Uniacque, investimenti per 43 euro ad abitante Tasse: meno 3 milioni

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Uniacque, investimenti per 43 euro ad abitante Tasse: meno 3 milioni
Provincia 35
L’ECO DI BERGAMO
VENERDÌ 24 GIUGNO 2016
Uniacque, investimenti
per 43 euro ad abitante
Tasse: meno 3 milioni
Il consuntivo. Oggi si parla di conti in assemblea dei soci
Cresciute le spese per nuove opere e manutenzioni
Grazie agli interventi, ridotto l’esborso verso lo Stato
FAUSTA MORANDI
Circa 43 euro l’anno
per abitante servito, tra nuove
realizzazioni e manutenzioni. È
l’ammontare degli investimenti
di Uniacque nel 2015, con un
netto balzo in avanti rispetto ai
25 euro per abitante del 2014, e
ai 20 del 2013. Numeri, quelli del
2015, anche superiori alla media
nazionale, attestata sui 32-34
euro per abitante.
Taglio del nastro a Vilminore
Certo, lo scatto (che ha portato
lo scorso anno gli investimenti a
quota 20,6 milioni di euro, più
14,6 milioni di manutenzioni)
era necessario per evitare le sanzioni dell’Unione europea su depurazione e collettamento. Ma i
risultati si vedranno sul territorio. Il 18 luglio prossimo, per
esempio, verrà inaugurato il
1 E con la Water
Alliance risparmio
di 600 mila euro
annui nella bolletta
elettrica
nuovo depuratore della Valle di
Scalve, realizzato a Vilminore e
funzionante già da un mesetto,
con tutti i relativi collettamenti.
«Questo cambierà completamente, e in positivo, l’ecosistema dei corsi d’acqua di quell’area, ma anche del lago d’Iseo»,
dice il presidente di Uniacque,
Paolo Franco. Oggi la società illustrerà il consuntivo dell’anno
scorso ai 226 soci, nell’assemblea in programma per le 17 al liceo Mascheroni di Bergamo.
Il fatturato 2015 è stato di 93
milioni di euro, con un avanzo di
8,8. Tema, quello degli avanzi
elevati, che in passato è stato anche più volte oggetto di discussione, soprattutto in prospettiva
di previsti aumenti tariffari (dal
2017). «C’è la consapevolezza
che c’è ancora molto da fare per
ridurre l’avanzo e impiegare al
meglio le risorse - ammette
Franco - ma dei passi avanti sono già stati compiuti (nel 2013
l’avanzo era di 14,7 milioni). I
maggiori investimenti e le politiche fiscali di bilancio corrette
ci hanno permesso l’anno scorso
di pagare tre milioni di tasse in
meno, allo Stato, rispetto al
2014. E il nuovo sistema infor-
matico permetterà un miglior
controllo e flussi di cassa più regolari, grazie alla bollettazione
quattro volte l’anno». I tempi
per questa novità si sono un po’
allungati per ragioni tecniche, di
aggiornamento delle banche dati, ma «stiamo cercando di gestire tutto al meglio».
Aumenta il patrimonio
Uniacque gestisce il servizio idrico integrato in 172 Comuni della Bergamasca
Su indicazione del Cisc (il comitato di controllo), inoltre, una
fetta (36 milioni) del fondo di riserva (arrivato a ben 44 milioni)
è stata utilizzata per capitalizzare l’azienda, «mettendo così al
sicuro - dice Franco - quei fondi e
consolidando la società e il suo
“rating”». Uno dei problemi storici di Uniacque è infatti il suo
patrimonio risicato.
Intanto nuovi Comuni si sono aggiunti alla gestione: entrati
Carona, Adrara San Martino,
Gandellino, Gandosso e Valbondione. Mentre altri paesi
(Mozzo, Curno, Boltiere e
Torre Boldone) che prima affidavano al gestore solo la fornitura di acqua hanno invece conferito anche la fognatura, semplificando le cose. «E siamo già in
fase di avvicinamento con altre
realtà: un lavoro di confronto,
per spiegare che la società è a
servizio dei soci».
Continua intanto il lavoro per
la «Water Alliance» con altri gestori lombardi del servizio idrico: «Insieme - dice Franco - abbiamo per esempio sottoscritto
un nuovo contratto per la fornitura di energia elettrica, ottenendo un risparmio di circa il
30% rispetto al precedente. Per
Uniacque significa un risparmio
di 600 mila euro l’anno».
A settembre, poi, scatteranno
i festeggiamenti per il decennale
della società, con numerose iniziative in programma.
Di tutto questo si parlerà oggi
con i sindaci, che diranno la loro
sull’andamento della società e
sulle prospettive.
Il tavolo dell’acqua
Dal Consiglio
di Stato ok
alla proroga
Si slitta, di nuovo, per provare a
trovare la quadra. Il Consiglio di
Stato, ieri, ha concesso una ulteriore proroga alle società, per
cercare la «pace dell’acqua» tra
Hidrogest, Cogeide e il gestore
unico Uniacque. Il nodo da sciogliere è la confluenza delle prime
due realtà nella terza. In ballo
c’erano i ricorsi sulla salvaguardia, su cui appunto il Consiglio di
Stato avrebbe dovuto esprimersi
ieri (dopo proroghe già concesse
in passato).
Nei mesi scorsi, però, c’era stata
una novità: i soggetti in campo
avevano affidato a un pool di
professionisti il compito di stendere una proposta di piano di
fusione. Sui contenuti di quell’idea, ora, ci si sta confrontando.
