICA, rappresentanti i costruttori italiani di autoattrezzature, partecipano ai lavori contribuendo con la loro esperienza nel campo delle attrezzature per la revisione. Insieme ad AICA anche tutti gli altri enti, associazioni e organismi coinvolti, quali le categorie degli autoriparatori, i costruttori di veicoli a motore, enti e istituti di ricerca, normazione e certificazione del settore, fanno parte del Gruppo di Lavoro. I lavori procedono secondo una suddivisione in sottogruppi per tipo di apparecchiature: frenatura, inquinamento e rumore, sollevamento, metrologia, etc. Ciò si è reso necessario per permettere l’esame dettagliato di tutte le fasi e procedure delle revisioni. Compito dei sottogruppi è quello di proporre elaborati che poi il Gruppo di Lavoro Attrezzature, presieduto dall’Ing. Stefano Baccarini della D.G Motorizzazione, utilizzerà per elaborare “rettifiche dell’assetto ordinamentale esistente in rapporto ai progressi della tecnica o a esigenze di miglioramento del ciclo produttivo dell’attività di revisione”. Nel dettaglio, per alcuni sottogruppi si sta trattando di elaborare un ordinamento unico che includa tutti gli aggiornamenti e le modifiche elaborate e introdotte in questi anni; altri sottogruppi sono impegnati anche nell’esame di alcune novità che si stanno rendendo necessarie nel prossimo futuro. Anche la problematica relativa alle verifiche tecniche sulle apparecchiature è in esame proprio adesso presso il sottogruppo metrologia; in particolare si sta esaminando chi e come verrà riconosciuto dall’Amministrazione come ente certificato a tale operazione. L’intendimento dell’Amministrazione, come dicevamo, è quello di costruire un ordinamento rinnovato per tutto quello che riguarda le pratiche delle revisioni. I lavori, ormai in avanzato stato di sviluppo, dovrebbero concludersi entro la metà del prossimo anno per permettere all’Amministrazione di produrre un Decreto in coincidenza dell’entrata in esercizio di MCTCnet2. massimo Brunamonti aUTOaTTREZZaTI Massachussets Bill diventi operativo a livello federale. È da sottolineare che negli USA la collaborazione tra ETI e costruttori di auto americani è buona e costante; ETI opera da “bridge” attraverso il quale i costruttori rendono i loro dati tecnici disponibili per tutta l’industria. Lo stesso non si può dire per quanto riguarda i costruttori europei i quali mantengono i loro dati difficilmente accessibili e costosi anche negli USA. Molti altri argomenti di comune interesse sono stati discussi durante gli incontri; tra questi le norme generali sulle apparecchiature, le leggi di revisioni, tuttora sporadiche negli USA, l’accesso ai dati antifurto e la nuova proposta di Vehicle Station Gateway. Anche la telematica per auto è stato uno degli argomenti discussi; l’incipiente ecall in Europa e le problematiche indotte di uno standard aperto per la telematica sembra non essere un problema in America, dove si prevede un forte interesse da parte dei provider di telefonia e internet mobili. È comunque opinione condivisa quella che la telematica nell’auto rappresenti per il prossimo futuro uno dei maggiori business del settore. Agli incontri ha partecipato anche una delegazione dell’associazione dell’aftermarket automotive sudafricana – MIWA - che ha descritto la situazione nel paese, che vede una crescita costante e importante delle vendite di auto nuove e una netta prevalenza dei concessionari rispetto agli operatori indipendenti. I lavori si sono conclusi individuando alcuni ambiti di comune interesse che sono il lavoro a livello ISO sulle interfacce e la telematica; per essi, americani ed europei manterranno un canale permanente di comunicazione allo scopo di scambiarsi informazioni e intraprendere iniziative comuni nell’interesse di entrambe le parti. pneurama 6 2013 79 Vetrina teCniCa aeZ ha sviluppato nuovi modelli di ruote specificamente progettate per i SUV: aEZ Reef. Le vetture SUV infatti richiedono elevate ricerche di design poiché i cerchi non devono avere nessun tipo di problema su terreni dissestati e in presenza di fango, neve e acqua, conservando tuttavia eleganza. La finitura nera lucida della parte interna del cerchio è in contrasto con le sue 10 razze curve che creano degli effetti visivi molto particolari. anche quando la vettura è ferma la forma particolare delle sue razze crea un effetto dinamico. Esiste anche una versione appositamente studiata per Porsche Cayenne, audi Q7 o BMW X5 oltre che per numerosi altri SUV presenti sul mercato. aEZ è un marchio del gruppo aLCaR e come tutti gli altri cerchi prodotti e distribuiti, DOTZ, Dezent e Enzo garantisce certificazioni TUEV austria su prodotto e applicazioni e omologazioni KBa (Ministero dei Trasporti Tedesco). Dimensioni aEZ Reef: 7.5x17, 8.0x18, 8.0x19 pollici. Dimensioni aEZ REEF SUV: 9.0x19 e 9.0x20 pollici. Lavorazione: fuso, monoblocco. bkT, azienda produttrice di pneumatici Off-Highway, ha presentato in anteprima europea alla fiera agritechnica di hannover due nuove gamme di pneumatici: CONSTaR, pneumatico pensato per sollevatori telescopici e pale gommate, e STaR TRaC, appositamente ideato per i mezzi adibiti alla raccolta nelle piantagioni di cotone. In esposizione anche i numerosi ampliamenti di misure delle gamme agrimaxForce, agrimax Spargo, agrimax RT 600, FL 630 Super e agrimax Elos. bridgestone con il nuovo pneumatico Battlax SC Ecopia amplia la gamma di pneumatici Battlax SC per Maxi Scooter con il pneumatico a bassa resistenza al rotolamento Ecopia. Il nuovo Battlax SC Ecopia è stato progettato per garantire lo stesso livello di maneggevolezza, stabilità, durata e comfort di guida delle tradizionali Battlax SC1, con un maggior risparmio nel consumo di carburante dovuto al miglioramento del 15% nella resistenza al rotolamento. La mescola infatti è ricca di silice e si avvale della tecnologia Nano-Pro Tech™ di Bridgestone che lavora al livello molecolare per diminuire il riscaldamento causato dallo sfregamento tra i diversi elementi della mescola, riducendo così la perdita di energia e resistenza al rotolamento. La forma e la realizzazione del pneumatico consentono di minimizzare ulteriormente la perdita di energia riducendo la deformazione del pneumatico durante la rotazione. Battlax SC Ecopia sarà disponibile in Europa da gennaio 2014 nelle misure 120/70R15M/C 56h per l’anteriore e 160/60R14M/C 65h e 160/60R15M/C 67h per il posteriore. Tra i modelli di scooter per i quali sono disponibili i Battlax SC Ecopia: BMW C 600 Sport, C 650 gT e la nuova versione elettrica C Evolution; Suzuki aN 650 Burgman; Yamaha TMaX. Continental CST ha recentemente presentato una gamma completa di coperture e pneumatici per tutti i veicoli che operano all’interno dei porti: gru mobili e a cavaliere, agV, motrici e rimorchi portuali, carrelli elevatori. Si tratta di una gamma basata sulla tecnologia V.ply, sviluppata da Continental appo- 80 pneurama 6 2013 sitamente per i veicoli che operano negli ambienti industriali. Questa tecnologia combina i vantaggi della struttura radiale e di quella diagonale. Il risultato è la carcassa V.ply con fianchi rinforzati. All’interno della gamma V.ply, Continental CST propone coperture distinte per i veicoli che operano nella logistica portuale: - il pneumatico Continental StraddleMaster è stato appositamente progettato per gru a cavaliere, veicoli che necessitano coperture in grado di sopportare condizioni di lavoro estreme. Queste coperture sono state progettate per avere una bassa resistenza al rotolamento, manovrabilità ed in particolare elevate performance di frenata. I fianchi rinforzati hanno il compito di proteggere dai danni durante le normali attività lavorative, assicurando una maggiore vita utile del pneumatico; - i pneumatici Continental ContainerMaster e DockMaster sono progettati per essere utilizzati su reach - staker, veicoli che movimentano container a più livelli elevati. Continental propone due linee di coperture dedicate a questo tipo di veicoli. I pneumatici ContainerMaster sono consigliati per veicoli che operano in condizioni normali nei lavori portuali, mentre le coperture lisce DockMaster sono progettate per le sfide più impegnative in ambienti di lavoro particolarmente difficili, dove la resistenza alle forature è di importanza fondamentale; - le coperture Continental CraneMaster sono state progettate per assicurare una migliore performance operativa e una maggiore resistenza ai veicoli che trasportano carichi molto pesanti. Le gru a ponte devono spesso girarsi su se stesse con carichi di grosse dimensioni. Questo si traduce in uno stress elevato per i pneumatici che possono subire deformazioni della carcassa, usura poco uniforme e forature frequenti. Nel comparto alte prestazioni, Dunlop presenta SP WinterSport 4D, che deve il suo nome al sistema “4D Sipe”. Una “sipe” è una scanalatura ultra sottile nel battistrada, che ha il compito di migliorare la trazione e l’aderenza al terreno. Su Dunlop SP WinterSport 4D è stata aggiunta una scanalatura trasversale, che offre un bordo aggiuntivo nella direzione laterale per aumentare l’aderenza ai lati. La combinazione delle due tecnologie (sistema 4D Sipe) crea un micro blocco indipendente che permette una migliore distribuzione della pressione a contatto con la strada, offrendo prestazioni migliori su percorsi innevati e una maggiore aderenza in curva. Il prodotto ha una mescola con polimeri destinati a funzioni specifiche, per evitare l’indurimento alle basse temperature. Dunlop ha investito in una combinazione tra il disegno direzionale del battistrada e una speciale mescola battistrada. Nella fattispecie la mescola è progettata per espellere l’acqua in modo rapido e efficiente, eliminando la turbolenza nelle scanalature del battistrada. Dunlop SP WinterSport 4D, secondo i dati forniti dalla casa, migliora la resistenza al rotolamento dell’11% rispetto al modello precedente. Questi miglioramenti, combinati a una riduzione del peso, si traducono in una riduzione della potenza del motore necessaria al pneumatico per superare la resistenza alla rotazione. pneurama 6 2013 81 Vetrina teCniCa GT radial presenta un nuovo pneumatico high performance invernale, WinterPro hP. Il prodotto è stato sottoposto a test stradali effettuati dai piloti dello European Technical Centre di gT Radial, a Mira, in Inghilterra, e presso il Test Center di Ivalo in Finlandia. Il nuovo disegno asimmetrico mantiene le caratteristiche di trattività su neve appartenenti al predecessore – il Winter aX - e migliora rispetto a esso in diverse aree prestazionali, dalla velocità di uscita in curva, alla frenata, alla tenuta anche sui fondi asciutti. In particolare i blocchi sul lato esterno garantiscono tenuta di strada sull’asciutto e in curva, mentre i blocchi interni concorrono ad aumentare la tenuta sul bagnato e sulla neve. Le tre grandi scanalature centrali drenano efficacemente l’acqua presente sul manto stradale, contrastando il pericolo di aquaplaning, mentre numerose lamelle offrono il grip sulla neve. gT Radial WinterPro hP è stato progettato per incrementare anche le proprie qualità in termini di comfort di marcia. La mescola del battistrada è stata arricchita con un olio estratto dai girasoli, che migliora ulteriormente la tenuta sul bagnato, alle basse temperature e sulla neve poiché la mantiene più morbida. anche i risultati dell’etichettatura Europea sono migliorati rispetto al suo predecessore, il Winter aX. Il WinterPro hP è disponibile in una gamma di 31 misure comprese fra i 16” e i 20”, con codici di velocità h e V, coprendo il segmento UhP invernale nelle dimensioni più diffuse in Europa. Nella primavera del 2014 Hankook lancerà sul mercato Ventus V12 evo2, un nuovo pneumatico largo e ad alte prestazioni dedicato a chi apprezza la guida sportiva. Il design del battistrada a blocchi tridimensionali e con un’aerodinamica ottimizzata coniuga prestazioni di guida performanti con il rispetto per l’ambiente, presentando inoltre bassa rumorosità e resistenza al rotolamento. Il nuovo pneumatico quindi nasce con l’intenzione da parte dei produttori di attenersi ad alti standard di rispetto dell’ambiente grazie anche all’utilizzo di una formula polimerica dello stirene ad alta trazione nella mescola in gomma che conferisce migliori risultati su fondo bagnato con una minore resistenza al rotolamento per un’assoluta ecosostenibilità. Il battistrada direzionale a flusso ottimizzato è costituito da una struttura a blocchi tridimensionali per un migliore drenaggio dell’acqua. La parte esterna del pneumatico, che utilizza la Tecnologia “Multi-Tread-Radius”, utilizzata da hankook nel motorsport, abbina un materiale estremamente rigido ma particolarmente leggero nello strato cinturato, garantendo inoltre la migliore area possibile di contatto del pneumatico in condizioni di sollecitazioni estreme, come ad esempio nelle curve ad elevata velocità. grazie all’utilizzo di una mescola in nano-silicio abbinata alla rigidità ottimizzata dei tasselli del battistrada, le distanze di frenata su fondo sia asciutto che bagnato risultano secondo la casa ridotte del 4-5 %. Un sistema di raffreddamento alla base dei tasselli permette una rapida dispersione del calore per una maneggevolezza più stabile e una maggiore durata del pneumatico, dotato di una aerodinamica studiata per ridurne la rumorosità. hankook Ventus V12 evo² sarà disponibile in una prima fase con 25 misure di refitting che vanno dai 16 ai 19 pollici. 82 pneurama 6 2013 Per rispondere alla crescente attenzione delle flotte al contenimento dei consumi di carburante, la Marangoni Commercial & Industrial Tyres ha avviato un importante programma di sviluppo sulla propria gamma di pneumatici ricostruiti per autocarro Marix, con l’obiettivo di renderla sempre più performante fino a raggiungere livelli pari a quelli dei pneumatici nuovi nella resistenza al rotolamento. I cambiamenti nel dimensionamento, nell’aerodinamica e nella motorizzazione dei veicoli di recente immatricolazione mostrano come si presti sempre più attenzione all’efficienza energetica. Un’ulteriore conferma arriva dal primato che la riduzione della resistenza al rotolamento ha registrato rispetto agli altri elementi che sono al centro del programma di etichettatura dei pneumatici per autocarro. I principali produttori di pneumatici sono da tempo impegnati a migliorare questa performance e adesso anche il settore della ricostruzione si sta organizzando per affrontare nel migliore dei modi l’estensione del programma di etichettatura al pneumatico ricostruito, di cui non sono ancora note le modalità ma che viste le dimensioni del mercato risulterà indispensabile per evitare di impoverire e rendere anonima la funzionalità, la qualità e l’immagine stessa del prodotto. In attesa dei cambiamenti sul fronte legislativo, Marangoni sta lavorando allo sviluppo di battistrada a configurazione differenziata, la principale variabile su cui si è concentrata l’attività del centro Ricerca e Sviluppo. Il centro si è avvalso dei test condotti sulla ruota strada e delle rilevazioni effettuate attraverso i test sulla distribuzione della pressione di impronta, grazie ai quali è possibile raggiungere livelli di rolling resistance costanti anche in presenza di carcasse aventi caratteristiche fra loro diverse per quanto riguarda l’età, l’utilizzo e il disegno originale. Il controllo dell’uniformità della pressione nell’area di impronta consente nel contempo di mantenere inalterate le rese chilometriche nei diversi segmenti di utilizzo. La gamma di pneumatici ricostruiti per autocarro MARIX Energeco, con un catalogo che conta oltre 56 referenze, 33 misure equamente ripartite fra i differenti assi e una crescente disponibilità di modelli in versione integrale, offre una soluzione alle esigenze di tutti gli utenti impegnati sulle lunghe distanze. Michelin ha presentato alla fiera Agritechnica il suo più grande pneumatico per trattore in termini di volume d’aria: MICHELIN AxioBib RCI 50, dell’altezza di 2 m 32 cm nella dimensione IF 900/65 R46. È la risposta alle sfide che incontreranno i trattori ad alta potenza di domani. Dopo l’introduzione di modelli del diametro di 2 m 05 cm e di 2 m 15 cm, Michelin continua a seguire l’evoluzione delle macchine proponendo questa versione da 2 m 32 cm, che offre elevata trazione e minimo compattamento del suolo. Il design valorizza i trattori di più di 350 cavalli. Sviluppato nella tecnologia radiale per i pneumatici agricoli da sempre cavallo di battaglia della casa francese, Michelin corona la sua gamma destinata all’agricoltura. MICHELIN AxioBib IF 900/65 R46 presenta un notevole volume d’aria e dispone della tecnologia Michelin Ultraflex. Può operare fino a pressioni di 0,8 bar, massimizzando così l’impronta a terra senza compattare il suolo. MICHELIN AxioBib IF 900/65 R46 è stato esposto nello stand Michelin e ha equipaggiato diverse macchine presenti a Agritechnica. pneurama 6 2013 83 vetrina tecnica Mitas ha presentato l’estensione di gamma del modello Super Flexion Tyres (SFT), il cui disegno è stato studiato per trattori di alta potenza (oltre i 180 cavalli). Le nuove dimensioni introdotte, tutte disponibili a partire dal 2014 e vendute nel mercato nord-americano, sono: 900/60R42; 710/60R34; 650/60R34; 710/65R46; 750/65R26; 580/85R42. La gamma Super Flexion Tyres si allinea al concetto di Improved Flexion: grande flessibilità nella variazione delle pressioni di gonfiaggio e un’alta ottimale in ogni applicazione. I fianchi del pneumatico, flessibili ma resistenti, consentono basse pressioni di gonfiaggio, un aumento della capacità di carico e un minor compattamento del terreno. Mitas ha introdotto anche il nuovo PneuTrac montato su un cerchio da 38” e ha dichiarato di aver già iniziato a testare la produzione su cerchi da 18”. Mitas sta sviluppando questo nuovo concetto in collaborazione con Galileo Wheel Ltd. Secondo la casa i vantaggi di questo innovativo prodotto sono una maggiore impronta a terra, migliore stabilità laterale e aumentata forza trattiva con pressioni di gonfiaggio inferiori ai pneumatici standard. Mitas PneuTrac ha un’impronta a terra maggiore del 53% rispetto ad un pneumatico standard, garantendo così una maggiore forza propulsiva. Le pressioni di gonfiaggio inferiori ma omogeneamente distribuite si traducono in un minor compattamento del terreno; la stabilità laterale di Mitas PneuTrac è molto alta. Mitas PneuTrac non è ancora in commercio. Nel comparto SUV Nokian presenta il pneumatico WR SUV 3 High Performance. Nella mescola è stato anche utilizzato olio di colza, un componente ecologico, al fine di ottimizzare la resistenza allo strappo. Tra le principali caratteristiche del prodotto vi sono il profilo simmetrico con senso di rotolamento obbligato per ottimizzare manovrabilità e protezione dall’aquaplaning, oltre alle forti lamelle sui blocchi del battistrada per migliorare l’aderenza. Nelle scanalature longitudinali e trasversali dei blocchi del battistrada sono intagliati degli artigli, che servono a creare