Di qui la richiesta di proroga,
avanzata in particolare da Hidrogest e Cogeide e a cui Uniacque e
Ato non si sono opposti. Il giudice
ha dato tempo fino al 1° dicembre. Sarà la volta buona? Le
volontà dichiarate dalle società
vanno in quella direzione. Per il
loro concretizzarsi, bisognerà
aspettare gli sviluppi.
Guasto all’impianto di circolazione: treni in ritardo
Trasporti
Disagi dal pomeriggio e fino
a sera sulla linea da Milano
a Bergamo via Treviglio.
Ed è poi scattato lo sciopero
Pomeriggio di disagi
ieri per i viaggiatori della linea ferroviaria Milano-Treviglio-Verdello-Bergamo, costretti a subire ritardi anche
di quaranta minuti per un
guasto all’impianto di circolazione che si è protratto fino
a sera. L’inconveniente tecnico si è verificato nel primo pomeriggio tra le stazioni di
Verdello e Bergamo. Un paio
di treni in partenza e arrivo
alla stazione di Treviglio centrale sono stati dirottati su
Milano Certosa. Il treno delle
18,10, diretto sul passante da
Treviglio a Varese, è partito
invece da Pioltello. Disagi che
non hanno innervosito più di
tanto i passeggeri interpellati
ieri alla stazione di Treviglio,
nonostante il gran caldo e
l’inatteso problema: i minuti
di ritardo sono stati stranamente tollerati.
All’inconveniente tecnico
si è poi aggiunta dalle 21 (durerà fino alle 21 di oggi) la mobilitazione dei dipendenti
delle ferrovie. A proporla le
organizzazioni sindacali Cub
Trasporti, Usb Lavoro privato e il Coordinamento autorganizzato trasporti: hanno
proclamato uno sciopero nazionale che coinvolge il settore del trasporto ferroviario e a
cui potrà aderire il personale
appartenente al Gruppo Ferrovie dello Stato e a Trenord.
Come sempre sono state
istituite le cosiddette «fasce
di garanzia». Ieri sono stati
garantiti i treni partiti prima
delle 21 con destinazione finale entro le 22: oggi sono
previste la fasce dalle 6 alle 9 e
dalle 18 alle 21, durante le
quali circoleranno i treni inseriti nella lista dei servizi minimi garantiti.
Disagi e treni in ritardo ieri sulla linea Milano-Treviglio-Bergamo
Migliaia di pellegrini
per la Madonna delle Grazie
Ardesio
Celebrazioni con il vescovo
Beschi per ricordare
l’Apparizione. Tanti i fedeli
giunti anche dalla Valtellina
«In questo tempio mariano, persone e famiglie provenienti da diverse località invocano da secoli con fiducia la Madre celeste che, apparendo alle
piccole Maria e Caterina Salera
seppe dar loro conforto e spe-
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ranza». Sono queste le parole
del vescovo Francesco Beschi,
nell’omelia della Messa solenne
concelebrata con parecchi sacerdoti ieri mattina nel santuario di Ardesio, in occasione della
festa dell’Apparizione della Madonna delle Grazie. Messa molto partecipata e animata dai
canti della corale di San Giorgio
diretta da Emilio Nicoli.
Nel pomeriggio i festeggiamenti si sono conclusi con il Rosario meditato, i Vespri e la «Ce-
rimonia della Comparizione».
Alcune migliaia i pellegrini che
hanno raggiunto Ardesio nei
due giorni di festa - mercoledì e
ieri - per ricordare l’Apparizione
della Madonna delle Grazie. Come nutrito è stato il gruppo che,
nei giorni scorsi, ha raggiunto il
paese attraverso il Passo di Caronella, oltre 2.600 metri di
quota, da Carona di Valtellina.
Dice in merito un pellegrino
di Trepalle (Livigno): «Vengo ad
Ardesio in pellegrinaggio da ol-
La processione dell’Apparizione
tre 30 anni. Da giovane a piedi
attraverso il passo di Caronella,
ora, che sono su di età, in auto.
La preghiera a Maria, in questo
luogo benedetto dal Signore, mi
dà conforto e mi aiuta a superare meglio le difficoltà della vita».
I tanti pellegrini hanno partecipato alle numerose Messe in
santuario, visitato il paese lungo
le cui vie, per l’occasione, tante
bancarelle esponevano dolci,
prodotti caseari, indumenti e
giocattoli. Altro momento fondamentale della festa quello
della processione della vigilia.
Dopo la Messa in parrocchiale
celebrata da monsignor Valerio
Lazzeri, vescovo di Lugano, e da
una ventina di sacerdoti, l’altra
sera alle 21 la processione ha riportato il gruppo ligneo dell’Ap-
Fa. Bo.
parizione dalla chiesa parrocchiale (dove era stato portato
otto giorni prima) al santuario.
Al corteo, aperto da un grande
Crocifisso, hanno preso parte le
congregazioni maschili e femminili del Santissimo Sacramento, centinaia di persone, i
sindaci della Valle con il gonfalone del Comune di Ardesio.
Davanti al gruppo statuario
dell’Apparizione la corale di San
Giorgio e il corpo musicale di
Ardesio hanno interpretato lo
struggente brano dello «Stabat
Mater», scritto dal compianto
compositore ardesiano Nicola
Mazzucchini.
A chiusura della serata, si è
tenuto lo spettacolo dei fuochi
d’artificio.
Enzo Valenti