il grip necessario per le strade invernali. Questi si aggrappano saldamente alla superficie su neve e terreni morbidi. Abbiamo inoltre stabilizzatori del blocco dei profili sui blocchi del battistrada accanto alla scanalatura centrale e a quelle laterali del disegno simmetrico del profilo per migliorare la manovrabilità su strade asciutte, rendendola più stabile e controllata, impedendo l’infiltrazione di piccole pietre nelle scanalature. Le lamelle di blocco 3D, che si estendono da spalla a spalla, hanno il compito di migliorare manovrabilità in curva e in situazioni di scarto; la lamella inoltre supporta il blocco del battistrada quando si apre, grazie al meccanismo di chiusura integrato nella lamella stessa. Interessante l’indicatore della profondità del profilo invernale con il fiocco di neve sul battistrada. Le cifre sulla scanalatura centrale del pneumatico indicano la profondità del profilo in millimetri. Queste cifre scompaiono progressivamente all’usurarsi del pneumatico. Il simbolo del fiocco di neve resta visibile fino a una profondità di profilo di 4 millimetri. Quando il fiocco di neve compare, il rischio di aquaplaning in presenza 84 pNeuraMa 6 2013 di neve bagnata aumenta notevolmente e il guidatore, secondo la casa, dovrebbe pensare all’acquisto di nuovi pneumatici per viaggiare in sicurezza. Il prodotto ha ricevuto numerosi riconoscimenti da riviste specializzate tedesche. La gamma comprende 39 misure, per cerchi da 15 a 21 pollici, per SUV di grandi e piccole dimensioni. La maggior parte dei pneumatici del nuovo assortimento riporta il contrassegno XL, che li identifica per il massimo carico possibile. OZ ha ampliato la collezione Sparco Wheels e presentato la nuova Sparco RTT, ruota nata dalla RTT 524 e frutto del processo di razionalizzazione del design della sorella maggiore, nonché di un lavoro di ottimizzazione della finitura superficiale che ne fa una ruota adatta all’utilizzo invernale. Il design che la contraddistingue è semplice e aggressivo, la pulizia facile la resistenza massima a tutte le condizioni atmosferiche ed agli agenti chimici. È possibile scegliere tra diverse finiture, Full Silver e Matt Black, e differenti misure con diametri che vanno dai 15 ai 18 pollici; RTT è in grado di equipaggiare auto diverse, dalle citycar e compatte sportive alle premium car. Speedline Truck amplia l’offerta per i semirimorchi con portata di 5.000 kg, proponendo la ruota forgiata in alluminio SLT 3099 nel formato 22,5x11,75”, con ET 0 e portata di 5000 kg, che si aggiunge alle precedenti versioni con ET 120, la SLT 2888 e la SLT 2898, nonché alla gamma di ET 135 e SLT 3063 lanciata lo scorso anno, offrendo quindi un assortimento completo di ruote con tale portata, da montare su rimorchi e trattori. Con un peso di soli 22,3 kg, la ruota offre un’elevata riserva di carico, con un risparmio di peso di oltre 1 kg rispetto al modello precedente. Questo determina un ulteriore risparmio di peso di circa 7 kg per semirimorchio o un aumento quasi pari della capacità di carico, con un evidente incremento dell’efficienza di trasporto. La ruota presenta omologazione TÜV e ABE per il mercato dei ricambi tedesco. Oltre che nella superficie diamantata, essa è disponibile anche nella versione lucida a specchio. Come le precedenti ruote di Speedline Truck, anche la SLT 3099 è disponibile presso numerosi produttori di rimorchi e selezionati partner del mercato dei ricambi. Nella gamma pneumatici invernali, Toyo presenta snow prox s943 che dispone di una mescola con polimeri specifici per per neve. Obiettivo è ridurre la resistenza al rotolamento e incrementare la durata grazie a una maggiore dispersione del riempimento, durezza controllata che migliora le prestazioni sulla neve. Proprio in virtù della riduzione della resistenza di rotolamento Snowprox S943 è più ecologico e economico rispetto allo Snowprox S942, che sostituisce. Nella mescola sono stati inseriti composti aggiuntivi di origine naturale per incrementare l’interazione fra i polimeri e la silice per migliorare l’aderenza senza compromettere le prestazioni sulla neve. Il pneumatico presenta ampi solchi centrali e un battistrada monodirezionale, proprio al fine di migliorare aderenza e trazione sulla neve. Il prodotto è disponibile nelle misure da 14” a 17”. pneurama 6 2013 85 FLash nuovo poster assoruote sull’importanza della tracciabilità e delle marcature per ruote d’acciaio sicure aSSORUOTE (associazione Italiana Produttori Ruote) richiama l’attenzione sulle marcature della ruota in acciaio per la tracciabilità del prodotto sicuro e di qualità e per farlo vuole sensiMARCATURE MARCATURE bilizzare utenti e professionisti ADEgUATE INSUFFICIENTI del settore sull’importanza del cerchio di qualità per la sicurezIdentificazione Numero omologazione KBA produttore o nazionale e data/lotto e codice articolo produzione za stradale. Questa volta l’attenzione è rivolta al mercato invernale e al cerCodice identificativo chio in acciaio poiché il cerchio sito produttivo gioca un ruolo molto importante nella sicurezza del veicolo: la Dimensione ruota in acciaio nasce e si svicerchio e offset omologazione ECE (eventuale) luppa con l’obiettivo primario di Uniche marcature in cerchi non tracciabili garantire la massima sicurezza del veicolo in tutte le condizioni ECCO COME RICONOSCERE stradali e climatiche. Dalla proUNA RUOTA SICURA E DI QUALITà gettazione alla produzione, tutto DIFFIDA DEI PRODOTTI SENZA “IDENTITà” deve ruotare intorno all’ottimizzazione del prodotto per aumentarne sicurezza e efficienza. Utilizzati spesso come componente nelle “fitted unit” invernali, insieme a pneumatici “winter”, i cerchi in acciaio, chiamati a volte erroneamente in ferro, sono tornati in auge negli ultimi anni grazie all’espansione del mercato invernale. Per questo aSSORUOTE ha deciso di sottolineare l’importanza dell’“Identità della ruota”: l’associazione richiama l’attenzione sul cerchio in acciaio di qualità e sulle marcature presenti sul prodotto. È fondamentale la tracciabilità della ruota; la “firma” riportata sul prodotto fa risalire al produttore, custode assoluto di tutti i sistemi, requisiti di sicurezza e garanzie che la ruota deve offrire, per tutelare la sicurezza dei veicoli e la vita degli utenti. OGNI RUOTA D’ACCIAIO HA LA SUA CARTA DI IDENTITà: LA MARCATURA N.B. Le Marcature possono essere riscontrate in diverse posizioni sulla ruota, purchè visibili a pneumatico montato ASSOCIAZIONE ITALIANA PRODUTTORI RUOTE Via A. G. Ragazzi, 9 I 40011 Anzola Emilia (BO) www.assoruote.eu giovanni masinelli nominato responsabile global brand Vredestein giovanni Masinelli è entrato a far parte del team global marketing in veste di responsabile global brand Vredestein, con sede a Londra. Operativo nel suo nuovo ruolo a decorrere dal primo novembre 2013 riferendo a Marco Paracciani, chief marketing officer a livello globale, Masinelli ha la gestione e la responsabilità del marchio Vredestein, guidandone la segmentazione a livello globale, lavorando a fianco dei team di marketing di zona. In precedenza, Masinelli è stato country manager di apollo Vredestein in Italia dal 1995 a oggi, lavorando alla creazione della filiale italiana di apollo Vredestein consolidando il marchio come prodotto premium sul mercato italiano, oltre ad aver ideato e realizzato il progetto CSV (Centro Sicurezza Vredestein), il network dei migliori rivenditori del marchio. al ruolo di country manager in Italia è subentrato Stefano Sbarzaglia, a decorrere dal primo novembre 2013. 86 pneurama 6 2013 iveco e magneti marelli after market Parts and services lanciano due nuove linee di ricambi Magneti Marelli e Iveco hanno sottoscritto un accordo per la distribuzione in ambito aftermarket di due nuove linee di ricambi per i veicoli commerciali leggeri per il mercato europeo. Le due nuove linee, Value Line e all Makes, completano l’offerta di ricambi originali Iveco e sono da oggi disponibili su tutta la rete autorizzata in Europa; Magneti Marelli fornirà la gamma completa di prodotti delle due linee. Tutti gli ordini possono essere effettuati attraverso i canali di Iveco Parts e hanno una garanzia di 12 mesi. Iveco mette a disposizione un’offerta di prodotti e di servizi basata su una rete di assistenza capillare, costituita da più di 3mila concessionarie e officine autorizzate in Europa. Value Line risponde alla domanda dei possessori di veicoli più anziani, con un ridotto periodo di vita residuo. all Makes offre invece ai dealer l’opportunità di proporre ricambi ai clienti con flotte multimarca. Le nuove linee includono prodotti selezionati tra quelli più richiesti, tra i quali alternatori e motorini d’avviamento, ammortizzatori, batterie, candelette, cinghie ausiliarie e di distribuzione, filtri abitacolo, filtri motore, pastiglie freno, spazzole e lampadine. i dati sugli incidenti stradali mostrano che c’è ancora molto da fare L’ultimo Rapporto aCI-ISTaT rileva che vi è una diminuzione degli incidenti stradali in Italia: nel 2012 infatti sono stati registrati 186.726 sinistri con lesioni a persone (-9,2% rispetto all’anno precedente), che hanno causato 3.653 morti (-5,4%) e 264.716 feriti (-9.3%). Ogni giorno sulle nostre strade si verificano 512 incidenti con 10 morti e 725 feriti. L’Italia conta più di 60 morti per incidente ogni milione di abitanti, mentre la media europea è 55. Gli incidenti più gravi avvengono sulla rete extraurbana, ma il pericolo è maggiore in città, dove si verifica il 75% degli incidenti con il 42% delle vittime e il 72% dei feriti. Sempre secondo il rapporto, a Venezia e Napoli i sinistri hanno conseguenze più gravi con 1,5 morti ogni 100 incidenti (la media nei grandi comuni è di 0,8 e Milano, Genova e Bari segnano appena 0,5). Le cause degli incidenti sono molteplici con la distrazione al primo posto (16,6%), seguita dalla mancata osservanza della segnaletica (16,2%) e dalla velocità elevata (11,2%). Secondo il presidente di ACI Angelo Sticchi Damiani “questi numeri dimostrano che i progetti e le iniziative per la sicurezza stradale danno sempre buoni frutti” e prosegue sostenendo che “serve un percorso di formazione continua che parta dalle scuole, si consolidi nelle autoscuole e si aggiorni periodicamente con i corsi di guida sicura, prevedendo abilitazioni progressive per auto più potenti”. Tante le novità nella Guida Michelin Italia 2014 La nuova edizione della guida Michelin Italia per il 2014, che pone la lente d’ingrandimento sull’eccellenza della cucina italiana e sulla sua ricchezza regionale, riserva alcune interessanti sorprese riguardo alle tendenze del settore food nel nostro paese: aumento di ristoranti che propongono pasti a prezzi che stringono l’occhio al portafoglio; un nuovo tre stelle; nuovi giovani talenti trovano un posto importante all’interno della guida. La fotografia che la guida fa della ristorazione italiana è insomma molto interessante, segnalando il fatto che più del passato sembra adattarsi alle esigenze dei fruitori soprattutto in una fase non facile dal punto di vista economico. I 2.722 ristoranti presenti in guida, distribuiti su più di 2.000 comuni, hanno tutti superato la rigorosa selezione effettuata dagli Ispettori Michelin. Da segnalare anche che negli ultimi 5 anni la crescita del numero di ristoranti stellati è stata del 21%. La Lombardia conferma il suo primato per numero di stellati (57 ristoranti); mantengono le rispettive posizioni il Piemonte, seconda con 38 ristoranti, e la Campania, al terzo posto con 33 ristoranti. La provincia di Bolzano risulta essere la più stellata della penisola con 20 ristoranti, seguita da Roma con 18 ristoranti, terza Napoli con 17 esercizi. Continua inoltre la crescita del numero dei ristoranti Bib Gourmand nel nostro Paese: dal 2010 ad oggi registriamo un + 25%. La guida MICHELIN Italia consolida la seconda posizione sul podio mondiale con 329 ristoranti stellati, confermando l’eccellente qualità della cucina italiana. Firmato un protocollo d’intesa tra ANCI e Ecopneus Si è insediata la consulta automotive proposta da ANFIA Si è insediata ufficialmente a fine ottobre la Consulta automotive, a seguito di un incontro svoltosi al Ministero dello Sviluppo Economico, con il coinvolgimento del ministro Flavio Zanonato e del sottosegretario Claudio De Vincenti, insieme ai principali rappresentanti della filiera automotive italiana. Roberto Vavassori, presidente di ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), che lo scorso luglio ha proposto di costituire una Consulta a geometria variabile in cui i diversi attori della filiera, suddivisi in specifici gruppi di lavoro, saranno chiamati ad esprimersi sui diversi temi chiave per il futuro del comparto, si è dichiarato soddisfatto dell’incontro. Ha inoltre aggiunto quanto sia ora importante e necessario concentrarsi su politiche industriali ben definite, che possano generare, a cascata, effetti positivi anche sul mercato. Ecopneus, società senza scopo di lucro per il recupero dei Pneumatici Fuori Uso (PFU), e ANCI, Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, hanno firmato un protocollo di intesa finalizzato ad azioni congiunte di studio, monitoraggio e informazione sul fenomeno dell’abbandono-conferimento di PFU nei punti di raccolta comunali e sul tema dell’assorbimento della gomma da riciclo in applicazioni e utilizzi governati dalla Pubblica Amministrazione. L’obiettivo è pertanto quello di riportare nello schema di gestione dei PFU quelle quantità che oggi ne rimangono escluse e sono oggetto di abbandoni e conferimenti anomali. L’intesa prevede uno scambio di dati relativi sia ai flussi di PFU raccolti da Ecopneus e recuperati, sia ai flussi di PFU raccolti dai comuni e dalle aziende incaricate dei servizi di raccolta rifiuti. Un gruppo di lavoro costituito ad hoc analizzerà dati e informazioni disponibili per individuare i comuni presso i quali si registrano le maggiori criticità per individuare soluzioni adatte, ma anche di promuovere l’impiego di gomma da riciclo di PFU in altre applicazioni. Inoltre è prevista la realizzazione di un catasto degli stock storici per facilitare gli interventi di Ecopneus per la rimozione dei PFU accumulatesi per gli abbandoni negli “stock storici”. pneurama 6 2013 87 FLash L’Unione Europea ha infatti dato vita al concetto di “Recycling Society” nel quadro della strategia di Europa 2020 e in Italia il Decreto Ministeriale 25 luglio 2011 ha stabilito, nell’ambito del Piano d’Azione Nazionale sul Green Public Procurement, la promozione degli acquisti della Pubblica Amministrazione secondo ”criteri ambientali minimi“, tra i quali l’impiego di materiali derivanti dal riciclo dei rifiuti e il decreto del Ministero dell’Ambiente 8 maggio 2003, n. 203 reca norme affinché gli uffici pubblici e le società a prevalente capitale pubblico coprano il fabbisogno annuale di manufatti e beni con una quota di prodotti ottenuti da materiale riciclato nella misura non inferiore al 30%. Per raggiungere gli obiettivi prefissati verranno realizzate iniziative di comunicazione verso i cittadini, i comuni e i diversi utenti, per sensibilizzare circa l’importanza di assicurare la corretta gestione dei PFU attraverso il corretto acquisto dei pneumatici nuovi e relativo pagamento dell’ecocontributo. Nell’ambito degli eventi congiunti, ANCI e Ecopneus all’interno della rassegna Ecomondo, che si è tenuta a Rimini dal 6 al 9 novembre scorsi, hanno organizzato il workshop “Riciclo dei Pneumatici Fuori Uso: la gestione nazionale di Ecopneus e i vantaggi per le Amministrazioni locali”. Driver rafforza la propria presenza su tutto il territorio italiano Driver, la catena di Pirelli, nel mese di ottobre ha inaugurato tre nuovi centri a Crema, L’Aquila e Lodi, che vanno ad aggiungersi ai 350 già esistenti in Italia. I nuovi spazi di Crema e L’Aquila hanno aperto seguendo la logica multiservizio, per cui oltre a tutti i servizi inerenti i pneumatici, sono anche offerti servizi di meccanica leggera per la manutenzione delle vetture. Un ulteriore servizio, quello dell’autonoleggio, caratterizza il terzo centro Driver inaugurato nei giorni scorsi, in provincia di Lodi. Altre nuove aperture rafforzano la presenza Driver nel centro-sud con tre nuovi negozi in Puglia, Campania e Lazio. In tutti i casi si tratta di realtà ben avviate e fortemente radicate sul territorio, che hanno scelto di affidarsi alla catena per restare all’avanguardia sia per quanto riguarda le tecnologie che per quanto concerne i servizi offerti. Driver ha messo a disposizione dei nuovi affiliati un’offerta di formazione completa e diversificata, per contribuire alla crescita di tutte le professionalità presenti in un centro auto: tecnici, amministrativi, personale di vendita e assistenza al cliente. Nessuna ripresa in vista per l’auto nel 2013 Secondo gli ultimi dati diffusi a inizio novembre dal Centro Studi Promotor, a ottobre in Italia sono state immatricolate 110.841 auto con un calo sullo stesso mese del 2012 del 5,6% che fa scendere la previsione per l’intero 2013 intorno a 1.300.000 unità, livello estremamente depresso che riporta il nostro mercato sui valori della seconda metà degli anni ‘70. Con queste stime, secondo il centro di ricerca, svanisce la prospettiva di una, se pur minima, ripresa del mercato dell’auto italiano già nel 2013, prospettiva legata essenzialmente ad un analogo recupero del quadro economico generale. Per quest’anno non si può quindi parlare di ripresa per 88 pneurama 6 2013 il mercato dell’auto data anche la crisi economica in atto, che contribuisce a frenare la domanda di autovetture. Hankook lancia la seconda edizione del concorso “Acquista Hankook e vinci” Anche per l’inverno 2013/2014 Hankook lancia il concorso “Acquista Hankook e vinci”per supportare il sell-out dei pneumatici invernali. Acquistando un treno di pneumatici invernali Hankook il cliente riceve una cartolina con un codice segreto da inserire sul sito dedicato all’iniziativa www.hankooktire-winter.it: dopo aver compilato il form di registrazione con i propri dati personali, sarà possibile scoprire subito se si è vinto o meno uno degli 8 Samsung Galaxy Note 3 e Samsung Galaxy Gear messi in palio ogni settimana (altri 8 Samsung Galaxy Note 3 e Samsung Galaxy Gear sono in palio ogni settimana per il dealer di riferimento). Inoltre si partecipa automaticamente all’estrazione del premio finale, una Kia Sportage Cool 1.7 CRDI Diesel. Nella sezione “Rivenditori” del sito de- dicato è possibile trovare il rivenditore più vicino dove acquistare i pneumatici Hankook e partecipare al concorso. Sul numero 5 di Pneurama è stato pubblicato il resoconto del concorso Hankook per l’inverno scorso insieme con i nomi dei vincitori del premio finale. 17 novembre: Giornata Mondiale delle Vittime della Strada Si è celebrata domenica 17 novembre la giornata mondiale delle vittime della strada, secondo una risoluzione votata dalle Nazioni Unite nel 2005, che ha stabilito che la terza domenica di novembre è dedicata a tutte le persone che hanno perso la vita in incidenti stradali. Secondo le Nazioni Unite, infatti, gli incidenti stradali ogni anno causano circa 1,2 milioni di morti in tutto il mondo, a cui si aggiungono tra i 20 e i 50 milioni di feriti; mentre per i giovani gli incidenti stradali si confermano la prima causa di morte. A livello globale, l’incidentalità stradale causa oltre 500 miliardi di dollari di costi sociali. In questa occasione il Presidente della Fondazione ANIA, Aldo Minucci, ha manifestato la vicinanza ai famigliari delle vittime della strada e ha auspicato un impegno a livello paese che destini risorse e conoscenze per attuare tutte le riforme necessarie a contenere questa immane tragedia. Ancora in calo il gettito dei carburanti per l’Erario A settembre il consumo dei carburanti è cresciuto lievemente (benzina +0,6% e gasolio auto +0,3%), ma il gettito di benzina e gasolio per autotrazione è ancora in calo. L’Erario incassa 42 milioni in meno, che sommandosi al calo del gettito del periodo gennaio-agosto porta la perdita per le casse dello Stato già acquisita nel 2013 a 900 milioni. Questi dati derivano da una elaborazione dal Centro Studi Promotor e confermano la previsione secondo cui nell’intero 2013 il minor introito supererà il miliardo di euro. Questo calo, oltre che alla crisi economica, è dovuto anche all’eccesso di tassazione sui carburanti. In settembre per la benzina il prezzo al consumo in Italia è il più alto dell’Unione Europea con uno scarto sulla media dell’area di ben 26 centesimi, dovuto per 23,2 centesimi alla componente fiscale, mentre per il gasolio lo scarto del prezzo alla pompa dalla media europea è di 24,5 centesimi dovuto per 23,7 centesimi alla maggiore tassazione. Per fare un esempio, per un’auto media (segmento C) usata per 12.000 km all’anno, la quota della spesa per la benzina che va al fisco è di ben 890 euro. Nuovo impianto Continental a Kaluga in Russia Dopo due anni di lavori ha inaugurato il nuovo impianto produttivo di Continental in Russia, a Kaluga. La nuova fabbrica, sinora il più moderno e tecnicamente avanzato sito di produzione di Continental, è un pilastro chiave della strategia di crescita di lungo termine del Gruppo in Russia. Per ottenere una capacità annuale di produzione di quattro milioni di pneumatici nella prima fase Continental ha investito complessivamente 240 milioni di euro e sarà impiegata una forza lavoro totale di oltre 800 dipendenti entro il 2015. Nella città di Kaluga esiste inoltre una nutrita presenza di big player europei nel settore auto e fornitori: il nuovo sito nella regione contribuirà ad accrescere il numero di produzioni hi-tech e permetterà di corrispondere al meglio la domanda sia da parte dei produttori di auto sia di quella delle catene di rivenditori. Il portafoglio di produzione comprenderà pneumatici estivi, invernali e invernali chiodati dei brand Continental, Gislaved e Matador destinati a autovetture e van. L’espansione di Continental, specialmente nei Paesi BRIC (Brasile, Russia, India e Cina), è uno degli obiettivi dell’azienda per la prossima decade. Accanto ai circa 350 milioni di euro all’anno per l’ampliamento di siti già esistenti, Continental sta investendo un miliardo di euro per incrementare ulteriormente la capacità di produzione in tutto il mondo entro il 2016 con lo scopo di bilanciare globalmente l’effetto della produzione. Il nuovo impianto di Heféi, in Cina, è stato lanciato nel 2011 ed è già passato alla fase due con l’incremento di produzione annuale a otto milioni di pneumatici. Nel frattempo una fabbrica di pneumatici è in costruzione a Sumter, negli USA, la cui inaugurazione è pianificata per gennaio 2014. Accanto al nuovo impianto in Russia, Continental investe nella costruzione di altre strutture a Kaluga come la Continental Automotive Systems RUS per la produzione di componenti per auto elettriche. Continental sta anche ultimando in loco la costruzione di un impianto ContiTech per rinforzare la sua posizione nel mercato russo. pneurama 6 2013 89 Letto Per Voi più energie rinnovabili per il marocco Nel prossimo quadriennio il Marocco investirà 10 miliardi di euro in energie rinnovabili per sopperire alla crescente richiesta interna. Non disponendo di riserve di petrolio o gas, il paese mira a divenire un produttore mondiale di energia verde, soprattutto grazie a diversi progetti a energia solare nella zona desertica meridionale. Fonte: E-NEWS EaRTh TEChLINg 25/9/2013 pneumatico in crescita per l’indonesia Secondo un rapporto di TechSci Research (ricerche di mercato – ndr), per l’industria indonesiana del pneumatico è previsto un aumento di circa il 15% nei prossimi 5 anni grazie alle crescenti vendite di auto e pneumatici al ricambio. Prevista una buona crescita anche per il settore locale della ricostruzione. Fonte: RETREaDINg BUSINESS 4/2013 8 stati uSa alleati per incrementare l’elettrico I governatori di California, Oregon, Maryland, New York, Connecticut, Massachusetts, Rhode Island e Vermont hanno firmato un accordo per immettere nel parco circolante 3,3 milioni di veicoli a emissioni zero entro il 2025. I summenzionati 8 stati, che costituiscono il 25% del mercato automobilistico USa, vareranno entro i prossimi 6 mesi un programma per incrementare le vendite di auto elettriche, plug-in, e a idrogeno. Verranno presi inoltre provvedimenti per favorire la costruzione di stazioni di ricarica e permettere ai veicoli elettrici di utilizzare le corsie “high occupancy vehicle” in tutti gli 8 stati. Fonte: E-NEWS SUSTaINaBLE BUSINESS 24/10/2013 messaggi salvavita sulle autostrade britanniche Sulla segnaletica sospesa delle autostrade britanniche è recentemente comparso il messaggio “Safe tyres save lives” (I pneumatici sicuri salvano vite) per porre freno ai numerosi incidenti causati da pneumatici illegali. Nei soli mesi di maggio e giugno si sono infatti verificati oltre 2500 guasti causati dai pneumatici. L’ente britannico TyreSafe, che da sempre si batte per sensibilizzare gli utenti alla corretta manutenzione dei pneumatici, ha elogiato l’iniziativa ribadendo l’importanza di controllare le gomme prima di mettersi in viaggio. Fonte: COMMERCIaL TYRE BUSINESS 3/2013 90 pneurama 6 2013 l’automobilista tedesco e gli invernali Da un’indagine condotta da KÜS (ente tedesco che sovrintende il controllo degli autoveicoli) emerge che il 30% degli automobilisti tedeschi non sa in che stato siano i suoi attuali pneumatici invernali (soprattutto il profilo del battistrada), uno su due non sa che marca di pneumatici monti la sua auto, l’86% non ha intenzione di comprare nuovi pneumatici invernali nei prossimi 6 mesi, il 36% ricomprerebbe un nuovo treno di pneumatici dal suo gommista di fiducia e il 30% presso una concessionaria, il 21% presso un’autofficina indipendente, il 6% online. Fonte: KFZ-BETRIEB 10/10/2013 il Quebec sovvenzionerà gli autocarri a metano La provincia canadese del Quebec ha annunciato un programma che coprirà il 30% dei costi necessari per l’acquisto di autocarri a metano. Il provvedimento favorirà l’utilizzo di metano come carburante alternativo, con una conseguente riduzione dei gas serra pari al 25% e un risparmio del 20% sulle spese di carburante. Il settore dei trasporti rappresenta il 42,5% di tutti i gas serra generati nella provincia. Fonte: E-NEWS TRUCK NEWS 5/11/2013 l’influenza del labelling Secondo una ricerca condotta in 6 mercati europei, il 71% degli acquisti di pneumatici è stato influenzato dal labelling e oltre il 54% dei gommisti in Europa lo utilizza per la vendita di pneumatici. Esso sta assumendo un’importanza crescente anche nelle decisioni d’acquisto delle flotte commerciali europee: su un campione di circa 500 flotte in Francia, germania, Italia, Polonia e Spagna, il 54% sostiene di aver seguito i parametri del labelling nella scelta dei pneumatici e il 66% ritiene che il risparmio di carburante sia il criterio più importante. Fonte: TYRE TRaDE JOURNaL 11/2013 Giovani a rischio con pneumatici illegali Un sondaggio svolto da TyreSafe (ente britannico a favore della manutenzione regolare dei pneumatici) rivela che oltre un terzo degli automobilisti di età compresa fra i 18 e i 25 anni non ha mai controllato il profilo del battistrada e due su tre non hanno controllato il battistrada nell’ultimo mese. Inoltre, un quarto confessa di non avere mai controllato la pressione di gonfiaggio, e 3 su 5 non l’hanno controllata nell’ultimo mese. La ricerca sottolinea il bisogno di educare i giovani alla corretta manutenzione dei pneumatici, in quanto oltre un terzo di essi non è consapevole del fatto che guidare con un pneumatico illegale comporta una penalizzazione di tre punti sulla patente: visto che 6 punti in due anni portano al ritiro del documento, due pneumatici illegali possono avere conseguenze molto serie. Fonte: TYRE TRaDE JOURNaL 11/2013 i problemi della ricostruzione in portogallo Il Portogallo sta affrontando una fase economica difficile, che sta colpendo soprattutto il settore edilizio civile e stradale, con conseguenti ripercussioni sull’industria del pneumatico e della ricostruzione. Il fatto che le grandi case fabbricanti si occupino anche della ricostruzione genera ulteriore pressione sul settore, in quanto vengono a mancare numerose carcasse di qualità, che non possono essere rimpiazzate dalle importazioni cinesi a basso costo. Il lato positivo è comunque costituito dal fatto che ci sono molte case fabbricanti di seconda classe che producono pneumatici di qualità, e che, per competere con i grossi nomi del settore, devono rivolgersi ai ricostruttori indipendenti. Fonte: RETREaDINg BUSINESS 4/2013 l’america contro il cambiamento climatico Il 28 ottobre gli stati americani di California, Oregon e Washington, e la provincia canadese della Columbia Britannica hanno firmato un accordo per ridurre le emissioni di gas serra, responsabili del cambiamento climatico, e promuovere l’uso di energia pulita attraverso la realizzazione di obiettivi a media scadenza che sostengano quelli a lungo termine. L’accordo prevede inoltre l’adozione del 10% di veicoli a emissioni zero per le flotte pubbliche e private entro il 2016, l’impiego di carburante a basso contenuto di carbonio in ciascuna giurisdizione e l’installazione di diverse ferrovie ad alta velocità in tutta la regione. Fonte: E-NEWS EERE 6/11/2013 nuove adesioni per il progetto uk H2mobility L’autorità della grande Londra (gLa - l’ente che amministra i 1579 km² della grande Londra, di cui fanno parte i 32 borghi e la City of London – ndr), il governo gallese e Transport Scotland (ente nazionale dei trasporti scozzesi) hanno recentemente aderito a UK h2Mobility, un progetto nazionale che vede la cooperazione di leader dell’industria e del governo per promuovere il trasporto stradale alimentato a idrogeno. Il progetto ha già identificato le opportunità e le sfide connesse all’adozione di veicoli elettrici a pila a combustibile nei trasporti del Regno Unito, e si propone di immettere nel parco circolante britannico, entro il 2030, 1,6 milioni dei suddetti veicoli, con un notevole calo delle emissioni di carbonio e ulteriori vantaggi a livello comunitario ed economico. Fonte: E-NEWS gREEN CaR CONgRESS 30/10/2013 la città francese più congestionata Secondo uno studio dell’azienda TomTom (prodotti e servizi di localizzazione e navigazione), è Marsiglia la città più congestionata della Francia, con un tasso medio di traffico pari al 40%. Seguono Parigi (36%), Lione e Nizza (31%) e Bordeaux (28%). Su scala mondiale, Marsiglia e Parigi si piazzano rispettivamente al sesto e nono posto. La città mondiale più congestionata in assoluto è Mosca (65%), seguita da Istanbul (57%) e Rio de Janeiro (50%). Fonte: E-NEWS JOURNaL aUTO.COM 7/11/2013 nasce l’ app per l’alternative Fueling Station locator Il ministero statunitense dell’energia ha lanciato l’alternative Fueling Station Locator, un nuovo tipo di app che permette agli automobilisti di localizzare più di 15.000 stazioni di rifornimento a carburanti alternativi in tutto il paese. L’app include inoltre gli indirizzi, i numeri di telefono e gli orari di apertura delle stazioni, e filtri per raffinare la ricerca secondo parametri specifici quali, ad esempio, i metodi di pagamento accettati. Fonte: E-NEWS EERE 7/11/2013 pneurama 6 2013 91 managing eDitor renzo Servadei eDitoriaL DireCtor roberta Papadia [email protected] sUmmarY aDministration manager Magda Castelli [email protected] II I 6 2013 NOVEMBER DECEMBER eDitoriaL seCretarY [email protected] eDiting [email protected] PneUrama WeeKLY anD PneUrama.Com aDVertising [email protected] sUBsCriPtion Cinzia Fantuzzi [email protected] Photo, Paging FiLm anD Printing arbe industrie Grafiche 93 Photos effedueotto.com, interpromex.it 94 Editorial leT’S aboliSH oCaS! TeCHniCal reVieW engLish transLation isabella robertson itaLian transLation rebecca ravagnani PUBLishing DireCtor edit ProM S.r.l. head office and advertising Dept. - editing office: Via a. G. ragazzi 9 40011 anzola dell’emilia (Bo) tel. +39 0516424004 telefax +39 051733008 www.pneurama.com Fully paid-up capital: € 52,000 tax i.d./Vat No. it01805931209 e.a.i. Bo No. 390568 authorized by the Court of Bologna n. 4625 del 2/3/78 Published at end of February, april, June, august, october, december. Cover price: € 0.60 (valid for tax purposes only) articles cannot be reproduced either in whole or in part without the prior written consent of the editor Privacy Concise information: pursuant to art. 13 L. D. 196/2003, we inform that Your data have been entered into both electronic and paper data banks, and are treated by persons charged with this task, exclusively for administrative and accounting purposes. Such data may be communicated to third parties in order to implement existing relations or for law obligations, but shall not be disseminated. Under articles 7-8-9 of the same L. D. 196/2003, to which please refer for completeness, we also inform that access to said data may be required at any moment and that it will be possible to oppose certain uses of them, by applying to the undersigned Proprietor Edit Prom srl or to the Person in Charge Dr Juri Torreggiani, tel. + 39 0522 30.11.69, fax + 39 0522 38.79.96. Note: This concise information is supplemented with a further extended and articulated informative report, available at no cost at the registered office and/or viewable in the company web site. Distribution: In Italy - Tyre Specialists and Retreaders; Road Haulage Companies; Bus and Coach Operators; Public Transport Undertakings; Garbage Companies; Tyre Manufacturers; Manufacturers, Importers and Dealers of equipment and products for tyre servicing and retreading; Vehicle Manufacturers; Oil Companies; Ministries; Traffic Control Authorities; Traffic Police Departments; Regional Offices of the Italian Automobile Association; State Highways Authority; Italian Institutes for Foreign Trade; Italian and Foreign Chambers of Commerce; Foreign Embassies, Consulates and Trade Offices; National Trade Associations. Abroad - Tyre Specialists and Retreaders; Manufacturers, Importers and Dealers of equipment and products for tyre servicing and retreading; Tyre Manufacturers; Italian Institutes for Foreign Trade, Chambers of Commerce, Italian Embassies and Consulates; National Trade Associations in the following Countries: AFRICA: Angola; Benin; Burkina Faso; Burundi; Cameroon; Congo; Ethiopia; Gabon; Ghana; Guinea Bissau; Guinea Rep.; Ivory Coast; Kenya; Madagascar; Malawi; Mauritius Islands; Mozambique; Namibia; Nigeria; Reunion; Senegal; Seychelles; Sierra Leone; South Africa Rep.; Sudan; Swaziland; Tanzania; Togo; Uganda; Zambia; Zimbabwe. ASIA: Afghanistan; Bahrain; Bangladesh; Brunei; Chinese Pop. Rep.; India; Indonesia; Iran; Japan; Kuwait; Malaysia; Myanmar; Oman; Pakistan; Philippines; Qatar; Saudi Arabia; Singapore; South Korea; Sri Lanka; Taiwan; Thailand; U.A.E.; Vietnam; Yemen. MEDITERRANEAN AREA: Algeria; Egypt; Israel; Jordan; Lebanon; Libya; Morocco; Syria; Tunisia. EUROPE: Albania; Austria; Belgium; Bosnia-Herzegovina; Bulgaria; C.I.S.; Croatia; Cyprus; Czech Rep.; Denmark; Estonia; Finland; France; Germany; Great Britain; Greece; Hungary; Iceland; Ireland; Latvia; Lithuania; Luxembourg; Macedonia; Malta; Monaco; Netherlands; Norway; Poland; Portugal; Romania; Serbia; Slovakian Rep.; Slovenia; Spain; Sweden; Switzerland; Turkey; Ukraine. NORTH AMERICA: Canada; U.S.A. LATIN AMERICA: Argentina; Bahamas; Barbados; Belize; Bermudas; Bolivia; Brazil; Chile; Colombia; Cuba; Dominican Rep.; Dutch Antilles; Ecuador; El Salvador; Guadeloupe; Guatemala; Honduras; Mexico; Nicaragua; Panama; Paraguay; Peru; Suriname; Trinidad and Tobago; Uruguay; Venezuela. OCEANIA: Australia; Fiji; French Polynesia; New Caledonia; New Zealand. Publisher’s note: The publisher takes no responsibility for 6 2013 the opinions expressed by 92 pneurama the authors of articles or advertising copy Cover: night vision - Photo: interpromex Comunicazione Pneurama Weekly tyres & co. on the air Professional e-zine on tyres and tyre-related sectors Read your Pneurama magazine online www.pneurama.com Subscribe the Pneurama Weekly newsletter clicking on “Contact us” on our website www.pneurama.com eDitoriaL let’s abolish oCaS! aS ROaD USERS we are now so accustomed to being persecuted that when we try to make head or tail of the various regulations – perhaps reading that a Euro 3 vehicle can circulate in a certain municipality every at a time of spending reviews, day except Friday, but in the neighbouring municipality between 8 when the political powers am and 10 am, excluding Sunday, and so on, - we no longer ask the present their formulas for reason for this difference given that air does not recognize municipal abolishing useless entities, we boundaries. If we are fined because a thirty an hour speed limit has at Pneurama would also like been set for a three-lane urban road, we tolerate it resignedly and to make a proposal. What we want to eliminate is not a body, tell ourselves that the administration probably needs the money. but an office that is found in all Then there is the business of tyres. too many bodies: the oCaS – On 31 January this year a sensible Ministerial Directive came into office for complicating anything force. Its aim was to standardize winter tyre regulations: the Directive simple. begins by defining the period – from 15 November to 15 april, continues with a facsimile of the regulation and signs. It clarifies the field of application - cars and vans – and excludes motorbikes when there is snow on the ground, but it does not take into consideration heavy vehicles or buses. Lastly, it recommends the use of winter tyres on all wheels, irrespective of drive axle. It sounds simple. We have a facsimile and we will comply. Unfortunately, the Directive is not compulsory and this is where the office for complicating anything simple comes into operation. It is found in many administrations and it continues to issue regulations as if they did not already exist. This is why there should be a provocative proposal to abolish these complication offices. It would be to the advantage of the millions of citizens who are fined only because they were unaware of different regulations that apply to one municipality or one road. In fact there is nothing more morally harmful that the infliction of unjust punishment. The anger that is felt in situations such as these was described by James Joyce in his “Portrait of the artist as a Young Man”. The protagonist is Stephen, who is punished by the prefect of studies who accuses him of not doing his homework because of negligence when in reality the poor boy had broken his spectacles. at that time, flogging was the norm and the author describes the boy’s pain so convincingly that we seem to feel it ourselves: “… a fierce maddening tingling burning pain made his hand shrink together with the palms and fingers in a livid quivering mass….” and “… his body shook with a palsy of fright and in shame and rage he felt the scalding cry come from his throat and the scalding tears falling out of his eyes and down his flaming cheeks.” Fortunately, flogging no longer exists, but we still feel shame and rage for actions we believe to be unjust. renzo servadei pneurama 6 2013 93 teChniCaL reVieW aez has developed new wheel models specifically for SUVs: the aEZ Reef. SUVs need high levels of design because the wheels must be elegant but, at the same time, never have any problem on uneven ground or in mud, snow and water. The polished black finish on the inside of the rim contrasts with its 10 curved spokes to create very special visual effects. Even when the vehicle is not moving, the special shape of the spokes gives it a dynamic look. There is also a version designed specifically for Porsche Cayenne, audi Q7 or BMW X5 in addition to numerous other SUVs on the market. aEZ is a brand by the aLCaR group and, like all the other wheels manufactured and distributed - DOTZ, Dezent and Enzo – it guarantees TŰV austria certification for products and applications and KBa (the german Ministry of Transport) homologation. aEZ Reef sizes: 7.5x17, 8.0x18, 8.0x19 inches. aEZ REEF SUV sizes: 9.0x19 and 9.0x20 inches. Production: cast, one piece. at the agritechnica fair in hannover, BKt, the company that makes Off-highway tyres, presented a European preview of two new ranges: CONSTaR, designed for telescopic handlers and loaders, and STaR TRaC, created specifically for cotton harvesting vehicles. also exhibited were numerous additional sizes in the agrimaxForce, agrimax Spargo, agrimax RT 600, FL 630 Super and agrimax Elos ranges. With its new Battlax SC Ecopia tyre Bridgestone has expanded the range of Battlax SC tyres for Maxi Scooters with Ecopia, the tyre with low rolling resistance. The new Battlax SC Ecopia was designed to guarantee the same level of handling, stability, durability and driving comfort as the traditional Battlax SC1, with greater fuel savings thanks to a 15% improvement in rolling resistance. The compound is rich in silica and integrates Bridgestone’s Nano-Pro Tech™ technology which works at molecular level to decrease heating caused by friction between the compound’s various elements, thereby reducing the loss of energy and rolling resistance. Tyre shape and manufacture further minimize the loss of energy by reducing tyre deformation during rolling. Battlax SC Ecopia will be available in Europe from January 2014 in the 120/70R15M/C 56h size for the front and 160/60R14M/C 65h and 160/60R15M/C 67h for the rear. The scooter models for which Battlax SC Ecopia is available include: BMW C 600 Sport, C 650 gT and the new electric version C Evolution; Suzuki aN 650 Burgman; Yamaha TMaX. Continental Cst recently presented a complete range of tyres for all vehicles that operate in ports: mobile and straddle cranes, agVs, tractors, trailers and lifts. The range 94 pneurama 6 2013 is based on the V.ply technology developed by Continental specifically for vehicles operating in industrial environments. This technology combines the advantages of radial and diagonal structures. The result is a V.Ply casing with reinforced sidewalls. as part of the V.ply range Continental CST proposes tyres for vehicles involved in port logistics: - The Continental StraddleMaster tyre was specifically designed for straddle carriers, vehicles that require tyres that can stand up to extreme working conditions. These tyres were designed to give low rolling resistance, handling and, in particular, high levels of braking performance. The reinforced sidewalls are protected from damage during normal operations and ensure the longer useful life of the tyre. - Continental ContainerMaster and DockMaster tyres were designed to be used on reach stackers for container piling. Continental proposes two lines of tyres for this type of vehicle. ContainerMaster tyres are recommended for vehicles operating in normal port conditions, but the smooth DockMaster tyres are designed for more demanding challenges in particularly difficult working conditions where resistance to puncturing is of fundamental importance. - Continental CraneMaster tyres are designed to ensure better operating performance and strength for vehicles that carry very heavy loads. Frequently, overhead cranes must turn while carrying very large loads. This translates into high levels of stress for tyres that may be subjected to casing deformation, uneven wear and frequent puncturing. In the high performance segment Dunlop has presented SP WinterSport 4D, which gets its name from the “4D Sipe” system. a “sipe” is an ultra-thin groove in the tread and its job is to improve traction and grip. The Dunlop SP WinterSport 4D has the addition of transverse grooves which provide an extra lateral edge to increase grip at the sides. The combination of two technologies (4D Sipe system) creates an independent micro block that gives better distribution of the contact pressure to improve performance on snow-covered roads and give greater grip when cornering. The compound has polymers with specific functions to prevent hardening at low temperatures. Dunlop has invested in a combination of directional tread pattern and a special compound. In this case, the compound is designed to expel water quickly and efficiently and eliminate turbulence in the grooves. according to data supplied by the manufacturer, the Dunlop SP WinterSport 4D improves rolling resistance by 11% compared to the previous model. These improvements combined with a reduction in weight mean that the tyre needs less engine power to overcome rolling resistance. gt radial has presented a new high performance winter tyre, the WinterPro hP. The product has undergone road tests by drivers at the gT Radial European Technical Centre at Mira in the UK, and at the Ivalo Test Center in Finland. The new asymmetric design maintains the same characteristics of grip on snow as its predecessor – the Winter aX – and is improved in various performance areas, from speed coming out of a corner to braking to grip also on dry surfaces. Specifically, the blocks on the external side guarantee grip on dry roads and when cornering, while the internal blocks increase grip in rain and snow. Three large central grooves efficiently drain water from the road surface to prevent the danger of aquaplaning and numerous sipes deliver grip on snow. gT Radial WinterPro hP was designed also to increase its qualities with respect to driving comfort. The tread compound has been enriched with sunflower seed oil, which further improves wet grip in low temperatures and on snow because it keeps the tread softer. The results on the EU label have also been improved compared to its predecessor, Winter aX. The WinterPro hP is available in a range of 31 sizes from 16” to 20” with h and V speed ratings, and covers the UhP winter segment with the most common sizes in Europe. In the spring of 2014 hankook will launch Ventus V12 evo2, a new high performance, wide tyre dedicated to everyone who likes a sporty drive. The tread design with threedimensional blocks and optimized aerodynamics combines driving performance with respect for the environment, low noise and rolling resistance. The manufacturer created the new tyre with the intention of maintaining high standards of eco-friendliness thanks also to the use of a high polymer and specific resin formula in the rubber compound that gives better results on the wet, with less rolling resistance for absolute environmental sustainability. The directional tread with optimized flow comprises a three-dimensional block structure for better water drainage. The external part of the tyre features the Multiple Tread Radius (MTR) profile used by hankook in motorsports; it combines extremely rigid and particularly light material in the centre rib and also guarantees the best possible contact patch in conditions of extreme stress, such as cornering at high speeds. Thanks to the use of a nanosilica compound combined with optimized block rigidity, according to the manufacturer stopping distances on dry and wet roads are reduced by 4-5%. a cooling system at the base of the blocks delivers rapid heat dispersion for more stable handling and longer tyre life, with aerodynamics designed to reduce noise. hankook Ventus V12 evo² will be available initially in 25 refit sizes from 16 to 19 inches. To meet the increasing attention fleets are paying to containing the cost of fuel, marangoni Commercial & Industrial Tyres has begun an important development programme for its Marix range of retreaded truck tyres. The aim is to bring rolling resistance up to the same level as that of new tyres. Changes in the sizes, aerodynamics and engines of recently registered vehicles demonstrate that increasing attention is being devoted to energy efficiency. This is also confirmed by the priority given to reducing rolling resistance compared to other important factors in the truck tyre labelling programme. For some time now, major tyre manufacturers have been committed to improving this performance and now the retreading sector is also looking into the best way of extending the labelling programme to include retreaded tyres. The methods are not yet known, but considering the size of the market it is essential if product function, quality and image are not to be diminished or unspecified. While awaiting changes in legislation, Marangoni is working on the development of treads with differentiated configuration, the main variable on which the research and development centre has focused its work. The centre used tests on road tyres and the results of tests on contact patch pressure distribution, thanks to which it is possible to achieve constant rolling resistance levels, even with casings that have different characteristics regarding age, usage and original tread pattern. at the same time, ensuring even contact patch pressure means that mileage remains the same in the various areas of use. With a catalogue of over 56 references and 33 sizes evenly distributed among the different axles and increasing availability of bead-to-bead versions, the range of MaRIX Energeco retreaded tyres for trucks is the answer to the needs of all long distance operators. michelin presented at the agritechnica trade fair its biggest tractor tyre: MIChELIN axioBib RCI 50 is 2 m 32 cm high in the IF 900/65 R46 size. It is the answer to the challenges that will be faced by the high horsepower tractors of tomorrow. after the introduction of models with diameters of 2 m 05 cm and 2 m 15 cm, Michelin continues to follow developments in equipment by proposing this 2 m 32 cm version that offers more traction and minimum soil compaction. The design enhances tractors of over 350 hP. Developed on the radial technology for agricultural machinery that has always been the French company’s strong point, Michelin has crowned its agricultural range. MIChELIN axioBib IF 900/65 R46 has considerable volume and integrates Michelin Ultraflex technology. It can operate up to 0.8 bar pressure, thereby maximizing its footprint without compacting the soil. MIChELIN axioBib IF 900/65 R46 was exhibited at the Michelin stand and was mounted on various machines at agritechnica. mitas has presented the expansion of the range of Super Flexion Tyres (SFT) designed for high horsepower tractors (over 180 hP). available from 2014 in the North american market, the new sizes are 900/60R42; 710/60R34; 650/60R34; 710/65R46; 750/65R26; 580/85R42. The range of Super Flexion Tyres is in line with the Improved Flexion concept: great flexibility of inflation pressure variation and an excellent high in all applications. The sidewalls are flexible but strong and permit low inflation pressures, increased load capacity and less soil compacting. Mitas has also introduced the new PneuTrac mounted on 38” rims and declares that it has already started testing models on 18” rims. Mitas is developing this new concept in collaboration with galileo Wheel Ltd. according to the manufacturer, the advantages of this innovative product are a bigger contact patch, improved lateral stability and increased traction with inflation pressures below those of standard tyres. The Mitas PneuTrac contact patch is 53% bigger than a standard tyre’s, thereby guaranteeing greater traction force. Lower but evenly distributed inflation pressures means less soil compacting and very high lateral stability.Mitas PneuTrac is not yet available on the market. nokian has presented its WR SUV 3 high Performance tyre in the SUV segment. The compound includes rapeseed oil, an ecological component that optimizes resistance to tearing. The product’s main characteristics include a symmetrical and directional tread pattern with fixed rotational direction to optimize handling and prevent aquaplaning, and heavy siping on the tread blocks to improve grip. The longitudinal and transverse grooves of the tread blocks have snow claws for giving the necessary grip on winter roads. The claws grip firmly onto snow and soft ground. Tread block stabilizers next to the centre rib and longitudinal ribs of the symmetrical tread pattern make handling on dry roads more stable and controlled and prevent small stones from lodging in the ribs. The 3D lock sipes that stretch from shoulder to shoulder improve handling on corners and during evasions; the sipe also supports the tread block when it opens, thanks to a closing mechanism integrated in the sipe itself. There is an interesting winter tread depth indicator with the snowflake symbol. The figures on the central groove show tread depth in millimetres. These figures disappear as the tyre wears. The snowflake symbol is visible until groove depth is 4 millimetres. When the snowflake disappears, the risk of slush-planing increases considerably and, according to the manufacturer, the driver should consider buying new tyres to ensure safety. The product has received numerous good reviews by specialist magazines in germany. The range includes 39 sizes for rims from 15 to 21 inches, for large and small SUVs. The majority of the tyres in the new assortment is marked XL, which identifies the maximum possible load. oz has expanded the Sparco Wheels collection with the new Sparco RTT, an offspring of the RTT 524. It is the outcome of its big sister’s design rationalization and the optimization of surface finishes that make it suitable for winter use. Its distinctive design is simple and aggressive, easy to clean, and with maximum resistance to all weather conditions and chemicals. There is a choice of different Full Silver and Matt Black finishes and various sizes in diameters from 15 to 18 inches; RTT can be mounted on a variety of vehicles – from city cars and sporty compacts to premium cars. speedline truck has increased its offer for articulated trucks with a capacity of 5000 kg by proposing the forged aluminium wheel SLT 3099 in the 22,5x11,75” size with ET 0 and 5000 kg capacity. It joins the previous versions of ET 120, SLT 2888, SLT 2898 and the ET 135 and SLT 3063 ranges launched last year, thereby offering a complete assortment of wheels with this load bearing capacity for mounting on trailers and tractors. Weighing only 22.3 kg, the wheel offers high load bearing reserves and is over 1 kg lighter than the previous model. This means additional weight saving of about 7 kg per articulated truck or an increase almost equal to the load bearing capacity, with the obvious increase in transport efficiency. The wheel is TÜV and aBE homologated for the german aftermarket. as well as the polished finish, the wheel is available with a mirror finish. Like the previous Speedline Truck wheels, the SLT 3099 is also available at numerous trailer manufacturers and selected partners in the aftermarket. In its range of winter tyres toyo has presented Snowprox S943, which has a compound with polymers specifically for snow. The aim is to lower rolling resistance and increase durability through increased filler dispersion, with suppressed hardness that improves performance on snow. Because of the lower rolling resistance, Snowprox S943 is more ecological and economical compared to the tyre it replaces, the Snowprox S942. The compound has natural additives that increase the interaction between the polymers and the silica to improve grip without compromising performance on snow. The unidirectional tread has wide central grooves for superior grip and traction on snow. The product is available in sizes from 14” to 17”. pneurama 6 2013 95 Da 50 anni siamo all’avanguardia nel mondo del sollevamento Dal 1963 affermiamo la nostra leadership nel settore oleodinamico e pneumatico. La costante ricerca di soluzioni tecniche innovative, la scelta accurata dei materiali migliori, gli elevati contenuti progettuali, assicurano ai nostri sollevatori i più alti standard operativi in qualsiasi situazione. I sollevatori Pasquin sono studiati per sopportare le situazioni di lavoro più gravose, e per offrire sempre sicuri vantaggi operativi a chi, in tutto il mondo, li sceglie ed ogni giorno li utilizza. For 50 years, we have been at the cutting edge of the lifting sector Since 1963, we have held a leading position in the field of hydraulic and pneumatic applications. Ongoing research into innovative technical solutions, with a careful choice of the best materials and toplevel design ensure the highest operational levels for our air-hydraulic jacks in any situation. Pasquin air-hydraulic jacks are designed to withstand the toughest working conditions and provide constant operational advantages for those who choose them and use them every day throughout the world. e l i c a f è e r a v e Soll y s a e s i g n i t f i L 35014 Fontaniva (PD) Italy • Via Mazzini, 39 • Tel. +39 049 5940916• Fax +39 049 5940984 • [email protected] • www.pasquin.it Zeetex preload _A4 penurama for print_em copy.pdf 1 10/29/2013 1:13:03 PM www.zeetex.com L� ��id� n�� s�r� ��� l� s�e�s� C M Y CM MY CY CMY K Light Truck Commercial ULTRA HIGH PERFORMANCE SUV ALL TERRAIN